Bouly Sonko et le ballet national du Senegal
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Bouly Sonko e il Ballet national del Senegal
" Diambadon o diambadong " ossia danza delle " foglie verdi " di origine " manding " nel sud del Senegal. " E' la cultura meticcia di un pioniere del folklore africano", che dice " Quando si forma, non sa a chi si forma ". " L'enfant prodige " della Casamance, virtuoso già, atleta prima e miglior " portiere " a suo tempo, quando giocava il football : dal collegio alle stagionali, fino al club regionale. Ma piano piano si é fatto strada, affermandosi sempre di più, fino ad essere identificato, non solo come una star del calcio, ma anche della danza e della musica; vuol dire dagli albori della sua creatività, fin dall'infanzia.Si é fatto conoscere inoltre, come un talentuoso " comédien " (attore) e fervente del folklore senegalese, soprattutto quello "mandingo" (originari dell'impero mandingo del Mali, ) oggi insediati in "Senegambia" ( tra il Gambia e il sud del Senegal ) che riflettono nei suoi repertori. Lui che ha solcato i bassifondi, gli stagni e i fiumi, paludi e sorgenti, riti e rituali :Bouly é un grande percussionista di piccoli e grandi tamburi africani, nel loro diverso genere, forme e insieme : dal " play " ( una cassa di risonanza a forma rettangolare, coperta di pelle di mucca ) al " bongo " ( anche esso una cassa di risonanza a forma rettangolare con delle lamette di acciaio collocate al centro dello strumento, che é il fulcro dello strumento), dal "seourouba" al "coutirinding" (strumenti a percussione tipici del sud usati dai mandinghi ); Koumpo (danza dello sciamano, coperto da foglie di palma, famoso nella Casamance e in Guinea Bissau ), " bougarabou " ( 4 a 6 tamburi lunghi tipici dell'etnia diola della regione Casamance, suonato da uno o due persone ), " Djungiung-baa " - " djembé " ( tamburi originari della Guinea e del Mali, propri al popolo mandingo - dialounké e malinké ) e ben altri strumenti della regione e sotto- regione , prima di approdare a Dakar, alla ricerca di orizzonti diversi, il tutto per meglio esplorare e prestare le sue doti. Ha quasi girato tutti i " banlieue ", per assicurarsi delle sue conoscenze, in tutte le forme, attraverso le troupe e balletti di Dakar. E' cosi che arrivato un giorno Bouly, nel suo percorso, alla grande casa paterna - teatrale " Daniel Sorano ", patrimonio della nazione e della " sua propria " cultura. Era questo il suo sogno d'infanzia.
Oggi, diventato grande per il suo talento, diventa anche di fatto, uno dei migliori direttori di teatro, del " Balletto " di questo paese e di questa casa in particolare, dalla sua creazione in questo luogo ben conosciuto a Dakar e nel mondo. Dunque parlare di Bouly in poche parole, é parlare tutta una notte, sotto un decoro di piena luna, sotto un "albero a palabre" (luogo di discussioni nel villaggio), o alla luce di un lume di candela; é svelare tutta una storia mitica di un personaggio complesso, pieno di mistero, a volte caduto male o che non ha mai avverato un sogno di bambino. Per lui é un passato glorioso, é una leggenda che diventa di colpo una fierezza. Ha attraversato valli e montagne come sempre alla ricerca del nuovo, ma questa volta attraverso il mondo. Fa parte nei giorni nostri, dei docenti della "corte", possiamo dire in questo famoso balletto che é " La Linguère ". Egli ha formato e insegnato non poca gente, dalla Casamance ( la sua regione natale ) a Boston (USA), passando per l'Europa.
E' un grande musicista in ogni caso: eccellente cantante, ha prestato la sua voce a tante altre voci, che altrettanto, fin dalle loro radici o dalla loro tenera età erano dei veri cantanti nati, e veri musicisti si può dire. Incantano e meravigliano il mondo dei nostri giorni: come "Touré Kunda" (gruppo di origine casamancese stabiliti in Francia). La vera sorgente di energia vitale e di ispirazione di Bouly é innanzitutto naturale e inesauribile; Ma sono anche le orchestre locali : la "Esperienza jazz" di Ziguinchor (capoluogo della regione), così come in tanti piccoli gruppi, che fanno di lui un Esperto della cultura negro-africana; é tutt'oggi danzatore, percussionista, cantante, sceneggiatore e coreografo, non cessa di sorprendere per le sue scoperte. E' questo ambiente che gli piace. Dunque Bouly é nato già con il "diambadong"; é nel suo sangue, questa arte, questa danza dalle multiple faccette, riservata agli iniziati (nella Casamance).
Appassionato molto presto di lotte tradizionali africane, amico dei grandi campioni-lottatori, come " Double-Less ", Malang, Maondé, Hércule, Lémouna- Kouta Baké, Fodé Doussouba, M'baye Guèye e ben altri . E' anche un eccellente giocatore di "dama" e di scacchi fin da piccolo, a volte ha rischiato di compromettere i suoi studi secondari. Ma, ha potuto gestire il tutto nel loro insieme, fin , quando ne ha voluto scegliere la danza come immagine, come colore, come messaggio. Ha incantato tutte le fasce sociali , per il suo talento, per la sua dolce voce. Ha cantato così tanto, e per la gloria e per l'epopea di gente nota: notabili, baroni, saggi di villaggi ecc... Come se fosse nato " griot " (per quanto era bravo), per trasmettere il " messaggio " . Bouly é dotato di cultura di ogni tipo, dal bosco sacro, ai locali notturni; melòmane e incantatore, ha potuto prendere in tempo la giusta dose e la sua rivincita, per conservare tuttora la memoria dei suoi antenati. E' qualcuno che ha amato e continua ad amare Senghor.
E' anche una bella mescolanza: battesimi, matrimoni, cabaret e feste fanno la sua grazia di sempre, da notti lontane; dunque un vero "mélo". Ama le notti profonde, le tenebre. E' l'incarnazione proprio del " Diambadong " si può dire !, Da " fambondi " (quello che appare da solo), padre del " kankourang " (personaggio mistico che sorveglia i giovani iniziati durante la loro permanenza nella foresta circostante ).
L'arte popolare é il suo forte. I suoi adepti sono sparsi in tutto il mondo; si usa e si utilizza a ondate il suo verbo e la virtù: degli amici come il drammaturgo Hatab Cissoko, attore e " mangiatore di fuoco ", uomo feticcio !
Sfrutta il suo talento attualmente negli Stati - Uniti ( Los-Angeles ), così come il grande battitore ( percussionista ) negro di djimbè Raymond Sylla, che vive anche lui da anni a Chicago (Usa) e insegna la percussione e la danza, compreso ai suoi meravigliosi artisti pieni di talento nel Balletto nazionale del Senegal " La - Linguère ", con i suoi propri figli e figlie dentro il decoro, dei stagisti ( praticanti ) venuti dal mondo, per iniziarsi con lui hanno affidato ( custode ) la propria culla artistica e culturale; é una fioritura naturale e universale che non risparmia nessuno, dal più grande al più piccolo si può dire; é un rigoglio infinito da scoprire. La sua arte, é l'arte del paese. Quando sente il suono delle corde della " kora " ( una sorta di arpa con 12 o 16 corde ) sfregarsi tra e nelle mani di un " griot - mandingue ", si ricorda e sa di cosa si parla o di che cosa si tratta, una miriade di canzoni gli raccontano la gloria dei suoi antenati.
Questa sorgente di sapere e di saggezza, lo porterà addosso come un fardello per sempre. Un fardello pesante di certo, ma il cui sudore scorre nelle sue vene e lo renderà indomabile. Dotato della sua cultura tradizionale e popolare, Bouly Sonko resterà sempre felice, di far parte di questo immenso patrimonio e di parlare per il suo popolo e del suo bel paese. Dio i suoi antenati! Questo uomo ha fatto danzare tutto il mondo, dagli Stati Uniti, all'Europa, all'America Latina fa parte del suo contesto decorativo, per sedurre e fare gioire del suo ritmo interiore; la sua figura é un simbolo della fierezza negra e meticcia ! Canta , batte, balla e balla ancora ;
é proprio lui dunque il guardiano di questa arte sontuosa in Senegal, in questo " Sunugal " ( la nostra piroga ), questo "dékou taranga" come l'ha sempre descritto il poeta Senghor ( il paese dell'accoglienza - dell'ospitalità e della convivenza ) , la parola non solo ci ricorda l'infanzia, ma é utilizzata da tutti oggi, per glorificare il proprio paese. E' quasi su tutte le bocche del mondo, per definire questo grande paese: " Sunu ", " Séne o sène ", (il nostro, il vostro, la loro) Sunu-gaal- Senegal; è anche in poche parole " Senghor " a - promuovere la "Teranga - Sunugal" del Senegal e del continente; "Téral- Gaan" ( in lingua senegalese ouolof ) "Teddugal" ( in lingua peulh o pulaar o ancora toucouleur (questo ultimo più misto ) ), per l'arte per la cultura.
O^ Gloria agli dei infiniti ! E al dio vivente del folklore mandingo, diola, creole, peulh, bambara, soninké, mandjak, balante (tutte etnie diverse in Senegal), per tutta una culla di " metissaggio " ben ordinata, piena e ricca di colore, che canta e che balla ancora e ancora come Bouly ; in una parola Bouly é un uomo ubriaco di suoni e di canti, un filantropo che ha sognato una gloria, una vocazione perfetta, dalla sua terra feconda. Vive attualmente una atmosfera calorosa nel suo " fief " (feudo) o così detto " banlieue " ( hinterland ) di Dakar, là dove coltiva ancora una miniera inesauribile di tutto un mondo futuro e migliore, pieno di sapere. E' un ritmo in sé, in simbiosi con sé. Questa passione per il teatro, lo coltiva come del miglio di tutti i giorni, é dalla sua tenera età. Ecco dunque, per la sua carriera impressionante e professionale, merita di essere salutato con onore, orgoglio, gioia, fortuna e curiosità; una vera gloria degna del nome, come si usa dai veri " mandinghi " ; un modello - un simbolo faro dell'arte folcloristico africano , é tutto una eredità, una lezione da seguire.
Grazie a lui e per il suo impegno molti artisti sono diventati popolari e famosi. E' questo l'arte di rasserenarsi in tutti gli orizzonti. Bouly ha sempre creduto nel " metissaggio " (mescolanza) culturale e al dialogo dei popoli !
Elogi di famiglie lodate: Touré Mandimory, Cissokho Banna-salo, Sané-Balama, N'Diaye-Diatta. Personaggi: "Bayo-kunda" (famiglia nota per la loro vena artistica e culturale nel panorama folcloristico della regione) , "Emitaii"( in lingua "diola" sta per dire Dio o la pioggia" che ricorda anche il film del regista senegalese Ousmane Sembène, "Yama-néné" (un grande artista, cantante e danzatore), " Malang- Soukourouma "- (custode dei segreti del bosco sacro). Abaraka -Ké-kendo! Sonko-kunda. (Francoscope di moa ba)
http://www.balletdusenegal.com/it/9.htm
"Chiamiamo il nostro avvenire l'ombra di sè (stesso) che il nostro passato proietta davanti a noi" ( Marcel - Proust ) .
...E la Storia continua
Intervista al gruppo Tourè Kunda :
- Tourè Ismael - Musicista
Tourè Cheickh Tidiane - Musicista
Cissokho Jules Souleymane - Percussionista
Jeff Kellner Jean Francois - Solista
Devin Dondieu - Musicista
Intervista a Youssou N'Dour Cantante
Intervista ai Musicisti di Youssou N'Dour
Aw Badou Artista
Cheickh Anta Artista
Secka Musicista
M'baye Doubou Musicista
Djéour Cissokho, il mandingo della Kora
Un personaggio enigmatico
Discendente da un celebre “griot mandingo”, sontuoso Korista (suonatore di Kora), vive oggi la gloria dei suoi antenati; suo padre fu anche il griot che ha accompagnato Senghor durante tutto la sua presidenza.
Fin dalle prime note del brano “CUISNA”, la curiosità di quel suono vi risuona nelle orecchie. Degli ” arpeggi ” di kora assicurano la base ritmica sulla quale prendono appoggio delle raffiche di ” tama ” (un tamburello che si aggancia sotto le ascelle e che si suona con un bastoncino curvo) e ” sabars ” (tipico tam-tam senegalese ouolof ).
Djéour Cissokho, griot senegalese dotato di una bella voce- felpata, prosegue, con il suo secondo CD, la sua andatura di fusione senegalo-mandinga ” condita ” da una buona dose di suoni elettrici. Questo dà al disco spesso uno swing molto più gradevole.
Djéour Cissokho è una icona dello spettacolo mandingo. E’ sempre stato un momento indimenticabile con lui, ascoltare le sue note. Proviene dalla Casamance, una delle zone più prosperose in vegetazione, quanto di canzoni popolari e danze folcloristiche del paese. Sono delle sensazioni da scoprire, con la magia nel cuore. Le note della sua Kora sono come scavalcare delle dune di sabbia, attraverso il deserto. Eccellente cantante e cantastorie della nuova generazione, discendente del celebre griot mandingo Soundioulou Cissokho ” ; invece Vieux Cissohko suo fratello maggiore detto ” Zomalo ” ha altrettanto venduto migliaia di ” Koras ” attraverso tutto il mondo; oggi detentore indiscusso del segreto del padre, per la costruzione di questo strumento tante volte comparato a uno strumento del ” diavolo ” , é membro fondatore del gruppo ” allalaké “, mago dell’ acustica di questo strumento a forma di arpa a 22 corde a volte, di cui ha inventato le chiavi per accordare lo strumento mistico del popolo mandingo con il suo rinnovamento .
Cuisna. Djéour Cissokho e il Gruppo Allalaké ( Dio l’ ha voluto - o che l’ha fatto ). Africa productions/Mélodie by m. ba
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