IX° Summit Mondiale della Francofonia a Beirut: Abdou Diouf nuovo presidente, conferenza stampa conclusiva

Pubblicato il 20 Ottobre 2002 da mb
Abdou Diouf (Photo : Francophonie.org)Abdou Diouf (Photo : Francophonie.org)

Beirut 20 Ottobre 02 interviste a: Boutros B.Ghali Ex - Secrétaire Général de l'Organisation Internationale de la Francophonie; Abdou Diouf - Ex - Président du Sénégal, Nouveau Secrétaire Général de la Francophonie; Mme Touré Fatima Kassory - Chef du Cabinet du Premier Ministre - République de la Guinée Conakry; Peter Brown - Professeur Australia National University; Christophe M' Bida Mindze - Directeur Patrimoine Culturel Yaoundé Cameroun; Ali Akil Khalil Président of Earth Sons and Human Rights, Représentant of World Media Association in Lebanon and Arab Coutries; Joe E. Rihan - Journaliste - Reporter Photographe;

Conférence de Presse: Boutros B. Ghali - Jacques Chirac - Abdou Diouf - B.Compaoré - Jean Chrétien - Amadou Toumani Touré

HENRI LOPES photo afrik.comHENRI LOPES photo afrik.com

NOTIZIA

HENRI LOPES SPIEGA IL PERCHE’ DEL RITIRO DELLA SUA CANDIDATURA

Il candidato congolese al posto di segretario generale dell’Organizzazione internazionale della francofonia, Henri Lopes, ha annunciato ieri, in un comunicato alla stampa, che aveva ritirato la sua candidatura una prima volta, durante il VII° Summit che aveva avuto luogo a Hanoi nel 1997.

M. Lopes ha precisato che dopo gli attentati dell’ 11-Settembre 2001, ” le circostanze del summit che doveva svolgersi a Beirut, sono cambiate e le candidature per quella carica, non si sono potute presentare nuovamente “. Egli ha aggiunto che il governo congolese aveva allora appoggiato la sua candidatura, quanto il Presidente della Repubblica del Gabon. ” L’assenza di trasparenza e di riferimenti, quanto il clima confuso che ha regnato, mi incitano a ritirare la mia candidatura” ha dichiarato, senza nessuna altra precisazione.Secondo lui, la francofonia dovrebbe essere ” un progetto culturale per un programma ambizioso al servizio della lingua francese “.

M. Lopes ha inoltre affermato che ” la lingua francese non appartiene più solamente alla Francia. Essa apparteneva anche all’ America prima di diventare ugualmente “africana” ha aggiunto.

Boutros B. Ghali (PHOTO unesco.org)Boutros B. Ghali (PHOTO unesco.org)

Boutros B.Ghali Ex - Secrétaire Général de l’ Organisation Internationale de la Francophonie (OIF) Ex - Secrétaire Général de l’ Onu

UNA RICONOSCENZA , UN OMAGGIO

Da Boutros B. Ghali Segretario dell’ Organizzazione Internazionale della “FRANCOPHONIE (OIF) a ” l’ ORIENT LE JOUR”.

Lo svolgimento a Beirut, dal 18 al 20 ottobre, del IX ° Summit dei Capi di Stato e di Governo dei paesi che hanno la lingua francese in comune, costituisce un evento altamente simbolico. Ma, esso è anche un omaggio in forma di riconoscenza .

Omaggio al ruolo eminente che gioca il Libano nella “Francophonie”. Omaggio a un paese che ha saputo istituzionalizzare il dialogo tra il Cristianesimo e l’ Islam, tra il mondo e l’occidente.

  • Omaggio a un paese che è pervenuto ad affermare le sue identità’ aprendosi al mondo ed ai valori universali. I rapporti antichi e profondi che il Libano intrattiene con la lingua francese ed il suo contributo insostituibile alla francofonia vanno ben oltre le parole. Poiché bisogna dire d’ allora il fascino reciproco, gli scambi intellettuali e scientifici incessanti, le creazioni crosciate, quel corrente invisibile di emozioni scambiato, che non ha cessato di rilegare le menti, i cuori, le immaginazioni da lì, le frontiere.Questo IX° Summit della “Francophonie” sia dunque l’occasione di celebrare tutti insieme il Libano dove si raggiungono e si mescolano armoniosamente le comunità e le culture, di celebrare la conoscenza e il rispetto mutuale delle differenze per l’arricchimento di tutti; di celebrare la vita, l’avvenire e la pace!

DESCRIZIONE:

Agence Intergouvernementale

della Francophonie (AIF)

L’ Agenzia Intergovernativa della ” Francophonie” (anticamente Agenzia di Cooperazione Culturale Tecnica) e’ stata fondata nel 1970 sotto l’impulso di tre capi di stato africani: Leopold Sedar Senghor del Sénégal, Habib-Bourguiba della Tunisia e Hamani - Diori del Niger.

Raggruppa oggi 50 stati e governi. E’ l’ Operatore principale dell’ 0rganizzazione Internazionale della “Francofonia”, incaricata della messa in opera di programmi decisi dal ” Summit” dei Capi di Stato e di governo della “Francophonie”. L’ Agenzia è ugualmente incaricata dell’organizzazione e del seguito delle conferenze ministeriali settoriali decise dal “Summit”.

L’ Agenzia svolge delle azioni di cooperazione concepite in concertazione con gli stati e governi membri. I suoi interventi sono organizzati in funzione di sei grandi cantieri prioritari: L’ Avvenire della “Francophonie”, mirato sui giovani una francofonia aperta sul mondo: assimilare i mezzi della modernità; una francofonia solidale: sostenere gli sforzi dello sviluppo; una francofonia motore della promozione della democrazia, dello stato di diritto, dei diritti dell’uomo e della cittadinanza;

Una francofonia preoccupata di favorire l’accesso al sapere e al saper fare.Una francofonia plurale: promuovere la diversità linguistica e culturale. La conferenza generale dell’ Agenzia Intergovernativa della Francofonia (Conferenza Ministeriale della Francofonia), che riunisce una volta l’ anno i ministri degli affari esteri e\o della francofonia degli stati e governi membri, sotto la presidenza del paese ospite del summit, orienta l’ azione della agenzia e approva i suoi programmi. Il Consiglio di Amministrazione dell’ Agenzia (Consiglio Permanente della Francofonia), composto dai rappresentanti personali dei capi di stato e di governo membri, è l’ organo esecutivo della conferenza generale.

Si riunisce due volte all’ anno sotto la presidenza del Segretario-Generale della “Francophonie”. L’ Agenzia e’ diretta da un amministratore generale nominato dalla conferenza generale su proposta del Segretario-Generale.www.francophonie.org. e www. Sommet2002.org

“Francophonie”

Ritiro studioso per Boutros B. Ghali L’Egiziano Boutros Boutros Ghali (80 anni), che lascerà il suo posto di Segretario dell’Organizzazione Internazionale della “Francophonie” (OIF) il 2 Gennaio, ha già lasciato il suo ufficio e appartamento di funzione, tutti due nel 7° “Arrondissement” (circoscrizione) di Parigi. In cambio si installa nei locali dell’Alto Consiglio della Francofonia (HCF), a dispetto delle reticenze del suo successore, il senegalese Abdou Diouf.

Nell’ “entourage” di questo ultimo, si assicura che la situazione non potrà che essere provvisoria e non è questione che Boutros B. Ghali assicuri la presidenza dell’ HCH. L’Ex- “Patron” della Francofonia, che dà delle conferenze in tutto il mondo intero, presiede d’altronde il Club di Monaco, un Organismo nello spazio mediterraneo, quanto all’Accademia della Pace e della Sicurezza Internazionale(tuttora nel Principato monegasca). Nella capitale francese, dispone di due uffici nella sede di “Planet- Finanza” , l’organismo di “Microcredit” dall’Internet fondato da Jacques Attali, e all’Unesco dove presiede ill “Panel” “Développement et Démocratisation” (Sviluppo e Democratizzazione)…

Abdou Diouf Ex - Président du Sénégal - Neo Secrétaire Général de la Francophonie

ABDOU DOIUF E’ STATO ELETTO SEGRETARIO GENERALE DELLA “FRANCOPHONIE”.

UN PERCORSO IMPRESSIONANTE PER IL NUOVO SEGRETARIO DELL’ (OIF)

Il senegalese Abdou Diouf (67 anni) eletto a Beirut, Segretario Generale dell’ Organizzazione Internazionale della “FRANCOPHONIE” ( OIF ), ha debuttato la sua carriera sotto il mandato del Presidente LEOPOLD SEDAR SENGHOR.

Gli succede nel 1983 con tre mandati successivi fino nel marzo 2000, quando ha subito una sconfitta elettorale di fronte al suo concorrente liberale, Abdoulaye Wade.

D’allora, è tornato solo due volte in Senegal: per i funerali di SENGHOR, nel dicembre 2001, poi alla morte di sua madre.

Nato il 7 settembre 1935 a Louga (Nord del Senegal) da una famiglia modesta, Abdou Diouf ha prima svolto dei brillanti studi nella scuola francese di St-Louis ( Nord ), allora Capitale del Senegal, poi a Dakar, dove ha studiato il Diritto. Prosegue i suoi studi in Francia, dove ne è uscito ” Major ” della Scuola Nazionale della Francia ” d’ Oltre - Mare “, scavo dell’ amministrazione coloniale. Nel 1960, all’ indipendenza, e’ rientrato in Senegal ed ha incominciato a 25 anni una carriera come alto funzionario. Prima Governatore di regione, poi Direttore di Gabinetto del Presidente Leopold -Sedar -Senghor, e successivamente viene nominato al posto strategico di Segretario Generale della Presidenza. Diventa dopo Ministro ” Du Plan et de L’ Industrie “, poi primo Ministro, (un posto nuovamente creato), che egli ha occupato per undici anni.

  • Nel 1981, divenne erede di Senghor, succedendo al “Padre della Nazione” quando, l’anziano Presidente rese le proprie dimissioni. Diouf é stato eletto a larga maggioranza Presidente nel 1983, e rieletto poi nel 1988 e 1993.

Nell’andare degli anni, Abdou Diouf ha assicurato la stabilita’ politica al suo paese, implicandosi all’ esteriore in diverse mediazioni, come quando, per esempio, fu Presidente dell’ Organizzazione dell’ Unita’ Africana ( OUA ) e della Conferenza Islamica. Egli ha diretto il paese per diciannove anni con “sapienza” al punto di essere qualificato a volte dai suoi avversari di “LAXISM” (Lassismo). Amministratore, ma anche fine Politico, capace di comporre con i suoi puri nemici, egli ha sempre dato di se l’ immagine di un uomo calmo, con l’aria timida, rifiutando gli effetti oratori, e’ soprannominato ” La Giraffe ” (La Giraffa) dalla stampa satirica, a causa della sua grande altezza.

Nella speranza di riconquistare l’elettorato, aveva pero’ già svolto la sua ultima campagna elettorale al “passo di carica”, attraversando tutto il paese, e dicendosi pronto al cambiamento al “CHANGEMENT”.

FOCUS!

Sénégal

ABDOU DIOUF RENDE LE SUE DIMMISSIONI ALLA

PRESIDENZA DEL PARTITO SOCIALISTA DEL SENEGAL

L’ Ex- Presidente senegalese Abdou Diouf, Neo Segretario Generale, successore dell’egiziano Boutros B. Ghali alla Direzione dello OIF, si é dimesso dal Partito Socialista (PS) donde egli era Presidente dal 1996.

Abdou Diouf “ci ha ufficialmente fatto partecipe della sua decisione di ritirarsi alla testa del PS per assumere la sua missione al Segretariato Generale dell’OIF”. Ha precisato Abdoulaye Wilane, membro del Comitato Centrale del partito e Segretario Esecutivo del Circolo dei giovani (Cadres) dirigenti socialisti (CEJECAS) “.

Con questo nuovo incarico che inizierà nel gennaio 2003, l’Ex Presidente senegalese ” avrà’ una posizione di arbitro, di mediatore e di conciliatore” e in questo titolo non può più dirigere un partito politico”, secondo Wiliane.

Abdou Diouf, aveva già manifestato la sua intenzione di ritirarsi dalla politica, dopo la sconfitta del PS alle presidenziali del mese di marzo 2000, di fronte alla coalizione svolta dal Partito Democratico Senegalese (PDS al potere), installandosi in Francia dove vive attualmente.

L’ (OIF) raggruppa 56 Stati e Province, rappresenta quasi 600 milioni di persone (su cinque continenti).

UNA FORTUNA PER L’AFRICA

L’ elezione di Abdou Diouf al posto di Segretario Generale dell’Organizzazione Internazionale della Francofonia e’ una fortuna per l’Africa.Quando conosci l’ Ex-Presidente, non puoi essere che rallegrato.

M. Diouf e’ un uomo che ha rotto con gli arcani del potere.Di questo fatto dispone delle carte che l’ hanno portato ad una lunga carriera politica e intellettuale.Speriamo che trovi il sostegno necessario presso i Capi di Stato e di Governo che l’hanno designato a questo incarico. La sua principale preoccupazione è l’ educazione, al centro di tutto il resto: democrazia, libertà, diritto, prosperità e solidarietà, elementi indispensabili a tutto lo sviluppo umano e durevole . L’azione intrapresa dal suo predecessore, l’ infaticabile Boutros-Boutros Ghali , è una garanzia che le aprirà bensì delle porte.Vorrei, a questa occasione, rendere omaggio al defunto presidente Senghor.Questo ultimo mi ha detto questo a Lione (Lyon, in Francia) nel 1985: “da quando non sono più presidente del Senegal, evito di parlare di affari di quel paese in termini politici, che lascio al Presidente Diouf. Io, parlo di letteratura, della francofonia, della storia, della poesia.” Si potrebbe chiamare, credo la saggezza. Gli Ex Capi di Stato e di Governo dovrebbero ispirarsi sul modello Diouf. Dopo aver governato il loro paese, dovrebbero mettere le competenze, le loro esperienze e la loro intelligenza al servizio delle questioni internazionali. L’ Africa avrebbre molto da guadagnare. E a quel prezzo che conosceremo sul continente l’ alternanza, questa ricetta che ha permesso ad altri popoli di premunirsi contro le instabilità politiche croniche. Ogni potere eretto con la forza a disprezzo del cittadino è destinato all’ insuccesso. Dott. Hassan Diallo Segretario alle Relazioni Estere dell’Associazione “Solidarité Francophone du Niger ” (Francia).

COMUNICATO STAMPA

Monsieur Abdou Diouf, ha preso l’incarico di nuovo Segretario Generale dell’Organizzazione Internazionale della Francofonia (OIF)

Parigi, il Giovedì 2 Gennaio 2003

Monsieur Abdou Diouf ha ufficialmente preso le sue funzioni di Segretario Generale dell’ Organizzazione Internazionale della Francofonia (OIF) questa mattina, il 2 Gennaio 2003, a Parigi. Eletto il 20 Ottobre scorso durante il IX° Summit dei Capi di Stato e di Governo dei paesi che hanno il francese in comune, organizzato a Beirut (Libano), il suo mandato è di quattro anni. Il Segretario Generale dell’ OIF assume tre grandi missioni, tale stipulate dalla Francofonia:

E’ Porta Voce politico della Francofonia e il Rappresentante ufficiale della Francofonia a livello internazionale;

Mette in opera l’azione politica e diplomatica della Francofonia nelle condizioni previste dalla “Charte”.

E’ l’Animatore della Cooperazione multilaterale francofona. Gli spetta il compito di proporre alle Conferenze ministeriali e ai Summit le linee prioritarie dell’azione multilaterale francofona. L’OIF assembla

Un Operatore principale: Agenzia intergovernativa della Francofonia (AIF):

Quattro Operatori diretti: l’Agenzia Universitaria della Francofonia (AUF), TV5, L’Università Senghor di Alessandria e l’Associazione dei Sindaci Francofoni (AIMF);

Una Assemblea consultiva, l’Assemblea Parlamentare della Francofonia (APF). La Francofonia conta, all’ora attuale, 51 Stati e Governi Membri. Ha ammesso, inoltre, cinque Stati Osservatori. Monsieur Abdou Diouf succede a questo posto a Monsieur Boutros Boutros Ghali, Segretario Generale dell’OIF dal 1998 al 2002.

Mme Touré Fatima Kassory - Ingénieur - Economiste - Chef du Cabinet du Premier Ministre République de Guinée - Conakry

Peter Brown - Professeur - School of Language Studies - Australia - National University Cambera- Rapporteur pour la Radio Nationale - Australie Chaine de Télévision “Multicultural” en Australie

Cristophe M ‘Bida Mindze - Membre de la Délégation Camerounaise - Directeur du Patrimoine Culturel - Ministère de la Culture -Yaoundé Cameroun

Ali Akil Khalil - Président of Earth Sons and Human Rights Chief Bureau “Al Jisr” European Newspaper in Lebanon - Representative of World Media Association in Lebanon and Arab Coutries

Joe E. Rihan - Journaliste Reporter Photographe Représentant de l’ Union des Français au Liban

Elia Khlat - Directeur - Général Rédacteur en Chef du Journal - Socio Culturel “Trait - D’Union” - Tripoli - Liban

In chiusura del Summit, dopo l’ allocuzione del nuovo eletto, e’ stato organizzato una conferenza stampa finale, congiunta di alcuni Capi di Stato e di Governo: Jacques Chirac (Francia), Boutros B. Ghali Segretario uscente, Blaise Compaorè (Burkina-Faso), Amadou Toumani Tourè (Mali), Jean Chrétien(Canada), per annunciare le loro posizioni ” vis-a’ vis” delle nuove iniziative e sfide dell’ OIF .

Conférence de Presse: Boutros B.Ghali - Jacques Chirac - Abdou Diouf - Blaise Compaoré - Jean Chrétien - A.Toumani Touré

PANORAMA:

BEIRUT E’ FINITO,

VIVA OUAGADOUGOU !

Il IX° Summit della francofonia ha chiuso i suoi lavori oggi. I Capi di Stato e di Governo hanno adottato una dichiarazione nella quale prendono tra gli altri, posizioni sul terrorismo, il Medioriente, la Costa d’ Avorio e l’Iraq.

Sotto l’ egida del nuovo segretario generale, Abdou Diouf, la francofonia deve essere più attiva sulla scena politica internazionale e più ” solidale” sulla materia di sviluppo per pervenire ad una mondializzazione più “equa”.

La dichiarazione di Beirut mantiene le sue promesse visto le posizioni prese, come e’ stato annunciato, sulle importanti questioni politiche internazionali attuali.

Il Libano, paese organizzatore, e’ soddisfatto di vedere l’ insieme della comunità francofona aderire agli obiettivi dell’ iniziativa di pace in Medioriente, adottata durante il summit arabo organizzato anche esso a Beirut, nel marzo scorso, è ” il quadro più appropriato per arrivare a una giusta, durevole e globale soluzione nella regione”.

Questo nuovo piano, propone altrettanto una normalizzazione delle relazioni con Israele in cambio di un ritiro totale di questo paese nei territori occupati dal 1967, ma anche di adottare delle misure riguardanti i rifugiati palestinesi.

Gli Stati francofoni fanno all’unanimità, un riferimento al ruolo ” primordiale “, dell’ Organizzazione delle Nazioni Unite per difendere la “preminenza del diritto internazionale”. Specialmente nel quadro della risoluzione della crisi irachena.

I francofoni hanno altrettanto richiamato ” l’ Iraq a rispettare i suoi impegni”. Il passaggio della dichiarazione concernente questo paese. E’ stata soggetto di rimaneggiamenti nel paese su richiesta di alcuni stati, ma figurava già nel testo finale.

“PREVENIRE E CONTRASTARE IL FLAGELLO DEL TERRORISMO” i membri della francofonia s’ ingaggiano anche a cooperare “per prevenire e contrastare il terrorismo” e annunciano la loro intenzione di “aderire prima possibile a tutte le convenzioni internazionali anti -terroristi, e metterle in opera” . Nello stesso modo, condannano ” il tentativo di destabilizzare l’ Ordine Costituzionale nella Costa d’Avorio” e affermano che sosterranno gli sforzi ingaggiati, in particolare dalla CEDEAO, per favorire il dialogo” in quel paese. Dopo la pace, la francofonia vuole più democrazia . I Capi di Stato e di Governo della comunità hanno appoggiato la necessità di ” rilanciare il processo di Bamako ” e di portare a buon fine il bilancio delle pratiche della democrazia, dei diritti e delle libertà, ma anche di ingaggiare delle azioni di cooperazione “ispirando delle pratiche e delle esperienze positive di ogni paese “. Il Presidente Chirac ha annunciato la realizzazione di un dispositivo per la osservazione dei diritti dell’uomo”. Questo Summit, è il primo ad aver luogo in terra araba: Il Presidente libanese Emile Lahoud l’ha qualificato ” come una svolta storica nella francofonia “, ha voluto mettere l’ accento sulla politicizzazione, in attesa di una istituzione che già in partenza è, a vocazione culturale. La difesa del ” multilinguismo ” e della lingua francese, resta il fondamento dell’ attaccamento francofono. Essa è ancora menzionata nella dichiarazione finale ma d’ora in avanti, fa parte di un messaggio più globale e politico che la francofonia intende far passare. Decidendo di appoggiare l’elaborazione ” di un regolamento universale ” che veglia sulla diversità culturale. Ed è in questa direzione che i francofoni vanno. I Capi di Stato hanno tra l’ altro insistito sul desiderio di vedere la francofonia ” diventare una vetrina mondiale della diversità culturale “. La francofonia vuole trovare il modo di far sentire la sua voce sulla scena politica internazionale. Dopo B. Boutros-Ghali secondo Chirac, che ha “messo la francofonia sulle rotaie”, si attende dal nuovo segretario generale Abdou Diouf, che lo aiuti. Una delle missioni sarà, oltre di assicurarsi la contribuzione francofona al Nuovo Partenariato, per lo Sviluppo dell’Africa (NEPAD), quella di “vigilare” ad una reale sinergia, tra il processo che mira allo sviluppo economico e sociale dell’ Africa, all’ azione del G8 e le altre azioni dell’ Organizzazione Internazionale della Francofonia “. Sul piano economico, la feritoia francofona in effetti, è quella dello sviluppo durevole e della solidarietà. “La padronanza della mondializzazione e dei suoi gioghi (sfide), ci impone una responsabilità di spartizione. Inoltre, Blaise -Compaorè, Presidente del paese ospite del prossimo summit, il Burkina-Faso, ha invocato nei suoi auguri, un impegno forte della comunità francofona a favore di questo obbiettivo: ” non può esserci dialogo, senza scambio…senza scolarizzazione…senza solidarietà… Aspettiamo i francofoni a Ouagadougou…Per poter spiegare questa necessità alla comunità internazionale”.

L’ appuntamento e’ stato deciso!.