Tra gli argomenti discussi: Cinema, Cultura, Film, Malattia, Maternita', Psichiatria.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 3 minuti.
Rubrica
Dibattito
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10:30 - CAMERA
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9:00 - Camera dei Deputati
10:00 - Parlamento
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10:40 - Camera dei Deputati
11:00 - Parlamento
11:00 - Parlamento
11:00 - Parlamento
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Un saluto agli ascoltatori di radio radicale in un film è realistico un personaggio si dice riuscito non soltanto quando il suo aspetto o il suo comportamento ci appaiono credibili
Ma anche quando il racconto mette lo spettatore nelle condizioni di cogliere di quel comportamento le ragioni intime le emozioni e i sentimenti che lo producono
è un risultato che certo il più difficile da raggiungere quando quel comportamento e abnorme estraneo all'esperienza di un comune spettatore ma se non viene raggiunto può indurre un senso di spaesamento di estraneità al racconto
è un rischio a cui a mio parere va incontro l'ultimo film di un'autrice scozzese linea Ramzi dal titolo Dai mai l'altra e cioè muori amore mio tratto da un romanzo omonimo di Ariana vizi il racconto prende le mosse dal trasferimento di una giovane coppia dal New Yorker in una casa nel bosco nel Montana la ragazza incinta e secondo le aspettative del fidanzato in quella casa grande silenziosa
Oltre ad accudire il bambino potrà comodamente proseguire il suo lavoro di scrittrice
Ma tali aspettative non si realizzano dopo il parto la ragazza cade in depressione
E poi è colta da veri accessi di follia
è perennemente inevitabile e aggressiva provvede lei stessa ad uccidere il cane il marito ha portato in casa dopo che l'animale resta ferito in un incidente
Passeggia per il bosco con un coltellaccio in mano compie atti di autolesionismo
Perde i freni inibitori anche in pubblico perfino in una festa a cui partecipano dei bambini
Il fidanzato per lavoro è spesso assente di casa ma quando torna si mostra comprensivo con lei in un primo tempo spera evidentemente che si tratti di crisi passeggere quando si aggravano l'affida a un istituto psichiatrico
E al suo ritorno le propone di sposarlo
Ma se i rimedi che tenta le sue dimostrazioni di affetto sembrano in un primo tempo dare qualche buon risultato poi ogni volta le sue speranze vengono deluse e la donna precipita in crisi sempre più gravi
E come non la comprende il marito così sfugge alla comprensione dello spettatore
E certe spiegazioni evocati nel dialogo come la depressione post partum o altre formule usate dagli psicologi non sembrano sufficienti a colmare tale lacuna chiedi comprensione ma anche di empatia
E certo arduo sospingere l'immedesimazione ai confini della follia fatto sta che in sua assenza quel comportamento anche se non è del tutto inverosimile risulta soltanto esteriore
L'autrice sembra essersi resa conto di tale insufficienza del suo racconto e per questo forse ricorre ad alcune suggestioni scenografiche
La casa in stato di abbandono a cui approda la coppia all'inizio del film sembra un presagio del deperimento psichico un vetro infranto allude al momento in cui si spezza l'equilibrio interiore un bosco in fiamme allude al deflagrare della follia
Ma l'enfasi teatrale data così alla crisi del personaggio non sopperisce a mio parere alla sua mancanza di necessità poetica
Jennifer Lorenzen volo della protagonista dei limiti artistici del personaggio e comunque convincente Robert Pattinson disegna una figura più generica e convenzionale di marito premuroso
Dunque dai Bailando di linea Ramzi un saluto da Gianfranco Cercone
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