"Il ruolo delle fondazioni bancarie nel nuovo welfare" presso la Sala dello Zodiaco, via Zamboni 13

Iniziale per qualche disperato questo Bourgeois apre una fase nuova per la nostra economia
Corriere di buoni lo spinge e anche di un ritrovato orgoglio nazionale
è stata trovata un'importante intesa tra il governo i sindacati su aspetti riguardanti il requisito della spesa sociale
Contenente alcuni pregevoli innovazioni in materia di guerra
Ma per quanto ci riguarda stentiamo ad attribuire a questo accordo il valore di una riforma compiuta
Alcuni nodi strategici sono solo annunciati
Ho sparse mentre delineati
Alcune innovazioni sono se
Del tutto sotto tono ci pare l'intreccio tra le politiche nazionali e quelli locali
Il luogo dove noi invece intravediamo possibilità enormi in materia di rinnovamento dell'assetto delle istituzioni sociali Italia
Ci chiediamo se questo rappresenti anche un difetto
Tra gli innumerevoli tredici
Del metodo della concertazione
Tra le parti sociali e il governo
Dove il sistema delle Autonomie locali non è sicuramente rappresentata
Ma anche l'intenso dibattito che ha preceduto l'intesa raggiunta
Un dibattito che lo ricordiamo avuto momenti di accesa polemica tra gli interlocutori politici e sociali
Il tema del ruolo degli enti locali due al fatto informato inteso comune necessità strategica e non come una semplice
Un semplice capitolo settoriale ha stentato ad affermarsi
Se ne intravedono a volte le tracce dei segnali
Ma che non hanno consentito fino ad ora l'emersione di questo tipo
La sinistra bolognese può contribuire a colmare questo vuoto
Indicando soluzioni innovative laddove il welfare italiano è stato realizzato nelle forme più avanzate
A Bologna e Rimini
Dove le politiche sociali sono stato un poderoso contributo allo sviluppo economico della società
Determinando così fondamentale valore aggiunto che si chiama coesione sociale
Un fattore quest'ultimo essenziale per il futuro della città Bologna e non per caso un titolo che riguarda questo tema all'interno della Conferenza programmatica
Parla dell'innovazione del welfare locale come occasione per un grande reinvestimento sociale
E non è un caso che apriamo la nostra riflessione la nostra ricerca con questo appuntamento dedicato al ruolo che le fondazioni bancarie lo fanno assumere in questo progetto
Non ci sfugge infatti il tema delle risorse e non solo quelle cono
Dei nuovi soggetti e nelle realtà locali avranno il compito essenziale in questa direzione
Disegno di legge Ciampi attualmente all'esame del Parlamento
Indica espressamente in quale direzione dovrà evolversi l'operazione di profondo cambiamento del sistema bancario italiano iniziato con la legge Amato cardine del del novanta a seguito del quale sono stati scoppia gli enti pubblici bancari in enti conferenti notte appunto come fondazioni società conferitaria le società per azioni
Apro una parentesi a questo proposito colgo l'occasione per annunciare
Sul complesso tema del rapporto tra banche finanza impresa sul sistema creditizio bolognese
I suoi rapporti con la globalizzazione per l'appuntamento a gennaio il dodici gennaio al quale ci permettiamo simbolo invita
Per quanto riguarda le fondazioni viene ribadito che gli scoppi devono essere individuati in particolare nel settore della ricerca scientifica dell'istruzione dell'hard della sanità dell'assistenza alle categorie più deboli
Si produrrà man mano che il processo di dismissione delle partecipazioni
Nelle società per azioni andrà avanti
Una infrastrutturazione sociale per Paul diverso sconosciuta ventotto
Da una parte nuovi soggetti erogatori di risorse dall'altro la crescita di un mercato sociale dei servizi e della solidarietà
In cui agiscono imprese sociali cooperative associazioni del volontariato
Una presenza quest'ultima già particolarmente significativa nella realtà Bologna
All'ente locale spetterà il compito di elaborare un progetto una programmazione di servizi e di azioni sui quali questi nuovi attori sociali misureranno la propria capacità di far corrispondere attività finalizzate all'accrescimento del benessere sociale
Noi cercheremo di indicare la nostra conferenza programmatica orientamenti idee project che avranno riferimento che inutile quello dell'infanzia degli anziani della famiglia Della Casa dell'esclusione sociale della sanità peggio
Pensiamo ad esempio se necessario
Un patto strategico parenti i sindacati terzo settore sul tema della gestione della modulazione dei servizi per l'infanzia
Un disegno di comunità locale pensato e progettato misure dei bambini
Allo stesso modo per ciò che riguarda la gestione e la fruizione delle istituzioni culturali evitando che ad esempio il volontariato degli anziani che rappresenta un valore confligga con le necessità occupazionali dei giovani che è una necessità
Pensiamo anche la nostra che la nostra città debba presi maggiormente il gioco
Ho figli più opportunità
Far tesoro del sapere presente nelle migliaia di ragazzi e ragazze che frequentò l'università
Consentirgli di restare solo decise
Così come bisogna raccogliere più degnamente i lavoratori stranieri
Occorrerà uno sforzo straordinario nelle politiche sociali per la casa
Il primo tassello di una rete rinnovata rese i servizi blocca
Abbiamo in mente la ricchezza che rappresenta la popolazione anziana bolognese rappresenta una generazione che ha costruito il nostro Paese che ha conquistato la democrazia
E dato uno straordinario contributo lo sviluppo economico e sociale dell'Italia
Molti di loro si sentono ancora protagonisti
Hanno costruito una rete di relazioni sociali dove stimabile valore
Non chiedono semplicemente risolti anzi per la verità hanno fibre o quasi
Chiedono più servizi una comunità anche chiedono un sistema sanitario che comprende il loro disagio è una rete di servizi più a quel
Ma finché si produca un grande investimento sociale occorrono risorse
Che dovranno arrivare da molteplici direzione
Dalla riforma della legge sull'assistenza sociale
Con il conseguente trasferimento di compiti
Le risorse tra lo sto dallo Stato agli enti locali
Dalla piena autonomia finanziaria
Conseguente al processo di riorganizzazione delle istituzioni italiane
E anche da questi nuovi protagonisti dell'economia sociale territoriale cuore sono ad esempio le fondazioni bancarie
Infine prima
Di dare cedere la parola professore Nicola Rossi al senatore Gianfranco Pasquino
Introdurranno commuoverà sarà bancario
Cospetto Giancarlo ma è l'abitudine occupazione spagnola
Fra l'altro reduce dal lavoro parlamentare di cui è stato paragoni protagonisti del decreto legislativo sulle
Organizzazioni non iniziative di utilità sociale dicevo prima di darà loro la parola non posso che non posso non commentare il dibattito che si è aperto in questi giorni sulla stampa bolognese allorquando annunciando l'avvio dalla conferenza programmatica abbiamo accennato al tema delle fondazioni bancarie
Da ciò che abbiamo finora affermato appare evidente che il nostro interesse
Per questi enti rivolti al ruolo
Che noi crediamo positivo
Che le fondazioni bancarie dovranno assumere in un nuovo sistema di Guazzaloca
Non ad occuparci come partito le sedi delle fondazioni
Il legame al territorio nel quale insistono storicamente le fondazioni non è un desiderio esclusivamente nostro
Viene rivendicato dalle fondazioni stesse ed è una
Esplicita indicazione del disegno di legge Ciampi
E poi il legame fra questi mondo del terzo settore è un obiettivo comune anche in questo caso indicato sapientemente
Sostenere come noi sosteniamo
Che le fondazioni nella loro completa autonomia devono stare dentro ad una progettualità che la comunità insieme
Definisce
Credo rispondono obiettivo strategico e non hanno una presunta volontà egemonizzato Ricci
Affermare quindi che è necessario un rinnovato un rinnovamento di questi enti risponde all'interesse generale della Comit
Sono veramente distanti da noi quei tempi a cui impropriamente in questi giorni veniamo accostati magari da chi li ha vissuti poi in prima persona nel quale i partiti abbia trattati
Sui posti così di amministratrice
Detto questo io vi ringrazio ugualmente per la partecipazione l'intervento verrà concluso nella sfida giocata dalla confusa dal sindaco di Bologna Walter vitali do subito la parola al professor Nicola Rossi per la sua comunque
Per l'invito
Ringrazio per l'invito che trovo particolarmente appropriata perché particolarmente accurata come dire troppo il titolo di questo di questo primo incontro
Programmatica della sinistra borghese
Perché apparentemente come dire uno potrebbe dire ma
Non è un titolo tipico della sinistra le fondazioni volo delle fondazioni bancarie hanno
Non ci sono quelle parole a cui siamo abituati a pensare quando pensiamo ad una conferenza programmatica
Invece così non è perché il questo tema il tema delle fondazioni bancarie del novanta
Come dire assomma in sede
Un po'tutte le direzioni di riforma in cui sinistra impegnata in cui direi più in generale il Paese impegnato perché mette insieme da un lato lo sforzo che si sta facendo ridefinire per così dire il
Patto fra i cittadini
Attraverso una ridefinizione delle istituzioni sociali e al tempo stesso assomma a questo il tentativo che si sta facendo per modernizzare la struttura economica del paese
Per dare al capitalismo italiano un volto più moderno più europeo
Farlo diciamo per renderlo diverso da come è stato negli ultimi quarant'anni asfittico spesso diciamo rigido
Incapace di rispondere molte volte agli stimoli chi avesse letto un libro via tra molto bello vigilia curata da Fabrizio Barca sulla storia del capitalismo italiano dopo nel secondo dopoguerra
Ritroverebbe un documento molto ben documentata
Una tesi che io trovo abbastanza interessante la tesi cioè che
I tanti elementi di novità tanti punti di forza del capitalismo italiano nel secondo dopoguerra siano stati in realtà fenomeni straordinari per così dire dovuti a circostanze eccezionale ma che dietro quelle quelle performances particolarmente positive non vi fosse come dire la ordinata ormai normalità di un capitalismo che funzioni
Un capitalismo che sta sostituire con regolarità le classi dirigenti capitalismo che sa selezionare i progetti e gli uomini
Che possono essere più utili alla causa comune
Ora da questo punto di vista ripeto diciamo mettere insieme cominciare partendo dalle fondazioni bancarie dal ruolo delle fondazioni bancarie nel welfare significa partire dai nudi fondamentali dell'economia e della società italiana
Il patto sociale e la riforma del capitalismo
Detto fatta questa breve premessa
Vorrei che capissimo anche diciamo che le dimensioni del fenomeno di cui stiamo parlando sono tutt'altro che
Piccole
Le organizzazioni no-profit in vigore del con il volontariato coprono se ricordo bene diciamo circa il due fra il due tre per cento a seconda che si includono e nel volontariato
Dell'occupazione del PIL Italia non so una loro valenza diciamo è particolarmente cruciale perché mettono insieme alcune caratteristiche che sono tipiche dunque al pre riforma
Il radicamento territoriale la piccola dimensione il fatto che si tratti in larga misura di occupazione
Femminile la permeabilità umidità all'innovazione tecnologica e per questo che non ha non è non a caso il ruolo delle delle organizzazioni non profit e del volontariato nel nuovo nel fare è stato sottolineato il documento in Commissione documenti commissioni governative di partito come un ruolo di frontiera diciamo nella marcia verso i guanti
Diverso
Perché ma perché diciamo spesi ci troviamo ad affrontare il tema del del come fenomeni di autorganizzazione con promozione pubblica nel campo dei beni e dei servizi meritori possano sostituirsi alla gestione pubblica diretta e naturalmente questo sta banale affermazione diciamo
Sottolinea
Come diverso potrebbe essere un welfare in cui il volontariato e le organizzazioni non profit a svolgessero effettivamente Ruoppolo che devono svolgere
Ora è importante sottolineare che l'emersione del cosiddetto trova terzo settore trova spiegazione nella crescente interdipendenza dei soggetti sociali
Ma il suo sviluppo futuro dipenderà luce almeno dalla sua capacità di intercettare la domanda potenziale di servizi domando a potenziare i servizi che spesso non trova soddisfazione nella Pubblica Amministrazione e in particolare diciamo a me sembra che lo spazio enorme che si apre al terzo settore e la gran e la la grande occasione di crescita diciamo in quel settore e probabilmente la questione urbana disagio sociale
Per metterle in negativo lo squallore ambientale di molte grandi città anche italiane anche se italiani almeno che comprerebbe per esempio
Dal nella difficoltà diciamo che le grandi città a volte trovano nell'assicurare livelli accettabili dei servizi più
Però è bene intendersi diciamo la creazione di un di un nuovo spazio economico di di un mercato del benessere promosso e regolato ma non gestito dallo Stato e ancora o meglio dovrei dire era ancora allo stato embrionale
Nel senso che il sistema di organizzazioni no profit fino a qualche tempo fa appariva caratterizzato da che cosa abbia da una grandissima incertezza di carattere normativo da una frammenti da una frammentazione della regolamentazione da una struttura degli incentivi assolutamente carente
Da una trasparenza che spesso una trasparenza solo nominale da un'azione pubblica nei suoi confronti molto spesso inefficace ed inefficiente da questo punto di vista devo dire che le ultime posso costa ribadire anche l'ulteriore prova ci regalano delle novità significative nel senso che ci danno il senso di come in realtà i pezzi di questo tassello che la ricostituzione del la ricostruzione
Della società dell'economia italiana procede
Delle ultime ore appunto poi il senatore Pasquini se ne parlerà il decreto appunto sull'organizzazione non lucrative
Credo che la scorsa settimana a scapito Benzi abbia superato il vaglio della Commissione finanze
La normativa relativa villa sulla possibile normativa relativa alle fondazioni bancarie il quadro normativo comincia ad avere una sua forma
Naturalmente speriamo che tutto si completi quanto prima
Perché perché è una rigorosa normativa societaria un è boom ed un'evoluzione del contesto culturale anche di istituzionale in cui noi collochiamo
Il terzo settore sono essenziali se vogliamo dare appunto un futuro al terzo settore spesso così come diciamoci la verità sono essenziale anche alcune cose che ancora manca sono essenziali interventi specifici mi riferisco qui alla alla traduzione dei trasferimenti monetari in buoni finalizzati agli acquisti all'acquisto di servizi in alcuni casi Alda dal dagli interventi veramente molto più molto particolari che però hanno una grande rilevanza per il settore uno per tutti
Il divieto di gare al massimo ribasso nel campo dei servizi sociali e la rimozione dei vincoli impliciti e gravi alcune case sulle cooperative che occupano disabile svantaggio svantaggiati e così via
Purché naturalmente sia chiaro che è l'obiettivo finale non è quello di sostituire alla spesa sociale pubbliche trasferimenti monetari ai soggetti di offerta del privato sociale
Però tutto questo punto chiarisce come la strada del terzo settore sia la strada attraverso cui riportiamo uno stato sociale al centro del di una di un progetto che sia anche un progetto per la piena occupazione per la qualità del lavoro
La promozione di una rete di servizi di lavori in campo sociale sia capace di rispondere alla maggiore diversificazione dei bisogni
Di diritti di Edison la concentrazione di una parte crescente delle risorse della collettività su un sistema permanente di formazione
E di aggiornamento che porti dalla scuola d'impresa la connessione fra misure di sostegno al reddito ed attività socialmente utili gestite da imprese
Come il suo amato e con le istituzioni pubbliche nazionali e locali ecco tutti questi sono pezzi di una costruzione
Il cui fine ultimo questo qui è bene intendersi sarà la riforma dello Stato sociale non solo ma sarà anche diciamo il momento in cui dello stesso sono stato sociale avremmo rinnovato per così dire l'espirazione origini
Il tema di oggi però non è solo la frontiera la nuova frontiera agguantare il terzo settore inteso come nonostante ma è anche il rapporto che corre tra questo e le fondazioni bancarie
E qui diciamo e importante ma vorrei sottolineare questo rapporto proprio perché come ho detto prima è il punto in cui si fonde la riforma della società con la riforma del dell'economia nel caso italiano
Il problema è il punto di partenza io credo che debba essere diciamo il fatto che i l'attuale controllo età delle fondazioni bancarie
Le lire non soddisfa parametri minimi di scienza questo decreto il sì all'osservazione iniziale che si può fare io qui mi riferisco senza mi riferisco a diciamo a dati che risalgono alla metà degli anni novanta
Quindi a insomma paghiamo
Le fondazioni lei di Tonetto rispetto al patrimonio delle fondazioni eh allora inferiore al due per cento e più di due terzi di esso parla nella media naturalmente quindi diciamo
Evidente che vi sono casi ben diversi da un'ampia sia però in positivo che in negativo
Due terzi Iezzo era impiegato per coprire i loro costi di funzionamento e lì accanto
E di conseguenza RdA destinati alle fondazioni alle erogazioni per fini istituzionali superava di poco mezzo per cento del del padre
Questo sostanzialmente dice che allocando nel controllo proprietario delle banche larga parte di un patrimonio complessivo
Pari secondo alcune valutazioni no non lontanissima da novanta mila miliardi le fondazioni effettuano ad oggi un'allocazione inefficiente nei loro portafogli
Con un costo opportunità che stimabile
In circa tre mila tre mila e cinquecento miliardi
E destinando il settanta per cento dei loro costi di funzionamento a spese generali a compensi per organi collegiali le fondazioni rinunciano di fatto alla loro vocazione istituzionale e finiscono per trasformarsi in me
In merito a organi di autorizzazione
E qui che parte diciamo e e e da questa considerazione e dalla parallela considerazioni circa la necessità di dare forza e sviluppo al terzo settore
E da qui che parte la spinta per una riorganizzazione un riorientamento delle fondazioni bancarie
Qui vorrei sottolineare come io trovo positivo il fatto che questo riorganizzazione in questo riorientamento si siano invitati due posizioni estreme
Credo ambedue non positive diciamo da un lato che si sono evitate quelle proposte che avrebbero voluto obbligare se ricordate le fondazioni a cedere le quote di controllo delle banche partecipate entro una data prefissata prescindendo da ogni valutazione di merito circa il possibile acquirente
Da ogni valutazione circa la nuova configurazione organizzativa delle banche prescindendo diciamo dal futuro campo di azione delle Fondazione
Quelle soluzioni diciamo erano soluzioni che incredibilmente riusciva a combinare dirigismo e ingenua fiducia
Nell'efficienza dei provo più semplice dei meccanismi di mercato avrebbero con ogni probabilità prodotto distorsioni gravi nel funzionamento del mercato finanziario come il nostro che è già particolarmente sottile
Ad esempio era ovvio pensare ed era ovvio immaginare che non so la fissazione di una data limite avrebbe addensato le dichiarazioni di acquisto intorno a quella data
E come conseguenza avrebbe esercitato un interna influenza depressiva sui prezzi di venti e dalle banche da privati
Come dire in quel caso la privatizzazione sarebbe stata di infine invece che uno strumento per il recupero dell'efficienza gestionale organizzativa del sistema bancario e li fa
Così come abbiamo evitato un'altra soluzione io mi auguro altrettanto diciamo
Poco positiva
Cioè la la la posizione venga presentata dall'affermazione secondo cui le banche pubbliche italiane avrebbero dovuto essere prima ristrutturate poi privatizzata
è chiaro diciamo che al contrario è evidente che non non si possono recuperare realizzare recuperi di efficienza nel checksum versante del settore bancario e su quello delle fondazioni se non si modificano contestualmente anche gli assetti proprietari
Ora superato diciamo come dire questo stretto passaggio fra Scilla facile Caridi fra queste due soluzioni estreme ma ambedue credo non positive
Il tentativo è stato quello di
Specificare per quanto parlo per quanto riguarda le fondazioni di specificare la loro vocazione nel settore non profit così da facilitare una riforma di questo settore rivedere anche lo statuto giuridico
Degli enti che sono regolamentati dal primo libro del codice civile
Perché questo rilevante del siamo leader rileva esattamente per il motivo che dicevo prima perché
Se se si indirizzano le fondazioni in quella direzione il risultato può essere la possibilità concreta di sostituire la una burocrazia statale a volte
Inefficiente
Spesso anche non per suo per sua colpa con interventi mirati di sostegno finanziario ad attività hanno protetto con la gestione diretta di alcune attività in questa maniera le fondazioni possono finire per dare un contributo assolutamente decisivo al miglioramento di alcuni servizi di pubblica utilità
Ora in questa direzione va esattamente il disegno di legge Ciampi perché come ho detto mi pare di capire che abbia superato il vaglio della Commissione finanze e che mentre Gennari l'anno prossimo sarà in Aula alla Camera
Il quale come sapete bene e lo ripeto solo diciamo verrà ricordato a tutti noi prevede una delega al governo in materia mila definire i compiti istituzionali delle fondazioni nel settore una proficua incentivare le dismissioni delle posizioni di controllo delle fondazioni sulle banche in modo da innescare processi di privatizzazione concentrazione
E ristrutturazione anche nel sito del settore bancario
Brevissimamente Elior vorrei ricordare che Ddl Ciampi attribuisce natura di diritto privato alle fondazioni che perseguono per statuto finì di utilità sociale senz'altro e in particolare i settori sono quelli che sono stati già citato in precedenza
Ricerca scientifica istruzione arte sanità e assistenza ma impedisce a questi enti di detenere il controllo di imprese di immobili non strumentali dal vorrei sottolineare diciamo come quasi in ogni parte di quel DDL si ritrova la commissione fra riformare la società è riformare il capitalismo le due cose appunto procedono strettamente insieme
Lo stesso disegno di legge stabilisce inoltre che la congruità questo un punto particolarmente rilevante che la congruità fra l'operare delle fondazioni fini istituzionali desse prescelti sia tutelata da un nuovo organismo di vigilanza prudenziale
Sostituito dal dal ministero del Tesoro fino alla dismissione del controllo
Sulle banche da parte delle fondazioni
E prevede inoltre che in sede di delega si definiscono i criteri di professionalità e di autonomia per la partecipazione agli organi di indirizzo e di gestione della fondazione infine sempre il Ddl Ciampi stimola efficienza e redditività delle fondazioni imponendo che almeno la metà
I redditi desse conseguiti sia impiegata per fini istituzionali prevedendo che l'ammontare di questi impieghi non possa comunque scende al di sotto di una punta da fissare in sede di delega del patrimonio da esse detenuto e concede alle fondazioni di affidare la la gestione del patrimonio a intermediari specializzati
Qual è il risultato è risultata che con questo disegno di legge si traccia un solco per l'attività delle fondazioni nel settore no-profit
E si sollecita una maggiore efficienza gestionale
Stimolando l'uscita delle fondazioni dal settore creditizio in senso stretto
Veramente io salto diciamo tutta la parte che riguarda gli incentivi che accompagnano ovviamente accompagnano questo processo che altrimenti non si
Non si potrebbe materialmente realizzato credo che la una valutazione sul Ddl Ciampi sia possibile sotto diversi profili
Sotto il profilo dell'adeguatezza delle agevolazioni fiscali concesse per la concentrazione del sistema bancario sotto il profilo dell'astringenza delle norme previste per la composizione degli organi di indirizzo e di gestione
Delle fondazioni sotto il profilo dell'efficacia dello schema di incentivi e di disincentivi che viene disegnato per spingere le fondazioni accedere contro la banca
Sotto il profilo dell'adeguatezza del ruolo attribuito all'autorità di vigilanza e sotto infine il profilo dell'efficacia delle regole relative all'allocazione del patrimonio delle fondazioni dopo la dismissione delle quote di controllo
Delle banche qui naturalmente non non trovo
Singolarmente in tutti questi profili mini preme diciamo sottolineare che alcune questioni che riguardano il ruolo delle autorità di vigilanza e alcune questioni che riguardano come dire l'attività delle fondazioni dopo la dismissione
Delle loro quote controllo sulle banche
Anche qui diciamo su Torino questi questi due punti
Proprio perché mi sembra che in questi due punti si veda con maggiore chiarezza ancora una volta di connessione fra società la connessione fra società ed economia e tipica di questo di questa questione che stiamo discutendo
Sapete benissimo che come dire molti amministratori delle fondazioni hanno recepito contro l'autorità di vigilanza sostenendo che essa come dire fosse invasiva della loro autonomia gestionale
Io francamente devo penso che diciamo sia stato questo no una polemica un po'pretestuosa perché
Ma perché infatti come dire non c'è coincidenza fra gestori delle fondazioni beneficiarie dell'attività delle fondazioni ed è esattamente questa mancanza di coincidenza che chiede impone
Ha come conseguenza del tutto naturale un controllo estranea
Non solo
Il fatto che le attività delle fondazioni sia aria orientata verso in campo di pubblica utilità come il settore del non profit ha come conseguenza naturale logica se mi permettete che controllo dall'esterno sia dico quindi come dire
è una strana polemica perché è un come dire una polemica contro la logica spoglio ma molte volte
I problemi naturalmente sorgono dove sorgono sul disegno istituzionale della nuova autorità e da questo punto di vista
Quello che mi sembrava fosse lasciata dalla commissione Finanze che non so se sia stata mantenuta nel testo approvato vicentina di rinviare la creazione della notorietà la riforma libro nel codice civile sembrava assolutamente saggio diciamo proprio consentire un disegno istituzionale un po'più citato su questo punto poi ritorneremo proprio conclusioni
Per quanto riguarda invece il problema dell'attività delle fondazioni dopo la dismissione delle loro quote incontro alle banche
Insomma sappiamo tutti bene che
Alcune grandi fondazioni disporranno di liquidità pari a migliaia di miliardi
E secondo il disegno di legge Ciampi potranno investire questa liquidità sia in imprese strumentali ai loro fini istituzionali che in portafogli finanziari tutti felicità di rendimenti da da erogare poi nei campi della loro migliorativi
Ora il come dire il vero problema quindi è la interi di ottimali di allocazione finanziaria dei patrimoni liquidi delle fondazioni ex bancarie una volta che le vittime sbanca
Allora escludendo il controllo di imprese non strumentale a fini istituzionali
Il DDL diciamo nega che le fondazioni possano entrare nel nucleo stabile di controllo delle imprese in qua privatizzazione
Ancora volta sottolinea un estremo CUP ci stiamo occupando simultaneamente di una ridefinizione degli altri dei diritti all'interno della società e dei diritti proprietari all'interno dell'economia
E
Se ricordate diciamo è e corsa ripetutamente l'idea
Già avanzata ai tempi della direttiva di che in realtà le fondazioni intervenisse direttamente in sede di privatizzazione proprio per evitare che le prime teorie privatizzazioni si trasformassero
Molto nella continuità italiana per così dire in una privatizzazione
Per da e con i soliti noti
Allora qui diciamo questo questo tema diciamo chiaramente molto rilevante ma
Occorre forse sottolineare che senza da un lato è certamente scusate siamo in chiusura una ragione superiore fuori l'impressione
Da un lato diciamo occorre attrarre la liquidità delle fondazioni in occasione dei processi mimetizzazione perché
E essenziale evidentemente ma bisogna credo fare anche in maniera che con ciò le fondazioni non vengano inserite minuti stabiliti contro
Tutto questo naturalmente lo si può fare potenziando l'attività degli intermediari finanziari attraverso cui le fondazioni possono partecipare e processi più
Chiudo con una piccola nota
E cioè forse è il caso di domandarsi a questo punto visto che il processo sta arrivando sia pure faticosamente ma sta arrivando in porto
E visto che credo sia l'auspicio di tutti che ci arrivi rapidamente ebbene con possiamo porci una domanda diciamo in qualche sotto quale aspetto si poteva fare diversamente potevamo immaginare una struttura di incentivi diversi
Lo dico questo e lo sottolineo non perché come dire perché vorrei che fosse chiarissimo che io per primo auspico che il Ddl Ciampi arrivi in porto rapidissimamente ma se oggi pensassimo che qualche cosa poteva fare poteva essere fatta in maniera leggermente diversa questa è l'informazione che possiamo usare per il futuro
E mi spiego
Come dire il ruolo
Nel Pdl c'è
Il ruolo di
Arbitro e garante simultaneamente degli interessi della collettività della operatività delle fondazioni e dato è attribuito all'autorità
Al organismo di valutazione prudenziale
C'era un'altra soluzione
Forse sì qualsiasi c'era un'altra soluzione e menziono questo questa cosa perché può darci diciamo suggerimenti per il futuro qual era l'altra soluzione altra soluzione era quella di costituire
Come dire di fare in maniera di costituire una constituency come direbbero anglosassoni per il management delle fondazioni ovvero un gruppo di persone cui implicitamente il management finisce per rispondere tale da renderlo responsabile delle sue azioni
Sostanzialmente che bisogna qual era la l'altra possibilità l'altra possibilità complessa notate bene ma era quella di costruire un conflitto di interessi all'interno della Fondazione ex-Banca come si poteva ma come si poteva ottenere questo risultato si poteva ottenere in realtà riducendo l'insieme dei vincoli carico dell'operato della Fondazione ad uno solo
A quello cioè di dire alle fondazioni eleggete un attimo una attività principale
Convogliate le intere vostre risorse su quell'attività quale sarebbe stato il risultato di questa semplice statuizione io qui esprimo nella sua formulazione estrema naturalmente per chiarezza
Beh sarebbe stato per esempio che una determinata Fondazione avrebbe deciso di acquistare fra virgolette
Dallo Stato una università o un museo o un ospedale e di gestirlo in proprio
E con questo che cosa si sarebbe ottenuto ben si sarebbe ottenuto un risultato molto semplice che nel momento in cui la una fondazione avesse per ipotesi acquistato la mia università io docente universitario sarei stato il primo a chiedere ai gestori delle fondazioni conto della maniera con cui patrimonio veniva gestito e quindi io sarei stato la sua istituzionale l'elettore come dire al quale mi doveva rendere conto si sarebbe creato interno alla Fondazione un conflitto di interessi che avrebbe aiutato la sana giusto
Naturalmente notate bene sono due strade istituzionali perfettamente comprensibile l'una è quella della autorità che vigila l'altra è quella di creare e l'altra è quella tipica del mercato se volete come logica creare un conflitto di interessi che che responsabilizzato le parti
Di un contratto
Perché menziono questa cosa lo ripeto vorrei essere poco chiaro
No la menziono perché ritengo come dire che si possa a questo punto innovare rispetto alla lettera del Ddl Ciampi che anzi ripeto mi auguro che venga per quanto quanto prima
Ma perché nel momento in cui si andrà a disegnare l'autorità ebbene questo potrebbe essere uno dei criteri di fondo su cui gli autori l'autorità potrebbe valutare l'operato delle fondazioni
E potrebbe cominciare a discriminare fra quelle fondazioni le quali
Limitando fortemente
Il numero di attività e invettive creano un controllo su se stesse fondazioni le quali invece distribuendo a pioggia
Le proprie risorse in realtà si pongono in una piena condizione di responsabilità se nel momento in cui si disegnerà l'autorità riusciremo anche produrre diciamo anche un meccanismo lo ripeto che nella sostanza un meccanismo che simula o che crea un mercato interno al nazione stessa credo che il disegno a quel punto sarà effettivamente compito grazie
La parola attore Giancarlo
Ma io
Intanto vorrei dire professor Rossi
L'Authority di cui l'autorità di cui lui parlava test è prevista
Nelle varie versioni del dei lavori verrà
Commissione finanze della Camera di cui qui abbiamo un autorevole membro non l'avevo più soldi
La versione che scaturite che è uscita che c'è scritto diciannove novembre ore undici quindi speriamo che sia l'ultimissima a meno che non abbia fatto gli altri cambiamenti
Ricordo che la discussione dura dal febbraio dal dal novantasette
E siamo ancora in Commissione ci può andare in a una questura andarcene
è prevista l'autorità è prevista l'autorità perché di converso la legge il decreto legislativo sulle ONLUS così come è stato approvato dal governo dopo l'emissione del parere parte nostro commissiona concede trenta non prevede invece e secondo me questo un grosso limite una grossa carenza che la commissione aveva sottolineato non prevede sulle ONLUS un'autorità che svolga funzioni quindi Rizzo di controllo di vigilanza invece sembrerebbe un fatto estremamente importante in sostanza nelle Onlus questo tipo di controllo solo ed esclusivamente di carattere fiscale ed è assegnato alla Guardia di Finanza anche se la legge non lo so e questo mi sembra che stridono un po'unico della vigilanza che non deve essere solo di carattere fiscale ma deve essere anche di indirizzo più impacciato induzione vi consiglio richiesto detto questo
Vorrei ricordare che poi non parlano molto ancora a lungo delle Onlus
Vorrei ricordare però in premessa che il decreto legislativo sulle ONLUS si divide in due parti in due sezioni
La prima sezione regolamenta gli enti non commerciali la seconda sezione regolarmente alle Onlus
Ora le fondazioni bancarie noi li chiamiamo così in realtà legislativamente parlando bisognerebbe parlare di di Conference che è stato ricordato le fondazioni bancarie sono non Onlus perché la legge sulle Onlus esclude le fondazioni bancarie dalla dalle Onlus
Quindi rientrano nella legge sulle Onlus alla sezione prima e cioè enti non commerciali per i quali si prevedono una serie di agevolazioni fiscali ma non si prevedono tutte le agevolazioni fiscali che invece competono alle Onlus
E da questo punto di vista vorrei ricordare che la differenza tra ente non commerciale e Onlus è che l'ente non commerciale svolge entrambi facenti parte del del non profit del terzo settore
O di quello che qualcuno ha chiamato
Privato sociale che mi piace molto e mi piace un po'meno economia civile ma insomma le quel di questo stiamo parlando
Lei gli enti non commerciali hanno la possibilità di definire per statuto senza finalità di lucro che non vuol dire senza finalità di profitto il problema è il vincolo alla vestizione del profitto
E hanno la possibilità di decidere nei loro statuti quale l'attività di carattere
Solidaristico o di utilità sociale o comunque non profit che intendono svolge e
Godono di agevolazioni fiscali relazione alla rispetto dei compiti e degli adempimenti statutari
Agevolazioni fiscali che si possono praticamente sintetizzare in tre tipi di provvedimenti l'esenzione dalla dall'IRPEG
Quindi l'esenzione dalle imposte dirette la possibilità di ricevere donazioni atti di liberalità da parte di
Gli altri soggetti
Questo il problema delle donazioni riferito ad aziende o a beni immobili è limitata per un periodo transitorio al trenta settembre novantotto in esenzione non solo da IRPEF poi i tempi a favore del donante ma in esenzione dall'imposta di successione donazioni viene imposto dirigista
E questa è una seconda generazione che però terminerà col trenta settembre novantotto quindi va va utilizzata fino al trenta settembre novanta
Ed infine la possibilità in occasione di celebrazioni ricorrenze o campagna di sensibilizzazione di ricevere delle sottoscrizioni in esenzione da entro certi limiti che sono
La sezione seconda quella vera attribuita
Dove si regolamentano le ONLUS a alcuni punti di contatto con gli enti conferenti con le fondazioni bancarie
Ma fermo restando che le fondazioni bancarie sono considerati gli enti non commerciali
E i punti di contatto sono sono questi intanto per le Onlus si prevede in modo categorico
Lo svolgimento di attività
Che sono erano dieci nella versione del Governo
Noi ne abbiamo aggiunte due e sono diventate complessivamente dodici le le leggo le cito perché al di fuori di queste non è possibile sua che l'Onlus posso svolgere un'attività può svolgere un'attività al di fuori di questi dodici campi di intervento solo se si tratta di attività connesse e comunque i cui proventi non superino il sessantasei per cento del totale delle spese del del della Onlus
Cioè
Voglio riferirmi in modo particolare
Se si fa assistenza sanitaria si può gestire eh considerata attività connessa ad esempio il trasporto dei malati o la gestione di una clinica
è porcherie prima rimanga nei limiti qualitativi di cui dicevo prima ma non è possibile gestire un'attività commerciale o un'attività finanziarie o qualsiasi altro tipo di attività dicendo che i proventi mi servono per finanziare la l'attività sociale della Onlus questo non è consentito quindi se una ONLUS a
Improprietà mostra commerciale e questa è soggetta a un regime fiscale ordinario paga le tasse e coi proventi finanzia finanzia la Onlus
Leggo le dodici attività previsti dalle Onlus assistente sociale e socio sanitaria
Quando si parla di assistenza sociale socio sanitaria e anche di istruzione in particolare
Qualcuno potrebbe essere indotto
Cadendo in errore che in un qualche modo si entra nel campo della questione scuola pubblica o scuola privata istruzione o nel campo sanità pubblica sanità privata voglio ricordare sottolineare in particolare
Che quando affrontiamo questi argomenti ci riferiamo sempre o a soggetti svantaggiati sanità e istruzione o addirittura comunità di cittadini esteri cioè sostanzialmente di immigrati
Quindi assistenza sociale e socio sanitaria sanità beneficenza istruzione formazione tutela dei beni artistici e storici tutela e valorizzazione della natura e dell'ambiente
Sport dilettantistico promozione della cultura
E dell'arte tutela dei diritti civili
Qui era arrivato il governo noi abbiamo aggiunto per governo accettato perché ricordo che il governo non è vincolato a tener conto del parere dal Commissione dei Trenta il parere obbligatorio ma non vincolante
Noi abbiamo aggiunto volontariato di Protezione civile anche perché l'emergenza terremoto credo che abbia posto all'attenzione in evidenza questo problema che la ricerca scientifica e con particolari funzioni sociali
Dove si realizza un collegamento molto importante tra fondazioni private e università per la il finanziamento della ricerca scientifica
Ecco di queste dodici attività che ripeto sono tassative per le Onlus cinque sono corrispondono alle attività di cui parlava prima dall'introduzione Aleotti consono il corrispondente attività che svolgono
Le fondazioni bancarie in quanto enti non commerciali e cioè assistenza sociale e socio sanitaria
Anzi si parla di assistenza sociale in modo particolare sanità istruzione
Cultura e ricerca scientifica
Quindi diciamo ci troviamo di fronte a un problema che riguarda la sezione prima del decreto sulle omaggio il che non vuol dire anzi secondo me stimola
Un rapporto tra la Fondazione e soggetti che operano ONLUS che operano nei dodici campi di attività e quindi la possibilità non solo che l'ente non commerciale intervenga direttamente nei cinque campi che sono di sua competenza per poter ottenere riconoscimento di fondazione ma che attraverso un rapporto di collaborazione di convenzione con le Onlus
Praticamente si possa intervenire in tutti i campi
Quindi attraversa questa è una via che consente un ampliamento della sfera di intervento anche se non è anche se non è dirette e che riguarda che è quella secondo appare quello secondo cinquanta per cento dei dei profitti che erano possono essere destinati che hanno una destinazione diverso rispetto a quelli che sono i compiti istituzionali sono i quei cinque il compito interventi il compito istituzionale degli enti
Non commerciale delle fondazioni bancarie
Io vorrei però prima di venire così fra illustrare molto rapidamente le caratteristiche di questi enti non commerciali
Vorrei però a riprendere un problema mi sembra fondamentale ne parlava prima il professor Rossi nella sua introduzione e diceva
Non è possibile dare efficienza una banca senza modificare lo stato proprietario
Io invece ero partito da un altro conciato esattamente il contrario non è possibile modificare l'assetto proprietario senza dare efficienza la banca e cerco di motivarlo ma in realtà siamo di fronte a una disputa che il cagnolino che si morde la coda oppure a una disputa sul nuovo nato prima l'uovo o la gallina perché ma perché ci dobbiamo chiedere allora perché dopo la separazione tra Banteay Fondazione legge novanta Amato Carli
Che ha sortito un effetto molto importante che è quello della creazione delle fondazioni
E fermo restando che Amato però a un certo numero di anni di distanza e come Presidenza l'Antitrust ha dovuto riconoscere che le finalità originarie erano state praticamente erano rimaste che non esaudite
Anche la direttiva Dini del novantaquattro che cercava di dare un'accelerata ai processi di non di creazione delle fondazioni ma di ristrutturazione del sistema bancario e di riqualificazione del ruolo delle fondazioni
Ha dovuto prendere stimolando le fondazioni accedere sul mercato i pacchetti azionari
Ha dovuto fare i conti con una realtà che credo sia sotto gli occhi di tutti il primo il pericolo di una concentrazione sul mercato e quindi di un eccesso di offerta
Di pacchetti azionari delle banche che si collega direttamente poi e quindi un più una di una caduta del del dei valori di di carico dei valori di libro di questi pacchetti azionari qui di minusvalenze a carico
Delle fondazioni venditrici di questi pacchetti azionari
Dal momento che l'offerta si concentra tutto in un unico momento e questo si collega a quello che diceva il professor Rossi prima
Quando diceva non è possibile
Determinare per legge la vendita dei pacchetti azionari la legge il disegno di legge così come è stato formulato dalla commissione Finanze Tesoro dalla Camera prevedo per il tempo di quattro anni
Al termine del quale si perderebbero i benefici fiscali legati gli sgravi fiscali legati alla cessione dei pacchetti azionari cioè la non tassazione no non tassabilità delle plusvalenze così realizzate
E si collega direttamente queste quindi il primo problema era quello del concentrare l'offerta in un periodo temporale estremamente limitato questo avrebbe provocato una caduta delle quotazioni e delle delle perdite a carico degli enti conferenti
Il secondo il secondo problema che mi sembra anche questo molto importante è che
Non era possibile cedere sul mercato pacchetti azionari a valori di carico
O a valori di libro
Con delle banche che avevano dei ritorni intermedi efficienza sul capitale investito il Roe cocente cosiddetto attorno all'uno l'uno virgola cinque per cento cioè la cessione sul mercato di pacchetti azionari di titoli azionari
Contro Randy menti così bassi avrebbe provocato una caduta delle dei valori di libro dei colori di cessione e quindi l'emergere di perdite nelle nelle nei bilanci delle fondazioni
Ecco perché io sono convinto a differenza della direttiva Dini che era un'esortazione ad andare avanti in questo caso noi siamo in presenza disegni di legge Ciampi
Di qualcosa di estremamente innovativo
Perché il disegno di legge Ciampi non chiede solo la delega al governo per la disciplina civilistica civilistica e fiscale degli enti conferenti
Ma c'è la seconda parte
Se non erro gli articoli cinque sei e sette che sono tutti
Destino dedicati alla disciplina fiscale delle concentrazioni bancarie
Quindi vi sono una serie di agevolazioni di carattere fiscale che qui non sto a riprendere che sono orientate a dare attraverso processi di scissione
Fusione e varie operazioni societarie sono stimo orientate indirizzate a dare maggiore competitività ed efficienza al sistema bancario
E quindi è chiaro che procedendo i due provvedimenti di pari passo e cioè provvedimenti fiscali tendenti a ridare efficiente sistema bancario e provvedimenti riguardo le fondazioni può darsi
è più probabile e più credibile che nell'arco dei prossimi quattro anni veramente si realizzi comunque un processo che le banche non è che hanno aspettato il il disegno di legge sulle fondazioni è un processo già avviato ma che con questi provvedimenti credo che potrà ottenere un impulso decisivo e straordinario
Perché io vorrei ricordare che quando nelle nostre Commissioni si presenta il governatore della Banca d'Italia a parlare e noi lo lo incalza diamo sul fatto dell'abbassamento del tasso ufficiale di sconto
Siamo di fronte a un'assurdità
Se lo Stato si indebita ormai a livello con mezzo punto differenza dei del titoli del debito pubblico tedesco
E il cinque per cento quattro e ottantaquattro novantacinque accettate abbiamo un tasso Viciani scomparsa e venticinque
La la motivazione che viene data sono delle incertezze circa l'andamento dell'inflazione
Ma secondo me è la motivazione vera è che la inefficienza complessiva del sistema bancario fa sì che bisogna tenere il tasso ufficiale di sconto alto
E qui e qui è il grande problema è grande problema pecche a mio avviso giustifica anche la perdita di getto di migliaia di miliardi alcune migliaia di miliardi
Che si verificherà per effetto dell'entrata in vigore di questa legge vorrei ricordare che alcuni casi di crisi aziendali sono emblematici e significativi perché noi abbiamo avuto che è vero
Caricato The Caripuglia che sono stati affrontati come intervento
Di una banca di una cassa di risparmio sulla prima Cassa di Risparmio di Europa o del mondo
Ma è altrettanto vero che il Banco di Napoli è costato al contribuente italiano mille novecentosessanta miliardi e con tutti i crediti insofferenza dati conferiti a una cosiddetta bad bank ecco perché il con un rischio di dodici mila miliardi oppure vorrei ricordare che era la sì circa Assa graverà per un migliaio di miliardi sul fondo di garanzia bancario Rilke volente bancari garanzie che vuol dire poi costi per le banche che qualcuno dovrà pagare
Oppure che un un problema analogo si propone si apre per la Banca Agricola Etnea ma probabilmente se ne apriranno altri ecco perché io credo che provvedimenti fiscali che comunque possono determinare una riduzione di gettito in realtà non diminuiscono proprio un bel niente perché lo Stato le banche e i cittadini a seconda delle varie situazioni stanno già corrispondendo in modo modo molto importante in modo molto pesante
Per quanto riguarda gli aspetti più deteriori evidentemente del inefficienza del sistema bancario io vorrei sottolineare
Quindi la necessità di che anche attraverso questo provvedimento
Te i processi di liberalizzazione e privatizzazione più necessità più che necessita si potrebbe parlare di possibilità possono a vere un'accelerata fondamentale
Un'accelerata fondamentale che da un lato rende da efficienza alle banche dall'altro
Consente il ruolo che prima il professor Rossi ha delineato per le fondazioni nel terzo settore nel settore del non profit e mi sembra un fatto estremamente importante
C'è anche da dire una questione molto importante che questa legge risolte e cioè quando si va a valutare il però è delle banche siamo dei livelli assolutamente ridicoli in qualche caso
Non consideriamo mai e questo è una parola che spende in direzione delle banche il fatto che questo eroe viene calcolata in percentuale su di un patrimonio molto spesso infruttifero che frutto pochissimo intendo riferirmi al patrimonio degli immobili storici o ai quadri d'autore e le opere d'arte e così via quindi mi sembra molto importante un altro aspetto che la legge affronta e cioè chiarire telefono e cioè la possibilità attraverso scissioni o retrocessioni di cedere
A
Società controllate in questo caso dalle dalle fondazioni bancarie Società che poi potrebbero dire anni reo essere conferite da sé trasformati in fondi immobiliari quindi aver la partecipazione di altri azionisti
Cioè una parte del patrimonio cioè tutto il patrimonio artistico storico che
Fa parte del patrimonio netto tenta il patrimonio della banca ma che non corrisponde alle sue finalità istituzionali e questo mi sembra un fatto molto importante perché anche questo aspetto
Contempla una serie di provvedimenti di agevolazioni di carattere fiscale notevolmente importanti
Dove però mi sembra che la questione della questione diciamo forse socialmente che politicamente più importante
La fondazione della il decreto legislativo lo schema di decreto legislativo per le deleghe al governo si sofferma è il ruolo delle fondazioni
E per le fondazioni si prevede appunto l'istituzione dell'Authority dell'autorità
La quale non verifica solo il rispetto dello statuto e della legge ma leggo testualmente la sana e prudente gestione la redditività del patrimonio l'effettiva tutela degli interessi contemplate gli statuti
Autorizza le operazioni di trasformazione concentrazione approva le modifiche statutarie determina un limite minimo di produzione del reddito
Da destinare ai fini statutari
Fuori addirittura arrivare a sciogliere gli organi gestori e di controllo per gravi e ripetute irregolarità nella gestione
E fino ad arrivare in caso di ripetute irregolarità
O di impossibilità di raggiungimento di fini statutari disporre la liquidazione dell'ente quindi come vedete è un'Authority che ha dei grandissimi poteri di intervento sulle sulle fondazioni
Che la legge stabilisce pure che negli statuti dovranno essere definiti precisati e gli organi di indirizzo di gestione e di controllo anche sulle fondazioni dal momento e qui mi soffermo su una questione fondamentale ma fondamentale il professor Rossi ha già detto che le fondazioni diventano organi di per personalità
Giuridiche di carattere privatistico non più di carattere pubblicistico
Poi qui c'erano le casse di risparmio che rivendicavano ex ante la loro natura privatistica
Comunque tutto si vuole usufruire delle agevolazioni fiscali deve entrare nell'ambito di questa legge che riconosce la natura privata delle delle fondazioni delle fondazioni bancarie
Il vincolo però è una trasformazione del ruolo della Fondazione così come
Si è attuato fino ad oggi
E cioè mentre fino ad oggi la Fondazione altera proprietaria del pacchetto azionario di controllo per la banca
Si prevede nello schema di decreto legislativo che comunque debba accedere la partecipazione di controllo nella banca stessa in modo che se anche la Fondazione detenesse una quota di partecipazione di minoranza comunque dovrebbe essere considerata questa quota di partecipazione una puro investimento di carattere finanziario e quindi mentre prima c'era collusione tra Fondazione Banca addirittura in un primo tempo anche le stesse persone dirigevano sia l'una che l'altra adesso questa se questa separazione c'è
Con questo provvedimento si fa divieto di tenere col detenere pacchetti azionari controllo e comunque sì considera che questa partecipazione debba essere una partecipazione puramente di carattere finanziario
Mettendo cioè in condizione la fondazione di non entrare nel merito delle strategie che sarà un compito di chi detiene il pacchetto di controllo
Perché si deve rilevare che per una serie di circostanze non ultimo la coincidenza degli organi dirigenti o delle persone dirigenti il fatto la fondazione non era in grado di dettare le strategie della della banca anche perché e in molti casi c'era appunto questa confusione di ruoli o sovrapposizione di ruoli fra la proprietà Fondazione e la gestione Dirigenza Bancaria
Mi avvio a concludere sottolineando però una cosa la composizione degli organi sociali
Non parlo di organi di gestione o di controllo ma parlo di organi di Indirizzo e questo mi sembra un problema politico sociale di grande rilevanza
Dal momento che nella composizione degli organi
Di Indirizzo delle fondazioni
Non si parla solo dei tradizionali requisiti di onorabilità e professionalità che debbono contraddistinguere gli amministratori di una banca
Ma si parla anche di specifiche competenze e soprattutto si calca la mano sul rapporto con il territorio
Cioè io credo che questo sia un punto fondamentale
Nell'ambito degli organi di indirizzo della Fondazione de si deve realizzare una presenza una rappresentanza vera del re del territorio
Dal momento che se le banche in alcuni casi diventano anche nazionali o internazionali comunque le fondazioni mantengono le loro finalità sono strettamente legate a debbono essere s'e più strettamente legata al territorio debbono superare meccanismi di auto cooptazione di autoreferenzialità quindi debbono aprirsi alla società nel suo complesso
E quindi attraverso questo essere più sensibili più direttamente collegati più direttamente
Riferiti alle politiche sociali
Certamente nel rispetto degli ambiti statutari che in quel territorio in quella realtà istituzionale si svolgono ecco mi sembra che siano queste le questioni più importanti
Voglio fare concludere veramente dicendo che ho avuto anche la fortuna di essere l'attore sul decreto legislativo sulle rendite finanziarie
Oltre che quello sulle Onlus
Qui che cosa si vede nell'esaminare questo decreto legislativo
Questo schema di decreto legislativo che che i riferimenti al decreto legislativo sulle Onlus che è già legge dello Stato
E al decreto legislativo sulle rendite finanziarie che è già legge dello Stato
Sono riportati ci sono dei riferimenti Contini molti passaggi molti articoli del di questo schema di decreto legislativo
Credo che ho nella prosecuzione del percorso
In parlamento o successivamente con la delega da attribuire al governo si debbano realizzare dei coordinamenti molto importanti con di questo decreto legislativo quando diventerà legge con il decreto legislativo sulle Onlus e con il decreto legislativo in attuazione delle leggi fiscali contenute nel collegato finanziari mille novecentonovantotto novantasette
Per quanto riguarda appunto decreto legislativo sulle rendite finanziarie ho concluso grazie
Ringrazio senatore Pasquino
Devo scusare per l'assenza l'assessore alle Politiche Sociali del Comune colorata col fare lì colpito da influenza ci sono può essere questo noi io a questo punto invito l'ingegnere Stefano Aldrovandi presidente della Fondazione Rolo Carimonte vocazione per il primo intervento vediamo se sottoposti però
Troppo bene ci io voglio ringraziare dell'invito questa questa mattinata di lavoro
Non solo per la qualità degli interventi che mi hanno preceduto all'autorevolezza degli stessi ma anche per aver posto in termini formali più vicino poco questo problema delle fondazioni e vorrei approfittare del momento anche per in qualche maniera farci conoscere
Perché importante farci conoscere perché proprio forse perché la nostra Fondazione ha compiuto fino in fondo
Quel processo di trasformazione devoluzione che la legge Amato aveva auspicato
Anche in un consesso così importante sbagliare il nome si chiamano Fondazione Carimonte Rollo noi non c'entriamo nulla la nostra la fondazione del Monte di Bologna e Ravenna siamo giovanissimi siamo nati nel mille novecentonovanta
Ma nello stesso tempo siamo molto vecchie perché diciamo che andiamo a riepiloga rinnovi le tradizioni del vecchio Monte di Bologna e Ravenna che è stata la prima banca
Del del della nostra Italia nonostante credo un'altra banca oggi ci o sul pilotata ma secondo noi
Monte Paschi Siena che scrive il mille quote da stanza dove
In realtà riteniamo che siamo arrivate preparano
Siamo emanazione diretta per l'istituzione del nostro territorio
La nostra fondazione e di origine e di tipo consigliare ed è istituzione diretta del territorio delle Province di Ravenna e Bologna
Che sono tipiche della nostra storia nel senso che il consiglio nominato dai sindaci detta il presidente Province
Dall'università dalla Regione
E dalle Camere di commercio come diciamo raggruppamento delle forze locale economiche
Dicevo che la nostra Fondazione ha compiuto fino in fondo il processo di privatizzazione nel senso che la vecchia Banca del Monte quando diciamo nacque l'ente conferente
Fu immediatamente fusa nella Cassa di Risparmio di Ravenna
Generando Carimonte e successivamente con un ulteriore processo di fusione con il Credito Romagnolo Renato collo banche mille quattrocentottantatré
Oggi la nostra fondazione
Proprietaria di un pacchetto azionario
Investito in Borsa
E ritengo che abbia
Come ho detto prima fatto fino in fondo le due principali scelte che la legge Amato imponeva le banche
Primo quello di liberare la proprietà rispetto alla banca in modo da permettere alla banca uno rapido sviluppo e l'affronto il poter affrontare
In termini dinamici
Questo la sfida dei mercati domare gli anni due mila
E in secondo luogo quello tv
Conservare una specifica caratteristiche e una diciamo garanzia di tutela del territorio come ritengono i abbiamo fatto
Quelle sono le tre attività che la Fondazione
Dove in primo luogo quello della tutela del patrimonio
Il patrimonio
Dell'ente conferente nato nel mille novecentonovanta
Oggi stando per capitalizzazione in Borsa Lassie
Moltiplicato per sei o sette volte
Ha un rating che fra i primi a livello europeo nel senso che il rating del nostro titolo a una garanzia Standard e Poor's la classificato fra i massimi dal punto di vista di efficienza e garantisce un Roe una rendita degli investimenti anche questo ai massimi livelli rispetto al panorama finanziario europeo non solo italiano
Perché significa
Che andando anche le cose che sono state dette l'inizio
La nostra fondazione pur avendo immobilizzato il patrimonio in un'attività di grande interesse a questo punto potrà completato l'iter del dell'investimento investire le proprie rendite
In quelle che sono le attività statutarie veri e propri
Quindi da una parte il patrimonio viene investito per tutelare la capacità di rendita
D'altra parte la rendita viene investita al di là di un costo distruttore che a regime sarà di qualche punto essenzialmente per l'attuazione di degli Spini statutari
Qual è anche il secondo punto che ritengono i abbiamo in qualche maniera ha contribuito a tutelare quello del mantenimento del localismo
Dell'ente finale cioè della banca
Perché questo aspetto importante beh se noi andiamo a vedere
Anche da imprenditore lo dico quale sono uno delle grandi valenze che questo nostro atto rettore ho avuto sicuramente che ha permesso questo sviluppo dell'economia
è stato questo particolarissimo rapporto banche impresa che è stato vincente per questa nostra Regione non solamente attraverso il ponte le casse di risparmio né popolare
Questo è stato un elemento che ha costituito sicuramente un elemento di grande sensibilità non solo degli ultimi tempi ma se andiamo a vedere anche la storia
Parlando dei tre grandi movimenti bancari degli inizi del Novecento diciamo da riforme novecentotrenta e anche diciamo di quello che è successo non da molto
Il nostro territorio ha sempre saputo sviluppare banchieri
Che hanno sempre visto la propria missione nella raccolta del del del del risparmio e dell'impiego sullo stesso territorio dei risparmi stessi quindi con un un elevata localizzazione degli impieghi che uno delle più grossi interessi che il territorio nel suo insieme il proverbio
Roba anche mille quattrocentottantatré
Nel mille novecentonovantasette gestisce circa sessantacinque mila miliardi di impegni
Una manovra finanziaria dei tempi andati
E le gestisce con un localizzazione che centrata sulla nostra regione con una capacità quindi di fare impresa con la sensibilità di amministratori che sono della nostra regione con un meno incidente che la nostra Regione e quindi con una possibilità di convogliare
Nonostante ripeto la grande evoluzione che la banca ha fatto principalmente all'interno del nostro territorio
Questi impieghi che diciamo salute ricchezza e e la linfa vitale
Che il nostro territorio ha necessità di potere utilizzare
Terzo punto e vado a concludere l'attuazione dei fini statutari
La nostra fondazione
Fin dal mille novecentonovanta nell'ambito di quelle cinque possibilità che già da allora venivano trasfigurate come diciamo settori di intervento
Ha scelto di fare una profonda riflessione sugli interventi a pioggia e quindi diciamo cercando di localizzare in poche forti interventi e qualificante la forte capacità e ha scelto fra i le cinque aree
Su quella mente quella della solidarietà sociale cioè noi siamo eredità di un monte di pietà e nello stesso e quindi non possiamo certamente andare a disconoscere nostre lontanissime origini in secondo luogo la ricerca scientifica
Questo sì è per vocazione di parte dei nostri diciamo delle nostre istituzioni di appartenenza
Va anche diciamo come elemento di qualificazione di un territorio così importante come la nostra regione che per terzo punto quello della salvaguardia dei beni culturali e artistici
Abbiamo
A quel tempo diciamo saltato gli altri due campi perché ritenevamo che un impegno di allora poche e non concentrate nel corso in settori così articolati e complessi come sanità istruzione potessero portare risultati molto poco significativi
Ecco io ritengo che
Con queste scelte riusciremo a dare sicuramente un importante contributo allo sviluppo del territorio
Quali sono i problemi principali che noi viviamo oggi
Proprio per le cose che hanno detto i relatori prima dal mille novecentonovanta anno in cui questa riforma iniziato e vissuto fra mille contraddizioni andiamo non andiamo privato o pubblico autonomia degli enti conferenti vincoli degli enti conferenti a muoversi
Questo ha portato di fatto
A quella scarsissima efficienza e a quella poca capacità di investire sul fini statutari
Perché le fondazioni hanno dovuto in primo luogo preservare gli altri due punti che sono fondamentale però lo stesso vita la tutela del patrimonio e la capacità di garantire un baricentro localistico di fatto investimenti
Finché la legge Amato
Non diciamo arriverà alla sua conclusione col decreto Ciampi finché non verrà sancito in maniera formalmente definitive quali sono i ruoli compiti quale sono le libertà quali sono i doveri
Ai quali gli amministratori di una fondazione deve in qualche maniera rispondere
Vedrete che non sarà assolutamente possibile che questi enti siano delle parti attive perché bevono torno a dire vincolare la propria beige le proprie scelte ai primi due punti che è arrivato prima
Per quello che riguarda la Fondazione del Monte Bologna Ravenna riteniamo invece che una volta che questa legge farà il suo iter Arte terminale e sarà possibile con sicurezza muoverci nelle scelte
E quindi come già facciamo assieme all'istituzione che ci hanno generato poter programmare con efficacia i nostri interventi io ritengo che l'usciremo ad incidere in termini estremamente positivi in termini come i viaggiatori hanno spiccato per quel tipo di necessità che il territorio è sparito
Nasca come in genere alle domande del suo
Invito
Dottor Filippo Sassoli de Bianchi presidente della Fondazione Cassa di Risparmio
Bene
Desidero anch'io ringraziare gli organizzatori per averci invitato a questa conferenza che senz'altro importante per la nostra città
Ecco se l'argomento fondazioni bancarie ed è l'attualità oggi a noi fa piacere perché più oltre che i cento privati cittadini centosessanta anni fa e i più recenti cinquanta Schottky che ci sono giunti segnati da associazioni locali da enti e istituzioni che quindi rappresentano tutti insieme largamente alla componente sottrargli Bologna
Hanno nel tempo agito per il bene comune ed insieme difeso ed è cresciuto costantemente alla Cassa di Risparmio Bologna anche oggi si può collocare fra le prime quindici banche in Italia
La crescita di questo patrimonio deve continuare perché araldici importanti nelle realtà economico bolognese e quindi va anche difeso
In questi ultimi anni è stato riservato uno spazio sempre più ampia e privati
Si è progressivamente anche ampliata ampliato per far spazio e recentemente c'è anche una partner bolognese
Di grande forza economica e dinamismo imprenditoriale che opera in un settore parallela un orto delle assicurazioni l'Unipol
Ecco il disegno di legge Ciampi come abbiamo visto è in arrivo e quindi stiamo lavorando per farci trovare pronti a questo appuntamento anche per coglierne tutte le opportunità
è un disegno di legge fatto bene
Ma che permetterà quindi quando sarà operativo di continuare il collocamento sul mercato del nostro patrimonio e anche di avere quella riconoscimento di natura privata ed autonomia che tanto sta a cuore ai soci la nostra fondazione
Perché veramente crediamo che questo ci consenta di svolge il nostro lavoro proficuamente forti delle tradizioni di una organizzazione efficiente e ben amministrata
E forti della capacità di renderci consapevoli delle esigenze della società civile
Sul disegno di legge Ciampi io ritengo che sarà importante perché darà una svolta al settore però c'è un'altra legge che c'è sempre la legge del mercato la legge la concorrenza quella che i fatti ha già cominciato funzionare e questi primi gruppi che si stanno creando gruppi che hanno una potenza economica hanno deputati economici sono frutti di questa legge che viaggi in parallelo e che senz'altro cioè la di stimolo anche per noi
Ecco senza volermi dilungare sull'attività erogativa dalla nostra fondazione che comunque in questi ultimi anni ha fatto distribuito su Bologna oltre trentatré miliardi ricordo che è una fondazione che possiede un gruppo bancario che non è costato allo Stato anzi ha dato dei grossi contributi come
Imposte e tasse vorrei ricordare
E richiamare l'attenzione sulla necessità di migliorare l'attività dell'erogazione quindi dobbiamo ispirarci un po'anche all'esperienza dei peli più evoluti ma trasformare questa modo di erogare in maniera graduale
Senza suscitare contraccolpi al tessuto sociale perché qui le parti sono due che eroga che riceve entrambi debbono quindi
Trasformarsi cercare di adeguarsi alla realtà del momento
Stiamo studiando con attenzione il disegno di legge sulle Onlus per valutare le opportunità che vengono offerte ed approfondiamo le tematiche anche relative alle community foundation
Che sono organismi presenti negli Stati Uniti e che si stanno diffondendo anche in Paesi europei
Quel che comunichi foundation sono organismi che ci pongono come fine il tanti quella di sovvenire una comunità nelle sue diverse occorrenze
Raccogliendo anche fonti da parte di cittadini ed istituzioni funzione questa che ben potrebbe essere svolta dalle fondazioni grazie allora Carla Arca sedute di cui esse godono presso la cittadinanza
Per concludere il futuro ci verranno sempre più impegnati nel portare avanti i nostri progetti la crescita del gruppo care
Per i pare alla quotazione in Borsa pur mantenendo il suo radicamento nella città
Attraverso una presenza ancora importante della Fondazione e dei privati nel suo capitale e l'alleanza con l'Unipol perché a Bologna non perda quella che ormai l'ultima banca locale
Nel contempo un affinamento ulteriore dell'attività erogative al fine di renderla sempre più efficace
Affiancando lo Stato e le altre amministrazioni pubbliche laddove queste non possono arrivare in un'ottica quindi sussidiarietà fondata però su di una piena autonomia di azione perché siamo convinti
Che ciò rechi fondamentale per la massima incisività della nostra presenza
Per ultimo ma non è perché sia meno importante e anche la crescita della risorse umane che devo operare in questi settori
Ci sono persone bravissime però io ritengo che vada sì qui fatto anche un investimento su risorse umane e in questo senso so che lui accettasse da mossa per tempo composto un tizio grazie
Siamo dottor Filippo Sassoli de Bianchi ha parola professor Roversi Monaco rettore dell'Università di Bologna
Troppo alto per
Sì
La ringrazio
E entro subito il divo degli argomenti che hanno trattato
I due relatori in termini di grande interesse
A doppio chiedo consigli grazie
E qui ci sarebbe da di non ha novità di cose però credo che ci sia anche un dovere da parte nostra che mi ha assistito a questo convegno opportunamente
Indetto
Di e toccare alcuni degli argomenti più direttamente operativi e più direttamente significativo
E questo non è mancato
Ne la relazione di Rossi né in quella del di Pasquini
Che io complessivamente condivido
Anche se per quanto riguarda il discorso specifico che è stato fatto
Circa l'opportunità che si dovesse primari strutturare poi privatizzare sono più dell'opinione svolta del professor Rossi che ripeto del senatore Pasqui
Ma è chiaro che non è che voglia fare l'intervento
Commentando quello che è stato detto ma raccogliendo qualche suggestione
E allora cerco distinte pizzardone
In modo molto rapido perché ci saranno molti altri interventi
è stato detto da Aleotti ugual farlo cali come strumento grande strumento di reinvestimento sociale
E le fondazioni vengono in considerazione da questo punto di vista
Quindi al di là della loro natura giuridica si pone il problema del come sono gestiti e del come sono gestite in rapporto al territorio e rapporto alle esigenze del territorio
Nell'ambito di quelle cinque possibilità che sono state qui richiamate
Come devono essere gestiti
è stato detto con chiarezza
Gli amministratori debbono rendere conto
Ci deve essere un organismo di controllo
è stato detto con altrettanta chiarezza
Nella parte finale della relazione sta scritto
Le fondazioni devono aprirsi alla società
In questo momento sono questi temi
Anche se certamente possibile
Non affrontarli
Sulla base di una valutazione che dia per scontato che ci debba essere una lottizzazione
Sono d'accordo con quello che lei ha detto
In chiusura
Gli amministratori debbono essere competenti
Non basta
Che siano persone Cuna notevole dose di onorabilità
Ma quale tipo di competenza che diamo agli amministratori
Qui c'è un primo punto di estrema rilevanza
Perché se l'amministratore della fondazione
Deve essere capace di investire autonomamente assumendo le decisioni e deve essere capace di erogare deve avere un certo tipo di professionalità
Se si dovesse fare uso della possibilità che contenuta nella legge
Di affidare la gestione dei patrimoni
A gestori finanziari specializzati la cosa evidentemente cambia
E cambia in modo rilevante
Ma se accogliessimo questa possibilità
Si potrebbe parlare effettivamente di fondazione autonome
Così collegate
Al territorio
Ho di fondazione autonome
Nella loro pienezza
Di soggetti che hanno ricchezza la sanno investire
L'apparecchio la fondato per poter gestire
E deve poter erogare e richiede quindi una vocazione pubblica e una pluralità di compete che sono rare da trovare
Nel nostro Paese non perché non ci siano persone competenti ed oneste
Ma perché
Non esiste
Una mentalità è una preparazione compiuta
Nelle nostre nelle nelle nella nostra società
Quindi
Debbono saper fare l'una cosa e l'altra perché altrimenti non ci sarebbe una pienezza
Di autonomia non sarebbero Fondazione né pienamente autonome
Ne è pienamente espressione della comunità locale
Sotto altro profilo
Lei sa senatore che c'è una spinta a reintrodurre
Il settore degli interventi nell'economia fra i settori di intervento delle case delle casse di risparmio fondazioni che è molto forte
Perché molti che la sostengono si rifanno all'epoca in cui la Cassa di Risparmio ente unico impresa ed ente erogatore ha saputo far muovere l'economia di alcune Province
In questo senso non solo la Cassa di Bologna ma ad esempio la cassa di Rimini do un esempio fra i tanti
Ha saputo fare delle cose importanti per lanciare il territorio del Rimini
Ma chi e nostalgico di questa possibilità di mente che c'è stata la scissione
Ecco credo che sia estremamente pericoloso ipotizzare che le fondazioni possano nuovamente intervenire
Nel campo economico
I settori di intervento già previsti sono talmente rilevante
Talmente i bisognosi di fondi
Che a mio parere persone già in origine sbagliato
Ma provate a pensare
Alle connessioni che si potrebbero verificare
Farà una fondazione espressione della collettività locale che investendo nell'economia si troverebbe ad operare senza essere più impresa in continuo collegamento con impresa oppure dei casi in cui intenda mantenere il presidio della banca
Anche con la stessa banca
Di cui ente conferente
Per cui una parte delle erogazioni
Poca atta all'economia tirerebbero inevitabilmente per essere dirette dalla banca controllata
Quindi io credo che questo sia un punto importante siccome con un punto in discussione
Credo che dovrebbe essere oggetto d'ulteriori dibattiti
Poi c'è il discorso dell'aprirsi alla società
E io lo vedo fortemente collegata al contro
Io credo che sia possibile
Come sta avvenendo per la Cassa di risparmio di Bologna Fondazione
Una compresenza
Di soggetti che derivano dalla cooptazione
Certamente abituata a una totale autoreferenzialità
Un tempo
Soggetti cooptati dicevo da altri soggetti che rappresentano all'assemblea così per così dire originaria
E altri soggetti che sono espressione della società e delle istituzioni
Questo è stato fatto e può essere ulteriormente marcata
Questa politica
Fino ad arrivare ad un punto di equilibrio in cui si può giovare di aspetti positivi reciproci
Però non c'è dubbio che il controllo
Può esercitare on so un'associazione artigiana
Ho un comune sul proprio rappresentante diventa inevitabilmente un controllo più forte di quello che possono essere quello che può svolgere una comunità di soggetti
Via via cooptati nei confronti di altri soggetti che esprime come amministratore
Quindi da questo punto di vista il controllo sugli amministratori che ci vuole sicuramente
è un controllo che diventerà forzato io a mio parere opportunamente rafforzato dalla immissioni di soggetti amministratori che sono espressione
Nel caso in cui si tratti fondazioni associazioni ma qui a Bologna credo che dobbiamo parla di questo perché la Cassa di Risparmio Fondazione Cassa di spargono non è la sola Fondazione ma quella del Monteggia caratterizzata in questo modo una volta che si parli di vi è quindi una fondazione associazione la Cassa di risparmio di Bologna che viene in considerazione
Questi a mio parere sono i due punti fondamentali
E questi possono esprimere adeguatamente un localismo
Si potrebbe obiettare che il localismo potrebbe essere in qualche modo
Non opportuno
In relazione alle dimensioni
Delle attività
Che svolgono le imprese di cui la Fondazione Alleanza
è chiaro il riferimento soprattutto alla banca sarebbe stata la banca diventa grande tenta ultra provinciale ultra regionali Dini Bozzi ultra nazionale
Però se l'assunto di partenza
E che comunque il capitale e la maggioranza del capitale debba essere ceduto e possa rimanere assieme ad altri soggetti
Una posizione di controllo
Conservare l'origine locale della banca ma non la sua capacità di operare che diventa ben più ampia in questo modo sistema riesce lo stesso a funzionari
Chiudo qui perché altrimenti il discorso diventerebbe troppo ampio ma credo che ci sia molto ancora da affinare da ragionare in modo estremamente positivo su queste
Allora Simone ragioni di tempo aiuto subito la parola al professor macchine agricole Puglia a Giovanni Consorte presidente dell'Unipol visto che quel microfono da ogni tanto qualche problema vedi procedere di qua al mio posto
No
No
Tra l'altro mi vinto e li invito a dire qualcosa
Ti invita
Cioè di non di partire dalla dalla motivazione di questo convegno che esprime insoddisfazione diffusa
Una drammatica condizione nella quale ci troveremo nel prossimo futuro Becker i fondi pubblici e anche quelli municipali ridurrà si ridurrà non che vi sono proporremo antiche Serpieri di fronte alle quali non siamo sicuri di poter avere il controllo della situazione pasta causale il settore sanitario settore anziani e che quindi è auspicabile che non continui la distribuzione a pioggia
Ecco perché vorrei richiamare due punti che mi sembrano importanti vero e poi ho finito
Il primo punto che in qualche modo ha costituito l'elemento di novità dell'intervento del collega Rossi cioè
Se le fondazioni non espone
Dalla pura autorevole Putin seduzione ampio
E non cominciano anche sullo stimolo dell'articolazione solo per grandi cinque temi a proporlo degli obiettivi di accorpamento iniziale non c'è niente appare nascono le constituency non nascono le forme di controllo interno e tutto esterno
Ecco perché drammatico il problema quale ci troviamo da una parte crollano le possibilità finanziarie pubbliche locali
Dall'altra si aprono e scoprono problemi drammatici e se continua la distribuzione a pioggia questo chiaro se la crisi sarà accentuato
Secondo punto che bisogna molto importante quindi le fondazioni debbono compiere un atto discontinuità
Io credo che la cosa più importante da farsi e incominciare a dire che il non ci può essere un approfondimento di investimenti importanti
Su temi come questi cinque se non c'è prima un momento di riflessione collegiale delle quali la città si confronta con le intenzioni degli amministratori
Del fantasia
Ecco quindi secondo me
L'esigenza di partire da questo punto o vogliamo uscire dalla distribuzione a pioggia o secondo logica particolaristica sono sempre molto elevate
Che affrontiamo i grandi temi
In questo caso se appunto possiamo cambiare almeno in parte la strutturazione Appio c'era e vogliamo muoverci essere grandi tematiche occorre che la fondazione appare un momento di riflessione su interno vive rispettando l'autonomia mal su tutte perché per esempio non si possono affrontare temi come quell'incrocio armato proprio della citazione sanitaria genio solitario o quello della anzianità senza dire che la continuità di certi timori di condotte non è garanzia di sottratti pensa recettori del ruolo pubblico funzionale Werft
Ecco vorrei chiudere con una altra considerazione
Che tutto sommato noi non possiamo non raccogliere questo tematica sollevata dal secondo relatore c'è un collegamento fra fondazioni e Onlus sotto il profilo concettuale sono due cose ben diverse tra di loro perché mentre eravamo questo cosiddetta non commerciali le fondazioni sono dedite moderno dalle società commerciali che è una contraddizione termini all'interno della politica
Terzo Settore e venne però mancava l'azione e riconoscendo quello che doveva essere il ruolo nuovo che non è quello attuale delle fondazioni raccolgo questo punto importante e ricovero che uno degli obiettivi di una strategia prima di qualunque continuità della distribuzione a pioggia debba essere che la fondazione a sapere che quando ci saranno le loro industrie se ce la farà
Perché ho molti dubbi sull'opportunità Commissione
Dedicate ma se nasceranno delle Onlus
La Fondazione ha di e ci comincia ad assumersi anche questo compito perché diritti in qualche modo come si svolge già adesso nei confronti dei centri di servizi le fondazioni hanno fatto una fatica del diavolo per accettare la legge
Abbiamo dovuto in sede nazionale di Ocelot trasversale volontariato lottare con tutti gli strumenti normali che sono contro le opposizioni eccetera non è vero che i centri servizi che sono al servizio del volontariato che la spunti fondi del fondazioni siano stati per così dire una deciderà tra creatura soldi controllo intenzione ecco questo va tenuto presente anche e voi Concutelli siano perciò mi che questo importante tematica di un momento di riflessione che per esempio è certamente rilevante
Nella Fondazione Banco del Monte perché la natura formativa della sua struttura gli le consente di essere interprete del della realtà locale ecco questo è un patto ben preciso che debbo distinguere io credo che sia opportuno su questi due punti debba esserci uno sforzo maggiore il con l'aiuto della città quindi sono convinto che anche il il consiglio comunale dovrà occuparsi perché certo qual senso nuove giochiamo i rischi grossi di questa realtà i tagli pubblico bolognese che in fondo prima verso lo Stato eccellente ma può non esserlo il e questo non è più una specie di distribuzione a pioggia che popolose
Cambiare Expo
Grazie no professionale fino a ora programmi Consorte presidente dell'UPI
Non sicure
Troppo scomodo
Bene io ho preparato un intervento partendo prima dall'angolo visuale delle banche perché credo che ci siano diversi aspetti abbiamo approfondito molto i riflessi che la privatizzazione delle banche può avere sull'economia sociale
I raccordi con le Onlus come diceva Pasquini io voglio affrontarlo prima dall'angolo visuale delle banche poi dall'angolo visuale delle fondazioni
Diciamo che le banche hanno avviato il processo di privatizzazione diversi anni fa prima con me il testo unico delle leggi in materia bancaria col con la legge Amato Carli e credo che questa della l'approvazione io spero verrà possa venire rapidamente
Il disegno di legge Ciampi dovrebbe rappresentare la seconda fase del processo di privatizzazione delle banche io credo sia opportuno che dopo l'approvazione della Commissione finanze realmente possa avvenire rapidamente il primo è stato già sottolineato dei nei precedenti interventi
Per metterle fondi azioni in condizioni di utilizzare le risorse finanziarie che deriveranno dalla cessione di queste quote di banche su questo problema della cessione di quote di banche ritorneremo rapidamente perché se ne parli in modo generico
Ma la quantità di quote che vengono cedute e le modalità con cui queste vuote vengono ceduto sono profondamente diverse e possono avere riflessi sia sulla fondazione che sulla banca stessa profondamente diverso
Questo è un primo vero problema da affrontare
La seconda ragione che io reputo ancora più importante sono del parere che non c'è primo l'uovo la gallina come dicevo Pasquini ma bisogna prima sistemare le banche
E che da lì una certezza legislativa no no pugliese è stato molto parte fa i senatori o no scritto se è stato più aperti io dico no vengono prima i processi di sistemazione ristrutturazione delle banche cercano di motivare il perché ma se non altro il problema che ci sia certezza legislativa potrà permettere alle banche di definire dei piani di sviluppo con certezza
Cioè con un certezza legislativa che oggi manca cercando di superare quelle difficoltà che sono sotto gli occhi di tutti e che le banche si trovano ad affrontare dalle quali non si può prescindere a mio parere guardando un po'anche avanti
Sicuramente c'è un'erosione enorme dei margini di profitto
Questo questo per le banche che vanno bene diciamo stendiamo un velo pietoso su quelle che non vanno bene
Secondo c'è stato una stasi non lo sviluppo dell'economia non lo si può negare negli ultimi tre anni questo ha avuto riflessi sull'incagliate sullo sofferenza avuto sicuramente riflessi una contrazione degli impieghi e ha avuto anche riflessi sull'avvio di processi innovativi necessario fondamentali per erogare i servizi ma che nel frattempo determinano nelle banche dei costi
C'è un'insufficiente c'è stata un'insufficiente innovazione tecnologica ed organizzativa e poi per lo meno per quello che si legge non c'è motivo di dubitare c'è un elevato costo delle spese generali ed in particolare del personale sia per il costo medio unitario
Che si pagano dei dipendenti delle banche sia per le eccedenze quindi per una bassa produttività
Poi c'è in Italia un fenomeno tutto italiano che è quella di una ridotta dimensione media delle banche e quindi un'esigenza di concentrazione che è in atto da un po'di anni questi sono punti ed altri che se ne potrebbero mettere che sono di sotto gli occhi di tutti e che se non vengono affrontati e risolti indubbiamente non permettono di portare avanti un processo anche se verrà approvata a mio parere la legge
Quindi le banche devono innovare nei prodotti e nelle modalità di lentezza nell'erogazione dei servizi sull'organizzazione aziendale devono perseguire economie di scala se vogliono realizzare concentrazione riduzione di costi introdotta introdurre nuove funzioni e servizi
Chiaramente non è che si parte da zero molte banche hanno avviato questi processi ma non sono processi né semplici né che si possono pensare di chiudere in pochissimo tempo
L'Orquesta il punto intanto dal quale dobbiamo se non partiamo da questo da questi aspetti da cambiamenti di carattere strutturale che devono avvenire come servizio bancario io penso che sia molto difficile procedere rapidamente ad un processo di privatizzazione
Chiaramente la la questi obiettivi questo un punto importante
Io credo si possano si possono perseguire proprio se comunque in parallelo c'è un passaggio graduale delle banche da una proprietà pubblica o dalla proprietà delle fondazioni ad una ma anche di carattere privato
Quindi i problemi sono in realtà sequenziale ma sono anche paralleli ed è difficile pensare che si possa affrontare un tema senza affrontare vale l'altro problema determinante naturalmente rappresentato dalla trasformazione delle fondazioni soggetti autonomi con finalità chiare come credo la legge
Sì è molto esplicito assenso da perseguire soprattutto nell'ambito dell'economia questo il mio personale parente l'economia sociale e dell'economia generale e non solo no
Oggi non c'è nel tempo nel mondo ma una cosa è l'economia sociale Mancuso suo evolversi
E l'economia di carattere locale
Per quanto riguarda quindi le fondazioni il primo passaggio è quello di allocare le quote delle banche
Primo ci vuole il gradimento del mercato nei confronti delle singole aziende
Non è che tutte le aziende bancarie
Per le quali le fondazioni devono allocare sul mercato quote azionare sino appetibile tutte siano quindi privatizzato
Secondo la Banca dei vari in prospettiva una redditività un Roe che senza seguire le pazzi degli analisti anglosassone che adesso vanno di moda comunque urlo intorno all'otto dieci per cento bisogna averlo
Anche in presenza di cali dei tassi di interesse
Poi bisogna avere una condivisione ampia degli obiettivi finali di questo processo che sono alleanze sinergie nocciolo duro stabilità proprietario
Quindi i processi di privatizzazione a mio parere non è scontato neanche dopo che sarà stato approvato comico ago respiro rapidamente la legge sulla privatizzazione delle fondazioni
Io vorrei prendere ad esempio i processi di privatizzazione dalla Cariplo perché altrimenti il rischio che si corre di teorizzare molto e vedere molto aspetti pratici del problema che a me personalmente pare sia stato condotto con una notevole saggezza
Perché con notevole saggezza primo perché il valore economico dell'impresa è stato ceduto che è stata ceduta è stato salvaguardato
Preparando per tempo le condizioni organizzative e tecnologiche di struttura dei costi e dirò e che la banca sottostante doveva realizza quindi è stato condotto evitando di penalizzare
La fondazione per quello per quel mito riguardavano gli asset che avevo nella banca
Poi è stato realizzato contemporaneamente e questo è un problema che si può dire c'è anche staccare contemporaneamente una concentrazione è un'alleanza che hanno permesso di costruire un gruppo bancario competitivo a livello europeo individuando quindi un alleato strategico nell'Ambroveneto e aprendosi contemporaneamente al mercato
Non è questa la sede ma io credo che sia auspicabile al di là di teorie o di difese d'ufficio che anche in Emilia Romagna sia strettamente necessario superando localismi
Avere una Cariplo due Cariplo dell'Emilia Romagna perché se la banca o se il sistema bancario non ha sede nel territorio nel quale opera nel quale realizza ricchezza inevitabilmente le risorse vengono proiettate al di fuori se la banca ha sede nei territori in cui opera invece la ricchezza che prende dagli altri territori o farli ricadere nel territorio di competenza queste otto
Tutto il resto sono chiacchiere e strumentali queste un assunto che si potrebbero dimostrare con numeri alla mano
L'altra cosa che vorrei evidenziare e che oggi i valori comunque anche preparandosi
Che il mercato azionario tende a riconoscerne le partecipazioni bancarie sono inferiore a quelli iscritti nei bilanci delle fondazioni questo bisogna prenderne atto altrimenti
Nascerebbe una diatriba che non verrebbe risolto
Quindi fermo restando che ci deve essere questa allentamento del rapporto sempre di più fra la Fondazione
Diciamo la banca
Questo non vuol dire un'uscita tout-court della Fondazione dalla Banca o dalle banche
Ma certamente gradualmente bisogna prefigurare un processo un interno dove la perde il controllo dagli organi dal da parte della Fondazione è inevitabile
è ritrito cento dialettico conflittualità ma lavorando per andare in questa direzione
L'altro aspetto che vorrei sottolineare e la velocità con cui viene condotto questo processo che è un elemento altrettanto importante
La velocità è determinata prima prima dicevo
Professor Rossi speriamo che i decreti attuativi di questa legge non siano identici i tempi a quelle che ci sono voluti per i decreti attuativi sui fondi pensione che ci hanno messo circa tre anni è mezzo
Qui bisognerebbe farli novanta giorni non ci crede ma contendere i Colin che in cinque simili si questi decreti attuativi diciamo venissero fuori
Secondo aspetto vorrei trattare
E quello specifico che non abbiamo secondo me sufficientemente approfondito
Ed è quali sono gli assetti proprietari possibili per le banche e quali sono le modalità di dismissione da parte delle fondazioni e delle banche quindi sono due problematiche
Certamente fra di loro collegate ma sono diverso tra di loro perché si pone un problema di procedure di vendita e si pone un problema di tempi per la vendita delle quote dalla parte Fermo restando come dicevo che le banche la maggior parte delle fondazioni che contro le casse risparmio queste casse di risparmio sono piccole e anni l'esigenza comunque di procedere ad un processo di concentrazione quindi in realtà bisogna contemporaneamente realizzare diciamo tre obiettivi cedere delle quote realizzare Leanza realizzare concentrazioni è un processo direi sostanzialmente inevitabile
Ci vorranno tre o quattro anni io credo e non credo che questo tempo sia sia eccessivo
Qual è il problema che si pone sulle diciamo primo problema che si pone ed è un problema che riguarda l'Emilia Romagna glielo rapidamente dei numeri le banche minori debbono tendere in un'ottica di razionalizzazione delle banche nel sistema ad una cessione delle controllo alle banche maggiore
Non ci sarà spazio nella prospettiva per piccole Casse di risparmio sul piano locale so che un'affermazione un po'destare polemiche che è un po'forte ma è una realtà
Basta guardare il rapporto mezzi propri rendite investimenti tecnologici non riusciranno a rimanere
Per lungo per i quel certo potranno resistere degli anni che non vuol dire che il lupo e o Annibale alle porte però non so se qualcuno si può assumere la responsabilità
Di un'accumulazione di carattere sociale che è avvenuta di bloccare questo processo di concentrazione delle banche questo problema invece secondo me bisognerà porre all'attenzione politica perché nessuno di quelli che decide rispetto al destino delle banche in realtà c'ha messo dei propri soldi dentro il bar
Se ci avesse messo di tasca sua potrebbe anche essere determinante nella decisione decidere quello che vuole ma rappresento un'accumulazione sociale forse qualche confronto lo deve fare perché altrimenti bevuto non vanno fatte
L'altro aspetto che rimane come incidere ci sono vari modi si può cedere in blocco la maggioranza
Ad un terzo da parte dalla fondazione
Si può procedere ad un ampio collocamento sul mercato dei titoli della banca
E ad un privato grazie ad un accordo come quello per esempio che la gara fatto con Unipol che identifica un certo numero di investitori stabili faccio un esempio care uniforma voi sapete che la Cariplo alla stessa cosa il San Paolo di Torino e la stessa cosa
Il bando di Roma sta tentando la stessa operazione quindi ormai è un processo quello di costruire un nocciolo duro avviato e già sperimentato in molte realtà
Quindi e poi si pone il problema la fondazione sarà ancora presente nel nocciolo duro
Perché è un problema non di poco conto per quello che riguarda il controllo della banca Abba
E io penso che sono diversi i punti di vista con cui valutare
Le modalità di gestione la diesel delle abilità della cessione il nocciolo duro perché non vi dimenticate che giorni fa bene il punto di vista dell'autorità di controllo nel processo di privatizzazione cioè la Banca d'Italia deve salvaguardare la stabilità all'efficienza della banca quindi nel processo di cambiamento potrà interventi c'è il punto di vista del mercato che dovrà decidere che le azioni messe in borsa o cedute a partner privati abbiano il valore desiderato e c'è il punto di vista dalla fondazione
La quale dovrebbe massimizzare la propria funzione di utilità cioè guadagna almeno non rimetterci dal punto di vista del valore patrimoniale con cuce la incarico
Quindi diciamo
La i criteri di scelta utilizzabili sono molti e credo che il dibattito appena approvata la legge si sposterà su questi temi e non su temi di carattere generale che la legge già definisce in modo chiaro
La fondazione
Può fare una graduatoria di scelte per quello che riguarda la cessione dalla base
Poi cedere il controllo in blocco Puecher di controllo un nocciolo duro
Può formare un un nocciolo duro di cui fa parte e poco locali in modo frazionato con o senza la cessione del controllo ad ognuno di queste ipotesi corrisponde un diverso valore
E penso che ognuno cui si farà icone
L'altro aspetto che vorrei sottolineare invece riguarda più specificatamente il problema delle fondazioni
Non mi dilungo perché cerco di stare
Nel dibattito politico giornalistico sono stati fatti dei conti
Che stimo in sessanta mila miliardi il valore patrimoniale
Delle fondazioni se queste vendesse il sessanta per cento perché dico il sessanta per cento perché comunque devono scendere sotto il controllo nell'arco di quattro anni per avere tutta una serie di vantaggi fiscali e per dar spazio alle banche alle alleanze per capitalizzazione
Sì verrebbero da lire trentasei mila miliardi che dovrebbe non essere investiti e i cui proventi costituiranno le risorse da destinare nel settore di interventi cinque previsti dalla legge
Inoltre le fondazioni potranno detenere partecipazioni di controllo niente di società che abbiano per oggetto esclusivo quello che sono i cinque campi di intervento proprio per dare dei numeri Onlus c'è il settore non profit rappresenta tra il due tre per cento del PIL diceva anche il professore prima
Per dare un dato aggiornato oggi la Borsa capitalizza cinquecentoquaranta mila miliardi oggi nel senso fisico ieri sera
La commissione Onofri stabilisce in quattrocentoventinove mila miliardi la spesa per la Protezione civile
Quindi le fondazioni avranno risorse
Immediatamente ingestibili pari a quattro volte il veto il valore aggiunto di tutto il settore non profit
Un numero che su quale bisogna riflettere parlo quattro volte
Se tu non profit è stato oggetto di ampio dibattito compreso l'approvazione di una legge sul
E pari a dodici volte la capitalizzazione di Borsa
E detiene circa il quattordici per cento del totale della spesa sociale in Italia ecco queste di citavo questi numeri
Per dare la dimensione del ruolo che potranno svolgere le fondazioni nel mercato delle economia sociale economia locale e così via in Italia
Con delle differenze di Cipro sull'inutile la Cariplo ha incassato lo sapete no sei mila e seicento miliardi
Dalla privatizzazione
Della Cassa di Risparmio delle province lombarde che esce il San Paolo di Torino tre mila novecentootto miliardi guarda caso Banca di Roma Banco di Napoli non hanno incassato una lì
Cioè su quei territori le fondazioni non avranno luogo perché si son Magna dovuto precedentemente in un rapporto fra banche Fondazione che noi certamente di chiaro esplicito da questo punto di vista l'ultima annotazione di carattere generale ha l'aveva sollevato Pasquini quelle di socio imballata delle fondazioni su cui mettere degli asset che non determinano redditività Pisano nel determinare nuove io tra questi metterei le quote dalla banalità come prima
Prima ancora dei quadri nuova
Ha detto di no però bisogna ritornarci su perché non capisco perché si debba avere un titolo che non rende niente non produce niente in e non ha colore commerciale e di trattative su sul mercato se privatizzando dobbiamo privatizzare fino in fondo possiamo privatizzare con dei vincoli che qualcun impone io penso che sia un problema da porsi le fondazioni l'altro problema che noi volevamo sollevare se vado molto rapidamente e che oltre alla forza economica che hanno espresso diciamo a in questi anni nel periodo novantaquattro novantacinque hanno erogato seicentosettantuno miliardi con una redditività complessivo del due per cento e l'ottanta per cento dei redditi sono derivati naturalmente dai dividendi riscossi per il controllo delle banche
Hanno costi di funzionamento di cinquantasei miliardi gli accantonamenti statutario unitamente alle tasse sono montata trecentodiciotto miliardi
Quello che dice il professor Ardigò si deduce facilmente hanno una bassa redditività alti costi di funzionamento e ingenti risorse bloccati in fondi previsti per legge
Quindi da questo punto di vista bisognerà sicuramente intervenire in Emilia Romagna mi avvio rapidamente la fine perché se no siamo qui parliamo delle ville romane
Ci sono diciannove fondazioni
E hanno un patrimonio di quattro mila e ottocento biliare
Di questi quattro mila ottocento miliardi l'analisi che abbiamo fatto quattro mila trecentocinquanta miliardi sono impiegati nelle partecipazioni bancarie
Pari al novanta per cento di tutto il patrimonio hanno incassato nel novantasei centosessantacinque miliardi le fondazioni le quali centoventitré derivano dalle banche settantacinque per cento con un rendimento un po'superiore al due e mezzo per cento circa il tre qual è lo scenario quello che si dovrebbe determinare passando la legge e andando ad una privatizzazione in Emilia Romagna mi sembrava che l'oggetto sei del convegno
Se cedono il sessanta per cento dei partecipazione alle aziende bancarie le fondazioni incassano due mila seicento miliardi
In Emilia Romagna
Nei prossimi quattro anni
Questa è la dimensione finanziaria del problema di cui stiamo discutendo
Rimanenti impiegati nelle banche se tengono il quaranta per cento fanno alleanze comunque un patrimonio di mille settecentocinquanta miliardi in prospettiva potrebbero essere potrebbe essere anche ulteriormente ce
è ragionevole ipotizzare ha fatto due conti che le banche debbano aumentare la loro redditività quindi offendere
Per quei mille settecentocinquanta miliardi almeno un quattro per cento siamo già altre
Quindi le fondazioni incastro settanta miliardi di redditi i due mila seicento miliardi che incassano sedi facciamo rendere intorno ad un tre per cento incasso oltre cento miliardi più di quaranta dì quaranta dovute Genga sono oggi quindi la Fondazione prossimi quattro anni avranno questa struttura due mila e seicento miliardi per la cessione del patrimonio delle banche mille settecentocinquanta miliardi di quote nelle banche e redditi anni superiori ai duecento miliardi
Sarà un problema sociale o no io penso di sì
Questa è la dimensione dalla quale stiamo parlando non di un dibattito diciamo di carattere teorie e questo dovrebbe radicalmente cambiare
A mio parere la revisione dovrebbe determinare la revisione degli statuti del Fondo e
Perché siamo ormai alla soglia del Duemila probabilmente qualche innovazione
Per quello che riguarda gli statuti delle fondazioni per tutti gli aspetti per i ruoli nuovi che assumeranno forse si impone non può rimanere uno statuto vecchio dicendo anni in una realtà economica
In generale diverse ma completamente diversa nel ruolo che devono affrontare le fondazioni avrei altre cose che sulle fondazioni ma diciamo la faccia finire qui dico solo che il problema si pone urgentemente dell'applicazione della legge medico perché molte realtà Banca sono fermi non avendo la certezza legislativa rispetto alla quale possono fare tra e la dimensione finanziaria e di questo grazie
Sandro ramazza il segretario della federazione di Polo
Ma io sarò telegrafico
Netto con soltanto tre punti un primo che voglio dire questo
Noi ci dobbiamo abituare a ragionare in un modo nuovo intorno a al welfare locande e la soggettività nelle fondazioni bancarie rilevantissimo per il prossimo futuro
Negli anni passati probabilmente la dico così in maniera indistinta la sfera della politica decisamente sottovalutato il ruolo delle fondazioni bancarie
Mentre oggi la loro proiezione sul futuro strategica e di rilevanza eccezionale
Io lo dico anche in maniera autocritica per quanto riguarda anche la sfera locale
Della politica nei confronti delle fondazioni bancarie vorrei essere ancora più chiaro
Che questo non suoni in alcun modo come interferenza come ho appena sentito dire da Giovanni Consorte la e il ruolo che le fondazioni bancarie viene assegnato dalle nuove leggi è un ruolo socialmente molto rilevante ovviamente essendo tra le altre cose il Parlamento e cioè la sfera della politica che glielo assegna sarebbe francamente assurdo che a livello locale la sfera della politica non si occuparsi di questa materia non abbiamo voluto fare questo convegno proprio per affrontare questo tema mettendo anche al servizio di tutti questa nostra riflessione abituarsi a ragionare in un modo nuovo lo dico prima di tutto a noi stessi anche rilevando quelle dimensioni quantitative e e gli aspetti qualitativi
Che avranno in futuro gli interventi e delle fondazioni
Ora veniva richiamato veniva richiamati dei numeri da Giovanni Consorte una mia
Opinione probabilmente non fondato da una ricerca così accorta
Come può aver fatto mi fa ritenere che per esempio in una realtà come Bologna le fondazioni bancarie potrebbero veramente prossimi anni un potenziale di distribuzione di risorse intorno ai cinquanta miliardi
Parlare di distribuzione di cinquanta miliardi in quei cinque settori per legge indica e quindi con una qualità rilevante su campi che sono campi locali campi sociali campi formativi dei campi
Culturali è questione di straordinaria rilevanza se confrontata per esempio al fatto che il comune di Bologna
Ha un bilancio di settecento ottocento
Miliardi ma questi settecento e ottocento miliardi sono la globalità
Delle risorse che ha a disposizione molte di esse hanno una destinazione o per quanto riguarda il personale o per quanto riguarda il rimborso degli investimenti compiuti hanno una destinazione
Bloccata e quindi diciamo la liberalità e autonomia degli amministratori locali
Di destinare risorse in quei cinque settori potrebbe darsi che fosse addirittura inferiore alla liberalità e autonomia che hanno gli amministratori delle fondazioni destinare quelle risorse attenzione segnalo che qua ci potrebbe essere una sorta di paradosso della democrazia e cioè che ne facciamo le elezioni chiamiamo tutti i cittadini a votare ad esprimersi per scegliere liberamente il sindaco di Bologna il quale però non ha che so io la possibilità di destinare risorse eguali a quelle che invece le fondazioni bancarie potrebbero avere la possibilità di destinare ancora più chiaro questo non è non ha nulla a che vedere con chi oggi amministra le fondazioni che io comprendo anche nelle loro difficoltà di questi anni poiché ritengo che in questi anni
Molti enti e soggetti abbiano inteso e Fondazione come un nuovo sportello cui rivolgersi
La destinazione a pioggia delle risorse di cui parlava
Ardigò
Auguri probabilmente una responsabilità dal lato degli amministratori ma è anche vero che i diversi soggetti e tra questi lo so anche gli enti locali probabilmente si sono rivolte alle fondazioni per fare parte di coloro che diventavano destano Tari
Di questi interventi a pioggia
Occorre qui secondo me è un forte dinamismo la velocità
In questo caso non è questione rilevante solo per i cambiamenti legislativi per gli effetti dei cambiamenti legislativi e possono indurre e per gli effetti che i cambiamenti legislativi possono indurre sia sulle fondazioni sulle banche ma la velocità rilevante anche rispetto al modo di pensare e di essere di un sistema locale di una comunità locale
Se non scatta questa forte comprensione tra tutti noi soggetti pubblici soggetti privati soggetti sociali medesime fondazioni qui noi rischiamo di rimanere con le ali per parte
Secondo punto che volevo trattare
La forte caratterizzazione del radicamento territoriale delle fondazioni
Questo fine io penso che per esempio l'assetto statutario a seguito di questa processo di riforma dovrebbe essere in qualche modo adeguato
Mi riferisco in maniera particolare a quelle fondazioni nelle quali oggi è prevalente nell'assetto interno la presenza di coloro che ci sono per effetto di processi di cooptazione
So bene che per esempio questi sono casi non particolarmente diffusa in tutta Italia e concentrati in alcune realtà nel nostro caso riguarda per esempio la Fondazione della Cassa di risparmio
Penso che per esempio un possibilità di trasformazione statutarie che a Segni e guardi misura perlomeno ai rappresentanti della realtà territoriale e a coloro che sono in rappresentanza dei cento soci originari potrebbe sono significativo passo in avanti terzo punto
Riguarda la destinazione delle risorse
Anch'io sono convinto di un'opzione tra le due che ho sentito
E cioè che le fondazioni dovrebbero
In qualche modo scegliere in maniera strategica degli assi di fondo sulle quali Boccassini
Perché anche se le risorse che hanno a disposizione saranno così rilevanti in futuro mi pare che una priorità
Di intervento che in un qualche modo indipendentemente quindi dalle scelte annuali
Sia una condizione anche per gli enti locali per sapere che determinati settori su determinati settori intervengono le fondazioni e che su altri settori intervengono gli enti locali medesimo
Vittorio Prodi presidente della Provincia di Bologna
Innanzitutto volevo
Da un lato ringraziare per l'organizzazione di questo convegno e dall'altro anche dare il benvenuto a tutti gli intervenuti in questa casa perché abbiamo proprio il piacere di mettere a disposizione per queste per queste finalità
L'ora un po'tarda poi ci sono tanti interventi ancora da sviluppare e quindi non voglio trattenermi
Però ci sono alcuni aspetti che io considero di carattere fondamentale e naturalmente guardo a questa situazione dal punto di vista di un amministratore locale
Noi ci troviamo di fronte
Ad una
Possibilità di investimenti enormi
Il telefono in pieno insomma cosa
Ce n'è uno che sta sfumando invano ecco ma speriamo in bene
No no non è dorme ecco
Dicevo guardo a evidentemente a questa situazione dal punto di vista di un amministratore pubblico
Nei due aspetti cioè prima di tutto guardando a questa
Massa di capitale che di tutto rispetto
Che
Molto molto rilevante per la nostra area
L'altro aspetto è evidente la possibilità di destinare gli utili
Delle degli investimenti delle fondazioni
Considero
Considero quindi giusto io anche distinguere più precisamente fra questi due aspetti
Cioè l'investimento delle fondazioni
E
L'investimento degli utili
Degli Investimenti
E chiaro che questi queste possibilità di capitali disponibili in loco
Ne abbiamo già parlato proposito li dell'aeroporto ma credo che possano essere estremamente significativi per una la inizio di Prati di privatizzazione cioè di ingresso nei capitali finora sostanzialmente pubblici come per esempio l'aeroporto la samba come totalmente pubblica la se albo
E quindi con un a inizio di privatizzazione attraverso un socio che tipicamente interessato al territorio che tipicamente interessato di investimenti a lunga scadenza
E che quindi può rappresentare una transizione
Insomma
Un assetto che sia sostanzialmente di privatizzazione
E quindi a questo tipo di interessamento che io chiamerei le fondazioni naturalmente qui si tratta della Fondazione Cassa di Risparmio perché la Fondazione Monte Monte di Bologna e Ravenna la destinazione alla già attuata quindi evidentemente non ci poniamo
Il problema di questo però evidentemente la massa di capitale potenzialmente disponibile da parte della Fondazione Cassa di Risparmio credo che posso esercitare un ruolo un ruolo veramente importante nella privatizzazione quindi che può andare naturalmente la privatizzazione a una ingresso né in queste società al posto di
Attuali azionisti o parziale o totale oppure con aumenti di capitale
Riservato a a questo naturalmente le modalità dipendono anche dalle decisioni che si prenderanno
Se e anche dall'esigenza di queste aziende se Abo sta preparandosi ad un alto autofinanziamento per i prossimi anni e quindi probabilmente potrebbe non avere bisogno di questo ingresso di delle fondazioni
La però io credo che per accelerare questi processi una partecipazione delle fondazioni sarebbe essenziale ed altro dal troppo d'altro canto sta sarebbe un come dicevo un passaggio graduale verso questa situazione
Lo ricordava anche l'aeroporto come una una possibilità di investimento per la Fondazione ma chiaramente ci sono tante altre
Are di investimento che sono certamente a reddito e che possono avere anche questo grande significato di partecipazione delle fondazioni alla problematica generale del territorio
E naturalmente la l'effetto generale sarebbe quello di liberare delle risorse per gli enti locali che potrebbero essere investite in quelle aree in cui evidentemente
C'è più bisogno di massa d'urto in cui come per esempio nella mobilità è più difficile avvenire una redditività
Ecco rimane il problema da approfondire io credo perché quello che detto è stato detto stamattina estremamente stimolante cioè del ruolo delle fondazioni
Nella di promozione di particolari
Iniziative o settori
In relazione alla possibilità di investire i proventi degli investimenti di patrimoni
Naturalmente l'investimento di patrimonio deve essere tale da salvaguardare il patrimonio stesso
Per cui non lo so ecco io mi riferisco a un articolo pare apparso di recente su Repubblica di rammendi in cui diceva ma le fondazioni bancarie dovrebbero investire il loro patrimonio per i migliorare la sicurezza di tutte
Di tutti gli impianti italiani di tutta la sanità italiana
Io non so ecco poi dopo quando hanno impegnato i loro patrimoni in questo modo che di che cosa dicono le fondazioni
E noi dobbiamo porci il problema di un patrimonio che perlomeno non si Degradi ma possibilmente
Riesca a a ad aumentarle quindi il problema quello di essere sicuri che questi Investimenti questi utili ci possono essere possono essere impiegati in modo da coprire dei settori specifici e quindi sostanzialmente le le fondazioni potrebbero e qui anche quella del Monte di Bologna e Ravenna potrebbero quei cinquanta miliardi all'anno in Bologna sono una cosa realistica e questi potrebbero responsabilizzare le fondazioni in settori specifici
Ecco quindi qui dovrebbero essere anche le fondazioni stesse
Con o senza diciamo la il coordinamento delle delle degli enti locali a decidere che cosa fare certo niente che abbia a un a somiglianza con interventi a pioggia che sono sono stati in linea di massima adottati finora ecco gli interventi possono essere interventi culturali è stato ricoverato per esempio il comunale ecco però anche nel comunale
Ci sarà bisogno di una un supporto Esterno ma anche la Fondazione comunale dovrebbe porsi nella nell'ordine di idee di essere quanto più autosufficiente
Ecco e quindi un'ora una una responsabilizzazione generale che noi dobbiamo adottare e naturalmente rimane tutto il il problema del cosiddetto terzo settore e per le quali le fondazioni potrebbero avere anche il ruolo di oltre che di finanziamento ma di garante totale di punto di accumulazione di punto di condensazione di tutte le risorse che di altro tipo che il territorio può esprimere
E quindi essere oltre che finanziatore
Principale essere punto di raccolta e di sollecitazione di altri finanziamenti e anche un poco il garante di come le le il le risorse vengono spesi naturalmente qui il ruolo degli enti locali delle autonomie locali estremamente importante proprio perché qui deve essere
Anche un risorsa spendibile con rapidità e anche con un occhio alla capacità di moltiplicazione delle risorse
Io credo che in questa snellezza delle delle fondazioni debba essere richiesta dalla dalla dalla dal dagli statuti e dai regolamenti perché e molto spesso gli organismi istituzionali debbono obbedire anche se naturalmente cerchiamo di migliorare i tempi di risposta debbono obbedire ha delle procedure che non permettono questa quindi per esempio una possibilità di accantonamenti per la Protezione civile per Intini i i grandi interventi
Con rapidità ecco quindi una capacità anche di collegarsi con le istituzioni per queste risposte rapide quindi
Questo capitolo io credo sia ancora da approfondire evidentemente noi siamo estremamente interessati ad approfondirlo e ci impegniamo certamente a fare la nostra parte presso
Dall'altro
Provare a Seul genio Ramponi che il presidente del Forum del terzo settore di Bologna
Faccio alcune considerazioni evidentemente telegrafiche tenendo conto dei tempi e delle cose che si sono già dette
Credo che indubbiamente occorre ragionare del tema delle fondazioni
Come è stato fatto sia in rapporto alla legge discussione ma sia in rapporto alle modificazioni profonde che stanno avvenendo su tutti i versanti del terzo settore
Sì è citata la la legge sulle ONLUS presso gli enti non commerciali
Faccio presente vedente mente che non tutte ancora definito il Parlamento deve discutere del e dovrebbe approvare nella prossima primavera
La legge sull'associazionismo che è una parte non secondaria
E inoltre sulle Onlus parliamo comunque di normative fiscali stiamo parlando di normativi importanti vivace tutta la parte civilistica rispetto al tema
Del no profit del terzo settore che ovviamente deve essere raccordata
Ecco io credo che quindi questo questa cosa deve essere tenuta presente perché nel momento in cui noi affrontiamo la riforma della legislazione dobbiamo anche avere presente quello che si muove si è si è mossa e si sta muovendo dalla Società cioè il terzo settore in Italia
Innanzi tutto non è è un terzo settore che ha caratteristiche
Diverse da quello delle altre realtà europee e internazionali
è un terzo settore prevalentemente associativo non un terzo settore di fondazioni
E quindi cosa significa il ruolo delle fondazioni bancarie all'interno di Cosa modificherà l'interno di questo terzo settore
Non è una questione di poco conto io credo che sia una questione estremamente rilevante
Rispetto anche come dire al tenere conto delle realtà che già esistono che si stanno come per quello che riguarda l'esempio del terzo settore anche autorganizzative auto la presentano nudo con un processo anche in questo caso importante tentano della della società italiane anche locale
E quindi il ragionamento su una serie di versanti che rischiano come via di andare avanti in maniera totalmente in comunicante o altrimenti
Io non vorrei vedere il dibattito sulle fondazioni solo con un dibattito sulle risorse
Sui soldi che ma un dibattito sulla discussione con precedente come modifichi il welfare all'interno della nostra realtà eccome
C'è un rapporto di integrazione e di sinergia è un rapporto in cui le scelte sono scelte trasparenti e in cui le sente hanno anche una verifica e un ragionamento di utilità sociale un bilancio sociale all'interno di quel come vengono utilizzati i fondi e destinazioni e così via
Da questo dal punto di vista io credo che il richiamo di Ardigò sia stato un richiamo opportuno tutta la discussione ad esempio sui centri di servizio del volontariato non è stato un esempio di un raccordo positivo fare esperienze del terzo settore del volontariato e le fondazioni bancarie
E credo che in questa direzione non si debbano fare andando avanti gli stessi gli stessi errori
Si tratta di capire anche a livello delle singole fondazioni che cosa le finalità non soli settori
Ma per essere estremamente chiave ad esempio se le fondazioni si assumono un ragionamento come dire di erogazione
Di risorse ore azionamento di gestione diretta
Sono cose diverso diversificati più pongono prededentemente dei problemi dei problemi differenti io qui non voglio sostenere una tesi per l'altra mi pare che si apre su un dibattito concreto nel merito
Tale che il tema fondamentale sia quello del collegamento con la realtà e dell'apertura con la realtà come questa
Rappresentino un legame beh reale delle fondazioni con le realtà locali che comunque ha Nespresso queste
Questi queste queste fondazioni stesse
E finisco sull'aggiornamento ad esempio sulla per gli appalti finanziare il terzo settore e così via
Si sta costruendo in Italia una esperienza che ha già alcuni riferimenti in altre realtà europee che la costituzione di una Banca Etica
Quindi una banca che Das e per finanziare il terzo settore
E questo non non va considerato come un fatto de da una parte risponde ad esigenze che evidentemente il sistema bancario ordinato e non era in grado di rispondere
E quindi questo è un primo tempo dall'altra va anche verificato come dire come il sistema bancario e le fondazioni si colloca una rispetto a questa questione dell'esempio la costituzione della Banca Aletti che ci così via
Perché ci sono banche e istituzioni e anche enti locali e così via che hanno vedono questo processo come un processo nel quale intervenire da promuovere
E ci sono altri invece che lo vedono come una forma di concorrenza
Io credo che questo tema vada posto qui
Perché le esperienze in questo genere come dire sono esperienze che già sono sviluppate avevano internazionale
E avranno anche del rispetto alla risposta che si stanno costruendo il molto importanti alla fine di questo mese a Milano si costituì era formalmente proprio l'assemblea dei soci della cooperativa per realizzare questa banca
E sono già oltre otto mila le persone fra associazioni e persone che hanno sottoscritto quote di capitale sociale per realizzare questa istruzione credo che non debba essere un fatto
Che vuole dire anche questo marginale non considerato è chiaro come dire che non ci si mette nell'ottica delle grandi banche delle concentrazioni e così via ma sono questioni nelle quali le sinergie e rapporti i ragionamenti
Che si possono portare avanti sono molto importanti
Finisco evidentemente dicendo che su questo settore su questo ragionamento io credo che sia molto importante continuare la non solo continua discussione ma approfondirla
E quindi in questa direzione la disponibilità non solo commettono nel terzo settore ma più in generale con momenti mento che su questi temi non solo ragionammo opera quotidianamente cha fino in fondo capo
Ora per l'ultimo intervento do la parola sociologa Donata Lenzi della Provincia di Bologna poi l'intervento conclusivo del sindaco di Bologna Walter vitali
Rapidissima vista lavora
Ho piacere poi rimaniamo tutti insieme ascoltare il nostro sindaco su un tema così rilevante
Se io fossi uno degli amministratori dalla Fondazione credo che il problema più grave
Vorrei che per loro il problema più grave fosse come stare al meglio voi a gestire queste risorse che finalmente si liberano
Che se fossi un cittadino dopo questa importante iniziativa di oggi che ha sollevato il velo
Su un tema così importante direi voglio sapere
I criteri il chi decide il a chi vanno
Forse vorrei anche aggiungere voglio dire la mia
Come assessore alle Politiche sociali invece credo che abbiamo un problema in comune con gli amministratori ed è che più si parla di terzo settore e più a me viene da chiedere mi ma che cos'è
Perché ho l'impressione che stiamo mescolando troppe cose
Non è che di per sé ed è su quindi questo è il punto che volevo affrontare oggi facendo il punto finale no di tutto il percorso sul tema delle fondazioni come e a chi devono andare di finanziamenti e le erogazioni
Premesso che io preferirei l'opzione di una scelta netta
Di uno scopo sociale chiaro e forte
Ma se così non è
Il problema è il buco che segnava il senatore Pasquini nella sua relazione cioè la mancanza dell'Authority nel settore del nel terzo settore e nelle Onlus in particolare
Questa è una preoccupazione grave per tutti gli enti locali per tutti coloro che col volontariato all'associazionismo alla cooperazione sociale e quant'altro si devono confrontare
Perché esiste quasi un pregiudizio favorevole per cui tutto quello che viene da Lia buono salvo fino al momento in cui non scoppia uno scandalo
E lo scandalo trascina anche quelli che veramente buoni e in gamba sono quando io penso a un'Authority e vorrei a questo punto porre il tema di un'Authority locale che valga per tutti gli enti e non soltanto per le fondazioni quando io penso a notare il più vorrei un organo che non guarda la regolarità degli adempimenti e la correttezza degli statuti
Ma si pone il tema di verificare la coerenza con gli obiettivi dati all'inizio
Guardate che noi abbiamo anche in questa regione in questa città al problema di grandi importanti entità
Che impegna no oltre il sessanta per cento dei finanziamenti che raccolgono dalle libere contribuzione dei cittadini per la propaganda
E quindi le impegnano per continuare a raccogliere in una specie di circuito che non ha fine
Mentre abbiamo realtà importanti di volontariato vero in settori delicatissimi
A cui come enti locali come aziende sanitarie non sappiamo più come l'uscire a sostenerli per mancanza di finanziamenti
E allora vorrei dire che so di un'iniziativa della Fondazione della Cassa di Risparmio di sostegno
Alla valutazione della capacità di organizzazione
Degli enti di volontariato iniziativa che considero estremamente importante potrebbe essere un punto di partenza per uscire poi affrontare a livello locale il problema di come rispettare la libertà
Di associazione la libertà di scelta libertà di movimento ma anche come tutelare tutti coloro il pubblico e i cittadini che al terzo settore si avvicinano con disponibilità di impegno finanziario ed umano
Ritengo che comunque dovremo creare uno spartiacque netto che vada oltre la impostazione legislativa
Che chiara ma fino a un certo punto tra il volontariato
Completamente gratuito quello che si basa sull'impegno personale oltre il proprio impegno noti lavoro
E il grande importante mondo dell'economia sociale che invece ha ben altro peso ben altre esigenze e a cui va richiesto ben altre garanzia
è molto diverso impegnarsi a fare un massimo un ospedale e invece impegnarsi a in andare a trovare gli ammalati
Su questo tema forse potremmo fare un giorno questo percorso anche di confronto politico un'altra tappa
Vorrei aggiungere una cosa che è un pochino polemica conclusioni
è mancata oggi
La parte di trasparenza quella che dicevo prima se io fossi un cittadino vorrei sapere a chi se come cittadino vorrei che le tre fondazioni qui oggi ne mancava una quella di Imola
La Provincia sempre questa sensibilità di dire insomma c'è anche l'imolese chiamiamolo allo stesso tavolo
Dicessero con grande chiarezza
Sui giornali
Come sono distribuiti attualmente le erogazioni che loro fanno perché mi sembrerebbe il modo migliore per instaurare un rapporto nuovo che coinvolge la città nelle scelte
Se lo facesse io ho l'impressione è che il peso di alcune grandi istituzioni in si vedrebbe notevolmente
E non è detto che questo possa corrispondere al comune sentire dei cittadini che in questo momento si confrontano coi tagli e servizi alla qualità della vita
E questo pone l'altro appunto sulla trasparenza che è il tema professionalità si ma anche una riflessione sulla incompatibilità che devono conseguire a ruolo di chi si trova in organismi così importanti e così delicati
Con questo ulteriore interrogativo all'una io chiudo
Vediamo
Va bene
Essere grati al PDS per averci fatto capire o meglio a tutti
L'importanza di questo momento che stiamo attraversando per quanto riguarda processo molto rilevante di trasformazione delle fondazioni bancarie
E l'intreccio davvero cuccia Ale di problematiche
Che si manifestano intorno a questo nodo intorno a questo problema
Quindi è una gratitudine reale anche perché questa come è stato detto
è la prima tappa del percorso della conferenza programmatica intorno al futuro della nostra citate le politiche amministrative istituzionali e che porterà anche la nascita di un nuovo soggetto della sinistra che sicuramente avrà un peso un ruolo essenziale fondamentale sia a livello locale che a livello nazionale
Come sapete io non sono un esperto di questa materia e quindi ho cercato di ascoltare con la massima attenzione possibile
Interventi molto autorevoli molto competenti che abbiamo sentito questa mattina
E più che una conclusione questo è un piccolo esercizio per capire se ho capito e magari facendo questo esercizio posso anche minimamente contribuire alla discussione poiché evidentemente cercherò di farlo dal punto di vista della Istituzione che rappresento e quindi dal punto di vista della città
Che effettivamente si trova di fronte a un nodo problematico di rilevanza assoluto
Di rilevanza assoluta in tre direzioni che sono tutte essenziale fondamentali quella dalla società
Quella dell'economia e quella dell'istituzione della comunità locale nel suo insieme
E crede che avesse molta ragione Alessandro la massa quando ha parlato di una rilevanza politica di questo tema
Che anche rilevanza sociale istituzionale tema peraltro quale sono riferiti anche altri interventi ricordo in modo particolare quello del professor Ardigò e quello di Gianni Consorte presidente dell'unico
Cercherò di Smile di esaminare uno per uno questi aspetti queste sfere ecco
Per il quale la tematiche in discussione davvero fondamentale primo punto la società
Qui sono state fatte delle cifre
Che come sempre accade quando sono cifre molto rilevanti
Aiutano a capire la dimensione del fenomeno e si è parlato per l'appunto
Di una possibilità nei prossimi anni prefetto di queste trasformazioni interne alle fondazioni e rapporto tra fondazioni e banche
Di avere disposizione cospicue risorse che per legge e per statuto le fondazioni devono devolvere a finalità sociali nell'ambito di quei cinque canti di cui si è parlato è stato detto giustamente anche dai due presidenti di fondazione Aldrovandi
E Sassoli che già oggi le cose sono così anche se è vero quello che è stato detto i dati parlano chiarissimo non è stato possibile per le fondazioni finora dispiegare completamente la potenzialità che pure nell'ambito della legislazione vigente era contenuta proprio per tutte le regioni che sappiamo quindi questo giudizio di inadeguatezza
Complessiva per quanto riguarda diciamo le fondazioni deriva da una lo stato di fatto culturalmente non sappiamo che per quanto riguarda la nostra città una serie di cose importanti sono state fatte però indubbiamente siamo di fronte ad un passaggio che deve essere segnato con un forte elemento di innovazione
C'è anche un dato qualitativo che credo sia anche contenuto molto bene nel tema che ci è stato proposto per questo convegno il welfare e il nuovo welfare locale di le fondazioni esatto quanti e quali cattivo e questo è ovvio che quelle risorse potrebbero essere impiegati in diverso modo
Potrebbe essere impiegate anche le nuove capacità operative delle fondazioni sulla base della legge Ciampi
Anche per gestire direttamente ricordato ad esempio il professor Rossi ospedali università
Cioè altre entità di questo già e questo è sicuramente una una una possibilità
Credo che nella dibattito internazionale questo venga definito come le fondazioni operative cioè le quali appunto direttamente gestisco faccia un altro modello di fondazione che quello delle fondazioni che aiutano a fare
Ecco che forse potrebbe aiutare di più una realtà come la nostra virtualmente il panorama è nazionale ma Bologna in questo una sua peculiarità a far crescere un nuovo settore di economia sociale che possa contribuire anche a un rinnovamento profondo del modo
Di essere perversa locale e della sua capacità di rispondere adeguatamente bisogni nuovi che si manifesta ecco qui elemento qualitativo che credo sia rilevantissimo perché in tutti i Paesi del mondo
Noi abbiamo assistito ad una diciamo espansione di questo settore non lucrativo
Solo in rapporto a forti processi di distribuzione di immobilizzazione di risorse appunto attraverso il meccanismo delle fondazioni
I dati che venivano ricordati questa mattina sono
Illuminanti peso della terzo settore nell'ambito della PIL complessivo compreso molto molto limitato ed è più limitato in Italia tenera altri paesi
C'è la possibilità di farlo cresce in modo significativo e c'è la possibilità di farlo in una terra la nostra che ha una tradizione di solidarietà di mutualismo cooperativo molto rilevante che può essere di orientare in questo settore
E per farlo senz'altro
è cruciale questo processo di trasformazione quindi qui il punto è
Che cosa effettivamente queste nuove fondazioni diventeranno dal punto di vista delle finalità sociali di cui la legge parla e quindi il tema se fare direttamente o far fare diventa primo tema essenziale
Come verranno devoluti i proventi il reddito degli Investimenti del patrimonio del capitale
E naturalmente qui certamente insomma le scelte la capacità al superare i finanziamenti a pioggia l'individuazione di motori di sviluppo di crescita di settori sociali diventano essenziali e fondamentali naturalmente nell'ambito della società oltre a tutta l'ambito della sanità e dei servizi sociali dell'istruzione da ricerca scientifica c'è anche l'ambito l'esempio culturale
Che io credo debba essere letto sempre più
Come un ambito anche esso produttivo
E non solo di consumo si può qualificato di tempo libero quindi anch'esso di crescita di opportunità di impiego
E di investimento sulle risorse umane per il quale credo che le nostre fondazioni sicuramente dovrebbe dovranno essere chiamate a contribuire anche con la loro soggettività e le loro scelte in questo campo
Secondo aspetto
Sul quale ci richiamava in modo particolare Gianni Consorte ma che rilevantissimo è quello che si riferisce al tema economico
Ora qui ebbene diciamo guardare in faccia la realtà perché io sono convintissimo
Che noi abbiamo diciamo patrimonio che quello costituito dalle nostre attuali fondazioni
Che si è accumulato nel corso del tempo grazie alle scelte che sono state fatte di ricollocazione degli impieghi su scala locale e grasse quindi alle comunità all'istituzione di questa per se c'è un patrimonio valutato in vorrei sbagliare i conti quindi non me ne abbiamo sentiti molti quindi quattro mila ottocento miliardi no a livello complessivo regionale se questo patrimonio insomma e così cospicuo lo si vede lo si deve ad una tradizione di banche molto legata al territorio alcune diciamo così costituite per via Consiliare dico bene alte per via associativa che e altre anche soggetti privati che comunque hanno dato luogo a risorse anche in questo caso ingenti è molto rilevante calor queste risorse
E questo patrimonio come viene impiegato
Al fine di consentire all'economia locale regionale
Un PUA elevato livello di competitività proprio per poter favorire nuova crescita nuovo occupazione e per poter offrire alle imprese nostre servizi finanziari sempre più innovativi che come sappiamo tutti sono uno degli eventi essenziali poi della crescita e dello sviluppo di una comunità questo mi pare un punto nomi
Noi non vogliamo subire processi dicono l'iniziazione
Dal punto di vista del settore bancario che ai quali necessariamente saremmo esposti se non andiamo nella direzione della concentrazione della unificazione
Delle alleanze strategiche che ci possono servire e per cercare di come dire essere in grado di dominare un processo e non essere dominati o comunque sia esserne soggetti passivi per essere protagonisti attivi di un processo
E questo è un grandissimo tema
Perché non c'è dubbio che se qui bisogna operare attraverso tutte le opportune razionalizzazioni per rendere da un lato sempre più competitivi i nostri istituti di credito e dall'altro per realizzare
Delle alleanze
Delle concentrazioni che ci aiutino anche su scala regionale veniva fatto
E credo giustamente all'esempio della carico per questo può essere un processo alcune istituzioni possono contribuire perché in un qualche modo sono le comunità di queste regioni
Che cercando di come dire proseguire lungo una strada una tradizione che ci ha portato fin qui cerca di promuovere le condizioni necessarie perché questa fase di trapasso di trasformazione sia una fase segnata fortemente da questa nostra volontà di avere una una presenza ti di non essere soggetti passivi o addirittura di esserne colonizzati
E quindi anche qui quello che si deciderà in questi tre o quattro anni per quanto riguarda per l'appunto la direzione nella quale si può e si deve andare diventa veramente molto molto importante
Ecco io credo che sì anche molto importante
Faceva cenno prima Vittorio Prodi condivido il tema la direzione nella quale si investono i proventi da dismissioni che è un'altra cosa no abbiamo detto che un primo punto
E la devoluzione del reddito che per l'appunto serve a quelle finalità di cui abbiamo detto l'altra cosa è il reinvestimento dei proventi da dismissione che per l'appunto delle garantire il mantenimento del patrimonio
E quindi rimesso un investimento per così dire redditizio remunerativo ecco ma quel investimento redditizio e remunerativo
E insomma bisogna vedere in quali direzioni si indirizza ancora qui è vero
A livello nazionale intanto questo processo può aiutare molto anche la crescita di un vero e proprio mercato azionario che abbia diciamo una robustezza paragonabile a quello di altri Paesi
E lo può fare anche facendo leva su scala locale sulla partecipazione a tutta una serie di processi anche di privatizzazione delle società pubbliche ottimamente detenute prevalentemente dei soggetti pubblici che possano essere uno dei campi nei quali investire ma per poter investire naturalmente occorre che quelle medesime società offrano un'appetibilità dei rendimenti che possano consentire alla Fondazione poi di effettuare investimenti qui troviamo più un altro
Elemento un altro intreccio davvero essenziale
Infine
L'importanza del tema per l'insieme della comunità locale e per le istituzioni ho già detto
Vi è un radicamento che deve essere mantenuto e sviluppato ulteriormente per poter davvero reggere la competizione ed evitare il processo di colonizzazione benissimo
E credo che qui sia molto molto importante quello che ci diceva il senatore Pasquini e cioè se non capisco male anche qui faccio un esercizio di comprensione
La possibilità attraverso gli statuti
Che ciascuna Fondazione dovrà andare a rinnovare
Dopo l'approvazione della legge Ciampi
Di definire ulteriori finalità
Di utilità sociale oltre quelle cinque stabilite dalla legge che possono rientrare nell'ambito delle dodici no di cui si parla decreto legislativo sulle Onlus
E che possano caratterizzare no in modo aderente anche alla specificità territoriale è una fondazione rispetto a quindi qua c'è un altro elemento essenziale che riguarda la fisionomia la configurazione delle fondazioni nuovo una volte approvato la legge Ciampi e poi c'è c'è il problema della rappresentanza
Allora io lo dico con un grande chiarezza s'credo con con la massima chiarezza che mi è consentita naturalmente
Credo per quanto riguarda le fondazioni associative perché quelle diciamo così consiliari hanno la loro struttura ottime è stato detto prima una loro storia qualche modo lì già
Rappresentato questo elemento no di di di riferimento le istituzioni per quanto riguarda le fondazioni di natura associativa
Occorrerebbe tendere occorre attendere ad una rappresentanza che sia la più ampia possibile
Della realtà sociale economica culturale della comunità nel suo insieme
Questo lo si deve fare però evitando che la Fondazione si sovrapponga
Ok tenda al ruolo dell'ente locale che ha una e quindi occorre garantire ad esempio la esclusione di mandati imperativi
Occorre che i rappresentanti negli organi della fondazione
Possano effettivamente garantire dell'autonomia delle scelte che la Fondazione
Assume naturalmente nella chiarezza e la trasparenza e nella indicazione di fini statutari alla cui definizione la collettività nel suo insieme possa partecipare per la premessa che ho fatto all'inizio cioè la rilevanza politica sociale istituzionale in questo tema la collettività se ne deve occupare e naturalmente l'indipendenza ai partiti politici dalle forze economiche prevalenti
In modo tale da assicurare la pienezza della capacità del Assemblea degli organi della fondazione nel momento in cui vuole per un punto perseguire fini che non sono di parte ma che sono di carattere generale
Ecco io credo che tutto questo con ci debba anche portare al superamento se queste possibile naturalmente io questo non lo so insomma l'ho detto sono abbastanza nuovo di questo di questo tema anche se ne comprendo tutta l'importanza degli statuti fondati sulla cooptazione
Che hanno avuto una loro motivazione storica ma che alla luce di queste trasformazioni Teodoro possano giungere ad una nuovo livello di definizione dove si afferma questi principi e dove quindi la rappresentanza generale universale della comunità locale viene garantita nello stesso tempo viene garantito come diceva appunto la piena indipendenza la piena autonomia degli organi della fondazione che devono rispondere esclusivamente del mandato che hanno ricevuto e del perseguimento degli indirizzi e di Fini sta tutta ricco sono stati stabile
E questo quello della definizione di fini statutari seconde la Fondazione Nuova e delle modalità con le quali avvengono queste trasformazioni può essere il tema più proprio di una grande discussione pubblica nella città coinvolgendo anche gli organi istituzionali
Ma questo il tema poi una volta definito è chiaro che tutto il resto viene demandata all'autonomia di scelta degli orchi
L'ultima cosa questa proposta la voglio dire su una questione che mi pare non sia stata citata che io ho trovato però tra le più interessanti
Così leggendo alcuni materiali
Preparazione di questo convegno e c'è la possibilità adesso non voglio usare il termine inglese perché pone fine insomma diciamo troppi parliamo in italiano
La possibilità diciamo di realizzare programmi di investimento relazionando concertato
Tra le fondazioni e le comunità locali e le istituzioni locali anche utilizzando da parte del patrimonio
Per coro a quel punto che cosa si determina se non ho capito male l'uso di questo strumento
Che non è né devoluzione a fini sociali del reddito
Ne investimento dei proventi da dismissione ma sempre investimento che deve comunque essere remunerativo ma ad esempio può essere scelte di investimento a tassi estremamente agevolate o addirittura a tasso zero in coerenza con programmi della città o programmi che abbiano interesse civico e questo può essere un ulteriore strumento di straordinaria importanza proprio e questo chiama allora la necessità impellente
Di vivere questo processo con una forte coerenza di intenti con appunto delle istituzioni rappresentative del dirigente della comunità locale bolognese in modo tale che si studi esperimenti anche la possibilità di questo strumento allora a quel punto a quel punto si che come dire si può realizzare una nuova fase
Di vita della fondazioni bancarie dopo aver in un qualche modo dato luogo a istituti di credito che sono riusciti re impiegando i proventi della raccolta su scala locale ha svolto un ruolo importante per quanto riguarda il sostegno e lo sviluppo delle economie
Oggi attraverso questo processo di privatizzazione delle banche si può comunque determinare le condizioni perché non possiamo essere protagonisti attivi di questo processo ma solo attraverso dimensioni di scala coerenti e nello stesso tempo si possono determinate le condizioni perché vi si una ricaduta positiva
Sia dal punto di vista della sostenga la creazione di un nuovo settore forte
Vero effettivo
Di economia sociale nel settore dell'UE far e sia anche attraverso una partecipazione diretta delle fondazioni ai programmi di investimento che come tutti voi pensando a come sappiamo tutti benissimo
Noi abbiamo diciamo dimensione molto forte perché riteniamo come città nei prossimi anni il dovere ambire a raggiungere dei risultati per i quali occorre davvero il concorso di tutti
Quindi se non ho capito male effettivamente qui la questione è molto forte molto importante per cui ancora grazie alla PDS per organizzato questo convegno e naturalmente credo anch'io le ho chiesto di poter ringraziare tutti voi per avervi partecipato e contribuito modo così fa
Certamente certamente
Ultimo