Il Dpef per il 1999-2001: una manovra "leggera"

Radio radicale ieri le governa varato il DPEF il Documento di programmazione economico e finanziare il primo di pietra possiamo chiamarlo dell'entrata dell'It yeah nell'unione monetaria abbiano i nostri microfoni ma il professor Mario Baldassarri economista professore Baldassarri ma questo DPEF dovrei rispondo a tutte le esigenze della nostra entrata nell'unione monetaria
Un iter così di i buoni
No in realtà bisogna vivere una corda Verbund IBM vede le manovre finanziarie a e prima a che l'ingresso nell'euro
E invece manovre finanziarie parte Topolino è pure membro perché in realtà cambia radicalmente la logica con la partenza dalla foresta unica europea
Per poter accedere alla moneta unica avevamo assoluto bisogno di mantenere gli equilibri finanziari e la gioia di prima e poi mantenere e quindi le operazioni dovevano virare a tagliare il deficit pubblico appena edito pubblico indipendentemente dal come perché fa nove venivano fatte perché sul deficit si può intervenire tagliando la tela o aumentando le entrate come sappiamo abbiamo Figo dato le entrate di quanto l'abbiamo strutturalmente tagliato la spesa quindi nella logica del Brea euro è ovvio che questo DPEF prefigura una legge finanziaria per il novantanove che può essere come è stato giustamente detto chiamata
Una manovra leggera per Fasano otto dieci mila Saglio del deficit per garantire che il ricordo del figlio il avvenga ben al di sotto di quel famoso tre per cento sinora però la logica della dopo eh però e deve cambiare radicalmente perché non è soltanto un problema di sorgere mantenere equilibri finanziari ma per poter costruire basi solide sviluppo e occupazione
è necessario adesso intervenire sui livelli della spesa pubblica sulla composizione della spesa pubblica per la spesa corrente spesa per investimenti spesa per lo Stato sociale spesa per la ricerca per virtù
Fiore e altrettanto sul fronte delle entrate Carlo livelli sulla composizione delle brave ecco e su questo aspetto quello dei meccanismi strutturali ci siamo no perché mi pare che il governatore della Banca d'Italia Fazio proprio quando
Lo stesso giorno del a presentazione del dove è una delle di Pierre beh ha detto che bisogna intervenire sulle
Uniti esattamente questo il punto nella logica del dopo Euro che lentamente bisogna garantire soprattutto agli altri partner europei che noi teniamo continuamente sotto controllo il deficit pubblico e quindi faremo nuove edicole nuove anche leggera per garantire tutt'altro finanziaria del bilancio pubblico sia sotto controllo però se vogliamo costruire sviluppo occupazione dobbiamo mettere in discussione il tipo di resa pubblica il tipo di prelievo fiscale in questo senso partito ha riproposto il problema della età pensionistica perché ecco e la voce che in prospettiva appare poco fuori controllo e con questo di Pio
F secondo lei
E sinti tieni questo moderno oggi interviene diciamo in questa direzione ma in modo molto lento nel tempo molto modesto nelle quantità
Di quant'è quello per questo una manovra che libera e leggera sul deficit non necessariamente emette una manovra
Leggera sulla ristrutturazione dell'intero bilancio pubblico di realtà per costruire sviluppo occupazione l'abbiamo bisogno deve ridurre non in modo leggero ma in modo significativo culturale la spesa corrente nel settore pubblico rivitalizzata pensioni i un po'tutta la parte dello status sociale per fare spazio da un lato alla veda per investimenti per la modernizzazione del Paese
O nel Mezzogiorno per portare il Mezzogiorno a livelli infrastrutturali beni italiani medico payment e dall'altro lato per creare a io per ridurre in modo significativo la pressione fiscale lasciando più risorse agli investimenti produttivi che creano poi l'occupazione
Senta il motivo vero a tre anni a cinque anni in un obiettivo da raggiungere avvenimenti ma certamente a tre cinque anni è quello di riportare la spesa pubblica per esempio dal dal dal cinquanta e più per cento del PIL che oggi magari attorno quarantacinque quarantasei per cento e portare la pressione fiscale dal quarantasette per cento che oggi attorno al quarantuno quarantadue per cento ecco da questo punto di vista il DVD è
Gaetano indicazione risulta ma nei tempi e nelle quantità appare Longo nei tempi è modesto nelle quantità senta due questioni le privatizzazioni mi par di capire che
Ari l'accordo con Rifondazione in qualche modo le privatizzazioni di ENI nelle siano più
Queste quello che appare però questo ragionamento sulle privatizzazioni il banco collegato al problema del rientro del debito pubblico cantare prima campioni hanno tra i grandi
Parente la prima e quelle che possono contribuire a ridurre il debito pubblico la seconda e quello che ridefinì escono i confini tra settore statale del settore privato e quindi privatizzare vuol dire lasciare più spazio maltrattato la terza è che facendo le privatizzazioni potremmo anche approfittare per internazionalizzare di più il nostro sistema produttivo al nostro sistema pazzariello tutte cambia ora interamente e di pubblico è la questione il rientro del debito pubblico a mio parere figlioletta da papà credo che sembra da formare i due partiti da una parte il partito dei cattivi che vogliono un rientro piuttosto rapido una patimento rapido del debito pubblico e quindi vogliono perseverare nella politica di rigore nel bilancio pubblico che darà da parte del partito dei buoni che prefigura un rientro morbido a lungo periodo del debito pur ricordo e che quindi in realtà propongono non di mantenere una linea di rigore ma a questo punto parlare la cosiddetta fase due quella dello sviluppo e dell'occupazione ora è proprio quello che era questa record abolizione il partito
Campari buoni di realtà abbiente una contraddizione è un'ipocrisia perché rischio pubblico italiano indagini proprio problema italiano e non europea far prevedere in questi termini lungo teniamo alto il debito pubblico
Lungo saremo costretti di pagare porti vede meriteresti sui titoli del debito pubblico e più a lungo saremmo impenitenti destinare la spesa pubblica allo sviluppo e l'occupazione venne in realtà la decisione vera e come spalmare nel tempo questo come questo questo processo di riduzione del nostro gigantesco debito pubblico allora prima riduciamo il debito pubblico prima che lì non c'era Beta per iniziare prima che creano gli spazi nel bilancio Pubblico per pare in Tibet Chimenti appartamento della pressione fiscale quindi pare Berio occupazione a Roma un po'si rientra dal debito pubblico più a lungo pagheremo interessi elevati sulla spesa pubblica e e e lungo potremmo aprire prospettive di sviluppo e occupazione dai può non sono tanto buonisti Bordiga dirigono i buoni veri si
Ecco senta professor balzare ma qui e c'è un ultimo punto che potrebbe essere interessante una
Volevo aggiungere ottica di rientro sufficientemente rapido del debito pubblico proprio come un padre per pare maggiormente è chiaro che il ruolo delle privatizzazione Puente ruolo molto importante perché può determinare urgenti doppia correttamente destinato a ridurre il debito perché si tratta di un'alienazione patrimoniale da parte dello Stato e questo agevola enormemente il per e che accelera il percorso di riga in ho detto spesso dopo spavento sul ponte privatizzazioni significa un rallentamento sul proprio il rientro del debito con tutte le conseguenze venga minime termini più probabile
è chiarissimo un ultimo punto molto delle manovre di risanamento e quindi comunque della con del mantenimento degli equilibri di bilancio e sicuramente dovuto alla diminuzione dei tassi di interesse secondo le a livello internazionale plausibile che questa diminuzione per me
Hangar oppure ci possono essere tensioni molto serie realtà succo per questa via si potrebbe saltare l'equilibrio di bilancio nel nostro Paese gradirei che nel primo augurabile equità partecipa
Ritardi interesse sui mercati internazionali si prolunghi nel tempo curabile per noi italiani ma soprattutto augurabile per l'Europa intera perché deposizione soddisfazione proprio
Intanto in tutta Europa è un rimbalzo dei tassi di interesse verso l'alto ci creerebbe seri problemi creerebbe seri problemi a tutti i Paesi europei però gioca augurabile non è detto che sia realizzati
Lei e percorso del del corso di quest'anno novantotto forse in gran parte del novantanove loschi prefigurano rimbalzi in alto dei tassi d'interesse però è non è possibile programmare è sul medio-lungo termine comunque è sempre partita differente purtroppo il ciclo economico non è morto e il ciclo economico riguardanti il ciclo dei tassi d'interesse per cui non è escluso che fra due o tre anni ci troveremmo di fronte ad una parte rialzo dei tassi d'interesse ecco perché l'urgenza il rientro dal debito pubblico impiego Pini sufficientemente rapidi e l'urgenza delle modifiche strutturali sulla spesa pubblica come annotato anche lo stesso governatore batteva quanto riguarda per esempio la spesa previdenziale perché oggi abbiamo condizioni favorevoli possiamo farlo magari fra due o tre anni queste condizioni favorevoli le è stato improvvisamente negative e allora a quel punto sarà enormemente più difficile abbattere il debito pubblico elementi più difficile contenere la spesa pubblica si
Ringraziava negazione dovessero Mario Baldassarri economista colui abbiamo parlato abbiamo cercato di capire cosa funziona e cioè in che cosa funzioni che cosa non funziona il nuovo dopo di programmazione economica e finanziaria del governo Prodi pone ascolto come sempre da radio radicale abbia abbiamo ora i nostri microfoni Benedetto Della Vedova della Lista Pannella Benedetto egli è il Governo Prodi ha varato il Documento di programmazione economica e finanziaria il primo atto come noto della cosiddetta sessione e di bilancio e e anche il primo di Pio f su dopo possiamo dire la ad avvenuta e sostando al punto di vista sostanziale entrata dell'Italia nell'Mione monetarie decisioni formali si attendono per maggio però insomma a questo punto non ci dovrebbe essere più al alcun dubbio circa questa entrata della lira italiana nella nell'Euro nella moneta unica europea quindi possiamo dire che il primo DPEF
Beh dopo dopo Maastricht ecco e secondo te pur formula beh circa dieci mila miliardi poco più di dieci mila miliardi eppure struttura dei tagli e delle manovre sulle entrate questo Di Pietro questo documento di programmazione economica e finanziaria funzione
Oppure no ma per volume stando al
Le proiezioni anche nel triennio novantanove due mila due uno due mila uno delle principali va via qui macroeconomiche sul bilancio pubblico quindi deficit che si mantiene che arriva fino all'un per cento nel due mila uno quindi amplierebbe i livelli
Vedi con una tendenza appropriata che rispetto agli accordi martedì al patto di stabilità
Con un debito pubblico che citare in calo sensibile in avvicinamento al cento per cento e poi eventualmente quindi nel primo decennio del due mila una diminuzione con tutti i dati così come sono stati presentati evidentemente vincerebbe un
Quadro soddisfacente è un quadro di interventi appropriati il problema è che queste sono sono previsioni
Rose e badate sul sul manifestarsi contemporaneamente di una serie di condizioni positive
E questo stato tutto da dimostrare nel frattempo proprio basandosi su una serie di previsioni positive
Le misure che vengono annunciate in questo DPEF mi paiono non adeguate all'Aler
Ecco le previsioni positive mi pare che uno dei capisaldi come sempre della politica economica e finanziaria del superministro Ciampi e rimane ovviamente la questione della spesa per interessi si suppone che nel corso di questi anni la ah e dei tassi di interessi continua De Min a diminuire sia per locali si apre a questo punto specialmente per i mercati finanziari internazionali è plausibile questa questa ipotesi ossidate ed una previsione per così dire ideologica di un desiderio
Ma non non so dire se se è plausibile o no sicuramente azzardata voglio dire secondo i dati di contabilità nazionale DPF
Tale a partire dal novantotto fino al due mila uno non vi sarà in termini di percentuale sul PIL ovviamente non vi sarà alcun aumento dell'avanzo primario cioè
Tasse quindi entrate dello Stato meno Speed esse senza considerare gli interessi questo è un valore esprime un valore una grandezza positiva quindi se non ci fossero gli interessi lo Stato ci guadagnerebbe per capirci civili tutti ecco questo avanzo prima violetta costante rispetto al prodotto interno lordo a cinque virgola cinque per cento del valore che dovrebbe raggiungere nel novantotto tutti i miglioramenti qui più del rapporto tra e il CIPE considerando la spesa per interessi obiettivi sono legati alla diminuzione e al mantenersi bassi dei tassi d'interesse io credo che questo sia un a azzardo io credo che sarebbe stato molto meglio
Cioè creare o prevedere o per il prossimo triennio una discesa meno sostanziosa dei tassi di interesse e riservarci e quindi eventualmente dei margini sull'avanzo primario nel momento in cui invece i tassi di interesse scendessero comunque la spesa per il tale ci si rivelasse la più bassa prevedibile partire invece con una spesa per interessi il più basso la più bassa prevedibile e in questo senso non intervenire sull'avanzo primario secondo me crea in condizioni poi di patto di stabilità rispetto alla finanza pubblica per quanto concerne gli accordi dalla moneta unica crea le premesse per tensioni manovre manovrine anche perché appunto non è assolutamente detto che i tassi di interesse si mantengano così bassi badare tutto dei tassi di interesse può dare degli ottimi risultati ma riservare anche cattive o cattivissime sorpreso
è evidente che una manovra appunto che non si basasse soltanto con gran parte sui tassi di interesse presuppone evidentemente degli interventi strutturali molto forti
è evidente io ritengo personalmente poi parentesi vaglielo io ritengo personalmente che Fini che non si prevede un diminuzione della spesa per il personale della pubblica amministrazione cioè non si prevedono o licenziamento io cessioni sarebbe meglio cessioni di settori della pubblica che ho ci sono della pubblica amministrazione e non parlo solo delle aziende tipo lei nella un ENI Holt si ritiene che la pubblica amministrazione dei baci gravarsi di oneri del personale ripeto presumibilmente Ovo auspica di mente non attraverso licenziamenti massicci ma attraverso cessioni di rami di attività eccetera finché non si vede questo e quindi finché si mantengono ce ne sono altre ma finché si mantengono queste rigidità nella struttura della spesa pubblica io credo che se mai esiste una questione della finanza pubblica italiana questa non è non viene risolta
E parlo per esempio della carico di personale della pubblica amministrazione e lo dico in valore assoluto senza andare poi nel merito a fare valutazioni di produttività anche perché questo renderebbe la faccia e ancor più urgente con pesante penso alla spesa sociale Patto io a ammonito sulla spesa per le pensioni sulle traiettorie democratiche italiane che sono peggiore di quelle giapponesi eppure giapponese si preoccupano molto più di noi del esclusione potenziale della spesa previdenziale e via di questo passo diventa ormai è un ritornello è un ritornello che rischia di essere Stücke vuole quello degli interventi strutturali ma è vero che questo DPEF ancora una volta non dà un segnale rivoluzionario come sarebbe necessario a mio avviso nell'ambito della finanza pubblica così come non dar segnali tra virgolette rivoluzionari negli altri fattori di rigidità del sistema italiano primo per tutti e così ci capiamo il mercato del lavoro sia d'ombrellone trentacinque o re e non si prevedono interventi di flessibilità insomma a mio avviso si sta portando per i prossimi tre anni in Europa un Paese che conserva sia sul fronte della spesa sia sul fronte del mercato del lavoro le rigidità che lo mettono a rischio soprattutto nel momento in cui come hai me è possibile la discesa dei tassi di interesse dovesse
Arrestarci o magari per il quattordici due sessioni prossimamente Benetti ringraziamo ringraziamo Benedetto Della Vedova della Lista Pannella e naturalmente come sempre buon ascolto da
A Radio Radicale