Un commento sul Dpef; Il dibattito sulla politica economica italiana e sul federalismo fiscale

Siamo a Bellaria all'Assemblea nazionali degli eletti delle elette idee comuniste comunisti del negli enti locali anche oggi limitrofi radio radicali registrano
L'intera Assemblea organizzata Rifondazione Comunista nostro microfono abbiamo l'onorevole Nerio Nesi che responsabile economico del partito di della rifondazione comunista onorevole non possiamo non chiedergli un commento sul documento di programmazione economica finanziaria presentato dal governo per i prossimi tre anni
Ma come emerso anche da questi interventi dalla mia esperienza personale io sono stato fra quei compagni che hanno condotto le trattative
Il documento presentato ai lati positivi certamente come cambiamento di Indirizzo il documento dell'anno scorso era un documento tutto fondato
Sulla i conti pubblici e i sull'ingresso nella moneta unica
Il documento di quest'anno è un documento che nelle suo linee generali è fondato sul lavoro l'occupazione lo sviluppo l'aumento del prodotto interno lo do l'aumento degli investimenti e quindi un radicale cambiamento
Questo qui ci sono finora i lati positivi
Lati di perplessità che abbiamo tutti che ho anch'io che ripeto condotto le trattative sono la strumentazione
E con la quale il governo intende affrontare questi impegni che ha preso solennemente perché il documento ed è è la cosa più alta che fa il governo documento che vale per tre anni non l'impegno per tre anni
Perché non ci sembra che ci siano chiaramente indicati a nome del governo a un risposta alla mia osservazione ho fatto ripetutamente sia al ministro Ciampi che al presidente del consiglio
E la risposta è che il governo uno e il Parlamento hanno il dovere di creare le condizioni generali affinché
E investitori aumentino il loro impegno e attraverso questo momento d'impegno cresca l'occupazione a noi sembra che questo sia un po'poco a noi sembra che esso produca Italia meridionale o con un p e hanno generale di sviluppo e questo anche proprio per dare delle certezze agli investitori ecco queste sono le differenze
Più forti devo dire che per quanto riguarda la l'altro argomento di cui io mi sono occupato cioè le proprietà dello Stato abbiamo tenuto una certamente un successo con il mantenimento della sia elettrica
E con l'assicurazione ufficiale che anche l'ente nazionale idrocarburi per quanto nell'ente stesso lo Stato diminuisca la sua partecipazione proverà considerato ente di cui lo Stato deve mantenere il controllo e d'altra parte sarebbe
In incredibile che non fosse così perché l'interazione di Lodovico dire
è la linfa vitale il sangue del paese c'è il petrolio
Ecco a questo proposito mantenere il controllo ci sono due strade o mantiene la quota azionaria di maggioranza oppure ci sarebbe la golden share infatti dibattito anche la golden share come lei sa viene applicata quando lo Stato in
Settori dell'attività economica che considerati strategici perde la maggioranza se ci fosse la maggioranza assoluta la golden share non avrebbe un senso
Ecco noi abbiamo discusso col ministro Ciampi io personalmente anche col direttore generale del Tesoro il il dottor Draghi come si manifesta
Questa golden share regole c'era una frase generica vuol dire un privilegio dello stato no azione d'oro c'è un'azione che va leale
Ecco allora e su questo punto proprio che
Abbiamo discusso anche tecnicamente
Temi come può essere
Ampliato
Il valore la ed il potere dell'azione dopo per un potere una è una in campo di attività dell'azione d'Oro che può essere piccolo o grande promettono e lo vogliamo molto grande ecco
Bene sì su puliva golden share però grava un parere negativo della Commissione europea presieduta da commissario Monk che e non
Non non rientrerebbe nelle direttive della Comunità guardi devo dire che questa cosa
Non ci preoccupa molto con tutto il rispetto per il commissario Monti e per la comunità europea perché
La con le cere applicate l'Inghilterra
Applicate in Francia modalità diverse forse prova sempre col De Ascentis quindi quando il signor Monti sì avrà dimostrato che la l'hanno tolta
I francesi e gli inglesi
Allora possiamo cominciare a pensarci anche noi ma siccome sono convinto che non non ci penso affatto a quello che mi hanno detto anche loro a togliere la golden share degli inglesi dei francesi non lo toglieremo neanche noi
Quindi magari una golden share che vada più verso cioè se c'è effettivamente ci sono modelli modalità diverse molto forte
Che entri in forte la quale lo Stato possa determinare i nuovi azionisti
Che vuoto di capitale possono detenere i nuovi azionisti
E in forte la quale capita in lo Stato posso stabilire che nelle maggioranze le maggioranze che occorre uno per le assemblee straordinarie nella quale lo Stato per la quale lo Stato possa stabilire se Wavii azionisti stranieri possono venire a comandare in Italia il rito
Golden share forte rimane il problema della golden share e chiediamo un ultimare una riflessione su questo che e lo Stato detenendo oppure un è una pacchetto di minoranza comanda più nella ma nella maggioranza Chen qualche modo quel tradimento dei piccoli azionisti ai piccoli no no no no no non è così perché lo Stato anche col trentasei trentasette per cento e certamente di gran l'
Dalla sinistra di più più importante non c'è nessun altro azionista che può raggiungere da solo
Il trentasei trentasette per cento no ecco ma i piccoli azionisti che investono e non hanno un potere equivalente alla loro percentuale di investimento nonni in qualche modo non c'è una sperequazione che non riguarda soltanto
Le aziende strategiche già ricordato lo Stato che dovremo che riguarda tutte le grandi aziende italiane e deve essere affrontato globalmente ed a tutte le aziende italiane e quello la commissione Draghi ha affrontato questo problema quindi anche questo problema che è servito globalmente non soltanto per lei mi opere
Le aziende già dello Stato avevano telefonato per la per la FIAT verrà Falco per
La Pirelli dell'Olivetti per tutti
E chiediamo un'ultima riflessione sempre a riguardo del Documento di programmazione economica e finanziaria
C'è il problema del trasferimenti a dello Stato agli enti locali che dovrebbero essere sono previste in una forte riduzione e con questo quindi un federalismo fiscale non c'è dubbio questo uno degli elementi negativi che e
E dovrebbe esse però accompagnato da una forte aumento della capacità impositiva degli enti locali questa è stata anche la il compromesso
Bisogna meno trasferimenti ma più capacità di in impositive
Regioni e Comuni ecco andare d'accordo con il ministro Bassanini che questa indispensabile per dare quell'autonomia agli enti locali per attuare la sussidiarietà degli Enti locali allo Stato centrale questo è vero io devo dire non sono mai stato anche sono in questo controcorrente non sono mai stato un
Così forte assertore del federalismo in questo informazione che come mi è stato anche rimproverato più fortemente ancorata al colbertismo francese forte stato centrale perché la sussidiarietà si fa meglio così perché son ASCO uno degli egoisti
Ringraziamo l'onorevole Nerio Nesi responsabile economico di Rifondazione Comunista
Siamo ora al microfono con l'onorevole Marco Rizzo di Rifondazione Comunista le chiediamo così no Pignone lei è stata sul è stato sul banco di presidenza tutti questi tre giorni di assemblea nazionale così un Cometto conclusivo a questa assemblea
Sì un passo in avanti un salto di qualità del nostro partito non la capacità a di radicarsi nel territorio
Nelle amministrazioni locali non è oggi siamo un partito radicato in tutto il territorio nazionale abbiamo oltre tre mila settecento letti siamo al governo di sei regioni siamo Al Gore mo'di grandi città come Torino come Roma come Napoli sta importanti che segna lo la possibilità di un cambiamento nel nostro Paese la capacità di radicamento e unita alla capacità dalla proposta la repubblica delle autonomie le Autonomie per la riforma questo Rauti
Nostro convegno questi sono i nostri propositi che ci hanno fatto crescere e si faranno ancora cresce un giudizio sostanzialmente nettamente positiva dal presidente Cossutta nella discorso conclusivo una per
All'unità del partito certamente in un partito quando si ha la necessità di confrontare anche pensieri diversi c'è il bisogno del dove era dell'approfondimento approfondimento significa dialogo significa essere capaci di far convivere anche ispirazioni diverse parlava al presidente dell'approfondimento non del Conf pronto perché il confronto presuppone tesi alternative noi vogliamo che questo nostro partito sappia crescere come la sintesi e con l'unità è un passo molto importante che di crescita
Non sono mai
Mancate nel discorso conclusivo del presidente
Alcuni e stoccate al partito di maggioranza al democratici di sinistra in particolare reo di essere dietro a Di Pietro
Verso il presidenzialismo tutta la tematica del presidenzialismo che è sempre stata care alle destre in primo luogo a Fini che vede in questa vicenda Labicana Ale una fermarsi di una loro convinzione di una loro ipotesi di linea politica purtroppo risulta vincente risulta vincente anche perché
La maggioranza in primo luogo il PDS non ha saputo accogliere la possibilità prima di trovare un accordo tra la maggioranza trae forza maggioranza parlamentare e poi per un confronto più largo le riforme si devono fare tutti assieme certamente
Ma se l'Ulivo più Rifondazione Comunista avessero determinato prima una linea poi si possono confrontati con gli altri partiti presenti in Parlamento sarebbe stata un'altra cosa dal fatto di essere
Al carro di Fini rispetto al presidenzialismo col presidenzialismo vince la destra vincono Fini e non sicuramente D'Alema questo un avvertimento è una considerazione amara
Che ne comunisti facciamo perché avrebbe bisogno parti partito di maggioranza relativa avrebbe bisogno di Di Pietro per rilancia il presidenzialismo Di Pietro è stato usato in questa fase tre ma quello che ha fatto aveva come ha detto il presidente Cossutta un artefice un ispiratore l'artefice respiratorio
Re stanno a Botteghe Oscure non vorremmo che a un certo punto questo artefice queste ispirato
Be fosse un apprendista sta donne e vedessimo veleggia e Di Pietro verso lidi non solo coi del presidenzialismo ma verso lidi
Che sono propriamente classici dalla del
Attenzione agli uomini come Di Pietro attenzione agli uomini che pensano di essere del MIUR gli attenzione alla logica dell'uomo solo
Al comando perché è un rischio non solo per la sinistra non solo per lo stesso PDS non solo per Rifondazione ma per l'intera democrazia italiana un'ultima riflessione
Regole Rizzo sempre in tema di Di Pietro l'avete sempre combattuto quando da inizia dal dall'inizio fino all'inizio quando si era candidato al Mugello ora vi ritrovate stranamente d'accordo almeno su un fronte sul la riforma del cinquecentotredici in un'intervista al Corriere senatore Di Pietro
A agli stessi allarmi meno male di quelli vostri certamente c'è la c'è una rischio in Italia che si confonda con la politica e con la necessità di far le riforme una sorta di baratto in primo luogo che ha come oggetto Forza Italia e Berlusconi non si può barattare le riforme istituzionali non si può barattare la politica con la giustizia sarebbe un dramma per la democrazia nel nostro Paese una pare a me che noi lanciamo tutti i cittadini per la Tangentopoli non è finita e se su questa strada per una volta anche Di Pietro la pensa come noi si potrebbe dire meglio tardi che mai
Va bene Graziano non ha
Vuole Marco Rizzo riprese da Bellaria vicino Rimini Carlo Valli salici per radio radicale