Un giudizio sulle iniziative a favore dei referendum elettorali che eliminano la quota proporzionale e il meccanismo dello scorporo: L'atteggiamento del Prc nei confronti del Dpef

Organico esponente di Rinnovamento italiano De Nicolay sarà domani in Campidoglio dove inizia come dire ufficialmente alla raccolta delle firme sul referendum elettorale promosso da lei da Mario Segni e Antonio Di Pietro Antonio Martino
Tantissimi altri sì la cosa è molto semplice io credo gli italiani si sono pronunciati già su questo sistema dei partiti si sono pronunciati nel momento in cui hanno a grandissima maggioranza ha detto di no al quattro per mille al finanziamento pubblico dei partiti quello era di fatto un rap vendono frutta estivo sul sistema dei partiti così come si è configurato italiani hanno detto che questo sistema dei partiti non gli piace noi vogliamo dare agli italiani uno strumento per pronunciarsi in positivo per introdurre nuove regole che cambiano questo sistema dei partiti che lo sampling Ichino che conducano verso un vero ben vero bipolarismo domani a Roma il comitato promotore nazionale domani in moltissime città d'Italia gruppi di cittadini politici persone della società civile per un persone del mondo delle professioni e delle imprese e persone di tutt'le aree politiche di tutti i ceti sociali si recheranno per avviare questa campagna di raccolta delle firme noi speriamo di arrivare entro il ventiquattro luglio cinquecento mila firme
Nicola stamane è stata depositata in Cassazione dal senatore Passigli ed altri esponenti dei Democratici di sinistra
Un referendum per l'abolizione dello scorporo ecco possiamo spiegare brevemente e qual è il senso di questa richiesta e quali sono tra virgolette i pericoli per il referendum segni diciamo
Guardi lo scorporo è una delle follie che c'è nella legge elettorale attuale quindi saremo certo favorevole a che non ci fosse lo scopo radicati nella nostra proposta non ci sarebbe neanche lo scorporo viene qual è il rischio di un'iniziativa di questo genere che renda possibile domani alla Corte una scelta la Corte costituzionale una scelta di mediazione
Tra la proposta più radicale che noi facciamo col referendum Segni Di Pietro Occhetto Martino e questa proposta più moderata fatta dalla diciamo dal gruppo Passigli che cerco abolirebbe lo scoprono manterrebbe in vita il voto di partito il vero problema di questa legge elettorale che incentiva le coalizioni risorse perché costa vince ciascuno dei singoli partiti della coalizione competere con gli altri partiti alleati per ottenere il voto sulla lista di partito
Se vogliamo sconfiggere la partitocrazia noi dobbiamo abolire il voto di partito e quindi io credo che sia giusto andare a fermare il nostro referendum
Amico lei ha già fatto riferimento alla legge sul finanziamento pubblico ai partiti stasera non a caso di sera
In Commissione Finanze se ne discute in sede referente podista dal dibattito in aula forse chissà in diretta televisiva le mi sa che è stato depositato anche un referendum non solo depositato ma si comincia a raccogliere dal quattro maggio le firme lo ha fatto la Lista Pannella
Era un quesito che abolisce questa legge che ne pensa
Io personalmente ad affermare questo referendum io già in aula mi sono dissociato quando l'Aula grandissima maggioranza approvato nel novantasette la legge sul finanziamento pubblico dei partiti trovo ancora per l'ora di quella legge questo meccanismo di anticipazione dei soldi è partito il suo meccanismo semplice per decidere quanti partiti quanti soldi deve avere di alcun partito che faccia
Per le dichiarazioni degli italiani le dichiarazioni dei redditi degli italiani tiepidino cuori mille si verifichi quanto quanti italiani hanno detto sì al quattro per mille e sappiamo tutti che sono molto pochi quindi io in aula voterò contro questa legge e andrò a fermare quel referendum di Pannella
Il Di Pietro il Documento di programmazione economica e finanziaria Rifondazione comunista dice che lo voterà ma non firmerà la risoluzione e la maggioranza che l'accompagna che ne pensa
E io penso che questo sia di nuovo appunto uno dei segnali di questo bipolarismo incompiuto italiano quando il tatticismo della politica arriva a rendere diverso la posizione firma un documento e di chi lo vota senza firmarlo io credo che davvero siamo rischiamo di tornare verso la Prima Repubblica nei sistemi bipolari veri queste differenze non esistono
Io credo che Rifondazione si voglia tenere nel gioco tattico della politica la più come dire un potere di condizionamento forte nei confronti del governo ma penso che non faccia bene né al governo né al Paese
Attiva questione D'Amico lei come gli altri parlamentari sta seguendo il dibattito sulle riforme cosa ne pensa di queste due momenti di vita ritrova
A tal tra Ulivo il Polo con la lega che continua a sparare a zero guardi io debbo dire che sul federalismo alcuni passi avanti importanti si stanno facendo
In particolare l'aver abolito il potere dello stato di Zoff costituirsi dalle regioni in ogni momento lo ritenesse opportuno il nome di
Generali nazionali secondo me è un passo avanti voglio ricordare due dei piccoli emendamenti che sono passati sono piccole cose ma segnali positivi in direzione di un atteggiamento più liberale nella nostra Costituzione il primo emendamento riguarda il fatto che non si parlerà grazie al cielo più come si faceva fino a ieri di disciplina della concorrenza ma di tutela della concorrenza il concetto disciplinare la occorre entrare in mente un nemico da controllare la tutela invece ha in mente un bene pubblico da salvaguardare considerazioni interpretata in Costituzione
La tutela
La concorrenza diciamo che è un bene che va tutelato il secondo emendamento che il passato
La Costituzione diceva è compito dello Stato garantire dei livelli di prestazioni concernenti i diritti sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale restringeva lo spazio per le Regioni di fare politiche diverse in materia di di diritti d'Grandi invece il vero federalismo prima con questo ciascuna regione deve poter scegliere il livello di prestazioni sociali preferito dei propri cittadini alcuni cittadini potranno preferire uno stato sociale come dire uno quel per affetto uno Gardi riti sociali tutte le pubblica i diritti sociali più ampie altre più basse in relazione alla preferenza di ciascuno corpo elettorale corpo di cittadini regionale abbiamo modificato quel testo dicendo che lo Stato garantisce solo che su tutto il per gore nazionale ci sia un livello minimo di prestazioni sociali equivalente un una piccola modifica ma segnala la possibilità di differenziare le politiche sul territorio in relazione alle preferenze dei cittadini mi pare un passo importante verso un federalismo più serio
Giuseppe Giulietti deputato dei Democratici di sinistra membro della Commissione cultura relatore della progetto di legge sulla sperimentazione una ipotesi di liberalizzazione sostanziale della distribuzione dei giornali ieri un voto un
Unanime ma ha una reazione molto negativa da parte degli editori possiamo spiegare cos'è accaduto ma probabilmente gli editori si attendevano un processo di liberalizzazione più forte c'è un po'anche di preoccupazione fra gli dedicò tanti invece di un eccesso di liberalizzazione io credo che invece la Commissione all'unanimità non è facile sulle materie dell'informazione ha scelto una linea equilibrata di dare finalmente via libera dopo anni e anni anni e anni di un provvedimento bloccato alla sperimentazione
Quando sarà approvato questo testo per diciotto mesi nei bar nei supermercati nei distributori di benzina ai tabaccai si potranno comprare i quotidiani o i periodici faranno domanda colori ma ma c'era la sperimentazione a Prato la domanda la commissione centrale avranno il via libera e quindi i cittadini italiani potranno avere più punti vendita e vedremo se questo porterà ad un aumento della vendita dei quotidiani e dei periodici
Perché questa domanda non si poteva evitare un passaggio burocratico
No non è affatto un passaggio burocratico perché di fatto sarà accolta automaticamente l'unico criterio che è stato introdotto e quello che se io faccio come andavi a c'era una sperimentazione devo essere almeno a trecento metri da un punto vendita già esistente ma questo per dare ordine
Poi perché sia un esperimento perché si possa apprezzare nel modo migliore più ordinato ma del resto ciò era noto a tutti perché nel testo presentato dal governo questa era una posizione esplicitata dal primo giorno non ha ricevuto alcuna contestazione
E quali sarebbero dunque passi indietro che gli editori contestano alla voto di ieri rispetto al progetto del governo debitori
Ritengono che trecento metri siano troppi avrebbero preferito una distanza inferiore a distanza dei duecento metri la commissione era orientata invece a stragrande maggioranza e quattrocento metri gli edicolanti ritenevano duecento metri invece la cifra intollerabile ed erano per i quattrocento metri si è trovata quindi una misura un equilibrio condivido l'unanimità sulla distanza dei trecento metri dopodiché c'è l'Aula l'Aula dovrà riunirsi e si potrà vedere la possibilità di apportare dei miglioramenti ma Sam nel senso dell'equilibrio cioè allargare la rete di vendita allargarla in un modo razionale senta disintegrare l'attuale rete di punti vendita trentotto mila aziende una buona rete di vendita con gli edicolanti che sono disponibili anche Rocco dei distributori che tutti dimenticano a trovare un'intesa se si lasciano perdere toni francamente intollerabili ieri ho sentito editori parlare di un Parlamento che approvato una legge anche storica discriminatoria ora la legge che è stata approvata e molto vicino alle posizioni degli editori assai distante distante dalle posizioni di partenza degli edicolanti ci vuole un po'di senso della misura
Entro l'estate potrà esservi il voto definitivo del Parlamento
Io credo che se si continua a lavorare con grande serietà come si è fatto con un apporto devo dire molto partecipato da parte delle opposizioni sarà possibile votare alla Camera il provvedimento sulle edicole ma soprattutto abbiamo ottenuto all'unanimità dal governo l'impegno a presentare subito dopo questa proposta di legge la proposta di riforma organica chiede per quanto riguarda tutta l'editoria cioè il credito agevolato il giornale nella scuola il problema delle tariffe postali per quello che è il vero problema che l'Italia non conviene spie io in abbonamento noi vendiamo il novantatré per cento delle copie in edicola e il sette per cento e l'abbonamento negli altri paesi europei il cinquanta per cento delle vendite l'abbonamento allora limitiamoci ad affrontare seriamente il proprio che strozza la nostra editoria che sono anche problemi di qualità non soltanto problemi di punti vendita io penso vetro tutte le condizioni finalmente per affrontare questi temi con grande consenso e con grande serietà
Precamera argomento oggi il professor Cheli ha proposto prendendo le mosse dal referendum degli scorsi anni sulla privatizzazione della RAI ha proposto un processo di privatizzazione l'ente pubblico radiotelevisivo proponendo nel contempo un azionariato diffuso è una iniziativa e condivise
Iniziativa che ha condiviso perché e che lui non ha fatto riferimento alla privatizzazione integrale della RAI e non ha fatto riferimento ad altri modelli di privatizzazione penso al moderno Telecom sul quale ho delle per poi sita perché si è partiti per creare più concorrenza e ci si ritrova con poche famiglie che controllano delicatissimo settore come le telecomunicazioni che li dice il per quanto riguarda l'IPO è di parziale privatizzazione della RAI di ingresso di capitale privato che secondo me è auspicabile e necessario incominciamo a studiare il modello anche della partecipazione di pur ma che vuol dire anche trasformare il cittadino che paga il canone possibilmente un cittadino azionista mi pare un modello serio modello che deve essere preso in considerazione
Ho rifiutato e chi può entrare pienamente nei progetti di legge che si stanno discutendo l'avvocato Siniscalchi deputato dei Democratici di sinistra Siniscalchi lei ha replicato o in un modo polemico alla proposta di Di Pietro per una modifica del cinquecentotredici del Codice di procedura penale ecco qual è la sua posizione quali sono diciamo gli animi degli elementi antiche eran Christie presenti nella proposta del
All'ex pubblico ministero ma non è solo una questione di antica Rampino secondo me nella proposta del senatore Di Pietro vi è una sostanziale incostituzionalità perché si pretende di
Operare una distinzione che sarebbe l'unica in materia legislativa tra situazioni di chi ha in corso un processo e invece situazioni di chi il processo lo avrà a partire dalla riforma cioè dall'agosto del come è nata la retroattività che poi non è un problema di retroattività è un problema che noi chiamiamo sempre di diritto transitorio i il senatore Di Pietro ignora e nella sua proposta di legge che e tutte le leggi debbono avere un applicazione transitoria e quindi anche ai processi in corso a parte la retroattività dichiarata dalla Corte di Cassazione è comunque fuori discussione che se vi sono vecchi processi che sono ancora o in primo grado in lavora per debbono assolutamente rientrare nella previsione di quella che lo stesso Di Pietro definisce una norma di civiltà e non si sa perché dovrebbe essere una norma di civiltà per chi ancora non è processato e quindi non ha nessun interesse a questa attività
Mentre la civiltà della norma non dovrebbe valere per chi deve beneficiarne perché è sotto processo ecco il servizio a mio avviso di costituzionalità della legge quindi manterrò quello che ho detto tu
Tanto i lavori quando ho fatto la dichiarazione di voto finale per il gruppo potrebbe
PDS e quando ho fatto la dichiarazione di dissenso nei confronti di emendamenti che tendevano a deformare la grande riformare l'articolo cinquecentotredici che deve essere mantenuto
Gli scarti Siniscalchi Di Pietro attaccato dal pollo ma isolato anche all'interno dell'Ulivo lei ritiene invece che la magistratura sia in sintonia con il Pubblico ministero l'ex pubblico ministero
Ma io penso comunque va magistratura
Se è in sintonia con la premessa che anche il senatore Di Pietro fa e cioè che la riforma del cinquecentotredici del sacrosanto è un segno di civiltà è che può essere solidale con Di Pietro ma sul piano della proposta legislativa non può identificarsi nella sua proposta
Quindi d'altra parte mi pare giusto anche che questa proposta così schematica non abbiamo particolare asse privilegiato nella proporzione del Senato
Avvocato
Si discute molto anche di una proposta che sarebbe emersa ieri dopo l'incontro la maggioranza con il ministro alla Giustizia Flick per modificare i termini di prescrizione dei reati ecco per capirci i successi di Tangentopoli rischierebbero di concludersi un nulla di fatto poiché stanno ritardando e iter quindi si stanno concludendo ma da parte del Polo arrivo delle reazioni molto negative mentre Folena difende il ministro
No io penso che assolutamente bisogna porsi il problema di evitare che finiscano in un in un nulla di fatto processi molto gravi che hanno portato alla individuazione del grande momento e delle grandi responsabilità per la corruzione politica nel nostro paese per la corruzione anche imprenditoriali e io penso ma in questo in parte sono d'accordo con polemico penso che non bisogna seguire la strada del ministro ma bisogna lanciare un forte
Appello perché e le procure e i tribunali si organizzino nel modo più efficiente per accelerare la proporzione i processi che i processi di Fonzie facciano è che possono produrre la prescrizione non è imputabile all'istituto alla prescrizione di sulla prescrizione cioè in tutti vegetazione del morbo perché e assurdo pretendere che oltre il sei tre anni e mezzo che sono un tetto minimo di prescrizione se continuiamo a parlare di un processo valido e che interessa problema e di farli project va perché non si fanno e evidentemente c'è anche un difetto di organizzazione per e allora vita cioè cioè io posso fare degli esempi concreti molte volte le sentenze vengono depositate dopo un mese dopo due mesi e molte volte la fissazione di un interrogatorio precede poi di un sette otto dieci mesi la dei trattazione dell'udienza preliminare ci sono dei ritardi che dipendono non dirò dalla cattiva volontà ma certamente dalla cattiva organizzazione degli uffici
L'ultima domanda Siniscalchi su argomento diverso se permette Marco Pannella annunciato la sua candidatura nel collegio lasciato libero dal prefetto Serra Milano sei il Po o lo ha ha deciso di candidare in quel collegio l'avvocato Pecorella dunque un suo collega ecco le domando cosa pensa di questa situazione naturalmente anche l'Ulivo avrà il suo candidato
Ma io cosa uno con ho avuto un po'nella stessa situazione che Marco Pannella avversario pur avendo avuto tanti percorsi comuni orribili io
Il piano delle battaglie garantiste avversario nella prima elezione suppletiva e che feci a Napoli nel mille novecentonovantacinque e devo dire che all'
Ora si verificò la stessa situazione e io non voglio entrare in casa d'altri ma certo mi pare che Pannella per il contributo che ha dato anche alla individuazione di battaglie liberare nella direzione di alcune tesi molto norma prospettate dal pomo potesse vantare ripeto non voglio entrare in casa Ripa Are che ha forti titoli per vantare una priorità nelle battaglie liberali e libertarie e di riformismo liberale quindi certo sarebbe auspicabile
Sarebbe stato auspicabile che il Polo avesse candidato sarebbe stato un eminente candidato avrebbe avuto dei forti punti di identificazione con i messaggi anche abbastanza roboanti che lancia il presidente di Forza Italia entro sei messaggi sulla il liberalismo verrà ripresa del liberalismo del liberismo soprattutto in materia di difesa delle libertà e e non si può negare che
Che Pannella sia un esponente di primo piano comunque
Al vedo che forse sarà candidato ancora una volta
Da sono o con delle forze intermedie
Penso che si possano nel caso di una personalità così eminente e per fare una campagna come dire generale di desistenza quanto meno preparati
Favorire quello che un mero ritorno senza danneggiare nessun altro candidato a insomma ecco credo che Pannella alla fine posso riscuotere simpatie non sono certamente nel Po ho anche nell'Ulivo perché un'altra matrice di Pannella e certamente ma matrice riformista e democratica