"Gerardo Chiaromonte e la sinistra al governo" org. in occasione del V anniversario della scomparsa di di Gerardo Chiaromonte org. dal Movimento per le ragioni del Socialismo c/o Sala del refettorio - Palazzo S. Macuto

Alcune
Messaggi dieci sono pervenuti una dall'onorevole Francesco De Martino caro Macaluso purtroppo
I miei anni stanno diventando un limite alla mia libertà di movimento e per questo mi scuso di non potere partecipare alla commemorazione di Gerardo Chiaromonte
Nel quintetto anniversario della morte ma sono con voi nel ricordo nel rimpianto della ricerca di quanto egli ci ha lasciato un legato di esperienze vive di considerazioni valide anche per l'attualità il primo insegnamento e quello dell'Abbé negazione della politica
E della politica come principale dovere civile ammalato gravemente egli proseguì nella sua attività Corvara forza morale
Fino all'estremo delle sue forze con tale straordinario esempio forse intendeva di riscattarsi da quelle che ha chiamato le responsabilità di una generazione
In un libro affascinante scritto prima che di allegassero che dilaga sono le mode o i rituali dei pentimenti
Assurto ad alte responsabilità dello Stato non Mouton minimamente il suo stile di vita semplice e modesto
Ma cerco di comprendere il mondo in un certo senso nuovo col quale per ragioni d'ufficio
E mi stretto contatto magistratura e forze dell'ordine e nello stesso tempo quando fu necessario non esitò a riaffermare i principi di garanzia sui quali si regge una società civile dal lato politico condivise le scelte del partito con senso critico e sentì profondamente il tema dell'unità con i socialisti considerando settaria la polemica del suo partito nei confronti di queste ultime
Dalle lotte meridionalista la rinascita di Cronache meridionali
Era giunto ad una visione delle responsabilità sindacale nei confronti del sistema produttivo
Egli aveva compreso che governare è difficile molto difficile ma si deve farlo senza perdere con questo il forte legame con il monto del lavoro
Giacomo Mancini e la città di Cosenza il suo sindaco hanno conosciute apprezzato Gerardo Chiaromonte durante gli anni della sua intensa attività politica apprezzandone le doti di equilibrio e di meridionalista
Che nelle istituzione ha sempre visto possibilità di sviluppo
Per la ragione del suo Webber la ragione del Sud di Gerardo Chiaromonte sarà ricordato per le sue doti di presidente della Commissione antimafia serio equilibrato non faziose nono saltatore
Di pentiti e noi ricordiamo contenuto il contenuto del suo libro che merita di essere tenuto presente per testimonianza questione grande della che di grande attualità politica e giudiziaria
Il presidente del gruppo del Senato del Pd e del della sinistra
Cesare Salvi sono davvero dispiaciuto di non poter essere presente al ricordo del chiaro Gerardo nel quinto anniversario della sua scomparsa purtroppo da tempo mi ero impegnato a partecipare all'un incontro a Napoli sul Mezzogiorno
Con Nicola Mancino e il presidente della Regione un tema del resto care all'elaborazione politica e culturale di Chiaromonte
Vorrei dirti che considero davvero opportuno e utile l'iniziativa che tu la rivista avete assunto di ricordare una figura rilevante quale quella di Gerardo Chiaromonte
Per la sinistra italiana ed europea ed una personalità di primo piano nel Parlamento italiano
Ti prego quindi di considerare questa mia un'adesione anche a nome dei colleghi del gruppo all'iniziativa da voi da voi promossa fitti pre dico ti chiederei salutarmi affettuosamente Bice Francesca e Silvia
Poi c'è un telegramma del ministro Berlinguer e di altri parlamentari che non hanno potuto assicurare la loro presenza
Io ringrazio tutti i convenuti ringrazio in modo particolare il Presidente della Repubblica che forse per ragione di impegni istituzionale a un certo momento potrebbe anche abbandonarci
Signor presidente cari amici e compagni
La rivista le ragioni del socialismo
E l'associazione a cui fa capo ha organizzato quest'incontro
Per ricordare Gerardo Chiaromonte a cinque anni della sua scomparsa
Non si tratta di una celebrazione rituale e formale
Ma di una comune riflessione su una personalità che ha avuto un ruolo particolare nella travagliata e non ancora pienamente compiuta costruzione di una sinistra di governo questa riflessione inevitabilmente chiama in causa il ruolo che ha avuto in Italia il Partito comunista italiano la sua quasi cinquantennale opposizione
E in marzo e in modo particolare quella generazione che aderire a quel partito negli anni della guerra della lotta al nazifascismo
E in quelle della ricostruzione del Paese della formazione dei grandi partiti di massa della fondazione della Repubblica ed è la scrittura della Costituzione
Per essere più chiaro il riferimento e a quella generazione faccio solo due nomi di Enrico Berlinguer Giorgio Napolitano e a quella immediatamente precedente di Paolo Bufalini e Pietro Ingrao
Generazione che certo avevano bevuto il latte di quel gruppo dirigente del Pci nato nel ventuno con la Rivoluzione d'ottobre cresciuto negli anni di ferro e di fuoco dell'avvento del fascismo dal carcere dell'emigrazione delle guerre e che ebbe Togliatti come campo e l'Unione Sovietica come punto di riferimento essenziale
Uomini di tempra eccezionale anche con Debra mente cultura e sensibilità diverse
Se penso solo a Togliatti non solo a Togliatti Mallon cos'è che colombe Li Causi Terracini di Vittorio Pajetta serene amento la e tanti altri
Ma uomini segnati profondamente la loro tempo
Da quelle storica a cui ho accennato quella storia a cui ho accennato
La generazione di Gerardo Chiaromonte visse una contraddizione insoluta
Tra l'assunzione come propria della storia dei loro fratelli maggiori delle scelte togliattiana e assegnate dal rinnovamento politico e dalla continuità riassunto in alla Via italiana il socialismo e nei suoi sviluppi sino allo strappo
Rispetto propria quella storia fatta con Enrico Berlinguer che nella nostra generazione fu certo una delle personalità più forti tormentate e significative la contraddizione di cui parlo si manifestò più acutamente quando il Partito comunista italiana pur esporre spostando all'opposizione espresse un personale politico di governo ma non una politica in grado di accedere al governo del paese
Chiaromonte riassumeva al più alto livello questa contraddizione la svolta dell'ottantanove fu Daloui vissuta come occasione possibilità di superare quella contraddizione lavoro ho subito per la costituzione di quel movimento che chiamammo appunto sinistra di governo Gerardo tra gli anni settanta e novanta sino alla sua scomparsa ebbe un ruolo rilevantissimo
Nel gruppo dirigente del partito comunista nella direzione e nella segreteria del partito alla guida di nascita e dell'unità e alla presidenza del gruppo parlamentare al Senato
Ed ebbe un ruolo straordinario nelle istituzione
Come
Presidente delle Commissioni parlamentari dell'antimafia e di controllo dei servizi segreti
Il tutto il suo lavoro come meridionalista giornalista saggista dirigente di partito e nel suo impegno parlamentare Chiaromonte fu guidato da un'eccezionale sensibilità per l'unità della sinistra
Per l'Unità Democratica per dare al suo partito anche dall'opposizione una politica di governo ed ebbe una grande considerazione del ruolo dell'istituzione da chiunque guidate
Forse più di ogni altro ebbe un altissimo senso dello Stato Chiaromonte fu un uomo dello Stato nel senso migliore della parola cioè settanta riporre gli interessi generali delle istituzione a quelle del suo partito
Oggi vogliamo riflettere su questo suo impegno guardando al futuro come ha scritto stamattina Giorgio Napolitano ricordando l'opera di Chiaromonte nel Sud per il Sud
Lo stesso faremo per la sua più complessiva azione politica e culturale non possiamo chiudere opportunisticamente gli occhi per non vedere
Che c'è una forte spinta alla cancellazione della memoria storica a sostituire la riflessione critica seriamente critica sul nostro passato con una criminalizzazione di interi cicli storici a riscrivere la storia attraverso le ordinanze delle procure ad identificare senza distinzione i partiti all'impegno politico col malaffare e il carrierismo
Le biografie di alcune personalità
Di questo cinquantennio possono certamente servire a ristabilire la verità storica
A riabilitare la politica come alto impegno civile a sollecitare le nuove generazione ad una visione critica che respinga
Le verifiche azioni e le demonizzazione Gerardo Chiaromonte è una delle personalità
La cui biografia ci può aiutare a questo scopo la nostra rivista la nostra associazione
Ci sono anche per questo e questo è il senso dell'incontro di oggi ci ha scritto un biglietto anche Maurizio valenze non mi posso muovere da Napoli per una leggera indisposizione mi sento presente
Assieme a tutti voi è vero prego
Di dare un saluto anche ai familiari una maggior frettoloso al presidente Scalfaro Maurizio Valenzi
Abbiamo quindi inizio ai nostri lavori dando per primo la parola ad Umberto ad Umberto Ranieri
Ma sono trascorsi
Cinque anni dalla scomparsa di Gerardo Chiaromonte
E credo sia mancato a tutti
Il suo contributo di pensiero e di azione in questi anni di profonda trasformazione dell'Italia
Ho riletto in questi giorni gli articoli che negli ultimi tempi della sua vita e gli dedico alle vicende giudiziarie
Il ritardo sottolineavano i suoi scritti il valore delle iniziative della magistratura
Ma non esitava a richiamare al rispetto dei limiti di ciascun potere dello Stato calo scrupolosa osservanza delle garanzie sancite dall'ordinamento costituzionale
Non concede nulla Gerardo a chi punta a delegittimare i giudici egli ha posto ben prima dell'esplosione di Tangentopoli la questione della corruzione
Alla fine dal novantuno ha chiamato in causa i dirigenti socialisti napoletani per i loro metodi spregiudicati
La sinistra scrive ora non può diventare una credibile sinistra di governo se non distingue i suoi modi di fare politica dal trasformismo e dai metodi clientelari
Nel resto nel suo lavoro di Presidente della Commissione Antimafia Gerardo Chiaromonte esplicito nel sollevare il velo delle complicità tra settori della politica e ma la vita
E tuttavia Chiaromonte non indulge a descrizioni del Mezzogiorno che mettano tutti e tutto nello stesso sacco
L'ispirazione con la quale si deve guardare alle questioni della lotta contro la mafia deve essere unitaria meridionalistica non esclusivista scrive in polemica con riso ruggenti settarismo
E i fatti gli danno ragione la commissione parlamentare Antimafia presieduta da Gerardo lavorerà sodo intervenendo e denunciando la gravità della situazione in tante parti del Mezzogiorno
è un lavoro proficuo
Che ricorda Gerardo Chiaromonte può essere condotto solo se sia animati da una grande passione unitaria e meridionalistica
Intero monte opera un metodo di analisi che impone un articolazione dei giudizi una valutazione di tutti i termini di una questione e il metodo che ispirerà la sua battaglia meridionalistica
Ma il metodo della distinzione lo guida anche nel giudizio sullo stato dell'Italia non siamo la nazione più corrotta del mondo a più riprese sosterrà
Non è stato tutto vano lo sforzo di quarant'anni di vita democratica Gerardo non sopportava la verbosità
Lo infastidiva il Lessico imposto dai rotocalchi Alitalia sconquassate da dalle rivelazioni di Tangentopoli
Porta un giorno al Senato le memorie ritocchi ville per leggere le pagine in cui il pensatore liberale
Si chiede se nel corso delle giornate del quarantotto in Francia si fosse dinnanzi ad una rivoluzione o un tumulto senza fine
A Gerardo sembrava che a volte la transizione italiana fosse più assimilabile al tumulto
Gerardo e contrario fin dal primo insorgere all'idea che l'azione che la magistratura possa essere la chiave di un'operazione di ricambio di classi dirigenti
Egli avverte che nella vicenda italiana si tenga a mescolare ciò che va mantenuto distinto cioè un'azione giudiziaria che si propone il ripristino della legalità
C'è una crisi politica che richiede il mutamento di classi dirigenti cioè l'esaurimento di un modo specifico di funzionari del capitalismo italiano scoperchiato dalle indagini di Mani pulite
La verità sembra dire Gerardo e te non si può in una democrazia normale affidare a un solo attore la chiave delle tre crisi esse richiedono modalità Soggetti strumenti distinti risoluzione
In questo modo Gerardo invita a non confondere
Fenomeni diversi che pure nel convulso crogiuolo della crisi italiana si intrecciano ma se è così sembra interrogarsi Gerardo qual è la prospettiva plausibile
Per consentire che la transizione italiana si svolga su binari democratici e conduca ad un nuovo sistema politico e qui torna la questione della sinistra dei suoi caratteri Gerardo dedicherà l'ultimo tempo della sua vita alla ricerca delle condizioni per una ripresa unitaria della sinistra
Ma io non pensavo all'unità della sinistra come ad una sorta di riappacificazione a tutti i costi con il Psi né che si dovesse subire una egemonia o acconsentire ad un'annessione
Perseguire l'unità scrive Gerardo non significa mettere in sordina il dibattito con il Psi la sua politica il suo modo di essere
Non andiamo a Canossa proseguiva abbiamo un patrimonio di idee di moralità che nessuno ha il diritto di offendere eppure c'è da chiedersi
Sbaglio o Gerardo sbagliarono i riformisti del PDS a considerare decisiva la costruzione di una sinistra unita ad assumere il PSI come interlocutore fondamentale a non coglierne in tempo il declino
Io porrei il problema in questi termini
I riformisti ebbero presente denunciarono nella politica del Psi una contraddizione alla lunga non governabile
Tra le ambizioni conclamate del riformismo socialista le sue pretese di svecchiamento della cultura e dei programmi della sinistra
E una condotta politica che piegava tali ambizioni entro i confini della collaborazione con la DC ed è la divisione a sinistra
Questo per i riformisti costituiva il punto vulnerabile del craxismo ciò che alla lunga avrebbe mostrato Lina Anita del suo disegno di sfondamento a sinistra
Negli scendeva la conclusione che la sconfitta del craxismo si sarebbe identificata con la chiusura di quella contraddizione e la riconquista del Psi ad una strategia per l'intera sinistra
Il superamento della politica di Craxi era immaginato in un quadro di allargamento ed espansione delle possibilità della sinistra questo fu il pensiero dei riformisti questa la loro illusione
Capimmo tardi che il grado di logoramento e di caduta di autorità del Psi erano giunti a un punto di non ritorno
E sul farsi strada di questa convinzione unitamente alle persone la persuasione che le ragioni del riformismo socialista fossero ben salde malgrado la politica e la crisi del Psi che condusse Gerardo al lavoro per dare vita la sinistra di governo
E io lo portava anti consapevole della necessità di innovazioni
E idealità socialiste scrive vanno arricchite dai contributi di altre tradizioni politiche e culturali
Con la sinistra di governo si punta ad andare oltre il dialogo delle sulle forze di ispirazione socialista io a dialogare con componenti liberaldemocratiche cattoliche ambientaliste
Furono incontri difficili quelli di quei mesi con forza e personalità con cui Gerardo aveva avuto motivo di aperta polemica ma il suo assillo era il PDS
E il PDS che deve essere protagonista della ricerca unitaria
Gerardo condivise la svolta dell'ottantanove ma non parlo di scioglimento del PC
Fu critico sul modo in cui il gruppo dirigente del partito arriva di ATO la discussione sulla svolta il metodo e sostanza dirà al comitato centrale del novembre dell'ottantanove
Malgrado ciò Gerardo sosterrà Achille Occhetto ma su un punto sarà inamovibile ed è il punto che costituisce il cuore della sua cultura politica
La proposta qui abbiamo aderito scrive nel dicembre dove ottantanove non va nella direzione di una liquidazione del nostro patrimonio ma piuttosto di un conseguente compimento di una politica e di un'ispirazione ideale che hanno origini nella scelta democratica e nazionale il partito nuovo rito gli atti
Tra spendendosi in una nuova formazione politica esplicitamente socialista il PC porterà conclude Gerardo a compimento un processo storico di grande rilievo
E questa la prospettiva per la quale si batte dopo l'ottantanove e lo fa continuando a considerare il problema principale l'unità della sinistra
Lo aveva ricordato al comitato centrale dell'ottantanove aveva concluso il suo intervento
Osservando che non c'è sinistra diffusa o sommersa che possa fare da surrogato a questa politica
E aggiungo un po'per scherzo ma non troppo che quando ho sentito delineare i connotati del partito nuovo in termini astratti e io oggi Zanchi ho subito pensato che assai difficilmente io mi scriverei ad un partito siffatto
Si avverte in queste parole il farsi strada di una convinzione i compagni del gruppo dirigente sono troppo diversi da Luther formazione culturale per convincimenti politici forse per caratteri umani
Sarà un sentimento che non lo abbandonerà più egli dall'amarezza anche se continuerà nella sua battaglia politica
Questo è il modo in cui Gerardo è stato riformista
Ha pensato che il PCC trasformandosi dovesse di bloccarsi nel campo del socialismo democratico e che avrebbe potuto farlo perché il comunismo italiano non era stato una variante dello stalinismo
L'identità del PC per Gerardo
E il prodotto di un intreccio di culture in cui accanto alla matrice originaria Attraverso l'impulso del pensiero di Gramsci altre correnti politico ideali erano giunte
Il riformismo socialista un'avanzata tradizione liberale italiana la cultura meridionalistica
L'antifascismo era stato poi il crogiuolo di tante diverse esperienze aveva fatto del PC un elemento costitutivo della democrazia repubblicana
Evidente il continuismo eccessivo di questa impostazione così come in Gerardo resistette a lungo l'illusione circa le possibilità di riformare con Gorbaciov il socialismo reale
Non parlo mai di fallimento del comunismo cercava di darsi ragione della scelta che tanti intellettuali negli anni trenta avevano fatto schierandosi dalla parte dell'URSS
C'era da scegliere tra il nazismo e la costruzione di un mondo nuovo osservata e si capiva dalla foga con cui ne discuteva la volontà di difendere le scelte di fondo di una generazione
Quella che nel quarantacinque in un'Italia sconvolta dalla guerra aveva scelto il partito nuovo
Sono convinto tuttavia che Gerardo abbia avvertito dopo il mille novecentottantanove che chi era stato comunista anche se comunista di una singola dissi ma specie come in Italia lo scrisse Giorgio Napolitano era partecipe di una sconfitta
E ad essa non poteva sentirsi estraneo
Questa consapevolezza non gli impedì di sostenere che il PC
Nella concretezza della situazione italiana
Non era stato altro che un grande partito riformista ecco perché considera un errore l'appello insistito
Alla generica discontinuità che sostenne nel novanta alimentato i sospetti di quanti erano legati con ricordi e sentimenti incancellabile della loro vita all'esistenza del PC
Ritorna in questa impostazione lecco
Della lezione vendoliana quella originale sintesi di liberalismo e comunismo in cui è racchiuso il nucleo anti demagogico riformatore nazionale dell'azione del PC
Per Amendola il comunismo italiano costituiva l'inveramento degli ideali liberali
Il partito dei lavoratori è una scuola di classi dirigenti competenti e incorruttibili la classe operaia aveva una missione civilizzatrice moralizzatrice
In essa si manifestava il principio di libertà di crociana memoria che avanza faticosamente ma inevitabilmente credo sia fondato sostenere che il pensiero di Amendola costituisca la manifestazione di una tensione irrisolta della storia del PC
Forse l'unica possibilità di un'alternativa di linea politica
L'unica via per muovere con anticipo verso un partito di governo forza europeista e alternativa alla dici come letteralmente scriverà Amendola su Cronache meridionali
Sono problemi su cui rinascita negli anni della direzione di Chiaromonte produrrà un'impegnativa riflessione
Sulle classi sociali sull'inflazione sulla bilancia dei pagamenti sono i temi su cui può prendere corpo il partito in grado di condurre una politica competente costruttiva come diceva Amendola fin dagli anni sessanta in polemica con i sostenitori di questa prospettiva sia di terra e la sinistra del partito l'attimo Thief di sempre il pericolo della Social democratizzazione più tardi diventerà il rischio della deriva di destra
E forse intimoriti da tali terribili imputazioni sostenitori della necessità l'evoluzione riformista del PC si limiteranno a un'opera di condizionamento dei gruppi dirigenti non sufficienti a contrastare l'azione frenante limiti della diversità ed è la terza via
Possesso meridionalismo di Gerardo si inscrive nella tradizione classica un meridionalismo che ebbe tra i suoi ispiratori Fortunato Nitti ma che si aprì al confronto con la tradizione liberaldemocratica
Gerardo amo Napoli e la Basilicata i poli estremi della questione meridionale
Fu capolista del PC lucano per lungo tempo
Ricordo Gerardo impegnato a discutere dell'avvenire della Basilicata mi sovviene il modo in cui seguirà a metà degli anni settanta la battaglia intorno all'insediamento della Lippi chimiche al dibattito che mi seguiva conservato
Il biglietto che mi scrisse nel corso di un'infuocata riunione del comitato regionale del Pci
Non spaventarti scriveva tanti anni fa su questa storia del rapporto tra industria agricoltura nel movimento comunista ci si ammazzava oggi si discute con il tempo miglioriamo
Il Mezzogiorno fu la preoccupazione costante della sua vita
Lui che aveva combattuto fin dall'inizio degli anni Cinquanta la cassa vide in anticipo i rischi che comportava il superamento burocratico dell'intervento straordinario avvertiva che occorreva fare i conti con l'inaridimento intellettuale del meridionalismo
Ma era convinto che la ricostruzione di un pensiero meridionalista fosse impresa da condurre mantenendo ben saldo un punto lo sviluppo della nazione sarebbe stato condizionato a lungo da un dualismo che avrebbe richiesto un impostazione specifica della politica economica nazionale
Gerardo era persuaso che questo punto fosse ancora centrale diffidava di chi pensava al federalismo come la nuova parola magica Gerardo appartiene o conclusa una cultura impregnata di un forte senso della storia
Uno storicismo che sconfino a o rischia di sconfinare in una sorta di irreversibilità del processo storico nell'idea che la storia ha un senso
Ma soprattutto va verso un compimento una cultura di cui sono evidenti oggi i limiti e le contraddizioni per alcuni versi grandiosa per tanti aspetti perversa
E tuttavia riflettere sulla biografia politica intellettuale di uomini come Gerardo sulla loro lealtà democratiche la loro dedizione Alitalia
Permette di rintracciare le ragioni dei tratti originali che bella esperienza politico culturale del Pci e aiuta ad affrontare il tema riproposto recentemente del rapporto tra passato e presente nella storia della sinistra italiana
Per alcuni è come se nella vicenda politica italiana attuale ci fosse un tratto incomprensibile di ingiustizia quasi di legittimità ma come a governare la forza che ha avuto un legame con la tradizione sconfitta come è possibile
è il motivo che sottende l'intervento di Galli Della Loggia dello scorso gennaio ma vorrei chiedere
Se una forza politica come il PDS che ha avuto origine nella vicenda del PC
Si è trovata pronta ad assumere responsabilità di governo dinanzi al precipitare politico di un sistema vi deve essere qualche ragione sostanziale a meno che non si voglia spiegare la storia con l'esistenza di una ragione misteriosa
Ecco perché suggerirei un approccio diverso nella ricerca delle ragioni degli sviluppi recenti della vicenda politica italiana
Se in Italia si è formata una sinistra di governo e perché la frattura storica e teorica che essa operato verso il comunismo anche se sofferta e tardiva è stata reale autentica
Ma ciò è avvenuto in ragione di una sua peculiarità cui io ritengo non è stata estranea all'influenza della tradizione democratica italiana
Io non comprendo quella sorta di vocazione dei liberaldemocratici a sentirsi una minoranza perennemente sconfitta dall'astuzia delle ragioni forti i comunisti i cattolici perché al contrario non valorizzare come un motivo di forza dell'impianto democratico italiano
Il fatto che a destra come a sinistra sia avvenuto una consapevole assunzione dell'universalità delle ragioni della liberaldemocrazia perché non riconoscere la peculiarità della tradizione della sinistra italiana
Una personalità come Gerardo e la conferma di questa peculiarità tanti di noi potrebbero dire
Dell'amore di Gerardo per la vita del suo gusto della conversazione a tavola del Convivio
Il modo più semplice e immediato di uscire dalla solitudine condiviso conferma di jella e D'Avenza i compagni di un'intera esistenza
Che ha conosciuto Gerardo Certosa anche del suo pessimismo ma la saggezza epicurea ha un sottofondo di malinconia l'accompagnava la lettura di leopardi lo accompagnava la curiosità verso temi lontani dalla sua formazione movimenti di liberazione delle donne
Ricordo le nostre discussioni alle serate
A Potenza le discussioni per Napoli per le vie della città il suo coraggio poche ore dopo il terremoto il ventiquattro novembre dell'ottanta quando volle dormire al quinto piano di un albergo diroccato per contrastare i rischi di panico e di fuga dalla città diceva
E poi l'ultimo incontro prima che partisse per Napoli alla buvette del Senato era colpito per quanto stava accadendo mi parlò della telefonata drammatica con un compagno Napolitano travolto dalle inchieste giudiziarie poi risultato del tutto estraneo ad ogni addebito Gerardo era stanco come sentisse la fatica del lavoro compiuto ma non ebbi l'animo di chiedergli di fermarsi di concedersi una pausa
Non era possibile farlo per un uomo che fino alla fine si sarebbe impegnato con straordinaria coerenza e umanità
Grazie grazie Ranieri la parola all'onorevole Formica
Scusate la lettura Ohmsford difetto di vista Chiaromonte
è un comunista del dopoguerra
E come tanti giovani meridionali di quella generazione non l'ha conosciuto la dura un scuola della clandestinità antifascista e non ha partecipato alla tremenda stagione della guerra
Pasticcia
Gli studi di ingegneria hanno di noi un esempio atipico di intellettuale meridionale di formazione non umanistica questo elemento di discontinuità entra subito in contraddizione con la storia del comunismo Napolitano fatto anche di massimalismo in di esasperazioni settarie dispiego di spigolosità vetero bordi Gianni
Chiaromonte dopo un'esperienza di lavoro a Milano
Chiede di poter lavorare a Napoli nel movimento dei consigli di gestione
Si aprono fra lui realtà nuove per comprendere la complessità della società moderna la fabbrica il mondo della produzione i tecnici la classe operaia
Quest'ultima da conoscere e da organizzare noi come referente mitologico
Ma nella concretezza della condizione sociale ed economica
Nella radicalità delle spinte politiche rivendica Tibet che bisognava unificare con quelle ben più primitive e materiali delle masse braccianti e contadini
Ma se la forza della posizione togliattiana e del Partito comunista
Risiede nella prospettiva di muovere dalla ricostituzione del sistema dei partiti democratici
Come condizione irrinunciabile per rimettere in moto la rinascita civile e lo sviluppo del Mezzogiorno
Respingendo le tentazioni elitarie del meridionalismo classico
è anche vero che il punto di debolezza di questa posizione sta nell'ottica essenzialmente comunque all'Istica entro cui il Partito Comunista intende inquadrata in quella prospettiva
Il tema della riforma agraria risuonerà sino agli anni Ottanta
Chiaromonte
Pur nella condivisione di questa linea di movimento che indica nell'azione delle masse dei contadini poveri e dei braccianti la forza destinata ad alimentare la vita democratica dei partiti lavora consapevolmente insieme ad Amendola De Martino Morandi Mancini e tanti altri socialisti e comunisti a superare
Lo schematismo e l'astrattezza di questo modello
Non a caso Chiaromonte prima di molti altri dirigenti comunisti negli anni del miracolo economico coglie i fermenti riformatori che una parte della Democrazia Cristiana un nome per tutti Pasquale Saraceno
Sviluppa intorno alla politica dell'intervento straordinario
Alla priorità degli investimenti nelle infrastrutture in contrapposizione la cosiddetta riforma di strutture rivendicati insistentemente e forse con qualche vaghezza ed astrattezza da tutta la sinistra sociale politico
Anche in quest'occasione esemplare la polemica con il gruppo dei meridionalisti di ispirazione laica e socialista Rossi Doria e Francesco Compagna
Che individua nei grandi fenomeni sociali che accompagnano
La fase della industrializzazione post bellica elementi di razionalizzazioni e di redistribuzione economica
Di semplificazione sociali di rottura dei tradizionali rapporti di classe con la conseguente scomposizione del vecchio blocco agrari
La questione meridionale esce dal terreno classico di riflessione per inquadrarsi pienamente nella dinamica delle società capitalistiche avanzate
Non a caso un'altra importante rivista della riflessione meridionalistica laiche che in quegli anni con Cronache meridionali anima ed ispirando azione politica e culturale nord e sud
A testimoniare sin dal titolo non solo la contraddizione le due velocità dello sviluppo nazionali ma indicare una soluzione
La diffusione nelle regioni del Meridione di un meccanismo di sviluppo che non poteva ripartire consolidarsi se non con la valorizzazione capitalistica e nazionale delle risorse locali
E questo è un punto di distinzione significativo
Tra la strategia del Partito comunista il riformismo della Democrazia Cristiana tra il meridionalismo comunista e la stagione riformisti Ca'dei socialisti
Ma va anche detto che il dirigismo modernizzatore che ha caratterizzato quella stagione
Oltre ad avere determinato cambiamenti decisivi della morfologia economiche di classe del Mezzogiorno a cui involuto influenzato in una dimensione ancora non pienamente apprezza
Quella parte del gruppo dirigente comunista impegnato sul fronte della lotta meridionalistica
Avendo la Napolitano Chiaromonte Macaluso Bufalini che sarà il fuoco del nuovo corso della politica del partito comunista
E il nuovo corso del Partito Comunista riparte con forza a metà degli anni settanta dal punto di flessione dell'esperienza del centro sinistra
L'allargamento delle basi democratiche dello stato e nuovamente all'ordine del giorno le carezza
Un Paese rimasto ancora frontiera tra i due campi ideologici e militare
La grande avanzata del Partito Comunista Italiano delle elezioni politiche del giugno del settantasei vede Chiaromonte a fianco e nel ruolo di collaboratore di Enrico Berlinguer
Ne condivido le scelte partecipa alla definizione e alla diffusione della strategia del compromesso storico nel cogliere con maggiore sensibilità di altri la crisi all'indomani dell'omicidio di mo'
Le elezioni politiche del settantasei disegno non orizzonte di grande complessità
Enrico Berlinguer alla guida indiscussa del partito comunista e alle prese con la contraddizione di far cadere la preclusione anticomunista nel momento di massima espansione politiche ed elettorali di quel partito
In un quadro internazionale segnato tra l'altro dal riarmo degli Stati Uniti e dell'Unione Sovietica
La via per risolvere quella contraddizione è il governo delle larghe intese
Aldo Moro
Consapevole del groviglio di contraddizioni e di complessità ma intenzionato a non far cadere la prospettiva dell'evoluzione democratica del Paese scriverà sulla stampa di quei giorni
La DC non può acconsentire ad un rapporto stabile d'organico con il Partito comunista
In quanto vi sono risvolti di politica internazionale che bisogna dirlo non tocca solo a noi valuta
Craxi è eletto segretario del partito socialista il sedici luglio di quella
Per i socialisti si apre per la prima volta una prospettiva di confronto politico le cui difficoltà sono sin dall'inizio drammaticamente chiaro
La sopravvivenza del luogo riformatore dei Socialisti italiani dentro il progetto delineato da mo'Colbert lingue di riforma del sistema politico nazionale
Il compito per i socialisti era di tenere insieme pezzi diversi sia del quattro sistemico che di quello politico
Da un lato la necessità di non rompere il quadro
Unitario della sinistra
Dall'altro sorvegliare la forte spinta del Partito comunista ad accelerare la propria evoluzioni
Agendo esclusivamente sull'atto della liquidazione definitiva della pregiudiziale anticomunista
Bisognava da un lato
Non annullare nella terribile congiuntura politica di quegli anni
La spinta riformatrice del socialismo italiano e dall'altro contrastare il pericolo di sostituire quella tradizioni con l'obiettivo della semplice il secolarizzazione del comunismo italiano
Sull'orizzonte della terza fase della democrazia italiana sia lungo
Il riflesso dell'arretratezza delle strutture politiche ideologiche
La divisione dell'Europa in sfere di influenza ed i protagonisti di quella fase risposero semplicemente come potevano con la generosità della intuizione politica
L'omicidio di Moro chiude definitivamente quella fase
Alle delusioni dei governi programmatici prima
Ed i risultati elettorali subito dopo Partito Comunista rispose con il rientro precipitoso nel territorio del governo corporativo e di cui stinco degli interessi settoriali
La DC invece torno a ricostituire la geometria della governabilità Coni il vecchio filo degli equilibri centristi
C'è da dire che se nella Democrazia cristiana il pentapartito strategico
In funzione anticomunista si sviluppo lucidamente e nel congresso della Democrazia Cristiana del febbraio dell'ottanta
Fu il leader della democrazia cristiana tedesca colpi che incoraggiò il nuovo corso preamboli IST
Il Partito socialista soffrì delle oscillazioni e troppo a lungo scenderà tra questa prospettiva e la democrazia dell'alternanza
Chiaromonte comprende che la scomparsa di nuovo interrompe bruscamente e irrimediabilmente il percorso democratico aperto due anni prima
Non condivide il ruolo di ripiegamento del partito sul terreno del giustificazionismo dell'esaltazione della diversità del Partito comunista dell'arroccamento settario
Non comprende come si possa conciliare il lento cammino per ricostruire un'intesa unitaria tra comunisti e socialisti e l'idea di Berlinguer di ricercare un'intesa che vada oltre le forze storiche del movimento operaio
L'astrattezza di questa linea lo coglie in una posizione sempre più distante da quella del segretario
Perché a monte l'alternativa democratica non poteva non essere che alternativa di sinistra
Distinguere significava andare incontro a un bisticcio politico ad una confusione che avrebbe portato il partito all'isolamento dorato
Gli avrebbe vi sospinto i socialisti nell'alleanza strategica del pentapartito
E in quegli anni che matura in Chiaromonte l'idea che la debolezza della stagione del compromesso storico da attribuirsi al tentativo di Inter Petra il compromesso storico in chiave di scavalcamento del Partito socialista
Alimentare la neutralità dei socialisti durante quell'esperienza per sottolineare l'esclusività del luogo del partito comunista e della Democrazia Cristiana
Il grande merito di Chiaromonte e dei suoi compagni riformisti o come si usava dire una volta miglioristi e quello di aver compreso anche nei momenti diaspro contrasto
Chi sanare i rapporti tra Partito comunista il partito socialista ed era la premessa necessaria per affrontare la crisi del comunismo occidentale all'interno del tracollo PIL regimi dell'Est
Certamente Chiaromonte non lo scontro politico che si aprì del gruppo dirigente del suo partito dopo l'ottantanove rima coi dissenso ponendo la questione del metodo
Metodo con il quale fu deciso alla vice Segreteria di Occhetto metodo con il quale Occhetto diventò segretario
Metodo con il quale annunciò la svolta della Bolognina metodo con il quale successivamente si procedette a celebrare il diciottesimo congresso del partito
Ma il cuore dell'opposizione al nuovo corso non stava tanto nel rifiuto di uno stile e ora invece è da ricercare nel carattere di discontinuità che la nuova segreteria dava alla svolta
Chiaromonte su questo punto fu esplicito
Contestò la teoria della discontinuità quale referente esclusivo della linea del partito
Si oppose a una logica della negazione rimozione quasi aprioristica alla tradizione alla identità al patrimonio del Partito comunista
Crediamo che nella difesa che Chiaromonte fa della identità nella ricerca della continuità tra il nuovo corso il partito nuovo di Togliatti
Nell'orgogliosa difesa della capacità quasi naturale del comunismo accoglierà il cambiamento nella continuità della tradizione non ci sia stato solo una probabile sottovalutazione della forza dirompente della crisi dell'ottantanove
Che non montepremi del rischio che la svolta praticata con le modalità denunciati collocasse il partito al di là del punto in cui bisognava invece riprendere il filo della battaglia politica
L'unità della sinistra a partire dal miglioramento di rapporti con il partito socialista
Chiaromonte vide giusto
Il cupio dissolvi verso il passato del Partito comunista ad opera del nuovo corso
Il movimentismo i riferimenti fumosi della sinistra sommersa i richiami al vitalismo della società civile
Creavano un gran polverone con il risultato di allontanare il problema principale riproporlo lavorare con forza e senza ambiguità per una sinistra unità e di governo
Lavorare con lei
Questo proponeva Chiaromonte partendo dai rapporti tra Partito comunista PDS e del Partito socialista
Perché l'irreversibilità della crisi del compromesso storico e del pentapartito strategico combinata con il nuovo quadro internazionale
Apriva per la prima volta in forma concreta il terreno della democrazia dell'alternanza
Ma il gruppo che guida il PDS
Era più interessato a dare di sé un'immagine nuovista ad accreditarsi nei consessi dell'Internazionale socialista piuttosto che ricostruire con determinazione la trama del rapporto unità
La pressione del partito democratico della sinistra perché da parte socialista si acconsentisse all'ingresso nell'Internazionale fu all'epoca assai forte si diceva per creare una nuova fase a sinistra
Piuttosto che una nuova fase a sinistra
Si assistette a Opera dei poteri Tara politici alla demolizione del sistema dei partiti così come si era formato all'indomani della lotta antifascista e della ricostruzione democratica del Paese
Piuttosto che una nuova fasi a sinistra si stava procedendo alla destrutturazione dell'impianto istituzionale della Prima Repubblica
Al di fuori della capacità politica e di direzione delle classi dirigenti dei partiti a partire da quelli della sinistra
Quanto tutto questo sia distante da quella cultura da quel terreno liberaldemocratico che ha ispirato l'impegno politico di un'intera generazione di democratici non è stato ancora misurato a sufficienza quanto tutto questo abbia spezzato la forza e la storia dei partiti democratici di massa non è ancora stato calcolato
Di tocca e quella cultura antifascista liberale radicale che ebbe a Napoli la sua capitale citiamo Vittorio De Caprariis un liberale
Un intellettuale formatesi in quegli stessi anni dell'entusiasmo antifascista alla scuola napoletana di Croce e Omodeo Chabod animatori accanto a Francesco compagni e a tanti altri di un dibattito di altissimo profilo culturale
Di capra avesse riflettendo sull'inadeguato sistema di rappresentanza del parlamento
E siamo ancora all'inizio degli anni sessanta
Sull'invecchiamento delle strutture politiche sulla loro inadeguatezza a contenere le nuove tensioni sociali dà una risposta nella direzione di una riforma dei partiti di regolazione degli apparati ma guai sottolinea due volte
A minare la vitalità e la disciplina dei partiti ma Bernie pena la figlia aggregazione delle vecchie clientele e le alleanze degli eletti
O meglio la nuova alleanza del riformismo
In quei momenti tumultuosi ci fu un gruppo di compagni del Partito socialista e del PDS che dette vita alla sinistra di governo di questo gruppo di compagni Chiaromonte fu l'animato i gruppi di lavoro voluti e organizzati da Chiaromonte il manifesto per la sinistra di governo l'assemblea nazionale degli aderenti al Manifesto
Hanno tracciato i confini un double quali collocata i valori ed il programma di una sinistra che non può e non vuole delegare ad altri il compito di ristrutturati e di rinnovate il sistema democratico di parti
La questione morale non contro i partiti ma per la riforma dei partiti a questo proposito si riprendano i risultati del gruppo di lavoro che Chiaromonte ispirò e Guido
Così come vanno riprese da quelle esperienze non solo le proposte ma lo spirito la cultura unitaria che caratterizzano quel coraggioso tentativo
Senza quella cultura
Senza quel sostrato di concretezza di onestà di disponibilità e tolleranza e tolleranza intellettuale e politica che appartenuto a Gerardo Chiaromonte la questione politica nazionale
Di una sinistra di governo e di alternativa nonostante il dispendioso impiego di effetti speciali resterà il riso
Chiaromonte morì pochi giorni prima che il PDS assumesse la decisioni di ritirare la sua delegazione dal governo Ciampi
Chiaromonte non assistette a quell'atto di lacerazioni politiche ed istituzionali che chiuderà il capitolo della Prima Repubblica senza vera e aperto quello della seconda
Chiaromonte apparteneva a quel gruppo di giovani che Aldo Garosci definirà di cali del mezzogiorno e che formarono la classe dirigente dei partiti e delle organizzazioni democratiche nel dopoguerra il destino di quella generazione fu di guidare un Paese distrutto avendo come bussola un tema fisso
Un'idea fissa
Capirei come Dashi e perché muove nella libertà questo tema fu un'ossessione ed è oggi ancora di attualità perché l'Italia come scriveva di capra e sempre in ritardo di una Costituzione
E oggi come allora è in ritardo di una riforma costituzionale
Grazie grazie a Formica la parola l'onorevole Bodrato
Uno degli storici a mio parere più attenti all'evolversi della situazione politica italiana
E soprattutto dei meno inclini all'uso politico della storia
Piero Craveri
Considera Gerardo Chiaromonte tra gli esponenti della terza generazione comunista Condit Giulio lama Pecchioli ed altri
Arrivati alla politica attraverso l'antifascismo ed in particolare lo elenca tra i promotori di quel movimento meridionalista che aveva in Giorgio Amendola il più autorevole riferimento nazionale
Non sto a sottolineare ciò che ha scritto Macaluso nella sua recente conversazione sull'unità della sinistra e che oggi ampliato
Sia con riferimento all'apporto che Chiaromonte ha dato alla definizione della strategia meridionalista della sinistra sia specie dopo la fine della solidarietà nazionale
Per l'apertura nei confronti del Partito socialista malgrado questo partito fosse in quel momento su una posizione di duro contrasto nei confronti del partito comunista
Poiché è convinto era Chiaromonte che solo se unita sulla linea del socialismo europeo la sinistra poteva essere sinistra di governo chi lo ha conosciuto e sono ormai numerosi politici che hanno pubblicato le loro memorie mette in evidenza assieme alle sue qualità intellettuali
Le particolari dote umane
Un personaggio della sinistra storica che in seguito ha fatto scelte politiche per molti aspetti radicalmente opposte e che lo hanno portato a rompere ogni rapporto con il gruppo dirigente comunista
Che aveva conosciuto negli anni Cinquanta Massimo Caprara
Ad oltre quarant'anni di distanza non può che far non può fare a meno
Di parlare delle qualità umane di spicco che si intrecciavano in Chiaromonte con la capacità di realizzare un rapporto politico di massa comune a tutti i dirigenti del Partito comunista
In realtà sino dei primi anni settanta io ho conosciuto Chiaromonte in Parlamento dopo le elezioni del sessantotto ha contribuito ad avviare quel dialogo con la Democrazia Cristiana
Che i partiti e con i partiti di democrazia laica come si definiva che si preciserà con Enrico Berlinguer nel compromesso storico cioè in un pensiero che non si esauriva nella maggioranza parlamentare ritenuta necessaria per fare fronte all'emergenza economica sociale e politica
Ma che puntava a porre le basi del superamento di una situazione bloccata dalla conventio ad excludendum
Ed anche dei vincoli ideologici che avevano costretto l'opposizione comunista molti casi su o per supposizioni operai viste ormai incompatibili con l'evoluzione del capitalismo e con l'affermarsi di una nuova linea anche all'interno del socialismo europeo
Eravamo molto lontani allora dal crollo del muro di Berlino e era assolutamente imprevedibile
Ma stava maturando in molti comunisti la consapevolezza che si era ormai esaurita la spinta propulsiva della Rivoluzione d'ottobre
Se la lettura dei profondi mutamenti che anticipano la stessa mondializzazione dei mercati che la rinascita anche essa allora imprevedibile del pensiero liberista fosse condotta con maggiore attenzione
Verso l'evolversi concreto della situazione italiana dei molti revisionisti che oggi dominano la scena
Questi dovrebbero dedicare maggiore attenzione a politici come Chiaromonte che in certa misura li hanno anticipati con scelte politiche coraggiose e concreti
Non a caso Chiaramonte si è mosso il più delle volte in sintonia con un sindacalista come Luciano lama e con i più noti ai lettori della rivista politica ed economica da peggio a barca
E negli anni difficili come Giulia chiamati che hanno segnato che hanno seguito le lezioni dal settantanove si sono conclusi come referendum sul costo del lavoro nell'ottantacinque
Ha denunciato l'esaurirsi nello stesso tempo della prospettiva perseguita da Berlinguer in quel momento ormai accantonata
Ma anche dell'altra prospettiva di quell'alternativa da costruire con i socialisti allora guidati da Craxi
Ho avuto in quella congiuntura più di un'occasione nei corridoi del Parlamento i dibattiti politici di discutere con Chiaromonte e questo disagio era in lui evidente eppure la sua lealtà verso il suo partito lo ha portato a prender la parola in Senato
Per chi è del referendum abrogativo sul decreto di San Valentino a difesa di una strategia che tuttavia gli appariva incapace di fare i conti con la realtà che ormai si delineava all'orizzonte del nostro Paese e dell'euro
Se dovessi collocarlo rispetto alla formula allora molto usata del partito di lotta che di governo da lei che avrebbe volentieri fatto pesare la sua opinione a favore di una sinistra di governo capace di una concreta assunzioni di responsabilità e di un netto rifiuto delle posizioni massimalista
Ritengo di dover fare un breve riferimento anche agli anni della solidarietà nazionale che lo stesso Chiaromonte ha ricordato nelle riflessioni sul triennio settantasei settantanove
Quello ha visto tra i più diretti collaboratori di Enrico Berlinguer
Quando io ero tra i collaboratori di Benigno Zaccagnini
Alla questione democristiana rinascita aveva dedicato un supplemento del maggio del settantatré c'è qualche mese prima del famoso saggio di Berlinguer sul compromesso storico
E Gerardo Chiaromonte ha scritto l'editoriale di quel numero del contemporaneo per sostenere che era un passaggio obbligato fare i conti con la Democrazia Cristiana
E lo diceva con le parole di Berlinguer rinnovare lo Stato e dare adesso un consenso di massa così ampio e solido da metterlo al riparo da qualsiasi involuzione conservatrici Chiaromonte riferendosi in quel numero del contemporaneo al linea politica di Togliatti
Perché questa idea del continuismo come è stato ricordato era in lui molto forte sosterrà in quell'occasione che allo stato delle cose non è realistico pensare ad uno schieramento di governo che comprenda comunisti socialisti forze laiche intermedie insieme a spezzoni di sinistra staccatasi dal grande corpo della democrazia cristiana
Il punto vero dal quale dipendeva la svolta democratica
E che la DC doveva cambiare profondamente la sua politica e che alla sua testa ci dovevano essere uomini nuovi
Che avessero una visione democratiche nazionale al di sopra di visioni totalitarie dei compiti che spettano al loro partito come spesso gli accadeva anche in questo caso Chiaromonte si rivolgeva indirettamente al suo stesso partito per invitarlo
Ad un'analoga profonda correzione di strategia ed un analogo profondo rinnovamento di classe dirigente
Lettura di quel saggio ci aiuta a capire perché è Carimonte ha sostenuto la linea di Berlinguer
Ed il confronto con Moro e Zaccagnini
E perché ha sostenuto i governi guidati da Andreotti eppure era convinto che una linea quale quelle indicata da Aldo Moro certamente non coincideva con quella del Partito Comunista taglia
Ma concordava con Berlinguer nel ritenere che un'alternativa democratica e non di sinistra doveva passare attraverso quella maturazione ed andare oltre gli schieramenti tradizionali della sinistra marxista
Anche quando nella riflessione conclusiva del libro che ha scritto sulle scelte della solidarietà nazionale
Riconosce i limiti di quella politica e li analizza puntualmente
Critica tuttavia l'interpretazione di chi specie da sinistra del suo partito liquidava quella politica senza riconoscere il bilancio di un'esperienza che aveva dovuto fronteggiare la crisi economica e del terrorismo
Senza poter contare in alcune alleato a livello internazionale
Poiché gli americani di fidavano della democrazia cristiana e i sovietici di fidavano del Partito comunista
Ed in particolare in quella conclusione polemizza con chi
Esasperata la polemica con i socialisti dopo avere liquida
Atto la solidarietà nazionale lasciando così a suo modo di vedere il partito senza una DNA strategici
Chiaromonte lasciati in eredità a tutti i democratici ed in particolare ai Democratici di sinistra
Alcune questioni sulle quali è importante ore riflettere e che conservano una loro precisa attualità
La prima bisogna sapere governare la complessità specie quando si devono fare i conti con l'economia e bisogna riconoscere che il capitalismo
Di oggi il cateterismo moderno va coniugato al plurale
La seconda l'alternativa democratica può essere vincente e di governo
Solo se la sinistra sa andare oltre le posizioni dogmatiche oltre le trincee nelle quali si è rinchiuso in passato per affermare un primato che spesso gli Astoria gli ha poi contestato
Il cambiamento rimette in discussione tutto anche gli schieramenti tradizionali e chi sa dialogare guarda più lontano di chi legge ogni cosa con gli occhiali dell'ideologia
Ci sono certamente questioni di metodo e di schieramento
Ma anche e soprattutto a cambiamenti reali che vanno interpretati dalla politica nelle sue scelte programmatiche e soltanto in questo modo
Io penso di aver così letto l'insediamento di Chiaromonte la politica può conservare la sua centralità
Grazie
Grazia Bodrato alla parola Massimo D'Alema
Ringrazio Emanuele Macaluso e promotori di questo incontro
Anche per la opportunità che mi è data di partecipare al ricordo Gerardo Chiaromonte
Personalmente sono stato legato a Luisa un forte legame
Di carattere personale di stima e di amicizia che non si è interrotto neanche nei momenti più difficili e qualche volta anche aspri
Della vicenda politica interna
Al gruppo dirigente del nostro partito
Del pc prima del PDS Dupont
Un'amicizia che aveva la sua origine più lontana in un rapporto familiare
Personale
Anche mio padre appartenne a quella generazione di giovani quadri del PC
C'erano legati all'insegnamento di Giorgio Amendola
E che poi divenne più diretta
Negli anni di collaborazione
Sali forte
Quando dopo la metà degli anni Settanta nella seconda metà degli anni Settanta
Più fui chiamato
Anche per volontari tecnico dello stesso Chiaromonte
A guidare la Federazione giovanile comunista
Allora questi processi di selezione venivano molto dall'alto
E
Chiaromonte hanno
Ora meno ma non so se sia un bene o un male ma meno
E Chiaromonte aveva la responsabilità maggiore di coordinatore della segreteria
Ed era senza dubbio nel gruppo dirigente del partito comunista l'uomo più vicino a Enrico Berlinguer nel lavoro quotidiano e nella responsabilità della direzione politica
Fu così anche per una sua volontà
Che venne scelto per guidare la Federazione giovanile comunista un compagno che non era più membro da qualche anno e che si dedicava invece ad un'attività di partito
Furono anni di appassionanti archivi assai difficile
Quelli della solidarietà nazionale del terrorismo
E poi della sconfitta di quella politica
E della svolta strategica che decollò con il pc sulla linea dell'alternativa e della orgogliosa difesa come è stato ricordato della diversità comunista
Io ho vissuto accanto a Chiaromonte
Due giornate emblematiche
Dei due giornate nelle quali ricevemmo i dati elettorali a Botteghe Oscure della vittoria del settantasei e della sconfitta del settantanove
E devo dire che comunque il suo
Con quella sua vena di pessimismo e persino di scetticismo che mai tuttavia sconfinava in un cinismo apatico ma anzi erano las una Monella
Per la passione politica
Tutte e due le volte mi parve che gli fosse stupito del risultato positivo cioè del del fatto che le cose abbastanza bene meglio di quanto lui avesse previsto
E nel settantasei io ricordo bene
Un forte senso
Voglio dire di preoccupazione
Ma c'era scritto del peso della responsabilità
Che veniva sulle spalle del PC e del suo gruppo dirigente
Di un partito di un gruppo dirigente che erano ben consapevoli di non poter rappresentare un'alternativa di governo alla democrazia cristiana
Io credo che Chiaromonte come è stato qui detto
Abbia rappresentato molto bene
Come altri dirigenti della terza generazione del PC
Alcuni fra gli aspetti migliori della storia del Partito comunista
Innanzitutto
La consapevolezza del ruolo nazionale e democratico di questo partito
Questo non significava in alcun modo non avvertire
Il valore del rapporto con l'esperienza del comunismo internazionale
Chiaromonte curiosamente da questo punto di vista pure essendo stato uno dei dirigenti per formazione e per cultura più a sovietico del PC
Tuttavia
Avvertiva fortemente il valore di questo legali
Forse anche per il peso di una visione storicista dica che lo animano
Anche qui in parte controbilanciata dalla sua formazione scientifica
E da una grande curiosità intellettuale verso la modernità verso le novità
Tuttavia pure nei limiti di quel rapporto con il movimento comunista
Egli avvertì fortissimamente la funzione democratica del PC come suo compito fondamentale
Costruire la democrazia
Rafforzare e difendere la democrazia in un Paese che per la sua storia
Per la fragilità della sua compagine unitaria
Per il carattere relativamente recente della sua storia unitaria era un Paese fortemente esposto
Ad un rischio antidemocratico
Questa democrazia doveva fondarsi innanzitutto sull'unità del Paese
Concepita prima ancora che come unità o collaborazione tra le grandi forze democratiche del nostro Paese come unità fra gli italiani
Egli avvertiva modo acutissimo negli anni settanta nel momento della crisi il rischio di una lacerazione del tessuto sociale
Di una rottura nel rapporto fra le generazioni
Io ricordo bene questo nella preparazione del convegno
Sulle nuove generazioni sulla crisi della società italiana
E nel contributo che gli dette a quel dibattito
Egli avvertì in modo acuto il rischio di una frattura culturale e sociale fra le generazioni
Anticipando per molti aspetti le riflessioni successive sulla crisi dello stato sociale
Ponendo acutamente il problema della responsabilità del movimento operaio e sindacale
In una strategia di conquiste di garanzie che escludevano un mondo dei non garantiti le nuove generazioni innanzitutto
Ma anche il mondo femminile e in una parte non piccola il Mezzogiorno
Questo tema dell'unità fra gli italiani
Della responsabilità della classe operaia per evitare una frattura profonda
Fu una delle questioni che lo assilla erano di più
Che lo spinsero a guardare con interessa ed anche con curiosità la questione giovanile
Alle nuove forme della questione giovanile
Agli orientamenti culturali anche nuovi che si muovevano nel mondo dei giovani
Segno talora considerato con curiosità e talora con preoccupazione
Anche di una rottura culturale
Di una incapacità della vecchia generazione di parlare ai giovani
E di fare intendere il senso della storia nazionale
Il valore di ciò che si era conquistato
Di fare misurare il mutamento che era intervenuto nella realtà del nostro Paese
Questo tema fu caro anche a Giorgio Amendola
Amendola lo affrontò con un vigore polemico e con una passione pedagogica
Di cui io ricordo bene le manifestazioni nel comitato centrale nel dibattito anche ne la grande attenzione che aveva anche alla stampa della Federazione giovanile comunista pro spesso un'attenzione vigorosamente critica
In Chiaromonte Cera più volontà di capire
Più apertura più curiosità
E questo di Luís io ricordo come uno degli aspetti più affascinante della sua personalità
E cioè di un uomo politico che prima di insegnare voleva capire che voleva ascoltare
E questo Lou aiuto a mettersi in contatto con culture con mondi molto lontani dalla sua storia dalla sua formazione dal suo modo di pensare
Questa visione dell'unità del Paese di un patto di solidarietà fra gli italiani come condizione per difendere e sviluppare la democrazia
è stato il fondamento più alto del suo meridionalis
Io credo che in questi giorni torni torniamo a parlare del Mezzogiorno della centralità del Mezzogiorno è particolarmente importante ricordare un uomo come c'erano
Che ebbe sempre presente questo tema come un tema essenziale ripeto dell'unità del Paese e della costruzione della democrazia
Non nei termini di una rivendicazione meridionale
Ma nei termini di una grande questione nazionale
La rivendicazione meridionale
Nel senso piagnone del termine gli fu estranea
Ed al contrario soprattutto negli ultimi anni della sua vita Emilia anche rileggendo Manlio Rossi Doria
Troppo in quell'analisi del nuovo blocco sociale meridionale formatosi intorno alla spesa pubblica
Anche le ragioni di una polemica verso i nemici interni del Mezzogiorno che già era stata cara da Vendola
Ed anche una chiave per comprendere il rapporto fra criminalità e politica
Il terreno nel quale aveva messo radici il fenomeno della corruzione
Una chiave di analisi che lo portava molto lontano da quella contrapposizione assai di moda
Tra una società civile sana è una società politica malata che ha costituito una chiave d'interpretazione sbagliata a mio giudizio e foriera di molti equivoci
In realtà
La questione morale e persino il rapporto tra mafia e politica nel Mezzogiorno
Avevano le loro radici nella questione meridionale
Avevano ragioni storiche e sociali un'origine lontana
Quella di cui
Vi è l'eco nelle polemiche Salvemini anni e un'origine più recente appunto nel blocco degli interessi sociali che si era costruito intorno alla spesa pubblica
E il problema della lotta contro la corruzione e contro la mafia
Faceva dunque tutt'uno con l'esigenza di un nuovo meridionalismo non tientela Area disse e assistenzialistico e capace di promuovere una nuova classe dirigente del Mezzogiorno
Questioni appunto lo ricordava anche Ranieri
Non confondibili e non riducibili ad una questione giudiziaria
Come pure il rapporto tra politica criminalità corruzione non poteva essere ridotto ad una sorta di complotto
Bensì aveva le sue radici nelle ragioni storiche e sociali siano richiamato
Questa visione del Mezzogiorno
Fu per lui molto importante
E a mio giudizio fu in parte notevole all'origine
Della sua azione politica e della sua riflessione negli ultimi anni
Gli anni nei quali chiamato a responsabilità pubbliche si direbbe super partes
Non più impegnato in una funzione rilevanti di partito
Questi anni egli dispiegò pienamente quel senso dello Stato quella sua capacità di essere un uomo della democrazia italiana e non di parte che aveva profondamente ispirato tutta la sua azione politica
Questo rifiuto dell'estremismo e della faziosità
Che hanno caratterizzato la sua azione il suo modo di essere dirigente comunista per tanti anni
Si trova una traccia forte di questo
Nelle sue riflessioni nel quegli articoli che sono stati qui ricordati sul tema del rapporto fra la politica e la giustizia
Che in realtà
Nella sua riflessione
Erano Aster assai di più il tema del rapporto fra il cittadino e la giustizia
Tra i diritti e le garanzie individuali e la necessità di fare giustizia di portare alla luce gli scandali e di punire i responsabili
C'è una bella frase in uno di questi articoli
La frase polemica naturalmente l'articolo aveva un contenuto polemico
Io rifiutando una contrapposizione tra chi
Paventava gli eccessi e chi paventava le inerzie si potrebbe dire tra un giustizialismo sbrigativo secondo il quale il fine giustifica i mezzi
Che è un garantismo peloso
Per il quale è meglio una giustizia inerte
Molto semplicemente Chiaromonte diceva nell'uno nell'altro affermando cosa alla quale io credo profondamente che in un grande Paese civile i diritti individuali
Le garanzie del cittadino e la tutela della legalità non solo sono conciliabili ma sono due aspetti della stessa cultura e dello stesso senso dello Stato
Nella lunga esperienza politica nella quale della quale ho avuto modo di essere anche testimone
Noi abbiamo vissuto due passaggi critici che voglio ricordare qui passaggi critici del mio rapporto con Gerardo Chiaromonte ma direi della vicenda politica interna
Della vita travagliata di un gruppo dirigente che ha attraversato una fase traumatica della vita nazionale
Il primo aspro e forte dissenso con Luís
Quindi dopo l'esaurimento della politica della unità nazionale della solidarietà nazionale
Egli fu fortemente critico non
Fece mistero
Nell'ultima fase della direzione di Berlinguer del Partito Comunista italica
Preoccupato che la fine della solidarietà Piso spingesse il PCB Air su una posizione propagandistica Stratta
Settarie
Di separazione rispetto ai problemi più profondi del Paese
Bisogna mento
In una diversità non produttiva di azione politica unitaria e non in grado di preparare una prospettiva di governo
In particolare
Egli fu preoccupato
Per lo scontro
Con il governo a guida socialista
E per il fatto che questa rottura potesse cancellare ogni possibilità unitaria per la sinistra italiana
è vero è stato qui ricordato
Che Gerardo Chiaromonte annunciò nel Senato raccolta delle firme
Per il referendum
Contro il provvedimenti che riducevano la scala mobile ma è anche vero che glielo fece per quella rigore di militante che lo caratterizzava
Dopo a vere di golosa vento sostenuto la tesi contraria diciamo in una in una riunione della direzione del partito comunista in cui la decisione di raccogliere le firme per il referendum fu approvata non senza un profondo contrasto
Io ricordo di essere fra quanti votarono a favore di quella decisione
Garantendo così una maggioranza che non fu enorme se la memoria non mi inganna
E certamente dopo molti interventi critici da parte di molti fra i più autorevoli dirigenti del partito
Un periodo assai difficile
Ed è ancora difficile per me oggi
Arrivare ad un giudizio definitivo
Certo la ricerca di una terza via
Anche come garanzia di una diversità del PC rispetto all'esperienza di altri partiti riformisti europei
L'affermazione della nostra diversità
Furono scelte che
Consumarono il loro valore
Nel corso di un periodo Breve
Nel quale garantiranno di più una distesa delle forze dell'insediamento che la capacità di rappresentanza del partito comunista che non invece la possibilità di uno sviluppo creativo della sua politica
Resta naturalmente da vedere
Se quelle posizioni si fondavano su un'analisi giusto
Del grado di corro antivento a cui era giunto il vecchio sistema politico
E se un'altra politica
Non avrebbe fatto correre il rischio di disperdere le forze
Di un grande partito popolare
Forse che poi
Uscite dall'isolamento e dal congelamento sono state io credo utili alla democrazia Italia
Ciò non toglie che molte delle preoccupazioni di Chiaromonte di quel periodo
Erano fonda
E che il rischio di un isolamento di un interrompersi di un dialogo unitario a sinistra furono rischi reali
Un secondo momento voglio ricordare
Il momento della svolta
Cioè Lo Monte condivise la svolta nelle sue ragioni di fondo
Avvertì come è stato qui ricordato un forte fastidio
Io credo culturale
Più che politico
Verso determinati aspetti della svolta
Verso quella che a Luís parve una certa subalternità culturali
Ad un certo nuovismo
Ad una critica indiscriminata verso il sistema dei partiti
Ad avere subito
Quella categoria di interpretazione della crisi italiana la partitocrazia
Chi ha Luís parve e aveva ragione a mio giudizio assai povera
Proprio per interpretare e capire la realtà più profonda del nostro Paese
In più c'era un fastidio verso la parola stessa discontinuità
C'era un senso che certamente a mio giudizio fu eccessivo
Della continuità della storia comunista
E comunque nella necessità e su questo secondo aspetto invece ritengo che egli avesse più ragione di ricercare nella nostra storia i germi di un'esperienza riformista
Senza la quale la svolta poteva apparire una costruzione artificiosa
Come quelle di cui Gramsci parlava quando
Usava l'espressione costruttori di palafitte cioè di case che non hanno fondamenti
Io credo che tra le ragioni che ci hanno portato poi a riflettere
Sui limiti svolta
Una riflessione che tuttavia io ritengo in nessun momento può oscurarne l'importanza
Importanza cioè di un atto di rottura il cui valore politico ed etico a mio giudizio è che resta essenziale
Ma sui limiti culturali la svolta della politica che essa poi produsse
Tra i motivi di questa riflessione
Vi sono certamente state anche le considerazioni critiche diciamo
Oggi si potrebbe dire non per amore per l'amore la volontà di costruire il filo di una continuità
Che nella politica attuale del partito democratico della sinistra
Si riannoda hanno o per lo meno vi è l'intenzione di riannodare in molti figli che nel nostro passato in alcuni momenti si sono spezzati
C'è una fondamentale scelta unitaria
L'idea cioè che il Governo del nostro Paese deve fondarsi su uno schieramento unitario
Chiaromonte non contrappose mai l'idea dell'unità della sinistra all'alternativa democratica
Egli concepì l'unità della sinistra comune l'evento essenziali di una più larga unità democratica questo sì
Egli polemizzò contro una visione dell'alternativa democratica che saltava a piè pari il tema dell'unità della sinistra e quindi si indirizzava verso una sorta di palingenesi politica che non gli sembrava condivisibile
Ma il tema del rapporto tra la sinistra e le altre forze democratiche le altre tradizioni laiche e cattoliche della democrazia italiana gli fu ben presente
Secondo punto sul quale io credo che stiamo cercando di riannodare dei figli
E nella scelta netta
Di costruire in Italia una sinistra europea e quindi di ispirazione socialista riformista
Nell'Arino annuncia
Ad ogni visione del rinnovamento della sinistra italiana come ricerca di un oltre
Che ci separa o che ci pone illusoriamente più avanti rispetto alle altre grandi forze del riformismo europeo
Non che io non credo che si debba andare oltre
L'esperienza del riformismo socialdemocratico europeo
Si deve andare oltre ma noi dobbiamo andare oltre insieme alle altre forze socialiste riformiste europee le quali sono impegnati nello sforzo per andare oltre e per costruire nuove esperienze infine io credo pesa nella nostra politica di oggi
Quel senso di responsabilità democratica
Quella preoccupazione contro il rischio di una lacerazione del Paese
Quell'idea che la politica non può essere uno scontro frontale che estremizza le posizioni che viene da una lunga storia
Ed è credo questa visione che Formica ha concluso dicendo che siamo indietro di file forma costituzionale io non so
Se riusciremo a rimetterci impari Visciano ma certamente quella idea che la riforma costituzionale debba anche soprattutto essere il terreno sul quale si incontrano dialogano
Costruiscono insieme le forze politicamente divise
è un'idea che nasce proprio da quella preoccupazione che soltanto un patto fra gli italiani può rendere più forte la nostra democrazia che animo profondamente l'opera e il pensiero di Gerardo che lo
Presidente Scalfaro vorrebbe dire qualche parola e lo ringrazio
Non penso giungere
Particolare
Osservazioni e commenti e ricordi
Alla ricchezza
Delle cose che ho ascoltato ringrazio molto Macaluso
Ma faccio solo qualche constatazione bionico a lei il signore in modo speciale
A lei e alla sua famiglia da suo figlio
E che quando si è riunito iper ricordi
I ricordi contano la prima constatazione che avete parlato
Con sfumature diverse
In certi casi vorrei dire con impostazioni diverse
Andrò a BTP da un linguaggio amichevole
Da un linguaggio simpatico
Assonante
Come sono
Ma indubbiamente diverso
Però una cosa mi ha colpito
The quella che a me preme sempre più di ogni altra
Che in fondo gli uno
Nel parlare ha cercato ha trovato ha individuato
Un punto di riferimento un raccordo
Con Chiaromonte
E questo è l'accordo lo ha trovato nel patrimonio umano
Poi il patrimonio umano si inserisce nella politica nella dialettica politica delle diversificazioni ma in questo rapporto umano in questo patrimonio umano
Mi Pato una prima constatazioni importante
E siccome gli iscritti
Caro Macaluso scritti che sono stati più volte citati che ognuno di noi ha letto con grandissimo interesse perché specie taluni vivido ieri estremamente vivi
La signora mi diceva sotto voce non si trovano più
Perché per celebrare questo ricordo invece una lista muta
E vorrei fare una proposta
Perché potrebbe essere fatta da istituzioni
Perché non fatta
Tra dallo sforzo comune di coloro che lo ricordano come però sono amica
Che mi ricordano l'umana ricchezza che da quella umana ricchezza hanno tratto motivo di meditazione di conforto ti esempio io sono uno di questi
Mi sembrerebbe bello che fosse una specie di Offerta
Che avesse qualche cosa di corale
Che è una proposta
Una seconda constatazione il senso dello Stato
Senso dello Stato in Chiaromonte
Incredibile
Cito
Ricordo che al Monte
Presidente della Commissione per la lotta alla criminalità organizzata
Non ricordo responsabile quella delicatissima non sempre felice Commissione di controllo sui servizi
E ricordo due confidenze nel primo caso
Scalfaro
Mi è stato chiesto
Far venire davanti alla Commissione dei pentiti
Coesistono ma il e il suo mai
Non fu vinto da pressioni alcuna
Fu Nai
Mi piace che Giacomo Mancini che ha tanto sofferto in questi ultimi tempi che voglio ricordare proprio per queste sofferenze abbia fatto un cenno
Così
In una riunione del comitato bisogna chiamare il funzionario tale il funzionario tanti
Riscossioni antica
Il nostro io noi lo scibile
Credo che un ministro dell'Interno il più rigido al mondo non avrebbe potuto dire un no più motivato fermo e invincibile
Due citazioni due fatti perché i fatti dicono molto di che cos'è il di dentro di convinzione
Dunque la seconda constatazione e mi fa dire
Che il senso dello Stato
Non è esclusivo patrimonio di maggioranza
Ha qualche
Un'amica per lo stesso mio partito
Io un giorno però dentro la pazienza cosa che è sempre sbagliato pari e dissi tunisini sono dello Stato non sai dove stia di casa e da ministro in carica
Dirle egualmente di questo pare
Proprio i sistemi io non dico che avessi ragione
Dico soltanto
Il senso del
Tra l'altro
La gente di questo Stato per la vita agli Galati questo stato la vita è giusta di questo Stato il senso dell'
Che tra sconta
Deve senso di TAR Tito di categorie
Interessi personali
Un'ultima constatazione quella che mi sta più a cui
Riconosco che pago un due
Via responsabili
Diciamo così non facili vie
Sì io dissi così una
Tali confronti Erika stato sembrava uno sport nazionale
Ho avuto vicino
Varietà genere
Ho deciso con motivazioni
Partecipazione
Sì diceva che quindi perché il passo che avevo compiuto
Un passo esatto
Tanta tutte le motivazioni di una condivisione sembra che facesse uno sforzo per ora assumersi parte di quella responsabili
Dimenticano
E la ricchezza più cara
Montella più grande
Comunque fu sul piano
è una ricchezza eccezionale
Inestinguibile
Pagine politiche
Fare al suo questa luce questo sguardo questa ricchezza
Le lotte politiche
E preveggenza disattese
Poi passa il tempo poco dopo
Compiendo sì cinque a
Compiendo sì cinquanta sale al
La ricchezza una
E quella che nasce l'in
E quelle che si
Rigide
Tempio e quelle che crea dentro di noi beh io richiamo lei con
Si chiama
La quale in questo nome
Io dico con
E qui il mistero
Toro otto fu di amicizia per
Uno larga parte di una giornata insieme
Quanto vicino al momento in cui si spegnesse la sua luce qui per non
è stato
Questo chiacchierare
Porto di comuni
Chiacchierando
Dopo
Mi le esigenze
Nella politica il bisogno di correre
E io dico procedesse ad
Lui quand'
Ha dato con la sua famiglia questo esempio
Valori quotidiani
Vedi che non ti
Questi collo
Ti volti con Noemi con ricovero
Quasi reciproca confessione
Il manipolo di pittore e anch'
Ojetti sentirmi debitore grazie
Grazie presidente
La proposta che a far
Sarà nostra associazione raccoglierà
Non solo hanno gli stessi mali
Gli iscritti
Monte grazie a tutti e buona sera