XIV Assemblea generale dei comuni d'Italia sul tema "I comuni al centro della nuova costituzione" dall'1 al 4 ottobre 1997

Prego il dibattito di oggi
Nel calendario nel piatto di una situazione
Legato appunto
Al le prospettive dei comuni al tipo degli l'iniziativa in particolare la mattinata dedicato appunto
Al contributo del Comune alla nuova forma di Stato con l'impegno un po'di interventi di rilievo che proprio l'anno appunto da quello de Gianfranco ciò Uros imbarco Odette vecchiotto leggo di
Avviarsi
Grazie presidente buongiorno a tutti con il permesso dello stesso presidente vorrei far precedere la mia relazione da un ringraziamento
Come sindaco Ungaro all'anice e a tutti i colleghi sindaci per la risposta pronta e intelligente che hanno dato al grido di dolore che proviene dalla mia terra così atrocemente colpita dal sisma la solidarietà dei sindaci italiani solidarietà dei colleghi per me una dimostrazione operante di un grande bene al quale credo che noi tutti non dobbiamo rinunciare il grande bene dell'unità della patria perché questi
La mia terra e al centro della penisola e la solidarietà proveniente da zona dell'estremo Nord dell'estremo sud passando per tutte le gamme intermedie mi hanno ulteriormente confortato
Il questa fiducia e in questa solidarietà purtroppo cementata anche dalla disgrazia perché cari amici non dimentichiamoci che la nostra terra
Italiana è una terra ballerina
E mi sono venuti a stringere la mano sindaci della Sicilia ancora alle prese con i residui dei terremoti di Catania per non dire quelli del Belice eccetera eccetera e sindaci del Friuli sindaci del nord
O sindaci del Piemonte colpiti non dal sisma ma come sapete da una tremenda sciagura
Alluvionale detto questo passo all'argomento della mia relazione che vuole essere di informativa e di aggiornamento ai colleghi sullo stato dell'arte sullo stato dei lavori per quanto riguarda la riforma delle istituzioni nel nostro paese e che è un po'anche l'insegna di questo
Nostra Assemblea i comuni al centro della costituzione allora che cosa succede nella Costituzione riescono veramente
E debbo dire subito che io ho fiducia di una risposta alternativa affermativa i Comuni a porsi al centro della nostra costituzione
Questo senso si è sviluppata negli scorsi
Mese credo ormai anche negli scorsi anni vero presidente bianco l'azione della anzi
Di fronte alle prime conclusioni della commissione bicamerale in tema di forma di Stato
Quelle più precisamente
Formalizzate il trenta giugno scorso noi abbiamo preso alcune posizioni che in parte sono state poi recepite come dirò nella definitiva formulazione del testo costituzionale al livello di commissione bicamerale che poi dove andare nelle prossime settimane e mesi all'esame del parlamento
Allora la nostra posizione si può condensare nei seguenti punti che sono emerse dal consiglio nazionale del diciannove marzo che tenemmo io comma al palazzo delle esposizione
Primo punto costituzionalizzare l'autonomia statutaria
Portando ad tutte le logiche conseguenze il concetto di auto determinazione
Noi riteniamo che l'autonomia statutaria sia uno dei connotati fondamentale dell'autonomia tout court
Così è che non ci sia una vera autonomia senza che vi sia una autonomia statutaria
In principio di sussidiarietà
Che deve realizzarsi attraverso l'univoche attribuzione di competenze altri enti locali desidero dire subito che un elemento positivo
Era presentato di queste recenti formulazioni costituzionali
è rappresentato dalla introduzione in Costituzione del principio di sussidiarietà ovvero quel principio di sussidiarietà
Non è più soltanto un'affermazione di carattere teorico o se volete libresco ma diventa una norma costituzionale
Questo è vero anche nell'ultima formulazione
Della commissione bicamerale a proposito la quale però devo esprime un rammarico
Ossia che il testo così come licenziato ora dalla commissione bicamerale non comprende più una definizione del principio di sussidiarietà che è contenuta nel testo approvato il trenta giugno e che debbo dire subito mi piaceva molto anzi si piaceva molto e che diceva
Che la titolarità delle funzioni spetta agli enti più vicini agli interessi dei cittadini secondo il criterio di omogeneità e di adeguatezza delle strutture organizzative rispetto alle funzioni medesime
Definizione che ci che potremmo sottoscrivere dalla prima all'ultima parola e che purtroppo non è ripetuto nell'ultimo testo anche se questo nomina il principio di sussidiarietà ma senza sia i in modo definitorio in che cosa esattamente consista
Egualmente debbo esprimere un qualche rammarico perché nel testo del trenta giugno ed affermata con molta chiarezza la primazia
Del possibilità di dare all'autonomia dei privati tutte le funzioni che i privati stessi possono adeguatamente svolgere mentre questa affermazione di primazia e molto attenuata
Nel testo ora approvato dalla commissione
Questo è un così un'annotazione che forse non dobbiamo drammatizzare però indubbiamente la formula attuale
Che parla solamente nel rispetto delle attività che possono essere adeguatamente svolte dall'autonoma iniziativa dei cittadini anche attraverso le formazioni sociale
è molto più debole rispetto a quella che portava il testo approvato il trenta giugno che diceva che solo quando si tratta di funzioni che non possono essere adeguatamente svolto dall'autonomia dei privati esse saranno impartite tra le comunità locali eccetera un'altra osservazione
Anch'essa soltanto testuale ma Simon testo avete in un testo costituzionale le parole sono importanti si diceva una volta che le parole sono Pietro
C'è il problema dei piccoli Comuni
La nostra posizione come ANCI e una posizione di strenua difesa dell'autonomia dei piccoli comuni e della loro capacità di autodeterminazione S chiavi e piccoli comuni
Possono unirsi tra loro o fondersi o esercitare insieme determinati servizi e questo può essere utile e questo va agevolato incentivato ma solo se vogliono farlo
Senza nessun tipo di obbligatorietà
Dal testo costituzionale approvato
Rischia di essere detta riguardo un po'equivoco
Perché dice i comuni con popolazione inferiore al minimo stabilito dalla legge approvata dalle due Camere ovvia DC sarebbe un minimo stabilito con legge ovvero situati in zone montane
E se citano anche in parte nel funzioni loro attribuite mediante forme associative alle quali è conferita la nerissima autonomia riconosciuta ai comuni
Ora ciò che mi preoccupa in questo testo l'uso del presente indicativo che in materia di formule legislative ha un suo significato se dice esercitano siti vuol dire debbono esercitare e questa obbligatorietà che abbiamo rinvenuto anche in un tallone formule di leggi ordinarie come la mille trecentottantotto che si sta discutendo il parlamento ci preoccupano
Perché sia ben chiara la nostra posizione la nostra posizione e ceci auguriamo auspichiamo
Regolamentiamo in modo da renderle allettanti tutte le forme associative ma che noi riteniamo che possono essere rese obbligatori
Un luogo comune molto diffuso che i comuni in Italia siano troppi ma a parte che i il diritto comparato ci dice
Che per esempio sono molti ma molti ma molti di più in Francia che paese grosso modo la strega pure lui
Paese grosso modo le stesse dimensioni del nostro della stessa popolazione mentre andava vita dal presidente Bianco trentasette mila condotto Bilal presentare ne abbiamo noi ma il l'autonomia dei comuni in Italia dei piccoli in particolare rappresenta un elemento qualificante della nostra storia e della nostra vita i piccoli comuni
Su don sorgono dal nulla sorgono da una storia
Da una convivenza civile profondamente
Radicata nel tempo e dello spazio e come tale vanno a nostro avviso rispettati con i limiti e ovviamente di una utenza autonoma determinazione dei comuni in senso diverso
Vorrei aggiungere ancora qualcun altro dei punti che ci preoccupano ancora anche se debbo dire con molta chiarezza che il testo costituzionale predisposto dalla Bicamerale recepisce gran parte delle nostre proposte e lo possiamo considerare di grande progresso rispetto alla sistema
Anche così come dire
Che si è assestato in precedenza e che non riconosceva
A nessuna particolare forza all'autonomia dei comuni anche il fatto che il testo costituzionale che ci è stato proposto dica che
L'Italia
Si ripartisce in Comuni Province e Regioni stato la Repubblica come dice il testo elencate in questo ordine a secondo minori un grande significato simbolico
Il grande significato simbolico di un federalismo che parta dal basso che riconosce esplicitamente ai comuni la generalità
Delle funzioni per l'amministrazione della comunità e che solo quando per ragioni dimensionali od altro determinate funzioni non possono essere volte a livello comunale varranno svolte a livello di provincia Regione Stato Unione Europea che poi l'essenza stessa
Del principio di sussidiarietà
Il
Neo centralismo regionale
L'avversario con il quale abbiamo combattuto e continuiamo a combattere
Non tralasciando la circostanza che in questo neo centralismo regionale
Combattuto da una parte tende a rinvenire fuori continuamente
Mi riferisco non è figlio le sue esperienze due mie esperienze recentissime discorsi giorni una lettera della regione che mi ricorda che le disposizioni regionali sono sovraordinate
Rispetto a quelle comunale ora questo è proprio ciò che noi contestiamo e nel modo più netto
Ogni autonomia è è riordinata rispetto agli altri livelli d'autonomia e non esistono né possono esistere autonomia sovraordinate e Autonomie sotto ordinate
Sempre sulla stessa linea
Io non
Non so se c'è ma non lo vedo oggi presidente della mia Regione professor Bracalente persona
Miti è un uomo di studi quindi non voglio minimamente fa una polemica con lui faccio una polemica contro la funzione però mi arriva l'altro giorno con testo che dice il presidente della Giunta regionale ordina al sindaco di Terni fiorentina
Presidente aggiunta Gianni del feldmaresciallo Kesselring
Perde mai si allarga esseri diceva ordinò e per carità gli erano bellissime fucilato
Ecco voglio dire queste cose sono forse anche soltanto poi in definitiva cose terminologiche mai indica una proprio ciò che noi non vogliamo noi non vogliamo che ci sia in alcun punto della nostra normativa
Ho una sotto ordinazione un potere dispositivo
Del potere regionale nei confronti del potere
Comunale che deriva da un'autonomia deriva dall'elezione dei cittadini
Ecco un alto
Punto sul quale mi sembra non si sia ancora raggiunta
Una posizione equilibrata è quella della seconda Camera che poi minaccia adesso di diventare terza Camera o addirittura quarta camme come dirò tra poco
Giustificando quella ma l'ultima battuta di non so quale Sports pubblicitaria che dice ma gli italiani non mente la Bicamerale hanno bisogno di tre o quattro canne stare bene dei loro appartamenti il perché dico questo perché la seconda camera che nella nostra visione avrebbe dovuto essere espressione della partecipazione delle Autonomie di tutti i livelli regionali provinciali e comunali al processo formativo della volontà decisionale dello Stato
Ha deviato da questa retta via soprattutto perché siccome si è pensato che questa seconda camera che avrebbe dovuto subire questa evoluzione avrebbe dovuto essere il Senato c'è stato una pressione forte del Senato per non non perde le caratteristiche di equiordinazione rispetto alla Camera
Ne viene fuori un ne è venuto fuori nella prima elaborazione della commissione Bicamerale un pasticcio
Nella seconda elaborazione della commissione bicamerale sta venendo fuori un altro pasticcio per il quale si avrebbe un celebrato dei senatori di ruolo se posso fare un po'desideri io e mia
I senatori di ruolo che sono sempre senatori e dei senatori invece precari cioè i rappresentanti delle Autonomie locali che verrebbero convocati solo quando si discutono argomenti di loro
Per ti Dennis io tra l'altro anche come tecnico parlamentare che
Ritengo che non potrebbe mai funzionare è una formula di questo genere cui si siano senatori di un certo tipo eletti dal popolo e sia per l'altro tipo che vengono ammessi a certe riunioni a certe altre no
Ma cosa ancora più secondo me è discutibile si arriverebbe addirittura qualcosa di simile a una terza Camera perché si costituzionali si costruzione non indigeni beh chiedo scusa il la conferenza stato regioni ora noi chiediamo che su questo tipo pur su questa questione ci possa essere da parte del Parlamento un serio ripensamento se vogliamo creare un modo attraverso il quale le regioni le Province e i Comuni possono entrare nel processo decisionale dello Stato anche al di fuori delle materie specificamente loro conferite secondo l'attuale sistema che come sapete rovescia la vecchia logica
Per cui le funzioni sono tutte le funzioni legislative sono tutte attribuite alle regioni meno quelle specificamente assegnati dallo Stato mentre attualmente avveniva il contrario ma ci va anche al di fuori di recessiva chiamati a partecipare alle grandi decisioni di vita e di sviluppo della comunità nazionale ma per questo ci vuole una vera camera
Ci vuole una canna e nella quale i rappresentanti delle Autonomie comunque
Selezionati possano dire
La loro Paola appunto sulle massime questioni di vita e di sviluppo della comunità nazionale
Il un altro punto che noi abbiamo sollevato finora in Vanna Marchi
Dice anche il Vangelo che perse ascoltarli bisogna bussare molte volte le seguitiamo a bussare è quello che si che lei un Consiglio delle Autonomie all'interno delle regioni il quale consenta
Un altro passaggio di comunicazione importante che oggi non c'è ossia e il passaggio tra i comuni e le province e la regione stessa nell'esercizio delle sue funzioni legislative
Allora la Regione cito dei casi dalla mia ma penso che sia lo stesso un po'in tutto sta discutendo la legge urbanistica TAR discutendo la legge per il riassetto della sanità
I Comuni non hanno alcuna possibilità di Comuni e Province non ha alcuna possibilità di intervenire in questo processo
Io posso farlo scrivo una lettera al presidente della Regione sì gli voglio dire le mie opinioni posso mandare un ordine del giorno se queste opinioni sono del Consiglio comunale ma questo
L'ONU Bleeker Tolio
Un'opzione coesi ciascuno di noi può scrive un articolo sul giornale sia delle idee da esporre in questo ore noi riteniamo che sia necessaria una sede permanente il istituzionale nella quale una volta che si sia attuato badate bene il progetto di passare alle Regioni
Gran parte delle funzioni attualmente esercitate dallo Stato su queste funzioni i comuni e le Province possono dire la loro opinione possono dire la loro parola libero poi ovviamente il consiglio regionale di deliberare come ritenga ma sapendo quali sono le opinioni dei comuni e nelle province a questo proposito
Telegraficamente per non allungare troppo il discorso deve essere chiaramente definito che la funzione che spetta alla Regione deve essere una funzione legislativa e di programmazione
E non gestionale
Nonostante che l'attuale Costituzione già avesse questo disegno di fondo ma c'era stato c'era stata messa ma terminologia che vendeva opzionale in questo fatta invece secondo noi deve essere messo in chiaro e preciso perché badate bene
Il vero pomo della discordia tra le regioni e altre Autonomie locali è questo
Gli altri sono più un come dire
Degli dei falsi obiettivi o per lo meno degli obiettivi minori
Vero obiettivo è che le Regioni vogliono gestire e noi riteniamo che questo non sia il loro compito e vogliamo che chiediamo che questo si è chiaramente definito in Costituzione perché altrimenti dicendo normalmente dicendo
Di di regola o simili noi arriviamo che quello che dovrebbe essere l'eccezione diventa la regola è quella che dovrebbe essere la regola diventa l'eccezione o l'idea che oggi da oggi mentre stiamo parlando
Le regioni sia pure con le competenze più limitate che dà loro l'attuale Costituzione esercitare compiti gestionali e moltissimi settori
Ultimo punto
La
Ultimo punto ma anch'esso riteniamo assai e rilevante noi desideriamo andare nel a
Non ad una opposizione più o meno costante ma ad una sinergia
Tra gli enti locali e le regioni ossia non è vero che noi attiviamo un contenzioso o che pretendiamo di contrapporre ho un un Italia municipale ad un'Italia regionale
Abbiamo le nostre idee
Una delle quali è quella e la storia italiana
Non è la storia di regioni che nel nostro Paese non sono mai esistito e se non negli ultimi tempi è la storia recente a citare la storia
Do you sia dei nostri comuni che riteniamo non possano essere pretermessi
C'è poi una notazione che non è storica ma è tutta moderna
Oggi la nazione vive in gran parte
Nelle grandi conurbazioni urbani
Prima ho detto del valore che noi vogliamo e dobbiamo attribuire ai piccoli comuni adesso dico anche però che non si può disattendere
La partecipazione alla vita del Paese di conurbazioni gli uno due e tre quattro milioni di abitanti
Devono aveva un peso
è un fatto un secondo me molto spiacevole che non si sia riusciti ancora a realizzare le città metropolitane già previste dalla legge numero cento quarantadue se c'è qualcosa da cambiare cambiamolo alcuni parlano di faide delle città Regioni almeno due o tre citare regioni Roma-Milano Napoli altri parlano i modificazioni nella disciplina interna delle città metropolitane
Bene affrontiamole e facciamole ma non continui ama nascondere la testa sotto la sabbia dicendo c'è poi il problema delle città metropolitane un giorno forse ce ne occuperemo un giorno forse le faremo momento in cui vuol mettiamo mano al riassetto generale della struttura dello Stato noi dobbiamo pensare anche a questo con un obiettivo
Sul quale termino Becker riassuntivo di tutta la nostra posizione
L'obiettivo e di un federalismo cooperativo
Ossia di un federalismo questo devo dire con chiarezza anche perché molti dicono ma il federalismo è solo l'unione dice di più stati in un solo Stato non c'entro niente i comuni e le altre Autonomie
Ma questo è vero inalterati alta
è vero federalismo nella fede rosso poter fare grosse un trattato male trattato tra più Stati
Stabiliscono di vivere insieme di stare insieme di avere istituzioni comuni ma questo non è il caso dell'Italia
Fortunatamente da più di un secolo l'Italia non è una pluralità di Stati è un solo Stato che anche sulla scorta l'esperienza che abbiamo fatto ritiene meglio una disputa dislocazione più articolata del potere sul territorio
Ma questo significa anche che da questa dislocazione più articolata del potere non possono essere tenuti fuori
I comuni che sono la vera entità naturale delle aggregazioni civili
Non solo nel nostro Paese diceva Tocqueville
Che i Comuni sono fondati da Dio poi nel senso che noi possiamo dire la natura se preferite ossia vengono da sei
Non vengono dal fatto che un bel giorno qualcuno si mette a un tavolo i nulla decisioni amministrative decide di fare o di abrogare questo quella provincia vedete quanto sta succedendo spesso adesso con la creazione di nuove province
O altrettanto fare per le regioni allora
Dal Comune alla Provincia alla Regione Allo stato all'Unione Europea questo è il federalismo cooperativo che noi proponiamo e per il quale continueremo a batterci grazie
Grazie al sindaco non solo sindaco di Terni credo che le questioni posto alla nostra attenzione da questa prima relazione che danno anche un segno di stile di come affrontare alcuni problemi dalla solidarietà
Solidarietà che nasce da questa disgrazia ma io credo che anche dall'assemblea
Nazionale di oggi possa così come ha proposto la presidenza aveva e dare i risultati le questioni delle Autonomie sovraordinato sotto ordinate
Di cui ci ha parlato appunto il sindaco di Terni appunto ci consentono di affrontare anche un'ulteriore battuta che lui stesso ci ha proposto oggi di e sarà ascoltati noi chiediamo di essere ascoltati anche senza bussare perché credo abbiamo titolo appunto di essere ascoltati passando attraverso la discussione appunto di quel federalismo che parte dalla necessità degli uomini di mettersi insieme nelle comunità per gestire appunto la solidarietà alla quale vi spesso ci richiamava ora prima di dare la la parola Valentino Castellani sindaco di Torino
Devo comunicare che l'amministrazione comunale di Locorotondo
Nel promuovere appunto gli scambi culturali invita a visitare il Comune di Turi Della Valle d'Itria
Le prime ottanta persone sindaci amministratori che si iscriveranno entro le ore dodici potranno appunto profittare a partire dalle quindici di oggi pomeriggio di questa possibilità appunto di usufruire anche di questa cordiale amicizia di questo nostro sindaco Giuseppe Petrelli la parola Valentino
Castellani per la seconda relazione la mattinata e sapendo che finito l'intervento di Valentino iniziava il dibattito con gli interventi che sono stati programmati per questa mattinata Valentino Castellani sindaco di Torino
Io vorrei affrontare questo tema della per il contributo del ruolo delle Autonomie locali del ruolo dei Comuni
Nella nuova forma dello Stato un titolo che non mi piace molto che adesso cercherò di interpretare lo vorrei affrontare da un punto di vista più di sostanza non delle forme costituzionali sulle quali ci ha intrattenuto adesso
C'è urlò ma dal punto di vista delle politico quindi del ruolo che le comunità locali
I governi locali hanno nella costruzione di questa nuova Repubblica
Ecco io vorrei partire dall'osservazione mi pare molto acuta che ci faceva ieri sera il presidente della Camera Violante quando ricordava che nella nuova formulazione dell'articolo costituzionale in cui vengono ridefinite le funzioni dei vari livelli di governo sì mette sullo stesso piano
I comuni le Province le regioni lo Stato ciascuno come parte della nostra Repubblica
Quindi come diceva mi pare molto acutamente momento fa
Celauro non venti tra di loro sopra o sotto ordinati ma tutti parte di questa Repubblica della quale sono
Costituente essenziale
Allora io vorrei partire da qui per
Descrivere nella mia sensibilità nella mia impostazione quelli che secondo me sono alcuni dei problemi più importanti alcuni dei ruoli più rilevanti che le Autonomie comunali possono svolge in questa nuova rete innanzitutto voglio fare una premessa credo che questo lavoro della Bicamerale questori disegno costituzionale del nostro della nostra Repubblica sia un lavoro molto importante è un lavoro però lungo lento
Io credo che ci vorranno tre anni probabilmente
Tra passaggi parlamentari passaggi referendari sempre che non succeda qualcosa che rallenta questo cammino che addirittura rischia di
Almeno in parte di danni citarlo noi quindi stiamo entrando possiamo già
Dentro una transizione molto delicata alla fine della quale possiamo anche intravvedere queste forme di revisione costituzionale per le quali stiamo lavorando
Ma a me pare che sia fondamentale ed è questo il primo concetto che vorrei sottolineare mi pare che sia fondamentale
Rendere credibile questo passaggio attuando da parte di questo
Nostro paese politiche che nella transizione vadano in quella direzione cioè io non credo per essere molto esplicito non credo che sia possibile riformare questa nostra Repubblica
Semplicemente cambiando la Carta costituzionale fondamentale che in questo passaggio avvengano dei cambiamenti nelle politiche
E nei rapporti tra i vari livelli di governo in modo tale che questo cambiamento della nostra Costituzione venga coronare un processo di cambiamento che si percorre durante questi anni di transizione che saranno anni difficile allora se è vero come tutti sottolineiamo che uno dei punti fondamentali uno dei pilastri di questo rapporto è il principio di sussidiarietà
Allora io vorrei usare alcuni esempi
Per dire quali sono secondo me le politiche sulle quali noi tutti dobbiamo lavorare e per le quali ci aspettiamo cambiamenti sostanziali e significativi da parte del potere centrale
Primo esempio prima osservazione oggi credo che sia un patrimonio acquisito da parte di tutti noi il fatto che
Il fatto il fattore fondamentale di competizione è il territorio sono i sistemi territoriali oggi che competono fra di loro in questo scenario
Di
Economia globale si parla di città globali si parla di territori competitivi e allora quello che diventa essenziale in questo contesto è il ruolo rilevante delle capitali che stanno dentro i territori che tra di loro competono
Le grandi città le grandi città sono i nodi fondamentali di una Rete in posizione di competizione
E il uno dei punti di grande debolezza secondo me del nostro paese è proprio questo di a vere citati sono deboli
Che non hanno tessuto non hanno contesto con il territorio nel quale sono inserite perché mancano politiche urbane efficaci
E questa debolezza delle nostre città non è
La provinciale e io dico stucchevole competizione tra grandi città e piccoli comuni
I piccoli comuni o i medi comuni che stanno attorno alle grandi città su un territorio vivono di una vita
Propria forte nella misura in cui ci sono situati in un territorio nel quale la capitale di quel territorio è forte
E allora non ha senso dobbiamo smetterla
Tutti insieme ai sindaci delle grandi città e sindaci dei piccoli e piccolissimi comuni dobbiamo smetterla di pensare di essere in competizione abbiamo problemi diversi certamente dobbiamo chiedere
Che i problemi siano trattati in maniera diversa
Non è possibile immaginare norme che disciplinino comportamenti dentro una grande città che siano le stesse che disciplinano gli stessi comportamenti dentro un piccolo comune questo sì ma questo problema di strumenti
Sul piano della cultura politica noi dobbiamo costruire la cultura politica del territorio dobbiamo chiedere politiche urbane al nostro governo
E dobbiamo chiedere all'Unione europea ne parlavamo ieri
In questo seminario che abbiamo avuto sulla questione della riforma dei fondi strutturali dobbiamo chiedere a livello di Unione Europea e lo stiamo chiedendo noi sindaci che siamo in impegnati nel Comitato delle Regioni
Poiché bizzarra cosa quest'anno si chiami Comitato delle Regioni soltanto e non anche delle Autonomie locali o o qualcosa del genere ma insomma dobbiamo chiedere che questa questa fondamentale questo fondamentale paradigma oggi sul quale si confrontano fra di loro i paesi di questa Europa valga anche per noi
A me pare questo un primo salto di qualità che noi dobbiamo dare ed è uno dei contributi fondamentali
Che il sistema delle Autonomie locali può dare per rovesciare la logica nella quale siamo inseriti Secondo esempio che voglio fare
Si discute molto di questi mesi in queste settimane della riforma dello stato sociale
Ci sono dei tavoli aperti tavoli di contrattazione di approfondimento
Intorno a quei tavoli noi non ci siamo
Noi non ci siamo
Ma noi siamo consapevoli noi lo sappiamo bene che una parte consistente di questo stato sociale passa attraverso i servizi che danno e municipi
E questo pone a mio avviso due problemi di grande rilevanza di grande significato il primo sul terreno della democrazia
Io credo che una riforma dello Stato sociale dovrebbe partire in primo luogo da una definizione di uno Statuto un minimo di cittadinanza
Nel quale
Tutti i cittadini di questa Repubblica qualunque sia
Il luogo fisico nel quale abitano hanno gli stessi diritti
Io non riesco a capire perché i bambini della mia città
Hanno una situazione di privilegio rispetto alle scuole materne se li confronto con i bambini della città per esempio di Palermo o di Catania
E allora è necessario che questi servizi
Che attengono all'esercizio fondamentale dei diritti di cittadinanza siano definiti una volta per tutte
E quando sono collocati dentro i nostri Comuni dentro alle nostre amministrazioni siano parte essenziale nell'esame
Della riforma di questo stato sociale
Ma io devo registrare che noi oggi non siamo seduti attorno al tavolo di questa trattativa e allora temo allora temo che siamo residuale
E c'è una volta definito il quadro
Ciò che resta su ciò che resta noi ci dobbiamo arrangiare
E io non ci sto
Non funziona questa logica allora se vale il principio di sussidiarietà se noi dobbiamo partire dai disordini tra i diritti dei cittadini il primo tassello
Il primo tassello dello stato sociale e quello che sta nei comuni perché è quello più vicino ai cittadini
E quando solo quando ci sono problemi di sistema
Che impongono di portare a un livello più alto di governo
La soluzione del problema allora intervengono altri livelli di governo ad esempio noi pretendiamo di poter dire la nostra sul governo della sanità
Non gestire la sanità ma entrarci dentro definire i programmi gli orientamenti gli obiettivi perché credo che quel servizio sia molto vicino ai cittadini
E non si capisce perché essendoci dentro le regioni
Non si debbano essere prima di tutto invece i Comuni
A questo livello a questo livello
Terzo esempio che voglio fare
Quello della sicurezza
Quello della sicurezza urbana se ne parlerà sabato mattina credo a lungo
E io non voglio entrare in troppi dettagli
Ma anche qui
Il tema della sicurezza urbana e oggi un tema di cittadinanza
Attiene all'esercizio fondamentale del diritto di cittadinanza il sentirsi sicuri nel luogo in cui si abita in cui si divide
Io sono
Mi irritò quando questo tema quest'argomento questo obiettivo si connota di un colore politico come se la sicurezza fosse di destra
E la solidarietà fosse di sinistra
Sono due gambe tra le tante della democrazia
E quindi stanno nei diritti fondamentali delle persone che vivono nelle nostre città
Ebbene sui temi della sicurezza urbana
I sindaci non contano quasi niente
Ci sono i referenti fondamentali della domanda di sicurezza dei cittadini
Ma non hanno potere di
Io non penso e non amo e in un parcheggio un ruolo alla Rudolph Giuliani lo abbiamo detto più volte lo ripetiamo con convinzione e con
Serenità però quello che chiediamo e pretendiamo
è di poter avere come sindaci delle grandi o delle medie
Città dove questi problemi si pongono in maniera più acuta un ruolo più importante un ruolo di coordinamento un ruolo pari almeno a quello dei prefetti
Sulla sicurezza del territorio non sui problemi della grande criminalità o sui problemi o su quelli che sempre per guardare al modello americano sarebbero le competenze della polizia federale ma su ciò che significa prevenzione presidio del territorio
Costruzione di un tessuto di rapporti dentro la città che generi sicurezza perché il vissuto dell'insicurezza è oggi uno degli elementi più critici nei contesti urbani ecco su questo terreno noi no contiamo quasi nulla oggi
Noi pretendiamo di avere un ruolo su questa strada
Infine
L'altro accenno che vorrei fare
è di mi pare a me
Non irrilevante perché tutte le cose che abbiamo dette
E altre che potremmo aggiungere richiamano un tema fondamentale cioè quello delle risorse
Finché noi non avremo stipulato un patto anche in questa fase di transizione con il governo con qualunque governo finché non avremo stipulato un patto che ci dia certezze
Di risorse che avvisi una ridefinizione Della struttura dell'architettura della finanza locale
Tutto il resto sono parole
Buone intenzioni Bay Progetti che poi sì Arena no di fronte alla cruda realtà della mancanza di risorse noi oggi nei nostri nelle nostre amministrazioni abbiamo bisogno come si dice di un'altra gamba per tenere in piedi questo
Traballante tavolo delle nostre risorse perché non può essere non può essere che soltanto l'imposta comunale sugli immobili sia il gettito maggiore delle nostre entrate non può essere e non può essere per una questione di equità non possiamo non possiamo chiedere soltanto ai cittadini che hanno una casa in linea di massima e parlando un po'rozzamente di pagare i servizi per tutti
Non si può
E l'ipotesi che era stata fatta
In tempi passati di costruire un'altra gamba fiscale per i Comuni noi non la vediamo ancora concretarsi
Abbiamo facciamo fatica a vedere
Qual è la strada allora affinché questa strada non viene delineata non viene messa sul tappeto discussa tutto quello che si vuole noi non possiamo credere che i Comuni siano una realtà importante di quest'
Si gioca in larga parte il destino della nostra democrazia
Nel senso
Che la democrazia vive del rapporto di fiducia tra i cittadini e le istituzioni
Quando questo rapporto si alimenta nella sostanza
Delle risposte che vengono date ai problemi dei cittadini quando questo rapporto trova risposte nelle istituzioni e le istituzioni che i cittadini vedono sono quelle più vicine
Ecco su questo terreno
Si gioca la riforma della nostra Repubblica il nostro ruolo da questo punto di vista è fondamentale
Perché io mi appassiono anch'io al problema dei piccoli comuni
Perché il problema dei piccoli comuni
è certamente quello di metterli in Rete per la gestione di determinati servizi ma qual è il sindaco di un piccolo comune che queste cose non le ha capite da lunghissimo tempo
Ma il problema del piccolo comune di quella comunità che presidia un territorio magari molto ampio e quella di sentirsi riconosciuta come tale
E il sindaco di quella comunità rappresenta questo presidio fondamentale di rappresentanza della democrazia su quel territorio piccolo o grande che sia con i suoi problemi con la sua identità
Allora solo se questo presidio e radicato nel piccolo comune o nella grande città
Solo se questo avviene allora e credibile una riforma di questa Repubblica altrimenti resta un discorso tra costituzionalisti
Interessante
Accattivante ma che alle persone alla gente non mi interessa e la democrazia invece vive proprio di questo
Vive della passione civile di ciascuno di noi non solo di quelli che amministrano ma di quelli che vivono nelle nostre città nelle nostre comunità per questo io credo che noi siamo molto importanti nei prossimi due o tre anni
Latte dal sindaco di Torino Valentino Castellani
Realizzava la democrazia penso a Valvestino dalla democrazia
Vuol dire anche pensavo a quell'Ezio pezzo di cui ci parlava Valentino devono battere il piccolo e il grande comunico appunto e non solo
Al sostanza del problema certamente importante come quello della riforma dello Stato e quindi anche del ruolo spesso delle Autonomie barche dovessero isolando il contributo che parte anche però oggi con la discussione doveva Roskova
Assemblea
Iniziamo il dibattito con l'intervento che orologio Scotti programmati
Bande lavastoviglie coordinatrice nazionale per lancio di per il presidente del Consiglio
Comunali
Dovrebbe intervenire per nell'immediato prima di pure io
Il dibattito anche con la richiesta di intervento che stanno giungendo
Via via alla presidenza
Se si può provare a frattempo vanno venuto usavo per cumulo di precettore inglese per il prossimo e successive tornate
Se c'è ormai una cosa sicura nel processo di decentramento istituzionale
In atto è che ai Comuni in tempi piuttosto rapidi
Saranno attribuiti nuovi compiti e funzioni
E se tutto va bene il padre si era delineato sufficientemente entro il prossimo trentuno marzo data prevista per l'esercizio delle deleghe della legge cinquantanove
Ma già oggi è dato conoscere di una intensa attività preparatoria di primi formali testi di conferimenti di funzioni che iniziano il procedimento di emanazione
Segnalo come esempio la bozza di decreto legislativo sulla materia di Collocamento e dei servizi per l'impiego che prevede seppure in relazione alle legislazioni regionali il trasferimento agli enti locali di importanti compiti e funzioni
E l'attivazioni quali strutture degli enti stessi gli organismi territoriali dove svolgerà integrazioni tra questi servizi e la formazione professionale
A ciò deve aggiungersi la più complessiva riforma in corso di elaborazione in Commissione bicamerale
Se questa andrà in porto oltre alle ulteriori conseguenze pratiche derivanti dal generale riassetto delle istituzioni centrali e locali
Non si potrà sottovalutare la spinta che verrà da un eventuale e a quel punto probabile esito positivo di un referendum confermativo
Ha processi interno di riforma si potrà aggiungere infatti un potente elemento di consenso al processo di spostamento di poteri su scala locale destinato a condizionare a lungo il comportamento di tutti i soggetti politici
Ciò che attende le istituzioni locali e dunque un sommovimento profondo e i tempi di questo sommovimento appaiono in ogni caso accelerati
Il suo movimento poi anche alcuni importanti specificità perché al decentramento istituzionale si accompagna una forte ridefinizione dell'amministrazione penso alla centoquarantadue la duecentoquarantuno alla ventinove sono i numeri
Che ricorrono di più in una specie di cabala dell'amministratore
Senta segnalo soltanto questo aspetto per dire che se dopo tanti anni qualcosa finalmente si è mosso oggi siamo in un mare talmente agitato e qualche volta sentiamo il bisogno di consolidare qualcosa
Di abbassare lo stress a cui l'amministrazione e i suoi operatori sono sottoposti per occuparci mentre si cambia di concreti interessi dei cittadini e delle comunità
Insomma in poco una soluzione rapida dei nodi fondamentali per fare in modo che il cambiamento assuma un ritmo continuo e sostenuto ma normale
E che l'Amministrazione impegni decisamente le proprie forze le migliori energie verso la realizzazione degli obiettivi di benessere che sono la sua ragione di esistenza e di legittimità sociale
La domanda allora che mi voglio porre e se le nostre istituzioni sono adeguati a questi cambiamenti
Dico le istituzioni e non tanto la loro espressione politica che anche attraverso lanci può ritenersi soddisfatta per la valorizzazione complessiva del ruolo dei Comuni emerso fin dalle prime battute di questo processo nuovo
Quando penso alle istituzioni locali pensa anzitutto al modo di essere delle relazioni tra gli organi politici del comune il Consiglio la giunta il sindaco
Ma prima di entrare nel merito di questo tema che che rappresenta il contenuto principale del mio intervento voglio fare ancora qualche notazione di carattere generale
I Comuni hanno mille ragioni per sostenere ciò che hanno in tutte le sedi sostenuto che il processo federalista l'interessa in prima persona
Che il principio di sussidiarietà deve essere applicato con coerenza che la cura degli interessi delle comunità locali mal sopporta centralismi di alcun genere
Che insomma qualsiasi ipotesi di riforma della forma di Stato non può tenere conto che l'Amministrazione vera e soprattutto locale
E che amministrare non vuol dire solo eseguire i compiti assegnati da altri nell'ambito delle finalità generali delle leggi statali e regionali vuol dire consentire il pieno dispiegarsi dell'indirizzo politico che le comunità locali si danno i comuni in questo non rivendicano mille discipline diverse e contrastanti tra di loro rivendicano la possibilità di operare scelte concrete dell'amministrare vicini alle esigenze delle popolazioni locali
In questo senso importanti il principio affermato nella legge cinquantanove sul decentramento delle funzioni che stabilisce che agli enti locali va lasciato uno spazio effettivo di regolamentazione amministrativa
Ciò vuol dire che la legge statale regionale non deve spingersi oltre un certo grado di specificazione
Altrimenti l'amministrare diventa la mera esecuzione di prescrizioni di dettaglio il che contraddice il senso stesso dell'autonomia politico amministrativa degli enti locali
Occorre dunque vigilare molto sull'attuazione statale regionale della legge cinquantanove perché siano state delle regioni hanno un'innata propensione alla uniformità
E ciò avviene spesso non solo con lo strumento legislativo ma anche con atti generali adesso allegati
Come di come i piani di per i programmi che spesso non sono altro che una gabbia strettissima che tende a determinare la grande parte delle scelte pratiche di comuni anche quanto non vi è alcuna necessità
Faccio un esempio
Via la propensione denti ficcare la programmazione come mezzo di orientare la spesa dall'alto anche quanti programmi di spesa non hanno la dignità di veri atti di programmazione generale ma assomigliano quasi a bandi pubblici per il finanziamento di attività private
Di questa specie di programmazione minore la legislazione statale e regionale piena anche quando i soldi che si spendono sono una cosa ben misera
Così i Comuni per accedere a qualche finanziamento per realizzare un asilo in più o un intervento sull'immigrazione sono costrette ad adempimenti burocratici veramente discutibili
In nome e per l'appunto di una programmazione che altro non è che una vera intromissioni indebite nell'iniziativa amministra nell'azione amministrativa
Questo modo di trattare i comuni come se fossero dei privati beneficiari
Di un qualche sostegno economico è veramente inaccettabile
E come le Regioni chiedono di poter avere sempre maggiore spazio nella gestione delle risorse libere così deve essere chiaro che la programmazione statale regionale deve diventare più sobria ed essenziale edere indirizzarsi propriamente ai grandi interventi che riguardano ambiti di rilievo di aree vaste
Questa notazione sul ruolo dei Comuni può essere fondamentale per rimettere in discussione una strana tendenza di cui stessi Comuni medesimi sono sollecitato sollecita tori a causa di comportamenti a volte anche incoerenti
Mi riferisco alla tendenza culturale che sulla base dell'estrema parcellizzazione di territori comunali sposta la gestione di quasi tutte le funzioni su un livello di organizzazioni diaria sovracomunale
La questione come nota riguarda le aree metropolitane individuate dalla legge ma ormai ben più ampia coinvolgendo una larghissima parte del territorio nazionale
Ora se ne vogliamo difendere l'essenziale della realtà comunale e cioè l'esistenza e lo sviluppo di un'auto un mini stazione diffuse responsabile
Dobbiamo sconfiggere alcune soluzioni estreme possiamo farlo solo se cresce nei comuni la forte cultura della cooperazione molto opportunamente il Senato approvato in commissione un testo di riforma della legge centoquarantadue
Che invece tenta di dare occasioni per costruire diverso e più avanzate soluzioni da un lato sollecitando i Comuni
Ad un'intensa cooperazione dall'altro ricostruendo sui servizi un quadro nel quale sollecitando l'esternalizzazione dei servizi imprenditoriali si richiamano i comuni a De Sensi Ali funzioni regolative di vigilanza e controllo nel mentre tende a superare con un largo ricorso a procedure di evidenza pubblica inaccettabili inefficienti posizioni di monopolio
Tutto ciò per dire che la cooperazione diventa un terreno decisivo per il governo responsabile democratico del territorio e delle comunità che in esso vivono studiano e lavorano
è qui in questa dimensione del tutto nuova che collo con le questioni che solo apparentemente sembrano del territorio delle comunità che in esso che appunto in cui ha le persone vivono studiano e lavorano
Ma in cui è forte e bisogna far vivere l'esperienza democratica locale
Bene fa il presidente della Camera a promuovere un forum nel mese di gennaio febbraio come annunciava proprio ieri qui da questa a questa Assemblea
è infatti importante parlare in questo rinnovamento istituzionale dei rapporti tra i sindaci dei giunte e consigli
E non può essere più un problema di questione esistenziale
Ciò può forse interessare noi ma sicuramente interessa poco cittadini è deve essere porre una questione di sistema politico all'altezza delle cose
Dette finora in fondo vogliono alludere al tema della governabilità su scala locale
Cioè al modo in cui si pongono i fini da raggiungere ha come si identifica il sistema decisionale a quali istituzioni sono idonee a realizzarlo
è evidente infatti che è ben difficile cooperare regolare o indirizzare e controllare se le istituzioni chiamate a reggere questa sfida della governabilità soffrono al loro interno un corto circuito decisionale
Oggi le decisioni democratiche rilevanti nel territorio locale assumono largamente una forma negoziale
E se assicura la gestione dei conflitti la rappresentanza degli interessi l'espressione del pluralismo istituzionale politico
E la cooperazione l'intesa la ricerca di soluzioni consensuali sono tanto più efficaci quanto più sono affrontate da istituzioni autorevoli il cui sistema decisionale interno sia trasparente frutto del consapevole apporto di tutti i soggetti politici
La gestione delle relazioni tra gli organi istituzionali del vento un aspetto essenziale ed irrinunciabile e riflettere alla sua sulla sua evoluzione capire e governare il conflitto interno proprio perché non si tratta di questione esistenziale
Ma di evoluzione del modo di essere della rappresentanza aiuta a capire cosa si muove nella società e ad affrontare compiutamente di conflitti esterni
Di tutte le cose che normalmente si dicono su quest'argomento devo fare per brevità una seduta una selezione anche a costo di trascurare qualche aspetto importante
Decido anzi di non annoiarvi con un'elencazione di cose che conoscete tutti è che ormai fanno parte della letteratura intorno a noi abbiamo costruito vi propongo invece un obiettivo che è quello di non tornare indietro
Poiché forse non abbiamo scoperto fino in fondo i pregi del nuovo sistema politico istituzionale locale sorto dalla legge sull'elezione diretta del sindaco
Non torniamo indietro sul recupero di minuziose competenze di amministrazione attiva dei consigli e cerchiamo di esaltare dentro di essi ruolo politico generale di Indirizzo controllo e soprattutto di produzione normativa anzi accentuiamo questo ruolo per fare del consiglio un luogo autorevole di confronto politico di verifica dell'operato dell'amministrazione di elaborazione di norme rilevanti per la comunità
Misuriamoci fino in fondo su questo e costruiamo le condizioni perché i consigli possano agire non solo di rimessa
Ma dando impulso alla riforma complessiva delle regole fondamentali di funzionamento dell'amministrazione locale
In questo è bene saperlo c'è un tema specifico di funzionamento dei consigli di autonomia organizzativa funzionale e contabile di dotazione del personale essenziale per assolvere ai compiti di elaborazione
Se si abbassa la qualità dei consigli non c'è il vantaggio per nessuno poiché anche il conflitto inevitabile fisiologico con gli organi di governo tende altrimenti a diventare patologico e di retroguardia
Uno svolgimento della rappresentanza politica che fosse costretto fra gli estremi dell'adesione acritica e della contestazione aprioristica spinge ad abbassare la qualità di questa per rappresentanza
Nella ricerca spasmodica di tutela dei corporativismi e non fa emergere la dimensione nuova della ricerca dell'interesse generale
Non torniamo indietro ricacciando ci nella logica consociativa che vede nella pratica ostruzionistica l'unico modo per risolvere problemi di visibilità dei partiti o di loro legittimazione nel sistema decisionale
L'efficienza del sistema decisionale dei consigli un punto irrinunciabile ed è il cuore della capacità di controllo e di impulso
Non torniamo indietro sulla necessità di sviluppare il bipolarismo maggioranza opposizione
E ricerchiamo invece forme moderne di istituzionalizzazione di questa dialettica che non si trovano nella riserva di vuoti di posti nei quali si poste esercitare un potere di interdizione oggi detto
Quanto nell'assicurare alle opposizioni ai leaders leader Poteri procedurali e supporto tecnico per evidenziare verso i cittadini il carattere alternativo della proposta programmatica
In modo tale che maggioranza ed esecutivo siano al tempo stesso responsabili pienamente delle scelte che fanno e non torniamo indietro nemmeno nell'acquisizione del carattere duale della legittimazione popolare
E legittima un sindaco e una maggioranza al tempo stesso mi fa due cose diverse anche se protagoniste di una dialettica positiva
Mettere nel conto questa dialettica non è un errore ed essa può e deve essere vissuta da ognuno dei due versanti in termini assai più maturi di quelli del passato
Se nel passato le ha del la dialettica tra le forze di maggioranza si esprimeva soprattutto in sede di Giunta
Dove per l'appunto gli assessori rappresentavano i partiti e i gruppi consiliari e dove un dunque si componevano i maggiori conflitti
Nel nuovo sistema essendo il sindaco espressione dell'accordo elettorale programmatico
Dell'insieme della maggioranza e derivando la giunta dall'investitura del sindaco la dialettica tende a spostarsi nel rapporto complessivo dell'esecutivo con tutta o parte della sua maggioranza
E cioè prevalentemente in sede di Consiglio dove anche grazie alle stesse garanzie di stabilità dei meccanismi istituzionali
è più facile che ogni singolo gruppo addirittura ogni singolo Consigliere si faccia portatore di punti di vista in parte differenziato
è evidente che allora la coerenza del rapporto tra maggioranza ed esecutivo è affidata più che ad accordi sotterranei
Ad una maggiore delle patacca per cita politica di entrambi i soggetti di costruire una relazione corretta e trasparente
Queste relazione vive nelle varie sedi di confronto il Consiglio le commissioni e in rapporto alle diverse funzioni che la legge attribuisce agli organi comunali
E quanto più sono forti queste serie di tanto più il confronto può svilupparsi in modo appropriato
Questa è la riflessione che da tempo stiamo portando avanti nel coordinamento dei presidenti dei consigli comunali
E come vedete non ha nulla di corporativo o di unilaterale poi che assume la necessità di tenere alto il confronto sul nostro sistema decisionale e sulla qualità complessiva delle istituzioni rappresentative
Il rischio che intravediamo è quello di un deperimento oggi un avvitamento della democrazia locale in una corsa esasperata la riduzione ad uno
Di tutto ciò che invece fa vivere una comunità e la fa identificare nelle sue istituzioni
In alcuni momenti dibattito assunto toni veramente paradossali nella ricerca della decisione immediata si è perfino prefigurato che la Giunta potesse essere composta dei massimi dirigenti comunali
Il passo ulteriore se un po'di saggezza non avesse fatto perdere quest'idea tra i meandri di alcuni convegni sarebbe stato inevitabile un consiglio di amministrazione al vertice delle istituzioni locali
Ma nonostante tutti i Comuni sono il baluardo principale della democrazia italiana e non credo proprio che i cittadini ci terrebbero a vedersi espropriati del bene essenziale della democrazia politica
Tuttavia questo problema delle assemblee elettive di tutte le assemblee elettive del nostro Paese esiste nel c'è dal centro alla periferia
Lanci deve vederlo con lucidità sapendo che adesso spetta come ha fatto in questi anni il compito di rappresentare tutta la ricchezza della democrazia italiana dunque anche quella dei consigli
Del resto di questo discutiamo quando insistiamo sul ruolo dei Comuni nel sistema politico italiano e dello sviluppo della sua qualità
Nella Bicamerale la voce dei comuni si è sentita ed oggi l'ipotesi di riforma costituzionale dà conto di principi essenziali che sono il nostro bagaglio ideale e la nostra esperienza di vita anche qui non bisogna tornare indietro
Già in alcuni potessi di attuazione della legge cinquantanove si intravede una timidezza nel conferire direttamente ai Comuni poteri nuovi e consistente
L'attenzione deve essere massima poiché non del regionalismo dobbiamo avere timore o paura ma di una visione ridotte minimale delle regioni stesse di una corsa a recuperare pezzetti di potere amministrativo che non regge più
Con la forza della nostra esperienza della nostra migliore tradizione abbiamo il dovere di continuare questa battaglia e di gettare un ponte verso il regionalismo che serve all'Italia di oggi e che non può vivere senza l'apporto delle realtà locali
Nel fare questo allora attrezziamoci a migliorare anche decisamente noi stessi ed affrontare a viso aperto i nostri dovere
E anche le nostre responsabilità di classe dirigente
Lazio Daniela la esprime
Credo che l'ANCI non posso non assumere questo invito che ci faceva appunto la coordinatrice nazionale dei consigli
Presidente i consigli comunali nella necessità appunto che un luogo di confronto come quello del consiglio comunale
Sia comunque
All'ordine del giorno di qualsiasi nostra iniziativa e necessita anche di collocare quello ruolo all'interno dello sviluppo dalla democrazia così abbiamo già fatto
Come associazione da tempo e credo che vada perseguito proprio per realizzare quei necessari contributi
Do la parola
Sindaco del Comune di precetto torinese che avevo preavvertito chiedendo di prepararsi ad intervenire ad Aldo Alessio del comune di Gioia Tauro
Ma non Rino Giuliano
Ringrazio il Presidente per questa opportunità
Voglio dire subito che il mio intervento non vuole assolutamente essere polemico ma vuole essere critico come una critica costruttiva logica credo ci voglia per risolvere i nostri problemi io devo dire che rappresenta ovviamente un piccolo comune e quindi la la sostanza del mio intervento era riferita a questo a questo problema problema che in questi ultimi anni e devo dare atto all'Anci che ha fatto un buon lavoro per iniziare attivare questa forma di sensibilizzazione che già da Venezia dall'Assemblea dall'anno scorso ad oggi ha dato certi risultati
Prendo atto anche che
Non più tardi di ieri
Addirittura i sindaci delle grandi città questa mattinata il sindaco Castellani nel suo intervento ha evidenziato i problemi di piccoli comuni e questo conforta noi piccoli Comuni perché evidentemente significa che le problematiche veramente gravi che continuano ad attanagliare sì sono state recepite e sono in così in pectore diciamo
Lanci certamente si è mossa
Però pare che questo problema non venga molto recepito
Io devo essere molto critico voglio dire che se ne parla se ne parla ma non se ne parla probabilmente nelle sedi giuste
Ieri il Presidente della Camera Violante ha ribadito che il concetto dei piccoli comuni non è ancora entrato alla camera
Non le hanno ancora presa coscienza non conoscono ancora il nostro problema e genericamente si discute si parla del problema dei comuni italiani
Mi pare che questo non possa continuare in queste condizioni perché come lo vivo io credo lo vivono in molti
Noi abbiamo una rappresentanza di presidio territoriale se non di popolazione che a livello nazionale arrivata a cifre e percentuali del novanta novantadue per cento di comuni tra uno e quindici mila abitanti tutti sanno che le esigenze sono diametralmente opposte
Tutti sanno che noi abbiamo bisogno di un sistema operativo decisamente diverso dalle grandi città
Però tutti continuano a farsi calare sulla testa provvedimenti che penalizzano quasi sempre solo i piccoli comuni questo io credo che non possa più essere accettabile
Quando vi dico tutti chiaramente mi riferisco ai legislatori a coloro che dovrebbero ricordarsi che questo novanta per cento di popolazioni e di amministrazioni che presidiano il territorio comunale sono coloro che di fatto rappresentano il nostro Stato italiano a livello territoriale
Allora credo che si debba anche a noi un po'di rispetto e quando dico rispetto dico la possibilità di lasciarci lavorare di poter lavorare secondo le nostre aspettative le aspettative della popolazione
Questo per arrivare a dire che cosa
Che le normative che vengono fatte
Secondo me dovrebbero essere veramente differenziate
Lo dicevo e non ne parlavamo l'anno scorso a Venezia con l'allora ministro dei lavori pubblici il dottor Di Pietro quando si parlava della Merloni la quale legge ci consente di fare gli appalti ma non consente ai piccoli comuni di fare appalti semplificati se non usando la stessa trafila burocratica che da tempo è in discussione ma che non è ancora emersa allora questa differenziazione non c'è stata perché poi sappiamo che il dottor Di Pietro si è dimesso sappiamo che ha lo studio la Merloni ter ma noi continuiamo a non riuscire nei piccoli comuni grazie ai nostri limitatissimi apparati funzionali a fare le nostre operazioni
Non solo si arriva tra capo e collo la Bassanini la centoventisette che a detta di tutti doveva essere una legge che semplificava
Di gran lunga la nostra operatività in realtà c'ha messo in condizioni di non fare più i sindaci nei piccoli comuni
Ma di dover delegare certe funzioni a funzionari che troppo spesso sono impreparati troppo spesso sono impietriti
La voglio dire con un termine eufemistico dalla paura
E troppo spesso condizionano la vita amministrativa anche se questo è da poco che succede non consentendoci di operare di realizzare quelle che sono anche le cose più abitudinaria di un piccolo comune allora una differenziazione credo sarebbe necessaria
Prima a monte io mi rivolgerei e alle fonti legislative al governo alla Camera per dire che oggi abbiamo finalmente per una conquista che lancia ha fatto la conferenza stato città
In questa conferenza io credo che a livello percentuale e anche a livello sostanziale bisognerebbe avere una grossa direi molto più grossa rappresentanza dei piccoli comuni
E non soltanto dei sindaci delle grandi città contare i quali io ho il massimo rispetto ma che evidentemente come ribadiva anche il sindaco di Torino prima giustamente hanno esigenze diverse
Allora non possiamo fare di tutta l'erba un fascio ma non possiamo anche accettare che tutte le volte ci venga calata sulla testa una norma che poi dobbiamo combattere per ripristinare mi riferisco per esempio alla
Alla se tesoreria unica dei piccoli comuni laddove adesso si sta combattendo si sta cercando di fare capire a livello legislativo che è stata una cosa del tutto
Sperequativa aprì contare i piccoli comuni che è una un grosso danno per le amministrazioni comunali però chissà pare che qualcuno dica che per giugno luglio novantotto
Sì venga ripristinata altri dicono invece e pare che sia nel testo di legge emendato dal Governo fino al due mila allora se questa è
La la comprensione che il Governo che lo Stato che la Camera e comunque che il legislatore ha nei nostri confronti poi non ci si deve credo lamentare se i piccoli comuni sono scontenti
Vorrei dirne un'altra che è molto importante che io ho notato in questi giorni gli emendamenti relativi alla necessità di fusione nei comuni delle funzioni comunali sotto i dieci mila abitanti
è vero che i piccoli comuni
Devono per necessità contingente consorziarsi tali servizi e questo credo che tutti coloro che come me hanno piccoli comuni sanno che necessariamente ci devono essere consorzi per fognature acquedotti illuminazioni eccetera
Però mi permetterei di ribadire il fatto che intanto questo non viene mai riconosciuto se è vero che una grande città a un sindaco che non ha bisogno di consorzi aventi perché può liberamente gestire la la la la l'operatività amministrativa
Non c'è neanche bisogno di intervenire con altre perdite di tempo io credo che invece i piccoli sindaci lasciatemelo dire i piccoli devono invece partecipare a tutti questi consorzi e tutte queste assemblee senza vedere riconosciuto in nessuno dei modi questa loro operatività ho visto il testo di legge della nuova mille tre otto otto là dove si parla dopo due anni ancora dello status dei sindaci e neanche in questo caso viene riconosciuto ai sindaci un minimo di rimborso di compenso per l'operatività dei consorzi questo significa che evidentemente legislatori non hanno ancora capito
Quale l'operatività il tempo pieno la dedizione che noi dobbiamo fare nei piccoli comuni ecco allora io vorrei richiamarmi poi finisco
Alla centoquarantadue laddove si parla sempre di autonomia di piccoli comuni anzi autonomia dei comuni
Allora se vogliamo l'autonomia dobbiamo credo una volta tanto capirà e non noi matti prepara per noi queste leggi dobbiamo capire che bisogna parlare di possono fare mai devono fare perché diventano imposizioni inaccettabili
Che comportano la costituzione di tutte quelle associazioni di piccoli comuni che soltanto in Piemonte ormai sono cinque per province e che hanno questo tipo di reazione per rivendicare dei diritti
Proprio per questo vorrei dare un suggerimento all'ANCI al presidente bianco e a tutto il direttivo dell'Anci e vorrei vuole dire che si può ovviare a questo problema credo
Non a livello partitico non a livello regionale ma a livello centrale
Cercando di costituire in un qualche modo formale ma utile quindi operativo una sezione anzi di piccoli comuni che fino a dieci mila fino a quindici mila abitanti abbiano una loro operatività diretta e direi autonoma
In modo che siano la voce che a livello governativo livello legislativo si può fare ascoltare
Questo perché siccome in tutte le leggi naturalmente a livello governativo si interpellano
Si interpella la Confindustria si interpellano i sindacati si interpellano tutti coloro che come parti sociali vengono riconosciuti idonei io non vedo perché non possa e non debbano essere interpellati i piccoli comuni a monte cioè prima che è una norma legislativa ci venga calata sulla testa
E che poi ci mette in condizioni di non essere operativi
Credo che questa sia una soluzione per garantire veramente l'autonomia dei piccoli comuni
Perché non credo possa essere garantita come la fusione delle funzioni laddove confusione si intende ovviamente accorpare
Questa può essere una necessità può essere un incentivo può essere dato ma credo che l'autonomia passi per le comunità montane per i piccoli comuni attraverso uno rispetto di questa nostra presenza territoriale che ripeto a livello nazionale fino ai quindici mila abitanti è superiore al novanta per cento grazie
Grazie al sindaco di pezzetto torinese domani certamente il collega Torchio che è responsabile per Lanzi
Se non comitato operativo anche della responsabilità dei piccoli comuni abbia la possibilità anche di offrire una discussione
Anche legata a queste attese che ci sono sollecitate non solo da questo intervento ma per poiché è lanci si è fatta carico ormai anche successivamente all'assemblea di Sorrento di rispondere a questa che è una necessità non solo di rappresentanza sic et simpliciter Ramadi a reale risposta a quelle che sono le condizione diverso così come si è colta all'interno della conferenza stato città la presenza non solo delle grandi città ma di una rappresentanza più vasta Aldo Alessio comune di Gioia Tauro sindaco
Per il successivo intervento
E si prepari Giuliano Barbolini
Sì io vorrei evidenziare alcune questione che anche se mi riguardano personalmente
La mia è stata un'esperienza alquanto singolare che sto vivendo come sindaco perché io non auguro a nessun altro di vivere in questo modo
Perché in due anni siamo andate ben tre volte alle elezioni
E in queste tre tornata elettorale mi ritrovo ancora una volta come dire mio malgrado a fare il sindaco è una realtà difficile come la città di Gioia Tauro
Prima esperienza è stata dovuta al fatto di una presunta incompatibilità
Quindi si è ritornato a votare per una presunta incompatibilità
Dopo aver vinto per la seconda volta è sparita nel nulla
Quindi abbiamo obbligato i cittadini arco a votare
E poi questa cosa tentato una bolla di sapone quindi io qui propongo che anche sulle presunte incompatibilità queste cose ci sia un termine per i candidati a sindaco per i candidata consiglieri entro il quale che ha da dire qualcosa lo deve dire dopodiché i risultati sono risultati e bisogna accettarlo dobbiamo accettare tutti
L'altro esperienza la seconda tornata vincola elezione al primo turno pur avendo avuto il cinquantaquattro per cento dei consensi lo schieramento che mi appoggiava non è riuscito a portare la maggioranza in consiglio
E anche qui dopo tre mesi la minoranza maggioranza in Consiglio decide di dimettersi e quindi ritorniamo alle urne quindi siamo ritornati al votare
Fortunatamente mio malgrado sono riuscito nuovamente a vincere le elezioni però questa non è la strada che convince un po'i cittadini a farsi avanti
Perché se sono queste tutte
Come dire i travagli che bisogna passare è chiaro che in questo modo
Si fa più una politica di disaffezione da parte del cittadino che si dovrebbe candidare
Quindi anche qui so che c'è anche
Una proposta di legge per fare in modo che la maggioranza che lo schieramento che appoggia il candidato che supera al primo turno l'elezione
Almeno che supera il quaranta per cento e deve avere la possibilità di avere la maggioranza in consiglio io questa esperienza che ho vissuto io quindi in due anni tre elezioni e l'esperienza che non auguro a nessuno ma bisogna inserire quei correttivi per garantire la governabilità della città
Altrimenti il rischio è che si creano processi involutive i di disaffezione della politica e poi non possiamo lamentarci voglio dire che poi vengono il commissario prefettizio ad amministrare le nostre città
Terzo problema è quello che riguarda i segretari generali
Sì è stato fatto l'albo ma dobbiamo fare in modo che la procedura si è subito come dire attivabile in modo che il Sindaco che non gradisce quel determinato segretario generale perché non è che voglio fare
Un un argomento contro i segretari però a volte non sente i segretari sono imparziale a volte anche a loro hanno colori politici no e allora bisogna anche consentire a un sindaco che vince le elezioni di poter amministrare
Con tranquillità e serenità
Si pone il problema della sicurezza dei cittadini ma non solo dei cittadini e le cittadine degli amministratori
Io venerdì scorso il ventisei settembre ho ricevuto di una busta chiusa indirizzata a me al Comune un proiettile Dell'Atti trentotto
Certo
Non è semplice come dire continuare ad amministrare in questo clima però dobbiamo vedere come riusciamo a garantire la sicurezza dei cittadini ma anche la sicurezza degli amministratori
Sulla sicurezza dei cittadini
Io più volte nelle nelle richieste di riunione della conferenza provinciale per l'ordine pubblico e la sicurezza
Ho posto alcuni problemi che riguardano la sicurezza nella mia città e qualche volta qualcuno cercato anche di convincermi che ci sono delle soglie di tolleranza
Bisogna superare certe soglie certe percentuali altre mentre come dire non non bisogna intervenire
è una teoria che io non ho mai accettato anzi mi sono a volte scontrato
Con chi invece deve convincerci che anche un solo scippo o anche un solo furto di autovettura seguito da riscatto deve essere perseguito
Perché sennò non riusciamo anche a vincere il fenomeno della microcriminalità è impensabile con la grande strategie che andremo a distruggere la grande criminalità e poi consentire che determinati fenomeni avvengono sotto i nostri oggi quindi io sono d'accordo anche con le proposte che faceva il simulcast nell'anno che il sindaco deve anche avere una sua capacità di coordinamento delle forze dell'ordine no non deve fare certamente il prefetto ma essendo anche la prima autorità
In materia di garanzia della sicurezza dei cittadini deve anche avere la possibilità se non altro di fare il punto con le forze dell'ordine nella propria città
E io una volta ho cercato di farlo e qualcuno mi ha detto che stopper portando da quelle che sono i miei
Come dire poteri e dovere di sindaco della città io credo che non sia così perché ha ragione Violante che mentre la grande criminalità noi la seguiamo attraverso la stampa i mass media
La piccola criminalità noi la subiamo
E la sentiamo sulla nostra pelle di amministratore di Cindy ci di cittadini che vanno meglio tutelati e difesi
In sostanza c'è una grande forbice aperta tra quella che il pericolo della vita stessa dell'amministratore in alcuni casi
I presunti abusi di ufficio in altri casi
E quello che poi di fatto
Il sindaco conta poco o niente rispetto a determinate scelte di cui si parlava stamattina dalla finanziaria
Dalla finanziaria alle riforme istituzionali che perché è come dire quando un sindaco trova in eredità una città degradata dove
I i servizi più elementare non sono stati già garantite da chi l'ha preceduto
Beh può avere tutti i progetti di questo mondo polvere
Le più belle idee di questo una grande volontà di impegno e di lavoro però poi è chiaro che il progetto poi si realizza impatto concreto se c'è il finanziamento e quindi bisogna entrare anche nel metodo di come e così bene
Trovare i canali
Di finanziamento per portare in avanti il problema della propria città
Sull'associazionismo tra i Comuni io credo che qui anche noi dobbiamo fare un grande sforzo come ANCI come sindaci e quello della di fare un passo culturale in avanti sull'associazionismo cioè dobbiamo evitare di rimanere rinchiusi nel proprio campanilismo vedere di come possibile invece aprire vie nuove processi nuovi noi a Gioia Tauro nella piana abbiamo già provato
Attraverso l'istituzione di un consiglio comunale della città della piana dove trentatré comuni con trentatré sindaci da qualche anno stanno cercando di mettere in piedi l'esperienza nuova però c'è un limite
Mentre c'è la volontà politica di stare insieme Celli mette istituzionale perché non ci può essere sino ad oggi non c'è il riconoscimento giuridico istituzionale di questa associazione dei comuni e anche qui io proponga lanci di vedere come possibile proporre
Proporre una nuova forma istituzionale che possa garantire laddove c'è un territorio omogeneo condensi invece che vogliono costruire insieme un progetto più complessivo di sviluppo di un'intera Ariatti come è possibile
Avere utile riconoscimento giuridico che possa consentire a questi sindaci di avere una strategia in comune terre portare avanti un grande processo di sviluppo di cambiamento e di rinnovamento di di quel determinato territorio
Ecco noi vogliamo concorrere come sindaci al risanamento economico dell'Italia
Delle tele che per noi e una indivisibile
E però dobbiamo vedere assieme di come creare nuovi strumenti che ci possono consentire di lavorare assieme di andare oltre ogni e possibile campanilismo perché attraverso l'associazionismo attraverso anche con consorzi dei servizi dei servizi più elementare dalla raccolta dalla nettezza urbana ai servizi garantire l'acqua nelle case
Cioè noi dobbiamo viverla queste esperienze però dobbiamo anche avere nove strumenti che ci consente di poterla vivere di poter dare risposte più precise più puntuali ai nostri cittadini a quei cittadini che quotidianamente noi incontriamo che poteva intervengono da noi a chiedere che quote quotidianamente vengono a porci il problema è di cui non sempre siamo in condizione di dare risposte
In modo particolare sul problema come dire della disoccupazione sul problema del lavoro anche qui non vogliamo concorrere fare sino in fondo la nostra parte
Ma per poterlo fare dobbiamo poteva essere anche ascoltati e poi dobbiamo come dire
Non necessariamente avere qualcuno che ci apre la porta per poter andare a discutere per poter spiegare quali sono i bisogno dalla nostra gente io in questa breve esperienza amministrativa ne sono anche opportuna la mia amici ho riscoperto
Anche nuove grande sacche di povertà c'è questo contatto quotidiano
Con i miei cittadini mi ha dato questa possibilità di conoscere che ancora c'è tanta fame e tanta miseria in tante famiglie che non hanno la possibilità di lavorare e quindi anche questo deve essere un problema che lance si deve porre non perché noi dobbiamo risolvere il problema del lavoro ma sicuramente possiamo e dobbiamo concorrere risolvere questo importante problema perché diversamente difficile amministrare bene di una città dove i problemi sono tanti troppi e a volte non sempre il Sindaco a quei poteri necessarie per poter concorrere alla risoluzione positiva dei problemi grazie
Grazie al sindaco di Gioia Tauro
Gli strumenti per poter dare le risposte sono un problema tutti i sindaci che sono qui oggi degli interventi che tentano di entrare dalla possibilità vera e reale perché i poteri anche delle le mani di chi governa le comunità locali siano e abbiano l'efficacia e l'efficienza però a rispondere alle attese
La parola Giuliano Barbolini presidenta lega delle autonomie che ringraziamo riesca
Non vediamo
Intanto però attendiamo potrebbe intervenire
Benedetto nel Coppola del comune di Sant'Anna
L'ex tanto che attendiamo
Buongiorno a tutti
Grazie
Per avermi dato la possibilità
Di poter esprimere prima cosa quello che esprimo tutti gli anni quando ci incontriamo
Io credo che Bassanini abbia tolto qualcosa hanno i sindaci io credo che sia importante che venga restituita
Soprattutto la dignità
Quante volte vi ho richiamato che ci sono diversi comuni
E l'Anci dovrebbe fare in modo di proteggere questi comuni che ne fanno richiesta e quando ovviamente si pongono al tavolo di audizione
Tutto viene registrato e credo che venga registrato per poi essere analizzato gli avevo detto a Sorrento l'avevo ripetuto qual è Venezia che ci sono diversi comuni dove ancora l'entità numerica in base alla restituzione dello stato non viene equiparata
Il mio comune e dal mille novecento il settantotto
Dal cinque mila abitanti è passata quasi undici mila e poi andiamo sull'entità della restituzione
Monetaria il rapporto non equiparato
La restituzione in base a centottanta mila persona contro i due milioni e mezzo statistiche che parlano di Napoli
Credo che le misure non siano uguali
Quando sono state eletto Sindaco
Io mi sono svestito come vi siete esistiti voi ho diversi amici qui in sala
Della movimento politico che io rappresentavo
Perché perché un sindaco e il sindaco di tutti
I partiti
Io mi rivolgo alla presidenza
Esprimo nei riguardi di Enzo Bianco conterraneo
Ma che ho richiamato più volte
Ho richiamato più volte
Che quando si trovano al tavolo delle trattative
Loro hanno delle esigenze come penso come il sindaco di Torino Castellani come il sindaco di Bari che credo che siano diverse dalle nostre esigenze
Amici miei
Noi coi cittadini ci parliamo
Tutti i giorni li vediamo per le strade abbiamo un rapporto di collage e no
Che continua
Aspetta lasciami finire Enzo
Allora allora se noi non passiamo in modo che i piccoli comuni vengano ben rappresentati quanto bisogna trattare con il Governo ecco che do ragione ah Manolino quando dice che dobbiamo un attimo a verificare
Queste due strutture
O scendere queste due strutture perché io lanci la riconosco avevo fatto un esempio lo corpetti ricordi molto bene è stato appena eletto io facevo parte della con fatti eretto in cui c'è Confindustria e Confapi
Tutte e due hanno lo spesso identica dignità nei rapporti ovviamente hanno un diverso peso credo che rilanci Possa incominciare a porre dei rimedi su questo
Una cosa
Io capisco che ho stimolato un attimo Enzo
Però è una cosa importante amico mio
Hai ragione però tu mi insegni
Mi insegni che al tavolo delle trattative bisogna
Va be'sta
La tua grande città non incontri gli undici mila che in concreto per la città amico mio
Allora
Sotto al Milan otto mila centodue comuni che ci sono in Italia
Il Piemonte rappresenta mille duecentonove comuni
Credo che abbia una certa corposità ma non intendo dire per numero
Qui dobbiamo fare molta attenzione
Io chiedo soltanto chiedo soltanto
E l'ho ripetuto come mio inizio il dialogo che venga restituita quella dignità che è stata torta grazie
Credo che ci sia uno sforzo complessivo di rappresentanza di tutti perché tutti dal proprio livello hanno coraggio anche di rappresentare
Di corrispondere alle attese che
Dalla società si muovono dei cittadini si muovono che sono proprio quei cittadini che tutti i sindaci d'Italia sentono tutti il giorno e do la parola denso però alcuna comunicazione e saluti e ringraziamenti che ci sono
Voglio soltanto dire al mio amico Benigni Nicotra sindaco
Di una realtà difficile e complessa come il comune che gli amministrati comune di Santino quindi con Sant'Antena ecco scritto male
Che voglio dire insomma scusami la mia la via posso avere
Tutte le opinioni che vogliamo ma non dimentichiamo che ciascuno di noi e sindaco della Società del suo Comune
Eccome intendo dire e come io capisco perfettamente la difficoltà i problemi
La vita di ogni giorno di un sindaco di un piccolo comune di montagna
O di un Comune di un'isola o il Comune di una cintura della periferia di una grande città con la complessità dei suoi problemi
Evidentemente la stessa cosa bisogna avere nei confronti della complessità del problema di farle sindaco di una media città o di una grande città ciascuno di noi ha problemi una sola cosa abbiamo in comune tutti i sindaci quella di tenere ogni giorno rendere conto di quello che facciamo a chi ci ha eletto direttamente
Siano essi trecento abitanti siano essi tre milioni di abitanti perché la gente quando elegge direttamente il sindaco vuole conto e ragione ogni giorno e giustamente a prescindere dalle dimensioni della città su tutto il resto è ragione
Voglio solo ricordarti che nella conferenza stato città per legge stanno soltanto cinque sindaci di grandi città nove su quattordici sono sindaci di medie città piccoli comuni e piccolissimi comuni quindi la rappresentanza e prevista proprio in modo assolutamente equilibrato in modo tenere conto delle esigenze
Di tutti
Ha mandato un messaggio molto caloroso
Il presidente della Repubblica il quale si scusa
Non lo comprendiamo era già venuto l'anno scorso con noi quindi non potevamo pensare che le disse due anni consecutivi
Ha però mandato messaggio molto caloroso si scusa di non essere con noi e chiede che una delegazione di sindaci dopo la fine della nostra Assemblea si reca chi Dinale
Speriamo non per essere consultati ma per far sedere le opinioni che sono maturate all'interno dell'Assemblea dell'ANCI ringraziamo il Presidente della Repubblica e gli rivolgiamo un caloroso saluto dall'Assemblea divari
Hanno mandato un messaggio che desidero leggere perché non è un saluto ma è un vero e proprio intervento il presidente del Senato
Mancino
Dice così
Caro Presidente bianco
Sono davvero dispiaciuto di non poter essere con voi all'assemblea generale dell'Anci a causa dell'impegno internazionale fissato da tempo
Desidero ugualmente fare giungere ai delegati il mio saluto e i miei auguri per l'appuntamento decisivo che giunge a ridosso del dibattito sulla riforma della Costituzione
La commissione bicamerale infatti sta in questi giorni discutendo il nuovo assetto dello Stato
E ormai diffusa opinione che un rapporto migliore tra l'istituzione e cittadino passi attraverso un rafforzamento della capacità decisionale e politica delle realtà locali
è una profonda ridistribuzione di competenze tra il centro e la periferia a vantaggio di quest'ultima
Non sempre però le buone intenzioni sono accompagnate da altrettanto buoni progetti
Ritengo infatti che occorra fare chiarezza sui contenuti del federalismo per evitare che dietro di esso si celino contraddizioni e confusioni
Alle giuste esigenze di maggiore autonomia trasparenza funzionalità occorre dare risposte coraggiose innovative ma al contempo utili e praticati
Sono danni convinto assertore della necessità di superare definitivamente il centralismo attribuendo nuovi ruoli e funzioni alle realtà territoriali
Non solo alle regioni dunque ma anche ai Comuni e alle Province
Un forte decentramento non basta più occorre smantellare il centralismo attribuendo alle istituzioni locali tutto ciò che non serve a Roma alla tutela della sovranità nazionale
Alle Regioni dovrà essere conosciuta riconosciuta una capacità legislativa primaria su tutte le materie che non attengono all'esercizio della sovranità nazionale
E per evitare il rischio di un neo centralismo regionale
A Comuni e Province che sono i livelli più a contatto con i cittadini dovranno aspettare le funzioni amministrative
Solo attraverso una corretta distinzione tra legislazione e programmazione da una parte e gestione amministrativa dall'altra si riuscirà a dare risposte concrete ed efficienti al desiderio di autogoverno delle comunità locali
Per quanto riguarda il ruolo dei Comuni destinato a crescere ancora di importanza e prestigio
Mi aspetto che il Parlamento sciolga al più presto il nodo della pluralità dei modelli di governo locale
Anche l'autonomia statutaria e l'autonomia impositiva non darebbero infatti i risultati sperati se non fossero accompagnate da una ridefinizione degli strumenti
Capaci di assicurare ai Comuni lo svolgimento del loro ruolo di prima linea democratica nella vita del Paese
L'introduzione di modelli differenziati di governo è diventata una questione centrale non più rinviabile
Sono tutti questi problemi complessi che richiedono da parte dei legislatori
Un'attenzione particolare una riforma federalista che non fosse in grado di incidere in profondità sul funzionamento e la pubblica amministrazione offrendo servizi migliori a prezzo contenuto non sarebbe soltanto un'occasione sprecata
Ma finirebbe per alimentare la delusione
Ci sono oggi forze politiche che si battono per questo obiettivo dis dichiarato
Spetta a noi legislatori a voi amministratori soprattutto il compito di dimostrare nei fatti che l'autonomia l'auto-governo le differenze territoriali sono ricchezze inestimabili che hanno valore e sostanza
Proprio e soltanto nella misura in cui concorrono alla creazione di una nazione unita forte e solidale buon lavoro firmato Mancino presidente del Senato
Un messaggio di scuse per non essere presente alla nostra Assemblea evidentemente le vicende politiche di queste ultime ore hanno come immaginate creato qualche problema ha inviato il presidente della Commissione bicamerale per la riforma costituzionale onorevole Massimo D'Alema che ripeto si scusa per non essere collo
Un messaggio di scuse altrettanto ci perviene dal Presidente di Forza Italia onorevole Silvio Berlusconi ne do lettura
Caro Presidente non potrò purtroppo prendere parte ai lavori dell'Assemblea dei comuni italiani
Il vostro incontro deve rappresentare un'occasione importante per valutare i risultati fin qui ottenuti dalla Bicamerale
Con la revisione della seconda parte della nostra Costituzione dobbiamo riuscire a dare un organizzazione federale allo Stato ispirata al principio di sussidiarietà
Come sapete in Commissione bicamerale è stata approvata una norma che non condividiamo
Perché a presenta un passo indietro nella direzione dello statalismo anziché venire incontro alle aspettative dei cittadini
Il Parlamento dovrà correggere questa impostazione e far sì che vengono sempre considerati gli interessi del cittadino ogni ogni contro ogni tipo di prevaricazione dello Stato
Nella speranza che il confronto Possa continuare
Anche in vista del dibattito parlamentare sulle riforme di invio gli auguri di un proficuo lavoro firmato Silvio Berlusconi
Ci sono naturalmente altri messaggi dei quali daremo lettura informazione dopo
Grazie presidente conteniamo con gli interventi della mattinata Alfio Grasso assessore del Comune di Biancavilla
Se Sala
Se si prepara appunto il sindaco di Foggia
E all'intervento successivo
Signori
Sindaci buongiorno con l'altro Grasso
Il oppure di piante
è tempo riforme i grandi cambiamenti all'assetto istituzionale del nostro Paese
La cui costituzione del mille novecentoquarantotto conserva ancora evidentemente
Una validità e di una rilevanza che si sono consolidati nel tempo ma che tuttavia va adeguata e resa funzionale alla nuova situazioni
Il lavoro svolto della commissione bicamerale palco senza dubbio l'ho dato anche perché in essa si sono confrontati e si compra un dono culture differenti
Il rappresentanza della diversità che emerge alla nazione ed è proprio la diversità
Il sitar e la nazione che la nuova carta costituzionale dovrà rispecchiare aspettare tenuto conto dell'unità territoriale nella nazione PG dal quale non si deve rinunciare perché sono una nazione unita può avere voce in capitolo inabilità
Un grande rilievo emerge dalla bozza di costruzione elaborata dalla commissione bicamerale un'articolazione territoriale dei poteri molto più incisiva cioè consente di guardare al federalismo o ma qualcosa che avvicini gli enti locali ed istituzioni e che consente ai cittadini un controllo più immediato delle risorse
è ancora presto per affermare si assistiamo ad un grande una una grande stagione di riforme nella non vecchi impedita
Di una fase confusa e per alcuni aspetti contraddittoria emerge un movimento profondo cioè progressivamente sposta i termini del basso apporto internazionale tra soggetti che operano nel territorio è che poi gli enti locali quale punto di riferimento innovativi in termini culturali
Specie nel Sud dove porta il peso
Della disoccupazione soli comuni i primi io ricettori del disagio sociale perché rappresento il nuovo con lo Stato
Spesso però essi non sono in grado di fornire risposte adeguate e soprattutto immediata al disagio per mancanza di risorse per le troppe leggi che essi a cavallo e qui si compongono e compongono gli operatori come sono chiamate ad applicare lo scarso grado di autonomia cui sono costretti nonostante dei passi avanti furono fatti ancora molto in alto arresto il Comune deve essere come altri hanno così sottolineato non teme di più limitarsi ad essere semplicemente gestore di servizi per il cittadino ma assumere più fuoco di propulsione
Nel mercato locale sollecitare risposte creative fornire stimoli attivare risorse suggerire accordi modellare
Voglio i rapporti tra pubblico
Va be'chiariti
Resi più snelli e flessibile strumento operativi di creazione ed incentivazione dello sviluppo quale la programmazione istituzionale intesa istituzionale di programma l'accordo di programma quattro il patto territoriale
Il contratto di programma eccetera
I Comuni devono rendersi conto
Devono rendersi eresse adesivo dalla vista del processo di sviluppo
La crescita economica diretta conseguenza della crescita sociale deve essere considerata una priorità assai impegnativa la spina della città delle grandi e piccole
Non deve riguardare solamente la qualità dal della vita che è un obiettivo da perseguire la raggiungere ma viene coinvolge la programmazione economica e sociale lo sforzo del comune deve essere dunque
Penso individuali quali sono le leve su cui intervenire quali soggetti da coinvolgere i tempi da rispettare in un processo di sviluppo concreto e perseguiti
La globalizzazione fiducia ai margini di manovra a livello locale anzi Mai come oggi salto no le differenze tra territorio e territorio città eccetera
Un processo dove di sviluppo che parta dai Comuni chi chiede un impianto legislativo nel quale volta provvedete voi gli enti risorse finanziarie da riferire anche loro devi dare la facoltà agli amministratori di intervenire in tempo di resi laddove a adesso occorrono tempi lunghi di gestire le risorse umane simbolo flessibile che a seconda delle necessità di assumere verso il rischio la cultura civica atteggiamenti più disponibili non dettate dalla totale si più forte pertanto deve essere la pressione delle città per ottenere nuovi epilettici e gli strumenti di intervento infilaggio dal suo top passata attraverso prestazioni
Quattro anni o sono diciamo si sono svolte per la prima volta le elezioni del sindaco con inizio nuovo sistema delle indicazioni della indicazione dire ciò ha consentito al sindaco
Una qualificazione diversa rispetto al passato non più la sintesi di delli alchimie partitiche ma persona simbolo espressa dal voto alla gente che concretizza su di sé attese speranze elusione il peso maggiore Gallia degli oneri attribuite al sindaco non è stato finora accompagnato però l'adeguata e garanzie che vorrebbe sul più agevole
Il problema Caporossi diventa quindi quello della tutela del sindaco da concretizzarsi con norme sostanziali terrebbero urbano arbitrali il controllo delle sue attività ma non è sufficiente tutto questo la nuova figura del sindaco
Ha un legame più stretto con i cittadini ciò deve essere motivo per far sì che egli sia siano riconosciuti e più incisive alla responsabilità
In materia di sicurezza quello che diceva stamattina
Il sindaco di Torino Castellani mi pare che dove dovrebbe essere un un argomento attorno a cui tutti per la l'assemblea dell'Anci in modo particolare deve poter insistiamo attinge alcuni poteri vengono proprio affidati a fidanzarsi
In molti palloni fatti ma anche un presidio di polizia in altro laddove magari esiste una stazione dei carabinieri organico non è assolutamente sufficiente per far fronte allora troppe esigenze del territorio ad esempio il nostro territorio è chiamato e e inteso così anche nazionalmente volerci ancora una volta le aziende di questa mancanza di poteri che dovrebbe la dei sindaci ecco allora attorno a quest'argomento
Credo che unno una battaglia cosa di più mi potrebbe essere fatta nel senso che dell'antico
Delle commissioni provinciali che sono addette all'olio all'ordine pubblico
Ci sia anche la rappresentanza dei siti cibo rotte questi sindaci che si interpello diciamo che è un ruolo che svolgono il territorio possono essere in qualche maniera diciamo presenti per dire la loro e quindi può ordinare assieme alle altre
Alle altre istituzioni un intervento più decisivo nell'arte del territorio è quello che ci auguriamo vuole dare più poteri a Peschici Dalila questa Bozzano per costituire verso sorta debiti di rappresentanze locali e poi finirebbero lei o perlomeno avrebbe una funzione diversa ma qualcosa che il gettandosi attorno ad argomenti molto specifici possono essere di grande aiuto alla sicurezza era già grazie
Grazie Grasso contributo al nostri lavori la parola ora Paolo Agostinacchio sindaco di Foggia che saluto caramente anche come mio ex collega ex presidente la commissione Finanze della Camera
Se si prepara il sindaco di Perugia Maddoli per il suo intervento
Signor presidente colleghi
Il tema
Del dibattito odierno il contributo dei comuni alla nuova forma di Stato
Assume
Una importanza
Notevole
Perché credo che debba essere fatta chiarezza
Sulla politica che si intende realizzare
Per dare armi e autonomie locali il ruolo che compete alle autonomia locale
Intanto sul piano generale
Io ritengo che
Coniugare
Le specificità con il tutto
Cioè realizzare il massimo di autonomia
In un contesto nel quale non sia in discussione l'unità ed indivisibilità
Dello stato della Repubblica
Debba costituire la preoccupazione il filo conduttore del dibattito
E ritengo cioè il dibattito possa approdare a dei risultati
Laddove si modifichi
L'ottica
Il tipo di approccio che è stato realizzato alla materia
è evidente che dobbiamo discutere
Del concetto di sovranità
E realizza ed ha realizzare rispetto a questo discorso
Delle conclusioni accettabili
Se
Dobbiamo realizzare delle conclusioni che raggiungano l'obiettivo del quale ho parlato nella mia premessa
Non possiamo non partire dalle autonomie locali dai comuni senza eccessive preoccupazioni
Di essere complementari dispetto alle tesi che sono state sostenute
Dai partiti nell'ultimo anno cioè una sorta di autonomia o di critica o di atteggiamento rispetto a posizioni ufficiali che non possono e non devono incidere
Sul nostro percorso operativo a livello di costruzione di una tesi accettabile
A questo punto il confronto
Tra chi sostiene un certo tipo di
Regione
E chi opera a livello comunale il confronto è inevitabile
Anche per convincerci della validità delle tesi
Che l'una o l'altra parte sostengono
Se e come dicevo la preoccupazione e l'unità ed indivisibilità evidentemente una statualità geograficamente ridotta
Con riferimento alla sovranità mi pare che non possa trovare ingresso
Nelle argomentazioni
Che
Oggi noi dobbiamo rappresentarci a rappresentare quale contributo allo studio di un federalismo attuale moderno soprattutto possibile
Nel contesto peculiare del nostro Paese
Ed allora a partire dalle Autonomie Autonomie
Locali
Significa ipotizzare così come l'ANCI ha fatto in più occasioni ed ha fatto bene
La necessità improrogabile
Di liberare l'attività amministrativa
Da tanti vincoli che permangono e che sono il risultato di una vecchia concezione del Comune cioè il Comune come anello finale di una catena gerarchica
Cioè come proiezione del potere allo Stato o di altro centro
Istituzionale
Il comune quale comunità di destino è stato detto ed in quanto tale cellula base della comunità europea
Ed in quanto tale espressione di una sovranità orizzontale dalla quale non si può prescindere laddove si ipotizzi per un solo momento
L'esigenza di dare all'ente ciò che noi diciamo programmiamo intendiamo debba essere dato
La recente riformulazione in Bicamerale
Del principio di sussidiarietà
Che ricomponendo le tessere del pluralismo istituzionale
Riconosce i comuni come la prima articolazione della statualità democratica
Ci consente in linea con quanto detto poc'anzi di aggiornare la riflessione sul ruolo primario della municipalità
Cui indubbiamente ha contribuito il lavoro dell'ANCI soprattutto in questi ultimi anni
Innanzitutto possiamo dire che è proprio il comune culla dell'autonomia locale che può essere invocato come l'antidoto accerta cultura e pratica della secessione
Non intendo qui introdurre un'argomentazione polemica
Certo è che la secessione e concetto di per se stesso disgregato e quindi in contrasto con le premesse culturali e le promesse giuridica le premesse politiche che sono a base del nostro del nostro discorso
Non voglio assolutamente recepire una provocazione che può portarci non nel tema del quale dobbiamo trattare del quale dobbiamo discutere per contribuire come dicevamo
Ieri egregiamente è stato nel corso di una tavola rotonda tra l'onorevole Luciano Violante e l'onorevole Tatarella è stato affrontato d'altra posizione
E sulla base di altra esigenza l'argomento l'argomento in questione cioè si è parlato di Regolamento e si è parlato dell'opportunità di evitare disordine e caos di realizzare un qualcosa che contemperi le esigenze del consiglio comunale con quelle di chi di chi è chiamato a rappresentare la intera comunità con precisi
Con precise responsabilità che non sempre corrispondono ai Poteri ai poteri che sono concessi dalle leggi dalle leggi a chi ha le responsabilità
è evidente che laddove si porrà mano ad una seria riforma bisognerà anche anche preoccuparsi del ruolo del consigliere comunale
Di evitare quelle trasversalità che sono il frutto di una solidarietà cioè anti chi gestisce il potere in un determinato momento
Siamo in una fase di transizione per cui non tutti hanno accettato il nuovo ruolo parlo dei consiglieri comunali che è un ruolo importantissimo da rispettare un ruolo politico Massi contrappone inevitabilmente dal partendo da certe posizioni di contestazione che non dovrebbero sussistere a chi gestisce un potere sulla base di responsabilità precise che ha nei confronti della comunità che lo elegge direttamente è un argomento che dovrà essere affrontato che dovrà essere studiato perché se non superato arriveremo a quelle fibrillazioni come una costante dell'operare amministrativo cioè incidono negativamente su quella efficienza che richiesta e che giustifica la riforma sulla base della quale si è pervenuti attraverso il maggioritario all'elezione diretta
Del capo dell'amministrazione
Il problema non è comuni grandi Comuni piccoli
Perché laddove si mutui il concetto di un'area dell'area metropolitana le comunità i comuni piccoli possono tranquillamente trovare il loro ingresso la loro tutela
La loro esaltazione voi la Santa la esaltazione del loro ruolo in un nuovo Stato che ponga l'autonomia al centro al centro che ponga l'autonomia l'autonomia locale al centro al centro del del potere in senso lato inteso cioè l'autonomia locale che ha recepisce direttamente le istanze della comunità che si fa stato attraverso il comune e che quindi ben può proiettarsi anche a livelli diversi
Ecco in una prospettiva e degli Europe de iure condendo la esigenza di una rappresentanza a livello apicale dei comuni della esaltazione del ruolo della conferenza stato città che potrebbe essere la conferenza stato città regioni sono i discorsi e i contributi e noi dobbiamo dare partendo dalla premessa dell'insostituibile ruolo del comune e della necessità di specificare le competenze
Che senso ha ad esempio l'approvazione di un piano regolatore adottato da un comune da parte della Regione
Qual è la necessità e come si giustifica la gestione di un potere diretto da parte della Regione ho ascoltato il messaggio del presidente del Senato senatore Mancino ed ho apprezzato la esigenza alla quale ha ispirato e che è alla base della motivazione le sue conclusioni
Cioè la necessità che la regione diventi organo di programmazione perché la gestione non può non appartenere in via esclusiva nell'ambito delle leggi ovviamente
All'ente Comune
Che l'ente più diretto vende che esprime più direttamente le istanze della comunità e che in quanto tale è portatore tra virgolette nessuno si scandalizzi di quella sovranità o quasi sopra sovranità originaria della quale parlava in premessa
Il tessuto dei Comuni infatti costituisce la trama più vera e più naturale è stato scritto della unità nazionale e qui riusciamo a coniugare la esigenza della unità e della specificità
Proprio nella misura in cui la prossimità e i bisogni dei cittadini e quindi l'impegno pacco rispondervi in maniera adeguata
Rappresenta il terreno di impianto del buon funzionamento dello Stato democratico e quindi la condizione della sua non formale unica
Cari colleghi il recente doloroso episodio del terremoto che ha colpito Umbria e Marche
Ha riportato in primo piano i sindaci
Direi quasi per una sorta di automatismo automatismo nella ricerca delle responsabilità
Come portavoce della comunità locale e come centri di responsabilità nelle scelte
Ma come può parlarsi di centri di responsabilità nelle scelte laddove il sindaco e il limitato nella sua attività ancora dal perdurare di condizionamenti esterni che non sembra e rendano possibile incisiva attuali urgente ma quale è la sua da sua allaccio alla sua attività la sua azione
E passata attraverso lo schermo pura Bruti dalle rovine
L'immagine dell'Italia più autentica però quella degli insediamenti locali
Dei Paesi alla conservazione dei quali non vi è un interesse economico dei quali tuttavia non può ad accalcarsi la fine
Ecco la necessità di organizzare i piccoli centri
Così come era stato così come avevo avevo suggerito in un primo momento
Perché sono la vita e la storia di una comunità di donne e uomini intangibile baluardo della cittadinanza originaria
E qui io condivido ciò che ha detto ieri l'onorevole Violante
Così come condivido la tesi sostenuta dall'onorevole Tatarella circa la necessità di regolamenti locali che evitino conflittualità
Aderisco a quando ha detto l'onorevole Violante
Quando ha sostenuto che il Comune non può essere soltanto aziendale e qualcosa di più dell'azienda
Indagini bile baluardo appunto della cittadinanza originale
Nulla di sentimentale in questo riferimento solo l'esigenza di rimarcare
Che occorre essere consapevoli oggi più che mai che un grande investimento civili finanziario e politico ci comuni costituisce la procedura più utile per entrare in Europa
Con le nostre differenze virtuose senza complessi essenza omologazione
Il centralismo statale
Non è l'unica forma ahimè di centralismo che ha afflitto il nostro Paese venticinque anni di Regione hanno sostanzialmente ha replicato peggiorando la la burocratizzazione di stampo ministeriale
Da questo che dobbiamo partire non si può ipotizzare un pedale a un federalismo incentrato sulla Regione che perpetui i guasti di un centralismo che invece è stato è stato è stato coronato
E moltiplicato quindi in quanto coronato negli ultimi tre anni
L'esigenza non più rinviabile oggi è quella di rifondare la coesistenza tra i diversi livelli di autonomia locale e tra essi dello Stato
Liberandola dalla cultura del sospetto e della competizione tra livelli gerarchici mentre vi può essere data la nuova concezione del Comune una sana competizione tra comuni nell'interesse delle comunità re presenta per l'assoggettamento e della indifferenza nella sovrapposizione dell'acqua e della polemica ricostituenda lo sul fondamento delle ragioni comuni di servizio di servizio nell'interesse e il servizio nell'interesse pubblico che il motivo
Ed è l'obiettivo
E il motivo della esistenziale
Degli enti e dell'obiettivo finale degli stessi
Io vorrei attardarmi su un Bilancio della centoquarantadue dell'auto a ventuno delle recenti disposizioni normative
Non lo farò
Desidero però soltanto rilevare che esistono negli impianti normativi
Alle volte delle contraddizioni
Cari colleghi le contraddizioni devono essere eliminato
Le situazioni di transizione devono essere superati io comprendo che si sta realizzando una sorta di rivoluzione di rivoluzione nell'ambito nell'ambito della della legislazione che riguarda la vita delle Autonomie locali però il legislatore
Nel processo di formazione del nuovo Stato deve realizzare una opzione ben precisa
Con riferimento al potenziamento non solo delle autonomie locali
Ma di chi ne era presente
Con questi auspici
Io
Concludo il mio intervento sperando di aver rassegnato all'attenzione dell'Assemblea dalla presidenza un contributo per lo studio la nuova forma lo Stato grazie
Grazie Paolo Agostinacchio ho già annunciato non solo l'intervento ma credo che vada salutato sindaco di Perugia maggiori anche per le cose che ci dirà legati agli avvenimenti di prestigio
Si prepari Barbolini presidente la lega delle Autonomie che salutiamo
Grazie presidente cari colleghi il mio sarà un breve intervento fuorisacco nel senso che
Divora riportare rapidamente alla situazione in cui le nostre città dell'Italia centrale e Perugia è stata coinvolta direttamente anche se non così visibilmente come altri centri
Di prestigio quale Assisi nelle recenti vicende del sisma
Non è un intervento comunque fuori luogo lo diceva il sindaco che mia precedente in un passaggio nella parte finale del suo discorso quando sottolineava come anche le vicende le terremoto
Vorrei portino a queste tematiche e del ruolo delle Autonomie locali del rapporto fra i sindaci e i cittadini dei territori amministrati
Io desidero anzitutto esprimere una profonda gratitudine all'ANCE al Consiglio nazionale
Per avere assunto quelle decisioni nei confronti dei comuni dell'Italia centrale oggi terremotati che ieri si sono stati resi noti dal presidente bianco in modo particolare quella essersi fatto i lanci il centro di coordinamento e per l'intervento di tecnici che vengono da tutta Italia al servizi alle popolazioni terremotate questa è la nostra grande esigenza
C'è bisogno di tecnici che ci aiutino chi ha sperimentato nei vostri territori dolorose vicende come quella del Friuli e dell'Irpinia
E le dell'Emilia Romagna recenti sa quanto siano preziosi gli apporti che in questa direzione possono venire da comuni anche lontani d'Italia
Per aiutare l'opera di ricostruzione l'opera di superamento dell'emergenza
I nostri tecnici rischierebbero altrimenti non solo di non farcela ma di fermare immobilizzare per un lunghissimo periodo gli atti evitare i propri comuni
Quindi ecco io l'appello che volevo rivolgervi è questo ed è connesso a una manifestazione di carattere nazionale che certamente via già nota perché ha una lunga storia e che ha un appuntamento ormai molto vicino al dodici ottobre vale a dire la marcia della pace Perugia Assisi
Che come sapete si svolge periodicamente a partire dal dopoguerra e che negli ultimi anni ha assunto dimensioni veramente nazionali molto forti
L'ultimo anno cioè due anni fa quando è stata l'ultima marcia abbiamo avuto in Umbria da Perugia Assisi
Circa ottanta mila persone di cui la maggior parte giovani da tutti i Comuni d'Italia e anche da fuori Italia
Bene io vorrei invitarvi cari colleghi a dare visibilità simbolica alla vostra solidarietà con una partecipazione dei vostre delle vostre città voi stessi in prima linea se siete sia possibile dei dei vostri gonfaloni alla marcia della pace da Perugia Assisi che quest'anno aveva un per tema
Per un'economia di giustizia ma che è trasformata anzi dilatata perché anche la solidarietà fa parte di una giustizia nei confronti di persone che sono state oggi colpite
Senza loro colpa da questi eventi è stata dilatata come tema appunto anche a Marcia della solidarietà per le le popolazioni afflitte dal terremoto
Le la la marcia avrà una piccola cambiamento nei rispetto agli anni precedenti c'è l'itinerario si fermerà
A Santa Maria degli Angeli alla Porziuncola e non raggiungerà la Rocca di Assisi come negli altri anni perché è impossibile pensare a un transito attraverso un centro che presenta alcuni problemi
Non tocco si gravi dire morire questo ditelo in giro anche nelle vostre città giustamente gli operatori di Assisi e degli altri centri si sono lamentati del fatto che la stampa abbia enfatizzato questa rovina del terremoto al punto che le nostre se in queste città sono diventate deserte di turisti e tourism turismo sapete perché queste regioni è una delle risorse principali
La maggior parte degli alberghi di Assisi sono pienamente funzionanti non hanno avuto se non lesioni solo una parte di questi termini precludono l'uso quindi non chiudiamo la presenza dell'afflusso in questa regione che ha bisogno anche di questo tipo di intervento economico per le sue imprese
Di attività ecco vi dicevo la la marcia avrà luogo ugualmente il dodici con partenza alle ore nove precise da Perugia
E e durante il tragitto sono previsti queste sono le decisioni del Comitato nell'ultima ora sono previsti degli incontri dei sindaci che parteciperanno alla marcia
Da tutta Italia con i sindaci
Delle realtà locali toccate dal terremoto quindi dopo la partenza dopo un certo periodo saranno organizzate dei nuclei delle città italiane che vorranno prendere contatto con le realtà toccate dal terremoto per questo
Di raccomanda di nuovo una presenza noi chiediamo naturalmente chiederemo dovremmo chiederlo al governo un intervento perché l'entità dei danni
Umani anzitutto ma fisici al nostro patrimonio è stato molto grave ma chiediamo anche e soprattutto un intervento alle nostre comunità nazionali ho avuto dei commoventi devo dire ecco telegrammi di solidarietà da parte di piccoli comuni del Friuli
O dell'Irpinia che Perugia a suo tempo aveva aiutato ecco questo è forse il tessuto migliore che si riesce a costruire per costruire l'Italia questa solidarietà diretto a questa presenza tra amministratori Cisal cercata e c'è ancora un'emergenza da noi non considerate che sia stata superava anzi diventerà più grave con il cambiamento della stagione
Ci sono state polemiche sui limiti dell'intervento probabilmente ci sono state delle disfunzioni oggettive questo
Non è dato da escludere però io ecco credo che ci sia all'interno i ritardi spesso un ritardo della cultura italiana dell'emergenza
Per questo io vi pregherei come prego onorevole nostre amministrazioni locali ma tutte le mensilità di puntare molto e anche a livello nazionale sulla prevenzione
Sulla educazione a rischio
In altri paesi esistono tessuti di volontariato che immediatamente si coagulano e sono pronti per scattare nel momento del bisogno da noi dopo un giorno e mezzo ho dovuto assistere personalmente fare da tramite
Con le autorità del coordinamento ad esempio con il Movimento nazionale degli scout e gli adulti che erano pronti a mobilitare
Da tutta Italia degli interventi di persone e per un giorno e mezzo non sono riuscite ad avere l'ok per intervenire sul territorio non sono riusciti a sapere dove dovevano andare questo è una deficienza di organizzazione preliminare
E la licenza di cultura dell'emergenza quindi puntiamo molto su questo e ancora un ultimo punto mi interrompo la ricostruzione deve essere un impegno
è una occasione di efficienza ma anche di trasparenza in questo il ruolo delle autonomie locali devono giocare veramente
Tutto quello che possono nel rapporto diretto del controllo dei cittadini nella base di quelle di come saranno spese le risorse che dovranno affluire vi ringrazio
Grazie appena il sindaco di Perugia
L'impegno di ieri la giornata di ieri assunto dalla presidenza anche dall'assemblea di questo gesto di solidarietà
Che i sindaci tutti i comuni d'Italia hanno dato appunto le zone terremotate io credo che l'invito del sindaco di Perugia non posso che essere accolto non sull'opera la solidarietà formale ma per quella sostanziale in particolare quella dei tecnici che hanno approntato appunto soccorso a quelle in realtà Giuliano Bartoli Barbolini presidente la lega delle Autonomie che saluto cui tra di noi per l'intervento l'intervento successivo salvabile Nicola Frugis vicepresidente dell'UPI e presidente la Provincia
Della proroga presidente vicepresidente dell'UPI
A te grazie
In premessa chiedo scusa l'assenza di un'ora fa ma ero impegnato in un visibile
Esperimento di cooperazione intercomunale e credo che la cosa sia utile anche da sottolineare in questa sede
Il presidente Enzo Bianco ha giustamente ricordato nella sua introduzione che il sistema delle autonomie funzionali anche sotto crisi politica e anche a Parlamento sciolto se non altro perché la quotidianità della vita dei cittadini continua
E il nostro lavoro di amministratori non può fermarsi
Ma vorrei iniziare questo breve saluto con il dire che i comuni le Province le Regioni gli amministratori per non parlare dei cittadini hanno esigenza per lavorare di uno Stato autorevole e di un governo stabile
Lo ha detto già ieri il sindaco di Roma altri qua hanno sottolineato voglio dico anch'io hanno i questa crisi non piace non ci piace perché si rischia di fermare una trasformazione del nostro Paese che con fatica e non senza problemi si stava avviando
L'ingresso in Europa il risanamento finanziario è certamente l'aspetto strategico più rilevante
Ma anche quel cantiere di riforme ancora nuovo gusto ma che cominciava a dare alcune prime risposte corre seri pericoli di perdere la sua fase di avvio e di dovere faticare poi per essere rituali insomma
La Bicamerale le deleghe fiscali in attuazione della legge cinquantanove i disegni di legge di riforma della centoquarantadue sono a metà del guado e viste le difficoltà con cui procedono in via ordinaria non c'è da stare troppo tranquilli
Noi auspichiamo pertanto che si possa ancora a trovare una soluzione alla crisi politica e in caso contrario che la crisi va dal suo sbocco che le procedure per avere una soluzione al nuovo governo uno scioglimento del Parlamento che sia non vogliamo fare mestieri che non ci competono siano velocissimo
Un'ultima considerazione su questo aspetto
Gli enti locali sono il pompato dello Stato che più ha contribuito in questi gli anni in quest'ultimo periodo in particolare al risanamento finanziario e vorrebbero vedere l'Italia in Europa fin dal primo momento
Penso comunque che dobbiamo a maggior ragione cogliere questa occasione importante di confronto che da sempre rappresentata dall'Assemblea un'arma finale dell'ANCI
Per discutere e approfondire nel merito le grandi questioni nazionali dal punto di vista del sistema delle autonomie tenere ferma sulle proposte dei contenuti concreti una professione che orienti le scelte del governo quale che esso sia
Per evitare di fermare le riforme e Ivo bustine nella sostanza
Sta alla nostra capacità di essere protagonisti di elaborare proposte ma soprattutto di lavorare uniti superando visioni settoriali e corporative se Comuni Province Regioni avranno nel futuro assetto dello Stato il nuovo che meritano
O se divisi come nelle tante occasioni che abbiamo potuto verificare dei confronti sulla legge finanziaria ventisei mila in Bicamerale resteranno una parte residuale dello Stato
Per entrare nel merito di alcune questioni che ci riguardano direttamente
Ricordo che la Lega delle Autonomie appena concluso il suo convegno quello che tiene annualmente a Modena sulla finanza territoriale dal quale è emerso un documento che illustrerò brevemente perché è una sintesi dei problemi che siamo chiamati ad affrontare assieme
In primo punto questa questione del federalismo come necessità e come nuovo unità tra nord e sud
Un ordinamento federale serve al Paese
Serve ad avere governi più responsabili servizi d'amministrazioni più efficienti e più prossimi al cittadino
Una Repubblica federalista serve per unire il Paese per rifondare un nuovo patto comune di cittadinanza per scongiurare derive secessioniste che potrebbero alimentare fermenti incontrollati di fronte un'azione anche perché l'Italia dovrà entrare in Europa contando anche sul Mezzogiorno non come parla il piede ma come risorsa
I nuovi strumenti i dati della programmazione negoziata dai patti territoriali
Dagli accordi di programma da varie forme di concertazione tra pubblico e privato su cui ha giustamente insistito Enzo Bianco nel testo della sua relazione consentono al sistema delle Autonomie meridionali di svolgere un luogo per l'occupazione per nuove imprese produttive per uno sviluppo complessivo dell'Italia
Per una seria riforma federale riteniamo imprescindibili l'istituzione di una camera territoriale federativa
Composta in rappresentanza dei territori e di Khamenei regionali degli autonomi cui affidare il compito di presidiare l'attuazione del processo di riforma in senso federalista
Superando il centralismo statale e il neo centralismo regionale
Senza porvi territoriali sistemi regionali delle autonomie al centro
Della trasformazione si rischia di radicalizzare un federalismo annacquato che non serve al Paese e non assicura agli enti locali meccanismi permanenti di rappresentanza
La realtà di questo paese è fatta di miti e territori che devono essere messi in condizione di poter esprimere un insieme sistematico un insieme nel quale convivono piccole grandi Regioni Province grandi città piccoli comuni
Comunità montane territorio intermedie aree metropolitane tutto questo richiede un approccio un'impostazione che sappia incentivare la cooperazione crumiri nessuno e che nel tempo stesso esatti la specificità di tutti
In tali delicato impegno come ha però abbandonare la logica del fai da te e del più forte e lavorava in una dimensione la quali poteri territoriali rappresentano un insieme sistematico e poi ci sono aspetti di contenuto di una impostazione di politica federalista
In primo luogo quello del welfare un esame voi solidali
I nuovi bisogni devono rappresenta una sfida anche per nuove politiche e noi rivendichiamo qui ho già detto in altre circostanze a Modena anche in precedenza noi come lega dell'autonomia rivendichiamo qui che i Comuni possono essere voce in capitolo
Un soggetto che si siede al tavolo della concertazione sui processi di riforma di innovazione delle politiche di welfare
Siamo stanchi di essere quelli che in periferia si misurano con le conseguenze di intesi di accordi di progetti di programmi magari non pensati per avendo più come riferimento il cittadino e i destinatari terminali delle politiche e diviso e necessario che un federalismo di questa impostazione
Lavori
Con politiche di sostegno dei piccoli comuni sia in sede di specifici assetti normativi sia in sede di programmazione dei necessari interventi di sostegno sia infine incentivando le forme di associazione e di cooperazione
E io considero che il fatto che questo argomento sia stato affrontato ieri dal sindaco di Roma è oggi ripreso dal sindaco di Torino rappresenta un'indicazione importante di una capacità di visione nazionale dei problemi degli autonomi
Federalismo e anche avvicinare il territorio le decisioni per costruire eguaglianza di sviluppo per tutte le aree territoriali ed eguaglianza di accesso ai diritti per tutti i cittadini
E poi c'è un altro aspetto che vorrei sottolinea c'è una problematica che riguarda anche io uomo di un motorhome potente importante per le prospettive di sviluppo del nostro Paese lecita di media dimensione
Non è una petizione corporativa perché io sono il sindaco di una di queste città
Il superamento dei pericoli necessiti rilancio delle attività produttive hanno viste protagoniste in questi anni insieme ad altri anche le città di medie dimensioni il modo con il quale queste città sono state governate costituisce la riprova io credo della qualità di una classe dirigente locale che in tutto il Paese è stata capace di organizzare poli attrattivi di piccoli medi insediamenti produttivi e di politiche a sostegno di sì di rilancio dell'occupazione delle diverse realtà territoriali
Nelle città di medie dimensioni esistono potenziali ulteriori da sviluppare
Idonei a saldare in una diversa e migliore qualità della vita i bisogni dei singoli la ricchezza collettiva indi assetto federalista deve costituire l'occasione di crescita civile sociale ed economica delle città di medie dimensioni attraverso la definizione di più adeguati i rapporti istituzionali ed ordinamentali con lo Stato e le Regioni
E anche le politiche delle nostre associazioni devono avere verso i piccoli comuni e le medie città una capacità di attenzione e di intervento che fosse nel corso di questi ultimi anni non è stata sempre così visibile ed evidenti
Sulla finanza territoriale non mi soffermo se non per dire una cosa noi ricordiamo e siamo credo in sintonia piena poche valutazioni dell'ANCI che la situazione finanziaria dei Comuni delle Province non è buona
Anche se complessivamente in questi anni gli enti locali hanno migliorato inefficienza e ci siamo fatti carico di recuperi fiscali e tariffari non trascurabile
Questi ultimi anni hanno dimostrato che le disse dissi che la difficile strada verso la moneta unica è un impegno non solo del governo nazionale ma anche nostra e i fatti sono lì a dimostrarlo
Ma non si può pensare di comprimere ulteriormente questa condizioni ripeto ho detto modello i trasferimenti ordinari e consolidati devono rimanere come minimo per ogni ente locale tal quali a quelli attribuiti nel novantasette senza neanche richiede di adeguarli al tasso di inflazione
Chiediamo infine che una quota dei risparmi del vecchio fondo per lo sviluppo degli investimenti sia utilizzata per dare vita a un fondo di rotazione finalizzato agli investimenti agli enti locali
In particolare per i piccoli comuni per i patti territoriali per opere di infrastrutture indispensabili gli investimenti vanno sostenuti per aiutare la ripresa e da ultimo bisogna rivendicare di trasferimento in capo ai comuni di tutta la fiscalità immobiliare a Modena il sottosegretario Marongiu ci ha manifestato grande disponibilità in questa direzione e staremo a vedere se anche su questo dovremmo ricominciare da capo
Concludo con una riflessione di carattere generale che chiama in causa il rapporto e le potenzialità di crescita e di sviluppo di un rapporto positivo tra le associazioni degli autonomi
Su queste questioni che ho citato insieme a quelle delle politiche territoriali e della sicurezza urbana su cui anche noi
Come lega avremo nel corso del mese di ottobre una specifica iniziativa che potremmo anche costruire insieme con l'Anci
Sono dicevo su queste questioni noi vorremmo costruire un grande progetto politico
Realizzando un rapporto di cooperazione e non di conflittualità fra enti locali e Regioni e costruire un unico grande soggetto associativo degli enti locali che possa unitariamente costruire proposte per una politica autonomista
Assicura una forte rappresentanza politico istituzionale e tutelare le istanze autonomistiche sia sul versante della legislazione che per il sostegno tecnico e formativo degli amministratori e dei dipendenti degli enti locali
Un unico organizzazioni che potrebbe costruirsi prima con una sorta di confederazione
Sulla base di uno statuto simile cito per fare un esempio a quello di Confindustria dove possono essere rappresentate sia le diverse realtà istituzionale mi comuni province comunità montane sia i diversi territori regionali con un rafforzamento delle realtà regionali delle varie associazioni
In questo quadro si potrebbe articolare meglio anche la rappresentanza di realtà oggi eccessivamente omologate quali piccoli comuni le città medie e le grandi città
La lega delle autonomie locali si anche dichiarata disponibile all'avvio di un processo unitario per una nuova organizzazione del sistema delle autonomie locali che sia pure a vista ed ampiamente rappresentativa
Ma se si vuole veramente aiutare la crescita politiche rappresentativa degli enti locali favorendo in questo ambito anche l'integrazione della Lega delle Autonomie locali noi riteniamo utile che la nostra associazione si è inserita nelle forme che si potranno o si dovranno trovare nei vari tavoli di lavoro aperti con le regioni con le Commissioni parlamentari e anche nella Conferenza Stato Regioni e autonomie dove potremo portare nostro patrimonio di equilibrio e di proposte
E anche mi permetto di dirlo una capacità di rappresentanza di non pochi comuni che non aderiscono all'Anci alcuni dei quali so che stanno pensando ad un possibile e porvi mente assai motivato ricorso per quanto ci riguarda come associazione noi godiamo ovviamente la stessa cosa vale per lanci e per le altre associazioni di buona salute di vitalità di prospettive di crescita
Quindi siamo nella condizione migliore per potere vivere da protagonisti e senza vincoli di politiche di piccolo cabotaggio una stagione che speriamo guardi ha un muro al rilancio di un nuovo progetto unitario per le autonomie locali
Ma al di là dei nostri interessi settoriali voglio concludere riprendendo l'accenno iniziale la situazione del Paese
Anche i gravi problemi politici che si evidenzia in questi giorni ci suggeriscono la riflessione che serve al Paese una nuova classe dirigente che spezzi le logiche centralistiche ci si annidano non solo nello Stato ma anche nella cultura dei partiti
Personalmente sono assai convinto di uomo che i partiti sono chiamati a svolgerà nel Paese
Se una riflessione c'è da fare è che proprio la loro debolezza talvolta sta prolungando la transizione e poter vedere più che conveniente a breve termine che i problemi reali che sono sul tappeto
La Confederazione nazionale delle associazioni delle Autonomie locali che noi riteniamo urgente costruire è uno strumento anche per favorire questo processo di decentramento della politica e dei partiti che parta dal livello vocali
La classe dirigente locale costruite sì con la legge quaranta centoquarantadue e soprattutto con l'ottantuno rappresenta a nostro parere come lega una grande risorsa del Paese fosse la più moderna e innovativa
L'unità delle associazioni a livello regionale può essere un contributo determinante
Alla costruzione di sistemi delle autonomie locali a livello regionale e può contribuire a un radicale rinnovamento delle associazioni nazionali che onestamente appaiono tutte eccessivamente imbalsamato
E se devono sempre più diventare indicativo di coordinamento
Di servizio e di alta rappresentanza e trovare le necessarie forme di unità in un processo che possiamo anche arrivare nei prossimi anni ad una unica organizzazione rappresentativa di tutto il mondo delle autonomi
La lega delle Autonomie Locali propone di lavorare nel mille novecentonovantotto
Per un nuovo assetto federativo di tutte le associazioni autonomistiche ed avviare immediatamente il necessario confronto sul piano politico e sul che l'operativo a partire da un incontro da tenersi rapidamente fra tutte le associazioni già a conclusione della vostra assemblea nazionale
Per stare fermi significherà correre il rischio di giungere alla costruzione di un diverso assetto dei poteri e delle responsabilità e di affrontare il nuovo con associazioni immutate e dunque inadeguato
A riformarsi per insomma
Deve costituire l'obiettivo dell'azione propositiva portata avanti dalle associazioni delle Autonomie locali tutte assieme
E in questa in questo quadro in questa direzione ANCI nega possono dare una spinta decisiva e un contributo fondamentale Pinga
Grazie Barbolini credo che la sintonia su alcuni temi centrali di questa Assemblea con la lega delle Autonomie sì anche un contributo fondamentale alla soluzione dei nostri problemi a partire dagli ultimi che si citavano sulla fiscalità e quindi l'impegno ad affrontare insieme questo processo anche di transizione
Che traguardi a le nostre associazioni la parola Nicola Frugis vicepresidente dell'UPI salutiamo anche il presidente dell'UPI che ci ha comunicato per questo essendo all'estero di non poter partecipare un saluto
A Marcello Panettoni dell'UPI che oggi si dalla parola punto Nicola Frugis in qualità di vice presidente si prepara il professor Fidia alata presidente dei Comuni turistici per il prossimo intervento e successivamente il Presidente dell'Uncem gonzi
A nome del presidente dell'Unione delle Province italiane Marcello panettone porto il suo saluto ringrazio la Presidenza ringrazio i sindaci presenti e sono convinto che da questa Assemblea verranno fuori proposte e determinazione che serviranno poi ha ben definire meglio definire il percorso delle autonomie locali
Abbiamo molto apprezzato la relazione del presidente dell'ANCI Bianco sindaco Bianco
Proprio perché completa perché entra nel merito di quello che deve essere il ruolo futuro del in particolar modo dei comuni
Come abbiamo apprezzato anche la relazione esauriente debbo dire dice euro proprio per quello che è stato il percorso in Bicamerale affrontato sulle tematiche specifiche con riguardo alle Autonomie locali
Noi concordiamo pienamente pertanto sul percorso individuo individuato dalla commissione bicamerale però riteniamo che si debbano meglio definire e chiarire i ruoli delle e autonomia cioè vale a dire dei comuni delle province e delle regioni in tal senso ci auspichiamo che il disegno deve essere completato con un coerente sistema di federalismo fiscale e della previsione di una seconda camera che hanno pertanto noi come UPI abbiamo delineato alcuni passaggi che riteniamo fondamentali per il rilancio delle Autonomie mai in particolar modo per quanto ci riguarda delle province
Siamo altresì soddisfatti del percorso fatto in Bicamerale proprio in affiancamento debbo dire allora all'Anci perché ci ha visti protagonisti di battaglie coerenti e di battaglie risolutive ci auguriamo per quanto riguarda il sistema delle Autonomie
Noi come province riteniamo pertanto che si debba sopprimere la commissione dell'autonomie territoriali
Ribadendo invece la proposta di una seconda camera che prevede la presenza a pieno titolo di regioni province e comuni
Se non in modo esclusivo almeno attraverso un'adeguata rappresentanza
Un altro punto che riteniamo fondamentale e intervenire sulla ripartizione della potestà legislativa tra lo stato e le regioni
Sopprimendo alcune delle materie indicate nell'articolo cinquantanove
Che appaiono in controtendenza rispetto al riconoscimento di una potestà legislativa generale in capo alle regioni
O riteniamo che si debba modificare l'articolo settantaquattro sessantaquattro riguardante l'autonomia finanziaria e tributaria ho fatto un accenno prima lo ribadisco nella puntualizzazione in senso più federalista
Individuando possibile forme di accordo tra la finanza regionale e quella di Comuni e Province
Ribadiamo inoltre ed evidenziamo altre questioni puntuali che attengono alla semplificati implica che attengono in modo specifico le Province quali ad esempio una definizione di carattere generale del ruolo e della funzione delle province
L'importanza crescente che sotto il profilo organizzativo le Province saranno chiamati a svolgere anche rispetto all'importante conferimento di funzioni previste nella registrazione in itinere
Impone ad avviso nostro e quindi ad avviso dell'UPI
Una più precisa individuazione del ruolo e delle funzioni proprie delle province
Alla stregua i quando disciplinato per i Comuni noi riteniamo che in questa in questo panorama i comuni debbono avere piena autonomia e contatto col proprio territorio e quindi essere arbitrale ed essere
Diciamo protagoniste delle dello sviluppo del territorio ma riteniamo che ci debba essere una sovrastruttura
Che è rappresentata dalle Province proprio per il coordinamento dello stesso territorio
Mentre riteniamo che debba essere demandato come di fatto è anche non lo spirito della legge la il potere di legiferare e programmare in testa alle regioni
Quindi per ultimo la possibilità praticamente di prevedere che una legge statale definisca i principi e i criteri per l'istituzione e la modificazione territoriale delle Province
Le province pur accettando l'obiettivo della flessibilità dell'ordinamento locale attraverso l'attribuzione alle Regioni della possibilità di studi istituire nuove Province
Ritengono necessario che è una legge statale fissi almeno i criteri fondamentali per restituirle mutarne i confini è la denominazione
Queste sono le proposte e noi
Prospettiamo all'assemblea dell'Ance come proposte unte e riteniamo che il percorso fin qua
Effettuato possa continuarci possa continuare a vederci protagonisti e insieme nelle battaglie da svolgere in futuro grazie
Grazie a te Frugis proprio contributo avevo già annunciato l'intervento del professor federata
Per il Comune turistici
E si prepari il Presidente del l'Uncem
Ricordo a tutti
Che oggi alle sedici e trenta pure SIAN dei lavori alle quindici e trenta sarà presente il ministro Visco ai lavori della nostra assemblea
Innanzitutto
Permettete che ho me presidente lavoro banco tufaceo situazione comuni turistici così legate anticamente all'Anci
Di
Partecipare
Alla tristezza che ha colpito uno dei comuni turistici a noi molto legati ad Assisi
Ci auguriamo che la possibilità del ricostruzione
Di Villari assegna sette
Posso dare guida possibilità ancora più concreta incentivare il turismo Torino di Assisi privo del della della zona il turismo italiano non possiamo dimenticare
Che è una delle voci fondamentali
Del economia italiana
Data attività turistiche
Ed è per questo che i comuni sono spesso associati moltissimi per per partecipare a questi impegni
Ma io dirò in cui le cose centodieci ma possibilmente chiare
Il decreto legislativo del trenta giugno novantasette numero duecentoquarantaquattro riordino del sistema dei trasferimenti erariali agli enti locali all'articolo tre comma due dodici dove si discute il riequilibrio
Dei contributi ordinari per Province e Comuni da apportare con la percentuale rappresentata fra cittadini presenti rispetto a quelli venuti i propri provvedimenti esplica la sua efficacia nei comuni con popolazione superiore a sessanta mila abitanti
Ed è questo che noi non possiamo accettare
Per chi è incomprensibile che si possa soltanto eliminare da questa da questa zona quelle che sono la stragrande maggioranza dei Comuni turistici
L'eterno problema che penso interessa tutti interessa e quelli che hanno impegni giuridici a quelli che hanno preoccupazioni economiche nazionali
Pensate che c'è nei nei comuni turistici una presenza di carattere residenziale
Ma c'è una presenza di carattere turistico che costituisce spesso che lo sbandamento della della popolazione generale
E quindi molti Comuni soprano ben abbiamo ente i sessanta mila abitanti ma soltanto in forme di presenze turistiche ed è questo perché il fatto che questo articolo questo comma deve essere pro notevolmente Henry modificando
E perché non solo
L'avrebbe dovuto beneficiare questo provvedimento per abbassare l'onerosa quanto rischiosa pressione fiscale gli è stata esclusa senza giustificabili motivo è un problema quindi che su quale è necessario tornare i nostri rappresentanti delle varie direttivo sicuramente riprenderanno il discorso
Io cito questo aspetto solo ma mi pare strano io ho sentito
Licheri un intervento notevole del presidente bianco epocale si riferiva
A una legge mi e trecentottantotto discutibilissimo
Che riguarda la ristrutturazione dei comuni
Mi ricordo ieri un intervento più preciso in questo caso l'onorevole Violante che ritorna al discorso della riassetto dei Comuni in generale stamani
C'è ancora rientrato il sindaco di Terni sui problemi dei comuni
Di piccola dimensione
D'altra parte mi pare che anche sindaco di Terni abbia riposto il problema se questo aspetto e mi sembra strano allora
E mentre la parte in genere ci si oppone penso sul piano generale che giustamente alla quella che la la proprio la abbia appunto diciamo fu la forzosa vero sistemazione e accorpamento dei Comuni
Non ci ci si accetti poi
Il problema del limite dei sessanta mila abitanti queste veramente non ha senso è una cosa che strade completamente da quella chi è la realtà oggettiva delle cose quindi io penso che pur essendo al problema abbastanza compresso leggo molto i piccoli comuni
Quando stamani ne ha parlato un sindaco di un piccolo comune con molta preoccupazione molta e molta incertezza sui problemi protoni certamente ci sono delle esigenze da modificare
Ci sono dei problemi da superare perché è chiaro che i comuni storici spesso nelle zone di montagna o spesso nelle zone di chi era o sono state spopolate hanno dei problemi
Abbastanza gravi e vanno rivisti i dubbi non la visione più organica e più aggiornata sono problemi che io penso
Lanci affronterà del resto lo stesso Bianco
Dove ieri ha accennato nel suo intervento alla necessità di arrivare a una a una filiale in qualche modo di volontaria di volontariato Gracia per andare avanti metà spetta ma il problema proprio qui diventa evidentemente strano tra una situazione
Che costituisce diciamo una limitazione
Ai sessanta mila abitanti per i comuni turistici che non ha senso
E al tempo stesso veloci difende il piccolo comune problema che sta all'attenzione attenta dell'ANCI in questa difficoltosa e faticosa possibilità di modificazione quanto alla obiettivo prende un obiettivo vorrei ricordare poi basta
L'incidente con un comune turistico
Nella definizione per il quadro delle competenze istituzionali
Eliminare l'epilogo delle APT quale strumento amministrativo delle regioni
Dando seguito
Alla programmazione regionale sul turismo concertata con Comuni e Province
Più che altro argomento che tocca in fondo quella via il problema della vecchia storiella del centralismo
Da tutti gli ride ricordata spesso centralismo nazionale poi centralismo regionale non vorrei che arrivasse gioviana che il centralismo dice dei più grossi comuni preoccupazione che possono avere ma non penso che questa vivacità e questa elasticità del problema sia messo in evidenza comunque su questi problemi su questo aspetto specialmente per quanto riguarda la correttivo da pensionare presentata rispetto ai residenti nei comuni con popolazioni sessanta mila abitanti la questo deriva senza dubbio
E profondamente corretta e va modificata e che vede a scapito non tanto dei dei dei singoli Comuni ma tanto della proprietà della capacità della possibilità di essere presenti come qualità
Perché un Comune turistico che ha una differenza fra residenti e presenze turistiche ha bisogno di a vere una presenza una disposizione una possibilità di di gestazione di tutte Vega e l'aspetto diciamo di carattere non soltanto pratico ma anche o soprattutto di carattere di presentazione camping implica una spesa maggiore c'è stato un'indagine della Commissione
Della Camera qualche anno fa
Chi ha reputato che per potere portare avanti un discorso del Comune turistico adeguata alle esigenze
E alla concorrenza che sempre più diventa pesante nel mondo ci sono c'è almeno una differenza di spesa del quaranta cinquanta per cento di più rispetto agli altri Comuni
Si tratta cioè di adeguare quindi queste condizioni e queste possibilità a livello della concorrenza internazionale che oggi pre priva assai più che nel passato sulla nostro paese
E d'altra parte il contributo all'economia a ricerche dai comuni come oggi quest'anno si è valutato circa cento eventuali mille mila miliardi di aiuto di contributi io con questo semplicemente e con molta sentirci cita espresso il motivo mi auguro che la nostra Rocco manda Tione via presa in evidenza
Grazie
Al Presidente del Comune
Turistici do la parola presidente Bianco per leggere
Un saluto del presidente la Conferenza delle Regioni e Vito D'Ambrosio
Che ha fatto pervenire
Vi pregherei di prestare un attimo d'attenzione perché si tratta di un messaggio molto significativo dal punto di vista umano
E anche molto importante dal punto di vista politico
Ci scrive
Vito D'Ambrosio
Vito D'Ambrosio come sapete attualmente il presidente della conferenza dei presidenti delle Regioni
Ma è anche contestualmente il presidente della Regione Marche
Ecco il testo del suo messaggio
Caro Presidente
Ho sperato fino all'ultimo
Freud chiaramente
Di riuscire a fare una scappata al vostro congresso
Per portarvi il saluto della conferenza dei presidenti delle giunte regionali
E miei personali
Tenuto conto dell'importanza dell'appuntamento dell'Anci
Purtroppo però la situazione di questa mia regione
Martoriata dal terremoto
E le nuove pesanti incombenze dell'incarico affidato mi di commissario per la ricostruzione
Di impediscono fisicamente di essere con voi
Non voglio farti mancare però una mia riflessione
Necessariamente sintetica sulla ci sto sulla questione centrale del vostro incontro
Il rapporto cioè tra lo stato e le Autonomie e tra Autonomie tema che da qualche tempo viene riassunto sotto il termine molto di moda di federalismo
Non sono in grado di riflettere in maniera pacata e distaccata come siti scrivessi dalla luna o dal passato anche recente
Debbo per restituire un significato alle mie parole inserire il mio discorso all'interno dell'esperienza eccezionale che sto vivendo
Come uomo prima come presidente di Regione e commissario delegato poi Caro Presidente in una tua recente intervista in parte distorta come capita spesso dal titolo
Tu hai ribadito una idea persino ovvia
E la necessità che il federalismo si costruisca basandosi su Regioni e Comuni
Ma a parte le accuse lei chiamate provocatorie verso la Regione Siciliana nella quale vivi ed operi e alla quale lascio per intero il compito di rispondere ai fatti specifici dal recitati
Mi sembra che nel procedere del tuo ragionamento vi sia qualche salto
Forse dovuto alla verità di spazio
Quando tu ripeti esigenza
Che nel nuovo stato riformato
Sarebbe molto negativa una situazione nella quale ad un unico centralismo statale si sostituisse roventi o più centralismi regionali dici una cosa ovvia
Sulla quale concorda in pieno
Ma dice anche una cosa incompleta
Poiché nessuno mai ammetterà in ambito regionale che vuole sostituire il proprio al centralismo statale
E poiché spero nessuno nel campo delle Autonomie ammetterà la possibilità di costruire un federalismo fondato esclusivamente sui Comuni
Mentre tutti o almeno noi due
Sappiamo che simili tesi hanno i loro sostenitori dei nostri rispettivi ambiti non abbiamo fatto un passo avanti nella costruzione di un modello di Stato nuovo che comunque dobbiamo pensare e calare nel concreto
In altri tempi senz'altro più sereni per me per la mia regione avrei cercato di convincerti spingendo che a proporre
O meglio a ricercare soluzioni concordate al problema impegno delle regioni hanno incidere sull'assetto ordinamentali degli altri enti locali previsione di poteri surroga tori ad eventuali emergenze regionali
Nuovo ruolo delle Autonomie nella organizzazione regionale
Ma nell'attuale degnissimo passaggio che sto attraversando la regione Marche e la Regione Umbria con noi credo di doverti parlare nel concreto dalla di esperienza sgomberata da ogni retorica
Quando io poche ore dopo la prima devastante scossa dopo aver sorvolato le zone più colpite
Toccando quasi anche il cumulo di macerie
Che aveva seppellito i due anziani coniugi a Casper Curti
Un pugno di case vecchie sparse nelle nostre montagne
Quando ho incontrato il sindaco del comune di Serravalle
Nome ormai tristemente Fenosa perché epicentro del sisma
L'ho visto commuoversi alle mie parole di solidarietà e conforto
E ho sentito fortissimo l'impegno di stare vicino a chi distrutto dalla stanchezza e dalla tensione di ore passate sotto i colpi del terremoto non poteva rilassarsi
Le sottrarsi alle richieste dei suoi cittadini che vedevano i Luís il punto di riferimento più ovvio e affidabile
Il ripetersi delle scosse la devastazione della seconda scossa doppia le norme allargarsi delle zone colpite ed è l'entità dei danni
Il crescere del numero delle vittime ha inceppato e rallentato inevitabilmente l'opera di soccorso ma fin dalla sera di venerdì ho visto tra la gente di Fabriano l'altro epicentro della catastrofe
Come l'unica risposta parità fosse nell'impegno coordinato delle risorse umane e materiali dello Stato centrale Protezione civile prefetture
Della regione con la sua protezione civile dei comuni e anche delle province
Altre prove solidissime di questa constatazione le ho avuto dei passaggi successivi
Convocazione del Comitato regionale della Protezione Civile preceduto da me e altri fatti
E adesso la responsabilità di dovere coordinare tutti gli sforzi per porre fine all'emergenza ed avviare la ricostruzione
Tutto sempre cercando di fare perno sui sindaci sempre in trincea ma ancora di più delle fasi tragica
Nel concreto di questa esperienza tutt'altro che finita cercando anche di riflettere su di essa ho visto come i fatti abbiano impartito una lezione durissima
Che dobbiamo importare tutti e che cercherei di sintetizzare in questi punti uno
è vero che alle regioni dovrebbero spettare principalmente compiti di legislazione e programmazione e controllo
Mentre la gestione dovrebbe allocarsi ai livelli istituzionali più prossimi ai cittadini
Ma è altrettanto vero che certi compiti gestionali possono essere svolti soltanto nella dimensione regionale e quindi vanno affidati alle Regioni
Secondo
Proprio quando la gestione era affidata alle Regioni non può continuare a esistere una dimensione locale dall'amministrazione statale
Pena un'inevitabile risultato di confusione sovrapposizioni a prescindere dalle singole volontà
Lo schema ideale e binario governo centrale regioni e se deve diventare plurilaterale deve diventarlo soltanto a valle cioè con i col progetto di Province e Comuni non di uffici periferici dello Stato
Questo vale per la Protezione civile ma dovrebbe valere anche per il Corpo forestale per gli uffici finanziari
Terzo punto e tuttavia anche la gestione regionale deve essere intesa in senso peculiare
Perché va mantenuta la specializzazione programmatoria
Così che a un certo livello la gestione delle ridiscende del livello istituzionale
Sono io come commissario delegato a stabilire quota di finanziamento per tipologia di intervento a saranno i sindaci a gestire le somme assegnate al loro comune
Quattro la situazione dei Comuni piccoli alcuni fino al limite della polverizzazione in casi come questi rende necessaria
La opportunità di trovare ferma l'autonomia sistemi incentivanti efficaci per aiutarli a svolgere i servizi necessari informa necessariamente associato Quinto per fare funzionare le cose
Occorrono due altri presupposti la leale collaborazione tra le istituzioni cui spesso si richiama la Corte costituzionale e soprattutto individuazione del valore più importante da tornare che deve essere interesse e cittadini
Il che significa per esempio che il livello di gestione regionale deve essere mantenuto e sui limiti rigorosi
Sesta un'ultima osservazione caro Enzo anche essa tratta dalla tragedia del terremoto
Il federalismo a cui dobbiamo puntare deve essere cooperativo solidale e intelligente
Cooperativo perché mai come in questa catastrofe ho avuto non solo solidarietà verbale ma offerte concrete di aiuti e collaborazione da tutte le regioni e infatti stanno lavorando con noi esperti di tutte le regioni d'Italia
Solidale perché soltanto su questo piano possiamo chiedere
E a e pretendere che ad affrontare le conseguenze di questa tragedia non siano lasciati soltanto gli umbri e marchigiani ma possono contare sulla solidarietà dell'Italia intera e dell'Europa
Intelligente
Perché fin dall'inizio io e il collega Bracalente presidente dell'Umbria ci siamo impegnati per evitare che sulla base di una informazione sbilanciata nascesse una guerra tra poveri per stabilire che avessi avuto i danni più gravi
Queste sono le mie riflessioni che ti prego di rendere note ai sindaci e agli amministratori coi colleghi e che avrei preferito svolgere in astratto non solo perché ne avrebbero guadagnato in con Renzo e lucidità
Ma perché questo avrebbe significato e sarebbe stata risparmiata una indicibile sofferenza tanti
Un abbraccio fraterno a te e a tutti voi con l'augurio di buon lavoro che ci veda alla fine più vicini di oggi perché più attenti alle regioni dell'altro Vito D'Ambrosio
Ringraziamo Vito D'Ambrosio per la sensibilità anche che dimostrato nei confronti del nostro dalla nostra Assemblea
La parola a Guido Conti Presidente dell'Uncem si prepara Lorenzo Giana nel comune di chiaro Europe Chiuro
Siamo d'un anno dopo Venezia
Un anno molto importante per i comuni e per l'intero mondo dell'autonomia
A Venezia si sono poste le premesse di un ruolo
Delle Autonomie che doveva essere più chiaro e crescente nel Paese
E nel corso dell'anno questo processo è andato avanti per guardare
Devo dire lo faccio con grande piacere a titolo personale e a nome dell'organizzazione che rappresento
Al presidente bianco un'espressione di gratitudine
Per il grande equilibrio e per la per riacquistato
Una notevole a rappresentanza di tutti i Comuni di tutti i comuni non solo di quelli garantiti le città che oggi possono guardare all'Anci come all'associazione che chiede e offre una possibilità reale di rappresenta
Lo dico in particolare con soddisfazione
Perché noi possiamo essere qualche volta accusati di voler incrinare l'unitarietà dei comuni a noi interessa invece soltanto a rappresentare la specificità della montagna la particolarità di tutti gli enti della montagna oltre a quella parte delle comunità montane
Lo dico con quindi con grande soddisfazione
C'è bisogno nel panorama dei potere in Italia oggi di un anzi equilibrata e tutti sappiamo che quanto si debbono rappresentare piccoli è garantito poveri e benestanti deboli e forti
Bisogna stare proprio per essere equilibrati un poco di più dalla parte dei piccoli dei poveri e le idee
Così è avvenuto ho visto quindi con grande soddisfazione
Questa posizione assunta nell'ambito della finanza locale e dico la verità ho ammirato l'equilibrio con il quale
Il sindaco di Bologna vitali che pure non è il sindaco di un piccolo comune ha presentato la proposta dell'anzi ad Aosta e alla finanza locale
Ho visto questo nella posizione del presidente bianco alla pubblica ISP istruzione sulla legge di sull'autonomia scolastica
Ho visto questo nella persona del vice Presidente Dellai
Nel primi confronti sull'applicazione della legge cinquantadue
Questi atteggiamenti hanno chiuso quindi la fase del contenzioso tra gli enti locali
Egli è il contenzioso tra le associazioni degli enti locali
Mantenendo aperta la discussione con le regioni
E abbiamo appena sentito il messaggio che giudico importante del Presidente D'Ambrosio
Un presidente di grandissimo equilibrio che penso ci farà fare un passo avanti in questo semestre se non vi saranno altri guai di altro genere che blocchino il processo
Ebbene
Siamo in una sede ormai di raggiunta cooperazione istituzionale
Che è rappresentata da un lato dalla Conferenza Stato Città autonomia e dall'altra dall'altra conferenza unificata tra lo Stato regioni e lo Stato Città autonomi
Di questa cooperazione etc eccepisce
Cooperazione però significa anche moderazione
Le tue conferenze l'attuazione della legge cinquantanove
La Bicamerale vogliono cooperazione moderazione tra tutti i soggetti in particolare tra coloro che rappresentano gli enti locali
Le rappresentanze di poteri più forti di organizzazioni più forti
Non avranno queste qua se non avranno queste qualità e non si porranno obiettivi equilibrati faranno fare a tutti gli enti locali impassibile
In questo senso o particolari
Atto cioè e non altro serve alle Comunità montane nella linea che già stato intrapreso dal Parlamento con la centoquarantadue e poi con la cinquanta non altro
Dal mille novecentosettantuno ad oggi c'è stato un processo lento ma sicuro del legislatore nazionale a favore delle montagne italiane
Ed è un processo
Che è andato avanti nell'attuazione dell'articolo quarantaquattro della Costituzione ma soprattutto assento la strada degli enti locali per rappresentare lo sforzo complessivo dello Stato a favore della montagna e ha scelto la comunità a Montana ma anche la Comunità montana nel suo rapporto con i comuni costituenti e nel suo rapporto con la Provincia che ne approva il piano di sviluppo economico e sociale per attuare questo sforzo e testa attenzione io non so io non so
Se il testo attuale dell'articolo cinquantasei approvato dalla Bicamerale sia assolutamente corrispondente a quelle esigenze richieste dal Consiglio nazionale dell'anzi di ordinamento differenziato anche se devo dire che questo testo è di molto migliorato rispetto alle prime indicazione sono convinto che troveremo ancora nell'anzi ove ci fosse bisogno negli ulteriori passaggi attraverso i rami del Parlamento
L'attenzione che è già stata data a tutte queste particolarità territoriali per sistemare al meglio quest'anno
Abbiamo raggiunto dicevo degli equilibri importanti per non rompere ma semmai da salta esaltare perché garantire la montagna e garantire l'intero territorio nazionale
Noi sosteniamo che la montagna è una ricchezza per tutto il Paese per tutto quello che a datare ma sappiamo anche e ormai lo sanno tutti che la montagna può diventare una sia pure per tutto quello che può scatenare in materia di calamità di povertà e di abbandono
Abbiamo sentito in questo anno la vostra solidarietà
E ci auguriamo che questo si intensifichi nel rapporto con i ministeri da un lato e con le regioni dall'altro per l'applicazione della legge novantasette del novantaquattro in materia di Monte
Crediamo che sia un grande problema da affrontare ed è quello dei piccoli comuni
Problema che ci tocca direttamente perché i comuni che appartengono che costituiscono le comunità montane sono normalmente piccoli e piccolissimi come
Io ho apprezzato il gesto del Governo
Direi mettere di fronte al Parlamento con un nuovo emendamento il tema dei piccoli comuni
E ho anche apprezzato e condiviso l'atteggiamento con il quale il presidente dell'ANCI Lanzi hanno chiesto che alcuni punti in ordine al rapporto con la legislazione regionale
E in ordine al rapporto con l'autonomia di tutti i comuni siano sicuramente rispettati nel testo noi condividiamo questa attenzione
Ritenendo infatti che il Comune nell'associazione che il servizio di funzioni attraverso altre forme
Sia da considerarsi totalmente libero che il sindaco e il consiglio comunale ha di uno titoli e diretto di sbagliare sì credo perché saranno giudicati dai loro cittadini e quindi di andare alle soluzioni che riterranno più adeguati
Noi abbiamo realizzato l'anno scorso
Una ricerca sull'associazionismo di funzioni di servizio abbiamo scoperto che nelle zone montane un'enorme quantità di comuni non ci aspettavamo The hanno già delegato alle Comunità montane funzioni e servizi senza che nessuno medico Art tasse
Né io forense de quattrini perché questo venisse fatto questa è la strada
Se poi ci saranno anche forme promozionali incentivi finanziari io credo che questo significherà favorire un processo di al ricco composizione dei servizi in modo che anche le popolazioni delle zone più marginale possono contenere dei fan Tanzi delle attività che possono essere messe in campo meglio che non del singolo Comune ma ripeto nella libertà e nell'autonomia nella possibilità di ciascuno di farne
Proprie sente perché la legge ottantuno riconosce e la Costituzione vigente ancor prima riconoscono al Sindaco al consiglio comunale la capacità piena di compiere le proprie scelte senz'sa essere né portati da amici da ultimo concludo abbiamo messo in piedi alcuni mesi orsono proprio sul tema dei piccoli comuni una consulto unitaria alla quale oltre all'ANCI che mi ha espresso il presidente anche l'Uncem Lupi lei cara alla lega delle Autonomie partecipano
Ebbene io chiedo presidente bianco e a vizi dell'ANCI
Che a questa Consulta delle Autonomie prestiamo soprattutto in questa fase una più attenta presenza prestiamo una più una maggior livello di attenzione di considerazione perché non possiamo lasciare questa Consulta vivere per conto proprio certamente nell'autonomia ma soltanto come servizio color Dario che qualche dirigente nostro e vostro e di altre associazioni presta queste devono essere all'interno del pene all'interno di questa Consulta devi esprimersi mi auguro la linea unitaria degli associo azioni e il portato della il questa linea unitaria deve poi essere trasfuso nelle decisioni che le singole associazioni porteranno avanti mi auguro quindi un momento di approfondimento e di valutazione al quale vorrei partecipare al più presto e volentieri proprio perché su questo tema le associazioni delle Autonomie devono tutti dare un loro contro ho parlato di cooperazione di moderazione
Consentitemi di applicare in chiusura questi due concetti
In vista di quello che sta avvenendo a livello nazionale
Il novantasette è stato un anno favorevole pensiamoci bene per i Comuni
Ci avranno tolto sì qualche soldo ma complessivamente novantasette un anno favorevole per i comuni per l'autonomia
Ma attenti viviamo un momento che non è dedicato delicato e pericoloso ed è gradito di moltissime impone
E si fa in fretta
In questo Paese dove è in atto per più di un processo di riforma a bloccare sconsideratamente questi progetti di riforma e a provocare semmai delle situazioni che possono diventare non più facili ente controllabili e dove lei autonomi e il mondo delle autonomie possono vedersi a recuperare quello che fino a questo momento hanno costruito quello che fino a questo momento hanno ottenuto io mi auguro che la questo congresso e sono certo che questa guerra parta un messaggio alle forze politiche parta un messaggio alle forze parlamentari perché non andiamo incontro ad avventure per cui i processi autonomistici Thierry forma in atto possano positivamente tutti completarsi a questo messaggio e a questo augurio unisco sicuramente il mio è quello dell'Unione che i comuni montani delle comunità montane grazie
Guido
Certamente avremo attenzione questa Consulta delle Autonomie che può appunto fare un lavoro unitario comune per le cose che già tu si esprimermi sindaco
Vice sindaco del Comune di Piuro e poi la parola al segretario generale dell'AICCRE per la chiusura dei lavori di stamane
Di comunico che alle diciassette ci stava l'Assemblea nazionale del presidente del consiglio comunale della Sallabi al primo piano le diciotto voi gestione associata dei servizi dei piccoli comuni dalla sala adiacente alla sala stampa
Alle ore quindici sindaci e gli amministratori degli del Partito popolare nella sala diceva la sala stampa alle ventuno la plenaria della Consulta dei piccoli comuni sempre nella sala vicino alla sala stampa beh grazie sei col Polo per consentire che sarò breve come mia consuetudine sono estremamente lieto tra le altre cose di poter prendere la parola questa qua dodicesima Assemblea generale in una città che ha legami con la mia valle con la mia provincia proprio anche in questa sede della Fiera del levante dovuta al nostro conterraneo Crollalanza
E vorrei cogliere l'occasione perché credo che l'oggetto principale sia l'autonomia e il federalismo
Dei quali non abbiamo ancora visto bene la definizione di quali saranno le competenze e gli onori e gli oneri per i nostri comuni per il nostro ruolo di amministratori vorrei solamente citare un esempio all che mi viene proprio in questi giorni dalla mia provincia dove si ricordano i duecento anni di distacco dalla Confederazione Elvetica o meno dal gol o meglio dal perno dei Grigioni che in termini di federalismo facendo parte della Confederazione lassa certamente molto lunga in tutto il campo europeo
La forma dello Stato che dovremmo andare a a delineare ed individuare
Nella modo migliore perché sia funzionale solidali intelligente io credo che il federalismo quando lo è comprende tutti questi aspetti senza che si debbano forse definire funzionale solidali intelligenti perché le realtà locale hanno dimostrato che per la presenza sul territorio consente una maggiore efficienza e se c'è l'efficienza io credo che il sindaco solidale perché il primo a verificare i problemi i propri concittadini e soprattutto nelle piccole realtà questo consente di poter intervenire a risolvere i problemi cono una macchina ministro amministrativa molto più snella e molto più efficace io mi rendo conto del grave
Problema che abbiamo di fronte di costruire un federalismo in Italia dove si fa esattamente al contrario di quanto finora è avvenuto
Da dai nel mondo e proprio per questo è molto delicato si la guarda are
L'Unità nazionale riuscendo ad attuare una forma di federalismo che tuttavia di allo Stato una maggiore efficienza è una grande scommessa che noi dobbiamo essere in grado di portare a conclusione
Io ho seguito anche i lavori della Bicamerale circa i problemi di autonomia e federalismo anche se devo dire però come ho già detto
Anche a Venezia io credo che
Una costituente avrebbe forse miglior fortuna di una Bicamerale e non temo quando esponenti di maggioranza oggi dicono se cade il governo cade anche la Bicamerale
Per fare una riforma di questo tipo e necessario visto che non verrà fatto in tempi brevi necessario un governo autorevole un golpe erano che non può a mio avviso arrivare logorato ogni volta a decisioni importante come quelle che noi ci aspettiamo
Quindi io credo che quello lo spunto che verrà dagli interventi che ci sono stati autorevolissimi precedenti al mio e quelli che ci saranno nei giorni successivi credo che vi hanno uno stimolo all'Anci
Per far sì che è quello che la sua peculiarità avvalorata dalla dalla dalla sua costituzione ad oggi sappia fare uso di tutto quelle che sono
La ricchezza delle esperienze la ricchezza dei conti
Butti che da questo si può trarre
Quindi quando noi vogliamo costruire un federalismo io credo che l'ANCI trovi confronto con tutte le associazioni esistenti sul territorio ma non debba abdicare a quella che è la sua ricchezza storica
Io sono testimone purtroppo in una zona a nord della Lombardia ad alto rischio Gore non voglio dire sto eccezioni sta dirò leghista mi sia consentito no dove nascono ogni giorno delle associazioni e a mio avviso tutto questo è deleterio per l'unità dello stato ma soprattutto per il conseguimento di risultati veri e concreti io credo che l'ANCI
Abbia l'obbligo dissentire
Le opinioni di Vieri Days sostenitori di queste successioni proprio perché non vorrei arrivare alla conclusione e qui chiudo alla qua arrivava mio nonno diceva ogni Asa nel fan dalla cuoca ogni step per Lodi la sua noi vogliamo parlare di cose concrete noi vogliamo dei risultati concreti grazie
Chitarre
Cose concrete se ne sia discusso dentro a questa iniziativa nei prossimi giorni avremo ancora questa possibilità segretario generale Dellai crea
Avremo ancora un intervento di Alvaro Ancisi
Consigliere comunale di Ravenna prima di chiudere la nostra mattinata di lavori e a riprendere alle quindici e trenta precise proprio per gli impegni che via via anche per il consentire al dibattito generale a tutti i colleghi che lo riterranno
Grazie presidente ringrazio a nome anche di presidente Badaloni del segretario aggiunto Di Giovan Paolo dell'invito che presidente bianco Ida dirigenza dell'Ance Guido rivolge la nostra associazione di partecipare
A questa quattordicesima Assemblea generale dei dei comuni dell'Associazione Nazionale dei Comuni dive d'Italia
Non voglio infierire con pochi resistenti e quindi sarò molto sommario
Riprendendo alcuni elementi del dibattito e delle relazioni partendo da due punti di riferimento la questione di che è venuta fuori molto chiaramente dal seminari di ieri pomeriggio quando lo stato affrontato la questione della riforma i fondi strutturali lo sviluppo territoriale e connesse e questioni connesse a questa problematica e alle questioni della della riforma istituzionale
Il primo la prima questione riguarda quello che stamattina anche il sindaco Castellani ha definito il sistema territoriale mi sembra che comunque al di là delle della sfumature delle diversi attitudini anche gli approccio metodologico la questione del governo del territorio Vesper fatto che emerge di una concezione unitaria del governo dell'unità del territorio e non può che essere altrimenti perché a una solitaria intanto è un contenitore con limiti che deve essere avere degli equilibri precisi e non può essere e
Governato per Peppe pezzi upper compì attinenti stagni ma
Adesso una visione unitaria
All'interno di questa visione poi per devono essere definite le competenze e poteri gli strumenti politici e anche di mezzi finanziari questo è
Risolvere questi problemi è l'essenza del federalismo e quindi è un entrare subito nell'altri aspetti riforma istituzionale
Ora noi parliamo questa sede con un macigno sopra la testa che quello che non sapremo forse fino a martedì e chissà se martedì si scioglieranno tutti i nodi quale sarà lo sviluppo della crisi in atto io voglio ragionare invece mettervi comunque positivi perché terapia crisi non ci sia e se ci sarà che sia sul celebre per cui i lavori della bicamerale o continueranno ossa o siano prese il più presto possibile senza disperdere i risultati del lavoro fatto da questa bicamerale ancora in atto allora comunque che ci sia questo processo che è iniziato e che avrà un periodo abbastanza lungo di di lavoro di approfondimenti di passaggi
La questione del perché della quindi della riforma istituzionale la questione del federalismo come è stato più chiaramente enunciato ma non si deve parlare secondo me più in astratto rispetto alla questione metodologica l'impostazione quello che chiamo perché ormai ci sono delle proposte avanzate dalla Bicamerale ci sono degli emendamenti presentati anche da noi attraverso parlamentari o comunque suggeriti nei contenuti per cui non si la questione non va risolta in che modo qual è il nocciolo appare nel mio la par no a pari parere nostro che è sul tavolo è qual è vi sono le scelte che caratterizzeranno un'effettiva soluzione federale della riforma istituzionale italiana allora noi abbiamo individuato li abbiamo
Anche concentrato acquisti e degli emendamenti due punti che sono poi due sospetti di una stessa medaglia
La Camera federale o
Senato federale che debba avere una rappresentanza istituzionale che a fianco alla Camera politico cioè di rappresentanza popolare che di rappresentanza politica
A questo secondo a mio parere anche forse dal dibattito che si è svolto finora non si è sufficientemente apprezzato e valutato anche positivamente la questione dei ricordi del consiglio regionale
Le autonomie locali che il pendant della della Camera di rappresentanza istituzionale sia perché
Etnico e banali quasi riconfermarlo che lo Stato federale non è uno Stato debole lo Stato forte e unitario è di per talmente articolato il potere decisionale e dall'altra il problema della sussidiarietà non è che e non Concetta strato va concretizzato in che termini appunto stamani anche stamani parecchi interventi hanno studiato la questione della partecipazione distanze più di base della democrazia del reticolo democratico del nostro Paese alle alle decisioni anche quelle che appaiono più generali come non so all'ordine pubblico o la si fa la sicurezza urbana il nascita o anche di un piccolo centro perché poi qui l'insicurezza solo delle grandi metropoli la violenza è abbastanza ripensa molto diffusa nel territorio allora questo di questo della candela del consiglio regionale dell'autonomie secondo voi non solo rappresenta è questo governo l'unitario del territorio e quindi un'istanza dove i poteri locali posso intervenire direttamente a disegnare il quadro di questo di questo di questo governo ma anche un modo secondo me importante di definire la composizione del della Camera federale perché guarda che c'è una bella differenza sostanziale politicante di risultati fra vere nello nella del risultato positivo dando per scontato l'esito positivo una rappresenta sarei giornali unitaria eletta dal Consiglio regionale delle delle Autonomie locali e del Consiglio regionale eletto direttamente che ha una rappresentanza unica articolata in consiglieri regionali sindaci preside di Province e Comunità montana che ha una sua unitarietà divisioni sul modello anche in atti di quello che succede che Corsini Germania Federale tenete che l'ha portata alla nostra esperienza sarei beh un modo di avere rappresentanza articolata per presenza una visione unitaria della rappresentanza differente che se invece ci sono un po'di assessori regionali un po'di sindaci e un po'di presidenti di regione queste la visione corporativa
L'idea poi che una soluzione Possa eliminare di conflitto fra diversi livelli istituzionali è un è ambizioso ma anche giusto cercare di ridurre
Il conflitto diciamo che però e sarà il derby ineliminabile rispetto e non ce n'è attivare una certa dialettica allora il problema di avere richiesto anche lo abbiamo fatto che i poteri i poteri le competenze dei poteri locali sia definiti anche costituzionalmente dovremmo trovare un equilibrio affinché sia mantenuto anche una certa elasticità che consenta quella flessibilità di adattabilità Ade diverse situazioni regionali locali anche in termini poi di risorse di utilizza azioni di indirizzi quindi bisogna che poi anche noi che abbiamo colto detto questo che stabilì per evitare Cuneo centralismo regionale che ci sia anche una flessibilità e che queste disposizioni costituzionali il biglietto in una gabbia che ci impediscono che
E di S veramente di realizzare dei principi di sussidiarietà allora io per finisco facendo una una considerazione riprendendo
Dalla parte la la l'invito l'appello la proposta delle del presidente Barbolini sul i rapporti fra le associazioni però vorrei ricollegare su questo su questa considerazione questo elemento del Piero centralismo del centralismo eccetera oggi
Avendo individuato quali sono
No gli avversari e talvolta anche i nemici del federalismo anche all'interno del del Parlamento attuale dove non ci dobbiamo ancora disperdere o dare modo accordi anti federalisti di avere buon gioco dicendo accanto litigano fra loro in il andare avanti non lo dobbiamo su questi due punti che c'è mi sembra unità sia a livello delle associazioni sia a livello anche dell'i diversi livelli istituzionali dalle regioni perché il documento di regioni Hatchet l'anno l'ha confermato anche presente da prose stamani e la questione cruciale delle Consiglio regionale dell'autonomia e accettato dall'o documenti uniamoci almeno su due punti di priorità siamo d'accordo esercitiamo il Massimo d'iniziativa politica di pressione e li si mette anche sul in pratica sul terreno concreto dell'iniziativa politica quella proposta per avviare almeno quel processo che possa essere di coordinamento di con la prospettiva che gli una Péter l'azione delle associazioni ma che ci faccia contare di più con la fine no permetterci perché avrà un discorso già anche metodologicamente giusto un anno due anni tre anni fa oggi è inadeguato perché poi avvertiamo la debolezza la no o sta debolezza generale né di capacità di esercitare un'iniziativa politica anche sui parlamentari anche sui senatori che sono oggi fra gli alberi i nemici direi talvolta almeno alcuni detto il federalismo e se si dovesse da votare ma studiamo anche iniziative di fa esprimere i candidati se ci sono no per la quella succederà anche se sono no per la Camera federale altrimenti facciamo anche azioni per non farli votare da cittadini grazie
Grazie Pellegrini credo che le questioni poste non vuole
Non solo non siano di rilievo ma certamente nella amplificazione non di questa sala ma anche le cose che insieme possiamo fare come anzi possono porta a me ai risultati che tu auspicare l'ultimo intervento di Alvaro Ancisi consigliere comunale di va bene
Anche l'esperienza di quest'anno mi suggerisce di insistere a chiedere che
Medesime nella anche se lasciato più spazio al dibattito libero rispetto a quello che era
Esatto specialmente quando si pratica la parola per messaggi sostanzialmente rituale
Io voglio parlare della resistendo ventisette Bassanini che ha senz'altro avuto dei meriti per la funzionalità l'autonomia la semplificazione d'attività amministrativa degli enti locali
Ma colpito gravemente quasi annullato il ruolo del Consiglio comunale e quello dei consiglieri comunali
Li ha confinati ad un'attività virtuale accademica
Ho decorativa che non ha gli strumenti per fare valere almeno quella che è l'essenza di un sistema democratico ancora più fondamentale in un regime maggioritario che è il controllo politico amministrativo
Se ha voluto in pratica consegnare al sindaco e alla sua giunta garantiti spesso Gioia Tauro l'abbiamo sentito un'eccezione da maggioranze consiliari blindate
Che quindi facilmente rinunciano ha svolto in un ruolo autonomo sia voluto consegnare al sindaco la sua giunta tutto il potere di governo e di fatto anche quello di indirizzo
Pensai Dandolo da qualsiasi reale controllo perfino della legalità
E questo perché in parallelo
Le opposizioni non hanno avuto alcuno riconoscimento istituzionale non solo di lavoro funzionava il filo della loro esistenza
Ed è un riconoscimento che dovrebbe essere essenziale essenziale in un sistema maggioritario non manca solo il cardine che è costituito dalla dallo statuto delle opposizioni che non esiste ma mancano anche gli strumenti e servizi M e i mezzi minimi per dare ai
I consiglieri una una voce che non sia una voce nel deserto a voce petulante ma sì una voce incisive e rappresenti i cittadini che li hanno eletti questo è un difetto di democrazia che ha spinto i comuni in una direzione che è quella del regime del podestà oggi molti se ne sono accorti io io stavo dicendo da qualche anno l'ho detto anche a Sorrento due anni fa mettendo in guardia conto corrente contro quelli quello che poi sarebbe avvenuto è chiaro che è necessario oggi batte
Sì per rimediare questo vuoto di democrazia che si è creato potrei parlare a lungo non c'è il tempo non è luogo
Voglio fare sì semplicemente due esempi di come le funzioni date residuate consiglieri comunali pochissime
Accademiche siano in realtà virtuale di ferirmi riferisco al controllo di legittimità possibile con ricorso al difensore civico da parte di un quarto di un quinto dei consiglieri
Esso riservato alle delibere che approvano che riguardano appalti oltre la soglia comunitaria oppure delibera di assunzione o di pianta organica in realtà le delibere di appalto
Possono essere solo quelle che indicono i bandi su cui è ben difficile e che esistono ragione di legittimità perché sono standard
E comunque nessuno corre il rischio di fare un bando con con legittimità che sarebbe immediatamente contestate dalle imprese concorrenti le illegittimità ma possono verificarsi nella fase di gestione e di aggiudicazione dell'appalto ma qui lady liberatori non esistono più
Beh esistono solo le determinazioni di dei dirigenti perché la legge centoventisette ha dato dirigenti tutte le facoltà di gestione
Queste deliberazioni
Non sono soci ad ogni controllo quindi anche qui la funzione data i consiglieri è virtuale ma i casi che voglio raccontare brevemente avvenuti Ravenna riguardano le assunzioni dodici consiglieri di minoranza sono rivolti al difensore civico contro due delibere una del Consiglio uno della Giunta
Del consiglio sui criteri della Giunta sulla approvazione riguardando riguardante l'ordinamento degli uffici che era le sì e centoventisette richiede obbligatoriamente per poter riassumere dirigenti o personale esperto di alta qualificazione al di fuori delle piante organiche e delle procedure ordinario di concorso
Il difensore civico che peraltro è anche difensore civico della Regione pensionato un magistrato di altissimo valore in più in in coscienza
Le ha dichiarate irricevibili perché a suo dire la competenza del difensore civico è limitata alle sole delibere Mele di assunzione
Noi io sono uno di quelli che ha fermato stiamo replicando duramente
Le deliberazioni di via soluzione in realtà non esistono più neanche queste pecche e con tutti gli atti precedenti connessi
Ci sono ancora i dirigenti che adottano questi atti con determinazione che sfuggono come ripeto al controllo
Quindi il controllo sulle assunzioni stabilito dalla legge centoventisette può avvenire materialmente sulle delibere che sono a monte della delibera produzione quelle che stabiliscono i criteri le regole le modalità
Come ad esempio il piano delle funzioni il Regolamento sull'accesso all'impiego nel comune l'ordinamento di cui dicevo prima
Eventuali delibere di di di criteri è qui si può verificare il controllo altrimenti non esiste più
Quindi non si a secondo noi il Difensore civico ha sbagliato però comunque la lama è ambigua e andrebbe perlomeno specificata altrimenti sarebbe meglio cancellarle piuttosto che far finta che esiste un controllo
In realtà non esiste e a far lavorare i vuoti i consiglieri ma il colmo l'altro caso
Gli stessi consiglieri hanno ricorso al difensore civico per quella che fosse l'ultima delibera che ha fatto
E la
Uto comunali materiali e soluzioni la soluzione di un dirigente esterno
Che ha adottato la Giunta non il dirigente con determinazione perché ancora non era stato è un adottato quell'ordinamento preliminare che richiedeva la centoventisette quindi c'è una palese legittimità nella mancanza di questo ordinamento e noi l'abbiamo contestata stavolta il difensore civico celare i mandate
Perché è andato in ferie tutto il mese di agosto la delibera è arrivata nel mese di agosto e Luís quindi nata dice che non non poteva controllarle
Siamo proprio ai confini dell'assoluto un istituto di legge una delle poche bandierine rimasti a sventolare sul principio di legalità nei comuni sarebbe sospeso ogni volta che l'istituzione preposta Ada assicurato va in ferie o magari quale difensore civico al mal di pancia e perché principe sempre lo stesso
Noi metteremo in mora difensore civico e siamo disponibili alla prossima occasione anche a denunciarlo per omissione di atti d'ufficio perché non credo che si possa sottrarre gli obblighi di legge non è un dipendente sindacalizzata o che ha diritto alle ferie le piantagioni all'anno
Ma anche in questo caso c'è un difetto di chiarezza e di praticabilità una delle tante uno dei tanti difetti da legge Bassanini ora fatto due esempi mi pare calzanti vanno Nones
L'inizio è talmente di tutta la materia a mio parere bisogno urgentemente rimettere le mani alla legge Bassanini per riequilibrare quello che ormai si è sport dato eccessivamente a favore della del governabilità annullando invece quella che è la funzione della partecipata e democratica e del controllo
Diretti almeno di legittimità Grassi tazze francesi ricordo che gli interventi del dibattito per i nostri lavori erano previsti solo per oggi pomeriggio nella mattinata abbiamo volutamente aperto il dibattito proprio per la mancanza di quelli che erano gli interventi programmati e quindi non è una chiusura il dibattito di degli intervenuti alla nostra Assemblea anzi è un'apertura costruire proprio a partire dal basso quella che è la realtà dei nostri comuni delle esperienze dei sindaci degli assessori e dei consiglieri comunali che sono qui presenti tra di noi l'appuntamento è alle quindici e trenta precise per riprendere appunto i nostri lavori grazie soprattutto a quelli che si sono fermati
Ore sono lieto di dare il benvenuto alla al ministro Visco che è qui con noi e parteciperà a questa sessione il cui contenuto è particolarmente stimolante stimolante perché quando si parla di autonomia fiscale il federalismo si tocca uno dei punti chiave dei punti critici dello sviluppo del nostro Paese
Un premio Nobel Buchanan del mille novecentottantasei ha definito che quel federalismo è l'unica via possibile per evitare l'imbarbarimento della società
E conciliare il discorso di autonomia con federalismo
Conciliare il discorso di autonomia fiscale con quello di federalismo richiami innanzitutto un primario significato di economie di autonomia che è quello dell'autonomia economica
Non c'è infatti vera autonomia se non esiste l'autonomia economica
E quando si parla di opzione me economica si ricava immediatamente il concetto di autonomia gestionale
La vera autonomia economico-gestionale e quali in cui il Comune può l'azienda Comune può manovrare tutte le leve la leva finanziaria la leva organizzativa la leva del controllo dei flussi di cassa
E questo richiama sicuramente ad Etra grandi problematiche che abbiamo noi di fronte in termini di autonomia e di federalismo e che pesce nostri relatori toccheranno
Il problema dell'autonomia organizzativa vedi Bassanini
Il problema dell'autonomia contabile decreto settantasette il problema la tesoreria unica e su questi temi sulla su cui vastità importanza non tutto il ritengo che valga la pena di sottolineare la faranno molto bene i nostri reattori do la parola il primo relatore a Osvaldo Napoli sindaco di Giaveno
Certamente è un argomento non facile
Il mio intervento diviso accerta in due parti che forse la prima parte annoierà
Visti gli argomenti fiscali
E del federalismo la seconda parte forse più interessante e ricco forse di alcuni dati
Esistono due dimensioni di federalismo quella politica e quell'economista sotto il profilo economico le differenze tra gli Stati unitari sono di regola svincolati dal modello di organizzazione politica
Il federalismo fiscale non implica necessariamente un'organizzazione statale di tipo federale
Cioè un federalismo di carattere politico ma piuttosto una finanza pubblica multilivello
In ogni caso un'organizzazione federale di tipo politico non necessita del completo decentramento delle funzioni e del loro finanziamento
Il processo di cambiamento avviato oggi in Italia porterà in primo luogo l'attribuzione di una leva fiscale alle Regioni che prima svolgevano le proprie funzioni con un sistema finanche essenzialmente derivata
E dal potenziamento dell'autonomia finanziaria dei Comuni questo processo iniziato con l'emanazione della legge delega quattrocentoventuno è il decreto legislativo cinquecentoquattro del novantadue chi hanno segnato la fine della decretazione d'urgenza attraverso la quale di anno in anno il Governo determinava li stanziamenti e le risorse da destinare al sistema delle Autonomie
Venne così definito un quadro certo che doveva consentire agli enti locali quella certezza di risorse più volte rivendicata e riconosciuta nel principio dell'irriducibilità nel triennio dei trasferimenti erariali
Come strumento indispensabile per un'efficace programmazione di bilancio
Per l'esigente di risanamento della finanza pubblica però permette di di questo principio non è stato rispettato
I Comuni sono sempre stati chiamati a contribuire alla riduzione della spesa statale
Mediante tagli ai trasferimenti erariali di parte corrente e dal mancato finanziamento dei fondi a sostegno degli investimenti e ha ragione Enzo Bianco quando afferma che dall'ottantasei al novantacinque la spesa reale dei Comuni è diminuita dell'undici per cento ma mentre quella dello Stato e diminuita solo del tre per cento
Da più parti si sono rilevati inaccettabili squilibri nella distribuzione dei trasferimenti erariali ai comuni
Ritenendosi necessaria una modifica dei criteri precedenti al fine di incentivare l'asporto tariffarie fiscale dei diversi comuni
Tenendo conto delle diverse esigenze esistenti nelle singole classi demografiche
Si è giunti all'emanazione del decreto legislativo duecentoquarantaquattro del novantasette
La cui entrata in vigore coinciderà con l'attuazione della riforma dei tributi minori
Io equilibrio delle dotazioni dei singoli enti sarà attuato in dodici anni attraverso un rilevante sforzo di solidarietà all'interno del sistema
In quanto l'operazione si svolge a risorse costanti o addirittura decrescenti
Nel primo triennio comunque le riduzioni le integrazioni saranno effettuati in misura crescente rispetto alle eccedenze viale sopra dotazioni
Dal lato delle entrate proprie gli enti locali hanno recepito con favore il processo avviato attraverso l'accento quarantadue
E attuato mediante la legge delega quattrocentoventuno del novantadue il i decreti delegati del cinquecentoquattro e cinquecentosette del novantadue e del novantatré di realizzazione dell'autonomia finanziaria
Il concetto di autonomia finanziaria contenute in queste norme
Si esplicitava però nel finanziamento di gran parte della spesa degli enti locali attraverso le entrate proprie i tributi locali
Finalizzando l'intervento statale alla copertura di parte dei servizi ritenuti indispensabili forniti dagli enti locali
La manovra aveva l'obiettivo di contenere e a razionalizzare la spesa pubblica
Ma anche la finalità di fornire ai sindaci eletti direttamente un efficace strumento di governo quale la possibilità di reperire fondi in maniera autonoma
Da cui derivava l'ulteriore effetto di una responsabilizzazione degli amministratori nel governo della spesa locale
I Comuni hanno così avviato con le difficoltà che si possono facilmente immaginare un processo di trasformazione all'interno della propria organizzazione
Nel giro di soli tre anni dal mille novecentonovantatré al mille novecentonovantacinque
Si è passati sull'intero territorio nazionale da un indice di autonomia finanziaria pari al quarantacinque cinquanta per cento ad un indice del cinquantasei virgola due per cento
All'interno del dato è fortemente significativo l'incremento della percentuale delle entrate tributarie sono entrate correnti
Dal ventotto virgola nove del novantatré al trentotto per cento del novantacinque e della crescita dello sforzo tariffario mediante l'autofinanziamento dei servizi e permettetemi un piccolo riferimento in questi primi due giorni giustamente
Se ha fatto fortemente riferimento ai piccoli comuni
Ebbene allora dobbiamo dire con obiettività io sono sindaco di una cittadina di quattordici mila cinquecento abitanti
L'ottima capacità amministrativa dei piccoli comuni nonché i Comuni grandi non amministrano bene ma certamente la grande e ottima capacità dell'i piccoli comuni
Ebbene dico questo perché facendo riferimento a quello più affermato
Possiamo dire che l'autofinanziamento dite di Roma e del sessantasei per cento
Di Torino del sessanta per cento di Palermo del ventisei per cento e di Napoli del trentotto per cento di Bologna mi pare superiore al settanta per cento
Ebbene l'autofinanziamento dei piccoli comuni avviene normalmente sopra supera in sessantaquattro dal sessantaquattro al settantacinque per cento
E la tassazione pro-capite dei singoli Comuni ebbene i piccoli comuni hanno una media di tassazione pro capita pro capite che si aggira sulle cinquecento cinquecentocinquanta mila a persona
Mentre abbiamo una classifica dei grandi Comuni
Che vede Milano novecento sessantadue mila lire pro capite
Torino a settecentocinquantadue mila Genova settecentottantanove mila a Roma ottocentonovantadue mila Napoli cinquecentocinquantanove mila a Bologna settecentottantanove mila Firenze novecentoquarantaquattro mila ebbene credo di poter dire che questi sono dati che dicono esattamente quante la realtà dei piccoli comuni e di come essi vengono amministrati
E quando si afferma testualmente dobbiamo dirlo e l'ha già detto il presidente Bianco in alcune sue dichiarazioni ieri
Non siamo d'accordo alla riunione quattro Iva dei comuni
Dobbiamo dire però con estrema chiarezza dagli stessi che certamente dobbiamo lavorare lottare perché l'unione dei servizi e dei piccoli Comuni questo avvenga su questo ci vuole enorme chiarezza
La legge indica i principi e i criteri direttivi cui si deve attenere il governo all'esercizio della delega attraverso i quali viene finalmente dato ampio spazio al potere le come regolamentare dei Comuni
Autentica espressione di autonomia fiscale a livello comunale
è evidente che questo processo non sarà facile da gestire
E che la legge seicentosessantadue del novantasei non disciplina con precisione le fasi di transizione ma è anche vero che ciò e compito delle norme delegate non della legge di delega
Come previsto dall'articolo tre della legge seicentosessantadue entro novembre novantasette devono essere emanati decreti delegati di riordino dei tributi locali minori
Che dovrebbero disporre l'abolizione dell'imposta comunale sulle gettito di imprese d'arti e professioni
Delle tasse sulle concessioni comunali delle tasse sull'occupazione spazi e aree pubbliche e dell'addizionale provinciale sul consumo di energia elettrica
Il mancato gettito dal gettito della soppressa Ytzhak
Dovrebbe essere coperto dei proventi della compartecipazione dei Comuni all'imposta regionale sulle attività produttive cosiddetta IRAP
Che dovrebbe entrare in vigore se tutto va bene nel due mila in sostituzione della Tosap e previsto l'attribuzione ai comuni della facoltà di prevedere per l'occupazione di aree appartenenti al demanio ed al patrimonio indisponibile
Il pagamento di un canone determinato nell'atto di concessione secondo una tariffa mediante regolamento da approntare probabilmente nel corso del prossimo anno
I decreti in questione conterranno anche dell'importanti integrazioni della disciplina riguardante l'imposta comunale sugli immobili e l'attribuzione ai comuni e dalle Province
Del potere di disciplinare con Regolamento tutte le fonti delle entrate locali
Riguardo alla fattispecie imponibili ai soggetti passivi Pia l'aliquota massima e l'aliquota massima
Rimane purtroppo ancora scoperto il fronte delle risorse per gli investimenti
Dopo la riforma tributaria del settantuno e fino al novantatré la principale fonte di finanziamento della spesa di investimento degli enti locali era l'ha presentata dei trasferimenti erariali
In materia di investimenti prima dell'emanazione della legge delega quattrocentoventuno e del decreto legislativo cinquecentoquattro del novantadue gli enti locali potevano usufruire di contributi statali a totale o parziale copertura dell'onere dei mutui che comportavano per lo Stato
Un impegno finanziario che si estendeva a tutto il periodo di ammortamento
La nuova disciplina prevede l'assegnazione di contributi in conto capitale per una cifra complessiva praticamente irrisoria con i quali lo Stato concorre una tanto ma la copertura di una quota della spesa di investimento
L'ente locale provvede a finanziare la parte rimanente del debito con un mutuo a proprio carico o con l'utilizzo di risorse proprie
Suo evidenzia che la contribuzione erariale agli investimenti dei comuni tranne che per i residui per il pagamento dei mutui contratti prima del novantadue ha un peso ormai quasi irrilevante
Su ha costretto gli enti locali a riprendere dal novantadue la politica degli investimenti impegnando risorse proprie derivanti sia da una politica di razionalizzazione e contrazione della spesa
Che da una maggiore capacità di riscossione delle entrate tributarie ed extratributarie
Basti ricordare a questo proposito che il fondo per il contributo sui mutui contratto dagli enti locali teiera di undici mila cinquecentocinquantadue miliardi nel novantadue
Da quell'anno tale contributo e cessate le ore il fondo è di otto mila cinquecentonovanta miliardi con un trend in diminuzione automatico fino alla totale estinzione nell'arco di sette otto anni
Restano perciò Terme la necessità di individuare per gli enti locali
Altri strumenti di carattere tributario o di carattere derivato che permettano in special modo ai comuni di minore dimensione demografica
Di riprendere la spesa per gli Investimenti importante motore nel campo sociale ed economico delle realtà locali
Ho usato e vado
Verso il termine ma una cosa importante della Finanziaria usato in questo mio intervento qualche volta al condizionale
Perché la finanziaria
Per ragioni Province e Comuni il disegno di legge collegato alla finanziaria comporta un taglio virtuale
Di due mila cinquecento miliardi
Di cui due mila per gli enti locali e cinquecento per le regioni
Virtuale perché nei bilanci locali dovranno e potranno comparire le stesse cifre del novantasette ma in realtà alla fine la spesa effettiva dovrà risultare di molto inferiore
Il nocciolo della manovra infatti riguarda il bilancio di cassa e non la competenza il Governo si prefigge un rigido controllo dei flussi di cassa che sarà però svolto dei due soggetti protagonisti lo stato e il sistema delle Autonomie locali
Non c'è quindi un taglio ai trasferimenti erariali che nel mille novecentonovantasette sono stati complessivamente pari a diciotto mila ottocentosettantatré miliardi come quello del novantaquattro quando il monte complessivo dei contributi statali
Passò pari solo comuni da ventiquattro mila trecentottantatré a diciotto mila cento ventidue miliardi
Ma nel mille novecentonovantotto come ho detto
I sindaci non potranno spendere i loro quattrini e dovranno concorrere all'obiettivo di risanamento della finanza pubblica realizzando alla fine una sorta di risparmio per questo motivo il collegato conferma estende al triennio novantotto due mila il vincolo della tesoreria unica smentendo nei fatti le molte promesse fatte ai sindaci dal ministero dell'Interno iper specialmente dal sottosegretario Vinieri per l'eliminazione parziale di quel regime almeno per i piccoli comuni
Su questo ministro Visco chiediamo estremamente chiarezza
Quante volte su questo discorso si è stato detto in conferenza stato città a partire dal primo gennaio novantotto a partire dal primo giugno novantotto bene smentito il giorno dopo da questi atti da questi fatti concreti
Alle assumendo dunque la manovra di finanza locale per il prossimo anno
E basata sulla conferma del taglio sulla competenza di cinquecentosessanta miliardi già previsto dalla Finanziaria novantasette per il mille novecentonovantotto
Compensato da un recupero di circa il due per cento dei soli contributi ordinari cinquecentoquarantaquattro miliardi questa somma peraltro non sarà distribuita tra tutti i Comuni
Ma sono tra quelli che hanno il maggior divario della loro assegnazioni rispetto alla media che caratterizza ogni singola Pacha democratica i cosiddetti enti sottodotati
Con il primo decreto ebbene Torino avrà undici miliardi in meno Catanzaro un miliardo seicento in meno Terni seicento milioni in meno Moncalieri per andare alla provincia di Torino cinquecentoventiquattro miliardi in meno
In tal modo sul piano delle grandi cifre i conti tornano
E vede così continua a parlare di federalismo fiscale senza però onestamente attuarlo il punto delicato e un altro
L'obbligo di non spendere concretamente più di quanto speso nel novantasette affiancato al mancato vera delle misure sul fiscalismo fiscale in attuazione della Finanziaria novantasette ed in particolare la compartecipazione al gettito IRPEF rischia di creare situazioni di tensione ove per effetto delle misure di riforma del Welfare potrebbero scaricarsi nuove richieste di servizi sociali da parte dei cittadini e per effetto del passaggio agli enti locali
Delle nuove competenze previste dalla legge dal recente legge Bassanini non si trovasse il modo di coprire e sostenere le nuove spese come l'amico vitali e il presidente Bianco hanno detto in questi due giorni
Per questo e termino
Confidiamo in una trattativa seria e sincera con il governo e con il Parlamento al fine di limitare il potenziale rischio di deflagrazione connaturale a questo tipo di misure economiche
Permettetemi quando si parla di impegno posso garantire per chi come me fa parte
Della conferenza stato città lanci in conferenza stato città pal proprio dovere Piero Fassino in fondo
Il problema reale e lo dico qua davanti al rappresentante del Governo e che chiediamo risposte chiare e sincere
Ebbene su alcuni fatti che ho detto prima queste non le abbiamo avute io credo e da parte nostra da parte della dirigenza dell'anti la Caretta c'è stato chiediamo altrettanta chiarezza al governo credo che questo sia il mio desiderio ma credo che sia decidere tutti voi grazie
Ringrazio Osvaldo Napoli per il suo intervento che riassume un po'i punti dolenti velenosa gestione dei nostri comuni
L'oratore che doveva seguire a Osvaldo Napoli Alfredo Pasini
Sindaco di Pordenone purtroppo non è qui perché è un incidente via non gli ha consentito di essere presente
Abbiamo inviato un messaggio lì vicino c'era cambiato con un'altra affettuoso messaggio gli orari limitiamo un applauso perché si ristabilisca presto grazie
Lo sostituisce come relatore
L'architetto Hakkar degli open grana sindaco del Comune di mare almeno che porterà all'esperienza dei Comuni a vocazione turistica
Invito gli oratori a darebbe tempificazione molto preciso e i loro interventi terrà aveva il massimo di efficienza proprio una pluralità di voci e di apporto
Porgo il mio saluto
Al ministro Visco al presidente bianco
A questo convegno
Questo convegno non può che significare soddisfazione per l'iniziativa dall'Anci
E per quanto riguarda il tema sull'autonomia fiscale federalismo ringrazio anche il presidente Sergio Bellucci e faccio i miei migliore i muri per un proficuo svolgimento dei lavori questa iniziativa il tema del mio intervento riguarda un problema politico ed amministrativo Cary Grant che ritengo di grande portanti portata nazionale
E che l'autonomia degli enti locali
E nel caso specifico comuni turistici una realtà locale nazionale mortificata da un centralismo non più sopportabile
Il problema dell'autonomia fiscale del terrorismo assumano importanza fondamentale per i comuni turistici
Che risolto come vedremo più avanti
Potrebbe essere applicato e consolidato anche per gli otto mila cento Comuni italiani
Nell'ambito di un rinnovato sistema fiscale federalista gestionale della cosa pubblica una volta tanto più vicino ai bisogni e alle esigenze dei cittadini
Con questo convegno
A mio avviso è necessario verificare la realtà culturale economica e sociale di tutto il Paese
Per confrontarlo poi attraverso una proposta di legge popolare che andrò a proporre con le scelte governative fra cui nell'ambito della prossima Finanziaria
Voglio ricordare che i problemi dei Comuni turistici che rappresentano una parte concreta vitale del paese
Non può essere visto al di fuori del contesto generale
Dello sviluppo socioeconomico di uno Stato nazionale
Ma avrà notevoli pressi anche nel contesto dell'Europa unità un'Europa dei comuni
Le analisi a sostegno di alcune proposte
Sviluppata anche se in forma estremamente sintetica in occasione di questo convegno vogliono essere un contributo operativo e concreto al dibattito sul problema o meglio sui problemi connessi all'autonomia letale
E dal sistema finanziario dei comuni importi colare quelli turistici
Con dati forniti delle aziende di promozione turistica in questione
E interessate particolarmente in questi mesi dalla mia piccola organizzazione
Risulta che i comuni turistici con abitanti fino a dieci mila abitanti sono circa novecentottanta quelli con meno di cinque mila abitanti son tre mila seicentocinquantacinque
Oltre naturalmente a quei comuni turistici sopra i quindici mila abitanti che però sono il numero non venga definito anche perché hanno altri componenti produttive di carattere
Produttivo fuori o comunque a sostenere l'attività turistica
Ritengo quindi che era un calcolo che adesso inutile sviluppare la media di questi comuni che sono interessati i problemi turistici turismo maturo turismo in fase di sviluppo o turismo con un territorio potenziale turistico può essere una media del quattro cinque mila abitanti
Vuol dire che in questo sistema vengono a coinvolti dai quattordici ai quindici milioni di cittadini
E questo non è uno scherzo
Questo distribuzione dei comuni sul territorio
Nazionale
Io concordo con l'oratore di prima
Che i Comuni devono avere una propria realtà che quella territoriale non numerica degli abitanti dei cittadini residenti
Ah bene su questi comuni a livello nazionale
Nonostante le iniziative in corso da più parte per la coppa mento ma che accorpamento quando noi troviamo dei comuni con trecento quattrocento abitanti hanno un territorio da gestire che sei volte quello di trenta mila abitanti
Ebbene
Questo riduzione ritengo quindi che smetta questa confusione di diatriba fra Comuni piccole grandi anche perché in effetti alla realtà italiana è che l'ottantasette per cento dei comuni italiani
E sotto i dieci mila abitanti
E questa è una grande
Infatti
Non abbiam continuato la ricerca e si è levato che attraverso una formazione come dicevo prima delle aziende di promozione turistica
Provinciale abbiamo permesso
Cioè ci siamo permessi
Di interpellare circa novantotto aziende promozionali
Turistiche e hanno risposto circa l'ottanta per cento dandoci questo elenco
Di comuni
Che praticamente sono duecento quattro due mila quattrocento novantotto comuni
Definiti turistici con caratteristiche come sopra richiamato cioè Turismo maturo in fase di sviluppo o potenzialmente territorio niente a vocazione turistica
Questo conferma ci viene anche da incontri e comunque la telefonate
Dall'Anco Tourkya ci ha mandato un
Un elenco di circa mille duecento comuni interessati
Quindi dal punto di vista del sistema
Della decantata autonomia finanziaria che chi se ne è parlato anche col mio precedente Fortore
Locale cioè questo governo ritengo che sarà noi necessario esaminare un fatto molto importante che è stato qui sfiorato io parlo del testo unico dalla finanza locale regio decreto quarantanove del mille novecentotrentuno numero cento mille centosettantacinque
Al quale si fa riferimento in fase successiva al DPR sei tre tre del settantadue che ha sostituito l'imposta al valore aggiunto in sostituzione delle varie imposte dirette con particolare riferimento all'articolo novanta di questo pr che penso che i sindaci lo sappiano
Che ha abrogato alla data sopra indicata tutte le imposte comunali fra cui quella importantissima per i comuni turistici Youssou
Con questa procedura lo Stato ha tolto ai comuni una serie di risorse dirette attraverso una forma autoritaria che oggi ritorna in una forma di tipo forfettaria e comuni il rapporto
Niente po'po'nemmeno
Che gli abitanti residenti in quel momento
A tutti i sindaci e noto che queste leggi hanno creato dei gravissimi problemi ai bilanci comunali come andremo a dimostrare più avanti
Il bilancio è un punto cardine dalla vita amministrativa al quale fa capo il costante progresso civile culturale ed economica dei propri cittadini
Con il nuovo ordinamento dalla finanza locale introdotto col decreto legge settantasette novantacinque si sono dettati noi i principi contabili di controllo delle entrate e delle spese dell'ente locale
Di fatto tutti i bilanci degli otto mila cento Comuni Tania sono stati pianificati con un sistema centralistico è legato al numero degli abitanti residenti
E questo fatto non è più accettabile
Con questa posta impostazione più politica che amministrativa i Comuni che hanno una struttura turistica sono fortemente penalizzati
Per il fatto che il Comune di erogare servizi attivare investimenti anche per l'utenza turistica che può aumentare da cinque a quindici volte
La popolazione di tanti la popolazione residente quindi si passa da quattro cinque mila a quaranta cinquanta mila abitanti
Attualmente i comuni turistici non hanno quindi la possibilità né finanziario né funzionale di gestire in forma razionale delle risorse prodotte dalla componente turistica
Nell'esempio ad est né ad esempio la riduzione addirittura da sei a quattro assessori dei comuni che hanno una popolazione inferiore ai dieci mila abitanti
Di fatto poi la legge Bassanini ultima secondo me il punto di vista e penso che sia riscontrabile in tutti i sindaci una forma democrazia centralistica
Quasi assurda
Anche nell'ambito dei comuni vedi funzione attribuito i funzionari le carenze del personale per svolgere dette funzioni la mancanza delle risorse destinate finanziario destinato al pagamento di rette stipendi
La funzione del sindaco delle sorelle legato ad un fatto di una posizione assurda
Di soli programmatori ma che in effetti essi sono una struttura funzionale e rappresenta uno democraticamente la gestione di un'amministrazione comunale sulla scorta di un programma politico ed amministrativo che resta un atto di fede
è una forma di atto notarile nei confronti dei cittadini
Ci si domanda come la legge stessa produca per i Comuni fino a quindici mila abitanti anche la posizione di un direttore generale pagata decine di milioni al mese mentre il sindaco prende poco più di un milione
Non parliamo poi dei casi delle grandi città che si parla di centinaia di milioni percentuale prende Chico Serra al mese
L'alternativa quindi che ritengo altamente democratica e qui e l'occasione io son venuto da Bormio
Per esprimere questo mio desiderio questa mia proposta
Son venuto per costa proposte di alternativa democratica
Che può essere indirizzato verso la scelta di un sindaco anche a tempo pieno
Professionalmente preparato
E che assume la carica di quella del manager e che andrà a consolidare la sua responsabilità amministrativa nell'ambito di una vera funzione democratica
Da realizzare in quante realtà comunale in forma autonoma e federalista questa è la storia cari sindaci
Questo provvedimento
Colpisce in particolare la struttura amministrativa ed operatori ed operativa dei Comuni turistici
Che nella maggioranza dei casi come dicevo prima il rientro nei comuni al di sotto dei dieci mila e anche dei cinque mila abitanti
In queste realtà comunale territoriali le motive dei ci le molteplici attività gestionali sono estremamente articolate
Con una serie di attività istituzionale inderogabile Cavanna dalla formazione piano curatori dall'urbanistica all'agricoltura elemento fondante fondamentale per l'attività turistiche
Le attività promozionali siano esse di tipo politici di di tipo promozionale come dicevo prima aspira invernale termali impianti e relativi servizi
Perché qui si tratta che paesi di quattro-cinque Amedeo mila abitanti fanno servizi come dicevo prima di quaranta cinquanta mila e quindi con bilanci squinternati che poi avremo un attimo non si può reggere
Per questi motivi e altri comuni turistici devono organizzarsi una forma di confederazione di comuni altro che confonde l'azione di ragioni a livello si intervenne regionale provinciale ma a livello nazionale
Affinché si attivi una strategia comune di autonomia
Che promuove l'azione normative legislative al fine di potenziare i trasferimenti dallo Stato ai comuni di il rapporto non solo ai residenti ma le effettive necessità da integrare il Bilancio con trasferimenti dello Stato e dalle Regioni che poi tutto sommato fanno da bypassare ciò decapé non lo Stato per gestire loro per mandarle comune non si sa come ed allora attive strutture rifletto Touré presidente sono spesso con cioè il numero degli utenti turistici si tratta di dare corso
A atti fondamentale anche previsti dalla legge centoquarantadue sull'autonomia locale
Esempio faccia un bell'esempio poi ha ultimato
Io vengo dal Comune di Bormio mille duecentocinquanta metri d'altezza siamo una terra di frontiera
Una terra di frontiera perché caro ministro dobbiamo fare i conti anche con le regioni a statuto speciale
E io non riesco a capire come certo momento lo Stato vada a cercarsi in mille i dieci miliardi mille miliardi due mila miliardi quanto mi sembra da aver letto una forma di bilancio che le stesse Regioni a Statuto Speciale Italia costano circa fra le trattenute quello che lo Stato è vero sui trentotto mila miliardi
Bene
Il Comune di Bormio
Ho finito
Ha una popolazione residente di quattro mila centododici abitanti e riceve dallo Stato novecento milioni
Contro un'erogazione solo indirettamente di circa quarantasette quarantotto miliardi di nove miliardi erotti più naturalmente tutte le altre tutte le altre tasse che deve pagare al cittadino
Allora
Ecco questi comuni con queste considerazione vada ultimare
Si vuole evidenziare che per i Comuni con vocazione turistica maturò in fase di sviluppo esistono evidenze contraddizione negativa proveniente dal sistema centralista dello Stato di cui come ho detto prima
La la legge il DPR del settantadue le seguenti
In sostanza
Bisogna attivare e non essendo rivalutate come dicevo prima dai parametri inflazionistici e di rapporto come sopra detto le presenze turistiche non consentono di integrare in forma concreta
Reale le entrate correnti che sono i componenti essenziali per gestire un comune che vanno dai bocca le forme di finanziamento previsti da leggi correnti o meno
Chiudo un minuto questo mio intervento quindi propone un'azione operativa di grande rilievo nazionale affinché ai Comuni turistici si attivano mediante delibere dei consigli comunali
Tesi a proporre una legge attivati una iniziativa dirle una legge di iniziativa popolare questa volta che rivendichi con una certa percentuale che una certa percentuale delle tasse diciamo da dal quindici al venti né più per cento Darryl per fare ipotesi possa restare informa diretta gestione sul territorio e questo non è uno scherzo e lo scherzo che lo Stato ha fatto marcia ottantadue quando forfettizzato tutto le tasse comunale sarà incorporata bisogna fare lo stesso
Il dibattito su questi problemi inverte il territorio la soap prodotte la sua produttività alle risorse umane naturale
La salvaguardia dei beni ambientale la loro cura oltre alla gestione dalla spesa dello Stato
Ciò costituisce la garanzia per un razionale d'organica visione dei problemi dell'ente locale
Dal punto di vista logico razionale anche costituzionale vedi articolo quattordici e quindici dalla Costituzione al Comune la struttura amministrativa che rappresenta la prima organizzazione di base del nuovo Stato federale
Forse tutti lo sapete mi è piaciuto ripete lo comunque il quale possa esprimere la funzione referente di primario nei confronti delle istanze dei bisogni cittadini residenti e non
Concludo questa volta propone proponendo che la proposta di legge popolare venga verificata dai comuni interessati in questo attraverso tre convegni diciamo interregionali
Per comuni
Verifica da tenersi ad esempio una Suter isole
Per il cento per il Nord per concludere con un grande convegno nazionale che convalida orale iniziativa di una legge popolare portate dai sindaci alla Camere e al Senato direttamente diciamo come lo prevede la Costituzione
E lì diciamo pure una forma trasversale ma altamente democratica tesa a fornire attraversa è di sfuggire scusi Leal cani e le alchimie politiche delle varie correnti presenti in Parlamento
Affinché mi auguro che lanci al fine di organizzare sul territorio nazionale questa Assemblea a sostegno di questa mia proposta grazie
Ringrazio il sindaco di bambino do la parola al sindaco di Bologna Walter vitali
Della discussione
Il mio compito che è quello di illustrare i contenuti di un documento proprio freschissimo approvato dal coordinamento operativo dalla nostra associazione
Veramente molto facilitata vorrei quasi dire
Che mi è stato un po'rubando il mestiere di questi io sono contento perché da un po'di tempo che mi capita di intervenire alle assemblee annuale dell'associazione per proporre i temi della fiscalità e della finanza locale
E in questo caso io ne ho avuto il piacere di constatare che un po'tutti diciamo le stesse cose e un po'tutti affrontiamo nei nostri interventi anche questi temi finanziaria fiscali che sono determinanti
Non solo negli ultimi due interventi che mi hanno preceduto che in un qualche modo facevano parte di questa sessione di lavoro ma anche ieri e stamattina da Bianco
A Castellania Moffa a Rutelli e tanti altri sindaci abbiamo tutti detto la stessa cosa
Quindi per me sarà molto facile intervenire sarò anche per questo punto Breve
E voglio però innanzitutto esprimere un ringraziamento un ringraziamento al ministro Vincenzo Visco visto delle finanze che qui con noi
Con il quale come associazione nei giorni scorsi nelle settimane scorse abbiamo discusso abbiamo anche polemizzato abbiamo anche espresso posizioni diverse
Ora il fatto che il ministro sia qui
Che al ministro l'abbiamo consegnato il testo di questo documento che il ministro ci dirà poi come la pensa
è secondo me
Una significativa affermazione della volontà di confronto e del confronto tra il governo e l'associazione dei Comuni c'è sicuramente la chiave
Per trovare soluzioni a problemi complessi su cui ci possono essere opinioni anche diverse ma che senz'altro possono essere superate solo in questo modo
Dico subito qual è la nostra posizione sulla Finanziaria
Noi sindaci siamo insoddisfatti per la parte relativa ai comuni contenuti in questa finanziaria sindaci e amministratori locali nel suo insieme lo siamo soprattutto per una ragione
Che a nostro parere manca in questa finanziaria un deciso passo in avanti verso l'autonomia e il federalismo fiscale dei comuni e delle comunità locali
Noi esprimiamo questo giudizio a ragion veduta
Anche perché abbiamo constatato una contraddizione evidente tra affermazioni significative
Fatte in questo senso ad esempio dal presidente del Consiglio Prodi quando si è aperta la sessione congiunta delle conferenze stato regioni e città
Tra disponibilità positive che c'erano state manifestate negli incontri istruttorie e preparatorie per la finanziaria e il contenuto del disegno di legge che non contiene niente di tutto questo
Sia chiaro
E voglio subito intervenire su un punto che so il ministro Visco affronterà
Noi non vogliamo sottovalutare
Il senso delle misure di riforma del sistema fiscale che erano contenute nelle deleghe della finanziaria novantasei e che per quanto riguarda i comuni hanno senz'altro un impatto importante
Perché ad esempio consentono dal novantotto di avere regolamenti comunali per quanto riguarda l'imposta sugli immobili
Dall'anno successivo di a vere il gettito delle imposta relative al registro quindi ampliare l'area di diretta competenza in materia di fiscalità immobiliare e tutte quelle misure sicuramente hanno un significato importante anche per la semplificazione fiscale che determinano contro l'introduzione dell'imposta sull'attività produttive regionali
A cui corrisponderà la devoluzione del mancato gettito delle imposte comunali che sono state soppresse
Tutto questo non è in discussione
Noi riteniamo che quella sia stata una buona parte ma per l'appunto solo una partenza
Se da quella partenza non si fanno subito i passi successivi tutti il sistema rischia di crollare rischia di essere messo in gravissima difficoltà
E voglio anch'io usare argomenti che sono già stati usati nel corso del dibattito in primo luogo perché ormai insostenibile
Premere
In modo indiscriminato nei confronti di una sola categoria di contribuenti i proprietari di case per chiedere loro di finanziare servizi che vengono usufruiti da tutti i cittadini questo ormai non è più possibile
E ciascuno di noi se ne rende conto delle proprie comunità teniamo anche conto che la proprietà immobiliare io dico per fortuna in questo Paese e molto diffusa e quindi non sono solo alcuni pochi ceti per così dire privilegiati
Che hanno la proprietà della casa in cui abitano ma sono anche tantissime ceti medi e tantissimi lavoratori dipendenti tantissime persone come tutti
Noi non possiamo quindi reggere ulteriormente un sistema
Fondato esclusivamente su questa leva fiscale perché i risultati sarebbero innanzitutto ingiusti e poi anche dal punto di vista diciamo della flessibilità ormai margini non ce ne sono più
Vi è poi un altro argomento
Che è ovvio ma che va be'è bene ricordare noi stiamo sostenendo un processo di trasferimento di nuove funzioni amministrative verso le comunità locali sulla base dell'attuazione di una legge approvata in Parlamento la numero cinquantanove la cosiddetta Bassanini
Ora di quelle competenze non c'è per ora traccia del loro finanziamento ora voi capite quale sarebbe la contraddizione vuote competenze meno finanziamenti vuol dire amministrazioni incapaci di soddisfare le esigenze dei propri cittadini e per di più operati di nuovi maggiori costi questo è veramente troppo non credo che lo potremmo sopportare ecco perché è assolutamente indispensabile prevedere una nuova leva fiscale per le comunità locali
E necessario prevederla questa nuova leva fiscale
In modo tale da introdurre una maggior possibilità di manovra per gli amministratori ed è introdurre anche per i cittadini un principio dichiara visibilità e di chiara responsabilità
Per quanto riguarda l'uso del gettito delle imposte che pagano le rare
E cerchiamo di fare anche qui un pochino un passi indietro di vedere le questioni le loro insieme
Questa questione dell'autonomia e del federalismo fiscale non è un problema che appassioni solo una categoria gli amministratori è un problema che riguarda tutti se voi andate chiedere ai vostri cittadini
Se preferiscono pagare le tasse all'erario ore preferiscono pagare ai comuni non c'è dubbio su quale sarà la risposta alle preferiscono pagare ai comuni perché sanno che i Comuni sono più immediatamente controllabili circa l'esito delle risorse che vengono loro attribuite
E allora
Fermo restando quel sacrosanto principio di solidarietà verso le zone più debole del Paese che deve essere garantita attraverso una quota del gettito che viene gestito dallo Stato per le donne e le aree più deboli
Che è fondamentale altrimenti non si può parlare di uno Stato nazionale
Fermo restando questo principio occorre aumentare in modo significativo la quota del gettito tributari e fiscale che viene gestito a livello locale
Per farlo corrispondere e alle nuove competenze che vengono attribuite ai Comuni
E ha competenza invariate per consentire ai comuni di rispondere meglio alle esigenze occupazionali di investimento di guerra che ogni giorno abbiano di fronte a noi che dobbiamo fronteggiare
Io vedete di fronte a questa annunciata crisi di governo come credo moltissimi di voi
Oltre ad avere forti preoccupazioni circa la possibile paralisi del meccanismo parlamentare di interlocutori che comunque devono essere affidabile per potere confrontarsi con loro
O anche e provo un certo sgomento per il fatto che da parte di tutte le parti in causa si parla di questioni come il risanamento finanzia
Il welfare e l'occupazione senza mai pronunciare la parola comuni
Questa disponibilità noi non l'abbiamo vista tradotta in norma all'interno della Finanziaria per questo abbiamo manifestato la nostra insoddisfazione
Però vogliamo qui sapere dal ministro cosa ne pensa
E siamo comunque pronti a sviluppare tutte le iniziative del caso affinché il testo di finanziaria che uscirà dal Parlamento contende a questa previsione perché siamo convinti che Attraverso una misura di questo genere
Sia possibile distribuire in modo ecco su tutti i cittadini in modo progressivo
Il contributo ai servizi comunali diversificare le leve a disposizione dei comuni quindi oltre il Licci e non gravare in termini aggiuntivi
Su quanto i cittadini pagano dal punto di vista delle tasse a montare questo una riforma pronta del sistema della quale si possono cominciare a vedere i risultati
Proprio a partire dal novantotto e poi progressivamente incerto incrementarli negli anni successivi in particolare in rapporto alle nuove competenze che saranno assegnate ai comuni a partire dal novantanove questo per quanto riguarda il tema fiscale spero di essere stato chiaro ho voluto essere il più breve possibile ma in ogni caso mi pare che la proposta sia abbastanza evidente per quanto riguarda gli altri aspetti presidente e concludo rapidamente
Ne abbiamo posto una questione per i trasferimenti erariali ormai da tempo
Siamo stufi di contrattare ogni anno col Governo su quanto si tagliano i trasferimenti vogliamo essere certi su scala pluriennale delle nostre risorse per il novantotto c'è questa ipotesi di un'invarianza monetarie dei trasferimenti rispetta novantasette
Ma secondo me la cosa importante
E che debbono essere invariante per tutti quindi c'è un problema che riguarda la distribuzione di quel delta di due per cento in più su un fondo che diminuisce di cinquecentosessanta miliardi e che secondo anche il documento del coordinamento pur facendo salve le esigenze di perequazione deve essere distribuito in modo tale che ogni comune sia nelle condizioni di non verdi meno dell'anno precedente
E poi per quanto riguarda gli anni successivi e molto importante per noi una norma in finanziaria che si impegna ad incrementare questi trasferimenti almeno del tasso d'inflazione programmato per il novantanove per il due mila
Per quanto riguarda i piccoli comuni
Noi chiediamo ci sia un contributo agli investimenti perché sappiamo quanto ha pesato su di loro il venir meno della gestione autonoma delle risorse e quindi chiediamo che vi sia un contributo adeguato per sostenere i loro investimenti
Chiediamo che dal primo gennaio del novantanove si esca tutti dalla Tesoreria unica ma per i piccoli comuni che questa data venga anticipata almeno a metà del mille novecentonovantotto chiediamo insomma un qualcosa che come vede riguardante riguarda tutti riguarda quindi tutte le casse dei Comuni rapporto alle loro esigenze
Per quanto riguarda poi la questione della cassa su cui interveniva prima il mio collega il nostro collega Napoli vedete noi abbiamo avuto lo scorso anno un grosso conflitto con il governo in particolare col tesoro che accusava i comuni di essere sostanzialmente i colpevoli di un grosso sforamento degli obiettivi di cassa dello Stato dopo ci hanno chiesto scusa
Perché i dati che avevano a disposizione erano sbagliati e ci si è accorti che così non era e anzi nei primi sette mesi del novantasette grazie proprio a una responsabilizzazione autonoma anche nostra siamo andati ad una perfetto allineamento
Del fabbisogno di cassa rispetta gli obiettivi bene quello che noi diciamo è manteniamo questa disponibilità alla collaborazione manteniamo la ma evitiamo di ricorrere a strumenti coercitivi che non sarebbero assolutamente compresi né comprensibili
Vede ministro queste sono proposte concrete
Credo anche praticabili nell'ambito di una linea complessiva di risanamento e di crescita che questa Finanziaria ovvia voglio imposta sappia il governo sappiano le forze parlamentari sappiamo le forze sociali
Che non hanno qui una platea di sindacalisti dei propri bilanci qui ci sono amministratori sindaci che rappresenta loro comunità e che vogliono dare un contributo positivo allo sviluppo di questo Paese è una grande risorsa che noi mettiamo a disposizione di tutti
Basta sapere ci ascoltare basta confrontarsi con che forse il risultato anche migliore negli attuali potremo vedere
Ringrazio il sindaco di Bologna Walter vitali per avere così puntualmente messo in evidenza quel nostro le richieste le nostre problematiche do la parola al sindaco di Piacenza Giacomo Vaciago
Al termine l'intervento del professor l'acciaio prenderà la parola il ministro delle Finanze Visco
Grazie
Dal giornale di oggi gli americani che come al solito capiscono tutto offrono all'Italia di andare su Marte
Avevo capito che doveva mandare in Europa
Ma certo quando devo spiegare a un collega americano cosa fa un sindaco in Italia
Voi di solito mi guarda come se io fossi un marziano
Molto parliamo di federalismo
Anche oggi
Credo anche domani
Federalismo
Che tutti vorrebbero con qualche aggettivo federalismo solidale federalismo cooperativo
Io mi accontenterei di un federalismo senza aggettivi un federalismo che funziona
E proprio ad esemplificare
Abbiamo diversi modelli di funzionamento di un Paese modello federale è un modello che ho provato a rappresentare non so se si vede ma esemplifica o sulla matrice ride colonne le colonne sono i livelli di governo numero uno lo Stato numero due la Regione
Numero tre la Provincia numero quattro il Comune
E sulle righe ci sono le cose da fare gli obiettivi da perseguire in ciò che la gente i cittadini
Chiedono di veder conseguito
Li ho chiamati ABCD
E voi vedete che in un modello federale in un modello di più livelli di governo che non si pestano i piedi l'uno con l'altro
Quello che trovati di riempito su una matrice di questo tipo solo la diagonale in altre parole c'è una relazione unica biunivoca
Tra livello di governo corrispondente attività ed obiettivi e risorse
Ciascun livello di governo a risorse persegue scopi di interesse dei cittadini
E riempiendo com'è chiaro in questa matrice solo la diagonale le quattro caselle che collegano ciascun livello di governo a ciascuna funzione attività e Obiettivo corrispondente da perseguire lo dopo torno delle relative risorse
Voi vedete che i quattro livelli di governo possono funzionare senza dicevo prestarsi piedi a vicenda e il grado di soddisfazione che i cittadini ricevono dal Complesso delle funzioni di governo appunto collegato in modo diretto è biunivoco acciocché ciascuno deve fare
Questo è un possibile modello e certamente il modello di federalismo che qualcuno d'anche in questo Paese potrebbe auspicare modello alternativo che è il secondo dei miei grafici è un modello di decentramento rispetto al dove al modello precedente voi vedete che c'è un grande triangolo annerito perché perché ciascun livello di governo si occupa di tutto ciò che riguarda i cittadini con sua competenza e quindi la matrici diventa un triangolo il governo lo Stato decide un po'su tutto a di sì di di quindi muovere la Regione quindi muoveva province quindi muove il Comune
è ancora possibile che questo modello funzioni
Certo basta che si rispetti rigidamente questo criterio gerarchico ciascuno nove in tempi successivi il Comune sì da da fare nei confronti dei suoi cittadini solo dopo che lo Stato la Regione e la Provincia per ciascuno delle materie di competenza del Comune hanno deciso cosa fare e quindi hanno predeterminato le caselle che lo riguardano rimane al sindaco uno spazio bianco Lorient
Così ancora possono funzionare le cose modello se volete gerarchico tipico di una struttura ad esempio decentrata centralista ma decentrata e pensiamo all'esercito di soldati partono in guerra dopo che i generali hanno deciso a chi si fa la guerra
Guardiamo un attimo come invece il nostro sistema attuale del terzo grafico
Non so se si vede non c'è rimasto una casella bianca eh la matrice tutta piena tutti decidono tutto non si riesce a fare alcunché da soli
Questa è una matrice di irresponsabilità
Non c'è un ordine logico il Comune può decidere qualcosa ad esempio nel piano regolatore e poi dopo arriva il ministero dei Beni culturali che fa i vincoli e così via non
C'è un ordine logico non c'è una prevalenza di compiti e di funzioni
Lo Stato la Regione la Provincia e il Comune sono quattro livelli di governo il governo gli stessi cittadini più volte al giorno in totale simultaneità come evidenti in un sistema di questo tipo ai il massimo della irresponsabilità il cittadino non sa mai con chi prendersela
Ai il massimo della confusione e ragionando come fosse una sorta di battaglia navale voi vedete che basta che qualcuno dica a tre colpito dei due affondato e così via
In un modello in un modello di questo tipo il sindaco quando ha un problema prova in provincia se non ci riesce va in Regione finisce quasi sempre a Roma
L'unico ministero con cui non ho avuto rapporti mari potrebbe toccare se ci fosse la secessione il ministero degli Esteri
Solo solo l'unico ministero con cui per ora almeno un sindaco non ha rapporti se arriva la secessione anche per trattare con Roma servirà anche il ministero degli Esteri come ridisegniamo un settore di un un un pasticcio di questo tipo
Però io dobbiamo incominciare a svuotare un po'di quelle caselle che accentuano le interdipendenze tra i livelli di governo e qui ci aiuta il principio di sussidiarietà di nuovo più volte invocato che deve valere da tutti i punti di vista politico istituzionale e di risorse quindi anche finanziario
Principio di sussidiarietà di sì
Che si ricomincia da i cittadini guai a incominciare da Roma la sussidiarietà sta a significare che ciascun di livello livello di governo è utile se aiuta quello inferiore nell'enciclica paradossalmente ma erano gli anni Trenta il Papa parla di livelli di governo superiori e inferiori oggi io preferirei parlare di Generali più o meno generali i livelli di governo perché è evidente che in base a questo principio ciò che distingue i livelli di governo è il numero delle persone che hanno gli stessi problemi quei pochi e non sono tanti problemi che hanno tutti gli italiani in quanto tali
Questi sono gli unici problemi di cui si deve occupare il Governo centrale
Viceversa il Comune il sindaco si deve occupare di quei tanti e sono la maggioranza se ci pensate bene problemi che i cittadini di quella città hanno in comune tra loro
Gran parte del quotidiano non fatevi ingannare dalla globalizzazione delle televisioni solo il tre per cento dei cittadini gira il mondo
Il novantasette per cento dei cittadini vive nella sua città gran parte della loro vita e tuttora
Hanno gran parte dei loro problemi affrontati ahimè non risolti dall'autorità locale se voi fate l'elenco dei problemi che i cittadini pongono all'attenzione di un sindaco Yende The conto che in un Paese che funzionasse bene quasi tutti quei problemi il sindaco dovrebbe essere in grado di risolverli e se non ci riesce non è colpa sua
E che qualcuno ha impropriamente allocato quella su quel problema e quelle soluzioni a un livello di governo che poi è inefficace
Inefficiente e non per colpa ma per disegno
Gran parte dei problemi anche nel mille novecentonovantasette anno di grande mobilità della gente
Gran parte dei problemi della vita dei nostri concittadini
Hanno soluzione se solo lo vogliamo nel loro territorio e non hanno la stessa soluzione in un territorio che sta in montagna ed uno che sta in pianura in uno che sta nel Nord uno che sta nessuno
Stupisce
Se consideriamo con cura questi problemi
Considerare quanto Diversi potremmo e dovremmo essere nelle soluzioni da dare ai problemi dei nostri cittadini una cattiva allocazione dei compiti e delle responsabilità e delle connesse le risorse fa sì che oggi gran parte dei compiti delle risorse siano ancora a livello centrale quando la la pluralità delle comunità in cui noi viviamo manifesta grandi differenze di bisogni di domanda
E noi siamo strutturalmente inadeguati a dar loro risposta perché continuiamo a conferire a livello centrale queste risorse questi compiti questi obiettivi la sussidiarietà
Significa che la sovranità rimane molto più di una volta nei cittadini
I cittadini non mandano tutta la loro sovranità a Roma che poi la fa il pioniere successivi livelli di governo fino a ritornare in capo al Comune per delega o per trasferimenti di funzioni di finanza dal livello centrale
Se crediamo alla sussidiarietà e su questa costruiamo
Un sistema federale la struttura la sovranità rimane in gran parte
In capo alle persone intatto ai cittadini
Che la delega allo lentamente e poco alla volta un po'al comune un po'meno alla Provincia un po'meno ancora la Regione e quel poco che è indispensabile Allo stato
è un allo Stato centrale è una vera e propria rivoluzione ripartire con questo coltello ma allora il problema caro vitali non è più quello dei trasferimenti che riceviamo il problema diventa quanti trasferimenti noi dobbiamo ancora fare
A livello romano io credo sempre meno grazie
Ringrazio Giacomo Vaciago
Per la scientificità anche del suo intervento e do la parola anche l'efficacia indubbiamente ottima e do la parola amministrate filante professor rischi
Signor presidente signori partecipanti
Con il mille novecentonovantasette si sta chiudendo una fase assolutamente straordinaria di risanamento finanziario dei conti pubblici
La manovra finanziaria appena approvato dal governo consente per il novantotto e per gli anni successivi gli ulteriori aggiustamenti necessari al fine di mantenere il percorso di risanamento finanziario
Se avrà l'approvazione del Parlamento sarà questa l'ultima manovra di aggiustamento di cui il Paese ha bisogno
Dal prossimo anno l'appuntamento con la finanziaria non sarà più un appuntamento con tagli e tasse
I risultati dello sforzo compiuto al nostro Paese sono evidenti
L'inflazione ai livelli minimi tassi d'interesse sul debito pubblico vi allineati su quelli europei
Diminuzione sia pure con qualche lentezza dei tassi di interesse praticati dalle aziende di credito
Il rischio mi Duzioni drastica dell'indebitamento con l'estero Bilancia commerciale in attivo rientro nel sistema monetario europeo e stabilità del campo
Tutto ciò grazie alle rigorose politiche attuate dal governo alla responsabilità mostrata dai centri di spesa decentrati quali enti locali e Regioni alla responsabilità delle forze sociali
Già con questa manovra finanziaria si sono riaperti gli spazi per politiche di bilancio capaci di offrire significativi sostegni alla ripresa allo sviluppo e all'occupazione
Gli incentivi alla ripresa del settore di edilizio che in Italia seguita adesso è un settore strategico per lui l'intera attività produttiva prevede la detrazione del quarantuno per cento delle spese di ristrutturazione degli abitazione degli edifici
Per le imprese abbiamo previsto un credito di imposta da assegnare le nuove iniziative produttive che potranno nasce all'interno dei contratti da
Tali incentivi affluiranno automaticamente nei limiti già previsti dagli accordi comunitari sugli aiuti di Stato
Per le piccole e medie imprese abbiamo introdotto un credito di imposta di dieci milioni per ogni primo nuovo assunto e otto milioni per i successivi
Sempre che si tratti di un aumento dalla base occupazionale
è un incentivo selettivo in quanto riguarda i territori in cui sono stati realizzati patti se territoriali le isole minori i quartieri degradati delle grandi città
Ma riteniamo che posso giocare un ruolo non trascurabile per l'emersione di settori dell'economia sommersa
L'insieme di queste misure sarebbe in grado di produrre decine di migliaia di posti di lavoro
L'Associazione nazionale costruttori edili a proprio ieri valutato in duecento sessanta mila nuovi posti di lavoro gli effetti delle sole misure di incentivazione sull'edilizia
Sono in corso di attuazione importante riforme tese alla modernizzazione del Paese al suo sviluppo
Rammento solo il disegno di riforma della scuola quello sul decentramento amministrativo la riforma del bilancio dello Stato il processo di privatizzazione di importanti aziende a partecipazione statale e la riforma fiscale di cui sono direttamente responsabili
Il lavoro che il Governo ha compiuto in questi quindici mesi ha prodotto un cambiamento radicale del giudizio espresso sull'Italia dagli osservatori stranieri e dai partner europei
I giornali stranieri parlano di miracolo
E indicano o almeno indicavano fino a due giorni fa l'Italia come esempio da seguire per la sanità e il rigore con cui è stato realizzato in così breve tempo così vistoso risanamento
E tutti anche i più scettici anche coloro che se ne stava più ostili oggi non hanno dubbi sui titoli conquistati dal nostro Paese per collocarsi fra Paesi qui di nella nascita dell'Eur
Come tutti sappiamo su questa situazione adesso calata un'ipoteca politica che rischia di rimettere tutto in discussione
è un'ipoteca e che difficilmente può essere spacciata come conseguenza di una linea conservatrice o peggio antipopolare seguita dal governo
Risanamento infatti si è compiuto evitando in materia attentissima di incidere sulle fasce più deboli del corpo sociale e senza provocare effetti recessivi
Al contrario dall'insieme di rigore di iniziativa riformatrice il mondo della produzione sta già cominciando a trarre i primi benefici che troveranno compiuta
Espansione quando con l'anno prossimo l'intera riforma fiscale entrerà in vigore
L'economia ha ripreso dalle l'occupazione potrebbe iniziare a crescere in modo consistente anche al sud i benefici del risanamento potrebbero in pochi anni cambiare la faccia del nostro Paese
Quale che sia l'esito del difficile momento politico nel quale il paese è stato spinto fintanto che il governo avrà vita conteneva adoperare concorrenza ed energia
Per completare l'opera di risanamento proseguire sulla strada delle riforme rispettare gli impegni assunti davanti a tutti i cittadini
La strada percorsa dal governo fino a questo momento del resto non è mai stata fascia l'ambizione è stata quella di coniugare l'azione indispensabile ed urgente del risanamento finanziario con quella delle riforme ad esempio condurre manovre sulle interamente di entità certamente significative e al tempo stesso il volgere un completo vivaddio riordino della tassazione
è un'opera complessa perché vincolate al rispetto assoluto degli obiettivi gettito tributario programmati
Ma sono convinto che solo l'azione congiunta di riforme risanamento posso garantire la sostenibilità politica e sociale nel corso di processi di aggiustamento così profondo
La politica seguita in quest'anno e mezzo ha restituito al nostro Paese un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell'Unione Europea
Tuttavia l'unione monetaria non potrà essere semplicemente come alcuni temono un club delle banche centrali
Il progetto europeo implica lo sviluppo di un'Unione in grado di combinare moneta unica economia integrata sviluppo sociale obiettivi che richiedono il rafforzamento delle istituzioni comunitarie nello spirito di una vera e propria federazione di Stati
In tale contesto si pone il tema dell'autonomia e del del decentramento politico all'interno dei singoli Stati che deve essere sviluppato accanto alla parziale rinuncia a tal a talune forme di autonomia nazionale
Ciò è tanto più vero per un Paese come l'Italia che deve affrontare la crisi la pubblica amministrazione
E quindi la necessità di ridisegnare il ruolo competenze e funzioni dello Stato per una cessione di potere verso il basso verso le istituzioni e le autonomie locali
Quest'ultimo processo appare indispensabile per poter superare in via strutturale una delle cause del dissennato debito pubblico accumulatisi nel tempo
Devono infatti essere riavvicinati centri decisionali sui livelli delle entrate con quelli sui livelli di erogazione della spesa
Solo così si può ottenere un grado di responsabilizzazione più elevata
Nella formazione e gestione dei bilanci e una maggiore trasparenza per i cittadini in ordine alla costo marginale del prelievo fiscale rispetto all'utilità marginale dei servizi ottenuti in campo
Non c'è dubbio che la storia del nostro Paese si snoda lungo un percorso di Autonomie fondato soprattutto sui Comuni e le municipalità
Questa tradizione si si fa sentire nella cultura diffusa anche oggi ed è perciò necessario che gli assetti istituzionali amministrativi e ne siano riflesso fedele del resto non è un caso che proprio nei comuni sia iniziato alcuni anni fa il primo vero e cupo di fiscalità locale
Quando
Nel mille novecentonovantatré con l'introduzione degli sci
Venne introdotta l'ICI che è un'imposta che vince incide sulla generalità dei cittadini residenti non solo su una parte di essa come molti ritengono come è stato anche qui qualche modo
Ricordato
Qualche minuto fa
Ciò è evidente se si tiene presente che il settanta per cento delle famiglie proprietarie della casa in cui abita
E che il progressivo ridursi dell'area di contratti di locazione soggetti a vincolo ad equo canone ha consentito una progressiva cerco Prada parziale traslazione dell'imposta sul prezzo della FIT questa esperienza sembra aver dimostrato che l'autonomia di tributaria basata sull'imposta chiara nella sua base imponibile nei soggetti sui quali ricade stimola fortemente quel cumulo di efficienza e le maggiori risorse disponibili che ne conseguono garantiscono la stabilità dei livelli della ricorrente positivo
In altre parole la responsabilità politica che consente la facoltà di variare il prelievo fiscale induce a riservare la massima attenzione sul versante dell'efficienza e dell'efficacia della spesa
Un comportamento analogo non sia né con un modello centrato tutto su trasferimenti erariali né con un modello tutto basato sulle campo compartecipazione ad entrate tributarie erariali
Infatti nell'uno e nell'altro caso le entrate sono indipendenti dalle decisioni politiche dell'amministrazione locale
E quindi di via Anelli lecito richiedere incrementi dei livelli di entrante e scaricare la responsabilità di un eventuale dissesto finanziario sull'esiguità delle somme erogate centralmente
Con l'autonomia tributaria
Eventuali politiche di spesa fuori linea debbono essere finanziate direttamente dai cittadini residenti mediante l'aumento del prelievo in positivo e ciò induce l'amministrazione locale ad usare la leva fiscale con grande oculatezza politico
Per questo motivo il Governo ritiene che a livello di finanza degli enti decentrati vadano previste forme di prelievo del tutto autonome che si aggiungono appunto ai trasferimenti o alle compartecipazioni
La tassazione sugli immobili rappresenta parte integrante se non principale del sistema dei tributi locali in quasi tutti i principali paesi occidentali
E ciò naturale in quanto la base imponibile degli importi sugli immobili e quella più sembra esce da individuare sul territorio stretti in quanto per definizione non morti
E ciò garantisce sia un prelievo perequato sia la possibilità dell'accertamento degli enti locali
La nostra linea di azione su questo punto è chiaro da destinare comune ai prelievi attinente agli immobili coinvolgendoli a pieno titolo nella gestione dell'anagrafico
Immobiliare del catasto della relative rendite dei trasferimenti immobiliari e in prospettiva anche nel controllo degli affitti
Si dicono a citare al riguardo gli interventi decisi in questo anno e mezzo in merito alla allargamento degli spazi decisionali del Comune su aliquote e detrazioni ICI
Nonché le norme di delega contenuta nel collegato alla Finanziaria dello scorso anno in corso di attuazione
Ed a questo proposito confermo che il decreto legislativo sul Rio di una tassa soluzione locale Sarandí atto al Parlamento entro pochi giorni e quindi sarà promulgato nei tempi previsti dalla delega entro e non oltre il trenta novembre
Il decreto legislativo prevede nel rispetto delle che delega anche la devoluzione comuni dell'imposta di registro sulle transazioni sugli immobili
Nel collegato alla Finanziaria scorso anno sono previste norme tese realizzare la piena partecipazione degli enti locali alla riforma e alla gestione del catasto alla definizione delle nuove rendite catastali
Norme alla cui attuazione stiamo al lavorando in sede regolamentare
La devoluzione dell'imposta di registro può essere altresì l'occasione giusta per stimolare una riflessione più approfondite sia ai fini dell'azione di riforma che ai fini di un chiarimento all'interno delle Autonomie locali
Infatti la realtà dei comuni e assolutamente eterogenea e dunque sui temi in questione non si può lavorare pensando che le modalità della finanza locale debbono essere uguali per tutti
Quando si hanno realtà di esigenze locali del tutto difforme
Fermo restando il principio inviolabile dell'autonomia non è detto che sia utile ed efficace per ragionare in modo uniforme ove assolutamente uniforme sulla fiscalità locale
L'esempio ri-registrato l'imposta di registro è un tipico esempio
Essa si applica le transazioni immobiliari ed è quindi evidente che le aree maggiormente urbanizzate
Possono trarre all'attribuzione di questa imposta in prospettiva anche da una sua piena gestione è un fattore di stabilità nelle proprie entrate in quanto è ragionevole supporre che il volume della transazione sia più o meno legate agli aspetti ciclici del mercato immobiliari assolutamente diverso si presenta il caso per i comuni di piccole o ridotte dimensioni per il quale il volume delle transazioni immobiliari non può che essere errati sottoponendo la finanza di questi comuni a rischio di andamenti eccessivamente altalena
Il punto che compongo la comune riflessione e senz'altro connesso alla realizzazione delle aree metropolitane
Su questo occorre riflettere assume decisioni in tempi ragionevolmente brevi sulla base di convergenze consapevolezza piena nel mondo delle Autonomie
L'azione di riforma intraprese lo scorso anno assunto come l'obiettivo di contare a un rilancio delle regioni
In effetti nonostante l'importante ruolo democratico di coesione sociale che assolvono gli enti locali è indubbio che la complessità delle società molto moderne esige anzitutto per ragioni di dimensioni ottimali di affinché di efficienza ed efficace
Che alcune funzioni attinenti allo sviluppo
Economico alle politiche del welfare sanità scuola formazione alla regolamentazione dei sistemi di trasporto e alla gestione del territorio siano affidati ad istituzioni aventi responsabilità su territori più ampi
Di quelli su cui se c'erano tracce la loro azioni comuni in applicazione del principio di sussidiarietà
In questo contesto Valletta l'introduzione della nuova imposta regionale sulle attività produttive che costituiva assieme ai tassi otto biblisti che la prima aveva detto espropriare atti autonomia tributaria che giorni si troveranno a gestire
Un rafforzamento dell'autonomia tributaria e finanziaria e previsto per le Province alle quali da un lato sarà devoluto al gettito sui premi di assicurazioni obbligatorio per la
RC auto
Dall'altro sarà introdotta l'imposta provinciale di trascrizione iscrizioni in sostituzione dell'imposta erariale di trascrizione e dell'addizionale provinciale dell'imposta erariale di trascrizione
Per i Comuni l'azione di riordino della finanza locale compiuto al governo e incentrato sul principio della massima estensione della loro autonomia decisionale in materia tributaria
Sull'allargamento dell'autonomia finanziaria sulla semplificazione del sistema fiscale per il contribuente
A riguardo vorrei ricordare
L'abolizione dell'ICI apra della Tosap delle tasse di concessione comunale
La revisione della tassazione della pubblicità del visiva con la facoltà di sostituirla con un cannone
L'introduzione di un canone per l'occupazione di suolo pubblico
La devoluzione già citata del gettito dell'imposta di registro sugli immobili
La revisione del sistema dei trasferimenti fondato sulla perequazione delle capacità fiscali che tenga conto anche dello sforzo fiscale degli enti l'estensione del potere regolamentare del Comune in ordine agli aspetti gestionali
Accertamento e riscossione definizione importo dei cani eccetera eccetera e per quanto riguarda le entrate pro l'innovazione non riguarda tanto il riordino dell'assetto dei tributi locali quanto soprattutto l'aver delegificato inviando i regolamenti comunali gli aspetti connessi alla gestione dei tributi
L'insieme di questi provvedimenti realizza concretamente l'obiettivo del rafforzamento dell'autonomia dei comuni che implica il rispetto del principio di responsabilità
Il generale in franchi ma ancor più nell'attuale fase di risanamento della finanza pubblica
Una rituale maggiore dinamica della spesa locale si può avere soltanto a fronte di una specifica responsabilità dell'ente locale nell'esercizio del prelievo tributario ed extratributarie
E in questa logica che va inquadrato il problema dell'addizionale all'IVA
Io
Il problema è che oggi viene posto della sua sostituzione con diverse addizionale
Questa addizionale infatti è prevista nella delega alla fine del periodo transitorio biennale
Questa per scelta del Parlamento cioè a decorrere dal periodo d'imposta dell'anno due mila
Con un'aliquota base tale da garantire il gettito complessivo attuali del liceo
Ovvero
Il gettito complessivo della compartecipazione assomma fissa all'IVA per regionale
La sua introduzione infatti come previsto dalla delega comporta la riduzione dell'aliquota dell'IVA per regionale in misura pari all'aliquota base dell'addizionale comunale
In quanto le Regione non devono più assicurare il gettito della compartecipazione quindi siamo di fronte a un trasferimento di prelievo regionale in sede locale
Così come per in altri casi si è fatto con un trasferimento di prelievo erariale in sede
Regionale o comunali
Pertanto un eventuale aumento dell'aliquota da parte del Comune rappresenterebbe come per l'ICI un'avaria chi variazione aggiuntiva del prelievo
Tutto ciò è coerente con il principio della responsabilità decisioni maggiori sospese significa decisione di finanziamento mediante nuove entrate
Tuttavia vale la pena di ragionare ancora sulla possibilità che le basi imponibili locale consentano sia pure parzialmente
Una dinamica del gettito ancorata alla crescita della ricchezza nazionale
Che obiettivo che il governo non solo condivide ma che ha promosso proprio con l'idea lo scorso anno di inserire un'addizionale sull'Iva
La previsione per la delega per la
L'istituzione di una addizionale comunale all'IRAP
Costituisce appunto una risposta infatti lire l'IRAP compra colpisce il valore aggiunto vale a dire tutti i redditi prodotti in un determinato territorio che siano dediti lavoro di capitale
Oggi
O di altra fonte ancora e sei quindi la base imponibile ideale
A ancorché formalmente l'imposta sia risulti a carico delle imprese
Dico solo formalmente perché poi in realtà sarà pagata dai percettore dei redditi che le imprese distribuisco
Questa proposta fu concordato un anno fa con il rappresentante delle Autonomie locali e fu approvata con le modifiche che ho ricordato dal Parlamento
Si tratta di una su soluzione anche comporta notevoli difficoltà tecniche che tuttavia possono essere superati
In ogni caso non vi sono da parte del governo preclusioni di principio ad esplorare la strada che porta a sostituire l'addizionale comunale all'IVA con un'addizionale comunale all'IRPEF ammesso che questa sia la scelta verso il mondo
Verso cui il mondo delle autonomie ed il Parlamento potranno indirizzarsi
E anche su questo mi si consenta di ricordare che non c'è stata
Chiarezza assoluta coerenza disposizione tant'è che un'addizionale comunale all'IRPEF fu introdotta mi fa e poi fu soppresso sia pure in contesti del tutto diverso
La disponibilità ad esplorare da un punto di vista tecnico operativa un'eventuale addizionale comunale all'IRPEF che si aggiungerebbe a quella regionale già prevista
E comunque vincolante al percorso disegnato dalla delega per l'addizionale IRAP e che ho prima ricordato
In particolare nel caso in cui la compartecipazione fosse sostituita
Al termine del biennio
Appunto prima da un'addizionale all'IRPEF si possono intraprendere da un punto di vista logico due strade
Si considera questa addizionale sostitutiva della compartecipazione all'Iva
E quindi è aggiuntiva rispetto ripeteva viale Regione
Oppure si considera questa addizionale sostitutiva delle aliquote erariali
Ovvero le aliquote erariali vengono ridotte in una misura pari alla l'aliquota minima delle direzionale si mantiene la compartecipazione all'Iva all'IVA appare dunque si provvede a decurtare i trasferimenti ai Comuni per l'importo Covi spende corrispondenti
Salvo verifica sulla possibile capienza dei trasferimenti ordinari consolidati salva la necessità di finanziare eventuali nuovi funzioni trasferite
Trasferite ai comuni e in effetti questa appunto un'integrazione importante nel dei nostri ragionamenti
No quello che veniva ricordato su questo non ci sono problemi se in considerazione dei trasferimenti di funzioni previsti del leggi Bassanini
Vengono attribuite nuove funzioni a questo o quell'ente
Ridente queste funzioni dovranno essere finanziate e tuttavia nella considerazione attenta dei rapporti anche finanziari dal bilancio pubblico bilancio regionale dei bilanci comunali
In sostanza nella situazione attuale della finanza pubblica del processo di risanamento non è possibile immaginare che il finanziamento delle maggiori entrate comunali e quindi delle maggiori spese possono avvenire a carico del bilancio dello Stato
Non è possibile ritenere che si possono ottenere dal ministro delle Finanze ciò che non è stato ottenuto perché non era possibile dal ministro del Tesoro
Il bilancio dello Stato infatti è uno solo e al suo equilibrio sono egualmente interessati i ministri responsabili gli amministratori locali e cittadini tutto non è giusto e corretto attribuire polemicamente ad un solo ministro come pure è stato fatto responsabilità che non sono sue o presunte posizione di chiusura che non trovano riscontro nella realtà dei fatti
In conclusione sono convinto che l'assetto dalla finanza locale sarà a seguito degli interventi riformatori intrapresi più trasparente e più stabile
Soprattutto sarà liberato dai molti lacci e laccioli che attualmente impediscono i Comuni un'efficace gestione dei tributi e dei rapporti con il contribuente
Sono altresì convinto che ancora
Aggiustamenti e miglioramenti sono possibili
Come con l'addizionale IRPEF in sostituzione di quella sull'IRAP sostituzione tuttavia ebbene se ne è consapevole che creerebbero rilevanti problemi politici
Che devono essere valutate risolto il soprattutto da rappresentanti degli enti locali e dal Parlamento
Ho
Altri modifiche auspicabili possono avvenire in tema e alle modalità con cui avvengono interferenti glieli tentativi sia relativamente alla collaborazione proficua tra Stato Regioni enti locali per la lotta all'evasione
A partire per gli enti locali dal pieno coinvolgimento della ristrutturazione del catasto immobiliare
E qui vorrei ricordare un altro punto
Un processo di decentramento fiscale di federalismo fiscale
Io condivido quello che è stato ha detto il sindaco Napoli che il federalismo politico federalismo fiscale sono cose diverso spesso vengono confuse la cosa importante è il federalismo politico che ha a che vedere con il potere il federalismo fiscale è solo un modo di ripartizione dei denari comune e se ne possono inventare Chiuduno concretezza un processo
Che non si risolve in una non noia non lo siamo prossima vi sorgono per i Comuni in sette troviamo appunto questa ulteriore fonte di finanziamento perché a quel punto siamo arrivati
Più o meno ad a vere
Dato tutti gli strumenti disponibili abbiamo appena iniziato con le regioni ma non è finito
E poi dovremo rivedere il sistema dei trasferimenti dovevo dire meccanismi perequativi eccetera e dovremo e dobbiamo anche essere tutti consapevoli che nel momento in cui si va verso un decentramento dal punto di vista fiscale con
A livello che che e esaltino le differenze che esistono esistono fra i comuni noi inevitabilmente crediamo delle diseguaglianze
Cioè diciamo già la parola giusto io ritengo che questo sia giusto perché spesso o qualche volta
La una eguaglianza assoluta è una diseguaglianza vera
Però ecco quando si tale queste cose bisogna essere consapevoli delle conseguenze e bisogna essere consapevoli del fatto che queste riforme si fanno con i denari che sia per vincoli bilancio riguarda lo Stato riguardare Regione riguarda i Comuni riguarda le province riguarda ahimè anche le famiglie come tutti voi sapete non non si può cercare illudersi di scaricare su altro
No
Il finanziamento distese troppo
Questa è la storia del passato di cui ci dobbiamo
Delibera
Beh signori e oggi in atto un'importante stagione di riforma
Che sarebbe gravissimo a rischio allora restare che si avvia a risolvere anche i problemi fondamentali delle Autonomie locali
Inventa penso che non sia
Difficile da parte vostra riconoscere che l'attuale governo affatto di più in questo campo come molti altri ha fatto di più di qualsiasi governo degli ultimi dieci o venti anni
E con questa serena convinzione che il Governo aspetta e i prossimi avvenimenti
Senza particolari preoccupazioni
Che è un Governo trova la sua legittimità nella sua capacità di risolvere certi epopea il Paese che quello che noi abbiamo fatto
Grazie al ministro Visco per le precisazione che ci ha voluto fornire i nostri lavori continuano prima vorrei dare alcune precisazioni
O di tipo organizzativo
Alle diciassette e trenta
Ci sarà una riunione in sala le stime sì dei presidenti dei consigli comunali
Alle diciotto o meglio al termine del dibattito che si svolge in questa chiave Sanna sia private sempre in questa brava un dibattito sulla gestione consortile
Gestioni consortili e a seguire una riunione degli amministratori dei piccoli comuni
I nostri lavori proseguono dopo pertanto la parola al consigliere anziano del Comune dirò Alberto Banfi
Seguirà
Il presidente del consiglio comunale del Comune di Padova Marco Carrai
Quindi
Volevo essere provocatorio qua molte delle cose
Che sono state dette che volevo dire sono già state dette
Io ho avuto una vicenda politica abbastanza strana sono stato eletto consigliere comunale la prima volta nel mille novecento sessantaquattro e sono stato eletto una seconda volta nel mille novecentonovantaquattro
E ho trovato che il mondo era cambiato
Limitiamoci a parlare di problemi fiscali allora le entrate del Comune dirò erano basate su tre punti sostanzialmente i taxi o due Sterz
La tassa di famiglia un venti per cento
Compartecipazione alla ricchezza mobile un altro dieci per cento
Ora poi c'erano quattro carabattole l'imposta sui cambi via dicendo comunque queste adesso quando son tornato la seconda volta del municipio
La grossa entrata erano i trasferimenti
Ora il nostro ministro ci dice che non può cambiare
Scusate mi masse nomi abbiamo dipendiamo dai trasferimenti pubblici non siamo più autonomi è una questione di libertà d'altra parte per i cittadini se i soldi vanno a Roma e poi tornano a Roma all'attivo la storia lo stesso e allora che vadano direttamente a no questo è il punto essenziale che vorrei dire perché è questione di libertà
Ci dia la compartecipazione di quello che vuole signor ministro Mazzarri dico subito e ho detto abbastanza
Allora la parola all'Opa alla presidente del consiglio comunale del Comune di Padova Marco Carrai
Tre dalla poi dopo la parola l'onorevole Franceschini mentre il segretario del Partito popolare per le
No
Signor presidente signor ministro cari colleghi
Il mio vuole essere un contributo a questa Assemblea che ritorna a Bari dopo tanti anni e dove così degnamente ospitata
Oggi ricorre frequentemente la parola decentramento e soprattutto la parola federalismo
Per significare tutto il malessere della popolazione senza distinzione di suddivisione territoriale e senza differenza di cento e cioè un malessere diffuso su tutto il territorio nazionale ampiamente espresso dai cittadini in varie forme
Certamente destinatario del malumore lo Stato ente lo Stato apparato ed altrettanto certamente destinatario del malumore il Parlamento tanto attivo e solerte in una miriadi di leggi e leggine sperso diritti scarsissimo livello e settoriali
Trascurando invece i grandi temi per i quali si procede in maniera non adeguata alle esigenze che vengono manifestate
La riforma costituzionale cammina a passi lenti la riforma del sistema organizzativo dello Stato apparato procede a ritmo assai lento spesso lo Stato inciampa
Soprattutto non vediamo non riscontriamo un progetto organico di riforma che sia in grado di incidere sensibilmente nell'organizzazione della pubblica amministrazione
Dobbiamo dire ad onor del vero che in questi ultimi anni sono state prodotte leggi che avrebbero potuto cambiare il volto del nostro Paese
Vedere la legge centoquarantadue e duecentoquarantuno del novanta la ottantuno del novantatré il decreto legislativo ventinove del novantatré e quattro decreti successivi aggiuntivi e correttivi
Il decreto legislativo settantasette del novantacinque le leggi cinquantanove centoventisette del novantasette
Queste leggi che si potrebbero definire rivoluzionarie non sono armonizzate e non sono calate nell'ordinamento in maniera corretta per cui vengono applicate in maniera disorganica tanto che spesso intralciano l'attività della pubblica amministrazione anziché sveltire né i provvedimenti
La riforma e la riorganizzazione della pubblica amministrazione e ancora all'anno zero perché il decreto legislativo ventinove sopra richiamato non è ancora applicato
Non è gradito ai grandi burocrati e mal tollerato da ministri e sottosegretari
Il Paese reclama procedure provvedimenti veloce snelli la richiesta di cittadini e di trasparenza e semplicità
A che vale il decreto legislativo ventinove quando non si può spostare nemmeno l'usciere da un piano all'altro
A che vale trasferire le competenze gestionali al personale se per muovere un provvedimento occorrono sei mesi in più di quanto ne impiegava prima il politico
Tutte le leggi che impongono autorizzazioni pareri nulla osta di organi collegiali e non i più svariati sono rimaste immutate
In questi anni la salvaguardia del territorio dal punto di vista ecologico ambientale culturale e monumentale ha raggiunto procedure che richiedono tempi esasperanti
Non è tanto lo studio dei problemi che richiede giustamente tempi lunghi ma la gestione e l'attuazione della decisione
Questo sistema inaccettabile
Occorre da un lato una vasta riforma di delegificazione e dall'altro un'armonica razionale modificazione dei procedimenti amministrativi
Ho voluto fare questa premessa nella ricerca delle cause del malessere del malumore per dare alcuni suggerimenti sulle iniziative o meglio sulle terapie per aggirare quelle cause in capo allo Stato ente sono accentrate tutte le competenze che invece dovrebbero essere trasferite agli enti locali mentre derisione vanno trasferite le competenze legislative ora svolte dal Parlamento
Invero la legge cinquantanove del novantasette prevede un trasferimento di funzioni e competenze agli enti locali
Ma a tutt'oggi non riscontriamo un disegno complessivo che armi Nizzi i trasferimenti abbiamo l'impressione che andando di questo passo i decreti attuativi della legge di delega arriveranno al di là da venire
Ne è prova il fatto che il termine per l'emanazione dei decreti fissato al trentuno dicembre è stato prorogato al trentuno di marzo
Una lettura attenta e minuziosa della legge cinquantanove non sembra dare agli enti locali la risposta che i cittadini aspettavano pur riconoscendo al ministro Bassanini un certo coraggio ed un notevole sforzo rimane un potere dello Stato assente cedente
Per esempio nessuno sforzo in materia di credito artigiano in materia di credito agevolato per settori in crisi nei vari settori di produzioni le crisi possono avere carattere locale e non necessariamente nazionale
In materia di istruzione scolastica elementare e media nessuna competenze attribuita agli enti locali
Se non di scarsissimo rilievo in materia di assistenza sociale le competenze attribuite sono inconsistenti in materia di lavori pubblici lo Stato riservata se le funzioni che possono essere trasferite ai comuni
Occorre quindi una revisione della legge cinquantanove per assegnare agli enti locali maggiori funzioni
Ma senza interrompere il cammino della legge cinquantanove che deve essere attuata ad ogni costo
All'inizio mi ero riferito al federalismo attenzione però non fraintendere il significato intrinseco del progetto federalista una cosa è una sorta di regionalizzazione centralista cioè semplici concessioni di tipo ammonì amministrativo dello Stato centrale agli enti locali o l'ideazione di nuove imposte locali che andrebbero ad aggiungersi a quelle già esistenti
Altra cosa invece il federalismo inteso globalmente cioè diretto a ridare potere dignità la società civile restituendo alle ministre azioni locali la centralità che è stata loro sottratta
Va ricordato che la concezione federalista è fondata sulla libertà dei cittadini
E sull'autogoverno delle comunità e che lo Stato è un'autorità cui le singole entità federate affidano una parte delle loro competenze convinte che ciò porti ad un interesse collettivo non è la capitale che dice o concede qualcosa e membri federati
Ma sono i membri sottoscrittori della federazione che affidano alcuni ruoli e competenze esempio la politica estera difesa alla moneta a un organismo comune di tipo centrale
Questo il federalismo né estrema sintesi ovvero il rovesciamento totale del modo di concepire il rapporto tra il cittadino e lo Stato
Un federalismo inteso non soltanto in senso fiscale e ridare energia l'economia nazionale debole per la struttura centralista dello Stato
Ma quale strumento indispensabile per la radicale trasformazione politica sociale ed economica dell'Italia
Fatte queste premesse l'opzione federalista implica necessariamente al primo punto la riforma del Parlamento
L'attuale sistema bicamerale va sostituito con un sistema bicamerale differenziato ovvero con una camera politica esercitante la funzione legislativa dello Stato federale ed una Camera o Senato federale
Espressione degli Stati regionali o confederati con una forte presenza dei rappresentanti degli enti locali
Con proprie competenze sulle materie relative al governo regionale ed alle Autonomie locali con poteri comunque code uccisori con la Camera politica circa le materie di comune interesse
Le competenze federali esclusive così possono essere riassunte a mio avviso
Delitti politici e disciplina delle libertà fondamentali politica internazionale di stesse forze armate ordinamento giudiziario
Monete sistema valutario competenza legislativa penale e civile ordinamento processuale civile penale tutela e sicurezza del lavoro
Tutte le altre competenze non individuate rigidamente come esclusive dello Stato federale sono proprie degli Stati federati
Con l'ulteriore garanzia come sopra evidenziato delle facoltà di codecisione per gli atti di programmazione a carattere sia legislativo che amministrativo riguardanti materie dello Stato federale
Sempre che vadano a condizionare l'esercizio dei poteri regionali
Altro nodo importante che la riforma in senso federale deve affrontare l'organizzazione dell'amministrazione o meglio la semplificazione delle lezioni dieci apparati burocratici ed istituzionali
Nel nostro Paese attualmente si contano otto mila cento Comuni centootto Province venti regioni di cui quindici a statuto ordinario un Parlamento commise membri divisi in due camere compari competenze poi tutti i ministeri con tutti i loro apparati
Una cosa gigantesca che deve trovare assolutamente una radicale semplificazione
A tal proposito si dovranno ridurre ministeri mantenendo mantenendo in vita solo le strutture idonee a regolamentare le competenze prima individuate in modo rigido
Si dovranno trasformare gli altri apparati in soggetti snelli di coordinamento sulle materie di confine tra Stato federale Stati federati andrà regionalizzata allarmi distrazione periferica dello Stato
Altro punto essenziale è la rivisitazione del rapporto tra tre giorni Stati federati ed enti locali
Con l'ordinamento in senso federale le Regioni avranno un ruolo diverso da quello odierno esse saranno accorpate secondo procedure volontarie seguendo la compatibilità territoriale economica sociale e diventeranno appunto Stati federati
La loro funzione si è articolerà negli enti locali province comuni anche le Province dovranno essere rivisitate e non dovranno più avere la configurazione odierna di mandamenti statali essi dovranno un ruolo di coordinamento e di servizio per i comuni limitrofi
La proposta di modifica della Bicamerale preveda che lo Stato si riparte in Comuni Province Regioni e Stato ente mi sembra che come riforma istituzionale sia abbastanza blanda
Rappresenti più che altro una sorta di decentramento spinto ma niente di più
Difficilmente può rappresentare quella voglia di trasformazione oggi tanto auspicata e che porrebbe anche fine alle deliranti e disgregato Richey spinte secessioniste che
Oltretutto come è stato ben evidenziato anche nel documento di Aosta espresso dal Consiglio nazionale dell'ANCI c'è una forte preoccupazione per come verrebbero attribuite alle Regioni pieni poteri organi mentali sui Comuni
Prevedendo anche il riferimento alle stesse del sistema fiscale andando così a privare i comuni di qualunque autonomia economica e finanziaria
Condivido tuttavia lo sforzo della Bicamerale di affrontare finalmente grandi temi di una riforma istituzionale in modo serio e con efficienza
Sta oggi a tutti noi porci in relazione al legislatore come riferimenti concreti e propositivi e collaborare fortemente per un maggiore sviluppo istituzionale politico culturale sociale del nostro Paese
Ringrazio i presenti per l'attenzione e auguro a tutti un buon lavoro
Una comunicazione ora la parola l'onorevole Franceschini una comunicazione organizzativa la riunione dei Presidenti dei Consigli comunali avviene nel padiglione trentotto
Si rompe
Dopo la morte dall'onorevole Franceschini si prepari Michele D'Amaro comune sindaco nel comune di Villastellone Torino io la ringrazio dell'onorevole lo prendo come un complimento in stile cinese perché non solo parlamentare
Devo portare il il saluto del Partito popolare l'avrebbe voluto farlo
Personalmente l'onorevole Marini ma capite bene che le vicende di queste ore
Hanno reso impossibile
La sua presenza io vorrei in pochi minuti non portare un saluto
Di circostanza
Anche perché non ne sente il bisogno perché il Partito popolare come credo
Tutti sappiate è sostanzialmente un partito ricco gli amministratori che alle sue radici proprio nell'impegno della sua classe dirigente nelle realtà locali
E quindi in qualche modo i problemi
Vostri di questa discutendo sono problemi sui quali siamo già impegnati abbiamo fatto anche questo pomeriggio un'assemblea degli amministratori popolare che ha sollecitato il partito nazionale ad assumere
Una serie di impegni impegni che vogliamo prenderci anche nei confronti del governo dell'Ulivo
Ricordando che le radici di questa coalizione stanno proprio nell'esperienze locali e quindi in qualche modo il Governo Prodi anche il dovere di rappresentare le istanze
Delli amministratore locale
Soltanto pochissime considerazioni per dire che la rivendicazione del ruolo dei Comuni
In questa fase è particolarmente importante quindi dovete tenere alta
La vostra voce
Perché nel momento in cui si discute a tutti i livelli di federalismo
Si rischia di cercare di importare nel nostro Paese
Un federalismo regionale che esistenti misura molto minore rispetto alla realtà italiana che è una realtà fatta di esperienze comunali di piccoli comuni
Che credo se la il legislatore sarà in grado di farlo potranno loro per rianimare dare consistenza e dare caratterizzazione alle esperienze regionali non a caso mi ricollego anche alcune delle cose che sono state dette il Partito Popolare con molta convinzione devo dire senza molti alleati
Sta sostenendo in Commissione bicamerale sostenuti commissione bicamerale la linea della seconda Camera come Camera delle Regioni delle autonomie locali perché crediamo che anche a livello nazionale le esperienze locale che sono la ricchezza di questo Paese
Debbano trovare spazio in una logica di federalismo vero ricalcato sulla realtà effettiva che presenta il nostro territorio soltanto per alcuni comuni sui quali alcuni punti sui quali credo che noi dobbiamo assumere un impegno
Il primo è quello di valorizzare fino in fondo so che l'ha detto ieri anche il presidente Violante valorizzare fino in fondo il ruolo delle esperienze comunali non soltanto attraverso il la valorizzazione del ruolo del sindaco che pure è una cosa necessaria ed importante che ha portato tanti cambiamenti nella vita degli enti locali ma anche restituendo centralità ai consigli comunali
Che non possono essere ridotti atte a sede di discussione di argomenti generici
Perché i consigli comunali sono e devono restare la sede in cui la comunità locale dibatte si confronta analisi problemi
Delle singole realtà
Un secondo tema è quello dello Stato degli amministratori locali lo hanno detto ce lo ricordano in molti degli amministratori popolari non è possibile e non è giusto che è un sindaco che lavora dieci volte di più
Che si assume dieci volte più responsabilità di un consigliere regionale non abbia un trattamento adeguato rispetto ai rischi che si assume rispetto alla riduzione delle proprie professioni che si assume quindi non è in qualche modo pensabile che i costi di una mancanza da mancata credibilità della classe dirigente vengano fatti pagare proprio da chi e costantemente a confronto con la gente con i problemi
E a contatto con la realtà quotidiana il terzo argomento del quale state discutendo il tema vero dei piccoli comuni soltanto una parola per dire che noi abbiamo la perfetta consapevolezza proprio perché nel nostro partito moltissimi sono i sindaci di piccoli comuni
Che le realtà così piccole nascono in questo Paese non attorno ad un disegno fatto a tavolino ma nascono attorno a storie vere a storie a realtà culturali diverse ai denti ITA culturali diverse e non è possibile
Che il processo di riaggregazione venga imposto deve essere frutto di una scelta fatta dal emendato e realtà locali nel rispetto vero delle Autonomie locali
Soltanto questa potrà essere la strada per non imporre dall'alto scelte sbagliate che le comunità locali non capirebbero
E infine un invito che vorrei fare a tutti voi
A voi che siete in qualche modo i custodi del bipolarismo
Stiamo attraversando una fase carica di rischi
E poiché nelle realtà locali
Che è nata prima che nascesse a livello nazionale grazie alla legge dell'elezione diretta dei sindaci sono nate
Le coalizioni che poi sono diventate lo strumento del dibattito politico e della vita politica nazionale sono nate nelle realtà locali molto spesso in anticipo sui tempi
Attorno a valori comuni attorno a sensibilità comuni
Non per l'imposizione della legge elettorali ma perché le singole forze politiche sono riusciti a trovare elementi di affinità per aggregarsi rispetto alle differenze che avevano caratterizzato la loro storia negli anni precedenti
Siete voi che avete mostrato al Paesi benefici di un sistema elettorale diverso che ha garantito la governabilità sembrano lontani anni luce
Quei periodi in cui le giunte locali vivevano costantemente vite travagliate crisi rimpasti ricomposizioni
Crisi di giunta scioglimento degli enti locali oggi si è dimostrato come l'elezione diretta dei sindaci nella grande maggioranza dei casi ha garantito la governabilità e ha dimostrato come speriamo verrà nelle prossime elezioni amministrative anche nelle prossime elezioni amministrative la maturità dell'elettorato che va sceglie il sindaco certe in base alle proposte di programmi ma anche valutando l'operato come dovrebbe venire in un Paese moderno l'operato di chi ha amministrato decidendo di riconfermarlo se amministrato bene e di mandarlo a casa se amministrato male
E quindi voi siete i custodi del bipolarismo ed è importante in questi giorni di crisi in questi giorni di grande difficoltà non smarrire i punti di riferimento
Stare attenti a non sbagliare perché sbagliare vorrebbe dire riportarci indietro nella transizione qualcuno dice ma proprio voi che rappresentate ora elettorato di centro fate questo ricorso
Ma io dico sì perché noi popolari abbiamo la consapevolezza anche che l'elettorato di centro trova la propria forza proprio nel tema bipolare perché in uno schema bipolare che l'elettorato di centro è determinante
Mentre si condannerebbe ad un'azione di testimonianza se decidesse di andare da solo lasciando in modo innaturale in questo Paese il confronto per il governo soltanto ad una scontro tra la destra e la sinistra allora vogliamo andare avanti su questa strada
Sapendo che questa crisi passa detto bene Prodi incomprensibile
Agli occhi degli osservatori economici internazionali dei partner stranieri ma credo soprattutto agli occhi delle famiglie italiane che non capiscono cosa sta succedendo
E carica di rischi e carica di rischi per i problemi economici
Che rischierebbe di portarsi annullando gli effetti di un anno di sacrifici
E carica perché bloccherebbe anche quei processi riformatori difficili che stanno andando avanti in Parlamento e che riguardano proprio le Autonomie locali che dovrebbero ricominciare da capo in una futura legislatura
Ma è carica anche dei visti dal punto di vista politico il rischio di ritornare indietro
Per questo noi stiamo in questi giorni
Faticosamente operando in un momento in cui sarebbe facile reagire di fronte ad alcune app
Posizioni di Rifondazione Comunista che sembrano così facilmente individuabili come pretestuose sarebbe facile reagire dicendo basta ma abbiamo la coscienza la consapevolezza e senso di responsabilità e bisogna trovare una soluzione perché nessuno capirebbe
Negli elettori dell'Ulivo negli elettori del Polo nessuno capirebbe se ci fermassimo ditta ad un passo dal traguardo quando stiamo per raggiungere risultati che sembravano impensabili per tutti e quindi bisogna con testardaggine
Capendo lo tutti
Che è necessario trovare una soluzione per andare avanti in questo percorso e che comunque se questo non fosse possibile dovremmo adeguarci alle regole di un Paese moderno che non permette più pasticci
Che non permette più confusioni nemmeno dal punto di vista dell'emergenza che la gente perderebbe faticherebbe a capire dobbiamo farlo tutti insieme
Nell'assoluta distinzione dei ruoli tra chi è nel Polo e tiene l'Ulivo ma nella consapevolezza tutti insieme che dobbiamo avere il coraggio di andare avanti nella via della modernizzazione nella via del cambiamento per il Paese
Sbagliare ora esitare ora risulterebbe fatale per tutti
Ringrazia Franceschini per il suo intervento alla parola per una comunicazione al presidente bianco
Cari amici abbiamo l'occasione per passare dalle parole ai fatti nella tarda mattinata di oggi c'è stata un'altra scossa
Del sesto grado della scala Mercalli nella zona umbra già interessata
Dai terremoti dei giorni scorsi
Siccome abbiamo manifestato solidarietà ci chiedono ci chiamano dalla coordinamento della Protezione civile della provincia di Perugia dicendo che c'è un grande bisogno di tecnici
Allora i comuni possibilmente comuni delle regioni vicine mi riconosco in particolare alla Emilia Romagna la Toscana all'azione
Che fossero in grado di dare una mano di mettere a disposizione per qualche giorno alcuni tecnici sono caldamente private dall'ANCI di farlo io vi do il numero della Prefettura di Perugia dell'ufficio che a cui bisogna rivolgersi per dare questa disponibilità è una questione di grandissima importanza queste nuove scosse il rischio di far cadere anche quello che era rimasto in piedi il numero di telefono è zero sette cinque
Cinque sei otto due uno ripeto zero sette cinque cinque sei otto due uno chi è pronto a dare una mano per cortesia lo faccia grazie
Allora abbiamo ancora in calendario sei interventi
Pregherei conosciamo anche del fatto che la stanchezza comincia a pesare su tutto l'uditorio
Gli oratori ai sarà estremamente abile capace a catturare l'attenzione di chi sta sentendo e contemporaneamente saremmo molto efficaci do la parola a Michele D'Amaro sindaco del Comune di Villastellone
Dopo Michele da mano sempre alle pari marinare Petti sindaco del Comune di Pecetto di Valenza
Prendo al volo l'invito del presidente sarò brevissimo
Devo dire che il mio intervento potevo anche non avvenire
Se
Non ascoltavo attenda mente le cose che ci ha detto il ministro
E mi e vi spiego subito
Da questo palco sono venuti alcune indicazioni dal dal Sindico di Bologna alcune domande al Governo il ministro è venuto e ci ha detto tutto quello che noi stavamo già io ritengo però che bisogna continuare a ribadire
In questo convegno che io sto vivendo un po'come un convegno non non lo frequentiamo bene che non siamo molto attenti si vede dalla dalla sala vuota in varie ore
Anche perché probabilmente abbiamo la testa da un'altra parte ci sono le cose più importante che si tengono staccare da questo convegno però io ho avuto l'impressione che un convegno sottotono
Proprio perché è un convegno sottotono dobbiamo cioè cercare di trovare i momenti di discussione e di proposte
Perché a me è sembrato io spero di avere di non aver capito male quando il ministro ci ha detto
Dopo tutte le cose che loro hanno fatto chip potrebbe se la possibilità di dare ai comuni ai Comuni da diciamo la la possibilità di un'addizionale
Di un'addizionale sull'IRPEF sugli altri sulle altre entrate per cercare di far quadrare i loro bilanci io voglio portare un esempio
Allora io non vorrei che finiamo con l'abbiamo finito il convegno di un anno scorso a Venezia io mi ricordo che l'anno scorso a Venezia al sì è stata la passerella di tutti da questi microfoni c'erano impegni di tutti e poi alla fine hanno fatto quello che tutt'altro lega delle cose che ci avevano detto
Se vi ricordate bene lo vedi io sono amministratore un piccolo comune al ci avevano assicurato alcune cose bene dopo di quel convegno di Venezia abbiamo dovuto fare come piccoli comuni centinaia e centinai di manifestazione
Per non entrare in tesoreria unica è bensì apportata alla tesoreria unica facendo un facendo un bel giochetto delle tre carte aiuto delle dice assicurando eh sì in quel momento Kay comunicavano il sei per cento delle liquidità di fine anno
Ebbene i gli amministratori che come me amministrano i piccoli comuni se ne sono accorta che nel mese di luglio dopo sette sette mesi che avevano messo a bilancio quella cifra che dovevamo averi in bilancio si cura fino all'anno ci siam trovati a ricevere per quello paragoni de di quel decreto invece del sei per cento neanche il tre per cento
Per un piccolo comune come il mio vuole ha voluto dire rimetterci cento milioni e chi amministra i piccoli comuni sa cosa vuol dire in un bilancio cento milioni in meno
Senza dimenticarci però che in tutte le in tutte le riunì Olinto utile gli incontri e non ultimo quella nel del mese di giugno che i piccoli Comuni hanno manifestato a Roma eravamo quasi trecento i sindaci i vari presidenti delle commissioni al bilancio poi siamo andati al Senato poi siamo a data da Bassanini chiamata da tutti è bene tutti questi quando discutevano con noi ci davano tutte le le risposte diverse
Porto probabilmente perché noi siamo piccoli sindaci dei piccoli comuni e non riusciamo a spiegar bene loro quali sono i nostri problemi allora io dico come possibile da quei da da un ministro che viene la questo mega ci dice è guardate che noi stiamo facendo abbia fatto dei grossi passi avanti e che però ormai non possiamo da non possiamo darvi più niente vi diamo questa possibilità ma qua la possibilità d'possiamo dare ai Comuni piccoli e voglio fare un esempio io ricevo dallo Stato
Per quanto riguarda i trasferimenti un miliardo e cinquanta un milioni esattamente duecento ventisei mila pro-capite del delle dei miei cittadine che amministro mentre invece dalle entrate erariale
Entrate erariali nel mille novecentonovantasei i miei cittadini hanno dato al Comune due miliardi e quattrocento trentun milioni
Cinquecentoventitré mila pro-capite
Senza tener conto che queste entrata sono su una spesa corrente di cinque miliardi questo vuol dire che tra quelle che mi dà lo Stato è quello che i cittadini pagano per quanto riguarda i tributi comunale
Fu una spessa corrente di cinque miliardi vuol dire che tutti gli altri soldi l'ha tirato fuori direttamente in visita a dire in parole povere
I servizi a domanda individuale quasi sedi padano tutti voglio capire
Cosa dobbiamo ancora chiedere ai cittadini gli dobbiamo levare i vestiti metro cammino per strada io penso che siamo proprio esagerando se non come diamo a vedere queste cose
Voglio dire che ci hanno promesso da per tutto il riequilibrio dei trasferimenti ma dove sono i riequilibri di trasferimento e invito tutti il COMU tutti i rappresentati dei piccoli comuni andarsi a leggere il decreto di quando hanno cercato di riequilibrare i trasferimenti
Vi faccio un esempio delle non delle riequilibrio ma dello squilibrio che esiste in questi tre esperimenti il mio comune di quattro mila settecento abitanti e lì riceve come fondo ordinario duecento tanto un milione tanti Comuni
Con le con i sensi abitanti eh con meno territorio con chilometri meriterebbe ore ricevano chi settecento T ottocento e che un miliardo di vedi dei contributo ordinario voglio dire ma dove state l'equilibro questo non è equilibrio questo secondo me vige ancora la legge dei chili ai santi in paradiso e riesce a portare di più accada
Tanto per stare dei termini e per parlare molto brevemente perché altrimenti di altre non riescono ad intervenire
Io continuo a portare avanti alle proposte dei piccoli Comuni stanno portando avanti allora è inutile si vengano a promettere che dalla Tesoreria unica probabilmente è un siamo a luglio o a giugno questo non si capisce bene se mi pare che tale riunione che avevamo fatti a Roma con i vari rappresentarle de dei dei parlamentare ci avevano assicurato con questa roba a primo leggi di gennaio novantotto ci usciva dalla tesero lì è unico
Bisogna immediatamente che qui non si è non non viene avanti questa nostra proposta
Bisogna immediatamente ritornare al ripristino del mondo a tasso zero dei centocinquanta milioni senza regole perché questa polvere dal c'è un po'di respiro ai piccoli comuni per andare avanti
La terza proposta che non dobbiamo mai dimenticarci dobbiamo avere su tutti i tavoli è quello di ridurre riequilibrare e trasferì venti solo così i piccoli comuni vanno avanti
Se non facciamo queste cose il rischio più grosso è uno il rischio Pompeo grosso è quello che il la prossima tornata elettorale ma non solo non troviamo più che si candida a sindaco non troviamo più nemmeno a chi si candida consigliere comunali
Perché si raccordano che tutti i giorni non devono fare altro che fa pagare i servizi sul territorio tu quasi tutto inseriti io vi do un dato i servizi sul territorio a domanda individuale i miei cittadino pagana settantotto per cento
Se può la legge prevede solo trenta sola trentasei voglio dire siccome che noi i sindaci de piccoli comuni i piccoli sindaci dei piccoli comuni
Lavoriamo per ventiquattro ore al giorno noi siamo il pronto soccorso dello Stato per favore
Viene da una volta voi aprono soccorse è cercato di accontentare alle nostre richieste
La parola ora al sindaco Marina Rapetti sindaco di Pecetto di Valenza aveva già chiamata grazie
Quindi
Sì
Allora buonasera signor presidente buonasera a tutti mi faccio portavoce
Di un'esperienza
Condotta da me e da altri amici sindaci per la realizzazione era organizzazione di una associazioni dei piccoli comuni
Che è nata che è nata in Piemonte e soprattutto al nord Italia
Al fine di far capire quali sono i problemi effettivi i nostri piccoli comuni
Mi sono accorta in effettui Testoni poi i problemi di tutti noi di tutti i sindaci del sud e del nord e queste aerei effettivamente la vera natura di questa associazione
Che ha realizzato ben due riunioni a Roma per poter parlare con i politici i nostri politici che ci rappresentano a Roma
Io gli affetti cosa è successo è successo che ancora oggi sento tante belle parole mi fa piacere che i problemi dei piccoli comuni
Incomincino ad avere un peso un peso anche in ANCI però mi sento dal mio piccolo di riprendere il presidente
Mi scusi signor Presidente di riprenderla perché lei ha ragione noi teniamo eletti quando lei rispondeva al mio collega di Santena mi chiama eletti dei cittadini sia io che lei la nostra legislazione elettorale però è completamente diversa
Io mi sento di affermare che purtroppo non c'è pari opportunità
Tra me e lei e gli altri sindaci delle grandi città
Cosa succede succede che l'ANCI finalmente si è accorta che vediamo di tipo dei problemi
Le dirò di più le farò un po'un esempio un esempio di gestione la cosiddetta la cosiddetta divisione tra gestione e indirizzo politico mi scusi se glielo dico il mio predecessore andava ad aggiustare l'acquedotto
Io non lo posso fare perché sinceramente non ci capisco niente
Però quando vogliono far gestire in un comune piccolo a dipendenti che sono al sesto raramente al settimo livello contitolari di studio chiaramente son diploma ma in effetti sono vicenza e media licenza elementare
Gli vogliamo dar delle responsabilità che non si assumono non si assumono queste responsabilità
Mentre nei grandi comuni ci son dei dirigenti capitomboli ugualmente assumersi responsabilità e voi lo sapete bene che guadagnino quattro cinque milioni al mese ai quarti quali veramente possono gestire e questo soltanto un esempio
Non solo non solo
Tutto il problema relativo alla finanza l'abbiamo sentito
Io oggi però dato che oggi ha Espresso e molti lo sanno ciò che penso
Di tutti questi problemi in sede di ANCI Piemonte
Ribadisco una cosa lanci incomincia adesso noi probabilmente ci siamo veramente messi col cuore ad esporre i nostri problemi solo da poco allora il mio è un momento propositivo finalmente un momento veramente propositivo
Che in ogni anch'sì regionale
Vengano inseriti dei rappresentanti dei piccoli comuni come già i succede
Ma visto che c'è una legislazione elettorale che è differente occorre a mio avviso una legislazione una legislazione per i piccoli Comuni differente rispetto ai grandi probabilmente ci sono tanti problemi diversificati allora portare tramite consulta di ogni regione comma
Documento programmatico fare in modo che ogni ANCI regionale si unisca unisca ciò che ha redatto interpellando i piccoli comuni dite per altri sindaci
Perché non è più possibile che da Roma si tengano calate delle leggi che a noi non servono anzi non riusciamo veramente a
Ad adottare il quotidiano questo momento quindi propositivo veramente lo chiediamo col cuore e questa volta lanci
Se veramente vuol mantenere la sua promessa di occuparsi dei piccoli comuni dovrebbe recepire questa proposta
E realizzarla una volta avuti documenti programmatici di tutte le regioni di tutte le regioni organizzare un unico documento da presentare al governo ma da ribadire schiettamente fortemente sul quale assolutamente non si deve tornare indietro perché
Tutte le belle parole che possono dirci i nostri ministri sono solo belle parole sono state parole Danae cioè i problemi finanziari l'Ippolito chiamo noi quotidianamente così come i problemi gestionali
I nostri devono essere quindi documenti programmatici che devono avere una risposta ed essere recepiti dal governo e dal Parlamento grazie
Presidente Enzo Bianco per una replica
Scusate sì intervengo
Soltanto per due tre minuti ma le questioni sollevate dalla collega amica Maria ripeti meritano sindaco mi meritano evidentemente una qualche immediata considerazione
Anche perché a differenza di quello che talvolta capita anche a noi amministratori
Non c'è soltanto lo sfogo e la denuncia di un problema ma una proposta concreta che poiché ciò che normalmente deve contraddistinguere l'amministratore da un'altra figura allora io faccio una premessa una volta per tutte io ho fin troppo chiaro ed evidente che una cosa è fare il sindaco in una grande città dove uno a cinque mila dipendenti cento dirigenti
E dove alcune possibilità
E dove anche alcuni problemi
Alcuni problemi dei quali sono più gravi o molto più gravi dei problemi che ci sono in una piccola comunità
E altra cosa è fare il sindaco di un piccolo o in un piccolissimo comune dove il sindaco è evidentemente tutto come ovvio ed evidente e dove alcuni problemi sono molto più gravi
Di quanto non sia in una grande città quindi colgo perfettamente la specificità di questa realtà così come capisco che è una cosa fare il sindaco in un comune montano
Con un grande terreno e magari pochissime è una cosa è farlo magari in un comune di un'isola dove ci sono altri problemi fin troppo
Ecco quello che voglio dire però è che
Detto tutto questo noi dobbiamo considerare che
Lanci
Diciamolo con franchezza sino a due anni fa
Era una sorta di ministero di serie B e che non serviva i sindaci nelle delle grandi città né delle piccole né delle varie non faceva niente
Oggi in mezzo a mille difficoltà sta provando a fare qualcosa
Allora questo lo dico chiaramente sta cominciando a fare qualcosa tra l'altro con risorse e strutture che sono ancora relativamente modesti una delle cose su cui si è più attivata è stato poco il problema dei piccoli comuni
Non c'era una consulta nazionale dei piccoli Comuni e oggi c'è l'Anci ha mandato come suo unico rappresentante alla Cassa depositi e prestiti che è particolarmente importante per i piccoli comuni proprio il coordinatore nazionale della Consulta di piccoli comuni
E la sua proposta quella che ha fatto un attimo fa quella di costituire delle consulte a livello regionale per elaborare piattaforme io la faccio mia subito e immediatamente senza perdere un attimo di tempo
Perché mi pare saggia e giusta
Voglio dire con questo che lo faccio non soltanto per una considerazione astratte ma lo faccio per difendere gli interessi del sistema Italia
Perché guardate anche le grandi città di tutto hanno bisogno tranne che di vedersi piovere addosso decine di migliaia di persone
Che se continua la politica forsennata e sbagliata che qualcuno sta portando avanti qualche ministero in particolare
Noi avremo fra pochi mesi o fra pochi anni un'Italia che si svuota sempre di più nei piccoli comuni perché la gente si trasferisce nei grandi centri quando togliamo meno nelle nelle e i piccoli comuni le scuole elementari per un anno ha famiglia accompagnerà il bambino nel centro più grande al secondo anno si trasferisce nel centro più grande se togliamo le poste succede la stessa cosa lo capisco e noi di tutto abbiamo bisogno nelle grandi città tranne che di vedere crescere le grandi città che già scoppiano e che hanno problemi di sicurezza e di ordine pubblico
Ecco perché abbiamo chiesto con forza al governo di tenere conto di questo
E ci sono alcune spesi di investimenti nel sistema Italia che non si possono ulteriormente tagliare
Ed ecco perché anche a sottosegretario Vinieri che è già qui sta facendo l'intervista ma che fra poco sentirà queste considerazioni abbiamo detto no agli accorpamenti forzosi tra Comuni
Perché non è vero affatto che questa pluralità di municipi nel Paese sia uno spreco di risorse
Si possono benissimo mantenere piccolissimi comuni
E magari associare alcune forme di funzioni incentivando le dando gli strumenti per consentire di avere una pluralità di istituzioni ma anche una gestione ottimale delle risorse questa è la posizione dell'Aci
Concludo dicendo che queste cose però noire affermeremmo in questo confronto che c'è non solo con lo Stato
Ma anche con le regioni soltanto se sapremo essere uniti
Se a marciare affianco nella difesa degli interessi dei municipi ci saranno i sindaci delle grandi città delle medie città e anche quella dei piccoli piccoli si comunica questa è la grande forza della nuova Anci per questo accolgo pienamente il suo discorso grazie
Ringrazio il presidente Bianco dalla intervento dalla parola ora Massimo Rocca sindaco del Comune di Desenzano del Garda
Si prepari anche a dopo Massimo Rocca Costantino la sella sindaco del comune di San Mauro al Cile
Non per continuare sul discorso dei Comuni grandi o piccoli ma per precisare io amministra un Comune che potrà essere definito medio cioè di ventitré mila abitanti che diventano cinquanta mila innestate comune anche turistico e quindi che ha i problemi che oggi due volte sono stati sollevati da oratore che hanno preceduto questo intervento
Non torno quindi su questi argomenti
Vorrei fare due considerazioni invece sul dibattito di oggi pomeriggio una brevissima e che riguarda il dibattito di questa mattina
Premetto che sono speranzoso del fatto che si possono ancora non essere alcuna crisi di governo e che quindi il lavoro fatto dal nostro governo attuale attestato meritorio
Anticamente meritorio
Possano portare
E se l'è portato a termine concludere quindi quella cammino verso l'Europa che iniziato con Energia
Però devo dire che sono rimasto francamente un po'deluso dal discorso del ministro biscotti il pomeriggio
Francamente deluso perché mi sono ritrovato non per schierarmi ma per dire come la penso molto più vicino agli interventi di vitali riversato anche per alcuni aspetti
Rispetto alla necessità che noi abbiamo di vedere non tanto la quantità degli introiti fiscali quanto la ripartizione alle quote di ripartizione di questi introiti
Ecco perché per me è stato un momento di delusione sentire che invece si parla ancora di nuove quote io aggiunge menti di quote per fare interventi che sono richieste
Questo è un brevissima prima considerazione la seconda
Dicevo che il mio Comune Emilio io cinque dirigenti io spesso come lavoro sono un dirigente pubblico un dirigente di enti locali
So quindi che differenza c'è perché ne abbiamo di Vizzini
Tra i piccolissimi comuni in cui il sindaco magari da ripararle dell'acquedotto per un ente che ha qualche posto
Momento per la zona della fascia costiera del Cilento
Il nome per condivido di una ventina di sintesi il problema è
Il demanio marittimo
Perché da qui potrebbero derivare per i i comuni costieri comuni turistici molti interventi hanno richiamato questo argomento una serie di risorse in più per i bilanci dei Comuni in quando i Comuni spendono dei soldi per la pulizia della spiaggia dell'arenile dalle la polizia dei porti altre cose e lo Stato attraverso il de le cameriere corto incamera dei soldi che sottrae quinte alle risorse dei bilanci dei Comuni
Dall'ottantasei quindi una proposta per una diversa utilizzazione delle risorse territoriale in favore dello sviluppo e dell'economia locale
Cercherò di sintetizzarlo eventualmente perché sono due pagine poco
Allora uno dei problemi forse il fondamentale
Che i Comuni sono costretti ad affrontare quotidianamente il conflitto con le autorità militari
Per le concessioni e autorizzazione demaniali con prevedibili conseguenze nelle vita burocratica amministrativa e in quella economica per i Comuni costieri le spiagge i porti costituiscono una risorsa di primaria importanza per i bilanci dei Comuni
Che possono utilizzarle non solo per garantire e migliorare il mantenimento dei servizi ma soprattutto per promuovere uno sviluppo economico come occasione per l'occupazione giovanile
Allo stato attuale i porti costruiti con risorse dei bilanci comunali
Vengono gestiti dallo Stato attraverso le capitanerie di porto
Così come le aree demaniali e le spiagge mentre la spesa per il mantenimento dei servizi acqua luce pulizia e manutenzione in genere ricade a carico delle comunità locali
Nel meridione si parla molto dell'industria del turismo legata soprattutto al mare come motore delle iniziative pubbliche e private ma niente viene fatto per rivalità per rivalutare questo settore
Lo sviluppo del turismo avviene solo proposte sulle spiagge si porti e se queste ricchezze non vengono sfruttati in modo produttivo si riducono a beni mandati a Bellavista Manon messi a disposizione della comunità per trarne occasione di migliore impiego di lavoro
Io questo documento lo consegno poi alla presidenza così vi potrà essere pubblicato negli atti ufficiali
Di questa quattordicesima Assemblea e vorrei fare eventualmente un un intervento su tre punti
Il primo punto è definire le competenze tra Stato regioni e comuni e contribuire alla risorsa economica della nazione alla piena occupazione
A un convegno che è stato fatto ieri sera qui sulle risorse
Europeo del
E altre o occasione opportunità offerte dai patti territoriale dalla programmazione concertata e così via
Oggi anche i piccoli comuni messi in Rete potrebbero quindi attivare una serie di finanziamenti per fare una serie di iniziative e opere pubbliche
Che no è chiaro che non si possono fare più nei nostri territori cose che venivano fatte per il passato perché i trasferimenti dello Stato non avvengono più o Allo allo stesso modo e qui sicuramente c'è anche una responsabilità da parte delle amministrazioni locali che per molti anni non hanno fatto pagare quello che era dovuto
E anche nei comuni mi dice una grossa evasione fiscale elusioni e anche qui quindi secondo me anche noi come amministratori come sindaci dei comuni grandi e piccoli dovremo fare
Farà pagare quello che è giusto perché la stessa legge Bassanini dà la possibilità in un Comune risanato in un comune chi ha capacità e risorse di far pagare di meno ai propri cittadini però il principio è quello di far pagare tutti invece ancora
Si verificano situazione dove pagano in pochi e quindi c'è una massa di persone che non paga niente
Ecco i comuni turistici sicuramente hanno problemi di sicurezza che è stata qui ribadita da vari interventi e problemi di migliorare i servizi
Perché non si può fare turismo sia manca l'acqua oppure non si può fare turismo
C'è un incendio e noi denotiamo anche qui che lo Stato centralista
A a voce ancora parla di protezione civile ma una vera e propria protezione civile in Italia non esiste perché la protezione civile dovrebbe partire dal basso quindi sindaci in qualità di autorità di protezione civile locale
Dopo sì come viene fatto in tutti i Paesi civili europei
In Germania in particolar modo ci deve essere il coinvolgimento obbligatorio dei cittadini non a caso in Germania si paga la tassa per i vigili urbani e per i vigili del fuoco e quindi sono e non è un corpo militare o un corpo paramilitare ma sono gli stessi cittadini che vengono preparate intervengono in qualsiasi evenienza in qualsiasi occasione
E anche qui così come dicevo prima oggi si si si mette in Rete più comuni possiamo sfruttare una serie di possibilità che ci vengono offerte dalle leggi dello Stato e dei programmi
E dai fondi strutturale o europei insieme ad altri quarantotto comuni quarantanove comuni noi abbiamo predisposto un patto territoriale del sistema Cilento in questo momento il nostro patto territoriale
Viene discusso esaminato al CIPE a Roma
Lo Stato attraverso questo poiché questi patti territoriali mi pare che vengano sostenute anche da dei sindacati nella contrattazione sul welfare è stato ci può dare cento miliardi non sono un granché ma sicuramente se vengono attivate almeno per tutte le regioni meridionali
Tanti patti territoriali cento miliardi quindi in prospettiva con il contributo da parte delle dell'Europa le cose possono sicuramente cambiare anche qui molti Comuni sicuramente perdono lo così ora la possibilità di poter sfruttare e utilizzare i pro e i fogli programmi europei e i fondi strutturali europei qui ci sono responsabilità innanzitutto da parte di alcuna regione di quelle meridionali in particolare
Ma io penso che l'ANCI potrebbe dare un contributo di più perché io l'anno scorso a Venezia
Avevo partecipato al seminario per i fondi strutturali e mi pare che questa cosa pare attivata più concretamente perché noi amministratore abbiamo bisogno di supporti tecnici
Di capacità professionali per poi per non poter perdere neanche
Un finanziamento attraverso i programmi di Deraa da prestiti e passi tutte queste cose qui
Ecco però qual è la cosa più grave che noi notiamo che noi abbiamo anche la capacità oggi che sta per e non solo chiedere allo Stato di dare più soldi ma di attivare i progetti i programmi ma la cosa più grave è quella che nel momento in cui noi predisponiamo questi progetti programmi conteranno contro quelle che sono i vincoli che lo Stato attraverso il Piano paesistico territoriale per esempio per la mia zona
Fascia costiera del cedendo oppure attraverso i vincoli da parte dei parchi nazionale molte di queste iniziative poi non si potranno realizzare concretamente e quindi sia fondi
Di poi pubblici che fondi privati non potranno essere sfruttati concretamente un altro punto è quello di evitare conflitti di competenza tra i comuni e alcune organi periferici dello Stato
E specificare meglio ruolo e funzione se vi ricordate io l'anno scorso a Venezia ha fatto l'intervento sulla questione dei Coreco
Guardate che è stato no no o un grande passo avanti questo qua dei correggo è anche quello dei segretari comunale è stato un grande passo avanti
è chiaro che se condividiamo a lavorare nello stesso modo
E con la stessa caparbietà io penso che i problemi che sono stati posti giustamente fiera gli olandesi era sindaco piemontese prima sulla questione dei piccoli Comuni potranno essere risolti positivamente al nostro favore però abbiamo ancora dei punti oscuri di Pontida
Da mettere sul tappeto nella discussione a livello della bicamerale in rapporti con me il Governo le questioni delle prefetture
La questione della Soprintendenza e già dicevo prima la questione dalla capitaneria di porto con le delegazioni di spiaggia mi soffermo brevemente sulla questione delle Soprintendenze visto che in questi giorni c'è il dramma un altro dei tanti drammi
Che l'Italia quotidianamente
Si verificano una volta nell'incendio una volta il terremoto un oltremare modo una volta e viene giù una frana e così via allora
Io dico ma i funzionari delle soprintendenze no che vengono pagate pure molto bene invece di perdere tempo dietro scrivanie
A dare dei poveri perché questo poi sarebbe una competenza che non lo non appartiene più allo Stato ma sarebbe una competenza della Regione urbanistica e territoriale e quindi subito è legata ai comuni che già pagano nelle commissioni edilizie bene ambientali
Gettone di presenza altri soldi per esaminare progetti quindi compari professionisti perché questa soprintendenza e devono intralciare la funzione vitale di comuni grandi e piccoli e far perdere tempo invece questi funzionari questi dirigente delle Sovrintendenze non vanno amministrare
E a valorizzare quello che il patrimonio dello Stato le chiese ai Castelli i conventi e così via ecco io chiedo espressamente alla presidenza
E a tutti quanti noi di fare qualcosa per e sistemare meglio questa situazione c'è di e individuare meglio quali sono i ruoli e le funzione tra i comuni entra le regioni Petra lo Stato mito mi trovo benissimo sulla stessa idea che manifestava l'onorevole Violante ieri sera che la Repubblica prevede comune comuni province e regioni è stato e quindi bisogna cavo travolgere la piramide e poi concludo concludo
è e anche qui mi trovo favorevole con alcuni interventi
In questo nostro Stato in questa nostra Repubblica
Noi abbiamo moltissimi corpi di polizia
Ma penso che l'Italia anche qua sia uno dei pochi Paesi perché perfino di Spagna persino in Portogallo in Germania e in altre nazioni europee esiste un solo corpo di polizia con varie e specializzazione non capisco perché qui in Italia noi dobbiamo avere tanti corpi di poli
Sia e tutti questi corpi di polizia tra di loro si elidono a vicenda e non riescono e talvolta intralciano determinate situazione anziché favorire le qualora per poter garantire anche noi sindaci in qualità
Di ufficiale di governo e gli ufficiali anche di pubblica sicurezza per potere garantire sicurezza tra muri dalle nostre comunità grandi e piccole anche qui avrebbe fatto qualcosa di medio nuovo e io credo che dall'Anci
Debba e e lo può fare perché a tutte le forze per potere migliorare questa situazione
Il meglio per i nostri comuni grazie
Ringrazio il sindaco di invece San Mauro al Cilento e prima di dare la parola a Gianfranco Ludovici sindaco del Comune di Bari Saluzzo provincia di Alessandria una comunicazione di servizio la tavola rotonda
La gestione associata dei servizi nei piccoli comuni a cui parteciperà sottosegratario Vinieri avrà luogo in questa stessa sala al termine del dibattito io pregherei i Druidi ultimi titolare degli interventi a essere estremamente efficaci perché ormai vedo che Illasi di Vello di attenzione di stanchezza veramente al punto
Dei massimi la parola quindi a Gianfranco Ludovici comune sindaco nei comuni di base Luzzo però interessante grazie
Signori del Governo signore parlamentare presidente
Amici sindaci
Avevo preparato due fogli ma tutti quanti abbiano già preceduto quindi non riesco più a leggere per non fare delle cose ripetitive
Quindi volevo solo fare una piccola polemica simpatica prendete la così chiunque nominerò la prenda con simpatia però con serietà
Il ventidue di settembre a Torino abbiamo fatto una riunione dell'Anci piemontese
C'era il sottosegretario Vignieri Bettinelli
Pare che abbiano promesso qualche cosa che nella finanziaria non si è avverata
Al sindaco di Bologna vitali quindi senza polemica
Ha detto quando non so dove andare vado a Roma
Io che sono un comune di due mila abitanti vorrei sapere dove andare
All'amico Presidente bianco
Vorrei dirlo lì sì che con la collega Repetti Marina
C'è stato un piccolo qui pro quo però noi non vogliamo fare polemiche vogliamo solo dire siamo piccoli vogliamo esserci anche noi
Quello che invece non ho capito
E prima di parlare di dico che sono dell'Ulivo e quindi non è polemica con nessuno non ho capito il ministro Visco ha parlato per trenta minuti trentacinque quaranta non ha detto niente per me personalmente quindi lui ha parlato tecnicamente però di tutte le cose che abbiamo detto ieri e oggi non c'è stato dato una risposta
A questo punto mi domando è stato applaudito penso che sia stato proprio diritto per educazione netta rispetto perché è un ministro dalla Repubblica però io rete credo che proprio tutti questi applausi non se li è meritati ma non dal lato tipiche politico dal lato tecnico perché che arricchendo che non abbia risposto alle domande che non gli abbiamo posto
Un'altra cosa ancora
E che qui e da tutte le parti e mi ci metto anch'io per primo ma noi sintesi di piccoli comuni diciamo un po'più legati al territorio
Facciamo delle parole ma molte volte seguono anche dei fatti
Qui invece parti cover dopo vince regioni si fanno molte parole ma pochi fatti io chiedo a tutti quanti se possibile qualche fatto in più e qualche parola inverno grazie
L'ultimo intervento della serata la parola alla Franca Biglio sindaco di Marsaglia
Provincia di Kunar
Cuneo
Massaglia
Sala purché
Queste
Nato a Sant'Elia in provincia di Cuneo ci tengo tantissimo perché è un comune talmente piccolo talmente bello che mi fa veramente onore e orgoglio
Dunque qui sono state dette tantissime cose diciamo tutte
La risposta Toynbee il presidente Bianco mi spiace che in questo momento non ci sia
è stata talmente confortante per noi che ha quasi quasi dico bene lanci ha recepito tutto tutte le problematiche dei piccoli comuni grande non rimane altro da aggiungere ebbene no
Io sono un'Appia non
Penso che
Sia una perciò una testarda e quindi sono qui per ripetere esattamente le stesse cose che hanno già ripetuto altri proprio per vedere se riusciamo a farla entrare in determinate teste
Perché a quanto pare tutto è disatteso ci sono tantissime promesse che vengono disattesi e allora qui io sono per apportare
Un saluto va bene ma soprattutto all'amarezza l'amarezza di un sindaco di un piccolo comune di uno dei tanti Comuni poi liberare così come siamo definiti ultimamente
No i comuni con popolazione inferiore ai cinque mila abitanti
Come sindaco di questo piccolo comune come presidente dell'associazione dei piccoli comuni della provincia di Cuneo
Sono qui
Per
Denunciare permettetemi questo termine per denunciare il disinteresse e l'impegno dimostrati dall'ANCI nazionale
E per quanto riguarda me dall'Anci regionale nei confronti delle problematiche del piccoli comuni dimenticare piedi sconosciuti da tutti
Tante
Grazie pochi ma buoni
Chi va bene così
Tante dicevo
Che si è costituita nella nostra provincia l'associazione apartitica dall'associazione appunto della provincia di Cuneo
Che poi sfacciata nella costituzione poi che ci siamo dati da fare nella Costituzione e dilania il tre associazioni in varie province
Organizzate tra di loro coordinate tra di loro da un organismo nazionale di collegamento che raccoglie rappresentanti di varie regioni d'Italia che perfezioneremo entro l'anno
E che si prefigge come unico scopo vi prego di crederci come unico scopo
Dare più voce e forza ai circa sei mila piccoli comuni italiani con popolazione inferiore ai cinque mi abitanti che rappresenta non non dimentichiamolo il settantadue per cento del totale dei comuni
Che costituiscono un patrimonio prezioso di storia di cultura di tradizioni che non vanno disperse
Di Patri non solo di patrimonio di cultura ma di salvaguardia di territorio di piantonamento pensate che lo Stato nei piccoli comuni può contare ventiquattro ore su ventiquattro trecento a sessantacinque giorni all'anno su dodici persone gli amministratori dei piccoli comuni completamente a disposizione dalla gente dal territorio ne ha da ne abbiamo dato una prova con l'alluvione novantaquattro
A costi bassissimi poiché l'amministratore del piccolo comune non è il professionista della politica e come tale ben retribuito è un missionario un volontario della pubblica amministrazione
Amministra con una pezza col buon senso del padre di famiglia
Il più delle volte senza neanche ritirare l'indennità di carico il gettone di presenza
E allora occorre che la voce di questi piccoli comuni non venga soffocata per la mancanza di mia iniziativa ma soprattutto di un'adeguata normativa per la loro tutela
Non si può più pensare a criteri e normativa uguali per tutti poiché ciò che vale per la grande città non vale per il Medio comune figuriamoci per il piccolo comune magari anche di montagne
Occorre quindi pensare a criteri normative diversificati specifiche ognuna
Per il proprio settore i piccoli comuni la loro i medi Comuni valore grandi Comuni la loro
Il grande disagio che siete atto è stato peggiorato dall'introduzione della tesoreria unica e qui
Ritocco un tema che probabilmente è noioso per tanti ma guardate che una palla al piede per i piccoli comuni
La tesoreria unica è un vincolo
In netto contrasto con la politica del federalismo e dell'autonomia finanziaria e contabile tanto declamata dalla cinquantanove dalla centoventisette ed esprime un'alta concezione di centralismo finanziario
Si tratta di un meccanismo perverso che va assolutamente rimosso fin dal primo gennaio mille novecentonovantanove top altroché la finanziaria che a voler prorogare il termine al due mila nel due mila e piccoli comuni non ci saranno più
E io qui in albero quindi scaldo qui rabbino perché io ci credo nel loro ruolo che ricoprono i piccoli comuni in tutta l'Italia siamo un patrimonio ricco prezioso non possono soffocanti in questo modo
Va bene la fusione coatta no l'hanno ribadito in tantissimi posti in tantissime occasioni ma ci porteranno a morire
A morire di morte naturale allora non è funzione coatta anche questa e predeterminata
Ma io dico mentre accadeva tutto questo lanci nazionale e l'ANCI Piemonte dove erano
Che cos'hanno fatto di concreto di veramente fattibile
Di tangibile perché tale assurda iniqua provvedimento non andasse a penalizzare ulteriormente i piccoli comuni e dove era quando la mille trecentottantotto che all'antico ho due prevede fusione di comuni e trasferimenti di competenze per i piccoli comuni articolati Curili Pinarello e qui c'è il presidente ha chiesto con noi la sua pressioni
Lanci sia limitata
A chiedere l'introduzione dalla parola possono è vero che è meglio di niente ma per conto mio si tratta di azioni deboli di azioni di far
Sata di pura facciata non sono queste le opzioni Isernia farti determinato incisive in aiuto a Beirut per i piccoli comuni
E quando la Bassanini
Dimenticando che le strutture dei piccoli comuni sondato il terreno sia dalle strutture delle grandi città
Ha predisposto la famosa centoventisette che se da un lato introduce novità che forse pensi addicono alle città alle grandi città io non entro nel dopo dall'altro per alcuni aspetti etichette civilissima applicazione per i piccoli comuni e mi riferisco in particolare all'articolo sei al comma due
Ed in moto ancora più specifico al rilascio delle concessioni edilizie
Signori
Ma certo contento continuo se voi mi dite di continuare io ne ho una fiera che non finisce più
Le concessioni edilizie ma insomma il sindaco è stato eletto dai cittadini elezione diretta tutte le leggi la stanno a bellezze ti mando al sindaco
Non ha più poteri solo più potere di indirizzo per quanto riguarda le concessioni edilizie
Nessuno dipendente può e vuole assumersi quella responsabilità che solo pentacolo può e vuole assumersi e allora lasciamo determinate competenze al sindaco ma perché è le vogliamo togliere ma chi me l'ha chiesto se noi la vogliamo fare chi ve l'ha chiesto
E allora
Eccoci qui
Con un Anci
Che dopo che la nostra associazione kajal du alla sua TV due manifestazioni a Roma per rivendicare i diritti dei piccoli comuni si è accorta non solo per i piccoli comuni esistono
Perché noi l'abbiamo svegliata da un lungo letargo ed era quello che ha detto il presidente Bianco non ha mai fatto niente ma mi pare che abbia fatto poco fino a quando ci siamo svegliati noi noi l'abbiamo sbagliato e da quel toh letargo e non solo si è accorta che i piccoli comuni esistono ma si è accorta che addirittura sono un patrimonio prezioso che sono al tesoro del Bel Paese pensate un po'
Sulla rivista anch'io atto ai nove siamo stati denominato il tesoro del Bel Paese
E allora va bene ben venga
Ma allora a questo punto
Noi chiediamo
Una modifica la Bassanini in particolare all'articolo sei al comma due
Noi abbiamo scritto l'abbiamo chiesto a Bassanini persone
Il venticinque giugno scorso l'abbiamo richiesto per iscritto la ricevuta di ritorno è datata undici agosto non abbiamo ancora ricevuto risposta la Regione ma oggi con forza affinché anche i piccoli comuni possono per noi chiediamo solo di essere messo in condizioni dipende operare
Al governo
Una migliore distribuzione dalle risorse
Ma quando parlo di risorse e non parlo solo di adeguamento dei trasferimenti che non si chiudano al quale che non si chiudono ospedali che non sentivo da uffici postali
Che non si chiude non li nelle stazioni ferroviarie nelle zone interne disagiate svantaggiate
Svantaggiate per motivi demografici geografici per motivi sociali ed economici è alta che andrebbero premiate proprio perché garantiscono presenza Vittorio sul territorio
A regime andò anche lei al sodo un reale andrebbero premiate Duncan spiegate
E a questo proposito che pare insufficiente al decreto legislativo di riordino dei trasferimenti erariali da parte dello Stato c'è una pazza
Un decreto legislativo che prevede l'adeguamento queste già un buon passo però noi vogliamo che si tenga con
Potrà gli altri criteri anche del criterio territoriale per tutelare me e valorizzando il patrimonio culturale ed ambientale
Chiediamo il ritiro welter del procedimento della tesoreria unica dal primo gennaio novantotto costo Venezia oneri
Un modo per capirci datemi
Esistono i piccoli comuni abbiamo recepito vi vogliamo dare un segno nuove chiusure io la pretendiamo e questo è il primo che chiediamo
Qualche altro sindaco ha parlato dei centocinquanta milioni lo ribadisco i centocinquanta milioni a totale carico dello star
Otto però opere pubbliche senza vincolo di destinazione i seicento miliardi per il fondo investimento
E allora a questo punto
Se tutto quello che ho detto può diventare materia di lavoro anche per lanci non solo per la nostra associazione ben venga
Quello che noi vogliamo è che si continui sola parlare dai piccoli comuni ma che per loro si faccia veramente qualcosa di concreto di tutti i tempi tangibile immediato
Che serva a restituire loro quella dedita che tanto ha meritano e che è stata loro sottratta chiede a me Parri dignità con le città credo proprio non sia chiedere troppo
Con l'appassionato intervento della sindaco di Marsaglia si chiude questa sessione
Di dibattito del nostro convegno