Presentazione del "Rapporto Italia '98" pubblicato dalle Nuove Edizioni Koinè, Gruppo Eurispes organizzata presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio

Io le autorità signori autorità Buongiorno gentili signore
Grazie per essere venuti vi prego di accomodarvi nelle postazioni che vedete libere
Daremo inizio subito alla nostra cerimonia di presentazione a prima di cedere la parola al signor sindaco di Roma che è il nostro padrone di casa vorrei semplicemente dare una brevissima menzione dei messaggi che ci sono pervenuti non li leggerò vi risparmierò ovviamente procederemo per grande sintesi e per il grande approssimazione a il presidente Romano Prodi dal Consiglio dei ministri ci testimonia la sua amichevole presenza ideale
Quindi il presidente del Senato
Ma anche l'onorevole Mancino presidente della Corte Costituzionale e quindi abbiamo una serie di altre attestazioni che il posso solo veramente sintetizzare nel nostro press release lì leggerete in in estensione sua Eminenza perché è stato appena creato cardinale Nunzio apostolico presso la Repubblica Italiana monsignor Francesco con la suonino è con noi in spirito questa mattina
Messaggi ci tu ci giungono dalla nostra rappresentanza permanente d'Italia alle Nazioni Unite dalla Columbia University di New York dall'Istituto italiano di cultura di Tokyo
Grazie a voi per essere qui con noi signor Sindaco
Grazie di darvi un rapido saluto di benvenuto darlo agli amici d'autorità il coloro che da molti anni
Assieme
Gian Maria Fara danno vita a questa istituzione così
Agile
E spesso innovativa che ci aiuta a riflettere sulla cambiamento i problemi nel nostro Paese
Bogliolo davvero esprimere un apprezzamento per la grande ricchezza posso dire da osservatore amichevole interessato
Anche se purtroppo distratto dalle che dalle grane grazie dagli argomenti di cui ci dobbiamo occupare seguito quotidianamente ho seguito la crescita diciamolo vostro lavoro e anche una crescita fisica se posso dire del del vostro rapporto annuale
Con la sua notevolissima ricchezza
In particolare vorrei sottolineare che il rapporto e l'introduzione del presidente
Danno quest'anno alcuni punti di riferimento molto
Importante rilevanti in un quadro di
Maggiore non diremo ottimismo speranza sulla possibilità che l'Italia si sia rimessa effettivamente in moto
Però sulla persistenza di tanti problemi strutturali tra questi certamente è giusto sottolineare come si fa nella sua introduzione la carenza infrastrutturale del Paese
Io penso che sale su un tema la le diverse forze politiche dovrebbero davvero accordarsi e di un vero e proprio Piano Marshall mi si passi l'espressione troppe volte forse se usata per infrastrutturare i grandi centri urbani e i nodi vitali del Paese
Non c'è dubbio che molte cose stanno facendo ma la difficoltà con la quale si misurano le amministrazioni locali particolari tutte le amministrazioni pubbliche e semplice in Italia per fare in maniera normale
In maniera ordinaria in maniera corrispondente alle norme in vigore
E dai passaggi amministrativi che occorre rispettare un'opera pubblica
Ripeto normale
è importante magari che in un paese europeo si impiega quattro anni a fare ce ne vogliono otto e questo non è il frutto della
Ma la fede di Tangentopoli dell'inettitudine i progettisti dell'incapacità degli amministratori necessariamente
è il frutto di un incastro amministrativo e burocratico micidiale di cui tutti siamo vittime responsabile lo stesso tempo perché indiscutibilmente la modernizzazione da solo cioè al Paese
Ha bisogno di un cambiamento infrastrutturale
Che è vero Gatto con cui l'Italia si presenta al passaggio di millennio
Perché di fronte all'Europa obiettivamente questo è il nostro ritardo sostanziale
Ma l'intreccio tra appunto la necessità di modernizzare il Paese in modo ambientalmente sostenibile
C'è una maturità maggiore oggi
In questo campo una consapevolezza molto diffusa dal fatto che l'infrastrutturazione non si debba fare a detrimento della natura e della sostenibilità ambientale delle trasformazioni del territorio si incrocia in modo talvolta spesso micidiale
Con la complicazione l'affastellamento delle nostre norme e soprattutto delle nostre procedure
Perché non basta approvare una legge la sua applicazione deve passare a tali e tante tale tanti vagli che le norme in essa contenute sono troppe volte inoperante allora e diciamo che l'aspetto positivo e viene messo in rilievo nel rapporto e cioè questa vitalità dell'Italia
Che da secoli è federalista
Anche se le sue istituzioni non lo sono
è forse l'elemento risolutivo per sciogliere questo problema in modo positivo
Ovvero a ricchezza dell'Italia e anche qui nel rapporto questa espressione spesso usata di collocarla incrocio tra le grandi tematiche globali quelle locali ecco il rapporto diciamo l'Italia alla sua forza la sua vitalità proprio nell'essere
Un insieme
Di realtà molto diverse tra di loro
E in fondo lo dobbiamo riconoscere che se abbiamo vinto la sfida europea così difficile e non molti ci credevano
E non molti hanno lavorato davvero per riuscirci
Però l'Italia c'è riuscita forse proprio grazie anche questa pluralità
Al forte impegno al Governo in primo luogo sostegno al Parlamento gli ha dato e però c'è riuscita perché gli italiani ci hanno creduto nelle loro diverse realtà dell'essere terribilmente diversi tra loro
Nelle professioni nel tessuto produttivo nella realtà territoriale nella natura stessa del nostro modo di essere italiani questa che è la ricchezza di sempre del nostro Paese
Fondo è vero quello che è scritto in un altro saggio che fa farà molto discutere sul senso dell'unità nazionale italiana stato da poco pubblicato il le due dimensioni vincenti diciamo davvero di dimensione europea lande ovvero di di statura
E egemonica che l'Italia ha avuto bastata fa state quella della
Roma antica
E quella delle grandi città
Del Medioevo e poi del Rinascimento
E questo sicuramente queste sono le due dimensioni che oggi forse dobbiamo ritrovare la dimensione di Roma era una dimensione
Sovranazionale fortemente unitaria e uniti unificata uno straordinario spirito simbolico
Ma la vera dimensione dell'Italia che noi abbiamo vissuto
E che il mondo ricorda
Con lo splendore delle arti e le realizzazioni
Della scienza come l'architettura dell'ingegno della polizia
Che hanno fatto ancora fanno gran parte del fascino la bellezza di unica dell'Italia
Poggia proprio sulle sull'Italia del centro città
Dei cento territori e io penso che la vera sfida al nostro paese è riassunta in queste questi tre colori dell'unità nazionale
E di mantenere la sintesi nazionale un messaggio universale che proprio la storia di questo Paese le confidano confida nessun altro Paese valorizzando questa dimensione localistica
Ma non particolari
E in questo senso penso la ricerca volete fatto cita un sacco di spunti un sacco di riflessioni straordinariamente interessanti e duttili e io nel derby il benvenuto e concludo il mio saluto
Di apertura ai vostri lavori vi ringrazio prima avete fatto mi auguro che lo scopo vedo persone dei più diversi orientamenti politici e delle più diverse professionalità
Oggi passava assai rappresentative diranno la loro e si confronteranno si confronteranno su questo però io penso che alla parlamento sono tanti parlamentari forse il contributo la dobbiamo chiedere e di aiutarci a fare in modo che la riforma che io mi auguro vada in porto dalla Costituzione abbia effettivamente questo sì e fondò una città di Roma poi si riassume
In quanto essere capitale non più accentratrice ma di servizio per la nazione
E di città che riassume appunto questa vicenda universale dell'Italia ma anche la dimensione municipale
Aiutateci a fare della costituzione nuova nel vostro lavoro di parlamentari
La sintesi di questa unità nazionale
Che consenta di sviluppare ex burocrati disonesti Alitalia di liberare le energie locali e regionali che sono anche le energie dell'impresa e delle categorie dei ceti produttivi della scienza del sapere troppo a lungo burocratizzata e e di farlo
Dando a questi segmenti vitali del Paese gli strumenti per agire
Questa credo sia la vera sfida della riformare la Costituzione avere cioè un Italia federale nel senso di Poteri realmente decentrati nell'ambito di un'unità nazionale che recupera queste tradizioni di ricchezza
Storica
Del Paese che hanno sempre sorpreso gli altri Paesi vitale quando è stata data per spacciata ce l'ha fatta come in questi ultimi due anni
Perché ha tirato fuori delle risorse
Rispetto alle quali
Nessuno ci avrebbe
Scommesso incertezza
Abbiamo visto in questi stessi anni ad entrare in crisi
Le corazzate l'Estremo Oriente
E qui concludo facendo un riferimento citando quello che è uno dei maggiori non per nome
Imprenditori giapponesi quando è lo Stato a Tokyo l'anno scorso
Ero ero seduto con la personalità che viene definito l'Agnelli del del Giappone di Rizzi allora ci dovete insegnare tante cose
Se scherzando Durante durante un colloquio durante una cena lo il mi disse no
Non non mi insegneremo nulla e voi vi accorgerete tra poco che
Per la stessa ragione alla quale io mando i miei figli a studiare in Europa
Perché voi avete millenni di storia e noi esercitiamo una egemonia
Immatura
Tra breve voi vi renderete conto che sarà l'Europa
A guidare di nuovo
I destini del mondo forse se l'Italia riesce a stare nell'Europa con questo suo spirito di flessibilità
Ci accorgeremo che tanti miti che abbiamo nutrito negli anni ottanta e novanta possono forse di nuovo rivolgersi all'Europa a un'Italia che vince le sue sfide poggiando proprio
Su queste sue diversità se non ne avrà paura ma saprà valorizzare grazie
Vorrei ringraziare a nome mio personale dell'istituto l'amico Francesco Rutelli per essere riuscendo a dedicarci questi dieci minuti preziosi e del suo tempo e per l'ospitalità che ci offre e questa splendida salva grazie Francesco tanti auguri buon lavoro
No una piccola comunicazione di servizio vedo che molti di voi sono ancora in piedi mentre ci sono numerose sedi è ancora disponibili
Fatte di coraggio mettetevi a sapere
Perché soffrire sergente desolanti
Dottor che ciò la band
Come devo chiamare per nome
Con vivo piacere che torno anche quest'anno in questa sala della dottor protomoteca del Campidoglio per la presentazione del Rapporto Italia
Quest'anno di questa novantotto è un tornare
Un po'quasi ancestrale però è un tornare in modo particolare
Dopo l'incontro che abbiamo riavuto come dicevo l'altr'anno esattamente un anno fa se non vado errato
Come facoltà e Dipartimento Corso di laurea in sociologia all'università di Roma la Sapienza con l'Eurispes un incontro interistituzionale che mi sembra in quest'anno in questo primo anno di collaborazione con l'amico Joe Maria fare
Abbia portato frutti fecondi e quanto mai stimolanti per le prospettive future
Un rapporto interistituzionale che si è aperto in maniera direi ormai formalizzata da un anno a questa parte e che vede forse il momento più solenni ogni volta in questo nostro incontro
La
La bontà la stima l'amicizia di Gian Maria Fara voluto che io
Darsi alla guida del come responsabile esecutivo se così si può dire del comitato scientifico dell'istituto bene questo per me inutile dirlo non sono un grande piacere ma
Questa tua anche un grande onore
E mi auguro che in questo senso si possa continuare a lavorare insieme soprattutto sulla base di queste intuizioni formidabili
Che questa coscienza critica del Paese che è stato il rapporto dell'Eurispes che attraverso le sue dicotomia viene presentato ogni anno può in qualche modo vigilare su quelle che possono essere le tematiche e e gli oggetti fondamentali di studio sindaco
Fatto presente quanto importante sia soprattutto l'aggancio all'avvio di questo rapporto nell'introduzione del presidente dell'Eurispes l'Italia che riparte sembra quasi che faccia il verso a una frase
è in quel caso soltanto esorta attiva questa casa descrittiva in quel caso urtante sortiva di Scalfaro il presidente La Repubblica di qualche anno fa in uno dei discorsi di fine anno Italia risorgerà sembrava quasi un un'esortazione per non aderire troppo un Paese che in qualche modo veniva definito e registrato sull'orlo dell'abisso bene l'Italia che riparte in qualche modo poco suggellare quella che è stata l'un movimento quello che è stato un discorso come dire un sorta di sentimento comune nel corso dell'anno che è passata dal novantasette
Italia riparte chiaramente non
Su un treno rapido ecco ma pochino su un treno accelerato che per ora deve fare tutte le stazioni non tutte le stazioni sono in grado di offrire un ristorati eguagliata sappiamo bene che
Di che sacrifici per il Paese
è stato fatto questi itinerari è stato costellato quest'itinerario però l'Italia è ripartito l'Italia riparte cioè riparte in una sfida fondamentale non vorrei parlare la solita retorica della spine della della sfida della fine
Del millennio del delle sfide di fin e secolo di fine millennio quanto la sfida fondamentale che non è soltanto l'Europa
Non mi pare che in qualche modo ci sia di
Ottimo iure me la sfida proprio della globalizzazione una globalizzazione che se non viene nuovamente
Il regime intatta se non viene in qualche modo sussunte regole ben precise rischia di fare andare alla deriva anche il discorso Europa ma non il nostro discorso euro discorsi europei in genere
Per quanto riguarda il nostro Paese tanti sono ancora i problemi è chiaro ne prendo uno per tutti
Il problema della difficile innovazione della nostra macchina amministrativa forse perché c'è proprio uno stallo ideologico ancora nel considerare la macchina amministrativa c'è uno stallo culturale
Considerare ancora la pubblica amministrazione dello Stato come macchina e non invece come produttrice di processi come processo Rita da questo punto di vista il secondo incontro tra l'Eurispes e le scienze sociali empirica un comitato scientifico rinnovato qualche modo può fare inquadrare il fenomeno anche della macchina Stato come processualità e non soltanto come struttura come macchina come qualcosa di statico il problema del successo fallimento che viene trattato giustamente dal rapporto tanto da un punto di vista micro vorrei dire sociologia quanto dal punto di vista macro sociologico
Delle strutture dello Stato quanto al consistente elettivo quanto poi formidabile soprattutto nel modo in cui viene enunciata la coppia concettuale
Il rapporto vendetta perdono che ha permeato di sé gran parte del dibattito pubblico di quest'ultimo anno non può non ho il tempo di entrare chiaramente nei dettagli vizi e virtù sembra quasi una coppia concettuale che risale all'inizio dell'industrializzazione una coppia da favola delle api di Montella
Eppure riqualificata alla luce del presente del nostro presente del presente che è stato un anno che è morto perché e del presente che in qualche modo permea di sé l'anno che sta nascendo e quanto mai attuale quanto mai fondamentale fino ad arrivare al rapporto Salute malattia un discorso che a me sta particolarmente caro sia pure come modesto studioso per aver da poco ho lavorato proprio sulla ricerca empirica
D'aver finito la dirigere una ricerca empirica su questo rapporto soprattutto su un discorso relativo a agli ospedali romani May reparti di malati oncologici terminali eppure si vede che gran parte dei problemi non risolti nella nostra sanità che fanno parte poi guarda caso nella vacuità normativa poi i momenti più interessanti della bioetica trovano il proprio cuore pulsante proprio non tanto nel rapporto Salute malattia quanto nel rapporto processuale interattivo tra medico e paziente
Bene non mi resta che purtroppo non posso Nuclear le tute non c'erano tutte queste coppie concettuali non mi resta che per presente la mia piena soddisfazione
La veramente il mio grosso piacere non solo nel poter in qualche modo presentare questo rapporto
Ma nel vedere finalmente forse per la prima volta nel nostro Paese un impegno istituzionale ufficiale
Tra la più grande università d'Europa per quanto riguarda poi il suo settore delle scienze sociali empiriche anche abbiamo il più grosso dipartimento di sociologia d'Europa e l'Eurispes
Vorrei dire io spero che Schio che una minaccia questo sia una promessa e soprattutto una soluzione per poter continuare a monitorare e ha ricevere a pochi aperti quella che è la realtà italiana per molti anni ancora
Sempre in questa originale Vesta delle coppie concettuali sempre con questa tensione etica
E con questa nuova coscienza vorrei dire sociologica che ha coinvolto il rapporto Eurispes di quest'anno almeno o caste in Boris grazie
Io ringrazio il professor De Nardis il direttore nostro comitato scientifico per questa rapida rapida introduzione e prima di iniziale
L'esposizione dei risultati al rapporto Italia di quest'anno vorrei salutare i membri del comitato scientifico l'Eurispes che sono presenti vendere i del comitato direttivo ma qui evidentemente giochiamo in casa
Un saluto
Deferente verso i membri del parlamento i parlamentari che sono presenti stamattina senatori
Deputati
è un saluto affettuoso alle agli uomini che rappresentano quale istituzioni le istituzioni dello Stato e se mi consentite però un saluto veramente fraterno vorrei fare ad un uomo che per essere questa mattina con noi
Ha dovuto fare un po'di salti mortali un uomo che tutti stimiamo che tutti apprezziamo saluto particolarmente affettuoso a Giancarlo Caselli procuratore di Palermo
Saluto naturalmente a tutti gli altri amici magistrati impegnati nella difesa delle istituzioni e della e della legalità Ferdinando Imposimato ma anche qui giochiamo in casa perché il direttore del nostro osservatorio permanente sui fenomeni criminali
Un saluto
Ugualmente affettuoso vorrei rivolgere ai ragazzi del liceo
Statale e Giulio Cesare di Roma
E alla preside professoressa Masi e al professor Bologna che ha accompagnato questa rappresentanza del Giulio Cesare
è un saluto e un ringraziamento anche ai ragazzi dell'istituto tecnico professionale Garrone di Roma al preside professor Rodio ai professori Perrone Frattini che li hanno accompagnati e una tradizione
Questa ogni anno l'istituto in vita
Alcuni licei gli alunni di alcuni licei romani di alcune scuole romane per segnare per marcare questo desiderio di vicinanza
Questo collegamento tra il mondo della ricerca il mondo alla ricerca empirica il mondo della scuola che poi passerà sotto le grinfie evidentemente del professor De Nardis
All'università ecco ci pare ci pare importante
Continuare in questa in questa a tradizione e perché poi i giovani sono sono il futuro del nostro Paese poi in paese ormai abbassa a bassa natalità quindi diventano ancora più importanti dovremmo curarmi un po'di più coccolarli
Coccolarli se del caso
Penso a ecco dimenticato ingrati avendo più importante alla direttore dell'Istituto Fabio Piacenti e a tutto il gruppo di ricercatori che con grande sacrificio
A seguito ha realizzato Rapporto Italia che sapere questo rapporto rappresenta per l'Eurispes un momento di follia collettiva si salta si saltano le feste non esiste Natale non esiste Capodanno il rapporto va in stampa il venti ventuno mattina per essere presentato il dieci quindi potete immaginare in quali condizioni con quale stress con quale tensione siamo ogni anno costretti a a lavorare costretti ad affrontare questa sfida
E tutti gli anni
Mele viviamo il disagio dell'ultimo momento ma poi alla fine tutto va bene tutto funziona nonostante i problemi il rapporto riesce ad essere sulla sul nostro tavolo è nelle vostre mani la mattina della presentazione ma vi assicuro che veramente veramente umiliati
E veniamo a noi allora veniamo alla Rapporto Italia di quest'anno il sindaco nel suo breve saluto ha immediatamente colto e non poteva essere altrimenti insomma Rutelli
E un senza offesa un animale politico nel senso che capace in grado di cogliere i segnali che vengono dalla società civile come in questo caso è accolto appunto il messaggio di questo Paese che riparte di questo Paese che si rimette in movimento così come ha segnalato anche il professor De Nardis
Ogni anno il nostro rapporto Italia si offre come segnalatore dei nodi che stringono il paese dei problemi che agitano la società la società italiana ogni anno io ricordo a tutti e continuerò a farlo che noi come istituto non abbiamo verità
Rivelate da trasmettere a nessuno e forse sarò pedante ma tutti gli anni io vorrei ricordare questa cosa non abbiamo verità rivelate da trasmettere a nessuno Ax lei diceva
Che la scienza commette suicidio ogni qual volta adottava un credo sposa un'idea la scienza deve essere laica deve essere aperta ad essere pronta a contraddirsi se del caso di minuto in un minuto lei visto rosso sottolinea invece che lo scienziato vero non è l'uomo che fornisce le vere risposte ma è l'uomo che pone le vere domanda ecco noi danni poniamo domande domande
Non diamo risposte segnaliamo problemi nella consapevolezza che queste al ruolo che ci compete e che ad altri spetta spettano spettano le risposta come avete visto avete tutto il rapporto quest'anno le sei coppiere se dicotomie che abbiamo scelto sono globale locale Progetto rinuncia successo o fallimento vendetta perdono vizio virtù salute malattia come ogni anno potevano anche essere altre ma voglio dire diventa mentre sono state queste queste sono le piste di lettura che abbiamo scelto che abbiamo scelto per quest'anno convinti di riuscire attraverso queste piste di lettura rappresentare l'attualità l'attualità del problema del problema Italia e allora il percorso di lettura il Rapporto Italia novantotto muove dalla osservazione di un superamento nell'economia nella politica e nella società
Della stagnazione che ha caratterizzato gli ultimi anni della vita del nostro paese una fase di reale mutamento nelle culture nei comportamenti e nei processi si è dunque aperta in Italia questo è uno dei messaggi forse più importante il Paese l'Italia paese che si avvia a realizzare alcune delle riforme a lungo discusse e che recuperando una maggiore stabilità mira ridefinire qualitativamente l'identità Interna eh
Il proprio ruolo e il proprio ruolo internazionale
Globale e locale era un un tema una questione che non nel non potevamo non potevamo non affrontare
L'Italia quindi riparte riparte confrontandosi con gli obiettivi e gli imperativi della globalizzazione con le condizioni che questa globalizzazione pone il capitale finanziario vola intorno al pianeta
Gli investimenti che mettono in moto processi produttivi sono particolarmente attenti alla localizzazione
Perché sanno che una volta affermatisi in un certo territorio sarà molto costoso è spesso impossibile spostarsi quindi come ha detto la dimensione globale e la dimensione locale finiscono per sposarsi per essere strettamente
Legale
Il mercato delle valute dei titoli diviene sempre più globale anche adesso il mercato degli investimenti trova nutrimento anch'esso nella finanza
Globale non altrettanto purtroppo si può dire del mercato del lavoro che mostra invece una contrazione dei suoi flussi è una delimitazione delle aree all'interno delle quali flussi sono più atti globale e locale suscitano ancora divergenti vedute all'interno degli Stati anche in Italia le forze del localismo presentano due facce da un lato quell'aggressività e tendenzialmente distruttiva di Bossi dall'altra quella più aperta al dialogo del partito
Dei sindaci
L'Italia riparte sostenuta dalla fiducia dall'impegno dei cittadini sei italiani su dieci hanno accettato di buon grado anche la tassa sull'Europa in vista di un obiettivo che i più il settantotto per cento ritiene
E ormai ormai raggiunto dall'ingresso dell'Italia nell'euro ci si attende soprattutto un più elevato tenore di vita ed una maggiore integrazione tra popoli anche anche se vi è minore fiducia
Se viene minore fiducia
Nei possibili effetti occupazionali la globalizzazione non risolverà i problemi del lavoro la globalizzazione
Porrà nuovi problemi che andranno affrontati però nell'immediato non è in grado di da di dare risposte costruttive alla
Al grande problema della disoccupazione progetto rinuncia all'altro l'altra dicotomia eh beh qui mi pare che sia chiaro insomma un paese che si rispetti deve definire progressivamente le linee di un progetto economico di un progetto politico di un progetto istituzionale e che impone scelte rinunce chiare e definito progettare allora significa significa scegliere per scegliere occorre saper rinunciare a qualcosa
Non si può avere tutto e il contrario di tutto è finito al sistema delle micro e delle macro compatibilità e questa è una verità che riguarda sia il passato che il presente la sfera pubblica e quella privato
Riformare l'Italia si beve progettare il mutamento è un'obbligazione etico politica e questo è un compito che spetta evidentemente al nostro Parlamento
Scegliere per l'avanzamento migliorativo delle condizioni esistenziali è un preciso dovere di chi guida le istituzioni
E qui devono saltare a nostro parere tutte le remore verso rinunce pur dolorose ecco dovremo rec qui devono devono scomparire dobbiamo avere il coraggio di decidere e chi decide deve tener conto che se ha veramente a cuore le sorti del Paese deve pensare al tutto e non ha il privilegio al privilegio della parte e in aumento è in costante crescita la domanda di stabilità che viene dal Paese a me aumenta la fiducia nella classe dirigente dirigente e del Governo l'altro tema l'altra dicotomica quella del Successo e del del
Fallimento
Beh insomma
Qui l'uscita dalla fase di attesa della quale abbiamo parlato prima comporta necessariamente una seria riflessione
E una revisione del sistema delle regole dei comportamenti del corpo sociale e della classe dirigente del Paese proprio questa fase di mutamento che stiamo vivendo
Può consentire di realizzare quel passaggio dalla sistema della sudditanza al sistema della cittadinanza che significa necessariamente per tutti eguale accesso eguali informazione e quali possibilità nella distribuzione delle opportunità e delle risorse
Disponibili
La nostra società crea continuamente nuove aspettative e nuove domande di integrazione di affermazione sociale allora noi dobbiamo riuscire ad offrire ai cittadini un sistema di regole trasparenti che superi gli ostacoli e i tentativi di conservazione
Di quei gruppi sociali che nel tempo negli anni hanno orientato e condizionato i meccanismi e le regole della mobilità sociale attraverso ingiustificate rendite di posizione
Vendetta perdono altra grande questione
Che si si è posta negli ultimi tempi è all'attenzione in maniera forte dell'opinione pubblica
E lui paese in movimento un Paese proiettato verso il futuro ha bisogno di individuare di affrontare e superare le contraddizioni e conflitti che ne hanno investito al recente passato
In particolare la storia italiana la storia degli ultimi decenni è stata caratterizzata da una conflittualità frontale Kakà coinvolto decine di migliaia di giovani
Si è aperta in quegli anni anni che tutti ricordiamo
La strada verso una cultura dell'emergenza una cultura che ha perduto ormai la sua straordinarietà divenendo lo strumento ordinario di risposta ai conflitti
La giustizia così col passare del tempo ha lasciato progressivamente spazio a due parole che le istituzioni moderne non dovrebbero ospitare non dovrebbero considerare che dovrebbero respinge vendetta e perdono
La cultura e la pratica della vendetta sopravvivono nelle faide di mafia
Dalla camorra nella 'ndrangheta nei conflitti tra famiglie tra famiglia sarda e nelle grandi ondate emozionali che chiedono leggi eccezionalmente punitiva seguito di fatti anche eclatanti
A livello istituzionale però questa cultura
Sopravvive negli arbitri punitivi connessi alle leggi dell'emergenza degli anni settanta e ottanta queste leggi invece dirvi considerarsi ed estinguersi col venir meno dei fenomeni sociali rispetto a cui erano state immaginate stanno vestendo i panni della più ovvia normalità assistiamo insomma la normalizzazione di strumenti giudiziari e penali che erano stati introdotti nel segno dell'eccezionalità
Ma quando una legge
Quando una legge non ha più alcuna effettiva utilità corrente la sua permanenza agli intrappolamento di persone situazioni che vessa conseguono
Sono a fronte di un surplus di pena e di sofferenza un surplus che sconfina nei territori informalmente ritrovati e che sono propri bella vendette
Gli spagnoli gli spagnoli a proposito del perdono dicono
Perdonare suppone siempre un poco dell'orrido un poco dell'espressione Di Muccio de comodità
Che potrà dottore Bari vorrebbe dire il perdono presuppone sempre un po'di oblio un po'di disprezzo e molta convenienza Italia un Paese che però non riesce a dimenticare non riesce nell'oblio
Non riesce a dimenticare non riesce a chiudere i conti con il proprio passato sono passati cinquant'anni ancora parliamo di fascismo di antifascismo dei crimini di Stalin tutte cose che andrebbero affidate se mi consentite alla storia se veramente si vuole costruire
Il futuro in questo Paese
Non riesce questo Paese neppure a disprezzare
Non riesce neppure a disprezzare perché è un Paese che ancora la Giunta ragiona all'interno della visione Smith Tiana della logica Smith Piana del dell'amico uso hospice dell'amico nemico per cui il nemico non si disprezza del nemico si ha paura e quindi evidentemente non si può perdonare Resca desta il fronte della convenienza e considerando l'opportunismo
Che certo a volte segna la vita del nostro Paese speriamo che riesca almeno
Questo Paese a trovare una qualche una qualche convenienza il tema del vizio e della virtù la dicotomia del vizio e della virtù anche qui voglio dire tutto si lega come vedete c'è un filo rosso che attraversa il rapporto le dicotomie non sono state scelte
A caso una riflessione evidentemente sul passato e sul presente investe il sistema delle regole ma anche e soprattutto il sistema
Dei valori un Paese che vuole rifondare la propria identità non può secondo noi prescindere in alcun modo dalle forme che nella società attuale assumono il vizio è la virtù
Parlare di vizio e di virtù significa quindi affrontare il tema dell'etica inteso come ricerca di ciò che è giusto ingiusto buono e cattivo nella consapevolezza che la ricerca etica dovrà tener conto dei luoghi delle circostanze della storia dei valori che mette in discussione evidentemente conferma pensavo mentre venivo qua a Clinton quello che in America è un vizio in Italia sarebbe considerata una grande virtù vedete come difficile come difficile
Ragionare attorno attorno ai valori però l'esigenza di tornare a riflettere
Sui valori tanto individuali quanto comuni e diventata improrogabile di fronte al crescere della consapevolezza
Di trovarsi immersi all'interno di un periodo segnato da un profondo smarrimento e da una profonda confusione la società vive di abitudini non di immaginazione le illusioni che questa società produce sono efficaci ma non sono autentiche
Non esistono valori sociali predominanti sembra fittizio tutto sembra fittizio il potere così come sembra fittizia la dignità l'opinione pubblica allora di fronte
Di fronte a questa confusione diventano cosa piccola fredda ma insieme
Forte e potente allora noi dobbiamo riscoprire forse questo l'invito che manda il Rapporto Italia di quest'anno dobbiamo riscoprire l'antico valore della solidarietà
Per combattere il vizio dell'indifferenza
Rispondendo alla domanda soli solidale che nell'uomo la domanda del dare ascolto la domanda dell'avere cura la domanda della della ricerche delli e del rispetto dell'altro basse
Salute e malattia
Beh insomma questo mi pare un tema che poi direttamente o indirettamente finisce per coinvolgerci tutti per toccarci tutti
Sistema sanitario del nostro Paese
Come elemento cardine della protezione sociale
Rappresenta una metafora particolarmente significativa della capacità di un'organizzazione statuale di esprimere ad affermare la pratica della solidarietà
E su questo fronte che la pratica della solidarietà trova immediata corrispondenza o rifiuto il tema dell'equità nell'accesso ai servizi alle cure sanitarie si è riproposto con forza
All'attenzione degli studiosi negli ultimi decenni
Crescono le disuguaglianze sia fra nazioni sia all'interno delle nazioni
Si sta ampliando nel mondo la forbice di coloro
Che tra coloro che godono di buona salute e coloro che soffrono per malattie prevedibili e è curabile per la Costituzione italiana la salute e diritto dell'individuo e interesse della collettività
Ognuno quindi deve essere posto in condizione di raggiungere il livello più alto di salute possibile e di essere curato nel migliore dei modi possibile
Molti progressi sono stati fatti in questa direzione ma vi sono anche numerosi rischi di regressione
Per evitare questi rischi dobbiamo combattere le distorsioni che si sono manifestate nelle politiche sanitarie
Che negli ultimi anni hanno perso di vista l'obiettivo della salute sino a considerarla una variabile strumentale dell'economia e questo a nostro parere e assolutamente inaccettabile in questi giorni assistiamo tutti attraverso i mezzi di comunicazione di massa all'esplodere
Di questo caso Di Bella ho sentito cosa il professor Di Bella ha detto
A Brussel qualche giorno fa se una solo una piccola parte delle cose che ha detto è vera cioè
Evidentemente da essere terribilmente è terribilmente preoccupato
La sanità però
E nonostante le emergenze comincia a funzionare ma la salute degli italiani ancora minacciata
Da nuovi e vecchi problemi aumento hanno costantemente i consumi di alcol le patologie gli esiti mortali che sono collegati con questo fenomeno che l'Eurispes scoprì nel mille novecentottantaquattro costringendo il nostro ministero della Sanità a ad inserire all'interno del Rapporto nazionale sulla sulla sanità
Il tema la questione il problema dell'alcolismo un tema che produco un un fenomeno che produce cinquanta mila vittime l'anno secondo i nostri i nostri calcoli i dati più recenti registrano peraltro un alto numero di decessi per droga il numero più alto di decessi degli ultimi degli ultimi
Dieci anni anche il numero delle morti bianche abbiamo qui direttore generale dell'INPS il direttore generale dell'INAIL il numero delle morti bianche degli infortuni sul lavoro non riesce a scendere purtroppo sotto la soglia
Delle mille vittime l'anno pare un un blocco pare un blocco inattaccabile inamovibile
E anche questo è un grande problema oltre undici milioni di italiani vivono in are che sono considerate ad alto rischio ambientale questo è il il percorso il filo
Che ha legato quest'anno quest'anno il rapporto Italia queste sono questi sono i temi che hanno che hanno segnato il nostro il nostro lavoro ma il nostro lavoro non è solamente quello di mettere insieme dicotomie il nostro lavora anche quello di produrre
Analisi
E che in qualche maniera in qualche maniera siano rappresentative della realtà generale del paese
Le parole d'ordine di quest'anno anche oggi ragionare in termini se volete disposte in termini di parole d'ordine la comunicazione ha bisogno di messaggi rapidi e veloci
Le parole le parole d'ordine di quest'anno per l'Eurispes sono Risanamento
Mantenimento consolidamento e ancora rigore e riforme questi sono i temi che secondo noi segneranno segneranno l'anno in corso
E
Secondo Noè sarà fondamentale anche il riorientamento della riqualificazione della spesa in direzione delle fasce sociali più fragili e più esposte alle vecchie e alle nuove povertà c'è stata una lunga fase di stagnazione tutti lo sappiamo una fase di stagnazione che ha acuito i disagi e le sofferenze di milioni italiani che sono tradizionalmente poveri questo è un Paese che ancora e porta ancora con sei conseil peso di sei milioni otto milioni di poveri a seconda di come si leggono gli indici di di povertà e non mi pare non mi pare cosa da poco
Gli esclusi purtroppo non si vedono e non si sentono non hanno voce non hanno peso da far valere sul tavolo della contrattazione sociale allora noi come istituto di ricerca
Di questi vogliamo ricordarci che vogliamo ricordare a chi ha il compito di decidere a chi ha il compito di gestire il Paese che gli ultimi non devono essere non devono essere trascurati non devono essere abbandonati a se stesse altrimenti il rischio e che finiscano per essere considerati zavorra nella marcia di risanamento dei conti dello Stato i conti dello Stato vanno evidentemente risanati ma non si può essere solamente ragionieri vanno risanati tenendo conto dei bisogni di fasce sempre più ampie
Della popolazione
Quindi questa marcia di di di di di Risanamento va compiuta va fatta però noi dobbiamo sapere che si stanno affermando nuove disuguaglianze e nuove fratture sociale tra queste fratture sociali o me ne segnalo una perché mi sembra emblematica mi sembra importante ho visto cosa sta succedendo succedendo in Francia una frattura una delle delle fratture che non riesce a conquistare una sua visibilità
E che quella che separa i disoccupati dagli occupati
Noi nella nostra modestia nella nostra umiltà come ricercatori chiediamo alle forze politiche di farsi carico di questo problema ma chiediamo soprattutto al sindacato
Di farsi carico di questo problema il sindacato non può essere solo il sindacato degli occupati il sindacato deve essere
Qualcosa di più e qualcosa e qualcosa di meglio altrimenti il conflitto sociale nell'arco di poco tempo esploderà anche nelle nostre piazze tra chi
Non ha tra chi ha qualcosa da tutelare da difendere chi non ha assolutamente niente
E e niente quindi anche da perdere ma in questo forse mi ricollego ai richiami che e il mio amico Clemente Mastella ha svolto affatto
Negli ultimi anni segnalando il disagio del sud dell'abbandono del sud del problema della disoccupazione della disoccupazione il nostro Mezzogiorno
La mobilità sociale appare ancora bloccata nel suo percorso dal basso verso l'alto
Mentre fortemente attiva nel percorso inverso che poi tratto un termine vuol dire chi sta male ha sempre più scarse possibilità di poter star meglio ma chi sta bene ha sempre più anche possibilità di cominciare a star male di scendere nella scala nella scala sociale
Allora una moderna riforma dello stato sociale non può coincidere con il suo smantellamento ogni società
Ogni società che pretende di assicurare agli uomini la libertà deve cominciare col garantire loro almeno almeno l'esistenza
E proprio per dare risposte serie all'attese agli snodi fragili della società
Dobbiamo riuscire finalmente a far partire una nuova stagione a coniugare gli investimenti e lo sviluppo lo diceva anche il sindaco Rutelli prima dobbiamo fare tesoro delle esperienze passate però dobbiamo essere consapevoli del fatto che tutto si gioca sulla capacità di legare la spesa pubblica
I grandi gruppi nazionali e internazionali
Occorre per questo Paese un grande piano di modernizzazione del sistema in grado di allineare l'Italia agli altri Paesi
Euro pre europei una ripresa degli investimenti pubblici appare a questo punto non più rinviabile per dare risposte serie all'insofferenza del Nord Est e alla sofferenza del nostro Mezzogiorno il mille novecentonovantotto deve essere saranno e ne siamo convinti l'anno di una nuova politica delle infrastrutture delle opere pubbliche e l'hanno dell'inizio della ripresa del rilancio del nostro Mezzogiorno Galba Rai Tre
Ci insegna che esistono tre grandi categorie di spese pubbliche
Ci sono quelle che non hanno una finalità chiara nel presente né futura
E di queste non abbiamo bisogno contro queste spese dobbiamo batterci poi ci sono quelle che proteggono e stimolano le condizioni economiche e sociali del presente
Infine quelle che produrranno e consentiranno in futuro una crescita della ricchezza della produzione del benessere generale
Naturalmente nessuno può più pretendere che le spese superflue gli sprechi i finanziamenti facili per gli amici degli amici degli amici possano essere coperti con l'indebitamento pubblico
La seconda categoria di spese pubbliche che non possono essere finanziate con l'indebitamento ma sostenute col gettito fiscale disponibile e quella della spesa ordinaria di governo che dovrebbe essere finanziata con le tasse o con le altre entrate correnti
Resta infine quella fetta di spesa pubblica che serve a sostenere il benessere futuro e la crescita economica in questo caso l'indebitamento non solo è legittimo ma anche socialmente ed economicamente auspicabile insomma quando la spesa pubblica sostiene ora è o è addirittura essenziale alla crescita futura dell'economia
E quindi alla crescita della produzione e dell'occupazione dell'ampliamento del reddito da cui dipenderanno le future entrate dello Stato l'indebitamento è pienamente accettabile
La produzione delle future ricchezza sarà allora in gran parte legata a questo tipo di spesa pubblica
Le spese per i lavori pubblici sono il caso più evidente così come gli investimenti per migliorare le infrastrutture e i trasporti traffico aereo
Compreso così come appaiono chiari i benefici che nella prospettiva possono derivare alla nostra collettività dagli investimenti nella tutela dell'ambiente e del territorio o per migliorare la qualità dei servizi della pubblica amministrazione le reti di comunicazione di trasmissione l'istruzione e la formazione la tutela del patrimonio artistico l'Italia
De per aprire una grande stagione
Di Investimenti
Di investimenti che servano arreca far recuperare al Paese il distacco il gatto e con gli altri paesi l'altra grande questione sulla quale si gioca la modernizzazione e la prospettiva del Paese
E qui c'era un un uditorio particolarmente attento è quella è quella della giustizia
Qui ci troviamo di fronte ad una farlo oggi farraginosità d'una dimensione è incredibile del corpus legislativo che l'ostacolo principale ad una spedita evasione dei procedimenti che gravano sui tribunali civili che come sapete sono e ingolfata
Sul fronte penale invece continua a preoccupare il largo margine di errore
Con cui imputati innocenti finiscono in prigione come attestano i risarcimenti riconosciuti per ingiusta detenzione due anni fa creammo facemmo scandalo
Come dire producendo un semplice calcolo negli ultimi negli ultimi cinquant'anni quattro milioni e mezzo circa di di italiani erano andati a finire in prigione senza averne nessun nessun nessun titolo la cosa fece fece scalpore però né voglia e non mi pare che le cose da due anni a questa parte siano siano molto molto cambiali
Lo stesso Codice Penale ha bisogno di una revisione che riconsideri è meglio Bilanci il rapporto tra reato eppure però
La questione della giustizia purtroppo non riesce a trovare posto il posto adeguato nel cuore
Delle istituzioni le risorse che questo Paese dedica alla giustizia rappresentano ancora un'infima percentuale del bilancio dello Stato
Una percentuale di gran lunga inferiore a quella dedicata dagli altri Paesi europei al funzionamento della macchina della giustizia
Nello stesso tempo insieme i nodi strutturali ha problemi strutturali e preoccupante il conflitto in atto in Italia tra la politica che vuole giustamente riprendere il proprio ruolo e la propria centralità e la magistratura o almeno alcune parti di essa restii ad abbandonare un potere che rischia di diventare senza responsabilità essenza frontiere Raymond Aron che io considero personalmente un grande maestro ci ammonisce e ci dice che una delle forme tipiche di decomposizione della nostra epoca e la paralisi prodotta dai conflitti interni un potere unificato significa la fine della libertà
Ma quando i gruppi delle élite sono oltre che distinti disuniti io in conflitto questo provoca la fine dello stato la libertà continua Aron sopravvive solo nelle regioni intermedie dove esiste l'unità morale delle élite e dove queste dove queste riescono a conciliare l'autonomia con la cooperazione se questo è vero occorre uscire rapidamente per i meccanismi perversi di un conflitto lacerante che non fa bene al Paese
In attesa di un ritorno alla normalità la concordia la collaborazione dei poteri non ci resta che rifugiarsi nel buonsenso proposto cita Francesco Bacone nel nel mille seicento
Io inviterei a comparare c'è un una piccola dizione della Sellerio i saggi di balcone del Seicento e vedete quanto quello che dice è legato alla nostra attualità sembra di leggere di leggere e cose scritte scritte l'altro giorno
Balcone nel Seicento diceva i giudici dovrebbero ricordare che lo Ruffini cioè s'è il loro ufficio è il giusto viceré e non gli USA dare interpretare la legge e non farla
L'altra grande questione e quella delle riforme un tema che è stato al centro dell'attenzione dei media e dell'opinione pubblica per l'intero anno passato
La riforma del sistema di governo e della giustizia monopolizzato il dibattito tra le parte tra le forze politiche mentre invece è parso più in ombra il tema della riforma dello Stato e della riforma dell'ordinamento quale federalismo di questo si parla poco di della prospettiva dall'ordinamento statuale italiano si parla poco in questo paese presi comici come siamo dai temi evidentemente
Più che riteniamo più urgenti allora quale federalismo
Quale riforma quella immaginata dalla Fondazione Agnelli costruita attorno all'ipotesi di suddividere in poche macroregioni gli attuali unità sulla base di indici economici
E questa è una proposta interessante quella della Fondazione Agnelli
Ma è anche stimolante per molti aspetti però a nostro parere pecca di tecnicismo e non riesce a dare compiuta risposta all'esigenza di preservare e di valorizzare vocazioni culturali e in qualche caso politiche diverse tra di loro
Un Italia divisa in due o tre come vorrebbe Umberto Bossi per potere finalmente avere la sua Padania e per abbattere definitivamente l'unità d'Italia su queste idee se mi permettete io preferirei non spendere parole
L'altra ipotesi è quella di una riforma che verrà valorizzato e potenziato il ruolo delle regioni trasformando i loro statuti per uniformarli a quelle già in vigore nelle regioni a statuto speciale
L'obiezione che viene mossa quest'ultime il a quest'ultima ipotesi
E che il fallimento del regionalismo sia stato esso stesso causa della crisi dello Stato unitario quindi dicono molti a poco servirebbe oggi rafforzare istituti che hanno dato negli anni passati una cosa una casa una così cattiva
Prova disse
L'altra idea di federalismo e quella incentrata su un ruolo più attivo autonomo delle città verso il quale rapporto Italia si era già espresso nel novantasette
Riscoprire i vantaggi del rafforzamento di una chiara identità statuale ancorata alla riscoperta di un nuovo centralismo progettuale accompagnato da un rafforzamento delle capacità operative e di gestione amministrative della periferia
Comunque sia cari signori dovremo lavorare per restaurare la casa piuttosto che per demolirla
In mancanza di un progetto chiaro e definito la nuova casa finirebbe per essere costruita all'impronta come si fa in Italia così come nelle migliori tradizioni dell'abusivismo edilizio italiano l'altro grande problema con il quale dovremo fare i conti e quello della dell'immigrazione
Anche qui che sono problemi temi questioni e Coop e epocali dalle dai quali nodi dai quali non si può non si può sfuggire e contrariamente a quanto si pensa gli extracomunitari non rappresentano e Qui mutuo
Una definizione del nostro amico professor Sobrero
Coniata qualche anno fa non sono quelli che arrivano qua i dannati della terra di questo vorremmo convince si tratta invece spesso di persone con un discreto livello di istruzione con buone capacità di ha detto di adattamento
Bisogna anche comprendere quando si parla di marea nera o invasione di clandestini che l'Italia rispetto agli altri Paesi anche europei ha un basso numero di presenze extracomunitarie sul territorio
Dobbiamo quindi prepararci culturalmente a convivere con il fenomeno che subirà nei prossimi mesi nei prossimi anni
Un'impennata notevole considerando i dislivelli economici tra nord e sud Ovest ed Est del pianeta anche su questo punto la classe politica deve recuperare il ruolo e la capacità di orientamento
Necessaria una crescita consapevole dell'opinione pubblica che il sistema dell'informazione non sembra ormai più in grado di sostenere l'immagine allarmistica deformata della figura dell'immigrato costantemente riproposta dei media ha contribuito ad allontanare l'opinione pubblica italiana dalle ragioni e dai significati profondi che regolano il fenomeno la il problema dell'immigrazione non dovremmo imparare a considerarlo un'opportunità piuttosto che uno svantaggio considerando anche la posizione geografica strategica del nostro Paese proiettato nel Mediterraneo il problema dell'immigrazione
Dovrebbe essere uno dei temi uno degli argomenti attorno ai quali costruire o ricostruire un ruolo del nostro Paese nei confronti della sponda sud
Del mediterranea
Io ho abusato della vostra pazienza ma mi avvio alle conclusioni
Queste
Il quadro che abbiamo disegnato un quadro un quadro evidentemente positivo un quadro ottimistico anche se realistico che tiene conto dei problemi degli snodi delle fragilità che sono ancora presenti e che andranno affrontare delle degli ostacoli perché noi delle resistenze che si frappongono ad un ripartenza ad un decollo definitivo del Paese in direzione indica in direzione delle democrazie europee
Sant'Agostino nelle sue confessioni ci ricorda che i tempi sono tre
Tempi sono tre
Il presente
Del passato
Il presente del presente il presente del futuro
Il presente del passato e la memoria il presente del presente e la percezione immediata il presente e del futuro e l'atteso il rapporto dello scorso
L'anno si apriva con il messaggio di un'Italia inattesa questo di rapporto si apre con la constatazione che il Paese si è rimesso in movimento tuttavia il cammino non appare sgombro di ostacoli e permangono ancora numerosi problemi
L'Italia deve confrontarsi in questo momento con almeno tra quelli che abbiamo segnalato almeno altri due problemi sul piano
L'internazionale il nostro Paese non ancora conquistato la necessaria credibilità presso l'opinione pubblica negli altri paesi europei la stabilità dico uno sta contribuendo a far superare all'estero l'immagine di un Paese in continua convulsione simbolo stesso di incertezza e di fragilità tuttavia permane una diffidenza che viene anche strumentalmente utilizzata per fini interni
Dai politici degli altri paesi europei seconda la seconda questione sul fronte interno le difficoltà sono frapposte dall'insieme delle tensioni corporative prodotte dai vecchie mai tramontati privilegi meno
Sono un esempio chiaro le resistenze che non a caso escono allo scoperto oggi dopo anni di compromessi sottobanco e di accondiscendenza dei poteri a tutti i livelli le ragioni degli allevatori e dei commercianti trovano il oro specchio nelle resistenze all'innovazione al cambiamento del sistema sanitario del sistema dei trasporti nelle aziende di Stato dei grandi gruppi bancari negli ordini professionali sono fortissime resistenze al cambiamento e alla moda e la e al
La modernizzazione con queste resistenze bisognerà allora confrontarsi bisognerà combatterle in quel che ho in qualche maniera governare badate bene governare è scegliere governare
E sceglie scegliere qualche volta significa scontentare scegliere significa qualche volta incidere sugli interessi anche consolida insomma noi ci troviamo di fronte ad un Paese in movimento ad un Paese che riprende la sua naviga io ne dopo aver rimesso in sesto i propri conti e il proprio umore se vogliamo veramente costruire il futuro però è necessario oggi lavorare in direzione del rafforzamento di quelli che qualche anno fa mutua do un termine forse caro a Giancarlo Caselli definimmo amplificatori amplificatori di speranza per cogliere di interpretare la forza che proviene dall'ottimismo e dalla sua capacità di provocare fecondare il futuro
Di superare i fatti e addirittura in molti casi di suscitare dobbiamo essere portatori di un ottimismo che restituisce a chi lo sostiene gli strumenti e le energie per affrontare le difficoltà e i cambiamenti che la società complessa produce e impone la sfida della complessità badate bene perché queste un sistema complessa una società complessa la sfida e la complessità non prevede scorciatoie
Non ci sono scorciatoie Basile alla complessità non ammette sconti
Né sul piano interno né sul piano internazionale la Siria la complessità ma richiede risposte complesse e articolate sia sul piano personale sia su quello sociale economico e politico la complessità però non ci deve paventare perché la complessità e la sfida che abbiamo di fronte e il gioco che dobbiamo giocare è una sfida che pretende risposte lontana anni molto lontane distanti dalle semplificazioni predicate da improbabili dei minori di e aspiranti tali quando qualcuno ci propone di Saint
Le ficcare di ridurre in poche battute la complessità sociale politica economica questo Paese abbiamo respingerlo sapendo sapendo di che cosa di che cosa di che cosa si tratta l'Italia non ha bisogno di demiurgo e non ha bisogno di di stregoni oggi il Paese ritrova la stima di sé ma dobbiamo evitare il pericolo di cedere alla tentazione alla celebrazione dei risultati sin qui ottenuti questo è un altro rischio insomma gli italiani o il
Massimo della depressione o il massimo dell'esaltazione questo pendolo non si ferma mai al centro abbiamo ottenuto stiamo ottenendo buoni risultati non è citiamo ci più di tanto continuiamo a lavorare continuiamo a rimboccarci le maniche a continuiamo con le mani
Rimboccata lavorare perché c'è ancora c'è ancora tanto da fare e non dobbiamo peraltro perdere di vista di obiettivi a
Ancora più importanti che ci sono da conseguire e che richiedono un impegno ad un rigore ancora maggiore di quelli prodotti
Sino ad oggi e per concludere vorrei chiudere con una una metafora se mi consentite marinaresca
L'Italia che riparte quest'Italia che si rimette in movimento
è appena uscita sta si stacca dal passato e appena uscita dal porto d'e darsi una meta deve tracciare una rotta e delle immaginare il proprio futuro signori vi ringrazio
Come tradizione consideravo chiusi i nostri lavori Bongiorno grazie a tutti alla Rapporto Italia novantanove