"L'Italia da semplificare" Convegno promosso da Confindustria presso la Fiera (27-28 marzo)

Il più caloroso saluto a tutti i partecipanti a questo convegno
Convegno e per l'importanza del tema enunciato riteniamo di vitale interesse per tutti e in particolar modo per il mondo imprenditoriale
Ringrazio per questo Confindustria di avere proposto alla nostra attenzione uno dei più gravi problemi che affliggono il nostro Paese e cioè quello di una pubblica amministrazione ancora negativamente condizionata da troppe leggi
Troppe formalità
Troppi adempimenti burocratici
Che alla fine e creano seri quanto inutili ostacoli alla capacità produttiva delle nostre aziende
Al loro sviluppo per la loro competitività e quindi anche alla competitività del sistema Italia
E infatti una pubblica amministrazione
Che non funzionerà o meglio funzione in modo inutilmente farraginoso costituisce un aggravio di costi condizione negativamente lo sviluppo delle nostre imprese
Compromette anche il rapporto di fiducia fra lo Stato e i cittadini rapporto che costituisce un profilo un presupposto fondamentale per la crescita sociale ed economiche del nostro Paese
Per questo imprenditori che quotidianamente devono affrontare
In prima linea i problemi derivanti da una burocrazia inefficiente e complicata
Mi riferisco particolarmente alle piccole e medie imprese
Chiedono proprio in nome di un nuovo rapporto di fiducia una soluzione
Una soluzione che come accade in altri Paesi consenta di trovare nella pubblica amministrazione a livello territoriale e a livello nazionale non un intralcio ma un servizio un supporto per migliorare per la migliore gestione delle loro aziende e per un sempre
Una sempre maggior competitività nei mercati europei ed extra europee
Il presidente Prodi ha ieri comunicato con comprensibile grande soddisfazione l'ingresso ufficiale dell'Italia nell'euro
Ma nell'euro dobbiamo anche rimanere e per rimanervi il nostro Paese dovrà dotarsi anche di una struttura amministrativa e burocratica moderna ed efficiente
Che consente alle sue forze produttive di essere sempre più concorrenziali in un mercato globale sempre più competitivo
E per queste ragioni che mi piace concludere il mio saluto
Con l'augurio che dai lavori di questo convegno e dall'apporto di tanti autorevoli studiosi ed operatori emergano indicazioni contributi che finalmente trovino una soluzione a questi problemi
Nell'augurarle dunque a tutti un buon lavoro siedo volentieri la parola al sindaco di Parma dottor Stefano lavagetto grazie
Signor presidente autorità signore e signori la città di Parma considera un onore accogliere di nuovo l'assemblea degli imprenditori italiani
E le personalità eminenti della politica e dell'economia che partecipano a questa Assise
La città è consapevole che ne esce è stata scelta come sede di un così importante appuntamento appena maestra un significato specifico
Il riconoscimento cioè della grande vitalità dell'imprenditoria locale e degli individui abili risultati da essa raggiunti nell'ambito della competizione globale
Più in generale però riteniamo che non si estranea se sia consentito dirlo non sia estranea la scenetta sì è la presenza di donne infrastrutture via cogliete di servizio
Se le caratteristiche di civiltà e di vivibilità che derivano dalla storia dalla città
Che sono proprie appunto di e perciò con vero piacere e con una punta di compiacimento che pongo a tutti i lavori il saluto dell'amministrazione comunale e della collettività cittadina
Gli occhi del Paese sono oggi puntati su questa riunione
In ragione del confronto attualmente aperto fra il governo le forze dell'impresa e quelle del lavoro su questioni di grandissimo rilievo che riguardano per un verso un'occupazione e per altro verso la competitività del nostro sistema economico non vorrei tuttavia che la ragione pur così pregnante dell'attualità politica economica e sindacale facessero passare in secondo piano il tema proprio del convegno
Un tema che io ritengo di straordinaria importanza perché nel momento in cui a seguito di un grande sforzo collettivo ci mettiamo per così dire in pari con l'Europa dal punto di vista economico
Diventa essenziale per mantenersi a tale livello annullare il divario che ancora scontiamo rispetto ai nostri partners continentali dal punto di vista dell'efficienza della pubblica amministrazione e dell'efficacia dei suoi interventi
Il necessario impegno riformatore che questo governo peraltro sta sviluppando intensamente
Deve essere finalizzato a creare un ambito idoneo alla crescita del sistema produttivo allo sviluppo dell'impresa e alla piena affermazione del ruolo del lavoro
Per il raggiungimento di un tale obiettivo la riforma non potrà nega un po'non contenere una forte valorizzazione del sistema delle autonomie locali
Ispirandosi al principio che ad ogni livello delle funzioni politiche corrisponde un ambito di autonoma responsabilità e questa del resto la richiesta che viene dalla società civile dallo stesso mondo dell'impresa dal lavoro che voglio risposte dal livello istituzionale più vicino e più direttamente interessato ai problemi alle soluzioni proposte
Un sistema delle autonomie locali che a sua volta e chiamato a cambiare profondamente il suo tradizionale modo di affrontare le questioni abbandonando vecchie pregiudiziali ideologiche di stampo statalistico e superare diffidenze nei confronti del privato
Per affidarsi ad un approccio più pragmatico e sostanza più rispettoso dei diritti di libertà dei vari soggetti
La funzione di governo intesa come promozione dell'interesse pubblico le Autonomie locali dovranno esercitarla nella nuova fase dell'ingresso in Europa non più commetto di sopra obsoleti e
Avrà allentati ma attraverso la concertazione fra i vari soggetti pubblici e privati
Che consenta di affrontare le sfide del futuro adeguando i tempi per la Rete delle garanzie delle protezioni sociali che pure costituiscono come l'esempio di Parma anticamente dimostra un vantaggioso terreno di sviluppo per l'impresa
Accogliete dunque un caloroso augurio di buon lavoro a nome di una città di una provincia in cui gli sforzi congiunti degli imprenditori e dei lavoratori hanno saputo produrre una forte integrazione sociale dell'impresa
I risultati positivi di tale integrazione sono evidenti in vari settori
Da quello sportivo a quello assistenziale a quello artistico culturale e scientifico e costituiscono il fondamento dell'alta qualità della vita civile che anche le statistiche concordemente riconoscono appare buon lavoro
Autorità
Signori e signore amici imprenditori gentili ospiti
Vi ringrazio per essere intervenuti a questo consueto appuntamento dei convegni biennali del Centro studi di Confindustria
Con l'Italia da semplificare
Vogliamo contribuire alla discussione sul tema dello Stato della pubblica amministrazione
E ciò per tre motivi
Perché questa pubblica amministrazione rappresenta di gran lunga l'ostacolo maggiore alla competitività delle imprese italiane
Perché senza una drastica riduzione
Di semplificazione mazzate azioni di semplificazione di riforma non potrà ripartire lo sviluppo aumenterà la disoccupazione e rischia di essere poco credibile qualunque piano di rientro dal debito pubblico
Perché con l'ingresso nell'euro che noi abbiamo sempre auspicato e che ci appare oggi finalmente a portata di mano inizia una nuova difficile gara competitiva
Quella fra sistemi Paese che non potranno più ricorrere allo strumento delle svalutazioni e del debito pubblico per rendere meno gravi
Fittiziamente meno gravi i problemi o rimandando nel tempo le soluzioni
Dovremo quindi abituarci ad affrontare i problemi a prendere di petto anziché aggirarli o rinviati
La politica delle scorciatoie non reggerà più questo richiede cultura politica e capacità amministrative radicalmente nuove
Noi come imprenditori pensiamo di poter dare un contributo che viene dall'esperienza delle cose che abbiamo fatto in questi anni
Nel pieno rispetto ovviamente dei compiti e delle prerogative che la classe politica
I tre volumi della ricerca del Centro studi di Confindustria Italia da semplificare
Che vengono offerti oggi alla vostra attenzione contengono un'ampia diagnosi della situazione
L'analisi delle conseguenze sull'economia molte proposte di soluzione
Sul piano della diagnosi vorrei citare alcuni dati che emergono dalla ricerca
Un primo dato inquietante e non tanto lo spropositato numero di leggi fra le cento e le centocinquanta mila contro le sette mila e quattrocento dalla Francia con le cinque mila seicento dalla Germania
Ma il fatto che non si sappia quante leggi siano effettivamente in vigore
E che le stesse stime ufficiali siano basate su banche dati privati
Questo è un segno eloquente dell'incapacità dei pubblici poteri di governare il diritto da essi stessi il prodotto
L'alto numero delle leggi la cattiva qualità delle disposizioni generano una vera e propria
Va bene legislativa il cittadino non può mai avere la certezza di essere in regola anche quando si è animato dalle migliori intenzioni
E anche quando ha le carte in regola sa di non poter fare affidamento sulla giustizia per far valere i propri diritti
L'incertezza del diritto e l'inefficienza della giustizia sono handicap gravissimi anche sotto lo stress lo stretto profilo economico
La quantità di tempo e denaro persi per adempimenti burocratici ossia il replay e colossale
I costi a carico delle imprese sono stimabili in circa ventitré mila miliardi all'anno
Con un'incidenza percentuale che è molto più alta per le piccole e medie imprese
Le giornate di lavoro perse ogni anno in adempimenti burocratici equivalgono al lavoro lì più di cento mila persone le imprese italiane hanno circa duecentocinquanta milioni di contatti con le pubbliche amministrazioni ogni anno e subiscono sei milioni di controlli
Per installare o rendere operativo l'impianto industriale occorrono ventotto tra autorizzazioni nulla osta prescrizioni degli enti più diverso
A tutto ciò si aggiunge il dramma dei tempi
Mediamente occorrono da uno a cinque anni per rendere operativo un impianto industriale
Il ministero del Tesoro impiega diciotto mesi per accertare i servizi prestati dei propri dipendenti per i riscatti ricongiunzioni di carriera
Quelle finanza diciassette mesi per i riconoscimenti di debito otto mesi per la determinazione del prezzo del sale per uso alimentare
La sperimentazione dei farmaci avviene in Italia con tempi così lunghi che imprese italiane trovano conveniente farli sperimentare registrano in Inghilterra
Ciò non stupisce quando si consideri che la pubblica amministrazione e quanto di più lontano si possa immaginare da una filosofia gestionale orientata al risultato
E sei piuttosto orientata all'auto amministrazione come dimostra il fatto che il sessantasei per cento dei dipendenti degli uffici centrali e dedicato al mantenimento degli uffici stessi
Le perdite di tempo e di denaro per gli adempimenti burocratici sono in realtà la punta dell'iceberg dei costi complessivi che l'eccesso di regolazione e l'inefficienza amministrativa fanno gravare sull'economia
Innanzitutto vi sono i costi legati alla necessità di adeguare gli investimenti le strutture produttive la qualità dei prodotti alla regolamentazione
Siamo tutti ad esempio in generale a favore di norme che tutelino il consumatore ma è bene sapere che come tutte le tutele anche queste hanno un costo così come hanno un costo le norme nella tutela dell'ambiente o per la sicurezza
è molto difficile quantificare questi costi
Per gli Stati Uniti l'unico paese per il quale questo contestato tentato il totale dei costi e della regolamentazione viene stimato nel nove per cento del prodotto interno lordo
In Italia tali costi sono certamente più elevato
In secondo luogo l'inefficienza della burocrazia influenza con conseguente assai gravi l'allocazione delle risorse
Di fronte all'inerzia della burocrazia le imprese tendono a seguire le linee di minor resistenza
E dunque privilegio non gli investimenti nelle tecnologie nei prodotti o nei luoghi in cui la burocrazia oppone meno sta
Non c'è molto da stupirsi se l'Italia si è sviluppato di più il tessile che la chimica fosse gli investimenti privati si concentrano prevalentemente in alcune regioni d'Italia
La questione del Mezzogiorno coincide oggi oltre che con regole del mercato del lavoro e un fisco non orientata allo sviluppo con la questione dell'efficienza dell'amministrazione intesa anche nel senso della capacità di progettare ed attuare le opere pubbliche essenziali e di garantire la sicurezza
Infine in Italia come in tutto il mondo l'eccesso di regolamentazione Doni presenta dello Stato l'inefficienza dell'amministrazione sono i più fertili terreni di cultura della corruzione
E ciò produce distorsioni nei meccanismi concorrenziale l'allocazione delle risorse oltre che ovviamente nella qualità della convivenza civile
Quali sono i rimedi
Le grandi scelte sono essenzialmente di cinque tipi semplificare
Sopprimere fasi non necessarie delle procedure riducendo i tempi per i cittadini per le imprese e i costi per le pubbliche amministrazioni
Delegificare portando la disciplina a livello regolamentare in modo da diminuire la rigidità codificare in modo da costituire un quadro di norme unitario e coerente
Liberalizzare sopprimere cioè i vincoli abolire procedure lasciando maggiore libertà ai privati
Decentrare
Ossia avvicinare le amministrazioni cittadine
Il governo ha di recente fatto proprio un'iniziativa di notevole portata la legge nel marzo dello scorso anno relativa al decentramento e alla semplificazione amministrativa che porta il nome del ministro Bassanini
Questa legge che deve trovare sostegno e completamente non nella riforma della Costituzione rimette in moto con decisione il processo di riforma dell'amministrazione
Molto delle più urgenti richieste dell'impresa riguarda la realizzazione alla ristrutturazione degli impianti produttivi
E per l'evidenziazione di queste esigenze dobbiamo essere grati ai nostri colleghi di Federchimica stanno trovando oggi risposta
Ora è importante che quelle norme
Si traducono in strutture organizzative coerenti e comportamenti efficaci da parte delle singole amministrazioni
Occorre altresì operare sui singoli procedimenti ve ne sono oltre cinque mila in modo da eliminare passaggi inutili o eccessivamente onerosi
Occorre però fare attenzione ad alcuni punti fondamentali
Il primo riguarda la razionalizzazione e la creazione di nuove norme
Nel giornale il diritto amministrativo diretto dal professor Cassese c'è un'interessante rubrica l'attività normativa del governo
In cui si tiene puntigliosamente conto dei provvedimenti di semplificazione e quelli di complicazione che vengono approvati
Da questa statistica risulta che dal giugno novantasei al novembre novantasette
Sono stati fatti cinquecentotrentaquattro provvedimenti di semplificazione
Provvedimenti normativi in cui cioè sono fatti aboliti atti di concerto intesa parere comunicazione soppressi organi collegiali ridotti i termini procedimentale
Allo stesso tempo però
Nel siano stati emanati mille undici in cui si è fatto su altre con nuove materie
L'opposto
Sono stati cioè introdotti nuovi atti di concerto intese barriere comunicazione
Istituiti nuovi organismi collegiali allungati tre
Occorre dunque introdurre un metodo nella progettazione nelle norme occorre che il legislatore la pubblica opinione siano in grado di soppesare i costi e i benefici per capire qual è l'uso più efficiente delle risorse
Negli Stati Uniti il governo deve presentare al Congresso una relazione sui costi e i benefici della regolamentazione federale
Nel Regno Unito le proposte legislative o regolative con effetti diretti sulle attività economiche devono essere corredate da schegge di valutazione economica
Predisposte dalle amministrazioni proponenti riguardanti i costi della regolazione
Per tutti i soggetti interessati rischi associati all'anno regolamentazione
In Italia non siamo attrezzati a fare questo tipo di valutazione che però indispensabile per qualunque città stabilire sembra una soglia minima o pari a zero di rischio che si tratti di sanità di ambiente o di protezione dell'occupazione è in generale un errore non crea vantaggi ai cittadini
Ognuno di noi assume tutti i giorni dei rischi preferiamo investire parte del nostro portafoglio in azioni
Che ovviamente sono rischiosi anziché accontentarsi dei bassi rendimenti che offre il deposito bancario altre forme di investimento
Credo che tutti concordiamo che sarebbe sbagliato proibire l'uso e l'automobile per tutelare la salute dei cittadini da rischi attivamente bus
Ma quando parliamo ad esempio di agenzie private di intermediazione di manodopera oppure di sicurezza sul lavoro attendiamo porre vincoli
Molto stringenti che danneggiano tutti nella speranza velleitaria di ridurre a zero il rischio in sé modesto di abusi ad incidere e inoltre essenziale lasciare effettivamente più spazio alla concorrenza e all'autoregolamentazione del mercato
Sotto questo profilo la cultura ancora prevalente nella nostra classe politica sembra ancora andare purtroppo nella direzione opposta
Prevale la voglia di introdurre per legge nuovi diritti e nuove tutte
Mentre ancora scarsissima l'attenzione ai problemi delle conseguenze sul sistema produttivo conseguenze che spesse sono tali da indebolire ulteriormente le categorie e gli interessi che si vorrebbero tutelare
La riforma Bassanini la proposta della commissione bilancio bicamerali introducono il decentramento amministrativo e politico
Noi siamo convinti che decentramento e federalismo siano passaggi indispensabili per avvicinare lo Stato i cittadini bisogna però anche essere consapevoli dei rischi e dei problemi di questa trasformazione
Il federalismo di per sé non comporta semplificazione nei rapporti tra cittadini e amministrazione anzi il federalismo può comportare il rischio di ulteriori complicazioni aggiunti
Noi crediamo in un federalismo delle responsabilità siamo preoccupati per il modo in cui si sta progettando il decentramento se il federalismo ha un senso e perché esso dovrebbe portare a un miglioramento dell'efficienza dell'amministrazione e responsabilizzare sul piano fiscale i politici e gli amministratori locali
Pertanto
Dobbiamo guardare soprattutto a che Regioni ed enti locali non risultino impreparati ai nuovi compiti di graduare le attribuzioni di responsabilità anche in ragione della dimensione e della forza organizzativa degli enti interessati
Vanno chiaramente definiti i rapporti e le attribuzioni tra i vari livelli di governo si notano invece nei procedimenti nei recenti provvedimenti zone di incertezza ad esempio in materia di commercio estero e di politiche per lo sviluppo economico che a volte ci preoccupa alle competenze devono essere associate risorse finanziarie proprie finora i difetti di fondo del nostro sistema di finanza locale sono stati solamente scalzi
Il pericolo è il perpetuarsi della pratica disastrosa dei rimborsi a piè di lista che premino gli amministratori inefficienti anziché esporli alla sanzione del proprio letto
Occorrono certe o meccanismi perequativi tra aree ricche aree povere ma debbono essere basati su regole trasparenti su parametri oggettivi semplici anche se imperfette
Infine non si può non ricordare che a poco sembrerebbe la riforma della piccola pubblica amministrazione se non si accompagnasse a uno Stato e un fisco più
è essenziale se la pressione fiscale e contributiva Trenitalia ha toccato il quarantanove per cento del prodotto interno lordo nel novantasette scenda almeno di dieci punti
Vari Paesi andranno in questa direzione per favorire lo sviluppo gli investimenti occorre che l'Italia non sia l'ultima ad accodarsi
Per fare ciò
Rispettando l'impegno del Trattato di Maastricht occorreva una decisa riduzione della spesa pubblica
Riformando pensioni sanità Pubblico impiego
Occorre inoltre un piano di privatizzazioni ancora più incisivo di quello ipotizzato cosa
Nei passati decenni alla voglia del sistema politico di offrire tutele andare incontro ad interessi più o meno legittimi di categorie e cittadini si fece fronte con la spesa pubblica
Oggi ciò non è più possibile ed è molto concreto il rischio che i costi vengono accollati del sistema produttivo
Riteniamo necessario perciò a diffondere in Italia insieme la cultura della stabilità
Una cultura della regolamentazione introducendo fra l'altro strumenti conoscitivi e contabili che configurano come già è avvenuto in altri Paesi un vero e proprio bilancio della regolamentazione
Ci sono voluti alcuni decenni perché la cultura politica italiana comprendesse i guasti di un bilancio pubblico squilibrato
E se ne facesse carico
Ci auguriamo che ci voglia meno tempo da oggi perché si diffonda la convenzione che il bilancio del cittadino e quello dell'impresa non sono meno importanti grazie
Sono Guido Gentili direttore del settimanale il Mondo
E mi spetta il compito di coordinare le due tavole rotonde di questa giornata molto intensa
La prima tavola rotonda dedicata alla semplificazione allo sviluppo economico
Inviterei subito su qui sul palco i partecipanti che sono Pier Luigi Bersani ministro dell'industria
Luigi Siciliani consigliere incaricato di Confindustria
Nicola Tognana presidente degli industriali di Treviso
Giulio Tremonti ordinario di diritto tributario Pavia
Ed ex ministro delle Finanze del governo Berlusconi
La relazione introduttiva e di Luigi pagamento preside della facoltà di economia all'Università di Tor Vergata di Roma e prego il professor pagamento di raggiungere papà volgere l'attenzione
Cinque sei minuti
Nelle interviste
Discutere di
Semplificazione sviluppo economico perché mi sembra che il tema sia molto importante centrale
Di una prospettiva europea
Stare in Europa significa nel prossimo futuro assicurare al nostro Paese un tasso di sviluppo
Più elevato di quello del recente passato per fronteggiare due sfide contemporaneo
Quella della disoccupazione e quella della riduzione del debito pubblico a cui siamo impegnati dall'accordo europeo
La questione della semplificazione è stata presentata come in effetti è
Come riduzione dei costi della complessità amministrativa
Si calcola che i costi di adattamento del sistema privato alle prescrizioni pubbliche sono qui circa l'un per cento del prodotto nazionale italiano
Ma quello che vorrei fare qui e di allargare il discorso alle implicazioni di introdurre il concetto della semplificazione rispetto allo sviluppo economico
La tesi che sosterrò e che la questione della semplificazione va ricondotta problemi più generali quelli dei rapporti tra istituzioni pubbliche
Ed economia
La domanda che intendo pormi imporre a tutti voi S. una differente
Infrastruttura istituzionale e cioè l'insieme delle regolamentazione che stabiliscono i rapporti tra gli operatori economici possa determinare un diverso livello è un diverso tasso di crescita dell'economia
La risposta che vero e proprio positiva anche in base a un'evidenza empirica di una ricerca condotta su centocinquanta Paesi
Per dieci anni nella nostra università
Ma prima di tornare a questo punto che è la tesi che io mi propongo vorrei fare una breve riflessione su che cosa è accaduto nel sistema dell'impresa in questi ultimi anni
Il processo che tutti conosciamo di riorganizzazione posto fordista si è realizzato con intensità diversa in Europa e negli Stati Uniti
E nel nostro Paese
Abbiamo sostanzialmente due modelli fondamentalmente
L'uno di fronte all'altro
Quello della grande impresa che guadagna con le grandi dimensioni della scala produttiva
E che
Pendenti questo periodo a concentrarsi sul core business riavere un centro strategico di decisioni
Lasciando alla produzione snella affidata stabilimenti anche a decentrati di realizzare i processi produttivi
Abbiamo poi lei il caso tanto citato in Italia dei distretti industriali fortunata esperienza del nostro Paese
In cui gli stessi affetti di produttività
E profittabilità si realizzano tra su un modello diverso che è quello della distribuzione della conoscenza è un ambito locale che consente
La condivisione di capitale umano di conoscenze e tecnologie
E consente quindi ottenere rendimenti più che a proporzionali alla capitale investito
E consente quindi la competitività si tratta in tutti e due i casi vorrei sottolinearlo di casi in cui il ruolo fondamentale è giocato dalla conoscenza e dalla sua distribuzione nonché al modo di organizzare il sistema produttivo e all'interno delle imprese e nei rapporti tra impresa
La questione e a questo punto come si pone
Il sistema pubblico
Come si pongono le istituzioni pubbliche rispetto a questo andamento del sistema produttivo privato
Abbiamo sentito che c'è un'esigenza di semplificazione ma io direi che intanto ci sono alcuni valori oggi condivisi largamente condivise la riduzione del peso del settore pubblico la riduzione della intermediazione esercitata sulla spesa e l'esigenza della deregolamentazione
In che rapporto stanno questi valori condivisi con quello che io appena finito di rappresentare io direi che c'è un rapporto importante perché nel modo in cui si realizzano questi cambiamenti tra istituzioni pubbliche ed Economia
Si vede anche la capacità del sistema economica e sociale del Paese di realizzare quella crescita che crescita di conoscenze e crescita di utilizzazione del capitale umano che può produrre irrigidimenti crescita maggiori di cui noi abbisogna
E allora certamente privatizzare virtuoso se quando si cambia la titolarità
Della proprietà dal pubblico al privato si liberalizza nei mercati perché questo fa aumentare la produttività l'innovazione
Perché questo genera maggiore circolazione di conoscenza e dunque produce
Una capacità del sistema di crescere a ritmi maggiori
Se noi guardiamo ai dati che l'OCSE a recentemente rappresentato ci accorgiamo che
Secondo le sue valutazioni una sostanziale deregolamentazione dei settori a Rete produrrebbe un aumento di PIL del cinque sei per cento a sconti inferenza tra Paese e paese allo stesso tempo va detto che questo è un aspetto importante
E ulteriore che è quello di determinare uno spostamento potenziale di percettori di dovendo ITEA preceduta percettori di profitti
Perché è chiaro che se noi riusciamo a modificare l'assetto costitutivo del regime di concessione come ricorda Galli è un suo saggio noi ci troviamo nella condizione
Di spingere sul motore della crescita attivando iniziative che vanno capacità d'impresa allargano i mercati aumento alla concorrenza ma quindi nasce una domanda inchieste senso in che misura si aprono gli spazi per la concorrenza ma siamo abituati ormai a pensare che sono le autorità di regolamentazione quelle che appaiono gli spazi della concorrenza
Devo però osservare che il moltiplicarsi delle autorità non sempre produce un terreno favorevole all'aumento degli spazi della competizione
Dunque per un verso ci sono valori condivisi quelli della concorrenza quelli della riduzione del peso del settore pubblico e per altro verso ci sono situazione in cui questi valori condivisi non trovano le organizzazioni sempre idonea a realizzarle questo è un punto che credo importante
Allo stesso tempo semmai guardiamo
Ai rapporti tra pubblica amministrazione e privati ci accorgiamo che non sempre semplificare si traduce in una crescita aumentar l'efficienza ma non sembra aumenta la crescita io credo che da questo punto di vista sia
Opportuno è necessario guardare ha un'azione della pubblica amministrazione che non usi
Livelli organizzativi gerarchici e introduca questi livelli o nuovi livelli organizzativi quando fornisce nuovi servizi in particolare quelli che diffondono conoscenze nel sistema lo dico per esempio con riferimento al Mezzogiorno
Che tanto sta all'attenzione di tutti
Qui occorre che prevalgono gli aspetti di liberalizzazione gli incentivi automatici di tipo fiscale
E quelli relativi al capitale di rischio
Rispetto a interventi di tipo gerarchico un'agenzia per il Sud
Di tipo leggero
Avrebbe senso se essa introducesse una semplificazione di procedure lente e complesse come i patti di Area
E desse un sostegno alla capacità di progettazione degli enti locali
Ma sia chiaro un'agenzia sia pure leggera sarebbe una complicazione
Se rappresentasse un collo di bottiglia al processo decisionale
Così pure se l'agenzia mettendo a disposizione le sue capacità progettuali
Riuscisse a realizzare un aumento della spesa dei fondi disponibili a livello comunitario
Credo che ciò sarebbe senz'altro un contributo allo sviluppo del Mezzogiorno
Perché in questo caso si innescherebbe un circuito virtuoso in cui capacità progettuali conoscenza capacità del sistema dell'amministrazione pubblica di sollecitare crescita attraverso semplificazioni semplificazione e aumento delle conoscenze diffuse
Conduce nella direzione giusta
Però
Vorrei dire a conclusione
Che se è vero che tutto quello che ho ricordato
Pone
L'attenzione sulle potenzialità di crescita del nostro Paese credo anche che le stesse opzioni che indicavo
Pongono difficili sfide a chi deve gestire e governare i processi che ne segue non basta indicare
Le problematiche non basta indicare le questioni aperte occorre rendersi conto
Che per un verso le trasformazioni in atto possono produrre traumi sociali
Non facile da gestire perché ad esempio la liberalizzazione dei servizi a rete se è vero che produce un po'produrre la crescita di cui ho parlato è anche vero che sia pure temporaneamente può produrre una aumento o riduzioni di occupazione in area è un settore che conta venti un milione e quattrocento addetti
Per altro verso e questa è l'altra faccia del problema non sempre
Anzi quasi mai i percettori di rendite in questi settori sono i più pronti a cedere alla logica della concorrenza e del profitto
E quindi questo pone un delicato problema a chi deve gestire i processi e governare negli esiti
E l'equilibrio del sistema economico sociale va visto con molta attenzione montante attenzione che modifiche che attengono alla RAI al mercato del lavoro e che richiedono una forte coesione tra le parti e sociale richiedono tale equilibrio
Non venga turbato soprattutto se questo accadesse
Quando le regole della concertazione tra le parti vengono complicate irrigidite dall'introduzione di disposizioni di legge
Aggiungo che
La carenza e l'inadeguatezza delle infrastrutture del sistema Italia
In particolare del sistema dei trasporti nel Nord Est
Richiedono interventi in cui la semplificazione e la privatizzazione l'autonomia locale devono giocare un ruolo determinante
Sono sfide tutte queste che pongono al Paese numerose e complesse questioni ma che occorre vincere perché esse pongono contemporaneamente si pongono contemporaneamente a quelle dell'integrazione europea e sono dunque ineludibili vi ringrazio
Grazie nessun pagamento cominciamo nostra nostro incontro presidente Tognana
Abbiamo sentito mio parlare al dottor Guidi voi questo pagamento si parla di nord est di mezzogiorno proprio industriali Treviso hanno improvvisamente sembra coperto il subito se ne sta andando a Manfredonia contestate lasciando
L'Est europeo forse di mi convince questo andato al sud in queste condizioni così difficile Prato leggevo sul ventiquattro di oggi che magari i vostri colleghi di vicenza invece hanno confuso e qualche perplessità in più di voi
Bene la partenza di tutto nasce dalla fortissima difficoltà che ha il nostro territorio a trovare risorse umane di fatto abbiamo è noto a tutti una situazione di disoccupazione vicinissima allo zero
E quindi da tempo i nostri imprenditori si muovono volendo tenere a tutti i costi le quote di mercato sui mercati internazionali per cercare di sviluppare le loro attività e si sono dedicati soprattutto alla delocalizzazione nei Paesi dell'est Europa
Ci pareva una scelta che non poteva essere l'unica e quindi abbiamo cercato di mettere in atto un progetto che consentisse agli imprenditori della nostra provincia insieme a quella di vicenza di avere l'opportunità di fare anche delle scelte diverse da quindi una ricerca che simili articolata in vari mesi per trovare delle condizioni negoziate attraverso i contratti d'area attraverso un
Non scambio continuo con con il governo per creare delle condizioni che fossero
A simili o addirittura migliori a quelli che potevano essere trovati in altri paesi d'Europa questo risultato è stato raggiunto e di conseguenza c'è un pacchetto di imprenditori pronti a andare a a Manfredonia
Ecco forse il valore aggiunto di questa operazione se c'è ammesso che ci sia è quello di non mandarli da soli perché ce ne sono tantissime d'impresa che l'avevano già fatto ma di accompagnarli attraverso un'operazione di gemellaggio tra le unioni di vicenza di Treviso e quella di Foggia
Ancora io credo che vada sottolineato perché mi pare sia centrale rispetto all'incontro di oggi il fatto che non c'è soltanto una riduzione o una flessibilità nel costo del lavoro ma c'è un impegno preciso di avere lo sportello unico municipale
Il sindaco di Manfredonia ci ha messo la sua faccia
Per andare verso una delle semplificazioni che il presidente Guidi
Ricordava prima noi abbiamo chiesto ed ottenuto un monitoraggio da parte del Presidente del Consiglio per far sì che ci siano le certezze dei tempi e quindici superino quelle che erano stati probabilmente le patologie
Del passato
Quindi tutto lascia ritenere che vicino a una continua delocalizzazione al di fuori dell'Europa ci possa essere un impegno anche nel Mezzogiorno io spero che quello di Treviso non sarà il solo ma che molti colleghi in sala e molte altre associazioni vogliano seguire questa strada
Grazie
E come suo Tremonti ho letto un'intervista questa mattina la sua intervista Keller rilasciata capita in cui parla di una sorta di via pacifica la contestazione fiscale proprio riferimento ai problemi che ha un'aria
Anche nord nord est lega ancora avuto ore di un libro che Lo Stato criminogeno ammise medio ritrovato qualche cosa
Su questo terreno un po'significa fare contestazione fiscale questo sciopero fu imposto di consumi
No quello è un gioco io credo che la questione sia più seria e in questi termini ogni settimana la legislazione italiana contattarmi misurata sulla Gazzetta Ufficiale cresce
Di centoventi centoquaranta metri lineari di trenta quaranta metri quadrati questo non è solo una fatto un curioso ma giuridico non è solo l'applicazione di curiosi meccanismi di Antropologia culturale è parlamentari che ritengono essenziale definire per legge che è una banana può essere una banana europea solo sei di quindici centimetri o un fagiolo un fagiolo europeo
Sei di due centimetri e soprattutto indicativa di un Meccano mentale che si sta sviluppando secondo una logica di potere politico in leggi la Torretta un paio d'anni teste una ragnatela legislativa che si stende sull'economia bloccandola più uno è attivo più rischia di cadere nella ragnatela
Di sottostare al ricatto del potere politico e burocratico più nostra terno almeno rischia la ragnatela ma pieni pende comunque allora dallo Stato
Per fare un esempio da mercoledì prossimo viene superato il principio secolari civile della responsabilità
Limitata delle società dal primo aprile in poi voi rispondete col vostro patrimonio degli illeciti della o dei presunti illeciti della società e quando il ministro delle Finanze Visco dice ho bisogno di Ventimila verificato in più vi rendete conto che dal primo aprile in poi comincia un meccanismo di ricatto e di condizionamento
Sul vostro patrimonio diretto e personale di dell'azione di
La saturazione degli spazi giuridici è uno dei primi segni dell'avvento dei reggini
Il fascismo ha per dieci anni è stato solo un governo autoritario è diventato regime anche grazie alla progressiva saturazione degli spazi giuridici siccome non voglia fare Gafa parlo di un altro regime dell'Ancien Régime
Stato Nando il Medioevo stanno tornando le mano morta
Andando con questo tipo di legislazione ogni settimana centoventi metri di nuove leggi trenta metri e di nuove leggi sente più ragnatela con questo tipo di legislazione è stato nato il Medioevo io do una indicazione culturale è un Consiglio per uscire da questa trappola quella culturale che sta nei documenti elaborati da Confindustria il ritorno alla tecnica e principi delle codificazioni e fare la codificazione non significa fare le editing con la raccolta delle leggi significa pensare a principi generali di leggi d'azione fondamentale è semplice
Non crediate che sia un po'a destra nella civiltà giuridica a quello che si sta faccenda per esempio a palleggi Bassanini
Che dice passa dalla legge a Regolamento il vero passaggio non è dalla legge alla palude delle vanamente che sono ancora più e lo dice il nome stesso Regolamento peggiori e regolamentari della legge ed alla legge alla libertà questo è il punto essenziale
Un consiglio operativo si dice semplificare Italia da semplificare la prima semplificazione lo stoppa l'MG d'azione un consiglio al governo perché non stoppare la lettera equamente azione in materia di trentacinque ore
Abbiamo una cosa parlava prima di cultura e lei è esponenti di primo piano del Polo delle Libertà con
Si definisce un liberista come mai quando il governo ha deciso di liberalizzare le licenze commerciali lei si è dichiarato contrario mi sembra incoerente questi fango e delle liberalizzazioni sono contro le liberalizzazioni sinte alla Gorbaciov ma come quella che è stata fatta e personalmente ed eticamente sono contraria supermercati
Ministro Bersani
Io non so come particolari spunti no volevo chiederle ha sentito quello che ha detto il professor Tremonti prima le relazioni che ci sono state
Le chiedo subito che cosa state facendo perché diciamo non occorrono più cinque anni per rendere operativo un impianto industriale perché non servono ventotto autorizzazioni
Ma guardi su questo punto di Rock proprio oggi oltre a provare Complesso
Diciamo il provvedimento cosiddetto Bassanini
Noi abbiamo approvato la riforma generale degli incentivi industriali
Abbiamo in corso di approvazione come molti sanno sulle Commissioni parlamentari
La riforma delocalizzazioni d'impresa
Sto parlando di localizzazione ampiamente o trasferimento d'impresa le cose che abbiamo sentito per tanti anni denunciare Gregorio assunto in un procedimento unico semplificato su base di autocertificazione così sul sistema di incentivi
L'ingresso è quell'andare in automatico di tirare sul conto fiscale di avere procedure fuori dall'amministrazione e così via dicendo
Io penso che qualsiasi osservatore anche poco attento delle cose che stiamo cercando di fare si renderà conto di un dato noi siamo contenti che andare in Europa sia una la sfida non da poco
Non pensiamo affatto di andare in Europa per riproporre vita di un regime ovviamente
Pensiamo che andare in Europa e Stati significhi fare delle riforme cioè alleggerire i costi di sistema
Perché siamo in una tre Torre competitiva che certo deve tenere conto dei costi ma non può basarsi unicamente sui costi ha bisogno di trattare il lavoro è lavoro qualificato in un certo modo quindi noi dobbiamo lavorare per abbattere dei costi sistema di sono eccessive
Uno di questi costi è certamente cosa pubblica amministrazione il rosso problemi in questo campo e negli altri è di essere riformisti
Non a parole liberali non a parole ma comprendere che alcune cose vanno cambiate dal re ora io non so posso Tremonti come lei
Misuri diciamo la carta della Gazzetta Ufficiale mi son sentito fare
Il il col mezzo sentito fare il rimprovero che la legge la legge sul commercio
La legge la legge sul commercio è di ben trenta articoli
Iniziato nel sugo basi trenta articoli però cancella trenta fra leggi e regolamenti
è stata fatta con la bassa Dini
è un provvedimento che non sa non trasferisce fai evaporare pubblica amministrazione
E toglie milioni di adempimenti burocratici
Altro che trasferire Gorbaciov non capisco cosa voglio dire
Sa piuttosto cos'è è che bisogna guardarsi tutti in faccia per i limiti che ciascuno ha io non pretendo di Tato lezioni di liberalismo sarai comico
Però so che bisogna introdurre degli elementi ti liberalismo i nelle riforme che dobbiamo attiva cioè di nuova regolazione dei mercati superamento di bardature burocratiche colpire le corporazioni corpi colpire delle rendite di posizione non è una battaglia facile
E non la si aggira con fatti gli argomenti per cui non si sa mai qual è il momento giusto per comincia io dico che ci vuole uno sforzo anche di reciprocità fra diverse culture uno sforzo di modernizzazione di questo Paese sul quale possono venire molti contributi io dico che il cantiere delle riforme e anche della riforma della pubblica amministrazione mi pare francamente che l'abbiamo aperto anzi guardato trovato
Un imprevisto l'altro giorno Domizia speriamo che duri a te voi ancora un po'perché avete messo in piedi una cosa che ci capito dentro soltanto dopo tra fisco e al può darsi può darsi che noi passiamo
Per un periodo dove gli elementi destabilizzazione a chi non comprensione di sommovimento saranno certamente presenti non sempre si però insomma ci siamo messi in modi questo cammino di cambiamento le procedure stanno in via di riduzioni semplificazione ecco se mai
Questo vorrei dire a proposito dell'ultimo tema che veniva solleva
Io spero spero che si sia colta anche da questi sforzi che stiamo facendo per un rapporto più amichevole fra imprese pubbliche amministrazione imprese e territorio
Spero che si collega lo sforzo almeno di ragionare anche dal punto di vista dell'impresa
Non è vero che stiamo ragionando nell'inconsapevolezza o nel disprezzo nella sottovalutazione delle esigenze la cultura della mentalità dell'imprenditore io credo con lo sguardo Bietti Ivo questo possa essere riconosciuto e allora se è così non si può nemmeno pensare che in tanti altri campi compresi quelli diciamo delle relazioni sociali o delle diciamo e normative sull'orario che tanto fa discutere adesso la nostra intenzione è nostra volontà sia quella di prescindere da questo punto di vista il pressing da questo punto di vista e invece contiamo con lo sguardo pragmatico la situazione
E ci siano le condizioni invece per fare di un elemento anche di una vicenda che può aver avuto davvero i suoi elementi di turbamenti difficoltà anche invece una occasione per riprendere il filo di un ragionamento perché adesso c'è da lavorare ci sono cose da fare
E c'è da lavorare anche assieme abbiamo le riforme abbiamo in mezzo giorni vissuti abbiamo necessità di riprendere un contatto un collocamento un colloquio e io penso che questo sia possibili o penso ad esempio che sia
Diciamo utile necessario e mi auguro che sia praticabile ecco trovare i meccanismi per riprendere questa proposta io ritengo positiva che è venuta da Confindustria
Di aprire e di regolare dei tavoli dei momenti di confronto su temi su temi che sono molto urgenti i sull'occupazione e la polizia alcuna manutenzione delle grandi le grandi esperienze di concertazione che cominciarono nel novantatré
Io credo che anche in questa situazione che si è appreso Lemeti difficoltà noi possiamo e dobbiamo trovare la strada che con il settimo del governo voglio dire anche questo perché diciamo questa strada posso posso libre
Giù la domanda si esce un fatto concreto quand'è che si privatizza un Autostrade Aeroporti di Roma nessuno due grandi privatizzazioni che si aspettano questa
Guardiamo nel programma del novantotto diciamo inserito dove noto che ci sono state sull'autostrada dei problemi di natura burocratica i processi di privatizzazione non sono una delibera c'è solo un percorso diciamo piuttosto complicato
Io dico questo ecco per le io credo si possa dare questo credito almeno al governo ecco
Possono esserci momenti e di difficoltà percorsi tribolato e per questo o quell'altra ragione burocratica però un governo che alle spalle quello che alle spalle già in termini di operazione di privatizzazione ecco credo che possa avere il credito necessario per ritenere che noi proseguiremo proseguiremo con intensità al processo di liberalizzazione però nei termini in cui veniva detto anche nella relazione insomma noi non vogliamo non possiamo passando situazioni monopolio pubblico a monopolio privato ne abbiamo un complesso problema di regolazione
Un problema complesso problema di allestimento di regole sette della concorrenza che sono regole ma sono anche authorities poche pochi si ma buone ma funzionante ma funzionante
Perché abbiamo bisogno di regolare i nuovi mercati
Perché questo ci consente di fare Nuovi Investimenti aver reciprocità internazionali produrre occupazione portarla anche al Sud abbattere i costi di sistema non è la privatizzazione di per sé pur necessaria pezzi risolve tutti questi problemi e voi sapete bene che difficoltà ci sono invece percorrere i processi nuova regolazione di liberalizzazione verso il un secondo me principale
Siciliani consigliere incaricato di Confindustria commento al discorso che ha fatto Bersani attraverso penso che mancato un po'discorso importante perché
Indubbiamente in quest'ultimo periodo di governo accelerato abbastanza solidarizza azioni però c'è l'altra faccia che ancora più importante che è questa la liberalizzazione abbiamo ancora da
Avanti problema della privatizzazione l'ibridazione di settori importanti per esempio l'energia dove sarebbe importante procedere insieme e che punto non è soltanto un problema di di privatizzare ovviamente questo importante questo significato anche per lo Stato incassare le somme importanti momento risanamento finanziario del Paese per oggi è importante creare settori strategici
Più concorrenza più mercato per esempio se accennato prima discorso dei servizi pubblici discorso esecutrici pubblici estremamente importante spesso è stato anche ignorato il valore dei servizi pubblici la per esempio
Confindustria fatto una battaglia importante perché ritiene che bisogna che queste aziende municipalizzate divento ma effettivamente deve aziende si trasformano ISPA che si privatizza no che vanno sul mercato che si crea concorrenza inammissibile peso se e va a vantaggio soprattutto dei cittadini che significa servizi migliori che significa tariffe più basse l'abbiamo visto per esempio
Faccio l'esempio degli aerei e trasportai abbassato un po'di concorrenza per abbassare le tariffe si ritiene per esempio che nel settore delle comunicazioni una concorrenza maggiore possa portare ancora un quinto di abbassamento delle tariffe
Si ritiene che si sia privatizza l'ENEL c'abbiamo un sei per cento in meno sulle tariffe ecco questo significa quindi quando si parla di realizzare di creare più un mercato bisogna tenere presente anche l'interesse dei cittadini e ci interessa dell'impresa perché questo significa anche avere delle imprese più competitive e che quindi possono competere diciamo con gli altri con le altre aziende in campo europeo in campo mondiale
Gino di tavolo rapidissimo per stare nei tempi che ci siamo prefissi Tognana ripassare facendo a Treviso per per risolvere questo problema della semplificazione che uno è uno forse il più grande problema che ha un'area vitale come quella del Nord Est
Dunque concreto lavoriamo da tempo con con il ministro Bassanini con il suo ministero per cercare di contribuire di mettere una tessera del mosaico in questo processo mi consenta di fare una chiosa dicendo che probabilmente la legge Bassanini con i limiti che può avere è comunque l'unico strumento che ci resta perché da una parte la Bicamerale mi pare che in termini di riforme sia quanto meno non dirà quello che ci si aspettava o che sembrava dovesse partorire dall'altra parte anche il Parlamento che ha fortemente ridimensionato il principio della sussidiarietà tra pubblico e privato ci lascia pensare
Che anche da questo punto di vista non faremo dei passi avanti quindi bisogna lavorare con la Bassanini lei diceva cosa fate abbiamo un pool di imprese che è disponibile ha fatto da
Da da Pannella per cercare di lavorare su quella che sarebbero poi gli impatti c'è molto da fare perché le proposte sono state non da parte nostra in generale di semplificazione sono stati centododici nel mille novecentonovantasei sono stati otto nel mille novecentonovantasette però ne abbiamo il ministro è riuscito a realizzarne soltanto quattordici di conseguenza questo vuol dire quanto spazio c'è il tempo è stretto io quello che vorrei cercare di sottolineare in termini propositivi
è che io credo che le imprese cittadini i cittadini e le imprese debbano lavorare in collaborazione con la pubblica amministrazione non credo che vada portata avanti un'operazione di contrapposizione anche se è più facile a dirsi che a farsi
Io credo che una proposta potrebbe essere quella di cercare di applicare dei tavoli di concertazione permanente e anche nell'ambito della pubblica amministrazione se posso dare un suggerimento
Quella di cercare di far lavorare il modello del qualità totale circoli di qualità che possano coinvolgere i dipendenti pubblici e in buona sostanza a cercare di mettere in piedi
Quello che così si può chiamare
Un patto di retorica reciprocità
Lane prese liberano di vincoli de vengono liberate di vincoli e di costi impropri e l'impresa medesima aiuta il pubblico di ben dipendente in maniera tale da poter applicare con più semplicità
Questo Tremonti come si fa ad accelerare il processo di liberalizzazione privatizzazione
Quello che rimane ancora da fare
Ma io sono convinto che ci vuole meno Stato meno Stato significa conservare lo stato in Regno Unito proprio per restare unito
Ha conservato cinque porte competenze centrali e ha fatto oggetto di competenza legislativa via di pollution tutto il resto no in Bicamerale abbiamo un elenco di competenze legislative centrali cosa dovrebbe fare lo Stato centrale che comprende tutto l'alfabeto fa dalla all'Abi hanno lasciato fai la Beta probabilmente perché in greco detta vuol dire libertà
E alla lettera N voi trovate la riserva che lo Stato vuole fare a se stesso della competenza politica quindi legislativa in materia di sistema metrico
Questa è l'ideologia e alla domanda perché volete la competenza statale centrale in materia di sistema metrico la risposta è stata perché temiamo che nel nord la lega introduca la pertica una iattura
Ecco se questa è l'ideologia dello Stato centrale credo che sia molto difficile modificato
Di Portici viene prima il suo pagamento accennato all'agenzia uno oggi insieme li insultano è nata in effetti questa sorpresa Nuova Holding la Sviluppo Italia
Che ha il compito di coordinare tutti gli enti che prima si occupavano mi pare di aver capito del mezzogiorno
Ecco non c'è il rischio che il maschio sostanzialmente un un nuovo IRI due intanto diciamo che meno io sappia dannato niente questo sembra o che non hanno fatto oggi in Consiglio dei ministri ma non mi pare non c'è ma era annunciato però adesso vediamo intanto dia lasciamo che su questi due si è detto di tutto e conta di tutto
Si è fatto come sempre si fa sul Mezzogiorno una grande demagogia senza pensare che invece il problema mezzogiorno un problema vero è una grande opportunità del Paese però va affrontata in maniera estremamente seria
Io penso che il mezzogiorno ha ha bisogno primo di un coordinamento degli enti che già ci sono ridefinire la mission dei tanti enti che già ci sono che opera nel soggiorno
Secondo ci vuole una un coordinamento e cederei se c'è l'agenzia questa deve pensare soltanto al modo di attrarre gli investimenti nel Mezzogiorno
Tutto il resto non serve questa la posizione di Confindustria abbiamo più detto sei governi era qualcosa di diverso a quel punto anche lì prenderemo le nostre posizioni però c'è da dire che discorso importante perché oggi parliamo di semplificare Italia
C'è un valore enorme nella legge Bassanini che quella del decentramento là c'è un principio importante del principio della sussidiarietà cioè vengono spostati tutta una serie di competenze dal governo centrale regioni alle ai comuni
Ma c'è anche una sussidiarietà che deve avere tra stato e cittadini che forse si trascura ma che stranamente portata questo è il grande passaggio per modernizzare questo Paese
Ministro Bersani tra poche ore a La sette si riunisce il direttivo direttivo straordinario della Confindustria proprio qui a Parma e dovrà decidere sull'atteggiamento da prendere nel corso delle trentacinque ore equa a poche ore da questo appuntamento così importante qual è il messaggio che dal governo agli industriali
Ma lo Stato il Governo posso fare una mia considerazione
Io penso che
Ci rendiamo tutti conto che siamo in un po'sarà un passaggio cruciale is
Abbiamo acquisito una posizione come Paese
Non può essere adesso un rompete le righe
Perché abbiamo bisogno effettivamente di risolvere due problemi
Il cambiamento di questo Paese
L'occupazione il Mezzogiorno
Sono problemi gravi sono problemi urgenti
Abbiamo una ripresa in atto
Abbiamo bisogno di poter lavorare abbiamo bisogno di accrescere questa ripresa
E io spero che anche sul versante diciamo dei tassi tassi interesse possono venire ulteriori spinte in questa direzione abbiamo bisogno di far innervare questa ripresa con anche i territori
Che non possono per questo pressione che non hanno avuto possibilità in questi anni
Insomma noi dobbiamo come governo lavorare molto le imprese o lavorare molto e dobbiamo poi anche fare assieme
Io dico la vicenda delle trentacinque ore può essere giudicata in molti modi
Però certamente un dato mi pare condivisibile è venuto alla luce del sole
Il governo non aveva nel suo programma
Diciamo di intervenire con norme attorno al tema dell'orario c'è stato una vicenda parlamentare politica si è arrivato un compromesso leggibile
Non credi nome dell'esigenza di salvarla sedia
In nome di esigenze un po'più nobili in nome di esigenze più nobile
Ora noi abbiamo cercato come Governo di mantenere l'impegno di svolgere il tema nel modo più pragmatico riaperto possibile nel modo più aperti
Ai contributi alle correzione del Parlamento e in particolare nel modo più aperto al contributo e al ruolo delle forze socia degli imprenditori e dei lavoratori
Io credo che se si prende atto di questo
Se si guarda avanti e se noi anche noi come governo
Abbiamo la capacità
Di avere anche un'idea è un'iniziativa che colga lo ripeto quell'importante proposta di Confindustria
Di trovare forme anche nuove di rilettura io l'ho capita così di rinite ardimento
Di una logica di ammodernamento con l'ausilio di concertazione
Se ecco se c'è questo io penso che noi possiamo fare un servizio al Paese quindi questo è il meccanismo un governo che pretende d'aver diciamo così
La ragione che cerca di capire e di di spiegare come sono state le vicende e di di offrire diciamo questa disponibilità questa la considerazione che mi sento di fare a poche ore da questa importante amico
Grazie nostro incontro
Ma proprio a Paolo Conte ha terminato qui quindi ringrazio tutti i partecipanti all'incontro
è la volta ora nel nostro primo ospite che l'onorevole Silvio Berlusconi presidente di Forza Italia che invito a prendere la parola
Buonasera a tutti grazie per l'accoglienza
Non sono presidente di Forza Italia sono ricordiamocelo almeno voi ricordate ve lo un collega un imprenditore e credo un imprenditore che non ha fatto malissimo
E anche per ringraziarli
Nella stessa cogenza vi annuncio dato che i tempi si sono anche gli stretti
Che
Ho rinunciato
A raccontarvi i miei
Suggerimenti per quanto riguarda la semplificazione che certamente si deve fare ho letto ieri sera il rapporto frutto di due anni di lavoro del Centro studi di Confindustria
Devo dire che non c'era e non c'è niente da aggiungere a quel lavoro anzi faccio qui i complimenti più sinceri più sentiti
Al dottor Cipolletta e i suoi collaboratori
Credo che questi cedimenti che vengono dalla trincea del lavoro siano dei suggerimenti che chi ha
O chi si dedicherà alla responsabilità di
Cercare
Di di sporcare la giungla enorme delle leggi il Regolamento CE e la burocrazia sì sì a terra quei a quelle indicazioni
Farà molto bene gran parte del lavoro è già stato fatto credo che serva soltanto tradurlo che volevo
Tradurre in pratica quindi consegnerò ha agli atti beh questo convegno la relazione di avevo preparato
E dato che appunto i tempi si sono anche ridotti
Penso di improvvisare alcune considerazioni a seguito del dibattito
A cui abbiamo da poco assistito
Vedete
L'atteggiamento di questo governo e di questa maggioranza nei confronti dei problemi del Paese nei confronti dei problemi di quel ceto medio produttivo dell'Italia che lavora e che produce appare
è sempre apparso dalle parole dei protagonisti del governo un atteggiamento di piena apertura
Incontriamoci
Sì diamoci ad un tavolo discutiamo
E poi alla fine il risultato di tutto questo è qualche cosa che è sempre va nella direzione opposta a quella che noi
Protagonisti del lavoro ci saremmo aspettarti
In questi giorni poi
Sono successe alcune cose
Che io credo ci debbano riempire di preoccupazione siamo entrati nel sistema della moneta unica una buona cosa certe nessuno la metteva in dubbio ci sarebbe addirittura procrastinato l'inizio
Della moneta unica ove l'Italia non fosse stata nelle condizioni per entrare
Vediamo manifestazioni di gioia a mio parere esagerate conformisti Ca'su tutti i giornali
Ricordiamoci che soltanto la Grecia non è riuscito a farcela quindi non dobbiamo e saltarci come se avessimo compiuto chissà quale impresa dobbiamo invece preoccuparci per come si è arrivati a questo ingresso e perciò che da questo momento in avanti ci si prepara siamo arrivati alla moneta unica rispettando quel parametro del tre per cento
Tra il prodotto nazionale il deficit pubblico esattamente per una via opposta a quella per cui i nostri partner europei con noi avevano fissato quel parametro
Cosa voleva dire ridurre il deficit al tre per cento voleva dire andare nella direzione del potenziamento dello sviluppo aumentare cioè la crescita e ridurre la spesa pubblica e naturalmente la spesa pubblica corrente da un certo la spesa in conto capitale quella per infrastrutture soprattutto quella per infrastrutture in Italia che infrastrutture
Ne ha moltissimo bisogno al nord ma e lo sappiamo bene soprattutto al sud
Qual è stato invece la via che si eseguita
è stata la via dell'aumento della pressione fiscale sottraendo capitali all'investimento produttivo e quindi ritardando diminuendo comprimendo lo sviluppo
è stata
La via degli artifici contabili anticipando le entrate procrastinando le uscite dello Stato compiendo operazioni tra Banca d'Italia il ministero del Tesoro
E anche questo non credo che sia una cosa che ci deve riempire di soddisfazione perché poi a furia di buttare la spazzatura sotto il tappeto un certo momento qualcuno passa e danza il tappeto
è stata la via della riduzione degli investimenti in conto capitale
I risultati basso sviluppo aumento della povertà aumento della disoccupazione ma soprattutto per quello che ci riguarda più da vicino perdita di competitività del nostro sistema produttivo
Questa via
Ci ha portato ad un incontro con i nostri partner europea è in condizioni di assoluta debolezza
Hanno accettato il nostro ingresso ma ci hanno posto delle condizioni pesanti che non solo diminuiscono la nostra sovranità in materia economica
Ma ci imporranno severi controlli e forti penalità se non riusciremo in quell'opera da loro impostaci di riduzione del debito pubblico
Secondo un percorso di cui hanno individuato i termini temporali e i termini quantitativi ci hanno detto ora siete ad oltre il centoventi per cento di debito rispetto al prodotto nazionale
Dovete portare il debito ad essere pari al prodotto nazionale in sei anni se non faccio male i calcoli significa imporci
Un risparmio di sessanta mila miliardi all'anno qualcosa del genere se non rispetteremo questa condizione ecco che ci saranno delle pesanti penalità
Guardate che questo è qualche cosa che noi abbiamo dovuto accettare sui giornali non se ne è parlato il problema è stato scartato messo nell'angolo da parte dei protagonisti del Governo ma è un problema gravissimo perché noi ci troviamo di fronte ad una prospettiva che si è risolta
Con la mentalità che sin qui a dettato
I provvedimenti del Governo la politica economica e quindi e fiscale noi andremo verso una sul una situazione assolutamente negativa
Con una contrazione
Dello sviluppo con un aumento della disoccupazione e assolutamente con una riduzione della nostra capacità competitiva della capacità competitiva dei nostri prodotti e delle nostre imprese perché
Ma perché
E c'è un qualche cosa che
è arrivato a combinarsi con tempestività incredibile con questa polpetta avvelenata che abbiamo dovuto ingoiare a seguito di questo modo con cui siamo arrivati alla moneta unica è il decreto il disegno di legge che il Governo approvato sulla riduzione per legge delle
Ore lavorative
Che qualche cosa che fa a pugni così una volontà di modernizzare il Paese di dare libertà all'impresa di dare libertà al mercato
Intervenire nel mercato con un provvedimento vincolistico ed autoritario
è il segnale di una mentalità centralista statalista
Che non è mai venuta meno
Weston moderno perché ha scelto la strada di arrivare al tre per cento attraverso l'aumento dalla pressione fiscale ed il resto e non attraverso la strada maestra che come tutti sappiamo sarebbe quella di sprint ridurre di ridimensionare di riqualificare la spesa corrente
Perché si basa su una maggioranza che non glielo avrebbe consentito quella maggioranza che è necessaria per tenere in vita il governo
Che ha portato il governo sull'orlo della crisi vi ricordate nell'autunno scorso che ha dettato pesanti condizionamenti al governo contrario addirittura ai programmi del partito principale di governo ai programmi dell'Ulivo
Sappiamo tutti come Rifondazione comunista abbia detto
Uno deve ridurre per legge le trentacinque ore a parità di stipendio di salario due devi imparare i cento mila finti posti di lavoro tre dimenticati di riformare la previdenza come si dovrebbe fare
E per quarto punto dimenticati di cedere la maggioranza di ENI di ENEL
E
Questo governo non per amore di sedia come poco fa ha detto il ministro Bersani
Ha detto l'abbiamo fatto per un motivo alto e nobile vorrei che ce lo spiegasse forse sarà più nobile la poltrona della sedia questo governo per amore di durata questo governo ha accettato qualcosa in cui non può credere non può non posso pensare che il presidente del Consiglio Prodi
Creda davvero che le trentacinque ore possono produrre ciò che crede possono produrre Bertinotti
è un provvedimento pauperista è un provvedimento già messo in atto
In altri Paesi spesso in Germania sappiamo tutti che aumenta di oltre il dieci per cento il costo del lavoro per unità di prodotto sappiamo tutti che rende sempre più difficile la nostra concorrenza
Con le aziende straniere l'altro giorno in Veneto incontrato degli amici imprenditori
Che
Tiravano le somme di ciò che sta succedendo dicevano ormai
Riusciamo con difficoltà siamo più bravi nei processi produttivi rispetto alle aziende che lavorano in Austria che fanno gli stessi nostri prodotti nei Paesi europei soprattutto nei Paesi dell'est
Abbiamo costi del lavoro molto più elevati contributi molto più elevati abbiamo infrastrutture che aumentano i costi del lavoro che abbiamo fuori dai cancelli dell'azienda
Ma siamo ancora in grado di arrivare ad avere un prodotto che costa esattamente
Quello che costa le altre aziende straniere
Noi produciamo prima producevamo contando anche sulla nostra capacità di design oggi con la tecnologia moderna le macchine sono tutte le stesse le informazioni corrono veloci dopo sei mesi dopo un anno anche il design più avanzato viene copiato dalle altre aziende che fabbricano gli stessi prodotti nonostante questo siamo in grado di costruire quel prodotto di produrre
Quel prodotto allo stesso prezzo delle altre imprese
Ma poi
Che cosa ci rende difficile restare nella concorrenza il fatto che quelle in prese al cento che costa il prodotto aggiungono cinque per quanto riguarda i costi fiscali e noi dobbiamo aggiungere quindici e qualche volta anche di più
E questo ci porta fuori dalla concorrenza
Ebbene
Io credo che noi dobbiamo prendere consapevolezza di essere in una situazione estremamente difficile preoccupante perché le belle parole che ci sentiamo rivolgere circa la volontà di questo governo
Di intraprendere una strada virtuosa di riforme cioè di andare a ristrutturare la spesa pubblica riducendola fortemente non possono avere seguito
Perché questa maggioranza ha in sé è un partito antimercato anzi Europa antisistema anti Occidente che impone la sua volontà
Partendo da una logica che sempre più ideologizzata e classista
Un partito che vede nell'imprenditore che lavora qualcuno che è quasi sempre un evasore
Che ai suoi rappresentanti che si alzano in piedi in Parlamento di guardando dalla nostra parte come forza politica
Che rappresenta il ceto medio produttivo ci dicono avete finito di eludere di evadere è arrivato finalmente il momento dovete pagare le tasse anche voi nella misura giusta
Queste o è l'atteggiamento mentale da cui partono con questa forza politica dentro questa maggioranza
Io non credo
Che questo governo sarà in grado di affrontare
Le imposizioni
Che i partner europei hanno hanno infettato andando nella direzione giusta andando cioè nella direzione di una ristrutturazione della spesa pubblica della sanità della scuola delle pensioni della pubblica amministrazione
E nel contempo andando verso una vera liberalizzazione del mercato
Si è avuta un'occasione recentissima che ha dimostrato ancora quanto sia lo statalismo che possiede
La maggioranza della sinistra
In Parlamento alla Camera
Abbiamo ridiscusso e votato un principio fondamentale il principio di sussidiarietà orizzontale
Sapete che cos'è significa che lo Stato attraverso le sue istituzioni locali non deve poter intervenire in quelle attività facciamo l'esempio
Principale dei servizi delle aziende municipalizzate dove i privati possono cavarsela da soli possono
Fare meglio dello Stato producendo servizi migliori a costi inferiore
In Bicamerale con un lavoro
Duro eravamo riusciti a convincere
Dei padri costituenti dell'altra parte ad accettare la formulazione che prevedeva questo principio
Alla Camera i deputati nonostante ci si è impegnati nella discussione a Corazza
E insistita nonostante avessimo indicati di di mali che la non l'introduzione di questo principio avrebbero portato alla nostra economia
La sinistra compatta ha votato per la non accettazione di questo principio Déco ancora un altro segnale che va nella direzione che conosciamo ma segnali ce ne vengono sempre ho sentito poco fa il ministro Bersani raccontare quali sono i propositi del governo per il Sud per il Mezzogiorno ma non si risolve nulla del problema del Mezzogiorno
Con le tavole con le concertazioni con gli incontri non si risolve assolutamente certa con le marce dei sindacati o con quant'altro il problema del Sud si risolve lasciando da parte la mentalità statalista e dando un impulso
Agli imprenditori affinché abbiano convenienza
A
Installare delle aziende nel Sud oggi nostro Mezzogiorno è il posto meno attraente che ci sia in Europa per andare a farci un'impresa e cosa bisognerebbe fare B noi abbiamo presentato quattro anni fa un Progetto Sud che ancora non è da cambiare diceva semplicemente che intanto naturalmente lo Stato deve fare lo Stato riprendendosi il controllo del territorio contro la criminalità organizzata ripresenta riprendendosi il controllo dell'economia
Poi si deve dare mano
Alle infrastrutture infrastrutture civili dalle scuole agli asili alle reti fognaria le reti idriche poi viale reti autostradali ferroviarie indiano porti porti i porti turistici ma si devono poi aggiungere delle condizioni favorevoli per le imprese flessibilità assoluta per quanto riguarda il lavoro uso della leva fiscale per rendere appunto conveniente un'impresa in quella posizione
E infine avevamo aggiunto anche Fantasia e coraggio il coraggio di dire si è sbagliato quando si sono costruiti impianti industriali raffinerie bisogna avere il coraggio di toglierle di mezzo di costruire al posto delle resine vie dei punti di attrazione per i turisti dei campi da golf avremmo in pochi anni un cambiamento vero del sud
Avremo in pochi anni la possibilità di risolvere un problema che oggi come oggi è risolvibile e tanto meno si può pensare di risolverlo attraverso questa o quella agenzia che fanno fare un passo indietro alla nostra storia
Ecco io sono preoccupato e credo che tutti dovremmo essere preoccupati per questa le trentacinque ore sono un segnale negativo non sono soltanto negative in sé per quello che produrranno nelle nostre aziende non si può pensare di risolvere questo problema e qua MIP permetto di dare un mio personale suggerimento al presidente Fossa non si può pensare
Nella situazione attuale in cui siamo di risolvere soltanto questo problema senza mettere sul tavolo con chiarezza
Tutti gli altri problemi senza farsi dire dal governo senza discutere pubblicamente con il governo e non lasciare che siano soltanto i sindacati a discutere col Governo e a decidere per tutti
Dieci milioni di persone di cui soltanto la metà attive che pretendono di imporre le loro decisioni di politica economica e fiscale al Paese
Bisogna discutere col Governo di ciò che il Governo vorrà fare in materia di investimenti produttivi gli investimenti in conto capitale di investimenti in infrastrutture vedendo in che modo intende superare questa imposizione
Venuta dall'Europa questo super Patto di stabilità di cui siamo colpevoli noi stessi per in modo con cui siamo arrivati ad entrare nella moneta unica vedere che cosa si intende fare per rilanciare
Lo sviluppo
Vedere che cosa si e quali impegni s'intende assumere per quanto riguarda l'utilizzo della leva fiscale per quanto riguarda
La diminuzione della pressione fiscale sembra una bestemmia dire dobbiamo ridurre il debito accingiamoci anche ridurre la pressione fiscale sapete che non è così
Sapete che stimolando lo sviluppo dando più competitività al nostro sistema produttivo
Si ottiene un incremento del prodotto nazionale il prodotto nazionale che aumenta significa maggiori e non minori maggiori entrate per l'erario
Soltanto con lo sviluppo si risolvono i problemi del Paese
O quasi vergogna a ripetere la formula di base della politica economica che io presentai quattro anni fa
Ce n'è in in campo con Forza Italia e che fece diventare azione politica coerente nei pochi mesi che avremo la possibilità di stare al governo e vi ricordo che quel governo produsse come riconosciuto
Poco tempo fa dal governatore Fazio
Produsse la migliore finanziaria produsse un incremento forte dello sviluppo oltre il due per cento produsse una diminuzione della spesa pubblica un incremento delle entrate fiscali senza aumentare nessuna aliquota senza introdurre nessuna nuova tassa
Ebbene la formula che è il pilastro che tutti gli Stati
Che avevano problemi e che hanno risolto questi problemi hanno adottato come politica economica era l'equazione che chiamammo l'equazione dello sviluppo l'equazione del benessere meno è stato
Meno imposte sulle persone sulle in prese sul lavoro uguale più competitività del sistema produttivo
Più sviluppo
E credo che questo sia innegabile
Uguale più lavoro il lavoro viene soltanto se si supera il due per cento nello sviluppo del prodotto nazionale
Il tutto uguale maggiori entrate dell'erario e anche quindi maggiore risorse per trasformare uno stato sociale
Che invece uno Stato assistenziale in uno stato che può essere veramente amico e può veramente aiutare sia davvero bisogno
Sembrano cose ovvie sembrano cose banali sono disdetti quotidianamente dall'azione di questo governo
Siamo partiti dal vostro convegno Italia da semplificare
Giulio Tremonti con cui lavorammo moltissimo per semplificare il sistema fiscale arrivando a confezionare un libro bianco che riduceva otto le oltre cento imposte esistenti che eliminava un'imposta odiosa come la tassa d'imposta di successione che eliminava l'imposta sulle sue
Donazioni che riduceva all'aliquota massima del trentacinque per cento l'aliquota sui redditi personali e al trentatré per cento l'aliquota sull'impresa
Lilian lo spunto da ciò che Successo in altri paesi con la riduzione delle aliquote ricordatevi che questa riduzione fa emergere il sommerso fa diventare onesti contribuenti perché anni quote giusti significa contribuenti onesti bene con quella Progetto
Noi
Eravamo sicuri di poter dare un impulso importante al lo sviluppo del nostro Paese alla modernizzazione del nostro Paese ora noi da oppositori in Parlamento
Siamo sicuri che il sistema opposto perseguito da questa maggioranza e da questo governo ci porterà nella direzione opposte
C'è
Ci sono elementi che ci inducono in certi casi ad essere
Positivi la borsa la borsa italiana come le borse europee come le altre Borse mondiali sta andando bene ma sappiamo che è un fenomeno staccato dei risultati del sistema produttivo sappiamo che le nostre impresa e valutati di più
Non guadagnano di più e non producono di più
Sono semplicemente più valutate perché si sono abbassati i tassi di interesse del debito pubblico e quindi c'è una massa enorme di risparmio che affluisce sulla borsa a questo si aggiunge anche l'andamento economico dell'economia americana
A questi si aggiunge c'è anche ciò che successe in Asia e quindi moltissimi capitali non vanno più nella direzione delle borse dell'Asia ma si dirigono invece nella direzione delle Borse europee
Quindi non dobbiamo essere tratti in inganno lasciarci trarre in inganno da uno euro fuori a dei mercati finanziari che nulla a che vedere con il reale andamento delle nostre azienda
Le nostre aziende hanno bisogno per lavorare di avere un cambiamento
Ad inizio dal profondo del sistema di leggi che incombono sull'attività di tutti i giorni
Hanno bisogno di avere un cambiamento profondo nel sistema delle normative burocratica le piccole e le piccolissime imprese sono costrette a oltre cento adempimenti burocratici ogni anno
Hanno bisogno di un sistema di giustizia civile amministrativa che non rende impossibile rientrare di un credito se non dopo anni e anni ed anni
Hanno bisogno di una flessibilità nel mercato del lavoro che si è lasciato al mercato di trattare le condizioni tra impresa e dipendente
Abbiamo il record negativo per tutto per il numero di ore di lavoro e specialmente se arriverà questa legge per la durata della vita lavorative abbiamo i contributi che sono i più alti d'Europa e quindi il costo del lavoro più alto d'Europa
Abbiamo per finire quello che ho già ricordato un fisco che non ci consente di investire nello sviluppo
In tutti i Paesi avanzati
Il fisco si prende un terzo dell'utile che produce l'impresa un terzo va Cesare perché è giusto
Un terzo va agli azionisti
Che se non l'avrebbero motivo di mantenere loro capitali dell'impresa un terzo le imprese lo impiegano per l'ammodernamento per l'innovazione tecnologica per la innovazione nei processi produttivi
In Italia questo non può accadere in Italia fatti di una domanda a tutti riguardando i conti della vostra impresa non c'è questa possibilità
Per i mercati finanziari che nulla a che vedere con il reale andamenti delle nostre azienda le nostre aziende hanno bisogno per lavorare di
Il cambiamento a Dini se dal profondo del sistema di leggi che incombono sull'attività di tutti i giorni
Hanno bisogno di un un cambiamento profondo nel sistema delle normative burocratiche le piccole e piccolissime imprese sono costrette a oltre cento adempimenti burocratici odierna hanno bisogno di un sistema di giustizia civile amministrativa che non rende impossibile rientrare di un credito se non dopo anni e anni ed anni hanno bisogno di una flessibilità nel mercato del lavoro che si è lasciato al mercato di trattare le condizioni tra impresa e dipendente
Abbiamo il record negativo per tutti e per il numero di ore di lavoro e specialmente se arriverà questa legge per la durata della ditta lavorativo abbiamo i contributi più ci sono i più alti d'Europa il quindi il costo del lavoro più alto d'Europa abbiamo per finire quello chiuso ha ricordato un fisco e non ci consente di investire nello sviluppo
In tutti i Paesi avanzati il fischio si prende un terzo dell'utile che produce l'impresa
Un terzo Val Cesare perché è giusto
Il terzo va agli azionisti
Che se non l'avrebbero motivo di mantenere i loro capitali dell'impresa un terzo le imprese lo impiegano per l'ammodernamento per l'innovazione tecnologica la innovazione nei processi produttivi
In Italia questo accadere in Italia fattibile rimanda a tutti riguardanti i conti della vostra impresa non c'è questa possibilità
Prato nei ranghi della sinistra
I ricatti di Rifondazione Comunista sono stati accettati e sono diventati legge per questo governo che come avete visto li ha trasformati nel disegno di legge per cominciare delle trentacinque ore
E allora apriamo gli occhi apriamo gli occhi non continuiamo ad andare divisi alla trattativa con questa maggioranza e con questo governo i sindacati sanno come si fa i sindacati sanno imporre la loro volontà se Confindustria se Confcommercio e Confartigianato se Confagricoltura andranno
Sparsi a discutere con il governo se vorranno continuare in questa leggenda della lontananza da qualunque e movimento politico
Non ci sarà Berzo di riuscire a far prevalere le nostre ragioni le ragioni dell'Italia che produce dell'Italia che lavora dell'Italia che si deve sviluppare per garantire il benessere a tutti a partire da chi è meno fortunato a partire da chi è più debole
E quindi io credo che di fronte a una situazione così per il corpo e pericolosa così preoccupante
Valga la pena di unire le forze
Di guardare con occhi Anghiari all'impegno e lo dico non è un comizio è un'osservazione che so che darà luogo a molte critiche ma di corner responsabilità di farla ha una forza politica come Forza Italia che scesi in campo per difendere il cento medio produttivo uniamo le forze poniamoci come interlocutori uniti di fronte a questa maggioranza di fronte alla sinistra
Finiamola di credere che la sinistra che è un governo di sinistra possa fare una politica di destra non è mai successo non accadrà mai
E quindi al Presidente Re di Confindustria
Unito con me in un altro dolore quello di vedere in vena
Non essere più il Milan che avevamo negli occhi
In un momento difficile per il nostro Paese come questi in un momento difficile per chi ha responsabilità d'impresa
Io dico
Non commettete l'errore gli accontentarvi di un osso
Non commettete le loro di mercanteggiare e di andare a una soluzione minima
Guardate i problemi in tutta la loro complessità ponete linee la responsabilità di chi non ha soltanto sulle spalle la responsabilità delle proprie aziende di coloro che in queste aziende lavorano ma che ha sulle proprie spalle come forza produttiva la responsabilità dell'intero Paese
Guardate a chi nel mondo della politica pratica con voi
Le stesse strade con chi con voi esprime gli stessi convincimenti chi porti innanzi con un'azione politica determinata certa d'opposizione i numeri sono quelli ma un programma chiaro inequivocabile
Io quando ebbi responsabilità di governo credo che per la prima volta un ministro un primo ministro partecipo o io almeno da quando ero nel direttivo di Confindustria non avevo mai avuto l'occasione di vedere un primo ministro alla nostra assemblea generale bene io dopo l'intervento del presidente avete
Gliela parole e dissi ironizzando vedo che hai copiato il mio programma di governo che cosa volevo dire volevo dire
Che non stiamo inventando nulla di strano di originale che chi è al Governo condivide la stessa responsabilità
Di chi
è nel mondo e nella trincea del lavoro che le regole del benessere sono sempre quelle che ciò che si deve fare per implementare lo sviluppo per accrescere la capacità della nostra impresa di essere competitiva nel mondo ciò che si deve fare è qualche cosa che si condivide largamente non lo condivide la sinistra
Perché parte da una posizione che risponde a una tradizione culturale anche una pulsione intima
Che non si può cancellare si può cambiare il nome di questo quel partito ma i protagonisti sono sempre gli stessi le loro parole sono parole di apertura celebrano il liberismo e ce l'avevano il liberalismo
Ma poi non seguono finora
Non sono mai seguiti fa i più contenti tra tutti coloro che hanno deciso in una parte ultima da loro ventidue umana
Di dedicarsi
A sostenere le ragioni dell'impresa e quindi del benessere nella politica cioè il sottoscritto
Io sarei il più felice
Sì davvero il PDS lo dico all'onorevole D'Alema interverrà dopo di me
Intendesse trasformarsi dal partito che era in un vero partito socialdemocratico quando mi sono alzata in autunno a parlare in Parlamento
Ho fatto un'offerta che andava proprio in questa direzione
Fatto eseguire
Ai propositi tante volte denunciati fatte seguire una decisione concreta fate seguire i fatti alle parole
Questo non è ancora avvenuto ebbene la situazione che abbiamo di fronte da al PDS dall'Ulivo da a questo governo ancora l'opportunità l'occasione per far seguire i fatti alle parole
Non si può andare in una direzione diversa che non sia quella del sostegno all'economia che non sia quella del sostegno all'impresa che non sia quella del sostegno allo sviluppo
Ritorno ancora ricordare più competitività alle imprese ferraresi più sviluppo per risolvere il problema dell'occupazione per fare sì che il nostro Paese vinca anche la sfida difficile che lo aspetta la sfida della concorrenza da competizione con gli altri sistemi economici europei grazie a tutti
Grazie
Iniziamo subito il nostro secondo incontro che ha come titolo amministrazione pubblica cittadini impresa prego di salire qui sul palco Guido Maria Barilla presidente della Barilla
Franco Bassanini ministro alla Funzione pubblica
Benito Benedini presidente di Assolombarda
Luigi De Marchi Presidente della Società Italiana di psicologi o politiche
E Riccardo Illy sindaco di Trieste non sarà invece presente il sindaco di Milano Albertini perché bloccato da un impegno in Argentina
La relazione introduttiva e del professor Sabino Cassese ordinario di diritto amministrativo all'Università la Sapienza di Roma al quale cedo subito la parola
Del mille novecentonovanta una legge ha stabilito che tutte le amministrazioni pubbliche debbono determinare ai tempi per provvedere
Le amministrazioni statali l'hanno fatto le amministrazioni locali non l'hanno fatto
Oggi abbiamo un elenco di cinque mila procedimenti per i quali sono stati determinati i tempi per provvedere
Ho provato a fare un esercizio per vostro diletto
A sommare tutti i tempi che sono indicati da questi regolamenti
Fanno la cifra di due mila tre cento e sei anni più sette messi
Chi debba cioè percorrere il labirintico percorso di tutte le procedure della pubblica amministrazione
Ha bisogno di trenta ventitré e vite da Matusalemme sperando naturalmente di non dover interessarsi di problemi locali perché dovrebbe aggiungere anche le procedure locali di cui non abbiamo intenti impegnandosi a
Seguire queste procedure fin dal primo giorno della nascita
Fino all'ultimo giorno della sua vita grazie a Dio nessuno deve fare nella propria vita tutto il percorso di tutti i procedimenti amministrativi
Eppure guardate
è singolare vedere le differenze tra un apparato e l'altro pensate che il Ministero di Grazia e Giustizia ha dei tempi complessivi di trecento diciassette anni e quello dell'Ambiente di trentaquattro anni
Perché tutto questo e che cosa produce questa lentezza delle procedure mi interrogano brevissimamente sulle cause e sugli affetti di questo fenomeno
Le cause sono molte ma ne voglio citare una soltanto
Perché mi consente
Di sfogliare ancora una volta un documento pubblico
Edito dal ministero del tesoro nel quale sono state valutate
I tempi dedicati al personale dal personale all'attività amministrativa
Ora da questa indagine risulta che le attività dedicate al funzionamento e all'auto mantenimento delle amministrazioni
Consiste nel quarantaquattro per cento del tempo del personale
Questo vuol dire che quasi la metà della pubblica amministrazione serve a far funzionare se stesse
Serve attenere in moto il motore di una macchina immobile
Questo vuol dire della pubblica amministrazione sente soltanto le voci di dentro non quelle che vengono da fuori della pubblica amministrazione
E questo spiega perché cito ancora una volta un documento del ministero del tesoro perché vi siano procedure contrattuali che prendendo un campione di beni degli stessi beni acquistati da diversi uffici registrano differenze di prezzo tra il prezzo minimo e il prezzo massimo pagato per lo stesso bene
Mai inferiori a quattro volte e spesso superiore fino a giungere a diciotto volte il che vuol dire che mi sono amministrazioni pubbliche che comprano dei beni per cento ed altre per compra non lo stesso bene
Almeno per quattrocento e qualche volta per mille ottocento
E badate bene bene che non si tratta di sofisticati sistemi d'arma si tratta di prodotti che tutti comperiamo come per esempio risme di carta per le fotocopiatrici quindi nell'introdurre ha già mostrato gli affetti citando un caso del mille novecentonovantasei di una società italiana è andata all'ombra per far registrare un farmaco perché lì sono necessari otto mesi mentre Italia sono necessari tre anni
E perché le autorità italiane non riescono ad assicurare il rispetto dei tempi dunque per due motivi non solo la lunghezza dei tempi ma anche dell'aleatorietà dei tempi stessi però badate bene questo affetto che appare benefico produce due conseguenze negative la prima delle quali e che noi così diventiamo Polonia la seconda delle quali e che così si producono delle diseguaglianze perché c'è chi può andare a Londra e c'è chi non può andare all'ombra
Gli ultimi governi è vero hanno molto semplificato
Da quella osservatorio sull'attività di governo che già Guidi ha citato
Si traggono i seguenti dati il governo Berlusconi ha proceduto a ottantasette semplificazioni quello di mia centoventinove e il Governo Prodi dei primi dieci mesi di attività a trecento settantotto semplificazioni di procedure ma voi sapete che nelle aziende private come nelle aziende pubbliche
Bisogna sempre mettere a fronte l'attivo con il passivo i costi con i ricavi le entrate con le uscite e badare a quel risultato che si chiama saldo ora provate voi stessi a fare il saldo tenendo conto che contro gli ottantasette misure di semplificazione del governo Berlusconi quest'ultimo Governo ha introdotto duecentododici misure che hanno ulteriormente complicato il procedimenti
Che il governo Dini a fronte delle centoventinove misure di semplificazione Enea introdotte trecentoquarantuno di complicazione
E che quello Prodi in un periodo comparabile cioè i primi dieci mesi di attività a fronte dei trecento settantotto provvedimenti di semplificazione ne ha introdotti seicentottantasei che introducendo nuovi concerti pare di accordi tra amministrazioni hanno ulteriormente complicato la vittima insomma per i procedimenti da semplificare vale ciò che vale per la spesa pubblica non basta tagliare la spesa occorre evitare che vi cresca
Mentre si taglia da una parte questa può ricrescere dall'altra
Avrei terminato
Su una nota più ottimistica e di speranza se il governo non avesse approvato nei giorni scorsi una norma che dimostra il più grande disprezzo per l'efficienza della pubblica amministrazione
Che è un chiaro presupposto della semplificazione dei procedimenti
E per gli interessi dei cittadini mi riferisco a quella norma che introduce una lottizzazione tipo RAI negli uffici pubblici premiando non la competenza tecnica ma la fedeltà politica
è una norma queste sulla quale vorrei per concludere azzardare una modesta previsione anzi se mi consentite un esercizio di futuro logica e la previsione è la seguente
Che nel due mila e undici al termine del primo governo Fini e all'inizio del secondo governo D'Alema l'Unione europea sulla base del trattato nel frattempo stipulato nella piccola città universitaria svedese di Uppsala e in particolare del protocollo sulla convergenza dei sistemi amministrativi che sanzione la politicizzazione eccessiva e prevede amministrazioni pubbliche sane disporrà che ad ogni legislatura in Italia non possa cambiare non possano cambiare oltre ai ministri e ai loro gabinetti anche il primo e il secondo livello dell'alta dirigenza questo per il rispetto della regola assolutamente prevalente in tutti i paesi europei
Per cui il ricambio degli amministratori avviene secondo i criteri del merito dell'esperienza e della capacità non secondo i criteri della fedeltà politica oppure secondo i criteri che sono propri del corpo politico che sono quelli della legittimazione popolare e del consenso ecco faccio questa piccola previsione che noi abbiamo fatto oggi un passo avanti verso l'Europa ma anche due passi indietro fuori dell'Europa e che nel due mila undici l'Europa ci richiamerà all'ordine
Grazie professore
Dottor Benedini abbiamo appena ascoltato una relazione molto critica anche
Curioso che siete spetti con deficit di concepito Fantascienza
Le chiedo ora che c'è la legge Bassanini qualcosa sta migliorando o migliorare rispetto al quadro appena disegnato da Cassese o no
Ma questo mi riporta indietro a un po'di anni fa quando abbiamo iniziato questa battaglia sulla semplificazione delle procedure della pubblica amministrazione allora eravamo una voce nel deserto oggi vedo che è un argomento fortunatamente che viene preso in esame un monumento che viene sicuramente diciamo così posto tra le priorità bene nei provvedimenti Bassanini i principi che vanno rispettati per raggiungere l'obiettivo
Della semplificazione effettivamente ci sono
Come ricordava l'amico siciliani c'è la sussidiarietà cioè
Rendere possibile l'intervento privato nel pubblico
Io aggiungo c'è la responsabilità cioè aveva un soggetto unico
Cui attribuire l'esercizio della funzione
E c'è l'adeguatezza
Ma il percorso è ancora lungo e dobbiamo stare attenti rimasta latente che i principi non si perdono per strada
L'attuazione di deleghe così importanti dovrà fare i conti con molti interlocutori e sicuramente con molti interessi
E possiamo scommettere che incontrerà vischiosità e resistenze all'esterno ma soprattutto all'interno di una struttura dove ancora troppo diffuso la convinzione che complessità è sinonimo di potere
Bene noi imprenditori staremo attenti
Saremmo qui a controllare che gli enti locali non moltiplichino per cento per mille gli ostacoli e i vizi dal potere centrale
Se il trasferimento che intendono e questo noi non ci staremo
Non gli permetteremo di trasformare un'occasione unica in un banale trasloco di tonnellate di carta
Perché noi imprenditori
Vogliamo poter competere con i nostri colleghi francesi tedeschi alle stesse condizioni che hanno loro
Perché se noi perdiamo l'amore per il rischio se noi arriviamo nudi alla meta europea è l'Italia che ha perduto
Non vuol noi vogliamo abbattere questo muro che troviamo davanti ogni giorno quando siamo di fronte a uno sportello pubblico
Un muro che dobbiamo abbattere perché la persona che sta dall'altra parte sia con noi non come succede oggi sempre più spesso contro di noi
è questo l'obiettivo che dobbiamo raggiungere
Fare cioè della pubblica amministrazione italiana un alleato dei cittadini come negli altri Paesi
E non una penalizzazione dell'impresa come oggi
E per questo che noi chiediamo regole più semplici amministrazioni più efficienti
Perché purtroppo lo sappiamo sulla nostra pelle sono troppi contatti che ogni anno dobbiamo intrattenere con la pubblica amministrazione sono troppi controlli
Che ci tocca subire sono troppi giorni persi per gli adempimenti burocratici gli anni che dobbiamo impiegare per poter aprire un impianto
Bene io penso che le leggi Bassanini mi fanno sentire oggi un po'meno pessimista
Io ho parlato poco fa di un muro
Ebbene credo che il ministro Bassanini abbia dato una prima spallata questo muro
E ha spezzato una rilancio una Lancia e lo ringrazio
Per il Paese per l'impresa
Credo e spero ministro che in questa direzione tu posso assumere le risoluzioni migliori
Risoluzione irrealizzabili davvero e realizzabili in fretta perché noi lo sappiamo non possiamo più aspettare
In febbraio a Milano ci hai detto che l'attuazione della riforma era al cinque per cento
Io ti chiedo quando sarà al cento per cento
Riccardo Illy sindaco di Trieste
Sembra che sia nato in Italia recentemente un partito molto forte quello dei primi cittadini se dei sindaci
Ho letto questa mattina se non ricordo male che lei ha avuto due
Dichiarazioni molto dure contro Bassolino che è un po'uno dei rappresentanti di questo partito dicendo che lui chiede cose per le quali invece dovrebbe proseguire da solo
Mi spiega meglio che cosa significa questo fare da solo un comune l'esperienza di Trieste su questo
I Tica Cuesta
Bassolino ha un problema gravissimo che quello della disoccupazione probabilmente è la punta dell'iceberg
Del problema più generale del sud litania
è un problema che hanno anche pure alcune aree del Nord inclusa la città di Trieste crea contrariamente a Treviso a vicenza che hanno una disoccupazione prossima allo zero o in certi casi addirittura c'è una carenza di mano d'opera Trieste al dodici per cento di disoccupazione
Vi sono alcune cose che Bassolino chiede che in effetti deve fare lo Stato per esempio garantire l'ordine pubblico questa perché in uno stato che non è ancora federale e che non mi sembra peraltro piena in Parlamento stia trasformando con la nuova costituzione in uno Stato federale
Il sindaco non ha pressoché nessun potere nessuna potestà
Sull'ordine pubblico quindi si deve affidare ad altri soggetti al prefetto al questore al comandante dei carabinieri
Chiede poi alcune cose che già esistano commenta contratti d'area che consentano agevolazioni sia sul costo della manodopera che di natura fiscale che aiuti diretti alle imprese
Ma poi può fare moltissime cose da sola i comuni hanno una competenza già in base alla legge centoquarantadue che del novanta in termini di sviluppo sociale ed economico del loro territorio
Quindi il Comune può sviluppare un'attività promozionale può con la sua buona amministrazione favorire lo sviluppo delle imprese esistenti è anche l'attrazione di altre imprese
Ecco io ricordo che nel novantatré quando venni eletto per la prima volta sindaco di Trieste c'era una impresa chiamata Ferriera di Servola con mille cinquecento dipendenti fra diretti e indotti
Che era commissariata in base alla legge Prodi già da più di un anno e che rischiava di chiudere
Grazie a un suggerimento del segretario generale è un ottimo Segretario generale purtroppo andati in pensione da pochi giorni
Decidemmo nella giunta di dare un incarico a un professionista per rilanciare l'economia della città e soprattutto per salvare questa impresa
Ci siamo riusciti dopo quasi due anni impresa oggi fa parte del gruppo Lucchini
Però per questo sono stati indagato sia dalla Corte dei Conti che dalla procura
Il
Pubblico ministero nella sua richiesta di archiviazione del mercato
Ha comunque sottolineato il fatto che secondo lui le specie non erano perfettamente attinenti ai compiti di amministrazione comunale
Quando gli ho detto verbalmente che la legge centoquarantadue prevede questi compiti
E quasi caduto dalle nuvole ho la sensazione che ci siano anche alcuni sindaci che non hanno capito che il loro compito preciso provvedere allo sviluppo sociale ed economico del loro territorio grazie
Guido Barilla presidente della Barilla prima c'era il professor Cassese che parlavo delle voci di dentro della pubblica amministrazione quali sono le voci di dentro di un imprenditore che si trova a doversi misurare di dentro le voci detto le voci di dentro
Di Unipol di l'industria questa è una platea credo attenta
Più di tutti ha questi problemi
Noi viviamo in un momento credo congiunturale del nostro Paese estremamente importante
Dove abbiamo scontato gran parte dei sacrifici di questi di questi mesi di questi ultimi anni
Io credo che oggi
L'Italia
Ha avuto accesso all'euro
Ma la la vera entrata Europa e tutta da farsi sarà da farsi specialmente attraverso la produttività la nostra capacità di essere competitivi nei mercati di essere pronti a fare
Una battaglia con gli altri Paesi a testa
La nostra situazione di oggi è una situazione molto complessa e molto difficile
Chi opera solo nel nostro Paese poi i grandi hanno tutti una serie di facilitazioni la media e la piccola impresa e subissata di oneri di pesi estremamente difficile procedere difficile innovare è molto difficile trovare la burocrazia consenziente allo sviluppo
Ho un aneddoto da raccontare che credo sia interessante
Noi abbiamo
Abbiamo cominciato ad esportare negli Stati Uniti un paio di anni fa in modo abbastanza
Pesante un anno fa abbiamo deciso di fare uno stabilimento nello stesso momento avevamo un progetto per la costruzione di uno stabilimento in Italia Foggia dove i pastifici sono nati cent'anni fa
Sembrava opportuno che lo stabilimento di Foggia potesse essere un impianto pilota per potere poi dare dei suggerimenti all'impianto gemello nel centro degli Stati Uniti i due progetti sono partiti insieme lo stabilimento negli Stati Uniti oggi e parecchi mesi davanti alla costruzione dello stabilimento di Foggia quindi l'impianto pilota è diventato l'esperimento americano invece che la grande consolidata situazione che potevamo avere in Italia
Abbiamo comprato un terreno in un nel mezzo del Mid West in un posto dove la pasta non la conosceva nessuno dove Barilla è un competitore per l'impresa nazionale americana dopo due giorni dall'acquisto del terreno abbiamo cominciato gli scavi su un progetto di massima quindi senza nessun tipo di fatti burocratici pretendessero sull'operatività l'impianto dal giorno in cui abbiamo cominciato lo scavo al giorno in cui la linea la prima linea produrrà passeranno dodici mesi questo non c'è mai successo in Italia un impianto di Foggia e non è tanto perché Foggia perché se avessimo fatto un impianto Treviso la burocrazia sarebbe stata tale e quale identica quindi ci tengo a dire che non è il tema di Foggia piuttosto che un altro
Ma comunque l'Italia sconta dei disagi
Sulle attività sulla capacità di realizzare i progetti molto importante abbiamo avuto in questi anni anche una pressione fiscale che ha impedito fortemente lo sviluppo e l'implementazione delle nuove idee io credo che se oggi lo Stato non diventi partner reale dell'impresa e poi dell'impresa reale cioè di quell'impresa che ogni giorno può dare vantaggio competitivo al nostro paese credo che la scommessa dell'Europa sia una scommessa molto più complessa e difficile da raggiungere di quello che appare in questi giorni
Ministro Bassanini più di rispondere direttamente la domanda che le ha posto il presidente dell'Assolombarda
Ma possibile e il duro Italia interno Europa e la lottizzazione della RAI entra negli uffici del della pubblica amministrazione
Professor Cassese si riferisce alla riforma della pubblica amministrazione che abbiamo varato definitivamente qualche giorno fa e sulla quale abbiamo avuto in Parlamento un largo consenso compreso quello di Forza Italia e voglio ringraziare il presidente di Forza Italia mio predecessore Frattini
Abbiamo introdotto per la prima volta regole di tipo aziendale nella pubblica amministrazione
Abbiamo detto basta ad alti burocrati inamovibili che non rispondono dei risultati della loro attività lo abbiamo introdotto con regole e garanzie l'opposizione ci ha aiutato a formularle
Che rendono chiaro che nessuno sarà licenziato per ragioni politiche
Ma potrà essere anche Vincenzo
E comunque avvicendato come avviene in aziende private quando non è efficiente quando non dà i risultati quando non rispetta i tempi previsti dalle leggi abbiamo introdotto criteri di privatizzazione tenendo fermo anzi rafforzando il principio di distinzione tra politica e amministrazione
Perché abbiamo stabilito che il ménage al pubblico spero che tra qualche mese quando sarà attuata si potrà dire manager pubblico risponde di quello che fa il ministro non ha più il potere di riformare di revocare di avocare a sé gli atti che spettano al dirigente dell'amministrazione
Però il ministro ha la responsabilità di verificare se il dirigente pubblico realizza i risultati previsti dalla legge previsti dai programmi
Di assumersi la responsabilità di cambiare il dirigente con controlli e garanzie che impediscano un giudizio politico devo dire che questa regola valeva già per la Presidenza del Consiglio dei ministri
La Presidenza del Consiglio dei ministri gli alti dirigenti i capi dei dipartimenti segretario generale devono essere confermati da ogni governo se no cambiano incarico
Questo non ha impedito per esempio ad un alto dirigente della presidenza del Consiglio
Come l'attuale direttore generale del Comune di Milano Stefano Parisi
Che aveva la responsabilità del dipartimento economico quindi una responsabilità molto delicata
Di essere nominato dal governo Amato confermato dal governo Ciampi confermato da governo Berlusconi confermato dal governo Dini confermato dal governo Prodi finché il sindaco di Mila no lo ha strappato al governo
Offrendogli finalmente cosa che potremo fare anche nello Stato
Una retribuzione più adeguata ma legata ai risultati
Ma legata al suo rendimenti diceva Cassese ci sarà un protocollo sulla convergenza amministrativa ci sarà molto prima del due mila e dieci ci sarà penso prestissimo perché il governo italiano al governo spagnolo insieme hanno avviato un'iniziativa che ha già avuto il consenso dei governi inglese austriaco e tedesco per arrivare a una sorta di Maastricht delle regole della pubblica amministrazione introdurre standard che col tempo diventino vincolanti per tutti i Paesi europei di convergenza sui carichi burocratici sulle regole che vincolano le attività dei cittadini e delle imprese
Perché penso che il punto fondamentale sia che noi non possiamo stare in Europa tutti stare in Europa se in un Paese europeo il carico dei vincoli degli impacci delle pratiche burocratiche delle regole che vietano certe attività o costringono altre ad avere approvazioni e licenze amministrative è troppo alto rispetto ad altri Paesi
I dati che citava Cassese per fortuna riguardo nei primi dieci mesi del governo Prodi quando le leggi sulla semplificazione non erano ancora operanti oggi sono operanti
Bersani è ricordata ai milioni di licenze di altre pratiche amministrative che abbiamo soppresso con la legge sul commercio piaccia o non piaccia questa legge abbiamo soppresso questa mattina sempre applicando la legge cinquantanove abbiamo soppresso alcuni altri milioni
Di licenze e diamo autorizzazioni di concessioni e di pratiche amministrative ci sono un centinaio di attività produttive che erano soggette che sono soggette
La legge deve ancora entrare in vigore a a concessione o licenza dalle imprese di pulizie ai fotografi ai mulini
Che e a molte altre per le quali sono sopra le licenze e le autorizzazioni amministrative che il modo migliore per sburocratizzare sopprimere del tutto quando è possibile una procedura amministrativa
Nella stessa legge approvata oggi c'è lo sportello unico per la localizzazione della realizzazione l'ampiamente la riconversione di impianti produttivi ci sono regole nuove fanno capo al Comune perché il Comune al governo del territorio perché l'imprenditore può scegliersi fra otto mila comuni
Quelli che come dire hanno aree più adatte al suo investimento e sono anche disponibili a collaborare con lui e tra otto mila comuni ne troverà qualcuno disponibile a collaborare al comune Farrakhan tra qualche mese con l'attuazione di questa legge tutto insieme delle procedure che sono necessarie per poter localizzare costruire e mettere in attività uno stabilimento non saremo in grado di quel Guido Barilla con queste procedure di arrivare in due giorni
Ma con queste procedure saremo in grado di arrivare due mesi nei casi più semplici e sei sette otto mesi quando si tratta di costruire una grande centrale elettrica o altri impianti più complessa queste sono cose sono cose realizzate sulla strada di un'opera che Guidi riassumeva bene voglio solo dire perché sono la cosa che dobbiamo fare anche se siamo ancora forse non più al cinque per cento ma al sette otto per cento semplificare delegificare codificare liberalizzare decentrare
Snellire lo Stato restituendo al mercato
Oggi abbiamo soppresso il servizio scava azione porti queste attività verrà svolta ricorrendo a impresa ricorrendo al mercato e poi sburocratizzare riorganizzare l'amministrazione e inserire nell'amministrazione il principio per cui le amministrazioni rispondono di ciò che fanno in termini di soddisfazione dell'utente e l'utente sono i cittadini ma sono anche l'impresa grazie
Insomma
Io mi domando mi domandavo Primavalle che cosa ci fa qui
Un professore il presidente dello sci italiano di Psicologia
Forse
Politica fu utile che la politica proprio e qualcosa che abbiamo visto anche il sistema legislativo qualche cosa di molto irrazionale cioè mi domando lei che impressione ha ceduto questa discussione
Spero di essere qui proprio per portare il contributo della psicologia e colmare una lacuna che secondo me ha portato in larga misura alti disastro non solo politico del nostro secolo ma certamente anche al disastro burocrati
Credo che la psicologia passa anche dare un contributo per uscire da questo disastro
Del resto grande genio del nostro secolo che Franz Kafka e che è qui in questo libro il manifesto dei liberisti che tra l'altro esposto nell'ingresso mette a testa in giù Carlo Marx aveva intuito questa tragedia vide passare nel ventidue a Praga un corteo gli operai che gridavano rivoluzione statalizzazione dell'impresa
E si volse al suo amico e poi biografo Max Brod e disse vedi Max poveri
Non hanno ancora capito che oggi le catene dei popoli sono fatte con la carta dei ministeri ecco io credo che questo monito di caffè che poi scrisse quei due grandi Krithia anti burocratici il romanzo il processo voi il castello sia più che mai attuale e la psicologia ci può aiutare a capire perché le catene dei popoli sono state fatte con la carta dei comunisti
L'assunto Dell'Anna analisi che ho portato avanti in questi anni è che anzi non va assunto la conclusione documentata
è che tendenzialmente così come oggi organizzata da Procter Ersilia verso la burocrazia si orientano prevalentemente ci sono notevoli ma non forse così frequenti eccezioni le personalità più insicure quindi più affamate e più sicurezza
Più direi
Capace di profetica acquistare autorevolezza e quindi bisognose di ricevere un'autorità delicata dall'alto
Piol direi conformiste eccome e forse qui vediamo anche la ragione della catastrofe marxista che ha preteso di cambiare le società affidando il cambiamento a una casta che tendenzialmente è la più conformista che esista e quindi la meno rivoluzionaria e per forse la più parassitario
Questo è il problema per in cui la Psicologia può aiutarci a capire ma come a cambiare secondo me anche qui è molto semplice perché la classe invece produttiva contro cui si è in accanito il marxismo e portatrice in rettili innovazione ma proprio perché costituita da personalità che non hanno paura dell'avventura della vita e del rischio e questo ci può spiegare appunto come noi possiamo cambiare la burocrazia se noi sapremo introdurre nella burocrazia i meccanismi del mercato e mi ha fatto molto piacere sentire il ministro Bassanini quando ha detto che si comincia a fare quali sono i meccanismi del mercato il premio atti funziona bene e ahimè la punizione a chi non sa funzionare ma senza nessuna
Non è finita
La psicologia ci può aiutare anche a selezionare le personalità meno delle cariche meno conformiste e perché no aprire a queste la porta della burocrazia della nuova burocrazia che spero non si chiamerà più con questo nome infausto
Diciamo della nuova amministrazione
Poi ci sono anche altri processi in quella psicologica può aiutare a cambiare secondo me questi sono meno avveniristici intendiamoci quando io dico che bisogna introdurre questi nuovi meccanismi selettivi e formativi intendo dire che in realtà possiamo farlo già da subito come in parte sta dimostrando il ministro Bassanini ahimè secondo me molto ancora in parte ma cioè fai qualcosa di più immediato che possiamo fare e cioè aiutare la burocrazia esistente che non facciamoci illusioni è stata reclutata quel vecchio sistema e quindi non è certe opposi ricettiva questi messaggi però possiamo a migliorare queste persone e di nuovo da Bruno la tipologia con dei gruppi di formazione include in gruppi sentivo parlare in circoli dei circoli di qualità ma la psicologia umanistica in particolare con la sua capacità di ascolto qui non ho sentito nominare come criterio selettivo l'ascolto dei bisogni dell'utenza ma scherziamo questa è fondamentale se noi ci limitiamo a vederlo solo in termini di efficienza non risolveremo il problema
Oggi la società italiana è in crisi perché lo Stato ai cittadini si detestano perché la burocrazia qua però non si capisce
Presidente Benedini
Per
A me nessun diciamo dato concreto l'esperienza di Mila no che cosa fanno gli industriali a Mila no
Diciamo rendere la città più efficiente insieme a un comune e poi giù ancora su un un fatto come Malpensa due mila questo grande progetto su cui si accapiglia il governo centrale Roma combinano cioè le dico che cosa serve un aeroporto come quello Malpensa due mila se non ci sono i collegamenti
Servono ieri e stradali
Bene con il comune di Milano penso che grazie anche al sindaco ma sicuramente ha delegato una persona che è stata nominata qui e Stefano Parisi city manager
Abbiamo iniziato un progetto l'abbiamo chiamato sesamo
E speriamo che veramente apra le porte vale a dire un progetto che insieme industriale milanese Assolombarda e in comune
Hanno formato una squadra per snellire le procedure della pubblica amministrazione del Comune di Milano e per arrivare ci auguriamo alla fine allo sportello unico
Ecco credo che questo sarà un esempio
Ci auguriamo di risolverlo dobbiamo farcela perché sicuramente questo con altri progetti è una dimostrazione di come imprenditori e diciamo pubblica amministrazione possono lavorare insieme risolvere i problemi
Per quanto riguarda Malpensa ecco qui abbiamo un esempio chiarissimo
Di quello che non si dovrebbe fare
Malpensa credo sia l'investimento più grande attuato negli ultimi
Sette otto anni in Italia
Per chi non ha ancora visto lo vada a visitare è un rapporto bellissimo modernissimo sicuramente oggi al primo posto in euro
Ma è una rapporto fine a se stesso
Vale a dire abbiam fatto e devo dire che la se ha lavorato molto bene
Perché ha costruito un ad Oporto né i tempi come avremmo fatto noi imprenditori nei tempi giusti rispettando il Budget
Però e lì è un'isola felice non so quanto senza che regione comuni coinvolti strutture abbiano pensato a fare i collegamenti
Quindi non c'era un collegamento con la città non c'è un collegamento sia sul ferro vale a dire quel tramite le torride a nord non c'è un collegamento su strada
E non ce la Pedemontana che dovrebbe unire anche non soltanto Milano ma anche le altre città del Nord
Ecco da una parte abbiamo fatto un investimento favoloso abbiam fatto un qualcosa sicuramente che ci pone tra i primi posti in Europa che sicuramente potrebbe essere il fulcro di un collegamento nord-sud
Nord Europa Sud Europa
E e quindi per tutte le altre vie non abbiamo le infrastrutture
Abbiamo non sono non sono non siamo ancora quasi allo stato di progetto quindi avremo una rapporto dove atterrano gli aerei ci metteremo un'ora era andare a Parigi e poi tre ore per pasta parte andare da Malpensa a Milano questo è il cattivo esempio ministro di quello che succede in Italia è quello che io ho detto prima
Non vogliamo che appunto dalla burocrazia del centro si vada verso la burocrazia della periferia vale a dire le tonnellate di carta perché questo credetemi
Questo è il pericolo vero abbiamo una li abbiamo le leggi Bassanini non abbiamo ancora i regolamenti
Speriamo che non ci vogliano molti anni lo stesso Bassanini a Milano si diceva che era preoccupato
Perché questo è la vera situazione in cui possiamo invece trovare vale a dire un fare un qualcosa di bello di utile e poi non poterlo utilizzare utilizzarlo male perché tutto il resto non è stato fatto
Sì quindi si parla tanto di federalismo si dell'ISMU politico federalismo amministrativo mi domando però se non ci voglia ancora qualche buona dose iniezione di federalismo fiscale per andare avanti o no
Son d'accordo
In effetti il documento che oggi all'attenzione del Parlamento non realizza un sistema federale che consenta agli enti locali di essere veramente autonomi e di avere la potestà su tutti gli argomenti che possono utilmente svolgere per servire meglio anzitutto l'impresa e quindi i cittadini
Ecco secondo me il federalismo una medaglia fatta da due facce da una parte c'è la sussidiarietà che è già stata citata oggi pomeriggio significa dare ambienti più vicino ai cittadini tutti le funzioni tutti i poteri che possono utilmente svolgerà all'altra faccenda autonomia
Oggi di autonomia non esiste semplicemente la maggior parte delle procedure dei procedimenti amministrativi
Richiedono decine di pare ieri permessi autorizzazioni che provengono da altri soggetti una volta era l'azienda per i servizi sanitari una volta alla Provincia una volta e la Regione o quant'altro
Inoltre l'attuale Carta costituzionale non è sufficientemente chiara non è sufficientemente coraggiosa sull'autonomia finanziaria
Ricordo che qualche mese fa parlai col ministro Visco di questi temi e mi disse beh ma già oggi gli enti locali Comuni ricavano circa due terzi delle risorse dal territorio
Sotto forma di tributi oppure di pagamento di servizi che vengono erogati i cittadini e le imprese
Questo è vero ma secondo me dovremmo arrivare al cento per cento e questo riguarda i comuni e riguarda anche le regioni quindi ciascun ente locale salgo io principi
Di
Intervento diciamo di sussidio intera nei confronti di enti che hanno delle situazioni di debolezza si suppone temporanea cosiddetto del sistema solidale
I Comuni e le Regioni in condizioni normali dovrebbero essere in grado di recepire il cento per cento delle risorse finanziarie dal loro territorio
Io temo comunque che questo non basterà ancora una buona carta costituzionale che realizzi una Repubblica di tipo federale non è sufficiente io credo che occorra una scelta chiara definitiva sul semipresidenzialismo perché oggi abbiamo scelto entrambi con il famoso ordine del giorno sulla legge elettorale si è scelto anche il premierato e le due cose assieme non possono funzionare
Io credo che bisognerà quindi rifare la legge elettorale
è solamente un sistema maggioritario a doppio turno può eliminare quei difetti che oggi abbiamo e che ha citato presidente Berlusconi ma devo ricordarle che un paio d'anni fa di avevo proprio suggerito
Di sostenere questo sistema il maggioritario a doppio turno
Perché è l'unico che consente di diminuire il potere ricattatorio dei patti dei partiti che sono agli estremi oggi Rifondazione comunista ma domani potrebbe essere la Fiamma Tricolore
Non è ancora sufficiente poi bisognerebbe arrivare alla riforma delle riforme che quella dell'ordinamento giuridico
Finché non riduciamo le attuali c'è chi dice quasi duecento mila leggi alle cinque mila che alla Germania le sette mila che alla Francia sta scritto anche dei documenti di Confindustria
Sarà difficile realizzare una vera semplificazione
E quindi inviterei Confindustria rilanciare il documento che ha presentato va bene ma io credo che si possa puntare più in alto e proporre questo tipo di riforma
La riforma dell'ordinamento giuridico può essere attuata obbligando a testi unici obbligando il Parlamento ogni volta che apro una nuova legge a eliminarne dieci di quelle vecchie
Il dottor Barilla
Appena ascoltato la proposta di
Che ha fatto il sindaco di Trieste le qual è la prima cosa che ha mi viene da chiedere al ministro Bassanini la prima cosa da fare concreta
No la di cose concrete ognuno ha sempre da da da suggerire io in un non propriamente avviso Bassanini che certamente nominato e capisci i nostri problemi
Io direi un concetto un po'più generale che riguarda più la missione credo del Governo che ha di fronte l'Italia che entra in Europa
Il l'Italia è un Paese sui generis è un Paese straordinario con grande culturale parecchi difetti il Presidente Berlusconi poco fa ha detto che le automobili si disegnano certamente con computer per cui il nostro vantaggio concorrenziale nelle idee
E diminuito io non sono così raccolto io credo
Che il nostro Paese sia un Paese ha una forte vocazione innovativa una forte vocazione imprenditoriale certamente non in tutte le aree io penso che il Governo di oggi e quelli che seguiranno dovrebbero dare un forte contributo anche all'imprenditoria italiana nel segnalare quali sono e quali potrebbero essere i grandi vettori del vantaggio del nostro Paese
Noi non siamo la Germania non siamo Canada le nostre risorse naturali sono date dal Sole dal mare scusatemi dall'alimentazione da tanti fatti importanti che possono significare per il nostro Paese è veramente grandi vantaggi
Io credo che il turismo sia un asse portante per il nostro Paese è fondamentale credo che
Lo Stato debba valutare strategicamente quanto e quale forza lavoro può portare un progetto strategico a lungo termine per il turismo in Italia questo coinvolge
Tutti gli strati dell'unità produttive coinvolge tutti i sistemi coinvolge la pubblica amministrazione ed operatori
Quindi più che delle
Diciamo formule specifiche librerie io suggerirei come imprenditore di far diventare lo Stato imprenditore del proprio prodotto che il nostro Paese
L'ultima domanda
Al ministro Bassanini lei ci può rassicurare qui direi quasi in modo come dire solenne sul fatto che tutto questo passaggio e norme di poteri che sta avvenendo audience previsti anche dal dalla riforma della legge che porta il suo nome avverrà a costo zero per i cittadini e per le imprese
Ma io credo che se avvenisse a costo zero per i cittadini e per le imprese il risultato sarebbe pessimo
Sarebbe
Del tutto insufficienti
Prima diceva Benedini
Noi non abbiamo più molto tempo
Abbiamo perso molti decenni abbiamo accumulato un ritardo molto forte rispetto ai Paesi più avanzati e più moderni e noi ci misuriamo nella competizione globale con i Paesi più avanzati e più moderni non con i paesi del terzo e del quarto mondo
Se vogliamo reggere alla competizione globale noi abbiamo bisogno di operare tutti insieme dirò poi consentendo una enorme operazione di modernizzazione del nostro paese modernizzazione costituzionale
Sta lavorando la Bicamerale abbiamo sentito l'onorevole Berlusconi sentiremo il presidente D'Alema
Modernizzazione della macchina del sistema amministrativo e modernizzazione delle regole delle leggi
Delle leggi
Se non facciamo questo questo non deve essere a costo zero
Deve avere un costo altamente deve avere una forte riduzione di costi
Per i cittadini e per le imprese e deve riuscì
I reati dare servizi di migliore qualità da chiunque poi resi i servizi pubblici possono esser presi dal pubblico o dai privati fissando standard e regole
E molte volte il caso che ho citato dell'escavazione dei porti e drammatico reso dai privati
Da servizi migliori a costo minore
Rispetto a quello reso dei servizi pubblici ma non tutte
Le attività possono essere evidentemente affidate ai privati nessuno pensa di affidare ai privati la difesa o l'amministrazione della giustizia e credo che anche su questo siamo d'accordo
In questa operazione di modernizzazione
Noi abbiamo bisogno di lavorare assieme credo che alcuni risultati sono stati raggiunti
Abbiamo gli strumenti per raggiungerli poi l'implementazione ancora agli inizi
Perché abbiamo usato un metodo del confronto e del dialogo tra il governo la maggioranza e l'opposizione
Tra il governo e la Confindustria
Magari Federchimica
Quando c'era Benedini presidente
Ma anche l'ufficio studi della Confindustria che c'ha dato molti contributi Confcommercio Confartigianato CGIL CISL UIL non credo che ci sia nulla di male nell'utilizzare tutti i suggerimenti e tutti gli apporti
Questo confronto ci ha consentito di ricostruire una serie di soluzioni
Di cui oggi cominciamo ad avere gli strumenti forse io accetto anche il metro che indica il professor Tremonti
Le pagine
E i metalli gazzetta ufficiale
Però bisogna conteggiare anche le leggi che vengono abrogate le pagine di gazzette ufficiali che vengono mandate al macero e negli ultimi mesi cominciando a operare le leggi di semplificazione leggete ne abbiamo cominciato abrogare molte e molte leggi del passato l'ufficio studi della Camera ha svolto una indagine molto accurata
Abbiamo in vigore circa diciotto mila tra leggi e regolamenti che hanno la loro efficacia di leggi abbiamo cominciato abrogarne un certo numero sono meno delle centocinquanta mila di cui si favoleggia però sono enormemente troppe anche diciotto mi e vorrei sottolineare che gli altri Paesi che ne hanno meno si pongono un problema di deregolazione di semplificazione di delegificazione come noi e insieme a noi allora io credo questo lavoro di semplificazione
E di modernizzazione del nostro sistema è un compito comune
Non è compito solo del governo certo se fallisce la responsabilità sarà in primo luogo del Governo va da sé ma se riusciremo ci riusciremo perché lavoreremo assieme
è una delle cose di cui io vado abbastanza orgoglioso e che almeno in alcune parti di questo lavoro si è riusciti a superare la logica delle contrapposizioni di parte
Tra maggioranza e opposizione
Sulle riforme delle istituzioni e sulla riforma della macchina amministrativa la regola dovrebbe essere queste
Lavorare insieme nell'interesse del Paese per rendere moderno il nostro Paese
Servirà ad avere una macchina efficiente chiunque poi sarà chiamato dal popolo italiano a guidare quella macchina per farla arrivare dove gli elettori decideranno grazie
Nostro secondo incontro termina qui quindi pregherei i partecipanti che ringrazio raggiungere la platea
Con una piccola brevissima comunicazione di servizio che mi è stata passata e che riguarda i membri della Giunta di Confindustria che sono pregati al termine dei lavori della giornata di rimanere qui ai bordi del palco per essere può accompagnarti nel regno della sala giunta
E adesso pregherei il
Onorevole D'Alema segretario del PDS di prendere la parola grazie a presto
Buonasera
Io
Ringrazio ringrazio la Confindustria non soltanto per l'invito che mi ha rivolto prendere la parola in questa vostra Assemblea
Ma anche
Per la iniziativa che ha promosso
Per la ricerca assai interessante e stimolante di cui ho letto
Il il risultato
Che credo ponga con molta forza una questione effettivamente centra
L'esigenza cioè di semplificare il Paese
Di ridurre il peso di vincoli
E di impedimenti
Che sono una fatica per i cittadini e per le in prese
E che
Spesso
Rendono più difficile liberare quelle energie di cui l'Italia ha bisogno per crescere
Per compete
Per portare avanti un grande processo di modernizzazione essenziale per affrontare la sfida europea
Io sottolineo
Questa espressione mi è capitato qualche giorno fa riferendomi
Allo sforzo che abbiamo compiuto e che ci ha portato sulla soglia della moneta unica europea
E ancora in questi giorni io credo non mancheranno
Problemi è una scelta molto complessa molto impegnativa per le classi dirigenti del nostro continente
Che suscita contrarietà
Dubbi in grandi Paesi pensiamo a come tormentata e la discussione in queste ore in Germania
Ma io credo che la scelta della moneta unica europea sia una straordinaria scelta politica per il nostro continente una scelta destinata ad aprire una stagione nuova
Sulla scena internazionale
Pensate che l'Unione europea ha una popolazione circa pari agli Stati Uniti
Ha un prodotto interno lordo circa pari agli Stati Uniti occupa una quota del mercato mondiale abbastanza superiore a quella occupata dagli stracci
Ciò che nasce con la moneta europea una grande potenza mondiale grande area economica
Una delle due monete di riferimento dell'economia mondiale e si accelera un processo politico destinato a mutare profondamente la situazione del mondo la nostra vita delle condizioni nelle quali opereranno i cittadini l impresa del nostro Paese
Penso che dobbiamo tutti noi
Non considero questo in merito soltanto di un partito o di un governo di una parte politica
La rincorsa è cominciata
Dopo in grande
Dramma del mille novecentonovantadue
Io ricordo sente
Il momento in cui sembrò che in paese toccasse info
Il rischio di una bancarotta finanziaria
Il Parlamento degli inquisiti
Una caduta delle istituzioni della loro credibilità
Abbiamo davvero rischiato di scivolare in serie B
E da quel momento abbiamo intrapreso il cammino per fare del nostro Paese una grande e rispettata nazione europea
Dovendo recuperare molto tempo perduto
Dovendo rimediare a molti guasti che si erano accumulati
è un cammino nel quale si sono impegnati diversi governi anche se senza dubbio il governo dell'Ulivo presieduto da Romano Prodi ha impresso un'accelerazione determinante negli ultimi due anni
Ma il risanamento comincia con le scelte difficili del governo Amato io ero l'opposizione allora ma non ho difficoltà riconosce che lì comincia di inversione di tendenza
E con l'azione degli altri
è un merito importante dell'Italia
Avere riportato il nostro paese fra le nazioni europee che contano
Avere riconquistato un prestigio internazionale che sembrava perduto
Avere creato sia pure con materiali ancora inappropriati una qualche stabilità politica che fa sì che i nostri ministri siano gli stessi nelle riunioni europee ormai da due anni cosa che appare incredibile ai nostri parte
Adesso comincia una sfida non una festa
Io ho usato la metafora del pugile
Che con un allenamento accelerato
Raggiunge i limiti di peso necessari per partecipare al campionato ma naturalmente una volta raggiunto
Questo peso forma
Sale sul ring e rischia di prenderle
La sfida della competizione
Avverrà senza ripari e senza difese senza furbizie
E si misurerà non soltanto la capacità dell'impresa di Ilaria
Che hanno dimostrato però in questi anni ed è giusto rivendicare
Giusto che lo facciate voi ma io come cittadino di questo Paese mi sento partecipe è giusto rivendicare di fronte ai nostri competitori che non era vero
Che la forza delle nostre imprese sui mercati internazionali era legata alla debolezza della nostra moneta
Noi siamo tornati nel Sistema monetario europeo abbiamo retto un difficile a livello di parità e le nostre imprese non hanno perduto quote di mercato dimostrando una capacità una vitalità una capacità di innovazione una flessibilità soprattutto espressione di quel grande sistema dell'impresa minore che sono oggi una condizione essenziale per compete
Ma la competizione interesserà il paese del sistema Italia
Dipenderà dalla efficacia della nostra del nostro sistema educativo di istruzione
Dal livello delle infrastrutture dalla qualità e dalla inefficienza della pubblica amministrazione dalla forza delle istituzioni politiche
E la la capacità di produrre stabilità
Io credo
E la mia convinzione
Che l'Italia si sta muovendo in questa direzione
Non credo che si possa dire che in questi anni c'è stato soltanto una politica del bastone fiscale per inseguire un obiettivo ambizioso e difficile come quello del risanamento finanziario
I risultati si misurano in termini di riduzione dei tassi di interesse di riduzione dell'inflazione
Di drastica riduzione del fabbisogno pubblico e quindi di liberazione di grandi risorse il risparmio delle famiglie
Che si indirizzano verso il mercato
Verso la Borsa
Anche con fenomeni tumultuosi
Che richiedono urgentemente riforme per avere un mercato più forte e più trasparente
Capace di garantire meglio i risparmiatori
Ma sono risorse che vanno verso lo sviluppo e verso gli investimenti quelle stesse risorse che nel passato andavano alle aste dei Bot
Il Paese dunque sta cambiando nella direzione giusta
E sia pure dopo sacrifici che certamente
Hanno rallentato lo sviluppo
Ora si profila una fase di crescita che io ritengo potrà essere anche più sostenuta rispetto alle previsioni del Fondo monetario internazionale
A che senza dubbio
Annuncia una possibilità di sviluppo economico che fino a qualche tempo fa non era prevedibili
Lo stesso processo delle privatizzazioni
Senza dubbio anche con ritardi e lentezze tuttavia consentito del realizzare negli ultimi due anni introiti per privatizzazioni superiori a quelli realizzati nel ventennio precedente
Con un'accelerazione di questi processi
Dalle telecomunicazioni alla Centrale del latte di Roma che certamente non hanno trovato nella Sinistra democratica ed europea che io rappresento un ostacolo
Ma semmai uno stimolo e una garanzia
Il livello dei redditi dei cittadini
Nel novantasette ha conosciuto una crescita rispetto al tasso di inflazione come non avveniva purtroppo da qualche anno
E anche nel novantotto sia pure in termini più contenuti si annuncia un risultato simile e l'occupazione Croce grande problema nazionale
Che certamente tutto di fronte a noi e tuttavia anche qui un piccolo insufficiente ma incoraggiante segnale c'è
La pubblica amministrazione ha iniziato un processo di trasformazione ha parlato Bassanini
Nuove proposte sono all'esame del Parlamento in materia
Di regolazione dei mercati finanziari dopo il lavoro della commissione Draghi
La riforma delle fondazioni bancarie incoraggia quella trasformazione del sistema creditizio la foresta pietrificata vi ricordate
Ha cominciato a trasformarsi
Insomma
La liberalizzazione del commercio non voglio fare un lungo elenco lo farà meglio di come possa farlo io il Presidente del Consiglio
Tutto va bene no
Certamente ho già sottolineato come questa trasformazione non è solo un risultato degli ultimi due anni
è una fase nuova della vita politica nazionale
E tuttavia io credo che sarebbe profondamente sbagliato negare che il Paese sta cambia sta cambiando nella direzione giusta e noi dobbiamo aiutarlo a cambiare e accelerare il cambiamento e non ostacolare il cambiamento con lacerazioni e scontri di carattere ideologico che non significa
Mettere al bando
Il confronto anche più aperto delle opinioni
O nascondere le ragioni di contrasto
Comprendo bene ad esempio le ragioni le motivazioni
Che spingono oggi Confindustria ad un atteggiamento negativo di proteste
Nei confronti del disegno di legge del governo in materia di orario di lavoro
Non pretendo che Confindustria sia d'accordo ovviamente è uno di quei temi su cui un grande Paese democratico si apre un confronto tanto più necessaria in quanto il governo non ha proceduto con misure autoritativi ha presentato un disegno di legge di fronte al Parlamento
E il Parlamento lo esaminerà in un libero confronto tra le forze politiche
Ed anche come è sempre avvenuto in questi casi un confronto aperto al contributo dalle forze sociali
Ministro Bersani ha ricordato come si è giunti a questo impegno
Io personalmente ritengo che la tendenza ad una riduzione dell'orario di lavoro
Sia una tendenza che deve essere incoraggiata e governa
Ma non ho mai nascosto la mia opinione
L'opinione di chi ritiene che spetti alle forze sociali
E al dialogo tra le forze sociali governare questo processo
E tuttavia
Se noi guardiamo pure nel dissenso
Alla realtà del disegno di legge presentato dal governo
E cerchiamo di vederne gli aspetti tecnici la portata effettiva senza rimuovere le vostre ragioni di un'opposizione di principio
Io mi sento di dire con le parole di uno degli studiosi a cui avete affidato le vostre ricerche e del quale io credo abbiate fiducia qui di
Pietro Ichino
Il quale ha scritto un articolo di commento su un importante quotidiano
Che il disegno di legge del governo lascia liberi i sindacati e impresa e non soltanto come è ovvio nella determinazione contrattuale delle retribuzioni
Ma anche nella determinazione dell'orario normale contrattuale al di sopra del nuovo limite legale entro il limite assai elastico fissato dalle direttive europee li lascia sostanzialmente liberi dunque di scegliere se quando e in quale misura accogliere l'invito alla riduzione degli orari invito peraltro corredato con cospicui incentivi economici
Mi sono affidato alle parole di un esperto
Perché certamente è giusto
Guardare le cose con gli occhi di chi che sa più Dinoi
Se si vuole difendere la concertazione
Io credo non c'è modo migliore di difendere la concertazione che difenderla
E tenere vivo quindi dialogo tra forze sociali che ha costituito uno dei punti di forza in questi anni per l'Italia anche per affrontare questo difficile passaggio
Io credo ma non spetta a me prendere queste decisioni
Io credo che la rottura della concertazione
Avrebbe indubbiamente l'effetto non voluto di incoraggiare chi vuole norme rigide e generalizzate
La difesa della concertazione consente di portare sul terreno della concertazione anche il governo di processi che certamente non si può pensare di imporre per legge
Ma detto questo è opinione per cercare anche di spiegare perché in questi giorni mi sono sforzato di come dire dei Dio lottizzare il confronto su questo punto
Con la preoccupazione che non vi nascondo che questo difficile passaggio
Possano incrinare non un patto politico
Tra il centrosinistra e gli imprenditori patto politico che sarebbe improprio proporre o contrarre
Ma quel clima di cooperazione die Murazzi oneri di dialogo tra la politica e le grandi forze sociali che condizione essenziale per modernizzare il Paese
L'onorevole Berlusconi Espresso qui l'auspicio
Io so essere sincero
Che noi per quanto ci riguarda riusciamo a trasformarci pienamente in una forza del socialismo europeo
Gli farà piacere sapere che il primo ministro inglese Tony Blair il primo ministro olandese nemico ed altri certamente esperto in questa materia ci riconoscono come tali quindi già questo è un buon passo avanti diciamo in questa direzione dato che il socialismo europeo non è un'aspirazione
è un'associazione della quale noi facciamo parte
Riconosciuta ed autorevole
E io auguro all'onorevole Berlusconi che anche gli si associ a qualche formazione politica europea diciamo perché questo è un bene per il nostro Paese
Per un sistema democratico che deve evolvere nella direzione dell'Europa
Perché Europa non è soltanto Monica
E istituzioni funzionamento della pubblica amministrazione cultura politica
Ed è la direzione nella quale l'Italia sta camminando e io credo sta camminando in modo accelerato
Ora vedete questo socialismo europeo per il quale noi siamo parte e che ha in questo momento una responsabilità di governo assai diffusa nel nostro continente
è un nuovo socialismo europeo
è un socialismo meno statalista rispetto al passato perché ha misurato le sue sconfitte all'Est disastrosa ma anche in Occidente quel modello di stato sociale entrato in crisi
è un socialismo che si sforza di temere insieme valori liberali e valori socialisti
è un impegno difficile nella convinzione che il vecchio statalismo non funzioni
Ma anche un liberismo che di menti che alle esigenze della coesione sociale non funziona e produce dei guasti
Io non so se mai riusciremo in questo sforzo
Ma questo è il cara
Marchio della sinistra democratica del nostro Paese
Ed è la ragione per cui questa Sinistra democratica
Vuole discutere con gli imprenditori o non pretende di rappresentarli come come classe poi io penso che noi siamo un Paese nel quale ognuno decide da sé e talvolta in modo riservato da chi farsi rappresentare
A noi interessa discutere con gli imprenditori perché questa sinistra moderna che vuole lavoro sa che senza impresa senza cultura di impresa non si crea lavoro
E certamente lontano da nuovi l'idea di promuovere una crociata uno scontro ideologico tra la politica e l'impresa
La nostra volontà e promuovere il dialogo il confronto anche la dialettica quando è necessaria ma nell'ambito di una comune responsabilità che è quella di trasformare e di rendere più moderno è più forte il nostro paese grazie
Grazie onorevole D'Alema siamo ora all'ultimo intervento della giornata quello del presidente della Pirelli Marco Tronchetti Provera
Buonasera
è una giornata importante una giornata
Che cade in un momento importante della vita del Paese è una giornata che vede un afflusso di imprenditori al di là di ogni aspettativa perché il momento è un momento in cui si giocano molte cose
In cui si può definire un passaggio importante nella storia del Paese
Siamo ormai
Quasi ufficialmente nella moneta unica
Abbiamo raggiunto degli obiettivi grazie agli sforzi di tutti dall'azione di governo ai sacrifici dei cittadini e delle imprese abbiamo raggiunto questo obiettivo non più di un anno fa pochi ritenevano possibile
E proprio nel momento in cui noi raggiungiamo questo obiettivo ci troviamo qui a discutere di cose concrete
Abbiamo parlato di pubblica amministrazione abbiamo trovato condivisione di opinioni fra il mondo dell'impresa il mondo della politica
Abbiamo avuto il consenso per la nostra azione da parte del leader della maggioranza dei leader dell'opposizione quindi il mondo dell'impresa si ritrova ad aver riconosciuto il proprio ruolo
Ruolo che in un paese dove i valori d'impresa sono sempre stati valutati o negativamente un poco valutati per la prima volta ufficialmente nella storia del Paese viene riconosciuta da quasi tutte le forze politiche
Vengono riconosciuti diretta tutti i valori della concertazione la necessità di sedersi fra uguali nei diversi ruoli per promuovere la modernizzazione del Paese
E tutto questo ci fa dire che le prospettive non possono che essere positive perché tutto sta andando nella giusta direzione
Ma mentre noi discutiamo questo ci troviamo un incaglio un intoppo il gioco non si gioca nel rispetto delle regole
Delle imposizioni vengono da una delle parti
Non importa se questa parte si trovi ad essere sotto pressione o sotto ricatto e che le regole del gioco devono essere chiare e rispettate da tutti
In questo momento
Affinché alle parole consensi alla volontà di modernizzazione corrispondono nei fatti un qualcosa che ci faccia credere nel futuro nei fatti qualcosa che muova quelli diffidenze che ancora il nostro Paese produce
I nostri partner europei non più tardi di poche ore fa
La Bundesbank
A sottolineato ancora una volta la propria diffidenza sulla possibilità che l'Italia Possa ridurre il debito che grava sulle spalle del Paese
E noi dobbiamo ancora una volta a dimostrare ai partner europei come l'abbiamo dimostrato negli ultimi due anni nel rispetto dei parametri di Maastricht
Dobbiamo dimostrare che in futuro saremo in grado di ridurre il peso del debito che grava sulle nostre spalle
Ma per farlo c'è un solo cammino possibile un'azione come è stata svolta negli ultimi anni chiedete alle forze sociali e il Governo agire nella stessa direzione talvolta nel dissenso talvolta nella critica ma agendo sempre rispettando le regole nella stessa direzione
Noi tutti crediamo nei valori della concertazione
Noi tutti abbiamo cercato di dare quanto potevamo dai sindacati all'impresa perché certe regole venissero rispettate
E oggi chiediamo che queste regole vengano scritte
Di nuovo che vengano scritte in modo corretto per essere garantiti che vengano rispettate in futuro
Perché senza questo accordo fra le parti sociali nel rispetto delle regole è certo che la previsione della Bundesbank il nostro Paese non sarà in grado di rimanere in Europa è una previsione che diventerà una realtà e questo per il Paese sarebbe un disastro
E noi dobbiamo denunciare oggi questo rischio nel momento dello furia dell'ingresso dobbiamo essere realisti e dire quali sono i problemi che dobbiamo affrontare
La modernizzazione del nostro sistema passa attraverso una revisione della pubblica amministrazione
Passa attraverso investimenti nelle infrastrutture che ci permettano di competere passa attraverso la liberalizzazione dei mercati attraverso le privatizzazioni attraverso una riduzione graduale del peso fiscale
Come può avvenire tutto questo se si innescano meccanismi di conflitto all'interno della società è impossibile
Non è vero che il decreto sia in fondo un qualcosa che dà spazio alla concertazione non è affatto vero il decreto è la premessa per creare dei conflitti sociali e questo sarebbe di danno per tutti
Allora noi potremmo oggi essere tentati di accantonare il problema di non guardarlo di credere alla volontà che è onesta
Di molti
Delle nell'ambito delle forze politiche del governo di collaborare con noi
Ma questa volontà delle stessa deve essere sancita
In modo ufficiale attraverso il rispetto delle regole e attraverso un chiarimento di fondo non possiamo trovarci di fronte a sorprese che danneggiano il sistema delle imprese e danneggiano quindi il Paese come ho detto prima i problemi sono molti la fiducia che abbiamo riscosso negli ultimi mesi ce la possiamo giocare molto rapidamente
I tempi della politica sono troppo lenti e il rispetto delle regole è la base perché si possa dialogare fra le diverse parti
Quindi era chiediamo due cose semplici due cose che anche l'onorevole D'Alema poco fa ha sottolineato primo la necessità di accelerazione del processo di modernizzazione
Non è pensabile che i ritmi del cambiamento siano queste noi ridiamo sui mercati viviamo nel sistema competitivo abbiamo un sistema politico che si muove troppo lentamente abbiamo una liberalizzazione dei mercati che va avanti troppo lentamente è vero che abbiamo avuto negli ultimi anni un incasso dalle privatizzazioni maggiore di quello che avevamo avuto negli ultimi vent'anni ma siccome prima non sera privatizzato nulla era facile che questo avvenisse
Va tuttavia dato atto che le forze politiche a questo processo stanno tentando di portarlo avanti e quindi non si possono misconoscere certi risultati
Va dato atto che la riforma della pubblica amministrazione per la prima volta viene affrontata seriamente va dato atto che la volontà di collaborazione in molti componenti del Parlamento e non solo della maggioranza è una volontà reale però perché il cammino possa continuare vanno ribaditi i principi di fondo principi di fondo che nell'ambito dei propri ruoli istituzionali ognuno deve svolgere la propria parte
Questo è un Paese dove troppo spesso si confondono i ruoli dove ci si deve sostituire alla politica perché la politica non funziona è successo prima i sindacati negli anni settanta è successo alla magistratura negli anni novanta e noi non possiamo accettare questa confusione di ruoli
Perché se noi non portiamo il Paese a rispetto dei ruoli istituzionali
Il tutta la classe dirigente molto difficilmente il processo di modernizzazione potrà andare avanti
I sindacati devono avere la propria posizione il proprio ruolo il mondo dell'impresa il proprio ruolo la magistratura il proprio ruolo il Governo il proprio ruolo e il Parlamento la propria funzione se queste regole le rispetteremo avremo la certezza di poter sorprendere ancora una volta i nostri partner europei e potremo guardare al futuro con tutto l'ottimismo possibile se non avremo la capacità di creare un sistema istituzionale in cui ognuno ha responsabilità chiare e poteri chiare senza invadere il campo dell'altro non avremo nessuna possibilità di rimanere in Europa quindi richiamo che reputo sia giusto fare alle forze politiche visto da cittadino visto l'imprenditore e manteniamo chiare la distinzione dei ruoli noi non siamo né con la destra né con la sinistra noi siamo per lo sviluppo la modernizzazione il benessere l'occupazione queste sono le regole che noi vogliamo renderlo rispetto a
Per concludere voglio sottolineare che io sono fondamentalmente ottimista perché se la volontà della maggioranza e per la crescita per lo sviluppo non credo che questa volontà possa essere disattesa ma non sono ingenuo ci sono dei giochi che possono andare al di là degli interessi generali del Paese
Che possono riguardare singoli singoli gruppi di interesse singole forze politiche e affinché questo rischio che i giochi dei pochi prevarica la volontà dei molti non si avveri è importante ridefinire le regole del gioco
Con ogni parte impegnata nella stessa direzione per lo sviluppo del Paese grazie
Grazie dottor Tronchetti Provera nostalgia del lavoro termina qui l'appuntamento è per domani mattina alle nove e trenta puntuali per la ripresa dei lavori del convegno
Ricordo i membri della Giunta di fermarsi qui al palco per la riunione
Della giunta