L'ennesimo disastro in Campania e il malgoverno del territorio in Italia

Radio radicale l'ennesimo disastro in Campania dimostra che il dissesto idro è logico del territorio nel nostro paese sempre uno dei problemi più seri che dobbiamo affrontare radio radicale il partito radicale negli anni scorsi hanno fatto numerose campagne ed iniziative pro proprio su questo tema del dissesto del territorio della necessità di una vera effettiva politica del territorio nel nostro Paese di a vere servizi e corpi tecnici dello Stato efficienti per potere governi dare bene il territorio abbiamo ora i nostri microfoni Benedetto Della Vedova della Lista Pannella allora benedetto perché e così importante un buon controllo
Un buon governo del territorio nel nostro Paese basta un buon controllo convocato dal territorio sono importanti per aperto verbale di Roma preferito altro territorio in particolare riveste caratteristiche di rischio di pericolosità
Per la vita dei cittadini ma anche di equilibri ambientale in generale un livello di pericolosità di rischio tale che il non preoccuparsi non occuparsi come priorità di queste cose conforta perdite
Vite umane e danni
E danni catastrofici che poi possono essere tranquillamente cifrati anche
In migliaia di miliardi quindi peso fiscale che grava sulle spalle di tutti i cittadini intendiamoci la conformati
Pone orografica geologica del territorio italiano passi che sarebbe del tutto velleitario pretendere di cancellare i rischi idrogeologici oltre evidentemente quelli le questi sismici
Sicuramente non si fa abbastanza o meglio si fa pochissimo per avere un controllo un monitoraggio della situazione in grado di come dire segnalare gli allarmi per tempo anche per gli eventi che non possono essere contenuti ma di cui si possono ridurre si possono dedurre i danni e coi opere sistematiche di prevenzione e di gestione di manutenzione del territorio ovunque e in ogni modo possibili le opere di prevenzione che sono quelle che anche qua consentono di contenere le furie atmosferiche
Limitare i danni e a volte anche proprio di prevenire disastri che sono causati non tanto per esempio dall'entità delle piogge quanto
Dalla scarsità delle strutture di contenimento delle piene briglie eccetera ecco ma non nella politica del tè
Nel nostro Paese storicamente potremmo quasi dire da sempre è stata proprio uno dei luoghi elettivi più privilegiati del
La politiche di tipo consociativo sì perché
Perché per fare una politica del territorio seria a livello ossia a livello locale che a livello regionale quando il territorio spesso non è più di per è fonte immediata di reddito di guadagno di ricchezza di benessere per i cittadini ecco questa politica del territorio in realtà avrebbe avuto bisogno Pio punta istanza politico in che ha strategica molto forte cioè l'idea di voler segnare come è successo in Italia magari tempi in tempi passati di segnare con una grande politica di lungo respiro di lungo periodo proprio per le trasformazioni significative nel nei meccanismi profondi di organizzazione di organizzazione del Paese in realtà la politica deve fare in Italia ripeto siccome non era una cosa immediatamente percepibile se non dopo i pilastri dai cittadini come elemento di tipiche accrescimento del benessere estende è stata utilizzata in realtà come polmone di spesa pubblica di tipo clientelare anche dove le cose venivano dove cose venivano fatte bene in realtà l'obiettivo era sempre di medio periodo di asset di brevissimo periodo assegnare gli appalti fare clientele magari anche ripagare anche ricavare direttamente dei quattrini per per i partiti politici questo ha creato una struttura di interventi polverizzato frammentato frammentato che assolutamente a macchia di leopardo Controne io d'eccellenza per quanto riguarda gli interventi lo protezioni monitoraggi zone assolutamente assolutamente scoperte in capacità di coordinamento tra le varie strutture oltre poi a un deficit tu
Vale complessivo in termini sia di personale che di tecnologie è che in questo quadro si spiega anche perché la legge sulla difesa del suo uno del mille novecentottantanove a tutt'oggi siamo nel mille novecentonovantotto nove anni dopo il praticamente inattuata BA America recapitato il passato di occuparmi abbastanza approfonditamente di questa legge delle
Esperienze di monitoraggio idrogeologico con sistemi informatizzati sistemi telematici quella legge rispondeva ad una logica o rispondeva era figlia di una logica della logica un po'delle grandi leggi o di programma dagli anni dalla fine anni s'tanta insomma che poi attraversato gli anni Ottanta anche quelle dalle urla tutte queste cose qua una logica cioè di una sovrapporsi leone i centri di potere di una serie di commissioni gerarchizzati le autorità di bacino i sotto bacini bacini regionali gli incroci tra le varie competenze ministeriale il tentativo di dare vita a una grande concertazione con creazione di parecchie poltrone da o fare da centellinare e non ha funzionato secondo me perché non poteva non poteva funzionare cioè era un serie di sovrastrutture organizzative che allontanavano il decisore finale realtà dalle dalle dalle opere dal territorio su cui le opere di sia quelle di di monitoraggio che quelle di intervento devono essere fatte e in più crea appunto un contesto in cui con l'illusione di creare dieci centri di coordinamento in qualche modo con una scala gerarchica e si finisce per paralizzare tutto in un mare di di burocrazia o di lotte per per la lotta per cui se un fiume passo in una certa provincia o regione ma è di ambito interregionale opera l'autorità di bacino se un fiume e tutto questo crea delle crea dei meccanismi di scontro brutale anche perché le ho per opere costano le opere rappresentano investimenti gestire gli investimenti significa avere potere e in questa sede di scontri
La legge sia redatto e come allora quale alternativa anch'io credo che si debbano fare delle scelte molto più molto più lette
Io credo che sia giusto affidare compiti Kimba Wood monitoraggio e manutenzione del territorio alle regioni
Credo che sia la via perseguire credo però che questa via si scontra innanzitutto con un primo profilo un primo un primo problema che è quello delle risorse disponibili
Io credo che sia un errore su questo ma anche su altro affidare le competenze alle Regioni come l'eccesso Mario quando però i fondi sono tutti i fondi che provengono da trasferimenti da trasferimenti centrali
Io credo che questa riforma come tante altre funzionerà quella del decentramento del ruolo quella dei conflitti
Protezione del territorio sposa vita civile quando si creerà un un corto circuito all'interno delle stesse aree tra finanziamenti e finanziamenti e investimenti i meccanismi di finanza derivata secondo me sono destinati a deresponsabilizzare e a essere inefficaci
Soprattutto questo però quindi con delle responsabilità il più possibile decentrate per le manutenzioni dei fiumi dei bacini dei bacini idrografici dei monitoraggi localizzati dalle variare sul sulle questioni meteorologiche le questioni delle portate idriche dei fiumi eccetera eccetera secondo me poi esserci una autorità di coordinamento e non burocratica ma quindi un'autorità nella che faccia capo possibilmente io ritengo un ministero integrato tra
Che come dire sommi parte delle competenze attuali del ministero dei lavori pubblici e del ministero della niente credo che esperienze come quello olandese in cui in realtà c'è un un ministero per del territorio in cui non c'è una distinzione tra ministero dei lavori pubblici ministero dell'ambiente aveva e cioè ministro dei trasporti che si occupa delle infrastrutture di trasporto
Un mistero forte che deve per forza di cose a vere il quadro delle realtà che si vengono a consolidare lavare ragione abbia un potere folk di coordinamento e di gestione degli interventi di emergenza che chiaramente non possono essere lasciati nel momento in cui disastri assumono entità come quelle di questi giorni non possono essere lasciati sulle spalle
Province
Locali bene ti ringraziamo ringraziamo Benedetto Della Vedova della Lista Pannella pone ascolto come sempre da Radio radicale abbiano dei nostri microfoni salvo Turro con il deputato verde che da sempre segue proprio questi temi queste questi problemi relativi a il Territorial ma al governo del territorio nel nostro Paese a cono Ronie innanzitutto buongiorno e come stanno ora le cose negli anni ottanta i cosiddetti servizi tecnici erano stati particolarmente emarginati addirittura in tutti i servizi tecnici quello geologico quello ideologico quello sismico e quello di potevano funzionare con circa quattro miliardi di finanziamento alla negli erano numerosi problemi di competenza con la Protezione civile e gli altri organismi dello Stato in qualche modo preposti alla sicurezza del territorio ora come stanno le cose col governo dell'Ulivo col governo dell'Ulivo genere
C'è da dire c'è da fare una premessa perché ed in Italia ci sono tanti grande catastrofe tanto disastri risposte una ed una sola perché nessuno
E quando dico nessuno parlo di tutti i livelli istituzionali cioè di tutti coloro che si dovrebbero occupare della per il buon governo del territorio del corretto uso del territorio della corretta difeso il territorio sta facendo il suo dovere
In ordine ai rischi che sono presenti sul territorio eroe della prevenzione di questi rischi e in ordine alla messa in sicurezza del territorio allora
Detto questo
Perché vedi dicevo due giorni fa alla Camera nell'audizione del del del precedente del sottosegretario ai lavori pubblici Barberi
Se noi dovessimo buttare addosso le croci a tutti coloro che hanno delle responsabilità non basterebbero
Quelle degli schiavi di Spartaco mi pare fossero dieci mila piantate lungo la strada che portava a Roma
Perché le responsabilità sono davvero diffuse e la prima responsabilità alla prima ritengo c'è una responsabilità collettiva generale non voglio scaricare poi arriverò anche sulle cose ma col diritto sulla coltiva generale nel senso che nel nostro paese non c'è nessuna cultura del territorio
I cittadini a mano costruire abusivamente lo amano perché lo fanno in maniera diffusa dappertutto a mano distruggere i corsi d'acqua mono riempiti di rifiuti
A mano insomma fare tutte quelle azioni di manomissione del territorio che poi sono la prima causa principale
Dei difetti allora non c'è una cultura diffusa non appartiene ai cittadini non appartiene alle istituzioni che sono lo specchio della cultura diffusa dei cittadini
Dette queste cose dette queste cose da anni ci battiamo perché questa questa questa situazione Peng rovesciata ed è difficilissimo nel mille novecentottantanove venne finalmente dopo tanti anni approvato una legge che la legge centottantatré per la difesa del suolo ebbene dopo nove anni la legge è stata approvata nel mese di maggio del mille novecentottantanove uno dei protagonisti della sua approvazione fu Antonio Cederna che per tutta la sua vita si è battuto contro il disastro
Idrogeologico lui mi diceva ho scritto per trent'anni lo stesso articolo cambiando i dati tutte le volte mettendo delle cifre più grande nel disastro nelle risorse che sarebbero state necessarie
Va tutta la nostra storia è stata fatta appunto di frane pensiamo solo a fare di Agrigento quella che nel sessantasette poi produssero legge ponte che poi fu una buona legge ma venne disapplicata per un anno e quindi contributi purtroppo alla alla la l'ulteriore degrado ferocemente preferirebbe
Questa legge centottantatré e difesa del suolo fatta nell'ottantanove dopo nove anni dico nove anni è sostanzialmente totalmente inapplicata e chi lo doveva fare gambe e quindi credono fra le Regioni
Lo doveva farlo stato le regioni giusta in uguale misura non non hanno applicato questa legge cosa doveva fare questa legge alcune cose molto semplici
Ma molto importanti prima di tutto doveva doveva avviare una grande azione di conoscenza
Del territorio perché prima di agire bisogna conoscere quindi conoscere lo stato del del suolo dei versanti dei fiumi
E poi tenta adottare delle misure di salvaguardia
Che servono appunto a difenderci per i rischi
Che una volta conosciuti questi rischi possono fare individuare le misure più adatte per che era azioni di riparazione di tutti i tipi di di consolidamento dimessa insicurezza ebbene la legge non è stata applicata questi studi sono stati magari affidati stati spesi anche molti soldi ma non non non hanno prodotto assolutamente nulla
I piani di bacino stati fatti soprattutto non sono state fatte quelle misure di salvaguardia cui facevo riferimento prima e dire che
Che queste quest'anno queste queste norme erano particolarmente precise
C'è un comma sei bis dell'articolo diciassette che dici inattese la prossima un piano di bacino quindi non c'era bisogno di fare tutto
Le autorità di bacino tramite il Comitato istituzionale adottano misure di salvaguardia con particolare riferimento ai bacini montani torrenti di alta valle i corsi d'acqua
Contenuti nell'etere Pcf LM del comma tre che dicono
Che vanno individuate quantificate situazioni in arte potenziale di degrado del sistema fisico
Non crede relative cause le direttive alle quali devono informarsi a difesa del suolo sistema cinetico geologiche Idraulica utilizzazione delle acque dei suoli ebbene tutto questo non è stato fatto ma di chi è la colpa la colpa di quelli che non hanno fatto certamente di quelli che hanno lasciato trascorre il tempo di quelli che hanno lasciato che le cose andassero avanti così come forse confidando nello stellone italiano
Ma che chi pur avendo il compito di controllare le inadempiente non ha fatto il suo lavoro e parlo del ministero dei lavori pubblici che avrebbe il compito in caso di mancata attuazione di inosservanza
Da parte delle Regioni delle Province e dei Comuni eccetera
I adempiere a entro congruo termine vendicarci nella diffida
Insomma voglio dire le responsabilità sono davvero sono davvero tante
E quindi tipica storia
Da prima Repubblica italiana una tipica storia del sistema politico di cui lei aveva il potere di questo paese saranno storia nella quale io voglio sottrarmi
Dal dal dal dal rissa che in questi giorni si è scatenato dove ciascuno a un altro di accordare accusare ma ciascuno virgola per la sua parte non ha fatto quello che doveva fare prendiamo la questione della Campania di cui stiamo discutendo
Il TAR non è un vaccino regionale perché la legge centottantatré stabiliva
Seconda a seconda sulla base dell'estensione di questi bacini idrici bacini fluviali che essi fossero state di competenza regionale sovraregionale o nazionale ebbene il bacino del TAR no era un bacino è un bacino di carattere regionale
Era un ottimo ci sono state distribuite recentemente del mister lavori pubblici le condizioni di particolare instabilità e criticità
Lei del del della Campania e anche del del del del TAR no e anche del TAR è bene e il piano di bacino cioè quello strumento
Che doveva regolare e individuare le azioni necessarie per mettere in sicurezza il bacino del Tartano le preventive norme di salvaguardia cita eccetera devono essere infatti dalla dalla pulita di bacino che doveva essere nominata dalla Regione ebbene l'autorità di bacino è stata nominata solamente recentemente non è operativa
Nel senso che sono state occupate delle poltrone e questi che però gli occupanti si sono disinteressati e non hanno fatto assolutamente nulla va bene
Però sono passati nove anni e allora che cosa c'era che cosa prevedeva la legge in caso di inerzia o di mancata intesa eccetera
Il Presidente del Consiglio dei ministri previa diffida ad adempiere entro trenta giorni addotta sottoposte mise lavori Poggio visto l'ambiente per la tesi per incompetenza Iachini in via sostitutiva
Allora
Per la la Regione e tutti i diciamo di i soggetti che hanno retto la Regione in questi nove anni non hanno fatto nulla l'autorità di bacino non ha fatto proprio niente
Ma non mi pare che le responsabilità siano in capo solamente ed esclusivamente di questi perché
La la i lavori pubblici la pieve Cossiga agisce nove sola per su su su proposte lavori pubblici hanno fatto esattamente ugualmente eticamente ecco
Allora
Qui c'è poco c'è poco da aggiungere se non che se non il fatto che
Mentre insomma chi si deve occupare della insomma della tutela generale del territorio chi invece aveva compiti più minuti più circoscritti quali quelli di determinare in che modo il territorio vedeva realizzate al suo interno insediamenti residenziali produttivi e così via
Che cioè i Comuni
E i Comuni allegramente magari non facendo né politica né i regolatori magari consentendo che l'abusivismo dilagante cetnici l'hanno consentito tra partendo sarei usiamo queste parole tra battendo sulle delle condizione generale del territorio non si sono preoccupati hanno individuato
Nei casi migliori zone sopra gonnelle quale costruire oppure hanno lasciato che l'edificazione si realizzasse così come ciascuno voleva inviso ordine più totale e quindi i risultati sono questi qui la responsabilità ed il Comune
Responsabilità e quindi coloro che non hanno controllato l'abusivismo che non lo hanno perseguito è di coloro che hanno mal progettato i piani regolatori quando questi sono stati fatti e dalla legge non è che non ha fatto quello che doveva fare delle autorità di bacino che quando sono state insediate hanno scaldato delle poltrone poco più web del Ministero lavori così allora una grande responsabilità
Collettiva ma non c'è stato non c'è stata una grande rivolta dei cittadini a chiedere a invocare
Sicurezza chiedere invocare di potere vivere bene in territori protetti no c'è sempre quotidianamente che in maniera ripetuta hostess chi va alla richiesta di eliminiamo le regole togliamo i lacci e laccioli facciamo semplificazioni facciamo federalismo e nessuno facciamo facciamo del nostro Paese è un un uno sfascio dunque ambientale territoriale purtroppo costellato
Di migliaia di morti
Come si può uscire secondo deve questa situazione del questo quadro drammatico che infine delineando le competenze delle responsabilità a questo punto allora io ho ieri avanzato ai miei
Compagni una proposta questa è una situazione di reale emerge dicevo for citavo prima la
Quello che successe dopo la frana di Agrigento finalmente si integra la legge urbanistica nazionale con altre norme molto importanti poco poco quelle con con inserite decreto-legge porci fu sussurrato del venne anche istituita
Una Commissione regola De Marchi che propose a proposito del del dissesto idrogeologico fin da allora delle delle delle grandi è una delle grandi per i grandi e importanti misure che nessuno ha poi emerso a dodici alla storia maremoto vecchia trent'anni e più sommava ma già possiamo dire
Che Quintino Sella nel mille ottocentosettantatré quando istituisce il Servizio geologico italiano aveva mirabilmente individuato quali le fossero le azioni da compiere per le cose che nostro paese cominciava già aveva a vedere e allora questo è tutto in tutto noto la scienza e la cultura la tecnica hanno elaborato tutto quello che era necessario nei allora voglio dire in questo momento i questo momento di grandissima tragedia che sta colpendo propri sentimenti più profondi del nostro popolo io credo che ci debba essere
Comunicazione immediata
Forte chiara che invece subito che da subito
A abusando potere di carattere straordinario
Consenta in virtù chi bacini italiani c'è in tutte le zone in cui è diviso il territorio nazionale la individuazione delle situazioni di rischio
I senesi in un anno questo si può fare ci sono carte ci sono studi ci sono ricerche
Facciamo pure delle cose anche in maniera insomma approssimata meglio una cosa prossima perché niente
Adottiamo quindi sulla base di queste prime misure di individuazione delle zone di rischio delle caratteristiche di rischio
Delle misure di salvaguardia e contemporaneamente delle prime misure per la riduzione del rischio dei primi interventi previsione del rischio
Se non faremo questo e non lo faremo subito noi ancora una volta cinquant'anni eremo cinquanta all'eremo in riaprì i beni ecco il noi abbiamo e il e la la un dicevo tutte le conoscenze necessarie
Abbiamo dei servizi tecnici che finalmente hanno cominciato ad operare ad operare bene dico ufficialmente ma sbaglio quando uso questa parola pensiamo al servizio idrografico esso ha quasi cent'anni di vita
C'era in rinviato indicato dal mondo intero che accoppiato da quello che gli italiani avevano fatto quasi un secolo fa a proposito della ricerca sistematica della
Del del dell'andamento del delle piogge dall'andamento delle maree dell'andamento insomma di tutto quello che riguarda diciamo il sistema il sistema idrico idraulico della del nostro Paese bene questo questo grande esempio
Di conoscenza per i fenomeni naturali che interessano il nostro territorio citato svuotato di il potere di competenze e ultimamente
Col decreto legislativo di Bassanini in ossequio ad un federalismo beghe federalismo becero e
E irresponsabile becero e irresponsabile è stato in gran parte smantellato è stato attribuito alle regioni non avremo più la possibilità di conoscere
Fenomeni che hanno un allentamento che non non non rispetta non conosce non guarda ai confini
Del amministrativi regionali perché amo i fiumi attraverso molte regioni vanno da una parte all'altra le piogge le pare che cosa c'entrano con questi a c'è bisogno di una conoscenza generale
Solamente questa conoscenza generale dell'andamento idrico
Di tutto il ciclo dell'acqua ci consente di fare
Una buona pianificazione di bacino abbiamo un esempio la storia ci avrebbe potuto insegnare
Nel mille novecentosettanta aderendo alle richieste delle province autonome di Trento e di Bolzano il servizio idrico che riguardava quelle due regioni venne attribuito a quelle tre regioni
Non è stato più possibile dal mille duecentosettanta ad oggi avere la serie completa dei rilevamenti che sono necessari per fare il piano del bacino dell'Adige
E il piano di pace nell'aldilà un potrà essere fatto sulla base di conoscenze certe e questa è una delle grandi catastrofi le grandi catastrofi perché non accettando che la natura la natura
Non è è federalista né centralista ma appropria regole proprie leggi che richiedono misure atte guardate all'entità dei problemi se questa ragione e questo principio che è il vero principio di sussidiarietà
Non viene inteso non verrà inteso noi non saremo nella condizione di a vere strumenti adeguati e misure adeguate per rispondere ai problemi e corsi d'acqua non non non rispetta né confini
Le varie tutto il resto non rispetta i confini le cave fa appena montagna o una diga che impedisce il trasporto solido dei fiumi compro mette coste magari a centinaia di chilometri dal dal quindi provochi erosione
A circa chilometro e perché no insomma insomma la politica del territorio e molto poco adatta a un certo tipo di federalismo la politica del territorio è alta intatto checché terrorismo però c'è la
C'è la convinzione c'è la la la che spiriti problemi
Possono essere affrontati solamente ed unicamente alla Scala a cui si manifestano e non sulla base di rivendicazione di competenze è solamente e per avere un pochino di potere in più o un pochino di potevo o un pochino di di di di peso in più nelle scelte decisioni la seconda
Cosa che si deve cominciare a capire
è inutile chiedere dei soldi come stanno facendo tanti in queste ore
Come hanno fatto in passato è inutile e sbagliato chiedere una grande quantità di soldi per fare delle opere che non sono individuate sulla base dell'esito e di risanamento del territorio determinati da piani e quindi da una conoscenza approfondita di quel territorio e quindi alla individuazione delle opere maggiormente utili
Nel loro complesso per Bonito per mettere in sicurezza il territorio perché negli anni sono stati spinti tantissimi soldi su Fiumicino Baccini per far queste per far quello ma le opere nella quasi generalità del calcio hanno aggravato le condizioni di sicurezza sono state fatte per fare briglie per fare dice che per fare diavolerie Cementir che di tutti i tipi per asfaltare il fondo dei torrenti aggravando aggravando per ritardi per aggravando le condizioni generali le opere sono state negative quindi evocare oggi con la stessa logica
Soldi soldi soldi senza sapere cosa fare vuol dire mettersi ancora una volta nelle mani dei genici ritiro dei loro succedanei fare restò lettera appare cementizi noleggi questo che ha bisogno l'Italia quindi vogliamo dire qui bisogna girare pagina girare pagina sulla base di un approccio differente nei confronti della natura che ha degli equilibri che sono stati alterati che devono essere ripristinati
Secondo le leggi della natura che noi ammettono condoni veneti ringraziamo ringraziamo Sauro Turroni deputato verde buon ascolto come sempre da Radio radicale