1^ Conferenza Nazionale dei Consigli Comunali (c/o Sala Giulio Cesare - Campidoglio)

Prima Conferenza nazionale dei consigli comunali
Un brevissimo saluto sono la presidente del consiglio comunale di Roma vi ringrazio per aver pensato di indire questa prima Assemblea nazionale e da
Tenuta in quest'aula nell'aula di Giulio Cesare debbo ringraziare l'ANCI e il coordinamento dei presidenti dei consigli comunali per aver voluto raccogliere questa necessità cioè quella di fare in modo che i consiglieri comunali presidenti dei consigli comunali si fermassero per qualche ora a ragionare sul ruolo dei consigli comunali
E sentissero anche contributi rilevanti e qualificanti come quello che ascolteremo a minuti dal presidente della Camera Luciano Violante che ringrazio per la cortesia nell'essere presente ai nostri lavori pochissime cose per dire che l'esperienza fatta in questi anni ci dimostra che i Consigli comunali hanno ancora molto molto da camminare
Hanno ancora da esercitare fino in fondo il loro poteri di indirizzo e di controllo noi a Roma ogni tanto facciamo delle statistiche che ci dimostrano come in realtà siamo consiglio comunale che ancora lavora molto attorno alle proposte della Giunta dell'esecutivo pochissimo esercita ruoli e di autodeterminazione e di Indirizzo
E laddove questo sì riesce a fare spesso la gestione dell'aula e anche contraddittoria si riesce a far mancare il numero legale anche sugli atti d'indirizzo del consiglio comunale e chi lo fa mancare questo numero legale magari è lo stesso consigliere che propone una mozione o una interpellanza quindi a volte veramente con un esercizio dei nostri poteri ancora tutto da imparare
Io volevo segnalare
Perché c'era
Ricordiamo dobbiamo ricordarcene costantemente i due interventi recentemente svolti in modo direi piuttosto energico dal presidente della Camera dal presidente del Senato rivolti ai deputati e senatori
Quando si richiama al senso di responsabilità alla grande responsabilità di essere degli eletti di essere dei rappresentanti del popolo io credo che si fa
Un dovere primario cioè quello di rendere chiaro che il mestiere della politica non è un mestiere come un altro e che sicuramente riveste ruoli di responsabilità ben più alti di tante altre
Professioni diciamo così seppure io non la ritengo una professione e troppo spesso ci troviamo di fronte anche ad aule deserte pressoché deserte un po'sbandate
Dove prosegue questa polemica verso esecutivi che decidono e dove per l'appunto in modo contraddittorio si esercitano i propri poteri
Lo dico in tono critico saranno influenzata dall'andamento di quest'aula questi primi tre mesi dopo il voto
Dimostrano a volte anche una
Ancora improvvisazione di questa di questo ruolo e lo trovo veramente sconcertante sta di fatto che di fronte alle leggi che man mano hanno dato Sempre più ruolo agli esecutivi anche distinto è separato nettamente i nostri poteri nostre competenze
Io credo che molto dobbiamo fare noi non in dei facendo rivendicazioni avanzando pretese verso sindaci e giunte ma esercitando fino in fondo noi la nostra il nostro potere e il nostro dovere di eletti insomma
Io credo che in queste Aule si possa parlare di democrazia se queste Aule vengono vissute pienamente da chi temporaneamente lei rappresenta ed è stato eletto per lavorarci e senza il senso di fastidio che a volte ci sentiamo addosso vengano rispettate da sindaci e giunte perché queste sono le sedi nelle quali si formano le decisioni rivolte alla gestione anche del quotidiano della vita quotidiana dei cittadini dei nostri piccoli e grandi centri per ultimo un appello credo ovviamente nelle relazione se ne parlerà ampiamente c'è un problema relativo allo status dei consiglieri comunali
E dei consiglieri circoscrizionali almeno nelle grandi città che non è più sopportabile nella nostra città è stato creato un coordinamento
Dei consiglieri delle diciannove circoscrizioni romane io darò al presidente Violante una lettera che m'hanno inviato perché la consegna a lui si chiede rapidamente all'approvazione della legge Napolitano perché oltre non possiamo più andare bisogna rendersi conto che un consigliere di circoscrizione
Nella nostra città ma nelle grandi città
Governa dovrebbe rispondere Problemi di centocinquanta mila duecento mila cittadini non lo si può fare con le condizioni che la legge consente ha consentito finora
Non lo si può fare se non c'è anche il giusto riconoscimento diciamo
In qualche modo economico delle prerogative dello status dei Consiglieri che consenta in qualche modo la libertà anche dal posto di lavoro e il giusto tempo per questa attività lo dico per i consiglieri di circoscrizione che sono i più esposti ovviamente il problema riguarda molti Dinoi quindi chiudo qui
E do la parola ben volentieri al Presidente della Camera Luciano Violante
E adesso
Ma particolare tecnico che mi sfugge
Vi ringrazio per questo invito purtroppo come sa il presidente non potrò fermarmi tutta la mattinata perché
Alle dieci e mezza
Abbiamo la conferenza dei capigruppo per determinare l'andamento la seconda fase dell'esame del testo delle riforma costituzionale
Comunque sono molto lieto di essere qui perché mi pare che le assemblee rappresentative hanno tutte in forma minore o maggiore uno stesso tipo di problemi cioè il problema di come le chiamo insieme la capacità di rappresentare e la velocità di decisione questi sono i due punti
Velocità decisione che e un requisito che richiesto sempre più frequentemente alla politica
In tutta l'Europa in tutto il mondo avanzato devo dire abbiamo alcune questo problema per due ragioni di fondo la prima Regione e l'effetto tra globalizzazione delle comunicazioni
Che comporta la necessità di intervenire con rapidità sulle questioni che si pongono e se non si interviene con rapidità in genere inutile intervenire
La seconda ragione è che ci troviamo a competere uno scenario europeo nel quale ci sono Paesi compiuti solida tradizione decidente rispettano il pensiamo alla Germania pensiamo la Francia passa Spagna per alcuni aspetti
E quindi non riusciamo a competere sì abbiamo una pari velocità di decisione tante volte nelle sedi internazionali ci si è chiesto ma per quale motivo l'Italia nonna ancora fatto questo non ho ancora fatto questa
Ne stiamo superando questo differenziale di velocità
Il fatto che per esempio si è finalmente superato riconoscenti andrà parte dell'Italia grazie l'approvazione di una serie di provvedimenti o cose di questo genere civico che si ci dicono che siamo in via di di poter competere però non ci sentiamo cediamo conto dei limiti che ancora abbiamo e ci teniamo conto anche volevo partire da questo in questa brevissima riflessione di rischi che comporta una passiva adesione al principio di velocità
Il primo rischio e che ricostruiamo nuove forme di centralismo
Il secondo rischio che si svuotino volo della rappresentanza cioè per un verso un rischio d'un nuovo tipo di centralismo per altro verso il rischio di un peso eccessivo dell'esecutivo decidente rispetto a rappresentanza
Però come noi riusciamo legare insieme a rappresentanze decisione
Per un verso credo che ci sia il problema di rivedere il rapporto centro-periferia
Noi siamo abituati ad avere un sistema di tipo piramidale con al vertice il potere centrale poi via via gli altri poteri stiamo costruendo un sistema a rete completamente diverso c'è una democrazia non più di tipo verticale ma di tipo orizzontale nella quale Comuni Province Regioni Stato sono motori delle vita collettiva e non ricevono più l'impulso da soggetto vista sopra
Tutta la questione di principio di sussidiarietà credo che si collochi in quest'ottica
Che decidono i soggetti più vicini al cittadino quelli se non decidete soggetto decide quello Mirti livello nettamente superiore del principio di fondo che gli organismi non sono legati da principi gerarchici ma più da principi di funzionalità
Reciproca
Il secondo aspetto è che la fatica che abbiamo e di costruire le regole della democrazia governante in cui dà rappresentanza non sia antagonista della decisione
Ma sia funzionale decisione
Cioè Guardian pianisti rappresentati rappresentativi rappresentano affini decidere
E quindi il problema non è di mettere in antagonismo rappresentanze decisione ma di costruire le rappresentanze mono tale che possa decidere e di costruire decisione in modo tale che possa tener conto della rappresentanza cioè cambiare il meccanismo tradizionale dell'antagonismo rappresentanza decisione ma cercare di costruire un sistema di rappresentanza si ha funzionato e decidere certi gli interventi di consigli nell'Assemblea delle Camere e così via sino funzionali comunque sempre alla decisione condono pure esposizione
Delle rispettive posizioni
E qui questo problema si pone in particolare per i consigli comunali è stato detto si pone in particolare peso consigli comunali per due problemi innanzitutto perché c'è una Parigi prima azione del sindaco e consiglio secondo perché consiglio e in qualche modo per il sistema elettorale trainato da sindaco no e quindi come dire pur avendo pari legittimazione c'è comunque delegittimazione frenante in un soggetto rispetto all'altro
Ora questo in tutta la prima fase devo dire dopo la riforma è servita enormemente a stabilizzare di giunte
Ed è evidente che abbiamo bisogno di giunte stabili sta di fatto che in questa fase mi pare lo diceva lei con grande chiarezza si pone il problema di come dare una identità istituzionale politica e consigli
Il problema si pone tanto per l'opposizione in quanto per le maggioranze per quanto mi risulta si può impressioni più per le maggioranze e le opposizioni perché la maggioranza è più costretta a fare da cinghia di trasmissione della Giunta di quanto non sia il di quanto non sia l'opposizione che pure certi spazi comunque riesce ad averla
Quindi c'è un paradosso un po'in questo tipo di questione cioè che i consiglieri dappertutto qualunque sia il colore della Giunta i consiglieri di maggioranza sono in qualche modo più limitate maturazione di quanto non sia il consigliere di opposizione quindi una ridiscussione compensi parlava di indirizzo politico una ridiscussione complessiva del ruolo dei consigli nei confronti degli esecutivi senza che questo turbi la stabilità e questo è il punto di fondo
Ma chi è di accrescere la ricchezza la decisione dell'esecutivo credo che sia uno di punti attorno ai quali e necessario discutere e noi ci troveremmo l'otto il nove maggio
Nella sala di Montecitorio abbiamo un importante
Portando così a metà che tra cerimonia la manifestazione la riflessione
La diversa sono vent'anni dell'assassinio di Moro e Moro come credo qualcuno di voi ricorderà aveva posto per primo attorno la fine degli anni sessanta di problema del pericolo della frattura istituzionale frattura sociale tra società civile istituzioni
Tra società civile e rappresentanza abbiamo voluto ricordare a vent'anni dal muro questo problema vedere come me assemblee rappresentative in questi venti anni hanno svolto il ruolo e quello sarà credo molto sarà conclusa poi dal Presidente della Repubblica nove
Questa due giornate di lavoro e credo che sarà un momento importante per poter riflettere insieme sulla rappresentanza nel nostro Paese
A che punto siamo se non certamente molto più avanti rispetto all'ora dobbiamo dimenticare i passi enormi che ha fatto il nostro Paese sia ben chiaro
Quando non c'è muro del pianto ecco però c'è la capacità di capire che abbiamo fatto ripassa davanti piante dobbiamo farne anche perché Bettin abbiamo un problema di fondo
Risolvere questi problemi significa risolvere la questione della modernizzazione del nostro Paese
Quando si va in giro si sente dire ma come mai lo Stato in Italia perché questa debolezza dello Stato nello stato un secolo e mezzo all'Italia
Le Regioni hanno trent'anni meno di trent'anni i comuni hanno circa mille anni
Che la specificità italiana inni comuni l'Italia e basta il paese dei comuni
E sistema dei comuni
Queste dato enormemente positivo perché ne possiamo rispondere non in termini polemici ma che qui c'è un altro politica
Se è vero che quando lo Stato unitario fu costituito quello francese via circa quattrocento anni è anche vero che quando Parigi fu costruita a Roma aveva circa cinquecento anni si può andare avanti così di questo passo perché voglio dire questo ce ne abbiamo avuto nei comuni
Una forza che ha dato elasticità a sistema
E soprattutto ha dato un'identità del potere locale che ci ha fatto resistere in condizioni di grande difficoltà
Lei siamo sopravvissuti
Alla guerra al sessantacinque per cento di impianti industriali distrutti al terrorismo alla mafia abbiamo ricostruito il Paese
Siamo riusciti entrare credo che ne sia chiaro non è munita europea quando tutto sembrava congiurare contro c'abbiamo fatto dei grandissimi sforzi avuto grandissima capacità grazie al fatto che siamo un Paese elastico
Sì ho un Paese in cui che puntando sugli otto mila comuni soprattutto siamo riusciti ad avere un sistema non dico di galleggiamento a un sistema di autogestione autorevolmente azione del far da sé chi è compensato di grandi difetti strutturali pensiamo cinquanta Governi cinquant'anni è un difetto strutturale della democrazia c'è poco da fare
Ma siamo uscite sopravvive grazie a questo meccanismo
Questo meccanismo non ha portato con sé il rischio della frantumazione perché abbiamo avuto delle grandi emergenze unificanti
Pensiamo deliberazione pensiamo una ricostruzione pensiamo otto contro il terrorismo e contro la mafia pensiamo al risanamento finanziario d'Europa sono stati grandi emergenza unificanti che hanno consentito consento le locomotive di tirare i vagoni del treno hanno così dal paese di volta per volta di tirarsi fuori gli aumenti di crisi
E tuttavia
Evidente che non possiamo continuare a contare
Sulla locomotiva dell'emergenza volta per volta
Oggi abbiamo la questione d'occupazione che un'altra deve un altro i grandi problemi ma è chiaro che un sistema ha bisogno anche di una sua stabilità forte non ha bisogno di attendere emergenza emergenze problema che abbiamo oggi è proprio questo
Il problema di come riusciamo me modernizzarsi allegare insieme decisione rappresentanza senza bisogno di grandi emergenza
Costituendo insomma nuove regole un nuovo e tosse civile che ci dia stabilita tra rigore e capacità di decidere senza che questo vada a scapito della rappresentanza è una scommessa naturalmente ma la scommessa credo che non riusciamo usciremo ad affrontare positivamente sulla base di due su due terreni il primo terreno e quello di riforme costituzionali
Chi ha proprio questo scopo questa funzione
Io spero che entro la fine di giugno la Camera possa riuscire a
Licenziare il provvedimento perché io si dice sinora sono state provate soltanto gli articoli testicoli eccetera più alta abbiamo risolto il dieci per cento degli emendamenti I che come credo costi quel che sapete
Sono circa sessanta mila emendamenti
Anche questa è una cosa alla quale bisogna discutere alcune
Ne abbiamo superato i sei mila quindi io credo che potremmo farcela
Entro la fine di giugno consegnare il testo l'altro ramo del Parlamento
Comunque la prima questione da riforme costituzionali la seconda questione è questa il problema del mezzo civile italiano cioè qual è il punto identità civile del nostro Paese
La mia impressione è che quello che lo spirito repubblicano per la Francia
Per noi può essere deve essere la sovranità popolare e mi spiego non è una questione demagogico è una questione di valori istituzionale perché per la prima volta nella Costituzione repubblicana introdotto il principio della sovranità popolare che non c'era prima
Ed un principio attorno al quale si è costantemente
Aggrovigliato il il nostro sistema c'è come si dà come si traduce davvero la sovranità popolare prima si è pensato attraverso i partiti e questo certamente è stato uno strumento che funziona per molti anni
Adesso le regole stanno cercando di Dario quando si è detto che il cittadine leggo direttamente il sindaco si è cercato di ridare una forza alla sovranità popolare quando si dice elezione diretta del presidente Repubblica si vuole dire questo
Possibilità dei cittadini di legge direttamente le maggioranze di governo si vuol dire anche questo
E con l'impressione che attorno al principio della sovranità quando si parla del federalismo e decentramento tutti i poteri amministrativi comuni come abbiamo già deciso da questo punto di vista in alla Camera e sì potermi sentire i Comuni perché perché si possa meglio amministrare nell'interesse di quella sovranità popolare io credo che rileggendo il anche la storia per costituzionale nel nostro Paese attorno a questo principio
Si potrebbero tre degli elementi molto importante il nostro punto di vista essere considerassimo ecco come punto cardine nel nostro e civile la sovranità popolare Peto che abbia la stessa forza che ha in altri sistemi hanno altri principi io credo che questo ci aiuterebbe a pregare insieme regole e valori
Che quella Commissione fondamentale perché un Paese possa sviluppare una forma di modernità io spero che da assemblee come questa credo che questa sia la prima assemblea dei consigli comunali già questo rivela come dire la conquista di un senso di sé permettersi questo passaggio
Ti prima non c'era lentamente si conquista un senso da per l'identità della propria rappresentanza
Io spero che non sia l'unica ecco che si vada avanti in questo quadro
Perché sono tra l'intreccio delle diverse esperienze rappresentative dei comuni al Parlamento nazionale io credo che li potremo fare davvero quel passo avanti verso la modernizzazione stabile del nostro Paese che quello che nostri cittadini richiedono vi ringrazio
Grazie
Regredire accomodare ce ne sono posti ormai quelli destinati al pubblico ovviamente
Qui davanti mi pare ci sia qualche posto disponibile
Do la parola mia Calastri coordinatrice nazionale dei presidenti dei consigli comunali
Il
Ringrazio anzitutto i nostri ospiti
Che hanno voluto assicurare la road presenze loro contributo a questo incontro dei consigli comunali d'Italia
Ringrazio la Presidente Laurelli che c'ha colto in questa bellissima sala il presidente Violante per il l'importante saluto che ci ha dato il contributo che ci ha dato la nostra Assemblea
Ringrazio il dunque tutti quanti voi rappresentate dei consigli comunali che avete aderito a questa iniziativa promossa dall'ANCI d'intesa con il coordinamento dei presidenti dei consigli comunali
E desidero in questa introduzione nostri lavori concentrare l'attenzione sugli aspetti che ritengo più rilevanti e di maggiore attualità del dibattito sulle assemblee elettive locali aspetti che emergono in gran parte dall'esperienza pratica che viviamo
Trascurerà o pertanto temi che saranno invece oggetto delle relazioni che seguiranno che invece aiuteranno a collocare la nostra discussione in un quadro più completo dal punto di vista giuridico e culturale
L'insieme di questi spunti di riflessione il dibattito cui ne seguirà grazie anche al contributo delle personalità che hanno annunciato il loro intervento ci consentirà di conseguire almeno due obiettivi che ci siamo dati convocando quest'incontro
Preparare il l'incontro nazionale il Forum nazionale sulla democrazia decidente promosso dal presidente della Camera dei deputati
A cui partecipa una parteciperà una qualificata rappresentanza anche dei consigli comunali insieme alle altre assemblee elettive
Consigli regionali e consigli provinciali
E predisporre le nostre proposte emendative sulla riforma della legge centoquarantadue verificando con le massime istanze dell'ANCI una proposta complessiva da sottoporre al Parlamento
L'oggetto di questa relazione riassumibile dunque in poche affermazioni che Elenco subito per maggiore chiarezza e che nel corso dell'esposizione tenterò di motivare d'articolare meglio magari trattando le in modo più unitario
Primo i consigli comunali come in generale le assemblee elettive delle istituzioni locali sono uno snodo decisivo per il funzionamento e l'esistenza stessa di una vera democrazia
E infatti penso che sia ancora valido il principio secondo il quale la democrazia e vitale se esistono forti assemblee elettive
Nelle quali si esprime il pluralismo politico di quelle strutture di tendenza che sono i partiti
Si realizza la dialettica tra maggioranza e minoranza in funzione dello svolgimento dei compiti di governo e si rendono in tal modo chiare trasparenti e controllabili per i cittadini le scelte che si compiono nella comunità
Secondo avere forti consigli comunali vuol dire assicurare lo svolgersi di una politica di alto livello
Uso perciò il termine forte non in maniera riduttiva ma alludendo ad una dimensione di sistema
La forza di un'istituzione infatti non è data dalla quantità di cose di cui deve occuparsi spesso anzi l'accesso di funzioni l'eccesso di funzioni di organismi rappresentativi né debilitato il valore e gioca a vantaggio di una visione minimale della democrazia politica
La forza di un'istituzione la capacità di dare compimento alla sua missione ed è dunque prevalentemente un valore di qualità
Terzo punto l'esperienza di questi anni di sperimentazione dell'innovazione istituzionale rischia di essere male interpretata e sotto più aspetti
Si addensano così pericoli di ritorno indietro di diversa e anche contrapposta natura
C'è chi spinge verso la riduzione ulteriore delle competenze delle assemblee e soprattutto del loro ruolo affermando una visione della politica tutta a ridosso di una gestione tecnica infondata sulla pelle GA ad uno
Ma c'è anche chi dalle angustie e dalle difficoltà di questa sperimentazione ripropone il vecchio sicuro sistema
Che vedeva le assemblee elettive comunali direttamente impegnate nella gestione dell'amministrazione
Quarto punto
Non c'è dubbio che nel corso dell'esperienza di questi ultimi anni il sistema concepito dalla centoquarantadue e poi dalla legge sull'elezione diretta del sindaco
Ha manifestato in più punti alcuni forti tensioni
Dovute prevalentemente alle difficoltà di assi miliardi assimilare i nuovi rapporti istituzionali da parte dei diversi protagonisti partiti politici e assemblee elettive giunte sindaci sì Cuni casi conflitti sono letteralmente esplosi in generale deve dirsi che le difficoltà sono state vissute con uno stato di sofferenza solo in parte prevedibile
Ciò ha riguardato anzitutto la funzione dei partiti e in essa dei loro singoli esponenti nelle assemblee elettive
Cercherò di dire come questi conflitti abbiano in sé molto di fisiologico
Che in una democrazia decidente e dell'alternanza deve acquisire definitivamente
E di mettere in luce ciò che di patologico invece residua e come questo potenzialmente possano aprire la strada a quelle interpretazioni errate a cui accennavo
Quinto punto e necessario a questo punto soffermare l'attenzione sulle più recenti riforme dell'ordinamento degli enti locali molto positive coerente appare quella realizzata lo scorso anno con la legge centoventisette più controversa appare quella in essere trasfusa nel testo approvato dal Senato la numero mille trecentottantotto e oggi in discussione alla Camera dei deputati
La nostra discussione sui punti già accennati in Serbia questo a dare una valutazione dello sforzo finora compiuto dalla dal legislatore nazionale
Ad individuare le proposte emendative che riteniamo necessario e infine ad esprimere come io spero una sollecitazione ad affrontare altri impegnativi temi di riforma ordinamentale
Come la nuova disciplina dei servizi pubblici locali e l'integrazione della normativa attuale in materia elettorale
Esposte queste linee generali posso a questo punto tentare di svolgere in maniera più compiuta l'introduzione
Nel corso delle settimane che hanno preceduto questo nostro incontro abbiamo diffuso tra i presidenti di consigli Comunian comunali un questionario per provare a fare il punto della situazione dei consigli comunali
Credo che l'obiettivo che dobbiamo porci sia quello di avere un'occasione del Forum nazionale di maggio dell'otto e nove maggio
Una serie fotografia dell'esistente che possiamo però ricavare con efficacia solo se i dati necessariamente sintetici affianchiamo la riflessioni più complessa di oggi
A conclusione di questo nostro lavoro credo che potremo realizzare un significativo scambio di conoscenze utilissimo per il lavoro futuro dei consigli comunali e dare un contributo serio a tutto il movimento dell'associazionismo comunale
Un contributo da rinnovare magari periodicamente ogni anno per dare conto dello Stato delle istituzioni della politica locale
Riprendendo il filo del discorso iniziale la prima riflessione dunque riguarda il ruolo politico delle assemblee elettive nella democrazia italiana e la funzione dei partiti come strutture fondanti del pluralismo
Se questo appare abbastanza chiaro per la realtà nazionale almeno per un dato storico che appartiene alla cultura del parlamentarismo italiano meno scontato estendere questa valutazione alla realtà locale
Tuttavia sia i principi costituzionali sia l'intensificarsi del processo di autonomia fino all'ipotesi federaliste di cui oggi si discute
Sia la configurazione dei partiti italiani ci dicono che nel nostro Paese non può aversi compiuta democrazia
Senza l'esistenza il buon funzionamento l'autorevolezza delle assemblee elettive locali e soprattutto quelle comunali
Il passo che negli ultimi anni si è fatto in direzione del sistema maggioritario
Per meglio dire proporzionale con premio di maggioranza e dell'elezione diretta del sindaco deve essere letto come risposta a fenomeni di avvilimento se non di decelerazione della politica locale
Il passo insomma è stato quello di creare le condizioni per la rigenerazione della politica locale delle sue istituzioni dei suoi parchi
Su questa direzione dobbiamo muoverci senza esitazioni o ritorni indietro
E infatti se la definizione della politica cui per cultura storica accettiamo
E capacità di governo della cosa pubblica e cioè capacità di operare scelte degli indirizzi dell'azione pubblica in funzione del benessere della collettività
La politica si presente nella sua accezione più matura come esercizio democratico del potere e capacità di interpretare i bisogni collettivi
Perciò esseri chiede l'intervento di soggetti qualificati in grado di sostenere il rapporto permanente con la collettività di assumere decisioni responsabili e di prospettare i cittadini le alternative possibili
Sollecitando in tal modo il massimo di consapevolezza e di partecipazione
Lo strumento più moderno di questo esercizio responsabile democratico del potere politico sono dunque i partiti e luogo privilegiato dello svolgersi della dialettica politica sono le istituzioni rappresentative
I partiti si sa non sono tutto anzi non devono essere tutto essendo più ricca per parafrasare la Costituzione le formazioni sociali nelle quali si svolge la personalità dell'individuo
E si sono però lo strumento avanzato per esprimere la partecipazione e la rappresentanza politica e come tali hanno un compito fondamentale
Quando questo compito è diventato un mero esercizio di potere da parte di ristretti gruppi ed in funzione degli interessi di questi allora i partiti che sono usciti dalla politica e la politica è stata distrutta
L'invasione partitocratica è stata infatti la fine della politica e non la massima e non la sua massima espressione così alla crisi della politica ha corrisposto una crisi democratica di grandissima portata per superare la quale c'è stato bisogno di un consistente passo indietro dei parchi
è corretto ritenere che l'elezione diretta del sindaco la sollecitazione in fase elettorale all'aggregazione dei partiti pochi
Essenziali quali azioni di governo e la progressiva affermazione del principio di distinzione tra politica e gestione
Hanno affrontato quegli aspetti degenerativi della democrazia italiana
Così sono state costruite anzitutto istituzioni locali potenzialmente stabili dotate di organico un'autonoma legittimazione politica
E a svolgere compiti diversi ma tutti essenziali per la rigenerazione del tessuto democratico non credo che sia un caso se l'azione di riforma della politica si sia avviata anzitutto a livello locale
Ciò è avvenuto per tante ragioni ma nessuno può sottovalutare quanto abbia contato anche l'importanza decisiva di queste istituzioni per la democrazia del paese e per la vita e la funzione degli stessi partiti nazionali
Ecco perché di fronte a noi sta la necessità di fare decisamente un passo in avanti in direzione della valorizzazione delle assemblee elettive comunali e locali
Dunque forti i consigli comunali aiutano tutto il processo democratico e di invidia evitano una cattiva riduzione della complessità sociale e politica Forti i consigli comunali nell'accezione che dicevo all'inizio spingono a migliorare il sistema politico istituzionale indubbiamente da alcuni anni preoccupato di affrontare il tema della sterilità delle istituzioni di governo
Poiché questa stabilità può dirsi sostanzialmente raggiunta nei comuni è ad altro che dobbiamo pensare alla qualità delle nostre assemblee elettive alla qualità delle giunte allo svolgersi corretto delle relazioni tra gli organi all'esaltazione dei compiti di rappresentanza politica in funzione del rafforzamento della democrazia decidente e dell'alternanza
Per realizzare questo obiettivo c'è bisogno di alcune cose irrinunciabili
C'è bisogno di una soglia minima di funzioni pregiate da esercitare direttamente collegata alla rappresentanza politica e al di sotto della quale le assemblee elettive non possono andare sono le funzioni normative di programmazione anche Tikrit territoriale di indirizzo e di controllo
Si può fare qui un esempio perché lire decisione per esempio sull'assunzione di servizi pubblici locali
Un esempio diverso è quello sull'ordinamento degli uffici
Dunque correttamente la legge centoventisette ha spostato la competenza sull'ordinamento degli uffici e dei servizi del consiglio alle giunte lasciando ai consigli la determinazione dei criteri della regolamentazione
Non si è trattato a mio avviso di un vulnus alle funzioni consiliari poiché il funzionamento degli uffici attiene alla sua a per sua natura all'esercizio delle funzioni di governo
Ancora più di recente la riforma dell'ordinamento degli enti locali nel testo approvato dal Senato prevede che lo statuto e regolamento consigliare disciplinino
In modi della partecipazione del Consiglio alla definizione all'adeguamento e alla verifica periodica dell'attuazione delle linee programmatiche da parte del sindaco e dei singoli assessori è una norma utile in parte già prevista da alcuni statuti che consente di arricchire uno di quei fondamentali anelli di congiunzione tra l'attività dei consigli e quella degli organi di governo senza questi anelli di congiunzione infatti la politica si spezza e rischia di rifluire da un lato in esercizio tecnico senso una permanente verifica dei soggetti attori che la democrazia rappresentativa e dall'altro in dibattito sterile
I momenti di congiunzione invece sono necessari per il corretto funzionamento di un sistema di democrazia compiuta
Poiché aprono continua continuamente la porta la partecipazione dei cittadini al negoziato trasparente all'accordo necessario per gli impegnativi compiti di governo e attraverso questi anelli di congiunzione che la politica ritrova la sua unità anche quando come nei comuni essa si esprime nella duplice legittimazione del sindaco e dell'assemblea elettiva
C'è poi bisogno di assicurare i consigli comunali una effettiva possibilità di funzionamento dotandoli dei supporti amministrativi necessari allo svolgimento di tutte le funzioni
Ed assicurando ai singoli consiglieri un nucleo essenziali i Poteri e di facoltà che consenta a noi pieno dispiegarsi della propria iniziativa
C'è infine la necessità di organizzare la dialettica maggioranza minoranza attraverso una qualche forma di loro istituzionalizzazione
Che assicuri alla collettività locale l'esatta percezione sia dell'azione della maggioranza che dell'azione dell'opposizione
Qui è bene ricordare che l'attuale sistema elettorale presenta ancora alcuni difetti laddove ammette la possibilità che un sindaco eletto in primo tu al primo turno non abbia la maggioranza in consiglio
Se queste sono le condizioni essenziali per la valorizzazione delle assemblee elettive comunali
Bisogna con sincerità guardare in faccia i problemi che sono venuti emergendo e che più volte hanno spinto la realtà politico istituzionale in netto contrasto con questa esigenza
I problemi potrebbe essere enunciata in semplicemente richiamando i requisiti minimi che ho ricordato e presentando le situazioni opposte
Ma io vorrei anche in questo caso proporre una modalità di analisi diversa
Puntando ad evidenziare i comportamenti dei vari soggetti in causa comportamenti che sono una spia luminosa su alcuni rischi di involuzione patologica
Preciso che parlando dei rapporti tra sindaci consiglieri giunte noi non poniamo una questione esistenziale il nostro ruolo di presidenti di consigliere alla ricerca di una funzione di governo o di opposizione
Poniamo una questione di sistema politico all'altezza delle cose dette finora che in fondo vogliono alludere al tema della governabilità su scala locale
Cioè al modo in cui si pongono i fini da raggiungere e a come si svolge il sistema decisionale così largamente intessuto
Di relazioni negoziali e cooperative nelle quali si assicura la gestione dei conflitti
La rappresentanza degli interessi l'espressione del pluralismo istituzionale che politico
Alludiamo insomma al fatto che la cooperazione l'intesa la ricerca di soluzioni consensuali sempre più richieste dalle relazioni interistituzionali volte ad effettuare decisioni credibili
Sono tanto più efficaci quanto più sono affrontate da istituzioni autorevoli il cui sistema decisionale interno sia trasparente e frutto del consapevole apporto di tutti i soggetti politici
La gestione delle relazioni tra gli organi del Comune diventa un aspetto essenziale ed irrinunciabile e riflettere sulla sua evoluzione capire e governare il polso il conflitto interno proprio perché non si tratta di questioni esistenziale ma di evoluzione del modo di essere della rappresentanza
Aiuta a capire cosa si muove nella società e ad affrontare compiutamente di conflitti esteri a questi obiettivi sono interessati tutti consigli e sindaci
Consigli comunali vuoti perché non in grado o non messi in grado di partecipare alle decisioni che invece gli spettano conflitti latenti tra maggioranze e giunte rifugio delle minoranze nell'ostruzionismo sono le patologie apporvi sogna far fronte con la legge i regolamenti ma anche con la battaglia culturale di fondo
Sì allora pensiamo ai comportamenti negativi che incontriamo nel nostro lavoro è utile individuarne anzitutto la provenienza
Proviene dall'esterno dei consigli l'insofferenza degli organi di governo del Comune che si riassume in un significativo enunciato
Su questo atto bisogna passare per il Consiglio
è questo passare questa necessità momentanea che dà il senso quasi dell'inutile procedere dei credenti
E che spinge spesso ad arrivare nel all'ultimo momento per evitare la discussione e far prevalere il motto del prendere o lasciare
Attraverso l'affermarsi del passaggio ahimè inevitabile ma che almeno sia rapido e indolore che i consigli possono essere ridotti America a mera appendice degli organi di governo proviene altresì dall'esterno dei consigli ma qui con la complicità dei partiti idea che occorre riaffermare le giunte come organismi espressivi delle delegazioni dei partiti questa concezione è rispuntata come soluzione dei conflitti tra maggioranza e sindaco
Contro la visione estrema che considera contro il dettato della legge
La giunta con un insieme di fiduciario del sindaco appare ritornare l'altra visione che le considera con le rivendica come espressioni di delegazioni dei partiti
Se la prima impostazioni difettava gravemente perché riduce il ruolo di un organo in realtà altamente politico paradossalmente chiamava il Consiglio al svolgeva esso solo questo importante ruolo
La seconda impostazione che appare oggi più in voga tende a diminuire gravemente il ruolo del Consiglio
Poiché le delegazioni di per sé trattano raggiungono accordi e al Consiglio non resta altro che ratificare atti già compiutamente immediati
A mio avviso sia la prima impostazione cioè la Giunta Tecnica
Che la seconda la Giunta aggregazioni di partiti non danno ragione del ruolo politico della giunta e condanna nei consigli ad operare nella confusione o nella subordinazione
Il modo più corretto di impostare il problema mi sembra invece quello di valorizzare il ruolo politico della Giunta senza far nulla luogo di mediazione dei partiti
Ma per fare questo occorre che i consigli sulla sugli atti di cui sono competenti agiscano in prima persona per quanto ciò avvenga normalmente per iniziativa della giunta medesima
In sostanza ogni atto del consiglio non può che venire alla luce secondo i tempi le opinioni le valutazioni del consiglio medesimo il quale nella procedura di approvazioni diventa il protagonista della decisione
Ciò non vuol dire ritardare alcunché
Vuol dire che le giunte che hanno tutti gli strumenti tecnici per elaborare gli atti non possono pensare che una proposta di decisione magari lungamente elaborate riflettuta debba vere in Consiglio
Poco più che una rapida e approssimativa ratifica in realtà i tempi delle decisioni consiliari sono brevissimi ciò che è necessario è che essi non vengano ridotti ammira partenza
Altre conseguenze negative provengono invece dall'interno dei consigli
Certo si fa quel che si può con i mezzi a disposizione e i tempi di politici non di professione eppure non posso dispacci una certa propensione all'interpretazione all'ostruzionismo sia di maggioranza o di minoranza che aleggia magari come risposta ai difetti d'impostazione degli organi di governo il punto però è che questa propensione all'interdizione non gli ha non aiuta a costruire l'autorevolezza dei consigli
è un circolo perverso nel quale spesso ci troviamo senza sapere o volere cogliere l'occasione per assumere fino in fondo il metodo della democrazia decidente
Anche una certa propensione al dibattito politico generico che promana all'interno dei consigli non aiuta a dare forza alla rappresentanza politica
Qui dobbiamo noi stessi fare qualcosa di più
Il dibattito politico anche su eventi che vanno oltre i confini del Comune dobbiamo farlo vivere con regolarità e con concentrazione
Mille occasioni disperse non fanno del consiglio un luogo importante di discussione e confronto politico come del resto rinsecchite A sarebbe un'istituzione politica che parla Piera
La rappresentanza delle comunità locali invece qualcosa di molto Complesso
E i consigli non possono non farsi carico delle attese che emergono dalla società
Anche perché questo è il miglior modo per rendere chiaro il conflitto dargli voce e rappresentanza farlo vivere comune evento fisiologico
Per contro non possiamo tacere che il cuore dell'attività dei consigli l'attività normativa l'esercizio del controllo elaborazione degli indirizzi ci chiama tutti ad un salto di qualità
Una certa tentazione a stare a rimorchio delle giunte e di concentrare il nostro impegno sulla denuncia di questa o quella insufficienza o carenza dell'amministrazione
è una tentazione fortissima magari sostenuta dalla voglia di rimettere le mani né i fatti di gestione
Però dobbiamo saperlo questo modo di vedere le cose non ci aiuta
E soprattutto non aiuta i cittadini a vedere con chiarezza un'istituzione rappresentativa forte e adeguata in in cui credere come luogo di elaborazione dei più importanti indizi che riguardano al che
Riguardano
Tutta quanta la comunità
Possiamo anche conseguire qualche effimero successo magari del tutto corporativo ma il Consiglio l'Assemblea la tensione positiva rimane infine necessario affrontare il tema della riforma della legge centoquarantadue
Il tema è assai importante quel che la stagione delle riforme della pubblica amministrazione la piena attuazione del processo di decentramento di poteri verso le Regioni e gli enti locali impongono uno svolgimento credibile e coerente
Del nuovo sistema politico e istituzionale affermatosi a partire dalle elezioni dirette dei sindaci
A tale processo debbono partecipare istituzioni rappresentative forte in grado di sostenere i cambiamenti
Decisiva in questo contesto la prima parte della riforma dell'ordinamento degli enti locali
Delle aree metropolitane e dello status degli amministratori locali varata dal Senato è approdata all'esame della Camera dei deputati
Certo questa parte di riforma anche se con molti problemi comporta anche delle innovazioni penso in particolar modo in materia di servizi pubblici locali e di sistema elettorale necessario il completamento il più presto
E nel quadro di una valutazione complessiva positiva
Di un testo che la Camera dovrà affrontare vogliamo però segna rare parti rilevanti che risolta no che risultano fortemente in contraddizione sia con lo spirito che informa il medesimo testo sia con le prospettive più generali de La sette istituzionale locale che invece richiedono forte coerenza con le più avanzate innovazioni di questi ultimi anni
Presenteremo pertanto alcuni emendamenti al testo varato dal Senato frutto della riflessione che si è svolta anche ai massimi livelli dell'associazione
In particolare per quello che in questa sede interessa lanci dovrà presentare proposte di modifica sugli aspetti decisivi del funzionamento dei consigli comunali
In coerenza con l'equilibrio istituzionale avviato con l'elezione diretta del sindaco
E fin dal mille novecentonovanta con il nuovo riparto delle competenze fra organi esecutivi e rappresentativi preliminarmente necessario segnalare alcune questioni che attengono al Sistri
L'autonomia statutaria e regolamentare in materia di funzionamento degli organi
A tal proposito non c'è dubbio che la disciplina fondamentale degli organi comunali debba essere stabilita in legge almeno fino a quando la legge stessa continuerà a disciplinare le loro competenze
In questo senso affidati agli statuti la scelta fondamentale di organizzazione dell'organo consiliare la sua presidenza è inaccettabile
Contrasta con quanto è già acquisito dall'ordinamento attuale e con i più elementari principi di funzionamento degli organi amministrativi
Disporre solo in via eventuale che i Consigli comunali nell'attuale distinzione delle competenze tra organi esecutivi ed assembleari
Possiamo solo con espressa disposizione statutaria prevedere la figura del presidente dell'Assemblea significa ammettere esplicitamente il contrario
Che cioè l'Assemblea possa essere presieduta da altri dal Sindaco evidentemente se non addirittura per quei Comuni che così dovessero decidere in ragione di vicende politiche locali da un assessore non consente per esempio il vicesindaco
Queste previsioni di dubbia coerenza quando esclude l'autonoma elezione del presidente dell'Assemblea per i Comuni con meno di quindici mila abitanti
è veramente paradossale per i comuni maggiori per i quali peraltro si prevede inopinatamente anche una certa delimitazione dei poteri del presidente violando qui veramente l'autonomia organizzativa dell'ente locale
Il presidente infatti rappresenta il Consiglio comunale e ciò implica che sia il consiglio comunale a stabilire ipotesi le facoltà del Presidente
Non si comprende da cosa derivi tutto ciò poiché questa impostazione non è motivabile da esigenze pratiche di funzionamento dei consigli
Si deve ritenere che essa sia il frutto di una inconcepibile preclusione verso l'auto organizzazione dell'organo assembleare e in definitiva tenda a colpirne l'autonomia
Questa non è la posizione dell'ANCI che invece a sempre sostenuto la di la distinzione di compiti di funzione e funzioni in coerenza con il nuovo sistema di legittimazione popolare sia del sindaco che dell'organo di rappresentanza assembleare
I problemi di funzionamento degli organi comunali invece vanno affrontati per quello che sono
Per i sindaci e per le giunte essi attengono alle nuove competenze affidate dalla legge
Chi ha la responsabilità di governo del conseguirne conseguimento dei risultati della gestione del non che ai relativi problemi di esercizio delle funzioni di direzione della struttura amministrativa per i Consigli attengono al pieno esercizio delle funzioni normative di indirizzo e di controllo anche ispettivo
è invece da respingere sia un ritorno a funzioni di amministrazione attiva dei consigli sia la tendenza del qualificarmi il ruolo a vantaggio dei licei
Lo stesso tema delle garanzie delle minoranze se non vuole essere un ritorno ad antichi consociativismo mi deve essere affrontato in una prospettiva nuova e più matura
Nella quale si salvaguardino insieme tre esigenze il buon funzionamento del Consiglio l'attività normative di Indirizzo e non lo svolgersi dell'attività di controllo
Esigenza che riguarda insieme sì alle maggioranze che le minoranze e che mi si manifesta anche nell'adeguatezza delle strutture di supporto a queste attività
Gli spazi garantiti alle minoranze per rendere evidente alla pubblica opinione la qualità della proposta alternativo gli spazi garantiti alle maggioranze per l'elaborazione dell'indirizzo politico di governo a queste esigenze non corrisponde in alcun modo la semplicistica visione contenuta in alcune disposizioni del testo in esame alla Camera
Nelle quali insieme la ridondanza del richiamo al potere ispettivo dei consiglieri
Non c'è alcuna novità sì lei CPT hanno commissioni di controllo e di garanzia con terminologia del tutto impropria poiché l'esercizio delle funzioni di controllo e diffuso e non concentrabile in un solo punto
E poiché le funzioni di garanzia non sono minimamente rapportabili a quelle ben più consistenti che si esercitano nelle assemblee legislative
In questo quadro alla visione ristretta dei consigli comunali fa da pendant la nuova disciplina delle nomine avanzata dalla riforma approvata dal Senato
La quale letteralmente scardina il sistema della responsabilità di governo del sindaco
Imponendo la ripresentarsi a dei gruppi di minoranza negli organi collegiali die
Aziende istituzioni comunali che risveglierà ovviamente quegli appetiti lottizzatore i delle maggioranze
Oltre ad essere praticamente ingestibile questo meccanismo è sicuramente l'altra faccia di una stessa medaglia che tende a mettere in discussione il faticoso importante è ancora incompiuto equilibrio dei potenti che si è venuto costruendo sulla base delle lezioni indiretta definita se questo è l'approdo del legislatore nazionale e viene chiarire che si dà una risposta arretrata e confusa a problemi di natura diverso come il pieno esercizio le funzioni di controllo dell'organo assembleare e in esso delle minoranze consiliari
Nell'uno come nell'altro caso cioè in sostanza un ritorno a logiche Hunting esistono invece le condizioni per affrontare in un modo diverso il tema dello statuto delle minoranze e delle i dello statuto delle maggioranze
Rispondendo direttamente alle tre esigenze di prima ricordate secondo i principi di una democrazia decidente dell'alternativo nella quale le minoranze sono garantite nella loro capacità di prospettazione alternativa
Delle scelte di governo a maggioranza nella è garantita nella capacità di elaborare l'indirizzo politico e l'assemblea elettiva e i singoli rappresentanti popolari sono complessivamente messi in grado di esercitare tutte le funzioni proprie
In una sede che deve diventare il massimo momento del confronto politico
E della verifica dei risultati dell'amministrazione
Questo sforzo di definizione dei poteri che compete all'autonomia degli enti locali può essere sostenuto e sollecitato dall'ordinamento generale ma in modo virtuoso e quelle senza dannosi pasticci e commistioni di ruoli
Tuttavia è infine giusto ricordare che le tendenze negative evidenziate appaiono incoerenti con il Complesso della riforma approntata e frutto di occasionali maggioranza determinati siti in Senato
C'è quindi la possibilità di un'attenta riconsiderazione da parte della Camera dei deputati che su questi come su altri limitati spetti può intervenire nel processo legislativo migliorando
Sensibilmente la riforma e restituendo dunque agli enti locali una disciplina più moderna ed avanzata
Ringrazio ora presidente Daniela nastri la parola Giampaolo Rossi docente di diritto amministrativo facoltà di giurisprudenza di Roma Tre presidente Violante ci lascia per andare a fare il suo lavoro
Grazie
Proprio il rischio che si corre nell'interpretazione delle norme vigenti in materia di ruolo dei consigli comunali
E di darne una lettura condizionata dal succedersi delle norme nel tè
Come se le norme approvate e più di recente avessero un valore maggiore di quelle pur vigenti approvato in precedenza
Presidente Violante mattutino e vedremo come
Approvata se sarà approvata la seconda parte della Costituzione molti diranno che il valore della seconda parte
Essendo più recentemente approvata è superiore a quella della prima
Dopo la legge centoquarantadue del novanta che aveva riprodotto il tradizionale modello organizzativo del comune
Basato sulla centralità del Consiglio la legge sull'elezione diretta del sindaco che ha dato a questo organo nuove forte investitura ne ha rafforzato il potere ha spostato l'attenzione anche per i suoi caratteri di novità su quest'ultimo organo
Il rischio appunto e che ci si ponga nell'ottica di chiedersi che cosa resti al Consiglio
Quasi che le competenze risultanti dall'avvenuta sottrazione abbiano carattere residuale
In effetti sbaglierebbe chi sottovalutasse l'importanza della modifica intervenuta nell'assetto politico organizzativo degli enti locali e da Jonas e solo in termini di analisi dei commi che individuano le singole competenze o descrivono i ruoli in termini generali
Tra l'altro la lettura mette subito in evidenza delle sovrapposizioni
Il Consiglio è l'organo di indirizzo di controllo politico amministrativo
Il sindaco è responsabile dell'amministrazione del Comune
Il sindaco nella prima sfida seduta successiva le elezioni propone gli indirizzi generali di governo il Consiglio li discute li ha però entrambi sono poi vincolati al rispetto degli indirizzi programmatici presentati al corpo elettorale in una competizione che resta anche e soprattutto un confronto fra partiti
La che si concentra emblematicamente nelle persone dei candidati sindaco
Elezione diretta certamente un effetto di trascinamento che si traduce non solo nella composizione del consiglio
Va fatto il Sindaco il destinatario diretto della domanda politica dei cittadini sul sindaco si concentrò le istanze le aspettative
Il sindaco in prima persona anche se in modo non esclusivo
Una responsabilità di risultato davanti al corpo elettorale
Sembrerebbe
Che le tendenze monocratiche e comunque di premierato che si rafforzano diffusamente dei vari sistemi anche prescindendo dalle formule elettorali
Basti pensare al ruolo del premier inglese o che il cancelliere tedesco che pure non hanno l'investitura popolare diretta
Io l'ho ragione alla tesi che sostiene l'avvento di quella che i due vice chiama la Democrazia repubblicana
Se fosse così
I consigli sarebbero ridotti organi di teatro con un ruolo sostanzialmente evanescente
Un disegno di questo tipo però non è quello voluto dal legislatore e non è affatto in termini generali inevitabilmente connesso al sistema dell'elezione diretta
Basta pensare al caso più significative importante di elezione diretta di un capo di Stato in sede di governo
Quella statunitense
I padri costituenti vollero fin dall'inizio cercare un sistema binario due istituzioni separate che condividono in parte gli stessi poteri che hanno ciascuno una propria legittimazione democratica
E anzi nel sistema originario configurare del presidente anche se eletto direttamente
Come organo esecutivo e non di indirizzo politico
è noto che l'evoluzione successiva riequilibrato e a volte rovesciato i rapporti ridimensionando il potere governativo del congresso e consolidando una primazia governativa della presidenza ma l'intuizione originaria
Dell'equilibrio dei poteri attraverso un sistema di check and balance
Ha continuato e continua a funzionare
Il sistema è quello di due organi
Con una propria legittimazione democratica
Le cui competenze in larga misura si sovrappongono determinando una reciproca interdipendenze
Con il risultato che l'indirizzo politico e frutto di un accordo fra i due organi
Con un equilibrio che varia nel tempo a seconda di diverse circostanze non ultima fra le quali è la capacità dei singoli protagonisti
In effetti in via generale il ruolo degli organismi pubblici e definito delle norme ma la vita concreta delle istituzioni mostra che ogni organismo ottenga espandere le proprie funzioni come il gas naturale finché non trova un altro organismo esercita le proprie
Non interessa comunque qui approfondire ulteriormente una comparazione fra le esperienze istituzionali molto lontane diverso è chiaro tra l'altro il paragone calza fino a un certo punto perché nel caso dei comuni elezione del Consiglio e quella del sindaco sono contestuali in qualche modo collegata e non può proporsi quindi lo stesso tipo di dialettica che c'è tra il congresso il presidente
Il richiamo a queste esperienze comunque utile per mettere in evidenza due concetti
Il primo e che l'elezione diretta di un organo
Non priva di rilievo le funzioni di un altro organo eletto democraticamente
Il secondo e che la sovrapposizione di ruoli e competenze è una vicenda del tutto fisiologica ed è anzi connessa all'idea del bilanciamento
La divisione dei poteri che è alla base del funzionamento delle democrazie
Non vuol dire che ogni potere non proprio Hortus clausus diverso e separato dagli altri vuol dire che il potere è diviso
Non esiste un organo che abbia tutto il potere questa è il fondamento della democrazia
Non c'è dubbio che sia il sindaco che il consiglio comunale hanno potere di indirizzo politico
La funzione di indirizzo politico come hanno giustamente osservato Mortati Crisafulli e vari altri studiosi si fonda si pone al di fuori dello schema della classica tripartizione dei poteri
E non opera con atti tipici ma mettendo in essere atti e procedimenti di differente natura a secondo delle attribuzioni di ciascuno degli organi
La funzione di indirizzo esercitata dal consiglio comunale trova quindi il suo contenuto non tanto nella definizione generale del primo comma articolo trentadue della centoquarantadue
Quanto dall'esercizio delle sue attribuzioni non delegabile ad altri organi
E che la giurisprudenza nei casi controversi ha sempre interpretato in modo estensivo
Al di là delle singole edizioni ciascuna delle lettere che compongono il secondo comma articolo trentadue come in seguito modifica e trascorrendo profili particolari il Consiglio è titolare del potere normativo del Comune
Determina le entrate e i piani di spesa
Decide l'assetto del territorio e di e tutti gli atti di programmazione
Decide i rapporti con gli altri enti locali e questo è un profilo che è destinato ad avere un grandissimo rilievo
Può esercitare penetranti poteri di controllo
Altro che poteri residuali
Certamente ciò che manca e ogni potere spicciolo di micro decisioni
Quello che spesso gli affetti il cittadino chiede al Comune
Le decisioni che spetta al consiglio comunale sono però proprio quelle nelle quali si caratterizza il profilo migliore della politica
Quello che non si traduce in un rapporto personale tra elettore ed eletto che scivola nel clientelismo
La consista nel dare risposta ai problemi della collettività
E certamente un compito difficile che non gratifica in modo immediato e al quale si è poco preparati
I consiglieri comunali sono condannati a pensare in grande
A dare un importante contributo al riscatto della politica
Senza rimpiangere un potere di gestione diretta e senza fughe verso tematiche come quelle della pace nel mondo altri problemi analoghi
Alle quali il Comune può dare un contributo anche utile ma solo di testimonianze
Si tratta quindi di poteri di macro decisione
Il cui spessore concreto di fatto non è scontato
Esistono solo se sono ben esercitata
Altrimenti i poteri di decisione si trasformano in poteri di ratifica
E quindi decisivo il modo in cui i lavori del Consiglio vengono organizzate
Il ruolo del presidente
E gli strumenti di cui possono rispondere
è ovvio che il potere ha bisogno di strumenti che sono anzitutto Crucitti e di supporto all'attività di elaborazione di iniziativa
E di proposte
Ma i consigli e i loro presidenti sono del tutto in grado di dotarsi
Perché il quadro normativo è tale da consentire loro di ottenerne
Di darsi
Il rilievo della funzione del Consiglio ma più in generale di tutti gli organi e dei Comuni
Ed è stimato in oltre a documentare
In un contesto istituzionale che valorizza appieno di autonomia
L'autonomia comunale e quindi la possibilità di prendere dice autonome decisioni di indirizzo politico
Ricevo un'ulteriore forte incremento nelle leggi Bassanini il disegno di riforma costituzionale
Si tratta di un salto di qualità che deve essere accompagnato da una nuova riflessione di fondo sul senso dell'autonomia
E sul rapporto fra libertà e Autonomie
E i diversi livelli di decisione collettiva da quello locale a quello europeo
La prima convenzione che deve diffondersi e deve esser fatta propria da tutti anzitutto dal legislatore e i giudici
Ed è consigliere comunale dei sindaci
E che l'attività del Comune non è di attuazione di leggi
Ma è l'espressione di un potere proprio originario
Che non trova la propria legittimazione dalla legge statale
Ma dall'essere espressione di una collettività locali
L'idea che la legge statale sia la fonte dei poteri dei comuni
A parte che antistorica
è risultato di una concezione statalista
Che parte dall'idea che ogni potere deriva dallo Stato come prima dal sovrano
E che i Comuni possono esercitare dei poteri in quanto gliene attribuisca lo Stato
L'idea pluralista che ha radici antiche
E che già si è affermata nel testo della Costituzione vigente
Ma molto meno della legislazione ordinaria della prassi
Parte invece dal concetto che ogni gruppo sociale esprime un potere proprio
E anche più facile capire questo concetto in un contesto istituzionale che vede lo Stato ora membro di un'unione di Stati non più detentore della sovranità intesa come il pienezza ed esclusività del potere
La legge statale così come gli atti normativi comunitari
Determina i profili unitarie che vincono l'esercizio dell'autonomia dei Comuni la legge quindi il limite
All'autonomia dei comuni non la fonte del loro potere perciò bisogna chiedere meno leggi possibile al legislatore ogni legge un limite
L'atteggiamento degli enti locali non deve essere quindi rivolto a cercare in qualche norma di legge la legittimazione a compiere determinate scelte
Mario esercitare con pienezza delle proprie attribuzioni che peraltro sono i indefinite il Comune non ha un elenco tassativo di competenze
Evitando certamente di compiere atti contrastanti con il dettato normativo
Da questa vertenza discendono molte conseguenze fra le quali ad esempio diversamente da come ritengono molti studiosi il carattere non tassativo delle formule organizzative dei servizi pubblici previste dalla legge
E il carattere non esecutivo degli atti normativi del comune
Del resto i Comuni hanno sempre preceduto con la loro creatività le scelte effettuate dal legislatore statale
è stato così prima della legge del mille novecentotré sulle municipalizzate zio
Ed ancora nella creazione di società per azioni prima dalla centoquarantadue
Ed ancora di società a responsabilità limitata prima della legge Bassanini
E ancora di società per azioni sovracomunali attualmente non previsti dalla legge prima che il disegno di legge Napolitano le ratifiche
Non si vede perché proprio ora in un clima di crescente
Valorizzazione autonomia questo principio debba essere messo in discussione
E oggi soggetta riserva di legge statale la scelta di escludere gli operatori privati determinati settori di quella del monopolio
Non lo è la scelta sull'ambito di operatività degli enti locali nei sulle forme organizzative che questi possono adottare
Anche i regolamenti comunali sono una fonte estremamente ricca ne abbiamo fatto una ricerca che abbiamo raccolto alcune migliaia
E sono di estremo interesse spesso non conosciuti nemmeno dagli organi del Comune
è stato l'attività normativa esercitata nei Comuni Prep per legge cioè non contro legge n in esecuzione di norme spesso hanno preceduto leggi che non esisteva
Questa impostazione
Già a Bari da nel contesto delle norme costituzionali vigenti
Che vincola l'autonomia comunale ai principi della legislazione statale
Viene ulteriormente rafforzata dal principio di sussidiarietà che va affermandosi come principio costituzionale
è un principio che trae origine antiche suggestioni
E che oggi viene riproposto con una portata innovativa accompagnata come inevitabile da non poche incertezze e da qualche confusione sulle quali conviene cercare di fare chiarezza
Agli inizi di questo secolo il giovane Santi Romano il più grande giurista di diritto pubblico italiano
Scriveva a proposito del decentramento
Che tutti erano favorevoli a quella formula perché avendo un contenuto indefinito ciascuno poteva attribuirle significati che è preferibile
Così oggi per il principio di sussidiarietà
Anche il recente dibattito parlamentare
Ha mostrato come molti confondono dello stesso nome
Problematiche tra loro totalmente diverso
La cosiddetta sussidiarietà verticale
è una questione che riguarda il modo di distribuzione delle funzioni tra gli enti territoriali
La cosiddetta sussidiarietà orizzontale riguarda il rapporto fra pubblico e privato
Problema che si pone a ciascuno dei livelli territoriali e per ciascuna delle competenze
I due problemi giuridici della sussidiarietà orizzontale sussidiarietà verticale e non hanno quindi niente a che vedere fra loro salva l'ovvia considerazione
Che ogni problema interconnesso con tutti gli altri che esistono al mondo
Si può pensare diversamente mi avvio alla conclusione
Solo accettando un'idea statalista
L'idea cioè che lo Stato abbia una natura diverso
Superiore a quella degli enti territoriali
Si potrebbe in tal caso sosteneva che si possa porre in una serie di continuità ciò che va dal privato all'associazione agli enti locali
Allo Stato con un criterio che premia progressivamente le ragioni per l'interesse generale rispetto a quello delle libertà di singoli gruppi
Questa impostazione può esercitare anche un certo fascino sui comuni perché li colloca più sul versante della società civile che dello Stato ma non è questa l'idea pluralistica ed i suoi fautori da gozzo e diretti in poi dalla quale traggono origine insieme e quindi non possono entrare in contraddizione sia l'idea della sussidiarietà sia quella dell'identità di natura fra gli enti territoriali ad ogni livello concluso il termine meritano un grande approfondimento e ci vedranno impegnati nel prossimo decennio concludo con questa osservazione nuovo con testo che si sta affermando insieme con le inevitabili incertezza che comporta e comunque carico di potenzialità cosa sapranno fare i Comuni del prossimo decennio quali ulteriori innovazioni sapranno apportare alla gestione della vita collettiva quale grado di democrazia avrà la vita politica nella risposta a tutte queste domande il ruolo dei consigli comunali e di grande rilievo
Grazie la parola D'Andrea Piraino docente di diritto pubblico regionale all'Università di Palermo
Il disagio che nelle fasi di trasformazione degli ordinamenti caratterizza la condizione degli operatori politici induce spesso ad evocare situazioni che furono del passato
Per sottolineare che almeno queste avevano il pregio della chiarezza e della definitività
Ebbene chiarire subito però che un simile atteggiamento soprattutto se riferito al nostro ordinamento locale
Va rimosso è superato
Perché a parte il conservatorismo di fondo che esprime il sistema normativo che in questo caso si rimpiangere ebbe aveva un impianto che risaliva addirittura alla legislazione pre unitaria
E quindi benché ebbene strutturato era fuori dallo spazio e dal tempo attuali
Attualità nella quale invece si sta costruendo un ordinamento nuovo
Il cui processo di strutturazione peraltro non ancora univocamente imboccato la strada da seguire
E procede in maniera altalenante andando prima in una direzione e poi in un'altra magari opposta
Lo prova quanto ora detto ciò che è avvenuto è stabile Nendo in ordine al sistema Dio organizzazione di Comuni e Province
Che mentre con la legge centoquarantadue del mille novecentonovanta venivano vieppiù ancorati ad un modulo di legittimazione che noi giuristi tecnici chiamiamo comunista
Con la legge ottantuno mille novecentonovantatré invece sono stati con leganti e fatti dipendere
Da un dualista sistema di elezione diretta degli organi
Ed ora da ultimo con il disegno di legge cosiddetto Napolitano
Agli atti della Camera quarantaquattro novantatré
Sono risorse Pinti invece verso una strutturazione unitaria
Seppure rovesciata rispetto a quella che vedeva prevalere la logica consiliari
Con la conseguenza in ogni caso che numerosi sono i problemi ancora irrisolti e il sistema mostra notevoli punti di sofferenza
Che ne attenuano considerevolmente il bilancio positivo consistente anche nel rappresentare
L'unico possibile modello a mio giudizio per il tentativo di riforma delle nostre istituzioni che si sta conducendo a livello costituzionale
Sinteticamente questi problemi ancora aperti appartengono
Agli aspetti più propriamente istituzionali conseguenti alla riforma elettorale
Ai rapporti politici con la collettività
Terzo ai rapporti tra i diversi organi dell'ente locale
Il tema dei consigli in questo contesto si pone obiettivamente come centrale e d'indagarne tutto lo spessore e ad indagarne tutto lo spessore lo spessore se ne rileva la natura di snodo essenziale per avviare a soluzione
La maggior parte dei problemi che ancora presenta la riforma dell'ordinamento locale
A cominciare proprio dall'apparente indebolimento del ruolo dei consigli rispetto al passato ordinamenti a questo proposito va fatta una premessa
Va ricordato come da sempre nel nostro Paese la programmazione i relativi poteri di indirizzo sia Stati siano stati interpretati alla stregua di parole vuote di significato
Se poi teniamo presente la crescente debolezza della politica e dell'amministrazione a programmare concretamente si comprende come questo possa essere successo
L'essere stata l'attività pubblica impostata per un verso sugli atti e sul controllo formale di questi e per l'altro su un decisionismo sostanziale disancorato da progetti comuni ci fa capire perché molti consiglieri comunali e provinciali
Parlino oggi dei poteri consiliari di indirizzo e di controllo come di una mera finzione
Nella sostanza
E idea ancora molto diffusa
Che le decisioni che contano sono quelle relative al singolo atto
E quindi in genere come ricordava Rossi tutte quelle di competenza dell'organo di governo
Circostanza questa che ha portato ad una marginalità di fatto del ruolo dei consigli
E soprattutto a metterne in discussione la funzione di rappresentanza pluralista del sistema politico e amministrativo locale
La crisi dei partiti tradizionali
Ed un certo modo di intendere la politica hanno infine contribuito anche loro a spingere decisamente verso questa direzione
Non capendo quanto il ruolo degli Enti locali fosse cambiato
Infatti mentre nel vecchio ordinamento gli amministratori erano tante e le loro determinazioni avevano la natura di atti amministrativi
A prescindere da quale fosse l'organo in considerazione perché erano Comuni e Province
Nel loro insieme ad essere enti di esecuzione della legge dello Stato
Con la legge centoquarantadue poi con la ottantuno gli enti locali avendo riconosciuta avendo avuto riconosciuta la rappresentanza politica delle rispettive comunità
Hanno assunto una fisionomia strutturale ed una organizzazione funzionale che portano sempre più a sottolineare la funzione di indirizzo e controllo assunta dei consigli comunali e provinciali
Circostanza questa che impone ai consigli di misurarsi con il problema delle oggettive difficoltà delle assemblee elettive ad esercitare alcun potere di indirizzo
Si tratta come è evidente delle stesse difficoltà dei parlamentari ad esercitare il potere legislativo
Ovunque pesantemente limitato dagli esecutivi
In realtà il potere di indirizzo esercitato dagli esecutivi
Che hanno gli strumenti necessari per presentare programmi che non siano dichiarazione di principio
Le assemblee diventano così sempre più organi di ratifica di decisioni spesso contrattate in altre sedi tra l'esecutivo le minoranze le componenti della maggioranza
Il fatto poi che il sindaco il presidente dell'Appio provincia
Abbiano nelle assemblee una loro maggioranza predeterminata
Lungi dal favorire aggrava la situazione di una certa crisi dei consigli e dei consiglieri
E ritarda l'avvio del superamento della contraddizione che molti hanno rilevato nel nuovo sistema
Per comprendere il quale soprattutto nella sua filosofia di fondo
Che si caratterizza per l'organizzazione duale dei Poteri
E necessario fare un passo indietro ed analizzare il vecchio modello
Prima infatti fin dei tempi della legge di unificazione e addirittura da quelli della legge Rattazzi del mille ottocentocinquantanove il modello organizzativo della comunità locale
Era definito dall'elezione diretta di un unico organo
Quello assembleare
Che assicurava lente il carattere rappresentativo dell'intera popolazione e che proprio per questo diventava tributario della generalità delle funzioni
Gli altri organi giunta e sindaco naturalmente nelle varie denominazioni che assumevano ma nella costante derivazione Consiliare che li caratterizzava
Avevano invece rispettivamente il ruolo e la funzione di qua di Opare sostituire il Consiglio nell'esplicazione dei suoi compiti fondamentali
E di assicurare l'unitarietà del potere attraverso la visibile in identità delle presidenze sia dell'Assemblea più ampia che del collegio esecutivo più ristretti
Insomma il carattere buonista e consigliare dell'amministrazione locale era indiscutibile
E risultava non solamente dall'elezione popolare del solo organo assembleare
Ma anche dalle preponderante dalle profonde Aranti competenze attribuite al sì al Consiglio
Sia in via diretta attraverso la loro enumerazione sia in via indiretta attraverso il riconoscimento residuale
Di tutte le materie non assegnate alla Giunta e al sindaco o al presidente della Provincia
Ora invece interviene un un fatto nuovo
E all'elezione diretta del Consiglio si aggiunge quella del sindaco
E del Presidente della Provincia che non incide solo
Come diffusamente ma in precisamente è stato detto sulla forma di governo che così passerebbe da consigliare a presidenziale
Ma anche sulla forma di Stato
E cioè sui rapporti tra elettori organi istituzionali che così viene modificato
Nel senso dell'introduzione del principio di responsabilità comunitaria
Che sul piano del collegamento come diceva Mortati
Tra chi detiene il potere e coloro che ne rimangono assoggettati impone un nuovo tipo di raccordo
Che non si esaurisce nel tradizionale momento elettorale partitico ma si arricchisce di tutte le possibilità che offrono di strumenti della cosiddetta democrazia partecipata
A cominciare dai vari istituti della partecipazione popolare introdotti proprio dalla legge centoquarantadue
Ma procediamo con ordine iniziando da rilevare con precisione quali fosse il tipo di organizzazione che precedeva il vecchio ordinamento
Come è noto superato il periodo fascista
In cui aveva prevalso un modello autoritativo dei rapporti dei rapporti poteri locali cittadini emblematicamente rappresentato dalla nomina governativa del podestà
Che sostituendosi al sistema elettivo aveva cancellato il principio della sovranità popolare
A partire dall'avvento della Costituzione repubblicana si instaura un sistema di democrazia pluralista
Fondato sui partiti politici politici usciti vittoriosi dalla lotta di liberazione e finalizzato a rappresentare quanto meglio possibile i vari gruppi sociali che si contrappongono o si confrontano nella società civile
L'idea è che superata formalmente la separazione tra istituzioni e società attraverso una compenetrazione complessiva in cui giocano un ruolo fondamentale i soggetti sociali
Chi è la pratica dello stato autoritario aveva cercato di comprimere
Un nuovo sistema democratico deve come minimo garantire non solo la possibilità tra i diversi gruppi politico sociali di competere liberamente per il governo
Ma anche il rispetto delle minoranze e la regola dell'adozione delle decisioni che dispongono di un reale consenso maggioritario
In questa prospettiva
In cui come è evidente il pluralismo non può ridursi al vecchio meccanismo della separazione delle pozze dei poteri e delle funzioni
Sono allora i partiti politici che per svariate ragioni finiscono per occupare uno spazio e svolgerà un ruolo politico preminente rispetto a quello di qualsiasi altro attore sociale
Ridotta all'essenziale oltre a rendere concreta una indistinta volontà popolare la funzione dei partiti politici è quella di mantenere uno stretto raccordo tra istituzioni e cittadini tra elettori ed eletti
Lo strumento principe per realizzare questo obiettivo è il sistema elettorale proporzionale
Che se pure non si applica a tutti i Comuni rimanendone esclusi quelli al di sotto dei cinque mila abitanti induce ad un uso generalizzato dello scrutinio di lista
Che mette i partiti di massa al centro della competizione elettorale e rom rompendo e rompendo il vincolo fra l'elettore il candidato tipico del collegio uninominale
Rafforza il legame diretto con il partito
Svela indole radici del notabilato
Ma se è così quella che è una vera e propria democrazia partitica
In cui per oltre un quarantennio tutte le decisioni importanti saranno assunte da un personale scelto in elezioni svolto secondo distinzione di partito
Tutte le politiche saranno decise all'interno dei partiti
E dopo contrattazioni tra le varie componenti della coalizione di maggioranza
Tutti i ruoli di grado più elevato sindaco Presidente assessore saranno ricoperti da personalità scelte all'interno dei partiti e responsabili di fronte all'elettorato solo attraverso i loro parti
E in una battuta il trionfo di quel modello che i politologi hanno chiamato della parte del governo ma
E chi avrà il duplice merito storico di permettere l'integrazione nelle istituzione di quelle masse di cittadini che fino ad allora ne erano rimaste escluse o ai margini
E di contribuire a De polarizzare il sistema politico riconducendo i partiti antisistema al comune riconoscimento dei valori costituzionali
Ma è
Purtroppo anche l'inizio di un progressivo processo di delegittimazione delle istituzioni così guidate
Che nei tempi hanno i più vicini raggiungeranno livelli prima sconosciuti
E tali da mettere in pericolo non solo la funzione aggregante degli stessi partiti ma anche la tenuta del complessivo sistema democratico
Basti qui considerare il forte aumento dell'astensionismo elettorale
Ho la dirompente sfiducia nei confronti dei partiti storici
Ben presto trasformati sì da associazioni democratiche di cittadini come dice l'articolo quarantanove della Costituzione in raggruppamenti oligarchici di iscritti
O ancora la nascita il rapido sviluppo di formazioni politiche chiaramente anti partitiche
Se a questo si aggiunge poi che la connessa adozione del sistema proporzionale accanto ai ricordati risultati positivi ha prodotto una serie di conseguenze negative in ordine alla capacità di governo
Allora il quadro diventa completo e si capisce perfettamente perché a un certo punto il vecchio regime partitocratico e proporzionalista
Della democrazia rappresentativa quale unica forma di espressione della politica e di organizzazione della comunità
E andato in crisi facendo emergere l'urgente necessità di una rifondazione dello stesso paradigma democrazie
Tutto ciò bisogna riconoscere
Lo ha capito bene il legislatore
Che forse perché incalzato dal possente moto di cambiamento proveniente dai cittadini e dall'opinione pubblica e perché consapevole del rischio di una involuzione autoritaria del regime politico approvato la legge ottantuno
La quale oggettivamente cambia i connotati del nostro ordinamento locale
Apparentemente come ho già detto può sembrare una legge che operi un semplice allargamento della legittimazione democratica dell'organizzazione locale
In effetti è una vera e propria rivoluzione dello stesso modello democratico perché per la prima volta
Nel nostro ordinamento non solo locale ma nell'ordinamento generale della Repubblica viene introdotto il meccanismo dell'elezione diretta Perrelli investitura di un organo monocratico
Precedendo così alla radice ogni possibilità di applicazione del principio della rappresentanza
Che può funzionale solo per gli organi collegiali
A meno che della rappresentanza
Non si abbia una concezione totalitaria
D'ora in poi con l'elezione diretta il sindaco e il presidente della Provincia non saranno più rappresentanti del corpo elettorale che li ha votati
Il loro rapporto con quest'ultimo e più ampiamente con le comunità sarà di un'altra natura
Alla rappresentanza si sostituirà la responsabilità come del resto dice esattamente la stessa legge
E questa la vera novità introdotta nel nostro ordinamento con l'elezione diretta del sindaco del presidente della Provincia
In virtù di questo meccanismo della responsabilità infatti questi ultimi non sono più liberi di determinarsi nelle decisioni di governo secondo la loro opinione
O secondo l'interpretazione che si avranno tanto all'interesse generale
Ma dovranno
Tener conto del patto stabilito per mezzo del programma al momento dell'elezione con il popolo
Il quale nel nuovo ordinamento a innumerevoli possibilità tecnico organizzative per controllarne l'adempimento ed eventualmente modificarne il contenuto
Attraverso gli atti di indirizzo del Consiglio cui e permanentemente collegata la partecipazione popolare
E come si vede un intreccio inedito dei rapporti istituzionali
Che per la prima volta vede instaurarsi una linea di comunicazione diretta
Ma non plebiscitaria
Tra organi monocratici eletti dal popolo e comunità territoriali non destrutturate ma articolate in tutta la loro complessità
Alla quale non si può rinunciare se si vuole arricchire non impoverire la democrazia
Democrazia che in questa sua più adeguata strutturazione comunitaria
E capace di sostanziare una nuova configurazione delle funzioni comunali e provinciali
Che non si possono più ricondurre alla vecchia idea dell'esecuzione della legge statale
Come diceva Rossi e nemmeno alla più recente partizione
Dovuta alla centoquarantadue nei momenti della normazione affidata ai consigli e dell'amministrazione intesa quest'ultima come esecuzione della prima ed affidata alle giunte
Ma devono interpretarsi come autonome e responsabili attività di governo e di controllo
E questa la novità che impone una diversa valutazione dell'attività svolta dai sindaci ed ai presidenti provinciali direttamente eletti con i loro assessori che nella mutata realtà ordinamentale si configura come una vera e propria funzione di governo e quindi in quanto tale come attività portatrice di un suo indirizzo politico distinto da quello dei consigli
In questo senso era esemplare una legge siciliana che proprio perché tale la regione siciliana a immediatamente cancellato la legge sette del mille novecentonovantadue
Ora se questo è vero è facile convenire che quasi per riflesso una diversa configurazione assumerà anche l'attività normativa e regolamentare del Consiglio
Essa
Questo è un punto molto delicato
Non si caratterizzerà più per essere la posizione a priori di modelli di comportamento che poi i soggetti dell'ordinamento locale a cominciare dall'apparato governativo devono adottare
Ma
Per costituire l'attività di controllo susseguente all'azione di governo del sindaco del presidente della Provincia
Effettuata questa azione di controllo alla luce dei fine dei valori popolari cui il Consiglio
Di cui il Consiglio e portato
Politica
Che gli deriva dall'essere primo l'interprete permanente della volontà popolare espressa dei vari gruppi consiliari con legati ai partiti politici
E secondo il tramite diretto per la partecipazione della variegata costellazione degli organismi popolari che vanno dalle conferenze alle consulte passando evidentemente per tutto l'associazionismo
Capisco il discorso e complesse o in questa sede non può essere ulteriormente approfondito
Se non per dire che comunque questa attività consiliare di controllo non esclude anzi implica l'esercizio della funzione di indirizzo politico
E soprattutto che questo controllo
Può
Naturalmente dopo un'adeguata modifica legislativa
Arrivare financo alla rimozione
Assunta certamente a maggioranza qualificata per esempio dei due terzi del sindaco del presidente della Provincia senza che questo debba portare necessariamente come ribadisce ancora oggi l'articolo trentasette bis della centoquarantadue al contemporaneo scioglimento dei consigli che assumono tale decisione
Naturalmente per arrivare a tale esito si potrebbe seguire la strada a suo tempo adottata ma oggi abbandonata come dicevo dalla Regione Siciliana
Che prevedevano la rimozione diretta da parte del consiglio ma la indizione da parte di quest'ultimo di un referendum per sottoporre il sindaco il presidente della Provincia al voto popolare che ne decideva la rimozione o la conferma in ogni caso come si vede si tratta di un cambiamento che delinea due funzioni assolutamente inedite
I cui connotati influenzano anche i poteri nei quali si sostanzia no
Determinandone una strutturazione soprattutto un sistema di relazioni che non possono essere più quelle del legislativo che fa il Regolamento gli atti fondamentali e dell'esecutivo che li esegue
Appunto perché al primo legato da un rapporto di fiducia
Alla luce delle trasformazioni operate il consiglio il sindaco assumono un'altra dimensione ed un altro tipo di collegamento che non ebbe che non obbedisce più ad una logica fiduciaria ma si fonda su una relazione funzionale il che lascia chiaramente intendere che la direzione verso cui ci si è avviati
Non è quella di modificare la forma di governo parlamentare come dicevo in senso presidenziale
Ma di creare un sistema organizzativo che non segua più la logica buonista dell'esercizio della medesima funzione da parte di entrambi i poteri ma prenda atto valorizzandolo del dualismo delle funzioni che consiglio da un lato il sindaco presidente provinciale con la giunta dall'altro esercitano collegandole queste funzioni tra di loro in modo da attivare un circuito virtuoso fondato sull'interazione dell'attività di controllo con quella di governo
Insomma un comma un cambiamento complessivo che risulta maggiormente visibile soprattutto in questo nuovo rapporto funzionale tra Consiglio e governo locale
Ma che si è detto presuppone la combinazione del principio di rappresentanza con quello di rischio di responsabilità
Circostanza quest'ultima quel costituisce il vero fondamento della riforma istituzionale ed elettorale introdotto con la legge ottantuno e decisiva per la democrazia e la stessa sopravvivenza dei partiti politici
In sostanza il primo tentativo di realizzare di realizzazione di quel sistema di democrazia binaria
Già apprezzato con riferimento ad altri ordinamenti istituzionali in cui non è solo l'organo collegiale del Consiglio ad essere eletto direttamente ma anche quello monocratico del sindaco testa ora così con il corpo elettorale un rapporto dicevo prima di responsabilità
Che consente a quest'ultimo di svolgere un'azione non solo di controllo ma anche di indirizzo governativo
Cosa che legittima ampiamente l'opzione della legge ottantuno
Per il sistema pluralista nella elezione dei consigli comunali e provinciali
E spinge a sostenere che forse sarebbe opportuno prevedere l'accantonamento di quei premi di maggioranza che indeboliscono la democrazia partecipativa e comunitaria e svuotare il ruolo dei partiti mettendo a repentaglio le minoranza
E qui arrivo alle considerazioni conclusive
Secondo cui per l'attuazione di questo disegno oggi urge il rilancio contestuale sia del ruolo di indirizzo e di controllo te della funzione di rappresentanza dei consigli
Tenendo presente che certe dinamiche legislative
Spingono verso un ritorno al passato
Aggravato per di più da una distorta interpretazione del rafforzamento del ruolo del sindaco eletto direttamente
Ed invece e la rappresentanza di tutte le parti della città in quanto tali la funzione che i Consigli devono svolgere in collegamento con la partecipazione dei cittadini
E nel rispetto dell'esigenza di garantire l'attuazione del programma del sindaco o del presidente della Provincia
Ma per realizzare questo obiettivo sono necessari come ricordava da presidente l'Astri le seguenti modifiche ordinamentali
Che i consigli titolari della potestà statutaria possono autonomamente adottare
Ma che il legislatore mi riferisco al disegno di legge Napolitano non devono ostacolare
Il legislatore in questo caso costituente se mai fosse dovrebbe fare qualche altra cosa
Prevedere per esempio che la Camera federale
Sia costituita a partire dalla rappresentanza delle assemblee elettive di tutte le istituzioni
Che
Esistono sul territorio
Certamente deve però apporre alcuni correttivi al disegno di legge Napolitano
Innanzitutto a partire dalla figura del Presidente del Consiglio che non può essere resa eventuale
Nella sua distinzione dal sindaco
Ma deve essere sempre tale cioè sempre diversa e distinta dal sindaco
Ed estesa a tutti i comuni anche a quelli con popolazione inferiore a quindici mila abitanti
Se il consiglio è un organo di indirizzo e di controllo come ho cercato e abbiamo credo tutti convenuto non può o essere il controllato a gestirlo
Non avendo il Consiglio competenze gestionali il momento di raccordo non ha quei caratteri cogenti che aveva prima quando doveva deliberare atti specifici
Ciò non significa che non debba essere previsto un obbligo da parte dei consigli ad affrontare argomenti posti dal sindaco o dal Presidente in tempi certi
Secondo i consigli non possono non essere dotati di autonomia organizzativa e contabile
Si devono assicurare loro risorse economiche ed umane improprio
Il cui utilizzo non dipenda dal sindaco o dal Presidente della Provincia e che permettano di elaborare indirizzi ed effettuare controlli
Terzo devono essere previste
Forme di audizione di consultazione che diano sostanza al ruolo di rappresentanza proprio dei consigli
La crisi della forma partito spinge o riduce i singoli consiglieri ad essere rappresentanti di chi li ha eletti e fatti eleggere non avendo in genere rapporti diretti con uno chi li ha eletti attivare canali di comunicazione fra il consiglio la società gli elettori può fare può tra l'altro contrastare questa tendenza
Quarto bisogna potenziare le commissioni consiliari
Strumenti del Consiglio per attuare i suoi compiti istituzionali a cui il Consiglio o il presidente della Provincia alle loro giunte sono essenzialmente Esterni
Bisogna renderle incisive con l'attribuzione di funzioni di inchiesta d'altra parte già previste e con ampi poteri istruttori sugli atti generali
Infine necessario consolidare il ruolo e lo status dei Consiglieri
Che non derivano dalla cifra di potere che sono chiamati ad esercitare ma dal ruolo di rappresentanza e dalla capacità di assicurare la partecipazione popolare
E invece da escludere
Con fermezza
La spinta del Consiglio ad esercitare un qualche potere gestionale
Molti vedono nell'attuale quadro di competenze assegnato al consiglio una riduzione di potere
Ed una sorta una sorte di un inutilità dato che si considera il potere di indirizzo e di controllo come potere vuoto e non esercitabile
Per cui invece di superare questa situazione che certamente reale dove si amministra giorno per giorno per singoli atti
Ovvero diciamocelo pure quasi in tutto dovunque concretizzando la funzione di indirizzo e di controllo
E si rimpiangono le delibere come i peones parlamentari rimpiangere ebbero le leggi
Si tratterebbe però di un ritorno al passato
Con il pratico rifiuto di ogni prospettiva reale di cambiamento e di ammodernamento del nostro sistema pubblico
Quando invece la prospettiva in bocca
Una riconferma delle linee generali della riforma dualistica
Ed una valorizzazione della funzione di controllo e di indirizzo che deve poter essere esercitata dicevamo prima dai consigli fino alle estreme conseguenze della rimozione del sindaco del presidente senza la contemporanea necessità
Di soggiacere all'obbligo dello scioglimento del consiglio
Sono queste infatti le condizioni necessarie per fare un ulteriore passo avanti nella costruzione di un ordinamento locale che sia capace di realizzare i due obiettivi che il Paese ha di fronte
Rendere le istituzioni pubbliche in grado di funzionare con efficacia per fornire ai cittadini servizi efficienti ed economicamente sostenibili
E confermare rafforzare e quindi se è possibile sviluppare la democrazia
Per non sorprende ad esempio vedo una voce diversa dalla Presidente Laurelli io sono il vicepresidente del Consiglio va meglio
Do ora la parola il professor Andrea Manzella ordinario di diritto parlamentare l'università LUISS di Roma nonché componente della Commissione affari istituzionali del Parlamento europeo
Ma gli interventi che mi hanno preceduto dicono che stiamo parlando della parte cruciale Della nostra progettazione costi istituzionale e insieme la parte direi su cui difficile portare quella che è la critica più radicale elementi in certi casi la più fondata ai lavori della Bicamerale
Perché anche chi ha un pregiudizio favorevole a questi lavori perché nelle idee
La necessità politica e simbolica
Non può evitare di vedere il difetto maggiore che certe parti di quel progetto costituzionale hanno cioè il difetto della sovrastruttura
Dell'artificiosità
In molte situazioni Duzioni che sono nate dal nulla rappresentano un compromesso tra teorie più che tra esigenze insomma sotto il vestito niente
Ora il diritto costituzionale di tutto può fare a meno
Meno che della storia
Una storia che non deve essere necessariamente lontana dalla nostra materia
Presidente Violante la storia lontana ma non deve essere necessariamente allontanarsi può essere una storia vicina dress può essere una storia recente purché perdurante e allora sotto il vestito delle nuove norme
Ci deve essere una realtà di fatti comunitari di mutazioni che devono essere accompagnate di bisogni condivisi
Non è così non è così per tante importanti parti del lavoro di revisione costituzionale che sta compiendo il ricordo solo tre
Esempi loro genere clamorosi ecco che sono tutti aspettavamo che la revisione costituzionale toccasse
Il nucleo del governo perché e sul governo che si è appuntata la critica istituzionale fattuale degli ultimi cinquant'anni invece hanno toccata hanno spostato l'obiettivo hanno toccato
Presidente della Repubblica come in certi ospedali dove uno va per farsi operare il ginocchio destro egli tolgono il braccio sinistro ecco tutti aspettavamo che la revisione della giustizia toccasse la lentezza dei processi la lunghezza del le pensioni preventive i punti su cui siamo imputati di fronte ad Amnesty Internacional di fronte a tutti le corti internazionali insomma ci si è così paludati nella questione delle carriere
Dei giù dici
Tutti aspettavano che la revisione costituzionale
Desse un coordinamento tra la realtà istituzionale europea il nostro ordinamento e invece abbiamo creato cinquant'anni dopo una specie di linea bacino costituzionale sedici sì le nuove i nuovi atti europei si dovranno fare con legge costituzionale come si così fosse la vera necessità italiane non quella avvertiti in altri paesi di fare un fast track
Una una via rapida
Ogni modifica
Dall'ordinamento nazionale che sia di adeguazione
Alla realtà
Europea
Ma il
Questa questa
Questa questo questo trend questo distacco qui i non ce
Qui non c'è perché
Il
La sequenza storica alla sequenza storica delle attese sulle Autonomie è stata rispettata né è stata rispettata perché le ragioni di fondo
La Bicamerale a recepito il rispettato l'unica vera rivoluzione istituzionale che c'è stata in Italia anche la legge sull'elezione diretta
Secondo motivo perché la Bicamerale ha svolto e attualizzato l'articolo cinque della Costituzione la norma che possiamo chiamare del principio negato il principio autonomistico
Soprattutto nella sua parte vero applicata quella che dice che la Repubblica qua i metodi della sua legislazione i metodi della sua legislazione non sono i principi e un'altra parte civile libici metodi della sua legislazione alle esigenze della autonomia
Che significa al diciamo ora io al di là del coordinamento delle legislazioni dal coordinamento tra norme un coordinamento trasse Bree elettive in fondo quell'articolazione di sovranità popolare di cui poco fa parlava il presidente Violante un'articolazione di sovranità popolare che ora anche a una sua dimensione transnazionale
E infine
La Bicamerale ha costituzionalizzato
Il grande movimento europeo al governo prossimo
La necessità di vertebrale con il principio di sussidiarietà
I grandi spazi territoriali come esigenza istituzionale di governo efficiente eccone esigenza culturale di salvaguardia identitaria di difesa della comunità di destino
Di guardare i nodi capaci di tenere lane
A cui
E ed è tensione a cui è sottoposta a queste Rete
La vecchia rete
Ordinamentali
In questa parte quindi la Bicamerale
Come dire non è caduta e
Ha intercettato questa realtà istituzionale e culturale che attraversa la nostra storia
E l'ha fatta però
Ecco perché il federalismo municipale
Che marca queste scelte
Regge alle critiche per chimiche anche le più fondate
Regge come impianto proprio perché corrisponde ad una storia ad un passato prossimo tutto italiano
Per la quale la vicenda delle regioni nascessi e sviluppata Comuna sequela di proliferazione politiche burocratica
E questo un paradigma che punitivo per le regioni migliori ma che certamente esprime un comune sentire una
Un comune giudizio è invece la vicenda dei Comuni che diventa con la riscoperta della stabilità una vicenda esemplare che si corre collega
Ad una tradizione ad un bene pubblico sentito
E allora certo anche nove rimaniamo increduli di fronte a certi Cigolini di decine di di di di dizioni giuridiche arrangiamento di dizioni giuridico qua quello stesso il primo l'articolo cinquantacinque del Repubblica si costituita da sarebbe più giusto dire all'ordinamento federale della Repubblica
E qualcosa di più di di di di un di un di un di un complesso territoriale alla Repubblica
E popolo Democrazia il simbolo e allora in quel momento forse sarebbe stato bene sarebbe bene
E restiamo perplessi rispetto alla possibilità che oggi i comuni almeno come a una prima lettura del testo consigli comunali hanno la possibilità di regolamentare anche
Le leggi in materia di di difesa ecco
Comunque questo questo a parte queste queste
Critiche questo movimento questo impianto
Contiene questo movimento dal basso
Cioè serve a far capire e serve a stabilire in Costituzione che il federalismo nasce dal basso e per successivi aggregazioni arriva alla definizione dell'ordinamento repubblicano non è un federalismo tagliato
Per di per divisione dall'alto
Come sembra in
Il punto
Il punto è un altro
Il punto e sapere individua
Il meccanismo
Di questo movimento dal basso verso l'alto le procedure i vincoli le cooperazioni
E qui i dubbi non mancano ma adesso di essi torneremo per un momento
E termina voglio dire questo poco fa ho ripreso la convinzione diffusa
Che l'unica
Rivoluzione compiuta italiana
Rivoluzione istituzionale sia stata finora la legge elettorale sull'elezione diretta del sindaco
Ma di questa rivoluzione il consiglio comunale
Rappresenta il punto critico
Il momento di contraddizione
E perché
Perché nella sua fine sostanza la legge dello novantatré
Ha fatto emergere quello che era un bisogno della modernità Italia la necessità cittadina di un duplice mandato
Un mandato unico era insufficiente
Quindi un duplice manda mandato a governare mandato Anna presenta
Con una duplice responsabilità
Responsabilità di governo responsabilità di rappresentare
Cd rom per con quella legge il continuum Assemblea governo
Ed esso introduce quella che possiamo chiamare la cultura
Della dualità una cultura badate che è difficile per tutte le assemblee
Difficile lo vedo ogni giorno al parlamento
Europeo che conquista capacità di codecisione normativa ma non già di governo ma è difficile persino nel dal regime più buonista apparentemente perché poi
Crede più buonista che Cecilia che è quello che il Governo è il parlamento inglese se è vero che a qualche mese fa l'Economist
Ingiungeva i deputati di fare i deputati
E i deputati risicati Pati deputate diceva al governo magari pagate di più purché facciano veramente i deputati e non abbiano in testa
Fin dal primo momento dalla legislatura il il Rovello di fare e l'agitazione di fare i sottosegretari
Il malessere delle assemblee il regime dualistica e quindi adesso i consigli e accentuato da due fattori
Il primo è che il governo direttamente eletto anche a anch'esso stesso una carica rappresentativa fortissima una legittimazione autonoma e parallela
A quella
Nell'Assemblea cioè la rappresentanza e nell'altra faccia della responsabilità e su questa potremmo discutere colla dei proprietari
La seconda cosa
Il secondo fattore
E che il Governo del provvede governo che marcato dal l'obbligo dal vincolo a provvedere ecco e anche in una certa misura il Governo o di norme organizzative qui il preside
La lastrina l'ha detto l'ha detto bene in una certa misura per gli uffici perché per l'impossibilità
Di di di delegare ad altri queste queste norme sicché l'Assemblea e il Consiglio non ha il monopolio della rappresentanza né dalle norme e tuttavia vi è una ragione per cui l'assemblea prevale
Prevale termine non non è giusto ma
Voglio dire che è un momento di di inferiorità qualitativa sul
Sul governo sull'esecutivo ed è appunto la qualità del procedimento
Il procedimento più garantito ed è una qualità tanto più alta quanto più nel procedimento è garantito il ruolo dell'opposizione un'opposizione che naturalmente non si rifugi nel nel ruolo corrivo e negativo dall'ostruzionismo ma di un'opposizione che concorra abbia la responsabilità
E sento il dovere di concorrere
Al decidere ora queste rappresentatività più vasta
Che comprende anche la parte soccombente nell'elezione e quella che giustifica l'attribuzione ai consigli comunali della programmazione finanziaria della programmazione urbanistica della programmazione operativa cioè delle perduranti
Delle perduranza e strutturali della vita cittadina
E naturalmente anche del controllo su cui ha
Così ben insistito Giampaolo Rossi della ispezione compresa la conduzione di inchieste pubbliche su temi di rilievo complessivo per la
Per la città e in questo controllo la maggioranza deve fare il suo ruolo perché il controllo di maggioranza nella grande esperienza democratiche ed il controllo più penetrante proprio perché il controllo dei suoni rispetto al sindaco
Ma dire che questa rappresentatività dei consigli della città delle città viste in una prospettiva più larga si nutre deve nutrirsi di due radici
Una e la radice delle tradizioni denti Tarja
Della specificità della cultura cittadina della sua fisionomia urbana e rurale delle sue vocazioni di lavoro non dobbiamo lasciare ad altri a movimenti extra istituzionali questo tipo di rappresentazione
La cecità dell'omogeneizzazione deve trovare nei consigli comunali la barriera della ragione e appunto della della continuità
La seconda Radice quella dei dei partiti giurano girano qualcuno giura
Girano brutte storie sulla rivincita dei
Dei partiti ne parlava la lastra di qualche altri assegni
Elezioni
Il dossier di Tirana in cinque anni dopo cinque anni dopo quel famoso
Mille novecento quarantatré e invece
Invece i consigli comunali
I devono farsi carico cui non solo delle tradizioni culturali di cui parlavo prima dell'identità cittadina ma anche devono essere la sede in cui incanalare la forza la nuova forza che sono in grado di di sviluppare i partiti oggi alla ricerca di sponde ideologiche che non ci sono
Più ma che debbono essere ricostruiti in una cultura politica che alla ricerca
Lì dove
Di nuove dimensioni e di reti di nuova generazione
Semplice giallo nel mondo dalla Francia
Gran Bretagna al gli Stati Uniti d alla ricerca di una nuova cultura politica vecchie divisioni cadono
Cadono come erano vecchie ma non ma non si cancella
E quindi
I consiglieri comunali in questa loro dialogo elaborazione con i partiti politici
E beh devono essere però anche la barriera perché il proporzionalismo
Che è giusto nella composizione rappresentative delle assemblee non faccia metastasi nelle giunte nella nella conduzione del governo
Allora queste due barriere devono essere tenute benedette per salvaguardare il bene nella rappresentanza duale
Che la maniera più completa e più garantista più ricca con cui posso esprimere su un corpo elettorale
Ma questo e barriere non significano mancanza
Di di collegamento questo collegamento
Io lo vedo su due presupposti
Il primo estatico collegamento statico nel momento della contemporaneità delle lezioni in fondo la differenza tra il regime presidenzialista
Il regime ad elezione diretta e nell'esserci o no elezioni contemporanei con possibilità di collegamenti ad un unico candidato dei dispetti divario di varie liste
E questo c'è un lavoro adesso di emendamenti c'è qualche polemica ovvio visto ma direi che gli emendamenti diretti ad evitare un sindaco senza maggioranza conciliare sono sono sacrosanti
Senza ricadere in quell'ipotesi che è stata respinta da un referendum non dimentichiamoci da un referendum popolare di fare il sindaco incollato alla lista il sindaco capolista anche nei comuni maggiore
Il secondo presupposto è un preposto dinamico ed è quello del programma
Il programma
Programma che a differenza delle leggi politiche nazionali il sindaco deve consegnare il candidato sindaco deve
Deve consegnare e che deve costituire deve essere tirato fuori dagli archivi comunali ebbe a costituire l'alfa e l'omega sia nell'attività del sindaco e della giunta sia dell'attività del Consiglio
E su questa base programmatica di un rapporto sindaco giunta da una parte e consiglio e consiglio dall'alta su queste attività su questo presupposto delle volte deve svolgersi quell'attività normative di indirizzo di cui parlava Piraino su questa attività deve naturalmente insistere il ruolo del presidente del
Del consiglio comunale
Mentre
Sul piano personale
Politico
Della giunta non deve essere difficile prevedere dei nuovi regolamenti di dei consigli inquilini prossima
Revisioni il Regolamento del Consiglio che rappresenta la massima
Il massimo strumento
Di autonomia consiliare non dovrebbe essere difficile l'ipotesi di esame preliminare in Consiglio degli assessori soprattutto agli assessori Esterni con procedure analoghe a quelle che il Parlamento europeo USA nei confronti dei membri della Commissione europea cioè ideali direte al sistema più dualistico che che che si che ci sia
E queste
Procedure queste
Questo nuovo essere del del consiglio comunale tanto più necessario
E questo collegamento con la Giunta è tanto più necessario
Quanto e più vicina alla prossima visione di un carico di lavoro enorme per i consigli
Carico di lavoro enorme che che viene
Dal Progetto Bach bicamerale che come
E noto contiene addirittura la previsione costituzione la per la costituzionalizzazione del consiglio comunale come potere dello stato in grado di elevare conflitto
Anche di attribuzione secondo alcune nei confronti della corte della corte dalla corte costituzionale
E che imporrà alla macchina normativa del del consiglio anche una certa dose di risorse tecniche e personali che
Che imporranno le forme associative di cui di cui parla il progetto
Di costituzione ma direi più ancora che nel progetto di Costituzione il carico di lavoro del Consiglio interrata dall'attuazione della legge basta dire dei nuovi io c'è questa nota che ci è stata distribuita che prevede ben sedici e regolamenti e comunali organici di enorme importanza già immediatamente da mettere
Da mettere in opera e anche qui è vera quella tradizione e si conferma la tradizione per cui le vere costituzioni le vere rivoluzioni costituzionali per i Comuni si fanno per legge ordinaria e non per legge costituzionale ma concludo
Cari amici dicevo prima
Forme da forme associative
Certa tra comuni minori montani come prevede il progetto
Ma a ben vedere la vera forma di cooperazione è quella che per ora è del tutto evanescente nel Progetto e che invece deve essere in cima alle preoccupazioni
Delle centoventi mila persone che che che hanno le funzioni di consigliere comunale direi quella forma di cooperazione che io chiamerei non di leale collaborazione e la lealtà e l'arredamento rapporti incredibili io chiamerei di cooperazione repubblicane dal come dice
Cosa tedesco dice
Operazione federale c'è tutta pure tesi di costituzionalismo americano che parla del repubblicanesimo delle istituzioni in questo senso vero di da un lato di cooperazione dagli otto agli organi dall'alto di cooperazione con la società civile quindi cooperazione repubblicana perché si fa presto a dire sussidiarietà
Si fa pressione molto più difficile c'è creare nell'ordinamento delle competenze i meccanismi congegni criteri che assicurino fluidità di cooperazione nell'ordinamento repubblicano io allora
I consigli comunali dovranno condurre il loro lavoro non solo come fonte originale
Di diritto mai in attuazione di direttive comunitarie leggi spetta leggi di leggi e regionali
Poiché il futuro ha sempre un cuore antico si dovranno fare
Lei dall'intenso e dal basso l'esercizio preconizzato dall'articolo cinque dalla Costituzione repubblicana adeguare i metodi
Della legislazione a cominciare da quel meccanismo di partecipazione alla formazione delle leggi e degli atti formativi delle
De delle di partecipazione approvazione legge gli atti normativi delle delle regioni ecco vedete i critici i primi interpreti dicono che nell'impianto del Progetto ha vinto il federalismo municipale
Ma questa è una visione divisionista della Costituzione e del federalismo se si esce dalla statica delle attribuzioni dall'apartheid istituzionali e si passa all'unità nel procedimento il procedimento per dallo
E ai momenti cooperativi necessarie tra i vari governi al territorio si potrà vedere che era questa l'unica via per far vincere il federalismo senza aggettivo il cioè il federalismo per la unificazione economica politica e civica del paese grazie
Grazie la PRA la parola ad Adriana Vigneri sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno
Innanzitutto grazie dell'invito io tengo a dire
Che queste assemblea queste giornate di lavoro sono preziose
L'attività del Parlamento in particolare per quello che il Governo sta cercando di fare affrontando in una necessaria non dilazionabile revisione della legge centoquarantadue che
Importante decisiva in un certo senso rivoluzionaria nel momento in cui è stata fatta
Oggi ha bisogno di essere aggiornata tenendo conto compiutamente delle successive novità istituzionali a cominciare dalla legge ottantuno del novantatré
Che è stata più volte richiamata anche stamattina dal professor Manzella come quella che ha dato il segno
Decisivo del un ruolo che le Autonomie locali territoriali
Sarebbero stati destinati ad assumere e stanno effettivamente assumendo nella riforma del sistema amministrativo il politico italiano
Queste e altre assemblee sarà utile che ci seguano nel lavoro di revisione della legge centoquarantadue
Perché noi siamo consapevoli che quel lavoro è soltanto a metà strada il che ha bisogno di essere completato e perfezionato
Detto questo naturalmente io mi auguro che sia completato il più presto possibile come voi sapete il testo oggi Ainu però quattro quattro nove tre si trova alla alla Camera i deputati alla commissione Affari costituzionali ma non ha potuto ancora
Iniziare la relativa discussione generale
Il tema fondamentale che è stato posto dalla relazione della presidente l'Astri che io ho potuto scorrere per quanto rapidamente
è certamente il tema della distinzione
Ma non totale separazione tra consigli
E sindaci con le relative giunte cioè il tema del governo da un lato della rappresentanza politica
Dall'altro
Nessuno di noi è così ingenuo un semplifica Tore da pensare che il problema dei rapporti tra questi due organi dei loro ruoli si Possa giocare su di una totale separazione
Una qualche sovrapposizione di funzioni di governo una quale minima sovrapposizione di funzioni di governo da parte del Consiglio è ineliminabile perché sarebbe negativa una soluzione contrario
Da questo punto di vista cioè dal punto di vista di quanto di compiti non voglio chiamare di gestione preferisco chiamarli di governo debbano restare al consiglio io credo che lo stato attuale delle delle delle soluzioni possa essere conservato e non vada ulteriormente modificato come sapete è stato modificato
Di recente nella legge centoventisette ma per un aspetto cioè quello del dei regolamenti di organizzazione che è stato mi sembra bene assorbito e raccolto favorevolmente
Io credo che non vada ulteriormente toccato infatti non lo abbiamo fatto nella nel testo che stiamo discutendo della revisione della centoquarantadue non vada ulteriormente modificato questo riparto di competenze
Dove invece la centoquarantadue uso questa espressione gergale per rapidità
A tentato di fare un passo in avanti n el con ferimento
Al consiglio comunale di compiti di Indirizzo più chiari di un nettamente delineati
Io penso e spero che questa cosa sia vista con favore naturalmente i termini e le formuli tecniche utilizzate possono anche essere modificate
Ma il senso che si voleva dare e quello di prevedere una possibilità di Indirizzo
Più evidente in un certo senso anche più cogente
Mi riferisco ai comma nove dell'articolo dieci
Del testo che è uscito dall'aula del Senato
Dove si dice che il sindaco il presidente della Provincia sentita la Giunta presentano al Consiglio le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti
Ni da realizzare nel corso del mandato
E che lo Statuto e il Regolamento disciplinano in modi della partecipazione del Consiglio alla definizione all'adeguamento alla verifica periodica dell'attuazione delle linee programmatiche
Da parte del sindaco e gli assessori naturalmente questa seconda parte che è ancora più importante della prima nella prima si mette l'accento in modo più netto rispetto al testo attualmente vigente sul fatto che vengano presentate le linee programmatiche ma nella seconda parte si dice che vi è anche una verifica periodica che vi è anche una possibilità di intervento per l'adeguamento di quegli indirizzi
E che questa verifica periodica può avere a che fare con il comportamento del sindaco ma anche con il comportamento dei singoli assessori
Naturalmente si tratta sempre di attività di Indirizzo
Di attività di controllo
Quindi siamo pienamente all'interno di quella regola fondamentale che noi pensiamo debba essere mantenuta ferma che la distinzione fra Consiglio e giunta non mi ci soffermo adesso sulle delicate problemi della rappresentanza che in qualche modo è svolta sia dal consiglio sia dal sindaco
Quel principio fondamentale di ripartizione tra poteri di indirizzo e controllo da un lato e potere invece di governo di gestione dall'altro
Questo credo che sia uno dei contributi che la revisione della centoquarantadue sta cercando di dare a ruolo dei due dei due organi
E al rafforzamento del ruolo dell'uno e del ruolo anche dell'altro laddove ce n'è bisogno
L'altro aspetto sul quale la centoquarantadue rivisitata incide e ho visto è un aspetto sul quale si sono anche a puntate delle critiche
Riguarda la formulazione delle regole che attengono all'autonomia del Consiglio
L'intento del Governo e credo delle Jill attore complessivamente considerato
è quello di aumentare l'autonomia del Consiglio
Chiarendo in che cosa l'autonomia del Consiglio consistente cioè consiste nella vere risorse proprie
Quindi nel distribuire queste risorse
Che devono essere attribuite al consiglio per il suo funzionamento e non chieste di volta in volta al sindaco e alla giunta
Consiste soprattutto nel fatto che sulla sale sulle modalità di espressione dell'autonomia del Consiglio si opera con un Regolamento dello stesso Consiglio
Abbiamo ritenuto di non di non fermarci a dire che l'autonomia del Consiglio disciplinata dello Statuto perché è molto più importante che esista questo strumento regolamentare approvato a maggioranza qualificata
Che esprime appunto l'autonomia cioè che esprime il modo con il quale questa autonomia si articola si dota di mezzi per essere effettiva e concreta e quindi si realizza
Il il comma tre terra nel quale
In luogo della formula
Originaria autonomia funzionale organizzativa
Se è usata l'espressione competenza funzionale de ed organizzativa so che è stato oggetto di qualche critica ritenendo che l'espressione competenza funzionale e organizzativa il luogo di quell'autonomia funzionale organizzativa fosse una una formula riduttiva
Voi sapete che le formule delle leggi nascono da i contributi di tutti i gruppi parlamentari
Questo in particolare nasce da un contributo di Forza Italia che era particolarmente sensibile all'uso di di questa parola anziché della parola autonomia
In quell'occasione io non nego che il Governo ha ritenuto di dire che le due cose potevano essere considerate equivalenti e che quindi al di là delle teorizzazioni
Che care a ciascuno di noi
La cosa poteva benissimo andare così anche in termini di competenza ci si potrebbe aggiungere competenza esclusiva se si vuole ma in ogni modo il problema non è quello della terminologia che è stata usata quello che io tenevo a chiarire è che l'intento con il quale l'abbiamo fatto è quello di rendere
Affatto
E veniamo all'aspetto di carattere
Più più generale e più rilevante la presidenza del Consiglio
Io ho maturato l'idea
E questa sì diversa da quella ora per ora tradotta nel testo di legge
Che la naturale logica evoluzione del sistema
E in questo caso si di separazione
Tra Consiglio
E Governo e struttura di governo dell'ente
Debba portare anche al fatto che il Consiglio abbia un presidente
Diverso dal sindaco come regola generale
Io
So che abbiamo avuto nel problema non si è posto in questa legislatura per la prima volta si è posto già in fasi precedenti legislature recenti ma precedenti a questa
Conosco le obiezioni che sono state fatte a questa soluzione ma vi devo dire con assoluta sincerità che trovo difficile una volta che si riconosce questo principio
Che il Consiglio è innanzitutto il luogo della rappresentanza e che quindi deve esprimere anche nel nel suo presidente questo principio di rappresentanza
Trovo difficile stabilire delle fasce di comuni delle categorie di comuni delle grandezze di comuni al di sopra o al di sotto delle quali questo presidente c'è o non c'è
In realtà sono delle ragioni di carattere pratico
Quelle che
Pratico diciamo francamente anche economico
Che a un certo punto inducono a porre un limite
Io devo dire dal punto di vista generale poi sono naturalmente disponibile a confrontarmi con le opinioni che saranno espresse da tutti i gruppi parlamentari e in particolare con quelle che saranno espresse dalla maggioranza che troveremo su questo punto alla Camera
Ma devo dire che dal punto di vista della logica istituzionale si fa fatica a distinguere da di il Comune dà dimensione dimensione un vero se si dovesse veramente e seriamente ragionare su di una distinzione di questo genere sì se ci porterebbe molto lontano diciamo così ci porterebbe forse addirittura a pensare a strutture fisse diverso se di organizzazione di proprio di struttura per i comuni di piccola o piccolissima dimensione e credo che sia un ordine di ragionamento del tutto improponibile
Un'altra questione sulla quale desidero porre l'attenzione sul quale anche questo disegno di legge io mi soffermo su pronto su questo perché credo che sia questo il compito che vi aspettate io svolga
Questo disegno di legge ha cercato di fare un passo in avanti anche su di un altro aspetto di interesse sempre del Consiglio
Ed è quello del dei diritti di informazione dei consiglieri
Sulla carta questi diritti sono già ampiamente tutelati nella pratica non lo sono
Un un po'per naturale
Naturale anche se non giustificabile se
Naturale anche se non giustificabile tendenza degli uffici e di chi governa mantenere una certa riservatezza sugli enti sulle cose che fa
Un po'anche per ragioni per ragioni anche qui economiche no ogni tanto si dice le montagne di fotocopie che si dovrebbe fare se si dovessero dare degli atti a tutti
Questo testo dice a un certo punto che il presidente del consiglio comunale provinciale assicura un'adeguata e preventiva informazione ai gruppi consiliari dei singoli consiglieri
Sulle questioni sottoposte al Consiglio cioè in sostanza l'idea che è venuta e quella di vedere se questo
Diritto all'informazione che il singolo Consigliere non riesce tante volte a ottenere concretamente tutelato
Non possano invece avere una concreta tutela attraverso il presidente cioè attraverso un'attività di raccolta della documentazione
Id tramite in qualche modo che il con il Presidente del Consiglio può fare
E quindi al Presidente del Consiglio avremmo addossato questo onere di informazione pensando che naturalmente presente del consiglio ha una posizione molto più Forte del singolo Consigliere anche nei confronti del governo della giunta anche alcune questioni di carattere pratico possono per questa via essere superate
Vi è poi un altro ordine ditemi
Che in sempre interessano in Consiglio
E che il testo ha cercato di affrontare e sono mai sono i temi
Dei diritti delle minoranze diciamo più che i diritti delle minoranze forse bisogna dire
Ruolo riconosciuto alle minoranze
E
Strumenti affinché le minoranze possano esercitare il loro ruolo di controllo perché se noi mettiamo lei in fasi come è giusto metterla su cui sulle funzioni di indirizzo e controllo del Consiglio non possiamo non possiamo non farci carico anche
Diciamo che la minoranza in quanto tale
Deve poter fare
All'interno del Consiglio i miei rapporti con la struttura di governo cioè con i sindaci del Giunta
Da questo punto di vista forse quello che abbiamo votato può a vere dei difetti dovuti anche alla la fretta con la quale si è su questo punto deciso e alla tardività diciamo rispetto al complesso dei lavori che erano stati fatti
Con il quale questo tema è stato messo in evidenza ma io credo che sia un tema che va affrontato molto seriamente è stato affrontato nei regolamenti parlamentari
Deve essere affrontato anche
Su indicazioni che il legislatore può dare all'interno degli statuti e dei regolamenti comunali e provinciali
Quello che invece io credo sia stato sbagliato
è stato di aver inserito e qui condivido le critiche che sono ho sentito che mi sono giunte in questo periodo
Credo che sia stato sbagliato aver inserito i gruppi di minoranza negli organi di gestione
Quali mente è stato un trascinamento del discorso invece di inserire la presenza della minoranza negli organi di controllo
Dal punto di vista del controllo io condivido dal punto di vista la gestione non condivido perché significherebbe rompere proprio un principio fondamentale che non abbiamo nessuna intenzione di smentire
Quindi per dire non ci vedo niente di male che ci sia la rappresentanza della minoranza nel collegio dei revisori
Vedo invece una contraddizione nel fatto che ci sia negli organi di governo di aziende istituzioni e eccetera
Desidero soffermarmi per concludere su altre due
Due temi che pur non facendo più parte della originaria mila e tre otto otto sono due temi che sono ugualmente di grande rilevanza dell'attività degli enti locali e sono da un lato la riforma della legge ottantuno
Limitata riforma come dirò della legge ottantuno e la riforma delle modalità di gestione dei servizi pubblici locali
Questi due temi non sono scomparsi dall'agenda politica del governo né dall'agenda dei lavori parlamentari
Costituiscono due disegni di legge autonomi entrambi ne parlavamo prima col presidente villone all'ordine del giorno della Commissione l'uno inizierà probabilmente
Domani l'altro
Quello sui pubblici servizi inizierà probabilmente subito dopo Pasqua dati
Dato naturalmente la mole di lavoro di cui in Parlamento ci deve far carico
Bene
Sul volevo assicurare che su entrambi questi temi ma soprattutto su quello
Delle modalità di gestione di pubblici servizi il Governo ha interesse che si abbia al più presto una legge che chiarisca i Problemi ora rimessi nella sostanza alle determinazione dei giudici
Occorre fare chiarezza occorre che ci siano regole certe occorre soprattutto che queste regole prendono atto che la gestione dei pubblici servizi e attività di impresa e che quindi su questa base su questo su questa realtà diciamo si devono anche modellare le strutture di gestione dell'attività del pubblico servizio
Nella consapevolezza che per quanto riguarda invece l'aspetto di utilità sociale del servizio alla al Comune alla Provincia il Consorzio insomma al soggetto referente devono essere assicurati gli strumenti perché esso possa esercitare appunto le sue attività
Di dei di indirizzo di di controllo
Attraverso quello strumento che è in atto nel diritto della dell'Unione Europea ma si è ormai diffusa si sta diffondendo anche nel nostro ordinamento interno che il contratto di servizio
Per quanto riguarda la la parte revisione della legge ottantuno dico soltanto che il governo aveva inizialmente fatto una proposta
Una proposta abbastanza semplice che riguardava da un lato la correzione di alcuni problemi che si erano manifestati nell'elezione dei consigli provinciali
E dall'altro
Si era riproposto di correggere quella che viene chiamata normalmente anitra zoppa con una previsione di un allargamento dei casi in cui premio di maggioranza al primo turno può essere attribuito
La riflessione ha tra i gruppi politici sia della Camera e del Senato nel frattempo hanno da allora sono quasi passati due anni allargato il tema
Io credo che mantenendo ferma la possibilità che il cittadino voti anche per il solo sindaco e anche per il solo presidente di provincia ci possono essere le modalità tecniche per evitare che vi siano
Sindaci eletti e presidenti eletti che non abbiano la maggioranza dei batta
Così come si è da tempo stabilito la famosa maggioranza del sessanta per cento
Quindi su questo piano il Governo pur lasciando che le i gruppi parlamentari quindi le forze politiche abbiano un ruolo
Prioritario come è giusto l'abbiano asseconderà ogni attività che vada in questa direzione entro
C'erano così questi limiti o o principi fondamentali di riferimento
Grazie
Grazie
Allora cambiamo un attimo una scaletta dei nostri interventi l'onorevole Bianco Enzo Bianco presidente dell'Anci ha necessità per poter raggiungere Palazzo Chigi dove c'era una suo impegno di lavoro importante intervenire subito chiaro quindi
A Francesco D'Onofrio e Massimo Villone consentire ad Enzo Bianco intervenne
E poi proseguiremo nell'ordine già stabilito
Grazie presidente ringrazio di cuore l'onorevole senatore Villone il senatore doloso per questa opportunità che mi danno c'è a Palazzo Chigi una riunione della conferenza unificata Stato Città
Stato Regione nel corso della quale il Presidente del Consiglio presenterà su nostra richiesta veline del documento sulla pianificazione economica e finanziaria e quindi quello che riguarda riguarderà la vita dei comuni
Anche per le Province delle Regioni fanno prossimo
Io
Credo che
Qualche volta totalmente presi dalla complessità dei problemi
Che affrontiamo ogni giorno nel governo delle nostre città
Sindaci presidenti di consigli comunali gli assessori consiglieri comunali
Tendiamo a naturalmente come spesso capita
A non considerare
Nella sua nella loro compiutezza dirimenti
Tutti gli elementi dell'esperienza che ha abbiamo vissuto in questi anni
L'esperienza
Di questi quattro anni e mezzo cinque anni dalla elezione
Dirette alla reintroduzione della normativa di cui alla legge ottantuno
è stata per molti aspetti nella amministrazioni comunali un
Un elemento di grandissimo cambiamento di cultura
Naturalmente
Il tre difficoltà
Perché la legge sull'elezione diretta dei sindaci are assegnato ai sindaci delle responsabilità forti non solo vendere competenze ma anche responsabilità agli occhi degli elettori
E non sempre
E non coerentemente è stato disegnato un riforma adeguata alle responsabilità
Che gli elettori ritengono di avere affidati al sindaco per usare l'espressione che mi pare
D'Onofrio che un attento conoscitore della della vent'anni legislazione degli Stati Uniti mi pare che usino qualche volta l'espressione
Affidare a qualcuno
Un gioco ma non la responsabilità
Qualche volta abbiamo avuto questa sensazione un sindaco viene normalmente ritenuto responsabile talvolta le questioni dell'ordine pubblico della città accertamento del tema del lavoro della disoccupazione di mille altre questioni naturalmente rispetto a tutto questo
Non c'è nessuna riforma che abbia deciso ho pensato semplicemente di attribuirgli responsabilità
E d'altro canto
Lei consigli comunali la logica di un cambiamento forte
Tra quella erano le responsabilità dei consigli comunali prima della centoquarantadue prima della legge ottantuno a quella che è la condizione attuale
Abbiamo vissuto questi quattro anni di esperienze in un mare di difficoltà ma credo che nel complesso
Abbiamo tracciato insieme
Alcune linee di
Diciamo di
Un esperimento siamo ancora una fase certamente sperimentare tant'è vero che avvertiamo la necessità di cambiamenti e di adeguamenti che possa
Trovare un punto di equilibrio nelle naturalmente nella piena funzionalità
Perché c'è stata affidato
Quella che viviamo allora è sostanzialmente una scommessa in qualche misura una frontiera
Che deve provare a delineare meglio ancora di quanto abbia pure abbiamo fatto positivamente in questi anni
Un ruolo nuovo significativo importante per il consiglio comunale
Che nel momento in cui lamenta riforma fu varata era sostanzialmente da scoprire
E quella che naturalmente
La esigenza che abbiamo di spingere avanti
Verso
Una piena valorizzazione della autonomia comunale il Presidente della Camera Luciano Violante ha assunto
Un'iniziativa molto positiva nelle settimane scorse nei mesi scorsi
E l'ha fatto in collaborazione con
La Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali
Con Lupi e con lanci
Per l'ANCI questa cosa è stata
Gestita in piena sintonia accordò dalla presidenza dell'ANCI e dalla coordinamento dei presidenti dei consigli comunali
Il cui senso è cercare di fare delineare
Anche per il futuro del funzionamento della democrazia nel nostro Paese a tutti i livelli a quello centrale a quello regionale e quello comunale
Un ruolo rapporto tra il momento di governo
è il momento dell'organismo diciamo assembleare o di determinazione di indirizzi di controllo o di funzioni legislativa
Questa scommessa nell'angina stiamo vivendo in con grande attenzione
E reciproca disponibilità
Tra chi rappresenta all'interno dell'ANCI
I consigli comunali in particolare la presidenza dei consigli comunali
L'associazione nel suo complesso
Il grande la grande sfida è quella di fare in modo che
Crescano e possono crescere e possono riempirsi di contenuto
Le funzioni
Da affidare oggi affidate al consiglio comunale
E di consentire al Consiglio comunale di espletare le funzioni che già sono state affidate
In un modo operativo
E nello stesso tempo di consentire vide un tenente che
Il Consiglio comunale proprio perché sarai dopo non potranno continuare a essere
Un organismo importante nella vita
Dei nostri comuni delle nostre comunità
Si è messo naturalmente in condizione comunque alla fine di potere funzionale guardate io provo quasi lo stesso fastidio
Quando sento dire
Qualche volta anche da qualche mio collega
E certamente anche da parte di un certo sentimento qualunquisti copia una grande antipatia verso le assemblee
Che forse bisognerebbe abolirli consigli comunali perché sono inutili
Oppure ridurli a un momento sostanzialmente di tipo celebrativo come qualcuno ha in mente
E d'altro canto trovo però altrettanto falsa altrettanto fastidio
Quando
Viceversa
Sento
Riecheggiare ogni tanto non lo sto il Gia di un vecchio
Consociativismo che voleva sostanzialmente diffondere pratiche decisionale di governo in organismi collegiali con tutto quello che questo comporta
Il nostro punto di equilibrio deve essere sostanzialmente quello di esaltare e di consentire che siano esercitate finalmente funzioni importante dei consigli comunali tutte le grandi questioni tutte le grandi questioni che riguardano la vita di una città quelle strategiche per usare un'espressione abusata
Sulle quali occorre comunque anche se c'è un mandato forte con l'elezione diretta che ci sia un confronto con tutto quello che la città esprime non può non passare da un consiglio con una e d'altro canto tutto quello che la vita quotidiana di ogni giorno all'amministrazione di una città deve naturalmente prescinderne perché questo è il punto di riferimento essenziale
Per andare in questa direzione io credo che occorra che il consiglio comunale si organizzato in modo tale da avere
Il massimo di Susa ormai questa espressione che
Ogni tanto e lo stop se ci sono delle mode una parola entra viene
Il massimo di visibilità
Delle minoranze del consiglio comunale la Camera nel suo regolamento a varato delle cose importanti
Ha per esempio riservato uno spazio mi pare che sia circa il venticinque per cento del un quarto città dello spazio parlamentare
Ad argomenti richiesti dalle minoranze che siano formino oggetto del consiglio comunale una larga e più intensa capacità di poteri ispettivi e di quant'altro
Però d'altro canto occorre nel contempo fare in modo che i Consigli comunali se vogliamo che abbiano alla fine responsabilità decisionali e non soltanto di confronto alla fine decidano e quindi un problema di chiarificazione dei tempi
Non è assolutamente contare la democrazia abbiamo Andrea Manzella che vive personalmente l'esperienza anche del Parlamento europeo dovrà chiarificazione dei tempi arriva a livelli intensissimi no
Si sappia che su una questione ritenuta importante il consiglio comunale decide di dedicare a quella questione tre e quattro aprile ore di seduta e sulla questione ritenuta marginale dalla conferenza dei capigruppo nell'ambita panificazione quell'argomento a quell'argomento è assegnato un tempo limitato occorre spingere fortemente perché sia garantita piena funzionalità dei consigli comunali
Credo che sia molto importante
Per la Camera che avrà da esaminare
Nelle prossime settimane il disegno di legge ex mille trecentottantotto il disegno di legge Napolitano di ieri
è stato un po'sfortunato
Perché naturalmente
Per un complesso di ragioni non ultimo evidentemente l'intasamento dei lavori alla Camera in qualche misura le in particolare la Commissione affari costituzionali negata
All'esame del testo della Bicamerale naturalmente influisce negativamente sulla rapidità
Io credo che sia importante anzitutto
Che l'ANCI e il coordinamento dei presidenti dei consigli comunali
Abbiano chiesto il chiederanno al presidente della Camera e al presidente della Commissione
Di calendarizzare
In Commissione l'esame del disegno di legge
Lo faremo insieme abbiamo già chiesto
Un incontro con
Il presidente della Commissione affari costituzionali dandone comunicazione al presidente
Della Camera
In quella in quell'occasione nel lavoro in particolare in commissione e spero
Come frequentemente accaduto in pieno raccordo anche con il Governo e con il sottosegretario che segue con grande attenzione queste questioni che possono essere corretti
Alcuni errori alcuni dei quali gravi francamente che ci sono nel testo varato dal Senato
In particolare su tre argomenti io voglio rapidissimamente dire qual è la nostra opinione
E cioè perché quel materiale perché ci riguardano direttamente non sul complesso delle questioni
E in particolare su quelle che sono state oggetto della presa di posizione
Nella vostra coordinatrice nazionale era presidente l'Astri la cui relazione ho letto con grande attenzione e i cui temi vi sono stati anticipati nel corso di un incontro che ho avuto
La settimana scorsa
Con
Il coordinamento nazionale
In particolare condivido largamente la vostra richiesta
Che non sia demandata agli statuti
La previsione
Della sicura del presidente del consiglio comunale anch'io sono come
Il sottosegretario di ieri totalmente d'accordo per ampliare l'autonomia statutaria
Ma la previsione degli organismi attraverso i quali deve articolarsi il funzionamento degli organi trovo che sia naturale che sia previsto nella legge ordinamentale
E io trovo che sia profondamente giusto immaginare
Certamente capisco le difficoltà
Carabinieri con un certo pudore le ha definite pratiche
In realtà sappiamo perfettamente che sono appunto come lei stessa diceva di carattere finanziario
Almeno per il livello di comuni
In oggetto occorre prevedere che
Sia indispensabile la figura del Presidente del Consiglio comunale naturalmente fermo restando agli statuti e regolamenti il compito poi di attribuire
E di regolare organizzare i lavori
Una seconda cosa sulla quale noi concordiamo come ANCI è la richiesta
Di una
Nell'ambito naturalmente della unità di Bilancio e di unità dell'ente
Quindi per dirlo chiaramente
Senza immaginare neanche per un attimo che ci sia un ufficio appalti del consiglio comunale o un ufficio gare ovviamente no
Non c'è scritto così che sia prevista un'autonomia ma gettare e per il funzionamento del Consiglio comunale sia riservata all'ufficio di presidenza del consiglio comunale quindi consenta notoriamente per il funzionamento del Consiglio comunale di potere pienamente operare per
La posizione dell'ANCI così come
Devo dire occorre assolutamente modificare quella norma che improvvisamente è stata inserita credo in aula
E siccome so come vanno i lavori da una qualche volta si prende qualche gol clamoroso
Mentre è assolutamente indispensabile prevedere la presenza di delle minoranze nei momenti di controllo finanziario degli enti e delle aziende
Francamente prevedere un ritorno dalla logica di maggioranza e minoranza nella gestione degli enti mi sembra francamente
Un ritorno
Grave a logiche del passato che non hanno assolutamente niente a che vedere
Sembrerebbe veramente un grandissimo errore
Su queste questioni e sulle altre che
Che sanno formato oggetto che gli interventi di stamattina di interventi che seguiranno c'è la nostra piena disponibilità lo conosce la presidente l'Austria chiudere i lavori di oggi con l'approvazione di un documento il cui testo a cui testo abbiamo contribuito anche con gli uffici degli anni del dell'ANCI che possa formare oggetto di un esame attento da parte del governo e del Parlamento per consentire di vivere questa seconda nuova fase del rapporto tra comuni
E nell'ambito dei Comuni tra sindaci e giunte e consigli comunali presidenti dei consigli comunali con questa logica della ricerca della maggiore efficienza ed è la maggiore partecipazione che mi sembrano due elementi indispensabili buon lavoro
Grazie
La parola Francesco D'Onofrio relatore sulla forma di Stato in Commissione parlamentare per le riforme costituzionali
Il Presidente l'incontro di oggi mi sembra che abbia una caratteristica fortemente legata alla legislazione ordinaria relativa
Agli enti locali ai comuni in particolare dall'ottantuno
In poi dal novantatré in poi per l'elezione diretta il disegno di legge sul quale ha riferito alla collega Vignieri nella dimostrazione
Esame che è caratterizzato da un tentativo non ha ancora completato
Di passare da un sistema diciamo largamente caratterizzato dalla cogestione
Della vicenda amministrativa
Al riparo di grandi scontri ideologici a un sistema nel quale si sta cercando di rendere più evidente l'investitura popolare diretta della maggioranza del sindaco del programma di governo
Ma in modo non altrettanto evidente si sta riuscendo a dimostrare quali siano i compiti e le funzioni le utilità politiche
E democratiche dei consigli comunale quindi l'incontro di oggi il primo il fatto stesso che si è primo dimostra come questa percezione diciamo è posta all'attenzione nazionale oggi in questi termini questo incontro a un oggetto immediato sul quale vorrei intervenire anche perché
La legge ordinaria che ora è all'esame della Camera
Pur non potendo personalmente partecipare molto i lavori della Commissione affari costituzionali del Senato e della una ha introdotto talune modifiche significative
Su iniziativa specifica del mio gruppo parlamentare e sono tutte iniziative che tendono ad un diverso e migliore equilibrio dei rapporti tra Consiglio comunale giunta e sindaco di quanto non si sia riscontrato dall'esperienza degli ultimi sei sette anni mi farò mi soffermerò espressamente su due degli articoli della legge all'esame della della Camera per dire in che termini abbiamo chiesto e ottenuto in un contesto l'intesa istituzionale le modifiche di cui si parla ma vorrei anche dirvi per così dire qualcosa di più
Di ciò che si legge sulla stampa soprattutto su quella nazionale di denigrazione dei lavori del Parlamento in ordine alla riforma costituzionale
La stampa nazionale extra ricca di contributi normalmente ben pagati
Che denigra dei lavori del parlamento in ordine alla riforma costituzionale
Mi auguro che la vostra informazione dei giornali locali sia più corretta di quanto non sia possibile ottenere il riferimento alla stampa nazionale perché le cose già deliberata e dalla Camera dei deputati
Gli articoli cinquantacinque cinquantasei sono i primi due articoli del nuovo ordinamento costituzionale configurano una tale profonda rivoluzione del sistema politico istituzionale italiano
Da esporci al dubbio forse che si sta facendo troppo forse al di là delle possibilità di tenuta del nostro sistema no che si sta facendo talmente poco da chiedersi se lavoro assenso o meno
Quindi due considerazioni una la legislazione ordinaria della legislazione ordinaria non c'è dubbio che si gioca una partita molto complicata
Vi sono regioni a statuto speciale
Per le quali una legge costituzionale forse non valutata in tutte le sue implicazioni dell'inizio del novantatré prevede che la competenza sull'ordinamento degli enti locali ed è la regione nelle altre quindici Regioni la competenza e dello Stato
Il governo in carica
Deve muoversi tra questi due perni radicalmente diverso perché una competenza regionale disciplina l'ordinamento degli enti locali prefigura una idea
Di rapporto Stato regione e poi di un rapporto regioni enti locali
Con il massimo di accentuazione delle caratteristiche di ciascuna regione in ordine alle dimensione di popolazione di territorio dei Comuni alla natura delle funzioni associative di comuni alla natura e all'origine delle aggregazioni montane
Diciamo appenninica delle comunità montane alle ipotesi di cui si parla da molti anni di aggregazioni
Relative alle aree metropolitane intendo dire io rimettere la competenza esclusiva alle regioni in materia di ordinamento degli enti locali
è un fatto che è stato come tale considerato positivo o negativo contrastato da rivedere fino ad oggi ed è una vicenda recente c'è il sindaco di Catania e presidente dell'Anci né può essere testimone fino in fondo come questa potestà della Regione siciliana come delle altre Regioni a statuto speciale e vissuta talvolta come una subordinazione
Giuridico politico istituzionale degli enti locali rispetto alla Regione in una visione gerarchica dell'ordinamento regionale così come rapporto Stato-Regioni è stato vissuto in termini gerarchici si va a Roma perché si va al piano superiore
Si scende in Regione perché si va al piano inferiore e questa gerarchia nell'ordinamento costituzionale
Traduce una gerarchia vissuta delle nostre associazioni partitiche sindacali culturali produttive perché l'acquisizione degli Status nazionali è stato considerato largamente una promozione
Rispetto gli status locali
Quindi questa cultura complessivamente gerarchica della nostra vita civile sociale istituzionale
Si è tradotta in una lettura gerarchica della costituzione dei rapporti Stato-Regione in una lettura gerarchica della polvere giorno Enti locali dove le Regioni hanno potestà esclusiva
Il principio opposto che vige per tutte le altre quindici Regioni a statuto ordinario in virtù del quale il Parlamento nazionale può oggi ed è ben disciplinare tutto anche il respiro degli amministratori locali
Dovendo essendo costretto a ragionare per grandi categorie
Parlamento nazionale non può cogliere molte particolarità di territorio di ambiente di cultura deve cogliere il livello il numero di abitanti le fasce dei comuni le funzioni svolte ma non riesce il Parlamento nazionale ovviamente a poter far aderire la propria legislazione
Unitaria nazionale centralistica ad un corpo di otto mila e passa Comuni di cento e passa province noi quindi stiamo purtroppo in una complicata lunga faticosa transizione dalla quale non siamo ancora usciti nella legislazione ordinaria né in quella ipotesi di riforma costituzionale
So che questo non serve ad alleviare è le pene di chi amministra quotidianamente i Comuni le Province ma serve in qualche misura a capire talune delle difficoltà
Di fronte alle quali si trova il Parlamento nazionale quando come in questo caso fa la legge sull'ordinamento degli enti locali o quando da la delega al governo addirittura per fare il testo unico degli ordinamenti locali cose che ricordano l'Italia iper centralistica
Del periodo monarchico pre fascista l'Italia gli per iper centralistica del periodo fascista quando i testi unici esprimevano questo rapporto tra un vertice nazionale che tutto sa a tutto provvede è una base locale che poco sa a nulla deve provvedere
Noi ora stiamo andando in una direzione opposta
La legislazione nazionale da almeno dieci anni spinge per un incremento di competenze amministrative degli enti locali
Spinge per quel tentativo di fare del sindaco con la legge dell'elezione diretta il responsabile dell'attuazione di un programma
E quindi di fare del sindaco del presidente Provincia anche una persona che avendo aggregato un consenso popolare sufficiente per essere eletto deve poter poi rispondere ai cittadini sull'attuazione del programma quindi stiamo entrando in una logica che non è più la votazione per partiti e poi si mettano d'accordo o passino da una parte all'altra secondo le convenienze e secondo le necessità stiamo andando faticosamente verso una cultura in base alla quale ai cittadini si indica con un programma e quel programma chi vince deve poter essere posti in grado di attuare
E in questo nuovo rapporto tra corpo elettorale e vertice dell'esecutivo locale che risiede gran parte delle norme che tendono a spostare i poteri dai consigli alle giunte dalle giunte al sindaco
Ho l'impressione che si sia andati troppo in là
Ho l'impressione che nel dare una risposta positiva a questo bisogno di chiarezza di trasparenza di democrazia della responsabilità e non soltanto dalla rappresentanza si sia andati progressivamente perdendo il senso della funzione autonoma democraticamente autonoma che i Consigli comunali possono svolgere
Stiamo cercando di correggere questi eccessi
Stiamo cercando di rappresentare un punto di equilibrio tra esigenze di governabilità ed esigenze di rappresentanza che probabilmente nella vegetazione esige esistente non si era giunto a sufficienza
In che modo lo si può fare o lo si deve fare
Abbiamo tentato questa legge al Senato di fa
Devo dire che questa è una delle materie classiche delle quali
Non ci si divide
Tra maggioranza e opposizione per schieramenti prefigurati perché ciascuna forza politica e anche portatrice di esigenze
Locali di amministratori locali di sindaci di di di componenti di giunta quindi non vi è una contrapposizione chiamiamola radicale come può capitare in altri campi dell'agire politico e noi abbiamo registrato sia lo dirà il collega villone in commissione Affari costituzionali Siena una e la disponibilità a cercare soluzioni diverse da quelle esistenti
Non ci siamo impegnati particolarmente c'è uno e come come gruppo lo dico perché questo tende ad essere un passaggio non non facile anche alla Camera perché abbiamo notato in riferimento alla legge
Anche la legge Bassanini tra Camera e Senato gli stessi gruppi votare in modo diverso a dimostrazione del fatto che ci sono sensibilità molto particolare io volevo far riferimento a questa intraprese legge solo due punti perché la mia non è né una relazione integrativa nel una questione diverso soltanto due punti per dire il tentativo di un nuovo equilibrio che stiamo cercando di realizzare nella logica di un Parlamento nazionale che e alla competenza ad occuparsi di questo in via
Con passi complete
L'articolo otto sul decentramento comunale riguarda le città maggiori e l'articolo dodici invece sugli statuti comunali
Sulla questione delle città maggiori il problema qui ha definito le città che hanno almeno trecento mila abitanti il problema è la radicale differenza del decentramento circoscrizionale in queste realtà rispetto ai comuni minori
E questa radicale differenza abbiamo voluto affrontarla dicendo ribadendo confermando un testo approvato prima al Senato poi caduta alla Camera che in queste realtà la deliberazione sul decentramento
Può trattare i componenti degli organi di decentramento come se fossero Consiglieri comunali dei comuni di pari popolazione
è una gigantesca esaltazione del ruolo politico rappresentativo dei consiglieri circoscrizionali delle città maggiore è ovvio che è limitato a poche città sopra i trecento mila abitanti
Ma non possiamo nasconderci il fatto che gran parte della sofferenza quotidiana degli italiani in materia di salute e di trasporto di aria pulita di abitazione è concentrato in questa città quindi il venir incontro a problemi di rappresentatività dignitosa dei consiglieri circoscrizionali
In queste città maggiori corrisponde al desiderio di fare Viesti dei punti di riferimento non solo dei parafulmini come spesso capita ma dei riferimenti politici autorevoli significativi
L'altro l'articolo dodici invece riguarda un tentativo di correzione
Di questo squilibrio tra consigli comunali e giunte che si era registrato che avevamo ritenuto di regista campi che noi abbiamo colto come squilibrio non non sempre conseguente alla volontà di assicurare alla maggioranza di governo e al sindaco la possibilità di attuare il programma perché ogni volta che siamo in presenza di un rapporto mandato popolare il potere esecutivo attuazione del programma
Dobbiamo consentire che ciò avvenga nei termini nei quali è stato chiesto il mandato agli elettori
Questo è un principio di democrazia fondamentale che non può essere per così dire considerato irrilevante
Chi chiede e ottiene il consenso per governare deve poter attuare il programma ragionevolmente confrontandosi con gli altri gruppi politici fuori dalla maggioranza ma non sotto stando a procedure talmente soffocanti di tempo da indurre ad accordi di merito pur di attuare un programma cosa che avviene normalmente negli altri casi
E quindi l'abbiamo fatto in modo che venisse previsto esplicitamente un insieme di poteri di informazione e di controllo dei gruppi di opposizione dei consigli comunali
Perché si renda trasparente comprensibile visibile il confronto tra maggioranza e opposizione anche nelle amministrazioni locali pur sapendo che moltissimi comuni questo rapporto non è poi così chiaramente sempre il rilevabile descrivibile perché molte volte i problemi dell'illuminazione che la viabilità dell'acquedotto dei trasporti parlo dei Comuni molto piccoli non sono talmente
Elevabile al rango di grandi questioni politiche da consentire un confronto continuo maggiorato posizione però
Abbiamo voluto prevedere che negli statuti comunali venga accentuato sia il ruolo del consigliere comunale in quanto pare ai fini dell'informazione
Sì a ruolo dell'opposizione per svolgere la sua funzione di controllo
Mi rendo conto che vi sono dei rischi
In questo modo di ragionare lo leggevo anche se purtroppo in modo molto rapido in una parte della relazione della
Della signora
Lastre
Il rischio che della critica al sistema attuale
Basata sulla su sulla progressiva cancellazione del ruolo dei consigli comunali vi sia il tentativo di ritorno alla cogestione amministrativa evidentemente questo è un aspetto molto delicato
Se i poteri dei consiglieri comunali da costruire in più
Se le attrezzature tecniche delle quali gruppi consiliari devono poter disporre per poter esercitare una funzione di controllo
Se i poteri informalmente di controllo di commissione di controllo sull'attività dell'amministrazione dati hanno posizioni
Vengono vissuti e gestiti
In termini di congestione delle funzioni di governo evidentemente di rischiamo nella critica all'eccesso di poteri degli esecutivi rispetto ai consigli che prova fatta di cadere della scomparsa dei poteri di autonomia delle giunte
Questa diciamo la questione di un equilibrio nuovo che si sta cercando per il quale credo che una vostra associazione o associazione come dalla vostra
Largamente rappresentativa di UNEBA di una base istituzionale molto larga possa concorrere molto anche alla definizione tecnica di soluzioni legislative che altrimenti il Parlamento tende a vedere molto più nel rapporto maggioranza opposizione parlamentare dove le cose sono più semplici
E quindi si tendono a dare strumenti giuridici come se fossimo in presenza dalla Camera e dal Senato o anche di un Consiglio regionale là dove l'esperienza di ciascuno sa tele consigli comunali soprattutto delle migliaia di comuni piccoli il rapporto non può essere quello che
Tra i grandi partiti da grandi schieramenti delle organizzazioni politiche più grandi
Questo per l'obiettivo per così dire di fondo della nuova legge
Mi sembra che su questo obiettivo non vi sia divergenza radicale tra amministratori locali forze politiche cerchiamo di vedere se questo obiettivo riusciamo a raggiungerlo meglio pavé tutta la sera degli altri problemi sui quali sono intervenuti il relatore
Non faccio ce l'ho perché non se l'importante lo stato dell'amministratore le aspettative perversi le strutture tutte questioni fondamenta la gestione del personale agli spostamenti di competenza non non non non ho modo non ho tempo di intervenire su questioni
Che riguardano la vostra vita col dire all'ingresso del locale
Soltanto perché il l'incontro è organizzato in modo tale che queste cose sono state trattate con molta ampiezza in sede
Tecnico scientifica stamattina quindi non non voglia giura voglio dire queste cose sono di grande importanza sensibilità ma sono tutte conseguenza del modo col quale cerchiamo di raggiungere un equilibrio o definitivo vede anche la critica che spesso viene fatta
In termini di irrazionalità della legge sull'elezione del sindaco che consente a un sindaco di essere eletto con una maggioranza in consiglio comunale diversa non è che quando fu fatta quella legge
Ci dimentichiamo di questa cosa per cui siamo in presenza di una conseguenza eccentrica Berg fu voluto
E fu voluto in un momento nel quale fu voluta non che ci fosse una maggioranza sempre diverso
Fu voluta una soluzione di elezione diretta del sindaco nei comuni maggiori al di sopra dei quindici mila abitanti che vi fosse la possibilità di avere una maggioranza diversa con il sindaco perché è vivevamo in una stagione di grande esaltazione della delega al capo
Nel novantatré basta ricordare che cinque anni fa
La vita politico-istituzionale tendeva a vedere nella del confronto tra parti politiche della fatica della soluzione
Di scelte democratiche un ostacolo al buon governo e quindi elezione diretta del capo delega al campo se poi a una maggioranza coerente col sindaco bene è se non la pazienza quindi non è una questione irrazionale
Fu una scelta
Voluta con battaglie drammatiche Giorgio qualcuno di voi ricorda discutemmo per mesi se si doveva votare il sindaco sulla scheda e la maggioranza su un'altra alla fine dopo lunghissima discussione si disse no la stessa schierava il voto può essere disgiunto
è il fatto che il voto fosse disgiunto fu considerata una grande vittoria
Del movimento referendario tendente all'elezione diretta del sindaco quindi non fu un risultato casuale fu una scelta di politica istituzionale che portava al sindaco e alla giunta composta di consiglieri non più consiglieri o di persone sane consiglio
Una logica per tutti dell'investitura popolare di un capo dell'esecutivo che sceglieva lui il suo governo
E in questa logica il potere del Consiglio venivano progressivamente accantonati
Questa logica mi servono cinque anni dopo alla luce di due esperienze elezione diretta dei sindaci si stia correggendo nel senso di andare dovunque possibile modificando la legge nel senso che il sindaco deve essere il capo della maggioranza investita contemporaneamente al sindaco del potere di governare ma questa è un
Popolare STU organizzazione partitica o politico sociale o liste del sindaco liste civiche e poteri del sindaco
Quindi anche gran parte del dibattito che in queste settimane se è venuto svolgendo il partito dei sindaci sindaci sono uomini di partito non lo sono le polemiche sui sindaci attiene a questo problema non definito
Di rapporto tra una spinta che porta ad una investitura del leader e basta
Ad una spinta che vuole che l'idea sia comunque leader di uno schieramento politicamente definito di maggioranza noi siamo in questa fase ancora di transizione
Non siamo ancora giunti ad una soluzione definitivo da costruire neanche del dibattito soprattutto del dibattito dall'opinione pubblica su questo terreno quindi da questo punto di vista qualche fatica in più nelle regioni a statuto speciale questa fatica in più è accentuata dall'autonomia speciale un'ultima considerazione sulla vicenda del nuovo ordinamento costituzionale mi chiedeva un attimo fa notizie sui tempi io continuo a non sapere onestamente se il Parlamento della Repubblica pare Ravano una grande riforma costituzionale
In ordine al nuovo ordinamento dello stato della Repubblica del governo del Parlamento della giustizia io mi auguro che ce la facciamo
Però capisco che vi sono ostacoli molteplici lungo la strada del percorso dalla riforma costituzionale
La questione che invece molte volte mi mi mi dispiace dover rilevare che il tipo di critiche che riguardano la soluzione relativa alla forma di governo elezione diretta del capo dello Stato con taluni poteri non quelli di guidare il Governo o forse non quelli di quella del governo comunque con un governo che avrebbe una investitura quasi popolare diretta sono critiche
Ritengo in in gran parte comprensibili per molti aspetti anche giustificabili Manno talmente concentrato l'attenzione pubblica sul lavoro della Bicamerale da far ritenere che tutto il resto non esiste
Ora qui la questione lo dico ad amministratore locale quindi parlo in un contesto che queste cose istintivamente le le apprezza di più che altri contesti noi dovevamo operare una scelta
Una radicale scelta
Se far giungere l'Italia ad un approdo dignitosamente definibile federale o no
Questa scelta è ancora in corso
Che sia dignitosamente definibile federale il nuovo ordinamento lo potremmo dire al termine delle votazioni di Camera e Senato son molti punti che sono ancora controversi
Sono controversi tra le forze politiche sono controverse l'intero ciascuna forza politica quindi non è un prodotto in ordine al quale dire è buono o il cattivo è un processo costituente molto serio in ordine al quale chiunque voglia far giungere il processo al termine e non voglia far saltare il tavolo
Se deve sapere di poter concorrere alle modifiche
Perché dal primo testo della bicamerale del giugno del novantasette il secondo testo del quattro novembre le prime votazioni della Camera le modifiche sono rilevanti a dimostrazione del fatto che nessuno ha proposto una verità chiusa
E che il tentativo che si sta compiendo è di giungere a un risultato ripeto dignitosamente definibile come federale sapendo peraltro che non esistono i parametri della Federal Rita pura per cui c'è un non c'è modelli federali basta prendere i libri di diritto costituzionale scritti prima dell'esplosione di federalismo Ritanna cosa molto recente per capire che ci sono vari modelli compare caratteristiche ma qual è la questione che noi abbiamo dovuto affrontare se questo modello deve fondarsi sul rapporto Stato-Regioni
O se deve fondarsi sul rapporto Stato Regione Autonomie locali questa è una questione che gran parte dell'opinione cosiddetta addotta di diritto costituzionale continua a non voler affrontare
Noi abbiamo scelto la strada di un ordinamento che vorremmo definire federale a tre punti
Principio di sussidiarietà istituzionale si parte dal Comune
Si afferma l'articolo cinquantasei che le funzioni amministrative sono tutte attribuite in via di principio ai comuni cosa mai avvenuta e nessuna costituzione federale di gente
Può darsi che stiamo sbagliando ma è bene che si capisca che è un rovesciamento totale dell'ordinamento amministrativo italiano
Anche nelle materie di competenza legislativa regionale statale e detto dall'articolo cinquantasei
E siccome sappiamo che hanno tutti i Comuni possono gestire tutte le funzioni amministrative si è detto salve quelle che Costituzione legge costituzionale leggi statali e regionali
Attribuisco una province regioni e città metropolitane è stato ma abbiamo specificando qualora non siano efficacemente avvolgibili dei comuni e non a piacere
Questo rovesciamento è una complicata straordinaria rivoluzione istituzionale si può dire va bene o no ma non si può dire che non significa niente
Che non c'è materia di discutere una cosa del genere e visto ed è ovvio che se questo tema sul quale c'è un larghissimo consenso in Parlamento
Si è bicamerale sì alla Camera è passato con maggioranza di quattro qui
Quindi ritengo che questo resti nel testo finale vuol dire che è passato con una cultura molto diffusa l'ordinamento federale Inter a differenza di quello statunitense a differenza di quello tedesco
A differenza di quello austriaco nei quali il rapporto solo San regioni è un rapporto Stato regioni enti locali che parte dagli enti locali questo fatto io avrei molto desidero che fosse considerato per la sua importanza e magari contesta magari gli è un errore magari dire un pericolo mortale ma comunque che si dica che questo fatto di straordinario rilievo sta avvenendo nel senso della cultura istituzione del Paese tutti gli altri punti rimangono quasi tutti da definire
Quali statuti speciali con quali contenuti a quali condizioni ne discuteremo domani la Camera voterà su questo articolo cinquantasette
Quale il Senato seconda Camera rappresentativa del territorio in che modo come letta come definite è una questione tormentatissima perché se l'ordinamento fosse stato regioni il modello Bundesrat verrebbe normale
Ma essendo stato il giocatore bilocale è ovvio che non possiamo avere una camera che era presente ottomila esecutivi comunali cento e più provinciali quelle riserve dobbiamo fare un'altra cosa
Complicata ogni volta che sento dire manca la Camera delle Regioni
è vero ma qualcuno ci aiuti a definire meglio questo problema complicatissimo lo sappiamo che manca la Camera delle Regioni nel testo approvato
Della bicamerale non è facile giungere ad una conclusione che sia tale da far ritenere una delle due Camere dignitosamente rappresentativa dei territori e non lui duttile parallelo della Camera dei deputati
Io credo che ci stiamo avvicinando a questa soluzione ma comunque il tema è aperto non abbiamo una soluzione chiusa
Poi queste cose per poter giungere al punto finale ma il soldo che fine fa come si definisce il federalismo fiscale e evidente che altro sarebbe se dicessimo il soldo lo ripartiscono tra Stato e regioni poi ogni Regione provveda distribuirà agli enti locali altro che avendo scelto la strada di un ordinamento federale a tre punte ciò non si può dire
Noi non possiamo dire che la ripartizione avviene tra Stato Regioni e con la Regione pensa all'ente locale ma capite che è molto complicato stabilire il criterio di sufficienza fiscale partendo da otto mila comuni
Ancora una volta negli ordinamenti federali esistenti le soluzioni sono radicalmente diverse non esiste un federalismo fiscale modello l'articolo sessantadue che ne abbiamo scritto modificando quello del testo di giugno sono convinto che sarà cambiato radicalmente alla Camera e forse anche al Senato intendo dire
I due pilastri dell'ordinamento federale che dobbiamo ancora costruire il tipo di Senato e il tipo di federalismo fiscale sono pilastri in costruzione
Non sono prodotti conclusi sono cose che si stanno definendo
La sola grande definizione è il rovesciamento istituzionale
Con la sussidiarietà istituzionale che fa partire le comuni le funzioni e non più dalla Regione o dallo Stato come avveniva fino dal con conseguenze rilevante anche l'ordine ai poteri del Parlamento nazionale relativo all'ordinamento degli enti locali
Queste sono le questioni aperte è ovvio che più il Parlamento muove verso un modello fortemente ancorato il potere locale più le leggi nazionali e come quella ordinaria di cui avete discusso stamattina devono tenere conto di questo punto di approdo
Lo dico perché io stamattina sarebbe noto anche prima ma se la fila si votava una cosa di enorme rilievo al Senato
Le proposte relative alla modifica dell'articolo duecentoquarantuno del codice penale quello che attiene agli attentati all'autorità dello Stato
Proposta originariamente chiesta dalla lega come abrogazione di questo reato
è stato votato dal Senato nel testo proposto dalla Commissione giustizia che toglie la condanna all'ergastolo e prevede che per gli attentato all'unità dello Stato la punizione eh non meno di dieci anni di reclusione
Si è modificato il tipo di sanzione non si è modificata la natura del bene protetto L'Unità dello Stato ma è ovvio che quell'articolo riguarda una idea di Stato unitario
Se lo raggiungeremo l'ipotesi di Repubblica federale il bene tutelato non può essere più l'unità dello Stato che non ci serve più sarebbe l'unità della Repubblica che è una cosa diversa culturalmente politicamente vive dico questo per dire che se ci si muove in un la lega ha votato contro perché voleva l'abrogazione la maggioranza larga sta la favola del testo la commissione Giustizia vedremo che succederà che hanno dico queste con questo concludo per dire che senza poter alleviare le vostre difficoltà di governo quotidiano
Volevo solo rappresentarvi questo orientamento questo desiderio di concludere una transizione
Il Moro da registrare un nuovo dignitoso equilibrio tra poteri di governo locale poteri di rappresentanza politica
E quel libro non sufficientemente raggiunto in questi anni
E un nuovo ordinamento costituzionale se lo completeremo nel quale la Repubblica come detto del privo degli articoli del nuovo ordinamento
E non è casuale che il nuovo ordinamento parte dallo Stato anziché mette l'auto deve operare la fine come della Costituzione vigente ce la Repubblica è costituita da Comuni Province Città metropolitane e Regioni Stato dove la parola Stato
Viene usata perché non si può fare diversamente in prima parte nel pubblico si ma di fatto significa la federazione
Cioè la parte residua della struttura amministrativa preposta alle funzioni centrale non è più lo stand come oggi
Ecco questo fatto avrei molto facile se potesse essere discusso al meglio non solo in questa circostanza poi nel corso di queste settimane successive sapendo che il terreno delle modifiche è appena il cantiere è in corso non vi sono prendere o lasciare vi è una costruzione ancora importante per realizzare grazie
Grazie siamo prolungando i nostri lavori spero pochi minuti alleva per la conclusione di questa prima parte dell'assemblea si terrà una conferenza stampa lo dico giornalisti presenti nella sala delle bandiere alle tredici e trenta è convocato il coordinamento dei presidenti dei consigli comunali
La parola per l'ultimo intervento della mattinata al professor Massimo villone presidente della Commissione affari costituzionali del Senato sono aperti ovviamente iscrizioni a parlare per l'apertura del dibattito pomeridiano
La ringrazio anzitutto per l'invito a partecipare ai lavori di questo incontro perviene in una falsa
Come si è visto
In qualche momento addirittura tumultuoso di evoluzione politico politica e istituzionale
Credo giustamente gran parte buona parte degli interventi che si sono centrate non tanto sui consigli comunale in senso proprio maturo sugli enti locali sulla vicenda dell'ente locale ed in particolare dei comuni nel nostro Paese perché
In corso un cambiamento
Forse per quando troveranno la sua il suo momento di stabilizzazione
E di definizione
Sarà poi da sette
E questo Paese per una generazione o due
E noi davanti agli occhi di tutti come sia radicalmente mutato il panorama istituzionale con un maggior peso del governo locale
Io credo sia giusto far risalire questo alla legge ottantuno del novantatré come pure è stato detto qui
è stato il il cardine su cui diciamo gli svolgimenti successivi hanno girato beninteso tenendo conto che questa legge ha prodotto questo risultato in quel particolare momento che era un momento di debolezza di del sistema di in crisi profonda del sistema che ha reso possibile in un certo senso lei innovazione Emea
Moltiplicato gli affetti d'effetti positivi
Su questo l'azienda è stata la vicenda siete stata qui richiamata
Della riforma costituzionale sulla quale adesso si è intrattenuto con considerazioni che io ma che a parte condivido il collega D'Onofrio
Che
Anche qui bisogna io voglio aggiungere la mia parola quelle che sono state dette si deve capire che questa vicenda pre-riforma assegnato io sono d'accordo quando l'occhio su questo un momento di superamento netto
Della nostra tradizionale cultura autonomistica questa vicenda che si è svolta nella Bicamerale
Non è la mera continuazione
Di un pensiero autonomistico degli anni settanta ottanta qualcosa di completamente diverso perché negli anni settanta ottanta il nostro pensiero autonomistico era un pensiero autonomistico sostanzialmente di tipo regionalistica
E c'è stata invece una cesura
Io credo che giustamente D'Onofrio facesse riferimento all'opinione alle opinioni dopo oltre che non riescono a vedere la novità perché secondo me riguardante successo questo che in questo Paese
I professori gli studiosi categoria benemerita della quale io faccio parte quindi la mia critica una critica che viene come dire affettuosamente dall'interno sono state sempre considerate sono state per larga parte una punta avanzata diciamo di progresso e di evoluzione di molti di mutamento
E per chi fa
Studi comparati ai test è stata sempre una normalità perché di solito i professori sono un ceto di conservazione sono dei conservatori nati professore di mestiere
Perché studiano su quello che c'è c'è un movimento come dire c'è un evoluzione incrementale del pensiero dottrinario e scientifico che è inevitabile quindi professori come ceto si muovono piano in questo Paese mentre altrove
Il ceto dei professori ermeticamente conservatore invece professore ma progressisti perché perché pensiero ingessato dell'immobile in un sistema immobile chi si muove pour piano sembra un treno ad alta velocità
Che cosa è successo
Che a un certo punto la vicenda politica di questo Paese ha cominciato a tenere un passo che non era più quello dei professori
Dal dal novantadue novantatré il cambiamento in questo Paese è andato ad una velocità più alta di quella che è la riflessione dottrinario scientifica riusciva a termini e questo purtroppo ha creato una cioè su tra la dottrina e i lavori della Bicamerale per cui noi ci troviamo in un contesto di riflessione politico istituzionale che a mio avviso e più avanzata oggi perché tiene conto di quella che è la realtà del Paese di oggi
Di quanto invece il commento scientifica dottrinario riesca a fare ecco come ed ecco perché
Che in Bicamerale
Si è dato un modello di federalismo che aderente al Paese di oggi un sistema diciamo altre pilastri lo Stato e le regioni e i comuni
Che è quello che il nostro Paese può effettivamente puntare ad Avvenire perché un altro modello non funzionerebbe nell'Italia di oggi non è che questa è una cosa astratta snodi
Pensiamo a un sistema che la prosecuzione degli anni Settanta e Ottanta dotato diciamo oggi non funziona perché non riflette più quelli che sono gli equilibri reali del Paese
In Bicamerale
Questo bistrattato il sistema politico in qualche modo a questa consapevolezza l'acquisita perché ognuno Lip rivive la vicenda resta nella realtà locale capisce lei il radicamento che c'è o non c'è vede in crisi istituzionali effettivi e cerca in qualche modo sia pure magari con contraddizioni ed errori di tradurla in regola giuridica quindi nel contesto della riforma costituzionale questa consapevolezza è filtrata
Tutti hanno visto e toccato con mano che il governo locale in questo Paese è una realtà oggi indispensabile e di tante dignità nell'ambito del sistema Paese complessivo tutto questo non è ancora nella consapevolezza dei miei amici e colleghi professori e quindi di qua anche ad una qualche bordata vi critica non certamente non generosa e sicuramente fuori bersaglio poiché ciò non toglie che lavora la Bicamerale avventura difetti sia da ripulire sia da rifinire sia da migliorare però ha visto questa ragazza
Diversa e la vista anche Parlamento al di fuori nel contesto della riforma istituzionale perché tutto lo sforzo che si è fatto con le leggi cosiddette Bassanini e nel medesimo senso e ancor prima di tutto lo diciamo un insieme di norme che tendenti a liberalizzare Mammano togliendo un pezzo qui un pezzo di centralismo statalista negli ultimi anni c'è stato del resto voi lo sapete perché siete lettori in prima persona di questa vicenda
Quindi una consapevolezza del ruolo nuovo degli enti locali e nell'ambito di questo soprattutto dei Comuni quanto si dice appunto del principio di sussidiarietà mostra questa priorità al di là di ogni dubbio il sistema politico e in particolare il Parlamento c'è la
Ovviamente la partita è ancora aperta per esempio la fase attuale che viviamo
Quella dei decreti di attuazione delle leggi Bassanini personalmente la considero molto insoddisfacente perché mentre una delega contenuta
Nella legge cinquantanove era una delega che guardava alla novità e che quindi per esempio formulava in termini normativi per la prima volta il principio di sussidiarietà ancor prima che se ne occupasse
La commissione bicamerale i decreti Bassanini sono invece più figli della continuità i decreti di attuazione della delega contenuta della cinquantanove sono meno innovativi della delega stessa perché sono decreti che guardano più a un sistema di autonomia e di cantore giornalistico che non è quindi pienamente consapevole della innovazione che si è introdotto nel sistema personalmente questo no anche sostenuto nel nel dibattito nella Commissione bicamerale per la riforma amministrativa che ha espresso i pareri ritengo dei decreti assai meno come dire avanzati di quelli che la delega avrebbe consentito che fossero soprattutto per l'equilibrio tra i vari livelli istituzionali e nel rapporto non tanto tra lo Stato e le autonomie
Ma tra la Regione
E il sistema delle autonomie locali
Ha lo stesso Bassanini ha detto che a mio parere quelli erano dei decreti per giornalisti erano una continuazione del decreto seicentosedici del de di vent'anni fa e non erano invece testi idonei ad acquisire pienamente la la novità che noi oggi stiamo vivendo nel sistema purtroppo andata al diciamo in quel per questa parte è andata così spero che successivamente sia possibile correggere questa tendenza
Quindi una condizione complessiva in cui noi vediamo e tocchiamo da vicino la la forza il maggior peso la solidità samba nuova solidità alla nuova vitalità del sistema delle autonomie locali
E quindi dei Comuni forti e qui però veniamo a quella che è palesemente una difficoltà seria una contraddizione perché noi abbiamo una centralità del comune
Nella nostra vicenda politico istituzionale in questo momento quindi abbiamo dei Comuni forti forse io direi il segmento più forte nella consapevolezza comune
Nella consapevolezza di tutti però abbiamo dei consigli comunali deboli lo rinviamo questa contraddizione nel momento in cui il sistema vede questa grande forza dell'istituzione comunale che sì con sordità via via si afferma vere invece una difficoltà un malessere una con una debolezza di questo che dovrebbe essere poi il cardine dell'istituzione e cioè le consiglio questo è un problema perché io condivido l'affermazione che le radici della democrazia sono nelle lattuga assemblee rappresentative non sono certa anche nel nel fatto che ci siano governi efficienti stabili
E lettura e così via però ovviamente e nelle assemblee è alla radice della democrazia
E quindi abbiamo un problema di principio ma abbiamo poi anche più banalmente un problema di come dire di di instabilità del sistema di precarietà di sistemi ho fatto il consigliere comunale
Per una variabile a cavallo della legge ottantuno del novantatré e ho vissuto quindi in prima persona vinciamo il malessere il malessere dei consiglieri e dei consiglieri comunali
Io vorrei però dire questo spesso si dice che questa difficoltà nasce dalla legge ottantuno del novantatré io non sono d'accordo su questo secondo me il problema dei consigli nasce prima appunto lo dico avendo vissuto a cavallo di questa legge le due esperienze riversa ed è un problema di perdita di identità con la perdita dei poteri di gestione in realtà i consigli comunali sono ancora in cerca di un alloggio identità dopo la diciamo la il cambiamento portato dalla legge centoquarantadue nel novanta Nell ottantuno
La crisi è stata resa più evidente dal fatto che si rafforzava un'identità diversa che era quella del sindaco ma non è la legge ottantuno novantatré credo che determina la crisi del dell'istituto considerato e quindi siamo tutti a chiedercelo per prima perché credo profondamente questa centralità del Consiglio nel sistema nell'istituzione comunale come fare per rafforzare i consigli
Di una cosa voglio dirla subito nella in questo sono vicino ad altre che l'hanno già detta io non penso che si rafforzano i consigli tornando indietro sulla questione della gestione
Cioè ridando ai consigli la gestione non penso che sia questa la strada
Non credo che sia utile
Perché diciamo era già una questione vecchia
Quando
Si affrontò non normativamente
E certamente avesse ancora più vecchia insomma insiste mandata avanti in un altro senso quindi non possiamo fare questa questa inversione ad U
Posto questo però che cosa sta succedendo che
Sta emergendo un orientamento ideologico segnalo con una certa preoccupazione
Che secondo cui i consigli si tutelano chiedendo leggi
Che tutelino i consiglieri
Questo sembra un gioco di parole insomma ma quando ci sentiamo dire allora bisogna fare la legge perché Presidente sia necessario in tutti i Consiglieri comunale quale che sia la dimensione delle bisogna fare la legge che prevede che le Commissioni abbiano certi poteri bisogna fare la legge perché
Si possa fare da oggetto del contendere il bambino ci sia un'autonomia batte tardiva
Del consiglio comunale
Ma guardate
Io credo che il male firma dei consiglieri e che non si vogliono render conto che gli strumenti primari della propria autonomia ce l'hanno in mano allo
Ce l'hanno in mano gli stessi concetti poi sottovaluta
Enormemente l'incisività di poteri come quello quelli dell'autonomia statutaria e regolamentare essere usati incisivamente possono conformare l'intera vita letta
Bisogna avere più coraggio guardate lo dico da ex consigliere bisogna avere più coraggio nell'uso di questi poteri perché sono potevi che conformano lei che determinano il rapporto con l'amministrazione in qualche misura che possono definire in qualche misura il rapporto con stesso e quindi definiscono la forma di governo in ausilio a quello che lo schema normativo prima però bisogna avere il coraggio perché i mi venite a chiedere a me che faccio il mestiere del legislatore qui a Roma di fargli una legge per l'autonomia Budget dei consigli comunali
Io scommetto che non è necessario
Secondo me ne sono di voi mi sa dire perché non lo potete fare da voi per fattiva offre secondo all'altro ma perché non lo fa
Capisco che mi si venga a dire è meglio che la retribuzione del sindaco o del Presidente del Consiglio la faccia lo faccia la legge dello Stato perché se no qui si apre come dire una di quelle contrattazione di bassa cucina che è meglio che affossano ne faccia qualcun altro in termini generali e poi si si applica in sede locale questo lo capisco
Perché vedo bene che cosa si scatena poi localmente se uno si mette a parlare dei quattrini al sindaco all'assessore al presidente del Consiglio bene questo sì
Ma a parte questo su quello che regola su quello che è moderno perché non usare l'autonomia John l'autonomia statutaria e regolamentare fino in fondo
Io capisco che prima vedete c'era un nemico istituzionale dell'esercizio di questi poteri che era in primo luogo il segretario il Segretario del Co
Che non voleva aver a che fare con queste norme perché gli tornava più comodo avere alla normativa nazionale le circolari
Perché è chiaro che se uno adotta fino in fondo alla via dell'autonomia e beh poi bisogna fatica c'è un po'sopra
Poiché si trova lì a dover capire a dover vedere c'ha qualche problema in più non può non può dire adesso chiedo al ministero
Però adesso va anche questo ostacolo non c'è più perché adesso a figure diverse ridefinita
E quindi diciamo quello sotterraneo come dire contrasto all'uso degli strumenti autonomia che io personalmente ho sperimentato come consiglieri né da parte dei vertici della burocrazia non dovrebbe esserci più
Quindi dovrebbe esserci un contesto più favorevole per l'uso incisivo di questi di questi strumenti quindi
Io non aggiungo diciamo i miei commenta quelli che sono già venuti sui singoli problemi perché è chiaro che sebbene da voi attraverso strumenti di Borgo documenti di oggi o in qualsiasi altro momento
Una procura proposto
Sostenuta da ampio consenso la mettiamo in una legge di passaggio non è questo un problema Mansell Ance mi chiede tutti i consigli comunali d'Italia mi chiedono facciamo il Presidente del Consiglio obbligatorio lo facciamo
Ma badate che la via non è questa il futuro del Comune il futuro dell'ente locale & nell'uso fino in fondo degli strumenti di autonomia
Quindi la possiamo anche fare la norma sui presidenti di con dei consigli la possiamo fare la norma sulla Commissione ma badate che la strada non è quella lo dovete sapete voi state guardando all'indietro scusatemi se ve lo dico con franchezza
Se sei fa se ponete se ponete queste richieste perché il centralismo inedita fin quando ci sarà una una legge nazionale laddove non è indispensabile che ci sia noi saremo sempre un in un sistema caratterizzato dal centralismo se non ci convinciamo prima no nell'autonomia è esercizio fino in fondo e con coraggio degli strumenti dell'autonomia certo poi non possiamo lamentarci se vincono i centralisti
Grazie dove la parola alla presidente Daniela l'Astri perché ci legge il documento diciamo che concluderà i lavori di questa conferenza pensiamo sia opportuno porlo in discussione in votazione adesso quindi la parola Daniela lastre
Allora ovviamente non si conclude qua però mi pareva opportuno prima della conclusione della mattinata
Dare lettura del documento che con il presidente Bianco abbiamo voluto fare proprio per dare forza all'incontro e alla conferenza di oggi e questo documento riprende i temi proposti anche proprio per la modifica
Della centoquarantadue che il presidente Bianco anche annunciato nel suo intervento ne do lettura la stagione di incisive riforme della pubblica amministrazione assieme all'avvio del processo di decentramento di poteri verso comuni enti locali e Regioni impongono uno sviluppo coerente del sistema politico istituzionale che si è affermato
A partire dall'elezione diretta dei sindaci
Decisiva in questo contesto è la prima parte della riforma dell'ordinamento degli enti locali delle aree metropolitane dello status di amministratori locali licenziata dal Senato è attualmente all'esame della Camera dei deputati
L'ANCI considera necessari il completamento di questa riforma in breve tempo come altrettanto rilevante la che riguardano il sistema elettorale il mille trecentottantotto bis e La sette dei servizi pubblici mille trecentottantotto te
Pur valutando complessivamente positivi il testo in esame alla Camera
L'associazione intende segnalare gli aspetti in contraddizione con la stessa ispirazione originaria ma anche con le prospettive più generali della setta dei poteri locali l'esigenza di coerenza del sistema si accompagna necessità di disporre di istituzioni in grado di sostenere il processo di decentramento amministrativo
E di valorizzazione dell'autonomia e tradotto nelle leggi Bassanini e in via di attuazione a livello statale e regionale
Processo destinata ad ulteriori sviluppi dalla riforma costituzionale in atto in particolare l'associazione presenterà proposte di modifica sugli aspetti decisivi di funzionamento dei consigli comunali
è infatti necessario che la riforma dell'ordinamento non sia viziata da passi indietro rispetta l'equilibrio istituzionale avviato con l'elezione diretta del sindaco e fin dal mille novecentonovanta con il nuovo riparto di competenze
Tra gli organi esecutivi rappresentativi ove venissero compiuti giudicheremo quei passi indietro non solo in correnti ma inaccettabili
E necessari anzitutto segnalare alcune questioni che attengono al sistema delle fonti dell'ordinamento locale in particolare al rapporto tra la legge da un lato e l'autonomia statutaria e lavorano entrare dall'altro in materia di funzionamento degli organi
Infatti là dove si ritiene che prevalgano esigenze di uniformità dell'ordinamento il rinvio vincolante anche nel conto e tu anche nel contenuto alla fonte statutaria appare solo un adempimento formalistico tra l'altro posto in violazione dell'autonomia dell'ente locale nonché un inutile appesantimento delle procedure di attuazione
Delle due l'una o si segue il sistema delle discipline dettaglio in legge o si stabiliscono in legge soli principi lasciando a Comuni ed enti locali sia l'autonomia della normazione di dettaglio se la decisione della fonte da utilizzare
A questo proposito non c'è dubbio che la disciplina fondamentale degli organi comunali debba essere stabilite dalla legge almeno fino a quando questa continuerà a disciplinare le loro competenze
Affidare agli statuti la scelta fondamentale di organizzazione dell'organo consiliare la sua presidenza contrasta con quanto è già qui acquista acquisito dall'ordinamento attuale con i principi di funzionamento degli organi elettivi con altrettanta coerenza andrebbe prevista una soluzione normativa per i Comuni con meno di quindici mila abitanti che consenta loro la possibilità di dotarsi attraverso lo statuto di un presidente consiglio comunale lancia sempre sostenute la distinzione di compiti e funzioni stabilitisi con elezione diretta del sindaco e assemblea consiliare in questa ottica va prevista l'autonomia organizzativa e funzionale dei consigli comunali che può concretamente prefigurarsi anche attraverso una diretta gestione delle risorse economiche necessarie per il proprio funzionamento
Bisogna respingere sia un ritorno a funzioni di amministrazione attiva da parte dei consigli
Come pure la tendenza dei qualificati in ruolo a vantaggio delle giunte il tema delle garanzie delle minoranze politiche se non è attenta azione di antichi consociativismo i deve essere affrontato in una prospettiva nuova e più matura nella quale si salvaguardino tre esigenze
Quella di garantire il buon funzionamento dei consigli nell'attività normative di indirizzi e non lo svolgersi dell'attività di controllo
Esigenze che riguarda insieme se maggioranze e minoranze che si manifesta anche nell'adeguatezza delle strutture di supporto a queste attività
Quella di spazi garantiti alle minoranze per rendere evidente alla pubblica opinione la qualità e la proposta alternativa
Spazi garantiti alle maggioranze per lavorazione l'indirizzo politico e di governo a queste si esigenze non corrisponde la visione semplicistica di alcune disposizioni del testo in esame alla Camera
Nelle quali insieme la ridondanza del richiamo del potere ispettivo di consiglieri non c'è alcuna novità in tutto ciò si istituiscono commissioni di controllo e di garanzia solo per creare una qualche riserva di opposizione mentre appare del tutto in ombra il più importante tema di come operare per quali finalità la fondamentale distinzione proprio tra maggioranza e minoranza
In questo quadro quattro la visione ristretta dei consigli comunali fa da Penda
Con la nuova disciplina delle nomine da avanzata la riforma che letteralmente scade nel sistema delle responsabilità di governo del sindaco
Imponente la rappresentanza dei gruppi di minoranza negli organi collegiali clienti aziende ed istituzioni comunali
Oltre ad essere ingestibile questo meccanismo avete in discussione il faticoso importante ed è ancora incompiuto equilibrio dei poteri e si è venuto costruendo sulla base l'elezione diretta del sindaco
Se questa è la prova del legislatore nazionale lanciò del tutto contraria
Esistono le condizioni per affrontare in modo diverso il tema dello status delle minoranze
Nell'ambito dell'esercizio le funzioni di controllo dall'organo assembleare e della maggioranza rispondendo direttamente alle tre esigenze prima ricordate secondo i principi di una democrazia decidente
Nella quale le minoranze sono garantite la loro capacità di rappresentare una parte una valida alternativa le scelte di governo la maggioranza garantita nella capacità di possibilità di lavorare l'indirizzo politico mentre l'assemblea elettiva nel suo complesso e di singoli rappresentanti sono messi in grado di esercitare tutte le funzioni proprie in una sede che deve diventare il massimo momento del confronto politico e della verifica dei risultati dell'amministrazione questo sforzo di definizione dei poteri che compete all'autonomia
Degli enti locali può essere sostenuto e sollecitato dall'ordinamento generale ma senza commistioni di ruoli c'è quindi la necessità di un'attenta riconsiderazione da parte le Camere deputati lacuali su questi come su altre limitati aspetti può intervenire nel processo legislativo migliorando sensibilmente era la riforma e restituendo agli enti locali una disciplina più avanzata
Questo è il documento
Questo documento sarà presentato anche alla stessa camera dei deputati attraverso la Commissione affari costituzionali della Camera e come diceva il presidente Bianco sarà anche parte di un'audizione che presto appunto faremo presso la stessa commissione
Affari costituzionali della Camera ecco mi pareva opportuno importante ovviamente annunciarlo in questo momento alla conferenza
Sì adesso per facciamo copia ve lo facciamo distribuire rapidamente allora io direi di sospendere qui i nostri lavori si tiene adesso la conferenza stampa con i giornalisti presenti nella sala delle bandiere subito dopo faremo la riunione della conferenza dei presidenti dei consigli comunali sempre qui
Mentre il dibattito basta riempire un fogliettino
Adesso che verrà dato mettiamo citato sì sì certi
Questa riunione la linea dei presidenti
Dei consigli comunali
Mi è arrivato un avviso attraverso una lettera che accompagnava l'invito della prima Conferenza nazionale dei consigli comunali
Allora in quest'avviso come avete visto c'era scritto che volevamo questa riunione dei presidenti consigli comunali
Porre a completamento il coordinamento nazionale dei presidenti perché noi abbiamo un Regolamento che fu approvato il regolamento al congresso dell'ANCI del mille novecentonovantacinque che prevede una struttura nazionale presso l'ANCI del già coordinamento
Con questo Regolamento si prevede chiede che questo Regolamento si prevede che il coordinamento nazionale composto dai coordinatori regionali dei presidenti dei consigli comunali composto da dieci componenti di consigli comunali attraverso i loro presidenti dei rappresentativi diciamo per aree geografiche per città piccole medie in particolar modo e i grandi e in più abbiamo ritenuto l'abbiamo posto il problema anche all'Assemblea
Nazionale dell'ANCI che si è tenuta a Bari
Lo scorso anno nell'ottobre scorso di apporre una questione appunto nuova che definiremo in maniera completa anche con un nuovo Regolamento di sera votato poi al Congresso prossimo dell'ANCI che si terrà appunto il prossimo anno
Ci pareva importante quindi arrivare a questo compimento noi abbiamo sette nominativi da proporre per arrivare a dieci a quel numero appunto previsto nel Regolamento di rappresentanza di presidenti dei consigli comunali
Delle piccole medie e grandi città e in più la proposta dell'invito permanente da effettuare ogni qual volta si riunisce il coordinamento nazionale dei presidenti delle città Coco luogo di elezione
Questo perché ovviamente i coordinatori regionali o gli altri dieci presidenti molto spesso anzi quasi mai corrispondono alla realtà dei presidenti delle città capoluogo di regione ci pareva importante invece che il coordinamento nazionale avesse al proprio interno e lo può fare in questo momento attraverso un invito permanente veste queste relazioni continuo e costante con i presidenti delle grandi centri urbani quindi capoluogo di regione
Io passerei a questo punto la parola Raimondo Ussi etiche all'interno del l'ufficio di presidenza del coordinamento nazionale residenti e presidente di Foggia
Va bene non va bene allora buongiorno a tutti mica vorremo BookCity sono il vicario della Presidente lastre nell'ambito del coordinamento io per intanto volevo esprimere un ringraziamento che anche soddisfazione per quello quella che è stata la partecipazione ai lavori stamattina perché ritengo siamo riusciti attraverso l'organizzazione di questa conferenza nazionale ad ottenere un eccellente risultato e in termini di partecipazione di figure tecnico scientifica termini di rappresentatività né di destra presenze di relatori sottosegretari ministri la partecipazione e anche la condivisione da parte del presidente stesso dell'ANCI bianco delude
Nostre posizioni quindi un ringraziamento per questa grossa partecipazione ritengo che questo tipo di attività posso essere pienamente nello spirito di quelli che sono gli intendimenti del coordinamento nazionale e presidente del consiglio e cioè è stato anche dato stamattina quello di dare una maggiore visibilità di acquistare una maggiore visibilità di riuscire a diciamo portare meglio quelle che sono i lavori gli intendimenti del coordinamento su tutto il territorio ed è anche questo uno degli aspetti che ci ha portato ovviamente a conseguire questo tipo di risultati e su questo devo fare una chiosa un'integrazione a quanto ha detto Daniela Steve prima per quanto riguarda la il compito che ci compete stamattina in riferimento alla integrazione del coordinamento nazionale
Noi ovviamente abbiamo fatto una serie di ragionamenti su questo tipo di discorso che hanno guardato soprattutto a un discorso di territorialità a un discorso di consistenza
Dei comuni a un discorso di coinvolgimento lo diceva anche Daniela questo aspetto per quanto riguarda i comuni
Capoluogo di Regione e sulla base di questo ragionamento abbiamo cercato di trovare delle soluzioni che potessero dal per intanto a soprattutto assicurare la presenza sul territorio perché è bene che voi sappiate che per alcune regioni noi siamo scoperti addirittura come coordinamento regionale e quanto pugili sia cercare di attivare per far costituì coordinamenti regionali e non siamo riusciti specificatamente per esempio mi riferisco
Alla Calabria o alla Campania o anche la Basilicata devono Santisi attivati che purtroppo ci troviamo e quando c'è la Conferenza nazionale magari vengono anche i colleghi di Roma quando e non abbiamo mai saputo niente non siamo riusciti non siamo mai stati coinvolti in questa cosa
All'uopo voi allora cercheremmo attraverso questo tipo di discorso di assicurare per lo meno un minimo di
Rappresentanza territoriale fermo restando che poi sarà compito del coordinamento e di questi amici designati andare proprio a prevedere la costituzione
Degli organismi regionali e mi spiego meglio con questo tipo di meccanismo nei riusciamo ad assicurare una maggiore presenza nell'ambito del coordinamento ha tutte le ragioni
Tre pretendere del coordinamento nazionale fanno parte come componenti di diritto i coordinatori regionali delle sezioni Presidente del Consiglio per esempio io sono coordinatore della Regione Puglia nella qualità
Partecipò al coordinamento nazionale in più ci sarebbe il Presidente del Consiglio del comune
Capoluogo di regione quindi diciamo cioè questo tipo di discorso
Ma eravamo visto e valutato sulla base di una serie di incarichi e c'eravamo dati quando abbiamo fatto abbiamo ricostituito gli assetti del coordinamento dopo che l'amico Carpanini ieri sapere tutto il passato sull'altra sponda oggi vicesindaco a Torino anche se non ha mai disconosciuto la partenza
Ai presidenti di consiglio comunale amo una proposta articolata sottoporre la conferenza che vedeva appunto secondo questi criteri la possibilità di andare a coprire alcune zone che sono scoperte io vi do lettura dei nominativi che sono stati proposti che vengono proposti alla conferenza per l'approvazione sono quinto Piol di Belluno Giorgio saggia né di Mantova Giammarco Gastaldi di Saluzzo
Silvia Milani di piombino Valerio Rizza Catanzaro Benedetto Mariano di Pisticci e Antonio Gennaro di Avellino se ci sono delle domande che volete fare riferimento a questo argomento tempo siamo procedere a questa incombenza per poi passare altri aspetti
Possiamo procedere dubbi perplessità
Sì prego
Ci può dire anche il suo nome chiedo scusa di non molte volte per
Non sono devono cessare al presidente del Consiglio di San Giorgio a Cremano un comune della provincia di Napoli
Volevo sapere però che a me non è giunto non è pervenuto l'allegato del relativo acque
E non sapere il criterio non mi sembra solo geografico ma si deve essere stato un criterio su quel sì nominati che se avevamo conoscenza certamente avremmo proposto anche perché ho sentito che ma campagna non veniva menzionata prima come regione presente quindi infatti infatti non era presente
A fine aprile
Allora per quanto riguarda l'invito io mi meraviglio di questa circostanza funziona mi sentite perché e questo è stato allegato insieme al alla al al programma quindi non ritengo se non si sia potuto verificare omogenee potrà essere stato forse una disattenzione ma i funzionari dell'ANCI Roma mi confermano è qui con me dottor campioni
Perché sono stati inviati altri criteri e questo forse io ho omesso di dirlo è bene che lo lo dica perché passato fatto riferimento alto tipo di criteri non solo geografico
C'è stato un discorso sicuramente non né di appartenenza politica né di altro perché mi come coordinamento cerchiamo di operare per quello che riguarda la rappresentatività dei consigli comunali
E quindi non usiamo nei nostri organismi muoverci per collegamenti politici o di appartenenza questo per essere estremamente chiare sinceri per quanto riguarda le procedure non ho difficoltà a dire tenuto conto che mi è capitata bene perché sa San Giorgio a Cremano e delegato per la Campania e per l'Italia meridionale sono proprio io nell'ambito del coordinamento nazionale
E ho cercato di muovermi tenuto conto ripeto che non esisteva un coordinamento redarguiva creato va fatto il coordinatore regionale della campagna o cerca di attivarmi per questo tipo di discorso non sono ancora riuscito avevo avuto contatti con Napoli anche ovviamente
Non è che posso prenderle Elenco per fare tutti i comuni della Campania e ho cercato di creare l'occasione che non si è ancora verificata
Nell'ambito di e anche durante per quello che riguarda le riunioni ho potuto verificare un una serie di attività di interesse di collaborazione da parte di alcune persone allora io per esempio personalmente mi sono permesso per la Campania di
Proporre questo nominativo fermo restando che dovrà essere immediatamente successivamente d'intesa anche con la persona poco se voi siete d'accordo
Costituito il Coordinamento regionale perché per me e assolutamente assurdo che non ci sia il coordinamento nel regionale questo impedisce anche noi
Come tipo di attività come tipo di proposta di arrivare a quella ramificazione necessarie
E a quel coinvolgimento necessari in tutti i comuni che mai ci siamo preposti di effettuare
Ci sono altri che vogliono prego
Pollini di Udine soltanto un chiarimento ho sentito l'indicazione relativa ai presidenti dei consigli comunali
Dei capoluoghi di regione come invitati permanenti unitari permanente un componente di diritto del coordinamento
è chiaro che sono Pantheon durante tutti gli effetti abbiamo i diritti ha detto il testo che ci hanno chiesto di noi abbiamo utilizzato questa dicitura tenuto conto che l'abbiamo un regolamento che dicevate la presidente lastre andrà a modificarsi nel momento del congresso abbiamo una regolamentazione l'ambito della regolamentazione abbiamo dato la forma ma è chiaro è evidente che sono partecipanti
Diciamo a tutti gli effetti e al Regolamento l'avremmo potuto però mai abbiamo trovato la la la la maniera perché ripeto quello che ci interessa è quello di privato non perdere esperienza importantissimi dei Comuni capoluoghi di regione e poi di a aumentare il grado di partecipazione perché molte volte abbiamo riscontrato perché in questi casi quando c'è soprattutto i sente la possibilità di ricopre un incarico c'è la corsa salvo poi ritrovarsi
Dieci quindici persone I soliti a lavorare ripeto mai abbiamo cerca di allargare la propria più possibile
Sono pienamente d'accordo su questo ho sempre sostenuto la necessità della presenza volevo che fosse chiaro che i componenti precedenti nei Comuni capoluoghi di regione partecipa a pieno titolo ai lavori del coordinamento solo questo aspetto
Grazie
Altri prego signora
Sono Eleonora Lo Curto sono presidente del consiglio comunale di Marsala probabilmente la mia sarà una domanda che ad altri non interesserà perché hanno più esperienza ma io sono stata eletta il trenta di novembre scorso tuttavia confrontandomi con altri colleghi presidenti di consigli comunali ho avvertito la stessa lo stesso disagio di scarsa conoscenza
Non di quello che lanci e di quella anche nella quello che stiamo facendo adesso perché bene o male la lettera è arrivata in qualche maniera ci siamo anche informati però ecco per esempio io non sapevo che nella mia regione esistesse un coordinamento regionale come è stato eletto questo coordinamento regionale
Con quali criteri appunto poesie eletti nel coordinamento nazionale io ritengo che un chiarimento in merito sia opportuno proprio per rendere tutti quanti partecipi di quello che questo nostro associazionismo vuole promuovere tra i presidenti dei consigli comunali d'Italia grazie
Sì chiedo scusa perché ho avuto un amaro per i vuol sapere specificatamente come vengono composti coordinamenti regionali nazionale anti come composto giusto e l'ufficio di presidenza
Allora ne veniamo dalla una elezione del c'è stata con me coordinamento nazionale la costituzione risale ai tempi che furono di molto in volta il coordinamento secondo quanto stabilisce il nostro Regolamento
Dei presidenti del consiglio comunale prevede
Che i coordinatori regionali vengano chiamati far parte di diritto del coordinamento mi spiego è stato ultimamente letto il coordinatore per quanto riguarda il Molise
Di diritto entra a far parte di questo Ufficio di coordinamento per quanto riguarda la costituzione dei coordinamenti regionali e in cui qui sono supportato dall'organo tecnico lanci Roma ha scritto più di una volta non meno di due volte
Alle sezioni regionali dell'ANCI perché venisse effettuata la Costituzione
Di questi organismi va be'non mi meraviglia che le faceva di perché io per esempio o mi ero attivato per la Calabria ho anche chiamato il funzionario responsabile alla Calabria e poi è una norma architetto mi pare di ricordare
Prega qualificandomi ovviamente lasciando i numeri per con un tono stato neanche richiamato cioè la mancanza e delle sezioni regionali ma antinazionale anti Roma ha sollecitato più volte le sezioni regionali e tanto dovreste fare
Anche voi in buona sostanza perché se non viene costituita la se c'era già a me è successo in Puglia è arrivata la comunicazione il presidente Errani settima regionale ha convocato l'Assemblea dei premi l'Assemblea regionale e presidente del consiglio abbiamo proceduto alla elezione
Del fuorviato regionale abbiamo fatto il coordinamento regionale abbiamo nominato i coordinatori
Sì sì va bene
Sì ma per la Sicilia c'abbiamo anche una situazione caregiver perché comunque c'è un grande rappresentante la Sicilia che non vedo stamattina amico Filippo Livio anche
C'era un certo hanno perché essa
Scusa Messina
Allora aveva chiesto interviene anche da la collega Romagnoli presidente del consiglio comunale di Savona
Vista la preistoria perché purtroppo sono fra coloro che da più antiche sale riserve la serranda al tutti a pranzo poi prima di riprendere allora la prima volta in cui coloro che sono stati eletti in pratica dell'ottantatré quando per la prima volta c'è stata la figura del sindaco e poi del presidente e che sono stati qualcuno confermato in minima parte altro ormai sono cambiati il lanci nel novantaquattro ha convocata a settembre su sua iniziativa spontanea diciamo proponimento
Tutti la prima riunione presso il CNEL dei presidenti di consiglio questa prima volta in cui abbiamo preso atto in pratica nessuna forza e dovevamo organizzarci abbiamo avuto un dibattito organizzato proprio dall'ANCI
E a un certo punto si è deciso di creare un minimo di organizzazione per arrivare fino al primo congresso Anci perché le semine ANCI corrispondiamo i congressi ANCI quello di Napoli
Del novantacinque
Nel corso di questa riunione messo sovente il sito per precisamente Inés nel corso di questa riunione alla al CNEL erano stati individuati una decina di persone forse diciamo così più attive al momento ci siamo trovati a Sorrento e a Sorrento in pratica si è andati a ratificare e il nominativo di dieci
Presidenti di consiglio che avessero mandato di andare a predisporre un Regolamento che sarebbe stato vistato inizia e nel frattempo di ere elaborare in pratica delle proposte per cercare di allargare al massimo la partecipazione ai presidenti del Consiglio
Questo se fatta a Venezia assieme proceduto a approvare la bozza di Regolamento tenendo presente che questo ragionamento prevedere in pratica un nucleo di presidenti sulla falsariga di quello che succede per l'Anci nazionale
Una un gruppo di presidenti in pratica eletti scelti diciamo dall'Assemblea e poi i ne facevano parte un rappresentante per ogni regione
Successivamente ci siamo rivisti a Bari a bare avevamo pensato di portare comodo come coordinamento questa proposta che poi non si è riuscita a portare avanti per mancanza di tempo
Proprio quella inattesa poi di eventuali cambiamenti che potranno sull'avvenire nel momento congressuale che chiaramente coincide con quello dell'ANCI
Quindi nel novantanove quando andremo a rivedere il congresso quello di allargare ancora in pratica la rappresentanza dei presidenti consiglieri in coordinamento
Facendo partecipare invitati di diritto
Non importa perché in pratica nacque non siamo andati me contava interno del coordinamento proprio perché importante in questo momento una fase ancora in cui dobbiamo fare le cose
I Apprendi prese nel Consiglio delle comuni capoluogo
E nel di Regione nel frattempo si era cercati dividente cinque compiti di andare a sensibilizzare quelle regioni in cui e non si era ancora provveduto alla nomina del consigli ed è del coordinatore regionale questo sempre in che modo attraverso ovviamente le ANCI regionale che sono quelle preposte
E poi magari se nelle singole regioni c'è stato qualche disguido questo sarà anzi sarà da vedere
E diciamo da andare a precisare
Attualmente cosa è successo dato che noi siamo dobbiamo per in diciamo in sé per sé e consiglio prima essere eletti consiglieri che può essere letti presidi consiglio sono cariche che spesso pagano cambiano perché ogni elezione si varia
Ovviamente il fatto magari delle rappresentanze siamo gente che andiamo e veniamo per cui di dieci nomi originali in pratica indicati a Sorrento sette sono venuti a mancare allora chiedendo consiglio anche a quello che la intasca lancia quindi ci rifacciamo come Statuto si è vista di procedere attraverso la cooptazione cioè in pratica indicando dei nominativi sempre
Abbiam detto i criteri con cui le abbiamo scelte cercando di scegliere i a livello regionale ma anche cercando di Ceglie non solo nei comuni sopra magari capoluogo di provincia ma anche scegliere i Comuni che non fossero capoluoghi di provincia
In modo che ci sia una rappresentanza la più variegata possibile ovviamente delle realtà
Reali ecco abbiam detto prima non assolutamente politica ma le realtà poi della fattispecie quindici mila a trenta mila abitanti capoluoghi di provincia non capoluoghi di provincia e così via
In pratica quindi si era deciso di andare a procede per cooptazione però volevamo in pratica sottoporvi questi nominativi in una forma diciamo un pochino più democratica ecco
E questa proposta di arrivare fino al congresso in cui poi verrà ratificato e procederemo alla modifica del raduno del del nostro Regolamento quella di invitare permanentemente quindi far partecipanti fu fatto anche i presidenti del Consiglio dei comuni capoluogo di Regione
Questa è la proposta
So che abbiamo forse il tempo manca ecco dovremmo magari perché soprattutto che muovo andare a illustrare entrare nel merito nei particolari
Non so se sia a casa e comete però vedevo che qualcuna sentiva nel senso che chi è stato già presidente riunioni magari pian piano la storia ormai cerca riconoscerà voglio solo ancora dire una cosa non ci siamo ancora una fase in pratica chiamiamo l'esplorativa chiamandola
Di riuscire a capire ancora cosa siamo dove vogliamo andare
Quindi anche il nostro la nostra utilizzazione ovviamente alle stesse pecche che un po'noi abbiamo all'interno ovviamente dei nostri consigli abbiam detto che oggi è la prima volta in cui effettivamente c'è un documento firmato
Coordinamento del presente consigliano soprattutto firmato Bianco presidente Anci quindi è una partenza una pietra miliare e quindi stradali dobbiamo ancora fare senz'altro riusciremo a organizzare meglio anzi chi ci sarà degli no il presidente consigliere c'era meglio a organizzare poi d'ora in poi un po'i lavori scusate l'intervento forse vi avrà chiarito alcune cose spero non sia De confusa
Presidente Romagnoli grazie ringraziamo al recente Romagnoli in piena campagna elettorale Presidente la collega Romagnoli ecco il discorso un po'non sa ci sarà il giudice ci sono altre domande prego
Le le dispiace avvicinarsi perché mi pare che non si riesca forse nonostante l'apprezzabile l'apprezzabile tono di voce però
Il buon poco un futuro
Parlerà come il programma
Allora
A
Grazie al collega De Luca io purtroppo mi rendo conto chiedo scusa un attimo una regalo di poi facciamo molte volte si crea dell'animosità peraltro immotivata se ne faccia un passettino un attimo indietro il compito vostro abbiate pazienza dovrebbe essere mi rivedo specificatamente alla Mille intervenuto ma dico secondo voi è concepibile che la sezione dell'ANCI della Campania non si è costituita ma faccio io una domanda voi invece di venire a protestare qua e ha dichiarato la sua disponibilità qua dico le pare possibile una situazione del genere inverto la domanda lei perché la regola è la normalità avrebbe voluto per le cose funzionassero così poi voi vi leggete come Assemblea regionale coordinatore Giona come sono stato eletto in Puglia il quale Dina fa partito
Forse viene confusa anche questa forma di coinvolgimento che vi ha riservato in minima parte vedete voi immaginate il numero delle regioni il numero dei capoluoghi di regione
Quindi Presidente Consiglio comunale questa possibilità che viene utilizzata eventualmente alla conferenza in maniera diversa
Ecco perché io ritengo forse molto più pertinente la sua il suo rammarico la sua protesta che lo faccia anche nella sede regionale dell'ANCI della sua regione che ha ricevuto ben due anzi tre solleciti la Campania per la costituzione della
Sezione regionale dei Presidenti del Consiglio perché questo poi vi consentirà sul territorio con ripeto la nomina poi dei rappresentanti provinciali di organizzare compiutamente quelle che sono gli organi di decentramento anche in in sede Anci l'amico Gennaro tra l'altro io non lo vedo mai stato stava qui
L'ho visto poi non vorrei fosse lui perché tra l'altro lui non era neanche a conoscenza di questa determinazione ripeto e ove fosse necessario risottolineo la mia
Assoluta autonomia nella scelta di questa che tra l'altro è stata condivisa dai colleghi del corre ordinamento quindi non ci sono state né candidature né proposto Ignazio state valutazioni
Cioè mi competevano in quanto delegato per la vita del Meridione Haute avendo dovuto avere a che fare adesso sono contento che ritorna con l'azienda con sede Gioni quindi un lavoro anche abbastanza defatigante perché e mortificante anche quando ci sono queste occasioni dire c'è la borsa salvo poi ripeto a ritrovarsi magari a dover fare oltre la mia regione altre cinque Regioni le posso assicurare pilota voleva intervenire dei prego
Sì se riesco
Anche di menarmi con il microfono Alessandro Rizieri comune di Mondragone provincia di Caserta insomma esprimo proprio brevemente la solidarietà quanti hanno hanno appena firmato di essere campani San Giorgio a Cremano i quali hanno conosco sufficientemente bene la zone a differenza però dell'amico e della collega Qualiano se non ricordo male
Intanto mi permetto comunque di apprezzare i chi opera chi fa perché mi rendo conto che alla fine inevitabilmente se non ci fosse qualcuno che avesse iniziato anche nel novantaquattro e forse molti di noi non eravamo presidenti di consiglio comunale il coordinamento ad oggi non esisterebbe
Quindi per quanto mi riguarda la prima occasione di Kyoto apprezzo comunque
Quanti hanno fatto un poco da temere
L'amico di quali hanno dall'amico di di San Giorgio dico effettivamente dopo un poco a noi in qualche modo auto determinarci inevitabilmente io non ricordo più il nome del di chi sta facendo in questo momento il presidente usciti borsistico
Pur siti
Ho capito e mi sono pure rammaricato che addirittura è diventato come dire il responsabile di forme di coordinamento dei presidenti addirittura per tutto il centro sud che io cerco di assicurare in una cosa io che che addirittura allarmante che ha detto l'allarmante perché in qualche modo testimonia che ogni coordinamento non funziona affatto
Nel tentativo di come dire
A dire il massimo degli adesioni per quella costituzione di forse a cui qualcuno prima faceva riferimento quando ha detto ci siamo scoperti una forza e da questo momento abbiamo tentato in qualche modo di come dire associarci al massimo possibile io però voglio essere prego
All'amica oppure di Marsala che sicuramente ha tutti i motivi
Ottimi per protestare perché purtroppo nonna non dei tornei le informazioni basti pensare che probabilmente come meno a molti che qui non hanno nemmeno il Regolamento forze che in qualche modo come dire regole scusatemi la cacofonia il il coordinamento basterebbe già questo forse per le metterci nella condizione di poter partecipare poter partecipare anche meglio comprendere un poco i meccanismi io cambio però il il sistema dichiarò la disponibilità invece a tentare in qualche modo o a livello provinciale una dittatura a livello regionale
Di autorganizzarsi per far sì che alcune deficienze come dire non vengono intanto Magnificat rappresentate qui perché quasi me ne vergogno ma che possono al contrario essere determinanti semmai per una operatività all'interno del coordinamento stesse
Alessandro Rizieri Mondragone Caserta
Chiedo scusa a tutti se mi sono dilungato no no si figuri anzi io la ringrazio molto apprezzabile il suo sforzo del suo intervento
Appena a
E altrettanto ovvio tutti quanti siete abituati a ricevere le dichiarazioni di voto che se questa potesse esserlo anche se non conosco affatto
Le persone che ha prima precedentemente indicato mi permette una somma di poter esprimere come di l'adesione a queste persone di poter dire va be per ora va bene anche così strada facendo e cerchiamo di migliorare tutte grazie la ringrazio stavo dicendo ringrazio particolarmente per l'intervento che ha fatto anche perché ovviamente accolto il
Lo spirito del ragionamento mi sta anche molto bene il discorso della che poi di fatto e quello che bisogna fare dell'autodeterminazione a livello locale per poter arrivare alla costituzione della sezione regionale perché non è facile questo verbale che è veramente importante questo tipo di discorso
E certamente una cosa direte voi per quanto riguarda l'assistenza giusto per chiarimento eravamo in due prima per un discorso territoriale
Però rimane fermo il discorso delle inadempienze delle sezioni regionali che giustamente voi farete bene
Ad andare a sollecitare insieme alla questa non è una nomina diciamo regionale la nomina della Campania Elli e la dovete fare voi e io veramente mi permetti ringraziarti sentitamente apre quanti altri si adopereranno insieme a te per la costituzione e la sezione regionale della Campania
Grazie chi chiede di intervenire ancora
Possiamo procedere
Allora se non ci sono altri interventi io metterei
All'approvazione dell'assemblea la proposta così come formulata dal coordinamento io ve l'ho letta chi è d'accordo
Chi è contrario
C'è qualcuno contrario
Chi si astiene
L'amico chiedo se mi ricordo il cognome
Grazie allora
Sì avrei auspica dopo una ma limitata in queste cose perché in genere allora sospendiamo un attimo i lavori
Alle quindici e quindici riprendiamo i lavori con l'apertura del dibattito è la prosecuzione dei lavori grazie
Ma conferenza iniziamo il dibattito dopo interessanti interventi della mattina comunico che Gianfranco c'è un rocker presidente della commissione Anci per la questione istituzionale che non è presente con noi perché malato sono iscritti a parlare cinque o sei presidenti e consiglieri comunali se volessero iscriversi ad altri sono pregati di farlo Sabrina alla presidenza la parola a Prati Ubaldo consigliere comunale di Pavia
Bene la parola per mano Barbieri di Modena
Allora la parola a Prati Ubaldo
Si accetti
Sono Buongiorno sono consigliere comunale di Pavia grazie al nostro presidente anche le minoranze in quella sede sono state invitate una rappresentanza partecipare a questa riunione che ritengo molto importante
Io volevo sollevare un problema di cui non si è parlato e e porre un quesito cioè il sequestro che io sto dicendo è possibile si è parlato di garanzie da offrire alle minoranze nell'Amstel pre maggiore io spero nell'ambito dei consigli comunali
Allora mi riferisco alla nomina che sarà prossima del city manager che sarà come è giusto che sia
Espressione della giunta che in quella e del sindaco che governano la città mentre
Attualmente con le nuove norme anche il segretario comunale che pure è il segretario della Giunta ma anche il segretario del Consiglio comunale e nominato nel momento in cui si renda vacante il posto dal sindaco io mi domando non sarebbe una garanzia per le minoranze che il segretario comunale venisse nominato non solo dal sindaco ma anche dal consiglio comunale visto che avrà perso i suoi poteri che lo legavano direttamente al sindaco e alla giunta mentre acquisito dei poteri che forse sono di garanzia anche e soprattutto per le minoranze quindi questo è il primo problema che volevo sollevare per chiedere anche se è una cosa possibile
E la seconda cosa che invece invece un'osservazione al documento e quella che si riferisce alla presenza delle minoranze nel in tutte le strutture amministrative comunali e quindi non soltanto ovviamente alle commissioni tutti onesto ma anche i consigli d'amministrazione io non vedo di che cosa ci si debba scandalizzare o preoccupare c'è un membro della minoranza che saranno ignoranza anche in un consiglio d'amministrazione
Non vedo perché la minoranza non debba essere rappresentata anche in quelle strutture dove può dire la sua e non vedo perché debba essere assolutamente di rottura io non credo che amministrando correttamente
In maniera onesta e limpida e trasparente si debba aver paura che un consigliere di minore che un rappresentante della minoranza nell'ambito di un consiglio d'amministrazione
Possa rendere difficile o impossibile la macchina amministrativa quindi da parte mia io propongo che rimanga così com'è questo articolo della legge e che si cerchi di far nominare il segretario comunale non solo dal sindaco ma anche dal consiglio comunale
Non ci sta
Grazie
La parola per mano Barbieri di Modena
Grassi presidente
A distanza di quasi tre anni dall'entrata inviti in Rete dei presidenti di consiglio comunale riferendo le elezioni amministrative del mille novecentonovantacinque
Il momento che ha generalizzato una funzione ed un ruolo introdotti con la legge ottantuno novantatré
Questo appuntamento ci offre un'occasione di riflessione che ritengo estremamente utile ed importante
è vero che durante l'assemblea nazionale dell'Anci a partire dal mille novecentonovantacinque
Si è sempre ritagliato uno spazio d'un tempo che consentissero ai presidenti di incontrarsi ma è altrettanto vero che in quelle circostanze si sono potuti affrontare in modo spesso affrettato
Solo problemi che evidenziavano le difficoltà insita in un processo di consolidamento di una funzione che la legge si era soltanto limitata ad introdurre la presente conferenza nazionale ideata e realizzata non più solo funzionale al presidente bensì con al centro dell'attenzione del consiglio comunale
Atteso ad un salto di qualità sia per il contributo delle personalità che la stanno caratterizzando sia perché è uscita dall'ottica del quaderno delle lamentazioni presidenziali imboccando decisamente la strada della valorizzazione delle assemblee elettive locali
Bisogna tirare fuori microfono
Occorrerà ancora più in alto
Grazie
Le prime considerazioni quindi che portano la vostra cortesia hanno l'appoggio la presunzione di richiamare l'attenzione sul Consiglio comunale e sui consiglieri
In questi anni rimasti ai margini del dibattito istituzionale per la cui riqualificazione invece i presidenti devono continuare a fortemente ad impegnarsi
Il malessere dei consigli è un dato reale
Diffuso è rilevante
Un malessere che si riconduce ad una sensazione di distanza dalle decisioni reali ad una frustrazione da ripetitività e vacuità dei dibattiti ad un certo clima di sospetto nei confronti degli esecutivi percepiti come invadenti e prevaricatore
Questo è quanto scrive il professor Vandelli nel suo saggio sindaci e miti e non credo sia un'affermazione priva di fondamento
Nessuno qui mette in discussione il valore di una riforma che accertamenti ha avuto un effetto rivoluzionario nel fino ad allora quieto panorama istituzionale del nostro Paese ma credo che se la legge centoquarantadue del novanta prima e soprattutto legge ottantuno poi hanno disegnato un quadro locale su due livelli di competenze istituzionali consiglio comunale e sindaco giunta oltre alle competenze gestionale affidate ai dirigenti sia giunto il momento che questo concetto si consolidi nell'immaginario collettivo e nella consapevolezza dei protagonisti della vita amministrativa dei nostri comuni
Io sono sicuro che l'obiettivo del legislatore non fosse quello di creare le condizioni per un contenzioso strisciante fra l'organo di indirizzo e controllo e l'organo responsabile dell'amministrazione del Comune
Ed è per ciò che il riconoscimento convinto di quel principio sta alla base di un corretto rapporto amministrativo ed istituzionale
Non nutrendo però ancora qualche dubbio circa il perseguimento di tale risultato
Ritengo oltremodo significativo che nel documento che uscirà da questa Assemblea
Si sia richiamato anche se non in maniera esplicita il sistema duale su cui si regge lo ora l'attività politico amministrativa dei Comuni con oltre quindici mila abitanti
E voglio anche sommessamente aggiungere che riterrei quanto mai opportuno nel una riflessione circa la necessità di un più ampio coinvolgimento delle assemblee elettive locali del processo riformatore avviato dalla Bicamerale laddove si vanno disegnando livelli istituzionali che prevedono la presenza delle Autonomie
Mi chiedo molto serenamente se debbano essere solo i sindaci i protagonisti del confronto per la realtà locali o non anche esponenti dell'Assemblea in quanto sicuramente rappresentative della variegata società civile
Lascio alla decisione vostra il mio interrogativo mentre mi preme di sviluppare una considerazione sull'ultimo dei provvedimenti legislativi in materia di autonomie locali l'ormai famoso disegno di legge tredici ottantotto
Insorta la Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati dopo aver superato l'esame del Senato dove ha perso alcuni pezzi raccolti in due ulteriori disegni di legge il visto che il tema esso ha ricevuto più dissensi che consensi da parte dei presidenti e dei consiglieri comunali che hanno avuto la possibilità di seguirne il travagliato iter parlamentare
Gli emendamenti che avevamo costruito e proposto erano essenzialmente tesi a rendere compiuto alla riforma avviata come legge centoquarantadue
Perfezionata con legge ottantuno e lanciata verso la conclusione con la legge centoventisette mancava un tassello al completamento della riforma dell'ordinamento delle autonomie locali
Questo tassello materializzato nel disegno di legge per legge ottantotto nel quaderno riposte le attese dei consigli comunali doveva contenere un richiamo forte all'autonomia statutaria dei comuni contemplata nell'articolo due
Ma doveva altresì sancire senza ambiguità con un chiaro riferimento legislativo l'autonomia organizzativa funzionale e contabile del Consiglio comunale
Lasciando ovviamente diversi specifici regolamenti stabilire gli aspetti gli assetti operativi
Ciò non voleva prefigurare un buonismo artificioso bensì chiudere il processo ordinamentale locale
Altri passaggi fonti di grosse perplessità sono state sottolineate dal nostro coordinatore nazionale alla cui relazione esprimo la mia completa adesione ma se non siamo riusciti a convincere i senatori cercheremo argomentando ancor meglio le nostre ragioni di persuadere i deputati
Pienamente consapevole che cammino intrapreso non può essere interrotto né tanto meno ripercorso a ritroso
Ma se pure tutto quanto sopra richiamata dovesse realizzarsi sarà difficile recuperare al mutato quadro istituzionale
Un nuovo ruolo del consiglio comunale se non si modificherà profondamente la cultura amministrativa del Consigliere ovvero il modo di fare l'amministratore
Operare come amministratore locale oggi per i Consiglieri significa concentrare la propria attenzione essenzialmente sulle esigenze della popolazione e del territorio del Comune
Significa sviluppare uno sforzo di interpretazione di espressione di queste esigenze mantenendo il rapporto più efficace possibile con la gente e con i gruppi organizzati nella società
Significa esercitare con impegno una funzione di stimolo con apporto di idee e di proposte e di controllo nei confronti del sindaci e dell'Egeo
Qualcuno ha detto e anche scritto che i Consigli comunali possono essere un problema per i sindaci i quali nonostante il nuovo look elettivo sarebbero ostacolati se non impediti dal comportamento delle assemblee elettive
Possono esserci certi casi nei quali la mutata collocazione politica di consiglieri comunali ha fatto venir meno la condizione essenziale per governare che è una maggioranza ancor meglio si sorride
Ma ritengo queste eccezioni mentre invece la regola ad essere che stante le competenze diverse tra Consiglio e Giunta l'uno sia interlocutore dinamico dell'altra più che entrambi in conflittualità permanente
Dicevo di non ho cultura amministrativa che ha esperienza di consiglio comunale precedente alle citate leggi di riforma ricorderà come si esauriva la funzione del consigliere in Consiglio o in commissione
Io non ho nostalgia di quel periodo esce da qualcuno del suo rimpianto significa che sia fatto troppo poco per preparare amministratore nuovi e consapevoli di un ruolo profondamente mutato
Richiamo riguarda alcune indicazioni propositive enunciate dal professor Piraino
In un convegno tenuto sì proprio in questa sala poco più di un anno fa e riprese nella sua relazione odierna a proposito delle condizioni ritenute essenziali per collocare il consiglio comunale nella sua accezione più vasta su un binario di scorrimento veloce
Enunciazioni che si possono sintetizzare nei seguenti concetti
Una presidenza del tipo di quella delle assemblee parlamentari che regionali
La dotazione di risorse economiche ed umane in proprio audizioni a forme di consultazione che di una sostanza ruolo di rappresentanza proprio dei consigli le Commissione consigliare con ampi poteri istruttori sugli atti generali il ruolo di singoli consigli per i primi due punti che afferiscono autonomia funzionale organizzativa e contabile
Ho già detto trattando probabilmente del genio di Editrice ottantotto rospi canto fortemente uno suo modifiche durante la discussione alla Camera in violazione degli emendamenti che lanci affatto pro per quanto riguarda invece le caratteristiche proprie di ognuno di un modo nuovo di lavorare nelle diverse sedi in cui si esplica l'attività amministrativa
Occorre fare un'approfondita riflessione se non sia il caso di riconsiderare lo stato giuridico degli eletti che sono chiamati ad un compito diverso e sicuramente più impegnativo delle stesse condizioni precedenti la riforma anche la dotazione di strutture e risorse umane adeguate non sempre corrisponde alla reale necessità di chi è chiamato responsabilmente al svolgeva il difficile compito dell'amministratore pubblico
Sono consapevole della complessità della questione che non può certamente essere condotta ad un esclusivo fatto retributivo
Ma sono altresì convinto che occorre uno sforzo di fantasia per fare corrispondere le enunciazioni normative ad una prassi comportamentale in grado di testimoniare l'avvento della nuova cultura amministrativa
In questo quadro sicuramente imperfetto ed incompleto si colloca anche il nostro rapporto con i sindaci e le giunte rapporto di pare limitata e di vicendevole disponibilità siamo all'interno dell'ANCI in quanto consiglieri ed in quanto presidente così come sono all'interno dell'ANCI i sindaci questi con le loro responsabilità di grande spessore quelli con le loro oppure importanti responsabili competenze ma tutti insieme per un obiettivo comune
Il rispetto alla sensibilità del sindaco Bianco presidente dell'Anci
Verso i problemi che in questi due anni di abbiamo sottoposto trovano conferma nella sua attiva partecipazione a questa nostra prima assemblea nazionale
A testimonianza di un rapporto che mi auguro possa manifestarsi in ognuno dei comuni che stanno vivendo la nuova esperienza riformatrice
L'ultima considerazione consentitemi di riservarla al prossimo appuntamento dell'otto nove maggio il forum sulle assemblee decidenti
Fortemente voluto dal presidente della Camera dei deputati onorevole Violante
Dovrà rappresentare
Un punto di svolta nel tratteggiare nel futuro è stata ravvisata la necessità di riequilibrare i ruoli e funzioni delle assemblee elettive nei confronti dei rispettivi esecutivi e ciò mi sembra un dato molto importante anche se questo riequilibrio dovrà comunque coniugare l'efficacia dell'azione di governo con il principio della rappresentanza politica
Gli argomenti che saranno oggetto degli interventi dei relatori altamente qualificati toccano punti estremamente qualificante dal panorama operativo assembleare
Qualità dei lavori dell'Assemblea uno programmato e razionale della risorsa tempo statuto dell'opposizione potenzialmente valorizzazione degli strumenti di sindacato sull'attività dell'esecutivo
Questi sono titoli che si commentano da sole
L'unica preoccupazione che mi sento di manifestare e in direzione di una possibile sottovalutazione del problema quando questo investa le realtà locali
Non dimentichiamo che delle quattro assemblee elettive rappresentate nel forum due hanno potere legislativo e due no
Per cui lo schema precedentemente ricordato dovrà calarsi seduto versante che hanno finalità compiti e riflessi sulla popolazione assai differenti
Sono però convinto che se sapremo garantire un impegno serio e consapevole del nostro ruolo potremo trarre da quello da quell'occasione utili indicazioni in grado di dare piena efficacia alle attività dei consigli comunali ringrazia
Grazie
La parola attore Rosato presidente del consiglio comunale di Trieste
Pare che sia
A spasso per Roma la nostra città merita
Se torna qualcuno di voi me lo sa indicare chiederemo la parola successivamente
Allora la parola
Ad Eugenio Scalise presidente della commissione dei presidenti dei consigli provinciali
Io ringrazio
Tutti quanti voi e in particolare la presidente Daniela mastri per avermi invitato a partecipare a questi posti di lavoro
E nel partecipare con molto interesse
Porto naturalmente il saluto
Di dei consigli provinciali d'Italia questi mostrano
Le cose di cui voi stamani mattina e ora state discutendo sono esattamente le stesse cose gli stessi problemi che noi consigli provinciali stiamo uno dibattere
La vostra questo vostro lavoro questa conferenza questa prima Conferenza dei Consigli comunali
La tenete a distanza di non più di quindici giorni di un seminario nazionale che i consigli provinciali hanno tenuto a Crotone
Anche noi in preparazione di questa scadenza molto importante che è quella del Forum delle assemblee elettive
Sulla democrazia decidente che si dovrà tenere a Roma l'otto e il nove
Dima
I consigli comunali come i Consigli provinciali hanno dato molta importanza a questo fatto
Hanno accolto diciamo con non soltanto con entusiasmo ma anche ma anche con grande apprezzamento l'iniziativa del presidente viola sapete perché perché in qualche maniera ci toglieva un pochinino dall'isolamento io debbo dire noi abbiamo fatto molte cose in comune in molti convegni
Però ci siamo sentiti fino a qualche tempo fa abbastanza solo nell'affrontare questi argomenti
Noi a Crotone abbiamo anche noi cercato di fare un'analisi approfondita
Del perché e ci siamo anche soffermati sulle sulle scadenze di e su questa esperienza su questi anni
Di lavoro per cercare di capire ecco come le assemblee elettive che il problema che a noi sta particolarmente a cuore possono partecipare a pieno titolo
In queste e il processo di riforme un processo di riforme particolarmente intenso particolarmente importante
Nostro seminario a Crotone si intitolava appunto il ruolo delle assemblee elettive nel processo di riforme in alto
Io ho dopo quell'esperienza e dopo avere ascoltato avere sentito stamani e ora i vostri lavori io mi sento un po'più sollevato lo debbo dire mi sento un po'più sollevato perché vedo che c'è una maggiore unanimità di
Vincenti ecco nel capire ecco alcuni problemi noi passiamo da una fase che io ritengo con queste settimane in questi ultimi mesi forse conclusa una diciamo un Periodo di forti in qualche momento anche forti incomprensione
Fra ecco assemblee elettive fra consigli in qualche volta anche fra presidenti dei consigli ed esecutivo
Molto di questo era frutto a mio avviso di a volte di pregiudiziali a volte di incomprensioni
Però ecco io credo che noi abbiamo posto sempre con molta forza un punto importanti
C'è stato un periodo e le analisi le avete fatte non c'è ritorno io vado molto per il punti proprio perché questo non sia soltanto un saluto ma anche così un contributo
Dopo o la ottantuno con l'elezione indiretta c'era stato questo oscuramento del ruolo dei consigli
Qualcheduno stamane diceva che il Consiglio sono meno importanti per il che è stato tolto ai consigli la l'amministrazione più ordinario l'amministrazione minuta forse anche per queste ed è vero che in Italia abbiamo sempre avuto una cultura per cui conta chi decide sulla piccola cosa sul singolo e questo è tutto vero io ne sono perfettamente consapevole
Però ecco io credo che molto invece sia dovuto al fatto che si è presentato proprio perché si voleva dare una lettura di rottura rispetto al passato con l'elezione diretta dell'esecutivo del presidente del sindaco ecco una lettura per cui il comando nell'ente locale era rappresentata non solo dai mass media ma dai cittadini era visto come nelle mani di un'unica persona del sindaco e del presidente della Provincia e quindi è stata dura è stata molto difficile far capire che il ruolo dei consigli
è un ruolo insopprimibile in una democrazia come la nostra che un ruolo importante che la rappresentanza politica non può essere soppressa guardate oggi finalmente si comincia a discutere di queste cose in maniera molto finalmente molto laica molto tranquillo non è stato così io debbo di fino ad oggi non è stato così perché si teorizzava vetero si teorizzava ammaccato questi consigli che fanno perdere tempo insomma si può fare anche a meno ecco di questi corsi
E debbo dire e oggi lo dico anche con soddisfazione Bianco stamani mattina io ho apprezzato moltissimo le cose che ha detto siamo in perfetta sintomi
Nella mia associazione le cose
Quello che è stato donato al di alto livello
Se hanno diciamo nella fase propositivo
Io ritengo Coni molti di noi che ecco sia raggiunto un equilibrio fra quello che deve fare l'esecutivo che le in particolare quello che deve fare il sindaco il presidente del Consiglio taglia le le funzioni dell'organo monocratico e le funzioni del consiglio io credo che sia un equilibrio giusto che dovremo seguire con una grande attenzione perché con le leggi con nell'attuazione della cinquantanove con i decreti legislativi che porteranno altre funzioni
Agli enti locali molte altre funzioni agli enti locali secondo me dobbiamo continuare a essere vigili perché alle così affermazione di principio poi discoli sponda anche un atteggiamento concreto nel senso che va bisogna continuare a rispettare il principio per cui agli esecutivi si affidano tutto ciò che è la gestione la gestione delle materia delle funzioni ai consigli vanno riservate naturalmente le funzioni che sono quelle di normative le funzioni sugli atti fondamentali e così via e su questo bisogna seguire bisogna stare attenti quindi arriveranno diciamo molte molte altre funzioni e quindi ecco dobbiamo cercare di proseguire su questa linea però io debbo dire che
Ci sono stati effettivamente ecco degli attacchi
Degli attacchi pesanti al ruolo del Consiglio
Allora io mi ricordo guardate la prima stesura della legge quella della della che poi deve divenuta la Bassanini due insomma c'è stata poi ve lo ricorderete la sollevazione generale dei consigli comunali e provinciali
E voglio dire questo atteggiamento di erosione continua verso il ruolo dei consigli per cui questi consigli meno poteri hanno perlomeno nella filosofia di alcuni ecco per cui meno poteri hanno più si semplifica M più speditamente sì ma e un qualche cosa che è stato arginato ma a mio avviso è bene che i consigli continuino a stare attenti su su questo su questi su questi punti perché non è io credo del tutto pacifico
Perché ora in teoria siamo tutti d'accordo bisogna stare attenti che questo non accada e dico due o tre cose per chiudere velocemente
Ed è vero che la centoventisette non ha spostato praticamente niente anch'io do un giudizio molto positivo
Io per esempio a differenza di altri ho visto che anche la relazione della Daniela pasti stamani mattina
Quindi immagino che come riflessione complessiva da parte dei consigli comunali
Non si e sottolineano il consiglio provinciale abbiamo fatto abbia abbiamo riflettuto su un punto
E anche se non è di primaria importanza però per esempio
Noi avremmo preferito che non si fosse intaccato il principio della potestà regolamentare ai consigli
A centoventisette lo intacca anche perché poi nei fatti non porta non porta agli esecutivi maggiori poteri
Perché la potestà sull'ordinamento la potestà sulle piante organiche tutta questa potestà a mi pare che gli esecutivi pari delle leggi precedenti già viene affidato e si va a creare questo
Contraddizione con la legge centoquarantadue che ancora a mente in capo ai consigli questa potestà regolamentari e sulle sull'ordinamento dei per delle degli uffici e dei servizi sapete perché lo sottolineo
Perché il giorno dopo che intende in vigore la centoventisette da parte di molti segretari generale da parte di molte provincia io parlo per le Province
Sì interruppe
Il lavoro che in alcune Commissioni si stava venendo sulle sui regolamenti
Dei servizi perché si disse questo è di competenza delle però quando si parla di servizi bisogna stare attenti perché si può anche andare ad intaccare i servizi abbiano una rilevanza esterna ecco perché io sono molto preoccupato e avrei preferito che questo principio non fosse stato intaccato e anche perché mente delle difficoltà secondo me sei Dio perché il Consiglio tira i criteri generali
Criteri generali può essere una pagina due pagine per pagine quattro pagine può essere un intero Regolamento cinquanta e questo è un po'un pasticcio
Di questo non ne faccio un problema diciamo di principio
Però ecco se manteniamo fermi alcuni criteri generali siamo tutti più tranquilli
Siamo tutti e due fermo restando che sono d'accordissimo sul fatto che il personale dipendente dal presidente dal Sindaco e questo solo gestisce ecco questo non ci piove non c'è e alcuni problema in quel
Ecco mi pongo ancora una volta su un problema di principi un'altra cosa
Stamani mattina la sottosegretaria Vignieri fra le molte cose che io ho apprezzato moltissimo
Diceva che uno dei punti di valorizzazione del ruolo del Consiglio era rappresentato da quelle comma dell'articolo mi pare dodici dove si parla delle linee programmatiche che verranno sottoposte dopo sessanta giorni
Dopo sessanta giorni al Consiglio
Io sono d'accordo che specificando il ruolo del Consiglio che interviene
Che in fondo di ficcare può poco intervenire è un fatto importante a mio avviso io ve lo dico francamente mi sembrava scontato perché addirittura nell'accento quarantadue il Consiglio è di competenza del Consiglio l'approvazione del documento programmare noi per esempio abbiamo fatto un'osservazione a questo detto a questo disegno di legge
E abbiamo chiesto con un emendamento il consiglio provinciale hanno chiesto che si apporti un emendamento che diventa in vigore l'approvazione da parte del Consiglio del documento delle linee programmatiche
Io vorrei capire come si fa
A coinvolgere un organo collegiale un consiglio su un documento programmatico che un'articolazione di progetti e di azione se poi non si prevede l'approvazione io sono un po'in allarme su questo perché sono in allarme perché lo si da prendere cioè con un comma specifico il disegno di legge dice è abrogato quel punto del dell'ultimo periodo in cui appunto si parla specificamente dell'approvazione
Ecco non ho capito bene se il legislatore se il legislatore vuole togliere del tutta questa facoltà oppure come ci diceva il senatore Villone si demanda il più possibile agli Statuti tutto quanto
Però ecco anche su questo
Io credo che
Il Consiglio comunale o provinciale
Se non si specifica in maniera chiara che ha la competenza di approvazione delle linee il programma
In apertura di Legislatura
Ma lei penso può vede nel prosieguo della legislatura per intervenire e per modificare per controllare che ciò che lui ha provato vada e come per esempio su questo i Consigli provinciali hanno molto dibattuto e noi siamo molto preoccupati di questo fatto tant'è vero che abbiamo presentato un emendamento acché sia detto in maniera chiara che la competenza di approvazione rimane come previsto attualmente la centoquarantadue delle del Consiglio
E non mi convince quello che dice il senatore Villone
Quando dice non avete coraggio ce lo ripete c'è una rete coraggio perché i consigli possono fare tutto ciò che il padre
Lo statuto nel Regolamento e per cui possono
Colleghi io credo che allo stato attuale questo non sia bene
Perché o lo si dice in maniera chiara che i Consigli hanno potestà regolamentare su tutta una serie di materie e si dice sì sì sì sì dicono tranne quelle che la legge dice e a quel punto la legge ne devi dire pochine
Ma non si può dire che lo statuto ha potestà dei fare tutto quello che gli pare
Però dicendo
Per il filo e per segno se uno ora di un commissario sempre lo Stato se delle consigliere sregolato nei minimi particolari per cui guai se uno statuto o regolamento intatto che il principio perché il Coreco boccia non siamo in grado nemmeno di far passare il fatto che la conferenza dei capigruppo
In alcune province è una commissione permanente perché c'è la porta e allora su questa cosa la dobbiamo avere la massima chiarezza io sono d'accordo con il senatore Villone che gli statuti debbono avere questa grande capaci però data cioè non potete mettere e demandare agli statuti in quello che a voi piace tipo presidente per esempio la Presidenza del Consiglio troppo Como
Perché questo vuol dire che laddove il legislatore ha voluto chiarire ha chiarito dove ha voluto demandare agli statuti vuole demandare agli statuti e per il che si può anche appunto come diceva qualcheduno prevedere l'opposto di una cosa che invece a mio avviso va prevista in maniera chiara quindi c'è ancora ci sono ancora a mio avviso molte ambiguità molte cose che vanno
Tenute ben presenti e vanno e bisogna seguirla con attenzione chiudo con un altro riferimento
Per
Dare l'idea di questo rapporto fra consigli e fra esecutivo su cui ripeto non c'è nessuna diciamo corsa alle funzioni ripeto diciamo da sempre che i principi fondamentali vanno benissimo ecco dobbiamo cercare di essere conseguenti su quest'
Però ecco che cosa vuol dire quando da parte di
Sindaci e di in questo caso nel caso che cito di presidenti di Regioni si teorizza si teorizza che ecco il che soltanto gli esecutivi soltanto gli esecutivi possono essere rappresentati in alcune istanze
Per esempio questo fatto per il cui il Senato delle regioni
Così come era nell'emendamento nell'emendamento dei sindaci e dei presidenti di Regioni sedici esclusivamente però essere composto esclusivamente da esecutivo
Cosa vuol dire questo vuol dire che c'è un peso assolutamente diverso no fra appunto il peso degli esecutivi e quello dei consigli
Cosa vuol dire per esempio che i Consigli delle autonomie i Consigli regionali delle autonomia
Anche questo dal loro teorizzato veniva proposto l'inserimento addirittura indica in in nel testo della Costituzione anch'essi debbono essere rappresentativi soltanto degli esecutivi
Cioè sì dà un'immagine di un'articolazione delle Autonomie locali per cui nell'esecutivo che è presente a tutti i livelli a parte che io poi mi domando come fa un povero Sindaco per il quale si chiede tutti i poteri giustamente perché posso amministrare seriamente il suo comune come posso poi a essere contemporaneamente in tutti questi posti perché insomma diventa una cosa anche complessa e complicata se dovesse seguire essere presente come dovrebbe essere in tutti gli organismi
La Regione Toscana
La mia regione io sono presidente del consiglio provinciale di Firenze a licenziato l'altro giorno il la legge sul Consiglio di autonomia dove coerentemente ecco proponeva che dentro il Consiglio delle Autonomie ci stesse non soltanto se invece il presidente siamo intervenuti con la Daniela brutto momento hanno fatto un altro pasticcio perché nel modificare hanno inserito il rappresentante dei consigli comunali e non hanno messo nessun rappresentante dei consigli provinciali ormai siamo secondo me ai pasticci ai pasticci più più più grossi faccio una discriminazione veramente plateale perché hanno accolto la tesi nostra che non potevano essere soltanto esecutivi ma i consigli mai rappresentata dai consigli e però poi nel mettere questo non hanno messo a dove si consiglia ed è un grande risultato in grande successo di abbiamo tenuto ma non hanno messo per esempio i consigli provinciali
Per di ecco siamo in una situazione in cui ecco perché dicevo queste cose
Perché l'erosione
Questo attacco
Che a volte in maniera più evidente avvolto in maniera più soft e continua e Conti
Ripeto
Siamo molto soddisfatti perché i tassi di passi avanti ne sono stati fatti molti credo che
Questo lavoro che i Consigli comunali e consigli provinciali in tutti questi anni hanno portato avanti è stato un fatto importante importante per la democrazia
Noi siamo consapevoli chiudo che i consigli provinciali e i consigli comunali non perché sono eletti automaticamente sono legittimati e possono fare e possono permettersi anche il lusso di non funzionante per questo è un errore gravissimo
La legittimazione viene dall'elezione ma poi bisogna io sono molto d'accordo con quello che l'onorevole Violante ci ricorda continuamente
Che va guadagnata giorno giorno nel sapere decidere del sapere lavorare sapere fare tutte queste cose dobbiamo attrezzarci per fare questo credo che si stia lavorando mi rifaccio alla alla relazione che Daniela lastre faceva stamani mattina che condivido perfettamente
Su quello che noi dobbiamo fare come regolamentari anche i nostri lavori dobbiamo porci il problema di come fare funzionare beni consigli perché il nostro problema per lo meno quello dei consigli provinciali
Non è tanto quello della tempestività delle decisioni perché ormai le decisioni arrivano subito dopo a ruota di quelle della Giunta quando la Giunta propone un atto deliberativo perché come voi sapete gli atti amministrativi del Consiglio dopo il novanta sono crollate del novanta per cento
Dati che sono rimasto ma sono quelli fondamentali ecco sono diminuiti del novanta per cento questo in maniera statistica quindi non abbiamo questo abbiamo invece un problema di coinvolgere meglio bene e qui consiglieri al lavoro del consiglio perché i rischi riavere le delibere all'ultimo momento di far presto perché poi le cose in calzoni e così via ci sono ecco perché io credo in due tempi stiamo molto insistente stiamo anche lavorando
Su come
Intervenire prioritariamente sul lavoro delle commissioni che è la sede a mio avviso più opportuno
Più importante in cui il rapporto dialettico fra Consiglio e in giunta si può espletare e qui davvero si può intravedere il modo di governo unitario che si esprime dalla sintesi di ciò che avviene fra la proposta
Che che che viene dal governo dal Sindaco dalla giunta e il Consiglio che non può ovviamente essere inteso come quello che alza la mano punto e basta perché se la competenza e del consiglio il consiglio è sovrano è sovrano nell'intervenire nel determinare nel modificare nel fare come ritiene opportuno però la sede ecco va trovata io credo che su questi cercando di capire anche meglio cosa si può fare perché le Commissioni abbiano un ruolo più importante
Rispetto ad oggi noi abbiamo alcune esperienze che ci fanno intravedere questa possibilità di un buon lavoro di un buon lavoro
Attraverso le Commissioni io credo che tutti questi temi hanno per obiettivo un obiettivo molto sì che quello di rende i servizi per cui siamo stati eletti
Nella maniera più efficiente ma tenendo conto che i consiglieri rappresentanti qualcheduno e qualche cosa e di questo bisogna tenerne conto grazie
Grazie
La parola al presidente del consiglio comunale di Milano De Carolis
Lei esortazioni che stamattina abbiamo sentito
Per l'utilizzo a pieno delle
Poteri regolamentari dei consigli
Anche se sotto un certo profilo
Impossibile leggermente singolari rifatto
Che provengono
Sono provenute da chi siede nelle aule dove si fanno le leggi e questo può far pensare che ci sia di uno spostamento di materie
Molto rilevanti dalla l'ambito legislativo a quello invece è proprio del Consiglio comunale quindi regolamentari
Deve essere però valutata alla luce di un principio fondamentale che non è stato richiamato e forse sarebbe stato meglio farlo
E cioè che l'esercizio del potere regolamentare non può che
Svolgersi all'interno del quadro
Provvisto dalla legge
Noi abbiamo alcuni problemi di grande rilievo nella per l'attività e la vita dei consigli comunali
Che Allo stato trovano nella insufficiente previsione legislativa
Difficoltà che non possono essere risolte attraverso l'esercizio del potere regolamentare ne cito uno soltanto che peraltro è molto importante
E cioè il potere di controllo del consiglio noi amiamo ripetere fra Dinoi quindi anche se sono diminuiti il che fra l'altro è discutibile i poteri dei consigli comunali
Rimane comunque il generale problema di Pierre nel potere di indirizzo e di controllo ma poiché controllo non può che essere un qualche cosa che deve condurre alla riforma dell'atto chi al controllo risulti irregolare
O quanto meno alla dichiarazione di illegittimità o di non efficacia di questo atto
Io pongo per esempio questo problema come è possibile in assenza di una previsione espressa legislativa che un consiglio comunale soltanto avvalendosi dei poteri regolamentari introduca la possibilità di poteri di controllo che siano veramente tali che non siano semplicemente quello che l'accesso ai documenti che oltretutto non è riservato ai consigli comunali ma anche ai semplici cittadini
E che non sia soltanto quello di esprimere il giudizio politico
Tra virgolette sull'atto oggetto di controllo
C'è però un altro argomento che io ritengo assolutamente decisivo
E che invece questo sì può essere
Posto in atto dai consigli comunali nell'esercizio dei loro poteri regolamentari la legge Napolitano proposta disegno di legge Napolitano
Approvato dal Senato dice che i consigli sono dotati di propria competenza funzionale ed organizzativa
è la prima volta che la legge lo dice con questa chiarezza
Ed è chiaro che quando parla di competenza funzionale ed organizzativa non può che riferirsi a tutto ciò che dipende dal consiglio comunale non soltanto certo al funzionamento interno
Dell'organo cioè in pratica la gestione del dell'aula questo sarebbe semplicemente un Regolamento delle adunanze del consiglio comunale così come organizzazione non può essere soltanto l'organizzazione dei lavori del Consiglio ma la previsione di tutto il complesso delle attività che ruotano o discendono dal consiglio comunale e che possono essere oggetto di Regolamento la legge di pace dice competenza funzionale e organizzativa disciplinata con Regolamento approvato a maggioranza assoluta dice anche nel testo già licenziato dal Senato
Il regolamento disciplina alla gestione delle risorse attribuite al Consiglio per il suo funzionamento non dice da chi
Cioè questa frase non specifica chi attribuisce al Consiglio
Le risorse per il suo funzionamento certamente il bilancio comunale ma si tratta di capire meglio da dove viene l'impulso ad una previsione esplicita di risorse attribuite al Consiglio per il suo funzionamento
Questo testo che anche seguono alcune incertezze
è già un passo avanti
E che non è peraltro ancora legge come sappiamo prova una precedente di grande rilievo
Anche se il prodotto un po'di soppiatto nella Bassanini due perché l'articolo diciassette al al comma trentatré dice
Non a norma che si riferisce al controllo di di legittimità sugli atti degli enti locali
Ma comunque esclude
Dal controllo di legittimità i regolamenti di competenza del Consiglio
Attinenti all'autonomia organizzativa e contabile
Singolare che la legge ci dica che il Consiglio a competenza nel decidere regolamenti relativi alla propria autonomia organizzativa e contabile che è sostanzialmente quello che adesso ripete in forma più precisa la legge la proposte di legge il disegno di legge Napolitano ce lo dica non in una norma dedicata espressamente a questo problema ma in una norma quasi così
Incidente al mente in una norma che si riferisce al controllo di legittimità
Rimane il fatto che già oggi
In base alla Bassanini due e anche nella pesa dell'approvazione della da da parte della Camera della riforma della centoquarantadue è possibile ritenere che la porta il potere regolamentare del Consiglio siringa
Alla all'assetto organizzativo del consiglio e degli uffici dipendenti dal consiglio e alla gestione del
Gestione
Delle risorse finanziarie destinate al consiglio ci sono statuti dei consigli comunali che già prevedono
L'autonomia finanziaria cioè prevedono espressamente che è un al consiglio siano attribuite risorse finanziarie
Però laddove questo non accada
Fermo restando che occorre la previsione di bilancio
Penso che sia già fin d'ora possibile
Approvare in Consiglio un Regolamento che disciplini l'organizzazione dei servizi
Riconducibili al Consiglio
L'utilizzo delle risorse finanziarie attribuite al consiglio spesso questo è ciò che
Si è fatto a Milano con la previsione a bilancio di una disponibilità di una certa importanza destinata al consiglio e alle attività connessi al Consiglio
Gestita non dalla Giunta ma dalla Presidenza del Consiglio
E con un Regolamento
Che viene approvato tra poco per la gestione complessiva dei servizi dipendenti del Consiglio comunale in piena autonomia rispetto al resto dell'amministrazione cioè prefigurando un sistema che in qualche modo può essere assimilato alla distinzione che esiste fra il parlamento e il governo e non e quanto dipende dal governo nell'amministrazione dello Stato
Con l'utilizzo delle risorse finanziarie attribuite al Consiglio in base a decisioni assunte non dal Sindaco dalla Giunta ma dalla presidenza cioè dal dalle strutture consiliari e non da quelle invece dell'esecutivo
Questo punto è un punto di assoluta importanza prima di tutto perché io non penso che possa esistere la pienezza dei poteri e della e della dello status del consiglio comunale
Senza la totale autonomia finanziaria
E la gestione di questa non può che essere affidata a una
A una regolamentazione che deve discendere necessariamente dal consiglio comunale che adottata certo non con atto di Giunta su questo la Bassanini esplicita ma con atto consiliare
Pur nell'attesa della legge quindi
Con la legge sarà ancora più chiaro io credo che almeno questo punto che peraltro è di importanza decisiva per la vita dei consigli comunali possa essere risolto con l'utilizzo dei poteri regolamentari del consiglio
Grazie
La parola Ettore Rosato presidente del consiglio comunale di Trieste
Grazie
Intanto ringrazio per l'appuntamento perché mi sembra che sia un'occasione di utile confronto di utile dibattito le relazioni di stamattina hanno dato spunti interessanti io partirei proprio da queste intendo solo fare alcuni flash su alcune questioni che mi sembrano importanti
Anche perché tempo cioè
Rizzi bisogna che ci sia un contributo un po'di un po'di tutti ecco io partirei da quello che diceva il senatore Villone
Che secondo me ha ragione su molti punti in particolare quando richiamare la necessità di una maggior coraggio di un maggior sforzo da parte dei dei Comuni dei consigli comunali nel richiedere a rimarcare l'autonomia funzionale nel rimarcare le funzioni nel rimarcare autonomia rispetto alla Giunta nel chiedere nel chiedere le strutture le risorse però mi sembra che sia un discorso che sia abbastanza lontano dalla nostra realtà
Chiacchierando con colleghi per non portare anche
Il mio vissuto ci sono Presidenti del Consiglio comunale anche di capoluoghi di provincia che non hanno neanche una stanza per non parlare del della segreteria non parla ecco bisogna cominciare a partire da questo prima di chiedere il personale
Sono contento per esempio che a Milano c'è una situazione diversa probabilmente anche
Per il rapporto che il presidente è riuscito a costruire con il sindaco
Presumo ecco però dobbiamo partire dalla nostra situazione attualmente esistente che è molto diverso da quella che delineava il senatore Villone
Allora evidentemente la legge serve anche per è passato il mio il termine per tutelare le categorie deboli in questo caso credo che i consigli comunali siano da considerare categorie deboli soggetti deboli all'interno del processo amministrativo
Io credo che nel nostro quotidiano ci siamo scontrati tutti con un difficile rapporto non personale ma un rapporto istituzionale tra consiglio comunale e giunta
Io partirei dato una richiesta e e necessario che il la figura del presidente del consiglio comunale venga riconosciuta come organo del Comune attualmente organo del Comune il sindaco la giunta e consiglio comunale necessario appena inseriamo la figura del presidente del consiglio comunale come organo del comune non si può pretendere che un organo collegiale chieda autonomia c'è bisogno sia la figura di rappresentanza che lo rappresenti in maniera compiuta
Quindi all'articolo dieci del del disegno di legge
Io credo che la nostra richiesta deve essere quella di inserire nel nell'autonomia funzionale delle del consiglio comunale la figura del Presidente del Consiglio comunale come organo del comune
Questo su questo in alcune occasioni io sono stato anche critico e continuerò a esserlo con lanci ma non per una questione di antipatia anzi lanci fa ha un ruolo importante nel nel difendere le autonomie locali e questo lo sta vedendo nelle tante le tante questioni che riguardano il Paese
Ma in questo momento storico forse adesso i rapporti sono stanno diventando più produttivi lanci continua a rappresentare perdonatemi più i sindaci che i i comuni che i consigli comunali nella loro collegialità quindi su questo bisogna anche fare un altro ragionamento
E ad ANCI io chiederei uno sforzo in questo so che la Presidente presente insieme al coordinamento i collaboratori più stretti
Ma noi riceviamo circolari
Io personalmente come Presidente quasi nessuna
Da parte dell'ANCI il sindaco credo che abbia una corrispondenza dopo il fatto che la passi per cortesia non vuol dire che non cambia non toglie niente al problema ecco quindi un maggior rapporto tra Anci e in particolare il coordinamento dei presidenti
E presidenti consigli comunali può facilitare in questo in queste raggiungimento di alcune questioni ne cito una per perché niente capitata nei giorni scorsi
Ritengo che il presidente del consiglio comunale rappresenti la seconda autorità passatemi il termine di nuovo del Comune di appartenenza
Dopo il Sindaco o un suo delegato c'è il presidente del consiglio comunale o un suo delegato ecco io questo io di questo sono convinto che i prefetti non lo sanno io sono convinto che i prefetti questo non lo sanno
Quindi
Non c'è il sottosegretario ma credo che ci sia un compito ci sono circolare su tutto credo che sia un compito di informazione questo che se non
Se non il ministero almeno l'ANCI deve fare nei confronti delle amministrazioni decentrate ma non per un particolare particolare boia dei presidenti di ma perché rappresenta un organo che ha diritto ha una dignità istituzionale e quindi anche questo una un appello che faccio ripeto sto cercando di dare alcuni flash perché ci sono una serie di questioni che vorrei sottoporre
E io sono presidente del consiglio comunale di Trieste
Oltre a tutte le
Le situazioni problematiche che affrontano i presidenti consigli comunali io con i miei colleghi qua siamo venuti tutti e quattro a rappresentare le le quattro province del Friuli-Venezia Giulia abbiamo il problema che ci sentiamo ancora meno tutelati nella nostra nella nostra nella nostra funziona come credo anche i colleghi gli altri colleghi delle regioni a statuto speciale la nostra regione a per esempio emanato una norma una legge sulle
Sulle sul trattamento io mi sullo status degli amministratori locali penalizzante per i presidenti e consigli comunali rispetto agli assessori non c'è nessuna equiparazione questo lo dico per
Segnalare una questione che non riguarda solo una questione economica ma anche la possibilità o meno di mettersi in aspettativa per esempio ecco quindi io suggerirei Anna presidenza del del coordinamento di
Affrontare nei prossimi nelle prossime nei prossimi mesi nei prossimi incontri anche in particolare il problema delle Regioni a statuto speciale perché hanno tipologie di trattamento tipologie
Di problemi che richiedono un approfondimento a parte il il decreto il il disegno di legge che in discussione che stiamo anche valutando non avrà effetti in Friuli Venezia Giulia se non nelle poche peraltro partigiano non normata
Non già normate dalla legge regionale quindi la nostra situazione richiede che ci sia uno sforzo anche da parte del coordinamento di approfondimento ad hoc
Altre due questioni
Non secondarie ritengo riguardano la questione delle nomine che sono state inserite all'interno a tutela delle minoranze all'interno del disegno di legge
E poi io sono convinto come anche tutti gli altri tutti i relatori che hanno parlato stamattina tutti i colleghi che sono intervenuti in seguito che non si può fare un passo indietro in questo perché è giusto la distinzione tra
Di compiti netta tra Consiglio e Giunta a cui il Consiglio evidentemente non può procedere alla nomina dei consiglieri di amministrazione
Però credo che ci sia forse un'occasione per trovare una soluzione che mi sembra opportuna mentre
Non non spetta al consiglio comunale nominare gli amministratori credo si possa fare un ragionamento invece su gli organi di controllo delle società o delle istituzioni o degli enti partecipati dal Comune
Credo che le sostava da una certa parte perché hanno una vita ma sulle istituzioni e sui clienti e quindi forse in questo la tutt'la presenza delle minoranze potrebbe essere un un elemento di garanzia ripeto negli organi di controllo non è consiglia ministra azione
Che può tutelare sia l'amante sia l'opposizione può essere anche un momento di raccordo tra enti controllati dal Comune è in consiglio comunale
DESO non so se queste cose poi possono essere oggetto di dibattito anche tra di noi ma una o un USA un semplice cassare quel quel quella norma che è stata prevista nel nel disegno di legge approvato dal Senato
Sì opportuno ma può essere anche invece corretta in una maniera che sia più corrispondente a quello che era forse una volontà no no completamente sbagliata anzi c'è quella che comunque ci sia una funzione di controllo esercitata direttamente anche dal consiglio comunale
E poi fare ancora un inciso questo sì molto banale de Soto ricercato nel disegno di legge non sono riuscito a trovarlo ma l'ho detto prima si fa più volte riferimento alla documentazione
A cui possono accedere i consiglieri comunali alcune cose sono ripeto come ha detto bene da nostra coordinatrice sono ripetute rispetto alle alla centoquarantadue due quarantuno addirittura ecco però si fa un riferimento anche la documentazione degli entity degli enti e delle società controllate dal Comune ecco
Io su questo sarei veramente curioso che ci sia un un pronunciamento da parte dell'ANCI perché
Nel mio Comune ma sono anche in altri c'è uno uno una ferma opposizione mi sembra anche giustificata sull'accesso a atti di una società per azioni perché sono tutelate sono Gest sono gestiti in base al Codice civile quindi difficilmente si veda come un consigliere comunale possa accedere a un verbale d'un consiglio d'amministrazione di una società per azioni questo ripeto è un problema molto particolare però anche su questo forse una approfondimento dell'ANCI ecco ripeto torno su quella questione con cui o a parte del mio intervento chiederei che veramente le comunicazioni dell'ANCI la documentazione sia sì mandata ai sindaci perché opportuno perché necessario perché indispensabile ma ci sia anche un coinvolgimento diretto dei presidenti dei consigli comunali che anno dopo il compito di passare l'informazione coinvolgerà anche i Consiglieri grazie
Tracce ha ora la parola Marco Cavalcoli se il programma del consiglio comunale di Padova vorrei invitarla non si oppone va verso proporremo per brevissimo
Intanto saluto i colleghi presidenti in particolar modo quelli veneti che ringrazio anche per aver partecipato così numerosi a questa importante
Riunione di oggi che oltre ad affrontare temi hanno i carri anche permesso una ristrutturazione nel nostro coordinamento inserendo
Un notevole numero i presidenti e quindi tra poco ricominceremo a lavorare con maggiore intensità
Faccio alcune riflessioni solo sugli interventi che si sono succedute nella mattinata in quanto ormai abbiamo abbastanza sviscerato il ruolo che ha e che dovrebbe avere la nostra Assemblea di fatto sono emerse diverse sfaccettature su come viene vista l'assemblea direi di partire con l'intervento di bianco versetti ho riscontrato in maniera molto favorevole ormai bianco ha capito perfettamente a nostre imporsi impostazione la condivide ha capito perché sosteniamo con tanta forza il ruolo dell'Assemblea elettiva e alla fine la nostra forza è anche la sua forza con la sottoscrizione di questo documento congiunto che segna un passaggio fondamentale
Ho ascoltato anche l'onorevole Vignieri
Con molta attenzione e ne stretti
Condivido le cose che ha detto l'importanza dell'Assemblea elettiva il fatto che il Presidente del Consiglio venga previsto come figura istituzionale
Dalla legge no non demandato a Regolamento o comunque allo Statuto che regola la vita degli enti
E quindi apprezzo favorevolmente questo cambio di rotta perché la stessa onorevole Vignieri si presentò al Senato quando fu posta in discussione il testo con gli emendamenti proposti anche al nostro coordinamento Attraverso
Il alcuni senatori e fece ritirare tutti gli emendamenti imponendo i suoi in cui non si parlava della figura prevista dalla legge istituzionale del presidente ma si parlava come attuale nella stesura della possibilità dei comuni di prevedere o meno la figura del presidente
Ora o ha maturato una convinzione diverso in tre mesi lo spero lo auspico oppure ha raccontato delle grandi balle oggi
Io spero e di sbagliarmi però effettivamente va detto in modo molto chiaro neanche un po'dato fastidio il fatto di accusare una forza politica che premetto non è la mia ma accusarla di aver dovuto accettare una mediazione politica accontentando una forza e quindi dovendo rinunciare a consegnare ai consigli comunali quell'autonomia gestionale
Beh non ho capito neanche che cosa vuol dire l'altro termine che viene usato competenza funzionale o qualcosa del genere
Io auspico
Che abbia ragione il collega de Carolis ma non credo che poi le parole vengono usate a caso e quindi non credo che nel testo attuale ci siano quei concetti
Che invece dovrebbero essere introdotti e quindi una vera e propria autonomia
Dell'organo consiliare Rispetto
Al l'organo amministrativo nel principio di dualità che invece poi sulla carta
Vediamo che tutti condivido il terzo intervento è quello del senatore Villone è un irriducibile continua a sostenere l'importanza dei regolamenti e degli statuti che devono disciplinare in toto e quindi prevedere anche la figura meno del presidente del consiglio di non non sappiamo più come fargli capire che invece dovrebbe essere introdotta per principio la figura delegando poi regolamenta gli statuti
La regolamentazione la vita che poi questa figura dovrebbe esprimere all'interno della realtà in cui vive nel ma evidente l'abbiamo cercato
Di farlo capire un anno ma purtroppo vediamo che continua coerentemente a sostenere le proprie posizioni però allora mi deve spiegare il senatore Villone
Che se viene introdotto questo principio federalista e di parlo da federalista all'articolo dieci in cui viene delegato
Al Comune la possibilità di scegliere la figura del Presidente del Consiglio invece poi due articoli dopo si individua rigidamente le competenze su cui l'organo o gli organi del Comune dovrebbero cadere
E in e il contesto in cui dovrebbero muoversi allora se si introduce un principio federalista puro si deve introdurlo come principio generale che regolamenta la vita del Comune nonna esiti fa comodo da una parte lo introducesse invece non si sa comodo ritorni con la vecchia imposizione nel disciplinare in modo rigido le competenze e questo non ce l'ha fatto capire quindi ecco
Io direi continuiamo a sostenere con maggior forza anche dopo la riunione di oggi le nostre posizioni non come posizione meramente di rivendicazione di categoria eccetera ma proprio per ristabilire quella dignità
Che merita un organo assembleare per tutte quelle ragioni che sono state dette anche stamani mattina e l'organo istituzionale che rappresenta il consiglio comunale
Il documento è importante
Va distribuito a livello locale a tutti i consiglieri comunali perché alla fine non dobbiamo voi stessi fare lo sbaglio di rappresentarci come istituzione non coinvolgendo poi le nostre assemblee
Si parla e si è parlato anche stamani mattina di rivisitazione proprio dello status nomi proprio riferito alla mera indennità ma la sicura generale del consigliere comunale che deve essere rivista e quindi è giusto coinvolgerli anche nel sostenere una battaglia tra virgolette più ampia
In rappresentanza dell'organo assembleare dell'organo democratica mi ha fatto molto piacere anche sentire
Dal dall'onorevole e Violante
Come dovrebbero essere intese queste assemblee c'è un documento che credo sia stato già distribuito quindi non mi soffermo sono state poi affrontate in maniera molto puntuale anche dalle relazioni dei
Grandi personaggi che si sono susseguiti nella mattinata Esperti giuristi materia amministrativa quindi non mi soffermo oltre chiudo con una battuta ed è quella che
I signori che ci rappresentano in ambito nazionale devono darci delle risposte chiare no nel partecipando a convegni a conferenze dibattiti sostenendo il ruolo del consiglio comunale delle assemblee elettive ma devono farlo nelle aule dove si decide
O per lo meno dove in questo momento si decide
Della politica nazionale e dovessi legifera allora ci crediamo allora ci crederemo ma prima vogliamo i fatti e vogliamo dar loro un impegno descritto in un disegno di legge dopo e con verremo con loro
Su ruolo del presidente del Consiglio sul ruolo del Consiglio comunale prima però vogliamo vederlo scritto nero su bianco sul disegno di legge grazie
Grazie ha ora la parola Antonella Bruno il presidente del consiglio comunale di Viterbo
Allora io cercherò di essere veramente rapida e il collega presidente Karzai non ha mantenuto la la sua parola quindi cercherò di recuperare se posso perché non è sicuramente facile riuscire ad essere sintetici quando voi gli aspetti anche se di uno stesso problema affrontati sono veramente tanti ognuno di noi vorrebbe avrebbe così forte intento di commentare di entrare nel merito di ogni cosa ma io credo che sia importante a questo punto visto che e tra l'altro si sono susseguiti moltissimi interventi
Potere anche limitarci ad aspetti i più parziali di quello che in questa giornata
Vorrei veramente lasciare anche un po'il tono dell'entusiasmo di questo nostro incontro perché i colleghi del coordinamento nazionale sanno benissimo che se c'era una particolarmente scettica sul fatto che i consigli comunali il loro presidenti fossero usciti soprattutto diciamo in questa così in quest'ultimo anno se volete in questa prima parte dell'anno da una fase pionieristica vera e propria ecco quella particolarmente scettica ero io mascotte mi sto rendendo conto oggi per me è una verifica molto entusiasmante
Che questa sensazione spesso accade perché ognuno di noi e questo devo dire lo raccolgo anche come testimonianza da parte di molti colleghi presidenti consumiamo in una sorta di isolamento e di solitudine i nostri disagi i nostri problemi ma nel momento in cui come in questa è fantastico occasione lasciatemi la possibilità di usare questi termini
Ci ritroviamo beh io devo dire che oggi ho avuto la verifica che la fase pionieristica noi l'abbiamo superata
E siamo veramente abbiamo fatto un passo di qualità oggi possiamo dire di aver decretato la nostra presenza e se volete grazie a voi a tutti noi è stata numerosa e qualificata
Quindi in quel salto di qualità che ci pone in una posizione propositiva
E questo credo che sia importante è stata importante la parte più rivendicativa e pionieristica era necessario voi sapete chi vi parla
è stata eletta nel mille novecentonovantacinque quindi ho vissuto l'esperienza del coordinatore Carpanini che si è incentrata necessariamente sulla così rivendicazioni un un o comunque perfezionamento di quello che doveva essere lo status dei dei presidenti di consiglio
Ma subito dopo voglio dire anche la nostra esperienza sul campo la palestra quotidiana ha rescisso necessario una elaborazione più completa più consapevole di quello che realmente degli strumenti di cui realmente avevamo bisogno per realizzare ai consigli comunali quello spessore quel taglio che necessariamente devono avere se vogliamo tenere alti i toni della democrazia ecco io qui vorrei essere sì
Lo devo premettere un po'polemiche provocatoria mi spiace parlare di persone che non sono in Aula non è mia abitudine mi piace il confronto e se volete
Lo scontro sanno costruttivo ecco però non possono evitare di sottolineare quanto stamattina è emerso dalle dalle relazioni dagli interventi in particolare dell'onorevole Vignieri intona ogni forze minori belle l'onorevole villone che cosa intendo dire
E la l'onorevole Vignieri ci dice che è ormai la revisione della legge centoquarantadue ottantuno è assolutamente non più prorogabile questo siamo perfettamente d'accordo
Ci dice pure che lavoro attuale va completata e perfezionati
Forse è stato una mera dimenticanza diciamo che non tiene conto del fatto che a tutte queste considerazioni andrebbe aggiunta una non solo le riflessioni sulla su quella che è stata alla l'attuazione la sperimentazione della delle innovazioni portate dalla centoquarantadue dell'ottantuno ma perché no non sentire a questo punto è non prendere atto e non tenere conto di quelli che sono le esperienze sul campo portati avanti dai consigli e dei presidenti di consiglio ecco credo che l'onorevole Vignali si sia dimenticata forse di questo aspetto e devo dire che la con firma di questa sua dimenticanza sta nel fatto che commenta
La l'ultima stesura delle quella quanto meno licenziata dal dal senato delle disegno di legge mille ottocentottantotto con una
Così così quasi da persone Sterna da persona che non ha partecipato direttamente a questi loro non ha vissuto direttamente questa esperienza e tende a giustificare il lavoro portata avanti dai dai colleghi senatori
è anche perché quando mi dice accenna scusate ho preso degli appunti al al volo
A parte la sottolineatura dell'articolo dieci comma nove dove si parla di possibilità da parte del Consiglio di verifica periodica delle dell'attuazione delle linee programmatiche presentate dal dall'esecutivo
Ecco cioè mi sfugge però presente a questo punto come si possa ritenere che la parola autonomia che era ben chiara nell'emendamento presentato dal da dal coordinamento dei presidenti di Consiglio relativamente alla autonomia appunto funzionale organizzativa e contabile finanziaria ecco non capisco come possa renderla secondo l'onorevole Bindi Vignieri sinonimo di competenza
Io credo che ci sia una differenza l'italiano forse una delle lingue più perfette meno interpretabili
Ritengo che le due parole non possono essere assolutamente sinonimo l'una dell'altra e abbiano due significati assolutamente diversi e non credo che sia accettabile che si dica che non è la terminologia che conta ma quello che si intende dire emanare come principio
Io credo cari colleghi che noi a questo punto nessuno di noi non rivendica il pieno e totale esercizio dell'autonomia statutaria e regolamentare anzi vorremmo arrivare rapidamente proprio a questo
Non mi accontento nemmeno non c'è più il il collega di Milano che diceva va in questa legge comunque un passo un passo avanti l'abbiamo fatto personalmente ritengo che ne abbiamo fatti due mila indietro
Ma io credo che anche nell'ipotesi più ottimistica non si possa più accettare di fare dei passi avanti ormai a livello legislativo solo questo chiediamo chiediamo indicazioni e principi chiari precisi
Anche perché ognuno di noi ha l'esperienza diretta sono tantissimi di noi che dove nascono lacci e laccioli sulla possibilità appunto di interpretazioni di legge proprio in sede locale non mi si venga a dire
Che i segretari generali e molti apicali della burocrazia comunale hanno come dire così cambiato cultura amministrativa non è vero siamo ancora in una fase transitoria sicuramente andremo verso una diversa cultura amministrativa ma sicuramente questo ancora non c'è questo per noi è motivo di grande disagio di grande imbarazzo quindi di tutti questi aspetti che sono sicuramente solo una parte bisogna tenerne assolutamente conto
Altri appunti il la affermava l'onorevole vigneti e che nella naturale logica delle la naturale logica di evoluzione del sistema deve portare a dare il consiglio un presidente diverso dal sindaco
Infatti anche noi abbiamo inteso dire questo nelle precisare che almeno suoi comuni sopra quindici mila abitanti prevedessero la figura del del Presidente del Consiglio
Il fatto che la la la modifica non sia stata accettata e si mantenga quel può prevedere che è stato ripetuto secondo me non corrisponde a questa naturale evoluzione del sistema lui alludeva alla l'onorevole di Nieri
Posso anche dire che non mi piace la sottolineatura seppur reale nessuno la disconosce che il problema dei comuni al di sotto dei quindici mila abitanti
Se è pur vero che il principio della ottantuno dovrebbe così essere applicato a trecentosessanta gradi però non ci nascondiamo che ci sono dei problemi economici ce ne rendiamo conto era tra l'altro uno delle valutazioni che anche noi abbiamo fatto nel presentare gli emendamenti però mi dà fastidio dover ridurre in termini ragionieristici quello che invece ha un valore ben più importante di una rappresentanza e della possibilità che una legge come la ottantuno i principi ispiratori di questa legge debba essere applicato a tutti quanti comuni senza fasce di popolazione perché non riesco veramente poi a capire dov'è la diversità
Se l'Assemblea ha e deve aprire quella valenza democratica deve rafforzare la voce democratica delle comunità non credo che questo possa portare a una differenziazione
Ma io mi fermo qui perché ripeto sono delle note polemiche a cui aggiungo soltanto la parte già toccata da altri colleghi e accennata dal dal senatore Villone diceva di avere più coraggio
Io devo dire io personalmente ma credo di dare voce di rappresentare molti colleghi mi abbiamo forse tanto perché spesso lavorare in questa precarietà in questa incertezza
Veramente crea demotivazione e sa non è facile poi a essere così carichi di coraggio ed entusiasmo io ne nelle classiche cunette che ogni tanto uno può apprendere
Io credo che invece sia importante ecco e questo di questa giornata con il documento con le relazioni consentito a cominciare dalle relazioni tecniche a finire dal anche alle dichiarazioni dell'onorevole Bianco credo che sia per noi veramente un momento importante direi quasi quasi storico un salto di qualità
Che pone dei dei riferimenti molto importanti anche per il futuro
Certo una cosa cari colleghi e concludo con queste considerazioni prima di ricercare o comunque nel momento in cui ricerchiamo un'autonomia
Funzionale e organizzativa generale di odio nei che l'unica autocritica che ci possiamo fare singolarmente e quella che ogni consigliare ogni Consigliere singolo
Deve poter aprire un'autonomia intellettuale
La democrazia che deve continuare ad essere espressi in maniera compiuta e totale all'interno delle assemblee non passa tramite la forza dei numeri tramite le maggioranze ma tramite la piena coscienza e consapevolezza
Di quello che di nuovo deve entrare nella cultura amministrativa di ogni singolo Consigliere solo se tante unità riescono a capire questo allora e nell'insieme che noi creeremo la forza per andare avanti per rafforzare tutto l'ordinamento locale non riducendolo come sta avvenendo adesso e permettetemi forse qualche volta anche un giudizio ma il giudizio che viene dato è altamente strumentale non riducendola a un mero esteri le conflitto tra l'organo assembleare e la giunta il sindaco ma proprio per alzare il il livello generale dell'amministrazione e consentire di dare alle nostre comunità delle risposte rapide
In tempi rapidi che sono tempi e nei nostri permettete Milano al il la ripetizione per della parola che i nostri tempi moderni richiedono necessariamente e ripeto non possono continuare a esserci momenti biblici per per dare delle soluzioni
Vi ringrazio
E di salute
Grazie ha ora la parola sarò comporre il presidente del consiglio comunale di K
Io non mi dilungherò ripetendo le tante cose interessanti che sono state dette stamattina nel dibattito di questo pomeriggio
Desidero soltanto soffermarmi su un punto e cioè quello della
Necessità di fare uno sforzo che se mi consentite nel nostro Paese diventa epocale in direzione della rafforzamento dei poteri di indirizzo di programmazione e di controllo
L'hanno detto egregiamente anche il relatore di questa mattina che proprio in queste direzioni nel nostro Paese la cultura istituzionale la cultura amministrativa a
Trovato
Delle difficoltà a realizzarsi
E questo non soltanto perché oggi può contribuire alla modernizzazione del Paese come è stato detto
Ma perché può anche contribuire a cambiare le ragioni della rappresentanza politica e anche il ruolo dei partiti alla ricerca del consenso
Io credo che proprio dai consigli comunali può venire un'indicazione forte in questa direzione della rappresentanza
Attraverso una ricerca del consenso che viene effettuata non sulle singole scelte ma sulle grandi scelte sulle scelte fondanti la vita di una comunità sulle scelte che
Ritrovano le radici e che come dire
Individuano la peculiarità di una comunità locale rispetto a un altro
Su questi temi credo che
E soprattutto sul ruolo delle forze politiche anche nella ricerca del consenso nel nostro Paese credo bensì siano consumate tanti Rory e tante difficoltà tanto da
Realizzare in alcune realtà proprio la ricerca sempre del consenso priva di alcune ipotesi di sviluppo
Il presidente Violante stamattina facevo riferimento all'emergenza unificanti che nel nostro Paese hanno visto le istituzioni rispondere in modo importante io naturalmente come rappresentante di un consiglio comunale di una grande città del Mezzogiorno ritengo che proprio il lavoro dello sviluppo siano oggi ulteriori emergenze unificanti e rispetto alle quali il ruolo di programmazione il ruolo di indirizzo dei consigli comunali ha certamente una funzione strategica
Questo il il primo punto del dell'intervento che mi avvio rapidamente a concludere
E questo diventa ancor più il terreno di confronto e il terreno di ricerca di un'identità rispetto alle amministrazioni
Non è più pensabile far passare come terreno di confronto con le amministrazioni con i sindaci quello delle emergenze della politica di il giorno dopo giorno
Nella nella quale alcuni hanno già espresso è stato ricordato anche oggi la preoccupazione o il fastidio di passare per il Consiglio
Dobbiamo essere noi i consigli comunali a scegliere il terreno del confronto
Un terreno di confronto che deve essere ripeto quello delle grandi scelte
E mentre molti consigli comunali si accingono avviare in questo contesto una nuova fase regolamentare una nuova fase che
I provvedimenti Bassanini hanno avviato nel nostro Paese è opportuno che anche in questa Assemblea si sappia che ci sono realtà del nostro Paese come la Sicilia in cui ancora
Questo tipo di
Attività istituzionale è bloccata da una regione che ha uno statuto speciale e che ha di speciale soltanto l'atteggiamento del Governo rispetto del governo regionale rispetto alle Autonomie
E mentre alcuni colleghi ribadiscono l'importanza di attribuire alla questa fase regolamentare tutte le caratteristiche sono state dette
Nell'incontro di oggi è giusto che si sappia che ancora vi sono realtà che non sono in condizione di operare se non con uno scontro fortissimo proprio sul ruolo delle Autonomie
E allora questo mi preoccupa perché mentre si dà un contributo è evidente
E concreto al disegno di legge Napolitano che oggi è stato discusso anche in questa sede
I rappresentanti di alcune Regioni a Statuto speciale cominciano a preoccuparsi sulla effettiva possibilità di rendere operante nelle proprie regioni nelle proprie città questo tipo di nuova riforma delle Autonomie Locali naturalmente con tutti gli emendamenti e con tutte le critiche che sono state fatte in questa sede che condividiamo in parte allora concludo dicendo siamo certamente per un ripresa dell'iniziativa io ringrazio la coordinatrice nazionale e chi ha organizzato queste incontro che è certamente un incontro di altissimo livello
Che si fa propria una settimana dagli stati generali del autonomia
E del federalismo e proprio a ribadire un ruolo strategico delle assemblee
Cittadini
Sono certamente convinto che dobbiamo operare in direzione del buon funzionamento l'attività normativa del controllo
Sono certamente convinto che bisogna operare anche in direzione di uno Statuto delle minoranze così come sono profondamente convinto e credo anche di condividere l'impostazione data dal collega presidente
Del consiglio comunale di Milano che e necessario supportare strutturalmente e finanziariamente anche utilizzando gli strumenti che la normativa ci mette a disposizione l'attività
Dei consigli comunali credo che oggi si sia dato un forte avvio a una fase come dire superata come diceva la collega di Viterbo la fase pionieristica un forte avvio a una di attività di identificazione di identità
Del ruolo dei consigli comunali che certamente nella prima fase di applicazione della riforma li aveva visti in qualche modo subire
Un ruolo
Forse passivamente un ruolo e probabilmente perché le condizioni di contesto le condizioni istituzionali e in un'altra direzione subire un ruolo molto più forte evidente delle amministrazioni grazie
Grazie presidente Condorelli poi per la sua brevità potrei dire che lei è stato veramente squisito
Ha ora la parola Francesco Donatelli presidente del consiglio comunale di Grottaglie
Io penso che non sia per niente rituale
Il fatto di sottolineare che quest'appuntamento odierno sia molto importante è che io penso che molto spesso sottovalutato forse sarebbe opportuno che si ripetessero compiuta questa condanna si ripetesse con più frequenza
Perché appunto come
Come diceva questa mattina Daniela lastre a proposito della nostra battaglia è una battaglia anche per la democrazia nel momento in cui la democrazia e vitale diceva stamattina né e vitale se esistono forti assemblee elettive
E noi siamo coscienti che la strada è molto lunga da fare
Perché
Il rischio che il il ruolo del consiglio comunale venga vanificato quanto meno venga usato una maniera limitata
E cioè loro lo facevano notare altri altri colleghi sono intervenuti prima di me in che modo si può utilizzare il potere di di controllo da parte del consiglio comunale se gli stessi consiglio comunale non hanno i poteri non hanno effettivamente gli strumenti per poter appunto esercitare questo potere faccio soltanto un esempio i piani di lottizzazione vengono predisposte dal dall'esecutivo magari decisioni che vengono prese in altre sedi e non sempre si può stare tranquillo del di guardare
Di decisione presse lecitamente ma in ogni caso poi alla fine e il consiglio comunale che probabilmente va a ratificare decisioni che non sono del del consiglio comunale spesso allora ha domande queste come si fa esercitare questo potere
Questo indirizzo questo questo ruolo di controllo da parte del consiglio comunale o un'altra esempio che mi sta molto a cuore quello del Bilancio un atto fondamentale del consiglio comunale
Ebbene come si fa come Consiglio comunale ad esercitare questo ruolo se non si hanno gli strumenti io da mesi sto praticamente mi sono arreso ma a questo punto faccio un appello ai colleghi presenti
Per quanto riguarda il discorso del controllo interno di gestione quello che è previsto appunto dal decreto legislativo settantasette
Sono mesi che sto cercando di trovare comunico le caratteristiche demografiche del mio del mio Comune c'è un comune di trentadue mila abitanti che abbia già in piedi questo strumento è bene ho scoperto
Che nella mia regione probabilmente tutto il Sud nessun comune compresi quelli grandi bari per esempio non a questo strumento e allora come si fa a esercitare questo ruolo
All'interno del del consiglio comunale appunto se non ci sono questi questi strumenti ma io voglio
Dire anche un'altra cosa c'è un limite nella nostra battaglia comunque un limite molto contenuto
Se si circoscrive lago la nostra battaglia la nostra rivendicazione nei confronti del dei sindaci senza tener conto di tutto il resto
Io penso che questi un rischio minimo ma che comunque esiste è giusto invece che la rivendicazione del consiglio comunale de delle assemblee elettive nei confronti dei sindaci sia condotta nel contesto più generale che sono appunto
La la stagione delle riforme che stiamo vivendo negli ultimi tempi sia quelli che modifica la Costituzione con la Bicamerale sia quelle con la Costituzione a Costituzione invariata
Ebbene la parola chiave e federalismo e esaltazione del ruolo delle autonomie locali però anche qui io vedo un problema anche qui vedo un rischio cioè con con il federalismo così come si sta portando avanti in queste in questi contesti il rischio è che la separatezza
Che di fatto esiste tra Nord e Sud pietra autonomia locale del Nord autonomie locali del Sud con questi strumenti invece di venire superati vengono accentuati io faccio un esempio per farli comprende perché una cosa è parlare e rivendicare nei confronti dei sindaci il potere il potere della sempre elettive fatto al nord dove ci sono delle regioni che funzionano è un'altra cosa e parla sul b per esempio nella mia regione in Puglia
Dove questa Regione è in ritardo su tutto a parte che affoga delle i miliardi di debiti ma evita di sei piani che riguardo la sanità che riguardano l'uso alla gestione del territorio che riguardano l'ambiente addirittura c'è il rischio che strumenti concertativi che sono fondamentale che vedono appunto nei comuni negli enti locali soggetti fondamentali dello sviluppo locale
Per esempio gli accordi di programma possano essere vanificati dalla presenza di di governi regionali inesistenti come quello della Puglia che celebra in sette mesi la terza crisi attualmente è l'esempio e concreto non è tanto per dire
C'è un accordo di programma del mille novecentonovantatré che riguarda una decina di comuni della provincia di Taranto che riguarda gli investimenti ripiano di insediamento produttivi è bene dal mille novecentonovantatré per responsabilità della Regione Puglia si blocca lo sviluppo di questi comuni
Allora
Ecco perché facevo l'esempio di prima e giusto portare avanti queste rivendicazione però bisogna tenere conto anche di questo stamattina più di qualche autorevole intervento
A a cominciare da villone ha detto sì se volete possiamo cambiare tutte le leggi Conoco siamo anche inserire le
All'interno
Di leggi decisione che comunque appartengono alle Autonomie locali però non è giusto è giusto invece che sia le autonomie locali
E a a fa a fare questo questo lavoro
Dal punto di vista è lecito sicuramente così
Però poi che succede allora sarà un paradosso ma io invoco in determinate situazioni come quelle che ho citato del sud in Puglia e per per essere precisi in borgo i poteri sostitutivi dello stato almeno in questa fase dopodiché quando il divario tra Nord e Sud probabilmente si sarà un po'attenuato allora
Saremo nelle condizioni anche nel sud di portare la battaglia che si sta portando in tutti gli enti locali da diciamo da posizioni un po'sul sullo stesso piano e con questo concludo e vi ringrazio
Razze prima di dare la parola a Luana Zanella comunico che è stato annunciato l'arrivo del ministro Bassanini
Allora la parola Luana Zanella presenta al Consiglio comunale di Venezia
Grazie
Nella mia regione il Veneto è stata fatta recentemente un'inchiesta e dai dati di questa inchiesta è risultato che l'amministrazione comunale dopo la chiesa
è l'istituzione che gode della fiducia della maggior fiducia dei cittadini e delle cittadine questo ha dato mi sembra molto importante molto interessante perché segna il momento che stiamo attraversando segna il bisogno la domanda che c'è da parte della comunità locale
Rispetto all'istituzione che la governa
Ora oggi abbiamo parlato e anch'io aggiungerò alcune notte alla nostra comune riflessione e discussione abbiamo molto parlato
Della contraddizione che esiste tra l'esecutivo e l'Assemblea contraddizione
Opacità spesso del limite per quanto riguarda la partecipazione al Processo della decisione
E soprattutto la contraddizione tra i due Paoli appunto che ha assunto alla rappresentanza della comunità locale
Questo è un punto tra l'altro che andrebbe ulteriormente approfondito
Alla luce di quella che è stata la storia più recente che forse qui non è stata sufficientemente ricordata che quella che precede
La rivoluzione così come è stata chiamata della legge ottantuno cioè della elezione diretta del sindaco
E che è stata la crisi profonda della amministrazione e della politica non dobbiamo dimenticare Tangentopoli e l'occupazione partitica delle istituzioni perché è quel sta la vera crisi la vera origine
Della trasformazione che stiamo vivendo
Da quel momento i partiti non esistono più come veri mediatori
E vera Cindy o di trasmissione tra la popolazione tra la comunità e l'istituzione
Forse io ne ho in mente forse uno di partito
Ciò nonostante ci sono
C'è una sperimentazione vieta edittale
Io all'interno di questa sperimentazione che per me
Per quanto per quanto così sinteticamente posso riportare qui si può riassumere per esempio sicuramente nel movimento dei sindaci e all'interno dico di questa sperimentazione che noi dobbiamo e noi credo vogliamo collocare anche
La nostra azione politica perché colleghi e colleghe qui si tratta anche e soprattutto di inserire tutte le nostre considerazione di carattere tecnico amministrativa
Legislativo normativo regolamentare che sia vinse Rile in un panorama in un orizzonte più vasto che è quello della politica la politica darebbe ritrovare il luogo pubblico perché luogo pubblico è stato privatizzato nel passato
E a oggi sono state nominate qui alcune contraddizioni che ancora ci sono
Al di là della partecipazione o meno
Alla decisione da parte dell'Assemblea c'è anche il problema di dove si decidono effettivamente le cose
La decisione diventa sempre meno trasparente la decisione fatta da pull di banche a livello mondiale
La decisione verrà fatta forse vera con tutto quello che significa abbiamo visto il discorso delle quote del latte verrà elaborata pensata concepita magari al meglio a livello europeo ma con e difetti spesso di segregati e dei processi decisionali locali quindi qui si tratta di vedere e di leggere le nostre prospettiva politica in un orizzonte ripeto più vasto
Allora ci sono alcuni problemi qui mi fermo perché non voglio ovviamente anche se mi piacerebbe
Allargano armi come si suol dire
Ci sono alcuni problemi che sono sicuramente risolvibili ne parlava oggi il presidente del consiglio comunale di Milano che non ha osato dirlo perché forse però luglio a bilancio a un miliardo per il consiglio all'organizzazione del consiglio comunale quindi se è stato possibile lì
Chiaramente sarà possibile dal punto di vista della regole farlo anche altrove allora io propongo che tutta una serie di cose che sono state contestate elaborate pensate incerti situazioni più avanzate
Per esempio nel consiglio comunale di Firenze
E altri che conosco vengano più diffusa e diventino patrimonio comune delle altre presidenze sinteticamente elaborate in salta di circolare che appunto riescano a circolare
Questi sono problemi questi di cui parlo che sono assolutamente importanti però non vanno sopra valutati e non vanno sovrapposti secondo me a quelli che sono quelli invece forse più difficile da risolvere
Per esempio il problema del controllo lo diceva giustamente il presidente del consiglio comunale di file di Trieste
Casa come si riesce a controllare
Un'organizzazione di servizi e di attività che viene esternalizzata e organizzata con ASPA adesso essere le eccetera eccetera
Quale è il tipo di rapporto che possiamo veramente costruire con questa nuova realtà in cui è andato a organizzarlo sì il lavoro dell'amministrazione non è semplice risolvere questo tipo di problema molto più difficile che non risolvere il primo di cui vi parlavo altra cosa ancora
Aveva ragione ha ragione ho molto apprezzato l'intervento del presidente del Consiglio comunale di Catania
Bisogna che ci sia più ripresa della politica e dello spazio che il consiglio comunale può occupare Bindi fare delle scelte prioritarie delle scelte precise di affrontare con coraggio ma anche con una cultura rinnovata dell'amministrazione della politica dentro l'amministrazione dei grandi temi che sono poi i problemi della città e che sono appunto l'occupazione che sono appunto
Il federalismo che va vissuto e e e pensato non diciamo in termini astratti e slogan mistici e generici bensì a partire dalle esperienze che si fanno nei luoghi in cui lavoriamo e amministriamo
Il discorso dell'occupazione della trasformazione delle città a città che stanno trasformandosi ovviamente a causa dei processi di delocalizzazione di ristrutturazione la solita globalizzazione di cui si parla tanto
Cioè noi siamo all'interno di un processo di trasformazione profonda di cui dobbiamo tener conto perché queste o deve essere l'oggetto vero della nostra iniziativa politica dopodiché tutte le altre cose
Sono abbastanza diciamo difficilissima affrontabili
Mentre proprio a causa del deficit di politica che io vedo nei nostri consigli come comunale di questa visione più ampia di passione per quelle che sono le grande tematiche vedo che questi nodi rischiano di rimanere a lungo irrisolti
Grazie
Ringraziamo la la collega tabella di Venezia è iscritto a parlare la collega Ileana Romagnoli presidente del consiglio comunale di Savona prego
Allora riprendo da un discorso che è stato più volte fatto già dal ministro dalla senatore Villone e poi di chi mi ha preceduto in pratica
Della crisi in un certo senso di identità che ha percorso tutti i consigli comunali il senatore Villone vicepresidenti Taha non è dovuta al momento in cui c'è stato lo stacco tra l'esecutivo e consiglio comunale malore avviso in un momento precedente in pratica
Se noi vogliamo fare un attimo un passo indietro vediamo che fino agli anni Novanta in consiglio comunale aveva infatti attività di gestione secondo la regola che tutto ciò che non era attribuita ad altri organi era di competenza del consiglio comunale
Il con la centoquarantadue in pratica c'è il momento distacco il consiglio comunale viene sgravato dall'attività di gestione e gli viene attribuita l'attività di indirizzo e di controllo una un momento miliare fondamentale
E questo l'orientamento che non deve essere letto negativamente come da più parti è stato fatto qualcuno soprattutto abituata al vecchio sistema secondo concetto che se prima venivano discusse cento dividere al mese adesso solo venti è in pratica di fatto in atto
Una contrazione anti consigliare il ragionamento deve essere di tipo diverso bisogna andare a vedere la qualità dell'editore prima era un sì cento delibere ma di amministrazione spicciola adesso sono venti ma sono quelle che dovrebbero e se era alla base della vita amministrativa meno numerose ma proprio per questo più meditate e di più alto livello
Le scelte frutto del dibattito consigliare dovrebbero essere quelle che danno di indirizzo al Comune
Gavio gli altri organi infatti sono preposti all'attività di governo e di attuazione
Ma le decisioni di grande rilievo quelle che determina un presente e il futuro della comunità sono affidate al consiglio comunale
Ed è proprio nel consiglio comunale che debbano avere spazio le voci discordanti della città che devono partecipare al dibattito sulle scelte in un confronto di più ampio respiro l'incontro di una crescita comune
Anticamente nella polis greca anche la spesa di Tata ad esempio di democrazia partecipata
La guerra era luogo del film dove si svolgeva l'azione politica nella piazza infatti i cittadini si incontravano per ragionare insieme su quali orientamenti dare al futuro della comunità
La gora di allora dovrebbe essere ed è la sede del consiglio comunale l'arena dove si deve sviluppare dibattito politico della città alla presenza di tutte le forze vive della comunità e delle forze politiche che vogliono rappresentarle
Ho sentito dire prima che bisognerebbe riportare il dibattito politico ridare valore in pratica ai consigli comunali in cui veramente effettivamente sì dibatta si discuta sulle grosse scelte alla base del futuro della della città
Sassi unica demandata la responsabilità dell'amministrazione la centoquarantadue l'ottantuno dopo ribadiscono alla centralità politica del Consiglio comunale in quanto organo di rappresentanza diretta e generale di tutto il corpo elettorale
Solo il consiglio comunale è la sede naturale in cui si manifestano le diverse espressioni politiche
La rappresentanza infatti garantita solo dal consiglio comunale e non può essere garantito ad un organo monocratico come sindaco e dalla Giunta che la sua espressione non si tratta di ridurre il ruolo politico dei partiti ma di intaccare il ruolo improprio che partiti hanno avuto nelle istituzioni nel Periodo proprio a cavallo degli anni novanta
Se tendiamo seduta del consiglio comunale delle sue funzioni la sede politica tende a trasferirsi fatalmente ma impropriamente nella giunta che non è affatto predisposte allo scopo
La conseguenza logica ma in controtendenza
è di riportare in ultima istanza alle segreterie dei partiti la sede reale della costruzione della volontà politica dell'amministrazione
Superando così la volontà popolare che indicato nei propri rappresentanti eletti soggetti preposti a contribuire alla grandi scelte sussulto della città
Non possono essere demandati altro se non a coloro che sono eletti le scelte sul futuro della città non certo alle giunte che spesso purtroppo sono in pratica scelte delle segreterie dei partiti il dibattito sul ruolo dei consigli comunali
è e non non può e non enti ed essere incentrato sulla possibile riduzione delle competenze ma invece come mi sembra dal dibattito di oggi sull'autonomia organizzativa e contabile sul personale sullo status degli amministratori
I due emendamenti che abbiamo riportato con forza di proposte che sono stati
Inglobati nel Miletto ottantotto poi diventato quattro tre nove tre e sono quelli che continuiamo a ripetere sono la richiesta di una presenza del presidente del consiglio comunale in tutti i comuni con funzione di coordinamento di tutta l'attività del consiglio comunale senza ritornare indietro sulle scelte effettuate nella centoquarantadue come sembrerebbe dalla dal come scritto in pratica il Miletto ottantotto che prevede la figura del Presidente con del Consiglio solo se prevista dallo statuto inoltre deve essere forte la richiesta dell'autonomia contabile in consiglio comunale
Al fine di garantire un più snelle ed adeguato funzionamento
Non si tratta di porre al nel bilancio del Comune un capitolo specifico per il bilancio che non che ognuno di noi l'abbia più ampio più ristretto ma lui non è stato in grado di porre un capitolo per il funzionamento del Consiglio comunale il problema è chi in pratica gestisce i soldi del consiglio comunale
Il presidente di Milano De Carolis ha fatto l'esempio ha detto con il porterà prossimamente
L'ordine nell'ordinamento diciamo
Contabile del consiglio comunale io gli auguro una maggior fortuna di quella che ha avuto con nostro Coreco
Noi abbiamo introdotto una norma in cui prevediamo proprio un funzionamento autonomo del Consiglio comunale
Con la propria gestione organizzazione degli uffici e dei servizi demandato solo al Consiglio e fuori da quella invece che è l'ordinamento di essi dei le degli uffici che demandato
Per la centoventisette alla Giunta
Abbiamo avuto parere negativo del segretario generale a questo parere negativo grazie al fatto che da cercando il coordinamento del presidente se il Consigliere Nazionale ANCI avendo seguito passo passo
Nella Commissione affari istituzionali la predisposizione da centoventisette mila ottantotto sono uscita a dare delle risposte ma ripeto incontro tende insano sospetta generale tra dato parere negativo andato al Coreco ovviamente il Coreco ha immediatamente guardato questa delibera e ci Alari spedita per chiarimenti
Alla fine dopo vari passaggi la passata con l'eliminazione della parola contabile perché in pratica non è ancora a loro parere ancora prevista dalla legge
Il senatore Villone dice non dobbiamo chiedergli della legge abbiamo tono mia statutaria e regolamentare questo è vero però quando davanti al corretta davanti ai segretari ci dicono che questa norma non ancora prevista dalla legge cosa possiamo fare lo chiediamo solamente che vengano sancite le poche cose perché concordo che le leggi sono molto soprattutto limitative
Per lo più però quelle cose fondamentali che ci permettano poi di operare una risposta a quello che potrebbero essere la quello che potrebbe essere la credibilità dei consigli io la trovo proprio in uno dei documenti che abbiamo nella cartella che c'è andato all'inizio
E sono le lente in pratica di tutte quelle quelle con lamenti che dovremo andare ad attuare non appena diverrà definitivo i decreti di attuazione della cinquantanove ne ha contati circa diciotto ce ne saranno molti di più probabilmente ecco io credo che questo sia un compito proprio dei consigli un nostro compito però per poter andare ad approvare Salinaro provare io direi addirittura a predisporre questi regolamenti abbiam bisogno di uomini di mezzi di servizi e per avere uomini mezzi e servizi abbiam bisogno di potervi autonomamente gestire dei e quindi ritorniamo normalmente al discorso precedente
Un altro l'altro appunto per potere autonomamente gestire abbiamo bisogno anche di formazione formazione nei nostri Consigli ieri
Precedentemente esistevano i partiti costituiti
E la scuola le consegne ieri la facevano i partiti adesso nella crisi generale questa scuola non viene più fatta non ce ne sono più che formi i consiglieri
Ecco noi abbiamo bisogno che questa formazione venga fatta e venga fatta all'interno e con i soldi della comunità perché è gente che serve la comunità non i partiti ripeto la comunità
Un ultimo appunto è il problema della rappresentanza
La rappresentanza del consiglio comunale i Presidente Consiglio alla rappresentanza del consiglio comunale così come il sindaco la rappresentanza del Comune dico rappresentanze non parlo di visibilità ma parlo di rappresentanza
Perché come nell'esempio che vi ho fatto prima in cui può succedere che
Nel mentre noi andiamo a firmare le delibere nel momento in cui ne andiamo a firmare verbali delle sedute in cui vengano approvate le delibere
Quando queste delibere magari modificata in sede di Aula e magari con modifiche che non vengono accettate dall'esecutivo
Vanno al corrette chiarimenti non vengono chiesti al presidente del Consiglio cioè al presidente dell'organo che materialmente approva le delibere ma dentro chieste al sindaco
E se lamenta il sindaco ne abbiano diritto di essere ascoltati se sino Compton sente Candiano se no non possiamo essere ascoltati così nuovamente se il perfetto invio una lettera perché siamo in ritardo e non abbiamo convocato il consiglio per l'approvazione del bilancio la lettera dal sindaco io potrà vere il bilancio chiuso nel cassetto
La lettera comunque finisce al sindaco e non finisce Presidente Consiglio
E ancora altri esempi i rapporti con la Regione se a un certo punto ne siamo evitato per il Regolamento intera regione ci chiede nuovamente regolamenti che sono regolamenti consigli e ali cantano approvati in consiglio che dovevano essere esaminati con una convocazione del consiglio comunale vengono richieste sempre al sindaco e non a noi
Io non credo che noi potremmo con figuracce come organo
Perché in realtà che se ne consiglia non fa nessuna atto chiave di per sé un valore normativo noi sottoscriviamo solamente gli atti del Consiglio sognato il consiglio che poi hanno padrone
Però credo fermamente che ne dovremmo batterci per la rappresentanza del consiglio verso l'esterno ogni volta che si parla di attivo che bisogna colloquiare per cose effettuate in consiglio comunale credo che gli organi competenti devono rivolgersi al suo presidente e non c'era al presidente dell'esecutivo
Ringraziamo la collega Romagnoli è iscritto a parlare alto perché orchi vicepresidente Anci
Io
Credo che
Lavoro preparatorio che Daniela Calastri
Ed il coordinamento dei presidenti dei consigli comunali hanno svolto per preparare questa prima Conferenza nazionale
Rappresenti un punto di partenza molto impegnativo
L'attività stessa dell'Associazione nazionale dei comuni italiani
Perché
Anche lanci
Tende a rappresentare di più ad essere una sede che rappresenta gli esecutivi i sindaci gli assessori e diciamo così non in maniera continuativa anche le rappresentanze consiliari
E
La prima considerazione il primo impegno in qualche modo che mi sento di assumere
E di proporre poi nelle sedi competenti
è quello di riuscire a farsi che nel nostro modo di lavorare noi si riesca appunto a trovare un nuovo equilibrio tra gli esecutivi i sindaci e i consigli comunali
Questo deve valere non soltanto per lanci a livello nazionale
Ma anche per le associazioni del re
A rappresentare in modo sempre più esaustivo
La vastità delle esperienze che caratterizzano oggi gli Enti locali del nostro Paese
Non può essere ridotto al centro ma ha bisogno di dispiegarsi in tutto il territorio del nostro Paese
Io credo che
I contributi che con argomentazioni differenti il senatore D'Onofrio il senatore Villone hanno portato oggi alla nostra attenzione
Credo che noi dobbiamo me di tarli e riflette
Anche per collocare in una dimensione diciamo
Adeguata i problemi le sofferenze che sono emerse anche dall'incontro di oggi
Non v'è dubbio che il nostro Paese sta entrando in una fase inedita
Sì si sta superando una consolidata cultura autonomistica
Sono entrati in campo
Con una rilevanza costituzionale inedita i comuni
Che sulla base del principio di sussidiarietà sono alla base della forma-Stato
E questo questa scelta e tutti voi avete sentito
Riflessioni che sia conoscete villone hanno svolto
Questa svolta
Pone sicuramente dei problemi
Problemi che reclamano una forte crescita
Di una nuova classe dirigente
Che è chiamata
A seconda dei ruoli ah svolge una funzione di estremo valore proprio in quel cancro primario e fondamentale della forma-Stato che è costituita dai Comuni
I comuni grande dei comuni metropolitani comuni medi i comuni piccoli e piccolissimi
E noi oggi siamo in una situazione nella quale
L'attenzione alla alle realtà comunali sta acquisendo una forza
Che non aveva mai avuto prima d'ora
Io penso che molti dei problemi che hanno riscontrato nella loro esperienza lei presidenti e i presidenti dei consigli comunali
I gruppi consiliari il ruolo stesso del Consiglio
Derivi
Dal fatto prevalente di natura politica perché se è vero che la forma del governo locale
è cambiata
Non sempre questo cambiamento a un riscontro del modo di essere e di atteggiarsi concreto delle forze politiche
Per cui ritorna in forme improprie
Una sorta di desiderio di congestione
Che rende molto complicata la vita propria delle autonomia
E naturalmente
Il Consiglio comunale la presidente o il presidente del consiglio comunale in questa dialettica a volte impropria si trovano nella posizione più esposte e più scomoda
E questo vale lo ha già detto anche Violante questa mattina non soltanto per le forze di minoranza o di opposizione che in qualche modo hanno più libertà di manovra ma vale anche e soprattutto per le forze che sostengono la coalizione e sono di maggioranza
Credo che
Anche se diciamo questa riflessione in qualche modo fuoriesce dal tema specifico del nostro incontro credo che i partiti
Sono chiamati oggi nella ribadire come io credo il loro ruolo fondamentale e qualificato di rappresentanza
Tra l'eletto ed elettore
Sono chiamati sempre di più a diventare partiti progetto
In grado di diciamo così sviluppare la propria azione indicando e riuscendo ad indicare cornici
Strategiche
Nelle quali e con le quali chi ha funzioni di rappresentanza è chiamato a fare i conti a misurarsi a interloquire
Però con ambiti che scadevano estrae sempre di più
Diciamo così liberale da improprie sovrapposizioni
Il tema di riflessione che noi abbiamo e che in modi diversi
Il riferimento ai partiti e alla politica
Riguarda sia il sindaco che il presidente del consiglio il consiglio comunale derivano appunto
Per questa fase nella quale
Diciamo così tanti problemi
Tendono a riproporsi forse più con l'occhio rivolto al passato che con invece uno ci guardo che guardi al futuro che ormai che
Connaturato nella nostra azione di governo nella nostra azione politica perché come è noto noi tutti siamo costretti a misurarci conscie Marie
Globali e prima di tutto con lo scenario europeo
Che diventerà sempre di più parte integrante della nostra azione di governo sia al nord che al sud del nostro Paese col col aspetto differenti ovviamente
Però questo ecco il dato di novità che noi abbiamo di fronte
Io
Credo che
Quelle quegli interventi oggi che hanno messo in evidenza
Che il consiglio comunale
è una sede che deve garantire
Un impulso progettuale
Che deve garantire una trasparenza delle scelte
Che deve riuscire ad essere il riferimento
Più diretto nei confronti della popolazione delle nostre città delle nostre comunità
Ebbene questi spunti sono spunti di riflessione molto impegnativi e credo che sia questo diciamo così il versante sul quale noi dobbiamo lavorare cercando anche di interpretare i moduli estensivo le acquisizioni legislative
Che stanno per essere confezionate stanno per diventare ordinamento
Da questo punto di vista
Il sindaco
Ha bisogno
Del conforto e di una dialettica positiva con il Consiglio
L'atteggiamento di chi considera come un impaccio
Una verifica consigliare della propria azione un confronto
è un atteggiamento sbagliato che alla fine poi
Rischia di indebolire la stessa azione propulsiva del sindaco
Dopo quattro dopo ormai qualche anno di esperienza di rodaggio delle nuove acquisizioni legislative
Credo che questo messaggio nuovi dobbiamo coglierlo dai lavori della prima Conferenza nazionale dei consigli comunali
E l'Associazione nazionale dei comuni dovrà cercare con coerenza di veicolare
Questo messaggio
Sia nel proprio modo di essere centrale sia
Nelle azioni che noi dobbiamo svolgere a livello delle realtà regionale
è stato fatto un accenno anche al problema della formazione
Di opportunità formative
Per i consiglieri per
Credo anche per gli amministratori che hanno funzioni esecutive
Non c'è dubbio che noi oggi siamo di fronte ad una sfasatura grande tra opportunità formative che si si aprono per i funzionari e per i dirigenti degli enti locali e invece un malinteso volontariato che caratterizza invece l'esperienza di chi ha funzioni di rappresentanza
E qui c'è anche ovviamente il problema dello status degli amministratori
Che
Penso e lanci dovrà su questo sicuramente riflettere
Deve essere visto
Con l'intento di riequilibrare
Gli i vari status degli amministratori e di chi ha funzioni pubbliche
Perché ci sono delle disparità
Che possono estendere riequilibrata e senza splafonare rispetto ai tetti che ormai gli oggi rappresentano inevitabilmente un dato costante nel nell'esame della finanza pubblica c'è un problema di riequilibrio
Perché è tutto da dimostrare che gli impegni che si svolgono nei comuni minori nei comuni più piccoli dei Comuni medi e anche nei comuni più rilevanti siano qualitativamente meno importanti o meno impegnativi
Delle funzioni che svolgono i consiglieri regionali
Che svolgono i parlamentari i deputati europei
E di conseguenza c'è un riesame da compiere senza timidezze senza complessi
Se noi vogliamo che
Le gambe primarie della Repubblica italiana che sono costituite dai Comuni possano essere messe nelle condizioni di si volgere al meglio i compiti che su di loro grava
Io credo che mi auguro che
La giornata di oggi sia l'inizio di una
Di un rapporto nuovo
Che l'Associazione nazionale dei comuni deve svolgere noi abbiamo compiti di presenza nell'attività del Governo e nell'attività parlamentare
Abbiamo compiti sempre di più di consultazione informazione e discussione
Di verificare e fornire contributi sul campo in tutte le materie che oggi riguardano l'attività di governo sanità servizi sociali spettacolo teatro cinema finanza locale ambiente territorio scuola beni culturali
Realtà giovanili infanzia il campo è enorme e credo che noi dobbiamo riuscire a coinvolgere il più possibile in modo intelligente tutte le risorse che abbiamo in campo
E da questo punto di vista credo che noi
Troveremo il modo anche per evitare che
Le i problemi che voi ponete
Rischino di appiattirsi in una querelle tra Consiglio e sindaco mentre invece sia il consiglio che il Sindaco sono chiamati oggi a sviluppare in non solo verso l'esterno verso la società
Ma nei confronti delle Regioni delle di quelle che dovranno estrarle nuove Regioni nei confronti dell'attività di governo e del Parlamento inusitate capacità di proposta e di presenza intelligente
Ed è così anche credo che si contribuirà a trovare un nuovo equilibrio tra chi ha funzioni di governo e di direzione operativa
E chi è titolare di funzioni di rappresentanza oggi non abbiamo tra di noi
Una persona che è stata l'antesignana di questa battaglia Domenico Carpanini che molti di voi credo ricorderanno
Che è stato quello che ha posto con una forza eccezionale il problema dei presidenti dei consigli oggi Carpanini e vice sindaco di Torino
Sarebbe interessante sentirlo per vedere
Come riflette dal punto di vista di vice Sindaco di una città come Torino la sua esperienza e le cose che diceva qualche anno fa
Voglio dire cioè che tutti i problemi che sono stati posti vanno posti
Cercando di collocarli in un dispiegamento di iniziative politiche e istituzionali
Che sono reclamate dal fatto che per la prima volta nel nostro Paese
La forma dello Stato avrà appunto nella perno comunale il proprio sostegno e la propria forza e da questo punto di vista allora
Il rapporto tra sindaco e consiglio tra presidente del Consiglio il sindaco
Non sono problemi solo interni ma sono invece strumenti per riuscire a liberare energie proposte per riuscire a rappresentare sempre meglio pur nella dialettica delle diversità
I ruoli e le posizioni che noi abbiamo per cui il l'impegno dell'Ance non è un impegno occasionale o transitorio
Ma è dopo questa giornata impegnativa un impegno il lavoro grazie
Grazie a Mornico faccio prima di dare la parola alla collega Uliana Garoli presidente del consiglio comunale di Cremona una comunicazione mi consentirete
I signori con sul più bello e Giuseppe Corigliano fatto anche richiesto abbia prestato se sono presenti possono
Rifiutando salvo poi magari lo dimenticano qui
Allora la parola alla collega Uliana Garoli
Quello grazie Presidente a quest'ora tante cose sono state dette e io chiedo alla platea spero di non stancare la platea ma vorrei cogliere questa occasione che è molto importante
Per fare cercare dare un contributo a partendo a questa riflessione credo che questa riunione molto ben riuscita voglio dirlo per inciso ma non è un inciso per dire
Penso che sia stata organizzata molto bene e anzi in apertura fare subito una proposta io mi auguro che gli atti di questa giornata possano essere pubblicati per essere divulgati a tutti coloro che qui non c'erano
E possano diventare materia e lavoro di tutti i consiglieri comunali
Perché abbiamo bisogno di crescere abbiam bisogno di crescere in questa nostra sensibilità detto questo
Io volevo fare una riflessione subito sul momento che mi sembra particolarmente interessante nel quale questa prima conferenza si colloca si colloca nel momento in cui tutti i consigli stanno già lavorando o comunque si stanno apprestando a lavorare
Su quella che è la revisione regolamentare e statutaria alla luce delle leggi Bassanini che è un momento molto importante
Abbiamo credo il dovere da parte nostra da parte la nostra particolare insensibilità di presidenti dei consigli comunali di cogliere gli aspetti più innovativi
E più positivi di questa legislazione
Credo che il nuovo sistema dualistico basato ed ho ripeto perché penso che sia molto importante ripetercelo
Su una più forte legittimazione del sindaco da una parte e del consiglio comunale dall'altra con la stessa priorità
Sia un terreno sul quale non possiamo non possiamo fare passi indietro e questo rischio ci possa comunque sempre essere credo che anche l'attenzione di questa conferenza debba essere quella di definire alla luce delle nostre esperienze qui oggi nel senso stati esportati moltissimi spunti interessanti
Questi correttivi o questi principi che alla luce una serie esperienze riteniamo i doveri inserire nei nuovi Statuti nei nuovi regolamenti e questo non per dar ragione all'onorevole villone ma per cogliere quello che di positivo c'è dal suo stimolo però mio perché per quanto riguarda quelle che sono le richieste che ne facciamo nella legge mi riconosco perfettamente e aderisco perfettamente a quella che è stata la relazione della collega Lazzari e quindi non voglio parlarne però non vorrei che rinunciassimo
Al nostro ruolo alla nostra autonomia statutaria e regolamentare perché lo mettiamo in secondo ordine invece no è un punto importante sul quale credo dobbiamo lavorare e lavorare sodo credo che questa della verifica dei regolamenti dell'innovazione dei regolamenti di statuti sia un'occasione da non sprecare
Per specificare meglio le competenze degli organi comunali per snellire le procedure che spesso ASPI se non la nostra attività per rafforzare veramente il ruolo del Consiglio
Nell'agire quotidiano anche tenendo conto del ruolo del singolo consigliere e tutto ciò a partire dalle difficoltà che abbiamo incontrato nella prima fase di attuazione del cambiamento
Credo che vada R. interpretato o o meglio interpretato veramente il ruolo di indirizzo politico e il ruolo di controllo che il Consiglio a ma allora la domanda ce l'abbia un po'e fare insomma fino in fondo che cosa intendiamo per controllo
Certamente un controllo sull'attività della Giunta indifferentemente dal fatto che l'attore sia un consigliere di minoranza o di maggioranza
è doveroso il controllo politico che si esprime in atti e situati tipicamente politici e un controllo sull'attività dell'amministrazione qui credo che bisogna fare maggiore attenzione
Credo che uno degli obiettivi del processo di riforma sia quello di far risaltare veramente una funzione propria dell'amministrazione distinta da quelli degli organi di governo ovvero se il potere esecutivo
Per semplificare sindaco e giunta e aggiungo anche il segretario generale che al suo ruolo molto importante oggi non è stato citato qui ma ha un ruolo molto importante
Sono tenuti per legge e sempre di più abbiamo visto nei nuovi Bassanini a valutare la capacità del singolo dirigente ha svolto il proprio compito con riguardo alla sua capacità addirittura di raggiungere gli obiettivi
Allora credo sarebbe per esempio ab norme immaginare che il recupero di questo controllo puntuale possa essere oggetto dell'attività di consiglio fatto questo esempio perché mi sembra quello più illuminante
Anche questo cioè fare questo sforzo di reinterpretazione significa porsi nel ruolo e nella nuova dimensione Dei consigli comunali che sia coerente con il disegno innovativo per coglierne gli aspetti più positivi
Quindi credo che assuma in questo senso è molta importanza il tema del rapporto tra gli organi qui più volte richiamato dai colleghi dalle proprie esperienze
Il rapporto tra il sindaco tra la Giunta il Consiglio che deve essere ecco e credo che questo in questo il nostro ruolo sia molto importante deve essere equilibrato
E rispettosa delle singole Priore prerogative io credo che dobbiamo fuggire dalle logiche di contenzioso tra organi perché sono sicuramente negativi all'interno della vita dell'amministrazione e dell'istruzione
Quindi l'attenzione e questa credo sia proprio nostro compito dei presidenti dei consigli e che sia un obiettivo principale quello di puntare all'equilibrio è un obiettivo mi rendo conto molto alto
Il raggiungimento della massima democraticità nelle decisioni
Della massima trasparenza assicurando l'espressione del più alto pluralismo istituzionale credo che questo con densi ruolo che il presidente ha certo non è non è facile ma come io credo che uno sforzo dobbiamo farlo per rafforzare attraverso il proprio le modifiche più più appropriate dei regolamenti stimolare la ricerca di un confronto trasparente approfondito
E stimolare anche la nascita di nuove relazioni tra il sindaco Giunta e Consiglio laddove la legge non ci potrà credo mai aiutare dobbiamo fare uno sforzo nostro proprio anche di fantasia qualche collega diceva prima di me
E anche puntare l'attenzione sul luogo deputato all'istruttoria delle delibere consiliari ovvero le commissioni noi questi strumenti credo li utilizziamo al dieci per cento della loro potenzialità
Quindi credo che sia nostro compito analizzarne il funzionamento e vedere per se non possiamo andare oltre a quello che è il ruolo attuale
Perché la legge parla per esempio in modo generico di rispetto del criterio proporzionale nella composizione delle commissioni poi ognuno labbra interpretato nel regolamento ma la legge ne parla in modo totalmente generico
Ma questo principio potrebbe diventare un'esigenza molto importante laddove nella previsione dei regolamenti alle commissioni oltre il ruolo istruttorio che si fa abbondantemente
Vengono attribuiti i portieri bandleader anti nelle materie di competenza del Consiglio non ha tutte in mani alcuni casi
Sarebbe molto molto importante secondo me introdurre nei regolamenti potere deliberante delle commissioni un po'come il potere che hanno le commissioni parlamentare allora faremo sicuramente un salto in in avanti nella valorizzazione del ruolo dei consigli attraverso i suoi strumenti perché sappiamo che in aula consigliare tanti
Problemi non li possiamo approfondire
E il ruolo delle minoranze
Mi si consenta questo inciso si è detto stamattina e condivido totalmente che bisogna affrontare il problema del ruolo delle minoranze statuti delle minoranze
Particolari tempi viene però a volte ne non possiamo sostituirci alle minoranze spesse non possiamo arrivare a a prevedere l'accompagnamento coattivo laddove la minoranza non c'è non partecipa o non è presente addirittura nei consigli perché non vuole svolgerà un ruolo propositivo allora credo che in quel modo utilizzando delle commissioni con un potere deliberanti e forse anche il ruolo della minoranza verrebbe esaltato
Sul tema del controllo c'è un problema per esempio da affrontare il controllo sull'attuazione degli indirizzi di governo espressi dal Consiglio
Tramite le proprie delibere di Consiglio spesso credo sia capitato a tutti voi le mozioni consiliari che però non possono essere definite commozioni della minoranza dalla maggioranza ma sono mozioni di tutto il Consiglio
Noi perdiamo il controllo dell'iter di queste mozioni nelle lei parli approviamole deliberiamo poi non ne sappiamo più nulla
Su questi atti consiglio non non segue l'iter non lo può seguirlo sesso presidente in difficoltà non avendo gli strumenti opportuni
Quindi sarebbe anche qui a livello regolamentare opportuno introdurre una norma che preveda almeno per le più importanti un ritorno nell'aula consigliare per capire che cosa si è verificato a distanza di tempo di quello che il Consiglio ha deliberato è opportuno pensare quindi a tutte quelle innovazioni che era rafforzino diano impulso all'attività consigliare per invertire una tendenza che noi sentiamo che è quella di agire solo di rimessa
E mai in modo propositivo in prima persona del consiglio esaminando solo quelle delibere che vengono predisposte dalla Giunta o dall'apparato tecnico per concludere
Perché penso di avere utilizzato il tempo che mi era stato assegnato
Credo che si debba ancora fare molto per elevare la qualità dei consigli anche dotandoli di risorse sono d'accordo con la collega che ha parlato di attività di formazione molto importante
Innalzare la qualità dei consigli non può che avere un effetto positivo per tutto il sistema istituzionale io mi è piaciuta molto la frase del professor Rossi stamattina i consiglieri sono condannati a volare alto mi è piaciuta molto e penso che la renderò nel Comune di Cremona perché io mi auguro sempre che si riesca a volare più alto di quanto non si riesca a fare spesso nei nostri consigli
Infatti io credo che il Consiglio sia proprio il centro della capacità di impulso e di controllo della città che sia il cuore e cervello della nostra comunità locale e come tale come tale essendo organi molto delicati ha sicuramente bisogno della massima cura per poter funzionare al meglio vi ringrazio
Ringraziamo la collega Caroli è iscritto a parlare il collega Barone presidente
Consiglio comunale di Campobasso coordinatore della Regione Molise
Prego collega Bono grazie presidente
Colleghi la giornata di oggi penso sia una giornata importantissima perché ciò che era timore
Che i consigli comunali di venissero qualcosa di lontano dalla Democrazia qualcosa di dimenticato invece è stato sventato in parte perché la nostra la nostra presa di posizione
Condivisa da Pro e del Pro dal professor Piraino al professor Rossi dal professor Manzella e condivisa soprattutto con una presa di posizione unitaria dell'ANCI è una presa di posizione che riafferma la centralità delle assemblee elettive nei luoghi di maggior contatto con i cittadini i comuni
Se
Questo fosse saltato se questo progetto sotterraneo fosse passato probabilmente un pezzo dalla nostra Democrazia sarebbe andato via sarebbe stato dimenticato invece oggi con questa grossa partecipazione dei Presidente Consiglio dei consigli comunali
Venuti qui in assemblea da tutt'Italia noi abbiamo riaffermato l'importanza della nuova legge elettorale pass che ha avuto vari passaggi da centoquarantadue l'ottantuno e questa nuova rivisitazione io ricordo che soltanto qualche anno fa ad eleggere i sindaci dei nostri comuni italiani
Erano i grossi esponenti di partito a Milano era Craxi a eleggere il suo sindaco in manipolava per esempio il consiglio comunale perché si elegge se quel tipo di sindaco quel tipo di amministrazione in pochi anni la democrazia italiana ha cambiato volto ha riaffermato la sua la centralità dei della partecipazione dei cittadini
E adesso i sindaci sono eletti dal direttamente dai dai cittadini e i consigli comunali d'altra parte ancora eletti dei cittadini con altri ruoli
Con altro ruolo rispetto all'esecutivo ed è questa dualità che dobbiamo riaffermare con forza vedete nella mia città l'anno prossimo si vota la mia città e Campobasso i consiglieri comunali
Stanno preparando le elezioni cercando di ottenere più voti possibili per poi avere un peso nei confronti del sindaco futuro per diventare assessori come se la presenza in Giunta sia la cosa più importante
E proprio questo l'anello debole di questa normativa il passaggio successivo
Per completare l'iter dell'ottantuno
E quello di dire chi si candida consigliere comunale
Farà il consigliere comunale e condannato a volare alto come diceva la collega poc'anzi e non può passare dall'altra parte cioè amministrare la il amministrare la tutto ciò che il con la corrente amministrazione la piccola amministrazione
Il consigliere comunale ha un altro ruolo e deve continuare ad essere consigliere comunale soltanto in questo modo vedete il ruolo delle assemblee elettive verrà affermato con forza e dignità
I presidenti di consiglio saranno necessari e non soltanto saremo qui a rivendicare uno status qui tipo pratico od economico ma a rivendicare una centralità essendo organi del comune vedete è ammissibile secondo voi che organo del Comune
E consiglio comunale giusto e il sindaco giusto ma è anche la Giunta è ammissibile per esempio che dice il sindaco di una città sia un componente della giunta che il sindaco sceglie liberamente tra i cittadini ecco non ha avuto nessun passaggio elettorale è una delle deficienze della nostra normativa se il sindaco dovesse ammalarsi il mio sindaco per tre metri quattro mesi a diventare a diventare sindaco della mia città sarebbe un cittadino che non ha avuto nessun passaggio elettorale non sto qui ad affermare che dice il sindaco deve essere un consigliere comunale no ma ad affermare la necessità probabilmente che insieme al sindaco deve presentarsi un vicesindaco insieme all'americana in modo tale da garantire questo passaggio la Giunta può essere un organo può un assessore votare in Giunta avete mai visto se qualche assessore buttato in maniera contraria al proprio sindaco
Non è possibile
Può verificarsi un altro caso c'è un consigliere comunale particolarmente attivo che il Sindaco non desidera spiati in consiglio comunale il meccanismo è semplice
Lo prendo in Giunta lo di netto il giorno dopo
O dopo due mesi o dopo tre mesi
E in questo modo è chiaramente è un eccesso voglio dire è un paradosso ma è possibile
La legge deve in qualche modo preservarci da questi paradossi quanti paradossi sono avvenuti negli anni ottanta con la manipolazione di normative che sembravano aderenti alla realtà italiana che invece non sono stati aderenti
Si sono dimostrate assolutamente inefficace
Allora completiamo questo passaggio
Cerchiamo di
Preparare
Il prossimo incontro con i cittadini spiegando proprio didatticamente che cosa e significato per la democrazia italiana
La centoquarantadue e le sue successive modificazioni è stato un fatto importante da cui partire per trasformare la politica italiana anche ad altri livelli cioè non è la centoquarantadue l'ottantuno non sono queste due leggi dover tornare indietro ma sono le altre normative di altri livelli politici a doversi adeguare a questa normativa che è assolutamente moderna è assolutamente efficace
Ed è stata come diceva il professor Piraino l'unica vera rivoluzione normativa della nostra recente storia democratico
Penso vedete colleghi che
Col nostro coordinamento con la la soglia l'Assemblea per il presente del consiglio abbiamo dato un grosso contributo al dibattito politico italiano perché io penso che la legge mille trecentottantotto stava passando così come blindata
E in ambienti politici sì diceva che questa legge dovesse passare blindata
Stava passando in questo modo annullando per esempio la figura e il ruolo del consigliere comunale in qualche modo no limitando la in ambiti molto indefiniti
Dovreste Pat doveva passare questa mila trecentottantotto al al alla entità punta dei cittadini senza nessuna discussione reale e concreta con i cittadini noi che siamo il tramite della rappresentanza
Tra cittadini e il più basso livello delle istituzioni il più vicino quindi ai cittadini probabilmente possiamo avere questo ruolo quello di comunicare
Attraverso la libera informazione che dobbiamo fare
Consigli comunali cittadini perché
I regolamenti più moderni dei consigli comunali prevedono le modalità informazione l'obbligo di informazioni che il consiglio ha riguardo alle proprie attività alla sua normativa il tipo di rapportarsi con i problemi della città ecco passare far passare questa informazione e tornare alle nostre città in modo da portare ai cittadini ciò che è successo in questa sede ritengo sia molto importante sia il frutto di una nuova democrazia vediamo in positivo
Di una democrazia che fa verso livelli sempre più compiuti sempre più moderne sempre più efficace lontano dalle secche
E dalle beghe della politica degli anni ottanta che è stato a mio modo di vedere un periodo molto unito per la nostra democrazia vi saluto
Ringraziamo l'amico barocca ovviamente saluto l'onorevole Franco Bassanini ministro per la Funzione pubblica che arrivato ci sarebbe ci avrebbe fatto senz'altro quel piacere avere una i nostri lavori stanno andando avanti da stamattina alle nove quindi parecchi sono stati dati sono andati via e di questo ce ne ce ne dispiace
Va be'va be'do la parola all'onorevole Franco Bassanini grazie
Quindi
Più che come ministro della funzione pubblica
Terrei qui a portarvi il saluto come
Presidente del
Per delega del Presidente del Consiglio della conferenza unificata stato Regioni città Autonomie locali
Che oggi è avvenuto in importante riunione avviando in quella sede la costruzione del documento di programmazione economico finanziaria per mille novecentonovantanove per il triennio mille novecentonovantanove due mila uno
Nella giornata di oggi non mi è stato purtroppo possibile venire prima perché accanto a questo sono proseguiti i lavori della commissione del Senato su un disegno di legge già approvata dalla Camera che contiene integrazioni e correzioni alla legge cinquantanove la legge centoventisette
E che costituisce il primo intervento per così dire di manutenzione
Di queste due leggi che hanno che come sapete sono alla base
Insieme hanno disegno di legge di riforma dell'ordinamento degli enti locali che ancora
All'esame del Parlamento del processo di riforma del autonomie locali stiamo cercando di realizzare
I nell'ambito di queste leggi
Di cui oggi è appena avviata appena avviato il processo di attuazione nell'ambito di queste leggi consigli possano e devono giocare un ruolo di grande importanza
Forse qualcuno di voi niente è già capitato sentirmi
Esprimere questo concetto in realtà quello che caratterizza
Queste riforme distinguendo le DAT tutte le precedenti riforme amministrative pure importanti trattenermi decenni passati anche all'inizio di questo decennio
è che
E in realtà un processo di riforma che si realizza soprattutto liberando energie e possibilità di autoriforma nelle varie istituzione le varie amministrazioni se c'è una differenza fondamentale rispetto presentò all'ultima la riforma dell'amministrazione fatta dai governi Amato e Ciampi all'inizio di questo decennio essenzialmente questo
Quell'epoca all'epoca ministro Sabino Cassese si pensava che la riforma dell'amministrazione potesse essere fatta essenzialmente da Roma
Da Palazzo Chigi e da Palazzo Vidoni
Costruendo
Un un edificio nuovo del sistema dell'amministrazione italiana
Quello che invece
Abbiamo capito e stiamo cercando di realizzare adesso e che un
Riforma convincente del nostro sistema amministrativo
Passa attraverso
Il riconoscimento che
L'azione di riforma che deve investire il nostro sistema amministrativo non può che essere diffuso
Plurale articolato sul territorio
Dal centro noi abbiamo innanzitutto introdotto un primo pacchetto di norme di
Snellimento di riduzione dei controlli norme per aprire spazi all'azione di autoriforma a centoventisette è prima di tutto questo
Poi abbiamo siamo come sapete da
A buon punto
Abbiamo impostato il lavoro di
Revisione dell'architettura
Del nostro sistema amministrativo
Cercando di riorganizzarlo sulla base del principio di sussidiarietà e quindi attribuendo
Agli enti locali e alle Regioni
Competenze e poteri responsabilità molto più significative riorganizzando e riunificare in capo in primo luogo alle agli enti locali
Una serie di poteri e di compiti che erano spesso suddivisi ECU gestiti tra amministrazioni diverse
Nelle quali l'amministrazione comunale si
Trovava svolgerà un ruolo ma un ruolo che non era il ruolo di un'amministrazione che autonomamente potesse risolvere un problema
Dei cittadini rispondere ad una domanda
Di soluzione di una questione di un bisogno di un'esigenza della collettività della collettività locale era sempre costretta a fare i conti con molte altre amministrazioni
Che erano in grado di bloccare
Erano in grado di ritardare erano in grado di paralizzare
La decisione dell'amministrazione marca il processo di ridistribuzione dei compiti e delle funzioni dall'amministrazione dello Stato
Agli enti locali anche se dovrà subire anche nella definizione del modello un ulteriore passaggio che saranno le leggi regionali di delega delle funzioni agli enti locali che dovranno intervenire entro sei mesi all'entrata in vigore dei decreti delegati di conferimento delle funzioni
E che però le Regioni sono tenuti ad adottare
Altrimenti come sapete provveda il governo
Che ha una delega anche per questo
Così come abbiamo fatto un mese fa alla prima scadenza quella della ridistribuzione delle competenze in materia di agricoltura foreste caccia e pesca intervenendo con un decreto delegato in sostituzione
Di sette regioni inadempienti rispetto all'obbligo di provvedere ai sensi articolo tre della centoquarantadue alle delle vie agli enti locali
Abbiamo cominciato a ridescrivere aride lineare l'architettura complessiva del nostro sistema amministrativo
Abbiamo introdotto numerose norme di liberalizzazione di eliminazione di procedure burocratiche interferivano inutilmente
Sulle scelte sulle attività dei cittadini
Abbiamo cominciato l'opera di snellimento delle procedure attraverso i regolamenti di delegificazione di semplificazione
Siamo ancora lontani dall'aver realizzato il programma previsto dalla cinquantanove
Che riguardava centododici
Procedimenti o gruppi di procedimenti insomma il lavoro sta procedendo abbastanza alacremente
Abbiamo con la riforma con la riforma del Pubblico impiego introdotto principi nuovi
E generalizzato
Alcune innovazione introdotta innanzitutto nella amministrazione locale dalla legge centoventisette che adesso si applicheranno anche alle amministrazioni dello Stato
Ma a questo punto la fase più impegnativa della riforma
Avendone creato le premesse e le condizioni sarà la fase di auto riforma
Del tardi amministrazione a partire dalle amministrazioni tocca
E qui
Il ruolo dei consiglieri le tantissimo sotto due profili Primo perché spetta ai consigli anche nel nuovo regime che affida la competenza della Giunta l'ordinamento degli uffici e dei servizi spetta ai consigli
Delineare dettare i principi gli indirizzi
E siccome siamo in una fase nella quale abbiamo bisogno
Di
Una riorganizzazione molto impegnativa
Io mi auguro che
I consigli
Detto se del caso imponga al ai sindaci e alle giunte principi fortemente innovativi per la riorganizzazione delle macchine amministrative dei comuni
La riforma complessiva della nostra amministrazione nascerà dalla capacità di innovazione
Che sul territorio
Negli otto mila comuni nelle cento Province nelle venti regioni speriamo e poi nelle singole amministrazioni enti pubblici nazionali si riuscire a realizzare
Sulla base dei generi generalissimi principi che hanno sostituito allega lirismo formale
Loris
Invece i cittadini e la soddisfazione
Dei cittadini e degli utenti delle pubbliche amministrazioni
Generalissimi principi che però vanno tradotti in concreto
Utilizzando non modelli uniforme
Che ci rifiutiamo di dare perché uno dei principi della riforma è quella della libertà della pluralità della flessibilità delle scelte
Che ciascuno deve poter fare in relazione alle proprie esigenze
E alle proprie motivazioni
Ma su questa strada
Il ruolo dei consigli nel indicare principi e indirizzi innovativi
Per la riorganizzazione delle amministrazioni di ciascun comune e penso uno dei
Degli snodi fondamentali dell'attuazione della riforma uno delle sfide su cui si gioca insuccesso nella riforma dell'ammodernamento del nostro sistema amministrativo
Secondo profilo è l'importante attività normativa
Che gradualmente
I consigli dovranno assume
Perfetto
Ne avevo accennato a una vostra assemblea Firenze credo un anno un anno e mezzo fa ha cambiato idea
Perfetto Dio del doppio processo che ormai si è avviato in modo irreversibile
Sottolineo questa parola
Mi ha fatto piacere all'Assemblea
Della Confindustria di Parma che è il presidente di Confindustria traendo le conclusioni di due giorni di lavoro in cui giornali e televisioni hanno dato soltanto
Come sempre
La parte di spettacolo politico non la sostanza dei lavori che invece sono stati dedicati principalmente alla riforma alle riforme amministrative fatto piacere che presenta Confindustria abbia detto noi dobbiamo dare atto che finalmente in Italia si è mosso un processo irreversibili ormai senza ritorno
Di ammodernamento e di riforma del nostro sistema amministrativo
Dal quale non si può tornare indietro si può fallire ma non tornare indietro
E quindi siamo costretti ad avere successo
Perché quando ormai si è in mezzo al mare
Sia superati la metà conviene anche se arriva la tempesta cercare di arrivare in porto dall'altra parte
Ecco lei l'effetto di un doppio processo irreversibilmente avviati quello di delegificazione
E quello di decentramento di conferimento secondo il principio di sussidiarietà di competenze e di poteri molto più
Rilevanti che non in passato
Agli enti locali ai Comuni alle Province
Comporta comporterà Mammano che i trasferimenti saranno attuati e che il processo di delegificazione
Sarà stato realizzato un forte incremento della quantità e della qualità
Delle decisioni
Dei consigli
In termini di attività normativa di regolamenti
Regolamenti tributari
Oggi il Governo ha annunciato per bocca del presidente del Consiglio aprendo la conferenza unificata
L'intenzione del governo di arrivare nel giro del prossimo del periodo coperto dal dal imminente documento di programmazione economico finanziaria e quindi nel giro dei prossimi tre anni a realizzare un sistema di federalismo fiscale
Che limiti i trasferimenti
Dal bilancio dello Stato esclusivamente alla copertura di esigenze di solidarietà e di perequazione
E che quindi attribuisca in termini di autonomia finanziaria
Tributi propri sostitutivi di tributi statali
Figlio avviamenti partecipazione al gettito di tributi erariali con possibilità di manovra però delle aliquote
Attribuisca
Agli enti locali
Una effettiva autonomia tributari
Questo
Alla ringhiera
E già ha cominciato ad allargare pensate per esempio alla disciplina dell'ITC
Qualche anno fa i consigli decidevano soltanto l'aliquota oggi sono in grado
Cominciano ad essere in grado di differenziare la disciplina scelte che sono dei consigli la Giunta può fare delle proposte devono decidere i corsi scelte delle quali consigli ecco in questo caso hanno già cominciato a sostituire in parlamento
Le commissioni parlamentari parla bene
La decisione se articolare le aliquote relazione una prima casa la seconda casa le case sfitte
Qualche Comune addirittura introdotto noi la prima bottega artigiana ora
Queste decisioni sino a qualche tempo fa una decisione che rientravano nel potere legislativo del parlamento
Oggi rientrano nel potere normativo regolamentare dei consigli
Comune
Allargandosi l'autonomia tributaria
Si allargherà una sfera dell'autonomia
Comuni
Quindi l'autonomia regolamentare dei consigli comunali
Questo terreno in alcuni casi saranno decisioni semplici
La compartecipazione all'IRPEF così come delineata dalla legge quattrocentoquarantanove consente per il momento a al consiglio comunale solo di variare l'aliquota fino allo zero cinque in più allo zero cinque in meno
è comunque una decisione
Importante da prendere perché incide su uno dei tributi
Più significativi imposta sul reddito delle persone fisiche
Ma accanto a questo vi sono poi una massa di altri
Attività normative che attengono invece al merito alla disciplina
Di settori importanti vecchi e nuovi vorrei che non fosse dimenticato che l'articolo due della legge cinquantanove
Stabilisce la
Indissolubile connessione fra l'attribuzione di
Competenze amministrative
E il potere di regolamentare l'esercizio di queste competenze e i contenuti
E gli indirizzi dell'attività dell'amministrazione
Locale in queste materie
Questa regolamentazione spetta al consiglio
Comincia a delinearsi in questa ripartizione di competenze un serie di attribuzioni nuove
Il nell'ambito dell'ultimo decreto di conferimento quello che è stato firmato ieri sera dal presidente della Repubblica
Diciamo il decreto residuale quello che riguarda l'insieme delle materie non disciplinate dai quattro precedenti
Come sapete come avete letto Orsi unificano in capo all'amministrazione comunale
L'insieme dei procedimenti
Che riguardano la localizzazione la realizzazione l'ampliamento la riconversione
Di impianti produttivi
Si prevede che il Comune sia l'interlocutore
Del in prese
Per tutti
Le procedure amministrative necessarie per arrivare dal momento nel quale si sceglie la localizzazioni al momento nel quale entrerà in attività il nuovo impianto produttivo
Si danno al comune gli strumenti per costringere anche alle altre amministrazioni
A pronunciarsi in tempi ragionevolmente ridotti e prevedibili
Si stabilisce che nell'ambito di questo procedimento
Ove
Risulti opportuno
Sia condiviso
L'opportunità di localizzare
Il nuovo impianto produttivo
In una reale non già destinata quel fine dagli strumenti urbanistici
Si possa procedere all'approvazione di una variante mediante una deliberazione del Consiglio comunale non più soggetta ad approvazione regionale
La forza delle cose
Di un sistema nel quale il principio di sussidiarietà
Governa la riorganizzazione del nostro sistema amministrativo
Ci sta così portando verso quello che io sarà il io ritengo sarà il punto di approdo della ridistribuzione delle competenze in materia di
Ma programmazione del territorio
E degli usi del territorio
Che inevitabilmente a mio avviso sarà l'attribuzione al
Comune e quindi al consigli comunali delle decisioni sugli strumenti urbanistici
Senza più
Un momento di controllo e però ai Dico deliberazione
Della regione
Fare
La possibilità per la Regione di fissare
Linee generali riassetto
Del territorio
Che gli strumenti urbanistici comunali devono rispettare
Ma impostando il rapporto non in termini di codecisione ma di rapporto tra strumenti di pianificazione diverso uno a maglie più larghe e l'altro invece che
Attua
La programmazione dell'uso del territorio in termini dettagliati
E vincolanti per x i cittadini
Questo è un altro
E un altro caso nel quale
Sì
Concretizza una
A
Cresci mento concreto dei poteri e delle competenze dei consigli comunali
Perché una cosa è essere per così dire come oggi avviene di fatto
Qualche volta poco più che i promotori
Di una decisione che poi avviene in sede regionale
In tempi indeterminato
Perché una delle cose più sconcertanti vedere
Quanto tempo restano gli strumenti urbanistici regionali e loro varianti all'approvazione gli strumenti urbanistici comunali e loro varianti all'approvazione della regione
Di fatto
Togliendo certezza alle decisioni
Degli organi comunali
E togliendo ogni garanzia di incertezze e di affidabilità
Ai cittadini
Che non sanno se e quando potranno utilizzare
I nuovi strumenti urbanistici
Adottati e deliberati dai consigli dei consigli comunali
E poco più che un esempio
Da poco più che un esempio di un
Processo di accrescimento molto forte dei poteri amministrativi dei sindaci delle giunte e dei presidenti delle province ma anche dei poteri
Normativi di Indirizzo e deliberativi
Dei consigli comunali
Per cui io penso
Sperando di non essere molto ottimista di non essere troppo ottimista che
Quella sorta di
Come dire di frustrazione
Che in questi anni dopo la centoquarantadue
Dopo l'ottantuno
Si è verificata molto spesso nell'ambito dei consigli comunali che si sono visti
Come dire
Limitati loro poteri deliberativi
Dall'adozione di un modello nel quale
La direzione dell'amministrazione inonderà più cogestite
Tra giunta
E il Consiglio ma veniva affidata interamente alla Giunta limitando il consiglio alle
Deliberazione di fondamentale importanza e poi
All'indirizzo al controllo io l'attività normativa io penso che questo frustrazione verrà presto o meno
Perché le assemblee i consigli comunali e provinciali si troveranno
La mano che procederà all'attuazione di questa riforma ad avere molto lavoro da fare
E lavoro decisivo per il successo complessivo dell'opera di riforma che stiamo
Che stiamo cercando di realizzare
Per questo io
Chiedo la collaborazione nei consigli comunali
Penso che sia importante che i i consigli comunali consigli provinciali comincino ad attrezzarsi
Sì importante che rivendicano di avere gli strumenti per fare questo lavoro che ha un lavoro
Di Indirizzo ricostruzione del modello
è un lavoro più lontano dalla gestione quotidiana ma più importante
Come progettazione come indicazione della rotta Della riforma delle amministrazioni comunali e provinciali
Della riorganizzazione delle attività delle nuove attività dei nuovi compiti dei nuovi servizi dei comuni e delle province
Ma in questo modo anche della linea di rotta dell'intero processo di riforme ammodernamento delle nostre amministrazioni
Compito di questa occasione per darvi anche un
Un annuncio
Che nona effetto immediato
Ma che sottolinea ancora di più la necessità di prepararsi e di mettersi in condizioni di compiere insieme questo no
Ci si sta orientando in sede europea
Richiederà ancora qualche tempo Elena il superamento di resistenze che però ormai sono limitate a un paio di governi
Verso una
Verso una sorta di Maastricht
Delle
Le regole e dei sistemi amministrativi
Prese le chiare ogni Stato si organizzerà come meglio crede distribuirà i suoi poteri e le sue competenze tra
Autonomie locali le amministrazioni centrali come meglio crede
E tuttavia è sempre più evidente che progredendo il processo di costruzione dell'unità europea
Il cittadini europee
Le impresa europea hanno bisogno di a vere in tutta Europa
Condizioni relativamente omogenei per quanto riguarda gli standard
Le performances la qualità
Dei servizi pubblici
I tempi
Delle procedure amministrative
Le risposte che le amministrazioni danno alle domande dei cittadini
Dagli esempi più banali
Quanto ci si mette a rilasciare un passaporto a quelli più complicate quanto tempo ci vuole per avere la risposta positiva o negativa su un nuovo insediamento produttivo e sulla possibilità di metterlo
Inefficienza a quelli ancora più complesse e la qualità dei servizi pubblici
Gli ospedali
I i trasporti locali è assolutamente evidente che la cittadinanza europea
Dipende
Poi prima ancora che dalle regole comunitarie dalle regole dell'Unione
Dalla
Qualità
Dall'efficienza dall'efficacia con le quali né amministrazione
Nei quindici Stati oggi nei venti poi saranno venticinque Stati dell'Unione europea domani
Con le quali realizzano
A livello europeo si può stabilire una carta dei diritti dei cittadini europei ma poi
La realizzazione in concreto di questi diritti dipende dall'amministrazione dalle amministrazioni nazionali delle amministrazioni locali
Che garantiscono e non Caronte garantiscono un
Relativamente omogeneo livello di qualità dei servizi e delle prestazioni pubbliche nel quali poi si traduce
Si traducono in diritti affermati in linea di principio questo vale per la cittadinanza europea
Ma altrettanto vale per il mercato europeo
Regole carichi burocratici
Prestazione e servizi pubblici fortemente disomogenei creano condizioni disomogenei nella concorrenza
Creano e indica competitivi
Alle imprese di un Paese vantaggi competitivi alle imprese di altri Paesi allora poco servirebbe dettare regole sulla concorrenza molto sofisticate quando poi queste sono sconvolti
Dai DiVersi
Livelli ed ai diversi onere da diversificare i tipi diversi sistemi un po'
Allora
Fermo restando che rientra nella sovranità degli Stati membri organizzare le loro amministrazioni
Ripartire compiti e poteri tra enti locali amministrazioni centrali
Regolare
Procedure
Definire i contenuti e i programmi delle attività dell'amministrazione però dal punto di vista del cittadino e dell'impresa
Come standard
Indice di performances delle amministrazioni
Occorre arrivare
Ad un grado di sufficiente omogeneità
E noi andremo probabilmente
Questa è la proposta che inizialmente hanno avanzato il governo italiano il governo spagnolo e che poi ormai diventato comune a una maggioranza dei governi europei
Andremo a fissare dei tardi standard degli obiettivi che
I sistemi amministrativi e istituzionali degli Stati
Dei singoli Stati dovranno impegnarsi a realizzare
Questo sarà molto impegnativo
Per il nostro Paese
Sarà molto utile per darci degli obiettivi abbiamo visto sul terreno del risanamento finanziario quanto è utile in un Paese come il nostro fissare un traguardo
E impegnarci a raggiungerlo
Attivando anche una qualche
Competitività sono vedete che finalmente passi hanno da quelli che erano obiettivi diciamo così virtuosamente negativi
Risanare la finanza pubblica ridurre disavanzo a obiettivi invece virtuosamente positivi di raggiungere standard di efficienza qualità dei servizi soddisfazione dei cittadini garanzia dei diritti concreti e quotidiani dei cittadini molto più ed era io credo che noi dobbiamo cominciare a misurarsi anche con questi
Esigenze
Avremo il vantaggio che a quel punto
La misurazione dei progressi realizzati dal nostro Paese non dipenderà più da l'immagine spesso influenzata dalla dall'Antishow finissimo proprio dei cittadini italiani pensano sempre che l'Italia sia peggiore paese
Del mondo perché ci saranno
Verifiche e riscontri indicatori di qualità e di performances
Comuni sarà possibile su quelli di mostrare che il nostro Paese attraverso uno sforzo di
Cambiamento di rinnovamento di riforma che è iniziato
E che merito non certo del governo manca soltanto ma che è merito di tutto il sistema delle istituzioni Italia
Saremo in grado di dimostrare che l'Italia è cambiato e che l'immagine dell'Italia come un Paese in cui c'è
Molta fantasia
Molto calore umano molta inventiva
Ma in cui ci sono Pessi i livelli di organizzazione amministrativa
E di qualità e di efficienza
Del istituzioni pubbliche
Non sarà più vero
Così almeno io spero e mi auguro che riusciremo
A dimostra che naturalmente sappiamo tutti credo che ne avrete discusso oggi che questo non dipende solo da lavoro di riforma amministrativa che nelle nostre mani comunque
Nostre e vostri dipende anche dalla riforma costituzionale che ci deve fare dare il quadro delle certezze questo non è nelle nostre mani
E nelle mani del Parlamento e poi i cittadini italiani che si pronunceranno con un referendum
Speriamo che anche di si realizzino presto
Risultati importanti positivi però appunto io non vorrei dimenticare che ad un livello
Meno appariscente ma sostanzialmente non meno decisivo
Di quello della grande riforma costituzionale c'è una grande riforma del nostro sistema amministrativo che si realizza attraverso il contributo di idee di realizzazioni di ciascuno Dino
Di otto mila comuni di cinquantamila amministrazioni nelle quali si articola
Il sistema istituzionale italiana
Io mi auguro che
Usciremo ad avere successo
Io dico sempre che se la riforma fallirà la colpa sarà questo caso inevitabilmente del Governo
E ovviamente sottoscritta dovrà andare a casa e non farsi più vedere per
Il resto adesso gli anni
Se la riforma avrà successo sarà merito di tutti noi perché appunto insisto su questo è una riforma che si realizza
In modo diffuso attraverso il complesso sistema delle nostre amministrazione
Io mi auguro che abbia successo per me per voi e soprattutto per i cittadini italiani
Grazie ministro Franco Bassanini io ringrazio i tanti colleghi che sono rimasti in aula fino a quest'ora siamo credo un buonissimo esempio di
Partecipazione attiva e responsabile darei la parola per le conclusioni Benelli e alla presidente Daniela l'asta di
Io francamente a questo punto non intendo più fare delle conclusioni vere e proprie perché l'ora è veramente molto tarda
Ma voglio però manifestare perché penso che sia e spero che sia il pensiero di tutti il fatto che queste giornate questa prima Conferenza dei Consigli comunali è stato un fatto importante nel lavoro dei consigli comunali nell'opera del coordinamento dei presidenti che si riunisce presso l'ANCI io credo che queste una avvenimento particolarmente importante perché anche dopo le parole del ministro Bassanini io voglio ringraziare Perilli importante con tributo che ci ha portato a conclusione della nostra conferenza perché ha messo bene in evidenza come è importante lavorare in favore e per le assemblee elettive come è importante dare questo segno forte di ottimismo per la nuova definizione su un futuro dei consigli comunali diceva una cosa importante che abbiamo ripetuto più volte in questa giornata il ministro Bassanini noi non lavoriamo per la gestione noi lavoriamo perché e c'è una forte ci deve essere sempre di più una forte separazione delle competenze dei Poteri fra gli esecutivi e le assemblee elettive quello che abbiamo rivendicato oggi in questa giornata sono tutta una serie di questioni importanti che mettono in evidenza ciò che adesso anche il ministro Bassanini ha detto
Per cui il nostro lavoro tenderà sempre di più ad approfondire questo campo ad approfondire il valore e l'importanza delle assemblee elettive a fare in modo che sulle leggi nazionali proposte fino adesso non si torna indietro per cui credo che sia importante anche la proposta di emendamenti e il documento che è scaturito oggi come ANCI e questo lo voglio sottolineare per la prima volta siamo a proporre degli emendamenti come ANCI sulle questioni che riguardano i consigli comunali io credo che questo è un fatto importantissimo significa che c'è stato un lavoro forte questa una maturazione una qualità importante delle assemblee elettive da alcuni anni a questa parte grazie anche all'impegno del governo all'impegno del Parlamento stamattina il Presidente Violante lo diceva la puntamento che ci ha dato con il Forum dell'otto e nove maggio sarà un ulteriore momento importante di riflessione e di valore verso le assemblee elettive ecco allora io qui non voglio assolutamente ripetermi sulle cose già dette sulle questioni importanti che tutti gli interventi hanno sollevato credo che sia importante adesso far conoscere il documento fare in modo che questa giornata sia conosciuta da tutti e quindi ovviamente saranno pubblicati gli atti nel giro di poco tempo e quindi saranno trasmessi a tutti quanti comuni e credo che questo è l'impegno importante per portare avanti il nostro lavoro il nostro impegno di consiglieri ed i presidenti dei consigli comunali perché le assemblee elettive portano a portino avanti quel compito importante di indirizzo e di controllo che adesso anche il ministro Bassanini ci diceva un lavoro faticoso un lavoro però che dà la possibilità di fare molte cose soprattutto anche di decidere su molte cose la potestà regolamentare è un fatto honda mentale importantissimo che dovremmo approfondire dando sempre più forza e valore ai consigli e alle assemblee nel suo insieme ecco questo è quello che abbiamo voluto dire tanti di noi in quel la giornata questo è quello che ripeteremo continueremo a ripetere nelle nostre città e quindi nelle nostre assemblee elettive e quello che ripeteremo anche alla Commissioni Affari costituzionali della Camera non appena sarà data l'audizione per discutere anche delle questioni che oggi qui abbiamo proposto e quindi io credo con questa giornata possiamo davvero tornare alle alle nostre città e al nostro impegno di presidenti di consiglieri un po'più soddisfatti un po'più forti e tre do anche con la Bolivia di continuare a fare di più e ad innalzare la qualità del nostro lavoro ci siamo riusciti finora credo che lo potremmo fare anch'ora di più nei prossimi mesi e quindi posso dirvi grazie a tutti quanti alla vostra collaborazione grazie ancora al ministro Bassanini e quindi avanti tutta
Grazie ai colleghi che sono intervenuti nella giornata odierna nell'ambito dell'autonomia del Consiglio io comunale di Roma forniremo una cassetta registrata video di questa giornata arrivederci