"Il '68 trent'anni dopo: come siamo, come eravamo" convegno organizzato dalle Associazioni Culturali Charta Minuta e Polis

A questo convegno organizzato dalle associazioni culturali Charta minuta e Police
Un convegno al quale teniamo molto perché riteniamo il tema significativo
Il tema è il Sessantotto trent'anni dopo come siamo come eravamo
Abbiamo ritenuto insieme
Agli amici più presente amico Adalberto Baldoni e agli altri che restano introdurrò
Di affrontare questo tema per avere motivazioni particolari innanzitutto perché ed è la più ovvia siamo a trent'anni dal mille novecentosessantotto siamo a trent'anni amica novecentosessantotto e cioè da un momento nel quale io nasceva perché io sono del mille novecentosessantotto quindi chiaramente no no ricordi diretti di quegli anni
E però momento che per quanto io ha preso ormai dalle dalle cronache dai dai libri di storia
Un momento che ha rappresentato moltissimo non solo in Italia in Europa nel mondo come momento rivoluzionario
Ecco il parallelo che noi abbiamo voluto che vorremo creare questa sera in questo con questa tavola rotonda un questo dibattito è proprio questo siamo alle soglie del Duemila siamo alle soglie del terzo millennio
Siamo Ceresoli di un'epoca di grandissimi rivoluzioni non si parla del villaggio globale si parla dell'informatizzazione di internet Pia appunto abbattuto le barriere dello spazio per cui siamo nel famoso villaggio globale
Ci sono delle novità grandissime in tema di di commercio di sviluppo anche di circolazione delle idee e quindi si passa in un mondo che si dice si legge sui giornali dovrebbe essere un mondo nuovo comunque un mondo dominato dalla tecnologia
O comunque un mondo fortemente rivoluzionario rispetto ai modelli anche di pochi anni fa ma la rivoluzione sono successe anche dal punto di vista politico perché fino a pochi anni fa avevamo il famoso muro di Berlino
C'era ancora in clima da guerra fredda oggi invece il mondo né più diviso in due blocchi ci sono altri problemi
Non è più il problema est-ovest forse il problema nord sud del pianeta ridistribuzione delle risorse i tanti temi non mi voglio dilungare che si affrontano i dibattiti politici ma non solo di questi anni ed era quella di oggi è sicuramente da questo punto di vista un'epoca rivoluzionaria
Però noi vogliamo porre in evidenza anche un altro un altro punto perché per vivere veramente un'epoca rivoluzionaria serve questo è un mio parere personale mi permetto di dare anche un sentimento rivoluzionario cioè serve una passione una passione civile di partecipazione
Anche un momento di di rottura di frizione di rivendicazione di alcuni spazi che possono essere spazi libertà spazi di azione di pensiero
Ecco io mi domando e domando anche a voi e vorrei con questo terminare l'introduzione a questo dibattito se l'epoca di oggi vista da questo punto di vista in questo contesto è veramente rivoluzionaria cioè al di là di rivoluzioni ovvie che noi viviamo se c'è uno spirito
Tu particolare che anima questi anni oppure se invece questi anni rispetto a quel sessantotto ma sono anni diversi magari di maggiore conformismo o di minore partecipazione questo un po'l'interrogativo che pongo al al termine di questa mia introduzione io volevo ringraziare moltissimo l'onorevole Marco Boato che ci ha fatto la cortesia e l'onore di essere qui con noi abbiamo fra l'altro in seguito come gruppo tensioni dei lavori della Bicamerale le sue fatica in Commissione bicamerale per cui la ed è ed è stato ospite ed è stato ospite annuo degli incontri appunto l'anno e promossi
Ringrazio l'amico Adalberto Baldoni che a collaborato e fra organizzato come parte attivissima questa manifestazione l'amico Massimo Bugli che appunto è qui con noi
Amico Adriano Bolzoni del quale ho sono stato ospite felice e felice ospite nelle occasioni di presentazione di una sua opera di un suo libro poco tempo fa appunto insieme agli Amici della Caravella
E l'amico Cesare Mantovani che ci ha fatto appunto la cortesia di essere qui come questa sera So
E Pietro Cerullo che mi scuso per non averlo citato l'avrei fatto da ultimo non per ma semplicemente per ordine ordine di presentazione non perché sia il più piccolo
E quindi io penso che ci siano tutti gli ingredienti per sviluppare una tavola rotonda e un dibattito e un dibattito all'altezza chiaramente il dibattito come sempre in questi casi vive
Con i vostri interventi per cui alla fine delle relazioni ci sarà spazio per tutti voi appunto per dibattere sui temi oggetto di questo incontro io ringrazio ancora e cedo la parola
A l'amico Massimo Bugli che modererà il dibattito per poi cederla Adalberto Baldoni che preside era appunto l'incontro grazie
Occupa poco
Cari amici il
Uno degli spunti di questo incontro è stato un anniversario e qualcuno
Dietro a questo tavolo
Ha trascorso in domenica scorsa a Verona in compagnia delle tanto reclamizzato e coccinelle primo domenica primo marzo esattamente trent'anni fa primo marzo sessantotto forse uno dei momenti simbolo del sessantotto qui a Roma almeno qui a Roma
Gli scontri di Valle Giulia
Cerco di dire velocemente dieci parole per così entrare un pochino nel nel clima nel clima di quei giorni
Erano sette giorni e mostra di giorni sicuramente
Molto caldi il mese di febbraio
Avevamo avuto utilizzo così per non sbagliare nelle date una inserto di qualche questa settimana L'Espresso ha dedicato appunto a questo a questo o anniversario
Cominciamo il il due di febbraio con un'Assemblea nella facoltà
Di lettere di Roma Assemblea che lancia nel nel mondo degli universitari il tema delle grandi vittorie dei vietcong questo e anche in parte ricordo personale granitore dei vietcong contro l'esercito americano e diventerà un punto di riferimento
Così rivoluzionario per questo movimento che comincia a muoversi a Roma nel corso del mese gli animi si infiammano
Per le notizie e le immagini che i telegiornali in bianco e nero dell'epoca ci danno la sera da Parigi il Quartiere latino e in rivolta a tutte le sere barricate studenti scontri contro
Le le Iraq la Celere locali raggruppamenti delle ricordo che si esatto e la polizia repubblicana
E arriviamo ancora prima prima di Parigi qualche cosa che poi l'onorevole Boato ci certamente ci potrà raccontare
Trento facoltà di Sociologia il giorno cinque di febbraio si riuniscono le rappresentanze di tutte le università italiane in lotta
A Roma anche la situazione si riscalda da vacche rettore dell'Università intima lo sgombero della facoltà di lettere e respinge le proposte degli studenti di poter tenere esamini le facoltà occupate
Si crea anche una situazione iniziale di di di screzio di contrapposizione fra la Federazione giovanile comunista guidata da Petruccioli e il movimento studentesco pure di di estrema di estrema sinistra abbiamo ancora a Roma
Il diciotto febbraio una manifestazione abbastanza forte di di protesta di contestazioni contro l'ambasciata americana a via Veneto
Un episodio così che stupisce fa sorridere meraviglia
Gli uccelli tre studenti di architettura il diciannove febbraio per tentazioni salgono sulla cupola della chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza
La gente comincia a guardarsi intorno c'è ma cosa sta succedendo perché alcuni fatti sono abbastanza o originali inconsueti fuori dagli schermi
Ventidue febbraio ancora comitati decide di agitazioni di lettere di architettura rifiutano di partecipare a un convegno studentesco del Partito comunista
Tensione nella città universitaria
Alla vigilia di Valle Giulia scaramuccia fra universitari del FUAN Caravella l'organizzazione universitaria della destra e gli occupanti della facoltà di lettere
Quella mattina qui otto il piacere di avere questa sera
Io venivo dalle file delle giorni dalle guidata da Pietro Cerullo segretario all'epoca nazionale corregge dispaccio perché Lore
Di Bologna ed ero in corso di di passaggio
Nelle nelle file del Fronte Universitario di azione nazionale organizzazione autonoma anche se è collegata parallela al Movimento Sociale guidata da
Cioè essere Mantovani
Pietro Cerullo è stato poi deputato della Repubblica fino alla alla scorsa
Legislatura cessa di Mantovani per vent'anni stretto collaboratore di Giorgio Almirante direttore del Secolo d'Italia responsabile propaganda Miss ed altre cose ancora chiedo scusa dell'imperfezione potete ricordare beh Pietro cellule cioè sei Mantovani se volete
Intervenire e cercare di spiegare quello che ho provato io quando quella mattina recandomi a Valle Giulia vidi e non partecipai agli sconti perché ero piuttosto disorientato vidi gruppi di giovani
Di dirigenti della Giovane Italia del phon Caravella che partecipare insieme ai compagni come li chiamavamo a degli scontri che furono molto forti ci furono
Centoquarantotto poliziotti i feriti duecento universitari fermati
Cinquanta circa dimostranti all'ospedale più molti altri che non andare all'ospedale perché si era già creato una rete di di gli studenti di medicina i provvedevano a medicare i feriti i feriti meno meno gravi
E quindi Pietro Cerullo segue salire e c'è se manterrà il se volete salire
Qui sulla sulla pedana e
Raccontare un po'come voi che eravate ai massimi dirigenti nazionali
Di organizzazioni che certamente erano prego Cesare certamente erano forse non nel periodo del massimo splendore ma sicuramente molto forti molto articolate in tutte le università le scuole molto ramificate
Nel nel territorio
La parola al primo truffa falso allora un saluto Adalberto Baldoni no più che un saluto abbiamo invece invertito la scaletta degli interventi
Avrei dovuto introdurre io purtroppo l'amico Cerullo riprendere fra poco l'aereo per Milano lo non riuscirono a lo ringraziamo vivamente di essere venuto
Nonostante il suo ai i suoi impegni anche l'amico Mantovani a un impegno alle venti e trenta quindi debbono debbono parlare per primi vorrei ringraziare l'onorevole Mannino che è qui presente vicepresidente del consiglio comunale di Roma
Lo ringrazio della sua partecipazione
Ringrazio l'onorevole Gramazio che è stato anche lui un protagonista del sessantotto
E ringrazio anche lo scrittore scusate faccio presente lo scrittore Enrico Landolfi che mezzo ammonirlo invitato è venuto lo ringrazio sentitamente assieme a tutti ONU
C'era anche ormai solo un po'ringraziare tantissimi la parola all'onorevole Cerullo
Forse passa
No no va bene o io di proposito rimango seduto
Intanto perché non sono più quello del sessantotto correggendo imposte dal lieve come si suol dire e poi per dare un tono un po'colloquiale a questa nostra a questa nostra riunione
Io vorrei riportare poi con un'oggettiva non dico verità corrispondenza ai fatti la situazione
Se no non si capisce sessantotto
Che è poi una cosa che è anche conoscendola
In definitiva si capisce molto poco
Però ecco cerchiamo riconoscerla diceva l'amico Massimo Bugli dice io
Io
Ero disorientato quella volta a Valle Giulia
Chi erano i nemici chi erano gli amici
Ecco questo è il dato nuovo del Sessantotto ci fu un momento iniziale solo iniziale
In cui i vecchi nemici scoprivano di non essere più tali
I vecchi amici
Scoprivano di non essere più tanto amici
Perché questi no Massimo Bugli ha ricordato le occupazioni eccetera eccetera e certamente presente
Che agli inizi del sessantotto
Le università e le facoltà occupate dal FUAN cioè dal fra dall'organizzazione universitaria vicina al movimento sociale italiano erano di gran lunga molto di più per numero
Di quelle occupate dal così detto movimento studentesco dico così detto non dispregiativa mente anzi
Ma perché allora era così detto era un'autodefinizione quella che il movimento studentesco si era data
A Roma c'era occupata lettere in quei giorni di marcia ma c'era occupata legge da noi del FUAN dalla Caravelli in quei giorni prima
Ci fu un momento una fase iniziale
In cui
Scoprimmo tante cose da una parte e dall'altra
Noi per la verità come fu Anna erano un po'ma era molto più si Magati eravamo un po'più smaliziati perché abbiamo fatto un percorso di autonomia negli anni precedenti
Amo persino contestato il movimento sociale che era il nostro partito di riferimento
Amo rivendicato l'autonomia piena
E di elaborazione politica e di gestione politica ed organizzativa nei confronti del movimento sociale
Abbiamo scoperto che eravamo posto fascisti
Allora già allora trent'anni fa noi ragionavamo e ci esprimevamo in termini di post fascismo uno dei nostri temi di battaglia era proprio questo
Basta alla fascismo alla contrapposizione fascismo antifascismo è superata
Ed eravamo persino post comunisti non nel senso che
è ritenessimo per comunismo fosse superato comunismo era trionfante allora era l'impero che poi e inni a Reagan recante finirà l'impero del male però prevedevamo
Che quell'impero comunista sarebbe caduto sarebbe crollato sarebbe imploso
Questi sono i documenti dell'epoca
Ecco quindi che di fronte a questa situazione a questi fermenti
Noi estrema destra ci troviamo come a casa nostra
Sentiamo parlare di superamento di Yalta andiamo a nozze
Sentiamo parlare di superamento del colore delle piante il consumismo
Andiamo a nozze a nostre una concezione spiritualista per cui non possiamo chiedere ritrovarci
In questo ambito anzi avendo noi dimestichezza con questi concetti siamo più pronti più reattivi dialetticamente più attrezzati
Io ricordo un dibattito fatto in cui in quelle settimane a Milano patate
Università Statale di Milano
E in cui ho come contraddittore Mario Capanna
Lo faccio nero ma non perché io ne fossi bravo e lui non bravo ma per le ragioni che vi dicevo erano i nostri quelli concetti di fronte ai quali noi eravamo più attrezzati e più smaliziati
Questa inizialmente poi dopo cosa succede
E succede una cosa fondamentale ed inevitabile
Perché se ecco chi eravamo come eravamo e come siamo io personalmente
Mi sentivo un rivoluzionario la e rivoluzionari
E molti da una parte e dall'altra ci sentivamo rivoluzionari ma c'era un lieve particolari
Era impossibile la ricorsi
Il mondo era la rigidamente
Fare realmente ordinato in quell'ordine mondiale
E i due imperi l'un contro l'altro non armato ma contrapposto
Con propaggini
Nei rispettivi Paesi in ciascun Paese non si spostava niente
Volevamo la rivoluzione ma la rivoluzione era impossibile
Come siamo
Oggi la rivoluzione sarebbe possibile
Ma a quanto pare nessuno la vuole Hoppé onesta pura di mi impone di dire che non la voglio neanche io perché nel frattempo sono diventato un maturo borghese
Disincantato anzi smarcato
Tanto disincantato e tanto smarcato
Che non credo neanche che ci sia stata la cosiddetta rivoluzione italiana della quale si parla non tanto perché non ci siano stati fatti cruenti
Ma perché se andassimo a vedere le cose che sono cambiate in che misura sono cambiate in che direzione sono cambiate
Beh probabilmente
Rimarremo del tutto delusi ma io credo che questo possa essere l'oggetto di una successiva tornata
Ci tengo a dire per quanto mi riguarda ecco sì
Allora eravamo rivoluzionari noi che partecipammo a quegli avvenimenti
Ma la rivoluzione era impossibile il sessantotto in sostanza si risolse poiché non grande generalizzato internazionale
Movimento di libertario trasgressivo
A sinistra
Purtroppo per chi ci capito
Per alcuni significo
Un terrorismo utopico
A destra guai perché ci capito
E avrei potuto capitarci anch'io se contingenze della vita
E familiari
E occasionale
L'angelo custode chi lo sa io ci credo pernacchie
A destra ci fu un un nichilismo disperato
E poi per molti il Sessantotto fu una vetrina
Che costituì il primo passo per brillanti e ritengo meritate
Carriere editoriali giornalista
Politiche parlamentari
Fuori dal mito
E dall'auto mitizzazione
Oggi la rivoluzione invece sarebbe possibile come dicevo Mastro o per fortuna
Non la vuole più nessuno ancora non la vuole più
Stiamo attenti
Perché mentre questa è una mia opinione molto personale
Mentre il dibattito politico le grandi manovre le piccole manovre il nascere di questi partiti sintetici che durano una stagione
Questo fare ore che non risolve Alinovi nulla ci sono dei motivi Altieri sentimento nel paese che crescono
Pensiamo a alla disoccupazione la disoccupazione giovanile come eravamo rifiutava mollavo ora non volevamo integrarci nel sistema allora c'era al lavoro adesso i nostri ragazzi poveretti farebbero carte false
Per avere un lavoro
Si vorrebbero integrare nel sistema non lo trova il lavoro
Nord sud
La tenuta dello Stato nazionale unitario
Il fatto che purtroppo le tensioni che ci sono non si possono esprimere nelle istituzioni oggi
Perché le istituzioni maggioranza e opposizione sono sordi
E forse se mi è permessa una malignità e più sorda opposizione della maggioranza alle tende
Quindi ancora
Nessuno vuole la rivoluzione che sarebbe possibile e spero che comunque alla rivoluzione
Non ci si arriva non ci si arrivi
E mi auguro che invece ci si arrivi al cambiamento questa volta diversamente dal sessantotto che non segna nemmeno modestamente un cambiamento
Grazie
Grazie Mantovani
Chiedo allora Pietro Cerullo che aveva evidentemente
Ben chiara la situazione di quello che avveniva in quello stesso periodo nei licei classici e scientifici negli istituti superiori d Italia per averi né Pietro la tua lettura di quello che stava maturando in quel in quei mesi destra Fini sessantasette e prima del sessantotto nelle nelle scuole italiani per quanto erano certamente tutte le ricordo all'epoca
Giravi moltissimo per tenere rapporti ai miei quadri fiduciari d'istituto ai dirigenti delle delle giudicare su tutto il territorio sicuramente ci potrei dare un'altra un'altro spaccato
Di
Di verità per quello che era il il fermento nel mondo degli studenti medi
Prima durante e dopo il il momento che ignoriamo identificato nella nella data di Valle Giulia come momento come data simbolo del del sessantotto Romano Prodi lentezze Santoro italiano grazie
Innanzitutto io ringrazio bugie di avermi dato l'occasione di venire e chiedo scusa in anticipo per quello che è già stato annunciato io
Vengo Evaldo fra una rigore l'altro io sono venuto più con lo spirito di chi fa una rimpatriata stravizi
Come quando si va a trentennale nel mio caso io ne maturità
E che non per esprimere valutazioni giudizi su e venti cui ho partecipato ma che avevano avuto forse nel tempo nella volontà
Di per così dire digerire e assimilare nel tempo
Anche perché
Non ho avuto tempo molto per riflettere su quello che abbiamo fatto perché ho continuato a fare tutto il possibile
Nel solco delle idee delle passioni e degli ideali che avevo allora e che io intatti malgrado i capelli grigi oggi
Certo sono venuto ripeto soprattutto per un dato affettivo
Ricordo le conversazioni che facevamo allora sì davvero ginnasiali con Adalberto Baldoni intorno ai grandi problemi dall'etica della politica
Ricordo grazie professor
Ricordo con Mantovani che siamo usciti forse gli unici due con le nostre gambe
Dalla facoltà di legge rifiutando di essere caricati sui furgoni della polizia e rischiando
Per l'ennesima volta non l'ultima nulla prima di persona
Non salendo sulle auto protette dei deputati che avevano fatto mostra visse sulle gradinate della facoltà di legge Almirante compreso
Ricordo il sessantotto
Non ricordo soprattutto attraverso la rilettura che ho fatto anche di recente di un libro di Adalberto Baldoni che vi segnalo io raccomando chi non l'avesse letto
Perché ci aiuta a ricostruire a pensare
E sessantotto
Mantovani presidente nazionale del FUAN il sottoscritto presidente nazionale della Giovane Italia
Come ci
Ponemmo di fronte al movimento del sessantotto almeno come mi positiva giustamente
Osserva nel suo libro noi rivoluzionari Adalberto Baldoni forse non capimmo
Non capiremmo può darsi
Bisogna andare al contesto allora mille novecentosessantotto primo dato
Personale e psicologi
Io ero Presidente
Della Giovane Italia associazione studentesca
Degli studenti delle scuole medie secondarie
E avevo trentadue anni
Nel contesto della destra italiana c'era un fenomeno di mummificazione
In base alla quale una persona
Che era già
Padre
Che era già professore stava dall'altra parte
Della cattedra
Si trovava a dovere orientare e guidare interpretare
Un movimento
Di Giovanni di di altre generazioni di quelli che stavano dall'altra parte
E probabile possibile che non abbiamo capito i fermenti e non abbiamo indovina sulle iniziative non abbiamo interpretato le potenzialità
La struttura mentale il ruolo la posizione ci portava
A considerare
Questo fenomeno questo avvenimento come una epidemia eversiva che investiva tutti i principi
I valori i criteri in cui
Eravamo stati allevati e formati e per i quali avevamo speso la nostra giovinezza autentica e la successiva fase della prima maturità
Ma a distanza di tanti anni
E verificando con un minimo di obiettività le cose io mi chiedo e chiedo ad Adalberto Baldoni
Era possibile
Atteggiarsi diversamente certo non non ho nessuna remora a riconoscere che il partito di riferimento diciamolo chiaro ci sono e Mantovani il nostro partito il partito per il quale non Hui
Agiva morì ispettiva bento e nel mondo universitario tunnel mondo della scuola media io e che era il principe avevamo allora una concezione gramsciana del partito il partito innanzi tutto il partito sopra di tutto sopra della nostra vita
Sopra delle nostre convinzioni sopra delle nostre famiglie il partito innanzitutto sia peggio in un modo sbagliato
Ma
Soprattutto adesso in un modo sbagliato perché intervenne in funzione di interessi che non appartenevano al partito e alla destra
Mandò i parlamentari non per un atto di solidarietà come tu generosamente scrivi perché a quel partito ancora appartiene nel tuo libro ma per ragioni di calcolo elettorale e di vetrina e di stampa
Pensando magari che sarebbe finita meglio di come in realtà Fini
Ma voglio dire
C'è qualcuno oggi che posso aver realmente sostenere
Che Cuéllar movimento
Il quale era
Ispirata ciò permea solo
Domina suo da una cultura
Che la cultura
Dissi Mestre che era la cultura del marxismo anche nelle sue eretti che interpretazioni
Che si muoveva sì contro un sistema contro il quale combattevamo in splendida solitudine
Dal mille novecento e quarantasei quarantasette quarantotto quarantanove secondo le Tana grafiche noi stessi soltanto noi
Ma per abbattere il quale questa ondata si muoveva per sostituirli di un tipo di società di regime di cultura che noi abbiamo visto trionfare in altri paesi all'Est
E che
Ha rischiato di trionfare per molta parte ha poi influenzato i successivi decenni in Italia e tuttora lì influenza che assolutamente agli antipodi cori principi i valori
I sistemi in cui noi tre davano e crediamo tuttora chi ha pensato che stando ci dentro si potesse non so in che modo
Governare orientare o qualificare quel movimento lo abbiamo visto negli anni successivi finire in quelle sorti di
Movimenti
Massima ho visti terroristi in quegli incontri fra estremisti di sinistra e di destra in quelle scelte
Disperati della terrorismo
Che tutto possono essere tranne che un contributo alla costruzione di una società secondo i principi i valori i criteri della destra
Quindi pur avendo dando per scontato che fummo inadeguati
Alla circostanza
Resta fermo che la scelta di fondo non poteva essere che opporsi che distinguersi anche perché non è esatto
Che è stata la azione alla Università di Roma assegnare
Un
Discrimine fra i giovani di destra e di sinistra nell'università e che caro Mantovani caro Baldoni non ci ricordiamo tutti che nell'incidente nel quale trovò la morte Paolo Rossi
La causa fu il tentativo di non farci parlare proprio io ero venuto alla famosa Casetta Rossa della facoltà di lettere per esporre liberamente democraticamente il punto di vista degli studenti di destra sulla crisi
Che aveva in già cominciato e investire
E il mondo della scuola e dell'università non potrei nemmeno a aprire bocca che fummo aggrediti scoppio questa violenta rissa nel corso della quale non solo il popolo Rossi cadde ma cadremmo molti di noi dalla terra stile
Qualcuno sì sporco di abiti qualcuno morì e diventò
Il pretesto della bandiera per una ulteriore discriminazione violenta contro di noi che viveva già da un pezzo
Che viveva già da un pezzo perché nel cinico nel sessantotto ero un trentaduenne ma nel cinquantasette era una matricola universitaria Gradara Pera esporrà le nostre tesi
Dovremo dovremmo combattere come in trincea io a colpi di sedie e di vasi eravamo già l'oggetto il bersaglio il principale nemico
Che della
Sinistra giovanile studentesca e dintorni
Tori
Valeeva la pena non valeva la pena sai dice Mantovani nessuno oggi vuole la rivoluzione
E questo secondo me è un atto di saggezza
Perché per rivoluzione nel mondo giovanile almeno o dei demagoghi che la troppi siano si intende
L'azione fisiche cioè la violenza
La violenza ha prodotto soltanto fitti in me
Sangue e disastri
Fra i militanti
E a sempre servito e concorso alla fine a realizzare gli obiettivi del sistema quale che fosse
Non si i maestri a sistemare i maestri a prepararle dei nuovi
Basta scorrere
Gli organigrammi della stampa del sottogoverno del Parlamento della cultura delle università in Italia e dove non c'è
Soffrì ci sarà Scalzone dove non c'è Scalzone c'è la
Si sta in casa e per poco c'è c'è la la Maiolo o c'è rischi somma non non voglio fare nomi che diventa antipatico perché Boato io allora non ho avuto
Allora occasione di conoscerti
E ma insomma non mi pare che tua abbia pagato un forte contributo ai fini della carriera dall'attualità politica alla rivoluzione
Allora le rivoluzioni si fanno incidendo nella cultura incidendo nella formazione dei giovani incidendo nella scuola nelle università
Incidendo nei costumi della società ogniqualvolta le generazioni cedono alla Diana di guerra lui se ci pensate nella storia dell'Europa del Novecento abbiamo avuto i grandi massacri del quindici diciotto
Di Spagna della Grande Guerra
Del dopoguerra it più contenuti
Drammi della contestazione perché cosa è un'Italia questa che ha in sé connotazioni e a realtà diverse da quella che aveva
Venti trenta quarant'anni fa
è un'Italia in cui sono avanzate le ragioni civili le ragioni umani e sociali economiche che animavano oggi l'unica e gli altri
Chiamati a combattere a versare il sangue la vita rovinare le proprie nella migliore delle ipotesi
Carriere e destinazioni diritta
Da coloro che ritroviamo intatti ne manco qualcuno causa mortis basta aprire i giornali rileggere la nomenclatura
Del Parlamento del governo del sottogoverno dei giornali della televisione dei delle Accademie delle università
La stanno sempre a quelli
Chi manca all'appello
Manca l'appello chi giovane ha speso la propria vita anche fisica chi l'ha bruciato sa anche in termini se non fisici civili e sociali
Che
Ha combattuto sulle trincee della rivoluzione che non si è fatta
Allora sono venuto dicevo e per rivedere amici e ricordare insieme momenti difficili
Ricordo la nottata passata al commissariato mi pare di San Lorenzo
Questo troppo il primo incidente all'Università di Roma che mi impedì di essere presente alla nascita della mia prima figlia
Ma sono venuto anche per dire a qualcuno che forse
Più giovane di me
Non vale la pena
Non vale la pena di rispondere a Bucine di guerra
TIR rialzare vessilli di ritornare sulle trincee
Di ridiventare più o meno consapevolmente strumento di riassetti di sistema
Che giocano sulla vita della gente soprattutto delle nuove generazioni i loro calcoli e i loro interessi
Se si vuole incidere nella realtà approfondita
Di una nazione di un paese di una società la rivoluzione si compie attraverso la capacità di elaborare i temi di indicare programmi di tenere comportamenti coerenti
Dimostrare che il mondo può essere migliore di quello che c'è
Ma per essere migliore si deve liberare
Delle classi dirigenti che si stratificano
Sì ingessato
Si immobilizza e al di là della loro volontà ho intenzione o proposito finiscono come tutti i cadaveri o tutti gli imbalsamati
Per contagiare dice Ettore la società
Rinnovare e rimettere in circolazione
Nelle arterie della società
Sangue nuovo fitta nuove
Aprire i percorsi attraverso i quali le generazioni si alternano nella vicenda della storia e l'unico modo per rinnovare per rivoluzionare con civiltà con efficace
Cercando di evitare quello che spesso inevitabile donne
Perché prescinde da noi il mondo e più complesso e più vasto
Inutili sacrifici inutili spargimenti di vita e di sangue
Alle giovani generazioni
Quindi io non ho niente da rimpiangere per quello che ho fatto a loro ho testimoniato allora quello in cui crede sono convinto che anche un diverso atteggiamento io mi trovai uscendo dalla facoltà di legge faccia a faccia con quegli amici
Della Caravella e della Giovane Italia cavolo scelto
Di proseguire dopo Valle Giulia la allineamento con gli altri
Ma cos'erano rispetto agli atti Martelli ricordati davanti
Lezzi di Tinaia per non dire forse le migliaia di attivisti con l'elmetto dei minatori scaricati dai pullman che venivano da Pisa d'arresto da Grosseto e che battevano
La massa gridando o uccisi UCB
In questo Paese ancora resistono miti come quello di Che Guevara che erano l'equivalente di allora addio cimenti
In un paese teneva se vuole di limiti di riferimenti e di eroi a destra nella vita nazionale nostra nelle nostre Spina
Che hanno pagato un tributo di sangue ancora fino agli anni ottanta
Di militanza disinteressata e misconosciuto
E onorevole Boato adesso tocca a lei come esponente allora di del movimento studentesco della
Sinistra nelle università anche con una sua particolare
Connotazione perché è sempre stato
Sì ricordo di finito come
Esponente di quello che era un un certo estremismo di origine cattolica di di di di provenienza da un movimento
E cattolico della sinistra che era non solo a Trento ma certamente molto molto presente molto forte nella
Università di Trento università da cui poi venivano altri nomi che sono poi rimasti
Fortemente che lo fortemente segnato anche gli anni successivi basta ricordare quello del del fondatore delle Brigate Rosse Renato Curcio credo onorevole Boato che abbiamo sentito dalle parole dei due leader giovanili di allora accese Mantovani e Pietro Cerullo trent'anni dopo
Tanta saggezza un po'di amarezza molti principi e valori rimasti forti vogliamo sentire da lei qual è la sua la sua verità la sua versione la sua angolatura
Di fatti grazie
Me per prima cosa voglio ringraziare Polisse carta di questo invito
Non non conoscevo bene gli interlocutori che avrà incontrato questa sera perché non mi è arrivato l'invito stampato con l'ultima definizione dei dei nomi sapevo di difesa né Mantovani perché nel primissimo invito grandi avuto già il suo nome c'era ma poi c'erano anche altri che evidentemente nel verifiche successive non hanno potuto essere oggi ci sono aggiunti però non mi non mi crea nessuna difficoltà
Questo tipo di interlocuzione e io so bene non è la prima volta fatto che io metto il piede in questa sala che qui
Situazione di di persone che hanno un'estrazione prevalentemente o forse tutti in questa sala sociale culturale e politica di destra anzi proprio perché sapevo questo accettato questo incontro
Positivamente Adalberto Baldoni sa che credo ormai dieci anni fa se non ricordo male mille novecentottantasette
Lui scrisse con giornalista che aveva una storia di sinistra Sandro Provvisionato un libro che si intitola la notte più lunga della Repubblica sul quelle vicende degli anni di piombo che cellula in modo sofferto evocato poco fa senza far nomi eccetera ma Baldoni Provvisionato quelle vicende le hanno ricostruite credo per la prima volta nella storia italiana ed era dieci anni fa
Cioè e nel contesto geopolitico più difficile di quello che non c'è sia oggi
Da posizioni diverse da storie diverse si sono messi a ricostruire quella storia e hanno interrogato ho sentito avevano intervistato interlocutori diversi grazie alla loro bontà e la loro attenzione uno di questi interlocutori sono stato anch'io e e anche qui anche allora e ripeto le cose erano diverse da oggi non mi creo alcuna difficoltà insomma anzi personalmente ho la mia storia la mia identità che fosse un po'più diciamo più complessa come quella di ciascuno di noi che va al di là di qualche etichetta che a volte ci dobbiamo appiccicare insomma
Però la mia è una storia che si svolge io sono di formazione cattolica e laica ve lo dico perché così questo aspetto di testimonianza che stiamo dando ciascuno di noi questa sera lo faccio anch'io con il massimo dei semplicità io vengo da una famiglia un padre
Artigiano antifascista Partito d'azione giustizia libertà madre cattolica mai democristiana
L'unica tessera di partito che hanno avuto è stata quella del Partito d'Azione quella è stata la mia formazione
Ora son sono veneziana ingrassato studia all'Università di Trento Dio fondato una successione di politica universitaria che sia Cerullo che che che Mantovani conoscono bene era l'intesa all'epoca c'era il suo l'intesa Luigi laggiù questi erano i partiti studenteschi
Allora i sei Trento non c'erano perché era appena nata quella facoltà nacque nel sessantadue gliene scrisse nel sessantatré quando arrivai lì formazione cattolica laica fondare un'intesa che invece che essere come tutte le intese di tutta Italia
Avere il il partito azionista come voi avevate il movimento sociale
Era la democrazia cristiana io Fondaco come movimento di cattolici democratici università che non aveva nessun rapporto con la democrazia cristiana fu un piccolo scandalo allora perché era difficile sottrarsi all'ora
La leggenda di tutti i partiti ciascuno rispetto tutti i partiti e qualche difficoltà l'abbiamo sentita narrare per quanto riguarda la vostra storia anche questa sera con molta lealtà mi pare
Deve assentito
Tutto il resto del mio percorso si svolge all'interno di quella rappresentanza universitarie che fa è è stato all'apprendistato alla politica di molti di queste generazioni che mi questi di quelli che erano giovani trent'anni fa ahimè quando ho sentito il nostro amico che ha introdotto mi pare Sergio Marchi dire io sono un attore sessantotto venuto moto di angoscia che non avete un'idea
Non si vorrebbe mai vecchia ovviamente invece capita a tutti temo che capiterà anche a lei ma lei capiterà fra trent'anni
Movimento studentesco il movimento del dissenso cattolico come venne chiamato allora cioè quella parte del mondo cattolico che non chiamerei di estremismo cattolico era un mondo quelle comunitarie era un mondo cattolico di sinistra non c'è dubbio molto diffuso nel nostro Paese
Che in qualche modo viveva con difficoltà la fase del così detto post Concilio a forza di posto ecco abbiamo varato i tanti poster ci fu anche il post Concilio concilio ecumenico si chiuse nel mille novecentosessantacinque
Nella fase di attuazione ci fu uno dei momenti di rigidità
Anche per frenare certi momenti di di di di contraddizione che si erano creati all'interno del mondo cattolico a cui magari anche molti di voi appartenete seppure con una storia diversa o siti appartenuto a una storia diversa dalla mia
E esili sviluppa modesti movimenti chiamateli senso cattolico e tanto è vero questo che all'epoca qualcuno di voi ricordo uno slogan che era contro la scuola di classe cioè la scuola che a cui storicamente cedevano solo gli strati sociali alti del privilegiati della popolazione per l'università questo era più vero che non per la scuola ancora
E io pubblicai nel mille novecentosessantanove subito ha presentato una raccolta di documenti della contestazione ecclesiale non di quella politica intitolato contro la Chiesa di classe titolo lo misi in realtà l'editore che era l'editore Marsilio
Ma lo mise proprio perché quelli erano gli slogan che correvano che corre
Sono stato uno dei fondatori con Adriano Sofri che non si trovano in cattedra nel nella direzione dei telegiornali una del carcere di Pisa condannato a ventidue anni di carcere io ritengo giustamente e per questo mi sto battendo anche adesso anche in questi giorni in queste ore perché ci sia una revisione di quel processo come tanti altri partecipai alla formazione di Lotta continua un movimento della sinistra extraparlamentare
Erano anni in cui anche sul versante di destra si costituivano si rafforzavano sviluppavano movimenti della destra extraparlamentare ci sono storie che hanno dei parallelismi
Dirlo allora parlare i parallelismi era tabù
Se noi oggi con molta pacatezza con serenità non solo dovuta al fatto che siamo diventati tutti più vecchi ma il fatto è che abbiamo una distanza da quegli anni che ci permette di rivivere i con un'autenticità ciascuno di noi con dice non ho nulla da rinnegare
E credo che anche voi in sala poi chi di voi ha vissuto questa esperienza e al tempo stesso saremmo dei perfetti imbecilli ciascuno di noi se decidessimo rifarei esattamente tutto quello che ho fatto nella vita la penso esattamente come la pensavo allora
Sciascia diceva che soltanto gli imbecilli non si contraddicono Michael Sciascia disse una volta mi piacerebbe che se ne va cha sì è stato mio collega nella mia prima legislatura come deputato radicale mi piacerebbe che sulla mia tomba si scrivesse contro la dissesti contratti
Che trova una cosa stupenda cioè di una persona laica
Che relativizza anche se stesse ma anche le sue noi i valori in cui crediamo io credo che i valori di fondo in cui ciascuno di noi crede se li porta dietro tutta la vita sarà questo è ciò che distingue la coerenza dall'opportunismo dal trasformismo ma il cambiamenti politici culturali ideologici questi sono un fatto sanno nella vita le rigidità ideologiche la vivere il passato non come ricordo ma puramente come Nostalgia
è un è un modo è un qualcosa che non ci fa fare passi avanti nessuno specie passi avanti ne abbiamo fatti tanti che un incontro come quello di questa sera con questi interlocutori qualche anno fa non sarebbe stato pensabile
Avrebbe suscitato scandalo e magari avrebbe suscitato qualcosa anche di peggio in qualche caso ahimè e qualcosa è stato evocato riguardo al passato cosa succederà
Forse in qualche mio amico e collega se si saprà domani che io sono venuto qua oggi susciterà ancora scandalo
Ma io qui in questi casi dico alla frase evangelica o porte tenuto Scandale venne ante c'è bene che qualcuno si scandalizzi invece mille di queste occasioni e mi auguro che occasione di questo genere si possono verificare
Si è detto la spinta rivoluzionaria
E Sergio Marchi all'inizio chiedeva ma ancora oggi con io non credo che oggi noi stiamo vivendo una fase rivoluzionaria nel senso tecnico politico della parola cioè di cambiamento violento delle classi dirigenti perché una rivoluzione
E qualcuno che non ha il potere che abbatte nonché attraverso le regole della democrazia della rappresentanza delle ma attraverso un'azione di forza violente la violentano vuol dire necessariamente correttamente può esserci una violenza anche non cruenta è raro nella storia ma così senza e ci si sostituisce l'altra alla classe al potere in nome di ideali ovviamente di dividere ritenendo che rappresentare magari la maggioranza dei cittadini
In genere chi fa questo tipo di processi chi li ha vissuti anche quando vivevamo noi pensava sempre di essere il rappresentante eroico di una grande maggioranza che magari negli ambienti desta allora si parlava di maggioranza silenziosa qualche anno dopo ma sempre convinti di rappresentare la maggioranza
Salvo che poi magari quando si andava alla verifica del voto ci si accorgeva io non parlo per voi parlo per me magari che non era pronto così grande quella maggioranza che si rappresenta
Io non credo che oggi viviamo un momento rivoluzionario però credo che oggi noi viviamo un momento di grande potenzialità di trasformazione di innovazione di cambiamento come è stato detto
E credo che sia giusto e mi pare che anche i due interlocutori che hanno parlato prima di me insomma
Se c'è qualcuno che ascolti noi da giovani non ascoltavamo nessuno anzi c'era un motto degli studenti americani che diceva diffidate sempre di chi ha più di trent'anni e poi però anche quelli che diceva queste parole sono arrivati a superare i trenta però allora si pensa di essere giovani sempre non per un periodo se qualcuno ascolta io mi associo all'invito che è stato fatto nessuno si illuda di cambiare con la violenza e la situazione politica con colpi di mano e con colpi di forza anche se animato da da da un senso di ingiustizia da sveglio da comunque cambiamento sul piano culturale come è stato detto ma io dico anche sul piano politico sul piano sociale sul piano economico
E personalmente pur su conoscendo tutte le cose che prese invece con le ha detto nell'ultima parte del suo intervento
Io suggerirei almeno così vivo io non posso dirvi vedete così anche poi per carità vi dico come dividere tutte queste cose con proprio di distacco di laicità cioè il fatto che dei ragazzi che avevano venti venticinque magari trent'anni ma comunque erano ancora immersi nel mondo dei giovani qualcuno anche meno diciotto bis abbiano vissuto delle esperienze turbolente nella loro vita e si siano ribellati
Aveva vissuto una rivolta giovanile
In questo caso rapporti riviste ideologici opposte al mio per quanto riguarda voi qui questa sera ma io lo stesso discorso lo farei anche un altro ambiente sa e poi col passare degli anni ciascuno di loro
Abbia scelto
Percorsi professionali politici culturali e accademici guardi a me non succede c'è nulla guardarsi persona certo come hai fatto tu ti ringrazio
A me non succede soltanto di incontrare persone che oggi hanno potere da qualche parte
A me a volte succede in trentina di entrare in una trattoria e trovare dei ormai anziani operai
Che si ricordava di trent'anni fa e sono rimasti operai oggi pensionati qualcosa di questo ha messo su una lotteria mi succede diedi trovare nell'impresa di nettezza urbana ciò o in chi guida un tram
Persone che si ricordano quelle esperienze e se ne ricordano debbo dire con gioia c'hanno piacere di vedere una persona che ha vissuto quell'esperienza e con loro
Succederà anche a voi io penso io versante diverso magari quelli che conosco io e quelli che conoscete voi erano nemici che si odiavano all'epoca
Non sto parlando di questo adesso
E io il fatto che poi le persone nella vita della fatto percorsi diversi e come succede in qualunque società ci sia chi ha continuato a fare l'umore umili e non è detto che per questo il suo nome infinito così anzi a volte lo sono di più
E altri che non necessariamente sempre fra virgolette per carisma per responsabilità Poli perché cosa dovremmo dire che tutta le classe dirigente oggi compresa quella di Alleanza Nazionale è fatta di carrieristi perché hanno responsabilità politiche istituzionali
Due anni fa l'hanno avuta e di governo ne avranno ancora in futuro se funziona la democrazia dell'alternanza ma non spaventa questa io certo nella vita ci sono gli opportunisti trasformisti carrieristi questi sono sia fra chi ha fatto la rivoluzione ho tentato di far sia fra chi non ha tempo anzi sa ecco che in queste ore l'un
Go punto nell'atteggiamento poi storie sono diversi se ma nell'atteggiamento in cui io mi stringo erede Cerullo come amicizia in questione non demonizza lei questi percorsi
Sì sì lo so lo so ma Jenna ma comunque io parlo con molto rispetto anche del punto su cui io dissento adatte sì mani fatte ma io penso sempre alle persone anzi uno lo citerà fra poco
E non perché sia morto di morte violenta da parte ne conosco molte anche le quindi ne conoscete voi
Ma io penso però che bisogna capire insomma che non possiamo guardare la vita del futuro del presente inevitabilmente con la testa girata al passato
Perché se la viviamo di di sentimenti di odio di paura e di cattiverie quasi non volute reciproca
Forse non questo personalmente per esempio io sono orgoglioso di far parte della rappresentanza politica sapendo che ogni volta che mi è successo a me la sono conquistata con una difficoltà enorme
Perché non c'è mai stato dirigente di partito non ho mai avuto qualcuno che mi ha portato e mi son dovuto fare la mia strana una volta qui radicali un'altra volta qui verde ma sempre con i progressisti due anni fa mi hanno fatto fuori perché ero troppo garantista non mi hanno neppure candidato
Due anni dopo sono stato eletto nell'Ulivo e per le stesse idee garantiste che avevo due anni prima per cui mi hanno fatto fuori politicamente sono diventato relatore in Bicamerale e oggi sono accusato
Di essere l'amico della destra perché ritengo giusto che sulle regole costituzionali si dialoghi fra tutto lo schieramento politico
Per cui la vita politica e poi tu che l'hai fatta sai quanto è amara a volte quanto è difficile anche quella ha una sua dignità ha una sua storia una sua credibilità e anche quella può essere frutto di opportunismi carisma oppure di battaglie di conquista
Di un di un di un ruolo che si cerca di esercitare per cambiare la società perché da diversi punti di vista credo che ciascuno di noi cerchi di fare questo
Voglio aggiungere ancora mi ero segnato degli appunti non hanno neanche girato e pure io mi ero preparato per questo incontro cercando di ricostruire adesso puramente parlerei troppo e quindi non non posso neanche neanche sfoglia serviranno per un'altra occasione se ci sarà
Però voglio aggiungere ancora qualcosa proprio sul tema specifico sappiamo
Sulla muro di nomine stai trenta foto teso Giulia qualcuno aveva scritto francamente non so chi ma sicuramente uno degli studenti tra morirono è sita in quegli anni erano istoriati di tutta
Una frase che io propongo ancora oggi bella non per adottarla ma per capire il clima di allora era una fase di Rudi Ducci che che era un leader degli studenti del
Del movimento studentesco di Berlino dell'epoca a Pasqua
A Pasqua del sessantotto non sbandato
Gli sparò
Sopravvisse ma sopravvisse con problemi gravissimi di epilessia dovuti alla lesione cerebrale e qualche anno dopo morto a causa dei postumi di quell'attentato
Ma non era per questo che cita un rischio perché disse una frase che esprimeva lo stato d'animo di allora
E che venne scritta sul muro della nostra facoltà non è non vogliamo cercare un posto in questa società
Ma vogliamo costruire una società in cui valga la pena di trovare un posto
Duccio che era di sinistra non c'è ombra di dubbio io credo che molti ragazzi di destra di allora abbia vissuto lo stesso statura
Io non mi sognerei di dire oggi a un giovane rifiutati di fare qualunque lavori in questa società perché primario di combattere perché questa diventerebbe la molla per qualcosa che porterebbe alle scelte tragiche che abbiamo ricordato poco fa
Però quella frase esprimeva bene lo stato d'animo
La cultura
L'alternatività che per noi erano alternatività sinistra non c'è dubbio ma per molti di voi è stata un'alternatività destra rispetto a quello che era il sistema politico esiste
Il Sessantotto
Non è stato inventato in Italia
A parte che se io sono d'accordo con chi ha detto poco fa evitiamo mitizzazione ogni evitiamo demonizzazione trent'anni dopo farebbero sorridere Leone
Io non so se lei abbia sconfitto capanne in quell'incontro ma insomma sì sì però fra chiama a capanna quando quando scrive un libro intitolato formidabili quegli anni si sconfigge da solo non ha bisogno di Aversa
è Patetica chiedevo per la precisione non per il il foglio
Inoltre una quindicina di giorni dopo tornai a Milano per fare una seconda Assemblea ma scoprirono
Che nel quarantacinque erano stati uccisi due o tre i antifascisti per cui non può sarebbe stata una provocazione se io quel giorno parlasse perché perché ecco era cambiato tutto multipartitiche ed era ripresa la logica Partito Comunista destra dall'altra parte la logica che ci imponeva e cibo osé di ritornare l'un contro l'altro questa volta sì armati
Non solo
Comunque io sono convinto che un atteggiamento nostalgico di autocelebrazione ridicola è un po'patetica un atteggiamento di demonizzazione non ha più senso ai non ha nessun senso anche perché personalmente ho sempre contestato continua contestarlo la derivazione terrorismo di destra di sinistra dal sessantotto
Ci sono stati fatti di violenza
Anche se debbo dire che per esempio da su dov'ero io guardammo all'episodio di Valle Giulia con un certo distacco devo dire concetto distacchi anche un certo fastidio
Cioè ci sembrava che si rischiava di portare quello che era un grande movimento di contestazione sociale culturale e politica su un terreno che poteva essere la fine di quel movimento
Ma io penso che la stragrande maggioranza dei giovani che ha vissuto quell'epoca
Non è affatto la scelta terroristica dopo
C'è stata una parte di quella generazione che anche quella che non voglio demonizzare tanto più tanti anni stanza poi molti li ho conosciuti visitando le carceri fatto l'unico deputato che oltre che andare trovare i detenuti di sinistra andava a trovare anche quelli di destra le prime volte mi dicevano se fossimo fuori ti ammazzeremo
E così primo approccio con qualcuno che in autunno
Lei deve ringraziare il fatto che sta qui dentro vi dico anche il braccio G nove di Rebibbia
Siccome poi son tornato hanno capito che non era una visita turistica e oggi sono diventato interlocutore il primo deputato di sinistra che è diventato interlocutore anche dei primi dissociati di destra parla dei dissociati non di pentiti
Cioè di quelli che a un certo punto maturarono in carcere il rifiuto del terrorismo e della lotta armata senza per questo commerciare diciamo la loro liberazione in qualche forma
Però io non penso che c'è una derivazione come invece nella vulgata giornalistica spesso se il terrorismo nasce dal sessantotto se mai tutto questo nasce da quella che io chiamo la perdita dell'innocenza cioè la strage di piazza Fontana
L'intervento degli apparati dello Stato e da lì un senso anche di disperazione di impotenza del cambiamento con le armi sia pure della ribellione ma della ribellione alla luce del sole
Sociale culturale e politica e una parte di quella generazione sia a sinistra che a destra a un certo punto fece altre scelte io conosciuto venisse a Renato Curcio quel Cuccia che ho conosciuto io non niente a che fare col terrorismo chiedo
Più conosciuto un Curcio cristiano
Ha fatto parte del direttivo dell'intesa con me poi un certo punto è diventato marxista ma come tratti erano marxisti all'epoca punto prima insomma del sessantotto a frac
E per fare quelle scelte le fece parecchi anni dopo le fece a Milano in un contesto diverso e soprattutto certe assolutamente non condivisibili allora come oggi oggi come allora secondo me io in questo non ha attenuato i miei giudizi politici e morali o la comprensione per chi ha fatto quegli errori
E credo che sarebbe giusto e trovare il modo di chiudere quel periodo storico
Cioè trovare una soluzione politica per chiudere quel periodo storico
Ma al tempo stesso penso che non bisogna mai attenuare il giudizio su chi in nome di un ideale fosse di destra di sinistra sia si è assunto il diritto di ammazzare gli altri questo francamente dobbiamo distinguere fra il recupero delle persone che è giusto fare
Anzi è tardi per farla
E invece il giudizio ancorché tutti qui abbiamo dato mi pare su quelle vicende però la vice nel sessantotto fu una vicenda epocale di carattere internazionale i primi segni li abbiamo a metà degli anni sessanta in America
La rivolta viene stati Berkley ha tutte le caratteristiche di quello che è successo e poi basta italiani di mezzo mondo ed è del sessantaquattro sessantacinque
Fu anche il segno qualcuno forse l'ha accennato forse non accennava a bassa voce
Di una generazione che fortunatamente per la prima volta si trovava a fa a che fare con il sistema di allora
Senza dovere invece che fare con la guerra
La guerra mondiale con una guerra civile o tutte e due le cose insieme
Vent'anni ventitré anni dopo la guerra mondiale ci fu arrivava essere i giovani
I figli che erano nate nel quarantatré Konko anche prima né alla fine degli anni Trenta comunque a chi in prima persona la guerra non avevano vissuto se no magari da piccolissimi
Gli articoli sei bambini
L'Italia in quegli anni aveva subito delle trasformazioni enormi tumultuose confuse le migrazioni dal sud al nord i cambiamenti sociali e culturali cambiamenti religiosi
E però l'Italia istituzionale i tagli accademica era un'Italia incapace di cambiare
La prima dimensione prima della fase di ideologizzazione e io sono convinto che la fase di Dionigi azione è stata la morte di quel movimento
Non posso parlare per la testa perché non era titoli non ne ho la conoscenza questo lo dovete dire voi io lo posso dire per la sinistra
Da il passaggio dalla fase aurorale quella che Alberoni chiamerebbe lo stato nascente
Che è un concetto di Max Weber non di Alberoni Calderoni ha recuperato da un grande sociologo tedesco Max Weber e applicate i movimenti collettivi
Postmoderni potremmo dirla la fase aurorale la fase dello stato nascente era una fase che aveva scarsissime componenti ideologiche
E aveva una forte componente di ribellione se ci stiva antiautoritaria sicurissimo usare un aggettivo io direi che l'anti autoritarismo era la componente fondamentale
Rispetto al potere accademico il potere politico e potere economico al poteri mondiali di Yalta fin dall'inizio stasera è stata evocata giustamente il fatto che poi tutto questo si svolge in un mondo che è spaccata in due
Come il blocco sovietico al blocco occidentale in cui nessun cambiamento è consentito
E e e quello è un muro invalicabile per tutti
Da una parte e dall'altra
Ma in particolare da nella parte in cui comunque a movimenti collettivi in Qualcomm qualche grado di libertà potevano svilupparsi senza venire immediatamente repressi
Quella fase è una fase comunque che io ritengo positiva e che ha avuto degli echi successivi positivi di cambiamento sociale e culturale diciamo anche questa parola sessuale
Cioè rispetto ad una sessuofobia che potesse ha esagerato dalla parte opposta
Non parlo personalmente sono io ero veniva consigliato il cattolico represso nel movimento lo dico con poche auto ironia e io sto parlando dell'esperienza generazionale di quel movimento rete ne parlo con molta semplicità perché non
Non so però non c'è dubbio che fu un fenomeno anche di liberazione di costumi sociali cultura
Venne dopo questo L'Espresso mi mi aveva indicato né questa strada pubblica la mia foto con con mega la foto del settantadue settantatré semi foto ci sono molte mie foto del sessantotto io ero in giacca e cravatta
Con vestiti scuri da prete fra virgolette perché ero mitiche il cattolico nel movimento
Per cui l'immagine stereotipata dell'eskimo sono immagini che in realtà riguardano gli anni settanta non non mi sessantotto se voi vedete le foto veramente del sessantotto sono tutti studenti vestiti per benino
Figli di famiglie borghesi piccolo medio borghesi che avevano avuto una brava educazione loro famiglia
Magari un po'repressiva com'era allora
Ma quello era il Sessantotto era i giovani figli della famiglia della piccola e media borghesia in qualche caso anche di famiglie i lavoratori ma pochi perché l'accesso all'università in genere non ce l'avevano e che in qualche modo arrivati lì e non avendo fortunatamente una guerra mondiale la guerra di Spagna guerra civile o altro che dovesse sterminare un pezzo di quella generazione invece hanno vissuto la loro esperienza
Di rivolta di ribellione di contestazione che è naturale dirittura fisiologica nel passaggio da una generazione all'altra anzi è la molla che cambia il mondo la prima molla se non ci fosse questa fisiologia di ricambio
Fra le varie generazioni com'è giusto quindi che i giovani di oggi contesi perché oggi a cinquant'anni questo è inevitabile fisiologico
Anzi sanno vorrei dire se appunto non ci sono scelte disperate del titolo che venivano evocate prima
Questi giovani di allora rifiutando quel tipo di mondo in cui si erano trovati a ragione del consumismo per le ragioni dell'autoritarismo per le ragioni del delle diseguaglianze sociali delle ingiustizie eccetera
Tutto questo quando ha assunto una dimensione ideologizzate
E anche come è stato detto quando a un certo punto è stato faticoso e questo da parte dei partiti politici riuscirà a riprendere il controllo della situazione
Ma quando il sistema dei partiti di allora ha ripreso il controllo e la situazione è ovvio che quell'aspetto rurale allo stato nascente di di coscienza generazionale venne via via meno
E difatti tutto poi si sparse rivoli ideologici politici in guerre antiche intestina di esso parla di guerre ideologiche
Quello che è avvenuto a destra
è avvenuto anche a sinistra chi era più ortodosso dal punto di vista Marxista-Leninista Chiara trotskista che era stalinista l'orrore che io ebbi allora e che oggi di vedere che il movimento certe squadra statale per quello ha detto pubblicava le opere complete di Stalin
Nell'anno di grazia mille novecentosettantuno settantadue settantatré debbo dire per mia fortuna mi faceva orrore già allora questo
Ma debbo dire che io non lo dico per rispettare anche perché ognuno parli della sua storia ma a destra successe diciamo di usare dei testi sacri ideologici che magari da leggere come curiosità in una biblioteca poteva andar bene male fanno il manifesto ideologico per cambiare la Società degli anni sessanta e settanta
Francamente erano un po'inadeguati uso come eufemismo
Quindi questi sono stati quei processi che hanno provocato
Io voglio concludere dicendo
Che che se usiamo i decennali ventennali e trentennali come occasione per riflettere con distacco critico con testimonianza con capacità di testimonianza autentica
C'è non fingendo di essere stati diversi da quello che si sta perché è giusto
Che ognuno rivive alla propria storia
Ma anche con la capacità di riflettere criticamente di capire quanto è cambiato il mondo e quanto lo si potrà
Ancora cambiare allora possono essere utili ma io li ho vissuti in modo drammatico che allora l'unico dubbio che ho avuto così come la prima occasione in questo trentennale di parlarne in pubblico
L'autoradio
Somma speriamo che non succeda non qui questa sera ma anche in questo anno non succeda qualcosa di terribile
Perché settantotto non si non se non si arrivo neppure iniziare a parlarne di quel decennale che ci fu il sequestro di Aldo Moro e poi la SARS
La celebrazione sessantotto ce l'ha fatta a modo loro le Brigate Rosse col sequestro per la signora
Difatti fu schiacciato anche L'Espresso allora comincio con un numero monografico foto articoli certo tutto spazio di quell'anno uscì un mio libro l'unica cosa che io ho scritto e non scriverò altro
Intitolato pensate che avevo fatto per autoironia uscì a febbraio a marzo alla vicenda Moro cancellò tutto il sessantotto è morto due punti viva il Sessantotto la frase che si usa in Inghilterra quando morì il re o la regina
Era un modo anche di essere out ironico invece che autocelebrativo lascia e già questo nel settantotto cioè vent'anni fa
Il mille novecentottantotto a febbraio molti degli studenti di allora ci ritrovammo alla facoltà di Sociologia tre giorni invitammo anche i docenti di allora i poliziotti di allora
Uno dei più bei interventi in in assemblea fece un poliziotto pensionato era quello che ci denunciava tutti i giorni e tutte le settimane per manifestazione non autorizzata perché poi quelle erano le denunce di allora fece un intervento stupenda se ne era stato l'anno più bello della sua vita che ci ricordava ti comprende per dire era poteva anche per addirittura al peccare di Nostalgia però aperte questo avveniva nel febbraio del ottantotto io nel frattempo che lo Stato il contestatore Trento era diventato senatore ho conosciuto Baldoni in quel in quell'anno l'anno prima
D'attesa e ci trovammo al Senato Nino Andreatta che era stato del comitato ordinatore della facoltà
Norberto Bobbio senatore a vita che era stato nel comitato di natura nostra facoltà Bruno Kessler che voi non conoscete ma tu forse mai conosciuto che era stato il fondatore dell'Università che opera diventato senatore
E io che ero ero uno dei leader della contestazione studentesca qua non ottantotto mi trova in questa compagnia ho pensato son veramente passati vent'anni e sorrisi anche un po'di me stesso ho finito di sorridere presto
Perché il ventotto luglio dell'ottantotto io ricevetti una comunicazione giudiziaria per concorso in omicidio
E per un anno fatto il senatore in carica con una comunicazione giudiziaria per concorso in omicidio
E Adriano Sofri fu arrestato per l'omicidio Calabresi e in questo momento circa anch'io non racconto questa cosa che stasera Baldoni un po'la conosce ma proprio che questa sia stata una delle vicende più ignobili nella storia giudiziaria italiana vediamo se si potrà risolvere
Ma
La trovo una delle vicende più gravi comunque io ho vissuto che se penso il ventisei avevo visto per l'ultima volta Mauro Rostagno che era stato mio collega di università e poi era diventato la storia diversissima perché lirico che rispetto tutte le storie dopo aver fatto il momento uscente scontati diventato arancione è andato in India poi è tornato a fronte affondato a Trapani a Lenzi una comunità per tossicodipendenti un modo di fare cultura recuperò Società e non politica in senso stretto ma non gli è bastato perché appena cominciato a parlare di una televisione locale di mafia il ventisei settembre dell'ottantotto nel ventennale l'hanno ammazzato
Passato altri dieci anni non si sa nulla dell'inchiesta giudiziaria sull'omicidio di ero stanco
Tre anni prima di questo trentennale un mio carissimo amico vedete che io rilievo che i morti ma non quelli ammazzati per ragioni ideologiche dai diversi schieramenti perché non ci porterebbe da nessuna parte
Tre anni fa mio carissimo amico che qualcuno di voi conosce perché era anche abbastanza latte di lingua tedesca ma italiana sudtirolese Alexander Langer
Che ha vissuto quell'esperienza cattolico di formazione figlio di padre ebrea rimarrei cattolica laico prima e credente poi
Che ha vissuto tutta questa storia che vi ho raccontato sia pure in modo diverso
Credo
Quando uno si uccida da solo non si sa mai perché lo faccia ma parlamentare europeo in carica per la seconda volta con di luglio rivolti era stato eletto
Credo perché la vicenda della Bosnia che in quel momento era in corso il senso di impotenza rispetto a quella carneficina non riusciva più a sopportarlo chi era andato più volte come parlamentare in gonne si è impiccato a un albero a Firenze il tre luglio del novantacinque
E io ogni volta che parlo di queste cose o quella per esempio quella storia quella immagine quella persona che che che mi rivive dentro è una ferita che non che non si è mai chiusa e che quindi mi fa piacere rievocare stasera all'ambiente di destra cioè di persone che però con le quali Luís
Avrebbe aperto un dialogo un colloquio è un comunanza di riflessione sia pure nella diversità dei percorsi con lo stesso stile con cui sto facendo io stasera
Perché aveva come culto il rispetto della diversità il dialogo con i diverse e la cultura della convivenza e si può convivere quando si è diverso e non quando si uguali quella non è la convivenza quella caserma anche di carattere ideologico
Basta nuvola conclusioni a trarre io dovevo dare una testimonianza è stata in Colombia veri grazie alla
Grazie onorevole Boato io prima avviando alla alla conclusione questo giro di interventi volevo pregare Adriano Bolzoni che non ha trovato posto solo per motivi di metri quadri sulla sulla pedana
No assolutamente c'è il imposto
E Adriano
Ad Adriano eh no ecco etica una o la domanda trabocchetto perché Adriano dopo avevano borsoni certamente nel sessantotto non era l'università perché era l'università forse il tuo figlio che che mio che mio coetaneo
è un giornalista scrittore e regista
Fatto tantissime cose lo ricordo fra l'altro direttore dei il primo borghese
Di tetra del borghese era una persone che ho avuto la la ventura di conoscere dall'età di sei anni perché i figli così eravamo compagni di banco in in prima elementare e che mi scandalizzare mi stupiva sempre con qualche sua uscita per quello questa sera penso che sia giusto
Una una domanda in questa ricordo mi dicesti più o meno del Sessantotto Adriano che voli di andare a vivere in Israele perché era rimasto l'unico paese in ultimo Paese fascista sulla faccia della terra
Mi
Separato paradosso e volevo chiederti il prendendo spunto dal sessantotto il Parini su una frase di un di un altro scrittore che sicuramente anche lui
E era una anticonformista
Pasolini che ricordo nel sessantotto colpi molti perché disse
Io non sto con voi fascisti rossi del movimento studentesco sto cui celerini perché sono figli di operai mentre voi siete figli di papà figli di borghese di borghesi avete tutto e venite la mattina a tirare i sassi ha ha figli
Del popolo che sono qui con una una paga modesta per per difendere
Lo Stato
Se non ricordo male perché poi che per me è passato qualche anno alle porte ingannato Pasolini loro lo hai avuto come collaboratore forse ricordo bene molti molti molti anni fa
Un commento di una di una frase sicuramente anticonformista che ricorda un altro un bar un'altra angolatura di quella di quel periodo gli scontri di piazza fra i figli
Di papà e e i figli di operai in mia difesa
Voglio premettere una cosa
Io sono di gran lunga il meno giovane qui più anziano tredici aprile compirò ottant'anni
Essendo nato nel mille novecentodiciannove
No io spero proprio di no
Ecco grazie
E dunque sono una specie di testimone grosso modo psicologicamente anzi no come te premessa le cose che ha detto Boato mi sono piaciute tutte perché la sua linea ispiratrice
è stata il senso delle proporzioni
è chiaro che quando uno fa il piantone a a me l'URSS
Dopo parlare di Austerlitz
Sembra piuttosto ma tutto quello che ha detto Boato non son mi ha convinto quindi piaciuto davvero e adesso andiamo
Chi Cologgi Ca'mente io non sono né attendibile mi costituisco un riferimento una prova non c'entra nulla immaginate che nella mia vita
Non ho mai visto fisicamente visto toccato una tessera del partito fascista ma nemmeno la Balilla in una cosa meccanica mi sono trovato a dirigere il settimanale
Della federazione che si chiamava eccoci a Cremona
Senza avere mai visto fisicamente toccato iscritto giurato promesso garantito perché era un mondo assolutamente particolare
Autoritario rompi collisioni paternalistico una cosa difficilmente sopportabile era tutto sommato relativamente libero ma erano pochissimi gli uomini liberi
Punto era questo
Naturalmente ho militato alla Repubblica sociale italiana perché dal settimo al Pini Battaglion Cadore tutto il mio battaglione praticamente passato di là e se al Gran Sasso che posso dire brigadieri Ciccillo Esposito non so come si chiamasse avesse sparato in testa
A Mussolini cavalier Benito gli operai continuato da quella parte aspettando di finirla con le armi in mano di finirla dalla parte dove ho cominciato
Perché mi piace finire le cose dalla parte dove io comincio ecco
Ma comunque ripeto non sono attendibile perché psicologicamente
Il venticinque aprile del mille novecentoquarantacinque Naufrago sono arrivato al nuoto
Sulla penisola italiana e ho scoperto di conoscere la lingua italiana i dialetti quindi mi sono trovato a mio agio benissimo ricominciato daccapo psicologicamente ma senza avere mai
La famosa militanza eccetera eccetera ciò tanto ero sempre da parte dei deboli contro i forti mi è capitato di prenderle nello stesso giorno da tre elementi la polizia italiana la Militar Police i portuali cioè mando picchiato in cioè quando era la Militar Police che attaccava molto ho litigato quando i portuali hanno aggredito i poliziotti ho litigato e quindi praticamente ho preso il bus e contemporaneamente da tre tipi diversi di di
Di gente che menava insomma per per sintesi quindi ritorniamo al sessantotto le il senso delle proporzione
Se uno ma il senso delle proporzioni giustamente diceva Boato Prima guerra mondiale Guerra di Spagna
Abissinia seconda guerra mondiale guerra civile è chiaro che i giovani che hanno sempre ragione in qualsiasi momento ed è giusto che sentano questi impulsi io mi auguro che tutte le generazioni consentano abbiamo fatto
Nel limite in quel momento sempre avendo però il senso delle proporzioni perché se si esagera come giustamente dice Capanna ha perso già di per se stesso è inutile
Tentare così un un dibattito quando uno scrive il libro quelli inimitabili annuncio dell'Adriatico
Conformità formidabili anni hai capito siamo oggi a Roma
Posso di alla falange verbale chiediamo Kapanas dal rinnovo del parco davanti no com'era giusto sul viene simpaticissimo intendo dire fare fa anche abbastanza ridere insomma
Non è quello quello che conta il problema ripeto è che il Sessantotto Babini sto e le sue giuste proporzioni
Come
Ma in senso anche abbiamo mutuato i giovani di allora hanno mutuato dagli Stati Uniti Egidio eccetera il loro il loro modo ma chiaro c'erano più chitarristiche rivoluzionari a me a mio modo di vedere c'erano più
Contestatori Inés ignora il bando e Timberland che non che non operai su questo credo non ci sia bisogno dubbio
Da noi sono venute dopo vede in via via però cade un pensiero dagli occhiali qualcosa un accidente di qualcosa di quello che ho detto grosso modo io ho una sola cosa da raccontare su sessantotto
Nel maggio del sessantotto un mio amico Charette un un giornalista francese
E ha trovato per me la possibilità di intervistare Massu
Che allora era Baden e comandava l'armata francese del Reno
Questo Pd che la Germania federale aveva il corpi di occupazione americano inglese britannico e Massu comandava l'armata francese del Reno eresia
O era de Gaulle aveva l'aveva nominato generale d'armata quattro stelle sì è l'aveva messo lì poi sua questo io non è chiaro è chiaro
E appunto questo voglio dire e andai a Strasburgo ad altra data al buco a Baden Baden che era città Badianni era dove c'era il comando francese ma non potei parlare quel giorno comma su
Perché riceveva il maresciallo sovietico commissioni che era il comandante parallelo comandante dell'armata
Dell'Armata Rossa nella Germania dell'Est naturalmente senza proporzioni perché l'armata francese era di giurisdizioni più servizi quello comandava venti divisioni delle quali sei corazzati e quindi non c'è proporzione
Però parlo ai giornalisti quel tocco perciò con l'Inter perché naturalmente dice e a proposito del di quello che stava accadendo in Francia famoso mago francese disse mio figlio fa l'università
Pare che si lamenti mia moglie m'ha detto che lui si lamenta mentre dovrebbe ringraziare lo Stato che li perché lo fa studiare e che gli dà un'educazione eccetera eccetera
Comunque se ben raramente credo si si lamenti sottovoce perché se si lamentasse ad alta voce mia moglie lo stupro sarebbe con le sue mani siccome io conosco mia moglie disse il maresciallo sovietico c'è da crederci
Questo era il punto di vista di un maresciallo sovietico
Ma ritorniamo all'Ottocento
Dico prese l'elicottero due elicotteri due Guetta sul secondo sul primo il suo medico personale l'assistente sul sul secondo la moglie e sbarco Abate
Parlò comma su
Era disposto non tornare più in Francia era piuttosto triste addolorato profondamente ferito circondo quanto descrive ma su il quei giorni per scrisse un diario dopo che venga data notizia su tutto questo perché prima aveva mantenuto riserbo ma quando Pompidou scrisse nelle sue memorie questi fatti lui si sentiva autorizzato il generale
A risolvere meglio e spiegare meglio così era accaduto ma se ma su e i suoi ufficiali diciannove follia per Forlì perdere tutto per dieci minuti venti minuti per dieci giorni di di follia
Accendiamo i motori
Scendiamo in motorino in carriera
Diamo parigino
De Courtois tornò a Parigi fece il famoso discorso la ricreazione è finita
Disse sessantottina è il maggior del Sessantotto francese il giorno dopo un milione e duecento mila francesi Cicero in piazza e spolverare voi barricate
Dei sessantottini sì estrema minoranza e già è una cosa leggermente più seria di Valle Giulia perché come dice giustamente Boato riuscendo a Trento eccetera guardavo Valle giù la Valle Giulia con un occhio
Non dico l'inquietudine una certa misura di sospetto
Ma capivano intuirono qualsiasi persona intelligente
Particolarmente di vivace intelligenza capiva che poteva essere un disastro
Autentico per il movimento studentesco come in realtà fu ora quando noi sentiamo le cose che ci ha raccontato Boato che ha detto Boato che ha parlato di se stesso su anime della sua coscienza è un conto
è chiaro che quando sentiamo dei personaggi insisto con Capanna perché sono sottende Boato
Marco i mulini Grecolini porcini eccetera che parlano del sessantotto con gli occhi che gli brillano io spero che ci sia soltanto in funzione dei loro vent'anni
Ed è chiaro che il visconte di Bragelonne veliero solo vent'anni e non trenta righe vent'anni dopo di Dio ma non lo conosciamo i quattro moschettieri sono alla Rochelle è chiaro che vent'anni dopo sono dei vecchi signori critiche Fincato all'osteria
è completamente diverso proprio se non siamo il metro sensato e non ma conosciamo il senso uno abbiamo dimenticando il senso delle proporzioni io penso che un'altra volta anche trent'anni dopo il voglio ma tutto
Personalmente non ho nient'altro da dire però che soddisfazione che hanno avuto centilitro cercando di
Grazzini Adriano Boldo borsoni
Io chiedo se
A creato suscitato questa nostra modestissima iniziativa ci convincerà
Dica qualche tempo nato il il periodo dell'anniversario ancora a lungo magari con un'altra angolatura con qualche altra testimonianza a a a riportarla perché mi sembra sicuramente un mi chiama e sicuramente una ricca una riflessione
Molto
Molto utile molto interessante che probabilmente ha bisogno di un altro po'di tempo per essere completata maturata magari miss anche poi sotto forma di un di un numero speciale di carta qualcuno qualcosa un'iniziativa editoriale del genere
Può essere una iniziativa interessante ad Alberto Baldoni ne abbiamo già parlato prima giornalista e scrittori dirigente del del mondo giovanile
Di destra e poi pregherei intanto che Adalberto Baldoni
Fare il suo intervento si qualcuno di voi vuole intervenire poi con con domande contributi io segno ecco che il primo giugno del Donegal Sato
La mano segni non mi ci riconosco se mi conosco vi avvicinate al tavolo e meno e me lo dite
La parola a Baldoni grazie
Ma io ritengo innanzitutto che cioè riunioni convegni e incontri come questi
Possono dimostrare
Che attraverso
Il confronto
Tra varie posizioni
Politiche
Si può fare della buona cultura
Attraverso gli interventi ma degli oratori che si sono succeduti di altissimo livello
Mantovani
è stato direttore per tanti anni
Il Secolo d'Italia pensato dirigente presidente del FUAN
Pietro Cerullo adesso è andato via
Deputato
Un uomo di altissimo livello spessore culturale
Adriano Bolzoni giornalista
E Marco Boato
Da cui ci dividono
Idee percorsi
Ma dobbiamo riconoscere la lucidità
Delle sue idee delle sue posizioni e delle sempre della sua buona fede
Per cui si fa cultura
Adesso alcune considerazioni io ricordo innanzitutto a Boato che quando fu presentata fu presentato il libro la notte più lunga della Repubblica che ho scritto insieme a un giornalista di sinistra Sandro Provvisionato che verrà a Palermo
Sabato prossimo per un convegno sempre sul Sessantotto Sandro Provvisionato
L'uomo di sinistra giornalista di sinistra dirigente del movimento studentesco venne nel mille novecentottantanove lordo che Fini a destra brevetto da poco da pochissimo
Segretario del Movimento sociale italiano un bel quelli Boato per noi avevamo ancora anni difficilissimi eravamo emarginati ghettizzati come sta
Fu un incontro difficile anche perché il libro era frutto di un lavoro lungo quattro cinque anni di ricerche di ricerche di testimonianze
Siamo andati sul posto dove si erano dov'erano accaduti determinati episodi di violenza un libro che parla del terrorismo
Bene io anzitutto debbo dire che ho sempre sostenuto
Che dal sessantotto non è nato il terrorismo è stata una mistificazione
Dello stato
Dei partiti di governo di regime
Ha detto bene Cerullo scusate io mi alzo non sono abituato a parlare
L'idea di differenza dell'amico Cesare
Cellula detto
Una grossa ferita
Eravamo inadeguati
Amo allora
Una concezione del Partito del Movimento Sociale Italiano nei eravamo dirigenti del movimento sociale italiano tutti grandicelli io più grande
Dal punto di vista ma grafico di Mantovani di Cerullo pensate che eravamo addirittura dirigenti giovanili tant'è vero che dopo lo sfacelo
Del sessantotto
Dopo la morte di Michelini nel sessantanove con la segreteria Almirante io fui stregato
Dall'amico Cesare Mantovani che era per continuava a mantenere l'incarico di presidente del FUAN
E dallo stesso Almirante
Ad occuparmi del dei resti
Della Carapella di Roma e parliamo del mille novecentosettanta settantuno
Quindi eravamo grandicelli Alberto Rossi che era responsabile del settore volontari diciamo così degli attivisti del movimento sociale italiano addirittura la più grande di me allora che cosa Volvo ecco voglio dire questa affermazione
Che parecchi Dinoi
Parecchi di nuovo in molti di noi
Dirigenti provinciali i dirigenti provinciali
Erano già distanti
Da coloro che manifestavano a Valle Giulia dal punto di vista anagrafico una mentalità diversa
Allora Cerullo prima ha detto si Baldoni colletta eccetera però non sono d'accordo si è scusato aveva dovuto prendere il la
Ma io perché avevamo una concezione del partito gramsciano perché io
Sono stato l'unico dei dirigenti giovanili che non ho partecipato
La famosa spedizione così la chiamavano punitiva del sedici marzo c'è Del Bono anche
Che era susseguente ai fatti di Valle Giulia perché c'era stata un'imposizione un ordine del partito di Arturo Michelini
Di andare all'università ha detto bene Cerullo
Che anche allora i dirigenti di allora
Mantovani che era responsabile fossi trova di fronte allo spettacolo della passerella dei deputati che credevano effettivamente che certo che qualche centinaia di ragazzi e di attivisti avrebbero
Sgombrato dai rossi
L'università di Roma così non fu
Tanto è vero che
I nostri giorni uscirono all'interno dei cellulari
Fu una sconfitta gravissimo all'interno della università
Perché non uscimmo dal partito appunto per questa concezione gramsciana che avevamo del partito quest'attaccamento che avevamo al partito però io non condivisi quella l'atteggiamento del Movimento sociale italiano rispetto alla contestazione perché avrà accennato Marco Boato
Non eravamo molto il partito non ha fatto molta attenzione
Ai fenomeni culturali alle contrapposizioni
Tra le nuove generazioni e le vecchie generazioni
Non hanno capito le origini ricordo che l'ottimo segretario del partito Michelini mi diceva lei non ha compreso bene
Che il KGB che sta organizzando la contestazione io replicava Michelini liceo ma guardi
Onorevole Michelini che la contestazione è ormai da anni si sta sviluppando nei primi anni Sessanta
In California l'università De Petri guardi che c'è un certo Herbert Marcuse che ha già scritto dei libri ma Berté Marcuse
è un comunista l'ideologo di sinistra c'era ma guardi che Marcus ha scritto anche un libro sobrietà e marxismo dove denuncia il fallimento del regime
Comunista socialista
Origini una contestazione
La Beat Generation Mantovani ricorda
Che noi facemmo di dibattiti sulla Beat Generation e noi vogliamo definire che ero a che Ginsberg
Degli autori di sinistra
Quindi si sbagliano no
Sì ci fu un errore da parte nostra
Di Monnet interpretare e di non capire quali erano le origini delle della contestazione giovanile poi dagli Stati Uniti d'America questa ventata
Si rovesciò sull'Inghilterra
Poi in Italia in tutti i Paesi
In tutte le nazioni europee
Poi susseguentemente al noci fu il Maggio francese però noi siamo stati i primi ma non soltanto il primo marzo alle Giulio già precedentemente Cesare se lo ricorda erano state occupate delle università
E ragazzi studenti di testa avevano occupato anche essi le università
Però una contestazione una rivolta generazionale una contrapposizione quello che succede sempre
Ha detto bene Mantovani con una bella frase ha raccolto il Sessantotto
Ha detto testualmente il Sessantotto fu un movimento libertario e trasgressivo è vero
Ma rivolta di costume
Libertà
Del sesso
Affermazione che poi si sviluppava intorno agli anni Settanta di ritardo come ha detto boato dei diritti che la donna
Certo
Anche una rivolta contro
Detto lui c'era una famiglia repressiva patriarcale che governava logorante vero che i ragazzi basta vedere le foto le immagini di allora
Del primo marzo a Valle Giulia ci sono i ragazzi come ha detto lui con la cravatta con la giacca erano rappresentativa borghesi allora c'era ancora una scuola di è lite una scuola per pochi dopo c'è una scuola di massa
E ha ricordato bene bulli poi Bolzoni
Ha sottolineato questo
Che un intellettuale di sinistra qual era Pier Paolo Pasolini c'è la famosa poi sia che
Scatenò le ire allora della sinistra dove diceva bene state attenti voi colpite
Dei poveracci che sono venuti dal Meridione lavorare sono dei proletari voi siete invece
I figli della borghesia
è stato un movimento di sinistra
Mantovani ha detto senz'auto mentre a sinistra io
Anche nei miei libri che ho scritto quando
O tratteggiato il sessantotto detto che
Il Partito comunista del Partito socialista Pertini si vista ma anche la sinistra della Democrazia Cristiana
Hanno
Non hanno perso l'occasione del sessantotto in quella rivolta
Poi sono tornati sui loro passi subito c'è stata una critica da parte del Partito Comunista stupirò verso il movimento studentesco
Terrorismo è nato dal sessantotto alto punto io sto trattando dei punti perché per rispondere anche allora io decisamente dico di no
Decisamente
Anzi il terrorismo
A ucciso del sessantotto
Che sia stato studiato a tavolino
Non lo so
Ma le origini del terrorismo basco no
Dall'ufficio riservati del Viminale
No assaggini Piazza Fontana va ricordata Boato dicembre sessantanove
Badate bene che la strage di piazza Fontana e seguente all'autunno caldo del sessantanove e sessantanove nel sessantanove nasce il terrorismo no nel sessantotto
Contestazione giovanile era già vecchia noi l'abbiamo importata come sempre come fenomeno culturale e di costume
Dagli Stati Uniti d'America
Costumi l'abbigliamento la musica fenomeno dei Peyton se però Liston modo di vestire
Piazza Fontana
E inizia la stagione terrorismo sessantanove nasce il collettivo metropolitana parlato pelle di Curcio da Trento la trasformazione di Renato Curcio
Che con Alberto Franceschini fonda prima al collettivo metropolitano
E poi dal collettivo metropolitana le Brigate Rosse sessantanove
Il capo
Feltrinelli potere operaio
Avanguardia operaia spazzano via il movimento studentesco spazzano via le idee di Mario Capanna
Anzi le Brigate Rosse se voi andate a leggervi documenti delle Brigate Rosse i primi articoli anziché nascono sulla quella rivista del collettivo metropolitana adesso non ricordo bene
Sono molto critiche molto critici nei confronti del Sessantotto al movimento studentesco della rivolta generazionale perché ma perché le Brigate Rosse passerà prima linea ma specialmente Brigate Rosse speravano
Che attraverso l'autunno caldo e Pacella Cordovano l'autunno caldo va si determina un accordo tra la Confindustria quindi tra i padroni e i sindacati dei lavoratori
Questo accordo
Scoraggia perché le Brigate Rosse invece il collettivo metropolitano o gli estremisti di sinistra e gruppi extraparlamentari speravano o no il gruppo extraparlamentare Lotta continua che si differenzia dagli alti
Speravano ardentemente
Che questa rivolta si espande se nelle fabbriche
Ecco perché non credevano alla rivolta studentesca del sessantotto loro speravano lei rimase nelle nelle fabbriche negli operai città agli operai invece si mettono d'accordo
Che penso che a un certo punto salari più alti frigorifero la macchina tenesse del consumerismo
E a un certo punto le Brigate Rosse perdono la loro battaglia e poi e intorno in clandestinità questa è la verità e poi seguiranno tutte le altre stragi
Stragi del settantadue del settantaquattro due stragi e via via e via via così antica
Chiudo in modo da lasciare aperto anche poi
Aperta degli interventi
Voleva mi spiace navi vecchie Bolzoni sia andato via dai bambini beh mulini con libro compagna di io ha condannato completamente ha preso le distanze proprio anche dal sessantotto motivi è stato un critico nei confronti del sessantotto non molti anni fa Mughini una persona che ciampiano Polini dobbiamo dare atto all'autocritica che ha fatto è stato uno dei primi
Sa ad uno dei primi ad accorgersi comunismo Attilio esatte quel libro il testo compagni addio
Già perché pace sei libro recente della Miriam Mafai invece dicevo qua in compagnia di anche le il crollo anche del partito comunista il col crollo della Partito Comunista concepito come chi saccente
Allora io finisco e termino sono d'accordo con quello che hanno detto tutti gli altri oratori e Mantova leadership l'urlo Mantovani che ringrazio di essere qui da Cerullo dette un contributo di Cerullo e di Mantovani
è fondamentale per noi perché
Perché
Le rivoluzioni
Non si fanno con il sangue rivoluzioni vere
Si fanno con i programmi e con le idee
Programmi idee mantenendo fermo anche quella che la nostra memoria storica
Mi riallaccio a quello che ha detto Fini via Tirone stato felicissimo in quel passato in quel passaggio del suo discorso di replica quando ha parlato di memoria
Guai a cancellare la memoria magari si fa autocritica
Si devono si devono ponderare esaminare gli errori che sono stati commessi ognuno di noi ne ha fatti tanti diceva Boato diceva
Nessuno di noi di ebbe a io mi pento fatto di quello che ho fatto è stato fatto tra l'autocritica quella che serve per andare avanti non cancellare quindi la memoria e io ritengo che un dibattito come questo
Che degli anni sessantotto se il trentennale del sessantotto possano che servire a darci un valido contributo grazie
Grazie Adalberto Baldoni Cirio Del Bono aveva chiesto di potere intervenire
Con
L'abilità legata al fatto sono oltre due ore che abusiamo
Io sarò una voce stonata fuori dal coro
Io non ho fatto il sessantotto non ho condiviso il Sessantotto
Non credo nel sessantotto
Non mi chiamo fuori
Perché fino al settembre mille novecentosessantasette sono stato segretario provinciale giovanile del movimento cioè italiano qui a Roma
E in precedenza era vicepresidente ragioni dare quando lo era da Alberto Baldoni e dal sessantanove in poi sono stato componente il comitato centrale del momento cioè dagli hanno fino al mille novecento ottantacinque
Perché non ha fatto il Sessantotto
E perché non credo nel sessantotto anche se condivido alcune analisi sono state fatte questa sera
Io vorrei
Più che inquadrarlo su un fatto generazionale io avevo ventisei anni all'epoca
Lo io vorrei inquadrare più su un fatto politico
Nessuno ha ricordato che in quel periodo
Dal mille novecentosessanta in poi iniziò l'avventura del centrosinistra
Prima con il governo delle convergenze parallele
Le varie astensione dei socialisti sui governi
Ancora alcuni alcuni mono colori democristiani altri ti partiti con i socialdemocratici e liberali
Poi nel mille novecentosessantacinque Nenni diventa vice presidente del Consiglio
Con
Il doppio binario del comportamento del Partito socialista
Al governo con la Democrazia Cristiana all'opposizione
O al governo
Nelle giunte provi comunali provinciali e regionali con il Partito comunista
Contemporaneamente ci furono due o tre fatti molto importanti la nazionalizzazione dell'energia elettrica
Una falsa nazionalizzazione voluta dalle sinistre
Con molto vigore ma poi portata avanti dal governo della democrazia cristiana senza una vera analizzo indicazione perché praticamente si comprò dalle società private le aziende elettriche pagandole stravagante ore non migliorando il servizio anzi vogliamo intanto addirittura le tariffe
Un'altra legge famosa la De Marsi Cipolla che fu uno praticamente i primi espropri
Dei fondi della di fondi non coltivati
Di conseguenza con la vicepresidenza di Nenni il Partito socialista si stava spostando sempre più verso l'aria governativa e quasi sicuramente avrebbe creato problemi al Partito Comunista
Perché doveva poi necessariamente rompere il patto d'unità d'azione che esisteva e in parte ancora esiste nei sindacati nelle cooperative nelle giunte comunali provinciali e regionali e in altri tanti settori di interesse
Io pertanto non partecipai al sessantotto perché ero convinto che al di là delle giuste motivazioni generazionali
Tra virgolette degli Jedi degli ingenui contestatori
I giovani contestano sempre
E la loro natura deve essere una natura se non ci sarà mai nessun cambiamento ma di là delle genio contestazioni
Ricordava benissimo ad Alberto che le facoltà venivano quasi dalla destra io mi ricordo io entra in ferrovia nel sessantadue lasciando la scuola
Andai a occupare ingegneria nel mille novecentosessantasette all'inizio dell'anno verso ottobre-novembre
Quando praticamente con i sola battaglia perché non si poteva passare o dopo il biennio se non si facevano tutti gli esami insomma cose che essendo soprattutto la volta l'ingegnere Roma fatta la fuoriserie era praticamente impossibile
Io andai occupare con i miei ex compagni di scuola che era un quasi tutti iscritti a Ingegneria alla facoltà di Ingegneria pur non essendo uno studente universitario
Perché lì c'era necessità di contestare di cambiare qualche cosa
Però dopo quando iniziò la vera contestazione fui convinto che invece c'era la longa manus del partito comunista che aveva interesse a riportare il patto di unità d'azione col Partito socialista
E qui finì la contestazione qui finì la contestazione qui finì in sessantotto come è finito il movimento dalla pantera come finisce tutto degli anni le contestazioni giovanile nel mondo della scuola
Il vero nodo ed è qui concordo con tutti quanti
Quello che venne dopo il Sessantotto che fu un tradimento delle speranze di cambiamento
E qui aveva ragione se bisogna essere effettivamente rivoluzionario di luce quando si dice non combattere per entrare in questa solida Matteo entra ci sia cambiato questa solida e questo è il concetto
Il terrorismo nasce non dal sessantotto ma io sono convinto che nasce in contrapposizione dal sessantotto in contrazione anche del partito comunista perché riteneva che il Partito comunista aveva tradito
I movimenti di contestazione le possibilità di cambiamento cita perché anche il partito comunista che io reputo un partito conservatore riteneva di voler continuare a mantenere lo statu quo
Poi ci sono gli episodi che scade e non ci sono estratte altre strategie il grande vecchio come si dice sempre poi sono gli episodi l'uccisione dell'agente Annarumma lo sciopero gli diciannove novembre per la casa
Grande sciopero per la casa diciannove novembre e la reazione probabilmente orchestrata o dall'ufficio affari riservati
Di Damato Santillo
Per la strage di piazza Fontana o altri servizi che comunque hanno poi iniziato lastra degenerazione e su cui molti giovani
Probabilmente delusi dal partito comunista o delusi dalla contestazione dai risultati del sessantotto o si sono lasciati trascinare nella utopia terroristica sperando di cambiare questa società questa società non è cambiata ma io sono convinta che invece può cambiare
E lasciatemi passare il paradosso più dal confronto delle idee e soprattutto dal confronto tra posizioni diverse tra posizioni esperienze diverse politiche e culturali sociali
Perché tutti pensano io vendo faccio il sindacalista vengo dal mondo del lavoro
Tutti pensano che i fermenti culturali esistano soltanto nelle diversità nelle scuole
E molte volte come si diceva una volta nei salotti buoni della borghesia radical-chic italiana no anche nel mondo del lavoro c'è un fermento di cambiamento c'è la volontà di partecipare una volta di partecipare a cambiare molti pensano che questa volta di partecipare sia per occupare dei posti quello che citava un pochettino fastidio io poi ho fatto una battuta intervenendo quando parlava Cerullo
Sui cattivi maestri che hanno occupato molti posti di potere ecco il partecipare non significa farsi avanti per occupare ma il partecipare significa farsi avanti per contribuire insieme agli altri a cambiare questa società
E non necessario cambiarla con il terrorismo cambiarla con lo scontro o sta posizioni ideologiche politiche
E sociali diverse ci si può anche trovare da un piccolo dibattito ha un grosso convegno al fermento quotidiano anche della vita
Per poter contribuire e partecipare a cambiare questa società su questo io credo su questo sono ancora disponibili nonostante che sono passati tanti anni a contribuire per la mia parte grazie
Grazie Giulio Del Bon è in in sala fra fra gli altri che non abbiamo citate ringraziato l'onorevole Mannino vicepresidente del consiglio comunale di Roma ed esponente della Lista per Roma per Rutelli
Mi diceva ad aperto Baldoni che aveva chiesto di poter fare un breve intervento alle il microfono
Io lo faccio per l'innovazione intanto l'amico Baldoni di questo invito perché mi ha consentito di farmi punire del Sessantotto diverso da quello che avevo fino adesso
Volevo fare una precisazione per la mia appartenenza alla lista Roma con Rutelli lo chiarisce che non sono di destra ovviamente quindi questo dalla maggiore del significato e questo questo dibattito lo valorizzò ancor più perché a me pare che questo sia un fatto veramente di grande importanza che si parli di questo argomento
Nel ruolo e lo fanno protagonisti di quel di quel periodo avvenimenti opposizioni euro
O situazione contingente li hanno visti contrapposte parlarne invece corre un senso storico io trovo apprezzabile anche per per i giovani
Io questa questa sera nel Sotheby's più sul sul Sessantotto
Io so come eravamo allora io purtroppo rappresento quella parte che il sessantotto non solo è potuto permettercelo figlio dei contadini emigrato Roma figlio dalla guerra peraltro quindi con qualche anno fa non moltissimi perché molte egualitaria in sessantotto lo lo hanno fatto chiedeva soprattutto impegnato a cercare solo di mantenersi agli studi anche deve poter mandare qualcosa alla famiglia e questo per chi viene dal Sud per una cosa che purtroppo capita perché non tutti gli atti allora questo io avevo un ricordo e ho un ricordo bellissimo del sessantotto le ombre del mio amico Gordon chiuderemo questo questo battuta per dire questo se lo purtroppo questo ricordo lo devo
Cancellare modificare anche se
Se quello più apparente più appariscente mio sul precoce qua io sapevo che ha sessantotto era qualcos'altro
Di un mio amico che una sera ma molte armi dopo mio racconto che
Di una dei queste riunioni tra ragazzi all'università occupato ovviamente non sapevano che fare tutti si raccontavano le proprie
Esperienze sessuale
Tutte raccontarono la propria storia questo mio amico che peraltro la persona di grande cultura ricorrente non ne aveva riguardo all'arrivo al suo turno
Disse che io non posso raccontare null'avverte sordo come si dice emerge
E la cosa che mi ha veramente lasciato sempre questo grande senso da meridionale che ho vissuto la parte sensuale poco di tutto uguale scopo certo trovavo al
Dice che subito dopo chiusa per la riunione si avvicinò la ragazza deve esserci ma davvero tu prova e gli fece fare immediatamente
Queste esperienze ora io non credo che il Sessantotto
Sì è stato solo questo adesso ho capito che ma questo l'ho considerato un fatto di grande importanza di grande avanzamento sicuramente uno degli aspetti più positivi che si possono ricordare vi ringrazio
Grazie onorevole Mannino chiesto Cesare Mantovani di poter
Fare una una corretto e poi Enrico Landolfi
Beh anche per non togliere al mio amico Landolfi che è una delle persone
Più intelligenti ha avuto la fortuna di frequentare Fitto ecco no una cosa che secondo me a completamento di questa interessantissimo intelligentissimo per interventi altrui
Tavola rotonda ecco l'abbia un po'sottovalutato il come siamo ecco io anche per la franchezza che chi mi conosce
Sicuramente mi riconosce Minnelli riconosce mi vorrei soffermarmi dici
Come siamo ecco
Perché se no non si capisce il Sessantotto
Non facciamo storicizzazione e non si capisce neanche
In che temperie siamo ecco proprio per Flash perdonatemi no faro per flash
Innanzitutto allora erano due super potenze nel mondo oggi c'è una sola superpotenza
Cambiamento epocale rarissimo
Il mondo non ha mai vissuto se non in un relativamente breve Periodo
Romano di super e valenza di di superiorità indiscussa dell'impero romano
Non aveva mai vissuta una situazione monocratica
E questo vada badiamo bene crea enormi problemi
Certo non ho bisogno di dirlo ad un cattolico come l'onorevole Boato
Quale genere di problemi può creare anche in casa nostra per noi cattolici
Ma dicevo per flash e quindi lasciamo stare questo problema che comunque su quale va meditato
Diamo sul banale
Allora avevamo una sola rete televisiva
Oggi abbiamo la
La profluvie
Delle televisioni
Televisioni però che non sono alternative
Sono concorrenti
E quindi sono uguali
Contrapposto ed uguali c'è molto più conformismo adesso che nel sessantotto
Nel sessantotto si trovava sempre una porta
Da aprire una tribuna che magari a dispetto rispetto ad altri consentiva
Di parlare oggi
Non è più consentito
Sessantotto novantotto
Avevamo una nel sessantotto una democrazia bloccata
Oggi abbiamo un simil bipolarismo zoppo
Nel sessantotto i partiti si contavano sulle dita di due mani
Oggi ci vuole il pallottoliere per contare
Erano tutti partiti storici in oggi sono partitica avventura in sintetici con aromi artificiali
O di liberale di liberismo e di liberalismo non si nega a nessuno
O di anzi molto mercato
Mutevole cangiante
Avevamo governi nel sessantotto e duravano mesi ma avevamo la continuità
Del governare
Oggi abbiamo governi che a parte il primo Berlusconi sembra che dura in un po'di più
Ma abbiamo l'instabilità continua
Perché questo non è un sistema politico che ha dato stabilità al Paese
è un sistema politico
Che incentiva invece l'instabilità in una sorta di gioco dei quattro cantoni noi della mia generazione l'abbiamo giocata adesso purtroppo i ragazzi di strada non ci possono stare più quindi non giocano più consisteva in questo e si mette a quattro ai quattro
Vertici è uno e mezzo e i quattro dovevano inseguirsi per cambiare la posizione quello che era il mezzo per cercare
Dimettersi in uno dei vertici al posto del poverino è così è perché qui chi resta solo e perduto è fottuto
Ed ecco quindi questa corsa perenne e tutti
Chissà Cossiga
Dove vuole andare Bossi e chissà ma forse resta isolato Fini e se restassi isolato proprio D'Alema né o Berlusconi ecco
Quel per Flash non si parlava di allora
Di interpretazione evolutiva della norma era questa
La cosa faceva scandalo i pretori d'assalto
Oggi abbiamo il garantista onorevole Boato ma abbiamo tanti e tanti giustizialisti
Sessantotto l'emigrazione di massa al nord novantotto North che vuole stare da solo
Che vorrebbe ricacciare indietro i meridionali da dove sono venuti fino alla settima generazione e
Esatto
Ecco eh no qua alcune idee Flash scettiche io volevo richiamarmi perché sì è molto interessante far luce sul Sessantotto
Però almeno per me
Forse più interessante anche far luce sul mille novecentonovantotto alla luce delle esperienze anche del Sessantotto ringrazia
Grazie
è un impegno grazie scese Mantovani intanto che si avvicina Enrico Landolfi così per far cadere il tono culturale del convegno voglio confidare dopo l'intervento dell'onorevole Mannino e che cosa ci dicevamo all'orecchio quando non è Boato che avendo un percorso in parte opposto in parte comune tutti e due di estrazione cattolica avevo al liceo dovete essere quella della genitale quella dell'Azione cattolica
E come tutti i cattolici essendo Catto repressi come si definivano ricordava dico una cosa sicuramente mi devo molto il movimento studentesco che
Occupano queste facoltà insieme a queste bellissime ragazze e di questa era sicuramente molto invidioso e Enrico Landolfi nel microfono
Grazie
Beh io prendo aveva la parola con qualche con qualche timidezza perché appartengo all'altra parte della barricata cioè non sono di destra
Però
La cravatta sullo che posto significa soltanto il suo motivo signor Napoli che è ultima in classifica per l'altro
Dico subito che trovo molti interessanti il dibattito veramente molto interessante qualitativamente molto elevato
E trovo qualche convergenza per esempio sono d'accordo sul fatto che le BR non hanno nulla a che spartire con sessantotto cioè il brigatismo rosso non so non arriva non affonda le sue radici
Grazie nel sessantottini
Però mi sono sempre chiesto e fosso gli amici che sono intervenuti
Potrebbero aiutarmi a trovare una risposta dove affonda le sue radici di geologi dalle Brigate Rosse
Io non credo che sia dalla DC leninista
Io non sono comunista no qui faccio un una un omaggio avesse boccia
Perché ricordo la polemica di Lenin
Contro il terrorismo
Consigliamo oceanici dal popolo cioè i socialisti rivoluzionari Innaro definiti i quali sostenevano la preminenza che della classe contadina rispetto alla classe operaia e sostenevano la necessità di una battaglia in lotta contro lo zarismo fondato sul terrorismo
C'è un saggio di legni richiamato intitolato chi sono gli amici del popolo e come combattono e molti socialdemocratici e socialdemocratici all'epoca di re significava ben altra cosa di ciò che significa adesso no
E quindi venisse certamente lo sono
Sono stalinisti allora ma sale Inda a operato in tutt'altra direzione
Se noi ricordiamo la svolta di Salerno
Ci rendiamo conto che sale il indirizzava i partiti comunisti
Nel senso di un rapporto con i partiti borghesi di entrare nel nelle mi parve nei governi borghesi per poi gradualmente rovesciano la situazione è crea le condizioni per prendere il potere quindi stalinisti neppure erano
Forse fanno capo avevi Rosa Luxemburg Maroso Luxembourg Tiozzo era in polemica colleghi perché era persuaso della dell'errore di concepire un partito di socialisti rivoluzionari scritti lo scudo un partito di professionisti
Nella rivoluzione alla testa e condizionanti il movimento rimasti Movimento dei lavoratori
Sono castristi ma neppure perché Castro non uccideva
Così per dirle dietro gli angoli delle strade gli avversari politici
Castro andavo con il suo esulta con riso sulla Sierra Maestra e fece una e fece una una rivoluzione partendo dalle campagne e dalle montagne per poi arrivare alle città quindi non era terrorismo era un'azione rivoluzionaria quelle pro sono quei baristi Margot embargo Che Guevara non ha mai pensato che la rivoluzione si facesse con il terrorismo
Quindi direi qui c'è un veramente ed essa per stupro temi di oggi che culturale di grande importanza celle Brigate Rosse dove affondano lavoro di visite oggi e culturale
Non certamente nel sessantotto abbiamo detto
Il sessantotto ha una grande a anche aspetti di violenza ecco
Io nuovo cogliendo peso che anche il mio amico Baldoni del su queste posizioni
Suo librone rivoluziona il muretto do recensito ho accontentato e uno dei testi più belli più affascinanti più gradevoli
Più gratificanti con la intellettualmente e culturalmente che si siano mai letti su quel periodo
C'è un punto di anche gli aspetti di violenza ma anche aspetti di grande creatività
E se tutti questi svolgano
L'immaginazione al potere
Che so io il
E i altra la fuga mistica nessuno non mi non la ricordo nota fantasioso molta inventiva molta molto molto sprint del culturale eccetera
E quindi c'è da ricordare quanto di costruttivo di importanti di fantasioso ci trasmette nelle il sessanta ottimismo
Da quello che c'ha detto abbiamo sentito
Il questo dibattito
Io ho notato dei dislivelli
Non giurerei che al numero debole Cerullo via l'amico cellule perché anche un mio amico abbia le stesse idee su sessantotto e che ha Balducci
E ce lo lo ha detto che ha così a
Assunto questa posizione c'era l'impossibilità assoluta
Di che villini giovani del Movimento Sociale Italiano del fu annullata della Giovane Italia potessero avere un qualche rapporto di collaborazione o di confronto o di così anche di di scambio di esperienze con i movimenti sessantottini perché rappresentavano a suo giudizio valori ideali politiche l'Udinese interpretativa assolutamente non comparabile compatibili con so che rappresentava avessero e ma qui anche sulla destra da Biava che esce fascia dobbiamo fare qualche puntualizzazione
E
Siamo veramente sicuri
Che in quegli anni di
La destra fosse veramente a destra
E intanto io comincio a rilevare che il movimento sociale italiano
Alla sua origine e per la alcuni gli anni per lo meno un disegno direi
è stata assente negato di essere la destra ricordo anzi che quando c'erano personaggi come Giorgio Pini come clan Menzani come Pettinato Movimento Sociale Italiano si qualificava sinistra nazionale
Prestato caratteristica di destra poi è venuta successivamente gradualmente ha praticamente ha capovolto uno scherzo così una una una piattaforma ideologica inizio
E io mi chiedo pensando così a quelle che ha detto l'amico Cerullo
Se
Questi movimenti giovanili
Del dell'MSI
Si fossero presentati avessero avuto un contatto con i movimenti della contestazione sessantottina esca
Dicendo noi siamo gli eredi dell'ala creativa della Repubblica sociale italiana
Italia Repubblica socializzazione quello era così lì il come dire alla la parola d'ordine
Che c'è stata quando è nato il movimento sociale italiano
Io mi chiedo se veramente si sarebbe poi verificato questa situazione di incompatibilità incombono di incomunicabilità di incompatibilità che poi oggettivamente c'è stata nonostante che Baldoni ci abbia scritto dei Mogol veritiero alcune situazioni gliela livelli diversi di di dialogo di di confronto di rapporto fra queste Ali del della del mondo giovanile italiano fra il dei componenti i giovani della cosiddetta destra
E le componenti Giovannini che partecipavano al movimento
Di contestazione
Io sono convinto e ho scritto anche qualche cosa in proposito anche qualche libro qualche saggio che se movimento giovanile dell'MSI
Avesse mantenuto del caratteristiche inizia oggi
Che è schiavo tutto dal quarantasei al cinquantasei con ogni probabilità questo Jalla così sarebbe stato poteva esserci tanto più che nella sinistra e qui forse probabili
Sì alla sinistra comunista sia la sinistra diciamo così moderata di tipo socialdemocratico di tipo occidentale
C'è sempre stato una trasmissione culturale di dialogo con i fascisti o con i Fossa fascisti
Qui se dovessi andare avanti lo finire Imai e quindi chi di mi mi affretto a mi affretto a così ad arrivare alla conclusione
Però se noi pensiamo per esempio a ciò che nel trenta negli anni Trenta
Il Partito Comunista da Parigi attraverso le colonne di Stato operaio e nei suoi deliberati di di comitato centrale
I documenti che Espresso circa la volontà di un appello a quelli che chiamava i nostri fratelli in camicia nera
E che non sembrerà strumentali in parte la strumentale Massimo addirittura una relazione di Montagnana
Che era il cognato di Togliatti che pur perché molto astutamente stava a Mosca per non da per non ingenerare sospetti su una sua sulla sua ispirazione in questo senso
Giusy fino al punto di dire
Dobbiamo metterci in testa che il popolo italiano ormai acquisito il fascismo
E dobbiamo trattare non con singoli gruppi ribelli istrici lei comunque oli sindacali ma dobbiamo trattare con il governo fascista in qualcuno conclude oggi ma già fascisti in quanto tale che si giunse a questo punto se poi pensiamo a tutti io partecipato poi nel dopoguerra a molti dibattiti alle sezioni comunisti crede che anche che anche vari dirigenti nazionali del vostro partito
Ho che si sono hanno un taglio vostro partito mi pare insieme con l'audio con ebbero così e le tre sezioni della sinistra ricchi di curve citavano di dialoghi di dibattiti con i giovani fascisti se penso che ci furono fenomeno il pensiero nazionale che su quest'altra poiché al nono mi soffermo Paul Scholes sulle iniziative prese dagli altri da dai dai partiti
Dalla sinistra non comunista per esempio penso soltanto a a ad Alberto Giovannini che fonde lo stende insieme a Ugo Zatterin che è un redattore dell'Avanti se fosse rimasta questa così questa una una una caratterizzazione della gliel'modelli di Giommoni del movimento sociale aggregato alla alla alla così alla a al alla alla fasi originale originaria
Di Sinisa nazionale tutto sommato
E ci sarebbe stata una offre una un questo mostro questo movimento nelle università fra i giovani e la scuola di contestazione di colti essa si ragioni che avrebbe visto affratellati
E inizia uniti da una comune amica la la la moto la comunanza di intenti sia i giovani del della Fiamma Tricolore sia in zone di partiti
Non dico dalla sinistra ma quanto meno i movimenti contestazioni distinte giustamente è stato rilevato che erano molto critici rispetto ad una sinistra che si andava in borghese entro una sinistra che si andava in borghese endo e che questo dice non l'ha perso misto di anche oggi più o meno fa le stesse cose
Colgo l'occasione qui è una brevissima digressione per dire
Che oggi questa così mi pare che c'è un'atmosfera diversa fra la destra rappresentata da Alleanza Nazionale e il il partito della Quercia
Ma guarda caso ambedue parlano di convergere di solidarizzare
Su temi di riforma istituzionale e costituzionale e non si parla viceversa di intesa su riforme sociali
Cioè nel linguaggio della sinistra è scomparso così il te e niente alla cultura dalla sinistra il tema delle riforme sociali sempre sostituiti l'ottima delle riforme costituzionali
Cosa che Suchet lì anche stranamente nell'adesso e allora a questo punto sarebbe il caso di recuperare così vecchi discorsi di trent'anni fa per fare in modo che queste due Aulide Montopoli di italiano e che Vieste allo a come dire a a confrontarsi a dialogare a discutere
Su una sul recupero di valori sociali che si becca Bierhoff lasciato ormai cadere grazie Graziella Andolfi dobbiamo concludere perché dovevamo lasciare la sala oltre mezz'ora fa io chiedo solo all'onorevole Boato a cui per dovere di ospitalità lascio trenta secondi di conclusione
Baby sfodera meno a questa domanda da parte mia degni Adalberto Baldoni e di Sergio Marchi ringraziando tutti quanti per i loro intervento e per la loro attenzione dopo quasi tre ore di full immersione nel variegato mondo della destra
E pentito corridore era di nuovo fra Dinoi al prossimo invito la parola a loro adeguato per concludere la riunione
Sono sono un po'meravigliato del grado di cinismo che abbiamo avuto nella questa parte di masochismo che hanno avuto ancora per l'altro alla dico affettuosamente scherzosamente incontreremo ancora e grazie
Grazie arrivederci