"Il commercio: una grande riforma economica nella transizione verso l'Europa" org. dal CNEL

Se vogliamo cominciare anche se un po'in ritardo
Questo forum che è fuori tutto sommando un incontro di lavoro sul grande riforma del commercio io devo soltanto introdurre perché come previsto dal programma ci sono relatori sulle diverse realtà
Lei di questa riforma
Nella mia introduzione è un introduzione di spiegazione nelle ragioni che ci hanno spinto a riflettere su questo punto
E sulle possibilità di ulteriore lavoro
Non abbiamo sempre come scienza come che nel avuto una sola certezza nella realtà di questo paese che le riforme gli sviluppi devoluti i processi di evoluzione sono tutti processuali
Non c'è un'ora X non c'è un momento magico in cui comincia il nuovo la riforma e processuale non sviluppo e processuale d'un'evoluzione anche civile di un Paese processuale
Naturalmente quando nel processo a me quindi un essendo un processo è qualcosa da accompagnare
Secondo una mia vecchia dizione in Recchia frase molto spesso si governa più accompagnando che comandante non perché quando il processo
Va effettivamente portate avanti d'accompagnamento del processo è un'opera di governo non inferiore a quella del comando a quella della nello stabilire le cose che si devono fare però questa nostra concezione che del resto è il nostro lavoro quotidiano Marie-Claire facciamo soltanto accompagnamento non siamo un organo i decisione non siamo un organo di amministrazione attiva non siamo un organo legislativo
Accompagniamo interi piccoli popoli come i chiamo io a lavora sul proprio mestiere abbiamo accompagnato Centi decine di migliaia di persone che hanno fatto vanta territoriale del Mezzogiorno abbiamo accompagnato tutta la pubblica amministrazione nel suo processo di definizione nella misura dei modi di misurare appropriazione abbiamo accompagnato tutta la struttura
Della rappresentanza degli emigrati a lavorare su una sulla vecchia abbiamo accompagnato e stiamo accompagnando le nuove professioni a essere riconosciute non con un alto tradizionale ma attraverso meccanismi articolati di riconoscimento associativo potrei far una lunga lista di questa culture di questa ideologia potremmo dire dell'accompagnamento che è tipica del PM
Naturalmente questo
Questa scelta di lavorare accompagnando
Su
Penny cambiano consistenza processuale molto spesso non è amata non è gradita per certi versi ma non perché si invade il campo altrui non c'è nessuno in Italia che abbia scelto di fare accompagnamento quindi l'idea
Di fare accompagnamento non invade il campo di nessuno
Ma perché onestamente bisogna dire che quando si parla di una riforma processuale o di una sviluppo processuale la tentazione che viene alle nostre controparti è quella di dire Mario
Col processo si rimanda tutto e non si fa nulla se la riforma processuale non è riforma perché nel processo e nell'accompagnamento del processo ritornerebbe allargarla gli interessi
Le corporazioni i i problemi che la riforma cerca di evitare
E noi invece abbiamo ancora questo tipo di voglio di prendersi la responsabilità di accompagnare riforma
Sapendo che c'è bisogno dell'ora X nel momento dell'uscita del decreto dell'uscita della legge della decisione politica dell'Abi decisione del CIPE
Per portare avanti per modificare sostanzialmente un settore ma c'è anche un grande bisogno Tony di accompagnare con la decisione politica portarla avanti lentamente
Quindi non c'è una contraddizione o addirittura una
Una contrapposizione fra i problemi di una logica di intervento se con la riforma sarà da fare
E la si fa con una
In un'ora x trentuno marzo
Ma è c'è anche un esigenza che quella quell'atto quella decisione in quel momento X poi venga accompagna e prima di prendersi la responsabilità di accompagnare vediamo se questa è la ragione la riunione di oggi vediamo se ci sono quali sono i problemi su cui questo discorso di accompagnamento può esser fatto perché
Visto che c'è ancora una discussione parlamentare in corso sul decreto di alcune di riforma del commercio potremmo anche individuare dei temi che senza fare
Spalla contro spalla fra gli interessi e fra le decisioni politiche invece siano individuati i temi su cui poi occorre lavorare
Quale
Quindi il meccanismo su cui noi ci muoviamo o meccanismo su cui ci muoviamo oggi è questa da una parte la considerazione che il sistema del commercio non è un sistema che nascevano banale dirlo ma è giusto dirlo
E quindi un sistema che va modificato che sarà modificato dal decreto ma di cui bisogna prendere atto di quelli che sono gli aspetti forti e di quelli che sono gli aspetti dei tuoi
E gli aspetti forte gli aspetti deboli non sono soltanto l'elemento l'azienda commerciale italiana e crea un panorama di aziende Dino basso profilo
Non siamo vivendo in una realtà commerciale povera
In una realtà fatta di
Dei poveracci in una realtà fatta di semi mendicanti
Stiamo vivendo in una realtà in cui il livello dei negozi degli esercizi commerciali italiani è nettamente superiore a quello di tanti altri Paesi quasi tutti
Chi gira l'Europa chi gira anche grandi capitali le periferie di grandi capitali
Penso soltanto a Parigi trova un livello medio dei negozi nettamente inferiore a quello degli esercizi commerciali italiane
Che siano piccoli o siano medio siano grandi c'è sempre un un'aura di qualità
Nella capacità di fare commercio in Italia che invece viene stereotipata molto spesso nel piccolo negozio di paese di paesino poverissimo sedici metri di di di ampiezza senza nessuna qualità di rapporti no in genere questo è un sistema di impresa tutto sommato dignitoso
Non perché ne dobbiamo farla rincula da la difesa a perché ne dobbiamo farla riforma
La riforma non è la partenza di un nuovo sistema di impresa era riforma del sistema d'impresa esistente ed è un sistema di imprese su cui si può lavorare perché non è un sistema sbracato non è un sistema Dobrin dell'alto non è un sistema di bassa qualità quindi non si è stati impressi c'è
E se oggi noi possiamo fare una politica di riforma una legge di riforma e perché il sistema c'è poi naturalmente nel sistema ci sono gli interessi dei piccoli dei grandi dei periferici dei centrale però c'è un sistema di impresa
E questo sistema di impresa fa in qualche modo aiutato a crescere va aiutato a capire a capirsi
Diceva Roma prima mentre aspettava che in fondo oggi chiuderlo i negozi di cinquanta sessanta metri quadrati ma in genere aprono negozi anche la media negozi nuovi e di novanta metri quadrati c'è un processo anche dimensionale lento che noi conosciamo bene
Perché se pensate ad esempio al sistema industriale sistema industria
Che fino a adesso al vissuto di moltiplicazioni di come si fa impresa oggi comincia penso al Nord Est penso all'Italia centrale ad Atene dei germi di crescita della molecola aziendale verso dimensioni medie oggi al nord est e non più come dieci anni fa un insieme di molecole da sei virgola due detti per impresa ma comincia ad esserci il un ottimo tessuto di media impresa
Il testo il tessuto il sistema di imprese quando c'è ha una sua dinamica interna che non può essere esteri o ti tanta in una in una affermazione in una definizione fretta va aiutata cara modificarsi
La struttura del sistema di imprese commerciali fa aiutata
Cresce
E in effetti
Come dice la relazione che di cui parlerà anche anzi sicuramente Paolo Leon c'è una ricchezza ma la ricchezza non è della singola impresa certo che c'è anche il valore della singola impresa ma c'è un valore di sistema che è il fatto vero che c'è un sistema di impresa funziona
E in qualche modo già in fase spontaneamente evolutiva una riforma deve stare dentro cavalcare aiutare orientare incentivare sostenere provocare
Velocità superiore magari a un'evoluzione che è già in atti
Questa è la prima affermazione che posso fare
La seconda affermazione di posso fare e che il sistema d'impresa
Di
Testi del del settore commerciale è un sistema di impresa è strettamente legato artrosi al meccanismo territoriale alla realtà territoriale ma soltanto un sistema di impresa tutto sommato
Di terziario avanzato Odin Dorset dove la dimensione dell'aggancio territoriale Airbus
Oggetto alcuni imprenditori hanno delocalizzato stanno delocalizzando il loro stessi stabilimenti di produzione
Chi gira Nordeste trovare migliaia di persone migliaia di imprenditori forma e hanno azienda produzione in Romania in sloveno
Chigi reali l'Emilia trova centinaia di agricoltori che addirittura vanno a far le serre in Ungheria
Che produce ha una forte tendenza ad andar fuori
Ha una forte tendenza a vedere il territorio comunale riaprirà se non indipendente quasi
Il commerciano commercio è radicato al territorio
Ed essendo un sistema radicato al territorio
Si articola in base al territorio non a caso se vedete il decreto di di dei si dice la Regione programmerà la definizione delle città dei comprensori delle città d'arte delle città turistiche perché perché fare commercio in una città turistica diverso che fa va in una area metropolitana e diverso che far va in una città d'arte diversa che fanno in una comunità montana
E l'articolazione profonda del nostro sistema territoriale siamo il sistema più frammentato che ci sia più articolato tipo policentrico che ci si chiede è un elemento fondamentale
Non possiamo pensare di fare commercio avulso dal territorio
E quindi una politica del commercio non è soltanto la politica di sostegno dell'evoluzione spontanea del sistema
Magari forzandolo ma è anche una politica dell'aggancio del sistema commerciale al territorio
E quindi il problema del che il rapporto programmatico hanno con le politiche del territorio con le politiche urbanistiche come politiche turistiche
Come politiche di organizzazioni politiche ambientali è un rapporto vero
Se uno legge il decreto crede che lì una delle maggiori difficoltà del decreto sta proprio nel momento in cui si delega alle Regioni la responsabilità programmatica di articolare sul territorio
Ora responsabile o si delega ai Comuni la responsabilità di rifare piano regolatore in base alle indicazioni programmatiche della regione
Ma basterebbe leggere quelle frasi per capire che ragionare di di di di città turistica e le città d'arte di città lì di aree metropolitane totalmente è una delle fatiche boia che una riforma deve fare che sia processuale perché non è né tipica in nessuna legge nessun decreto legge nel Sud dette lei decreto legislativo un elenco ho una definizione di questa articolazione territoriale dello sviluppo
Di cui il la la realtà commerciale è una realtà assolutamente coerente
Allora vedete il primo il primo momento di accompagnamento processuale su l'evoluzione del sistema di impresa
Capire come si va evolvendo in maniera spontanea o o norma la seconda è l'accompagnamento al processo di adeguamento assestamento integrazione con la realtà
Territoriale italiana
La terza e ultima cosa su cui credo
Si debba ragionando in è quella relativa al fatto che oggi come oggi il sistema commerciale italiano a un buon livello di Castro mentre c'ha un buon livello di rapporto con l'utenza
Non so se questo è dovuto alla capacità imprenditoriale dovuto la capacità molto spesso anche del lavoro del dei lavoratori dipendenti che vivono nel commercio ma se il ragioniere come ragioniamo tutti quanti noi che ci occupiamo di economia italiana del primato del Custom & del primato del rapporto con il cliente del primato della qualità del rapporto il cliente del primato della qualità del servizio che si dal cliente il livello di qualità media di questo sistema è un livello
Medio a
Questo vale per il piccolo negozio dell'angolo che ha un rapporto personale con i suoi clienti che ha una tradizione perseguire apporto personale quotidiano dialettale come il suo cliente Turner vere
Le e e Intini ultimi grandi Investimenti di grande distribuzione
Se uno fa clienti all'ultimo ho visto l'altro ieri andando in giro per l'Umbria ho visto l'ultimo grande investimento Coop a Ponte San Giovanni beh insomma uno là dentro e capisce che c'era un rapporto di customer molto a così come se va dal mio Saruman sotto casa c'è un rapporto di Casto minimo tua
Che significa questo significa che il la valutazione della qualità e alta no
E alto il customer non è alto il livello di qualità delle cose di retrobottega
Non è alto per esempio la qualità del terziario con del commercio
Non è alto per esempio il livello di consapevolezza dei meccanismi dei processi tecnologici non è alto la coscienza dei problemi finanziere
Non è anche il problema non è non sono neanche il livello dei servizi reali che si danno a questa impresa
Siamo ancora a un livello in cui il processo vero
Nel cast o meno fatto fra
L'operatore commerciale e cliente ma invece il rapporto fra operatori commerciali e quello che c'è prima quello che c'era a monte
Dalla dalla tecnologia alla finanza ai servizi reali e via di questo passo invece la qualità passa
Allora se non vogliamo aumentare come è giusto il livello di qualità
Del rapporto di customer non dobbiamo fidarci soltanto nel rapporto finale nell'ultimo rapporto nell'ultimo anello della catena il commerciante o
Il
Il e il commesso bottegaio come si dice in gergo della grande distribuzione raffigura ammissibile che ritroviamo spesso nei supermercati noi dobbiamo pensare solo a quelli dobbiamo pensare a una qualità anche dei fattori terziari del sistema commerciale che oggi sono basse
E sì oggi c'è da rinnovare da innovare la mattina da da far progredire il sistema commerciale c'è da farlo progredire non soltanto per i rapporti di custom infine alle mani rapporti che stanno alla base della qualità del servizio offerto
Allora vedete ho individuato questi tre temi perché non sono i temi non per perché voglio fuggire dai temi più caldi nel nel decreto non perché voglio mettere il Crain al riparo dalle tensioni politici
Perché ritengo che o una riforma che al primo aprile hanno fa Vaime in funzione questi tre problemi che era indicato comunque rideva accompagna
Comunque gli operatori devono star dentro un processo di coscienza e di evoluzione di questi operatori
E che se riuscissimo ad aderire all'interno del decreto qualche aggancio perché questi tre punti siano in qualche modo portati avanti
E accompagnati noi avremmo una riforma che è al tempo stesso duramente innovativa nel tempo segna una discontinuità rispetto al passato perché se no non sarebbe una riforma ma una riforma che non è soltanto una discontinuità e anche l'inizio
Di un processo che in qualche modo la compagnia va accompagnato nel nella nel prossimo nella processualità dell'evoluzione del sistema
Del del sistema di imprese fa compagnia Antonella processualità nel raccordo con il territorio fa accompagnato nella processualità
Nella sua quali incremento della sua qualità di back-office potremmo dire rispetto al front office del rapporto con il cliente
Ho fatto questi tre esempi non perché me li sono inventati ma perché stanno dentro decreto perché stanno dentro la coscienza collettiva degli operatori perché anche se se leggete il PIL pro il Lerna la il programma di oggi sono lo scheletro su cui ci muoviamo anche nella nell'approfondimento e nella riflessione di oggi ci sono tanti altri problemi che io non ho toccato anche perché non son competente penso a problemi giuridici
Ha problemi di valutazione degli indennizzi penso ad altre cose ma quelli non sono problemi su cui c'è questa spinta almeno nostra
Riflettere sul processo e accompagnare i processi
E
Anche se non tocca a me perché toccherà poi a capo chiudere la mattinata
Io credo che i cracker quello che potrà fare per quello che si sente di fare ragionerà nei prossimi mesi non appena la riforma sarà partita proprio per accompagna non per monitorare che sembra sempre una meccanismo di controllo
Ma per individuare temi su cui una convergenza delle parti sociali degli enti locali delle responsabilità di governo
Via via permetta che il processo sia purché non resti magari lì fermo perché troppo difficile anche la definì penso soltanto tanto per fare un esempio al rapporto con il territorio alle responsabilità regionale
Di programmare raccordo nel territorio che rischia di restar lì se non è accompagnato perché è difficilissimo
Pensate che significa definire la città d'arte definire una città turistica avremo la fila di otto mila cento Comuni enti perché sono tutte città d'arte città autorizza e
Ho finito ringrazio
Capozziello era accettato di presiedere in mia vece questa questo forum e gli cedo volentieri la presidenza
Bene allora benvenuto a tutti
La mattinata si presenta con un programma intenso uno solo tanto che ora il numero dell'intervento io ma per qualità interventori
Nel attendiamo ancora qualcuno che ci dà assicurato della sua presenza
Nell'arco dell'incontro che prevediamo di concludere entro un nuovo avevo tredici
Il primo intervento che definire una relazione quello che viene affidato all'atto del suo Paolo Leon principio doveva sul tema impegnativo in sé preservare ricchezza quanto vale
L'impresa commerciale io credo sia un approccio indispensabile per andare a vedere poi meglio
Nel complesso dalla norma di cui stiamo ragionando preventivamente puri configura il meglio delle possibili soluzioni ai problemi che ci sono che sono tanti mette il suo uomo Maggi ricordi ma rispetto ai quali credo sia possibile come diceva d'élite
Collaborare come Camel e tutti quanti noi insieme per la individuazione di soluzioni convalidate dalla esperienza dal suggerimento
Di in questi problemi si è impegnato non da oggi nato dall'ottavo però
Grazie
Comincerò con una banalità che però serve
Togliere qualche elemento
Di pregiudizio ideologico
Nello studio di un settore come quello del commercio
Esisteva un valore del commercio in quanto tale
Perché è il settore che riesce a dividere la produzione dalla vendita la divisione della produzione dalla verità elemento essenziale perché un mercato possano sopravvivere
è vero che molti produttori vendono anche ma il punto è che è proprio necessario che ci sia una separazione organica strutturale
Perché si possono realizzare condizioni che altrimenti
Finirebbero per
Annullare i benefici del mercato che è rappresentato proprio dalla separazione
Tra domanda e offerta
Tra produzione e vendita
La è una banalità naturalmente ma serve s'quantomeno a cercare di eliminare quel residuo di fondamentalismo che esiste nella psicologia sociale nei confronti del settore commerciale
Quasi come se fosse un settore non produttivo oppure rappresentasse piuttosto la espressione del vizio che dalla virtù
Ci ritornerò per un altro di questi valori che bisogna illustrare più familiare per noi associare il valore dell'impresa commerciale al suo prezzo di mercato
Naturalmente il prezzo di mercato è la composizione intrecciata di almeno tre
Elementi
L'avviamento naturalmente la rendita di posizione
E la rendita da licenze il plurale lo sottolineo
La rendita di posizione non è un elemento statico
Fortemente
Dinamico perché dipende dal variare della localizzazione del attività produttiva della popolazione dei gusti
Dal variare nei mezzi di comunicazione
Varia anche naturalmente con la politica delle licenze la rendita di posizione
Ad esempio la liberalizzazione delle licenze consente di ridurre la rendita di posizione di chi ha avuto la licenza adesso le in un determinato posto
Di cui gode appunto il monopolio localizzato
Tutti questi valori ma
Tutti insieme questi valori sono però Soggetti ad una dinamica superiore
Che riguarda l'andamento dell'economia nel suo complesso
Che è quello per il quale alcuni settori del commercio sono associati a vendita di beni e servizi il cui andamento nei confronti del reddito individuale disponibile personale
è tale da ridurne la quota nel lungo periodo la cosiddetta legge di Engel
Nel caso gli alimentari è un classico naturalmente la spesa per gli alimentari come sapete rappresenta una quota decrescente
Del reddito pro-capite
E questo vale per una varietà di altri
Di altre merci e perfino di qualche servizio
In una situazione di questo genere l'impresa commerciale che dovesse continuare a dedicarsi I settori
La cui dinamica a questa caratteristica
Deve per forza far crescere la propria produttività
Ad un tasso
Maggiore di quello medio per dell'economia
Che altrimenti il cacciatore al mercato
Il valore delle imprese commerciali nei settori che vedono un declino della loro quota sul consumo totale e quindi sempre assoggettato al pericolo immanente dinamico inevitabile derivante dal fatto che la domanda dei consumatori si dirige più verso alcune cose che versa del verso altre nel tempo
E questo spinge naturalmente i produttori a dotarsi di mezzi sia attraverso il progresso tecnico sia attraverso l'aumento delle superfici sia attraverso la riduzione del personale
Di dotarsi di mezzi in modo da ridurre i costi di produzione così da poter reggere una dinamica
Delle vendite che non è in linea con le vendite complessive del sistema economico nazionale
Questo elemento che è quello pari naturalmente che spinge verso la cosiddetta modernizzazione del settore come assolutamente evidente
è un elemento ineliminabile
Ed essendo ineliminabile fa fare per una parte almeno del commercio o da altri da una parte almeno del commercio un po'il ruolo che ha avuto l'agricoltura per tanti anni
Un settore in declino con aumenti di produttività
Fortissime produttività del lavoro fortissimi
Che hanno appunto consentito l'alleggerimento dell'occupazione e di reggere sia pure malamente nel caso l'apicoltura i cambiamenti strutturale
Questo fenomeno almeno per quei settori che sono soggetti alla legge di Engel influenza tutti i valori dell'impresa
Sia quello che l'avviamento sia la rendita di posizione sia la rendita da licenza
O meglio da licenze
Influenza anche o dovrebbe influenzare anche la composizione delle merci e dei servizi venduti dal settore commerciale
E come tutti sanno del resto la composizione delle merci vendute viene spesso
In vario modo alterata allo scopo di mantenersi all'interno della stessa azienda commerciale più in linea con l'andamento medio della produttività
Uno degli effetti della liberalizzazione cioè l'abolizione delle tabelle merceologiche serve appunto a facilitare la
Flessibilità in modo da consentire senza dover pagare un prezzo o chiedere un autorizzazione del mondo da consentire una maggiore variabilità dei beni da vendere così da potersi indirizzare sia pure gradualmente verso
Lei i cambiamenti dei gusti dei consumatori
Per verità io ho parlato di rendita da licenze perché anche se si elimina la licenza commerciale non vengono meno altri tipi di controlli come sappiamo tutti
Oltre a quelli igienico sanitari
I più importante sono quelli di natura urbanistica
La liberalizzazione del commercio delle licenze commerciali non implica affatto che vi sia una riduzione dell'attenzione urbanistica intorno al commercio
Il che significa che si sposta la regolazione ma non viene eliminata cambia di carattere naturalmente non ha più il significato originario mentre protettivo chi aveva legislazione commerciale ma a un significato urbanistico
è da notare che quando
La rendita dare licenza commerciale sparisce viene sostituita da una rendita da licenza urbanistica la rendita di posizione e la rendita da licenze urbanistica
Vengono quasi a coincidere nella misura in cui il piano regolatore riesce effettivamente a regolare i valori delle rendite
Non è proprio così nella storia del nostro Paese come sappiamo perché la non attuazione dei piani regolatori almeno altrettanto nota a tutti noi come
Come quando come la loro relativa inefficacia nella gestione del territorio tuttavia resta il fatto che una regolazione di questo genere si manterrà anzi presumibilmente verrà rafforzata con i Piani regolatori del futuro
Dunque le varianti nel futuro dei piani regolatori con le nuovi leggi urbanistiche a livello regionale con i piani di coordinamento delle province e si determinerà
Una nuova e diversa forma di rendita di posizione
è bene tener presente che quando si fanno riforme di questo tipo non siamo mai quello che va economisti chiamiate definiamo come l'ottimo paretiano
Non c'è un ottimo paretiano qui perché qualcuno e danneggiato e qualcun altro è invece beneficato
Quello che accade con riforme di tutti i tipi compresa questa
è che esiste un valore dell'impresa commerciale
Che determinato dal declino o dalla ristrutturazione del settore commerciale molte imprese chiudono
Meno un numero inferiore apre e coloro che aprano hanno naturalmente ora colgono i vantaggi di coloro che hanno chiuso si chiudono le marginale le altre imprese ad ne avranno un beneficio
Quando si eliminino le licenze commerciali come nel nostro caso e si riduce la licenza commerciale presumibilmente questo potrà facilitare il il ricambio nell'ambito del settore commerciale c'è qualcuno che verrà girato ma c'è anche qualcuno che è privilegiato
Nella teoria economica non avremmo mai pensato di compensare il danneggiato ricorrendo adattare alla imposizione generalizzata
Anche se le teorie in proposito sono discusse e non danno luogo sicuramente di nuova un ottimo una situazione ottimale dal punto di vista astratto
Tuttavia la compensazione dovrebbe piuttosto venire tra coloro che sono avvantaggiati a coloro che sono svantaggiati dalla riforma piuttosto che dalla fiscalità generale
è molto difficile naturalmente il valore della compensazione estremamente complesso da generare il fatto che non ci sia neanche pensato
A me suggerisce una considerazione
E cioè come spesso accade Machiavelli l'aveva già indicato più volte nei suoi scritti nell'ambito delle riforme i beneficati stanno zitti mentre i danneggiati naturalmente si lamentano
E i beneficati stanno zitti perché presumibilmente temo di dover pagare loro la compensazione danneggiati
Esiste comunque un valore residuale che deriva dalla riorganizzazione non è per tutte le imprese dipende dalla redistribuzione naturalmente delle rendite che sono state toccate dalla nuova riforma
Esiste un valore dell'impresa commerciale in quanto veicolo di socializzazione è stato appena detto dal presidente dritta
Siccome questo valore sociale non è misurabile spesso considerato una propaganda settoriale
Diceva bene voi fate socializzazione rapporto cliente negoziante ha un rapporto intenso particolare però insomma non è misurabile quindi non essendo misurabile non esista
Per ferita avremmo i mezzi per misurarla no perché nell'ambito delle analisi costi-benefici che facciamo naturalmente conosciamo metodi di valutazione li chiamiamo ed olistici anche se la parola
Non è proprio significative per cui cerchiamo di rilevare il valore
Di una cosa che non si può misurare dal valore di altre cose che si possono misurare
Un esempio potrebbe essere di derivare il valore di socializzazione dell'esercizio commerciale dal maggior valore degli immobili che sono a distanza ravvicinata rispetto a quell'esercizio facendo differenza rispetto a quello dei mobili che ne sono più lontane ombra tecnica che si usa in campo ambientale ma che si può usare anche nel nostro settore
Su questo non ci sono state nessuno nessuno studio nessuna analisi a indicazione a mio parere che mentre il valore di socializzazione del commercio è reale la sua misura non è stata interessante per il settore come se il settore se ne fosse appunto appropriato soltanto come ricordi propaganda se ci avesse fatto una riflessione
Più approfondita probabilmente avrebbe difeso meglio le proprie posizioni
Sappiamo anche che esiste questo valore di socializzazione dal suo contrario appena accennato di nuovo d'autorità perché la chiusura degli esercizi più piccole nelle aree marginali dal punto di vista del bacino demografico
Ha suggerito all'unite dall'Unione Europea di addirittura di proporre
Tra dei degli interventi
Sul commercio di vicinanza resi necessari per evitare che il danno sociale che può derivare dall'abbandono dei centri più lontani è superiore al costo di mantenere in vita esercizi commerciali dimensioni ridotte e di produttività bassa
Donna dato luogo ancora a finanziamenti o a progetti Lida anche qui è interessante che questa apertura dell'Unione Europea si chiamano i bacini di impiego non sia stata raccolta
Nel governo né peraltro dalle categorie interessate
Non si può però dire che la grande distribuzione non abbia a sua volta un valore di socializzazione lo ha forse diverso ma di altro tipo ma certamente ha un valore DDT socializzazione anche la grande distribuzione
Ce l'ha probabilmente nel senso in cui dice la verità piuttosto nel rendere più esplicito il rapporto di costo Berizzi azione di quanto non avvenga col piccolo esercizio
E quindi da un confronto
Sui diversi livelli gradi di socializzazione che può emergere un diverso valore delle dimensioni aziendali in questo campo
Ma se dovessimo direi che il valore
Delle diverse imprese commerciali per dimensione differenza differenziato
Dovremmo allora anche calcolare bene i benefici e i colossi sociale di due strutture commerciali diversificati è quella composta da vari piccoli negozi quella fatta dalla grande distribuzione
Perché se è vero che i consumatori soprattutto per quanto riguarda l'alimentare hanno e stanno preferendo largamente la grande distribuzione
è anche vero che esiste una spesa scoppia insufficiente ai consumatori
I quali come sapete tutti si assorbono il costo del trasporto costo nel magazzino
Il costo della comunicazione
Che invece in precedenza sarebbe a carico dell'impresa commerciale piccola quella che invece non è raccolto nella grande distribuzione il rovesciare alcuni costi aziendali sull'ambiente esterno
Evidentemente compensato nella mente del consumatore tanto è vero che c'era ma da un punto di vista economico collettivo non è detto che il consumatore
Abbia la giusta visione dei suoi particolari costi-benefici lo suggerisco qui di di fare una contabilità sociale che indichi le vie di una pianificazione complessiva sarebbe pazzesco
Però ritengo che nei piani urbanistici e la considerazione del del calcolo economico collettivo per il territorio interessato dal punto di vista urbanistico deve essere fatta piano urbanistico non è quasi mai sono assoggettati ad un'analisi economica
Ma dovrebbe esserlo e proprio adesso nel cominciano a venir meno strumenti di altra natura come i piani commerciali alle licenze
In quella sede si potrebbe più facilmente vedere se il bilancio del singolo consumatore più favorito dall'una o dall'altra tipo di struttura o in quali dimensioni e in quale mix
Non ha lo scopo di nuovo di generare una pianificazione del commercio ma ha lo scopo di massimizzare i benefici dal punto di vista territoriale
Tra l'altro siccome esiste una particolare sezione dell'attività commerciale che conformata sul distretto un po'come avviene dei distretti industriali
Esiste un valore dell'impresa commerciale proprio in quanto sistema localizzato d'impresa
Tutti noi conosciamo le vie dell'abbigliamento nelle città le vie della calzature del cuoio nelle città le vie dell'artigianato
Eccetera queste
Particolari agglomerazioni che esistano fin dalla più lontana e Tassinari romani esistono le strade specializzate
Nasce naturalmente dalla necessità non nasce da un corporativismo diciamo
Lo so ingenuo nasce dal fatto che è più facile se si mettono insieme commercianti che fanno la stessa cosa
Aumentare l'arroganza di notorietà attirare un maggior numero di clienti e poi la concorrenza tra di loro facilita il rapporto tra consumatore
Negozio questi distretti
Sono importanti e rilevanti di nuovo anche per ragioni urbanistiche perché danno carattere alla città e implicano la possibilità di socializzazione
Ma di nuovo si tratta di entità e che hanno un significato di natura urbanistico territoriale e quindi vanno visti in quella direzione ecco comunque un valore questo dei distretti
Che non può essere disperso
E tant'è vero che come sapete molte forme di ipermercato in giro per il mondo cercano sia pure in diversi modi di ricostruire nel distretto che lo stesso grande ipermercato trovate
Magazzini che vengono sostanzialmente la stessa da Bondi verso grado di qualità è un diverso livello di prezzi è una forma di imitazione di ciò che esiste nel innaturale
Esiste alla fine un valore macro economico del commercio
Molti
Direbbero immediatamente che il maggior valore macro economico al commercio nasce dal fatto che almeno nel recente passato è stato
Questo un settore come l'arresto dei servizi che ha compensato la riduzione di occupazione nel settore secondario
Qui però bisogna fare una vertenza questo è successo in un periodo particolarissimo
In cui il cambio della lira sopravvalutata
Praticamente durante tutti gli anni Ottanta
Esiste infatti un valore del commercio e delle imprese commerciali come sistema che deriva dalla rendita da cambio fisso
E proprio la vendita al cambio fisso perché il settore protetto e non teme la concorrenza internazionale
Negli anni Ottanta questo ha determinato allo stesso tempo la crescita del settore compreso del terziario compreso il nostro settore è anche un aumento di occupazione che andato largamente a compensare la riduzione dei settori esposti al commercio internazionale
Siamo tornati di recente a un cambio fisso ma le condizioni non si sono ripetute nello stesso modo
E le condizioni non si sono ripetute nello stesso modo per due elementi che nel frattempo sono intervenute
Il più importante la stessa ristrutturazione del settore cioè il fatto che la grande distribuzione si è preso una quantità così rilevante del volume d'affari
Nel campo commerciale
E in secondo luogo perché i consumi tra privati non possono crescere in una situazione come l'attuale tanto quanto erano cresciuti negli anni ottanta
Le due condizioni più importante la prima della seconda ma tutto due rilevanti generano in questo momento una pressione sul settore commerciale così che
Non si può pretendere che che il settore commerciale goda oggi di una rendita da cambio fisso pure essendo il cambio fisso
Si è in un certo senso tolta di mezzo
Questa particolare vantaggio che aveva al settore al voler dire meglio è stato questo cambiamento
Che ha ridotto moltissimo
La rendita del settore commerciale
E anche il valore delle licenze commerciali
C'è da spiegare come mai il valore delle licenze commerciali si si è ridotta eccetto che si è ridotto perché le chiusure supera le aperture
Ma questo non implicherebbe necessariamente che una riduzione delle licenze commerciali perché se le licenze commerciali fossero basate unicamente sulla rendita di posizione anche una riduzione complessiva del volume non necessariamente determinerebbe una riduzione del valore della licenza
E proprio la licenza commerciale
Che si è ridotta di valore nell'ambito del valore dell'impresa è questo l'elemento più cedente di tutti gli elementi che valorizza un'impresa
Ma c'è un valore macroeconomico e finisco di altra natura più importante più generale
E che suggerisce che ne dobbiamo guardare al settore commerciale anche come una variabile di natura macroeconomica e non soltanto con un elemento redistributivo o qualche cosa che ha a che vedere con le attività economiche separate le une dalle altre
Non tutto il consumo infatti dipende dal reddito c'è una parte considerevole del consumo che è autonoma dalle detto e perciò è fonte di aumento o riduzione del livello del reddito
Rilevante o una osservazione di questo genere perché dal settore commerciale almeno in parte una natura non dissimile da quella di altri fattori di domanda effettiva come diciamo nella macroeconomia come gli investimenti le esportazioni
E cioè tutti elementi che servono a far crescere la domanda effettiva e quindi livello di reddito non tutto consuma queste caratteristiche
E non tutti i settori commerciali sono in grado di produrre una caratteristica di un commercio che cresce indipendentemente dalla crescita del reddito
Ma una parte sì
E allora se una parte del settore commerciale è in grado ai capace di rendere il consumo autonomo rispetto al reddito allora il settore commerciale è un settore il cui valore trascende volto quello della somma delle singole aziende diventa un valore macro economico economico collettivo
E perché anche per questo ma molto dipende dal comportamento del settore
Che è giusto eliminare completamente quel pregiudizio iniziale che avevo detto e cioè che il consumo sia cattivo e risparmio sia buono non è questa la morale dell'economia moderna
Tuttavia il settore commerciale inteso nel suo complesso
Non mostra ancora i reali segnali di poter determinare una attività economica
In un certo senso indipendente da tredici cioè capace di stimolare la crescita dal
Tanto è vero che l'andamento dei consumi è fortemente legato all'andamento dei salari
Sì disse sebbene era ovvio ma allora se l'andamento dei consumi è fortemente legato all'andamento dei salari allora i consumi di te non avrei detto e la natura macroeconomica del consumo e natura derivata non originali
Io ritengo che invece il settore abbia delle capacità importantissime nelle di essere autonomo di muoversi autonomamente rispetto al reddito sei capace di innovare
Di offrire beni nuovi prodotti nuovi servizi nuovi e sei capace di mescolare servizi e prodotti in una maniera tale da consentire un aumento dei consumi che vada al di là del reddito disponibile
Perciò il consumo è buono altrimenti è cattivo grazie
Grazie al professor nonché insoluto da par suo
Uno spaccato un ampio convincente
Dei profili economici insistono intorno alla norma sulla quale stiamo ragionando tutto insieme mai andato anche al di là in questo modo ha preparato egregiamente il terreno
Allora gli interventi successivi
Ne sono previsti due nell'ordine che abbiamo preordinato che sono quelli del professor Riccardo Varaldo direttore della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa
E quello del dottor Giuseppe rumena che il direttore dello dal Censis proposito sento come insomma di danza subito
E quindi a dare la parola al professor Varaldo il tema l'impatto sul grande citare i piccoli comuni dalla programmazione commerciale alle politiche urbanistiche
Gli effetti economici e sociali io lascio a tutti gli interventori una ampia facoltà di autogestione del tempo
L'aiuto soltanto offrendo indicativamente una dimensione temporale spazia tra i dieci e i quindici minuti
Prego sopra
Se il mio intervento riguarda alcune considerazione sugli aspetti di discontinuità
Che il decreto determinerà rispetto alla disciplina in vigore
Chiarisco subito che a mio giudizio è un decreto che è un fattore di avanza mento ovviamente normativo non lo considero un atto rivoluzionario deve i
è una disciplina destinata a destabilizzare il settore
D'altra parte e in linea e si colloca in un trend di liberalizzazione che è già in atto nel settore commercio che si è andato concretizzando
Negli anni ottanta attraverso alcuni meccanismi di automatismo introdotti nel sistema degli accorpamenti degli ampliamenti dei trasferimenti degli esercizi ai quali si deve sostanzialmente per buona parte l'avanzata che il processo di modernizzazione del sistema come ci hanno avuto nel nostro Paese anche l'accelerazione del processo di modernizzazione
Più di recente con la legge duecentoquarantuno del novantasei sono stati introdotti anche istituti di semplificazioni amministrative commerci anche questi sono stati una spinta alla modernizzazione ma la liberalizzazione
Credo che i problemi di questo decreto siano da valutare sono risiede applicative cioè io concordo nella
Nell'impianto complessivo del decreto nei principi di fondo tipo quelle che ho detto il problema applicativi però secondo me riguarda sono piuttosto complessa io mi soffermerò in particolare
Su alcune valutazioni relativamente al titolo tre del decreto quello che è un po'il cuore di di tutta la della riforma cioè l'esercizio dell'attività di vendita in sede fissa
Cioè sugli articoli pratica dal sei al dieci ecco qui dove praticamente essi
Si individuano tre profili di innovazioni profonde di dicono in di discontinuità con l'attuale disciplina che era stata dettata dall'acqua altre ventisette era un ordine credo che i tre profili da considerare siano questi
Il cambiamento nelle competenze della programmazione degli insediamenti commerciali
Con competenze mi riferisco alle competenze di Regione Comune eventualmente di provincia secondo aspetto su cui fare alcune considerazioni riguardo al passaggio da una provocazione a carattere prevalentemente economico commerciale ad una programmazione urbanistica e terzo profilo è quello dei meccanismi di autorizzazione con riferimento in particolare alle medie e grandi strutture di vendita
E
Alle valutazioni che dovranno essere fatte anche per il commercio di vicinato che che sono d'accordo con Paolo vi nonché noi pare diamo così facilmente di liberalizzazione del commercio di vicinato oppure all'atto pratico vorrò vedere fino a quanto
Questa liberalizzazione pota poi potrà concretamente scattare primo aspetto il problema
Il problema delle competenze
Lo schema di decreto risponde nel suo impianto ad una logica ad un metodo di normazione a cascata cioè nel senso che la legge nazionale fissa alcuni principi e indirizzi di fondo rinvia ad una serie di atti attuativi
E a provvedimenti regionali che dovranno essere recepiti negli strumenti urbanistici dei comuni
Questo metodo evidentemente un metodo apprezzabili che perché dà spazio rispettoso delle autonomie territoriali
Evita di porre un mantello regolativo uniforme situazioni locali differenziate
Però finisce in realtà per lasciare indeterminata una serie di questioni fondamentali in sede applicativa lascia indeterminato anche il grado effettivo di liberalizzazione alla fin fine che il settore del commercio vera ad avere
Questo metodo di normazione all'in giù o modificare il decreto modifiche all'attribuzione delle competenze in fatto di programmazione degli insediamenti commerciali
Infatti mentre prima il processo pianificatorio del commercio partiva dal basso a livello dei comuni tramite l'elaborazione dei piani del commercio
Che faceva rinvia le Regioni essenzialmente in particolare o esclusivamente per la concessione del nulla osta per le grandi strutture
Differenziando fra piccoli e grandi comuni oggi invece con il nuovo provvedimento processo di pianificazione sarebbe un processo che inizia
Dare ragione quindi la alla viene dichiarazioni commerciale viene dalle regioni e questo è un fatto già abbastanza innovativo io sono favorevole a questo crescita diciamo di ruolo strategie
E ha un ruolo più pregnante della regione
Ricordavo stamattina all'amico Luca Pellegrini a me interessa e allora del commercio con la quattro ventisei mi ricordo alcuni di noi già sollevano questa questione nella quattrocentoventisei è uno dei difetti che erano stati comunemente rilevati era quello che non c'era un ruolo delle regioni
Sopra tutto un ruolo della Regione nei confronti di quelle strutture commerciali che avendo una dimensione di rango regionale o subregionale evidentemente tagliavano fuori la logica di una dimensione comunale per la programmazione questo fatto oggi si avverte più di allora perché nel frattempo la dimensione media dei punti dei reni è andata crescendo maniera spinte
Negli ultimi anni l'Italia ha avuto anche per la prima volta l'insediamento di shopping center
Di vaste dimensioni centri commerciali pianificati
Extra urbani
E quindi evidentemente oggi più di prima si avverte l'esigenza di dare un ruolo delle regioni nel nuovo decreto mi pare che questo sia un aspetto positivo
Non credo peraltro che le Regioni dovrebbero spingere per motivi di opportunità al di là dei motivi di legittimità si dovrebbero spingere più di tanto
Nella programmazione degli insediamenti commerciali
E questo per almeno tre motivi che ho individuato quindi ritengo che l'articolo sei dovrebbe essere un po'meglio definito da questo punto di vista per quale motivo a mio a a mio giudizio le regioni non hanno nell'opportunità nella convenienza di allargarsi di spingersi più di tanto Breno perché la possibilità d'intervenire concretamente con la norme urbanistiche dall'altro si configura molto labile sostanzialmente improduttivo con riferimento alle tipologie distributive di piccola taglia di ambiti territoriali
Quali i centri di
Centri storici per frazione isolati piccoli comuni dove lei specificità alle esigenze locali sono tali da rendere in procura poco efficace lavoro regionale effettivo tranne che ruolo regionale siamo volo di politica attiva di incentivi
Ma attraverso l'urbanistica non credo che fra l'altro si riesca ad andare a fare una programmazione ragionevole utile a questi livelli
Secondo che la programmazione regionale io la vedo essenzialmente per le grandi e grandissime strutture diventa con le diciamo grosso modo che sono a volte in dieci dodici mila metri quadrati gli hanno una rilevanza regionale sull'originale tranne che siano destinati ad insediarsi in grandi aree metropolitane con vasti bacini di utenza pro la terza considerazione che richiama un po'cosa già in precedenza dette siede De Rita che dalle onde non dobbiamo dimenticarcela stretta interrelazione tra le attività commerciali e territorio
Cioè il concetto di visione sistemica delle reti di vendita
Che quindi implica questa visione di essere vissuta e controllata anche livelli territoriali comunali o provinciali
E qui evidentemente per riuscire a immaginare un modello di reti di vendita che sia confacente alle diverse esigenze qui l'inserimento di questo processo di sviluppo della retta all'interno
Degli strumenti di governo e di gestione del territorio diventa fondamentale
Il secondo aspetto di secondo profilo di innovazione
Passaggio dalla propria nazionale economica ad una programmazione urbanistica quindi direi che si tratta del di una vera e propria rivoluzione
Perché
Fa cadere una serie di prassi procedurali e amministrative che sono ormai ed era dichiarate
Anche allocata precisi ambiti di competenza oltre che a livello regionale soprattutto a livello comunale apre la strada a nuove regolamentazioni procedure affidata nuove competenze
La cui ammessa a regime non è un compito semplice secondo me Neso orribile presumibilmente nei termini previsti nel provvedimento
Cioè lo il famoso anno per le regioni che dovrebbero fare un sacco di attività diramare un sacco di provvedimenti e i Comuni adattare i propri strumenti urbanistici centottanta giorni
Cioè se guardiamo le cose che devono essere fatte secondo l'articolo sei tempi in cui devono esser fatte la preoccupazione che queste cose possono essere fatte concretamente e che possono essere rispettati i tempi mi lascia molto perplesso
Dicevo che c'è una discoli Intini una discontinuità forte qui perché nei piani del commercio
Della quattro e ventisei l'urbanistica e sostanzialmente rimasta estranea
O ha inciso solo marginalmente da un lato perché in questi piani sono stati concepiti elaborati
Tenendo conto soprattutto sicuro anzitutto l'obiettivo che era indicato nell'articolo undici con la legge l'obiettivo di assicurare il Mancini maggiore possibile equilibrio tra installazioni commerciale a posto fisso
E la presumibile capacità di domanda è questa il famoso principio della compatibilità economica allo sviluppo dell'offerta di servizi che e servite se stesso essenzialmente in molti casi a salvaguardare l'esistente a dare una legittimazione al ai dinieghi piuttosto che alle concessioni e di autorizzazioni
Quindi diciamo che nei piani commerciali della quattro A ventisei e l'urbanistica è rimasta alla finestra o la porta il mio nome non è servita
Praticamente a gestire piani fornisce d'altra parte i Comuni hanno generalmente disatteso e le prescrizioni dell'articolo tredici della quattro A ventisei dove si dettavano
Delle esigenze delle opere di adeguamento praticamente che ritroviamo anche nel nostro provvedimento cioè si diceva che nei piani regolatori nei programmi di fabbricazione sono indicate le norme per l'insediamento di attività come Cia o gli spazi per parcheggi si diceva che nei piani regolatori particolareggiati e nelle lottizzazioni convenzionate bisognava determinare gli spazi riservati incinte come ci all'ingrosso ai grandi esercizi di vendita con suo decine di superiore mille
Duecento metri quadrati se avessimo applicato alla lettera queste norme precedente oggi avremo dei piani avremmo avuto dei piani non del commercio ma di urbanistica con un po'di attività economico
Quindi sostanzialmente non c'è stata la volontà di fare dei piani del commercio fertilizzanti dall'urbanistica e l'urbanistica non sia fatta fertilizzare da questa legge che dato che questa disciplina del commercio per la prima volta introduceva un principio di pianificazione per concedere le autorizzazioni facendo venir meno a un vecchio principio che era quella della concessione
Di una licenza caso per caso di fatti uno dei motivi di apprezzamento che mi ricordo all'epoca
Era stato dato dalla quattro ventisei diceva fasciamo venir meno
Il principio dell'acqua della concessione caso per caso che quindi lasciava ampio margine fruttare ampio margine alla discrezionalità passiamo invece ad un piano che quindi portiamo questo meccanismo
Autorizzativo son piani maggiore correttezza di maggiore trasparenza per gli aventi diritto
Quindi in sostanza questi due mondi sono usate due mondi separati quelle del commercio urbanistica hanno seguito proprie strade i piani urbanistici hanno continuato essere fatti senza considerare il commercio e viceversa
Ne è derivato un dissociazione
Tra procedure di concessione dell'autorizzazione commerciale procedure di rilascio della concessione a Odolo autorizzazioni edilizie che è stata alla base di un mare di guai di disfunzione
Ha aperto la strada ad un banale ampissimo contenzioso allungata l'inverosimile i tempi dell'apertura delle nuove strutture diventa sacrificati i programmi di investimento dell'impresa
Ora nel momento in cui noi andiamo immaginare un riforma della disciplina e questo credo che sia uno dei punti chiave da mettere sotto controllo
Per evitare che nel futuro si determini prosegue a questa disfunzione questa dissociazione per cui il dettato dell'articolo sei
Lettera di dove si dice il cresce la possibilità del divieto del nasce dalla concessione autorizzazione edilizia in assenza dell'autorizzazione all'apertura di una media grande struttura milanese che lavora per la strada per mantenere in piedi questa dissociazione
Non vedo perché non si vede passare nel momento in cui si addice che il commercio paventa l'urbanista e le concessioni delle due autorizzazione dovrebbe essere secondo me contestuale e non di nuovo vedere un primus
Per l'autorizzazione commerciale che mi sembrerebbe del tutto in contrasto anche con la logica del provvedimento
Quindi sostanza su questo secondo punto direi che noi come economista e vediamo con piacere io l'avevo già sostenuto non mio testo del settantasei vedo con piacere questa traslazione
Delle attività commerciale sotto la potestà dell'urbanistica rilevo però le difficoltà connesse e quindi la necessità di calibrare bene i tempi
Perché tutto sommato questo decreto legislativo ispirato ad uno sforzo molto encomiabile di deregolamentazione del Comune
Ma nel momento in cui il commercio abbiamo inserire dentro alla normativa la programmazione urbanistica andiamo in un settore pieno di spine
Che è un settore che iper regolamentato sovente ma regolamentato che inattesa da decenni di una riforma perché si riconosce
L'urbanistica incorona urbanisti che impostata su una visione di una società industriale di tipo fordista non ancora sviluppato una visione di un'urbanistica moderna
Di una società postindustriale post fordista in cui c'è bisogno di maggiore flessibilità in cui le attività terziarie hanno un ruolo determinante rispetto alla prima romanistica in cui era una fabbrica che si doveva andare a regolamentare in tv urbanistico
Ecco quindi su questi fatti secondo me
Devono essere attentamente e valutati per i cui vedere se pur lasciando fermo il principio della Grancia del commercio sul sotto localistica non si può individuare un periodo e quindi una una specie di provvedimento stralcio in cui queste convergenze tra queste due componenti l'urbanistica commerciale
L'hanno messo meglio a fuoco per evitare ulteriormente di andare verso una legge che poi lascia tutto come e quindi riproduce il male della quattrocentoventisei
Terzo prove meccanismi di autorizzazione
Ma il principio della legge è chiaro
Sì liberalizzare il commercio di vicinato
E ma mano che si sale e si mettono dei vincoli si lasciano sussistere dei vincoli man mano che si sale nella piramide dimensionali dalle piccole e le medie e le grandi strutture di vendita
La filosofia è una filosofia di regolazione a maglie sempre più strette la mano che si sale
E con competenze variegata cioè nel senso la regolazione del commercio di vicinato si affida
Diciamo al mercato anche se in effetti non è del tutto vero perché ci sono dei meccanismi regole attivi che non sono di tipo amministrativo e che non sono semplici quindi mercato
La regolazione delle delle autorizzazioni delle medie strutture si affida sostanzialmente al Comune con indirizzi regionali nella regolazione del grandi insediamenti commerciali si affida sostanzialmente la competenza verso regionale non è detto ma mettendo a confronto gli articoli setto otto nove viene fuori
Perché
Non so se chi mi può contraddire quando dico che nella conferenza di servizi che è vista come strumento apprezzabile per la gestione dei lascia autorizzazioni una grande struttura di vendita
Di fatto la Regione dispone di un diritto di veto perché senza il voto della regione non si può dare la autorizzazione
Quindi si conta tredicenne infatti il principio che è sancito nel secondo comma le mascelle deliberazione della conferenza sono adottata a maggioranza ma evidentemente se la maggioranza e con semplice da due membri cioè il Comune e la Provincia non serve quindi questo che secondo me è un fatto che aveva un po'rivisto perché a parte questo extra potere di veto
Della regione ma in una commissione di tre membri mi parrebbe che quindi parlare di maggioranze scelte insomma è una stonatura direi
Dal punto di vista del determinati
Problema
Esamina brevemente per rimanere nei termini e nei tempi che il presidente ha segnato come ce li rinato la liberalizzazione qui tema che ha aperto vivaci dibattiti
Personalmente ritengo che è un atto necessario e dovuto
Avendo un po'di avendo un po'avuto pratiche di alcuni piani del commercio eccetera oggi ci troviamo in una situazione al Sud e di cui mentre tutto sommato la media e grande distribuzione ha trovato le strade per riuscire ad aprire nuovi negozi io come in tale dimensione attraverso quegli accorgimenti che ho detto il piccolo commercio stranamente è quello più vincolato dalla normativa vigente di fatto e così cioè nei comunico Daniele MM nei piani commerciale o comunque negli uffici del commercio oggi si regolamenta più utopico l'ormeggio che la grande e la media distribuzione
Quindi evidentemente dell'Aci e lascio volentieri sono dentro alla Quatre ventisei
O dentro i piani o medicinali oggi come allora ci hanno impatto negativa essenzialmente sul pericolo come dice il resto è un'assurdità diciamo nel momento in cui il pericolo come esce invece ha bisogno di spazi per cercare di realizzo di di reagire
Ha bisogno di una maggiore buon vendicate riuscire a rispondere con vivacità e creatività
Alle nuove esigenze e quindi è a essere anche come diceva prima Paolo Musso unicità attore di nuovi consumi e quindi non nocività dello shopping
La discussione anche se portata avanti sui trecento metri quadri io credo che il problema non è discutere se temesse trecento duecento qui ossia accetta il principio della rivelazione non si esce crei passare da trecento a centocinquanta metri esca diciamo dal punto di vista se ne si vorrebbe evitare la distruzione di ricchezza passando oltre cento centocinquanta diciamoci ne abbiamo circa quattrocento settanta mila negozi
Fino a trecento metri se scendiamo a centocinquanta si riduce di cinquantasette venti mila lire
Se volessimo proprio non penalizzare qualora pensassimo che questo provvedimento è una penalizzazione dovrebbero scendere a trenta quaranta metri ecco per andare a col a a estendere
Questo questa facilitazione è una gran massa dei commercianti secondo me i trecento metri hanno una loro logica
Anzitutto perché affidano al mercato nelle diverse situazioni territoriali l'autoregolazione e quindi la selezione di quella che sarà la dimensione effettive
Colonna massima elasticità
Secondo entre le possibilità e quindi in voliera a Manila al al alla ad approfittare di questo di questo vantaggio diciamo così a un ampio spettro di operatori che possono avere convenienza ad aprire negozi
Ho ampliarli fino a centocinquanta duecento trecento seno invece riduciamo ci priviamo di forze imprenditoriali che possono avere interessi
A a utilizzare queste nuove facilitazione
Consente agli attuali operatori di traguardare senza limiti ad uno sviluppo delle proprie dimensione insieme un'associazione evita di discriminare a priori comuni o le zone del territorio escludendoli dall'operare dei meccanismi secondo me andare ad una differenziazione di questo limite secondo comuni e zone introdurrebbe un discorso di gabbie
Che e e controproducente metterebbe in moto dei meccanismi evidentemente per sfruttare certe situazioni per penalizzare le altri la vedrei con estrema preoccupazione
Cioè la discriminazione dei questo limite per situazione di comune la vedrei proprio con una grande preoccupazione
Potrei anche accettare anche se ritengo che sei rilevante il problema abbassare da trecento a qualche cosa d'altro ma il problema non sta lì ossia scelta non si accetta il principio delle liberalizzazioni
Termino facendo alcuna osservazione a prima una prima osservazione riguardo che non è vero che qui con questo provvedimento poi tutti potranno aprire facilmente immediatamente un un un negozio
è prevista una comunicazione preventiva di inizio di attività
L'attività può essere intrapresa non subito ma solo dopo trenta giorni dalla comunicazione del Comune deve contenere una sera una serie di dichiarazioni del
Mette il Comune qui deve rispondere ad una serie di esigenze e quindi si deve attrezzare per fare una verifica di questi requisiti quindi direi visto che la sfida
Vedere come i Comuni riusciranno ad attrezzarsi e anche per fare queste cose
Il mantenimento poi di una regolazione per il commercio di vicinato si evince anche da alcune disposti più o meno condivisibili perso una mente non fino al fondo non riesco a capirlo nell'articolo venticinque che una delle disposizioni transitorie esclude però speri quasi due anni
La possibilità dell'apertura di un nuovo esercizio di vicinato tranne che comporti la concentrazione di almeno due esercizi
Delle tabelle contingentate cioè di generare micenei consumo quindi qui abbiamo una sospensione per circa due anni comunque della liberalizzazione del commercio di vicinato che si può realizzare soltanto attraverso la concentrazione di due esercizi esistenti
Secondo meccanismo che mi auguro che le Regioni non lo mettano in atto perché lo vedo proprio proprio una cosa scarsamente condivisibili
L'articolo dieci comma uno lettera ci dice che la Regione può indicare i criteri in base ai quali comuni durante la fase di prima applicazione del nuovo regime amministrativo massimo due anni
Possono subordinare gli effetti della comunicazione dell'apertura degli esercizi di vicinato quindi fino a trecento metri ad una valutazione da parte dell'amministrazione comunale circa l'impatto del nuovo esercizio sull'apparato distributivo locale e questo da fare con riferimento alle grandi aree metropolitane omogenea le aree sovracomunali qui allergia
Chiaramente lo spirito dell'A quattro e ventisei e questa valutazione dell'impatto
Che è un negozio di vicinato potrebbe determinare sull'apparato distributivo esistenti nelle gare ante aree metropolitane le aree sovracomunale vorrebbe come mettersi alla ricerca
Alla ricerca di un ago in un pagliaio tecnicamente proprio non vedo come si possa fare quindi
Ultima osservazione che l'articolo otto comma cinque si stabilisce che l'autorizzazione all'apertura di una media struttura di vendita non può essere negata quindi media struttura fino a due mila metri
Qualora il nono esercizio si tende a concentrare l'attività di almeno due esercizi di superficie inferiore a trecento metri anche qui si dà è una scelta di politica distributive che dovrebbe tendere a vantaggio avvantaggiare le medie le medie strutture quindi in via conclusiva le scelte di politica distributiva sono le seguenti
Una
Ipotetica liberalizzazione del commercio di vicinato comunque che scatterà
Non subito ma dopo questi termini che vi ho detto
Probabilmente
Dimensioni che sono incentivata attraverso i meccanismi le grandi strutture un blocco circa due anni e poi questi meccanismi ecco questo è il quadro che viene fuori da questo disegni di legge che
Disse che legislativo che torno a ripetere condivido nei principi fondamentali credo che debba essere ammessa appunto in alcuni degli aspetti che ho evidenziato grazie
Grazie
Sul proprio per le cose stimolanti che ci ha detto
Moglie abbiamo del nostro programma ancora nove o dieci interventori il che mi induce sempre spiacevole doverlo sua
Raccomandare a tutti uno particolare sinteticità interventi volendo chiudere intorno
Alle ore tredici il che significa prevede l'intervento Sicil Fly intorno ai dieci minuti ciascuno
La parola al dottor Giuseppe Roma direttore del Censis
Grazie
Ma io
Vorrei dare
Qualche elemento
Do due relazioni che hanno secondo me molto ben inquadrato questo provvedimento predare qualche elemento invece
Di maggiore definizione del provvedimento stesso nella realtà
Per le nostre città del nostro territorio cioè dove poi alla fine il commercio diventa una delle funzioni caratterizzanti e anche forse il luogo diciamo di questa tenso diciamolo pure a piccoli e grandi
Liberalizzazioni la nuova competizione io direi diciamo cosa c'è a monte e qual è lo scenario futuro che questa le liberalizzazione dovrebbe aiutare a definirsi e allora io con estrema sinteticità
Vorrei affrontare il cinque punti il primo la valorizzazione delle città avviene tramite il commercio uno dei processi più importanti attraverso cui le città ma storicamente ma io voglio parlare di oggi attraverso cui lecita oggi
Dimostrò nono una forza di ruolo di competizione di attività di capacità di creare reddito e qualità della vita
E legata alla struttura dei servizi è fra questi servizi commercio uno dei più importanti
Allora il primo ragionamento avere fa insieme a voi questo no e adesso stiamo regolamentando come
Se guardassimo
Il sistema del commercio della distribuzione grandi città in un dato momento a quel punto noi
Trecento metri quadri sola comunicazione a insomma regolamentazione per per fasce e così via nella realtà diceva De Rita inizio dovremo governare un processo e questo processo come potete ma le cose che vi dirò è un processo che ha delle sue tappe
Perché
Se voi pensate a come il commercio si afferma in un territorio può essere una città ma può essere anche un territorio periferico alle città stesse
E vedete che troverete tre grandi momenti c'è uno stato nascente in cui in sostanza o
Per un programma per una programmazione i centri commerciali o piuttosto che alcuni iniziative di nelle periferie extra urbane e così via o spontaneamente
Il commercio incomincia a valorizzare determinate aree della città
Sia ripeto a livello programmato che spontaneo dopodiché questa valuta valorizzazione che dovuta certo a la programmazione urbanistica ma in molti casi deriva da una spontanea iniziativa dell'imprenditore commerciale
Produce l'affermazione o il declino non è sempre che ci
Si riesce pensiamo a come le periferie urbane non hanno spesso avuto questa forza di fare affermare spontaneamente o programmaticamente delle aree commerciali
A un certo punto il commercio diventa una delle attività leader anzi presumibilmente in maniera diffusa sul territorio le città l'attività leader in quanto a erogazione di servizi e capacità di attrazione dei cittadini e dei consumatori
La terza fase potremmo dire una fase in cui invece e il commercio che a quel punto diventa
Dita degli impatti nell'organizzazione urbanistica il traffico la regolamentazione delle soste i problemi cioè che in qualche misura l'afflusso di persone l'attrazione che attività commerciali e producono nelle città hanno bisogno di una regolazione io non entro nel merito di queste cose ma voglio vorrei semplicemente far capire come
La pura regolamentazione di mercato
Non può che produrre due effetti un primo effetto e l'effetto frammentazione cioè l'effetto sul governo della struttura urbana che come che già allo stato attuale presenta dei fenomeni di ingovernabilità
Pensiamo agli effetti sul traffico pensiamo gli affetti su o il mix funzionale all'interno delle aree urbane
Allora il primo punto io vorrei sottolineare e che noi dobbiamo rimettere è stato già detto che precedentemente dobbiamo mettere in fila le varie forme di regolazione
In cui da un lato abbiamo la la forma di regolazione competitiva la competizione che liberalizziamo
E che deve portare evidentemente a non tanto inasprire ore intere ancora più più forte ma a rivedere le forme di regolazione che restano sul campo
Perché io le Varaldo sull'Economist io sono urbanista dico che
Passeremmo dalla padella nella brace nei termini liberalizzazione se
A quella competitiva delle licenze diciamo commerciali andassimo a finire su quella competitivi quella del del delle regolazioni urbanistica
Perché non non faremo la liberalizzazione faremo il suicidio del commercio
E non solo bisogna anche dire che mentre questo decreto legislativo dice una cosa
Ci c'è un disegno di legge del ministero dei beni culturali il quale dice che della regolazione urbanistica dei centri storici storici va in mano ai sovrintendenti
Allora io non non fu faccio proprio discorso da ricercatore se è vero che il commercio delle città importante ed è importante per la perché gli imprenditori commerciali hanno reso il commercio importante
Perché hanno valorizzato recita pensiamo una città dove non c'è un negozio è una città dove invece CEE e il corso
Magari storico con l'antiquario con l'alimentari e c'è c'è una differenza questa non è data dall'urbanistica è data dalla capacità e del commercio di fertilizzare quel territorio allora primo punto di attenzione che io metto qui sul tavolo e che questo fenomeno oggi si ponga in cui si può governare con una strategia di città
E con un mix di regole che assecondi una strategia perché io non vorrei che alla liberalizzazione delle licenze non sostituì sino la irrigidimento di altre strutture pensiamo i centri storici mano i sovrintendenti che vuol dire
Chiaramente la impossibilità di programmare qualsiasi cosa ma invece oggi che cosa dai il commercio alle città
Non Dassault tanto come nel passato maggiore qualità della vita e quella valorizzazione di cui vi parlate
Ma le città stesse in qualche misura stanno sostituendo a quelle attività produttive diceva Varaldo l'urbanistica e pensato alla città industriale ma qui l'urbanistica
Verrà pensata sempre di più rispetto alla città turistica neanche più dei servizi
Tutti ci riempiamo la bocca di alcuni casi di cita che
Dieci quindici anni fa non contavano nulla oggi stanno sempre al centro dell'attenzione europea Barcellona
Leone certo che ci sono delle attività di ricerca di terziario eccetera eccetera ma la ricchezza di quelle città strategicamente è stata centrata sulle attività turistica e commerciale
Barcellona non era una città turistica chiunque la conoscesse vent'anni fa c'era una FIAT c'era una città industriale era una città brutta non aveva un lungomare
Oggi si è trasformata quella città attraverso la strategia che dice il vero flusso di ricchezze e una città lo creo con più facilità con più con tempi più rapidi nel momento in cui puntò tutto sull'immagine di futuristi
E Barcellona oggi una città turistica
Allora il problema vero non è di passare da una liberalizzazione nella competizione a favore di un'urbanistica che voi dopo ci sta la Regione che pensa di dover fare un grande piano e tutto diciamo diretta a cascata
Perché ci può essere Salerno che sta facendo la stessa nessuno magari se n'è accorta la sta cercando la stessa strategia addirittura con le stesse persone
Che hanno fatto il piano urbanistico di
Di Barcellona cercando di rendersi come città turistica ma allora in quella città è giusto che il commercio abbia delle sue regole anche di di ed urbanistico ma nel senso che che segua in maniera ovviamente autonoma liberalizzato il mercato una strategia perché io oggi possa andare investire mettiamo a Salerno come stanno investendo per nel momento in cui in quella città c'è tutta la voglia di lanciare lanciarla come città turistica ma non possa andare a investire in un altro luogo dove vagare urbanisticamente in edicola libro di fare il negozio da duecentocinquanta metri quadri dopo succede nulla
Cioè voglio dire scusate se sono gli altri faccio molto di più rapidamente però voglio dire che il sistema di governo accettando questo tipo di decreto il sistema di governo del commercio delle città devi cambiare in funzione di strategie che il territorio città devono avere infine i conti dell'editoria qualcosa dice quando però lo vede come dire lei
Nelle aree nelle aree più marginali in cui dice nei comuni montani dove c'è un solo negozio per negozio può vendere edotto sulle isole eccetera eccetera però
Questo stesso ragionamento va fatto nelle punte alte
Dobbiamo convincerci che il commercio al di là della di del del del vecchio modo di pensare al commercio un fatto distributivo le rendite Paolo ha fatto un ottimo intervento ha spiegato le variazioni ma oggi il commercio l'attività di punta
Non è snob e non solo per la qualità della vita delle città senza la quale non puoi fare gli investimenti industriali e terziario ma come Qualcomm è attività economica insegna
Anzi l'attività economica che da un ritorno degli investimenti collettivi
Più rapido e più anche ad alto valore con un valore dell'investimento molto più basso certo di qualità perché potevi essere accogliente devi saper fare il negozio di saper rendere accogliente la città che offre questa cosa
Secondo punto che secondo me c'è nel decreto legislativo e che io condivido è chiaro che c'è un trauma
Il trauma c'è
E il trauma esattamente derivato dal fatto che tutte le regolamentazioni precedenti avevano al centro il sistema d'offerta
In sostanza la regolamentazione serviva edera funzionale ha un primato dell'esercente diciamolo francamente
Le associazioni di categoria erano forti anche per questa ragione e fin dei conti l'equilibrio fra esercente consumatore ovviamente c'era nel senso che l'esercente associato aveva tutto l'interesse a coltiva arsi in qualche misura il il il suo la sua domanda il suo mercato
E certo che però a partire dagli anni Novanta al di là di qualsiasi Consip concezione ideologica di tipo giuridico anche di tipo politico pensiamo alle politiche
Dell'Unione Europea ma è certo che il consumatore l'abbiamo detto in questa sala abbiamo fatto una conferenza nazionalismo dei consumatori e queste cose le abbiamo dette le ripeto solo per sintesi me consegnò il suo il consumatore a Cam cambiato completamente di registro
Non è più gestibile dall'offerta
Consumatore sceglie il consumatore è diventato un consumatore avveduto abbia pietà fortemente orientando come consumi emergenti in consumi che non sono di acquisto di beni ma sono sostanzialmente acquisto di servizio
La che registriamo il calo dei consumi ma se noi mettessimo dentro gli abbonamenti a Tele
A te le più le assicurazioni personali ricorse distruzione le palestre e e tutto il resto probabilmente non vedremo che c'è uno trasferimento di risorse dall'abbigliamento dove per esempio nessuno vuole più comperare ora nessuno vuole investire i suoi soldi o comunque è il settore che meno di tutti viene ritenuto un settore dove spendere di più
Verso altre altre aree che non sono più rare solare di commercio su un'area di servizio sono amare fisicamente definite nel qui nel corpo di una città allora questo a mettere al centro il consumatore e il problema che comunque trecento nei riguardi di centocinquanta liberalizzazione la liberalizzazione e il problema di trovare commercianti
I negozianti
E quindi da questo punto di vista bisogna seminari le due questioni di cui tratta il decreto legislativo lo spazio del tempo
E bisogna farlo in maniera razionale secondo me per esempio sul tempo c'è un ma certa demagogia
Onestamente potrebbe essere anche rivista
Se noi guardiamo alla domanda luoghi di consumo detto prima il consumatore oggi sceglie il luogo del consumo in funzione di avere il bene di buone qualità al minor prezzo
Dico banalizzo non è così banale ma diciamo una cosa se noi andiamo a guardare dove si spende oggi abbiamo una netta separazione fra alimentare e non alimentare
Nell'alimentare solo il dieci per cento a una scelta del negozio dove andare di tipo casuale
Il sessantacinque per cento
Utilizza supermercati ipermercati veramente voglio nessuno lo fa fa solo quello il venti per cento cioè i utilizza i negozi di di vicinato
Fra l'otto e il dieci per cento utilizzato il mercato rionale o l'hard discount addirittura l'hard discount stallo otto il mercato rimarrà nove cioè i luoghi del consumo nell'alimentare secondo me si stanno stabilizzando
E si stanno stabilizzando proprio sulla base di quanto dicevo prima chi è il consumatore come sceglie nel senso che si identificano alcuni luoghi come a luoghi privilegiati ma questo d'altronde voi sapete meglio di me i numeri noi oggi abbiamo una crescita notevolissima degli esercizi misure meccaniche di del degli ipermercati sei mila e cento supermercati trecentoquarantatré ipermercati due mila e duecento di scampi quindi questo mondo si sta sostanzialmente stabilizzando e io non lo so in che termini la liberalizzazione sono in in in termini come dire di aree periferiche del sistema può intervenire su questo processo certamente nel non alimentare e il punto dove invece si deve giocare perché se guardiamo sempre gli stessi dati il quaranta per cento dei consumatori dice che spendo dove capita cioè me lo vado a cercare e quindi la competizione assenso ecco quaranta per cento
Il trenta per cento dice negozi specializzati cioè il settanta per cento di questo universo
Non è determinato a priori non è né quello sotto casa vicinato che il venti per cento né quello di fiducia non c'è l'abitudine ma io devo comprare Pioneer di di di sci
Scelgo magari su internet o su un catalogo quello che voglio
Vedo che il prezzo eccetto dalla parte ottanta dall'altra settantacinque un'altra ancora comprò a settantacinque punto mi sembra anche questo una scelta relativamente nazionale
Allora se il rapporto il consumatore al centro c'è un rapporto fra domanda e offerta il punto essenziale su cui noi
Nella logica di governo però non sono oggi e di regolamentazione dobbiamo operare
A mio modo di vedere e proprio nel mettere su un punto di parità competitivo regolativo decidete lavorano sul punto di parità la la di l'offerta differenziata che esiste
Certo che noi abbiamo un grande crescita insieme River mercati sui mercati dei centri commerciali i centri commerciali in un certo modo potrebbero anche essere una logica di concentrazione del piccolo
No perché in fin dei conti questo è certo che abbiamo il franchising che è un altro un altro tipo di
Realizzare
Reti o concentrazione e quindi di offrire sia in termini di prezzo che in termini di qualità e di marchio
Dei beni il molto standardizzati quello che io voglio dire che però attenzione perché noi siamo come dire ragionando tutte puntati sui commercianti
Però questa attività professionale deride diceva questa qualità dei nostri commercianti che è molto elevata e ma anche regolata nei termini di come il valore prodotto dalla professionalità in in in prenditi Iva del piccolo e medio commerciante si ripartisce
Perché qui ancora un abbiamo parlato del tema del mercato immobiliare
Dei valori immobiliari perché io cinquant'anni fa ho aperto un negozio quella zona non c'era nulla posso quindi pure gli altri
Quella diventata una zona commerciale magari è un solo proprietario del negozio è sesto a Venezia se volete qualche altro da dare uno beh semplicemente dal novantadue al novantasette nelle zone di pregio i valori immobiliari sono mentale del settantotto virgola sei per cento
Biliare suo come si ripartisce questa ricchezza di cui parlava Paolo prima
E perché non avrebbe tutto l'imprenditore e d'altronde voi spesso c'è la contrattazione fra il piccolo imprenditore e magari la Regione
Per dire aveva al centro nel Ciad o mi dai questo nelle quest'altra quest'altra ancora quando quel piccolo imprenditore
Come dire c'ha un costo
E e quello che metti in moto il processo investimenti immobiliare senza il quale sezione bresciana ricostruisce proprio nessuno se non gli affitto a qualcuno e quindi se qualcuno produce un reddito in grado di pagare quella Fitto cioè il circuito
Io ho l'impressione che ci siano rendite
Non regolamentate
Che potrebbero permanere potrebbero essere l'ostacolo vero alla liberalizzazione perché voi mi dite chi ma non dico Venezia e non dico neanche ma voglio dire una moderna che debba venire in centro un negozio di cento metri quadri a Modena e deve spendere un miliardo per cento metri quadri
Trecento metri vale tre miliardi
Certo scialle ai in periferia sì la liberalizzazione un modo per andare in periferia può darsi che sia giusto
Però andare in periferia da soli cioè nella frammentazione a liberalizzazione l'ideale frammentazione ognuno più o meno se urbanisticamente compatibile altre dove c'è mercato
Pena finisce della via dove c'è mercato e dovevo solo le basi credo che costano poco pure immobili cioè in zone che non sono commerciali allora noi stiamo facendo la liberalizzazione per fare il pioniere istmo probabilmente questo mi sembrerebbe un po'quanto meno problematica ecco prendete queste note da lettore un po'esteri certo che noi oggi abbiamo cinquecento mila negozi circa e un milione seicento mila di unità immobiliare del commercio
E ogni anno di queste se ne scambiano circa quaranta mila cioè un mercato il due virgola cinque per cento e questo avviene soprattutto al cinquantadue per cento nei piccoli comuni
Allora se questo meccanismo ereditario ovvero descritto nella punta alta nei diritti moderati Venezia eccetera ma questo meccanismo di così ripartizione del valore che crea il commercio probabilmente per avere un'attenzione che può anche essere ricondotta la logica urbanistica ma la logica organistica diceva Varaldo cioè noi stiamo ragionando oggi in termini di un processo urbanistico
In cui il centro del piano
E la ripartizione dei valori
Per cui addirittura si parla proposte di legge ma comunque nella cultura urbanistica si parla di indifferenza per cui io sono l'immagine di un imprenditore che realizza alcune cose mi fai il tuo piano vediamo quali sono i due utili
Se quell'area deve essere destinata a un'altra funzione io di compenso davanti dando di quel valore da un'altra parte
Allora immettere nelle regole urbanistiche che rischiamo cui rischiamo di trasferire praticamente il potere di fare aprire o chiudere negozi un potere che sappiamo anche è stato in passato oneroso in senso proprio in senso improprio beh certamente se questo potere lo passiamo al agli uffici urbanistici addirittura le sovrintendenze noi non facciamo un'operazione giusta noi passiamo
Cambiamo i luoghi dei poteri decisionali voglio dire solo le ultime due brevissime cose una rapidissima sul tempo il tempo di consumo è importante
Perché anche lui c'è un cambiamento nella domanda del consumatore
Oggi c'è una sovrapposizione tra tempi di lavoro e tempi di consumo che va governata
Non abbiamo più lei casalinga e basta c'abbiamo i single c'abbiamo le donne che lavorano c'abbiamo che insomma il tempo e importante soprattutto però sopra sovrapposizione fra tempi di lavoro e tempi di consumo
Dico prodursi sinteticamente questo vuol dire orario unico mi sembra ragionevole
Forse non è così indispensabile aperture festive aperture notturne ce cioè dove la necessità del tempo di lavoro sovrapposto a quello di consumo è un è un po'relativamente minore
Faccio solo questa mutazione perché non c'è il tempo ma anche su questa logica non è tanto dire e troppe poco perché voi sapete che voi anche da questo punto di vista non c'è mentre sui trecento metri quadri e compie comunque la soglia europea liberalizzazione mi pare che sia la più bassa soglia cioè ci sono anche soglie più elevate no
Per quanto riguarda il tempo sappiamo che invece sono modelli diversi modello tedesco è più restrittivo il modello inglese e tutto liberalizzati possiamo scegliere
Scendiamo in funzione di quello che ci serve non nel mito del drugstore notturni perché ed è l'ultimo punto è chiaro che avrete già capito che il modo in cui io se fossi un commerciante o se fosse anche un amministratore locale gestire questa questo provvedimento e lo lo gestire e incentivando molto le forme più positive più avanzate che i commercianti già si sono dati
Non voglio parlare di concertazione io ne abbiamo piene le tasche di slogan io voglio dire che è chiaro che un piccolo e medio in questo sistema liberalizzato deve trovare la forza della concentrazione
Concentrazione non proprietaria una concentrazione probabilmente neanche di tipo funzionale ma forse il divo territoriale
In realtà oggi stiamo assistendo Anna passaggio da un associazionismo categoriale a un associazionismo territoriale
E questo nei fatti
Le associazioni di via piuttosto che le le la contrattuali da locale
è uno degli elementi su cui dobbiamo forse agire di più
Allora anche il piccolo e medio commerciante può andare nel centro commerciale e quindi avere fisicamente uno spazio ma potrebbe anche non averlo fisicamente
Ma organizzare all'interno di un comprensorio territoriale che ha valorizzato lunghi
Quelle reti funzionali mettiamo la logistica immagazzinamento l'acquisto dei l'acquisto delle delle merci e il sistema diciamo di Rete che sta a monte ma anche
Il sistema di pressione sull'ente locale perché io penso che esisteva nel commercio non possa che avere un interlocutore comunale
E non regionale
Perché qual è il problema del commerciante te se si vuole se vuole agire affrontando la competizione in mare aperto dice di consumatore ci ha il coltello dalla parte del manico cioè oppure la legge che per cui qua mi può avvenire il concorrente quando gli pare allora io che sono più bravo perché c'è una esperienze perché sono un professionista perché do
Un servizio da tempo e cervello io mi rivolgo ai commercianti non improvvisati e quelli professionali
Come la come affronto questa nuova condizione di mercato
Io mi metto faccia l'associazione di via perché questo dava qualità
Marchio standard
Territoriale quello faccio diventare anche una funzione una rete
Esso si potrebbe andare avanti ma allo stesso tempo organizzo io
In maniera molto precisa e non solo difensiva il problema traffico accessibilità parcheggi sicurezza che apriamo a fare la notte quando voi
Abbiamo in certe aree e incerte città problemi di sicurezza allora tutta questa dimensione chi la chi la gestisce certo uno dice la gestisce la categoria gestisce il sindacato dei dipendenti nel gettare abbiamo fatto
Il Roma notturna per l'alta che sa abbiamo avuto interlocuzioni con tutti coloro i quali molto spesso dei pubblici esercizi che la notte abbiamo girare verista sappiamo le cose come sta ma sta di fatto che soltanto la dimensione territoriale può offrire quelle condizioni di competitività perché a quel punto in quell'area non trovo solo la strada degli antiquari ma trova anche alcuni servizi pubblici doveva alcune questioni altri servizi vivo privatistico
Trovo un mix di offerta di negozi un certo tipo
E non possiamo non pensare che gli inglesi che hanno fatto i centri commerciali all'esterno non svuotati i centri storici hanno fatto la grande distribuzione c'hanno l'orario libero a tutte le ore hanno hanno oggi o o o due anni fa
Introdotto la la la l'obbligo di creare i centri commerciali nei centri storici
Vietando la nelle periferie e non è che c'abbiamo i centri storici o comunque lecita consolidate il più importanti più belle del mondo pensiamo che lì
Si debba agire soltanto col sovrintendente o l'urbanistica credo che da questo punto di vista i commercianti possono aveva nelle zone commercialmente più vantaggiose ma questo vale anche a maggior ragione nelle aree meno vantaggiose
Cioè nelle periferie dove infine Conti c'è il mio il mercato del futuro per tutto quello che non è grande distribuzione beh lì avere una strategia di impresa prevede che la stessa strategia vincente dei distretti industriali e di tante altre cose
Che pur rimanendo piccoli e piccole e medie imprese nostre gare varando dei distretti industriali però mettendosi in Rete facendo protocolli d'accordo facendo anche acquisizioni se volete ma non solo acquisizione
Hanno reso
La frammentazione un valore molto forte
E un pacchetto di mischia che
Può anche andar contro una squadra diciamo così avversario comunque i competitori più forti grande distribuzione eccetera e ci può anche quelli più piccoli della liberalizzazione avendo quanto meno una strategia collocandosi nel ruolo che le città possono avere al livello che oggi viene demandata al commercio che non è di pura distribuzione ma è di attività produttiva motore dello sviluppo urbana grazie
Grazie
Croma il quale ci ha offerto molti stimoli interessanti che di far perdonare il fatto di già Luís sforato ampiamente rispetto ai termini che cordialmente avevo indicato all'intervento
I lavori proseguono la parola al professor Franco Sanlorenzo direttore della Scuola superiore del commercio di Milano sul tema lavoro professionalità qualità
Seguirà il professor Antonio Baldassarre che arrivato adesso da noi salutiamo e ringraziamo particolarmente non solo come presidente emerito della Corte costituzionale da com'è profondo conoscitore
Dei nostri argomenti e poi i gli altri interventori professore Baldassarre ha un impegno immediatamente dopo ed è questo che mi induce a pregare dove il professor Pellegrini a posticipare il suo intervento dopo quello di Baldassarre
La raccomandazione rimane quella di prima una raccomandazione programmatica non precettiva non disponendo io degli strumenti costruiti ma volendo chiudere intorno un po'dopo le ore tredici
La preghiera molto cortese e quella del contenimento dei tempi grazie la parola poi su San Lorenzo
Allora io credo che
Sia stata buona cosa da parte del di
Dare origine questo forum
Da quello che ho sentito dagli autorevoli interlocutori che mi hanno preceduto ognuno di questi temi meriterebbe una giornata ancora non sufficiente se veramente
La guida all'analisi di questi processi in corso
Si ritiene che meriti di trovare un ambito dove la cultura economica la cultura urbanistica la cultura sociale
Esprima veramente un un punto fermo in termini di analisi di un settore che è stato per anni è totalmente ignorato
A livello di produzione di conoscenze sistemi che diffuse e non invece con me è avvenuto all'interno dell'Italia
Come un settore che si è e voluto generato da problemi di altri settori
Noi qui ci troviamo a tener conto è già De Rita l'ha messo in evidenza prima sto settore c'è
Nel bene o nel male si è conformato e si è organizzato sul territorio occupa uno spazio
Chi sostiene che questo spazio sia motivo di vivibilità che sostiene che questo spazio sia segnale di aree di marginalità e i liberisti puri tendono a dire dunque
Noi vogliamo modernizzare un sistema perché modernizzando allo si eliminò alleare di Mardin vita e quindi si riducono anche i costi produzione mercato finale
In realtà stringiamo il dibattito nei termini
Molto corti e andiamo per provocazione
Il mio tema un falso tema al punto attuale
Della discussione lavoro che vuol dire molte cose e mercato del lavoro figure professionali professionalità
Anche introducendo una visione più moderna
Una discussione allargata io oggi mi occupo di formazione professionali per il settore del commercio di del turismo dei servizi qualità è un tema che in Italia viene usato
Nei salotti ma ancora pochi si sono resi conto e questo è bene che anche gli operatori lo sappia hanno
Che fra qualche anno ci sarà un dualismo di mercato chi produce e vende Traverso le filiere della qualità testate
E chi no il settore industriale avrà interesse a introdurre dei codici
Che distinguono prodotto il servizio del mercato finale e divulghi era attraverso i mass media con la stessa intensità con cui oggi ha divulgato le mano che
E quindi in qualche modo creava delle spaccature di mercato rispetto alle quali l'utente avveduto abbiam parlato primo di un consumatore che cambia
Consumatore certe sensibile dei cambiamenti cresce la cultura
Si riduce sì nel modo diffuso
Il livello di povertà a un mento non le sacche di povertà alla curva di Lorenz tende a fare delle pance un po'allargate ma il tasso medio di cultura e di benessere l'Italia
Tutto sommato ne ancora ampiamente dotata d'un queste cose
Saranno oggetto di attivazione delle nuove politiche soprattutto sui versanti di chi produrrà
Più che non solo si videro Sante di chi distribuirà prodotto e servizi con che ci porta a fare una riflessione questo ragionamento che tutto ciò che sta succedendo
è quello che ci impegna oggi a disquisire sequestra riforme buona riformò non buona riforma è un di nuovo forse più in positivo che non nel passato al commercio è nato lo diceva
Del retta in una bella relazione del sei assist degli anni sessanta o giù di lì commercio come si stava configurando era il ventre molle dell'economia la stanza di compensazione dei conflitti sociali
La demonizzazione l'immigrazione rapida la disoccupazione fra dizionari del settore industriale che in Italia e che l'istituto in modo disordinato e difforme con cicli di crisi o meno
Ha trovato nel commercio l'allocazione delle tensioni sociali adesso
Il commercio italiano con quelle caratteristiche che io considero anche le mie valutazioni che ha fatto già presidente del rito prima che ha fatto anche il dottor Roma poi questo commercio che ha luci e ombre ma tutto sommato
è un buon distributore anche di qualità un buon rapporto con il consumatore vivifica in qualche modo
Le aree urbane certamente dei tassi di marginalità dei costi anche a dispetto alla rapidità con cui in questi quindici anni il settore industriale ha fatto dei percorsi e dunque viene visto come complessivamente un settore arretrato facciamo attenzione
Io mi sono occupato per molti anni di macroeconomia distributiva una cultura che in Italia e poco evoluta anche nell'università dove si produce cultura Nicola economie è stata analizzata impropri i problemi derivanti dall'assetto
Di aziende che occupano territorio di aziende che
E filtra noi il sessanta sessantacinque per cento dei redditi delle famiglie di aziende che monitorizza o no la domanda e traducono sul settore industriale
Elementi atti a definire quello che gli economisti industriali chiamo la curva di produzione
Questo era insieme dell'evocazione del commercio certamente in questo meccanismo questo appunti fornita questo allargamento di
Effetti distributivi qualche problema in una visione di economia globalizzata lo pone dunque
è il mercato queste cose le sollecita porta a valutare come niente stabile e quindi anche Effetti di competizione effetti di aggregazione fette di riorganizzazione complessiva
Di processo distributivo di sicuro
L'Italia li ha già in atto e li avrà ancora di qui però il vero problema che ci porta a discutere se esperto decretos Tat prodotto riforme buona cosa Inti incidere solo il mio tempo immaginiamoci
Al di là di lavoro per la qualità quale tutela per gli operatori e consumatore
Sono equazioni di un sistema così Complesso
Che le carte sul tavolo non permettono di dire assolutamente niente niente al riguardo
A mio modesto avviso perché tutto è ancora fortemente inquinato da questo concetto di liberismo uguale modernità
Difesa dell'esistente con tutte le sue peculiarità è in una visione dinamica peraltro è visto come conservava su conservatorismo
Se vogliamo essere veramente liberi da schematismi formali io ritengo che la discussione debba avvenire intorno presto con
Non credo che nessuno economia moderna da quello che conosciamo noi
Abbia sperimentato mai il concetto di liberismo puro laddove nell'economia statale Zarate il dirigismo imperversato certamente ha negato il
Libero mercato laddove nelle economie più progredite libero mercato si è molto evoluto comunque la logica dell'analisi economica
Che si sono posizionati i punti forti dei gestori dell'economia nell'esperienza italiana la cultura degli economisti se avevano scritto in tanti volumi
O un intervento dello Stato è stato visto poi lo stato l'ha fatto in mille forme come un intervento regolatore in modo che l'economia
Evolversi distribuendo il più possibile risorse creando meno conflitti sociali e il commercio ne è la testimonianza dunque io mi domando in questa Italia
Che guarda all'Europa che guarda al mondo in questa Italia in cui i processi
è un il commercio una parte di questi processi che globalizzato non i loro affetti nascono da problemi che il commercio genera parliamoci con chiarezza nascono dalle esigenze del fronte industriale che avendo fatto il salto tecnologico e quindi avendo robotizzato
E tecnologico usato sia tecnologie di processo che riprodotto ha investito vestirà sempre più risorse dunque nascono le concentrazioni finanziarie i mercati diventano piccoli i processi di mondi Rizzo diventano una normalità
All'interno di questo processo
La traduzione del valore aggiunto di produzione tende a farsi che le industrie
E si avvicinino ai mercati della domanda accorciando rapidamente i cicli di flusso di trasmissione da produzione mercato finale
Questo è una considerazione tipica delle economie che interni azione all'inizio no
I propri meccanismi organizzative di questi bisogna prendere atto ma di twitta produrre che questi elementi propri dell'economia del settore secondario
Che comunque deve affrontare i meccanismi della concorrenza internazionale causa la sua esista resistenza se così non fosse la Fia dovesse avendo alle macchine a Torino in Italia avrebbe già chiuso da tempo i propri stabilimenti
Ma di qui tradurre che questi elementi che hanno una componente molto propria del settore di trasformazione debbono tradursi in forme di
Colonizzazione
Di uno e con il mio distributiva che è l'unica forma ancora di economia lei Borri intenso intense
All'interno del tessuto del mercato del lavoro italiano secondo me il passo non può essere così né immediato né così Breve
La politica del settore industriale non può che nessuna politica lei borselli la politica del settore del terziario avanzati
Causa l'inserimento di forte tecnologie lo vediamo nelle banche vediamo nei servizi della Consulta in eccetto non poté essere lei borselli
Abbiamo un mercato del lavoro quindi che soffre queste esigenze l'unico versante che ancora
Tendenzialmente lei borsa diventa e labour intensi quindi che gioca
A sostenne del mercato del lavoro nel settore della distribuzione
Dettaglio indo rosso
Il i meccanismi di servizio all'impresa commerciale
Gli agenti e rappresentanti è vero così come confezionato in Italia crea qualche problema intorno al costo distributivo ma allora si spiega l'intervento dello Stato nelle misure in cui
I propri meccanismi deciso a venti
Volendo normare un processo in atto minimizzano i costi
E che cosa diversa è dal di re noi applichiamo iniziative volte a creare rapidamente Effetti sostitutivi di una politica labour a una politica capitale anche in un settore tipicamente lei buone intenzioni io ritengo che esse e il decreto a molti aspetti su cui è bene riflettere positivi e quelli che il ritorno a attivare dosaggi di concorrenzialità molto meno positivi laddove elastica il dosaggio delle
Modernità concorrenziali
A enti pubblici che non hanno una capacità dicono senza e di progettazione di queste cose
E quindi Lassini all'eterno gioco delle forze in campo e quindi anche ai conflitti i processi di organizzazione della economia commerciali in una fase sollecitata dal mercato
Su queste cose
è opportuno riflettere perché procedure di innovazione
Volte a liberalizzare più libertà mi imbarcato Piemonte ha da fare quindici anni fa e legge quattrocentoventisei realtà è stato un cattivo freno burocratico
Di iniziative volte a stimolare la concorrenza ma una concorrenza che procedesse di pari passo col sistema economico complessivo
Proporre oggi iniziative di liberalizzazione secondo me
è una esercizio
Di
Quadratura di un sistema di equazioni dove ci sono e lo dico per gli economisti più vincoli che variabili tra questi vincoli ce n'è uno enorme
Tenta Spiel bassissimo tasso di conoscenze diffuse specialmente negli ambiti a cui il decreto
Demanda funzione di organizzazione dell'economia distributive
E questo contatto tutto il resto perché deve tener conto perché le caratteriste del mercato del lavoro per le politiche labour sei vinti è in atto rischia di essere un mercato del lavoro
Ulteriormente depresso da funzioni cosiddetti innovative basta pensare al problema più accelerato della divisione internazionale del mercato del lavoro fronte industriale
E perché mi fermo qui
Basta pensare a questa fase del ciclo economico tutti fondamentale economici dell'Italia sono in via di formazione
Noi quasi attraverso otto decreto ci preoccupiamo per confronto con Maastricht si giochi
Sui processi innovativi del sistema distributivo quando in realtà il ritardo dell'Italia rispetto all'Europa è ben su altri versanti
Sul costo dei servizi pubblici sul costo del servizio ospedaliero sul costo della burocrazia pubblica sulle infrastrutture del territorio e sulle poche ISU alle di organizzazione di basi industriali su cui si muove l'Italia tutto ciò sta a significare
Un'occupazione che non carenze estasi ficcare un rallentamento della domanda sta a significare quindi che qualunque operazione che metta mano
A un ecosistema come quelle combacia
Debole singolarmente comunità d'impresa e magari anche con gli indizi di arretratezza e anche di costi ma che all'interno di molti tessuti territoriali
E parco preconfezionata Alitalia in tante piccole la maggior parte dei piccoli comuni queste è una realtà
La matrice dell'interdipendenza e di relazione fra questo sistema commercio e assistevo dell'economie allargate l'economie diffuse artigianato eccetera eh eh
Di livello così rilevante ma così poco analizzate con un fiuto che pone il legislatore nel prendere delle decisioni lassi atte a terzi
Che mettono mano ad una situazione di relazionalità non conosciuta e ne quantificabile io ho fatto il un'esperienza
Abbiamo costruito
Un modello econometrico territoriale
Che nasce proprio con l'obiettivo di valutare
Se in area di e di simulato lei di allocazione di nuove unità ma secondo anche le tipologie che il decreto esprime i trecento e due mila superfici medie oltre i due mila e cento di commerciale
Valutando l'impatto che sull'economia di aree territoriali misurabile attraverso stime econometriche di tipo quantitativo
Offerta domande tipologie di famiglie tendenze alla mobilità eccetera e abbiamo tentato di valutare gli effetti sostitutivi che innesti
Di nuove economie
Che sulla base del dovuto del mercato e non si esprimeranno in gran parte né coi trecento né con i mille cinquecento metri quadrati vige vendita ma
Cui cinque mila gli otto mila e dieci mila e venti mila le domande che esistono presso le Regioni hanno questo modello
E allora abbiamo avuto modo in qualche modo di valutare come
Effetti di sostituzione ovviamente in un regime in cui i consumi non crescono del tre quattro per cento l'anno
Ma te insidiare in molte aree non soltanto Sollima imprenditore commerciale che magari mediamente a sessant'anni e che se anche chiudo il negozio di per sé in molti casi non è neanche un problema sociale poi questo lo lascio a chi fa un altro mestiere e legittimamente ognuno difende le proprie categorie
Ma incide soprattutto sull'enorme flusso di indotto
Di queste centinaia e centinaia di
Imprenditore commerciale interpelli che sono piccoli eccetera ma che generano e diffondono valore aggiunto occupazione
Reagito con un rapporto moltiplicatore sol prodotto lordo di uno virgola otto uno virgola nove sull'occupazione di uno virgola tre molto più bassa ma che è molto
Diffuso e interpellato comune Altreconomia credo che chiunque si sia occupato di programmazione
Io finisco solo con due battute
Abbia anche avuto solo se ci ha pensato la percezione che quei duecento negozi di quei due comuni quando devono che aggiustarla saracinesca chiamo dal fabbro locale quando devono Trezzano un minimo di contabilità attivo dal commercialista quando devono cambiare il banco frigorifero attivo elettricista
Quando dico che c'è poca conoscenza diffusa di analisi economiche intendo proprio dire che una matrice dell'indipendenza de settoriali da commercio verso
Non è mai stata se non in pochi e ambiti quantificata io mi domando come farà la Regione come farà il Comune che deve valutare l'impatto sul proprio sistema
Di nuove funzioni distributive mi domando quali saranno il gioco e le pressioni
Per realizzare Investimenti e di rilevanza
Importante
E mi domando quali saranno i criteri con cui nel metter mano questo ecosistema che ha un suo equilibrio allegato anche a come confezionata l'Italia e anche questa fase del ciclo economico
Ha capacità di prendersi delle responsabilità programmatorie
Atte a guidare verso
L'innovazione
Anche attraverso lo stimolo della concorrenza e non verso la creazione di sacche e di difficoltà sia dal punto di vista come diceva Roma della vivibilità di aree urbane ed extraurbane di comuni piccoli di comuni grandi di comuni turistici o di de di turismo d'arte o di turismo
Paesaggistico senza creare Effetti e di
Involuzione di un sistema che in qualche modo organizza una relazione molto rilevante nel sistema dell'economia io credo che parlare di professionalità
Di formazione quindi professionale implichi considerare tutto come sto se allora l'indirizzo è sostenere queste economie diffuse pur in un processo dove comunque il mercato
Genera sollecitazioni ma se davvero le premesse che sono presenti nell'indicatori che sono la filosofia della legge
è che
Deve essere la concorrenza equilibrata che le piccole e medie imprese sono considerati come struttura portante del sistema commercio che Eva aveva fatte cresce l'impegno
Allora io dico
Il problema che ci si pone non è un liberismo imporre ma ci si pone è un controllo in questa fase del ciclo di tutto ciò che può provocare un danno negli equilibri di questo sistema
E soprattutto poi cosa che non già consente ho un livello forte di politica economica commerciale non c'è traccia di indicatori di strategie che siano in qualche modo sommabile al concetto di politica economica verso un settore distributivo
Prima di tutto visto che il mio teme è questo qui non c'è traccia di incentivi volti a formare formatori volti attestare anche con codifiche
Istituti di formazione non c'è traccia di indicatori Volpi a incentivare gli attuali operatori anche a accedere a processi formativi io come tutti voi ho visitato la Francia Germania l'Olanda ho visto un centro di formazione
Per la piccola e media impresa commerciale Conforti notazioni anche di formazione a distanza
Però se l'ente pubblico anche che attiva dei bonus formativi e allora quei dipendenti di quell'impresa che cedono al pc e imparano attraverso multimedialità gestirla Vetrella farli contro di gestione di ménage che sullo eccetera
Le ore passate lì hanno un bonus formativo allora io mi domando sono enunciati di Filosofia
Dietro i quali in qualche modo ritrovo la logica dalla vecchia quattrocentoventisei che metteva d'accordo a parole i grandi quel piccolo ambulante col fisso il sistema cooperativo col sistema autonomo
Ma alla serata in qualche modo al mercato e al gioco della burocrazia pubblica
Un'evoluzione del sistema che la mesta degli urbanisti e degli economisti non può dire di sicuro che abbia creato allocazione ottimali di affetti e di modernizzazione ad un che io allora sono convinto che modernizzazione ci sarà ma sono convinto che se noi continuiamo a non conoscere la realtà in cui viviamo non misurare questi affetti a non creare momenti formativi e a non incentivare il cavallo perché belva
Di fatto noi scriviamo delle cose ma o ne vogliamo delle altre e quindi vogliamo che un mercato vinca il più forte
E poi comunque ragioni anche di teoria economica ci sono comunque entrambe le parti
Abbiamo a fronte sindacato ha qualche problema in ordine a gestire
Forza lavoro e contrattualistiche non v'è dubbio che il lavoro autonomo esprime popoli da questo punto di vista
In termine di occupazione e di lavoro dipendente dunque
L'accesso ad una grande impresa marginalmente fa tre su una parte di lavoro dipendente anche di buona qualità e dunque sindacato che si pone il problema del mercato del lavoro giovanile
è un interlocutore attento questi referti ma bisogna stare attenti nel pensare agli effetti di marginalità del delta di crescita con gli effetti complessivi che rispetto a mercati del lavoro la professionalità
E a gioco di Fattori induttivi dell'economie diffuse che in questa fase del ciclo sono un punto rilevante di equilibrio della nostra economia
Non debbono essere o pagare un costo rilevante in omaggio ad una riforma assai poco pensata e che richiede secondo me aggiornamenti e con un maggior
Numero di articolazione di analisi e anche con uno sforzo di dare quantità alle valutazioni che non si non solo dei principi
Sono andato fuori tema ma troppo rilevante
Oggi in campo l'interesse sull'analisi di questi aspetti
Presso San Lorenzo che andava assolutamente fuori tema andato fuori tempo
Che ci rammarichiamo perché avremmo voluto ascoltarlo come la parola verso il professor Baldassarre che ci però Andrea dei profili giuridici e istituzionali della riforma
Sì farò sicuramente guadagnare tempo considerato che siamo in ritardo perché mi fermerò ma brevemente soltanto su due punti
Primo è quello che probabilmente tema di maggiore attualità e cioè la legittimità o meno dell'attuale bozza di decreto legislativo la sua disciplina in materia di commercio
Non ci vuole una grande analisi per dire che questo decreto
è clamorosamente evidentemente macroscopicamente fuori della delega
Per la in base alla quale vi è stato è stato sarà esercitata questa delega la delega ricorda tutti erano delegati riguarda che viene dalla legge Bassanini per la riforma della pubblica amministrazione per la semplificazione procedura quote la pubblica amministrazione quindi riguarda essenzialmente una disciplina delle amministrazioni pubbliche il decreto come può leggere qualsiasi persona anche non esperta di diritto parla di questo in alcuni articoli ma nella maniera grande ma gli altri articoli parla di altro
Sì qualsiasi giudice degno di questo nome che non abbia come parametro vizio criteri non giuridici ma criteri politici quindi escluso quei giudici ma qualsiasi giudice credo che farà cadere questo decreto in un secondo non dovrebbe avere dubbi sulla illegittimità di questo decreto questo è un vizio formale che tocca alla radice l'intero decreto
E quindi è l'intero decreto crea questo aspetto macroscopico di illegittimità costituzionale
è un quindi un motivo formale dicevo però c'è anche un un come si può dire un significato sostanziale
Perché
In questo caso di questo decreto non è l'unico
Ma ci sono diversi casi analoghi a questo attraverso con i quali si sfrutta la legge Bassanini appunto legge va riformata con l'amministrazione per riformare l'intero l'intera Repubblica si può dire
La legge Bassanini del resto ha già un contenuto costituzionale pur essendo una legge ordinaria parlo della legge-delega tant'è vero che la commissione bicamerale nel riformare il Titolo quinto della Costituzione non ha fatto altro che riprendere motivi fondamentali della legge Bassanini
Allora
Messo già a questo punto molto delicato alla legge Bassanini ha un orizzonte molto più ampio di quello che normalmente si affida leggi ordinarie però il punto è che si utilizza questa delega fatta la riforma della pubblica amministrazione a tutti gli altri Fini
Quale il significato sostanziale politico istituzionale di questo e che il Parlamento è messo totalmente fuori dalle scelte perché nel momento in cui si fanno decreti di riforma di qualsiasi cosa basato su questa legge con decreti legislativi parlamento viene sentito soltanto compare ieri
Su alla fine del processo decisionale del governo su o però diciamo così delibere governative lo chiamo per bozza di decreto ma su bozze di decreto ma sono qualcosa di più che sono già Belli che infatti paramento poco reggeva aspetti marginali a quello che è il punto fondamentale che il Parlamento viene escluso non solo delle scelte fondamentali perché non c'è un monte una legge delega che copre il decreto ma il Parlamento e me ne scuso anche dalla normale attività se volete di consultazione delle parti perché il Parlamento ha più ampia possibilità di fare questo di rappresentanza del tutti gli interessi della nazione della società
Mentre nelle chiuse stanze del ministero che avviene l'avevano opera legislativa
La se proprio la settimana scorsa il presidente della Camera Violante
A comunque sembra chiamato alcuni di studiosi tra tra i quali chi vi parla
Per un per organizzare i primi di maggio un grande convegno di rilancio del parlamento perché Violante si rende conto che questo è un punto estremo quello in cui siamo arrivati
Sarebbe troppo facile dire che se fosse venuto da altre parti politiche oggi saremmo a parlare di colpo di Stato
Troppo facile dirlo cancellate questa affermazione
Ma oggi siamo arrivati a un punto in cui mai nella Repubblica nostra repubblica italiana siamo mai arrivati cella esclusione totale del Parlamento dalle decisioni legislative decisione di riforma così importante come questa
Allora mi dicevo il presidente Violante vuole fare per la prima volta nelle Aule parlamentari un convegno
In cui si analizza come è possibile rilanciare il Parlamento essendo stato D'Aloia ascoltato nella preparazione di questo ho detto caro Presidente
Ma la prima cosa che dove si fa e non un convegno vai dalla maggioranza e digli che così non può andare avanti magari farlo nelle forme discrete non in forma per per non già ci sono già troppi problemi di discussione pubblicato in questo Paese
Il convegno può essere importante ma il convegno non potrà altro che dire che che che sottolineare la gravità di questo processo la gravità di questo fenomeno che aggiunto che aggiunto a livelli e intollerabili per una non dico per uno stato parlamentare ma per una democrazia
E allora il problema della riforma del commercio impropriamente che tocca
Problemi ben più ampi perché il modo prescelto un modo nel quale non solo vengono sacrificate le aule parlamentari ma vengono sacrificate anche le categorie interessi della società
E quindi reale confronto come richiede le normali regole come richiedono le normali regole della democrazia anche della democrazia moderna
Questo è il primo punto il secondo punto vorrei toccare alcuni aspetti di contenuto
E peraltro sottolineando aspetti che già sono stati
Ricordati
Voi sapete che nell'articolo sette di questo progetto c'è è prevista per gli esercizi di vicinato una totale liberalizzazione
Perché all'autorizzazione sostituita una comunicazione che non ha però nessun effetto al al di fuori di quello di informare la amministrazione dice il delle iniziativa che si sta per intraprendere salvo un piccolo salvo un'eccezione che quella legata all'articolo dieci per i comuni di piccolissimi inferiore tre mila abitanti e i centri storici
Giustamente è stato detto poco fa la Roma che
Questo
Far sì che per questi aspetti a decidere della iniziativa saranno soggetti assolutamente incompetenti a farlo quale il la Sovrintendenza nella tutela dei beni artistici
Le autorità competenti in materia urbanistica credo che questo sia un aspetto deprecato deprecabile del della riforma
Io credo invece
Io sono a favore della liberalizzazione
Però voglio dire voglio dire due parole che non sono soltanto non non rubo il mestiere agli economisti perché per gli economisti queste sono cose quasi banali ma sono concetti che hanno elaborato gli economisti che hanno anche una qualche rilevanza giuridica
Commercio ottocenteschi erano non erano altro che le regole del mercato per quella società oggi son diventati parte del Codice civile ma son sempre regole per il mercato
Ricordo un attore giovanili credo che sia Engels piuttosto che Marx il quale polemizzare ma con Adam Smith perché diceva che smise faceva il l'elogio della legge della giungla nel momento in cui elogiava il mercato Engels o Marx non ricordo chi dei due ovviamente sbagliava di grosso
Perché bastava leggere
Forse non sapete ma significa oltre a essere l'economista ha tenuto anche lezioni di diritto pubblico ed bastava leggere
Non solo le opere economiche ma anche le lezioni di diritto pubblico che ha tenuto la Dalmine sia dei gradisco per sapere quanto il mercato e intriso di regole per Smith ma non solo per lui per tutti gli economisti che studiano seriamente
Questo problema
E allora ovviamente devono essere regole di libertà ma devono essere anche regole di convivenza
Regole precise
E chiaro che nel momento in cui si dà un'autorità pubblica un potere discrezionale e già siamo fuori di queste regole di convivenza
Le regole perché ove ci sia un mercato mercato effettivo devono essere regole oggettive trasparenti riscontrabile e precise tali da eliminare un potere autoritario discrezionale
Quindi io concepisco che si deve ampliare si deve garantire il libero mercato né in questo settore
Ma garantire il libero mercato significa anche stabilire regole precise sull'organizzazione della rete distributiva
Perché se queste mancano allora avrebbe ragione veramente Engels o Marx a dire che il mercato è la legge della giungla
Immaginate voi
In una situazione assolutamente prive di regole un
Un negozio che voglia
Un esercizio che voglia vendere magliette di queste magliette che prendono i turisti
Se in totale assenza di regole che cosa impedirebbe che di fronte a questo negozio si mette una con quale diritto si può vietare a una ma bancarella di venditori ambulanti di mettersi di fronte a questo negozio a vendere gli stessi prodotti ovviamente falsificati
E quindi a un terzo
Del valore di questi beni in mancanza di regole
Non non ci sarà non ci dovrebbe essere un motivo una ragione giuridica per impedire questo ma la stessa cosa si può
Portare anche a livello di organizzazione della rete distributiva tra negozio negozio intendo dire al di fuori del rapporto esercizi commerciali ambulanti
Una rete distributiva e dunque basata su regole precise e dunque è un presupposto essenziale per avere un mercato
Ma di fronte a queste rete distributiva basata su regole precise e chiare ci deve essere a gestire il tutto un'autorità che abbia competenza in materia di commercio
Perché l'autorità che deve essere proposta nel rispetto delle regole della su cui è basata la costruzione
Di una rete distributiva
E questo non deve valere soltanto per i Comuni di tre mila inferiore a tre mila abitanti o per i centri storici questo deve valere in genere perché il mercato
Vale per tutti edere e deve valere per qualsiasi dimensione abbia questo mercato sia locale sia di dimensioni più ampie
Quale
Quindi innanzitutto sulla natura dell'autorità
Credo che deve essere un'autorità che abbia competenze in materia di commercio
Le comunque le autorità competenti in materia di urbanistica e in materia di tutela delle bellezze naturali o delle dei beni artistici sono autorità che non possono dire se fare un'iniziativa commerciale o non fatto non hanno il potere ha ragione Roma non hanno il potere non hanno la competenza non hanno le conoscenze per poter prendere una decisione di questo genere
Possono invece intervenire sul come fare la tale iniziativa
è chiaro io ho sempre davanti agli occhi una delle vie più belle del mia città Perugia dove via Baglioni c'erano dei fino a pochi anni fa
Pochi anni fa serve del tempo si schiaccia diciamo fino a pochi decenni fa c'erano dei bellissimi negozi
Che avevano ancora uno stile architettonico ottocentesco e sono stati sostituiti con grandi
Apparecchiature di plastica che hanno dato una un aspetto estremamente
Volgare di basso livello o estetico a questa via che è una delle per me è una delle vie più belle che si possono trovare nelle città italiane
Ma questo che significa che un intervento a tutela di quei beni avrebbe detto il negozio lo puoi fare
Ma lo devi fare in certi modi e per e rispettando certe caratteristiche
A cedere questa autorità il potere di dire se si può aprire il Turner consulta null'altro sarebbe come riprendere la polemica che c'è stata qui a Roma sul via ricondotti e cioè se lo stabilire se abbia ricondotti ci dovesse essere
Una
Un negozio che deve sempre essere nere articoli sportivi magliette e scarpe così e così via io credo che qualsiasi negozio può stare in qualsiasi posto l'importante è come viene fatto questo negozio del resto voi chi conosceva la Quinta Strada non io a quelle che ci sono bellissimi negozi forse i più belli che riguardano loro argomenti di questo tipo e non proprio e non penso ai ai vari negozi della Warner Bros di Disney in cui si vendono articoli di questo tipo che io preferisco anche per ma dal punto di vista estetico ad altri che magari vendono gioielli meravigliosi
Ultimo punto quale livello a quale livello di Autori di autorità
Credo che qui il livello deve essere un livello locale ma non si può mettere in questo sono di diverso prima mi pare se ho ben capito rispetto alle osservazioni che faceva prima a Roma non si può mettere in alternativa comune regioni dovrebbero avere ruoli diversi Giannella Bassanini a mio avviso c'è troppa confusione di tra questi livelli non vorrei che si accrescesse questa confusione
Il comune non è non c'è dubbio che è l'ente che deve avere come si può dire il governo di questo settore
Ma le linee strategiche in materia di commercio non può farlo il Comune il Comune essere colui il soggetto che deve decidere sulla base di regole prestabilite se una certa iniziativa se un certo esercizio può essere aperto no
Come attraverso gli assessorati all'Urbanistica o alla tutela del Belle arti come deve essere questa la struttura di questo negozio struttura edilizia di questo negozio e così via
Ma le linee strategiche perché ragione Roma ci vogliono linea strategica a in qualsiasi settore figuriamoci se non se si può escludere il commercio rime strategie non possono essere stabilite a questo livello e allora c'è bisogno di un intervento più alto che il livello regionale sulla base di principi generali stabiliti anche a livello nazionale
Quello che deve essere chiaro a mio avviso e questo risponde un po'all'attuale disegno che esiste nella ripartizione del dei poteri tra Comuni Regioni è stato quello che deve essere
Chiaro tuttavia che sulla base delle regole attuali
Il Governo del settore
Non può non essere che a livello comunale ma tutto ciò che non attiene alla gestione concreta diciamo così di questo settore è difficile poter pensare che possa essere collocato con la distribuzione attuale dei poteri ai comuni
Certo se i comuni diventa diventeranno quello che
Alcuni interpreti la legge Bassanini o alcuni interpreti del bicamerale dicono e cioè il vero centro dall'amministrazione
Se il federalismo italiano sarà al federalismo dei comuni
è una prospettiva sinceramente che io vedo come da brivido endo perché non conosco esempi al mondo di federalismo basato sui Comuni comunque queste alcuni è quello che vanno dicendo ora
Alcuni costituenti ma altri lo chiamo più spiritosamente alcuni ricostituenti
Queste quello che vanno dicendo se alle parole seguiranno i fatti è chiaro che allora il discorso cambierà totalmente spero comunque che alle parole non seguono i fatti su quel almeno su questo punto beninteso
Ultimo ma sempre in questo ultimo sottopunto e poi termino
Il problema della liberalizzazione dell'apertura dei dei negozi ecco tutto il discorso del degli orari di apertura tutto il discorso fatto in precedenza riguarda il sì della iniziativa se entrare nel mercato eventualmente quali sono le autorità che devono dettare le regole
Per stabilire che cosa siete che cos'è il mercato quali sono le regole del mercato e chi quale autorità intervenire
Il problema dell'apertura dell'orario di apertura dei negozi è un problema che si pone è giuridicamente un livello diverso a livello del come
Regolare o come gestire una certa iniziativa
Economica commerciale
Su questo piano almeno il diritto permette una maggiore latitudine
Nel senso che su questo piano la libertà è sottoposta a regole molto più ampie che non quella dell'apertura di un esercizio cioè a quella del se delle iniziative
Regole molto più ampie che trovano limiti essenzialmente nella tutela del lavoro
Nella tutela della persona umana della dignità umana ma altri limiti non non non ci sono almeno in via di non dovrebbero esserci almeno in via di principio stando ai principi costituzionali della materia e allora è possibile immaginare una volta riconosciute le esigenze legate alla tutela della persona è possibile immaginare una effettiva totale liberalizzazione
Di questo aspetto dell'attività commerciale
Però e qui concludo con questa affermazione
Voi sapete che i giuristi
Soprattutto se hanno fatto per diversi anni i giudici come è capitato a me cercano di osservare i problemi con il maggior distacco possibile
Però non vorrei che su quest'ultimo problema io sia stato influenzato dal esperienza che ho avuto tante volte nelle città americane di passare delle belle ore
Magari in queste librerie caffetterie a leggere un libro magari alle undici e mezza di sera o durante ore in cui normalmente sono chiusi i negozi quindi non vorrei che la mia
Esperienza di consumatore abbia superato abbia soverchi atto il giurista in questa ultima osservazione vi ringrazio comunque attenzione
Grazie al professor Baldassare drammatico dello scontato prima nell'arco della mattinata perché fosse senza fosse se aiutato al
Ed è le cose stiamo discutendo anche da un'altra e importante
Angolatura il problema giuridico istituzionale che si lega ai rapporti tra legislazione delegata e attribuzione del Parlamento si lega tutta la fase costituenti un ricostituente
Che vede impegnato il Parlamento nella riforma della titolo secondo della Costituzione mi veniva fatto di pensare ascoltandolo che in certo modo anche la vicenda Camelot
In questo medesimo disegno
Di revisione della Costituzione meriterebbe riteniamo che di meriti debbano evitare anche una considerazione più attenta mi spiego
Anticipando quello che Dio ha brevemente né conclusioni forse se un incontro come quello odierno così ricco di contributi di riflessione e di proposte
Fosse stato utilizzato dalle autorità dai poteri istituzionali qualche tempo prima della produzione del testo su cui stiamo ragionando probabilmente io dico sicuramente saremmo stati tutti insieme in grado di creare un contributo positivo e costruttivo e disprezzo alla elaborazione della norma e questo ragionamento aldilà poi dei limiti della seduzione alla alla legislazione di delega o meno credo che un ruolo del genere nel lo abbiano debba valere debba continuare esercitarlo
Magari dopo il convegno di maggio di Violante sui sulle attribuzioni del Parlamento o magari anche prima ci proponiamo di organizzarne uno qui sul rapporto che fosse
Sovrasta tutto della sul rapporto tra politica nelle sue diverse accezioni e se di luoghi e competenze della concertazione sociale ma questo è un altro argomento su cui torneremo
Grazie al professor Baldassarre ancora e ora la parola alla professor Pellegrini l'Università Bocconi che ringraziamo anzitutto per aver accettato di posticipare il suo intervento rispetto al programma prego grazie
Allora cercò di farmi odiare da voi meno possibile essendo uno degli ultimi ostacoli a qualche forma di rifocillamento
Tema ENEL ovviamente compresso politiche attive nella transizione prodigati nel commercio alcune cose peraltro sono già state dette io cercherò semplicemente di tracciare un po'se riesco i confini di questo tema
Perché Porro come impostarlo la una intervento come quello di questa riforma del commercio implica una più o meno secondo il giudizio credo non drammatico comunque cambiamento delle regole del gioco
Queste regole del gioco confliggono con gli interessi con gli equilibri di coloro che sul mercato già erano e quindi possono portare a due impostazioni puramente di intervento una cui già accennava Leon prima è un intervento interventi natura compensativa
Questi nuovi queste nuove regole del gioco hanno dei costi producono delle perdite
Su coloro che sul mercato operavano con le regole precedenti che che con quelle regole avevano fatto degli investimenti dunque li compensiamo per questo motivo questo è quello che porta un'impostazione del tipo attenti amici rapidamente la rottamazione dei negozi
O talvolta non so se i negozianti addirittura in modo in quei mesi
C'è qualche perplessità su questo tipo di discorso per una semplice banale ragione che ci sono Leon prima ne accennava dentro a questi cambiamenti delle regole del gioco degli effettivi liberalizzazione che intendono ridurre delle rendite e quindi andrebbe discusso tutto questo tema ma per carità non lo faccio
Secondo tipo d'intervento su quello quindi concentrerò è invece un discorso che ha con dei supporti quindi troviamo quali sono le imprese
Che la liberalizzazione espone in condizioni di maggiore debolezza e nei confronti di queste imprese definiamo degli interventi di aiuto di supporto
Quindi mi soffermerò su questo lo farò cercando adesso e dirò parecchi aree su cui questo si può fare voglio fare però una premessa ed è questa
Bisogna credo proprio che comunque ricordare che chi svolge funzioni imprenditoriali grandi o piccole e si assume per definizione un ruolo di assunzione di rischio quindi questo suo aveva Suazo rischio
Entro certi limiti almeno diciamo entro i limiti in cui questo rischio e prevedibile
Ma dovrebbe portarlo a prevedere certi cambiamenti e adeguarsi per tempo ai cambiamenti che doveva devono arrivare la una riforma del commercio era un cambiamento che era prevedibile e che
Da cioè discuterà dieci anni quindi prima o poi dovrà arrivare
L'alternativa secondo me e questo vale tra tendenze che da noi c'è un po'è un attimo un'alternativa di ove perché sia nei confronti dei soggetti privati delle persone che delle imprese
Che sempre mio modo di vedere finisce per deresponsabilizzare e gli uni e gli altri rispetto ad alcune cose ben cinque devono decidere con la propria testa e comportarsi come ha fatto a testa
Detto questo allora come impostare invece il discorso supporti dove sono le aree di debolezza tutti sapete un'impresa commerciale fatto di due cose logicamente distinte anche se qualche volta non distinti da un punto di vista fisico funzioni centrali a servizio delle funzioni periferiche quindi le funzioni di vendita
E appunto funzionari di vendita diciamo punto vendita
Ora qui c'è un modo un modello di impresa la grande impresa con grande punti vendita che ovviamente quello dominante quella che non ha nessun problema quella che attacca diciamo così sul mercato
Poi c'è una piccola impresa ma con grandi punti vendita il supermercato indipendente tanto per intenderci
Poi c'è la grande impresa con un piccolo punto vendita e ha può avere dei problemi anche lei e poi c'è il piccolo punto vendita traffico impresa che il problema più grosso di tutti fa io quello che cercherò di fare dividere di suddividere le possibili aree di intervento rispetto a queste due situazioni la situazione di una piccola impresa anche se a grandi punti vendita e la situazione dei piccoli punti vendita degli svantaggi dipinto di punti vede hanno in quanto tali rispetto ai grandi
Buona sostanza per le piccole imprese mancanza di colonie di scala e di scopo sue funzioni centrali questo il tema su cui può essere fatto un ragionamento per definire i supporti per quanto riguarda invece i piccoli punti vendita
La recita di uso dei fattori è il punto principale di difficoltà e l'altro elemento fondamentale è la dipendenza da economie di agglomerazione del Coni Esterna
Su cui P con puntualità non ha capacità di incidere una capacità di determinarle
Se poi ci mettiamo insieme c'abbiamo piccoli punti vendita di piccole imprese piccole imprese qui sommiamo queste due debolezze quindi sia sulle funzioni centrali sia su alcuni elementi che riguarda la gestione del punto venti e in quanto tale
Allora
Proviamo a vedere quali sono le aree di svantaggio
Funzioni centrali
Piccola impresa nei confronti delle funzioni centrali allora una è nota a tutti gli acquisti
Devo Codice a basso potere contrattuale non è vero non è questo il problema ma basso potere contrattuale semplicemente offre all'industria
Delle economie esterne che sono più basse perché per l'industria un piccolo punto venti e più costoso in termini di forza vendita necessaria interfaccia
Termini costi commerciali logistici distribuzione fisica per raggiungerlo in termini di minore programmabilità da produzione quindi maggiori oneri stoccaggio nel sistema per far fronte al Misma cifra domanda offerta
Da qui
C'è una primaria su cui qualcosa si può fare secondo punto di vantaggio su funzioni centrali quella contigua alla comunicazione
Oggi la comunicazione conta molto per poter diventare un interlocutore del consumatore ferite bisogna essere notti e di media costano a questo punto la piccola impresa può avere dei problemi in questo senso manca di una voce sul mercato
Logistica un altro elemento di svantaggio della piccola impresa quello che legato a il fatto che i flussi logistica nei confronti del piccolo sono fusi lenti sono frutti poco coordinato con un numero elevato il punto di rottura di carico
Il numero elevato di punto di stoccaggio quindi i costi per servirla salgono ricerche sviluppo questo credo che sia un punto rilevante per alcuni ragionamenti che si possono fare echeggiare San Lorenzo prima toccato
C'è un problema di ritardo nell'innovazione siccome innovazione oggi molto rapida questo ritardo poi pesa è un ritardo che rallenta la sua capacità di adeguarsi al mercato
Quintali era di di di di svantaggio funzione centrale la finanza e anche qui non perché
Le banche
Di per sé
A prescindere ago che fanno concretamente ma siano cattive ma perché dove mettere insieme un piccolo un piccolo una piccola quantità di denaro nei confronti di un piccolo imprenditore ha comunque dei costi di transazione elevati per istruire la pratica per valutare l'affidabilità eccetera che finiscono per incidere poi sul costo di quel di quel credito
Quindi elevati costi di transazione bisognerebbe tutte le diminuire
Per quanto riguarda i piccoli punti vendita che sulle funzioni periferiche un piccolo punto mentre rispetto d'uno grande a almeno altrettante altre cinque elementi di svantaggio una fortissima rigidità dell'uso del lavoro
Qui
Do spiegasse bene ci vorrà del tempo non non prova neanche a farlo dico solo una cosa è intuitiva cioè la quantità di lavoro necessario per tenere aperto il punto vendita e spesso uguale alla quantità del lavoro necessario punto
Quindi parte di quel lavoro finisce per essere sotto impiegato per un numero di ore elevato per un grande punto mente questo non avviene anche per la possibilità di giocare sugli sci
Dei diversi
Dipendenti
Poi promozione proporzionati pesa moltissimo maggio promozione alla base di tutto che fanno i grandi centri commerciali ha una prosa integrata la funzione dare a una promozione di tutti coloro che stanno dentro a un certo poco di offerta
Al di là di quelle che sono promozione naturali Pentericci saldi la capacità di piccoli punti mentre di fa una promozione che abbia effettivamente un effetto di attrazione sulla su sulla domanda sono ovviamente molto modesti
Quarto punto anche questo io credo assai rilevante analisi mercato cioè capacità di fare un minimo di analisi su quello che sta avvenendo nel proprio contesto competitivo quest'oggi è rilevante perché basta che apre un grande punto vendita grandi superfici specializzate cioè che per vedersi cambiare attorno rapidamente il contesto competitivo il piccolo punto vendita raramente sono alle spalle qualcuno che questo può farlo ma anche qua cominciare si dei problemi
In questo che il sensore svantaggiato economie esterne il piccolo punto netta dipende da ecco ma se disservizi che non controlla dipendeva il parquet ci che controlla se mai il Comune dipende dall'arredo urbano dipende da tutta una serie di cose
Su cui non può intervenire allora si può far qualcosa su queste cose funzioni centrali funzioni periferiche ovviamente sì alcune sono cose notissime sugli acquisti riparto dalle funzioni centrale ovviamente questo in comune quindi l'associazionismo da un lato che ha una storia mai molto lunga in questo Paese che ha obiettivamente fatto molto anche il franchising se il partner diventa un'impresa industriale piuttosto con imprese commerciali sulla comunicazione si può far qualcosa certo si possono avere dei segni comuni che permettono di comunicare a costi più bassi
Anche di nuovo associazionismo franchising sono le soluzioni che si possono utilizzare sulla logistica necessità e centralizzare i magazzini a servizio di una rete di più punti vendita
Di nuovo associazionismo franchising sono le soluzioni da utilizzare
Ricerca e sviluppo qui di nuovo suggestivo francesi e in più forse qualcos'altro si potrebbe pensare centri di formazione consulenza che aiutino le in prese più piccole
Sulle funzioni su questo tipo di funzione
Sulle zone periferiche qui il quadro cambia la lista lavoro e dall'ISAE lavoro quindi unico modo di intervenire consentendo un'elevata flessibilità all'uso del lavoro poi dico due parole in merito
Per la promozione per la promozione che non è l'associazionismo e conta ma lo diceva prima a Roma
Contano le associazioni dare a quelle territoriale le associazioni di via l'Associazione centro storico quindi è lì che si deve agire si vuole aiutare
Sulla consegna sull'atto dei dei dei costi di trasporto e qui ci vogliono delle di nuovo dei magazzini piattaforme che serva a tutti coloro che sono dentro accertare territoriale Germani esperimenti del genere comincia ad essere fatti nulla vieterebbe di farli
Nelle nostre città
Analisi mercato anche qui questa analisi potrà dovesse deputate a l'associazione dare anche tiene sotto controllo quella pollo di concentrazione di offerta commerciale rispetto ad altri folli concorrenti nello stesso intorno
Sulle colonie Esterne equi quello che ci vuole una regia il centro commerciale pianificato a un direttore che fa la regista qui regista invece nelle aree urbane non c'è ci vorrebbe qualcuno che nuovo associazione dare a pubblica amministrazione che sopperisce questo funzione di regia
Dunque sostanza mese pesano quattro aree d'intervento chiamati fare né chiamare associazionismo verticale quindi condivisione di funzioni con altre imprese simili
Associazionismo orizzontale condivisione di funzioni con altre imprese della stessa area
Una parte di supporto che potrebbe essere pubblico ho diretto o per mezzo delle associazione di categoria per esempio cento di formazione consulenza e consorzi di garanzia sull'altro della credito
Quarto per quanto riguarda documento normativo e qui una liberalizzazione tira l'altra nata maggior possibilità di USA di uso flessibile del lavoro
Due considerazioni in merito questo quattro aree in termini un po'più propositivi ma proprio due accenni insomma sulla sul seno verticale quello classico cosa si può fare ma qui per esempio
Finanziamenti per progetti e qui io credo debba veramente essere però definite una condizione di forte selettività l'accesso perché altrimenti come una tradizione che nel nostro Paese fin troppo nota finisce che le cose non servono a nulla cioè una Pezzuto c'era neanche troppo calda su un problema giusto per tacitare gli interessi coinvolti il numero d'impresa super commerciale talmente enorme che qualunque operazione a pioggia destinata al più misero fallimento
Poi una cosa che forse potrebbe essere fatto nel non alimentare dove l'associazionismo contrariamente a diventare non c'è ancora nella stessa misura è finanziamento dello start-up della fase di start up di eventuale Mione volontà dei gruppi d'acquisto
Ah su Javi Moreno orizzontale questa un'area più interessante per certi versi perché fra l'altro decreto
Più o meno direttamente ma su queste cose dice
Alcune cose
Ma qui quello che manca sostanzialmente è la possibilità di rendere vincolanti le decisioni delle associazioni dare che già esistono i centri sei centri storici le associazioni di via
Il meccanismo è ovvio c'è un interesse e un una free rider Ship dentro questo meccanismo io negoziante della via x non entrò nell'associazione perché sente la situazione devo pagare poi dei soldi presente per le promozioni in comuni
Sperando che a farlo e a subirne il costo saranno gli altri negozianti io me ne approprio ero a gratis
Questo è una cosa che se parlate con qualunque associazione di via in questo Paese vi diranno tutti è il nostro problema qui c'è un problema giuridico di come dare possibilità di vincolo a questi signori non so se possibile no no cultura giuridica
Passo la palla a chi ce la
Mancano gli strumenti di coordinamento amministrativo uno delle grosse grane che si troveranno i Colleoni che sono stati chiamati dal decreto molto spesso comuni la Regione in primis a definire qualcosa di specifico per i centri storici è che non esiste tradizione di
Lavoro per Progetto sui sulle nostre città e il centro storico dovrebbe essere un Progetto dovrebbe avere poi dovrà essere gestito non in termini di Piano rigido ma come processo che viene continuamente
Che accompagna continuamente la la modificazione della realtà in Inghilterra esistono figure di questo tipo che sono state anche già sperimentate e fra l'altro noto in accordo fra grande distribuzione e istituto indipendente proprio perché su queste cose c'è una possibilità di alleanza essendo che entrambi hanno un problema con nei punti vendita di questo tipo perché hanno lo stesso tipo di problema nei nei centri dove non esiste un coordinatore
Quindi siti center manager potrebbe esserci senza sperimentare
Una cosa che sarebbe interessante fare con un un un po'di
Aiutare le Regioni gli enti locali a
Intervenire su su su qualcosa su cui non hanno mai messo le mani appunto il controllo di questa realtà commerciali nei centri storici nei grandi vie e forse potrebbe essere quello di provare a sviluppare provare a mettere insieme qualche modello di riferimento di come si possano intervenire come si possono aiutare queste aree di concentrazione spontanee
Che vivono questo problema di
Scarsa capacità concorrenziale nei confronti dei centri commerciali pianificati centri formazione e consulenza consorzi qui c'è qualcosa il decreto dice l'articolo cinque al comma cinque viene richiamata la la Regione a definire qualche forma di incentivo sulla base su su su su sul tema della formazione io credo che qui sulla consulenza qualcosa volendo si potrebbe fare ci sono state richiamate anche a San Lorenzo esperienze in altri Paesi la piccola impresa non può utilizzare della consulenza di livello e la consulenza di livello costa giustamente perché c'è un mercato anche di quella allora la McKinsey non la piccola impresa avrà mai utilizzarla ma non è possibile pensare a qualcuno che costruisce dei pacchetti viste l'uniformità spesso dei problemi e quindi poi è in grado di redistribuite al dettaglio questi pacchetti in modo così del dando un aiuto decoroso
La possibilità esiste ci vuole la volontà questo il problema
Per quanto riguarda poi l'altro decreto di per Consorte di garanzia quell'unico però l'unico modo e questo qui è chiara questa potrebbe avere anche un impatto positivo sul tema dell'usura che è un tema che anche effetti di ordine pubblico di altro tipo
Flessibilità lavoro
Si potrebbe ma non lo so proprio dirlo definire delle forme contrattuali di part-time molto spinto che siano limitate al rapporto certe fasce orari e di utilizzo e e al numero di lavoratori impiegabile in questo modo
Sul totale che vadano aiutare propri piccoli non i grandi in funzione aiutarli a rispondere a una liberalizzazione degli orari
Fare tre ore la sera dalle sette alle dieci per ipotesi dentro a una configurazione contrattuale il più leggero possibile
Prima domanda seconda domanda
Non è forse possibile in questo modo anche recuperare delle aree di lavoro irregolare che comunque esistono in modo più o meno inevitabile
Allora le possibilità le cose che si possono fare sono tante
Il problema qua oggi come lo è stato nel passato e di avere una reale volontà Thiene dare in questa direzione e di volerlo fare bene ringrazio
Professor Pellegrini anche ma non solo per la sintesi
E a questo punto si apre la parte finale che prevede l'intervento di istituzioni politiche sociali io ringrazio particolarmente il presidente della Regione Liguria dottor Maurice che tra di noi
Il quale tra l'altro presidente delegato della Conferenza dei presidenti delle Regioni per i terreni del commercio e lo prego di accomodarsi qui al tavolo sono poi previsti una serie di interventi delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro che ascolteremo in veloce successione sono costretto presentare il fatto che siamo alle ore tredici e che quindi la sintesi sì implora
Per evidenti giovani la parola al presidente morì
Ringrazio di questi invita anche a nome dei colleghi
Su un argomento che c'ha particolarmente impegnato stecche
Rappresenta uno dei primi provvedimenti di riforma di attribuzione di competenze alle Regioni e autonomie locali
Ho sentito con qualche sorpresa antiche lo dico sincero confesso gli interventi precedenti ed alcune considerazioni che sono state fatte io non voglio certo contestare il resto l'autorità del professor Baldassarre ma è certo che per quanto riguarda il problema dell'illegittimità del decreto noi abbiamo considerato come d'altra parte nella sua relazione prevede questa decreti questa bozza di decreto
Quando dice che in quest'ottica le disposizioni concernenti il commercio contenute nella legge quindici marzo sono vanta sette numero cinquantanove risultano offrire un'opportunità di intervento finalmente complessiva e definitiva con tale provvedimento ossia la legge quindici marzo cinquantanove viene concessa al governo la delega a conferire all'arrivo alle regioni funzioni e compiti
Regioni funzioni e compiti amministrativi nelle materie che non vengono espressamente riservata allo Stato tra le quali non è menzionato al commercio quindi tutto quanto non è menzionato è attribuibile questa è stata l'impostazione
Giuridica su cui
Sì articolo si è mosso il Governo e che scrive sul quale poi ci sono stati tutti questi confronti come a mio parere non si può sostenere che il Parlamento viene escluso in quanto il Parlamento non sono adatto ben venga ma costituito un'apposita commissione
E viene consultata periodicamente oltre alla Commissione che riguarda i rapporti con le regioni quindi una doppia
Consultazione con due diverse commissioni parlamentari
Ma io dico che io credo che ci sia un problema politico più ampio
Lo Stato non funziona
Il problema il Nord ormai è in una situazione di grande difficoltà
Noi abbiamo come presidente l'impressione che Roma in tutte le sue istituzioni non col si renda conto dell'attuale situazione
Ecco questo è il punto fondamentale
E quando parlo di regioni parlo di le regioni di tutte le posizioni politiche
Non solo quelle di diciamo del governo scrisse accennato ipotesi di chianche sarebbe stato considerato un Corpo di Stato se fosse fatto da altra forza politica ma
Direi che da tutte le parti politiche
Se legate alla realtà territoriale del Nord si avanza questa necessità il federalismo che deve essere realizzato il trasferimento dei poteri e delle decisioni verso il basso
E purtroppo come dicevo non c'è un'ipotesi di riforma che non trovi opposizione sulla quale non si organizzino gli interessi scrive in qualche modo vengono tocca
Questo è un una constatazione che andiamo facendo in termini molto chiare e precise
Ora noi partiamo dalla disciplina del commercio della legge quattrocentoventisei del settantuno
E che è stata concepita trent'anni orsono
E si può dire che nel lungo corso dalla sua applicazione unitamente agli aspetti positivi ha evidenziato inevitabilmente anche i propri limiti
Se è vero che Varsavia impiantare ex-novo al regime autorizzativo per l'accesso al mercato ancorato a strumenti di programmazione di prima generazione è ormai scontato che il taglio pianificatorio di livello prettamente localistico
Ne ha accelerato l'obsolescenza
Malgrado i ripetuti tentativi di flessibilizza Rizzardi nelle norme dei procedimenti a quattrocentoventisei rimane uno strumento normativo superato dai tempi credo che questo siamo dovremmo essere tutti d'accordo
Il ruolo attribuito alle Regioni nella gestione dei nulla osta per la grande distribuzione è stato surrettiziamente introdotto in termini programmatori dal regolamento di attuazione dalla quattrocentoventisei ciò conferma che nella formulazione operata dal legislatore del tempo non era minimamente presente una visione della retta di dalla rete di vendita Esterna ai ristretti ambiti comunali di riferimento
Secondo noi questa risultante atto questa è il risultato il limite di fondo di una legge non più adeguato
L'Autorità garante della concorrenza e del mercato esprimendosi fin dal novantatré in merito alla regolamentazione della distribuzione commerciale della concorrenza rilevava la staticità del sistema normativo lungamente invariato ponendo in evidenza il contrasto di tale situazione con il Trattato dell'Unione europea per la parte che si propone a favore di un'economia di mercato aperta e di libera concorrenza
La riforma del commercio di cui trattasi in questi giorni costituisce un qualificante passò per la flessibilizzazione del mercato nella prospettiva più globale dell'integrazione economica dell'Europa
Nello schema di decreto legislativo nel cosiddetto decreto Bersani si rinvengono segni tangibili di una propensione alla graduale liberalizzazione dell'accesso al mercato
Tali segni a nostro modo di vedere non possono essere esclusivamente identificabile nel superamento del retto chiede l'autorizzazione per le piccole superfici di vendita
Si apprezzano invece ne denuncia azione dei nuovi riferimenti di programmazione urbanistico commerciale specie per le tipologie distributive di maggiore dimensione tale quadro di riferimento programmatorio considerai consentirà infatti di coniugare le possibili offerte dalle risorse territoriali
Con quelle del mercato traspone invano in prospettive certe per l'impresa e prospettive concretizzabili con procedimenti trasparenti
Questo è il dato di maggior rilievo della nuova disciplina che assicura in tal modo certezze anche per l'impresa in Rete a favore delle quali sono pure previsti adeguati strumenti di formazione continua e di supporto finanziario
All'innovazione alla riqualificazione delle strutture aziendali
Ci si allinea così al resto dell'Europa recuperando anche per il commercio un ruolo della pubblica amministrazione non più vincolistico ma promozionale per lo sviluppo di un'economia di mercato aperta la competizione razionale Da Rin prese e al miglioramento del servizio dell'utenza
Questo è stato il giudizio sostanziale che hanno espresso le regioni lanci Luppi
E l'Uncem che hanno presentato quando sarà alla richiesta prevista d'altra parte dal cinquantanove di parere una documento unitario
Nel quale si dice che si esprime parere positivo commossi osservazioni ovviamente sui contenuti e sulle previsioni contenute nello schema di decreto sottoposta all'esame della Conferenza Unificata
Si dà atto al governo di aver proposto uno schema di decreti in linea con i principi della libera concorrenza e di semplificazione amministrativa
E in ossequio con quanto contenuto nella legge di Venezia
Si ritiene che il decreto discipline la materia del commercio in stretta connessione con le funzioni che le Regioni e gli enti locali esercitano in materia urbanistica
Proprio da questa osservazione nasce l'esigenza di una maggiore puntualizzazione delle competenze di ogni livello di governo imputando a livello regionali le funzioni di pianificazione che a livello locale e quelle di carattere attuativo e gestionali
Questo è stato anche sostenuto dal professor Baldassarre né sembra di condividere pienamente questa divisione netta di competenze
La legislazione e la programmazione a livello regionale e invece io la gestione a livello dei comuni e su questo punto si è realizzato in totale accordo tra le istituzioni
In particolare similmente nel documento si raccomanda al governo di adottare delle misure correttive del testo atta a prevedere la partecipazione degli enti locali alla fase di pianificazione questa un aspetto nuovo che le Regioni hanno proposto che io a nome delle Regioni tra l'altro ha proposto praticamente la pianificazione dei criteri di quell'articolo sei della bozza di decreto
In tal senso si chiede che sia reso obbligatorio per le stesse regioni pre vedere ognuna nella propria autonomia
Forme di partecipazione attivo obbligatoria dei comuni e degli altri enti locali della determinazione dei presupposti e dei criteri di quello stesso articolo sopra citato questa avuto può influenza sulla consegna
Nella sola conferenza di servizi che scende che ha diventa semplicemente un punto di ricognizione di corrispondenza la programmazione e quindi praticamente non c'chiudendo un vuoto che si andava presentandosi alla possibilità che il gli enti locali non desse l'attuazione di in ad interventi che pure erano stati programmati
Ebbene ulteriormente nei ulteriormente necessario che si è lasciato il più possibile alla disciplina regionale la competenza la regolazione dell'applicazione al principio di libera concorrenza ad esercitare nella sede concertativa di cui al periodo sopra esposto
Rinviando agli Elimi agli emendamenti allegati che sono stati presentati tutta una serie di di emendamenti concordati fra tutte le rappresentanze istituzionali delle regioni dell'autonomia
Che si intendono parte integrante di questo pare che le si precisa infine che appare opportuno proprio prevedere un maggior lasso di tempo per l'adeguamento degli strumenti urbanistici comunali che di regolamenti di polizia locale
Questo è stato una richiesta proprio per dare la possibilità che sia si attui pienamente noire Regioni ed Autonomie locali siamo impegnati in uno sforzo per noi veramente rilevante
Deve di ricevere e organizzare le competenze che lo Stato sta trasferendo a livello locale e quindi chiediamo anche tempi oltre mezzi
Ed è disponibilità anche umane per potere fare fronte a questa grande riforma dello Stato
Ha avuto infine riguarda la limitazione dei percorsi formativi al solo settore alimentare si conviene che tale requisito non debba preventivamente richiedersi agli aspiranti operatori del settore non alimentare
Ritenendo più significativa un'azione formativa per la permanenza dell'operatore nel mercato sempre
Se preferito un'ipotesi di formazione continuativa per coloro che esercitavano l'attività sotto questo punto di vista devo ricordare che le Regioni sono le responsabili della formazione quindi su questo punto
Si impegneranno e su questo punto si aprirà anche un colloquio con le organizzazioni di categoria che non verranno
Escluse da questa nuova
Organizzazione ma che avranno compiti diversi indubbiamente di quelli che hanno esercitato in passato che la l'attività formativa potrà fare gran parte di questi compiti
Così alla formati nella formazione dei troppi aderenti
Delegando da parte delle regioni da parte delle regioni funzioni formative anche a questa associazione ecco questo è il quadro operativo in cui noi li stiamo operando un quadro per un attivo che richiede indubbiamente il contributo di tutti
Fatti le regioni in particolare si sono fatte carico di chiedere la maggiore partecipazione sia delle altre istituzioni dell'autonomia ma credo che questo grosso impegno che abbiamo davanti ecco rappresenti finalmente un provvedimento con cui nostro Paese potrà presentarsi a livello europeo con una riforma di tipo strutturale
Perché questo è un Paese che indubbiamente fa grandi sacri
Vanificano anche sacri Fitch che pure è stato fatto in ma in maniera così rilevante in questo senso vere Giovani come hanno partecipato tutti questi sacrifici anche dal punto di vista fino a scarico intendono partecipare in modo attivo in collegamento col Governo ovviamente astraendo dalla collocazione politica in cui le singole maggioranza regionali si vanno a collocarsi grazie
Sì
Sì dente poiché credo di sapere ci sarà una proposta operativa su cui esprimo il mio consenso
Mi prendo soltanto otto anni
Tracciare delle
Giovane ma soltanto un paio di riflessioni
Quando
Che morì faceva dei
Che forse non è particolarmente sensibile io sono convinto che non pensava al CNEL che
Che pensava specificamente a nessuno per che c'era sommarle rispetto a che su questi dubbi
A dialogare con il territorio in tutte le sue accezioni
Direi sotto gli occhi di tutti
Una iniziativa del tipo di quella che è promosso questa mattina
Promossa prima però
Dire che i tempi di evoluzione l'immenso su cui Sato ha richiamato la nostra attenzione sono stati così veloci da vent'
Difficile un
Avevamo azione del tempo limito a dire lo accenna dica all'intervento del professor Baldassarre
Non vado fuori tema e anche su argomenti posto che lamento si sta do durame
Titolo secondo la Costituzione un modo per salvaguardare chiarire le competenze del cammello rispetto a tematiche di questo di Bo Derek
Nell'in quanto tale non nell'interesse della la nazionale diverse articolazioni verità ci ha dato tre focus iniziavi nella sua introduzione che ricapitolo il valore della singola impresa e il valore del sistema delle imprese il Fo
Il sistema delle imprese commerciali e il territorio il buon l'il rapporto dell'impresa commerciale con l'utente invece un nato livello del sistema e delle singole intese rispetto a quello che De aveva detto bottega alla tecnologia alla finanza e quant'altro su cui occorre lavorare ecco iscriversi cambi
Sede vi accompagna mento per questi ed altri problemi prima della scadenza del trentuno marzo se la scadenza confermata e questo non sappiamo ancora di sicuro e comunque dopo e questo lo dico in piena disponibilità e in spirito di servizio a nome dell'istituzione
Vicepresidente
Commercio ma
Sua veste di presidente della sesta Commissione del come quella
Brani settoriali ci darà ognuno sa dimostrazione della capacità delle parti sociali di fare delle proposte originò di di
Costruttive e quindi dice dopo ma devo prendermi dieci secondi che a nome di tutti per formula congratulazioni più sinceri da
Da sabato scorso se ricordo bene anzi da Domaine così ai santificato la festa
La Confesercenti lo ascolteremo
E adesso a Paolo Amico Gervasio grazie presidente
Recentemente nella sesta Commissione
Per le politiche settoriali si è riunita fare un punto sulla tematica in del settore del commercio il nostro Paese in particolare in connessione alla proposta di decreto legislativo
Ed in vista dell'attuale momento discussione anzi dirò che il questo momento di discussione scaturito proprio da tutto una serie di pensa venti di attività
Di commissione condivise e lui diciamo dalla presidenza del CNEL e portate avanti dalla presidenza del clan
Posso dire brevemente che essendo presenti rappresentate in questa Commissione tutte le forze sociali si è fatto una disanima ci sono stati alcuni punti fare amiche sono stati condivisi da tutti poi si sono su batte se vogliamo due tendenze rispetto soprattutto al decreto punti fermi riguardava in generale il commercio il settore del commercio rispetto al decreto se vogliamo c'è una visione pessimistica fortemente pessimistica e una invece più ottimistica però dipendentemente da questo fatto sia riguardo ad una conclusione finale di
Forse come punto focal point all'interno del CNEL anche sperando al di fuori del merito di proposte in in vista di un monitoraggio ed è quello di cui adesso vorrei breve
Prima di tutto sia ripeto nella messa a punto del problema
Tutti hanno condiviso il fatto
L'attività del commercio l'attività commerciale oggi in Italia deve essere vista in maniera moderna meditata con me una sorgente di valori valori sia economici
E qui diciamo abbiamo avuto illustri conferme diciamo di questo fatto
Addirittura appunto parlava il sono le obbligo allori macro economici diciamo così del del commercio commenta sistema come parte portante di un sistema economico ma
Soprattutto anche valori legati al commercio come componente essenziale il sistema che unisce la collettività al territorio da questo punto di vista l'operatore del commercio grande piccolo eccetera
è dovrebbe essere si deve comportare come un portatore di culture e competenze che spesso sono
Maturati solo attraverso un lungo ciclo di esperienze quindi valore anche di competenze e di professionalità nel commercio
Non una pura intermediazione come poteva essere pensata diciamo acriticamente in tempi passa
Per quanto invece riguarda proprio un excursus
Nel tempo chiaramente si è convenuto si è visto che il sistema italiano del commercio oggi si presenta come il risultato di un'evoluzione che durata diciamo maturati in alcuni decenni
Si è presentate si sta evolvendo anche in maniera la dolorosa con crisi interni dialettiche però si sta evolvendo
Verso forme sempre più fatture sempre più dominante dal mercato e della concorrenza ecco su questa analisi tutti hanno convenuto per quanto riguarda il decreto legislativo che orientato al raggiungimento in tempi brevi di uno scenario di massima liberalizzazione almeno nella forma che conosciamo che è stata inizialmente proposto tutti pure hanno convenuto che si presenta con una di sconti
Unità rispetto a quello che poteva essere il trend naturale
Il superamento dell'attuale legislazione verso altre for
Che si svolgano con processi
I libri o come dice il presidente De Rita
Rispetto a questa discontinuità come dicevo all'inizio sono emersi due
Vista uno
Punto di vista pessimista sugli effetti del decreto
Che rappresenta secondo questi punti di vista punti critici ad esempio mette in crisi la governa la progettualità del territorio mette a rischio i valori largamente diffusi fra gli operatori legati a professionalità competenze sforzi fisici
Sì e stigmatizzato anche il fatto che questo ipotesi discontinuità
Diciamo stata proposta in maniera anche essa discontinua senza cresciuta zio
Questo secondo il punto di vista se vogliamo pessimistico rispetto agli effetti del decreto
Secondo la riceve più ottimistica Latona si ritiene che invece il decreto spesso
Considerato con le opportune modifiche e correzioni anche sposto e quindi non come un pacchetto rigido
Posso imprimere effettivamente una svolta decisa al sistema commerciale verso forme
Più moderne ed efficienti
A conclusione del dibattito in qui sono ESP diciamo emersi questi due ti rivista distanti ma non drammaticamente distanti tra se si pensa allo sviluppo futuro
Direi che proprio all'unanimità secondo ho detto che la sesta Commissione del club si debba proporre come gruppo di lavoro istituzionale perseguire gli attuali sviluppi
Svolge quell'azione di betonaggio d'accompagnamento del processo in atto
A questo proposito l'attuale forum e risultata un'occasione diciamo non solo di dibattito ma anche di approfondimento e di apprendimento da parte nostra
Noi ci consideriamo teoricamente quasi in seduta permanente siamo a disposizione diciamo attraverso la presidenza del club con tutte le autorità per poter dire al meglio la nostra a al naturalmente confidando nella nostra capacità di mettere insieme punti di
Vista diverso
In senso progettuale positive grazie
Proposta che mi sembra senz'altro meritevole condimento e quindi ci attendiamo che la sesta Commissione si siamo sicuri che così sarà
Ho molto vale accompagna
Facendo convergere su vie
Intanto i socialisti che pure presenti nel tunnel non sono formalmente presenti allo stato dov'è la sesta Commissione perché sono ovvia né interessati al problema
Questa sia una proposta che risolve dei
Anni di prospettiva ente
Prima di chiudere
Di cosa abbiamo fatto prima che il presidente la Confcommercio Billè i minuti fa mi ha rinnovato il senso della avrei potuto essere presente per altri impegni che ancora stamattina hanno
E di questo tenevo abbia notizia a tutti i partecipanti al convegno ai lavori finiscono qui ringraziamo tesa ringraziamo il
Per le cose importanti che siamo che buon pranzo