"Quale futuro per il Mezzogiorno" dibattito organizzato da Confindustria

Accomodiamo
E possibilmente spegniamo i telefonini
Possiamo iniziare
Questo incontro
Elena devo dare un caloroso benvenuto
A tutti i nostri ospiti che hanno avuto la sensibilità di raccogliere il nostro invito
E vorrei soltanto
Introdurre il senso di questo incontro
Noemi qui in Campania l'area in cui operiamo
Come soggetti imprenditoriali
Dove operate voi come classe dirigente politica
Problemi notevolissimi
Uno per tutti
Secondo me e emblematico
Abbiamo il record continentale
Della disoccupazione giovanile
è una situazione che penso
Tesi
A tutti quanti nuovi appesi sulle coscienze di tutti quanti noi
Perché
Qui in questa sala scene
Una significativa rappresentanza dalla classe dirigente di questa regione e penso che ognuno di noi
Debra farsi carico
Di questi problemi
Il senso di questo incontro avviare
Stabilire un canale di comunicazione
Fra il mondo delle imprese
E il mondo della rappresentanza politica per ragionare serenamente
A fronte di questi problemi che noi abbiamo che cosa può contribuire a migliorare la situazione
E che cosa o addirittura peggiorarla
Certo nel confronto nel dialogo
Non è che ci aspettiamo
Una condivisione totale di tutto
Ma il dialogo proprio per questo è un dialogo deve essere aperto franco con totale onestà intellettuale
Perché penso che faremo dei passi avanti sì quantomeno su alcune cose fondamentali
Troveremo una condivisione di intenti individui ventidue degli obiettivi fondamentali su cui Falco in moglie a far concludere
Impegnare tutto quello che impegnabile nel rispetto reciproco Scirru noi come imprenditori classe politica come classe politica
Perché è inutile nasconderselo
Il futuro di questa area
Dipende
Il larghissimo misura dei nostri comportamenti
Cioè non c'è più da aspettarsi che dall'esterno ci sia no
Delle cose dall'esterno dal governo dalla con un'evoluzione del organizzazione o Stato in senso federalistico Noemi
Ogni area deve poter saper esser capace di determinare il futuro e la propria e allora
Questa classe dirigente penso che sarà giudicato sulla capacità di fare queste cose
Non c'è molto tempo da perdere nei prossimi mesi che si decide io penso in in maniera definitiva il futuro dal Mezzogiorno delle aree in cui operiamo penso che
Occorra fare ogni sforzo
Lo dobbiamo ai nostri giovani
Cioè i nostri giovani se l'aspettano
E non so quanta pazienza avranno ancora di aspettare
Quindi
Dopo immediatamente proprio per non allungare il discorso perché poi entreremo nel merito di singole questioni e discuteremo su questo io darei la parola Gaetano Cola il presidente la federazione regionale che
Con di raccordo con noi e con il Comitato
Preso questa iniziativa parola andrebbe Nicola per
Continuare nel nostro dialogo grazie io ringrazio tutti per essere intervenuti porto nel saluto degli imprenditori della Campania
Come diceva Paolo da fermo e non io non voglio fare una relazione che voglio sottrarre tempo poi chi dovrà meglio minori dire le cose come realmente stando nella nostra regione
E pertanto e poi dare pure spazio a voi per qualche intervento del per nuovi ospitiamo necessario per cercare di avere questo confronto sia un confronto produttivo
L'unica cosa che posso dire che mi deve come Confindustria Campania ne abbiamo il polso della situazione economica nella nostra regione che come sapete lo facciamo ogni mese la vostra nota congiunturale
E da questa nota congiunturale viene fuori realmente
Noi stiamo peggiorando la situazione sul nostro territorio specialmente per la occupazione
Perché anche se i dati sollevati io ritengo non giusti perché i quando chiusi agli estranei che stazionarie non è vero perché noi abbiamo dall'occupazione che una quel signore temporanee collaudi i famosi lavori socialmente utili o tutte le altre forme di assistenza gli abbiamo quelle condominio e una occupazione temporanea
Pertanto noi forti molte volte finanziamo abbiamo questa stazione da dovuta anche al a questo tipo del tipi di intervento
Ma non è così perché noi invece sappiamo che sulla nostra nella nostra regione rievocazione come entra sarà voi
Il dottor da Murdoch sul Cipolletta parlando dei dati precisi dove mi sì sì sì evidenzieranno
Esattamente quali sono inutili della disoccupazione
Capire nella nostra Regione non c'è più un investimento non ci sono investimento tranne qualcosa si sta facendo la legge la quattro otto otto due solamente sono ristrutturazione per le aziende che non è che ci sono nuovi investimenti
Tanto è vero che gli ultimi gli investimenti stati fatti stranieri uno è stato della a Liala McCaw fondo una nostra aveva goduto star
I due gruppi stranieri che poi hanno chiuso su dovuta andare perché non ci sono le condizioni per poter fare gli imprenditori più noi riteniamo che a prescindere appalto alle trentacinque ore
Noi dobbiamo trovare prima le condizioni fare impresa per poter fare chiede al Tevere oppure vedere di far arrivare degli investimenti
Ma per fare grandi investimenti ci vogliono delle condizioni favorevole
Io mi auguro spera con questo incontro non sia il primo di una sì è il primo di una serie perché diamo qui un confronto con voi fra le forze produttive e il mondo politico
Nel nostro mondo politico posso generale Edison lode pochi problemi che abbiamo noi sulla sul nostro territorio grazie
Allora
Noi siamo molto
Interessati a stabilire con voi Kuhn dialogo aperto e franco
Su questioni che sono per noi fondamentali per lo sviluppo della nostra realtà
Del Mezzogiorno
Questa iniziativa che Confindustria
Assunto di aprire un confronto e un dialogo aperto con i rappresentanti delle forze politiche e delle istituzioni sul territorio della Campania
Si inserisce in un programma di incontri che nel corso delle prossime settimane apriremo a partire da oggi pomeriggio in Puglia con la tutte le altre regioni del Mezzogiorno la ragione in buona sostanza è questo
Ci troviamo in una fase di grandissima delicatezza del Mezzogiorno
Ci troviamo in una fase in cui finalmente dopo anni di oblio nei quali l'intervento straordinario del Mezzogiorno si è chiuso per fortuna ma si chiuso drasticamente il Mezzogiorno era diventato un tabù sul quale non si poteva più parlare né nel Paese né sui giornali
Né in Parlamento né altrove sono circa ventiquattro mesi
In cui il Mezzogiorno è diventato prima attraverso tutta la fase della campagna elettorale e poi da quando si è insediato il governo Prodi è diventato un giorno sì e un giorno no l'elemento ricorrente
Sulla stampa nel dibattito pubblico il dibattito politico
Ma nel frattempo tra una sperimentazione e l'altra fra un dibattito all'altro fra un annuncio all'altro i dati dell'occupazione e dello sviluppo degli investimenti nel Mezzogiorno parlano da soli
Noi abbiamo oggi
Oltre
Cinquecentotrentasette mila occupati in meno
Nel Mezzogiorno oltre che vedere il numero di disoccupati ci interessa guardare in particolare la contrazione che l'occupazione ha avuto dato questo che si riconduce agli elementi di contabilità nazionale dati Istat negli anni novanta novantasei in questi sei anni ne abbiamo perso cinquecentotrentasette mila lavoratori in meno
Abbiamo in particolare una contrazione dell'occupazione in Campania di ulteriori centoventisette mila posti di lavoro dal novanta al novantaquattro
E non abbiamo dati più aggiornati perché queste contabilità regionali
E abbiamo un aumento della disoccupazione nel mille novecentonovantasette nel Mezzogiorno del tre per cento
Che su un milione seicento mila disoccupati vogliono dire circa sessanta mila disoccupati in più
Quindi da un lato abbiamo un aumento della disoccupazione che vuol dire nuovi giovani che entrano sul mercato del lavoro e non trovano occupazione ma dall'altro lato abbiamo una contrazione forte dell'occupazione che c'era dato questo che mi sembra ancora più drammatico e più significativo
Ci troviamo in buona sostanza di fronte ad un crollo verticale degli investimenti fissi ne abbiamo distribuito una cartellina nella quale troverete non solo alcune delle nostre posizioni ma anche una serie di reati
Ufficiali che sono credo significativi e che rimando ad una lettura vostre più approfondite successiva
Ci troviamo quindi di fronte ad una situazione in cui il Mezzogiorno ha perso le due ripresi nei il Paese ha vissuto dal novantuno ad oggi e corre il rischio di perdere la terza
Perché se è vero che nel novantotto avremo finalmente un segno positivo di fronte alla Grecia e prodotto interno lordo
C'è da avere seri dubbi se il Mezzogiorno sia in grado di agganciare anche questa ripresa
E allora e un momento importante e delicato perché da un lato si parla molto di sub
Sì sperimentano varie strade varie iniziative
Alcune di queste non esitiamo dire hanno lo abbiamo denunciato giorno dopo giorno un sapore un po'più assistenziale e un po'più vecchio stampo lavori socialmente utili prestiti d'onore
Borse di lavoro e quant'altro sono provvedimenti tampone sulla bianco nazionale ma non sono i provvedimenti che cambiano il segno lo sviluppo del Mezzogiorno
E dall'altro ci troviamo di fronte ad un'economia reale che ha subito una forte brusco come dire colpo di interruzione
Perché se non cambia il quadro
E il contesto nel quale operare effettivamente i segnali sono seriamente preoccupato
E allora noi abbiamo bisogno di rappresentare alle Siss al sistema politico delle istituzioni quello che il punto di vista quelle che sono le proposte quelli che sono come dire
I ragionamenti che il sistema industriale le associazioni industriali del Mezzogiorno e Confindustria stanno cercando di portare avanti soprattutto con l'obiettivo di aprire un dialogo
Che va senz'altro rafforzato rispetto al passato per creare una vera e propria forza di
Scusate posso posso chiedervi di
Sposa reati inoltre diventa difficile
Dialogare
Molto gentile
Attiva diventa difficile creare quell'alleanza forte nella classe dirigente del Mezzogiorno necessaria per cambiare pagina
In buona sostanza noi non vogliamo assolutamente che dopo un periodo di totale abbandono di oblio sul Mezzogiorno si riprende a parlare di sud se ne parli molto non si cambia il quadro strutturale non ci siano veramente cambiamenti significativi
E poi fra un paio di anni o fra un paio di mesi qualcheduno si svegli da qualche altra parte del paese del Parlamento e ci dica fermi tutti ne abbiamo parlato di abbiamo dato i soldi abbiamo fatto le sperimentazioni neanche siete stati capaci di fare niente richiudiamo pagine torniamo indietro
E ricadiamo in un nuovo periodo di oblio allora da un lato siamo di fronte ad una circostanza importante finalmente dopo molto tempo il Mezzogiorno è ritornato ad essere punto centrale del dibattito politico del Paese
Finalmente dopo molto tempo si è chiarita questa questo questa falsa immagine che la disoccupazione fosse un problema del Paese ed è chiaro a tutti che la disoccupazione innanzitutto un problema del Mezzogiorno
Adesso che se ne parla dobbiamo creare una forza forte compatta mirata soprattutto sullo sviluppo e sugli investimenti
Che ha mette insieme tutti gli uomini del Mezzogiorno per creare un blocco vero contro l'assistenza e a favore del mercato contro tamponamenti computer la disoccupazione
E per un'occupazione vera di lungo periodo che si può creare solamente rimettendo il Mezzogiorno al centro di un flusso di investimenti produttivi seri
Ecco questo credo che sia il punto vero fondamentale
Di questa iniziativa che Confindustria inteso prendere aprire con voi un dialogo mantenere con voi un dialogo su queste questioni e farlo insieme con tutti i vostri colleghi nelle altre regioni del Mezzogiorno perché su queste cose che si gioca il futuro del Sud noi siamo fortemente convinti che ormai che siamo entrati in Europa ormai che l'Europa entra finalmente in un mercato di globalizzazione
Vero reale noi nel corso dei prossimi due anni decidiamo davvero il futuro della prossima generazione del Mezzogiorno o siamo in grado di cambiare nei prossimi ventiquattro mesi il segno vero dello sviluppo del Mezzogiorno oppure non non andiamo avanti
E allora
Qual è la proposta qual è il ragionamento sul quale Confindustria sta puntando tutto alla sua attenzione noi abbiamo la necessità di a vere una crescita forte dello sviluppo del Sud avere una crescita del prodotto interno lordo del più uno per cento più due per cento più tre per cento non è sufficiente
Il Sud se vuole davvero recuperare dal punto di vista sociale ed economico stabilità e come dire vicinanza al all'Europa deve fare emergere lavoro sommerso e deve creare opportunità forti di nuovo lavoro questo si può fare solamente se si crea una capacità di attrarre investimenti significativa abbiamo un mercato di oltre cento miliardi di dollari di investimento all'anno che sono investimenti esteri che vengono dalle diverse parti d'Europa dalle diverse parti del mondo fatti in Europa
Il nostro Paese attrae
Una briciola di questi investimenti siamo assolutamente gli ultimi in Europa ad attrarre investimenti la Gran Bretagna e capace di attrarre ogni anno circa cinquanta cinquantacinque mila miliardi di Investimenti in fabbriche
Cioè ogni anno in Gran Bretagna arrivano cinquanta cinquantacinque mila miliardi di fabbriche ad investire
E sono circa dieci anni che la Gran Bretagna e leader in Europa nell'attrazione di investimenti produttivi
Abbiamo quella Francia abbiamo poi la Svezia abbiamo poi la Grecia abbiamo con la Danimarca abbiamo quella Spagna c'è una classifica qui stilata da Disease International l'abbiamo messo insieme i dati dall'ottantacinque al novanta
L'Italia nel mille novecentonovantasei attratto
Tre miliardi e settecento mila
Dollari di Investimenti su un totale di cinquecento mila quindi siamo gli ultimi della classe ad attrarre investimenti
E non si capisce perché il Mezzogiorno non possa invece diventare leader nell'attrazione di investimenti a livello internazionale
E questo credo che sia l'elemento fondamentale positivo sul quale bisogna ragionare
E per diventare il sud dell'idea dell'attrazione di investimenti a livello internazionale occorre creare una serie di condizioni di competitività di contesto che sono necessarie ed indispensabili
Per rilanciare davvero la convenienza ad investire nel Mezzogiorno e nel Paese
Allora gli industriali del Sud non vogliono assolutamente incentivi o maglie di tipo assistenziale le imprese del Sud hanno bisogno e chiedono a voi un patto serio contro l'assistenza lo dobbiamo ricreare con forza condizioni e strumenti di mercato nel Mezzogiorno
Ma queste condizioni strumenti di mercato il Mezzogiorno possono essere create esclusivamente stessi individuano quelli che sono i nodi fondamentali sui quali il Sud continua ad essere un'area che respinge Investimenti anziché attrarli allora le quattro
Le quattro come dire questioni fondamentali che non abbiamo individuato e proponiamo al governo e sulle quali vogliamo lo diciamo tutti i giorni sui giornali ma vogliamo soprattutto avere un confronto e un conforto importante da parte vostra della rappresentanza politica del Mezzogiorno
Le quattro cose fondamentali sono impegno serio dello Stato contro la criminalità
Il che vuol dire non è chiacchiere ma nei fatti quanti investimenti vengono fatti sull'ordine pubblico in quantità e in qualità per recuperare una visibilità maggiore nel Mezzogiorno
Recupero serio della vivibilità delle città e delle grandi aree urbane del Mezzogiorno alto strumento fondamentale per combattere la criminalità e l'intreccio
Fra piccole economia sommersa e microcriminalità un altro criminalità
Seconda questione fondamentale lotta
Lotta forte contro come dire i ritardi infrastrutturali del Mezzogiorno che sono ancora fondamentali una nota elaborazione elaborato dal Centro Studi Confindustria per aggiornare il gap infrastrutturale fra sud e centro del paese centro-nord del Paese ci dice che il sud del Paese a la metà delle infrastrutture del centro-nord del Paese nero abbiamo fatto un confronto di quanto sono le dotazioni infrastrutturali del sud sulla media nazionale che si abbassa per effetto del basso valore del sud
Ma il Mezzogiorno ha la metà delle infrastrutture rispetto al Centro-Nord
E quando si fa un investimento la prima cosa che si vede e quando si è vicini ai mercati di approvvigionamento e di sbocco e non c'è possibilità di venire ad investire dal mondo nel Mezzogiorno se i collegamenti e le infrastrutture non funziona
Terzo elemento fondamentale abbiamo bisogno di una politica fiscale che non sia penalizzante rispetto alle altre aree
Europee nelle quali si investe in tutta Europa si paga dal trentatré al trentacinque per cento di prelievo fiscale sul reddito di impresa e nel nostro Paese si paga
Adesso c'è l'IRAP che nominalmente a Bassano in realtà prendeva eleva d'altra parte sì pago comunque quasi il doppio di quello che si paga altrove
E questo rappresenta uno dei più grandi elementi di non incentivo di investire nel nostro Paese da ultimo c'è una questione importante la flessibilità e il costo del lavoro nel Mezzogiorno
Che rappresentano rispetto a quanto accade nel resto dell'Europa
Un ulteriore importante penalizzazione siamo uno dei Paesi più vigili
C'è grande rigidità nell'assumere e soprattutto nel licenziare c'è grande rigidità nell'impiego della forza lavoro e c'è un costo del lavoro che nel nostro paese nel sud in particolare penalizza sia le imprese che i lavoratori perché un costo del lavoro alto per noi
Al quale corrisponde un salario reale basso per i nostri lavoratori che sono prevalentemente famiglie monoreddito e quindi con un peso economico importante da sostenere creando quindi una serie di tensioni e di difficoltà di primo piano
Allora queste sono le quattro priorità lotta alla criminalità
Infrastrutture dietro fiscale e mercato e costo del lavoro su queste quattro questioni si gioca tutto il futuro del Mezzogiorno come capacità di attrarre investimenti
Si gioca cioè la partita vera per creare occupazione di lungo periodo nel nostro Paese allora che cosa stiamo chiedendo
E stiamo chiedendo che al di là di tutte le fasi di sperimentazione che in questo momento si stanno portando avanti e che abbiamo visto da due anni ad oggi non hanno prodotto ancora un solo occupato
Noi chiediamo e vogliamo che si faccia un piano serio l'intervento organico da parte del Paese
Del governo del Parlamento su queste quattro questioni fondamentali perché ci sia da qui a due tre anni la possibilità di vedere crescere il posizionamento del nostro Paese la classifica diritti attrae investimenti
Chi ha detto che l'Italia è condannata per sempre arriverete l'ultima in questa classifica perché non possiamo immaginare che il Mezzogiorno acquisti la quarta la terza
L'ottava posizione in questa classifica che oggi ci vede utile questo si può fare solamente se c'è un piano serio organico con delle priorità e con dei tempi
Questa considerazione se volete un po'metodologica mai importante che cosa ci porta a dire che tutto quello che non risponde a questo quadro di priorità per il Mezzogiorno non serve
Ho solo tamponamenti di breve periodo che non cambiano la faccia del Mezzogiorno
Allora quando ci vediamo poi dall'altro lato soluzioni ogni giorno più innovative più inventive sì certo tutto è utile perché in un momento in cui l'economia del Mezzogiorno è così disastrata tutto serve tutto fa brodo come si suol dire ma questi elementi corre il rischio piuttosto di distrarre l'attenzione del governo del sistema politico rispetto a quelle che sono le priorità fondamentali della a affronta allora ritornando un attimo a quello che oggi il quadro dinamico del Mezzogiorno la disoccupazione sta crescendo e continua a crescere
Aggravando il gap fra mezzogiorno e il resto del Paese che vuol dire frasi del resto dell'Europa
Gli investimenti sono in crollo verticale negli ultimi quattro anni e questo vuol dire un depauperamento delle capacità reali del motore del Mezzogiorno di creare occupazione
Il costo del lavoro nel sud ha subito un incremento che per noi imprese vuol dire dal venti al trenta per cento di incremento del costo del lavoro per solo effetto della perdita degli sgravi contributivi
Cioè noi a seguito della Cordova il Pagliarini Van Miert abbiamo avuto un aumento del costo del lavoro nelle nostre imprese dal venti al trenta per cento
Che vuol dire in termini di miliardi noi dal mille novecentonovantaquattro ad oggi stiamo pagando il sistema produttivo del Mezzogiorno sta pagando quattordici mila miliardi in più di costo del lavoro
Ora qual è economia di mercato correggere una botta di questa dimensione
E di fatti
Da un lato abbiamo avuto ripeto mezzo milione di posti di lavoro in meno dal novanta al novantasei quindi si è contratta la base occupazionale
E dall'altro lato l'economia di mercato del Mezzogiorno spenta a partire perché ci sono imprese
Erano poche priva stanno diventando di meno oggi
Quelle che resistono resistono coltello fra i denti a botte di questa entità
E quindi ci troviamo di fronte ad una situazione in cui oltre all'attenzione per il luogo dobbiamo avere anche molto chiara come dire la il mantenimento di quel minimo di base industriale e occupazionale che comunque esiste oggi nel Mezzogiorno
E quindi bisogna anche stare attenti quando si prendono e si dibattono provvedimenti anche nell'ambito della Finanziaria
A quello che non solo dovrà avvenire ma anche a quello che c'è lo dico tanto per dire perché anche in questa Finanziaria che doveva essere neutrale per il sistema delle imprese e doveva essere la finanziaria in tutto sommato per l'occupazione o per il Mezzogiorno comunque non contro l'occupazione
E non contro il Mezzogiorno comunque qualche intervento a danno degli investimenti del sud è stato preso e ci sono interventi che dimostrano un certo tipo di confusione in questo momento sulle questioni vere del Mezzogiorno per esempio interventi in conto capitale
Che erano tassati prima sul cinquanta per cento oggi diventano tassati al cento per cento
Per esempio il raccordo fra IRAP ed esenzione ILOR che rappresentava uno dei cardini fondamentali della politica di incentivazione un diritto certo perché aveva fatto investimenti ex sessantaquattro
Non solo il coordinamento non è stato fatto per cui l'introduzione dell'IRAP non ha tenuto conto degli avesse l'esenzione Iva certo nelle maglie di una legge finanziaria
Contemporaneamente ad una riforma fiscale dell'entità che è stata fatta né i tempi in cui essa è stata fatta queste piccole cose possono anche sfuggire ma guarda caso cadono tutte sempre sul tavolo del Mezzogiorno
Allora da un lato abbiamo bisogno di più sviluppo e di più investimenti dall'altro lato abbiamo un quadro di economia reale che peggiora e abbiamo anche un peso formidabile dal punto di vista dell'incremento del costo del lavoro che comunque nel soggiorno ha dovuto subire e ha dovuto digerire
Allora adesso
Recentemente ci siamo incontrati con il Presidente del Consiglio con credo quasi tutti in Consiglio dei ministri
Per verificare la possibilità di recuperare attenzione fatta la finanziaria varato questa questione l'avete letto anche sui giornali adesso ricorre alla priorità sull'occupazione dà priorità sul Mezzogiorno
E allora si sta incominciando a profilare a delineare un programma che viaggi su due tempi un programma di breve periodo
Per favorire la delocalizzazione di imprese del nord e del Mezzogiorno e un programma di medio lungo periodo per favorire una vera ripresa degli investimenti nel Sud
E noi come Confindustria abbiamo predisposto una serie di iniziative volte soprattutto a proporre alle nostre consorelle associazioni nel Nord dei nostri colleghi del Nord tutta una serie di opportunità pervenire e localizzarsi nel Sud anzi qui dice il sindaco di Salerno
Abbiamo invitato anche gli altri sindaci che probabilmente ci raggiungeranno dice l'apertura dell'anno giudiziario che a Napoli
Ma quello che è importante e tener conto che molto si gioca sulla capacità di attrarre investimenti sul territorio e quindi di offrire pacchetti di localizzazione sul territorio competitivi
Vi basti sapere che per esempio ma Fregonese apprezzata
Gli imprenditori di Manfredonia e il sindaco di Manfredonia vennero dello in Confindustria un anno fa dicendoci abbiamo delle aree industriali e abbiamo delle possibilità insediative cosa ci consiglia di fare noi dicemmo prevede la valigetta da bussare la porta
Delle altre associazioni industriali dei colleghi del Nord e vedete cosa fate
Adesso succede che abbiamo un folto numero di imprese del Nordeste dell'aria di Treviso in particolare che sta seriamente lavorando per insediarsi sul territorio in altre se noi abbiamo la capacità di organizzare sul territorio condizioni di insediative vantaggiose aree industriali accesso veloce alle autorizzazioni necessarie
Una sinergia forte fra Unione industriali e con rappresentanze politiche ed amministrative istituzioni sul territorio sicuramente un passo in avanti in questa direzione lo possiamo fare e questo è parte di un progetto che Confindustria sta avviando con molta decisività con molta determinazione e che va proprio in questa direzione
Ma c'è anche un altro quadro che non va dimenticato ne possiamo lavorare per favorire dobbiamo lavorare per favorire un'accelerazione degli investimenti sul territorio ma dobbiamo anche ricordarci che senza le condizioni di contesto fondamentale senza la lotta alla criminalità senza un mercato del lavoro che funzioni senza le infrastrutture senza una politica fiscale gli investimenti veri l'entità grossa drastica di sviluppo che il Mezzogiorno ha bisogno di avere non arriveranno
E allora in questa questione
Ne vogliamo portare con questo incontro la vostra attenzione non solo il disegno macro di proposta e di progetto del Sud per l'occupazione di Confindustria ma con la questione specifica che da qui a pochi giorni diventa Boy argomento centrale del dibattito politico e sindacale del nostro Paese
In tutto questo quadro adesso l'attenzione del Parlamento l'attenzione della delle forze sociali e delle forze politiche cadrà e dovrà essere concentrata sulla questione delle trentacinque
Cioè in tutto questo quadro noi adesso ci troviamo a dover affrontare da qui a breve un nodo che per noi è assolutamente come dire preoccupante che quello delle trentacinque ore una proposta che noi riteniamo assolutamente pericolosa
E dannosa pericolosa e dannosa per il Nord dove già c'è una crisi chi mancanze carenza di occupazione
E darà Matica amente pericolosa per il Mezzogiorno
E solamente chi non conosce la realtà delle fabbriche che può fare una proposta di questo tipo perché che cosa succede
Le trentacinque ore per il Nord comporteranno un'addizionale bisogno discussi migratori di manodopera
Allora vogliamo riproporre un modello in cui abbiamo flussi migratori verso il Nord
Noi vogliamo favorire un certo tipo di mobilità ma non possiamo certamente immaginare che mezzo milione di meridionali o mezzo milione gli extracomunitari invadono a vivere nelle realtà già stato del Nord
E quindi questo è un primo impatto che riguarda però come dire una questione di stabilità e di come dire coesistenza sociale e civile di una parte del Paese
Ma dal punto di vista economico per le imprese del Nord questo è un appesentimento forte del costo del lavoro e dal punto di vista delle imprese del Sud questo è un dramma in senso secco
Da che cosa è rappresentata in buona sostanza l'occupazione nel Mezzogiorno abbiamo imprese emerse sono poche
E hanno già pagato dal venticinque trenta per cento in più del costo del lavoro perfetto per avere degli sgravi contributivi sono in grado queste imprese emerse di pagare un ulteriore aumento del costo del lavoro penso proprio di no
E sono in grado comunque queste riduzioni di orario di aumentare l'occupazione nel Mezzogiorno penso proprio di no data l'esiguità dell'impresa immerse nel Mezzogiorno
Un ulteriore grado io della flessibilità e del costo del mercato del lavoro sarebbe punto numero due in grado di attrarre ulteriori investimento dall'estero
Nel momento in cui la flessibilità che noi abbiamo e sicuramente inferiore a quella di qualunque altro Paese occidentale
E il costo del lavoro che noi abbiamo e fra i più alti di tutta Europa
Certamente no
E terzo punto fondamentale
Che impatto pensiamo abbia la riduzione delle trentacinque ore sullo sviluppo del sommerso odi contro sulla lotta al sommerso
Abbassare l'orario di lavoro aiuterà a combattere il sommerso per farlo emergere io penso proprio di no aveva queste sono come dire le riflessioni e le preoccupazioni che ne abbiano rispetto a questa questione che corre peraltro il rischio di distrarre e cambiare i le questioni e le e le priorità sull'agenda del governo e delle forze sociali
In buona sostanza anziché andare a discutere finalmente una volta entrati in Europa dicono e si fanno gli investimenti e di come si fa l'occupazione nel Sud
Noi probabilmente saremo costretti a dover discutere ancora una volta in una logica difensiva di come mantenere i livelli occupazionali che abbiamo oggi
E questo rappresenta una preoccupazione forte sulla quale vogliamo avere anche qui un chiaro confronto con voi
Io mi fermo a questo punto vorrei che Enzo Cipolletta continuasse questo dialogo continuasse nella negli USA c'erano tre posizioni
Credo che Antonio D'Amato ha messo bene in evidenza quando ha detto disoccupazione uguale mezzogiorno cioè pagando la disoccupazione in Italia è un problema che è relativo
Al Mezzogiorno e noi ci troviamo oggi confrontati con una impostazione di lotta alla disoccupazione che invece parte dal principio lavorare meno lavorare tutti
Vorrei riprende per le ultime parole di di Antonio
Questa storia delle trentacinque ore qualche d'uno ci guarda e ci dice ma perché la prendere tanto sul serio
Tanto è una cosa all'italiana alla fine vedrete che non se ne farà niente si troverà con éscamotage oppure in una qualche maniera si troverà la maniera per compensarli dei danni che avete avuto
Ebbene queste posizione è irresponsabile questa posizione è totalmente responsabile questo significa che nei prossimi dodici diciotto mesi tutte le forze più vitali di questo Paese dovranno lavorare esclusivamente per evitare che vengono fatti dei danni
Quando il paese si trova da ridire delle necessità in particolare per il Mezzogiorno che sono quelle di sfruttare
Le capacità di flessibilità intelligenza delle soluzioni che vanno trovate non per accontentare un partitino che vuole
Di avere la sua vittoria politica ma per cercare di creare dell'occupazione in più rispetto a quella che lei gli andamenti spontanei delle collinari escono a creare e credo che vada a me fatta piena luce sul legame fra riduzione dell'orario di lavoro e occupazione perché questo legame
In termini di minore ore lavorate e maggiore occupazione non esiste
Studi e noi ne abbiamo fatto una raccolta abbiamo fatto un un bene
Perché ce ne sono molte di più di cose da dire
Un breve dossier che abbiamo raccolto in pochi giorni prima
Di Natale e non abbiamo distribuito alla stampa il Parlamento per vedere se la Feria se le analisi serie considerazioni di qualcheduno possono portare a concludere che riducendo l'orario di lavoro si abbia maggiore occupazione
A parte alcune affermazioni cara ideologico non si è riusciti a trovare alcuna evidenza empirica che riducendo l'orario di lavoro si possa aumentare l'occupazione e io credo che quello che il buonsenso dice che se si lavora di più tutti sistema cresce di più sia molto più valido di quello che viene detto con alcuni slogan ricordo alcuni lo dice che la riduzione dell'orario di lavoro
è un trend storico qualcuno ci dice ma perché è stato a preoccupare è una lotta contro la storia nel passato la riduzione dell'orario di lavoro c'è sempre stata
E ricordo che i processi di riduzione sono processi che hanno un limite per loro stessa natura meno di non pensare qualcheduno quel giorno potevo fare lavorare zero ore e quindi proprio perché c'è stata una tendenza storica alla riduzione dell'orario di lavoro
E adesso è storicamente certo che ci si ferma è storicamente certo che c'è un processo di lentamente storicamente certo che il processo che ha portato a riduzione dai lavoro sta cambiando perché perché è evidente che all'inizio di Eltsin di questo secolo
La riduzione dell'orario di lavoro era una lotta contro il gravame di un orario di lavoro eccessivamente elevato ma una volta che si è arrivati a quaranta ore settimanali sotto i quaranta ore settimanali la riduzione dell'orario di lavoro è una lotta da Paese ricco dove quando si sta bene si cerca giustamente perché probabilmente un'aspettativa individuale di lavorare di meno e di guadagnare di più
Ma se è questa la richiesta questa è una richiesta semplicemente di aumento salariale
E come tutte le richieste di aumento salariale vanno messe all'interno di sistemi contrattuali dove ci ha la possibilità di fare scambio c'è o dove c'è la possibilità di dire di no se non è possibile aumentare la remunerazione
Perché in un Paese dico ogni riduzione dell'orario di lavoro significa sostituzione di capitale con di lavoro con capitali e quindi è evidente e ci sono delle dei grafici che sono stati riportati molto significativi anche se fede lontani lo si vede abbastanza bene la tendenza dell'orario di lavoro a scendere si accompagna con la tendenza a salire della disoccupazione
E con la tendenza a sostituire
Il lavoro con il capitale perché si cerca di automatizzare e si delocalizzano quelle produzioni che richiedono un maggiore quantità di lavoro
E quindi è un Paese ricco quando sta al massimo della sua crescita quando salma sembra su occupazione che nascono le rivendicazioni per lavorare di meno e a queste rivendicazioni la risposta dell'industria del e delle imprese è una sola quella di fare più investimenti per sostituire il lavoro
Che diventa un bene prezioso che costa troppo
Nel Mezzogiorno il lavoro è un bene prezioso
è un bene che non c'è no nel Mezzogiorno il problema è tutto quanto il rovescio è una bene disponibile e che non è pienamente utilizzato
Abbiamo fatto dei calcoli che sono banali parla invece di Contessa non riesco a capire come si fanno a contestare sono sono banali
La riduzione dell'orario di lavoro da trenta a quaranta trentacinque ore da una vento a seconda del punto di partenza perché alcuni lavoratori stanno a trentotto trentasette altri Sanna quaranta
Ore di lavoro varia fra il dodici e il quindici per cento del costo abbiamo fatto una simulazione per tutta l'economia si è arrivati a trentatré trentaquattro mila miliardi di costo che deriva da una riduzione dell'orario di lavoro
Qualcun altro ci dice ma guardate che se bandiamo vedere l'orario di fatto cioè quanto effettivamente si lavora
Tenendo conto delle assenze delle delle ferie delle pause in realtà l'orario ma il lavoro è già adesso a trentacinque e passa e lì io credo che sia veramente Latour l'impugnatura della statistica pensare che un orario medio che è la risultante di tanti casi diversificato perché la risultante delle flessibilità che sono all'interno di un Paese possa diventare la regola e questa è ora posizione veramente da regime totalitario
Se quell'orario che è una risultante di tante scelte individuali e collettive mi diventa la regola per legge è evidente che ho io ho annullo tutte le flessibilità e quindi pesi diretta rigido e allora a questo punto ci troviamo in una situazione di incapacità di assorbire qualsiasi scossa oppure tutte quelle flessibilità che io avevo a quaranta ore che me le portavano a trentacinque qua che a trentacinque ore nelle riportano a trenta ore e quindi io mi ritrovo nella stessa situazioni fino magari con qualche giorno di differenza perché ci vuole un po'di tempo per arrivarci ma alla fine in quella situazione ci si trova
Quindi la nostra non è una battaglia antistorica è una battaglia proprio nella storia per evitare che questo Paese si trasformi in un Paese dove si Simoni un lavoratore che costa tanto
Che prende poco come salario ma li constatato all'impresa e quindi l'impresa risparmi lavoro perché gli costa troppo e lavoratori si trova a vedere la difficoltà non solo a trovare lavoro ma era anche un reddito soddisfacente
E alla fine poi ci si inventino nuove soluzioni per trovare lavoro ai disoccupati borse di lavoro i contratti lavori socialmente utili
E domani l'allargamento della pubblica amministrazione magari facendo lavorare venti ore quelle che già oggi nell'amore ne dovrebbero lavorare trentasei io credo che noi dobbiamo andare uno stop a questa a questa evoluzione
Se noi andiamo là sotto questa evoluzione le politiche per il Mezzogiorno subiranno un rallentamento portentoso e noi ci proveremo fra qualche anno nuovi in una situazione che decisamente peggiore dall'attuale d'Amato
Ha detto
Che
Se e le trentacinque ore potrebbe avere una logica nel nord ma avrebbero degli affetti devastante anche lì nel Mezzogiorno non ho nessuna logica
Non è Antonio D'Amato soltanto che l'ha detto io ricordo con un altro di apostrofo lo ha detto D'Alema
Prima che si facesse raccordo Prodi Bertinotti disse testualmente che la dizione lei dovrà anche se portasse maggiore occupazione cosa tutta da verificare in Italia è totalmente fuori di qualsiasi logica
Perché questa non la situazione situazioni di disoccupazione al Sud e di piena impiego hanno mi rendo conto che la necessità politica ha voluto far sì che alla fine si risolvesse la crisi politica con un ostaggio che sono i lavoratori e le imprese
Ma io credo che una volta superato il problema della crisi politica vada superato anche il fatto che i lavoratori siano stati presi in ostaggio da questa situazione
Ne vale voglio ricordare ne vale la speranza o l'idea di qualche d'uno che dice ma tanto sedi si riduce l'orario di lavoro vi daranno dei soldi e quindi questo sarà senza costo
Non vale tebana il motivo che il costo per compensare la riduzione lavoro e così elevato che ho salta l'equilibrio della finanza pubblica così faticosamente messo su per rispettare i parametri mastica
Oppure non ci troveremo peraltro via a pagare una quantità di tasse significativamente elevata per andare a pagare dei sussidi che non generano neanche un posto di lavoro in più e io mi domando qual è la logica per cui noi dobbiamo aumentare tasse e contributi sulle persone per poter finanziarie un progetto che non porta assolutamente ad alcun aumento dell'occupazione
Allora io credo che per riprendere come si diceva prima per riprendere una politica di attenzione per il Mezzogiorno la prima cosa da fare e che dobbiamo è quella di sgomberare il campo da questo problema delle trentacinque ore io mi auguro che il mese di gennaio sia il mese della chiarezza cioè messe nella quale si prenda atto del Progetto così come è stato immaginato non è assolutamente perseguibile e si lasci alla contrattazione
Eventualmente con delle leggi favoriscano chi decide autonomamente di ridurre la l'orario di lavoro in cambio di occupazione ma senza alcuni obbligo
Abbiamo scelto di fare queste riunioni nel Mezzogiorno ma evidentemente polvere trentacinque riguarda tutto il Paese abbiamo scelto perché pensiamo che il mezzogiorno sia la prima vittima e abbiamo scelto di fare queste riunioni con la presenza delle forze politiche
Perché io credo che le forze politiche debbano farsi carico di questo problema
Questo Paese non può andare avanti colpendo l'economia del Mezzogiorno con una misura e poi trovando dei sussidi con un'altra
Perché nella migliore delle ipotesi non si ottiene niente nella peggiore delle ipotesi che è la più probabile si finisce per avere degli effetti negativi sui tutti quanti io credo che le forze politiche abbiano la responsabilità sia quelle dell'opposizione ma soprattutto quelle della maggioranza
Se hanno a cuore il Mezzogiorno
Devono risolvere allora interni il problema di sapere se una riduzione di orario di lavoro nella misura e nelle modalità che è stata presentata è una politica che mi è successo se ne sono convinti donare il coraggio di andarlo a dire piazze e assumersi le loro responsabilità
Ma se non ne sono convinti se hanno anche il minimo dubbio
Devono andare a Roma
E convincere i loro colleghi che così facendo si regala il Paese al frustrazione grazie
Io direi a questo punto dopo questa introduzione
Certo siamo degli interventi perché in effetti il senso dell'incontro del proprio ascoltare il il vostro punto di vista ed è un'occasione più unica perché rara per scambiarsi delle idee grazie
Allora Händel marcavo scusate posso forse dalla ribadisce cioè
Mi scuso se intervengo subito ma avevo preannunciato che potevo partecipare a questa riunione soltanto ove mi fosse stato consentito di parlare all'inizio perché o un impegno nel primissimo pomeriggio di oggi a Roma
Vorrei esordire dicendo che molte delle cose che sono state dette mi trovano pienamente consenziente ma anche mi confortano nell'attività che ho svolto in Parlamento
In questo anno e mezzo della nuova legislatura
Parlo della questione delle trentacinque ore senza peli sulla lingua e senza nessun complesso visto che ventisette anni addietro quando si arrivò alla abolizione delle zone salariali quelle che voi vennero chiamate gabbie
Intervenne i sull'argomento scrivendo un saggio scientifico
E parlo ancora meno senza complessi perché quando Carniti era presidente era segretario generale della CISL io feci un intervento piuttosto duro
Nei confronti dello slogan che lui aveva fatto proprio l'aveva preso dalle piazze del lavorare meno lavorare tutti
Ma vorrei dire che molto rilevante e cercare di fare un poco un'analisi di questo problema per convincersi che qui non abbiamo divisioni non possiamo avere divisioni di parte
Dobbiamo stare tutti dallo stesso lato se veramente tutti vogliamo rappresentare gli interessi del Paese e in particolare gli interessi del Mezzogiorno
Anche io sono convinto del fatto che la riduzione degli orari di lavoro non fa bene
A nessuna parte del paese
Non fa bene alle sue da parte del Paese perché comporta degli aggravi di costo e guardate lo comporterebbe anche se noi riducessimo gli orari di lavoro
Riducendo proporzionalmente anche i salari
Sembra un paradosso
A maggior ragione è questo il caso che abbiamo davanti farebbe male quando riducessimo l'orario di lavoro senza ridurre il livello salariale
Sarebbe un guasto per il resto del Paese noi Presidente girato noi abbiamo già affrontato abbiamo già subito dei guasti
Se è vero come è vero che l'Italia da Paese trasformatore di materie prime altrui e di fonti di energia essenzialmente un trasformatore che questo solo importava il resto lo esportava Resto del mondo
Guadagnandosi con le sue esportazioni col guadagno delle proprie esportazioni nel resto del mondo le risorse necessarie per approvvigionarsi di materie prime ed energia
Dicevo se è vero come è vero che l'Italia da paese che dal punto di vista economico assolveva a questo ruolo
è diventato invece un paese importatori di manufatti importatore di prodotti anche agricoli
Bene queste vuol dire che noi abbiamo
Ha perso ancora di più
Ma se torniamo un istante alla questione delle trentacinque ore dicendo che l'Italia nel complesso ci perderebbe ma secondo me il Mezzogiorno ci perde ancora lì in primo luogo ammettiamo pure l'ipotesi che ci sia qualcosa da guadagnare nelle ridurre l'orario di lavoro in termini di occupazione ammettiamo la per un istante questi prodotti e mi pare che il presidente D'Amato l'abbia posti in evidenza c'è un divario nel rapporto tra occupati disoccupati vogliamo dire che mentre c'è un disoccupato ogni quindici persone
Occupate
Nel Nord
Ce ne sono quattro e mezzo del Mezzogiorno
Il che significa che secondo e quindici persone si creasse un posto di lavoro nel Nord il problema nel Nord sarebbe abolito nel Mezzogiorno rimarrebbe quasi totalmente intatto e questa è un'ipotesi del tutto astratta
Si basa sull'idea che quando in qualunque campo si riduca l'orario di lavoro e venga la necessità di un assorbimento dal mercato di altri lavoratori questo sia possibile non tenendo conto delle difficoltà nella mobilità del lavoro
Ma dicevo questa veramente è un'ipotesi astratta che tuttavia ci permette di mettere in rilievo questo aspetto fondamentale
Che la misura ove fosse opportuna nel Centro-Nord sarebbe totalmente ininfluente nel Mezzogiorno ma non basta direi una influente poca cosa
Il dato di fatto vero e che in Italia abbiamo un mercato del lavoro che non funziona
Perché non si può dire funzionante un mercato del lavoro che dà luogo ad una ammontare di disoccupazione che è del dodici per cento nella media del Paese ma del ventidue per cento in nel Mezzogiorno
è un mercato che funzionerà quello nel quale non si verifica la funzione prima del mercato che è quella di il clima era cioè quello di rendere uguali domande o fare c'è un'offerta di lavoro e non trovano corrispondenza domanda e allora è un mercato che non funziona diciamocelo la prima cosa da fare al di là delle quattro imperita che il consigliere delegato della Confindustria per il Mezzogiorno ha voluto esporci la prima cosa da fare e la riforma del mercato del lavoro
Non è possibile con questo mercato e lo dico anche puntando un momento il dito nei confronti della responsabilità dell'industria
Perché quando si fa la contrattazione
L'industria bene o male finisce con il recepire gli interessi della parte più forte nel Paese quando c'è da decidere lo scambio tramonto di salario pace sociale tracciamento dei salari e niente scioperi
Bene il punto di decisione viene fatta dall'insieme dei rappresentanti della industria Italia nella quale la parte settentrionale del Paese la parte forte peso ovviamente di più che la parte debole e allora quello che può andar bene per la parte a corte gli aumenti salariali che possano andare bene per la parte forte nella quale tutto sommato non si era lontanissimi dal pieno impiego
Non vanno bene per la parte del questo è un mercato del lavoro che non funziona e funzionerebbe ancora meno se si andasse alla ricezione della riduzione a trentacinque ore a quello che sia dell'alta attuale orario di lavoro
Io credo di avere detto quasi tutto ciò un paio di cose in più
Da dire
Sarebbe
A parte la difformità degli interessi società aggiungere
Che noi nel caso della Mezzogiorno dell'economia meridionale
Abbiamo già avuto quelle fenomeno che io sollevai di cui parlai in Parlamento
In occasione della finanziaria novantacinque non della finanziaria novantasei durante la Finanziaria novanta
Cioè del aggravio dei costi allora il ministro al lavoro mi disse che non era un problema poi si è accorto che il problema c'è
Abbiamo avuto già questo attentato all'occupazione che è rappresentato dalla inasprimento del costo del lavoro per unità di prodotto dovuta alla perdita degli sgravi contributivi
Abbiamo questi altri casi di cui si è parlato lineare non sono stati già ricordati da chi ha parlato prima di me
I casi degli aggravi fiscali e nel caso nel Mezzogiorno sono più forti non solo perché si perde
Senza minuti senza che ci sia posto ci si sia posti per niente
Il tema di come compensarli perché nell'articolare l'Iraq sarebbe stato ben possibile stabilire che ti aveva avuto l'esenzione totale dal i Torre per dieci anni o per cinque ne aveva ancora da cogliere cinque avrebbe dovuto godere di uno sgravio dell'IRAP dell'IRAP per cinque anni totale o parziale che forse tale da compensare la perdita di uno sgravio che era stata tenuta presente al momento di realizzare gli investimenti
E abbiamo avuto anche questo aspetto negativo fortemente negativo siedi merci si e dimenticati di questo aspetto per meglio dire non si è voluto prenderli in considerazione
Ma oltre a questo una riduzione dell'orario di lavoro nel caso del Mezzogiorno sarebbe veramente nefasta perché troppo aspetti positivi in termini di occupazione quand'anche fossero possibili in astratto non ce ne sarebbero per quell'ora
Tra occupati già disoccupati occupati cui ha fatto riferimento
Tenete conto di un aspetto se si realizzasse la riduzione obbligatoria a trentacinque ore
Noi avremmo necessariamente nella parte nord del Paese delle tensioni sul mercato del lavoro che tenderebbero a far aumentare i salari
Anche per promuovere una mobilità del lavoro verso le fabbriche sarebbe necessaria una più accesa concorrenza sul mercato del lavoro da parte degli imprenditori cioè sarebbero necessari degli incrementi salariali
Nel Nord per far fronte al esigenza di reperire
Dei lavoratori
Lo sarebbe anche necessario per la circostanza che i lavoratori di cui ci si dovrebbe dotare comporterebbe dei costi per essere inseriti nell'azienda quindi avremmo una tendenza nella parte nord del Paese a delle tensioni sul mercato del lavoro
Per queste tensioni sul mercato del lavoro ovviamente si rifletterebbe non al Sud perché si abbiano degli aggravi di costo era la parte nord si abbiamo degli aumenti di salario nella parte nord ci sarebbero anche nel Sud conseguentemente
Il problema la riduzione dell'orario di lavoro comporterebbe dei danni certi dal caso era nel giardino certo una qualche valvola di sicurezza sempre pensabile nulla vieterebbe di pensare ad un trattamento differenziale nel mercato del lavoro meridionale un trattamento differenziale nel quale nel caso del Mezzogiorno non ci sia da Prada a parlare di riduzione dell'orario di lavoro ma il fenomeno resti confinato a quelle aree dove questo non sia tanto lucido
Secondo me sarebbe un errore ma tuttavia sarebbe un danno minore rispetto al danno totale che altrimenti ne verrebbe
Con questo chiudo chiudo
Facendo i complimenti agli industriali della regione
Faccio indico impeachment alla Confindustria
Che in qualche modo si è svegliata
E in qualche modo si è svegliata
Perché e passata a tutti capita
Di passare dalla concezione secondo cui la le spinte dallo sviluppo si davano mediante incentivi alla concezione secondo cui le spinte allo sviluppo le si danno creando i contesti adatti ma si è svegliata soprattutto nel caso della rete regionale quando ha compreso quello di uno Stato pienamente di avere compreso
Che quello che conta e ho rappresentato dal fatto che un provvedimento di carattere generale che proprio perché apparentemente di carattere generale norma perfetti uguali su tutto il territorio del TAR il caso delle trentacinque ore esemplare ma anche gli altri casi sollevati
Sulla Stanca dinamica degli investimenti se così possiamo dire con le cuffie dissi
Sono degli elementi del tutto evidenti che chiariscono come sia necessario cioè l'attenzione dell'opinione pubblica non sia un'attenzione sporadica
Ma sì un'attenzione costante
Per vagliare ogni volta che si assume un provvedimento di carattere generale per vagliare l'urlo e comprendere se esso si risolva in effetti positivi o in effetti negativi nei confronti dei maggiori problemi del Paese
E poiché il maggiore dei maggiori problemi del Paese per costituito dal mezzogiorno e della disoccupazione nel Mezzogiorno io credo che sia il dovere di tutta la classe politica italiana e non soltanto di quella meridionale
Di vagliare ma assieme alla Confindustria assieme agli altri interessi
Gli effetti per i provvedimenti di carattere generale esercitano sull'economia
E se questi sono positivi esprimere consenso se questi sono negativi ESP
Nelle dissenso
Questa iniziativa secondo me un'iniziativa fondamentale ed estremamente interessante
Perché per mettere insieme oggi in pubblico ma forse domani più in privato attorno ad un tavolo i rappresentanti degli interessi dell'economia con e i responsabili della politica
Perché al di là delle divisioni per Fazio se vuole e ci dividano
Prevalgano gli interessi nel Paese prevalgono gli interessi del Mezzogiorno consentitemi di dirlo prevalgano gli interessi la Campania che non era presente perché attorno a un tavolo potremmo ragionare potremmo trovare delle soluzioni e guardate sempre storicamente
Il difetto del Mezzogiorno non è stato quello di non avere degli uomini dove lei a agire nella Rengo politico nazionale
Il difetto del Mezzogiorno è stato quello di avere degli uomini che si sono investiti del i problemi nazionali tout-court lasciando viceversa nel
Salvaguardati gli interessi del mezzogiorno con questa iniziativa che avete assunto mi auguro che l'indirizzo e la tendenza possano essere ribaltate
E che ci si possa ritrovare indipendentemente dalle posizioni e dal peso che ciascuno di noi ha noi abbiamo pochissimo essendo forza di opposizione ma ci si possa ritrovare per elaborare delle posizioni comuni al di là delle barriere politiche che passione dividerci grazie
Grazie al
Dottor Pace devo vorrei siccome so che molti di voi dovranno partire per Roma perché inizia non so che ci sono
C'è una convocazione io vorrei pregare per dare spazio a tutti coloro che lo desiderano esprimersi perché hanno ci interessa moltissimo che ciò avvenga degli interventi il un poco
Più contenuti proprio dato alla compattezza del tempo grazie
Va presa entro il prossimo il dottor l'onorevole Cola Sergio con l'ad Sergio Cocchi
Io accolgo l'invito alla brevità
Anche se molte volte questa brevità mal si concilia con la gravità dei problemi per un difetto propri questi convegni e proprio nel momento in cui si sollecita sparire di politici o delle parti interessate posticino parlate parlate con assoluta quindi
Questo guardare Ida dicevo questo non per preannunciare assolutamente un intervento lungo la per terra e di iniziare un malvezzo che caratterizza purtroppo tutte tutti congrui convegni che hanno una certa importanza se si vuole un contributo a questo contributo lo si dà e il colui che interviene cerca di darlo naturalmente facendo ricorso a Tacito
Setta città la ha studiato bene dove sia capacità di per un tal per trarlo forse ci riesce riesce a raccogliere l'invito che è stato rivolto io devo premettere che condivido perfettamente appieno l'impostazione di Damato
Ma condividere appieno l'impostazione di Damato non significa assolutamente aver dato un contributo potrei dire la mia parte politica io rappresento Alleanza Nazionale il porno ha sempre preso nella giusta considerazione quelli che sono i desiderata e le istanze degli imprenditori e va fatto anche a livello legislativo ma José limitarsi il mio intervento tanto non faremmo altro che non dare alcun tipo di contributo io invece il contributo
Vorrei darlo e vorrei darlo attraverso la disamina lucida che da un lato affatto in ordine
Alle ragioni indicare i punti alle problematiche che ha cercato di individuare egli ha individuato quattro tipi di problematiche d'impegno la lotta per contro la criminalità per ricreare condizioni di vivibilità
Ha poi fatto cenno alla alla lotta per il recupero delle infrastrutture ha fatto cenno alla necessità di una politica fiscale non penalizzante per le imprese e poi ha fatto cenno alla flessibilità che al costo del lavoro ecco già una prima premessa
Sull'ultimo punto io non ho nulla da aggiungere a quanto così mirabilmente compiuta dei compiutamente detto da Carlo Pace
Ma io direi ecco la prima cosa importante il primo rilievo
E che la lotta alla criminalità
Sebbene la si possa fare e la si possa fare con il massimo sforzo possibile e immaginabile non può assolutamente essere avulsa dalla latta per il ritardo delle infrastrutture e per la politica fiscale e naturalmente penalizzante per l'impresa
Solo tre problematiche che sono connesse specialmente le prime due in modo veramente necessario inestricabile non è possibile a mio modo di vedere farla lotta alla criminalità se non si recuperano le infrastrutture ed allora carissimo Damato nel momento in cui tu fai cenno ai ritardi infrastrutturali io vorrei corpo a corpo il maggiore sostanza Ituri rilievi attraverso dei dati che ho avuto occasione in questo momento di
Verificare e che d'altra parte il corrispondono a quello che erano le mie conoscenze dei dati veramente impressionanti
Per voleva essere strettamente correlati alla Regione Campania
è da rilevare che la Campania è al penultimo posto per quanto riguarda le dotazioni di infrastrutture economiche è all'ultimo posto
Quando il cinquantadue virgola sei per cento per quanto riguarda le dotazioni di infrastrutture sociali
Ed è al penultimo posto quando il cinquantacinque virgola otto il cinquantatré virgola otto per cento per quanto riguarda le dotazioni generali di infrastrutture per quale motivo dico che vi è una connessione causale
Fra i due fenomeni
Se non si procede a realizzare le infrastrutture se non si procede ad eliminare le diseconomie
Se non si procede ad aggrottare naturalmente tutte le iniziative di carattere industriale e a creare quella forma di scuderie di usbergo
E chiaramente la criminalità organizzata
Avrà modo nell'ambito di una carotide un caotico sviluppo che viene sempre meno dire esercitare tutti i suoi Wolski Poteri e tutte le sue moschee funzioni in una maniera molto più agevole
Ma d'altra parte
Questa carenza che io ritengo sia determinante ai fini dello sviluppo industriale del Mezzogiorno è correlata anche all'altro lato che trovo molto significativamente ha evidenziato quale dato il dato dello sviluppo a dismisura e in in una proporzione molto maggiore rispetto agli anni precedenti fra la disoccupazione
Hai detto dagli anni Novanta agli anni mille novecentonovantasette cinquecentotrentasette mila unità il di disoccupazione in più oltre all'anno l'incentivazione della occupazione perché sono due fenomeni che sono strettamente economico correlati per cui si è verificato che al nord io lo sviluppo di occupazione salvo il ristagno dell'ultimo periodo invece al Sud si è avuto un aumento progressivo della disoccupazione
Ed allora quale contributo noi possiamo dare
è il contributo che noi politici possiamo dare uno lo dobbiamo dar nell'ambito del sistema maggioritario anche in un contesto del ristretto e particolari io sono deputato di San Giuseppe Vesuviano voi saprete che San Giuseppe Vesuviano
è la patria del tessile ebbe io mi sono veramente industria attorno per cercare di
Capire la problematica e affrontarla e risolverla
La problematica del sommerso ad esempio la propria rete sommerso e strettamente cioè la politica potrebbe offrire un contributo è strettamente correlata molte volte anche all'abusivismo
Industriali sono costretti ad operare nel sommerso
Anche perché qua però molte volte nell'ambito di aziende costruite abusivamente ma non per colpa loro per la mancanza di piani regolatori o di amministrazioni comunali che potessero lavorare opportunità di rilascio di concessioni edilizie
E l'ultima occasione che il governo nonostante le nostre iniziative concrete io ha presentato un'interpellanza che è stata discussa Paolo Russo mi pare che fosse presente alla discussione di questa interpellanze ultradestra anche firmatario della interpellanza
Per esempio l'agevolazione nell'ambito dell'adeguamento alla normativa CEE per far valere fuori il sommerso perché sapete meglio di me io oneri enormi a cui ci si dovrà sobbarcare per l'adeguamento alla dalla direttiva CEE
Alla famosa di seicentoventisei che rispecchia quel tipo di normative
Ma io mi sono reso anche iniziatore in di una di una di una sarta d'iniziativa Asa assai secondo me conferente e proficua di effetti la regione Campania e qui viene il Presidente Rastrelli come voi ben sapete in Campania vi è anche l'assessore D'Ercole che vedo in questo momento
Ha dato corso alla istituzione di sei distretti regionali nella campagna industriali e questi sei distretti sono passati per il vaglio definitivo all'approvazione del ministero dell'industria e commercio per cui sono operativi
Ma se noi vogliamo incentivare industriali ad insediamenti oltre a eliminare naturalmente le diseconomie attraverso il recupero delle attività infrastrutturali noi abbiamo anche il sacrosanto dovere mettere l'industriale nella condizione di poter procedere a nuovi gli insediamenti e nell'ambito dello stesso contesto territoriale
La Regione Campania recentemente ha approvato se non mi sbaglio a livello di Giunta l'aumento dell'indice desiderabili di fabbricabilità dallo zero due allo zero cinque
Facendo venir meno quindi un ostacolo al mio modo di vedere assurdo
Che sussisteva e in Campania dal momento che ad esempio nell'Emilia Romagna alla Lombardia al lo degli indici di fabbricabilità che vanno dallo zero otto zero sette per cento e questa è un'altra forma
Incentivazione che può essere un percorso per poter arrivare
A determinati risultati
Ma a mio modo di vedere è necessario che il le istituzioni è particolarmente le istituzioni locali non so Regione Comune e Provincia non solo il Parlamento o del governo
Favoriscano all'i consorzi di aziende perché nell'ambito della del mercato come balle non è assolutamente possibile far fronte alla richiesta
E in ciò quelli del nord allora siffatta possibilità attraverso l'offerta di prodotti e naturalmente limitati nella scelta e anche nella quantità
è possibile invece far fronte attraverso un offerta che sia globale e i consorzi di anzianità possono essere favoriti nell'ambito dei distretti industriali attraverso la istituzione la creazione di tante e tante nuove e industrie
Che possono appunto soddisfare una richiesta che è sempre più crescente soprattutto i dati agli inizi dell'Est l'Unione Sovietica Romania Bulgaria da tutte le repubbliche che fanno parte del Ciessevi ed allora io
Ritengo che noi istituzioni
Abbiamo dei doveri specifici
Dei doveri che vanno al più al di là di quello che noi riteniamo sia scontato l'agevolazione per consentire gli investimenti nella e la riduzione della pressione fiscale per quanto riguarda il costo del lavoro e tutto il resto ma abbiamo anche il dovere di mettere a disposizione
Delle industrie degli industriali degli imprenditori soprattutto dei medi e piccoli imprenditori tutte le strutture delle istituzioni pubbliche
Per favorire nell'ambito del mercato globale i consorzi e per far sì che effettivamente il il Mezzogiorno possa decollare perché abbiamo capacità e professionalità Fantasia
E soprattutto preparazione specifica per essere concorrenti rispetto al Nord Carlo D'Amato sia vero dobbiamo anche favorire insediamenti ma al Nord verso il Sud mai Lombardo non è assolutamente terra di conquista e per la di Colonia
La la il Nord e il Sud non deve essere assolutamente una colonia il sfrutta a le energie e le forze e le capacità per poter da solo decollare nell'ambito anche della posizione geografica e politica
Che ha io e quindi ritengo che per quanto riguarda i nostri impegni particolari
Io parlo a nome dell'opposizione voi questo impegno l'assumiamo la già l'abbiamo già assunto con iniziative concrete la porteremo avanti cercando di coinvolgere anche la maggioranza in questa nostra iniziativa grazie
Il senatore Lauro il Forza Italia
Io
Quando sono arrivato qui la signora mi ha chiesto se potevo andare da parte degli imprenditori o da parte dei politici io avrei preferito
Visto che sono stato sempre in passato
Un imprenditore dista dall'altra parte
Invece mi trovo per la verità in buona compagnia perché devo dire che al Senato ho trovato delle persone con cui poter lavorare in maniera adeguata però mi sono adesso conto di una cosa
La cosa che perché viene forse da fuori Sile si vede in maniera immediata le leggi del nostro Paese sono leggi fatte male
I cittadini sono dei sudditi imprenditori sono dei sudditi
Per questo nessuno si ribella questo è un fatto
Che all'inizio mi ha creato non poco non poche difficoltà perché ero convinto non leggevo neanche più i giornali perché non sapevo se di pericolo nel mondo virtuale
Il mondo virtuale era quello del Senato il mondo virtuale quello
Della gente
E per la verità
Circa in un anno e mezzo non sono riuscito a fare questo passaggio
Ma
La colpa naturalmente un po'di tutti la questione soprattutto è un fatto culturale
Ecco il motivo per cui noi continuiamo a stare qua dire sempre le stesse cose forse l'anno prossimo di Reno ancora le stesse cose
Quelle cose che sono state rappresentate da Confindustria noi come opposizione l'abbiamo detto in Senato permette alla Camera con delle relazioni di minoranza abbiamo detto esattamente queste cose
In questo modo non si ha davanti lo sviluppo del Sud l'occupazione la dando gli imprenditori
Non basta fare un decreto legge con la presenza del presidente La Repubblica con l'autorità dei sindacati con l'autorità anche di Confindustria per risolvere il problema e Prada e soprattutto cultura e allora perché l'Italia non riesce a creare questi posti di lavoro perché il Sud non va avanti
Nell'aula del Senato il presidente Prodi disse
Nell'ambito del suo insediamento
Noi faremo nel Mezzogiorno la Florida d'Europa in effetti la Florida d'Europa è stata fatta ma è là fuori dall'Europa degli albanesi non è la Florida dell'Europa dell'Italia
Questi sono punti fondamentali sui quali purtroppo noi non riusciamo allora e allora quando si parla delle trentacinque ore si diceva come per legge si fanno le trentacinque ore masserizie sapete che ci sono dei disegni di legge approvati dove addirittura si trasferisce il know how per legge noi italiani siamo capaci di trasferire il know how per legge ma l'abbiamo detto
Eppure il giornale di Confindustria ormai ripreso evidentemente sono e cosa che non condivido evidentemente sbagliamo
Allora la Confindustria può dire che il nuovo si crea senza legge e allora ci dobbiamo chiarire dove ci fa piacere che oggi gli imprenditori dico non impressionano ossia hanno andare avanti da soli perché noi siamo capaci uno stop io facevo l'imprenditore qualcuno mi ha chiesto perché tu non fai più l'imprenditore perché io per continuare a fare l'imprenditore un certo livello doveva andare a lavorare fuori
E allora me ne sono andato per alcuni mesi a Malta per altri mesi a Montecarlo non potevo vivere io volevo vivere in questo mio Paese in questo mio Paese non avevo più la possibilità di fare l'impresa
Ecco il motivo sostanziale per cui io sono diventato politico io non sono un atto politico
Io imprenditore spero di continuare a fare l'imprenditore ma l'imprenditoria in questo Paese non si può fare non si può fare nel Mezzogiorno non si può fare a Napoli questa la realtà perché se qualcuno riesce a essere ad emergere un poco in più e forse aveva contatti con la camorra
E forse avrà amici politici questa la realtà fondamentali e mi meraviglia quando ancora oggi noi parliamo di Napoli est
E dopo inseriamo come imprenditori la Provincia e il Comune ma se il Comune e la Provincia la Regione non sanno fare quelli che sono i compiti istituzionali come possiamo pensare che riescono a fare impresa
E allora ci dobbiamo ribellare queste cose veramente vogliamo rientrare non perdere questa occasione di far rientrare
L'Italia nella storia perché l'Italia sta uscendo racconta la storia il Mezzogiorno è vista in una maniera completamente diversa dai tedeschi
Che voglio fare in modo che la Germania dell'Est e che i Paesi dell'Est diventino il Mezzogiorno d'Europa
Allora ciascuno rampa e allora è necessario una presa di coscienza e mi fa piacere che oggi Confindustria ha dato la possibilità di intervenire su questo aspetto né una presa di coscienza di tutti
Le nuove forze devono venir fuori dove stanno sono divise nella società civile
E necessarie venire fuori però anche Confindustria in questo ambito deve avvenire l'Unione industriali di Napoli delle scelte sappiamo tutti
Il governo Prodi ha fatto la rottamazione delle auto perché ha fatto la rottamazione delle auto non ha fatto dall'approvazione del turismo falsa
Ho dato un'azione al Mezzogiorno
Sono scelte che non possiamo condividere perché non è che con la rottamazione si risolve il problema
Anche evidentemente ci sono problemi tra i piccoli e la media e piccola impresa che la media e piccola impresa purtroppo deve essere salvaguardata e guardato a media e piccola impresa non viene di non viene difesa
E dovrebbe essere più difesa
E allora che cosa fare
è possibile farlo il fatto soprattutto cultura
Le trentacinque ore che vogliono essere imposte per legge perché si pensa che non c'è la maturità da parte dei lavoratori di poter difendere di poteva essere all'altezza del compito e così via negli una modifica complessiva di tutti
E riguarda i sindacati che riguarda Confindustria che riguarda il Parlamento noi vogliamo fare delle leggi fatte me perché la prima cosa è quella noi più che fare leggi dobbiamo tagliare
Dobbiamo togliere leggi perché non si capiscono sono molto
Tra loro incontrarsi e in questo fatto c'è bisogno dell'aiuto di tutto egli è anche soprattutto dei giornali di Confindustria che devono intervenire in maniera diverso
Non sempre prospettando che le cose sono fatte bene ma anche quando è necessario intervenire domani
Io ho fatto soltanto
Degli esempi
La preoccupazione grossa e quella europea il sessanta per cento di leggi che lei oggi facciano in Senato alla Camera sono leggi sono direttive europee
Sono leggi fatte da altri che Lucio Bianco perché non abbiamo la capacità di incidere in maniera rilevante per cui sono leggi che ci arrivano sulla testa dalla sera alla mattina
E allora
Noi e dobbiamo avere una cultura riversa la cultura più europea più aperta la possiamo avere è uno sforzo che dobbiamo fare tutti da parte nostra come parlamentari stiamo cercando di già fatti di farla già
E su questo
Io penso che
Incontri del genere
Soprattutto per i parlamentari che non vengono qui a a parlare
Ma che vengono ad ascoltare quelli che sono i vostri problemi io penso che può essere una soluzione per migliorare anche da parte nostra di assimilare quelle che sono le indicazioni importanti delle vostre problematiche grazie
Ma io ho nella
Mi è doveroso una una una precisazione perché nell'intervento dell'appassionato del senatore Lauro
E passato una un pezzo di ragionamento che non è assolutamente condivisibile da parte nostra da un lato è vero che è difficile fare l'impresa nel nostro Paese se siamo siamo esattamente prima dell'Indonesia
Secondo Business International in termini di competitività di sistema Paese ci siamo i ventinove esimi a livello internazionale l'Indonesia il trentesimo su tutte le prime pagine dei giornali fotografata la situazione delle
Ed è ancora più difficile fare l'imprenditore nel Mezzogiorno
Su questo siamo perfettamente d'accordo però per cortesia non diciamo che tutti gli imprenditori che ci sono e che sono rimasti a fare impresa sono associati alla camorra in questo non è possibile sono sicuro che questo era un pezzo è un pezzo di discorso e se ora emerge un pezzo di discorso che probabilmente ha travalicato il pensiero però sul quale mi piace fare un minimo di chiarezza perché noi abbiamo assistito a una selezione darwiniana e la selezione darwiniana è positiva perché la selezione di mercato ma quando si è fatta in un'assenza di condizioni di mercato quali quelle nelle quali né oggi ci troviamo può essere ancora più dura
Però insomma questo mi sembrava importante chiarire voleva fare un attimo un piccolo un piccolo inciso per dire
Questa sale divise in due pezzi davanti ci sono i rappresentanti delle forze politiche dell'istituzione di dietro ci sono gli organi dirigenti di di delle delle Unioni industriali della Campania che sono in buona sostanza parte della vostra
Del vostro elettorato la ragione per la quale siamo qui e per confrontarci e per ragionare però vorrei dire quello che secondo me stiamo pensando tutti quanti pensionati in questa sala
Ne abbiamo qui rappresentanti dell'opposizione rappresentanti del governo io vi vorrei invitare a nome di tutti i nostri colleghi per cortesia ragionare più del futuro che non del passato perché se noi ragioniamo di cosa pensa l'opposizione e adesso arriverà il dovere ci dirà che cosa ha fatto il Governo con le forze di maggioranza
Andiamo un attimo fuori strada ognuno di noi abbastanza avvertito nel sapere esattamente ciascun partito e con un certo tipo di approfondimento anche ciascuno di voi che cosa ha fatto
E ci auguriamo adesso di sentire che cosa farà vorrebbero dire una cosa l'accordo Pagliarini Van Miert è un accordo fatto dall'altro schieramento politico costato quattordici mila miliardi
Molti dei provvedimenti fatti di questo governo non sono provvedimenti del Mezzogiorno l'abbiamo detto prima e ci creano problemi
Però quello che mi sembra veramente importante sul quale vogliamo raccogliere un attimo il vostro contributo il nostro ragionamento è
Che cosa fa la rappresentanza politica per rimettere finalmente il Mezzogiorno l'occupazione lo sviluppo e la lotta all'assistenza al centro del dibattito politico quindi non ci interessa dato quello che successo lo sappiamo tutti Cipressa Beatles vedere che cosa succederà
Perché io non ricordo significative prese di posizione da parte dei sindacati
Né da parte delle forze politiche di qualunque colore nel Mezzogiorno contro l'accordo Pagliarini Van Miert
Contro quello che è successo in termini di totale abbandono del Sud negli ultimi cinque anni quindi è storia passata adesso quello che conta è vedere soprattutto nel futuro ma che cosa devono fare abbiamo un dibattito sulle trentacinque ore che lì che richiede un atteggiamento importante da parte delle forze politiche del Mezzogiorno perché questo mette in discussione nel futuro stesso del sud ci interessa sapere che cosa ne pensate a questo riguardo
E c'è da impostare una prospettiva diversa da parte dell'azione del Paese sul rilancio dello sviluppo del Mezzogiorno
Ed è su questo credo che si gioca il futuro perché alziamo un momento di svolta questa svolta deve essere colta senza guardare a quello che è successo perché ormai c'è ma guardando soprattutto quello che c'è da fare perché nelle nostre mani
Chi c'è adesso
Il sindaco di Salerno Rocco
No
Geologia polemizzano neanche furbo si va bene che abbiamo deciso ringrazio per l'invito e voglio esprimere in primo luogo il mio apprezzamento per questa iniziativa
Della Confindustria
E mi serviva e mi pare guarda
Da un atto di responsabilità nazionale
E condivido molto il mettere al centro finalmente riusciamo il tema del Mezzogiorno nei termini dell'anno l'eccezionalità dei problemi meridionali
Ma facendo uno sforzo per ricondurre anche questo tema drammatico per un anno proprio al Sud sull'in di normalità del funzionamento del Paese
Dal punto di vista dell'occupazione della flessibilità del lavoro dell'uso delle risorse e delle procedure
Io voglio fare un brevissima considerazione politica e due osservazioni di merito
Mali del Sud questo diciamo con grande chiarezza sono al novantanove per cento ha figli del Sud e degli uomini del suo
Il dottore dalla natura rilevato anche nella misura del governo elementi di non linearità ha sottolineato la problematicità della scelta delle trentacinque ore
Chiede una risposta io condivido la preoccupazione
E ritengo che al di là di un ragionamento di carattere europeo e di un ragionamento laico in merito scientifico una volta tanto in questo Paese sia impossibile procedere su questa via
Aggiungo per parte mia tuttavia un elemento di sfiducia di fondo
Un governo sarà in grado di esprimere una linea anche di politica economica limpida e rigorosa
Se il rapporto fra corpo elettorale e forma di governo sarà diretto
Io continuo a domandarmi imposizione estremamente minoritaria qual è il senso della presenza di trenta partite in Italia
Non essendo convinto che esistano trenta politiche economiche trenta politiche istituzionali trenta politiche sociali
Un intellettuale raffinato come Giuliano Amato che conosceva la Trilaterale diceva che in questo modo si esprime il potere di coalizione diciamo che siamo artigiani la politica diciamo
è un modo per esprimere il ricatto politico in tutte le direzioni allora noi dobbiamo trovare il coraggio di dire
Questo il nesso logico
Che un Governo non sarà in grado di fare una politica economica seria se non ha garantita la base di maggioranza la base di maggioranza non ci sarà se non vi è un sistema elettorale
Che consente ai cittadini non solo di scegliere ma anche di assumersi le responsabilità
Cioè di avere un Paese nel quale quando si perde si perde fino in fondo e quando si vince si vince fino in fondo
Noi rimaniamo ancora il Paese nel quale si perde a metà si vince a metà perché l'obiettivo anche di questa stagione politica sembra essere diventato oramai non più quello di costruire istituzioni a misura d'Europa con tempi di funzionalità e all'efficienza che ci consenta di confrontarci con altri sistemi politici ma quello di garantire ormai la sopravvivenza ditta
Sarà amaro epilogo ma questure con trenta partiti non una politica economica limpida non avremo mai non mi esprimo in merito
Io dico dei destra o di sinistra per il problema riguarda tutti quanti ma questo è alla fine le scelte anche di governo saranno frutto degli impatti CIA menti necessari per tenere in piedi un quadro poi
Se troviamo il coraggio di dirlo e di mettere in piedi al Paese un movimento di opinione talmente forte da costringere allarga le aggregazioni programmatiche e politica necessari forse faremo un passo in avanti decisivo verso l'Europa nel merito due considerazioni
Io aggiungo alle priorità del dottor D'Amato una che dal mio punto di vista appare la priorità assoluta che è una riforma drastica della pubblica amministrazione
La morte di questo Paese la pubblica amministrazione di burocratismo
L'acculturazione legislativa
Anche per il motivo che dicevo prima questo è un Paese nel quale non si distrugge nulla non è che si fa oggi una legge togliamo di mezzo altre venti leggi no noi andiamo per stratificazioni geologiche per accumulazione
Non c'è nulla che venga cancellato e semplificato ma tutto si accumula
A me è capitato di fare un'esperienza simpatica dove abbiamo ricaricato il piano regolatore che un uno spagnolo poi sviene lavora Barcellona mi è capitato invitarla per la conferenza di servizi
Si è trovato di fronte una specie di curva sotto c'erano un centinaio di persone mesi spaventato il ma chi sono tutti questi questi nuovi rappresentanti tutti gli enti
Credo un Aventino a Trentin Arienti reso c'ho messo mezz'ora per fargli capire quanti enti avevamo che dovevano esprimere pareri e spiega rivelo rilevava Luigi Capri oggi uno dei vostri sul Sole ventiquattro Ore qualche anno fa per fare un porto turistico in Italia ci vogliono cinquantadue autorizzazione
Cioè immaginate diciamo se ne fate una settimana un anno solo per le autorizzazioni siamo fuori mercato dal punto di vista istituzionale è un certo più allora
Il punto è mi permetto di sottolinearlo alle rappresentanze parlamentari a mio parere a questo punto vista dovrebbero dare una mano forte a quanti poi operano sul territorio il punto cruciale per me è la riforma della pubblica amministrazione
Come
Andare avanti
Io penserei ad uno strumento semplice
Penserei a dare alla forma dell'accordo di programma un valore straordinario cioè un valore esaustivo di tutte le autorizzazioni necessarie
E su tutti i piani su quello produttivo e su quello urbanistico
Io non solo non hanno grandi convenzioni anche sulle forme diciamo di intervento economico individuate anche dalla legislazione nazionale patti territoriali accordi me a me francamente sembrano costruzioni barocche io sono perché fatta una solo a scadenza che è quella dell'accordo di programma un solo tavolo al quale si siedono tutti gli interlocutori beh quel tavolo sia esaustivo bit io continuo a non capire perché quando ci sediamo Presidente della Regione il sindaco responsabili dei vari enti e decidiamo che quella cosa va fatta un minuto dopo non sia possibile cominciare alla porta
E nessuno risponde a questo semplice interrogati dunque la proposta che io rivolgo ai gruppi parlamentari e questo di fare in modo che questa forma individuata e perfezionata già da Bassanini dell'intesa dell'accordo di programma diventi esaustiva di tutte le autorizzazioni necessarie sul tema su cui si aggiunge l'accordo di programma
E valga in maniera esplicita anche per la materia urbanistica che è il punto sul piano di interventi sul territorio sì bloccano
Perché è del tutto evidente che se per una variante urbanistica dobbiamo aspettare tre anni siamo anche qui fuori mercato
Mi permetto di sollecitare ancora concretamente ai gruppi parlamentari tempi straordinariamente accelerati per la modifica delle leggi sui lavori pubblici
Infrastrutture territorio ma qui sembra modifichiamo questa legge non andremo avanti
E un'accelerazione anche di riforme di alcuni temi penso al funzionamento del CIPE io non ho notizia di che fine abbiano fatto i mille quattrocento miliardi che dovevamo utilizzare per il Sud
Ma se il funzionamento del CIPE rimane quello che è stato per quarant'anni e cioè io esamino poi bando alle regioni do alle Regioni sei mesi di tempo tre mesi per pronunciarsi io continuo a domandarmi perché non si danno quarantotto ore di tempo
Per decidere
Con un'assunzione di responsabilità sul merito dei progetti
Allora
E su questo io credo che noi dobbiamo fare fronte comune una riforma drastica della pubblica amministrazione e l'introduzione di strumenti amministrativi di decisione che siano compatibili anche con i tempi degli investimenti imprenditoriali
La seconda e ultima considerazione questa
Vedo il Presidente della Giunta regionale io credo che sul piano regionale e noi abbiamo necessità che la Regione decida priorità di sviluppo per le diverse parti del territorio
Assistiamo con interesse a questo dibattito su Bagnoli
Ci fa piacere siamo siamo contenti
Beh insomma vorremmo diciamo che sull'agenda politica entrasse qualche altro argomento molta sincerità diciamo così
Napoli un milione cento mila abitanti merita il rispetto che merita una grande capitale d'Europa la regione Campania e sei milioni di abitanti la provincia di Salerno un milione cento mila abitanti quanto
Ciò dovremo anche qui in un equilibrio che c'è un'attenzione che sia meno sensibili ai grandi palcoscenici e molto più ai dati oggettivi che riguardano gli interessi in campo le popolazioni residenti io sarei per esempio tutto questo ragionamento sul federalismo non voglio banalizzare a me basterebbe che decidessimo che ogni Comune è libero di fare quello che vuole sul proprio territorio quando investe in progetti che non hanno ambito sovracomunale e che tutti i cittadini di questo Paese almeno lo stesse risorse dallo Stato dal Piemonte alla Sicilia
Mentre ragioniamo di federalismo siamo una situazione in cui abbiamo cittadini vivacità che prendono dallo Stato un milione duecento mila abitanti e cittadini della mia città che ne prendono seicento mila lire
Questo no allora io sollecito e credo che anche questo possa aiutarci ad avere una un ragionamento equilibrato concludente sulla linea di sviluppo salverà Saverio è sensibile su questo decidiamo anche perché ho rientriamo in maniera non dispersiva le risorse e anche perché questo ci consente di concludere su alcuni punti su cui siamo maturi a proposito delle infrastrutture siamo pronti per la metropolitana
Nel nostro territorio dovremo definire mi auguro in questa settimana un un accordo di programma con la Regione
Io sollecito un accordo di programma analogo con la Regione per quanto riguarda la portualità della Campania e la fascia così
Sono grandi progetti che possono davvero definire la cornice di sviluppo della nostra regione ovviamente non risolvere i problemi dell'imprenditoria ma dare qualche elemento di certezza
E di riferimento più stabilire a chi intende ancora investire nel nostro territorio dei grazie
L'onorevole Stajano il presidente della Commissione trasporti e telecomunicazioni
Io ringrazio l'associazione degli industriali di Napoli di aver preso una così importante iniziativa insieme alla Confindustria
Il proprio perché c'è bisogno di un terreno di confronto concreto in termini realistici
Ed è per questo che accoglierò in pieno l'invito che ha fatto Damato ed eviterò ogni logica comiziale che pure ha avuto qualche ecco
All'interno di quest'altro
Vediamo di confrontarci con serenità nello spirito costruttivo che anche pace che non vedo più insalata aveva indicato con me logica di approccio a problemi tanto se
Prima di tutto il problema dell'occupazione e dello sviluppo
Dicendo prima di tutto una cosa
Che oggi sviluppo ed occupazione non marciano più insieme con quella logica coerente e feconda di un tempo
Prima l'incremento di un punto del prodotto interno lordo determinava una crescita diciamo vado per approssimazioni
Di cinquecento mila nuovi occupati
Probabilmente meno oggi siamo molto molto al di sotto di questa percentuale assistiamo a livello di Ray planetario globale ad una situazione in cui lo sviluppo calcolato secondo gli ordinari indicatori produce occupazione in misura assai inferiore al necessario
Uno sviluppo senza occupazione o con minore tendenziale occupazione
Il che determina la necessità di orientare gli gli investimenti verso quel tipo
Di scelte che sono labor intensive come si dice
Scegliere cioè sul territorio una serie di indicazioni di sviluppo tentare da parte della classe politica di favorire quegli investimenti che siano in grado di determinare specie nel Meridione la massima possibile occupazione
Il che
Determina per quel che riguarda e gli interventi dello Stato al di là dei grandi interventi di quadro una necessità di radicare le scelte le scelte di Indirizzo
La valutazione degli incentivi con una stretta aderenza alla realtà economiche in cui si opera
E quindi in base ad un ampio disegno che è stato d'altronde perseguito di decentramento
Tutto il soggetto Regione
La riforma della pubblica amministrazione a cui prima faceva riferimento che Luca è indubbiamente in questo quadro indispensabile ma non dimentichiamo che il Parlamento uscire accinto ad un lavoro importante
Ed il governo lo sta portando a termine attraverso la Bassanini
Chi come me primati intraprendere esperienza di carattere politico ha vissuto a lungo
La funzione diciamo del commi
Di colui cioè che all'interno della pubblica amministrazione anche dei vari gabinetti ha vissuto la realtà dell'amministrazione pubblica non può non manifestare momenti di diffidenza anche nei confronti di alcuni passaggi della Bassanini
Ma certamente tutti sappiamo che si procede per gradi in questa materia per successive approssimazioni
Deve soccorrere sempre di fronte alla difficoltà a quella capacità della politica intesa come arte di rendere possibile ciò che è necessario attraverso le infinite difficoltà agli snodi poco fluidi
Le tante diverse volontà di introdurre al di là della declamata collaborazione Rena nell'ingranaggio dell'amministrazione
Ed è facile farlo in una situazione come quella italiana
Questa premessa generale sull'amministrazione vuole essere di giustificazione oggettiva di quel che le Regioni le Province i Comuni generalmente non fanno con riferimento a quella precedente meccanismo che avevo indicato di sensibilizzazione delle iniziative con riferimento alle singole realtà locali
Perché vedete io assisto e qui entrò nella mia personale esperienza di presidente della commissione Trasporti e telecomunicazioni assisto ad un fenomeno che in maniera crescente inquietante
Ci sono le risorse
Cioè la possibilità di mettere a disposizione degli investimenti il denaro necessario
E spesso non è facile in un bilancio come quello dello Stato ma le iniziative non sorgono non c'è progettualità certo c'è distinzione molto grande
Questa mia affermazione disuguale nel senso che non riguarda dappertutto tutte le regioni tutti i comuni ma in generale io devo dire
Che la capacità di attivazione da parte degli enti locali nel momento in cui si passa alla progettualità vera
Non c'è e largamente deficitaria
Voglio riprendere un esempio che ha fatto proprio De Luca i cinquantatré passaggi di cui parlava cioè pugile cappuccino ci sono più io sono personalmente mi corica pugile abbiamo qui c'è anche l'onorevole Giardiello che fa parte della Commissione trasporti abbiamo provato dandone delega al Governo e poi rivedendolo in sede di parere un decreto legislativo che riduce a circa dieci i gli originari cinquantatré passaggi e posso assicurare che meno di dieci era impossibile
Allo stato dell'attuale legislazione dire nazionale ed internazionale fare
Sta di fatto che noi abbiamo un numero di porti complessivo porti turistici complessivo in Italia che non è neanche il dieci per cento di quelli di cui dispone la Francia tanto per dare metro di paragone e soprattutto in Campania io non ho notizia
In tutta la fascia costiera napoletana della provincia di Napoli certamente di iniziative relativi a porti turistici che abbiano una qualche concretezza e siano tali da poter condurre ad una cantierabilità in termini ragionevolmente brevi
E allora dobbiamo su questo punto interrogarci tutti in maniera preoccupata e verificare come
Occorra probabilmente modificare in maniera rilevante anche il nostro modo di stare in politica di ragionare di politica di rapportarci alle esigenze della gente
Il modello conflittuale che deriva dalla presenza di molti partiti è certamente una complicazione ma non impedisce una politica rigorosa come non l'ha impedito al governo Prodi
Che in questo campo credo abbia ottenuto oggettivamente io sono per i toni dimessi è noto che il mio partito ed io personalmente non ho condiviso molte cose
D'Amato dicevo che voi tutti i ben conoscete la storia personale di ognuno di noi e quindi sapete quanti atteggiamenti critici quante riserve quante
Prese di distanze anche politicamente hanno caratterizzato me personalmente senza coinvolgere altri in relazione ad alcune richieste che venivano anche dal dalla maggioranza di cui faccio parte
Però bisogna dire che sostanzialmente anche perché gli spazi di manovra economica non sono molto ampi vi è una linea di continuità relativamente alla gestione delle dei fondamentali dell'economia che va dal governo Amato al Governo Prodi senza soluzione di continuità
Una politica che ha condotto a degli obiettivi
Risanamenti in alcuni settori e che non riesce ancora certamente ma un problema non solo italiano a far decollare la logica degli investimenti e dello sviluppo che sarebbe necessaria
Ma quando si era edito in una situazione in cui e questo è bene dirlo e ricordarlo a tutti l'undici per cento del prodotto interno lordo di questo Paese all'inizio il governo Prodi veniva utilizzato
Per pagare i tempi To pubblico gli interessi sul debito pubblico non è facile immaginarsi anche in termini di elasticità
Contabile direi di disponibilità di risorse una politica di investimenti particolarmente attiva un brevissimo accenno alle questioni specifica del Mezzogiorno
Senza però aver mancato di dire una cosa che secondo me è di grande importanza per gli investimenti
Nella legge finanziaria è passata anche l'attuale in contatto
Che il meglio io credo di poterlo dire dopo averla Tettamanti studiata anche la super due all'incompiuta sì per le società quotate che rappresenta secondo me un grande vantaggio dal punto di vista tributario di stimolo agli investimenti in questo Paese
Non è una misura evidentemente
Mirata al Meridione ma è una misura che consente finalmente di dare una risposta anche in termini di riduzione del carico tributario ovviamente il carico tributario diminuirà in relazione alle scelte che le imprese faranno e alla duttilità che avranno nell'utilizzare questo nuovo strumento che consente com'è noto di risparmiare sull'aliquota trentasette per cento per lire peggio per tutte quelle quote invece di investimenti che verranno o direttamente degli utili che verranno direttamente dei vestiti o passati a riserva
La percentuale scenderà fino al diciannove per cento nella migliore delle ipotesi per le società quotate in borsa si può arrivare fino al sette per cento
Una misura quindi che e assai più conveniente perché strutturale non contingente rispetto a quella della pur apprezzabile da me apprezzata legge Tremonti che aveva però fatalmente uno spaccio applicativo limitato
Per quel che riguarda il Mezzogiorno sono stati individuati alcuni strumenti la tre cinque uno che prevedeva patti territoriali fondi di garanzie contratti di aria avuto però un'applicazione assolutamente insufficiente
E credo che su questo punto si debba intervenire per fare di più ma qui vale ancora una volta il discorso che facevamo sulla necessaria fluidificazione dei processi decisionali ricordo a questo riguardo che le conferenze di servizi prima si tenevano l'unanimità almeno adesso con la Bassanini due si tengono a maggioranza cioè la determinazione volitiva il provvedimento nasce dalla volontà della maggioranza ed è già un'acquisizione positiva per chi ha esperienza di queste cose non è poco
Vorrei ancora ricordare sempre con riferimento a queste dinamiche di agevolazione che noi non possiamo pensare qui la Confindustria lo ha detto sempre di io lo condivido da sempre a misure di agevolazione specifica di tipo assistenziale
Una delle grandi limitazione allo sviluppo del Mezzogiorno deriva dalle diseconomie esterne diseconomie che si chiamano che criminalità che si chiamano insufficienza di infrastrutture anche in materia di trasporti ma che si chiamano anche lasciatemelo dire un sistema bancario che non è in grado di assicurare in questa materia
Un minimo di omogeneità nel trattamento fra il nord e il sud dell'Italia
Cioè un differenziale di tassi che viene giustificato con riferimento ai rischi maggiori che si hanno nel Mezzogiorno ma che spesso invece nasce dalle drammatiche inefficienze del sistema bancario nazionale e meridionale in particolare
Che ha vissuto l'esperienza del Banco di Napoli oggi grazie a Dio in via di risoluzione ed anche forse troppo enfatizzata
Avuto poi la prova di che cosa veniamo a vicenda ecco il problema del credito Ripani ancora oggi specie in un momento di tassi calanti fortunatamente calanti un problema centrale su cui bisogna intervenire
Nella finanziaria del mille novecentonovantasette insieme ad altri amici io firmai un emendamento che può trovato al governo che prevedeva l'istituzione di un fondo di garanzia di quattrocento miliardi per tentare di un emendamento che reca la mia firma
Te per tentare proprio di togliere una delle giustificazioni che il sistema bancario porta a giustificazione
Di questa sua maggiore per maggiore aggravio dei tassi di interesse per i fondi concessi agli imprenditori
Quei fondi per dire il vero non sono stati utilizzati ed è motivo per me di rincrescimento ci sarà in questo è un terreno di impegno concreto una sollecitazione forte da parte mia perché quei fondi ad altri fondi vengano utilizzate questo precipuo
Credo che questo nostro dibattito debba proseguire continuare e le indicazioni di un metodo indubbiamente valido ed io mi auguro che con l'impegno di tutti diventi anche un metodo secondo
Bisogna assolutamente trovare un modo per venire fuori da una situazione difficile chi come noi chi fa politica sente ancora di più per gli imprenditori tutta la sofferenza direi la mortificazione di non essere in grado di fornire risposte ai tanti che si rivolgono a noi
Oggi la politica non è un metodo per agevolare senatore lauro
Non si hanno più imprenditori amici
I politici non so Chinea certamente io non rientro fra questi ma non credo oggettivamente che l'avere amici in politica sia oggi una grande agevolazione
Credo che anzi il problema del politico e di non riuscire a individuare le sue basi di potere potere inteso come servizio come capacità di risolvere i problemi
Scoprendo sempre che c'è sempre un altro luogo in cui si decide in cui le cose assumono un senso definitivo relativamente alle scelte
Oggi alla politica
Se mai io credo si debba riconoscere per drammatico farlo un problema di impotenza a risolvere i problemi e per i politici una situazione di mortificazione rispetto a quest'impotenza
Vorremmo apre insieme agli imprenditori insieme a tutti coloro che hanno la possibilità di qualificare in termini diversi a risolvere i problemi
Ci fosse un grande impegno per una scelta comune per l'occupazione e lo sviluppo
Il presidente del provincia di Caserta
Dottor
Do il buongiorno io sarò brevissimo innanzitutto un ringraziamento per l'invito e felicitazioni per questa giornata per questo incontro che mette insieme politici
Ed è
Imprenditori io vorrei così trasmettere in qualche modo l'esperienza casertana se così si può definire il consigliere D'Amato
Ha ha richiamato nella replica di intervento successivo tutti quanti noi a non immaginare di venire qui a parlare della propria parte politica e credo che sia un invito quanto mai opportuno vedo quanto mai opportuno perché l'esperienza Casertana quale facevo prima riferimento parte proprio da questa considerazione cioè e ciascun partito politico
Ciascuna parte probabilmente nello stesso tempo maggioranza e opposizione
Io rappresento il palo in provincia di Caserta e mi trovo ad essere maggioranza ovviamente la Provincia retta da poco la Regione Carretto over libertà siamo minoranza rispetto al governo centrale ma senza un coinvolgimento di tutti quanti
è impensabile un intervento serio per la ripresa delle nostre aree del nostro Mezzogiorno Italia quindi io credo che se noi immaginiamo come abbiamo fatto in provincia di case tardi
Metterci tutti quanti insieme e il presidente la stella infatti Zagato poi si è dato una lettura distorta per certi versi di questo stare insieme e si è parlato di neo consociativismo di di cose ma e credo che l'iniziativa di Rastelli l'iniziativa nostra in provincia di Caserta
Venga fuori proprio dalla constatazione che ci troviamo un punto di fuga un punto limite a un punto nel quale non sono consentite più le prevalenze delle logiche di appartenenza partitica rispetto alla necessità istituzionale di far fronte alle esigenze bene allora noi ci siamo messi tutti quanti intorno a un tavolo
Ci siamo messi intorno a un tavolo i vari partiti politici siamo messi intorno a un tavolo i parlamentari di tutte le forze politiche le istituzioni la pesante le istituzioni e le organizzazioni sindacali datoriali e le organizzazioni sindacali dei lavoratori
E tutti quanti insieme abbiamo individuato dei percorsi
Abbiamo individuato dei punti è anzitutto la creazione delle grandi opere infrastrutturali e bene avrebbe avuto la grande soddisfazione devo dare pubblicamente atto al presidente Rastrelli
Alla intero Consiglio regionale un provvedimento che è stato votato alla unanimità dopo trent'anni di tentennamenti
E questa è una risposta certamente sindaco De Luca è una risposta parziale ma è una risposta anche alle vie interne per la localizzazione dell'aeroporto
Intercontinentale della campagna internazionale della Campania è una risposta alle aree interne una risposta ad una provincia nell'interesse ecco generale della regione Campania
Perché era il sito migliore ovviamente non perché ci fosse una preferenza per Grazzanise un esposto ad una provincia che a duecentoventi mila disoccupati a fronte di ottocentocinquanta mila abitanti è una risposta alla Provincia che ha uno dei più elevati indici di criminalità organizzata voglio dire
Risposta aggiorni ce la darà in relazione a finanziamento parziale delle opere dell'interporto Nola Marcianise che con l'aeroporto potrà completare o avviare una Rete di intermodalità nella distribuzione trasporto delle merci allora
Io credo che questo passo indietro che poi nello stesso tempo passo avanti voglio dire rispetto all'appartenenza partitica costituisca il presupposto fondamentale per andare avanti per individuare per cercare di risolvere
I nostri gravi problemi si è detto i Comuni Province e la Regione va vanno a fare l'imprenditore certamente non andiamo a fare gli imprenditori però credo che sia quanto mai opportuna per iniziativa di di oggi perché è una contraddizione in termini può immaginare che da un lato gli enti locali debbano essere tenuti fuori da questo processo produttivo dallo sviluppo dall'altro lato immaginare che gli enti locali
Debbano in qualche modo contribuire allo sviluppo spesso il riferimento all'attività urbanistica non è è pensabile che si passa penso si possa immaginare uno sviluppo della dell'insediamento senza un coinvolgimento di Regione Provincia e Comune ciascuno per la propria parte che si mettano intorno a un tavolo
E Diano quelle autorizzazioni necessarie per l'insediamento spesso noi come Provincia di Caserta sempre in questo tavolo
Concertato a cui facevo riferimento prima abbiamo creato stiamo creando uno sportello unico di cui sa che l'imprenditore via considerato faceva riferimento
All'esperienza di Manfredonia quindi sa che un imprenditore che voglia venire ad investire in provincia di Caserta avrà un unico interlocutore la Provincia
A cui i Comuni interessati i diari di sviluppo industriale e quant'altri da lega no l'attività autorizzativa voglio dire
Nella nell'attuale legislazione rinvenibile questa possibilità e noi ci stiamo attrezzando credo sarà questione di quindici giorni perché ciò avvenga insieme all'imprenditore abbiamo creato una società mista
Pubblico e privato il Consorzio per la reindustrializzazione dell'area del Volturno nord
Era una
Area a grandissima capacità e vocazione industriale che man mano si è andata
Depauperando ha creato del la disoccupazione di ritorno ancora più perniciosa della prima disoccupazione voglio dire noi siamo insieme e ci siamo messi insieme in una attività consortile così come aveva fatto per i patti per lo sviluppo
E li abbiamo avuti finanziati voglio dire sono logiche civici possono piacere non piacere a parte in un particolare induce via finanzia inizieremo le attività da qui a qualche settima allora qual è la conclusione tutto questo data l'individuazione di quattro punti
Significativi importanti e a quei quattro punti aggiungerei due punti ancora
Uno l'emersione del sommerso è una realtà che riguarda nostra provincia ma credo che riguardi l'intera regione
Il sommerso nella nostra regione
Estremamente importante da un punto di vista della quantità del prodotto della numero degli occupati bisogna fare in modo che vi sia una legislazione che tende a fare emergere il sommerso la seconda cosa la le facilitazioni nell'accesso al credito io credo che ebbe uno dei punti e d'altro canto padre Rastrelli nuova egregiamente dimostrato anche dati alla mano uno dei punti di sviluppo dell'usura e quindi delle negatività connesse alla usura stessa sia la difficoltà enorme che noi abbiamo che gli imprenditori hanno nella accesso al credito allora per fare questo e concludo che cosa bisogna immaginarlo diceva pace ma è venuto fuori un po'qua da altri interventi immaginare una legislazione diversificata
Una legislazione l'ordinamento generale lo consente
La una legislazione diversificata che tenga conto delle situazioni particolari delle varie delle varie aree geografiche delle varie realtà nelle quali si va ad investire se il parlamento sarà in condizione di dare una attenzione particolare a seconda delle singole situazioni geografiche delle singole situazioni economiche delle singole situazioni occupazionali io credo che gli enti locali saranno in condizioni anche Luca della Campania la regione Campania saranno in condizioni di svolgere il proprio ruolo come stanno egregiamente mostrando di fare indipendentemente dalle appartenenze partitiche grazie
Senatore Napoli CCD
Grazie D'Amato e
Una prima riflessione
Le cose che ha detto Damato avremmo volute ascoltarle non è un richiamo è stato una semplice dimenticanza il due settembre del novantasette quando il CCD a Telese organizzato nell'ambito della festa del lavoro una giornata sul lavoro
E ed era una dal rotondo che presiedevo io come responsabile nazionale del lavoro a cui partecipo Trelew Larizza
Altri ma era prevista anche la partecipazione da Confindustria probabilmente per un impegno sopravvenuto per un disguido la Confindustria non partecipo
In quella sede noi facemmo le proposte per il lavoro e l'occupazione del CCD che devo dire non so se poi D'Amato per casa visto questa relazione che è stato riportato in più giornali
Ha richiamato nel senso che D'Amato ha richiamato alcune nostre proposte prima di tutto al punto numero uno delle proposte il CCD c'era la lotta alla criminalità
L'avevamo l'avevamo peraltro sviluppato sviluppato proprio ricordando le carenze degli organici sia della magistratura delle forze dell'ordine
Secondo punto le infrastrutture in modo molto articolato ricordavano che vi era soprattutto una deficit di dotazione infrastrutturale per soprattutto per quanto riguarda le le infrastrutture idriche
Le le energie
Le ferrovie grappa sanno vissuto solo il quattro per cento e lo zero virgola quattro per cento del totale nazionale con delle proposte concrete che ovviamente servivano a sollecitare gli enti locali e mi dispiace che produca sentendo dire perché rispondono anche deluso alcune cose
Terzo argomento era il fisco anche su questo noi ragionavamo in in attesa della finanziaria perché era un programma economico che era prima della Finanziaria del novantasette sull'IRAP sull'IRPEG sulle altre proposte che lo fa perché non ritenevamo penalizza sono fortemente le imprese
Parto il costo del lavoro
Ricordavamo come molti probabilmente lo ricordano la parola flessibilità lavoro interinale
Part-time e parziale ben introdotto per la prima volta in atti legislativi nel novantaquattro nel pacchetto per il lavoro successivamente sono stati richiamati dalla legislazione sotto quello che va sotto il nome del pacchetto Treu
Ma io inviterei maggiore attenzione anche da parte degli imprenditori agli atti parlamentari non c'è dubbio che noi dobbiamo fare forte autocritica anche per quanto riguarda la nostra azione di rappresentanza di alcuni problemi ma credo che le forze parlamentari quello che io vedo qui
Più presenti
Hanno tentato di dare contributi snellimento lavoro interinale se qualcuno si va a leggere gli interventi che abbiamo fatto noi Ingo Bissoli in aula abbiamo evidenziato come veniva appesantito questo tipo di strumento lavorativo
Da alcuni alcuni provvedimenti che non lo avrebbero fatto decollare i fatti purtroppo ci danno ragione perché mi pare proprio qualche giorno fa Il Sole ventiquattro Ore ha pubblicato l'elenco delle società internazionali e nazionali che hanno attivato il lavoro interinale solo del Nord
Pochissime tessuto quello che fino adesso sono riuscito ad attivare questo strumento
Il quinto in L'Aquila proposta che facevano era quello del costo del denaro l'ha richiamato poco fa il presidente la provincia di Caserta
Non lo può dopo la potevamo come quinta priorità dell'impegno per l'istituto perché non c'è dubbio che un tasso differenziale di costo del denaro e sul credito tra nord e sud che all'epoca nel mille novecento
Novantasette era di circa quattro punti quattro cinque punto mediamente era un argomento che meritava da parte delle forze politiche un'attenzione maggiore perché ritenevamo io scrissi che non era possibile immaginare che i due imprenditori uno del Nord è un tessuto che stessero per partire per fare i cento metri
Uno partisse con dieci metri davanti perché in effetti era l'immagine che volevamo dare l'imprenditore del Nord anche da questo punto di vista parte con un vantaggio rispetto all'imprenditore del sotto per quanto riguarda il le risorse finanziarie prodotte un posto aggiuntivo quindi sul costo del denaro
E io mi auguro che ad Amato il quale quattro voluta aggiunga questa quinta
Che riteniamo importante noi prova propone un anno l'utilizzo dei fondi pensioni che è una una cosa su cui ormai dobbiamo discutere come Parlamento perché uno strumento che in altri Paesi europei
Viene utilizzato le banche regionali di sviluppo e vorrei aprire una parentesi mi dispiace che pace
Non vedo in Aula questo rappresentante per anni del mondo del credito noi abbiamo assistito cara Presidente è una crisi del Banco di Sicilia del Banco di Napoli che ha difatti ha depauperato il Sud di due grandi risorse
Finanziaria del nostro Paese
E l'idea di una Mediobanca tessuto Allo stato attuale rimane soltanto un'idea
Ed è altro argomento su cui come forze politiche dobbiamo certamente era giornale noi oggi non abbiamo da podista della centrale dei finanziamenti dell'impresa un organismo che possa veramente a reggere con le imprese Dell'Orto il rischio qual è
Credo che
Tutti sappiano come la gran parte degli sportelli bancari tessuto negli ultimi tempi sono diventati sportelli periferici di riferimento delle imprese bancarie dell'Emilia Romagna della Toscana
E non credo che questo lo debba denunciare soltanto io ordinamento sull'aggiornamento
L'ultimo punto del generale al nostro l'ultima nostre proposte dalla sesta
L'hanno richiamata così diciamo han passando alcuni colleghi era quello delle risorse europee c'è Presidente della Regione Campania cui dobbiamo dare atto io sono stata Bruce ha di recente e hanno fatto i complimenti al Rastrelli che rispetto al momento in cui si è insediato
In cui noi utilizziamo meno del dodici per cento delle risorse europee oggi progressivamente con grande impegno ci stiamo avvicinando a quelli dovrebbe essere il tetto del trentotto per cento come Teoria
Di utilizza la Basilicata ha fatto un grande sforzo lo sta facendo la Calabria io invito il Presidente Regione Campania continuare in quest'opera di coordinamento perché realmente sia si si dia risposta questa sesta priorità che noi avevamo il delicato nell'ambito il nostro programma
Per il lavoro però non c'è dubbio che probabilmente una proposta fatta
Da un partito piccolo con il centrista democratico pur intelligente nazionale abbia quella minore risonanza che probabilmente a quando parla il responsabile del PDS per l'economia o di qualche altro partito noi riteniamo comunque che qualsiasi sia l'entità di una forza politica se le proposte sono intelligenti valgono se vadano seguite risposta del Duca
Siamo gli unici due sole di Dany stamattina Damato mi sono chiesto di fronte a due inviti
Quello del presidente della corte d'appello che mi invitava della Gurazio dell'anno giudiziario
E quella del presidente dell'ANIA Assindustria so sovvenzione che mi invitava aderire a Napoli ho ritenuto e vedo che sono l'unico parlamentare Luigi Salerno di venire a Napoli
Perché ritengo l'occupazione problema prioritario per la nostra regione senza nulla togliere all'importanza altrettanto piani di settore giustizia ma riteniamo che ritenevo che fosse più importante essere qui
A Napoli e dare anche un contributo a De Luca che cosa vorrei dire
Probabilmente per un galletto quel bellissimo articolo qualche giorno fa scritto da Ernesto Galli Della Loggia fa riferimento forse anche Rastrelli senza aver citato
Il nome la difficoltà della politica a rappresentare le problematiche dell'elettorato ha individuato questi due percorsi la crisi della politica nazionale cioè noi parlamentari nell'essere
Nell'avere la possibilità di rappresentare i problemi del territorio sul piano nazionale e la maggiore facilitati hanno è oggi i sindaci eletto dal popolo dovrebbero teoricamente averla i presidenti delle Province e delle Regioni i quali proprio in virtù della loro elezione diretta popolare possono decidere talvolta senza a parole
Perché poi sappiamo come dei fatti le coalizioni allora noi faremo una proposta che anticipa qui
Oggi a Napoli noi faremo una proposta di riforma elettorale
Sono d'accordo con De Luca che chi vince vince chi perde perde io ho avuto la fortuna di vincere due volte nel sistema maggioritario e poi vedo recuperare persone che vengono battute nei territori ne faremo una proposta di un sistema elettorale maggioritario a turno unico
Attorno unico
E allora spirito gli amici delle sinistre è la nostra proposta del Centro cristiano democratico
Sistema maggioritario a turno unico chi vince vince e chi perde perde nel senso che si eviteranno al secondo turno questi assembramenti che sono sono forme di baratti o di mercato delle dei buoi che ha la forza di digital territorio rappresenta per tutta la legislatura per quanto dura quel territorio e non vedo ripescato
Qualche parlamentare battuto il quale magari va a fare il ministro Affari sottosegretario pur essendo stato battuto sul piano elettorale
Avremmo un grande ricambio della classe politica caro D'Amato caro Di Feo perché molti dei leader attuali sono recuperati con la proporzionale
E allora a questo punto avremmo veramente un ricambio ovvero della classe politica con un maggioritario a turno unico
è una sfida che io lancio da qui a Napoli la faremo ufficialmente nei prossimi giorni
Se qualcuno ritiene che questa possa essere una sfida ad accogliere lo dico soprattutto anche a Stajano che come De Luca lamentava i trenta partiti forse è questo il modo per incominciare a ridurre in modo serio
E i parlamentari che saranno eletti nel maggioritario a turno unico rappresenteranno appieno editori direttori che l'hanno votati grazie
Senatore Donisi del PDS
Io considero importante l'incontro che si svolge stamattina
Anche se credo sinceramente chi
Dobbiamo cercare tutti i quali le forze imprenditoriali le forze politiche le forze sociali in generale
Di guardare alla questione del mezzogiorno e dell'occupazione in termini non unilaterale
Nessun estremismo ci sono o perlomeno può affrontare la questione del mezzogiorno del lavoro e dell'occupazione
Ci sono
I crociati della flessibilità o quelli delle trentacinque ore
Io credo che però o contro
Una divisione pro o contro non consenta di affrontare come una serietà con rigore con capacità la grande questione dello sviluppo del Mezzogiorno dell'occulto
Intanto io credo che sulle trentacinque ore sulla questione della trentacinque delle trentacinque ore
è in corso confronto una ricetta e in questa direzione io credo si debba lavorare con serietà e con rigore una ricerca dell'impresa insieme al sindacato insieme al governo di una soluzione accettabile è possibile questo almeno io credo debba e possa essere lo sforzo di un di un Mezzogiorno di un'impresa nel Mezzogiorno
E delle forze politiche e sociali del Mezzogiorno che hanno interesse
A chi
Non ci resti fare show all'agitazione propagandistica detti ma si cerchi di affrontare ripete
Con ampiezza di vedute la questione dell'occupazione e del Mezzogiorno
E allora diciamo con molta chiarezza
Io credo che bisogna dire
Con forza sino ad oggi anche il governo dell'Ulivo
La cui maggioranza io faccio parte anche il governo dell'Ulivo non affrontato con la necessaria coerenza e forza
La questione anche con la gradualità necessaria la questione dell'occupazione
Quindi voglio dire qua non ci stanno con ci sta nessun primo della classe non ci sta nessuno audizione da fa
E tuttavia questo tema richiedere una riflessione un approfondimento sei la tutti
I gruppi dirigenti innanzi tutto dal Mezzogiorno
Delitto che credo diceva un attimo fa Stajano
Il mercato in quanto tale ora ma non garantisce la piena occupazione neppure con la piena flessibilità del salario
L'interazione fra progresso tecnico con il mutare dei consumi più alta produttività e più alto rendimento alimenta un processo ininterrotto creazione e distruzione di lavoro
Il saldo può risultare immediati
E avvenuto avvilente
Il direttore della banca una interessante il saggio di primissima
Un libro che raccoglie vari
Sul problema dell'occupazione non esiste l'espansione proporzionale della domanda di diversi proprio
E solo l'assunto dei modelli formali di cliché
Un assunto irrealistico che nasconde la vera Origgio
Problema della disoccupazione quindi è sempre presente costantemente latente il rischio è radicato e autonomie rischio delle situazioni
Allora il punto
Sì
Sopprimere alcune di queste prime premesse di tanti altri aspetti
Che noi dobbiamo chiedere
E lavorare per aprire
Una politica complessiva del pericolo
Una politica partite dagli indirizzi generali del governo all'azione dall'iniziativa del Parlamento e dall'azione coordinata di tutte le articolazioni dello Stato Regioni Comuni Province da un lato e dall'altro lato una politica coordinata con le grandi forze sociali l'impresa e il sindacato
Una politica dell'occupazione che abbia una continuità una permanenza che sia una vera e propria strategia
è stata fatto io voglio riportarlo qui così come in questi anni questi ultimi al di là anche degli orientamenti politici
La scelta euro
A unificato il Paese
Io credo che e anche sulla base di una coerenza di una continuità e di una decisione degli indirizzi del governo nazionale oggi
La scelta occupazione
Che poi lo sappiamo nella concreta realtà del nostro Paese significa mezzogiorno
La scelta occupazione derive un'utilitaria il nostro Paese
E deve unificare gli indirizzi gli orientamenti le scelte a partiti dal governo nazionale e dagli indirizzi della politica e del Parlamento italiano
Perché insomma io solo questo rapidissima osservazione voglio fare insomma
Noi
Dobbiamo essere consapevoli del fatto che con coordinamento degli indirizzi generali di politica
Internazionale e nazionale e della politica economica monetaria del cambio del Bilancio dei re DT della struttura complessiva poco
Se perseguita con tenacia e con continuità e sulla base del bene è straordinario della stabilità politica
Orientare le Artizio i mercati in senso positivo quindi profittevole nel breve potermi e anche questo sappiamo tutti e un elemento dolcissimo
Per guidare una politica di sviluppo del Mezzogiorno
Cioè oggi
Una scelta politica in questo diretti in questa direzione delle forze politiche principale del nostro Paese io penso non ci sia
E in questa direzione forse dobbiamo tutti quanti a un curato lavorare in muoverci
L'altro osservazioni rapidissima che voglio fare
Riguarda la questione del recupero di credibilità delle classi dirigenti del mezzo già delle classi dirigenti del mezzo
Inteso in senso la intese nel senso i forze e dirigono e hanno la responsabilità del governo delle regioni dei comuni
Delle Province ma forze dirigenti intese nel senso coloro che fanno impresa coloro che guidano il movimento sindacale coloro i quali hanno la responsabilità della formazione e della cultura
Io credo che noi dobbiamo
Anche nella scelta degli indizi nazionali guardare a salvaguardare e difendere e valorizzare questo
Che è un aspetto non secondario della recuperò di legalità e del recupero di capacità operativa e di governo che la questione dei Progetti Mezzogiorno eccetera
Il funzionamento delle istituzioni che sono oggi cimentate con assistita del decentramento io lo chiamo ancora decentramento ma insomma del federalismo inteso cioè nel senso
Del rispetto e della valorizzazione innanzitutto della rottura quel centralismo burocratico del passato
E con rispetto e la valorizzazione dell'autonomia e delle specificità locale
Questo è un elemento essenziale per liberare
Il vecchio
Mezzogiorno dal suo passato da quella cultura
Come dire della conservazione della protezione del flusso indiscriminato di risorse pubbliche già oggi non c'è più non ci può essere non ci deve dobbiamo passare tutti qua ma questo richiede una battaglia non alta politica ideale è un'altra cultura sì
Io lo riconosco anche come limiti quindi e limiti della mia cultura Poli alla cultura dell'innovazione dell'impresa della concorrenza del mercato
Ma
Questo passaggio è questa battaglia questa lotta per liberare il vecchio
Mezzogiorno dalla conservazione sostenibile il Mezzogiorno a petto alla concorrenza sarò che non è soltanto un problema di volontà di scelta politica ideale pure necessarie decisiva
So che anche necessario
Farlo corrispondere al funzionamento corretto dello stato e ha un grande Indirizzo politico nazionale del Governo e delle grandi forze del nostro del nostro Paese
Questo basta
Io so intanto questo è un aspetto decisivo oggi che specialmente sì riparla di ricostituire in una qualche forma o in una qualche misura vecchi strumenti
Di cosiddetto coordinamento e centrale io credo che noi dobbiamo dare fiducia
E naturalmente dare fiducia non significa aspettare in eterno ma dare fiducia alle regioni Dari fiducia alle comunità locali alle grandi città grandi e piccole nella nostra realtà su questo terreno
Costruire insieme alle forze del lavoro e dell'impresa una concreta prospettiva ragionata visibili
Naturalmente so che questo non basta
E necessario accompagnare sostenibile questa scelta prioritaria
Con una politica di promozione e di sviluppo ma che abbiano al centro
Questa scelta perché abbiamo come interlocutori queste fortezze e che contribuiscano quindi anche attraverso gli indirizzi nazionali a rafforzare e consolidare la nuova classe dirigente
Del Mezzogiorno perché so bene che necessario sui trasporti le telecomunicazioni i centri urbani l'ambiente la formazione
Il lavoro di atti più complessivo di attrazione di impreviste nazionali ed estere
I tutto a sinistra possono rappresentare un elemento di vera liberalizzazione grande sviluppo del mezzogiorno nella sua competizione oggi a livello europeo primo
Vicesegretario nazionale Movimento Sociale biliardo Robert
Scusa
Nel ringraziare
Questo cortese indirizzo vorrei cogliere l'occasione per rispondere brevemente lungo veramente Benevento perché mi sono trattenuto da un impegno a Roma
A quanto sia il dottor D'Amato intorno Cipolletta hanno evidenziando una loro relazione
Partendo dal presupposto che nessuno ha in tasca la verità rivelato
Non ce l'ha già parlato sino a questo momento nemmeno io perdono Angelo abbia nemmeno la Confindustria
Perché se è un problema serio oggi mi pare che sia un po'sfuggito
Nel negli interventi che ci sono stati è da rilevare
è quello del
Della dannosità del volo il persistere
In dibattiti questo diritto all'interno di modelli di sviluppo
Non funziona
Non c'è
Ecco dicevo la dannosità del fatto di voler persistere all'interno di modelli di sviluppo superati già delineati
Rispetto ai quali vediamo il questi incontri io junior fatti a decine
Alla fine non è che riescono a produrre granché c'è stato una informativa della quale prendiamo atto un'analisi corretta da parte della Confindustria
Non ci sono stati se non per quello che riguarda poi i politici appassionati più che altro i temi si funzionalità e quelli io direi più strettamente economico credo forse la risposta che la Confindustria spettava io credo che noi siamo di fronte apparso anche della relazione
A due livelli di economia va bene siamo di fronte ad un'Italia è stato evidenziato da tutti
C'è un ordo
Che a condizioni di sviluppo diversi
C'è un sunto che ha i problemi che sono stati
Evidenziato
E c'è una una cosa che ci fa inorridire un aumento del prodotto interno lordo affronta di Roma dove la disoccupazione cinquecentotrentasette mila nuovi disoccupati e inizia il novantotto
Con sessanta mila unità lavorative
In meno
La verità è che siamo di fronte a problemi nu
Va bene la Confindustria porre i problemi li ha posti però vorrei dura la copertura c'è qualche qualche altro problema
Per esempio poi vengo alle trentacinque ore
Pensiamo a quello che è oggi l'effetto della tecnologia sul mondo della produzione
Trent'anni fa la tecnologia favoriva l'occupazione
Oggi la tecnologia abbatte l'occupazione è un fenomeno nuovo complessa articolato
Sul quale imprenditoria classe politica dovrebbero riflettere
Per cercare di mettere argine
Ma
Viene espresso lasciato nel dimenticatoio proprio un altro aspetto
La delocalizzazione dei lavori
In Italia andando a produrre fuori dove è competitivo il il costo del lavoro ci ritroviamo oramai da qualche tempo con qualche miliardario in più e corno decine di migliaia di disoccupati in meno
In più voglio dire scusa
Aspetto anche questo sul quale signore che fare delle riflessioni il tutto voglio dire
Sì sì sì struzzi stessimo parlando da da parte a controparte dovrei dire conviene alla Confindustria una una situazione di questo che io credo che tutto questo non convenga a nessuno
Io vedo che viceversa convenga cercare di uscire fuori dai dalle linee tracciate delle quale ci stiamo muovendo da anni senza cavare un ragno dal buco
Io sono un appassionato di archeologia industriale
Attraverso l'archeologia industriale si risale alle condizioni dei lavoratori dell'Ottocento
Certo le condizioni oggi sono diversi qualcuno ha parlato
Dei Paesi ricchi dove i problemi dei Paesi ricchi ci è stato detto di trentacinque ore sono l'ha detto lei dottor ci vuole un problema di un paese di
E D'Amato aggiungeva
La le trentacinque ore potrebbero dare corso ad una nuova emigrazione verso il Nord
Io
Non sono pregiudizialmente contrario alla scelta
Della riduzione dell'orario di lavoro
Né tantomeno credo che si possa ipotizzare fin da oggi quale sarebbe l'effetto dirompenti in positivo o in negativo
Io una cosa di questo tipo a fronte dei nuovi problemi di cui parlavo prima
Né tanto meno sono entusiasti perché io ritengo che una cosa di questo genere una rivoluzione di questo genere
Che l'Italia ha già già avuto qualcuno di voi lo ha ricordato ne siamo passati qualche decennio fa oggi guarda Dio fa dal dalle quaranta alle trenta alle trentasei ore
Lavorative
E questo in concomitanza con una immigrazione che mi si consenta
Un appunto storico dal mille novecentoventitré al mille novecentotrentacinque nonostante nonostante l'applicazione della riduzione dell'orario di lavoro portava l'immigrazione l'Italia zero
Nel mille novecentotrentacinque i nostri emigranti rientravano addirittura in Italia quelli che erano al Nord rientravano a Napoli nel Mezzogiorno allora vogliamo anche dirci che il problema del Mezzogiorno
Ha origini che vanno oltre la sua classe dirigente non non basta questo a spiegare è una mentalità giacobina
Che ha voluto un Risorgimento sbagliato che ha fatto nascere un Mezzogiorno sbagliato e che non ha mai fatto l'Italia a creare problemi di cui oggi noi siamo fritti
Allora recuperare le grappe significa anche fare qualche sforzo di fantasia ma pensiamo veramente che il Mezzogiorno d'Italia
Superata che si è data per esempio io auspicherei magari lo facesse la compito sia di Napoli sarebbe una cosa stupenda
Una conferenza internazionale dei Paesi del Mediterraneo
Cominciare ad aprirsi ad altre aree è cominciare a capire che il destino di questo mezzogiorno non sta tanto nell'Europa qualcheduno sua vocazione mediterranea
E quindi a trattare a scambiare con altri Paesi aprirsi a nuove forme il commercio il turismo non si l'altro è stato detto l'assistenza e l'assistenzialismo non l'assistenzialismo lo combattiamo da una vita
Però diciamo già che la verità che su quell'assistenzialismo è stata costruita tutta la classe dirigente il modello si sviluppo potabile novecentoquarantacinque nipote e che non si riesce a sfuggire da questa benedetta mentalità e allora
D'accordo con quello che si diceva sulla criminalità
Che non è solo criminalità mafiosa
è anche criminalità
La parola forse non è imprenditoriale talvolta ci sono stati elementi che non hanno consentito ad altri di emerge all'otto si sviluppa il terziario terziario il sultano cresce
Al assunto abbiamo avuto imprese che hanno devastato altri Bressa la logica dei subappalti e chi non la ricordo
E certe cose rimangono ancorate le infrastrutture certe la politica fiscale
Non basta non basta c'è bisogno di un cambio completo di mentalità ho luci apriamo e quando dicevo dobbiamo integrare eventualmente le la la riduzione del costo del lavoro ad altre cose pensavo anche ad un superamento dell'attuale concessione
Di quello che è lo scontro tra i fattori della produzione ancora oggi lo stiamo parlando siamo agli anni due mila ci sono disoccupati giù
Che pensano di essere la controparte non capendo che viceversa in una in una concezione diversa di partecipazione
Della forza lavoro alla forse imprenditori eroi rilanciamo con forza il concetto di partecipazione del dei lavoratori agli utili di impresa
Uno sforzo che vada al di là di vecchie categorie liberali da una parte marxiste dall'altro
Categorie dell'Ottocento ampiamente superato potrebbe dare una soluzione al problema senza per questo dire
Che noi pensiamo che la proposta dell'UDC delle trentacinque ore risolti ad essa vanno aggiunte altre cose ma ad uno sforzo enorme di analisi
Ed è per questo che abbiamo accettato volentieri l'invito della Confindustria oppure i suoi dati più forte lo a Roma sui quali rifletteremo
Perché credo sia se lo vogliamo fare seriamente un primo momento per cercare di superare ostacoli antichi ma di superare anche mentalità estesi e sono stati ostative allo sviluppo del Mezzogiorno recuperando tutta quanta Simenon la rivendicazione shop
Non ho nemmeno gli anni per poterlo fare mi ritengo di essere ancora giovani la rivendicazione sciocca dell'Italia del Sud rispetto all'Italia del nord
Questo K c'è stato
La cosa diabolica
E quella che ci fa ritenere a volte invece
Sì ho voluto
Perché volevo dire prima Napoli che se n'è andato
Vado lì dice il Banco di Napoli ha fatto bene
Lo riteniamo più indietro quello che successe al Banco di Napoli sia stato un perverso del diabolico progetta
Che non a caso da Luria e tanti sportelli del Banco di Napoli passò al San Paolo di Torino è sempre tutto un vaso è sempre un vaso quello che è accaduto all'Alfasud di Pomigliano d'Arco
Sono sempre dei casi tutti quelli che alla fine fanno diventare la nostra industria la Cenerentola dell'industria italiana o se invece una volontà di condannare il Mezzogiorno allo stato in cui versa grazie
Paolo
Io sono più che telegrafico rispondono proprio per flash alle domande poste
In modo da essere anche funzionale all'incontro cosa fare
Per esempio c'era da fare la conferenza sul lavoro
Nonché quella avrebbe risolto i problemi sul lavoro ma avrebbe posto un'attenzione focale su questa drammatica vicenda
Per esempio
Cosa da cui utilmente è stato fatto lo scorso anno mi pare quello un modo positivo intelligente di porre al centro della questione nazionale la questione
Metto giù
E questa di oggi è un'altra occasione utile e intelligente
Di riflessione
Necessitano Investimenti
è ben troppo facile sostenere ritenere che il desueto intervento modello Cassa per il Mezzogiorno
è tout-court
Un modello abbattuto quando poi vi è un dato incontrovertibile di tipo infrastrutturale di differenze enormi tra il Mezzogiorno d'Italia e la restante parte del paese
Metano Energia
Qua e quant'altro rappresentano meccanismi di indicatori per verificare quali sono le condizioni infrastrutturali e i cappellani inferenza è di uno a tre rispetto al panorama nazionale di una cinque rispetto
Al nord
Accanto a questo
Abbiamo detto e condividiamo l'analisi appropriata del dottor D'Amato
Sicurezza criminalità e ma cosa si fa poi di concreto su questo fronte la risposta sono per ora i lavori socialmente
Se per esempio fu se per esempio
E io so di lanciare una provocazione proprio piana
Se per esempio invece di questi lavori socialmente futili la medesima cifra l'avessimo investita in Intelligence
In nuove risorse e nuove nuovi strumenti per le forze dell'ordine
Avremmo determinato un terzo della medesima occupazione ma stabile ma avremmo determinato condizioni di vivibilità più incerte per le imprese pronte ad investire nel Mezzogiorno d'Italia
Ed accanto a questo è stato posto il problema della del credito
Nell'Unione negli Stati Uniti d'America non in Romania
In diversi Stati lo Stato per uno stage nell'Ohio
Una delle condizioni di sviluppo è determinata attraverso un incentivo di quattro punti percentuali dispetto accredito di impresa che produce o che cerca di produrre occupazione
La risposta del governo viceversa l IRAP che di per sé penalizza automaticamente
Sia sofferenze e naturalmente l'economia del Mezzogiorno che è una condizione disastrata largamente più evidente
E chi crea occupazione queste la risposte a queste risposte noi dobbiamo con forza
Dire che è una politica completamente sbagliato accetto ci sono tanti risultati positivi ma rispetto al Mezzogiorno dobbiamo conclude sei durezza dire che siamo su di un binario completamente errato così come errato
La suddivisione la moltiplicazione l'esasperazione di papà i distretti mi cromare ne inventiamo quotidianamente altre che rappresenta non si probabilmente dei volani
Sì probabilmente poi vedremo quando dei volani
Per nuova occupazione ma rappresentano dei buchi neri rispetto alla realtà territoriale circostante che tra l'altro per dimensioni per qualità e per impegno e largamente superiore determina una lotta all'interno del Mezzogiorno una lotta tra poveri all'interno del Mezzogiorno
Travolto non facendo beneficiare nessuno
Di questa inutile
Battaglia
E poi
La flessibilità del lavoro
La sua posizione inequivoca è chiara rispetto a questa vicenda qui non è tanto ridurre il numero di ore a parità di salario
Il problema è se mai viceversa
è che paradossalmente le parti sociali tutte
Si interessano di una vicenda che non hanno per la quale non hanno nessuna legittimazione ad essere opera ettari e mi riferisco su i giovani disoccupati del Mezzogiorno non si sentono rappresentati né da ottant'sindacalismo
Le da Confindustria
Si sentono semmai rappresentati apre
E allora io chiederei interesse
Ai giovani del Mezzogiorno chiederei con franchezza
Se preferiscono
Se preferisco
Rimanere in questa virtuosa condizione indigenza assoluta e di assoluta distanza dal mercato del lavoro se mai preferiscono condizioni tipo salario d'ingresso
Qui
Ve ne sono altre riforme che possono consentire una vicenda del genere
Semmai
Chiederei al nord quella posizione rispetto a questa vicenda e solo dopo assumerei un'iniziativa in questo senso è questi strada tra l'altro qui evocata ripetutamente per fare emergere il sommerso agendo sulla doppia leva qual è la quei sta da una parte dalla flessibilità del del mercato del lavoro da una parte e dall'altra attraverso la leva fiscale sono queste le due condizioni e possono determinare quelli sì
Quella vivacità libica la quale ognuno di noi fa riferimento in modo spesso demagogico
L'autore in modo ma ciclistico di questa oleografia del Mezzogiorno vivace intelligente autonomo ma autonomo rispetta che quando le condizioni obiettive strutturali sono diverse bisogna piuttosto determinare oggi oggi condizioni di terza per il nostro Paese che creino autonomamente
Sviluppo
Si dice il PIL cresce e non l'occupazione
Altre domande questo
Cavolo bere un
Numeri più o meno negativa
Ma non solo non solo
Non solo caro Stajano se continuiamo ad una crescita dell'un per cento nemmeno aumentar dobbiamo andare oltre
E per andare oltre non servono le holding non servono nuove forme che cerca noti accarezzare imprenditori amici servono semmai condizioni di leader
Attardi mercato e la libertà mercato si articola attraverso condizioni uguali per tutti
Per gli imprenditori italiani e per gli imprenditori stranieri
Sono queste credo le proposte che noi di Forza Italia sentiamo di sposare e in questo senso vi è un'adesione convinta a quanto abbiamo letto nella
Valutazione di Damato e di Confindustria
Guardate non inventiamo nulla
In Irlanda
Mica tanto lontano in Scozia
Deposte le hanno già fatto e hanno ottenuto risultati brillanti
Ma domandiamo vale la pressione fiscale in quelle aree
E hanno ottenuto risultati brillantissimi
E tra l'altro in una prima fase vi erano anche condizioni dal punto di visto salariale o salariale dubbie
Oggi anche queste però naturale meccanismo di mercato che voi ci insegnate anche queste si stanno riportando a condizioni anche di prestigio
Di competenza di capacità misurate rispetto proprio alla complessità della allora in questo senso ci permettiamo di aderire alla proposta che venuta questo avviene
Alla riflessione intelligente
Ovviamente auspichiamo che il governo faccia la sua parte
Noi non dimenticheremo di essere forza di opposizione costruttiva e su questi temi ci confronteremo in Parlamento laddove non venissero proposto dal governo col nostro autonome iniziative grazie
Se il presidente Rastrelli che io ringrazio davvero perché ha seguito i nostri lavori
Voleva intervenire
Benissimo e allora e proseguendo cioè il senatore Fiorino di Alleanza Nazionale
Gli esemplari
Io mi atterrò strettamente a due
Questioni rilevanti sollevati dal dottor D'Amato
Uno
La prima è quella che riguarda la criminalità
Io sono fermamente convinto
Che non potrà esserci mai sviluppo senza il ripristino della Liga legalità
Qualcun altro gli altro pensiero
E di parere diverso cioè che la legalità può essere ripristinata con lo sviluppo del nostro territorio
La questione non criminalità
Non è stata soppesata
Nella sua interezza dai vari interventi
Chi si sono qui tenuti mi sentivo una serie interventi che miravano soprattutto a questioni locali
Questioni politiche strettamente collegati ai temi politici attuali ma non al tema specifico che quello poi lo sviluppo della nostra regione e soprattutto poi all'altro tema molto delicato e quello a cui siamo stati invitati le trentacinque ore
Sulla cultura dello sviluppo e cultura della legalità invito un
E in
Gli ospiti come i parlamentari a leggere questo studio
Fatto dal Censis
Che riporta alcuni problemi
Collegati al mancato sviluppo della nostra regione e soprattutto al mancato decollo
In termini occupazionali della nostra città
In questo contesto qualcuno ha dimenticato di sottolineare l'anarchia totale che esiste nel mondo del lavoro
L'anarchia totale che esiste soprattutto i mastri settori di quelli che noi riteniamo segmenti
Importanti per lo sviluppo della nostra città
Qualcuno ha fatto riferimento lo ha fatto onorevole Russo ai lavori socialmente utili via definiti futili ma potrebbe essere futile il momento futile il momento che ha avviato questa procedura ovvero una legge che partita bene dagli menzionare la cassa integrazione la duecentoventitré del luglio del novantuno si è ritrovato con una serie di provvedimenti governativi a dovere accollarsi il carico
E
Una massa enorme di espulsi dal processo produttivo
Che dunque comunque dovevano essere ricondotti nel loro alveo perché non è possibile parlare solo in termini critici di quello che oggi il numero dell'utilizzo dei lavoratori addetti ai lavori socialmente utili e non riflettere un istante su quello che è stata la espulsione dal mondo del lavoro di migliaia di questi lavoratori
E abbiamo proprio qui oggi
La presenza
Diciamo così giovani che protestano ma che il circolo di trovare formule e forme nuove che non parlano di occupazione ma parlo non soprattutto di sistemazione in posti di lavoro
La questione
Che va
Soprattutto evidenziata da parte degli organismi parlamentari dei rappresentanti parlamentari
E quella legata allo sviluppo della nostra città
Lo sviluppo della nostra città e la nostra Regione può avvenire solo se noi concordemente
E fortemente siamo intenzionati a combattere la criminalità altrimenti diventiamo aggregati
Così come lo definisce questo studio questa formula di sistema criminale i Sessa curato sul nostro territorio
E allora io mi chiedo
Signori l'Unione industriali
Nel momento che c'è questa enfatizzazione su Bagnoli e sull'aria Es
Perché
Le forze di governo di questa città
Non ci sono posti la domanda della dismissione in queste arie di decine di industrie perché parlare in termini propagandistici degli occasioni di lavoro da lì da venire
Mentre ha chiuso l'Italsider ed ha chiuso tutto l'indotto
Mentre SADEC chiudere la metto fonte la nuova Mecca fu vende sapesse trasferita fuori Lanza
Do la prima ancora di avviare un processo io ritengo propagandistico di aria Ester diaria occidentale bisogna tener conto delle realtà industriali presenti sul territorio
A cui va dato il massimo apporto da parte di Parolin parlamentari affinché quel tessuto esistente preesistente
Non venga dismesse si crea quel buco nero a cui faceva riferimento l'onorevole Paolo Russo Buconero rispetta la realtà produttiva realtà
Produttiva futuristica da venire con una serie di ipotesi ma comunque che ad oggi non vedono ancora realizzate e che soprattutto vedono il nostro Mezzogiorno calare precisa precipitosamente
L'occupazione
Io non non faccio polemiche anche perché non ho sentito da parte di esponenti della maggioranza può risentire la loro posizione sulle trentacinque ore
Volevo tanto sentite io so che il Governo si muove sull'esempio del governo c'è spinte
Si muove perché sa che quel governo da qui a qualche giorno dovrà adottare un disegno di legge che porterà prima al due mila
E poi al due mila e due tutta una serie di interventi ma che scaturiranno da una
Da un accordo tra sindacati e imprenditori cosa diversa
Sa venendo il nostro Paese una contrattazione collettiva che attendo sempre in piedi il sistema imprenditoriale sindacale nel nostro Paese per cinquant'anni
Viene smantellato dalla posizione politica di un partito che intende ribaltare
Questo tipo di contrattazione per assumere in primo
Forse per avere una visibilità
Enorme
Questa richiesta io
Non solo dottor Cipolletta se lei con
Lo ha detto e
Un problema o può essere un falso problema considerato che così come li portava qualche giornale
Alcuni giorni fa
In media all'anno un lavoratore
Lavora per mille settecentodiciannove ore che divise per quarantotto ore settimanali comportano poi un
Un orario di trentacinque ore virgola otto quindi il problema è di tre quarti d'ora pena allora se questo è il problema
E se il problema e questo incide notevolmente sul sulle industrie noi dobbiamo non accettare la provocazione del partito che intende ribaltare
Un sistema che era un sistema di relazioni sindacali
Deve all'imprenditoria l'Unione industriale riprendersi
Questo sistema per contrattare comma alle organizzazioni sindacale e riportare tutto nell'ambito della contrattazione ma questo deve essere anche l'impegno delle forze politiche
Impegno delle forze politiche che non è stato
Oggi sentito qui
Ne c'è stato da parte della maggioranza un impegno
Che ribadisce all'Unione industriale preoccupati
Dalla riduzione dell'orario di lavoro un impegno pare nell'aula parlamentare per ribaltare questo atteggiamento
A nostro apposizione la conoscete
Noi manteniamo quella posizione
I fissa il rispetto della contrattazione collettiva tra le parti non ci pieghiamo evidentemente
Lo abbiamo già detto alle imposizioni di nessun genere nelle Aule parlamentari faremo il nostro dovere ma ribadiamo ancora di più il nostro impegno
E quello
E lei ha voluto
Evidenzia come primo aspetto aspetto prioritario
E che qualcuno non ha voluto rimarcare
Per la gravità del problema
La questione criminalità
O noi forze politiche assumiamo l'impegno tutti insieme
Di combattere non Aparo
Ma con un patto vero altro che patti territoriali
E partita esso genere chiamati in causa il vero unico patto deve essere quello che vede tutte le forze politiche impegnate a combattere la criminalità ma lo dobbiamo unire a dare nemmeno un alibi
A tanti
Il circolo poi inconsapevolmente di favorire la criminalità qualcuno ha parlato e sono qui voglio
Valerio una piccola vena polemica di
Lacciuoli burocratici che firmano lo sviluppo di Comuni ed altri
Io voglio ricordare che la legge duecentodiciannove nell'area del cratere dava disposizioni senza
Laccioli burocratici agli industriali affinché insediasse V sul posto industrie è venuto a mancare il sostegno del Governo è venuto a mancare i il sostegno dei dicasteri
Interessati a quella
Iniziativa che era un'iniziativa rivoluzionaria in questi anni del cratere venendo a mancare quello sulla venuto a mancare anche i livelli occupazionale allora gli alibi
Bisogna smantellate
Bisogna tenere e coscienza della realtà che è quella di oggetti e basta
Descritta in questo studio del Censis che non essendo ricco di Rovato evidenziare ma c'è scritto ed evidenziato bene
E quello della criminalità che ormai
Alla lettera la mente preso possesso dell'intero territorio da allora bisogna ristabilire l'ordine delle cose nel nostro territorio
Prima ancora di parlare di progetti Faraon faraonici che certamente possono condurre all'impresa imprenditori a guardare con attenzione al provvedimento è provvedimenti bisogna
Soprattutto guardare al di aziende in questo momento stanno chiudendo i battenti e non sempre per mancanza di commesse
Ma quasi
Sempre per un'aggressione criminale che mira rilevamento di questi aziende
Io di dare la parola al senatore Novi e poi Riccardo Villari c'era l'autorevolezza è una piccola precisazione avevo già che intatto in una qualche maniera di spiegare che c'è una enorme differenza fra il salario nell'orario di fatto che l'orario legale
In Italia nel sentirsi lavora trentacinque ore virgola otto di fatto ma l'orario di fatto e la media aritmetica di situazioni escrementi diversificate che fanno tappeti venticinque ore fino a quarantacinque quarantotto ore quando uno trasformarlo orario di fatti orario legale
Passano a vedere due fenomeni al entrambe negativi il primo è che si riducono tutte queste variabilità e quindi il sistema da fare flessibile rigido e che significa che il sistema non riesce più a tenere gli occhi e si sfascia
Oppure che si ricostruiscono le stesse flessibilità no livello medio più basso e quindi ad aspettarsi che sia fatta trentacinque
Orario legale l'orario di fatto leva trenta quindi non è quella la soluzione non sono lo zero sette i tre quarti d'ora da ridurre
è una maniera non corretta di affrontare i problemi
Senatore Novi
Allora
Se lo riflettiamo un attimo su quello
Su quelle che sono state le linee di assestamento del sistema produttivo italiano e anche di cambiamento e modernizzazione
Beh
Dovremmo meravigliarci sul perché il mezzogiorno arretrato
In giacca a che cosa si è verificato nel negli ultimi dieci quindici anni
A partire dagli anni Settanta dal fine degli anni Settanta anzi forse dalla metà degli anni settanta infatti insignita né come un po'in tutti i Paesi industrializzati
Il modello sistemati tutti conforti sto siamo andati quindi ci siamo inoltrati verso un modello sistema produttivo posto Fortis
Il modello di produttivo post fordista che cosa si può
Si porta comunque dietro la produzione stellare essi posta anche si porta anche dietro in Italia si è portato dietro anche la microimpresa micro impresa che a volte diventa individuale ed è la micro impresa del famoso popolo degli Inca
In realtà la flessibilità in alcune aree del Paese
La flessibilità invocata già si è realizzata
Micro impresa individuale ad un amico impresa Massimo formale d'altri quattro per questo popolo dell'Iva che in realtà in un certo senso rende inutili in alcuni in alcune aree del Paese anche quindi misure alcuni provvedimenti come il lavoro interinale c'è c'è il lavoro interinale in alcune aree del Paese
La micro impresa individuale con la pittrice di tre-quattro presso
Allora noi dovremmo interrogarci su questo perché
Questa scomposizione del sistema produttivo seguito appunto la crisi del modello fordista la grande fabbrica l'operaio massa che doveva sostanzialmente portarsi dietro con lo sviluppo del Mezzogiorno
Non si è portato dietro questo sviluppo del Mezzogiorno
Anche se dobbiamo riconoscerlo ci sono alcune aree del Mezzogiorno
Persino nella intarsi Licata e anche in Abruzzo e anche più vicino per esempio l'Area molisana che confina con il casertani che si stanno portando dietro questo si sta portando dietro questa possibilità
Del della Christié system
Secondo me non si è riflettuto abbastanza su quelle che sono le scelte dei voti dei generali
In Italia in realtà mi dispiace in genere faccio sempre la parte del fazioso del fumo di tutto
Ma cioè in realtà una scelta politica di classe
In quelle che sono le politiche generali
Non lo sostanzialmente che cosa fa questo tipo di governo questo governo questo governo deve tener conto del suo zoccolo duro del consenso
Ma nello stesso tempo deve fare in modo che la garanzia
Fornita lo zoccolo duro del consenso
Sì corpi con quelle che poi sono le esigenze del mercato perché
Perché diciamo il mercato impone scelte impone razionalizzazioni e non c'è nulla da fare ad una contraddizione e tutte c'ha una politica di classe
E di classe soprattutto
Subordinata ai a quelli che sono a quelli che a quelli che sono gli strati sociali di lavoro garantito e di un certo tipo anche di sistema produttivo
E poi le esigenze di questo brulicare
Il dinamismo sociale e produttivo all'interno della
E questa politica di classe in realtà si porta dietro
Anche
Quelle che sono le politiche generali che il governo segue nei confronti di mezzucci
Quando dovevo
Non parliamo di inefficienza delle amministrazioni locali
Di carenza di dotazione dell'intera sua noi allora dobbiamo riferirci anche a quelli che sono le politiche di risanamento episcopale
E seguita da questo governo
Perché Risanamento virtuale perseguito da questo governo che cosa si è posto a tutti
Si è portato dietro un tipo di politica il che gli indiani spinse
E anticipatrice
Ma nel momento in cui questo governo s'impiglia respinse dimentica la spesa pubblica in realtà che fa sono ormai gli anni che viene penalizzato il sistema industrial
Non solo ma non si provvede nemmeno la manutenzione
Quello per l'esistenza
E questo sta provocando un progressivo decadimento persistente nel sistema Paese e non solo nel Mezzogiorno questo decadimento quando mai accentuata
E allora che cosa piano prima con il tipo di regime IVA risalendo virtuale si porta dietro questo tipo di conseguenze per quando dico di conseguenza per quanto riguarda il sistema
Delle infrastrutture
Però abbiamo le politiche fiscali
Ma le politiche fiscali per esempio penalizza invece ce l'ho salvo riflettete un attimo sull'IRAP
Vedete che riapre penalizza sostanzialmente la piccola no la piccola piccolissima impresa milionari che poi a volte e quella più dinamiche dei condannata altri fruibile
Nel nel lavoro un'idea di fruire del sommerso penalizza quella piccola piccolissima impresa e poi terrena
Una grande quantità di risorse e qui c'è la pericolosità anche di certo federalismo fiscale essendo con gli alcuna abbiamo quasi trenta mila miliardi di risorse l'hanno premiata nella regione più antiche forti del paese e cinque mila miliardi che dovranno essere suddivise tra le regioni meridionali quindi voi immaginate che differenziale negativo
Per quanto riguarda le politiche fiscali si scarica sul mezzucci
Perché abbiamo ancora
Come conseguenza di questa specie sta di classe che deve mediare comunque con le esigenze dell'innovazione e del mercato che impone impone comunque un minimo di cambiamento abbiamo che cosa la subcultura della rottamazione
La subcultura della rottamazione ci sta portando a una a una sorta di neo corporativismo
Diffuso che in realtà chissà temporaneamente
Alcune questioni che riguardano settori produttivi di questo quadro di questo paese ma questa subcultura della rottamazione in realtà poi colpisce chi colpisce creare i piccoli
E poi abbiamo ancora quello che nel Mezzogiorno in realtà è un partito criminale
Ma la questione voleva della criminalità del Mezzogiorno e qui ce lo dobbiamo dire
Si innesta essi cronica con una grande questione che è quella della Punto unito
Della impossibilità di accesso al credito
In sostanza e del sommerso
Che caratterizza alcune aree del Mezzogiorno
Qui noi dobbiamo io faccio faccio la Commissione antimafia riflette discusse
Su quella che è la criminalità organizzata nel mezzo più
La criminalità organizzata del Mezzogiorno non cantava meticcio stava assumendo forme di processo di popolazioni primitive ti distrusse che poi vanno reinvestite in questa strana in questo strano sistema produttivo di
Sul territorio
E allora non è che si può affrontare
Si può affrontare soltanto con il discorso della depressione
Perché mai che cosa avviene avviene che la sinistra nel momento in cui diventa forza di governo
Nelle istituzioni e nel consiglio comunale di Napoli dice guardate che esista un crimine organizzato che nasce dal bisogno ed esiste un crimine organizzato e che nasce dal consumismo e dobbiamo capire comprendere crimine organizzato che nasce dal bisogno
Allora vedete
In che condizioni si trova il Mezzogiorno nel Mezzogiorno si trova nella condizione di dover prendere atto che parte dell'economia di questo del mezzogiorno è stato incriminato ed è condizionato da questo partito criminale di massa
Un partito minore di massa che così stavolta dall'imposizione Allo stato in questa base storica una sorta di disarmo morale e non soltanto morale
Nei confronti della mafia delle gare della camorra perché chi vive all'interno della Commissione antimafia e chi vive all'interno delle istituzioni sa che è in atto
Questa sorta di disarmo morale
E che spiega anche al mise a alcune fasce di consenso bulgaro
Alla sinistra ulivista perché queste cose ce le dobbiamo dircelo rischiano soltanto a prenderci in giro e a non dire la verità
Se dice sono state quelle fasce di consenso bulgara che raggiungono in certi quartieri in certe aree della città l'ottantasette novanta per cento allora significa che qualcuno ha trattato con quei pezzi di società
E se ha trattato con quei pezzi di società il consenso allora evidentemente poi con quei pezzi Società quando si ha il consenso c'è uno scambio che non è affatto virtuoso
Ecco perché il discorso che voi fate a proposito del prosciugamento
Della della della dell'acqua nella risaia dove nasce il pittore si diffonde crimine organizzato diventa quanto mai problematico proprio in questa fase
Diventa quanto mai problematico in questa fase ed ecco allora che non solo le politiche generali
Che in questo momento contraddicono
Lo sviluppo
Il virtuoso del mezzucci
E allora
Ora che cosa dobbiamo fare dobbiamo diciamo fasciarci la testa e dire non c'è nulla da farlo
No perché guardate che quando si vide all'interno di queste società di questo Paese che sono state le attacca su ho fatto la campagna elettorale a Napoli troppo una grande una grande voglio gli atti tutti cambiamento una mutazione antropologica culturale della gente quindi
Guardate che nessuno in alcune aree del Sud
Lasciamo stare diciamo le aree periferiche degradate Pia militanti del gruppo di studio
Ma né accusare nessuno
La cultura con dati della micro impresa familiare Licata Mastella può diventare cultura di di quella
Sistema di Pete
E i piccolissimi in primis che o collegarsi ai
Una subfornitura
Cioè non sottovalutate questo tipo di predisposizione che c'è del Mezzogiorno Blessu quel fino l'economia in realtà in provincia di Caserta
Entrati in crisi alla in crisi spesso la la grande gravi il sistema produttivo
Medio-grande dalle quattro cinquecento di tempo in punti di forza lavoro perché appunto probabilmente siesta è stato trapiantato lì in un modello di sistema produttivo che non rispondeva a questi cucina come la stessa cosa avviene anche nel Salernitano però se caro Presidente
La Campania non scoppiano né che lo scoppio perché questi su tutti quanti rassegnato
La campagna non scoppia perché c'è un break di comunicare un brulicare di impresa di microimprese individuali al nord sud e il popolo dell'Iva qui lombardo non più belli insomma istituti quantistico
Noi non che spiega il perché
Questa Regione nonostante i tassi disoccupazione così elevato il muro
E allora che cosa bisogna fare allora gli imprenditori devono fare in modo
Che questo tipo di e con un migliaio emerga e questo tipo di quell'economia poi si misuri con delle precondizioni di sviluppo
Il signor da Paese europeo perché non è possibile assistere
Al decadimento al declino del sistema infrastrutturale del mezzo o nega del Mezzogiorno così senza battere ciglio non è possibile nello stesso venda assistere al degrado
Dei gruppi dirigenti la classe politica del Mezzogiorno perché integrato perché quando si passa dal la fase ludica la fase dell'Annunciazione
Per quanto riguarda le classi politiche governanti all'interno del Mezzogiorno significa che c'è degrado e quando il sistema dell'informazione
Sostanzialmente che cosa fa fornisce gli alibi e fornisce con la sua informazioni un missile e carente fornisce il consenso a chi pratica a a chi a chi a chi privilegia lama seduti che non e poi successivamente con altri passi alla base della anch'dell'Annunciazione di grande mirabolanti iniziative bestie che qualcosa di profondamente sì è più così si è guastato qualcosa nel profondo della società quando la difficoltà e l'uscita dell'accesso a piedi ma quando noi sappiamo che ma persino per la gestione dei conti correnti
Gli operatori la piccola media impresa l'artigiano e commerciante meridionale ormai
Beh a ecco sottrarre un approccio con un sistema creditizio quasi usuraio e tutti quelli sui punti e hanno questo è una cioè condizione ebbe condizioni di sviluppo che bisogna affrontare un altro nudo che bisogna affrontare
Quando c'è la fiscalità sul tetto dell'impresa
Dico vigila
Vita privata indetta con un bis per come è stata pensata come e la cui e quello handicap rientra appunto in quelle politiche celati Scelte di classe di questo governo
E allora e mio zio si tutta secondo me da parte
Delle aree sociali
Una opposizione vera vera vera e forte contro questo tipo di fiscalità
E quando per quanto riguarda la presenza di crimine organizzato non si è sviluppato un'analisi seria sulla natura di quel crimine organizzato e sono il disarmo morale desistenza attuata attualmente hippie
Verso questo crimine organo organizzato
Beh allora significa che
O si prende coscienza della serietà della gravità della situazione
Oppure oppure poi diciamo la situazione politica e la situazione generale nel Mezzogiorno ed destinata a un declino a un declino che oppure poi avremo anche
Un aveva il Mezzogiorno appare a a pelle di leopardo cioè alcune zone si salverà
Ed altro saranno condannata al degrado però attenzione guardate che distrae i quando sia di orripilante processo di trasformazione e sistema produttivo in giudizio
Fu promotore del cosiddetto socialismo utopico significa Carlo Marx perché i perché distrae ricatti
Che la marginalità sociale comporta dei costi spaventosi
Per quanto di quanta che cosa l'insubordinazione di classe che sfocia nel partito criminale di Marx
Allora non dobbiamo anche renderci conto che nel momento in cui ci sono queste grandi trasformazioni che si lasciano dietro ed espellono
Forse fa quote di forze lavoro così consistendo abbiamo anche capire che cosa fare di questa forza lavoro così consistente che viene espulso dal sistema produttivo questo me lo dice
Un esponente politico di un partito Forza Italia cioè
Liberiste come superò attenzione
Perché i sistemi democratici hanno bisogno anche di un bimbo di rete di protezione
E fra gli alberi attenzione anche un altro fatto che sulla mappa alla tentazione keynesiane o nemico iniziale i costumi delle piramidi
Per fornire assistenza sociale e meglio affrontare seriamente rigorosamente il problema rete di protezione sociale piuttosto che costruire via
Riccardo Villari
Il segretario regionale
Io ho avuto il privilegio di ascoltare il dibattito per intero quindi devo avere anche l'obbligo della sintesi perché tutto quello che è stato detto
è risuonato con una certa unanimità nella sala dei qua sembra che non ci siano né maggioranza né opposizione
Io ringrazio i precedenti il consigliere D'Amato il direttore Cipolletta periti battito
Che hanno promosso Moro ci chiamano su un tema specifico sviluppo occupazione e trentacinque ore io non ho sentito nessuno dire
La propria posizione con chiarezza rispetto ai trentacinque chi è contrario e chi non lo è
Eppure qua ci si va incontro diceva pieni direttore Cipolletta di non sottovalutare l'impatto di questo decreto che il governo si appresta a emanare o è un decreto che viene dal governo Dini sostenuto da parlamentari che votano poi in sede di conversione in legge quindi questo è un problema
Io rivolgere a quelli su che sono andati via che sono parlamentare esponente a maggioranza che potevano votare
E quindi questo gelato che mi lascia più perplesso io non posso aggiungere altro insediarsi mi sembra scontato che le trentacinque ore regolate per legge rappresentano un ulteriore elemento di rigidità in un sistema già di per sé estremamente rigido
Nessuno può essere contrario
A quelle che sono le misure le priorità che D'Amato indicava la criminalità l'eccessiva pressione fiscale
L'impossibilità di accesso al credito sono tutte cose che ci sentiamo dire anche quindi ormai questi sono scontate il problema è che ci si dovrebbe dividere su come porre dei rimedi e su questo invece vedo qui diventa tutto un po'fumoso mi sorprende il senatore Donizetti autorevole esponente del PDS che dice
Qui io sono contrario alla centralizzazione burocratica VEMA poco alla centralizzazione maggiore
De regolamentare l'orario di lavoro per legge
Tradendo un sistema che è quello che tiene in piedi tutto per cui c'è una concertazione tra parti sociali governo che viene disattesa perché un esponente del governo Rifondazione Comunista spostando l'asse del governo si visto questo problema senza entrare nella politica Filosofi lungo problema che riguarda
La Confindustria spostando l'asse assegnista disattende questo metodo
E mette addirittura sullo stesso sullo stesso versante Confindustria sindacati perché si attende un mezzo bene e quindi io da questo punto di vista aggiungo soltanto questo noi siamo contrari a questo e do un piccolo suggerimento in chiusura di intervento radio radicale che i contro la cui chiusura sono mossi riformatori di Pannella chiamato con grande precisione ogni singolo parlamentare e ogni singola forza politica ad esprimersi sulla chiusura o meno
Appunto una struttura io consiglio Confindustrie fare lo stesso inviare a tutti i parlamentari singolarmente ai gruppi politici ai quali i parlamentari fanno riferimento la propria posizione rispetto ai trentacinque
Questo mi sembra anche un modo
Per rispondere a quello che diceva De Luca quasi vince la medaglia si perde metà e invece vediamo chi vince e chi perde chi poi rispetta la propria vittoria è disposto un compromesso io ho sperato e chi meno ecco
Questo è il suggerimento per quanto ci riguarda forze politiche non ci opponiamo a questo provvedimento siamo disponibili ad in cui quest'anno se ne fanno anche altri
A livello nazionale
Ed è importante che si facciano affinché ci possa essere anche la visibilità di chi a favore e di chi è contro questo metodo io personalmente condanna porta
La conclusione è affidata
Ma io ringrazio chi ha avuto la pazienza e la cortesia di per rimanere in aula di
Ascoltare tutti
E quindi
Vorrei fare qualche brevissima linea di conclusione innanzitutto
Mi sembra che
Si debba tener conto di un fatto c'è un dialogo intenso fra
Associazione industriali a livello provinciale
Gli industriali e forze politiche
Perché ciascuno degli interventi fatti è stato talmente ampio
E comprensivo di tutte le linee o di molte delle linee di politica
Sulla territorio sul Mezzogiorno che sta a significare che c'è un arretrato di dialogo da affrontare da smaltire e quindi credo che questo possa essere un buon punto d'inizio sul quale le associazioni industriali inizieranno un'attività più intense di colloquio con le forze politico oltre che con le istituzioni anche perché a valle di un incontro come questo quello che c'è da fare in buona sostanza adesso è semplice si tratta adesso di verificare forza politica per forza politica qual è la posizione specifica rispetto alle trentacinque ore perché come è stato evidenziato da molti ma soprattutto anche nell'ultimo intervento di Lodi poi alla fine noi abbiamo posto sì un programma e un progetto Mezzogiorno e fatto soprattutto alla fotografia dal punto di vista di chi opera nell'impresa
Adesione di chi opera oggi oltre che rappresentare chi vuole venire ad operare noi siamo quelli che oggi stanno operando in questo contesto
Però sulle trentacinque ore
Che uno dei punti fondamentali rispetto ai quali si verifica la vera sensibilità e capacità di fare lo sviluppo del Mezzogiorno da qui a qualche settimana o qualche mese noi non abbiamo di
Ceduto come dire precise indicazioni per cui possiamo o Inter trarlo questo come dire in sintesi
Come un sostanziale assenza alla vostra politica sulle trentacinque ore o piuttosto come una fuga da confronto rispetto alla scelta delle trentacinque ore
Dal momento che questa però è una questione di fondamentale importanza
Adesso a valle di questo incontro mi faremo due cose la prima cui abbiamo l'elenco di tutti quelli che abbiamo convocato me abbiamo chiamato tutti gli eletti in Campania abbiamo chiamato i presidenti delle giunte
Tra il Presidente e le province Presidente Regione i sindaci dei cinque capoluoghi di
Provincia che abbiamo in Campania e i segretari provinciali e regionali dei partiti politici quindi abbiamo qui era l'eco di centocinquanta centoquarantanove per essere esatti
Centoquarantasei per essere esatti referenti
Siete intervenuti in trentanove
Con uno squilibrio direi abbastanza forte dal punto di vista la composizione politica ci sono stati i partiti che non sono affatto intervenuti altri se ritenuto di misura
Parziale altri in misura maggiore noi a tutti i cento quarantasei manderemo l'elenco di chi è intervenuto lecco di chi non è intervenuto manderemo anche la nostra documentazione a tipo la tipo di informazione
E da qui a quattro settimane incominceremo a chiamare forza politica per forza politica con un incontro dedicato a livello regionale con le forze politiche per capire qual è il follow-up
Di questo tipo di iniziativa in modo tale che ne registriamo in maniera più puntuale più precisa forza politica per forza politica di che si tratta
Perché questa per noi e lo dico ai pochi rappresentanti delle forze politiche rimaste in in in aula motivo soprattutto ai colleghi questa per noi è un momento fondamentale per capire chi la pensa in un modo e chi la pensa in un altro modo
Soprattutto per capire se finalmente nel Mezzogiorno i rappresentanti nelle istituzioni politiche sono in grado di far quadrato rispetto a scelte fondamentali sul cui futuro si gioca molto nel passato come ho detto intervenendo a valle del del l'intervento di collaudo del passato purtroppo pochi possono alzare la bandiera del merito rispetto alle questioni del Mezzogiorno negli ultimi cinque anni sono stati anni tristi probabilmente anche noi stessi siamo stati poco solerti nel richiamare attenzione e sollecitare consenso rispetto a quelle che erano le scelte fondamentali e l'abbiamo fatto secondo i canali tradizionale della lobbying trasparente di Confindustria fa cioè attraverso un contatto istituzionale con i gruppi parlamentari con i partiti politici con le commissioni che sono competenti per materia in Parlamento ma non l'abbiamo mai sul territorio iniziato ad affrontare sistematicamente la questione delle scelte la questione dei consensi ma oggi la partita è molto importante ci siamo resi conto che se non si cambia oggi c'è il rischio che perdiamo sempre di più
E soprattutto in maniera irrimediabile domani e quindi è su questo che noi ci muoveremo ringrazio chi ha partecipato ringrazio gli ha dato un contributo e speriamo soprattutto se sul sul sul Mezzogiorno finalmente riusciremo ad avere come dire maggiore compattezza
Grazie a tutti gli intervenuti con buon proseguimento di giornata