"Riforme istituzionali e Mezzogiorno" incontro organizzato dal PDS

La
Nella
Niente
Va be'se facciamo silenzi e iniziamo
La parola Massimo Villone io vorrei ringraziare sia Antonio Bassolino che Cesare Salvi gli aveva accolto questo invito
E diamo inizio a questo confronto
Che inaugura anche una fase
Appena avrà anche una fase d'iniziativa di lavoro di ricerca del partito democratico della sinistra a Napoli in Campania ringrazio i tanti sindaci che sono
Qui sia della provincia di Napoli che del resto della della regione dare subito inizio confronto dando la parola ma a Massimo villone
Verde permettetemi a mia volta deve ringraziarvi tutti per essere venuti così numerose il prezzo è soltanto una prima iniziativa
Noi prendiamo come PDS di Napoli e Campania
Avviare una riflessione non momento grande interessati innovazione di cambiamento in cui molte cose si decidono e per questo abbiamo portato qui due protagonisti indiscussi dalla politica nazionale nove ripresento riconoscete fin troppo bene e quindi credo che possiamo cominciare subito con il nostro incontro io rivolgerei anzitutto al sindaco Bassolino alla prima domanda noi abbiamo fatto nel in questa legislatura in particolare direi come il PDS come Sinistra democratica un grande sforzo di apertura sul governo locale il non c'è legge quasi cioè certamente non c'è leggere quelle importante che abbiamo approvato nell'ultimo paio d'arme
Che non ha in qualche modo sui comuni e sulle Province aperto liberalizzato liberalizzate controlli dato più spazio sulla organizzazione amministrativa per una capacità di amministrare più incisiva abbiamo voluto cogliere la scommessa dei sindaci nuovi presidente le Province
E fare del governo locale un punto di forza per l'innovazione reale del sistema quindi la prima domanda mi sembra giusto porla ad Antonio Bassolino che abbia ha vissuto diciamo all'altro estremo questa vicenda come sindaco
Un po'a cavallo poi dal novantatré ad oggi di questa nuova attenzione per il governo locale
Ritiene che si siano fatti dei passi avanti un sindaco che amministra oggi a condizione un po'più favorevoli di qualche anno fa nella sua azione amministrativa può incidere di più può fare meglio il suo mestiere
Ci sono cose ancora da fare ci sono punti da guardare in modo ravvicinato innovazioni necessario urgenti quindi la prima domanda da Antonio Bassolino
Sì innanzitutto
Una considerazione che credo
Un po'abbiamo fatto tutti spostandoci
Dall'Oriente qui
E cioè che poi in fondo
Discutere fa bene alla salute
Se si discute bene
Con la schiettezza
E se c'è il reciproco ascolto
Vale in questo caso vale anche quando non si tratta di due persone come cioè se Iddio che tra l'altro
Stiamo nello stesso partito
Ma anche quando si discute dentro l'Ulivo in generale quando si discute anche su materie istituzionale e costituzionale tra tutti i diversi schieramenti politici discutere è necessario ed
Ebbene che
Sì faccio
Qualcosa è venuto in questi anni problema posto adesso da Massimo villone
E non c'è dubbio che chi come me fa il sindaco già da quattro anni vedo in sala tanti sindaci che hanno già fatto una esperienza
E anche sindaci eletti per la prima volta in questi mesi chi viene già da una esperienza si rende conto che qualche cosa si è modificato ed è cambiato
Abbiamo qualche strumento in più abbiamo qualche norma in più
Non è come nel mille novecentonovantatré anche se vorrei dire e lo dico nel modo proprio più pacato e oggettivo già nel mille novecentonovantatré comunque
Era diverso rispetto a prima perché l'elezione dirette ed il sindaco da parte dei cittadini di per sé era una importante innovazione che cominciava a cambiare poi dobbiamo fare i conti con la contraddizione tra l'elezione diretta all'enorme responsabilità
Le attese i bisogni e i concreti strumenti qualcosa è avvenuto
Soprattutto grazie alla Bassanini due
Alle norme che sono già entrate in funzione
I comitati di controllo che hanno perso buona parte del potere che avevano un tempo e una volta
E questo per chiunque sia stato e sia in un comune e evidente quello che significa
Procedure burocratiche che ed amministrative in molti casi
I certificati ma
Parliamo badiamo bene io questo ci tengo a sottolinearlo da un'ora fino alla fine parliamo di cose che per me hanno la stessa importanza delle più rilevanti riforme costituzionale
Perché ciò che riguarda la vita quotidiana dei cittadini etti enorme importanza in un paese come il nostro dunque diverse cose sono già cambiate grazie alla tua senili due qualcosa è avvenuto meglio di prima
E però parliamo Sempre a Costituzione invariata
Cioè secondo me ancora molto da fare
E qui io vorrei esprimere con la schiettezza una forte preoccupazione
Ed anzi mio speech il mio augurio è che c'è essere Massimo e i parlamentari che stanno qui
E vorrei dire e tutti i parlamentari prestino la più grande attenzione
Alle deleghe che riguardano la Bassanini due
Che sono in via di elaborazione
E che saranno di
Enorme importanza per i comuni e per la vita delle istituzione la forte preoccupazione che io esprimo sulle bozze finora approntata dai comitati tecnici che hanno lavorato soprattutto con il ministero della Funzione pubblica e altri ministeri e che cioè secondo me e secondo me i sindaci una seria distorsione da correggere
La Bassanini due
Per tutta la parte di gestione amministrativa che essa porta con sé e e parliamo di questioni enormi il commercio
L'edilizia il territorio cioè di questioni che ci riguardano da vicino ogni giorno
Contengono una distorsione grave che sul rapporto poi ne parleremo più avanti immagino
Tra regioni e comune
La mia opinione è molto netta io la esprimo nell'del modo più diretto ed è immediato noi dobbiamo essere coerenti fino in fondo
Con il principio di sussidiarietà
La gestione amministrativa
Gran parte della gestione amministrativa deve essere data ai comuni a tutti i comuni italiano tutti Piccoli lunedì e grandi poi vediamo in certi casi come sia indispensabile che i Comuni più piccoli si associno tra di loro
Nelle forme giuste ma la gestione amministrativa io mi permetto di aggiungere nell'interesse delle stesse regioni
Che devono legiferare e programmare e così conquistarsi
Il prestigio
Necessario perché io stesso auspico la gestione amministrativa deve andare direttamente ai comuni e mi permetto di aggiungere senza stazioni intermedie
Quello che dallo Stato deve andare ai Comuni va direttamente al comune senza passaggi senza perdite di tempo perché
Il problema ci riguarda tutti
Dal Parlamento alle istituzioni a noi che lavoriamo ogni giorno al contatto i appresso
I problemi di tanti cittadini dobbiamo essere messi in condizioni e presto di poter utilizzare oltre le norme della Bassanini uno che sono già in funzione le norme molto più importanti della Bassanini uno che sono in via di definizione e io penso che su questo sia indispensabile la coerenza l'affermazione del principio di sussidiarietà
E che questo avvenga nel tempo più breve che è possibile di modo da fare di ulteriori passi avanti che si possono fare a Costituzione invariata
Ringrazio Antonio tra l'altro giusto perché
Non tutti lo sanno bene sottolineare che questa idea che la gestione amministrativa vada prima di tutto ai Comuni e quindi diciamo alla porta di casa dei cittadini
è un'idea che fino a tre o quattro anni fa nessuno avrebbe pensato nemmeno riaffermare quindi è una nostra battaglia una cosa sulla quale penso che possiamo e dobbiamo rivendicare copywriter sono d'accordo con Antonio Bassolino quando dice che l'attuazione in questo momento della Bassanini sta guidando la strada che probabilmente non è quella giusta nemmeno rispetto alla stessa legge che afferma già il principio che la priorità sia i Comuni quindi la strada è quella amministrazione comuni e forme associative dove necessario assolutamente sottoscrivo
Questa ipotesi siccome mi dovrò occupare di questa cosa lo assumo anche come impegno per quanto riguarda a Cesare Salvi credere anzitutto tre concorda con questa analisi della fase che attraversiamo e se ritiene che ci siano raggiungere questioni sul tappeto abbiamo punti di innovazione importante per noi realtà abbiamo delle proposte
Che abbiamo già messe sul tappeto nel contesto di una legge in itinere che era tredici ottantotto
Chiedo a Luís di farne una valutazione io credo in campo è la vostra foltissima pressi Sarnico permane la grande utilità
Come diceva Antonio del dialogo del confronto anche dell'interesse
Che quello che al fondo voi di questa nostra discussione suscita dei cittadini che corse al fondo noi siamo tutti consapevoli di vivere ancora dentro una fase entusiasmante anche se con rischi problemi
E diciamo possibilità di cadute di delusione ma entusiasmante nel sua sostanza e nel suo obiettivo anche se a volte ne perdiamo rischiamo di perderne il senso d'insieme di innovazione profonda della democrazia italiana
Una fase che iniziata nel novantadue novantatré
Quando la sconfitta del vecchio sistema di potere
Travolto non solo certo anche dalle indagini giudiziarie svolte dalla parte più coraggiosa della magistratura
Ma anche dall'incapacità da esso dimostrata di risolvere i grandi problemi del Paese pensiamo al debito pubblico che si era accumulato alla corruzione alla compressione della società civile che si era determinata da allora si è avviato un processo difficoltoso ma essenziale di costruzione di un'Italia nuova
Un'Italia nuova passa attraverso nuove classi dirigenti innanzitutto volti nuovi persone nuove ma passa anche attraverso nuove regole nuove istituzioni un nuovo sistema politico
E due grandi temi si sono posti fin da allora fra loro collegati il tema della riforma elettorale istituzionale da una parte il tema dall'altro di una riforma dello Stato che trasferisca poteri competenze decisioni dal centro da Roma a soggetti decentrati
Questo è il grande tema del rinnovamento delle riforme in Italia che è andata avanti
Con con alti e bassi ma che adesso in questa legislatura in questo Parlamento può e deve avere il suo sbocco decisivo definitivo con sorvegliando in modo consolidando le conquiste fin qui realizzate e realizzando tutto quello che ancora e molto resta da fare
Primi passi di questa innovazione sono stati sul terreno elettorale la grande stagione del novantatré ha prodotto una legge elettorale nazionale per referendum
E una legge elettorale per i sindaci e le province chi è stato il prodotto non del referendum è stata fatta dal Parlamento ma della spinta referendaria
Io credo si possa dire quei sui referendum elettorali furono essenziali una grande battaglia di cambiamento dell'Italia
Tant'è vero che il Lido ove il referendum ma non c'è stato non si poté fare delle regioni c'è la legge elettorale ancora più arretrata complessivamente tuttavia l'esperienza dimostra che dove il Parlamento è riuscito a intervenire prima del referendum per fare una legge fatta
Appunto non come si può fare con referendum a ridargli
Ma fatta in sede parlamentare la legge è stata migliore di quella che è stata invece la ricaduta del referendum con la legge elettorale nazionale la legge dei sindaci e una legge di grande importanza
Che ha avuto effetti di rinnovamento anche oltre forse quello di immaginarsi euro all'ora i fautori Sisti sostenitore delle riforme certo non è ancora una legge una legge la cui esperienza invita suggerire delle modifiche e anzi per raccogliere l'invito dell'amico Massimo villone noi già la settimana sprono sì ma in Senato
In sede di esame del disegno di legge Napolitano che rivede alcuni aspetti del sistema delle Autonomie locali come Sinistra democratica abbiamo presentato alcune proposte di modifica dell'attuale legge elettorale comunale
Sulla quale anzi mi piacerebbe conoscere il parere di di Antonio
Sono sostanzialmente quattro proposte di modifica
Per me le grandi città che superano i quattrocento mila abitanti noi proponiamo di sostituire il voto di lista con la preferenza con il collegio uninominale
Con un sistema elettorale simile per intenderci a quello che c'è adesso nelle province
Prevediamo in secondo luogo che non sia possibile vietare votare per un partito diverso da quello in cui si vota per il sindaco in modo che di evitare il rischio di cui si è parlato anche in quest'ultima tornata di maggioranze diverse conta il voto per il sindaco il sindaco che vince le elezioni alla maggioranza in consiglio comunale
Proponiamo in terzo luogo di introdurre per i comuni e per le regioni quella stessa clausola di sbarramento del quattro per cento che è prevista per le elezioni politiche nazionali
Voto da ridurre anche per questa via la frammentazione del sistema politico non abbiamo questa strana situazione di dare che va superata
Abbiamo leggi ingiuste dal punto di vista dell'uninominale per il parlamento dal punto di vista dell'elezione diretta del sindaco e poi però i partiti aumentar invece di diminuire quindi su questo versante c'è qualcosa che non quadra c'è qualcosa che non torna
E il quarto punto e quello di estendere il mandato dei sindaci da quattro a cinque anni
E qui si tratta di vedere se questa proposta debba valere anche per le attuali consiliature o si possono valere solo per il futuro come chiede l'opposizione
A quale d'altra parte consapevole ad avere pochi sindaci diciamo tende a rinviare al futuro
Riforme che a luglio il mandato quindi mi sembra che siano quattro punti i quali senza diciamo accogliendo la parte positiva di una riforma tengano conto dell'esperienza la valorizzino e questa è una tema che avremo già all'esame del Senato la prossima nella prossima settimana
Accanto a questo è cominciato con più lentezza il processo a quindi c'è un processo dicevamo di riformare il sistema politico elettorale costituzionale e legge elettorali la bicamerale per la riforma della Costituzione nazionale
C'è un percorso di riforma dello stato di trasferimento dei poteri anche qui si può fare qualcosa come si sa e non è poco a Costituzione invariata
Ed è quello che in questa legislatura stiamo facendo con leggi Bassanini
La elezione diretta del sindaco dà stabilità da autorevolezza il sindaco ma dà anche molte responsabilità a queste responsabilità si devono accompagnare Poteri
E questi oggi non sono dati in modo in misura sufficiente l'azione in questa legislatura prevede che tutto quello che si può fare nell'ambito della costituzione vigente di trasferimento di poteri dallo Stato centrale a Regioni e Comuni
Lo si faccia
E a questo fine sono state approvate queste due leggi Bassanini una delle quali è già immediatamente operativa come ricordava Antonio Bassolino l'altra dato delle deleghe al governo
E anche qui siamo al momento dalla verità detiene i prossimi giorni questi decreti delegati verranno resi noti il Parlamento dovrà esprimere il suo parere e qui occorrerà voi di e diventeranno legge dello Stato io devo dire con chiarezza che condivido le preoccupazioni espresse da Antonio Bassolino
I testi che circolano ancora provvisoriamente di decreti delegati non sono a mio avviso corrispondenti alle esigenze dei comuni
C'è un eccesso di centralismo delle strutture ministeriali rispetto al trasferimento di poteri alle Regioni
Cioè i ministeri non danno abbastanza alle regioni e come troppo spesso è accaduto in Italia tutto quello che i ministeri non danno alle regioni si cerca di compensarlo Dandolo alle regioni rispetto ai comuni
Quindi c'è una prima battaglia autonomistica perché altrimenti noi rischiamo di avere un doppio centralismo ripeto le strutture ministeriali che cercano di tenere il più possibile di ciò che dovrebbe essere dato alle Regioni è come una sorta di compensazione sfida alle regioni di più rispetto a quello che dovrebbe essere dato comune
Qui c'è una prima verifica molto attenta da fare perché il cosiddetto federalismo a Costituzione invariata sia davvero il massimo di trasferimento di poteri possibili nel quadro della assetto costituzionale attuali
Poi c'è il tema su cui penso che torneremo della riforma costituzionale e della Bicamerale
In sostanza tutto questo deve essere informato e questo deve essere basato condivido quello che si è detto su questa novità del principio di sussidiarietà
Ha ragione villone a dire che è una novità in Italia è molto nel dibattito sulle riforme costituzionali deriva dal fatto che c'è in Italia una vecchia cultura della riforma anche a sinistra che ha sempre pensato per l'Italia a un federalismo di tipo regionale avendo in mente soprattutto la Germania
Ma il principio di sussidiarietà dice una cosa diversa
La logica è un'altra e a mio avviso è quella più giusta la l'ogiva del principio di sussidiarietà e chi ogni decisione deve essere presa a livello più vicino al cittadino compatibile con il tipo di decisioni prese
Il che vuol dire in sostanza
Che non c'è solo un problema di passaggio di poteri fra lo Stato e le Regioni
Ma che il trasferimento di poteri deve intervenire ulteriormente ogni qual volta una certa decisione possa essere presa anche a livello inferiore a quello della Regione
E tutto questo deve essere garantito costituzionalmente tutto ciò che può essere diviso deciso a livello di città deve essere deciso a livello discettare non ci deve essere il bisogno di andare dagli assessorati regionali
A chiedere permessi o consensi su cose che riguardano il territorio cittadino
Oh sì come tutto quello che può essere deciso a livello regionale deve potere essere deciso a livello regionale senza bisogno di andare ai ministeri a Roma
Naturalmente semplifico cose che sono più complesse ma se si parte dalla sosta e questo principio e concludo questa parte del mio intervento
Questo risponde questa questa questo a questo tema questo versante è un principio che non a caso è nel trattato europeo di Maastricht
Egli è Maastricht e e Moreta certamente non è sufficiente a democrazia ancora sappiamo che si parla di una riforma istituzionale ma contiene anche alcuni principi di organizzazione dei poteri che valgono anche nei rapporti con l'Europa
Lo dobbiamo abituarci a ragionare non più con la vecchia logica che la sovranità appartiene allo Stato nazionale
E poi c'è qualcos'altro sopra sotto il adesso c'è una riorganizzazione dei poteri che è su scala sub nazionale anche sovranazionali
Principio di sussidiarietà è l'Europa l'Europa si fonda sull'idea che tutto ciò che incide sul territorio nazionale e deciso dallo Stato quello che supera questo livello e deciso a livello europeo
Quindi questo principio di sussidiarietà indica un'organizzazione di poteri che voi fra loro collaborano Europa Stati-nazione quindi Italia regioni realtà comunali che sono quelle poi più vicine ai cittadini
Tutta questa grande prospettiva dimostra quanto davvero provinciale incolto sia quello di di chi siano le posizioni di coloro che invece di vedere le cose in questa grande dimensione anche in questa grande sfida che riguarda il futuro pensano a una divisione dell'Italia come risposta alla sfida europea
L'Europa chiede tutto il contrario una grande organizzazione democratica in cui tutti siano in Europa e tutti siano in Europa
Con le proprie capacità di autogoverno con le proprie istituzioni
Permettetemi di sottolineare appunto richiamando queste gli ho proposto di emendamento che noi abbiamo presentato alla legge alla proposta di legge Napolitano che è in discussione
Il fatto che cerchiamo di imparare presto all'esperienza in realtà con questa ultima tornata di elezioni amministrative noi abbiamo avuto un'esperienza importante perché perché quello è un sistema che adesso sta andando a regime l'elezione del novantatré erano come dire sperimentali nessuno sapeva veramente che cosa sarebbe successo come avrebbe funzionato Antonio Bassolino ne sa qualche cosa
Nella gestione di quella campagna che facemmo insieme adesso invece si vanno chiarendo le caratteristiche del sistema per questo abbiamo ritenuto approfittando del fatto che io sono relatore di questo progetto è già in qualità no
Di cioè sanitarie delle proposte dico subito io ne condivido in pieno
Due il bel punto della soglia del quattro per cento e l'abolizione dello splitting per voto separato lista sindaco
Perché mi pare
Che condono si supera una frammentazione davvero dannosa io direi proprio alla causa la democrazia da credete quando c'è un un esercito di candidati che corre sul territorio non si fanno diventare standard alla democrazia
Io non credo che il fatto che per esempio a Napoli ci siamo stati addirittura un migliaio di candidati alla ricerca spasmodica di quell'unico voto di preferenza sia stato un fatto positivo
E poi lo splitting perché non mi pare che faccia conduca poi chiarezza di sistema che presto permetta diciamo lo sviluppo l'evoluzione fisiologica del sistema anche nel senso bipolare che auspichiamo condivido i cinque anni devo dire che ho perplessità sul punto che si possa fare coattivamente perché mi pare che cambiare come dire cava in corsa il mandato non sia cosa molto corretta
Cioè
Un come dire un presentarsi al corpo elettorale in quei termini da parte di un sindaco che fa campagna
è vero che c'è un precedente però se fatto in questo Paese nell'occasione dell'istituzione delle Regioni quindi ed è l'occasione di una vicenda istituzionale di tanto grande portata da investire proprio tutto il sistema fino alle fondamenta
Questo una modifica normativa importante ma come altre non mi pare che sia un contesto nel quale retroattivamente si possono allungare i mandati dei sindaci eletti mi sembrerebbe poco qualche ho qualche perplessità suo collegio uninominale perché voglio capire come funziona con le circoscrizioni là dove ci sono grandi città con ripartizione circoscrizionali perché allora il consigliere comunale finisce un po'col sovrapporsi prego consigliere circoscrizionale può essere Converso per risolve un problema crearne altri quindi su questo mi riservo il giudizio però ci interesserebbe davvero molto sentire Antonio che ne pensa su questa proposta che come diceva il senso già dalla prossima settimana noi discutiamo in aula quindi per decidere nel giro di giorni
Sì
Cesare Salvi ha ha fatto bene anzi lo ringrazio apporre temi che ci riguardano da vicino per la vita dei comuni e che il Senato affronteranno Hijab prossimi giorni
La mia opinione
Poi qui io lo dico schiettamente naturalmente
Contorno conta molto anche l'esperienza importante che Massimo ha fatto nel Consiglio comunale di Napoli la mia opinione sostanzialmente quella che ora sintetizzava Massimo
Innanzitutto una prima osservazione
Che di carattere generale vale per il futuro
E rivolta molto al centro destra
E in qualche modo anche al centrosinistra la prima osservazione è questa
Ora discutiamo di queste nuove norme elettorale sarebbe stato naturalmente meglio
Se fossimo riusciti in Parlamento a decidere le nuove norme elettorali prima
Delle ultime elezioni amministrative perché poi è andata bene
Non abbiamo avuto guasti
Anzi
Qui siamo a Napoli
Possiamo dire anche con un pizzico di legittima soddisfazione
Abbiamo avuto perfino il paradosso positivo
Preoccupati
Nei mesi scorsi che potesse succedere qualche pasticcio
Che qui abbiamo in qualche modo rinunciato addirittura
Al premio di maggioranza perché la coalizione ha preso una percentuale tale che con la proporzionale abbiamo preso più consiglieri centro sinistra nel suo insieme dello stesso premio di audiometria maggioranza però e in altre città sono successi pasticci why
Già negli ultimi anni e sia per il centrosinistra che per il centrodestra è successo a Reggio Calabria successo a Terni
Questo avrebbe dovuto già portare secondo me a quello che solo ora comincia a succedere io con piacere ho visto che oggi il Polo ha riunito i sindaci che fanno riferimento al popolo
E con piacere ho visto che anche il Polo comincia a riempirsi conto
Che può esserci una più larga classe dirigente anche per il Polo che si misura nelle istituzioni locali e in primo luogo nelle città oltre che nelle regioni Meglio prima e comunque per il futuro alle nuove norme elettorale dobbiamo andare vale per tutti
Anch'io penso soprattutto a due novità
La soglia di sbarramento al quattro per cento dei voti
Qui aggiungo una riflessione più generale
Dobbiamo essere tutti consapevoli che in Italia il cammino del bipolarismo
è un cammino complesso e molto politico
E che le norme istituzionale in quanto tali possono aiutare ma non costringono mai poi la realtà oltre un certo limite
La storia è storia storia conta poi cerchiamo di avvicinarla ma la storia inglese la storia dell'Inghilterra e così in Germania corsia in un Paese come il nostro
E possiamo fare riforme elettorali più o meno giuste come quelle per l'elezione diretta di sindaci e però poi la realtà annunzi costringe oltre un certo limite la politica e politica
Nessuna riforma istituzionale di per sé può cancellare la politica e il cammino della concreta esperienze italiana aggiungerò qualcosa su questo dopo ha proposto anche delle riforme costituzionali
E di guerre secondo me eccessive tra un'ipotesi o l'altra i io potessi in campo
Ma quota di sbarramento al quattro per cento perché aiuta contro un eccesso di frammentazione
E togliere il voto disgiunto
Riflettere anch'io bene su altre cose collegio uninominale qui forse c'è essere dobbiamo riflettere bene su una anomalia che abbiamo in un Paese come il nostro
Ogni elezione c'è un suo sistema elettorale
Nessuno è uguale all'altro
Dalle circoscrizioni addirittura al Comune a Provincia fuori dall'euro regione alla Camera assennato all'Europa abbiamo troppa differenziazione conviene credo
Riflettere bene su questo e infedele nella misura di quello che realisticamente e possibile fare di avvicinare un poco di più di più i diversi sistemi e momenti elettorale
Infine a cinque anni
Io sono d'accordo condivido quello che ha detto Massimo mi sembra saggio che valga
Per quelli che andranno a votare non per quelli che hanno votato già so bene che non lo pensa nessuno
è notorio non solo maliziosa fatto
Ma uno malizioso potrebbe anche pensare e dire con tutte le polemiche che ci sono sui sindaci delle grandi città andando a cinquanta ma anche oltre alle scadenze quando i sindaci non potranno fare più decisi sì allora evitiamo malizie che io non ho mai che un malizioso può venire
Poi
Finiremo tutti si vedrà ma insomma mi sembra saggio ecco per il Parlamento in quanto tale muoversi con la saggezza indispensabile infine ma ci insisto un attimo anch'io
La grande importanza dal punto di vista e uno Peo i dal punto di vista nazionale
Del principio di sussidiarietà io penso che si siamo tutti coerenti fino in fondo con il principio di sussidiarietà possiamo fare dei passi in avanti molto importanti anche dei rapporti tra comuni regioni e è stato e il principio di sussidiarietà
Vero serio sostanzialmente quello che ha detto cessa
E cioè sul territorio
La municipalità fa tutto quello che si può fare gestire decidere
Al livello dici città e di territorio cittadino tutto quello che può fare
La Regione legifera e il programma ma su scala intercomunale e interprovinciale e dunque fatti
Quello che i comuni Elli municipalità nonché possono fare sulla loro scala
E lo Stato fa quello che municipalità e regioni non possono fare e il principio di sussidiarietà e di enorme importanza soprattutto su scala europea
Perché noi modifichiamo soltanto
Ma cambia sostanzialmente il vecchio meccanismo
Lo Stato nasce sul territorio e parte dal territorio
Lo Stato e qui secondo me c'è qualcosa da cambiare perfino nel linguaggio perché in fondo in Italia e per quasi cinquant'anni che cosa
Lo Stato come è stato visto lo stato lo Stato è il Governo inesistenti
I prefetti
I provveditori
E poi ecco perché le parole anche come sempre sono pietre e contano e poi questi allo Stade e poi ci sono le autonomie locali
Quasi un'altra cosa rispetto al lo Stato pro separata in qualche modo ma lo Stato era quello quindi all'innovazione sostanziale che dobbiamo fare
Lo Stato a parte dal territorio nasce sul territorio
E da i suoi livelli senza girarci ieri
Ma con rapporti funzionale e lei municipalità le regioni e lo Stato hanno fra di loro i giusti e sleali rapporti di collaborazione
Se sul principe di sussidio di sussidiarietà noi andiamo avanti coerentemente con le riforme amministrative a Costituzione invariata e con le riforme istituzionali costituzionale io penso che possiamo ottenere quello che poi il risultato che con le riforme ci prefiggiamo tutti
Che è quello di aprire istituzioni che siano meglio al servizio dei cittadini perché poi le riforme a questo servono e noi in fondo ci appassioniamo tanto al tema delle riforme istituzionali e costituzionali perché il le riforme devono essere utili a questo
Devono rendere tutte le istituzioni dal comune al lo Stato nazionale centrale leggio al servizio dei cittadini perché così poi le riforme hanno un senso
E da materia volte tecnica diventano materia molto politica di governo reale DG uomini in carne ed ossa e al servizio dell'interesse delle comunità
Antonio giustamente dice verso proprio in queste riforme questa novità sul sistema elettorale sarebbe stato meglio farle prima
Dell'ultimo turno giustissimo ma non è che non ci abbiamo provato non ci abbiamo pensato non è stato possibile perché ovviamente il Polo aveva più o meno
Chiara l'idea che andava a un risultato non positivo e non ci voleva in nessun modo concedere questo piccolo vantaggio
Che poteva essere dato da questa innovazione quindi hanno noi ci siamo trovati di fronte alla alla certezza di un ostruzionismo insuperabile qualora noi avessimo cercato di portare avanti queste proposte abbiamo cercato in parte sia al Senato sia alla Camera abbiamo fatto dei tentativi argomentando che ovviamente non si può su una riforma del sistema stare a guardare il prossimo turno come va perché poi ci sarà cioè sarà sembra un altro dopo di turno quindi era comunque un argomento di cortissima pista politica questo del Po questo del Polo ma non c'è stato niente da fare sulla diversità
è è vero tutte diverse ma vedete che son tutte fatte queste leggi in momenti diversi e quindi ovunque qui sì siamo tutti
Credo attenti alla politica sappiamo che la politica come dire un'onda di marea ci sono produzioni flussi ogni momento alla sua realtà e i suoi equilibri quindi non è strano che ci siano queste diversità non c'è bisogna ora stabilizzandosi sistema recuperare una razionalità entrati già questo è proprio cosa che noi abbiamo fatto vanno un po'in questa direzione
Però volevo cogliere l'ultimo punto che diceva giustamente Antonio per poi porre una domanda cesserebbe il senso di quest'ultima esperienza di quest'ultima fase
è proprio nel tentativo di superare una storica subalternità delle Autonomie locale perché proprio è proprio così insomma nella nostra nella nostra esperienza repubblicane e ancor più prede pubblicano ad autonomia sbucare sono stata sempre in una condizione di subalternità stiamo cercando appunto di portare avanti una riforma del sistema in questo senso e in qualche punto come abbiamo visto ci siamo cessa ci stiamo riuscendo
E veniamo adesso su questo anche al profilo della Bicamerale chiedo a cessare che come sapete non solo che ha voluto dal sistema operativo al Senato ma anche capogruppo in Bicamerale intanto di dirci in due parole quello che è il senso di queste esperienze bicamerale le linee che emergono e deve dirci se a suo avviso siamo in quella sede riusciti a confermare questo superamento della subalternità delle autonomie locali e a fondare un sistema che sia veramente nuovo e veramente anche rappresenta una vera novità su uno scenario che per altro verso poteva sembrare consolidato
Idea
Quando abbiamo incontrato quelli del Polo e abbiamo formulato perché voi sapete che nostro orientamento ed è giusto far così anche questa la ragione per cui non abbiamo forzato come ricordava villone prima
Di queste lezioni sulla legge elettorale che per quanto possibile nelle materie elettorali bisogna fare larghe intese non si può fare a colpi di maggioranza quindi stamattina abbiamo parlato con quelli del Polo di queste proposte di riforma elettorale comunale di cui si parlava fra cui quella delle lei deve alzare a cinque anni partendo dal novantacinque che la proposta dell'ANCI come si sa e la malizia loro pensava che fossero che dice già siccome avete vinto in quasi tutta Italia volete tenervi più tempo diciamo per evitare che ci possiamo andare voi noi quindi come vedete diciamo la il gioco a lei
Delle interpretazioni può essere più diverso mi pare però che la cosa che diceva villone sia giusta cioè non si possono cambiare le le le regole a partita avviata quindi quando come sempre in questi casi qua non ci sono dubbi politici sessista ciò che è giusto dal punto di vista di principio
E la cosa migliore da fare ma per quanto riguarda la Bicamerale
Bicamerale e come dire un sport nazionale e dare addosso la Bicamerale quindi io farò la parte chi si fa in quel gioco che in Italia si fa poco ma si fa molto in Inghilterra lo dico perché sono stati in Inghilterra
Sì ci sono questi locali dove dove giocano molto usato gioco delle freccette che sanno tutti a tirare le freccette contro uno uno vale in cui si poi faccio la parte l'ovale contro cui vengono rivale di freccette e cerco un po'quindi difenderà
Impianto di quello che si è fatto il giudizio d'insieme secondo me e che al di là di quello diciamo anche il di un eccesso di critica necessario come dicevo scherzosamente le scelte di fondo della Bicamerale sono buone
Ma c'è moltissimo lavoro da farle da fare per migliorarle cioè le scelte di impianto sono quelle giuste però il risultato non sempre felice a volte è decisamente rosso sgangherato bisogna lavorarci ancora
Già lavorarci però è importante quello che ho detto di essere Colella scelte di impianto sono da condividere questo non vuole guarda soltanto la questione del Federal Isma'su cui poi tornerò le ramo su cui poi dirò qualcosa perché credo che sia il tema principale oggi ma anche un tema di cui si è tornato a discutere in questi giorni la forma di governo
Io ho visto oggi una dichiarazione di Walter Veltroni che chiarisce il suo pensiero
Noi spesso ma i politici è capitato a tutti quindi non ne faccio diciamo una una critica Walter usiamo la parola chiarire proprio pensiero quando si dice qualcosa di diverso da come si è detto prima ma già questo almeno a meno almeno meno importante
Ha detto che lui non propone un cambiamento della scelta di di Bossini presidenziale della Bicamerale ma un suo miglioramento in una direzione bipolare e maggioritaria anche dal punto di vista della legge elettorale
Che mi pare che quello che ha detto Antonio qualche giorno fa e che io condivido totalmente
Cioè in sostanza la scelta della bicamerale è una scelta non solo perché ormai ha fatto dei che questo non ci si deve mai rassegnare al fatto ormai fatto si è votato se la scelta è sbagliata profondamente sbagliata si cambia
Ma è una scelta che ha una sua logica e ha una sua razionalità
Quella di un sistema semi presidenziale che poi il sistema molto diffuso nelle democrazie europee nella quale la scelta popolare si traduce in due grandi passaggi
Elezione diretta di un presidente della Repubblica che non ha il potere di governare però attenzione questo non vuol dire affatto che abbia poteri esclusivamente di garanzia debba passare il suo tempo con i corazzieri
E l'elezione del Parlamento e quando si elegge il Parlamento si elegge la maggioranza che governa con il primo ministro
Francia e così perché in Francia come si sa il Presidente della Repubblica che eletto direttamente
Non ha poteri di governo fatti adesso in Francia governa Jospin non governa Chirac ma non si può dire che non abbia anche poteri politici quando si vota per il Parlamento si sceglie per il Governo ora il vero problema rispetto a questa ipotesi della bicamerale e calibrare bene i poteri per evitare che possono sorgere confusioni conflitti ambiguità una volta fatta questa e quindi la discussione su questo tema deve avvenire
Nel merito cioè quali poteri vanno aggiunti o tolti a questo o quell'altro rispetto al testo attuale non credo debba avvenire contestando contestando la scelta la scelta di Fo
Allora mette questa sistema richiederebbe un tipo di legge elettorale nazionale anche questa e più che abbia una dinamica dello stesso tipo
E si sa che noi dicono voi della sinistra democratica siamo per un sistema elettorale a doppio turno il divo francese con una quota proporzionale meno rilevante di quella attuale ma pur presente
Questa posizione è rimasta minoritaria come si sa a Bicamerale non ha il compito di scrivere la legge elettorale perché la Bicamerale ha il compito solo di fare la riforma della Costituzione e la legge elettorale non fa parte della Costituzione è una legge ordinaria bicamerale ha fatto un Documento di Indirizzo
Più il tempo passa più mi vado convincendo voglio dirlo anche qui che se non si riesce a creare in Parlamento quel consenso che oggi non c'è
Quindi si può solo sperare in un convincimento di una maggioranza molto ampia perché così come le costituzioni anche la legge elettorale parlavo prima da quella del Comune a maggior ragione per cui al Parlamento nazionale si cambiano se c'è una maggioranza molto la se non c'è una maggioranza molto ampia per cambiarla nella direzione giusta forse alla fin fine tanto vale tenersi alla questa legge elettorale magari correggendo con l'attuale correggendo qualche difetto che c'è tutto sommato è una legge elettorale con molte imperfezioni difetti però con ha consentito l'avvio della democrazia dell'alternanza quindi credo che su questo tema
Debba continuare un dibattito un convincimento una discussione ma oggi le posizioni più avanzate sono posizioni che vedono il PDS la sinistra democratica molto isolati per la forma di governo credo invece che sia sia andando nella direzione giusta e che si tratti semmai ma vedendo bene in concreto
Di calibrare i rapporti fra Poteri fra soprattutto fra il primo ministro la sua maggioranza da una parte il Presidente dalla Repubblica dall'altra per evitare io fra questi due vertici istituzionali tutti e due
Legittimati dal popolo possono sorgere contrasti se si scrivono bene le norme e come è possibile fare credo che siamo sulla buona strada
Per evitare che questo accada non abbiamo un buon sistema democratico avanzato molto diffuso e in Europa e che quindi credo Possa possano dare possa essere meritevole di un atteggiamento di uno giudizio positivo
Per quanto riguarda la questione del federalismo
C'è una struttura di base che io credo anche per merito bisogna dargli atto e non perché qui presente di Massimo Villone che essa l'uno dei protagonisti di questa battaglia perché alla Bicamerale prevalesse l'idea del principio di sussidiarietà
Rispetto all'idea del neo regionalismo noi sappiamo che ci sono tre posizioni su questo in Parlamento ma anche nel Paese ci sono i centralisti più o meno mascherati che vorrebbero fare una riforma più o meno di facciata e lasciare per quanto possibile le cose come sa
Poi ci sono quelli che davvero vogliono fare la riforma ma su due linee sostanzialmente una è quella che è stata tradizionale anche a sinistra di un federalismo basato soprattutto sulle regioni sul modello della Germania
E che vede sostanzialmente le Regioni soggetti decentrati e le regioni in posizione di supremazia rispetto ai comuni
Se invece è giusto quello che si è detto prima sul principio di sussidiarietà allora bisogna che in Costituzione siano garantiti non solo i poteri delle Regioni rispetto allo Stato
Ma anche i poteri dei comuni rispetto alle Regioni rispetto allo Stato
Cioè uno stallo in cui questi tre tipo di soggetti i comuni le regioni lo Stato nazionale
Sapendo tutti e tre come dicevamo prima di stare dentro un quadro europeo e nel testo della Bicamerale si costituzionalizza l'Unione europea
E si prevedono anche le procedure per ulteriori o per l'ulteriore più democratica riforma dell'Europa
Allora occorre che ci siano questi tre livelli con pari dignità e che la Costituzione regole i loro rapporti di fondo questa scelta di fondo è stata fatta dalla Bicamerale
Dentro a questo poi c'è ancora molto da lavorare io credo che se davvero come si profila fra i rappresentanti dei Comuni e delle regioni si riesce a trovare un terreno d'intesa questo aiuterà molto il nostro lavoro perché in Bicamerale c'era sempre sotterraneo anche nel nostro partito
Quindi per esempio questa idea del federalismo basato sulle ragioni e molto diffusa in Emilia Romagna voi sapete quanto pesa voi questa questa questa realtà ha giustamente se la sono conquistata nel nostro partito dalla nostra cultura politica
Visse ai Comuni e Regioni fra loro trovano dei punti di convergenza questo aiuta il lavoro riformatore perché consente a coloro che sono molto presenti in altre forze politiche che vogliono in realtà un federalismo che diciamo di di ha solo a parole ma lasciandoli un palco centralista di non potere dire come tante volte ci siamo sentiti dire sì tu caro villone caro saldi proponi questo però le regioni dicono che è sbagliato dare questo potere ai Comuni e viceversa lui è molto importante che i Comuni e Regioni
Trovino un terreno comune terreno
Di verifica di un'autonomia che a mio avviso deve essere di a nostro avviso la posizione che abbiamo elaborato deve essere
O più in coerenza con il principio di sussidiarietà basato su questi tre livelli di organizzazione comunale
Dopodiché c'è un grande quesito una grande questione che Bassolino ha posto all'inizio non capivo anche vecchi non ci si parla diciamo e quindi l'occasione di discussione di dibatto sono utili
Quando diceva città-stato io pensavo che sarà sa città-stato ha avuto anche occasione una volta di dirlo pubblicamente
Io Scudella invece ho ho capito il problema posto è fondato e quello a cui si accennava prima quando si diceva e i complicità non sono tutte uguali
è possibile questo è il quesito a cui è difficile trovare una risposta bisogna ragionare se difficile trovare la risposta giusta è davvero possibile in Costituzione
Una volta stabilito che il Comune deve avere una sua autonomia costituzionale da guardare che la Costituzione attuale italiana non ce l'ha oggi questo perché garantisce in una certa misura troppo ridotta alle regioni ma non garantisce ebbene una volta stabilito il principio che i comuni vanno garantiti anche loro è possibile attribuire agli stessi poteri e le stesse garanzie ed è giusto per le popolazioni interessate dei duri e degli altri e non si tratta di privilegiare i grandi rispetto i piccoli a un piccolo comune di montagna di seicento abitanti è una città come Roma come Genova come Milano
O questa diversità non deve comportare anche già a livello costituzionale uno statuto diverso
Perché quando noi come diciamo come diciamo nel testo dalla Bicamerale la riserva di Regolamento lei comuni nel senso che stabiliamo il principio per il quale tutti i regolamenti se la legge non prevede diversamente devono essere fatti dai comuni sia per quanto riguarda l'attuazione delle leggi statali che per quanto riguarda l'attuazione delle leggi regionali
Certo questo una grande città è una grande risorsa ma facciamo un favore a un centro piccolo nel fare questo
E viceversa manifesto e questo tema credo che sia un tema interessante importante che va va va approfondito sul quale non nono chiare non abbiamo preso ancora in questo momento definire le possibili soluzioni
Ma certamente deve entrare in campo infine e concludo per non farla lunga la riforma del Parlamento anche qui
Si è fatto un grosso passo avanti in questo senso dico anche qui l'alt la linea di fondo ingiusta
Non solo per la riduzione del numero dei parlamentari che certamente è di per sé rischia di essere un argomento puramente demagogico però sì sarà portato a Campi mento come dovrà essere portate un tanto un segnale di una classe dirigente nazionale che quando fare riforme comincia ad ad uniformare se stessa a ridurre diciamo i i posti degli spazi a disposizione
E poi la fine del vecchio bicameralismo
Noi oggi in Italia abbiamo una camera e un Senato che fanno esattamente le stesse cose come sapete
Nessuna legge può diventare legge dello Stato se non è approvata in testo esattamente uguale dai due rami del Parlamento ora la proposta della Bicamerale rompe questo schema e prevede una Camera dei deputati
Che e essenzialmente la Camera politica
Quella che esprime la maggioranza di governo e un Senato misto
Sia per quanto riguarda la sua elezione metà sono eletti direttamente
Dai cittadini alla proposta dalla Bicamerale metà sono espressi
Da comuni province regioni sia per le competenze che in parte sono compiti di garanzia del sistema in parte sono compito di garanzia dell'assetto federale
è una soluzione soddisfacente anche qui dico la scelta di fondo e giusta la soluzione ancora non mi persuade nel senso che la direzione di marcia separare le funzioni
Dare a una camera funzioni politiche all'altra funzione di garanzia dei diritti e di garanzia l'assetto federale mi pare giusta
Non vedo ancora in come si è configurata la struttura del Senato non vedo ancora vi è il meccanismo che è venuto fuori bisogna riconoscerlo e complicato barocco macchinoso anche qui studiamo tutte le strade possibili io sono affezionato a un'idea non non perché sono senatori chiede tutti i parlamentari anche i senatori siano eletti direttamente dal popolo
So che nel mondo delle Autonomie molto diffusa invece l'idea diversa che ci debba essere un'elezione di secondo grado
Però penso che in questo momento in cui giustamente eleggiamo direttamente tutti diciamo la un altro buco che c'è in Bicamerale non è prevista la lezione diretta dei presidenti delle Regioni secondo me bisogna mettere non penso che si sia contrari ma perché si è detto ogni Regione decide per conto suo
Forse bisogna fare uno sforzo uno sport in realtà in teoria il federalismo prevede questo che ogni Regione decida la propria forma di governo però forse bisogna anzi penso che bisogna fare uno sforzo ulteriore e già stabilire in Costituzione che questo accada
Penso che anche i parlamentari sia giusto e leggerli direttamente
E allora forse per consentire la presenza però che è importante in questo ramo del Parlamento dei rappresentanti del mondo delle autonomie
Piuttosto che meccanismi per i quali magari si riuniscano tutti i Sindaci per eleggere un tot numero di sindaci può essere utile eliminare l'incompatibilità che oggi c'è per non è il solo Senato fra le funzioni di sindaco presidente di Regione e la funzione di parlamentare nazionale
E in questo caso quindi il il sindaco e presidente di Regione potrà candidarsi ed essere eletto per il Senato
Resta mantenendo la doppia la do per il solo Senato non per la Camera certo mantenere perché il Senato a questa caratterizzazione di rappresentante dell'autonomia un po'come accade
In parte come accade per alcuni aspetto in Francia però certamente questo e un tema di discussione e di approfondimento
La sintesi quindi del mio pensiero concludo perché sono stato troppo lungo credo di si possa esprimere in questi concetti nonostante due poi c'è tutto il capitolo giustizia ma se apriamo anche quello fidiamo finiamo stanotte poi magari se qualcuno interessare possiamo farla diciamo
Per quanto riguarda questi tre
Per
Asserisce il moderatore domanda rispondiamo pure su quello siamo siamo obbedienti alle richieste del moderatore per quanto riguarda questi temi di fondo ribello giudizio mi pare si possa dire
La direzione di marcia è quella giusta però c'è ancora molto da fare per migliorare il lavoro già fatto e quindi quando si discute e concludo
Il Parlamento può modificare o meno le scelte della Bicamerale è chiaro che porti in Parlamento fu può fare quello che vuole
Come capogruppo parlamentare suggerisco ai parlamentari del mio gruppo di confermare le scelte di fondo della Bicamerale ma di lavorare molto per migliorare il testo perché questo è certamente Nations
L'innovazione
Scalfaro adesso ancora ci arriviamo ad
Cioè
Senza ricordava come in questi ultimi giorni sia scoppiata la questione del presidenzialismo io qua vorrei dire una parola perché questa cosa ha avuto una fiammata in relazione all'uscita e in particolare di Rutelli
Quindi si è incrociata con la vicenda partito dei sindaci su cui torneremo dopo quindi diciamo ha avuto una esaltazione
Forse al di là anche di quello che meritava perché voi se se un sindaco sindaci mi esprimono un'opinione sulla forma di governo mi mi pare cosa legittima ma anche cosa che non debba destare particolare fibrillazione perché non hanno credo su un tema come la forma di governo diritto a un ascolto assolutamente privilegiato come invece hanno sul tema della forma di Stato e dell'autonomia è un cittadino autore autorevolissimo che si esprime su un tema invece è stato come sapete è saltato io devo dire che sono contrario all'ipotesi di tornare nella direzione indicata da Rutelli o comunque in quella direzione e sono invece sulla posizione dei saldi
Ma parte sottolineando un punto che mi pare armeni fondamentale insomma che fa parte della mia storia personale Fosso di quella di tanti di voi vedete secondo me è una forma di governo si deve valutare
Non solo ma certamente
Anzitutto io direi
Sul peso e sulla funzione della rappresentanza parlamentare io la vedo così cioè io appartengo alla vecchia scuola bebè il luogo della democrazia e il Parlamento non il Governo con tutti i difetti che il Parlamento ha con tutti i guai che arco tutte le difficoltà se a qualcuno mi viene a dire che alla democrazia Sica decesso di governo io francamente questa cosa non la sottoscrivo
Nel rapporto Governo Parlamento si ma sembra che considerando che c'è un governo che risponde politicamente al Parlamento
La soluzione che abbiamo dato in Bicamerale risponde a questo fine mentre invece l'elezione di un primo ministro direttamente da parte del popolo no perché quello è un primo ministro che sostanzialmente non risponde a nessuno
E questo non non mi sta assolutamente bene chiudo però su questo punto volendo sottolineare invece un altro un altro passaggio perché sia chiara la nostra posizione quando noi diciamo un federalismo
Attento alle agli enti locali attendere comuni badate non è che vogliamo con questo dire che vogliamo un federalismo di regioni deboli o inesistenti io ci tengo a sottolinearlo questo perché ci sono qui tanti compagni impegnati
A livello regionale come consiglieri o in altra qualità noi pensiamo federalismo che ha fatto anche di regioni forti cioè regioni che abbiano qui ed Ezio di poteri legislativi che abbiano pienezza di poteri di programmazione che abbiano pieno controllo sulle risorse autonomia impositiva sottrazione a ogni controllo partecipazione
A sedi decisionali nazionale rilevante quindi non pensiamo affatto che il federalismo che noi pensiamo incardinato sui Comuni sia semplicemente togliere un pezzo a quello che potrebbe essere in astratto la posizione della Regione pensiamo che debba essere un sistema equilibrato di autonomia e forti entrambe il lato dei Comuni e delle Province
Lato delle regioni ma adesso visto che cioè se ci ha dato la sua idea e mi pare che Antonio Bassolino si debba dire che cosa ne pensa Luigi che cosa ne pensano i sindaci di questa proposta bicamerale e che cosa propongono i sindaci visto che c'è come ormai già comincia a circolare una proposta una bozza di emendamenti che sarebbero presentati dai sindaci quindi adesso su questo Antonio ci potrà credo dare
Qualche informazione più approfondita
Sì io innanzitutto
Esprimo anch'io un giudizio di carattere generale sulla Bicamerale sulla Bicamerale
E il mio giudizio è questo
Secondo me è la Bicamerale ha fatto un buon lavoro
E ora in Parlamento c'è
Moltissimo da fare molto da lavorare per migliorare e in alcuni casi nel correggere positivamente
Mi sembra dunque chiaro che non partecipò affatto allo sport di dare addosso alla Bicamerale per quello che riguarda me non lo fa nessun sindaco
Anche perché siamo uomini delle istituzioni che governano se abbiamo sappiamo quanto è Complesso e difficile riformare ed anzi io penso che il sentiero stretto sul quale il Parlamento deve muoversi
Deve servire ad evitare due pericoli che sarebbero tutti e due secondo me molto seri e molto grave
Il primo è ricominciare daccapo
E
In cattivo anche in buona fede inconsapevolmente
Muoversi agire perché si ricominci datato non è un bene per il Paese
Bisogna che si parta dal lavoro fatto dalla Bicamerale
Che è in complesso un buon lavoro e andare avanti correggere e migliorare
L'altro rischio il pericolo Secondo me analogo a questo
è quello di pensare
Qualcuno lo anche detto in qualche modo esplicitamente
Il lavoro fatto dalla Bicamerale
Non si può toccare
Quasi che fosse materia intangibile
Anche questa posizione secondo me non è utile al Paese non è un bene perché porterebbe alla paralisi in Parlamento di ciò che la Bicamerale ha fatto
Ma ci sono
I due rischi che noi dobbiamo evitare su un sentiero stretto ma che bisogna riuscire a percorrere con saggezza
Anche sapendo aggiungo che in certi casi noi possiamo a vere
Soluzioni
Più o meno valide
Più o meno convincenti
Ma vorrei dirlo in questo modo a volte dobbiamo anche sapere giustamente sdrammatizzare
Su alcuni nodi non siamo all'ultima spiaccia
Su alcuni nodi non è che siamo a repubblica o monarchia
Su alcuni nodi non è che se c'è una scelta c'è la saldezza del paese e se c'è un'altra scelta c'è la rovina della distruzione
Ci vuole un po'più di equilibrio e di saggezza lo dico anche per esperienza istituzionale
Le riforme sono indispensabili
E al tempo stesso vitale in quest'ultimo anno e mezzo senza ancora riforme costituzionali che ci servono e dobbiamo fare
A fa ha fatto passi in avanti in campo finanziario straordinario
Torno qui al minuto tra politica e indispensabili riforme istituzionale
Facciamo un esempio molto concreto
Che riguarda la forma di governo
La Bicamerale ha fatto una scelta
Si è discusso nei giorni scorsi
Un collega mi io
Rutelli ha avanzato la proposta ed è idea
Di ritornare al premierato all'elezione dirette del premier
Che intendiamoci
Non è che sia
Meno presidenzialista
Della forma adottata in Bicamerale
E che io penso sia già giusto
Rendere ancora
Più positivo su quella strada
Anche il primi Erato è una forma di presidenzialismo anzi il mio amico Massimo divisore giustamente ha detto che è una forma di iper presidenzialismo come possono dire il costituzionalista e quindi non è questa la materia in discussione
E non c'è dubbio che in astratto si può discutere di quelli Ports lo abbiamo fatto ampiamente
Ma la politica poi è fatta anche di tempi
Di concreti rapporti di forza di saggezza di equilibrio e di come dobbiamo muoverci
Per questa ragione che io ho sostenuto e sostengo
Che mi sembra indispensabile muoverci
All'interno di questa scelta per renderla quanto più è possibile adeguate rispondente ai bisogni nostri oggi vedo anch'io l'ho vista mentre stavamo qui
Una novità che il consiglio lo significativa
Veltroni dice esplicitamente
Che è esattamente questo il tema che voleva anche Luís sollevare mi sembra un fatto importante
Perché si può costruire allora via via un consenso molto largo anzi ma qui lo dico un po'come dire
Data la sede dove siamo
In forma
Anche simpatica
Lanza dice
Simpaticamente che rispetto alla discussione che gli era stata ha ottenuto più consensi impliciti ed espliciti e si riferisce adesso a Walter pure
La proposta migliorista del sindaco di Napoli Bassolino
Che tendeva appunto i esplicitamente a dire sì ho detto io dico simpaticamente dice l'attore lo dico anch'io a poco ma siamo quelli pur in forma simpatica esattamente quello che volevo intendere dire e fare a me sembra più saggio definire più concretamente i poteri del Presidente della Repubblica eletto direttamente dai cittadini
E i rapporti tra i poteri del Presidente della Repubblica eletto direttamente dai cittadini i poteri del presidente del Consiglio e i poteri del Parlamento
Ma io considero francamente più giusto eleggere direttamente il presidente La Repubblica anche perché sottolineo rappresenta
L'unità nazionale al livello più alto
E io penso sia importante qui è un po'davvero e come per il sindaco però in fondo il sindaco
E anche un po'il presidente della città lo dico in questo modo anch'
Cioè rappresenta la comunità lo spirito che la comunità il comune senso di appartenenza
E secondo me è giusto che il comune senso dell'appartenenza italiana lo rappresenti il Presidente della Repubblica eletto dai cittadini
E penso che al Presidente della Repubblica eletto dai cittadini si possono dare concreti e definiti i poteri di governo in più per esempio
In materia di politica estera e di politica della difesa possiamo andare a definire meglio i rapporti tra i vertici dello Stato
Naturalmente io sono molto sensibile più facciamo questi io sono per andare su questa strada
Più sono importanti poteri del Parlamento
Poteri
Sulle grandi scelta che attengono al Paese
Io penso anche alla luce del dibattito che si sta sviluppando e insisto su questo che dimostra come poi se discutiamo bene c'è il reciproco ascolto a volte cioè se non è colpa di nessuno di tutti quanti noi anche se abbiamo di più e meglio sei di nelle quali discutere e confrontarci e che a volte non è detto che debbono essere più soltanto le sadica massica diciamo così no perché poi ognuno di noi
E preso da mille cose dobbiamo anche inventarci forme e strumenti occasioni per mettere a confronto un po'la ricchezza delle esperienze che ci sono
Io penso che possiamo fare dei passi in avanti importante infine perché immagino che poneva rimangono un attimo
Infine
Per quello che riguarda la forma di Stato
Noi dobbiamo muoverci
Sarà il titolo di una carta federalista che alcuni di noi hanno sottoscritto proprio in queste ore
Verso un federalismo delle città e delle nuove regioni
Stiamo discutendo
Anche tra città in Regione
E io penso che il dialogo sia importante
Perché una divisione tra città
E regioni
Rende più forte la resistenza centralistica
E possiamo e dobbiamo fare passi in avanti verso un federalismo delle città e delle nuove regione
Ed è possibile
Già qualcosa è avvenuto con il lavoro della Bicamerale perciò io dico buon lavoro da migliorare e correggerà
Perché i Comuni sono incostituzionali
Tutti i Comuni
E questo per me di grandissima importanza proprio perché per cinquant'anni i comuni sono stati in fondo un po'un'altra cosa autonomia locale rispetto allo stato e non erano in Costituzione i comuni diventano soggetto costituzionale
Tutti i Comuni italiani
Dal piccolissima al più grande
E noi dobbiamo mantenere l'unità di tutti i Comuni
Dobbiamo ascoltarci
E io quando vedo posizioni di sindaci di Cogne dico ascolto sempre con attenzione cerco di vederci sembra l'elemento positivo
Anche quando si discute fra sindaci perché più si attaccati alla propria città più si cerca di esprimere con vigore questo e questo è un bene
è un bene
L'unità dei Comuni tutte in Costituzione soggetto costituzionale
Poi naturalmente
Dobbiamo sapere
Che c'è una diversa realtà dei comuni italiani
Tutti in Costituzione tutti le funzioni amministrative per la Ruggiero
E in tanti casi per i Comuni più piccoli lo dobbiamo favorire forme di aggregazione
Forme di consorzio metterli in grado di poter esercitare queste funzioni
Io poi perso
Che c'è all'interno delle regioni italiane
Vi sono problemi connessi a tante città media
Che hanno la loro funzione una loro identità
E che noi dobbiamo valorizzare al massimo città tante città nostre di cinquanta cento centocinquanta mila abitanti sono spesso due tre volte più grandi della maggioranza dei capoluoghi di provincia italiano
Lei e Lara funzioni amministrative devono tener conto di questa realtà
C'è un problema delle città capoluogo che devono avere un forte collegamento con la Regione
E le città metropolitane
Io penso che in costituzione dentro questa unità dei comuni è il tema che stiamo affrontando e c'è anche una elaborazione in corso d'opera di vorrei aggiungere dobbiamo fare assieme
Sindaci regioni parlamentari che poi il parlamentare che è il Parlamento chi modifica la Costituzione dobbiamo avere in Costituzione io penso alla norma
Di statuti speciali
Delle grandi aree metropolitane
Con un federalismo aggiungo poi magari ne parleremo ancora un attimo
Dunque differenziato
E progressivo
Progressivo
Con Comuni forti voterei Julie forte
E io sono interessato ad avere regioni forti apro una parentesi chiudo tutto quello di cui noi discutiamo va al di là Dinoi
Perché parliamo di riforme che riguarderanno altri sindaci
Caro
Però
Noi abbiamo il problema di come si governerà Napoli ed Ercolano e portici e Salerno e Valva i tanti Comuni aldilà Dinoi da parte degli altri sindaci
E abbiamo il dovere
Di costruire un futuro di poteri più forti per i comuni per le città per nuove regioni forti
Ma le Regioni devono essere forti
Sono che cosa in quale campo
Devono essere forti
Legiferando e programma
Devono essere forti non giudicando apposta factum
I piani regolatori di Napoli di Salerno di Portici di Ercolano di Valva e di tanti Comuni
Devono essere forti perché prima ci fanno il piano di assetto del territorio
E io voglio stare dentro quella forza perché solo allora obbligata a muovermi dentro la mia città ma il piano regolatore di Napoli o di Salerno lo decidiamo noi
Dentro
Dentro la programmazione territoriale
Che la Regione deve fare e qui è la sua forza il prestigio che la Regione può a vere deve conquistarsi e che aiuta anche noi
Sì è di legislazione
E di programmazione questa è la strada sulla quale muoverci
E questo pure allora dire
Ne stiamo discutendo anche con tante regioni compresa l'Emilia Romagna
E passi in avanti ci sono questo vuol dire
Che man mano che andiamo avanti
Bisogna mettere un vincolo io lo dico in questo modo
Bisogna avere una specie di massa ricca istituzionale
Perché allora nei prossimi anni
Poiché noi tutti si è ha lo stesso passo
E poiché nel Mezzogiorno d'Italia
Abbiamo un arretrato di Daniele che dapprima della Bassanini chi da tutte le regioni meridionali non sono ancora stati dati ai Comuni e soprattutto ai più piccoli
E io vorrei dirlo a tutti i colleghi si diceva qualche collega sindaco
Sono andato nei giorni scorsi in Commissione speciale alla Regione a appositamente per sottolineare la necessità di queste deleghe a tutti comune in particolare ai più piccoli vuol dire che
Se lei mi via
Ha già dato tutto poteri uguale a tutte le regioni ma incomincia ad utilizzare nuove attribuzioni in funzione da subito
E Mammano si va avanti e prima di esercitare nuovi poteri e funzioni le regioni devono dare ai comuni a tutti i Comuni tutte legale che che attendiamo da ventisette anni da prima della bassa
Lavori contemporaneamente se posso dirlo in questo modo e idee io contemporaneamente mi batto per dare voto i poteri legislativi e di programmazione alle Regioni a tutta perché sono interessato ad avere regioni forti e perché ognuno deve stare nel suo spazio e c'è spazio per tutti in Italia per tutte le istituzioni se ognuno cerca di fare fino in fondo la propria parte e se ci si muove su questa che io considero una Luca una linea giusta i c'è in USA reciproco ascolto allora la Parlamento può andare
Come è giusto avanti oltre il lavoro che la Bicamerale ha già fatto i davvero consegnarci poi riforme che devono durare decenni e decenni perché questo poi sono
Le riforme costituzionali e rendere tutte le istituzioni al servizio dei cittadini
Sono molto d'accordo con quanto diceva adesso Antonio manometri lungo perché penso che adesso dobbiamo andare a chiudere affrontando de un ultimo tema
Prima abbiamo citato di passaggio il partito dei sindaci
Allora guardiamo un po'più da vicino questa vicenda
Noi abbiamo abbiamo dei soggetti politici nuovi con l'elezione diretta del sindaco non si è soltanto modificato una legge elettorale
Sì
Dono creato le condizioni perché le sistema politico venisse emessa e dei soggetti prima ignoti
Con eguale il sistema politico ha qualche difficoltà a fare i conti questo è bene bene dirlo perché a parte che è sotto gli occhi di tutti sarebbe davvero sciocco negarlo
Però a me pare anche che in questo modo si sia creata la capacità di una fortissima spinta innovativa noi abbiamo creato una nuova capacità propositive di azione politica che prima non c'era lo stesso fatto che stiamo qui a discutere stasera
Voi pensate che un dibattito come questo l'avremmo fatto per dire che sono Cornello Polese è chiaro che non non non esistono non esistevano prima le condizioni perché la figura del sindaco avesse questa capacità propositiva e di e di innovazione politica istituzionale che a questo è un primo dato un secondo dato e che un cambiamento di vaste proporzioni è in atto e quindi come sempre accade in questi casi
Mettere una spinta e magari anche piccola nel momento giusto e nel posto giusto può produrre risultati il sistema non è più immobile non siamo più interessati non siamo più il sistema nel quale ricordate
Il disastro era se si modificavano le percentuali elettorale le zero cinque
In meno e la grande vittoria se si modificano dello zero cinque in più
E questo non era mica tanti anni fa era l'altro ieri praticamente aggiungo un altro dato e questo ci deve far pensare ci deve preoccupare lo scenario l'agenda politica del Paese è cambiata e qui lo voglio dire con forza per un punto che ci riguarda negativamente
Ed è questo e Mezzogiorno come questione nazionale non è più lo dico io e me ne assumo la responsabilità
Nell'agenda politica all'ordine del giorno politico di questo Paese
Allora io metto insieme queste tre cose
Questa questo venire in essere di soggetti politici nuovi una nuova capacità di spinta di azione politica di innovazione la fase di cambiamento e la necessità dell'importante
Nell'agenda politica del Paese al primo posto la questione del Mezzogiorno
Io vedo un nesso molto stretta fra queste tre questioni
Mi pare che dobbiamo scommettere
Nel senso che queste tre questioni siano connesse e che operando su questi tre fronti noi riusciamo a dare una risposta politica di lungo termine anche dei nella prospettiva che va molto al di là per intenderci del sindaco Bassolino cose di questo genere su quello che il problema Meridione la domanda da poco prima da Antonio Bassolino ha visto che lui un un protagonista indiscusso in questo senso
Questa realtà dei sindaci nuovi è o non è un problema per il sistema politico è un fattore di innovazione di capacità propositiva quindi un fattore positivo come io lo vedo possiamo sfruttare questa capacità nella fase di cambiamento come possiamo sfruttarla questa capacità
Per il Mezzogiorno per porre in termini nuovi una questione meridionale
Io credo che questo sia il tema sul quale se riuscissimo Antico stasera darci una risposta ma porre all'attenzione di tutti la necessità di considerare la questione avremmo fatto davvero cosa utile a tutti noi
Sì
Mi sembra chiaro di fronte che cosa noi siamo
Acché problema
Noi siamo di fronte ad una rilevante realtà nuova
Istituzionale e politica questa realtà è rappresentata da migliaia di questo si tratta migliaia e migliaia di sindaci i Taliani eletti direttamente dai cittadini questi sindaci non sono non vogliono essere e non saranno uno mai un partito
Sono un'altra cosa io qui dico cosche pezzo quello che penso io
Direi che non sono e non saranno mai un partito però
Non vuol dire che questo è meno importante può anche darsi che sia più importante
Di un partito dei sindaci
Se il punto politico che noi dobbiamo ben intendere anzi in fondo
Un altro appartamento
In Italia
Ma insomma abbiamo parlato tutta la serata sulla necessità
Di muoverci e sarà faticoso lo vediamo
Verso un sistema
Sempre di più
Bipolare verso alcuni grandi schieramenti in un meccanismo di alternanze di alternativa
Di centrosinistra e di centrodestra
Anche se ma questa è la realtà italiana che ha tavolino nessun disegno poi può rimuovere cancellare anche se in un paese come il nostro poi c'è le norme realtà della lega che nel Norditalia continua ad amministrare centinaia di comuni piccoli medi a volte anche qualche gran
Invece Time rappresenta una forza nazionale dunque no nuovo un partito
Ma un fatto nuovo una realtà una esperienza politico istituzionale che io penso possa in debba essere un prezioso arricchimento della vita democratica italiana ed aggiungo post sei debba essere per gli schieramenti politici che sono in campo uno positivo ha fatto onore
Di crescita per tutti
Il Polo da questo punto di vista
Sbagliava nei mesi scorsi ad opporsi en necessarie modifiche della legge elettorale perché come se in partenza
Si fosse auto limitato nella speranza e nella possibilità di competere con il centrosinistra su questa nuova frontiera che è il governo delle città
Ed invece io ho perso
Per come è fatta l'Italia e per come ormai il nostro pluralismo istituzionale noi tutti dobbiamo abituarci al fatto
Che ai diversi livelli avremo Sempre schieramenti diversi in competizione e collaborazione
Di volta in volta
Ci sarà tiene il Governo nazionale nelle città nelle regioni e anzi questo è il punto
Secondo me
Una grande novità della politica italiana è che adesso a differenza di quello che ci è stato per molti anni
Non c'è nessuna forza in Italia in questo momento che non partecipi a qualche livello istituzionale di governo tutto
Tutto
Dall'estrema sinistra all'estrema destra
Questi possono le novità
Il muro di Berlino
In un mondo che cambia le italiche andata avanti tutte le forze politiche italiane dentro tutti gli schieramenti han
L'ho un ruolo e una funzione di come tutte nessuno escluso
E dunque per tutte le grandi forze nazionali
C'è la possibilità di arricchirsi da questa autonoma esperienza dei sindaci e io vorrei dire
Noi poi facciamo la nostra parte
è un bene innanzitutto per il Paese e poi è un bene per
L'Ulivo nel nostro caso
Nel mio caso nel caso di tanti che stiamo qui ed è un bene per il popolo
E per la lega per gli schieramenti che si contrappongono è un bene nella misura in cui i sindaci il far non al meglio
Il
Loro lavoro è astruso di assolvono alla loro funzione di rappresentare la propria città
Più sappiamo far questo
Con il necessario senso della misura
Comunità arabo
Più sappiamo distinguere intervenne
Tra lei questione di nostra diretta competenza sulle quali dobbiamo parlare assieme
E sappiamo distinguere ed altre questioni sulle quali possiamo intervenire e a nessuno di noi Fini può dire Rutelli faccia il sindaco di Roma
Che Rutelli sindaco lo fa lo fa anche bene come ha dimostrato il corpo elettorale eppure esprimersi nelle forme giuste
Come Francesco Rutelli e come ognuno di noi
Su Mantelli che vanno anche al di là delle nostre funzioni con il garbo che ognuno di noi a deve avere sempre e con la necessaria distinzione di Nuvoli e delle funzioni
Io penso che
In questo modo
Che noi dobbiamo muoverci soprattutto come sindaci e sapendo
Che soprattutto poi dico qui una cosa un po'a casa nostra
Nel centrosinistra dobbiamo discuterebbe né con i toni giusti abituarci anche al dialogo anche perché
In Italia la crisi della destra è molto forte
La destra problemi di fondo secondo me culturale prima ancora che politici vedremo le scelte che farà però
Perché questo è un problema anche Merloni perché poiché io poi penso che
Nella società in politica come nella vita il conflitto è inevitabile
E che anzi il conflitto
Espresso nei modi giusti il lievito della democrazia e della crescita nemmeno cioè un conflitto forte e schietto e diamo
Poi Rivello tra centrosinistra e centrodestra
Meno si è questo e più poiché il conflitto inevitabilmente deve esprimersi per tenderà a disco
Messi anche all'interno del centro sinistra e noi dobbiamo saperlo governare con intelligenza
Con grande intelligenza capacità di ascoltarci che le differenze delle realtà e dobbiamo spingere a riforme istituzionali
E costituzionale che assicurino un futuro all'Italia lungo
O una sana competizione tra il centro sinistra e una destra che qui vive fa
Uno rinnovamento culturale e prima lo fa legge la competizione si svilupperà infine
Hanno di tutti è chiaro
Che poi siamo a Napoli nel Mezzogiorno per noi le riforme istituzionali
Si nutrono anche
Di questioni sociali civili dell'attenzione che dobbiamo avere nei prossimi mesi
Mentre giustamente il Parlamento ceo occuperà delle indispensabili riforme costituzionali
A quello che si muove socio Alberto
Alle tensioni che ci sono in Italia in Europa in altri Paesi e dobbiamo io penso come Governo e come Parlamento saperci muovere bene noi stiamo innovando molto nelle città però
Queste l'osservazione che vorrei fare noi siamo anche una fase di transizione
Andiamo verso il nuovo verso coraggiose scelte di mercato
Aperture internazionali dobbiamo portarci dietro via via anno dopo anno
No un mese dopo mese una realtà decennale che di altro tipo e dunque contano
Molto la direzione e la saggezza che dobbiamo a veder l'intervento straordinario è finito
Ci
Russo nessuna Nostalgia ma alla fine dell'intervento straordinario non può significare la fine di ogni politica pubblica verso il Mezzogiorno
Che invece Larissa indispensabile in forme nuove e moderne e noi abbiamo gli avremo nei prossimi mesi spinte tensione sociale
Che dobbiamo saper governare dirigere ed indirizza in questo senso il problema ci riguarda tutti io penso che ciò che il Governo ha detto il novantotto deve essere l'anno dell'l'Europa e del lavoro noi dobbiamo costruirlo nei fatti e dobbiamo spingere perché questo avvenga avvenga nei fatti
Il governo io lo dico davvero con assoluta sincerità secondo me nel corso di quest'ultimo anno ha fatto alcune cose di importanza enorme
Che potevano sembrare impossibile un anno fa grande merito però
Noi sul lavoro
E sull'occupazione nel Mezzogiorno d'Italia a una svolta vera e profonda ancora non siamo
Qualcosa si muove il problema ci riguarda tutti ma dobbiamo cambiare tante cose dobbiamo per il
Fino a rompere una certa ipocrisia nazionale
Niente più cassa intervento straordinario ma a Busto a stizzito
Non può stare nelle aree depresse come Reggio Calabria
La politica
è anche responsabilità di scelte
E anche di Napoli ha dovuto
E anche
Che concentrare per un certo numero di mesi di anni politiche fiscali scegliere parametri della disoccupazione essere coerenti fino in fondo
E ognuno poi voi per primi coerenti fino in fondo significa muovendoci molto il tutto diverso rispetto al passato però io ritengo questa la grande sfida del mille novecento lo Toto e credo che con un senso di responsabilità ma anche che facendo sentire la nostra voce davvero dobbiamo fare in modo che il mille novecentonovantotto sia l'anno dell'Europa e del lavoro
Allora
Giudice lo sa anche per breve
Ospitalità grazie sarò brevissimo tu hai fatto una domanda se la nuovo centralità politica dei sindaci quello che per un certo periodo poi in Italia siamo abituati e l'etichetta in risentiremo par are per anni e anni ormai di partito dei sindaci ma l'importante è capirsi della sostanza sia un fatto positivo no e ai secondo me giustamente dirò fra un momento perché collega vado questo tema alla questione del Mezzogiorno allora io penso che sia certamente un fattore positivo a due condizioni che spetta ai protagonisti
E la politica italiana raccogliere
Che i sindaci non abbiano la tentazione di utilizzare questo loro prestigio e peso in funzione antipartito dica che poi glieli da vilmente porta alla creazione di nuovi partiti politici c'è un sindaco che sta facendo questo in una parte d'Italia e io già vedo il film
Che può alla prossimi tavoli dell'Ulivo alle prossime a formazione di governo avremo un partito in più
Inevitabilmente che si chiamerà con un nome preso dalla bussola geografica ma sarà un partito anche quello se non ci sarà questo e sui sul versante opposto però i partiti non avranno una reazione a chiudersi
Non ha senso nell'Italia di oggi che i partiti politici non abbiano gruppi dirigenti nei quali ci sia chi fa politica al centro e chi fa politica nelle regioni e nei comuni a pari titolo per vedersi insieme per decidere insieme
Altrimenti il federalismo sono solo chiacchiere e io spero che e opererò perché nella prossima fase sia la struttura politica dell'Ulivo di cui si parla la federazione dell'Ulivo sia lo Statuto che verrà fuori per quello che anche qui ormai siamo abituati e nomi si chiama Cosa due presto sancisca questo principio anche con regole statutarie dirigenti nazionali i sindaci rappresentanti della class se vuole leader regionale fanno ognuno il suo lavoro per un certo periodo di oboi e otto anni Sara dieci anni da una parte o dall'altra ma sono insieme a pari titolo dirigenti delle forze e delle forze politiche nazionali
Questa è la strada da seguire anche e soprattutto davanti a un grande tema come è quello della questione meridionale c'è una questione meridionale aperta e c'è un limite della nostra azione finora
Limite dovuto alla priorità gli abbiamo dato dei giustamente credo a una scadenza europea die conquistata ma che come vedete ancora si vuole contestare e ancora da chiudere ma certamente noi non abbiamo fatto a sufficienza per l'occupazione è mezzogiorno e noi non possiamo permetterci ritornare fra tre anni al giudizio degli elettori riportando la stessa situazione lo stesso livello di disoccupazione nella quale avevamo accordo
Questi temi si affrontarono un
Rammentando il Paese anche dal punto di vista politico con un partito del Nord Est uno del Sud Ovest uno di cui è uno di là ma con la funzione delle grandi forze politiche nazionali a questo servono i partiti nazionali a progettare insieme le risposte per il futuro anche su problemi di e possono servire se se sembra riguardare una sola parte l'idea e io per questo mi permetto di dire cui pubblicamente un'idea che mi è venuta ragionando questa sera voglio in
Vitale Antonio Bassolino all'assemblea dei senatori della Sinistra democratica che discuterà fisseremo insieme la data sia Antonioli direi a cogliere questo invito il problema come ridare centralità alla politica per il Mezzogiorno nell'azione di governo
Perché questa è una cosa che dobbiamo fare tutti
E allora autonomia delle istituzioni certamente vuole dire sì e concorrenti certamente mai in chiesa bene di essere uomini e donne che stanno in una forse essa forza politica perché hanno idee di fondo i valori di fondo comuni e del resto non a caso
Se
Non solo Antonio Bassolino ma anche il nostro compagno sindaco di Salerno e tanti altri sindaci ministri
Dirigenti dell'Italia vengono oggi da una scuola che è quella del partito politico
Lo posso dire io a maggior ragione credo che io non ho fatto per scelte personali ognuno sono diverse la politica come professione come si vuol dire vengo vengo da un altro percorso se noi oggi abbiamo come grande partito dalla si
Tra l'orgoglio di avere nomi e persone che dal governo nazionale o dai governi delle città sono così rappresentativi e anche perché c'è stata una grande scuola quale strada quella del partito politico che ha creato queste personalità e questi personaggi e io che vengo da una storia e da una tradizione diversa dico che sono un uomo di partito e sono orgoglioso di esserlo perché
Un partito politico che ha consentito ad Antonio Bassolino di candidarsi a sindaco di Napoli americani darsi al Parlamento di fare un capogruppo di avere un ruolo nazionale per una passione un gusto dalla politica senza bisogno e senza dovere fare né intrallazzi né porcheria di alcun genere poderose guardare
Monicelli democrazia senza i partiti politici certo rinnovati riformati nonché occupino il potere ma che uniscano uomini e donne per un progetto e per una passione e non c'è progetto sociale di cambiamento senza un grande partito dalla sinistra e questo credo sia
Qualcosa che unisce tutti noi anche al di là di differenze che è giusto che ci siano anche giusto che si confrontino come ci sono confrontate questa sera ma in quel clima
Civile di discussione che è stato possibile proprio perché nelle nostre storie nel nostro futuro c'è anzitutto questo voler cambiare l'Italia insieme secondo un progetto sociale e democratico