Chiusura del ciclo di lezioni sulle istituzioni org. dal Centro Studi Pantheon (Scuola di formazione politica di Alleanza Nazionale)

Io sono aperto Boscia sono nella tutto per questa serata conclusiva del ciclo di lezioni dedicate al centro l'istituzione che verrà concluso all'intervento del senatore Fisichella che tutti conoscete di
Vi do adesso un accenno di pubblicazione un po'più ufficiale sulla corrisponde al senatore nato a Messina il quindici settembre mille novecentotrentacinque vicepresidente del Senato della Repubblica professore ordinario di dottrina dello Stato e di scienza della politica nell'Università di Firenze e di Roma la Sapienza che è stato ministro per i Beni culturali e ambientali medaglia d'oro per i benemeriti della cultura della scuola e dell'arte nonché commentatore politico di importanti quotidiani quale la nozione del tempo il Sole ventiquattro Ore il Messaggero è autore di numerosi volumi e saggi alcuni dei quali tradotti in inglese e francese ungherese spagnolo e gli sono stati attribuiti numerosi premi lettera autore di diverse opere sono circa una ventina visitò la prima è l'ultimo sviluppo demografico i sistemi elettorali del mio novecentosettanta Sansoni Firenze e l'ultima lineamenti di scienza politica con certi problemi di teorie di Roma mille novecento novantotto facciamo benvenuto al
Questi sesta edizione che è stata ma la sesta sesta ristampa la settima edizione per la verità tempi certi collettiva passate la
Segnalerò il piccolo errore inventare la sesta ristampa senza quindi la settima edizione
Allora
Intanto di saluto vi ringrazio per la vostra presenza
Mi è stato affidato sostanzialmente il compito di concludere un ciclo di conferenze di conversazioni
Sul tema delle istituzioni ho visto come è stato articolato
Mi pare
Né penso che le abbiate seguite e quindi il merito diciamo dei diversi temi è stato sviluppato
Da altri oratori
Il mio compito S. togliamo di fare un po'il punto
Sulla problematica istituzionale a questo momento di valutarne le prospettive anche dal punto di vista politico
E
Di segnalare alcuni passaggi che hanno condotto alla base attuale e che in qualche modo condizionano anche di momenti successivi del dibattito sulle riforme così come si sta sviluppando nel nostro Paese
Voi ricordate
Che a più riprese si era posto il problema delle riforme costituzionali e istituzionali nel nostro Paese per la verità con uno straordinario ritardo rispetto alle necessità
E questo ritardo era stato ampiamente il prodotto della resistenza alle riforme
Da parte in primo luogo del Partito Comunista Italiano la forza che oggi si atteggia a soggetto riformatore principe
Della nostra vita politica tanto che il segretario del partito che ha ereditato
La esperienza del comunismo italiano e anche il presidente della Bicamerale ma
Per
Diciamo oltre trent'anni e direi anche di più del se noi partiamo se noi prendiamo le mosse da quello che è stato il primo tentativo
Riformistico italiano cioè la riforma della legge elettorale con la quale si sono svolte le elezioni del mille novecentocinquantatré
E arriviamo ad oggi sul finire del secolo
Diciamo che
Per almeno quarant'anni per una quarantina d'anni almeno quarant'anni ma direi anche di più
Il Partito Comunista è stato la forza frenante
Sul piano delle istituzioni sia sempre opposto ad ogni proposito di fare riforme istituzionali e costituzionali
Distinguo riforme costituzionali sono quelle che investono direttamente la Costituzione
Le riforme istituzionali sono quelle che riguardano oltre all'assetto costituzionale anche altri segmenti della struttura
Del sistema politico italiano
Che pur avendo una grossa rilevanza in ordine al funzionamento del medesimo sistema politico non sono iscritte formalmente nel quadro costituzionale per esempio il sistema elettorale
Quindi il sistema elettorale è una istituzione ma non è iscritta nella Costituzione
La resistenza dalla sinistra è stata fortissima
Della sinistra in particolare del Partito comunista fino al punto che c'è stata tutta una lunga fase nella quale il proporzionale il sistema proporzionale era addirittura giudicato un principio di democrazia
E quindi si è lungamente ritenuto che non si potesse modificare il sistema proporzionale in senso maggioritario perché
Toccare il proporzionale avrebbe significato nella loro ottica toccare la democrazia in quanto il proporzionale era considerato da loro regole di democrazia edicola di democrazia
Questo ritardo esatto moltissimo sul funzionamento del sistema politico del nostro Paese
Gli ha impedito lungamente
Di
Trovare una capacità funzionale Reale ha prodotto moltissimi guasti ha prodotto moltissimi costi nel processo decisionale costi che stiamo pagando adesso anche dal punto di vista economico perché un sistema politico con caratteristiche diverse avrebbe anche avuto la capacità di evitare certi costi economici che viceversa si sono verificati necessariamente perché la ricerca del consenso
Diventando difficilissima
E quindi l'equilibrio del sistema politico in assenza di meccanismi istituzionali adeguati veniva realizzata la ricerca del consenso attraverso forme di assistenzialismo forme di cedimento demagogico a tutte le le aspettative e a tutte le sollecitazioni
Che venivano
Sul sistema politico che hanno comportato costi altissimi
Ci si è resi conto ad un certo punto che comunque bisognava affrontare la tematica istituzionale costituzionale
Si è lavorato attraverso una commissione bicamerale povertà verso l'altra commissione bicamerale
I risultati non sono stati mai Fausti non sono mai arrivati fino in fondo
Con
La legislatura precedente il ci si è reso conto ci si è resi conto dopo che c'era stato un travaglio fortissimo del sistema politico italiano
Con tutta una serie di situazioni che non sto a ricordare che capita necessari però andare comunque alle riforme
Sul terreno delle riforme c'è stato
Uno dei primi grandi momenti di come dire di avvicinamento tra le forze politiche
Attraverso
Quel lavoro di una piccola commissione informale
Ma costituita ad un certo livello credo di poter dire abbastanza significativo
Che includeva
Esponenti del partito democratico dalla sinistra di Forza Italia Alleanza nazionale cioè le tre grandi forze politiche del sistema
Che hanno elaborato un una bozza
Sia pure non conclusiva naturalmente perché era appunto una bozza
Che conteneva alcune soluzioni
Che erano lasciate scoperte cioè ad una possibilità di varianti
Ma che indicava un indirizzo
Di riforme
Che se attuate avrebbero prodotto credo di poter dire degli esiti abbastanza significativi e comunque positivi per il nostro sistema politico
Sappiamo come è andata la vicenda di questa di questa qui non ci si può assolutamente muovere perché se no quel quel coso registra tutto anche il movimento delle mani stavo fermo
Lo sappiamo com'è andata la vicenda di quella bozza alla quale è stata attribuita così mio nome ma che era il prodotto in verità dell'arco del lavoro comune di di Cesare Salvi di Franco Bassanini di Giuliano Urbani il mio
La fine della precedente legislatura
Le elezioni
Che si sono volute tenere ad ogni costo e che non sono andate bene per noi
Hanno aperto una nuova stagione politica nella quale si riproposto il discorso istituzionale si è riproposto il discorso istituzionale e c'è stata la prima grande opzione
Da sciogliere assemblea questo ente o commissione bicamerale l'Assemblea costituente
Come tale avrebbe avuto la possibilità di intervenire su tutta tutto l'impianto della Costituzione
Ma c'erano molti ostacoli
A questa a questo indirizzo non soltanto c'erano ostacoli di tipo politico in senso molto stretto cioè partitico in quanto
Un insieme ai partiti riteneva che non ci fossero le condizioni e insieme non ci fossero Vanni le necessità
Di toccare la prima parte della Costituzione quindi c'era una riserva una obiezione di principio acché fosse investito l'intero complesso del quadro costituzionale
Laddove l'assemblea costituente per il fatto solo che nasceva avrebbe avrebbero avuto titolo a toccare anche la prima parte della Costituzione
Poi c'erano delle considerazioni di altro genere che rendevano problematico l'esito e comunque suscettibile di rischi l'esito della Assemblea costituente a mio modo di vedere per esempio
Il fatto che l'Assemblea costituente
Si sarebbe dovuta eleggere con il sistema proporzionale
In una fase politica nella quale si stava tentando faticosamente di costruire un assetto bipolare del sistema sulla base
Di un
Di un impianto tendenzialmente maggioritario avrebbe comportato che è un sistema che un'Assemblea costituente eletta col proporzionale sarebbe stata in controtendenza rispetto
Alla alla linea maggioritaria che in qualche modo si voleva affermare ciò avrebbe dato luogo taluni rischi gravi
Perché le forze politiche che si fossero misurate nell'elezione di un'Assemblea che comunque diventava alternativa alle assemblee parlamentari
Avessero operato ciascuna per conto proprio
Sarebbero state necessariamente fatalmente soggette a spinte centrifughe perché ciascuna forza politica si sarebbe messa in contrapposizione a ciascuna delle altre forze politiche
Quindi le spinte dischi recanti dei due poli tendenzialmente fondanti del sistema politico sarebbero state molto forte
L'esito è stato perciò a favore di un lungo dibattito
è stato a favore della
Commissione bicamerale
La commissione bicamerale che è stata investita dalla legge istitutiva sostanzialmente di quattro compiti intervenire sulla forma di Stato
Sulla forma di governo
Sul bicameralismo sulle garanzie
Ivi inclusa la giustizia ovviamente non comprendeva la questione del sistema elettorale perché come ho detto il sistema elettorale non fa parte della Costituzione
Però va da sé
Che il sistema elettorale fa parte del quadro istituzionale
E soprattutto in presenza di un sistema partitico vedete come le cose sono tutte collegate fra loro sistema elettorale sistema partitico sistema istituzionale il sistema costituzionale
Quando esaminiamo queste realtà dobbiamo sempre considerare
Che si tratta di livelli distinti ma nello stesso tempo di livelli che interagiscono
E quindi non si è non è non è corretto in esaminare
Il sistema costituzionale senza tener conto che ci sono caratteristiche del sistema partitico che si vogliono mantenere oppure che si vogliono modificare
Si possono voler modificare o in una direzione o in un'altra direzione o con una certa intensità o con una minore intensità
Tutte queste cose hanno evidentemente a che vedere con l'incidenza che si esercita poi con sul sistema costituzionale e correlativamente anche sul sistema elettorale
Lavorando su questi quattro grandi temi
La sempre la commissione bicamerale ha prodotto alcuni risultati
Dico subito
Che
Io ho molte riserve sui risultati prodotti dalla commissione bicamerale
Mentre ritengo che il metodo
Almeno in quella fase fosse come dire senza alternative
Il metodo la scelta vale a dire dello strumento bicamerale rispetto all'Assemblea Costituente fosse senza alternative i risultati prodotti dalla commissione bicamerale
Non sempre sono stati felici
E
Per quello che riguarda soprattutto
Forma di Stato forma di governo
Io voglio mettere in evidenza rapidamente alcuni elementi di problematici
Per ciò che riguarda la forma di governo si è preferito all'elezione diretta del capo dello Stato
Laddove allungo
La opzione era stata fra capo dello Stato e capo del governo
Naturalmente quando si trattava di lavorare sulla figura del capo del governo
C'erano a loro volta due opzioni una che riscuoteva il nostro consenso ed era l'elezione del presidente del capo del governo
L'altra viceversa che noi consideravamo molto debole che era la semplice indicazione
Del o designazione del capo del governo
Si stava raggiungendo un punto di mediazione
Che
Al di là di alcune
Alcuni di alcuni mascheramenti verbali significava sostanzialmente la elezione del capo del Governo
Perché
Si prevedeva il nove del candidato alla guida del governo nella scheda
Si prevedeva che in una stessa Scheda nella stessa scheda si votasse anche
I candidati di ciascun polo nei collegi uninominale
Ed era sostanzialmente un risultato a mio avviso molto positivo perché si determinata un circuito in virtù del quale
A un voto corrispondeva un candidato nel collegio a questo candidato nel collegio corrispondeva un pollo al Polo corrispondeva il candidato alla presidenza del Consiglio si creava perciò un nesso
Diretto in virtù del quale la persona che diventava presidente del Consiglio aveva contemporaneamente anche la maggioranza parlamentare perché
Il il filo per così dire della designazione dei candidati a livello locale ed del candidato alla presidenza del Consiglio era un filo immediato laddove se avessimo votato su due schede sarebbe stato possibile
Per gli elettori votare
Per il candidato nel collegio
Per il polo rosso e per il candidato alla presidenza del Consiglio per il candidato blu o viceversa cosa che naturalmente avrebbe potuto farsi
Che emergesse un Presidente del Consiglio anche molto votato ma senza
Una maggioranza in Parlamento
A mio avviso sarebbe stato viceversa opportuno questo legame con la sua maggioranza dal per il capo del governo e quindi quel tipo di voto che vi ho detto
Eravamo arrivati molto vicini a questa impostazione
Vicinissimi e ha aggiungo che
Alleanza nazionale
Che pure nella sua componente di estrazione missina aveva storicamente privilegiato l'elezione del capo dello Stato era giunta a sostenere a dire ad accettare che per
Elezione diretta si doveva intendere l'elezione del vertice dell'esecutivo e per vertice dell'esecutivo si poteva intendere o il capo dello Stato o il capo del governo
Quindi ciò che noi giudicavamo necessaria era l'elezione diretta
Le opzioni potevano essere due Capo dello Stato capo del governo
Se si fosse fatta la scelta dell'elezione del capo del governo questo avrebbe
Alleanza Nazionale la risposta ad accettare questo tipo di ipotesi questo avrebbe conferito un andamento fisiologico anche i passaggi successivi
Del lavoro della commissione bicamerale
Perché ci sarebbe stata una convergenza poi di fatto molto forte tra le principali forze politiche ma è intervenuto come voi sapete la lega
è intervenuta la Lega che ha dato luogo a
Una votazione nella quale si è poi realizzata la prevalenza del modello del Capo dello Stato
Va bene
Personalmente non ero d'accordo
Non ho votato in questo senso
Però se è posto il problema una volta eletti una volta indicato il principio della elezione del capo dello Stato si è posto il problema che funzioni attribuiamo al Capo dello Stato
E qui è iniziato un altro grande
Un altro grande confronto
Che cosa è emerso alla fine di questo confronto e vedremo se rimarrà o non rimarrà qualche cosa quando Camera e Senato poi dovranno affrontare questo punto non ci sono altri dati
è emerso un quadro nel quale il capo dello Stato eletto a suffragio universale
A talune competenze
Non ne ha altre
E il capo del governo
Continua di evidentemente a gestire la politica del Paese e il capo dello Stato
Si trova in condizioni di irresponsabilità politica
Perché mentre il capo del governo risponde politicamente il Capo dello Stato non risponde politicamente e il principio della irresponsabilità politica è stato mantenuto
Il che vuol dire che noi avremo un signore cioè dovrebbe intervenire
Nella determinazione della politica nazionale ma che non si può considerare politicamente responsabile dei comportamenti che assume
In maniera
Più specifica il fattore principale di contraddizione che sta dando luogo anche ad una riflessione
Che forse sarà superato questo elemento vedremo e sta nel fatto che al Capo dello Stato viene attribuito il ruolo di
Presidente del consiglio supremo per la politica estera per la difesa
Ci sono due funzioni
Non formali non è vero perché è vero che oggi il capo dello Stato in quanto comandante supremo delle forze armate presiede il Consiglio supremo di difesa
Ma il Consiglio supremo di difesa e di politica estera non è più svolto dal capo dello Stato in quanto rappresentante dell'unità nazionale quindi come tale anche capo supremo delle forze armate
è un di più ed è un di più politicamente molto significativo
Ma come fa un capo dello Stato ad occuparsi di politica della difesa di politica estera senza avere titolo per intervenire nella politica economica della politica industriale della politica dell'ambiente
In tutti i settori della politica che sono fondamentale per gli strumenti che sono necessari a fare politica della difesa politica resta oggi non si può fare politica estera senza fare politica economica è sufficiente quello che stiamo vedendo che abbiamo visto in ordine alla nascita di questa la moneta comune per capire come larga parte della politica estera a che vedere con la politica economica con la politica sociale con la politica finanziaria con la politica di bilancio e così via
Quindi c'è
Nella indica è vero che si è detto ma soltanto un un è un è soltanto una riserva formale non sostanziale questa a favore del Capo dello Stato
Però è anche vero che un capo dello Stato eletto a suffragio universale
è un capo dello Stato eletto a suffragio cucù ai eletto a suffragio universale
E che considerato formalmente
Presidente del Consiglio supremo della politica estera oltre della difesa
Ebbe
Assume un ruolo che non è quello del capo dello Stato di mera di mera elezione parlamentare perché la legittimazione popolare che gli deriva dal quindici venti milioni di voti ne fa un leader rispetto al quale se i confini formali non sono assolutamente ben precisati
Le le possibilità di conflitto non dico di prevaricazione ma di conflitto con altri organi dello Stato sono nelle cose
Ma questo è solo un aspetto
Ce ne sarebbero altri
Sui quali si potrebbe insistere che tuttavia non voglio richiamare più di tanto alla vostra attenzione però c'è un altro de c'è un altro ordine un altro grande ordine di questioni ed è quello della forma di Stato
Federalismo o non federalismo
Non ha ancora non abbiamo capito bene che cosa significa la parola federalismo nell'uso che ne fanno tanti signori tanti soggetti politici che cosa vuol dire federalismo
Federalismo la parola federalismo viene usata in moltissime accezioni
Ma in verità le accezioni fondanti non sono molte le accezioni fondanti sono due ci sono due significati fondamentali della parola federalista
Del tempo moderno naturalmente
Moderno e contemporaneo la parola federalismo può significare
Transizione
Da una realtà disunita ad una realtà che va verso l'unità
E quindi federalismo vuol dire unità
Il caso degli Stati Uniti un caso assolutamente emblematico
Quando si parla della giustizia federale quando si parla della polizia federale quando si parla dell'amministrazione federale si intende la parte unitaria
Delle istituzioni degli Stati Uniti d'America cioè la parte che vige per tutti i cittadini di ciascuno dei singoli Stati negli Stati Uniti
Il caso svizzero è analogo così come analoghi sono altri casi quello della Germania per esempio rispetto alla quale si fanno tanti confronti ma la Germania e un federalismo per aggregazione
Poi c'è il federalismo per disaggregazione
Cioè o se volete per divisione uso le parole in senso neutro non gli do sono gli voglio dare un significato valutativo vi voglio dare un significato descrittivo quindi non sto giudicando
Sto descrivendo almeno spero
La il federalismo per disaggregazione e quello al quale si fa ricorso come risorsa istituzionale allorché
In un paese
Preventivamente organizzato su basi unitarie sì accentuano
Quelle linee di frattura sociali
Già esistenti
Di tipo etnico razziale era religioso linguistico
Che fino ad una certa fase storica riuscivano a convivere in un assetto unitario che oltre una certa fase storico sociale hanno avuto crescente difficoltà di convivenza
In un contesto istituzionale di tipo comunitario e allora e allora per evitare per esempio una separazione drastica come avvenuta fra i ceti e gli slovacchi che hanno dato luogo a due Stati diversi
Si può ricorrere al federalismo per disaggregazione vale a dire si ricorre ad un assetto istituzionale nel quale
I due blocchi o in tre blocchi caso del Belgio fiamminghi valloni minoranza piccolo blocco terzo tedesco era sta lo il Belgio in uno Stato unitario sentenza tendenzialmente no
Però cosa si verifica che progressivamente le linee di tendenza linguistica e quindi anche le linee di tendenza etnica si accentuano
Per cui ad un certo punto viene fuori che di ogni partito c'erano due versioni
C'era il partito cristiano democratico fiammingo e il Partito cristianodemocratico pallone il Partito socialista fiammingo e il Partito socialista vallone il partito liberale fiammingo il Partito Liberale Ballotta
Si è tentato
Di venire incontro per così dire a questa situazioni di centrifugazione mettendo in piedi un sistema democratico che alquanto diverso rispetto al sistema democratico di tipo strettamente competitivo
Questa forma questa specie diversa di democrazia è una specie di democrazia fondata sul principio
Del proporzionale vale a dire tutte le risorse sono distribuite proporzionalmente
E fondata sul principio delle quote
Ci sono delle quote di risorse che comunque o di cui comunque ogni ogni segmento deve essere titolare e con riferimento a alla loro organizzazione interna queste quote poi vengono distribuite come vuole ciascuno dei sedimenti e così via
Cioè un sistema
Di coalizioni politiche con caratteristiche diverse rispetto alle coalizioni che si determinano in Paesi di democrazia competitiva piena cioè il sistema del detto
Vale a dire su certe cose non si possono assumere decisioni se dice il vento di uno dei segmenti in cui si articola il sistema sociale e correlativamente il sistema politico
Per cui certe decisioni che riguardano certe materie si possono prendere solo se c'è l'accordo richiami dei valloni del piccolo da piccola minoranza di lingua tedesca e così via quindi
Queste sono le ragioni per le quali si va da uno Stato unitario ad uno Stato federale ci sono queste ragioni di divisione nel nostro Paese
Io dico che non ci sono queste ragioni divisione nel nostro Paese nel nostro Paese c'è stato un grande moto di protesta
Contro
Il l'assistenzialismo il fiscalismo esasperato la legislazione eccessiva il sovraccarico
Burocratico e così via tutto questo insieme di fenomeni ha creato una grande protesta in un'area del Paese
Questo insieme di fenomeni è il prodotto di un certo tipo di politica economica e sociale
A mio avviso il buon contrario di questa politica economica e sociale sbagliata era un altro tipo di politica economica sociale con caratteristiche distinte e distanti oggi diremmo
La risposta invece quale è stata che per ovviare a questi meccanismi disfunzionali di politica economica e sociale si è fatto ricorso a un modello a una rissa a una si è fatto ricorso ad una medicina istituzionale che incoerente con la malattia
Perché la che
Ciò che si voleva
Correggere non modello di politica economico sociale
Fiscalismo assistenzialismo burocratismo eccesso eccesso normativo e così via al cioè troppe leggi e poi si dovevano organizzare un altro modello di politica economica e sociale
Invece si è fatto ricorso
Forse con l'idea che non ci fosse la capacità di organizzare un modello alternativo di politica economica e sociale si è fatto ricorso ad un modello di politica e istituzionale come il federalismo che non è coerente
Rispetto alla patologia che si vuole correggere
E noi abbiamo in qualche modo scontato anche sul piano della politica e istituzionale delle riforme e queste spinte
Al federalismo
Rispetto alle quali così come rispetto al modello di Governo che sta venendo fuori
Ci sono oggi due spinte contrastanti
Perché ci sono quelli che dicono
Per esempio il Capo dello Stato ha troppi poteri
E io ne vogliono sottrarre alcuni
Si prende atto che c'è una maggioranza ma vedremo confisca quanto quanto robusta
Che vuole comunque l'elezione del capo dello Stato però si dice troppi potere alcuni altri dicono troppi pochi poteri
La stessa cosa a proposito di ciò che la Bicamerale ha fatto per quello che riguarda la forma dello Stato troppo federalismo dicono alcuni troppo poco federalismo dicono
Questo è il quadro nel quale noi oggi ci muoviamo al di là delle altre questioni bicameralismo quindi ruolo del Senato al di là dell'altra questione giustizia nella quale interferiscono anche situazioni contingenti che solo parzialmente hanno a che vedere con il disegno complessivo del quadro istituzionale
Che il Paese ha cercato di promuovere e oggi ci troviamo in questa condizione
Quante competenza deve avere il Capo dello Stato sono troppe quelle che ha questa è la posizione per esempio popolari
Dei Verdi tutti Rifondazione sono troppo poche le competenze che ha questa è la idea di ampi settori di Alleanza Nazionale questa è l'idea di settori di Forza Italia
Forma di Stato questa
La lega sull'altra posizione piuttosto forma di Stato si riproducono in qualche modo anche se talvolta con varianti queste distribuzioni delle opinioni ma comunque c'è chi dice troppo federalismo c'è chi dice troppo poco federalismo
In questo quadro cosa può avvenire
E
Le circostanze hanno voluto
Le circostanze hanno voluto che il discorso delle riforme sì intrecciarsi
Con l'elezione del capo dello Stato
Ormai è prossima
E che si intreccia secondo alcune vicende va be'
Che riguardano specificamente Silvio Berlusconi
Che si intrecciarsi con la vittoria
Di un pollo nel quale esiste una forza politica che ha una forte carica egemonica
E che perciò crea molte preoccupazioni
Non soltanto negli avversari dichiarati il polo di centrodestra ma che talvolta all'interno del polo di centro sinistra
Perciò c'è
Un una
Un reticolo
Non facilmente districa pile
Di problemi che si sovrappongono e si alimentano a vicenda
Se dovessi dire
Quanti oggi sono rimasti i fautori
Come dire determinati di queste riforme
Io dovrei dire che forse
Al di là di Gianfranco Fini
I fautori determinati di queste riforme non sono non ce ne sono più molti non ce ne sono in molti altri partiti prevale la diffidenza o prevale una sorta di disincanto
O prevale l'idea che si possano sciogliere drasticamente dei nodi politici
Per esempio ricorrendo al sistema elettorale alla alle elezioni anticipate azzerando il discorso costituzionale e poi
La maggioranza che vince se vince in un certo modo si fa le riforme che più gli aggrada no
E se non vince
Il quadro delle riforme rimane sostanzialmente incompiuto
Non dico non dico che siano impossibili dico però che cresce la difficoltà di arrivare alle riforme e dico anche che
Tra coloro che
Sostengono
Che il disegno riformistico debba comunque andare avanti sul piano parlamentare
Molti sono quelli che ormai lo fanno non in funzione della esigenza di andare avanti con le riforme ma in funzione di altri scopi
Che possono riguardare ho arrivare al semestre bianco
Perché in questo modo non si sciolgono le Camere o arrivare alle elezioni del Parlamento senza avere deciso alle le all'elezione del capo dello Stato senza averne deciso
La designazione su base popolare perché per alcuni è più facile farsi eleggere dal Parlamento per farsi eleggere dal popolo noi oggi abbiamo un certo numero di candidati alla Presidenza della Repubblica
Rispetto ai quali corre un discrimine perché alcuni sono candidati che hanno la possibilità di farsi eleggere a suffragio universale
Altri sono candidati
Ho autocandidati
Che possono fare farsi eleggere o solo a suffragio universale o solo dal Parlamento con il sistema attuale
Perché ci sono delle personalità che nel Parlamento con il sistema attuale non possono essere eletti per le loro caratteristiche e ci sono dei delle personalità che non possono
Essere eletti con un suffragio popolare
E quindi si intreccia anche questo elemento
Se noi procedessimo velocissimamente a maggio dell'anno prossimo potremmo eleggere il Presidente della Repubblica
A suffragio universale ma questo vorrebbe dire che alcuni candidati sarebbero tagliati fuori perché non sono nelle condizioni di essere eletti
Dal popolo precari caratteristiche personali
Che non solo in termini di appello popolare non sono appetibili
E quindi questi hanno interesse anche se dicono di voler correre hanno interesse a che
La data dell'elezione del capo dello Stato intervenga senza che il Parlamento e poi il referendum abbiano deciso e poi le leggi attuative abbiano deciso
La scelta dell'elezione del capo dello Stato a suffragio universale e viceversa quindi come vedete si sta determinando un intreccio straordinariamente difficile
Anche perché c'è la tentazione di ricorrono le elezioni ora da parte di questo ora da parte di quest'altro meno direi da parte del Polo più da parte di segmenti della maggioranza
E questo anche ferisce ma ora anche in taluni se menti del Polo
Comincia a balenare l'ipotesi che forse potrebbe essere meglio a questo punto
Vedere se attraverso un voto si gioca tutta la partita estremamente rischiosa
Estremamente rischioso io sono fra quelli che a lungo
Hanno insistito
Perché si guadagnasse tempo
Perché il Polo ha bisogno di riorganizzarsi le forze politiche nostre non sono oggi nelle condizioni però è anche vero che
Gli altri
Che da una parte vorrebbero risolvere tutto pensando di batterci immediatamente dall'altra parte hanno già una grande rendita di posizione
La presenza nel governo e quindi la possibilità di collocare passo dopo passo sempre loro uomini negli assetti complessivi del sistema politico sociale economico del Paese tutto questo crea
Quindi il quadro delle riforme oggi è un quadro estremamente difficile
Non significa che sia necessariamente un male perché molte di queste riforme non sono buone
Se riuscissimo a migliorarle sarebbe
Cosa utile ma se dovessimo ad ogni costo varare delle riforme che comportano rischi seri per l'unità dello Stato
Che comportano rischi seri per la capacità governante del nostro sistema politico forse potremmo anche considerare che un mancato approdo del lavoro della Bicamerale e poi del lavoro parlamentare può essere un esito da non da non sotto da non sottovalutare completamente ecco questo termini molto rapidi e molto sintetici ma non poteva essere diversamente sono mi pare alcune delle coordinate sulle quali forse potevamo così soffermarci sulle quali la nostra attenzione anche futura può rivolgersi
So che lei ha impegnativa procedere lasciare un po'prima abbiamo tempo per una certo una sola domanda va in raccolta di domande sì
Prego
Oggi
Infine dice
C'è anche il problema il maschera
Oggi ovvero sia reazione gli anni no no
Karaoke
è arrivato
Ordinario
Linea
Il
E
Insieme ogni anno no
La
A
Misure
Va bene il
Catania
Un'Asia
Invece o no
E o comunque purtroppo finale
Non voleva
Invece in
E
Poi
Oggi andiamo
Andiamo
Andiamo ieri
No non non comportano e domani eliminando
Ha lavorato
I comunque
Perché in fondo lei ha già risposto al quesito vede
Dobbiamo essere consapevoli del fatto
Che in seguito al clamoroso errore del voto anticipato del mille novecento novantasei
L'Italia vive una condizione di tragedia politica
Il pollo vive una condizione di tragedia politica i dati più recenti
Mettono in evidenza che tra Ulivo e Polo c'è sostanzialmente lo stesso livello di consensi
Quindi noi potremmo competere perdiamo sempre perché gli altri fanno la desistenza con Rifondazione Comunista
Noi
Abbiamo dall'altra parte dieci punti percentuali o nove punti percentuali completamente congelate dalla lega
Non solo abbiamo un ulteriore rischio che è rappresentato oggi da quella
Tentativo che si sta facendo di recuperare un centro in qualche modo contrapposto
Ad Alleanza nazionale e quindi con difficoltà ulteriori di aggregazione di un centro destra capace di competere con prospettive di vittoria rispetto al centro sinistra
Da dove vengono tutti mascheramenti tutti mascheramenti vengono dati
Ai limiti dell'insolubile
E siccome è un problema ai limiti dell'insolubile ma gli uomini non si rassegnano
Perché quando ci sono i guai grossi
Si cerca anche si va anche dietro alla cura Di Bella per esempio no non è che sia esattamente il massimo della della scientificità acclarata alla terapia di pelle
Però quando disgraziato si trova in certe condizioni si orienta fa anche compare può fare ricorso anche a quelli con tutti ma schieramenti che ne derivano
Va bene il resto quell'altro superare non ci son le controindicazioni di di altre di altre terapie e compagnia bella
Noi oggi viviamo in questa condizioni nostro cosiddetto federalismo che non è il mio che non è il mio perché io non sono federalista
Ma che e l'espressione del tentativo che fa un centrodestra imbottigliato dalla impossibilità di competere su base numerica
Con il centro sinistra invece alla libertà di stare insieme ai comunisti
Perché il centrosinistra la libertà di stare insieme ai comunisti e su questo non obietta nessuno non obietta la grande stampa non obietta la televisione non obietta al potere economico non obietta nessuno noi purtroppo siamo nelle condizioni drammatiche
Di dover trovare tecniche di individuare elementi formule
DTT ITT di mascheramento
Nella misura in cui qualcuno vuol fare molti lo vogliono fare omologare lo si deve fare per andare a vedere se si esce da una situazione se no e bloccata perché o riusciamo a prendere i botti
I voti
Vede quando io ho fatto quel discorso che sembrava apparentemente teorico ma che in realtà teorico non era quando detto abbiamo contrapposto
O è stato contrapposto ad un modello di politica economica e sociale un modello di politica e istituzionale sembra un discorso fatto in facoltà ma non è un discorso fatto in facoltà noi dovevamo avere il coraggio di fare di proporre un grande modello di politica economica e sociale subito
Non come abbiamo tentato di fare a Verona
Facendo il sottoscritto una certa fatica
Non è un modello di politica economica e sociale che ci permettesse subito di sottrarre elettori alla lega
Senza essere costretti a fare a individuare e a percorrere la strada del federalismo delle un federalismo di tutte queste cose che intorno invitano
Non è che il federalismo di per sé sia una cosa sporca il federalismo è una è una ipotesi fra le tante non risponde però allora esige alle esigenze della realtà italiana e quindi concettualmente
Ci pone in una posizione vorrei dire di confusione o di disordine categoriale concettuale perché ci mette nelle condizioni di dover percorrere strade che non sono coerenti con la storia nazionale con il nostro modo di intendere la nazione e compagnia bella
Questo è il dramma e questo è il dramma rispetto al quale è molto difficile sfuggire
è molto difficile sfuggire
Perché noi se no sì condannati a perdere sempre
A meno che non si determinino situazioni di lacerazione all'interno del polo alternativo
Forse lo sforzo che sta compiendo Cossiga
Ma certamente per compiere questo sforzo lui prima passa per l'INPS la disintegrazione del centrodestra cioè prima distrugge noi e poi vuol fare il centro
Questo è un rischio spaventoso
Questo è un rischio spaventoso perché il risultato sicuro è la nostra distruzione l'esito assolutamente incerto e che poi dopo aver distrutto da voi i nostri milioni di voti allo sbando vadano su di lui chi gliel'ha detto
Che succederà questo
Noi stiamo vivendo una condizione assolutamente rispetto alla quale io mi chiedo se c'è sempre da parte della classe dirigente del Polo la dovuta consapevolezza
Non riteneva lei ma lei pensa davvero che mai si potrebbe parlare con Bossi
Se non fossimo la condizione nella quale ci siamo cacciati perché non abbiamo esperito
Tutti i tentativi che potevano essere esperiti prima del novantasei per cercare di ritornare al governo
Perché vedete ora accusa Ruffini stare di fare il patto D'Alema Fini
Ma
Quello che volevo fare nel maggio del novantacinque era detto cercare di tornare al governo
Pone la maggioranza
E allora lo si poteva fare perché non c'eravamo ancora contatti
Loro non sapevano di essere più forti di noi anzi pensavano di essere più indeboliti
Noi allora Patti idem eventuali li avremmo potuti fare da condizioni di forza
Oggi siamo a lavorare in condizioni di debolezza
Oggi quegli stessi che hanno detto a me voi fare l'accordo con le sinistre
Oggi dicono affini puoi fare l'accordo con D'Alema
Ma Fini
Pensare prima no dopo questa cosa
Le sarde al Franco perché io le ho dette queste cose quindi non siccome sono un uomo leale le cose le dico
E mi assumo sempre le mie responsabilità le cose devo dire lo messi per iscritto
Noi ci siamo contati queste hanno visto che vince che hanno vinto e e vi pare davvero che a questo punto lo fanno basi paritetiche paritario raccordo con noi
è molto difficile una cosa di questo genere Hallo loro fino a un certo punto ha dovuto una paura terribile di essere minoranza
Dopo si sono accorti che potevano vincere
E allora hanno fatto precipitare e non o non si sono opposti al voto che noi sollecitavamo in maniera
Oggi noi siamo in una condizione perché da una parte dobbiamo combattere la sinistra
Da una parte dobbiamo tener fermo il principio dell'unità nazionale
Da una parte dobbiamo opporci all'egemonia delle sinistre dall'altra parte non possiamo accedere ad una cultura volgare e grossolana
In pratica bile
Come quella della lega noi abbiamo una tradizione risorgimentale e unitaria e così via
Quindi della strettoia
Questo non vuol dire che non ci si possa lavorare
Questo non vuol dire che non si possa lavorare questo vuol dire però che dobbiamo essere realisti
Quando abbiamo fatto l'opposizione l'abbiamo fatta tante volte la gente non se n'è accorta
Perché quando noi facciamo opposizione o quando noi prendiamo o diciamo delle cose queste cose non vengono registrate per come noi le diciamo
Vengono registrati in maniera molto diversa da come noi diciamo
Io ero a Parma l'altro giorno alla quella grande manifestazione quella grande convegno Confindustria vi posso assicurare avendo sentito con le mie orecchie quello che dicevano appunto che ha parlato ma avendo sentito quello che diceva fosse Romiti
Prodi e così via vi posso assicurare
Che i resoconti dei giornali non sono quelli
Non non rispecchiano non ha non hanno rispecchiato le posizioni reali che sono emerse in quel in quel contesto hanno fatto pensare Romiti come una specie di epigono del del de de del governo laburista inglese ma Romiti quando ha proposto il modello inglese in alternativa al modello italiano
Non ha parlato del modello inglese oggi ha detto che c'era un percorso che partiva sostanzialmente dalla Thatcher che ha permesso di arrivare a questo esito
E lo hanno fatto invece lo hanno fatto apparire con una specie di di dire saltatore del governo socialista
Britannico e quindi dal laburismo del modello Blair riaccompagna bene Powell aveva preso le mosse da molto prima nella sua analisi
E difatti non faceva un discorso di un anno di due anni faccio un discorso di venticinque anni
Di politica inglese economica e sociale di venticinque anni di politica economica e sociale del nostro Paese
Quindi momento complesso momento difficile
Rispetto al quale noi dobbiamo salvaguardare le ragioni dell'unità nazionale
Senza precluderci la possibilità di competere con la sinistra perché se no perdiamo sei
Ho
Comune
Mo'
Chiediamo
Dodici
Appeso a Napoli e a Roma perché aveva già perso nel novantasei
Netta aveva già perso nel novantasei quando si perde una battaglia grossa
Scompaiono tutti c'era prima le prima c'avevamo le le file della poi quando si perde
La natura umana è così la componente antropologica la deve sempre tenere presente quando giudica le cose anche della politica
E ho perso nel novantasei questo ha reso difficile anche la ricerca dei candidati nel novantasette
E quindi abbiamo ripreso nel novantasette però possiamo ancora recuperare Marcido ci muoviamo in una strettoia dobbiamo saperlo e questo vuol dire un impegno più forte tutto qua non vuol dire una caduta dell'Impero vuol dire un impegno più forte
Noi se recuperiamo una parte dell'astensione abbiamo già rivinto
Se recuperiamo una parte dell'astensione
Abbiamo già
Perché l'astensionismo c'è stato e ha colpito per l'intera
Quindi ci sono degli spazi ci sono degli spazi per lavorare
Però ci vuole una carica
Diciamo questo quadro poco tranquillizzanti comunque nell'ottica positiva può servire da stimolo che non è un quadro dopo aver è un quadro è un quadro realistico perché il realismo va sempre tenuto presente per combattere guai a combattere senza realismo voi uno crede l'avversario sia lì che invece li e quindi dalla zuccata contro lo spigolo bisogna avere qua il quadro chiaro quando si ha il quadro chiaro si possono trovare le soluzioni certamente il percorso del recupero di tutto un settore di elettorato che si è stancato di noi ma non è andato a sinistra e importanti quelle porte si è stancato si è disamorato e ma non è andato a sinistra e ancora potenzialmente di centrodestra quello è un versante fondamentale perché se noi recuperiamo quel versante noi abbiamo vinto anche senza larga parte dell'apporto della Lega
Noi possiamo vincere anche recuperando eventualmente o facendo accordi di desistenza solo con i segmenti più ragionevoli della lega escludendo quelli più pratica
Ma ripeto questo è un processo che può essere anche lungo
Se si vota fra due anni
Avrà un'accelerazione evidentemente se si vota a ottobre
Civica comune
Prego delle
Ma forse le riapre forse l'aria
I re oso dire che su quel terreno la battaglia
Regioni per le quali non si è pentito
Debbo dire che molti dei nomi i lettori non può poi non sono lettori del
Molta stampa legge
Ma io non credo che
Che sia
Insomma credo che qualcuno che si sia parlato chiaro su questo questo terreno le
Io naturalmente non c'entro niente delle
Che però on line
Non è Aulas impressione che così sia stato
Ma impressione
Io ho l'impressione che così sia stato
Era promesso
Di comunicazione politica
La seconda
Il dei partiti opera
Ma