Cerimonia di inaugurazione del Primo Corso di Formazione Politica e seguente incontro "Cinquant'anni di Repubblica" organizzato da "Progetto Citta' - Giovani in politica" tenutosi presso l'Aula Santa Apollonia dell'Universita' degli Studi di Firenze (6 - 11 ottobre 1997)

Venuti all'inaugurazione di questo primo a bordo di formazione politica dedica dicevamo liutai realizzata dal movimento Progetto oggi da
Saluto speciale in particolare ai blue jeans vicari trecentoventitré giovani che seguiranno queste tappe di ricostruzione della storia dell'Italia repubblicana
Un saluto e ringraziamento particolari ai protagonisti che
Del di questa storia politica che già sin da ora sono qui presenti in quest'aula saluto il senatore Giulio Andreotti
Sono attesi anche il senatore Domenico Fisichella che in questo momento ancora non vedo comunque dovrebbe arrivare da un momento all'altro e l'onorevole Nilde Iotti
Infine voglio presentare gli ospiti che sono con me a questo tavolo il rettore Paolo Blasi il prefetto di Firenze Francesco Lococciolo gli onorevoli Francesca Chiavacci e Altero Matteoli e Andrea Ceccherini che è il presidente di Progetto città
Non è qui con noi avrebbe dovuto esserci anche il procuratore aggiunto di Firenze Francesco Fleury mai improvvisi e imprevisti
Impegno ed è l'ultimo ora lo hanno costretto a recarsi a Roma ha comunque mandato un messaggio o di buon lavoro però di saluto e di buon lavoro e di adesione all'iniziativa
E a proposito di messaggi mi colpe ci porre l'obbligo dare di dare lettura di alcuni dei principali saggezza aggiuntivi devo dire tantissimi in questi ultimi giorni e nelle ultime ore
Al all'iniziativa a sostegno dell'iniziativa a sostegno di questo primo corso di formazione politica e al all'impegno di Progetto città che l'ha realizzato
Innanzitutto il capo dello Stato il Presidente Oscar Luigi Scalfaro che ha inviato questo messaggio in occasione della cerimonia inaugurale del primo corso di formazione politica il Presidente della Repubblica desidera manifestare il suo più vivo apprezzamento per l'iniziativa volta a far conoscere più approfonditamente ai giovani attraverso un'attenta analisi storico retrospettiva
Le radici politico istituzionali della nostra democrazia repubblicana con tale consapevolezza del Capo dello Stato ha inviato di rivolgere a tutti i partecipanti al seminario i suoi più cordiali saluti e auguri
Ha inviato un messaggio anche il presidente del Senato della Repubblica Nicola Mancino cari amici desidero rivolgere un saluto cordiale di un sincero augurio di pieno successo a una manifestazione alla quale impegni concomitanti ed improrogabili non mi consentono di intervenire
Ma chiedo
Ma che scusate ma ma che pure seguo con interesse e simpatia la vostra iniziativa dedicata ad una serena rilettura della politica italiana
In quella che al di là delle semplificazioni giornalistiche possiamo definire la prima fase della nostra Repubblica
Una storia che non può essere giudicata sommariamente
A colpi di accetta si tratta
Infatti di riconoscere intuizioni fondamentali penso l'apertura ai mercati internazionali all'Alleanza atlantica ai trattati europei accanto ad errori e per generazioni che ci hanno condotto alla crisi degli inizi di questo decennio
Sui quali occorre riflettere meditare con spirito critico e costruttivo vorrei inviare un saluto particolare ai giovani che partecipando alle giornate di studio si preparano alle sfide del futuro
Una classe dirigente non si improvvisa da qui l'importanza fondamentale della formazione che deve essere capace di dare accanto alle indispensabili cognizioni tecniche e culturali
Un respiro più ampio una vera e propria educazione alla responsabilità alla correttezza e alla trasparenza auguri dunque e buon lavoro Nicola Mancino presidente del senato
Ha inviato un messaggio anche il presidente della Camera dei deputati Luciano Violante
Fra l'altro
Chiamo cellulare dal suo allenatore del Barcellona
Leggiamo il il messaggio del presidente della Camera Violante a causa di impegni assunti in precedenza non potrò pur troppo essere presente alla giornata inaugurale del primo corso di formazione politica organizzato a Firenze dal Movimento Progetto Città
Me ne dispiace davvero per il rilievo e l'interesse dell'iniziativa il corso contribuisce in modo positivo alla formazione culturale e civile dei giovani
E sono certo che anche quest'anno i vostri incontri saranno sapranno offrire agli studenti che con impegno e serietà vi partecipano un'occasione importante di approfondimento e di riflessione sui temi della storia recente del nostro Paese
E sull'importanza dell'impegno politico
Nel ringraziarla del suo cortese invito il messaggio è indirizzato Andrea Ceccherini presidente di Progetto Città esprimo a lei e a tutti i ragazzi presente i miei migliori auguri per un'ottima riuscita dell'iniziativa
Con l'auspicio che ci siano presto nuove occasioni di incontro cordiali saluti Luciano Violante presidente della Camera dei deputati
Porre circa cinque l'obbligo anche ministro dalla Pubblica istruzione
Luigi Berlinguer gentile Presidente improrogabili impegni non mi consentono di accogliere il suo cortese invito agli studenti che partecipano al corso va il mio caloroso saluto
Abbiamo bisogno di giovani preparati in grado di contribuire alla crescita e allo sviluppo del nostro Paese a lei ai suoi collaboratori i miei auguri di buon lavoro Luigi Berlinguer
Ministro per la Pubblica Istruzione
Buttiglione formazione
Il messaggio del presidente della Regione Toscana Vannino Chiti
Saggio devo dire abbastanza lungo otto chiedo ma d'altra parte ci porre l'obbligo vissuta le tante adesioni leggerlo questi riti attiva del Progetto città per avvicinare i giovani al mondo della politica mi piace e mi interessa
Si muove in controtendenza non solo si unisce al coro di quanti dipingono la politica come una specie di arena degli affari ma promuove un corso di formazione politica a cui partecipano trecento giovani
Già questo mi sembra un enorme successo
Ho sempre dubitato di coloro che invitano i giovani a stare alla larga dalla politica
La politica è parte costitutiva del Moro del modo di essere della società occidentale del resto già nel quinto secolo avanti Cristo
Tucidide non aveva alcun dubbio da noi scriveva chi non si interessa di affari pubblici è un uomo inutile
Non un uomo ozioso su questo punto sono state altrettanto chiari umanisti e illuministiche pur criticando talvolta la politica ne hanno comunque riconosciuto l'indispensabile funzione
Il problema quindi non è tanto quello del destino della politica quanto del modo con cui essa deve essere concepita e praticata perché continui a coincidere con quel vivere civile di cui già parlava Machiavelli nei discorsi
Penso alla politica come confronto delle idee come trasparente rappresentanza degli interessi come scontro democratico attorno agli obiettivi da perseguire
La politica assume sempre più un ruolo di servizio alla comunità il che vuol dire per esempio ripensare valore e il significato della cittadinanza delle nostre società multietniche e multiculturali
Oppure a misurarsi con il tema del lavoro sui modi concreti per rispondere oggi all'esigenza della piena occupazione
Porti i temi del lavoro dell'immigrazione dell'Unione europea da costruire significa portare la politica a misurarsi con il necessario allargamento del valore della cittadinanza
Significa dare delle risposte all'aspirazione alle libertà alla loro diffusione al rispetto dei diritti civili significa affermare il principio di responsabilità
Si tratta insomma di irrobustire la nostra convivenza il vivere civile del Paese per questo la politica è necessaria
è il terreno su cui si costruiscono le prospettive dei popoli per questo la politica ha bisogno di giovani con idee coraggio competente anche così estendendo responsabilità e partecipazione si restituirà fiducia e credibilità questo Paese
E alle sue istituzioni suscitare un nuovo impegno dei giovani in politica significa investire sul futuro complimenti e auguri agli organizzatori Vannino Chiti
Messaggio del sindaco Primicerio
Sindaco di Firenze Mario Primicerio
Impegni già da tempo assunti non mi consentono come avrei voluto di portare personalmente il saluto che desidero rivolgere ma lo faccio in forma epistolare ai partecipanti al primo corso di formazione politica pensato da giovani e rivolto ai giovani promosso e organizzato da Progetto Città
Lo scopo che mi pare di cogliere in questa iniziativa è quello di coinvolgere i giovani con cognizione di causa sui temi che costituiscono sostanza della politica
La presenza delle autorevoli relatori annunciati delinea la serietà di intenti che presiede il ciclo di incontri sui giovani e la politica
Don Milani amava ripetere ai suoi ragazzi il motto I care mi importa sono interessato proprio per sottolineare la necessità di un conoscente impegno nei confronti della società senza delegare nella gestione ad altri
Per questo è necessario conoscere
Senatore Domenico Fisichella che avevamo già salutato in precedenza
è arrivato Vannoni da presenti dunque scusate per questo è necessario conoscere approfondire alle correnti di pensiero alle radici storiche che hanno dato vita alle moderne organizzazioni politiche
Ma la conoscenza teorica e storica risulterebbe miseramente riduttiva se non fosse accompagnata da un'interiore spinta ideale
Costituita dall'amore verso il prossimo politica non può e non deve significare il raggiungimento di posizioni di prestigio sociale né può essere finalizzata a scopi di arricchimento materiale trasformandosi in vera questione del potere
Al contrario deve essere l'impegno per la corretta soluzione dei problemi degli individui e della comunità rivolto a favorire la crescita di una società più giusta è sempre più libera che sappia veramente garantire la difesa della dignità umana
Per fare questo è necessario innanzitutto rispondere ad una spinta interiore che travalichi il tornaconto personale o di un gruppo e collochi l'uomo al centro della storia
Questa deve essere la carta di navigazione che i giovani di oggi coloro che si appresta a ricevere il testimone per affrontare il terzo millennio non possono permettersi di perdere di vista il mio augurio vuole perciò essere un atto di speranza perché tutti vogliono importare il loro impegno verso questa direzione Mario Primicerio
E dopo la lettura di questi messaggi abbiamo invece un testimone diretto del
Ci porta al messaggio dongiovanni commedie quale inviterei fu già un microfono sennò
Ci porta messaggio dell'arcivescovo di Firenze cardinale Silvano Piovanelli
Ecco cardinale ringrazia per l'indirizzo fuori perché per una riunione della Conferenza episcopale Toscana e non può essere qui
CRI porto il suo saluto di augurio e nel portare il suo saluto di augurio permettetemi due brevissime notazioni che ho pensato prima di venire qui
La prima è legata al movimento Progetto Città giovani in politica
è importante perché sia Platone i pensatori del tempo
Chiamavano città quella che noi oggi sino alla società
E la politica
Era l'organizzazione il governo della città
Ecco ripartire dalle problematiche della città la progettazione della città può essere un modo efficace peritare alla politica il suo ruolo per il Progetto
E Giovanni
Guarda al futuro
Città e politica sono un altro binomio ecco essenziale un'altra votazione il fatto di un corso corso di formazione politica per favorire la partecipazione politica che normalmente viene vista soltanto nel momento dell'espressione del voto nella militanza partitica
La partecipazione politica qualcosa molto più complessa e più vasto che non può non interessare tutti per quanto riguarda il primo dovere di sentirsi parte di una città di uno stato di una nazione Mele vivere in prima persona i propri doveri
La moralità pubblica e privata inoltre poi c'è la partecipazione più attiva nel l'animare i moventi della società civile
E quindi dove l'elemento e la formazione dei tre questo fino ad arrivare alla partecipazione politica e istituzionale sia la forma partito nelle istituzioni ecco
Io vorrei quindi concludere ricordando che anche come diocesi siamo impegnati nell'accompagnare chi è impegnato ovviamente in un compito diverso
Ricordando una cosa e per costruire il futuro è necessario avere il senso della memoria perché tutti siamo testimoni di una memoria collettiva che continuamente ci si passa di mano in mano e vorrei concludere corpo trovato non perché ho scritto un pensiero di Bertolt Brecht che vorrei computer e non questo
Il peggiore analfabeta ed analfabeta politico
E chi non ascolta non parlarne partecipa agli avvenimenti politici
Non sa che il costo della vita il prezzo dei fagioli del pesce
Della farina dell'affitto delle scarpe delle medicine dipendono dalle decisioni politiche
Un analfabeta politica politico e tanto animale che si inorgoglisce gonfia il petto nel Tire chiodi alla politica
Non sa l'imbecille che dalla sua ignoranza politica proviene la prostituta
Il meno di abbandonato il rapinatore
Ed il peggiore di tutti i banditi che il politico disonesto ingannatore corrotto le capre di delle imprese nazionali e multinazionali mi sembra che questo sia importante per avviare un corso di formazione politica
Grazie a don Giovanni momenti e io ora lascio il microfono a alle personalità che sono con me a questo tavolo cominciando dal rettore Paolo Blasi
Grazie io sono biglietto di portare a tutti voi partecipanti al convegno il mio più cordiale saluto il saluto dell'ateneo fiorentino
Nonché di salutare i partecipanti a questa iniziativa presidente Andreotti il senatore Fisichella Lilian e lo faccio compiacere e anche con gratitudine perché ritengo molto importante e significativa questa iniziativa in fondo ascoltando i vari saluti
Letti orrore sembrava di cogliere in tutti una notazione finalmente un'iniziativa di formazione politica
Ecco io mi unisco a questa notazione finalmente una iniziativa di formazione politica perché credo che oggi il cittadino e in questo pacato parlo da cittadino comune
Si sente un po'in un una avuto un mobile il cui guidatore non da tutti gli affidamenti che vorremmo ci quando parlo del guidatore non intendo una persona intendo un insieme ovviamente di verso la macchina statale è una cosa molto complessa la macchina di governo di un Paese cosa molto complessa c'è insicurezza del sul fatto che chi ci guida sappia il proprio mestiere e questo ci fa dire ma non abbiamo si legge una classe politica formata abbiamo messo da parte una classe politica che la storia giudicherà nel bene e nel male però non l'abbiamo ancora sostituita
Con una classe politica forma e quindi l'esigenza di formare dei politici politici la politica è anche una professione e non è soltanto un'attitudine una vocazione va fatta come oggi tutto va fatto con serietà con preparazione adeguata e quindi ecco perché
Sottolineo sono diciamo contento che ci sia stata sia stata presa questa iniziativa ma sono ancora più contento perché questa iniziativa è nata da un movimento giovanile
Cioè i giovani che sono dei sensori particolarmente attenti all'evoluzione della società
Spesso le risposte che danno possono non essere più opportune o le più efficaci però certamente i giovani percepiscono quello che si dovrebbe o si deve fare hanno capito che bisogna cominciare a preparare una classe politica e questa classe politica lanciata prepararla rivolgendosi ai giovani
E quindi
Andando contro quella che la tendenza oggi cioè di considerare l'attività politica come un'attività degradante o comunque come un'attività da lasciare a chi non sa fare una professione a chi non sa ha non ha un mestiere d'altro tipo
Hanno con questa iniziativa Reed valorizzato il l'attività politica stesse c'è bisogno di questo c'è bisogno cioè quindi il futuro peraltro sì costruisce Martins credo dalla conoscenza del passato e in questo i giovani hanno dimostrato di sapere ciò e si sono rivolti in questo primo corso di formazione a quelli che sono stati protagonisti della storia politica del nostro Paese negli ultimi cinquant'e anche questa scelta significa perché anche di questo ne sentiamo il disagio oggi non sappiamo più dove sta la verità leggiamo tutto è il contrario di tutto c'abbiamo la necessità di recuperare il valore della verità e allora cosa quale migliore occasione che sentire i protagonisti dirette
Cioè non avere mediazione nega la televisione
Giornali né degli amici degli amici così
Gli schermi del passato peraltro non bastano più per affrontare la realtà complessa del mondo del futuro
Ci sono delle sfide nuove per chi deve fare politica oggi si ragiona non più a livello di città o di Paesi ma ormai si ragiona livello globale
L'evoluzione delle tecnologie
Chip permette di avere una informazione
Con lime in tempo reale di tutto quello che avviene nel mondo ma questa formazione ci fa perdere in conoscenza si stanno degradando le conoscenza cioè le capacità di fare le cose bene
Dobbiamo recuperare queste capacità anche il corso è un'opportunità in questa in questa direzione
Ecco io non voglio aggiungere altro voglio dire che
Mi auguro che si parla dal mettere al centro la il dignità della persona umana perché da un punto bisogna partire nel costruire una formazione politica e sono convinto che da questo corso uscirà per tutti voi che ci partecipate uscirete da questo corso con una aggiunta di competenza e di entusiasmo di volontà affinché di possiate possiate dare il vostro contributo alla vita politica del Paese e quindi anche a tutti noi recuperando una autonomia intellettuale che forse già avete ma che potrebbe essere stata intaccata e soprattutto lo spirito di servizio senza il quale la politica degenera in quello che è stato detto
Gli aspetti negativi di questa degenerazione grazie
Grazie al rettore plastica dà la parola al prefetto di Firenze Francesco Lococciolo
Io ho accettato
Compiacere entusiasmo diretti
Pochi poche riflessioni
Proprio perché credo di dover rappresentare
Una cerniera
Cioè normalmente viene ritenuto che il mondo politico chi si accinge a entrare nel mondo politico abbia non solo dei limiti e dei confini ben determinati ma nei casi migliori una vocazione personale
Io sono un prefetto della Repubblica e quindi mi definisco il più politico dei burocrati
Cioè l'amministrazione che io rappresento non è un amministrazione da cui si dipende in maniera gerarchica
Il prefetto
Sì DC in termini burocratico burocratico giuridici
è una rappresentanza generale che significa sì dite che il prefetto colloquia con tutto quello che è il sistema politico nazionale
Cercando sperando di poter adattare quelle che sono delle direttive che chiaramente sono unitarie a quella che è la realtà del del territorio
è chiaro che allora la stessa politica
Di ordine pubblico non può essere non deve essere fatta con lo stesso metro in tutte le realtà italiane rifarla Firenze significa farla governa poterla fare in un certo modo
Farlo in altre parti della nazione significa doverla e poterla fare in modo
Diverso
Cioè noi forse come burocrati siamo coloro i quali
Non possono rispondere al cittadino non è di mia competenza che credo sia la frase più odiata dal cittadino il quale o perché la circolare o perché il terzo comma o perché un'istruzione
Dice ma ti sei rivolta allo sportello sbagliato non so dove vai o i più illuminati dice by all'altro sportello avvia numero otto
Il prefetto questo non lo può non lo deve dire e cerca deve cercare di interpretare quello che è il senso politico del suo del suo ruolo
Questa premessa io ho ritenuto doverlo fare doverla fare proprio perché ritengo che io sia seduto a questo tavolo proprio per esprimere l'anello di congiunzione
Fra la politica con la P maiuscola e una politica che passando poi attraverso le strutture burocratiche e organizzative dello Stato posso di scendere sino ai cittadini
Io credo che questa nello dovrebbe essere allargata tanti aspetti a tanti momenti della pubblica amministrazione cioè a vere meno sportello onorario e con circolare Ferrer applicare avere o più buon senso avere più orecchiabili più disponibilità ad ascoltare il cittadino
Noi ci riteniamo come si richiede l'uomo politico
Pubblici nel vero senso della parola molte volte ci si dice che noi dobbiamo essere più manager rivolti al privato
La differenza secondo me e in una premessa
Che il manager privato in fin dei conti i propri interlocutore o se volete i propri clienti non solo lì può scegliere ma li può anche rifiutarlo
Laddove invece la pubblica amministrazione non può né scegliere il cittadino che la mattina si presenta all'ufficio né tantomeno può rifiutare di dare risposte anzi
Meno colto meno provveduto il cittadino più deve essere l'impegno del burocratese in senso politico vero nel senso di vicinanza in senso di partecipazione
L'evento diceva la polis cioè la partecipazione deve essere di dare al cittadino perlomeno la possibilità di intraprendere ciò che lui desidera nel modo adeguato nel modo giusto nel modo corretto
è legittimo
Questo io ho sentito volevo dirvi per dire che poi quello che saranno le professione che tanti giovani andando ad intraprendere
Io vi invito ad avere sempre una parte della vostra attenzione una parte del vostro interesse e perché no una va una parte anche della vostra coscienza
Rivolto al pubblico e quindi una parte che sia colorata politicamente ma non colorata nel senso soltanto partitico colorata nel senso di disponibilità per il pubblico il politico e il più disponibile con il pubblico ha un contatto diretto attraverso l'elettorato
Ma anche dei burocrati come i prefetti devono poter svolgere la propria attività in un senso politico della parola cioè in un senso di vicinanza e di interpretazione
Fra quelle che sono le esigenze e i bisogni e anche i desideri di una collettività e quelle che sono le direttive che dal centro dal governo centrale vengono indirizzati a tutti quanti io vi ringrazio vi chiedo scusa non so se sono stato nel tema di una di una di una preparazione il quello che volevo dire e che essere preparati politicamente significa molto ma molto in qualsiasi attività in qualsiasi professione voi andrete ad ad intraprendere del vostro futuro grazie per la Scala
Grazie al prefetto nocciola parola all'onorevole Francesca Chiavacci
Anch'io innanzitutto ringrazio l'associazione Progetto città che ha invitato a questa cerimonia
Inaugurale rilevando anch'io prima di tutto come questa esperienza questa esperienza del corso di formazione politica sia caratterizzata da un'originalità devo dire quasi una straordinarietà inconsueta rispetto a quello che normalmente
Nella nostra attività istituzionale e politica ci viene sottoposta lo dico anche perché forse sono la più giovane a questo tavolo e devo dire il rapporto fra i cittadini e la politica ma in particolare il rapporto tra i giovani e la politica
In un passato abbastanza recente si è trasformato in maniera profonda e attrattive vuol dire si anche incrinata
Il terremoto che in un passato recente e anche se sembra non servono insomma è molto recente ha scosso le nostre istituzioni era messo in luce anche particolari della vita della politica chiama giustamente suscitato sdegno nell'opinione pubblica anonimato anche una protesta della società civile
Ed hanno occupato anche per lungo tempo i titoli dell'informazione appunto
è diciamo ancora nella nostra memoria qualcuno diceva
Forse diciamo ancora vivo
Tangentopoli tutto quello che ne è conseguito hanno rappresentato non soltanto appunto il paradigma di un uso sbagliato di un uso distorto della politica ma hanno anche mostrato come diciamo esistesse nel sistema una sorta di patto tra sistema politico il sistema economico e forse anche a parte del mondo dell'informazione
Ha partecipato a questo
Si fosse costruito quindi un condizionamento pesante anche di quello che è stato voglio di sviluppo economico e sociale del nostro Paese
Ecco però dopo lo scoperchia mentre diciamo di questo sistema e quindi la sua conseguente messa in crisi si è aperta una fase di transizione di ricostruzione io direi che ha visto l'avvio di una riflessione e sulle riforme sulle forme istituzionali e abbiamo autorevoli esponenti di su questo appunto potranno illuminarci è un un lavoro che comunque il Parlamento si accinge a fare con la commissione bicamerale sia appunto sullo stato sociale c'è un confronto aperto
Con le parti sociali sia sul nostro sistema economico sia sul nostro ruolo il ruolo del nostro Paese a livello internazionale
Il rischio vero però che corriamo è che quel terremoto di cui parlavo si porti sì sì ha portato con sé un po'troppe cose cosa voglio dire ancora oggi troppo spesso sentiamo parlare di equivalenza fra sistema dei partiti e corruzioni così come un uguale dice questo quale pesto ancora oggi troppo spesso a mio parere esatto Damon esaltato un po'come salvifiche diciamo ve ne sono le le dozzine di studi quella che si chiama società civile senza poi definirla meglio se ha reagito con variazioni anche comprensibile rispetto a quello che si è mostrato all'invadenza dei partiti condannando però possesso il partito politico in quanto tale e a volte appunto si è osannato una democrazia senza i partiti
Lo dico perché questo significa alle giovani generazioni che esiste un rischio vero il rischio del palpabile del trionfo di quella che è l'antipolitica
Io ho trovato appunto una definizione di uno studioso di scienza della politica che la definisce come tutto ciò che auspica un violento ritiro dalla sfera pubblica muove da un diffuso disgusto per lo Stato e cresce non a caso a suo agio in un ambiente sociale plasmato sempre di più dalle moderne comunicazioni di massa
Mi sembra che le giovani generazioni quelli della politica purtroppo hanno conosciuto per solo questa fase confusa e anche difficili
Dove tra l'altro spesso sembrano prevalere troppo formule schermi
E un po'meno diciamo il quelle nell'idealità e quella che anche la passione che è una componente fondamentale credo di chi si accinge a fare della propria vita impartì ecco per tutta la vita diciamo un impegno la politica appunto ecco le nuove generazioni hanno un corso ex diciamo in maniera pesante il rischio di cedere in questa tentazione dell'antipolitica che è cosa diversa diciamo dalla da dal fare le proprie valutazioni e decidere anche non si non si sceglie di fare attività politica è quello di io trovo ritrovato appunto in quella definizioni facevo prima
Oppure e questa invece io su questo credo che si debba dare una valutazione molto positiva è un impegno molto importante ma a mio parere non sufficienti per i definire quelle che sono le basi delle nostre istituzioni democratiche hanno scelto di costruire una loro un loro modo di partecipare alla vita politica attraverso il buon reato attraverso l'associazionismo attraverso la cultura però è quando ha fatto questo tipo di città
Io credo che la politica vada ridefinita che si sono indeboliti molto i suoi strumenti i suoi canali di collegamento con la società ma non vada abbandonata assisti Issa
Credo che il suo compito sia quello di imparare a rappresentare appunto la complessità come diceva il signor rettore di una società moderna appunto ricostruendo propri percorsi che da questa complessità però poi ci devono portare alla sintesi
Un le economie la globalizzazione dell'economia la società dell'informazione la velocità e la quantità delle notizie che ogni giorno appunto bombardano in qualche modo i cittadini e le cittadine del nostro Paesi fanno sia permessa grandi riflessioni e voi troverete sicuramente anche studiando ciò che è stato il passato e facendo un raffronto con quello che è attualmente la politica che i partiti stessi anche quelli che tradizionalmente hanno una storia di radicamento sul territorio
E nella società si trasformino diventi non sempre di più questioni battito Alberto diciamo i partiti dei video sì
Io vorrei a me piace pensare credo che sia un augurio che tutti noi dobbiamo farci che invece appunto sia comunque possibile riuscire a coniugare quelli che sono le questioni della nostra società moderna la società dell'informazione società telematica con la partecipazione però o la democrazia magari usando proprio questi stessi strumenti di moto quindi comunicazioni
Credo che questa sia la spina appunto di del futuro del futuro della politica cioè di uscire in qualche modo a proporre un'idea dello stato da una parte meno astratta e meno lontane quindi ricostruirli valori anche legati alla comunità nazionale questa credo che sia la prima risposta che possiamo dare ad alcune spinte pericolosi
Presenti nel nostro Paese che mettono in crisi questa idea della comunità nazionale e che possiamo farlo anche imparando dal passato così come appunto Progetto Città ti proponi
Il fatto che più di trecento giovani abbiano scelto appunto di intraprendere questa avventura di un corso di formazione politica certamente da interpretare come un segnale pur fortissimo e importantissimo che va nella direzione appunto di ricostituzione di questi valori a mio parere indipendentemente appunto dalle conclusioni che ognuno di voi poi trarrà alla fine di questo corso e che come tale va valutato con grande entusiasmo e che io appunto saluto con grande con grande gioia anche perché credo che sicuramente qualcosa di velocità da qui potrà aiutare anche noi che comunque che la politica abbiamo già
Fatto una parte importante forse nella fondamentale
Della nostra vita che era il fatto che ci sia questa grande partecipazione significa anche un'inversione di tendenza rispetta l'antipolitica di cui parlavo prima la volontà di capire di studiare e di approfondire e credo che vada riconosciuta l'associazione Progetto città il grande merito di averlo capito in questo momento in questa fase anche della vita delle giovani generazioni credo che sia necessario appunto far conoscere dalla viva voce appunto uscendo anche un po'da questo schema dei mezzi di comunicazione moderni quindi attraverso un approfondimento dalla viva voce dei protagonisti della politica del nostro Paese quella più recente anche quella un po'meno un po'meno recente che ristudiare riletta oggi ci può servire a definire queste quegli strumenti nuovi
Per la costruzione di una nuova classe dirigente di cui parlavo prima insomma credo che guardare al passato il fisco ci sposta servire per costruire un futuro e per farlo appunto finalmente approfondendo non Cetti in una maniera un po'diversa senza liquidarli come spesso accade anche a tutti noi attraversi una battuta magari davanti al microfono di un giornalista ma in maniera insomma senza diciamo io quindi non posso altro nel ringraziarvi per questa opportunità che forniti ai giovani della città della nostra città augurare a tutti questi giovani questi ragazzi e un buon lavoro Pizzimbone studio e anch'io non mi posso esimere da regalare Virna citazione insomma una definizione di politica e io invece avevo trovato un po'più devo dire del sette di Jacques Delors
Già presidente della Commissione europea e che forse in queste ore possibilità un po'a tutti noi che dice appunto esiste un'arte politica che quello strano miscuglio di analisi della realtà
I misura dei vincoli da fronteggiare e del modo di giungere ad una soluzione che non sia soltanto valida ma accettabile
Quindi buon lavoro
La parola ora l'onorevole Altero Matteoli grazie devo dire che quando
Andrea
Ceccherini
Ne parlo a nome di questo gruppo di giovani
Di questo iniziativa di questa voglia di mettere in piedi il primo corso di formazione politica accolse le sue parole con un certo scetticismo io credo che oggi una forza politica non sarebbe in grado di organizzare un corso come quello che allora organizzato i giovani a Firenze
Perché tutto questo perché vedete io non sono molto d'accordo con coloro che sostengono che oggi manca una classe politica io credo che il male sia ancora più grave manca la politica che è una cosa ben diversa dalla mancanza di una classe politica
Ed è allora che dopo aver assistito perché ha fatto sempre questo mestiere come me per lustri a non vedere i giovani che salivano le scale delle federazioni di partito delle sezioni di partito dei circoli di partito c'era una specie di fuga dei giovani dalla politica vedere che un gruppo
Ha intenzione di fare politica seppur non sotto un'etichetta di partito e organizza un incontro come questo mi ha riempito di gioia ho cercato di capire anche cosa c'era dentro questi giovani studenti universitari
Ed è allora un'analisi di ciò che è stato il passato nei prossimi giorni inizia stasera questo corso Como
Dei protagonisti della vita politica di ieri e di oggi e nei giorni successivi della vita politica di oggi e del domani ma c'è un aspetto che io vorrei sottolineare oggi mancano certamente i punti di riferimenti ideologici manca ma mancano anche i punti di riferimento organizzativi e tutto questo in un quadro dove il cittadino che si trova di fronte ad uno sportello pubblico e sempre più smarrito
Forse questo secolo che è stato il secolo convulso da un punto di vista politico è stato un secolo che ha visto un po'di tutto che ha visto alla fine dell'Ottocento addirittura andare al governo italiano il trasformismo e che poi in questo secco nel passato da Giolitti Ismail vent'anni di dittatura fascista ai cinquant'anni di democrazia Cristiana che ha governato e che negli ultimi anni che a mio avviso ovviamente hanno rappresentato una iattura per il popolo italiano non perché c'era un partito egemone ma perché non c'era più e c'era un consociativismo dove le linee di demarcazione tra la maggioranza e l'opposizione non c'erano più alcune Dinoi nel mille novecentonovantaquattro Ritella ero
Che fosse sufficiente
Cambiare un Governo dar vita ad un governo di centro destra io mi onoro di aver fatto parte come ministro di quel governo ma sono tra coloro che si erano illusi
Che bastasse tutto questo per dire che era ritornato alla politica e che si può e che finalmente il popolo italiano poteva tornare ad avere dei punti di riferimento precisi tutto questo non è accaduto
Ed è allora vedere dei giovani che oggi hanno interesse a tutto questo io credo che da questo corso al termine venerdì se non vado errato terminerà questo corso io credo che molti di noi potranno soprattutto coloro che vogliono continuare a far politica come il sottoscritto potranno capire meglio quelli che sono stati gli errori dei politici e capire meglio ciò che i giovani vogliono danno i e soprattutto costruire
Insieme a questi giovani un futuro migliore forse sto secolo non poteva finire in maniera diversa da come sta finendo tanta stalloni però cercare di buttare giù le basi per rendere migliore un futuro soprattutto alle giovani generazione quindi grazie Andrea Ceccarini a tutti coloro che hanno organizzato questo primo corso di formazione politica
Siamo anche onorevole Matteoli io volevo oggi elenchi io miei ringraziamenti a ai ragazzi
A Progetto città ai protagonisti della la storia della Repubblica italiana che hanno aderito prenderanno parte al corso vorrei fare anche i miei auguri io appartengo cioè a quella categoria gli osservatori di raccontatore di della del mondo della politica
Che non non è non mi sembra assolutamente il caso di star qui a disquisire se lo facciamo sui giornalisti facciano bene o male il loro lavoro ciò che giustamente il corso di formazione politica prevede anche degli spazi dedicati ai rapporti tra politica e informazione
Io però sono da anni destinata a raccontare in questa città udienze e devo dire che aggiunge lei a quello che ha detto il rettore Paolo Blasi finalmente un'iniziativa politica che si occupò anche parla di politica aggiungerei finalmente a Firenze
Città da dalle dalle storiche tradizioni politiche con una cultura spiccatamente sensibile dal Centre all'impegno civile all'impegno politico e quindi un vuoto che ben volentieri credo a questa città sia disponibile a ricoprire è un ruolo della questa città è disponibile a ricoprire a tutti buon lavoro e passerei la parola a un giovane di Progetto Città Alberto Ciarchi
Adesso facciamo dieci minuti di pausa per allestire il tavolo per l'inizio del corso pertanto tutti i corsisti sono invitati tenere i posti
Chi può uscire a prendere un caffè sotto le
Per essere intervenuti acquisita nel primo corso di formazione politica
Organizzando dal giovani dal Progetto città preceduto la parola al presidente Ceccherini
Buonasera tutti prima di dare formalmente il via i lavori di questo nostro primo corso di formazione politica desidero dare cordiale benvenuto a tutti voi corsisti e salutare e ringraziare per la loro presenza alla cerimonia augurale
Il prefetto di Firenze Francesco Lococciolo il rettore la nostra Università di cui siamo ospiti Paolo Blasi i parlamentari Francesca Chiavacci Altero Matteoli e la giornalista Laura Pacciani
Cioè stiamo adesso ad entrare nel vivo di un progetto ambiziosi quello di raccontare la storia d'Italia dalla Costituente alla Bicamerale attraverso la storia di partiti
Abbiamo scelto come formula una formula singolare quella della storia dal vivo ossia la storia messe in bocca ai diretti protagonisti che l'hanno vissuta
Una storia la nostra che la scuola non insegna e che i libri di testo loro appunto
E questo permettete nello di dire è un errore prima che un peccato
Non si può infatti a nostro parere pensare di poter costruire il domani di questo paese ignorandone Vieri
Scrive la tavola sa che sta per iniziare
E con la quale parente il via questo nostro corso di formazione desidero rivolgere il primo saluto all'unica signora della nostra Terna
Anni dei io che salutare con un applauso
Una donna che dire cordone abbattuti perlomeno due è stata la prima presidente in rosa della Camera dei deputati e pensate voi la sua presidenza di Montecitorio è stata la più lunga della storia repubblicana
Un saluto e un ringraziamento vanno al professor Domenico Fisichella
Vicepresidenti del Senato della Repubblica e grande artefice di un congresso importanti il congresso di Fiuggi un congresso che rappresenta e la peste italiane non solo una tappa miliare un congresso quello che ha trasformato il Movimento Sociale Italiano in alleanza nazionale
Ed è con somma gratitudine che saluto e ringrazio
Chiedo al lui come gli altri il più caloroso benvenuto a Firenze al senatore a vita Giulio Andreozzi
Lui
Lui sì che è un uomo del report basti pensare che nel corso dei primi cinquant'anni di storia repubblicana è stato in assoluto il più giovane sottosegretario alla presidenza del Consiglio
Ha rappresentato più di un dicastero in modo sempre autorevole ed è stato per ben sette volte il Presidente del Consiglio dei ministri
è doveroso rivolgergli un ringraziamento del tutto particolare perché ha voluto testimoniare con la sua partecipazione alla conferenza stampa di presentazione di quest'iniziativa tenutasi a Roma l'importanza di una iniziativa che a nostro parere merita importanza
Concludo davvero il fuoco di fila dei saluti con la Riccardo Berti
A cui il cui potere è un applauso
Riccardo Berti e il direttore della nazione e può essere considerato a tutti gli effetti un azionista di riferimento di questa manifestazione avendoci lui più degli altri prima degli altri creduto e avendoci scommesso anche personalmente
Noi di Progetto Città siamo davvero lusingati di api lavori di questo nostro primo corsi di formazione politica consapevole di aver già raggiunto due risultati importanti innanzitutto questo corso al dolore di essere ospitato in un'aula universitaria e consentitemi di dire che per un corso di formazione essere ospitati nell'ambiente di formazione per antonomasia è un riconoscimento del quale siamo grati all'ateneo fiorentino in particolare alla persona del rettore Paulo Blas
Ai corsisti io vorrei dire che questo primo corso rappresenta soltanto una prima tappa di un percorso di formazione che si percorre che si compone a nostro parere per lo meno di altri tre passaggi obbligati
Di cui questo è soltanto il primo atto a questo corso seguiranno presto un corso di comunicazione politica e subito dopo un corso sulla pubblica amministrazione
E così che il movimento Progetto città intende contribuire a creare una nuova classe dirigente che non faccia dell'improvvisazione del dilettantismo le notti drammaticamente più caratteristici
Ed è così che Progetto città ha deciso di dedicare a Firenze e tutti i suoi sforzi organizzativi
Una città la nostra che si appresta capace di esprimere una classe dirigente di alto livello e di grande prestigio
Una città di cui insieme speriamo proprio di poter fare il centro della formazione politica delle giovani generazioni
Per cui ne rivolgere il saluto e ringraziamento alle autorità presenti ai giornalisti intervenuti
A voi corsisti gli amici dello dell'organizzazione consentitemi di fare il mio un motto moto giapponese che recita così anche un viaggio lungo mille miglia comincia con un primo passo questo il nostro buon lavoro a tutti davvero
Bene grazie Ceccherini
E partiamo subito
Con un'analisi facciamo un po'un'analisi dopo cinquant'anni credo che sia giusto per noi e per voi
A riflettere su questo mezzo secolo di storia italiana
Riflettere per analizzare ma anche per capire soprattutto per non distruggere ma per costruire
Io ritengo e sarebbe ingeneroso accusare i nostri padri che hanno contribuito alla formazione di questa Repubblica fin dei conti questi ultimi cinquant'anni hanno visto un grande sviluppo economico del Paese hanno visto l'Italia a collocarsi nel mondo e nella cultura occidentale hanno visto l'Italia schierarsi col patto atlantico
Hanno visto l'Italia svolgere un libero mercato e al tempo stesso si è vista sì vista una presenza significativa dello stato in alcune attività economiche
Attività economiche poi purtroppo sono generate con gravissimi ITA e ancora la nostra vocazione europea la nostra vocazione internazionale la difesa e lo sviluppo della nostra democrazia la democrazia che oggi ci permette di essere in questa sala a discutere dei nostri primi cinquant'anni di Repubblica
Dunque io credo che non ci sono stati in questo in questi cinquant'anni solo ombre
Anche sella decine d'azione partitocratica statalismo esasperato la corruzione hanno minato e poi hanno portato Palma distruzione della prima che
Ma attenzione come si può costruire una seconda Repubblica se si gettano via Sissi italiano come qualcuno vorrebbe fare anche in queste ore le nostre radici più profonde
Nostri cinquant'anni storia repubblicana io conoscevo hanno visto grandi conquiste un forte progresso economico e soprattutto una trasformazione della nostra società come in nessun'altra nazione è avvenuto probabilmente nel mondo
Certo errori mi sono stati commessi la classe politica si è dimostrata Aldo curata e non disponibile al cambio
L'imprenditoria
è stata interessata più alla al facile guadagno che non al rischio dell'impresa il sindacato
Si è dimostrato più propenso a mantenere i privilegi che non ha a concorrere a modernizzare il nostro Paese
Questi errori hanno pensato stanno pesando tuttora sulla nostra storia certo però non possono cancellare questi errori quello che di positivo Enti giusto ET utile è stato fatto nel nostro Paese oggi dopo la stagione di Tangentopoli dopo il vuoto politico che ne è seguito e in parte se non in toto occupato da certi magistrati oggi dicevo nonostante tutto si cerca di ripartire ma occorrono regole nuove ecco qui la Bicamerale e riforme sociali
Se e approfondite tutto questo perché il Paese riemerga e raggiunga l'obiettivo che tutti noi ci siamo posti l'ingresso peritale nell'Europa
Però come tutti voi sapete proprio in queste ore le bizze che un partito che il partito vicino al Governo Rifondazione Comunista mette in crisi la struttura e proprio in queste ore sembra di essere tornati al peggio della prima Repubblica grazie
Bene detto questo come giornalista devo fare qualche domanda partirei proprio dal senatore Fisichella
Al quale mi lega anche una ventina amicizia perché quando giovane giornalista cominciato a lavorare a nazione il professor Fisichella
Scriveva gli editoriali per la nazione poi ci siamo rincontrati quando ha fatto il vicedirettore del tempo a Roma poi due diventato ministro io sono diventato più modestamente direttore della Nazione allora professore senatore Fisichella
L'atto di partenza di questo cinquantennio è proprio il due giugno del quarantasei
I risultati determinare una spaccatura del Paese con il centro nord te repubblicano e il sud monarchico ecco come si riuscì secondo lei evitare la nascita di due Italia contrapposte
Ed è vero come si sostiene da più parte che risultati avrebbero visto in realtà alla vittoria della monarchia
Intanto fatemi dire se mi è lecito lo direttore il piacere e la gioia di essere in questa sala di Sant'Apollonia
Dove venivo da ragazzo e di essere qui a Firenze dove ho trascorso i primi vent'anni della mia carriera universitario al Cesare Alfieri dove sono stato consigliere d'amministrazione dell'università per alcuni anni rettore lo ricorda
Dove sono state editorialista de la Nazione quand'ero
Tanto più giovane e quindi per me motivo di gioia ritornare in questa sede così prestigiosa
Il primo quesito che mi pone il direttore vero di
Riguarda una questione
Che non è più oggetto ormai di polemica perché quali che siano stati gli esiti del referendum
L'ARPU
Bilica ha una sua vita e X-Factor ori Torymus e quindi il discorso sotto questo profilo non ha più una consistenza o essere oggetto di valutazione storica non ha più una consistenza in senso stretto politico quello che invece voglio dire
E che
Se
Si sono evitate
Quelle possibili ricadute negative laceranti alle quali in qualche modo si faceva riferimento e perché
Il sentimento dello Stato e il sentimento della devozione per così dire alla unità nazionale
Era allora un patrimonio
Molto molto diffuso e molto molto condiviso
Dall'una e dall'altra parte c'era la consapevolezza che dopo una guerra per tutta non si dovessero dare
Ulteriori
Motivi di dramma e forse di tragedia alla nazione
E quindi da questo punto di vista il senso dello Stato
Che poi forse in altre circostanze in altre stagioni in qualche modo è declinato il sentimento del dell'unità nazionale hanno costituito il collante per così dire che ha impedito forme degenerative di conflittualità
Ma al di là di questa questione se posso tracciare non so se questo mi è lecito un rapido Bilancio un rapidissimo Bilancio
Di questo mezzo secolo di vita democratica italiana direi
Che
Senza dubbio
L'Italia in questa fase ha fatto una scelta fondamentale e fondamentalmente positiva
La scelta della collocazione occidentale la scelta europea ed atlantici
Questo è stato sicuramente un grande fattore di sicurezza della nostra patria e di sviluppo non soltanto economico
Ma anche culturale del nostro Paese
La scelta che per certi aspetti era il prodotto anche di necessità
Intendiamoci bene nella divaricazione internazionale tra i blocchi ma che per un altro aspetto stato consapevole
Impegno della classe dirigente italiana questa scelta va ascritta ai meriti di questo mezzo secolo di democrazia italiana
Su altri terreni il discorso è più problematico
Ripeto faccio
Delle valutazioni estremamente rapidi sul terreno per esempio della politica economica e sociale
è vero che si può parlare di un nostro inserimento nella economia di mercato ma con un interventismo della mano pubblica nei processi economici e sociali
Così forte così intenso
Almeno da una certa fase in poi così anche come dire condizionato da operazioni assistenzialistiche quindi da scelte di economia non economica
Volute da più di una forza politica e da determinare questo fatto da determinare delle distorsioni non indifferenti
Nel mercato e nella sua e nell'insieme delle sue regole perché il mercato non è una dimensione astratta e tale se ci sono poi le regole la concorrenza se queste sono rispettate se accade che all'interno
Di queste regole si possa determinare anche almeno entro certi limiti una selezione fra chi fa bene chi non fa bene ciò nulla toglie alla esigenza naturalmente di tre a di creare tesi dei fattori riequilibrando anti degli eccessi selettivi e di darwinismo sociale
Che possono derivare dalla economia di mercato
Perché evidente che l'economia di mercato
Non può soprattutto in una realtà come quella italiana essere lasciata
Completamente libera da regole che in qualche modo e con riferimento a talune situazioni né attenui no le asperità però è probabile
Che l'interventismo dalla mano pubblica sia stato molto forte
Un altro aspetto problematiche quello della politica istituzionale io credo che
Uno dei limiti
Ti questo mezzo secolo di vita politica sia scontato
Dato dal fatto che la consapevolezza che si dovessero riformare le istituzioni
Non è intervenuta con quella tempestività che sarebbe stata necessaria
Non perché ad un certo punto edita a un certo punto non ci siano state poi per esempio delle Commissioni bicamerali la presidente Iotti
E qui autorevolmente a ricordarci con la sua stessa presenza
Che abbiamo avuto delle commissioni che si sono impegnate sul terreno della riforma ma gli equilibri complessivi del sistema hanno impedito che il lavoro di riforma portasse a degli esiti
Che a mio avviso sarebbero stati necessari e che probabilmente le classi politiche in qualche modo finivano per rifiutare perché ritenevano di avere una sorta di come dire immortalità politica c'era l'idea che non fosse necessario ricorrere alle riforme istituzionali perché comunque comunque gli assetti e gli equilibri potestà attivi sarebbero rimasti stabili nel tempo cosa che viceversa non è accaduto strettamente collegata a questa questione e la politica della di quella che pare chiaramente di fare definirò la circolazione delle élite
Non c'è stata una vera e propria politica di circolazione delle élite
Da questo punto di vista in Italia abbiamo avuto una sorta di blocco del ricambio politico o di di il ricambio politico
Lento distorto non adeguato alle esigenze della società e ai suoi dinamismi
E il quarto punto che vorrei sottolineare riguarda la politica dei rapporti politici se così posso esprimermi vale a dire da una certa fase in poi c'è stata almeno da una certa fase in poi c'è stato
Una attenzione preminente all'interno di un sistema che era multipolare ma sostanzialmente tripolare
Preminente attenzione per non dire esclusiva attenzione del centro nei confronti soltanto di uno dei due versanti
Alternativi dello spettro partitico nel suo complesso questo ha determinato un blocco
Della possibilità della alternanza e quindi arreso il sistema politico molto cristallizzato
La possibilità del ricambio
Che si esprime per un verso attraverso la circolazione delle élite che si esprime per un altro verso attraverso il controllo politico quella forma più piena di controllo politico che l'alternanza
è stato praticamente reso in Italia bloccato
Per il fatto che il centro ha privilegiato nella sua attenzione essenzialmente un versante dello schieramento dello schieramento partitico rispetto alla dualità
Degli atti dei dei versanti nei quali viceversa si articolava lo schieramento al di là e oltre il centro ecco questi mi pare che possano essere
In termini rapidissimi i contorni
Del della vita del sistema politico italiano nell'ultimo nell'ultimo mezzo secolo come voi vedete rispetto alla domanda di partenza
Ho introdotto una serie di altri elementi che sono stati io direi per tanti aspetti più significativi della Thema
Diciamo pure rilevante quello della scelta tra Monarchia e Repubblica perché per esempio in tema di politica internazionale che voi capite che cosa ha significato la Scelta occidentale
In presenza per esempio di forze politiche nel nostro Paese che viceversa soprattutto per una fase piuttosto lunga
E facevano riferimento ad un altro
Al ad un all'altro al blocco alternativo
Nello schieramento internazionali quindi una vita complessa quella della democrazia italiana una esperienza molto difficile una realtà nella quale a lungo le forze politiche integrate
Nella logica occidentale si sono dovuti muovere sapendo che solo una parte dello schieramento politico poteva essere utilizzato
Per la dinamica complessiva e per la vita complessiva del sistema
Grazie grazie senatore
E mi riallaccerei alle ultime parole per chiedere all'onorevole io a distanza di cinquant'anni le scelte del partito comunista contro il Patto atlantico la sua timidezza se non addirittura la sua ostilità nei confronti dell'Europa unita
Una concezione di politica economica tutta statalista l'ostilità nei confronti d'iniziativa privata ecco si sono dimostrati oggi politicamente storicamente sbagliate come le ricorda e come le giudica oggi
Io credo che
Rispondere a questa domanda richiederebbe un'analisi molto attenta dei fatti politici
Devo dire che quando io sento dire
E adesso particolarmente molto di moda Mandruzzato anche nel passato per la verità
Sento dire che Partito Comunista soltanto nell'ultimo ultimissimo Periodo
Cessate il PDS il Partito Comunista Italiano era un partito che facevo una politica riferita ai blocco alternativo internazionale c'era il blocco sovietico
Devo dire che io non sono mai d'accordo perché mi sembra una frase
Campi
E gerarca nei giornali Manna risponde certamente alla realtà
Voglio dire altrimenti davvero riuscirebbe piuttosto difficile per me
Capire perché in una situazione come quella noi abbiamo condotto determinate battaglie che erano battaglie
Squisitamente democratiche
E che avevano un carattere direi molto occidentale
Voglio dire che certo noi siamo stati contro il Patto Atlantico
Ma vorrei ricordare esattamente come
è avvenuto quella scelta
Non riuscivamo io ritengo che i grandi fatti di questo secolo che hanno cambiato il mondo
Sia stata la vittoria contro la Germania hitleriana
Non sappiamo per fortuna
Dobbiamo dire quello che sarebbe stata l'Europa e il mondo se avesse vinto la Germania hitleriana
Per quanto riguarda l'Italia ritengo che la lotta contro i tedeschi invasori del nostro Paese e contro il fascismo
E la battaglia per la Repubblica e la vittoria per la Repubblica
Anch'io come il professor Fisichella anche sei appartenga all'ordine schieramenti diversi lascerei da parte la favola dei numeri falsati perché penso che sia davvero una Falcone e comunque penso che nessuno di noi abbia interesse ad andare a parlare di queste cose che il tempo ha cancellato ecco io ritengo questi due fatti due fatti fondamentali per il nostro Paese da quello è uscita la Costituzione repubblicana e da quella all'uscita all'Italia
Di questi cinquanta
Ora poi è finita nel modo come è finita
Io poi non sono neanche del tutto d'accordo di dire che è finita
Perché tutti i parlanti Prima Repubblica e certa ammissibile l'abbiamo diversa legge elettorale e questo è una cosa importantissima abbiamo uno schieramento di partiti politici diverso da quello del passato
Ma voglio dire delle istituzioni quello che regge la vita del nostro Paese
In ogni stato attaccato ai ministri una sua parte
E quindi parlare di Seconda Repubblica a mio avviso perlomeno prematuro
Ci sono gli elementi di una seconda Repubblica ma direi che a questo aspetta di essere trasformato anche dal punto di vista delle istituzioni e della vita politica dello Stato
Ora io se penso alla politica del Partito Comunista Italiano
Ripeto mi sento abbastanza lontano dalla politica svolta
In un Paese come l'Unione Sovietica era considerato il capo di tutto lo schieramento dell'Est europeo
Lo dico perché altrimenti non capirei perché riunioni alle quali io stessa ho partecipato dei partiti comunisti di di tutto il mondo
Finivano sempre con una critica al Partito Comunista Italiano allora Alletto ultimamente un
In una sull'Unità per la verità un articolo
Che si rifaceva ai
Come dire documenti della della CIA e a documenti sovietici di quell'epoca
Sulla questione famosa dell'ora X e da quei documenti risulta che sia gli uomini diciamo così dei servizi segreti americani persino l'ambasciatrice americana in Italia Ravedis
Così si fissi ripeteva in queste citando dei documenti invitavano a mettere fuori legge il Partito comunista e dall'altro lato
Parlo del delle degli altri partiti comunisti accusavano i comunisti italiani di fare una politica come dire non comunista nel senso di cercare un accordo con i cattolici di non non ricordo che ci sia stato mai una presa di posizione del mio partito contro l'iniziativa privata per esempio mi pare che lei mi abbia possono domande di questo genere mi pare che non c'è mai stata
Ogni iniziativa del mio partito in questo senso e per quanto riguarda la lo statalismo
Non è cosa indossare
Cos'è la destra
Allora no no non so se kosovara destra non voglia no orientale e so che l'origine dello della economia distaccò in Italia non è certo attribuibile al Partito Comunista
Dico queste cose perché a mio avviso muovendoci in questa direzione
No non si approfondisce la storia di questi cinquant'anni
Sì ripeto non soltanto delle parole e come dire delle parole d'ordine giornalistiche non è un approfondimento della
Io devo dire adesso che sono passati molti anni se penso alla storia del Partito Comunista Italiano dal mille novecento quarantatré consentitemi di dire questa dato a cui si può parlare anche di prima ma io ho vissuto questa storia pare quarantatré fino alla trasformazione del partito impartito del democratico della sinistra non c'è nessuna tordi col nessun atto
Di questo partito di cui io mi posso aver coordinati
E in nessun atto che sia stato contro l'interesse del nostro Paese e dei suoi cittadini dico e finisco subito perché mi accorgo che ho parlato molto che se penso ad alcune delle più grandi conquiste
Dico è Periodo parlo del superamento delle gabbie salariali parlo della giusta causa parlò dello Statuto dei lavoratori
O se penso anche ad alcune leggi fondamentali a mio avviso nella trasformazione dell'Italia in un Paese moderno parlo per esempio del diritto di famiglia che a mio avviso è una delle leggi più importanti fatte nel corso di questo cinquantennio
Ebbene tutte queste leggi e portano il segno del Partito comunista italiano quindi quando io dico l'Italia oggi è un Paese che vuole entrare in Europa è un Paese moderno che fa parte della cultura dell'Occidente io non mi sento estranea
Per la mia storia a questo
Presidente Andreotti d'accordo con questa ad analisi
Piccoli incidenti o
Cioè le chiedo se d'accordo con l'analisi che ha fallito dal presidente io soprattutto laddove dice che tutte le leggi tutto quello che è stato fatto ha portato il no davvero adesso
No tutto quello che è stato fatto l'abbiamo un modo che col cercando di inquadrare quello che penso
Abbiamo un modo parlamentare dire voto per divisione cioè alcune cose mio possono senz'altro condividerle altre no e spiega in che senso io credo che un punto fermo
Perché Chesterton questi cinquanta e più anni
Sia stato quello
Che era poi tipico dell'impostazione di De Gasperi
Di dare un ruolo primario e condizionante alla politica esterna rispetto alla politica interna
Questo spiega
Una fase di un notevoli rigidi mento che derivava da una situazione di carattere internazionale
Ora io credo che la avevo gli occhi sia d'accordo con me su questo punto su cui poi si si torna basta silenzio anche se dedicassimo minuto ogni anno
Il CIPE non potevo assolutamente
Analizzarli con una certa profondità poi ognuno cercherà i diversi interventi da questa sera imporre anche approfondire un po'meglio
Proprio punto di vista cercando poi alla fine di dare un quadro organi se no si fa una specie di positivi supermercato dimissioni il particolaristiche
Cioè
Questa situazione internazionale
Senza dubbio condizionava anche il Partito comunista e non perché vi fossero così discipline di carattere monastico chiude ma perché c'era una pressione in un mondo nel quale senza dubbio e uno dei due antagonisti era l'Unione Sovietica c'era un mondo nel quale per carità qualunque riferimento in occasione accorpando i sono due poli soltanto ognuno cerca di strappare gli altri al proprio che vale doppio insomma credo che porta via al Polo contrapposti indubbiamente c'era questa Punto tant'è vero che quando per ragioni di politica esterna
Si rompe la coalizione nel maggio del quarantasette e dirò incidentalmente e ci tornerete sopra però importante che si rompe la coalizione
Duramente si rompe ma a Montecitorio l'attività dell'Assemblea costituente
Da quel maggio fino alla fine dell'anno continuo come se nulla fosse succeduto perché e perché naturalmente c'era questo senso di responsabilità di stare a costruire qualche cosa che
Bene o male è ancora valido tant'è vero che la prima parte della Costituzione nessuno ha pensato Ribéry mette la indiscusso e in quanto poi
A
Vedere una diversa strutturazione della seconda parte chi vivrà vedrà perché manca e qui anche lo dico che faccio l'inciso sull'inciso a mio avviso manca un punto essenziale
La Costituente delle e quarantasei quarantotto lavoro formando attraverso la Commissione dei settantacinque attraverso il confronto tra persone tra culture diverse uno schema che non può che essere uno schermo unitario su cui poi si vota
Se invece il fatto che partecipano in modo imprevisto ad una seduta i cinque o sei rappresentanti della lega
Ti ribalta il modo di il
Formazione del massimo vertice della Repubblica eh ma qui non ci stiamo più come metodo di lavoro perché che cosa accade allora se si vota a pezzetti viene fare un mosaico andare fuori e quindi è necessario spero che in questi giorni
Situazione permettendo riescano a darsi un sistema però anche nelle ultime battute mi pare che c'è questa contrapposizione quindi
Sophie si che la
Situazione del passato non c'erano le condizioni tra le forze politiche per avere la sensazione di questa costruzione
Di qualche cosa di nuovo Nibali che adesso non ci siano nemmeno questo la mia personalissima opinione però questo poi lo vedremo quando questo progetto verrà in Parlamento ritorno al momento
Che cosa è accaduto
Allora quella è verissimo che quella uscita dei comunisti dal Governo
Provocò nel campo comunista internazionale una reazione furibonda tanto è vero che e qui però ecco allora un punto in cui mi differenzio
La riunione
Da cui nacque il Cominform sulla fine del mille novecentoquarantasette
Fu
Assolutamente una specie di processo fatto al Partito Comunista Italiano in modo particolare poi da Tito
Che era il più intransigente che prese poi coraggio perché nell'anno successivo nel quarantotto noi vincemmo che volevo vedere se Tito si fosse trovato con due sistemi egualmente così di amicizia verso i sovietici da una parte e dall'altra
E questo vorrei dire questo verrà senza mancano assolutamente di riguarda nessuno ma a me pare che sia necessario dire questo perché altrimenti ma crediamo veramente che i comunisti cecoslovacchi comunisti bulgari comunisti ungheresi
Volessero quelle regime di interferenza sostanziale dei sovietici nelle loro consente io non credo che lo volessero ma dovettero subire probabilmente ringraziamo Dio che non è accaduto
E forse anche voi avreste dovuto subire con le sarebbe capitato caraibiche io son convinto non solo che le sentito il comincia da Togliatti non fosse assolutamente
Potevano resistere questo poi diventano ipotesi però io credo che certamente questo pericolo serio c'è stato questa mobilitazione
E questo cercare di rapportare al quadro internazionale
Il motivo anche di convergenze di divergenza all'esterno all'interno è stato costante si è poi chiama sono state ricordate qui alcune tappe successivamente anche la tappa
Europea vista all'inizio come un qualche cosa che invece dovrà dividere che forse
Boh una divisione del popolo oratore custodisce una specie di sinonimo di capitali si è poi visto che non era vero e dove poi si è trovato il punto di congiungimento con una premessa
Guardate Giovani l'anno importante nella storia non solo italiana ma nella storia vorrei dire mondiale senza dubbio e il mille novecentosettantacinque Helsinki Helsinki che crea un dialogo
Tra tutti i Paesi dell'Europa che associa questi Paesi dell'Europa direi strutturalmente Stati Uniti e Canada ricordo la risposta di Moro quando
Anche in Parlamento qualcuno disse ma come è possibile che voi crediate a questo sì Brest netto e contemporaneamente dice che c'è la sovranità limitata
E nuovissima veste poi passa e queste cose invece sono il punto di partenza è il punto di partenza in partita venne poi l'anno successivo io mi son trovato a
Fa diverse cose ma perché perché la politica non è solo quello che uno vorrebbe che si lavora con gli strumenti e secondo le possibilità che sia e mi son trovato l'anno successivo a presiedere un governo monocolore per di cosiddetta solidarietà nazionale qualcuno poiché ancora non va giù pazienza notizie rischia ormai è storia patria produrrebbe mi son trovato ma con una regola giovani queste storia precisa
Certamente era difficile anche per il partito comunista passare ad una posizione
Poi l'italiano meraviglioso che fu proprio Luigi Caputi che inventò questa formula perché del non era fiducia ma non era dice il governo della non sfiducia insomma interverrete non era
Facile passare a questo ma ci fu un patto preciso
Uno era quello guardate che sul
Patto Atlantico non si discute
E l'anno successivo mille novecento settantasette
In Parlamento si votò con la firma che con il voto dei comunisti e degli altri si vota il documento che dice Patto Atlantico e
Comunità europea sono i punti di riferimento essenziale della lipolitica esteri italiano l'alto impegno era un impegno migliore di non cambiare maggioranza
E questo l'ho preso con Berlinguer e lo mantenne e c'erano alle mie spalle degli scherzetti fatte anche da persone nel partito c'è questa frase dodici amico di partito insomma son due cose non sempre
Che si congiungono bene insomma c'era qualcuno che naturalmente non aveva visto bene questa formula di carattere politico e la certo andando a lavorare all'interno del movimento sociale di creare la divisione che di creare democrazia nazionale tutto fatto alle mie spalle raggiungono lo sapeva e poi io passo per furbo non lo sono affatto molte volte insomma quanto basta sì se non
Comunque comunque vorrei tranquillizzare tutti io
Mi considero
Così non in panchina in panchina prezzo parla di un linguaggio calcistico il lunedì
In alcune città non sempre fasi io personalmente sono abbastanza entusiasta dei risultati di ieri
Ma per quello che vicini guarda ma dico non sono in panchina sono il tutto al di fuori di questo cammino delle Mille Miglia sì io spero ancora un altro paio due i tappeti poteva essere dissi io ma poi ho pensato a delle altre cose però quello che allora si finisce decise perciò di creare in modo che c'era una maggioranza
Alternativa che andando in Senato però siccome
Allora non c'erano gli strumenti formidabili Tristano faccio il pallottoliere s'era già rendiconti Isabeau fare
Avevo due voti in più pregai due democristiani uscire dall'aula due senatori uscirono andammo sotto per un voto il giorno dopo si scioglie il Parlamento e si faceva l'elezione perché si manteneva
Questi Calipari questo l'ho voluto dire perché è un punto preciso e questo serve anche perché qualche volta
In tutti i partiti anche così cambia nome c'è però c'è sempre chi poi rifà la storia del passato un poco magari in senso eccessivamente critico allora detto questo secondo me certamente e l'altro aspetto
La Democrazia Cristiana qua
Domani se ne parleremo più a lungo non c'è da scandalizzarsi non è che privilegia una parte rispetto all'altra
C'è una definizione Degasperi dette che non è un modo di dire quando disse siamo un partito di centro che cammina verso sinistra
Questo voleva dire che cammina verso i comunisti ma Persoglio ma voleva chiarire nettamente e anche qui e poi ho finito sono monopolizza tutto ma quando si discute per esempio tra il pubblico e del privato
Se no altresì massima Lizza questo discorso pubbliche buono il pubblico è attivo il private buoni private cattiva tutte sciocchezze secondo vedente così parte che alcuni poi io alcuni che li ho visti entusiasti per la nazionalizzazione dell'energia elettrica
Che era una cosa che se si voleva spiegare dal punto di vista direi politico perché i socialisti abbiamo bisogno di alcuni anni li chiamava banchi di prova
Per
Motivare perché si dividevano dal partito più numeroso della sinistra uno dei banchi di prova per questa è una spiegazione specie se ha spiegato c'è un verbale di consiglio dei ministri il quale io che non sono affatto un tecnico diconomia dissi ma scusate ma questo è un settore dove lo Stato
E dominus perché vita le concessioni per costruire le centrali
E fissa le tariffe ma perché c'è bisogno chi spende dei soldi no su un altro settore ma allora così volevo dare molte spiegazioni cioè ministro importante
Competente disse perché se va verso il nucleare cioè dello Stato nessuno farà obiezione alle centrali nucleari se non è se invece dei piani dove si è visto che non è così ma tornando e ho finito sul serio
Siamo attenti tube per ci sono dei momenti e nei quali la politica prende il sopravvento
Ma sono dei momenti saluta certamente da un punto di vista di manuale di economia
Giorgio la Pira che difende la Pignone
Diventa quasi un non senso dal punto di vista economico tra parentesi poi si vede però che ha tempi più lunghi e questo non è poi tanto un non senso e che a tempi poi brevi evitava
Delle conseguenze che mandavano a rotoli non solo la politica ma anche quelle minimo di vita economica che stava
Per nasce allora sotto questo aspetto io sarei molto attento perché no per indifferenti va Bretagna guardare momento per momento del caso per caso del resto poi prima stato ricordato Liri
è nato dopo la crisi del ventinove nato del periodo fascista verso le donne che mi è che sia una costruzione che è stata fatta dopo insomma
Il fatto poi seppellirlo adesso senza nemmeno un funerale terza classe a me non convince molto ma questo tra parentesi tutto fa parte forse di una certa nostalgia
Derivante dalla iniettare eccetera però stiamo anche qui attenti nel fare la storia dello sviluppo economico della nazione bisogna da anche guai annegare l'importanza del industria privata
Senza nulla togliere alla grande industria va a quel grande fiorire di media e piccola industria che è stata la la realtà poi straordinario del nostro progresso di carattere economico è però bisogna stare più attento penserò quando c'è qualche settore che non va lo si cerca di scaricare
Io non faccio esempi perché una volta ne ho fatto uno e poi hanno dato troppa addosso insomma
Insomma se io posso evitare un po'di grande cerco di evitare l'insorgere deserta però ci sono dei settori dove volentieri si dà allo stadio giorno e forse una specie in ospedale insomma
Poi se le cose vanno bene canora dovrei stare montate e imitare e compito sul serio che la prima parte della Costituzione sotto questo aspetto fissando
Finalità
E limiti della proprietà e riserva di alcuni settori fondamentali è una parte toreri perfetta e dobbiamo lavorare su quella e quando allora
Dispiace un fondo
Anche se erano assolutamente nostalgie dello Stato Pontificio però venga da Roma insomma gente dei quando noi vediamo
Ricordarsi quasi ogni giorno
Che non si può far riferimento ignorando l'uomo
Al pure semplice economia di mercato
Ma bisogna creare un'economia sociale di mercato
Questo direi lo sforzo che adesso le forze politiche tese lo sforzo che voi giovani dovete esigere che venga fatto il dovere di contribuire a farlo si tratta di creare proprio una stagione non perché possiamo creare delle formule economiche
Così che siano fatte solo di desiderio o che siano rispondenti ad opportunità momentanee si tratta veramente in questa allora c'è da costruire una realtà diversa poi dopo la struttura si classificherà io tra fatto il più Prima Repubblica o o no dire siamo
è una repubblica mezzo destro ma non di più insomma
Ed è proprio la domanda che volevo fare
Ed è proprio la domanda che volevo porre al senatore Fisichella
La presidente Iotti ho detto che non siamo nel seconda Repubblica va
Si chiama non siamo ancora il
Presidente Andreotti dice siamo a una repubblica e mezzo ecco secondo lei proprio senatore siamo già nella Seconda Repubblica questa seconda Repubblica qual è il ruolo della destra soprattutto quella che è uscita da Fiuggi
Se
E difficile
Può avere queste schematizzazione
Anche perché questa schematizzazione in genere sono segnalate quando hanno una qualche plausibilità per esempio Gorgos formazione significative
Negli assetti costituzionali
E qui ancora queste trasformazioni significative non ci sono parte c'è stata una riforma del sistema elettorale che è stata abbastanza innovativa perché per i tre quarti siamo passati al collegio uninominale permane un quarto di sistema ancora proporzionale
Ci sono state delle trasformazioni che hanno evidenziato che taluni passaggi
Necessari sono stati compiuti ma certamente non sufficienti perché si addivenisse ad una realtà completamente nuova quindi
Parlare Club di Seconda Repubblica e molto difficile
Parlare ancora di persistenza piena della prima repubblica nove
Agevole
Personalmente non ho usato questa espressione non ho parlato né di prima metti seconda Repubblica ho evitato queste formule questi moduli lessicali
Che spesso sono possono essere ingannevoli dal punto di vista concettuale e quindi
Mi riprometto eredi di continuare a seguire questa linea
Certo ho ascoltato naturalmente con la dovuta attenzione negli interventi autorevolissimi dei miei interlocutori e
Poiché questi interventi o hanno avuto un carattere
Non dirò giustificazionista ma hanno avuto un carattere
Di riduttività
Di quello che
Che si è verificato Pro lei nella realtà nel suo complesso mi chiedo ma
Come mai
Attese tutte le cose che sono state dette un intero assetto politico si è comunque profondamente trasformato
Come mai un grande partito come il Partito Comunista che nel mille novecentosettantasei aveva il trentaquattro virgola quattro per cento dei consensi popolari come Partito Comunista se nulla aveva da discutere se nulla aveva da
Da come dire non dirò da rimproverarsi se nulla aveva da affrontare con riferimento ai propri connotati culturali e strutturali come mai un partito era al trentaquattro virgola quattro per cento nel settantasei ha dovuto trovare la necessità ha trovato la necessità persino di cambiare nome
Ha trovato la necessità di fare una elaborazione faticosissima così come faticosissima è stata tutta la riflessione culturale di questa forza politica
Sia ben chiaro
Questo nulla togliere alla revisione che altri versanti politici hanno fatto ma che altri versanti politici avendola fatta riconoscono come una ineludibile necessità questa questa rivisitazione critica del proprio passato
E viceversa
Sembra quasi che nulla sia avvenuto con riferimento a questa forza politica e invece molto è avvenuto perché le cose sono due se avvenuto qualche cosa di assai significativo allora questa è davvero una forza politica nuova se invece non è avvenuto nulla e allora c'è da fare c'è da chiedersi se non sia rimasto nei suoi connotati nei suoi messi essenziali la forza politica che era una volta io credo invece obiettivamente che
La sinistra italiana sia cambiata e il Partito comunista italiano sia cambiato non sia più nel vecchio partito comunista italiano
Ma questo ha voluto pur significare qualche cosa vuol dire che c'erano molte cose che dovevano essere cambiate
Vuol dire che la situazione non era così
Diciamo così rosea
Ma vale per altri partiti sia invece vale per la destra italiana vale per soltanto che queste cose vanno vanno vanno vanno dette con grande credo con grande con grande chiarezza dunque c'è stata
Una forte trasformazione oso aggiunge perché questa forte trasformazione
Spesso è stato il risultato di straordinarie pressioni esterne
Più che della capacità anticipatrice di talune classi dirigenti che come dire scavalcavano gli eventi prevenivano gli eventi no
Queste trasformazioni sono avvenute
Sull'onda sulla pressione sulla spinta di realtà che ormai rendevano anacronistiche certe certe posizioni ripeto non vale solo per un partito vale per una pluralità di forze politiche e quindi non c'è nulla di
Rammaricarmi diciamo nel riconoscimento di questo di questo dato di realtà quindi queste trasformazioni sono avvenute queste trasformazioni sono state prodotte in larga parte spesso comunque
Dalla pressione esterna dalle necessità
Un quadro
Politico complessivo si è trasformato qualche ragione ci deve essere stata per cui ad un certo punto vediamo che
Un opinione pubblica che si orientata fino ad un certo punto massicciamente su certi partiti cambia cambia orientamento e cambia atteggiamento
E questo è avvenuto a sinistra e questo è avvenuto al centro se c'è un area politica nel quale un'area politica nella quale si è verificato per così dire una sorta di terremoto beh questa l'area politica del centro è un dato di realtà non è non è che una registrazione se aree tradizionalmente
Serbatoi di voti elettorali per esempio per la Democrazia Cristiana pensiamo al Veneto pensiamo a certe province della Lombardia e così via ad un certo punto ribaltano in maniera così drastica i propri orientamenti
Fino ad alimentare perché presumibile una serie di indicatori
Dal punto di vista dei flussi elettorali mettono in evidenza questo dato che questi elettori che fino a pochi anni foco davano in un modo adesso alimentano la lega se queste cose sono accadute vuol dire che c'è stato qualche cosa
E non voglio semplificare nulla non voglio banalizzare nulla le risposte possono essere plurime in ordine alle ragioni che hanno prodotto queste situazioni ma queste situazioni ci sono stati e se ci sono state all'ora le nostre analisi devono essere analisi un pochino più
Come dire un pochino più crude
Un pochino più crude perché
Accade
In altri
Sistemi politici che ci siano ricambi senza che questi ricambi comportino
Le destrutturazione di interi assetti partitici così come si sono verificate nel nostro Paese
Com'è che ci troviamo adesso con un quadro partitico così radicalmente innovato rispetto soltanto sette anni fa a otto anni fa
Non può essere un
L'impatto che interviene in una realtà che prima era priva di problemi perché se fosse stata prima di propri vari problemi poco non numero di problemi modesti
E di e quindi di problemi solubili
O con delle risposte adeguate ai problemi che si venivano presentando
Non ci sarebbero state delle forzature che abbiamo registrato in relazione agli assetti politici agli assetti partitici agli atteggiamenti dell'opinione pubblica agli spostamenti del consenso in relazione quindi alla destabilizzazione
Amplissima di una di una classe di una classe e politica poi certamente le difficoltà nelle quali la transizione questa che stiamo chiamando convenzionalmente la transizione
Si è venuta a trovare possono portare come per certi aspetti anche stanno puntando
Anche in queste settimane
A dire beh
In fondo
Certe no non voglio parlare di rivincita ma insomma certe classi politiche possono cercare di recuperare un loro ruolo che erano state in qualche modo accantonate e certi né certe personalità che erano state
Marginalizzate possono ritornare alla ribalta ma voi comprendete che tutto questo avviene in un quadro nel quale gli elementi di novità sono elementi significativi
Perché
Se solo pensiamo per esempio al più grande partito cioè della sinistra una formazione
Che aveva raggiunto i livelli che ho richiamato
Qualche minuto fa subisce una scissione di proporzioni rilevantissime
Che portano il partito per qualche il partito avvisa articolarsi in due in due in due in due in due monconi uno dei quali è attorno al venti per cento l'altro è attorno al dieci per cento ventuno ventidue certo venti ventuno ventidue
Ecco
Certamente attorno detto di fatti quindi ventuno ventidue accreditiamo ma anche del ventitré e l'altro all'otto al nove al dieci
Questo è un fatto col fatto che conta è un fatto di rilievo se è oggi il primo governo
Delle sinistre e cioè il primo governo che vede la partecipazione diretta della parte più rilevante quantitativamente probabilmente qualitativamente
Del precedente Partito Comunista Italiano si trova nella situazione di crisi in cui si trova lo si deve ampiamente all'altra porzione è che di partito che svolge un ruolo sostanzialmente
Di di contestazione
Tomasson successe delle cose che non possiamo sottovalutare e che dobbiamo guardare nella loro pregnanza sistemica perché questo e il motore per fare analisi dei fenomeni politici
La metodologia della ricerca politica e una metodologia dell'attuale
Quel certamente
Le esperienze personali hanno un grande peso raccontano certamente e gli aspetti singoli specifici hanno un loro rilievo una però noi dobbiamo che della dinamica complessiva nella dinamica complessiva
Queste trasformazioni ci sono state queste trasformazioni sono state importanti non voglio dire perché io non voglio esprimere giudizi di valore
E non voglio quindi lanciare anatemi nell'una piuttosto che nell'altra direzione
Queste trasformazioni non voglio dire che esprimano un giudizio su una classe dirigente dico che hanno innovato però rispetto ad una classe dirigente
E tutti questi elementi noi li dobbiamo mettere nel conto ai fini della nostra valutazione perciò io non so ripeto senza usare la espressione Prima Repubblica o seconda Repubblica registro registro perché questo è il compito dello studioso che siamo in presenza di un un insieme di mutamenti importanti
Rilevanti rispetto ai quali ovviamente ci sono delle resistenze fortissime perché è inevitabile che le resistenze ci siano
Ma che non possono essere trascurati nella loro consistenza e quindi se sono accaduti qualche ragione perché tutto ciò sia accaduto in termini di trasformazione ci deve essere perché se no i cittadini
Le forze politiche nei loro rapporti reciproci
Anche gli equilibri con riferimento al quadro internazionale probabilmente non avrebbero dato gli esiti che viceversa stiamo registrando
Il senatore Fisichella c'è ricordato che il Partito comunista nel settantasei aveva il trentaquattro virgola quattro per cento dei consensi dopo di che il Partito Comunista assitito conquista esigenza di trasformarsi
Chi meglio del
Del presidente Iotti ci può brevemente dire perché ha sentito questa esigenza
Io a questo proposito ma non soltanto
Devo ricordare che viviamo in un tre D otto
In cui
I fatti internazionali
Annina un Enna venne importanza anche all'interno dei singoli ai
Giustamente io credo prima il senatore Andreotti
Diceva che
La Democrazia Cristiana in modo particolare l'onorevole De Gasperi
Aveva sembra per avuto questo senso dell'importanza dei fatti internazionali preminenti addirittura sui fatti nazionale
E io condivido pienamente quest'opinione
Anche mi rifaccio un momento alla domanda che lei mi ha fatto precedentemente
Anche
La nostra posizione sul Patto Atlantico deriva in grande parte da coi
Dal fatto cioè
C'è la divisione del mondo in due blocchi vera conseguenza
Del Patto atlantico avrebbe avuto un'importanza fondamentale anche all'interno del nostro Paese
E avrebbe reso molto più difficile la dialettica politica come del resto
Si è dimostrato
Io voglio soltanto ricordare chiudo questa parentesi
La conventio ad excludendum che riguardava appunto i comunisti che per un lungo Periodo della storia d'Italia accompagnato le vicende politiche
Ora io voglio rifarmi alle questioni internazionali
Per quanto riguarda il la trasformazione del Partito Comunista Italiano
Indubbiamente tutti ricorderanno il congresso di Bologna avviene nel mille e novecento ottantanove
E il congresso di Rimini avviene nel mille e novecento novantun ci sono due anni e mezzo ma due anni che dal punto di vista internazionale sono drammatici perché vedono addirittura un mutamento radicale
Di i rapporti perché si passa da un mondo bipolare
A un mondo che io chiamo ancora una parola che mi piace un poco ma che comunque dico perché mi sembra comprensibile Almondo manopola
C'è nell'ottantanove il crollo del muro di Berlino benvenuto ma il crollo del muro di Berlino comporta una modificazione di tutti i Paesi dell'Est europeo
H d'eccezione dell'Unione Sovietica e nel novantuno cioè il crollo dell'Unione Sovietica
Noi in quella situazione io sono stata per quelli che hanno più sostenuto questa tesi
Abbiamo sentito la necessità di modificarli il nostro partito
Va da sé mi scusi mi veniva fatto di chiamarlo professore interna ma residente in verifica senatore Fisichella
Va da sé
E nessuno sostiene il contrario che sarebbe un pazzo da buttare non so dove oggi va comunque un patto che niente era cambiato andava tutto bene ecco quindi non si capisce se non si ammette un profondo turbamento anche all'interno una pressione esterna dice lei
Non ci sarebbe stata Stern chiedo scusa non esterna nel senso di internazionale esterno dei fatti diciotto banco io mi riferisco anche in questo caso ai fatti Esterni parlo gli agenti modo di pensare potenze economiche esattamente penso ecco allora io dico io sono stata allora profondamente convinta e ritengo che sia stato giusto che Peri il modo conforme era erano avvenuti questi fatti il crollo del muro di Berlino
E la vicenda dei paesi che già si conosceva da diverse vie
Vicende del passato ma anche da nostre posizioni voglio ricordare di Memoriale di Yalta voglio ricordare lo strappo di Berlinguer
E così via però arrivate a quel punto noi sentiamo il bisogno
Come dire di cambiare i numeri
Perché il mantenere il nome comunista Cirith collega in qualche modo a esperienze che sul piano della storia da qualunque parte simili si deve riconoscere sono saldi perché questa è la realtà anche se dura da un certo punto di vista ma sono tanti e non c'era quindi altra sparata che è quella di
Tornare
Un nuova moto per essere ugualmente qui si sottolineo ugualmente un partito in difesa dei lavoratori e per la trasformazione in senso più giusto più uguale più libero bella Società Italia
Le ragioni sono queste e nessuna otto per due anni ne abbiamo discusso di questa questione che è avvenuto di fronte a tutti e nel Sud accerto può dire che sia avvenuto nel segreto
Perché le cose sono state messe di fronte alle opinioni del Paese
Ormai casa unanimi no e abbiamo approvato unna resistenza
All'interno
Perché chi aveva partecipato in tutto o parziali mente dico perché le generazioni sì succede allora e quindi non tutta la storia del Partito comunista era stata vissuta personalmente dagli iscritti
Al Partito comunista
Ma
Questi iscritti al partito di quel momento si sentivano partecipi di una realtà
Che viene aperta allora dell'area Pamela trasformazioni avvenute in Italia ma Imperia giarrettiera per lavora la garanzia
Di una difesa dei loro interessi nella società italiana noi abbiamo trovato casomai e non s'accede intessute
Il congresso di Rimini e poi giù questa bella ricordato giustamente ha dato origine all'uscita allora con la iniziativa del allora senatore Cossutta
Della partito si chiamerà di Rifondazione come anche quel partito però sente il bisogno di essere rifondere
Proprio perché si vuole creare una netta differenza con un'esperienza che è vera fallita e un'esperienza che aveva avuto nella sua storia fatti drammatici e tali da non potere essere in nessun modo fatti
Io credo che dire con estro
Non vuole dire c'è rotto noi siamo uguali al Partito Comunista Italiano perché questo sarebbe un
Anche quando io dico io non trovo del Partito comunista lo ripeto perché risponde non trova nessun atto di cui io debba vergognarmi non significa questo che non sia cambiata la nostra politica
Perché si pone innanzitutto un grandissimo problema
Se quell'esperienza è fallita dentiera all'esperienza reale
Palissandro bisogna allora percorribile
Quelle certamente no
Anche al Senato ma comandi e quindi io una ricerca no facile c'è tormentato
Ma una ricerca che dura tutt'oggi e che nell'esperienza per esempio del rapporto tra il nostro partito e i partiti socialisti e nella creazione del Partito socialista europeo
Di cui fanno parte la stragrande maggioranza detta Titti
Ex comunisti diciamo così dell'Europa è certamente un modo per trovare il via che non sono più quelle del della vecchia socialdemocrazia
Ma che certamente non sono quelle dei Paesi comunisti
Quali sono queste strade noi cerchiamo di segnarne qualcuna se io dovessi in questo momento credo che nessuno in questo momento
è sana crebbe diretto quali forme passerebbe a vere una società più libera e più uguale di quella nella quale invidia
C'è però un punto che per noi è fondamentale
Un punto il anzi più di un punto mi permetterete di ricordarne il primo è la garanzia della pace perché la guerra oggi significherebbe qualcosa
Di assai diverso da quello che è stato nel passato e forse avrà istruzioni dell'in Piero il genere umano
Secondo il principio della libertà e il principio della democrazia che devono marciare insieme e che sono con Tizio amanti
Tutte le altre ricerche anche nel campo dell'economia
Ecco io rispondo in questo modo
Dinanzi
Mentre Andreotti il presidente degli ottici ha spiegato questa trasformazione dal Partito comunista al PDS
Prima abbiamo ricordato la trasformazione Movimento Sociale in AN poi domani il senatore Fisichella succede ci illustrerà meglio
E comma dodici
Che invece si è sparpagliata in mille rivoli
Questa unità dei platonici secondo lei è possibile ancora ottenerlo magari dentro un polo uno dentro l'altro oppure in un terzo
Intanto mi sembra
Importante il punto di partenza del onorevole Iotti cioè
Il quesito se non fosse caduto il muro di Berlino
Sarebbero accadute egualmente porno una serie di vicende interne questa è un quesito che è legittimo porsi nonché sia stata a mio avviso
L'unica causa ma è una concausa
Storicamente prevalente
E quella che si chiamava la conventio ad excludendum ecco latino ma senza farsi le era una necessità
Perché da un sarebbe stato possibile avere dei governi italiani che si alternavano uno in politica estera direi filo occidentale successivamente uno filo estate poi con un intervallo vaga di una legislatura filo terzo mondo questo non era possibile quindi certamente questo era anche un forte indebolimento perché obbligava a dare una prevalenza
A alleanze che non avevano poi una
Sostanziale salvo in queste grandi cose e anche nell'accettazione del metodo democratico vadano avevano dei punti in comune tant'è vero che se voi vedete la curva discendente della Democrazia Cristiana del mille novecentoquarantotto al mille novecentocinquanta altri è una curva notevolissima perché perché nel quarantotto
Molti votarono per minori e nel senso che era un modo per non far vincere gli altri
Era un modo sostanzialmente difensivo
Ma
Non credevano però
Che nella sua essenza la Democrazia Cristiana
Forse un movimento veramente popolare quando nella prima legislatura in cui aveva la maggioranza assoluta
Pica autorevole che rimanesse il governo di coalizione più che giusto in un paese così tanti auguri come il nostro anche culturalmente da tanti punti di vista ma facemmo le leggi più incisive la legge di riforma agraria la creazione della Cassa del Mezzogiorno e questo è tutto una parte l'interesse non andava assolutamente bene e questi nell'elezione del cinquantatré C abbandonare in fondo dei gastrica cade anche perché poi i partiti alleati non ebbero la forza sufficiente di resistere perché i numeri ci eleva tant'è vero che pochi mesi dopo il governo Dini Scelba si ricostituì sulle basi quel ripartire questo è molto importante secondo me divisa ho parlato allora di un momento nel quale era una prevalenza di esigenza difensiva
Che nei paesi dove
Fondi regimi
Simpatizzanti verso Mosca avevano preso il potere ci fosse
Anche sotto il profilo esclusivamente
Vorrei qui aprire una parentesi perché ma spiegare il servizio a cui non va bene che si si sia trovata
Prezzo la cosa importante sia che questi non diventino però poiché il centro dell'attenzione noto rispetto a tanta gente che cerca invece di studiare di approfondire poi tolti che invece cerca solo di fare gazzarra diventi concreta
Allora oggi esiste una necessità
Che i cattolici democratici siano in un l'unico partito
Io allo stato direi che non si pone questo problema perché
Pur partito nasce da un approfondimento anche culturale ma Antonio noi eravamo nati come democrazia cristiana
Con una lunga preparazione andare a rimeditare il Codice di Malines rielaborarlo nel Codice di Camaldoli trasferire in questo leader i costruttori e poi cominciare l'organizzazione a oggi se si trattasse solo di un fatto organizzativo
Chi la concepisce così sbaglierebbe e allora c'è nella tradizione non occorre che lo ricordi a Firenze c'è nella tradizione una differenziazione politica
Anche dei cattolici
Poi dopo altro mondo mi devo dire di più credibile speriamo il più tardi possibile ma questo insomma adesso dico dei cattolici militanti c'è una legittima differenziazione politica secondo me non essendoci più questa necessità difensiva
Allora bisogna cercare di e di costruire giustamente passato abilissima mattinata nella biblioteca di Spadolini sono le annate per esempio della unità cattolica cioè il giornale dei cattolici conservatori
Fiorentini che dura fino al mille duecentoventinove tra l'altro che era durissimo che veniva se qualcuno poi si interessa veniva addirittura molto sostenuto ci sono perfino lettere che ho trovato per un libro sto scrivendo insomma perfino lettere di Pio decimo che era terribile nei confronti dell'altra stampare a casa cosiddette di penetrazione lì c'era la questione romana che poi pensava
Fortemente su tutto il tuo
Ma queste anche norme che uno possa essere un buon cattolico avere un diverso orientamento di caratteri blu nel momento in cui poi dice invece da sola tromba perché c'è moti l'essenziale però ebbe ero finito
è che siccome ogni sedici il problema si sposta allora sui valori
Cosa che è vera però su alcune cose naturalmente bisogna allora intenderci
Su alcuni problemi la tirata dura più di una differenziazione di essere può più avanzati e un po'meno avanzati e di essere conservatore non conservatore ci son dei problemi per esempio che anche alla luce
Oltretutto della scienza
Che dimostra dove il momento in cui nasce la viltà
E su questi problemi allora non si può essere debiti perenti allora c'è da un lato su questi problemi chiamiamo pure di bioetica su cui l'approfondimento porterà a delle convergenze
Ma al di là di uno schieramento di carattere politico e poi c'è quello che prima aveva accennato cioè la elaborazione
Di possibili idee di chiamiamo pure di sociologia applicata cioè di ispirazione social di una economica anche obiettivamente valida
Questi sono allora gli approfondimenti che oggi devono essere fatte poi dopo se questo apparato camminare assieme oppure come dice non è in una fase molto bello che diceva
Camminare separati per colpire congiunti prezzo noi siamo un po'così meno bellicosi nella nostre terminologia ma cioè da un lato dire una difesa di alcuni principi e sui quali non è problema così di carattere politico di parte tutti poi c'è questa affascinante di circa di una aggiornamento
Pratico della nostra dottrina sociale questo è il problema attuale quindi io non credo che si ponga un problema di carattere organizzativa attualmente penso che e un problema di ricostruzione ho di aggiornamento ma nel senso profondo di questa parola di una base per la quale si sappia se secondario si diverte in poi i corpi misto
Il punto essenziale però nella vita politica qui potremo discutere parecchio dire cosa vuol dire consociativismo e cosa per il parlamentarismo tra il punto essenziale oggi secondo me è quello di restituire al Parlamento cioè all'organo rappresentativo politico la centralità nella lite che il dibattito fermo restando il ruolo dei partiti il ruolo degli interessi ruolo della strada il ruolo della cultura certamente son tutte
Delle componenti per la formazione di una volontà politica però bisogna restituire a mio avviso o se possibile forse dare al Parlamento questa centralità per il resto non preoccupiamoci parla Firenze
Se qualcuno di voi ha voglia vada guardarsi il vocabolario riduttivi reti sia Mariko utile Fanfani ma siccome non c'entra niente il Fanfani politico io cito solo colpirvi Cudini sotto la voce stabilita
Porta proprio come esempio
Il governo non è stabile smettere e perché questo mille ottocentosettantacinque fra l'altro era il nuovo governo di Minghetti che durava da due anni dopo un Governo di Lanza che nella dura di tre però inizio della vita italiana
Delle mille novecento del mille ottocentoquarantotto vede nell'Ottocento quarantotto sette presidenti di consiglio Diversi quindi i problemi non sempre sono nuovi nel nostro Paese
Un'ultima domanda al senatore Fisichella il suo collega di partito Matteoli ha detto proprio pochi mitici tifa che in Italia non mancano i politici manca la politica dei d'accordo
Beh
Si può rispondere in tanti modi adesso cercherò di dare una risposta però
Siccome il Presidente Andreotti ha detto una cosa
Suggestivo per certi aspetti ma
Un minimo anche inquietante fatemi fare una micro riflessione i problemi non sempre sono nuovi ha ragione Presidente i problemi non sempre sono nuovi
Anzi quasi sempre sono vecchie
Il che mette in evidenza per esempio
Una difficoltà di qualche sistema politico e per esempio il sistema politico potrebbe essere la specie quello italiano dei innovare rispetto a certe abitudini e poi è vero i problemi non sempre sono nuove i problemi del parlamentarismo
Sono stati i problemi della difficoltà decisionale della instabilità governativa dell'eccesso per buono però Boso e compagnia bella vogliamo lui ricordare anche che la crisi del parlamentarismo dal luogo voi a vent'anni di dittatura mono partitica
Perché ricordiamo questo piccolo aspetto perché quando i problemi che non sono nuovi non vengono affrontati e non vengono risolti e diventano problemi insolubili coi le risposte vengono cercate e trovate altrove quindi
Se storicamente filologicamente vero quello che è stato detto
Dal presidente Andreotti
E ci incuriosisce perché essa riguardiamo rileggiamo i classici leggiamo Gaetano Mosca per esempio sulla crisi del parlamentarismo cioè già tutto quello che doveva essere detto se leggiamo Autori anche precedenti c'è già detto tutto quello che doveva essere detto
Però poi è anche vero che certi regimi hanno dato luogo con la loro inefficienza
Con la loro inefficienza
Non perché gli altri siano venuti fuori per chissà quale innata cattiveria
Di certe parti rispetto a certe altre ma quando i sistemi non funzionano per lo abbiamo visto in Germania e lo abbiamo visto in Italia e lo abbiamo visto in Spagna e lo abbiamo visto in Francia
E l'abbiamo visto in Portogallo e l'abbiamo visto in tanti altri Paesi quando le democrazie rappresentative non funzionano e i livelli di disfunzione superano certi limiti e diventa noi indissolubili danno luogo o possono dar luogo ad esiti o per così dire
Di degenerazione
E Interna per trasformazione quindi collegano al quesito che Mickey mi poneva il nostro moderatore il direttore Berti oppure accadute verticali della democrazia stessa
E allora ritorniamo al quesito di del direttore di Riccardo Berti
Non c'è la politica
Che ci sia certamente è un problema di formazione della classe dirigente lo constatiamo lo registriamo non foss'altro perché le modalità della circolazione delle élite di cui parlavo prima sono state modalità non non non felici e tali da non produrre sì secondi ci sono state delle strozzature nella produzione delle classi dirigenti in questi in questi anni e ciò ha reso difficile il ricambio quando poi c'è stato
Per così dire la scomposizione dell'assetto politico e c'è stato anche molta improvvisazione inevitabilmente sono emerse personalità che non erano abituate al lavoro politico
Sono emersi partiti politici o movimenti politici che rispetto alle necessità della gestione della res pubblica
Erano solo parzialmente Mier rispondenti tutte queste cose le sappiamo le abbiamo viste
Ma c'è un dato più rilevante più significativo che cosa può voler dire oggi che non c'è la politica
Ma forse
Può voler dire oggi la constatazione che non c'è la politica che c'è come dire un
Sopra carico
Del ruolo dei soggetti economici rispetto ai soggetti strettamente e specificamente politici uno dei grandi rischi della crisi del partito politico
E proprio questo perché che i partiti politici così come erano organizzati ed è stato ricordato prima dalla parlamentare la signora come si chiamava la parlamentare prima che è intervenuta nel dibattito nella nell'apertura diciamo dei lavori la l'onorevole chiama che i partiti politici così come li abbiamo conosciuti come li abbiamo vissuti e così come hanno prodotto quella espressione che in fondo nasce a Firenze di partitocrazia perché fu Giuseppe Maranini il preside della Cesare Alfieri che adoperò la nozione di partitocrazia
Probabilmente per primo o comunque che tette alla mozione di partitocrazia una diffusione attraverso i mezzi di comunicazione di massa molto rilevante ed editorialista del Corriere della Sera dunque che i partiti
Abbiano dato luogo a fenomeni di tipo degenerativo e nelle cose però i partiti sono necessari per il funzionamento di un sistema democratico perché organizzano il consenso
Quando le forze politiche
O perché non riescono ad organizzare adeguatamente il consenso o perché l'organizzazione del consenso produce classi dirigenti modeste o perché l'organizzazione del consenso non conta non permette rapporti politici tali da conferire alle classi dirigenti una capacità di guida
Nel quadro generale
Quando tutto ciò avviene è evidente che in altri soggetti prendono il posto e assumono le decisioni questo è tanto più vero in una situazione come quella nella quale noi siamo
Ove i processi di tipo economico stanno assumendo una rilevanza così forte così pregnante
Così costitutiva persino degli assenti sovranazionali
Da
Essere
Come dire una sorta di primo motore di tutto ciò che ha
Il corpo la politica
Oggi non dobbiamo farci illusioni siamo in una dimensione storico culturale nella quale
Il voi sapete faccio un piccolo richiamo di tipo storico ma voi sapete che e qual era il grande nel Medio Evo cattolico qual era il grande contraltare del potere politico
Era un'autorità spirituale che aveva una sua giustificazione e un suo radicamento
Nella d'ascendenza e quindi nel riferimento a certe norme che nessuno neppure l'autorità politica poteva vulnera are come dicevano ancora non siamo già più nel Medio Evo ma come retaggio di questa esperienza medievale
Come dicevano ancora i giuristi nel diciassettesimo secolo a proposito dei sovrani i sovrani si trovano nella felice impossibilità
Di fare certe cose perché queste cose erano impedite da un insieme di riferimenti etico culturali che erano patrimonio comune sia di coloro che governavano ossia di coloro che erano governati
La caduta quella che riassuntivamente è stata definita la morte di Dio a certamente privato
Della dimensione o per lo meno a ridimensionato drasticamente con la crescita di tutti i fenomeni di secolarizzazione a ridimensionato drasticamente
La possibilità del riferimento a questa dimensione e a questo insieme di norme che come tali erano limitative
Del potere e di chi aveva le risorse per esercitarlo quindi la dimensione diciamo e Tyco civile
E in qualche modo una dimensione fortemente indebolita
La dimensione economica è esplosa in maniera straordinaria in maniera straordinaria
Anche qui come il prodotto di una stavo di una eccezionale rivoluzione sia culturale che strutturale
Per tutta la lunga tradizione la lunga tradizione dell'Occidente voleva ma non soltanto dell'Occidente di tutto il mondo quanto meno di tutto il mondo indoeuropeo voleva l'attività economica come attività strumentale subordinata rispetto alle altre attività e in particolare rispetto all'attività politica
Religiosa che erano tra loro strettamente intrecciate
Oggi in seguito a queste grandi trasformazioni strutturali a queste grandi trasformazioni culturali la nascita dell'uomo economico e quindi il crescente ruolo della dimensione appunto produttive più generale economica
Questi soggetti sono diventati protagonisti allora da una parte declina la possibilità culturale dei limiti accerti poté dall'altra parte il potere economico per delegittimazione in ragione delle sue inadeguatezze delle sue in capacità operative delle disfunzioni di cui esso per una serie di ragioni
E protagonista rimane il rischio gravissimo che l'unico potere intendiamoci bene non c'è nessun pregiudizio anti economico in quello che sto dicendo c'è soltanto il riferimento alla necessità di una divisione del lavoro sociale in modo che io ho Loris siano in qualche misura almeno e qui liberati perché senza l'equilibrio che è il fondamento della democrazia non ci può essere controllo di un potere su un altro potere tutti questi elementi dicevo stanno facendo sì che si realizzi una sorta di discredito della politica e tu costante accredito dei soggetti economici quale tra le altre cose disponendo delle risorse in virtù delle quali si dispone dei mezzi di comunicazione hanno la capacità e di creare attorno a sé stessi
Un atteggiamento tendenzialmente benevolo della comunità questo non è stato fino ad un certo punto certamente non è stato così
Finché l'ideologia del marxismo ha avuto una sua un suo peso perché non vi è dubbio che fino ad un certo punto per esempio nei confronti di certe esasperazioni capitalistiche almeno ma forse addirittura nei confronti del capitalismo tout-court c'era un atteggiamento culturale negativo da parte dei marxisti
Essendo scomparsi i marxisti perché non se ne trova uno a pagarlo oro e e io cito ancora Marx senza essere Mai stato marxista
Ma i marxisti non ci terrebbero più Marx per non si sa quale misteriosa ragione cioè lo hanno abbandonato come accade ai neofiti quando i neofiti si convertono sono sempre se l'anti e quindi hanno cancellato Bax di grande pensatore
Viceversa allora
Non non non essendoci non essendoci più una cultura in qualche modo che facesse da freno non perché io ne vogliamo parlare di ideologismi
Che erano drammatici nei loro esiti non ci dimentichiamo nella la il il il salario come variabile indipendente
Oppure l'idea che si dovessero nazionalizzare anche i negozi dei barbieri perché abbiamo sentito tutte queste cose in Italia abbiamo sentito tutte queste cose nel nostro Paese adesso tutte queste cose sono fortunatamente cancellate ma nello stesso tempo è successo che si è ribaltato il pregiudizio antieconomico
Si è determinata una sorta di pregiudizio contrario radicalmente drasticamente economicistico la politica ai suoi affanni perché ha vissuto fasi di transizione e così via
E quindi quindi noi oggi ci troviamo in una situazione di Obiettivo squilibri io oggi dico che più di una democrazia e a rischio di involuzione oligarchica
Che se ne accorga o che non se ne accorga naturalmente spesso gli oligarchi mascherano mascherano
Con tecniche demagogiche
Il loro le loro acquisizioni e le loro influenze potestà attive
E siccome l'unica demagogia e quella progressista evidente che vedrete molti del mago molti oligarchi molti uomini della Finanza molti uomini della economia
Trasformati
Per adeguatamente tutelare i propri interessi in cosiddetti progressisti
E quindi in questo modo in questo modo
Realizzano
La trasformazione apparentemente indolore della democrazia
La loro preminenza all'interno di una democrazia che si tiene svuotando alcune concessioni mi demagogiche che poi quasi sempre vengono pagate dallo Stato attraverso meccanismi fiscali e compagnia bella
E altre provvidenze che vengono in genere
Diciamo così conferite
A al agli uomini agli uomini della economia e della finanza perciò si sta determinando una situazione nella quale la politica e l'ancella porterà della nostra realtà
Il compito nostro difficile difficile e quello di trovare il punto di equilibrio il compito nostro difficile
Non perché non ci mettiamo un po'di buona volontà ce la mettiamo la buona volontà ma perché sono difficili contesti nei quali veniamo ad operare e quello di recuperare il ruolo della politica per recuperare il primato regolativo dalla politica rispetto al primato interventismo della politica
Mi sono permesso una decina di anni fa ho dodici anni fa quando scrivevo il mio libro poi uscito appunto nordici Nandi avrà i miei lineamenti di scienza politica di sottolineare questa importante distinzione
Fra primato regolativo della politica
E primato intervenuti attivo della politica noi siamo contro il primato interventismo dalla politica per noi non è vero che tutto è politica perché nella vita ci sono tante altre cose Celletti Ca'c'è l'economia c'è la cultura c'è il piacere
Però c'è un primato regolativo della politica in virtù del quale noi dobbiamo assumere degli equilibri dobbiamo mettere nel conto che l'autonomia dalla società civile è uno dei fattori società civile sulla quale si possono dire
Molte cose cattive naturalmente così come molte cose cattive si possono dire sulla società politica ma io sto facendo
Adesso una una un disegno o modello sto pedinando un modello di tipo un modello essenzialmente tipologico
E allora tutto questo contesto ed è anche vero che non c'è la politica ma non perché i poveri politici non si impegnino
Perché però rischiamo di registrare che gli altri sono più forti dei politici e tanto più forti sono quanto i politici non fanno bene il loro lavoro grazie
Credo che il presidente Andreotti voglia rispondere un attimo ma
Cioè io sono parte notevole d'accordo in una constatazione
Però e numeri e aver dato anzi impressione che io dica per carità non cambia mai niente o torniamo al passato non ci penso nemmeno lontanamente solo che proprio per evitare questo rischio del oligarchia
Noi dobbiamo credo mettere riparo ad una degenerazione che c'è stata nella stessa non applicazione della Costituzione
Perché quando io perdo del Parlamento perché fece la storia per carità io sono un ex alunno quindi professor
Parlo del dalla devo ritiene anche me
La storia ci dimostra che le dittature seguita dure magari con il periodo transitorio poi quasi sempre involutivo e nascono proprio da una sensazione di una risposta insufficiente sulla operatività sulla funzionamento e e noi naturalmente questo l'abbiamo sentito perché la crescita del società italiane statura crescita notevolissima però la struttura l'adeguamento di carattere amministrativo di carattere leggi
L'addio non è seguito questo passo e mamma sia andato coi per circostanza adesso sarebbe lungo più analizzate per carità sia andato direi togliendo qualcuno dei punti e ma signori
Togliendo tutti i discorsi che stiamo vivendo in questi giorni non dovrebbero essere tanti
Perché la Costituzione parla di uno voto di fiducia che si dà ad un governo appena formato e parla di mozioni di sfiducia per evitare
E pur discorso che si fece proprio perché i gli anziani ci dicevano dei vecchi trabocchetti dell'assalto alla diligenza proprio per evitare questo c'è un articolo che dice la reiezione di una legge o di una parte di legge non significa re sfiducia cioè notizia che due ricovero basterebbe applicare questo non abbiamo
E sosta se il tempo di dire perché poi per ragioni di carattere pratico per combattere l'ostruzionismo per combattere le migliaia di emendamenti sia arrivate a a creare questa fiducia sulle leggi e i costi poi tutte le crisi cosiddetta extra parlamentari per carità ognuno di noi una serie di mea culpa individuali e collettivi da parte loro il codice da recuperare io penso questo e il modo e direi Sarabanda alito il lavoro del di camera e
Del
La fase ultima che non dimentichiamo poi sarà sottoposta a referendum della popolazione se noi riusciremo arriverà a mio avviso o forse a dare il proprio questa centralità FI
Viva al Parlamento che poi con tutta la strutturazione diversa che ci sarà nella relazione per rispondere a delle esigenze che senza dubbio ci stanno e che siano poi Sas Merate portano a Di Segni secessioniste o cose del genere però questa mi pare un punto importanti io credo che scritti proprio da ridisegnare il ruolo dei partiti anche in cui la Costituzione diceva che bisogna che i partiti con metodo democratico partecipano alla formazione di questa volontà non si è mai fatta questa legge perché perché noi avevamo sempre una grande paura che si mi dica se poi una interferenza di carattere amministrativo o di politica nascosto da parte delle strutture fossero giurisdizionali fossero amministrative di fatto però io credo che questo poi comporta un dato negativo e credo che dobbiamo trovare qualche mo'a mio avviso non è vero che il Parlamento e poi concludo c'è un libro che vi consiglio di leggere che è molto bello di uno scrittore che Nicholson pubblicato mulino che il diario di questo scrittore che è stato deputato alla Camera dei Comuni dalle mille novecentotrentasei al mille novecentoquarantasei ed è straordinario proprio questo diario di un parlamentare e lì si vede che significa il Parlamento quando uno dice ma il Parlamento poi condizione di governi fa perdere tempo ogni giorno in periodo più acuto di guerra sotto i bombardamenti sotto il timore dello sbarco il Parlamento si riuniva e il Governo discuteva con i i parlamentari e creavano insieme quello che era poi in in da un lato il sostegno dell'opinione il pur dall'alto Navacco oltre di quella che era la volontà di resistenza di un popolo e quelle un momento particolare però io devo dirlo Ho letto con un enorme interesse quando se in
Do molta gente che diciamo a voi avete discussioni troppo lunghi di qualche volta anche in casi in questi giorni son dovuto difendere i miei nipotini o due che fanno l'ultimo
Di di scuola media superiore allora dico ma insomma volete dirci come faremo l'esame quest'anno cioè anche domenica sorniona trattato Meretz cento mensa possibile non riusciamo a sapere adesso come farete ad esempio tutto spiega guarda fisso delle necessità e tutto questo dobbiamo in parte superata cioè dobbiamo arrivare ad una dico produttività sensori radio per carità siamo una fabbrica di scarpe insomma però un metodo di lavoro tutto questa è sacrosanto però non perdiamo mai rivista questo tipo che ci può essere una disaffezione da parte della gente che possa ritenersi più facilmente percorribile una strada senza quelle che possono essere considerate delle sovrastrutture con una delega o addirittura al corpo elettorale c'è un certo fanatismo presso del referendum come soluzione è un difficoltà tu quindi negando il valore essenziale della intermediazione di carattere politico oppure e che ci sia però qualcuno che come Silvio
Quando negli ultimi tempi ho visto un certo numero di incidenti nelle ferrovie perché pensato concetto terrore aspetto che quando eravamo ragazzini non capiamo niente però se ti amo di fama adesso i premi Mannino orario insomma adesso non vorrei che qualcuno avesse qualche nostalgia ferroviario di questo tipo
L'ultima domanda Presidente io
Presidente il l'attuale presidente la Camera Luciano Violante invita a capire le ragioni scienze la Repubblica sociale e da più parti si chiedono atti concreti per la pacificazione nazionale lei che viene da una generazione che ha fatto la Resistenza che ha contribuito a cacciare nazifascisti al nostro paese e si è richiamato costantemente alla resistenza nella sua attività politica ecco ritiene di dover contribuire in che modo questa pacificazione
Ma io mi chiedo quando si pone questa questione
Se ancora davvero c'è bisogno di pacificazione nel Paese cinquant'anni istanza
E devo dire che
No a me pare che in Italia le cose ossia no monto tale per cui bisogna arrivare a una pacificazione tra gli italiani sbaglia a dire che le vicende di questi cinquant'anni con tutti i loro beni a con tutti i loro a male faccio notare qui non abbiamo parlato di corruzione io ritengo per esempio che la grande crisi di Tangent
Dopo lui è stato uno degli elementi fondamentali per la profondissima crisi del sistema politico italiano ma
Chiudo questa parentesi
No no l'impressione che oggi tra i gli elettori di AN e gli elettori di Rifondazione Comunista faccio i punti estremi ci sia un
Un frattura tale un abisso tale per cui bisognerà ricorrere a una pacificazione attraverso capisco la questione invece da un punto di vista
Da storico
E ritengo che da un punto di vista storico certamente
Bisogna andarvene avevamo un rivisitazione di alcuni avvenimenti e così via
Vorrei ricordare a questo proposito che
Personalmente io credo che con il due giugno
Del quarantasei par dico il due giugno il giorno del furto per l'Assemblea costituente e del referendum istituzionale
Ventidue giugno sia stato anche il giorno in cui in Italia si è voltato pagina nel senso
So che tutto quello che era successo prima
L'otto settembre la fuga del re la creazione della repubblica di Salò il movimento di liberazione è una lotta che cessata
Le rovine del nostro Paese seguito questi avvenimenti alle disastri della guerra tutto guasto
E nel momento in cui in tutta Italia si va a votare non escludendo nessuno so
Ecco io credo che in quel momento ecco si è fatta la pacificazione
Dico anche che il governo del mille novecentoquarantasei sei
C'era famose amnistia che va sotto il nome di Togliatti io ricordo forse lo ricorderà anche l'onorevole Andreotti che è un giorno alla Camera molti anni fa
Proprio perché si ricordava un certo punto questa amnistia il Presidente del Consiglio che in quel tutto era Alcide De Gasperi si alzò e correggendo chi aveva detto Amnistia Togliatti disse se l'amnistia del Governo del due giugno Helguera secondo e il quello che l'aveva proposta vera il Guardasigilli Togliatti ma era l'amnistia del Governo e io credo che la pacificazione è avvenuta in quella giornata era il primo atto che diceva
Il passato non conta più la Repubblica che esce da urlo TAR vicende così drammatiche come la guerra la guerra di liberazione e tutto il resto ha bisogno di tutti i suoi cittadini
Devo dire
Questo lo dico per chiudere anche rapidamente che la sottoscritta che era molto giovane allora eravamo tutti molto giovani allora
Ognuno muto alla poi davvero essere giovani per fortuna ecco io allora avevo ventisei anni gli avevo compiuti durante la campagna elettorale non me lo ricordo molto bene
Sì andavano nelle sezioni prima che si riunisse l'Assemblea costituente andava nelle sezioni del partito perché si discuteva la famosa mistica e io ricordo sotto ancora molto bene che quando arrivava in bicicletta perché in poi mille miglia in modo pratico a in quel periodo si viaggiava ancora solo in bicicletta allora arrivando io vedevo arrivare Rocco Meuse subì otto prima di me era già arrivato o subito dopo di me lo vediamo arrivare un un uomo con i capelli bianchi socialista allora c'era questa distinzione il Partito comunista era prevalentemente fatto di Giovanni il partito socialista raccoglieva come quelli che erano rimasti fedeli attraverso il fascismo a questi ideali e alcuni altri ma era in prevalenza di persone coi capelli tagliati e veniva nelle sezioni del mio partito
Già tumultuose per conto loro sull'amnistia Togliatti ad attaccare Togliatti per ingrandirsi
Io allora difendevo palmizi e il fatto che la Repubblica no poteva nascere avendo queste Dimitris ma doveva considerare tutti i suoi cittadini sì uguali e aveva bisogno di tutti i suoi cittadini per ricostruire aveva quelle idee allora devo dire e lo ricordo con piacere questo
Che
Due anni orsono fu invitata dalla a lei scene al festa
Di alloggio sente colori di Alleanza Nazionale a un dibattito con una un deputato dopo veritiere va in questo caso beh no dico deputato avutosi sospendere Orfeo appunto che è l'onorevole Poli Bortone un dibattito tranne
Eh devo dire che io sono andata a iniquo è il caso a parlare di fronte a un pubblico che certamente era in in grande maggioranza di Alleanza Nazionale e mi sono otto
Provata cosa che mi è capitata poche altre volte nella mia vita a sostenere le idee che sosteneva nel quarantasei coi miei compagni che di fronte alla Repubblica dovevamo
Essere tutti uguali cittadini l'ho sostenuto due anni orsono appello sosteneva quarantasei questo credo risponde molto chiaramente alla domanda chiave fa
Bene
Io ringrazio tantissimo l'onorevole Nilde Iotti il senatore Giulio Andreotti il senatore Domenico Fisichella per quello che ci hanno fatto capi ire di questi cinquant'anni di Repubblica l'appuntamento per tutti voi e stasera alle ventuno e quindici sempre con l'onorevole Nilde Iotti grazie