"Storia della Destra" lezione con il Senatore Domenico Fisichella nell'ambito del Primo Corso di Formazione Politica organizzato da "Progetto Citta' - I giovani in politica" tenutosi presso l'Aula Santa Apollonia dell'Universita' degli Studi di Firenze (6 - 11 ottobre 1997)

No
Però si può dire che il professor Fisichella ha fatto indossare
A agli uomini del movimento sociale lo smoking e il taglio
Da smoking che poi servì per lo sdoganamento di Fini da parte di Berlusconi quando Fini si presentò alle amministrative di Roma contro Rutelli e Berlusconi disse che tra Rutelli e Fini avrebbe votato Fini
Fisichella è un doppio senatore dovesse nature la Repubblica essendo stato eletto se non sbaglio nel milioni centonovantaquattro ma è anche membro a vita della Consulta dei Senatori del Regno
Col governo Berlusconi è stato ministro dei beni culturali attualmente è vicepresidente del senato si può definire l'anima moderata del partito e qualcuno ha scritto che ha scelto la destra per amore delle
Forse ha commesso qualche errore professor senatore per esempio mi sono laureata a Perugia non a Firenze a Firenze ha trascorso i primi vent'anni della mia carriera universitaria è qualcosa che rivendico e richiamo con grande piacere
Al Cesare Alfieri ma per la verità mi sono laureato a Perugia per il resto sono stato il resto a Pasqua lungo abbastanza abbastanza pagine allora partiamo con la prima domanda
Lei è stato uno dei grandi artefici appunto di Alleanza nazionale da che cosa è nata l'esigenza di dare un volto nuovo e nuovi contenuti alla destra italiana e quali sono
Soprattutto gli obiettivi di questa trasformazione
Ma
Vorrei cominciare dicendo richiamerò poi alcuni elementi storici al suffragio di questa affermazione
Che così come in altri Paesi del resto
In Italia non c'è e non c'è stata una sola destra ci sono state più destre ciascuna delle quali ha avuto una sua specificità alcuni connotati particolari
E tuttavia al di là delle differenze ci sono state
Palude basi accomunanti
Siccome sono un vecchio professore tutte ritengo che il riferimento ai libri sia almeno altrettanto importante della tradizione orale talché la formazione può avviarsi in questo modo ma la vera formazione passa poi per i libri per lo studio dei medesimi che non è faccenda né di tre giorni venticinque né di dieci ma di anni e di anni e i giovani universitari in particolare lo devono sapere
Poiché dunque dicevo solo un noioso professore comincerò richiamando un'opera molto importante che uscì agli inizi degli anni cinquanta in Francia
Vero autore Rehmer Remo ed era intitolata nella prima edizione lato quattro en France
Nelle edizioni successive l'autore modifica il titolo le entro quattro en France le destra in Francia mentre prima il titolo e la la destra ma lo sviluppo dell'opera richiamava una pluralità di destra e quindi correttamente l'autore nelle edizioni successive volle cambiare il titolo
Anche in Italia abbiamo avuto
Una pluralità
Di test
Abbiamo avuto la destra monarchica abbiamo avuto il Movimento Sociale Italiano
Abbiamo avuto almeno un versante del liberalismo che si collocava in un'area di centro destra quindi abbiamo avuto abbiamo avuto e abbiamo un pensiero cattolico che senza avere mai avuto una proiezione politico partitica in senso stretto tuttavia animato e anima molti movimenti politici
Di tipo di ispirazione cattolica quindi abbiamo avuto nell'ambito della destra una molteplicità
Di esperienze una molteplicità di proiezioni politiche o di proiezioni più esplicitamente partiti poiché è stato ricordato il problema della monarchia esordirà o dicendo che il referendum istituzionale del due Giugno del mille novecentoquarantasei referendum i cui esiti non sono pacifici anzi tendono adesso attraverso la rivisitazione storica ad essere
Confutati in quello che è stato il loro ufficiale poi riconoscimento
Quel referendum ha prodotto per esempio una formazione politica di ispirazione chiaramente monarchica
Se se nelle elezioni del mille novecentoquarantotto quasi tutto l'elettorato di centro destra si concentra sulla Democrazia cristiana perché lì l'esigenza è quella di battere
Il partito comunista allora alleato del Partito socialista che aveva posizioni chiaramente massimaliste
Già del mille novecentocinquantatré
Questa
Agglomerazione elettorale dell'area moderata sulla democrazia cristiana si decompone si scompone in maniera significativa e per esempio del mille novecentocinquantatré
La formazione di destra che più significativa dal punto di vista numerico e dal punto di vista anche politico e e quel Partito nazionale monarchico che porta quaranta deputati e ventinove senatori
Nel Parlamento nazionale
Poiché parliamo di storia che abbiamo il dovere di per richiamare i fatti poi ciascuno fa le sue valutazioni ma i fatti sono significativi
E debbo ricordare che probabilmente quella classe politica che in larga parte si raccoglie nel in quello che allora era il Partito nazionale monarchico ha realizzato il livello più alto
Della dirigenza politico partitica della destra italiana
In questo ultimo mezzo secolo vorrei ricordare tanto per fare alcuni nomi
Il Rettore dell'Università Statale di Milano Giuseppe Menotti De Francesco
Vorrei ricordare il rettore dell'università di Catania Orazio Condorelli vorrei ricordare il rettore dell'Università di Torino all'Ara vorrei ricordare il direttore dell'Istituto di clinica generale dell'Università di Roma
E Raffaele Paolucci dal maggiore medaglia d'oro al valor militare la fondatore della Viribus Unitis vorrei ricordare il direttore dell'istituto di Pediatria dell'università di Messina senatore
Salvatore Barberi vorrei ricordare grandi giuristi e avvocati come Cesare degli orchi vorrei ricordare che in quella campagna elettorale
Sì schiera in una certa maniera del decisamente a destra
Il più grande giornalista
Satirico che abbia avuto l'Italia vale a dire Giovanni Guareschi
Perché Giovanni Guareschi ora ci viene proposto come una specie di anticipatore del compromesso storico attraverso Peppone e Don Camillo i termini della realtà sono alquanto diversi
Era un uomo che era stato nei campi di concentramento tedeschi
E quindi la sua vocazione non poteva essere naturalmente di tipo così neofascisti Co. e tuttavia era un uomo che ha svolto un ruolo importante nel rivendicare le cose significative
Che gli uomini che avevano combattuto e avevano vissuto la vicenda della guerra avevano fatto ricordo una rubrica sul Candido i vittoriosi dell'Italia sconfitta
Dove ogni settimana
Sì faceva la biografia di un uomo che aveva bene meritato dalla patria durante le vicende della guerra
Era stato prigioniero anche lui nei campi di concentramento tedeschi come vi dicevo
Tra l'altro in un campo dove poi ha un doppio anche mio padre da Częstochowa in Polonia
Quindi c'era
Nella nel mondo della destra una forte
Un forte orientamento e questo è un primo filone
Della destra che aveva una ispirazione monarchi
Tra le altre cose c'era un imprenditore e questo mi fa precisa in mente che per gli imprenditori è pericoloso schierarsi a destra in Italia c'era un imprenditore di grande livello di grande ruolo economico come Achille Lauro e fu messo progressivamente avendo fatto una scelta di destra in condizioni assai difficili
Dalla dal sistema dal sistema dominante che non mancò
Sia di premere su di lui per arrivare ad una scissione della destra sia poi di destabilizzarlo nei suoi interessi economici attraverso una molteplicità di operazioni una molteplicità di interventi quindi questo è un primo filone
Poi c'è un filone più esplicitamente diciamo così riferito nella destra italiana credo che la storia sia importante perché poi arriverò ad un certo tipo di conclusione con riferimento al quesito che mi è stato posto dal direttore de la Nazione ed al dottor Berti c'era
Un partito del Movimento Sociale Italiano le cui a dirci
Di riferite alla
La Repubblica sociale italiana erano più esplicite
Questo partito anch'esso un successo significativo nel mille novecento cinquantatré
Questo partito si afferma come una delle costanti della vita politica italiana questo partito
Lavoro a a compiere
Un processo costante decrescente di integrazione democratica di integrazione delle reti nelle regole del giuoco che doveva culminare
Nel congresso di Genova del mille novecento sessanta
In altri termini
Questo partito che insieme al Partito nazionale monarchico e poi alle due formazioni monarchiche quando si determina la scissione avevano non di rado contribuito Ada appoggiare governi nazionali invece scelte particolarmente significative sia di politica internazionale sia di politica economica e sociale
Questo partito si accingeva
A sancire nella forma più solenne attraverso un congresso nazionale che era stato indetto a Genova a sancire la sua piena integrazione nelle regole del gioco democratico
Una cosa del genere non poteva
Essere
Ben vista
Da chi in Italia aveva già compiuto la scelta
Di evitare comunque che in Italia potesse emergere un'alternativa
Al centro che guardava e volgeva costantemente a sinistra
Come vi dicevo
La destra aveva appoggiato taluni governi centristi
Quindi
C'era la possibilità che la politica italiana si aprisse ad una dialettica fra centrodestra e centro sinistra tuttavia si erano messe in moto delle forze molto rilevanti
Che volevano privilegiare
Come unità politica del Paese il centro sinistra e allora per queste forze rappresentava con un rischio
Il fatto che un partito significativo della destra italiana
Potesse integrarsi in maniera esplicita nelle regole del gioco perché questa integrazione avrebbe reso per via avrebbe reso relativamente operativa in maniera facile
Il gioco dell'alternanza
E si poneva viceversa che questa alternanza non ci fosse perché il l'Italia doveva comunque andare verso il centro sinistra
Le vicende traumatiche di Genova delle successive vicende nel corso delle quali si verificano eventi luttuosi molto significativi
Dando luogo poi alla impossibilità per il partito della destra per il Movimento Sociale Italiano di temere quel congresso questo insieme di vicende
In qualche modo poi sono uno dei passaggi che rendono
Come dire ineluttabile per usare un aggettivo che sarà usato degli anni settanta quando poi si pone il problema della cosiddetta e l'ineluttabilità del compromesso storico per rendere ineluttabile
La cosiddetta apertura a sinistra e quindi un certo tipo di politica tutto orientato verso la sinistra dunque
Il tema della pacificazione beh il tema della pacificazione
E non ha funzionato sempre in maniera così precisa e così puntuale queste cose vanno vanno pur dette
Non soltanto perché sono state messe a punto delle leggi il cui proposito la cosiddetta legge Scelba il cui proposito era quello di colpire
Certe formazioni politiche rispetto ad altri ma poi perché furono posti in essere in maniera straordinariamente spregiudicata sia progetti di scissione delle forze politiche di destra per quanto riguarda i monarchici papà anche per quanto riguarda il movimento sociale e sia perché la vicenda genovese ovviamente creo nel Movimento sociale una sorta di regressione che lo porto ad una a chiusura anche a taluni atteggiamenti in qualche modo
Definibili per usare il linguaggio di una certa sinistra come settari
Dove peraltro il settarismo era ampiamente incoraggiato da un assetto di potere che aveva tutto l'interesse a tenere in frigorifero come allora si disse certe forze politiche e certi elettorati
Questo è il secondo blocco diciamo così della destra italiana poi c'è un versante liberale della destra italiana
Che in certe fasi certi passaggi ha svolto anch'esso un ruolo significativo
Il Partito liberale
è stato una delle componenti del centrismo è stato anche una delle componenti di un iniziale transizione verso il centro sinistra
E il suo atteggiamento io so bene che se parlo del Partito liberale come una forza di centrodestra molti liberali direbbero non siamo mai stati tali e siamo piuttosto e siamo stati tradizionalmente una forza centrista
Però non vi è dubbio che alcuni dei passaggi più significativi per esempio dal punto di vista elettorale
Dei consensi elettorali del Partito liberale Little riscontriamo quando il Partito Liberale si pone in posizione drasticamente alternativa nei confronti del centro sinistra si pensi alla fase Malagodi Anna cioè si pensi a quel periodo nel quale sono il partito liberale perché questi travasi ci sono sempre stati si concentra un segmento significativo dell'elettorato che aveva votato e che si era orientato in altri passaggi temporali o verso il movimento sociale ho perso il Partito nazionale monarchico
E comunque l'area monarchica quindi sostanzialmente questi tre blocchi politici
Ai quali si accompagna un insieme di associazioni di gruppi soprattutto di orientamento culturale nei quali i motivi del tradizionalismo cattolico
Ricordo che uno degli alfieri in fondo del tradizionalismo cattolico che aveva avuto una vita avventurosa anche travagli attivissima con vicende
E molto difficili durante la guerra stava proprio qui a due passi ed era Attilio Mordini
Forse ai giovani questo nome non dice niente UDC pochissimo ma il Mordini
Era un un giovane animatore della giovane anche se era mal ridotto dagli esiti della guerra animatore culturale che
Aveva cercato di coniugare l'impegno politico con un impegno religioso molto intenso supposizioni sostanzialmente tradizionalisti quindi c'era un arco c'è stato storicamente un arco di forze
Di un certo livello
Che si può o come dire contabilizzare in termini di un sedici diciotto per cento dell'elettorato nazionale
Che copriva l'area delle destre italiane
Da dove nasce l'intuizione poi di Alleanza nazionale ritorno e vengo adesso al quesito che il direttore mi poneva ma queste cose andavano dette perché la storia ovviamente a suo ma il suo rilievo
Da dove nasce
L'intuizione di Alleanza Nazionale io non voglio sopravvalutare il mio ruolo mi limito a ricordare quelli che sono dei documenti inconfutabili perché con data certa
Come per esempio gli articoli che richiamava prima il direttore Berti del settembre del mille novecentonovantadue nei quali propositi il nome di Alleanza Nazionale e badate bene che Alleanza nazionale poi nasce nel mille novecentonovantacinque a Fiuggi
Il nome lo proposi in una serie di articoli
Che erano stati anticipati dava interviste ad altri interventi
Ma che non avevano fino ad ora fino ad allora indicato la dizione di Alleanza nazionale che poi emerge e viceversa in questi miei scritti proprio del settembre novantadue qual era la intuizione
Accorpare
Dopo che tutta una serie di fattori di lacerazione e di distinzione erano venuti meno
Dopo che la crisi del sistema politico e degli assetti politici precedenti si era evidenziata al di là di ogni ragionevole dubbio
Accorpare un insieme di forze che nonostante elementi differenziali presentavano alcune basi comuni sulle quali ora potremo direttore lo chiede fare qualche
Richiamare qualche qualche elemento creare un blocco di forze importanti
E tali da uscire
Da quella logica
Determinata
Della politica italiana tutta volta a sinistra che aveva dominato il nostro sistema politico per quasi un quarantennio o quanto meno per trentacinque anni
Perché l'iter era chiaro
L'iter era chiaro e il centrismo il centro sinistra
L'hanno costi Tuccia
Il compromesso storico nella sua esplicitazione più più aperta dove il cammino era appunto dalla alleanza prima con i socialisti per passare poi all'alleanza con i comunisti da parte della Democrazia Cristiana Rita abbandonato il centrismo rapidamente
Procedere verso il centro sinistra poi e infine verso il governo di solidarietà nazionale e poi verso il compromesso storico tout court come grande esperienza di lunga durata perché questo era l'idea del compromesso storico nel quale tutte le forze collaboravano così come diceva Berlinguer ma al perseguimento di un fine unico che
Per lingue lo diceva con grande onestà intellettuale era il fine unico indicato naturalmente dal Partito comunista italiano
C'era perciò del compromesso storico una distorsione radicale ricordo che nel mille novecentosettantanove pubblicai un volumetto che si chiamava quel Giano bifronte del PC che ebbe molto successo
Nel quale mettevo in evidenza come
Diciamo così il progetto del Partito Comunista Italiano riconosceva la pluralità delle forze politiche
Ma diceva che queste plurime forze politiche dovevano tutte convergere sull'unico scopo della costruzione del socialismo
Che era intesa talmente
Con le stesse parole la stessa formula usata da tutti i Paesi di democrazia popolare io presentai un'antologia ragionata in questo volumetto
Traendo l'attacco bulgara e donato a tutti gli uomini che nei diversi paesi avevano presentato il modello della democrazia popolare
Nella sua contrapposizione rispetto al modello del partito unico di tipo sovietico e sempre il cosiddetto pluralismo ci fu allora un ampio dibattito sul tema del pluralismo
Norberto Bobbio partecipo attivamente a questo dibattito uscì proprio in quel di anni un volumetto pubblicato dalle riedizioni RAI come sono i cavalieri direzioni RAI del quale anch'io scrissi il mio contributo per dibattere il tema del pluralismo Richter riti e parlavano di pluralismo mamma il modello che si aveva in testa era quello della Polonia
Era quello degli altri Paesi di democrazia popolare dove c'erano io partiti perché come voi sapete in Polonia c'erano più partiti terrà il partito di ispirazione comunista c'era il Partito Democratico
C'era il partito dei contadini ma non potevano ecco dove era la distorsione politica non potevano competere tra di loro
Potevano solo collaborare fra di loro all'unico fine della edificazione del socialismo
Mentre come è evidente la competizione postula una pluralità di Fini alternativi perché se no non c'è evidentemente un sistema democratico ottimo iure
Ci fu quindi in quegli anni quest'ampio dibattito allora
Aggiungo aggiungo aggiungo che ma ma hanno
Che andava avanti
Il l'impegno per esempio della Democrazia Cristiana di aprire
Verso sinistra
Si riducevano gli spazi di certe forze politiche aumentavano gli spazi di altre forze politiche
Ieri ho richiamato il mille novecento settantasei il mille novecentosettantasei e il momento nel quale il partito comunista italiano appigli al trentaquattro virgola quattro per cento e il Partito Socialista Italiano
Che era più forte del Partito comunista del mille novecentoquarantasei scende al nove virgola due per cento dei voti
Scuole nove virgola sei adesso non ricordo ma mi pare proprio al nove virgola due per cento dei voti
L'iter era stato chiarissimo
Nel mille novecentoquarantasei il partito socialista aveva il ventuno per cento dei voti il Partito comunista aveva il venti per cento dei voti la politica di centro sinistra che aveva lo scopo
Così era stata presentata di per ridurre gli spazi del Partito comunista
E quindi di creare le condizioni per il suo indebolimento si era risolta in un drastico rafforzamento de
Il Partito Comunista Italiano che raggiunge il suo vertice a livello di elezioni politiche nazionali proprio nel settantasei e in un drastico indebolimento
Del Partito Socialista Italiano fu poi questa consapevolezza
Che indusse Craxi a fare la politica
Come lui la chiamò
La politica del ribaltamento attentare non riuscendovi la politica del ribaltamento dei rapporti di forza all'interno della sinistra
Il ribaltamento dei rapporti di forza all'interno della sinistra aveva esattamente lo scopo di riportare il partito socialista alle condizioni nelle quali si trovava nel mille novecento quarantasei
E ti riportare correlativamente il Partito Comunista Italiano in un quadro numerico molto più contratto
Tutto questo ovviamente non poteva non interessare la destra italiana nel momento in cui
Per una serie di vicende viene meno la possibilità del compromesso storico
Nel momento in cui poi si declina l'assetto politico che aveva caratterizzato il precedente modulo di organizzazione della democrazia
C'era la necessità
Di recuperare un ruolo alternativo
Alla destra italiana per vedere se la destra italiana poteva essa stessa concorrere al governo in una logica di alternanza e quindi in una logica di esplicita democrazia competitiva così nasce Alleanza Nazionale
Così voi nasce
Correlativamente contemporaneamente per certi aspetti nasce Forza Italia
Così
Sì recupera
Per il centrodestra un ruolo che per la prima volta diventa governante
Nel mille novecento novantaquattro queste vicende più recenti poi le conoscete bene
L'ispirazione di alleanza nazionale mettere insieme i tre grandi filoni il filone nazionale
Il filone liberale
Il filone cattolico essendo ampiamente venuto meno la questione diciamo monarchica che aveva originato subito dopo il referendum partiti con queste caratteristiche di rivendicazione nello stesso tempo di
Come dire di alternativa istituzionale
Nel momento in cui queste forze politiche si interprete di ispirazione monarchica si indeboliscono e poi scompaiono il loro elettorato sì articola sia sulla democrazia cristiana sia sui liberali sia sul movimento sociale italiano
La crisi non risparmia nessuna forza politica non risparmia il partito liberale non risparmia al Movimento Sociale Italiano che era ai suoi livelli proibite più bassi quando nasce Alleanza nazionale
Perché dico tutto questo
Perché
Alleanza nazionale
Non è esattamente ed esclusivamente
Il figlio del movimento sociale italiano il discorso è più complesso
Fine della prima parte
Seconda parte
Si dice che in AN
Esistono ancora e le incrostazioni post fasciste
L'ha sostenuto proprio pare ieri ieri l'altro una senatrice che è passata dal Polo Rinnovamento Italiano secondo lei è vero e soprattutto ritiene che sia necessaria una Fiuggi due cui il cammino per la rifondazione della destra politica si è concluso con la Fiuggi uno
Allora va bene sì bellissimo
Allora come ho detto prima il Movimento Sociale Italiano
Che dal punto di vista culturale una delle fonti di ispirazione della destra italiana beh più specificamente di quella destra italiana che oggi si riconosce in Alleanza nazionale ma non è Lulli fonte di ispirazione
Il progetto di alleanza nazionale e il progetto della composizione dei tre grandi filoni che finalmente ritrovano dopo una successione di vicende dopo una successione anche di conflitti
Ritrovano una una casa comune perché
Facciamo qualche rapida considerazione
Filone liberale sì sul filone liberale
Poi filone nazionale e poi filone cattolico
Sul filone liberale non vi è dubbio che abbastanza a lungo nel Movimento sociale italiano c'è stato una diffidenza
Questa diffidenza per certi aspetti aveva caratteristiche di tipo metodologico riguardava in altri termini il metodo liberale della politica
Per altre questioni aveva a che vedere con la politica economica e sociale
C'era
Nel Movimento Sociale Italiano in un numero abbastanza significativo dei suoi esponenti
Una
A mio avviso incomprensione
Della logica del mercato
In altri termini
Anche sulla base prima dell'esperienza fascista poi dell'esperienza della repubblica sociale italiana
Si tendeva a mettere l'accento sul motivo della cosiddetta socializzazione sul motivo del cosiddetto corporativistico
Si riteneva viceversa che
Il mercato
Fosse un luogo nel quale la prevaricazione del forte sul debole era una costante
Nel quale la difficoltà
Di organizzare forme di giustizia sociale era una costante nel quale il disordine vera una costanti vale a dire il mercato
Veniva colto come un fattore di disordine sociale
Di Anarchia sociale così come lo avevano visto già dall'inizio dell'Ottocento perché poi queste cose hanno radici politiche hanno radici culturali molto precise
Chi fa per primo si può dire
L'accusa al mercato di essere un Arena di essere una renna Anarchistes
Da una parte lo fanno i cattolici
Da una parte lo fa
Quel tipo di socialismo che poi verrà detto dal marxismo socialismo utopico ma dal quale il marxismo attratto moltissimi elementi della sua ispirazione
Lo fa per esempio un autore come se avessimo sensi Bondi c'è
E poi dice anche
In un'altra ottica almeno parzialmente
Conte il mercato e il luogo te lo sviluppo spontaneo della produzione ma questa spontaneità
Contiene elementi anarchici che oltre certi limiti impediscono la riorganizzazione della società
Quest'accusa
E contemporaneamente sviluppata tagli cattolicità al primo cattolicesimo politico o per lo meno da un filone molto significativo del cattolicesimo politico che invero reazione alla rivoluzione e al suo francese al suo asserito individualismo assume che il mercato e il luogo istituzionale economico nel quale prevalgono gli interessi individuali quindi anarchici rispetto agli interessi sociali
Che ci sia questo scambio
Di
Questo scambio di argomentazioni tra quella che oggi diremmo la destra e quella che oggi diremmo la sinistra non deve sorprendere
Nella cultura francese nell'età della Restaurazione
Adolfo Omodeo ha messo in evidenza
Come una serie di motivi polemici nei confronti del liberalismo e della rivoluzione sono passati da destra a sinistra e viceversa
Quindi ora cosa abbastanza forma
Il mercato Cindy liberismo economico poi anche il liberalismo politico sono stati il bersaglio
Di molte polemiche e di molti argomenti analoghi o che provenissero da destra o che provenissero da sinistra e questo si è presentato in una molteplicità di fasi storiche
Dall'immediata
Successione della Rivoluzione francese fino a tempi relativamente recenti
Quindi dicevo nel Movimento sociale italiano c'era una diffidenza verso il liberalismo a loro volta i liberali vedevano nel Movimento Sociale Italiano una forza politica essenzialmente autoritaria
E incapace
Di integrazione nei processi democratici
Tendente alla logica del Moro partiti Isma'
E quindi
Di carattere sostanzialmente anti sistemico come voi sapete
Le analisi politologi che che sono state sviluppate fino ad un certo punto fino ad una certa fase della nostra storia
Evidenziavano il sistema politico italiano con un sistema tripolare dove c'era una sinistra antisistema è una destra antisistema come un centro assediato da questi due grandi ali che si ponevano in condizione e imposizione di contestazione non dei partiti di governo ma delle regole del gioco e quindi anche delle regole attraverso le quali i governi nascono e cadono nei sistemi politici democratici
E il mondo cattolico era ampiamente rappresentato dalla Democrazia cristiana
E non c'erano quindi spazi per forme espressive di tipo politico che non fossero appunto quelle della Democrazia Cristiana contenitore nel quale convivevano cattolici di destra cattolici liberali cattolici di sinistra ma con una tendenziale
Preminenza dei cattolici di sinistra che avevano la capacità poi pur non essendo quasi mai maggioritari dal punto di vista elettorale avevano la capacità di gestire organizzativamente il partito e quindi anche di imprimere al partito il loro orientamento
Qual è stato lo sforzo di alleanza nazionale è stato uno sforzo in larga parte che ha prodotto Alleanza Nazionale è stato uno sforzo ampiamente intellettuale sapete
Non è stato se non soltanto in parte uno sforzo politico l'impegno politico diretto è venuto dopo il grande sforzo che si è compiuto è stato quello di chiarificazione dei concetti che poi sempre l'impegno che devono assolvere gli intellettuali gli uomini di cultura
Questo è il compito
Che devono assolvere gli uomini di cultura ho letto in questo periodo delle polemiche nei confronti dei professori certamente non tutti i professori sono all'altezza della situazione sia ben chiaro poi in una università così come è combinata all'università di oggi
Va da sé
Che non ci possono essere
Fra tutti i professori livelli però però
E il compito del professore non è quello di far gestione politica quotidiana il compito dell'intellettuale se è una persona seria e quella di chiarire i concetti e quella di fare di Ante vedere le situazioni e quello di far capire certi esiti del anche certe contraddizioni
Quindi un lungo lavoro per spiegare alla destra socializza attrice che il mercato è una istituzione per la produzione della ricchezza che comparativamente il mercato è la migliore istituzione che gli uomini migliore in termini di costi e benefici non in termini giudizi di valore sia ben chiaro perché il compito del mercato è un compito strumentale
Non è un compito valoriale il mercato è lo strumento più adeguato per produrre ricchezza ottimamente la produzione della ricchezza non è l'unico fine degli uomini di una società e quindi esiste un problema di contemperamento poi
In in relazione a un certo numero di regole perché è una delle cose che abbiamo dovuto far capire era questa che ci sono regole che il mercato da a se stesso
E ci sono regole che il sistema politico dotato al mercato non dobbiamo confondere i due ordini di regole perché se confondiamo i due ordini di regole non capiamo bene i meccanismi sia del mercato sia del sistema politico il mercato ha delle sue regole che sono le cosiddette leggi del mercato intendiamoci bene sulle quali noi sappiamo che oggi esistono molti vulnera perché ci sono spinte tendenze nel mercato per esempio alla concentrazione che di fatto possono parifica vanificare le premesse sulle quali è sorto il mercato vale a dire la concorrenza il calcolo economico e così via
E allora siccome sappiamo che ci sono tutte queste cose e necessario che ci siano delle regole che il sistema politico dal mercato
In modo che dal mercato emergano i maggiori benefici correlativamente con i milioni con i minori costi sia economici sia anche in relazione agli altri valori
Questo è stato il primo lavoro che abbiamo dovuto fare il secondo lavoro che abbiamo dovuto fare
E stato di far capire al mondo di ispirazione liberale
Che in verità
Nella destra italiana
Non c'erano poche azioni
Autoritarie se c'erano state
C'era stato il proposito fin dal mille novecentosessanta di superarle
Quel proposito era stato deliberatamente vanificato nella sua espressione formale proprio da dalle dalle violenze di Genova
Dove impedirono il congresso perché volevano impedire che fosse chiaro che la destra italiana faceva un'opzione democratica e che quindi da questo punto di vista c'erano le condizioni
Per avviare un discorso di reciproca apertura e reciproca disponibilità la crisi poi della Democrazia Cristiana liberato
Una serie di elettori
Che erano stati quando questi elettori ogni tanto votavano per la destra si diceva da parte di taluno sono in libera uscita ma tanto poi tornano
Dopo un certo periodo la libera uscita intorno non ha più contemplato la l'idea del ritorno nella nella
Cannes della grande casa democristiana perché la grande casa democristiana a superato diciamo la sua stessa la sua stessa esistenza
E allora se queste sono le premesse se è su queste basi che il Progetto di Alleanza Nazionale è andato avanti
è necessaria debbo dire una cosa sotto il profilo organizzativo e necessaria una seconda Fiuggi ma io dal punto di vista culturale
Non giudico poi così necessaria una seconda più ti dice di ditemi a che punto sono come terapia con l'Empoli
Non giudico così necessaria una seconda Fiuggi perché non vorrei che da un certo tipo di confusione si cadesse in un altro tipo di confusione
Oggi ha visto arruolato Gramsci fra i precursori di alleanza nazionale adesso ho letto resta è stato arruolato anche Popper fra i precursori di Alleanza Nazionale
Le tue personalità di posso garantire solo alquanto distinte e anche alquanto distante
Questi argomenti non li dobbiamo fare con questa spregiudicatezza
Io studio Popper
Già oltre vent'anni perché il mio libro sui regimi totalitari
E del mille novecento settantasei nella prima edizione è come voi sapete Popper ha scritto un'opera in due volumi che si intitola la Società aperta e i suoi nemici
E uno dei due volumi dell'opera intitolata la Società aperta e i suoi nemici Sipa è intitolata Platone totalitario
Quindi è chiaro che quando uno scrive un libro di regimi totalitari dell'andarsi a vedere bene Popper per capire perché mai Platone è diventato totalitario ahilui espone una serie di ragioni talune convincenti tra le altre molto meno
Ma dunque
Conosco Popper da ben oltre vent'anni però non non lo ha ruolo
Tra i maestri per così dire necessariamente di Alleanza Nazionale non perché Popper non sia un motore da studiare dobbiamo studiare tutti gli autori non dobbiamo avere paura delle discriminazioni le discriminazioni noi culturali non le abbiamo mai fatti
Siamo stati però costantemente discriminati
C'è una montagna di spazzatura culturale sulla quale si concentrano recensioni interviste
Servizi televisivi e così via
E mentre opere di grande serietà che non rientrano nel conformismo di un certo tipo sono assoluto
Tutto Non fatevi spaventare dalle
Dalle barriere ideologici ieri citava un io continuo a studiare tutte le volte che è necessario Marx anche se non ci sono più marxista in Italia perché son tutti diventati fautori del mercato dei liberaldemocratici
Io continuo a studiare ma perché Marx dice delle cose molto interessanti in tanti passaggi della sua della sua opera
Ma se vogliamo fare un discorso di tipo politico se vogliamo cioè a forza includere certi autori nel patrimonio nella nella DNA culturale non uso la parola ideologica perché non ci appartiene culturale di certi movimenti politici e allora un attimino di distinzione
Fra i diversi Autori dobbiamo farla in ogni caso al di là di questo io dico che Fiuggi non è necessaria come fatto culturale una Fiuggi due
Cioè un beh e c'è invece un problema che organizzativo
Un problema che organizzativo
E il problema organizzativo è il seguente
Il partito la liberale ha avuto sempre una tradizione di partito di opinione e quindi come tale non è mai stato organizzato
La democrazia cristiana grazie dissolta e quindi i suoi segmenti si sono disarticolati in una molteplicità di formazioni necessariamente nuove necessariamente poco organizzate Ivo anarchici come partiti politici sono spariti da una certa fase in poi l'unica formazione politica che ha mantenuto una sua organizzazione nel tempo
E l'ha mantenuta con certi caratteri anche perché
C'era una tendenza diciamo così a crearle attorno delle delle chiusure degli steccati è stato il movimento sociale italiana per cui oggi
Noi abbiamo ma sia ben chiaro non è un discorso discriminazione quello che faccio un'alleanza nazionale nella quale molti segmenti dei quadri centrali e periferici sono ancora di pertinenza di una classe politica che deriva dal Movimento Sociale Italiano
è chiaro che la queste classi politiche hanno compiuto un'opera di revisione culturale ma non vi è dubbio che dal punto di vista organizzativo la rappresentatività di Alleanza nazionale è ancora una rappresentatività
Che deve essere espansa
Quindi io penso che sia giusto compiere un'operazione e di fatti questo il proposito più di conferenza programmatico organizzativa che di vera e propria revisione culturale o ideologica come altri direbbero perché se no passiamo tutta la vita
A
Come dire a
Interrogarci sulle nostre radici culturali lo dico per tutti e due
E alla fine poi o ritorniamo al punto di prima facciamo l'arco dei trecentosessanta gradi ritorniamo al punto di prima
Oppure nessuno capirà più niente di che cosa sono le forze politiche dal punto di vista delle loro identità perché qualche elemento di identità lo dobbiamo pure conservare la sinistra li sta perdendo quasi tutti
Una delle grandi una delle ragioni profonde dell'attuale momento di crisi all'interno della maggioranza questo il rischio che hanno paventato
Gli uomini di Rifondazione Comunista di perdere la loro identità assumendo una serie di decisioni sia di politica economica sia di politica istituzionali tali per cui non eravamo più riconoscibili come una forza della sinistra
Penso che non sia necessario oltre certi limiti
Quest'opera di rivisitazione culturale anche se studiare fa sempre bene io lo predico a tutti con risultati non sempre eccelsi naturalmente perché studiare è una cosa difficile è una delle cose più difficili che ci siano che ascoltare un altro che parla al nostro posto è abbastanza gradevole
In più darsi a un tavolo sei ore al giorno tutti i giorni che Dio manda alle c'era leggera rileggerà studiare ad andare avanti così molto più faticoso
Molto più faticoso molto più impegnativo ma il compito delle giovani classi dirigenti e quindi di tutti quelli che sono giovani qua dentro noi meno giovani che abbiamo scelto questo mestiere perché ci piaceva continuiamo continuiamo a farlo ecco
Quindi non c'è bisogno del secolo terza parte non c'è bisogno del della Fiuggi due secondo me non c'è bisogno della Sicilia va bene
Parliamo di attualità sì un anno e più di opposizione delle Polo al governo Prodi
Non le sembra senatore che sia mancato fino a oggi un progetto alternativo a quello della maggioranza
E che il Polo poi alla fine abbia oscillato tra le manifestazioni di piazza
E la ricerca in bici vignettisti con la maggioranza se
Poiché io non sono un ottimista e quindi so di non vivere nel migliore dei mondi possibili poiché d'altra parte non sono un buonista e quindi non ho l'obbligo di dire che tutto va bene
Dirò che ci sono dei problemi ci sono stati e ci sono dei problemi nel centro destra e anche in Alleanza nazionale
Qual è stato il problema grosso
In questa fase tanto per cominciare c'era stato un dibattito come voi sapete sull'opportunità o meno di andare al voto nel mille novecentonovantasei
Io ero dell'opinione che la destra italiana non dovesse andare non dovesse sollecitare in quel momento come è stato sollecitato il voto perché ritenevo che i rischi del voto fossero più alti dei benefici ce ne sarebbero potuti delicati questa era la prima premessa la seconda premessa è stata registrata la sconfitta elettorale non tanto sconfitta numerica
Quanto sconfitta rappresentativa
In virtù sia del sistema elettorale sia della distribuzione particolare degli orientamenti del pubblico a livello territoriale
E c'è stato prima una fase di sbandamento poi sono emerse in qualche modo due strategie
Ho due abbozzi di strategie che potevano presentare elementi di contraddittorietà
Dico che questo non ha riguardato tanto Alleanza nazionale ha riguardato alcuni alleati
E questo problema ha investito il ruolo del centro vale a dire che cosa deve fare il centro nella prospettiva politica dopo l'aprile mille novecentonovantasei
Voglio ricordare un dato numerico Chieti perse banale ma sul quale non si richiama quasi mai l'attenzione
Dal punto di vista meramente numerico il centro e più rappresentato del centro destra che nel centro sinistra
Nel centro sinistra se voi sommate semplicemente i voti del Partito Democratico della Sinistra e i voti di Rifondazione Comunista
Vi accorgete che questi voti sono al trenta per cento
E anche assumendo che tutte le altre formazioni siano centriste il centro all'interno del centro sinistra rappresenta il quindici per cento
Se voi spostate l'analisi dall'altra parte
Di accorgete
Che la destra rappresenta il quindici per cento
E il residuo un trenta per cento
E rappresentato da formazioni politiche di destra epicentro chiedo scusa perché tale è Forza Italia perché tali sono i Cristiano democratici uniti perché tale è il Centro cristiano democratico quindi se noi dobbiamo porre il problema come dato meramente numerico quantitativo poi tutte le questioni di tipo politico vengono dopo
Ma un'ipotesi di ricostituzione del centro dove ha alla maggiore probabilità di verificarsi almeno sotto il profilo quantitativo
E correlativamente per molti aspetti sotto il profilo qualitativo perché il problema di ogni cento o che stia a destra o che sia o che si alleata sinistra ove si alleata destra i comunque di essere più forte dei suoi alleati
E il problema
E lo si risolve a parità di condizioni in maniera meno difficile
Stando nel versante di centrodestra
Dove il centro è già al trenta per cento contro un quindici per cento di destra che nel centrosinistra dove la sinistra è al trenta per cento e il centro e al quindici per cento
Questi sono dati meramente numerici ma i numeri contano che poi dai numeri derivano i ruoli le egemonie le marginalità cioè tutte quelle situazioni della politica
Che fanno poi star male o star bene a secondo dei casi i protagonisti
Fatta questa premessa di come quali erano le due strategie all'interno del centrodestra la strategia più spesso Spur più esplicitamente bipolare vogliamo fare un centrodestra forte contro un centro sinistra con il quale possiamo competere con prospettive di vittoria quell'altra strategia era
In fondo il il l'alleanza con la destra ci piace poco dobbiamo tentare di ricostituire un centro che sia esso alternativo Alda sinistro voi capite
Che è un'operazione di questo genere tanto un dilemma di questo genere era un dilemma tale da creare non poca inquietudine all'interno del Che del del centrodestra no
E poi
Una una operazione di questo tipo esige tempi lunghissimi come si può ragionevolmente immaginare che si riscontri ponga tutto l'insieme degli assetti che si sono presentati e che faticosamente si stanno costituendo per giungere ad un nuovo bipolarismo bipolarismo non più centrodestra contro centrosinistra ma centro contro sinistra nelle condizioni di difficoltà e
Cui si trova il centro e comunque in un quadro nel quale la destra e una destra che
A e che accreditata la più o come dire nella più o minimalista delle ipotesi di un quindici per più quindici per cento di consenso
Allora questa difficoltà di scegliere fra due alternative strategiche è stato uno dei fattori della inquietudine e anche della incertezza di certe politiche del centrodestra
Oggi è intervenuta una crisi del centrosinistra
A dimostrazione Della osservazione che era già stata fatta ben prima del voto vale a dire
Che il centro sinistra nasceva essenzialmente
Contro il centro destra ma non nasceva e quindi una funzione negativa
Ma non nasceva in positivo cioè potendo disporre di una base programmatica coerente comune condivisa e tale per ciò
Da assicurare quel governo di legislatura che c'era stato presentato ancora una volta come assolutamente ineluttabile
In verità di ineluttabile non ci sono molte cose nella vita quasi sempre le cose ineluttabili l'ineluttabilità riguardo alla impossibilità di fare certe cose più che la possibilità di fare certe cose
Una delle avvertenze che vanno richiamati a quanti si occupano di scienza politica e presumo che qui dentro ce ne sia più d'uno se non foss'altro per l'interesse verso questo forse corso di formazione e che fate quasi sempre l'ineluttabile riguarda le cose che non possiamo fare
Non le cose che possiamo fare
La impossibilità
Una delle grandi regole della realtà
Sicuramente ci sono tipi diversi di impossibilità non posso fare adesso un discorso metodologico su questa questione ma
E qui che si coglie il discorso della ineluttabilità ci sono cose che non possiamo
Oggi
La crisi del Governo di centro sinistra
Recuperata almeno in apparenza una
Convergenza nell'ambito del centrodestra non trascuro il fatto che a secondo del tipo di scelte che si faranno anche da parte della maggioranza di quanto ne rimane si potranno determinare all'interno del centrodestra
Talune distinzioni di valutazione ma comunque credo che il centrodestra oggi abbia conseguito forse più per demerito degli altri che per merito proprio ma anche questo accade nella storia un risultato
E chiaro che questo governo ben difficilmente sarà un governo di legislatura
Le contraddizioni della sua maggioranza sono emersa nella maniera più esplicita e per certi aspetti più radicali questo accresce le responsabilità del centrodestra questo accresce
La necessità che il centro destra sviluppi quel lavoro programmatico quella Vorotnikov progettazione al quale ho fatto riferimento quando ho parlato della necessità a proposito di della della destra proposito Alleanza Nazionale di questa come è stata definita conferenza programmatica
Benissimo se volevi fare l'ultima domanda e poi passerei la parola a quattro i giovani che vorrebbero porle domande cioè parliamo un attimo tipicamente di Bicamerale lei è stato uno dei pochi all'interno di AN che sia schierato per la Bicamerale contro la Costituente ed è sempre stato molto cauti sul semipresidenzialismo
A questo punto dei lavori della commissione presieduta da D'Alema è sempre convinto delle sue scelte e le riforme che si stanno delineando sono in linea con la cultura e con i programmi della destra italiana
Sì come ha giustamente ricordato il direttore Berti io ho premuto perché alleanza nazionale entrasse nella Commissione bicamerale
Quando la commissione bicamerale di perdita definita un viottolo stretto mentre la
Assemblea costituente veniva definita una via maestra in verità
In verità ancora una volta ha operato la legge delle realismo
Non è che io ignorasse
I limiti di una Commissione bicamerale anche perché conoscevo l'esperienza delle precedenti Commissioni bicamerali
Ma io conoscevo abbastanza i costi dell'Assemblea costituente
Che sarebbero comunque stati dei costi altissimi
Perché tanto per cominciare in questa legislatura non avremmo avuto l'Assemblea costituente perché l'Assemblea costituente nasce in base ad una legge
E comunque non ci sarebbe stata una maggioranza in questa legislatura per un'Assemblea costituente
Pertanto stante l'atteggiamento di numerose forze della coalizione di centro sinistra in secondo luogo ho richiamato l'attenzione sul fatto che un'Assemblea costituente
Sarebbe stata eletta necessariamente con il sistema proporzionale
Perché non poteva essere diversamente eletto
Ma voi capite
Che in un momento nel quale
Per certi aspetti disperata per il sistema politico italiano tendeva
Ad organizzarsi
Come sistema bipolare
Di competizione fra due popoli
In un contesto prevalentemente maggioritario
Sì amare
Oltre quaranta milioni di cittadini
Alle urne per eleggere un'Assemblea costituente con il sistema proporzionale
Sarebbe stato
Una occasione irripetibile per tutte quelle forze che volevano destrutturare il nascente bipolarismo
Però recuperare la logica del proporzionalismo fare marciare tutte le forze divise tutte le forze divise
E quindi far vedere che nel sistema politico italiano si stava determinando un orientamento da parte del pubblico de disarticolazione
Delle preferenze
Dei consensi
Così come lo avevamo per tanti aspetti
Registrato già nelle epoche più problematiche
Della precedente vita politica del nostro Paese quindi il problema della commissione dell'Assemblea costituente a parte il fatto che
Una Assemblea di duecento persone
Comunque avrebbe lavorato meno pene di una commissione di settanta persone
Perché le costituzioni meno persone le fanno e meglio è esprimerò quindi in questa sede una valutazione da vasti capiente tra virgolette aristocratica
Le costituzioni non le possono fare troppe persone messe insieme
Vengono fuori dei polpettoni pieni di contraddizioni si possono indicare dei principi si possono indicare delle premesse si può dare una indicazione di quadro ma poi l'articolazione tecnica lo devono fare poche persone settanta erano meno di duecento
Tutto questo insieme
Di attori mi ha fatto impegnare a favore della Bicamerale e sono stato contento quando in una certa direzione nazionale di Alleanza Nazionale
Ho visto uno dopo l'altro prima il presidente dei senatori macellati poi il presidente dei deputati Tatarella poi in successione numerosi altri parlamentari schierarsi a favore ed esponenti della direzione a favore della come della commissione bicamerale detto questo da dove deriva il mio atteggiamento oggi
Problematico nei confronti di taluni esiti della commissione bicamerale in particolare in tema di forma di Stato e di forma di governo
Deriva dal fatto che drammatica vetrine e ancora una volta le classi dirigenti non svolgono il ruolo di classi dirigenti
Una classe dirigente
Di maggioranza o di opposizione e tale se nei limiti della natura umana precorre di e tenti
Noi eravamo pre correttivi eventi
Una classe dirigente tale se precorre gli eventi andare dopo gli eventi e così facile
Che lo può fare chiunque e se lo può fare chiunque non si capisce perché quei signori devono essere classe dirigente invece Rolo devo essere classe dirigente qualunque altra persona
Perché essere classe dirigente conferisce un ruolo
E insieme a questo ruolo può anche conferire
Delle proprie cattive e così via non dirò dei privilegi ma delle prerogative ma che le classi dirigenti sono tali
Se sanno andare Avanti agli altri se sanno ante vedere certi esiti se sanno
Prevedere certi costi di ciò che fanno o di ciò che non fanno questo non è accaduto perché vedete
Non mi rammarica il fatto
Non mi rammarica tanto io sono personalmente
Dubbioso circa il cosiddetto semipresidenzialismo ma non mi rammarica tanto il merito mi rammarica il metodo noi eravamo vicini vicinissimi vi posso assicurare avendo vissuto tutte queste vicende al conseguimento di un di una convergenza almeno tra le tre grandi forze politiche del Paese e anche di altri
Però non lo abbiamo fatto non siamo arrivati dove dovevamo arrivare e ci siamo fatti si sono fatti sorprendere dalla incursione Tella lega e il metodo che mi è dispiaciuto
è arrivato un partito che non aveva mai partecipato ai lavori della commissione bicamerale
Che era sempre stata in posizione di contestazione di quello che si faceva che chiaramente aveva una finalità non costruttiva
E con un voto a sorpresa ma non tanto a sorpresa scompagina
Tutti gli equilibri che si stava determinato quindi se fosse stato il risultato di una scelta deliberata il cosiddetto semipresidenzialismo io non avrei avuto problemi a me non piace
O per lo meno mi crea delle difficoltà con riferimento al quadro italiano però va bene
Ma io so che non era così
Io so che tutto il lavoro che si fece per la cosiddetta bozza Fisichella e che non feci da solo
Ma lo feci insieme a Cesare Salvi a Franco Bassanini a Giuliano Urbani
Lavorando passo dopo passo
Per giorni e giorni dieci ore al giorno
Non l'avevamo fatta né come un'estemporanea bizzarria di quattro professori
Me l'avevamo fatto scegliendo una soluzione piuttosto che in altro o per lo meno un modello in senso lato piuttosto che un altro perché era al vostro gusto personale
Ogni mezz'ora ogni ora ciascuno di noi telefonava i propri leader e li metteva al corrente di quello che stava facendo dei passaggi che si stavano compiendo
Delle contestazioni che sui diversi modelli venivano emergendo io so quali e quante contestazioni sono venute dai miei interlocutori al modello del semipresidenzialismo
Li conosco crea lo sentite con le mie orecchie
Quindi questa scelta
Non è stata e e il leader sapevano perfettamente tutto sia ben chiaro ogni passaggio conosceva questa scelta non è stata una scelta determinata voluttà prodotto o di un processo di una deliberazione di un insieme di delegazioni di un quadro di decisioni che venivano maturando no e risultata
Una sorta di perversa improvvisazione rispetto alla quale ciascuno ha creduto di trarre qualche vantaggio ma rispetto alla quale si sono messi in moto dei meccanismi
Devi interdizione che passo dopo passo o hanno tesa a svuotare certi istituti
Ho tenderanno ad esasperare per compensazione talune tendenze che io giudico perniciose per l'avvenire politico della nazione
Come questo
Questo cosiddetto federalismo
Che a mio avviso è un grave rischio per l'Italia ecco allora il perché io oggi avendo voluto la commissione bicamerale ed essendomi impegnato per essa quasi solitario in una certa fase all'interno del mio partito
Ho delle preoccupazioni
Sui risultati concreti specifici della Bicamerale c'è perciò una precisa distinzione tra il metodo e il merito bene
Presidente quanto tempo abbiamo e quello del devo capito qual è il tema di sorelle semplici abbiamo gli ultimi venti minuti che servono ai corsisti per fare le domande a cui sono infatti bene allora il primo che si è iscritta a parlare Giovanni corsi
è quasi borse
Sono cercherò di essere breve nella nuova destra europea soprattutto in quella francese
Sta emergendo la rivalutazione del concetto di impero inteso come idea mito più un fatto per capirci Sacro Romano Impero no sia Quinzi anche come ipotesi futura di sviluppo e gioco
E divisione di quella che può essere una futura realtà europea sovranazionale e questo dibattito purtroppo l'Italia se ne ha avuto quel poco notizia forse anche perché la parola spessa un poco spaventa date le nostre tradizioni vorrei sapere il le sue opinioni in merito grazie
Io come studioso e anche come curioso sono aperto
A tutte le prospettive
Cerco di capire le ragioni che possono indurre a talune prese di posizioni
Cerco di cogliere gli antefatti
Culturali
Ma naturalmente
Sono anche a
Un professore di scienza della politica
Be sia pure da poco tempo un un politico come professore di scienza della politica il metodo e quello empirico della commisurazione
Delle ipotesi teoriche alla applicabilità
Quindi io posso avanzare ogni ipotesi debbo poi porre il problema dell'applicabilità della ipotesi teorica e quindi del suo tasso di probabilità
Ove l'applicazione dovrebbe dovesse essere
Avviata come come uomo politico naturalmente mi pongo anche
Problemi
Di un altro tipo di praticabilità la praticabilità in relazione ai rapporti tra le forze politiche
Talché ciascuno di noi
Talora sacrifica qualche passaggio delle proprie premesse teoriche la praticabilità in relazione agli avversari per evitare di offrire agli avversari degli spazi grandissimi
Di polemica e di argomentazione
L'idea dell'impero se io colgo bene l'idea dell'intero esprimere una nostalgica e anche una prospettiva
Cioè il superamento in qualche modo delle patrie nazionali in un contesto che non sia uno snaturamento radicale delle patrie nazionali e in un quadro nel quale
Perciò
La come dire se posso richiamarmi all'Europa l'Europa non nasca in una logica grossolanamente materialistica
Ma si sviluppi anche tenendo presente quei valori quell'insieme di fattori che hanno fatto così distintiva e distinta
La esperienza del nostro continente rispetto alla esperienza politica degli altri continenti
Sa
Tutte queste cose si possono dire senza parlare di impero
Per quale motivo dobbiamo evocare perché capisce una cosa e fu forse l'impero romano una cosa e l'impero medievale una cosa è l'impero britannico
Per certi aspetti una cosa diversa e la teoria dell'imperialismo
Per quale motivo noi dobbiamo offrire o chiunque deve offrire così facili argomenti ai terzi bloccando una nozione e l'Impero Romano
Non c'è per l'impero romano non c'è più un po'difficile
Allora l'impero medievale il significato rapporto tra potere temporale autorità spirituale capisco tutte queste cose
Le capisco
Ma
Perché una serie di cose non si dicono con un linguaggio diverso questo non per attuare una tecnica di mascheramento ma per un'altra ragione ci sono alcuni problemi
Che in forme nuove ricorrono nella storia
E allora i problemi che ricorrono in forme nuove della storia
Noi li affrontiamo ma non è detto che per affrontarli dobbiamo usare un lessico vecchio concetti detti superati di difficile comprensione eccetera se lei mi dice
Che aspira ad un euro
Nella quale il dato culturale valoriale non sia drasticamente subordinato al dato come dire finanziario o mercantile a un o Banco Crati cosa
E proprio uscito un mio libro due mesi fa dov'è unica ora faccio Dio faccio un'autocitazione
C'è un mio libro che libreria Paolo di mesi
Che affronta il problema della tecnocrazia
Affrontando il problema della tecnocrazia affronta il problema del rapporto tra il potere economico il potere politico il potere intellettuale e spirituale ma queste cose si possono dire con un linguaggio
Moderno attuale
Senza che i problemi per così dire scompaiano e sapendo che va da sé oggi se pensiamo che l'Impero significhi il corrispettivo o il contraltare di una realtà nella quale c'è
Un Papa che come tale recuperata una koinè religiosa sparsa per tutto per tutta la repubblica cristiana
è stata la secolarizzazione ci sono stati fenomeni di tanti tipi se poi lei per intero intende una logica neopagana allora questo è un altro ordine di questioni
Che ci pone ci pone problemi culturali immensi che ovviamente non posso affrontare in questa sede quello che dico soltanto è
Diamo
Abbiamo spesso avendo la consapevolezza ora ora faccio un'altra citazione
Del mille novecentonovanta è uscito mio libro questo posso citarle che il titolo perché di sette anni fa che si intitola il denaro e la democrazia
Dove io ho rivisitato criticamente il problema del rapporto tra potere economico e regimi democratici
Questo problema lo aveva lo conoscevo già Platone sarà
Questo problema lo conosceva già Aristotele
Queste questioni sono antiche ma il fatto che queste questioni siano antiche non vuol dire che da Platone oggi non siano successe tante cose delle quali dobbiamo necessariamente tenere conto e quindi quel libro ripercorre per esempio questo questa questione in chiave di teoria politica generale
Del rapporto tra potere economico e regimi democratici nella democrazia degli antichi e della democrazia dei moderni con le loro affinità ma anche con le loro difformità
Cercando di cogliere qual è il nucleo problematico costante e quali sono le modificazioni che intervengono queste lavoro e del mare uno studioso poi se uno ha una visione drasticamente
Come dire
Ideologica ma non voglio usare questa parola con riferimento a quello che lei pensa
E allora può anche non tener conto può anche non tener conto dei dati di realtà ma il mio la il mio suggerimento
Di studioso dei fenomeni politici con la pace sulla base del metodo scientifico e di vincolare sempre le questioni anche quando esprimono delle Costanza
Alla alle diverse modalità espressive nelle quali le questioni si presenta
Bene
Ha chiesto di intervenire Carlotta Billi
Giustissimo
Capitanati N ci sono molti studiosi Ignazi carichi
Che hanno dette anche in realtà ciò che è lei l'SC riverniciata e questa guerra anni da un alla struttura organizzativa al gruppo dirigente alla stessa presidente di AN che era finita le annesse in
Mia mamma mancano cosa fa risponde a queste quanto quand'è sacra Alleanza Nazionale sarà pagata l'esperienza spagnola Leanza popolata che inaugura campagna di destra che si è trasformato completamente che ora il governo sì
E buona pratica fare sempre analisi comparata grazie signorina e buona pratica fare sempre analisi comparate
Tra le altre cose perché la scienza politica è sempre una scienza di tipo comparativo
Guai ad esaminare il caso singolo ignorando che il caso singolo può essere iscritto in un contesto più ampiamente
Comparati
Quindi abbiamo guardato all'esperienza francese come lei sa si è posto il problema Giscard a Chirac
Ma Ribéry comparse riverso questo problema anche dei giorni passati abbiamo guardato all'esperienza spagnola cioè chi ha guardato all'esperienza inglese del conservatorismo si sono fatte una serie
Di valutazioni di vario ordine naturalmente poi e saggio
Anche guardare le specifiche condizioni all'interno delle quali di sin i problemi i problemi emergono lei capisce che per esempio
Un sistema come quello inglese
Dove non c'è mai stato un partito comunista significativo
Comporta per l'intero quadro partitico una differenza rilevantissima rispetto al caso italiano dove abbiamo avuto il più forte partito comunista dell'Europa occidentale
La stessa cosa vale per la transizione alla democrazia
Spagnola noi eravamo un regime democratico già ben prima che gli spagnoli entrassero nell'area delle esperienze politiche democratiche
E vi entrassero con le modalità con le quali ci siamo entrati quindi
Guardiamo a tutte queste formazioni politiche con attenzione ma dolci in prigionia amo in un modello straniero perché riteniamo che l'Italia debba seguire una sua una sua linea autonoma e originale
Il mio punto di vista che Alleanza nazionale
Possa costituire un movimento caratterizzato da un riferimento ad una economia sociale di mercato per usare l'espressione che ha avuto ampia udienza dell'esperienza tedesca
De
Nel quale il tema dell'unità nazionale rimane centrale questo è una pregiudiziale a mio avviso
Verrebbe meno al suo impegno al suo compito Alleanza nazionale se inducesse a forme dei a forme
Drastiche di di federalismo e se non precisasse esattamente cosa intende per federalismo
E per certi aspetti anche l'esperienza di un conservatorismo capace di rivolgersi ai grandi ceti popolari come
In Gran Bretagna ma come anche in Francia
Alla nostra attenzione vorrei ricordare che ci sono delle ricerche
Di sul comportamento elettorale che hanno messo in evidenza come
Una parte assai significativa dell'elettorato popolare in Gran Bretagna vota per i conservatori ha costantemente votato per i conservatori
E quindi questo è un altro aspetto
Al quale Alleanza nazionale credo debba deportare
Grazie signor mi bene una chiamiamo ultima domanda prima voglio penalizzare il quarto interrogante in un attimo Andrea sarà ti hanno poi ce n'è un quinto anch'qui hanno scusate ma quanti sono cinque e allora e allora se rivediamo vediamo chi parla soprattutto
Dovrò necessariamente essere molto breve perché se no poi la successiva conversazione ne verrebbe penalizzata innanzitutto buona sera grazie nell'elezioni del novantasei professore il non aver fatto un patto di desistenza con la Fiamma Tricolore di Rauti ha determinato un risultato indubbiamente penalizzante per il centrodestra
Ritiene alla luce del risulti quel risultato elettorale giusto il comportamento tenuto allora ed in caso di elezioni prossime caldeggerei beh la desistenza con Rauti oggi come oggi oppure no
Credo che una delle prove
Di quell'atteggiamento e di quella volontà di innovazione
Che Alleanza nazionale ha voluto assumere
Sia stato il
Così il non aver perseguito la desistenza con il Movimento Sociale Italiano c'era allora
Il problema
Di accreditare questa forza politica anche pagando dei sacrifici pagando dei costi
Costi che la sinistra non ha pagato
Le ha fatto l'alleanza con Rifondazione Comunista
I due casi sono omologhi non vedo le ragioni per le quali dopo il fallimento come è stato ieri sottolineato dell'esperienza comunista in tutto il mondo il centrosinistra posso fare un patto di desistenza con un partito che si richiama esplicitamente a Rifondazione comunista
Mentre
Alleanza nazionale sarebbe stata perché sarebbe stata drasticamente penalizzata dei mezzi di comunicazione di massa in larga parte orientati diversamente se avesse fatto il patto di desistenza abbiamo pagato dei costi ce ne siamo fatti carico
Oggi sappiamo
Che anche all'interno di quella piccola formazione in atto un processo di ricomposizione scomposizione e così via oggi sappiamo per esempio che è nato per scissione una formazione che si colloca in una posizione ancora più per certi aspetti drastica
Rispetto al movimento sociale italiano
Penso
Siccome
Lo scopo del lavoro che è stato compiuto da parte della destra era quello di creare una democrazia capace di funzionare su certi bar certe basi e su certe regole debba essere sviluppata un'opera di convincimento
Volta all'accettazione queste basi di queste regole da parte di tutti se questo accadesse allora
Fu potrebbe anche determinarsi una situazione nuova rispetto al mille novecento novantasei
Però è chiaro che non possiamo dare preventivamente oggi una risposta
Perché bisogna verificare una serie di condizioni condizioni che attengono al metodo condizione che attengono ai programmi condizione che attengono al
Riferimento a certe regole fondamentali noi abbiamo compiuto una grande operazione politica
Sappiamo bene cosa ha comportato questa grande operazione politica in termini
Di costi credo che se si spiega bene all'elettorato l'elettorato capisce
Io sono
Se mi permettete questo richiamo personale
Nel in tutti i collegi di Camera e Senato di Roma
Il parlamentare della destra del Polo per le libertà che ha avuto la minore incidenza
Del voto contrario di del movimento sociale italiano
Dunque la persona che in qualche modo è rappresentativa per così dire del nuovo corso della destra italiana e che doveva essere in quest'ottica quella più penalizzata
Si è spiegato sufficiente a dente bene perché gli elettori capissero che era autolesionistico un tipo di scelta come quello che è stato operato
Nel mio collegio comparativamente fra Camera e Senato c'è il più basso livello di consensi al Movimento Sociale Italiano fra tutti i collegi
Romani aggiungo che nei collegi corrispettivi della Camera che stanno nel mio stesso territorio
No
I livelli di consensi del fronte del movimento sociale italiano sono stati invece decisamente più alti di quanto non siano stati
Quelli per il candidato che si contrapponeva me ed era fra le altre cose il candidato con le maggiori chance di successo perché era il candidato che aveva il tasso più alto di visibilità fra i diversi candidati di questa formazione politica
Io credo che noi dovremmo fare in primo luogo un'opera di convincimento nei confronti dell'elettorato
Bene ringraziamo il senatore Fisichella
L'appuntamento è alle ventuno e quindici con il senatore Giulio Andreotti che traccerà una storia della Democrazia Cristiana grazie a tutti bene
Profondo della chiarezza
Lo so