"Mezzogiorno dimezzato. Le ragioni meridionali nella seconda Repubblica" presentazione del libro di Ermanno Corsi (Alfredo Guida Editore) dibattito organizzato dall'Associazione "Incontro con il libro" presso il Salone Scarfoglio del Circolo della Stampa

Ed è libera di Ermanno Corsi Mezzogiorno dimezzato le regioni meridionali nella Seconda Repubblica
Al tavolo della Presidenza il senatore avvocato Nicola Mancino Presidente del Senato
Il senatore professor Cesare Salvi presidente dei senatori della Sinistra democratica l'avvocato e onorevole Antonio Rastrelli e presidente della regione Campania
Il vice direttore de il Mattino Luigi vicinanze Ermanno Corsi alture del libero
Per i cinquant'anni della Costituzione italiana il presidente del Senato promosse nel dicembre scorso un concerto nell'allo nell'aula di Palazzo Madama
In quell'occasione l'Orchestra da Camera Italiana con il maestro Salvatore Accardo in veste di violinista E.T. direttore eseguire una parafrasi dell'indagine Mameli del compositore Franco Tamponi
Si ritiene che il miglior modo incominciare la manifestazione di oggi sia quello di ascoltare questa originale e suggestiva esecuzione dell'inno di Mameli
Avvocato
Pronto
Un umano coniugando è avvenuto avvengono uno
Pubblico mio nonno Purtuc proprio
Allora
Allora lo lo lo comunque
Meno
Dottor non lo lo lo
Comunista
Lungo vogliamo vogliamo Pancaro
Tribunale
Comune
Rammento
Nulla
A a
Allora
Aperta alunni
Uno
Per ben indirizzi di saluta la parola al presidente del Circolo della Stampa stanco Mariscal
Con molto calore Dole saluto il Circolo della Stampa questa manifestazione culturale
Che come sapete segue tante altre manifestazioni che si svolgono in questo circolo e da un po'di tempo a questa parte che stiamo tentando di riappropriarci della città di più abbiamo più dialogo con le scuole la società civile del mondo politico il mondo culturale di questa città
è un modo per dire
Che il circo della stampa dei suoi novant'anni di storia che tra poco dovremo andare a festeggiare è stato sempre un punto di riferimento importante per la nostra città
Per saluto tutti coloro che dovranno parlare di tre che ripeto i nomi che sono stati già fatti
Però una riflessione la volevo fare partendo dal libro dei Armando Corsi che il presidente dell'ordine dei giornalisti della Campania
Innanzitutto
Come sindacato devo dire che oggi ha ragione uno sciopero dei giornalisti perché abbiamo in atto una dura vertenza con gli editori e domani è la giornata del silenzio nazionale tant'è vero che domani televisioni e radio non da trasmetteranno notizia però questo non ci esime da dire che forse questo Mezzogiorno dimezzato dobbiamo leggero anche dal punto di vista dell'editoria stranamente mentre l'editoria in crisi un po'dappertutto nella nostra regione improvvisamente sono sorte nuove iniziative editoriali l'ultima di qualche giorno fa e ci ha fatto togliere il diciassettesimo quotidiano che forse porta male siamo arrivati a diciotto quotidiani della nostra regione piccoli quotidiani delle province molte realtà nuove all'interno per la nostra città capoluogo però nuove iniziative che hanno assorbito una parte del numero folto disoccupati che avevamo anche noi abbiamo anche noi all'interno della nostro settore e però questo bilancio dell'editoria del dello sforzo che alcuni stanno facendo anche come cooperative di giornalisti forse non è molto ascoltato euro sono esperienze che rimangono nell'ambito vostro
Del regionale esperienze che rimangono all'interno della nostra regione diciamo una regione dimezzata quindi non soltanto Mezzogiorno dimezzato anche per quanto riguarda l'editoria
Forse c'è bisogno di una maggiore attenzione anche nazionale ai problemi che riguardano questo settore
Nella nostra regione Campania diciotto quotidiani vuol dire una un grosso sforzo molte Choir molte molto pluralismo ma dobbiamo ricordare anche che ci sono settanta televisioni centocinquanta radio quindi non è una cosa da poco nella nostra regione
E allora Mezzogiorno dimezzato anche da questo punto di vista dell'editoria non mi rimane che a questo punto augurarvi buon proseguimento non so chi proprio per la
Arrivederci
Ora la parola l'editore Mario Guida che ha pubblicato il libro
Grazie io presidio ancora una volta duplica mente ringraziare il presidente del Senato senatore Nicola Mancini il presidente senatori da sinistra democratica
L'onorevole Salvi il senatore Salvi
Nonché ovviamente il presidente regionale intorno Antonio Rastrelli
Posso dirgli in aggiunta a quanto diceva
Presidente del Circolo della Stampa anche l'editoria libraria nel Meridione Napoli in modo particolare cerca di distinguersi un poco noi siamo orgogliosi dei diritti di avere pubblicato questo volume di corse il Mezzogiorno dimezzato perché pone come nella dell'intenzione della nostra casa editrice pone alla pubblico opinione ma anche a quelle restituzione dei problemi
Che ci riguardano in modo particolare perché quindi prendiamo il vengano risolte grazie ancora e grazie di essere venuti
Vi è nel microfono per l'associazione incontro con il libero che ha promosso questa manifestazione la signora a da Murolo
Venezia
Associazioni incontra cori libero ospite da nove anni circondati da Standa vigenti al presidente Franco Mariska
Che è a rischio possibile collaborare all'organizzazione di tali prestigiosa
Manifestazioni inclinazione autore dottor Ermanno Corsi Gabriele voluto affidare ancora una volta i suoi libri e Panucci stessa aiuto agli illustri relatori intervenuti la cui presenza impreziosisce la manifestazioni tutte
Grazie grazie
La parola il vice direttore del Mattino a Luigi vicinanza che presiede coordina gli interventi
Buonasera a tutti quanti voi
Mezzogiorno dimezzato appunto e il titolo del libro che questa sera presentiamo qui al circo della star
L'autore Ermanno Corsi il prefatore e il professor Giuseppe Galasso
Detto ciò dimezzato e l'ultima fatica di Ermanno Corsi l'ultimo di una serie di libri che hanno un minimo comun denominatore il Mezzogiorno Napoli l'analisi approfondita della realtà napoletana e meridionale
è evidente però sin dal titolo che questo libro
è un libro forte e un libro che in qualche modo prende partito prende posizione è un libro che sostiene una tesi
La tesi è che appunto nella cosiddetta Seconda Repubblica
Non c'è spazio perlomeno fino a qualche giorno fa potremmo dire non c'è spazio non c'è stato spazio per le regioni meridionali e dunque per una politica che riguardasse il Mezzogiorno
Del Parlamento dal novantadue in poi sembrava quasi che pronunciare la parola Mezzogiorno Meridione questione meridionale
Forse quasi un oltraggio un'offesa un
Un un attacco alle ragioni e alle regioni del Nord e in particolare del Nord Est che negli ultimi tempi hanno tenuto o banco e
Hanno ove centralizzato l'attenzione delle forze politiche persino i rappresentanti autorevoli rappresentanti politici e istituzionale del mezzogiorno avevano una sorta di pudore se non di imbarazzo a affrontare le questioni del Mezzogiorno appunto l'antica l'ha dimenticata questione
Meridionale
Il libro di Ermanno che sono moderatore per cui non voglio farla lunga però alcune cose le voglio dire subito dir male cioè il libro di Armando rientra nella
Nella tradizione giornalistica e saggistica medio Nale di tipo un civile cioè e non soltanto o l'acconto e descrizione delle cose e milionari ma è e analisi analisi supportato da una profonda conoscenza della realtà meridionale
Da una secondo me una buona scuola politica e da un anche da buone da buone letture il che non guastano mai quando poi si si fa la fatica di scrivere un bel libro
La la fortuna politica vuole che questo dibattito cade in un momento in cui invece il Mezzogiorno è ritornato nell'agenda politica nazionale
C'è stato la manifestazione a Napoli del venti marzo lo sciopero
Regionale
C'è stato il una recente intervista della Presidente del Consiglio Romano Prodi al mattino proprio all'indomani dell'ingresso dell'Italia nell'Unione monetarie europea che sintetizzo o dice
Ce l'abbiamo fatta adesso siamo entrati in Europa
Adesso possiamo occuparci del Mezzogiorno c'è stata ricorda ancora sul Mattino una bella intervista del presidente del Senato Nicola Mancino che concludeva proprio con queste con queste affermazioni che e il sud piaccia o non piaccia bisogna sapere che il Sud e parte della nazione italiana
E perciò non può essere estraneo alle nostre preoccupazioni non si arrabbi nessuno diceva il senatore Mancino in Europa diventa difficile di Manila e se ci andiamo con un suo estrema preda della malavita
Parole chiarissime nettissime detto questo però
Ecco il Sud è tornato al centro dell'agenda politica però mancano ancora soluzioni politiche adeguate ai drammatici problemi del Mezzogiorno
Il presidente rassegna qui farò a cui donò subito dopo la parole a cui fanno la prima domanda
Ha detto di considerarsi il primo iscritto al così detto movimento trasversale meridionale che il sindaco di Napoli Bassolino a lanciato in una intervista qualche giorno fa perché Presidente lei
Aderisce a questa proposta e un'ipotesi di Italia nell'interno dell'unione monetaria cioè di un di una struttura sulla nazionale quale sarà l'Europa che spazio c'è per il Mezzogiorno e segnatamente per grandi aree metropolitane come Napoli o Palermo o Catania
Grazie io dirò subito che
Proprio dall'osservatorio della responsabilità Della Forgione dalla quale sfruttato ad Amato
A interpretare ho voltato la situazione che si è verificato negli ultimi anni a proposito del dibattito politico nazionale assolutamente penalizzante per il metodo
Arrivando appunto del Mezzogiorno entrambi tuttavia non aveva più voce
Nell'ambito della dalla Stampa del dibattito politico operistico delle stesse organizzazioni le assemblee istituzionali
Partendo da questa premessa il considerando che il modello econometrico europeo discute di tutto ma sulla base soltanto dei parametri economici e finanziari
La prospettiva reale per il Mezzogiorno d'Italia era la prospettiva della disperazione
L'Europa è fondata su un un un meccanismo per il quale servono a livello di competizione di concorrenza tra creare regionali le macro aree europee
Due coordinate specifica una forte potenza finanziaria accumulato alle spalle un grande tipo di organizzazione industriale organi
Entrambe queste coordinate sono prive nel territorio della delle due donne l'Italia ed è la regione partendo da questa premessa da un silenzio collettivo
Che si era imposto per fare in modo che l'Italia potesse raggiungere il traguardo dall'ingresso in Europa
La meditazione la responsabilità mi hanno portata portato per prima posso dire al look pare un tema particolare se fosse ancora necessario avvertono Italia
La formula politica in atto cioè il sistema dei partiti che si contrappone nel meccanismo dell'alternanza e che se non fosse necessario viceversa trovare un momento per cui l'orgoglio Meldola
E la possibilità di questa macro a Rehhagel col titolo mezzogiorno si pone è se attraverso i suoi cittadini e anche attraverso il suo organo istituzionale in condizione di poter promuovere un discorso sul modello di sviluppo autonomo
Auto generato che deve essere affrontato la vedova Rita sulla base di questa grande visione per così dire storica far partecipare l'intero maggioritaria risparmi pari alla competizione europea
Era evidente che bisognava trovare un meccanismo utile a fare in modo che tutto ciò che ha costituito paralisi abbandono vicini resse
Per era ragioni del Mezzogiorno elitaria Puccio superato da un grande messaggio che potesse contrapporsi anche ammonimenti che si sono verificati ci per il cerbero ignora nel nord Italia
L'ho dovuto lamentare tutti i partiti tutti i partiti
Va beh se va a destra assieme a sinistra hanno o come termometri hanno trovato l'interesse ad analizzare i motivi per cui nel nord Italia nasce solo Poli sparassero quattro voci movimenti autonomi o movimenti che non ci riconoscono lo schermo dei partiti tradizionali e tutti l'accorrere al capezzale
Di questa realtà nuova che si verificava nel nord Italia sul Duce raggio globale come ce ne sono due forse già acquisito definitivamente alla causa della disperazione
Allora a questo punto non c'è più un meccanismo politico network giga un'appartenenza che ecco culto soltanto verso potuto servire la causa della gente
A questo punto è nato quella riflessione la quale anche Levice razze testimoni intento sospetto
L'opportunità di lanciare un forte messaggio valido che superassero scavalchi beh perché ma campagna elettorale la faremo soltanto nel momento elettorale Moggi corriamo insieme attraverso il meccanismo trasversale di tutte le istituzioni il momento di disegno autonomo
Della modello del Mezzogiorno da porre attenzione questo il dibattito quale siamo in questo momento fissando le nostre attenzioni io credo che questo movimento per quanto demonizzato contrariato contrastato
Andrà avanti è un'esigenza dell'etica della responsabilità che si sovrappone e precede dove viveva ambizione politica del problema bisogna più tutta la classe dirigente del Mezzogiorno ci mette intorno a un tavolo reale e tracce in troppi la possibilità di oggi che è possibile perché se è vero che le regioni del Nord sono regioni sporchi e Rick perché è molto importante per i parametri Maastricht è per il concerto e convertì europea pur vero che il Sud Italia invece a situazione geografica strategica rispetto al problema del mondo e a un'altra risorsa fondamentale che il territorio il territorio dell'orbitale un territorio completamente maturo il territorio del sud Italia è un movimento invece che poteva avere grandi investimenti internazionali balzo saper disegnare un modello di sviluppo chiedere una sorta per così dire di potere straordinario per poter amministrare questa opzione
E in questo stesso avviso stessa visione di sforzo nel Mezzogiorno per quanto riguarda le situazioni economiche finanziario occupazionali un grande sforzo costato per correggere il problema che non può appartenere alla macroregione
Rispetto al quale problema anche l'articolo proposta la visione personale che vuole prego proporrà una legislazione speciale per il Mezzogiorno rispetto non non è possibile garantire agli uomini che si associano a banda armata per distruggere lo Stato le stesse garanzie costituzionali invece giusto per riservati ai cittadini perbene questo è il grande discriminate noi offriamo come problema politico avvallamenti tagliare dal governo PTC adotti un meccanismo per valorizzare quel fenomeno che è penalizzante per il resto io chiedo che si lasci alle regioni meridionali e ai sindaci delle grandi e piccole città del Mezzogiorno alle Camere di commercio alle associazioni industriali alle Banca del Mezzogiorno è scritta
Un poco
Una necessità sottopongo avvolgendo pagina prendendo soldi lasciate che il Banco di Napoli esterna
Non l'operato per loro fortuna
Ringrazio Callipo spaventoso sì concetti della delle concentrazioni finanziarie impongono forse che il Banco di Napoli si associa ad otto istituto va fatto in modo che si associa d'istituto
Valido di supporto alle esigenze del Banco di Napoli del Mezzogiorno d'Italia cui Banco di Napoli è legato ad un vicolo del Gallo non sorprende anche quest'ultima risorsa o questa considerazioni pensando per per il momento il trasversalismo visto come valore non come contraddizione rispetto a un problema fondamentale c'è la via da perseguire per affrontare i problemi percorsi ha così lucidamente magistralmente diceva
Chiarissimo come al solito il discorso della presidente Rastrelli che vorrei ricordare Presidente lei e tra gli esponenti di Alleanza nazionale quello che ricopre la carica istituzionale più importante in Italia non c'è nessun altro suo
Collega di partito che nelle istituzioni italiane abbia un ruolo maggiore del suo e il suo appello lasciate che il Banco di Napoli resti a Napoli assieme chiaramente suscitato il consenso e l'applauso
Della prateria perché sostanzialmente non c'è federalismo politico se non c'è federalismo anche economico e sì non c'è un forte centro economico locale che possa dare supporto e sostegno alle ragioni della Mezzogiorno senatore Salvi lei e uno dei più autorevoli esponenti del PDS maggiore partito della coalizione dell'Ulivo o si discute moltissimo in questo periodi che assetto dovrà venire l'Italia del futuro Italia federale si dice il sindaco uno di Venezia Cacciari sostiene che il federalismo non è signor Samhain Todi potevi meno poteri a Roma per dare più poteri a Venezia al nord ho assunto mai più poteri PIL per tutti quanti perché aumenta il livello di responsabilità naturalmente
Il Mezzogiorno
Aderisce come sostiene presenterà seria a questo discorso però al un problema che enorme che quello della disoccupazione che esclusivamente problema del mezzogiorno e anche all'interno dell'Ulivo c'è una sorta di insoddisfazione per come questo governo sta affrontando questo tema ricordo lo sciopero della del venti marzo c'è stata la minaccia di sciopero generale da parte dei sindacati in corso una trattativa tuttora gli stessi sindaci che sulle decidono interventi
Ci si aspettava qualcosa di più da parte del dell'Ulivo la sinistra storicamente ha criticato le due fasi prima il risanamento e poi lo sviluppo ne fa un esplicito accenno anche Calasso nella sua prefazione invece la linea che si sta si è seguita in questi due anni è stata proprio questa qua prima l'ingresso in Europa il risanamento dei conti economici e poi l'attenzione per il Mezzogiorno
C'è stata certamente una centralità della questione risanamento per l'ingresso in Europa
Ma non è solo questa la ragione per la quale nuove politiche meridionalistiche hanno stentato a decollare
Come ha detto il moderatore già questo dibattito interviene in un momento nel quale la situazione ha avuto una sua evoluzione cioè quadro nuovo si aprono prospettive nuove rispetto alle politiche meridionalistiche
Ci è stata certamente la necessità di concentrarsi sulla su un obiettivo straordinario che e ormai conseguito anche se scaramanticamente conviene sempre aspettare l'ultimo momento ma tutti i dati fanno pensare che non ci siano dubbi su questo è evidente che questa impegno includere Risanamento per l'Europa è stato vedere anche si potrebbe dire soprattutto per il Mezzogiorno
Perché in una situazione comunitalia tagliata fuori dalle politiche europee le possibilità di difesa dell'Italia
Ci sarebbero potute essere soltanto quelle di meccanismi di competitività selvaggia con le altre con le impresse europee con imprese dell'area dell'euro alloggi da Dini svalutazione sì certamente non avrebbe premiato le aree più debole del Paese Mario avrebbe accentuato di risanamento in un certo senso è essa stessa una premessa indispensabile per avviare una politica meridionalistica però c'è un problema più complesso con il quale fare i conti chi cioè come risulta dal libro come risulta già libero nella nel tessuto degli interventi di i corsi dalla prefazione di Galasso che nel magistrale ricostruzione in poche pagine di quelle che sono state le politiche meridionalistiche della Repubblica c'è un problema più di fondo quello cioè di una nuova costruzione concettuale delle politiche per il Mezzogiorno
Ancora in questi giorni non abbiamo avvertito l'eco di problemi anche culturali ancora non riusciamo
Quando si è evocato lo spettro dell'assistenzialismo rispetto alla versione
Ora noi laici produce ci siamo trovati di fronte a una serie di dati il fallimento vecchio dipoli intervento straordinario del Mezzogiorno
Quando si ricorda che negli anni ottanta sono Sati gettati migliaia di miliardi
Nel Mezzogiorno perché così è stato
Come dati quantitativi e il risultato di questa fase
E Sato quello di o mentale non di diminuire divario fra il Sud e il resto d'Italia quale che sia l'indice che si adotta beh è evidente che felice c'era qualcosa di sbagliato nel fondo
Di quel tipo di politica di intervento
E il rischio di una identificazione fra questione del Mezzogiorno è questione assistenzialista è rimasto anche in questi anni
I due provvedimenti più importanti presi per il Mezzogiorno si sofferma anche corsi prescrittive credo sia Bagnoli e l'intervento Banco di Napoli è stato evocato qui indubbiamente hanno evocato anche in Parlamento
Un tipo di intervento nei confronti del Mezzogiorno che ancora rischia di essere ancora di vecchio tipo
La questione del Banco di Napoli che che che resti con una sua connotazione meridionale io credo che si debba operare per far questo però bisogna anche interrogarsi su come è stato possibile
Il Banco di Napoli arrivasse qualcuno
Ci si deve interrogare su come mai il sistema creditizio meridionale
Che pure c'è esiste e ramificato
E non non crea le condizioni perché il divario del costo del denaro per il Sud e il resto d'Italia sia meno alto di come adesso tutti sappiamo che uno dei principali ostacoli allo sviluppo dell'imprenditoria del Mezzogiorno
Allora quando si dice federalismo come possibile risposta anche e soprattutto per il Mezzogiorno si dice credo un dato si indica un dato avviene fiducia nella capacità di autogoverno complessiva della società meridionale
E la capacità di esprimere un proprio ceto politico radicato dentro il Mezzogiorno una propria capacità imprenditoriale che nasca anzitutto nel Mezzogiorno proprie capacità anche di lavoro e sociali nel Mezzogiorno
Cioè attendere dal centro l'intervento risolutore è stato fatto
Tutto il dopoguerra forse è stato fatto nell'intera storia unitaria i risultati sono sotto gli occhi di tutti
Quindi una risposta che sia di autogoverno di autonomia di sviluppo autonomo del mezzogiorno e indispensabile per evitare di riproporre in termini nuovi vecchi vizi vecchi difetti e soprattutto un vecchio fallimento quello delle politiche meridionalistiche sono state il segno più diverso nell'Italia unita ma accomunate da un punto
Che dal centro che da Roma si costruiscono le che le le politiche e che il consenso che si acquisisce con queste politiche nel Mezzogiorno lo si spende dei posti di comando di Roma
Questa non deve questa stagione non deve tornare questo è il punto di forza credo dell'indicazione che viene dal movimento istituzionale migliorare dall'indicazione che viene anche da un mezzo giorno chi accoglie la sfida federalista ma fa propria
Cioè il federalismo non per aumentare divari le diseguaglianze ma al contrario federalismo perché ogni parte d'Italia si costruisca con i propri strumenti e occasioni di riscatto e di sviluppo
Questo non vuol dire affatto che non occorra una politica meridionalistica nazionale e soprattutto mi chiede queste sono le due cose che voglio rapidamente vive ancora in questo mio intervento una grande attenzione
Secondo me non confondere il dato istituzionale con il dato politico programmatico
Occorrono politiche
Nazionali per il Mezzogiorno perché
Che siano però coerenti con questa idea con questa impostazione questa logica e questa è la sfida che complicata da affrontare e da risolvere non è solo un problema di soldi che non ci sono che certamente è un problema se adesso si stanno liberando risorse che vanno molto concentrate vanno molto ma e problema di individuare gli strumenti più adeguati per l'intervento per esempio faccio un esempio sulle questioni in cui ha aperto un dibattito che ancora non è risolto dobbiamo privilegiare dentro il Mezzogiorno le diversità che certamente ci sono
Interno dorsale adriatica dorsale tirrenica grandi città città medio-piccole campagna
E quindi individuare strumenti diversificati del ciascuna di queste realtà o dobbiamo privilegiare la questione Mezzogiorno come questioni unitaria e e la cosa non è concettuale perché significa che tipo di politica del Mezzogiorno portiamo in Europa
E adesso la moneta ma certamente su alcune su alcune scelte politiche decisivi saranno gli orientamenti dell'Unione Europea abbiamo dovuto combattere una battaglia a Bruxelles e perché consentissero
La e il il rinnovo
E il termine per gli sgravi nel Mezzogiorno per poter dare sgravi nel Mezzogiorno perché ormai le politiche di mercato hanno dei limiti europei derivanti dall'accordo Pagliarini Van Miert dice è stato dato diciamo a tempo a tempo limitato
Che cosa dobbiamo chiedere adesso la questione Mezzogiorno come qualcuno dice come questione Galles naturalmente molto più grande Gardens diciamo come dimensione territoriale di popolazioni cioè chiedere all'Europa che si faccia carico del Mezzogiorno nella sua interezza per autorizzare per esempio incentivi fiscali e contributivi automatici o dobbiamo privilegiare invece la logica
Del patto territoriale dell'intesa sul territorio le cose non sono in sé in contraddizione ma questo è un punto culturale concettuale sociologico che presuppone scelte politiche PC devono essere politiche meridionalistiche non ripeterò gli errori del passato ma abbiamo un rischio adesso
Che è quello di confondere
Per il peso di quello che è accaduto per assistenzialismo ogni tutto ciò che riguarda le politiche per il Mezzogiorno
Ha avuto anche una polemica tra il Presidente del Consiglio diciamo queste richieste meridionali si è capito bene chi ce l'avesse con chi margine giusto che sia così
Finalmente fino a un certo punto però bisogna avere idee chiare credo che Bassolino abbia ragione
Quando dice distinguiamo nettamente le politiche per lo sviluppo per le politiche per l'assistenza ma bisogna avere un'idea in testa su tutti e due versanti
L'Italia e l'unica nazione europea in cui il suo welfare distolto lo stato sociale distorto in cui buona politiche di sostegno per chi non ha occupazione
Noi ci riempiamo la bocca tutti quanti destra sinistra commenta dove sulle innovazioni di Tony Blair Toni Blair affronta questioni che in Italia non avrebbero senso
Cioè come intervenire sulle politiche di generalizzato sostegno al reddito per il disoccupato lì in quella nazione cioè che in Italia non è stata mai creati Ilaria si è fatto altro
Le pensioni di invalidità
Lavori più o meno socialmente utili meccanismi più quali più diversi che hanno affrontato la questione sostegno al reddito attraverso una logica che è stata quella di privilegiare l'elemento clientelare individualistico
La differenza fra il sostegno al reddito il reddito minimo per il disoccupato del welfare scandinavo o anglosassone e
Tivoli voglio dire che se fatta il Mezzogiorno in questo campo che quella la prima è oggettiva e automatica
Salvo naturalmente controllare chi si trova in certe condizioni le cose che si sono fatte nel Mezzogiorno d'Italia erano invece sostanzialmente tali da richiedere un rapporto fra l'individuo che chiedeva e il potere
Adesso questo si sta togliendo il giusto toglierlo
Le pensioni di invalidità si dovrà dare una via d'uscita gli ammortizzatori sociali possibili in quel modo che sono chiamati però al posto di questo non ci può essere nulla perché non si può pensare che situazione eguali cioè situazione di assenza di lavoro soprattutto se la si concentra insomma determinante anche se depurata dal sommerso avvengano abbandonate a se stesse
Questo però è un problema che riguarda le politiche di assistenza dello stato sociale che altra cosa dalla questione delle politiche meridionalistiche via questo problema si pone esattamente dello stesso termine
Per chi non ha lavoro nella periferia di Roma come in quella di Napoli come quella di Torino come quella di Milano e ce ne sono purtroppo in tutta Italia di queste di queste situazioni
E si sono anche accentuate nel passaggio fra crisi e riapertura
Nell'ambito della zona che io conosco dico che conosco politicamente di Roma c'è una tipologia sociale frequentissimi ricorre il muratore che ha perso il lavoro
Nel periodo del blocco degli appalti dell'attività edilizia non ha maturato l'età per la pensione adesso a quei quarantaquattro quarantacinque quarantasei anni quando si richiamano i cantieri non aprono non canonica ma la luce
Vengono da me dire io che faccio scrissi può rispose allarga le braccia
Non si può restare indifferenti rispetto a questo però questa non è la questione meridionale
Queste come in una società moderna si affronta il problema dell'esclusione quella di non lasciare soli quelli che i processi produttivi processi economici processi sociali mettono i margini
Questione meridionale è un'altra è quella di creare condizioni di convenienza perché vi siano investimenti produttivi che creino posti di lavoro l'idea che ci sia un meccanismo diretto spesso pubblica creazione di posti di lavoro va abbandonata
I posti di lavoro le creano le imprese il sud ha bisogno di nuova attività imprenditoriale cominciando da quella che c'è già nel Mezzogiorno perché va valorizzata e attivando anche investimenti adesso in Italia di creare le condizioni
Per le quali l'imprenditoria meridionale innanzitutto
E anche gli investimenti provenienti da fuori siano agevolati per facilitare e qui c'è un elenco da fare Baggio perderete stessa questa dell'infrastruttura messa in questi termini
Regia politica dei lavori pubblici è una politica che era partita dall'idea e lavori pubblici danno lavoro per chi li fa
Ha avuto una fase in cui quella
Nella fase finale della della prima repubblica in cui la Polenghi lavori lavori pubblici davano soprattutto soldi alla diciamo a chi organizzava attraverso il meccanismo della gente adesso
Tutto questo è finito per ragioni diverse la prima economica sociale a seconda morale come è evidente si deve porre un problema di infrastrutture Chieffi equilibri non il Mezzogiorno ha messo a ridere
Perché nonostante i soldi che sono stati buttati in tutto questo oggi le infrastrutture fondamentali del Mezzogiorno non sono all'altezza di quella verso Dida dice opera di parità
Non di incentivazione di assistenzialismo Berlusconi non è possibile che a Napoli
Un certo tipo di autostrada si fermi e ne comincia un altro di voglio mostrare come se fossero infrastrutture di due nazioni diverse
E così via
Questo ripeto e non è questo è gli esempi potrebbero continuare a cominciare dalla questione fondamentale della legalità come è evidente che fa parte fa parte centrale di questo mi scuso
C'è invece un rischio ecco rispetto a questo che va respinto su questo crudo
I Tessali chi la ripresa da sola
Posso apportare occupazione e sviluppo
La ripresa indispensabile per le ragioni cioè lo lo sviluppo e indispensabili per le ragioni che sappiamo che sono impresa creare investimenti
C'è però anche nella
Nella richiede la maggioranza
Chi ritiene che
La ripresa di per sé sia sufficiente questo non è così in situazione di dualismo territoriale come questo
Si rischia di creare certamente ripresa lo sviluppo preoccupazione rischia di crearlo di più
Dove c'è la gente dove già ce ne e meno anche questi ultimi dati positivi complessivamente sulla diminuzione la disoccupazione hanno però un segno geografico che non può essere accettato
Politiche pubbliche non producono di per sé lavoro ma servono anche sono indispensabili per orientare la creazione di posti di lavoro dove dove manca il fine e concludo
La questione del federalismo pone un problema reale c'è stata una discussione su questo ne parlava il presidente Rastrelli sulla su un una unità delle istituzioni del Mezzogiorno che un fatto altamente positivo superare divisioni volitivo addirittura ideologiche nel porre una questione istituzionale c'è un rischio a cui sarà attento un limite da raggiungere che cioè noi come dire riorganizziamo la politica italiana secondo criteri geografici
Cioè c'è diciamo una politica del Mezzogiorno si non è questo non siamo a questo ma c'è un rischio
Beh c'è un rischio però attenzione perché nel momento in cui sono presenti c'è una forza politica l Italia concludo adesso il suo congresso che pone apertamente sul tappeto la questione della divisione dei danni
E ci possono essere passaggi tattici più forti o meno forti ci può essere il giorno in cui si invita la secessione il giorno in cui si badi devoluzione perché c'è anche una tattica politica cose certamente ma
Ha creato condizioni per cui nella testa della gente in settori significativi dell'elettorato settentrionale è posta una questione di qualche anno fa sembrava che non si potesse porre della divisione dell'Italia bisogna anche ripeto ormai giustamente un problema istituzionale che supera gli schieramenti di affrontare la questione Mezzogiorno questo è giusto mia non è una critica in alcun modo dal vertice presidente Rastrelli
Sapendo però che poi c'è un limite oltre al quale è bene fermarsi
Perché anche i bipolarismo nazionale
La individuazione di schieramenti naturalmente in modo laico programmatico non secondo le divisioni del passato centrodestra e centrosinistra unifica numerazione
Perché propongono un modo di fare politica un'alternativa politica come è stata alle ultime elezioni quella fra Ulivo e Polo che nazionali
Se lo ha invece accentuiamo oltre il giusto ma ripeto è un pericolo che segnarono mi riferisco né alle cose che sono state dette questa sera negli anni le iniziative assunte in questo brano nel quale invece si privilegia si pone al primo piano
L'essere di una certa parte di dai e rispetto allo schieramento nazionale di appartenenza il rischio poi Visco poiché si identifica nordest e Nordovest Centro Sud come punti di riferimento politici prevalenti è un rischio che in una situazione in cui la questione dell'unità nazionale e stata possa occorre avere presente l'accesso che può come dire incentivare una dialettica è una dinamica che invece va be diciamo contenuta nei limiti nei limiti controllabile non va superata e non lo è stato fatto fino va tenuto presente perché non si superi la soglia del anche perché se il federalismo l'autogoverno lo sviluppo dormo sono le risorse indispensabili del mezzogiorno è anche vero che mezzogiorno e lo dico sul punto questo tutto il discorso che abbraccia così da meridionale evidentemente mezzogiorno ha bisogno dell'Italia nell'euro soggiorno che fosse dice anzi
In Europa può avere un grande ruolo
Come ponte verso il Mediterraneo come diciamo Area e però questo richiede che ci sia una nazione che pone la questione meridionale con la versione europea in Italia vera sia nelle condizioni di porre la questione meridionale oggi come questioni europee altrimenti una divisione che sia accentuata che vada oltre il giusto riconoscimento dell'autonomia e del federalismo rischia di introdurre meccanismi di i contraccolpi di reazioni che potrebbero essere inquietanti nel resto del Paese grazie
Il Senatur è stato fatto
Secondo in giustissimo riferimento al recentissimo congresso della Libia
Io vorrei ricordare che qualche giorno fa le monde il più autorevole anche se non è il più diffuso giornale francese ha preso una singolare iniziativa ha pubblicato un inserto speciale con un appello di trentuno intellettuali francesi artisti appunto scrittori non è insolito appello Celli dieci righe con la firma sotto era un inserto
Consistente di un bel po'di pagine dove ciascuno di questi trentuno intellettuali
A lanciato un appello al Paese per isolare le penne cioè il neo fascismo o francese ci sono state recentemente le elezioni cantonali le regionali in Francia de il sistema dei collegi uninominali il voto di le pene era fondamentale per la destra per conquistare alcune regioni guarda all'uno vedendo questo inserto minuta la mente che in Italia in non c'è una percezione altrettanto forte non dell'estrema destra ma della pericolo secondo me leghista
Il rischio cioè che il le Pen italiano possa essere Bossi perché quando si invoca apertamente la secessione la divisione del Paese curando al congresso
Come il mattino ha scritto qualche giorno fa vengono distribuiti volantini in cui si invitano gli imprenditori del Nord a non assumere giovani nei giornali c'è un tasso di razzismo francamente insopportabile imita dove ce n'è assistiamo è un fenomeno completamente diverso basta venire poi i titoli dei giornali di questa mattina cioè è un avvicinamento della lega verso una parte dello schieramento politico segnatamente il popolo ponga
Una sottovalutazione del pericolo e comunque la considerazione di poterlo governare il fenomeno leghista di volta in volta a favore dell'uno o a favore dell'altro o schieramento cioè io penso che in Italia un appello come quello non sarebbe inimmaginabile
Forse però ecco il livello di attenzione e fin troppo basso da presenza qui della seconda autorità dello stato del presidente del Senato Mancino forse ci può aiutare a ragionare su questo tema e io non credo che sia tangenziale
Non solo una politica
Tra il novantaquattro e il e il novantasei
Qualcosa è avvenuto sul piano generale poi nel novantotto botta siti
Ripetersi
Possa giovare o possa danneggiare bisogna vedere poi chi a chi giova e si danneggino
Fino a quando lo
Schieramento politico non è definitivo perché non è ancora definitivo temo
Che per quanti sforzi si facciano di realizzare tipo di bipolarismo quindi una possibilità di alternanza
Nel governo del paese
In molti
Non chiariremo una situazione di fondo
Beh
Se in Inghilterra si vota si volta
C'è chi vota liberale
Ed è da un po'di anni da qualche lustro soccombenza c'è chi vota conservatore
E per molti anni è stato vincente c'è chi vota laburista e adesso tornato a vincere
Però in Inghilterra è chiaro che l'eccessivo
Cioè c'è una fluidità di centro
Di elettorato che si rivolge un po'più sulla destra e qualche volta anche sulla sinistra
Però è una parte rilevante dal punto di vista del successo ma l'onda fino appunto base snaturare
La collocazione delle forze politiche anche una certa appartenenza che è un concetto che si rifiuta oggi
Ma che io provo quota provocatoriamente introduce
Le culture politiche
Hanno anche segmentazioni ci sono culture
Moderata e ci sono culture
Conservatrici ci sono culture riformiste
All'interno del nostro Paese noi potremmo dire anche sul piano internazionale ma stiamo parlando dell'Italia potremmo parlare dell'Europa
Beh c'è una destra
Che conservatrice c'è un centro che non è ma lo sto parlando pensavo che salvo
Dalla c'è una destra che conservatrice c'è un centro che moderato c'è una sinistra che riformista questo sul piano generale ma accanto a queste percezioni di differenze ci sono una serie di segmenti un po'più a destra un po'più al centro un po'più a sinistra
E nella realtà politica del nostro Paese noi dobbiamo fare i conti con queste diversità anche solo diversità anomale
Rispetto al modo come si forma il consenso negli altri paesi
Potremmo essere più vicino alla Francia
E più lontani dall'Inghilterra
Più vicini in un certo senso alla Germania e più lontani rispetto agli Stati Uniti ma certo che all'interno del nostro Paese c'è ancora una diciamo una indifferibili definibilità
Terra
Una forza politica un'altra forza politica un movimento politico sul piano generale
Beh la lega è stato oggetto di attenzione da parte di tutti il primo a interessarsene fu l'onorevole Berlusconi e dell'onorevole Berlusconi nel novantaquattro raccolse un insuccesso sia pure attraverso l'abile distinzione
Fra l'aria settentrionale e l'aria meridionale nell'aria settentrionale operando un'alleanza esclusivamente con la Liga nell'aria meridionale dove la lega Nocera operando una alleanza con Alleanza Nazionale
Poi
Ci sono stati passaggi ma i passaggi solo dovuti essenzialmente per che non c'è una identità precisa
Da parte di alcuni movimenti o o di alcune forse forze politiche e quindi qui aveva vinto ha perduto durante il biennio e chi non aveva vinto poi ha conquistato il Governo del del paese
E oggi sta capitando la stessa cosa c'è un'attenzione da parte prevalentemente dell'onorevole Berlusconi nei confronti della lirica
E questa maggiore attenzione può portare anche ad alleanze anche a desistenze vediamo nel corso del tempo quello che potrà avvenire ma non ha importanza a tutto questo perché i è vicinanza chiede è un appello di intellettuali ci sarà mai l'appello degli intellettuali
Perché sul terreno del dei movimenti politici
Ci sono delle scelte molto precisi alcune volte di convenienza altre volte radicate anche nel convincimento residua all'interno del nostro Paese
In misura maggiore in misura minore
E delle dei pregiudizi ci sono pregiudizi verso il partito democratico della sinistra
Ci sono pregiudizi nei confronti del Partito Popolare Italiano ci sono pregiudizi nei confronti di Alleanza Nazionale
Fino a quando questi pregiudizi finiscono colle diventare prevalente nella scelta di campo io ho l'impressione che la situazione
Durerà ancora per molto tempo di una condizione di precarietà sul piano sul piano generale che appello ci sono problemi del Nord e c'è una questione settentrionale
E fino a quando non si procederà sulla strada delle riforme la questione settentrionale dormire era la scena politica non fosse altro perché le condizioni economiche sociali di quell'aria del Paese
Pongono prepotentemente all'attenzione del resto del Paese una questione che la questione settentrionale
E Ducci sarà forza politica che possa resistere
Rispetto alla questione settentrionale si è vista nel modo come vista ad esempio da Cacciari a Venezia
Che si fa promotore di una movimento autonomista in un certo senso che contraddittorio rispetto anche a scelte di campo che erano state operate
Qualche un mese prima o qualche o qualche anno prima io non giudico il sindaco di Venezia
Ma registro soltanto fatti avvenimenti che intervengono all'interno all'interno del nostro Paese prego qui c'è un autorevole
Componente della commissione bicamerale senatore Salvi
Autorevole non solo per diciamo statura per personale ma anche per un ruolo che gli viene assegnato sul piano delle riforme all'interno della commissione bicamerale
Noi dobbiamo comprendere che con sé il federalismo questa parola magica che affascina ho allontanato
Perché non è compresa nella intera sua accezione
Anche perché vive Chelli l'Italia è una Repubblica federale significa dire tutto e dire niente
Cioè se noi non procediamo lungo una strada che quella dell'Upper ordita da parte di qualcuno che il cinturato
E dell'acquisto da parte degli altri che il livello di autonomia territoriale le regioni di Province i comuni sarà difficile comprendere in che direzione ci muoviamo perché il federalismo diciamo ha molte facce non possiamo dire che c'è un solo federalismo un modello di federalismo
E diverso dare a a Daria i missili sarà rispetto alla Germania
Come negli Stati Uniti dove addirittura è qualcosa di diverso perché abbiamo un tipo diciamo di ordinamento che partendo dal basso quando ha unificato ha unificato diversità esistenti quindi realtà istituzionali già presente con le quali si è dovuto fare i conti no disegnare sulla carta alle regioni
è stato più facile che non disegnare le attraverso un movimento spontaneo di aggregazione
E tant'è che abbiamo regioni che potrebbero essere segmentate anche diversamente rispetto a regioni che hanno un assetto definitivo quasi diciamo intangibile
Questo per dire che saranno le riforme a caratterizzare non solo in termini di risposta istituzionale
Ma anche in termini di ruoli di poteri il rapporto fra il centro e la periferia perché se è vero che è difficile oggi governare da Roma ma questa difficoltà e maggiormente sentita la dove l'economia è in in movimento denunce
Rispetto ad un'economia più lenta qual è quella del Mezzogiorno dove aspettare cinque giorni muovere nessun valore rispetto alla tesa
Di altrettanti giorni da parte degli operatori degli operatori dal nord per fare soltanto un esempio
Cioè nel Paese c'è una diversità dal punto di vista dell'economia del sociale dal punto di vista anche della della cultura e non dico da che parte starebbe meglio no una collocazione del dato culturale all'interno del nostro paese che solo posso dire
Che si manifesta ma senza nessun'offesa nei confronti di chi si esprime in maniera diciamo più a vicina al movimento separatista si esprime in maniera meno culturale quella fetta di elettorato rispetto ad una parte una fetta di elettorato più consistente che da un diciamo un significato pregnante al dato culturale senza del quale non si fanno le modifiche costituzionali ma non si fanno neppure le forti trasformazioni all'interno
All'interno del del nostro Paese ed io farei attenzione coperture
Per la verità
Ma do un po'hi-tech
Il mio affrontati da corsi con il consenso del dottore
Del dottore vicinanza per dire che ci sono questioni che naturalmente pongono oggi al commentatore politico o all'operatore politico questioni in maniera diversa rispetto al passato
E io vorrei immediatamente distinguere
Quando la situazione diventa pesante
La risposta in termini di solidarietà
E più spinta di quando invece non avvenga in una condizione di normalità
Prevede il lavoro socialmente utile
E mi meno sentito al nord
Per di quando invece non venga sentito come risposta precaria provvisoria senza nessuna definitività e quindi senza nessuna organicità rispetto ad alcune aree del Mezzogiorno
Noi dobbiamo fare i conti anche con questa con questa comunque stare realtà
Ed io così vi sono dispiaciuto sentendo parlare un grande giornalista un grandissimo giornalista
Montanelli in televisione dopo la manifestazione di Napoli quando come intanto la manifestazione ha detto che il Mezzogiorno non vuole lavoro ma vuole posti
E questo non è per niente vero ecco perché io dico che anche quel movimento va interpretato per il significato forte che devi aderire rispetto alle responsabilità di tipo istituzionale
è c'è una questione disoccupazione che è diventata insopportabile
E la risposta non è la risposta
Immediata dei tempi Brevi
è una risposta di tempi lunghi cioè creare quello che diceva bene il saldo il senatore Salvi creare condizioni di sviluppo attraverso incentivi o finanziamenti di infrastrutture di carattere produttivo
E perché non è possibile ritenere che quando si deve affrontare il problema dell'alta velocità esistono due italie
Come se il percorso da Reggio Calabria al Napoli non abbia un posto anche in termini di velocità dello sviluppo o di arretramento dello sviluppo quando si imbocca
Diciamo ladri i BTP si imboccano i binari si prende il treno e e si impiega il tempo Giusto doppio rispetto al percorso Napoli Torino e questa è una delle questioni
Che avvia avviso le responsabilità di governo devono tenere presente pur sapendo e vado velocemente
Che
E il dottore vicinanza qui
Ci sono problemi che un tempo affascinavano l'area del Mezzogiorno
Per la riflessione culturale che c'era cioè Giustino Fortunato Francesco Saverio Nitti o Guido dorso o Francesco compagna o o Alicata o o Amendola per per fare dei nomi ponevano riflessioni di spessore culturale Tavano tutto altre
Da indurre gli altri a cimentarsi con i problemi del sottosviluppo del Mezzogiorno
E io registro che c'è una sorta
Diciamo di allentamento di questa tensione anche dal punto di vista culturale
C'è una certa rassegnazione c'è una certa rassegnazione perché si ritiene che il Mezzogiorno sia destinato ma il destino non è quello che ci vogliamo costruire dentro il Mezzogiorno
E il destino che ci assegnano gli altri
Perché gli altri dicono che il Mezzogiorno non può essere un'area produttiva mediocre invece potrà essere e diventare aria Polo motivo soltanto se percepiamo quali sono i flussi di movimento in direzione della
Della produzione io ho commesso un torto io questa mattina
Ho letto un'interessante intervista come sempre peraltro del professore De Rita
E il professore De Rita dice che ci sono stati degli errori di impianto della politica industriale
Beh così io per la verità non sono un profeta ma essendo di natura pessimista
E sto con i piedi e per terra per dire che forse sarà Ciro avrà avuto un'eccessiva fiducia nella chimica o nell'acciaio
Ma dice è rotto la chimica e l'acciaio sono stati i terreni di confronto e di scontro nell'area meridionale
E io all'epoca
Lo un po'lontana nel mille novecentosettantatré settantaquattro ero segretario regionale della Democrazia Cristiana passeggiando con l'onorevole l'onorevole agli Novi che era segretario regionale del Partito Comunista Italiano parlavo
Della delocalizzazione di Bagnoli
è per dire che Bagnoli oggi è un dato acquisito perché tutti hanno percepito anche culturalmente la inevitabilità
Della distruzione anche per rendere omaggio ad una indirizzo di carattere internazionale le regole del mercato sono quelle sono quelle che sono ma nel mille novecentosettantuno dei settantaquattro parlare della delocalizzazione di Bagnoli sembrava un attentato alla classe lavoratrice e allora facciamo facciamo un'autocritica ma nel senso che il tempo deve consentire a ciascuno di noi
Di maturare meglio la esperienza meridionalistica che c'è stata
Perché difficilmente noi avremmo potuto fronteggiare se non attraverso una guerra civile all'interno del Mezzogiorno se non avessimo avuto dei punti chiave che sono anche in termini produttivi non solo dei semplici strade
Non sono gli interventi a pioggia
Che si potevano certamente certamente evitare allora per arrivare oltre
Un po'più avanti e poi chiudere
Io dico che
Oggi
Costruire una infrastruttura di servizio
E servizio è la e la ferrovia e servizio è l'autostrada e servizio e anche la risorsa idrica queste vi sono
Diciamo domande legittime alle quali si deve dare una risposta normale da parte del Paese
E io ho letto su un giornale e chiudo Spoleto sui giornali che io ho polemizzato col governo io non posso polemizzare col Governo per il ruolo istituzionale che ero ma neppure mi si può chiedere di non ragionare di non riflettere e di dire la propria opinione sulle cose che avvengono all'interno all'interno del nostro Paese noi non ci dobbiamo fare molta illusione
è in una famiglia indebitata e l'Italia è una grandissima famiglia ma in una famiglia indebitata bisogna pensare contemporaneamente a non morire e a pagare i debiti
Ma se noi dovessimo da un giorno all'altro ritenere che non si pagano più i debiti e poi fallire in modo perché dobbiamo immediatamente impinguare oggi questo è un grandissimo errore
E allora io approfitto di una riflessione che è stata fatta dal presidente Rastrelli
Io credo
Avendolo posto in tempi insospettabili io l'opposto in occasione del primo maggio del mille novecento novantasette
Quando parlando insieme alla diciamo noi dicevamo un tempo la triplice dissi guardate non facciamo differenze tra responsabilità politiche
Perché i il corpo elettorale scende
E assegna le responsabilità Rastrelli alla responsabilità di guidare lo sviluppo della regione Campania ha il diritto e il dovere di impegnarsi impegnarsi su questa strada
Ma altri livelli istituzionali che non dovessero condividere l'impostazione politica della giunta Rastrelli
Allora il diritto dovere diritto di chiedere e il dovere di assecondare una concertazione istituzionale
Per velocizzare le questioni che solo sul tappeto renderle flessibili duttili ma anche rapidamente decisive
Decisiva nell'interesse della nell'interesse della gente sul piano sul piano generale ecco perché non lo so se abbiamo un secondo round ecco perché io ritengo che forse ci abbia offerto spunti molto interessanti
E avendone conosciuto l'impegno ai al al tempo in cui ero più presente nell'aria nell'aria campana io sono qui anche per testimoniare agli una sua dedizione verso i problemi
Che il Mezzogiorno abbia avuto un forte ridimensionamento ebbene
Che il Mezzogiorno non abbia avuto Investimenti indipendentemente dalla ricerca della qualità dell'investimento dal lontano mille novecentonovantadue col Governo Amato questo è altrettanto vero
Siamo quasi in Europa ma non possiamo fare il ragionamento che qualche altro fa poiché siamo in Europa adesso possiamo cambiare no
Siamo in Europa e ci vogliamo rimanere ma per rimanerci dobbiamo essere convinti che una parte notevole sarà
Portata avanti
Dalla qualità dello sviluppo che interverrà nel Mezzogiorno se il Mezzogiorno resta fermo pure il ventidue venticinque ventisette ventotto per cento di disoccupazione
Noi ci troveremo in grandissima difficoltà potremo avere sanato alcuni conti
E non pagato per intero i nostri debiti
Ma se il Mezzogiorno non recupera eh l'intero Paese che sarà coinvolto e coinvolgendo l'intero Paese noi come ci siamo entrati così io mi auguro di no così potremmo anche uscire dall'Europa
E questa è l'unica occasione che noi abbiamo
Per misurarci a livello internazionale anche perché ne parliamo magari in un'altra occasione anche perché il ruolo che il nostro Paese dovrà svolgerà il nei prossimi mesi e nei prossimi anni
E quello di guardare con attenzione all'intero bacino del Mediterraneo dove la competizione a dispetto ai nostri prodotti agricoli è così forte anche se qualitativamente non competitiva
Da mettere in grande difficoltà anche l'agricoltura che è un settore in alcune zone molto trainante e al quale non si può facilmente rigido rinunciare
Ecco questa è un'occasione di riflessione io mi auguro mi auguro soprattutto che i giornali presenti nel Mezzogiorno percepiscono non in termini di contestati ore ma in termini di collaborazione quello che spetta al nord per deve essere dato al Nord e anche in termini di disporre in tempo in termini di risposta politica
Quello che spetta al Mezzogiorno bisogna
Farlo diventare problema di tutto il Paese quando questa questione sarà entrata nella mente e nel cuore di tutti gli italiani
Allora possiamo dire che anche il Mezzogiorno diventa una questione normale grazie
Grazie presidente Mancino io credo che
Il dibattito di questa sera sia stato un piccolissimo tassello
A riportare al centro dell'attenzione appunto le questioni Mezzogiorno ha ragione presente Maginot quando dice c'è una rassegnazione culturale ad affrontare questi temi
E devo dire che il lavoro di Ermanno Corsi che ormai da alcuni anni e costante con i suoi libri va in questa direzione
Questa mattina Ermanno è stato firmato il contratto d'area della zona Torre in sé stabiese purtroppo domani mattina sui giornali non leggerete questa notizia per
Considero l'opinione personalissima e non se ne abbia a male il collega Maresca segretario della sindacato dei giornalisti napoletani per uno scriteriato sciopero dei giornalisti
Che imporrà domani una giornata di blackout totale dell'informazione e stampata e televisiva questo non minore mia personale so che molti colleghi non la condividono però sono arrivato a questa convinzione che l'arma dello sciopero e l'informazione arma estrema da usare con grande grandissima
Cautela pur col per cui domani non si leggerà questa notizia come non sia leggera nessun'altra notizia di rilevanza nazionale e nella nel libro nella prefazione di Calasso si fa riferimento alla battaglia per abolire le gabbie salariali come momento di riavvicinamento tra il nord e il sunto oggi invece noi andiamo poi verso la cosiddetta flessibilità che il banalizzo un pochino e anche salario differenziato per il per le regioni meridionali probabilmente è una delle strade necessarie per rimettere in moto processi economici nel Meridione
Ermanno tu nel tuo libro Aju una vena
A Marra
Abbastanza polemica per quello che non è stato fatto nei confronti del mezzogiorno con critiche anche abbastanza esplicite e verso il governo e verso gli amministratori
Locali
Lo fai con la tua onestà intellettuale questo ti fa onore ed è un contributo al dibattito per a tenere viva la questione io
Ti auguro che il prossimo tuo libro che aspettiamo o con ansia può sapere un titolo più beneaugurante di quello di quest'oggi che si appunto il Mezzogiorno ritrovato
Nel senso che appunto posto possa raccontare il tuo prossimo libro le iniziative le idee che sono state messe in cantiere per risollevare
Il la nostra bella ma sfortunata terra credo che adesso ti tocchi parlare e dire qualche parola
Ayala per fornire subito che
Per potere scrivere il prossimo libro dal titolo a mezzogiorno ritrovato è ci vorrebbe un nuovo Marcel Proust che scrivesse Alla ricerca del tempo perduto
Comunque era solo una battuta io vorrei dire questo che a questo punto i ringraziamenti ci sono un atto dovuto
Però mai un atto dovuto si può compiere con tanto piacere come mi appresto a fare io
Un ringraziamento al presidente del Senato il senatore Nicola Mancino tra l'altro voglio rivelare un dato personale
Per il quale non devo chiedere l'autorizzazione al garante sulla privacy perché è personale ma non è sensibile è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania da ventidue anni
Ringrazio il Presidente della Regione Campania all'onorevole Antonio Rastrelli il presidente dei senatori della Sinistra democratica democratica Cesare Salvi
E il collega Luigi vicinanza al quale sono lieto di fare gli auguri
Per questo nuovo ruolo nell'ambito di una continuità di impegno professionale e nuovo ruolo che lo vede alla vicedirezione del quotidiano il Mattino il più importante quotidiano è il più diffuso quotidiano del Mezzogiorno
Be devo ringraziare anche l'editore Mario Guida che ha pubblicato il libro
Il Circolo della Stampa che ci ospita e l'associazione incontro con il libro che ma promosso questa presentazione come avete sentito
Uno scambio un confronto di idee molto stimolante e molto positivo anche questo stati mostrare che c'è una ripresa di interesse verso la questione meridionale
Devo rivolgere un ringraziamento al professore Giuseppe Galasso non è qui perché all'estero
Perché ha scritto la prefazione senza alcuna animosità essenza pregiudizi né favorevoli né sfavorevoli
Ripercorrendo la storia dell'intervento straordinario nel nostro Paese in un momento dove è facile demonizzare tutto criminalizzare tutto
Invece un'esperienza che va rivista con molta serietà naturalmente cogliendo tutte le ombre che quell'esperienza ha avuto ma anche tutte le luci di quell'esperienza sì è vero
Che grazie all'intervento straordinario quella che viene comunemente chiamata la politica speciale per il Mezzogiorno è stato rotto l'isolamento del profondo Sud
Certo ci sono state le cattedrali nel deserto però attenzione negli ultimi anni abbiamo corso il rischio inverso di avere il deserto senza le cattedrali
E allora
Vicinanza diceva c'è un tono così un po'di amarezza nel libro certo io indietro è stato scritto
Un anno fa
è un po'un diario della riflessione
Ho avuto il timore che se cinquant'anni
Hanno ha avuto il merito di portare l'Italia verso una modernità avanzata anche se non compiuta e negli anni successivi non riuscissero nemmeno a farci entrare in Europa
Per cui mi è parso di vedere che le grandi aspettative dello sviluppo diventassero le laceranti patologie del contro sviluppo
Quindi certo c'è un po'il pessimismo della ragione ma direi che c'è anche l'ottimismo della volontà
E soprattutto l'ottimismo della combattività che come abbiamo sentito dal presidente Rastrelli dal presidente Mancino dal presidente salvi e la combattività di tutta la società meridionale e non soltanto di una sua parte
Con la Galasso è come se ci fossimo divisi i compiti Luís da storico ha commentato la storia io da giornalista ho raccontato la qualità
Che si presentava con le caratteristiche che sono state richiamato in
Quando nel novembre del novantasette Mario Guida Iddio decidemmo di pubblicare questo libro
E si pose il problema di dare un titolo come sempre accade
Di solito c'è chi parte avendo già il titolo in testa e scrive un libro sulla base del titolo che ha pensato
La siamo andati avanti con un percorso diverso
Pensai
Va be'Mezzogiorno di fuoco sarebbe stato fin troppo banale
Venne fuori il Mezzogiorno dimezzato per dire le potenzialità che il Mezzogiorno ha non solo non vengono utilizzate appieno ma addirittura rischia di essere dimezzato nella sua sofferta e lacerante quotidianità allora mi viene di pensare Mezzogiorno dimezzato diversamente da chi proponeva Mezzogiorno decapitato
Io ho rifiutato la definizione di mezzogiorno decapitato dettano limitiamoci a parlare di un Mezzogiorno dimezzate mi sembrava però comunque ad avere ecceduto in pessimismo
E poi però visto che soprattutto negli ultimi tempi qualcuno
E protagonista di primissimo piano nella vita italiana è andato ben oltre il mio pessimismo del novembre novantasette e Cesare Romiti
Uno che se ne intende e ha parlato di un mezzogiorno dentro un paese stressato
Il presidente del Senato Nicola Mancino non ha esitato a parlare di un Mezzogiorno stremato e nella intervista che tu Gigi è richiamato
E diceva un grido d'allarme attenzione il Mezzogiorno è arrivato quasi ad essere una polveriera pronta a scoppiare cioè in una situazione quasi re rivoluzionario
Ebbe ma l'altro giorno il Presidente della Repubblica Scalfaro non ha parlato forse di mezzogiorno saccheggiato
E allora
E allora non è per fare la facile rivendicazione
Quante volte abbiamo sentito dire voi meridionali siete solo dei piani Mioni volete assistenza il presidente Mancino ha ricordato
La poco felice espressione di Montanelli che è un patriarca del giornalismo ma anche ai patriarchi e tatto qualche volta di sbagliare un poco e il Mezzogiorno non cerca lavoro cerca posti
E guarda Presidente che qualche altro aggiunto non solo cerca posti ma li vuole seduti
Questi posti non è vero niente significa non aver capito quale grandi potenzialità e vivacità ai nel futuro
Lo sciopero lo sciopero del venti marzo sciopero generale in Campania
Ha segnato una ripresa di attenzione
E ha costretto apportare attenzione Allo stato delle regioni meridionali anche i più riottosi perché si è capito che una Regione come la Campania sei milioni di abitanti più del dieci per cento della popolazione nazionale non può
Durare a lungo in uno stato di malessere così evidente così oggettivo
E guardate io non ho sottovalutato
L'allarme lanciato dal cardinale di Napoli Michele Giordano
Quando ha parlato di un aumento della povertà nelle nostre anime e ha detto sono tornati gli sciuscià quelli della famosa letteratura neorealista del dopoguerra e dell'immediato dopoguerra ecco io qui devo dire
Ho condiviso tutte le considerazioni che sono state fatte ma su un punto mi piace essere particolarmente d'accordo con degli autorevoli prelato quando hanno parlato dell'indebolimento della cultura del Mezzogiorno
è la cultura del Mezzogiorno che ha perso capacità di rappresentazione e di autorappresentazione delle regioni meridionali
Pensate il cardinale lancia l'allarme dice sono tornati gli sciuscià venne ci sono state espresse ogni autorevoli della cultura meridionale che si sono subito lanciate su una disputa di carattere semantico
E filologico cioè se Sciuscià deriva dal coreano o dal cinese o dall'arabo
è un autorevole scrittore che io stimo molto lo dico ad alta voce Raffaele la Capria non ha trovato di meglio che dire
Meglio federe per Napoli
I giovani in motorino che fanno gli scippatori che vedere il ritorno degli sciuscià no è un ruolo sbagliato se la cultura anziché cogliere la provocazione del cardinale e darsi da fare per vedere come deve diventare valore che circola e organizza la società
E si limita a queste dispute allora ecco come se
Doveva voglio dire dovevamo aspettare forse il cardinale Michele Giordano per parlare di Sciuscià ma i muschi Grilli Annapolis chi li ha inventati il folklore giornalistico o la drammatica realtà dei nostri anni
E allora
Ci chiediamo il libro si chiede ma da dove si deve ricominciare io qui amo fare una battuta se fosse con noi Massimo Troisi direbbe ricominciamo da tre mettiamo ricominciamo da tre la politica l'economia e l'acqua
E io dico che non siamo nelle condizioni di ricominciare subito da tre cominciamo almeno da un punto cioè dalla cultura
Che deve tornare a muovere e assiduo la politica e l'economia perché se la cultura è debole ma come valore che circola io organizza una società abbiamo una politica debole e una economia altrettanto debole
E la cultura meridionalista in questi anni condivido il giudizio
Del presidente del Senato Nicola Mancino
E apparsa oggettivamente dispersa e frantumata perfino intimidita
Con la preoccupazione di non rivelarsi con il connotato del meridionalismo
Enter e allora
Non a caso Giuseppe De Rita proprio qualche giorno fa sulla prima pagina del Corriere della Sera che cosa ha detto
Ha detto che la confusione e alta sotto il cielo delle politiche di sviluppo del Mezzogiorno ha detto che occorre capire se c'è o no una filosofia dello sviluppo meridionale naturalmente una filosofia
Che il liquidi definitivamente il meridionalismo di potere ma rilanci con prepotenza con forza il meridionalismo di pensiero
Io vorrei concludere ricordando che il Presidente del Consiglio Prodi proprio nell'intervista data a Paolo Grandi due pagine sul Mattino ha detto senza ruote un'automobile non cammina
Abbiamo speso questo tempo per creare le ruote e il motto
Allora si intravvede all'orizzonte una Maastricht meridionale
Ce lo auguriamo e il grande auspicio di questi giorni ma ricordiamo che i vescovi della Campania già nel mille novecentonovantasei dicevano
L'ordine morale e il fondamento dell'ordine politico ed economico ma senza lavoro la moralità crolla e i giovani perdono il senso della comunità e dello Stato
Si rivolgevano particolarmente ai giovani perché probabilmente si ricordavano anche loro di una bellissima espressione di Eugenio Montale secondo cui di giovani tengono in mano il nostro futuro il nostro avvenire
Io ringrazio ancora il presidente del Senato per la sua presenza che insieme agli altri relatori al presidente Rastrelli al presidente salvi al collega Gigi vicinanza fa al di là
Dell'amicizia ed è un significativo atto di attenzione verso il Mezzogiorno e la sua centralità come problema con il valore della solidarietà che deve tornare a unire il nord e il sud naturalmente si tratta di intervenire con intelligenza per fare bene ma anche per fare presto e ce ne sono oggi le condizioni e le premesse vorrei fare soltanto un cenno al giornalismo napoletano e meridionale certo oggi e domani è un giorno di protesta ma anche questa protesta a una finalizzazione ben precisa
Rafforzare l'autonomia delle redazioni e fare in modo che il nostro sistema informativo meridionale acquisti maggiore capacità di rappresentazione e di autorappresentazione
Dei problemi meridionali credo che si possa dire
Nell'insieme in via generale che il giornalismo napoletane meridionali abbia compreso molto bene qual è il suo compito in questa drammatica fase della storia del Mezzogiorno
Concludo con una frase che per me ha un valore di sintesi ma anche di auspicio l'Italia entrata in Europa e questo è un dato acquisito possibile
Beh è tempo che entri anche del Mezzogiorno
Perché se è vero che l'Italia non può entrare in Europa senza il Mezzogiorno credo che sia altrettanto vero che il mezzogiorno non può entrare in Europa senza l'Italia vi ringrazia
Io credo che possiamo concludere chiedo soltanto fare una rettifica presentato poco fa una informazione sbagliata ho detto che era stato firmato il Co un fatto per l'aria Torrese stabiese invece no è stato firmato è stato rinviato s'informa Nicola Martino segretario regionale della CISL
Che non c'è stata intesa tra governo e sindacato rinviato perché c'è lo sciopero dei giornalisti per una questione che riguarda appunto disoccupati peccato non poterlo legge domani sui giornali e saperne di più
Grazie
Poi
Sì sì vediamo esposizione