"Capire il Novecento" ciclo di incontri-seminari organizzati dalla Fondazione L. Einaudi, dalla Fondazione Roberto e Guido Cortese e dall'Associazione Alfredo Guida Amici del Libro presso la Saletta Rossa della Libreria Guida

Vi ringrazio innanzitutto di essere venuti così
Numerosi
In poche parole spiegare dove possibile
Alla signora cortese
Questa questa nostra trazione se poi fondamentalmente Mario quinta
Lo staff Ciro Cacciola ad Angela ritiro tutti gli atti che hanno lavorato per la buona riuscita di quel
Io non sottrarrò
Cinque minuti
Tutti vogliamo ascoltare
Però voglio solo dire
Come è nata questa nostra iniziativa della fondazione in aula che in qualche modo inaugura specialmente a Napoli oggi la sua nascita napoletana
Sapete che la Fondazione l'originale e ha è una fondazione
Roma
Territorio nazionale ma che ha voluto e questo mi sembra un segno diciamo ottimismo stavamo prima c'è un po'rispetto alle tante cose negative che accadono purtroppo del nostro Sud appunto aprire una sede napoletana non solo ma la cosa che ritengo grande importanza ha voluto pubblicare
I suoi volumi fondazioni non li può pubblicare diciamo a scopo di lucro
Azione ha voluto affidati a Mario Guida tante edizioni credo vi sia una riconoscimento diciamo oggettivo senza retorica senza troppi fronzoli per l'importanza di una grande casa editrice meridionale napoletana
Questo punto fondamentale
Abbiamo pensato di iniziare su verità consiglio di professor Luigi Masci migliori il rivale del vasto questi nostri contro i napoletani con un tema che mi sembra fondamentale capire il Novecento non foss'altro perché il ministero della pubblica istruzione invita i professori Ars oltre il programma scolastico tenendo presente particolarmente il nostro il nostro se su questo ci sono state tante polemiche c'è chi dice che questa forma di contemporaneità
Della storia eccessiva che questo possa portare a dimenticare il grande passato delle varie culture
Che hanno attraversato il nostro Paese io penso di no francamente ci ho pensato molto ma ritengo che invece fondamentale necessario conoscere con il nostro seppur pensare di la stragrande maggioranza di quelli che hanno frequentato il liceo come dei si sono poi trovati a non arrivare a fare mai come programma la seconda guerra mondiale e la filosofia non trattare truffe maltrattare per insomma non trattare Ulster
Della letteratura fermarsi a pascolo insonnia d'Annunzio senza riuscire poi a conosce grandi fermenti del nostro secolo
Quindi c'è sembrato opportuno partire anche polemicamente una polemica Serena dal nostro secolo dal Novecento
Dopo di questo incontro ce ne saranno ogni due giovedì altri dedicati a temi specifici potete vedere dagli inviti che sono istituiti l'idea di percorrere novecento per parole chiave ci è venuta perché se no sarebbe stato un fatto puramente scolastico l'abbiamo cercato di individuare alcuni temi che sono specifici del nostro secolo naturalmente tanti altri temi si possono trovare noi però o abbiamo entrati opportuni per esempio prima del totalitarismo del tipico del nostro secolo
Tema dei rapporti fra la scienza della lega costretta bioetica piante tipico del nostro secolo ed altri il cinema chiuderemo con il sistema perché oggi non è in qualche modo da parte del nostro secolo
Credo che non debba dire altro vi ringrazio ancora molti per essere utile penso di dare la parola al professore duro Valeria Del Vasto forse inizia così questa nostra conversazione vi ringrazio grazie
Innanzitutto voglio ringraziare la Fondazione Alfredo bella dall'Asstra l'associazione Alfredo Guida amici di Libero chi le fondazioni cortese l'inaudito
Per avermi dato la possibilità di inaugurare questo ciclo di incontri che mi sembra l'occasione non formale né accademica per discutere di alcuni problemi importanti del del nostro tempo
Ora naturalmente presentare in qualche modo a dialogare anche con l'autore di questo libro e complessa perché Libre molto veramente molto denso di spunti è un percorso storico e allo stesso tempo autobiografico dove però l'autobiografia
Non non si trasforma mai ecco in in faziosità c'è passione politica ma mai faziosità politica
Su questo è il punto lungo il percorso del del Novecento ecco al di là dei singoli strumenti io vorrei innanzitutto fare un'osservazione di metodo su Libero
è un libro che segna in qualche modo qualcosa che inneggia sentivamo nel campo storiografico cioè il ritorno ad una storiografia di carattere politico
Perché appunto si tratta anche di inaugurare in bilancio diciamo del Novecento Milano che in campo storiografico il Novecento è stato segnato
Da un lato da una storiografia di tipo deterministico almeno fino a un certo punto che era appunto la storiografia di stampo marxista
Dall'altro da un asteroide azzererà sia di tipo positivisti col e mi riferisco soprattutto alla scuola francese degli Annales
Che naturalmente ha inaugurato ha aperto la strada all'ingresso di tante altre discipline nella storia come appunto la sociologia all'antropologia quindi assegnato comunque un arricchimento
Ma d'altro canto ha provocato soprattutto negli ultimi decenni anche una frammentazione eccessiva del campo storico quindi una perdita un po'del senso stesso diciamo della storia
E questo ritorno invece ad una storia politica quindi una storia che spieghi gli avvenimenti quello che appunto proprio rifiutavano la storiografia delle annate
Mi sembra un elemento molto positivo perché vuol dire che c'è un ritorno alla alla volontà di comprensione e di spiegazione complessiva degli avvenimenti non c'è più rifuggire
Nella micro storia nel singolo ad esempio nella piccola storia del piccolo paese che è anche importante però naturalmente sempre in una visione più ampia non c'è questa volontà di riprendere un po'a fare delle grandi analisi di tipo complessivo ma che arricchiscono molto il percorso storiografico
Quindi se prima c'è questa questione come dire di metodo
Il libero conferma in qualche modo la teoria a me molto cara della storia che sempre storia come dire contemporanea c'è nasce sempre da una contemporaneità
Nel senso che certamente in questa volontà dell'autore di ripercorrere avvenimenti
Nella storia insomma passata nel nostro Paese ma anche dell'Europa c'è comunque si sente molto forte un'istanza del presente cioè parte da un desiderio
Di comprendere quello che è stato lo sviluppo del presente
Gettando quindi questa luce sul passato quindi ecco sono le cose che predire che la prima osservazione che che fare partirei subito da quello che come dire mi piace del libero di IFO anche se il primo al punto che ci ha pregato di vi trovò Carlo allora nei diciamo prima le cose che ci piacciono anche se il TSR diciamo non è qualcosa che qualunque storico dovrebbe dire ma quello che mi piace pecca nel libro di Foa soprattutto
è questo parlare dell'Italia come di una nazione
Perché noi siamo invece abituati soprattutto negli ultimi anni ad un certo ad una sentire ormai quelli che sono diventati quasi dei nuovi comuni sulla storia italiana ad esempio il fatto che nell'Italia non c'è non è abbastanza sviluppata una tradizione civica
Il fatto che la storia italiana è stata segnata dal particolarismo dal familismo morale amorale che stia insomma queste che sono che sono i risultati in realtà di analisi storiche
Puntuali però sono diventati anche ormai talmente nell'uso comune
Che alla fine si dimentica quello che è l'altro aspetto della storia italiana e che invece è da sottolineare da tenere sempre ben presente e cioè che questo Paese fin da tempi molto antichi
Ha sempre avuto comunque una percezione della unità della propria storia della comunanza della propria storia al di là di quelle che naturalmente erano tutte le frammentazioni politiche
E in questo io farei anche un esempio se noi pensiamo a quelli che erano non so i letterati e gli scrittori del Rinascimento ecco l'esempio pensiamo a un poeta come Ludovico Ariosto nel momento in cui ha Ariosto nello scrivere l'Orlando Furioso eliminava
Quelli che nel linguaggio che gli utilizzava alcuni termini che attenevano al dialetto troppo locale ed era un'operazione che faceva scientemente
Vuol dire che c'era in lui la percezione che le cose che scriveva dovevano essere compresa da una platea molto più ampia e più vasta di quella che potesse essere la corte
Degli Estensi e così anche in autori come Machiavelli Guicciardini
C'era un sentire comune c'era ad esempio la coscienza comune
Che l'Italia era un Paese che avevano aperti nel suo complesso ecco non alcune regioni nel suo complesso aveva una particolare vocazione artistica il gusto dell'arte del bello
E ancora questa tradizione italiana
Continuava c'è questo sentire comune sarebbe continuato attraverso i secoli quindi al di là di quello che il problema dell'unità comunque l'Italia ha una sua storia come nazione
E questo parlare di dell'Italia come nazione è una cosa che ecco mi è piaciuta molto perché certamente un modo di sentire a mio avviso corretto sia dal punto di vista naturalmente etico e politico sia da un punto di vista storiografico
Andiamo appunto nel merito di alcuni di alcuni problemi
E soprattutto mi soffermerei alle su quello che era è stato il problema diciamo della Germania
A partire dal proprio dalla prima guerra mondiale
Perché vedo che uno dei motivi conduttori del libro è proprio questo tema del del totalitarismo come nasce il totalitarismo come è possibile che dei paesi che avevano comunque raggiunto un grado elevato di civiltà potessero poi a un certo momento maturare nel proprio stesso segno questo quindi è questo mostro no del totalitarismo
E in particolare mi ha colpito questo appunto l'analisi sulla sull'idea di forza ma che si viene affermando a un certo punto sulla storia nella storia europea
Però anche una distinzione che in qualche modo l'autore fa tra quello che il un certo punto il il nazismo e il comunismo
Dice naturalmente che il nazismo aveva che il comunismo aveva in più
Aveva qualcosa che per rendere Neva molto facile naturalmente la propaganda che faceva molta molta appresa soprattutto sui giovani e c'è questa idea di una grande di un grande movimento portatore di libertà e di uguaglianza
E in questi in qualche modo
Tutto ciò che è poi il comunismo ha provocato in sostanza non è secondo punto forti equiparabile al nazismo
Ecco io su questo giudizio
Che posso comprendere da un punto di vista psicologico fece perché certamente essere come dire vivere in nell'epoca in cui si affermavano queste idee è ovvio che era qua qualcosa di molto insomma fare delle scelte era qualcosa di molto complesso qualcosa di complesso e certamente è una posizione che posso capire dal punto di vista ecco psicologico di un giovane che si trovi di fronte a delle scelte
Ma ecco alla luce dei del del poi non capisco molto dal punto di vista storiografico
Perché è vero il comunismo aveva delle sue ragioni ma anche il nazismo aveva delle sue ragioni e questo mondo naturalmente perché penso in particolare
Ad alcune pagine molto interessanti del carteggio che proprio negli anni Venti Benedetto Croce ebbe con Carlo fosse questo punto letterato filologo amico e nel quale fosse del spiegava alcune cose della Germania
All'indomani della prima guerra mondiale
In particolare c'era questo problema della della eccessiva umiliazione che la Germania aveva ricevuto dalle vicende del primo dopoguerra quindi le condizioni che aveva dovuto subire l'essere additate emarginata diciamo dalla scena politica europea e questo problema in realtà preoccupava molto Croce da un lato e fosse un dall'altro perché a poster diceva qui
Le biblioteche sono vuote pensata in un Paese che era stato sempre come dire il punto di riferimento uno dei grandi punti di riferimento della cultura europea
E li descriveva un quadro drammatico diceva le biblioteche sono molte le cattedre non vengono più occupate i giovani sono nella miseria più nera e questo li spingerà a delle cose strane sicuramente Croce d'altro canto cosa diceva era preoccupato perché diceva questo vuoto che si sta creando questo vuoto di tipo etico di tipo culturale che si sta creando nella storia della Germania e pericoloso
E si rifletterà su tutti quanti noi primo poi diceva io temo che questo si rifletterà su tutti quanti noi
E nel tempo quindi con l'andare avanti diciamo di questa con non lo sviluppo del del secondo dopoguerra questo problema della Germania diventava re più pressante
E insomma Croce tentò di darne molte spiegazioni ad esempio il fatto che la Germania con la riforma protestante aveva assorbito l'idea di una di un'accettazione totale il che è vero del sì dello Stato cioè di un'accettazione acritica indiscussa dello Stato ad esempio il fatto che la Germania era rimasta al di là al di fuori della della conquista
Romana quindi cercava di darmele le spiegazioni come dire le da di tipo storico
Ma comunque a un certo punto diceva in una lettera a Thomas Mann diceva Little nuovi la Germania resta un mistero molto complesso e molto doloroso quindi è una lettera del trentatré
Quando Nana dove credo dove andare via dalla dalla Germania quindi c'era questo problema nonché covava quindi c'erano anche lì delle ragioni che naturalmente non giustificano in ogni caso quello che sarebbe stata poi la dizione così totale così acritica dei tedeschi al fascismo perché la distinzione era proprio questa infatti in questo carteggio Breve ma un certo punto professore visto che c'è il problema dell'Italia
Insomma il vantaggio degli italiani e che loro non credono in fondo al fascismo e quindi essendo dei cattivi uomini politici però tutto sommato rimangono degli uomini
Insomma conservano la loro umanità il problema invece dei tedeschi e che loro ci credono credono al nazismo e ci credono fino in fondo e in questo arrivano a commettere delle cose predire efferate tuttavia ecco noi da un punto di vista storico
Non possiamo non mettere in conto quelle che sono delle ragioni anche di un popolo che troppo spesso ancora oggi veniva additato diciamo come esempio di una di uno statalismo e quindi guardato con sospetto e con e con molta diffidenza a torto o a ragione non è qui cioè credo
Forse insomma la sede per per per stabilirlo
Ecco questo è un aspetto diciamo sul quale
Ce ne ho ancora un altro passaggio verso quesito tutto un po'del PD cose alla rinfusa e in particolare riguarda
Riguarda insomma l'Italia nel nel secondo dopoguerra voglio dire subito una cosa o l'altra cosa ecco positiva
Che mi è piaciuta molto di questo libro e che è un libro lontano da ogni forma di revisionismo cioè perché adesso c'è una moda c'è una corsa al revisionismo allora chi dice che le dei forni crematori non sono mai esistiti un'altra dice che investe non solo la Resistenza è stata una cosa secondaria di dovete poi tutto sommato è stata fatta da piccoli gruppi di persone che insomma pare erano una cosa così velleitaria volontaristica invece è un libro che in questo senso non sempre per fortuna queste mode anche perché veramente avvenimenti vissuti in prima persona pagati naturalmente in prima persona diciamo non per fortuna non non l'autore non non non c'è minimamente non c'è il minimo pericolo che possa cadere in questa tentazione ma quindi la Resistenza ha il suo valore il fascismo ha il suo diciamo allievi suoi lati come dire negativi nazismo ai suoi lati negativi sono esistite
Verso esiti di fornire ai forni crematori le persecuzioni degli ebrei eccetera eccetera
Ecco io passerei invece a quella che e l'Italia nel secondo dopoguerra perché mi sembra che qui l'attenzione venga incentrata soprattutto ha ragione voglio dire tra sulla svilito lo sviluppo di questa forza
Che era appunto la il cattolicesimo democratico la democrazia cristiana
E dall'altro i socialisti cioè insomma la storia dell'Italia nel dopoguerra e giocata tutta quanta su queste due cioè si stringe diciamo questo questa alleanza questo patto tra le due grandi forze
Che creano questa democrazia
Nella quale però penso che siano messi un po'in secondo piano un po'per fatti oggettivi un po'per forse delle valutazioni in questo punto vorrei chiedere
Questo voglio chiedere alcune spiegazioni quelle che sono state quei dire quelle forze politiche di altra ispirazione presenti ha visto che lei stesso parla dei liberali come delle vecchie forze liberali il vecchio Partito liberale oppure non so anche dell'azionismo voglio dire l'azionismo certamente Partito d'Azione
Fu un movimento che aveva di limiti profondi ad esempio non ricordo una volta che il professor Alfredo Parente tempestato una figura diciamo di di antifascista insomma a Napoli e baffi ora basta rilevante raccontava come una volta Benedetto Croce
Mi rimprovera asse aspramente la figlia Elena perché aveva aderito insieme ad Omodeo e altre insomma figure molto rilevanti pagherà tra politica e della cultura italiana perché aveva aderito a questo pavimento d'azione che evidentemente era ritenuto la croce troppo azionisti con ecco c'è troppo proiettato verso la pratica dimentica dimenticando quelle che erano delle dei fondamenti di carattere teorico a cui egli era particolarmente legato insomma
Ecco ad esempio la perché Fini il Partito d'Azione poi in realtà cioè perché questo movimento che pure era fatto da uomini
Di grande levatura insomma sotto tutti i profili da sia quello politico sia quello culturale perché la loro azione poi fu fu così poco incisiva
Forse perché non so era la paura di poter cadere di nuovo in una sorta di di instabilità che potesse portare al fascismo era il rifugiarsi verso dell'ideologia e come dire più ecco di insomma più più rassicuranti in qualche modo come quella comunista o quella democristiana c'è perché queste forze laiche liberali non riuscirono a trovare degli spazi
Perché in verità noi io credo che abbiamo scontato un po'la mancanza di questa di questa terza diciamo Forza che però avesse un una rilevanza politica più più consistente
Perché è vero che insomma noi a un certo punto ci siamo trovati di fronte a che cosa al compromesso storico cioè queste forze hanno talmente sia la democrazia cristiana sia dalla dal d'altro canto il il partito il PC i socialisti cioè c'è stato questa sorta di compromesso storico che credo sia stato uno dei momenti come dire soffocanti per la nostra democrazia
E questo perché
In qualche modo ne scontiamo ancora oggi
Questo tipo di politica perché perché nel momento in cui sono insomma l'Italia che noi che ci ha consegnato il dopoguerra naturalmente con tutte le valutazioni anche positive perché certo che comunque è un Paese che aveva bisogno di trovare di ritrovare una stabilità un centro intorno a qualcosa
Però l'Italia che c'è stata consegnata da questo o da quel dopoguerra dal momento che punto lei giustamente dice che comunque ogni generazione responsabile delle proprie scelte
Allora questa Italia è stata per noi un po'troppo confessionale
Per chi ad esempio come me ha vissuto gli epigoni degli anni Settanta nelle università dell'università il clima era irrespirabile nel senso che erano poche in questo patto diciamo del Cattle delle tra cattolici e comunisti erano poche le voci al di fuori di questo coro
E la cosa che abbiamo potuto sperimentare insomma anche personalmente
E quello è stato uno dei momenti insomma di ecco di grande disagio se io posso già in se mi è permesso di mettere ha qualche elemento autobiografico anche per quanto insomma per per quanto mi riguarda ecco perché è avvenuto poi questa oltretutto nel momento in cui il confessionali Isma'come dire sotto la spinta anche di grossi movimenti che venivano da altri paesi europei anche dall'ICI dagli Stati Uniti e in particolare penso alla politica reaganiana e thatcheriana eccetera momento in cui quindi questo confessionali Isma'abbassato la guardia che cosa è avvenuto c'è che cosa c'era c'era praticamente una società nella quale c'era un vuoto di valori perché quando noi parlavamo appunto dell'affermarsi della società l'Africa in realtà era una società che aveva molti elementi vicinissimo non di laicità cioè e c'era come si è sentito un profondo molto proprio dal punto di vista dello sviluppo di una civiltà liberale da quell'esplodere di quell'egoismo degli anni ottanta appunto yuppismo egoismo il ritorno al privato e tutte queste cose
Che in effetti sono stati come dire non è stato uno dei fenomeni più più caratteristici insomma di questi di questi ultimi decenni allora se esploso queste egoismo vuol dire che c'era un vuoto
Vuol dire che noi non avevamo al di là una volta cessate queste diciamo all'influenza di queste forti ideologia non avevamo non c'era una base abbastanza solida ecco questo e questo il problema sul quale io vorrei terremoto al al suo parente
Andiamo facciamo ancora un altro piccolo salto andiamo agli anni Novanta
Ora gli anni Novanta
Vedo che appunto lei parla di una in effetti de di un'occasione mancata che appunto è stata quella anche dei socialisti in qualche modo di Craxi che non ha saputo indirizzare il Paese verso un tipo di governo che fosse alternativo un po'al sistema sia democristiano sia socialista creando appunto una terza via
In effetti il sistema che noi abbiamo adesso c'è il sistema che noi abbiamo sviluppate appunto quello ancora di una democrazia che in qualche modo ed bloccata
Diciamo perché è una democrazia nella quale in realtà
Sì i natura certamente diciamo c'è stato un fortissimo cambiamento ma io vedo nella politica di oggi un testi Sismondi che francamente non c'era negli anni ottanta
Nel senso che la crisi dei partiti
Che è stata come dire una crisi inevitabile comitati che sappiamo erano diventati delle macchine come dire c'è una crisi che si è prodotta all'interno degli stessi partiti più che esso sotto la spinta di fattori esterni perché
Insomma anche questo discorso della magistratura che ha procace questo criminalizzare la magistratura che avrebbe provocato la crisi eccetera insomma
In realtà il sistema è imploso dove l'abbiamo l'abbiamo percepito no anni all'inizio degli anni Novanta che si è arrivati ad un punto
In cui a un certo momento sarebbe avvenuto qualcosa il sistema e incluso dal suo stesso interno polso naturalmente sono intervenuti anche dei fattori esterni eccetera
Ma perché oggi
Abbiamo una democrazia ancora in io vedo bloccata e perché lo Stato che noi oggi abbiamo e comunque uno stato abbastanza debole
Io credo proprio perché ci sia innanzitutto sia venuto meno la base diciamo c'è il controllo
Questo è uno dei dei grandi problemi nel senso che noi non abbiamo più non avendo più questo sistema che
Diciamo che faceva dei partiti un filtro ma anche in qualche modo un luogo diciamo di controllo e di mediazione abbiamo appunto una politica di vertice di fatto
La la nostra politica è un è un problema di tattica e che si risolve Gall al nel punto al punto in cui nel momento punto cruciale cioè quando bisogna poi indire le nuove elezioni tre quattro persone si mettono a tavolino si dividono i famosi con leggi e questo è in realtà
E tutto viene stabilito dall'alto tutto viene a dire viene diretto dall'alto molto più questa è la mia percezione molto più di prima
Allora ecco e su questo punto insomma che io non vedo e sono molto d'accordo quando le dice non c'è oggi un'azione
Incisiva dello Stato
No no e oggi lo Stato non è ad esempio un soggetto promotore degli individui delle delle individualità
Ad esempio si prima abbiamo parlato di cinema eccetera si dà molta importanza a questi altri aspetti no della vita ad esempio spendo organizzazione del tempo libero e la promozione degli spettacoli la promozione dell'arte che sono naturalmente tutte cose molto importanti
Ma qui abbia insomma c'è un problema io credo ancora più più crudo cene non siamo lo Stato che è arrivato ancora a questi livelli prevenire abbiamo un problema più crudo
C'è chi si fa adesso garante della solidarietà
Della giustizia sociale in qualche modo cioè di quel minimo di Welfare State che comunque deve esistere in uno stato chi si fa garante del fatto che noi non andremo verso un liberismo selvaggio
Quali autorità ci sono che ci sono state predisposte dico negli ultimi anni
Affinché questo non avvenga ecco questa e il mio insomma attualmente il il problema e credo che nel fondo c'è una forte inquietudine
Perché io voglio dire alla fin fine quello che anche le nelle giovanili le le nuove le nuovissime generazioni chiedono non è tanto dove andrò io al cinema sabato ma quale lavoro io troverò
Che tipo di scuola mi si presenta quali sono ad esempio i nuovi programmi scolastici qual è il tipo di università che e che possibilità che Sanz dal punto di vista del lavoro da questa società e da questo punto di vista mi trovo molto d'accordo
Con una le Confort quando dice che inerme per la loro generazione la cosa più importante era il lavoro
Beh sinceramente io sarò pure apparterrà insomma forse in questo non sarò un po'rétro ma anche per me la cosa più importante sono valori come la solidarietà
Il lavoro la giustizia sociale
Io non
Insomma
I problemi sono tantissimi sono percento
L'ho detto Vittorio foto veramente un Novecento diverso da quelli che sono in circolazione questo ha ragione Valeria
Non è un Novecento revisionista
Nel Novecento di testimonianza
Che cerca anche un filo conduttore positivi per questo anche dobbiamo dirle sono tutto quello che è uscito sul Novecento
Libri più o meno discutibili da quello sul Secolo Prelios zona quello di uscire sul
Passato di un'illusione sono dichiaratamente volti a dare l'idea che novecento sia un secolo di miseria
Un sacco di grandi tragedie di sangue inutilmente spreca e una contabilità un po'macabra diciamo di morti inutili questo secolo praticamente dall'una o dall'altra parte da altre parti ancora sembra che in cento anni non abbiamo fatto altro che Massa crearci reciprocamente il nome di ideologie fasulle perché l'unica cosa possibile a questo punto possiamo fare alla fine di questo sciagurato secolo e starci più tranquilli possibili non muovere più niente non toccare una virgola di questo faticoso equilibrio che si è quasi per miracolo riprodotto dopo l'ottantanove
Qui secondo me c'è ovviamente a parte questa signor Musio Duzioni potere fermare l'asso
Ma c'è un messaggio che io sento molto grave non so se ma Azzi coralmente immagino che Vittorio Foa lo sento uguale anche maggiore
Allarme perché c'è un di cucirsi del secolo intorno al nichilismo che è stato probabilmente questo sì la sua malattia di fondo perché nato una con un una forte come dire per il problema Nizza azione di che cos'è uomo nella storia i quali sono le sue possibilità di qual è il senso stesso della nostra esistenza
E rischia oggi di finire sulle stesse domande e con la stessa insidiosa risposta che venne data prima della prima guerra mondiale
La vita in fondo non ha senso la storia non si muove non esista il progresso i rapporti tra gli esseri umani sono rapporti in fondo governata unicamente dall'idea della forza e qui
Quello che poi oggi sembra essere detto come messaggio alle nuove generazioni
Ho non toccate gli equilibri perché altrimenti si va verso il peggio se li toccate toccate di unicamente in una chiave dire così di tardo di Ceranesi una sorta di volontà di potenza alla fine della tragedia fortunatamente non li abbiamo ancora non solo uomini ma libri come questo novecento che ci dicono che costosa corsa su un'altra cosa non è questo io non voglio dire non è stato nemmeno non è solo questo non è proprio
Il Novecento e il un secolo di grandi sforzi
Dell'uomo per raggiungere dei livelli di libertà e di emancipazione che un secolo fa io credo
è un bilancio che una qualche volta non facciamo
Ma un libro come questo ci invita veramente fare
Insomma cento anni fa livelli comitive di incompatibilità tra il ruolo pensiamo tra gli uomini erano il livello di distinzione profonda che c'era tra un uomo e una donna e assolutamente inimmaginabile abbiamo raggiunto suffragio femminile mette sul caso militare addirittura dopo la seconda abbia per arrivare a delle parità utenti che forse solo affannosamente oggi cominciamo immagina intravidi perché perché l'idea di una differenza essi come d'altra parte sistema profondamente legate la differenza fra le classi della differenza tra le razze beh noi bene o male quando oggi parliamo di
Accettazione della diversità di eguaglianza uomo-donna
Problemi appunto di giustizia
Parliamo appunto
Su un presupposto che non era condivisibile da larga parte delle persone
Che hanno chiuso l'altro sei
Probabilmente diciamo immaginando un progresso ma non immaginando certamente pure nella nostra coscienza doloroso di oggi quello che noi immaginiamo cioè che gli esseri umani sono veramente uguali
Io credo che questa sia una grande conquista di questo disegno immagino che
Noi non possiamo continuare a leggere i nostri cento anni continuando come dire abbatterci
Il petto su tutte le disgrazie le sciagure che abbiamo commesso dobbiamo cominciare ad assumere anche un filo rosso positivo di quello cioè che siamo riusciti a costruire nel corso anche nelle tragedie
E qui
Poi detto questo mi sembra veramente molto bello
è uno dei pochi dove si
Forse proprio
Scusate saprò cosa fare
Non è un caso diceva prima che messaggio positivo venga da un testimone
Perché quello che manca in molti di coloro i quali hanno scritto del Novecento è quello di riuscire a stare all'altezza dei anche delle tragedie di questo sì
Stesso sembra una storia di Stato buco nella serratura
Sembra una storia in cui veramente siamo capire se Togliatti quel giorno
Aveva scritto appunto una pagina poi mal fotocopiata o peggio ancora
Scritta ex novo o se invece Benedetto Croce non so ucciso quella materia impedito quello sviluppo
Che come dire la storia
Veramente proprio Titti di piccolo cabotaggio che non è
All'altezza di sì poi li ha vissuti chi li ha vissuti o
Speriamo non quando cercheremo di sarà all'altezza il tono di chi le ha vissute non può porsi questi problemi e certamente non sono questi termini nei quali problemi di questo secolo contrapposti
Proprio in questo secolo sono gravi problemi responsabilità morali del singolo e delle collettività scelte dolorose terrori
Ma insomma stiamo un po'con un respiro alto rispetto a questo secolo non abituiamoci nella politica dalla quale i giornali molte volte ci vorrebbero portare e non a caso ripeto è solamente un testimone che proprio perché le ha vissute proprio perché ne ha sofferto realmente
Riesce a stare a questa altezza mentre molte volte gli storici posteriori di petto non riescono a che fare qualche piccola battaglia
Entro in contraddizione ma la domanda che vorrei porre a Vittorio Foa parte proprio invece da un articolo giorno c'ho letto qualche giorno fa mentre rileggevo il suo abbiamo l'articolo non so se lei lo ha visto lo scritto Luciano Canfora sulla
Prende riprende perché rientrava come non in polemica proseguiva il dibattito diciamo che era stato avviato da Ingrao sul problema
Luciano Canfora c'è una cosa che mi ha molto colpito perché stavo leggendo le sue stesse tanti
E dice io sono convinto che la radice dei problemi di questo secolo sia nella Prima guerra
Che non è una questione che riguarda solo gli storici una piccola discussione significa spostare di nuovo tutto la lettura di questo secolo lo riportiamo indietro non lo vendiamo più breve e soprattutto ci poniamo il problema dice la canfora io non mi son non smetto mai di dire che se non ci fosse stata quella dizione di violenza della prima guerra Chicchi dei grandi
Nazioni europee diedero durante la prima guerra mondiale non ci sarebbe stato d'ottobre
Russo
Lei nella sarebbe rimasto un agitatore di
Di qualche gruppuscolo russo tra i più accaniti la storia sarebbe andata nella direzione di quella grande socialdemocrazia europea tra Otto e Novecento di cui dice ancora Castro io non cesso mai It's vero
E beh
Insomma questo libro sembrerebbe scritto con qualche sintonia rispetto rapporto chiude il consumo sul significativo sua figlia nell'ambito delle della prima Lagardère sulla lezione di violenza che viene da quella
Però io vi chiederei anche sull'idea probabilmente che il comunismo
Sia
Non un incidente di percorso perché mi capisca ma piuttosto il risultato di un processo legato alla prima guerra mondiale ma che non era come dire nel DNA del socialismo europeo
E che quindi in qualche misura
Non a caso me stesso
Il socialismo e i i protagonisti del socialismo europeo di questo secolo hanno anche dovuto poco alla volta riprendere un filo d'Arianna che si era in qualche misura imbrogliato il non dico smarrito imbroglio
Nei giorni che tra Prima guerra mondiale Rivoluzione d'ottobre segnano una piega abbastanza imprevedibile di di quello che poteva essere invece o appariva fino a quel momento la via maestra del socialismo europeo
Socialismo la sua grande tradizione della socialdemocrazia resa che oggi ovviamente questo un argomento che si riprende però altre strade ma in una maniera appunto che non riesce a fare i conti col passato in una maniera adeguata probabilmente perché per esempio sposta il punto di osservazione esposte in termini anche discorso sto
Insomma socialismo comunismo socialdemocrazia comunissimo grande tradizione della Seconda Internazionale e poi terza internazionale e un Novecento che visto da sinistra significa novecento che troppo presto imbroglia le sue matasse e dobbiamo un po'vittima ripianarlo
La sua stessa storia se mi permette racconta più faticoso dipanare una matassa che sembrava molto più chiare all'inizio di quanto poi riesca alla fine di questo avendo il piacere di avere stasera mi piacerebbe avere un opinione su questo punto perché ovviamente è un tema che ci coinvolge tutti quanti ci coinvolge anche dal punto di vista che osservava prima da lei rapporto tra socialismo e Lazio
Perché la catastrofe operano di Altare dei famosi
I socialisti nazionali che non sanno più vedere nella tradizione internazionalista un punto forte lo assumono come punto di debolezza e quindi si schierano con le borghesie nazionali crediti di guerra votati dai tedeschi
Ma poi
L'internazionalismo veramente poteva rappresentare un punto forte in quel momento lei per esempio mi sembra dubitarne della possibilità che e che quindi forse c'era bisogno di qualche altra soluzione
Oppure il socialismo allora Espresso l'orizzonte possibile in termini di rapporto con la nazione
E mi viene anche un'altra domanda il socialismo italiano che già allora assume una posizione
Per certi versi molto bella ma per altri anche molto discutibile come voi sapete il nostro socialismo con Turati in testa rappresenta da una parte la migliore tradizione della socialdemocrazia europea Turati
Voglio dire a sia per figura che per più di qualità intellettuali dignità certamente forse non a livello di caschi ma insomma è un uomo che può dialogare a tutto campo con
Conoscevo sto alla grande socialdemocrazia europea ma non fa la scelta
Diciamo nazionale sceglie questa e momento medio che non è poi il terzo internazionalismo non è un appoggio dichiarato di Franco alla Rivoluzione d'ottobre ma è un neutralismo molto nutrito di quel pacifismo che era tradizionale della storia del socialismo collocando io non so se dico bene collocando adesso perché era giustamente poi ci richiama anche problemi Giolitti Isma'ai rapporti insomma quindi la storia forse non è proprio che comincia allora ma insomma
Forse assumendo in quel momento in maniera ancora più determinata quella posizione media
Che lei a un certo punto poi tutt'altro contesto
Mi sembra dica essere
Il socialismo leader della somma zero o comunque di quella difficoltà ad assumere responsabilità di governo che non è un valore dell'intero socialismo europeo ma è una caratteristica particolare del socialismo italiano lo dice mi sembra che propose il delitto Matteotti chiude comunque di alcuni problemi che portano fascisti
E quindi anche qui mi piacerebbe capire meglio
C'è quasi una vocazione del socialismo italiano a collocarsi in questa sorta di terza forza che non è la terza forza o la terza via lei spesso fa riferimento come possibilità ma una sorta di limbo
Che poi non si prende nei vantaggi se vogliamo di una dichiarata vocazione rivoluzionaria leghista nei vantaggi di un'accettazione Franca di riformismo in chiave nazionale che poi significa assunzione di responsabilità di governo
E si può leggere per esempio in qualche misura la vicenda del comunismo italiano nel secondo dopoguerra anche attraverso questo
Questo io coacervo diciamo così
Del partito nuovo togliattiano
Chi si sa che non è proprio un lusso che non vuole fare la rivoluzione come l'Unione Sovietica però al tempo stesso non vuole nemmeno essere come la tradizione socialdemocratica
Secondo internazionale
E che rimane in questa condizione per la quale ecco per la quale non si produce una Baggot destare tempestiva ma dobbiamo aspettare la caduta del muro di Berlino lei dice giustamente Occhetto beh ha fatto bene a farlo però comunque arrivano tardi
Io con il consolato parlare rispondeva adottavano dei ragazzi del delle ultime classi delle scuole medie superiori e mi sono accorta solo tra quattro anni fa mi sono accorto all'improvviso parla veloce artistico di Roma Parma contabile beh
Della resistenza di queste cose faceva parte della di molti anni fa e vero ragazzi erano buoni convergenti veniva cacciatrice
Rideva lavatrici ovvio battuta
Comincia la corsa all'improvviso con spavento
Che nulla di quello che dicevo
Restava nelle grosse
E mi domandavo perché cioè nulla rispondeva delle loro domande effettive
E allora capivo che le cose che io raccontavo erano dei risposte che io da
Ai miei problemi non era risposte loro dovranno ingentilita consentire poi qualche volta
Qualche giorno acquisivano qualcheduno scienza che gli serviva
Ma io e della loro mente Roma deve
E al rock a quel punto il problema del rapporto intergenerazionale
Mi è parso
Inestricabile però in qualche modo da affrontare questo libro scritto per quello per cercare di dare una risposta sapendo che noi che questo non rispondeva ma lui si si può aiutare cosa vuol dire aiutare voleva dire esattamente questi non deve dimenticare il presidente io racconta un episodio del passato che una cosa vera oggettiva e così esistono vengono a picco esiste davvero non esiste di verificare in via nichilisti che che dottore l'interprete attivismo lo si può è verissimo e così esistono sono esistiti va be'e io devo rispettarle però nel momento stesso che ne rispetti io sono diverso
Sono diverse le armi io sono chiamato come testimone ma sente la complessità del testimone il Simone quello che racconta quello che è successo e nello stesso tempo è lui che parla non è cori di allora
Io mi son trovato recentemente mi scuso questo elementi a dovere il consumo strumenti questi proprio in questi ultimi mesi
A dovere manipolare dei documenti del di un lontano passato Miglio
E ho provato un'emozione profondissima il cui non vede Criscito rendervi conto
Perché se il problema di oggi non sarebbe un EP allora quelle che che creano qualche dimenticato OSCE io ritrovo i documenti di allora il tocco e e nello stesso tempo quello che mi rende che mi angoscioso scorpione in questo lo sento molto potrà e allora veramente per esempio la prima metà di questo secolo appare come uno dei o elementi no poi invece ci pensi suo vedi che non è così vedi dei fini che quelle che ci sono state anche al nuovo orario
I sacrifici che le risposte che sono state date anche allora all'onore che è stata con la prima metà di queste si sì veniamo a proposito del ruolo proprio alla una domanda vero signora Valeria
Ecco lei dice una cosa vi dice io capisco che lei che fuoco so parlare di sentiti un problema psicologico diverso che nasce nel valutare il comunismo e nazismo bastano affrontiamo sul piano storiografico il discorso è diverso capito così sindacale va bene
Quindi dice io si lascia pensare che c'erano dei sentimenti e dei bisogni e morali ideali che si credevano di trovare quella risposta va a farlo la risposta ad ottobre dall'evoluzione bussa
Però oggi come oggi sappiamo tante cose che non poteva ignorare più così mi pare quaestio ecco cioè il più o meno va bene
Ecco
Io resto dovrei niente
Perché
Va be'è un problema che è sempre vivo
Perché
Iolanda la nel corso della mia vita
Ho lavorato molto con il Comune
Sono stato un buon lavoro nelle antifascismo nella riviste serve il movimento sindacale e politico
E senza essere mai stato comunista se interverrà mai accettato la loro ideologia ed è anche accettato il Romance sistema politico comuniste sistematiche del socialismo realizzato insomma
Perché sono stato appunto ecco e qui sorgono molte domande le domande che mi sono state Verziano figlia
Dei miei figli
Allora le risposte sono quelle che possono essere no ma qualche risposta ci
Sì naturalmente una prima la prima risposta molto facile questa va be perché c'era l'antifascismo
L'ANCI fascicolo avevamo incagliare il nazismo il fascismo e alcuni comunisti antifascisti in Russia l'antifascista
Dopo tutto prossimo Giovanni Caviezel diversamente Churchill amica inciso diverse statuette Bergonzi hanno fatto al quotidiano hanno a a un angoscia il continuo Anfossi fascinosa come l'ha fatta sono stati
Amicissimi
C'è una fotografia stupenda dove ventitré no agli alza ecco dove il Governo nel mondo Notre ecco allora questo cioè però evidente questa risposta non basta affatto
Siamo benissimo l'accordo
Mia figlia mi dice non basta
E allora ci sono tentativi di risposta diversa che non sono solo psicologici che sono anche eccetera
Cioè e quando si parla di comunisti si può intendere l'ideologia deterministica va bene cioè doppio determinismo delle forze produttive del
Del sistema produttivo riduce ci fa intendere
Il signor liberalizzato russi e che era un regime dispotico assoluto e più si va avanti più si vede no che le forme di quel dispotismo non sono quali stanziamenti diverse
La costruzione del carnefice ci sono i documenti che si si lasciano
Chiesti tolgono gli argomenti di bocca quando vedi i fatti no queste vere
Però c'è un'altra cosa cioè danno i Comuni si erano agenti di in carne ed ossa uomini e donne
Che risultavano in realtà per la democrazia
C'è un episodio di di Carlo Rosselli il capo del giustizia fondatore di Giustizia e Libertà
Che incontrò Sikorsky a Parigi
Beh nascosti e dice a Trotsky
Ma voi comunisti non vi rendete conto che voi state passando per la libertà suo scrigno risponde furibondo se è un piccolo borghese non capisci niente noi siamo per la rivoluzione no dice la Regione libero assente quelli stavano montando il senso magari Feltre d'appello per la libertà e quindi l'ho conosciuto io a migliaia nel mondo sindacale no
Va magari avevano stare in libreria nella libreria e ma però in realtà poiché in una faccenda non e a quello il tavolo per per come davvero giustizia è quello che noi chiediamo persino chiedevano anche per gli altri questa era roba
Nella mia figlia tutti la gente con la quale sono stato vicino e dal carcere al sindacato interno i secondi emergenti ripeto che chiedeva persino chiedeva per tutti qui Simone allora quando io parlo di comunisti e intendo quelli non intendo perché lui lei scrive Order nell'ottantaquattro no ecco nel c'è il da quattro allora
Questo è non cedere appena artistico artistica aveva e nerissimo
Che la Germania era stato umiliato dal quattordici orgoglio questo l'ho scritto anche qui dentro con molta convinzione
Però
Anche allora molte volte genericamente l'elmo piovoso della Germania guglielmina danneggerà la svastica è una cosa completamente diverso
Era un conservatorismo Pusiano proprio vogliamo ma allora non l'hanno mai si è realizzato
La negazione dello dell'uomo uccisioni di massa la Scienza come strumento di organizzazione del del delle città e la morte questo non non un anno fa
Un anno fa
Cosa da queste queste cose qui sono differenze
Differenze vere
Beh scusa ma io non so benissimo di toccare dei temi che non sono mai completamente risolti voglio dire
Sì
Ecco sulla la seconda secondo gruppo di osservazione che le faceva signora Valeria riguardano sono al vaglio del Partito d'Azione la sua personale diciamo del secondo me secondo lui si insomma
Si erano previsti criminale seguito Silvio anche qui lei tocca un tema io ho vissuto fino all'ultima goccia diciamo la vicenda azioniste
E quindi più questo insieme a cui perché siamo finiti come siamo finiti
Ecco io credo che forse proprio sul piano storiografico per tentare ha risposto signora
Cioè
Proprio in questo secolo venuta avanti quella che si è chiamata per molto tempo la società di massa
Vero negli anni Trenta questa discussione è stata molto estesa
La società di massa appariva contenere dentro di sé in modo portare il totalitarismo seconda sul rimasto voleva dire essere tutta la vita voleva dire affermare il dominio predominio assoluto dalla collettività sull'individuo libro scompare la collettività decide non ci sono i maschi io ricordo organismo riflessione di quel periodo
Erano anche lui contro il soglio in certi momenti mi sembrava che è vero l'ascesa di ma sequestra il nazionalismo
Ignazio Marino e dentro l'idea stessa di nazione che a un certo momento Co prima la fermi come idea di libertà poi da un la demolizione diventi invece uno strumento di dominio sugli altri mi trema tutto correre
E
Ma ma quello che è stato creato dopo la guerra non è stata una straordinaria
Ripresa cioè dalla si fermasse pensa di ripartizione ma anche prima però in partite come sono venuti avanti nel corso di questo secolo sono partiti che hanno portato alla rappresentanza cioè sulla scena sia pur con molti limiti
Gli operai e i contadini gente che prima non c'era nel dire cioè hanno tifato Categorie di del mondo del lavoro non c'erano i contadini sono entrati dalla scena con la prima guerra mondiale
Prima non esisteva la la prima la Normandia cioè cioè l'ultimo giorno impedisce della novità della guerra mondiale molto giusto mentre non è una guerra come quelle che erano state combattute preferiva essere molto molto fatto falso milioni di persone
Sottoporgliele perché non c'è la grande battaglia questo neo colpito Michelucci la grande banca no alterarono l'immaginario quindi monumenti la vediamo nei monumenti una cosa nuova sofferenza fino a oggi paura e sofferenza non non dei monumenti che ne vediamo nei nove mila comunità disabili
Sono ci sanno imbrogliati Danovi raccontare queste cose
No io chiedo scusa e non sono
Non solo bianconere
Sei
Allora quello che viene avanti
E che avevo davanti a dispetto nossignora un azionista convinto uno degli azionisti più scatenati nella idea di un di una democrazia è diverso di che affermava il dimentico la qualità
Che portava avanti di via dell'individuo lasciamo trovate davanti le masse cattoliche le masse Special comuniste organizzazione i partiti questo punto il terzo azionista scomparso per questo perché c'è stata una risposta politica
Cioè la democrazia di massa ha salvato in qualche modo culturisti i partiti con tutti gli errori gli sbagli ma in qualche modo il fatto quelli e noi abbiamo siamo stati emarginati da questo siamo usciti dalla politica
Come in qualche modo abbiamo quelli davvero qua credo abbiamo tentato di continuare a dentro l'azione di massa a far valere dei dei valori individuali far valere gli elementi di libertà insomma questo mi pare
Un tentativo è stato fatto che però era partiva anche dal riconoscimento del di questi bisogni di Manfredi vedi che lei da Repubblica interpreti amava giustizia s'sociale tre
Bisognava cioè di lavorare per la giustizia sociale senza cancellare questi valori dell'individuo
Io però credo francamente non credo anche molti in polemica con i miei vecchi compagni di allora
Che quell'esperienza era storicamente determinante non è ripetibile i i problemi della ricostruzione della libertà oggi sono inscindibili dei problemi della giustizia sociale del
Ed è vero nonché
L'ultimo accusa
Che aveva parlato sulla democrazia
Sua democrazia incompiuta c'è verso io la la dico magari con parole diverse ma credo che sia molto più
Esso
Noi abbiamo del degli strumenti di di riconoscimento dei diritti abbastanza estesi siam passati dei diritti
Politici e quelli di sociali e adesso anche al riconoscimento secondo me molto importante diritti umani che trascendono quelli sicuramente solistici questo o quell'altro tanto che un punto chiave piuttosto che da questo mi pare molto importante
Però nonostante questo riconoscimento indirizzino abbiamo multistrato chiamato molte agenzie
Un disagio profondo sotto la superficie apparentemente molto tranquilla molto garantite a farlo dalla politica di oggi in Europa in Europa tranquilla sotto questa superficie
Ci sono disagi profondi e la cosa che colpisce bisogna stare attenti
Questo disagio non è non ha più solo una radice materialistica dalla povertà veramente c'è anche Riccardo però non sono vere
Ci son dei disagi che nascono anche da da forme diverse ecco io mi mi accade di seguire alcune forme della cosiddetta questione settentrionale e poi far rabbia CRAI quella che è
Della gente che sta per miserabili fino a trent'anni fa adesso è diventato ricchissima ma non solo ricchissima diventato al capace di produrre le sue dice Ulivieri dei suoi e i suoi strumenti stigma
A passa avanti giurista Citizens mai no anzi sia il segno sceso sì sì segna un punto in cui si ecco ma però
Il suo disagio disagio umano non è un disagio
Vi posso anche gli enti che non sono andati indietro ora ci sono questo voglio dire ex sede sarebbe e e io devo tenerne conto il deve cercare di capire perché ci sono perché c'è Bossi
Perché c'è uno che parla come boss no ruolo che non gliene frega niente di dire
Un minuto dopo l'opposto di quello che ha detto un minuto prima qualora ve ne frega niente però di andare a trovare Berlusconi alle all'isola Smeralda con la con color salottiera no cioè riesce a inventare queste formule politiche a cui noi non siamo abituati no ecco allora
Ci sono delle cose da campi infatti veste veramente la carta d'identità inquieta cioè come si meglio dicevo questa è una cosa in un aspetto inquietante cioè come è possibile che poi da un Paese che appunto attraversato queste vicende che ha avuto una maturazione insomma attraverso queste le guerre eccetera attraverso un dopoguerra comunque
Difficile ma ecco denso di idealità nodi di cultura eccetera come è possibile che poi nascano cioè che con il decreto queste queste forze oscure cioè rinasca ad esempio il insomma ci sia una borghesia così poco illuminata come questa della questione settentrionale spedito no però
Quelli che sentono dire a Bossi testé Collina inaccettabili inaudite che dice
No lo ascoltano perché non credono più le cose che diciamo no
E non credo allora dobbiamo capire questo come se c'è successe riconosciamo più essiccati per pista domanda quindi la trasferisco da Bossi hanno chi siamo noi
Capacità di affrontare queste cose io credo che questa io non sono guardate non sono pessimista sul che non era il ventotto febbraio di risposta da avremmo l'abbiamo l'avremmo c'erano cialtroni né per ma le nuove generazioni certo son sicuro
Che danno delle risposte e che mature il io vedo i bambini di oggi discutibili tutti mi dicono sono più intelligenti dei grandi velieri più svelti vero innesti secondo me qualcosa faranno il ciclo ottantanove parole no ecco
Non so io non ho risposto forze signora no va detto che già abbiamo ecco no dovrei rispondere restrizione sul
Ecco
E mi vede vede torniamo un attimo alla Grande Guerra per quattordici diciotto scelse lei pensa
Com'è stato possibile com'è possibile che emerge la borghesia italiana stia scontare Bossi e le dico com'è stato possibile che
I Paesi più civili del mondo nel mille novecentoquattordici decide ammazza dimostrarsi vincente nello spazio di quattro hanno annotato il nome riuniti in luoghi giovani
Perché
Allora quando quando viene avanti sta domande è vero anche che scorsa rebus come è stato possibile che erano ai Paesi e abbiamo prodotto le opere d'arte più più elevate avvengono anche la cultura politica più elaborata avevano il dominio economico il dominio tecnico ad alta
Tu terrà per governare il mondo e se stessi
Perché nazionalismo riamato Lidia nel senso dalla forza che nasceva dalla loro capacità di produrre
Le ha portate una volontà di negare gli altri vero e li ha portati al massacro ed è vero che questi scatti d'inizio di una violenza e no la rivoluzione russa
Ricco è stata aveva avuto bruttissime sulla rappresentanza che
Luciano campi ma io io non so cosa avrebbe avuto sul russo però c'è un elemento che mi viene le
Così successi ai lavoratori
Nel il luglio trecentoquattordici ho studiato questo problema
Il mondo anche un po'appassionato
Ho studiato in un paese dove d'Inghilterra dove
Non c'era la coscrizione obbligatoria cioè dove la gente andava al c'è un gesso si facevano domande di andarci come volontario
In Inghilterra il sistema del volontariato ed usato fino alla primavera centosedici voi hanno introdotto la coscrizione
U n quando hanno introdotto il la la costruzione loro avevano erano andati al seno sulla flotta oltremare erano andati due milioni seicento mila presso voluta
Allora tutti domande come è stato possibile
Crollati la maggior parte del PSI debba piuttosto cioè subito provato due successe delle cose che grossi limiti
Due agosto avevo a Trafalgar Square ci fu la grande manifestazione di socialisti di Terrazzo baristi di pacifisti
è vero contro la guerra davvero il primo posto una enorme mole sbattono Trafalgar Square
Due giorni dopo Tucidide
Allora c'erano delle delle forme di per indicarne azione del virus nazionalista la frontiera prende il posto dove classe la frontiera diventava l'elemento la paura collettiva che ne Micco Didier del nemico queste nell'idea del nemico il vero nemico dell'umanità griglie del nemico la signora Valeria e questo è
Realmente e di crisi viene quindi
Divenne questi e agli atti Carla internazionale del mondo credo
Turchi nubile tutti ciclisti uccisi riteniamo
Bisognava andare al tradimento delle province non fu stop noi abbiamo raccontato conclude Bubbico racconto preventivo dicendo che abbiano tradito i socialisti nel porto altri momenti di vero
Non glielo auguro semplicemente ed erano scappati tutti e la poi dopo intendiamoci dopo pochi metri si è capito vogliono la guerra e Socialisti italiani quanti non è un merito loro fisso sottratte a questi tre chili tre turisti italiani hanno fatto una discussione quindi largamente sulla questione metri inventore l'interventismo
Quando quando l'Italia entrati in guerra nel maggio del novecentoquindici non sapevamo benissimo il proprio bambino sul treno
Gli italiani sarò brevissimo cosa rivivere la guerra novecentoquindici addosso alla mamma delle guerre tremende le battaglie tremende dance al vescovo all'Ovest dai dagli evasori addosso a lavarla il tutto qua
è vero la Galizia e quindi si era già tutta una situazione terribile terribile
Allora c'è questo fenomeno che viene avanti ecco
Inserisce ed al domanda e poi in fondo sul suo utilizzo cos'è questo socialismo è verissimo
è stato tante cose
Non lo so proprio quando molte volte anch'io
Le
Socialismo bevevamo Rizzo soggiorno avuto borse diverse versione sono autoritari e tremende paga
Una revisione socialdemocratica che anche una versione libertaria certamente ma
In fondo il socialismo nera Lidija che sul lavoro si si poteva innestare la grotta del lavoratore insieme in sede di dichiarazioni di tutti
è vero e dire una cosa
Come mai questa cosa non c'è più
Ecco questa cioè non c'è più vuol dire che non c'è più una idea di giustizia sociale oppure oppure c'è l'idea che
Forse bisogna ripensare così lavoro ripensare veramente con attenzione
Io sono personalmente siccome sono un vecchio sindacalista che un vecchio socialista diciamo
Io sono convinto che
Questi diede un lavoro che può emancipato assoggettarci ancora soltanto il benestare attenti che non è più davvero forse un valore diverso forse non è più solo il lavoro salariato
Insomma provoca caratteristiche più complesse quello salariato certamente ma non solo quello sono altri lavori che hanno dentro di sé l'eventualità
Di lavoro si sta frazionando
Quando noi vediamo adesso dalla cessione alla lavoro
La percentuale di quelle che vengono assunti con lavoro continuo diventa sempre minore
Il ruolo prevalente diventa quelle discontinuo con la frammentario quella tempo parziale rivendicazionismo bustine diverse diverso moltissimo allora allora c'è un po'più lavori diversi
C'è qualcosa di comune io penso e dissi
Cioè c'è il bisogno di riconoscere
Che nel fatto di lavorare dentro il fatto di lavorare c'è qualcosa che ci comunica con gli altri anche quando il lavoro sembra forse Marcy al massimo
Io credo che questa esiste cotto chiunque ha diritto dei limiti sornione esiste per questo un punto dico non esiste io sono d'accordo con le ad aiutare ma credo che sia un punto che divide molti oggi
Sì dividere il lavoro invece che continua ad essere alienazione comunque perché lavoro
E non perché luogo di emancipazione nostro non è che molte cose diverse infine
Bianco consola ma nel nichilismo ritardo novecento c'è una discussione proprio di questo tipo su cioè
è pensato pensato il lavoro come forma di costrizione che non potrebbe mai libera
Privo di senso in sé identica nome meno United proprio su un punto secondo me su cui
Se dovessi potrebbero trazione no no senza che ci saranno strumentalmente è un'altra cosa al mondo del lavoro sinistra sentiamo sintetica l'atto di
Abbiamo oggi c'è il timore diffuso questo si unisce un po'tutti i lavoratori
Di non avere più ad esempio dello Stato una difesa della Bureau
Voglio dire noi abbiamo la sensazione che sempre più la nostra economia non dipenda ecco dallo Stato cioè dai nostri apprezzabili che ne leggiamo come nostri rappresentanti ma dipende ad alcuni poteri forti che sono al di fuori del Parlamento al di fuori del governo stesso anche se naturalmente
Diciamo dirigono
Altro se insomma si incarnano POIN alcuni esponenti del governo questa è una cosa ecco pericolosa ci sentiamo tutti ovvio oggettivamente meno tutelati ma non perché ecco Nonda debba passare il principio ad esempio collaboratore che sbaglia
Debba essere non debba insomma deve essere licenziato voglio dire questo
Uno fonti però insomma esatto si può anche sbagliare senza essere licenziati si può anche diciamo queste Errore voglio dire qua deve essere comunque
Insomma ecco mi sembra una visione troppo punitiva allora mentre prima c'era il senso della tutela comunque dello stato nei confronti adesso c'è la diciamo le la sensazione che non solo ci siano dei poteri forti al di fuori e questi ci sono sicuramente governano la nostra economia dirigono
Troppo io penso alla nostra economia ma che lo Stato stesso abbia assunto questi diciamo questa questa furia punitiva insomma anche se è esatto che non comunque appartiene troppo al capitale privato e che invece lo Stato abbia insomma ceduto su alcune questioni che ineriscono invece proprio allo stato voglio dire senza per questo cadere in forme di essere tacciati di assistenzialismo che sono altre questioni
Imprese sul potere politico il vero punto di contestazione di dissenso politico ed altro
Io personalmente e devo dire che
Degli anni Annamaria personale
La la la crisi
Dissenso di essere oppressi nel Parson sempre molto di dare
No fare che cercava di decreto unicamente carne dentiere delle esperienze che ci circondano nei quali contengono tanti versanti di
Cercare di aiutare nel contempo
E dico rammenti di analizzare anche le posizioni di oppressione di di di passività ma di sollecita
Quello che ci ma gli uffici intuitivo ci aiuta a cambiare le cose del mondo
Sì ne esce se noi mettiamo l'accento sempre sulle cose negative
Beh finiamo per entrare in una situazione che almeno a me presumo venti
Più giù
Rituali
No questo no meglio sopra lavoro intendevo false ma se c'è qualche osservazione pubblico abbiamo anche un microfono che può consentire qualche ora noi diciamo che secondo me la cultura diciamo della generazione che anche la mia del sessantotto ha lasciato una ridiscussione profonda dell'idea di lavoro
Quanto lavoro che deve essere espressione creazione non può essere un lavoro
Valido solo perché il lavoro
Che che naturalmente rende le cose un po'più complicate oggi
Cioè noi
L'idea che gli esseri umani si liberino attraverso il lavoro
Che che noi ereditiamo dal passato direi che da trent'anni a questa parte ha come aggiunta anche a condizione che però il lavoro non determini dentro di sé l'alienazione
Che non è solo dovuta ai rapporti sociali ma è dovuta alla natura stessa del tipo di attività che si sono non so se mi son faremo di questi qui senza sbocchi importanti ad esempio
C'è tutta la discussione sulla disoccupazione
Chung consegnamo prosecuzione degli Stati Uniti sulla valutazione anglo sassone detenuta dalla disoccupazione
C'è una tentazione molto facile di mascherare la disoccupazione con la bassa produttività cioè io dove il lavoro fino a bassa produttività ecco un lavoro
Ma siccome l'amore un favore
Da Carmen
Non è
Il problema della disoccupazione vero e di riuscire a costruire
Elementi istituzionali indirizzi economici elementi anche culturali nero in cui il nervoso
Sì giudici così dentro non soltanto col fatto giuridico che esiste un rapporto di lavoro il rapporto di lavoro e una coda il contenuto dell'opera
E però in questo momento che adesso stiamo oltre non abbastanza interessante
Cioè
Il
Il capitali capitalisti industriali soprattutto un anno fa
Ma hanno sono ricorsi sistemi di automazione perché telematica di andazzo gli strumenti oggetto a punta decise per automazione non poteva più essere regia deve essere flessibili così l'automazione flessibile la macchina doveva prevedere tutte le variabili le potevano avvenire nel mondo e il mondo economico produttivo culturale e rispondere che hanno costruito dei computer della seconda metà degli anni ottanta computer universali che doveva rispondere aggiungendo si sono accorti che non funzionale a questo punto si è avuta una risposta unite una svolta per cui il oggi si stenta soprattutto tanta grande produzione solo lui antenati corruzione di dare il massimo di autonomia all'operatore pensando che dentro la cultura del c'è una cultura tutto del lavoro che risolve i problemi meglio che no una cultura puramente Bertacca naturalmente poi c'è una cultura generale dettata viene orientate in un certo senso non è una cultura abitualmente intorno al più orientata però questi fatti sono nuovi
Molte volte mi hanno domandato ma scusate l'altro giorno ancora sociologo molto serio ma chiesto ma tu cosa pensi che quando il danno libertà a un gruppo o una squadra di deciderei come lavorare
Questa squadra è asservita al padrone oppure no questa domanda delle domande no
E io ho risposto cioè sei ore lascia una libertà Jon poi a un certo punto non su viceversa poi ognuno per conto suo va benissimo ecco allora voglio dire che ci sono delle possibilità
Nella vita socchiuse le possibilità piccoli ci sono ancora possibilità per la giustizia sommamente deciso che ma ce ne sono anche al TAR Vanoli continuamente no
Perché non guarda in via in via io dico proprio tu quindi una persona versatili alla sua sesta ci sono due possibilità una buona alternativa Ceniccola Buonaiuti Dalla Barba
Non lo so scusate vogliamo provare a sentire qualche sensazione pubblico
Sì c'è un microfono che sta
Una un'analisi politica del libro lavoro della vita di Vittorio Foa è stata fatta già autorevolmente
Io a venire vorrei riferire la mia sensazione di elettore qualunque direttore il due del cuore qualunque
Una sensazione estremamente positiva dalla lettura di questo Novecento Peter lettura estremamente positiva vuole venire più vicino non è così certo la ringrazio io sono
So
Grazie una sensazione molto positiva chiedo scusa per la voce
E di cui sono infinitamente grata Vittorio Foa perché gli ha fatto a passeggiare in questo suo libro questo Novecento in una conversazione tranquilla serena garbata gradevolissima alla scoperta di problemi infiniti drammatici enormi Norman Manea sente molto lieve ed è stato molto bello volare su problemi grandissimi grandiosi esibirli
Senza ricavarne peraltro una sensazione di drammaticità
Ma un invito ad una serie tali considerazioni tutta questa nostra storia passata
E credo anche l'invito per lo meno per me è rimasto questo invito di vivere con consapevolezza la vita e la storia e ho l'impressione che la testimonianza di Vittorio Foa ci sono testimonianze ma e anche la solidità e la vita di tantissima gente
Può essere così così vivace così viva così immediata così coinvolgente perché evidentemente questa lite è stata vissuta con consapevolezza
E forse
Forse non ce n'è più mortale di forza io poi raccolto questo messaggio dal libero proprio per grazie viviamo con consapevolezza i momenti della storia della ditta che l'uomo è la persona più importante
Grazie
Sì c'era una persona affidabile
Questo non me lo ha fatto il giro data gravato
è una manna allorché ad Agrate
No riguarda
Ho letto il libro subito dopo la pubblicazione chiesto proprio alla Libreria ecco l'idea che l'anno scorso come lo rinvio direttamente a casa
è stato testo che io tenuto sulla dei radicali previa sempre Alberto per vari immensa anche perché il mio ruolo insegnante mi pone continuamente Marco con elementi che emergono Aguirre di undici sei ritenuti provincia
La città e un'altra cosa Napoli è un'altra cosa la Provincia tante volte sembra montata mille chilometri non dieci chilometri
E nei giorni scorsi ho avuto modo anche di valutare da vicino il fenomeno di Bossi della lega fare lana il mio viaggio ho avuto modo di ieri confrontarmi con docenti per noi che mi parlavano appunto di questa recrudescenza a livello giovanile di elementi che noi vittime siamo perché la storia ci insegna vale sia stata la sottile stressante agonia di una democrazia e questa sera l'appello della signora Valeria
A che la nostra democrazia riprenda vigore e si liberi da un verticismo che talvolta avvertiamo sulle nostre spalle penso che sia un elemento fondamentale sul quale noi oggi questa sera nei prossimi mesi dovremo riflettere
Si parlava delle trentacinque ore io penso che il problema del lavoro non sia il lavoro che è venuto fuori il problema dopo il Sessantotto Lazoi dalla generazione del sessantotto in poi
Ricordiamo le grandi livelli al vero nell'élite delle mondine lei che nell'Italia settentrionale delle della donna che lavorava nel suo tour tutta la nostra storia d'Italia che era già in questa serata eccezionale della Fondazione Einaudi
Della quale io tra loro nella quale anzi io trovo un conforto enorme & momento di liberazione penso che sosterà per tutti nuovi e soprattutto un momento di conforto spirituale e come giustamente diceva Vittorio Foa non è l'agonia
L'aria distinta estendersi e la è vero di questo nostro Novecento ma un'aria secondo me e contiene i germi di un rinnovamento e rinnovamento verranno a quella generazione del sessantotto di cui i nostri colleghi hanno fatto parte
Di cui abbiamo fatto parte anche noi nelle aule dell'Università di Napoli dorme hanno dato dal loro parola no gli adolescenti del sessanta eminenti studiosi e quindi ecco la tradizione del nostro Paese rinverdisce questa sera e penso che questa sera noi andremmo via da questa serata la raccontò uno una forte con forte convincimento che la parola del dello scrittore del politico del sindacalista ha dato noi motivo di conforto quindi grazie ciò
Qualche altra osservazione possiamo ringraziare questo punto
Grazie
La voglio ringraziare perché offre parla sentito quale ringrazio grazie
Speriamo di averla presso nuovamente va bene