Registrazione audio di "Sinistra, la crisi, l'alternativa", registrato martedì 8 gennaio 1985 alle 00:00.
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cacciari, Crisi, Sinistra, Societa'.
La registrazione audio ha una durata di 1 ora e 30 minuti.
Rubrica
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Abbiamo speso sul
Lato da Radio radicale il tema che per noi di grande attualità anche se non sempre esplicito chiaro della crisi della sinistra della crisi conseguente dell'alternativa quella che è stata prefigurate sviluppata o cercata in quarant'
Anni dal mondo democratico italiano abbiamo fatto con interventi diretti o riportando a volte interventi altrui di convegni tavole rotonde dibattiti abbiamo così potuto sentire politici politologi parla arci della crisi profonda di idee di propria mi di prospettive che investe ormai tutta l'area della sinistra in tutte le sue componenti è stato uno spettacolo un'oscena Mario da cui credo nessuno può sentirsi escluso perciò oggi registriamo a anche l'intervento di un politologo di uno studioso che avuto la ventura di essere anche deputato nel partito comunista Massimo Cacciari non suo scritto apparso ieri ma io ieri non abbiamo potuto occuparcene sul Messaggero Cacciari respinge la pretesa della politica occuparsi di valori dei grandi valori egli scrive consapevolmente o inconsapevolmente surrettiziamente un meno si tenta di far baccano sul dato di fatto che abbiamo alcuni doveri da compiere in quanto animali politici sia questo per l'uomo una caratteristica della sua natura o l'artificio cui si adatta per convenienza tutte le volte che questo dato di fatto e viene nobilita alto attraverso giudizi di valore e non importa nulla il loro crea della loro intensità all'infatti con cui sono pronunciati noi conferiamo alla politica un'aura di religiosità scrive Cacciari nel senso lettera al termine ci dimostriamo cioè interessati a vincolare lega are asservire il destino dell'uomo alla dimensione specifiche fattuale dell'agire politico questo è un grave errore scrivere Acciari e quale così continua in modo caratteristico e aliena anche una funzione che assume ogni discorso politico non appena si muova nella pretesa di concernere valori e si manifesta proprio nelle grandi parole mobilità tutti di tanta parte se non tutta la politica contemporanea delle sue caratteristiche promesse di eguaglianza e giustizia invoca no no a quanto per ore scrive ancora il filosofo che abbattuta su questa pretesa la di solvente critica dei Kierkegaard debba Dennis ce ed è Dostoevskij ma così anche dei massimi scienziati della politica e del diritto di questo secolo Cacciari crede insomma dell'attuale crisi della politica non consista nella sua crescente per replica di valore ma all'opposto nel fatto che la separazione tra politica e valori ti Present ancora in modo ecco contraddittorio ancora vissuta insomma non come un grande evento liberatorio con gioia e le dice ma con trepidazione affanno da veri figli di Nicea dobbiamo o dovremmo secondo Cacciari accogliere con favore una politica non più proiettata da su falsi e insolubili problemi i problemi fatti di chiacchiere da cui discendono tanti mali
E qui viene ci elencata la serie dei mali tipico importa anti di questa condizione della politica prodotti da questa condizione della politica sistematico veto nei confronti di ogni riforma istituzione alé con la conseguente clandestinizzati ione dei pochi momenti di decisione ininterrotto ricorso a metodi consociativi su tutte le materie chiave dell'azione politica strategie industriali come rapporti della oro servizi sociali formazione del ceto politico attraverso processi del tutto extra Amelia quei particolari e definiti i saperi strettamente connessi proprio a queste materie chiave un ceto politico conclude buono alla discussione permanente e oggi stacchi SIM vede di questo di quella sistematica confusione tra politica e valori da cui siamo partiti bisogna conclude Cacciari ascoltare e giudicare il politico unicamente sulla base delle sensate risposte che vi saprà d're a quei problemi ed è suo consapevole silenzio su tutto il resto cos'è questa una ritrattazione un ritorno alla ragione o invece tutto questo è semplicemente un cederà lo scetticismo al fatalismo in un momento in cui la perdita dei valori perde di progettualità a e di volontà umana di risolvere questo è il dilemma in cui ci lascia Cacciari e che per oggi noi registriamo per radio radicale
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