Tra gli argomenti discussi: Cultura, Fascismo, Gobetti, Gramsci, Storia.
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Rubrica
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Pinardi sotto la Mole sesta puntata buonasera la puntata di questa sera è dedicata all'editoria a Torino durante gli anni del regime l'altra settimana avevamo parlato delle riviste e in questa settimana abbiamo per l'editoria ospite in studio Giulio Einaudi che da oltre mezzo secolo è uno dei protagonisti della cultura e dell'editoria italiana e esordì proprio come editore della rivista la cultura prima di parlare con Einaudi vorrei che guardassimo insieme un filmato che ci da una situazione dell'editoria torinese durante gli anni del regime
Uno
Il mille novecentotrentatré l'anno di nascita dell'edizione di Giulio Einaudi e anche l'anno in cui una delle più vecchie importanti case editrici torinesi quella dei Fratelli Bocca oberata dai debiti viene dichiarata in fallimento
Culturalmente legato al positivismo l'editore Bocca aveva costituito per un quarantennio un punto di forza per lo sviluppo degli studi di storia diritto Sociologia soprattutto attraverso la piccola e la grande biblioteca vicenza e Modena
Strettamente connessa
Agli studi universitari agli ambienti accademici e l'attività di altre due case di origini ottocentesche
L'Unione tipografico Editrice Torinese fondata da Giuseppe Pomba e la che Antonio fondata dal tedesco Ermanno Detti
Entrar le permeati di positivismo definiranno meglio le rispettive fisionomie puntando la chiave Tore sulla pubblicazione di riviste specialistiche e di testi rivolti a un pubblico ristretto di studiosi mentre la uno
Pur tenendo ferma una caratterizzazione scolastica universitaria si dedicherà con successo a una vasta opera divulgativa soprattutto grazie a una capillare rete di agenzie per la vendita rateale
Un'opera meritoria ancorché all'insegna di un certo conformismo culturale e comunque di una notevole prudenza politica che negli anni Trenta e Quaranta sfocerà in una sorta di intesa cordiale con il regime
Già nel mille novecentoventotto del resto Giuseppe Luigi Pomba cura un'opera sintomatica mente intitolata la civiltà fascista
Che accoglierà contributi di molti ideologi di regime
Tracciando sì di una introduzione di Mussolini
Altrettanto significativa la presenza di Pietro fedeli ministro dell'Istruzione dal venticinque al ventotto alla direzione della principale tra le grandi opere UTET il Grande dizionario enciclopedico
Di più intima coesione con il regime si può forse parlare per gli altri due colossi dell'editoria cittadina a indirizzo prevalentemente scolastico la sei e la Paravia
Se l'una di proprietà dei salesiani pone la propaganda religiosa come base il coronamento della propria opera culturale a carattere eminentemente pedagogico
La seconda pare più eclettiche tanto degli indirizzi editoriali che negli orientamenti ideologici
Fornitrice di una gamma praticamente completa di libri e sussidi didattici e altresì di arredi scolastici la Paravia guidata da Innocenzo di Tancredi miliardi previa intende most grazie come dichiara quest'ultimo scrivendo al Duce premurosa di fiancheggiare l'opera assidua che il Partito nazionale fascista il Governo nazionale e l'Opera nazionale Balilla spendono
Per crescere forti virtuose le nuove generazioni
A questa linea danno il loro contributo molti noti esponenti dell'intellettualità torinese fascisti dichiarati a fascisti ma vicini al regime e anche antifascisti
Degna di rilievo appare in tal senso la collana storica sabauda nei cui volumi troviamo firme di studiosi di vario orientamento
Crina o di questa era l'editoria della sua giovinezza che giudizio né da oggi
Giudizio
Giudizio enti che la cultura
Tuttavia non è che gli italiani andato di quell'epoca di tutte le tutte le manifestazioni
Culturale
Politiche
Di quelle cose che era abbastanza caratterizzata in modo totalitarie quindi non c'è da stupirsi che un editore scolastico dovesse adeguarsi via
Ai programmi che erano posti donne in modo molto più opprimente tra Rizzi
C'erano delle sezioni le eccezioni erano Laterza di Bari recentemente con l'influenza di Benedetto Croce avevo un patteggiamento contro tutto
Ecco adesso le vorrei far vedere un'intervista a Carlo Dionisotti che parla di uno dei degli editori importanti a Torino in quegli anni Vittorio Ciani che controllava tutto quello che era diciamo l'italianistica
Chang era considerato un anti Croce era era fascista ed era molto importante nel panorama editoriale torinese
In Facoltà di lettere
Non c'era una situazione paragonabile
A quella di legge
Nel senso che i professori i nostri erano nera maggioranza noi non
Impegnati
Nella vita politica sociale
Il
Il più impegnato
Nella facoltà di lettere
Ed era per l'appunto il più facili scale
Cioè la loro è già allora onorevole
E poi il senatore Vittorio Cian
Io ho con un rapporto con Ciani
E stato dovuto proprio a motivi scientifici
Il nostro contrasto politico era già allora assoluto e Ciampi lo sapeva
Cioè il Chang sapeva che io non consentivo con lui sul piano politico
E Chelmu
In rapporti stretti col suo nemico cioè con gocce cioè a farlo veramente ora uno dei primi italianisti nel senso completo della parola cioè che minarono al comparire lì Piero corso della letteratura italiana un altro aspetto
Che bisogna riconoscere a Cerano e la per logica
E la Università del documento
Fino all'ultimo
Un ricercatore
L'altro protagonista importante nell'ambito dell'editoria torinese era Arturo Farinelli germanista
Anche lui fascista ma di un fascismo più tiepido più indifferente
E che si preoccupava di far tradurre molta letteratura straniera di Farinelli vediamo adesso un'intervista a su Farinelli vediamo adesso un'intervista di Amoretti
Farinelli e era un poco così un essere strano
Oltre a vere
Una una preparazione scientifica spettacolare nero aveva una importazione critica completamente diversa possiamo dire
Che è rimasta sola nella tradizione critica italiana lui ci ha insegnato questa che non c'era la letteratura italiana e delle altre letterature per quei profili plessi che la letteratura italiana poteva aver avuto sul dalla Franceso sulla tedesco sull'inglese Verneuil concepiva la letteratura inglese letteratura tedesca alla sullo stesso piano in no e bella letterature italiana quindi abbiamo imparato da lui quello che credo che poteva dire l'anima europea
E quindi non si può parlare per quegli anni di Torino come una capitale italiana dell'editoria
Sì era un centro Torino è sempre stato un centro importante per l'editoria dire che fosse la capitale dell'editoria e mi pare che sia eccessivo
Direi che Firenze e Milano e Torino mentre i tre centri
Ho con bare minore ma insomma come centri di di produzione culturale
Vivaci quindi come capitale c'erano questi vecchi signori rispettabili da un punto di vista puramente scientifico sia c'è anche come dice Dionisotti che che Farinelli tuttavia Dessì vero si sostituiva la leva nuova di di Editors
Dei quali agenda che vorrei avere notizie
Proseguì nel tempo
E e in quali non erano solo tipicamente torinesi cioè tranne la il gruppo del progetto dal del da Zegna
E poi i rapporti erano erano molto vasti sul piano nazionale era solo uno
Editoria torinese non faceva solo capo ai lettera agli intellettuali Vittorini
Inaudito stessa domanda se Torino si può considerare sia stata una delle capitali dell'editoria italiana la rivolgiamo all'editore Andrea Villongo
Torino è sempre stata dal considerato la capitale dell'editoria ma soprattutto del di teoria scolastica
E dell'editoria culturale in senso principio pedica di delle fonderie pubblicazioni
Cosiddette per la vendita a rate insomma poi c'è stato accertato delle case di cultura anche durante il fascismo l'abbiamo avuto le edizioni di ribelle
Del Fante le ripeto il quale era degli operai
Che il protrarsi componevano amano loro la i testi dei libri
E quindi erano costretti dalle scarse possibilità economiche che avevano a comporre uno due sedicesimi per volta stamparle poi disfare poi ricomporre
I successivi erano dei veri chi Ranieri di un artigianato coraggiosissimo
In effetti il decennio compreso tra il mille novecentoventitré uscita dei primi libri all'insegna di Piero Gobetti editori e il mille novecentotrentatré nascita della Giulio Einaudi editore
è un periodo singolarmente e ricco di iniziative
L'intensissima attività editoriale come Tiana è concentrata nella saggistica ma non esclude incursioni in campo letterario dove la scelta appare meno felice forse anche se va registrata almeno una eccezioni di straordinaria importanza
Ossi di seppia di Eugenio Montale la seconda edizione di questa celebre raccolta di versi appare nel ventotto
Presso i fratelli ride nella collana scrittori contemporanei che annovera titoli di Albaro angioletti Bacchelli Comisso ma la parte Savigno Sbarbaro Stuparich vecchi e molti altri
Commentando il primo catalogo del nuovo editore la Fiera Letteraria scrive
Questa casa editrice diretta da Mario Gromo vuole raccogliere le opere più freschi e originale del nostro tempo
Non è il rifugio dei ragazzi che cercano ansiosi il loro primo stampatore ma il punto di riferimento di quegli scrittori in gran parte già noti al pubblico migliore che rappresentano la forza viva e feconda di questo primo scorcio di secolo
Nel catalogo ripeto compare nel mille novecentoventinove un volume firmato da Domenico Buratti
Sarà proprio lui di lì a poco a rilevare le edizioni che Gromo ha intelligentemente diretto ottenendo però un favore di pubblico non paragonabile a quello della critica
Le edizioni dei Fratelli Buratti proseguono dunque quelle dei fratelli arriva avvalendosi inizialmente dell'opera dello stesso Gros restando in seguito nelle sole mani del pittore e poeta Buratti
Ogni carta impattando asiatica che esperta Laganà stancare anche della sazietà questi niente ed davanti niente nel poco sia
E quindi insieme sì
Tranne che mancata paniere arraffona Menga giusto da pane ieri ad andare a nanna avviene Anna appena però Ermelinda amico
Sembra Coco per una casa editrice
E qui ne abbiamo visto libertà Buratti Casentinesi che avevano un catalogo mi sembra da nomi che abbiamo sentito il prestigioso secondo lei come mai
Falliscono non esiste come dire non esiste mercato non esistono nuovi lettori per queste nuove opere possono o è la struttura aziendale che non regge
Bisognerebbe avere studiato di più il periodo certo che l'iniziativa editoriale
In genere su dieci una regge per più di dieci vent'anni perché in genere sono iniziative consumano Pippo di Dini
Dei
Capitali che hanno a disposizione un po'per per il gusto del mestiere un po'per la passioni ideologiche coi poi evidentemente ci sono anche problemi di distribuzione degli di di di Investimenti decidere che vengano a mancare questi personaggi altri come nel caso delle direzioni di cui non si è ancora parlato di Gobetti per esempio cessano per ragioni politiche
E quindi il problema mentre il caso appunto del del del bocca
Che e chiude proprio perché era un complesso piuttosto notevole che venuto per cui poi sono venuti a mancare gli appoggi economico finanziaria che problemi di gestione
Insomma le cose una complessa
Vediamo adesso altre due nuove disse iniziative editoriali torinesi
La Slavia e la Frassinelli che si riferiscono dalla dalla Libetta dalla Buratti proprio per quell'interesse che hanno verso una letteratura nuova e soprattutto straniera
La Slavia viene fondata nel mille novecentoventisei da Alfredo Polledro un avvocato con trascorsi di sindacalista rivoluzionario
La sua casa editrice e la prima in Italia presentare traduzioni integra il di prima mano dei classici russi e di autorizzare ma anche austriaci norvegesi nord e sud americani
Scrive Antonio Gramsci dal carcere alla cognata Tatiana nel mille novecentoventinove non mandarmi nessuna traduzione che non sia della sua
Anche se si presenta sottoveste autorevole
Alla casa editrice collaborano traduttori come leoni Kingsbury Ada Prospero
Ettore Lo Gatto Renato Poggioli Barbara sono
Alcuni di loro ormai cessata anche la temeraria avventura editoriale dell'avvocato Polledro ricompaiono a fianco del tipografo Carlo Falsini
Quando questi con il consiglio di Franco Antonicelli nel mille novecentotrentuno avvierà la propria attività di editore
La Biblioteca europea costituisce il frutto di una collaborazione Breve e intensa anche se tutt'altro che facile tra un letterato raffinato un esteta della cultura quale Antonicelli e un maestro dell'arte tipografica
Imprenditore geloso della propria autonomia quale Frassine
Ma i capolavori di Melfi Joyce Babel Kafka circo dannazione nelle traduzioni di Cesare Pavese Alberto Spy Anita Rho Massimo Mila non esauriscono l'attività di Frassine
Egli è tra l'altro il primo a importare in Italia il topolino di Boldi e proseguirà la sua attività di editore anche dopo la rottura del sodalizio con Antonicelli
Anche per la casa editrice Frassinelli era mia collaborazione avvenute in un secondo tempo come è stato per Einaudi quando scoppio la guerra
Ogni possibilità di traduzioni dall'inglese era ormai terminata
E fu allora che entra che Frassinelli si rivolse a me
Che nel frattempo avevo avuto cinque anni di tempo per imparare il tedesco che prima non sapevo è uscito devi diventai un personaggio provvidenziale perché non si poteva più tradurre altri libri che dal tedesco
E allora fra seminari
Mi mi passava no gran quantità dei libri tedeschi che gli arrivavano e che io sfogliavo ogni tanto sceglieva un qualche cosa e avremmo anche la fortuna
Di imbattersi in un libro che adesso è arrivato al mezzo milione di copie che Siddharta differenze
Sarà bello Sarah Brown prepara un libro che in Italia fa più di cinquecento mila esemplare non so se ce ne stanno tanti altri
All'esperienza della Biblioteca europea si ispirerà almeno in parte dieci anni più tardi Franco Antonicelli nella sua casa editrice Francesco De Sica fondata proprio alla vigilia della caduta del fascismo
E su questo tessuto ricco e multiforme dell'editoria nuova della Torino fascista
Che si innesta l'episodio culminante la fondazione della casa editrice è in aumento
Ha sentito dunque quando nasce eccome la casa editrice Einaudi e perché come marchio sceglie uno struzzo
Credo che gli ascoltatori hanno già sentito che noi siamo nati nel trentatré perché tredici
E lo struzzo
Pertanto è un'eredità di
Della cultura di De Lollis suggerimento di di Raffaele Mattioli
Matteo alle
Direi che ha ha dato il battesimo in questa casa editrice e via ceduto diciamo così questo marchio che era l'emblema di un l'emblema divo del condottiero del Cinquecento
La spiegazione troppo complicata perché si ponte del significato di questo problema troppo complicato per poterla riassumere brevemente questo struggente auto imbocca si dice che lo struzzo digerisce anche le cose più
Più indigeste quindi digerisce e riesce anche a a digerire l'epoca in cui il Periodo storica in cui ritocca sopravvive ed è attestata la ne hanno struzzo che mette come taluni tanto dico la testa massaggi sempre la testa Temanza istituzione e va avanti
Questo è la storia della dell'inizia da delle origini quali erano niente era un gruppo di Titti
Diciamo pure di ragazzi che
Frequentavano la Massimo D'Azeglio
Il grande maestro per noi è stata Augusto Monti
Da lì siamo usciti fuori
Vittorio Foa Norberto Bobbio Massimo Mila Franco Antonicelli ultimo forse perché non tutti due classi più giovane Giovina
Naturalmente si chiacchierava stava insieme
Sì io poi viveva in mezzo ai libri
Dica mio padre queste biblioteche di quaranta mila volumi
Edizioni rare dunque prime edizioni follia
Ma soprattutto riceveva i famosi pacchetti non so se questo l'ho già vinto dirlo forse sì forse no i pacchetti dei libri che andava a prendere a alla Posta centrale tutte le settimane erano ripiegare under Inghilterra dall'America dalla Francia
E soprattutto dato ogni mese arrivava l'attacco di Laterza stoppata della terza mi mandava tutti i libri che usciva
E faceva impressione questa carta stampata fresche odorosa insomma fondersi sì
Si lega
E come il rapporto invece quanto deve all'ANAS cadetti dice il rapporto con suo padre cioè suo padre fu uno dei primi consulenti nello status di consulenti per uso tutto dico mio padre ma una
Fatto venire che sto
Amore per il liberale Natoli
E naturalmente io mi mi valevole del suo Consiglio perduto quella che erano i liberi di di carattere richiamiamo socio politico economico
Che poi sommi capi stati così numerosi come quantità
Ma proprio la spinta appaia diventare editore in proprio venuto soprattutto dalla da Leonetti devo riconoscere che è stato quello che avuto più prese e che più ha creduto nelle mie capacità di in tre più
Di imprenditore
Più che l'imprenditore di di di uomo che ha una passione Rischiatutto per fare qualcosa in cui crede e aveva avuto un sodalizio che è stato importantissime opere strutturare proprio le origini e solidificare
Questa questa questa creatura molto fragile che era appena nata perché era nata non è che mio padre Senati sondino nata senza una lira è andata avanti funzionali era
Con con l'appoggio sempre dei dei lettori quali comprando i libri che tu stampare i consentivano al di di di di farne altri insomma invece pavese che cos'è stato paracaduti a si posizionano nominati scusate se certi
Ecco il profeta è stato parato chiudendo il come mente tipi organizzativa e e di di fattiva era era così assolutamente prevedere un grande dicono sempre neutrale lavoratore instancabile altro da un'altra cosa certo è stato poi pavese lavorava mentre mentre praticamente in Lorena in prigione confine quindi se è stata questo scambio tra l'una e l'altra e dico attestamento è quella che dall'apertura americana era l'antagonista di Vittorini complemento se vai di Vittorini e una grande grande amore gelosia dei due
Questo mentre per quello che era fondato nell'immediato mangia prima cioè in testa ma la logica Tatone dapprima con la fondo distrutti abbastanza nuovi che è stata fatta in Italia
Quindi e poi insomma vediamo qui credo che mette messe qui la prima edizione delle pensi tu hai abbiamo aperto infondere letteratura con Pavese comunque non tale aveva aperto nel taratura crede partita con che cosa con la i problemi di economia e di soggetti e di politiche con una storia
Con la saggistica con la scienza
E invece con Pavese abbiamo aperta
Letterature convinto nove aperta l'apertura straniera abbiamo abbiamo direi con loro attraverso lui recuperato l'eredità della Slavia
Portando avanti con il narratore straniere prodotti cosa collana
Giù con lo zucchero
Insomma si è creata una una visione
Della cultura diversa come ben diversa da quella ufficiale
E nuova e e direi per queste c'è stato questo il consenso grosso il consenso di pubblico consentire di superare tutte queste difficoltà rapportata alla soglia del nel dopoguerra
E ovviamente alla casa editrice Einaudi ha sempre cercata nei limiti del possibile di proprio passare attraverso le maglie legge
Era un continuo esercizio di astuzie di cui oggi certamente non ci ha nemmeno l'idea riuscire aggirare dei dei divieti dei provvedimenti negativi era un continuo il gettito che forse faceva del bene
Il più bel libro di Vittorini conversazione in serie perché è scritto tutto in gergo il segreto clandestino non c'è niente di meglio per aguzzare l'ingegno che aeree da da svicolare ed evitare degli intralci dalle trappole per i tranelli ed è proibizioni
Ha sentito quello che ha detto mila ecco in che misura l'Einaudi era in quegli anni un
Una casa editrice di opposizione al regime in che misura lo era
Era nella misura in cui non seguire le direttive
Non segue le direttive del regime
Faceva opera di di cultura in cui credere
Si rivolge a persone che erano indipendenti e autonome di per sé aveva ancora un prodotto come quello che però l'ha vista
Sapeva benissimo che tu dimmi collaboratore presto troppo andavano tutti in prigione per una ragione o per l'altro sono andati tutti
Ma però
Non è che posso un'organizzazione laica degenerava diritti
Di di rivolta o di voti
Di politiche attive il raro erogazione culturale che si valeva di cervelli liberi
E quindi è venuta fuori quello che è venuta fuori perché quando c'era uno che era un conformista si cercava di vita non si andava a cercare non ne aveva mai cercato Vittorio c'è Farinelli neanche se erano persone rispettabili perché così non ci piaceva comma papà patteggiamenti non siete mai arrivati voglio dire
Non avete mai dovuto come dire arrivare a un compromesso
Ecco da quale noi
Ricordo che avevamo dei rapporti dal promette dovevamo avere dei rapporti comunque ministero dalla cultura popolare si era direttore generale che pare si chiamasse Gherardo Casini chiede da tempo il pittore
Che era la persona civile che il quale manifestava ma le nostre esigenze
Di pubblicazione e
Caso tutto c'era una cosa
Non si erano a disposizione
Mostrare le i libri prima che venissero pubblicate
Cioè interiore tutti quanti mandavano i libri
Prima in bozze hanno scritto alla censura
Noi invece questo non aveva mai fatto correndo il rischio del sequestro
Ma era era molto più difficile segretario di propendere pubblicato e che veniva già diffuso distribuite un po'i giornali la stampa eccetera che era molto più
Difficile per il regime di arrivare facevano scandalo a sequestrare sei pezzi tratti molto limitati
Iniziare impegnativo chiedere l'autorizzazione per tradurre i leader stranieri
Non c'era libero straniero che non ce ne siamo andati primavere autorizzazione pubblicata sentono pubblicare senza l'autore se ne veniva sequestrato perché un particolare che ha molto molto interessanti crede poco noto
E ma e si poteva però produrre abbastanza di tutto mica tanti si sono mica tanto sembra permessi arrivavano raramente con dopo lungo tempo
Era acquisisce ringraziamo Giulio Einaudi di essere intervenuto si conclude qui questa sesta puntata di sotto la Mole dedicata alle in teoria a Torino negli anni durante il fascismo buona sera
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