"Le riforme istituzionali e la scuola" dibattito organizzato dall'Istituto Universitario Navale - Consulta per la cultura e i rapporti con l'Università presso la Chiesa di San Giorgio dei Genovesi

Signor presidente del Senato
Autorità signore e signori cari colleghi
E con grande piacere
Costituisce per noi un grande onore averla qui con noi questo pomeriggio su un argomento che è di estrema attualità è di vitale importanza per il mondo della scuola e per il mondo dell'università nel suo insieme
Nella cogliamo qui in questa bellissima chiesa di San Giorgio dei Genovesi chi c'è stata messa a disposizione dalla sua Eminenza il cardinale Giordano al quale va il nostro riconoscimento
Per averci appunto consentito di utilizzare questo monumento che è una grande espressione nell'arte napoletana del Seicento
E noi utilizziamo questa chiesa sia per
Motivi legati al culto e Cappella universitaria per i nostri studenti
Ma è nello stesso tempo anche il luogo di incontro conferenze per dibattiti e
In continuità è il luogo dove i nostri studenti si laureano
Dal dai primi di gennaio di quest'anno ad oggi abbiamo qui più di oltre duecento studenti che si sono laureati in questa sede
Signor Presidente io le dicevo che siamo particolarmente grati per aver accolto il nostro invito a trattare l'argomento della riforma e delle riforme istituzionali
E i riflessi e in particolare per quanto riguarda il mondo della della scuola il mondo della ricerca della trasmissione delle conoscenze
La nostra costituzione o a più di cinquant'anni
E se non le chiamo i dibattiti battito gli atti della costituente dell'assemblea della Costituente ne vediamo quanto il discorso affrontato allora e vivo e vitale oggi
Sono cambiate tante cose nel nostro Paese venivamo da un regime dittatoriale e da una guerra
Avevamo davanti a noi il problema della ricostruzione
Oggi siamo in una situazione completamente diversa
Il nostro Paese entra nell'Europa
Il i mercati ormai si sono vengono superati in quanto concetto in quanto concetti di singoli mercati per avere un mercato globale
Il nostro Paese e tra i primi Paesi industrializzati del mondo
Eppure noi avvertiamo oggi la crisi le stesse esigenze che si avvertivano allora nel momento in cui la Costituzione fu approvata per curiosità
Vorrei dire scientifica
Ho letto alcuni atti della costituente mi fa piacere qui riferire alcuni passi di un intervento quello del senatore del dell'onorevole Rivera devo dire non ho ceduto alla debolezza se volete di citare alcuni passi di alcuni docenti della Costituente che erano docenti presso l'Istituto universitario Navale allora
In particolare l'onorevole Corbino
E il l'onorevole per nuovi professori corpino e Costantino Mortati
Faccio riferimento ad una alcuni passi del onorevole Rivera dicevo per in cui si mostra tuttora
L'esigenza di dare all'università autonomia e indipendenza diceva Rivera che le università non sono state mai così dipendenti e così a disposizione della burocrazia dei ministeri
Come da quanto si è detto che esse sono autonome è una fatalità ma l'autonomia è andata proprio sfumando da quando essa è stata proclamata orbene l'università è stata uso una parola impropria pianificata attraverso ordinamenti paralleli e uguali giacché le Facoltà hanno programmi a programmi identici in tutte le università
E aggiungeva se noi riusciremo a portare le università nostre alle antiche tradizioni di indipendenza e di autonomia faremmo Cossa veramente saggio
Ora noi chiediamo con le università diventino veramente autonome che cioè questa autonomia non sia una burla che cioè il governo lo stato di ai fondi ma che poi le università possono provare governarsi da sé
Ed aggiungeva una volta le università si governavano da sé e si strappavano i docenti assunti Fiorini
Mi è piaciuto questo riferimento a Perugia c'era un grande giurista al quale fu offerta dallo studio bolognese una somma di fiorini d'oro veramente notevole immediatamente Perugia corse ai ripari per tenerselo offrendo altrettanto e poiché la prudenza non è mai troppa incarico anche gli studenti di sorvegliare questo prezioso personaggio perché non le è sfuggito
Questo episodio rivela quanto qual è il lievito maggiore perché si possa dagli studiosi meglio operare produce lo stimolo della concorrenza ma si devono anche avere alle spalle sicure si deve essere certi cioè che domani mutando governo non si soffrano a Foro multi e scatti come noi abbiamo sofferto durante il periodo fascista
Questo bisogna assicurare io non dico che debba tornare un governo fascista ma può venire un Governo di partito di qualunque partito
Togliamo il sospetto che la politica possa in questo in altro modo interferire in mezzo agli uomini di studio
Diamo a costoro l'autorità vera la persuasione cioè che essi sono superiori al di là fuori della politica altrimenti la politica come è successo recentemente sacrifica alcuni dei nostri migliori questo diceva Rivera allora
Pensate quando sono attuali queste parole
Nel momento in cui nel nostro Paese
Sì afferma con l'esigenza di una riforma del sistema della ricerca noi paventiamo il pericolo che attraverso una forma legge dello Stato si modifichino questi principi della nostra Costituzione nel momento in cui gli organi preposti al controllo e alle decisioni per quanto riguarda il merito delle proposte per i finanziamenti della ricerca anziché essere affidati alla comunità scientifica vengono affidati a rappresentanti nominati dal governo questo in effetti costituisce un modo per tradire questi concetti
Siamo anche preoccupati per il fatto che in ultima circolare del ministero
Si separa per i problemi di riequilibrio delle sistema universitario il problema dei mega atenei rispetto ai problemi degli atenei in crescita
Il sistema universitario deve essere visto nel suo insieme in modo globale in modo unitario
Noi siamo dopo dobbiamo al rispetto ai nostri studenti abbiamo esigenza di pervenire ad un sistema universitario razionale
Coerente con le esigenze del mondo moderno nel pieno rispetto delle scarse risorse che oggi il nostro Paese può può devolvere alla ricerca scientifica e ha proprio per questo motivo dare ai poco ai pochi mezzi a disposizione il più alto rendimento possibile signor Presidente io la ringrazio ancora e vivamente per essere presente con noi in questa questo pomeriggio e siamo veramente grati
Questo glielo dico a nome del senato accademico della mia università del personale docente del personale non docente innanzitutto dei nostri studenti la ringrazio ancora
Signor presidente del Senato anch'io la ringrazio vivamente insieme al rettore dell'Istituto universitario Navale agli altri
Che hanno contribuito abbiamo contribuito tutti a realizzare questo incontro con le su un argomento di così grande importanza
Per tutti statuto del Pd che operano nell'ambito dell'educazione scolastica
E credo che questo sia un argomento
Di qui lei modo particolare competenti per l'alta carica che ricopre
Per che appunto
Questo permetterà di dirci non solo gli itinerari giuridici che questa ormai da tempo attesa riforma della scuola dovrà percorrere per diventare realtà
Ma anche i contenuti gli obiettivi che essa intende proporre raggiungere perché le giovani generazioni vengono davvero formarsi ad affrontare la vita
Ed eventualmente anche gli aspetti negativi chissà può presentare quegli scogli che deve evitare per essere una riforma giusta
Equilibrata capace di educare i valori a tutti i valori ovviamente anche ai valori religiosi che formano una parte notevolissima addirittura forse prevalente ed erano stati tradizione nazionale
Come uomo cultura di scuola
Che ha insegnato a lungo verso università
Più a logiche e come rappresentante della Chiesa di Napoli
Vorrei toccare solo due problemi che certamente lei
Ah presenti forse di cui tratterà nel relativo al documento elaborato dalla Commissione dei saggi istituito nel mille novecentonovantasette dal ministero della Pubblica istruzione allo scopo di definire le sue parole le conoscenze fondamentali
Su cui si baserà all'approfondimento l'apprendimento dei giovani nella scuola italiana nei prossimi decenni
E il resto di pubblica ragione proprio in questi giorni
Orbene fra questi saperi essenziali
Su cui si dovrebbe basare la formazione dei nostri giovani ma anche il fatto religioso
Si ricorda e giustamente la tradizione classica nel patrimonio nostro insisto insostituibile
E si è dimenticata la revisione dei cristiano cattolica senza la quale non si capisce la storia del nostro Paese non si capisce la sua cultura non si capisce la sua parte perfino il suo folklore
Il modo di dire
Come faccio ad esempio a capire Firenze
Con le sue chiese i suoi monumenti la sua arte il suo Dante senza una forte conoscenza del fatto religioso cristiano cattolico
E ci si chiude alla comprensione di se stessi come italiani marginalizzati del sapere religioso che da conservare invece come essenziale proprio per la nostra identità nazionale del proprio di oggi una pagina intera dell'Osservatore romano molto polemica contro per questa presentazione di programma di cui ha fatto cenno il secondo problema e quello relativo alla parità scolastica per le scuole libere dette anche privati macché private non sono perché fanno servizio pubblico
La situazione attuale e di totale ingiustizia e anche di discriminazione
Lo Stato non può favorire solo le sue scuole pretendendo un monopolio all'educazione il che ha detto del tutto illiberale e antidemocratico
Pregando i cittadini della legittima libertà di scelta per scuole Diversi ed obbligandoli in più a pagare due volte
La Cassa normale per le scorie di Stato che se di fatto non vogliono utilizzare ed una spesa ulteriore per iscrivere i figli alla scuola di cui hanno maggiore fiducia
Quindi non mi dilungo e vorrei citare le parole di qualcuno che molto più autorevoli firme il ventuno maggio ultimo scorso Giovanni Paolo secondo ricevendo i vescovi italiani riuniti in assemblea plenaria pacco essi fatto riferimento al problema della scuola
Siamo vivamente interessanti e preoccupanti per tutta la scuola italiana
Chi ha bisogno per un serio rilancio qualitativo di essere concretamente riconosciuta a questo scopo con un bene prioritario dell'intera nazione
E siamo specialmente e gravemente preoccupanti per le scuole libere e prese per le scuole cattoliche
A cui non viene ancora riconosciuta in Italia quella effettiva parità che invece una realtà positiva dei Consolo consolidate in altri Paesi europei
Chiediamo perciò con forza e urgenza che venga finalmente superata questa infelice anomalia che non fa onore al Litta
Sono parole coscienti ma che mi auguro siano ricevute da tutte le parti politiche proprio per non essere gli ultimi in Europa o forse addirittura rischiare di essendo espulsi per inadempienza democratica grazie
Signor Presidente io la ringrazio a nome della della scuola degli ispettori dei presìdi dei dirigenti scolastici dei docenti e mio personale per aver raccolto l'invito a questo incontro corno in questo pomeriggio
è un momento in cui è in atto nel per quanto attiene alla l'istruzione alla formazione un grande processo di riforma e di rinnovamento
Quindi questa costituisce veramente un'occasione uno spunto anche per meditare su questa su questo col problemi di di cambiamento della nostra scuola
La quale ecco sono in in discussione ora molti provvedimenti riguardanti la riforma del sistema scolastico come come si accennava la parità scolastica la riforma dei cicli l'autonomia
I nuovi i programmi della della scuola certo ciò comporta un un cambio quest'di mentalità questa questo rinnovamento questa innovazione questo cambiamento comporta un cambio di mentalità comporta una cultura diversa comporta principalmente dalla scuola per la scuola diciamo che si avvia a diventare autonoma quinti in grado di auto organizzarsi
Comporta quindi la possibilità di di potere cestisti di rispondere meglio quindi alle esigenze che provengono dal dal territorio rispondere meglio alla domanda che proviene dalle famiglie insomma dalla società dal dai dagli alunni
Quindi una una scuola e che diciamo non dovrebbe creare non dovrebbe creare dispersione insomma del la dispersione che purtroppo tanto si verifica che in cui tanti giovani abbandonano la scuola quindi dovrebbe essere una scuola diciamo che favorisce la presenza degli alunni una scuola veramente di tutti così come lo richiede la costituzione così come l'articolo trentaquattro che alla scuola è aperta a tutti quindi deve essere una scuola di tutti
E quindi dalle debellare deve dare pari opportunità a tutti di poterla frequentare quindi introduce una cultura del risultato c'è si vanno a considerare il risultato della scuola si pongono a confronto gli obiettivi proposti ai risultati si vede se quegli obiettivi che sono stati programmati sono stati raggiunti c'è un un contatto più immediata e più diretto con la società c'è una la portò una maggiore dell'azione
Quindi si istituisce diciamo un il concetto della relazionalità con con gli enti che opera sul territorio con gli enti locali con tutte le strutture dopo non sul territorio naturalmente quindi con l'università insomma con uno stretto raccordo con il mondo del lavoro e questo che ex presenta così sulle senta e questi sono i problemi della scuola e così la scuola tende
A cambiare e sul
Di questo appunto insomma il mondo è la scuola molto attento
Quinti aspetta una con molto piacere nasceva parola
Aggiungo anche un saluto al signor Presidente
Sono lieto a nome degli ispettori tecnici della Campania di rivolgere al signor presidente del Senato un deferente saluto è un sentito ringraziamento per aver reso possibile con la sua presenza oggi qui a Napoli un'aspettativa del corpo ispettivo della Campania
Il desiderio cioè di realizzare un incontro così ricco di significati
Vorrei anche dire che è una delle ragioni
Delle motivazioni del nostro invito della nostra richiesta consiste nella certezza che questo incontro su questo tema
Avrà senz'altro una positiva ricaduta sulla scuola
In termini anzitutto di maggiore consapevolezza del ruolo e della sua funzione
L'impegno degli ispettori e anche nell'esigenza di approfondire e puntualizzare temi così importanti
Temi che sotto il profilo educativo sempre più mostrano la loro straordinaria attualità
Grazie ancora signor preside
Magnifico Rettore autorità signore signori
Io
Ero in dubbio sei
Riscaldando sui il confronto sulle riforme istituzionali
Sarebbe stato utile anche da parte mia
Per portare un contributo in quella direzione io spero di poterlo
Il potere spegnere
Qualche incentivo che qui la si è manifestato
Nel dibattito politico generale
Però alla fine sia pure chiedendo un sacrificio
E agli altri partecipanti gli autorevoli partecipanti alla tavola rotonda in termini di tempo da dedicare
Cadute riflessione di carattere generale mi
Intratterrò su sul tema generale anche per inquadrare poi la questione più specifica all'interno di una dimensione più vasta
Che fuoriesce dai canoni tradizionali in un convegno sul rapporto istituzioni scuola regioni scuola comunità locali scuola
Noi siamo
Mi auguro
Al centro del dibattito politico sul piano
Delle riforme in particolare della seconda parte della Costituzione
Quella che più direttamente riguarda l'organizzazione del potere sul piano generale
E
Il dibattito ha fatto registrare degli avanzamenti di soprattutto in tema
Di ripartizione dei ruoli e delle e delle competenze
Anche se in molti europei restano al centro della del confronto politico
Che è di tutta l'attualità
Non è la prima volta che il PAI si affronta il tema dei il
Delle funzioni della allocazione delle funzioni
Con l'attuazione delle regioni in maniera specifica
Siamo passati dalla fase dell'amministrazione decentrata dello Stato
Alla fase del trasferimento delle funzioni alle Regioni sia pure nelle materie strettamente con le carte
Alle competenze legislative
Delle regioni cento articolo centodiciassette della Costituzione
Abbiamo avuto i decreti del mille novecentosettantadue
Quello che sembrava il completamento del trasferimento delle funzioni alle Regioni nel mille novecentosettantasette
Però tutto questo
Non è stato ritenuto sufficiente in un momento in cui la velocità
Dei procedimenti
Si è imposto all'attenzione
Non solo della pubblica opinione non solo degli studiosi ma finalmente anche del parlamento nella camera e del del Senato
Credo che
L'epoca in cui si sottolineava l'esigenza di
Confermare
Il centralismo un'epoca che sta alle nostre spalle
Per l'Italia ha avuto bisogno
Del centralismo Leo l'ha avuto bisogno soprattutto quando si è formato all'unità del Paese si avvertiva l'esigenza di
Una forte amministrazione centrale sia pure
Incardinata intorno al principio delle amministrazioni periferiche
Ma
Superata la fase della
Centralità dello Stato e della ha avuto della indipendenza e della indivisibilità del Paese
E giocoforza discutere se il potere detenuto
Da Roma
Possono soddisfare le esigenze articolate sul territorio
E sul le esigenze articolato il sul territorio sono diversificati a seconda delle aree geografiche del nostro Paese
E se accentuato sempre più una differenza
Tra
Il centro nord e il centro sud per
Diciamo dividere in due aree geografiche
Il nostro Paese
Oggi ci sono quattro problemi specifici
Che sono del
Del Nordeste
Ad esempio che si presentano in forma piuttosto drammatica all'attenzione del
Te la classe dirigente
Ma possiamo dire laddove
L'occupazione a
Interessato una vastità di territorio e ha risolto
Normalmente problemi di sviluppo e di occupazione
E laddove questi problemi sono stati risolti sia si avverte ancora di più l'esigenza di una più marcata devoluzione verso quelle aree del potere decisionale
Io non vorrei affermare che laddove
Problemi di carattere economico e sociale non sono stati del tutto risolti
Sì posso tranquillamente affermare che i basterebbe ancora l'amministrazione accentrata
Spesso si fa una
Una differenza
Tramare area del nostro Paese
Del resto anche sul piano parlamentare si sta discutendo se non sia il caso di affidare alle singole regioni
La organizzazione in termini di specialità della organizzazione regionale
Io credo che
Anche questo dibattito sia piuttosto astratto
Perché nessuno ammetterà gli aveva difficoltà di approccio verso i problemi e tutti si riterranno ben dotati bene attrezzati
Ben determinati per avvenire
Quella specialità che invece qualcuno ritiene sia attribuzione di aree più ricche
Del resto quando poi abbiamo normalizzato sul territorio le specialità si può discutere se siamo tornati alla all'ordinamento normale
Ho all'ordinamento speciale con me
Con le cinque regioni a statuto speciale la Sicilia la Sardegna la Valle d'Aosta lui del Trentino
Alto Adige
Ma per non
Portare alle lunghe questo parte della riflessione
Io credo che possiamo tranquillamente dire che
Un ordinamento che
Non
Credo che il lo spartiacque tra ciò che è necessario a Roma e ciò che più non è necessario
E non sarebbe conforme a ai tempi che stiamo vivendo
All'osso allo Stato centrale per la verità dovremmo usare un'altra parola oggi
Perché la commissione
Bicamerale prima e la Camera dopo
A inserito lo Stato fra le componenti di un insieme tutto ancora da definire sarà la Repubblica italiana sarà la nazione italiana ma lo Stato è una parte sia pure rilevante della organizzazione
Del potere all'interno per il nostro Paese
A Roma serve cioè all'Italia serve tutto ciò che peculiare alla conservazione della sua sovranità e nient'altro che questo
E e peculiare alla sovranità di un Paese la politica estera
La politica di difesa la Moretta la giustizia io continuo a dire la cultura nonostante alcuni
Diciamo
Determinazioni parlamentari
Che pongono dei problemi di cui parleremo parleremo di qui a poco l'ordine pubblico
E questo è peculiare nessuno Stato può rinunciare
Alla titolarità
In materia di ordine pubblico in materia di difesa o in materia di politica estera
E parzialmente in materia di fisco anche il sì la questione
Che viene posta sotto diciamo
La denominazione federalismo fiscale è una questione tutt'intera da esaminare da confrontare e poi semmai anche
Anche da risolvere
Il resto dovrebbe essere attribuzione delle istituzioni territoriali
Per istituzioni territoriali non sentendosi
Quelle diciamo comunemente conosciute la Regione la Provincia e il il Comune poi ci sono le altre organizzazioni abbiamo introdotto anche la città metropolitana
Ma non so che
Senta un confronto più attento
Diciamo almeno
Il motivo
Si possa evitare di dire città tre uno metropolitane che è un'organizzazione e una modalità organizzativa come può essere una moto modalità organizzativa la Comunità montana
O altri strumenti d'intervento
Sul sul piano più specifico sub nazionale
Spesso si è parlato di ribaltamento delle competenze
Dove se qualunque testo
Ecco mi fa piacere di vedere il professore quale saluto qualunque testo di diritto
Costituzionale
Parlate
Di competenza generale dello Stato
E di competenze specifiche degli altri livelli istituzionali oggi bisogna riscrivere i libri
Perché
Si tratterà di attribuire alle istituzioni territoriali competenze generali come a proposito delle regioni
Mentre allo stato in via analitica si attribuiscono determinate sia attribuita determinante competenza come dicevo in materia di ordine pubblico di giustizia
Di difesa di politica estera di mobilità eccetera
Poi troverete per chi è appassionato
Di letture aggiornate sul piano delle decentramento troverete anche nelle nei testi delle leggi Bassanini
Una serie di piccole attribuzione che non possono essere allocate sul piano locale sul piano territoriale ma devono rimanere necessariamente pur non avendo grande importanza ma tuttavia per la unitarietà che debbono rivestire
Appartengono allo Stato centrale o alla relazione italiana e quindi alle competenze della della Repubblica
Prendete la materia dei pesi e delle misure sembra irrilevante ma l'unitarietà non può che essere non può che rimanere attribuita attribuita a Roma quindi vi dico la cosa grande una cosa piccola
Ma da
Dal giorno della entrata in vigore della nuova carta costituzionale cioè dopo il referendum confermativo
Dei lavori delle delle due Camere
E noi ci troveremo di fronte a questa questo ribaltamento
Che pone il ribaltamento pone problemi anche seri di
Adegua adeguamento e di adeguatezza
E che sono concetti non soltanto giuridici ma sono concetti anche culturali
Il lungo tempo che intercorre tra una riflessione
Un confronto vero sulla riflessione
Una
Un desiderio di decidere
Una decisione una individuazione delle procedure perché quella decisione venga attuata
Il lungo tempo diventa un tempo così breve
E oppure ci saranno grosse ci sono ci saranno grosse difficoltà
Io sono dell'avviso che come
Si dice comunemente se nuovo Butti in alto mare il bambino non impara mai annotare
E facciamo conto che questo bambino si chiamano le istituzioni presenti nel Mezzogiorno
Democraticamente elette
Perché le istituzioni sono lente
Ma sono lente perché probabilmente sono rimaste fino a oggi sul bagnasciuga da oggi in poi cioè dalla riforma in poi queste istituzioni devono poter navigare in alto mare devono
Diciamo apprendere il nuoto
Perché l'economia si trasforma all'interno
Del del nostro Paese
Qualcosa di di nuovo cioè
Oggi c'è stata la relazione del governatore della Banca d'Italia
E e tutti dicono rendiconto finale
Perché l'anno venturo ci saranno
Altri
Altri livelli un orizzonte più vasto almeno diciamo Provinciale di quanto invece possa essere l'economia di un singolo di un singolo Paese di un singolo Paese ci sarà la banca europea la Banca europea
Non è soltanto la unificazione di una divisa che prima era nazionale
Press compare la Libia scompare il Marco
Ma avremo una moneta unica chi per essere difesa
Vincola le linee dello sviluppo economico dei singoli Paesi fino a farli essere diciamo con protagonisti ma certamente non nella libertà e nell'autonomia che ci siamo consentiti fino fino ad oggi dove abbiamo potuto decidere la svaluta azione come l'uscita dalla dalla Moni dal Sistema monetario europeo ma domani non potremo deciderlo solo da soli
Domani se ma potremo temere decisioni di un'autorità sopranazionale
O dovremo concordare con l'Autorità sovranazionale una linea economica che impedisce prima faceva parte
A sé stante rispetto alle raccordo di tipo di tipo comunitario Peck cominciamo a sentire anche oltre che i vantaggi l'amor rossa
Diciamo di un vincolo cui probabilmente non siamo stati abituati fino ad oggi non siamo stati abituati
Ecco perché
Se prima
Poteva essere
Discrezionale la scelta delle riforme oggi diventa obbligata la riforma dell'ordinamento costituzionale
Obbligata perché ci troviamo in presenza di una assunzione di corresponsabilità
A livello degli undici Paesi
E con una economia che diventerà così volo vero uccel così provocatoria rispetto alla quale
Noi dobbiamo essere anche conseguente
Se mi dovessi dire la mia opinione che probabilmente il riflesso di una mia natura pessimistica
Ma la mia opinione e che queste cose
Ho le percepiamo con la consapevolezza che potremmo competere ma potremo anche indietreggiare
Allora queste cose noi Ceredo le dobbiamo comprendere nella sua nella loro interezza
Perché si tratta di avviare un
Diciamo all'interno della nostra comunità nazionale un modo d'essere della pubblica amministrazione che è diverso da quello di oggi
Oggi
Nel rispetto del valore dei singoli
Professionisti
Certamente capaci e competenti la pubblica amministrazione lascia molto a desiderare
I servizi non
Non sono competitivi qualitativamente spesso sono scadenti
Dovremmo cominciare a fare i conti
Con quella libertà di movimento non soltanto di merci e di persone di individui
Ma dobbiamo fare i conti anche con servizi che vengono offerti a minor costo provocando una sana competizione chi resiste
Potrei andare avanti ma chi non resiste rispetto a lombata della competizione avrà grandissime difficoltà anche le comunità locali registreranno grandissime
Grandissime difficoltà
Ora nel riparto che c'è fra competenza statale e competenza delle istituzioni
Territoriali
E del riparto bisogna vedere se alcune cose siano giuste
Siano condivisibili
O si possono ancora ancora modificare
Sul piano dell'ordinamento noi potremmo dire io insomma
Mi sono anche munito di qualche appunto
Nel rapporto più specifico tenere conto che in Parlamento
Ci sono proposte di modifica in settore scolastico autonomia scolastica
Parità scolastica per vive monsignor Cipriani riordino dei cicli scolastici
La elevazione dell'obbligo scolastico
E poi c'è la ripartizione di competenze fra Stato e regioni la ripartizione delle competenze fra Stato e Regioni appartiene ha un doppio canale voi
Diciamo
Uomini della scuola comprendete che cos'è meglio il doppio canale perché c'è la Bassanini da una parte
Che naturalmente Cumming ecco il primo gennaio del mille novecentonovantanove inciderà profondamente
Nel settore della amministrazione normale
Ma poi c'è anche l'altro canale che quello delle riforme delle riforme costituzionali
Sul
Sui temi
Certo io
Condivido le preoccupazioni espresse
Ma non raccolte per intero da parte
Della Camera le preoccupazioni del ministro della pubblica istruzione del ministro Berlinguer
Quando si è disegnato lo spartiacque
Si è lasciato una parte delle competenze attribuite alle Regioni
Ha una legislazione concorrente
Che però è diversa da quella
Diciamo che normalmente noi conosciamo
La regione con le materie di cui all'articolo centodiciassette della Costituzione noi facciamo un passo più in là andiamo un po'oltre
C'è una legislazione di Indirizzo
Che non riguarda soltanto il settore della scuola
Facciamo conto dovrebbe riguardare sul piano generale lo sviluppo l'economia del Paese guai a immaginare che le Regioni possano legiferare in tema di sviluppo senza tener conto di ciò che avviene sul piano europeo
Nel confronto fra i Paesi i Paesi fra i quindici Paesi non solo fra gli undici Paesi ma nel confronto anche con economie mondiale io oggi ci troviamo di fronte a un processo di globalizzazione dell'economia
Quindi è mondializzata all'economia e competitiva all'economia sul piano dei mercati internazionali con le contraccolpi che voi vedete chi poteva mai immaginare qualche anno addietro che l'andamento della Borsa del
Nel Sud-Est asiatico potesse avere delle interferenze immediate sui mercati e sulla Borsa all'interno del nostro paese era un po'più lento il processo
E diciamo le conseguenze si avvertivano con una lentezza
Che oggi non è più possibile preparati gare che c'è immediatezza
E anche per per effetto del dell'ora della differenza dell'ora solare
E ci ha una ripercussione immediata ardore non settimane o a Mensi come avveniva qualche tempo qualche tempo addietro
Ma se non c'è una legislazione di Indirizzo
Poi difficilmente le regioni potranno adattare lo il proprio ordinamento alle peculiarità e alle specificità proprie
Della
Di quel territorio
Certo il Nordeste ha problemi diversi dalla Campania dalla Calabria
E la legislazione di Indirizzo diventa vincolante
O è una mera indicazione di opzioni nazionali centrali rispetto alle quali ciascuno
Cale calerà
Nella situazione territoriale le scelte che dovrà fare anche sul piano
Sul sul piano legislativo
E io
Esprimo una preoccupazione cioè ritengo che se non c'è una migliore precisazione anche maggiore precisazione dei vincoli che la legislazione di Indirizzo
Fuori rispetto agli ordinamenti territoriali il problema della
Cure opzioni sul piano ammettiamo anche quelle culturali è un problema che tornerà
In tutta la propria
Importanza anche nella sua nella sua gravità
è vero che noi
Essendo patria del diritto siamo in grado di dire che quello che è contenuto o non è contenuto bene la seconda parte della Costituzione può essere desunto dalla applicazione
Nella prima parte della nostra della nostra Costituzione
Però c'è un punto che io mi sento di condividere delle preoccupazioni del ministro della pubblica istruzione della ricerca scientifica in materia
Diciamo di cultura
Due o conserviamo
L'unitarietà
Della nostra linea culturale e quindi il governo della scuola
Pura attribuendo alle regioni in una loro
Capacità d'intervento secondo le specificità oppure corriamo il rischio davvero di dialettico Zare
Il degli ordinamenti regionali
Io facendo una battuta parlandone con Berlinguer le dico che
Noi napoletani forse problemi non ne abbiamo molti
Perché pur non conoscendo l'italiano
Pur essendo lontani geograficamente
Eduardo De Filippo andando a Mosca grazie alla sua capacità diciamo di mimica riusciva a farsi ascoltare a farsi capire a farsi applaudire
Ma non tutti hanno la genialità di De Filippo e all'interno del nostro paese è molto difficile che il bergamasco sia capito a Roma non dico a Napoli e per fare
Questo solo per sottolineare battuta a parte per sottolineare che il problema della scuola è un problema nazionale non è soltanto un problema può essere
Attribuita all'organizzazione alle realtà territoriali ma la linea della nostra cultura non può che essere linea nazionale
Perciò su questo piano mi fa piacere che soprattutto il mondo della scuola si muova
Perché il
Principio dell'autonomia è giusto
Però ci devono essere a Monterrey regole precise che consentono nella organizzazione della sfera di autonomia sul piano territoriali sarebbero essere delle garanzie che valgono che valgono per tutti
Io parto però anche dalla constatazione
Che il ragazzo sedici anni a secondo di dove risiede
Ha un rapporto una relazione col mondo della scuola in maniera diverso sempre uguale
Spesso nel Mezzogiorno
Non avendo alternative
Il il sedicenne continua ad andare nella scuola spesso al nord ma non sempre il sedicenne
Non va più nella scuola va nelle fabbriche e c'è un approccio diverso da questo punto di vista anche per quanto riguarda la formazione professionale la specializzazione
In presenza di fenomeni diciamo forti di tecnologia fortemente avanzata sul piano internazionale certo c'è una diversità secondo della
Diciamo della
Del regime economico dei singoli dei singoli te singoli territori
Però
Anche quando io sono venuto all'inaugurazione dell'anno accademico alla università Federici Anna e ho sentito il magnifico rettore parlare non sempre bene dell'autonomia
E sull'autonomia dobbiamo
Cercare di essere un po'd'accordo perché sarà difficile conservare la centralità tutti i provvedimenti e perché
Il ministero della pubblica istruzione dell'università
Ho il Parlamento dovranno dettare la linea di carattere generale rispetto alle quali ciascuno poi adatterà
Adotterà i propri statuti
E
Preciserà delibererà una organizzazione all'importante però che come nel riparto delle entrate
Dello stato ci debba essere necessariamente un momento di perequazione per noi non possiamo dire che Milano e Napoli o Milano e e Cosenza abbiamo gli stessi problemi
Perché l'Autonomia comporta anche una autonomia delle entrate è una capacità organizzativa che rapportata asseconda diciamo delle disponibilità bere che questo quella università potrà a venire nel corso nel corso del tempo quindi una funzione centrale sarà certamente irrinunciabile soprattutto dal punto di vista della perequazione
Altrimenti le differenze sia cresceranno non soltanto sul piano economico
Ma sia cresceranno anche dal punto di vista dell'offerta di un servizio scolastico
E a seconda del territorio a seconda del reddito in un in un determinato determinato territorio
Ecco perché io credo che
Il dimensionamento la razionalizzazione finiscono con l'essere problemi molto importanti
La caduta della natalità all'interno del nostro paese è un problema certamente serio
Eppure questioni questioni importantissime
Ecco
L'ente posta
Che cosa fa
Propone ai fini del recupero della spesa che gli uffici postali un giorno sì e un giorno no siano aperti
E un tempo non era così noi abbiamo avuto un'espansione dei servizi sul territorio
Che oggi è difficilmente sopportabile dal punto di vista del costo
E poi mentre prima le Poste
Erano un canale di comunicazione quasi esclusivo
E oggi accanto alle Poste ci sono altre possibilità di comunicare prendete diciamo non dico la maniglia ma questa accentuata oppressione verso i cellulari
Noi in Italia nonostante
Non godiamo di grandissima ricchezza abbiamo il doppio dei cellulari e la Francia
Per dire però cellulare viene usato se viene usato non si vede la ragione per la quale poi non si debba anche
Subire una un taglio della spesa nel settore
Delle Poste ma così è anche per le scuole chi è che non ricorda che ogni comune
Aveva la sua autonomia a realizzato l'autonomia della scuola media
E oggi non è più possibile
E naturalmente tutti protestano perché nessuno vuole perdere quello che ha ma diventa inevitabile che corso degli anni se l'allevamento della natalità sarà questa e sei non miglioreranno le condizioni socio economiche alcune parti del nostro Paese con diciamo una multi e tecnica con la quale inevitabilmente noi dobbiamo fare i conti evidentemente anche quelle strutture pubbliche che e erano di conforto per piccole comunità finiscono con l'essere fortemente ridire ridimensionate
Torniamo
All'antica anche se interni diciamo di tutto attualità in termini di grande di grande moda modernità
Le regioni saranno competenti nella organizzazione e nella redazione dei piani di organizzazione delle reti di tutte le istituzioni scolastiche
E allora dobbiamo fare i conti con le regioni cioè l'Assessorato alla Pubblica istruzione che era un assessorato migliore almeno ai tempi in cui ero presidente della Giunta regionale
Oggi diventerà un assessorato di grande importanza
Perché deve fare i conti con il mondo della scuola con la pluralità delle presenze universitari all'interno all'interno del territorio cioè
Quel centro di potere lo dico in senso positivo non negativo che prima risiedeva nella capitale è un centro di potere che diviso sul territorio assume una grande rilevanza dal punto di vista della
Diciamo della organizzazione scolastica
Però c'è bisogno
E di leggi quadro su questo piano
Per leggi di Indirizzo
Senza le quali è difficile potere a venire una organizzazione dei servizi su sul piano del territorio adeguata e soddisfacente se ci sarà l'autonomia è giusto sapere in che direzione questa autonomia si potrà svolgerà e questa autonomia naturalmente Drive potere e assicurare l'apprendimento del diciamo
Del del giovane del ragazzo il in maniera soddisfacente anche più soddisfacente di quanto di quanto non sia non sia oggi
C'è questo articolo cinquantasette che ha fatto protestare cinquantasette della la proposta di modifica per la seconda parte della
Della Costituzione
La disposizione sembrerebbe
Sembrerebbe anticipare la possibilità di un intero trasferimento della materia della istruzioni alle regioni
Naturalmente per potersi rendere compatibili con libro incidere disposizioni fissate nella prima parte della Costituzione si avrebbe bisogno di un raccordo alto
Quindi sembra che l'istruzione sia dettata da Roma mentre nella seconda parte quella attuativa più precisamente attuativa sembra essere esclusivamente attribuita
Attribuita alle alle regioni
Badate chi parla a
Un'opinione del
Delle riforme molto radicale io non sono
Uno di quelli che tenta di trattenere per quanto è possibile
Se l'Indirizzo generale deve andare in
In favore di una assolvimento di funzioni piene di intere delle regioni dobbiamo vede
Come organizzare meglio le regioni ma con la motivazione che le Regioni non funziona non possiamo continuare a trattenermi a Roma
Il resto ormai i tempi non ce l'ho non ce lo consente lo più quindi io sono perché questa cosa avvenga
E perché venga c'è bisogno però della
Diciamo di un'attenta opera di
Saldatura tra la legge di Indirizzo sul piano generale e l'attribuzione per intero di una competenza di una competenza legislativa che guardate e quasi sempre primaria
O quasi esclusivamente primari che significa che la legislazione regionale diventa regionale diventa territoriale della Lombardia sì da
Una sua legislazione che Roma si dà una sua legislazione che Napoli sfida si dà una sua legislazione sul piano sul piano generale
Ecco io devo prima di di avviarmi alla conclusione devo una risposta anche a monsignor Cipriani lei sa quanto
Diciamo quanto a farlo si è registrato nelle scuole
Non solo nell'anno scolastico mille novecentonovantasette mille e novecentonovantotto appena è stato posto il problema giusto a mio avviso
Della parità scolastica
Per come un signore io le vorrei dire questo negli anni in cui si discuteva del concordato
Alcuni Dinoi in un confronto anche con l'alta gerarchia
Ponevano il problema dell'insegnamento della religione all'interno delle scuole
Non realizzando questo proposito perché si riteneva che
Fosse un po'ardito a quel tempo l'insegnamento poiché oggi siamo alla vigilia
Diciamo
Del terzo millennio probabilmente quella riflessione di pochi
Poteva essere all'epoca segno di un'anticipazione ma oggi si avverte forte nelle scuole
Questa esigenza di comprendere anche in forza in quello che sviluppa l'attuale è incappato nella sua presenza sulle sull'intero intero pianeta e
Fu anticipatrice di un fatto che cioè conoscere tutte le religioni non è
Diciamo tra fonte di dispersione per la fede uno o c'era o non ce la questo è un problema che noi ci trasciniamo
E non lo so se nelle riforme dell'ordinamento scolastico non si possa sia pure con ritardo arrivare ad un traguardo ha un traguardo come questo
Ma noi abbiamo il problema della parità scolastica
La parità scolastica a mio avviso può essere un fatto di civiltà intendendosi per parità scolastica non soltanto quelli
La che si appartiene all'intero mondo cattolico ma anche in quello che ci appartiene ad altre ad altre culture culture liberali
E cioè noi dobbiamo arrivare al convincimento che se privatizziamo tutto non è possibile monopolizzare la scuola
E lo Stato deve poter garantire attraverso un'affermazione di principio che c'è una libertà di insegnamento però questo presupporrebbe la caduta del titolo di studio
Oppure una organizzazione della parità scolastica in modo che i
Chi esca da una scuola cattolica o da una scuola laica privata
Posso avendo negli stessi titoli che hanno i ragazzi che escono da una scuola pubblica che cioè venga riconosciuto quel titolo ma venga accertata in Eva i doni età degli insegnanti perché si tratta diciamo di un titolo di studio che se è uguale al titolo di studio dato a una scuola pubblica
Deve poter aprire queste garanzie sul piano generale
Io dico queste cose con il convincimento che la parità bisogna fermarla come principio sul piano generale però
Bondo della scuola e tormentato da questa da questa questione
Perché diffuso quel senso di laicismo e io lo dico in senso non positivo di laicismo esasperato
Che spesso diciamo è figlio della di une ideologismo che tutti dicono che è stato archiviato ma che di tanto in tanto è presente
Questo
Non solo ai fini della maturazione del nostro del nostro Paese io guardi ho trovato un giornalista
Che mi ha detto ma senta un po'ma le riforme
Devono essere devono garantire il bipolarismo ho detto ma chi è che garantisce il bipolarismo i big
Bravissimo è un fatto spontaneo che si realizza all'interno di una società se capace di semplificare gli schieramenti
E se invece
Mi scusi l'arditezza
Se invece noi continuiamo a ragionare
Una legge rende indissolubile il matrimonio
Senza essere un fatto di coscienza il matrimonio di fatto non è indissolubile perché sia già rotto ma intanto una legge vincola l'India all'indissolubilità
E questo io non credo che una legge possa ingabbiare come non può ingabbiare la cultura così non può ingabbiare gli schieramenti politici perché ognuno è libero di a organizzarsi come meglio crede
Ma se come si sente ma qui quelli che non accettano le conclusioni della Bicamerale
Vogliono smantellare il bipolarismo ma che è una legge di Dio il bipolarismo o è soltanto un un comodo strumento che è stato posto in essere dalla crisi delle ideologie ed allo sfaldamento dei tradizionali a per partiti politici sul piano sul piano sul piano generale
Ecco io credo che
Se noi facessimo maggiore attenzione
Rispetto ai problemi che contano all'interno del nostro Paese cominciassimo a dedicare la nostra riflessione non tanto a lamentarci a protestare perché qualche volta lamentarsi e protestare
E anche e anche giusto
Per probabilmente noi potremmo migliorare complessivamente anche l'attenzione della gente io capisco che la politica oggi è vista come lontana molto lontana
E spesso alcuni di noi dicono ma è la gente che non si avvicina alla politica io sono dell'avviso che invece è una politica che non si avvicina alla gente perché non dal RIS
Poste adeguate perché i partiti non sono all'altezza della situazione perché non hanno ancora superato la crisi della caduta dell'ideologia
Però
Io credo però profondamente
Che
Non sarà lontano il tempo se vogliamo guarire da questo malessere non sarà lontano il tempo in cui anche nel nostro Paese si affermeranno le culture tradizionali fino a quando non ce ne saranno
No altare una cultura liberaldemocratica una causa o cultura cattolico democratica una cultura riformista nessuno può ingabbiare in uno stesso partito la cultura liberal democratico quella cattolica democratico quella riformista
Però la tripartizione che c'è sul piano mondiale
Dovrebbe tornare anche all'interno della nostra della nostra società e nella nostra società l'assetto politico istituzionale è ancora molto precario
Perché
Oggi si discute non tanto
Di ciò che occorre ma di ciò che può produrre una convenienza
E poi che non è soltanto di dei tempi che viviamo anche per il passato altrimenti bisognerebbe chiedersi perché pur avendo avuto grandi studiosi e una legge elettorale che semplificasse gli schieramenti e non è stato mai possibile approvare sul piano parlamentare
E la Germania è vero che ha fatto un'operazione di chiusura a sinistra molto netta
Però la Germania c'ha tre forze politiche quattro forze politiche
Guardate io vedo sul piano parlamentare quello che sta venendo fuori ogni podi tempo c'è un gruppo parlamentare nuovo
Eppure stiamo parlando a nome di legge maggioritaria cioè di una legge che dovrebbe indurre a sentirsi insieme agli altri a camminare insieme agli altri ma ogni tanto si
Sì sì visto alcun pezzo
E diventa un gruppo
Parlamentare autonoma ed è difficile quando ciò avviene
Realizzare in tempi brevi anche le riforme quindi anche le difficoltà che oggi si avvertono sul piano parlamentare sono difficoltà legate anche alla sopravvivenza di alcune presenze politiche sul piano generale
Allora se noi fossimo in un periodo in cui il bipartitismo si possano si potesse affermare beh un partito di qua un partito dirà
Però non siamo una società in questa condizione anche perché
Non è facile unificare ricondurre ad unità
E proprio nella carenza di una riconduzione ad unità lo sforzo diventa ancora maggiore sul piano parlamentare io mi auguro di fronte a quello che voi leggete sentite in televisione io mi auguro che le forze politiche non si chiudano dietro
Una esigenza di caratterizzarsi con un voto e io sento di si vota
Va be si muove se la votazione produce una rottura dobbiamo votare o dobbiamo tentare di convincere di persuadere
Ma queste reciproca ecco oggi
Si assiste invece o facciamo la riforma in questa direzione o facciamo in un'altra in un'altra direzione ecco come
Essendo stato offerta meno la possibilità di parlare delle riforme istituzionali io tranquillamente penso
Che un voto parlamentare sulla scelta
A suffragio dirette universale del Presidente della Repubblica può non piacere
Però ormai un dato acquisito
Oltretutto poi che scriviamo di sondaggi sembra
Che il novantadue per cento degli italiani vogliono scegliersi loro il Presidente della Repubblica
Però se si scelgono il Presidente della Repubblica è giusto aprire un altro presidente direttamente scelto che quello è il capo del governo cioè tra presidente della Repubblica il Capo del Governo ci sarà a Roma Onia o ci potrà essere conflitto
E non è anche preferibile che si ponga attenzione al ruolo del parlamento perché solo il Parlamento non sempre
Ma nelle occasioni importanti può far valere la sua diciamo il suo ruolo di rappresentanza piena e
Totale anche rispetto a un governo che dovesse sbagliare le strategie di sviluppo o alcune questioni fondamentali che si pongono
All'interno del nord del nostro Paese
Ecco io concludo per dirvi
Che le riforme istituzionali ma anche il mondo della scuola
E camminano parallelamente
Non non possiamo più immaginare che l'ordinamento
Dei della nostra Repubblica
Quello della legislazione ordinaria posso risolvere queste questioni perché queste questioni ormai devono fare i conti con la diversità territoriale
E la diversità territoriale Polunin una diversa velocità Milano-Venezia rispetto a Napoli e Palermo ma perché è così purtroppo è così e anche dal punto di vista della spendibilità delle risorse spesso
E ci sono residui per somme non spinse quando potevano potevano essere spesi se io credo che nel mondo della Università
Ma io dico complessivamente nel mondo della scuola io quest'anno spesso sono andato negli istituti secondari sono andato anche nelle scuole medie per parlare diciamo dell'assetto del potere all'interno
Del nostro ma io ho trovato una sensibilità notevole nei nei ragazzi oltre che nei nei docenti ma quel di queste cose dovremmo discutere più diffusamente
Vale forse
Una giornata il meglio sottratta a Plutarco no
Rispetta una giornata in più dedicato all'organizzazione del potere all'interno del nostro del nostro Paese perché si tratta di vip da quotidiane di un impegno di tutti i giorni di un giovane che deve poter capire quello che sta avvenendo sul piano
Sul piano generale
Noi abbiamo una trasformazione notevole guardato a me
Fece una brutta impressione interno una frase di un grande giornalista Indro Montanelli quando c'è stata una manifestazione qui a Napoli quando Pontarelli disse ma
Guardate che i meridionali non vogliono il lavoro vogliono il posto
Perché noi siamo in un passaggio epocale in cui il posto e di difficile acquisizione anche perché nella pubblica mi distrazione non ci sono più posti dice semmai una riorganizzazione dalla pubblica amministrazione che espelle dipendenti
Non incorpora diciamo nuove nuove leve
E in una fase come questa noi dobbiamo pensare che anche negli istituzione se funzionano possono dare un grande contributo alla miglioramento venne con
Dizioni sociale ed economico di un di un determinato determinato territorio quindi la cultura della velocità
Il controllo non formalistico del resto io vorrei dire soprattutto agli studiosi di diritto pubblico il controllo formalistico nel nostro paese non ha evitato Tangentopoli
Il che significa che non è il controllo formalistico che mette al sicuro rispetto alla trasparenza
E un controllo di risultato che noi dovremmo inserire all'interno del nostro ordinamento perché il è il risultato dell'azione amministrativa che deve essere oggetto di attenzione di Esame di
Diciamo di a diciamo di giudizio favorevole giudizio negativo Coluche
Cioè le quali sono stati gli impedimenti comprendere che ci sono delle difficoltà da superare una legislazione inadeguata ecco sembra semplicistico affermare che il problema del nostro Paese anche del Mezzogiorno il funzionamento della pubblica amministrazione
Certo che ci vogliono risorse accerto che bisogna riprendere il processo di accumulazione certa c'è bisogno di una maggiore attenzione del governo rispetto ai problemi dell'occupazione del Mezzogiorno ma di certo noi possiamo dare un grande con
Palma al miglioramento complessivo di un'aria che è sottoposta a tensioni notevoli come dimostrano questi giorni io mi auguro di noi
I prossimi i prossimi mesi ma il miglioramento della pubblica amministrazione può essere un grande contributo e guardate che nella pubblica amministrazione non bisogna dire che c'è una nicchia
Che si salda anche la scuola a le sue carenze e le sue difficoltà le
Is riforme istituzionali riguardano non soltanto i rami alti del dell'ordinamento ma riguardano principalmente quelli che noi consideriamo rami bassi ma che sono egualmente importanti se non più importanti ai fini di una risposta
Adeguata rispetto a tempi veloci che richiedono un funzionamento dell'apparato pubblico più veloce di quello che siamo abituati a conoscere grazie
Presidente io la ringrazio per questo contributo che ci ha voluto dare
Non è stato certamente inferiore alle attese io spero soltanto che sia soltanto la prima volta che lei è ospite dell'Istituto universitario Navale fin da adesso io la invito per le prossime prossimi nostri incontri particolarmente questa volta però con i nostri studenti che sono veramente la linfa vitale della nostra università grazie ancora signor Presidente