Rassegna stampa di economia

Buongiorno da due anni che al lunedì sei luglio mille novecento novantotto stampa e regime supplemento del lunedì lunedì pomeriggio dedicato all'approfondimento di alcuni temi economici in particolare utilizzando i supplementi economici dei principali quotidiani quotidiani italiani e qualche cosa dai settimanali
Il CorrierEconomia di oggi apre con un articolo dal titolo sai chi assume sciur Esposito lavoro sorprese i privati creano occupazione la prima volta soprattutto per merito dei Brambilla del sud
Una lezione per il governo sempre in prima pagina quello all'articolo precedente era di Danilo Taino quello sempre in prima pagina Gianni Gambarotta i draghi non bastano contro i veleni sul caso
BNL
Un monito viene da David Roche nella rubrica meridiano l'America Latina non sfugge al conta il gioco e quindi prospettive pesanti e di grande attenzione anche per quanto riguarda l'America Latina che fino ad oggi è rimasta estranea alla crisi finanziaria mondiale
Che ha colpito soprattutto l'Estremo Oriente Affari e Finanza di Repubblica invece
Dedica l'apertura e quindi gli articoli più importanti in prima pagina alla Confindustria dove Osa L'Aquila Cofferati alla svolta di Fossa c'è un articolo di Massimo Giannini però
E di conflitto e poi c'è un'intervista di Giuseppe Turani a Sergio Cofferati
Leader della CGIL A pagina in prima pagina sempre sua fare e finanza di oggi
Un intervento di gente allorché non so se vedremo avremo il tempo di leggere
I mercanti nel tempio del denaro in cui non vorrei fare una sintesi troppo brutale già Dell'Oro richiama all'importanza di mantenere una rotta neo keynesiana
Nel governo della finanza mondiale
Prenderemo per questa rassegna stampa o oggi avremmo solo mezz'ora prenderemo quindi la vicenda
Confindustria questo scontro Fossa Cofferati vero o presunto da Repubblica
Ci occuperemo poi un pochino di banche anche se non stiamo sull'attualità del caso BNL però qualche commento
Vedremo appunto Gambarotta e poi il senatore Franco De Benedetti che interviene su Repubblica ci occuperemo di affitti e c'è un importante un un puntuale intervento di Carlo Clericetti sua fare finanza
La casa mezzi dei fittizi parla dalla nuova legge sul della nuova legge
Sugli affitti vedremo qualcosa poi sulla all'Italia che finisce nelle mani del sindacato mentre ci sono problemi per quanto riguarda per quanto riguarda la
L'avvio dell'aeroporto di Malpensa segnalazioni su Bill Gates il nuovo Windows novantotto funziona o non funziona è qualcos'altro dal mondo di internet se avremo tempo
Dossier del mondo sul evoluzioni anti stataliste incredibile
A dire in Francia partiamo quindi dalla Confindustria prove di conflitto cosa si prepara per il prossimo autunno quanto l'autunno
Sarà caldo prove di conflitto Massimo Giannini tiepido caldo rovente insomma che autunno ci aspetta da qualche settimana imprenditore sindacalisti manuale di contralto servizio alla mano hanno ingaggiato le prime prove tecniche di conflitto sociale industriali sembrano i più bellicosi Giorgio Fossa in giro per le assemblee territoriali smussa gli spigolosità apporti
Con il governo ma accentua gli attriti con CGIL CISL e UIL sulla revisione degli accordi di luglio del novantatré Andrea Perini Farina il giovane D'Artagnan carica di tensione il prossimo con pronto sul contratto dei metalmeccanici tutti e due confermano i timori espressi più di una volta da Sergio Cofferati l'autunno sarà caldo dopo a quel che si vede in questi giorni un'estate rovente per gli scioperi
Nei servizi pubblici treni euro porti e
Mezzi di superficie delle città Roma compresa
Prove di conflitto
I piccoli imprenditori del Nord prosegue Massimo Giannini a pagina sei di Repubblica
Hanno spinto per mesi Fossa supposizioni di rottura con il centro sinistra mentre i grandi industriali gli Agnelli Marzotto i Tronchetti
Consigliavano prudenza ora con l'ingresso dell'Italia nell'euro i rapporti con il palazzo hanno subito un'ovvia normalizzazione
Beh Agnelli ha ha mollato il sindacato è passato direttamente con Cossutta ma la Confindustria un ultimo rospo da ingoiare quello delle trentacinque ore la verifica di governo se darà luogo a un accordo con Rifondazione non potrà tradursi in un'accelerazione al varo della legge se questo è lo scenario fosse e i suoi pretendono un potentissimo digestivo la Confindustria non posso compero un'altra volta ragion politica seggi e contropartite vincenti e sugli altri fronti aperti in fondo gli industriali un Tano riaprire un ciclo attraverso lo scontro sul padre di tutti i contratti a bissare quello che accadde nel settantanove con inversione di tendenza sui meccanismi dopo le sconfitte dal settantatré e settantasei
A risalire la china degli equilibri di potere come si verificò con le presidenze di Agnelli prima di Carli Point
L'assenza di politica dei redditi avrebbe spinto verso l'alto l'inflazione di due tre punti percentuali nel novantasei questo lo conosce sostiene Giannini ormai anche la Banca d'Italia parlando per la politica deve senza la politica dei redditi il processo di visi inflazione avrebbe ruotato solo sulla politica monetaria cioè sull'aumento dei tassi di interesse con minore crescita del PIL nominale maggiori esborsi per il servizio del debito pubblico ma e questa è una mia considerazione
La politica dei redditi che ha contribuito al contenimento di inflazione a contemporaneamente ha cresciuto a dismisura in questi ultimi cinque sei anni la pole il potere del sindacato
In un momento in cui sindacato in realtà per una serie di condizioni diciamo così oggettiva e sarebbe stato alle corde ha ha cresciuto il potere del sindacato e ha concesso al sindacato la forza per fare da stopper a tutte le riforme di politica soprattutto di politica la spesa sociale di bilancio pubblico che avrebbero avuto uguali e affetti
E avrebbero consentito un risanamento complessivo della finanza pubblica e anche per questa via dalle condizioni economiche generali del Paese
Se anziché la politica dei redditi forse si fosse avuto qualche scontro gli Effetti sul contenimento dei salari avrebbero potuto essere gli stessi perché il sindacato era debole ma Issing Cato sarebbe stato più debole per fare come invece ha fatto la politica economica e fiscale del Paese conclude Massimo Giannini la Confindustria ha torto ma anche un po'di ragione
Sbagliasse punto a sfasciare le regole per ritrovarsi e riprendersi in una una rivincita sul sindacato non sbagliasse chiede di riscrive le regole col sindacato
Le cozze hanno ragione o le scambio solo così avremmo notturno freddo come Dio comanda e in effetti in tempi di inflazione all'uno e mezzo per cento dopo vent'anni
Sì propone uno scenario di contrattazione assolutamente differente vediamo che dice Sergio Cofferati
Intervistato da Giuseppe Turani sempre sua fare finanza
Scuote lo agitare Sergio Cofferati segretario generale della CGIL e uomo controllatissimo non è semplice dietro la sua calma sempre uguale si avverte però questa volta un filo di preoccupazione vediamo che dice chiede Turani non sarà facile che forse i suoi amici ci vogliono creare un po'di confusione non sarà che fosse sua amici voglio creare un po'di confusione un po'di caos sui luoghi di lavoro e nel Paese per creare difficoltà al governo approdi Ciampi direi di no io non so se in testa hanno questo obiettivo s'e hanno dall'alto so però perché li ho visti all'opera in questi mesi come li avete visti voi che quando hanno ad attaccar lite con il Governo provvedono in modo autonomo
Litigano direttamente e non Prentice interposta persona quindi deve esserci dell'altro ma che cosa insisto nel dire che risponde non è semplice qualche idea se la sarà pure sarà pure venuto
Solo ipotesi per ora ma il dato più importante e che mi sembrano comportamenti molto paradossale sbagliati più che altro mi sembrano esercizi di a tutto danneggiamento ecco perché faccio fatica a capirla loro mosse cioè allora proviamo a farci capire oggi c'è una ripresa economica robusta
Ecco su questo già noi sappiamo che ci sono delle opinioni contrastanti e delle statistiche lascerebbero presagire una rinuncia una ripresa economica molto meno robusta di quanto si prevedeva oltre che si spera comunque
Se Cofferati in alcuni settori è anche molto forte sul serio e quindi le imprese stanno lavorando ma questo non solo le imprese degli anni settanta con magazzini sterminati
Capaci quindi di reggere anche scioperi di un mese le imprese moderne non sono organizzate in modo sofisticato
Non hanno più un magazzino lavorano in tempo reale in collegamento con le altre imprese sono diventate c'è una rete molto efficiente molto veloci competitiva ma anche molto fragile un conflitto si dal cale appena appena rilevante può provocare danni terribili a un sistema di impresa così costruita ma se tutto questo è vero ed è vero allora non capisco questa volta questa voglia di attaccare briga con nuovi quindi un avvertimento di Cofferati sul filo dell'analisi di politico industriale forse Cofferati sono stufi di doversi incontrare così spesso con voi e di dover discutere con i sindacati tante cose
Forse vogliono un po'di aria fresca americana chiede Turani forse ma vede se io abolisco le regole allora
Dopo l'unica regola rimane quella del rapporto di forza e ripeto oggi l'industria italiana non è più in grado di sopportare dei conflitti sindacali di un certo per e suo figlio curiamo C uno sciopero lo so io ma lo sanno anche loro ecco perché non riesco a spiegarmi dove vogliono andar a parare più avanti sempre
Turani chiedo a Cofferati ci potrebbe essere qualche altra spiegazione per questa svolta da Confindustria almeno di alcuni settori del mondo imprenditoriale italiano
Cofferati risponde potrebbe esserci una spiegazione tutta politica in fondo potrebbe esserci tutti detto potrebbe essersi detto qualcuno questo è un po'se in cui le riforme istituzionali non si fanno in cui la politica in crisi e va un po'a ruota libera dove da qualche tempo c'è una certa abbondanza di comportamenti devianti allora
Perché noi industriali dobbiamo esser gli unici a voler rispettare delle regole via buttiamo tutto a mare viva la libertà questa la tesi di
Cofferati sul perché nonostante i rischi che l'ex leader sindacale avverte ormai esserci per le aziende di fronte al conflitto addirittura scioperi
Confindustria sembra sembra ormai
Sulla via barricadera conclude Turani con una richiesta chiedendo a Cofferati si è preoccupato e Cofferati risponde sì perché leggo e sento cose che non capisco di cui non riconosco chiaramente la finalità
Vedo gente autorevole che si agita in modo scomposto che dice cose scomposte e questo non è mai un bel segno ma c'è di più in giro continuamente io giro continuamente per il Paese
E da qualche tempo avverto che sta cambiando qualcosa sento soprattutto in certi settori industriali che sta crescendo una certa voglia di farla finita appunto con le regole e con gli accordi con le intese
Con le discussioni se tutto questo andrà avanti e mi auguro proprio di no
Lei è sotto l'esito non potrà che essere infelice così quindi Cofferati sulla voglia di scontro che ci sarebbe
In Confindustria tutto da verificare in realtà a pagina sette di a fare finanza
Un ritratto di Andrea Pininfarina
Nuovo presidente di Federmeccanica leader leader dell'hard alla dura dagli industriali il mastino va a scuola la fossa e D'Alema storie idee modelli di Andrea per i fine Pininfarina Gianni Agnelli l'ha definito il nostro D'Artagnan vuole l'appoggio del sindacato contro la politica ma sulle
Trentacinque ore e pronto a qualsiasi cosa per bloccarle non si ritiene un falco ma uno che parla in modo diretto specie quando si discute di competitività lasciamo la Confindustria ci occupiamo
Di banche
Sulla prima pagina del Corriere Gianni Gambarotta i draghi non bastano contro i veleni lotte personali e di potere hanno bloccato una privatizzazione importante certo che BNL una banca senza pace
Nei suoi ultimi dieci anni di storia ci ha fatto assistere a uno dei a uno ha più duelli di quelli
Da più duelli di un film di cappa e spada nell'ordine presidente Nerio Nesi contro i direttori generali Francesco Bignardi e Giacomo Pepe il successore di Nesi
Giampiero Cantoni contro gli amministratori delegati Paolo Savona e Pierdomenico Gallo e poi contro il tuttora direttore generale Davide Croff infine l'attuale presidente Mario Sarcinelli sempre conto Croff duello infinito come si sa con la rinuncia alle deleghe da parte Sarcinelli e poi rinuncia accettata dall'azionista
Di maggioranza il tesoro quindi stoccata vincente di Croff che ora dispone di tutti i poteri e le userà presumibilmente una partita sulla privatizzazione uno
Sconto particolarmente cruento quest'ultimo fra Croff e Sarcinelli intanto i due personaggi sono per carattere la coppia più incompatibile che si potesse tentare il primo ammonivano estroverso capaci fermentazioni influenti e brillanti secondo un ispido Comi detta
Intriso dalla cultura di Bankitalia dove ha percorso gran parte della sua carriera hanno due visioni di come gestire Banca e Credito opposte hanno avuto amici referenti DiVersi il direttore generale era ed è vicino al suo omologo del tesoro Mario Draghi mentre
Sarcinelli avuto rapporti preferenziali con ministro caglio Carlo Azeglio Ciampi Bankitalia al quale lo lega un'amicizia di lunga data
Che ha deciso di mettere assieme questi due signore ha fatto una mossa azzardata come pretendere di fare andare a braccetto Black Power e Ku Klux Klan l'immagine sembra un po'forte ma queste atto
è
Questo mentre la banca avrebbe assunto avrebbe avuto bisogno BNL
Di un'assoluta coesione di vertice o quanto meno di una buona intesa di facciata perché era ed è impegnata alla creazione di una delle di quelle galassie finanziarie teorizza e danni che in questo caso dovrebbe portare come risultato finale una privatizzazione all'incasso di molti miliardi da parte del Tesoro la BNL
Infatti assieme all'Ina acquistata il controllo del Banco Napoli e adesso sta per essere ceduta al mercato nocciolo duro nel quale un ruolo importante dovrebbe averlo la stessa i INA assieme BNL Banco Napoli vino dovrebbero appunto costituire uno di quei poli bancari assicurazioni già diffuse all'estero e Cardini dicono esperti della grande finanza
Di domani e la biglie la privatizzazione BNL si è bloccata con questo scontro al vertice quello che noi teniamo è che si sia bloccata perché da una parte c'era il Progetto Sarcinelli
Discutibile ma che aveva dalla sua la chiarezza di dare la BNL a un compratore visibile il
Lina il Credit Suisse e il Banco di Bilbao
Quindi una prova di una privatizzazione non a public company ma con un padrone chiaro fin dall'inizio e col Tesoro che di fatto veniva a perdere la sua influenza cedendo poi il resto del Banco di Napoli e con la partecipazione nell'Ina troppo bassa la sua influenza su questo colosso bancassicurativi
Se ecco quello che noi riteniamo che lo stoppa Sarcinelli invece sia venuto per dare la però a dare via libera Allo una nuova Public Company in cui ne su uno stesso in cui non si sa chi debba poi comandare creazione di complicati noccioli duri un ruolo rilevantissimo del Tesoro destinato a durare
In questa Nuovo Complesso finanziario questa è una lettura speriamo che non sia quella vera perché sarebbe stato un grande errore il tutto dietro lo schermo di qualche valori del valore che il patto di sindacato BNL Credit Suisse
Banco di Bilbao il patto di sindacato era disponibile a mettere sul piatto vola troppo basso ma temo che dietro ci sia la voglia del tesoro di rimanere saldamente se non saldamente comunque di rimanere fortissimamente influente scrive Franco De Benedetti
Dopo aver chiosato sulla vicenda anche di BNL soprattutto si occupa delle banche e delle Fondazione infatti
Ai fini dell'attuazione di questi principi tuttavia il punto veramente discriminante te
Se è si è al centro di questi incroci stanno le banche o le fondazioni e sopra si parlava IMI San Paolo Cariplo eccetera eccetera
Queste per loro stessa natura si collocano fuori dal contesto competitivo non esistono diritti di proprietà sulle fondazioni loro amministratori sono nominati o dagli enti pubblici o per la coppia per cooptazione le fondazioni non sono tenuti a fare profitti non devono reperire capitali sul mercato e quindi non devono remunerare lo proprio per questo si decide di si decise di privatizzato le
Cioè trasformare le banche in S.p.A. restituirne la proprietà al mercato le sue regole grazie al boom borsistico alcune fondazioni hanno incominciato a vendere quote le loro banche
Ed ovviamente si pongono il problema di investire il ricavato risultato Compagnia di San Paolo e Cariplo nei noccioli duri di tele come dire la Fonda torinese fra i principali azionisti di FIAT è candidata ad entrare nel sindacato di controllo quella milanese pronta ad avere un ruolo importante
Nella Pseudo privatizzazione comune resta il cinquantun per cento di M. si voleva che le fondazioni non controllassero più le banche si ritrova che controllano le principali aziende mica male per un processo iniziato otto anni fa da un lato e ci per eccetera conclude De Benedetti la partita si gioca nei prossimi giorni in Senato in discussione la legge sulle fondazioni bancarie che essa sia poco efficace ai fini delle dismissioni delle banche è in fondo poco rilevante adesso siamo ridotti a dover evitare il peggio
Bisogna che la legge imponga le fondazioni
Di
Investire il loro patrimonio come fanno i fondi pensione cioè con l'obiettivo di ridurre il rischio di produrre reddito non con quello di controllare le imprese l'insistenza con cui continua a sollevare il punto non deriva da un pregiudizio ostile alle fondazioni
Anzi intende proteggerne i patrimoni da errori ed alcuni dice no invece
Come gli ascoltatori radio radicale sanno abbiamo qualche pregiudizio anche sulle fondazioni di nomina col con vertici di nomina partitica ricchissime che si occupino di non profit proprio questo a nostro avviso sarebbe un elemento di inquinamento
Dell'assetto del potere economico e finanziario Italia l'insistenza con cui continua a sollevare il punto non deriva da un pregiudizio ostile alle fondazioni dice
Franco Debenedetti
Ma intende proteggerne i patrimoni da errori e la cupidigia e questa la frontiera scusi oggi passa all'attuazione del principale dei principi separazione degli intrecci tra banche e industrie
Se non si impone questo limite è inutile continuare a diffondere diffidenze Dall'Armi che finiscono per confondersi con il giudizio su questo impeto su quella
Manca invece che dal radicarsi in chiari principi di legge abbiamo letto questo dopo il pezzo sulla BNL perché il sistema creditizio italiano tanto delicato nell'assetto competitivo futuro dell'economia futuro presidente dell'economia italiana resta in mezzo al guado tra pubblico e privato sia sul fronte delle fondazioni sia sul fronte dell'ultimo colosso bancario BNL più Banco di Napoli italiano nelle mani dirette
Del Tesoro difficoltà lotte di potere non si arriva a privatizzare rimaniamo in Italia e cambiamo cambiamo cambiamo argomento saltiamo un po'di palo in frasca andiamo ad occuparci di affitti ma in realtà questa vicenda dalla nuova legge sul gli affitti se possiamo dire così paradigmatica dell'Italia che dice Scelli a parole la libertà economica il liberalismo
E poi
Quando scrivere legge fa i passi indietro sempre con un intento dirigista Carlo Clericetti la casa mezzi dei fitti e il programma e il titolo è un programma non è una riforma degli affitti quella provata dalla Camera la settimana scorsa in realtà
è un provvedimento per l'occupazione una casa mezzo degli affitti che dalla tanto lavoro stuoli di avvocati giudici impiegati ministeriali regionali e comunali e alle burocrazie che affermano di rappresentare gli interessi dell'inquilino e proprietario darà questo lo dico io lavoro e soldi anche sindacati tanto quelli degli inquilini quanto del proprietario le aggrovigliate norme sulla le delle legge su contratti collettivi benefici fiscali provochi disco e The prelazioni appaiono come un vero paradiso per gli accordi ti dal comma i funamboli dello schedario gli illusionisti rappresentanza popolare muore è vero dopo vent'anni l'infausta legge sull'equo canone che ci ha
Regalato il record mondiale di proprietari di immobili siamo ormai vicini
Con incredibile ottanta per cento cioè gli italiani comprano la casa ma questa era una figlia molto somigliante almeno nei difetti di fondo la figlia e la nuova legge la smania regolatorio la burocratizzazione del problema anche se travestita contrattazione tra organizzazioni di privati
Gli enti case che provocherà nei tribunali i costi espliciti sono previsti con migliaia di miliardi l'anno essenzialmente sgravi fiscale aiuta i meno abbienti ma poi ci sono i costi impliciti difficili da calcolare ma occhio almeno il triplo
Continua Clericetti la legge entra un po'lo specifico prevede due modi di stipulare contratti di affitto il primo con una contrattazione diretta tra le parti
Sembrerebbe normale ma in questa legge come si verrà viene regolato quasi a ruolo di eccezione tanto che viene liquidato con un solo striminzito comma giusto il tempo di stabilire una durata l'
Eva quattro anni prima dei quali non si può avviare la decisione del contratto nemmeno per una delle giuste cause previste più altri quattro chissà in base a quale principio quindi da una parte
Sì prevede ma come dice che Cetti una
Quasi un'eccezione si prevedere finalmente la libera contrattazione ma subito la si vincola con l'onere dei quattro più quattro anni
Chi invece sapesse che la casa di servirà per esempio dopo due anni non può fare un contratto di tal genere questo già dal nostro punto di vista una pietra tombale sulla
Scorrettezza sulla soprattutto anche sull'efficacia di questa legge l'altro modo è quello di far riferimento a quanto stabilito in appositi accordi definiti in sede locale fra l'organizzazione della proprietà edilizia l'organizzazione dei conduttori maggiormente rappresentative
Sindacati stiamo parlando
I conduttori non solo tra di ieri come si potrebbe più care ma semplicemente inquilini e questa la modalità intorno alla quale ruota tutto l'impianto della legge questo il cuore della legge mentre il libero mercato è un'eccezione che va in qualche modo ostacolati perché solo chi stipula in questo modo ha diritto a sgravi fiscali se proprietario o se inquilino a contributi che saranno concessi a chi sia in possesso di requisiti che verranno stabiliti in seguito al ministero dei lavori pubblici d'intesa con la conferenza stato regioni du dunque ricapitoliamo i proprietari che affittano dovranno avranno diritto a sgravi fiscali che arrivano oltre il quaranta per cento se accettano i contratti tipo scritture stipo dati dall'organizzazioni a livello locale che a loro volta devono far riferimento a un contratto qua quadro concordato dalle mine e medesime organizzazioni a livello nazionale
Insomma per capirci siamo al contratto collettivo unico tra sindacati degli inquilini sindacati dei proprietari di casa questa la economia di mercato nella interpretazione con variazioni sul tema che sono tutte variazioni nessun tema ai tempi dell'Ulivo si potrebbe dire altro una cosa
Per gli inquilini detto del sì in una una cosa che forse Clericetti non dice e che che questo porterà nelle casse dei sindacati ancora un sacco di quattrini altri puntino dolenti il rilascio dell'alloggio e
Il diritto di prelazione per l'inquilino nel caso di vendita che anche questo può essere una tagliola di non
Poco conto questo succede questo succede in Italia lasciamo gli affitti e saltiamo di palo in frasca di nuovo andiamo ad occuparci di Alitalia ma la cosa non è molto non è molto lontana perché è pur sempre si parla di sindacato Alitalia consiglio di pilotaggio i rappresentanti sindacali con il venti per cento la compagnia diventano l'ago dalla bilancia alla vigilia della privatizzazione scrivo Eugenio Occorsio
So fare finanza nella busta paga di giugno del mille ottocentonovantadue piloti dall'Italia hanno trovato un bonus dorato conferma l'attribuzione cinquantacinque mila novecento azioni
Della compagnia valore nominale di mille lire l'una contro un valore di borsa di sette mila la distribuzione delle azioni
E parte qualificante Della colto sindacale che chiusa la fase più drammatica delle relazioni industriali nella storia della compagnia il diciannove giugno mille novecentonovantasei qui si fa un po'
La storia
A questo punto i dipendenti avranno il venti per cento del capitale gratis anche se con contropartite pace sociale soste pace sindacale eccetera
E anche sembrerebbe rinuncia a qualche aumento
Nel trattamento economico che già però era sui livelli massimi della categoria a quel punto i dipendenti avranno il venti per cento del capitale si aprirà una fase del tutto nuova sia della piccola travagliata storia dall'Alitalia che in quella più ampia del diritto societario Italy hanno nessuna azienda di queste dimensioni ha mai avuto un così rilevante quota in mano i lavoratori il costo per la compagnia è stato di cinquecentoventi miliardi lordi e ha consentito di distribuire azioni per trecentodiciassette miliardi
Netti
Non bisogna farsi impressionare dalle cifre riprende e l'equivalente dei risparmi concessi grazie all'accettazione da parte dei dipendenti di sacrifici reddituali e di aumenti di produttività preciso stesso Ciucci che il direttore
Direttore direttore generale dell'IRI
Le azioni per i dipendenti sono di una classe speciale messa appositamente con aumento di capitale riservato vincolate per tre anni obiettivo dichiarato di Domenico Cempella amministratore delegato dall'Italia
Che è stato l'architetto D'Antona operazione la fa
E la difesa a spada tratta contro le card le tante critiche è di fidelizzare i dipendenti cioè indurli a non cambiare casacca
E contemporaneamente a far sì che spingono al massimo sulla produttività e l'efficienza per massimizzare il valore dello star per azioni detto così è sacrosanto
Dimentica Cempella di dire quanto solo il Corriere Della Sera rivelato cioè che il venti per cento vincolato per tre anni non è divincolato non c'è solo il possesso cioè l'impegno a non vendere le azioni e questo
Ci potrebbe stare ma di cedere la delega
Dice della delega di voto per tre anni irrevocabilmente al sindacato non alle associazioni rappresentanti dei dei dipendenti azionisti e anche questo andrebbe bene ma a
Sindacati avete capito CGIL CISL UIL Anpac quella dei piloti e angioletti il ex leader dell'Anpac già siede in consiglio d'amministrazione brevemente segnaliamo
Abbiamo poco tempo segnaliamo l'intervento di Alberto Quadrio Curzio sul mondo pagina nove sulla vicenda legata all'Alitalia di Malpensa due mila
E sulla sui dubbi di Kinnock noi personalmente non abbiamo dubbi ci schieriamo a fianco della Commissione europea
L'aeroporto di Malpensa due mila è un'operazione
Che
Poteva andare bene ma imporre oggi con criteri dirigisti il trasferimento del traffico da Linate a Malpensa quando non si è stati in grado di costruire le infrastrutture necessarie e si sapeva che finiva così ecco imporlo oggi senza infrastrutture senza gradualità significa dare un vantaggio ad Alitalia che può trasportare spostare di il suo centro di gravità consentire ad Alitalia di portare a termine il suo impatti il suo accordo con cappelle M. pagheranno
Gli utenti pagheranno le altre compagnie quindi la concorrenza di nuovo e gli utenti segnaliamo per chiudere a pagina otto di Panorama Prodi non barare un intervento al muto di Renato Brunetta sulle scelte da fare per la diminuzione del dei figli del del debito pubblico segnaliamo che il mondo si occupa di Bill Gates
Si occupa di Bill Gates funziona o no il nuovo Windows è una finta oppure no c'è una intervista a Glauco Ferrari di Microsoft di Microsoft Italia
Si dice invece su Repubblica che siamo a rischio per alla pubblicità tutti noi che usiamo la pagina ventuno l'e-mail privacy addio quindi internet come veicolo pirata di pubblicità chiudiamo questa breve edizione della rassegna stampa stampa regime supplemento
Supplemento del lunedì dedicato ai temi dell'economia al nel mondo a pagina a pagina quarantanove è una rivoluzione ma è una tranquilla
Parigi vista dagli States economia francese la battaglia statalista drastiche ristrutturazioni dell'industria pubblica via discorrendo Edmondson scrive per BusinessWeek e per il mondo e parla di una Francia che abbandona lo statalismo
Si parla di rivoluzione vedremo quello che succederà chiudiamo qui questa supplemento di stampa e regime lunedì sei luglio mille novecento novantotto un saluto a Benedetto Della Vedova