"L'Europa e il suo futuro. Riflessioni a 30 anni dalla morte di Gaetano Martino e a 40 anni dalla firma dei Trattati di Roma" seminario nazionale organizzato dalla Fondazione Bonino-Pulejo presso il Teatro Vittorio Emanuele

Adesso
Voce
Si è
Pregò gli ospiti di prendere posto perché diamo inizio al seminario nazionale
Sull'Europa e il suo futuro
Promosso dalla fondazione Bonino Puleio che conviva simpatia accolto una proposta dell'onorevole Antonio Martino
La manifestazione si svolge con il patrocinio della Regione siciliana della Provincia Regionale del comune di Messina e della Banca nazionale del lavoro
Esporranno le loro riflessione a trent'anni dalla morte avvenuta il ventuno luglio mille centosettantasette di Gaetano Martino e a quaranta dalla firma dei Trattati di Roma
Sottoscritti tredici marzo numero centocinquantasette cinque personaggi politici di rilievo
Il senatore a vita Giulio Andreotti il senatore a vita Francesco Cossiga l'onorevole Achille Occhetto il professor Mario Segni l'onorevole Gustavo Selva
Che fare
Che parleranno dopo la prolusione di uno studioso di chiara fama il professor Pietro Pastorelli ordinario di Storia dei trattati di politica internazionale prima alla Università di Bari e dal mille novecentosettantaquattro a Roma
Le conclusioni saranno riassunte dall'onorevole Antonio Martino
Adesso porteranno il loro saluto il vicepresidente della Regione Siciliana Giuseppe D'Andrea il presidente la Provincia Giuseppe Buzzanca il sindaco Franco provvidenze assistono al seminario e li ringrazio vivamente per la loro adesione gli studenti delle scuole medie superiori della città grazie alla fattiva collaborazione
Del Provveditorato agli studi un'altra decisione operativa è stata offerta dalla
Qui attorno a questo tavolo sono riuniti protagonisti e testimoni alcuni allora giovanissimi degli anni Cinquanta e sessanta
Due fecondi decenni di avvio della storia dell'Italia repubblicana scanditi dalla significante presenza nel governo e nella vita politica del Paese di un messinese illustre l'onorevole professore Gaetano Martino
Ministro degli esteri nei governi Scelba e Segni
Quei due esecutivi nel periodo più fosco della guerra fredda tra Occidente URSS restituirono Trieste all'Italia fecero entrare il nostro Paese nell'ONU e gettarono le basi dell'Europa libraria dalle tiranni
Senza la riconosciuta opera di mediazione svolta da Martino a uno dei convegni europei seguita la bocciatura della Comunità europea di difesa fatta al Parlamento francese
L'attesa nascita dell'Unione Europea Occidentale quindi quella del mercato comune europea che fu decisa messi nel primo e due giugno meno centocinquantacinque si sarebbero allontanate dal tempo
E oggi non si sarebbe potuto parlare dall'Atlantico agli Urali di un continente che in parte libero dalla paura lo dovrà anche essere per quanto possibile dal bisogno agli illustri ospiti la Fondazione Bonino
Salute agli illustri ospiti
Con quella dizione
Che sotto il titolo presidenza la Repubblica accompagnava le credenziali che nel quarant'anni fa il Presidente della Repubblica di allora Giovanni Gronchi
Nominava plenipotenziari per la firma del trattato che istituiva la ce l'onorevole professor Antonio Segni allora ero professore Gaetano Martino oggi ci sono i loro due figli qui vi saluto
Dicevo che sotto la dizione Presidenza della Repubblica
Le credenziali recavano la seguente frase a tutti coloro che le presenti credenziali vedranno salute
Prende la parola il vicepresidente alla regione siciliana onorevole Giuseppe D'Andrea
Con
Orgoglio
Porto il saluto
Della regione siciliana
Nella mia città
Nella Città di Messina
Al seminario l'Europa il suo futuro
Voluto da quella grande istituzione culturale che la fondazione Bonino Puleio
Che ringrazio
Che riferimento importante di questa nostra città
Voluto fortemente e preannunciato in anni Jorge
Dall'onorevole Martino
Il seminario riporta Messina nella sua storia nella sua tradizione al centro dell'Europa
Da Messina a parte la grande idea d'Europa
E parte per l'opera illuminata
Dell'onorevole Gaetano Martino ma parte perché questa città questa Regione ha sempre sentito fortemente l'idea d'Europa e oggi sente la voglia di entrare
Al più presto in Europa perché si sente fortemente Italia e fortemente Europa
Questo è lo spirito
Che nel passato ha vissuto in ogni occasione questa nostra terra questa nostra Messina questa nostra Sicilia
E in questo spirito guarda al futuro dell'Europa un futuro dall'Europa che deve guardare alle regioni del Sud un futuro dell'Europa che trova pronta questa nostra
Sicilia una Sicilia che volesse Alitalia che che vuole essere Europa ma una Sicilia che sente fortemente nelle sale italiane all'estero Europa di essere il centro del Mediterraneo
Quindi noi ci poniamo nei confronti dell'Europa di questa sua unità di questo suo grande ruolo nel mondo come il punto d'incontro tra Europa e Paesi dal Nordafrica e paesi
Arabi questa centralità che è una centralità non solo geografica ma storica di civiltà di tradizioni ci la questo grande ruolo e ricordo che con una frase
Il ministro della cultura della Tunisia rappresentava questo ruolo che noi dobbiamo e che noi possiamo avere
E che loro ritengono di dover adempiere complessivamente per l'Africa siamo due finestre la nostra finestra la finestra dell'Africa verso l'Europa voi siete la finestra della
Dell'Europa verso l'Africa questo è il grande ruolo che vogliamo svolgere è in questo spirito saluto
Tutti gli intervenuti che sono la storia ma che saranno certamente il futuro dell'aura opache verrà al centro questa nostra Sicilia
La parola al dottor Giuseppe Buzzanca presidente della provincia regionale
Signor presidente della Fondazione Bonino Puleo
Illustri ospiti di Gentili signore e signori cari ragazzi
Nel portare il saluto nel Provincia regionale di Messina
Non posso non correre con il pensiero
E con il devoto ricordo
Alla professore Gaetano Martino
Che nel mille novecentocinquantacinque
Da Messina traccio insieme
Ai famosi sei
Il prodromo perché il mercato comune europeo diventasse unione
Un cittadino che io
Non temo che definire il primo cittadino d'Europa
Quell'Europa che nacque
A Messina nel mille novecentocinquantacinque
Superato tante difficoltà tante diffidenze
E che forse da Messina
Lancio un grido d'allarme perché il Sud diventasse protagonista dei destini per l'Europa
Noi certamente pensiamo a una Europa che non sia soltanto l'Europa dei mercati noi pensiamo a un Europa che può e deve essere l'Europa delle genti
Le autorità illustri che siedono a questo tavolo certamente potranno dare un contributo notevole a che la Sicilia ente l'Europa ma che alla Sicilia si senta pienamente entrata in Italia una grande sfida che noi stiamo vivendo e che certamente non può non vederci protagonisti attraverso anche le parole del vicepresidente la Regione Siciliana
Noi speriamo
Che il futuro della Sicilia sia sinceramente legato al futuro dell'Italia e che l'Europa si accorga sempre di più che esiste anche la Sicilia
Illustri ospiti che questi lavori siano proficui e buona e buona permanenza in questo meraviglioso lembo d'Europa
Alla parola il dottor Franco propri denti sindaco di Messina
Signor presidente della Fondazione Bonino Puleio
Autorità
Cari concittadini
Noi li stiamo infine
Ricordiamo un nostro
Concittadino
E nello stesso tempo
Un processo politico di grande importanza l'unificazione europea
Ricordiamo che Italo Martino
Che per noi messinesi e il rettore Martino
Il Rettore dell'Università di Messina
Ricordiamo di grande impulso che gli ha dato agli studi universitari
Alla creazione Fondazione
Del policlinico universitario
Allo sviluppo
Della scienza medica
E allo sviluppo di tutta la cultura messinese
Non a caso
Nella città di Messina
Vi è una forte corrente
Da sempre che si identifica con il pensiero e con l'impostazione culturale
Di Gaetano Martino
Ricordiamo
L'Unione Europea
Quell'unione europea perché Martino volle fortemente
Attraverso
I suoi importanti interventi come ministro degli esteri del nostro Paese
La riunione di Messina
Del due giugno del mille novecentocinquantacinque
Nel corso della quale si gettarono le basi
Per la creazione dell'Unione Europea
Era ancora un'Unione Europea formata da sei Paesi
Che decidevano
Di operare e lavorare insieme per costruire un procedimento via avvicinamento fra le varie culture le varie politiche le varie economie
Per sviluppare una unità politica successivamente
Un procedimento che andò avanti per molti anni
E che noi abbiamo celebrato recentemente il due giugno del mille novecentonovantacinque nella Sala di rappresentanza del Comune di Messina
Oggi
Luglio etiope ha affatto grandi passi ma anche grandi problemi
Ha fatto grandi passi nel senso che ormai essere vissuta dai Paesi ormai molto di più dei sei originari per i Paesi dell'Unione europea con un momento essenziale per lo sviluppo di questa parte del mondo
E ormai si sono fatti grandi passi avanti nell'unificazione economica fino al punto che siamo quasi alla moneta unica
Ma ancora molti passi vanno fatti
Io vorrei aggiungere che ci sono due velocità sostanziale
Soprattutto nel nostro Paese
Una velocità che costituita dall'avvicinamento all'Europa
Da parte del nord della nostra penisola
Determinato soprattutto dall'unificazione sostanziale dei mercati europei
Dalla unificazione cioè dell'economia del nord Italia
Con l'Europa
C'è un'altra velocità che lavoro città del Mezzogiorno
Che è ancora lontana
Da l'economia europea che ancora contare dallo sviluppo economico europeo
Questo è determinato dal fatto che
Si è creduto per molti anni di poter costruire e gestire il Meridione
Attraverso una forte centralizzazione
Attraverso interventi forti dello Stato
E attraverso forti interventi della regione
Con la convinzione che guidando il processo di sviluppo del Meridione era possibile
Realizzare
Una sostanziale europeizzazione delle del Meridione questo non è stato questo non è stato perché non è attraverso un distribuzione di ricchezza
Ne attraverso un assistenzialismo diffuso che si può far crescere il meglio dell'economia e della politica meridionale
Ci siamo accorti di recente e ce ne accorgiamo sempre più le città del Meridione
Che abbiamo capito
E stiamo sempre più parando in quel senso che soltanto uno sviluppo auto centrato può aiutarci a diventare momento fondamentale della vita dell'Europa
Ci stiamo rendendo sempre più conto che non sono le ricchezze che ci vengono da fuori io ci vengo elargite da qualcuno che potranno far crescere le nostre comunità
Ma sono le risorse che noi abbiamo che dobbiamo coordinare sviluppare farle diventare forza autentica della nostra economia
E la strada del sviluppo fondato sulle comunità locali
Dello sviluppo fondato sulle capacità operativa degli imprenditori locali
I patti di sviluppo i patti territoriali
E le ha gli altri strumenti che noi oggi stiamo a poco a poco costruendo indicano proprio questa strada
Una strada che faccia anche risanare il Meridione
Perché ci tolga
L'illusione che dall'esterno qualcuno può risolvere i nostri problemi
E ci dia la forza di far crescere un'economia sana policromia che scommette un'economia che capace di dialogare seriamente con tutta l'Europa
E questo è il procedimento d'ingresso sostanziale nell'economia europea
E allora
E allora l'Europa se vuole dialogare
Con gli altri Paesi
Con l'Africa col Medioriente che oggi si sta sviluppando ha bisogno di una politica meridionale nuova
Capace di svilupparsi
Capaci di dialogare
Perché per andare a Tunisi
Bisogna andare a Roma a prendere l'aereo
E non è possibile avere un rapporto diretto dalla Sicilia
Ai Paesi dell'Africa perché non c'è un collegamento perché non si ritiene in sostanza che si possa dialogare da città europee del sud con città dell'antico del Medioriente non si ritiene cioè che nel Mezzogiorno noi possiamo essere dei punti di riferimento sostanziale dell'Europa
Io credo che queste e la dimensione che noi dobbiamo recuperare
E io mi rivolgo al Presidente della Regione e chiudo
Chiedendogli
Di aiutarci
A diventare città d'Europa
Cosa vuol dire
Noi non possiamo avere un handicap in più rispetto a tutte le altre città
Non è pensabile che nel momento in cui l'Italia sta sviluppando un concetto fondamentale che determinante parla convivenza europea cioè quello della sussidiarietà
Non è pensabile che nel momento in cui le comunità di base i Comuni le Province stanno acquisendo in forza di due leggi per leggi Bassanini una loro capacità operativa e una loro efficienza amministrativa
La Sicilia stia lontano
Da questi traguardi
E mantenga una struttura fortemente accentrata sulla Regione una struttura che impedisca sostanzialmente al motore delle città di muoversi e di avviarsi ecco allora
Io credo che dobbiamo sviluppare nuovi una politica nuova una politica per l'Europa una politica di sviluppo della nostra realtà io mi auguro che questo convegno possa darci una spinta in più in questo senso
Grazie signor Sindaco la parola
Al professore Pietro Pastorelli gli effetti terrà la prolusione di questo seminario nazionale parlando di Gaetano Martino e l'Europa
Il professore
Io
Saluto anzitutto tutti presenti in particolare i giovani
Io sono un professore quindi loro sono al mio elemento naturale mentre le platee normali mettono un po'di timore in generale soprattutto il contatto con grandi politici di cui poi povero storico fa
Le sue narrazioni per i posteri
Sono già stato qui due anni fa proprio per il quarantesimo in occasione di un seminario
Preliminare che aveva lo scopo di affrontare sub specie storica questo problema di dell'Europa e del rilancio
Per Doi Martino e l'Europa
è un binomio
Che identifica in un secondo momento
Costruttivo nel processo di integrazione europea dopo quello iniziale degasperiana
Fine anni quaranta primi anni Cinquanta cioè la nascita della prima comunità la comunità europea carbone acciaio
Se si osserva invece
La letteratura europei Istica intorno a questi problemi
Si vede che questa nostra opinione
Ma abbiamo sentito anche in precedenza
L'importanza del rilancio europeo l'importanza di Messina i Trattati di Roma per tutta questa realtà
Nell'asse orografia nella letteratura
Straniera
Non è considerata nella stessa maniera che da noi
Ho diciamo più semplicemente che nella migliore delle ipotesi vedi la storiografia tedesca
Viene trascurata
E nella peggiore
Quella che fa capo alle cosiddette cattedre Jean Monnet
Che dovrebbero diffondere la storia vera dell'Europa
Ebbene in queste carte delle si arriva addirittura a dire che il contributo italiano è stato pressoché nullo
E questa è l'espressione che usa in particolare ero Bernard Shaw mentre uno dei negoziatori del Trattato di Roma a livello tecnico
Sulla scia di quanto già per la verità aveva scritto
Nelle sue memorie Monnet il cittadino d'Europa numero uno come sia un po'definisce
Da parte italiana poi in questa
Forte deformazione che sia nella storiografia e nella letteratura
Straniera
Si arriva allo stesso risultato perché la
Gli italiani che si sono cimentati intorno a questo tema sono
Di estrazione federalista
E cioè delle persone che portano certamente una grande fede europea nel loro lavoro ma una fede dogmatica
E allora
Siccome
Considerano positivamente solo ciò che non si è potuto fare cioè il Trattato cette cioè una forma effettivamente di accordo che aveva molte dosi di federalismo
S'attardano si attardano i loro studi su queste cose
E siccome poi non è seguita una fase federalista bensì si è scelto
La seconda via la via possibile la via politicamente possibile ma che è risultata anche quella positivamente efficace
E allora non si dilungano su questi studi anzi
Mi sono divertito a prendere un po'di libri e ho visto che del periodo cinquantacinque cinquantasette nel storiografia italiana che di che cosa si parla
Della posizione aventiniana assolta assunta da Altiero Spinelli che naturalmente era deluso per quanto si sta facendo
Mancando con questo
Va detto con certa chiarezza dissenso politico
Ma fin nel grande colloquio storico che fu organizzato a Roma
Nel trentennale dei trattati nell'ottantasette
E che fu aperto da un intervento
Del qui presente senatore Andreotti allora ministro degli Esteri
Ebbene in quel colloquio gli atti sono ora pubblicati che costituiscono un grosso volume ad eccezione
Della relazione del collega Serra
Non c'è nulla dico nulla che ricordi
Positivamente
Il contributo dato dall'Italia e
Da un italiane in particolare ma naturalmente lo prendiamo come il simbolo anche se meriti vanno poi divisi con tutti quelli che sono riusciti a far compiere questo
Passo nel cammino europeo
E si arriva quindi fino ad arrivare alla negazione
Dell'importanza di Messina cioè della Conferenza di Messina e all'esclusione
Della degli italiani quasi che avessimo dato solo una città che ospitava e non una politica
E dei politici che si è però poi realizzato
Devo dire che
Se si fa poco da parte italiana per colmare questa lacuna
E ciò è dovuto anche a delle deficienze che sono quelle archivistiche
Nostro sistema
è molto bello però a delle
Difficoltà funzionali qualche volta anche come ce l'ha l'Amministrazione così ce l'hanno anche i nostri archivi
Ebbene quindi io indirizzato la mia ricerca verso altre fonti
Di documentazione straniera di memorie di atti parlamentari gli scritti del tempo
E ho visto che effettivamente quella che è la nostra opinione o direi addirittura il nostro sentimento intorno a Messina a un obiettivo riscontro non solo delle fonti ma in tutto quello che è accaduto in partenza
E allora vediamo un poco di ripercorrere questo brevemente questo cammino che parte appunto da questa caduta della scelte che lo dico per i giovani doveva essere una comunità europea di difesa che doveva anche a vere
Necessariamente un potere politico che unitario che ai cui ordini servisse questa forza armata
Ebbene fallimento della CED
Dobbiamo dire anzitutto
Che avviene non come è stato detto
Per uscire dalla crisi indocinesi e una tesi che i diplomatici hanno molto accreditato
Il governo francese baratto
La possibilità di un onorevole ritiro dall'Indocina sacrificando la scienza
Non non era in grado di farlo il governo francese
E nemmeno e la colpa del gruppo parlamentare di maggioranza che già nel mille novecento
Cinquantaquattro per effetto delle elezioni del cinquantuno era già il gruppo parlamentare gollista
Quindi
Una forza politica e si è
Ingiustamente qualificata come anti europea
Aveva le sue caratteristiche da le sue caratteristiche ma non è certo una forza antieuropea
Ebbene dobbiamo dire con tutta chiarezza che questo fallimento che la cento e non passa al parlamento francese
Per un motivo fondamentale
Per la forte Dossetti
Federalismo contenuta nel trattato
E questo
Anche gli italiani dovrebbero sapere e lo sapevano gli uomini politici del tempo a partire dallo stesso De Gasperi
Che non portò o non potesse subito portare in ratifica il trattato cette
E nemmeno poterono farlo i suoi successori essi
Rintanato no dietro la formula sì omnes che cioè quando tutti quanti avranno ratificato arriverà anche la ratifica italiana che è incerto una formula usata sul piano internazionale ma che cosa vuol dire questa formula
Beh da un lato vuol dire che mi privo
Le il diritto di esprimere un giudizio determinante perché quando tutti quanti gli altri avranno espresso il loro giudizio Pietro non c'ero anch'io
Secondariamente dice qualche cosa di più dice che la maggioranza che il Governo non si sente no di portare di condurre una grande battaglia parlamentare
Dall'esito incerto
Quindi l'Italia sa
Perché laccetti è finita ed è questo il punto di partenza
Nell'agosto del cinquantaquattro quando l'evento si verifica in carica
Il Governo Scelba
Che possiamo dire e si percepisce dalla lettura delle memorie di Scelba tira un grosso sospiro di sollievo
Certamente la caduta della cederà del gli aspetti negativi ma
Si tratta di scegliere altre strade per raggiungere il medesimo Obiettivo che da un lato è
Lì reinserimento della Germania
A pieno titolo tra i Paesi dell'Europa occidentale cioè il suo riarmo
E e dall'altro è il cammino europeo
Dalle memorie di Scelba risulta anche abbastanza chiaro
Che non è
Esatto
Attribuire
Lei dimissioni del ministro degli esteri di quel governo cioè Attilio Piccioni
Alla
Vicenda familiare che stava vivendo in quel tempo
Il Cioni si dimise
Perché non si sentiva di condividere la responsabilità della chiusura almeno provvisorio della questione di Trieste
Che allora si stava negoziando allora
In quella contingenza
Si offrì a chi quell'accordo stava negoziando
E c'era l'ambasciatore Brosio che era a Londra
Di assumere il ministero degli Esteri onde non turbare
Gli equilibri
Brosio
Era stato un politico in precedenza poi si era qualificato come ottimo ed eccellente diplomatico
E Brosio rifiutò sapendo bene che non era più tempo spiega assumere incarichi così importanti fuori del Parlamento lui non era parlamentare
E allora
Sì dunque si chiamò si invitò Gaetano Martino che felicemente faceva il ministro della pubblica istruzione
Per la prima volta con
Grande campo d'azione per un liberale
Per lui professore che quindi portava una competenza specifica a quel ministero
Vi si prospettò la situazione
E accettò di trasferirsi al ministero degli Esteri
Martino non era uomo
Da fare calcoli di convenienza politica
E quindi pur avendo anche lui
Un'opinione
Precisa intorno all'accordo che si sta facendo per Trieste cioè che era una dolorosa necessità
Perché diversamente la situazione sarebbe ulteriormente peggiorata per vitali ma non era certo la soluzione che veniva auspicata da tutte le parti politiche in Italia
Accettò questa responsabilità
E questo il primo tratto primo caratteristica dell'uomo
Che lo rendono un politico abbastanza singolare
E d'altra parte non è che fin dall'inizio avesse puntato a far la carriera politica
Si era trovato a farlo nell'immediato dopoguerra
Fu subito preso travolto voglio dire dal giro delle conferenze allora non meno di ora continuamente e spesso tumultuose
Pochi giorni dopo la sua nomina si trovò all'ombra
Dove si doveva studiare
Che cosa stava succedendo o che cosa sarebbe successo in Europa dopo questa caduta della recente bene
Ci racconta Roberto Tucci
Un diplomatico che lo accompagnava e che poi fu impegnato nelle trattative
Trattati di Roma
Dice il vecchio leader nei viene non era un personaggio che considerava molto positivamente l'Italia dell'allora ministro degli esteri di Gran Bretagna salva divenire poco dopo
Primo Ministro finire stravolto dal vicenda di sicurezza
Era comunque il decano dei ministri degli Esteri e lo guardò dice Ducci lo soppresso e ciclo soppresso gli piacquero alcuni suoi interventi precisi e chiari
Detti in un inglese più che corretto anche se con un certo accento siciliano
E così al volo la proposta che butto lì
Martino
Di
Fare una riunione ristretta indicò una certa soluzione che fu accettata da tutti ma
A noi non interessa quest'altro argomento
Buccini usa parole il suo stile che mi sono qui scritto cinque il ministro italiano
Non era di quelli attraverso il cui corpo si può passare con gli occhi come se fosse il fumo
Cioè una immagine evanescente
Era una in altra parte dice che ogni tanto batteva i pugni sul tale con estrema Energia per riaffermare il suo punto di vista
Ma lei che cosa possiamo dire da questa esperienza da questa testimonianza
Diciamo una parola molto semplice conquistò la Steadman
Degli anni
Gli altri Paesi trovare i rappresentanti degli altri treni si trovarono in Martino un uomo affidabile
E Dio sa quanto è difficile
Che gli stranieri
Riconoscono questa qualifica
Ad un italiano
No non lui personalmente come singola persone ma come come Paese in generale non godiamo è
Alcuni degli illustri uomini politici presenti possono confermarlo grande fama
All'estero è difficile il contatto perché nessuno ci considera
Come sarebbe opportuno come spesso meriteremmo
Ebbene risolto questo problema del riarmo tedesco rimaneva il problema Europa
In Francia allora
Parlare d'Europa era cosa politicamente impossibile oltre le forti polemiche per la caduta della eccetera
Gli umori antieuropei che si erano accumulati bisognava considerare che allora la Francia aveva altri problemi che la interessavano maggiormente
Nel novembre del mille novecentocinquantaquattro nessuno di questi storici che sono occupano il problema lo ricorda
Era cominciata quella che chiamiamo guerra d'Algeria che sarà poi core
Less scale
Di uno sconvolgimento anche politico interno in Francia
La fine
Della Quarta Repubblica il ritorno al potere di De Gaulle quindi eventi di grossa portata
In questa condizioni
La Francia non è incerto
Non dico europeista ma nemmeno in condizioni di parlare politicamente ditemi di questo tipo
Di fronte poi a una Germania
Che del mille novecentocinquantacinque riacquisterà in pieno
La sua sovranità e questo è una cosa che preoccupare soprattutto perché siamo in tempo di
Disgelo come comunemente viene chiamato il periodo immediatamente seguente alla morte di Stalin nelle relazioni internazionali
è un disgelo apparente però la mobilità
Delle persone a livello di governo fra S e ove stesso molti gli incontri
E gli incontri al vertice cioè la ripresa di un dialogo tra i grandi Paesi
Creano preoccupazioni nel governo francese
Quindi i francesi
A fine cinquantaquattro inizi cinquantacinque non sono più un punto di riferimento per quanto riguarda il processo di integrazione europea parlar d'Europa
I tedeschi
Qual è la posizione della Germania
Tedeschi hanno ottenuto dall'europeismo tutto quello che potevano desiderare
E certo poco noto che quando nacque la Repubblica Federale di Germania con gli accordi di Washington o dell'otto aprile mille novecentoquarantanove
C'era chiaramente scritto che ogni modifica di quello status di quella condizione della Germania
Minoritaria per quanto riguardava la politica economica la politica estera la difesa
Sarebbe stata
Realizzata solo in un quadro europeo tedeschi sapevano che la loro crescita il riacquisto la piena sovranità era legata all'accettazione
Del processo di integrazione europea bene
Ora hanno tenuto tutto quello che voleva
Sarebbe stato ancora valida la formula europea per loro oppure oppure avendo di mira come abbiamo poi riscoperto molto tempo dopo
Obiettivo principale della loro politica estera la riunificazione della Germania
Non avrebbero tentato eventualmente altre strade
Questo era il dibattito politico ora sappiamo
Dalla
Dalle carte che sono conservate nella fondazione Adenauer
E dalla pubblicazione di una splendida biografia del vecchio cancelliere tedesco realizzata da uno storico tedesco Peter Schwarz sappiamo che questo è un problema molto dibattuto e che
Vi ha trovato una lettera in cui appunto dice ai suoi collaboratori dice dobbiamo continuare sulla via europea perché solo la via europea
Risolverà i nostri rapporti con la Francia non allarme era gli Stati Uniti anzi semplici manterrà nel solco di una buon rapporto di alleanza
Sarà una garanzia contro gli stessi tedeschi
Purché non vengano ripresi da altri demoni come Successo in tempi precedenti e quindi
La via europea va perseguita e solo attraverso l'Europa riusciremo dice alla rientrare raggiungere il traguardo della riunificazione è un documento di un estremo interesse che fa vedere la lucidità del visione politica del cancelliere tedesco
Ci sono i minori i Paesi minori
Peggio randa Lussemburgo che cercano certamente loro sono europeisti ma non facciamoci molta illusione non fino al punto da dar seguito agli accordi che fra di loro avevano stipulato nel periodo bellico e a fondersi
In uno stato comune è rimasta l'etichetta Benelux ma ci sono tre entità statali ben distinte fra di loro e anzi una delle tre come sappiamo si sta ulteriormente frazionando ebbene e questo è il quadro
In cui
I politici italiani
Presidente del consiglio Scelba anche sì
L'erede
Diciamo con minore
Non convinzione ma possibilità d'azione si occupava di coordinare la politica generale
Ma era un fedele erede del pensiero europeistico dell'azione di De Gasperi
E su come successivamente lo sarà
Il nuovo presidente segni
Ebbene
Concordata con loro c'è
La proposta politica Di Martino
Che non è una proposta occultare
Ma è una proposta che fa in Parlamento
In occasione del dibattito per la ratifica degli accordi
Di Parigi
Martino dice chiaramente in Parlamento
Quindi non è una affermazione casuale mai l'indicazione di una politica
C'è l'integrazione economica dell'Europa occidentale per mezzo di agenzie specializzate
è cominciata prima della scienza e
E non c'è ragione che termini dopo la cena
E quei questa frase simbolica che o emblematica che PC vi ho citato c'è la decisione politica che cosa fare
Direi c'è anche la divaricazione Coni federalisti
Dovremmo dire due parole del
Per ubris modi Gaetano Martino
Non era come ho detto prima una euro verismo dogmatico
Martino divenne europeista esaminando la situazione del dopoguerra italiano
La scelta
Fra due tipi di vita tra due organizzazioni politico sociali ed economiche
Portato naturalmente optare
Per cui i valori che avevano davano contenuto a quello che in Occidente è stato chiamato il comune patrimonio di civiltà
Cioè l'Europa moderna figlia delle grandi trasformazioni realizzate dal progresso dell'uomo guidato dalla ragione per l'Europa moderna che nell'immediato dopoguerra era confinata
Alla Francia all'Inghilterra Benelux se ne stava annidata in una parte precisa d'Europa mentre in altre parti ancora si discuteva su quello che sarebbe stato il futuro degli altri paesi
Ebbene Martino fanno scelte
Per quella Europa con la quale per quel modello con la quale bisogna attenersi in contatto
Quindi evitare l'isolamento legarsi alle democrazie la parola che lui usa spesso nei suoi discorsi e solidarietà
Solidarietà
Per un cammino comune
La riscoperta di un patrimonio comuni
Solidarietà non annullamento la novità del pensiero di Martino
Novità politica nonché esso sia sua
Peculiare e quella di aver compreso
Un modo
Sì ragionare il federalismo europeo ha come presupposto che il valore nazione è un valore negativo le nazioni il la politica delle nazionalità ha portato alla guerra questo è il presupposto dei federalisti allora noi eliminiamolo alla alla nazione
E avremo la pace e il benessere e quindi faremo l'Europa non saremo più italiani francesi e ma solo europee
Critica trovai questo ragionamento quanto sbagliata
Si trattava di ritrovare
Col metterlo sempre più
C'è insomma un processo che ne potremmo sintetizzare
Nella
Nazione
Un patrimonio comune con altri quindi solidarietà e infine costruzione europea un'altra espressione che ricorre spessissimo nei suoi discorsi in plurime mosso ovunque
Nella diversità l'unità ci perché se no sarebbe un grande impoverimento
Questo modo ripensare realistico chiaro
Lo pone in condizioni di uscire dalla passa in cui è caduto alla politica europeisti
Si può fare un processo per via come dicono i tecnici funzionale cioè di accostamento progressivo
Delle economie soprattutto ma non si può
Fare o forzare i tempi per una unificazione politica quindi per il federalismo
Ed ecco il senso della sua frase questa idea
Che viene illustrata più volte
Molti viaggi per le capitali europee con tutti i colleghi che riceve a Roma
E ottiene consenso perché l'Italia è in quel momento è un Paese credibile
Per le proposte politiche che fa perché ha una situazione parlamentare discretamente stabile
è vero che siamo nell'ultima fase del periodo centrista ma è una fase che si apre verso una prospettiva che sarà di centro sinistra perché si starà verificando l'evoluzione del Partito socialista italiano sulle posizioni del socialismo democratico europeo e questo è detto in una parola è tant'è che il partito socialista voterà a favore
Guarda caso nonostante la politica che ha fatto dopo del Trattato istitutivo
Della comunità atomica europea e si asterranno dal sulla trattato istitutivo della comunità economica ecco quindi che vedete le ragioni
Per cui si arriva ammissiva la proposta italiana
L'Italia di fronte al silenzio della Francia all'imbarazzo della Germania alla impotenza politica dei piccoli
Poteva se lo avesse voluto assumere l'iniziativa di forza trainante
Di questa ripresa europea e lo fece
Checché ne dicano gli storici stranieri
Checché ne dica la con Botta che fa capo alle cattedre Monnet
Che non non fa devo dire onore al
All'euro prevista di cui portano il no
E questo spiega perché poi troviamo nei documenti ufficiali che in una lettera di Expo PAC appunto si scrive dobbiamo rilanciare l'Europa ma queste cose in via diplomatica non si scrivano se non si sa
Se non è tutto deciso tutto preparato tutto accettato tutto concordato
E allora ottiene una risposta positiva sì sì
Ma
Si deve trovarla sede
Toccava a Lussemburgo la riunione periodica dei ministri
Del degli esteri Cei e invece
S'non è una riunione ordinaria
Deve essere una riunione straordinaria sul piano politico
E deve essere l'Italia invitare
Come Paese maggiore
Tra quelli che hanno deciso di far qualcosa
Ecco quindi lì
Che troviamo voi nelle carte diplomatiche su questa storia non non vi intrattengo
Diciamo si dice sci il dieci maggio no il diciannove aprile il problema è politico quando l'invito
Quando si deve programmare la nuova riunione e tutti aspettano che Martino inviti perché l'Italia si assume in questo modo la responsabilità politica anch'poi certamente si arriva qui a Messina per
Stima avverso il ministro degli esteri per che se non la conferenza si doveva rimandare
Ma quello che conta
E che missina è Italia e questo il significato
Della conferenza ne siamo bolliti simili e poi si sia tenuta qui
Ma significava un momento politico importante e determinante per l'Italia e per l'Europa
Quindi come vedete ci sarebbero molte cose da dire che non dico
Il negoziato si svolse bene anche qui non c'è ricordo dei molti italiani che lavoravano per lavorarono attivamente
A questo negoziato per il rilancio europeo per i Trattati di Roma
Voglio solo soltanto ricordare e due momenti di Martino Di Martino particolari di cui c'è documentazione
Due battaglie che condusse la prima
Che aveva per oggetto
La lista dei prodotti agricoli sarebbe da leggere
Il lo scambio di battute farebbe con i suoi colleghi francesi naturalmente Aran dei problemi per l'agricoltura volevano lo scambio che i prodotti agricoli fossero definiti tali solo a giudizio di ciascun governo
E allora dice Martino ma il tavolo sul quale stiamo discutendo è un prodotto agricolo perché di legno
Ci secondo l'opinione del collega francese si secondo la mia no possiamo stare noi qui ad aspettare settimane e settimane ma non vedremo mai dal legno di questo tavolo spuntare una foglia
Quindi e anche case robusto
E chiaro nelle argomentazioni nelle figure io me lo ricordo alle Nazioni Unite quando dimostrò che non esisteva una minoranza austriaca in Italia corone diciamo un sofisma ma ben azzeccato e che faceva colpo acché naturalmente
Tendeva ad illustrare una realtà che era quella che
E premi vati espone
Questa battaglia la riduzione
Persa invece la battaglia relativa alla
Elezione
A suffragio diretto del Parlamento europeo
Qui l'opposizione dei francesi fu del tutto insormontabile ma io dico l'opposizione dei francesi ma diciamo l'opposizione degli olandesi dei tedeschi
Perché son tutti d'accordo
E c'è solo da parte italiana questo sottolineatura che per di far andare avanti l'Europa politica
Sia pure indirettamente ma con quello che sarebbe stato lo strumento di un Parlamento europeo
Il trattato nasceva bene e male si era negoziato in francese
Tacitamente accettando la lingua francese come lingua comune
All'ultimo momento i tedeschi chiesero che ci fosse anche una copia facente fede in tedesco il che rese necessarie la traduzione anche in olandese e italiano
Questo fu l'unico momento difficile direi della trattativa perché i funzionari italiani si trovano in grande imbarazzo non c'era tempo non solo per fare le traduzioni ma soprattutto per scriverle sulla carta pergamena del trattato
Chiudo e allora dissero
Prepararono
Quattro bei volumi rilegati
E quella stampata solo l'ultima pagina
Quella appunto su cui
Antonio Segni e Gaetano Martino misero la firma al Campidoglio dei Trattati di Roma
Si chiude una pagina importante della storia italiana
Di questo dopoguerra che meriterebbe di essere attentamente e studiate non solo rievocata nelle cadenze anniversari studiata dai giovani approfondita nel dibattito politico
Perché è una pagina che si inserisce molto positivamente nostra storia e non è che poi ne abbiamo moltissime di queste pagine
Io dico studiata non per denaro ne vantò
Bensì per capire quali furono i fattori e le ragioni di quel successo per l'Italia e per l'Europa
Un successo di cui Gaetano Martino senza falsa modestia si disse in un discorso convinto ed efficace artificiere
Uscito dal governo nel maggio successivo
Fece molte altre cose che sono state accennate
E fu eletto rettore a Roma appunto il mio rettore a loro
Ero giovane ero assistente non ero professore
E lo ricordo bene
Come lettori per la sua
Simpatia
Si celebrava
Si celebrò il primo decennale
Del dei trattati di Roma
E ormai non stava più bene in salute
Nel diario che ambasciatore Ortone che pubblicheremo fra poco
Ci sono due annotazioni che riguardano questi ultimi giorni della vita di Gaetano Martino che vi voglio leggere
Undici aprile sessantasette
Vado a fare visita Gaetano Martino scrive Ortona nel suo diario
So che è molto malato ma voglio parlargli gli del vertice che si sarebbe tenuto per il decennale su cui stiamo lavorando perché lo interesserà certamente non è a letto
Mi parla del suo male incurabile con tranquillità
E mi dice che il polmone che gli rimane
Svolgerà un'ottima funzione vicariale
Mi incoraggia la preparazione del vertice che lo attrae eccetera e il ventinove maggio quando con diciamo due mesi di ritardo si fa questa celebrazione
Del
Dei Trattati di Roma dice gli europeisti presenti sono gioiosi ma il più lieto di tutti
Mi appare Gaetano Martino
Come mi aveva detto settimane fa aveva voluto essere presente malgrado l'aggravamento della sua malattia ora in fase terminale
E venuto accompagnato dal dottore
Bombe precauzionalmente da una bombola d'ossigeno
Eravamo proprio la vigilia
Della sua scomparsa
Dopo lo storico e la ringrazio
Un uomo che c'era protagonista aveva trentotto anni era ministro delle Finanze Giulio Andreotti
Grazie
L'europeismo se ha rappresentato e tuttora costituisce nella vita italiana contemporanea un motivo centrale di orientamento è stata anche la linea discriminante di una politica non effimera dell'Italia democratica
Parlamentare mente la prima opposizione alla partecipazione italiana di iniziativa europea la vengo in sede di ratifica del Consiglio d'Europa nel mille novecentoquarantanove
Lo statuto approvato tra i dieci Paesi lasciava ad ogni governo di fissare la procedura per la nomina dei rappresentanti degli Stati nell'Assemblea consultiva
Ed il nostro governo propose per i diciotto italiani da inviare di farne eleggere sette sette dalle due Camere a maggioranza assoluta lasciando gli altri quattro al Consiglio dei ministri
Il dibattito fu serrato iniziato con un duro discorso di Togliatti che rivendicava una quota per le opposizioni
La polizia lo direzione del Governo era che non si poteva dare
Una rappresentanza inorganico di una istituzione contro la nascita della quale si votava in Parlamento di qui la causa della maggioranza assoluta
Che fu approvata con la sola variante che tutti i diciotto inviati venivano votati dalla Camera
Qualche rilievo fu in verità poco consistente come le tesi del relatore del Senato Gerini
E escludendo correttamente che si trattasse di una rappresentanza del parlamento
Sostenne però che i diciotto eletti cito agivano in nome proprio e corresponsabilità proprie si tratta disse di cittadini idealmente avulsi da ciascuna particolare entità statale
Chiamati a svolgere un'attività consultiva per fini deliberati dagli organi competenti dei vari Stati e responsabili di fronte alla propria coscienza e all'opinione pubblica delle nazioni interessate
Di natura sostanziale le critiche di Lelio Basso che rimproverava Sforza di aver presentato il Consiglio come la nascita di una vera e propria unità europea
Mentre Nitti
Distrusse in radice ogni possibilità di intesa con un bisticcio di parole tra Consiglio d'Europa e nostra presunzione di dar consigli all'Europa
Ma all'apice del suo scetticismo si disse tranquillo anche se la ratifica passava perché cito gli italiani hanno una grande fortuna sanno non applicare la legge
Il rincalzo la dose insistendo
La caratteristica di noi italiani il nostro errore ma anche la nostra forza è che noi non applichiamo la legge ma non la prodiano
Ho citato questo come sintomo della difficoltà che molti uomini con un illustre passato pre fascista non tutti certamente avevano nel rendersi conto del superamento degli ambiti nazionali come elemento di costruzione di un avvenire di pace e di progresso
Purtroppo la guerra fredda impediva alle forze di sinistra l'atteggiamento che sarebbe stato anche culturalmente consono agli interessi da loro rappresentati
E del mille novecentocinquantuno stato già qui ricordato un passo avanti nella integrazione continentale con la creazione della Comunità del Carbone e dell'Acciaio
Senza nulla togliere agli indubbi contenuti tecnico produttivi nel delicato settore
Era di grande e credo prevalente rilievo il cominciare a dar vita ad una realtà politica comune tra i popoli europei
Dotandola Didone istituzioni tra cui un'assemblea parlamentare rappresentativa
Nella incomunicabilità globale
Fu forse inevitabile l'ostilità al secondo passa avanti cioè alla Comunità economica di difesa
Avversata anche come ritenuta appendice del Patto Atlantico laddove nasceva a parte il valore di salvaguardia democratica di un più che legittimo riprendersi della Germania
Proprio dalla volontà di dare uno specifico contributo dell'Occidente europeo alla comune difesa intere atlantica
Firmato nel mille novecentocinquantuno il Trattato CEE ed fu accantonato in Italia
Per una di quelle cicliche stagioni di crisi
Che caduto il governo De Gasperi nel luglio mille novecentocinquantatré impedire appella anche la semplice presentazione del disegno di legge di ratifica
E non consentiti subito dopo al ministero Scelba di sollecitare il dibattito Degasperi si fece di questo un cruccio che lo tormentone degli ultimi giorni di vita
Attilio osservava che la Francia rimanda Strauss avrebbe respinto l'intesa
Stipulata da Robert Schuman rispondeva che un tempestivo voto del Parlamento italiano avrebbe potuto offrire un estremo sostegno a quanti a Palazzo Borbone si battevano per la ratifica
L'Assemblea Nazionale di Parigi silurò la scende pochissimi giorni dopo la morte del nostro presidente
Almeno questa conferma ufficiale gli fu risparmiata
Un filo logico politico molto forte collega alla scienza ai trattati del mille novecentocinquantasette
Ma la letteratura relativa è ricca di dinieghi in proposito e si spiega
Chi cominciamo finalmente a convincersi dopo anni di contrasto della bontà dello sviluppo comunitario aveva necessità di giustificare il proprio rifiuto precedente
Questo vale per i socialisti che sui Trattati di Roma
Salvo quello dell'Euratom come è stato giustamente ricordato dal professor Pastorelli si astennero e ancor più per i comunisti che votarono contro dopo interventi durissimi e previsioni catastrofiche
Occorre attendere la fine degli anni sessanta per constatare l'inizio di un mutamento di rotta basta forse detto che non aveva contribuito a sollecitare l'avvicinamento delle sinistre la estensione all'assemblea della scena del metodo di elezione parlamentare dei rappresentanti italiani nel Consiglio d'Europa e nella Comunità del Carbone e dell'Acciaio
Risvolti giuridici a parte molti di noi sentivamo la debolezza politica che questa ostilità comportava
Analogo disagio vivemmo nei confronti dei nostri impegni internazionali nel campo della NATO
Che sicurezza offriva Alitalia
Con una opposizione specifica così ampia nel caso che l'Unione Sovietica avesse scatenato un conflitto
In questa ottica va interpretato il lavoro di alcuni Dinoi io ero in quel momento capogruppo dei democristiani alla Camera dei deputati per allargare a tutto il Parlamento la proiezione in Europa
Per esattezza di cronaca devo dire che a spingere al cambiamento servì anche oltre l'esempio della Germania dell'Olanda e del Belgio che adottavano il sistema proporzionale il blocco del rinnovo della delegazione italiana che si era creato dopo la perdita della maggioranza assoluta da parte della democrazia cristiana e dei partiti alleati
Con il risultato che continuavano ad andare nell'Assemblea europea anche ex deputati ed ex Senatori italiani
Poterono così per la prima volta il ventuno gennaio mille novecentosessantanove divenire deputati europei anche Nilde Iotti e Giorgio Amendola
Problemi analoghi si erano vissuti sia in Francia che in Inghilterra in Francia agli inizi della scena i comunisti si erano rifiutati di andare in quella che muore store morì Stores aveva definito una pretesa Assemblea
Cambiarono avviso del mille novecentosessantaquattro
Ma dovettero attendere il mille novecentosettantadue settantatré quando i socialisti minacciano di boicottare Strasburgo se non vi fossero inviati anche i comunisti
Furono allora eletti tre deputati e un senatore anche i laburisti inglesi avevano disertato Strasburgo in segno di non accettazione del trattato firmato dal conservatore due a Philips
Di andarono nel luglio mille novecentosettantacinque
Dopo la rinegoziazione stipulata dal Governo dichiaro sui il son e approvata con una forte maggioranza nel referendum popolare
Solo allora il Parlamento europeo ebbe una effettiva rappresentatività generale
A partire dal mille novecentosettantanove i parlamentari europei furono eletti come è noto a suffragio universale diretto né può dimenticarsi la lunga marcia per fare arrivare tutta la sinistra l'accettazione della politica estera di respiro europeo ed atlantico
Senza precisi affidamenti in proposito
Pur sotto la spinta di tragiche situazioni finanziarie per la sicurezza interna non si sarebbero avuti gli accordi del mille novecentosettantasei che passarono sotto il segno della solidarietà nazionale
Il documento dell'anno successivo
Firmato e votato nelle due Camere anche dai comunisti consacrò ufficialmente che il Patto Atlantico e la comunità europea costituiscono punti di riferimento fondamentali della politica estera dell'Italia
I socialisti Loriano anticipato in coincidenza con il lento abbandono dell'opposizione
Non si dimentichi però nella interpretazione del mille novecentosettantasette
Che nel frattempo era intervenuto all'accordo di Helsinki per la sicurezza e la cooperazione sottoscritto da tutti i Paesi europei salvo l'Albania insieme agli Stati Uniti d'America e al Canada
Gli scettici obiettavano che era illusione credere a queste linee quando l'URSS continuava a proclamare la sovranità limitata dei suoi alleati
Puntuale fu la risposta di Aldo Moro che firmo ad Helsinki anche come presidente di turno della comunità
Brest ne predisse passerà ma l'impegno alla cooperazione resterà e darà i suoi frutti
A rendere più difficile il cammino di molti italiani verso l'Europa
Ha contribuito anche il prevalere che si è dato ai problemi interni direi anzi di schieramento partitico interno disattendendo la linea guida degasperiana
Secondo cui è la politica interna che deve ragguagliarci a quella estera e non viceversa
Un momento tipico di queste errata tendenza lo avemmo proprio nel mille novecentocinquantasette e non per colpa dell'opposizione
Poche settimane dopo la firma sul Campidoglio dei Trattati di Roma presentati immediatamente al Parlamento per la ratifica
Il governo quadri partito presieduto da Antonio Segni andò in crisi sostituito dal monocolore viado Nizzoli
Così per ragioni di schieramento tra i partiti della maggioranza
Ad illustrare a difendere i testi alle Camere non fu il ministro Martino
Che era stato il grande tessitore degli accordi stessi strutturati proprio secondo il modello elaborato nel celebre incontro di Messina del luglio cinquantacinque che è già stato qui stamane più volte ricordato russo resta peraltro agli atti della Camera
Un documentato discorso che l'onorevole Gaetano Martino pronunciò dal suo banco di deputato rivendicando legittimamente la parte da lui avuta nella storica realizzazione non occorrono testimonianze
Ma essendo stato ministro delle Finanze in tutto quel periodo conosco non solo gli aggiornamenti che via via il ministro degli Esteri esponeva al Consiglio
Ma la personalissima cura con la quale seguiva il lavoro del gruppo di preparazione in perfetta sintonia con il collega belga Paul Eastpak
L'intrinseca forza delle cose giuste dei valori ideali avrebbe attenuato e fugato tutte le obiezioni iniziali agli accordi di Roma
Si parla tuttora di euro pessimismo
Beh è un dato di fatto che i sei Paesi sono gradualmente divenuti quindici e molti altri anelano con decisione a venirne a far parte ma c'è di più
Attraverso due tappe significative
Atto unico del Lussemburgo il Trattato di Maastricht integrato dagli accordi di Amsterdam la comunità e divenuta unione e nella sostanza si sono fatti passi avanti notevoli
In campi in partenza poco partecipati pensiamo ai problemi sociali e alla sensibilizzazione sulle strutture regionali destinate in vario modo ad evitare che l'Unione sia un cartello delle capitali centralizzate
Non è inutile sottolineare che sia l'atto unico del Lussemburgo che il trattato di Maastricht sono conseguenza di retta di accordi maturati in due Consigli europei tenuti in Italia il primo a Milano e l'altro a Roma
Nel dibattito sulla ratifichi iniziale
Nel mille novecentocinquantasette l'onorevole Riccardo Lombardi criticò in un certo senso paradossalmente il trattato perché i tempi di piena attuazione gli sembravano troppo diluiti
Il relativo sviluppo può certamente vedersi secondo un'ottica contrapposta
Da un lato vi è la conferma della bontà
Di una inversione di storiche posizioni conflittuali per costruire un edificio comune al quale l'Italia ha conferito parte della sua sovranità
Secondo quanto fu sapientemente previsto dell'articolo undici della Costituzione della Repubblica
C'è viceversa chi si duole di perduranti sparsi di individualismi statali che frenano il disegno di integrazione anche se la prospettiva ormai vicina della moneta unica rimuove era una parte notevole di queste pur nobili insofferenze una parte perché se è improprio parlare di entrare nell'Europa perché siamo e restiamo soci fondatori è pur vero che non pochi obiettivi essenziali specie tra quelli di Maastricht
Debbono ancora essere raggiunti e che sotto un profilo istituzionale le ultime decisioni di Amsterdam hanno suscitato delusioni
Mi riferisco in particolare all'obiettivo di affermare l'identità dell'Unione Europea sulla scena internazionale segnatamente mediante l'attuazione di una politica estera e di sicurezza comune
Purtroppo le vicende dei Balcani
E certe polemiche sul Consiglio di sicurezza dell'ONU contrastano con questo chiaro proposito
Ulteriormente specificato nella coerenza globale nell'ambito delle politiche in materia di relazioni esterne di sicurezza di economia e di sviluppo
Su un punto infine si concentrano oggi le speranze in particolare dei giovani
La ristrutturazione e la diversificazione degli apparati economici in modo da conciliare progresso tecnico e risposte alla domanda affannosa di occupazione
L'Unione Europea ha riconosciuto dopo passate esitazioni di alcuni Paesi che problema comunitario e che sarebbe altrimenti espressione banale retorica quella della cittadinanza europea
Tuttavia l'Europa non può non riconoscere tutta insieme
Di essere in una condizione privilegiata in quanto a disponibilità di risorse rispetto ad una parte molto grande della famiglia umana
E qui concludendo voglio ricordare un aspetto caratteristico e innovativo dell'azione comunitaria al quale non sempre si porta la dovuta attenzione
Mi riferisco alla grande rete di collegamento economico e politico con i Paesi del cosiddetto Terzo Mondo
East Aurata dalla scena prima con i rapporti di libero scambio
Coni diciotto Stati extra-europei che avevano con i paesi del Trattato di Roma rapporti speciali e che stavano conquistando l'indipendenza e subito dopo con le convenzioni dette accipicchia Africa Caraibi Pacifico con le quali iniziò l'intreccio di sostegno allo sviluppo che dopo l'entrata dell'Inghilterra venne esteso a tutte le are analoghe del Commonwealth si ed anche in altre direzioni
Con un riordino generale che si concreto il ventotto febbraio settantacinque con la convenzione di Lomé
Forse anzi senza dubbio il dato quantitativo dell'aiuto non è eccezionale
Ma il significato in equivoco
All'interno dell'Unione dobbiamo realizzare una maggiore giustizia perequativa
Ma nello stesso tempo non sfuggiamo all'imperativo di una solidarietà più ampia senza confini continentali che comporta anche sacrifici
Talvolta è necessario come individui e collettivamente
Riguardare non solo a chi sta meglio per cercare di raggiungerlo o almeno di diminuire il dislivello
Ma quanti famiglie di intere popolazioni si dibattono in una condizione letteralmente disumana
In questa consapevolezza e nei conseguenti comportamenti io credo che si caratterizzi la vera civiltà europea
La parola
A Francesco Cossiga
Porta solo a sa
Prima di iniziare
Il mio temo fortemente rendono riletto questa mattina soprattutto per i giovani
Noioso discorso
Che
Sarei quasi tentato di mettere da parte
Parlando a braccio non non sto a dei nei limiti che mi sono stati concessi perché parlava a braccio significa divagare essere forse più interessante vedere delle cose così insomma
Io vorrei
Dare atto a Chia inizia a chi ha ha avuto l'idea di questo di questa seduta scientifico
Vorrei dare atto di aver avuto il coraggio
Vi permettere che si sollevasse
Una Cortina che sta sempre più diventando pesante
Sul passato della nel nostro Paese
E sugli uomini che hanno fatto grande l'Italia
West ottavo siedono tre persone
Che non dico forse più di altre Maccieri otto più
Apertamente di ammettere hanno lavorato seppur in posizioni diverse e talvolta il polemica tra di loro
A passare dalla prima alla seconda Repubblica
Mario Segni Achille Occhetto ed il sottoscritto
Sotto lo sguardo attento
Interessato sempre salendo ma forse anche non giustamente preoccupato di Giulio Andreotti
Prima lei è abbaglio scendi
Ne ad Achille Occhetto
Un a Francesco Cossiga era avvenuto mai mentre
Che
Muovendo verso prima meritoriamente Mario Segni e Achille Occhetto sulla via referendaria
E poi il sottoscritto in maniera un po'disordinata e diciamo pure anche tumultuosa sul piano delle picconate mai gli era venuto in mente
Che la storia d'Italia dovesse iniziare nel mille novecento novantaquattro o nel mille novecentonovantasei
Che cioè la storia d'Italia dovesse iniziare con uomini nuovi tutti beninteso di John voglio più giovane ma che si dovesse dimenticare
Alcide De Gasperi
Piero Piccioni
Einaudi
Salta agli atti del Nenni
Togliatti
Antonio Segni e Martino
Mentre sembra che tutte le formazioni
Politiche che si muovono in questo Paese
Sì dimentichino che vi è stato
Alcide De Gasperi Antonio Segni
E che forse senza di loro chi adesso si muove in varie articolazioni non avrebbe
Nessun titolo per parlare
O che vi è stato Palmiro Togliatti col suo realismo politico o dell'unico Berlinguer con suo talvolta utopismo ideologico e sembra che venga dimenticato che forse senza questi due uomini non vi sarebbe stato niente di quello che viene nella leadership del nostro Paese e così via quindi credo che sia estremamente duttile soprattutto per i giovani sapere
Che la vita dell'Ostro paese dove inizia dal mille novecentonovantaquattro non inizia dal mille novecentonovantasei che e mila novecentonovantaquattro e mi ha preceduto novantasei
Non esisterebbero senza il cinquant'anni tormentati che l'hanno preceduto e che
Forse avremmo da imparare anche in sede di revisione della Costituzione molte delle cose egregie che impedito di molto più difficile attuare quel lupo difeso dall'assemblea costituente di ieri detto questo senza toni polemici non per dire che i tre presenti quattro presenti in quei cinque mila di cui continua molto ma ecco sarebbe bene che specialmente il giovane sapessero che prima del mille novecentonovantaquattro e lui c'aveva tassi nel nostro Paese c'era qualcosa che quello che c'è nel nostro Paese oggi assoluto cioè può essere senza quel qualcosa non resisterebbe puramente e semplicemente
I due oratori che mi hanno preceduto
Hanno ottenuto dei discorsi che tutto sommato
Erano pervasi di ottimismo
In una certa misura
Essendo com'è noto glielo sardo ed essendo il pessimismo anche sul pessimismo attivo una caratteristica
Della nostro carattere poi io sono considerato un ipocondriaco anch'essi allegro insomma farmaco allegro
Quello che io dirò forse non sarà tanto
Ottimista anche perché forse le speranze erano maggiori di quelle che si sono contrattuale
Nel mille novecentocinquantasette quando l'Italia aderì a trattati costitutivi della Comunità economica europea
La sua economia alle soglie di quello sviluppo
Ricordato nei libri di storia con il miracolo economico
Che avrebbe determinato un irreversibile trasformazione della nostra società
Da prevalentemente autarchica
Agricola a industriale e governata dei principi dell'economia liberale
Vedo tra parentesi in inglese il miracolo economico Miracco non è nel senso italiano è il fatto di cui non si sente non si può dare una spiegazione razionale cioè andavamo diventate ricchi ma nessuno degli ecologisti dal mondo capivo ma il pericolo fossimo diventati almeno un senso Durante il termine miracolo economico fu inventato dall'Economist
Sul piano politico e ideale la maggioranza degli italiani a Baghdad molto diritto alle idealità proprio dalla democrazia occidentale e aveva fatto voto di difenderle all'interno e dall'esterno
D'nell'Alleanza atlantica chiudeva forti nazioni europee con le nazioni sorelle d'oltre Atlantico e vaste e dalla convenzione perché un'Unione Europea distratti sarebbe stata strumento efficace di pace di sviluppo e di libertà
I gruppi dirigenti sopra sopravvissuti al fascismo guidati da De Gasperi ed Einaudi in politica
E da verifiche Lacoste e di Vittorio il grande leader sindacale italiane coloniale
Sotto la le avvenenti diciamolo pure protettrice degli Stati Uniti
è un'opposizione c'è otto Dunga ma interne interiormente non convinta del Partito Comunista Italiano don volta in modo essenziale a motivi di schieramento ideologico e di schieramento internazionale più che ha considerazione del problema in se stesso
Aveva guidato con scelte internazionali oculate un atto ogni istituzioni create l'Accordo di Bretton Woods il passaggio dall'economia di guerra a quella di Pacciani
Propizia Ando la ricostruzione del Paese la stabilizzazione monetaria lo sviluppo della piccola industria notturni energetica basti pensare alle intuizioni di De Gasperi
Di De Gasperi fu sulla jeep il decollo del mezzogiorno rafforzamento delle spie import-export esportazione
La creazione di un'area di libero scambio d'Europa era considerata per l'Italia un ulteriore proprio superare per entrare nel novero dei principali paesi industrializzati del Narducci dentale
La scelta di aderire trattati non fu concorda
E lasciando da parte
Gli schieramenti politici si può dire che una parte dell'imprenditoria
Ad uso al protezionismo fascista e timorosa dell'economia di mercato e anche della politica affascinata dal mito delle terze vie tra i sistemi alternativi capitalismo e socialismo vice opportuno tenacemente la teoria in colonne che insegna che non è necessario essere deboli per temere la competizione internazionale
Basta sentirsi tale e questo sentimento aleggiava nella maggioranza del Paese almeno nella maggioranza dell'imprenditoria del Paese
Furono alcune tenace politici in particolare Martino
Che oggi ricordiamo qui nella sua Messina onorando ma per l'impegno europeista
Antonio Segni Ugo la Malfa e fanno dei confortati da imprenditori lungimiranti
Credere nella capacità del Paese di saper fronteggiare la competizione internazionale e detrarre beneficio
Vedono con speranza forte nella creazione distruttori e spazi economici uno per il Comune la strada più concreta verso un'unione politica
Ed ebbero ragione
La liberalizzazione degli scambi interrotte offrire al Paese l'opportunità di valorizzare due punti pilastri del suo potenziale sviluppo il basso costo del lavoro e l'ingente sviluppo della domanda mondiale
Su questi due pilastri appoggiò la volontà di ripresa degli italiani e la loro ingegnosità
Dando forma concreta al miracoloso decollo economico degli anni mille novecentocinquantotto il mille novecentosessantatré che cambiano profondamente non solo l'economia
Ma la struttura sociale e civile ed il costume del nostro Paese
A questa versione diciamo così
Storico materialista ma non è che si debba buttare a mare solo perché è caduto il muro di Berlino tutto il pensiero di di prima compreso il pensiero marxista sono credo che di fronte al fatto che tutti ormai sono liberali io adoro scritta ad un
Tutto ebbe che sarà intitolato a Marx AN ex aliene Astalli
Amma a
Mi scuserà Labico Occhetto mondo dei suoi pulendo un giorno detta la televisione io non sono e non sono mai stato comunista all'oliva per alzato il telefono e doppietto non sia comunista adesso mi va benissimo
Che Tondo non sia stato mi va malissimo perché a loro non comprendo che cosa tu sia oggi
A queste avversità versione diciamo così storico materialista ed economicista
Della spenti italiana verso l'Europa comunitaria va aggiunta come ho detto l'altra faccia della stessa medaglia una persona idealistico politica delle scelte fatte
Che non ha contato meno dell'altra è che riemersa nei recenti dibattiti sull'ingresso dell'Italia nell'Unione monetaria europea
La coscienza che l'Europa comunitaria ora Unione Europea era un modo efficace forse l'unico per ostacolare se non impedire il riemergere non dell'identità nazionale
Ma degli egoismi nazionali nel Vecchio Continente innalzando contro di essi insieme alla coscienza del valore dell'italica europea un da dica di interessi forti è intrecciate tra loro
Lo scopo dello quello dello presupposto bellico era quello di propiziare il benessere diffuso per dimostrare le popolazioni europee che beneficiano di condizioni democratiche ed erano attratte dal fascino del socialismo invasione statalista
E soprattutto del comunismo nella sua versione ideale
Perché noi dobbiamo sempre ricordare che il comunismo oltre una teoria economiche politiche oltreché una disastrosa prassi
Negli Stati dell'Est è stato un grande ideale che altrimenti non avrei potuto mobilitare milioni di uomini
Farò adesso il filo comune mi diranno che sono un filo comuniste ma ebbe ricorda le date perché tutti si sono dimenticati di quello che erano ieri e vogliono scordarsi è questo superare il passato belle ma dimentica sole malissimo
Superiorità dell'economia di mercato rispetto a quella pianificata allontanando così anche le tentazioni nazionalistiche belliche alle quali Europe avrà costantemente ecceduto nella prima metà
Sistemi di Stato organizzati dall'Unione dalle pubbliche socialiste sovietiche
Questo scopo ed allora cementato sul piano pratico anche dall'interesse di far fronte comune per fronteggiare i rischi derivanti dalla presenza di truppe dalla maggioranza
Dei cittadini europei considerati ostili alla frontiera dalla Germania occidentale ed un'assoluta situazione politica precarie dove lo Slavia e sia pure in minor misura i nostri la scelta del libero scambio concretata semi trattati da Roma ha raggiunto gli obiettivi che si prefiggeva non solo per l'Italia ma per tutti i Paesi che vi hanno via via ha detto
Cioè rafforzare insieme le condizioni di benessere e di stabilità politica di sistema del nocciolo duro del vecchio continente
Negli anni successivi alla firma del trattato l'evoluzione dell'economia europea fu spettacolare
Anche per un'analoga lungimirante politica gli Stati Uniti che forse stanca di essere coinvolto in guerre mondiali fuori dai suoi schemi di azione tradizionale mi aiutò prima e ne propizia poi il decollo permanente di seguito ancora una volta sotto la spinta della politica americana e soprattutto degli originali di oddio Roosevelt tirando l'evoluzione dei Paesi fu in direzione della costruzione di una rete di protezione sociale il valzer spezza
Che appesantiscono orse la corsa economica del Vecchio Continente ma restando la comune visione del sistema politico che vedevano intrecciarsi sia pure con modi e tempi diversi da Paese a Paese e sempre nel quadro dello Stato costituzionale della libertà
Un liberalismo economico più o meno puro come un socialismo democratico anch'esso più o meno strutturato a livello nazionale
Negli anni settanta la crisi petrolifera insieme al peso crescente degli oneri e delle crescenti di efficienza dello Stato sociale consigliò l'inversione di tendenza politica l'erario ci dentale
E di conseguenza dell'europeismo
Puntando alla ricerca di maggiori dosi di mercato in un contesto economico dove la presenza pubblica era andata assumendo caratteristiche sempre più allo statalismo dall'Ancien Régime in salsa socialista questa volta con elementi politici ed economici di socialismo reale
Il processo ebbe inizio nel Paese europeo che più di tutti si era tenuto fuori per tradizione per interesse dai processi di integrazione pericolo previa anche se non completamente da quella economica il Regno Unito
E i conservatori della signora facce
Diede l'ordine o un rigoroso e duro al processo di privatizzazione dalla proprietà pubblica
Di deregolamentazione delle colonie dove come monetario che fecero scuola anche al di là dall'Atlantico e vi si concretizzarono con l'avvento al potere del repubblicano del Reagan ed il funk alla fede preserva
La signora Thatcher frecce quel lavoro sporco che in Italia null'affatto è che permise poi atto di Blair vince le elezioni in condizioni di tranquillità senza lo vuol fare Luigi il lavoro sporco trasporto non decisivi e forse neanche significativi i passi verso la creazione di un'unione politica
Come istituzione invece di una tecnocrazia europea democraticamente del responsabilizzata io per un paio d'anni su questo tema sono andato a scuola del cancelliere tedesco Carducci mette titolare di gran parte del potere politico istituzionale lucciola beva con i conti dei commissari europei coglie ripresi nelle coglierli noleggiati con i mazzi di fiori mandati alle signore si incontri dalla Comunità europea cosa secondari ma diceva queste battute per criticare quello che era un restituzione sostanzialmente il suo carattere
Certo non controbilanciato da un parlamento che al che ha contraddicendo a quelle che erano state le speranze è anche tensioni politiche del crearlo ed un modello altro
Un Parlamento deve quasi puntuale e certamente non molto significativo
Trascorsa quasi la metà di quarant'anni quindi considerati la presa di cemento dell'interesse strettamente economico e della comune visione del sistema sociale dell'Europa comunitaria comincia a scemare
Avendo essa ormai incorporato la gran parte degli effetti positivi della liberalizzazione dei mercati e acquisito coscienza delle contraddizioni di un sistema a critico e antieconomico di protezione sociale
Non essendo però venute meno le componenti politiche diano ricordate si tenta il loro rilancio puntando a forme di gestione monetaria comune che ebbe c'entrassero parte della solita nazionale cioè compiere passi irreversibili qual è quello della creazione della moneta comune
La creazione della moneta comune e l'accessione perlomeno di un terzo dalla sovranità nazionale e questa sovranità nazionale una volta ceduta non può essere più preferenze
Questo fu un preludio dell'iniziativa che più tardi si sostanziò dal Trattato di Maastricht
Ma che inizialmente si limitò i problemi valutare il famoso serpente monetario dei primi anni settanta
Questa volta metto in difesa dell'unione con il coro pena era dettato do do duplice esigenza da sempre latente
Ma esplosa dopo l'abbandono dei cambi fissi avvenuto a seguito della declaratoria della non convertibilità del dollaro e non a prezzi fissi deciso dall'amministrazione Nixon nel mille novecentosettantuno
Innanzitutto per un buon funzionamento competitivo di un'area di libero scambio occorre poter disporre di un netto lo stabile di misura comune occorre capire a che cosa vado di pezzi di carta che abbiamo in mano
Cioè di uno standard volontario che il sistema monetario internazionale fondato di fatto sul dollaro non ero più in conduzione di offrire lasciando ai Paesi la possibilità di buttarli in rapporti di scambio tra monete nazionali
Incidendo anche se questo è stato utile per il nostro Paese alla lunga non è stato inserito utile per tutti in modo artificiale sulla competitività
Com'è noto ripeto questo strumento è stato ampiamente utilizzato dall'Italia per sostenere le sue esportazioni e per proteggersi dall'importazione inoltre la creazione incontrollata di dollari che si tramuta in una vera e propria egemonia dalla valuta americana impediva all'Europa il raggiungimento di una reale sopra detta monetaria
Che non era posseduta più dei singoli membri di essa che consentisse manovrando quantità i tassi di interesse il perseguimento di obiettivi di obiettivi che fossero indipendenti da quelli scelti dagli Stati Uniti d'America
La seconda fase dell'un pacemaker Rizzo caratterizzata quindi sul piano economico dalla ricerca di un'indipendenza monetaria dopo aver raggiunto e per proteggere in larga parte quell'economica
Che altrimenti esiliato dalla scelta di obiettivi economici tramite lo strumento voluto arriva a parte gli Stati Uniti
Resta un tubo tutto avvia sostanzialmente immutati gli obiettivi politici e gli ideali alla cui realizzazione del signor riserva però di fatto un interesse reale sempre più secondario
Il crollo del muro di Berlino e quello che non senza giuste critiche è stata definita la fine della storia
O la vittoria del capitalismo cambia invece anche il quadro geopolitico è quello oggi o con un mito europeo e chiedendo anche se ancora è difficile stimare quanto sull'ideale stesso duro
Anche in seguito a queste vento i mercati mondiali si attorno e si affermo si comincia a fermare la globalizzazione
Offrendo alle imprese europee un potenziale di sviluppo Esterno superiore a quello garantito all'interno della comunità
Il pericolo sovietico alla frontiera dell'Europa e quello comunista all'interno dei Paesi satelliti anche se ognuno Jugoslavia il dollaro non è più la volontà egemone essendo cresciuto il peso del marco tedesco e dello yen giapponese le fonti di approvvigionamento di petrolio si liberalizza
A seguito dell'insieme di questi eventi sommariamente indicati il cemento degli interessi economici europei si allenta
Come pure quello dell'interesse politici i primi tengono a gravitare simultaneamente versò all'esterno alla comunità ad esempio l'Estremo Oriente verso l'interno del Paese con nuove forme di sensibilità nazionalistiche
La riunificazione della Germania acconsente a quel paese di raggiungere dimensioni economiche ragguardevoli per competere da solo a livello mondiale
E per compete per porre la sua candidatura al leader europeo e al leader mondiale
Non c'è più certo mitica bile sul piano militare in Europa dalla Forks da troppo francese e degli armamenti tocca all'inglese per la perdita di peso negli equilibri
Giù politici di questa tradizionale componente di Potenza
Una spinta di Porto una spinta definitiva all'acquisizione del ruolo di grande Germania diciamo le cose col loro nome definitiva viene data dalla dissoluzione dell'orso ed al sistema degli Stati da socialismo reale
La rapidità con cui l'iniziativa politica inglese con Jenkins e francese condannò porta la firma alla firma del Trattato di Maastricht e e il sostengo lungimirante del cancelliere Kohl degno è coerente erede dell'indiano europee
Di cui Adenauer si fece portatore all'atto della firma dei Trattati di Roma
Impedisce ai tedeschi
Sull'onda dell'un bel tiro entusiasmo dell'unificazione di bloccare il processo avviato negli anni Cinquanta
Ma non di darne subito un'interpretazione che innalza il prezzo del realizzazione dell'unione economica e monetaria europea
Rigore rigidità fiscale rigore monetaria sull'otto
Con la conseguenza di una insensibilità sostanziale almeno iniziale e forse neanche non voluta ai problemi sociali come quello della disoccupazione
Sapienti famosi numeretti Tretti ricondotte le due e altre cose del genere
Sia di fatto però in tutto questo un appannamento dell'ideale civile comunitario europeo mi è accaduto di dire non so se i ragazzi hanno mai visto un bellissimo la riproduzione di un bellissimo quadro
Per Washington più posso del delle nuvole
A bordo dei
Dei volontari virgiliani per andare a combattere gli inglesi e tiene in pugno la bandiera stelle e strisce Karajan a Marghera americane
Ecco mi riesce difficile pensare ad un qualunque leader europeo che non dico passi il treno ma è il primo modesto dei del regale nove su una barca con i volontari diciamo
Trarre nani i volontari siciliani sardi e abbia come bandiera la bandiera della moneta unica europea sinceramente
Non credo che si possono sollevare l'entusiasmo dei giovani che poi son quelli che governano lo vedo male soltanto con la moneta unica europea
In realtà la comunità europea se ben vediamo
A posteriori aveva svolto largamente il ruolo più che di soggetto politico specifico come da noi dico noi perché c'ero io scusate questa citazione
Declamato nel Consiglio europeo del mille novecentottanta di inquadramento politico economico dei Paesi europei dell'alleanza atlantica
Per Paesi in poi come la Java non abbiate popolare
Per delle faccio vedere ai ragazzi specialmente così potete vedere come ci stiamo avvicinando per Paese poi come la Germania occidentale in cui la coscienza nazionali unitaria era stata spezzata e l'unità statale interrotta le due Germanie
L'ideale europeo era stato insieme nell'integrando l'integratore morale dell'auto coscienza civile e la speranza democratica alla ricomposizione unitaria della nazione dello Stato
Per l'Italia
Tragicamente diviso al suo interno non solo politicamente ma anche in termini di eticità statuale e in preda allo svolgimento della coscienza di nazione
Lidia all'Europeo era stato in parte il surrogato dell'identità nazionale
E in parte lesa la speranza sovranazionale violarle composizione interna giustamente Giulio Andreotti ha indicato come tappa fondamentale
Di quella che io chiamo la riunificazione interna del Paese il giorno nel quale non dico ai governi opposizione le due parti della mela
Votarono in Senato la mozione unica di politica estera dall'il comincia veramente la ricomposizione non solo politica
Ma ittica e civile della nazione italiana che la bruttura del mondo in due abbiano spezzato Harry comincia a nascere la possibilità di acquisire una coscienza unitarie nazione
Il Regno Unito e la Francia che sembravano essere i più tiepidi in modo furono quelli meno interessati dalla bufera della libertà
Perché sempre avevano mantenuto una forte identità nazionale e statuale è sempre connesse avevo realisticamente commerciale indicato il professor
La Istica mente congiunto le viale dell'unità europea l'idea che la Francia sia stata sempre puntare ad altro be insomma
L'Inter la Francia aveva un concetto più modesto
Non solo ultra nazionale sovranazionale ma basato sullo forte coscienza nazionale dell'identità europea
In questa terza fase tuttora in corso della storia dell'unità europea il quindici Paesi geminati dal doppio iniziale del sale firmatari cantati da Roma
Si trovano però di fronte a una realtà geopolitica e gioco non è chiaro ben diversa da quella iniziale da quella del sei
Francia Germania occidentale Veggia Lussemburgo
Domanda
Che contiene tuttavia gli stessi problemi da risolvere
è indubbio che gli ideali come ogni altro valore sociale si sono attenuati e sopravvivono solo delle generazioni che hanno impatti più dolori delle due guerre mondiali
Ok di quelle sono stati direttamente allievi
è stato detto giustamente che occorre affrettare la realizzazione del disegno di unificazione europea sì in queste finché questa generazione invita e tiene le leve del potere
Perché la memoria storica dei disastri degli nazionalismo rischia di andare perduto nelle generazioni figlio dal benessere
Gli altrettanto indubbio che è l'interesse al mercato europeo come destinatario dei prodotti dei Paesi che lo compongono esce matto
Non certo come livello ma come potenziale impulso allo sviluppo
Da un lato la crescita del prodotto lordo dell'Unione Europea comparata con quella dei Paesi emergenti indica che l'attrazione delle scuole degli interessi esportati degli anni sessanta e settanta è venuto meno
Dall'altro l'estensione degli accordi di liberalizzazione degli scambi in abito Gatti in ambito di organizzazione mondiale del commercio e l'affermarsi di fatto di un mercato globale assegna a ciascun Paese europeo la possibilità di libero scambio all'intero due Europe
Anche nella futuristica
Inventata ipotesi di Roberto de trattati da Roma
Il libero scambio all'interno dell'Europa è ormai garantito da un intreccio di trattate internazionale che ci sono giustapposti è che posso davvero indigenza anche se per avventura ritrattate Roma fossero abolite
Non di meno restano identiche
E per certi versi si è rafforzata alcuni interessi economici fondamentali che devono indurre a tenere unita l'Europa dei Quindici possibilmente allargandola ai Paesi esclusi per incidenti della storia
Come l'altra la Polonia Ungheria Repubblica Ceca e si sono
La possibilità di recuperare in tutto o in parte la sovranità monetario a livello europeo rivaleggiando con il dollaro o imponendo agli Stati Uniti la creazione di uno standard monetario internazionale sganciato dalle monete nazionali
Esplode la svolta così buono come loro che restituisca al sistema degli scambi mondiale
Un metro monetario standard perciò immutabile e non invece rapportabile a un non governato non governabile ho impedito di imprevista governabilità come il dollaro
Lei ora assolverebbe a questa funzione
Possono essere criticati modi che sono stati scelti per raggiungere l'obiettivo i numeretti di Maastricht
Ma non Fini che esso persegue
La possibilità di condurre una politica estera almeno concertata
Che di all'Europa un peso geopolitico adeguato al suo peso gioco non dico per bilanciare ancorché non manifestatosi negativo il potere degli Stati Uniti nello scacchiere mondiale
I casi dell'ex Jugoslavia dell'Albania devono poter insegnare qualcosa all'Europa se l'OPA voglia di imparare
La possibilità di attuare un disegno di sviluppo tecnologico rispondente ai bisogni dello sviluppo socioeconomico do l'Unione adeguando il visore misura conforme ai livelli di preparazione del capitale umano
E poi la possibilità di dai di difendere i livelli di occupazione senza fili e gradualmente la rete di protezione sociale e prendendo delle misure ed evitare quello che conta è stato chiamato il social dumping
Noi siamo in fase di da prodotti artatamente concorrenziale dei nostri che provengono dare che hanno una situazione sociale e una situazione di tabù la situazione sociale che è intollerabile per i paesi civili
Dove il lavoro dei bambini lavoro con le bambine vengono lasciati morire dalle malattie e non si può permettere che un'economia di un Paese Sato come il nostro
Venga fiaccata dal modo barbaro incivile in cui viene gestita l'economia del degli altri paesi
Se queste anzi
Fossero prese in seria considerazione
E si raggiungesse la coscienza che gli stessi obiettivi non sarebbero raggiungibile a livello di singole paese
Anche per una Germania unita mai sottratta o dall'Europa divisa tra i ne ha otto accettati esclusi usciremo finalmente da questa tormentata terza fase di pericolosa perplessità
Che all'ente vincoli europei per entrare in una quarta fase quasi completamente diversa dalla prima certo ma non di meno importante per il futuro del pop orecchiabile alto il Vecchio Continente ed erede dei valori morali e democratici professate da Adenauer da Shulman da Spacca da Munich Re d'assegni dai Martino
Ma per questo non bastano le sole istituzione tecnocratica che come la Commissione di Bruxelles o la futura Banca centrale europea anzi queste se non integrate in un sistema deliberativo di controllo politico basato sulla sovranità del popolo europeo
Possono costituire o un pericolo per la futura dell'operazione europea è un pericolo per la futura sovranità del popolo europeo
Certo l'idea che d Europa chiave noi paneuropea e portò alle Bonazzoli progetti federali non sembra più realizzabile e l'unione che vada Helsinki a Lisbona
Questo progetto fu ferito mortalmente dall'affossamento della Comunità europea di difesa
Ma questo non significa che l'ideale proprio di quell'idea di Europa
Non possono essere ispiratori di un'iniziativa politica coraggioso e lungimirante di unità non solo non reale non solo politica ma sul punto morale e civile e culturale dei Paesi europei
In un quadro realistico di unione politica o di concertazione del politica che non sarà certo al primo la federazione
Basato sempre perché non credo su ciò che rimarrà della sovranità del pubblico rompete scorporata dalla sovranità monetaria market nulla per delle ricchezze nazionali dei valori nazionali
E tutto il riunisca nei valori comuni ed unificanti
Forte la mia speranza quindi che gli italiani con una riconquistata unità civile e con una
Ray con questa dai unitaria coscienza nazionale contribuiscono a questo grande disegno di libertà di progresso per l'Europa di soli tale sviluppo per i Paesi più poveri di civiltà e di pace per il mondo
Virtuali giovane gli Achrome allora non c'è anche il pistolotto finale che è il segno che l'oratore affitti
Alla parola un giovane via ammore Achille Occhetto aveva ventuno anni aveva iniziato la sua attività
Forse è vero come sostiene un celebre motto di spirito che i popoli non hanno memoria ma solo ricordi
Ciò non ci esime dalla responsabilità di ricordare di mantenere tenacemente il filo degli avvenimenti
Di legare fatti e persone con la Regione con la ragione della memoria
E a proposito delle memorie io voglio dire
All'onorevole Cossiga l'ex presidente Cossiga che non ho mai dimenticato evidentemente
Di essere comunista anzi se non avesse
Mai se non l'avessi tenuto sempre presente non avrei fatto la svolta
La svolta l'ho fatta perché crede Ivo nella necessità
Di rilanciare dopo i delitti compiuti dallo stalinismo
Che secondo me non coincide necessariamente con tutto il pensiero di liberazione umana della tradizione della sinistra sia italiana che europea dopo quei delitti di rifare la sinistra non ho mai pensato che questo volesse dire portare poi la sinistra voleva essere il centro della politica del paese
E quindi voglio dire questo un po'polemicamente anche perché vedo che tutte le volte che ci mettiamo intorno a un tavolo lungo un tavolo c'è
Forze così diverse uomini così diverso e c'è qualcuno che si stupisce qualcuno si è stupito anche qui a Messina io vorrei dire a questi giovani che si stupiscono dovrebbero stupirsi di più
Quando si fanno gli inciuci nella politica e di meno quando si dibatte ciascuno
Ma non vogliono
Intervenire ulteriormente su queste provocazioni politiche ci appassionano tutte perché qui io non sono in veste di membro del Partito democratico della sinistra ma come presidente della commissione esteri e quindi e con grande onore rappresentando diciamo in questo senso tutti i partiti di potere partecipare a ricordi e anche a una rivalutazione della nostra storia europeista
Così oggi mi sembra che la breve ma non imprevedibile crisi italiana
Abbia posto nella penombra se non nel buio dell'oblio le critiche e i dubbi
Le preoccupazioni che da tante parti sono state sollevate sulle conclusioni della conferenza intergovernativa e sulla conferenza di Amsterdam
Dubbi e critiche che sono emerse con chiarezza
Nella seduta del Parlamento italiano dell'undici giugno scorso
Quando si sono discusse nell'aula di Montecitorio le mozioni sulla conferenza per revisione del trattato di massa e quindi sono lieto come presidente della commissione Esteri
Che la commemorazione dei quarant'anni del Trattato di Roma era anniversario della scomparsa
Di Gaetano Martino a cui rendiamo omaggio per la sua salda fede europeisti
Ci diano l'occasione di riprendere il filo del ragionamento e del confronto
Il progetto europeo e allo stato dei fatti il più grande e ambizioso e difficile progetto politico di questo pianeta
Non possiamo permettere che una crisi del processo di costruzione dell'Europa venga affrontata con superficialità e direi anche con approssimazione nel dibattito parlamentare ho sostenuto a suo tempo la necessità di avere una pausa di riflessione
Per non commettere errori una fase nella quale le grandi componenti ideali e culturali dei fondatori dell'Europa la componente cattolica quella liberale e quella socialista possano ritrovare
Come in altri momenti di grande difficoltà la forza di sapersi unire per evitare un possibile stallo è un arretramento ripeto sulle grandi questioni di politica europea
Come forse sapete non ho perso occasione per ribellarmi oppormi
All'impostazione del pensiero unico monetarista
I numerini di Maastricht
Poche cose a dire la verità
Mi risultano più indigeribili e sgradevoli della spocchia con la quale i dilettanti della politica
Spacciano per verità assolute quelle che restano indirizzi e ipotesi di teoria economica
Voi comprenderete conoscendo un po'la mia storia la fatica che si è dovuto compiere per opporsi al dogmatismo economico della sinistra le verità assolute di certa marxismo
Quale sentimento si possa provare verso chi pensa che l'economia sia la scienza che detta le leggi sociali così come la fisica per le leggi naturali
Io credo che noi dobbiamo ristabilire la problematicità del reale non possiamo semplificare oltre illecito la complessità dell'uomo le ragioni della sua libertà la ricchezza delle sue relazioni con gli altri e con la natura
Quando regioni ragioniamo di Europa nel nostro Paese
Quando ragioniamo del futuro del complesso sistema di valori che definisce la qualità etica del mondo in cui viviamo non possiamo continuare a tollerare questa specie di neo sofistica tecnocrati
In questa neo sofistica tecnocratica la politica diventa un prodotto residuale
Una banale tecnica del consenso spesso sempre più spesso la ricerca del successo immediato la vittoria nella battaglia dell'immagine
Tanto si sa per quando riguarda le cose reali la distribuzione della ricchezza e il rispetto dei diritti di cittadinanza la ricerca dell'equità sociale ci pensa l'economia che è uguale sia per la destra che per la sinistra e forse anche per il cento
E io non credo che le cose stiano così in realtà
In Europa così come in Italia questo ha prodotto una rottura della politica la politica si è rotta ha prodotto una ferita profonda del tessuto composto dalle attese e dalle tensioni morali dalle speranze che uniscono i cittadini tra loro e cittadini con le istituzioni
Ecco quindi una prima bandiera
Che le tre grandi componenti che hanno fondato l'Europa possono sollevare in questa fase in questo delicato passaggio la bandiera della critica
La critica come segno di libertà la critica come responsabilità
Ritengo che per scendere nel concreto dalla costruzione europea l'analisi critica debba esercitarsi in primo luogo sull'architettura istituzionale dell'Unione Europea
Questo tema è già all'ordine del giorno sia per quanto riguarda la riforma dei meccanismi decisionali che per quanto riguarda la composizione degli organi europea
Ciò che non mi sembra ancora abbastanza chiaro e definito e il percorso
Che ci proponiamo di compiere per arrivare all'unione politica il Progetto per colmare quello che in modo Euphon mistico si chiama il deficit di democrazia
Siamo fortemente concentrati nella realizzazione dell'unione monetaria
La istituzione della moneta unica per i Paesi europei innanzitutto si badi bene un grande fatto politico
Sono in disaccordo con coloro che vogliono moderare diminuire la rilevanza della cosa come se si trattasse di un evento accesso
Credo al contrario che non vi sia una percezione ancora abbastanza precisa delle enormità dell'innovazione che stiamo introduce ma in questa enormità c'è anche l'idea di una moneta senza Stato meglio una moneta unica che per il solo fatto di essere consensualmente emessa da una molteplicità di Stati sovrani dovrebbe promuovere generare nuovi elementi di statualità sopranazionale
La instaurazione di una moneta produttrice di identità istituzionale in luogo di una moneta che costituisce il simbolo di una in identità preesistente e una novità assoluta
E quindi è naturale che dubbi e preoccupazioni siano giustificato
D'altra parte tutti noi lo sapevamo
L'Europa ha scelto la strada di non è la linea di Spinelli ed in certo senso quelli del Golfo non sono passate si è preferito il metodo induttivo che non dichiara in apertura dei lavori il disegno generale ma che con finta modestia costruisce piano per piano mattone dopo mattone procedura
Amministrativa dopo procedura l'intero grattacielo
Se questo sia o meno un bene saranno solo gli esiti del processo a dirlo
Per quanto ci riguarda abbiamo il preciso dovere di lavorare comunque il successo dell'opera
Qua si è qualsiasi sia il materiale scelto qualsiasi siano gli strumenti che ci troviamo per le mani
Non faremo tuttavia una cosa utile oggi se tacessi Mon sui buchi concettuale
Della costruzione europea
Hill udendo noi stessi e gli altri sul carattere normale di continuità di svolgimento automatico del processo non si tratta di una anomalia evidente con una quantità di rischi terribili sia sul piano economico che politico
E facciamo bene a spingere perché i connotati di uno Stato federale europea o di uno Stato di altra natura vengano disegnati perché lei di identità europea venga sempre meglio definita in positivo
Per quello che la nostra civiltà ha già dato all'umanità e il negativo per differenza con le altre culture d'altra parte non era forse Weber a dire che senza una spinta verso l'impossibile non si potrebbe realizzare neppure ciò che è possibile ora in gergo europeo
Queste considerazioni appartengono al tema dell'approfondimento dell'Unione
Di norma contrapposto al tema dell'allargamento dell'Unione europea stessa
Confesso di non amare particolarmente questi due termini certamente riflettere e lavorare
Ad una riforma delle istituzioni europee perché si giunga nel rispetto del principio di sussidiarietà in accordo con la volontà dei paesi membri
Alla creazione di una federazione di Stati alla definizione di una politica estera e di differenza comuni significa approfondire l'unione
Tuttavia la rilevanza di una scelta del genere
E tale che si dovrebbe più propriamente parlare di costituire l'Europa di scegliere tra le diverse opzioni possibile la sua nuova identità costituzionale
Io credo che tutto ciò sarà più chiaro tra poco quando la cogenza dei problemi politici posti dalla istituzione di una moneta unica ci porrà di fronte a scelte drastiche
Quando saremo costretti a liberarci in fretta pena il fallimento del Progetto del piombo accumulato nelle gambe lungo il percorso della via amministrativa alla Unione quando le ragioni della democrazia entreranno in qualche contraddizione con le ragioni del governo dell'economia per quanto riguarda la possibile contraddizione della nuova necessaria Costituzione d'Europa con il processo di allargamento mi limiterò a poche considerazioni che spero non riterrete troppo banale
In primo luogo dobbiamo avere ben presente che i processi di allargamento dell'Europa sono di fatto due
Il primo è quello che sta avvenendo propriamente all'interno dell'Unione europea e che vedrà negli anni a cavallo del due mila e alcuni Paesi dell'ex come con entrare a far parte dell'Unione
Il secondo processo di allargamento e quello della NATO che procede imparano lei lo ma non coincide con il primo
Nella mia opinione l'esito di questo doppio processo di allargamento è una variabile dipendente da tre fattori principali
A la capacità europea di definire in tempi rapidi in totale autonomia in forma multilaterale una propria politica di difesa e una propria politica estera B
La capacità me americana di guarire dalla sindrome da vittoria dalla guerra fredda sì la soluzione della crisi politica dell'ex Unione Sovietica
Il tema così urgente difficile dell'allargamento prima ancora di Portici
Delle domande su quali dovranno essere o come si dovranno modificare le procedure di decisione il modo di funzionamento della macchina europea ci impone altre questioni rilevanti
E cioè quali sono i confini dell'Europa
A quale territorio facciamo riferimento del nostro progetto di unione
Quale identità storico culturale ci guida nella costruzione di questa nuova entità
Senza entrare nei labirinti della geopolitica
è del tutto evidente che un'opzione comune convinta deve essere fatta essenzialmente su tre Paesi che costituiscono di per sé tra i nodi politici primati la Russia i Balcani e anche la Turchia ma non voglio evitare il tema delle possibili contraddizioni
Tale necessario allargamento dei confini dell'Unione Europea con esigenza capitale di approfondire l'unione stessa di darle come ho detto fa poco fa una nuova costituzione politica il punto
E che non vi trovo delle vere e proprie contraddizione quanto delle opportunità
La prima opportunità è quella che deriva dalla stessa ingovernabilità
Di un'Unione a venti venticinque membri con i meccanismi attuali
Quindi l'allargamento dell'unione costringerà l'Europa semplificare il suo funzionamento obbligherà delegiferare a decentrare in una misura finora ignota le decisioni bloccherà la furia regolatrice che sotto il pretesto dell'armonizzazione giurisdizioni diverse sta soffocando la limpidezza del progetto originario nello stagno delle burocrazie incrociate
L'Europa il mondo stanno vivendo una vera e propria nuova rivoluzione del sistema di produzione un cambiamento profondo
Nel rapporto tra l'uomo e la natura tra il sistema delle conoscenze scientifiche e le cose è questa la vera sede della sola competizione che valga la pena di essere vissuta ciò che non era mai avvenuto nella storia e che il prodotto dalla ricerca la tecnologia l'invenzione scientifica potessero tendenzialmente liberare l'uomo
Dal lavoro una liberazione sperate inattesa ma che costituisce una grandiosa sfida la cultura e la capacità di governo degli individui e delle società
Ed è questa sfida che la nostra futura civiltà europea e chiamata a vincere anche la grande tematica della diminuzione dell'orario di lavoro dovrebbe essere affrontata a un ben più alto livello culturale ideale Empoli
Ma tutto ciò richiede una visione sistemica
Del governo dei processi di globalizzazione mondiale
Il che comporta primo
La considerazione che non è sufficiente li mette limitare la costruzione europea ha una visione monetaria alla costruzione cioè del processo di Maastricht condizione necessaria ma non sufficiente
Secondo che non possiamo abbandonarci al processo di allargamento della NATO a prescindere dagli obiettivi della costruzione dell'Europa politica
Terzo che l'Europa politica deve essere armonizzata con i ritmi e i tempi dell'allargamento della NATO e viceversa
Con una visione della riforma dell'ONU nella direzione di aggregazioni regionali e del seggio europea
Proprio un mese fa insieme all'onorevole Martino abbiamo portato a New York una proposta elaborata dalla nostra Commissione esteri di riforma nazioni che parte dalla considerazione dell'esigenza di un rinnovamento radicale delle istituzioni internazionali
Data la crisi di legittimazione dell'ONU
Dato il fatto che le istituzioni internazionali non rispondono più dopo la caduta del muro di Berlino alla trasformazione storica Ina
Il problema è che ci sta dinnanzi e quello di conferire nuovi potevi a queste istituzioni
Le quali devono compiere una missione non solo di pace ma devono affrontare le grandi sfide dell'epoca moderna lotta alla droga il problema dell'ambiente la disoccupazione
E ciò richiede anche un conferimento di sovranità ha poteri sovranazionale
E tutto il tema secondo me nel quale noi dobbiamo collocare oggi a differenza di cinquant'anni fa perché la situazione diverso di quaranta anni fa
E come si può il la questione stessa dell'Europa e come passiamo da un governo governato da un mondo governato da due blocchi com'era il pop il mondo della guerra fredda
A un mondo che non ne governato dall'allargamento a macchia d'olio del blocco vincente anche perché gli Stati Uniti d'America non ce la fanno
E gli elementi di isolazionismo presenti negli USA stanno proprio dimostrare che poi in realtà non vogliono svolgere questa funzione unica
Almeno una parte
Del Paese non vuole svolgere questa funzione unica e allora bisogna avere una nuova visione di sistema del governo dei processi
Mondiali e io credo che questa nuova visione di sistema dei processi mondiale la possiamo trovare a livello regionale
Nasce di qui la nostra proposta di un seggio europea
Perché non c'è dubbio che se vogliamo la politica
Comune di difesa di cooperazione dell'Europa se vogliamo aprire al terzo e al quarto mondo dobbiamo porci questo problema io conosco l'obiezione
Ma come fai a proporre il seggio europeo quando appunto a da Stern ad Amsterdam ci siamo fermati
Ma questa obiezione io rispondo primo
Che nella politica c'è sempre un rapporto dialettico tra l'utopia il modello che deve esistere anche di fronte alle difficoltà pratiche
Per potere poi alla luce di quel modello giudicare i passi intermedi che si fanno
E secondo che ci troviamo di fronte un problema generale perché quando poi si parla delle rappresentanze
E vediamo che per l'America latina il Brasile dice sono io rappresentare il Brasile e l'Argentina totalmente si arrabbia la questione è una questione universale vale per il Giappone vale per l'India
E allora quello che oggi appare utopia domani sarà realismo
Ora io credo che questa questione noi dovremo sottoporla tutti assieme ai nostri partners europea
La Francia non può continuare a parlare di monsieur o Madame la pesca
Senza dire se sostiene o no una visione nuova della rappresentanza europea al Consiglio di sicurezza
E lo stesso vale per la Germania naturalmente
Quindi io credo che questa questione dobbiamo farlo uscire da una visione nazionale Italia contro Germania in cui qualche volta si è un po'caduti of soprattutto la stampa ha ritenuto di rinchiudere
La nostra posizione vive in queste considerazioni la consapevolezza della necessità del Governo mondiale dei processi soprattutto di quei processi che non possono più essere risolti soltanto a livello nazionale ma attenzione questo non vuol dire sovranazionalità astratta una specie di governo mondiale tecnocratico una specie di Spectre che governa tutto il mondo
La sovranità deve essere consapevole
E democratica e così deve essere il conferimento di sovranità nel pieno rispetto di ciò che è sempre presente nel valore democratico della nazione
Che a mio avviso e un valore irriducibile
E quindi io vedo due movimento la Confederazione verso l'alto che significa conferimento democratico e consapevole controllato di sovranità che presuppone anche revoca
E in movimento verso il basso che conferimento di poteri nella direzione del federalismo in questo quadro gli Stati nazionali non spariscono cambiano ruolo diventano un grande snodo democratico il centro di discussione della bora azione per Grandi Progetti di questi due movimenti che ho
Brevemente descritto
Quella unità
Questa che io sto descrivendo poi ritengo che non sia niente che sia nient'altro che quella unità nella diversità che qui è stata evocata e di cui parlava appunto l'onorevole Martina
Tutto ciò dovrebbe disegnare quella che chiamerei una nuova configurazione della democrazia internazionale
Dopo la caduta del muro
E sulla possibilità quindi di andare un governo diverso del mondo che non è più fondato sulla contrapposizione tra i due blocchi ma indica una nuova strada
In questo quadro l'Europa
E chiudo con questo auspicio credo che può essere il più grande modello di sperimentazione di questo progetto più generale per questo noi abbiamo un dovere un compito
Che vale anche per il Sud-Est asiatico vale per l'America latina
Per questo vedo con sofferenza il fatto che la tensione ideale dei padri fondatori dell'Europa si stia in gran parte estinguendo che tutto viene ridotto appunto sui numerini di Maastricht
E spero che tutti insieme sia pure da posizioni diverso e perché credo nella limpidezza delle posizioni diverse
Però sappiamo ridare all'Europa quel posto che deve avere nel dibattito ideale e politico italiano ed europea grazie
La parola al professore Mario Segni
Credo che ci sia una domanda che dobbiamo porci
Nell'affrontare il panorama europeo il suo futuro
A che punto è il processo di unità con i
Ma prima ancora e giusto mettersi questo problema
è giusto mettersi questa domanda alla vigilia come speriamo di essere della moneta unica
O in fondo questo è un problema
Gli altri tempi vecchio superato
Che ha costituito uno utopia ma garantito
The costituito un sogno
Che ha mosso uomini coscienza
Ma che oggi è in qualche modo superato dal diverso corso della storia
Dal fatto che pur senza unità politica e senza neanche vederla lontanamente all'orizzonte tuttavia forme di integrazione europea si sono realizza tendono ad o menta
Io credo che invece la domanda ci si
Sia giusto
Sia doveroso
E chi lo che è tollerato una risposta centosei dicendo che la grande conquista se ci sarà della moneta unica
Sono volta è una contraddizione in te
Perché la moneta presupporrebbe l'unità politica presupporrebbe il governo
E se non si affronta anche l'altro corno del problema del dilemma
Cioè c'è la possibilità che le cose si evolvano autonomamente ma c'è anche la possibilità che invece
La storia alla fine ci faccia pagare le sue contraddizioni
E il processo tormenti
Del resto
Io non credo che questo fosse solamente il sogno e la utopia di Altiero Spinelli o del Movimento federalista
è vero ricordato giustamente presidente Andreotti che il mercato comune nacque
Tagliando la sua immagine dall'accede riaffermando esplicitamente per motivi che ben sappiamo che era una cosa diversa dalla Comunità europea di difesa e non si voleva rivangare rinnovare il sogno dell'unità che era accaduto
Ma io credo che in realtà hanno i padri fondatori non non solo dell'Europa in senso lato ma della comunità e europea economica quale quella che deve in multa questo pensiero fosse assai più presente
Di quanto poi fosse esplicitamente dichiarato nelle Aule parlamentari nei dibattiti pubblici
è un piccolo ricordo
Tra
Da ragazzo la giovane
Di un episodio di mio padre
Pochi mesi dopo la firma dei Trattati di Roma
Io ero allora giovane studente più o meno credo dall'età
Dei ragazzi beati loro che son qui presenti oggi
Venne a Sassari vacanze forse Francesco lo ricorderà la signora Adenauer la figlia di Konrad Adenauer giovane signora tedesca con la
Mio padre invito a pranzo o a cena non ricordo
E a un certo punto ricordo una frase che testualmente mi è rimasta impressa disse mio padre
Suo padre dissi alla signora cioè Adenauer le avrà certamente letto che il nostro vero obiettivo non è il mercato unico ma è l'unità politica delle
La storia è stata diversa
Intendiamoci grande
Uno dei processi più grandi della storia di questo secolo è quello che si è verificato in un modo assolutamente imprevedibile
Nell'unità politica che non c'è ma nemmeno le semplicemente le strutture sovrana le strutture internazionali gli accordi fra il pezzo
è nata invece
Una Ammini una entità
Che acquisisce competenze su due poteri suoi in parte paralleli in parte svuotando in alcune cose le competenze statuale
Ma che è sempre derivata dall'Istat
La cui nomina la cui composizione e la cui vita naturalmente sono pronto proprio propagazione emanazione quindi in parte influenzati dagli stati stessi
Anche il più autonomo degli organi la commissione ha una sua autonomia una sua forza una sua posizione mai nominato in regola e in
E e nel e nominato i i composto e e naturalmente non può non risentire di quella che la presenza forte della politica statuale
E nazione
Ma se vogliamo porci questo problema
E a riaffrontare l'utopia
E qui ha ragione no Occhetto la politica non si fa senza utopie
Io credo che dobbiamo prima di tutto
Che valutare quelle che sono le differenze politiche profonde tra il mondo di oggi è quello in cui l'utopia veniva concepita cinquanta ho quarant'anni fa
E sono almeno quattro gli elementi di grande differenziazione
La fine del blocco comunista cioè il crollo del muro di Berlino con tutto quello che ha comportato sulla scena mondiale sul quadro europeo
Il maggiore squilibrio interno fra gli Stati europei quando l'Europa nasce Francia e Germania erano equivalenti come potenza economica politica l'Italia non era lontana
Non esisteva una superstato come la Germania oggi quindi rapporti interni all'Europa sono profondamente squilibrato
L'allargamento che si è verificato in questi anni è enorme
Dell'Unione Europea
E infine fatto che io mi pare si possa constatare e Francesco Cossiga l'ha ricordato più volte l'affievolimento dell'ideale europee
Che movimento anche nei Paesi a maggiore tradizione europea istiga come l'Italia e come la giornata
Nato temo i nega ma anche sopravvalutare realistica
Perché va capito che cosa c'è di cambiato e che cosa può e deve essere recupera
Quali sono allora i terreni su cui procedere
Se vogliamo riprendere l'utopia
Io non so se
Su questo molti il terreno dell'Unione di per sé con l'allargamento già realizzato e con quello già deciso
Ai Paesi dell'Est europeo
Sì è un terreno sul quale sia possibile innestare pure un processo di unificazione politica
è vero che e che c'è qualcosa di grande di importante
Ma è vero anche che le differenze soprattutto che si realizzeranno con l'ingresso dei prossimi Paesi Unione europea sono di dimensioni tali per le strutture le condizioni economiche sociale che alcuni terreni sembrano quasi precluso ogni possibili azioni politiche ogni quando Polonia gli altri due Stati entreranno nell'Unione Europea la differenza il rapporto io interno alla comunità del livello dei salari e del livello del costo del lavoro raggiungerà uno a dirci fra le zone più ricche che nel frattempo con un divario di natura tale da rendere necessario sotto certi aspetti anche realisticamente forse impossibile una una politica sociale
Unica
Per Paesi così diversi in condizioni così drammaticamente diverso drammaticamente poi con una dinamica che prenderà a migliorare naturalmente
Io credo allora che
Sia il caso invece di tenere conto di alcune politiche
Forse più realistiche più possibili che tengano conto però contemporaneamente anche di quello che una molla insostituibile di un progetto che fuori voglia riaffermare reali e avvicinarsi a un utopia
Cioè la necessità di rinverdire l'ideale europeista
La necessità di irritare agli uomini e alle donne d'Europa e giovani
Quella che ha detto con quella bella espressione prima Francesco Cossiga una bandiera con cui passare il fiume
E con cui portarsi
è facile dire
E lo sappiamo benissimo
Che questa bandiera che trascina i cuori
Non è mastri
E difficile che ha chiamare la gente a morire per Maastricht vogliamo far morire nessuno sia ben chiaro naturalmente ma chiamare comunque a una corrucciata o per qualcosa che di utopico ha molto poco
Il dibattito somma stecche profondo al nostro Paese che realizza grandi converge
Certamente ed è fondamentale questo e vorrei dire di uno degli elementi che si inserisce più fortemente della situazione politica interna che più lo condiziona in senso positivo del resto altre volte è stato così anche per lo l'ingresso nello SME e anche in altri momenti di scelte
Ma è una forza
Che per e alla fine probabilmente cogente vincente ma che deriva più dalla spinta dei mercati
Più dall'esigenza di caratteri cono
Più dalla paura di quello che sarebbe per l'Italia stare fuori del grande ombrello dell'unione monetaria europea
Che per la realizzazione di qualche cosa
Che scaldi fuori scaldi le cosce
Non c'è dubbio che nei indica processi le spinte economiche sono un fattore importante
Dei grandi processi di trasformazione Poli
Io non credo però che i fattori economici da soli bastino né forse
Oggi è sempre in passato che in futuro siano le spinte più forti
Le grandi rivoluzioni grandi processi di trasformazione delle sorda il mondo avvengono più per fattori ideali e morali che per fattori semplicemente economici o quantomeno questi non bastano se non sono affiancati da
E cosa c'era in quell'utopia che scaldava i Q
Sempre ricordando gli anni giovanili
L'Europa era un sogno per smuovere qualcosa
Qualche volta di confuso di non facilmente magari denti Ficcardi l'informe li giuridiche ma era una cosa che appassiona vagamente faceva sentire la prospettiva di un mondo migliore di un domani in cui tutto sarebbe stato diverso che cosa c'è di ancora di prospettabile di recuperabili di rilanciando l in quello che scaldi
Ah va tanto allora le coscienze perché anche qui il mondo è cambiato
Certe cose che ho detto campo
L'Europa allora era anche l'avamposto dell'Occidente
Verso un comunismo minaccioso
E quindi uno strumento di tutela della libertà e della democrazia che doveva rafforzarsi per non essere secondario alla politica gli Stati Uniti che anzi doveva affermare una leadership una sua o quanto meno una partnership essenziale
Questo non c'è e grazie a Dio non c'è perché non c'è più una minaccia dall'est della pericolo
Comunisti
Era allora e questo faceva parte già delle generazioni anche hanno i precedenti la fine delle grandi guerre che era dilaniato persecutorio
I protagonisti del grande abbraccio fra due volle Adenauer e ci hanno detto che
Il sogno di vedere finalmente un'Europa che non si dissangua avanzerà una molla enorme forse la molla principale tra gli uomini che allora hanno concepito l'Europa e credo che come di quella generazione o di generazioni successive
Come Ciampi fosse come Coco che hanno vissuto l'ultima parte le guerre europee la sentano personalmente ancora forte ed è giusto
Ma non credo che dopo cinquant'anni per fortuna di pace ininterrotta questo sia un sentimento percepibile da chi Enna in questi Tecce
Ma c'era qualcos'altro
E c'è qualcosa e ci può e ci deve essere qualcosa l'Europa non era solamente il sogno europeo non era solamente tutto quest'
Era anche la speranza è l'idea che l'unione dei popoli più antichi del mondo
L'opera nati sentimenti primordiali della civiltà umana dove si era sviluppata la la culla della civiltà della democrazia l'unione di tutto questo
Potesse produrre un qualche cosa che era all'avanguardia nel meglio che può dare il Consorzio politico e sociale dell'umanità
Nelle idee fondamentali di riconoscimento dei diritti dell'uomo della democrazia della civiltà che l'Europa unita potesse essere un campione
Abbandonando i drammi precedenti
E dando vita invece ha un qualche cosa che in forme giuridiche assolutamente in allora imprevedibile erano ancora sfruttabili
Potesse però segnare un passo avanti nel riconoscimento e nell'affermazione di alcuni grandi valori umani morale e socio questo cioè questo ci può essere questo ci deve essere se vogliamo rinverdire insomma
Allora io credo che le strade politiche da seguire
Debbano essere viste come strade che si collega no con la riproposizione di questi grandi temi
Ed è questo che
Credo che l'idea per esempio
Avanza
In forme diverse in qualche modo della costituzione europea ne ha parlato che tu prima sia un'idea forte
Cedo la Costituzione dovrebbe essere già al anche lo strumento giuridico e allora saremmo già arrivati alla fine ma io vedo anche intanto un passo precedente la Costituzione europea come intanto la carta di alcuni diritti alcuni valori
Fatta precedere uniti dagli accordi di Maastricht
E quindi un qualche cosa che ancora si limita l'affermazione di valori e di principi senza entrare nella regolazione delle norme giuridiche quale dovrebbe essere il principio proprio la Costituzione ma che intanto
Avrebbe un gran sarebbe un grande passo
Credo un po'meno anche personalmente mi interesserebbe e ne sarei certamente favorevole invece alle idee che pure sono state avanzate o e coltivate autorevolmente di alcuni processi
Di democrazia diretta o giuridici che certamente sarebbe un grande passo quale per esempio l'elezione diretta a suffragio universale del presidente della Commissione europea
Così Teresa favorevolissima enorme naturalmente
Ma non so quanto realistica e quanto prospettabile nei prossimi anni nei prossimi decenni anche se mi dicono che in uno dei sostenitori o degli ideatori che non ho proposte di questo genere sarebbe dell'OCSE ad esempio quindi un grande euro previsti anche se personalmente sarei lietissimo di una cosa di questo genere
Ma penso
Come strada forse più importante di tutti
Ha un un tentativo di costruire un terreno di politica comune nei settori più difficili più avanza quali sono quelli della politica estera ed è la politica della difesa
Limitato a questo punto almeno che inizi dai Paesi fondatori della comunità europea fosse allargati alla Spagna che ormai
Ha una un muggine imita politica e sociale
Torniamo a Messina
Vorrei dire se si potesse concentrare questo come un'idea se
Torniamo all'idea di Paesi fondatori della Comunità europea che
Orgogliosi di quello che è stato fatto
Tentano de soffra di no
Una concertazione più stretta su temi fondamentali
Quali quelli appunto della politica estera
Dei quali non possono non essere inclusi alcuni grandi valori mondiali quelle che purtroppo ci hanno visto assenti quando c'è stato il dramma della della Jugoslavia quelli in cui la politica estera non è solamente una difesa legittima dei territori nazionali o dei propri interessi ma è anche l'affermazione nei limiti del possibile di un ordine internazionale
E l'affermazione di alcuni valori di di come la tutela dei diritti umani che devono essere tutelati non solo sul piano interno ma anche sul piano internazionale venga e quindi l'Europa può riprendere e deve riprendere il suo grande ruolo mondiale
E del resto gli Stati Uniti c'era nessuno sono conquistati in questi decenni non solamente per lavoro forza economica perché hanno avuto il coraggio di affermare di fronte al mondo che la tutela di certi valori
E anche per e anche giusto e per la quale è giusto anche che ripagare prezzi e costi a
Torniamo quindi a a ai Paesi fondato torniamo a Messina
O se volete andiamo alghe siamo pronti a offrire ospitalità eventualmente naturalmente
E l'augurio è che concorrenza fra isole salutare come tutto e che possa essere l'Italia apprendere iniziative di questo genere
Io ho apprezzato e apprezzo profondamente gli sforzi del governo italiano di entrare a Maastricht e raggiunge il famoso parametro del tre per cento e forse in questo momento non si può neanche può chiedere o pretendere di più
Ma
Non basta
Non basta inseguire affannosamente gli altri
Non basta non perdere il treno europeo
Bisogna
Che l'Italia riprende anche la sua capacità di iniziativa di proposte di trascinante
Quando Antonio Martino
Mi parlò di questo convegno inizia la della primavera prossima
Io ne fui contentissimo anche perché eravamo francamente credo di poter crediamo di poterlo dire molto amareggiati dalla leggerezza o da dalla scarsezza iniziative con cui l'Italia va affrontato i quarant'anni
Una vento così mondiale così importante non ne abbiamo tanti nella nostra politica estera ci chiedevamo che cosa avrebbe fatto la Francia sui trattati fossero stati fatti rimasti a Parigi penalmente per esempio
E abbiamo anche possiamo dirlo un modo un momento siamo stati anche sfiorati da un sospetto un po'malizioso probabilmente anzi certamente non venga ma bisogna anche dirlo che in fondo male mai complicato Manzù base che è stato detto autorevolmente interesse la
Che in fondo alla mancata celebrazione di quel momento che aveva l'Italia protagonista anche nella scelta come se fosse stata un pochino dimenticata per non sottolineare il contrasto
Tra il momento di allora in cui di tale l'Europa nasceva in Italia e la situazione di oggi in cui l'Italia rischia di perdere il treno europee
Beh
Io voglio dire se che si alcuni di noi anche alcuni che sono in questo tavolo ma tanti certamente anche di voi sono stati e sono impegnati in battaglie di trasformazione del sistema interno italiano
Nella conferimento alle istituzione dei maggiore stabilità di maggiore prestigio di maggiore forza di maggiore capacità nella battaglia del maggioritario nella battaglia per il presidenzialismo non è solamente
Per dare all'Italia governi stabili che affrontino i nostri problemi
Ma per dare al nostro Paese istituzioni governi e siano in grado di riprendere il ruolo europei che l'Italia ha avuto e che deve per ridare all'Italia quei governi quegli uomini quelle istituzioni con cui quarant'anni fa consentitemi di ricordarlo Antonio Segni e Gaetano Martino sono stati trascinatori dell'Italia presso
Conclude grazie la serie della relazione l'onorevole Gustavo Selva
Dopo facciamo il cotanto senno
Di cui voi siete stati cari giovani in particolare i beneficiari
Ad opera stessa dei protagonisti di tappe fondamentali
Di questo processo di unificazione europea
Ecco via voi come si dice annunciando in televisione il cronista
Perché è vero che io ho avuto una tardiva vocazione parlamentare prima come deputato europeo oggi come deputato nazionale
Ma è anche vero che questa vocazione avuto un suo noviziato essendo io collocato prima come redattore parlamentare dei quotidiani cattolici a Roma poi come corrispondente per la RAI da Bruxelles da Vienna e da Bondi in punti e in momenti chiave in cui si è costruita l'Europa
E vorrei ricordare quel giorno del ventidue dicembre mille novecentocinquantaquattro
Quando alla Camera dei deputati in un acceso dibattito si discuteva il protocollo di adesione dalla Germania federale all'Alleanza atlantica
Nel pensiero e nell'azione di Gaetano Martino punti-chiave furono sempre la posizione e la funzione della Germania dell'Europa moderna
Diceva quel giorno Gaetano Martino
Vi è stata una fase tragica dei rapporti fra la Germania e l'Europa
Ma poi spiegava con un sereno giudizio riecheggiando il discorso dell'onorevole Ludovico Montini che era il relatore di quel provvedimento
Bisogna ricercare anche la responsabilità degli altri
E non solo quello del popolo tedesco nel prodursi degli avvenimenti che hanno isolato per ben due volte in questo secolo la Germania bellicista nell'Europa democratica gli altri popoli aggiungeva che erano in grado di farlo non hanno aiutato abbastanza quando era possibile e necessario lo sforzo d'organizzazione democratica del popolo tedesco
E anche in quel dibattito onorevole Riccardo Lombardi
Stato ricordato anche qui stamattina socialista era andato giù duro sul tema tedesco vedendo le medesime condizioni per il sorgere del militarismo tedesco che esistettero nel primo dopoguerra
Anche qui la risposta di Martino a questa affermazione fu definitiva
Noi oggi se pretendesse Simo di continuare a temere la Germania
Sotto il piede il peso schiacciante di una condanna morale non faremmo che ripetere gli errori di ieri i quali a loro avvolto non potrebbero che produrre le conseguenze che conosciamo
Un capolavoro di intelligenza suffragato dall'azione ideale e politica per trasformare questo capolavoro in realtà è contenuto in questo passo del discorso che pronunciato nel mille novecentocinquantaquattro sembrava un sogno
Ebbene onorevole Lombardi diceva Gaetano Martino
Noi non pensiamo certamente alla riunificazione della Germania alle due condizioni cioè il disarmo e la neutralità che lei ha prospettato noi crediamo invece possibile ansia girevole
La riunificazione della Germania in un sistema di generale e ben proporzionata limitazione degli armamenti fra tutti i Paesi europei e sottoposta a controllo internazionali noi non vogliamo che il confine fra le due Germanie sia pietrificato
L'unificazione della Germania è un bisogno dell'Europa in quanto è una condizione necessaria dell'organizzazione della pace su tutta la sua aree Martino riuscì in quel dibattito a resistere anche alle lusinghe
Di due nobili illusi del pacifismo a senso unico che erano gli onorevoli Bartesaghi e Melloni
Quest'ultimo prossimo a diventare il Fortebraccio dell'Unità con i suoi insieme corrosivi e deliziosi corsivi
Martino disse loro che non si poteva raggiungere il fine senza i mezzi che conducono al fine e così oggi cari giovani noi testimoni che siamo testimoni del fatto che i governi dell'Occidente non hanno commesso l'errore di schiacciare la Germania sotto il peso di una condanna morale permanenti
Permettete a me corrispondente da Bonn che ricordi una testimonianza diretta
Nelle tante volte che io ho intervistato il cancelliere di vibrante parlo del cancelliere vibrante non di Strauss ebbene del cancelliere glorioso son certe sgorbio glorioso porca Mastro socialdemocratico di Berlino il cancelliere della Ostpolitik
Diceva non si può ottenere tutta la storia tedesca sotto il peso terribile dei dodici anni di Hitler
I governi dall'Occidente non hanno fortunatamente commesso questo errore
Non si sono prodotte per il coraggio la lucidità di analisi la preveggenza delle democrazie occidentali le tragiche conseguenze che erano possibili e che la politica dell'altra Germania la Germania comunista di Ulbricht rendeva perfino probabile
E noi oggi dobbiamo essere lieti che l'Italia a questo corso costruttivo e pacifico dell'Europa abbia dato in concorso di uomini come Gaetano Martino che a giusto titolo va collocato con De Gasperi
Luigi Einaudi Sforza Altiero Spinelli sarà anche segni Pacciardi e la Malfa per ricordare solo quanti non sono più con noi nella galleria dei padri dell'Europa accanto a Churchill dei gol Adenauer Schuman Monnet
Senza questi uomini d'Europa non sarebbe quella che ma il grande capolavoro di Gaetano Martino fu la sua conferenza di Messina dico la sua perché che non per campanilismo egli ricordava spesso questa città
Ma perché rilanciava piuttosto l'orgoglio che l'Europa l'idea europea Istica si fosse prodotto nella maggiore isola più meridionale del sud dell'Europa considerato erroneamente con lo sguardo solo tutto rivolto all'Africa mentre in realtà si concepiva lì il primo atto dell'integrazione fra nord centro e Sud europei e fra la via politica e quella economica sociale
Questa integrazione era l'idea che stava a cuore Gaetano Martino
E in risposta ad un'interpellanza dell'onorevole Ugo la Malfa discusso alla Camera dei deputati il diciotto gennaio cinquantasette
Dando conto dei lavori in merito all'imminente firma dei trattati per il mercato comune Levorato Martino diceva
Occorre ricordare le due vie
Quella economica sociale e quella politica sono le vie stesse su cui passa il destino dei popoli dell'Occidente europeo
In questo secondo cinquantennio del presente secolo in cui le dimensioni della politica economica e militare si sono ingigantite
Tutte le nazioni europee perché chiuse nei loro confini aggiungo io e divise fra di loro hanno dovuto constatare di non avere forze sufficienti per una politica indipendente questa constatazione è all'origine del motto ideale e pratico per l'integrazione politica delle nazioni dell'Occidente europeo che vivono nello stesso territorio
E sono accomunate da forme fondamenta comuni delle pensieri del pensare e del vivere
Gaetano Martino sul piano del peso economico ricordava che dal mille novecentotredici al mille novecentocinquantuno ossia alla vigilia della istituzione della Ceca Comunità europea del carbone ed acciaio
La produzione industriale dell'Europa
L'Europa occidentale ad ovest del fiume Oder è scesa dal quarantacinque al ventiquattro per cento del totale mondiale
Ora si può dire che sotto questo profilo il trattato per la formazione del mercato comune fra Italia
Germania Francia Belgio Olanda e Lussemburgo che egli definiva i sei Paesi di Messina è stata la tappa fondamentale perché quel gattone venisse ripete venisse superato
L'idea di unitaria europea richiama sempre
Alle l'interrogativo ma che cosa succederà delle identità nazionali in uno splendido libretto scritto da Sergio Romano si afferma che i Paesi si misurano dalla verità con cui giudicano se stessi dopo una guerra perduta
Dal processo che essi intenta no alle proprie responsabilità
Che cosa faccia accaduto invece in Italia cinquant'anni fa
C'è stata una specie di azzeramento culturale della guerra
Si è data un interpretazione dalla quale emergeva che in fondo avevamo vinto pure noi in parte magari era anche vero ma non rivela tutta la verità
Fury scritta e raccontata la storia italiana in funzione di un'interpretazione politica contingente
Finalizzata al ruolo di quelle formazioni emerse prepotentemente fortemente contrapposte la DC e il PC in particolare
Che erano rispetto al passato le meno continua due mila continuative quelle che meno avevano partecipato alla costruzione dell'idea nazionale e del nuovo Stato italiano
Ciò ha determinato una grave frattura con il passato e con la storia politica di quel passato
Si era volontariamente interrotta una cultura un sentimento di continuità con le forze popolari ed anche con le élite che avevano dato un senso nella vicenda dalla storia all'identità nazionale con il Risorgimento il risultato
Fu la caduta dell'idea della patria di nazione gli uni Stars storica di comune senso della responsabilità
A questo punto perché non vedere diceva qualcuno nel Paese un puro aggregato economico assistenziale
In cui far debiti senza pensare al futuro dove anche le tradizioni più forti quelle militari ad esempio potevano cedere il passo a una a ben più concrete utilità
Si è posto così anche il problema del rapporto fra nazione e democrazia
è un problema di attualità in relazione alla ripresa di spinte e fermenti nazionali su base etnica
Dove una fase storica seguito alla seconda guerra mondiale in cui la nazione sembrò aver perso ridotto in Europa il suo ruolo di generatrice di identità politiche
A vantaggio di sistemi ideologici e istituzionali tendenzialmente universalistici o comunque sopranazionali
Posso dirvi che da
Nella nuova congiuntura determinata dal dissolvimento dall'amalgama ideologico
E dei sistemi di potere costituiti dal comunismo dal ripresentarsi di spinte ecco nazionaliste e di conflitti inter etnici dall'afflusso di immigrati
Extra europei giunti a costituire cospicue minoranze ci si interroga oggi sulla possibilità o addirittura sulla necessità di recupero di un concetto di nazione che facendo salvo il bisogno di identità e di lealtà collettive
Non si traduca in particolarismi esclusivi in perenne competizione fra loro
Nel rapporto poi fra nazione democrazia e Unione europea ci sono due posizioni estreme
C'è chi pensa l'unità europea come estensione del principio di cittadinanza di realtà costituzionale ad un livello sopranazionale
Poiché come scrive aver Manzo la cittadinanza democratica non ha bisogno di essere radicata dell'identità nazionale di un popolo
All'estremo opposto si colloca chi ha indotto ad attribuire una permanente validità alla dimensioni politica culturale dello Stato nazionale e che penso a tutt'al più l'unità europea nei termini confederali di un'Europa delle nazioni
In una posizione intermedia
E chi operando una distinzione fra nazioni e nazionalità
Ed attribuendo alla prima un rapporto ormai inscindibile con l'idea di sovranità
Pensa di salvaguardare il nocciolo permanente di validità del fattore e della dimensione nazionale e perciò con sé concepisce l'Europa unita come uno stato di nazionalità ingloba ante in sé
Rilevanti porzioni dei poteri sovrani già appartenenti agli Stati sovranazionali
Ma capace nel contempo di alimentarsi dei valori contenuti nelle culture nelle identità nei particolarismi nobili delle diverse nazioni quello che è certo è che l'unificazione europea rappresenta un'opportunità e uno stimolo per il rafforzamento questo è un discorso interno ma mi sembra importante per il rafforzamento e l'europeizzazione della politica del suo sistema politico e cui ha fatto cenno anche l'onorevole Segni poco fa
Non una spinta verso la disgregazione non solo dell'unità nazionale ma anche dell'identità della nostra nazione
Il deficit democratico
Il deficit democratico delle istituzioni comunitarie sulle quali noi ci interroghiamo sul cui noi ci interroghiamo preoccupano sempre illiberale Gaetano Martino
Che avrebbe oggi più che mai qualche riserva molto critica da fare
Penso a cosa direbbe ed è stato ricordato anche questo ora dopo il vertice di Amsterdam deludente per il colpo di arresto dato alle riforme di tali istituzioni
Quelle Gaetano Martino cosa direbbe per Gaetano Martino che criticava il venticinque marzo mille novecentosessantacinque a Strasburgo come presidente del Parlamento europeo il mancato controllo sugli atti del Consiglio dei ministri
Non è immaginabile un sistema democratico nel quale nessuno eserciti un controllo di carattere finanziario sulla politica dell'esecutivo diceva Martino per amaramente concludere la verità enti che tale controllo è stato abbandonato dai Parlamenti nazionali e non è stato ancora assunto dal Parlamento europeo e così è ancora oggi e così resta affidato ai vertici dei governi e spesso delle burocrazie loro sottostanti il maggiore potere anche per determinare l'evoluzione delle istituzioni democratiche delle istituzioni comunitarie in senso più democratico il che vuol dire in primo luogo non costituire a far apparire non continuare a fare apparire il Parlamento europeo un petulante e limosi niente di maggiori poteri ma farlo riconoscere come autentica voce in cui i popoli sono rappresentati
Certo ciò dipende anche dal Parlamento europeo che ha pure il potere di decidere e sfiduciare la Commissione esecutiva
Passando per come poche ultime osservazioni ad un articolo scritto da Pier Luigi Duchamp su pure possibile dell'Unione Europea anni sulle possibilità dell'Unione Europea il Trattato di Maastricht del quale sì siamo oggi a riconoscere il valore ma anche va incompletezza
è un compromesso con il quale le parti convengono di gettare le basi dell'unione politica rimettendo a più tardi la discussione sulle forme istituzionali definitive
A giudizio dell'autore ci sono quattro opzioni di sviluppo delle istituzioni europee
La prima opzione
Per gli analisti favorevoli a Maastricht l'Europa sta realmente diventando una democrazia sul campo
La via di Maastricht apparentemente immobili sta consente di fatto la strategia più efficace per accentuare l'integrazione regionali
Mozione numero due che sarebbe quella che potrebbe essere la pericolosa via della rinazionalizzazione risiede su due osservazioni
Una concezione realista delle relazioni internazionali gli Stati conservano la loro centralità e la loro autonoma capacità decisionale
Il processo europeo è la conseguenza di una salvaguardia dei propri interessi nazionali
Di una critica a Maastricht per il fatto di creare un Europa indeterminata e opaca per le sue velleità centralizzate Ricci e per il suo fardello burocratico
Opzione numero tre l'opzione confederale
Partendo da una definizione storica di confederazione
Quali l'unione permanente di Stati indipendenti per il conseguimento di obiettivi e di interessi comuni
L'Unione è una pura emanazione degli Stati che la compongono i quali mantengono il diritto assoluto di ritirarsi unilateralmente in qualsiasi momento
E infine l'opzione federali
L'elemento principale che distingue una federazione a da da una confederazione una federazione da una confederazione è il fatto che si formi un soggetto dotato di potere proprio con una vita propria indipendente dagli Stati che la compongono
La Federazione eredità quindi direttamente dagli Stati la sovranità di retta sui popoli si crea un legame diretto di inscindibile fra federazione e comunità
Sottostanti garantendo il rispetto massimo del principio democratico sono stati celebrati nel mese di marzo e concludo
I quarant'anni trascorsi da quando il venticinque marzo mille novecento cinquantasette Gaetano Martino appose la sua firma insieme a quella lì Antonio Segni sui Trattati di Roma
Il sei di Messina sono diventati quindici il muro di Berlino è caduto
L'Europa di conseguenza non è più divisa da una cortina in due opposte ideologie perché la libertà e la democrazia hanno vinto i nuovi Stati dell'Europa centrorientale guardano all'Unione Europea e dall'Alleanza atlantica
Altri problemi nuovi sono sorti occupazione giovanile l'immigrazione insieme cause e rimedi o del deficit demografico preoccupazioni e speranze di integrazione fra mondi e razze diverse droga terrorismo tutti i problemi che stanno davanti a noi
Ma tutto ciò ci consente anche di dire che Gaetano Martino come uno dei grandi padri dell'Europa ha visto bene nel tempo in cui operò e lasciandoci in eredità idee precorritrice
Della cui forza per l'unità dei popoli delle nazioni del nostro continente siamo già stati beneficiari come dobbiamo essere con la nostra azione politica i continuatori
E concludo leggendo le parole il dodici maggio cinquantanove pronunciava all'Assemblea parlamentare europea di Strasburgo il nostro scopo finale non è il mercato comune il nostro scopo finale e l'unità politica dell'Europa cioè la federazione degli Stati Uniti d'Europa
Le conclusione all'onorevole Antonio Martino
Gentili signore cari signori io nonno nessuna intenzione non dico tirare le conclusioni che sarebbe totalmente fuor di luogo dopo
Interventi così autorevoli né tanto meno di fare un lungo discorso non voglio infatti indurre nell'uditorio ma soprattutto nelle ragazze nei ragazzi presenti
Quel tipo di reazione che mi è accaduto l'altra volta di illustrare richiamando una novella di Mark Twain
Dice Marco N
Era una serata d'estate io camminavo lungo la strada principale del paese quando notai una sembra un assembramento nei pressi di una chiesa protestante incuriosito mi avvicinai ed entrai nella chiesa
E il pastore pronunciava un sermone contorni talmente accorati e commoventi e che andavano diritti al mio cuore
Che io che quella mattina aveva incassato un assegno di cento dollari decisi e quando fossero passati per la colletta avrei versato l'intera somma
Ma non passarono subito
E la serata era calda la chiesa affollata il sermone si protraeva per cui col passare del tempo cominciai mentalmente a ridurre l'importo che avrei versato una volta che fossero passati quando finalmente passarono rubai dieci centesimi dal piatto ecco io non vi vorrei portare fino a questo punto
Devo però ringraziare a ringraziare di tutto cuore
Gli organizzatori di questo incontro la Fondazione Bonino Poleo e quanti hanno sostenuto questa iniziativa ma soprattutto ringraziare
Le autorità illustri relatori che si sono succeduti che hanno voluto sottrarre una giornata alla loro peraltro intensa attività per regalare hanno i tutti per regalare alla città di Messina
Una riflessione sul passato sul presente e sul futuro della costruzione europea
Che effettivamente ha rappresentato credo
Un'occasione unica per la nostra città l'idea di questo incontro è stata del senatore Francesco Cossiga che in primavera come ricordava Mario Segni
Mi ha telefonato e mi ha detto se questo incontro si fosse se la firma dei trattati avesse avuto luogo a Parigi le celebrazioni sarebbero iniziate il primo di gennaio e avrebbero continuato fino alla data della firma dei trattati
Dobbiamo fare qualcosa per ricordare quell'anniversario ma dobbiamo anche fare qualcosa per trarre spunto da quella mi Versari o per una riflessione sull'Europa io sono grato a quanti hanno voluto partecipare arricchire di un'esperienza unica la nostra giornata
Al senatore Cossiga chiama l'Irlanda
Vorrei richiamare i versi di quelli abbattere Yates che un simbolo dell'Irlanda quando dice
Banque a mensch Lorin lo SDI di Henze Nance e non sei mai Glori Cusani Enza ci pensa che può essere liberamente tradotta dicendo riflette i su cosa rappresenta la gloria di un uomo
E di cure che la mia gloria è stata quella di avere amici come questi
In questa occasione sarà fatto più volte il nome di mio padre
Io che giro spesso per l'Italia ha avuto più volte modo di rendermi conto di persona di quanto popolare sia ancora Gaetano Martino a trent'anni dalla morte credo che l'episodio più curioso
Fu quello che mi tocco quando ero ministro degli Esteri in occasione di un incontro internazionale una signora si avvicinò un membro della delegazione e gli disse ma se li porta bene gli anni il ministro Martino
Europa l'Europa attraversa attualmente un momento di grande esaltazione ricorre in tutti i discorsi ufficiali ma anche un momento di crisi sono profondamente convinto e credo che sia emerso da quanto gli oratori che mi hanno preceduto hanno detto che questa crisi che non è un fatto nuovo l'Europa ha sempre avuto momenti di esaltazione di crisi
Nasce dall'avere contravvenuto la raccomandazione contenuta
In una preghiera del vecchio libro di preghiere anglicane che dice signore fa che io faccia fino in fondo quello che devo fare e che non faccia per nulla quello che non devo fare
La costruzione europea attualmente ha omesso di fare alcune delle cose che dovrebbe fare e sta facendo alcune cose che avrebbe fatto a meno di fare con lucida chiarezza che lo contraddistingue il presidente dalla commissione esteri della Camera dei deputati l'onorevole Achille Occhetto ha ricordato le omissioni in quello che è l'obiettivo
La politica estera e di sicurezza comune la politica di difesa comune in questo campo l'Europa e silente
Abbiamo però ottenuto delle realizzazioni che sono state menzionate straordinarie nel campo della integrazione economica l'unicità del mercato ed è emerso da quello che è stato detto
Da tutti gli oratori precedenti non è stato soltanto una grandissima occasione di crescita economica economiche è stata soprattutto una precondizione
Per la pace gli ultimi quarant'anni sono stati quaranta anni di pace anche grazie al diffondersi degli interessi economici alla interrelazioni al di là delle barriere
Nazionali degli interessi economici lo aveva capito benissimo l'economista francese della prima metà dell'Ottocento Federico Bastia
Quando aveva detto
Dove non passano le merci passano gli eserciti
Il liberismo non garantirà magari sempre la pace ma il protezionismo è sempre stato storicamente prima o poi causa di conflitti prima commerciali e poi guerreggiate quindi il mercato unico è stato una grande conquista e possiamo come messinesi essere orgogliosi
Del fatto che sia stata concepita qui nella nostra città
Vengo ora a dire soltanto due cose brevissime su questo schema di moneta
Comune europea tengo a dirle perché potete immaginare
Con quanta indignazione
Per avere sollevato delle critiche che a me sembrano ovvie a questa costruzione
Sia stato accusato di essere anti europeo io che fin da ragazzino ho conosciuto l'ideale
E apprezzato l'ideale dell'europeismo
La verità è che la moneta comune europea a mio modo di vedere
Costituisce un obiettivo altamente desiderabile in presenza di due condizioni
Deve essere la moneta di tutta l'Europa deve contribuire ad unire l'Europa se fosse la moneta soltanto di una parte dell'Europa ma non di un'altra renderebbe meno efficiente il mercato unico e dividere ebbe politicamente l'euro
In secondo luogo questa moneta comune europea deve essere stabile
Perché la instabilità monetaria se è grave a livello nazionale l'inflazione o la deflazione sono fenomeni gravi a livello nazionale sarebbe disastrosa a livello europeo
L'attuale costruzione di Maastricht non garantisce
Il rispetto di queste due condizioni
Perché se il rispetto dei parametri di Maastricht
E rigoroso e si ammettono fin dall'inizio soltanto quei Paesi che rispettano davvero quei parametri e si lasciano fuori gli altri l'Europa si spacca
Avremo da una parte un nucleo di Paesi virtuosi
Che hanno una posizione di prestigio di privilegio politico sugli altri che sono esclusi
E questi Paesi virtuosi sarebbero sotto la leadership tedesca
Ricordate che negli anni cinquanta la ragione per cui si volle l'Europa era la pace si voleva evitare che avessero a ripetersi quelle due catastrofi che insanguinarono l'Europa nel corso del secolo
Si voleva europeizzare la Germania si voleva includere la Germania in una costruzione più ampia per evitare che quei conflitti avessero a ripetersi
Io non ho niente contro i tedeschi credo che il popolo degli esclusi un popolo grandissimo che ha tantissime qualità e pochissimi difetti
Ma per due volte in questo secolo hanno presso le loro qualità e le hanno messe al servizio dei loro difetti
Ed era per evitare il ripetersi di quei caldi quelle catastrofi che si voleva la costruzione europea ma è stato detto squisitamente da tutti gli europeisti se questa interpretazione di Maastricht prevalesse
E venissero ammessi soltanto alcuni paesi virtuosi ed esclusi gli altri
Noi avremo un sistema piramidale in cui ci sarebbero in fondo gli esclusi al di sopra gli inclusi è sopra di tutti la Germania
Invece di europeizzare la Germania noi avremmo germanizzata un'Europa esattamente il contrario di quello che volevano i padri fondatori dell'Unione Europea né il danno sarebbe soltanto politico ma sarebbe anche economico
Perché un gruppo di Paesi che usano una moneta comune
Sarebbero separati dai Paesi esclusi che continuerebbero ad usare le monete nazionali
Ne garantisce questo schema
Che la moneta una volta creata sarà stabile
Vedete l'euro sarà una moneta fiduciaria
C'è una moneta che ricava il suo valore dalla fiducia che in essa ripongono colori quali sono chiamati ad usarla
Non come le monete auree in cui ogni moneta non era altro che una ricevuta per una certa quantità di loro no una moneta fiduciaria
Cento euro sono cento euro ma nessuno sa quanto comprano cento euro dipende dalla fiducia che nell'euro ripongono quelli che lo usano
E che verrà introdotta in modo coercitivo dall'oggi al domani verrà detto ai cittadini d'Europa
Non dovete più usare la vostra moneta nazionale dovete usare questa
Ora vede la monete come linguaggio un qualcosa a cui ci abituiamo
Io vi chiederei di condurre un esperimento e offrire ai passanti due banconote
Una cinquanta mila lire una cento marchi sono convinto che molte persone sceglierebbero le cinquanta mila lire anche se valgono quasi la metà
Dei cento marchi perché perché sono abituati a pensare in lire
Si fidano della moneta che hanno sempre usato quando va a andati all'estero e voi vedete i prezzi espressi in una moneta diversa cercate di tradurli in lire perché i prezzi in quella moneta per voi non hanno senso
Hanno senso i prezzi in lire
E allora se questo è vero mettetevi nei panni di un risparmiatore tedesco
Che ha affidato i sacrifici della sua vita di lavoro una moneta che conosce della quale si fida
E che dall'oggi al domani ci viene chiesto lascia perdere il marco tedesco affida a tutti i tuoi risparmi a questa nuova moneta
Una moneta europea di cui tu non hai esperienza che prima non è esistita che verrà gestita anche da rappresentanti di altri Paesi
La reazione possibile e i sondaggi di opinione lo dicono
E che quel risparmiatore tedesco prima che questo accada porterà i suoi risparmi al sicuro in una moneta che conosce e della quale si fida il franco svizzero per esempio
Il dollaro americano gli ha sterline se questo accadesse sarebbe il disordine valutario più completo in Europa e non abbiamo né gli attuali accordi nessuna procedura che ci garantisca di uscire dal caos monetario
E stato retto
Che avremo una garanzia rappresentata dalla indipendenza della Banca centrale europea che dovrà garantire
La stabilità del potere d'acquisto della moneta europea
Ma il concetto di indipendenza della banca centrale un'invenzione di questo secolo non esisteva prima è stato introdotto in questo secolo perché si volevano evitare le grandi infrazioni chi erano sempre nate dal fatto che i governi avevano finanziato i loro disavanzi con l'inflazione
Allora si è voluto separare la banca centrale renderla indipendente
Dal Governo ma da quale governo sarà indipendente la Banca centrale europea
Non c'è un governo europeo
Il problema non è la sua indipendenza il problema è la sua responsabilità a chi rispondono i gestori della Banca centrale europea
Nel caso in cui commettessero degli errori
Se la Banca centrale europea decidesse di dar vita a una grande inflazione
Chine controllerebbe l'operato
L'undici di giugno
Nel giorno in cui si è discusso dell'Europa io feci includere una mozione
Che il governo italiano chiedesse
Che la Banca centrale europea fosse tenuta sottoporre annualmente ai Parlamenti nazionali e dal Parlamento europeo i suoi obiettivi di politica monetaria in modo che si volesse almeno sapere che cosa i gestori delle nostre ricchezze
Intendevano fare
Voi non ci crederete
Ma della mozione del movimento a cui appartengo furono approvati tutti i punti tranne questo una maggioranza del Parlamento votò contro il fatto che la Banca centrale europea fosse tenuta informarci di quello che faceva
Hanno votato per essere tenuti all'oscuro di quello che accadeva
La Banca centrale europea dal di da un iperinflazione che spazza via i nostri risparmi non lo vogliamo sapere dà vita a una recessione che fa impallidire quella del ventinove trentatré non lo vogliamo sapere e poi le stesse persone
Parlano i deficit democratico dicono che non vogliono l'Europa delle banche centrali dicono che vogliono un'Europa con cui esista un controllo politico democratico sulle decisioni economiche
Io sono fortemente preoccupato per questa costruzione monetaria perché oltretutto vedo una prospettiva
Se il rischio che io ho detto prima è reale se c'è effettivamente la possibilità
Che coloro i quali saranno chiamati ad usare della moneta comune non se ne filino per evitare il rischio di rigetto la Banca centrale europea dovrà per forza seguire una politica monetaria fortemente restrittiva
La politica di bilancio col Patto di stabilità e quasi del tutto impossibile
I mercati del lavoro in Europa sono molto meno flessibili che nei Paesi con cui concorriamo
L'euro si è accettato dai mercati si rivaluta era rispetto alle monete degli altri paesi
Avremo una combinazione di cambio alto
Politica monetaria restrittiva assenza di politica di bilancio rigidità dei mercati del lavoro l'Europa potrebbe benissimo diventare un'area a grande disoccupazione non mi stupirei affatto
Se in quella eventualità
Il livello di disoccupazione in Europa raggiungesse quello raggiunto negli Stati Uniti nel ventinove trentatré se questo accadesse
La popolarità dell'ideale ero europeo sarebbe a mio avviso gravemente compromessa
Voglio però chiudere
Con una nota di ottimismo anzi con due la prima nota di ottimismo
E legata a un'affermazione attribuita a Benedetto decimo quinto come voi sapete si dice che Benedetto decimo quinto fosse convinto che la prova dell'origine divina della Chiesa
è data dal fatto che il clero non è ancora riuscito a distruggerla
Io credo che la prova della bontà dell'ideale europeo è data dal fatto che gli europeisti non sono ancora riusciti a screditarlo
A seconda considerazione
E legata a un dato di fatto qualcuno di voi potrebbe pensare che dato che il mondo vive un momento di relativa pace
Almeno non si vede all'orizzonte un pericolo pericolo i grandi conflitti forse solo i conflitti regionali non ci sia bisogno perché l'Europa si dia una politica estera e di sicurezza comune
Questo mi ha fatto venire in mente un'affermazione fatta da uno storico di Cambridge nel mille novecentotredici
Lo scontro fra la ragione l'autorità e finito con la vittoria della ragione
Ci attende un'epoca di libertà questo lo scriveva nel mille e novecento tredici sappiamo tutti cosa accadde l'anno dopo
Sappiamo tutti che per decenni dopo di quella affermazione l'Europa il mondo hanno vissuto esperienze di guerre
Devastanti di tiranni
E di abusi a danno della libertà individuale un po'in tanti Paesi quindi se ricordiamo questo fatto io credo che dobbiamo riscoprire quella fede nell'Europa che oltre tutto il titolo dell'ultima raccolta di saggi di mio padre
Uscita postuma in francese FUAN vero
Quella fede nell'Europa che fede nella sua unità politica come capacità di esprimere una politica estera e di sicurezza comune
Che il grande obiettivo unificante di popoli diversi ma che si riconoscono nella stessa tradizione culturale
E il sogno che ispirò i partecipanti alla Conferenza di Messina quarantadue anni fa e il sogno dei nostri giovani e credo che sia di gran lunga importante dei decimali dei parametri di Maastricht grazie
Il nostro seminario si conclude come ringraziamento della Fondazione Bonino a tutti coloro che hanno concorso
Nella organizzazione di questa giornata e un particolare grazie a voi giovani cadavere
Assistito è seguito con impareggiabile attenzione cosa diversa ai nostri tempi perché avremmo noi vero presidente Andreotti torturato
Perché c'è siete stati inchiodati per tre ore ma avete seguito con attenzione e diciotto vi siamo grati perché voi domani sarete i cittadini d'Europa
Domani