La visita del Ministro degli esteri italiano Dini in Algeria

Antonio Russo per radio radicale mi trova in collegamento con Alberto Negri giornalista editorialista del Sole ventiquattro Ore che si è trovato in nei giorni passati in Algeria durante la visita divini appena rientrato appunto ieri qui in Italia ecco cerchiamo di intanto vere possiamo dire una testimonianza a caldo di quella che è stata la visita di Dini anche riso impressioni su come Dini stesso si sia comportato in termini diplomatici nei rispettivi questa visita e degli incontri che lui ha avuto singoli partiti ogni opposizione e sia
Con i membri del governo compreso lo stesso presidente Seward pene di tutte riscritte emissioni della diplomazia italiani in questo periodo nell'aria
Per arabo-islamica ricordiamo fino a questa visita del genere era stata preceduta da un inibendo dello stesso Dini poi da quella di Prodi
E per dopo l'accordo con il leader libico Gheddafi bene di tutte queste manovre su questo fronte sicuramente la virtù ieri ne era la più difficile diplomaticamente parlando e la più difficile perché già da diversi mesi da più di un anno e forse anche più
C'erano dei problemi nei rapporti diplomatici tra il nostro ministero degli Esteri tra la Farnesina e in Algeria il governo algerino problemi che erano diventati piuttosto acuti quando il nostro ministro degli Esteri ha cominciato ad assumere una posizione interrogativa nei confronti della posizione algerine e ha cominciato a chiedersi quello che un po'la domanda che si fanno tutti cioè che cosa succede in Algeria
Pori quel pervade più è diventata ancora più esteso nel momento in cui accertato un'inchiesta di giornali Ranieri commosso terrore LeMond sull'episodio dei marinai italiani sette marinai italiani
Della Lucina che furono uccisi discuterà qui nel porto di CGIL ricca allora si parlò di un possibile coinvolgimento di forte delle sicurezze algerine
Certamente questo non avviene Dini si era pronunciato
Per un allargamento dei di un approfondimento delle indagini per accertare i fatti successivamente lo stesso Dini seguito contatti con il ministro degli Esteri iraniano Kharrazi
Aveva auspicato in qualche modo un possibile intervento iraniano sul fronte dei fondamentalisti per vedere com'era possibile avviare un dialogo tra le parti ecco tutte queste cose non erano state gradite avevano aumentato i dissapori e incomprensioni e qui poi ci come nello stesso linguaggio Dellarmellina era stata presentata questa visita David insomma di ricucitura turpe Dini ha in qualche modo rattoppato l'Ispra Piquet si erano verificati negli ultimi mesi una visita dovute a un po'obbligatoria in quanto l'Algeria costituisce il nostro principale fornitore di gas
è stato per molti anni uno dei nostri più importanti mercati di esportazione nel caso nel settore dei macchinari delle attrezzature dell'impiantistica la rupia aprì eretta costruito l'impianto che dovrebbe produrre trenta mila auto l'impianto nelle sue linee di bus determinato mancano le linee di produzione che in quanto anche la FIAT ripensato un po'sia per i motivi di sicurezza finte Hernan sia per opportunità industriali se avviare o meno questa produzione poi c'era la questione dei crediti ancora limitati a un certo montare i crediti della tace quindi tutte queste questioni dove non esser rivisti in questa in questa missione di Dini e quel così accurata cioè Dini ha ricucito questo rapporto forse anche spingendosi i più la del non dico del necessario ma forse di quanto non si potesse pensare in certe dichiarazioni e come
In cui sono andate tutte ENEL condannati le pene più gravi per tutti il credito al regime algerino ecco
Interessante questa prima questo prima descrizione che citare ma entrando un po'più sul merito anche nel rispetto delle tue delle tue corrispondenze hai parlato dell'Algeria
O o come si dice l'hai sottolineato come l'Algeria utile ad agire del gas del prêt del petrolio la nuova anche politica dalla stessa Sonatrach e quindi non solo del governo che si proietta appunto sta cercando di proiettarsi il potenziale si sia in termini interni che in termini esterni si ricorda insomma che nel novantasette la compagnia registrato due due miliardi di dollari di utili e creato circa mille duecento nuovi posti dirà loro però è vero questo anche per esperienza mia personale che nel contempo c'è una grossa crisi di lavoro soprattutto nel settore per l'appunto petrolifero infatti ci sono una serie di scarrocciamenti fra il sindacato appunto algerino dei il del settore punto petrolchimico e il governo come anche la stessa Sonatrach comunque l'interno di questo punto c'è questa proiezione di allargamento aumento anche per quanto riguarda il nostro alla nostra patto lana del gasdotto della trasmette di aumentarle la produzione che forse arriverà come tu segnali a ventiquattro miliardi di metri cubi l'anno oltre i quattro miliardi che all'ENEL spesso prenderà come forniture di metano liquido ecco vediamo un po'di capire meglio qui la situazione perché poi tu hai sottolineato comunque anche un contrasto in hanno la stessa struttura della Sonatrach un contrasto fra le varie componenti compreso il fatto come tu appunto sottolinearvi del sullo rammento del ma del direttore generale della sono anche del passato si direttore generale sono tra che Nazim dai quei che che è stato sostituito invece da questo abbia il mai leader attarda che è stato a sua volta nominato direttamente dal ministro per l'energie per il petrolio agli ospiti mi e molto vicino ovviamente anche molto ascoltato dello stesso zero quale tu concludi dicendo che l'età dello oro per il gas del Maghreb sarà quasi sicuramente è preceduta da una seconda Battaglia di Algeri Peres per la Sonatrach ecco mi sembra che come chiusure abbastanza forte e con tinte un po'oserei dire non dico poco litigava abbastanza negative ecco o se mandare
Penso la mia analisi che tu e lungamente citato te ne ringrazio direi però che piuttosto realistica
Più che negativa in questi anni
Siamo stati di fronte appunto di provviste economico a una giuria guidata c'era un'Algeria del caos che era è il dove si sono avuti cento mila morti in questa guerra civile terrorismo e guerriglia
C'era un'Algeria invece utile un'Algeria che è quella del gas e del petrolio che ha mostrato una faccia completamente riversa e la prima Algeria quella del caos imperano disordine anche organizzativo dal punto di vista con l'amico la disoccupazione certissima le cifre ufficiali parlano ricco del dieci dodici per cento male sappiamo benissimo che si tratta di sotto stime rispetto a vecchi perché probabilmente più vicina al venticinque trenta per cento è anche di più in alcune zone alle grandi ristrutturazione che ha dovuto affrontare questo Paese che non dimentichiamolo era gravato da un debito estero che si divorava tutte le entrate petrolifere il riscadenzamento del debito
Fiera internazionale sia nei confronti dei e i creditori privati è stata la principale mossa in campo politico economico del Geri in quegli anni ed è stata quella che ha riaperto dopo i i giochi perbacco dell'Algeria utile cioè quella degli investimenti dove si sono riaperti dimissionario Jacques certo anzi
Divertimento gli stranieri che ha attirato in pochi anni una ventina di compreso tra i più grandi compagnie del mondo non c'è stato solo l'ENI l'Agip che hanno una presenza storica lì dei tempi di Mattei ma c'è stata anche l'arrivo degli inglesi con la British Petroleum tre miliardi e mezzo di dollari contratto quella degli americani
E anche questa presente americana in aumento in questa zona atteso abbia contribuito anche in qualche modo insieme a qualche successo nei confronti la lotta al terrorismo arriva e per il giudizio internazionale sul governo del regime algerini di questo periodo cioè ridare fiducia e se non altro agli investimenti appunto in quell'Algeria utilità il petrolio che essenziale per il Paese ma che rappresenta sicuramente la parte più importante l'interfaccia più importante per l'Europa
E la comunità internazionale ora che tu dicevi che gli scenari che ho descritto forse sono poco critici ma non direi che così la lotta attorno a quello che sarà il futuro della stola racchette cioè è innegabile la Sonatrach e la compagnia di Stato che ha delle grandi ambizioni all'ambizione non soltanto di essere come oggi uno di importanti produttori di gas del mondo ma di diventare soprattutto in vista della liberalizzazione del mercato europeo un protagonista anche nel campo della distribuzione delle che e della produzione di Energia ratificato dalla sempre più utilizzato in viene sempre più utilizzato per la produzione di energia elettrica ora se a questo aggiungiamo i quattro
Che i gasdotti algerini e il Garda generino passano non solo in Italia ma anche in Spagna che arrivano non solo nel sud del Mediterraneo ma anche nel cuore dell'Europa e che questo caso probabilmente andrà essere collegato ad altri per tutti di tutta l'area noi vediamo come questa Rete questa diplomazia del card sia fortemente condizionante sia della politica interna Jelinek delle mosse di politica internazionale
Oltre avverrà per esempio riguardo la privatizzazione della Sonatrach di cui si parla di qui c'è stato un timidissimo tentativo recentemente ed è e questo è molto importante per il futuro dell'Algeria per e non neghiamo lo che la distribuzione della ricchezza petrolifera il cuore nella della questione cioè chi la controlla e chi l'amministra ha in mano anche le sorti del Paese
Ecco su questo sempre per cercare anche di analizzare secondo te ci sono ancora resistenze cioè in parole povere si parla di una privatizzazione di facciata in quanto appunto le quote che si per Rebora o in termini di controllo reale perché parliamo delle ricchezze reali di un paese come l'Algeria e quindi siano privatizzazioni facciata con un appunto quelle fazioni come tu dici politiche clan e gruppi di interesse si scontrano punto all'interno di questa privatizzazioni facciata o comunque il meccanismo messo in atto e quindi nel bene o nel male poi si arriverà un poco ma i terreni no nelle con le tre tranche di privatizzazione alla fine si riuscirà a dare una una realtà di marketing privata e
Quindi di ricollocazione poi anche politica all'interno dunque io direi che pare che i pronostici non è facile
Che ci siano dei contratti dedotte interamente come dicevo è innegabile lo dimostrano gli avvicendamenti al vertice dell'azienda perché adesso direttore precedente della della Sonatrach Lulu per un personaggio di primo piano con forti legami con l'Italia con la Francia era stato uno degli artefici del gasdotto aveva presentato di piani di investimento molto importanti
E di razionalizzazione delle attività dell'impresa piani che peraltro non sono stati smentiti successo a suo successore anzi cioè c'è una parte della del futuro della Sonatrach su cui probabilmente saranno altre porte ad agire Terna l'Algeria cioè da solo tre che è una grande holding perché si va sempre più internazionali dando e in questo ambito dovrebbe assumere anche una maggiore trasparenza la gestione stessa dell'impresa un'impresa c'è un largo credito internazionale perché abbiamo visto che la comunità europea erogato quali trecentocinquanta milioni di dollari di presto questa società il prestito maggiore mai concesso dalla Banca europea di investimento a una società fuori dalla comunità europea
E poi ci sono le attività dice invece ho sempre di più sempre di più all'estero gli investimenti che potrebbero essere fatti del settore appunto della distribuzione e della produzione di energia tutte queste queste linee dispersioni di internazionalizzazione di questa holding fanno sì che in qualche modo si assumano delle direttrici che lega hanno sempre potrebbero spiegare di più la società dai gruppi di potere eventuale interni alla Gerini dei gruppi di pressione interni poi ci sono però evidentemente decisioni che vengono prese dentro sulla nomina di nuovi direttori ripercorrendo il segnale il fatto che il potere ha voluto riprendere in mano probabilmente in modo più diretto con una maggiore rilevanza presento il ruolo del ministro della del PCI attuale ius quindi il controllo sull'impresa in un momento molto importante anche dal punto di vista dell'espansione internazionale delle sue attività
Credo comunque che il discorso sia molto interessante perché si agganciano soltanto futuro della Sonatrach e dell'Algeria ma in generale alla gestione delle risorse del Garda a sud del Mediterraneo perché anche caso della Libia da sottolineare tutti questi Paesi dell'area del Maghreb rispondono sulla rendita petrolifera in carriera sono sempre più spinti a agganciarsi all'Europa in questo senso la ragioneria più ancora della Libia perché è interessata anche un tavolo di trattativa che è quello dell'accordo di associazione del partenariato mediterraneo quindi para credo in un modo di creare delle direttive delle linee direttrici tipo direttive di crescita che vadano in in questa direzione cioè sempre di più verso la sponda europea
Ecco interessante queste forse cercare anche di con questo analizzare la missione di vini mi viene in mente una questione abbiamo con questa visita di Dini al stiamo assistendo a questa triangolazione più o meno completa di quella che è la politica italiana per quanto riguarda il Mediterraneo la il Medio Oriente Iran abbiamo detto Libia Algeria oltre l'bisogna dire anche compattati in un breve arco di tempo interessante anche qui occhio e adesso sebbene che qui a Roma c'è la visita del ministro del Commercio estero egiziano questo quelli che appunto è venuto per cercare di riallacciare anzi di intensificare gli scambi commerciali con con l'Italia di dare anche un credito che poi abbia una risonanza a livello del Parlamento europeo visto che c'è l'utili ieri i programmi Meda che sono uno strumento della cooperazione della dell'Unione Europea che prevede per tutti i bacini metà del Mediterraneo uno stanziamento complessivo di circa tre virgola quattro miliardi di di Eco ecco su questo mi mi viene questa domanda
Questa testi di punta e che sono state create dall'alternarsi fra Dini e Prodi possono secondo tesi unificare anche all'interno di quella che è la politica della Comunità europea sul Mediterraneo possono anche secondo dei significare che l'Italia vuole a vere e un vuole cercare di prendere un ruolo o loro di leadership può se non tale o almeno comunque di principale riferimento della politica europea complessiva per quanto riguarda il Mediterraneo voi anche sfruttando una una dote naturale che quella della posizione geografica
Beh non c'è dubbio che che l'Italia in qualche modo si è svegliata negli ultimi negli ultimi metri nell'ultimo anno anno e mezzo nell'ambito della Della politica mediterranea e nel senso di dare un'accelerazione è una serie di rapporti che tradizionalmente teneva con alcuni Paesi dell'Ara dell'Area arabo islamica ora L'Italia s'è svegliata nel senso che si cosa che in fondo dentro il Mediterraneo non è un bagnante comodamente seduto su un materassino a prendere il sole ma molto aspro cronista di primo piano e la politica mediterranea dell'Europa in qualche modo fornisce una cornice c'è è stata richiamata in qualche giorno su alcuni giornali la politica di Moro poi quella di Andreotti e sono certamente linee direttive che in qualche modo s'lo state ricalca in parte anche recentemente ma questa volta è diverso anche il tipo della rete dell'impeccabile la qualità degli interventi dei tutto c'è una cornice euro
Idea che quella del partenariato euro mediterraneo che ci chiama con la Spagna con la Francia a essere un po'i motori trainanti di questi accordi di associazione che entro il due mila dieci dovrebbero creare in quest'area appunto una zona di libero scambio e quindi c'è un cappello europeo su tutto questo che non deve essere ma ignorato con una serie di tavoli di trattativa perché riguardano gli aspetti poco no amici politici sociali e dei vari media che riguardano un folto gruppo di Paesi i paesi rivieraschi
Poi c'è ci sono ovviamente c'è la per il perseguimento di alcuni obiettivi di dell'interesse nazionale ben determinati che risalgono agli anni sessanta quando l'Italia il povero di materie prime e soprattutto di petrolio e di gas doveva per forza cercare in qualche modo di procurarselo sui mercati internazionali ed su Mattei non mi dilungo perché in qualche modo si sa tutto il tratto il padre fondatore dell'ENI colui che ha girato in qualche modo il blocco delle sette sorelle cioè delle grandi compagnie petrolifere internazionali americane soprattutto per avere un legame diretto con i paesi produttori nel rispetto di quelli che erano anche gli interessi di questi Paesi produttori detto questo oggi il mercato che si trova davanti l'Italia quello mediterraneo e quello di paesi del Medioriente a un mercato forte concorrenza dove non c'è certamente presente solo l'Italia ma sono presenti tutti i suoi maggiori concorrenti Oscar europea e quindi l'Italia tende a rafforzare questa questa presenza in cambio di che cosa in cambio di quello che abbiamo visto galle petrolio come sempre ma anche in cambio di scambio cambino in cambio di scambio tecnologico soprattutto da parte dell'Italia verso per i paesi e anche dell'installazione di nuove unità produttive soprattutto in alcune aree come quella del Marocco e dell'Egitto dove troviamo ormai numerosi insediamenti industriali Italia e non solo italiani come dicevo prima ma anche tedeschi francesi così spagnoli e via discorrendo quindi si tratta anche di istaurare dei flussi che lo stesso ecco omicidi in gran parte ma che che si trascinano anche degli eletti sociali culturali atta tali da diminuire il divario tra le due sponde nord ricordiamoci che questi sono tutti paesi anche di forte emigrazione
E quindi il lo sviluppo economico della sponda sud del Mediterraneo è importante per cercare di riequilibrare i flussi dei emigrare ecco qui voglio farti una domanda un po'intrigante
Ho saputo da a a amici linea Algeri eccetera in cui mi tengo in contatto che è vero sì che gli italiani sono anche la realtà più presente anche nei periodi peggiori è rimasta lì in Algeria non parlo solo delle grandi imprese come l'Agip e Lemina parliamo anche come l'Ansaldo come la stessa FIAT di chiarezza per andrebbe sottolineato che al momento non è funzionante sono circa passati circa vent'anni e quindi questo va banche sottolineato e o altre piccole e medie imprese che sono attive però mi veniva fatto notare che e COMU in quel contributo italiano un contributo potremo dire di tipo passivo e non attivo nel senso che non fornisce all'Algeria il know how tecnologico ma in realtà usa delle risorse e non lascia poi nulla nei rispetti delle richiamo sionisti e poi fanno sul terreno mentre invece poi fondamentale per per un Paese riuscire a mantenere una sua autonomia nel momento che ha acquisito del nuovo tecnologico tramite appunto di Tindari inteso
Cambia ecco su questo cosa mi puoi dire come investimento senz'altro questa notazione che ti veniva fatta a un fondo di verità in particolare in Algeria questo è avvenuto per una serie di morti
Il motivo contingente in questi anni è stato dovuto alle questioni di sicurezza perché è che si può dire tutto quello che si vuole fare facciamo venire le piccole e medie imprese Treviri Stolen però quando mancano le condizioni di sicurezza soprattutto nel caso di piccole e medie imprese difficile lavorare è più facile per i grossi gruppi
Sulle APT Parlophon
Impiantistiche possono usufruire di protezioni da parte della Gendarmerie dell'esercito ma anche di squadre di guardiani priva che Visco rene insomma la questione della sicurezza era fondamentale rimane fondamentale per l'intervento delle piccole e medie imprese italiane ma non solo italiane
Quindi e e e facile capire perché siano arrivati sotto tutti i grandi gruppi poi sul piano della tecnologia una Società per esempio come la Sonatrach è una società
Che è dotata di notte non logico e via discorrendo quindi questo è un caso un po'un po'diverso che poi c'erano le leggi uterini quei non dimentichiamoci che questo era un Paese che a metà degli anni ottanta diventa ancora una situazione di mercato e ricreativa di negli ultimi campo o simile a quelle dei Paesi del socialismo reale qui l'apertura agli investimenti è stata fatta accennata per la prima volta nell'ottantasei e poi attuata nello rivestimenti stranieri nell'ottantatré per nel novantuno il cliente tutta e l'export cioè il commercio estero è stato rigidamente monopolizzato fino a poco tempo fa non c'era la possibilità fino a pochissimi mesi fa per le banche straniere Kirienko
Entrare in questo mercato insomma c'erano tutte una serie di condizioni interne ecco di struttura economica del paese che impedivano in realtà uno Spoon interscambio che lascia e poi come dicevi tu prima qualcosa sul posto cioè tecnologia hanno auto conoscente addestramento del personale
Perfetto ecco ti ringrazio di questa precisazione perché secondo me importante tanto più per riuscire meglio a inquadrare l'importanza della della visita di Dini in in Algeria ricordo che era in ascolto con Alberto Negri al giornalista ed editorialista del Sole ventiquattro Ore è un ringraziamento da parte degli ascoltatori di radio radicale Antonio Russo