Direzione Nazionale dei Democratici di Sinistra (sede PDS, Botteghe Oscure, 27-07-98)

Per fa
Compagni vi prego di prendere posto
Apriamo i lavori della
Direzione
E nell'aprire i lavori della direzione innanzitutto giustifico i compagni che non sono presenti e che fanno parte della presidenza della direzione
I compagni
Gualtieri e Gorrieri
E si trovano in ferie
Il compagno Reichlin e che ha subito un'operazione che si è conclusa assai felicemente penso di interpretare l'unanime consenso nel rivolgergli un affettuoso saluto è un arrivederci presto
Questa è la il proseguimento della riunione della direzione che ha avuto luogo nel il mese scorso
Sulla base di una richiesta della segreteria la presidenza ha deciso di aggiornare quella riunione alla data odierna ci sarà ovviamente un aggiornamento della situazione politica sarà il compagno Minniti a introdurre
Per quanto riguarda il proseguimento dei lavori noi pensiamo che si debba dare com'è ovvio la precedenza a tutti i compagni che sono stati iscritti che si sono iscritti nella all'inizio della riunione nel mese scorso e che naturalmente diranno prima di tutto se sono presenti e se vogliono confermare il loro intervento chiedo però anche a tutti coloro che vogliono che non sono iscritti e che intendono intervenire di farlo subito in modo che noi possiamo chiudere le iscrizioni determinare presumibilmente entro la fine del mattinata se così ci permetterà le ha
Il seguito della delle iscrizioni
Detto questo chiederei al compagno Minniti di introdurre questa riunione
Ci eravamo lasciati
Dice il nove giugno
Con l'impegno di un rapido aggiornamento della nostra discussione
Che consentisse di completare una discussione
E dopo le elezioni amministrative
E la rottura traumatica della Bicamerale aveva assunto giustamente
Il carattere di riflessione su un'intera fase politica
Già allora erano all'orizzonte le impegnative scelte parlamentari sull'allargamento a destra nato
Nella relazione di D'Alema e negli interventi erano presenti i rischi e le preoccupazioni per quel passaggio
Sappiamo tutti come è andata la nostra discussione prima si è accavallata poi ha finito per in pigliarsi
Nel percorso di verifica
Del governo
Al seminario che definiti i contenuti del nostro contributo programmatico
Alla verifica avevamo convenuto insieme sulla necessità di concentrare la nostra iniziativa su questo versante
E sull'opportunità di tornare in direzione a conclusione della verifica stessa per una valutazione complessiva dell'intera farsi
Bene
Eccoci qua il mio compito è limitata ad un aggiornamento alla luce di quanto avvenuto in queste settimane
Non una nuova relazione la base di questa discussione rimane la relazione del compagno D'Alema
Poco più di un intervento un ponte tra due sedute di questo organismo sufficientemente distanti per essere aggiornate ma non tanto per essere il re imposta
Comprendiamo dunque la nostra discussione ma è del tutto evidente che una parte di essa già si proietta verso la ripresa di settembre e confluisce obiettivamente una discussione preparatoria del nostro congresso
Poco più di quattro settimane ci se balla diciannove giugno ma sono state settimane molto intensi
Siamo stati impegnati una difficile verifica di governo che si è conclusa positivamente
Sbaglia chi si ostina a pensare soprattutto dall'opposizione che rilancio politico e programmatico dalla maggioranza sia stato poco più che un giro di valzer l'ampiezza lo spessore programmatico della dichiarazione del presidente del consiglio
Hanno finito per dare a quest'appuntamento il carattere di un classico bilancio di metà legislatura
Da un lato la legittima soddisfazione per i risultati raggiunti per avere guidato il paese con successo in passaggi difficili
Dall'alto l'esplicitarsi di un progetto ambizioso
Che rimette in campo la sfida riformista del centrosinistra sui grandi temi del lavoro del Mezzogiorno della formazione comico respira l'ambizione di un programma che intende portare a compimento la legislatura
Se giustamente affermato che non basta la crescita economica a generare nuova occupazione
Su questo punto ci eravamo permessi di insistere con una certosina azioni negli ultimi mesi
L'avvio di un nuovo ciclo affonda dunque le radici in questa consapevolezza
Ora il governo è chiamato ed impegnato a produrre atti concreti
Una sia difficile per tutti alla luce del riproporsi in termini seri di una moderna questione sociale
Siamo preoccupati e tubetti per gli ultimi avvenimenti
E segnalano un disagio ed un'attenzione che non vanno sottovalutati
Il ministro degli Interni Napolitano ha giustamente invitato chi dirige l'ordine pubblico ad esercitare il massimo sforzo di persuasione nei confronti di chi protesta perché senza e chiede lavoro ci auguriamo che tutto ciò consente di evitare ulteriori episodi che colpiscono profondamente che ci colpiscono profondamente a suo tempo gli avvenimenti di questi giorni
Ci ripropongono con chiarezza una questione che tutta quanta di fronte a noi
Il Paese ha bisogno di un'azione decisa determinata sul terreno economico e sociale
La crisi asiatica da un lato il rallentamento dell'economia statunitense e britannica rendono più problematiche le prospettive di crescita Diana per il novantotto tutto ciò rende più arduo ma non impossibile l'obiettivo di una crescita del prodotto interno lordo del due e mezzo per cento come ipotizzato nel Documento di programmazione economica e finanziaria
Ciò che desta preoccupazioni non è peraltro solo il dato aggregato ma anche la sua composizione
Se da un lato gli investimenti mostrano segni di ripresa dall'altro rimandando il tutto stagnanti i consumi delle famiglie e non perché quest'ultimi ha deciso di risparmiare di più
Ma soprattutto per la staticità dei redditi disponibili delle famiglie in particolare per quanto riguarda le fasce di reddito medie e medio-bassi
Sarebbe un reato rispondere a queste preoccupazioni con ulteriori interventi di respiro strettamente congiunturale
Per quanto non siano mancati i lati positivi non sono però oggi riproponibili interventi simili a quelli adottati per la rottamazione di parte del parco automobilistico o per la ristrutturazione di parte del patrimonio edilizio
Ciò di cui il Paese ha bisogno e di interventi di carattere strutturale intese a modificare in maniera permanente le prospettive di reddito e le aspettative occupazionali di molte famiglie
L'ambiente intellettuale invece devono programmare i propri investimenti e pensai di operare il quadro entro il quale deve iscriversi l'azione della pubblica amministrazione
Affrontare in tutti ora aspetti le questioni del lavoro era ci sociale e possibile oggi
Se solo alle tendenze spontanee dell'economia si sovrapponga hanno scelte coraggiose di politiche economiche sociali le quali è bene dirlo con chiarezza non si potranno né si dovranno esaurire con la legge finanziaria
E dunque è inutile e pericoloso soprattutto in questa situazione
Un'agitazione senza costrutto
Voglio dire io un chiarezza Fausto Bertinotti la maglia la miniera la maniera
Migliore dimostrare la propria preoccupazione per i temi del lavoro era deciso chalet sta oggi nel permettere al Paese dispone di un governo stabile autorevole in grado di tradurre in fatti le sue scelte senza incertezze
Capaci dispone di un orizzonte temporale pari alla dimensione dei problemi cui si intende dare soluzione
Nel programma di un governo siffatto viola certamente traccia del contributo dell'oca di sinistra la verifica e siamo lieti di ritrovare molto più che lecco nelle dichiarazioni programmatiche del presidente del Consiglio
Si pensi in primo luogo alle indicazioni strategiche di politica del lavoro e dell'occupazione incentrata su tre direttrici
Incentiva gli investimenti nel settore privato infrastrutture ricostruzione delle aree colpite da Calenda naturali sgravi fiscali e contributivi
E si pensi poi dall'indicazione dei limiti posti alla competitività del Paese da tre dall'emergere i tre grandi emergenza il sistema Italia la scuola ed il sistema dell'istruzione
Per la formazione la giustizia e il sistema della sicurezza pubblica la pubblica amministrazione
Rispetta alcuni questi temi sarebbe stata auspicabile secondo alcuni una maggiore concretezza programmati
Ma è fin troppo evidente che non era quella non era quella di queste settimane la sede per indicazioni puntuali per le quali potranno farsi solo quando le quali potranno farsi solo quando l'intero quadro di compatibilità sarà disponibile sui al momento la definizione dell'intera manovra di bilancio
Ma a stare a appare evidente
L'impegno
Che scaturisce da alcune affermazioni importanti
Quali quelle sui ritardi che il processo di apertura dei mercati ancora incontra nel nostro Paese
O anche quelle particolarmente impegnative relative all'urgenza di una revisione profonda di alcuni meccanismi del naso sono sociale dagli ammortizzatori sociali agli assegni familiari agli oneri per la maternità
Così come non si può dimenticare la franchezza con cui si è riconosciuto che la semplice conferma
Del divario tra chi ha troppo e chi ha troppo corpo e deve essere considerata come inaccettabile dal governo dell'Ulivo
Tanto da spingerlo a ripensare i meccanismi di fondo della politica sociale in una prospettiva di lungo e medio periodo per preservare non sono i diritti cittadini di oggi ma i diritti e i cittadini di domani
Comprensibilmente il dibattito dei giorni scorsi si è concentrato intorno ad alcune particolari questioni se i programmi di uscita dai lavori socialmente utili ad esempio o sul va all'agenzia per il Mezzogiorno
Il cui varo a questo punto non ne può più essere oltre rinviato
Tanto il primo quanto nel secondo caso dobbiamo sottolineare come non sia difficile ritrovare nelle parole del Presidente del Consiglio
Affermazioni equilibrate espliciti richiami alla necessità che lo Stato dopo averne promosso la creazione e averne regolato l'attività non debba interferire con il funzionamento dei mercati
Ciò non toglie che a queste questioni debba apprestarsi la massima attenzione anche per la loro valenza simbolica
Sarebbe opportuno tuttavia non limitare soltanto a questi temi la discussione
Ci accusano i temi del lavoro che la giustizia sociale non può non sapere che l'orizzonte temporale di cui il Paese ha oggi bisogno non è misurabile in poche settimane o in pochi mesi
Perché in ogni caso è necessario e che il nuovo ciclo riformatore non si fermi alle pur impegnativo dichiarazioni programmatiche
Già nelle prossime settimane abbiamo l'imperativo categorico di tradurre quegli impegni in atti cifre e decisioni
Il rischio di concentrare la ripresa autunnale una mole di problemi tale da rendere più complessa una soluzione ordinaria e per quanto possibile poco conflittuale
C'è del tutto evidente
E per realizzare gli obiettivi che il governo ci ha dato
Sì è necessario e non Jackie delle politiche di concertazione con le parti sociali e in questi due anni hanno contribuito in maniera determinante al raggiungimento degli obiettivi di risanamento e di rilancio dell'Italia
Nel momento in cui aperta la verifica degli accordi del luglio novantatré ebbene ribadire il nostro convincimento molto profondo
Che fa della concertazione un punto cardine di una politica riformista nel nostro Paese
Dico questo perché sono preoccupati
Per una certa sofferenza che si registra nel rapporto con il sindacato l'intesa raggiunta per quanto riguarda il contratto del pubblico impiego il modo in cui è stato affrontato il nodo del straordinario
Decreto scelto ma accompagnato da un disegno di legge del governo che recepisce su questi temi l'accordo già raggiunto alle parti sociali
La concreta azione del Governo sui temi dell'occupazione dello sviluppo
Penso che possano consentire il recupero di un clima positivo ma è urgente agire su questo campo
In questa verifica ci siamo mossi con un duplice intento salvaguardare la stabilità politica rilancia la coesione l'iniziativa della maggioranza intorno a questioni chiave la vita del nostro Paese
Nelle condizioni date si può dire che abbiamo raggiunto gli obiettivi per cui ci siamo impegnati
Senza nasconderci e difficoltà che da Livorno principalmente dal carattere della maggioranza parlamentare che è figlia più di un accordo prettamente elettorale che di un patto politico per il governo del Paese
Stati sta in ciò un'intrinseca fragilità della maggioranza di governo adesso l'esposto ad una incessante spinta alla negoziazione lo sappiamo bene
Non abbiamo scoperto certo nelle ultime settimane in questi due anni di governo i critici questi due anni abbiamo spesso negoziato ma senza che questo facesse perdere di incisività e di profitto riformatore iniziativa del governo
Ritengo che questa sia l'unica governabilità possibile
La fiducia votata nei giorni scorsi costituisce a mio avviso un passo in avanti
Quando si vota la fiducia si esprime un consenso un consenso sulle dichiarazioni programmatiche di insieme si prende un impegno il carattere gli obiettivi tracciati dal governo non può essere racchiusa nell'ambito di poche settimane
Non si tratta certo di un programma per passare l'estate
E del tutto naturale che ogni forza di maggioranza si è poi impegnata non solo realizzazione di quel programma ma anche nella verifica che gli indirizzi assunti siano realizzate gli impegni presi rispetta lo faremo anche noi
Con questa impostazione affronteremo alla ripresa anche nota legge finanziaria e costituisce per la maggioranza di governo un'ulteriore importante passaggio
Di fronte alle disponibilità manifestate dall'UDR da più parti si è fatto osservare che però vivants della legge di bilancio essa costituisce un banco di prova ineludibile per l'intera maggioranza sono del tutto d'accordo
Spetta a questa maggioranza il compito di predisporre la legge finanziaria e di approvarla
Altri consensi non possono in alcun modo sostituire colmare eventuali rotture della maggioranza
E pur tuttavia vorrei osservare che la legge finanziaria non nasce dal nulla
La sua elaborazione né è mai stata ne sarà quest'anno impostazione a schema libero
Quando eravamo ragazzi facevamo i temi di fantasia
Le principali grandezze e i suoi contenuti essenziali sono già fissati nel DPEF
E la stessa legge finanziaria non c'è traccia
Non rapportati strettamente con gli indirizzi proprio merito politico-programmatici espressi dal Governo nel corso dell'ultimo dibattito sulla fiducia
Ebbene come è noto si al DPEF sia dichiarazioni programmatiche sono state votate dalla maggioranza di governo dico questo perché in politica tutti gli atti formali hanno a loro efficacia e l'ultimo uomo di fiducia comunque aggettivato
Costituisce un impegno che riduce gli spazi per manovre tattiche costringe tutti ad un impegno comune
Vorrei essere più chiaro penso che noi si faccia bene ad insistere così come abbiamo fatto per chiede a rifondazione comunista un patto politico e programmatico e consente al governo di lavorare con serenità fino alla fine della legislatura
Dobbiamo insistere
Consorzio
In un'iniziativa unitaria lavorare perché Rifondazione non si isoli o peggio si è scura
Nei giorni scorsi abbiamo costituito nei gruppi di lavoro comune su temi programmatici di breve e medio periodo alla ripresa questi gruppi cominciano a lavorare con una cadenza abbastanza impegnativa non so da tempo però vorrei che non passassimo il resto della legislatura ammesso che ci sia consentito di farlo con il desiderio e forse l'illusione che il rapporto con Rifondazione Comunista possedesse ha risolto una volta per tutte
Temo che questo corpo a corpo politico
Si dà un'ulteriore limatura dell'alleanza con Rifondazione ed è il profilo che essa ha deciso di darsi nel momento in cui ritiene possibile sostenere anche in maniera molto impegnativa come avvenuto in questi anni un governo naso tempo esclude una sua partecipazione diretta all'esecutivo
Un'ambiguità che siano riusciti spesso a sciogliere virtuosamente
Ma che introduce di volta in volta attenzioni che alla fine possono iniziative luce se sparisce Saglia azioni riformatrici
Lo dico perché mi sembra plausibile
E in particolare su alcuni temi la maggioranza possa e avvolta debba essere richiamata ad iniziative più pronti ed efficaci a vuoto e tensioni possono anche Giove
Ma senza mai smarrire il principio della comune assunzione di responsabilità
Pensiamo a quello che sta avvenendo in questi giorni abbiamo votato la fiducia
In autunno discuteremo la legge finanziaria però oggi la maggioranza di governo dopo aver votato la fiducia ha il dovere di impegnarsi per incominciare a realizzare quegli obiettivi su cui si è pronunciati favorevolmente il rischio guardate e di introdurre una instabilità affine a se stesse
Una perniciosa instabilità che rinnovo dei rapporti tra maggioranza del Paese dalla sinistra tutta la sinistra e i ceti più deboli e bisognosi di rappresentanza
Noi non dobbiamo tacere su questo
Compito nostro di una forza di sinistra riformista dovessero nei prossimi mesi di richiedono insieme impegnarsi per una stringente coerenza tra gli obiettivi fissati le scelte politiche concrete
è importante che la verifica si si è chiusa positivamente perché consente al centrosinistra di affrontare un mito un passaggio molto delicato e difficile nella vita del nostro Paese
La rottura della Bicamerale ha esplicitamente segnato un cambio di clima sì
Abbiamo assistito in queste settimane ad un drammatico crescendo ad un'iniziativa del centrodestra senza appeal sempre più aggressiva
Ma i caratteri torbidi ed inquietanti
Intendiamoci non è la prima volta che la destra italiana nel suo pendolarismo tra rotture e confronto oscilla pericolosamente verso la rottura
Già all'inizio di questa legislatura di fronte a scelte impegnative nella vita di paese scelte che poi si sono rivelate decisive per il raggiungimento dell'obiettivo della moneta unica europea la destra scatto
Scelse la strada per una pila per la prima volta in Italia repubblicana dell'abbandono al Parlamento dell'Aventino rivelando una debolezza di fondo della sua visione nazionale un deficit drammatico la capacità di assunzione di responsabilità
Fu inferta una ferita al Parlamento
Abbiamo combattuto con fermezza quell'atteggiamento
Ci siamo assunti le nostre responsabilità pur tuttavia senza cancellare del tutto il disegno di un confronto di un dialogo con l'opposizione
Allora come oggi si tratta di una questione essenziale un paese come l'Italia dal fragile impianto democratico immerse tradizione democratica un ancora compiuta non può rinunciare a un sia pure esile filo di tensione positiva tra maggioranza ed opposizione
Permette disponibilità allora ci consentiva di riprendere un filo di dialogo
Che poi ha portato all'istituzione della commissione bicamerale D'Alema nella sua relazione si è già soffermato su questo su giudizio enzimi sui limiti di questa esperienza
Non intendo ritornarci se non per una brevissima considerazione
Al di là dell'esito la commissione bicamerale ha dato un contributo essenziale alla governabilità in senso lato del Paese
Il suo fallimento ha lasciato un vuoto che non sarà semplice comma
Tentare di tenere aperta la strada per le riforme costituisce un punto cardine ci diranno dell'iniziativa politica nostra e dell'Ulivo
La sola possibile oggi e quell'articolo centotrentotto
I gruppi parlamentari dell'Ulivo ci sono già impegnati a presentare specifiche iniziative legislative su cui abbiamo già più volte discusso
Si tratta poi di concentrare attenzione ed impegno anche in direzione e decreti legislativi della legge Bassanini
E giusto la faccio più volte lo stesso ministro Bassanini lanciare un segnale dalla che consente di evitare impulso ad un processo riformatore che rischia altrimenti di incepparsi
Abbiamo come voi sapete fin dall'inizio considerato l'iniziativa referendaria con uno stimolo utile alle riforme pur manifestando serie riserve di merito il riferimento al referendum per l'acqua e per l'abolizione della quota proporzionale
Per il carattere fortemente non in positivo di quel referendum e per il vuoto che lascerebbe la sua eventuale approvazione
La positiva raccolta la positiva conclusione della raccolta delle firme non muta questa valutazione
Nel merito ritenevo e ritengo più convincente l'iniziativa assunta dal senatore Compagna e passi
Mi è parsa giusta ed aperta ad esiti positivi la scelta di intraprendere
Attraverso l'iniziativa unitaria un limpido percorso parlamentare per giungere rapidamente all'approvazione di quell'iniziativa
Ha infine confermato un giudizio positivo sull'iniziativa di raccolta di firme a sostegno della legge elettorale che propone l'introduzione del doppio turno di collegio come noto questa è la nostra proposta non vedo ragioni che sconsigliano nostro sospeso
Non penso tuttavia che l'atteggiamento del Polo in questa fase possano essere fatte possa essere letto semplicemente come un ulteriore oscillazione del pendolo
Ho la sensazione che qualche nodo stia arrivando al pettine e del tutto squadernato di fronte a noi l'anomalia del centrodestra italiano
Un'anomalia la sedia che ne ritarda la sua evoluzione in senso europeo
Emerge con sempre maggiore evidenza che l'attuale leadership del Polo l'onorevole Berlusconi costituisce uno stacco
Alla ripresa di un confronto e di una positiva innovazione della destra italiane
Con l'originale rilettura in chiave golpiste complottistica degli ultimi anni della storia del nostro Paese Berlusconi cerca di fare un'operazione politica
Di ricondurre la sua vicenda personale il conflitto di interessi di cui è protagonista ad una vicenda politica PACS alla
Lo fa sorridere accolte
Ma non va sottovalutato il messaggio più profondo
Il tentativo di tenere strettamente intrecciato un piano privato e le vicende generali del Paese
Si alzano i toni si persegue un disegno di contrapposizione Cervi rischia di introdurre se perseguito ulteriormente elementi di rottura civile nel corpo del Paese
La cosa che più colpisce e la passività del resto del proprio a questo tentativo
Discussione in Aula sulla fiducia fatto registrare una disarmante regressioni politico e culturale da parte la leadership collettiva alla destra italiana
Ritornano antichi limiti di impianto culturale si ripropone la natura di una certa borghesia italiana indulgente verso l'egoismo poco propensa all'assunzione geniale di responsabilità emerge con tutta evidenza la debolezza storica di un filone conservatore liberale del tutto ammutolito oggi di fronte i toni aggressivi se non con qualche lodevole voce di dissenso del tutto ammutolito di fronte ai toni aggressivi ed i liberali del Cavaliere
Stacca tutte a qui la complessità di questo passaggio
Mentre in altre democrazie europee uno politico nelle condizioni dell'onorevole Berlusconi avrebbe già fatto un passo indietro qui da noi l'estrema radicalizzazione politica
Paradossalmente ma non tanto ne rafforzano la leadership e la prevalenza dentro il Polo
Ed è in virtù di questo evidente complessità che noi il centrosinistra non dobbiamo accedere ad una logica del muro contro muro
Per Mercedes denunciare così come ho fatto
L'iniziativa di Berlusconi come pericolosa per il Paese controproducente per lo stesso centrodestra italiano
Che l'incremento si tenta una posizione di estremismo radicale rischia lunga di condannati all'isolamento e all'impotenza impegno appena aperta anche in questa fase difficilissima un filo di via
Con questa impostazione abbiamo affrontato in cui settimane un difficile confronto sulla giustizia
In questi mesi è noto abbiamo difeso con fermezza il valore della legalità ci siamo battuti per questo in modo limpido ogni qual volta si è tentato allora sì il colpo di spugna
E grazie a noi certo non da soli se non è passata l'idea che i politici come corporazione dovessero fare blocco contro la magistratura
Anche nei momenti più drammatici abbiamo difeso l'autogoverno dei magistrati nella Bicamerale e di fronte ad un'ipotesi della separazione delle carriere concepita per colpire la magistratura
Siamo stati contrari fino al punto da mettere in gioco un'alta posta politica
Ma lo diciamo spesso
Ed è bene qui ribadirlo la difesa non basta
Non possiamo accontentarci anche su quello del Reno dobbiamo rendere possibile il dispiegarsi nel disegno riformatore che sappia cogliere anche le ragioni interne l'esigenza di garanzia
Di pacificazione di normalità
Dobbiamo sapere cogliere un dato chiarissimo negli orientamenti italiani c'è un'esigenza diffusa
Che ormai non è soltanto in parte elettorato di centrodestra
Che indica una ispirazione ad uscire dall'emergenza
Anche per questo noi dobbiamo spostare più in avanti assi dobbiamo cercare di spostare più avanti la nostra sfida a Napoli con i sei gennaio e la giustizia abbiamo compiuto un significativo ed importante passo in avanti nel percorso di definizione di una moderna sinistra liberale e riformista impegnata a conciliare le garanzie del cittadino con il principio di legalità
Abbiamo avanzato in quella sede un corposo programma
Se io possibile concreto ritengo utile che intorno a questi temi alla ripresa così come già concordato si sviluppi un'iniziativa cornuti e dell'intera maggioranza
Il rinvio del voto sulla proposta parlamentare di inchiesta su Tangentopoli consentirà io me lo auguro da poter affrontare discussioni in Aula in un clima meno incandescente
è del tutto evidente che una richiesta io di principio legittima da parte dell'opposizione che si è venuta configurando per il meglio dei poteri previsti
E per le argomentazioni politiche che li sostenevano come un tentativo di costruire insieme un uovo di conflitto tra potere politico e potere giudiziario e a suo tempo un centro di potenziale avvelenamento del clima politico nel nostro Paese
Abbiamo più volte ribadito insieme all'intera maggioranza di centrosinistra la nostra indisponibilità ad una commissione di inchiesta di fatto contro la magistratura
Abbiamo dichiarato la nostra disponibilità per uno strumento parlamentare che si impegnino indagini storico-politica sul fenomeno di Tangentopoli
Ai tribunali spetta l'accertamento la responsabilità individuali senza interferenze
Ma non si scrive la storia politica di un Paese attraverso le sentenze dei vari tribunali
Questo spetta alla politica che Mantova non deve mai rinunciare a svolgere fino in fondo il suo compito che anche quello di tentare di ricostruire un pezzo di storia difficile ma decisiva nella vita del nostro Paese
Fa propose una commissione di saggi nominati è presente le due Camere incaricati di stendere una relazione sulla rigidità Gentle Poli con la quale investire il Parlamento discussioni e delle conseguenze impegno e delle conseguenti impegni di decisioni va in questa direzione
è del tutto evidente
E la posizione ha affrontato questo passaggio con un intento ritorsivo e provocatorio per tuttavia che abbiamo fatto bene a tenere aperta appunto il rifiuto di quell'impostazione una prospettiva di confronto
La ripresa e vado rapidamente alla conclusione si presenta quindi per noi particolarmente impegnativa dopo la festa nazionale L'Unità dovremo prevedere entro la prima metà di ottobre una riunione la direzione nazionale che convochi il Congresso invia propri regolamenti e le procedure ritengo che questa riunione della direzione debba necessariamente essere ci chiusa dal già previsto Simina sul partito che propongo si tenga nel fine settimana successivo alla conclusione della festa nazionale L'Unità per intenderci il venticinque e ventisei settembre
Ampiezza dell'arco temporale la verifica di governo ha portato ad un inevitabile slittamento di questa punto cento che ritengo importante e utilmente propedeutico nel nostro dibattito congressuale
Un congresso che essendo il primo congresso e democratici sinistra RAI al centro
Ne discuteremo naturalmente di qui la mia opinione il tema della sinistra riformista del nuovo partito e i suoi rapporti con la coalizione
Non abbiamo certo bisogno di un appuntamento blocca ma di un congresso vero che attraverso una limpida articolazioni piattaforme politico congressuali sa parlare alla sinistra italiana e al Paese ne discuteremo meglio nella direzione che lancerà il congresso ma dire che la dialettica congressuale dovrà articolarsi qualora se ne ravvisi la necessità per documenti diversi e non più per pavido emendative non significa ospitare una conta interna quanto piuttosto ancorarsi all'idea trasparente e responsabile la nostra democrazia
Non è mia intenzione approfondire questioni che troveranno la giusta collocazione nel dibattito congressuale ma sia discussioni queste ultime settimane serale trapela dei compagni speaker un famoso direzione ci imponga una qualche riflessione sia pure già D'Alema si era soffermato piuttosto diffusamente intorno a questi temi
Rilevando come l'impegno per la costruzione di una grande forza riformista della sinistra non sono un posto in contraddizione ma si collocasse utilmente dentro un processo di crescita di rafforzamento unitaria della coalizione dell'Ulivo abbiamo bisogno cito testualmente
Diceva D'Alema di una coalizione Ulivo più unica che Silvia strutture indicazioni comunitarie o nazionali a livello locale che sappia compere con autorevolezza le scelte necessarie governare situazioni e scelta dei candidati anche con coraggio innovativo misurando i consensi anche attraverso le elezioni primarie
Affermazioni in linea con il documento del nostro ultimo congresso e che penso siano largamente condivisibile
Nelle scorse settimane ci siamo impegnati affinché l'Ulivo si desse degli organismi nazionali di coordinamento di approfondimento di indirizzo politico che costituito come è noto il Comitato nazionale di coalizione gli abbiamo chiesto più volte e su temi diversi la convocazione per ultimo sui temi relativi al referendum
Sono evidenziate difficoltà propri di una fase di rodaggio
Ma forse anche si risente in quell'organismo
Anche di una difficile risoluzione di problemi di rappresentatività discutiamone
Discutiamone anche apertamente e tuttavia difficilmente accettabile una motivazione secondo la quale le difficoltà di funzionamento degli organismi di coalizione sarebbero tutte nel riverbero una inefficiente sovranità di partito
Non mi convince non mi convince perché non ebbe la nel merito
Abbiamo tanti limiti tante colpe ma sinceramente non quella di aver bloccato impedito il lavoro degli organismi di coalizione
Ma anche perché rivelatrice di un'idea semplificato e alla fine non giusta
Però ha perduto la coalizione e parcheggi
Questa piccola querelle tuttavia mi aiuta
Ci aiuta a fare emergere un punto politico Riera
Che non possiamo più limitarci a risolvere con una qualche conciliazione verbali e che affronteremo più approfonditamente nel seminario sul tardi
L'Ulivo una coalizione politica
Non un mero cartello di partiti la sua forza sta nella capacità di tenere insieme in una sintesi dialettica L'Unità del progetto politico con la consapevolezza che quel progetto unitario è il frutto di contributi autonomi e distinti
Un dato
Che a mio avviso va riaffermato
Nel momento in cui è quello è in corso un'iniziativa di forze politiche culturali tesa a mettere in discussione la ricchezza e la complessità della capacità di rappresentanza dell'Ulivo in quanto tale
Questa è a mio avviso la verità dell'attacco rivolto al Partito Popolare riguardino sua presunta subalternità rispetto alla sinistra sul tema dei valori
Qual è la verità se non il tentativo di restringere la potenzialità di dialogo sociale dell'intera coalizione di dire in sostanza l'Ulivo non è un vero centro sinistra
E una sinistra che ha allargato i propri orizzonti capaci di regolare i propri rapporti con orientamenti settori moderati soltanto in termini di sussunzione e io subalternità
Voi comprendete come se questo offensiva raggiungesse l'esproprio bioetico colpirebbe al cuore l'idea stessa della coalizione di centro sinistra
Delle prese di posizione di questi giorni
Del partito popolare ma anche preoccupazioni manifestate in altri settori della coalizione penso non ci sia il bisogno statico di conservare un'identità ma l'esigenza di rivendicare un principio forte costitutivo delle ante dell'Ulivo
Tu appunto come un incontro di entità a tutto tondo che si raccorda attraverso un programma comune ma non si è ancora so bene che l'Ulivo ha prodotto e produce una propria capacità di attrazione ma tutto si tiene insieme
Queste le univoci una coalizione politica nel senso forte del termine nessuno può escludere che domani essa possa evolvere verso un'unica formazione politica porre oggi tuttavia un problema siffatto rappresenta nient'altro che una fuga in avanti che rischia di creare tensioni inutili la coalizione e di restringere non di allargare la capacità di influenza dell'Ulivo
Il punto per noi
E allora come tenere insieme due scelte entrambe di valore strategico
Mi impegno per l'abilitazione dialoga di sinistra e il rafforzamento unitario dell'Ulivo
Foti di due consapevolezze che la cresce una grande forza politica senza riforme non sta non all'obiettivo dell'autosufficienza
Adesso tempo sarebbe sbagliato pensare al nuovo partito come il traghettatore identità antica e declinante una realtà transitoria secondaria rispetto alla coalizione
Un difficile punto di equilibrio che tuttavia dobbiamo riuscire a perseguire nella chiarezza dando una nuova iniezione una nuova carica al processo di costruzione del nuovo partito che in effetti rischia di arrendersi
Cogliendo l'occasione del nuovo Congresso per affrontare il tema insieme l'innovazione politica programmatica si sta riformista e del partito
Di quello che siamo oggi in maniera largamente insoddisfacenti e di quello che vogliamo essere affrontando concretamente la grande questione dell'identità programmatica e della costruzione di un modello che perché il partito di massa
Ed è anche attraverso questo percorso che noi potremmo dare il nostro contributo autonomo e originale all'ulteriore radicamento e alla crescita dell'intera coalizione
Grazie al compagno Minniti per quest'introduzione prima di inviare la parola nell'ordine agli iscritti
Comunico che sono giunte alla presidenza e due lettere un al quale accennato già nel sull'introduzione Minniti
Di Spini me stesso e altri compagni e un'altra del compagno Tortorella sono disponibili in coppia per tutti i membri della direzione presso la segreteria naturalmente
Compagno il compagno Spini o il compagno Tortorella che però non c'è unitario vorranno commentare o chi per loro questa loro lettera si potranno cioè talmente iscriversi immediatamente ripeto che io darò la parola agli iscritti nell'ordine del loro iscrizione al a riunione precedente
Atti e registi però e invito coloro che vogliono farlo a farlo immediatamente le iscrizioni di coloro che vogliono iscriversi per la giornata di oggi interventi sono inderogabilmente devono essere inderogabilmente contenuti entro i dieci minuti
Alla parola come primo degli iscritti la compagna Pollastrini
Cioè la compagnia il Corvaglia però c'è un po'dire al comando dieci minuti un pranzo di dieci minuti formidabile Bossi nemmeno possibile meno
Usare un solo se è possibile un po'adesso il nonno io no
Va bene o più di silenzi e cioè Minniti ha fatto riferimento alle più l'ICI che recenti vicende politiche e sono d'accordo con le sue valutazioni nei minuti a mia disposizione chiedo la vostra attenzione pone su due punti il primo osso se lo so il primo intervento compagnia il non muore scusa Guglielmo sospendere un attimo il modo che coloro che vogliono uscire c'è un largo corridoio piccoli biglietti ci permettono di continuare i lavori seriamente un attimo soltanto che ci faccio un momento di silenzio capannelli si sciolgano per cortesia
Per cortesia
Allora
Grazie Ruffolo relazioni medi dicevo ha fatto riferimento alle più recenti vicende politiche e sono d'accordo con le sue valutazione nei minuti quindi a mia disposizione io chiedo la vostra attenzione su due punti il primo è sul momento politico
Il secondo sui gruppi dirigenti dei Democratici di sinistra D'Alema con la sua relazione al precedente incontro della direzioni di cui queste una continuità ci domandata le difficoltà sono tali da richiedere un mutamento sostanziale di linea politica per quanto mi riguarda penso proprio di no credo però che dobbiamo ricentrare rilanciare le idee forza di una strategia che prende alimento da un'interpretazione costante della società italiana dall'ASP ciclicità delle sue classi dirigenti e insieme ora lo diceva lo stesso D'Alema dalla collocazione dalla posizione che abbiamo conquistato proprio con quella politica con la funzione di governo e cioè l'Europa sono quindi accordo con quegli interventi che avevano caratterizzato la precedente direzione che consideravano la costruzione dell'Europa come passaggio di fase della lunga incompiuta tra dizione italiana e dicevano che i segni sono già visibili in campo europeo mondiale nell'interrogarsi della stessa sinistra e del centro sinistra sull'adeguamento di culture
Idee guida e strategia e nel campo delle destre dei centrodestra nel porsi l'obiettivo di una riscossa moderata
Gli stati generali faccio riferimento fatto specifico ma secondo me di significato nazionale voluti da Albertini a Milano ma di cui Albertini non è stato il primo protagonista sono stati tentativo infatti di mettere in campo l'altra fa cioè di un centrodestra in trasformazione centro destra atteso appunto tra un impulso europeo illusioni centriste tentazioni clericali a sia di amnistia la chiave d'interpretazione di quelle giornate l'hanno data non a caso gli imprenditori Tronchetti Provera sento niente
Moratti Benedini Romiti dicendo apertamente l'Europa mi colloca tutti noi il nostro rapporto con la politica e la politica stessa e ci fanno impresa riguadagnare spazi di libertà nella scelta degli interlocutori del bipolarismo Milano aggiungevano sarà crocevia di un nuovo liberismo che permetterà la riscossa di valori fra cui citavano apertamente quelli di un cristianesimo abbandonato dal PPI dall'utilizzo che alla fine saranno dicevano alla base di un l'attacco al centro sinistra ma soprattutto alla sua forza ispiratrice pratici di sinistra che non devono rafforzarsi io ho inteso in poche parole sintetizzare quel il confronto di quelle giornate perché non le ritengo secondo varie un patto dunque si proponevano per il nuovo liberismo in cui potesse dominare l'autonomia gli interessa dell'impresa di cui la politica dovrebbe farsi strumento un tentativo di cui il Corriere della Sera mie ultime se ti male inizia a farsi interprete che presuppone lo diceva anche Minniti l'uscita di scena di Berlusconi un Berlusconi che da tempo ormai non non fa più riferimento a poteri consolidati ad esempio quelli dell'economia ma la pancia e il responsabile della società
A Napoli alle assise significative sulla giustizia a cui si riferiva Minniti D'Alema riproponeva il concetto del suo pessimismo delle classi dirigenti legato una lettura un'interpretazione dalla Società italiana di oggi
Il fatto che Berlusconi possa impunemente farà appello dare fiato al ventre molle dare peso a questa parte di società e buttare sul tappeto quanto si anche diffusa la dice lunga sulle arretratezze accumulate e sulla necessità di democratizzare le destre e il Paese e la forza di Berlusconi per il momento vincente nei centro destra nel centrodestra sta lì certo nelle televisioni e nei mezzi a disposizioni ma soprattutto nel rappresentare ENS li cita mente senza pudore qualcosa di molto profondo anche per questo apprezzato il tentativo della Bicamerale di cui secondo me non sono dispersi tutti gli esiti perché la Bicamerale indicato una strada ha trovato possibili proposte RNC espliciti le responsabilità e i rischi delle non soluzioni incalzare con una fermezza di principi certo con una fermezza di principi le opposizioni è indispensabile per tentare di fare maturare nelle componenti meno oltre del centrodestra una consapevolezza ma sono anche convinta che sale per un periodo della transizione italiana l'uso dei referendum mi riferisco agli inizi degli anni novanta e i temi istituzionali mi riferisco negli anni più recenti
Hanno rappresentato una leva una finalità in sintonia immediata con i settori innovativi Società ora il fallimento della Bicamerale la rottura cioè di un percorso credibile per scelta grave ponderata delle destre Ignis sì M. al dopo Europa ci costringono apporre in modo più stringente di fronte all'opinione pubblica il nesso riforme istituzionali e riforme sociali regole e tutela dell'individuo nel rapporto coi cittadini le destre i centrodestra gli stessi tentativi cossighiani un danno lo hanno prodotto ridare della politica un'idea di politica politicista Icardi pochi per pochi oppure una politica fatta per proclami e di rivolte
Da qui la sfida che abbiamo innanzi nel rilanciare sinistra Ulivo e Governo il nostro confronto di cui si è parlato nell'altra direzione sugli esiti elettorali ha segnalato tra i problemi la qualità e l'attendibilità e candidati ha segnalato la necessità di una compattezza degli schiera dello schieramento ma soprattutto ha segnalato la necessità di compiere fino in fondo una riflessione sul pericolo dell'astensionismo
Quell'indice di di una disaffezione di una distanza di un ripiegamento in particolare da parte di persone della sinistra e dell'Ulivo e fino a poco prima aveva trovato nella finalità Europa persino un mucchio di bene con né da condividere credibilità e autorevolezza del Governo della sinistra e dell'Ulivo che si misurerà appunto e soprattutto sulla nostra funzioni di governo una funzione di governo stretta tra la necessità della stabilità e insieme l'impossibilità lo dicevano anche i ministri l'altra atto all'altra tornata della direzione di accontentarci di una governabilità per tirare a campare volevo sottolineare anche questo aspetto io credo che nel confronto programmatico appena concluso abbiano pagato abbia pagato non positivamente il non aver posto subito dopo l'Europa le idee guida di un nuovo ciclo riformatore
E il costo non è tanto piccolo tanto più che siamo alle prese con un partito Rifondazione che come diceva
Dialettica interna del partito del del del partito di Rifondazione
D'altronde di un confronto che m'ha dato gli esiti che tutti speravano hanno parlato altri primo fra tutti i leader il leader della CGIL e questo anche peserà
Mentre sul PPI il fiato sul collo di gerarchie ecclesiastiche significative non diminuisce
E Cossiga dichiaro una grande intesa
Per fronteggiare la finanziaria su cui non più tardi di quindici giorni or sono il Presidente del Consiglio ha detto no non sono un uomo per tutte le stagioni
No un'altra maggioranza concetto o ancora oggi ribadito Damini spartano sì ho qua no mi mancano i due minuti tempo perso all'inizio
Finisco scusate eh no è vero recupero ha ragione però ha ragione ma comunque loggione non è radio no no no la chiave per uscirne del Perù e modulari anche quelli di momenti complicati inquieti io non vedo che la via maestra dell'ASP quella della scelta del merito quella cioè della scelta di un merito basato su punti programmatici chiari evidenti
E sulla forza della concertazione con le parti
Sociali tutto questo anche per privilegiare il rapporto con la società con la capacità di un'azione comune dalla postazione del governo del partito
E i gruppi parlamentari dell'Ulivo di radicare consolidare quel blocco sociale e culturale fatto di bisogni teste cuori senza cui nessuna politica riformatrice
Quattro non potrà vivere io penso sì ha un primato della politica come un primato però che si esprima con la capacità della politica di allargare sempre più il coinvolgimento di élite coscienti della responsabilità e nelle scelte
E insieme politica e dietro promuovere spazi partecipazione conflitti movimenti delle coscienze
Mediazioni di una società sempre più consapevole Ho letto la lettera dei compagni Spini e Ruffolo Artali altri compagni penso che tutto quello a cui ha accennato non posso esprimersi s'Enzo un nuovo partito rinnovato aperto perché la riproposizione dell'Ulivo di più Ulivo su cui sono d'accordo non viene prima ma insieme la capacità effettiva del Governo
Di praticare atti riformatori essere punto di riferimento morale
E nel mezzo minuto che mi resta non riesco non accennare al secondo punto quello della qualità e della selezione dei gruppi dirigenti ed è la classe dirigente del nostro partito
è evidente che mi riferisco innanzitutto al gruppo dirigente nazionale nelle varie funzioni partito Parlamento governo insieme gruppi dirigenti delle nostre regioni e città
So che ci sarà un seminario ma per un fatto di dignità professionale non posso fare un brevissimo riferimento permettetemi un elenco per chiudere inesistenti conformisti carrieristi Baroni feudatari litigiosi so localistiche incantati
Sono fra gli aggettivi usati sulla stampa nelle due settimane prima della verifica per descrivere da dirigenti medesimi i gruppi migliori dirigenti degli democratici di sinistra a seguito della batosta in elettorale
E non ne poteva che conseguire un partito anche qui riporto fedelmente che non c'è allo sfascio fantasma senz'anima eccetera eccetera
Mi sono chiesta te lo dico sinceramente se non ci fosse da fuggire a gambe levate
Inizio che non è che non abbia conosciute con qualche asprezza la differenza tra mito realtà della nostra organizzazione vedo insieme a debolezze ritardi autoreferenzialità meschinità anche qualcosa di positivo guardate
Io ritengo indispensabile condurre avanti una riflessione severa onesta a cui seguano però correzioni profonde fatti concreti sperimentazioni parlo di gruppi dirigenti e non di un partito genericamente perché così così come in un paesi gruppi dirigenti segnano l'identità in un certo se solo la moralità di un'organizzazione la via lineare ma non l'unica solari costruire un gruppo dirigente autorevole è il congresso
Perché prevede un percorso democratico ampio un coinvolgimento culturale e diffuso io oggi non vedo come punto di debolezza Massimo gli amori il leaderismo il conformismo il correntismo io ed invece come rischio un certo disordine
Sta al Parlamento una le autorità frutto delle caratteristiche personali di ognuno di noi e di un rapporto distorto coi media ma frutto anche della mancanza di un autorevole e riconosciuto di direzione quotidiana di coesione di squadra di organizzazioni e verifica tra dichiarazioni di sul dati di responsabilità di mandato per ognuno di dovere trasparente e di potere trasparente di valutazione delle coerente da
Grazie
Con abbondante di recupero
Angius
Senza recupero
Io penso che a conclusione della verifica di governo abbia rinnovato il suo programma soprattutto sulle grandi questioni economiche e sociali e quindi sia possibile un rilancio e una maggiore incisività della sua azione sui temi dell'occupazione del lavoro del mezzogiorno
Tuttavia non si può nascondere che dopo la conclusione della verifica come accennato anche poco fa Marco Minniti
Si siano innestate nuove fibrillazioni nuove un cumulo di tensioni
Per la verità più annunciate e più virtuali che reali
Che tuttavia non vanno sotto sottovalutate
Anche in relazione a queste
Nuove tensioni diciamo così che investono la maggioranza e il governo vorrei fare alcune considerazioni su tre punti molto sommariamente Riccio mi scuso con le compagne e compagni
L'Ulivo il Governo il partito
Questo secondo me è l'ordine di priorità del nostro lavoro che la nostra riflessione
Sull'Ulivo
Già nella precedente riunione della direzione la relazione di D'Alema aveva indicato
Una serie di problemi di prospettato alcune riflessioni segnali che ci sono giunti mi pare di poter dire nel corso di questi ultimi mesi non sono stati positivi
Circa la coalizione
Vorrei porre allora una prima domanda di fondo che mi sembra essenziale
è fondamentale
Orsi la domanda giusta forse meglio ancora diciamo comunque va va ancora meglio che cercare le risposte
Quali riforme vuole l'Ulivo
Concretamente effettivamente nelle condizioni date
Quali riforme istituzionali e democratiche quali riforme economiche e sociali
Come le discute l'Ulivo le riforme che vuole oggi concretamente con chi pensa di poterle realizzare
Sono tre domande secondo me abbastanza
Importanti
E che richiederebbero una risposta in un qualche modo coerente senza la quale c'è il rischio di una certa confusione di una perdita di funzione dell'Ulivo spesso
Noi non possiamo negare che su alcune grandi riforme nella coalizione ci sono state delle posizioni divaricate sulle riforme istituzionali sul tema della giustizia sulle grandi riforme economiche e sociali
Discutere allora di quali riforme possibili realizzabili L'Ulivo vuole su su quali DS impegnarsi effettivamente non è una domanda una domanda retorica
Così come non era Ettore Conti chiedersi come la coalizione in quanto tale non solo i singoli partiti ma la coalizione in quanto tale discute di queste riforme
Così come infine un tema politicamente piuttosto rilevante anzi piuttosto delicato e con chi queste riforme le vuole fare
Si può sostenere per esempio che alcune grandi riforme possano essere prospettate e potate poi concretamente in Parlamento dalla stessa maggioranza
è giusto questa questa posizione
è coerente
Con un disegno più generale
Ha un solo che ha presieduto alla formazione della commissione bicamerale con una idea con una concezione del processo riformatore che ci ha sempre portato a dire almeno a noi Democratici di sinistra che le regole vanno stabilite tutte insieme
Il coordinamento nazionale dell'Ulivo da questo punto di vista o lo si fa funzionare come un effettivo organismo politico
O diversamente francamente non riesco a capire quale sia la sua funzione il suo ruolo
Io penso che sia giusto anche prospettare alludere ha delle idee come quella della costituente dell'Ulivo della quale si è parlato nei giorni scorsi ma penso anche che sia forse più produttivo parlare
Diciamo un po'de minimis
Delle cose che immediatamente si possono fare
Per far funzionare la coalizione in quanto tale per farle conquistare non un'astratta coesione politica fatta di rispetto reciproco
Ma una coesione politica che si fonda sul convergente sulla convergente a realizzazione di un convincimento profondo su grandi riforme
Da quelle istituzionali a quelle economiche sociali a quelle della giustizia il rapporto con Rifondazione Comunista se così si potesse agire
Sarebbe allora appannaggio non dei singoli partiti ma dell'intera coalizione e forse esso sarebbe più positivamente risolvibile
Senza invece questa rincorsa alla quale di volta in volta assistiamo nel confronto con il leader di Rifondazione eccomi susseguenti richiami che di volta in volta si fanno sul governo
Io penso che sia possibile anche sulla base delle conclusioni della verifica una sua più incisiva e coerente azione sul piano economico e sociale
Le riforme economiche e sociali quelle del lavoro dell'occupazione sono le più difficili
Ci sono stati in queste ore alcuni segnali positivi da parte del governo contratto dalla pubblica amministrazione decreto sullo straordinario
è indubbio che anche su questo punto
Si pongono alcuni e delicati problemi politici
Domanda siamo in grado nell'attuale fase abbiamo vissuto questo metodo per lunghi anni quando si trattava di perseguire gli obiettivi di Maastricht siamo in grado di Cevo in questa fase nuova e diversa che si è aperta
Di abbandonare o anche soltanto di mettere in secondo piano il metodo della concertazione cioè dell'intesa tra le grandi forze sociali del lavoro e dell'impresa
Nella delineazione delle politiche economiche e di bilancio
Io penso di no
Penso che sia un lusso che ancora il nostro Paese non si può permettere per la gravità e l'acutezza dei problemi e delle tensioni sociali
Per via delle difficoltà a intervenire dovendo contemporaneamente perseguire e mantenere quegli obiettivi
Dicati dal mastri che da dall'Unione Europea si è innestata dopo la verifica la polemica di D'Antoni e di Bertinotti
Io trovo difficile distogliere in una valutazione politica il sospetto che l'iniziativa del segretario della CISL abbia pure finalità politiche
E che sia definita in sostanza se non d'intesa comunque con un raccordo esplicito o implicito con l'iniziativa dell'UDR di Cossiga può darsi che naturalmente io sbagli e che sia smentito dai fatti però l'idea è venuta il che può significare che qualche sospetto in sé l'iniziativa di D'Antoni ce l'aveva
Annunciare uno sciopero generale per settembre prima ancora che il governo vari la finanziaria trovo che sia per lo meno bizzarro
Così come trovo piuttosto singolare che il segretario di Rifondazione comunista dopo aver votato cinque giorni fa
La fiducia al governo annunci per settembre anch'esso in assenza della legge finanziaria l'apertura di una conflittualità di cui a suo giudizio il Paese sente il bisogno
Io penso che il Paese il Mezzogiorno i disoccupati sentano bisogno di misure incisive per risolvere i problemi del lavoro e dell'occupazione non di conflittualità hanno bisogno di risposte e queste risposte vanno delineate terminò sulla base mi permetto di dirla così di una scelta di fondo che va fatta
Perché parliamoci chiaro si potrebbe affrontare il tema dell'USI disoccupazione e del lavoro nel Mezzogiorno seguendo le vecchie strade
Diciamo neo stataliste
Lo Stato che fa è una strada che si può seguire lo Stato che assume lo Stato che da stipendi a prescindere dal perché e dal come
è una strada che è stata seguita negli anni passati può essere seguita anche adesso c'è un'altra strada la strada dello Stato che fa fare che un po'più complessa e difficile forse più lunga che non esclude anzi presuppone più garanzie più protezione sociale ma che affida all'intervento un intervento pubblico diverso da quello del passato
La possibilità di una crescita che finalmente dia occupazione
Allora le strade sono due o si segue una strada vecchia assist prego e quella nuova D'Antoni e Bertinotti dovrebbero dare delle risposte
Ho terminato il mio tempo e finisco qui
Penso che per quanto riguarda il partito son d'accordo con le cose che diceva Minniti il compito nostro deve essere quello di cercare di preparare bene il congresso
E forse anche come diceva poco fa la compagna Pollastrini cercare di dare alla nostra iniziativa le nostre uscite una coerenza che a volte
Esso che a volte non c'è è che viene meno è un compito difficilissimo naturalmente perché non si tratta come dire di obbligare ad un qualche vincolo qualcuno di noi questo nessuno lo chiede nessuno lo può pretendere ma certo è che su alcune questioni piuttosto rilevanti
E inutile una certa coerenza se vogliamo effettivamente non solo sostenere l'azione del governo ma indicare nel nostro partito
Quel partito che per la sua funzione per le sue caratteristiche e per il suo ruolo è per tanti versi decisiva per il futuro del nostro Paese
Grazie ingiusto ho iscritto Mussi
Approfitto della piccola pausa
Per legge dei Senussi me lo consente un attimo l'elenco di coloro che sono iscritti al netto di quelli che mi hanno già comunicato che non intendono parlare o degli assenti già registrati di pregio di confermare se intendete parlare Ono dopodiché faremo la conta e del tempo e
Registreremo naturalmente
L'elenco a chiusura
Margiotta c'è
Sì beh Rognoni c'è sì gentili c'è sì Pennacchi
Sì Salvi
Sì Averardi
Non c'è
Rodano
C'è
Inizio
Non ce
Vita
Sì mancina sì Mancina rinuncia la barra
La barra assente Racconigi
In un certo brutti sì Petruccioli
Sì
De Simone
Regina del De Simone sette grazie Tempestini
Sì
Bova
Ansie
Io ero Monte
Ero Monte Chiaromonte certa non c'è va bene sospese Bozza Bozza
Asse Mazza
Sorride ero
Cioè che La Forgia
Assente
Non ho altri chiudo le iscrizioni a non scusa scusa o altri Pettinari si
Guerra Guerra
C'è guerra
Sì De Carolis l'ho visto sì
Villone
Sì Cantaro cantare cantare
Sì e e storici
Ecco cioè Spini c'è Chiarante c'è
Rinuncia allora chiuse le iscrizioni
Il compendio avulsi ma se era un modo per farmi denunciare bastava che me lo chiedesse direttamente o mi sento in colpa diciamo prende la parola e usare questi dieci minuti
Cioè innocente riunione tutte le riunioni sono di passaggio naturalmente verrà
La lite è tutta fatta di riti di passaggio ma questa è particolarmente di passaggio del più il secondo tempo della riunione che facemmo già qualche tempo fa
Con l'annuncio di momenti molto impegnativi come quelli cui esposti da Marco terminare il suo partito e poi il lancio del congresso una seria discussione sul congresso
Siccome però rispetto all'altra discussione Minniti ha introdotto qui alcuni aggiornamenti perché nel frattempo ne successe di tutti i colori
Io vorrei dare un contributo di di opinioni rapido su quell'esattamente su questi aggiornamenti
Ma non c'è dubbio che siano entrati
Questo va da solo in una fase particolarmente difficile
Leggo molto impegno anche razionalità tenere la testa sulle spalle
Ci sentiamo un po'come sballi estratti su un terreno più accidentato di quanto immaginavamo
Quali sono i beni politici
Oggi a nostra disposizione che dovremo provare a tutelare
Due sensualmente unico
Il governo governo nostro non amico come al momento del suo lontano intervento di seguirli
Vorrei fare un appello vero del del depuriamo sci tutti dai cattivi umori perché non non non sono dei buoni consiglieri quindi concordo quest'appello appassionato anche nell'ultima parte dell'intervento di Barbara Pollastrini
Secondo
Quel tanto di bipolarismo incompiuto
Però molto importante che ci consegna questa in conclude transizione italiana
Abbiamo difficoltà di sistema come si è visto difficoltà a a affrontare risolutamente nodo di sistema e a riformarlo
E poi difficoltà politiche non c'è dubbio che la posizione di Rifondazione Comunista
Una posizione che
Dopo due anni e mezzo di proficua collaborazione per la verità
Tra l'Ulivo e Rifondazione anche se è stressata
Tuttavia la posizione attuale di Rifondazione e di quelle che mette a rischio entrambi bene
Allora questione giustizia
Vediamo come agiscono le questioni concrete che abbiamo sul sul tavolo su
Su questo orizzonte questione giustizia
Non è di oggi diciamo tuttavia ha acquistato sempre più centralità e particolare enfasi
Io condivido la linea
Del dialogo l'impostazione è chi è politica culturale e strategica che ci fece dire dove continuarci a far dire che nel cambiamento delle regole
Occorre tentare di realizzare il massimo di consenso ed è una posizione che vale per tutti i momenti e per tutte le epoche
Poi però questa posizione si misura con gli utenti con i fatti concreti con le posizioni
E credo che non servirebbe a nessuno se noi dovessimo il giudizio sbagliato se noi pensassimo di aggirare ideologicamente e dissolto stimare la gravità estrema
Della posizione del capo della opposizione in Italia
è vero che nessun altro Paese
Allo stesso identico problema
L'uomo che al tempo stesso uno dei massimi oggetti dell'azione della giustizia e chi anche capo dell'opposizione
In Francia tappi aveva tentato l'assalto alla Presidenza della Repubblica
Poi la marcia diciamo sia
Fermare
Il dialogo non esclude quand'è necessario il conflitto
Non sto citando spalline come pensa a Berlusconi sto citando Habermas Dahrendorf Awards
Il conflitto e credo che oggi dobbiamo reagire ivi conflitto
Perché la pretesa diciamo così del disconoscimento della legittimità di uno dei tre poteri dello Stato
Cioè quello dell'autorità giudiziaria è qualcosa che mina alle radici non solo l'assetto democratico
Ma la possibilità attuale e futura di un dialogo quindi questa offensiva credo che vada abbattuto
Una commissione di inchiesta la commissione d'inchiesta volete che non dia ragione a Violante c'era andato anche a guardarmi l'istituzione delle precedenti benissimo
Tuttavia al di là dell'aspetto così dove costituzionale normativo cioè anche con l'introduzione di un elemento di volontà e non sarò io
Che ha detto al paese tutto e poi a tutti i Paesi del mondo attraverso la conferenza stampa la stampa internazionale che la commissione d'inchiesta Sir per per fare processi ai processi mettere sotto accusa i giudici mettere sotto processo gli unici salvati
I sommersi e i salvati
Gli unici salvati dalle inchieste che saremmo noi questo elemento di volontà politica introdotta nell'azione abilitante che cambia un po'il quadro ora l'olimpico con Massimo anche abbiamo avuto tutti un attimo di di riflessione quando siamo arrivati al voto su questa Commissione qualche scrupolo perché io condivisi
è la chiave dell'opposizione l'abbiamo con le tante volte quale male c'è il rischio che l'argomento non volete la verità argomento falso ribadisce tuttavia abbia ed è scrupoli legittima
Però
E una società non solo quelle antiche quanto più quelle moderne
Vive anche di aspetti simbolici
E il simbolismo di una commissione d'inchiesta chiesta da questo signore con questi argomenti è fortissimo
Anch'io suggerisco che discutiamo anche di qualche argomento di strettissima attualità del tipo le nostre discussioni politiche struttura e funzione del simbolico nelle moderne società complesse
Ma sul mediatiche perché questo non ne abbiamo bisogno di questa propongo di introdurre la discussione sul partito
Ora tutta questa polemica sul giacobinismo
Intanto mi dà voglia di fondare un circolo Robespierre perché giacobini qualcosa l'umanità hanno portato cioè se no passiamo tutti al Congresso di Vienna ora non esageriamo diciamo io sono anche il giustizialista ma non sono del Congresso di Vienna
Bisogna respingere al mittente la campagna secondo la quale questo è un partito che ha un leader illuminato fatto di assatanati giustizialisti porcaio perché non è vero
Non è vero
è vero che c'è un leader che guarda a alle strategie non vorrei essere frainteso vuole avere la seconda parte invece non andare alla seconda parte del ragionamento milizia
Di rifiuto non abbia la seconda parte del ragionamento è non confondiamo perché noi dobbiamo respingere al mittente la voglia di forca
Ma non possiamo
Deludere frustrare il desiderio di giustizia di uguaglianza di fronte alla legge
Neanche la grande ambizione finalmente di fondare uno Stato di diritto come Dio comanda in questo Paese
E il direttore apposto classi dirigenti che hanno vissuto nella illegalità qui non posso non dà ragione a Guido Rossi anche un po'all'indignazione del vecchio Indro Montanelli
Per cui attenzione noi dobbiamo ora a reggere il conflitto tenere aperto il dialogo emergere conflitto
Perché se no non facciamo il nostro dovere su una linea che è esattamente quella di Napoli e l'ho condivisa dal le cose a Napoli e non Barbella piattaforma sulla questione la legalità della giustizia che condivido interamente con una relazione di Folena piena di cose cono su quella linea lilla reggere conflitto noi non possiamo stare in difesa
Di camerale
Certo sarebbe un vero paradosso se l'unica pietanza che resta del banchetto della Bicamerale questa della giustizia
Avremo Buscate Levante porre pone era uno dei temi sarebbe paradossale che restasse solo questo
Si può ripartire con le riforme
E io
Va bene su questo finisca e invece avevo per purtroppo
No dico allora solo una cosa del tedesco solo questo L. trenta secondi proprio Giorgio scusi a queste categorie io credo che la io credo che la preoccupazione di non dare
Per perduta la partita Kia D'Alema sia assolutamente giusto
è una linea giusta noi abbiamo offerto il massimo a Silvio Berlusconi l'offerta della separazione tra la sua condizione personale la sua funzione di leader
E la soluzione politica della grande crisi dello Stato italiano attraverso la riforma costituzionale pestato nonostante ad un'offerta straordinaria
Respinta alla fine per per straordinari
Se si vuole ripartire col pacchetto noi siamo fermi al titolo due diciamo
Però io non rinuncerei
Perché l'offerta della larga intesa per le riforme resta valida ma io non io in mancanza di un interesse Vuarnet nomi
Non mi fermerei
E allora tenterei qualche mirata a scelta con il centotrentotto che parta essenzialmente prima di tutto dall'Ulivo e dalla coalizione
Abbiamo ora anche un referendum
Io condivido la posizione espressa qui da Marco Minniti però vorrei che ne facessimo un po'oggetto
Non solo dei nostri commentari ma di un'azione
Il quesito del referendum errato anch'io penso che può produrre
Una distorsione del risultato specifico
Però però il referendum e la spinta positiva è un impulso a fare è un movimento per Pepe per non fermarsi per non tornare indietro allo status quo ante Edeh dobbiamo sfruttare questa carica energetica positiva
Quindi penso che non possiamo stare semplicemente la fine
Dobbiamo starci dentro e essere noi che tentano di verificare la strada non solo del Passigli che pure è utile la riforma è vero che può modificare leggermente sia pure in senso maggioritario attuale alle legge ma per vedere se sotto l'ulcere del referendum
La questione è affidata alla legge di iniziativa popolare del doppio turno di collegio sulla quale siamo restati isolati durante tutti i lavori della Bicamerale solo noi
Tuttavia non può tornare rompere l'isolamento come una questione che sta sul tappeto e sulla quale ci può tentare di allargare i consenso
E di tentare di arrivare a un risultato positivo io utilizzerei questa spinta per rimontare un po'a cavallo di un movimento delle riforme sia un segno buono
Dire altre cose sul governo ma questo era professionali
Prossima puntata
Grazie grazie Mussi Mele
Dove
è in cella
Callieri
Mi raccomando uniti nella sua introduzione
Ha giustamente messo in luce il fatto che sono successi tante tante cose da quando avevamo concluso o non concluso la direzione per poi riprenderla
è indubbio che si connette l'esigenza di fare la riflessione su questi fatti con quella diciamo di una di con il bilancio di una fase più complessiva
E questa non può non partire però per quanto mi riguarda da una constatazione che c'è
Per favore compagni
Dalla dell'acuirsi delle difficoltà rapporto secondo me crea bianche abbiamo riscontriamo tra e chiude l'andamento della coalizione il nostro Governo ma anche da Vendola fodere noterà nostro il nostro partito col complesso diciamo della della Società
Cioè io vorrei qui lanciare
Una un punto che questo bilancio di fase non può essere fatto dalla consta l'azione anche di una difficoltà che c'è nel rapporto con i ceti sociali con un compromesso di novità che che si sono prodotte e anche per il fatto che questo mi preoccupa da una serie di sondaggi che ci sono sui giovani e via discorrendo che anche un'idea di politica
Non migliora non è migliorata in questa fase e anche l'idea del rapporto tra Stato e cittadini c'è ancora qualcosa su cui dobbiamo lavorare cioè connettere queste doveva questa fase e questo bilancio di questa fase anche con qualcosa di più profondo con l'idea di politica che secondo me
Ancora bisogno di una di uno sforzo positivo da parte nostra che non siamo riusciti a migliorare Cnn ciò che pensano tanti giovani in silenzio che pensa a tanta gente
In questo io ci vedo difficoltà nostre ma anche qualche elemento che cioè anche qualche errore che noi abbiamo abbiamo condotto per quanto riguarda brevemente proprio per non stare nei tempi per quanto riguarda la la questione del governo io concordo col fatto che oggi noi siamo usciti da una verifica quella possibile quella possibile in questa situazione
E che se rimane la conflittualità alta la cosa che mi sembra molto importante è da un lato come dire costruire un calendario da qui alla discussione si attende sulla Finanziaria tali che non faccia per la vera e l'egoismo e il conflitto tra le forze ma tale che possa permettere di smussare e vediamo in che modo anche con forme straordinarie per smussare definire il diciamo il panorama e anche il piano perché la finanziaria possa essere varata con il consenso delle forze della coalizione non convengo
E mi sembra sbagliata la linea che il porre che pure vi è diciamo si rifà a questioni politiche a questioni a malessere sociale in questo momento il segretario della rifondazione comunista sta portando avanti almeno per quanto riguarda la intervista che ha fatto
Sulla sulla Repubblica
Al contempo penso che sia necessario da parte nostra da parte di tutti di costruire appunto una agenda precisa da qui a settembre per arrivare per non arrivare dici no al momento rivale della Finanziaria sapendo che alla fine non c'è più niente da fare questo è un punto difficile ma che penso sia necessario il piccolo siamo su un piano inclinato e dobbiamo trovare il modo per realizzarlo perché anche qui si misurano anche gli elementi discussioni anche di prospettiva
E penso che sia opportuno per quanto riguarda CP per quanto ci riguarda mettere appunto questo questo tipo di se vedo due punti essenziali su che nomino semplicemente lavoro in primo luogo alle tre punti lavoro scuola ambiente tre punti essenziale su cui insistere con più forza con più determinatezza anche più di quanto si è fatto nella verifica in modo tale da potrebbe dare risposte cioè per quanto riguarda le altre questioni io penso che nella perde il bilancio della della fase politica ci sia il fatto che noi non abbiamo fatto i conti fino in fondo con il fallimento della Bicamerale
Perché questo si connettono esigenza di dare un giudizio sulla destra che non sia altalenante che scopriamo una volta dialogante è una volta troppo confliggenti
C'è un giudice c'è una destra particolare questo nostro Paese nessuno nega l'esigenza di un dialogo ma proprio a partire questo deve deve avvenire a partire da ciò che è a destra è in questo Paese
Allora concordo ad esempio con ciò che essa abbia detto che di Berlusconi e Dini Dini pare abbia ripetuto che Berlusconi dovrebbe fare un passo indietro
E anche con alcune proposte che sono state fatte ad esempio quella del vicepresidente del Consiglio sulla su come proseguire per quanto riguarda l'eventuale discussione in Parlamento sulle norme anticorruzione poi una fase discussione parlamentare sono sarei meno sono meno d'accordo anzi nettamente contrario abbia delle di salvare qualcosa che possa essere la commissione in la cornice perché su quella innata dentro una logica e la descrivono con Berlusconi ha dato una logica sbagliata che qui è stato ripetuto e anche mi pare in maniera convincente anche da da Mussi con alcuni elementi di grande chiediamo di grande nettezza
Ora è chiaro che non ci possiamo di pietra illuminati e forcaioli
Ma dobbiamo fare di tutto per evitare che siamo che siamo nominati questo modo da parte della stampa dobbiamo trovare un giusto equilibrio e quell'equilibrio deve essere in primo luogo anche correggere gli errori di discussioni con la destra perché chi ha fatto poi può ci aprire anche emergente un elemento diciamo di rapporto con essa fatta più di scambio pieno di raccordo forte certo abbiamo rotto per un certo punto ma non potevamo andare oltre dovranno farlo anche un servizio doveva essere prudenti e capelli lungimiranti su questa questione
Ho letto in questo punto ritengo che c'è gattare molto sulla questione della giustizia che uno dei punti fondamentali
C'è stata a Napoli io devo dire ho qualche perplessità sulla respinta la depenalizzazione del finanziamento e su alcune altre proposte come è stato detto da Borraccetti poi in quella situazione UNESCO sonetti evolutive maschi secondo me ha degli elementi di riflessione ulteriore e a bisogna anche di ulteriori messe a punto sceglierà la giustizia deve essere appunto e ed è ostico
Ed essere come dire estrapolata da una logica di pura e semplice come se fosse un problema del rapporto con la destra giustizia ben più grande e qualcosa di più ampio riguarda tutti tutti i cittadini e non solo il raccordo solo perde se si deve qualcosa di più
Ecco per questo motivo penso che abbiamo bisogno di fare di fare una iniziativa che ci porti a settembre e poi ottobre coniglio che semina super e poi con l'apertura della fase congressuale alla discussione seria
Molto
Anche chiare ha detto Minniti anche con documenti documenti diversi io non penso che sia un problema anzi un modo per discutere attento in maniera seria le cose che noi dobbiamo fare penso che questo sia anche un contributo che dobbiamo dare a tutti vedremo a metà ottobre in quella direzione come si fa chiaro una discussione di questo G ne ha bisogno poi di un diciamo di regole democratiche cerca di par condicio di cose serie da questo punto di vista perché si deve andare a una discussione che ha vissuti tutti in cui tutti abbiano la stessa possibilità di discutere e di poter far nel portare avanti le proprie proposte ecco in discussione che appunto poi si in centri su questa fase sulle cose da fare io ero sinceramente sento anche importante il dibattito ad esempio sul partito della sinistra Ulivo ma prima di tutto bisogno di vedere che cosa ne dobbiamo fare perché queste dunque le sue prospettive rischiano poi di scommette Ezio Di Monte avvisi perché poi non siamo capaci di andare avanti e di proporre cose forti è qui il punto essenziale ogni è che una grande sinistra deve ritrovare se stessa e costruire una proposta concreta e qui al congresso questo mezzo si una sfida che va bene che dobbiamo raccogliere tutti
Grazie
Ma Ciotta
Io credo che all'inizio della legislatura ci fossero due obiettivi uno era mastri e l'altro alle riforme il primo è stato perseguito il secondo è stato affondato
Ed è stato affondato
Anche perché
Qualche col qualche minore definizione in terra cioè
Ora io credo che noi non possiamo andare avanti nel proseguo della legislatura c'è anche riprendendo il ragionamento che faceva da ultimo Mussi e che era nella relazione di Minniti nove non riapriamo secondo obiettivo perché mastica abbiamo raggiunto l'obiettivo quantitativo ma abbiamo una serie di problemi qualitativi su cui poi mi soffermo per le riforme è del tutto evidente che noi dobbiamo ridefinire l'axé ridefinendo lo partendo in primo luogo da un accordo all'interno della coalizione che ci consenta di andare avanti abbiamo quindi io credo l'esigenza di una migliore definizione di abbiamo regia di una migliore definizione anche perché in questa fase ha raggiunto l'obiettivo quantitativo è affondato la altro non si sfugge al all'impressione di un qualche sconcerto io cito solo due esempi uno
E quello appunto di una perizia che si conclude e di Bertinotti che il giorno dopo come è stato già detto apre annunciando il futuro scontro il secondo io lo voglio dire e quello che la riforma istituzionale si è prodotto in una questione non di giustizia che pure grande tema ma di un singolo pro procedimento giudiziario e dall'altro che venne però il Parlamento in particolare alla Camera c'è ormai una procedura sulle insindacabilità che ha avuto la censura recente della corte costituzionale e che sembra disegnare una situazione di assoluta
Esenzione da qualsiasi censura dei parlamentari destra parlano è una questione quella degli incendi capita dei parlamentari che può de gettare un discredito sulla politica di dimensioni che fu che accompagna l'ondata di giustizialismo alla quale si riferiva a Fabio Mussi l'ondata di giustizialismo le possiamo anche respingerla però può essere rafforzata nella società da una Inter per l'azione della insindacabilità che mi sembra francamente al di là del bene e del male insomma per club quotidianamente si assiste a discussione di quattro cinque sei procedimenti la gran parte dei quali finiscono tutti con l'assoluzione ecco laggiù col giù Rizzo dice mi capita anche quando dalle carte non si evince quaestor tant'è che la commissione spesso a stragrande maggioranza ha deciso la procedura di più concedere la sindacabilità io dico questo perché dal punto di vista dell'margine rischiamo di avere conseguenze molto negative mi soffermo secondo un un atto invece sulle questioni più di merito del secondo tempo per quanto riguarda la politica economica è vero abbiamo raggiunto i parametri di Maastricht gli abbiamo raggiunti a dando una lettura di questi parametri si dice volto finanziaria io mi limito a dare dal questo punto di vista due elementi
I dati aggregati erano certo finanziari ma i dati di
Sociali sono i seguenti dal punto di vista dei salari
Una fase che pure è stata ricca di rigore della finanza pubblica prodotto nel mille centonovantasette un aumento dei salari lordi del quattro virgola sette per cento
No a fronte di un'inflazione dell'uno e sette ha prodotto beh un'aspettativa però verificare allora i compagni
Verificando ad allusioni europea scusami scusami giorni non è possibile andare avanti con questo brusio profano bisogna lasciar parlare altrimenti è sgradevole per chi parla sgradevole per chi ascolta
Ad ha dato un da un aspettativa di inflazione in aspettativa d'inflazione del novantotto a verificata dall'Unione europea dell'uno e otto è un'aspettativa di How di crescita dei salari del due nove questi solida di naturalmente si poteva avere di più ma questi sono i dati dall'altra imparziale udente a una destra che accusa di averne ottenuto questi risultati qual la distruzione della competitività dell'impresa e si possono vietare sempre con i dati di Eurojust parte dell'unione e della Commissione europea nel mille novecentonovantotto novantasette crescita dei salari del quattro e sette ma crescita del costo del lavoro per unità di prodotto dello zero virgola tre che nel mille novecento novanta otto pensa di crescita delle costo del lavoro per unità di prodotto negativa diminuzione dell'uno virgola tre questi sono i dati le condizioni cioè nelle quali questo risanamento è stato re è stato realizzato dal punto di vista dei lavoratori dal punto di vista della competitività dell'impresa adesso noi abbiamo siamo nelle condizioni perché Landini questi due anni non solo usata attivati solo per fare operazioni di aggiustamento finanziario di mettere in pista anche gli strumenti istituzione ali che nel periodo sono stati pensati e realizzati e il rischio che io vedo molto forte quello che invece proprio nel momento in cui si dovrebbe passare alla G spione di questa strumentazione noi chiudiamo e ricominciamo con una strada nuova che è molto simile a quella di avantieri la strada vecchissima delle e i lavori assistiti
è così figlia io voglio ricordare che è vero la scelta di politica invece le scelte di politica industriale si sono volta concentrate su due strumenti Patti e contratti
Però ignorano pericolosamente a la quattrocentottantotto la quattrocentottantotto e sta è uno strumento che attirato in questi due anni e mezzo circa undici mila miliardi di risorse pubbliche e ha messo ancor reinvestimenti però oltre venti mila miliardi star scadendo il biennio al termine dei quali i primi stabilimenti finanzia i comunque che risorge dovranno aprirsi vogliamo il momento attendere di verificare almeno l'impatto di questi investimenti secondo abbiamo fatto altre due operazioni che proprio adesso siamo nelle condizioni di far partire abbiamo in primo luogo ho trasformato il bilancio dello Stato il trentuno di luglio il bilancio dello Stato verrà presentato nella sua versione regionalizzata
Cosa vuol dire regionalizzazione del bilancio vuol dire che di ogni voce di investimento avremmo non solo i flussi quantitativi ma anche la destinazione sul territorio è la destinazione sul territorio ci consentirà in qualche modo di superare quello sviluppo è quella programmazione dello sviluppo a macchia di leopardo che insediata da contratti d'area e patti territoriali perché sarà la tessitura su scala regionale di un programma di sviluppo complessivo
Avere il bilancio regionalizzata significa mettere a disposizione di questa programmazione non il dieci dodici mila miliardi delle risorse straordinarie di odiarlo sullo disponibili ma l'intero lavoro dare dei settanta mila miliardi destinati a investimenti della pubblica amministrazione su questo terreno noi siamo oggi in grado di fare dei passi significativi in avanti
L'alternativa è lo dico lo dico molto francamente è quella invece di ricominciare daccapo come se invece questa strada non ci fosse aperta
Proprio anche dal processo di risanamento quando si dice ci si è concentrati molto sugli aggregati economici io voglio ricordare che il bilancio dello Stato il venticinque per cento delle sue risorse lo destinava sino alla fine del novantacinque al pagamento degli interessi l'unica voce sulla quale in un'economia aperta non si può muoverti Foglia perché siamo soggetti ai mercati internazionali bene questo venticinque per cento due centodue mila miliardi era diviso così venti per cento ai investitori esteri il restante ottanta per cento andava per il novanta e quindici per cento al Centro-Nord per il nove ottantacinque per cioè po'al Mezzogiorno Lambert ridotto come abbiamo ridotto di circa il settanta settanta mila miliardi le proiezioni sugli interessi non è di per sé un'operazione di tipo meglio realistico non è di per sé l'aver ridotto in questa dimensione i tassi d'élite e il peso del debito pubblico un'operazione che toglie risorse toglie risorse dalle vendite le trasferisce a investimenti e le rende manovra-bis
Gica frantumata e vero si è detto non nella logica dei soli contratti o dei patti ma nella logica di una programmazione sul territorio che sia negata
Hanno le intese Stato regione sovrasta entità che si connette con l'altra e ho finito e ho finito con l'altra che è stata ricordata anche nella relazione da Minniti
Dell'unica riforma istituzionale che è andata avanti quella portata avanti con i decreti Bassanini che comincia a realizzare un'importante trasferimento di risorse da e di poteri dal check dalla periferia e che da questo meccanismo di programmazione potresti devitalizzati vita risata finito con un'ultima nota io ho solo d'accordo con quanto diceva Barbara Pollastrini occorre avere una sede di confronto
E quindi una sede di confronto un momento nel quale tutti insieme decidiamo cosa fare decidiamo le priorità e le scadenze e quindi va benissimo quello che diceva di metti il seminario di partito alla fine del mese di settembre è la direzione impegnata sul congresso a metà ottobre però c'è una scelta è una scadenza
Che richiederà decisioni prima io mi domando
Da la predisposizione della finanziaria non consente di attendere il tempo di fine
Settembre occorre che molto prima ci sia un momento di coordinamento del quale tutti i soggetti più impegnati siano coinvolti in una serie di par Vito nella quale tutti insieme si possa fare il punto su decisioni che non saranno prive di un qualche contenuto sulla ripresa autunnale del della discussione
Grazie Rognoni
Parto dal dialogo
Senza dialogo ha detto D'Alema alla Camera si rischia una pericolosa regressione politica sono d'accordo
D'accordissimo a questa enfatizzazione del bisogno di dialogo ci si arriva se si ha la consapevolezza che i problemi che abbiamo davanti come paese hanno bisogno di stabilità
E questa stabilità vista la governabilità possibile tra Ulivo e Rifondazione ha bisogno della collaborazione dell'opposizione ha bisogno del dialogo
Insomma la forte richiesta di dialogo nasce in definitiva dalla convinzione che il quadro politico oggi come ieri continua a essere strutturalmente debole fragile in cerca di assestamento
Usiamo la parola dialogo perché da sola questa governabilità possibile sembrerebbe non portarci lontano non è un fatto nuovo questa debolezza strutturale del sistema politico c'è da parecchio
Cosa è stato il lodo Maccanico se non la testimonianza che a fronte di una debolezza strutturale del sistema una possibile strada poteva essere quella della grande coalizione
Ecco perché adesso dopo due anni di governo Prodi si torna a mettere in primo piano questo elemento di debolezza strutturale che c'è sempre stato
Beh primo fino a maggio c'era l'euro secondo fino a primavera c'era la Bicamerale
Sono due momenti che vanno visti insieme perché insieme hanno fatto dimenticare forse sottovalutare il fatto che la debolezza strutturale del sistema Ceva eccome
Per raggiungere l'aereo il governo sapeva di poter contare su almeno l'ottanta per cento del Paese
E mentre si lavorava all'Euro alla Bicamerale il compito di garantire la stabilità del quadro politico attraverso il dialogo istituzionale la Bicamerale come succedaneo della grande coalizione la Bicamerale come stanza di compensazione
La Bicamerale è fallito
Personalmente mi sono andato convincendo che la debolezza strutturale del sistema politico doveva farci capire prima che sarebbe fallita
Che l'obiettivo prioritario infatti non era tanto quello di riformare la seconda parte della Costituzione pensi quello di offrire un PRI il dialogo a forze politiche in cerca di equilibri nuovi con una parte soprattutto interessata a strumentalizzare quella sede
Per rafforzarsi politicamente aziendalmente giudiziariamente
E quindi con una parte che giocava con carte truccate
Finita la corsa all'euro perfino l'attuale momento congiunturale non aiuta
Per restare nell'euro sono necessari interventi che toccano nella carne viva
Interessi corporazioni poteri forti e meno forti
La realtà di oggi richiederebbe una maggioranza forte sicuramente più coesa più determinate questa difficoltà congiunturale va ad aggiungersi alle ragioni che rendono il sistema debole da un punto di vista strutturale
Perché il bipolarismo che abbiamo costruito e più che imperfetto
Perché il grado di costruzione dei popoli è passato e passa attraverso fasi contraddittori con comportamenti dei singoli partiti che non rafforzano i poli stessi come soggetti politici ma semmai li indeboliscono
Perché il fattore BNP and day dovrebbe stanno per Bossi Bertinotti e Berlusconi che ritarda ostacola aumenta lo sforzo necessario per la costruzione di un sistema normale
Attenzione il fenomeno Bertinotti rientra nella tradizionale dialettica politica della Prima Repubblica è un fattore conosciuto con cui si può dialogare usando categorie note
Mentre il fenomeno Bossi e circoscritto al nostro e forse lo si può contenere con un vero federalismo è il fattore Berlusconi che del tutto anomalo ed è veramente devastante
Come si fa di fronte alla personificazione stessa del più grande conflitto d'interessi della storia repubblicana come si fa di fronte a chi attribuisce l'avversario politico la colpa di narrare la magistratura di aver fatto addirittura un colpo di Stato come si fa a dialogare
Altro che coraggio per due ci vuole coraggio per tre per dieci eppure sono convinto che questa passione questo coraggio dobbiamo averlo per due per tre per dieci ma attenzione sul modo in cui impostare il dialogo dobbiamo chiarirci le idee
A chi ti davano sganassoni i cristiani suggeriscono di offrire l'altra guancia non il caso non è il caso di Berlusconi non abbiamo più quanti da offrire non si reagisce offrendo l'altra guancia ma con uno sganassoni in mezzo
La sola legge che Berlusconi capisce e quella del più forte la trattativa condotta in modo tale che anche Berlusconi deve avere la convinzione che il dialogo è indispensabile i suoi interessi e non perché ottiene di più ma perché perde di meno
Sicuramente il Forum fonte potrebbe avere uno scatto positivo
Una maggiore capacità di parlare all'opinione pubblica se anche le nostre proposte non fossero come spesso appaiono difensive
Bensì autenticamente innovative il fatto che in pochi abbiano pianto per il fallimento della Bicamerale deve farci riflettere se fosse anche perché le proposte di reale innovazione del sistema erano troppo prudente
Io credo che da subito li dobbiamo cercare di recuperare il tempo perduto con l'elettorato dell'Ulivo con un'operazione di verità
Dobbiamo spiegare con più sincerità la debolezza del momento farla capire fino in fondo far capire perché consideriamo indispensabile dialogo ma anche a quali condizioni questo dialogo e praticabile e fino a che punto vogliamo spingerci anche qui senza pregiudizi il nome della modernizzazione del Paese se parliamo di giustizia per esempio dobbiamo avere il coraggio interventi forti realmente innovativi che facciano capire come ci sta a cuore sia che la giustizia funzioni
Si è quindi efficiente sia che le garanzie per i cittadini presenti siano Massimo
è un terreno sul quale dobbiamo essere più coraggiosi non per fare un favore a Berlusconi ma per fare un passo avanti far fare un passo avanti alla nostra democrazia
Quindi lanciare la sfida del dialogo in nome di un riformismo più coraggioso più innovativo tale da parlare al cuore e all'intelligenza della maggior parte di italiani e al tempo stesso porre con forza la questione del fattore Berlusconi
Non siamo pronti a dialogare con la destra con tutta la destra mari italiani devono capire che forse siamo impreparati
Che riteniamo controproducente dialogare con chi trasforma in fatti politici i propri casi personali personalissima la legge sul conflitto di interesse deve tornare in primo piano nel pacchetto di provvedimenti che riguardano la giustizia e la lotta alla corruzione così come l'ha completata la riforma del sistema delle televisioni accelerando l'innovazione digitale e temporaneamente intervenendo sugli affollamenti pubblicitari che è una delle ragioni dell'anomalia italiana
Si tratta
In queste condizioni di aggressioni continua di una questione di democrazia di legittima difesa oltre che di riequilibrio del mercato
Stabilito che il dialogo va tenuto aperto stabilito che per dialogare con Berlusconi bisogna dotarsi di una capacità contrattuale forte spregiudicata
Bisogna anche ragionare di più rispetto ripeto in modo più coinvolgente il modo più pubblico
Sul che fare
Questo sforzo di verità sarà allora tanto più credibile quanto più legato è un bisogno strategico semplice e chiaro primo vogliamo davvero costruire un sistema bipolare
è un sistema in cui la partecipazione dei cittadini sia un elemento caratterizzante
Ho trovato ho trovato riduttivo uno spreco
L'energia che abbiamo perso nel contrastare ci sui referendum vogliamo oggi superare quel momento impegnarci come partito come Ulivo se possibile o comunque sicuramente come partito da subito perché il sistema maggioritario nominare al a doppio turbo abbia quindi le firme trecento mila in più che potranno raccogliere da qui all'autunno nelle feste dell'Unità
Secondo se crediamo come continuiamo a dire a un sistema bipolare logica vuole che ci impegniamo di più a costruire il nostro popolo a dargli dignità di soggetto politico e non di pura coalizioni di interessi contro la destra
Vogliamo arrivarci con gradualità gelosi delle nostre storie delle nostre identità va bene
Ma almeno che dietro la gradualità non ci siano operazioni che tendono a scardinare il Palazzi che costruirlo
Non possiamo compagni per esempio chiamare in causa l'Ulivo
Per risolvere i problemi che i partiti dell'Ulivo non sono in grado di risolvere fra di loro e basta
Questo richiamo ha senso e potrebbe avere molto senso se i partiti si mettono d'accordo dicendo e dei poteri di cedere sovranità all'Ulivo su determinate materie
L'Ulivo allora queste leggo la sua responsabilità che non è rimediare arrivassero ma di parlare a tutti i cittadini che si riconoscono nel centrosinistra
Chiudo fra dieci mesi saremo in campagna elettorale per le elezioni europee elezioni che si fanno con il sistema proporzionale
Vogliamo cominciare a prepararsi a quell'appuntamento con un programma comune dell'Ulivo e fuori di testa pensare candidati comuni e pensare di arrivarci magari attraverso un sistema di primarie grazie
Grazie
La parola Sergio Gentili
Segue Laura Pennacchi
Ma alcune considerazioni le prime a questa sulla discussione che si è avuta sull'Ulivo
Io credo che dobbiamo fare un uno sforzo di distinzione per per comprenderci
I problemi dell'Ulivo sono problemi come è stato detto ci sto
Come dire di rafforzamento di una funzione programmatica
C'è un alto
Problema che io ritengo altrettanto serio che è quello della sua capacità operativa di governo reale effettivo
E l'altro ancora credo ci sia un problema anche di uomini
Penso per esempio alle questioni del lavoro penso per esempio che sarebbe opportuno mobilitare le forze migliori del nostro Mezzogiorno per caratterizzare il Governo del centro sinistra dell'Ulivo nostro Governo sulle questioni dell'occupazione dello sviluppo del Mezzogiorno
Questa è una discussione però che a diverso dall'Ulivo quale proposta
Di forma partito
Dobbiamo fare una distinzione non ci troviamo di fronte a un volume opera da noi avviata quella della costruzione di un moderno partito riformatore di sinistra nel quadro della tradizione socialista europea e nazionale
Questa è una scelte che abbiamo condotto altra cosa riproporre la questione che già era stata proposta anche discussa legittimo io ritengo comunque riproporla però dobbiamo visto che stiamo andando al Congresso chiarire bene di che stiamo parlando cioè la riproposizione di una formazione democratico-liberale
Che possa appunto
Deve sostituire la funzione di una forza di sinistra basta un'altra discussione
A cui credo che dobbiamo tenere le dovute distinzioni senza a mio avviso cedimenti sulla linea che abbiamo scelto tutti insieme io così capisco la lettera che è stata avanzata la direzione del partito da esponenti importanti di una anima dei democratici di sinistra
Ancora credo che dovremmo fare una riflessione questo nel nostro seminario sul concreto sistema dei partiti oggi non ci troviamo più vedete nel vecchio sistema dei partiti cioè nel senso che ci sono delle organizzazioni penso
Al partito di Berlusconi io l'altro giorno per caso sentito le conclusioni di Berlusconi nel suo consiglio nazionale questo sull'organismo qui non c'era un partito c'era un padrone che diceva
Dobbiamo andare tra la gente e evangelizzare tutti siamo il partito della libertà e poi è evidente che quando si apre una discussione tra di noi noi arriviamo e cacciamo via tutti e due i contendenti
Così ha detto
No questo il sistema questo è uno è uno dei più grandi partiti
Del nostro Paese ora ci troviamo di fronte anche a rispondere a una battaglia di fondo tra un sistema di partiti che significa valorizzazione degli iscritti partecipazione della gente oppure significa notabilato ideologismo padroni dei partiti
Ecco questa discussione io credo Lapo dobbiamo tematizzare e il referendum proposto dà segni Di Pietro ed altri
Unica preferendo che ho prodotto dia una spinta come diceva
Mussi ma nella seconda direzione che ho indicato credo invece che sarebbe opportuno accelerare il lavoro politico in Parlamento per trovare una una riforma veniamo alle questioni credo che la fase politica e nuova noi dobbiamo cogliere anche le opportunità di questa fase politica non c'è non ci troviamo di fronte come dire parata era la discussione della competizione riformatrice nel nostro Paese vedete
Il ciclo neoliberista in Europa negli Stati Uniti
è andato in crisi si sono affermate formazioni democratiche di sinistra nel governo di quei paesi perché sostanzialmente c'è una domanda che che quella come dire che si rivolge alle forze di sinistra per dire cambiamo registro
Dal ciclo neoliberista in Italia non ci troviamo di fronte a una situazione un po'diverso anomala dire cioè noi abbiamo una spinta che era venuta crescendo siamo riusciti anche a a Duisburg mentre gli altri si erano divisi
E questa è stata una nostra capacità seria politica ma oggi ci troviamo di fronte anche una fascia di astensione
L'attesissimo della gente non dovremmo parlare lì e dobbiamo riuscire per rimettere in movimento queste forze parlare
Come dire il linguaggio riformatore del cambiamento nel nostro nel nostro Paese e in questa direzione che noi dobbiamo come dire confermare una grande come dire preoccupazione storica del nostro Paese del problema della destra nel nostro paese non è un problema come dire che capita perché c'è Berlusconi no c'è un problema come dire di classi dirigenti nazionali del nostro il nostro Paese io sono per esempio molto preoccupato se da questa vicenda di conflitto che si è aperto sul terreno politico e si sceglie e sociale si possa costituire compattare un blocco sociale politico culturale di forze come dire di parte del mondo
Industriale che non sono affatto indulgenti ancora col nostro governo parte del mondo cattolico che a me sembra molti di questi a gitano questioni sociali più per competizione politica e sociale che non le opere concreto bisogno di soluzione dei problemi è come dire una leadership
Alla Berlusconi eccetera noi dovremmo evitarla questa questa saldatura io credo che questo sia un problema serio di fondo
Ma evitare questa saldatura si nutrono dobbiamo muoverci nel confronto con la destra su tutti i terreni dal terreno istituzionale abbiamo visto come uno risposto manteniamo la porta aperta ovviamente ma sul terreno sociale
Sul terreno sociale noi dobbiamo ma aprire una offensiva sul terreno della qualità dell'occupazione delle nostre delle nostre proposte quindi è giusta la preoccupazione è giusto il dialogo ma è giusta anche la competizione su queste su queste questioni quindi il confronto con la destra a tutto campo
Dobbiamo metterla in campo e l'abbiamo qui un nodo
Va all'Ulivo l'abbiamo anche noi io credo anche se in parte lo abbiamo come dire tematizzato e avviato a discussione seria con il documento che abbiamo presentato per la verifica della qualità dello sviluppo nel nostro paese vedete quindi le ricette che vengono avanti mi sembrano come dire tutto giusto è tutto sbagliato nel senso che si rimane ancora nell'astrazione dell'economia
Si interviene per abbassare i costi delle impresa attraverso le tasse al prego mi sembra una proposta come dire utili
Qualcuno dal mondo industriale continua a pensare che bisogna flessibilizzare i diritti dei lavoratori e diminuire ottenere bassi salari questa proposta non mi sembra molto senza ma comunque e il punto vero è che queste operazioni nel Mezzogiorno che cosa concretamente vogliono dire lasciare io credo che del suo che debbono dire alcune cose precise alcuni messaggi precisi per il Mezzogiorno prima questione nel Mezzogiorno c'è un grande problema di infrastrutturazione il che significa mobilità ferrovie acqua ciclo dei rifiuti
Riorganizzazione del territorio questi sono lavori lanciano lavori socialmente utili sono lavori necessari lavori necessario io credo che il governo su queste questioni debba mettere dei soldi deve organizzare le forze debba aprire un nuovo rapporto con le stesse regioni meridionali perché questa è uno sviluppo dell'economia che non si dirige dal ministero si dirige localmente
Con i gruppi dirigenti locali quali essi sono ancora qui noi abbiamo anche il problema di avere un partito adeguato questo tipo di rapporto e di sviluppo ora quindi ci sono delle questioni come dire di qualità che guardano al Mezzogiorno ma guardate sono questioni di qualità che riguardano l'Italia in Europa ma
Chi otto
Un giallo prima della conferenza ha dichiarato Bill Clinton a New York ha detto qual è il problema cioè troppo gas velenoso nell'aria benissimo ecco questi sono i soldi e sviluppiamo una riconversione dell'automobile
Il che significa motori il che significa
Carburanti altro provvedimento stanziamo l'installazione di un milione di pannelli solari ora ma che significa questo significa che l'impresa americana sta mobilitando le proprie forze
Tecnico-scientifiche il proprio apparato industriale dell'aprire la competizione del futuro anzi dove oggi la competizione economica industriale noi che cosa diciamo i nostri industriali sul terreno della qualità quali sono gli indirizzi di riconversione qualitativa non abbiamo ancora una Seat c'è una come quella di Mestre della clinica in Italia ora qui abbiamo un problema di ricompattare quindi anche un come dire un brocco sociale di tutte quelle forze che guardano che guardano in avanti io credo che ancora non l'abbiamo e finisco ma ancora non l'abbiamo come dire io uso questo termine se volete un po'l'ho pure un buon compromesso riformatore tra le componenti sociali del nostro paese verso il sindacato penso al mondo industriale ancora non c'è e questo un campo di competizione con la destra e Quick dobbiamo esercitare la nostra iniziativa politica rissoso una sommossa concreta che è questa
Ne abbiamo fatto questo documento per la verifica sarebbe utile
Mandarlo in discussione organizzata tutto il nostro partito
Perché su quelle questioni c'è bisogno di un pronunciamento capiscono di avere strumenti beh operative di iniziativa del partito di un partito di massa che valorizza la partecipazione degli iscritti queste il punto diamo la questa indicazione facciamo anche il nostro seminario dei gruppi dirigenti che sono importanti
Ma diamo anche indicazioni
Di questa natura ecco un altro esempio
Il prossimo mese lanceremo una petizione nazionale una petizione perché vogliamo come dire una mobilità
Sostenibile vogliamo una produzione di energia sostenibile questa petizione allora organizzeremo in tutto il Paese occluso proprio chiuso la porteremo alla Conferenza nazionale dell'Energia per discutere con il governo di che cosa
Occorre e la porteremo dentro al processo di formazione del piano nazionale per i trasporti ecco questa pure conflittualità
Come volete quindi io credo che lo stesso Bertinotti
Debba come dire accedere a una concezione della conflittualità che quando si sta dentro una maggioranza il conflitto interno russo si sono solo forze di destra la competizione riformatrice a una competizione che riguarda tutti ma stiamo dentro
Una parte c'è un problema però
Come dire di
Il lavoro politico di convinzione politica che forse dobbiamo ancora maturare in questa direzione
Grazie
Ha la parola Laura Penna chi segue Claudio Petruccioli
Io avrei rinunziato a parlare se non fosse che nelle settimane che ci separano dalla precedente direzione a oggi
La mia sensazione e che la situazione
E credo sia una sensazione individualmente condivisa ma varrebbe la pena che facessimo una riflessione comune al di là della condivisione individuale la mia assenza sensazione che la situazione sia diventata ancora più difficile come del resto emergeva anche dalla relazione di Minniti
Vorrei ritornare all'affermazione di D'Alema che disse
Vogliono cacciare la sinistra dal Governo
Io credo che siamo a questo punto
Che corriamo rischi enormi
E che
Molto dipende da noi ma non solo da noi evidentemente e che tuttavia la nostra responsabilità sta proprio nostra come Democratici di sinistra
Sta proprio nell'avere consapevolezza di questo ed evitare di compiere comportamenti che possano magari inconsapevolmente avvalorare anzi del tutto inconsapevolmente avvalorare questo disegno che di decretare la fine del governo di centrosinistra
E cacciare la sinistra al governo
Se questo accadesse la riconsegna del paese alle destre avrebbe effetti drammatici
Noi dobbiamo darci un colpo di reni a partire da noi
Ed evitare che questo accada perché non possiamo consentirci che il lavoro che abbiamo intrapreso condotto fin qui che fa tutte le le difficoltà e anche gli errori verranno mento di parlare anche degli errori più diffusamente e comunque un lavoro eccezionale che abbiamo compiuto non possiamo interrompere questo lavoro non possiamo dare troppo per scontato che l'ingresso nell'euro c'abbiamo già messo in una sorta di John al riparo
Ma dobbiamo evitare che questo accada anche perché i frutti di quello che abbiamo compiuto fin qui si conteranno solo di qui a qualche tempo non sto dicendo che bisogna avere pazienza
Dico che bisogna avere consapevolezza che i frutti si coglieranno di qui a qualche tempo vi sarebbe suicida che non permette Simo per esempio faccio un solo esempio che con tratti varia ora baratti a Manfredonia il primo stabilimento che li venga aperto si è inaugurato da Pinuccio Tatarella piuttosto che da uno di noi
E questo è
Ho molto concretamente nello scenario possibile in questa situazione dunque dobbiamo rilanciare la coalizione dell'Ulivo
Io francamente non riesco a ad appassionarmi a questo ulteriore
Discussione se dobbiamo investire sull'Ulivo o se dobbiamo investire sul sul partito mi pare che siamo tutti d'accordo che la pre condizione
Che è anche condizioni permanente non solo non è solo pre requisito perché il rilancio della coalizione ci sia per davvero consiste nel fatto che chi ha la maggiore responsabilità dato il peso quantitativo e qualitativo che ha dentro la coalizione
Eserciti appunto la sua capacità la sua forza cioè
In primo luogo anonima tutti gli altri partiti di questa coalizione di il problema vero che noi abbiamo bisogno di una coalizione che assuma sempre di più le caratteristiche di una coalizione argomentativa
Voglio dire cioè una dimensione che una coalizione che si dà una dimensione progettuale ma nulla ripete nelle forme della progettualità che ci sono state molto care che per quel che di bene conservano dobbiamo mantenere ma che sia sempre più consapevole dell'enorme difficoltà di produrre consenso su progetti e di spostare in avanti una società che è una somma oggi di micro tribù organizzate e di questo dunque su questo do dobbiamo misurare la appare la capacità quella cifra dell'argomentazione che deve riguardare la coalizione e i partiti della coalizione quindi il capo
Credo veramente che ci sia una una nuova frontiera con cui misurarci e troppo agghiacciante che dopo trentasei giorni di verifica l'esito sia che Bertinotti parli con parole che somigliano tantissimo a quelle di Berlusconi di Casini e degli altri
E non invece non ci misuriamo su queste cose
Lo dico al mondo che nella precedente seminario ho insistito sul fatto che l'omogeneità culturale e politica della coalizione della maggioranza quindi anche di Rifondazione Comunista rispetto a noi
è più e più consistente più qualitativamente efficace di quanto non appaia ma la pallina può esserci solo se ci spostiamo su questo terreno che inevitabilmente un terreno di merito di contenuti
Le responsabilità maggiori ricadono per darsi questo colpo di reni soprattutto sul governo non c'è dubbio che ricadono soprattutto sul governo
Ma da questo Hutter Maccione non può venirne una sorta di impunità sulla maggioranza e specie su Rifondazione comunista a settembre ci attende una finanziaria di nove mila cinquecento miliardi di tagli alla spesa l'abbiano dimenticato tutti
Abbiamo dimenticato che il DPEF per consentire a quel grande slancio agli investimenti di nove
Del nove dieci per cento nei prossimi anni prevede che le spese correnti crescono di un punto a meno del PIL nominale
E la manovra di tredici mila cinquecento miliardi è fatta di nove mila cinquecento miliardi di tagli alla spesa e di quattro mila miliardi dal lato delle entrate contributive
Ora non si può dire rispetto quell'impostazione io credo che noi dobbiamo mantenerla e dobbiamo quindi concretamente misurarci
Possiamo forse affinare e rendere anche più incisive determinate proposte non è badate perché
Per chi la la la formulata quella proposta di ma la proposta di una decontribuzione generalizzata del costo del lavoro oggi avrebbe anche il significato un po'più incisiva di quella che il governo si appresta sembrerebbe si appresta a barare dello zero virgola sette
Non del due virgola cinque che io avevo proposto che forse richiede troppo una compensazione con con un altro tipo di cassazione da da tasselli tasse indirette
Ma una proposta un po'più incisiva darebbe di più un segnale che questa ripresa che stenta e che pure ha enormi potenzialità non la vogliamo sostenere anche dal lato della domanda di consumi non solo dal lato della riduzione dei costi per l'impresa
Quello che certo non si può dire
A a sinistra io credo facciamo una più forte riduzione delle tasse che poi si deve finanziare con ancora più forte riduzione delle spese correnti che paga le spese correnti sono stipendi dei pubblici dipendenti e soprattutto prestazioni sociali
E finanziamo tutto questo appunto con meno guerre far l'editoriale dell'Unità di ieri dice la cosa costa questa che stavo indicando facciamola a pagare sarebbero qualità e qualità delle prestazioni del Guelfa facciamolo
Io credo che con una prospettiva del genere non si costruisce nessun consenso nessun capo di una maggioranza non dico quella con Rifondazione Comunista che evidentemente non c'è per definizione ma fare molto preoccupata di altre maggioranze eventuali
E vi ricordo che la svolta nella precedente campagna elettorale
Antenne un milione di voti pare in più spostato nella trasmissione a cui partecipo D'Alema e Giovanna Melandri sulla base degli amori che avevamo fatto in sé M. quando fu sventolato il libretto il programma del Polo che diceva che il Polo voleva privatizzare previdenza e privatizzare la sanità la svolta avvenuta allora
Io non credo che si noi avremmo supposizioni del genere il consenso delle organizzazioni sindacali non trovo trovo proprio che sa dei che sarebbe che sarebbe impossibile averlo se non abbiamo avuto sulla flessibilità incondizionata figuriamoci su quest'
I terreni ma al di là del consenso e quindi poi è risultato in termini elettorali penso che ci sia un problema di fondo che per noi di sinistra
Di ridefinizione delle funzioni del nuovo quelle partenopee fa molto rinnovato innovato come già abbiamo pesantemente cominciato fortemente non pesantemente cominciato a fare ma dentro
Quelle idea generale di modernizzazione più giustizia sociale dell'economia e della società che noi perseguiamo
La risposta a mio parere non sta ritornare all'indietro verso nessuna delle impostazioni tradizionali ed è un'impostazione tradizionale quella di investimenti massivi di tipo keynesiano classico
Ma sta nel far convivere in un processo di fine tuning è un processo complesso difficile ma necessario anche più postazioni di tipo diverso neo keynesismo attivando il coordinamento delle politiche economiche dal lato della domanda solo a livello europeo singolare che queste potenzialità non leggo che ha amo Cerri c'è Padoa Schioppa che continuamente ci ricorda di queste possibilità ma noi dobbiamo assoluta il ministro Ciampi dobbiamo assolutamente e tradurre in misure concrete riduzione di orario con me rigidi orari più flessibili politiche dal lato dell'offerta che non possono benissimo se
Considerate come una componente che convive con altre avere il loro ruolo interventi di regolazione dei mercanti e di più forti processi di liberalizzazione che sono davvero oggi un fatto rivoluzionario potrei dire molte altre cose il tempo concluso io vi ricordo soltanto che ne abbiamo bisogno di attivare quando insistevo sulla coalizione argomentativa un'idea della democrazia che buongoverno
Ma che è anche il discorso pubblico sul bene comune e questa la cosa che ci può dare forza e far uscire da una serie di impasse che ogni volta rischiano di farci concentrare troppo su un tema
Dimenticandoci di tutti gli altri temi e dimenticandoci della situazione che c'è attorno a noi fuori di qui attorno a noi
Grazie prima di dare la parola compagno Petruccioli vorrei fare un poco Bolt quadro della situazione in modo che tutti sappiano
A che cosa andiamo incontro abbiamo
Dodici interventi credo undici perché vedo che la Alberta De Simone che rinuncia in questo momento
Quindi compreso quello al compagno per cuccioli quelli penso diamo di dare la parola al segretario
Intorno alle ore quattordici e trenta quindi di andare anche prima quindi e le persone ai compagni che intendono rinunciare ce lo facciano sapere naturalmente tutti sono scritti Claudio Petruccioli segue Giulia Rodano
Ho consegnato il mio intervento scritto alla presidenza così quando il termine come probabile sarà scaduto prima che io abbia terminato potrò sospendere d'altro canto anche così
Il mio intervento è molto delimitato su un solo con l'argomento
Cosa che naturalmente suscita in me un certo rammarico considerando che la mole non solo di eventi ma anche di considerazioni assommando
La relazione di D'Alema dell'altra volta e quella di Minniti di oggi e assai consistente che richiederebbe come io credo richiederà anche in futuro una adeguata riflessione e approfondimento
Il punto che tocco e uno ha detto nella relazione svolta il diciannove giugno alla direzione poiché è stata senza conclusione D'Alema
Aveva preso le mosse dalle difficoltà che evidentemente abbiamo aveva individuate in tutti e tre i fronti fondamentali del nostro impegno riforme costituzionali governo e partito
Aveva correttamente posto la domanda se da quella difficoltà dovessimo far derivare qualche correzione rilevante della linea politica rispondendo da parte sua vino e fornendo gli argomenti a sostegno di questa convinzione
Io su questo punto un'opinione diversa
Penso siano necessarie correzioni non marginali nell'orientamento che ha ispirato la nostra azione negli ultimi dodici diciotto mesi e nel modo come abbiamo concretamente applicato questo orientamento
Un anno fa nelle discussioni che seguirono le conclusioni della Bicamerale in questa sede nelle riunioni dei gruppi parlamentari in risposta ad alcune mie osservazioni il segretario del partito e presidente della Bicamerale
Mi disse che io non coglie un dato essenziale
Come ormai la fase del cambiamento feconda ma anche confusa si concludeva
Come si erano affermati e consolidati nuovi soggetti politici i quali rivendicavano e affermavano la propria funzione i propri diritti fra i quali c'era la definizione e c'è la definizione delle nuove regole delle nuove istituzioni
Ecco qui secondo me c'è la più importante correzione di orientamento che si deve introdurre si è rivelato non esatto il giudizio sullo svolgimento e quindi anche sulla portata sulle cause e sulle conseguenze della crisi italiana
E questo si è accompagnato non so quale sia la causa e quale l'effetto ha un modo di intendere il rapporto fra innovazione continuità per cui è la prima innovazione che deve rendersi compatibile con la seconda e non viceversa
Io credo che qui sia la radice di tante nostre difficoltà
Prendiamo il punto del quale in questi giorni si discute di più il rapporto che dobbiamo perseguire con l'altra parte con l'altro polo e con il suo leader
D'Alema insiste sul fatto che soprattutto in materia istituzionale necessario ricercare attivamente trovare un dialogo e un accordo più in generale non si possono ignorare le posizioni e le istanze di una parte tanto consistente della società e dell'elettorato anche quando siano molto lontane dalle nostre non so chi potrebbe ragionevolmente obiettare non lo faccio comunque io che sono su questo completamente d'accordo
Ma se al di là del sincero e convinto accordo su questo punto restano diversità di valutazioni deve esserci qualche ragione ulteriore prova a dire come la vedo e la sento io
La regola aurea sulla quale D'Alema pone l'accento e che ha sicuramente a che fare oltre che con la buona politica anche con la corretta democrazia
Può essere pensata e messo in atto sia dentro una concezione e una logica di netta e limpida bipolarità
Una logica di tipo alternativo se vogliamo secondo una classica visione liberaldemocratica
O indecente una logica che se non proprio compromissoria è sicuramente consociativa o ricalca le modalità del consociativismo
Non mi fermo le formule in questa seconda logica quella che a mio avviso abbiamo seguito è applicato e che ci ha esposto a pesanti insuccessi
Il rapporto il rapporto con gli altri l'accordo assume di fatto un valore in sé e prevale sui contenuti
Mi è chiarissimo che se si fa un accordo con altri su qualunque argomento e terreno non possiamo pensare che lo si raggiunga solo alle nostre condizioni soprattutto sui nostri contenuti
Non di questo dunque si tratta almeno per quel che mi riguarda io osservo e critico invece il fatto che si sacrifichi alla ricerca e alla realizzazione di un accordo la enunciazione stessa di ciò che noi vogliamo e la motivazione dei nostri obiettivi
Come se il farlo fosse di per sé è un ostacolo se non un attentato alla possibilità stessa dell'accordo e il sintomo di una nostra renitenza a ricercarlo con determinazione e sincerità
Lo critico perché in tal modo e in particolare come interlocutore come Berlusconi che pure e condivido anche questo richiamo di D'Alema è quello che c'è e dobbiamo farci i conti non possiamo immaginarne un altro fino a che evidentemente altri non compaiano
Per questa via non si fa nessun accordo
Un po'per il carattere controverso dell'interlocutore spesso è un po'per le diffidenze peraltro comprensibili che egli suscita presso una parte larga dell'opinione pubblica in primis quella che fa riferimento al nord
E lo critico anche prima ancora perché in tal modo noi otto un diamo fino a disperderle la precisione delle nostre proposte dei nostri obiettivi la forza nostro riformismo
Sono convinto che fra le cause nient'affatto secondari del fallimento della Bicamerale ci sia la debolezza riformisti Ca'la indeterminazione
E le nostre posizioni il carattere sconnesso e la scarsa forza di convincimento delle sue conclusioni anche per questo lo hanno rilevato già altri nel dibattito io credo che Berlusconi abbia potuto concepire e portare il suo attacco con successo
Ed è mancata la possibilità da parte nostra di attivare un efficace reazione nel Parlamento e nel Paese
Ben diverso sarebbe stato se la Bicamerale avesse definito proposte di riforma più comprensibili e convincenti e se noi comunque ci fossimo segnalati per l'esserne portatori e sostenitori
La recentissima vicenda della commissione su Tangentopoli è preoccupante perché ricalca alla perfezione quella della Bicamerale indicando che da quell'esperienza non si è tratto nessun insegnamento e si manifestarsi una certa coazione a ripetere
è evidente
Che le riforme
Costituzionali sono assolutamente necessari come è evidente che ci sono serissimi problemi di riforma nell'ambito giudiziario e che il Parlamento e il governo ciascuno secondo le proprie responsabilità e con tutti gli strumenti dei quali dispongono devono affrontare questi problemi
Come quelli della corruzione in generale del rapporto con la politica ma è anche evidente che se il banco di prova conclusivo dalla nostra volontà di procedere diventa su un fronte l'accordo di casa letta sulla legge elettorale
E sull'altro la creazione di una commissione su Tangentopoli in un momento e con intenti che più ambigui non potrebbero essere c'è qualcosa che non va
E molto più che qualcosa se nelle riforme costituzionali avessimo assunto la scelta democratica della leadership
Come chiave di volta del potere degli elettori di scegliere il governo e di conferire adesso la necessaria stabilità e come garanzia di un solido bipolarismo ed una fisiologica alternanza
E se per la giustizia avessimo indicato con più coraggio e coerenza
La necessità di riforme incisive sui due punti cruciali vale a dire la netta separazione tra magistratura requirente e magistratura giudicante e l'eliminazione dello scarto ormai incontrollabile
Fra il principio della obbligatorietà dell'azione penale l'effettivo andamento delle cose saremmo stati e saremmo apparsi riformisti più incisivi e coerenti tanto per l'efficienza dell'ordinamento quanto per la tutela dei cittadini e credo avremmo spuntato anche molte frecce propagandistiche delle quali fa uso oggi Berlusconi contribuendo anche a rendere più ardui i suoi umori e le sue minacce contro il fisiologico sviluppo delle indagini e dei giudizi
Che lo riguardano
Sinceramente non mi sembra fondata la lettura
Alla quale D'Alema il ricorso in più occasioni in queste settimane secondo cui le critiche alla Bicamerale o le Riserve verso la Commissione di Tangentopoli su Tangentopoli siano di per sé il segno di settarismo
Di conservatorismo costituzionale o infine di primitivo giustizialismo insomma roba da Pasdaran
A me sembra che i giudizi del genere siano almeno in parte è conseguenza di una lettura riduttiva della crisi italiana io non dico che fra di noi ci sia chi aderisce a una lettura della crisi come golpe giudiziario non lo penso
Ma se l'idea è che a cavallo fra l'ottantanove e novantaquattro l'Italia è stata preda di una punta febbre nuovista
E che abbiamo subito e che ha subito molte ferite che vanno sanate allora io credo si indebolisce la carica riformista indispensabile
Per concludere la transizione e contemporaneamente la nostra capacità di reazione di polemica verso le spinte che hanno ormai tutto il carattere della restaurazione legittimista
Discussione sui referendum rispetta come si presentava un mese fa è oggi molto meno urgente e drammatica se non altro perché da due referendum siamo passati a uno
E per questo e e e per questo in piedi la questione dell'atteggiamento da assumere si porrà credo
Fra qualche mese in modo più stringente nei struggente piuttosto auspico e sollecito che ci sia un forte impegno dei Democratici di sinistra
Per raccogliere un gran numero di firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare per il doppio turno di collegio Minniti nella sua introduzione ha detto che noi l'appoggiamo
Vorrei che fosse chiaro che l'appoggiamo con la raccolta delle firme prima ancora che appoggiarla evidentemente qualora iniziasse il suo iter parlamentare la legge coincide con gli deliberazione assunta dal congresso del febbraio novantasette
è stata promossa da un comitato del quale oltre a personalità di altro orientamento a cominciare da Di Pietro fanno parte iscritti al Pd è ai Democratici di sinistra ricordo Passigli villone Soda e poi Mancina Morando Barbera e anche io
Sono state raccolte trecentocinquanta mila firme ben più di quelle richieste dalla legge ma c'è tempo fino alla fine di ottobre
Mi rendo conto che anche in questo caso c'è l'obiezione ho finito del dito nell'occhio secondo l'espressione usata dal eh ma nella direzione di giugno vale a dire come si fa a difendere l'Ulivo e a sostenere posizioni programmatiche che altri nell'Ulivo contrastano
Rispondo oggi nell'Ulivo e nella maggioranza ci troviamo insieme con forze che sono state contrarissimi al passaggio dalla proporzionale al maggioritario contrarissima al referendum del novantatré e che nel merito votarono no
Non parlo solo di Rifondazione ma della maggioranza dei Verdi di molti del Psi di molti che allora erano nella DC e oggi sono il Partito Popolare per non dire di un pezzo non piccolo del PDS
Se anche allora avessimo ragionato con la logica del dito nell'occhio avremmo dovuto rinunciare a quel referendum perché divideva forze che invece si dovevano unire
Penso che nessuno troverà scandaloso se affermo che quanto oggi è unito nell'Ulivo e nella maggioranza non lo sarebbero se fossimo ancora in un sistema proporzionale non ci sarebbe questa unità per quanto incompiuta insidiata
è su questo
Che si fonda la mia risposta io sono per l'Ulivo in modo da alcuni considerato eccessivo e non realistico non parlo oggi di questo problema però via ragioni ma non mi si dica che c'è contraddizione fa questa posizione e il completamento del maggioritario
Vedo che negli stati maggiori dei partiti che si rifanno all'Ulivo ci sono riserve ostilità anche comprensibili per l'eliminazione della proporzionale ma sono assolutamente convinto
Che senso maggioritario coerente con birre compiuto alla base di un bipolarismo vero e non fittizio L'Ulivo è destinato a sicura fine e in tempi neppure troppo lunghi
Eliminando il voto proporzionale se non per se non per una quota molto limitate finalizzata al diritto di tribuna c'è non dico la certezza ma almeno la possibilità che l'Ulivo si Rabichi e assume la funzione caratteri non di mera coalizione ma di vero e proprio soggetto politico di stabile Alleanza riformista per il governo
Grazie Giulia Rodano segue Massimo Brutti
Anch'io come ha appena fatto Laura Pennacchi ritengo che una delle differenze fondamentali
Tra la relazione tra la direzione di un mese e mezzo fa e questa continuazione
è che all'ordine del giorno della nostra discussione noi siamo passati sostanzialmente da una situazione di sostanziale stabilita da un messaggio di sostanziale stabilità al Paese efficacia instabilità della nostra azione
Ad una situazione di sostanziale precarietà e difficoltà
E tutta la discussione che noi stiamo facendo in realtà sembra non andare nelle prospettive che si pongono che si pone oltre diciamo il quadro l'orizzonte di alcuni mesi
Io credo che continuare in una discussione in un momento di questo genere come si niente fosse e come se nulla dovessimo cambiare
Rischia di come dire farci perdere di lucidità
Sia nel rapporto con Rifondazione comunista sia nel rapporto con la destra questa credo che sia la questione che si pone io non sa se noi possiamo archiviare
Mi ha fatto Minniti il rapporto con Rifondazione comunista quando Rifondazione oggi una forza che in che sostiene che bisogna accrescere la conflittualità sociale ora io no no nessuna obiezione contro una forza che in maggioranza e spinge la maggioranza anche in modo forte
Ma dire che bisogna cresce la conflittualità sociale stando in maggioranza è la è una cosa un po'lievemente diversa diciamo diciamo così e credo che la questione Petruccioli ci tornava adesso della costruzione di un soggetto politico
Che nella prospettiva sia in grado di conquistare consensi
Attivo Rifondazione credo che ormai sia all'ordine del giorno io penso che nelle nella scadenze elettorali che ci troveremo a novembre noi avremo per esempio a Roma una scadenza che coinvolgerà quattro milioni di elettori circa le provinciali
Noi ci troveremo il fronte al problema di quale stabilità assicuriamo quale stabilità siamo in grado di proporre questa sarà il tema che ci proporrà la destra Ascea su di noi dovremo risponde
Credo che quindi la questione dell'Ulivo soggetto politico oggi si proponga con una sua attualità una sua e non può essere credo rinviato come i pareva si facesse nella relazione esce a tempi migliori
Qui la questione di avere un soggetto che è comunque in grado di conquistare consensi e di assicurare una compattezza programmatica e politica
è tema politico all'ordine del giorno che si ritrova in tutte le maggioranze in tutte le giunte in tutte le proposte in tutte le campagne elettorali è tema realistico e la Russia che poneva Rognoni della cessione delle della cessione di sovranità da parte delle forze politiche e così via sono temi che sono scritti nel nostro nel nostro nella nostro piattaforma congressuale gran quanto meno in quella del PDS
Ma che oggi stanno diventando problemi concreti astringenti io credo che sia necessario su questo punto
Diciamo porci nelle condizioni di costruire un vero e proprio movimento Chieppa che parta nei collegi che costruisca una comune sentire a livello dei cittadini perché lo costruiamo un movimento di cittadini o rischiamo di trovarci a scadenze politiche importanti senza coalizione
E senza partiti
Perché questo è l'altro elemento che credo forse su cui forse sarebbe anche il caso di aprire una riflessione sincera
Non è che i partiti guadagnano da una in forza il radicamento incapacità propositiva da una condizione di incertezza nel loro rapporto o di concorrenza
Nel loro rapporto con la coalizione non guadagnano pestando sui piedi la coalizione facendo le stesse cose della coalizione
Perdono anche essi di radicamento di sostegno di capacità di attrazione noi siamo continuamente bombardati da sondaggi che facciamo anche fatica a capire nel senso che sono sondaggi che dicono che c'è una crescita per esempio dalla popolarità di Rutelli
O anche della popolarità di Buddy Badaloni è un la caduta della popolarità dei partiti della capacità di attrazione dei partiti
Dobbiamo Nord riflettere intorno a questi dati vogliamo no capire che qui c'è un problema come dire di lavoro politico dice alta politica concreta Sciascia credo che noi o dobbiamo essere in grado di mettere all'ordine del giorno quel di più che dalla coalizione D'Alema nel commentare nella scorsa direzioni i risultati delle elezioni amministrative diceva che dove le ragioni di rapporto fra i partiti si è cambiato il candidato e si è sbagliato il candidato la coalizione ha perso i partiti anche credo che questa sia ormai una questione che viene posta all'ordine del giorno
Anche perché non ci troviamo oggi in una condizione
Star per quello che io riesco a capire dal mio osservatorio estremamente difficile
Dimostrare la compattezza necessaria come coalizione ad affrontare i problemi che si pongono è oggi una un obiettivo essenziale noi abbiamo un patrimonio alle spalle lo ricordava Laura Pennacchi che è quella dell'azione di governo perché è un patrimonio eccezionale nonostante le difficoltà e gli errori come diceva Laura Pennacchi credo però se noi non siamo più compagni per favore in grado di affidare Sonia curando detto all'azione dell'esecutivo l'immagine della coalizione
E la presenza della coalizione nella società
Se noi facessimo questo rischieremmo di mettere in difficoltà l'esecutivo il Governo l'esperienza di governo è di restare senza strumento politico
Insomma una cosa se il sistema politico è stabilizzato nelle forme che noi conosciamo non siamo destinati a rimanere in una condizione di precarietà
Questa è la questione che abbiamo di fronte e che non verrà mai risolta dal problema del rapporto con la destra ma anzi come diceva adesso Petruccioli rischia di venire ha cresciuto dal rapporto con la destra
E allora se noi siamo destinati ad uscire dalla se dobbiamo porci il problema da di uscire dalla precarietà di restituire anche ai nostri lettori ai nostri compagni una prospettiva un percorso di fondo un orientamento di lungo periodo noi dobbiamo porci fino in fondo la questione della quali passione e dalla sua crescita come come soggetto politico
Perché dicevo se in questo quadro si inserisce la questione del referendum ha ragione Petruccioli ormai le firme sono raccolte e quindi il problema è rinviato tuttavia io credo io non sono d'accordo né che il referendum sia molto manipolativo per la ragione è semplice che il risultato è chiaro
Esce fuori ne sono d'accordo che sarebbe che può provocare risultati più assurdi di quanto non ne potrebbe provocare l'attuale l'attuale legge che per esempio nel nel novanta ha provocato il fatto che Giorgio Napolitano non è stato in un pub in un momento così sono vinte le elezioni insolvenza i voti non è stato eletto in Parlamento questo risultato a sud o di questo sistema eletta non credo che si potrebbero determinare risultati più assurdi di questo certo è certo è che la no è sporca la presenza del referendum è una delle condizioni per riaprire una discussione sulle riforme istituzionali e sulla proseguo di un cammino di trasformazione del sistema politico di un sistema politico
Che altrimenti appunto rischia di condannarci alla precarietà non credo che sia un caso che il segretario di un partito con la P maiuscola come Fini abbia perfettamente capito questo tipo di questo tipo di ragionamento
L'ultima questione dice non siamo in una situazione molto difficile perché dal punto di vista sociale del rapporto con la gente
Noi siamo oggi in una condizione sia a livello nazionale che a livello dei governi locali in cui abbiamo cominciato a cambiare la lanciato messaggi di cambiamento ma ancora i risultati di questi cambiamenti non sono percepibili
Diffusamente Sutera la vita quotidiana faccio un esempio e Bassanini sono un grande risultato ma rischiano ho finito di mettere in difficoltà
Di creare pensione tra i dipendenti pubblici senza che ancora si vedano i risultati concreti che apportano
Ora questi
Abbiamo stiamo cambiando in sanità e c'abbiamo il sequestro del Policlinico il rischio della della cacciata della della sospensione di alcuni dei migliori direttori generali che sono protagonisti di questo cambiamento quindi siamo in una condizione estremamente complessa
Da questo punto di vista e non sudista credo che noi dobbiamo porre un punto quando riflettiamo alle questioni della giustizia e io vorrei porre la questione della questione Delfina dell'illecito finanziamento
Noi oggi abbiamo un un rapporto ancora diffuso
Nella concezione dei di tanta gente del rapporto con la pubblica amministrazione con lo Stato che richiede che è ancora un rapporto senza regole non trasparente fondato sulla protezione politica
Mettere le regole a questo rapporto è uno dei punti in maggiori di cambiamento che noi ci troviamo a dover operare
Ed uno dei punti di maggiore resistenza
Quindi credo che l'uscita dall'emergenza significa anche questo significanti e fine di una gestione uso questo termine consociativa
Beh la cosa pubblica e delle regole
Questo è terreno di battaglia quotidiana per questo io penso che la così alle finanze dell'illecito finanziamento abbia questo valore
Spazzate ed il complesso del paese e penso che sarebbe effettivamente utile se noi mettessimo all'ordine del giorno la questione le norme anticorruzione per significare che normalità significa affermazione di una legalità diffusa cioè del fatto che le cose si fanno secondo le regole valide per tutti e che non si disegnano le regole sui singoli protagonisti che sono in campo
Bene grazie adesso la parola a Massimo Brutti segue Francesco Tempestini
Ho apprezzato la chiarezza nell'intervento del compagno Petruccioli
Devo dire che io parto da una valutazione
Diversa ed opposta da quella che egli poneva all'inizio è alla base del suo intervento
Non ritengo che il fallimento della Bicamerale si debba alla debolezza o alla intrinseca contraddittorietà della proposta che dei lavori della commissione Bicamerale uscita
Ma penso il contrario
Penso che dal lavoro della Bicamerale venga fuori una base sulla quale era possibile lavorare
Ed ancora oggi un punto avanzato della elaborazione della convergenza possibile tra le forze rappresentate in Parlamento
Il risultato politico conseguito dopo la prima complicata fase di questo lavoro e che la riforma delle istituzioni non è più un mito politico nelle mani delle destre
Anzi al contrario sono state le destre ad assumersi la responsabilità di spezzare un lavoro avviato e di tornare indietro rispetto a punti di convergenza già raggiunti
E su questo punto io credo che troppo poco noi abbiamo messo in luce come la contraddittorietà delle posizioni fosse addebitabile al centrodestra proprio rispetto al lavoro compiuto era un lavoro imperfetto certamente bisognava andare avanti ed è probabile che poi alla fine
Di un lavoro comune se noi fossimo giunti ad un compromesso esso sarebbe stato un compromesso
Che inevitabilmente rifletteva la condizione culturale gli orientamenti politici delle forze in campo e quindi forse non è compromesso ideale non è compromesso al quale qualcuno di noi poteva aspirare
Ma il lavoro che si era fatto vorrei dirlo era un lavoro serio ed io non credo che la Bicamerale sia fallita
Perché noi non abbiamo assunto sul
Sulla problematica della giustizia delle posizioni più corrette e capaci di bloccare la propaganda di Berlusconi e dei suoi
No al contrario io credo che sia stato un elemento di coerenza
Respingere
I due punti chiave della proposta del Polo sulla giustizia e cioè la separazione delle carriere e la rottura della
Principio di obbligatorietà dell'azione penale
Sulla base di quella impostazione avremmo vinto sì ma avremmo vinto male a mio avviso io so che c'è qualche compagno che è convinto che quella poteva essere la via
è l'amore spartito rompano è rompevano con una parte grande nostro elettorato
è evidente che se noi avessimo assunto quella posizione si sarebbe salvata la Bicamerale non so se si sarebbe salvato l'Ulivo
Vorrei anche dire che l'attacco alla Bicamerale è stato un attacco a freddo e che diciamo il primo bersaglio di questo attacco era proprio la sinistra
Esso esprime un mutamento di linea e di clima nel centrodestra
Ma è anche il risultato di una serie di sommovimenti che si stanno determinando si sono determinati nel Paese subito dopo il raggiungimento del traguardo dell'euro
è un attacco a freddo sferrato contro la sinistra che corrisponde ad un
Ad un'idea diffusa dopo il raggiungimento del traguardo dell'euro
è un'idea una nuova è un automatismo che si ripropone in settori la la borghesia italiana
Ogni qual volta si passa attraverso un periodo di collaborazione con la sinistra la collaborazione con la sinistra è necessaria quando c'è un problema di salvezza comune quanto bisogna fare le cose difficili
Ma quando le cose difficili sono fatte quando la fase più complicata del processo costituente superata quando la ricostruzione del Paese avviato quando si profila una pacificazione nazionale
Negli anni Quaranta allora si sbarca alla sinistra e così dopo il governo di solidarietà nazionale insomma sinistre necessaria per fare alcune cose poi però si aprono nuovi scenari
In altri momenti l'elemento decisivo di questo
Di questa svolta di questo cambiamento di cavallo elemento decisivo è stato rappresentato dai vincoli internazionali al quadro internazionale
è il quadro internazionale che ha giocato un ruolo decisivo nella rottura dell'unità antifascista alla fine degli anni quaranta è il quadro internazionale che ha pesato fortemente nell'archiviazione dell'esperimento del governo di solidarietà nazionale
Oggi questo elemento non c'è
E quelle parti dinamiche della borghesia italiana che guardano a nuovi scenari e che cercano di metterci in un angolo non hanno l'aiuto che poteva derivare un tempo a loro dal quadro internazionale bloccato
E quindi ci vuole da parte di costoro più fantasia
A me sembra che vi siano due linee che si prospettano per il futuro
In questo ambito sono due linee perseguite da settori del mondo imprenditoriale da alleati più diretti di questi settori una linea è quella dell'Ulivo con un peso minore della sinistra con la sinistra che pesa di meno conta di meno
Una coalizione indifferenziata alla quale viene meno anche per la unilateralità e l'ottusità della linea prescelta dalla sua leadership alla quale viene meno l'appoggio di Rifondazione comunista e che cerca appoggi altrove
Attenzione un cambio di maggioranza come questo è teoricamente forse possibile esso segna comunque
Una alcun ridimensionamento di una sconfitta per la sinistra ci troviamo in questa situazione possono volare paradossale che dipendiamo
Dagli scarti e dalla scarsa intelligenza politica di Bertinotti Bertinotti non decide soltanto perse
Ma con le sue decisioni incide su un equilibrio più ampio e colpisce anche noi
Un cambio di maggioranza un mutamento del quadro politico è inevitabilmente non solo una sconfitta della coalizione dell'Ulivo ma molto più direttamente e concretamente una sconfitta un ripiegamento
Della sinistra
E l'altra scenario che si
Prospetta quello di un centrodestra che si rafforza che costituisce il patto un patto di desistenza con la lega che mette insieme
Proteste di vario genere nel Nord nel Mezzogiorno
Un elettorato moderato e su questo procede ad uno sfondamento elettorale
Questi sono io credo due scenari possibili che possono essere perseguiti nei prossimi mesi dalle forze sociali che pensano che sia arrivato il momento di fare a meno della sinistra
Come rispondiamo a tutto questo qual è la politica che dobbiamo mettere in campo io credo che sia del tutto assurdo dividersi oggi su due prospettive
Che sono o come dire tutte costruite dentro il nostro Rovello interno che non hanno nessuna Presa
Politica reale che cosa significa dire viene prima L'Ulivo
O vengono prima i partiti ma come abbiamo vinto voi queste difficili elezioni del mille novecentonovantasei se non tenendo insieme queste due cose
Come è possibile pensare di dare una forza nella Società partirei con leggi come diceva Giulia Rodano cioè nelle situazioni concrete immediate in cui
Noi ci siamo e facciamo politica come possibile costruire una prospettiva vincente
Pensando di ricominciare tutto da capo con una costituente dell'Ulivo che avrebbe anzitutto contro i popolari i verdi forse anche una parte dei nostri
E come è possibile pensare che invece si debba stare ai partiti senza attenere ferma la coalizione come un soggetto politico che però assume delle decisioni e si prende delle responsabilità che cos'è oggi l'Ulivo
Se è soltanto il consiglio dei ministri evidentemente troppo poco
Se un cavolo dei segretari di partito dei partiti che costituiscono la coalizione io non so se questo tavolo non c'è e comunque sarebbe troppo poco ma perché diciamo sulla base di quale ragionamento in con quale esito possibile noi pensiamo di contrapporre L'Ulivo ai partiti che lo costituiscono a me sembra una prospettiva astratta è sbagliata
Tanto più che quando si parla del governo dell'Ulivo molta gente pensa immediatamente a chi pensa per prime a noi
Come massimi responsabili come primi protagonisti di questa esperienza e poi senza l'insieme dello schieramento alle persone che lo rappresentano in modo più visibile agli occhi dell'elettorato
E allora riusciamo a tenere insieme queste due cose soprattutto per quanto ci riguarda
Riusciamo a conservare una vitalità democratica del maggiore partito di questa coalizione che è il più forte strumento democratico di cui oggi l'Ulivo disponga
Una organizzazione democratica nella quale si definiscono percorsi e si riesce a selezionare un gruppo dirigente e si costruiscono solidarietà io credo che dovremo lavorare a questo e che il modo migliore oggi da parte nostra per dare forza all'Ulivo sia quello di mantenere il massimo di apertura il massimo di stimolo perché di siano decisioni corresponsabili mente assunte da tutte le componenti dell'Ulivo ma anche perché vi sia dentro l'Ulivo
Chi è capace di stabilire rapporti diretti autonomi con la società con le persone
Con l'opinione pubblica è un dovere che le realtà organizzate dentro la coalizione e quindi più di più degli altri nuovi abbiamo per rendere più forte la coalizione
Grazie voleva aggiornare visto lo svolgimento dei lavori comunicandovi che i compagni Stelio De Carolis
E Lanfranco Turci hanno rinunciato all'intervento quindi abbiamo da svolgere ancora sei interventi prima della conclusione
Alla parola adesso Francesco Tempestini segue
Certo resta sempre possibile la rinuncia agli interventi è sempre così
Segue Pino Soriero
L'avrei fatto volentieri Marco ma siccome ho aderito anch'io a una lettera che è stato indirizzato all'unità e ai compagni della direzione pensavo fosse giusto essendo credo corso il turismo
Tra quei sottoscrittori a parlare di farlo per spiegare
Che insomma io non
Non riesco a a sentirmi proprio rétro
Io ho aderito a questa a questo sforzo costituente convinto che ci fosse un grande pezzo di innovazione politica da fare ancora
E che era l'innovazione politica da costruire nella sinistra italiana
Perché la sinistra italiana per varie ragioni
Per gli errori dei socialisti che sono stati pagati in modo caro e per gli errori bella esperienza comunista italiana
è insomma è arrivata alla crisi del sistema politico con un grande da deficit di innovazione politica
E pensava che non fosse né troppo
Che non fosse residuale mettere all'ordine del giorno del lavoro politico di questo partito la questione di come innovare questa sinistra e avendo allora all'altezza
Delle grandi formazioni europee che hanno saputo segnare con la loro presenza e che la loro iniziativa
Questo secolo un secolo appunto definito non ingiustamente secolo socialdemocratico sono un socialista moderato che pensa che per conquistare la maggioranza
Bisogna essere in grado di proporre una piattaforma moderata alla Società italiana non penso che si possa conquistare la maggioranza se questa piattaforma una piattaforma ambigua
E quindi siccome la sinistra italiana al suo interno problemi che sono figli di una storia che sono figli del fatto che bisogna coniugare le difficoltà dei più deboli l'emarginazione con le esigenze che spesso sono in radicale come dire contrasto in una prima battuta in una prima fase con l'esigenza diciamo dello sviluppo inteso come capacità di dare spazio alle forze produttive agli animale spirits del capitalismo penso che questa mediazione questo lavoro andasse fatto nella sinistra come primo passo per informare di sé una schieramento più ampio perché se la sinistra non risolve questo problema interno
Perciò la sua capacità di innovare non è in grado di parlare agli altri non è in grado di stabilire con gli altri quelle necessarie mediazioni o meglio portare a conclusione vincente una piattaforma
Che vada in quella stessa direzione che sappiamo e sulla direzione sulla quale deve andare l'Italia questo Paese
E insomma io penso che questa fase non sia una cosa da buttar via e io invito come credo è questo lo spirito di quella di quella di quella letterina editori i compagni di questo per dare riflettere che prima ancora di affrontare altre cose c'è questo che è un passaggio come dire
Decisivo
Per qualunque ragionamento poi ci sono altre questioni vedete che mi fanno dire che queste questioni della costituente dell'Ulivo
Merita una discussione molto molto più chiare molto più approfondita insomma e sulla quale pure la verità la vedo come come avete letto nella lettera io oggi leggevo il conte Marzotto il quale diceva dobbiamo eliminare i partiti e dobbiamo dare spazio agli uomini
Il conte Marzotto
Conte Marzotto il quale ha detto una cosa alla quale io penso tutto possiamo dire fuorché rimproverarlo di un'incoerenza perché Marzotto fa parte di quella
Borghesia capitalistica illuminata
Io non voglio entrare nelle storie della Loggia Scalfari mi ci sono l'operato anni anni fa ma certo c'è una borghesia illuminata
Che ha deciso di saltare anche quelle mediazioni la e comunque ha deciso di uscire anche dalla scheda lo schema giacobinismo si giacobinismo no
C'è una c'è una porti importante componente della conservatorismo illuminato italiano che ha deciso insomma di saltare le mediazioni alla Scalfari e che pensa di fare in proprio
Ora il punto che io penso nel dubbio su cui dobbiamo chiarirci ecco e se questa è la scelta è è una scelta sulla quale una forza di sinistra posta io penso di no
Perché penso che i partiti abbiano con tutti i loro difetti
E quindi non nascondendoci niente del disastro che sono i partiti in Italia
Tutti quanti nessuno escluso che invertiti si portano con sé
Una come dire elementi di conservazione rispetto ai quali le classi i gruppi dirigenti non riescono mai a eh a introdurre quando accade naturalmente perché in qualche caso accaduto anche che i gruppi dirigenti a per incoraggiare Torre tendenze conservatrici ma è difficile pensare che si possono eliminare i partiti e gestire la fase che per esplicita ammissione di tutti deve essere una fase nella quale dobbiamo dare maggiore spazio alle forze sociali dobbiamo dare maggior spazio soprattutto le forze economiche
Dobbiamo io ne sono convinto non come una una considerazione di carattere di obbligatorietà dobbiamo spingere per una forte liberalizzazione del sistema economico e sociale del Paese dobbiamo rompere le corporazioni dobbiamo rompere
Gli steccati tutto ciò che insomma costituito la vecchia Italia questa sì un'Italia da dimenticare
E noi possiamo farlo senza i partiti perché Sinisa finirebbe che delegare mottetto
Alle forze economiche che sono certamente le più forti che sono certamente quelle che dispongono
Del patrimonio per poter fare è quello che in altri casi in altre situazioni accadute che questo credo sistema politico italiano non potrebbe non potrebbe reggere non potrebbe reggere
Allora la discussione univoci lui buono partito sì partito no mi pare che dall'essere riportata alla sua Lalla essenziali tanto il problema nessuno si nasconde ripeto le difficoltà e gli affanni dei partiti nessuno pensa
Come dire che si possa vincere senza una come dire una una compromissione io penso che quando quando si ragiona con i popolari spesso si ragiona su questioni ma non solo con i popolari con chiunque soprattutto pensiamo di dover ragionare con gli elettori che mancavano all'Ulivo bensì deve ragionare in termini di compromissione discorso di mediazione
E quindi tutto ciò che va in una direzione che consenta di aggregare meglio è tutto positivo
E assolutamente da favorire ma se manca ma se manca diciamo nella società italiana una forza capace di restituire alla politica il suo ruolo in una fase di transizione e di cambiamento positiva radicale come quello che si sta determinando che sia determinato che è frutto della globalizzazione e di quant'altro se non mettiamo la politica
In un angolo cari compagni il mestiere nostro il Messia e la sinistra che lo facciamo fa non c'è più
E allora questa è la questione di fondo che io penso lo dobbiamo avere la questione intorno alla quale dobbiamo lavorare sulla quale io penso il Papa il seminario sul partito penso tutto il resto dell'itinerario che abbiamo davanti e aperto ripeto volendo e sperando di potermi sentire non un retro
Che si trova ad essere vecchio perché pone il tema dell'innovazione della sinistra rispetto a un'innovazione più generale che rischia di essere quella del conte Marzotto
Grazie Pino Seriana segue Luciano Pettinari
Ma anch'io ho pensato di non rinunciare perché ho seguito la discussione della riunione precedente
E anche quella di questa mattina
E ritengo interessante anche la discussione che si sta svolgendo questa mattina cioè non non colgo il clima di una riunione presti IVA quindi
Che si sfilaccia che rinvia a settembre un approfondimento
Ma trovo molto interessanti alcuni spunti che sono emersi a partire dall'impostazione data da Marco Minniti ci sto e sulla base della mia esperienza concreta
Vorrei
Porre due domande relative a due punti secondo me politicamente molto importante
Preoccupato anch'io esce ma sono solo due domande come avete sentito quindi non la faccio lo
Preoccupata anch'io della radicalità di alcuni conflitti che si stanno determinando in alcune aree sociali
E di come noi discutiamo un tempo per evitare che la situazione si deteriori ulteriormente
Anch'io avverto questo rischio
Di un lavorìo
Fatto da altre forze
Che non vedrebbero l'ora di sancire il fallimento della prima esperienza di governo e le forze del centrosinistra
Ma avverto un certo affanno su come noi stiamo affrontando proprio in questi giorni assieme a più livelli governo partito coalizione sindacati
La questione dello scoppio di conflitti sociali fino ai problemi derivanti dalla reazione delle forze di polizia
Io chiedo scusa ai compagni e là in fondo brevemente
Vorrei porre due problemi io ho lavorato assieme a tanti di voi nel PC avverto un disagio enorme cari compagni a sentirmi un esponente di governo che si trova dinanzi a una situazione sociale esplosiva
Che fare agire la polizia anche in un certo modo sbagliato
E senza che ancora sia chiara una nostra capacità reattiva positiva a più livelli questo il problema che io vorrei capire meglio come affrontiamo dal punto di vista quindi della funzione nostra
Della forza di una coalizione che pure noi rilanciamo nelle sue funzioni strategiche
Affrontando in maniera più incisiva mi avvisi il tema che pure riemerge nella discussione di oggi io ho apprezzato alcuni spunti della lettera inviata da Spini
E da altri compagni
Rocco
La sottolineatura della originalità della sinistra riformista anche l'affermazione non vi è incompatibilità tra rafforzamento dell'Ulivo e rafforzamento dei Democratici di sinistra
Ecco però come anti affrontiamo più a fondo questo tema altrimenti io vedo il rischio che si lavori con due livelli di debolezza della coalizione ed anche del nostro partito
Perché c'è un punto Spini che dobbiamo affrontare che non possiamo eludere rispetto ad altre esperienze europee
Qui in Italia per come originalmente si è costruita l'esperienza della vittoria per il governo tra la nostra forza politica e la costruzione di qua di una coalizione
Il mancato rafforzamento di una coalizione immediatamente influisce sul mancato rafforzamento di una bugia visione
Di una funzione visibile come quella del nostro partito
Io lo dico non in politichese sulla base dell'esperienza concreta di questi giorni è un modo per il lavoro che svolgo di parlare con diverse persone di diversi strati sociali con dirigenti industriali e collaboratori
E più d'uno ripropone questo messaggio quando dice voi siete dei Democratici di sinistra discutete vi raccomandiamo non indebolite D'Alema sta decine a D'Alema date la possibilità di rilancio no no ma capisce in che termini lo pongo chiedono però e dell'altra cosa che io esplicito chiedono però anche al nostro partito e a tale ma di farsi carico di una visione più nitida di un rilancio della nostra funzione e della coalizione dell'Ulivo
Non è solo un problema di spazi di sovranità e non basta dire noi non abbiamo bloccato
C'è un problema di rappresentatività degli organismi di coalizione io vedo che si sta accumulando anche per responsabilità nostra un divario tra la credibilità accumulata nei due anni di questa esperienza interessante di governo e di lavoro di coalizione di iniziativa e di battaglia politica e culturale e la possibilità di investire questa credibilità per traguardi più positivi
Da questo punto di vista quindi mi interessa di meno il sottile riferimento ad un eventuale conta congressuale perché io vorrei capire davvero di più come si risponde a questo grande problema prima di appassionarmi se contarne e con chi assieme ad altri
Il tema politico allora e non è solo organizzativo c'è un problema organizzativo quindi io rispondo a alla questione che ha posto Marco Minniti
C'è a mio avviso un problema anche rappresentativo degli organismi di coalizione
E di come la coalizione sta lavorando vedo il rischio di autoreferenzialità rispetto ad alcune aree che conosco di più di un divario tra capacità di rappresentanza effettive capacità di rappresentanza inventata a tavolino
Ma il tema è unite
E parte importante della credibilità dello stesso profilo e della funzione riformista del partito come noi riusciamo a rigor lui su solide basi programmatiche organizzative una grande capacità di intervento dell'Ulivo nel sociale finisco
Facendo Ossola esempio
Due rapidissime sempre concreti il primo a una situazione politica c'è una situazione politica drammatica in Calabria il Polo ha fallito c'è stato una dichiarazione pubblica molto impegnativa del presidente della Regione
Possiamo lavorare davvero per andare al voto subito
I democratici di sinistra l'ulivo colgono quest'occasione lì si può vincere si può conquistare una regione all'Ulivo e ai Democratici di sinistra
La destra segue in queste ore a livello di Berlusconi e di Fini la situazione della Calabria proprio perché non vuole ammettere il fallimento provvede che vorrebbe inventare qualcosa per confondere le idee possiamo uno invece fare subito un punto e utilizzare bene questa occasione e mi fermo qui
Perché dico questo perché emblematica quella vicenda
E lo pongo per quanto riguarda la riflessione sul Mezzogiorno
Di una più attenta valutazione che noi dobbiamo fare sulla situazione meridionale perché il Sud oggi in bilico non solo rispetto alle occasioni mancate
Ma rispetto alle potenzialità nuove che può esprimere e che non riesce ancora ad utilizzare
Perché concentrarci anche noi tanto in un dibattito solo sull'Agenzia solo sui lavori socialmente utili
Noi abbiamo con grande modestia lo dicono espresso nei giorni scorsi c'era D'Alema c'erano diversi dirigenti del partito alla Conferenza nazionale dei trasporti sulla scia Sasso presentate ed elaborata da tre ministeri non solo il ministero dei Trasporti massima i lavori pubblici e cosa importante condivisa assieme al Ministero dell'Ambiente
Una piattaforma che esplicita per il frutto la funzione di grande base logistica europea in un nuovo rapporto in una nuova competizione tra nord Europa ed est asiatico come possiamo esplicitare questa piattaforma a livello politico e d'iniziativa nel sociale
Oltre all'esperienza e l'iniziativa del governo
Io qui vedo un grande campo di intervento perché c'è la possibilità concentrando le risorse e facendo delle scelte dicendo anche dei inno di mandare avanti finalmente per il Mezzogiorno Grandi Progetti che diano tante occasioni di lavoro
Ma che rendano più forte territorio meridionale nei processi di globalizzazione e di competizione quindi avverte anch'io un bisogno a lavorare nel partito e assieme
Ai compagni impegnati nel governo in maniera più stringente in maniera più collettiva
Grazie Luciano Pettinari insegue e Massimo Villone
Ma io credo sia stato opportuno nella relazione a vedere posto con dei punti anche datati le scadenze
Per l'autunno il seminario che non abbiamo potuto fare in questo mese anche poi l'inizio della fase congressuale è ovvio che verso quegli appuntamenti poi passo avremo modo
Di approfondire tutti i temi io mi limito a pochissime riflessioni su due punti sui quali ritengo in parte insufficiente l'analisi critica della relazione poi ad una sottolineatura la prima questione
E quella della verifica
Le difficoltà esposte da Minniti
Sono state sotto gli occhi di tutti noi è stata obiettivamente un appuntamento un passaggio molto difficile e perché ci siamo trovati di fronte non è la prima volta in questi anni alla solita logica di contrapposti Riccati non era solo la questione di Rifondazione ma proprio perché queste difficoltà
Erano così forti
Io mi domando se la nostra impostazione non poteva e non doveva essere diversa se cioè e non una fosse stato più produttivo
Tentare nel merito della nostra proposta almeno nel merito della nostra proposta
Di alzare il tiro e di un livello programmatico più netto più profondo che cercasse anche una tentativo di chiarificazione e diversa soprattutto con la forza che poi poneva i maggiori problemi e se non era cioè possibile opportuno cercare di fare adesso quello che comunque ci troveremo costretti a fare a settembre in condizioni più difficili
Perché poi ci sarà il semestre bianco
Tappa diciamo astutamente ricercata e trovata da chi ci pone molte difficoltà e la bonifica credo sia apparsa anche diciamo agli occhi di molta parte della dei cittadini italiani
Un po'troppo poco portata fino in fondo da noi ma basta dire che sostanza la verità è che era nata dalle difficoltà del governo di impostare la politica estera
E credo se non mi sbaglio che non sia stato nemmeno sfiorato questo tema e che quindi comunque sia alla prossima noi ci auguriamo che non ci sia per altri motivi diciamo occasione diciamo Kosovo per dire per non dire altre cose
Comunque sia ci si troverebbe ci si troverebbe daccapo ma ripeto io lo dico questo perché e sono convinto anche per ragioni che credo di poter vantare di conoscenza diretta
Che il segretario di Rifondazione comunista voglia sganciarsi dal governo che abbia personalmente deciso di farlo che trova difficoltà trova le difficoltà politiche che noi stessi
Abbiamo abbiamo visto e troverà difficoltà interne ecco perché dico alzare il tiro
Forse consentiva anche di porre alcune indicazioni già adesso sul terreno della finanziaria e forse non avrebbe diciamo così favorito lo scorrazzare delle ore successive alla firma alla al voto della fiducia cioè effettivamente un poco paradossale spot della fiducia
Eppure dopo la ripresa delle tematiche queste sì che sono state oggetto della stessa dello stesso lavoro
Lavoro della verifica ecco questo è un punto sul quale rimane un interrogativo cioè l'interrogativo che di fronte a un ostacolo
Grande denunciato ovviamente Damini che chiede davanti ai nostri occhi noi non ci sia andati a cacciare in guai un po'maggiori con la logica del del rinvio nelle condizione anche di costrizioni seconda questione la questione
E della giustizia
Io ho apprezzato continua ad apprezzare la la linea impostata dal segretario
Un non tanto per una questione specifica di merito sul sul dialogo ma perché effettivamente Noè stiamo ancora vivendo una situazione nella quale noi abbiamo la minoranza diciamo dei consensi del Paese quindi c'è un terreno abbastanza odio che noi dobbiamo seguire è la linea deve essere quella che su tutto ciò che riguarda diciamo la definizione non solo delle regole delle riforme eccetera non si può prescindere da questo terreno
Il problema è il tipo di opposizione con la quale e ci troviamo a dialogare e credo che qui ci sia un interrogativo che noi dobbiamo porci ora è stato detto
Sia oggi nei giorni scorsi in dichiarazioni l'ostacolo è Berlusconi
L'ostacolo è Berlusconi
Però e noi il capo dell'opposizione ora siccome non credo che sia possibile né molto elegante
Da parte nostra indicare un capo dell'opposizione che non sia un ostacolo per noi
Io credo
E che dobbiamo fare i conti con questo non è una battuta cioè l'analisi di che tipo di opposizione abbiamo oggi in Italia è un elemento essenziale per poter poi far discendere su quale livello e su quali cosa noi possiamo impostare un dialogo su
Quale terreno e più produttivo diciamo il terreno di un confronto cercando di non rimettere i terreni di identità pro grammatica di obiettivi di obiettivi nostri a questo punto anche qui diciamo se dovessi dare un giudizio se seguita la linea del rinvio
Ora che cosa ci troviamo di fronte poi a settembre l'ultima proposta di D'Alema sui cinque saggi sul quale la mia posizione sarebbe di attestarci
Ora ritorna in campo è la proposta della commissione come vuole il Polo
E noi non possiamo più per gli aspetti che qui Mussi diceva simbolici e di merito accettare quel terreno allora io credo che a questo punto noi da subito dovremmo chiarire che la proposta è quella né di più né di meno
Dei saggi così come è stata impostata per analizzare quella fase eccetera eccetera e poi però fare politica sulla giustizia e ho la qui abbiamo un terreno è stato detto
Diciamo il lavoro fatto a Napoli e su quello tentare di fare una grande campagna se il problema è come anche sondaggi dicono eccetera la giustizia in Italia vediamo di spostare il terreno
Dalla condizione personale specifica di Berlusconi a questo terreno del pacchetto giustizia mettendo tutte le nostre forze terzo punto e vado a chiudere sul partito ora moltissimi hanno parlato anche oggi ne parlano spesso di nessuna passione sul dibattito
Ulivo o partito io dico anch'io non ho particolare passione però resta un fatto che e di questo si parla e che sui giornali anche nelle ultime settimane il terreno nel quale il nostro partito è coinvolto è questo e quindi credo che occorra se possibile
Arrivare a un punto fermo a un punto fermo e decidendo che è un punto fermo perché poi alcune cose le abbiamo discusso di volta in volta poi probabilmente perché discusse in modo insufficiente le questioni si sono si sono riaperte un punto fermo non so se può farlo oggi D'Alema lo farà il seminario oppure datiamo al Congresso questo terreno
Perché
Io credo io ho apprezzato il senso almeno come lo interpretato della lettera che Spini e Ruffolo e altri compagni hanno fatto nel senso di un po'a riprendere il terreno sul quale ci eravamo lasciati a Firenze e cioè quello di lavorare dandoci degli obiettivi quindi anche datando al Congresso diciamo la prima verifica
Lavorare per la costruzione del Partito dei democratici dei Democratici della sinistra ora
Io credo che ci sono enormi difficoltà l'abbiamo verificato non è diciamo così è esplosa questa linea della costruire questo partito abbiamo incontrato ostacoli già forse è un po'presto per parlare di questo già già elettorale comunque difficoltà nella costruzione sul territorio di questo partito a questo bisogna rispondere
Io contavo molto per un rilancio diciamo dell'iniziativa sul seminario lo faremo dopo dopo l'estate però spesso mi pare
Che a queste difficoltà vengono date risposte un poco improvvisate cioè si cerca un po'con schizofrenia di trovare soluzione positivo trovare soluzioni ma forse non ci si riesce fuori diciamo da un albero e dà un indirizzo più preciso si dice messi e io sono d'accordo nessuno ritiene che l'Ulivo debba diventare un partito politico
Allora io mi domando se è così è già un primo punto fermo ma se è così domando assenso
Proporre una costituente per l'Ulivo perché l'Ulivo è già costituito
Cioè se è una come deve essere e se dobbiamo parlare di un rafforzamento di una coalizione politica di andare al di là delle insomma
C'è già diciamo l'ho già anzi la Costituente mi sembra un passo indietro c'è decidiamo di costituire una cosa che già c'è ha dato anche qualche frutto non indifferente in Italia perché abbiamo vinto le elezioni e cioè non è che diciamo dobbiamo cancellarla
Si è data degli organismi
Qui c'è una sottovalutazione del fatto di quello che è già stato costituito si è data degli organismi e io credo che i Democratici di sinistra dovrebbero dare il loro contributo al funzionamento ad esempio l'interrogativo la pongo io perché noi o gli altri non abbiamo favorito che durante questa verifica si riunisse il comitato nazionale dell'Ulivo anche per aiutare alcune deficienze i limiti e il nostro partito ha avuto nella fase della verifica cioè sulla base di quello che già c'è e si poteva a mio avviso fare di più ecco quindi che io direi che il punto per il modo messo proprio in questo senso non è che debbono stare insieme
Le due cose con per dire facciamo questo sforzo di buona volontà noi abbiamo individuato una strada in cui l'Ulivo e i partiti che fanno parte della coalizione possono essere una forza forze sinergiche in questo in questo senso tanto è vero che io sono convinto di questo
Noi abbiamo parlato di valore aggiunto che l'Ulivo può dare ai partiti della coalizione però è ovvio che se non c'è le cose alle quali bisogna aggiungere se il valore aggiunto diventa ultimissima cosa
Proprio un Flash perché è stato fatto anche qui un riferimento all'Europa le elezioni europee anche su questo ne abbiamo già discusso vorrei un punto fermo anche sul suo esso noi avevamo detto di tentare di verificare proprio l'ultima l'ultima cosa di verificare la possibilità di un piattaforma di un programma comune
E poi avevamo detto
I partiti della coalizione vanno a alle elezioni e con il proprio simbolo lo dico perché facciamo attenzione a proporre candidature uniche
Perché i deputati del Partito popolare al Parlamento europeo sono impegnati in una dura battaglia
Dentro il Partito popolare affinché non prevalga franche prevalendo ma insomma c'è una battaglia ci sono le forze che si organizzano non prevalga diciamo un ritorno indietro un conservatorismo del Partito popolare
Nulla di peggio potremmo fare a questi deputati di dire loro sono diciamo accalappiati dalla forza della sinistra che spero almeno risulterebbe egemone poi rispetto a questi altri nulla di peggio potremmo fare qui quindi a questo punto verso le elezioni europee noi dobbiamo favorire il loro protagonismo dentro una piattaforma comune e augurarci che appunto anche il loro risultato prima di tutto il nostro che cosa che il nostro e poi anche loro risultato sia positivo
Grazie
Il leone villone poi Cantaro
E poi Spini e qua abbiamo chiuso chiuso gli interventi grazie
Io concordo con la l'introduzione di Minniti
Che mi pare abbia un quadro completo della situazione concordo anche nel punto in cui sottolinea la difficoltà Rifondazione come elemento strutturale di conflitto e quindi di agilità della maggioranza
Senta concordo soprattutto sul punto che si chiede oggi un'iniziativa politica forte dei maggiore concretezza programmatica
Gli aderenza alle cose agli interessi concreti noi ci troviamo oggi direi fisiologicamente nel punto più basso di un Governo che volessero di legislatura altra cosa se poi arriveremo adesso di legislatura
La fase in cui si è avviato un'azione di cui si paga il prezzo ma non c'è ancora l'utile politico
Abbiamo iniettato apparsa la vicenda bicamerale una cosa molto forte di innovazione in questo Paese e una strategia di cambiamento porta sembra un pezzo di cui oggi ci viene presentata la fattura
E questo dà sostanza glielo credo molta all'ipotesi che ci siano potere in questo Paese che vedano oggi come il favorito nel contesto della sinistra e che quindi tendono a metterci da parce quindi riprendere l'iniziativa riprende l'iniziativa ha sporto sulle cose ed anche sulle riforme ex articolo centotrentotto
Vorrei però fare una breve considerazione sul fondo del referendum
Io vedo vedo con rischio
Che si ragioni più o meno così adesso sono state raccolte le firme quindi il problema per il momento la mettiamo da parte ci penseremo più tardi
Io credo invece che il referendum ci ponga un problema oggi da subito
E non possiamo considerare a partire non si sa bene da quando non non vado sul merito io concordo con chi dice che il quesito sbagliato meglio più che il vagliato è un quesito che non può mantenere quello che qualcuno promette
Soprattutto non mantiene la promessa della semplificazione automatica del sistema politico che pure viene propagandata la Di Pietro nel suo sfottuto e visiva nemmeno il referendum sul maggioritario reggeva questa promessa convenuta verso le cose
Hanno reso evidente radici della frantumazione sono altrove
Io concordo con la tesi che sia non turno unico nel maggioritario uninominale ma non è questo il punto
Il problema c'è dato dal fatto che il referendum esistenti
è partito un meccanismo sostanzialmente automatico
Perché la corte la sua terra la sua giurisprudenza dovranno avviso dichiararlo ammissibile
E che quindi la leggera oggi dobbiamo fare i conti con uno scenario in cui referendum ci tiene ed ha successo perché vedete questo non è un qualunque referendum
Non è un referendum sulla caccia o sui fitofarmaci questo referendum che tocca il sistema elettorale
Ed è dunque onde ferendo ma che tocca la legittimazione della rappresentanza parlamentare
Il giorno che passasse il referendum che quindi il popolo italiano votasse per la modifica del sistema elettorale per quella parte che è investita referendum la quota proporzionale
Ne verrebbe evidentemente una spinta forte a nuove elezioni
Per la Piaggio da delegittimazione che ne viene per la rappresentanza parlamentare così come questo sarebbe ancor più bello se nel frattempo ci fossero stati magari un turno per le europee è un importante turno amministrativo con risultati diciamo dubbi o negativi alla forza della maggioranza di governo
Ora questo scenario ci pone un non è che noi lo possiamo considerare quando sarà ci pone un problema da subito
Perché se così fosse io credo che dobbiamo considerarlo come al meglio possibile
I problemi ce l'abbiamo da Luca e che quelle che sono le nostre strategie di messaggio di risposta ad interessi concreti di allocazione delle risorse dobbiamo decidere le adesso in questi giorni vedete la parola decisiva detta Macciotta quando ha detto alla finanziaria si decide per ora si decide persino prima dei nostri bellissimi impegni e scadenze ripartito
Quindi se noi dobbiamo dare un segnale
Taranto di qui a quindici diciotto mesi perché quello può essere un possibile scenario di confronto elettorale
Noi segnale lo dobbiamo dare in questa finanziaria le risorse dobbiamo alla carioca sul lavoro occupazione Mezzogiorno sulla riforma l'amministrazione pubblica
Perché questa sarà la finanziaria su cui è possibile che si vada poi a confrontare parata non ce ne sarà un'altra
Non ci sarà un altro momento riallocazione di risorse di formulazione di messaggi concreti e la gente poi vede epoca nel vivere nel vivere quotidiano
Questo significa appunto che l'insieme delle nostre iniziative almeno quelle importanti quelle che possono reggere poi la definizione di una identità in un momento di scontro
Vanno assunte con tempi che non sono quelle della diciamo normale decisione politica che non sono quelle degli appuntamenti che noi stessi ci andiamo ha dato lo scenario che si prefigura coi incide anche su un'altra prospettiva quella che citava Fabio Mussi
Perché è possibile che questo scenario induca ad una apertura di trattativa sul piano della nuova legge elettorale in Parlamento
Ovviamente noi non essendo essendo quelle meno toccati da possibile sitar referendario avremmo in questo una posizione di una qualche forza
Però non dimentichiamo che un referendum si evita solo con una legge che va nel senso del referendum quindi non è che se noi introduciamo il turno il doppio turno di collegio facciamo cadere l'iniziativa referendaria quella rimane in piedi
Perché ci vorrebbe comunque un'iniziativa che andasse nel senso della cancellazione la quota proporzionale per fermare quel meccanismo automatico che ormai si è messo in moto con la raccolta delle firme e che ci pone due problemi da oggi e non da domani chiudo con una considerazione
Questa immediatezza diciamo di decisioni e di scelte che ci viene posta dal concreto degli scenari verso cui andiamo
E io vedo che condividere con con il contesto nel quale ci avviamo noi andiamo a una stagione nella quale avremo un congresso un turno per le europee è un importante turno amministrativo l'elezione del capo dello Stato e il referendum
Questo significa che per tutto questo tempo probabilmente non saremo impegnati in un confronto interno al partito e in un confronto serrato con gli altri partiti
Noi non parleremo alla gente non faremo politica o se non se non ci poniamo con fermezza l'obiettivo l'obiettivo di farlo qualcuno si diceva prima ma come che Badaloni sale dei consensi i partiti che lo lo costringono scendono
Ma per un motivo molto semplice che Badaloni parla o sembra parlare alla gente i partiti sembrano parlare a se stessi o al proprio interno e questo è uno sport
Uno sport
In questo Paese appassiona ormai pochissima gente quindi io
Suggerirei fortemente a tutte noi nei prossimi mesi
Di cercare di far politica sulle cose piuttosto riparlare
Piuttosto che parlare politichese noi non leggeremo io credo negli scenari possibili o probabili un anno un anno e mezzo di inerzia di sostanziale silenzio verso i cittadini gli elettori di questo Paese
Grazie
Cantaro
Poi Spini
Fabio Mussi ha detto che questa è una riunione di passaggio
Io ho il timore che qualche passo indietro rischiamo di farlo
Tagliano tutto il mio intervento sulle polarità che forse sono ancora un po'nascoste ma anche secondo me sono abbastanza esplicito della discussione di oggi e dalla discussione che ci attende
Nei prossimi mesi
La contrapposizione stamattina che è emersa o che si è tentato di tematizzare tra dialoghi visti e cazzotti visti scusate l'espressione è una contrapposizione che a me non persuade
Io credo che il problema che noi abbiamo nel dialogo
Con la destra e di stabilire su quali basi
Su quali valori
Su quale catalogo di beni non iniziamo il dialogo e anche il conflitto la contrapposizione quando è necessario vedete io non ho condiviso ad esempio tutto l'impianto della giustizia di Napoli
Però devo riconoscere che un impianto lì c'era ed è un impianto sulla base del quale si può decidere quando dialogare e quando è necessario il conflitto
Io lo ritengo in generale che le distinzioni e la contrapposizione al limite anche rimozioni siano una tragedia
Ritengo tuttavia che noi rischiamo di dividerci ancora una volta in modo sbagliato e quindi infruttuoso il pericolo
Ne ha fatto cenno anche ora villone ma pensiamo di riuscire a parlare col Paese mentre facciamo un congresso lungo che ci porta alle europee con la contrapposizione tra ulivisti e partiti visti
Tra governativi cioè tra coloro che sono per una forte autonomia del governo e fautori del primato della politica e del partito tra proporzionalisti anti proporzionalisti
Io credo che oggi questi temi non appassionino erosione il centro e la transizione italiana dovremmo chiederci piuttosto
Se noi dobbiamo assecondare una tendenza che c'è
A che io giudico negativa che quell'al declino dei partiti radicati non dico di massa
E alla trasformazione del nostro partito in un partito degli eletti sia puro sotto forma quindi la riabilitazione di una moderna forma di notabili mi lotta al precariato
Io credo che questa è una discussione da fare sul sistema politico una di quelle da fare ma vengo al punto della questione secondo me le distinzione
E si dovranno portare al congresso non possono in ogni caso essere distinzioni politiche interne comprensibile secondo codici soltanto nostri da professionisti la politica
Un modo fruttuoso di dividersi deve essere un modo comprensibile innanzitutto ai nostri elettori ai nostri militanti e possibilmente alla platea più vasta dei cittadini
Quale idea d'impresa
Quale funzione dalla famiglia di cui siamo ogni giorno messi in discussione con eventi anche la cronaca quale servizio pubblico dell'istruzione
E a partire da quattro ricostruire una contrapposizione che può essere anche di valori l'idea di mercato di concorrenza di solidarietà di eguaglianza di coesione sociale quale riforma insomma dell'economia della società
Del suo tessuto connettivo in cui centro ovviamente anche la questione istituzionale ma non può essere vista la questione istituzionale e del sistema politico sostitutive risolutiva
Io credo peraltro che questo sia anche il modo corretto di impostare il rapporto con Rifondazione Comunista quel corpo a corpo ha poi fatto riferimento Marco Minniti
E la sua l'azione altrimenti cosa facciamo abbiamo due strade naturalmente ma che mi servono tutte e due sbagliati
Trasformiamo il corpo a corpo in un conflitto aperto e distruttivo io temo che sia la sconfitta non solo dalla sinistra del centrosinistra dell'Ulivo ma anche del bipolarismo tout-court
Oppure secondo una concezione più classica ci limitiamo a fare appelli unitari
Ci richiamiamo al senso di responsabilità di Rifondazione Comunista e di chi dentro Rifondazione Comunista
Mi pare questa una ricetta antica ma che non funziona una minestra un po'riscaldata la competizione che non è solo con Rifondazione
Deve avvenire su altri terreni deve avvenire sul terreno dell'insediamento sociale c'è un problema di rapporto da ripensare complessivamente con la Società italiana
C'è una crisi evidente delle politiche liberiste e delle politiche assistenzialiste assieme
C'è un problema quindi di consenso del nostro consento al Sud al sud e al nord ai disoccupati ai ceti medi tra le forze intellettuale le forme nuove del lavoro che ci coinvolge che ci può portare a un rapporto con gli altre componenti dell'Ulivo e del centrosinistra
Più proficuo solo sette Matiz siamo così il lavoro del nostro congresso io se no credo che molti Dinoi avrebbero difficoltà anche a capire la divisione e a polarizzare se secondo quell'un quelle linee di schieramento un'ultima parola col referendum se ho ben capito non sono d'accordo con Mussi
Carica energetica positiva
Diverse mi era parsa l'impostazione di Minniti posso avere capito male ma era un'impostazione che tendeva qui ed ora a valorizzare la via parlamentare mi rendo conto delle obiezioni che ha fatto villone ora alla fine e non so se sono meccaniche automatiche se noi siamo destinati necessariamente al turno unico o se lo possiamo riaprire un discorso sul doppio turno ma un discorso sul doppio turno
Il realismo che tante volte D'Alema rimprovera Petruccioli va fatto come rimprovero questa volta secondo me a D'Alema il doppio turno demanda rimanere aperti
Non fissando ci su una soluzione tecnica il principio quello che conta se siamo d'accordo sull'obiettivo semplificazione del sistema politico e a rendere forte le quali la coalizione perché sappiamo bene che dentro l'Ulivo
Non tutti sono d'accordo col doppio turno di collegio e quindi come ci facciamo carico su altri temi e sull'altro versante ce ne dobbiamo fare carico anche su questo chiara
Grazie Spini
Prisco volentieri all'invito che mi ha rivolto Ruffolo di che già ha svolto tempestivi spiegare un po'il senso di questa lettera che abbiamo pubblicato sull'Unità che diretta voi compagnie Company della direzione
In quanto che eccetto vi possono essere quesiti che possano meno appassionare però forse ce n'è uno che parla nostro senso di responsabilità
In altre parole noi siamo membri degli organi dirigenti di un partito in fase di costituzione o di un partito in fase di devoluzione
Perché l'una e l'altra cosa non sono la stessa cosa
E si può poi pensare che a livello locale a livello divisionale a livello provinciale o che possa corrispondere ad un gruppo dirigente che dà il messaggio della devoluzione una grande impegno la grande capability azione dal tesseramento e alle altre cose
è chiaro è evidente che la nostra impostazione che non siamo un partito in devoluzione cioè non siamo un partito il cui compito far le feste dell'Unità e preparare le tribune su cui poi si avvicenderanno i vari esponenti della coalizione per potere porgere loro messaggio
Ma è evidente che faceva parte ad agire in un momento particolarmente complessa e difficile
Ma in cui alcune delle nostre impostazioni mi sembra che trovino una ragionato verifica io mi domando rispetto a quelli che oggi leggo con preoccupazione la realtà sociale ed economica del Paese che va letta con l'occupazione mi domando ma non era forse la nostra impostazione quella ridare alla verifica di governo anche addirittura creando un fatto più impegnativo e più stringente all'indomani del voto parlamentare la NATO
Non era la nostra impostazione è quella di prendere questa verifica fino in fondo sul serio
Per dare poi un messaggio ai cittadini del nostro Paese che maggioranza e governo era un punto di riferimento più forte
Oggi noi siamo in una condizione che tra l'altro qualcuno di noi forse può o qualcuno anche più anziano di me potrebbe ricordare e c'è addirittura di preoccupazione di quello
Può essere il rapporto fra mantenimento dell'ordine pubblico e svolgimento della legittima manifestazione sindacale o di protesta di disoccupati
Perché sappiamo che tanto anche della nostra vicenda in mano ad una corretta gestione delle forze dell'ordine la polizia perché se
Io non voglio in una situazione di questo genere un altri fatti avvengono delle lacerazioni molto gravi questo che avrebbe per l'Ulivo un tessuto di grandissima difficoltà
E allora io credo che questo abbia significato da parte nostra una iniziativa giusta ma non un'iniziativa di metodo vogliamo una verifica seria ma anche una iniziativa di contenuto
Mi ricordo che sentito dire letto e altrove che negli anni Cinquanta era stato in voga questo motto Pella fai disoccupati e Scelba di fucile credo che qualcuno si ricordi di questo mondo
Oggi si potrebbe dire che una certa politica in circolo amiche ingessata mantiene i disoccupati magari non li crea ma li mantiene e poi questa stessa politica che organizza naturalmente si è capito tutti editi parlo cioè io credo che queste ingessamento della politica economica e sociale di cui in particolare Rifondazione sarà protagonista
Non c'è consente di affrontare in termini moderni il problema drammatico la disoccupazione esibiamo poiché la modella mostra che la stessa forza che in fondo ci impedisce un'azione di
Mista che adesso gli organizza in qualche modo si sente addirittura in grado di dire compagni andiamo lo scontro sociale perché lo scontro sociale ma addirittura ha sottolineato e mantenuto
Ecco allora e arrivo poi al dunque della questione che dobbiamo porci in un quadro europeo
E vero la Francia ha fatto le trentacinque ore che infatti non sono un tabù usano possono essere benissimo un intervento positivo ma con l'altra mano Jospin sta realizzando uno sgravio fiscale verso le imprese
Ma di consistenza veramente notevole veramente importante anch'esso legato al tema occupazionale e che ha ripristinato un dialogo sociale
E che ha ripristinato anche un dialogo con il sindacato e vero che Blair ha in qualche modo si è vantato di potersi muovere dopo la Tecce che aveva fortemente flessi Ytzhak liberalizzato le strutture economiche sociali ma Blair smentendo chi diceva che sostanzialmente era semplicemente un'alternativa al maschile da Tecce
Ha deciso di spendere di giocarsi il governo sulla spesa di centottantotto mila miliardi in tre anni per la scuola per la sanità per la per i trasporti e per la ricerca noi se ci va bene riusciremo a mettere insieme un trenta mila miliardi almeno questa è la verifica di governo allora se questo è io credo che proprio la nostra capacità di stare accanto al Paese e di far maturare e portare a un successo Democratic copiata forme che non è il vino alle calende greche ma che possano prendere carico di malesseri profondi che ci sono sei italiane queste moderna sinistra
E questo è il nostro lavoro ma non perché sia in antagonismo all'Ulivo ma noi non non possiamo non comprendere anzi c'è tutta la nostra comprensione nostro Sos
Legno che alla fine se vogliamo tenere la stabilità di governo la Presidenza del Consiglio Romano Prodi deve fare compromessi anche con Rifondazione anche con queste cose
E non è che da parte nostra che abbiamo contrastati ma guai se non ci fosse nel frattempo l'iniziativa nel Paese nel Parlamento volta far maturare condizione di sinistra europea di sinistra moderna condizioni per affrontare fino in fondo anche un duo
Isma'nord sud che è assolutamente inconcepibile assolutamente impensabili in questo e non in un rivendicazionismo della forma partito fine a se stesso io vedo un grande programma e vedo viceversa una preoccupazione lo dico alle volte anche dall'esterno spero di essere compreso ma come è possibile che un partito che male che vada al ventuno per cento già si ponga un problema di dissoluzione di devoluzione questa volte non lo comprendo sinceramente
Io sono di quelli che pensano che se l'Ulivo potesse dire una parola chiara al Paese trasformarsi esso impartito ora qui magari perdonatemi questo termine
Essere una socialdemocrazia ancorato sfaccettata ampia né riferimenti di quella che rappresentiamo noi ben venga questo giorno
Ma mi sembra veramente che sia questa l'ordine del giorno allo nel giorno mi sembra un'altra cosa che il nostro partito devolve la sua sotto sovranità agli organi quelli che sono dell'Ulivo ma gli altri se ne guardano bene i popolari intendo devolve loro sovranità i il i socialisti democratici italiani quando parla della commissione d'inchiesta parlamentare di volgono quella sovranità mi sembra un pochino diverso e allora io credo che noi dobbiamo saperci fare carico della nostra responsabilità anche ai fini di quel rilancio che mi Cesario basta che si leggano i sondaggi basta che si legga le elezioni non stiamo parlando in una situazione allegra in cui diciamo così come ci Spark amo i profitti fra Ulivo e partito della sinistra stiamo parlando in una situazione di sondaggi in una situazione sociale che ha bisogno la grande ripresa di ambedue che aveva una grande ripresa di ambedue e allora questo che cosa significa significa anche una capacità per l'Ulivo per la coalizione di stare in forte sintonia con i partiti ed essere capaci di potersi avvantaggiare la loro forza di proposta di movimento
Perché è uno interrogativo di fondo dobbiamo proporci l'operone stare Cipro
è evidente che è crollato un sistema da prima Repubblica e in questo tavolo sono crollati numerosi partiti
Ed era evidente che in questo crollo il PDS che non era crollato avrebbe fatto un errore a invadere tutti gli spazi disponibili degli altri e bene ha fatto ha ritrarsi e a lasciare alla coalizione e all'Ulivo gli spazi che le erano propri che le erano Ponzo
Ma al termine del processo che cosa vediamo partitiche si sono ristrutturati modernizzati capaci di assomigliare non è parte di un tempo ma quelli di domani ma capaci di essere selezione di classe dirigente espressione programmatica
A temi di questo processo ci sono cioè dei nuovi partiti o al tema di questo processo c'è la fine dei partiti
Queste giusto che ce lo chiariamo perché se non sappiamo da che parte andiamo pure un giorno dice da una parte e un'isola dall'alto e non veniamo compresi
Io credo che non siamo in Europa nella condizione di poter dire fine dei partiti avessi più tempo lo dimostri lei faremo analisi anche della situazione americana
Ecco che a me sembra avere più interessanti per carità niente da copiare le formule laburista della conferenza annuale che toglie la la drammaticità ma si fa il congresso non si fa il congresso si fa perché si fa ogni anno
La te la fanno laburista che si vota non solo il segretario ma anche i membri del gruppo dirigente anche questa importante uno per uno
è una legittimazione è un punto di riferimento significativo ma su questo potremo parlare a lungo ma certo è evidente che allora questo ridà un senso all'attività dei partiti perché li ridà un senso perché li lega l'elaborazione Pata forma programmatica e alla capacità d'seleziona la classe dirigente se non c'è questo se c'è solo il tortellino la salsiccia evidente che non si può chiedere poi entusiasmo mobilitazione o e poi si definisce il resto ad altre ad altri momenti ed altre cose allora io credo che questa direzione possa essere importante possa essere fortemente importante lo dico e concludo anche ricordando una cosa e l'Ulivo è stato ed è seconda Repubblica e noi e dicono i noi al quadrato cioè la reso chavista presente in questa sala di provenienza siamo stati sostenitori dell'Ulivo e della seconda Repubblica anche quando ramo l'undici della socialità sostenere Prodi che a sostenere l'Ulivo
Questo credo che la dica lunga sul fatto che parliamo con sincerità e serietà di intenti ma oggi credo che faremmo cioè John servizio la necessità di un lancio la coalizione se non mettessimo a disposizione un rinnovamento della sinistra italiana la capacità di non essere sulla FIGC
Che si butta nell'Ulivo ma la capacità di essere un grande partito pluralista della sinistra italiana che il punto di riferimento dell'asse centrale del mantenimento di un ipotesi di bipolarismo e di riforma profonda del nostro Paese
Grazie Spini Massimo D'Alema
Io vorrei prima di
Dire qualche considerazione più legata al dibattito
Riprendere le mosse dal punto di partenza della introduzione di Minniti che condivido cioè
Una preoccupazione seria che mi sembra si riaffaccia in queste ore
Per la sensazione di confusione di precarietà
E già all'indomani della conclusione della verifica
Prati nuovo pervadere la vita politica italiana
Io penso che
Vi sono certamente nella situazione problemi reali
Tensioni sociali che si manifestano in modo preoccupante
E rispetto alle quali credo si debbano ricercare le risposte
In parte queste tensioni sono anche il frutto io credo di scelte obbligate di natura assistenziale in parte l'agitazione e la citazione di quei lavoratori socialmente utili
I quali hanno concepito il loro ingaggio come la premessa di un posto fisso e non come una forma di assistenza
Ed era proprio la preoccupazione che avevamo ritenendo che quella forma di assistenza avrebbe potuto determinare una disparità di trattamento fra i disoccupati
Creare aspettative e persino duro dirlo si tratta di aree socialmente disagiate ma qualche zona di privilegio corporativo
In realtà noi abbiamo dico noi il governo ma fu subito come imposizione
Ray innescato una qualche dinamica da liste di lotta
Con tutti i rischi sociali che questo dette
Paghiamo il prezzo di un compromesso che fu necessario ma non fu felice
Ma il tema sociale si impone in termini assai più ampi più vasta
C'è un malessere nel rapporto con il movimento sindacale
Che e con altre forze produttive essenziali che deve trovare una composizione in un rinnovato patto per il lavoro e per lo sviluppo
E torna prepotentemente il problema del rapporto con Rifondazione Comunista io condivido il richiamo a Rifondazione
Che quello
Anche anche ad una qualche disciplina di maggioranza
Ad un impegno che abbia un'impronta positiva in un minacciosa
Vorrei dire qui che anche noi dobbiamo controllare il tenore delle dichiarazioni
è giusto essere preoccupati
Ma non credo che possiamo partecipare noi esponenti del nostro partito è una specie di tiro al bersaglio nei confronti del governo
Anche perché noi alla fine siamo chiamati a rispondere di ciò che si fa non di ciò che abbiamo detto in questa in quell'intervista
Giustamente
è un passaggio molto delicato
Che richiede senso di coesione
Anche nella impostazione di un discorso più chiaro con Rifondazione
Rifondazione in parte all'origine delle tensioni che viviamo
Io non c'è dubbio che la difficoltà nel rapporto con i sindacati e con mondo imprenditoriale in parte legato alle posizioni di Rifondazione comunista e certamente paradossale come qualcuno ha osservato che si pretenda di cavalcare agitazioni che si concorre a determinare creando motivi di tensione con quelle organizzazioni sindacale qui poi si chiesti di promuovere lo sciopero badate perché qui siamo di fronte ad una produzione di agitazione a mezzo di agitazione che è una forma di keynesismo inquietante perché non produce occupazione dice
Ma rischia di produrre parecchi disoccupati anche nell'ambito della maggioranza di governo
Allora è il momento di un più generale senso di responsabilità
è il momento di tentare la via di risposte
è il momento di un impegno per far decollare quella nuova fase di cui si è parlato che ha costituito l'oggetto la base su cui si è conclusa la verifica
E che nasce proprio dalla consapevolezza che la illusione a mio giudizio coltivata anche all'interno del centro sinistra secondo cui il risanamento avrebbe generato automaticamente lo sviluppo e l'occupazione
Si scontra con una duplice difficoltà
Primo con il fatto che il nostro Paese appare particolarmente debole impreparato di fronte agli effetti della crisi asiatica
E
Quindi ad una più aspra competizione internazionale nella quale siamo particolarmente esposti in quei segmenti produttivi maturi
E quali la svalutazione delle monete del lontano Oriente
Rende i nostri prodotti meno competitivi
In secondo luogo
Il rapporto risanamento sviluppo occupazione
Nel nostro Paese deve misurarsi con quella grande questione che il Mezzogiorno c'è un'area nella quale non esistono i prerequisiti dello sviluppo
Le condizioni fondamentali di sicurezza di infrastrutturazione
Che
Incoraggiano rendano convenienti gli investimenti
Un'area nella quale scontiamo in modo drammatico cosa che forse si era calcolata poco
Gli affetti di quelle imposizioni Europee che hanno via via eliminato tutti i vantaggi relativi per gli investimenti nel Mezzogiorno
Con un aumento medio del costo del lavoro per le imprese meridionali che va tra il quindici e il venticinque per cento
Con effetti sull'esistente
E certamente noi possiamo attraverso contratti d'area patti territoriali cercare di incrementare nuovi investimenti ma nel frattempo noi abbiamo una drammatica crisi del tessuto imprenditoriale insistente nel Mezzogiorno
Che secondo me
è una delle reti da ragioni del crescente tensione sociale
è evidente che il punto su cui ci siamo arrabattarci che ho cercato di delineare una risposta è
Quale nuovo tipo di azione pubblica
Posto che ricette tradizionali non sono proponibili o appaiono addirittura controproducenti
Io credo che l'agitazione dei lavoratori socialmente utili e una delle testimonianze diciamo del del modo come vecchie ricette appaiono alla fine produttive non di soluzioni ma di nuove tensioni sociali
Ma posto anche che un'idea liberista di sinistra che affidi esclusivamente diciamo alla liberalizzazione all'apertura di nuovi mercati
I destini dello sviluppo di un'occupazione appare un'idea insufficiente ad affrontare la questione italiana io penso che il punto vero da cui ripartire è questo
Ho la sensazione che tutto un dibattito su cui poi mi cimenterà ho anch'io diciamo
Appare come un di cui che noi contribuiamo largamente a promuovere appare come un modo di eludere i problemi spiccare paurosi fughe in avanti diciamo non credo affatto che la difficoltà del governo dei vivi dalla rissosità partitocratica vorrei capire come quando i partiti hanno posto un solo problema al governo
In quale momento della sua attività
Amo rapporto diciamo da questo punto di vista di esemplare correttezza istituzionale
Non penso proprio diciamo che se noi eliminiamo i partiti la sostituiamo con la democrazia degli uomini dei comitati altre stravaganze di questo genere
Noi diamo maggiore forza al centro sinistra che se mai paga il prezzo di un'insufficiente radicamento nel Paese cioè di un indebolimento dei partiti di massa che dovrebbero sostenerlo dovrebbero mantenere un rapporto vivo con la società e con i suoi problema quindi io trovo che c'è una discussione largamente inusitati i problemi veri e penso che questa sia la cosa più preoccupante per un grande partito che sembra diciamo chiacchierare di questioni marginali
Anziché cercare di misurarsi come pure avevamo cercato di fare durante la verifica attraverso il seminario programmatico attraverso uno sforzo di proposta di elaborazione diciamo con i problemi veri
Con i quali peraltro si misura tutta la sinistra in Europa se è vero come è vero che i segnali di recessione e di difficoltà
E sono presenti non soltanto nel nostro Paese Laura Pennacchi che mi sembra con l'intervento molto stimolante si è avvicinata a mio giudizio al al nodo tematico almeno
Su indicando la necessità di una combinazione di politiche chi coraggiose politiche di liberalizzazione quindi apertura ai nuovi mercati
Di introduzione nel nostro sistema di elementi di competizione di selezione di qualità e di modernizzazione con nuove politiche pubbliche
E anche politiche volte a sostenere la domanda mi sembra abbia colto un problema reale
Io non credo che l'Europa uscirà dalle sue difficoltà senza anche un grande sforzo europeo per sostenere il mercato interno europea
Certe orientando verso nuovi bisogni nuovi consumi
E non secondo modelli di tipo tradizionale e qui viene in campo diciamo tutto il tema del rapporto sviluppo ambiente e qualità della vita rinnovamento dello stato sociale
Su cui credo bisognerebbe cercare di passare dalle interessanti riflessioni seminariali
Ad una più stringente Agenda di governo un'agenda di governo che tenga insieme l'azione nazionale l'azione locale dell'Ulivo
Badate io penso che c'è nella
Nervoso dibattito di questi giorni l'illusione che si possono scartare delle diffide di Stiffi colta
E di fronte alle difficoltà del governo locale si pensi di fare il partito dei sindaci
Come se questo risolvo di sommare le popolarità secondo mese poi non si risolve problemi cittadini definiranno anche le popolarità dei singoli e non soltanto quelle dei partiti
E certamente sono meno trendy in Italia diciamo ma questo appartiene ad una cultura qualunquista arcaica non moderno
E che tutto sommato il riaprirsi di un furioso dibattito sulla questione di come si organizza in campo diciamo progressista
Appare più come una scorciatoia di ceto politico nodo di come si regolano i rapporti all'interno di un ceto politico che non invece come il tentativo di dare una risposta alle difficoltà reali
Con cui si misura oggi l'esperienza di governo riformista nel nostro Paese
E a rischio di una erosione delle basi di consenso
Di mobilitazione di partecipazione attiva
Se vista in questa prospettiva l'idea di una democrazia degli eletti appare come un arretramento dice
Dato che non riusciamo più a organizzare gli elettori cerchiamo di mettere meglio insieme letti ecco e a mio giudizio si tratta proprio di questo
Di un arretramento non di un avanzamento
Sento invece il bisogno essenziale per noi ancora in queste ore diciamo di riallacciare ancora apporto diretto come partito
Le grandi forze sindacali
Con il quadro dirigente dei sindacati
Io non voglio entrare nel merito sentito qui interpretazioni anche maliziose sulle motivazioni di alcuni leader sindacali ma
Io
Sono abbastanza preoccupato delle cose che ci dice oggi sul principali giornali italiani Sergio Cofferati non credo che sia mosso da ragioni di carattere personale
Sento che diciamo lì pure in una posizione di forte responsabilità di forte responsabilità si manifesta tutto il senso di una difficoltà di tenuta
Anche qui non nel rapporto con la la feroce partitocrazia diciamo e non non c'è e forse un male che non ci sia nel suo rapporto di mediazione con le grandi forze sociali partiti forse devono anche riconquistare un certo spazio
Perché credo diciamo che noi alla lunga se si logora quel rapporto con le grandi forze sociali cioè credo che diventa difficilmente sostenibile anche per noi
E se vogliamo andare come a me sembra inevitabile evitabile ad una sfida unitaria con Rifondazione ma anche ad una sfida su alcuni noti
Unitaria ma anche ad una sfida noi ci dobbiamo andare rilanciando un patto con il sindacato e con le grandi forze produttive del Paese
Che altrimenti li rischia di aprirsi un varco che
Rischia davvero di metterci in una difficoltà senza uscita
Io penso che questo saranno i grandi problemi da ora la ripresa con cui misura ex non credo vedete passò secondo punto mi scuserete per la rapidità una certa schematicità
Io non credo che noi siamo che nel nostro partito c'è ragioni di un grande dibattito
Tra chi perseguì dialogo peggio la consociazione ha detto perciò con la destra e chi invece diciamo prende atto della necessità di condurre un conflitto
Perché io penso che diciamo che il nostro sistema di di tutto soffre meno di mancanza di conflitto
Siamo credo uno dei sistemi democratici nel mondo più aspramente conflittuali
E lei no nelle Commissioni parlamentari del della del nostro panamensi fa a botte
Si può anche decidere di fare di fare un ulteriore passo del conflitto distribuiamo gli almeno gli elmetti diciamo ma noi abbiamo governato in una condizione in cui il conflitto politico parlamentare è stato di una asprezza
Che non conosce eguali in nessun sistema democratica anche perché c'è questo tipo di testo
Io no non considero questo tipo di conflitto normale nel bipolarismo beh abbiamo abbiamo provato le leggi finanziarie con l'opposizione che ha abbandonato in Parlamento dove io mi dovete spiegare dove succede questo
In quale Paese del mondo l'opposizione falla l'Aventino quando si discute la legge finanziaria
Ho grandi manifestazioni cioè
O l'ostruzionismo come metodo normale di dibattito parlamentare foto parlamentari quindi noi viviamo in un sistema in cui c'è un'altissima conflittualità
Una
Difficoltà a costruire rapporti normali per garantire il funzionamento delle istituzioni
E badate in una situazione di questo tipo si riduce lo spazio della politica e chi soffre di più
Non è l'opposizione campo in fondo uno scarso interesse diciamo
Ad accrescere lo spazio della politica ma è proprio una forza riformista che invece ha bisogno di istituzioni che funzionano che siano in grado di decidere di di di governare il cambiamento
Quindi il punto non è qui che da esso dobbiamo decidere di rilanciare il conflitto
Noi viviamo in una condizione conflittuale
Il problema è era
è e resta quello di come promuovere una riforma del sistema democratico che metta in grado il nostro sistema democratico di funzionare
Come funzionano le grandi democrazie moderne
Ed è impossibile non perché diciamo siamo buonisti ma perché è impossibile
Promuovere una riforma di questo tipo senza costruire intorno ad essa punti di convergenza e di comune responsabilità tra tutte le forze politiche che sono in campo
Sono intanto confuse esposto delle altre sarebbe meglio diciamo
Questo salto di qualità e vitale per noi siamo più interessati noi dei nostri interlocutori accorta
Questa è la verità
Perché siamo più di loro una forza politica una forza che ritiene che la politica sia un'attività utile ritiene che senza la politica le società contemporanee funzionano peggio eccetera loro tutto sommato hanno minore interessa questo punto di vista perché sono di più espressione brutta diciamo degli spiriti animali di una certa parte della Società Italia
Senza offesa dice ho appena mani firmato il manifesto per la vita animale quindi non sono sospettabile di usare questa espressione in senso spregiativo dice spiriti
Tecnici
Io condivido pienamente penso anch'io che noi siamo in una fase di in passato di questo confronto questa possibile convergenza dice
La cui responsabilità è
Per l'onorevole Berlusconi
Anche nostra dice Petruccioli insomma io dico sì però soprattutto su ecco prevalentemente sua
Non perché non si sia raggiunto non si potesse raggiungere un'intesa nella Bicamerale perché noi avevamo anche raggiunta e vota
La Bicamerale in realtà il suo lavoro lo ha esaurito
La riforma è stata affossata dopo due mesi e mezzo di esame da parte dell'Aula del Parlamento e la camera dei deputati a Bicamerale aveva iniziato e concluso il suo lavoro
Approvando un disegno organico di riforma della seconda parte della Costituzione
Questo che dimostra che era possibile approvare è intervenuto
In questa vicenda in modo prepotente quelle enorme problema che è rappresentato dal conflitto d'interessi dell'onorevole Berlusconi
E dal fatto che di fronte all'incalzare delle sue vicende giudiziarie che è stato il fattore scatenante diciamo se perché te la storia
Cioè hanno potuto constatare tutti gli italiani
Non è non è Berlusconi ha pensato che fosse più utile per lui
Dato che non otteneva nel confronto con noi quei compromessi deteriori quelle intese
Quello che è stato scritto in questi giorni cioè che per fare un accordo noi dobbiamo fermare la magistratura come ha scritto un illustre professore liberale diciamo il quale dovrebbe sapere che noi qualora ne avessimo l'intenzione e non l'abbiamo non ne abbiamo la possibilità proprio perché viviamo in uno Stato di diritto
Quindi questo è il punto che è venuto prepotentemente sulla scena
E si è dimostrato anche che la destra nel suo complesso prigioniera in questo conflitto di interesse incapace a liberarsi questo problema
E a fare un salto di qualità dal punto di vista della sua maturità democratica della sua responsabilità di fronte al Paese
Secondo me è stato un errore
Che noi abbiamo compiuto
In questo passaggio nel momento in cui emergeva questo grave problema ed era un tema sul quale andare ad una sfida del Paese
Una sfida in questa sfida il nostro punto di vista deve essere il punto di vista di chi vuole il dialogo
Perché questo ci rende più forti nel conflitto
è stato un errore in questo momento avere scatenato da parte di una parte non piccola dello schieramento di centro sinistra un attacco non contro Berlusconi ma contro il presidente della Bicamerale segretario di questo partito
Un errore errori dal punto di vista interesse generale io penso ma un errore come spiegano non incomprensibile per le ragioni di fondo che lo anima e perché poi questo era l'obiettivo di tutti quelli che hanno scatenato l'obiettivo di fondo non è Berlusconi
Quindi nel non appena si è aperto un varco è una possibilità per riprendere la battaglia contro quello che viene considerato il nemico principale la si è ripresa con forza e mezzi
Però a mio giudizio dal punto di vista generale è stato un errore
Perché nel momento in cui veniva sulla scena un il vero grande problema è quello di rilanciare una sfida
Per allargare i consensi del centrosinistra nei confronti di questa destra in realtà si è pensato che fosse il momento di una resa dei conti all'interno del centrosinistra
Io penso che questa vicenda e così è apparsa con molta chiari molte delle cose che discutiamo non hanno nessun significato nel dibattito pubblico
Italiano sono semplicemente messaggi interni ma oramai questo è stato compreso anche dei cittadini
Perché quello che si è compreso che quando si parla in un certo modo che l'Ulivo non si parla dell'Ulivo perché
Vento dell'unico
E quindi avremmo disco il fatto che si parli dell'Ulivo a prescindere da questo fatto della vita politica dimostra che se ne parla esclusivamente a fini di lotta contro la leadership di questo partito che non di fare l'Ulivo
Questo purtroppo è un dato che indebolisce c'è un dato che dovrà essere affrontato in qualche modo sotto cioè in un senso o nell'altro ma è indubbio che è così
E appare chiarissimo anche oramai a molti di quelli che osservano la politica attraverso la lettura dei giornali nella veste guardando i telegiornali cioè non è un fatto per iniziati diceva è un dato della situazione
Io sono convinto che
Noi
Vinciamo la sfida con la destra se Mantegna amo il punto di vista di chi ritiene che la riorganizzazione del sistema democratico richiede una come una responsabilità da parte di tutte le forze in campo questo non significa naturalmente che si debba cedere sui principi su nessuno dei quali abbiamo ceduto
O che si debba rinunciare ad una battaglia quando questa è necessaria così come noi abbiamo fatto battaglie
Eravamo talmente convinti della anomali sia della destra italiana che abbiamo agito per cacciarli dal governo anche con qualche strappo rispetto ad una logica strettamente bipolare diciamo
Personalmente di fronte ad una destra normale l'avrei ritenuto sbagliato di fronte ad una destra che sembrava volersi impadronite del potere per risolvere diciamo il
I propri i problemi mi è sembrato che fosse i inevitabile fa qui facciamo noi avessimo l'idea di avere di fronte una destra normale non avremmo diciamo anche all'lato operazioni politiche nel passato che dal punto di vista di una corretta logica bipolare erano discutibile infatti fummo criticati non senza fondamento per questo ma ciò non toglie io credo che la va tali da vada condotta cercando di cogliere le ragioni interni non il conflitto di di tutti sito di poteri Berlusconi è un del fatto che va denunciato ma noi dobbiamo evitare che accada come abbiamo detto a Napoli che quel grande popolo diciamo che
Irritato perché la giustizia non funziona si sente rappresentato da un signore il quale irritato perché la giustizia funziona perché questa saldatura noi non possiamo
Nel momento in cui contrastiamo Berlusconi apparire come i difensori anche degli elementi distorsivi del nostro sistema giudiziario e rinunciare a quel ispirazione riformista e garantista che deve essere proprio di una grande forza di sinistra
E questo è il punto vero cioè non possiamo accettare quella logica e in cui una parte della cultura democratica vuole stringerci e cioè c'è la guerra
E quindi
In questa guerra ci sono due avanguardia che si scontrano un'avanguardia rivoluzionaria che è rappresentato da alcuni uffici giudiziari e ho una avanguardia del male che è rappresentata da Berlusconi
La politica democratica una sola cosa da fare è mettersi l'elmetto e schierarsi dietro l'avanguardia rivoluzionaria io non ci credo io credo che qui c'è un gran Errore politico e culturale
E penso che noi battiamo Berlusconi se portiamo avanti una linea riformista capace di difendere come abbiamo fatto con in tre insipienza l'autonomia della magistratura ma anche di vedere i di fare
Ti del sistema giudiziario italiano i limiti di una posizione corporativa di settori della magistratura di capire che bisogna andare in una giustizia che funziona meglio che significa anche appunto che vietare la tipizzazione degli illeciti
Disciplinare dei magistrati che bisogna rivedere la struttura delle carriere che bisogna introdurre certi elementi di garanzia che non sono la separazione delle carriere ma sono un certo modo di organizzarle di modo da evitare che si possa passare negli stessi uffici dalla funzione inquirente alla funzione giudicante eccetera eccetera eccetera che bisogna andare avanti in quella riforma del processo che effettivamente punti ad una parità tra accusa e difesa e cioè che quei noi battiamo Berlusconi
E questa è la difficoltà della posizione che abbiamo cercato di sostenere
E non ce l'ho soltanto bianco e nero in casa e quindi non resta che schierarsi ma c'era uno spazio della politica non era fare i pasticci con Berlusconi ed io abbiamo fatto neanche uno
è quello di tenere aperta una prospettiva riformista e non pensare che il compito della politica è semplicemente quello di schierarsi dimettersi del vento stare di qua
E ripeto e qui mi interessa poco Berlusconi ma mi interessa il dialogo con quell'altra parte della società italiana
Perché questo è il punto vero è quale atteggiamento verso il nostro Paese
Non tanto diciamo come si scritti podi tattiche abbiamo poco l'opposizione parlamentare verso il nostro Paese
Io credo che noi quindi proprio nel momento in cui io non vedo spazi perché riprenda in questa fase un processo parla io non ho proposto di riprendere la Bicamerale come serio risposta Martinazzoli che un dibattito pubblico ha proposto di fare l'Assemblea costituente proposta fra l'altro che raccoglie non pochi proseliti anche nel centrosinistra diciamo che io non condivido ma e tuttavia ci troveremo di fronte nei prossimi giorni regole boato ha raccolto molte firme intorno ad una proposta un po'diversa ma non molto diverso mio giudizio
Io ho detto non credo che l'Assemblea costituente sia una via percorribile mi trovo in questo d'accordo con Sartori che
Di fronte all'uso che Martinazzoli fase lo slogan Nenni hanno la Costituente o il caos Sartori ha risposto io son d'accordo con lui che la Costituente rischia di essere il caos oggi
E ho detto badate si il problema vero è le condizioni politica e la volontà di fare le riforme perché se ci fossero condizioni politiche volontà la riforma in aula noi ne abbiamo sospeso l'esame pare francamente che sia del tutto assurdo pensare che si debba tornare indietro e riaprire il dibattito sul la riforma è in aula non è nella Bicamerale Labicana richiama non c'è più cioè ha esaurito i suoi lavori la riforma parlamentare e in aula Noemi abbiamo esaminata un a parte anche con secondo me in modo brillante perché alla Camera quella parte è stata anche notevolmente migliorata del riconoscimento unanime si tratterebbe di riprenderne l'esame
Per questo io ritengo e assurdo aprire il dibattito sull'Assemblea costituente il problema è che vi siano le condizioni politiche la volontà per fare questo
Io penso anche che sia una buona riforma e credo sono d'accordo con Petruccioli che se no io
Pessimo assunto in sostanza una posizione presidenzialista e per la separazione delle carriere sarebbe stata molto più forte infatti avremo fatto Lever esattamente come voleva Berlusconi avremmo fatto la la costituzionale però credo che avremmo sfasciato il centrosinistra non so poi può darsi che mi sbagli lascio questa una libera valutazione da parte il il fatto che in personalmente ritengo che siano posizioni sbagliate
Noi ci siamo ispirati al programma de L'Ulivo
Sarà una posizione scarsamente coraggiosa e innovativa diciamo io non lo credo ma è quella con cui ci siamo presentati alle elezioni aveva raccolto il voto dei cittadini
Che
Scritto e stampato quella è la piattaforma su cui abbiamo cercato di andare al confronto
E su cui abbiamo cercato di tenere insieme al Mas
Simone forze dell'Ulivo che come è noto su questo tema istituzionale sono anche divisioni e sono anche condizionate da posizioni che
Altrimenti nel passato avremmo definito nobilmente conservatrice dobbiamo cercato di portare l'insieme del centrosinistra non ce l'abbiamo fatto con Rifondazione Comunista diciamo su una linea innovativa compatibile con le diverse posizioni certa se avessimo operato quel tipo di stampo con il nostro schieramento forse avremmo fatto l'accordo con l'altra parte però ripeto non so che cosa mi sarebbe accaduto del governo della maggioranza e le e che poi io chiedo scusa ma noi abbiamo delle responsabilità di cui chi si trova pro tempore ad essere responsabile deve farsi carico oltre un certo limite io credo che non ci si potesse spingere la richiede nel tentativo di un'intesa con la destra diciamo ecco
Ma detto questo sul punto quindici ripeto ripeto a mio giudizio il problema adesso non è tanto il dialogo noi dialoghi noi non abbiamo acceduto alla proposta di una commissione d'inchiesta noi abbiamo contro proposto un'altra cosa
Su questo si è bloccato il
L'altra cosa è il fatto che si possa in Parlamento a vere una un confronto e anche un'indagine sulla vicenda di Tangentopoli che non sia una con visione d'inchiesta con i poteri della magistratura perché questo lo si voleva allo scopo di andare ad uno scontro frontale con la magistratura pistola abbiamo impedito siamo riusciti
Rischiavamo di perdere perché la maggioranza è divisa su questo punto
Il tentativo che abbiamo fatto di ricostituire una una posizione comune è stato molto faticoso
Il coordinamento dell'Ulivo non si è riunito su questo e sulla referendum perché come ha spiegato Rognoni coordinamento dell'Ulivo non si deve sporcare le mani con questioni che si devono spiccia ripartiti tutte quelle su cui siamo divisi diciamo e qui si deve rimanere soltanto per brindare sul nelle grandi occasioni e questa è una concezione che sicuramente
Presente
E comunque questa era un classico problema che riguarda Olivo le abbiamo insistito più volte perché si tenessero queste riunioni
E e non abbiamo avuto successo vorrà dire che faremo la Costituente non potendo fare una riunione queste classi comodo diciamo di risolvere i problemi difficili diciamo
Quindi
Noi abbiamo cercato di contro proporre una proposta alternative
E ditemi ieri su questa base anche il più possibile unita la maggioranza di governo ripeto secondo me la questione
Allo stato delle cose difficilmente e aperta esiti positivi
Anche perché con tutta evidenza l'opposizione non cerca esiti positivi perché se avesse avuto la volontà e fettina come dicono di portare di venire in Parlamento ad una discussione una riflessione storico-politica beh la la via che da ultimo era stata proposta cioè di nominare alcuni dei saggi che presentassero una relazione al Parlamento
Lasciando impregiudicato poi la possibilità di decidere o meno sulla Commissione era una via ragionevole fatto che essi abbiano detto di no dimostra che vogliamo lo scontro o che sperano di metterci in una qualche difficoltà politica sperano con i voto segreto di produrre una qualche frattura una sconfitta cioè è un obiettivo assai limitato di corto respiro cioè quelli non vogliono la commissione come iniziativa comune vogliono cercare
E dare un colpo alla maggioranza in difficoltà su questo allora quando vogliono dati un colpo è chiaro che cerchi di evitarlo se poi glielo dai questo a me è del tutto evidente anche a me dovete stare abbastanza tranquilli
Io credo che questa discussione ci introduce al tema che così ha passione all'Ulivo il partito pelate qui la questione è molto delicata molto delicato
Io sono convinto che noi
Noi dobbiamo sviluppare
Una pressante iniziativa per rafforzare la coalizione
Naturalmente e siccome questa iniziativa già incontra una difficoltà
Ci aveva messo tre mesi a convincere i bisogna fare il coordinamento
Se adesso vogliamo convincerli come vogliamo convincere tutti che bisogna fare i coordinamenti a livello locale più si introduce le qui Rocco che tutto questo è l'inizio della costruzione di un movimento unico di un partito unico eccetera e più questo equivoco Corrado lenta
E ostacola il consolidamento della maggioranza e dell'alleanza strategica dell'Ulivo
Io posso per parte mia credo che questo equivoco non debba essere alimentato
Questo equivoco suscita una reazione negativa di forze che vedono con preoccupazione un processo di questo tipo come un processo di assorbimento e di annullamento della loro identità tutto questo entra clamorosamente in conflitto penso al Partito Popolare con una difficile e giusta battaglie che i popolari italiani conducono in sede europea per dire che sono loro i rappresentanti del popolo ritmo democratico in quanto rifiutano di allearsi con la destra e difendono una identità del popolarismo democratico in Italia in contrapposizione con quelle frange ex democristiani che si sono alleati con Alleanza nazionale con brusco
Se noi a un partito che è impegnato su questa frontiera gli diciamo fondiamo ci ci dicono di no
Non solo ci dicono di no ma se poi diciamo allora facciamo un coordinamento lo guardano con sospetto io penso che sia un errore e che noi due può fare chiarezza se vogliamo consolidare l'alleanza strategica politica la collaborazione la ricerca programmatica comune
Per esempio io penso che è molto urgente alla ripresa si dovrà fare una
Una iniziativa comune sui temi della giustizia dell'Ulivo e direi quindi era maggioranza di governo perché penso che ci siano le condizioni per avere una convergenza anche con Rifondazione Comunista qui se noi vogliamo consolidare il vivo l'Ulivo reale
Che è quella complessa alleanza di partiti personalità aperta alla società civile dice che abbiamo costruito il che si è venuta delineando come una scelta vincente
Dobbiamo credo rendere evidente che si tratta di questo e non di altro
Personalmente penso che l'iniziativa referendaria incoraggi il sospetto che si tratti di altro cioè che in fondo si voglia arrivare ad una reductio ad unum ad una eliminazione anche dalla possibilità di essere presente sulla scena politica intendiamoci obiettivo che può venire venisse una sua
Nobiltà ma una cosa è perseguire questo obiettivo attraverso un'azione politica di persuasione e di convergenza altra cosa è in porno attraverso una forma coercitiva che viene considerata come una coercizione sono due modi molto diversi e non regge il confronto con il passato
E che noi senza dubbio nel novantadue novantatré eravamo di fronte all'esigenza di di destrutturare il vecchio sistema partitico fondato sulla proporzionale
Ma adesso noi siamo in un sistema con tutte le sue imperfezioni bipolari vivo e dentro una coalizione quella dell'Ulivo che governa l'Italia aggiungo diciamo
E quindi pensare che si possa procede
Il rapper spallate referendarie noi morti ci siano poi ci si deve misurare ma pensare che noi possiamo procedere per spallate referendarie a regolare i rapporti con i nostri alleati significa Mina e l'alternatività del paese che arrivo tra e il confronto con il novantadue novantatré non sta in piedi chili estrazione del tutto diversa
E avevamo una diversa responsabilità
Quindi io poi ho dei dubbi su un referendum che com'è stato ricordato viene giustamente illustrato oggi da qui dal conte Marzotto come un referendum tendenti ad un Parlamento di uomini e non di partiti
Io dubito che questa cultura sia innovativa penso che ci sono due modi diversi di procedere all'innovazione in senso maggioritario del sistema italiano un modo procede verso l'Europa
Verso un bipolarismo europeo l'altro modo procede a ritroso verso l'Italia di fine Ottocento e inizio Novecento
Verso una democrazia di notabili di di di di comitati elettorali ricerche qualcosa non nuovo nella storia del nostro Paese e secondo me di profondamente regressivo
Quindi qui non è il problema della dialettica continuità e innovazione è quale innovazione per l'Italia questo è il punto ed essere deve tornare ad essere il punto su cui ci misuriamo nel nostro congresso perché vede se si pensa che il vero problema italiano
è che bisogna distruggere i partiti allora io capisco e mi ricollego diciamo ad una finestra che poteva sembrare inquietante cui aperto qualche tempo fa che si ritenga che lo
Le tv principale siamo noi perché non c'è dubbio che la forza che più di ogni altra dà credibilità al sistema dei partiti o rappresenta diciamo così la base su cui una base
Essenziale su cui si può pensare di costruire in Italia il sistema dei partiti di tipo europeo siamo noi e capisco benissimo che se l'obiettivo principale è quello il nemico principale dov'è Antalya della destra
Mai anomalia rappresentata da questo partito il suo leader
E vedo in questo una coerenza qui perfetta ma siccome io penso di no
Siccome io penso che si esce dalla crisi italiana costruendo in chiave europea un sistema politico e penso che creare in Italia una grande forza riformista moderna è una grande innovazione
E allora e voi vedete bene che qui il problema non è il rapporto tra innovazione e continuità ma di quale innovazione si deve proporre per il nostro e non è una questione che si possa risolvere con un gioco di parole
Per questo io ritengo che il punto non è
Per figuriamoci
E non me ne importa nulla e poi come è noto riusciamo solo a persone estremamente democratica il problema non è quello delle contente Ray quello della chiarezza politica cioè che cosa diciamo perché se noi vogliamo cercare di costruire un grande partito di tipo nuovo anche spingendo i nostri gruppi dirigenti a innovare nelle forme a ricostruirlo nel rapporto con la Società la cultura politica bisogna che il messaggio che viene da questo palazzo e che lo riteniamo utile perché se Orizia se il messaggio è che lo riteniamo inutile perché è un'entità transitoria perché tanto il vero nuovo e altro o dei comitati l'Ulivo e cioè va be edifici e noi possiamo diciamo entusiasmare la gente che dovrebbe andare a fare questo lavoro se il messaggio che proviene da qui è che si tratta di un lavoro inutile o secondario
O comunque transitorio
E questo non può essere perché non può funzionare così un organismo collettivo che è fatta di donne e di uomini o si appassiona qualcosa perché gli si dice che è una cosa importante
E poi ci si impegna tutti io per primo lo dico in modo autocritico oppure
Aspetteranno che facciamo la cosa veramente importante nel frattempo si Cuper hanno dei loro sacrosanti problema
E quando faremo la cosa veramente importante non so se avranno voglia torneranno
Io credo che la cosa veramente importante in questa e penso che è del tutto compatibile con una certa idea
Della dell'Ulivo che dobbiamo far crescere e noi dobbiamo ostacolare noi stessi alimentando posizioni e confuse e che determina una reazione negativi
E a meno di questo
è curioso il rimosso diciamo
Noi stiamo si sono suscitate reazione negativo nei confronti di questa idea del consolidamento dell'Ulivo e dobbiamo rimuovere le preoccupazioni che sono sorte
Spiegando che noi non vogliamo eliminare identità nessuno io penso che poi in questo momento delicatissimo in cui noi corriamo il rischio di una erosione delle basi di consenso del centrosinistra oltretutto
L'operazione ulivista restringe mentre semmai il problema dedicato che noi abbiamo è quello di un allargamento
Dell'asse della governabilità del Paese anche oltre le forze che oggi la compongono a nord nella chiave trasformisti Ca'sostitutiva viene quei e non mi interessa e nessun semestre bianco potrà consentire di reclutare ci in una maggioranza diversa di quella che ha avuto gli ho detto
In un senso più profondo
E cioè che noi dobbiamo lavorare per alla pare le basi della governabilità verso un mondo moderato verso aree del paese operazione che secondo me non è favorita
A una sorta di reductio ad unum
Mai favorita dal fatto che ci sia una maggioranza solidale ma anche il plurale anche capace di avere una sua qualcuna una sua dialettica c'è poco da fare una dialettica che non Ciampi il governo la dialettica al il Partito Popolare che tiene una frontiera così difficile era già lei vuole che su alcune questioni abbia anche una dialettica con noi
E badate né noi possiamo rinunciare ad avere una dialetti ma che poi ci si farà carico dei problemi che pongono i popolari ma certe istanze libertarie non siamo un partito radicale ma certamente non possiamo espungere da noi stessi quindi la forza della coalizione sta anche nel suo essere plurale
Perché questa è la condizione della Società italiana ci poi non ci piace noi preferiremmo vivere in Inghilterra col bipartizione ragazza diamoci non so contro questo è un problema che davvero
Nessuna leadership di questo partito potrà risolvere diciamo
è un caso di infelicità irrisolvibile queste è la realtà
Tende
La società Italia tant'è vero che la destra si organizza in un la destra sta costruendo a partiti
Di tipo nuovo ma partiti
Mentre noi stiamo cercando di risolvere quelli che abbia
Ok senza sapere che cosa ci potrà essere domani perché questo può questo qualcosa che ci che si dovrebbe fare domani non siamo d'accordo tra di noi e comunque tutti quelli che s'
Che ci dovrebbero essere come non sono d'accordo per conto loro e di attenzione
E alla fine ci troveremo sospesi in una terra di nessuno
Promotori di una costituente del nulla che sarà semplicemente la decostruzione di un patrimonio che invece potrebbe essere la base Perù creare una forza più robusta e meglio radica nata nella società italiana di una sinistra moderna di cui ed europea di cui questo Paese ha massimamente bisogna anche anche in una dialettica con altre forze di sinistra pensa Rifondazione Comunista quindi io credo che su questo punto noi dovremo venire a lungo ad un elemento di chiarezza perché penso che il tema vero fondamentale del nostro congresso che dovrebbe essere abbastanza rapido io spero dovrebbe impegnarci è proprio questo
E noi riteniamo che sia utile per il nostro Paese esistenza di un grande partito di sinistra di tipo nuovo e quali caratteri quale programma fondamentale alle ispirazione di fondo questo partito debba avere
Io sinceramente non non vedo poi
E che questo è il punto sul quale i nostri iscritti vogliono sapere che cosa pensiamo noi
Credo che noi dobbiamo dare una risposta positiva o negativa ma certamente non possiamo parlar d'altro diciamo che questo non verrebbe considerato ragionevole e ritengo che questo sia utile
Che allo sviluppo della vicenda politica collocare questa discussione abbastanza presto già all'indomani della festa dell'Unità
Completarla in tempo diciamo per il congresso del socialismo europeo perché se si dovesse decidere che non serve in Italia un partito socialista europeo li avvertiamo andranno altrove vada ex anche per ragioni logistiche risale e
E abbiamo il dovere di avvertirli Bert entro dicembre abbiamo bisogno di completare questa discussione presto e fare in modo che essa dia delle risposte chiare
Perché ripeto la stabilita del maggior partito della coalizione di governo è una Stirone importante per l'Italia non soltanto per noi e quindi non ci possiamo permettere da questo punto di vista scarti
O prolungate incertezze bisogna chiediamo delle risposte e lo faremo calma credo che la questione poi sia molto meno nel momento in cui il discorso si razionalizza cessa di essere una cosa di allusioni no
Così come si è sedimentata oramai non siamo a un dibattito di messaggi per cui i giornali possono dire che se uno siamo arrivati al punto che se uno dice che Berlusconi è quello che possono tranquillamente scrivere che attaccato D'Alema che ha fatto questa dichiarazione o se uno parla dell'Ulivo possono scrivere a perché è un attacco alla segreteria di questo perché ora è chiaro che impensabile andare avanti in una condizione di questo tipo io voglio che si possa parlare dell'Ulivo
E considerando questo come qualcosa che a favore del lavoro che ho fatto non contro e che si possa attaccare Berlusconi senza pensare in questo modo di offendere sottoscritto il quale anche contro Berlusconi quindi mettiamo da da parte di questo tipo di discussione andiamo ai nodi veri e cerchiamo di dare delle risposte grazie
Speriamo chiusi i lavori i della direzione grazie