Ieri "tornata" di audizioni a Napoli, presso la sede dell'Authority sulle Comunicazioni: sono stati ascoltati i rappresentanti dei giornalisti

Nuova tornata di audizioni e ieri all'Authority di garanzia per le telecomunicazioni nella sede della Centro direzionale di Napoli sono sfilate le delegazioni della Federazione nazionale della stampa
Della federazione degli editori dei giornali e delle radio nazionali associate prima e ad essere ricevuta la delegazione della Fnsi formata dalla segretario Paolo Serventi Longhi dalla presidente Lorenzo Del Boca ed ai vice segretario Domenico Castel l'anno e Franco possibili c'era nota anche la segretario del sindacato dei giornalisti RAI Usigrai Roberto Natale l'audizione di ieri completa il programma che l'Authority si è data in questo ultimo mese ascoltammo come ricorderete i responsabili dei net work televisivi RAI e Mediaset in testa proseguendo poi con il mondo della pubblicità dell'ente le comunicazioni tra cui Tim Telecom Omnitel e nuovi gestori della Telefo prima d'essere ricevuta la delegazione della Federazione della stampa il cui segretario Paolo Serventi Longhi si è soffermato a lungo sulla questione della legge due due tre del novanta meglio nota come legge Mammì
Occorre che il governo il parlamento l'autorità di garanzia per le comunicazioni chiariscano definitivamente se si è ancora valida la norma della legge Mammì che pone limiti all'intrecci proprietari multimediali e in parte fare alla possibilità di possedere quotidiani e televisioni nazionali ha detto Serventi Longhi per il quale la riorganizzazione degli assetti proprietari nella mondo dell'informazione il processo riformatore nel settore dell'emittenza nazionale e locale
Rendono indispensabile estrema chiarezza e trasparenza negli assetti proprietari delle aziende nei passaggi di proprietà evitando il sovrapporsi della legge due quattro nove
Sull'emittenza alla legge Mammì una situazione che rischierebbe di rendere indefinito il quadro normativo ancora la Fnsi non intende contrapporsi a questo o a quell'imprenditore ai grandi manager dell'industria privata entrano in campo nell'editoria
Rivendicando il diritto di possedere anche televisioni
La Federazione la stampa ritiene però indispensabile che il processo di nuove concentrazioni editoriali il mutamento radicale nell'affetto dell'affetto dell'emittenza avvengano nel rispetto delle leggi e dei contratti Serventi Longhi ha chiesto inoltre che si è difeso il ruolo
Il servizio pubblico radiotelevisivo prevedendo risorse certe alla RAI e la contestualità tra l'avvio della nuova RAI tre senza pubblicità il passaggio della persa di The Mediaset sul satellite escludiamo fermato ancora e la segretario della Fnsi le ipotesi che circolano anche nella maggioranza di privatizzazione di RAI uno e a Rai due
Il presidente invece della Federazione della stampa Lorenzo Del Boca ha messo l'accento sulla necessità di salvaguardare i posti di lavoro nella dell'informazione dell'emittenza radiotelevisiva privata ma ascoltiamo direttamente la sua voce all'uscita
Della audizione stessa ovvero
Vetrella della legge Mammì anche in modo ricorrente continuativo viene dato per superata alcuni come richieste antiche Berlusconi piuttosto che altri della politica Romiti i più recentemente ma dallo stesso professor Pieri che dice che la considera ormai superata e questo probabilmente chiedo sì sì fatto delle dichiarazioni per dire che noi qual è il più ora ammesso che tutto ciò sia vero e che cosa vuole da qui a quando ci sarà una nuova legge chi si occuperà delle concentrazioni disoccupata
Di fatto dei problemi dell'Antitrust intenzionale
E poi secondo prova dell'emittenza locale danese un mini punto legge ce l'aveva
Rispetto a tante critiche che anche il sindacato dei giornalisti gli ha fatto che era quello che prevedeva l'obbligo di quasi obbligo di informazione per ogni emittente locale che per informazione significa un telegiornale con dei colleghi a contratto
Se questo non vuole più vuol dire che le televisioni private che può leggero che mezzi con con spiccioli in termini di bilancio la prima cosa che chiudono chiudo la cosa meno redditizi cedevole formazione quindi saranno nella migliore delle ipotesi fiction più tappetino vendere nella Peugeot
L'ipotesi tappeti più pornografia senza naturalmente servizi giornalistici va bene sempre verbale gran bevitore difesa della Mammì per salvaguardare i livelli occupazionali e ci sono le private più periferica non mi dice Sella uomini non Romano quale altro viaggio
Ci sono altre questure in ogni caso in ogni caso la nuova legge deve prevedere l'una e l'altra delle due colori cioè un polo di concertazione di antitrust è un problema di garanzie di informazione il problema del della salvaguardia di posti lavoro alcun problema sindacale più strette per può interessare meno a mettere sotto perché ogni emittente io l'informazione perché queste democrazie prima tre posti di lavoro perché in effetti adesso tanti posti di lavoro sono virtuali
Perché pagano chi cento Pirelli duecento mie no venga qui per una bella e cento mila però parere formazione apponeva chiede allora come può pensare che ci sia delle emittenti
Che si pongono come come mittenti con marcia e quindi fanno pubblicità eccetera però non dirlo poi niente la città dove vivono la zona dove insistono al Paese Arcore fanno riferimento questi questi sono sono i due problemi fondamentali
Poi ove problemi più specifici che riguardano per esempio la RAI cioè siccome lui dovrà dare pareri su che cosa sarà questo terzo avete è una specie di sintesi fra l'ex TG tre che la TGR come pensa di muoversi cinque chilometri il consiglio d'amministrazione della RAI deve portare la documentazione a loro che debbono dare comparire insieme la Commissione di vigilanza quindi c'è
Tutta una fornitura di smorfie di accavallamento per cui alla fine chi decide su che cosa
Che è un problema di di competenze che si sovrappongono un po'strane pesanti un giornalista della RAI che devo rispondere
Alla commissione diventato al direttore che lo assunto coscio amministrazioni che in qualche modo lo paghiamo la commissione di vigilanza l'Authority per le telecomunicazioni e poi c'è la commissione sulla privacy di Rodotà per cui dice questo dei rischi cosa deve Forgioli starai
Cioè tutti questi poteri non si decidono a stabilirsi fra loro con l'autoregolamentazione
Chi dice che cosa muoversi e poi vuole aggiungere il sindacato che gli impone l'ordine dei giornalisti delle forze occulte o for giorno estranei
Gli altri giornalisti Leo alcuna commissione di vigilanza allo stesso problema no allora tutto questo tu lettore che risponde a fare confusione
Allora cosa c'è un interesse ovviamente l'orma sul fatto di dire che arriva un piano la commissione di vigilanza del ruolo debbono stabilire quali sono i rapporti per per decidere chi è che dà dell'evoluzione questo proprio grazie perché corre il rischio di burocratizzare tutta una serie di consensi che debbono venire per cui poi ci sono poi momenti decisionali
Trasparenti facilmente verificabili ricorderete come proprio nella giornata di ieri nell'ambito sempre delle stesse audizioni dell'Authority il presidente della Sipra che la principale concessionaria
Pubblicitario della RAI aveva lanciato l'idea di effettuare un master
In comunicazioni appunto da fare proprio nulla stabilire la sede della stessa città di e Napoli sentiamo su questo il commento dello stesso del box
E non ingenerare ormai siamo per la preparazione del giornalista attraverso scuole universitarie o comunque affini assimilabili questo in generale parte si fa parte la cui età giornalista ormai non può non arrivare alla professione come come arriva l'ingegnere attraverso il Politecnico
Sparivano e abbiamo pensato che l'esperienza di per sé posta sì che ci fosse una capacità di trascrizione dall'esperienza delle capacità in modo quasi orale quasi artigianale ormai non regge più
E ci rendiamo conto che qualche crisi di credibilità che ne abbiamo rispetto alla alla società civile dipenda dal fatto che non abbiamo dei pezzi di carta desideri non perché pensi di Caterina di passione
Una garanzia però insomma il pezzo di carta dà l'idea di un percorso fatto di conoscenze acquisite di una moralità maturata venti una deontologia che che non è appiccicata ICE di conoscenze che non sono messe lì per caso che uno ha fatto degli studi seri e questo vale per il comunicatore per impiegare per giornalista di carta stampata da quello televisivo immaginiamo una sorta di differenziazione come avviene per il Politecnico uno fa l'ingegnere biennio popolose specializzati viene elettrotecnico e Geniere idraulico ritenere meccanico ingegnere nucleare non è uguale no pieni di giornalismo e poi carta stampata oppure televisione economia sport e politiche pubbliche relazioni portavoce o addetto stampa che noi vediamo differenti fra loro
Che ne so tutte le dighe mobili multimediali quello che lavoro su internet
Va bene quindi questo qual è per me un po'per tutto nel senso che consideriamo che l'accesso alla professione devono diventare una cosa accademica
E quindi non più uno viene assunto e fa giornaliste polo diventa
Anche adesso di venti giorni se dopo diciotto mesi che lavori cosa che crea tutta l'azione di ambiguità che francamente non reggiamo più a sembriamo più clientelare più utilizzati in quanto realtà non siamo perché se ti chiedono come diretto giornalista suddivideva lavora in un giornale che equivale infatti a raccomandare da qualcuno mette invece i settori reti giornalista unicamente in genere una scuola ti di Tolomeo ti laurei ben poi a quel punto lì
Certo c'è la discrezionalità che vuole però la scuola la pancia e quindi era una garanzia superiore Carmeli conoscenza e dicevamo che faceva parte della delegazione della FNSI anche il segretario dell'Usigrai sindacato dei giornalisti dai Roberto Natale quale si è soffermato sul progetto della nuova rete di cui si parla molto lui ribadiremo l'autorità che nuova RAI tre deve essere una rete generalista che punta a un'offerta d'largo ascolto che deve essere un'occasione per una reale diversificazione dell'offerta del servizio pubblico rispondendo alla presidente della Comit
In vigilanza sulla RAI Francesco Storace quale aveva parlato di rischi per il pluralismo che aveva sollecitato l'intervento dell'Authority stessa in vista
Della nascita della nuova RAI tre Roberto Natale risposto non ci pare che siano questi rischi davvero i rischi del pluralismo delle frodi punta a ridimensionare il ruolo del RAI RAI i rischi veri che incombono sul progetto sono a nostro giudizio quelli
I mutamenti di sulla facciata
Il rischio che c'è sul progetto di nuova Rai tre e che non venga colta appieno l'occasione per una reale integrazione tra informazione nazionale informazione territoriale questa è la scommessa vera
Seconda delegazione a varcare la porta dell'Authority è stata quella della Fieg la Federazione degli editori di giornali formato dal presidente Mario Ciancio Sanfilippo il dal vicepresidente Marco Benedetto Massimo
Garzelli e dal direttore generale Sebastiano Sortino a parlare all'uscita con i giornalisti è stato Mario Ciancio Sanfilippo al quale ha consegnato la lunga relazione che hanno presentato il commissario dell'Authority
E si legge tra l'altro si lamenta tra l'altro l'insufficienza di servizi postali e di trasporto la disciplina degli affetti della distribuzione pone e della rete di vendita di restrizioni imposte dalla legislazione sociale e fiscale allo sviluppo di nuove forme di commercializzazione dei prodotti editoriali questi sostanzialmente sono i nodi strutturali e le difficoltà dell'editoria per il presidente della Fieg un altro aspetto che ha inciso fortemente sulla rivoluzione del settore legato alla pubblicità ha detto l'organizzazione del mercato pubblici età dei rapporti tra i mezzi che operano al suo interno non ha trovato una adeguata disciplina diretta ad un equilibrato bilanciamento degli interessi di tutte le parti in causa il più il settore televisivo in particolare è stato lasciato per lungo tempo in una situazione di indeterminatezza legislativa e molti commentatori non hanno esitato definire come metafore mutuate ora dalla giungla ora dal far West mentre l'editoria giornalistica è stata assoggettata
Ad una molteplicità di vincoli in ordine agli assetti proprietari e al processo di concentrazione fino al mille novecentottantuno il settore
Televisivo è stato oggetto di un intervento legislativo organico soltanto nove anni dopo con la legge numero duecentoventitré del novanta a cura di cui parlavamo prima la legge Mammì
è stata sempre secondo Ciancio Sanfilippo la scarsa efficacia dei limiti posti all'affollamento pubblicitario televisivo a provocare la progressivo trasferimento di risorse pubblicitarie la stampa verso la televisione insomma la stampa italiana senza più penalizzata da una ripartizione del mercato che non trova ma riscontro nella stragrande maggioranza degli altri paesi dove continua al contrario ad essere il principale veicolo pubblicitario queste dunque le lamentele
Dei editori e poi ancora per quanto riguarda sempre le audizioni di ieri l'Authority di e Napoli ultima delegazione d'essere ricevuta era quella della R N a che Radio nazionali associate frazioni che raccoglie i principali network radiofonici c'erano il presidente della RNA Emanuele Ferrario il segretario generale Sergio Natucci e l'editore di radio radicale Paolo vigevano sentiamo
Non sempre all'uscita i commenti rilasciati dalla segretario Sergio Martucci nel cervello il periodo dell'emittenza radiofonica nazionale
Quindi radio radicale fa parte dell'emittenza radiofonica nazionale anche se con una specificità sua come altre delle nostre emittenti nazionali come Radio Maria che anche sano profitto poi parleremo dell'emittenza radiofonica commerciale sento in ambito nazionale perché l'RNA rappresenta dodici stazioni nazionali che tanto sono le più più no insomma scopre quando da centocinque a radio Deejay da Radio dimensione suono che la radio più ascoltata Italia RTL Hawa Now Anna non vorrei far torto a nessuno a Italia network grande centocinque non so se glielo dette sì nazionale sì le grandi nazionale
E allora non innanzitutto preciseremo qual è il ruolo e qual è il compito della radio e della radio privata in Italia Oggi che ha un ruolo importante
Radio è uno dei mezzi più affidabili così dicono i cittadini europei mezzo immediato di grande pluralismo che ha vissuto una stagione molto complessa del nostro Paese a causa della mancanza di regole e a causa della mancanza di pianificazione delle frequenze
Oggi il panorama non è più quello di un tempo le cose sono cambiate investitori credono nel mezzo radiofonico di particolare in quello nazionale perché e gli editori nel se ne abbiano fatto degli investimenti molto importanti sia nel potenziamento delle reti di trasmissione sia nella qualità dell'offerta dei programmi e dei servizi quindi questo è un patrimonio nazionale non è solo un patrimonio ed editori che posseggono queste emittenti ma riteniamo che sia un patrimonio di tutti i cittadini questo anche nel senso come dire delle anche il Trattato di Amsterdam che definisce i servizi di interesse generale che sottolinea che
Che il servizio interessi generali
Sono effettuati dal servizio pubblico è anche dai privati se pensiamo a dall'informazione al traffico a quello che fa radio radicale o altre emittenti possiamo dare avere un'idea di quello che sia vizio offerte ai cittadini
Questo significa che la radio oggi è un mezzo in forte espansione e che quindi ha bisogno di regole che siano regole per questo sistema e non mutuate dal sistema televisivo questo è uno degli elementi diciamo di partenza io sto qui a raccontare tutta la storia sarebbe lunghissimo però la radio non è la televisione non è un omologo inferiore di nessun altro mezzo di comunicazione e la rabbia punto e basta e quindi noi chiederemo all'Authority di intervenire in questo settore per applicare la normativa vigente per fare il piano delle frequenze per sostenere questo mezzo che ha bisogno di trovare uno spazio sempre più importante nel quadro della comunicazione questo significa per esempio pensare agli investimenti per il no anche conosci e per il passaggio al digitale il famoso Taba così si chiama per la radio il il futuro sul piano e qui merita un discorso preciso occorre con l'Authority aprire un dialogo ieri riteniamo che l'Authority questa autorità anche per le competenze che gli sono state affidate diversamente da quella precedente sia un momento di incontro con gli operatori non sia semplicemente un organismo che emana norme come dire repressive o norme di rigida regolamentazione ma si è anche un'autorità come avviene in Inghilterra viene in Francia che abbia la capacità di essere flessibile e di lavorare insieme agli editori che tutti i giorni si confrontano non solo con le norme ma anche con il Gatto e con quello che significa mercato i costi d'impresa io sto parlando di radio che hanno dei fatturati che hanno dei dipendenti che rispettano i contratti di lavoro
Lo diciamo da tanto tempo alcune volte sembrano cose scontate ma si sta parlando di parecchie centinaia di posti di lavoro
Insomma o posti di lavoro il fatturato Cuneo Cennamo il fatturato complessivo non sono in grado di dire posso possiamo dare un'occhiata a quelli che sono i dati sì se mi dà un attimo di tempo dopo glielo dico
Ne stiamo parlando intorno ai due mila posti di lavoro nel settore radiofonico dal privato quindi stiamo parlando di Nikita piccola indubbiamente i confronti delle grandi imprese ma comunque di una mano d'opera di un come dire anche di una specificità del lavoro ma torniamo al piano
Fare il piano non significa con una gomma cancellare tutto quello che esistito fino ci si tratta di riorganizzare la definizione che negli anni che hanno nella riorganizzazione di diciamo lettere italiano
Dilla sulla coordinazione in modo da elimino a eliminare i disturbi e le interferenze e procedere gradualmente verso una compatibilizzazione di quello che fino a oggi il venticinque anni si è creato d'altra parte le leggi fino a oggi ci hanno permesso la compravendita di impianti per la compravendita di interista azioni si parli dava nel nel mille novecentonovanta di quattro mila stazioni noi oggi pensiamo che le stazioni in essendo attive in Italia siano intorno tra le mille quattrocento e le mille cinquecento stazioni quindi c'è stato un operazione di sfoltimento dato dal mercato essenzialmente e anche dalle acquisizioni anche dalla come dire
Dal lavoro che molti editori hanno fatto anche per migliorare la qualità del loro de dello rimpianti e delle dell'utilità del loro segnati sarebbe impensabile che con un colpo come dire di comma si cancellasse tutto bisogna partire da quello che esiste per lentamente giungere al più presto possibile ad una situazione ora come dire regolamentata e ha iniziato a questo è un concetto di piano importante anche perché dicevo dietro a questa diminuzione distrazioni dietro a quello che voi potete ascoltare oggi discretamente con la vostra radici stanno per centinaia di miglia di rivestimento che altrimenti se ne andrebbero la radio italiana rappresenta un grande mezzo pluralista perché nonostante questo nonostante il questo processo di diminuzione delle stazioni Keller all'italiana rimane una delle più grandi mezzo di grande pluralismo sia di offerta di servizi sia in termini proprio anche di proprietà non esistono fenomeni di concentrazione nel settore radiofonico e questo è un grande bene un altro patrimonio che va difeso
Ciò non avviene in altri Paesi europei per esempio in Francia LAM praticamente tutta l'aria di francese in mano a quattro gruppi industriali la radio tedesca è praticamente in mano ad un solo gruppo industriale e così vale per la radio belga per quello lussemburghese per quello olandese
Cioè noi siamo insieme alla Spagna e all'Inghilterra una delle oasi dove diciamo il settore radiofonico ha retto alla all'invasione da parte di grandi gruppi tirati televisivi Nembo di farine non perché nel cognomi però insomma facile capire di chi stiamo parlando perché poi si parla di grandi gruppi e televisivi ecco difendere il pluralismo significa anche difendere gli investimenti e gli imprenditori italiani si significa anche difendere questo pluralismo lo scenario italiano e fatto di pubbliche di privato se non parlassi del pubblico sarebbe come dire una ed un elemento ho una deficienza molto molto grave non siamo tra quei Paesi dove la missione di servizio pubblico è chiara solo negli nel principio non i fatti
Abbiamo un servizio pubblico che fa la pubblicità e che al tempo stesso vive di denaro pubblico abbiamo un servizio pubblico che secondo le leggi in vigore dovrebbe avere tre reti in radiofoniche traditi televisive a decine di reti fra televisive radiofoniche via cavo cioè reti cittadine a una quantità enorme di risorse
A una quantità enorme di risorse pubblicitarie se volete posso anche darvi i dati che superano già i limiti antitrust previsti da legge duecentoquarantanove possiede una quantità enorme di frequenze e negli ultimi tempi ha continuato
Tra l'altro che estende il proprio segnale acquistando nuovi impianti sapete benissimo sia per la rete parlamentare sia per altri servizi allora noi crediamo che il servizio pubblico svolgono funzione essenziale nel nostro Paese come in tutti i Paesi però riteniamo anche che in un sistema equilibrato debba esserci per ciascuno una missione chiara
E come dire personalmente io non capisco perché il servizio pubblico debba essere finanziato sia da pubblicità che dalla che dallo Stato la polemica qui potrebbe il dramma è che tutto quello che si dice così pensa subito e si paragona subito con il televisivo e allora emergono come dire partiti posizioni qui stiamo parlando della radio difficile parlare solo della radio però in RAI io la RAI ha delle posizioni incredibilmente dominanti di pensare che l'unico soggetto che può vendere direttamente a radio e televisione ex pensate quante facile riuscire a fare dei contratti e a vendere della pubblicità radiofonica se si vende insieme a RAI uno RAI due nessun'altro può farlo
Ma in tutta Europa generalmente c'è un rapporto di un di un terzo di udienze al pubblico due terzi ai privati anche l'Italia non fa eccezione all'ingrosso no senza guardare decimali praticamente secondo lei delle ricerche di mercato sull'audience i sessantasei per cento e ai privati trentatré alla RAI guarda caso che l'unico paese dove l'audience è diviso al cinquanta e cinquanta dell'in il terra guarda caso l'Inghilterra un servizio pubblico che non pubblicità quindi vuol dire che la pubblicità non è indifferente dimostrazioni questo non significa immediatamente un una perdita di udienze non significa un servizio meno seguito da cittadini non significa un deterioramento dell'offerta anzi significa evidentemente un una offerta specifico un'offerta diversa noi siamo tra i pochi Paesi che non abbiamo news per esempio ecco in questo la RAI come dire a delle posizioni non sono dominanti ma tali da impedire il lo sviluppo del nostro settore non abbiamo tentato di collaborare con la Rai più pensioni vi garantisco che è molto difficile con la querela con la RAI e avere dei progetti comuni anche per lo sviluppo delle tecnologie future molto molto molto difficilmente in altri Paesi c'è una collaborazione attiva fra privati e pubblici vogliamo rilanciare la radio o pensiamo che la radio sia morta se vogliamo rilanciare la occorre come dire che tutti gli operatori dalla radio più piccola alle Grandi Stazioni Nazionali al servizio pubblico si uniscono per dare ai cittadini un servizio migliore perché poi questa è la nostra è la nostra missione
E con Sergio Natucci segretario generale delle Radio nazionali associate termina anche questa carrellata
Di voci raccolte alla sede dell'Authority di Napoli nella giornata di ieri non grazie per la collaborazione tecnica a Toni e tra via ricordiamo ci siamo occupati dell'audizione ieri che ha visto sfilare davanti ai commissari dell'Authority e dalla delegazione la federazione ha fare la stampa quella della federazione degli editori dei giornali e in ultimo appunto quella delle Radio nazionali associate
Ma come dicevamo in apertura presente a nella delegazione da nacque sta ambizione di ieri c'era anche l'editore di domenicale Paolo vigevano che abbiamo aggiunto telefonicamente Paolo come
Cosa aggiunge alle parole della signora ma io anche sono intervenuto poi nel corso dell'audizione per sottolineare un aspetto
Problema riferito alla possibilità di attribuire correttamente le risorse radiofoniche a un settore in un settore che privo di regolamentazione comunque in cui la alla regolamentazione non è mai stata applicata ormai da più di ventidue anni
Il problema essenziale quello voi del piano in occasione delle frequenze e cioè della possibilità dell'emittente di farci sentire correttamente questo è un problema che si tenta di risolvere danni o meno silicei tentare di risolvere da anni ma di fatto è servito semplicemente questo
Spettro auspicio per altri versi che venne interrato un piano di assegnazione esclusivamente a stabilire una data a partire dalla quale poi si venivano dove l'Inter con cui gli accordi tra i grossi gruppi televisivi tra RAI e Mediaset ma non è mai servito a procedere un effettivo riordino e garantire agli operatori del settore la certezza della
Del bacino di utenza dell'area di un utilizzo degli la propria emittente di quanti cittadini si possono potenzialmente raggiungere perché il cause tale che continua ad essere tale da
Determinare un impossibilità poi di ascolto in molte aree del perito
La legge oggi prevede che il piano deve esser fatto dall'Authority prevede che questo piano debba arrivare a una razionalizzazione dell'etere
Gli ascoltatori di Radio ricattarlo bene perché tanto ne abbiamo parlato in questi mesi di come il contratto di servizio tra RAI e Ministero delle Poste mi telecomunicazioni prevede in barba alla legge in barba i poteri affidati Authority
In barba la possibilità di avere un riordino che alla Rai vengano assegnati di fatto oltre alla rete parlamentare altre tre reti in termini di l'equivalente di altre tre reti nazionali da aggiungere era per rapportare le reti esistenti per indurli a costituire un ruolo della RAI che anche in questo specifico settore diventa dominante incontrollato
Rispetto alle altre emittenti e costituita un interesse specifico da parte della RAI acché al riordino si arrivi perché avrà una posizione privilegiata tale da non consentire un riordino e da un un volere il riordino del settore
Che volevo coinvolgerti anche sulla prima parte di questa serie di audizione ascoltato gli hanno sentito poco fa le dichiarazioni dei il segretario della presidente della Federazione La Stampa Serventi Longhi e della bocca loro si sono soffermati molto sulla revisione eventuale della della legge Mammì hanno possono certo molto sulla sull'occupazione e sul
Contrattualizzazione appunto di i contenuti operano all'interno dell'emittenza privata dispone che i veri nemici dell'occupazione nell'emittente privata della regolarizzazione dei contratti della garanzie per i lavoratori del emittenza privata sono IRAP e Leffe Michelini
I suoi rappresentanti cioè coloro che hanno costretto di fatto alla la al nero al lavoro nero molti operatori del settore re che i cercando di imporre con rigidità assoluta
Il contratto della stampa come è avvenuto per la legge sulla riva ricade che afferma in violazione della Costituzione che americani si debba applicare il contratto unico della dei giornalisti
Ignorando altri contratti analoghi e responsabilità massima loro quando poi loro nel come parlano gli interventi ed ascoltati
Il fatto sembrano tutelare esclusivamente la RAI rispetto agli altri soggetti il loro obiettivo per per questo ed il gioco scoprono da soli il proprio gioco e cioè il loro tentano di favorire il soggetto dominante il soggetto che nel settore e soprattutto in quello radiofonico il soggetto che dispone rispetto anche agli altri concorrenti privati mi riferisco questo caso Mediaset che dispone sostanzialmente di mille miliardi di risorse che inutilizzati vengono sono sprechi pipa
Che costituiscono una massa di denaro fornito per i tre quarti due terzi dei cittadini
Ma una massa di manovra che consente qualsiasi operazione sul mercato in alterazione della concorrenza e l'alterazione della corretto svolgimento del rapporto tra il soggetto pubblico e gli altri soggetti e alterando in tutti i campi da quello pubblicitario mercato del lavoro alla problema degli impianti
Inquinando il settore questo è la ruolo che non se ne sei continua a svolgere a tutela degli occupati e non a tutela di coloro che occupati non sono così sono costretti a lavoro nero
E grazie a Paolo vigevano editore di Radio Radicale