"L'Italia nella competizione globale" tavola rotonda promossa dalla Fondazione Rosselli a conclusione del convegno del decennale della Fondazione Rosselli presso il Teatro Regio in Piazza Castello

No lascia in
Trofie sulla grandezza
Cambia
Basta che letizia D'Alema
Come fece presente
Buon pomeriggio a tutti e molte grazie per essere qui con noi in questo questa giornata torrida il tema del dibattito di questa sera l'Italia nella competizione globale sarà introdotto dal professor Riccardo viale che cercherà rimettere in connessione questo tema col tema
Più generale che è stato affrontato alla fine della scorsa settimana in un convegno promosso dalla fondazione russo Rosselli su i rapporti tra il sapere e la politica
Presento gli ospiti
E che sono attratti dalla mia destra il professor Riccardo viale direttore della Fondazione Ross Rosselli professor Gianni Vattimo certamente conoscete tutti il dottore Umberto Agnelli presidente dell'Ifil
L'onorevole Giuliano urbani
L'onorevole Pier Ferdinando Casini l'onorevole Sergio Chiamparino a quale devo fare un ringraziamento particolare perché come sapete questa sera avrebbe dovuto essere non noi
L'onorevole Massimo D'Alema il quale è stato bloccato proposto di globalizzazione da scioperi dei controllori di volo
E non nonostante avesse programmato
Diligentemente di essere qui con noi in tempo non è riuscito a raggiungere l'aeroporto di Linate per uno sciopero incollare opposto quindi grazie infinite l'onorevole Camparino che è stato praticamente sequestrato
E obbligato a fare da vittima sacrificale in questa situazione in una sola giornata di riposo e quindi grazie ancora per essere qui e infine il professore Carlo Rubbia come state del tutto il premio Nobel per la fisica
Io non voglio perdere farvi perdere tempo anche come vedete abbiamo degli interlocutori estremamente interessanti e numerosi do subito la parola al professor Riccardo viale perché introduca il dibattito
Bene
No
Allora una breve introduzione innanzitutto desidero ringraziare sono fuggiti i partecipanti a questa tavola rotonda
Oltre a quelle presenti anche il poco onorevole D'Alema anche rimasta bloccata dai sopra i controllori di volo di Linate e dopo un'ora in era dovuto uscì accendere ritornare a Roma
Ringrazio perché il fatto che
Chi e qui presente come anche lo D'Avena abbiano aderito a venire a discuteva tavolo tondo finale del nostro convegno del decennale della Fondazione Rosselli
E possiamo dire in parte una risposta alla domanda che il convegno c'è posto il sapere interessa la politica
Questa domanda chiaramente provocatoria ma come tutti oralmente immagino dalla risposta abbastanza scontata
Sì ai lavori del convegno di questi tre giorni sia probabilmente ogni volta che noi abbiamo una conversazione privata con qualche politico e poniamo
Abbiamo come risposta
Una risposta abbastanza fissa
Alla politica interessa poco sapere
E questo dico prestazione privata perché nelle
Nei discorsi pubblici INCE nel politico tende a invece sostenere la tesi opposta che il sapere interessa molto la politica
Interessata e diciamo il politici più seri dicono più che interessa e importante utile alla politica che c'è un termine un po'differente
Però di fatto la politica rispetto alle due funzioni del sapere
Del rapporto sapere politica ha dimostrato in questi anni di non sapere di non sapere appunto
Soddisfare le funzioni spesso agricole sono le due funzioni principali del rapporto sapere politica
L'ha fatta prima funzione e la funzione del sapere al servizio della formulazione delle policy a servizio in sostanza la formulazione proposte politiche
Nel secondo seconda funzione importante e la politica al servizio della produzione del sapere a livello sociale
In sostanza sapere per la politica e politica per il sapere sono diciamo questo rapporto di un unico univoco fra i due termini che però hanno visto in questi anni
Sempre come variabile indipendente fissa la politica e non il sapere
Ecco e vediamo brevemente anche alla luce di quello che è emerso dal convegno perché sosteniamo questa tesi
Tutto può appunto non c'ero né D'Alema ma ce onorevole Urbani Casini che hanno avuto l'esperienza della Bicamerale
Nella Bicamerale diciamo emerso come sia difficile far svolgere al sapere quel ruolo di guida nella formulazione delle proposte politiche
Sì è difficile far diciamo svolge questo ruolo
E quello probabilmente ci si potrebbe non è un fatto che non potrebbe stupirci più di tanto ma è difficile anche fa svolge un alto ruolo che invece uno potrebbe pensare essere molto più facile da far svolgere quello di controllo a posteriori sulla validità l'attendibilità la coerenza delle proposte emersa appunto dai lavori alla luce del sapere disponibile anche questo
Se lo Stato molto difficile in sostanza così lo stato difficile in questi anni
E che le istituzioni decine al circuito della democrazia vicina alla interdizione della politica finiscono per elaborare processi decisionali in cui il sapere viene a un certo punto distorto da logiche di mediazione negoziazione in sostanza per usare un'altra metafora dato un problema
Nel momento in cui processo democratico in comincia a elaborare la risposta
La risposta non è più la soluzione a questo problema non è più la soluzione a un problema di policy
Ma diventa per usare un altro termine analogo una soluzione al problema di Politics cioè non soluzione a un problema di politica e di mediazione politica di negoziazione in sostanza la soluzione poco alla volta si distacca dal problema per cui doveva essere elaborata finisce per essere in sostanza l'attività di non più di problem Sollima soltanto di soldi avendo perso di vista problema
E questo diciamo mentre nel passato in un mondo chiuso dove le decisioni non aveva ottanta ditte tanto impatto sistemico l'interconnessione sistemica
Si poteva anche diciamo accettare
Un processo decisionale poco esperto come quello c'è poco diciamo istruito dalla dalla conoscenza da sapere
Oggigiorno il mondo si è perso la competizione con gli altri Paesi è sempre più forte
E vincono i paesi che si sanno dotare di condizioni di sistema adeguate a svolgitore era sviluppare questa sfida e per diciamo dotarsi di queste condizioni il sistema bisogna dotarsi di processi decisionali e elaborano politiche capace di portare di queste condizioni di sistema d'altra parte le decisioni oggigiorno alcune decisioni in campo politico hanno una tale complessità tecnico scientifica
E per mettere al processo di mediazione politica alla negoziazione politica di intervenire ed interferire con le soluzioni da approntare significa snaturare completamente le soluzioni che poi vengono adottate cioè sostanza adottare soluzioni che son completamente salvo ottimali e inefficace
Allora di fronte a questo pro di fronte a questa situazione qual è stata la reazione di questi anni resta in questi anni è stata prevalentemente quella di delegare sempre di più
Le decisioni in campo politico a istituzioni di alta burocrazia cioè in sostanza istituzioni tecnocratica
Noi vediamo a livello internazionale il ruolo crescente che hanno la Banca mondiale il Fondo monetario internazionale l'Unione europea
E a livello nazionale vediamo le funziona funziona è crescente che ha avuto in questi anni la Banca d'Italia e le alte authorities negli altri settori dei degli diciamo delle politiche pubbliche
Ecco questo potrebbe andare anche bene cioè le istituzioni tecnocrati che son quelle che incorporano al massimo sapeva deve nei processi decisionali
Però sappiamo anche un'altra cosa lei gli studi di public ciò essere oltre che tali lavori empirici fatti in questi anni ce l'hanno dimostrato
E agenzie tecnocrati che hanno dei vizi pericolosi
Anni Buzzi dell'autoreferenzialità
Anna inizia di proporre dei modelli di presunzione internazionale nell'analizzare la la realtà
E hanno la tendenza talvolta patrimonializzare le stessi gli stessi processi decisionali cioè in altre parole hanno la tendenza a sovrastimare lo il sapere che hanno disposizione
Per anticipare pianificare programmare sempre più aspetti del del mondo sociale della vita sociale e in in alcuni casi hanno la tendenza a massimizzare quello che si dice Baggio di agenzia
Allora la terza quindi visto il problemi della deceduto democratico visti i problemi del centralismo prosperano così tecnocratico la terza soluzione che cioè sul tappeto vale e lato soluzione la tradizione liberale
La soluzione attenzione liberale cosa ci dice e ci dice che se
Democrazia e tecnocrazia hanno dei problemi allora a questo punto quello che è importante e cercare di ridurre il peso delle decisioni a livello centrale
Trasferendo parte decisione a livello cittadino dei cittadini a livello quindi periferico
Non tanto attraverso forme di decentramento di democrazia diretta e non è nelle persone di Perale ma attraverso diciamo un cambiamento possiamo dire la ragione sociale della decisione cioè far passare decisione da pubblico ha privato mentre tutte le decisioni erano prese a livello pubblico
A questo punto una parte decisioni si trasforma in decisioni private dei cittadini e dalla interazione competizione di queste decisioni e comportamenti privati dei cittadini delle aziende le associazioni secondo questo modello e possibile elaborare soluzioni a livello sociale
Più ottimali di quelle prese precedente
Ecco
Questo e senz'altro e poi lo vediamo ad esempio a livello proprio così di esempi concreti perché stare a perde Insiel diciamo perdere tempo risorse tutto per elaborare politiche industriali che decidono i settori industriali che bisogna in su cui bisogna investire gli strumenti per fare in modo che a forzarvi o politiche universitarie che decidano
E che pianificano e curricola universitari quando invece liberando diciamo le energie della competizione della concorrenza fra impresa offra
Università e possibile fare emergere d'imprese migliori che rispondono meglio residenza di mercato la domanda sociale o le le facoltà e corsi di laurea che sono più adeguati ha come evolve la società chiaramente incerti incerti che contesti ovviamente questi argomenti sono molto forti quello però che ha come problema in questo Paese l'approccio perché amo così liberale evolutivo
E che
Questo approccio funziona se ci sono due premesse la prima premessa è un tasso un livello di sapere diffuso fra i cittadini
La seconda premessa e la capacità dei cittadini di superare come dicono in economia le asimmetrie informative
Per dirla con l'altra parola questo modello riesce a essa applicato in Paesi come la Gran Bretagna difficilmente riesce se applicati in paesi i soci in società tra industriali ecco e qui arriviamo secondo problema del rapporto sapere politica
Il problema della lo stato del sapere in Italia ecco lo Stato è saper in Italia è uno strano stato desolante nei parametri che si hanno sul i processi di acculturazione di questo Paese
Noi vediamo l'Italia se quasi sempre agli ultimi posti dei Paesi OCSE in Italia soltanto il sessantacinque per cento sull'anno santo cielo per cento degli italiani non legge un libro all'anno il cinesi solo il cinque per cento italiani è laureato
Di quelli scrittura sita il quaranta per cento abbandona l'università
La cultura perché industriale tecnologica scientifica in questi anni è stata considerata sempre una specie di Capriccio di qualche persona troppo invasata su temi di questo tipo è sempre stata quindi messa al margine nell'agenda della politica per per anni e anni scienza beni culturali educazione e università sono sempre stati considerati come problemi da affrontare ma sempre all'ultimo posto in quanto sappiamo benissimo non davano diciamo voti di scambio tra virgolette
E non anche tra virgolette e non soprattutto per governi di breve durata non consentivano quei ritorni che a medio-lungo periodo che largamente sono incentivi per la politica
Ecco allora a questo punto ci troviamo di fronte in sostanza un Paese che
Non soddisfa in parte i requisiti per applicare in maniera massiva un modello di tipo liberale evolutivo
E d'altra parte un Paese che non ha non è strutturato in questo momento per affrontare in maniera adeguata la competizione globale
Quindi io questo punto concludo la domanda che voglio fare al alla parte politica è questa
Siete veramente convinti fuori da ogni captatio benevolentiae da ogni diciamo detta nazione retorica e questo è una delle priorità importanti del Paese se vuole competere a livello internazionale a livello globale
Siete cioè in sostanza convinti che queste non sono le solite declamazioni di intellettuali isolati ma senza alcuna capacità di cogliere realtà dei problemi macché Cuesta e da mio parere un'emergenza più forte dell'emergenza morale
Ed etica
In questi anni ha diciamo attirato l'attenzione della dei mass media dei cittadini tutto ma questa emergenza che potremmo chiamare conoscitiva o per usare un termine parallelo etica e piste indica di questo Paese e l'emergenza senza la quale non si potrà riuscire a competere mani adeguate e il paese dei progressivamente rimarrà marginalizzata nell'arena internazionale
Ecco i io faccio questa domanda e chiedo una risposta franca grazie
Ringrazio il professor viale per la sua sintetiche raffinata introduzione
Mi avvio a aprire il dibattito che si svolgerà in questo modo cioè noi abbiamo tre esponenti che chiamiamo così grosso modo che era suo usando un'espressione che alcuni accettano alcuni no ma insomma della società civile e tre esponenti della politica noi daremo la parola prima agli esponenti appunto alla società civile che porranno le questioni darle secondo i loro angolo poi quelli incivili appunto come mi suggerisce l'onorevole casi
E poi dare modo a tutti di di replicare in un secondo giro io voglio semplicemente nel dare la parola per primo al dottor Agnelli dire semplicemente due o tre cose quando per questo l'uditorio estremamente acculturato e si vede ma tante volte ne parliamo di globalizzazione e alcune persone si domandano ma che cosa accidenti è questa globalizzazione non è che per caso una bolla di sapone
Un termine estremamente generico che serve a raccogliere e dentro di sé l'una cosa e il suo contrario ma al di là di quelle in tutti i fans di de degli dei dei dei fenomeni tutti quanti
Abbiamo sotto agli occhi che vediamo la grande internazionalizzazione dei flussi di capitale internazionale internazionalizzazione delle imprese il ruolo sempre maggiore che giocano le comunicazioni e voglio dare semplicemente tra i dati che riguardano negli ultimi decenni negli ultimi trentacinque anni la popolazione mondiale come sapete è quasi raddoppiata da circa tre miliardi a circa cinque miliardi mezzo cinque miliardi e seicento milioni d'abitanti nello stesso periodo
Il PIL il prodotto interno lordo reale mondiale è aumentato di tre volte e mezzo cioè da circa otto mila trecento miliardi di dollari a circa ventinove mila miliardi di dollari
Se in questa fascia di tempo noi
Calcoliamo che astraiamo gli ultimi venticinque anni soltanto anche perché questo è l'unico dato che ho li vediamo che l'aumento il valore degli scambi internazionali invece aumentato di oltre venti volte
Questo dà il senso abbastanza preciso di cosa noi diciamo quando parliamo di globalizzazione cioè un livello di integrazione di movimento tra le economie del mondo
Che probabilmente non si era mai visto in tutte queste sue componenti mai nella storia nella storia dell'umanità e quindi io per il primo al dottor Umberto Agnelli voglio chiedere il il sistema impresa italiana cultura industriale italiana come si trova a navigare all'interno di questa nuova realtà
Senza
Io ho preparato un intervento diciamo che in parte risponde a questo fatto qua ma al termine dell'intervento casomai
L'Italia sta entrando nel terzo millennio con un certo affanno non pochi problemi
Ma dire che sul fronte del sapere l'Italia si è in condizione di disarmo conoscitivo mi pare francamente troppo ed è un pochettino quanto c'è nel contenuto del programma culturale
Direi che il professor viale a insistito ancora su questo punto qua devo dire che obiettivamente condivido l'intento
Di questo programma culturale che è quello di richiamare l'attenzione sulla necessità di leva e di molto l'efficacia del sistema che produce conoscenze cioè scuola ricerca
L'università
Ed aggiungo
Elevare il livello dei mass media un'esigenza di importanza altrettanto fondamentale su cui mi soffermerò otterrebbero non condivide invece il catastrofismo in Italia quando si sta a scuola e università seriamente si diffondono cultura e conoscenza e direi anche buona cultura
I problemi sono semmai altri troppi casi in cui le istituzioni formative non rispondono correttamente a loro compito per inefficienza lassismo o simile
E alcune carenze strutturali ben identificate ne cito tre ma non solo il sole
La prima scuole università italiane producono sapere cultura ma sono estremamente deboli nel professionalizzare la formazione professionale è poco più che marginale
La seconda il sistema in grave ritardo nel rispondere alle esigenze della società dell'informazione e dell'internazionalizzazione qua in parte rispondo cioè è in ritardo a capire effettivamente che cosa significa la globalizzazione come si affrontano i problemi della globalizzazione
La terza non esiste o quasi l'educazione riqualificazione e aggiornamento degli adulti
Per quanto riguarda la ricerca impone ma italiano e probabilmente diverso mi riferisco ai campi che conosco
Al di là delle modeste risorse investite non di rado l'allocazione dei fondi per la ricerca appare finalizzata al più al finanziamento delle istituzioni sia pure meritorie che a raggiungimento dei risultati
Ciò detto anche nei casi e non sono pochi in cui le ricerche teneramente superba e a forti collegamenti internazionali si notano dei fumetti
Limiti comuni all'Italia e a tutti gli altri stati di medie dimensioni Germania inclusa
Cioè l'assenza di quei grandi programmi trainanti che sono tipici degli Stati Uniti che sono i veri motori della ricerca di base e dell'innovazione applicativa
E che solo una grande potenza può permettersi
L'Unione Europea attuale non può verosimilmente andare oltre la logica un tempo di esprimere successivamente di Brecht cioè la galassia di micro progetti nei più svariati campi che sono utili e anzi utilissimi perché fanno compiere tanti piccoli passi ma non producono nuove volte stelle svolte strategiche
L'Unione europea infatti non è uno Stato non ha quindi la forza per definire le grandi priorità nei grandi programmi proprio quelli di cui l'Europa avrebbe bisogno per recuperare il ritardo del sapere tecnologico rispetto agli Stati Uniti al Giappone
I limiti una richiamati che realismo impone di tenere presenti non impediscono però che l'Italia possa fare molto per migliorare il proprio sistema delle conoscenze
L'Italia è un Paese che riesce a sorprendere si pensi all'Euroland al risanamento finanziario o per lo meno al miglioramento finanziario tale da farci pensare che il primo gennaio faremo parte di quei paesi che fanno leva pieghevoli diamoci che non ci siamo ancora se al primo gennaio una data fondamentale
Ma riesce a sorprendere anche in senso opposto per un dibattito interno avvitato da decenni intorno agli stessi problemi e secondo impostazioni e logiche sostanzialmente identiche
Scuola università e ricerca ne sono un esempio
Ma anche il tema dell'occupazione che pure oggi è prioritario per tutti ripropone proposte e polemiche perizie
Se riuscissimo ad imprimere in tempi ragionevoli una svolta possibile neppure troppo onerosa in alcuni noti del sistema delle conoscenze anche economiche
E più in generale un incremento della cultura industriale nel mondo della politica e della pubblica amministrazione
Daremo un contributo anche all'occupazione decisamente più concreto e duraturo di tante altre misure di cui si sta pensando
Si tratta di superare gli schemi tradizionali prendere come riferimento l'eccellenza accettare la concorrenza tra pubblico e privato
E nove spiegarmi con un esempio che è la scuola mi dispiace che non ci sia l'onorevole D'Alema perché abbiamo già avuto modo di dibattere questo problema lui non la pensa come me che la penso in modo completamente diverso
Io apprezzo molto gli sforzi riformatori in corso elevare l'obbligo scolastico dare autonomia le scuole creare un collegamento più stretto con il territorio
Problemi veri su cui si discute da molti anni che mi auguro giungano finalmente a soluzione
Ma in ultima analisi problemi vecchi che lasciano insoluto il nodo chiave di oggi e di domani cioè quello di elevare il livello qualitativo del sistema complessivo di istruzione
L'autonomia delle scuole e si un'esigenza sicuramente importante tuttavia i neutra rispetto al problema cruciale di innalzare il livello qualitativo
Fare riferimento all'eccellenza vuol dire invece qualcosa di ben più complesso
Invito individuare i migliori ed imitare
Fare benchmarking
Selezionare cioè le esperienze di maggior successo in termini di apprendimento acquisizione di conoscenze più ampie e approfondite in tempi più contenuti e farle conoscere
E soprattutto assistere scuole perché possano imitare i casi leader utilizzando anche se le loro metodologie il giorno Bacco
Occorre in ultima analisi una consulenza pratica le scuole e in parallelo a fare entrare anche nel settore dell'educazione forme di concorrenza regole di mercato
Tra pubblico e privato tra privato profit e non profit dalle scuole pubbliche fra di loro
Il mio invito è di avere il coraggio politico per esempio di sperimentare IVA o certi o comunque forme di defiscalizzazione delle spese formative sostenute dal cittadino presso le istituzioni di sua scelta
E questa è una classica domanda ai politici
Scendo ancora più nel concreto ho detto che uno dei punti critici del sistema italiano scuola università e la carente incapacità di professionalizzare nonostante ciò abbiamo in Italia un ristretto numero di istituzioni di formazione professionalizzante che sono di assoluta eccellenza in Europa per lo più strutture di formazione che sono emanazione di grandi imprese
Si tratta di superare alcuni tabù e di affiancare bene al sistema dell'istruzione creando complementarietà senza per questo confondere i rispettivi ruoli che sono obiettivamente differenti
Così come sono e devono restare differenti le metodologie scolastiche da quelle della formazione
E adesso sempre mettete voi Avenue momentino ai media
In sapere di un Paese deriva da scuola università e ricerca ma almeno altrettanto dall'informazione fornita dai giornali e dalle televisioni
A contribuire al sapere non sono le pagine o i servizi dedicati alla cultura spesso ottimi anche in Italia ma pur sempre di lettura assolutamente di élite
Bensì l'impostazione dei giornali o dei palinsesti della televisione e il contenuto forte di informazione dei loro articoli e servizi e soprattutto per la carta stampata spesso la differenza tra i titoli e i contenuti
Inutile nasconderlo in Italia il contributo dei media al sapere scarso quando non negativo
Sopravvive la tendenza che dura da circa una decina d'anni della notizia che Ida tra del culto del palazzo o del pettegolezzo
La prima unità la politica con la p minuscola che caratterizza quasi tutti i nostri giornali e televisioni
Siete alberi si è trasformata progressivamente in ricerca di notizie gossip interviste che si bruciano nello spazio di un mattino
Conseguentemente molto simile e la trattazione dei temi di economia di finanza e di quant'altro interessa la società civile
E tutto questo in salsa estremamente Italo Centrica per cui anche i grandi eventi europei o internazionali vengono spesso banalizzati alla luce di modeste vicende o polemiche nostrane
La mia non volesse una critica su bene quanto sia difficile operare nel mondo dell'informazione imporrà infatti non è solo italiano
C'è anche di peggio ma anche di meglio all'estero e anche i giornali e televisioni che danno un forte contributo a capire ciò che avviene nel mondo
E in relazione a partecipare al mondo di domani
E questi che svolgono il compito in questo modo non sono in perdita ma guadagnano
Credo sia il momento giusto per correggere la rotta
Determinante sarà l'impegno dei nostri migliori direttori a far presto gestendo diversamente gli spazi disegnando diversamente le pagine
Ampliando gli orizzonti ai redattori più promettenti promettenti e avendo la possibilità di cambiarli quando è necessario
Determinante sarà anche la disponibilità degli editori investire in risorse utili
Spero che questo invito sia condiviso da molti anche al di fuori dei giornali è una via certo migliore dei gadgets per far crescere l'interesse del lettore
Perché nell'Italia di oggi è forse il più debole il sapore di il sapere che viene dai media che non quello che viene dalla scuola
è un invito al nuovo che ritengo particolarmente opportuno formulare in questa sede ai decisori politici alle personalità della cultura ai giornalisti agli esponenti del mondo economico
In una Torino che per università Politecnico centri di ricerca privati e agli enti piglio agli antipodi del disarmo conoscitivo
Ma certamente ha bisogno anche essa illogiche veramente nuove per concretizzare una sinergia tra pubblico e privato danni due mila per rispondere quindi alle sfide della globalizzazione
Professor Rubio la questione mi pare sia stata apposta
In modo molto forte
Della questione dell'adeguatezza o meno del sistema educativo italiano e della capacità dell'Italia di investire in ricerca e sviluppo per fare fronte alle sfide della globalizzazione il professor viale comincia presentato alcune cifre l'Italia investe l'uno per uno e uno virgola uno per cento del suo prodotto interno lordo in ricerca e sviluppo contro il due tre per cento della Francia in due tre percento della Germania
Abbiamo settantasei mila ricercatori non trecentoquarantanove mila della Francia i centoquarantotto mila del Regno Unito e via dicendo
A fronte di questa di questa critica molto molto forte che è stata apportata nella relazione del professor viale abbiamo sentito anche l'opinione del dottor Agnelli che molto meno catastrofista che tiene conto di questi di questi di queste zone d'ombra di queste di queste mancanze questa difficoltà ma mette in evidenza come anche in un tutto e quello che si fa in Italia in questo campo sia da buttare come anzi esistono anche elementi di eccellenza qual è la sua opinione riguardo
Grazie io dunque vorrei dire che cercherò di
Dimmi al concreto di non ripetere quello che ci è stato detto
Vorrei anzitutto cercare di definire alcuni fatti che mi sembrano incontestabili e se sì questi punti
Le sono chiariti credo presto la discussione può proseguire in particolare io vorrei
Riprendere un po'quello che è stato detto per viale
E in questi termini anzitutto punto numero uno
Quindi il grande mercato europeo emergente e l'euro
Devono costituire per definizione promessa un quadro propizio di crescita durevole spesso siamo penso d'accordo
E per questo che il nostro Paese ha pagato costosi biglietti d'ingresso di Maastricht neanche chiaro che la partita deve ancora cominciare quindi abbiamo un problema di per garantire la nostra competitività economica in quadrotti durabilità e di crescita
E
A questo punto
Cominciamo a parlare di scienza e tecnologia per quale motivo perché confrontati a Paesi emergenti ormai accessibili senza barriere tutte riprese in cui l'ora di lavoro pagato meno di due torri
I Paesi industriali Inter stabilizzati non hanno altra scelta che ricorre in maniera sistematica all'innovazione
Senza innovazione non c'è la possibilità di mantenere questo gatto
Che ci favorisce
L'innovazione è sinonimo di nuovi sviluppi evidentemente che a loro volta richiedono ricerca
E attingono alla scienza
E trovano necessarie risorse umane della formazione soprattutto universitari avanzata
Questo vuol dire che noi oggi per ragioni come dire di grandi strategie naturale nazionale cerchio Priamo di fronte al problema di attivare una catena la catena è cominciata la ricerca va alle imprese industriali innovative
Ci porta una competitività duratura
Crea posti di lavoro e cresca è una crescita economica stabile
Questo sembra l'unica formula vincente è possibile per un Paese come il nostro
Se siamo d'accordo che questa è la politica mi devo seguire tutto il resto nel sequestro non siamo d'accordo credo che sia importante che ne si dica per quale motivo qua l'altra alternativa crediamo a questa soluzione
Ora a riprova di questo punto mi sembra che si possono dire alcuni fatti
Che vorrei ricordarle tre
In più di quello che ha già detto
Nella maggioranza dei grandi Paesi che ci circondano le tecnologie innovative sono all'origine della creazione di circa la metà dei nuovi posti di lavoro
Questo è un fatto concreto metà dei nuovi posti lavori vengono dalle technology innovative in tutti i Paesi simile al nostro Germania Francia America e così
Il modello in questo campo sono gli Stati Uniti c'è anche un altro fatto in cui le piccole e medie imprese nelle tecnologie avanzate
Aumenta nell'ora sentivi del venticinque per cento gli anni questo secondo fatto indiscutibili
Il terzo fatto le imprese create da almeno cinque anni quindi non le riprese tradizionale ma le nuove piccole imprese sono all'origine della stragrande maggioranza dei nuovi posti di lavoro
Quindi abbiamo bisogno di e tecnologie innovative
Abbiamo bisogno di Società e piccole e medie imprese
Che comincino a lavorare da zero per così dire su idee nuove e che portino avanti Preside bene far funzionare la pompa tecnologica che la più forte pompe di progresso
Oggi al livello del dell'occupazione dell'innovazione eccetera
Ora questi sono i fatti che io spero su cui sperduti siamo d'accordo
Ci sono anche elementi di giudizio Esterni sul nostro Paese pre brevemente commentare questo
Diciamo al nostro Paese va bene nostre che va male eccetera certo guardiamo cerchiamo di darci un'idea Obiettivo Medea che non sia basata da un pessimismo eccessivo ma d'altra parte che non sia rappresentante dal rappresentata da una un campanilismo in corretto
Ora esistono un giudizio sulla faccio due termini giudizio uno il proto nazionalità non lordo che in cui andiamo bene devo benissimo
L'altro parametro che però molto importante nella stima della qualità della nostra nostro paese rispetto al mondo esterno a quello e che si chiama chi viene chiamato la essenzialmente la competitività
E lì abbiamo vari istituti per esempio l'istituto il manager della guarda Economic Forum visto era Fabbri convegni eccetera che fanno delle analisi ogni anno
E li abbiamo la cattiva notizia è che su quarantun Paesi siamo arrivati da trentaduesima posizione
E siamo arrivati a tre due imposizione essenzialmente per le cattive qualità del Governo nelle varie condizioni Paesi dello ska silicati sul sulla base di otto parametri in forza al mercato interno peso internazionale qualità del Governo rendimento finanziario infrastrutture qualità manageriali scienza e tecnologia risorse umane noi abbiamo imposizione trentadue questo non diciamo noi lo dicono loro quindi potiamo dir possiamo dire non ci interessa che va avanti lo stesso pure possiamo preoccuparci e domandarci sì abbiamo delle ragioni di per questo questa Regione Sosa mi pare saggia addizionati con una e il fatto che l'Italia sembra voler ignorare sistematicamente l'importanza tra ricerca e sviluppo come provato da rivestimento normalizzato il PIL dell'ordine di uno virgola tre per cento che mio tra metà di quanto speso dei nostri grandi vicini
E manca soprattutto in Italia in più su questo uno virgola tre per cento la rigorosa ricerca pre-industriale i specifici campi strategici non abbiamo campi strategici ben definiti
Che non sono nel nostro Paese mentre sugli altri Paesi e l'altra questione e che esista un monopolio a mio parere eccessivo dei grandi enti di ricerca gestiti dallo Stato e che assorbono una grossa frazione del due virgola tre per cento del del del RIS delle risorse diciamo alla ricerca di fondi pubblici e che sono in uno stato di grave inefficienza
E lì la tomba bensì proporre perché dovrebbero funzionare meglio ad esempio delle ferrovie dello Stato o delle Poste italiane quando sono gestiti con analoghe strutture amministrative non dimentichiamo che i grandi e di ricerca sono parastato
Con le stesse regole carriera e con la stessa retribuzione
Quindi questo novanta che vorrei porre i nostri Pietro pure amici politici
Poi l'arresto la mia presentazione volevo brevemente di scrivere la ricerca in Italia come la vedo io però per ragioni di brevità
Salto alcuni punti vorrei però toccare tre punti che mi sembrano importanti
Uno nella relazione tra lo Stato e la ricerca il secondo è la relazione tra i politici la ricerca e il terzo che la relazione tra gli accademici lancia vorrei toccare questi appunti rapidamente per dare un'idea
Di cosa stiamo parlando stato ricerca oggigiorno in molti fattori convergenti rendono supporto del governo ricerca insolitamente incerto
Il deficit deputati il pubblico abbinato un aperto interesse certi circoli governativi
Hanno attenuato la buona volontà politica l'entusiasmo che sono i indispensabili ad assicurare che criteri di eccellenza siano dominanti della Cina segni azione nelle sovvenzioni la ricerca in questo mi unisco di quello che sto detto precedentemente
Non c'è dubbio ad esempio che i recenti preventive stretta degli elementi restrittivi al Tesoro la differenza tra cassa e competenza hanno causato i danni immensi alla già fragile ricerche italiana su questo sono profondamente convinto come risultato di tale pressione alla meritocrazia
Si sta sostituendo la comitato Croazia purtroppo nella scienza la scelta populista non può essere l'ultimo unico criterio
Nella ricerca della verità verità l'opinione dei molti non pesa quarto
Nella politica
La qualità dei singoli non posso la Sharan piazzate dalla conversione sa dei vantaggi per il mondo
L'evoluzione di atteggiamento i circoli politici in generale verso la ricerca e sviluppo trovano riflesso dall'incremento dei provvedimenti legislativi miranti a eliminare i criteri di merito a favore del negoziato e del compromesso politico
E li ha quasi totale dominio monopolistico dei grandi enti di ricerca dello Stato
I responsabili della ricerca della politica scientifica dovrà invece difendere di rigorosamente la ricerca e le sue regole basate esclusivamente sul merito e vorrei dire sul mercato e sui risultati conseguiti questo tizio detto anche precedentemente
Cioè facendo troveremo potenti alleati tra gli accademici soprattutto tra industriali abituate le dure regole della competizione del mercato
In altre parole bisogna fare delle scelte
Ma con chi e compagni facile quello che ci ha menzionato inizialmente la sindrome sindrome bicamerale dell'incisione sembra essa si generalizzata anche alla ricerca
Questo riguarda lo Stato da ricerche i politici e la ricerca
La liberazione zone crescente dei mercati e la cooperazione in gol globalizzazione dell'economia mondiale hanno reso predominante l'importanza delle condizioni in cui l'economia si sviluppa e come ciascun paese a livello della politica la spesa pubblica
Si è capaci di assicurare all'impresa che le condizioni necessarie allo sviluppo di un vero margini concorrenziale
Spesso estremamente ristretto in riferimento al resto del mondo la ricerca sostenuta dal denaro pubblico non però oggi eludere a questa funzione fondamentale
Il sostegno politico e la ricerca sarà quindi condizionato soprattutto dal suo rapporto con gli obiettivi di rilevanza per la società
Né la cui scelta i circoli politici avranno un ruolo importante
Ma questo non sarà esente da problemi in Generali con ben poche eccezioni i politici non sono particolarmente preparati a dirigere la ricerca in più la loro prospettiva temporale spesso ristretta limitandosi di di solito pochi mesi o nei migliori casi da alcuni anni
L'influenza del mass media e quindi ricollego quella pipa detto dal dottor Agnelli
La cui prospettiva e persino più limitata giorni o settimane rende il quadro ancora più critico dato che i problemi più seri che il mondo si trova ad affrontare sono oggi soprattutto in quelli scientifici a lungo termine
E che hanno Period dieci cinquant'anni come rete Lions di cancro le malattie genetiche l'energia l'ambiente
E per questo che la ricerca e sviluppo per trovare soluzioni a questi grandi problemi invece si si era di un sostegno a lungo termine
Dieci anni o più
Con delle priorità che non cambino ad ogni alternanza ministeriale
Quindi dobbiamo creare una struttura di Esperti scienziati con la dovuta conoscenza d'autorità che aiuti i politici nelle loro scelte e che assicuri Lindoro solido supporto e le competenze necessarie per definire gli obiettivi ambite
Terzo punto gli accademici e la ricerca
La comunità scientifica quell'accademia Ikea devono rispondere positivamente una tale evoluzione e interagire attivamente con il sistema politico
In modo da stabilire una politica scientifica completa comune e a lungo termine
Sarà soprattutto il responsabilità della comunità scientifica di identificare i mezzi immotivati appropriati
Attraverso i quali la scienza tecnologia dovranno contribuire al raggiungimento di quegli obiettivi specifici classicità quindi la politica si prefiggono
Il fatto che la scienza si è rivolta ad esempio lo studio l'universo in cui viviamo e alla ricerca della conoscenza non significa che licenziati debbano e possano isolarsi dalla società che ne sostiene le attività al contrario licenziati dovrebbero comportarsi come cita il mio responsabile il cui dovere implica oltre agli ovvi compiti professionali anche quello di informare
La società la disponibilità di strumenti metodi per analizzare situazioni complesse in grado di trovare soluzioni ai problemi più urgenti specialmente se questi mettono in pericolo la nostra sopravvivenza come forma di cultura e di civiltà
Ma finché ciò sia possibile scienziati leonessa al corrente dei premi della Società devono essere in grado di anticipare i traumi future informare la società la disponibilità di risposte adeguate
E il loro dovere in particolare di informare
E di proporre soluzioni per quanto riguarda l'importanza fondamentali qualora ci stanno e fonti energetiche l'inquinamento del pianeta l'assottigliamento lo Stato l'ozono l'esplosione demografica lo sfruttamento il treno produttivi Leo erosione della biodiversità eccetera
E chiaro che non spetta lo scienziato risolvere tutti i problemi della società
Quali la disoccupazione la cui soluzione va trovata assenze essenzialmente a tre decisione di natura politica
E l'uomo ruolo dello scienziato e ha steso tempo fu steso tempo fondamentale ma modesto nel senso che licenziati devono resistere alla tentazione di usare la scienza come nuovo strumento di potere il potere scientifico lo scienziato deve promuovere un atteggiamento scientifico basato su fatti sulla curiosità di sapere sulla ricerca coraggiosa di concetti fondamentali nuovi farà dai ci illustra come l'elettricità non fu scoperta migliorando le candele la biologia molecolare non è stata scoperta migliorando la botanica
Cioè lustra lo spirito Petacci cemento scientifico da cui la società dovrebbe poter trarre beneficio
La società può e deve continuare ad avere il suo ruolo la scienza può e deve continuare ad avere il suo ruolo essenziale per un futuro migliore novanta
Ma a tal fine e questa è la novità licenziati devono essere preparati a interagire in modo più costruttivo con la società non solo come scienziati ma che come cittadini pienamente coinvolti coinvolti nell'ora su problematiche e qui mi fermo qui caro Presidente
Al professor Vattimo ma mi pare che il dibattito sta sta bruciando molti Kenya grazie alla alla aveva punto di Riccarelli interventi sta procedendo secondo confido di sviluppo molto interessante io ho sentito evocare giallo era stato evocato dal convegno dei giorni scorsi la questione se il sapere serve la politica mi pare che qui stia sorgendo un'altra domanda in sostanza se la politica può servire a sapere oppure no
Io volevo proprio chiedere questo a Gianni Vattimo
Dunque anch'io importi rispondono a quello che la mia gestione tutto questo è finito in parte no centoventuno venuto qui senza aver qualche idea in testa ma cercherò di adattare le cose che mi sono venute in mente anche ascoltando interventi precedenti a a questa problematica vorrei cominciare col dire che come rappresentante USA per le parassitario
Che non è ricerca se non quando si maschera da scienza io sono più tengano quei politici che con licentia
Meglio direi che il campo in cui lavoro io non è soltanto molto la filosofia in senso stretto non sono sono anche qui come filosofo ma per esempio sono professore in una in un corso di laurea in Scienze della Comunicazione dunque rispondo
Al secondo tipo di problemi che poneva il dottor Agnelli
Sono preoccupato diciamo lavoro nell'ambito di professioni che non producono sviluppo quantitativo della conoscenza sì possiamo sempre fare una nuova edizione della politica del ristoratore ma che questo crei posti di lavoro
Francamente ne dubito però certamente c'è tutto Nocera di problemi che riguardano il modo in cui si determina la politica
Della scienza la politica fatta dai politici a proposito della scienza che dipende dal consenso sociale dalle scelte di valore complessivo dà risultati elettorali dalla mentalità collettiva e questo in lino campo di lavoro
Proprio in questo proprio in quanto lavoro in questo terreno sono più diciamo più disponibile ad accettare ad ascoltare anche le ragioni dei politici rispetto a quelle degli e Sperti
Certe non non arriverò pensare una delle relazioni del convegno dei giorni scorsi era di Ronald Dworkin piccole cominciato provocatoriamente ma senza poi smentirsi tanto più dopo dicendo che sapere e politica sono in un contrasto pressoché insanabile nel senso che i sapienti licenziati e adesso Rubbia provocava un po'subito o un po'paradossalmente un po'no dice chissà chi ascolta licenziati
Gli industriali
E ha nominato un altro un altro potere forte il popolo
Beh i licenziati illuministico in tutta la loro il loro desiderio di democrazia erano tentavano però diventare consigliere del principe non è che andasse in giro nelle piazze cercando di persuadere che la soluzione un certo problema tecnologico ora io di questo non sono per non sono pienamente convinto che avesse ragione Dworkin dicendo da un lato ci sono i poteri e i saperi specialistici che tendono ad allearsi al potere dall'altro cioè la proprio l'Anas
Replay della democrazia le due cose non vanno o non vanno d'accordo c'è poco da friggere
Io sono convinto che c'è un problema effettivamente di trasformazione della politica in modo che faccia di più gli interessi del sapere dunque anche gli interessi della gente
Ma questo da solo sia una politica passa soltanto attraverso decisioni democratiche anche sono preparate favorite eccetera condizionate
Dal funzionamento di quella sfera di sapere che non è in realtà un sapere scientifico ma che è un sapere concernente valori atteggiamenti scelte centra dove lavoriamo noi umanisti per così dire e dove contano molto i mass media per esempio
Allora qui naturalmente
Vengo a due due punti del mio intervento uno che riguarda ancora un po'questo discorso dei saperi e l'altro che riguarda che cosa chiedere politici lo faccio anche per lo col stupro
Non mi propongo solo dire io penso così e voi no ma chiedo come per esempio la prima cosa
Il corso dei saperi
E
Per esempio ha il problema di decidere se davvero in Italia siamo noi facevamo devo dire che io sono piuttosto d'accordo lo perché c'è un potere forte col pettorale nel cioè non mi sembra
Soprattutto nel terreno in cui mi muovo io
Noi abbiamo per esempio un liceo che si è fatto bene e meglio della Esculapio africana
Ancora di recente a a Stanford una professoressa che dirige i programmi dei pièce dice del del Grand grave schools diciamo a voi vi lamentate tanto non siamo molto peggio
Allora voglio dire sta in forma nell'ultimo posto dal mondo questa qui si occupava di queste cose aveva un atteggiamento di rispetto nei confronti del nostro sistema scolastico
Forse fondato sulla conoscenza dei programmi piuttosto dalla conoscere sulla conoscenza del funzionamento
Questo va be'cioè io sono lavora in università dove ancora le biblioteche sono aperte solo al mattino eccetera c'è una quantità di elementi però diciamo che strutturalmente non è non passa possiamo non essere drammaticamente
Colpiti da sentimenti di inferiorità abbiamo dei problemi del punto di efficienze semmai forse non tanto di programmi
Non solo ma diciamo che
La l'efficienza del sistema comunicativo italiano
E ancora si può ancora misurare positivamente sul fatto che l'astensionismo elettorale non è così elevato come succede in altre grandi democrazie occidentali hanno altre tradizioni certamente eccetera ma noi abbiamo una percentuale di cittadini che voltano
Ancora tollerabile rispetto al trenta per cento al quaranta per cento di altri paesi e questo è merito di una cultura spesso troppo cambiata troppo ideologica troppo riguardo sì troppo chiacchierona va bene però
Tutto sommato il risultato non è poi così da buttar via
Perché i mass media però diciamo perché questa generale non indecenza del nostro sistema dei saperi umanistici
Non produce poi di meglio sul piano dell'informazione della televisione
Delle televisioni dei mass media in generale ma qui distinguerei molto i giornali e delle televisioni
Credo che i giornali hanno ancora un un livello molto decoroso nella gran parte mentre le televisioni per lo più sono allo sfacelo Malik allora centra il tipo di mezzo che si usa l'immagine cioè c'è una quantità di problemi ma perché siamo meno
Approvabili quanto potremmo nonostante che abbiamo presente nei corsi di scienze della comunicazione
Perché
Il modo di reclutamento del personale ancora purtroppo molto familiari distico molto casuale io stamattina ho avuto una lite tra ammenda
In ufficio con uno studente che mi veniva a trovare dicendo sì va bene ma se io anche riuscisse a produrre a proporre un programma televisivo molto nessuno prende in considerazione se non conosco qualcheduno se non mi raccomando alla io non sto a parte gli ho risposto che alle volte centonovantanove prima di Luther duecentesimo che richiedeva questo
E che poi io tutto sommato contava come il due di briscola a raccomandare la gente la perdita quindi non l'avrei fatto
Però vero che sotto c'è un problema c'è un problema io credo che la stampa ha fatto un concorso per giovani redattori tre o quattro anni fa mi ricordo che c'hanno partecipato alcuni alcuni soci teatrino ma insomma
Però normalmente queste professioni qui che non hanno che già non hanno una un un sistema di formazione rigoroso ora comincia nelle facoltà di Scienze della comunicazione sono nate da poco in Italia e si spera che diventino qualcosa in più però lui c'entra nella mente una tradizione italiana di tipo patrimoniale delle cose non so io spiegava questo ragazzo stamattina lo riporto perché mi ha molto impressionato sto discussioni celeste l'ombra romanzo gli editori
Prima o poi se ne accorgano perché è loro interesse a renderlo può darsi che sia una porcheria lo stampino solo se è un parente dalla nonna
Della zia dall'editore ma se è buono interessa quindi lei si spera di pubblicare una porcheria se non ha parentele nove pubblica però CESC è una buona cosa prima o poi qualcuno scopre perché serve a loro vendere di più
Questo è una logica che mi sembra funzioni abbastanza ma ripeto il sistema di selezione il sistema di ingresso in queste professioni nella professione giornalistica nelle professioni dove di tutte queste professioni una comunicazione secondo me
Vede ancora perfezionarsi per non buttare via le risorse può darsi che questo ragazzo che parlava come stamattina sia un grande produttore di programmi televisivi se nessuno gli dà retta verosimilmente non emigra o non non potrà utilizzare le sue capacità
Quindi in questo in questo dominio ci sono delle situazioni che sono erano sono delle strozzature politiche delle tradizioni
Ripeto di Robben mafiose il piccolo famigliari mistiche locali che sono molto importanti che bisogna segnalare perché altrimenti non miglioreremo
Ma non non non utilizzeremo mai il questo discorso della completa la competizione della meritocrazia su cui naturalmente siamo d'accordo
Che cosa possiamo chiedere ai politici rispetto alla questione della globalizzazione io non pensavo tanto di avere delle idee su come l'Italia può partecipare all'organizzazione ma semmai su come deve la globalizzazione impone entro nel tentare l'Italia
A perdere alcuni di questi difetti
Da noi siamo stati istruiti sul fatto che per entrare nel sistema economico e monetario europeo dovevamo tagliare pagare delle tasse in più
Ridurre certe spese e a quanto pare stiamo facendo lo nasce il primo gennaio non ci coccolone il trentuno dicembre magari entriamo davvero nella moneta unica europea
Tre la globalizzazione dovrebbe funzionare per esempio rispetto al sistema politico in termini in modo tale da renderlo più capace di soddisfare i compiti che la globalizzazione ci impone
Perché la nostra politica scientifica funziona male in tutti i modi che Ruby ha ricordato ma anche perché il nostro sistema politico e ancora quell'
Che ce l'abbiamo ancora cinquantuno partiti quando non ci sia quando continuamente la bocca col bipolarismo
La globalizzazione non ci non potrebbe condurci a semplificare alquanto la nostra situazione politica in modo da davvero un sistema politico più efficiente io sono un sostenitore del referendum contro la proporzionale eccetera già questo è un modo in cui rispondo a questa a questa situazione e domando ai miei colleghi qui sia politici sì agli altri sei
Non pensano così
Molti dei problemi con cui noi ci arrabattiamo qui presente il sindaco Castellani ti dice che ovviamente ragione che molto dei problemi dell'immigrazione non riguarda un'amministrazione comunale ma il ministero degli Interni
Forse riguardano addirittura l'Europa in generale piuttosto che ai singoli Paesi che sono messi di fronte per e questo è un altro diciamo un altro aspetto in cui la globalizzazione diventa determinante per la la soluzione o comunque l'avvio soluzioni molti dei problemi politici che noi abbiamo e con cui ci arrabattiamo senza venirne a capo ma io credo che
Ancora un ancora un problema di politica interna che rischia di essere soffocante per la nostra democrazia e disinteresse per la politica
Nel senso che sebbene il nostro livello di di votanti sia ancora alto però la gente tende a non interessarsi più tanto di una politica molto come raccordo ricordare tutto l'Agnelli molto di Italo Centrica molto incentrata su questioni certo minute ma che non suscitano l'entusiasmo delle plebi c'è poco da dire l'internazionalismo proletario era una cosa la lotta contro il cui fantasma del comunismo poteva essere un'altra
Adesso se noi diciamo già intravedeva stretta era difficile far far far appassionare la gente su questa questione che cosa che cosa però di può resuscitare anche l'interesse per la politica di nuovo una grande prospettiva internazionale
E questo è un altro effetto di globalizzazione semplificazione del sistema politico avvio soluzione dei problemi
Che a livello nazionale non si risolvono compresi quelli scientifici dove si sarà anche dobbiamo competere ma se competiamo come un'entità un po'più grossa come quella europea
Probabilmente funzioniamo meglio a livello di fornire allocazione di risorse c'è da che se non non se competiamo tra Paesi tra Italia Francia Lussemburgo Lichtenstein va potrebbe anche darsi che funzioni ma non lo vedo tanta
E infine dal punto di vista proprio di quella
Di quel consenso dove ripeto io lavoro nell'ambito della qualità della chiacchiera della retorica macché e determinante se vogliamo vivere la democrazia
Se poi la la democrazia ostacola soltanto perché la gente non capisce bene che cos'è la regia nucleare perché questo per lo più sono dei capponi eccetera eccetera ma però non oseremmo mai dirlo in pubblico o riusciamo a costruire un ambiente sociale capace di passare in fondo dalla policy alla politica con la P maiuscola cioè mediare i propri interessi di gruppo di settore con degli interessi collettivi il nome di qualche valore
Rettore ricco certo non semplicemente quello che mi conviene di più ce lo facciamo questo tutti i discorsi che facciamo su come dovrebbe funzionare la politica scientifica eccetera eccetera
Finiranno sempre per essere delle buone intenzioni
Credo che al a questo livello si possa anche considerare la questione della globalizzazione non ci aiuterà un po'a diventare a modificare il nostro modo di far politica al punto da rendere la nostra politica più efficiente e anche più capace di confrontarsi con le sfide globali
Va bene mi pare sia venuto il momento dopo questa questa raffica di critiche vorrei dire piuttosto mite mansueto ed equilibrata che è venuta dalla cosiddetta società civile politici è venuto il momento come diceva Gianni Vattimo prima di sentire le ragioni del poliziotto cominciamo con l'onorevole Pier Ferdinando Casini che impiega
Anzitutto volevo chiedere al professor viale lo dirà in privato spero che è quel politico che gli ha detto che non gli interessa sapere perché dovremo dargli un premio se non altro per la franchezza visto che credo sia abbastanza inconsueto
Un'affermazione così lapidaria e così brutale
Dunque non sorprende che parte incominciare mi sembra che le Pro provocazioni sono tante
Non c'è dubbio perché a mio parere la politica debba recuperare cultura conoscenza intellettualità
Deve perdere
Qualsiasi connotato di presunzione intellettuale
Questa è una considerazione che vorrei fare in premessa perché
è stata la pretesa di forgiare il mondo
Di cambiare la natura dell'uomo
Che ha condotto in gran parte alla rovina dell'ideologia di questo secolo
Se noi pensiamo alle vicende della Grande Rivoluzione dell'ottantanove di quello che ci ha insegnato
C'è segnato soprattutto a tracciare il limite della politica
Ancora oggi per me c'è troppo Stato
C'è troppo ideologismo
C'è troppa partitocrazia
Allora
Penso che il problema sia in partenza quello di mettere un confine
Su una qualche pretesa
Degli operatori politici
Io credo che il problema centrale
Su cui mi vorrei soffermare e che è stato toccato da tutti gli intervenuti
Il tema della competitività
E il professor Rubbia ha parlato della marginalità nella politica del sapere della marca marginalità della politica del sapere
Cioè scuola ricerca scientifica università beni culturali se noi prendiamo la somma degli Investimenti che nel bilancio dello Stato
Sono corrispondenti a queste voci vediamo quanto sia marginale una vera e propria politica del sapere in Italia
Perché questo poniamoci questa domanda
Prima di tutto perché in questi e io sono in una posizione un po'scomoda perché di questi quarant'anni vorrei salvare le grandi scelte di fondo che hanno dato al nostro Paese l'opportunità di essere la quinta potenza industriale del mondo
Ma nello stesso tempo ne vedo tutti i limiti soprattutto degli ultimi vent'anni
Perché in questi ultimi vent'anni si è vissuto una politica del giorno per giorno senza un progetto senza un vero investimento sul futuro si è in gran parte indirizzato
L'esplosione della spesa sociale nel finanziare il consenso politico
Quando sul
Qua parliamo di politica di tutti i giorni io sostengo l'impossibilità di rifare la Democrazia Cristiana essendo un democratico cristiano perché
Perché negli ultimi dieci quindici anni
Il grande demerito storico dell'ultima democrazie cristiane è stato quello di non di aver finanziato un il proprio consenso sociale quello dei partiti di governo in questo in piena consociazione col Partito comunista di allora
Indirizzando e il favorendo un'esplosione abnorme di una spesa sociale che ha costruito può il grande assistenzialismo italiano cioè si è vissuto senza un progetto si è quasi considerato la politica scolastica o quella della ricerca scientifica come un fatto
Marginale come un un settore sul quale se poi non si indirizzavano dei fondi dello Stato tutto andava bene lo stesso perché le emergenze erano la altre magari quelle di finanziare il sistema pensionistico italiano poi diamo visto dove questo ci ha portato
Allora su questo versante nasce la marginalità giustamente denunciata nella politica per sapere
Professor Vattimo adesso scherzosamente raccolta raccontava di questo suo studente che gli ha detto ma se lei conosce qualcuno
In fondo anche questo stato d'animo
è espressivo
Di una sfiducia nella competitività del sistema cessi e sfiduciati sul fatto che ci si possa arrivare perché lo si merita
Sia nella convinzione che ci si può arrivare se si conosce qualcuno
Allora io parto da qui l'Italia è un paese poco competitivo in passato forse ce lo potevamo permettere dato che le frontiere ci proteggevano almeno in parte ora non più
In che cosa ci serve il mercato globale io credo che ci serva
Ora siamo nel mercato globale
Che è competitivo all'eccesso
Abbiamo avuto
Poca competizione nel mercato del lavoro
Pensiamo alla flessibilità o oggi D'Alema non cena insomma lanciato questi via della defiscalizzazione
Pensiamo pensiamo a quanto quanto sia diversa la sinistra ad esempio nel nostro Paese è quella di Tony Blair che leva il salario alle casalinghe
Proprio per recuperare un senso di competizione riversa poca competizione nel sistema industriale francamente anche se fosse un industriale privato non scagliare la prima pietra pensiamo al consociativismo che c'è stato tra pubblico e privato
Ma pensiamo anche i passi indietro nelle privatizzazioni
Tocca competizione nella scuola io condivido quanto detto il dottor Umberto Agnelli che non ha affermato
Un concetto di parità o di competizione tra pubblico e privato come viene evocato oggi nel sistema politico tante volte in modo per affermare una sorta di corsia preferenziale per qualcuno tutto il dibattito sulla parità scolastica e mal posto
Sembra quasi una rivendicazione clericale di una parte che per un dato ideologico vuole la parità scolastica no la parità scolastica giustamente l'ha fermato il cardinal Martini non so non mi ricordo se oggi o ieri sul Corriere della Sera
Ieri su Corea sera la il il concetto di parità e semplicemente funzionale a una competitività tra pubblico e privato che migliora la qualità dello studio per tutti
Che è destinato a dare una scuola migliore a tutti ai fruitori del pubblico come quelli del privato
Pensiamo alla poca competitività nella politica e io qui rispondo alla provocazione sul referendum
I promotori del referendum ritengono che quella sia la strada giusta per arrivare io non so professore se quella è la strada giusta ma accetto il senso della sua provocazione
La globalizzazione ci obbliga a creare un bipolarismo compiuto un bipolarismo
Maturo
Quando io vedo perché il mio partito ad esempio il CCD che non ha partecipato ad una sorta di laboratorio di centro che oggi si ha perso
Perché quella Boratto Orio costituisce un ritorno all'indietro non perché si rispolverano personaggi che hanno una loro dignità
Non tanto per questo non solo per questo non mi interessa se è per questo
Sicuramente non abbiamo aderito per un'altra ragione perché si mette in discussione quel poco di bipolarismo che si è costruito mentre il problema nostro è andare avanti
E vedere i limiti del bipolarismo che abbiamo oggi per crearne uno compiuto non tornare indietro
Mettendo in discussione invece un sistema bipolare che è il presupposto di quella competitività politica che va ricercata
E non c'è dubbio che un certo tipo di denuncia che io prima all'inizio l'intervento fatto è anche dovuta alla mancanza di un'alternanza una mancanza di
Di cambiamento tra le classi dirigenti che hanno governato il nostro Paese
Dunque io credo che nel recupero della competitività italiano nasce a mio parere anche in in modo assolutamente inevitabili un recupero di rapporto con la società del sapere
E un recupero di questo canali di comunicazioni interrotto tra politica sapere
Naturalmente parlare di tale di parlare di Italia significa recuperare la nozione del sistema Paese
Abbiamo uno Stato debole per ragioni storiche abbiamo una lingua debole abbiamo un'identità nazionale che ha subito molte lacerazioni
In più oggi c'è una sfida di carattere politico quella leghista
Ecco
Si affronta il mondo io credo a partire da un certo grado di patriottismo di identificazione di una comunità nazionale e anche su questo la riflessione sarebbe sarebbe molto lunga la lascio lì solo così come
Come punto di riflessione per non appesantire purtroppo l'intervento
Un sistema Paese richiede naturalmente anche una memoria storica comune
E noi siamo quelli che per ragioni ideologiche abbiamo una memoria storica divise lacerati io credo che il dovere nostro è quello di ricomporre
Una freccia in più all'Arco della nostra campi capacità competitiva e data anche dal rinnovamento delle classi dirigenti e qua esiste un problema esistono ambienti nei quali il salto generazionale è stato brusco netto e ambienti nei quali quel salto non si riesce a fare
Sarebbe interessante fare una comparazione
Tra le redazioni dei giornali il teatro
Magari la politica o l'industria
Io credo che Rinnovamento abbia camminato più in fretta nelle grandi impresa in nuovi settori professionali penso al design'ad esempio più di quanto abbia fatto impara in una parte della comunità scientifica nell'ambiente universitario e in vasti settori della politica organizzato ecco credo che il problema sia anche quello di trovare una via comune che non sia il nuovismo ma che non si R. dulcis mo'che sembra oggi per alcuni versi riaffacciarsi
Qualche all'in l'ultima considerazione si riferisce alle considerazioni molto interessanti del professor viale
In Italia abbiamo affidato il sapere a un certo punto denunciava questo un rischio che c'è
Alle istituzioni cosiddetti tecnocratica c'è il rischio che l'autoreferenzialità non c'è dubbio
Perché questo è avvenuto nel nostro Paese proprio per mancanza di competitività nella politica la competitività nella politica aiuta anche ammette a far sì che ciascuno metta il suo sapere o la sua comunità del sapere nella condizione di essere competitiva e magari la sproni ad essere migliore dell'altra noi
Abbiamo affidato il sapere alle istituzioni tecnocratica forse da un certo punto di vista per il caso italiano questo ha finito per comportare più vantaggi che svantaggi perché almeno abbiamo sottratto alla competizione di basso livello politico
E il
Quel grado di sapere che è stato in qualche modo preservato dalle compromissioni di questo tipo
E una riflessione che andrebbe fatta comparata a quella di altri Paesi europei io credo che la sfida europea sia anche il vero problema che il nostro paese ad amanti penso che sia una grande opportunità per riuscire ad affrontare con una qualche possibilità di successo il tema che oggi ci affidato da questo commento
Regole Chiamparino c'è questa questione che sta ritornando negli interventi nel dibattito frapposto adesso non regole Casini è stato apposto Prina
Dal dottor Agnelli ed è la questione di come e possibile rivitalizzare il sistema del sapere il sistema dell'apprendimento in un Paese non sarebbe preferibile si domandava prima il dottor Agnelli istituire una forma di competizione tra pubblico e privato nel sistema del sapere il sistema dell'istruzione introdurre i voucher come è stato fatto negli Stati Uniti in alcune in alcune in alcuni provvedimenti di alcune compaiono alcuni comparti dell'istruzione ora qual è la sua posizione riguardo a questo
Intanto
Lei nella sua presentazione mia zia
Risparmiato diciamo così una mia premessa per spiegare difficoltà nell'essere in questo dibattito sia per tenere testa per così dire ai colleghi agli altri rappresentanti e sì anche per rappresentare in un grande spirito
Di D'Alema che in in qualche misura incombe sulle mie spalle
Cercherò di fare del mio meglio io vennero Giannini appunti diciamo avevo già pensato di partire proprio da questo punto che lei mi ha posto
Con un piccolo con una piccola un piccolo passaggio di introduzione
Il professor viale il sì di si chiedeva di rispondere in qualche misura se la diciamo a un quesito molto netto cioè se i problemi dell'acqua se la conoscenza e la ricerca scientifica
Li consideriamo davvero una priorità insomma o se sono solo una priorità per i comizi e per le tavole rotonde
La risposta
Ovvia
Io perché è ovvia nel senso che incerto sono una priorità non possono che essere una priorità perché se no perdiamo il treno dell'acrobatico della globalizzazione della corte della competitività io però su questo voglio dire condivido anch'io il giudizio BTP veniva dato prima dal dottor Agnelli e poi ripreso da Vattimo cioè io non credo che il nostro sistema
Formativo il nostro sistema scientifico ossia in una situazione di disarmo cioè c'è una situazione probabilmente assai critica più dal punto di vista del funzionamento che non dei contenuti che dovrebbero essere trasmessi però credo anch'io che era il giudizio debba essere un giudizio meno pessimisti
Mi sembra interessante la catena che si proponeva il professor Rubbia quando diceva verso cui ho avuto il privilegio di poter buttare un occhio sugli appunti
Ricerca imprese industriali innovative competitività duratura posti di lavoro crescita economica non c'è dubbio il quesito che però qui e al quale io francamente qui ho davvero un interrogativo al quale non so se ci non sono in grado di dare una risposta e anche Casini la sfiorato e non ha dato una risposta cioè il tempo perduto su questa strada
Perché qui si è perduto del tempo d'essai poi ognuno può andare a vedere quale Stato i la fase della della diciamo che la nostra storia del dopoguerra in cui si è perso più tempo io ad esempio penso che gli anni Ottanta probabilmente per tutta una serie di condizioni avrebbero consentito questo recupero dal punto di vista della indi degli investimenti nella ricerca scientifica innovazione adesso non mi non mi dilungo questo dico solo
Su ma settori come questi così altamente sottoposte a tensioni competitive
Quando si perdono dieci quindici forse mentali
Si può ancora recuperare
E forse ma qui mi fermo ripeto perché sono solo interrogativi per recuperare non bisogna cioè non c'è la necessità di selezionare molto di più gli ambiti in cui intervenire in cui investire per tentare di di recuperare e io penso di sì del discorso in generale secondo me non funzioni
E sulla scuola e ed anche sulla ricerca perché io devo dire che poi il dottor Ranieri nel suo intervento successivo probabilmente mi semplice sale così gentile mi spiega meglio qual è il punto di dissenso suo con l'onorevole D'Alema perché io dal suo intervento non ho colto così a fondo nel senso che a me sembra che
Il concetto di autonomia della scuola
Sia un concetto chiave sia la condizione di base ed è un concetto sul quale la politica del governo impegnata poi fra mille contraddizioni ma adesso che non stiamo facendo un discorso di politica
Di di di breve respiro
Di puliti puliti Sieni insomma cioè cerchiamo di poi ci sono le contraddizioni ma non stiamo facendo una verifica insomma ecco
La autonomia scolastica pare a me
Il concetto chiave su a partire dal quale è possibile ricostruire un'idea di sistema scolastico integrato in cui il pubblico e privato possano convivere competere in un disegno armonico diciamo e in un quadro anche di indirizzo e di controllo che garantisca livelli formativi adeguati per tutte le istituzioni
E francamente quindi io ripeto non lo so però a me pare che questo sia il concetto chiave l'idea
Mi è stato detto Wow certi
Mi pare
Ripeto non voglio entro quella verifica però mi pare che l'idea della defiscalizzazione delle spese scolastiche se è stata tirata fuori al presidente si è emerso nella discussione giornalistica degli ultimi giorni quindi non mi pare siamo molto diverso siamo molto di distanti da questo punto di vista rispetto all'idea
Del sostegno alla famiglia che investe nella scuola quindi ripeto a me la queste quello che a me pare importante che questo sistema scolastico nella sua globalità e nelle sue differenze garantisca livelli formativi adeguati l'accettabile per tutti
Ripeto e i criteri mi sembrano questi cioè autonomi l'autonomia da una parte perché l'autonomia la base della competitività sia fra pubblico e privato ma sia all'interno anche all'interno del pubblico
Da e la base con cui si possono attrarre risorse migliori per insegnare cioè da quello che io vedo più complicato e più difficile
Qui è un interrogativo che pongo la discussione e come cioè a parole facile dirlo ma poi nella pratica lo vedo più complicato e come poi garantire che questo non produca significativi ed irrecuperabile differenze nei nei processi formativi che sono diciamo che sono anche basati non solo ma che in qualche modo riflettano anche le difficoltà di accesso e di accesso
Sulla base della collocazione sociale sulla base dell'estrazione sociale dei livelli di reddito alle diverse strutture formative
Se si riesce a dare una risposta positiva a questo io credo che ci siano ampie condizioni per lavorare diciamo in un modo by partisan Rai queste il pressione alla costruzione di un sistema scolastico che chiunque governi deve essere una risorsa per il nostro
Ancora due questioni
Politica e sapere poi mi sono integrato volevo dare una risposta dal professor Rubbia ma semmai nel nel giro successivo
Qui
Si è il professor Rubbia questo lo cito propone per la ricerca scientifica un'autorità diciamo che su autorevole un autore un'autorità dotata di forte scusate il bisticcio autorevolezza scientifico che garantisca la definizione di grandi opzioni che su cui poi
Ora
Bene pongo una domanda provocatoria
Scusate se lo faccio ma secondo voi
La tutta la vicenda Di Bella
La cito fra virgolette per semplifica non dimostra anche che in Italia c'è una insufficiente autorevolezza della classe scientifica italiana
Cioè in altri Paesi europei
In altri Paesi europei
Illustri
Clinici che destasse che affermassero
L'irrequieto diciamo la non scientificità di un processo
Avrebbero suscitato movimento di pretori di masse eccetera eccetera eccetera eccetera
Ultima questione che riguarda più la politica
E insomma io penso e qui lo dico da sinistra ma secondo me dobbiamo rifletterci tutti
No è un sono un po'è un po'il dialogo con Vattimo insomma non che ha posto di più in questa sede la discussione cioè
Insomma la politica è conservatrice
Diciamo la verità
Cioè diciamo la verità messe io ho anche una cerco di dare una risposta buone cioè la politica conservatrice se no
Perché se non è per vincoli per forti pressioni esterne l'Euro e una di questo è l'Euro è forse il primo effetto della globalizzazione
Concreto
Noi
Non riusciamo noi tutti
Che su questo è un by partisan a rovescio
Non riusciamo a da affrontare il tema vero che insomma l'Italia davanti da vent'anni che è quello della sua modernizzazione
E da questo punto di vista io credo che questo incida anche negativamente sul sul mondo della conoscenza della cultura perché io ma a me piacerebbe lo chiedo soprattutto a Vattimo per come ha detto lui si occupa di un terreno che e di confine no fra l'attività
Cioè ma da quanto tempo è che un fatto politico con la P maiuscola non pone problemi di riflessione di pensiero di analisi teorica al mondo del sapere
Secondo me questo è un problema c'è il fatto che la politica sia troppo gestione dell'esistente e qui beninteso non sto pensando full ideologica e nulla di tutto questo
è un problema grande ed è un problema anche per la Tiziano perché le perché contribuisce anche in qualche modo non un al alla rilassatezza del pensiero politico del pensiero culturale sulla politica
Ho una risposta e ho finito io penso che questo questo lo vedo soprattutto dal punto di vista di una forza di sinistra secondo me perché la pochi partiti le formazioni politiche i movimenti annuncio pizze ecco la risposta acqua la risposta che io mi do per cercare di riflettere su questo punto non è tanto non è solo meglio che la politica non sa usare bene la cultura uso usare fra virgolette
Io mi do anche un'altra risposta cioè e che la politicante mi dà una risposta in Terna la poi cioè noi non sappiamo più rappresentare come dovremmo le parti più dinamiche della società ognuno nel proprio campo cioè noi io avverto drammaticamente questa cosa cioè noi
Alla fine nelle nostre opzioni quelle che emergono quel salvo rarissime eccezioni noi lasciamo sempre prevalere quelle che sono espressioni delle parti della società
Come dire meno dinamiche più inserite più garantite questo vale secondo me in tutti i campi della poi e io questo lo avverto come un problema per la capacità moderna altri modernizzatrice della politica ma la Berto anche come un problema per la capacità di come dire di poi di produzione scientifica e culturale
Che cosa che cosa ci dobbiamo aspettare allora dalla politica io qui lo chiedo al professor Giuliano Urbani non all'onorevole Urbani lo chiedo abolirlo o chiedo
In altri termini è quella che viene chiamata a Rho soluzione liberale intendendo per la soluzione liberale doveva anche l'Algeria che la persona stile meno raro per nozze che fino a Ronald Reagan mensa dallo Stato il minimo all'idea che la politica non è parte della soluzione dei problemi mai parte dei problemi che l'idea principale no è in grado in applicata integralmente di affrontare con successo un campo di questioni così importante così articolato come quello della della dell'educazione della formazione della formazione e della ricerca del verde dello sviluppo della cultura di un Paese per aggiornarlo o in che misura un compromesso è necessario un compromesso per questo campo tra questa linea di pensiero e quella che che potremmo chiamare il pensiero democratica terapie insomma da John Rawls
A Prodi l'idea che in qualche modo il Governo sempre un ruolo da esercitare
Allora cosa ci dobbiamo aspettare dalla politica
In primo luogo il microfono chiedo scusa ma per contrastarlo dettata
Ecco ma insomma e il governo di questa tavola rotonda per
Ma ringrazio molto per aver fatto la premessa che la domanda rivolta più a professore che non politico sul perché
Facendo vita politica da poco tempo tutto sommato rispetto alle esperienze
Vita professionali che ho fatto prima
Francamente non riesco ero molto allarmato dalle domande rivolte da tutti gli a rappresentanti della politica perché
Non riuscivo a individuare bene le risposte mi venivano invece più facili delle considerazioni dall'altra parte del tavolo naturalmente invece dalla parte di chi sapere leggero sapere forte ma insomma si dedicato al sapere il resto dei suoi dei suoi giorni
Ma io provo a rispondere adesso alla alla alla domanda molto bella del del nostro moderatore ma ma poi non vorrei come dire prima armi dell'occasione di fare delle considerazioni anche su quello che è stato detto da parte di altri
Beh e diciamo la globalizzazione in generale
Impone
Di far fare meno cose possibili alla politica
Per la semplice ragione che se noi pigliamo sul serio la globalizzazione
Io l'ho io non sono ancora fra quelli che la sta prendendo sul serio per la semplice ragione che è così
Accennata così contraddittoria qualcuno prima ha detto
L'Unione europea che è una prima risposta alla globalizzazione magari così fosse non è assolutamente così
è una scorciatoia non fa parte della globalizzazione l'Unione europea
Globalizzazione arriverebbe che non ci fossero i regimi regionali che non ci fossero i governi diaria regionale più o meno Europa fortezza non fortezza ma insomma qualche chiusura ce l'abbiamo non possiamo non aver c'era
Qualche diversificazione dagli altri non possiamo darcela
E di non è quello quando si parla di globalizzazione si pensa essenzialmente oggi a due cose dove la globalizzazione e veramente in corso di accadimento quotidiano accelerato finanza
E telecomunicazioni
Ecco lei si internet lo vediamo tutti
Le risorse finanziarie si spostano con una rapidità impressionante come tutti sappiamo
E con dimensioni globali
Vedi crisi asiatica vedi questo minaccia questo questa minaccia di crisi che speriamo che non si rivelerà tale al latino americana e così via
Allora la globalizzazione se la comunque la prendiamo sul serio perché riteniamo che andrà avanti malgrado le unioni europea
Ecco
Ed è la globalizzazione sul piano della politica tradizionale richiede una sola cosa che come la diciamo capiamo non essere molto realistica cioè governo mondiale
Perché l'unica struttura in grado di governare
Il globo
Ripeto vista con gli occhi tradizionali è un potere mondiale ecco basta dirla questa frase in parte per tenerla ma soprattutto per capire subito che non è roba
Pronti pronta cassa non si compra in un supermercato non è facile
Mancano grazie al cielo anche i teorici Vattimo mancano anche i teorici oggi e governo mondiale aggiungo grazie al cielo tanto pericolosa mi sembrerebbe la cosa
E questo cosa vuol dire vuol dire che più andiamo sulla strada della globalizzazione più ci muoviamo in quella direzione più saremo costretti a inventarci
Un governo una politica
Che basata
Non voglio urtare la suscettibilità della vecchia di viale sul decentramento cioè in altri termini
Scusa possibile e il Governo diffuso non è il governo concentrato il modello della del governo della politica della globalizzazione
All'OPA ideazione richiede realisticamente a chiunque abbia buonsenso di dire
I governi nazionali facciamo un po'meno il dovere di leggere i giornali facciano un po'meno perché in Europa ci siamo inventati la sussidiarietà
Ahimè stiamo scoprendo che è una presa in giro anche quella
Cioè è un meccanismo per lasciare ai governi nazionali più potere possibile rispetto all'Unione Europea ma se non fosse una presa in giro la battuta la parola sarebbe intelligente dal punto di vista storico perché perché vuol dire
Va male o che i governi diventano più grandi e più grossi bisogna fargli fare il meno possibile
E bisogna diffonde distribuire invece impossibile le Autonomie gli autogoverno di tutte le forme possibile
Auto-governo
Della letteratura Vattimo ha ragione saremo Shenzhen potevo ritratto ma qualcosina la produciamo anche noi qualche volta in queste materie ecco nelle letteratura
C'è l'ittica in questo campo non a caso la parola globalizzazione fa pandemie Sempre con una parola detta inglese intraducibile purtroppo italiano che caverna anzi no gravemente cioè noi governo concentrato
Ma il governo diffuso il Governo assegnato come dire a tutti i cittadini
Noi italiani abbiamo
Storica grazie al cielo per spiegare questo cosa che forse non hanno non sono così fortunati da altri Paesi la caverna anzi la conosciamo anche l'abbiamo anche conosciuta storicamente se qualcuno di voi si ricorda il Palazzo Pubblico di Siena e gli affreschi di Ambrogio Lorenzetti dedicati a
Alla metafora in qualche misura l'allegoria del buon governo
Si ricorderà che ci sono questi guai quattro grandi quadri dedicati rispettivamente a una raffigurazione di come funziona il ma il governo in città e in campagna
Come funziona il buon governo in città in campagna
E ma il governo ha una caratteristica che si vede ma il governante perché è un signore con la frusta
Gli altri sono i sudditi malinconici gli sporchi disturbi disordinati polizia Enzo della paura no
Incombe il governante si vede
Guidava nel il buongoverno eh
Sono le raffigurazioni della caverna perché del buon governo
Sia la campagna quella città ordinate operose con la gente che esprime come dire sorriso fiducia operosità appunto
Il governante non si vede
Cosa vuol dire che non c'è ma certo che c'è un meccanismo di governo ma è un meccanismo basato sulla diffusione massima delle responsabilità dei poteri e quindi di ogni cittadino è un po'governante di se stesso
Ma esso non voglio entrare nella retorica pittorica insomma per rispondere a domande del nostro moderatore credo che sia indispensabile che non ci siano soprattutto alternative quindi non è questione come vecchio liberale
Sì avere una forte sensibilità come dire
Per un governo che non sia quello
Esposto al rischio della tirannide il centralismo della etero direzione non è che e che francamente non credo che esistano alternative infatti dicevo prima scherzando
La parola letta caverna anzi
Vai in tandem con la globalizzazione
Mentre non c'è
Nessuna teorizzazione e il Governo mondiale cioè dell'istituto politico in grado di governare altrimenti ma un centro da un qualche centro la globalizzazione
Se mai
Da questo punto di vista dovremmo pensare a un'altra grande l'eredità storica italiana
Cioè e nell'epoca della globalizzazione
E non è vero che nel passato noi non l'abbiamo conosciuto all'epoca di globalizzazione
Rispetto al mondo conosciuto
Quanto meno tre mila quattro mila anni di storia che ci stanno dietro le spalle abbiamo conosciuti di ognuno c'è questo bel libro dipinti rischia adesso dedicato alla previsione di cominciare lo scacchiere mondiale fra qualche anno
Tutti come uno legge
Uno dice ma ma ma non è mica una cosa nuova questa è una cosa che c'è stata tre mila anni fa due mila anni fa mille anni fa a seconda di quanto il mondo fosse allora consunto verbali gli aspetti per varie volte è stato globale cioè altri termini è stato oggi diremmo anche un mercato tutto l'iter be le tavole amalfitana
Chi se le ricorda e tavola Amalfitana pubblicate diciamo così
Nel a cavallo del mille sono state la Costituzione
Dopo di allora dal punto di vista cambia de dei mercati degli scambi
A governato il mondo quella Costituzione per almeno un paio di secoli
Allora quello di cui avremmo bisogno se ma non è il Governo mondiale centralizzato ma semmai una costituzione della globalizzazione gli abbiamo bisogno come il pane
E questo riguarda tutti gli aspetti di politica internazionale ben conosciamo perché non riusciremo mai a Padova il padrone disabili senza una costituzione ecco della globalizzazione le grandi regole del gioco
Poveraccio è quello dell'intero sta cercando di fare dal punto di vista degli scambi ma tutti gli altri settori non ci riusciamo e anche nel settore del commercio internazionale siamo indietro perché rispetto al alle queste esigenze dall'Uruguay Round in poi abbiamo partorito topolini microscopici rispetto alla bisogna
Ma ma bisogna è chiara non un Governo mondiale quanto semmai una Costituzione
Con le grandi regole del gioco e dall'altro tavola Amalfitana e dall'alto meccanismi di diffusione redistribuzione più sussidiaria più
Redistribuita possibile degli Calisti potestatis
Io approfitto però di aver la parola per fare una considerazione
All'Ater e un po'della domanda che gli ha rivolto gentilmente il nostro moderatore
E cioè
Torno alla domanda che anche questa provocatoriamente li faceva faceva tutti noi viale ma siete convinti di queste priorità quando fate politica siete convinti
Fra le priorità nazionali cioè questa dell'investimento nel sapere
Come fattore istintivo di competitività sul terreno della globalizzazione
Ecco
Io da questo punto di vista dicevo prima fax cavo a a metterle nelle vesti di di un politico Poretti beh perché con Riccardo viale non solo abbiamo creato la Fondazione Rosselli abbiamo creato anche i rapporti
Erano destinati a questo argomento fa le politiche pubbliche nazionali in particolare la politica della ricerca scientifica la politica dello sviluppo del sapere
In tutti i suoi aspetti
Bene
Mentre mi trovavo o del tutto a casa mia quando conviviale portavamo il Progetto
Devo dire che oggi
In parlamento e quella piccola esperienza anche di governo
Riccardo devo confessare
Oggi dubbi vede manco imminente
Di proporre questa cosa fra le priorità pubbliche del paese
Ma perché non mi viene in mente non perché ho perso il senso di quell'esigenza lo mantengo vivissimo ancora oggi
Non perché il Parlamento non ci siano terzo gruppo di persone
Fa cui Casini con cui
Potrei facilmente scambiare delle idee su questo e capire e al limite produrrà proprio di legge al limite proporre qualche atto parlamentare più o meno significativo ai nell'opera niente di figlia
Ma perché ciò che tutto questo non fa parte della competizione politica oggi nel nostro Paese
Devo essere sincero Franco
Questa roba qui non solo ha una bassa domanda politica il basso interesse della gente
A un bassissimo grado di interesse presenta un bassissimo grado di interesse
Diciamo che i politici che contano no non più non conti niente
Politici che decidono che cosa ha priorità per tentare di vincere la competizione politica formare la coalizione vince le elezioni
Formare un governo
E così via
La cosa più grave e che terreni cose di questo tipo cioè la politica della ricerca scientifica politica dello sviluppo del sapere
In tutte le sue applicazioni scuola e compagnia bella
Non è nemmeno un terreno oggi di possibile bipartisanship
Perché si
L'apporto in questo momento esistente fra dunque ad esempio maggiore imponibile a proposito di bipolarismo
E tale
Nessuno nemmeno considerare l'ipotesi
Impegnarsi in un tema del quale non sa che i ricavi vanno sicuramente al proprio gruppo e non anche i largamente io addirittura soprattutto al gruppo avversari
La Bicamerale perché è fallita la Bicamerale è nata male perché tutti erano terrorizzati dall'inciucio
Allora quando due si mettono d'accordo si mettono assieme per lavorare a un compito comune ma si vergognano all'ipotesi che essendo comune questo risultato possa essere attribuito ha proprio Danilo invece che a proprio vantaggio beh è l'ho capito il gioco per forza poi le bicamerali producono mostriciattoli producono topolini e perché perché quando non c'è un'accettazione reciproca sufficientemente forte
La paura di fare il gioco dell'altro è tale per cui da qualsiasi compromesso nascono pesti di compromessi
Quando è uscita la parola inciucio all'inizio della Bicamerale io ho capito che non avremmo portato la cosa i fondi perché quando si ha paura di andare d'accordo
Non si può pensare che si produce un grande accordo
Sì la paura di andare d'accordo
E tale d'appartenere la compagnia nell'altro ma vi ricordate l'episodio della crostata di Casale
Quell'episodio rivelatore perché quando le grandi forze politiche non sono vivere
Produrre
Donna corde compromesso
Su una cosa che è la regola fondamentale della competizione politica in tutti i Paesi del mondo la legge elettorale be allora nell'immaginate come si possa trovare accordo sulle altre cose B vere diventa veramente difficile il crocus X salta se non risolviamo questo problema della accettazione reciproca
Vattimo nostro sapere debole ma e qui il passaggio fra opposte locali
Passaggio Frei
Dal disarmo il disarmo reciproco più o meno bilanciato per il Patto civile
E richiede questa accettazione reciproca se non c'è questo è difficile produrre loco ci teniamo s'appartiene alla nostra storia purtroppo va con questo concludo
Ops la politica la ricerca scientifica come bene pubblico di un Paese non è in condizioni fanno
Molte grazie
Io sono abbastanza un problema però essendo un moderato democratico voglio sentire anche l'opinione degli altri a cambiare programma un po'perché gli interventi sono sono protratte un po'più lungo di quello che immaginava è un po'perché dell'aereo io non ho ancora avuto qualche anomalia regolarmente allora invece che imporre un secondo giro purtroppo io mi limiterei a chiedere a tutti gli oratori presente questo tavolo se intendo puntualizzare una questione rivolgere una domanda approfondire un punto che secondo Gore non sia stato chiarito lascerei questa cosa facoltativa
Dottore la scuola
No io prima di tutto
Vorrei dire abbiamo sentito parlare
Diventa nazionale
In cui sono perfettamente convinto io credo che non si può essere dei buoni italiani detenuti debole
Essere buoni europei se non si debbono
Detto questo io credo che senza andare al discorso delle regole globale se non riuscissimo a mette insieme o contribuire
All'identificazione di regole per la gestione europea sarebbe un grossissimo passo avanti questo non significa Fortezza Europa significa all'identificazione
Di un modo di gestire l'Europa che può effettivamente anche essere di esempio all'evoluzione della globalizzazione io chiedo che esistono alcune cose che in Europa sono più forti che da altrettanti
Credo che si può avere una politica sociale
Accettabile che accetti la competitività e l'aria della competitività con
In un modo diverso da quanto avviene in altri Paesi e rendere questo
Il l'obiettivo di riferimento dei paesi in via di sviluppo che ricordiamoci hanno credo moltissimo da questo processo di globalizzazione giudico dal CIPE prima quanto è aumentato il commercio internazionale indubbiamente per la prima volta io credo nella storia dell'umanità l'aumento del commercio internazionale è andato ad evitarlo direi in modo paritario deboli
E tende ad aumentare sempre di più la componente di vantaggio dei Paesi poveri
Siamo sulla strada giusta però per essere sulla strada giusta
E riuscirà a raggiungere l'obiettivo della competitività io credo che noi come singoli paesi europei
Dobbiamo aiutare a costruire un Europa che sia capace di raggiungere quei risultati a cui faceva riferimento il professor Rubbia
Il discorso dell'innovazione o la impongono all'innovazione nel modo più valido possibile Poli innovazione saranno o le università o le aziende a metterà in atto ed essere competitivi però bisogna che vi sia un programma complessivo che individui come questo fatto diventa assolutamente
La se il secondo punto è la risposta all'onorevole Chiamparino per quanto riguarda diciamo la differenza
Con all'onorevole D'Alema noi abbiamo avuto una volta un colloquio ed era pubblico anche sul discorso del dell'apertura di mercato
Nell'ambito del discorso di apertura di mercato gli ho fatto l'esempio che ho portato oggi cioè anche la scuola avrebbe dei notevoli vantaggi
Se usasse le leggi del mercato si ripose la possibilità effettivamente per il singolo cittadino discendere o attraverso voucher o attraverso altre forme
Quale tipo
Scuola risponde meglio alle proprie esigenze
La risposta all'onorevole D'Alema fu molto ferma quella volta lì dice educazione e sanità sono di esclusiva compiti contendibili esclusiva
Competenza dello Stato quindi non abbiamo niente contro l'esistenza di scuole private maghi vivano per conto proprio non abbiamo aiuti non abbiano sovvenzioni se la gente poi può permettersi di andarci Giba ma noi dobbiamo assicurare la miglior qualità possibile
Di un servizio pubblico e l'educazione de nella sanità perché questo è competenza dello Stato
Di che il dibattito è stato un pochettino io credo che il passato ci ha insegnato come la migliore qualità senza una forma di mercato senza una forma di competizione e difficilissima da raggiungere quindi noi siamo a favore di una competizione legata alle regole di mercato anche nell'istruzione e anche nella sanità
Quindi io credo che veramente nel nostro Paese l'abbiamo detto mille volte come industriali ma quello che veramente ci profondamente necessario
Essere competitivi nelle potrà nell'epoca della globalizzazione
è una effettiva deregulation nell'ambito del Paese e la possibilità di un decentramento vedo l'attivo il modo reale e la flessibilità che sono poi due cose che vanno assolutamente in parallelo di regole certe e flessibilità parli
A proposito di
è venuto in mente perché
Lo ha ricordato credo l'onorevole Chiamparino sul ruolo dei mass media
Di Bella
Dopo l unico sito d'aste qual è stato il ruolo dei mass media sul caso Di Bella
Devo dire però sei
è vero anche che servono i mass media nel caso Di Bella è stato demagogico e vergognoso e sorprendente anche il ruolo avuto da sotto
Dell'associazione
Avevo paura
Per non parlare dei più deboli
Va bene tra è cominciato da quello dei pretori male domando c'è qualcun altro che il tende precisare approfondire un punto
No io volevo solo porre a Urbani questioni temperata dal potere dal dottor Agnelli se ho capito bene cioè come si fa a dire che l'Europa non senta l'Unione europea non c'entra con la globalizzazione
E a me pare che se usciamo dall'utopia termine nemmeno de utopia desiderabile del di un centro unico che governi protesi globalizzazione credo nemmeno perse
Io non riesco a concepire il governo della globalizzazione possibile se non come un progressivo alla progressiva costruzione di livelli di governo dell'economia
Che siano il più possibile omogenee autorevoli responsabili credibili è a me sembra che l'Europa da questo punto di vista
Se quando non sarà soltanto l'Europa della moneta che peraltro è fondamentale ma sarà anche l'Europa con delle regole politiche può corrispondere almeno un parzialmente questo comunque il passo in questa direzione semmai dopo del fatto
Come dire che che questo per l'Italia è stato all'ottanta per cento di un'imposizione ma un vincolo esterno più che non un'acquisizione una dedizione consapevole
Poi
Solo per non deludere la cortesia di Chiamparino ha coinvolto ecco sì probabilmente la come io mi sono espresso potrà può esser nato a qualche equivoco equivoco è facile a diradare però
L'Europa in questo momento per il modo in cui è nata per il modo in cui opera in questo momento vuol dire questo nello storico
Gli ultimi dieci anni quindici anni
Rispetto alla globalizzazione non è un fattore di mobilità e di flessibilità è un fattore di rigidità e di esclusione purtroppo è questo qual è il limite dell'Unione Europea cioè a determina che contraddice per troppi aspetti e per troppe occasioni nel troppi campi
Naturalmente anche nel campo della ricerca scientifica Luca anche in campo dalla politica
Di sviluppo del sapere rispetto a quello che potrebbe e dovrebbe fare è in controtendenza da questo punto di vista è quello che mi preoccupa non mi preoccupa
Che favorisca la globalizzazione di preoccupazione elemento di ostacolo in qualche misura e del resto l'indicatore ce l'abbiamo verificato per contanti naturalmente ma l'indicatore principe
Che è un'area che non favorisce la competitività degli europei con il resto del mondo ma ostacola la competitività delle istituzioni europee
Per il resto del mondo a questo proposito
Ho un punto di dissenso parziale almeno con l'introduzione di viale quando viale parlava del Montello
Tecnocratico delle decisioni dell'arbitro pratiche ha detto e anche un modello che finisce per incorporare il massimo di informazioni e conoscenze lo escluderei nel modo più categorico
Il modello tecnocratico minimizza non massimizza
Informazioni e conoscenze questo non è vero da oggi è vero da i tempi del dibattito grotteschi Stalin sulla pianificazione sovietica fu tra scritti disse che gli disse scusate se la lettori in bolletta
Va vuoi fare veramente la pianificazione così ma voi immettere nel sistema di equazioni tutte queste informazioni pari a quelle che possiede un mercato ma sei matto
Ecco naturalmente questo ma sei matto gli accostato poi anche la vita a Trotsky
Ora quello che sostengo io è che i modelli tecnocratici sono altamente selettivi e minimizza Trinci delle informazioni e conoscenze perché perché per per ovvie ragioni o mercato essendo
Enormemente più ricco
Persone decisori istituzioni incorpora informazioni misura incredibilmente superiore a quanto non può fare anche il più elevato dei meccanismi decisionali di tipo tecnocratico
Tuttavia l'opera
Tutto io vorrei dire che giudizio inidonea ascoltando discorsi
Per cui il cornico perfettamente
D'accordo con quello che penso anch'io ma particolare
Discorsi dell'onorevole Urbani fanno pensare che di fatto
Forse sono stato fuori dall'Italia potente imperversa arrivati pianista
Come conosciuto tutti questi discorsi sembrano permetta caro onorevole
Alquanto fuori fuori fuori tempo il tema oggi Rebel specifico quello di capire se vogliamo che la ricerca abbia una nuova partenza che ci permette di aumentare la competitività al nostro Paese queste la domanda tutto il resto quello che è successo tre mila anni fa non ci riguarda e non ci interessa
E non dimentichiamo che oggi siamo in situazioni in cui non possiamo prendere il modello Białystok per riutilizzarlo replicare dei Cats non funzioni
Non funziona per quale motivo perché non ci sono delle Palitta discale nel senso che quando abbiamo dieci miliardi di persone che si muovono non è la stessa cosa come quando si faceva la guerra
Che quando abbiamo un internet che ci permettesse di comunicare microsecondi in queste condizioni non la stessa cosa avviare i documenti e come di rinviare
E dire le le cose
Per le uve da da Cartagine che arrivavano a Roma
Disco quindi troviamo pronte a soli io credo che la situazione è seria
Secondo me la situazione associata alla globalizzazione
Il quantum jump ed transizione Quantica salto fondamentale traversare nel novecentonovantanove dominano le soltanto cambiare il secondo me cambia le regole del gioco
Credo che la globalizzazione come indicato inizialmente dalla dalla prima presentazione che del professor dialettico
Il delitto interamente
Rappresenta che oggi giocheremo un gioco che non sarà più spesso e soprattutto il gioco indizi può non ci sarà più tardi sarà più praticamente sicurezza nel senso che
Le cose
Punto di vista economico e non politico il discorso di fare un governo globale non ha alcun senso stiamo parlando di economia ma stiamo parlando di politica
D'altra parte ci sono le superpotenze dovrebbero fare governo globale
Altro discorso e poi niente a che fare con Markus del tour di oggi sapere abbiamo bisogno la scienza petrolieri
Per portare avanti un programma di complessi e chiaramente la scienza può essere diviso in due categorie
Può essere e di fatti
Del nostro discorso che in America Silence is business Seine si scoccia
E questa e la fondamentale differenza ante due punti di vista dobbiamo continuare a occuparci io non ho alcuna difficoltà a continuare occuparmi ribatte disabili si vuol dire rivivere anche se poi è stato copiato ne siano cara delle sue molto il programma socialista
Diciamo direi che
Insomma va be raccolto però è una cosa molto interessante
Il problema è abbiamo bisogno di te lo scienziato che venga come pompiere
Un tempietto ad aiutare in qualche modo nell'incendio causato dalla necessità di
La risposta è racconta questa inclusione oggi no
Lo scienziato portare tranquillamente a casa sua è occuparsi gli affari suoi vedere le proprie cose e cercare ed un si tratta comunque di necessità
Diciamo
La funzione
Partecipazione sociale a una società quando licenziati hanno fatto una cosa orribile hanno fatto cose orribili alimentato la guerra e questa è stata una grave per favore percezione il sette e l'ha fatto
Oggi ci dice
Aiutate la guerra economica in parte la differenza
Evitate carte di fare delle cose che
Il primo a guardare rapidamente litighiamo Peckham prende il problema che va risolto
Stiamo penalizzando non si possono fare queste cose senza scienza e ambiente il proprio incarico cinquanta licenze allora c'è bisogno di questa scienza lo scienziato per riuscire dalla sua stalla e cercare di evitare diventare cittadino
La figlia discussione di oggi parla per tutti i giorni e questo non è quello
E siamo che è ancora prematuro per il nostro Paese pensare scienza possa essere
C'è ancora a livello della cultura classica accetterà di fatto io avevo parlato di Corfù qualcosa a proposito della del fatto che la scienza in Italia da cose più
Musica sono stati l'Italia mancato completamente
Tutto scientifico del secolo scorso
Ma sul
In Italia ancora bisogno facendo uno pseudo tale le votazioni pepite nella nella Izzy proprio di britannica sono dieci volte più grande di quello che viene
La Walter la vestiamo delle
Nella Treccani
Però rimane chiaramente che credo che esco da questa discussione con attenzione
Il fondo
La scienza non è stata ancora capito
Meno ripeto ancora come
Questa scienza possa essere chiesta nel
Però la conoscenza ma
Questo aiuto sempre ancora
Fuso con tanti altri discorsi che non parli per i parchi per grazie
Per salvarlo
Da prima effettivamente pesano mica lasciare che la cosa finisca tutto il pessimismo contro
Intanto se da questo dibattito tutti fuori
Il tour siamo magari non rappresentiamo tutta una comunità intellettuale nazionale
Però
Sui fili sulle cose che funziona ancora benissimo il professor Rubbia nessuno dissente
Il problema è che molti di noi si sono costituiti da una questione di con me trasformare la politica italiana in relazione a questi scopi
Allora la conclusione anche per professore onorevole professor bandi e anche piuttosto pessimistica tre questo si giustifica il presidio di Rubbia se è vero che oggi a livello politico non possiamo neanche immaginare imporre al centro in una lista di priorità abbastanza e l'altra la questione della delle Risorse per diciamo per lo sviluppo scientifico
Ragazzi sì siamo non so Ceronetti dovrebbe presiedere questo dibattito piegarsi che stiamo andando verso la catastrofe che tutto sommato tanto vale accetta non so
Credo che Chiamparino avesse per esempio presentato un discorso interessante secondo me dal punto di vista in cui diceva il leader che poniamo il problema all'amico di globale se possiamo immaginare di recuperare alquanto ritardo sarà sui sui quei terreni non so mai come nell'industria
A parte l'automobile ma diciamo abbiamo esportato scarta in modo eccetera
Si può fare qualche cosa
L'altra idea che è circolata su questo in questo dibattito è cosa possiamo fare per intanto per riqualificare la scuola il consigliere Walter sembra molto significativo io
Mi sono sempre astenuto dall'aderirvi il perché credo che nella Costituzione c'è una questione fondamentale che bisognerebbe modificare non si possono fare le acrobazie io non voglio difendere la Costituzione anzi avventure per la Bicamerale Lucrezia modificare un po'ma non ce l'ha fatta
Non so se solo per le ragioni del suo vale ma insomma nostro contrazione da grazie
Il corno
Allora per esempio la questione Walter e tutto il insieme dell'autonomia scolastica qui si sta avviando proprio questo governo centrosinistra non è poi tanto
Da buttar giù nel senso che l'autonomia della scuola l'autonomia per le università va verso una forma di qualche tipo di privatizzazione controllata d'autorità come succede negli Stati Uniti dove ci sono tra privato ma ci sono dei requisiti a cui le avversità devono rispondere per poter ancora vere
Il diritto di dare
Adottare avverte il prezzo
Direi che io volevo intervenire solo per per manifestare un pessimismo più moderato revoche mentre invece vittima vediamo diventare Chris siamo la quinta potenza industriale del mondo produciamo forse la quinta potenza calcistica
Noi siamo non
Ma però siamo vicini forse meglio dalla Germania decreto emanato del tre zero dando ai croati noi siamo abbiamo resistito
Tra l'altro va be siamo la quinta la sesta dunque non è proprio così disperato possiamo tentare dal punto di vista politico
Ripresentare alla coscienza nazionale queste tematiche sul piano della politica scolastica che diventerà centrale nella nella verifica eccetera eccetera dunque sul piano forse andrebbe discorsi sulla disoccupazione il sugo
Perché anche qui la sensibilità comincia a essere un po'meno paga si dice bene diciamo la creazione di nuovi posti dipende dall'inserite dopodiché consente ci servirà in borghese ma la la la politica purtroppo non lo voglio insegnare ai politici ma me lo ricordo sempre l'arte del possibile
Poi sono intellettuali diciamo anche facciamo gli osservatori della politica perché Marco più tranquillizzante abbiamo delle soluzioni molto
Precise da proporre o così opposti no i politici devono fare i conti con i tempi era un altro nome vento presente del consiglio RAI misure
Mi aveva proposto di rallentare il ritmo delle elezioni
Devo dire che tra le sue idee però credo che in questa dagli investigatori perché bisognava in qualche modo offrire ai governi delle possibilità di pianificazione un po'più a lungo cioè tutti i momenti c'è un'elezione che costringe a rivedere la maggioranza di fare tutta commi ampiamente diamogli antidemocratica forse un'idea sta purtroppo poste accompagnata ritorna
Craxi altra cosa non grazie
Non sarei così pessimista butterei politici come conclusione dall'indomabile a riflettere su queste questioni dell'autonomia scolastica dell'allocazione delle risorse suo
L'idea del del creazionismo il posto di lavoro eccetera poi Pombia credo cose più
Naturalmente in funzione ragion d'essere pessimista ma il pessimismo della ragione soltanto
Il modello
Io non voglio fare la patria la Cassandra
Fra i discorsi
Se per lei sempre perfettamente corretta offre perché alla fine paese tante potenzialità Repubblica questo se siamo al testo posto secondo me bene grazie al sistema ma grazie alla qualità individuale invivibili perché abbiamo della gente che io lo vedo quando vado all'estero vedo che all'estero e tutte le tanti mondi rapidità di perché l'italiano che arrivato ricoveri tutto da solo perché
A
Arrivare
Ecco riprende una certa posizione in questo senso credo che la nostra più grande risorsa sono le qualità umane vediamo attaccarli utilizzarli mobilio e questa è una responsabilità dell'italiano appena italiano Marco Pantani il sistema che parte il fatto che adesso migliorato siamo qui per discuterne
Secondo punto mi sembra anche questo importante quello relativo al fatto ha funzionato ieri deve funzionare domani
A me va benissimo questo discorso ma non dimentichiamo che Silvio se fosse arrivato qui due anni fa adibirli che Giappone avrebbe avuto dei gravissimi problemi economici che la Korea sarebbe infatti un fiasco colossale
Tutti quanti voi elettori pessimista Cassandra quello che mi pare perché quindi da un per richiamo che oggi le cose possono svilupparsi in maniera abbastanza abbastanza abbastanza rapide abbastanza come dico non abbiamo una rete sicurezza che aveva passa Giappone si trova integrale crisi asiatica non è un un messaggio molto importante
E questa dibattito in maniera il più prevista io non so se la soluzione europea dell'euro per cose eccetera funzionerà in maniera meravigliosa sarebbe belli ricchi eccome diceva per l'estensione delle finanze secolo fa arricchite evidenziate per però voglio dire che questa situazione di rapida globalizzazione il cambiamento eccetera figlio di tendenza e di l'occupazione su dove stiamo andando e costituendo con queste forze
Analoghe a a forze di carattere sì dico se vogliamo
Vengono dall'Est questo ponte di fondo dobbiamo far molta attenzione ora io certamente la mia posizione
Non riguarda l'Italia dall'ex dall'esterno quella guardate all'interno non del tutto scugnizzo che ci debba essere
Il tedesco per cui abbiamo verrà un tempo di Baghdad detto motivo per cui gli avete
Il tratto su tutto il territorio insieme al Sacco non sarebbe proprio diretta del tutto
Io non ho titolo per trarre alcuna conclusione da questo dibattito questo è assolutamente chiaro ne propongo uno ne propongo una collettiva e della seguente più comodi fine della auto nel suo decennale la Fondazione Rosselli perché è stata capace di organizzare questo dibattito senza più interessante del Siena convegno della scorsa settimana
Grazie