"I ragazzi di Berlinguer" presentazione del libro di Pietro Folena, edito da Baldini e Castoldi organizzata presso il Circolo della Stampa

Signori buonasera scusate il tono sbrigativo innanzitutto grazie per essere venuti da casa editrice si rincresce di essere riuscita prenotare una stanza troppo piccola per l'inevitabile imprevista partecipazione della gente che sta in piedi ci scuserà la prossima volta ammesso che ce ne sia una saremo più saremo più attenti e più ottimisti
La presentazione del libro di stasera è una presentazione che noi sentiamo particolarmente perché Ivano Di Pietro Folena I ragazzi di Berlinguer è un libero di una generazione che Eva da noi più anziani anzi da Mario Capanna più anziano no forse io più anziana e Capanna
Sino a Pietro Folena e coglie tutti
Tutti noi di fronte alla al Dodo e alla figura di Enrico Berlinguer
Io volevo ringraziare particolarmente Walter Veltroni che non so cosa non ha fatto per essere qui stasera e che dovrà lasciarci per ritornare a Roma per un importante impegno di governo presentare Walter Veltroni che come voi sapete ha scritto qualche anno fa un libro un importante libro su Berlinguer
In un momento in cui sempre edito da Baldini e Castoldi in un momento in cui la figura di Berlinguer iniziava a ad essere oggetto di studi di valutazioni di analisi anche di critiche
Per farla molto breve incomincerà parlare Mario Capanna
Che sarà Breve per permettere a Walter Veltroni di fare un intervento per permettere al Pietro Folena poi di ma intervenire a sua volta esse riusciremo comunque cerchiamo di cercheremo di ricercherà hanno anzi eccetera folle di rispondere alle domande che avrete la voglia e il piacere di fare grazie Mario incominci
Ha modi premessa e per indicare lo spirito con cui mi sono avvicinato al libro
Vuole dire che pur nella diversità di idee di orientamenti
Io ho avuto più di un contatto con Enrico Berlinguer e quindi questo libro mia coinvolto conservo una lettera Enrico Berlinguer che nessuno conosce qualche biglietto che ci scambiamo al Parlamento europeo lontano da occhi ITA Diotti
Gli fece anche da battistrada mio malgrado ai fischi craxiana del congresso di Cremona per ottantaquattro io arrivai malauguratamente cinque minuti prima di lui e quindi fece la prova di Assange c'era il momento del decreto di San Valentino contro la scala mobile su cui poi fu fatto l'ostruzionismo quindi rapporti molto tesi
Tra cui circa sei
Un libro questo di Folena
Che io ho letto con interesse
Non senza critiche le dirò rapidamente
L'interesse deriva desidero precisarlo dal fatto che ogni volta che si cerca di fare i conti con la memoria storica e questa secondo me è un fatto politico
Perché altrimenti sia il voto alle spalle
E oggi tutto converge a triturare la memoria storica
E siccome quindi non si sa da dove si viene poi non si sa dove si va e questo è molto pericoloso
Vi è un rilievo che Folena farà che mi ha molto interessato
Se ho ben capito a pagina trentotto trentanove Folena dice il PC e Berlinguer non capirono il Sessantotto adesso io riduco all'essenza ma questo mi pare grazie
Il che non solo è vero
Purtroppo ma è un'affermazione questa che non si trova frequentemente nella bocca di un dirigente comunista ieri è pidiessino
E questo rilievo che ci tenevo a fare
Perché perché poi da lì si dipartono molte cose
Io penso che la strategia di compromesso storico
Che Folena in parte giustifica ma in parte politica non fosse inevitabile
E peraltro nella storia niente inevitabile giacché se pensassimo questo approveremo al determinismo storico e quindi ci sarebbe alcuna discussione
Io sono sempre stato persuaso di quella cosa che Folena tiene presente secondo cui se il pc di allora
Avesse lavorato per moltiplicare i spingere in avanti la grande spinta ideale culturale e anche politica
Del biennio italiano unico al mondo sessantotto sessanta onorato uno caldo operaio quindi Polito
Certamente non sarebbe stata possibile la spallata e cioè un ottobre romano un diciassette a Palazzo Chigi no ovviamente
Ma io resto persuaso che il destino culturale politico del nostro Paese avrebbe potuto essere ognuno un poco di fare show
L'idea di introdurre elementi di socialismo sic
A fianco di piccoli Gabriele Andreotti
Non poteva si accorsero stesso Berlinguer infatti che farà con foto di Salerno quando prima o erano usciti dalla stalla
In questo senso non approfondisco oltre ma il libro è degno di interesse di avviso perché pone comunque fa affiorare dei nodi di interpretazione storica che sono autentici
Seconda parte veloce
Il libro mia un pochettino deluso nella seconda parte Pietro
Io ho letto il sottotitolo no viaggio nella cultura politica di una generazione e ho detto per radio così siamo questi quarantenni al governo ci dica un bene dove vogliono andare cosa voglio fa quale mondo del terzo millennio immaginano qui la cosa un po'fiacca siccome la dico per rapide battute
Sì è una sinistra
Viene scavalcata a sinistra dal Papa c'è qualcosa che non funziona
E voi sapete che questo avviene
Bando ai commenti salaci
Questo Papa indubbiamente conservatore per quanto riguarda alcune questioni di fondo relativa alla sessualità contraccezione
Ma sui temi sociali è una bomba
E lui che dice no al capitalismo selvaggio sicché
No a questa politica degli armamenti e questa politica dell'alimentazione
A questo mondo rovesciato un quarto dell'umanità sopra tre quarti sotto della disperazione
Rapidamente oggi
Il nord della terra dove vive a pena un quarto della popolazione mondiale
Consuma il sessanta per cento degli alimenti globali
Più del settanta per cento di energia
Il settantacinque per cento dei metalli controlla l'ottantuno per cento del commercio lordo
Il novantacinque per cento dei risparmi commerciali bancari e si potrebbe continuare
Questa è la globalizzazione
Dinanzi a questo il principio meno profitti e più umanità
Lo facciamo nostro oppure no
Siamo liberi di non farlo nostro
Ma allora si verifica ciò che Gianni Agnelli dico Boneschi a mente disse qualche mese fa
Si vuole un governo di sinistra per fare una politica di destra non ci si equivoco io sono nettamente favorevole che al governo ci sia Prodi e l'amico Veltroni piuttosto che Berlusconi e Previti
Non c'è confronto
Pur tuttavia i rilievi gli stimoli critici credo che siano pertinenti
Io penso che una sinistra che non si ponga il problema
Di dire chiaramente
Che il mercato non può essere il regolatore unico
Perché nella globalizzazione vige una sola regola l'assenza di regole che non siano quelle del più forte
Ogni otto secondi un essere umano è costretto a morire di fame
La sinistra non può tacere dinanzi a questo ma badate non solo in termini di denuncia
In termini di proposta
E quindi di redistribuzione delle risorse
Nella seconda parte della punto finale
Il amico Pietro
Non ne che quello che delinea diciamo la prospettiva al futuro il domanda della sinistra
Non compare Pietro in quella parte nemmeno una volta la parola lotta
Pericoloso
D'altra parte io vedo
Una sinistra in questo momento che si occupa di tutto
Dalla rottamazione delle auto Agnelli al ritorno dei Savoia
Tranne di mettere in piedi movimenti durevoli
Di massa trasformatori di donne e di uomini di giovani
Che sono la forza vera Dino sionista per formatrice
Si si pensa di governare solo da Palazzo Chigi già l'esperienza di me mi insegna non ci si riesce
E non si dura a lungo
E quanti allora vedo che muoversi sono solo gli agricoltori per le note ragioni particolari
Che gli studenti ad ogni autunno dando vita a una fiamma interessante ma che poi col panettone di Natale si spegne
Che gli operai stanno fermi
Che il sindacato con un certa e basta
Senza milione di persone dietro che spingono per la trasformazione
Ecco allora capisco perché miele così tranquillo
L'avete mai vista così tranquille silente
Mai sta mai
A e continua a questo le quattro finisco
Sono d'accordo con Folena sul fatto che due sinistre sono troppe
è un lusso che non ci possiamo permettere secondo me
Peraltro a farne una non è facile
Pensare a una federazione però unità delle sinistre che quindi mantengono una peculiarità di diversità
Certamente
Multiculturale una federazione non monolitica multiculturale
Molti ideale direi
Questo credo che possano essere nell'ordine delle cose possibili
Con una progettualità alta e persuasiva
Che coinvolga galvanizza il cuore di milioni di donne e di uomini di giovani e di persone
Come in questo Paese è successo
Epoca certo che non si può ripetere nessuno ne chiede la ripetizione sarebbe ridicolo
Ma della cui lezione sarebbe bene tener conto per andare avanti concludo
C'è questo libro come mi sembra serva ad aprire una discussione
Sulla prospettiva
Penso che sia largamente positivo e io gli do il benvenuto
Brera
Io chiedo scusa se dovrà fare una cosa che non non è mia abitudine fare cioè andar via prima che la cosa si dibattito sia finito ma
I famosi impegni di governo e quali Dalai faceva riferimento in questo caso sono veri non quelli dei cinegiornali degli anni Cinquanta una riunione che ha convocato il presidente del Consiglio questa sera
Alle nove per cui insomma io ho fatto appunto un po'una una volata ma ci tenevo ad esser qui per diversi motivi
Per il tema del libro per l'autore del libro per la casa editrice per le persone che lo presentano
Per dire qualcosa su un tema che a me sta a cuore vedete io
Credo che noi dobbiamo mettere in buona relazione del passato e il presente
Per usare una vecchia espressione di un titolo di un libro di un autore che cercare un il passato il presente della sinistra italiana
Io credo che noi oggi possiamo guardare con un certo ottimismo al al futuro che abbiamo di fronte
In fondo questo secolo e persino questo millennio si chiudono avendo in larga parte delle società occidentali
Al governo donne e uomini che hanno dentro
Sistema di valori
Dei programmi delle idee che appartengono alla grande famiglia
Della sinistra
E questo è in questi termini la prima volta che accade governi democratici eletti democraticamente scelti dai cittadini non imposti dal rivoluzione di nessuno
Espressione della volontà popolare
Che cercano di portare al punto più alto possibile l'armonia tra due termini che devono essere messi in relazione cioè la crescita sociale
Con l'equità sociale
In fondo la sfida nostra la sfida delle sinistre che oggi governano è esattamente queste riuscire a modernizzare a trasformare il proprio Paese al tempo stesso elevando la misura delle pari opportunità per i cittadini e facendo crescere l'equità sociale
Io sono un uomo di sinistra che a Palazzo Chigi in una posizione diciamo impegnativa
Da due anni da un anno e mezzo a questa parte ci sforziamo tutti quanti nella coalizione dell'Ulivo di dare il segno di un cambiamento radicale e profondo di questo Paese ci vorrà tempo naturalmente perché sono in Italia siamo abituati a misurare aggiorni governi e non ad anni dunque per questo non siamo abituati a conoscere politiche riformiste che necessariamente hanno bisogno del tempo per realizzarsi per realizzarsi prima il Parlamento e per realizzarsi inaspettato
Che tuttavia
Tuttavia adesso che son passati venti mesi il che il programma del governo si è dispiegato io credo che noi possiamo vedere come non solo noi abbiamo raggiunto la sinistra può legare il suo nome a questo obiettivo
Ne abbiamo raggiunto l'obiettivo più importante che l'Italia si potesse proporrà
Quello che se non avessimo centrato avremmo compromesso il destino e il futuro del nostro Paese e cioè l'obiettivo europeo
Proprio oggi si è riunita
La sessione dei ministri delle Finanze che hanno valutato la nostra finanziaria l'esito di questa valutazione è stata molto positiva
Badate non sembri strano che una persona di sinistra considera l'esito della valutazione dei ministri delle Finanze come un punto importante qualcosa di cui essere sereni
è proprio guardando agli interessi generali del Paese che questo accada
Perché quando un anno e mezzo fa è cominciato il nostro lavoro quei parametri di Maastricht e dei quali si parla sembravano degli ostacoli invalicabili
Noi credo abbiamo deciso di fare una cosa dalla quale sono come posso dire moralmente soddisfatto abbiamo deciso di dire la verità al Paese di proporre al Paese un grande obiettivo collettivo di concentrare gli sforzi in quella direzione e ora ce l'abbiamo fatta
E questo ci consentirà di fare un Paese migliore e più moderno ci consentirà come ci consente di dire oggi che l'Europa non può essere solo un parametro economico non può essere solo una moneta unica ma deve essere degli altri parametri se volete
Alcuni invisibili livello della formazione il livello e la qualità culturale alcuni altri visibili per esempio
Il problema dell'occupazione in Europa che fin qui non è stato sufficientemente presente che noi quando dicono e mi riferisco ai governi il quale sinistra fa parte vogliamo far irrompere sulla scena con molta forza
Dunque oggi questa sinistra a responsabilità di governo
Naturalmente questa sinistra una sinistra moderna
E la sinistra del secolo che sta per cominciare
è una sinistra che ha imparato molte cose che ha subito molte sconfitte che ha fatto molti errori
è una sinistra però che oggi proprio per questo può essere molto più radicale con la re maiuscola di quanto non sia stato nel passato
Vedi Mario rispetto alla tua descrizione lo dico con l'affetto e la simpatia che che sei io vedo nella tua descrizione ancora un elemento come posso dire di ripartizione di destra e sinistra secondo uno schema che secondo me ora
Non definisce più
Un tempo essere di sinistra significava opporsi alla riforma del Welfare State
Oggi permesse di sinistra significa cercare la riforma del Welfare State
Un tempo essere di sinistra era difendere tutte le conquiste precedenti in tutti i campi era essere statalisti
Oggi essere di sinistra significa cercare di favorire una forte partecipazione una forte vitalità di un impresa pluralista al concorso di un benessere generale del Paese
E potrei continuare per dire quanto sono cambiati i parametri lungo le quali le appartenenze di destra e di sinistra si definiscono tanto che faccio un esempio
Di fronte a questa modernizzazione che liberalizzazione ma è anche modernizzazione e creazione di un sistema di pari opportunità diciamo così che abbiamo
Voluto
Trasformando radicalmente il mondo del commercio italiano la destra si trova in imbarazzo perché e dal paradossalmente si sono capovolti i ruoli e la destra ad avere posizioni di tipo conservatrice persino ne ho statalista ecco io ho l'impressione che se noi non capiamo che è finito il tempo delle ideologie e dentro una società complessa sì rifai il campo dalla destra e dalla sinistra
Io penso che noi sbagliamo e te lo dice uno che lo sappiamo perché ne abbiamo discusso molte volte pensa che la differenza di questo campo c'è una differenza che bisogna tracciare in maniera molto chiara
A me non sono mai piaciute le aree di indistinzione non mi sono mai piaciute quelle sorte di come posso dire di offuscamento delle differenze che ogni tanto è comparsa una vita politica italiana
Mi è sempre sembrato bello che in uno scontro politico che non è più uno scontro ideologico ideologico nel quale ciascuno rispetta l'altro vi fosse la possibilità di avere la durezza e l'asprezza necessaria
Perché tra noi e la destra italiana vi sono profonde differenze che sono programmatiche di valori
Vorrei dire persino di di
Divisione delle cose le quali non ci impediscono di riconosce la legittimità l'uno all'altro di di governare cosa che nel passato non era assolutamente certa ma che al tempo stesso non devono portare ad una sorta di indistinzione che sarebbe pericoloso
Dunque oggi la sinistra moderna si definisce sulla base di nuovi valori di nuovi programmi che sono però dal mio punto di vista più radicali di quelli del passato
Il difetto del PC per esempio
Era il difetto di un partito che perfetto della sua appartenenza storica e la sua appartenenza internazionale era costretto sul piano programmatico ad essere più moderato di quanto non possa essere oggi la sinistra italiana
Perché in quanto doveva legittimarsi doveva definire se stesso all'interno di quel mondo dovrà far vedere di non essere come posso dire
Di non essere carico di una visione di mondo alternativo doveva dal punto di vista programmatico accedere a soluzioni molto più consociative di quanto non possa fare oggi la sinistra italiana faccio un esempio concreto al pc non sarebbe mai stato possibile prendere la posizione che noi abbiamo preso sulla questione della riforma del servizio di leva perché il PC non avrebbe mai potuto sostenere l'opzione tra servizio civile e servizio militare in quanto questo avrebbe voluto dire che il Pci si sarebbe schierato a favore del disarmo in una logica di blocchi dentro qua eccetera eccetera
Oggi noi possiamo e dobbiamo essere molto più radicale
E se posso dire una cosa che la cosa che mi sta più a cuore se volete guardando in avanti d'altra parte io prendo il libro Di Pietro come un libro rivolto in avanti
Perché sulla ricostruzione della figura di Berlinguer vi sono molte cose da dire abbiamo lui scritto un libro io ho raccolto
Tre anni prima lo dico questo perché a un certo punto del libro di
Pietro si fanno riferimento a quel libro immaginando che quel libro potesse essere in qualche misura un libro che interveniva nelle discussioni della segreteria del PDS quello è un libro che precede l'elezione della segreteria del PDS perché un libro dei primi mesi del novantaquattro e dunque è un libro che si propone allora si proponeva l'obiettivo molto semplice di raccontare quello che per me vale e cioè il fatto che io che non vengo da una famiglia di tradizione comunista
Mi sono trovato nel pc perché mi piaceva il fatto che Berlinguer strappasse con Unione Sovietica naturalmente a me sembrava lento mi sembrava ci fossero contraddizioni ma mi piaceva al tempo stesso una forza politica con una forte intensità sulla questione morale
Una forza politica decisa a rompere i vincoli di appartenenza una forza politica che si proponeva di dar voce
Alle diverse culture ed esperienze della sinistra italiana diciamoci la verità dal pc è potuto nascere il PDS e quella è stata una delle pagine più belle della storia politica italiana io lo voglio dire oggi la nascita della cosa come si chiamò allora nel film di Nanni Moretti cioè la nascita del PDS fu qualcosa che irruppe nella vita di milioni di famiglie italiane
Fu qualcosa che chiamò in causa il dolore e la speranza di milioni di persone di questo Paese le quali sentivano messe in discussione vecchie certezze ma sentivano che si stava progettando costruendo qualcosa di nuovo quello costo al prezzo di una scissione di una rottura
E di un prezzo elettorale che fu pagato ma fu pagato perché allora la nascita del Partito Democratico della Sinistra fu il principale atto di rottura politico culturale che la storia dalla sinistra italiana abbia conosciuta
E che consentì dire aggiungere poi l'obiettivo che oggi non abbiamo raggiunto cioè avere la sinistra al governo del paese
Io lo dico questo perché appunto
Dentro il Pci di Berlinguer c'erano culture diverse storie diverse chiunque di noi diciamo a vissuto dentro quel partito può raccontare di esserci arrivato per una storia del tutto originale
E quel partito delle ma insieme queste culture diverse con degli elementi di equivoco di doppiezza
A ad alcuni di noi sembrava diciamo io non non da oggi innanzi spesso vengo anche come posso dire
Viene valutata la mia attenzione alla cultura americana l'esperienza del partito democratico a quel tipo di suggestioni lì ma io me le portavo dentro il pc e non mi veniva impedito di portarlo dentro e persino di assumere delle responsabilità
In un pc nel quale Enrico Berlinguer ebbe nel mille novecentosettantacinque adesso son tutti bravi ma nel mio centosettantacinque Berlinguer ebbe il coraggio di dire
Che si stava meglio sotto l'ombrello Granato piuttosto sotto l'ombrello al patto diversa
E ci voleva un grande coraggio innovatore per dirlo
Dopodiché Berlinguer aveva molte contraddizioni e e doveva tener conto di molte cose eccessi di continuismo però io vedevo lo dico credo di poterlo dire anche a nome di Pietro diciamo la nostra generazione vedeva in Berlinguer quello che stava rompendo
Io non so sinceramente non so se io sarei stato nel PC ai tempi di Togliatti
Francamente non so dirlo
Non so dirlo e
E anche a proposito delle discussioni che si fanno in questi giorni vorrei
Richiamare alla memoria
Una cosa che mi è capitato di dire che mi sento di confermare io ho sentito non è libero di Di Pietro perché libro Di Pietro è una testimonianza molto onesta del di un lavoro di ricerca torna Berlinguer ma ho sentito una certa discussione l'idea che tutto fosse colpa di Berlinguer
A un certo punto sembrava che Berlinguer fosse il vero responsabile della crisi italiana degli anni Ottanta francamente a me non appare così de se dovessi fare una scala di priorità non comincerei dall'Abi di Berlinguer cioè ci sono altri che andrebbero mistici
Tuttavia per quanto riguarda il rapporto tra il PC
E la piena assunzione di una cultura democratica
La vera ferita fu quella del mille novecentocinquantasei
Quando di fronte all'invasione dell'Ungheria il PC non ebbe il coraggio e la forza di rompere
E lascio che una parte la parte migliore della cultura della sinistra italiana da Italo Calvino a Giolitti ad altri
Rompesse andasse in una direzione diversa
Io considero una delle vetture più agghiaccianti dalla mia vita un libretto pubblicato dagli Editori Riuniti
Nel quale ci sono i verbali della direzione del PC del mille novecentocinquantasei
Il modo in cui fu trattato Giuseppe Di Vittorio il quale aveva opinioni critiche nei confronti dell'invasione dell'Ungheria
Quella è l'occasione mancata
Quella è un'occasione perduta per fare del Partito Comunista Italiano o di quello che dal Partito comunista italiano sarebbe potuto nascere una grande forza della sinistra socialista o socialdemocratica europea
Poi ci sono state altre occasioni nelle quali non si ha avuto la forza di andare fino in fondo
Io l'ho detto anche questo qualche anno fa mi valse credo un paio d'anni fa mi valse delle vignette terribili sul manifesto eccetera però
Lo disse due anni fa e anche rispetto alle discussioni di queste settimane mi fa piacere averlo detto prima del tempo
E cioè che quando c'è in gioco una battaglia per la libertà dei cittadini quello è l'unico criterio l'unico parametro che possa essere usato per valutare il giusto e lo sbagliato
Tra i ragazzi dalla piazza Tienanmen probabilmente anticomunisti e Hikari armato cinese probabilmente comunista non avrei dubbio su da che parte stare
Tra i ragazzi del Sessantotto cecoslovacco probabilmente anticomunisti
E i carri armati sovietici non avrei dubbio da che parte stare quando è in gioco la questione della libertà
Quando è in gioco la questione della democrazia
Senza la quale ogni definizione di destra e di sinistra per me non ha senso io considero che la
Come posso dire
La prima parola che era la sinistra deve usare
Parlo per la sinistra questo ormai per fortuna vale erga omnes la prima parola che la sinistra devo usare libertà individuali e collettive democrazia libertà di espressione di opinione di organizzazione sindacale libertà di stampa questo e quello da cui cominciamo poi si discute del resto
E dunque in qualsiasi parte del mondo in qualsiasi momento c'è una battaglia che mette a fronte l'uni agli altri chi vuole comprime la libertà a chi vuole difenderla bisogna stare da una parte sola quale che sia l'opinione politica di merito degli uni o degli altri
Al voglio dire per non essere appunto per essere ancora più chiaro che non c'è oppressione della libertà che possono essere condotta in nome di nessuna buona ragione in nessuna parte del mondo
E in nessun in nome di nessuna ideologia che possa essere più o meno simpatica
Partiamo da qui
Ripeto per me è un'acquisizione diciamo non di oggi è un'acquisizione di qualche anno ha fa naturalmente
Come posso dire con tutte le le le i passaggi e persino i gradualismo e persino qualche disponibilità a
A misurare le parole che c'è stato da parte di tutti noi nel passato tuttavia io riconosco come posso dire nella nostra esperienza d'altra parte non ci sono non ci sarebbe il PDS il PDS genitali non c'è in altri Paesi
La possibilità che dentro l'esperienza storica del PC siano maturate queste culture queste coscienze
Però io oggi se mi permettete mi fermo qui anche perché poi purtroppo punto dovrò lasciare mi scuso veramente ma stasera per diede il tema poi mi auguro che questo non sia oggetto viene presenza di non dico dove faremo la riunione Manzoni
Un sempre il timido tentativo noi stasera discuteremo di un'altra fase della rivoluzione democratica che in questo Paese vogliamo fare della prova riformisti
In questo Paese vogliamo mettere in campo che l'attuazione delle deleghe contenute nella nelle leggi Bassanini che significherà una autentica trasformazione del modo di essere dello Stato attraverso un trasferimento di poteri di responsabilità una volta contro la burocrazia
Cioè tutte quelle cose che volevamo per tanto tempo vi si facessero
E che ora si stanno realizza
Però quello che vorrei dire in conclusione è questo
Oggi la sinistra è una sinistra moderna
Che ha dentro di sé la tradizione del movimento operaio e socialista ma anche dentro di sé la tradizione dei movimenti e della cultura liberale democratica del movimento femminista del movimento ecologista la sinistra questo grande arcipelago
Ecco perché io considero che la Cosa due sia un passaggio importante ma considero anche che la sinistra sia ancora di più
E che la grandezza della sinistra italiana sarà nella capacità di chiamare a raccolta soggette esperienze e culture e linguaggi che vanno anche oltre le appartenenze dei partiti di oggi
E che sono nella società civile che sono in forme di organizzazione spontanea che sono nelle case
Che sono in tante persone in carne ed ossa che stanno a casa e che non sentono di partecipare alla vita politica
La grande sinistra che dobbiamo costruire di cui diciamo il passaggio del quale stiamo discutendo è una tappa
La grande sinistra che dobbiamo costruire una sinistra che saprà chi sappia chiamare dentro di sé queste culture sappia fare irrompere
La sinistra italiana del due mila non potrà essere una sinistra postcomunista
Ne potrà essere una sinistra che si preoccupi solamente di rinsaldare la cultura del novecento
Noi dobbiamo fare davvero la sinistra del due mila
E la sinistra del due mila dovrà essere una sinistra democratica liberale radicale nei suoi valori nei suoi comportamenti questa è la grande sfida che abbiamo di fronte a noi quella per la quale vale la pena di spendere diciamo una
Una vita politica
Però aggiungo una cosa tutto questo si potrà fare se la politica riprende un po'di ossigeno
Io vedo con inquietudine e non lo vedo solo in Italia si è chiaro sento che questo è un problema più generale ne ha parlato Mario prima
Io vedo con inquietudine un processo di come posso dire di micro Nizza azione della politica
La politica si fa piccola quasi bonsai
Perde forza perde respiro perde valori perde capacità di proporre grandi mete grandi destini nazionali non illusori non ideologici non
Il sol dell'avvenire ma quella sensazione di partecipare ad un progetto collettivo di mutamento della qualità della vita che quello che determina il valore della politica
Se io guardo alla vita politica dei Paesi occidentali
E
E guardo a quello che mi ha più colpito nel corso di questi anni
Vedo che c'è un gigantesco deficit dalla politica
Durante questa esperienza io ho avuto la fortuna questa esperienza bellissima che mi capita di fare della quale diciamo sono grato a
Alla sinistra insomma che veramente una straordinaria esperienza
Mi è capitato di andare a Sarajevo
Mi è capitato di vedere quello che avevo visto raccontato sulle pagine del giornale che allora dirigevo ad Adriano Sofri con degli articoli straordinari che di cui avevo avuto testimonianza in tanti morti
Però chi va a Sarajevo ancora di più la percezione
Del grado di crisi che la politica nei Paesi occidentali avuti
Chi si è occupato di Sarajevo se ne sono occupati volontaria
Gli unici veri protagonisti dalla campagna di solidarietà gente che ha preso è partita con il cammino andata lì ha salvato la vita delle persone alleviato il dolore degli altri malapolitica cosa ha fatto per Sarajevo sfuggendo Sarajevo
Alla tradizionale ripartizione dei buoni e cattivi quella figlia del tempo dell'ideologia allora era tutto chiaro dove stare da una parte o dall'altra spesso ci si azzecca va qualche volta no
Spesso ci azzeccava qualche volta no nel caso del Vietnam ci si alza e cammina altri casi azzeccato di meno
Qui non essendoci buoni cattivi si è stati a casa si accendeva televisioni ci si svegliava Dio che che che macello a Sarajevo ma non ci sono state manifestazioni di centinaia di migliaia di persone in piazza che spingesse ero per una soluzione anche perché vedi che torna il tema che dicevo prima cosa era più di sinistra su Sarajevo
Era più di sinistra chiedere come noi chiedevamo io allora dirigeva un giornale che chiese
Che a un certo punto per fermare il massacro si facessero dei bombardamenti ci fosse un intervento militare mi mi costava dolore figurarsi per la mia formazione per la mia cultura
Ma mi rendevo conto e poi così è stato che se non ci fosse stato l'intervento militare si sarebbe continuato il genocidio di Sarajevo per anni e anni
Ma l'opinione pubblica in queste società moderne e complesse
O c'è non può essere solo i numeri dell'Auditel noi passiamo giornate a discutere se il TG uno ha superato il TG cinque francamente
Diciamo ci sono cose più più rilevanti e più importanti a me interessa sapere se per esempio di fronte a quello che sta accadendo in Algeria
C'è un movimento nella società italiana se la politica in grado di suscitare qualcosa che non sia su governo fa la sua parte le relazioni internazionali adesso andrà la troika dei ministri benissimo
Ma c'è qualcosa che fa finire le guerre che fa finire le mattanze che comunque sposta che il movimento dell'opinione pubblica
E che è qualcosa che non può essere altro che compito della politica
Adesso ci sarà una manifestazione organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio a Roma
Il ventidue
Ma è possibile che sia solamente diciamo il mondo cattolico
A dover rappresentare testimoniare dei valori di solidarietà come quelli dei quali stiamo parlando o invece la politica non deve rimettere ossigeno dentro di sé non deve sfuggire all'impressione che oggi un ragazzo di sedici anni ha
Perché noi avevamo quanto vero quindi quattordici mila eravamo creature quando abbiamo cominciato ad appassionarci di politica con tante idee anche sbagliate con tante illusioni
Ma la politica ci sembrava qualcosa per cui valeva la pena di passare diciamo le proprie migliori giornate a fare dei volantini per
Perché incide si fosse la libertà dal dal golpe
Oggi
Un ragazzo di sedici anni che guarda la politica che cosa trova trova il gioco politico
Trova l'attenzione appunto per quello che accade ma non trova
E noi dobbiamo darglielo e la sinistra italiana per la sua parte ha il compito di dare la sensazione di un di un cammino di trasformazione moderno non ideologico non astratto
Ma di un cammino concreto di trasformazione che ha fatto anche di sfide difficili di innovazione di lacerazioni ho citato prima caso quarantasei
Mica facile per me mettermi a sedere con segretaria Cgil discutere
Diciamo e litigare sul tema della flessibilità o sul tema
Ma paradossalmente è così che cresce una nuova sinistra una sinistra moderna una sinistra davvero radicale capace di fare in modo che
Le proprie aspirazioni cambiamento non siano petizioni lanciate nel vuoto ma possono diventare comportamenti di governo mi fermo qui per dire che insomma da questo libro Di Pietro
Si può trarre questa convinzione questo il nostro passato
Sono i nostri errori
La storia delle nostre idee delle nostre illusioni
Delle nostre buone battaglie delle nostre buone lotte delle delle buone ragioni che comunque hanno attraversato questo Paese ora da questa storia noi dobbiamo in qualche misura
Proporci un obiettivo ambizioso
Ripeto far nascere la nuova sinistra del due mila che è qualcosa di più
Del superamento in termini di post comunismo o della glutine Marzio della come posso dire della somma delle esperienze e delle tradizioni politiche
Importanti alcune delle quali la strada da sinistra hanno avuto ragione la tradizione socialista e socialdemocratica la tradizione di Riccardo Lombardi prenderne uno di Giolitti o di altri nel cinquantasei aveva ragione aveva tolto il PC
E tuttavia oggi per la politica dobbiamo fare non credo che possiamo come posso dire possiamo solo riconoscere questo dobbiamo costruire una sinistra più grande
Che sia la somma di queste culture diverse e che abbia nella radicalità dei suoi comportamenti scusate se insisto su questo ma mi pare che sia la parola che meglio esprime che cosa voglio dire nel carattere non ideologico
Nel realismo nella radicalità dei suoi principi dei suoi valori la soluzione migliore
Per candidarsi a continuare ad essere ciò che oggi per fortuna di tutti noi cioè la forza che governa gran parte dell'Occidente mi pare che possa essere il modo migliore guardare in avanti per ragionare su un libro che parla di Enrico Berlinguer
Propongo sempre
Allora se permettete alla alla presentazione di andare avanti io ringrazio Walter Veltroni per i temi che ha voluto trattare darei la parola Pietro Folena l'autore del libro che mi pare non mancherà di sollecitazioni per poter rispondere sia Mario Capanna che Walter Veltroni successivamente Senario vorrà
Intervenire se voi vorrete intervenire potremmo iniziare un breve dibattito grazie darei la parola a Pietro Folena
Scusami
Io ringrazio molto saluto Walter che ci lascia e anche per le cose che ha detto
Voglio ringraziare in particolare Mario Capanna che era mai non non vedevo da da qualche tempo
Con cui diciamo in altri momenti aveva avuto delle veramente le discussioni importanti pensa o quelli bui anni ottanta su cui mi piacerebbe Schena
è un progetto editoriale tribù gli anni Ottanta io adesso
Senta costa
E poi voglio approfittare di questa circostanza di questa occasione qui a Milano
Per ringraziare Alessandro Dalai Dalai
Che accettato questa proposta ma al di là diciamo del mio libro che poi vale quello che vale
Perché trovo che Dalai in un modo assolutamente originale nella panorama editoriale italiano senza fare torto evidentemente
Ad altri editori che storicamente erano editori sono editori vicini alla sinistra le sue idee
Ha nel corso di questi anni avuto coraggio spesso anche contro corrente
Di imbarcarsi in una linea di tendenza culturale di costruire pendenza o tendenze di cui credo sentivamo un grandissimo bisogno dopo molti anni di grande
Diciamo
Sbandamento mi riferisco anche altre iniziative editoriali che la sua casa editrice
Sta curando
In questo periodo
Io debbo una parola prima di entrare nel merito di alcune delle cose dette da Mario Capanna da Walter Veltroni devo la parola sulla ragione diciamo sulla molla che mi ha spinto a scrivere questo libro
Lo dico più ampiamente nella primo capitolo ma insomma per chi non l'ha letta non lo leggerà intendo dirlo la molla è stata un articolo che Bianca Berlinguer ha scritto sull'Unità
Il sedici o diciassette novembre dall'anno scorso della novantasei
Che era un articolo abbastanza duro vorrei dire perfino feroce nella sua critica
E chi in qualche modo diceva lui gruppo dirigente del PDS
Con idee magari anche molto diverse fra di noi su Berlinguer su quello che era stato sulla nostra l'innovazione
Signori
Smettetela di tirare per i capelli
Demolendo Berlinguer o d'altra parte strumentalizzando a geograficamente Berlinguer per ragioni di lotta politica contingente
Cimentata visse siete un gruppo dirigente serio della sinistra ma la critica era rivolta anche agli storici come si legge legge nel testo della lettera che riportata Tegra mente del libro cimentate vi seriamente con un approfondimento
Ora
A me colpi io bianca l'avevo conosciuta nell'ottantaquattro
Nel giugno credo l'otto giugno nove giugno ottantaquattro a Padova io ero segretario cittadino del PC di Padova
E dopo il malore di Berlinguer in Piazza della Frutta
C'eravamo ripartiti secondo lei cannoni più efficienti di buona organizzazione del partito comunista i compiti
C'era chi era responsabile diciamo visto che c'era l'afflusso dei mezzi di informazione anche dalla gente da tutta Italia i media di tutto il mondo c'era chi era responsabile
L'ospedale il miglior aveva avuto l'incarico l'albergo al Plaza di Padova di tutelare la privacy della famiglia letizia la moglie e i figli
Facendo alcuni dirigenti del PC bene Giancarlo Paietta
Ugo Pecchioli nata invece rimase a Roma diciamo assicurare quei quattro cinque giorni drammatici la la direzione politica
Del partito che poi sarebbe stato chiamato ad assumere la prima persona qualche settimana
E quello che allora me colpi della famiglia Berlinguer della moglie ma anche dei figli fu questa incredibile diciamo sobrietà era una caratteristica di Flamini sicuramente diciamo
Non so se in ridicolo aveva trasmessa loro loro la potrà né serricolo se era un valore comune c'è un modo di interpretare il rapporto fra pubblico e privato che è un punto delicato perché leader politico
Sisto si rischia spesso di sconfinare nel kitsch
Talmente sobrio talmente originale talmente da antileader nell'epoca la comunicazione globale da fare da far diventare questo questo modo di essere un involontario effetto potente di comunicazione fa di Berlinguer era un uomo che non so quanto studiasse
Il modo di comunicare televisore sicuramente studiava e si preparava prima anche se la di cui allora erano poca roba erano le tribune politiche
Diciamo molto così il ricordiamo insomma organizzate però in realtà fu un enorme comunicatore mi viene in mente ripensare vent'anni dopo che cosa sarebbe Berlinguer oggi come comunicatore
Proprio per quel suo modo di essere un non comunicato ricostruito un nuovo leader costruito a tavolino insomma voglio dire gli aspetti più interessanti
Ecco bianca invece dopo tanti anni rompe il silenzio interviene sa qualcosa che io lo avvertì insomma come come posso dire
Quasi come una ferita personale non perché se la prendesse con me o con qualcuno in particolare fa perché in realtà metteva in campo un problema vero
Del resto il rapporto fra storia e politica fra dibattito storico e scelte politiche non è cosa diciamo che nasceva allora
Proprio di questi giorni
Riflessioni fatte l'altro giorno da Pirani su Repubblica e ancora l'incipit l'avvio dell'articolo di dare un Dorff stamattina su Repubblica
Qualche modo manifestano un sentimento che posso che sottoscrivere anch'io cioè che la ricerca storica la memoria sono un aspetto decisivo ci voglio ritornare fra un attimo ma guai gli ha usare la storia in modo selvaggio come ragione di lotta politica questa apparteneva a una certa tradì questo modo di fare apparteneva una certa tradizione comunista e stalinista
E io credo che qualcosa di cui ci dobbiamo liberare quindi quella fu la molla e visto che il tema della ricerca esisteva io credo che cimentarsi non come storico ma come politico con una ricerca fosse documentale io lo avvertivo certo senso come un dovere
Voglio citarlo perché stato stasera purtroppo non è qui con noi ma è stato un utilissimo
Indispensabile collaboratore di questo libro Umberto Gentiloni Silveri che un giovane storico
E che in modo autonomo lui non ha responsabilità del testo scritto io ma in modo autonomo dialogando con me ha costruito un certo percorso
Di esame degli archivi della PC sia quelli della Fondazione Gramsci che quelli della direzione
Del PC oltre che i diritti collazione diciamo così di archivi personali
Di ieri ceri di testi che sono oramai quasi introvabili libri di alloro insomma le vecchie collezioni che molti di noi ragiona fare politica delle settanta hanno tante volte tenuto e su questa base insomma si è diciamo alimentata una un certo riferimento documentale che è stato utilissimo per esporre alcune idee che parte in qualche modo io convenuto facendo anche in anni precedenti
Ma in parte invece me le sono fatte proprio con una conoscenza più piena di questa documentazione
Allora io credo che
Sia indispensabile
Nel momento in cui la sinistra è di fronte a una gigantesca innovazione poi si dirà vedremo in che senso in che direzione sia indispensabile non partiva dal presupposto che tutto quello che è successo per
Voi
C'è stato un certo filone interpretativo della svolta del ottantanove che è stato un atto secondo decisivo senza il quale il PDS non sarebbe al governo non sarebbe l'alleanza di centrosinistra
Ma insomma tesa a rappresentare questa questo atto come un nuovo inizio diciamo di un percorso storico
Chi segnava una cesura
Qualche modo totale con un passato
Ora io credo che una cesura ci sia stata e fosse necessaria e la radicalità di quella scelta sia stata assolutamente feconda
Tuttavia quando si parla poi di cultura politica e per esempio della nostra cultura politica la cultura politica con cui ci siamo impegnati nella sfida del governo del paese o in quella delle riforme costituzionali o in quella dalla costruzione della nuova sinistra
Beh sì è indispensabile sapere da dove veniamo
Non solo il Partito Comunista Italiano il movimento socialista operaio democratico le sue idee e quelle che si sono esaurite quelle che invece magari sono ancora feconde il nostro pensiero il nostro modo di guardare a questo mondo che sta cambiando
Insomma io credo che per navigare nella globalizzazione
In internet ma anche nel mondo dell'economia globali e anche delle nuove povertà anche le nuove contraddizioni che Mario Capanna ricordava prima ebbe la bussola alla fine dato dalla memoria
Magari la memoria non ti dice sempre quello che devi fare ti può anche consigliare a non ripetere a non rifare e a non percorrere di nuovo certe
Strade
Ma io credo che questo bisogno di memoria che magari oggi si esprime in modo diciamo spettacolare o con drammatizzazioni
Strumentali come a volte nel dibattito anche di questi giorni questo bisogno di ritrovare delle radici è in realtà un bisogno più di fondo del mondo contemporaneo
Le giovani generazioni ragazzi e ragazze quasi sembrano vivere
Il quello che un grande intellettuale tedesca Arequipa dell'all'inizio degli anni Ottanta poco prima di morire chiama un eterno presente per dis descrivere la condizione giovanile cioè senza più una profondità dietro e sostanzialmente senza una prospettiva davanti
Di fronte con un presente che diventa ideologia con un oggi che diventa assoluto che diventa diciamo un dio
Un tolte ma ecco io credo che qui in queste ricerche di identità per esempio del localismo
Anche delle forme più perverse di localismo quelle razzistico leghisti che eccetera eccetera come in altre forme di comunitarismo che si riscontrano nelle società avanzate e anche nel nostro Paese c'è
Un forte bisogno di riconoscimento di ritrovare ragioni per tutte negli altri dal rapporto fra il singolo l'uno e gli altri e l'altro
E di ritrovare diciamo in questo la possibilità di di di ragionamento comune insomma tornerò fra un attimo su quanto è stato detto sul Pontefice perché mi sollecita moltissimo
Ora da cui ha preso le mosse quindi questo questo lavoro
Io vorrei fare due considerazioni sul passato molto rapide
Che mi sono state stimolato dagli interventi di
Mario di Walter
La prima è vero raccolto
Diciamo un giudizio Mario Capanna
Per quello che riguarda non tanto il rapporto con l'epifenomeno del sessantotto cioè con le sue avanguardie fuori
Ma con i mutamenti che erano in atto nella società
Cioè io credo che il Partito comunista italiano è una parte della sinistra arrivò carica di una forte tradizione positiva che era quella di quella classe operaia disse allora l'operaio massa caricato di quella tradizione sindacale
Di quella cultura che era la cultura del grande patto antifascista che emana enormi aspetti di fecondità e che contribuirà a suscitare fascino fra le giovani generazioni attrarre anche una parte del mondo giovanile
Ma non c'è dubbio che della rottura negli anni Sessanta negli anni Settanta al di là dei movimenti più o meno rivoluzionari
C'è venuto in campo che cosa centralità del sapere cioè il sapere come luogo fondamentale e dei del conflitto dalle società contempo come luogo in cui hanno in qualche modo i conflitti lei le stesse forme di organizzazione della sinistra avrebbero dovuto riorganizzare tagli sono fatto materiale che erano milioni di giovani intellettuali informazione a suscitare quel movimento
Volevano Mao Tse Tung oppure volevano c'era la linea rossa la linea nera c'erano da continuavano l'operaia c'era la FIGC io c'era
Ideologie ma in sostanza alla fine fu un movimento quella sua parte di gioventù o diplomata o laureata di Gioventù studentesca di gioventù che metteva in campo la propria irriducibile materialità
Che poi in altre forme ERSA esplosa i passaggi successivi io poi ritorno oppose la cosa è stata ma però non voglio farla lunga perché il dibattito in sede questa sera incentrato su questo punto
Ora io rispetto a questo il compromesso storico ecco il loro obbligato necessario sì
Su questo punto io io do un giudizio problematico come Capanna giustamente notato ricordato
Cioè in sostanza
La storia non si fa con i se io sono un politico e quindi posso in qualche modo domandarmi qualche fetta uno storico farlo io sì
In sostanza io credo che della Società c'era già una spinta bipolare
Di volare oggi può sembrare una riferimento alla all'attuale stagione politica l'attuale sistema politico ma c'era una una diciamo una società che Asti girava ha un sistema politico che fosse
Più libero più dialettico
La proposta compreso storico fu una specie di corto circuito ha detto Luciano Violante l'anno scorso
Avrebbe avuto forse un altro segno se proposte esplicitamente come transizione verso un sistema con il nuovo sistema elettorale con un nuovo sistema politico
Passato il quale diciamo conservatori e progressisti Siri articolava hanno dalle due parti nelle due diciamo dei due poli in realtà dentro il compromesso accelera questa non detta
Prospettiva mamme dibattere pc la questione furioso fu risolta fatto sta che alla prova del governo non ha la prova d'elaborazione teorica la prova di governo o meglio dell'avvicinarsi all'aria il governo fra settantasei stando a sette e poi settantotto se determinò quel corto circuito soprattutto con le giovani generazioni me definitiva con la società italiana
Che è durato per la sinistra vent'anni
Cioè noi abbiamo avuto poi vent'anni di sconfitte elettorali di difficoltà di passati ed innovazioni mancate di tentativi di sofferenza di drammi prima di riuscire aggiungere a una all'apertura di una stagione nuova
La seconda considerazione che accenno solo come titolo
E che io pur convinto dell'assoluta fecondità che Berlinguer
Del contributo che Berlinguer portò per ciò che riguarda il patrimonio culturale sul piano della collocazione internazionale
Fu lui a discutere giocoso anche nei giorni successivi tra la pubblicazione di un verbale inedito coi sovietici
Qualche settimana dopo la il documento con cui la detenzione diceva condannato i fatti di Praga
Pur consapevole del valore del Rho comunismo e pur consapevole del valore dell'ottanta dell'ottanta quando all'indomani del colpo di Stato io ero scelti Berlinguer prende quella posizione
Tuttavia sicuramente per l'errore che ha detto Veltroni priva cioè per quel Grande Boucle ci vada sei e per il ritardo che si era venuto accumulando
Beh in sostanza l'evoluzione lo sviluppo di quella politica che era nel senza luna piena integrazione con le forze del socialismo europeo con la sinistra europea è avvenuto troppo tardi
E avvenuto talmente Accardi da non poter incidere sui processi politici proprio perché io sono un politico non lo storico mi permetto di dire nell'ottanta ottantuno o una svolta
Come quella che invece si è realizzata dall'ottantanove non avrebbe inciso sullo scenario politico italiano che forse contribuito a impedire quella deriva che il sistema politico e chianche craxismo
Finì con l'assumere via via progressivamente nel corso degli anni ottanta cioè un dinamismo maggiore della sinistra sul piano diciamo ideale della prospettiva internazionale
E sul piano anche poi gli alleli alcune concrete scelte per esempio di politica istituzionale non avrebbe poi inciso in modo abbastanza decisivo sul corso degli elementi degli eventi successivi
Beh qui la risposta che io cerco di dare prove che la storia di una sofferenza non è la storia di un partito politico non è un signore che fa i vari il giorno dopo in televisione cambia tutto e tutti accettano la storia i drammi personali e di sofferenza e di i percorsi anche molto duri molto difficili la risposta che diciamo io cerco insomma di di dare e che appunto questo
Questa è avanzamento vi fu un ma
Diciamo fu molto frenato non dalla persona Enrico Berlinguer ma diciamo da un'irrisolta questione che solo con l'ottantanove sarebbe stata poi sciolta che era il rapporto con la tradizione comunista soprattutto per quello che aveva significato
Nel nel movimento comunista internazionale no
Sicuramente
Unico italiano era stato una felice anomalia ma una felice anomalia di movimento che aveva quelle fortissime connotazioni e che aveva dentro di sé
Quegli errori quei grammi di cui anche D'Alema ieri articolo sull'Unità ampiamente parlato
Infine sulla prospettiva sì
Non capisco la delusione di Capanna
Nel senso che i non ho la pretesa forse neppure sicuramente neppure la capacità di offrire in un
O
Operazioni di questo tipo una piattaforma
Per la prospettiva io constato che il Papa Giovanni Paolo secondo
Ha rappresentato nel corso di quest'ultimo quindicennio anche con quei tratti molto conservatori che fu cita di prima su alcuni punti
Per esempio sul punto sul punto il punto di fondo su cui è conservatore e poi in sostanza l'incomprensione che alla Chiesa cattolica
Della rivoluzione delle donne come uno dei tratti fondamentali avvenuti nel corso di questo secolo questo il punto vero
Di arcaicità preoccupante che do lo fa essere pensiero globale diciamo dinamico fino in fondo però non c'è dubbio che Giovanni Paolo secondo so delle parole rilevare rivelatrici di aggirare la Salle la speranza del libro scritto con Messori
Giovani Paolo secondo che è stato uno degli artefici principali dalla caduta del comunismo in qualche modo ha fatto sua
Ha fatto su alcune delle verità interno e del comunismo che nella storia politica del comunismo alla portata dei tranne delle dittature ma che avevano in sé delle verità eterne cioè alcune delle critiche
Diciamo alla società e il modo per in particolare a questa mercantili Zazie ore di ogni aspetto della vita dell'individuo che alla fine finisce colla provocare un impoverimento mirati inaridimento riusciamo della persona e delle relazioni personali
Ora non è che noi adesso dobbiamo diventare Papalini lo dico apertamente nel libro Guelfi il neo guelfi del Duemila no c'è un Progetto neo guelfo non è il nostro neanche ghibellini cioè io vorrei veramente
Sperare che non si debba riprodurre qualcosa che si è conosciuta anche la strada da sinistra il paese del nostro Paese quando sono manifestate certe forme di anticlericalismo io dico che la sinistra pois vere sul piano mondiale propri che un movimento mondiale
Ci piaccia o non ci piaccia nell'Internazionale socialista ci stanno Nelson Mandela
Ala fatta i socialdemocratici dei Paesi avanzati e rappresentante degli operai che in Corea del Sud hanno scioperato e hanno annunciato ben prima che non il listino dei prezzi
Della borsa di sé Ulla il fatto che il modello asiatico non era quel modello così facilmente esportabile
Quindi io vorrei diciamo da un lato dichiara Mario Capanna
Al fondo dove siamo uomini di sinistra
Una sinistra di governo perché siamo persone che criticano questa società e sono convinte che bisogna cambiare questa società
La modalità di attraverso cui questo programma si realizza la radicalità io come Veltroni credo molto è una sinistra radicale dei valori
E concreta e pragmatica delle soluzioni che sa indicare deve a mio modo di vedere consistere nella capacità di tradurre alcuni dei valori che hanno dato vita alle sinistre nazionale perché la verità è che hanno avuto le sinistre nazionali in questi primi centocinquanta
L'ha avuto Lelli grandi movimenti di carattere nazionale magari che poi avevano afflato internazionalista ma non c'è stato una strategia politica globale Dellas
La grande sfida del Duemila è questa la vera strategia politica globale dazio
Cioè saper governare ad un tempo i processi e le contraddizioni dei paesi in cui si muore di fame dei paesi più deboli del mondo e le contraddizioni interne dei paesi più sviluppati più avanzati senza demonizzare la perché non possiamo neanche per metterci di fascisti Zare usiamo termini di altri tempi la classe operaia dei paesi più avanzati
Per il solo fatto che diciamo così propone si propugna un terzomondismo diciamo assunta al metà assoluto dal non trovare nella realtà concreta agli oggi degli agganci
Però è questa la sfida sarà sfida il padre ma le vene e i polsi so bene che ancora la strada da percorrere molta ma e questo può il messaggio che io credo di diciamo sintesi voler dare l'idea di un socialismo diciamo che socialismo liberale o socialismo cristiano o socialismo democratico che però abbia nella suo codice genetico
Questa grande idea del governo del mondo che fu una affermazione tipicamente dell'impero di Berlinguer cioè questo suo assumere i problemi del pianeta nell'altra nella loro globalità
E cercare di dare ad essi
Risposte che saranno probabilmente delle soluzioni concrete molto diverse da quelle che abbiamo conosciuto
Ma che sono risposte decisive e credo che questa la presenza di una sinistra che ha questo carattere sia irrinunciabile nel momento in cui si svolge un'azione di governo
Come quella che stiamo svolgendo perché altrimenti inevitabilmente la tendenza a un sedersi in una mela opera di razionalizzazione pure importante nel sedersi in una forma di diciamo gestione del potere di tipo neo doroteo potrebbe essere al di là delle nostre volontà una dato di fatto
E allora la presenza di una sinistra pragmatica di governo concreta ma molto forte nei valori e che sa recuperare questa visione diciamo
Molto più ampia e più forte è a mio modo di vedere la traduzione di quelli che Berlinguer chiamava i pensieri lunghi
Che sono molto mancati alla politica di questi anni e il cui recupero la cui affermazione sarà la vera prova
Tanto quanto la riforma costituzionale e la fine di una certa stagione che la transizione è finita e che la politica è alta perché non basta dire
La politica estera alta imponendosi con i pugni lavorerà perché si conquista una credibilità morale e ideale nella società e soprattutto fra i giovani che oggi ad essa
Ancora in parte manca abbiamo fatto già molta strada rispetto due-tre anni fa quattro anni fa però mi rendo conto che questo è il punto su cui ogni nostro progetto ancora quindi
Ringrazio Pietro Folena io credo che a questo punto data la complessità e la vastità dei temi mi dispiace che Walter Veltroni non ci sia ma insomma
Credo che se qualcuno di voi avesse voglia di chiedere di porre delle domande la ce n'è uno potremo potremmo pregare sia Mario Capanna che Pietro Folena di di rispondere a a voi prego
Buonasera sono uno studente dell'Università Cattolica di Milano
Collegiale tra l'altro collegiale
Allora molto interessante questa conferenza io ammiro della sinistra il sapere riappropriarsi dei personaggi storici del suo passato
Milan vedi il libro del dottor Folena su Berlinguer mi rammarica magari che a destra ciò non avvenga dove addestrato da personaggi come Almirante sono sempre più lontani nel tempo nella memoria
Dunque interessante e l'intervento di di capanne stimolante l'ha parlato di del Papa tirato in causa il Papa l'intervento è stato poi ripreso dottor Folena ebbene i germi delle battaglie sociali del Papa
Erano già presenti nelle parole di Gesù Cristo due mila anni fa
Il primo socialista della storia
Come forse perché come disse Beppe Grillo prima di sparire dalla televisione è una una mangiatoia
Ora separato del sessantotto
Andiamo a vedere chi sono i sessantottini di allora
Veltroni Capanna
Dalai Rinaldi Monti Santoro Liguori Pamela non devono continuare
Dall'occupazione delle scuole all'occupazione delle poltrone
Quindi il sessantotto se facciamo riferimento ai fini che si prefiggeva è stata un fallimento il Sessantotto si faceva riferimento alla alla carriera dei sessantottini allora è stato un successo come si spiega questo
Ecco la vera rivoluzione per universitario il del novantotto quel se rovesciato diciamo
Per sarebbe già una rivoluzione se al CD ne R. non fossero ridotti i fondi per la ricerca del quindici per cento rispetto allo scorso anno in nome e per l'Europa di Maastricht
L'Europa di Maastricht l'Europa dell'economia della finanza logico di questa Europa di Maastricht criticano Europa di Maastricht soltanto dei personaggi Bertinotti filogovernativo e Pino Rauti
Non schierato nessuna parte sono il suo partito appartenenza
Sarebbe una retribuzione da parte sua dottor Capanna preziosa se questo tavolo dei potenti dei potenti
E si ritirasse
Grazie
Scusate
Scusate
Scusate scusate
Scusate
Sì il rispetto è per tutti rispetta per tutti pregherei qualcuna alto tra di voi se avesse voglia di intervenire la ringrazio per per il suo intervento
Ma vi pare che comunque ci siano dei temi ripeto sulla sul libro di Pietro Folena e sul sul ruolo prego
Dove figlia Bella
Rossi
L'azienda va bene può
Pericolosità dalla dicendo compaia ritirando gli organi dappertutto
Chi ha Malta
Direttore centrale del fisco
Fa alcune avviso ma
Voglio sei comuni
Solennemente
Fornasari
Sì mi scuso io neo donne cerimoniali mi scusi non volevo sottovalutare la sua posizione ma siamo duecento persone guardare ecco vaga
Messo a segno e come morale e finisco tesa
Callas resterà già fa
Già verbale allora violato primo che dibatte Berlusconi
A a casa o o volevo fare a parlare
Dovevate posso circa vero carta evidenziato parlerà
Oh
Va bene questa
Si
Chiama era la ringrazio ci sono
Prego
Oggi
Da vi prego
Prego no allora
Sì vieni registrazione radiofonica
Io volevo provare a tornare alla figura di Berlinguer o comunque diciamo la storia di quegli anni per fare una domanda Folena
Si è riaperto adesso il dibattito comunismo anticomunismo per esempio Veltroni prima parlava del fatto che la grande errore il PC è stato non cogliere il cinquantasei io
Non voglio fare la storia col senno di poi però forse allora forse è stato più grave non cogliere invece lo l'invasione dell'Ungheria visto che si è avuto il coraggio di arrivare ad una critica di quella di quell'atto forse più opportuno lì collocare un un errore se proprio vogliamo fare la storia con il con il senno di poi oppure più ancora
Come diceva lei onorevole Folena nell'ottanta quando si arriva alla
Diciamo sì esplicito il fallimento nella solidarietà con anzi meglio del compromesso storico che come scrive lei è diversa dalla solidarietà nazionale la solidarietà nazionale il governo
Che fallisce quasi subito invece Berlinguer sembra continuare con la politica del compromesso storico fino alla famosa svolta di Salerno dell'ottanta forse lei quando che si capisce e si si dichiara che è il momento di fare un l'opposizione di creare un'alternativa anche alla governo democristiano socialista
Forse lì che non si non si coglie quell'occasione però il fatto stesso che
Nella politica di quei tempi quindi molto lenta come tutti abbiamo sottolineato quegli strappi siano stati fatti
E comunque quelli stabili non abbiano portato a nessun risultato
Dal punto di vista del dibattito politico in italiano forse non è la dimostrazione che effettivamente l'anticomunismo era una un peso così forte
E indipendente però da legame del PC con i regimi dell'Est
Che comunque c'è e c'è al mondo anche economico fino alla seconda metà degli anni settanta forse non è quello il segnale che qualunque scelta avesse fatto il Partito comunista
Comunque l'anticomunismo sarebbe rimasto e e quindi pervenire al dibattito di oggi non è forse vero che l'anticomunismo è stato anche in alcuni intellettuali
Un segno di di di di proclamarsi liberali e per la libertà per contro i regimi che non voglio
Sotto sottovalutare questo aspetto che cede fondamentale però non è stato forse anche in molti anche un alibi per difendere quello che è stato un regime in fondo quello della democrazia cristiana fino ai giorni nostri
E per difendere anche quello che almeno dagli anni Ottanta diventa anche un'occasione di guadagno non indifferente
Cioè questo alibi c'è o non c'è e se c'è perché noi come perché io sono iscritto al PDS nel momento in cui ci si chiede di riconoscere che i socialisti avevano ragione ed è vero a criticare i regimi comunisti
E ci si chiede di riconoscere al PSI alcune scelte importanti e fondamentali e che da portare anche nel nuovo partito dalla sinistra perché noi non possiamo e questo mi dispiace che non l'abbia fatto il segretario nella nell'articolo di ieri sull'Unità
Perché noi non possiamo allora rivendicare anche il ruolo che ha avuto il PC di difesa della democrazia in questo Paese e di lotta contro quegli anticomunisti dice quelli che di chiamare gli anticomunisti cattivi per grazie
Se c'è qualcuno che ancora una domanda poi vediamo di ripartire
Prego
Ci sono uno studente universitario vado all'Università di Pavia faccio lettere moderne
Mi sono posto alcune domande
Io sono cattolico come penso una parte no quindi al di là delle divisioni ma questo non c'entra con una divisione di tipo politico
Ho votato PDS alle ultime elezioni per dire per collocare mi mi sta presentando politicamente
Queste sono è stata la mia scelta politica ultimamente era mi sono posto dei delle domande cioè che cosa rappresenta la formazione dell'Ulivo
Per quanto riguarda una politica sulla formazione sulla cultura
Qui avevamo poco fa il ministro Veltroni
Che tre anni fa sempre qui a Milano ha detto non lo non fare mortali ha detto davanti a insegnanti e studenti non saremo tagli alla pubblica istruzione anzi prevediamo prevediamo Investimenti
Ora adesso io posso capire che un governo faccia indichi le proprie priorità entrare in Europa
Con un di il cinque per cento di paese consapevole di questa scelta dal punto di vista umano e culturale
E & oppure entrare in Europa magari più lentamente
Ma portandoci dentro anche le nuove generazioni
Quali sono stati gli interventi quali sono almeno almeno dopo questa scelta c'è da adesso in poi quali sono le idee e i criteri con i quali agirà la sinistra italiana nel campo della cultura io voglio sapere questo perché è evidente che non c'è stata un'azione è evidente che quando si è parlato da sessantotto a da oggi di una politica studentesca
Se n'è parlato nella misura in cui gli studenti servivano in determinati momenti dell'anno come pedine di un gioco politico che essi fossero schierati o meno
Non importa erano pedine di un gioco politico della destra e della sinistra nessuno ha mai voluto dare alle generazioni nuove una consapevolezza la frattura che dal sessantotto sia inoltrata fino ad oggi ha creato un divario generazionale che non si può più per riempire
Basta che voi andate nelle campagne nelle cittadine di campagna Massimo andate nelle periferie per rendervi conto che le nuove generazioni quelli della mia età
Non hanno Landen Kemeny ma idea e benché minimi strumenti per poter entrare da adulti in un mondo con uno spirito responsabile
Io voglio sapere come vi ponete di fronte a questo non di fronte a Tietmeyer lavoro ai grandi economisti europei di fronte alle persone concrete del vostro Paese
Questo questo
Ringraziamo per l'intelligente
Speculazione a cui risponderà Piero Pietro Folena credo che Mario Capanna volesse dire una parola io so bene che quando si presentano di Priebke l'autore che tende a parlare gli altri rompiscatole e basta
Quindi solo un minuto al primo giovane che è intervenuto
Solo un minuto anche perché abbiamo tutto l'anno
Come occasione per discuterne trenta andava nel sessantotto e che invece ce l'ho
Io proporrei corregge ricevono quello obiezioni di orgoglio conosco memorie Prestipino fuori molte assemblee
è errato
Tu hai detto a proposito dei cattivi discepoli del sessantotto cioè liquori prima io non so chi altro
Vai avanti e vedrai che ti sarà difficile arrivare a dieci proposi mentalmente provarci tutti difficile
Vogliamo che pretendo io Tiziana Maiolo
Perché poi comunque mettere difficile
Finanziario insomma solo no no ai team di troppi in sé alcuni di questi alcuni di questi non c'entra andavano d'accordo Marco verrà buono sconto dal in avanti ma sappiamo che d'accordo la scultura venne voglio dire passione siamo nelle sezioni
Elezioni no ma
Cogliamo il senso del ragionamento lo siamo comunque rimasti sotto aventi sbaglia cosa che voglio dire
In questo Paese
C'è un qualcosa come quattro milioni di persone quattro milioni
E sono il volontariato laico e cattolico in una parrocchia quindi vedo l'un l'altro no ed è composto da giovani di oggi e da quelli di ieri
E se tu vai delle periferie delle metropoli di serrato di questo paese nel cuore dell'India o della massonico del Medioriente o dell'Indonesia Prodi questi viceversa siccome quel quattrocento e che siano occupano i media sembrano che siano umilianti
Dei quattro milioni non si parla e sembra che non esistano
Allora voglio dire la realtà non bisogna fermarsi alle apparenze
Bisogna Stefan sotto la superficie percorsa dopodiché io sappi che sono d'accordo con te e a me non piacciono i pentiti e gli opportunisti di tutte le risme per il parcheggio ossia amico di quel re i fatti quei giornalisti che loro dirigono applicano un rigoroso silenzio nei miei confronti ma qualcosa che gli fa onore
Dopodiché io mi taccio qui perché avremo tutto il novantotto per parlare di questo è importante invece che parli problema
Ma io sulla prima questione che è stata posta dico che la cattiveria tra virgolette uso questa presa rata
La natura dell'anticomunismo politico del nostro Paese
Non
Può essere utilizzata a mio modo di vedere come giustificazione per
Un ragionamento critico sulla
Natura del comunismo
Che sicuramente in Italia è stata molto diversa rispetto ad altri Paesi cosa voglio dire
Credo che noi siamo impegnati costretti a riflettere anche in modo più ampio più pieno
Sul fatto che soprattutto sul blocco sovietico
Sulla natura del blocco sovietico
Fine anni molto avanzati io nel libro racconto
Che fino a poco prima della
Della caduta del muro c'erano dirigenti del PC che facevano le vacanze
Non solo dei Paesi
Più accettabili del blocco sovietico anche nella Romania di Ceausescu
Poi un anno dopo due anni dopo qualche mese dopo la vita del divenire del PC c'è stata quella rivolta con la rivoluzione
Beh è chiaro che questo è il punto vero su cui io veramente non pensa di fare un favore ad altri
La storia dell'Italia non è la storia di una sinistra che ha sbagliato tutto egli un anticomunismo che in tutti i suoi aspetti aveva fatto tutto bene è la storia di un Paese
Chiudono la logica dalla guerra fredda
E in questo Paese Chiusano Giraudo della guerra fredda c'è stato un'opposizione che non è mai potuta andare al governo
Perché era il Partito comunista italiano che ha saputo avviare un percorso di proprio radicamento nazionale popolare questo è stato un merito di Pavia
E che se ne dica è stato un grande merito
E poi con Berlinguer un percorso di evoluzione culturale evoluzione diciamo dalla propria piattaforma
Tuttavia alla prova della storia questa grande
Iniziativa questo percorso non ma diciamo in tutti i momenti in alcuni momenti importanti
Saputo forzare
Servono
Toh collocarsi la funzione sufficientemente dinamica moderna che guardasse avanti
Dall'altra parte c'era un anticomunismo che era fatto sì di quelle componenti socialiste cristiane
Di cui ha parlato D'Alema ieri che criticavano apertamente blocco sovietico senza con questa diventare diciamo dei golpisti
Però non c'è dubbio che
La
Diciamo collocazione in terrazza dell'Italia è servita a un certo blocco di potere per costruire una propria inamovibilità ben oltre il tempo in cui vi era veramente un pericolo sul piano internazionale
E quindi anche questa è storia quindi quando Panebianco e Silingardi quella sera stamattina
Pur riconoscendo il valore da con l'affermazione di D'Alema che la nostra storiografia usa strumentalmente la questione del rischio di pericolo di golpe
Ora io sono per dire gli errori e i limiti del PC
E viva Dio arteria ho cercato di dare un mio contributo ma non si può dire che de Lorenzo
O Junio Valerio Borghese sarà stata a capo di un banda di diciamo armati o chi ha messo le bombe a piazza Fontana o chi ha deciso il rapimento di Moro perché io continuo a essere convinto che comunque dietro a quella vicenda agirono anche come dicono che nel libro interessi più grandi o chi è animato la strategia politico la l'attacco
Ai
Alcuni dei principali esponenti l'attacco politico mafioso uno dei principali alcuni dei principali esponenti delle istituzioni del mondo politico in Sicilia farà vedere se da dei primi anni ottanta che tutti costoro fossero dei signori che intervenivano per la difesa delle libertà
O della democrazia per salvare il Paese del comunismo no erano un gruppo che una certa misura in un rapporto internazionale gli Stati Uniti stanno aprendo gli altri si comincia a sapere più apertamente anche la studiare negli archivi della CIA per gli storici dei prossimi anni sarà interessante
Per capire quanto di tragedie e di drammi e gli assassini si sono comminati in nome del comunismo del blocco sovietico e questo cominciamo Sabella perché quegli archivi sono aperti
Perché c'è stata diciamo un'azione di denuncia di innovazione per la ricerca su questa abbastanza avanzata ma non c'è dubbio che
Diciamo sulla base di una logica che il fine giustificava i mezzi sono successe
Cose diciamo complicate anche dell'occidente negli Stati Uniti e io aggiungo del nostro Paese al di là della volontà atlantica c'è stato sicuramente un certo gruppo che ha giustificato così la propria permanenza al potere e parate la svolta il passaggio chiave fu il preambolo
Quando si andò alla DC del preambolo quando si andò quel patto di potere quando quel patto di potere d'acciaio di colture dagli anni ottanta divenne a un certo punto poi incassa a metà degli anni ottanta beh non si può dire che allora il pericolo sovietico
Fosse sì l'Afghanistan e settantanove poteva al giustificare una certa ripresa di guerra fredda
Ma quando c'è il Caf siamo in pieno colpaccio vivremo in pieno si può dire
Disfacimento già del mondo comunista all'estero quindi è evidente che erano anche delle ragioni
E io è il punto su cui secondo me bisogna seriamente riflettere quello ricco pacatamente a Panebianco
è necessaria una riflessione sui crimini sulla storia
Sugli errori creando sulle ambiguità che su questo punto Togliatti ebbe e ancora il Pci di Berlinguer per alcuni versi anche se in modo minore ebbe però è necessario anche non perdere i vista in una lettura equilibrata
Che cosa è successa nel nostro Paese e quante verità anche giudiziarie devo ancora oggi non abbiamo quelle sulla strategia della tensione
Perché dietro c'era questo tipo di blocco ed interessa
Infine
Beh
Io credo che la critica abbia la critica fatta sulla formazione abbia un suo fondamento cioè
Noi abbiamo preso un impegno con il Paese in campagna elettorale del novantasei proprio sul piano della formazione della cultura
Potrà essere lo slogan del dei computer adesso diciamo i primi computer cominciano ad arrivare ma al di là dello slogan dei computer
Si è detto di Prodi ha detto in più riprese l'Ulivo si è mosso dicendo la formazione al primo posto
Tant'è vero chi la sinistra ha accettato la sfida difficilissima
Di assumere su di sé il dicastero del pubblica istruzione e non solo insieme a quello dell'università
Il primo la per la prima volta diciamo rompendo una continuità
Che aveva visto uomini dello stesso partito sempre a guidare
Questi ministeri
Ora io non dico che è tutto bene che va tutto bene quello che si è cominciato a fare
Io dico che si è si sono messe in campo alcune condizioni
Di una
Profondo e radicale ripensamento del sistema della formazione in una situazione di assoluta carenza di risorse pubbliche di assoluta carenza
Perché era il tutto vero che non è Tietmeyer
Che poi parla ai ragazzi delle scuole delle università che poi si vedono si diceva con qualcuno diceva prima tifo del CNR che sola italiana vediamo come cos'è il centro discutiamo un'altra sede cosa ce n'r e se tutti fonde
Ma io dico viaggiando nel mondo che
In modo più generale è il sistema nostro della formazione sordo la formazione superiore dell'alta formazione la formazione post-universitaria essere terribilmente inadeguato rispetto alle necessità che ci sono
In California per esempio dove c'è un governatore repubblicano quindi non non di sinistra neanche
Vagamente di centro sinistra
L'unica voce del bilancio novantotto che lo Stato la California aumentato nel proprio bilancio e la formazione
E l'intero sistema la formazione e la ricerca dello stato di California che da solo se fosse uno Stato indipendente sarebbe la settima potenza industriale del mondo
Le stesse la percentuale di spezie del bilancio dello Stato alla California per il sistema la formazione del cinquanta per cento Carraro crederci la forza di quel sistema è la formazione le università scuola insieme alla ricerca eccetera
Ora io credo che
è un investimento che merita più impegno da parte nostra
Risorse pubbliche ma anche meno dubbi dalla possibilità di rito reperire risorse private nell'immaginare un sistema che abbia forti finalità pur ma che sia un sistema in cui la loro parte per più sapere più cultura la fa lo Stato ma la fa anche il mercato
Non in una logica in quel mercato alla sua scuola contro squadre privato andò ma è una logica in cui una cosa che io chiedo al profitto in questo io mi sento socialista mi sento di sinistra
Io chiedo al privato che fa il suo profitto una parte se riterrà le rime stirata insomma e un'altra parte di devolverli in un sistema
Di crescita delle opportunità di sapere soprattutto per chi ha meno opportunità
Allora certo è un è un un Progetto per il quale ci vuole ancora molto tempo io mi auguro nel senso molto tempo durerà negli anni io mi auguro che ora con la fase più dura del risanamento e del rigore
Possiamo cominciare nel novantotto novantanove investire di più in questi campi
C'è qualcosa che però possiamo fare direttamente che non non è tanto nel campo dei soldi a nel campo della organizzazione ampia aperta dalle forze alla cultura soprattutto giovanile
Il due febbraio lanceremo un comitato promotore di un grande fondazione che sarà un network di fondazioni associazioni culturali democratiche e della sinistra e riformiste che agiscono nel nostro Paese l'idea di dar vita qualcosa al di là del partito politico che metta insieme queste forze per fare agire nella società italiana
Le energie culturali più più forti e più vitali in un progetto di nuova
Socializzazione dei saperi di accesso anche ai più deboli al sapere
Insomma in un grande processo di modernizzazione di questa di questa parte vitale essenziale senza la quale secondo me è la natura stessa della proposta di cambiamento che l'Ulivo ha proposto all'avanzata all'Italia che rischia di minare sì quindi
Credo anch'io che noi dobbiamo su questo
Cambiare marcia e lo possiamo fare perché abbiamo fatto il risanamento se non l'avessimo fatto se non fossimo a posto con
I parametri
Non dico saremo fuori dall'Europa questo uno può dire chi se ne frega siamo con l'Europa
Non saremo in condizioni di poter fare un discorso aperto al mondo anche su questo terreno culturale ideale su questo terreno diciamo così di un sistema di formazione molto più moderno che guardi in avanti e che superi che carattere ottocentesche arcaici che fanno sì che la formazione del nostro Paese sia una delle cose purtroppo che funziona
Se non ci sono altre domande io vi ringrazio di essere venuti così numerosi da questa serata ringrazio Mario Capanna ringrazio Piero Folena grazie