Assemblea dei Quadri Meridionali del Partito della Rifondazione Comunista organizzata nei giorni 13 e 14 giugno 1998 presso l'Auditorium della Mostra d'Oltremare, in Piazzale Tecchio

Per questi terreni
Ed è stato importante ieri anche non solo ascoltare i costi di pratiche tutti interventi delle compagnie dei compagni ma anche l'intervento di Graziani e di media per esempio quando nebbia
Sì interrogare interrogava rispetto al quale sviluppo e a quale collegamento con i patti territoriali e contratti d'aria
Cioè quanto hanno a che fare patti territoriali e contratti d'area con lo sviluppo
Dei territori del Mezzogiorno
E ci si interrogava su questo così come anche noi abbiamo fatto e facciamo nel sindacato
Nel senso che abbiamo visto che i contratti Daria che sono state sviluppate stipulati sono contratti d'area in buona sostanza fatti a fotocopia matrice coro Ottone vale Manfredonia Manfredonia vale
Magari Nazareno stabiese e così via
E nessun tentativo invece viene davvero di collegare i patti territoriali in termini di strategia dello sviluppo di quei territori nei contratti d'area come sto momento appunto per tentare per tentare quello sviluppo
Per esempio
Nebbia ieri diceva ambientata tra l'altro la strada insieme grande ad Arona e qui che non si capisce perché da un lato c'è una legge nazionale dello Stato quella che prevede che
I comuni debbano attrezzarsi affinché il trentacinque per cento della raccolta dei rifiuti avvenga in modo differenziato
Altrimenti aumentano le tasse per la raccolta dei rifiuti ora almeno il trentacinque per cento dice che questa è la tendenza adesso alla quale si dovrà andare
E non si capisce perché per esempio questa non diventi un campo nel quale investire in occupazione e tentare di lavorare anche su un'occupazione che si colleghi voi
Alla raccolta dei rifiuti differenziati cioè costruire un indotto come vengono poi
Come aveva come viene poi sviluppata la stessa raccolta differenziata sembra una banalità ma non lo è certamente io
Come io non ho né il tempo né la competenza per indicare quale sviluppo ma appunto Giorgio nebbia diceva ieri sarebbe interessante poter raccontare quante cose si possono fare anche a partire anche a partire da lì
Invece i contratti d'area e patti territoriali appunto non solo non si connettono al territorio non verificano qual è la vocazione del singolo territorio ma diventano spesso
Diventano spesso anzi quasi sempre
Dei patti e dei contratti dare all'insegna delle deroghe
Deroghe per quanto attiene le norme urbanistiche io penso che sia come si debba non solo prendere atto ma essere soddisfatti del fatto che ieri diceva al sindaco Bassolino a Napoli non ci saranno deroghe dalle norme urbanistiche
Questo io penso che sia cosa buona e giusta che non ci siano deroghe dalle norme urbanistiche
Ma sarebbe bene che sia il sindacato sia i sindaci si rifiutasse per esempio di fare deroghe dalle norme contrattuali perché i cittadini sono cittadini e allora se noi nel sindacato tentiamo una battaglia spesso perdente che quella appunto di dire no alle deroghe sui minimi contrattuali e come non ricordarsi
Che
C'è una clausola di una finanziaria di qualche anno fa che non ha chiesto il sindacato perché si diceva ma perché chiederla e scontato è la legge che prevede che non si possa andare al di sotto dei minimi contrattuali quella deroga passò grazie ad un emendo ad un emendamento presentato da Rifondazione Comunista il giorno dopo il disastro sul piano dei rapporti tra Confindustria e il Governo si è aperta la guerra vera e propria altro che scontato
Ecco allora io penso che questa questione delle deroghe è una questione sulle quali davvero porre attenzione altrimenti si crea appunto una doppia cittadinanza la cittadinanza del sud
E
Che è appunto una cittadinanza del lavoro che può essere offerta ad una minor prezzo e una cittadinanza del Nord almeno apparentemente ma poi il no io ho vissuto rischia di diventare appunto quell'elemento che trascina con sé
La rincorsa alla ricerca di lavoro a minor costo questo lo dico perché è questo secondo me il punto di battaglia che dobbiamo fare noi non eravamo d'accordo su l'accordo per il lavoro che è stato trovato tra sindacato e e Governo
Credo che però rispetto a quei patti a quegli accordi territoriali ci sia bisogno di aprire una battaglia a tutto campo che parta dai territori e che come dire trovi nel sindacato appunto sponde maggiori e più e più attenzioni
Lo dico anche perché molto sentito ieri nella nostra discussione richiamarsi al ruolo dei sindaci
Guardate io non ho ancora capito i sindaci chiedono di essere uno dei soggetti contraenti dei patti territoriali e dei contratti Daria però so anche che non so se Bassolino ma mi pare anche lui in fondo si chiede un grande patto territoriale per il Mezzogiorno io credo e vado a concludere credo che questa sia una strada sbagliata
Perché bisogna appunto
Che invece i sindaci ragionino appunto a partire da quale sviluppo per per il loro territorio e non debba invece essere appunto il mercato dei territori in cui si offre forza lavoro a minor a minor prezzo
Ha fatto molto bene ieri la compagna presidente
Della circoscrizione di Bagnoli debbo dire è stata forse una delle poche compagna amministratrice che ho sentito parlare di quello che fa con le poche risorse che ha che ho sentito parlare appunto di costruzione di comunità e di civiltà in quel territorio offrendo spazi e offrendo appunto luoghi di comunicazione trasse la città ma l'accompagnerà angustiati da da un dubbio da un elemento che come sul quale interrogarsi molto lei dice probabilmente spaccio bene a fare così c'è anche il riscontro tra le cittadine e cittadini
Ma potrebbe essere che anche in questo modo invece sì diminuisce il conflitto e soprattutto il rischio di essere un cuscinetto tra una domanda e delle risposte che non non si riesce a dare è una domanda che appunto è forte
E dell'attente però a me pare quell'un modo per chiedere ai sindaci appunto anche a loro una inversione rispetto alle politiche si fanno basta con le esternalizzazioni dei servizi basta con la ricerca di lavoro a minor costo utilizzando anche qui le leggi dello Stato come per esempio gli appalti al minore costo basta affidare a cooperative che sfruttano il lavoro una serie di servizi alla persona
Penso che appunto i comuni abbiano anche il dovere invece di investire in socialità e di investire in servizi un'ultima cosa e chiudo di chiedo anche scusate la frammentarietà con la quale ho affrontato
Queste queste questioni
Noi del sindacato stiamo lavorando per così non per costruire ma per tentare appunto di rendere più efficace una battaglia di sinistra che riesca a spostare le politiche del sindacato fino ad oggi abbiamo ognuno tentato di fare quello che si poteva ma certo come dire non era efficace la nostra battaglia ma ho costruito una sinistra sindacale perché cosa
Io penso costruire una sinistra sindacale per tentare appunto di collegare a quelle che sono le iniziative in campo europeo alle quali partecipiamo come le marce il coordinamento per le marce
Per il lavoro tentare appunto di collegare singoli parti del paese ad una iniziativa
Come più generale perché appunto il traguardo sia quella perché la lotta per l'occupazione in Francia dei disoccupati possa parlare alla lotta dei disoccupati che si fa Napoli e che si fa a Palermo e perché lavoro appunto non diventi una moneta di scambio
Tra
Non diventi una moneta di scambio al suo minor costo io penso che anche la questa costruzione questa iniziativa aiuti
Come una politica possibile anche per il Sud la Adriana Buffardi ha parlato ieri a questa nostra iniziativa e ci dice appunto di una iniziativa importante che nel sindacato che nel sindacato si prende anch'io sono convinta che che è importante costruirla nel sindacato confederale ma che l'orizzonte si allarga appunto per costruire una iniziativa che a partire per quanto ci riguarda da noi nella CGIL poi riesca invece come facciamo le copie mentre marcia europee a mettere insieme anche altre parti del sindacato extra confederale
La parola al compagno Cogodi assessore regionale della Sardegna segue Luigi Marino capogruppo al Senato
L'invito
Per semplificare era anche per contenere al massimo il mio dire compagne e compagni io vorrei fare diretto riferimento ad un passaggio che anch'io reputo essenziale della relazione introduttiva questo nostro incontro
Rischiamo di galleggiare su una maggioranza che colpita nel Sud blu dal disincanto sociale
E piovono pietre al di là della nostra linea anche su di noi
Solo rendendo
Fitta e diffusa alla nostra radicalità solo condensando nell'azione più forti grumi di progettualità io credo guadagneremmo un'autonomia strategica che nel Sud Due condizione di sopravvivenza
Questo uno dei passaggi essenziale della introduzione a questo nostro incontro radicalità e progettualità torna il binomio inscindibile torna la combinazione virtuosa torna il tandem vincente
Già era stato enunciato e fatto proprio dal nostro partito nel suo ultimo congresso
Ora io vorrei semplicemente dire innanzitutto questo
I due elementi radicalità e progettualità come si combinano eccome soprattutto camminano insieme come camminano insieme non è la nostra elaborazione ma come camminano insieme nella nostra azione politica
E come si definiscono l'uno è l'altro elemento voi in concreto nei territori nei luoghi nella attività politica reale ora appare sempre più evidente che i due elementi e qualche volta divaricano che qualche volta ognuno percorre la sua strada
Che la radicalità per esempio anziché essere un approfondimento un andare alla radice dei problemi dalla conoscenza del costruire
Una conoscenza e anche una mentalità critica spesso la radicalità si consuma una sorta di enfatizzazione qualche volta anche di estremizzazione di elementi e di fattori non sempre principale qualche volta molto marginali e molto secondari
Così come la progettualità spesso si riduce a elementi di pragmatismo elementi di empirismo che non sempre colgono il significato della trasformazione dal cambiamento profondo che deve essere come dire prospettato progettato appunto è costruito per modificare la società
Ora noi introduciamo nella nostra elaborazione nella nostra azione
Politica anche come dire un altro elemento che questo convegno che è questo luogo ed è questa parola d'ordine che a tutto il suo fascino e però ancora una volta secondo me va precisato nei suoi contenuti assurdo di nessun nord
Ora a me pare che sia contenuto in questa parola d'ordine in questa affermazione un grande valore un grande significato come da molti compagni e compagne è stato ricordato
è un richiamo forte a noi stessi perché costruiamo un itinerario per lo sviluppo del Meridione per lo sviluppo del Sud dove è un richiamo al protagonismo sociale culturale politico è un richiamo alla nostra capacità
Di essere attori e protagonisti di questo sviluppo di questo progetto di cambiamento
è un richiamo alla vitalità propria la nostra capacità di pensare di fare alla nostra capacità di governare i processi però io credo che dobbiamo anche come dire avvertire un rischio che insito in una tale proposizione
Un rischio non dico di isolamento ma quasi di autosufficienza quasi di autoreferenzialità
Siamo davvero sicuri che noi siamo un sud
E siamo questo su Udo
Al di qua senza nessun nord e se noi fossimo un sunto senza al suo nessun nord non saremmo anche mi domando una sorta cioè non ci sarebbe cosa ci sarebbe poi
Non ci sarebbe un Sudoku anche rispetto a noi che pure siamo un orto
Ormai non è meglio recuperare il concetto voglio dire
Dell'essere noi a un crocevia dev'essere noi la parte di un Nord o che ha di più che è di più le ricchezze che ha di più in potere che ha di più in dominio così come noi per altro verso rispetto a Cap davvero più a sud o Dinoi
Abbiamo qualcosa di più
Che sarebbe la cultura e la politica dall'accoglienza se noi pensassimo che da soli rinchiudendolo circa risolvendo in noi stessi oltre l'appello ripeto al protagonismo la nostra capacità di pensare di fare oltre al rifiuto di pensare che dobbiamo essere un anno una una un un vagone che può essere tra in atto
Dalla locomotiva del nord dove vogliamo essere tutti locomotiva tutti motore forza motrice se vogliamo
Però ognuno a suo modo ognuno con la sua cultura ognuno col suo contributo che può dare allo saluto con allo sviluppo complessivo dell'Italia dell'Europa
E del mondo queste la prima riflessione appunto che volevo così in modo se volete semplice
Fare
Seconda riflessione che voglio appena ugualmente a cenare quella relativa alle esperienze concrete che noi siamo in grado di fare e di portare al nostro confronto
Ho sentito ieri
Anche io la notizia che credo abbiamo appreso non qui ma fuori da questa da questa sala
Che a proposito di nord e sud fra la città di Napoli è la città di Modena
è stato come dire
Non dico stipulato un patto ma comunque ha promosso un
Una sorta di gemellaggio non dico tanto fra la città di Napoli di moto mi è parso di capire quanto la Confindustria di Napoli alla Confindustria di Modena una Confindustria del Sud una Confindustria dal nord
Che con ministri eppure sindaci e i sindaci di valore
Pensano in questo modo di fare di come dire di delineare una di quei progetti di sviluppo complessivo del Paese ecco se fossimo davvero
Certamente quel tipo di accordo quel tipo di prospettazione non è
Di un Sud senza un ordo e di un Sud dunque ancora una volta si rivolge al nord per avere un tipo di sostegno
Che a me pare essere non tanto un gemellaggio quanto invece una sorta di tutoraggio una ricerca di alleanza col più forte perché così insieme si possa avere un qualche beneficio
Ecco io mi domandavo ma
Allora noialtri in altre parti del Sud in altre regioni del Sud noi nella nostra isola di Sardegna che qui vedo finalmente due volte contenuta nell'Italia che pensiamo con questo nostro ragionamento nell'Italia del
Immaginario
Della nostra proposta politica
Questa isola di Sardegna che nelle carte dell'Ente nazionale per il turismo risulta addirittura cancellata l'Italia fa nel mondo nelle carte dell'Ente nazionale per il turismo senso la sua regione senza una sua isola che non è piccolina
Che appunto la Sardegna
Qui ognuno di non ritrova due volte la sua regione quasi a dire che se volessimo potremmo fare tanti gemellaggi e tanti accordi di collaborazione e di cooperazione un pochino con noi stessi
Però noi abbiamo un'altra vicenda che può essere citata e concludo gran in modo come dire de e col significato parallelo ma diverso a quello dell'accordo che si profila Napoli
Modena o se volete Campania Emilia Romagna noi abbiamo nei giorni scorsi ancora una volta quando dico noi dicono e comuniste ma
Le forze democratiche in Sardegna le forze autonomiste che nel Consiglio regionale deliberato di non dare corso a un grande progetto di investimento cosiddetto turistico che in realtà è un grande progetto
Immobiliare affaristico nel Meridione
Nel sud nella nostra isola due tre mila ettari di territorio costiero in mano a un grande imprenditore turistico l'Aga Khan Karim
Che intende investire migliaia e migliaia di miliardi immediatamente promettendo e anche concretamente avviando la possibilità almeno nell'opera di costruzione
Di detto di Molteni posti di lavoro e qualcuno anche nella gestione successiva abbiamo detto no per una ragione politica per una ragione sociale e culturale di fondo
Perché quell'intervento quell'investimento veniva preteso e viene preteso intere oca cioè in una condizione di extraterritorialità
Fuori o aldilà o a fianco delle leggi ordinarie dell'urbanistica e del modello di sviluppo delle leggi che valgono per tutti per tutti i cittadini e quindi anche per tutti gli imprenditori in questo nostro Paese
Cioè non arrendersi al bisogno non arrendersi alla necessità del posto di lavoro e nello stesso tempo però rivendicare questo il punto di avere elementi forti di rivendicazione invece per il lavoro e lo sviluppo e quanto noi stiamo tentando di fare quanto noi stiamo facendo sanno i compagni dirigente del partito ma sanno anche i compagni dirigenti delle strutture delle strutture del partito nelle regioni e nei Comuni che noi siamo impegnate in un'azione forte risoluta nella nostra regione i comunisti furono esclusi i quattro hanno fatte al governo della Regione dopo che votarono insieme determinando con loro voto
La possibilità di governo dell'Ulivo sardo del centro sinistra sardo per quattro anni sono stati esclusi
Siamo stati in poi a un certo punto nella condizione nonna con una conferenza non con una con un convegno ma con la Marcia per il lavoro
Siamo stati nella condizione di essere da poco partecipi di un'esperienza di governo che è fondata interamente interamente su una nostra richiesta
Semplice che io voglio qui ricordare perché deve essere sottoposta non sono a conoscenza ma anche al vaglio critico dei Company di tutto il partito soprattutto nel Meridione
Noi abbiamo detto dalla marca per lavoro in Puglia noi abbiamo detto attraverso la proposizione di un referendum per il lavoro che nei bilanci pubblici delle regioni e dei comuni oltre che dello Stato
Vi sono i patrimoni di tutti i cittadini
E anche i danari sono patrimonio di tutti i cittadini
E in una regione come la nostra dove un terzo della popolazione esclusa dal lavoro e quindi esclusa da tutti non abbiamo proposto prima un referendum e poi la marcia per il lavoro la prima tappa della Marcia per il lavoro
è stata testata pro promossa dal modo in dotazione al gradino più in uso Rigon concluso abbiamo proposto che un terzo dei tutti i bilanci pubblici dalla regione dei comuni venissero appunto devoluti ad un programma straordinario di lavoro di occupazione di sviluppo
Ed è su questo assunto che noi abbiamo iniziato un percorso che è stato deriva indicazione ma è stato poi anche d accordo del governo e che ha finito per coinvolgere tutte le altre forze democratiche tutte le istituzioni perché è una grande conferenza pre lavoro si è già tenuta su questo tema e perché nei prossimi giorni e nel Consiglio regionale della Sardegna
Approverà un grande Progetto proposta che smonta il bilancio della Regione propone che tutte le risorse pubbliche sinora entrate a promuovere un grande
Progetto è una grande
Intervento straordinario per il lavoro che amando il governo nazionale al cofinanziamento di questo progetto e chiamando la stessa Comunità europea ad essere partecipe de questo intervento nuovo
è globale di sviluppo e di occupazione ecco coniuge no conclusivamente io penso che noi la proposta generale del nostro partito dobbiamo essere capaci di tradurla di fama di farla vivere nei luoghi e magari forse l'agenzia per il Mezzogiorno che quella cosa che noi chiediamo rivendichiamo perché è utile come strumento generale di promozione del lupo e dell'occupazione
Pezzo per pezzo potremmo pensarla realizzata nei territori nelle regioni perché è quello che non si attiene magari qualche volta centralmente può essere imposta attraverso la rivendicazione anche attraverso l'azione e la capacità di governo
Che è anche dal basso che anche nei territori nei luoghi nelle regione soprattutto forse siamo capaci a qualche livello di esprimere di far vivere e di rendere utile
Per quel progetto di trasformazione che sul quale ci siamo impegnati per il quale lavoriamo grazie
Bene i compagni io vi ricordo
Cortesemente i tempi perché altrimenti abbiamo tagliare più interventi di quanti poi in ogni modo ne dovremo sicuramente e purtroppo tagliare
La parola al compagno Luigi Marino presidente del gruppo del Senato compare un attimo un attimo si prepari il compagni innocenti della FIAT di Melfi
Grazie compagni la Svimez prevede che nel novantotto la differenza di crescita tra nord e sud sia destinata a documentare ovviamente a scapito del sud
Consultavamo proprio ieri vero Simonetti i dati della Banca d'Italia basati anche sull'Istat ne avremo le novantasette lo zero virgola nove del PIL
Di aumento del PIL la Sud o l'uno virgola sette al nord compagni nomi l'uno virgola sette a sud dello zero nuove all'orto zero nove al Sud uno setta nord cioè questo indica chiaramente significa di per sé no aumento del divario Nord Sud
Ora è stato detto
Anche questa DS ha riconosciuto che aggredisce la non crea automaticamente occupazione Enervit ero tremendamente vero perché se naviga nove gennaio novantasette lo confondiamo col gennaio novantotto abbiamo un'occupazione che cresce di centodiciassette mila unità però compagni uscendo trentasette mila Nord almeno venti mila al Sud e che essa dimostrare che il rischio che ci sia un aumento dell'occupazione ma che possa avvenire somma dal centro nord è un rischio reale
Voi sapete che il documento di programmazione prevede seicento mila posti di lavoro in più su una previsione di crescita chiede due sette per il novantotto due nove novantanove per il Duemila
Ora gli ultimi decenni hanno dimostrato il mio nome dove più del tre per cento dovrebbe dare l'un per cento in più di occupazione però non è ancora dimostrato se il due virgola sette due virgola nove c'è un incremento inferiore al tre per cento di Ravano un incremento di occupazione tenuto anche conto che la popolazione attiva in Italia è di gran lunga inferiore a quelle di altri Paesi industrializzati
Io perché voglio dire inviare uno scenario che ritengo preoccupante
Va detto anche Gagliano nella al suo intervento
La caduta degli investimenti pubblici è stato il costo più pesante che il Sud ha pagato per il risanamento
Ora lo scenario che abbiamo davanti
Piano di rientro dal debito piano di stabilità comporta diversi
Un'entità di risorse limitate per gli investimenti
L'Agenda Duemila colore idealmente ai Paesi dell'Europa orientale comporterà nel prossimo futuro ove non si intervenga decisamente per un riparametrazione per una ridefinizione dei parametri e di tutto il resto e dei criteri questo comporterà a breve scadenza l'esclusione del Molise della Sardegna
Dalle erogazioni comunitarie poi successivamente ove non si intervenga anche delle altre regioni meridionali rispetto agli altri Paesi che entreranno nell'opulenta
Poi abbiamo il marchingegno Giarda sulla riduzione della spesa e soprattutto sui limiti di erogazione di cassa dal Duemila in poi sono esauriti
è usa e olive il finanziamento degli sgravi contributivi asciutto la moneta unica qui il Sud deve ancora fare una riflessione fino a che punto ne trarrà vantaggio perché un'eventuale riduzione del costo del danaro al Sud deve fare i conti con la debolezza strutturale dell'impresa e soprattutto col rischio criminalità organizzata
E così via dicendo abbiamo in poté in prospettiva una riduzione progressiva dei trasferimenti statali
No non l'ampliamento dell'aria dei tributi locali
Ma se non c'è crescita al sud non ci sono nemmeno entrato pendenti locale perché il reddito non crescerà in pari misura in due abbiamo il pacchetto Bassanini Galbiati alla fine che ha fatto la Bicamerale
è in piedi e se non dovesse essere accompagnato da criteri perequativi anche questo potrebbe delineare potrebbe aggiungersene uno scenario certo avendo l'esaltante compagna non sono abituato a fare i profeti di sciagure o a chi semplicemente molto brevemente
Per lineare quella che è la situazione reale che abbiamo davanti perché questa situazione sia pure brevemente riassunta
Esalta il rischio che l'aumento dell'occupazione avvenga nord nord est e non al Sud dove vi sono il gioco Patti a meno che a meno che non si punti ad una la industrializzazione del Sud perché attualmente rispetto a uno stillicidio delle chiusure di fabbriche a fronte di previsioni di poche migliaia di lavoro dei contratti d'area e patti territoriali
Abbiamo questa situazione
Perché il Sud non è scoppiato e lo scoppio ce lo ha ricordato ieri il professore Graziani
Perché il Sud sopravvive per il sommerso compagna abbiamo cinque milioni secondo i dati Istat i lavoratori al nero nei servizi nell'edilizia e nei trasporti che non c'entrano
Abbiamo il novantuno per cento di irregolare in agricoltura il sessantun percento nel settore nord destinabile alla vendita e quando un per cento nell'edilizia sono dati derivanti dall'audizione dell'issato la gamma e il sud non è scoppiato erano scoppiati forse anche per questo scoppiano invece i distretti industriali
Al centro il ruolo allora di qui l'esigenza di quella cultura industriale che ci ricorda la nebbia
Per fare per produrre
E guardate compagni lo dico ora la mia città
Napoli deve essere anche produttiva non può essere solo la città di arte è cultura ho letto il volantino nostro per il venti giugno manca manca tanto manca anche il Banco di Napoli che domani in sciopero con tutti i problemi dello spostamento dei centri direzionali dal sud verso il centro nord
Allora quale politica industriale qualcuno sostiene che non è un'ipotesi liberisti che allo stato non faccio più politica industriale se non sotto forma di agevolazioni fiscali e contributive e tutto il resto
Ma io ricordo a me stesso che il ministero del Tesoro è il più grosso azionista forse a livello mondiale e quindi privatizzazioni selvagge produrranno a volte è solo la cessione di quote di mercato ancora tutto l'impatto negativo che esso determina per i livelli occupazionali a fronte di vantaggi illusoria immediati di cassa questa è la è la situazione
Compagni parlando a Napoli io non voglio confondere la specificità del movimento di Napoli rispetto alla stessa questione campana rispetto alla questione meridionale che occupa tutto i nostri interessi
Dobbiamo anche qui coniugare questa specie queste specificità Irlanda euro politica Meridian mistica generale per creare le precondizioni per lo sviluppo la reindustrializzazione
La tragedia di Sarno ci ricorda l'ambiente becca l'ambiente può produrre più posti di lavoro di contratti Dario patti territoriali non è il fra strutture deficit infrastrutturale l'acqua è al primo posto
In alternativa sub se non si interviene solo infrastrutture conserveranno giochini
Due minuti
Esulta differenzia e allora infrastrutture sicurezza formazione è stato detto dai quante compatta nostra ricetta non può essere ovviamente quello del centrosinistra che a volte scimmiotta quella della destra
Compagni nostro disegno strategico alternative depositata anche agli atti parlamentare con l'agenzia con la relazione che lo accompagna
Il partito trasversale questi indici significa ricetta unica significò una ricetta che va al di sopra degli schieramenti al di sopra dei rapporti di classe qui invece si tratta di scegliere una politica per il Sud a partire da reali problemi e qui brevemente sulla programmazione negoziata
Al di là delle carenze di progettazione micro progettualità eccetera io non voglio demonizzare niente però una cosa è certa
La salvaguardia dei minimi contrattuali e normativi gente strappata novanta parlamentare è quelle amministrazioni locali
Ai compagni impiegate nelle organizzazioni no sarò CGIL ben venga finalmente unità d'azione tra l'azione Toaldo ottenne attiva sindacale
Piattaforma programmatica però anche qui occorre pensare anche a quei livelli a livello di amministrazioni che su possano sottoscrivere basso gli ho detto che non va la deroga urbanistica benissimo prendo atto anche di questo però una cosa è certa compagni
Non possiamo lo dica ai compagni dopo e dalla Campania uno possiamo rifonda contratto dare l'ozono mentale
Arrivare addirittura un momento di urbanistica dettata quando Fabiani con la società che è stata costituita ma insomma più i propri giochi
Compagni trentacinque ore è stato ricordato a Gagliano stato occupatore lavoro socialmente utile il governo deve rispettare l'impegno del nove ottobre
I tre mila miliardi dalla terra insomma servono per risolvere questi problemi dando luogo a un'agenzia per l'occupazione
Occupazione si risolva tutti i livelli istituzionali compagni
è inutile battersi per il decreto sblocca cantieri è inutile battersi davano Topazio dell'edificio peraltro quando poi anche a partire dal comune di Napoli le regole edilizie nelle misure necessario baristi perché questo si compia disoccupazione o viene fuori
E compagno judo dicendo che il Sud comunque un sottosistema di un sistema economico complessivo
A un sistema economico complessivo laddove hanno il teste non è più possibile albo d'azione competitiva atomici ricordava Graziani lo sviluppo del sistema Italia Italia da uno sviluppo del sistema del sottosistema sud
La donna pagamento davanti al sud
Intenderà anche le aziende scendono dobbiamo far capire anche ai compagni della centonove che lo sviluppo del Sud è essenziale per il Sud ma essenziale per l'avvenire del Paese
Alla parola e compagni innocenti della FIAT di Melfi segue il compagno Franco Mari segretario della federazione di Salerno
Saluto tutti compagni qui presenti
Io da dai due giorni che ho sentito ho visto molti ho sentito molti compagni inflazionati tra questi anch'io che mi hanno appioppato pure il mio sindacato visto che sono un RSV della fio
Un accordo qui è quello di Melfi che conoscete tutti
Perciò fra questi sono incalzata anch'io ma una cosa è certa che noi veniamo da una trasformazione dalla caduta del muro ad oggi una trasformazione che ha fatto abbandonare
Quelle parole che hanno i comunisti ci piacevano tanto la lotta di classe il conflitto io oggi
Sto sentendo altre parole tipo partecipazione concertazione flessibilità o ancora l'euro punita che sembra che dovremmo andare in unico in ogni in un'isola felice
O la globalizzazione che effettivamente a me fa paura questo lo dico con Massimo Nesta visto che ciò davanti a me ancora molti anni di lavoro da fare
Oggi non so se devo dire che lavorare a Melfi deve essere dovrei ritenermi fortunato sfogo sfortunato
Certamente in un in una regione viene inghiottita giorno dopo giorno dalla disoccupazione
Potrei ritenermi fortunato
Fortunato ma nello stesso momento
Ho capito che Melfi era solo un che un capitalismo programmato
Quando io sono stato assunto cinque anni e mezzo fa diciamo la barzelletta della fabbrica integrata la l'isola felice il prato verde
Il la fabbrica snella
Bene ecco queste la barzelletta la fabbrica snella oggi non è che esista
Di snello si vedono solo gli operai che dimagriscono giorno dopo giorno a quelle condizioni paurose di lavoro
Ma con queste tante belle parole che ci dicevano poi piano piano ci siamo accorti che era uno sfruttamento belle Borno ecco perché feci pure la scelta del sindacato
Uno sfruttamento
C'è hanno appioppato gabbie salariali sotto un'altra forma Majid hanno appioppato visto che un operaio di terzo livello di Melfi come sono io d'altronde a differenza dei un'opera di Mirafiori prende trecento mila lire in meno
Ho ne parliamo di occupazione mamma FI c'è stato pure appioppato il TMC due
Che a Mirafiori hanno lottato negli anni settanta per farlo eliminare il TMC due sarebbe i tempi di lavoro
Ovviamente loro già nel TMC uno
Il TMC uno che già il venti per cento di carichi di lavoro in meno rispetto al TMC due automatico e matematico venti per cento di carichi di lavoro in più venti per cento di personale in meno
Come può dare questo modello occupazione
Allora io dico che Melzi che oggi è uno stabilimento che viene guardato molto in alto e molto decantato dalla Confindustria ma pure da alcuni sindacalisti politici decantato che si dovrebbe mettere nella scia
Di questa globalizzazione industriale e infatti vedo i colleghi di Termoli che già hanno avuto qualcosa di Melfi
Tv il sistema di turnazioni che fa paura noi facciamo addirittura Trest due o tre settimane consecutive di notte
Ma come Termoli abbiamo visto in Argentina e adesso pure in India
Sicuramente fra consiste ore in India questo stabilimento che oggi gli indiani come io sono andata a Mirafiori o fare un lungo corso che all'epoca mi sembrava
Soddisfacente il fatto di di lavorare in una realtà come la lunga oggi vedo pure l'impianto tribali Pin bandi nel nostro stabilimento
Perché pure loro d'altronde hanno lavorano però non lo so in futuro che che cosa diranno pure loro
Bene io dico che la il sindacato il compito i compagni che occupano il sindacato
E questo partito qua di fondazione
Che visto che in Italia dei comunisti e stanno rimanendo ben poco
Dovrebbero dare una risposta
Ma non solo a Melfi questo stabilimento che sta espandendo il suo modello nel mondo
Come la Natuzzi a nel Polo in in del salotto dei Bari e Matera
Che certamente pure loro non portano molto lavoro o i lavori socialmente utili o inutili diciamo
Perché questo è solo un contentino per la classe operaia per non farla ribellare ritornare alla lotta
Perché oggi la classe si deve dare una risposta alla classe operaia Rifondazione non deve aver paura di questa trasformazione che sta investendo il mondo
Non deve aver paura deve staccare il suo vagone dato il rapido che sta andando verso il centro e farlo rimanere a sinistra per dare una risposta ai lavoratori
Bene i volevo concludere che se è stata fatta una raccolta di firme sulla riduzione dell'orario di lavoro a Melfi
Che l'hanno sentita molto bene infatti c'è stato un buon consenso
Proprio perché i lavoratori di Melfi con quelle condizioni di lavoro non gli permettono sia sull'economia ma che nella vita sulla vita sociale visto che dei lavoratori vengono da dove da oggi scusate per raggiungere il posto Melfi devono fare due ore e mezza di viaggio
Bene al la riduzione dell'orario di lavoro oltre ad aver lavoro può essere
Fare del lavori meno avete più ore libere proprio per la vita sociale visto che una fabbrica abbastanza giovane e hanno tempo di stare con gli amici cose che per adesso non si sta facendo
Di ordine le chiedo che Rifondazione debba dare una risposta la chiediamo a nome di tutti i lavoratori di Melfi scusate
La parola al compagno mare segue il compagno Pietro Simonetti
Compagne e compagni la provincia di Salerno è stata
Tra le altre ovviamente però quella più colpita dal crollo della montagna o diciamo così i quaranta giorni fa
Noi immediatamente all'indomani
Di quel disastro fummo chiamati caso di dirlo dalla segreteria regionale ad un intervento tempestivo e concreto
Grazie a questo intervento i tempi sono ridotti quindi non farle o della esperienza di le brigate di solidarietà appagato qualcun altro
Grazie anche a questo intervento
Tratto tra i primi
Ci siamo resi conto delle dimensioni del disastro soprattutto ne abbiamo fin dal primo momento intuito
La natura
Con l'istinto affinato dall'esperienza
Non quella come qualcuno può immaginare del terremoto
Direi più con esperienza di Piazza Fontana
Quella che ci fa dire che dietro una strage ci sono sempre responsabilità di uno Stato o assente o inefficiente
O complice un mandante
Così noi dal fin dal primo momento abbiamo rifiutato lì su Sarno
Di partecipare al dibattito su prevedibilità
Imprevedibilità spostando il livello della discussione sui concetti di evitabilità inevitabilità
Lui abbiamo visitato da definizione di calamità naturale
Per utilizzare ancora oggi non da soli tra l'altro perché calamità naturale non è mai stata dichiarata e non da soli perché anche la magistratura sta operando in questo senso
Per utilizzare quella di una carattere propria calamità politica nel senso del risultato delle politiche che in queste in questi territori sono state adottate rispetto al suolo
Indicando tutte le responsabilità
E dico tutte
Non solo quelle dei comuni quelle delle Province potrebbe regioni
Ma arrivando anche a quelle del governo nazionale che ai sensi dell'articolo venti della legge centottantatré avrebbe dovuto mettere il nuovo in moto i poteri sostitutivo
Abbiamo in questa fase ha detto anche questo
Su questo senso della tragedia che abbiamo provato a definire abbiamo chiesto e ottenuto l'impegno dei livelli nazionali del partito da prima Compagnon sospenda immediatamente poi martedì successivo la presenza del segretario nazionale
Da allora ad oggi possiamo dire tutte le riunioni a livello regionale del partito sono state fortemente segnate da questa discussione qualunque fosse l'argomento del territorio dall'urbanistica all'agricoltura quant'altro
Livelli regionale del partito si sono attivati su una riflessione in questa direzione
Siamo ovviamente
Ancora assalì in una fase successiva quella del volontariato che quella dell'acquisizione delle documentazioni della partecipazione alla fase di studio sulle cause della costituzione di comitati popolari per il controllo democratico in questa fase di ricostruzione
Abbiamo sempre in questa fase messo al centro della nostra iniziativa il circolo territoriale
Facendo diventare crediamo ancora a tutt'oggi un punto di riferimento non solo per i comunisti
Insomma abbiamo costruito in tutta questa esperienza concreta alle condizioni anche politiche sul territorio
Per fare di saranno il simbolo di quell'età affermazione che più volte mi è sembrata echeggiare anche in questa sala porre al centro della nostra iniziativa della nostra proposta
Della nostra vertenza per il Mezzogiorno la questione dell'assetto del suolo e più in generale la messa in sicurezza del territorio
Sia sorta di definizione che è venuta fuori credo anche dal nostro dibattito insomma
Si parla di indicare fortemente compagni tra le priorità della nostra ipotesi di anche nella nostra proposta di intervento pubblico
Nella nell'economia del Mezzogiorno la pianificazione la bonifica di questi territori
Definendo il libro gli obiettivi sperimentando le aree esattamente come si è fatta si è fatto nell'opera di risanamento economico con la stessa procedura
Può essere fatto con gli strumenti esistenti a partire dalla centotré ottantatré che prevede che prevede come tutti sapete un piano per ogni bacino imbrifero ma che soprattutto è la legge che prevede un intervento programmatorio a tutela l'equilibrio statico geomorfologico e territorio in reazione a tre questioni importanti che sono il risanamento delle acque lo smaltimento dei rifiuti e disinquinamento quindi una legge complessa ma anche completa che ci dà riferimenti importanti
Perché non un comitato anche già a partire da una proposta di applicazione di questa legge quindi
Può essere fatto compagni con una strumentazione straordinari perché non chiedere qui
Che questa erogazione del reddito di cittadinanza venga qui collegata la disponibilità disoccupati a partecipare ad un grande progetto pubblico per la messa in sicurezza di questi di queste fette di territorio
Non siamo ancora contrari a questa ipotesi
Di salario di cittadinanza scollegato da qualunque esperienza formativa o di lavoro
Può essere fatto questo
Nel senso di mettere vento nostra piattaforma questi contenuti
Nella offensiva che ci apprestiamo a condurre nei confronti del comma del governo e della sinistra moderata io credo di sì e credo che sarà anche fatto
Ma mi domando se è sufficiente io quei qui do una risposta altrettanto perentorio io credo di no credo che mettere al posto al primo posto dell'agenda delle politiche nazionali problema del suolo e della messa in sicurezza del territorio veramente compagni
Significhi anche per noi modulare la gita di tutto il nostro partito in particolare di quello meridionale su questa consapevolezza
E anche e anche la consapevolezza in qualche modo non basta
Perché occorre un partito anche esperto su queste cose collettivamente esperto ovviamente
Cioè capace di utilizzare politicamente i saperi e le competenze che sono a disposizione di questo partito ed oltre questo partito
Non si tratta solo di capire qui
O in generale de dichiarazioni di principio del Sarno è un emblema
Si tratta di capire come questa vicenda emblematica possa entrare a far parte del nostro patrimonio politico e culturale si tratta
Noi sappiamo compagni che il Mezzogiorno non è il Galles
Ma si tratta di sapere cos'è di saperlo dire
Di saper dire che è un territorio che complessivamente devastato da un intreccio di interessi politici economici e criminali e lo sappiamo ma che sono equilibrati sono ordinati e sono sempre funzionali gli uni agli altri questa essa no
I risultati sanno è il risultato di queste
A Morris di quindici che ha fatto il vice presidente della Comunità montana
Che ha costruito la pizzeria sul pianoro che si è fatto la strada per arrivare alla pizzeria da questa strada
Partono le frane mi si chiamano ai tempi
Graziano
Compagni salto avevo delle cose da dire accompagna Graziani accompagna Di Lello
Prodotto scusi in che che è un dialogo è
Insomma dice noi abbiamo disturbi sogno compagni avendo soltanto due minuti mi rendo conto
Di sviluppare con il nesso tra vertenza Rita e territorialità di cui parlava il compagno Russo Spena
Mo'modificando anche la nostra capacità di inchiesta credo io
Tenendo la stessa attenzione della morfologia sociale
Per la morfologia del territorio tenendole unite altrimenti anche la nostra iniziativa per esempio sui contratti Davids infatti territoriale rischia di essere in questo senso
Monca potremmo dire cose adeguate serie solo in questo caso almeno una condizione
Come quella del Mezzogiorno
E via dicendo preparati dalla nostra provincia che era un patto e alle perforazioni a un po'di tutto per completare chiediamo
Anche
In prosecuzione del ragionamento che abbiamo fatto a Chianciano sulle strutture collaterali di cui ha bisogno questo partito
Di pensare seriamente a di attivare per esempio una struttura che sia un centro studi qualcosa che via in modo che dall'esperienza di sanno veramente non si può torni indietro
Metta in un luogo tutti i materiali che stiamo acquisendo e che con un convegno possibilmente a breve termine di anche un impulso a questa iniziativa del partito in questa direzione
La parola al compagno Pietro Simonetti coordinatore del dipartimento mezzogiorno del partito segue il compagno Ferrando
Credo che la riuscita di questa Assemblea
Sia il risultato di un lavoro minuto
Ma anche di ricerca di elaborazione
Che in questi ultimi mesi il partito ha condotto nel Mezzogiorno
Credo che possiamo dire con certezza
Che oggi siamo più forti
Siamo più forti in elaborazione in piattaforma ma forse siamo anche più forti perché crediamo di più in noi stessi
Credere in loro stessi significa oggi prendere atto di una grande responsabilità che abbia
Il partito ha rimesso al centro del dibattito politico la questione meridionale
Ogni giorno questo tema viene affrontato discusso
Cioè un forte scontro politico all'interno dalla maggioranza
C'è una fortissima iniziativa sui temi dello sviluppo del Mezzogiorno
Siamo riusciti quindi a rimettere dopo anni di silenzio
La questione a mezzogiorno al centro dell'attenzione ora si tratta di passare
Alla fase successiva cogliere i risultati
Non è facile
Coglie risulta di oggi in questa fase significa innanzitutto
A mio modo di vedere lo ha detto già Giovanna sua relazione dibatterlo approvarvi preso
Oggi vissuto ad oggi indica tener conto della situazione economica del paese tener conto del l'aumento del tipo
Noi siamo riusciti a mettere l'intero documento di produzione economica quel vincolo occupazione
Ma se non cambia la politica economica del governo
Noi nei prossimi due anni perderemo altre cento mila posti di lavoro nell'industria nei servizi in agricoltura questa è la realtà
E se questa è la realtà un'attività con di tipo conflittuale
Un'azione di massa nel Mezzogiorno
Credo che debba partire da qualche risultato già ottenuto vedete in questa conferenza non si parla
Del destino delle cento mila occasioni di lavoro
Abbiamo rimosso questo tema
Perché
Noi sappiamo che almeno trentacinque mila giovani oggi lavorano in attività di pubblica utilità e rimanemmo a lavorare anche per i prossimi anni questo è un risultato che dobbiamo valorizzare è vero vi sono state dei limiti per quanto concerne le borse di lavoro ma adesso arriva il momento del Bilancio
Adesso arriva il momento del Bilancio perché a fine anno
A fine anno
A fine anno noi dovremmo valutare e verificare
Quanti e lei sessantacinque mila giovani hanno avuto la trasformazione del rapporto a tempo determinato e tocca a noi adesso nella regione nel nei Comuni nelle zone in questo momento prenda negli elenchi delle aziende che hanno assunto e verificare le modalità di utilizzo di questi giovani
Sono cento mila persone che possono avere uno sbocco lavorativo noi ci siamo battuti per ottenere quella misura la dobbiamo gestire ad Abano gestire adesso perché questo è un grande fatto l'unica misura concreto
L'unica che è stata adottato dopo mesi e mesi di dibattito in questo Paese ed unica misura richiesta da Rifondazione sono state è stata quella trecento mila occasioni di lavoro Toby diamo insistere perché i trentacinque mila rimando a lavorare per i prossimi anni e la e gran parte delle borse di lavoro sino trasformate a tempo indeterminato queste Hadera sono stati da vertenze al territorio perché altrimenti le conquiste i risultati non vengono noi non possiamo lasciar perdere una iniziativa di questo genere due l'agenzia
Stava nei leggo sul giornale che la Marcegaglia dichiara che è stato una vergogna
Il rinvio
Della decisione di spionaggio l'agenzia leggera
Ogni tanto da qualche industriale soprattutto i giovani ci vengono le rampogne
Farebbero la Marcegaglia pagare i trecento miliardi di debiti che anche un ed il Banco di Napoli in questa maniera credo che forse è un contributo al Sud potrebbe darle la Marcegaglia invece di farci la rampogna
Ma sull'agenzia anche qui io penso che nei prossimi giorni l'iniziativa del nostro partito
De
Mettere in condizione la maggioranza di prendere una decisione che affronti il tema del rapporto tra l'agenzia la natura dalla programmazione
E soprattutto i contenuti dell'attività di programmazione a mezzogiorno per Massimo Carpi maiuscola qui non possiamo vedere si indici che fanno i pellegrinaggi a nord non possiamo vedere situazioni gemellaggio che nascono sulla spontaneità qui ci vuole un intervento pubblico serio test da dire al la possibilità di a di pervenire a a un decentramento produttivo serio
Il Sud a bisogni dedica di attività manifatturiere l'attività manifatturiera vengo dal Sud ma vengono in nero allora lo Stato riprendendo il discorso la programmazione degli interventi finanziari di sostegno deve affrontare il tema della manifattura
E qui ci sono le specificità meridionali tutte tutte noi nato ad preparatore di questa competenza siamo riusciti a rimettere insieme i tre aspetti fondamentali dell'affetto quadro agro industriale
L'agricoltura è tornata di attualità come momento dica di intreccio con l'industria con la trasformazione compagni il Sud produce il venti per cento
Dell'attività agroindustriale del Paese è una quota misera il tessuto partecipa con il dieci per cento le attività dall'export è una quota che va superata
Il sud è fuori dai meccanismi relativi ai grandi momenti di comunicazione e delle infrastrutture su questi temi dobbiamo innestare un meccanismo non dalla rivendicazione ma tarato ad alta vocazione oltretutto perché non partecipa attivamente al sistema produttivo nazionale internazionale aveva destino ecco allora chiedo l'unitarietà del del confronto attorno ai temi dell'integrazione industria agricoltura servizi tutela del territorio Fausto diceva sembra il Mezzogiorno è una è una miniera a cielo aperto ma che solo i minatori voglio dire i minatori siamo noi che dobbiamo mettere in condizione questa miniera di poterlo utilizzare le proprie risorse e allora se questo è
Le prossime settimane sono decisive per poter sostenere l'iniziativa del partito a livello nazionale
Per dare sostenne gruppi parlamentari che hanno tenuto anche risultati erano iniziati lo dobbiamo dirlo ai gruppi parlamentari si sono mossi per poter ottenere dei risultati dobbiamo collegare l'iniziativa dei gruppi parlamentari da direttore partito organizzativa territoriale
Cioè sparsi c'è una crescita oggi noi qui siamo cresciuti in elaborazione siamo cresciuti presa di coscienza facciamo in modo che la prossima settimana di prendere questa crescita unitariamente
Bertinotti e Cossutta o qui c'è un partito che chiede
Unità
Che ieri l'azione che chiede conflitto che chiede DS era presente
Qui c'è un partito che anch'io ho vissuto che accrescerà chiede a unità chiede un'azione coerente nei confronti del governo e nei confronti dell'altra parte di maggioranza
In questo modo noi possiamo Alemanno territoriale
Essa sprigionare tutta la nostra potenzialità e di tanti conflitti evitando i separatismi evitando i momenti di chiusura
Ci avete dato un grande contributo dal momento in cui si è definito un programma questo avrà nazionale a mette al centro il mezzogiorno e meno dalle accentuata attenzione facciamo in modo nelle prossime settimane nei prossimi giorni
Che questo partito possa apprezzare nel suo padre di questa iniziativa ma soprattutto che il popolo meridionale posta ritenere aperta una fase nuova in cui la scarichi smog il trasformismo politico la deriva sia combattuta e credo che se faremo questo
Come dibattito ha dimostrato noi cresceremo ancora cresce rimanga elettoralmente
Perché nel momento in cui i quali a livello territoriale si misurano veri problemi
Nel dibattito politico affondava le questioni Cana che a fare la notizia vera operatori Caracas avevano detto dei giovani
Con la votazione territorio crescono interni professionalità crescono in termini di sensibilità cresca intervalli risposta e così crescendo io credo che noi anche dal punto di vista rettorale avremo risposte diverse ci sono tutte le condizioni per fare questo io credo che nelle prossime settimane dimostreremo che questo è possibile con i contributi tutti grazie
Ha la parola al compagno Fernando segue il compagno Paolo Ferrero
Compagni e compagne
Ottant'anni fa il compagno Antonio Gramsci polemizzando col liberalismo riformistico giolittiano di inizio secolo scrisse
Su ordine Nuovo una frase che mi sembra riecheggiare tra da tanti interventi e denuncia drammatica della situazione del sud che ho sentito in questo importante convegno la borghesia settentrionale così scriveva Gramsci ha soggiogato l'Italia meridionale e le isole riducendo le a Colonia di sfruttamento
Ben
Se guardiamo con gli occhi del sud l'Italia degli anni Novanta pur così diverso di ammenda l'Italia della transizione Hamas strette alla Seconda Repubblica L'Italia dell'Ulivo
E del liberalismo decadente di fin e secolo l'Italia del trasformismo di ritorno di larga parte della sua classe dirigente di ampia parte della sinistra italiana
Beh quella denuncia io credo non solo non va attenuato ma per alcuni aspetti paradossalmente va persino a Galan
Perché vedete qui non ci troviamo di fronte come dire
A un meridionalismo riformistico equivoco ambiguo impotente ma illuminato
Consentito da condizioni di prosperità capitalistica come in altri passaggi della vicenda storica italiana penso al Giolitti Isma'al primo centro sinistra
Che pure avevano giustamente i comunisti all'opposizione
Qui ci troviamo di fronte in condizioni di stagnazione economica
Per la prima volta per alcuni aspetti nella storia italiana Aliano rimozione materiale e culturale della stessa questione meridionale persino nella sua lettura riformiste Ica persino nella sua lettura liberale di più
Ci troviamo di fronte allo smantellamento progressivo persino delle tracce residue di quelle passate stagioni di riformismo meridionalisti Cobo richieste o liberale
Se guardiamo l'azione del Governo Prodi nel quadro delle azioni governative degli anni novanta
Se guardiamo l'azione di questo governo non da un angolo di visuale congiunturale Madone angolazione di fondo a partire dal bilancio ormai di due anni mi pare difficile francamente sottrarci a questo tipo di giudizio
Perché qui non abbiamo avuto semplicemente gli Effetti moltiplicati aggrappati nel Sud
Di quella politica di risanamento capitalistico di centoventicinque mila miliardi un risanamento più imponente di tutto l'Occidente capitalista
Che pure ha prodotto danni immensi intermedi peggioramento delle condizioni materiali di esistenza di grandi masse in particolare nel Meridione non abbiamo Foote non abbiamo solo questo
Abbiamo un'azione politica programmatica del governo ben più strutturale che pesca ben più a fondo che Milano rifondare nelle condizioni nuove della Seconda Repubblica e dell'ingresso a Maastricht
Le condizioni stesse del dominio coloniale del capitale finanziario sul Sud e nel Sud
Ma insomma
Quando si dice che lo sviluppo del Sud va affidato alla libertà dell'impresa della libertà dell'impresa comporta l'abbattimento dei salari quando per ricomporre l'unità del blocco sociale dominante sul versante del Nord-Est
Si danno alle aziende rapaci del Nord veri e propri protettorati economici dal Sud dove queste aziende possono fare il bello e il cattivo tempo incrementale sopra profitti senza nessun vincolo neppure formale di reinvestimento locale e quindi
Sopra profitti avrà impatto reati né i giochi di Borsa e nelle scalate del bis resta la privatizzazione
Quando vediamo
Il profondo processo di ristrutturazione privatizzazioni delle banche in particolare del credito meridionale
Che porta il credito del sud sotto una più diretta subordinazione della finanza del Nord e oggi della finanza europea quando vediamo tutto questo non vediamo riproporsi Forbes in forme nuove
Il vecchio colonialismo della borghesia settentrionale delle classi dominanti
Un neocolonialismo appunto che non significa semplicemente come dire un fatto sindacale un peggioramento delle condizioni sociali di vita
Nel semplicemente una redistribuzione verso l'alto della ricchezza è un ampliamento del divario fra il Nord e il Sud certo anche di riflesso ma significa soprattutto una subordinazione strutturale pesante più pesante di ieri della società e dell'economia meridionale
Ai colossi ai Monopoli della finanza capitalistiche internazionale e questo sta avvenendo all'ombra di questo governo
All'ombra dell'Ulivo
Oggi sentiamo i propagandisti dal Governo il Presidente del Consiglio i dirigenti del PDS larga parte dalla stampa vicino al governo annunciare una fase nuova
La fase della centralità del lavoro la fase della centralità del mezzogiorno e se dovessimo misurare come dire la svolta a partire dal volume delle parole delle frasi che si sprecano riguardo per carità ci troveremmo di fronte a una svolta radicale
Il punto vero è che mai come oggi si assiste a una sproporzione è un Di Pardo macroscopico imbarazzante fra le parole e le cose
E noi abbiamo il dovere appunto non di creare un'illusione sulle parole fosse pure involontariamente ma di denunciare la realtà delle cose e le cose non riguarda il processo alle intenzioni future del Governo
Riguarda i programmi e gli atti che questo governo cui e ora sta consumando e che implicano ipotecano il futuro anche e soprattutto alle condizioni dal Sud non mi riferisco solo al documento di programmazione economica e finanziaria che è stato recentemente approvato
E che nero su bianco su basi triennali rivendica la continuità dei Tahiti
Alla spesa pubblica e sociale la continuità delle privatizzazioni strategiche in settori produttivi e finanziari ben quaranta nuovi contratti dare a qualcosa di più
Del nuovo eppure grave contratto d'area Napoli est
Un DPEF non a caso anche per questo salutato con entusiasmo dalla Confindustria dalla grande borghesia dei banchieri olandesi tedeschi
Persino dal collo
E che purtroppo io dico purtroppo ha visto il voto unitario di tutta la maggioranza di governo non mi riferisco solo a questo
Mi riferisco in particolare i tavoli nuovi dalla concertazione oggi in partiti da questo governo che sono una cosa impressionante che riguardano appunto il futuro non semplicemente al presente si lavora per il futuro appunto
Nel tavolo
Per allargare gli incentivi all'impresa
Un altro tavolo su come estendere la durata degli incentivi alle imprese un altro tavolo su come snellire l'autorizzazione per gli incentivi alle imprese col sindacato che decide tutto questo non è sufficiente ma non è sufficiente su quel terreno stesso per sindacato accetta
Con gli enti locali i sindaci ulivisti a partire dal sindaco Bassolino che tirano la volata la Confindustria sul terreno della deregolamentazione al punto che la Confindustria oggi io mi cerca un rapporto di alleanza più diretto coi Sindaci ulivisti
E un padronato e una Confindustria appunto che ancora una volta va all'incasso rilancia
Non contenta di aver ottenuto da questo governo da questo governo una riduzione come dire
Del venti per cento della tassazione sui profitti secondo quanto lo stesso ministro Visco ha recentemente dichiarato
E su tutto questo terreno compagne e compagni il governo non ha fallito ha trionfato
Si fallisce rispetto agli obiettivi che ci si propone ma questo governo non ha mai avuto come proprio obiettivo lavoro ha avuto come obiettivo la difesa degli interessi del capitale finanziario il processo di accumulazione
E questo governo su questo terreno purtroppo ha trionfato l'abbracciò c'è entusiastico dalla grande borghesia attorno a questo governo è la misura del coronamento simbolico di questo successo del Governo
Agli occhi del suo mandante sociale che sono le classi dominanti del Paese al capitale finanziario del Paese
E allora premio già conclude perché alle compagne e compagni
Il problema chi Annoni si pone e che non può essere in qualche modo come dire aggirato rimosso
Il problema del rapporto con questo gol
Problema discusso discussione non usa fra noi ma che oggi può e deve essere affrontato in termini nuovi nell'ambito di una situazione nuova non attardiamo CIN vecchie discussioni sono io il primo a dirlo
Che senso ha oggi riprendere una discussione stantia sulla desistenza o uno o una una discussione sul rapporto col governo tutto entro una dimensione come dire di carattere tattico contingente
Qui si presenta dopo due anni in una situazione nuova un nodo strategico di fondo
Come definire la nostra collocazione generale verso il governo storico dalla borghesia italiana verso il trasformismo dalla sua nuova classe dirigente verso il blocco dominante che lo sorregge e non pongo qui il problema care compagne e compagni
Il problema del Bilancio sul passato
Che pure andrebbe indagato con spirito di verità perché se dopo due anni non realizziamo un solo obiettivo di come uno
Del programma che presentammo per i primi cento giorni mentre il governo che noi sosteniamo ha realizzato tutti dico tutti gli obiettivi di fondo del capitale finanziario che noi contrastando per quattro anni dall'opposizione ebbe
Questo solo fatto dovrebbe davvero farcire sulla trama non pongo questo problema
Pongo il problema dell'oggetto la prospettiva e mi chiedo e vi chiedo compagne e compagni
Dopo due anni dopo questi due anni ha un fondamento una credibilità seppur minima
L'ennesima speranza di una svolta riformatrice del governo proprio nel momento della sua massima convergenza con la Confindustria a partire dal Sud proprio nel quadro materiale del nuovo patto di stabilità in cui il governo inserito ovvio credo anch'io
I sommovimenti sul terreno politico istituzionale
La ricaduta dalla cottura di Berlusconi in Bicamerale sommovimento al centro gli sconquassi gli elementi di instabilità questa provocando ripeto e capisco in questo quadro la rincorsa affannosa di tutti i partner di maggioranza dell'Ulivo
A blindare il governo e questa maggioranza
A lavorare per tenerci dentro a queste a maggioranza vedo l'interesse al gioco di Prodi vedo ancor più l'interesse del gioco di D'Alema
Che interesse a conservare questa maggioranza per conservare il suo centrale della maggioranza che ha paura di un partito dalla rifondazione comunista un'opposizione che si incunei una contraddizione farà la sua politica la sua base sociale
Che ha interesse a mantenere in vita questo governo e questa maggioranza perché dopo il tonfo dalla Bicamerale se cadesse anche questo governo per D'Alema probabilmente si aprirebbero periodiche problematici
Persino all'interno del suo partito capisco tutto questo e figuriamoci a capisco che in questo quadro abbiamo sul terreno dalla politica politici sia in come si diceva una volta un maggior margine noi di manovra politica indulti
Ma mi chiedo
C'è un solo contenuto
Un solo appunto innanzitutto sul Sud che possa affondare nel merito una possibile intesa fra dove il governo farà dove l'Ulivo non dico un'intesa sul loro programma
Tipo l'intesa che ci propongono sulla scuola con l'accettazione di fatto della violazione del principio costituzionale del niente oneri per lo Stato
Un compromesso sulla scuola che io penso ai pianeta dobbiamo respingere
Con un impegno formale
Agli occhi del partito anti larga parte dalla base elettorale parlo di un'intesa sul terreno della svolta riformatrice ma su cosa si dovrebbe basare queste intese sulle privatizzazioni sui contratti da sulla privatizzazione del Credito sulla proposta da parte di D'Alema dell'accettazione per parte nostra dall'abolizione dello scorporo cioè un accordo ha costruito sul fatto che noi dovremmo accettare una riduzione concordata per l'accordo tra i nostri rappresentanti istituzionali
Sulla politica estera dovere di le divergenze sono come dire collisioni e non semplicemente di fare il solco sa
E allora l'interrogativo acque sto
Possiamo ancora continuare a ricercare un'intesa generale quando noi stessi non possiamo indicare un solo punto a particolare d'interesse possiamo continuare a rivendicare una svolta riformatrice affidata una verifica futura
Mentre nel presente avanza al programma conto un riformatore del governo
E mentre le lotte le reazioni sociali che si producono pur frammentaria pool purtroppo molto spesso disperate si dirigono acconto al governo che noi sosteniamo e spesso contro gli affetti dalla finanziaria che noi votiamo
Bene Ferrando dei con cui concludo
Non parlo quindi dei giudizi passati dico che questa collocazione oggi non regge più non regge più il quadro politico non regge più dal paese so che la situazione difficile ma più vitale diamo la rottura col governo
Più vita andiamo a prendere atto della crisi obiettiva di una politica più la situazione degenera e la stessa rottura con questo governo domani sarà più difficile di ieri e al tempo stesso e concludo
Del tutto evidente
Che l'opposizione in sé pur necessaria urgente nonna risolutiva nessuno ha mai sostenuto come del tutto ovvio un'opinione così sciocca men che meno io
E aggiungo che se noi dovessimo andare all'opposizione semplicemente sulla base della registrazione passiva
Di un compromesso mancato e quindi del fallimento obiettivo di una politica deve dette questo passaggio l'opposizione non solo non dischiudere per nessuna prospettiva per il partito per elaborato ma rischierebbe addirittura di aggravare la nostra situazione
Ecco perché dico che l'opposizione deve essere una scelta collocata in un ripensamento complessivo
Di linea politica di prospettiva strategica e per questo penso che la prossima conferenza programmatica del partito debba legare la questione della ricollocazione qui ora del partito rispetto al governo dalla borghesia italiana con la definizione di una prospettiva strategica complessiva di alternative Società e di potere che sola
Motiva al fondo la ragione stessa dell'esistenza del nostro partito andiamo quindi a un confronto libero anche di posizioni e proposte diverso
Ma sapendo appunto che la libera dialettica della differente in questo partito il fondamento più seria più profondo della necessaria unità del nostro partito
Diamo la parola al compagno Ferrero della segreteria segue il compagno
Siriani della Pertusola
Credo che l'attenzione
Anche l'intervento di Marco adesso sui problemi di collocazione generale del partito sia grande su questo tornerò alla fine dell'intervento vorrei provare nella prima parte l'intervento a concentrarmi
Sulle questioni che credo abbiamo comunque davanti tutti al di là delle diverse posizioni politiche che abbiano nel partito nella situazione concreta poi tornano anche su quest'ultima questione che non essere sicuramente secondario
Io credo che sulla questione del Mezzogiorno misuriamo in modo plastico una differenza di impostazione con il Governo e con l'Ulivo pesantissima
Non si tratta solo di una critica al governo perché ha fatto poco il Governo ha fatto delle robe sbagliate e se non c'era un intervento nostro molto pesante ne avrebbe fatte di più
Quindi c'è un elemento di divaricazione che va registrato
Ed è un elemento di divaricazione sul modello di sviluppo
In cui da una parte si pensa che dentro la globalizzazione capitalistica il problema è una sorta di corsa al ribasso delle condizioni salariali
E rispetto alla precarizzazione del lavoro per ritagliarsi delle fette di occupazione mal pagata e di uno sviluppo come dire
Debole
E e e povero così come veniva spiegato nella nella relazione introduttiva
Quindi un modello che badate uguale a quello che il Fondo monetario internazionale proponeva per i Paesi del Terzo Mondo negli anni cinquanta e sessanta l'idea di un'economia orientata all'esportazione
Che fa della competizione sui fattori di costo l'elemento fondante abbiamo visto come è andata per i Paesi del Terzo Mondo questa politica non ha costruito mercato interno e ha distrutto il poco che c'era di economia
Di quei Paesi ponendo le condizioni per un ulteriore arretramento
Questa è l'ipotesi dei patti darebbe dei patti territoriali della deregolamentazione queste l'ipotesi dello smembramento dei contratti nazionali di categoria su questo punta alla Confindustria
Il nostro la nostra proposta e assai diverso perché dice dentro la globalizzazione capitalistica noi proponiamo uno sviluppo che sia assieme
Economico e sociale e non economico al posto del sociale al posto della crescita civile
E che si basi sulla valorizzazione delle risorse
Umane professionali ambientali del territorio che ci sono nel Mezzogiorno
E che quindi sia orientato a costruire un mercato interno a ad avere uno sviluppo economico auto centrato nel senso dello sviluppo dei territori della valorizzazione dei territori e delle risorse che lì ci sono
In cui il lavoro non deve essere visto come il problema del costo ma il lavoro è una delle risorse per costruirlo quel mercato interno
E per attuare dei processi di trasformazione e semplicemente una linea da questo punto di vista opposta
è un modo completamente diverso di guardare a quello che può essere a quello che può essere uno sviluppo allora io credo che noi giustamente ci siamo abbiamo evitato di metterci dentro una contrapposizione che ci volevano porre abbiamo detto trentacinque ore
Abbiamo detto lotta alla precarizzazione e la lotta alla precarizzazione nel Mezzogiorno del lavoro nel Mezzogiorno non è altra cosa dalla lotta alla precarizzazione nel Nord
Perché quello che oggi giace nel Mezzogiorno in modo così diffuso si sta diffondendo anche al Nord non parla di un'altra realtà
Parla di una realtà che in realtà segnala la linea di tendenza della scolarizzazione del lavoro della precarizzazione quindi trentacinque ore
Lotta alla precarizzazione del lavoro e parla emersione del lavoro nero in modo in modo fortissimo questione dell'Agenzia del Mezzogiorno nei modi in cui è stato tratteggiato in cui abbiamo detto in questi giorni
E da questo punto di vista credo che appunto vada registrato positivamente che il Governo non ha varato ad oggi l'Agenzia evidentemente ritenendo opportuno discutere
Con noi le modalità di questo non è detto che venga fuori una una cosa buona però meglio non averla varata e avere ancora la possibilità di discutere che non già avere lì
Un pacchetto verso cui lamentarsi ma certamente a quel punto immodificabili
Le cose che io oltre a questi elementi che mi sembra sono proprio il patrimonio che grande che da questa riunione viene fuori da questa Assemblea viene fuori
Io voglio sottolineare due elementi
Che non ho sentito molto e che invece a mio parere devono essere anche questi al centro dell'iniziativa
Prima questione la questione dello Stato sociale
Il pubblico impiego
In larga parte assunto in modalità clientelari quant'altro volete uno dei pezzi significativi dell'occupazione nel Mezzogiorno
Sicuramente per certi versi quello più omogeneo dentro al Mezzogiorno con condizioni di lavoro
Ora questa partita dello stato sociale non è che ce la possiamo giocare pensando che è solo un problema dei pezzi più vecchi del paese e di discussione sulla qualità del dei servizi la qualità della sanità
Per cui ci si trova gente che ti dice che parte da Messina e va a partorire in Emilia Romagna perché non si fida partorire nell'ospedale della sua città è un problema del Mezzogiorno oppure no il problema dell'assistenza
Del fatto che un po'di assistenza in Emilia Romagna
E in alcune regioni del nord c'è e invece nel Mezzogiorno ed emendato già ora tutto al privato con costi altissimi o alle famiglie con la funzione della donna subordinata ride è un problema di questo sviluppo del Mezzogiorno
Allora io credo che noi accanto alle altre questioni dovremmo avere questa partita dello stato sociale
Come una delle partite fondamentali nella consapevolezza che su quel terreno
Dobbiamo riuscire ad unire un elemento di crisi di un assetto precedente del pubblico impiego che viene messo in discussione oggi quei processi di ristrutturazione interno al pubblico impiego
Che probabilmente ci permette anche di cogliere delle incrinature di quello che è stato un patto sociale da un pezzo del lavoro del pubblico impiego e un pezzo di chi deteneva il potere politico in questo Paese
E di agire quindi sia sul versante del lavoro nel pubblico impiego come uno dei soggetti a cui fa riferimento per riapparire una dinamica sociale a positivo nel Mezzogiorno
E dall'altra con il problema della riforma complessiva dello Stato sociale nel Sud
Perché è evidente che c'è un problema di modifica dell'organizzazione del lavoro burocratica c'è un problema di porsi la questione del rapporto con l'utenza per costruire dei servizi che serva c'è il problema di farle funzionare le strutture
A partire appunto da quelle dalle maxi strutture le strutture ospedaliere venendo giù alle questioni dell'assistenza alle questioni ai trasporti e quant'altro due
Allora questo nodo dello stato sociale sul versante del lavoro e sul versante della riorganizzazione dei servizi
Deve essere uno dei pezzi qualificanti di questa discussione sul modello di sviluppo
Si andasse avanti un processo di smantellamento dello Stato sociale nel Mezzogiorno questi effetti si vedrebbero ancora di più perché i i pochi pezzi di occupazione garantita che ai su tutto il territorio larga parte in larga parte stanno lì
Secondo nodo c'è il problema di riuscire ad articolare l'iniziativa che faccia
Io credo che noi dobbiamo avere la parole d'ordine generale di cui quello dell'agenzia e come dire il punto cardine ma noi dobbiamo essere in grado di essere il partito
Che non solo fa propaganda e rivendica in ogni città del Mezzogiorno come a Roma la questione dell'agenzia
Noi dobbiamo essere il partito che è in grado di costruire il conflitto e di tempi certi versi praticare l'obiettivo in ogni città del Mezzogiorno
Quando durante la marcia per il lavoro parlavamo di scioperi alla rovescia
Io credo che avevamo colto un punto e quando si gira per il Mezzogiorno io l'ho l'ho girato in campagna elettorale
Lo conosco poco ma ma vedo delle intelligenze che ci sono in ogni comune
In ogni provincia in ogni Paese vedo quei tutti quei giovani che hanno fatto l'università che hanno un'alta scolarità che sono lì e che appunto certi disoccupati non son tutti uguali Capponi certo che no ci sono moltissime intelligente nel Mezzogiorno
Che stanno interrogandosi su come in qualche modo provarne uscire
La Confindustria in qualche modo qualche proposta te la fa i giovani imprenditori la possiamo da sinistra
Porre un problema di dire da un lato lottiamo per l'agenzia ma dall'altro proviamo a costruire delle forme che inizino ad organizzare la gente apparati care a praticare non so la rivendicare mappare quelli che appunto una volta erano gli scioperi alla rovescia e che forse oggi anche mettere in piedi l'associazione
La cooperativa provare a fare un pezzo di quel lavoro
Allora io credo
Che da questo punto di vista noi dobbiamo avere una capacità come partito
Avere le rivendicazioni generali e di portarle avanti come rivendicazione jet ma anche un'enorme capacità di articolazione
E i comunisti devono essere visti in ogni Paese come quelli che concretamente di fronte al fatto che riprende il voto al cd ugual CCD al alla al CDMA
E avanti perché non vede la gente non vede nessuna prospettiva collettiva e allora si attacca alla clientela si attacca la raccomandazione
Dobbiamo essere quelli che non solo a parole dicono che sia il conto con la raccomandazione ma che proprio nel concreto costruire un pezzo che segnala un percorso diverso
Il dire mai fare io credo che su questi
Sulla capacità di articolazione del nostro discorso sui territori passerà molto della capacità della tradizione della proposta politica che qui oggi viene fatto
Perché ho la rendiamo comprensibile nella vita e nell'azione di ogni giovane disoccupato di ogni in in questo paese nel Mezzogiorno oppure il nostro rischia di essere un discorso che va bene per la domenica
Che va bene ad andare a sentire nei comizi ma che non vale dal lunedì al venerdì quando la gente al Salario lo se lo deve sbarcare in qualche modo e invece l'articolazione come elemento
Chiudo
Perché ho finito il tempo chiudo sulla questione del governo io credo che da questo punto di vista evidente la nostra iniziativa punta ad agire dal basso e dall'altro e dall'alto chiediamo una modifica
Chiediamo la modifica più forti io credo oggi
A partire dal fallimento di quella che è stata un'ipotesi del PDS
Fallimento sul piano delle riforme istituzionali ma un un fallimento sul piano delle politiche sociali perché il voto del Mezzogiorno questo gli dice al PDS e al governo
A partire da questo fallimento siamo un po'più forti nel porre il problema della modifica e assolutamente evidente
Che ho questa modifica avviene o non ci sarebbe alcuna ragione per prosperare questo appoggio al governo e assolutamente evidente però lo voglio sottolineare che non saremmo più forti
Saremmo più deboli
Per questo noi dobbiamo puntare fino in fondo a costruire il movimento di lotta costole tutte le condizioni affinché la svolta Cynthia perché ne abbiamo bisogno per dare la risposta
A quei giovani disoccupati ed è evidente se non ci fosse chiaro che noi dovremmo separare le nostre responsabilità
Sapendo che avremmo subito una sconfitta
Ma che appunto le sconfitte vanno anche riconosciute
E che quando si è nella condizione di non determinare una modifica
Ne va preso atto ma tutti i nostri sforzi in questi mesi devono essere traguardato i al tentativo di questa svolta di provare a farla esattamente a partire dal fatto che la loro politica non la nostra
La loro politica subito una battuta d'arresto io su questo credo ci sia la possibilità di fare iniziativa centralmente come articolata sul territorio
Allora la parola al compagno siriani della Pertusola di Crotone
Compagne e compagni nel porvi il mio saluto e di tutta la delegazione dei compagni di Crotone
Devo dire devo dire
Che questa partita anche la partecipazione a questi lavori chiedo scusa mi sono un po'emozionato
Grazie
Devo dire che sia stata di estrema importanza partecipare a questi lavori
Di questa iniziativa perché sono convintissimo
Che attraverso questo tipo di lavoro di confronto politico possa nascere quella giusta sollecitazione
E operare un approfondimento
Sulla natura dei processi di modernizzazione che stanno coinvolgendo il vissuto lanieri Johnny il mio comprensorio
Sul significato politico dei medesimi sulla collocazione delle forze politiche rispetto a queste
A me sembra che a tutt'oggi la situazione del mezzogiorno non è assolutamente cambiata
E che il divario tra le due grandi sezioni del Paese nord e sud sia in modo inconfutabile aumentato dico che bisogna fare qualche sforzo in più però
Dico che la rinascita del Mezzogiorno deve avvenire attraverso una programmazione intelligente deve avvenire con un grossissimo coinvolgimento di tutti i lavoratori di tutti i giovani dei disoccupati di tutti i cittadini di tutte quelle forze sane che ne fanno parte
Dico che noi in prima persona dobbiamo essere i protagonisti del nostro futuro e non dare delle idee
La neo provincia in cui vivo Crotone e oggi una delle realtà più contraddittorie dell'interior scenario nazionale
Che presenta aspetti drammatici in termini in termini socio economici occupazionali
Avendo il quartultimo reddito pro capite nazionale
Negli ultimi anni uno dei pochi significativi poli industriali del Sud dove è stato messo in ginocchio
è stato quasi distrutto
La Montedison
Produttrice di fertilizzanti è stata chiusa con la dismissione in totale della struttura della sua attività
Con la perdita complessiva di settecento posti di lavoro
La cellulosa calabra produttrice quindi pasta semi chimica con i suoi centocinquanta dipendenti e da circa un anno chiusa e non si riesce a capire
Quale sarà il suo futuro
La Pertusola Sud Duo azienda produttrice di zinco e nella quale io stesso lavoro
è stata messa in liquidazione dopo aver ridotto i suoi dipendenti da novecentoventi a quattrocentoventicinque e a questo proposito vorrei soffermarmi con più attenzione su questa vicenda ma in questa cauzione mi sembra inopportuno perché il tempo a disposizione
Molto poco voglio solo ricordare che questa fabbrica con le sue centodieci mila tonnellate di zinco
E i suoi sottoprodotti indio Khadim germanico ha rappresentato per il nostro comprensorio e per l'Internazionale nazione penso una grande fonte fonte di ricchezza
Anche perché voglio ricordare che l'Italia e importatrice di zinco per circa cento trenta mila tonnellate all'anno
Per cui noi lavoratori tutti diciamo concorsi all'ENI che l'attuale proprietaria della Pertusola e al governo no allo smantellamento dell'apparato industriale crotonese
E chiediamo che con lo stesso impegno con cui Leni rapina le nostre risorse circa il diciotto per cento del gas metano
Del fabbisogno nazionale viene estratto dalle nostre coste dal nostro sottosuolo che si impegna a garantirci tre cose in modo particolare che l'apparato industriale del crotonese non venga smantellato completamente
Che rilancia della fabbrica
Pertusola
Avvenga una privatizzazione e che ci permetta
Che deve prevedere una ristrutturazione l'ammodernamento della stessa fabbrica una produzione almeno da centosessanta a centonovanta mila tonnellate di zinco il mantenimento degli attuali livello occupazionali diretti e dell'indotto
Compagni credo che in questa fase tutto il governo Prodi quanto le amministrazioni locali sono indignate a favorire in ogni modo non la creazione di un'occupazione
Ma la diffusione del lavoro precario della flessibilità selvaggia tanto dell'orario quanto del salario
Della totale assenza di garanzie previdenziali
Assicurative e normative
Assurdo si vuole riservare il ruolo di una colonia Interna dove sperimentare
In nome del sostegno dell'occupazione strappi ed ero che al
Alle norme contrattuali da esportare successivamente al resto del Paese
I consensi
I cosi tanto decantati contratti d'aria ne sono l'esempio più evidente
Credo insomma che il problema meridionale può e deve essere considerato un problema nazionale non dobbiamo dimenticare che è anche il nostro problema che si deve coinvolti ci deve coinvolgere in prima persona
La rinascita del Mezzogiorno deve avvenire attraverso una programmazione intelligente non vogliamo progetti megagalattici come ci propongono da ogni parte tipo lo stretto di Messina
Vogliamo che la ricostruzione si cominci appare dalla infrastrutture dai bisogni reali della gente
E a questo proposito mi sembra doveroso ricordare che l'aria del collo di Crotone del Crotonese
A tutt'oggi presenta una situazione
Drammatica
Assenza totale di una rete astro adatta austro da autostradale una super in strada la gente sei diventata famosa per la sua perenne incompletezza
Assenza totali e di una Rete ferroviaria elettrificata del percorre ottanta chilometri si impiegano circa quattro ore
La presenza di un porto navale che nel mille novecento ottanta
Furono sbarcati circa un milione di tonnellate
Di merci poi ci sono poco meno
Di trecento mila
Una presenza di strade interne completamente dissestate
E per vorrei Tor e
Potrei continuare all'infinito nell'elencare tutte queste situazioni ma sembra che questa Assemblea le abbia messe benissimo e luce
Ecco io potrei io partirei per rilanciare il Sud o dalla salvaguardia dell'esistente
Dare rilancio dalla infrastrutture
Nell'avvicinare la politica alla gente
Credo compagni e concludo bisogna organizzare la nostra mobilitazione la nostra lotta perché senza la politica di coinvolgimento senza un quadro di programmazione degli interventi i contratti italiani i pachidermi
Che sia giusto doveroso esprimere un saluto cordiale
E fraterno e insieme ovviamente la nostra forte volontà di proseguire la lotta accanto alloro appunto al popolo dei cancelli che qua è rappresentato come sapete
Si tratta di una lotta che dura ormai da un anno con il blocco dei cancelli appunto dell'Ali sud di Capodichino e di Sigonella
Diamo la parola al compagno Sebastiano scelto che porterà il saluto a nome appunto del popolo dei cancelli
Compagne e compagni
Quello che io sto per dire probabilmente
Non è a che fare con
La relazione del compagno Giovanni Russo Spena o forse ha molto a che fare questo lo deciderete voi io sono qui per raccontarvi una storia la storia di una comunità di uomini e di donne
Delle lavoratrici e dei lavoratori che svolgono i servizi aeroportuali presso la base americana di Sigonella che si è voluta nominare popolo dei cancelli
è una brutta storia perché la storia del popolo dei cancelli è la storia di un padrone brutale come noi oggi
Fra pochi continuiamo a chiamare con chiarezza di linguaggio
Che upper suo obiettivo primo quello dello sfruttamento del lavoro una chiarezza di linguaggio che si è persa perché oggi prevale la mistificazione delle parole
Oggi è più elegante e più fine chiamarli imprenditori o come nel nostro caso trovandosi di fronte ha più impresa del una che viene dalla lontana Arlington in Virginia a pochi isolati dalla sede della CIA una costituita da uno piccolo squalo romano che cerca di inserirsi nelle pieghe della liberalizzazione degli aeroporti
Un'altra addirittura pensate un poco una cooperativa specializzata nella installazione dei termosifoni di Fiumefreddo a Catania lacrime che al sud
La si chiama in in modo ancora più elegante Joint Venture e chi ce lo doveva dire al Cavaliere Zappalà presidente dell'ACLI mega sud che un giorno sarebbe stato in una joint ventures addirittura in affari con il Pentagono è questa diciamo la bruttezza
Di questa di questa la bruttezza di questa storia
è una storia brutta perché è la storia dell'assenza delle istituzioni
Dell'assenza delle istituzioni nella lotta per il lavoro delle istituzioni a tutti i livelli a partire da questo finto esponente del rinnovamento che si dovrebbe vergognare di rilasciare interviste ai giornali
Proponendosi come campione della lotta per il lavoro nel Mezzogiorno
Che risponde al nome di chi di Enzo Bianco sindaco di Catania
Quest'uomo
Che in un anno non abbiamo mai visto e davanti ai cancelli le durante il prosieguo della nostra lotta avuto la spudoratezza di affermare che cancellare totalmente i diritti dei lavoratori
Dimezzare il loro salario ridurre l'occupazione coniuga i diritti del lavoro con le esigenze del libero mercato e fa sorgere una domanda
Di quale concezione Lugli abbia del libero mercato
Visto che nel libero mercato probabilmente associ anche la mafia e di quale concezione Luís abbia dei diritti del lavoro
è una storia brutta la storia del popolo dei cancelli perché la storia di un sottosegretario al lavoro che si è fatto complice di questa operazione di predazione
Ed è davvero per me angosciante pensare e mi fa venire i brividi che non la piccola parte che io ho avuto in un grande movimento collettivo
Ma che decenni di lotte operaie in questo Paese decenni di lotte dei comunisti abbiano potuto produrre oltre diciamo
A questo quadro politico dell'Ulivo
A questo tiepido processo di rinnovamento anche un sottosegretario al lavoro che risponde al nome di Federica Rossi Gasparrini tutti chiffon capelli e capelli colorati
è una storia brutta quella del popolo dei cancelli
Perché è una storia è la storia di un pezzo di sindacato che in questo caso non si è fatto solo subalterno
Di un pezzo dissidi sindacato la UIL Trasporti Primera CISL o dopo che si è asservita completamente al padrone
Che si è messa al soldo del padrone
Che prima ha organizzato il reclutamento al lavoro nero poi ha organizzato il clou miraggio e quando ha visto che con quei pochi crumiri che aveva reclutato non riusciva a sfondare i picchetti dei cancelli di Sigonella
Ha chiesto l'intervento delle forze dell'ordine per scortarle sui pullman con aria condizionata e abbiamo dovuto assistere alla vergogna quei questore il prefetto di Catania presto servizio gliel'hanno assicurato
E ci hanno violentemente e brutalmente caricati
Davanti a quel cancello e l'alto Massa in questura o no perché davanti a quei cancelli vendevamo Vito al lavoro il salario la dignità degli uomini e delle donne
è una storia brutta quella del popolo dei cancelli perché la storia del silenzio di un anno della stampa
Del silenzio di un anno di tutti i grandi organi d'informazione del silenzio di un anno anche dei giornali che dovrebbero essere a noi più vicini e non dico solo il manifesto che probabilmente in questo empito europeo
Si distrae dispetto alle lotte sociali che avvengono in bilico quasi verso l'Africa ma parlo anche del nostro giornale del nostro giornale Liberazione
E la storia del silenzio della stampa o al contrario della disinformazione dell'inquinamento delle notizie operate dal giornale che a Catania fa opinione la Sicilia
Edito da un uomo che rappresenta il punto di collegamento di tutti i grumi di interessi massonico mafiosi di affari Ostuni ai legali che in questa città si svolgono
L'editore Mario Ciancio abitanti poi che tra l'altro e anche il presidente della Federazione italiana editori giornali io non so
Come possano uomini che si ritengono rispettabili in questo Paese gli editori del Corriere della Sera della Repubblica di tutti i grandi giornali farsi rappresentare da quest'uomo
è una storia brutta la storia del popolo dei cancelli
Perché la storia dall'assenza di una legge in questo Paese che garantisca le lavoratrici e i lavoratori nel caso di un cambio di appalto legge da un anno che inascoltati stiamo rivendicando
E intanto la strada del cambio di appalto lastricata di salario perso
Di posti di lavoro persi di diritti massacrati ricordate compagne e compagni il cambio d'appalto per le pulizie all'ENEL la la Telecom
Quello che avviene anche in tutti i grandi enti pubblici
è una storia brutta quella del popolo dei cancelli perché anche la storia nella sua solitudine della solitudine che ha già primo delineato della solitudine rispetto alle istituzioni dispetto alla stampa dispetto ai partiti per la solitudine anche rispetto al nostro partito
Che tranne poche eccezioni che io qui voglio citare
Il compagno Giovanni Russo Spena la federazione di Catania il compagno Cancemi il compagno Gagliano avuto su questa vicenda una generale disattenzione distrazione
Eppure il popolo dei cancelli ripone molte speranze nell'azione del Partito della Rifondazione Comunista essa che è l'unico alleato ovvero su cui può Conca
Io voglio dire non in spirito di polemica compagno Bertinotti perché so quanto duro
Sia il lavoro che svolgi e gli impegni che ci hanno impedito di essere tra noi il primo giugno alla presentazione del libro che abbiamo scritto collettivamente a cui hanno partecipato che Lucio una delegazione di portuali di betulle da altri
Ed altri esponenti del mondo sul politico e sindacale che questa tesa rispetto al nostro partito era tutta in quella delusione
Che io
Ho dovuto sopportare il peso di raccogliere divenire su tutte le cento e più facce degli uomini e delle donne del popolo dei cancelli perché nella tua presenza per quello che poteva significare la tua presenza nella rottura di questa solitudine era stata riposta una grande speranza io sto so che oggi probabilmente avvieremo un percorso per far uscire diciamo il popolo dei cancelli dalla sua solitudine
Ma la storia del popolo dei cancelli e anche una storia bellissima perché la storia di una straordinaria e solidale comunità di donne e di uomini
Di donne e di uomini che hanno deciso coscientemente di ribellarsi al paradigma dominante di questi tempi
E cioè se vuoi lavorare diventare merce tra le merci essere privato di una parte del tuo salario privato dei tuoi diritti aveva un lavoro precario e flessibile
Questi uomini e queste donne hanno deciso di ribellarsi a dirottare contro questo pensiero unico dominante
Però hanno fatto il primo giugno dello scorso anno mille novecentonovantasette quando hanno iniziato picchetto ininterrotto per diciannove giorni dei cancelli dalla base americana di Sigonella
è una bellissima storia quella del popolo dei cancelli
Perché se come dice il compagno Nichi Vendola la lotta contro la mafia ha un nome e un cognome
è il nome legalità in cognome lavoro il popolo dei cancelli sta coniugando il nome con il cognome perché sta lottando per smascherare tutte le illegalità
E gli imbrogli che ci sono dietro questo appalto e sta lottando contemporaneamente per difendere il lavoro nella sua quantità e nella sua qualità una lotta che è iniziato un anno fa e che nonostante
Le condizioni difficili in questo anno oggi non si è ancora fermata dopo il blocco dei cancelli a oggi siamo a più di seicento ore di sciopero sopportato da ciascuna lavoratrice da ciascuno lavora da ciascun lavoratore
Nonostante la violenta e brutale repressione
Cui vengono sottoposti al di là al di là di quei al di là di quei cancelli al di là di quei cancelli lo dico senza esagerazione
C'è un clima di repressione nei confronti della libertà individua delle libertà individuali e collettive
Degno dei peggiori anni cinquanta ormai le sospensioni dal lavoro senza retribuzione non si contano più
Hanno superato più di centocinquanta hanno superato più di centocinquanta giornate
E questo ha determinato una condizione anche drammatica
Nelle condizioni di vita delle lavoratrici e dei lavoratori
Oggi ci sono uomini e donne per i quali anche il mancato pagamento di una bolletta rappresenta una lesione insostenibile per la propria dignità che sono a rischio di finire in mano agli usurai
Ed è perciò che da questa da questa tribuna oggi noi lanciamo anche un appello per la costituzione di una cassa di di resistenza
Il primo firmatario di questo appello e che induce e presente tra di noi il primo giugno
Che terminato
Che impegnato a farsi ambasciatore nel mondo delle buone ragioni dal popolo del cancello io naturalmente chiedo alle compagne e compagni della presidenza a partire dal compagno Cossutta ed al compagno Bertinotti di sottoscrivere questo appello
La storia del popolo dei cancelli
è una storia bellissima perché gli uomini e donne che vivono in un lembo estremo di questo Paese hanno scoperto di poter parlare e lo hanno verificato il primo giugno senza bisogno di interpreti
Un linguaggio comune di poter parlare la stessa lingua di un portuale di Liverpool di poter parlare la stessa lingua di un portuale di Sydney
Di poter parlare la stessa lingua di un indio del Chiapas cioè di parlare la lingua dell'opposizione estrema alle leggi del liberismo del liberismo selvaggio
è una storia bellissima quella del popolo dei cancelli perché anche una storia di straordinaria solidarietà tra le lavoratrici di Napoli i lavoratori di Napoli e le lavoratrici e lavoratori di Catania di Sigonella
Insieme allora tale e a bloccare nonna i cancelli della di sub ma bloccare i cancelli della base americana
Più grande più grande d'Europa e probabilmente e più bravi più però probabilmente Del Monte una storia di solidarietà che ha portato mi ormai ad essere più catanese che napoletano venendo tra l'altro meno anche ai miei compiti istituzionali dentro il partito cosa di cui colgo l'occasione per chiedere scusa ai chiedere scusa ai compagni e la storia di lavoratori che quando io ho conosciuto quando ha cominciato a fare l'operaio divampa al Napoli di questo io voglio rendere liquidi oggi per la prima volta merito avevano paura della stessa parola sciopero mi invitavano a nascondere la copia dell'unità che io ostentano
Indifferente i indifferenti sospettosi nei miei confronti
Che mentre si discuteva appassionatamente allora era questo il tempo del Napoli di Maradona leggevo L'uomo senza qualità di Musil
E oggi questi uomini e queste donne hanno sulle loro spalle migliaia chilometri trascorsi su un'autostrada tra Napoli e Sigonella
Hanno sulle loro spalle centinaia di ore passate senza sonno
Per non mancare nessuno degli appuntamenti decisivi di questa nel decisivi di questa lotta
Compagne e compagni mi rendo conto di avere rubato già molto tempo ai lavori di questa conferenza voglio dire che nel senso di questo mio intervento qui e lo dico senza presunzione o supponenza non è quello di lamentare irritati
Le distrazioni che ci sono state né tanto meno quello di rivendicare una generica solidarietà
Qui a nome del popolo dei cancelli io dico con moderata orgoglio compagne e compagni del partito della rifondazione comunista il popolo dei cancelli offre anche a lui un'occasione offre l'occasione di dare senso e valore alle parole difficili del vocabolario che abbiamo scelto di dare senso e valore contenuto a parole come antagonismo a parole come radicalità a parole come costruzione di un moderno partito comunista di massa
Le parole sono terribili delle sulla base
Di alcune parole che è nato un patto intellegibile tra gli uomini e le donne del popolo dei cancelli
Il trentuno di maggio dello scorso anno quando abbiano svolto l'ultima tese emozionate democratica Assemblea dentro quei cancelli
Gli uomini e le donne che hanno partecipato a quell'assemblea si sono scambiati un patto e non se lo sono scambiati sulla base di parole appartenenti diciamo ai nostri testi classici ai testi classici
Dei comunisti i marxisti se lo sono scambiati sulla base di parole che appartengono ad un grande libro della Scienza
Di una cultura come quella cattolica che l'Ecclesiaste le parole che dicono
Di questo libro le parole fino a quando dite sono dentro di te se il loro padrone
Quando sono fuori di te sei loro serbo da un anno questi uomini e queste donne sono serbi delle parole che in quell'occasione abbiamo pronunciato
è io
Sono sicuro che anche questo partito saprà essere servo delle parole che pronuncia delle parole che scrive sui sui giornali delle parole che pronuncia nelle sue conferenze nei suoi convegni nei suoi dibattiti e chiudo leggendo
Un passaggio il la conclusione molto breve
Dell'introduzione al libro collettivo che io vi invito ad acquistare presso il banchetto che è situato fuori dello da la sala dove si svolge questa conferenza di Claudio Fava e che probabilmente sono la sintesi migliore del messaggio che io volevo trasmettere a voi e che non so se ci sono riuscito dice Claudio Fava infine ai popoli dei molti cancelli che oggi chiedono alla nostra attenzione non basta elargire una carezza e promettere un'interrogazione in Parlamento
Bisogna dire a voce alta che la loro battaglia e anche la nostra e che su battaglie come questa ci divideremo o ci incontreremo vi ringrazio compagna con
Allora compagne e compagni ci ci sono ancora mi pare quattro interventi i compagni ha scelto ci ha raccontato qua una storia esemplare un'altra storia esemplare la sottoponiamo alla vostra attenzione
C'è stata proposta dal circolo del subcomandante Marcos di Nocera Inferiore
La politica di tutela e salvaguardia del territorio emersa dalla discussione come fondamentale per un nuovo modello di sviluppo per il Mezzogiorno
Ci induce a richiamare l'attenzione di tutti voi sulla costruenda barriera autostradale
Sulla R sulla tre a Nocera Inferiore lo scempio ambientale che si sta consumando distruzione della copertura arborea composte maggior parte da frutteti impermeabilizzazione del suolo dissesto idrogeologico in un territorio del tutto simile a quello di Sarno
La barriera infatti dovrebbe sorgere alle pendici di un monte di natura calcarea con copertura di sedimenti vulcanici
L'opera che rientra nel Progetto ammodernamento della tre prevede un finanziamento di trecento miliardi ne è priva della valutazione di impatto ambientale è autorizzata dal ministero lavori pubblici cofinanziata dall'Unione europea e dalla Regione Campania in un'ottica di sviluppo distorta fondata sulle grandi opere infrastrutturali i compagni di Nocera Inferiore chiedono di assumere come propria posizione politica la battaglia per impedire il rinnovo della concessione di gestione del tratto Napoli Salerno alla Società Autostrade meridionali
E per le suddette motivazioni e per le trentennali inadempienze nella manutenzione che appena nel mille novecentonovantasei causavano la morte di un automobilista per frana si sottolinea inoltre necessità di impedire la privatizzazione
Della Salerno Reggio Calabria fondamentale per le comunicazioni nel Meridione noi mi pare che potremo approvare con vostro applauso siete d'accordo questo ordine del giorno
Diamo la parola al compagno De Cristoforo coordinatore nazionale dei giovani comunisti
Anch'io con pane compagni come hanno già fatto in diversi da questa tribuna
Inizio del mio intervento raccontando brevemente un'altra storia simbolica di grande rilevanza caduta in questi mesi
E che ha visto anche noi giovani comunisti quelli campani ma anche gli altri da altre città d'Italia protagonisti in prima persona la storia l'avete immaginato l'avrete capito è quella disarmo di quindici e degli altri paesi devastati dalla tragedia Di Maggio vedete la racconto questa storia
Inizia così il mio intervento perché probabilmente in quelle ore e in quei giorni questo nostro Paese
Lo stesso che il destino ha voluto qualche giorno prima era entrato in Europa ha scoperto che un pezzo consistente dell'Italia è ancora profondamente lontano dall'Europa
Perché vedete in quell'assenza dello Stato è stata richiamata da qui un'assenza terrificante devastante
Probabilmente anche sorprendente perché era sul posto di in quell'assenza dello Stato in quel richiamo ipocrita del Presidente della Repubblica lo ricordate cosa disse Scalfaro disse poche ore dopo la tragedia
Adesso non è il tempo ridenunciare adesso è il tempo di soccorrere in quel richiamo ipocrita perché noi avevamo tutto il diritto di denunciare quello che era accaduto a un diritto ancora più forte proprio perché stavano soccorrendo
In quelle parole e in quel modo con cui lo stato affrontato quella tragedia io credo si è aperto un solco un solco sul terreno culturale un solco sul terreno della solidarietà
Perché vedete noi che siamo stati lì in quelle ore che abbiamo soccorso
Abbiamo avuto tutto il diritto di denunciare e abbiamo detto fortemente che quella tragedia ha avuto un mandante morale non è soltanto Rastrelli mandante morale
Non sono soltanto i signori del cemento quelli che hanno costruito là dove dovrebbe esserci la terra
E che hanno fatto sì che in quelle zone speculazioni edilizie e cemento abbiano messo in discussione il sottosuolo
Non sono neanche soltanto gli amministratori corrotti che in tanti anni hanno consentito questo spettro no non sono solo quelli il vero mandante morale vedete è questo modello di sviluppo lo dobbiamo dire ad alta voce lo dobbiamo dire perché l'abbiamo detto da sempre
Perché non siamo stati quelli dell'ultima ora quelli che si sono accodati al coro delle critiche no abbiamo detto che questo modello di sviluppo lo stesso che ha messo non la gente in carne ed ossa ma il mercato è il potere al centro del proprio intervento accento della per la ragione d'esistenza è fallito
è fallito e si è portato con sé i in quel carico di tragedia le ipocrisie le fandonie che ha raccontato in questi anni
E allora vedete
Se è vero che sanno è stato la cartina di tornasole per l'immagine di Mezzogiorno perché ha aperto gli occhi clamorosamente a questa nostra società e ha fatto capire quanto i brindisi di chi brindava perché eravamo entrati in Europa erano come dire PRIN visti
In parte in parte sufficienti se tutto questo è vero la nostra azione politica io credo ha avuto una grande rilevanza
Cartina dissolve tornasole per il Mezzogiorno ma cartina di tornasole anche per noi
Perché vedete quella idea quelle dagli andava sanno di fare le Brigate dei giovani comunisti ha rappresentato probabilmente anche se in piccola parte anche se soltanto con un tentativo iniziale
Un nuovo modo di riappropriarsi di una pratica politica e sociale questa è stata la novità questo è stato il punto di svolta
Perché vedete
Questa scelta è stata una scelta probabilmente culturale prima ancora che politica
è stato il tentativo di dire non è vero che le giovani generazioni sono quello che dite voi non è così
Non sta scritto da nessuna parte perché vedete il compagno Russo Spena nell'introduzione l'ha detto e ha ragione noi non l'accettiamo la categoria sociologica del malessere sociale delle giovani generazioni non l'accettiamo
Dobbiamo piuttosto costruire nuove trame culturali dobbiamo rimettere in campo un nuovo senso critico e dobbiamo una volta per tutte riappropriarci di una nuova trasmissione dei saperi di questo probabilmente il punto vero
Noi non possiamo accettare un paradigma definito di interpretazione della realtà che considero alcuni settori strutturalmente marginali no non la possiamo accettare
E manette
In questo senso prima di ogni altra cosa probabilmente si compie per noi un grande salto di qualità quando diciamo che vogliamo rompere le compatibilità diciamo innanzitutto questo
Diciamo che questo è il nostro modo per dire di no al pensiero unico all'idea dominante
Diciamo che in questo modo rimettiamo a tema un'idea nuova di sinistra
Vedete
Io credo che
Se è una critica e questa critica bisogna farla fortemente più di tutte le altre
Va fatta questo nostro governo questo governo Prodi è proprio questa qui
Questo governo deve rompere con i governi precedenti innanzitutto sulla continuità
Deve dare una svolta anche culturale perché non è accettabile che un governo di centrosinistra faccia su una serie di questioni rilevanti come lavoro come la formazione le stesse cose che hanno fatto i come negli ultimi anni non è più accettabile e allora vedete abbiamo un ruolo serto che lo abbiamo sbaglia il compagno Ferrando
Noi avevamo il dovere di essere parte di questa maggioranza parlamentare avevamo il dovere di provare a interrompere alcuni processi è mettere in campo una politica alta di sinistra questo dovere ce l'abbiamo ancora e probabilmente la crisi della Bicamerale ma anche la crisi sociale del partito democratico alla sinistra questo dovere c'è ora forza ma esattamente come abbiamo questo dovere abbiamo anche il dovere di guardare ai bisogni delle masse quello è il nostro punto di riferimento Sempre sia quando stava in maggioranza parlamentare sia quando appoggiamo il governo Prodi e tentiamo di modificare la sua politica sia quando mettiamo in campo un idea forte nuova di sinistra
Perché vedete questo ruolo ce lo chiedono profondamente quei giovani che vivono nelle periferie anche di questo nostro Mezzogiorno ce lo chiedono quei giovani che per esempio laddove anche nella nostra città
C'era un tempo gli impianti industriali oggi cercano e trovano faticosamente soltanto a volte le trame di una nuova socialità di una nuova aggregazione di nuove forme di sperimentalità anche culturale
Ce lo chiede chi non accetta la guerra tra poveri perché di questo si tratta
Perché vedete tra le povertà anche frantumate anche disgregate
In questi anni abbiamo comunque registrato un nesso quel nesso che vede una parte minima una parte minima della popolazione mondiale sfruttare e consumare la stragrande maggioranza delle ricchezze prodotte è vero ha ragione chi dice che il mondo assomiglia ad una qualunque delle nostre metropoli in cui immense periferie assediano le fortezze inespugnabile dei quartieri di lusso
Non resterò neanche più le macerie del muro di Berlino vedete ma il muro mondiale che da secoli separa quelle che hanno da quelli che non hanno è cresciuto e si è rafforzato
E allora vedete se è vero che questo nesso è il tratto feroce del neoliberismo e del dominio perché alla fine di questo si tratta
è anche vero che proprio qui riscopriamo le ragioni della nostra esistenza riscopriamo le ragioni della nostra critica sociale riscopriamo le ragioni della nostra lotta dobbiamo rimettere a fondo e a tema una idea dobbiamo ricercare le trame di ogni possibile riaggregazione dobbiamo lavorare per un'aggregazione di soggetti all'uremia delle conclusioni
Dobbiamo difendere quello che ancora può unificare vedete lo dico anche per introdurre brevemente ne consente alla presidenza un tema che cercava a tutti noi giovani comunisti quello e la formazione
Sapete che cos'è la messa in discussione l'abolizione del valore legale del titolo di studio per dirne una è la stessa cosa di quando si dice che si vogliono eliminare i contratti nazionali è la stessa cosa
Allora dinanzi a questa disgregazione dinanzi a questo attacco dinanzi a questo tentativo di frantumazione diciamo che questo è il federalismo che ci fa paura Cuesta e la riforma dello Stato in senso autoritario Cuesta
Le compagne e compagni l'hanno detto questa nostra conferenza deve essere un messaggio chiaro e forte al Governo Prodi
Dobbiamo a partire dal Sud ricercare una nuova fase dobbiamo chiedere una svolta
Altro che politiche della precarietà altro che nuovo Galles vogliamo risposte coraggiose
Perché i compagne e compagni non si può essere al tempo stesso il problema è la soluzione dei problemi il Governo Prodi deve scegliere o è il problema o è la soluzione dei problemi non può stare corrompere da una parte con un premio dall'altra bene e allora
Concludo sulla scuola e sul lavoro vogliamo risposte concrete
E vogliamo risposte concrete perché così battiamo la destra e vedete la resta la battiamo nell'istituzione e questo va bene ma se non siamo accorti la destra vince nei quartieri di è lì che dobbiamo vincere noi ed è lì che dobbiamo rimettere in campo una politica forte di massa
Diamo la parola
Accompagna Niki Vendola vicepresidente della commissione Antimafia
Ringraziamo il compagno Franco Bruno della FIOM Campana che ha rinunciato all'intervento
Al declinare convulso del secolo breve
E qui che deve tornare la sinistra di interrogare se stessa e il proprio destino
Qui a Napoli capitale del Mezzogiorno d'Europa metafora di tutti i Sud che non vogliono morire di nordismo d'importazione
Come nella favola della rana che si gonfia fino a scoppiare pur di raggiungere le dimensioni del bue
Così ogni sud è chiamato dal totalitarismo del mercato a gonfiarsi a dilatarsi assicurarsi Purdy rassomigliare almeno un poco a tutti quei nord che giganteggia non è la produzione e nel consumo di merci
E che esibiscono il loro PIL in piena erezione
Alle alle
All'impotenza meridionale si tenta di somministrare una pillola miracolosa il viagra della farmacopea neoliberista salari compressi
Salari compressi espiantati dal corpo collettivo di qualunque contrattazione defiscalizzazione delle impresa è generalizzazione dei lavori precari e flessibili caporalato di di nuova generazione con caporali sovranazionali è conforme Dini lo schiavismo che navigano in internet
Questo passa il convento e dico convento perché il capitale non rinuncia alla compensazione delle suggestioni spirituali Stich all'occorrenza anche il nome di Dio vale come ammortizzatore sociale
Ecco come già
Ecco come già sta mutando la morfologia del lavoro non più l'esperienza condivisa di un legame sociale e di una condizione di classe
Così era compagne e compagni il mondo del lavoro nelle campagne nelle fabbriche sfruttamento ma anche coscienza e lotta un sapere sofferto che ti iniziava lessico della condivisione e della politica
Oggi il lavoro la sua ricerca la sua instabile conquista la sua perdita
Sono i momenti di una condizione appesa per aria frantumata che vive e muore come puro affanno individuale senza il fiato di un legame perché il tuo compagno di ora e già ora il tuo concorrente
Perché il tuo impiego intermittente orbita in luoghi differenti
Perché hai Consob lavoro in un qualche subappalto perché non hai più neppure un vocabolario per dire la tua fatica la tua paga magra il tuo rischio di precipitare da una impalcatura o di finire schiacciato da una pressa
Perché non sai neppure se hai un padrone dove abita
Se non sei per caso un dipendente dello Spirito Santo nella globalizzazione il comando e ovunque e in nessun luogo
Quindi è la minaccia mortale a quella civiltà del lavoro che ha fatto del Novecento il luogo del protagonismo inaudito dei proletari e dei salariati mi ha parlato molto bene la sua bella relazione compagno Russo Spena
E nel nostro Sud subentrato
E diffidenti ficcato dal sacco del territorio dal ciclo del cemento
Dalla proliferazione delle periferie delle discariche
Dalla scarsità e dalla dequalificazione dei servizi
Dalla violenza chi è edificato ieri le cattedrali nel deserto del mito industrialista ed oggi i cimiteri per elefanti della de industrializzazione
In questo Sud senza qualità ci propongono lavori senza qualità nuovi lavori a perdere per uomini e donne che sono altrettanti vuoti a perdere
Per questo lei è apparso muto
Signor presidente del Consiglio
Dinanzi al fango
Diffidato che ha seppellito trecento vite meridionali
Perché non c'è ponte possibile neppure quello sullo stretto che possa mettere in relazione quelle vite quelle morti e tutte quelle raccomandazioni monetarista ed una classe di banchieri politici
Per cortesia abbiate il pudore di sentire che cosa c'è dentro quel dolore dentro quella rabbia che la gente di Sarno e di quindici ha cercato di esprimere in queste settimane
E per questo
E per questo lei è apparso assai irritante signor Presidente del Consiglio quando ha prospettato il bozzetto di una Disneyland delle macchine a Nola
Perché davvero non ci piace il Mezzogiorno che campa facendo la giostra o la pattumiera del Nord
Voi
Noi chiediamo
Una svolta radicale nella politica economica del Governo vedi compagno Ferrando
Abbiamo il dovere di non costruire nessuna illusione ma abbiamo il dovere di provarci oggi con il governo con il centrosinistra oggi abbiamo il dovere di provarci
Ce lo chiedono il popolo dei cancelli ce lo chiedono i disoccupati lavoratori ce lo chiedono tutti i giorni nelle periferie del Mezzogiorno d'Italia il dovere di provarci
Ed è solo qui
Solo qui a questa latitudine possibile
Qui è giusto e doveroso tessere le alleanze e disegnare sentieri unitari
Non vi stiamo proponendo amici dalla centrosinistra un piagnisteo sociologico né una nicchia di pregiudizi ideologici ascoltate ICI quando vi parliamo dal Sud di nessun nord
E per questo
Che rifiutiamo di collocarci sulla scacchiera planetaria
Nelle casse le blindate
Di quel patto militare dell'Ovest che si estende ad est tutti ben dentro un Nord armato contro tutti i suoi food queste la NATO di oggi per questo noi diciamo no a questo vecchio rudere che torna con forza
Ed è anche
Ed è anche per questo compagno D'Alema che non possiamo danzare attorno al tuo paradigma neo liberale perché
La modernizzazione lo ha detto ieri Franco Giordano la modernizzazione non è la medicina per i mali di qua giù la modernizzazione e la malattia
Non c'è un ritardo da colmare nel Mezzogiorno d'Italia c'è da mutare la direzione di marcia ed è anche per questo caro Napolitano caro Flick caro Del Turco
Che dobbiamo interrogarci sullo stallo paradossale in Qui giace proprio oggi proprio con noi la lotta per la legalità
Perché l'antimafia non è una predica etica o un galateo civico
Perché l'antimafia non deve unire tutti nella retorica dell'ipocrisia l'antimafia deve soprattutto di vivere entrando con i suoi piedi nei territori della materialità sociale la mafia
Qui è stata moderna
è stata normale
è stata ed è l'epopea mercantile di una borghesia criminale capace di raccogliere la sfida della mondializzazione soprattutto capace di tuffarsi nelle opportunità della finanziarizzazione
A marzo è stata ed è una leva del consenso ancora oggi questo ci dice in parte il voto siciliano de una macchina di selezione di pezzi di classe dirigente a che punto è la mafia
Questa mafia oggi avviluppati da alle ambizioni del centro destra ma desiderosa di contatti con le debolezze del centrosinistra come torna in campo questa mafia dopo la stagione del tritolo
L'Ulivo balbetta
Dinanzi a domande quasi finito
Dinanzi a domande quasi impertinenti perché credeva che bastasse cambiare il manovratore la risorsa governo pareva di per sé garantire una discontinuità nella storia anche mafioso e criminale del potere italiano
Così non è così non può essere perché compagni la vera antimafia Lotta di classe di civiltà contro lo sviluppo diseguale col gestito con le grandi holding mafiosa è anche questo che ci dicono i compagni di Sigonella
Non servono gli eserciti gli stati d'assedio le norme emergenziali serve una repressione mirata e chirurgica
Serve soprattutto una prevenzione organizzata sulle fasce a rischio dell'in FIAT dell'infanzia e dell'adolescenza
Serve la bonifica degli spazi sociali ed istituzionali occupati dalle mafie dei boss da quelle dei colletti bianchi serve soprattutto il lavoro il lavoro come diritto come sapere ricco come lievito di un nuovo potere
Ecco il sub che vogliamo pluralità di storie
Che recuperano la pienezza e la bellezza di un contesto urbano ordinato
Comunità che tornano a narrare se stesse fuori da qualunque mistificazione folklorica
Terre aperti agli orizzonti del mare
Economie centrate sull'ambiente e sulla qualità della vita una trama diffusa di industria ecologicamente compatibili lavori inventati anche fuori dal recinto stretto dello scambio mercantile
Solo questa idea di food può scavare nel ventre molle da passività dell'adattamento clientelare della collusione mafiosa della disperazione senza politica del Silenzio dell'astensione la solitudine del Sud compagni
è la metafora di una sinistra che non lo seppe più guardare in faccia il sud che non è seppe leggere la missione nazionale che non seppe più parlare a questo e a tutti i Sud del mondo il lessico dell'alternativa per quanto ci riguarda
Non può che essere qui a Napoli nel cuore del Mediterraneo a un passo da fare no e a due passi dall'Europa che misuriamo che pensiamo noi stessi perché qui qui che vive o muore il senso vero della rifondazione comunista
Allora compagni diamo la parola per l'ultimo intervento al compagno Gennaro Migliore segretario della federazione di Napoli
Voglio anche dire che con il compagno migliore sono cinquantuno le compagne e compagni che sono intervenuti cinquantuno più la relazione del compagno Russo Spena ovviamente
Compagne e compagni
Credo che ne avessimo bisogno di di discutere qui a Napoli
Di noi stessi per progettare le nostre lotte perché non era scontato
E anche se questa discussione
Accade in un momento fondamentale nel vita politica del nostro Paese
Perché pare che il Mezzogiorno si sia riguadagnato il centro dell'agone politico e quindi sia diventato il nuovo metro e soprattutto il nostro metro di discussione sulle politiche governative
Credo che sia stato opportuno importante ringrazio anche a nome dei comunisti e delle comuniste napoletane tutti coloro i quali hanno partecipato a questo convegno a questa assemblea di quadri meridionali che ci ha fatto ritrovare insieme che forse da oggi ci fa sentire anche più forti
Più capaci di affrontare quelle questioni che qui nel Sud
Si addensano si incrociano si producono come gli affetti della nuova questione meridionale come le questioni che stanno dentro una modernizzazione capitalistica è stato qui ricordato a partire dalla relazione
E poi in tanti altri interventi nell'intervento del segretario regionale della Campania di una modernizzazione che ha qui
Le sue radici a qui il suo alimento ah qui nel Mezzogiorno deprivato degli suoi strumenti di autodifesa
La possibilità di utilizzare quell'antica ma che però è sempre efficace perfetta che il ricatto
E la costrizione
Noi dalle lotte dei disoccupati ai tavoli governativi oggi non solo vogliamo segnalare una questione in più al nostro partito dal Governo ma vogliamo istruire un lavoro concreto
Istruire un lavoro che parta dalle domande radicali che si sono espressi su questi territori
Dall'analisi del contesto nel quale ci siamo mossi
E soprattutto che approdi alle scelte che il nostro partito e questo governo devono fare
In questi anni abbiamo assistito a qualsiasi Progetto di smantellamento
E passo per quello che riguardava l'industrializzazione e l'attività produttiva nel nostro penso giorno e nel nostro Paese di assistere a un inedito Piano Marshall di smantellamento
Tanto è stata attenta e pervicace l'azione del comando capitalista
Qui dove contemporaneamente si negavano i bisogni che sono stati espressi anche attraverso le testimonianze di lotte concrete che sono state di questi giorni e di questi anni e dall'altra
Le domande inevase di lavoro
Di capacità di progettare il proprio futuro di stare in campo anche nelle nuove generazioni con una possibilità di definire quali possono essere aspetti aspettative capacità di cambiamento soggettive
Noi qui domandiamo e rivendichiamo con forza innanzitutto un ciclo maturo lo ricordava Graziani nel suo intervento un ciclo maturo di produzioni che diano il volano concreto alla ricostruzione di una democrazia perché dobbiamo dirci le cose come stanno qui la democrazia sta arretrando
Sarà entrando nelle sue forme concrete sia di riappropriazione del consenso da parte dei poteri forti e criminali e dall'altra parte
Perché l'esercizio del comando capitalistico si traduce anche sul piano istituzionale con un'inaccettabile
Ritorno al leaderismo anche nel momento in cui i leader i personalismi possono essere nostri alleati per un pezzo di strada
A Bassolino che ieri ha incontrato gli imprenditori modenesi
Forse per richiedere qualche altro investimento che qui però non è ancora arrivato
Che ci ha detto che qui non ci sarà mai e non c'è mai stata la FIAT di Torino io vorrei parlare della FIAT di Pomigliano
Dico il più grosso impianto industriale del Mezzogiorno che c'è stato qui e di quella FIAT che si è comprata per quattro lire l'Alfa Avio e che l'ha smantellata proprio perché il suo progetto industriale il progetto industriale del capitalismo occidentale e quello di smantellare
Riappropriarsi di quei centri di decisione che non intercettano la domanda della società
Non la collega hanno a quelle che sono le esigenze le istanze di un intero pezzo di popolo di un'intera parte di questa Europa con i suoi venti milioni di abitanti
Di dover riproporre quelle che sono le sue ricette allora vuole da una parte la rottamazione dall'altra la compressione dei diritti sindacali
E quando andiamo a parlare con i compagni delle fabbriche loro ci ripropongono scenari inediti che probabilmente non avevamo più visto da vent'anni e più
Di un comando fatto di ritmi di lavoro e di sfruttamento fatto di morti bianche e morti nere che sulle piste di collaudo della FIAT di Pomigliano si sono verificate e che hanno visto il colpevole silenzio
Dei sindacati confederali innanzitutto e il colpevole silenzio di una società che non è civile se non si ribella
Che non ha la capacità forse e non ha più gli anticorpi democratici per stare in campo a livello di questo scontro quindi la competitività è un elemento antico e lo sfruttamento
E il sindacato non c'è
E il sindacato confederale non c'è e i sindacati di categoria non ci sono e sindacati di categoria non si informano e non chiedono che cosa si farà sulle aree di distretti industriali dismessi dove si devono proporre i contratti d'area
No compagno Bassolino noi non solo non ci staremo al contratto d'area nella platea di Napoli Este ma noi romperemo politicamente contee perché tu hai in questo senso significato
Che il passaggio della concezione di varie articolazioni del territorio in senso della precarizzazione e dello sfruttamento
è un dato che tu acquisisci culturalmente ma noi dobbiamo riproporre da qui dal Mezzogiorno vanno ricordati i compagni che sono intervenuti una scelta radicale anche nel senso dello sperimentazione di un'inedita forma di sindacato confederale di classe
Guardate compagni non è una domanda che ci viene perché siamo quelli che sono abituati
A dire un più uno sull'i progetti che si stanno portando avanti
Ma perché avvertiamo il bisogno che si debba riconnettere un popolo
Una classe operaia
Ai legittimi rappresentanti e non un'astrazione come quella della concertazione che differisce totalmente non solo dal modello del conflitto ma innanzitutto dal modello della riappropriazione del Mukata Ica dei propri diritti
Del resto se non si conclude questo ciclo produttivo nel sud che fine fanno e dove andranno quelli che devono studiare qui
Che progetto è quello di una formazione
Che vede appunto la dismissione totale di un investimento pubblico nel momento in cui si articola anche attraverso l'autonomia quello che è un progetto neoliberista lo dobbiamo chiamare in questo modo quando ci opporremo al ministro Berlinguer e al governo Prodi nel momento in cui vorrà fa parziale
I suoi progetti sulla formazione
Oggi il mercato è il Codice delle interpretazioni
Il mercato e il paradigma perché attraverso l'idea neutrale di un mercato si possono far passare anche i carri armati
E quindi il bisogno di repressione di una società chiusa si riverbera su quei movimenti di lotta che stanno in campo che sono sempre più frantumate che sempre più verranno però represse
Noi vogliamo invece parlare di una formazione di una ricerca che si SEG menti e che si sedimenti nel territorio
E non facciamo solo una battaglia culturale noi non vogliamo perché questa cultura sia il recupero stantio
Delle nostre ricchezze anche della nostra Società noi non vogliamo il turismo degli altri non vogliamo il Motor City di turno perché ci vengano anche a vedere vengano a visitare questi enormi
Settori di Società privi di lavoro e che probabilmente ormai sono più da esibire all'interno della mondializzazione capitalistica che da produrre come effetti dirompenti del fallimento di un modello noi vogliamo che si progetti il territorio non solo sul territorio
Vogliamo parlare di questo quando diciamo e concludo
Che vogliamo una nuova legge sui suoli un nuovo assetto sulla proprietà dei suoli e nuove assunzioni
Ma
Per fare questo compagni
C'è bisogno
Di un partito che si sappia
Chi è che lotta chi fa la lotta voglio concludere su questo perché ritengo che ci siano stati prima di me interventi significativi e che quindi abbiano detto molto il compagno Di Lello
Ci ha detto di che cos'è oggi il vantaggio che la camorra la mafia a direttamente nell'investimento mezzogiorno e di quali sono i poteri militari che minacciano amministrazioni democratiche che minacciano soggetti operai
E disoccupati all'interno di questa frantumazione ma chi fa la lotta
Ieri sempre il Sindaco ha detto che bisognerebbe pensare
A coloro i quali non sono scesi in piazza
Alla grande platea dei disoccupati
Ma quello che dico a noi stessi e che non li dobbiamo chiamare in piazza
E il venti quando saremo qui a Napoli al fianco dei disoccupati noi dovremmo allargare il fronte di lotta perché compagno Ferrando
Noi non aspettiamo per stare in piazza coloro i quali ci dicono dove non stiamo all'interno di una colorazione parlamentare noi stiamo nelle lotte stiamo dei conflitti ci facciamo male forse perché probabilmente solo chi non fa non sbaglia
Noi dobbiamo però chiamare tutti ad un codice di comportamento per cui se diciamo che la lotta paga
Se diciamo che è l'unico strumento per un moderno partito comunista di massa e quello di investire di sei la trasformazione della società e di essere il germe del conflitto noi dobbiamo assumere il conflitto come necessità strategica
E dal Mezzogiorno ci proviamo perché non possiamo
Scommettere due elementi
L'esempio della lotta e risultati conseguiti con la lotta per ottenere quello che noi chiamiamo il partito comunista di massa perché compagni
Nichi Vendola anche l'ha scritto ieri
Oggi sul nostro giornale quando c'è mercato del lavoro che ti frantuma le ossa e ti spezza i legami sociale di classe i comunisti
Devono reagire alla frantumazione noi non la dobbiamo fotografare non dobbiamo essere compiacenti con noi stessi e dobbiamo rovesciare il punto di vista vedete io non ho parlato fino adesso di Sarno perché Sarno
Per me non è un ricordo
Io ce l'ho piantato nella testa sa e da lì non potrà più passare nulla perché è diventato un argine e quel fango stato dentro di me il più forte di qualsiasi altra convinzione
è un pezzo della mia coscienza
E nessuna prudenza o mediazione ci impedirà di dissentire
E ci impedirà di stare dalla parte di quelli che lottano e si badi bene compagni i comunisti non sono quelli che la sparano più grossa i comunisti sono e devono essere quelli che fanno più male grazie
Bene i compagni allora per l'intervento conclusivo la parola al compagno Fausto Bertinotti segretario del partito
Ai compagni
Che ai compagni
Perché io anch'io da dove ora segreta e dalla Federazione
Di Napoli ha concluso il suo intervento
Dalla frana
Quando dopo questa Italia così diversa
Da quella che aveva incontrato negli anni Sessanta l'alluvione a Firenze
E anche così diversa
Da quel che sia una mossa in un moto solidale diffuso profondo organizzato
Il terremoto di Avellino
L'ottanta
Quando siamo saliti sua assaltano
In quella parte alta dove non c'erano i riflettori
Abbiamo incontrato dei volontari che privi di qualsiasi riferimento
Nell'assenza in la latitanza totale dello Stato
Chiedevano voi a chi rivolgersi
Noi per fortuna avevamo loro un'indicazione da dare
Quella di chi era lì dal primo giorno dai Giovani comunisti campani ed al Comune il Partito Comunista campano
Che dal primo giorno
In cooperazione con quelle donne con quegli uomini affranti
Hanno lavorato
A loro vorremmo dedicare questo nostro convegno che così non sarebbe senza la loro azione il loro lavoro
Perché quell'allocazione parla del senso della nostra politica
Del futuro che noi vogliamo realizzare
Parlo di un metodo di un approccio di una politica
Parlano della ricerca difficile faticosa di un progetto che non abbiano che ancora non abbiamo però facendo però intraprendendo però lottando e in questo fare in questo lottare si dischiude la possibilità di costruirlo questo progetto
E questo è il senso di questa nostra ricerca
La relazione di Giovanni Russo Spena mi ha dato credo
Una chiara motivazione ispirazione
Gli interventi delle compagne dei compagni sono andati precisando arricchendo problematiche Zandonà come si deve questo Ricci
Quello che noi proponiamo è un ragionamento su una nuova questione meridionale
E la proponiamo non nel cielo oppure è necessario della ricerca culturale della grande ricerca culturale
Di cui sentiamo anzi la mancanza ma la collochiamo contemporaneamente qui e ora in questa fase politica che si è dischiusa proprio in questi giorni
Poniamo questa questione meridionale
Di un Sud che ha contribuito a provocare questa nuova fase politica
Vi ha contribuito attivamente
Per quanto con difficoltà con limiti straordinari nella costruzione del movimento ma attivamente
Vi ha contribuito iniziano ad attivamente ponendo drammatiche domande
E anche passivamente
Proponendo ci il tema Couto e difficile della disaffezione il pericolo dell'abbandono di tanti strati anche popolare della politica
Il suo
Abbiamo detto è andato all'opposizione
Il Sud e all'opposizione
Non Noemi formule della Geometria banale della politica
Nello stare insomma rispetto allo schieramento di governo a sostegno del governo o con l'opposizione del destra certo no al di là degli andamenti di voto che pure
In maniera preoccupante anche hanno mostrato una crisi di consenso del centrosinistra
Nello schieramento progressista nel Mezzogiorno il suo andare all'opposizione è un motto sociale politico culturale di chi non trova risposte
Ed è per questo che noi non per un dovere astratto
Ma per un compito preciso nei confronti dei giovani dei disoccupati dei pensionati
Della gente comune del Mezzogiorno ci dobbiamo provare per tentare di dare loro una risposta anche dal punto del governo e se non ci riusciremo lo cercheremo anche dall'opposizione
Ma è la questione del Mezzogiorno che vogliamo porre con una forza dirompente al Paese
Con la forza dirompente
Mica vogliamo proporre caratterizzando così la nuova fase
Dopo che l'Italia partecipa e si è resa partecipe alla costruzione della moneta unica europea e dopo la crisi
Politica che si è aperta con il fallimento della Bicamerale
Abbiamo il dovere il compito di prova ci ad aprire una fase diversa da quella che fin qui abbiamo conosciuto
Vuole discutere con questo anche con i dove nostri interlocutori esteri
Con il sindaco di Napoli compagno Bassolino che ci ha onorato della sua presenza nei suoi confronti
Non sono d'accordo con il sindaco di Napoli sul fatto che non ci sia bisogno di una seconda fase no
Vorrei dirgli
C'è proprio bisogno di una discontinuità
Non è vero che si tratta di migliorare quello che abbiamo fatto fin qui no si tratta di svolta
E vero noi abbiamo realizzato anche grazie al nostro impegno
La costruzione della presenza dell'Italia nella moneta unica senza massacro sociale senza tagli alla spesa pubblica
Posso dire che rivendichiamo con orgoglio questo contributo che siamo arrivati fino alla crisi di ottobre da impedire che lei è uno volesse via il taglio delle pensioni di anzianità che abbiamo difeso con la nostra azione e con altra determinazione
Sì Antonio ed è siamo riusciti a costruire questa partecipazione dell'Italia all'euro la cui assenza sarebbe stata un colpo ancora più grande prioritarie per il Mezzogiorno
Senza grandi tagli
Ma dobbiamo può dire la verità
Anche senza una politica di riforme
L'euro si è realizzata ma non si è realizzata la lotta alla disoccupazione efficacemente
Lei consigliere risata ma non si è realizzato lo sviluppo del Mezzogiorno e questa è la critica netta che noi facciamo all'indirizzo generale del governo e rispetto a questo chiediamo cambiamenti
Poi
Allora qual è il futuro che vogliamo costruire
Si tratta di parlare di politica di economia di società
Il fallimento della Bicamerale aveva riflettuto non è altra cosa dalla riflessione che facciamo qui
E la sua ipotesi di partenza che è caduta ed è questo che ci interessa
Ne parlava la relazione in termini che io condivido interamente
Chesterton
Un errore di prospettiva al fondamento della Bicamerale e che spiega il suo fallimento
Ci è stato come dire quell'enfasi di riforma
Che ha impedito di valorizzare il nucleo portante della costituzione repubblicana nata dall'antifascismo ed alla resistenza quel grande impianto culturale
Che parla ancora dei problemi irrisolti e di oggi nella nostra città
C'è stato un nuovissimo
Che ha fatto intendere che qualunque conclusione da dichiarare fosse buona purché conclusione
E in ragione di questa conclusione quale che fosse si era cercato un'intesa con le destre che ha prodotto insieme il danno e le beffe
Il danno di uno scivolamento verso una cultura presidenzialista e la beffa di un fallimento dell'ipotesi che aveva preceduto la Bicamerale stessa
Ora
Questo elemento
Questo diciamo così in caduta della Bicamerale come ci siamo interrogati avvenute da destra a sinistra
Paradossalmente potremmo dire che è venuta dal centro
Cioè è venuto dalla rinascita di un'ipotesi neo centrista e io vorrei dire che qui nel Mezzogiorno in particolare noi dobbiamo indagare la pericolosità e la minacciosi tali questi pacchi
Perché nel Mezzogiorno c'è un elemento come dire che attiene al suo codice genetico profondo delle sue classi dirigenti che spinge in questa in questa direzione
La rinascita neo centrista a elementi forti che lo compongono
Conta molto di più Fazio che Cossiga
Conta molto di più il lucido e nero conservatore discorso del governatore delle banche centrali
Che le spericolate incursioni di un uomo politico pure affermato
E conta di più il processo complesso di costruzione della Grande CISL
Di una Rete di relazione di organizzazioni sociali poderosa
Che si dispone o neo collateralismo piuttosto che le improvvisazioni di Mastella e contano parte importante dalla gerarchia ecclesiale dedicò picco di comando della Confindustria che hanno individuato in realtà con lucidità dando ad essa una risposta alternativo alla nostra il nuovo problema che è venuto all'ordine del giorno precisamente dopo le loro di fronte la latenza di fallimento della Bicamerale
Che è quella di dare una replica moderata organicamente strutturalmente moderata alla crisi dalla città italiane
Ecco perché noi abbiamo oggi di fronte un compito che aggiorna anche la nostra politica e ne chiedo maggiormente
Noi dobbiamo proporci un'alternativa non più e solo come è stato con la desistenza e nella battaglia elettorale
E poi nel primo corso del governo di centrosinistra un'alternativa alle testa di Berlusconi e Fini che pure dobbiamo continuare a contrastare
Ma un'alternativa alle politiche neo conservatrici di questo centro che sta nascendo questa il nuovo compito politico e fa ricordano
E questo chiede di indagare i nostri comportamenti nostre e quelle del centrosinistra
Chiedersi dove si è aperto il varco per questa vivacità
Io penso che noi dobbiamo con severità
Guardare i limiti e gli errori di una prassi di governo che ha in larga misura ha finito per alimentare una disaffezione
E contemporaneamente
Dobbiamo credo mettere sotto critica il comportamento complessivo delle forze politiche del centrosinistra badate
Non si tratta di Hunter una la critica al governo si tratta di comporre la critica al governo con una critica
Alla politica delle forze della sinistra moderata del centrosinistra
La cui latitanza ha finito per lasciare sul campo soltanto l'insufficienza di questo governo invece che aprire un confronto politico a sinistra in grado di aprire anche sollecitazioni forti sul governo medesimo
Questa competizione al centro
Insieme a una sorta di afasia di incapacità di usare parole forti da parte della politica
A oggi ci mette di fronte a questo duplice pericolo a quello di una controffensiva di destra e di una rinascita di un centro ma mio conservatore moderato
Per questo vorrei dire all'indomani di un confronto pure interessante con i compagni Democratici della sinistra che non mi convince affatto il ragionamento che ieri ha prodotto Massimo D'Alema
Quello secondo cui uno spostamento a sinistra aprirebbe uno spazio al centro
Lasciatemelo dire con una battuta di cui spero non si offende il segretario del PDS nella categoria interessata ma questo è davvero un ragionamento da geometra
Ragionamenti
Chi è reduce da che riduce la politica Geometria
L'idea che se tu ti sposti un po'di qui quello si muove un po'di là
E questo però non mette in quanto in conto come si comportano le masse le classi sociali i ceti le realtà i movimenti e le culture
Questo trascura la questione che invece quella fondamentale dalla politica oggi la grande questione a cui ci ha inviato
Antonio Gramsci quella dell'egemonia della conquista attraverso una battaglia politica culturale di consensi altrimenti impossibili in masse che possono invece andai a destra e al centro
Senza questa processo egemonico culturale e politico insieme
Il problema del blocco sociale la costruzione delle alleanze sociali e politiche tutto di fronte a noi e non è certo riducibili al fatto che si disposti a sinistra ac un campo al centro
In realtà il in realtà allora se così vogliamo usare i termini
C'è bisogno di uno spostamento a sinistra perché la prima cosa di cui abbiamo bisogno di combattere la disaffezione la sfiducia nella politica il distacco della gente quotidianamente dalla politica che viene vissuta come a Sesto rane
E come lontani
Ecco perché abbiamo lanciato la nostra proposta di unità nuovo unità tra le forze progressiste e di un rilancio dell'azione dove si di uno spostamento a sinistra del resto insomma
Se lo chiede un regista come Nanni Moretti di usare qualche parola di sinistra potranno possieda anche comunista
Si era
E insieme allo spostamento a sinistra dell'asse generale della maggioranza
Uno una svolta riformatrice nell'azione di governo compagne e compagni
Io vorrei che ci proponessimo di percepire con un senso drammatico
Questo obiettivo
Un senso drammatico della posta in gioco e del tempo
Noi entriamo in una fase aperte
Ad ogni possibilità
A quella dell'avvio faticoso di una fase riformatrice in cui butteremo tutte le nostre energie politiche
Oppure dell'impossibilità di realizzarle ed è il maturare della necessità di una otto
O passiamo oppure questa maggioranza non ha più ragione di esistere
Questo passaggio
Ma questo passaggio
Non chiama in causa solo la nostra responsabilità perché questa è sempre stata in campo
Ma una nostra capacità rinnovata di iniziativa di lotta politica
Anche il posizionamento delle questioni risulta importantissimo
E noi dobbiamo dirlo per tutto il partito e non solo perché siamo in una conferenza meridionale
Che il sud diventa uno dei primissimi fondamentale di misura di questo cambiamento o di questa foto
Il Mezzogiorno è un banco di prova non per terrore diciamo noi banco di prova ma perché lo è completamente lo è dal punto di vista le condizioni di vita della gente lo è dal punto di vista perché si sperimenta nel Mezzogiorno coglie nel Nord-Est seppure in forme diverse la nuova modernizzazione capitalistica in Europa in Italia
Lo è perché costituisce un banco di prova decisivo per gli assetti democratici del Paese lo è perché costituisce la possibilità di organizzare un blocco sociale per il cambiamento la riforma oppure
Il re costruirsi di un botto di stabilizzazione moderata in cui una parte anche delle previde il Sud vengono integrate in un meccanismo seppure disfacimento realizzate da una rinascita borghese
Il Mezzogiorno cos'è il Mezzogiorno
Qui davvero io credo che su questo punto questo convegno
Scrive una pagina importante della nostra riflessione politica
La sua preparazione dice seminare questo convegno
Io penso che siamo riusciti a mettere meglio a fuoco la realtà del Mezzogiorno
La sua realtà interna
E come è collocato in Italia e in Europa
Vorrei che avvertisse IMO con forza l'esigenza di una analisi efficace
Non c'è proposta politica non c'è programma che non nasca da un'analisi adeguata
Io penso che noi stiamo avvertendo
Il passaggio di fase che investe il Mezzogiorno
Queste mezzogiorno che in dopo tutto il dopoguerra è stato oggetto di una politica di rapina
Da parte delle grandi borghesia del Nord
Di estrazione della ricchezza di sfruttamento
E insieme di una compensazione assistenziale e clientelare che su cui e sortilegi e vissuto il regime democristiano
Cioè l'alleanza tra un regime come quello democristiano la banca e la grande borghesia imprenditoriale del Nord oggi noi siamo di fronte al dissolvimento di quella politica
Il Mezzogiorno cambia nel profondo e cambia la sua collocazione nel paese in Europa
Il dissolvimento della questione meridionale da parte della cultura prevalente nel Paese ha precisamente a che fare col fatto che cambia la sua collocazione
E allora viene tagliata l'idea sbagliata che non c'è più la questione meridionale solo perché invece cambia la questione meridionale
Non abbiamo purtroppo un'indagine forte della cultura italiana degli intellettuali sulla nuova questione meridionale semmai
Abbiamo qualche esercitazione sociologica anche interessante
Che tuttavia non mi pare indagine al fondo la nuova interdipendenza tra la nuova questione meridionale e la riorganizzazione del no
Appunto bisognerebbe capire che
Che mutamento c'è quando il rapporto costo si sposta da quello che esisteva tradizionalmente tra il triangolo Torino Milano Genova e il Mezzogiorno
Al rapporto essenzialmente tra il Nord Est il suo modello e il Mezzogiorno
Quali sono questi spostamenti
Questi spostamenti in ogni caso danno luogo a mezzogiorno a una dinamicità che noi faremo male a sottovalutare ne ha parlato giustamente l'operazione
Il Mezzogiorno il mezzogiorno e devastato ma non dall'immobilismo e devastato dalla dinamicità
Da un'immagine da una dinamicità che porta segni spesso un senso regressivo ma guai a pensare a una condizione in molta guai a pensare che il Mezzogiorno sprofonda perché non accade nulla accade tantissimo cambiano tante cose
Al posto delle cattedrali nel deserto
Si determinano duodenale dinamiche che producono nuovi statuti societari
è una rincorsa verso il basso della condizione sociale come terreno fondamentale di una nuova competizione badate il Mezzogiorno sembra parlare lo stesso linguaggio oppure in una metafora
Del nuovo rapporto tra nord e sud del mondo tra nord e sud del mondo in cui nuove interdipendenza si producono e il movimento del capitale quello dell'inseguimento della forza lavoro su più basso prezzo
Per realizzare lì una condizione di svuotamento per poi da importare in tutto il mondo organizzato del lavoro salariato una grande operazione politica economica culturale formidabile
Ed è badate la stessa ragione per cui poi si accompagnano questi processi
Anche dissimulando veicolo per azioni politiche e geografiche e sottotetto è giusto
La nostra opposizione alla NATO non è il nome del passato è un nove del futuro è il nome dell'Europa è il nome di un rifiuto di una poco tra nord e sud del mondo importato allo sfruttamento e al dominio militare
In questa condizione si delinea un mezzogiorno
In cui si sommano povertà e disoccupazione
Insieme a dinamismi a ricchezza
E in cui soprattutto sì di chiudere aspetti IVA a un un a un universo della precarietà
Il Mezzogiorno diventa cioè una delle periferie di questa nuova organizzazione capitalistica
E in questa periferia e in questa periferia d'azione
Si propone di recuperare allora tutto il peggio della sua storia tutto il peggio che venne funzionalizzata questo nuovo dinamismo
Perché sei aprono le mafie
Servono le camorre se angolo ed anche che se tu ricerche solo la forza lavoro sapeva sopra il suo siate interessa solo lavoro nero il lavoro precario il lavoro sommerso allora ce li la mafia la camorra che ha una possibilità nuova di spazio di rilievo caricando iniziativa
Diceva bene
Lo diceva bene Peppino Di Lello ieri intervenendo su questo odio di questioni proponendo c'è una ragionamento anche dei modi di posizionamento dalla mafia rispetto a questi processi
E l'esigenza di andare oltre la solidarietà con i magistrati in prima fila per costruire invece l'antimafia sociale
Capace di parlare
Linguaggio della politica e possiamo dire che io ho sentito come una responsabilità grave delle forze del centro sinistra
Quelle in questa recente campagna elettorale in Sicilia di averci lasciati soli nella battaglia politica contro la mafia dalla denuncia delle nuove condizioni stavano avvenendo
Riemergono tutti i mali peggiori si creano spazi per per vent'anni ha detto alle mafie per le camorre mentre politicamente rinasce il trasformismo
Rinasce il trasformismo come adattamento delle classi dirigenti ai diversi processi
Si potrebbe diciamo costruire un piccolo monumento di questi processi tra sua mistici parlando della Calabria
E badate compagni vorrei dirlo attenti a queste sirene
Attenti all'idea che si possa venire a patti col trasformismo magari per costruire una nuova Giunta perché se avessimo accettato allora di metterci nelle ipotesi che qualcuno ci suggeriva dal centrosinistra saremmo stati in giunta con uno poi arrestato per elementi di malaffare
La
Combattere naturalmente i mali peggiori vuol dire tuttavia
Metterci nella condizione di battere la tendenza dibatte la tendenza
E la tendenza di fondo e quella secondo cui l'attuale lo straordinario diventa spesso ordina
E sono così e venti drammatici che vengono alla luce come però a parlare di una specie di inchiesta tragica dei mali del Mezzogiorno
E venti che diventano storia ordinaria
Cronaca quotidiano di questo Mezzogiorno dolente
Si presentano con la forma dell'evento
Del fatto eccezionale
In realtà potrebbe toccare nello stesso modo qualunque realtà e qualunque persona del Mezzogiorno
Quella che in quel momento con quell'eccezionalità colpisce quella realtà e con la persona
Così è per la frana
Di Sarno di quindici
Poteva accadere e che è accaduto Lima poteva cadere otto anzi qualche dirigente autorevole dalla Campania politico avuto il modo di dire ce l'aspettavamo sulla costa
A Rieti appunto
Poteva succedere dell'interno come sulla costa
E tutto il Mezzogiorno che è a rischio
Non è una disgrazia è il frutto di una politica ed è il frutto di una politica che condanna la Giunta di testa della Campania ma condanna anche la politica economica di questo governo che non ha fatto dall'ambiente la prevenzione è una leva fondamentale e la sua politica economica
La frana
Parla di un annetto immatura menomata di un ambiente violentato
Parla persino dell'incapacità di intervenire in termini di prevenzione ordinaria
Anzi di una violenza sistematica
Di una rapina del territorio
Su cui poi sembra vendicarsi natura
Accade per la natura ma accade per gli uomini
Siamo di fronte ad uno stillicidio quotidiano di morti sul lavoro
Mille trecento morti sul lavoro in un anno
Ancora tre giorni fa a Catanzaro
Gregorio vetro di Squillace
Giuseppe Voci di Montepaone padre di cinque figli
Sono morti sul lavoro in un cantiere edile
Loro come tanti altri
No no non è una disgrazia noi abbiamo il dovere di accusa non solo di solidarizza abbiamo il dovere di accuse perché questa è la conseguenza estrema di quella che chiamano la politica di liberalizzazione del mercato del lavoro questa è la punta estrema
La punta della lancia di un evento di un evento drammatico
In cui ci sono in primo luogo la responsabilità degli imprenditori
Le responsabilità di chi ha cercato la competitività abbattendo tutti gli elementi tutela sociale interni interni
Ci sono le responsabilità di un Governo che ha assecondato in realtà questa tendenza culturale riparazione vogliamo dirlo c'è una responsabilità anche le organizzazioni sindacali che non hanno difeso il controllo sociale sulla vostra la votazione
No non è una disgrazia
No non è una disgrazia ci vuole un soprassalto altro che gli interventi sono sotto i letti lavoratore che allarga gli spazi licenziamenti
Per introdurre nuovi elementi nuove forme di controllo sul lavoro
Dipendente come sulla voto o non voto eterodiretto spesso esposte a rischio ha del tutto o identici a quelle del lavoro dipendente
E non sono eccezione le condizioni enormi di sfruttamento anche minorile
Abbiamo concorso in una battaglia politica pena denunce di una grande multinazionale americana la night lo svuotamento del mondo del Pakistan di bambine e di bambini in condizioni umane
Ma possiamo può dire
Che c'è una stessa politica da parte di tanta parte dell'imprenditorialità italiana che insegue decentramento produttivo nel sud e che si fa trovare di fronte a situazioni come quella delle bambine di Francavilla Fontana o di quelle di ponte che subiscono una condizione inumana risolutamente
No
Non sono l'eccezione alla regola sono la tendenza estrema di un processo di svalutazione del lavoro
Che dobbiamo contrastare nel Mezzogiorno per contrastarlo complessivamente in Italia e in Europa
Questa disgregazione questo sofferenza questo dolore del Mezzogiorno tuttavia cari compagni tra i compagni non dà luogo ad una rivolta generalizzata di massa
Non dà luogo automaticamente ad una crescita di un movimento non di momenti di lotta ma di un movimento riformato
Insieme a punti drammatici che chiamano in causa reazioni di lotta o esperienze straordinarie
Si forma
Una spinta la passi pizza azione
Questa modernizzazione capitalistica peraltro tende a dividere a frantumare
A non costruire neppure i luoghi di aggregazione che eravamo abituati a conoscere
Sentiamo spesso una critica che sentirete poi anche
Lo sviluppo del mio ragionamento sulle cattedrali nel deserto nel Mezzogiorno ma diciamo la verità accompagnatori
E un altro Napoli quella che poteva contare sugli operai di Bagnoli sulla possibilità di quella formazione di stare in campo non accetta di guadagnare i rapporti con la politica con le altre parti la Società di costruire un punto di riferimento durevole negli anni attorno a cui anche disoccupato disperato poteva guardare cercando l'interlocuzione
Oggi
Questi elementi non ci sono
Il processo di riunificazione ci chiede un impegno un lavoro una fantasia nella costruzione
Il centro
Da cui si irradiano tutte queste spinte alla devastazione alla frantumazione e alla passività azione e l'assolutizzazione del mercato
Era assolutizzazione della competitività la richiesta a tutti di non impiccia sì con quello che accade
Perché il mercato saloon cosa fa e tu politico devi stare zitto meglio se lo accompagna meglio se ne parli bene e tu Governo devi favorirne la sua crescita e tu sindacato devi concertare le modalità attraverso le quali posso dispiegare magnifiche sorti progressive
Di questa modernizzazione passi pizza
E il modello che abbiamo chiamato i globalizzazione capitalistica nel mondo che spinge in questa direzione
Che spinge nella direzione di di nuove periferiche di nuovi su
Il Mezzogiorno d'Italia sta in questa condizione
Ma toccano i saper vedere anche le energie che si muovono dentro questo universo dissestato
Le potenzialità
Dobbiamo saper guardare guardare lei araba dalla parte delle radici
Sapere e vedere quello che in superficie ancora non si vede
Interpretare capire progettare
Ed è per questa ragione non per un movimentismo che non avrebbe alcun credito che noi dobbiamo stare vento ogni movimento che si apre nel cuore di questa società tento ogni movimento non cercando non cercando preventivamente una cruenta che non ci può essere in questa condizione non sai di fronte appunto la compagine di Bagnoli
Di quella realtà che aveva una storia operaia di cultura comunista socialista di sindacato di classe che aveva stratificato coscienza e conoscenza intelligenze politiche
Cioè di fronte a realtà sociali turbina anti fluttuanti modificate costantemente modificato in cui cambiano le fisionomie cosa volete aspettare altri
Un movimento già adulto già maturo che pone obiettivi quali quelli che noi ci proponiamo
No dobbiamo sapere che ci confronteremo per un lungo periodo a mezzogiorno con movimenti spuri la nostra unica possibilità di costruire una relazione è distante città editore sempre e comunque
Solo una
Col nome spetta per immaturità del carattere spurio
Con una capacità di capire
E allora potremo vedere che da quella marcia per il lavoro che abbiamo avviato e che si concluse in maniera così
Gravità di successo
Qui a Napoli
Delle cose sono accadute
Sia nella scelta che l'istruzione
Perché io consiglio continua considerare eccezionale chi anche in un Consiglio regionale del Sud si possa votare un ordine del giorno che chiede l'attuazione della legge sulle trentacinque ore continua a considerarlo anche un punto come questi importantissimo che dice di un processo culturale ma ancora di più certo vorrei parlare dell'attrice coperto queste note non solo a Napoli in tante città italiane c'hanno riproposto la questione
Non sono le forme francesi che abbiamo conosciuto
E tuttavia sono l'elemento importante nuclei di disoccupati si organizzano e producono delle lotte
Stanno sulla scena non si fanno cancella
Non c'era desertificazione
Rompono lo schema della pace sociale
Sembro sulla strada sulla piazza organizza un movimento una lotta
E ci sono le note si difensive perché
Perché doveva avere un atteggiamento sprezzante perché per quale ragione non dovremo capire anche la virtualità di una lotta di una fabbrica per difendere sul posto di lavoro
E cosa ci dice l'otto della Keller di Palermo oppure quello da me Fond a Napoli o delle Ansaldo
Non ci propongono forse questioni importantissime che sono in primo luogo da difeso il loro posto di lavoro ma anche di scelte di politica industriale che invece non avvengono e chiamano in causa quindi la politica un rapporto una connessione
E sono le potenzialità che ci sono i tanti movimenti
E sono il fatto che quando le organizzazioni sindacali per la prima volta in maniera significativa da che esiste il centro sinistra organizzò uno sciopero regionale in Campania
La Napoli si riempie di una manifestazione straordinaria
E quella gente lì era gente che ce l'aveva in tanta misura col suo sindacato perché non gli piaceva niente né nel sindacato nella piattaforma la manifestazione ma stava in piazza ma di mostarda espone abilitava capacità in lotta una maturità di comportamento
Ed è per questa ed è per questa ragione che per esempio nelle manifestazioni che si fanno in venti in Italia noi saremo a Roma con la manifestazione di CGIL CISL e UIL e a Napoli con la manifestazione dei Cobas e le altre foto organizzati ci saremo con la nostra fisionomia qual è il nostro programma con la nostra proposta staremo a Roma col tentativo di modificare una piattaforma sindacale che sembra essere sostanzialmente inesistenti
Per costruire degli elementi e degli obiettivi che conta meno
La realtà della Vergine sindacali che guardino con interesse a quello che si muove anche dentro le azioni sindacali e io dico compagni che dovendo lavorare una rifondazione di un sindacato in classe solo per apprezzare che in CGIL finalmente un pezzo della sinistra sindacale batta un colpo e dice che c'è sono importanti passi che muovono
La possibilità di lotta comune
Il suo dunque e quello è anche questo
E ad altro ancora
Appunto
Come vuole tanto volte una miniera a cielo aperto
No noi dobbiamo contrastare nel fondo l'idea che il mezzogiorno sia una palla al piede dello sviluppo del no ne parlammo anche seminari precedente oltre in questo convegno no
In questo mondo che cambia in questa globalizzazione regressiva che tuttavia è costretta a posizionare diversamente anche la produzione di beni e di servizi il Mezzogiorno si trova oggettivamente in un punto alto della sfida per quale direzione prende questo sviluppo
Perché appunto è una miniera a cielo aperto
Perché la sua matura la sua ambiente le sue campagne come ieri ci spiegava nebbia in un intervento vi è un interesse
Possono costituire un elemento di fondo di innovazione oltre che di sviluppo
E perché la sua cultura la sua storia la sua pensa per fare i suoi uomini
Non è semplicemente ordinaria e stiamo c'è qui una risorsa potenziale enorme non solo per il turista il viandante ma per il Mezzogiorno come luogo di produzione di servizi e di beni materiali e immateriali
C'è una grande potenzialità a sapere la vedeva
E c'è un ambito compagne e compagni che noi dovremmo valorizzare perché la gente vive anche dell'aria che respiriamo
Vale per la gente come vale per le formazioni economico sociale come vale per le classi come pale periti alito vale anche per il Mezzogiorno
Un Mezzogiorno sospinto in giù il fondo all'Europa e li avevano perché guarda soltanto al rapporto con gli Stati Uniti d'America e Giappone
è un Mezzogiorno già condannato
Questo Mezzogiorno può dire sviluppare sue potenzialità può venire a trasformare i fattori della miniera a cielo aperto posto che appunto si individui Mina minatore
Se respira l'aria del Mediterraneo
Si respira l'aria di una grande civiltà
Di un ponte tra l'Europa e il Terzo Mondo di un bacino straordinario di culture di questo Mediterraneo che è una grande Gerusalemme
E io dovrei viene se facciamo valere questo ma italiana ma come fanno a spiegarcelo il primato del mercato
Ma come fanno a spiegare il fondamentalismo del mercato
Il pensiero unico concentrato nella direzione di una Banca centrale europea
A questo mediterraneo che ha sentito le parole della Bibbia del Vangelo percolano e che ha visto movimento operaio nasce sul manifesto ai comunisti e per cento cinquant'anni stare sulla scena confrontarsi papale da Vivian per mangiare tuonano
Ma come si raccontano
A chi raccontano
Abbiamo le parole e la grammatica però di svelare
Quello che c'è dietro questo questa presunzione questo pensiero unico le forme di dominio di oppressione di sfruttamento
Ecco allora che se riuscissimo a fare un'operazione come questa dialogando con altre colture
Questo al Sud di nessun
Potrebbe tradursi nella ricerca di un crocevia
Di un incontro di culture diverse tutte sottratta al primato del profitto
Tutto in relazione tra di loro a ricercare la sfida di un nuovo modello di sviluppo un Mezzogiorno al centro di questa ricerca e di questo progetto un nuovo modello di sviluppo
Io penso compagne e compagni che noi abbiamo la necessità di alzare la testa
Di non farci imprigionare
Nel nella prigione nel confine del politicismo
E neppure semplicemente negli obiettivi che noi abbiamo l'ardire di troppo
Alzare la testa e vuol dire ragionare della trasformazione della città capitalistica oggi
Non facciamo Lucci intimorire da chi ci dice che così ragioniamo come poeti dell'utopia
Questa è un'altra delle risultante dall'egemonico del pensiero unico in realtà questa gigantesca modernizzazione capitalistica ci propone di attualizzare il ragionamento per il superamento essa capitalistica per ragionare su un cambiamento Monte storico
Per metterci in una sfida in un cemento grande
Ripartire dalla critica per capitalisti che e dentro queste allora trovare il bandolo della critica ed è un'alternativa al neoliberismo
Nel mondo in Europa in Italia
La politica ha bisogno di trovare una dimensione più alta e autonoma oltre anche la dimensione del Governo
Guardate il rischio della politica e la politica non solo della nostra politica e grandi
E il rischio di essere ridotto governabilità
E dà governabilità essere ridotto d'amministrazione
In cui anche l'opposizione sostanzialmente ripiegata
Dentro l'amministrazione dentro quello che sembra possibile al buonsenso cioè al senso comune organizzato attorno all'egemonia del capitale e del mercato
La politica alta è il disvelamento
Di questo pregiudizio la rottura dello schema colturale che dà la possibilità a farvi per la tua rivendicazione come credibile
Altrimenti confinata nel limbo di una rivendicazione magari giusta ma in pratica
Riscoprire i nessi
Ieri scoprire che non voi sia che siamo al governo sia che siamo nella maggioranza sia che siamo l'opposizione in una cosa siamo all'opposizione sistematicamente nella critica al nuovo capitalismo rispetto al quale dobbiamo saper avere una idea di un'idea nuova
Criticità che quella che ci spinge a cercare anche i figli ragionamento con lealtà sinistra antagonista europeo ecco e dentro questo alzare la testa che io credo noi dobbiamo proporci due rotture con le politiche economiche correnti
Guardate compagni noi
Affrontiamo questa questione del Mezzogiorno dentro una fase di relativa crescita relativa cresce di crescita condiziona
E noi dobbiamo fronteggiare due idee
Una è l'idea che viene proposta al centrosinistra
Diciamo dal blocco neoconservatore è ragionamento che svolge governatore della banca centrale che dice c'è la crescita
Liberate era da tutti i lacci sembra di risentire il discorso di cui locale liberate la crescita i lacci e laccioli che sono sia poi sempre il condizionamento sociale
Quanto peso costo sociale la spesa
E quanto sono le conquiste dei lavoratori questi sono i due lacci bisogna rompe questi ceppi liberalizzare mette in discussione anche i contratti di lavoro e consentiva per questa via che la crescita Mancini per la sua strada
L'altra e quella in cui mi sembra finora imprigionato il governo di intervenire minimalisti chiaramente sulla crescita
Con degli elementi di aggiustamento
Patrizia era al di là della natura adesso può esercizio frontone
Piccolina agenzie ma molto leggere
Forme di intervento a incentivi alle imprese insomma
Minimalismo di accompagnamento
Qui c'è l'esigenza per noi di una sfida aperta alla tesi della destra e di una fuoruscita da questa concessione
Guardate c'è una ragione
Per questa rottura nella crescita sì la diceva pochi giorni fa una settimana fa in una bella intervista del mondo
Il ministro del lavoro francese
L'Authority
Che ha detto pressappoco così la Francia regionale
Noi abbiamo liberato dei ceti questa prigione abbiamo determinato la crescita ma adesso dice il ministro francese
Come ci piacerebbe sentire da qualche ministro italiano adesso questa crescita mette in milioni di persone donne e uomini ai bordi della strada
Il compito della nostra politica e portare queste donne e questi uomini al centro della strada ecco esattamente questo
Il problema diciamo di fronte esattamente questo
Compiere nella crescita un'operazione di sulla qualificazione e di rottura
Dellas valorizzazione del lavoro
Proponendo una nuova politica economica
Sì una politica economica per uno sviluppo sostenibile qualifica vogliamo usare alcuna parola discutibile anche tra di noi benissimo contro lo schema neoliberista ci vuole uno schema almeno neo keynesiano discutiamo da qui in avanti ma questo ci deve
E perché ci sia è necessario che ci sia una scelta lo diceva il relatore sostenendo che era una parola diciamo così sconveniente badate non è una parola è un problema
E la programmazione cioè un intervento pubblico volto a condizionare gli investimenti pubblici e privati
Lo diciamo al centrosinistra non si può aveva più paura delle parole che sono dentro la storia delle lotte per il cambiamento senza questa grammatica non c'è la possibilità di una nuova politica
è per questo che noi ci abbiamo provato anche ai comprando parole d'odio degli anni sessanta e dalla grande rivolto presto intercessione duecentonove quando gran proprio riduzione d'orario di lavoro abbiamo anche all'inizio solo parlato e poi ma cercate di praticarla avevamo regia precisa di introdurre elementi di rottura alle parole competitività competitività competitività abbiamo posto per la prima volta un esercizio di predominio della politica trentacinque ore una legge di riforma contro il primato del mercato
Mi pare badate
Non è questo il no il luogo per fare una discussione più approfondita monitoriamo usava fondo questo prologo anche l'intervento politico anche proponeteci per questa via di nuovo uno spostamento di risorse
E i produzioni tagli non verso il Sud usando anche la leva dell'orario e scoprendo così appunto questa nuova Paolo d'annata programmazione sì perché bisogna riproporre l'obiettivo del pieno impiego dell'intervento dell'intervento pubblico
Per ragioni sociali
E per un disegno di società
Senza un intervento pubblico non cambia l'indirizzo dell'economia bisogna avere il coraggio di dirlo
Non è che stiamo discutendo di un ferro vecchio ponte tra le nuove
è che chi propone l'abbandono dell'intervento pubblico e la sua improponibilità oppone semplicemente di affidarsi alla crescita
Ma la crescita non è in grado di risolvere nella disoccupazione nella questione del Mezzogiorno per questo vogliamo unitamente al pubblico forte pagana
E noi dobbiamo farlo
Se evitando
Di distruggere col fare oggi il domani
Quella tecnologia quello che sta accadendo
Il Mezzogiorno rischio soprattutto del non fare
Ma rischia anche per fare male
Io sono colpiti Simo del fatto
Che la frana ci abbia parlato anche
Della canalizzazione delle acque operato ai Borboni
E devastante dalla modernità
Come dicevano i latini no quod non fece non Babetto c'è un Barberini ma qui noi diamo fatto più più peggio dei Borboni Tanzi abbiamo distrutto quello che i popoli avevano fatto
Vogliamo andare avanti così
E vogliamo andare avanti a distruggere con la flessibilità le occasioni di vita della gente natura e persona hanno bisogno di un fare ma di un saper fare la politica
Che non distrugga il potenziale di domani come invece accade con le grandissime mega opere pensate
Perché non è stata così l'alta velocità ve la ricordate come raccontavano l'alta velocità com'è finita con Necci regione e con accuse di corruzione generale come segnale del ponte sullo stretto omaggio di ritenere allo stesso modo
Allo stesso modo
Perché si tarda la stessa logica
Di un gigantismo incolto e distruttivo
Che naturalmente non può che affidarsi a forza che per la loro natura era per loro aggressività siano in grado di coglierne i frutti
Noi compagne e compagni dovremo avanzare nei prossimi giorni una proposta alternativa
Visibilmente alternative
Che si proponga di utilizzare le stesse risorse
Organizzativi per il ponte sullo Stretto per uno sviluppo diffuso delle regioni in Sicilia e Calabria e per un loro collegamento col resto del Paese dell'Europa una proposta alternativa
Dimostrando nella proposta la maggiore capacità di lavoro le maggiori possibilità per il futuro che si possono fare
Il Sud può morire per il non fare ma anche per un fare sbagliato
E vorrei dire qui al compagno Bassolino sindaco di Napoli in termini biologici non di sfida
Ma come fai a pensare davvero
Che si possa sul contratto d'area perseguire la politica eppure ti interessa di mettere al centro la questione occupazione
Il salario ridotto
Contrattualmente non è un'alternativa al Salario al lavoro nero è funzionale al lavoro nero il sellaio
Il salario ridotto i e già c'è già nel Mezzogiorno c'è già per via di violazione contrattuale e e contrattuale
Quanto ai compagni riconoscono l'esperienza dei contatti via e-mail legna mento cioè del fatto che si parte da salari più bassi
E negli anni si arriva al salario più alto quello contrattualmente previsto a livello nazionale quei compagni sono in grado di dire in quante situazioni ci sono riuscite e in quante situazioni invece continuato a permanere una condizione sistematica violazione contrattuale e fuori da questa la concorrenza il lavoro nero e del lavoro precario per questa via compagno Bassolino sir segue la Romania non un alto sviluppo dell'Europa
Chiedo ai clienti
Con la piena condivisione delle parole che qui il segretario regionale in Campania il segretario
Provinciale di Napoli hanno detto guarda che questo contiene anche in realtà una progressiva demolizione dell'unicità del contratto nazionale di categoria
E guarda che questo è uno degli obiettivi strategici dell'avversario non solo nel Mezzogiorno ma ovunque
Il tentativo è quello di non avere più un contratto che valga per tutti ma mille contatti che vuol dire nessun contatto vuol dire la legge del padrone bisogna spezzare questa logica
E bisogna opporsi in nome di che cosa di uno sviluppo più qualificato la perché li vogliono dare su di contatti dare
E non si parla invece dei distretti industriali in chiara definizione tipica delle aree di sviluppo dello e del centro perché
Perché i distretti industriali comunque li si voglia giudicare criticare sono punti di sviluppo integrati
Non fondati sui bassi salari sulle violazioni contrattuali ma sulla forza di una formazione economico-sociale esistente
Quali sono i fattori che rendono forti disagi industriali
Gli operai professionali e le professionalità diffuse
La possibilità di cooperazione strutture economiche sociali formidabili dalle banche servizi Enti Locali poderosi efficacemente organizzati e allora perché non cominciamo da qui
Invece ai contratti d'area
Diciamo tra le realtà territoriali cosa bisogna immettere come fattore di sviluppo
Partiamo da domanda elementare consente la scuola in un territorio del Mezzogiorno la scuola come organizzazione
Come sede scolastica come luogo di formazione
Consente è uguale a quella del nord
Ci sono condizioni di accesso simili e qual è la mortalità scolastica in questa realtà
E qual è la gente cacciata fuori e chi è la gente cacciata fuori
C'è già otto all'unitarietà della scuola italiana si è già ai prodotta la selezione di classe io vorrei rassicurare ma è troppo facile il compagno Ferrando noi saremo indisponibili a qualunque finanziamento della scuola privata in indispone
Per moltissime ragioni anche perché proprio anche perché vorrei dirlo i cattolici vorrei dirlo con intensità
Ma possibile che non vi rendete conto davvero che finisce per fare il cavallo ruffiano la corsa confindustriale la scuola privata
Che oggi possono arrivati un po'di soldi tanto per salvare qualche scuola cattolica ma dovranno arriveranno miliardi alle scuole private degli industriali per i figli abbiente famiglia ambienti
è possibile che non rendiate conto
Che quello che vale vale per voi oggi può valere domani per Bossi che parla una scuola padana contro la scuola il Mezzogiorno possedeva un grande per conto
Ma noi non siamo solo contro il finanziamento delle scuole lo saremo fino in fondo no siamo critici su questa Amministrazione della scuola o oggi non è che non ci va bene non ci andrà bene il finanziamento non ci va bene la scuola come fatta oggi perché questa penalizza pragmaticamente mezzogiorno
E vorrei e qual è una domanda successiva la domanda Cesira e cos'è un ospedale in un territorio del sud cos'è un ospedale in una città del Mezzogiorno in un paese a mezzogiorno in un altro degli interni
Cos'è un ospedale cosa si trova in quell'ospedale e qual è il percorso di cura per uno che si ammala a Catania Bari a Napoli o non o a Bisceglie qua e sono questi percorsi
Quanto tempo ci vuole per dirla più banalmente a fare una visita specialistica bene se voi fa un distretto industriale comincia a farsi che per fare una visita specialistica a Reggio Calabria ci vogliono sto tempo gareggia miglia cominciano così
Non dal solaio dei lavoratori
Cominciamo da fattori
Sociali e di sviluppo che promuovano appunto che sono la base nuove stime regionale a seconda
Direzione quella di cambiare l'asse degli investimenti sì certo le in paese ma ne hanno avuti a strafottente di finanziamento all'impresa
Ed è vero
Ed è vero che nel ed è vero che il Mezzogiorno ha delle condizioni di incentivo pari lavabili a tutte le aree a tutte le aree degradate d'Europa ed Edo specializzate a tutte
Ma nessuno riuscirà a spiegare mai per quale ragione uno dovrebbe essere incentivato semplicemente dalla riduzione del costo del lavoro quando è penalizzato da
Statuto dei servizi e dalle organizzazioni malavitose e che se non combatti quella uniti un imprenditore dinamico non ci viene ci viene quello che compete sul tema del mafioso
Allora
E allora proviamo a incentivare il lavoro perché l'agricoltura meridionale non è penalizzata da questo quali sono i criteri di finanziamento dell'agricoltura del Mezzogiorno a che cosa sono indicate agricola sono riferiti Hackett
Altro al terreno
Ai semi per cui ci possono essere agricoltori che prendono bacche di soldi
Senza produrre reo
Senta suona senza produrre e così si penalizza duramente anche ridusse trasformazione che potrebbe qui cresce
Non è non sarebbe forse ragionevole allora che tra i criteri di finanziamento mentre il numero degli occupati e il numero delle occupate partirò si costruisce un incentivo anche in un breve cottura produttiva
E ancora terzo ne ha parlato ieri con grande lucidità il professor Graziani
C'è il problema delle politiche industriali della politica di colture politiche serviti c'è il problema della politica pubblica
Ma lo dicono gli stessi industriali che dietro la Germania si trova la poca potenza di una politica industriale del sistema bancario settima poi vedo che non stava nulla
Anzi leggo con qualche sgomento che autorevoli esponenti del governo peraltro progressisti per altre sinistra seppure moderate dicono rispetto la principale azienda italiana che la politica non se ne deve interessare e chi se ne deve interessare solo i padroni ma le conseguenze Lorcet paghiamo tutti
E allora le politiche industriali devono ritornare a essere un punto forte dell'iniziativa politica e ha ragione Augusto Graziani anche qui non facciamoci prendere dalla vulgata spicciola il Mezzogiorno ha bisogno di cultura di sviluppo del territorio di valorizzazione dell'ambiente come elemento paradigmatico fondamentale di sviluppo otto centrato come diceva bene la relazione
Ma auspico ha bisogno anche di grandi concentrazioni di scienza di competenza di ricerca di grande impresa senza le quali non sta in un punto alto dello sviluppo e qui invece c'è il silenzio e l'abbandono colpevole
Troviamo così allora che quando fa una discussione impegnativa tutti scappano come in questa questione dell'agenzia
Noi vogliamo farla l'abbiamo fatta la faremo una discussione impegnata
Dentro però il dibatto a mezzogiorno altrimenti non si capisce niente c'è qualcuno qui
A cui interessa sapere se l'Agenzia per lo sviluppo del Mezzogiorno veda insieme l'ASPI era geni cioè le aziende agenzie per il lavoro dell'Iliade e dell'ENI se staranno separate oppure unite
E c'è qualcuno a cui interessa se come veniva ricordato le migliaia e migliaia di dirigenti
Dovranno avere degli avanzamenti ci ci interessa perché prendono i soldi ma insomma degli avanzamenti ulteriore oppure stare allineati in un certo modo in che pianta organica oppure ci interessa sapere che cosa deve fare questa agenzia
Qual è la sua missione e quanti occupati deve realizzare anche assumendo regno nettamente perché altrimenti è una scatola vuota Agostino un carrozzone
Ma per farlo bisogna appunto vedere che i diari del sud lo riproponiamo per l'ennesima volta non ci stanchiamo di dirlo
Io noi troviamo disdicevole è una prova di scarsa sensibilità nei confronti del Mezzogiorno un'incapacità di avere cose se io a dire non aveva ancora convocato la conferenza per l'occupazione e Mezzogiorno la chiediamo chiediamo che venga fissata la data
E chiediamo nomi
Che venga organizzata la passerella dei tecnici ma che vengano a parlare dirigenti politici di primo piano i segretari dei partiti tra maggioranza e opposizione il capo del governo in Capri dei ministri economici da Confindustria e sindacati e dicano qual è la loro proposta per mezzogiorno in generale e specificamente noi quella sua agenzia della voce l'abbia una missione chiara
Un numero di occupati previsti anno per anno e punti di applicazione prioritaria da dove comincia comincia dal risanamento dalla fama in Campania comincia l'operazione Grande tracciamento mette alla prova dei giovani
Comincia
Da alcune grandi periferie da risanare alcune progettualmente definite con gente che ci lavora
Comincia da punti di eccellenza di valorizzazione dell'ambiente del patrimonio artistico culturale comincia e comincia organizzando dei lavoratori non solo dei dirigenti dei lavoratori e se si dice che noi vi diciamo chi intanto prendendo una parte dei lavori socialmente utili evitando lo una stabilità di impiego
Stabilita l'impiego cooperazione coi Comuni messo a disposizione insieme insieme lavoratori disoccupati di lunga durata forestali messi alla prova in un lavori in un nuovo cemento
Una leva per lo sviluppo e l'occupazione verso il pieno impiego
E insieme
E insieme ribadiamo una nostra proposta per i giovani disoccupati
Una quota deve entrare in questo percorso ma tutti si deve rivolgersi
A fuori dalle operazioni propagandistiche come quelle fatte due giorni fa con il mezzo milione a venti mila di persone una vera operazione sociale
Noi compagne e compagni abbiamo anche polemizzato con la posizione che potevamo assumere facilmente
Prima demagogia e acquiescenza
Quella della RAI resistenza
O meglio del salario minimo garantito
Ci siamo battuti contro contro questa tesi di nome delle lavoro minimo garantito cioè di una battaglia fondo perché nessuno resti senza lavoro
Ma oggi menta perseguiamo questa battaglia la proseguiamo io credo che dobbiamo dire
Che i giovani disoccupati che continuano a rimanere tali hanno bisogno di una protezione sociale che deve essere lodata come un diritto e non come un'elemosina come un diritto
Una quantità di servizi una quantità di servizi a cui accedere gratuitamente come diritto di giovane disoccupato
Nel diritto all'assistenza e alla cura il diritto alla formazione alla scuola il diritto poterti muovere come hai bisogno con i trasporti gratuiti un concorso al pagamento della tariffa e dei bisogni essenziali e nell'affitto un pacchetto di salvaguardia per via questo giovane anche tu hai diritto di vivere queste la tua dotazione adesso insieme facciamo una battaglia tra e la votavano Fabio
Infine
Parchetto dei servizi è dentro un indirizzo di lotta
Per la programmazione politiche industriali nuove intervento
Una battaglia grande impegnativa come vedete nel quadro generale nel Mezzogiorno
Per la quale e ho finito c'è bisogno di impegnarci prioritariamente
Sul rapporto tra il partito e la società
Il partito un nuovo partito comunista di massa è un'esigenza che scaturisce nel profondo della città europee nel nostro Paese oggi
Ma nel Mezzogiorno c'è una ragione in più il partito e oggi il fattore principale che può contrastare la frantumazione la divisione la riduzione di ogni realtà scheggia e di ogni persona solitudine dim isolata il partito
Come uno che io azione collettiva capace promuove la partecipazione di fa come unità e io sono compagne e compagni
Per sottolinea il risultato importanti che abbiamo guadagnato questa Assemblea è il segno di un cammino fatto a voi bar riconoscimento di questo gruppo dirigente del partito perché posto questo sforzo
Questa realtà che si è costruita anche qui con un lavoro prezioso che ha avuto un successo che segna una crescita basta guardare alla composizione di questa realtà
Tuttavia ci sprona ad affrontare inadeguatezza
La capacità di vederci inadeguati non di vedervi di vederci inadeguati
Vale sempre
Vale sempre vale la pena di sottolineare
Siamo all'indomani di una grande tragedia politica
Che ha toccato colpito coinvolte movimento per stiamo lavorando a una rinascita difficile
Come ho avuto molte volte occasione di dire ma vari detto siamo nani seduti sulle spalle di giganti tutte
Nessuna presunzione ci può essere l'otto maggio
Anzi credo che lo sto maggiore deve avere l'umiltà
Di mettere se stesso in una riflessione interna in inadeguatezza del partito
Vederla questa inadeguatezza
Vediamo in particolare e sto parlando di una responsabilità collettiva nelle grandi aree medio metta nelle grandi aree metropolitane
Dove la politica è più difficile come soggetti sono più sfuggenti dove più alto è il bisogno di un progetto politico e di una capacità insediamento
E il Padiglione del sud è una frontiera difficilissima di questa sfida e di questa costruzione
Per questo io credo dobbiamo vediamo e anche le contraddizioni insieme i dati di crescita I buchi neri
Vedere come in quell'inchiesta informale che pur sempre una campagna elettorale
Ai dieci tante realtà del Mezzogiorno doveva delle manifestazioni di massa nei comizi come ormai abbiamo quasi solo quasi solo noi a volte siamo addirittura gli unici attentare alla piazza
Per dire quanto si è ritirata la politica
Quanto si è fatta incapace di comunicazione con con le masse
E poi però queste mani questa presenza anche di giovani tanti giovani nostre manifestazioni perché non si aggrega in militanze in politica attiva so bene quanto difficile diversi siano i linguaggi
Forme di comunicazione i bisogni delle nuove generazioni tuttavia questo elemento palanche Dinoi dalle sei Sapia Matata un momento dobbiamo chiederci perché non sappiamo loro troppo un cammino un percorso comune
Ed è vero o no che sia nella direzione centrale che nel singolo circola estremo c'è una modalità di comportamento spesso queste imprese spingente nei confronti di giovani che fresca mente vogliono aderire alla politica
Per quanto per quanto di quel patrimonio straordinario che può essere esperienza delle donne noi vanifichiamo sistematicamente attraverso un meccanismo maschilista
Quanto elemento viene cacciato fuori di Energia di intelligenze ebbene io lo dico per il partito ma lo dico per il Mezzogiorno perché questo mezzogiorno ha bisogno sì certo di una grande costruzione
Ha bisogno di politiche anche di grandi ricerche di alleanze
Di aperture di nuovi spazi di confronto abbiamo bisogno di tutte queste cose i tantissime
Ma non di una specifica sulla salita
Per cui il Mezzogiorno allora mette insieme tutti quelli che parlano del Mezzogiorno
Note a capire cos'è il Mezzogiorno c'è bisogno oggi di un ancoraggio di Thomas ma anche di un ancoraggio di genere ma anche l'ancoraggio del genere
Non c'è nessuna possibilità di leggere specie nelle realtà più sofferenti come ci hanno detto bene
Dopo l'esperienza di discussione anche qui a Napoli col fango Golfo delle donne
Non c'è nessuna possibilità di leggere il Mezzogiorno se non assumendo anche questo punto di vista di igiene benissimo così classe e legge le sofferenze alla luce di questi rapporti interpersonali cardiaco sono così
Si capisce la materialità del mezzogiorno e anche il modo con cui e percepita in nel nostro partito quanto di tutto questo viene rifiutato sistematicamente
E ancora la nostra presenza istruzione si è allargata
Se irrobustita abbiamo sentito anche qui interventi davvero
Che colpivano rafforzato il rapporto con la realtà i sindaci gli amministratori come di sindacalisti siamo dire che a questo corrisponde una presenza nostra scelta
E possiamo dire che quella presenza istruzioni venga utilizzata in cui ricostruire il partito comunità e la sua presenza è una scelta
C'è anche un limite nazionale certe portarlo Dinoi per la capacità di indirizzo di elaborazione ma troppo spesso si può dire così la vita delle istruzioni è una vite separate
E allora abbiamo bisogno anche noi
Come lo chiediamo l'intervento pubblico di fare come dire investimenti a redditività differita aveva cioè di pensato mani di pensare a cinque anni
Ed è per questa ragione per questa prospettiva che io non capisco bene
Quello che ci vogliono dire qualche compagno quando ci dice dobbiamo essere realisti
Cosa vuol dire
Cosa vuol dire essere realisti
Vuol dire assumere il punto di vista dominante
Ritenere che quella e la sia la realtà guardate compagni e compagne c'è una variante politica di questo errore
Ed è l'idea per la ricerca di una unità con gli altri in funzione del perseguimento di quote di potere per il partito
Questo è un errore
Strategico
E produce un efficace
Vorrei essere chiaro
Questo non vuol dire negarsi al confronto e alla ricerca e con gli altri nenia sottovalutare la collocazione istituzionale abbiamo fatto un congresso
Per combattere il settarismo cioè per combattere tutte le forme di preclusione e tutte le pregiudiziali compresa la pregiudiziale dell'opposizione come elemento Salvi fico che tuttavia non possiamo rovesciare il suo contrario la politica chiede in primo luogo un po'già società riadeguare a quell'ora quel perseguimento la costruzione del partito e la sua collocazione nelle stazioni e nella società
è il progetto del comando
La collocazione di governo di opposizione dipende da questo centro sulle scelte
Questo vuol dire rompere con qualsiasi pratica di cinismo politicista vuol dire ed è un'ipotesi teorica e politica dai cercare da verificare avevo una piattaforma agli obiettivi di cambiamento da perseguire
Oggi non abbiamo fatto uno sforzo di muoversi in questa direzione
Qui con questo convegno con l'elaborazione del partito che abbiamo proposto anche in questi giorni e nel Paese
La nuova questione meridionale ci propone per l'interno questa nostra sfida per intero
Per intero vuol dire che dobbiamo fare meglio
E che per fare meglio abbiamo bisogno di attinge alla nostra storia e anche esperienza di Antonio
Nella proposta alternativa da fare sul ponte lo Stato per esempio io che dovremo attingere al mito della Legambiente sulle tante proposte di intervento sulle dimensioni territoriali
In generale per la costruzione del movimento abbiamo bisogno di attingere alla nostra storia
Alla storia del Piano del lavoro degli scioperi alla rovescia ma anche dell'otto della contestazione delocalizzazione capitalistica da lavoro
Dobbiamo saper attingere per poterla definire un progetto nuovo di sviluppo e un saper fare concreto
Nel paese nel sud in ogni territorio un po'oggetto non vuole dire una cosa compiuta può anche voler dire degli obiettivi parziali provvisori ma con l'ambizione tuttavia di disegnare una possibilità per la gente che ti ascolta di ritenere possibile il cambiamento di quella situazione
Progetto insomma una cosa che non si produce nel cielo separato della ricerca ma nella concretezza dello scontro politico e sociale le federazioni circo il posto nel Mezzogiorno possono essere protagonisti di questo nuovo saper fare
Insomma una possibilità in una città che si discrete a dia vere degli anticorpi immessi in queste scelte delle casematte per usare un altro riferimento camicia capace di avviare una comunicazione un rapporto un'iniziativa
I compagni di Sigonella
I compagni del popolo dei cancelli
Ci hanno detto che non devono essere lasciati soli
Io credo che noi dobbiamo dire che non deve la essere lasciato solo chiunque donna o uomo movimento pur parziale in questo mezzogiorno alza la testa
Ai comunisti oggi torna forse tocca forse di tornare a una vecchia formula con una piccola integrazione compagni e compagne allo studio al lavoro alla lotta
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Trenta