"La città del lavoro: sinistra e crisi del Fordismo" presentazione del libro di Bruno Trentin

Lei addirittura ad accentuare con il passare del tempo dalla pubblicazione del libro
Deriva anche dalla gli annessi cattivo avvertito di reagire trova ad una tendenza che pervade devo dire la cultura
Della sinistra dell'Europa occidentale
La quale mi pare vada in tutt'altra direzione al di là delle delle differenze di opinione che qui abbiamo espresso in tutt'altra direzione
Rispetto alla tematica che sta Gianni mando questo dibattito
E sono stato portato a reagire
Cercando di ricostruire anche un po'una
Una storia per carità una storia molto parziale delle idee che hanno dominato
Le ideologia del movimento operaio nel corso di questo secolo che sta per finire
E francamente in questa ricerca sono stato impressionato
Profondamente scosso anche
Dal toccare con mano il peso determinante che ha avuto dalla formazione di testi di orologi del
L'egemonia del prodotti turismo fordista
Non solo su un lavoro salariato riconobbe
Ma su la stessa
Concezione dell'ordinamento di una società moderna
Sulla stessa concezione dello Stato e delle sue funzioni
Credo che persino dalla il salto di qualità rappresentato dalla prima grande guerra
E difficilmente leggibile se non si passa
Se non fossi se non lo si esamina anche alla luce del peso l'organizzazione fordista dello Stato ha avuto per esempio nell'impegno delle grandi potenze nelle politiche di militarizzazione
Il fondatore arbitro internazionale del lavoro è stato prima di tutto
Presidente della commissione gli armamenti del governo francese il governo di unità nazionale del mille novecento
E qualche quindici
Ed è stato il primo grande apologeta senza
Considerare un teorico cuoco del del del terrorismo in Francia
Sono rimasto impressionato dal peso che ha avuto appunto nelle culture sociali
Quella che io continua a chiamare una rivoluzione dal basso
Cioè una rivoluzione culturale che è nata sistema dell'impresa e non è nato in un corpo politico separato
Ma esercitava la sua appresa determinante sui vari core e separati
Cambiando in larga misura la stessa concezione nella politica
Intendiamoci bene è facile dimostrare come questa egemonia travolgente ecco che il processi di razionalizzazione allora molti intellettuali di sinistra che monta così poi definitiva le tesi del Signorelli fuori
è facile vedere come
La rapidità impressionanti con la quale questi processi razionalizzazione hanno conquistato le culture democratiche di sinistra dell'Occidente
Beh risale ad uno scavo che era stato
Assai profondo un nei decenni e decenni che hanno preceduto la rivoluzione terroristi forecast
Non c'è dubbio che con il fordismo esce
Si afferma proprio con una concezione sovrana indiscussa la concezione del lavoro che uscite dai testi della Rivoluzione francese
Nei documenti dei costituenti
Credo che qui si dà atto molto sommarietà appunto nella polemica nei confronti del carattere meramente formale di determinati diritti dell'uomo e del cittadino
Rispetto agli handicap
Sostanziali materiali che impedirono il loro esercizio
Questione di fondo che andrebbe ancora esaminate scavata che era il rapporto che già al momento di della rivoluzione francese nei lavori della costituente
Era stato costruito fra lavoro e proprietà
Il lavoro come fonte e quindi elemento di legittimazione della proprietaria
Ma il lavoro collegato alla libertà assoluta di mercato anche per quanto riguarda la lo scambio
Di quella cosa che si è convenuto giallo richiamare la forza lavoro merci lavoro separato dalla persona
E in questa separazione che avviene nella prima grande rivoluzione liberale giustamente definita borghesi da questo punto di vista io credo allora la genesi di una contraddizione che poi ha trovato nella grande esperienza del fordismo dette il gollismo una sua massima espressione e poteva far vivere ad un rivoluzionario come Robespierre che
Il lavoro consentiva
Di acquisire una povertà dignitosa
Perché era appunto quel lavoro
In condizioni di assoluta libertà egli assoluto in lingua di Anzio sul mercato
Chi è consentiva l'uomo anche all'uomo più povero di acquisire una lite a un riconoscimento per questo su sacrificio invece da parte della società ma sta qui antenna
La battaglia feroce che i primi rivoluzionari francesi Freccero al tutte le forme di coalizione che potevano in qualche modo ostacolare la piena libertà nel mercato del lavoro e quindi l'equivalenza assoluta stia doveva essere conservata fra il singolo lavoratore e il singolo imprenditore
Ecco queste ideologia
Ha finito col piegare
Nella pratica prima Empoli anche nelle concezioni culturali del movimento operaio le ambiguità e le ambivalenze che certamente sono sempre hanno sempre sono sempre esistiti hanno sopravvissuto alle varie vicende
In questo secolo che abbiamo conosciuto
Io forse non ci sono riuscito è morto cerca questo denaro più di una volta con me
Non si possono catalogare
Oppure in presenza di buona azione assai diverso il nome ma non si possono catalogare nel movimento operaio nelle sue varie articolazioni Ford distinto libertari
Molte contraddizioni attraverso nuovo delle stesse persone per non parlare
Dei movimenti dei partiti dei gruppi dei sindacati
Come
Un'ambiguità è sempre sopravvissuto delle stesse
Nelle stesse
Analisi di Marx
Dove non si è mai sciolta poi in definitiva questa coesistenza contraddittoria fra
Un rapporto di sfruttamento di espropriazione di valore il lavoro
Che doveva costituire il
Il primo fondamento poi di una
Di una rivoluzione sociale
Per abbattere i rapporti di troppo diretta e dei rapporti e un rapporto di oppressione
Che lo stesso Max vedeva come la la genesi il primo atto fondante
E così è stato certamente nella storia
Dell'impresa capitalistica moderna
Un rapporto di oppressione definito proprio dalla costruzioni rapporti i poteri specifici
Che si verificava nel cuore del rapporto di produzione
I processi di razionalizzazione
Assieme io credo che è stato un momento decisivo
A quella che si è chiamata la crisi del marxismo all'inizio del secolo
Cioè la presa d'atto che in ogni caso in processi
E le trasformazioni della società civile erano assai più complessa di quanto mai si immaginava che non andavamo verso una provetta rilevazione automatica delle categorie intermedie che non c'è una tendenza irreversibile
All'impoverimento assoluto e relativo classi lavoratrici che bisognava cercare probabilmente altre strade per immaginare un rapporto fra movimenti sociali evoluzione politica
Tutto questo significato la la vittoria con
La diffusione della cultura fordista di un
Di una strategia del movimento operaio nelle sue varie articolazioni fondata su quello che io ho chiamato il ristorante cimento
Da un lato il risarcimento per la rinuncia obbligate per un lungo periodo
All'esercizio di alcune libertà fondamentali nel rapporto di lavoro
La lotta di resistenza con me
Allenamento se così si vuole alla fase superiore della lotta politica e per la conquista dello Stato
E qui è nata
Io credo in quell'
Periodo
In cui la crisi del fordismo del del marxismo coincide con l'avvio di grandi processi di razionalizzazione del mondo soluzione
Avviene quella separazione crescente della politica come cultura
Tale trasformazione della società civile
Quindi effettivamente io una lettura un po'diversa da quella che ricca
Intanto perché
Non è tanto
L'autonomia
Che mi scandalizza nella in questo ritorno
Nell'autonomia del politico
Quando proprio il riferimento che non è di Machiavelli
Ad un ad un soggetto entità e appunto il politico
Che allude esplicitamente all'esistenza di un ceto autoreferenziale
Che immagina soltanto lo Stato come il luogo in cui si produce con il
Lunghi contrapporre l'hanno fatto altri per esempio del movimento sindacale italiano l'autonomia del sociale tormentoni
Io penso che che la politica il risultato è una produzione di cultura di obiettivi che circola
Attraverso la città e che non è monopolio si senza pagare gravi prezzi
Appunto di alcuni ristretti Cecchi specializzati
Qui vedo il pericolo il pericolo del che nasce con il Partito d'avanguardia che rovescia completamente la visione del partito politico che aveva male
Come forma assolutamente transitorie sperimentale di aggregazione di persone intorno grandi obiettivi
E quello che sono diventati un affare delle successiva
Molti molti grandi partiti
Del resto
Proprio nel tuo Paese sono adeguatamente analizzati da Verderami dichiarazione io e la funzione che hanno avuto in questo processo di razionalizzazione di burocratizzazione dell'organizzazione dello Stato
Io credo che la la politica
Deve sempre ritrovare la sua forza e una capacità di mediazione creativa delle domande che nascono dalle trasformazioni lascia
E non c'è nessun monopolio che possa garantire questa mediazione
Lo stesso sindacato può in alcuni momenti esercita una funzione di soggetto politico
Non ci può essere come ha dimostrato la storia di questi anni una divisione del lavoro fra chi fa politica per esempio e ti fai sociale
Sono tutte sopravvivenza appunto di una cultura
Di una cultura dell'autonomia del politico del politico come eccetto autoreferenziale
Investito attraverso il l'occupazione dello strato
Del potere di plasma
Addirittura di creare Pietro la società civile
L'influenza di di Lazzaro può essere nel modo in cui lo ricordo può apparire un vezzo ma quando vede un
Ricordo i miei giovani anni
In un grande giurista democratico
Come Hans Kelsen che negli anni Trenta contrappone con grande rigore l'insegnamento di Lassalle a quello di Mike dicendo avvinto Laassal
E propone una concezione del diritto dello Stato
In cui lo Stato è crea attori società non esiste la scelta prima esiste allo stato non esistono i diritti delle persone scelta prima che lo Stato non conferisca questi diritti alle persone allora si tocca con mano ecco
La la portata di quella svolta che nel le culture del movimento operaio si è verificata tra i primi anni tra i primi e gli ultimi anni e ottocento dei primi anni e i primi anni questo sì
Ecco è quel divorzio che si è realizzata fra l'analisi
Nelle trasformazione nasce tra
Non
Non per assumerne atleticamente
Ma per scegliere fra le tensioni che queste trasformazioni esprimono e che sono spesso molto contraddittorie
E questo divorzio secondo me rischia di portare
Col tempo ad una politica senza qualità
Ecco io sono vedo questa tendenza
Al di là delle vecchie articolazione del movimento
Ho detto in un'altra circostanza che per esempio ero molto impressionato anche nelle
Nelle ali più radicali nella sinistra italiana
Da questo riferimento continue stanco ad una parola eliminato una parola magica
Anche questo aiuto rete in movimento
E in movimento proprio visto come l'esistenza di un momento di malessere rivolta sociale
A prescindere dai suoi contenuti tra i suoi obiettivi che possono essere i più diversi e contrapposti
E senza quindi che ci sia almeno in questa in questo cogliere l'epidemia proprio nel pieno della trasformazione effettacci Riese la dignità culturale di un Bakunin Surrey che avevano scelto determinati Cetti
Della società come lei possibile la trasformazione lascia aperte
Movimento può essere una rivolta corporativa
Di un gruppetto di lavoratori contro altri lavoratori come può essere una lotta per affermare determinati diritti fondamentali all'interno di un luogo di lavoro
Il movimento secondo me preso così anche che vedo ritornare molto spesso anche nella stampa di sinistra
Mi sembra proprio il retaggio di una cultura separata della politica
Oramai disinteressata poi del merito
Dei conflitti concreti e a Vence sono attraverso
Attraverso le manifestazioni esteri questi conflitti
Capisco nella misura in cui la politica
Non assolve più a questo ruolo di mediazione
Il rischio è quello proprio del
Della coesistenza fino a quando è possibile di un populismo di destra
Che può risultare vincenti determinati momenti perché interpreta anche i fenomeni epidermici eccetera civile
Debbo dire
Estremistiche nella sinistra per occupare gli spazi lasciati scoperti da quella che rischia di essere infine la la nuova versione del trasformismo in questo Paese che la concezione della politica come governabilità
Dell'esistente
Io credo ecco che gli in tutto ciò io vedo e nell'autonomia del politico vedo l'oscuramento di grandi valori capace di leggere
E di orientare la lettura delle trasformazioni affidarci
Sono molto impressionato Riccardo per esempio quando
Ricordando mi le polemiche di Gramsci al quale siamo stati in tutti i formati anche da diverse generazioni
Verso la Teoria della classe politica Gaetano
Ricordo gli anni in cui mi sarei sentito offeso di essere parte ho riconosciuto parte di una classe politica di cui fa parte anche il presidente della Confindustria
Perché noi il capo di Forza Italia
è vero che oggi nella sinistra riuscire non siamo classe
Si amplia
Abbiamo delle articolazioni interne però abbiamo tutti indipendentemente anche nei nostri referenti sociali delle responsabilità comune nell'organizzare lo Stato per governare la città credo che questo e proprio il segnale di una deriva
Che rappresenta la versione odierna di quello che è stato una grande tradizione della politica italiana del trasformismo
Ecco il paradosso
Chiudo subito su questo punto
Anche questo ci induce a qualche riflessione
Il paradosso che le grandi battaglie sul fronte redistributivo sul fronte che io chiamo del risarcimento
Sono risultati relativamente deludenti
Forse le esperienze più forte che ha vissuto la civiltà occidentale in questo spettro nascono
Da un'iniziativa delle classi dirigenti
Dall'esperienza dello stato sociale che pure sta un grande valore Falasco del movimento operaio
Alle politiche di tutela
Del lavoro
La legge sui bambini e le donne lavoro di favori che è una legge di un governo torri conservatore neanche liberale nell'Inghilterra ottocentesca
Mentre quelle che nella cultura che ha dominato per un secolo quasi il movimento operaio era lo strumento
Ma certamente non infine delle grandi lotte del movimento operaio
Sono diventate
Pelé che che Pietro Ingrao chiamo delle conquiste
Delle grandi conquiste della della modernità
Che è lo stato permeato di democrazia perché l'accesso alla cittadinanza di grandi masse di esclusi che la conquista del suffragio universale
Anche per il senza censo per le donnine
Che è l'affermazione di alcuni diritti fondamentali di minoranze
Che la conquista di un diritto di associazione di un diritto di espressione di rappresentanza
Non si può concepire la democrazia il Comune si è venuta
Si renda sempre più complessa anche nelle società moderne con tutti i suoi limiti se
Se non si rintraccia il peso decisivo però avuto nell'occhio del del movimento per
Io credo che sia andassimo poi nel microcosmo della fabbrica forse riusciremo a fare lo stesso ragionamento forse scopriremo che le disuguaglianze in termini di retribuzione sono magari anche più grandi oggi che cento anni fa anch'essi il tenore di vita è cresciuto per tutti
Ma che esistono alcuni primi segni ecco di potere di libertà che erano inconcepibili ancora vent'anni trent'
E qui
Si toccano i commando per un là dove si è fermato questo
Rapporto e si è fermato per
Non a caso perché questi non erano gli obiettivi centrati quali il movimento operaio e la sinistra occidentale ha giocato il suo destino
Il fatto che le grandi conquiste di democrazia e di libertà si sono fermate grosso modo alle soglie del rapporto di lavoro
Ci sono fermate proprio nel rapporto fra lavoratore e imprenditore
Nella determinazione dei diritti responsabilità dell'uno dell'altro
Quello che non è riuscito ad affermarsi nel rapporto di lavoro
E proprio la persona
Intesa
Questo voglio Chiarelli e ci tengo eccome un individuo in relazione con altri
E come un individuo dotato di cittadinanza
Quello che fa diverso e l'apporto della cultura cattolica è stato fondamentale io credo questo ripensamento sul cattura il peso il valore della persona Petarra
Il fatto che la persona punto presuppone un rapporto con
Che come dirò secondo me si fonda
Prima di tutto
Nel lavoro anche se non solo nella
E che richiede in questo rapporto con altri proprio riconoscimento
Di una cittadinanza
è rimasto quindi Fermo ancora fino ai nostri giorni la grande mistificazione prima giuridica e poi ideologica
Che ha
Separato la forza lavoro dalla persona umana
Anche qui è singolare che la la separazione nasce il primo in termini diritto
E poi diventa cultura
Diventa cultura anche se questa separazione la forza lavoro la persona umana non fa che mascherare legittimare
La subordinazione e la disponibilità del persone nella prestazione del lavoro
Badate bene il
Il lavoro astratto
Che ha dominato nella teoria economica e non solo in marzo in quel periodo
Me coincideva con un diritto che considerava soltanto il lavoro in termini di prestazione astratte suddivisibile
E corrispondeva pienamente la realtà dell'epoca fordista per una grande massa di uomini e di donne
E infatti la crisi del fordismo con la quale noi ci confrontiamo è innanzitutto
Crisi del lavoro Astra
Spinsi sorgere drammatico del problema di un lavoro concreto inseparabile della persona che lo esegue
Che cosa infatti e nuove tecnologie
Che credono quelle competenze fondate sulla relazione di cui parlava converge Carino se non produrre prestazioni concrete che comporta una partecipazione e responsabilità
Che cos'è il la realtà di queste nuove figure del mondo del lavoro che stanno moltiplicandosi in questi anni
Se non l'emergere in modo disordinato e arbitrario di un lavoro concreto sottoposto a nuove schiaccianti responsabilità anche quando ero molto dequalificata
Che richiama in campo il riconoscimento della persona sul lavoro
La persona che ha sempre più responsabilità senza diritti alcuno
Allora la domanda che faccio venne se siamo chiamati di fronte a una trasformazione di questa portata
Che secondo me mette in crisi per esempio quello che è stato il contratto di lavoro per un intero secolo
Se siamo chiamati nemmeno a ripetere ecco
La rivoluzione passiva che il movimento Pereira subito
Dall'inizio degli anni Venti con l'avvento del fordismo anche nell'Europa occidentale
Io vedo molti sei questa tendenza di prestare pigra tendenza ripetere
Gli errori del passato senza dubbio
Il ritorno di Teorie stantie e dilettante spiega
Sulla fine del lavoro
O con qualche variante sulla fine del lavoro come valore
La deriva assistenziale e assicurativa dello stato sociale
Che Candy esasperare
I suoi aspetti appunto risarcitori
Però è una frazione profondamente mutata che trasformò lo stato sociale in una fonte di discriminazione di esclusione
Vedo anche segni di una di una di un indebolimento ricerche della riflessione con la riproposizione anche di una politica dei tempi
Che immagina il lavoro ancora accomuna mezzi astratta ripartibile atti a Chequers componibili a piacere come un lavoro senza qualità
Mentre problema drammatico di questi un venti trent'anni e non solo in Italia
A perdita di governo fu tempo da parte degli uomini e delle donne che sono sottoposte a un rapporto unico
E il bisogno di riconquistare sotto molte forme
Certo anche attraverso una riduzione drastica dell'orario del tempo di lavoro purché si effettive di riconquistare un convegno sul loro tempo sul nuovo tempo di lavoro sull'Horten positivi
E mi pare che fra i segni qui non sono d'accordo ancora con Riccardo I segni di un ripetere ecco una persone profondamente mutate delle delle vecchie logiche risarcitorie erano fiorite all'epoca del fordismo cioè proprio retrovirus
Che del resto risale non a caso la rivoluzione francese e anche qui passando a varie altre esperienze e che in una realtà come l'attuale più che mai
E fonte di esclusione
Nel senso che accetta discriminazione fra il lavoro di qualità il lavoro non qualificato o soggetto ora possibile disoccupazione permanente
Quando la grande questione con la quale dobbiamo fare i conti serie proprio le inseparabili ITA di una politica dell'occupazione da una politica del cambiamento e la qualità del lavoro e dei diritti sul posto di lavoro quando queste e anche la condizione per ricostruire un consenso che non c'è più
Intorno alle lotte per il lavoro
Nella classe lavoratrice concreto occupate disoccupata
Se non si ritrova questa questa
Questo intreccio che decisivo poi al fine di creare delle soluzioni durevoli
Ma noi non riusciamo nemmeno a costruire le basi di un consenso minimo per una battaglia
E così siamo per questo è un bivio
Nuovamente
Io non credo affatto alle possibilità che mi sono
Stati attribuiti
Alle enormi possibilità dischiusa il dalla crisi del fordismo per un lavoro creativo credo che si sono aperti degli spazi
Questi spazi se non sono occupati possono essere cancellarsi
Esso ed è altrettanto possibile
L'apertura di nuovi spazi di libertà nel lavoro attraverso però una strategia fondata su grandi valori del movimento operaio di quanto non sia possibile un un ondata di Linneo autoritarismo
E badate bene un'altra volta dal luogo di lavoro lavoro disperso era affetta risaliranno state del Governo dello star
E qui arrivo finendo subito al altra questione annosa che è ritornata in molti interventi
E che io non non intendo affatto sottovalutare cioè il posto del lavoro nei film il nella formazione dell'identità della persona
Io non ho mai pensato che fosse esclusivo
Io penso però che è stato nella storia
Un elemento fondante dell'identità
E penso che sia importante ricostruire questo dato
Nel momento in cui siamo confrontati come dicevo ad una tentazione a ripetere
Che esprime a questo punto
Devi valenze chiaramente reazionari
Ecco io non ho paura di dire
Che un libro come in quello di ieri finché ha avuto tanto successo per me è un libero reazionario oltre che fondato su dati di qualche ritaglio di giornale
Senza nemmeno fare i conti citando qualche intreccino centinaia di casi di licenziamento con inviso dicasi che assegna e dimostrano che cresce l'occupazione in tutto il mondo
Anche se cresce la disoccupazione che cresce l'occupazione anche nei Paesi industrializzati Pessi è una povera Europa
Di salvaguardia
Invocare una fine del lavoro per immaginare un terzo settore di tipo residuale assistenziale quando il terzo settore dove avere nelle immense possibilità dice ma pari livello etico di qualità e di integrazione scelta civile mi sembra avere risposte di carattere nazionale
Allora e poi importante sapere se in questa crisi il lavoro resterà un elemento sul quale l'identità delle persone si gioca fino
Evidentemente per questo bisogna essere
Sapere che cos'è il lavoro se se ritorniamo Aristotele evidentemente qui considerava ma non è questa la posizione di Pietro la contemplazione come l'alternativa lavoro servile al lavoro la schiavitù sul quale campava la societaria ristorante è una cosa se invece si pensa che come diceva Pietro Ingrao la non ci può essere contrapposizione se ho capito bene quello che tu sì perché anche stasera
Tra lavoro e contempla fra lavoro e gli altri momenti vera della vita delle persone io giudice anzi un'interdipendenza cresce
Il cui il Polo più dinamico Neil sembra rimanere ancora quello della creatività possibile nella concluderà realizzazione la persona
Nel lavoro ho qualche dubbio
Che ad una persona cui sia negata qualsiasi possibilità di realizzazione nel lavoro inteso in senso traslato non solo dal lavoro nella fabbrica
Si possa realizzare le possibilità creative di autorealizzazione rapito se non per alcune persone eccezionali hanno questa capacità di emanciparsi da una parte così grande la propria esistenza
Allora diventa di qualche importanza ecco anche per affermare il diritto alla contemplazione
E non soltanto ad un tempo ad un tempo libero senza un getto senza sostanza
Anche per affermare il diritto alla creatività nella vita quotidiana i rapporti con l'altro sesso eccetera diretta di qualche importanza dico rimuovere gli ostacoli alla libertà della persona
Nella realizzazione dell'arco
Combattendo contro quelli che sembrano essere dei segni assai preoccupanti ecco che
Delle risposte oggi Grazzini scrive accidenti sta dando la crisi disse
Fra i quali io vorrei studiare una apertura indiscriminata ad una ad un neo liberalismo che corrisponde ad una regressione sul fronte delle libertà fondamentali dell'invio della persona
Io sono abbastanza impressionato e alla deriva assistenziale residua dello stato sociale chiede al governo di Toni Blair si sta realizzando in Gran Bretagna corrisponde una legge sulla libertà di associazione dei sindacati sul riconoscimento dei sindacati nel luogo di lavoro che subordina questo riconoscimento e quindi della vita l'abilitazione a contrattare
Al fatto che dispongono del cinquanta per cento più uno dei dipendenti occupati in quell'impresa nemmeno dei votanti
Beh questo mi sembra ecco un regressione quasi secolare
Vuol dire negare qualsiasi diritto di rappresentanza alle minoranze
Vuol dire limitare in un modo che non un potrebbe essere ripetuto nel campo dell'elezione politica per esempio amministrativa
La libertà di associazione anche di una quote importanti di cittadini
Mi preoccupano questo stesso governo
Non ha ancora recepito la direttiva sull'orario di lavoro perché della della comunità europea perché perché i ritiene che si deve garantire almeno fino ai quarantotto ore uno spazio di libertà delle aziende di ricorrere al lavoro al lavoro straordinario
Ecco io credo
Sì sì
Va bene sì facciamo
Volevo
Veramente dopo
Grazie ma io sono qui
Gasparri Maurizio
No nove
Va
Ad essere
No all'estero
Io
No allora insieme
Io a proseguono proseguirei con i nostri lavori chiedo a chi vuole uscire di farlo rapidamente ad altri di sedersi abbiamo ancora due interventi Guido Liguori Agostinelli prima ad una sintetica chiusura di di Ingrao e di di di Trentin spesso direi che è stato è stato un quarto è un un tempo ragionevole per chiudere i nostri lavori
Guido Liguori prego
Ma io sono qui soprattutto in veste di studioso di Gramsci e nella storia dell'interpretazione di Gramsci
E dico subito che in una tale storia questo libro a un posto è un posto di rilievo
Tanto più che mi sembra di poter dire Gramsci nome
A mio avviso un Autori differenti
E anche in questo libro la gran parte l'argomentazione riguardante Gramsci
E soprattutto potremmo dire forse con qualche forzatura contro tranche e ne il fatto che un intellettuale un dirigente sindacale come Trentin scriva nel mille novecentonovantasette
Un libro sulle trasformazioni del lavoro e sul futuro della sinistra e debiti quasi metà del suo volume Gramsci è un fatto in sé di grande interesse di grande rilievo che sollecita anche una riflessione
Sulla vitalità dell'autore dei Quaderni a prescindere anche dal merito delle cose che Trentin stesso dice supera diciamo subito che trentino USA Gramsci in questo libro in due modi uno più palese e uno meno evidente
Per quanto concerne il primo modulo Moro più palese mi riferisco ovviamente alla parte seconda del volume intitolata appunto Gramsci la sinistra europea di fronte al fordismo
Il seccato il secondo caso riguarda invece un uso più discreto di Gramsci ma ugualmente importante o forse più importante addirittura nell'ambito del discorso complessivo nel libro Ritratti
Un uso che collega Grancia al concetto di società civile che troviamo centra l'eterna dalla prima parte del volume
Il Gramsci che Trentin prende un po'bersaglio nella seconda parte del suo libro e di Gramsci sia dell'Ordine Nuovo che di americanismo e fordismo
Il Gramsci sottolinea Trentin
E cito qui le sue parole che avrebbe assunto come era azionarie quindi immutabili le forme storiche di organizzazione di subordinazione del lavoro umano sia negli anni dell'ordine nuovo sia negli anni del carcere
Trentina accusa tra virgolette Gramsci
Di essere stato sì meno produttivi stadi pieni ma comunque subalterno al fascino del modo di produzione portoghese di essere cioè è stato tutto interno a quella cultura terzo internazionalista e non solo
Per la quale il processo produttivo andava traghettato dal capitalismo al socialismo senza essere sottoposto a critica
E il Gramsci dell'Ordine Nuovo che invitava gli operai a sostituirsi ai padroni ma senza mutare senza rovesciare la fabbrica prima insieme alla società e allo Stato
Ora è vero tutto ciò
Io ritengo che innanzitutto per quello che concerne il periodo dell'Ordine Nuovo si possa affermare che qui nella sostanza Trentin colga nel segno
Anche se c'è in Gramsci nel Gramsci dell'ordine nuovo un aspetto che non va sottovalutato
Egli sente Gramsci sente a mio avviso in qualche misura vive l'insieme dei produttori operai e tecnici della fabbrica
Come una comunità un corpo collettivo non a caso anche Gramsci l'ordine Nuovo è stato accusato di organi cinismo
Ciò ha delle implicazioni a mio avviso nella direzione di rivalutare il soggetto operaio di non considerarlo sotto un aspetto puramente quantitativo
A è vero che questo aspetto non è sport oppure resta comunque un po'nascoste però che Gramsci come scrive coppette in quegli anni sembra proporsi non già di creare dal nulla una nuova economia martiri fronti Noiret i progressi della tecnica produttrice
Novecentodiciannove
Era una fabbrica pre fordista una fabbrica in cui grande importanza aveva ancora la professionalità dell'operaio non c'era la catena di montaggio non ci sarebbe stata in Italia se non sbaglio fino agli anni cinquanta
Non a caso una nuova sensibilità in questo campo
Mi sembra di poter dire si affermerà almeno in Italia solo con il secondo biennio rosso quello sessantotto sessantanove in cui invece la critica alla presunta neutralità della produzione della tecnica balzerà in primo piano
Piuttosto un aspetto negli anni e degli scritti dell'ordine nuovo Trentin dal suo punto di vista avrebbe forse potuto maggiormente valorizzare la costruzione teorica di una democrazia cioè di un modello di Stato non fondato sul cittadino ma sul produttore
In cui cioè si tenta una ricomposizione trassi fai Apple foie
Sappiamo presente la distinzione di Marx tra sipari Empoli sua vediamo che Gramsci sposa pienamente il discorso marziano
Pensando proprio l'astrattezza della categoria di cittadino
L'orizzonte della cittadinanza si lamenta a volte oggigiorno
Non varca i cancelli della fabbrica io confermo io credo che non li può varcare perché questa categoria teorica e costitutivamente estranea al discorso delle classi e della divisione in classi e trova in fabbrica
La sua massima
Realizzazione
è un aspetto interessante spesso Smith misconosciuto del Gramsci dell'Ordine Nuovo che non mi sembra lontano almeno per alcuni versi dalla problematica di tre Trentin
Tutta tesa a rifiutare una logica puramente quantitativa nel ripensare il lavoro e con il lavoro la lavoratrice il lavoratore
Comunque nell'ordine nuovo e però non c'è un ripensamento critico del modo di produzione capitalistico né c'è in americanismo e fordismo anche se qui le cose sono un po'più complicate nonché Gramsci sia nei Quaderni più avvertito nei confronti del terrorismo ma evidentemente lo scritto di Gramsci in questione il quaderno ventidue e interessante per altre cose cioè per l'analisi dell'americanismo in questo punto la riflessione gramsciana mi sembra davvero importante per l'affermato riaffermato legame tra fabbrica società è stato l'egemonia nasce dalla fabbrica l'egemonia ingenera un contenuto economico non è una riduzione della questione politica del potere appura lotta delle idee come gli interpreti liberali di Gramsci da Gobetti a Croce a Bobbio hanno sempre tentato di dire
Se da una parte Trentin critica e non a torto Gramsci sui temi della fabbrica del terrorismo
Dall'altra mostra soprattutto nella parte prima del libro ma è un tema che più generale che mi sembra sia incorporato nello stesso discorso centrale del libro i trentini
Trenta in mostra dicevo di volersi di voler accettare sostanzialmente la lezione di Gramsci per quel che concerne il primato della società civile
Almeno per alcuni versi solamente che sciocche Trentin mostra di credere essere le tesi di Gramsci sulla società civile e in realtà a mio avviso la interpretazione sia pure importante che del concetto di Società Civile in Gramsci avanzato Norberto Bobbio
Schede schematicamente il ragionamento di Bobbio e il seguente sia per Marx che per Gramsci la società civile e il vero teatro della storia
Ma per Marx essa fa parte del momento strutturale e per Gramsci di quello strutturale per marzo il teatro della storia erano struttura l'economia per Gramsci la sovrastruttura il mondo delle idee
Ora per costruire la sua tesi
Però Bobbio
Assume età per scontata una lettura secondo me meccanicistica del rapporto struttura sovrastruttura che è quanto di più antica Muciano si possa immaginare
Dove cioè la determinazione che in termini di marxismo classico si diceva in ultima istanza di uno dei due termini diviene determinazione e forte e immediata dell'altro livello di realtà appunto teatro di ogni storia
Sembra non esservi più momenti di unità autonomia tra i diversi livelli di realtà
Propri di ogni concezione dialettica come è sicuramente a mio avviso la concezione di Gramsci
Strutture e sovrastrutture economia e politica sono per Gramsci sfere unite e insieme autonome della realtà non solo nel marxismo di Gramsci e qui forse ecco non concordo con Trentin sono registrate le novità del rapporto tra economia e politica nella prima metà del secolo perché novità in questo rapporto ci sono stato
Ci sono state cioè l'allargamento dell'intervento statale nella sfera della produzione l'opera di organizzazione razionalizzazione con cui il politico si rapporta alla società
In qualche misura lo produce diceva criticamente
Trentin ecco cosa voleva dire secondo me che Senna
Segnalare il fatto che si era modificato questo rapporto tra economia e politica ed è una modificazione storica che si è prodotta nel Novecento che ne nel nell'Ottocento di Marx non c'era e qui appunto questa novità rispetto a Marx
Non è colta da proprio forse perché si è prodotta nella storia reale e proprio non vede ciò perché il suo discorso idealistico va sempre da Trigoria teoria senza che in questa storia delle idee entri mai la storia fattuale
Direi però soprattutto più in generale che uno dei punti centrali del marxismo di Gramsci
Sia questo non potere non volere separare in modo ipostatiche zappa o alcun aspetto del reale economia società stato culture eccetera
Nel leggere il libro di Trentin
Vi sono chiesto perché proprio questa lettura di Bobbio abbiamo un ruolo nella sua costruzione teorica
Non è questo in qualche modo segno del fatto che le categorie interpretative della sinistra stanno le cento il mondo di oggi il mondo del posto ottantanove
Con il rischio di sottovalutare il ruolo della politica a vantaggio della caccia della categoria ermeneutica di Società Civile
Non c'è in questi del rischio e anch'io qui forse li chiamerei la categoria di rivoluzione passiva non c'è in queste rischio che alcune delle categorie portanti del pensiero liberale neo liberale vengono assunte come proprio dal pensiero della sinistra
Il libro di Trentin e un atto di accusa ragionato e anche affascinante indubbiamente ha ragione Ingrao contro un certo marxismo politicista e statalista ma mi domando e gli domando
Vi sono altri modi di essere ti sinistra che non contempli non mettersi insieme degli esseri umani l'agire delle donne e degli uomini per cercare con le regole con le leggi con un intervento collettivo consapevole dunque con la politica
Con la forza della collettiva con le attività dunque con lo Stato
Di opporsi alla brutalità del fatto economico alla legge del mercato alla giungla dove vige la guerra di tutti contro tutti
Non c'è il rischio che anche dietro l'enfasi che da destra e da sinistra
Questo questa una domanda che può essere rivolta anche a Ingrao
Non c'è rischio che dietro l'enfasi che oggi si pone sulla globalizzazione si decreti
Una sorta di definitivo tramonto della politica che tanto piace ai teorici neanche ai praticoni del neoliberismo Berlusconi compreso
Anche puntare sull'ente e accetti nuove forme di socialità solidaristiche comunque altre rispetto al mercato non richiede una sponda forte da parte della politica della politica statuale
Certo c'è politica e politica c'è stato è stato non voglio negare neanche gli errori e gli orrori della sinistra
Voglio cercare una politica è una statualità più possibile Gatti al sociale ma sempre in quell'ottica dialettica che era di Gramsci che faceva pensare e scrivere a Gramsci mentre promuoveva e teorizzava i consigli
Che il problema era anche quello della conquista dello Stato e della creazione di un nuovo tipo di Stato è vero che oggi hanno insomma profondamente estranea questa espressione conquista dello Stato
Ma essa lo sappiamo è stata superata innanzitutto anche dal Gramsci maturo
Che non è a mio avviso come a volte si sostiene meno comunista o meno rivoluzionario Legrand del Gramsci dell'Ordine Nuovo egli semplicemente un niente affatto semplicemente se preferite
Li definisce profondamente e il concetto di Stato e il concetto di rivoluzione ne fa qualcosa di processuale di complesso
Così come sono complesse la società e la realtà in cui viviamo in questo Gramsci diverso dagli ENI non è riducibile a Lenin come mi sembra che dal libro emerga
Per questo Gramsci oggi così studiato e letto in tutto il mondo perché ha ridefinito il senso della politica arricchendola proprio del fatto che essa forma un tutt'uno con la società alla fabbrica alla cultura ovunque si giochi la partita del potere
Attenzione dunque a non buttare
Io direi con l'acqua sporca della cattiva politica o dello Stato così come l'abbiamo conosciuta o il bambino ovvero una dimensione la politica di cui la sinistra secondo me non può fare a meno molto più del capitale
Questo rischio c'è forse nel libro anche se ridimensionato da quello che il Trentino ha detto qui forse nel libro la sua ansia polemica via in qualche caso forzato un po'la penna
Sono molto d'accordo con l'accusa di autoreferenza referenzialità del ceto politico e con i rischi di trasformismo
Resta il fatto che tanta parte della sinistra abbia fatto proprio oggi categorie di interpretazione intervento proprie della tradizione liberale
Società civile cittadinanza
E questo fatto mi mette a disagio penso sia soprattutto il portato di una sconfitta storica
Ma non sono convinto che assume la sinistra queste categorie liberali sia la via per rilanciare un discorso che abbia un diverso contenuto sociale e politico cioè un diverso contenuto di classe grazie
A Trigoria costi nelle intitolato capacità di sintesi
Tempo
Un elemento di prova un senso ma io in un libro così complesso e ricco o mi dimetto proprio anche per un atto di clemenza sottolineare solo pochissimi aspetti con uno sforzo per loro per attualizzare a riprova per la profondità dell'analisi che è stata svolta alcune intuizioni Bruno lo sa perché abbiamo già ha avuto modo di discuterne in un'altra presentazione
Su questi due aspetti io soltanto così sommessa mentre nel
L'ha appreso
Missione di spostare una sua analisi sono intuito è un pochino più avanti e mi trovo spesso con lui su questi due aspetti poi anche in una polemica più o meno garbata
Ecco io prima di affrontare questi due aspetti però voglio sottolineare un aspetto che mi dispiacerebbe moltissimo soprattutto in un dibattito così raro a Milano come questi presenza che ricchezza
Piacerebbe che questo aspetto non fosse colto fino in fondo cioè anche nella sua parte più radicale se si vuole più astratte stordito appartiene a una controtendenza che a mio giudizio è sempre più marcata ma oggi molto minoritaria nel dibattito della sinistra
Che fonda nella trasformazione del paradigma tecnico produttivo nell'autonomia del lavoro le sue categorie di analisi per avanzare un progetto di trasformazione come dire allora questo atteggiamento di Trentin sul governo sulle derive
Che rispetto alla autorealizzazione nel lavoro hanno prodotto sia la socialdemocrazia che il socialismo reale non credo valgano in sé valgono piuttosto per rivalorizzare fino in fondo
Un'affermazione che lui sostiene con grande forza su questa l'aspetto che quindi forse sia in grado che perse hanno colto come forse perfino assolutizzato e cioè che l'autore legislazione della persona nel suo lavoro sia l'obiettivo della lotta per la trasformazione che hanno dato che ad esempio squisitamente verifico se si vuole nel momento più alto
Della lotta della strategia sindacale e che credo però ecco in questo senso l'autonomia del sindacato rispetto al quadro politico ha un senso non posso essere il riassunto della lotta politica unico credo su questo ci sia l'elemento però credo che anche Trentin non abbia voluto spingersi fino trentina voluto credo riflettere io colgo adesso due aspetti di questa riflessione sulla sconfitta
Avvenuta nel Processo così con profondamente modificato dell'organizzazione del lavoro della sinistra ecco io qui vorrei fare spingo nella credo nel momento più alto
Dalla sua affermazione in questa direzione cioè io credo che il lascito più straordinario delle lotte del Sessantotto degli anni successivi
C'era stata quella di con mentre le lotte per il controllo sociale nell'organizzazione del lavoro a condurre giustissimo Trust
Riformismo che permeava la società è che toccava immediatamente i noti dalla politica del governo
E quando noi ci siamo proiettati fino a lì l'aver perso il controllo dell'organizzazione al lavoro che si trasformava veri quindi libero di ingrati Rossanda molto un fatto significativo anca celeste stati sconfitti lì e non esserci H ortiche terrorismo fordismo
Se ne andavano se si vuole dalla cioè non costituivano più
Il modello organizzativo del patto sociale di riferimento ci ha portato in sostanza avere grandi conquiste politica totale poi sempre più svuotate nell'azione di massa nelle case cioè io non so quando penso ad esempio alla riforma sanitaria la battaglia che abbiamo cercato di rifare qui in Lombardia e come ci siamo accorti ad esempio che avevamo perso tutto il controllo sulla salute
Nelle Fate che l'organizzazione del lavoro e adesso se ne cerchiamo di riscontri c'era e piano piano i progetti Formigoni siamo ripartiti di nuovo dal controllo della sicurezza dentro gli ospedali dentro e fare perché è questo ammesso che avevamo accolto poi c'era stato sottratto per certi versi con dico qui un un errore grave che abbiamo fatto tappa agli anni Settanta e cioè qui è molto forte lana il sindacato parlo di questo che io conosco sinistra la conosco se se volete con meno
Il sindacato ha però si è limitato anche in quel momento altra risarcimento redistributivo anche loro in attesa che cambiasse l'organizzazione statua
Già operate che il fatto che adesso sindacato sia così completamente fuori tranne poche voci dalla Bicamerale da quello che succede un segno terribile articolate è un segno pesante di questa legge
Ecco allora quindi io ridondanza della Lombardia dal novantaquattro al novantotto in Lombardia sei punti della ricchezza
E prodotto interno lordo se Nicolette USA sono passati dal lavoro ai profitti
Qui c'è un massimo di contrattazione non ce n'è alta come qui non avviene una più alta d'Italia abbiamo spostato le zero e otto per cento al contrattando
Allora non si deve chiedere ma come mai a Brescia dove lottiamo dappertutto dove c'è come mai a Varese dove si è forte in tutte le fabbriche sindacato la lega saldata
Non abbiamo mica intaccato nel potere ma ecco le cose che dice Bruno cioè noi anche dove siamo forti oggi di sindacato in onda è forte nella battaglia redistributivi
è forte non è cartacce di rimettere al centro l'esempio in questa profonda modifica in ordine per il controllo
E del potere e qui faccio l'ultima osservazione tratta allora però Bruno lo Stato ce ne sono molte alta che guardate che la distrazione della sinistra alla problematica produttiva sta diventando come dire un fardello che la travolge non la sa recepito cioè tutta la cultura della sinistra anche chi è comunque la politica si stupisce di fronte i racconti che tocca a me fare quando io dico sono andato all'Aprilia
E mi hanno detto che il primo bottone la Giostra la squadra sulla giostra
Se le dosi Lazio solo dopo la prima moto cioè dopo ventotto minuti perché non c'è il tempo di alzarsi slacciare alla tutta et però queste cose son tutte fuori dallo Rizza una volta ce ne occupava cioè mi ricordo
Ci si occupava in Federazione quando io andavo a piccole cose si faceva recapito
Qui io allora
Io credo che Poggi responsabili politici di stiano valutando in tutta la sua portata
Una cosa che è avvenuto nelle imprese e ce l'ha in presi si sono rese conto
Che il modello di espansione della rivoluzione industriale
E le tecnologie che l'avevano accompagnate andavano radicalmente mutate Enrico Vernate perché il processo di globalizzazione richiedeva altrimenti elementi di riferimento ad altre cose
E allora io ve la dico così va be've l'immaginate NARS che fa la sua analisi senza come ha fatto gol invece un'analisi così precisa della tecnologia della macchina la del per la macchina a vapore del dei concetti di potente certi immaginata ad esempio che il terrorismo potesse nascere senta che teller conosce il signor Fondo il motore elettrico qui però di quello che è successo nel tempo nello spazio saldatura giorno mi spiegava che a Monaco di Baviera ceppi Birnbaum
Dalle sei di sera lunari rapporto tassa la voce in California dove
L'orario ancora giornaliero età al monitor la si fanno gli annunci sugli aerei che partono lettere cioè e che grata così cioè c'è qualcosa nello spazio nel tempo nell'organizzazione che be'allora io proprio finito
La cultura occidentale che ha sempre trovato al di là di ogni altra cultura ma è quella dove c'è stata la rivoluzione
Produttiva dal Seicento in poi è stata quindi la la la cultura occidentale
C'era sempre fatte delle relazioni tra l'atto lavorativo era pienezza umana uso un parola che usa spesso Ingrao so pensate al calvinismo ad esempio è in grado oggi di rendersi conto che trasformerà lavorativa e schiera esistenziale con questa nuova organizzazione apprezza
è cambiato tutto questa è la cosa che io decreto non solo colloquiando con con Bruno Sempre non è possibile che noi riflettiamo ancora in questa direzione come se il tempo del lavoro il tempo della riproduzione il tempo delle resistenza fossero tra loro
Non invasivo uno dall'altro è naturalmente quello della produzione che invade quello della vita insomma
Da questo punto di vista quando io sostengo oca
La restituzione del tempo la battaglia per la riduzione dell'orario di lavoro non è più solo una questione questo però mi sbaglierò configurata solo dentro i processi di lato appartiene a un un giudizio sull'autonomia della propria dignità dell'esistenza e su questi aspetti
Che appartiene ad esempio culture come quelle delle donne che appartiene ma che non è scisso dal processo produttivo oggi il processo produttivo a questa nuova cosa qui più complessa
Più articolata più e finisco sequestra
Ma bordata che non so io che faccio le assemblee in fabbrica non sento dire delle cose di questo genere
Che adesso ma così e meno importante ad esempio spinge secolo straordinaria anche da perché ad esempio la partita o le altre cose le si deve così registrate cioè c'è un tempo dove gli avvenimenti
Vengono prodotti fuori dal tempo di lavoro perché alle tecnologie ce lo consente Petta
Son cose a mio giudizio di una tale forza da far pensare che questa questione del tempo
Dell'orario della riduzione dell'orario siano decisive per chiedo scusa ma proprio fine io che son così d'accordo su questa anche questa questione a praticare cioè Bruno giudice io lo ripeto perché lo dice in una parte cosa che non ha il titolo proprietario male la legge e il contratto che assicura autonomia eletti diritto così dice la loro ecco io credo che questo sia il colpo più duro che è stato dato negli ultimi tempi tra uno scritto all'idea che capitale e lavoro si sviluppano insieme nel Consiglio lordo intendo così
Ecco però qui non abbiamo noto che nessuno io ho inteso il presente la concertazione parlo di una cosa di cui parliamo
Come un'autonomia ancora per il lavoro con le sue rappresentanze rispetto a quelle del capitale al ruolo che lo Stato rispetto al conflitto poteva assumere dentro un quadro quindi dentro una condizione non puramente redistributiva
Oggi la Confindustria ci sta chiedendo due cose non lo sa uno
Be scendere va a quel traguardo da quell'obiettivo cioè dal fare per la concertazione
Un processo istruttorio
E affidare alle parti sociali il compito neo corporativo di fare gli accordi su materie che il governo teme che un disastro CGIL però appunto spero che risponda a questo
Tronchetti Provera lo ripete tutti i giorni dalle che non è riferendo però punto grande per la sinistra cosa dice la sinistra al governo su questa cosa dice la CGIL questa non ne stiamo parlando son punti di enorme importanza
Glielo chiedo scusa ma io che credo che fare i conti con l'apporto se volete radicale ma straordinariamente creativo di questo libro consenta anche di attualizzare in una maniera formidabile la nostra riflessione
Grazie a Mario Agostinelli io darei la parola conclusiva Pietro Ingrao trentino
Conclusiva parziale nel senso che io alla follia che che pervade gli operatori culturali come sottoscritto c'era la possibilità anche di un dibattito che si aprisse devo dire che c'è un problema leggono i vostri occhi una stanchezza evidente
Io limitare essi sono poco alcune domande argomentate per proprio per per un un
E però ecco che chiedo al grado di dipende parola per dieci minuti poi se non ci sono questione minuta vogliamo parola Trentin grazie
Valido chiusi forse il più impressionante giudicano troppo in fretta e io per primo è giusto per prendere
L'automobile corre all'aereo quelli sono perdono forse abbiamo parlato troppo a lungo io vorrei una proposta precisa vero alla Casa della cultura di Milano perché se no sommo poi dopo non facciamo un passo ulteriore
Cioè sbobinare il dibattito e vedere se sbobinato il Tibaldi toh ne escono dei punti di confronto e di tematizzazione su cui non ci occorre rivedendo Cinquilli vederci un altro posto lavorando in un altro modo
Non c'è
Possiamo appare poi dei passi in avanti perché questo mi sembra importante per esempio io credo che io vorrei riflettere sulle cose che ha detto qui la Lia Cigarini per potere ragionare trovare i punti di risposta
Non so se è possibile insomma questi con il comico credo anche a all'importanza di questo libro di trendy agito perché non troppi complimenti
Va bene
Mentre lascerebbe vedere come come a uno sviluppo Comanche possiamo tornare in questo saggio col per esempio io sento il bisogno di riflettere anche sulle cose già detto qui liguri e vorrei dirgli subito però che almeno nelle cose che ho detto in vivo io non ho in testa non un tra mondo della politica nel ragionamento che che io ho fatto e anche imprinting ai suoi Luigi lascerebbero selvaggio io lo lo leggo iscritto in una visione molto forte dalla politica insomma
Tant'è vero che beh affronta una questione secondo me altamente politica che è quello della liberazione del lavoro come si compiono la liberazione del lavoro come come cammino verso una nuova civiltà suo mi sembra anziché che e anche la lettura mi pare che noi facciamo per lui fa anche noi facciamo del capitalismo di questo secolo almeno io la vedo molto intrisa di politiche segnando tutto qui
Detto questo
Io vorrei anche dire al Liguori su questo parla anche un elemento fa la nostra vita
Insomma debba quella di direzione
Due cose solo e poi chiudo davvero uno su questo problema deponeva su cui tornava anche adesso Agostinelli che riconquistare il governo degli spread
Io però io insisto nel lavoro e nel non lavoro
E nella mescolanza che c'è tra lavoro e non lavoro
Ecco qui però che la mia domanda in nome di chi solo per posso solo per un un andamento per per per un processo di formazione al lavoro
Come dire o o per ristabilire un alle relazione altre
Denuncia
Una relazione nel produrre ma che pure è costitutiva di identità e di libertà e che non è riportabile nemmeno solo alla politica sostengo divenuto questo punto
No
Tu hai detto solo più dinamico
Soprattutto è il ruolo più dinamico come Girelli picchiato siccome
Verso però ecco no e solo io lo dico perché mi interessa che tu non fuggì dietro cui più dinamico insomma hai capito Giovanna può essere modo con e invece io sento che qui
Sorge un problema grosso Oddi costituzione della persona mio guarire
Insomma è un tema in tema che io vorrei su cui vuole tornare
Basta io finito se possibile con un altro appunto
Dal febbraio invito il pianeta colto io non volevo dalla sensazione di chiudere dispotica mentre alla discussione quindi microfono Censi sono domando presi posizione prima magari di alcune
Magari presentandosi grazie
Riguarda si si trovava per un attimo allora dunque va be'chiamata per casa bellissima Luna Papa sentimento incidendo
Perché a me ha colpito questa casa di Vizzini disse nulla fatto crediamo che non hanno alcun lotta che pare nel senso che alcun lutto da elaborare perché sono entrate nel mondo lavora in un'asta quando
Ecco estero battuta ma colpita perché penso per esempio a tutte le danno di categorie come quelle dell'agricoltura intensa eccetera eccetera dove erano presenti invece in massa quasi esclusivamente sono donne e quindi con la fermezza
Non c'era un'elaborazione
Cioè diciamo che noi non non l'abbiamo Raccolta fossi io penso che ci fosse invece ci fosse
Va be'travaglio di ecco una cosa di questo genere in qualche modo anneghiamo secondo me ma rappresenta di queste ore vara il pennino discutere Marray
E quindi questa è una cosa all'altra casa che invece borghese nata un anno fa se era quella per lo meno con la cui nessuna fate riferimento dai limiti di questo modello di sviluppo e di quello che presto potrà determinare su un forme di organizzazione che sappiano andarci
Collega panettone come persone della società civile che magari si organizzano patto in quel famoso terzo settore cui facevo riferimento e che potranno avere cioè dare delle risposte a a questo secondo un'altra non meno a questo momento di distale da questo momento in cui non riusciamo a procedere nella apparentemente uniti
Le volevo intervenire intanto faccio una rispettosa ma ferma protesta per il poco spazio dato alla pubblico perché siamo venuti accade in molti con l'idea di poter discutere oltre che ascoltare vorrei la
Sottolineare una un punto che ebbene che ha detto Terzi a suo tempo ha detto noi non ridiamo una società dove siamo eterodiretti non solo sul posto di lavoro perché ormai dice capitalismo si è fatto realtà sociale
Ecco lei perché è una giusta osservazione scorrono molto molto giuste collima con cose che avete detto anche altre volte
E però lui traeva da ciò la conclusione che allora il sindacato dovrebbe allargare sulla sulla sfera d'azione in corrispondenza questo e qui io non sono d'accordo e lo dico nel senso che davanti a questa questa conseguenza e con una ma maniera che di arrestare auto centrata cioè io l'ho sentito anche in molti discorsi vostri questa tendenza alla alto centratura e cioè la parola stessa di sconfitta che è stata usata all'inizio che è usata nel libero è di una tragicità che prelude a una volontà che ad un tratto nude
Fa sentire che c'è una volontà di Replay cioè di non ripetere un'impresa autocelebrativa
Mentre secondo me gli elementi critici che innegabilmente emergono dal dall'analisi del libro
E dalle altre analisi che ho ascoltato potrebbero portare avuta come conseguenza quella di una maggiore capacità di ascolto
Questa è una come dire è un punto delicato perché iella
C'è una presenza per esempio di cultura del lavoro portata avanti da donne che assente dalle vostre elaborazioni quelle che ho sentito quello che ho letto
E anche diciamo da una totale come dire incapacità di ascolto allora per cominciare ad aprire le orecchie a questo ascolto vorrei citare una grandissima teorica del
Certo momento dice adesso che abbiamo noi donne in modo di guadagnarci da vivere
Devi diritti non ne vogliamo più sapere non ci interessano non vogliamo neanche più la parola femminista era chiaramente una femminista almeno così viene considerata la parola femminismo che passava per e sarà compito dei diritti non lavoriamo e anche più dal vocabolario Cirpa stati avere la possibilità di guadagnare di lavorare e di guadagnarci da vivere
Che prima veniva negato per varie ragioni è in vari modi Cirpa sta questo non vogliamo atto questa affermazione fatta in un contesto che io posso solo a inforcare la gloriosa storia dei diritti
Insomma è stata faccenda che simbolicamente star dentro alla testa degli uomini molto più che alla testa delle donne
Se questa capacità di ascolto non c'è continuerete a rifare impresa io diavolo di farne ancora perché ha visto che le vostre imprese non insomma no non piangono
Prima cioè la necessità di questa apertura all'ascolto
E di non drammatizzare con queste cose di sconfitta che è questa specie di anche questo prometeico parlare di sconfitta dei perché certe vostre idee sedute sbagliate
Sta sono accadute lo statalismo è un'idea che è appartiene alla storia maschile alla storia
Finale positivamente negativamente etc dite che certe cose vostre vedute sbagliate sono precipitate sono rovinate e accoglienti in grado ha fatto in verità dagli elementi di cultura antera che viene dalle donne ed ai bambini la famosa coppia donne e bambini e bambine hanno delle cose che cultura da politica da insegnare episodi a cominciare imparando a seconda del seno di sconfitta in sconfitta ripeteremo questa storia non so quante altre volte grazie
Sarò molto veloce associate un nome all'intera Roberto dell'INPS dibattito è stato molto interessante sicuramente però le ha riguardato più l'aspetto diciamo così teorico tutta la questione del lavoro del e dei nuovi nuove forme di lavoro
Non abbiamo però ha parlato e del non era nemmeno la serie probabilmente per farlo degli aspetti concreti di questa di questa situazione cioè di tutta una serie di gente che non è più nel ciclo produttivo classico cioè fabbrica quindi garantito salariato eccetera ma è fuori lavora in nero
A lunghi periodi di lavoro accompagnati da più o meno periodi di vacanza forzata nella quale posti out intifada formazione un po'aspetta che passi il tempo così però questo produce da un punto di vista da da persone innanzitutto la insicurezza cioè l'impossibilità di fare un progetto a lunga scadenza perché non c'è più un lavoro che in qualche modo garantisce la possibilità di fare progetti a lunga scadenza
Toglie tutte le garanzie che bene o male erano garantite insomma sanità pensioni delle ferie eccetera
è un po'dice di fare progetti appunto lungo trenta se non qui ed ora per l'appunto cioè oggi così domani vedremo come andrà a finire e vedremo cosa salterà fuori cioè questi dibattiti sono molto belli però dopo vediamo anche nel concreto poi come si traducono nella vita di di tutti i lavoratori che però sta questo mercato produttivo sono quei fuori
Altri interventi
Dare la parola a trentenne
Bresciano mi scuso perché è stato certamente troppo lungo
In intervento anche nel desiderio di rispondere ai molti degli interlocutori
In secondo luogo penso che la proposta di Ingrao se fosse praticabile andrebbe certamente raccolto
Cioè cercando anche qui di innovare un po'rispetto alle pratiche del passato uscendo dai piccoli avvenimenti
Per fare o tentare con una modestia almeno delle forze mi è una una ricerca collettiva riflessione collettiva quindi
Io mi associo molto caldamente alla proposta Di Pietro
Solo pochi Flash
Il primo e per rispondere alle alla critica incrociata che io
Da Liguori da una parte
Per avere sottovalutato il ruolo che la politica può assumere in questa fase di trasformazione dello Stato e anche e anche una legislazione forte che sia che accompagna un progetto di trasformazione beh la critico opposta
Che è stata anche ribadita recentemente
Dopo li esiga Dini ce ne
Almeno le donne voi fate quello che volete se ho capito bene come uomini come maschi ma noi diritti non ne abbiamo proprio bisogno comunque quelli importati dall'esterno no
Io su questo mi permetto di fare una piccolo obiezione storica
L'oppressione anche portata dall'esterno e portata dalle leggi dal Codice civile il modo in cui il il rapporto di lavoro eterodiretto e sanzionato dalla legge
Negando appunto che esiste un mercato di persone
Ma affermando contemporaneamente che l'imprenditore questo è il termine del Codice civile
Ha la disponibilità della persona
E conserva i Iuss vari gli anni il diritto di cambiare l'uso di quella persona non del suo lavoro di quella persona questa è una è una negazione dei diritti importato dall'estero
Nel rapporto di lavoro
Io rispondo all'uno e all'altro primo io credo che si tratta di dare una dimensione molto più vasta la politica
Rifiutando che essa diventi come tende a diventare sempre di più in questa fin e secolo il patrimonio lavori di monopolio professionale corporativo di un ceto separato e autoreferenziale
Che su questa base non può che andare alla alla elaborazione di una cultura separata
Separata da lui
Dalle vicende specifiche non dai movimenti dalle vicende specifiche delle trasformazioni nella società civile
E una cultura che riacquisti questa uno
Una cultura politica che riacquisti questa universalità che sia priva di
Di buono Pollini
Ebbene capace deve essere capace di sposare un processo di trasformazione puntando su grandi scelte di valore io francamente una di queste la prima è quella di una nuova generazione di tutti
La nuova generazione di diritti e anche di una mobilitazione delle risorse per implementare l'esercizio di questo diritto questo secondo me è un grande battaglia che attende una parte importante
Diritto alla conquista del del sapere alla rottura dei monopoli del sapere diretto alla formazione che non si era preso in giro di adesso ma che dia la possibilità davvero a una persona
Di uscire da un rapporto di lavoro essendo più forti in termini di conoscenza di cultura di base di quanto non è non c'è entra assume è uno strumento di liberazione fondamentale e anche la condizione fra l'altro
Di uscire dal grande rischio che ci attende è quello di un mercato del lavoro e quindi una società divisa in due blocchi quelli che sanno quelli che hanno in qualche modo un rapporto e una possibilità di aggiornamento vuol sapere e quindi essendo esclusi
Da questo rapporto sono destinati non solo la precarietà ma la dequalificazione progressiva sino all'esclusione completo del mercato del lavoro
Quindi questo fronte dei diritti
E una mobilitazione di risorse per il loro esercizio continuano a confrontarsi ascoltarci a me sembra possa diventare un patrimonio comune straordinario
Per rompere proprio la
I monoliti ISMU maschilista che ha dominato per esempio del sindacato per un lunghissimo per
E la possibilità di ricco immigrare
La libertà nel lavoro con l'esercizio di una libertà effettivi non meramente sul fuori dal fuori dal tempo di lavoro
Iniqui tempi a cui si riferiva a Pietro Ingrao della del rapporto con l'altro sesso del rapporto con la famiglia ma e il tempo anche dell'arricchimento culturale è il tempo della Comit della contemplazione
Quello che penso francamente che
Se il
Un uomo una donna si vede negare
Il diritto al
A partecipare
Ignazio buon lavoro all'autorealizzazione ISEF sì lo vuole
Sul luogo di lavoro nel rapporto di lavoro
Difficilmente
Ecco almeno
Carte
Oppure Rita oppure il movente
Impiegati di banca sono riusciti a costruirsi un'altra identità
Conto araba
Beh è molto difficile riesca ad avere una vita
E agli Spedali è un'attività creativa fuori dal lavoro nel momento in cui si sente negato in quello che c'è di fondamenta nel rapporto con gli altri
In quello che in questo sciita che lo vogliamo o no
Identifica largo
Saranno non capiremo i drammi grammi attraverso ma anche uomini e donne che pure svolgono mansioni estremamente poco qualificate quando sono esclusi terminato la
Un'ultima considerazione
Io credo che sindacato senza nessuna pretesa di imperialismo deve riuscire a parlare
Tutte le
Che oggi popolano il mondo della
Evitando di cadere nella trappola davvero di
Difendere
Il vecchio contratto di lavoro a tempo indeterminato abbandonando in qualche modo al loro destino le figure sempre più numerose
Di lavoratori che prestano la loro attività attraverso diverse forme di contratto più o meno sanzionate dall'indipendenza dall'autonomia
Ci sono due strade noi facciamo
I lavori vive
Magari abbassando il livello di
Oppure tentiamo di ricostruire
Il diritto del lavoro e contratto di lavoro
Che possa tutelare tutte le firme
Sono caratteristiche di questa fase
Che variano da quello del dieci per cento collaboratore coordinato continuativo al lavoratore ad interim al lavoratore a tempo determinato al lavoratore al part-time al lavoratore che ancora conserva un contratto a tempo indeterminato ma che magari in cambio di lavoro ogni sei mesi come per esempio avviene ogni
Questo contratto di lavoro non può non rimettere al primo posto è una proposta politica non giuridica alla persona
E non la merce lavoro
Non può non rimettere al primo posto il diritto della persona di discutere quello che andrà a fare in un rapporto di lavoro qualsiasi esso
è una questione che può interessare le donne le donne il lavoro
Bella proprio troneggia femminile quindi è già un passo avanti
Pare
Ho capito però rischia di il
Toglierlo togliendo la parola persona rischiamo di individualità sessuata ma assolutamente separato dal rapporto con l'altro ieri si sono
Sì sì
Beh se devo fermarmi a Virgilio aborriva quello che lei ha citato francamente non mi pare che sia particolarmente
Non
Non abbiamo proprio le stesse opinioni su Simone Weil
E mi dispiace io bisogna averle lette come dice lei vengono lette
Comunque io ho sollevato questo problema perché è un tema di discussione se questa questione di diritti fondamentali che richiederanno anche
Non soltanto una strategia con obiettivi mirati ma una legislazione una sanzione attraverso lo Stato leggi come
Forse se questo è un tema sul quale è possibile sviluppare una ricerca
E un dibattito anch'
Mi scuso per il ritardo
Ma anche incontri che si vogliono ad un livello di informalità e di lavoro maggiore poi hanno hanno alcune procedure obbligata iniziamo con un po'di ritardo questo incontro che appunto l'incontro di lavoro di riflessione sociale politica
A partire dal volume di Bruno Trentin la città del lavoro sinistra e crisi del fordismo io voglio esprimere anche formalmente un ringraziamento a Pietro Ingrao Bruno Trentin
Per essersi resi disponibili ad una giornata di lavoro come questa Milano dalla tua giornata accidentata sul piano dei trasporti per cui con non pochi problemi anche per farle arrivare da Roma
E a nome del caso cultura esprimo la massima gratitudine di questa loro disponibilità grazie anche i nostri ospiti che sono Mario Agostinelli segretario regionale tra CGIL lombarda
Heinz Beerbaum a lungo per lunghi anni dirigente dell'heavy metal di Francoforte e attento osservatore dalla realtà vedere vicenda italiana la sinistra tagliano in particolar modo Lia Cigarini avvocatessa della libreria delle donne
Guido Liguori
Caporedattore di critica marxista insegna all'Università di calar della Calabria e studioso di Gramsci ha scritto uno due anni fa Gramsci conteso un testo interessante sul pensiero di ganci sull'uso politico del pensiero di Gramsci in Italia
E Riccardo Terzi della CGIL del CNEL
Allora non abbiamo assegnato un compito preciso un ruolo preciso con dei temi ma ci aiuteranno ad attraversare questo volume questo materiale di riflessione di trentennale e l'intenzione è quella in qualche modo di chiedere a loro che ci aiutino a selezionare alcune chiavi di lettura tra le molte possibili
Per provare a costruire insieme collettivamente non solo una riflessione ma anche un'agenda di temi possibili per il futuro lavoro anche dal dalla casa dalla cultura
In ultimo grazie al pubblico non retorico perché so che a Milano fare un'iniziativa dalle ore quindici alle diciannove ha un che di impopolare ho ricevuto molte osservazioni critiche su questo da parte mia cercherò quanto più possibile di restituire nelle più diverse forme la discussione di oggi quindi far circolare ulteriormente del materiale però condividevo insieme a trentine Ingrao una necessità
Cioè quella di una discussione dei toni abbastanza informali una vera e propria discussione di lavoro quindi che avesse dei una tempistica una modalità di relazione tra di noi
Un po'diversa da le presentazioni tradizionali dei libri e quindi che valorizzasse massimamente il confronto un confronto che spera autentico e originale
Ecco in grado a recentemente sulle pagine credo del manifesto auspicato che attorno al volume di Trentin si aprisse un dibattito appunto originale ed esteso
E questo vuole essere un primo segnale in quella direzione ecco devo dire che la riflessione contenuto nel volume di Bruno Trentin si presta
Ad una discussione collettiva pubblica come questa io senza enfasi considero questo uno dei più belli e più importanti libri
Degli ultimi degli ultimi anni maggiormente prezioso se penso alla difficile ricerca aperta nella sinistra nel tentativo non facile a volte contraddittorio
Di costruzione programmatica progettuale di identità in qualche modo di posizione nel campo della sinistra
Ecco da questo punto di vista l'elaborazione per molti versi eterodossa rispetto alla tradizione dominante della sinistra italiana
E questi giochi di contrasti che si ritrovano nel la riflessione di trentina con l'Inter con l'intero pensiero della sinistra del Novecento lungo ciclo del Novecento aiutano in parte a comprendere limite insieme politici e culturali della sinistra al momento dei lavoratori
E riaprono credo alcuni interrogativi di fondo importanti anche sull'adeguatezza dei nostri strumenti teorici ed operativi quindi credo che la discussione appunto spera un livello di acqua di approfondimento e di relativo informalità
Tra noi oggi ha una portata generale
Voglio però sottolineare ancora portata specifica per quanto riguarda la declinazione della crisi del fordismo alcuni chiamano già del posto organismo ma una categoria diciamo in discussione
Per quanto riguarda la realtà milanese e la realtà lombarda credo che da questo punto di vista Milano e la Lombardia
Siano un laboratorio che anticipa anticipato alcuni processi
Sia degli aspetti di crisi del modello fordista che abbiamo conosciuto sia anche nelle risposte al modello alla crisi del modello fordista rispose che organizzativa d'impresa risposte di adattamento complessivo
Ecco secondo fordismo terrorismo
Non intendiamo soltanto il modo di organizzare i luoghi della produzione ma un processo di regolazione sociale più complessivo ecco credo che il nord in particolar modo Milano possa essere come dire un luogo di discussione non neutrale da questo punto di vista quindi meglio di me alto esponente che sono oggi al tavolo che ho presentato potranno in dialogare più fittamente
Ne siamo trovato reduci con alcuni da due giorni di dibattito organizzato al Manifesto dalla sinistra sociale più composita proprio mirate ad interrogarci su questi su questi aspetti detto questo la faccio breve io credo che il modo migliore per discutere tra di noi possa essere quello che Pietro Ingrao apre dicendo un po'la sua sul materiale di Trentin ci possono essere due o tre primi interventi tra quelli previsti una prima risposta interlocutoria di Trentin per poi riprendere il cammino degli interventi e magari aprire anche alla sala possibilità domande di interlocuzione e vi ringrazio do la parola Pietro Ingrao
Sì questo primo intervengono Giorgio non sarà non ancora da parte mia vorrei soprattutto che prima di tutto
Dare
Al Sud un'idea ma insomma
Sottolineare uno il sugo di questo libro
E mi auguro che questa nostra discussione
Prima di tutto serba a promuovere Araldi realizzare una un dibattito su questo libro di Trentin
Che non solo è un libro secondo me molto bello e affascinante ma quello che conta di più è una forte rigorosa e innovativa sottolineo innovativa
Ricerca critica sulla strategia che hanno e che ha contrassegnato per circa un secolo la vita del movimento operaio quindici il raggio che a cui guarda lì pure grandine molto vasto molto largo
Nel corso del secolo
E in particolare concentrato ad analizzare a mettere sotto il fuoco della critica
La linea fondamentale possiamo dire così io ingente
Della sinistra socialista e socialdemocratica come ci è venuta sviluppando nel corso di più cioè coloro
E ho detto che il libro è è molto bello
E io ma un puro che da questi incontri dato che ce ne siano ancora macchine da questi incontri resta poi un approfondimento ulteriore sia sugli organi di stampa sia in grandi centri di ricerca culturale come la Casa della cultura di di Mila
E in caso San gioco io dico subito che questo libro
è un duro e anche spietato bilancio
Degli errori che hanno portato la sinistra europea prima di tutto pure tra tante lotte che certamente trentino ricorda sottolinea con molta forza a una sconfitta storica
L'interesse sostanziale di questo libro
E quello di porsi l'interrogativo secondo me perché abbiamo prodotto e dove abbiamo perduto naturalmente questo sempre intrecciato poi con le indicazioni che sono secondo me molto feconde per l'avvenire
Ed è anche una grande fruttuosa riflessione e ricerca
In questo senso ha un aspetto chiaramente propositivo sull'innovazione strategica e culturale
Che occorre per affrontare
La crisi del fordismo e la nuova e vorrei si sta aprendo su cui ci sono state molte discussioni anche con Bruno almeno io non ho avute che mi sembra l'utente più a presentare come crisi del fordismo come passaggio che non diciamo così già dispiegamento di una nuova epoca
E comma dire
è molto importante per vedere come cercare poi di affrontare le grandi questioni cammei che emergono da quella che chiamiamo tutti quanti l'avvento della globalizzazione
Io voglio sottolineare come con molta nettezza secondo me l'originalità e la ricerca di questa vorrei dire anche con aspetti un po'di solitudine Lupo solitario questa ricerca di Bruno
Che è anche una riproposizione molto forte
Che rivaluta il riconsiderati
Lo sviluppo il formarsi il avanzare arretrare delle varie tendenze che hanno segnato il cammino del movimento operaio nel corso di un cieco nel mezzo voglio dire
E anche qui c'è un aspetto del libro che ma spero tornerà nella discussione e che io vorrei sottolineare con molta forza perché qui trentenni non solo fa un esame rigoroso puntuale e anche duro dobbiamo dirlo
Delle correnti che hanno vinto nel movimento operaio delle grande grandi flussi che sono stati quelli dominanti
Ma
Basta odiare e porta il luce una riflessione di grande importanza su alcune forze minoritarie nel movimento operaio nel pensiero sociale del Novecento
Che però lui considera di grande valore a mio parere con addirittura un grosso rovesciamento del giudizio storico ebbene la lettura
Che viene fatta del movimento operaio in questo secolo quindi tutta l'attenzione portata per esempio a partire dallo velinismo
Poiché i filoni della sinistra che risultarono abbattuti nel corso
Degli anni trenta e che invece ludica richiede seconde perché li giudica richieste contro quindi dire così anche una scelta di protagonisti se la posso chiamare così per cui
C'è una forte rivalutazione a partire dalla Luxemburgo fino ad autori come Carlo conosce sino ad alcuni filoni dell'altro marxismo sino alla ricerca di proposta e valorizzata di figure di grande suggestione e tuttavia minoritarie per esempio come la riflessione che lui fa addirittura con
Un comparsi quasi affettuoso sul pensiero ICI ma ormai il e la sua lettura della fabbrica novecentesca e fordista
E infine bisogna ricordare il forte e grande contributo che questo libro da a una rilettura
Originale critica di grandi che esce fuori dalla apologetica concorrente e che tocca con molta nitidezza e anche schiettezza
I punti di debolezza del pensiero gramsciano soprattutto per ciò che riguarda la sua analisi del fordismo
E però dentro questa riflessione su Gramsci che a mio parere la più avanzata che è stata compiuta negli ultimi anni si intrecciano soci strettamente la valorizzazione di alcune grandi intuizioni del pensiero gramsciano
Insieme con una ricerca senza veli dei punti in cui Gramsci spesso pagò per trentenni il suo prezzo all'irruzione della razionalizzazione fordista
Vista come modernizzazione obbligata avvento del moderno e quindi anche la critica alla lettura che anche in grammi finisce statalista del processo di liberazione del lavoro che la grande questione questo libro di Trentin affronta e che mette a punto la conquista dello stato al centro di un po'l'accesso di liberazione del lavoro però che è rinviato a dopo perché direi che il sugo il punto nodale di questo libro sta proprio a questo
La grande questione che assunta è che lo staccano tanta parte della letteratura e cultura sociale corrente sta proprio nella forse nel rigore Concours tematizzare assume il problema su come si realizza SS si realizza
Diciamo così l'identità umana della persona
E qui è sottolineato si parla proprio di individualità de di identità individuale di individuo
Rispetto alla grande questione della nuova forma che lavoro subordinato ed etero diretto nasce insieme Lohengrin Dossi al lirismo e poi con lo con l'innovazione fordista
Io presto credo che questo sia uno dei libri in cui il tema avvolto oggetto di facile retorica della liberazione del lavoro
Anzi prima ancora della
Deliberazione
Del lavoro intesa come sviluppo della creatività possibile dell'atto lavorativo viene assunta come grande questione centrale della modernità
E grande punto decisivo per discutere ragionare su quella che viene chiamata la libertà dei moderni
Io poi tornerò con una domanda alla fine su questo asse del libro
Ma non c'è dubbio che qui siamo dinanzi a una lettura che rompe con ogni chiusura del lavoro umano
Come è stato in questo secolo dentro le linee di una strategia che punti a un risarcimento redistributivo
E a un rifugio e riflusso in nicchie corporative
Como spostamento decisivo dell'asse di lotta
E poi il punto nodale di una strategia sulla conquista del potere statale statale
La polemica greca che percorre ogni pagina di questo volume contro diciamo sì lo statalismo che dopo Mina e offusca
Tutto il pensiero fondamentale della
Della sinistra e anche del sindacato nel Novecento
E quindi io leggo in questo libro anche una nuova forte come a dire forse solitarie anche tematizzazione del problema della libertà
Come deve essere eletto nel tempo appunto in cui si realizza questa condizione
Subordinata ed oppressa del lavoro insomma questo libro è un grande una grande discussione un grande interrogarsi su come sia vi sia diversamente dal passato e dalle strategie
Il stataliste del passato
Un nuovo cammino Kerry ponga al centro
La conquista di una creatività del lavoro di una creatività del lavoro che faccia perno sulla stessa persona sull'individuo dice spesso Bruno Bruno Trentin
E raramente io ho incontrato diciamo così un nesso così forte come c'è in questo libro
Tra identità e libertà della persona umana
E la condizione possibilmente possibilmente spesso ricorre quest'aggettivo nelle pagine dei trentenni possibilmente creativa del lavoro da ricercare attraverso la lotta fuori da mitologie devianti e in un'auto lotta incessante che coinvolga sia collettività sia singole persone
E quindi viene tutta la grande ragionata polemica che libro appunto conduceva contro quella che ho chiamato adesso per brevità ma trentenne molto preciso su questo punto l'illusione statalista
Che oscura secondo Trentin e anche cancella nelle correnti fondamentali vincitrici del movimento operaio ho detto quello che poi fa una riflessione anche sulle correnti minoritario fatto anche il nome ma anche oscura nelle correnti ivi maggioritarie
La costruzione qui e ora
Senza Rini mitologici per adoperare un aggettivo che molto caro a Trentin
Dino una strategia Chiacchierini e tuteli questa domanda di libertà è singolare come questa parola libertà ricorra continuamente nelle brevi libertà della persona e dell'individuo
Così come segnato questo libro
Appunto come dicevo prima da una grande valutazione
Che è il libro compierli frange minoritarie di correnti che portano in sé persino un segno di carattere utopico ma che si misurano qui e ora con questo tema della liberazione del lavoro
E invece l'attacco duro qualche volta anche violento è un libro che non risparmiano questo di Trintignant
Alla cultura e alla strategia che denunce e che si fonda appunto e che aveva come centro la conquista dello Stato
E la conquista dello Stato ma è un punto importante realizzata attraverso il partito
Con una concentrazione di potere che crede di risolvere
Diciamo così con la presa del potere statale centrale il grande tema invece della nuove forme sul di subordinazione del fortino ha portato nella società nella società della del pianeta
Impatti tanta parte si potrebbe dire lastre di questo libro è concentrato nell'attacco allo statalismo Pervinche nel movimento operaio
E cioè a
Alla conquista dello stato assunta e privilegiata come un punto decisivo dalla strategia rivoluzionaria
Come asse per trasformare anche alla società civile in qualche modo con una priorità alla concentrazione
Nel nello scontro sullo stato e dentro lo Stato rispetto ad un'opera di modifica di riforma anche delle condizioni nella società civile
E quindi un anche con una rinuncia che verso cui trentina toni molto duri
Anche a rinvenire
Do però
Due parole che
Trentenne usa molto spesso qui ed ora sulle concrete condizioni
In cui si viene a trovare la forza-lavoro e le grandi masse lavoratrici del lavoro del lavoro subordinato con la svolta che ha inizio col col ceto lui continua
Legato a questo c'è appunto una lettura critica del fordismo
Inteso come razionalità scientifico obbligata Trentin imputa a diciamo così sia
Ai personaggi alle figure emblematiche del del movimento cita parte dall'assalto risale ad Engels poi arriva lei viene poi via fino a Stalin
Una lettura qui chiama in causa anche Gramsci una lettura del fordismo come razionalità scientifica
Obbligata e quindi che una lettura che è priva di una critica all'alienazione che c'è nel lavoro boh organizzato sotto l'insegna fordista
La conquista dello Stato
Affidata in modo esclusivo essenzialmente esclusivo al partito come il voto e in cui si realizzano poi la Presa del potere politico e quindi come la via maestra poi per modificare le cose
Quindi di libero è una forte polemica in denuncia contro la subordinazione della società civile al dominio dello Stato visto come il nuovo in cui si rovescia il potere e in cui il partito politico diviene strumento è protagonista della conquista delle condizioni per mutare la società come corpo
Che viene da legato a questa a quella che poi è la grande trasformazione o rivoluzione che lo si voglia chiamare
E il lettore leggendo il libro può seguire con grande puntualità e anche diciamo così una punta aspra di critica come tutta questa cultura si alimenta già dalla fine del Novecento viene evocato più volte il nome di Lassalle come grande precursore poi di questa linea statalista
Fino a causa che ho detto all'ENI Nastasi in eccome permea disse tutto il movimento della seconda e della terza Internazionale
Quindi dice Trentin alla base di questa inclinazione
Del movimento operaio della sinistra nel corso del secolo cioè questa concezione Prometeo indica questa è l'aggettivo che lui ad opera dello Stato
Come il luogo assoluto della politica eccome la sola
Possibile fonte di riorganizzazione della società civile c'è una dipendenza della società civile rispetta la primazia dello Stato
E la società civile e viene vista come corpo
Che subisce in qualche modo la primazia
E le conquiste che camminano per la via dello statalismo e della polizia
Lo stato della mediazione statuale sono letti da Trentin in queste culture ripeto che vanno dall'assalto giù fino a Stalin ne è ancora in tanta parte del movimento operaio europeo
Lo stato e la mediazione statuale sono visti come condizione dice decisiva per iniziare a rompere il dominio della della classe borghese ed i mettere in campo un attore concentrato
Secondo la lettura trentini si potrebbe dire esterno e dominante al processo che si svolge nei luoghi di lavoro
Quei processi sociali in cui il lavoratore subordinato tenta di ritrovare gli dice una libertà e un'autonomia della persona e dell'individuo lavoratore come persona
Spogliato in questo modo dalla sua capacità creativa
Che fallite è limpida e su questo voglio dire o qualche cosa della persona il suo segno diciamo così di umanità
Ecco plateau oramai questa e io mi fermo qui perché poi se non lo faccio troppo lunga
Per sottolineare che la trama de di questa ricerca e delle conclusioni senza dubbio rappresenta uno ha uno scarto forte rispetto alla vulgata
Rompe portamento con tutto un punto di vista pestato dominante almeno nel movimento operaio europeo per lungo per lungo secoli eh e porta in campo una indagine culturale assolutamente inedita molto coraggiosa insomma in cui viene rivalutata persone libri figure che sono stati poi sconfitte nel movimento
E fa un'appassionata e concreta riproposizione
Del termine dello scopo dell'obiettivo dell'identità umana nel lavoro e nella creatività del lavoro serietà
Dalla così detta razionalità neutra fordista per la lettura dominante in tutto il pensiero che Trentin mi critica io insisto molto sulla grande fecondità e sul rigore di questa ricerca e di questa lettura credo cioè insomma
Per questo mi piacerebbe mi auguro che è un'iniziativa come quella che è stata presa qui alla che dalla casa della cultura di Milano
Si estenda si propaga perché come a dire è un pensiero Creonte
E che mette a dura prova anche cosa in contanti di non ci metto per primo me stesso abbiamo creduto abbiamo vissuto e che sono stata tanta parte anche della storia del Moige il movimento operaio
E insomma con una valutazione persino di figure eretiche e di scontenti che da questo punto di vista qui impressioni impressiona
Ecco io condivido
E come dire sento molto la forza della critica che Trentin fa quello che ho chiamato lo statalismo Malibu la chiama così
Semmai ecco io tenderei qui ad un'aggiunta
A sottolineare che secondo me non solo c'è stata questa dominanza dello statalismo nella strategia della sinistra e del movimento operaio che ha percorso il secolo anche prima
Ma io tenderei a sottolineare anche la curvatura non solo statalista ma militare
Che ha assegnato il consiglio lo statalismo di cui parla trentini
Cioè
Che ha assunto poi l'esito del confronto degli Stati e al livello degli Stati come coccio armato come scontro militare
Con gli eventi e tragici che poi ne sono derivati
E con un quindi secondo me la riduzione del conflitto sociale a guerra l'identità del resto proclamata anche negli scritti dice presto famoso dilemmi che dice no la questione sociale oramai si risolve con la guerra
Con il coccio armato come dire e quindi come anche è un luogo dove io trovo che leggo almeno questa è la mia lettura non parlo del sui trentenni
Una delle cubature decisiva che poi hanno portato ad accettare a subire hanno un aprire un discorso critico una rottura
Con gli stermini che hanno segnato senza dubbio tutta la storia perlomeno della Terza Internazionale dall'ultima di tanta parte del movimento operaio e qui io ci metto anche un vissuto personale
Che non vuole essere M è una giustificazione che parte dal modo con cui nel corso degli anni Trenta però noi ecco questo vorrei sottolinearlo anche al attraenti
Abbiamo visto diciamo sin da politica trasformarsi ad allinearsi
In Cozzo di eserciti
In grande conflitto di strutture militari e tutto il vocabolario nostro del resto era segnato da questo e non solo io ricordo come
A in quella vicenda del drammatica tragica dalla seconda metà del del degli anni Trenta
Io mi sono augurato che la guerra venisse e noi abbiamo concepito per lungo tempo nella nostra piccolezza di minoranza comunista che si veniva formando la speranza
E anche però la convinzione Cola mai lo scontro non solo era tra gli Stati
Ma era anche tra gli imperi e qui ci sarebbe da dire molte cose sulla teoria dell'imperialismo alcuni anche Trentin fa riferimento ma oramai a un conflitto di dimensione mondiale che ci appariva risolutivo anche della questione sociale
L'emancipazione delle classi lavoratrici lo ricordo bene nove allora lo affida dello concerti in modo non solo diciamo così alla strategia statalista di cui parla Trenti
Ma un tozzo degli Stati che diventava coccio delle armi
Conflitto e che è si esprimeva anche la mitologica che che noi usavamo è quello il furto faceva cui facevamo riferimento ricordo
Il simbolico che ha assunto per noi per esempio hanno assunto per noi anche alcuni eventi tutto il simbolico dell'assalto al Palazzo d'inverno
Il mito della rivoluzione della parola rivoluzione
L'idea appunto la liberazione e anzi la salvezza stava oramai in queste strutture non solo statalisti che ma strutture militari che giungevano a un punto di scontro e che potevano solo impedire la sconfitta e aprire la vittoria alle nuove classica avanzavano sulla scena
E del resto qui come dire si tratta solo di quello che abbiamo vissuto noi visto voglio ricordare a Trentin come come immaginare uno simbolico che abbiamo vissuto beh no qui c'è come a dire
Tanta parte della vita e della lettura del Novecento
Lettura di guerra e di come la catastrofe bellica e la guerra l'elemento della guerra abbia portato a due grandi catastrofiche cesure e abbia segnato secondo me tutta tutta la vita di una di una generazione che è rimasta del resto anche quando diciamo sì il secondo conflitto mondiale si è complice conclusivo macché risorgiva ricordo bene qui vale la memoria storica
Nelle nostre passioni le nostre menti attraverso gli scontri anche che avvenivano nella nella periferia e il problema che assumeva il terzomondismo ben soprattutto
L'impressione della guerra editore a voi dei di Correa la vicenda dell'Algeria
Poi a tutto il simbolico real chiusura chiusura la vicenda della dir del Vietnam e come tutto questo ha combinato strettamente lo statalismo
E il potere è concentrato nello Stato anche in forme di coercizione di cui parla trendy e insieme con l'aspetto e con e con il volto militare
Ad ogni modo su questo potremo tornare io penso alla discussione
Per precisare meglio
Dove io alle suore accennare per concludere
Alcuni interrogativi che che però questo libro molto bello secolo e molto fecondo
Però mi solleva leggendolo
Perché io credo che sia molto documentata
Molto forte la lettura
Che fa Trentin della della strategia dello star della statualità però ecco mi sembra
Dicendo sì a questa critica spetta però vorrei sottolineare questo poi torna a un certo momento nel libro di Trentino alla fine però forse qui ecco vorrei sentire un po'una una risposta sua
Però è il problema dello Stato SARS sorge anche nella modernità
B come problema è come passaggio come costitutivo del politico e della politica nel moderno diciamo così ed è anche la mia con cui non solo il movimento operaio ma le classi nuove come dire arrivano a costruire una via alla cittadinanza cioè con
Questo tornare l'ultima parte di Trentin ma forse bisogna dice bene un po'chiamato in causa anche per Lima
C'è anche un problema una vicenda del potere politico e organizza e promuove la cittadinanza che costituisce una polis
E che quindi una faccia dei diritti politici e di quella libertà della persona si può mittenti non fa con grande forza il tema del suo libro a mio parere e questo lo diciamo così questo questa domanda questo interrogativo su su come bisogna combinare la critica radicale che lui fa diciamo così adesso per intenderci alla deviazione statalista
Che il nerbo di questo libro
Beh questo questo lo sento tornare alla conclusione del libro alla fine un po'del libro prima mi sembra un po'celato
E qui invece forse bisogna vedere meglio come l'orrore strategico si sia coniugato però anche a grandi conquiste grandi conquiste della modernità
La seconda osservazione che vorrei fare
E poi mi avvio a concludere
è che io io mi capisco che insomma Brown aveva bisogno anche di dare forte evidenza alla sua lettura che fa così forte così
Incisiva della vicenda del secolo ma come a dire
C'è una lettura diciamo così chiusa secondo me per esempio dalla forma politica che assume sugli che si esprime nel partito insomma
Le militanze sembra devo usare questa parola secondo me sono stati più mischiati dire aspetto rispetto a come appaiono qui nel libro nel libro di Bruno
Tendenza molto molto validamente una critica di fondo
C'è un rinvio alla ah allo statalismo che era implicito anche in quella nozione di partito e poi gli al partito come è sopra posizionato diciamo così come minoranza élite mistica
E quindi anche io ricordo bene anche con come abbiamo vissuto anche con Bruno tutte le discussioni per esempio
Che non sono molto affrontata nel libro di Trentin ma che si sente in tutta la tessitura del libro che lui fa cioè dell'autonomia del sindacato
Ed è il significato che aveva lo svilupparsi il crescere di un movimento sindacale
E del ruolo che ha avuto ricordo anche tante battaglie Bruno se lo ricorderà anche quello che abbiamo fatto nella direzione del piccino in cui riunirà e lui era spesso l'imputato potrei fare anche i nomi di diritti d'attaccava insomma io ho cercato un po'di difendersi allorché ho capito qualche cosa ma lo scontro era molto molto duro molto aspro Vendome più al proprio si avanzava io me lo ricordo chiaramente negli anni Sessanta e veniva fuori tutta la forza è anche l'iniziativa e i significati di quella innovazione di quella lotta sindacale che poi si si esprime alla fine degli anni sessanta
Nei Consigli arrivismo che non a caso è un un giocosi un una grande scelta strategica simbolica anche di cui Trentin fa molto fa molto conto e quindi ricordo bene posso capire anche come ci sia un pochino
Lasciami dire questa parola un po'di rabbia no no no poi un po'di qualche pizzico di collera
Rispetto a come è stata pesante in un certo momento questa dominanza dello statalismo legata al partitissima alla nozione di un'élite statali istiga che poi affronta eludeva il tema del conflitto sociale
E della creatività del lavoro
Però beh ecco io direi che insomma
C'è stato però mescolanza
Se non mi spiegherei come mai anche alcuni dirigenti e dirigenze sindacali o quasi diciamo così e membri del sindacato pensa al sono stati molto attivi
In quegli anni sessanta e che hanno molto lavorato a quello richiamammo allora il sindacato dei consigli
Erano erano Conte puramente iscritti alle superbig al Partito comunista o al Partito socialista anche riti come ricordo qui sento nel libro che c'è una una spaccatura un po'troppo forte cioè
Ho lo dico perché mi pare difficile che noi comprendiamo tutto diciamo così
I meandri di passaggi nella vicenda tragica che abbiamo vissuto in questo secolo e che poi ho portato a questa sconfitta se non abbiamo più un'opzione questo io mi sono sentito un po'poco nel libro di di Trentin lei ibridazioni le chiamerei così insomma le mescolanze le ambiguità persino di cui si hanno finito questo passaggio con i suoi errori ma anche con la sua con la sua fecondità
Ultima questione che io voglio sollevare voi su questo potremmo ritornare
Brucia che io ho in testa a questa domanda
Beh questo libro molto bello molto forte e che salda così fortemente diciamo così la battaglia per la liberazione del lavoro
A una battaglia per una percorso di identità
Di di di soggettività
Che
Torna a definire ritorna anche nel linguaggio che Bruno ad opera parla molto di personale c'è un personalismo in questo senso
Ecco e qui però Sumeru conosce questo mio dubbio la sentina sentito dire altre volte
Io ho una difficoltà ho l'impressione che anche in questo libro ci sia una
Su diciamo così su identità troppo completa tra un nesso troppo completo tra identità della persona e identità nell'atto lavorativo
E libertà e creatività nell'atto logorati
Tu
Ci conosciamo abbastanza per il per comprenderci e per capire
Quando peso avuto anche nella mia quel poco che ci è riuscita a fare in ogni modo nelle mie passioni
Questo scoprì dire pista significanza generale del lavoro
Però come dire
La dico così molto brevemente una persona mi pare
Che è un saper produrre
Ma è anche politici un sapere amare
Un sapere e come dire adesso io direi anche cantare un sapere contemplare un sa perdonare
E c'è una
C'è un intreccio nell'identità della persona e anche nelle identità dell'individuo tra questa sfera e questo valore che si realizza nell'atto lavorativo e questa creatività su cui trentini insista Cembre e però tutto una serie di altre sfere
Che non si possono separare per cui sì è quello e contemporaneamente si è c'era vita sessuata c'è la vita sentimentale ce la vita contemplativa c'è anche quello che io chiamo l'atto De Donno
Io
Qualche volta è questo il punto di difficoltà che io ho trovato nel leggere questo bellissimo bellissimo bellissimo libro insomma
Ma io adesso lo dico non solo da un punto di vista di quello che può essere la lettura delle proprie esperienze personali diciamo così l'immagine della vita che non ci diamo ma questo libro ragiona morto sulla Sully sull'immagine della vita
Ma lo dico anche in un altro senso
Ho l'impressione vorrei dire a Trentin che
Diciamo così non affondando questa complessità dell'identità della persona questa molti dimensione dignità della persona io ho l'impressione che anche la grande battaglia che Trentin imbocca in questo libro per la creatività del lavoro non si riesce a che c'è bisogno e sia nell'alcol costruzione delle strategie sia nella costruzione del simbolico
Sia nella costruzione del senso comune bisogna ricordare di chiunque poi l'individuo
Quella atto lavorativo ma anche quella persona sessuata e quindi grande tema quindi della differenza di sesso
Quel quella parte di vita della polis che non è solo la Polisportiva Pica ma che investe altre sfere e io non vedo volevo possibile possibile separare
Questa è una discussione forse anche non molto utile ai fini della
Confronto che dobbiamo fare
Su questo libro molto bello ma però ecco io penso che siamo anche un nodo
Forse una cosa che io vorrei aggiungere appunto la conclusione di questo libro molto interessante se non c'è stato anche però un reiterarsi di troppo
Nella nella sfera lavorista
Trascurando nessi e proiezioni e sentimenti se li vogliamo chiamare così o grandi flussi della vita
Perché non ci possono separare da quelle vere fatto certo decisivo ed essenziale per il lavoro nel mondo lavorativo ho finito
Grazie all'erario dare la parola da Enzo Beerbaum per iniziare il giro di degli interventi facciamo ciascuno di voi dispone di un capitali tempo di quindici venti minuti e poi decidete se se deve fare un intervento unitario se intervenire più volte
No sì all'introduzione precoce
Io credo che una delle questioni più importanti per quando riguarda il la crisi del prodismo oppure quello che si chiama il post fordismo esegue le Stanis e la sinistra e la questione se queste nuove forme della produzione questi ieri questo processo di trasformazione ha offre davvero un delle nuove possibilità per la il grande tema della liberazione del lavoro
Credo che questo sia la questione strategica e io sono convinto che veramente noi abbiamo adesso si la crisi terrorismo e collegarlo a questa crisi del podismo anche una crisi della sinistra e in particolare una crisi del sindacato pecche questo è per lo meno vero per la situazione in Germania però credo che sia anche così in Italia e in tutta l'Europa che la maggioranza del movimento sindacale è sempre collegato a questo modello fordista dove viene una certa fortezza del sindacato
E i nostri le nostre esperienze vengono a impatto e colare da un periodo dove abbiamo avuto questo produzione in massa produzione industriale di massa con la possibilità attraverso le Att attività
Sindacali
Di costruire uno stato sociale i quale fonda Fondazione Caro non insistono più adesso sì che siamo in una fase dove c'è questa trasformazione
Però non credo che sia molto chiaro come ha detto Ingrao vale inizia se investo porta un Nova epocali dello sviluppo capitalistico
Quello che possiamo dire adesso credo che abbiamo veramente di fronte una un processo di trasformazione per questo credo che sia molto utile discutere fino in fondo questi processi e fosse un tipetto
Importante la sinistra che non ha avuto la capacità di analizzare
Quello che
Succede quello che se
Sta cambiando alle sitar tutte queste cose fino in fondo ai poi questo credo che proprio in questo momento dove viviamo nel remissione
Non sola della sinistra politica ma anche della sinistra sindacale che noi dobbiamo
Ho appena preparato di cogliere queste nuove possibilità
Vede un sindacato che traballa
Tra resistenza
E tentativi dia USL utilizzare le nuove forme come lavoro a gruppo come un accetta rivuole ballo Rita azione scusate del lavoro per una nuova politica per l'imparare per un'emancipazione
Del lavoro però non è che non c'è secondo me una linea chiara
Da quando questo qua riguarda questo processo deve post fordismo di questo fenomeni allora da lo scioglimento oppure per lo meno il cambiamento del modello tela Ristich coppe quando riguardano l'organizzazione dal lavoro
A modelli cosiddetti di limbo da Hakkinen allora un trasferimento un un passaggio da un modello di a
Produzione di massa a una produzione più Attu cullata più flessibile con lavoro come già detto comma lavoro a gruppo che porta anche a una nuova cultura della impresa perché non viene cambiato solo il moto di può durare
è stata ampliando anche la il l'impresa anche le strutture anche le strategie per quanto riguarda il ménage mentre abbiamo di fronde delle nuove strategie
Però credo che questo processo sia pieno di contraddizioni
Da un lato questi resto in nuove forme dell'nel moto di produrre
Perché collegato a una certa ricco valorizzazione del lavoro umano offre i lavoratori
Nuove anche nuove possibilità nuove opportunità te influire sul processo del lavoro e magari per una certa liberazione del lavoro
Apre in ogni caso un noi voteremo per le a attività sindacali dall'alto l'orata e questo molto sistematico spese molto molto astratto molto schematico però
Dall'altro lato vedo che questo processo grazio grazie allora a cosa dello allo stesso processo della rivale valorizzazione del lavoro
Porta a una produttività molto più alta rispetto al passato anche molto più alto una produttività molto più alto rispetto a quello ma che permette il modello tela olistico è proprio questo protettivi chi altro alta
Porta o nuove problemi anche sulle bello aziendale anche per quanto riguarda il la i lavoratori in particolare la prestazione del lavoro viene intensificato
E per quanto riguarda il volume del lavoro e chiaro che una un incremento conta l'incremento della produttività consuma posti di lavoro ed è questo fa crescere anche la disoccupazione e problema eccome affrontare questi processi e miti e Čebyšëv preferisco impatto golare al al Stahl alle strategie sindacali
Io credo e sono convinto che occorre una capacità migliore migliore di governare questi processi sul livello dell'impresa
Quindi sole bello in particolare aziendale tocca in particolare i sindacati di sviluppare dei concetti per affrontare le nuove forme di produzione
Per esempio la grande sfida della fabbrica integrata delle nuove forme di lavorare e se esiste davvero il pericolo che il sindacato viene messo fuori se non sa scrisse non Sacco canale questi processi editare anche più sicurezze più protezione ai lavoratori che ti pesto di questo processo
Vedono anche minacciati non è così che l'esperienza del lavoratore è molto buona per con queste forme di lavoro perché ci sono per alcuni sicuramente c'è di più contenute pecora quando il lavora però ci sono anche tanti lavoratori
Che si vedono minacciati de queste nuove forme di prostituzione
Io faccio un piccolo esempio in particolare per quanto riguarda la l'orario allora lo l'aria il tempo di lavoro
Recentemente è stata fatta una inchiesta tra membri della commissione interni oppure delicati di fabbriche e tra fiduciari dell'Ig-Metall
Per quanto riguarda l'esperienza con dei contratti collettivi sul livello aziendale
E venuto fuori di questa ritti in chiesta anche in particolare la flessibilità dell'orario di lavoro
E un po'prima per i lavoratori it Balleri non si vedono molto protetti dal loro sindacato per quanto riguarda questa flessibilità molte volte due discusse anche tra i sindacati tedeschi italiane i anche nel passato mi ricordo uno scontro di un vecchio lì da dell'Ig-Metall
Stein più della anche trentini Garavini una volta a Roma tanti anni fa sulla sulla questione della flessibilità però adesso lavora al San sì e potentato golare per quanto riguarda il lavoro alzava trova adesso come sapete anche la situazione in Germania è molto cambiata rispetto a questo passata e ha già carpiato allora direi
Ma per quanto riguarda questa reversibilità questa inchiesta di ti mostra che la flessibilità non tiene visto dai lavoratori
In primo luogo come un vantaggio per un diciamo per un una libertà maggio migliore ma viene visto impatto colare comodi oppressione pecche totalmente totalizzato thai dalle esigenze della fabbrica del del del processo produttivo
E questo che e sono convinto che proprio questo è un problema che deve essere affrontato dal sindacale
Anche se molto importando sono convinto è chiaro che noi come si sinistra come sindacati tocchiamo intervenire sul livello aziendale e dobbiamo cogliere le opportunità e dobbiamo essere capaci i tutelare i lavoratori chiesi vedono minacciati
Però non sono altrettanto contento che non basta una politica che si limita a livello aziendale
Credo che tanti problemi collegati a queste nuove forme di corruzione a quello che noi chiamiamo post fordismo
Anche se non molto chiaro
Che tanti problemi che vengono fuori in fatto colare per l'occupazione non possano essere risolti sul livello aziendale ed è questo cipolle
Anche una politica che va oltre l'impresa che va oltre l'azienda io son con l'avvento e questo sicuramente è un punto molto discusso adesso unitaria tara il sindacato europeo io son convinto che noi dobbiamo come sinistra
Per il lanciare di nuovo la riduzione del lavoro il moto cena Nale
Io dico questo che nonostante alcune o poco non è stato dette se queste sequestri e arresti espresse se le esperienze con la riduzione dell'orario sono certamente contano antistorica sono non sono non sono ampi due perlomeno io credo che la riduzione dell'orario
Io sono sono convinto che la riduzione del tempo di lavoro
E in modo generale e sempre ieri e ancora un contributo che si possa fare adesso sotto le condizioni esistenti anche contanti difficoltà
Però e anche per qua anche per quando adeguata l'esperienza nel suo totale secondo me è un è una esperienza
Alla tutto sommato positiva
Non è non è così come dicono lei i le rappresentante dei delle associazioni imprenditoriali che viaggiano in Italia né in Francia che ora la riduzione dell'orario ma in Germania accostato solo occupazione oppure posti di lavoro come recentemente ha detto und rappresentante di massimi un livello della Federmeccanica tedesca
Dall'altro lato è anche vero che negli ultimi anni anche da noi in Germania a volte quando adeguata alla riduzione dall'errore o dell'orario di lavoro ci sono stati molte le modificazione profondi una cosa riguarda la flessibilità l'altra cosa riguarda salario cose via
Però credo sembra che Poppi alla riduzione del Volonté l'orario e anche un non è solo un contributo utile che senz'altro gaffe salvaguardare ricreare dei posti di lavoro
Ma credo che e anche un fattore politico sociale politico culturale molto importante
Credo che la riduzione dell'orario anche come risposta a questi problemi delle nuove forme di produzione che da un lato può torna sicuramente a una nuova possibilità per quanto riguarda la people liberazione dal lavoro attacco però che porta anche dall'altro data a problemi più grandi per quanto riguarda per esempio occupazione capiamo Tiziano abbiamo di fronte un'occupazione in massa
Però credo che l'orario di lavoro la riduzione del tempo di lavoro
Significa anche
Però parlamentare per lo meno parziale una vita appropriazione da parte dei lavoratori ente i risultati del processo lavorativo
E e credo che dobbiamo prendere questa importanza politica sociale e dobbiamo capire che la riduzione dello dello del tempo di lavoro non è una cosa diciamo prevalenti e mente tecnica
Ma ora ma deve essere preso come processo politico
Io credo che noi dobbiamo collegare questi iniziative sul livello in aziendale assieme a queste iniziative che mano oltre il l'azienda e uno di questi elementi politici mi pare di essere sempre la riduzione dell'orario io sono convinto come detto
Che ci che occorre un villaggio di questo tentativo però non nel modo come negli ultimi anni ma fosse un po'con lo spirito degli anni dell'inizio degli anni ottanta
L'ultima ha l'ultima considerata considerazione riguarda la politica nel suo insieme io sono convinto che anche la riduzione delle del del tempo di lavoro
E ma essere collegata a un'altra politica noi stiamo lamentando come se ministra che la politica neo liberale lei ce la fa abbiamo grandi problemi come conseguenza di questa politica però la nostra capacità come sinistra come sindacati dei di nell'appurare un'altra politica alternativa è molto limitata si deve dire però e io credo io vorrei fare questa prospettiva che perché non intensifichiamo Lella il tipa Tito per quanto riguarda per esempio i fabbisogni sociali
Commette Reno
Come terreno anche per delle attività economiche investimenti di produzione io direi la prospezione last prospettiva della produzione socialmente utile i non sa non è un a sento molto stretto di un piccolo settore Mtv in un senso molto ampia deve potrebbe essere un orientamento per un dibattito per quanto riguarda lei lo una politica alternativa quell'amico letterale sono questi tre elementi che ritengo molto importante una una capacità più grande più alta per quanto riguarda il fabbisogno sul livello aziendale
Per quanto riguarda i fabbisogni del lavoratore questa una cosa una grande sfida per movimenta sindacale dall'altro lato ritengo come petto riduzione dell'orario il tempo di lavoro
E terzo elemento sarebbe per me di discutere più in fondo di andare più nel merito delle cose per quanto riguarda l'orientamento della produzione dell'economia e ecco cioè in primo luogo i fabbisogni sociale grazie
La flebo voce godimento poi mi ricordo che ci fu una prima o risposto Paul prendiamo quello funzionò Pascucci il Duomo
Provocatorio
Io mi scuso ma sono costretta a leggere perché da molti anni non ho l'abitudine a dibattiti pubblici allora ho trovato nel libro di Trentin molti spunti interessanti per la ricerca che sto facendo con altre donne sul lavoro a partire dal punto di vista della differenza sessuale
L'aspetto che mi interessa riprendere è quello della libertà nel lavoro centrale nel libro
Lasciando da parte la pure interessante analisi critica Kettering infame delle scelte politiche della sinistra e dei sindacati nel periodo del fordismo
Politica accentrate chiusura richieste di aumenti salariali a risarcimento delle condizioni alienanti della loro che sulla costruzione di un economia politica del lavoro
Lascio perdere anche perché in quell'epoca la presenza delle donne nel lavoro era molto marginale e soprattutto era totalmente assente una elaborazione autonoma della loro esperienza
E quindi di una possibilità di scelta politica
Inoltre e qui si manifesta una delle tante a simmetria dell'esperienza e della storia dei due sessi
Che è un modo di apparire della differenza le donne in Italia ma anche in altri paesi sviluppati entrano massicciamente nel mercato del lavoro negli ultimi quindici anni cioè nel periodo della crisi del fordismo
Io mi rifaccio a dei dati europei soprattutto di Milano e della Lombardia due la presenze forte molto forte quindi le donne non hanno alcun lutto da elaborare
Bensì hanno da registrare una nascita collettiva nel fare il mondo coincidente con la crisi del fordismo
Io e le altre siamo partite da ripensare il senso del lavoro più precisamente alla ricerca di senso delle donne e degli uomini nel lavoro
Alla luce dell'esperienza femminile ma per parlare del lavoro di donne e uomini cioè non è una ricerca sul lavoro femminile il pensiero della differenza parte dalla differenza femminile per mostrare che la realtà è fatta di donne e uomini mentre prima si faceva un discorso universale ma si trattava soprattutto di uomini ho parlato di nascita collettiva nel fare il mondo non per dire che il fatto di voler di lavorare sia in sé positivo per le donne
Il lavoro in sé non è né buono né cattivo fondamentale invece il senso che viene dato al lavoro dall'insieme dei rapporti umani
E non meno fondamentale per quanto in sei esigua e la risposta della singola o del singolo senza la quale l'opera simbolica non approda a nulla
Penso che se non si considera questo aspetto del senso del lavoro cioè la realtà umana implicata nel lavoro
Se non la si considera con la necessaria attenzione il lavoro diventa un'entità astratta misurabile solo quantitativamente
Al contrario con l'interrogazione dissenso si vuol far venir fuori il significato del lavoro per chi lavora e far venir fuori da qui che cos'è il lavoro
Prima che si sovrappongono le definizioni di economisti giuristi sindacalisti la cui intelligenza teoriche e pratiche preziosa se viene seconda rispetto alla ricerca di significato le delle persone in carne ed ossa
La prima cosa da dire è che la femminilizzazione del lavoro non è prodotta dal mercato a nostro padre
Ma viene da un'autonoma volontà femminile che ha saputo sfruttare le modificazioni del lavoro in corso
Parlando tra di noi ascoltando le esperienze tante donne sappiamo che il lavoro è vissuto come una forte esperienza personale di autorealizzazione nel mondo nonostante la fatica al doppio lavoro e tutte quelle questioni di fatto è una modificazione qualitativa perché le donne portano nel lavoro attese Investimenti differenti da quelli maschili
Allora di tutta la ricerca del gruppo mi interessa qui son molto lineare un punto che Trentin ha ben presente l'insufficienza di una politica per il lavoro subordinato parasubordinato
Soprattutto sarà viale di risarcimento i soldi a me sembra di poter affermare che le donne non si consegnano interamente alla misura del negarlo
Né a quella della carriera ma portano al mercato tutto
Cioè anche la qualità delle relazioni sul posto del lavoro la risposta degli altri e delle altre ha la propria presenza i risultati qualitativi del proprio lavoro
E la compatibilità dell'impegno di lavoro con le esigenze affettive
Risulta centrale quindi la qualità dei legami e delle relazioni per una soddisfacente qualità del lavoro
La qualità delle relazioni come barriera l'alienazione
Se tutto questo resta una caratteristica diffusa mai inespressa
Se non diventa base per la teoria del lavoro di donne e uomini il modo di lavorare femminile diventa attitudine femminile alle relazioni fatto caratteriale etc
Capita cioè lo scippo del di più femminile il sapere relazionale da parte delle impresa
Oggi infatti si parla da parte di analisti esperti di organizzazione di impresa e di sviluppare le competenze relazioni ali e la qualità del lavoro e del rapporto con l'altro il cliente il fornitore la comunicazione i processi integrativi etc
E che per queste nuove competenze si dice sono più adatte alle donne anche perché più scolarizzati Tecce
Su questo terreno ci troviamo in conflitto frontale Cos quegli interpreti del lavoro che leggono la differenza portata dalle donne in termini di eccesso di flessibilità
Di poca propensione a premere per gli aumenti salariali
L'accusa poiché certi sindacalisti fanno alle donne di essere poco conflittuali sul lavoro e di Poggio rare quindi le condizioni di lavoro
In realtà è un'accusa fatta alle donne stesse di non volersi spogliare della loro differenze
Per piegarsi ai tradizionali schemi di lotta e di organizzazione pensati da uomini per gli uomini
Non c'è infatti solo il conflitto se si può ancora dire così tra capitale e lavoro c'è anche il conflitto tra i sessi
La presenza irreversibile delle donne nel lavoro tra l'altro è anche sintomo della modificazione del rapporto tra i sessi
Questo conflitto è presente come ho detto prima non ci sto non solo nel modo di concepire il lavoro ma anche nel modo di confliggere e lottare
Da quello che a noi risulta alle lavoratrici ma anche i giovani adottavano una conflittualità a livello di scambi quotidiani sempre di più lo sciopero percepito come fattore esterno
C'è una valutazione continua su quali sono le cose su quali cose che sono in gioco valga la pena di far saltare la mediazione su quali no
C'è molta contrattazione individuale o di gruppo sui tempi di lavoro sulla mobilità si tratta quindi di dare spazio a una contrattazione non solo decentrata ma anche differenziata
Invece che demonizzare la flessibilità soprattutto quella femminile
Io apprezzo perché dà un contributo alla nostra ricerca il pensiero dei trentini sulla necessità di trovare o ritrovare nel maggio nel lavoro maggiore autonomia qui decisione nell'effettuazione della prestazione
A partire dalla contestazione dell'alienazione concreta contenuta nel rapporto di oppressione che predeterminare la qualità del lavoro
Ho sempre pensato infatti che la non possibilità di decidere qualcosa del proprio lavoro sia l'oppressione massima questi lavori
Critico invece del pensiero esposto da trentini in questo non il libero l'idea che la libertà del lavoro si possa assicurare con la proclamazione di un corrispondente diritto civile universale
A parte la mia profonda convinzione che in generale la libertà non è riducibile al sistema dei diritti a una somma di diritti in capo a una singola un singolo per quanto riguarda poi il tema che ci interessa la libertà nel lavoro penso che la messa in campo dei diritti tenda a coprire la mancanza di una pratica politica per affrontare i problemi che si presento faccio l'idea all'esempio dei diritti dei malati sono un ripiego per la mancanza della cultura politica della relazione tra paziente e medico e infermiere
Dunque occorre trovare pratiche politiche per creare libertà
C'è la strada della presa di coscienza
Per cui servono libri come quello dei tempi in che è efficace perché dà forza personale fermezza lucidità e rende capaci di relazioni la relazione a sua volta in modifica trincee della realtà in senso sia soggettivo che oggettivo
è l'invenzione di regole elastiche modifiche attrici trovate dalle persone nei contesti di lavoro pensate in contesto e quindi risponde che rispondono alle esigenze degli interessati
Non c'è libertà se le garanzie sono fissate dall'estero
La libertà nasce da invenzioni da aperture che sciolgono vincoli non indispensabili il mondo del lavoro un mondo con molte costrizioni dovute alla natura stessa della e quindi è improbabile che visti che vi si introduca libertà dall'estero io vorrei discutere oggi di quale sia la pratica che può rispondere ai problemi della libertà del lavoro sollevati dal Trentino e dalla nostra ricerca
Riccardo Tozzi pone al primo intervento di tributi
Il rapporto tra società civile e politiche è uno dei temi chiave del libro di Trentin
Mi sembra un punto importante e su questo punto io esprimo
Per un verso una condivisione per un altro verso un rilievo critico
Trentin assume una opposizione nettissima
Conto il primato della politica
La leva del cambiamento è nei processi sociali nel movimento della società nel suo interno e contraddizioni
La politica
Viene dopo
Ho indirizzato può orientare questi processi
Ma non può essere sostitutiva
Di questo elemento privarli io che il processo di cambiamento che avviene nel sociale
Quindi
Contro l'ottico dalla bene integrato tutte le torsioni
Politicista e stataliste che hanno permeato
Gran parte della storia
Del movimento operaio e della sinistra
Qui c'è una rottura molto forte
Che io condivido totalmente
Con
Una tradizione della sinistra
Tendiamo a cercare quelli che sono stati i vecchi filoni
Più attenti
Ad affermare un primato della società
Rispetto all'azione statale lo troviamo altrove
Sì qualche filone minoritario della sinistra
Qualcosa troviamo del pensiero cristiano
Qualcosa proviamo nel nei filoni libertari anarchici
Ho alcuni aspetti del liberalismo di sinistra
La storia della sinistra è stata prevalentemente una storia politica
Fondata
Sull'idea di una regolazione politica tratto certo
Questo è un fatto
Io credo che sia importante rompere con questa tradizione quindi segnare qui
Una discontinuità
Verranno tradizione cioè l'idea del movimento operaio come insieme organico che tiene assieme il politico il sociale
A guida politica
Di qui vede tutta la storia travagliata dei rapporti partito sindacale
Un rapporto difficile proprio perché nel quadro di questa tradizione
Gli spazi di autonomia per il sindacato erano sparsi delimita
E oggi c'è qualche sopravvivenza di questa storia nel movimento sindacale
Vediamo riemergere qualche volta a sinistra
In certi settori della sinistra da riproposti questa idea di un sindacato che risponde a logiche estere
Quindi io condivido questa nettezza di Scelta per un'autonomia radicale delle organizzazioni sociale
Poi incrociano la politica
Interagiscono con con con i partiti con le istituzioni politiche
A tutto campo senza sfere di influenza delimitate aprirlo
E domanda qui viene una conseguenza che mi pare
Non ci sia nel libro Trentin
Cioè se partiamo da questa rivendicazione è forte
Gli autonomi gli atti della società e dei suoi movimenti organizzati
Ne deriva anche il riconoscimento di un campo di autonomia del politico
Quindi loro pagine molto violente rivoli Trentin contro i teorici dell'autonomia del politico
Una l'autonomia del politico non l'ha inventata Mariotto
Ora fissare almeno Machiavelli e pose come se la palla che saliva da questo
L'autonomia del poi con il primato del Torino ma il fatto che c'è una sfera di attività iniziative
Che va oltre la dimensione
Della rappresentanza sociale
L'autonomia è una relazione
Non può esserci un'autonomia a senso unico nel momento in cui rivendichiamo con forza un'autonomia dei movimenti sociali
Ne deriva come conseguenza anche l'altro aspetto
D'altra parte da vivo e Trentin cioè
Avevo una ricostruzione molto severa di quella che è stata la storia politica della sinistra
Per cui anche nel momento di più forte apparente legame tra le ragioni di classe e le ragioni del partito politico
In realtà questo legame apparentemente forte
Era molto mediato dall'ideologia
Mediato dall'ideologia e quindi in qualche modo falso
Perché
Dietro queste affermazioni di principio ideologico e sul carattere di classe del partito in realtà c'era quinta allora un'autonomia del politico
Cioè una visione che punta che sacrificata alle ragioni concrete del movimento di classe agli obiettivi della conquista del potere dell'affermazione politica del partito
Ora nel momento in cui l'ideologia viene meno si svela quello che prima era soltanto un pelato
Cioè appunto la separatezza dei due norme
La fine del movimento operaio come unità organi
Può piacere o no questo io qui ciascuno può avere approcci diversi e ci sono molti tratti della politica di oggi che sono sicuramente sgradevoli
Io credo però che sia difficile
Non prendere atto di alcuni processi
Quindi non convivere con questa separatezza
Con questa autonomia oggettiva
Realizzata del politico rispetto ai processi
Socia
Se guardiamo a quello che è oggi la sinistra in Europa e difficile non fare i conti con questo
Sì vediamo le figure emergenti Tony Blair dice
Sono espressione del movimento operaio può pare difficile
Sono espressione di un'altra cosa di una politica che ha delle
Che appunto un un programma politico ma in qualche modo scisso dalle ragioni specifiche della rappresentanza sociale
Io vedo un po'così le cose Pata Pata e vi sono due aspetti della vita democratica il momento della rappresentanza è il momento del potere al momento della decisione politica
Il potere senza rappresentanza
Quindi non fa i conti con con la con la realtà sociale
Tende a degenerare attendeva assumere forme autoritario e viceversa anche una rappresentanza che non fa i conti con le ragioni della decisione politica
Rischia di degenerare informe puramente dottorati
Quello che è essenziale tenere aperta una comunicazione una linea di dialogo se vogliamo di concertazione tra il due elementi ma sono piani distinte
Sono piani distinti
Il linguaggio della politica e lingua della rappresentanza stando stub diverso e lunghezze d'onda non stop a punibili l'una all'altra non c'è una sinistra che poi si articola
Che ha gli stessi fini condivisi
C'è un aspetto della politica una struttura della pole
Ma non necessariamente
E spesso trovavano momenti
Momenti di contrapposizione
Quello che possiamo chiedere a sinistra politica e almeno di avere una capacità di ascolto
Di avere un rapporto aperto con la società non credo che possiamo chiedere
Molto di più se possiamo aspettarci mobili
Qua questa autonomia della politica come dice Trentin la politica senza referenti sociali fondanti ed è esattamente così quello che oggi sta accadendo non è necessariamente una politica senza qualità
Spesso si in Italia abbondano
A volte il fenomeno dalla politica senza qualità
Ma non necessariamente ci sono attinto scelte politiche rilevanti penso ad esempio a tutto la scelta impegnativa della costruzione
Politica dell'euro e non è una scelta senza qualità anche se non è una scelta di classe
è una scelta che pare alla all'intera società a tutte le sue varie articolazioni sociali è una scelta importa e quello che sta avvenendo in Italia è proprio questo che quel tanto di qualità che appare della politica italiana è la qualità della linea Scelta
Siamo dall'asse Prodi Ciampi come linea che punta all'assoluto volevo che evapora diverso da quello che poteva essere appunto un rapporto col Granico della sinistra sociale con la sinistra
Politica
Seconda osservazione
Parte mi collego prevale riceve in grado che condivido su questo punto
Il lavoro e l'autonomia della persona
Qui ci sono parti molto bello entranti in quel punto il libro
Merita
Grande attenzione
L'esigenza appunto di una battaglia
Qui è dove come dice Bruno per modificare le condizioni di lavoro per rallentare il smontare gli elementi di insubordinazione
Di schiacciamento dell'autonomia da persone
Contro la tendenza che c'è stata e c'è tuttora a rinviare tutto questo a un domani
A un domani indefinito
Avveniristico dopo il cambiamento politico
Ma io credo che questa medesima esigenza che vale per quanto riguarda la dimensione del lavoro
Vale per l'intera dimensione
Delle relazioni
Umane socie
Non credo che possiamo
Vedere solo del lavoro ed elemento costitutivo della personalità
è uno degli elementi
Sicuramente
Essenziale ma non è
Un elemento esclusivo
Se guardiamo a quello che accade oggi nella società gli elementi di
E tempo di reazione non sono soltanto dal lavoro rischiamo eletto Coldiretti in molti altri casi
Più va avanti un ceto processo
Di sviluppo della società capitalistica mi si passa poi da un capitalismo di fabbrica a un capitalismo sociale che organizza l'intera vita collettiva con criteri di efficienza di massima produttività
In massima competitività
Per cui in tutti i momenti la nostra vita nella nostra esperienza siamo di fronte al problema dell'autonomia hotel a titolo di reazione
Vedere soltanto nel lavoro il momento dell'alienazione io credo che sia limitativo
Processuale
Un processo più ampio
D'altra parte guardiamo a tutta una serie di movimenti si sono sviluppati negli ultimi anni movimenti giovanili movimenti femminili movimenti ambientalisti
Pongo Caputo questa questione no dura
Affermazione dell'autonomia dalla persona della libertà persona in una dimensione che non è quella strettamente della del luogo di produzione ma è
Riguarda
L'organizzazione complessiva della società le modalità di funzionamento
Le modalità che regolano le relazioni sociali nel loro complessa
Io credo che questo valga in qualche modo anche per il sindacato è chiaro che per il sindacato che non è un movimento
Come quelli che prima ricordavo per il sindacato è più naturale la centralità del lavoro
Però credo che anche il sindacato ha oggi dovrebbe allargare il proprio orizzonte quindi occuparsi del problema del lavoratore della sua dimensione sociale
Per questo limite portati il territorio no
Non dico dalla fabbrica al territorio può apparire un abbandono del luogo di produzione ma sicuramente una allargamento dell'azione politica del sindacato
Oltre la sfera strettamente produttiva
L'ultima considerazione
Crisi del populismo passaggio non ancora compiuto non ancora definito un nuovo modello
Parlando nella nella nella disputa sul posto di voti sono due approcci
Uno che vede degli elementi le potenzialità positivo
Le proprie potenzialità naturalmente non
Automatiche tutte da conquistare attraverso l'azione politica la lotta sociale va le potenzialità di liberazione proprio perché salto nei vecchi schemi è possibile oggi riorganizzare in modo diverso
Riducendo il carattere gerarchico autoritario dalla fabbrica del lavoro
Potenzialità nuove di liberazione di autorganizzazione
C'è chi all'inverso mette l'accento su altri elementi elementi di dominio oligarchico
E i processi crescenti di esclusione sociale
Io sono dell'opinione che questi due apporti siano entrambi veri ma sono veri per persone diverse per segmenti sociali vive
Per chi ha determinate condizioni di conoscenza di professionalità si aprono sicuramente nuove possibilità di liberazione di autoaffermazione
Per altri no
Qui ci sono le due facce
Io credo che il problema nostro di aveva una politica che tiene conto di due facce
In questo senso vanno integrate secondo me le cose interessanti e dice trentino perché una politica centrata su sul tema della qualità del lavoro delle possibilità nuove reali anche se difficili di affermazione di sé nel lavoro
Bene una politica che vede soltanto o prevalentemente questo rischia di non parlare a al mondo degli esclusi
A un mondo crescente
Di marginalità
Di precarizzazione
Dopodiché non so nulla
Non credo che sia del tutto giusto anzi credo personalmente che sia un errore continuare a rifiutare in via di principio
Qualunque ipotesi di reddito di cittadinanza
Perché o noi abbiamo una politica che avrete è in grado di dare una risposta al tema della piena occupazione
O se non c'è questo e mi pare che non ci sia neanche si si realizzano tutte le proposte della sinistra del sindacato
Se non c'è questo c'è una reale per il momento strutturale
Di esclusione a cui noi dobbiamo offrire delle soluzioni delle proposte anche se queste proposte possono essere tragitto
In conclusione
Se assorbiamo questa posizione che vede nel movimento nei movimenti dentro la società l'elemento trainante
Credo che qui dobbiamo capire meglio cosa accade penso a una realtà come la nostra de di Milano del Nord
Spesso si rimprovera la politica
Ed è vero che la politica qui in condizioni spesso di mediocrità
Ma non può essere soltanto un problema politico
Perché non c'è una spinta sociale
Forte che vada in una direzione dal nostro punto di vista positive
Quindi difficile fare politica senta punta vere un materiale su cui lavorare
Allora il problema qui è vedere come usciamo a capire i processi
Gli elementi di movimento che solo nella società civile
E spesso ci sembra di stoppie pericolosi
Ma come riusciamo a trasformare un bisogno di libertà che oggi al sub spinte caratteri qualunquistici
Antistante antipolitici anti statali come usciamo a trasformarlo in una affermazione positiva appunto del bisogno di autonomia della persona di libertà cosa tutt'altro che semplici però non ci sarà nessun leader politico carismatico che risolve di proprietà sinistra se non si mette in moto qualcosa di reale nel processo sociale
Io di questo non c'è a meno qui
Non c'è diceva a fare un lavoro di scavo molto profondo questo spetta al sindacato per converso spetta ad altri movimenti
Torna la tesa messianica del del leader politico che
Interviene risolve il problema questa è una cosa che ci porta completamente fuori strada
Credo che il nostro lavoro su un lavoro molto più nel profondo e quindi molto più lungo e complicato
Non soltanto il Trentino è un primo primo ritorsione
Ma io vorrei prima di tutto sottolineare anche a mia difesa
Che
Sono totalmente escluse e possono avere uno stipendio come gli Ivana citazioni del Divino Amore tranquillamente fare per conto loro io qualche dubbio
Allora
Ecco io sosta io credo nonché un riorientamento dell'Ibac anzi fu questi
Afferma
C'entra poco alcuni grandi questione che che tocca Birnbaum hanno avuto il tempo prima di replicare
Lui ha parlato di
Lavoro e io ripeto riduzione effettiva dell'orario di lavoro che consente il governo del tempo da parte delle persone anch'
Che questo è un grosso una grosso tema che riguarda gli uomini e le donne loro diversità
Tempo e degli
Che non è soltanto di carattere collettivo
Che è la possibilità cioè no di non sto anch'egli aveva un tempo ridotto e quindi di poter fare
Tre cose rispetto a quello che un rapporto di lavoro ti obbliga a fare
Era questione di poter governare sia il tempo del lavoro sia il tempo di poterne beneficiare veramente
Beh non sulla carta
Questa è una questione fondamentale annacquarle nulla sinistri incline al il sindacato certamente hanno perso hanno perso terreno in questi ultimi
Forse qualche volta abbiamo ridotto gli orari nei contratti contemporaneo impegno presso il governo sul tempo interessa poi alle persone in carne ed ossa alle donne imponente abito devono
Effettivamente realizzare in questo senso parlavamo prima pranzare
Sì cattivo diranno l'
No
è la lotta degli operai
Per riconquistare di fronte anche a una riduzione importante dell'orario settimanale per riconquistare le pause durante il rapporto di lavoro
Erano sulla loro fattivo
Tutto ma poi
Su quello che è la condizione di lavoro in questo rapporto che questo presupponga un diverso tipo di rappresentanza io non ho il minimo dubbio e questo lo dico
Tanto riguarda i partiti politici
Amo forse domani perché se l'ipotesi sei partito come maestro concepiva per esempio non ritorna ad essere una proposta unitaria rispetto
Tiratura Miguel Sian che poi ha dominato vita politica
Nella seconda metà di questo di questo secolo se non
Presenta Anzera
Che sul piano partitico o se non dobbiamo pensare non a un sindacato piglia tutto ma un sindacato capaci di dialogare con le espressioni e le
Che si manifesta nel mondo del lavoro
Della partita IVA con i collaboratori coordinati e continuativi
A suo tempo intorno alla
Anni secondo prepolitico dei questo due
La questione sulla quale ritorna chiudendo io ho avuto
No che esso hanno dovuto molte volte
Ieri ho incontrato
Ho coordinato e continuativo
Noi sappiamo che c'è di tutto cioè eccetera il da un esperto uno un programmatore di informati
Ne abbiamo parlato dei medici specie agli
Gli avvocato di professionisti fino a quelli che stanno nelle discoteche e casi di
Ci
Sono un
Donne trecento mila persone vento delle stelle
Ne ho visto quant'
Ieri ti negli anni
Non soffra
Ti come una questione di vita o di morte ma quando no
Hanno sostenuto in quelle riunioni che in
Il rapporto di lavoro subordinato maschera
è vero
Che dava loro alcuni spazi
Senza potere
I diritti essenziali commedia la protezione in caso di infortuni come come la previdenza al di là del dieci per cento e che quindi la battaglia
I lavoratori salariati la risposta di tutti questi estratta negativa
Loro sentivo no anche in queste condizioni di assoluta precarietà vecchie avevano conquistato un piccolo spazio di autonomia di decisione di golf e
Al quale non volevano rinunciare quello che
Tempio finanziamento che consentisse a molti di loro
E gli informatici di potersi aggiorna
No escono fuori dal
Dato
E avere
Però questo con una questione di vita o di morte perché per un informatico aggiornarsi vuol dire tre quattro mille
Questa
Le mento vita io sentiva anche in queste forme
Basta
Vedi precarizzazione del lavoro perché lo sono per la mancanza totale di tutte le bene questa questione di fondo cioè
Scienza delle persone
Loro dominio sulla cultura sulla conosce in
Di realizzare se stessi lavoro
Non soltanto nel lavoro ma
E nel lavoro e questa consapevolezza che se Sissi sento
In cui hanno rapporti con altre han
L'impressione vogliamo metterla così chiede il mio compromesso conclusivo forse non era ma hanno l'impressione di vedersi negare in tutto
Ecco perché la questione
Ho ritorna come un un punto un punto di riferimento essenziale per una strategia della sinistra val la pena ritornarci nel momento in cui questo punto di riferimento sembra non esistere più
Guardi le scuse da parte di Grauco ce l'ho avuto lasciare
Degno come avevo detto dall'altro all'inizio a fare circolare
Nazionale siamo
Va bene