"Non si blocchi il cammino delle riforme istituzionali e del federalismo" "Toscana democratica" Assemblea degli eletti alla Regione, nelle Province e nei Comuni della Toscana promosso da Pds, Ppi, Laburisti, Verdi, Socialisti e Democratici del Consiglio Regionale della Toscana presso l'Auditorium del Consiglio Regionale, Via Cavour 2

Pecchia eh divenuta una figurativa nel panorama politico e istituzionale del nostro Paese
E quindi noi riteniamo che questa diciamo nuova assunzione l'iniziativa di proposta insomma un ruolo importante primavere una sua legittimazione attraverso l'elezione diretta del Presidente del a Repubblica e quindi il nucleo fondamentale dei poteri del presidente deve restare sostanzialmente inalterato con l'introduzione di poche innovazioni
E cioè la nomina per esempio per quanto riguarda le autorità di garanzia tira nell'attuale l'eccitazione
è varia
Quando è un figura istituzionale quando lo sono di più di una quando il Parlamento quando il governo quindi credo che su questo si debba arrivare a fare
Diciamo così chiarezza individuando in un'unica autorità la nomina delle autorità di garanzia
Inoltre per quanto riguarda anche il potere di scioglimento delle Parlamento si possa introdurre la piccola innovazione che è quella che quando non sia una costatazione
Chiara che non può più legiferare il Parlamento e quando due terzi del Parlamento lo richiedono il Presidente della Repubblica è tenuto a scioglierlo
Rimane inalterata la durata del mandato cioè di sette anni che assume come a dire no una funzione anche questa di garanzia che sfalsato rispetto alla cadenza della durata del deve aver della legislatura questo per evitare una coincidenza
Con il la formazione diciamo così le maggioranze politiche che si vengono a determinare correzioni e quindi di evitare di essere sottoposto a particolari pressioni che i risultati elettorali e una maggioranza può può indurre verso il presidente del Repubblica ecco con queste piccole diciamo così ritocchi rispetto a quello che il potere attuale reggente Repubblica si può credo trovare anche un largo consenso noi ci rendiamo conto che anche tra le forze di toscano democratica inizialmente vi era versione a lezioni deterrente Repubblica io credo che oggi questo è veramente un patrimonio importante che abbiamo acquisito in questo anno e mezzo di laurea bicamerale
Sperimentato questo un patrimonio comune a alla maggioranza evidentemente c'è Rifondazione comunista che su questo mi pare che continui a mantenere invece una avversità e tuttavia credo che questo sia un punto sul quale insistere naturalmente il sistema elettorale che noi abbiamo o in vigore attualmente e qui dobbiamo dire nato da una spinta referendaria che ha portato il parlamento poi a legiferare questa legge che noi abbiamo il rigore ma che riteniamo abbia del limite che debba essere sottoposta ad una modifiche e quindi la proposta che noi avevamo fatte che noi riproponiamo è quella di arrivare a sistema
Elettorale maggioritario di collegio a doppio turno dove vi sia la possibilità per esempio di trovare anche nel primo tra il primo e il secondo turno la positiva di alleanze la positiva comunque anche di considerare quello che ruolo delle forze politiche minori questo credo che sia il percorso che possano anche evitare per esempio di ricorrere a quei patti di desistenza
Che comunque abbiamo visto sia da una parte che dall'altra da una parte voglio dire con la lega dall'altra parte con Rifondazione Comunista mantengono diciamo così una contrito contraddittorietà perché Pato esistenza prevede prevede che vi siano due programmi elettorali e poi alla fine con sistema maggioritaria a un turno unico è evidente che poi dopo si trovano in Parlamento le difficoltà di cui oggi noi né registriamo i i limiti delle contraddizioni
Inoltre prevediamo anche per quanto riguarda la legge sul referendum di introdurre delle modifiche
Non per innalzare il numero delle firme per poter indire richiedere di indire il referendum quanto invece per consentire al Parlamento di intervenire qualora in Parlamento giacciono delle modifiche di delle proposte delle leggi che già consiglio sono sottoposte a richiesta referendaria in modo insomma di evitare che si arrivi come dire a a IReF e evitare che i referendum possono essere una spinta perché si possa si debba approvare Peppe sia mente una legge e quindi non avere il tempo sufficiente di Frette di pensare quindi i dare una risposta come dire organica a a quello che il tema proposto dal referendum noi crediamo che i referendum è uno strumento importante che dobbiamo difendere che una delle tradizioni democratiche forti del nostro Paese basta ricordare gli anni settanta le spinte innovative che hanno introdotto nel nostro Paese reverendo però crediamo anche che le grandi riforme compreso anche la legge elettorale debba essere il Parlamento la forza del Parlamento la capacità dei partiti politici di a fare le leggi e dare una risposta organica non una risposta parziale oppure che viene fuori a mosaico e quindi avere poi la fine dei risultati che non sono coerenti
è un un ultimo aspetto che sottoponiamo e concludo presidente alla tensione vostre quindi del Parlamento è la riforma del sistema la nuova disciplina le attività dei finanziamenti ai partiti politici
Qui bisogna Ungheria amici cari compagni affrontare credo con forse con lealtà
Il problema dei partiti politici il loro finanziamento la loro attività intensa per anni l'attività dei parchi pubblici credo che sia rimasta anche in completa la disciplina
Che la di costituzione prevede internet partitamente né per cioè prevedere gli statuti treno e locale la forza e la capacità dire che i partiti politici sono importanti essenziali per una democrazia e dove avere il coraggio anche di lire come si disciplina la lite interna ai partiti
Per esigenza di trasparenza per le licenze di democrazia pere il giusto o come la giusta richiesta che i cittadini chiedono nel sapere che cosa tiene i partiti dei partiti perché altrimenti si rischia un'onda forte contro i partiti che poi alla fine come a dire no una spinta verso un autoritarismi verso forme di governo dei autoritarie o o come dire mettere nelle mani dell'uomo che vi era mandato la Provvidenza risolve i problemi che invece devono essere i partiti in quanto forme associative di aggregazione di ideali e distanze dei cittadini ecco io credo che questo sia uno degli aspetti importanti che oggi richiede come a dire on rinnovato una rinnovata idealità dei partiti la riforma e anche con come dire la trasparenza apre il loro finanziamento l'attuale legge la legge due del mille novecentosettantasette sull'utile finanziamento anzi che non è finanziamenti ai partiti perché volontario i finanziamenti a partire Traverso dichiarazione dei redditi e noi abbiamo fatto una legge perché non vi sono oggi elementi per poter dire quanti hanno dato la loro adesione finanziarie partiti per anticipare quello che potrebbe essere l'indicazione volontaria
Per il finanziamento ai partiti cioè abbiamo fatto un éscamotage che tutti noi dobbiamo avere il coraggio di modificare e dire chiaramente
Che questo non fa e che dobbiamo verificarla nella nostra proposta di legge primo firmatario Valdo Spini si prevede che per questo
La costituzione di una Fondazione
Nella quale vi siano anche rappresentanza delle minoranze
All'INPS che sono all'interno dei partiti in modo da rendere responsabile trasparente sia la la possibilità di finanziare i partiti e sia la Spesal per l'attività dei patti distesi ecco con questi pochi modesti contributi noi crediamo ecco che possa riprendere quanto prima in cammino riformatore sia costituzionale che istituzionale della nostra Repubblica
Grazie onorevole Carlo
Adesso la una parola alla Claudio Frontera che qui in rappresentanza della guerre fitti
Poi io chiederò se ci voglia se qualcuno vuole intervenire dalla tra i presenti perché tra gli interventi
Previsti avrei successivamente l'onorevole Dominici il l'onorevole professore via e il presidente Chicchi
Evangelisti allora subito dopo Frontera
Ritengo importante l'iniziativa assunta
Stamani perché consente di esprimere
Con forza quella che oggi la preoccupazione principale del movimento democratico
Del nostro Paese
Che consiste nel non vanificare il lavoro svolto dalla Bicamerale
Anche perché l'esito
Infausto di queste esperienza non può essere riassunto nello schema di un fallimento ma semmai in quello di una interruzione io incamminò
Determinata da ragioni esclusivamente politici si pone quindi al movimento democratico
Ma necessita di ricominciare individuando forme percorsi di questo nuovo inizio e soprattutto la necessità di salvaguardare
Il lavoro svolto nei termini di una proposta organica di riforma della seconda parte della Costituzione
Parafrasando il titolo di un famoso film
Di Troisi ricominciare da tre non da zero
Ma portando avanti il valore delle lavorazione svolta
In modo particolare questo è vero per le Province per esempio
Che sono
Un livello istituzionale
Che è stato profondamente toccato anche con qualche travaglio
Dal lavoro della Bicamerale
E che vede come ricordava il presidente Dini nella sua introduzione
Nell'aria
Nella formulazione degli articoli cinquantacinque cinquantasei
Un riconoscimento del proprio ruolo come livello intermedio
Rappresentato in termini di elezione diretta
Della nostro sistema istituzionale
Una seconda considerazione che mi sembra necessario fare
è che la funzione della Bicamerale
Non può essere da qui in avanti sostituita da un'azione riformatrice Ask a Costituzione dice
Chi è importante ma che non può costituire un surrogato della mancata riforma costituzionale dello Stato
Dobbiamo quindi evitare
Di intrecciare troppo s'a mio parere i due piani
Perché finiremmo per perdere il significato a cui bisogna invece continuare a di felici
Del valore strategico ed il nostro Paese di una riforma costituzionale quale capitolo essenziale della modernizzazione del Paese
Della possibilità che esso esprima le proprie potenzialità nel contesto della competizione globale
E contemporaneamente della unificazione in sistemi più ampi come l'unione europea
E come capitolo essenziale dell'efficienza e anche della unità del nostro Paese
A fronte della rilevanza di questo obiettivo
Appare evidente purtroppo a tutti che il ricorso all'articolo centotrentotto una strada condivisibile ed importante
Se non accompagnato da una forte spinta di carattere politico e culturale
Più che una strada possa rivelarsi uno spiraglio
Una seconda diciamo
Fascia di considerazioni
Riguarda una riflessione che si impone
Alle istituzioni alle forze democratiche sull'esito della Bicamerale quanto meno per rispondere ad una domanda
Chi ha provocato l'interruzione del processo riformatore
A calcolato che non avrebbe pagato un alto prezzo
E questo calcolo si è rivelato giusto
è celebre
La formulazione che Machiavelli dava
Della difficoltà del rinnovare
Perché nell'azione innovatrice
Si verifica un fenomeno
Di questo tipo
Coloro che vengono colpiti nei loro interessi da questa azione riformatrice
Ben presto si accorgono di ciò che possono perdere e si mobilitano coloro che traggono benefici dall'azione riformatrice esitano
In primo luogo a credere che questi effetti si producono realmente in secondo luogo a configurare pure la portata e quindi non si mobilitano adeguatamente
L'esito della Bicamerale appare una conferma da manuale di questa scena deve frase prima che era
E però impone a noi questa riflessione
Chi sono stati in nemici della Bicamerale
Come hanno operato
Le resistenze negli apparati burocratici dello Stato
Le resistenze da parte di settori del sistema politico e anche da parte di livelli istituzionali
Ci sono state sono state talvolta subdole talvolta più esplicite ma è necessario a questo punto del cammino se vogliamo riprenderlo fare il punto su questo perché viva dio si abbia il coraggio nella prossima di nella prossima diciamo nel prossimo tratto di strada
Di dire e di saper dire che le riforme sono anche contro qualche cosa
Contro qualcuno
Non si può annegare un processo di formatrice in una un processo riformatore in una melassa troppo addolcita occorre evidenziarne il significato anche conflittuale per poter suscitare
Qualcuno che sostenga questo processo
Un'altra riflessione riguarda seguendo lo schema ma che ha vegliato l'indifferenza di chi doveva mobilitarsi di più perché c'è stata
E in questo lasciamo spazio anche ad una riflessione di tipo tu critico per quanto riguarda il sistema delle autonomie locali
Perché occorre tre chiederci se abbiamo fatto tutto il necessario per sostenere questo processo
O se invece talvolta nell'atteggiamenti dei sindaci e presidenti delle province e delle regioni nelle loro associazioni non abbia se non prevalso quanto meno diciamo fatto sentire il proprio peso una visione riconducibile esclusivamente ad una dimensione di tutela e di valorizzazione del livello istituzionale rappresenta
Le riforme per difendere il loro cammino devono evidenziare con maggiore forza il rapporto tra azione riformatrice ed efficacia ed efficienza del sistema
Per trovare un consenso nella dimensione sociale del Paese
Che è così colpita come è evidente anche dai risultati elettorali delle amministrative più recenti da una profonda crisi di rappresentanza
Che dovrà occupare
La nostra riflessione
Molto urgentemente e credo in maniera molto strettamente intrecciata alla richiesta di un cammino riformatore se vogliamo che questo sia non un viottolo ma una strada vera perché ciò che caratterizza avuto modo di sostenerlo anche in altre occasioni il paradosso italiano
Di questi ultimi due anni
Non è una e ci sono dati di carattere statistico
Socio socio mesi quel di rilevazioni fatte proprio nel corso del novantasette che confermano questa
Questa situazione paradossale non è determinato da una crisi nei confronti della politica di disaffezione di semplice calo di fiducia ma da intrecci estremamente e curiali dell'Italia di oggi in cui si somma un incremento della fiducia nell'azione di governo sia in quella centrale che in quella locale
Ai cittadini ai quali viene chiesto in numerose inchieste
Se rispetto al novantadue novantatré momento libello di crisi di fiducia verticale nei confronti delle istituzioni pubbliche sia cresciuto ho calato il livello di fiducia nella capacità di governo locale e centrale sia una risposta positiva è aumentata questa fiducia del resto come si spiegherebbe il consenso che ha accompagnato la rincorsa al risanamento economico finanziario del nostro Paese
Negli ultimi due anni se non ci fosse questo consenso e anche a livello locale indubbiamente l'elezione diretta giovato
Elevare il rapporto
Di fiducia con le istituzioni locali intrecciato a questo e qui il paradosso è qui la peculiarità che oggi ci impone questa riflessione c'è una verticale crisi di rappresentanza
Rispetto al novantatré novantaquattro alla domanda a chi da chi si sente rappresentato richiesta nazionale fatta dal Censis il quarantuno per cento dei cittadini risponde da nessuno
Il venti per cento in più di questa risposta di questa stessa risposta nel novantatré
E cavalli accresce quindi la risposta dal nessuno raddoppia e arricchita aggiunge il quarantuno per cento cava no e sono tutte sotto i dieci le risposte che riguardano le istituzioni i partiti la Chiesa i carabinieri tutti c'è tutti non rappresenta
Meglio di quanto non avvenisse novantatré i cittadini a questo intreccio paradossale secondo me che deve muovere la nostra riflessione se Dio se vogliamo tentare di capire cosa sta succedendo una vita reale dei cittadini dei singoli cittadini sempre più distante dalla dimensione pubblica e un mandato di fiducia maggiore nella capacità degli esecutivi di operare in maniera onesta e anche efficace ecco di qui ripartire per dare slancio se ci riusciamo ad un'azione riformatrice che deve riavvicinare il sistema
Istituzionale alla rappresentanza delle aspettative dei cittadini
Da questo punto di vista credo ha concluso che la Toscana abbia date possa dare un buon contributo
E dalla Toscana che
Venuto un apporto non indifferente alla elaborazione di un federalismo cooperativo
Che caratterizzarsi l'azione riformatrice verso una ridefinizione concertativa cooperativa solidale dell'intero sistema e non verso una frammentazione è dalla Toscana che sono venuti i contributi importanti anche nell'esperienza all'interno della nostra regione
Nel determinare i fatti nuovi eventi nuovi che vadano in questa direzione
Qui credo stia una risposta alla domanda come ripartire perché non si può non ripartire dal basso
Non si può non ripartire dal livello più importanti che fa da snodo Scialla possibilità di ricreare o creare un movimento
Di consenso e di iniziative che si mobility per le riforme e l'azione riformatrice a livello parlamentare quel nodo che appunto costituito dal livello regionale li Statuti regionali
Le esperienze dei giornali e nel caso della Toscana il significato del consiglio regionale delle autonomie possono e debbono essere molti di di rafforzamento e di rilancio del movimento riformatore
In questo senso centotrentotto ma centotrentotto più mobilitazione di interessi e mobilitazione
Di iniziative di consenso dal basso possono legittimare uno spiraglio e farlo diventare di nuovo una strada grazie
Grazie Frontera allora una parola ora deve all'onorevole Evangelisti intanto informo sia Frontera sia la sindaco di Fiesole pesci che lo statuto della Toscana adesso è in discussione presso la commissione Affari costituzionali ha già avuto l'approvazione della Commissione per i rapporti con le regioni
Abbiamo avuto l'assicurazione che si cercherà di dare un percorso snello a questa
Legge per l'approvazione del nostro Statuto di riteniamo che entro la fine dell'estate si possa già dello Statuto approvato
Prego onorevole Evangelisti grazie presidente io ringrazio realmente per l'invito l'opportunità che viene offerta però non credo si possa ragionare riflettere in maniera produttiva se non intanto partendo da una constatazione l'iniziativa di oggi per quanto meritoria tenta propositiva
Comincia ad incontrare un elemento di disaffezione che non è soltanto negli elettori del Friuli o di alcune città chiamata alle urne due settimane fa i io credo che dovremmo rifletterà partire dalle stesse cioè se dobbiamo continuare ad essere autoreferenziali nelle nostre discussione oppure sì cominciamo
A cercare di interpretare un po'meglio quello che succede fuori da questa stanza allora fra le cose che succedono fuori da questa stanza c'è intanto una considerazione che credo vada fatta
E io persino il timore pronunciare queste parole ma vorrei essere compreso io credo che noi dobbiamo prendere atto con molto realismo e controbattere a questo realismo questo pessimismo dell'intelligenza davvero
Il nostro ottimismo apre però partendo da una considerazione che non si può non fare cioè difficilmente per non dire che è impossibile in questa legislatura non si faranno le riforme costituzionale
Se qualcuno lo pensa fa bene a pensarlo fa bene a perseguirlo però il dato oggettivo e la mancanza dello spirito costituente
Che tutti noi insieme abbiamo immaginato invece potesse vivere all'interno della Commissione bicamerale
Questo significa allora stare fermi significa non far nulla aspettare che passi questa stagione no io credo quindi qualche intervento recarsi è avvertito
Nel senso sia possibile fare molto a Costituzione invariata
Tante riforme si possono fare con gli strumenti attuali
E allora credo che in questo senso già soltanto stamattina pena parlando con l'assessore già Marelli che adesso non vedo e che mi raccontava dei suoi nuovi compiti soprattutto nella gestione della Bassanini uno della Bassanini due di quello che sarà il suo compito anche in vista della Bassanini Tre
Ci rendiamo conto come anche a livello della Regione Toscana e quindi l'impegno di Toscana democratica in questo senso sarà sia già regia
Perché appunto questo Paese aveva bisogno delle riforme questo Paese ha bisogno delle riforme non è possibile ancora vere quelle costituzionali vediamo che cosa si riesce a mettere in campo per svecchiare per snellire soprattutto per sburocratizzazione e de corporativi Zare l'attuale struttura della nostra società ma diceva presidente Dini introducendo noi qui non possiamo non dobbiamo stare a discutere sui motivi
Del fallimento della commissione Bicamerale io sono d'accordo cioè non è tanto un analisi retrospettiva quella che si impone oggi ma semmai di riuscire a capire e che cosa si può mettere in campo e allora scusate se io però un riferimento lo faccio proprio perché voglio provare a guardare in avanti ma partendo da una considerazione da una constatazione sapendo bene che sono in un'aula in cui nessuno può immaginare di convincere qualcun altro stiamo qui stiamo riflettendo allora in questa è la mia riflessione ecco io non riesco in questi giorni in queste settimane
Annoni individuare nell'inquinamento
Che dei lavori la Bicamerale si è fatto con i riferimenti alla legge elettorale con quel di più di proporzionale
Che si era individuato nel famoso o famigerato
Patto di casa letta
Il motivo non certo l'unico non ogni fondante ma un elemento pesante di inquinamento nel momento in cui in qualche modo si era cercato sempre di escludere che la commissione bicamerale dovesse occuparsi anche di legge elettorale
Legge elettorale che per essere modificata non ha certo bisogno né dell'articolo centotrentotto né di una sede prestigiosa come la Commissione dica
E però questo riferimento alla legge elettorale affatto proprio per quello che sta succedendo fuori da qua perché se è vero che la legge elettorale non è un valore assoluto e non ci può essere in astratto il come dire il presupposto per cui un sistema maggioritario è senza dubbio migliore di un sistema proporzionale io non me la sentirei
Credo che una legge elettorale debba essere calata nel contesto storico in una fase che riguarda un Paese un sistema Paese deve essere lo strumento per meglio corrispondere ai bisogni di governabilità e di stabilità di quel spesso sistema dicevo questo strumento però e quello che ha cambiato il Paese
Se oggi noi siamo qui a confrontarci a discutere di bipolarismo e siamo anche discutere di federalismo e siamo anche a discutere della necessità e della possibilità di riformare questo nostro Paese perché in Europa ci stia alla pari con altri Paesi che hanno forti e radicate tradizioni e perché nel novantuno e nel novantatré con due successivi referendum si è modificata la legge elettorale
Anche adesso si stanno raccogliendo le firme per modificare la legge elettorale si può essere d'accordo non si può essere d'accordo adesso addirittura pare che presto e tavoli per referendum vogliono abrogare
La quota proporzionale dell'attuale legge si affiancheranno altri tavoli per limare semplicemente quella legge con il fa riferimento a questa parola lo scorporo parola tutta
Tutta nostra ecco qui nasce una questione politica sulla quale io credo e Toscana democratica debba Rifle
L'abbiamo letto in questi giorni sia gli interventi di Passigli sia gli interventi di Barbera
Per parlare di due fra maggiori costituzionalisti fra maggiori sostenitori dell'uno dell'altro Stroke a me ha colpito molto ieri leggere l'intervento di Pazzini misurato equilibrato
Ed è tra lui dice il punto eh scegliere fra il turno unico o il doppio turno
Ma se noi se sistemiamo sistema Tiziano l'attuale legge correggendo la si rafforza l'attuale sistema e si rafforza il turno unico
Invece proprio prendendo spunto da una precedente iniziativa di Passigli
Molti per non dire la maggior parte di quelli che attualmente stanno raccogliendo le firme per il referendum di abrogazione della quota proporzionale raccolgono le stesse firme anche in calce ad una legge di iniziativa popolare per l'introduzione del doppio turno uninominale di collegio che esattamente la proposta scaturita da al congresso di una delle principali forze della coalizione che ritroviamo nel programma stesso
Dell'Ulivo rispetto alla quale io credo che Toscana democratica una qualche una qualche affinità
Veramente ce l'abbia perché ho fatto e ho voluto fare questo riferimento perché soprattutto su questo terreno mi sembra di capire che c'è la volontà di coinvolgere l'insieme delle forze che fanno in qualche modo riferimento alla coalizione dell'Ulivo
Ma se così è e se così fosse almeno leggere le prime reazioni di vermi di popolari perché un'iniziativa referendaria sapendo che il referendum e qualche cosa che assomiglia molto di più ad un'accetta che non ad un bisturi ad un cesello
Perché un'iniziativa referendaria i non una legge in Parlamento presentata dalla coalizione dell'Ulivo che Possa su questo trovare magari un terreno d'intesa di confronto con la stessa rifondazione comunisti ecco questi erano i riferimenti le riflessioni che mi premeva introdurre mi rendo conto di avere un attimino deviato dal percorso che in qualche modo era stato impostato ma ripeto non tanto per propaganda quanto per ragioni di chiarezza grazie per l'attenzione
Grazie onorevole Evangelisti
Adesso darei la parola l'onorevole Domenici grazie
Da io vorrei partire da
Un dato concreto
Ieri si è votato appunto per le regionali del Friuli
Ma che faccio un'analisi del voto metto in evidenza quelli che sono i due problemi fondamentali che questo voto ci consegna un calo di votanti oscillante fra il sedici e il diciassette per cento rispetto alle precedenti politiche
E alle precedenti regionali del novantatré e un sistema di elezione del Consiglio regionale che ci consegna un altro problema quello della governabilità in una regione che come satellite
Evidentemente ha pagato anche uno scotto in termini di efficacia e di efficienza di governo perché in cinque anni ha avuto cinque governi regionali diversi con un notevole vortice anche di cambiamenti di maggioranza politica
Allora noi dobbiamo un po'uscire da una contraddizione perché da una parte anche giustamente dopo vorrei fare una mia osservazione su questo
Ci diciamo che forse tutto sommato all'opinione pubblica delle riforme istituzionali e costituzionali interessa poco
Ma quando vediamo dati come questi quando per esempio fra noi giustamente ci lamentiamo i ci preoccupiamo della disaffezione verso la politica penso ai dati citati prima da Claudio Frontera e questo significa che le riforme sono assolutamente necessaria indispensabili
Allora questo
Ieri per esempio c'era un bell'articolo di Barbara Spinelli sulla Stampa non so quanti ne abbiamo letto in cui si diceva una cosa molto semplice si diceva che in realtà al di là di tutto questo lavoro della sulla nella Bicamerale
è servito
è servito certamente ci siamo fermati come dire sull'orlo di un successo
Poi naturalmente molte cose sarebbero dovute ulteriormente cambiare però è servito perché ha messo in evidenza un punto fondamentale
Che accettare per il nostro sparo paese la sfida dell'innovazione molto spesso ci diciamo bisogna stare in Europa ed essere competitivi vuol dire essenzialmente che per noi al contrario di altri paesi
L'innovazione si gioca essenzialmente sul piano del funzionamento delle istituzioni della ricostruzione di un rapporto di fiducia fra cittadini e istituzioni della loro efficienza e più in generale del buon funzionamento della pubblica amministrazione questo è il punto fondamentale
Detto questo
E detto anche che forse è bene non dimenticare che la responsabilità della rottura di questo processo a nome è un cognome ben precisi perché altrimenti poi dimentichiamo un po'come dire di vedere la foresta e non l'albero
E dobbiamo anche evidenziarlo questo perché evidentemente siamo in una fase di rinnovato scontro politico anche abbastanza aspro con le forze dell'opposizione
E quindi la responsabilità di avere interrotto questo percorso da parte Silvio Berlusconi per una serie di motivi sui quali non mi soffermo
è abbastanza evidente e non sono fra coloro che pensa o spera che questi problemi
Per così dire poi verranno in qualche modo pagati sul piano penale questo discorso che non mi interessa penso però che la mia opinione è questa nel breve periodo una radicalizzazione dello scontro può anche riattivo Vizzari e galvanizzare una certa parte dell'elettorato centrodestra come si è visto anche alle ultime amministrative
Però nel medio-lungo periodo
Una responsabilità come questa per i motivi che dicevo prima ricadrà su chi ha prodotto la frattura
Naturalmente poi c'è anche la riflessione per noi è del tutto chiaro per esempio che nel momento in cui si è esaurita una certa spinta iniziale nel momento in cui si sono dati in alcune occasioni
Più sensazioni di opacità che di trasparenza in questo confronto in questo dibattito
Noi abbiamo avuto una difficoltà nella costruzione nella formazione di un consenso effettivo intorno a ciò che avveniva
Con la commissione bicamerale però io credo che nonostante questo noi dobbiamo avere oggi la forza di rilanciare con determinazione con chiarezza un processo riformatore
Processo riformatore che come dice Fabio Evangelisti deve riguardare la legislazione Ordine sono d'accordissimo vorrei anzi poi su questo fare un'osservazione anche per quanto attiene la attuazione pratica delle leggi Bassanini
Ma non vedo perché oggi noi non dovremmo anche rilanciare con forza in questa stessa legislatura poi vedremo cosa succederà e rimotivare anche in questo senso le forze della coalizione le forze della maggioranza possibilmente
Il tema stesso della riforma che rimane sul tavolo utilizzando lo strumento per così dire classico dell'articolo centotrentotto della nostra costituzione
Riproponendo alcuni poi principi fondamentali rafforzare il vigore il bipolarismo rafforzare la logica maggioritaria del sistemi rispondere anche mi pare essenziale a
Alla propaganda rispondere con chiarezza la propaganda
Io personalmente sono uno di quelli Govan o a chi ha avuto modo di dirlo alcune sedi che non trovava niente di scandaloso nella possibilità che a suo tempo se arrivasse alla elezione di una assemblea costituente
Oggi riproporlo oggi in questa situazione chiaro che e propaganda estremamente pericolosa e negativa contro la quale noi bisogna dire una parola chiara e netta
Intanto da un punto di vista meramente pratico
Perché
Anche solo se entrassimo nell'ordine di idee di fare un'assemblea costituente non so quali tempi e come potrebbe avvenire questo
Ma poi non riesco nemmeno a capire sulla base di quale logica noi potremmo pensare che facendo l'Assemblea costituente noi risolveremo quei problemi che non sono stati risolti con una Commissione bicamerale che come dicevo prima con una metafora arrivata anche sull'orlo di un risultato positivo
Non vedo quindi per quale motivo oggi si dovrebbe percorrere quella strada ci vedo invece una logica propagandistica e una aspirazione attendere una peraltro abbastanza fragile trappola politica
Credo quindi che noi abbiamo bisogno anzitutto di rilanciare la nostra iniziativa rimettendo insieme le nostre forze certe e questo presentata il problema anche questo non è facile
Sappiamo che anche il nostro schieramento è attraversato da problemi e difficoltà tensione
Però credo che oggi nonostante tutto ci siano le condizioni per poter ricostruire una iniziativa forte in questa direzione
Per fare questo abbiamo bisogno anche del movimento delle autonomie locali
Ora in tutta sincerità io devo dire che noi abbiamo vissuto una fase difficile che poi è stata superata anche per merito di alcuni presidenti di regione di sindaci che si sono adoperati in questo senso abbiamo avuto una fase di difficoltà perché in seno al movimento delle autonomie locali c'erano tanti di quei problemi e tante di quelle contraddizioni
Che in fin dei conti rendevano più debole più fragile la nostra iniziativa e la spinta riformatrice che da questo mondo delle autonomie locali doveva visti questo si è superata
Sì superato vorrei sottolinearlo coi qui c'è Vannino Chiti
Dirà la sua opinione mi correggerà se sbaglio io credo anche perché dopo una prima fase di difficoltà siamo riusciti a mettere in campo un confronto confronto anche teso le volte difficile
Che però ha portato per esempio nel lavoro della Bicamerale era modificare concretamente positivamente alcuni di quei punti nodali più importanti più critici che riguardano il federalismo che riguardano il decentramento dei poteri cosiddetta faccio alcuni esempi penso al punto delle città metropolitane penso alla possibilità di estensione degli statuti speciali penso alla ridefinizione delle competenze sulle materie del Governo
Si poteva forse raggiungere anche qualche buon risultato sulla questione del federalismo fiscale ma anche su questo vorrei ricordarvi che i problemi fondamentali all'ultimo momento ce li siamo ritrovati per colpa del popolo e per alcune contraddizioni emerse dentro loro schermi credo quindi che da qui debba ripartire anche per avere una spinta una spinta che ci faccia capire che effettivamente faccia capire ai cittadini quel lavoro che si è fatto comunque servito che può oggi trovare una sua
Carattere parla
Contatto rinnova a
Lo stesso
Più
Istituzioni
E intanto impilati
Quello del riforme costituzionali che ha portato poi alla Bicamerale ma contemporaneamente anche quello della legislazione ordinaria che ha portato al risultati concreti centoventisette cinquantanove due cosiddette leggi Bassanini sono d'accordo anche che bisogna vedere molto più da vicino e seguire concretamente il processo attuativo qui ci sono problemi che riguardano per esempio il trasferimento di risorse e poteri competenze e personale che va affrontato seriamente è un problema che io credo si debba porre tutta la alleanza in rapporto diretto con quelle che sono le situazioni di governo anzitutto regionali ma poi anche dei comuni bisogna vedere bene come far sì che anche questo processo non incontra una serie di intoppi di ostacoli di intralci burocratici e nome di resistenza che poi ne impediscono l'attuazione
C'è un altro punto che ritengo essenziale io credo sono convinto che si possa fare
Un enorme passo avanti verso il federalismo fiscale anche a legislazione ordinario per esempio con la prossima
Legge finanzia
Noi abbiamo fatto una discussione siamo riusciti a introdurre nello stesso documento di programmazione economico finanziaria alcuni principi importanti in questo senso bisogna adesso lavorarci perché l'obiettivo eh molto impegnativo arrivare
In questa situazione comunque a delineare la possibilità di una prospettiva di autosufficienza fiscale finanziaria delle regioni reddito più elevato con poi lo diceva molto bene Patrizia Dini
Nelle nella sua introduzione come riferimento anche sistemi perequativi e così via su cui comunque non voglio soffermarmi e contemporaneamente utilizzare gli strumenti che già abbiamo penso la conferenza stato città Autonomie locali per fare in modo che li funzioni una concertazione di tipo e di ispirazione europea
Cioè nel senso che non è che qui uno scarica sulle spalle dell'altro lo Stato sulle autonomie locali o viceversa
Ma bisogna trovare il modo di col determinare di gestire insieme sulla base di quello che il patto della stabilità per l'Europa la gestione complessiva della spesa pubblica
Perché fra l'altro poi mutano anche i criteri nella valutazione del bilancio non è che c'è solo il bilancio dello Stato se stiamo in Europa il bilancio è di tutti al bilancio dello Stato delle Regioni delle province dei comuni e così via scelto qui nessuna furbizia Deschamps tra l'altro a trovare il modo di poter far sì che questo patto sia gestito insieme infine l'ultima osservazione sulla questione referendum io sono del tutto convinto che i referendum rappresentino uno strumento importante soprattutto nel momento in cui si delinea il rischio di un blocco del processo riformatore del nostro sistema
Penso che e qui però dobbiamo valutare molto attentamente e non solo quello che si dice e quello che si vuole fare ma anche le conseguenze che
Questi strumenti possono portare e possono indurita
Io credo che risentono nessuna difficoltà a pensare che Antonio Di Pietro sia sincero quando dice che Luís vuole fare il referendum e contemporaneamente vuole il doppio turno mi chiedo in tutta franchezza se l'intero schieramento che sostiene quel referendum pensi la stessa cosa ne dubito
E allora ecco io
Occorra davvero ragionare riflettere e unire gli sforzi perché sulle riforme costituzionali non è possibile assolutamente non è possibile proprio per le attese della gente di tanta nostra gente in tutto il Paese tornare indietro
Quindi credo che occorre ragionare riflettere
Per trovare le strade più idonee perché si vada nella direzione di un federalismo ma io amo di più dire
Di un regionalismo compiuto perché questo è ormai diventato un processo irreversibile
Se noi vogliamo modernizzare il nostro Paese credo che non possiamo fare a meno di attivare tutte quelle riforme che portano le istituzioni sempre più vicino alle esigenze del cittadino
Quindi occorre riprendere il cammino che forzatamente
E vorrei dire scusatemi un termine forse un po'forte ma proditoriamente è stato così bruscamente interrotto
Per quanto mi riguarda io ritengo
Se questa cosa penso che sia molto condivisa anche da tante altre persone anche per le forze politiche
Che occorra procedere
Certamente non con dei ritorni al passato non è possibile riproporre almeno a mio parere una nuova Bicamerale
Non è possibile pensare a una nuova Costituente non c'è il clima nemmeno tra la gente per poter far questo io credo che occorra attuare tutte le riforme che sono possibili a Costituzione vigente con leggi ordinarie
Cioè studiare tutti i settori dove si può attuare una riforma con leggi ordinarie questo non implica poi nemmeno un grande sforzo se non quello di individuare tutti i settori dove questo è possibile
Dove non è possibile perché si violerebbero le norme costituzionali ricorrere all'articolo centotrentotto
Su questo penso in queste due direzioni delle leggi ordinarie sotto forma di di leggi quadro di leggi delega
Il trasferimento di altri poteri alle regioni in fondo già molto è stato fatto con le cosiddette leggi Bassanini e con il ricorso all'articolo centotrentotto credo che si possa andare molto avanti nella direzione che è appesa da dal nostro Paese complessivamente il mio era soltanto un saluto
Di benvenuto a tutti gli amministratori che hanno colto
Questo invito
E anche l'augurio di un buon lavoro in queste due ore due ore e mezza che staremo insieme e soprattutto l'augurio che da questo come da tanti altri confronti a livello politico che si svolgeranno nel nostro Paese si possono trovare quelle strade più agevoli
Più scorrevoli per arrivare a dare compimento a quelle premesse che già erano state poste nella bicamerale
E che vanno nella direzione delle aspettative di tanti cittadini italiani
Bene come vedete non c'è un un programma precostituito si tratta di un confronto tra persone che sono già state coinvolte abbiamo qui professore via
Nei lavori della Bicamerale di parlamentari
Di rappresentanti di CD due rapiti
Non c'è un ordine precostituito però io credo opportuno dato che questa iniziativa avviene all'interno barella Consiglio regionale che una introduzione
Sia fatta dalla Presidente del prima commissione che la commissione che si occupa dei anche dei d'affari istituzionali e poi andremo così un po'abbastanza librerie ma penso che sia corretto alternare un intervento di cura per qualche ora dire dei rappresentanti del parlamento con i rappresentanti delle istituzioni locali quindi in ordine penso che potrebbe intervenire dopo la presidente Dini
Il senatore De Luca poi i rappresentanti dell'ANCI poi potremmo avere due rappresentanti del parlamento poi rappresentante due rapiti
E poi ancora professore via concluderà di lavori il presidente Chiti sì a un certo punto della mattinata vedremo
Come come fare ecco ci vorranno essere interventi anche da parte di coloro che sono intervenuti
Si potranno fare alcuni brevi interventi modo che nella fase conclusiva con gli interventi del professore via di Vannino Chiti ci potranno essere anche dati dei chiarimenti e delle repliche
Bene non faccio perdere più tempo do subito la parola alla presidente Dini poi leggerò alcuni
Brevi messaggi che sono venuti da persone che si discute tanto per non essere presenti alla manifestazione di oggi ringrazio la parola alla presidente Dini
Cari compagni amici
Siamo qui perché continui il cammino delle riforme istituzionali terzo l'affermazione di federalismo nel nostro Paese
Abbiamo indicato gli eletti al Parlamento alla Regione nelle Province e nei Comuni della Toscana perché di fronte alle nuove difficoltà insorte vi sia piena consapevolezza politica della posta in gioco
Si esprima la piena responsabilità istituzionale che ciascuno si risponda da parte degli eletti senza incertezza sull'obiettivo di fondo
Riformare la seconda parte della Costituzione quella ordinamentale è necessario non rinunciare alla operati ad qua né in auto sulla quale i primi giorni di luglio dello scorso anno la Bicamerale ha consegnato una proposta compiuta al Parlamento
Su queste ATER dieci mesi si è sviluppato i lavori emendativo dei parlamentari dei gruppi politici è proseguita
Una discussione tra le forze più e avvertite della maggioranza ma anche delle formazioni politiche di minoranza il due di giugno con un'infausta coincidenza di date
Si è interrotto il percorso che doveva portare verso la concretizzazione di un risultato parlamentari sulle riforme
Non per volontà nostra e non è compito nostro qui stamani ripercorrere i motivi e commentare i motivi di questa difficoltà
Si è registrata una sconfitta per il Paese e comunque noi consideriamo ciò un insuccesso
Nei giorni scorsi avremmo preferito avvertire una reazione più forte è una reazione di quanti si sono impegnati sul cammino difficile del cambiamento
Dovremmo interrogarci affondo sulla ai inadeguatezza delle reazioni registrate ma noi ora le Autonomie locali della Toscana la Regione
Che hanno vissuto direttamente con una capacità di presenza critica ogni fase del dibattito possiamo esprimerci ancora nella situazione data vogliamo dire innanzitutto che pensiamo che il nostro contributo sia necessario che l'obiettivo delle riforme per noi non può venir meno che i gruppi Toscana democratica del Consiglio regionale ritengono che l'intera l'insuccesso registrato ci riguardi chiediamo quindi che al termine di questa manifestazione il presidente chieda ai gruppi di Toscana democratica la designazione di una rappresentanza di una delegazione che si rechi alla presidenza del Senato e della Camera per portare una posizione nostra in questo senso vogliamo solo continuare a svolgere la nostra funzione
E voglio specificare le direzioni di questa funzione prima di tutto c'è un problema di tenuta democratica nel Paese
Bisogna incalzare con la giusta pressione democratica le forze politiche perché esprimano ad ogni livello il massimo impegno nella direzione della riforma dello Stato
Bisogna che considerino una questione prioritaria la questione della forma di Stato è sempre più evidente infatti che l'esperienza nazionale unitaria richiede un patto tra lo Stato le Regioni
Le autonomie territoriali locali Provincia Comuni Comunità montane aree metropolitane per dare vita ad un nuovo patto costituente
Vogliamo affermare che il sistema politico di alternanza fondato sul voto maggioritario con il trasferimento all'Unione europea del potere monetario e della disciplina di bilancio e zoppo
Non è democratico se non è accompagnato dall'applicazione del principio di sussidiarietà e di differenziazione per riconoscere piena responsabilità ai diversi livelli di governo e alle autonomie funzionali brevemente quindi preciserò sui tre punti le nostre posizioni
Per consentire ai nostri colleghi dei gruppi di maggioranza nazionali di offrirci il loro contributo ai rappresentanti delle associazioni degli enti locali di sviluppare la loro posizione in merito al presidente chiedo di valutare conclusivamente le nostre posizioni
Dunque sulla riforma dello Stato potremmo sinteticamente esprimerci fossi lavori in corso dopo la cinquantanove la centoventisette meglio conosciute come Bassanini il nostro lavoro di legislatori regionali ha dovuto affrontare una questione di fondo
Mentre il governo esercita la delega e a partire dai decreti legislativi emanati
Chiede di entrare in sintonia il legislatore regionale
Prova con i legislazione nazionale a fare l'azione di riordino di tutte legislazioni di settore
In Toscana si è iniziato con la legge in materia di agricoltura ma sono in corso nelle prossime settimane le valutazioni conclusive in Consiglio sulle competenze in materia di trasporto pubblico locale sulla riforma del collocamento del mercato del lavoro
Entro l'otto di luglio il consiglio ha programmato ed esaurire questo lavoro scegliere scegliere di rispettare
Queste date scegliere di rispettare le scadenze previste è stato per noi
Una necessità un senso di responsabilità che si espresse nell'esercizio di una funzione legislativa che per la prima volta deve misurare il legislatore regionale con materie complesse come i trasporti e il lavoro
Come sapete si tratta di una normativa che struttura i nostri rapporti istituzionali con lo Stato da un lato con gli enti locali dall'altro con le soggettività pubbliche e private impegnate nei settori
Ma la maggioranza ha già individuato nei prossimi quattro mesi il tempo della realizzazione della legislazione regionale in materia di servizi alla persona di assetto territoriale e ambientale di economia sviluppo
Il nostro impegno sia definito con il patto di aggiornamento programmatico che per la parte istituzionale da otto è scontato devo solo citarlo lo devo dare
è conosciuta
Vogliamo realizzare l'obiettivo di non fare inutilmente decorrere i termini assegnati alle Regioni per definire la normativa di competenza in una sede come questa sento che bisogna anche dire che il nostro impegno però sarebbe vano
Se non si realizzasse una collaborazione strettissima con gli enti locali e le loro organizzazioni potremmo trovarci in difficoltà se per esempio non decollasse con un impegno comune di tutti i soggetti in campo il Consiglio delle autonomie
Un consiglio che abbiamo voluto che per la Regione toscana ha voluto sperimentare per prima nel nostro Paese
Un organo importante a fianco del Consiglio regionale che possa concorrere a costruire una politica istituzionale e una legislazione amministrativa più efficiente nella nostra regione
Sappiamo che già si sono verificate alcune difficoltà incomprensioni ma l'impegno della maggioranza vogliamo dirlo qui è di trovare tutte le forme necessarie per superare insieme le difficoltà confermiamo che questa scelta è per noi impegnativa e che tende a realizzare più concretamente un rapporto di cooperazione tra enti locali e resoconti
Definire questa cooperazione per trovare aspetti istituzionali necessari per governare meglio i cittadini e il nostro territorio ecco
La parte seconda della Costituzione ordinamento della Repubblica che questa parte i sortisca con il modo nuovo
Che dice la Repubblica è costituita dai Comuni dalle Province e dalle città metropolitane dalle Regioni e dalle stato ci convince
è giusta è una scelta moderna necessaria che antepone l'esigenza di un patto tra lo Stato le Regioni e le Autonomie alla definizione che la titolarità di tutti gli altri poteri
Dal Presidente della Repubblica la pubblica amministrazione il Parlamento la magistratura la Corte costituzionale
Qui è il seme dell'idea di federalismo qui e lo sviluppo della cultura delle Autonomie della Prima Repubblica
Questa impostazione profondamente innovativa deriva da una forma di coscienza sulla necessità dell'esistenza di un patto costituente tra lo Stato le Regioni le Autonomie locali
Concernente la ripartizione delle funzioni legislative la ripartizione delle risorse finanziarie l'organizzazione costituzionale centrale dello Stato il procedimento di revisione costituzionale almeno per le parti concernenti la struttura federale della Repubblica
E allora di seguito noi sappiamo oggi che agli articoli cinquantasei e cinquantasette troviamo queste nuove definizioni troviamo anche di seguito all'articolo cinquantotto nell'ultima bozza che è stata approvata in Parlamento la necessità di mettere in evidenza come spetti allo Stato determinare discipline generali in materia e che sono molto ridotte rispetto al testo che era stato originariamente proposto e all'articolo cinquantanove vi è la possibilità di altri corsi alla Corte costituzionale sia da parte dello Stato sia da parte delle regioni per vedere rispettata la materia costituzionale in nelle modalità di definizione delle competenze
Come è stato possibile raggiungere questo risultato
Vi è stata una vera e propria contrattazione tra i gruppi tra i gruppi presenti nella Bicamerale e i rappresentanti dei Comuni delle Province e delle Regioni
Per la prima volta nel nostro Paese c'è stato un fronte compatto e trasversale ai partiti che ha visto insieme sindaci presidenti di Regione e Provincia
In cui dirigono rappresentanti dell'Ulivo ma anche dove dirige il tono e anche dovete visionarli vi sono stati segnali di apertura e modifiche
Sul due punti che sono decisivi e sono contenuti nel testo originario quelle del Senato federale
E quello sulle autonomie speciali per le regioni ciò ha consentito di contribuire
A far assumere un significato concreto alla formula ordinamento federale della Repubblica proposta della commissione bicamerale come titolo secondo della parte della Costituzione con una previsione che riduce le competenze esclusive dello Stato centrale con l'istituzione di una seconda Camera il Senato federale istituita con modalità tali
Da garantire la rappresentanza dei territori a cui affidare le funzioni essenziali di garanzia delle Autonomie e della corretta attuazione
Del processo di riforma in senso federale
Con l'avvio di un processo costituente delle istituzioni territoriali di come
A questo processo tutti gli attori istituzionali sono chiamati a partecipare
Le regioni con il processo di autoriforma per evitare di riprodurre vecchi centralismi molte funzioni di gestione delle Regioni devono essere esercitate da Comuni e Province e la Regione
Deve sempre più qualificare le proprie funzioni di governo secondo il metodo della programmazione concertata con le forze sociali
E nel rispetto del principio di sussidiarietà funzionale istituzionale
E deciso e decisivo come già accennato il ruolo del Consiglio regionale delle Autonomie
è necessaria la riforma degli ordinamenti comunali
In Toscana sono duecentottantasette in Italia sono più di otto mila i comuni non consentono in queste condizioni un esercizio effettivo di dimensione sufficiente per funzioni uniformi
Sarà necessario usare il principio di differenziazione nel periodo intermedio senza attendere la situazione ottimale dal punto di vista dimensionale
La riforma degli ordinamenti provinciali nel testo è ormai chiaro il livello intermedio del governo provinciale costituzionalmente riconosciuto
Dunque il livello provinciale non deve essere più concepito come una proiezione sul territorio dell'amministrazione centrale dello Stato
Ma deve essere inteso come governo di area vasta intermedia fra Regione e comuni e democraticamente eletto
Non possono che essere le comunità locali a definire nei loro statuti la configurazione concreta in termini di funzioni e di assetti organizzativi
Le leggi regionali possono e devono favorire questo processo sulla base di un nucleo fondamentale di competenze fissate con legge nazionale per ottenere il massimo di flessibilità dell'ordinamento sulla base dell'articolazione territoriale mentre le Regioni le Province e Comuni mentre alle Regioni alle Province e Comuni apparso chiaro
Dopo la Conferenza unificata del marzo novantotto che poteva registrare sì una significativa unitaria ispirazione di fondo sia continuata registrare un una resistenza nell'amministrazione dello Stato
Lo Stato i suoi apparati devono affrontare con coraggio e senza ambiguità la parte che li riguarda
Tenere congiunto l'impegno sulle Bassanini sulle conseguenti riforme dei ministeri è fondamentale è per questo che le riforme costituzionali devono procedere non si potrà offrire ai cittadini una rete di istituzioni moderne ed efficienti
Seccate questo collegamento strategico un punto è rimasto costantemente in difficoltà
Ed è il collegamento tra l'indirizzo politico federale l'indirizzo costituzionale amministrativo e la questione fiscale
Nella tradizione toscana vedete da sempre secondo le diverse fasi della battaglia autonomistica nel passato sia avuto chiaro
Che nessuna forma di regionalismo compiuto né di federalismo politico costituzionalmente costruito e in senso amministrativo realizzato può costruirsi senza un autentico federalismo fisco da questo punto di vista
Le proposte presentate sono restate costantemente al di sotto del necessario come gruppi del centro sinistra possiamo registrare
Che è indispensabile dare un segno chiaro nel documento del programma economico e finanziario del governo indicando per cominciare
La compartecipazione di Regioni e Comuni al gettito dei maggiori tributi erariali io preferiva che si andrebbe ad aggiungere alle entrate proprie
Senza aumentare la pressione fiscale le Regioni e gli enti locali a più alto reddito potrebbero non essere più vincolati
Dal sistema dei trasferimenti centrali e nelle condizioni di poter gestire liberamente le loro risorse che derivano dalla maggiore potenzialità tributaria
Per le aree a più basso reddito e per rispettare il patto di stabilità europeo in fatto di conti pubblici si dovrebbe proporre un fondo di perequazione
Per ridistribuire risorse verso le aree più svantaggiate e chiedere un coinvolgimento pieno del sistema delle Autonomie nel programma di stabilizzazione del debito pubblico per affrontare i vincoli europea
è fondamentale accompagnare alla giusta pretesa
Dell'autonomia fiscale la proposta della solidarietà concreta a chi è meno ricco per affrontare più consapevolmente e responsabilmente le scelte per restare in Europa
Questa è l'indicazione prioritaria che l'Ulivo Dan nel nostro Paese questa è l'indicazione convinta che la maggioranza di Toscana democratica ritiene si possa dare dalla Toscana
Dunque per concludere
Dal nostro incontro di oggi la conferma della linea affermata da Regioni Province e Comuni sulle riforme istituzionali
Per la costruzione di uno Stato democratico
Perché riformato nella sua struttura e federale perché assegna ad ogni soggetto istituzionale responsabilità definite e poteri di cui direttamente e inequivocabilmente rispondere ai cittadini
Tutta la nostra battaglia ne siamo sempre stati consapevoli è necessaria per offrire ha un diritto di cittadinanza
Non più astratto un formale il contenuto di una trasformazione della Rete di Poteri perché vi sia davvero sovranità crescente nel sistema dei diritti e dei doveri di tutti i cittadini
è un patto di questa maggioranza per affrontare il futuro
Grazie presidente Dini
Vorrei subito la parola anche perché
Urgenza di riprendere il treno all'onorevole senatore De Luca
Prego senatore presidente si sarà poco più di un saluto
Per impegni precedentemente assunti tuttavia io vorrei affrontare un nodo politico credo che sta attorno a questa vicenda
Il presidente diceva prima le attese del paese di riforma
Ecco io presidente penso che su questo noi dovremmo fare una riflessione
Forse l'iniziativa che che la Regione che voi avete preso mi pare importante perché incominciamo a fare oggi forse quello che dovevamo fare prima
In altre parole naturalmente le responsabilità sono di tutti noi
Cioè
Queste riforme diciamo sono non sono state non abbiamo coinvolto l'opinione pubblica l'uomo della strada i cittadini i nostri elettori non c'è stato un fervore di coinvolgimento naturalmente nessuno poteva pretendere che vi fosse la stessa
Diciamo afflato morale il clima della costituente perché uscivamo dalla guerra di liberazione che aveva visto gli uomini impegnati in modo drammatico per liberare il Paese
Però sicuramente una cambiare le regole di uno stato democratico esige una tensione morale
Che coinvolga più il Paese anche l'uomo semplice al quale noi dobbiamo spiegare in parole semplici che cosa stiamo facendo
E dobbiamo spiegarli che da questa cosa ne discendono conseguenze importanti anche per lui per la sua vita per la sua sicurezza per il lavoro dei suoi figli ecco credo che questo i il fatto che le Autonomie lo che gli enti locali
A sentono il bisogno di discutere di questo argomento che le istituzioni Simoni locali questo io credo che sia fondamentale e quindi tutti noi credo che se vogliamo così come c'è tesa perché c'è la necessità di queste riforme
Però dobbiamo credo impegnarci su questo fronte fatta questa piccola premessa
Altro punto politico io credo che un governo debole che non riesce a dare risposte sui sui bisogni primari dei cittadini e in questo momento il bisogno primario come tutti sappiamo e l'occupazione e la sicurezza
Noi difficilmente abbiamo l'autorevolezza e la credibilità per potere impegnare i cittadini e di lì dobbiamo ora la priorità delle riforme
Credo quindi che le due gambe debbono camminare insieme la gamba del governo e quindi in questa fase
Una maggioranza forte autorevole che recupera piena fiducia e consenso con i cittadini
E contestualmente
Porta avanti il discorso della riforma per migliorare la situazione dello Stato che io sottoscrivo le cose che ho sentito dal presidente prima i cui punti esistono tutti la necessità di conferire poteri alle regioni che al lo a loro volta le regioni che le conferisco agli altri enti devo dire aggiungo anche che i comuni facciano il decentramento non so ognuno ha la sua esperienza però anche un grande Comune un'area metropolitana come Roma alle circoscrizioni che spesso non accade nemmeno questo
Per cui per cambiare degli alberi su una strada bisogna ci vuole la delibera del consiglio comunale
Ecco
E quindi quel cammino va fatto però noi rischieremmo di
Fallire se non i due punti che ho affrontato prima Presidente e cioè il coinvolgimento dei valori dell'opinione pubblica dei cittadini e la priorità anche del governo il governo che deve recuperare sui grandi temi dell'occupazione della sicurezza
Questa credibilità
In dubbio
Che a questo punto le vie che noi vediamo sono quelle indicate nella sua introduzione
E cioè le vie delle leggi ordinarie levi Della centotrentotto che è un cammino anche che ci consente di avere i tempi per poter coinvolge l'opinione pubblica su questo è indubbio che
Se facciamo su questo non è un fallimento credo di chi governa in questo momento ma dell'intera classe politica e quindi credo che anche l'opposizione
Si renda conto di questa di queste conseguenze e in dubbio che il momento è
Maturo perché abbiamo fa affrontato con grande coraggio la sfida dell'Oropa e questa sfida è consequenziale nel senso della governabilità nel senso di istituzioni più efficienti più democratiche che guardano più al futuro
Ecco credo che io concludo il vi ringrazio mi scuso per questa irrispettosa fuga ma oramai necessaria per poter essere presente altrove
E tuttavia ritengo ecco importante e ci tenevo esser presente così per il nostro gruppo per i Verdi perché noi crediamo nella riforma dello Stato anche perché crediamo che lo sviluppo sostenibile la nelle creazione di occupazione di sviluppo in un modo diverso passa anche attraverso questi importanti riforme del nostro Paese
Grazie e mi scuso di questa
Grazie senatore De Luca ovviamente più che scusato perché sappiamo che gli impegni sono impellenti per tutti quanti grazie del suo intervento
Allora adesso
Comincerei un po'anche a dar voce alle istituzioni locali
Il presidente dell'ANCI Bucci si è scusato non poteva essere presente
Però a nome dell'Anci abbiamo un una persona importante per Firenze perché il sindaco di Fiesole che come è noto a tutti è la madre di Firenze quindi è la madre del centro della Toscana
Mi scusino i consiglieri che non sono di Firenze ma comunque purtroppo Firenze ci sono abituati allora il sindaco pesci che porta Lille l'intervento della legge
Pensava il presidente Passaleva dicesse il più grosso sindaco di Fiesole avrebbe avuto ragione sicuramente sto vorrebbe aiutarlo
Ma io credo che l'incontro di stamane sia utile
Se non diventa un'occasione per diventare tutti quanti nostalgici della commissione bicamerale quello che dobbiamo fare capire rispetto a questo evento e non avremmo voluto ma che ormai un dato acquisito che cosa dobbiamo fare tutti insieme perché mi sembra che
Nessuno discuta la strada che è stata intrapresa è quella insomma di avere uno stato inteso in senso generale
Le regioni le province i comuni e via dicendo più più snello meno meno affaticato di quanto non lo sia stato
Nel corso di tanti anni e quindi la strada intrapresa non ci divide ma ci potrebbe dividere il percorso rispetto al quale arrivare a questa a questo obiettivo io personalmente ho qualche perplessità
Dovendo per dovere d'ufficio parlare con tanti cittadini che i cittadini si interessino di quello che accade alle riforme istituzionali
Interessa spesso poco quello che succede nel loro comune dubito che a loro interessi quello che avviene sulle riforme istituzionali bicamerale si bicamerale no
Quindi mi pare mi pare più un dibattito la discussione che appassiona tra virgolette il ceto politico o coloro che si occupano in questo momento la loro vita di amministrare
Di amministrare un ente pubblico
A me pare che tre siano le questioni fondamentali ma la prima è vedere dal punto di vista del lavoro per Parlamento della legislazione ordinaria quali sono i punti a cui siamo arrivati e sviluppare portare in fondo un processo che comunque è stato pienamente abbia io per esempio sono curioso di sapere che Fini aveva fatto la revisione della legge cinquantadue sull'ordinamento dei degli enti locali
Che è stata smembrata suddivisa credo siamo a a tre di distinti disegni di legge che riguardano cose fondamentali non ultima la questione dei servizi pubblici locali
Che evidentemente rispetto al peso che ha assunto questo tema nell'amministrare quotidiano dei comuni di questi ultimi anni credo sia una cosa molto importante cioè che si prenda atto delle novità che sono state introdotte a livello delle singole realtà locali e che il Parlamento emani una legislazione che favorisca un processo di liberalizzazione di esternalizzazione dei servizi pubblici locali così come non può essere sottaciuto all'esigenza di ricostruire un nuovo modello di ordinamento dei comuni rispetto alle ultime leggi che sono state approvate e non si sta a dire quali solo perché i numeri ormai ci son venuti hanno ma noi siamo dentro un decennio dal mille novecentonovanta a oggi in cui sono state introdotte grandi novità normative tutte queste novità sono state accolte con favore con non con disciplina ma con sicuro si sicura soddisfazione sicura volontà di interpretarle attuarle ma certo i cambiamenti sono stati tanti e allora noi dobbiamo avere il tempo materiale per riuscire ad attuare ciò che c'è da attuare a capire ciò che c'è da capire
A modificare ciò che c'è da modifica perché non è escluso che in alcuni casi ci sia anche da modificare quindi sul versante nazionale io credo che un lavoro di ricognizione vada fatto in ordine alla legislazione riguarda Enti locali le Regioni e via dicendo e come dire si dia nuovo impulso a un processo di approvazione di nuove di nuove leggi nuove disposizioni normati
C'è un secondo punto e riguarda invece in sede regionale
La questione dell'attuazione dei Bassanini sui quali il il lavoro iniziato un lavoro complesso
Pesante
Che ha tempi molto ristretti
La regione Toscana ha voluto istituire il Consiglio delle autonomie locali
Credo tanto per essere molto chiari ci sia qualche problema per farlo partire ci son problemi sulla definizione della composizione del consiglio delle autonomie ci sono problemi in ordine a il tipo di legge è stata definitivamente approvata dal consiglio regionale
Cosa su cui non abbiamo come ANCI sollevato alcuni dubbi alcune perplessità in merito alla stesura di questa legge e al il testo conclusivo non ci convince fino in fondo
Per una serie di ragioni che sono state in vari circostanze dette tuttavia riteniamo e quello dell'istituzione del Consiglio delle autonomie sia un'iniziativa da di cui approfittare perché oggi noi bisogna passare da un sistema in cui i Comuni le Province avevano un atteggiamento rivendicativo nei confronti dello Stato nazionale e della regione ha un atteggiamento e ha un carattere di cooperazione
Nel senso che dobbiamo cercare ti istituire forme non sporadiche
Ma costanti di rapporto tra il sistema delle Autonomie locali la Regione per attuare la nuova legislazione in materia di deleghe di funzioni e di conti
Questo è il senso l'istituzione del Consiglio delle autonomie non esaurisce naturalmente i rapporti tra la Regione e le rappresentanze delle delle autonomie locali c'è un lavoro prioritario vedere svolto sulla base di un protocollo d'intesa è stato siglato tra la Giunta regionale l'associazione delle autonomie locali in ordine alla definizione delle proposte di legge
Il ruolo del Consiglio Dotti le Autonomie quello di esprimere pareri una parte obbligatori una parte facoltativi rispetto alle proposte di legge sono giacenti in Consiglio regionale
Su questo oltre ai dubbi sulla stesura definitiva della legge è stata approvata e sulla quale io credo siamo abbastanza consapevoli del fatto che questa legge andrà rapidamente rivista rapidamente rispettato le scadenze la prima è quella del nuovo dell'approvazione definitiva del nuovo statuto regionale che credo all'esame del Parlamento e dall'altra alle elezioni che ci che ci sono e ci saranno
La primavera del novantanove per quanto riguarda Comuni e Province la primavera del due mila per quanto riguarda le regioni e quindi come dire questa legge nel prossimo mandato amministrativo o nella prossima legislatura dovremo farla in modo diverso
Tuttavia ecco è un'occasione quella di aver definito un protocollo d'intesa da una parte un Consiglio delle autonomie locali dall'altra è stato definito due punti certi non sporadici ma
Sicuri e di confronto e di cooperazione tra la Regione e il sistema delle autonomie locali io su questo credo sia iniziato a lavorare seriamente ciò la posizione di tempi se lo vogliamo rispettare pedissequamente le le le scadenze di Bassanini che sono scadenze sereno scadenze di quelle fittizie sono scadenze vanno rispettate credo sarà molto difficile che vi possa essere una consultazione adeguata del sistema delle autonomie locali i tempi sono tanti
Come dire che non dipendono dalla Regione ovviamente ma sono tanti il cui rispetto non consentirà un vero e proprio no un vero e proprio confronto tra la regione il sistema delle Autonomie locali però ecco noi vediamo l'attuazione delle Bassanini
E e non solo come una grande sfida di riforma della pubblica amministrazione locale
La prima riunione abbiamo fatto la Giunta regionale su questo ha prodotto non solo le cose che diceva
La presidente Dini all'inizio cioè queste leggi contenitore che dovranno ospitare l'attuazione dei Bassanini ma produrrà di conseguenze a cascata necessità di una serie di modifiche Allergy esistenti io credo siamo intorno ad una ventina di leggi regionali che dovranno essere da qui al trenta di settembre
E forse oltre e speriamo oltre approvato e quindi un grosso lavoro grosso lavoro di riordino che non parte completamente da zero perché in qualche modo c'è stata l'esperienza della attuazione della legge regionale settantasette sul riordino del sistema dei poteri locali l'esperienza con l'uscita ed ombre come spesso avviene scosse su materie così complesse però comunque un'esperienza che ha dato alcune indicazioni di lavoro la terza questione come si muovono gli enti locali all'interno di questo processo di riforma ora a me pare che tre siano le questioni principali la prima è quella di riuscire a portare avanti un processo non di aggregazione dei Comuni io trovo che questa ipotesi sia un'ipotesi che va lasciata all'autonomia delle singole realtà comunali
Ma un processo comunque di individuazione di modelli gestionali e di forme di aggregazione
Flessibile e dinamico ma che comunque faccia sì faccia sì che si trovino economie di scala adeguate per la gestione di determinati servizi pubblici locali cioè non è pensabile che i comuni viaggino da soli non è pensabile che ci sia qualcuno che decide per loro qual è la zonizzazione più adeguati
Cioè io sono una zonizzazione flessibile
Dall'altra cioè la questione di riuscire a interpretare i rapporti con i cittadini su questo abbiamo bisogno di cittadini più consapevoli rispetto a tutte queste dinamiche di novità che vengono introdotte e allora la funzione della comunicazione come lei aveva per il cambiamento anche a livello locale non sarebbe pensabile cioè un comune che non dialoga con i suoi cittadini che non interpreta il nuovo insieme alla cittadinanza e fa anche un opera di accrescimento civile dei cittadini
Per riuscire a portare avanti concretamente questi grandi processi
Di Reforma
E infine cioè la questione
In pochi rivendicazionismo non non non ce lo vediamo completamente mai di dosso ma ce la faccia delle risorse economiche e delle risorse umane per gestire questo grande processo di cambiamento e le Bassanini niente si dice a questo proposito probabilmente questo sarà il tema più complesso il tema su cui bisognerà che la Regione
Investa più di quanto non si sia fatto finora cioè non è pensabile che ai comuni e alle Province e alle Regioni arrivino più compiti e funzioni
Che ci siano meno soldi te meno personale per gestire il rischio perché poi sia un processo non raggiunge i risultati che ci siamo
Va
Grazie sindaco pesci va be'intanto comunico che
Ha telefonato la senatrice Bucciarelli scusandosi per non essere presente a Roma con una delegazione di cittadini Pratesi
Ha mandato un fax l'onorevole Giuseppe Matulli
A nome della dell'undicenne
Si scusa per non essere presente dovuto andare alla seconda conferenza nazionale della montagna promossa dal CNEL
Nel suo messaggio
Si dichiara dispiaciuto di non poter partecipare oggi ma disponibile a dare il suo contributo anche in altre sedi naturalmente sottolinea l'importanza della centralità del tema della montagna
Hanno telefonato anche scusandosi per non esser presenti l'assessore bene speri e la presidenza del consiglio comunale di Firenze Daniela lastrina e infine ho qui un altro fax del sindaco del di Rosignano Marittimo Gianfranco Simoncini anche Luís si scusa perché aveva un altro importante riunione proprio sulla attuazione dei decreti Bassanini bene allora possiamo proseguire ritorniamo in Parlamento
L'onorevole Carlo Carlini
Che
Qui presente tra noi e lo ringrazio per essere venuto
Poi essendo un dovuto andar via e l'onorevole Nencini mi ha detto di aver lasciato il suo messaggio
Però non vedo qui al consigliere Caciolli se qualcuno potesse ecco se qualcuno potesse informarlo allora intanto la parola all'onorevole Carli grazie
Io ringrazio voi ringrazio toscano democratica per avere promosso questo incontro
In un momento particolare della ditta politica anche riti istituzionale
Lamento in cui il processo riformatore dato dalla commissione bicamerale avuto uno stop per responsabilità di Silvio Berlusconi lui questo dobbiamo dirlo continuamente ribadirlo perché il Paese
Ha bisogno di una ammodernamento della propria architettura costituzionale ed istituzionale
Una forza politica in particolare un leader il leader dell'opposizione ha ritenuto di fermare questo processo per ragioni che crediamo non appartengano tanto alla novità politica quanto più da dinamiche di parte quanto meno di partito se non diciamo dalle condizioni in cui si viene a ritrovare nei confronti del rapporto con la giustizia il capo dell'opposizione
Tuttavia noi abbiamo credo il dovere e la responsabilità
Di spingere perché il processo riformatore vada avanti il lavoro compiuto dalla commissione bicamerale dal suo presidente Massimo D'Alema che con grande pazienza e tenacia è riuscito insieme alla Commissione bicamerale e direi con grande responsabilità a parte
Dirle quasi tutti i leader quasi tutti i leader di presentare al Parlamento una proposta organica di riforma
Credo che questa sia la prima volta che il Parlamento ha iniziato a esaminare rivolgo al costituzionalista leopoldo Elia Grande Maestro in diritto costituzionale credo che la prima volta in Parlamento dalla sua costituzione Parlamento repubblicano
Abbia avuto la possibilità di esaminare una riforma organica di proposte
Lasciando inalterata la prima parte lasciando inalterati i valori fondamentali
Della nostra Costituzione che anche qui è bene Riva dirlo Natta
Dalla Resistenza da i valori della Resistenza
Da coloro che si batterono con forza in incisione nel nostro Paese per riportare intimità sovranità alla nostro Stato dalla nostra comunità nazionale ecco che allora anche attraverso questa iniziativa l'impulso deve come a dire trasferirsi sia nei partiti e sia in sede istituzionale nel Parlamento noi riteniamo che il percorso
Previsto dall'articolo centotrentotto della Costituzione deve essere ripreso perché già nella precedente dittatura iniziamo anche il processo di revisione costituzionale ha attraverso il percorso dell'articolo centotrentotto
Visto che la Bicamerale non può più andare avanti nei propri lavori per questo impedimento che ha posto Berlusconi noi dobbiamo comunque di attivare il percorso dalla centotrentotto dell'articolo centotrentotto partendo da i lavori da nel i risultati importanti dalle scelte importanti che la commissione bicamerale aveva affronto
Io mi permetto di sottoporre alla vostra attenzione e quindi poi anche al Parlamento
Alcune proposte di modifica costituzionale e istituzionale che noi lavoristi e in particolare l'onorevole Valdo Spini avevano presentato fin nella precedente legislatura e che noi abbiamo ripresentato
Cornello l'inno nazionale pacchetto Spini il pacchetto Quadrifoglio delle riforme costituzionali e istituzionali che partono dal un assunto peraltro oggi largamente condiviso ma quando fu presentato non era condiviso così in maniera larga dall'elezione diretta del Presidente della Repubblica
Direi che le la nostra componente minuscola componente ma su questo credo che si possa dire oggi con orgoglio che avevamo visto bene nelle rifarsi a un filone culturale importante che del socialismo liberale che fin dalla Assemblea costituente aveva posto
Elezione diretta del presidente ripubblicò comunale punti importanti forti
Oggi credo che questo sia largamente condiviso con quali poteri poi proponiamo che sostanzialmente i poteri del presidente La Repubblica vengano mantenuti così come sono attualmente ma attraverso l'elezione diretta evidentemente il presidente Repubblica assume una legittimazione riversa dobbiamo dire che nell'evoluzione delle questo di
Rapporto con i rabbiosi i dirigenti locali Lazio molto buona giornata
Se però nell'altro modo poi alla fine ci troviamo sicuramente inchiodati ad un risultato che se passa il referendum può portare lo dico sinteticamente perché non voglio portare via molto tempo a una situazione paradossale di coalizione battuta che però risulta vincente per il meccanismo di recupero soprattutto laddove c'è molto equilibrio dei secondi non eletti
Questo è il primo problema e d'altra parte senza nessuna assicurazione nemmeno in quel caso che si possa sul piano politico superare il turno unico
Questo è il problema che io vedo poi capisco anch'io anche a me capita di fare le battute sul fatto che la parola scorporo tende a evocare attività di varia natura fisiologica non solo va bene però la cosa può è rappresentare comunque un primo passo in direzione di quel rafforzamento del logica bipolare e maggioritaria del nostro sistema che non comunque non butterei via però detto questo
Su questa questione referendum non è né che si lanciano anatemi né che si fanno le guerre sante c'è un confronto si decide liberamente la cosa fondamentale e ripeto che si tengano fissi questi due punti rafforzare il bipolarismo ancora fragile del nostro Paese andare verso una logica maggioritaria e soprattutto fare delle riforme che restituiscano fiducia e potenti ai cittadini nei confronti delle istituzioni
Grazie onorevole Domenici
Tranci chiedo ancora se c'è qualche intervento dall'aula per poi darei la parola al professor leopoldo Elia va be'
Allora grazie
Via
La proroga allegra
Ma
La la vicenda
Del bicamerale e ha
Dato un
La scossa per
Eravamo arrivati molto vicino soprattutto in materia di rapporti di Stato Regioni Comuni del titolo quinto eravamo ci eravamo avvicinati molto a una soluzione che come è stato detto ora dall'onorevole Dominici anche per merito dell'accordo insomma tra
Regioni presidenti di Regioni i sindaci delle grandi città e i ANCI eccetera era
Era stato diciamo acquisito ecco acquisito
Direi prima in Commissione bicamerale poi in Aula in Aula della Camera quindi io
Capisco il
Disagio i l'amarezza
Fermata per questo stop
Che certamente può investire se non sappiamo gestire
Nel modo giusto i passaggi poi investire
In parte e riguarda le riforme costituzionali
E anche la parte residua della legislatura che però non è breve in
Teoria diciamo almeno in potenza potrebbe consentire una ripresi
E diciamo non dobbiamo scoraggiarci ma prima di tutto non dobbiamo scoraggiarci
Facendo dei paragoni sbagliati con la Costituente
E la costituente del quarantasei quaranta
Godeva di un situazione privilegiata
Punto di vista su cui si Arrow
Toccherà a forma di governo anche se sappiamo che c'erano altri motivi non era solo la forma di governo cerca
Però i costituenti
Erano in Assemblea disaccordo sulla legge elettorale che pure conta molto
La dinamica politica salvo inaudito l'uninominale praticamente quasi tu
Erano per la proporzione
Erano d'accordo sulla forma di governo l'ordine del giorno terrà Sisters bere quarantasei a favore del governo Parlamento
Fu votato a larghissima maggioranza c'era Calamandrei che sosteneva ma sosteneva che cosa non è
Bensì al lirismo diciamo francese tanto meno quello di Weimar ma a quello americano che lo statunitense quindi è una cosa molto diverso da
E che non è facile
Trasferire
In Europa dove c'è la disciplina di voto in Parlamento mentre in America
Che ha negli Stati Uniti d'America praticamente la disciplina di voto
Non c'è quindi voi capite a differenza abissale per
Queste riforme e quando il dissenso c'è
E le diciamo
Pure sono gravose per
Dare valore alla rigidità della Costituzione
Le riforme sono sono difficili dei gol fu sconfitto su sul sulla proposta di riforme
Che comprendeva la riforma seleziona
Nel sessantanove comprendeva un inizio di regionalizzazione e cioè decolla fu sconfitto eppure che diciamo aveva certamente un
Prestigio che si era logorato corso San Colts quel modo coi morti del sessantotto però era sempre un prestigio molto elevata il suo successore Pompidou
Veniva una proposta che tu
Avrebbe evitato le coabitazioni tre quadri trazioni voleva ridurre da sette anni a cinque
Periodo Stella presidente la durata in
Il presidente Repubblica e e
La riforma
Fu proposta ma
è ancora lì dal mille novecentosettantaquattro è su un binario morto ecco quindi in America alcuni emendamenti che hanno bisogno sapete che
Nel dare la costi
Cana ci vuole il consenso dei due terzi degli stati membri procedura si prolunga per molti anni
Quindi diciamo non non scoraggia però
Facciamo anche un esame serio ecco del per
La solitudine del costituente di questa o del revisore di questa volta
E più diciamo più grave che non la solitudine del costituente nel quarantasei perché dopo cinquant'anni d'esperienza democratica
Ittiti referendum di che non si sia
Usciti a coinvolgere di più poi ci sono anche gli astensionismo i di queste elezioni a coinvolgervi non è pubblica certo è un fatto che ci deve
Non ci deve far imboccare strade sbagliate e io son d'accordissimo con l'onorevole Domenici che il la diciamo la Costituente oltre che di dubbia di dubbia costituzionalità difficile Conte in lento solo alla seconda parte della Costituzione ma soprattutto Ricci moltiplica eredi dei problemi
E sarebbe eletta con la proporzionale ora se non siamo riusciti nemmeno questa volta con una camera
Più selettivo col col maggioritario per il settantacinque per cento a superare questi Ampa
Certamente non sarà più facile farlo con una con un'assemblea
Con con la proporzionale oltre i tempi oltre tutte le questioni del caso e certo bisogna
Fare era appunto un'opera di convinzione e anche di chiarificazione il caso del referendum apre una
è un caso da manuale dico
Fusione che la radio ci sta pro
Andò la radio la televisione di magra inviti che noi abbiamo fatto per
Elettori non
Ciò che si abroga il la quota proporzionale possono venire fuori dei risulta
Così cervellotici per cui si può arrivare a un esito peggiore della proporzionale sommando diciamo i voti che l'opposizione minoritaria nei collegi potrebbe a vere con i risultati
Ricci ottenuti da candidati non collegati potremmo avere il rovesciamento addirittura dei risultati che si sono avuti nei collegi nei collegi o li
Quindi atto
Locazione della proporzionale
La Procura il la quota del venticinque per cento righe e non è eliminabile e viene gestita in modi assolutamente imprevedibili assolutamente diciamo cervellotici diciamo pure prendiamo il Prof ma delle sostituzioni con questo criterio puramente numerico un deputato del dell'Ulivo sarebbe sostituito da un detto
O dal Polo perché subito dopo viene numericamente X invece di y quindi attenzione a queste fra queste diciamo così tranelli ecco che linguaggio circolano nel linguaggio ma poi confondono le idee
Per quello che riguarda il tema nostro soprattutto della forma di Stato ecco io dico che bisogna certamente
Una decisione di fondo tra poco su
E lo che riguarda l'articolo centotré
Cioè noi possiamo utilizzare a fondo il la legislazione vigente ma certo non possiamo eleggere direttamente i presidenti delle e le regioni senza una modifica costituzionale anche se la legge elettorale ha portato molto vicino diciamo a un'investitura diretta del dell'iter
Diciamo
Per la carica anche se non c'è una candidatura Espresso la presidenza della Regione però ecco per altre cose ancora più anche più
E il riparto delle competenze certamente c'è bisogno della modifica costituzionale ora noi dobbiamo deciderci sulla base di questa esperienza a una scelta molto gravosa e molto rischiosa
Ho Noemi diciamo vogliamo puntare come abbiamo fatto fin qui su un largo consenso che molti scambiano Point lo spirito costituente
Non sempre coincide
Che alla alla Costituente abbiamo avuto anche delle decisioni prese abbastanza di stretta misura qualche volta ma o noi diciamo puntiamo su una maggioranza larga io allora dobbiamo essere
Pronti siamo sopra esposti al pericolo come questa volta che una delle parti anche se non ci fosse stato il la famosa scena eccetera ma
Dei Nunzi laico si ritenga per ragioni sopravvenute adesso non entrano i motivi ma anche seri possiamo intuire e e diciamo e denunzia l'accordo allora cade il tentativo sentite
Di modificare la Costituzione oppure affrontiamo il rischio di un referendum
Anche di misura abbastanza stretta come fu monarchia repubblica insomma come sono stati alcuni referendum di questo periodo perché perché col centotrentotto come sapete e c'è la possibilità di chiedere il referendum se non si raggiungono i due terzi
Dei voti nella nelle camere nel per nella seconda deliberazione
E allora ecco questo su questo bisogna riflettere anche perché
La questione si sta politicizzata dopo molto anche per quello che riguarda Stato-Regioni malgrado queste intese positive e che noi abbiamo recepito alla alla commissione la commissione quasi
Un po'anche non dico proprio a scatola chiusa ma certamente attribuendo grande valore a questa intesa tra i presidenti
Delle regioni lanci e Luppi eccetera ora
Perché dico sì da molto politicizzato era già nata molto politica tutta la dialettica della che si è svolta nel comitato che io presiedevo condono offrì al relatore e ha visto in pratica una partenza troppo dominata dal federalismo cosiddetto competitivo in cui sembrava che dividendosi le competenze tra Stato e Regione
E che poi si va alla Corte costituzionale
Questo
Siamo riusciti a superarlo questo federalismo ugualmente competitivo e invece a passare a un federalismo cooperativo almeno nei limiti del possibile anche perché si è rivelata un'illusione
Quella di poter dividere nettamente le competenze voi vedete che nel comma secondo dell'articolo cinquantotto
Si fa ricorso a queste discipline generali età queste norme generali in materie importantissime
Che riguardano
Diciamo l'insegna riguardano l'istruzione
E non potevamo fare diversamente perché vincolati dall'articolo trentatré della Costituzione come potevamo togliere allo Stato la disciplina generale
E in materia di istruzione avremmo violato i limiti che c'era o c'erano posti dalla legge costituzionale avremmo violato
Appunto questo questa barriera che c'è stata posta quello è l'esempio più classico ma ce ne sono altri poi è chiaro che qualcuno non s'accontenta nemmeno così dice ma come le grandi infrastrutture
Lo stato in tutti i Paesi federali
L'Energia la produzione dell'energia eccetera ecco ci sono state delle resistenze forti perché anche gli Stati federali come la Germania
Come la Svizzera questa materia anche sul piano amministrativo aree gestita dallo stato centrale
Ora abbiamo superato la questione del federalismo competitivo del federalismo duale che nascondeva che cosa nascondeva la dialettica nord-sud
Gli esponenti del del sud
Erano impauriti dal linguaggio
Violento della Lega e dai propositi che anche esponenti che intellettualmente dovrebbero essere molto più prudenti come l'onorevole Tremonti l'onorevole professor Tremonti
E stavano facendo balenare in materia di di finanza in materia di federalismo fiscale e così via superata questa fase ci siamo trovati poi con le oscillazioni un po'del relatore di D'Onofrio
Che ritornava sempre ch'su questa questione dei patti tra regione è stato per fare
Gli statuti che si occupassero non solo dell'organizzazione ma anche delle competenze anche delle competenze
Da ripartire tra lo stato e e della regione
E devo dire che anche questo è un punto molto delicato che non a caso non era contenuto negli accordi tra presidenti delle regioni e e e e grandi sindaci ma
Derivava da un emendamento che sembrava un emendamento Bressa boato quello sudista tutti
Ad forme particolari di autonomia speciale che sembrava diciamo abbastanza eccentrico
Pensato a favore del Veneto del Nord-Est c'è a un certo momento ad un certo momento cos'è accaduto è accaduto che avvenuta la la la la fusione tra la posizione di di D'Onofrio
E e quella un poco di tutta la destra che ha ritenuto di poter inseguire la lega con questi statuti speciali che hanno suscitato un certo timore ma malgrado questa l'abbiamo lasciati passare ma un certo timore perché se tutte le Regioni del Nord adottano uno statuto standard
E noire
Prepariamo la base prepariamo lo zoccolo su cui si può inserire anche un tentativo leghista di così di Padania di costruzione della Padania più forte di quello che non sia avvenuto finora
Ecco è una materia come vedete di grandissima
Di grandissimo rischio
Politico e in diciamo questa pausa di riflessione poco non sentirci anche alcuni aggiustamenti alcuni miglioramenti non eravamo riusciti ad affrontare in aula il federalismo fiscale perché perché naturalmente c'è una tendenza leghista ma che tende a diffondersi anche nel Polo
E a tutta a favore diciamo di un di un concetto di restituzione lo Stato dovrebbe restituire non si sa quanto di quello che premeva fiscalmente ora
Come se e diciamo le entrate fiscali fossero predestinate tutte
Alla Regione che so io me mentre Stato enti locali e cioè hanno poi da far fronte a tutta una serie di compiti e e allora
Si ripropone qui un grosso problema di fondo che riguarda anche proprio i rapporti tra strade John e e e comuni
Ecco fino a che punto
Si deve dare alla Regione come io credo una possibilità
Di di equilibrare con una congrua disponibilità di mezzi riequilibrare tra zone più povere zone più ricche della regione
Pensate alla Liguria i comuni Riggio Muni diciamo tipo Sanremo tipo e e invece i Comuni della della collina
Che tendono a essere sempre più spopolate i sempre più abbandonati Lecce allora
La Regione avrà questa possibilità noi finora abbiamo vissuto in un compromesso
Con la legge Bassanini l'abbiamo un po'inventato anche in Parlamento il criterio cioè un doppio binario
Per le materie del centodieci a sette è la Regione che distribuisce ai comuni
Se ce la fa impenitenti e io vi auguro certamente voi ce la farete e di allocare ai Comuni alle Province a seconda dei vostri giudizi circa la loro idoneità la loro efficienza
Ecco al allocare queste competenze mentre nelle altre materie fuori del centodiciassette lo Stato che delega perché con decreti legislativi può attribuire a Regioni a a Regioni Comuni Province le competenze ma a livello regionale
A livello per meglio dire di revisione costituzionale questo doppio binario non essendoci più centodieci assente
Non avrebbe più un un riscontro
Non abbiate il principio del parallelismo probabilmente non è più idoneo perché abbiamo dato tutte le grandi poteri amministrativi ai comuni
E quindi non possiamo fare batte il parallelismo
Potere potere diciamo legislativo eccetto e potere
Amministrativo e allora ecco dobbiamo sforzarci di approfondire un criterio che specialmente nei riflessi rimasti più oscuri meno garantiti ci sono solo rinvia alle leggi per poteri amministrativi e per Poteri in materia di fiscalità e dobbiamo effettivamente se vogliamo fare un'iniziativa con il centotrentotto dobbiamo chiarirci bene le idee su questi punti perché il rimprovero che ci ha fatto anche la dottrina e specialmente in materia amministrativa di a vere
Trovato delle soluzioni al vento in cui tutto è rimesso a leggi ordinarie e che non danno che sono di per sé e non danno una garanzia costituzionale concludo
Dicendo che dobbiamo riflettere bene non dobbiamo fare dei lo diciamo stavolta erano giustificati delle pareva che l'accordo si fosse
Poi c'è stato chi ha denunziato all'accordo stavolta
Noi dobbiamo prendere delle iniziative serie che non sono delle manifestazioni dimostrative di buona volontà dobbiamo se ripartiamo dobbiamo cercare
Di
Aggregare consenso fin dall'inizio perché si è visto che le soluzioni a metà strada o non si trovano o o o non reggono e allora
Ecco dobbiamo lei ha infatti si un po'a uno sforzo ha un doppio livello uno risolvere i problemi rimasti aperti nella elaborazione
Di questioni di quest'anno e mezzo traendone degli insegnamenti se non semplicemente dicendo come più volte ho sentito qualcuno dire basso nubili e dei professori per
Decritta riti che che non reggono e cioè alcune critiche non reggeranno ma ce ne sono altre che meritano di essere considerati
E poi infine riprendere lo spirito costituente che non è il consenso che è necessario per fare approvare le leggi ma lo spirito che vive nell'opinione pubblica ora la gente deve capire che dalla riforma di questo di questa parte della Costituzione
Dipendono dipendono coi vari principi sussidiarietà eccetera
Differenziazione dipendono servizi migliori ne dipende la qualità dei dei delle prestazioni ai cittadini i cittadini devono sentirsi profondamente coinvolti come beneficiari
Di della riforma ma anche come
Diciamo in una vasta in una vasta rete di personaggi come operatori della riforma noi facciamo appello a una mobilitazione
Di amministratori di imprenditori
Di professionisti per che questo Paese
Abituato ad attendere troppo da Roma dal anche da Firenze forse qualche volta ma si risvegli in tutte le sue articolazioni sia mobilitato si senta mobilitato
Per appropriarsi
Delle riforme
E e della guida del Paese della vita che non che oramai non si esercita più da stanze di bottoni che non funzionano dal centro
Ma che ho diciamo si fanno valere qui in periferia
E qui in un contatto molto più ravvicinato con i cittadini o non sono in grado
Di cambiare una realtà che va sempre più dequalificante sì allora ecco facciamo in un periodo relativamente breve
Facciamo un esame serio approfondito sia di quello che abbiamo fatto sia di quello che è opportuno fare scegliamo il mezzo migliore
Scegliamo anche il rischio se necessario anche il rischio del referendum ma sapendolo ecco non spaventando sì poi a metà strada perché lo dobbiamo sapere prima oramai non c'è più consentito di diciamo di ritirarci una volta che ci mettiamo di nuovo su questo cammino io mi auguro che il contributo delle regioni il contributo delle associazioni degli enti locali
Dia un sia un apporto veramente di chiarezza che chic lumini di fronte alle decisioni gravi e serie che dobbiamo prendere grazie
Grazie professore io per questo suo intervento così chiaro illuminante
Adesso intervento che anche conclusivo la parola al presidente Vannino Chiti grazie
Ma io credo che
Cento tutti noi comunque c'è e ci sarà sicuramente me
Un elemento di amarezze nelle mento di preoccupazione
Per le vicende della Bicamerale proprio perché io sono convinto che eravamo vicini a un traguardo positivo sicuramente eravamo vicini a un traguardo positivo quanto si riferisce alle federalismo in cui c'era stato un un Progetto ormai nelle grandissima parte concordato con molte regioni con l'associazione dei Comuni e delle Province come ricordava ora professore via prima Dominici
E anche perché
Diciamo la Bicamerale è stata fatta è stata affossata con un'operazione politica perché
è insostenibile zone vorrei fare dei dibattiti in tutti i piccoli centri non sono di grande cioè il fatto che si affossa la Bicamerale
Perché il pre tre poteri del Presidente della Repubblica eletto direttamente non c'è quello di non sciogliere qualunque cosa succede nei primi due anni il Parlamento e di poterlo sciogliere a suo piacimento
Nei successivi nei successivi quattro quindi c'è un carattere di strumentalità e anzi no di di operazione politica non di strumentalità di operazione politica
Consegnata che ha poco a che vedere con lo spirito costituente con in mezzo il problema
Credo anch'io ma su questo stare attento
Certamente le prime lezioni che ci sono state non hanno fatto pagare un prezzo di questa operazione
Ma le prime lezioni che ci sono state al di là dei risultati diversi per noi come centrosinistra tra le une e le altre hanno dato un segnale tutte quante che deve essere letto con estrema preoccupazione la grande disaffezione Forte io poi non so quanta inciso questa vicenda ma certo non sarà stata neppure del tutto neutrale ininfluente compresa quella di ieri nel Friuli
Io temo queste infatti secche nei cittadini che non sapevano i particolari non siamo riusciti a coinvolgerli oltre particolari neppure di più come invece sarebbe sempre importante fare
Tuttavia i cittadini italiani secondo me più di quanto si ritenga avevano chiaro alcune grandi
Sento no qui non hanno bisogno di conferenze sento non nella loro vita quotidiana che c'è un non funzionamento dello Stato in tutte le sue articolazioni
Questo lo sento
Poi se lo possono prendere con il Comune sa possono prendere con la Provincia e con la Regione possono dare la colpa lo Stato ma avvertono e avvertono in maniera crescente il non funzionamento del nostro Stato in tutte le sue articolazioni
In secondo luogo avevano capito
Che c'era un disegno non avventuroso ma un disegno politico in cui alcune forze dicevano
Si può si progetta con una grande intesa come si deve fare nei cambiamenti alla Costituzione ma si progetta una modernizzazione un cambiamento profondo del nostro Stato si progetta un'Italia più europea ecco
Forse hanno semplificate proprie capito così avevo però ha colto colto questo del disegno e ora vedono che questo disegno è venuto meno e di fronte a questo si interrogano
Se c'è uno spazio per la fiducia o se prevale la sfiducia e la rassegnazione
Se c'è una credibilità nuova che posso avere una classe dirigente oppure oppure oppure appunto la disaffezione allora io credo che noi dobbiamo collocarci qui una classe dirigente non fa il referendum sui bisogni di un Paese
Una classe dirigente deve sapere avvertire bisogni del Paese e una classe dirigente vince o perde una coalizione vince o perde secoli e quali sono i bisogni del suo paese e li risolve nel modo giusto
Non credo alta temperie politica e quando fu decisa l'Italia in Europa
O la collocazione nell'alleanza occidentali dell'Italia ci fosse certamente c'era c'era una grande temperie positiva discussione di partecipazione ma non credo che cittadino per cittadino questi problemi se però
Si avvertivano quali erano le grandi passi dei grandi coordinati di scelte di un Paese e si sapeva prendere delle decisioni che lo collocano oggi noi dobbiamo fare altrettanto dobbiamo fare altrettanto lo dobbiamo ripeto ripeto deve inventare le vie le scadenze e certo perché ne va della credibilità degli esiti di un percorso ma dobbiamo dobbiamo assumerci chiesto io credo dal punto di vista ore nostro proprio del centrosinistra e delle riforme
Che ci voglia una nostra iniziativa io non sono d'accordo con una considerazione anzi che faceva Fabio Evangelisti ritengo che sarebbe un errore farlo secondo cioè se noi dicessimo questa legislatura ormai è la legislatura noi dicessi questa legislatura ormai l'ha già detto Berlusconi la legislatura delle riforme a Costituzione vigente
Non si può tentare non si deve provare a dare questa risposta di cambiamento costituzionale
Alla per cambiare lo state adeguarlo ai bisogni dell'Italia in Europa bisogna cittadini io penso che noi messe prima mese dopo staremmo segnando la fine di questa legislatura resistere perché questa legislatura vive
Come non abbiamo messo nel programma Ulivo non solo Toscana democratica vive anche di una tensione riformatrici
Di riforma costituzionale quindi va perseguita fino all'ultimo secondo sino all'ultimo minuto e in ogni caso deve vedersi chiaramente chi e quali riforme vuole chi e quali riforme non vuole al limite impedisce di fare perché anche così cresce l'incontro l'incontro con un Paese con i cittadini con le loro organizzazioni
Anche poi le verifiche nelle varie scadenze elettorali che ci sono io penso che sia indispensabile iniziativa del centro sinistra
Io ritengo che questa sia stata uno dei punti di carenza della vicenda della Bicamerale
Prendiamoci sono persuaso
Che le riforme costituzionali vanno fatte con un grande patto maggioranza opposizione
E quindi era giusto all'inizio andare con dei punti di riferimento comuni ma coinvolge anche gli altri insomma la la giusta trasversalità democratica
Ma io ritengo l'ho anche detto che nella fase finale quando si era alla Camera deputati
L'Ulivo doveva stabilire
I punti di fondo alcuni CERM quindi erano venuti da quel confronto e salette su quelli
A vere un'azione forte di tenuta parlamentare non singole anche l'iniziativa nel Paese non so poi
No non credo che di fronte a una decisione come è stata presa come è stata portata a termine insomma maturata non cambiava niente rispetto alle decisioni come è stata fatta
Finire la Bicamerale si può far finire in qualsiasi momento
Qualunque cosa facciano quelli che vogliono invece andare in fondo però forse un prezzo maggiore alla rottura poteva essere pagato allora bisogna ricavi rispetto imprecisa are degli obiettivi fondamentali comuni
Che su cui ci possiamo muovere nel confronto con gli altri comunque anche sfidando gli atti di un confronto speriamo positivo e costruttivo con gli altri
Anche perché io non penso non ritengo possibile che sia separabile nell'azione riformatrice che siano separati i contenuti
Le le cose che ci ha detto il responsabile
De Luca responsabile io non penso che quell'operazione cioè non sono separabili nell'azione riformatrice oggi nel nostro Paese contenuti che sono
Quelli del lavoro della sicurezza della scuola della sanità che devono coinvolgere fortemente noi maggioranza il Governo eccetera da quelli del cambiamento dello Stato
Perché ognuno di questi contenuti che ci devono essere certo se si non devono essere separati nessuno dei presenze eppure nel senso di dire si fa soltanto il discorso di riforme costituzionale non dev'essere per perché ognuna di queste si tiene
Le riforme costituzionali servono a darci uno Stato che funziona è uno Stato che funziona è uno Stato in cui i contenuti della politiche le priorità appaiono effettivamente tali si distinguono anche di coalizione
Non siamo approssimativi e affaticati sia che si debba raggiunge l'efficienza sul lavoro l'efficienza sulla sanità o o l'efficienza su qualsiasi altra cosa ma io penso che
Ci sono di fronte a noi
Tre strade che dobbiamo proporci di verificare e di seguire come Ulivo come centro sinistra la prima è quella di una gestione positiva della Bassanini c'ha insistito la presidente di nella sua introduzione è comunque questa una grande scadenza qui stiamo facendo fronte
Bisogna fare uno farci fronte in modo positivo
Sapendo anche qui io almeno di questo sono convinto che anche questa riforma importante a Costituzione vigente rischia di a vere il fiato più pesante se viene meno
La la prospettiva anche della riforma costituzionale anche questa importante tenerla è un ponte sul ecco un ponte su ma il ponte bisogna che arrivi sull'altro lato della strada difficilmente se avessimo discusso della Bassanini senza la prospettiva delle riforme costituzionali avremmo registrato i punti di intesa come sono stati registrati lo voglio dire perché ebbene Titti la Bicamerale servita molte servita due anni di governo al di là della sua conclusione è servita anche le riforme costituito alle riforme
Dello Stato a Costituzione vigente
Sulla Bassanini che noi dobbiamo attuare
Con una grande
Impegno una grande determinazione dei comunque anche con la riforma costituzionale queste sono le cose che si sarebbero visti di qui al due mila di cui alle scadenze delle elezioni comunali provinciali in blocco ed elezioni regionali però però sapere
Che ci sono usate evitati
E che c'è bisogno anche qui per questo dico ci vuole un forte impulso riformatore dell'insieme del centro sinistra anche su queste riforme
Per qualcuno nelle strutture burocratiche o nelle componenti politiche a tutti i livelli non senta il suono della fine della Bicamerale come il suono del dire ma chi ce l'ha fatto fare vediamo se qualche cosa si si si può ancora bloccare perché
Ci sono stati ritardi siamo al settimo mese di attesa sesto settimo mese di attesa rispetto alle scadenze qui dovrà essere riformata cambiato il ministero dell'agricoltura
Non sono ancora usciti i regolamenti che dovrà che debbono dire essere concordati con Regione con con le regioni soprattutto ma anche con gli enti locali per quanto riguarda i trasporti quale linee ferroviarie
Quali fasce orarie eccetera eccetera
E tutto è ancora aperto
Va risolto con quella conterminazione che qui veniva detto la questione delle risorse
Io sono d'accordo con una sottolineatura che faceva Leonardo Domenici
Non solo è vero che sul terreno del federalismo fiscale si possono fare dei passi avanti qui sì davvero Costituzione dice
E si può fare uno sforzo per cui quello che ha detto nel DPF possedeva DT davvero
La compartecipazione ai grandi tributi erariali dia in un arco di un triennio autonomia autosufficienza alle regioni e agli enti locali che hanno che sono in una situazione in un'area sviluppata del Paese e con il fondo di riequilibrio
Dentro i i il tetto che è un tetto complessivo per il Paese perché siamo nel Paese il Paese vuole stare in Europa alle aree meno avanzati ma questa queste risorse vanno code sterminate
E e le competenze che passasse da comuni alle Province e alle Regioni non accompagnati da operazioni corrispondenti di risorse di semplificazione di procedure di superamento di enti non più utili
Dei dello Stato quelli periferici porterebbero a una sconfitta qui davvero ancora insomma si sommerebbe si sommerebbe anche le fette comunque questo è un primo terreno
Secondo Tirreno
E quello di costruire delle proposte di legge che seguano la strada dell'articolo centotrentotto di revisione costituzionale cose che sono state dette il centrosinistra deve tentare all'obbligo di tentare e deve operare che faccio
Io sono convinto che su due di queste almeno
Beh insomma io non so se ci si faranno lo vedo bene bene che che che è un percorso comunque difficili
E che la vicenda
De de de de della bicamerale non non non è è più difficile che fanno con la Bicamerale e tuttavia l'elezione diretta del Presidente della Repubblica
Con i poteri dell'attuale Costituzione
Io credo che sia un tentativo giusto di coerenza
Egli ha diceva poi cosa si fa si può fare referendum su questo vorrei vedere i cittadini italiani che si esprimessero consiglio con no al Presidente della Repubblica ha questi poteri e che viene eletto direttamente dal popolo ecco è una di queste strade che si può perseguire seconda perché si si deve costruire che si deve fare sceglie di portare avanti
Secondo è quello del federalismo ci sono la ragioneria soprattutto sul federalismo fiscale ci sono questioni da vedere con quella complessità che l'UDC
Ma su altri punti quelli che erano stati costruiti tutti i punti che erano stati costruiti nel rapporto bicamerale presidenti delle Regioni ANCI
Unti
Quei punti che erano stati concordati alcuni di quelli che erano stati già votati anche dall'attacco
Su quell'Io dico si deve ricostruire una legge e tentare con l'iter in Parlamento anche su quello voglio vedere
Giustamente diceva Patrizia qui c'è stato
C'era c'erano stati due fatti nuovi che sono stati importanti che del resto
I parlamentari la Bicamerale abbiamo colto uno era L'Unità tra Conferenza dei Presidenti delle Regioni sindaci associazione sindaci e delle province e l'altra dentro questo era un'intesa su questi punti tra le diverse quali CIO
Vorrei vedere che ho una proposta di legge che si assume
Con le modalità del centotrentotto i punti concordati con la Bicamerale
Cosa si fa cosa succede in Parlamento e comunque è una proposta forte al di là di quello che che riusciamo poi a fare in Parlamento e
E a costruire anche qui nel caso che non ci sia l'intesa sufficiente nel Paese ma sono due aspetti su cui il centro sinistra
Può assume può farsi carico di quello che aveva costruito e andare avanti proprio per far vedere che non solo le riforme
Dello Stato la la la revisione della seconda parte della Costituzione sono per noi non uno scherzo ma un'urgenza e vogliamo farlo
Ma anche per dare un'indicazione indirizza al Paese coprire un vuoto perché io non sono d'accordo sull'Assemblea costituente
Per le cose che li ha diceva non per i tempi perché se si fa un'Assemblea costituente nessuno può dire di non guardarla prima parte la Costituzione quando quand'è letta
Quindi tempi e mete contenuti ma se ci si dovesse arrivare ecco
Non ci si arriva perché c'è stata una legislatura smarrita e perché allora nel frattempo è mosso una spinta rancorosa di una parte del Paese una spinta rancorosa che la rende inevitabile non gestibile politicamente
Allora meglio che qualcuno la faccia che si faccia con una scelta ma proprio perché la scelta preferibile secondo me anche giusta è un'altra non bisogna riempire questi vuoti ripeto con
Almeno queste due proposte sulla base del centotrentotto e con la gestione della Bassanini su questo io penso che ci possa essere un contributo del movimento delle autonomie
Io penso che
Anzi penso
La Conferenza dei Presidenti delle Regioni ha già assunto una risoluzione nell'ultima riunione chiedendo al Parlamento di non vanificare quello che era stato fatte di procedere per le parti possibili con i centotrentotto della Costituzione
E credo che la stessa cosa
Possa essere
Costruita anzi forse in modo anche più fasce visti rapporti forse associazione dei Comuni
E dall'Unione delle province e penso e questo è il senso anche positivo di questi incontri stamani promosso da Toscana democratica
Che le coalizioni di centro sinistra nel Paese ecco si dice l'Ulivo sia visibile l'Ulivo si raggiunti sia coalizione questo è un punto grande forte di essere quali ce ne politica e programmatica e di muoversi oggi e di muoversi oggi
Nel Paese
Infine l'ultima considerazione col finale questa questione deve essere
Io sono convinto
Che sarebbe estremamente importante
Se il centro sinistra se l'Ulivo scegliesse insieme a queste pietre indicato centotrentotto resterà della Bassanini anche insieme di sostenere come sollecitazione dal basso un referendum
Se questa scelta potesse essere fatta è chiaro che la scelta che può essere fatte solo quella del sostegno dei referendum passiti dello scorporo
Dall'insieme della coalizione dell'Ulivo ma in questo caso se questo fosse possibile e io auspico che sia possibile che si è rapidamente possibile ora invitare tutti noi a una riflessione
Certo ogni referendum abrogativo a decoder conto so bene che se si esamina i referendum abrogativi
Ognuno Cia proprio per la sua natura
Però qui deve essere prioritaria la politica perché se l'Ulivo è questa coalizione che deve essere il riferimento forte è un pochino più su dei partiti e dei movimenti non può un giorno essere questo e poi essere superiore a tutto tranne che referendum
Tra i referendum e possibili se io devo scegliere come persona scelgo quello che mi piace di più
O che non conosceva ma se come io ritengo necessario sceglie l'Ulivo e io ritengo che l'Ulivo dovrebbe scegliere di sposare un referendum allora l'Ulivo deve scegliere quello che rafforza la sua collocazione la sua unità
Perché non può essere quello che al di là dell'intenzione al di là del merito mio rompe con due forze politiche dentro la coalizione e con una terza in maggioranza e questo non vale la candela questo si può scegliere come singoli cittadini
Appunto ma allora è una scelta di singoli di di sempre di di di ognuna delle nostre teste
Allora io credo invece che per evitare su questo tema un'ulteriore di divaricazione ulteriore rischio sarebbe molto forte molto importante sì una terza scelta ma che deve venire rapidamente
Fosse quella dell'Ulivo che dice in questo momento c'è bisogno anche di una sollecitazione che aiuti per precisare
E caratterizzare la legge elettorale L'Ulivo sceglie i referendum sullo scopo perché quello che nell'approssimazione delle ferendo abrogativi può far compere più una strada e lo sceglie come quali emozioni se possibile lo sceglie come maggioranza che io penso
Che su questi temi noi dobbiamo
Abbiamo fatto bene a discutere stamani è giusto proporci iniziative ritengo che si è anche giusto quello è stata annunciata all'inizio cioè che Toscana democratica faccia su questi punti un'azione anche nei confronti dell'Ulivo e nei confronti
Delle cariche istituzionali che possono assicurare comunque impegnarsi maggiormente per assicurare questo gli grazie
Grazie Vannino mi sembra che la proposta fatta inizialmente dalla presidente Dini e poi ripresa adesso proprio in conclusione dal presidente Chiti sia da perseguire quindi la proposta come Toscana democratica di rendersi interprete presso l'Ulivo deve portare ai due presidenti della Camera e del Senato una richiesta una