"La sicurezza dei cittadini" org. dall'ISTAT c/o la sala del Cenacolo della Camera

In apertura di questo incontro permettetemi di salutare e di ringraziare il presidente della Camera Luciano Violante che è stata dimostrato una sensibilità così grande ai ospita Arci in questo in questa struttura così bella per presentare risulta i risultati di vita fine che abbiamo appena condotto sulla sicurezza dei cittadini ringrazio anche i ministri presenti ministro Finocchiaro il ministro Flick
Che con la loro presenza ha c'hanno dato uno stimolo ulteriore a migliorare sempre più nel nostro compito istituzionale di fornire informazioni al Paese utili per la politica per la conoscenza
Ringrazio anche i relatori che parleranno
In questa in questo incontro e ringrazio voi tutti per la presenza attiva vedo numerosa che contraddistingue questo incontro
Saluto anche il ministro Turco che è arrivato ora io credo che adesso ed è bene entrare subito nel vivo
Dell'incontro e darei quindi la parola al primo intervento della della mattinata e chiederei al presidente Violante di prendere la parola
Signor presidente vista signori ministri signore e signori sono molto lieto che se la Camera dei deputati ad ospitare il convegno di presentazione alla recente ricerca dell'Istat sulla sicurezza dei cittadini
Con una ampiezza e completezza di dati finora sconosciuta
L'Istat mette oggi a disposizione di tutti una base oggettiva e coerente di informazioni su aspetti rilevanti di questo fenomeno
Sul numero oscuro dei diritti di criminalità diffusa non denunciati sulle caratteristiche delle vittime sull'ampiezza e sulle particolarità territoriali e sociali di diffusione della paura della criminalità
Che componente essenziale del senso di insicurezza dei cittadini
Da questo punto di vista la ricerca risponde positivamente alla domanda istituzionale di conoscenza per la definizione di strategie efficaci di intervento e di governo dei fenomeni sociali
Dalla conoscenza dall'analisi dei dati oggettivi dipende oggi molto più che nel passato la qualità e l'efficacia delle decisioni pubbliche
Dalla ricerca viene inoltre uno stimolo a superare definitivamente una visione della sicurezza legata solo i pericoli che vengono dall'attività delle grandi organizzazioni criminali
Una politica della sicurezza che guardando se soltanto al grande crimine che pure deve restare una delle priorità naturalmente rischierebbe però di di accrescere il divario tra cittadini ed istituzioni
Ogni anno infatti molti milioni di cittadini che sono soltanto telespettatori delle gesta della grande criminalità vengono attaccati direttamente della criminalità diffusa che peraltro gode ancora di una considerevole impunità il senso di sicurezza e notte e particolarmente diffuso tra le persone più deboli le donne gli anziani i bambini che non possono opporre una resistenza adeguata
I meno abbienti che non possono undici reperiti Touré difesa o che non possono permettersi l'assicurazione o che non possono di comprare ciò che è stato lo portò via
Questa sensazione di insicurezza può anche essere superiore livelli oggettivi di pericolo però dimostrato alcuni studi recente ricordo prodotto sul verbale giacché dipende oltre che da fatti oggettivi dall'ottimismo o dal pessimismo che in un certo momento pervade il Paese
Beh liberi tranquillità sociale ed economica dalla cura dal degrado dell'UPI di vita dal peso che i mezzi d'informazione danno alla cronaca criminale
Ma questo non vuol dire che la mancanza di sicurezza sia solo apparente le scelte economiche sociali e politiche dei cittadini sono fortemente condizionate da questa sensazione
Una moderna politica della sicurezza quindi non è solo una politica dell'ordine pubblico ma anche la politica della fiducia
Capace di rassicurare cittadino sulla capacità dello Stato di difendere la sua persona ed i suoi beni capace di rafforzare il circuito di fiducia tra cittadini e istituzioni
Un punto deve essere chiarito naturalmente l'azione contro la criminalità diffusa deve integrare ma non indebolire l'azione antimafia
La proposta dell'integrazione per la tradizionale politica della sicurezza con strategie dirette a combattere la criminalità diffusa potrebbe essere utilizzata dagli ambienti mafiosi ed a loro non disinteressati alleati
Per cercare di far dirottare verso un'altra emergenza quella della microcriminalità uomini risorse tensioni politiche distogliendole dal versante mafioso non di questo si tratta non servono nuove emergenze destinate ad oscurare quelle tradizionale anzi proprio perché non si vogliono nuove emergenze è necessario integrare da tradizionale strategia anticrimine
Una politica dirette ad accrescere la sicurezza dei cittadini potrebbe abbassarsi su alcune grandi linee di intervento primo
è necessario l'organizzazione di pubblici uffici in particolare di alcuni uffici di polizia giudiziari più vicine alle esigenze dei cittadini
Che raccoglie le denunce non sempre è stato educato a comprendere che il fatto denunciato dalla vittima di un reato di piccola criminalità può avere grande importanza per quella persona
E dal modo in questa trattata nella circostanza specifica la vittima dipende l'immagine delle pubbliche istituzioni
Vanno quindi nella giusta direzione le iniziative che grazie all'impegno comune di Enti locali forze di polizia e del mondo dell'associazionismo si stanno avviando in alcune città per realizzare servizi di primo soccorso e di assistenza alle vittime della criminalità di strada
Alla lo scorso sforzo va compiuto quando il cittadino accusato di qualche delitto comunque coinvolto in un processo
Il rispetto dei diritti fondamentali della persona alla riservatezza all'immagine alla vita dovrebbe essere sempre assicurato dalla magistratura e delle forze di polizia
L'effettivo minuzioso controllo del territorio costituisce poi secondo punto in questo breve elenco costituisce la chiave di volta per il contrasto di tutte le forme di criminalità grandi e piccole
La strada per la criminalità è una infrastruttura produttiva
Banche uffici postali negozi supermercati singoli cittadini so detentore trasportatori Gennaro di merci delle quali ci si può passare con la violenza con l'astuzia
Per limitare l'autorizzazione del territorio a questi effetti occorre ritornare su una vecchia proposta o quella del poliziotto di quartiere o sul raccordo migliore tra le competenze ciascuno servizi polizia vigili urbani
Il problema va guardato da parte del cittadino mettendo da parte di conflitti tradizionali prepari corpi
Dopo gli anni di emergenze terroristiche mafiose
Che devono fortemente inasprito il diritto penale questo il terzo punto è stato varato un complesso non coordinato di misure penali processuale penitenziarie
Chiama fortemente alleggerito la repressione della criminalità di strada di modo che questi fatti restano privi di responsabilità nei fatti
E intreccio di queste misure ha finito col sancire la sostanziale impunità per questo tipo di delitti soprattutto quando sono commessi da soggetti che possono contare su una buona difesa nel corso del processo
E su questa sorta di amnistia permanente che bisogna intervenire con equilibrio ma senza indulgenza la questione della sicurezza dei cittadini io oggi parte delle più generale questione della stabilità e della democrazia nella società contemporanea su nessun tema l'Italia rischia la rottura del coesione sociale come sulla sicurezza quotidiana specie nelle aree metropolitane
E sicurezza Pasca Tare la reazioni rabbiose razionali alimenta la sfiducia verso la democrazia fa sorgere i siti istinti di autodifesa e la tendenza a farsi giustizia da sé
Negli ultimi mesi si è cominciato a rispondere con una maggiore attenzione al controllo del territorio e con i protocolli si per la sicurezza che sono stati già firmati in quattordici grandi città tra sindaci e prefetti occorre andare avanti assicurando risultati concreti e visibili nel breve periodo cominciando magari da alcuni sono esemplari grazie
Grazie presidente Violante professione Zuliani residenti nell'esito nazionale di statistica
Ringrazio molto il presidente Violante che ha voluto ospitare anche questa occasione dell'Istat qui presso la Sala del Cenacolo
Della Camera dei deputati ringrazio i ministri razziare Africa e turco per essere intervenuti
Io credo di non dover dire
Molto di più ma questo di torio sulla l'importanza dell'informazione statistica a sostegno della valutazione dei legami fra eventi economici e sociali e criminalità
E relativamente alla verifica dell'efficacia delle iniziative attuate per prevenire o per contenere la criminalità l'uditorio è troppo avveduto perché mi debba soffermare su questo
Ma le informazioni statistiche di cui normalmente si dispone che sono le statistiche giudiziarie relativo alle denunce storicamente queste sono stati il fondamento dell'informazione
Non risultano più sufficiente
Se siamo resi conto di molti flessore sepolti gli studiosi se ne sono resi conto gli operatori
L'entità registrata dagli organi di controllo sociale rappresenta soltanto una parte della criminalità
Per molto tempo si è ritenuto che il rapporto che esisteva fra fatti denunciati e fatti occorsi rimanesse costante nel tempo e che quindi dà i fatti denunciati sì potersi riferire sui fatti occorsi non è così
Non è così questa è stato revocato in dubbio da molti studiosi da molti operatori
La sistematizzazione del tema è avvenuta negli Stati Uniti già dai primi anni settanta lì hanno cominciato a mettere in atto alcune indagini sulla vittimizzazione da affiancare alle statistiche giudiziarie
Sono stati seguiti gli Stati Uniti dai paesi scandinavi dalla Gran Bretagna dalla Germania dalla Francia e in modo potevo lodevole dall'unica che ha condotto finora tre indagini comparative internazionali alle quali peraltro anche la nostra esperienza si è ispirata
In Italia abbiamo avviato alcune sperimentazioni alla fine degli anni ottanta fino alla progettazione di questa prima grande indagine
Progettata a partire dalle migliori esperienze internazionali svolta su cinquanta mila soggetti di quattordici anni e più quindi un'indagine fortemente significativa anche a livelli territoriali disaggregati
La giustificazione profonda di queste rilevazioni è che la via più efficace che l'avvicinarsi alla realtà del crimine consiste nell'interrogare le vittime poi che è ovvio la possibilità di avere informazione è maggiore rispetto avvicinarsi agli autori
Ciò peraltro costituisce alcun limite perché queste rivelazioni possono essere condotte perché soltanto riguarda reati dei quali la vittima abbia conoscenza diretta lo scippo la rapina al borseggio ma non l'appropriazione indebita ma non la concussione
Quali sono i motivi che hanno consigliato l'Istat
A svolgerle quest'indagine sulla
Vittimizzazione
Che entrerà a regime sarà condotta nell'ambito delle indagini multiscopo con cadenza seppure prodiana Luria Nale come dato per fenomeni di questo tipo di questa tipologia che sono fenomeni sufficientemente stabili nel tempo che hanno una congiuntura
Non ragguardevole nel breve periodo
Il primo motivo è che l'ho detto in precedenza permette di individuare il sommerso della criminalità in relazione ai differenti tipi di reati
Questo il fatto rilevante poiché la percentuale di vittime che sporgono denuncia va dall'uno al novanta per cento assecondata di gol della tipologia dei reati professor Barbagli si soffermerà su questo aspetto successivamente
Anzi suggerisce una tipizzazione in quattro gruppi che vanno da i reati che hanno maggior frequenza di denuncia anche legati a fatti assicurativi furti di auto di moto e i motorini nella prima casa
Fino ai reati che hanno minima frequenza di denuncia a questo quarto gruppo appartengono i tentativi di rapina o di vari tipi di furto e le violenze sessuali
Naturalmente nel caso delle violenze sessuali non entra in gioco il criterio della gravità i motivi sono da ricercare in altri elementi
Per quanto sia sempre difficile fare confronti fra i dati derivanti dalle denunce e i dati derivanti da indagini come questa tuttavia è possibile stimare il sommerso per quanto riguarda i furti e tentati furti
Sono denunciati un milione quattrocento mila fatti
Ne risultano tre milioni seicento mila dall'indagine sulla vittimizzazione per quanto riguarda le rapine ventisei mila sono quelle denunciate ma ottantatré mila sono quelle invece riferite
Il secondo motivo e che un'indagine come questa permette di conoscere il in modo complessivo i fatti avvenuti non guarda soltanto ad un aspetto quello della denuncia ma guardato aspetto ad aspetti più complessi e consente di valorizzare la fonte
Informativa tradizionale
Tutti sappiamo che non tutti i crimini commessi sono denunciati e l'ho detto un attimo fa
Che soltanto una parte delle denunce porta agli arresti che non tutti gli arrestati sono giudicati che non tutti giudicati sono condannati c'è una Pro pessima selezione che non consente di vedere bene se si guarda soltanto a un momento di questi che ho appena
Ricordate
Professor Barbagli nella sua relazione fa rilevare l'importanza di informazione sull'autore dei reati dei reati e la vittima
Ovviamente conosce l'autore dei reati ad esempio si può conoscere il sesso è approssimativamente l'età per tutta la massa di fatti delittuosi e non soltanto per quelli denunciati
Un terzo motivo è che permette di focalizzare l'attenzione sulla vittima
Queste rilevantissimo traspariva dalle parole del presidente Violante la focalizzazione dell'interesse sulla vittima focalizzazione che era già prevista dagli studiosi negli anni quaranta e cinquanta ma che ha potuto trovare reale considerazione soltanto a partire da indagini come quella che oggi
Commentiamo
L'interesse la focalizzazione l'attenzione sulla vittima consente ad esempio di collegare stili di vita con probabilità possibilità di vittimizzazione
E queste rilevantissimo soprattutto per chi deve poi portare avanti iniziative politiche iniziative operative di contrasto di questo tipo di fenomeno
Il quarto motivo e che un'indagine come questa permette contemporaneamente di analizzare
La insicurezza della prova della popolazione la percezione soggettiva del senso di tutti quelli in sicurezza e il rischio oggettivo di vittimizzazione no mettendo insieme dati oggettivi dati soggettive
Queste rilevantissimo non soltanto per questo ambito per questo ambito problematico queste rilevantissimo per molti ambiti sociali anche economici l'Organizzazione mondiale della sanità definisce la salute come benessere psicofisico allora ci rendiamo tutti conto che chi voglia capire non può limitarsi a considerare i presidi ospedalieri o a considerare le
Visite fatte dai medici o quant'altro dati certamente oggettivi ma deve considerare anche gli atteggiamenti le percezioni dei soggetti riguardo al fenomeno salute
Questo aiuta tantissimo nelle politiche e io ritengo che possa aiutare anche molto delle politiche idonee a contrastare la criminalità
D'altra parte questa è una scelta effettuata in quasi tutte le indagini
Nei Paesi più avanzati e comunque la scelta fatta dall'unica
Il quinto motivo è che questa ricerca ed è questo il motivo per cui è presente anche il ministro Finocchiaro
Per cui interessa mensa Finocchiaro come ministro Turco e che questa indagine è fortemente ispirata ad un'ottica di genere
Per molti anni le statistiche ufficiali sono state come si dice Gender Blind
Alla aspetta all'aspetto di genere per molti motivi qualche volta non veniva rilevata l'informazione distintamente per uomini e donne
A volte veniva rilevata ma non venivano Albizzate in generale rilevazioni statistiche non erano progettate tenendo conto delle differenze di genere
In questa ricerca la chiave di lettura del genere fortemente presente
E consente di gettare una luce nuova su problematiche importanti come quello delle molestie e violenze sessuali
Il quadro che emerge lo anticipo fin d'ora è negativo le violenze sessuali in Italia sono in gran parte non denunciate inoltre non risulta dominante il modello della violenza di strada da parte di estranei ma invece le fattispecie sono altre credo che ci si soffermerà certamente la dottoressa Sabbadini nei commenti coloro che sono presenti
Questi aspetti insieme al dato della maggiore paura personale espressa dalle donne
Doppia rispetto ai loro coetanei di sesso maschile e anche più debbono essere presi in grande considerazione dello sviluppo di politiche orientate alla sicurezza dei cittadini
Consentiti nella considerazione conclusiva
Come ho già detto il dato più impressionante che emerge dalla ricerca è senz'altro la percezione diffusa di insicurezza di minaccia avvertita dai cittadini e occorre chiedersi quindi quali possano essere gli antidoti più efficaci
Il pericolo del nemico storicamente ha determinato operazioni di confinamento di protezione recita del delle acropoli le cinta muraria delle città antiche esprimeva il confine fra il sicure l'incerto file solidali interno l'inquietudine Esterna
Delle città moderne il confinamento ha riguardato finché è possibile determinate categorie di soggetti non a caso definiti appunto emarginati
Oggi però a differenza di appena qualche decennio fa emarginazione sociale non è più identificabile con il confinamento agli emarginati di un tempo si aggiungono unico criminali e anche quanti con l'arroganza minacciano continuamente le regole del vivere civile
Inquietudine che ne risulta è diffusa
Ancora una volta la il titolo cui immediatamente si fa ricorso e il confinamento stesso può essere fisico come avviene per i quartieri residenziali Discetti della borghesia medio alta statunitense protetti in modo organizzato può essere virtuale
Siamo ormai abituati a questo aggettivo come quando l'abitudine all'età di orari e la rinuncia a pulire gli spazi cittadini confine schemi mentali e comportamentali che mortificano la relazionalità e la libertà
I rimedi vanno ricercati forse in altre direzioni
Dovrebbero essere suscitati processi di solidarietà simili a quelli che mettevano le in condizione le popolazioni che costruivano le mura della città
Di essere partecipi di un disegno comune generando valori collettivi senso di appartenenza assunzione di responsabilità delega non assoluta all'entità altre redistribuzione dei ruoli l'alternativa a questo risiede nell'accentuazione delle deleghe e nella frammentazione di confinamento individuali che è ben evidente sono facilmente spiegabili
Adesso Sgt sta conducendo il dibattito al quale intervengono professor Barbagli che ringrazio per la disponibilità il professor Barbagli protagonista Tama un professore dell'Università di Bologna e quindi lo ringrazio particolarmente ringrazio anche la questi dottoressa Sabbadini che Peralta coordinerà coordinato intera ricerca
Grazie salutiamo ora e ce ne dispiace il presidente Violante che per con compiti istituzionali di lasciare questa questa sala lo ringraziamo ancora dell'ospitalità che ha offerto a questa riunione
Prima di entrare proprio nel vivo dell'argomento di oggi so che siete tutti molto leziosi dopo le anteprime che ci hanno dato i nostri intervenuti
Permettetemi di collocare un attimo lo sforzo che abbiamo condotto come distretti in questa ricerca all'interno di un più ampio quadro in cui l'istituto si sta orientando in questi ultimi anni un quadro che vede lo sforzo compiuto per la conoscenza di questo aspetto della realtà quotidiana dei cittadini all'interno di un più ampio sforzo conoscitivo che ha ammesso l'intera qua età della vita del cittadino al centro dell'attenzione delle statistiche sociali dell'istituto come sapete la tradizione dell'istituto è stata per lungo tempo caratterizzata da una prevalenza delle tematiche economiche e demografiche
Le tradizionali rilevazioni che venivano condotte fino a una quindicina di anni fa solo recentemente Prodi ormai è un per il periodo recente relativo perché ormai abbiamo anche già una buona tradizione su questi campi Istat insieme avviata a rilevare un aspetto che diventa sempre più cruciale nell'ATO Manda che ci viene dal Paese domanda sulla qualità della vita del cittadino non soltanto aspetti quantitativi ma qualitativi è evidente che questo cambio di orientamento ha comportato dell'istituto
La necessità di rinnovare profondamente le tecniche di rilevazione tecniche d'indagine e l'approccio ai problemi di rilevazione è per questo soprattutto per ringraziare
Alcune istituzioni che ci hanno molto aiutato per affrontare un tema che come avete ascoltato è un tema molto delicato ringrazio qui l'istituto di psicologia del Cnr che ci ha molto sostenuto nella preparazione delle intervistati lisci che ovviamente dovendo trattare un tema così delicato così difficile nel caso che avessero incontrato delle donne che avevano subito
Delle violenze o delle molestie
Dicevo hanno dovuto essere fortemente addestrate e pronte a rispondere alle domande che potevano venire in quel momento così come ringrazio i centri antiviolenza che c'è andato i loro formidabile
Appoggio permettendoci di dare di fa di parente al tre giugno tra le donne che ce lo hanno richiesto e i centri antiviolenza stessi
Quindi ora credo che sia giunto il momento di entrare nello specifico del tema e cedo la parola al professor barba Barbagli ordinario di Sociologia all'Università di Bologna
Grazie inesperti l'indagine di vittimizzazione condotta dall'Istat alla fine dell'anno scorso ci fornisce un'enorme quantità di informazioni nuove e per certi versi anche informazioni veri e dati inaspettati io il tempo che io mi consente tuttavia di parlare solo di alcune di dei dati raccolti troverete una parte degli altri
Nella relazione che è stata distribuita i punti cruciali sono già stati ricordati da abominevole Violante e dal professor Giuliani il primo riguarda l'enorme quantità di reati che non sono denunciati è già stato detto che
Soltanto
Un terzo delle rapine compiute in Italia sono o tentati in Italia sono denunciate e non farò altri esempi non riporterò altri numeri su questo la cosa importante è che l'indagine Istat il il problema che che permette di affrontare perché perché si denuncia il perché non si denuncia un reato da questo punto di vista molti dei risultati a cui l'indagine Istat arriva sono simili a quelli a a cui sono arrivate le indagini condotte in altri Paesi occidentali
Quello che conta in primo luogo è la gravità del reato e il danno subito dalla vittima e tanto più probabile che è una vittima denunci un reato quanto maggiore è il danno economico che è una vittima subisce ad esempio e tuttavia questa importante fattore non è l'unico è già stato ricordato ma è bene che vi dia in questo caso i numeri come in presenza di reati gravissimi come lo stupro tentato ho consumato solo una piccola percentuale delle vittime denuncia nel caso
Dello stupro consumato è solo il trentadue per cento delle vittime che denuncia questo reato nel caso dello stupro tentato e solo l'uno virgola tre per cento delle vittime
Che denuncia quello che avvenuto c'è un terzo importante e quindi è chiaro che nel caso dello stupro siamo di fronte a un reato molto grave e oppure su questo ritornerà la dottoressa Sabbadini
Le donne non una parte consistente delle donne non non denuncia questo reato c'è un altro fattore importante che dobbiamo tenere presente le e che risulta chiaramente dall'indagine di vittimizzazione dell'Istat e è un fattore che possiamo dire lo spirito civico
Cioè esistono rilevanti differenze
A parità di reato nella quota di persone che denunciano nel nord e nel sud del nostro Paese si denuncia più frequentemente nel nord a parità di anche valore dei beni rubati che nel Sud questo lo dico tra parentesi deve indurci a grande cautela nei confronti che noi facciamo normalmente riguardo alle statistiche giudiziarie penali e che non tengono conto come invece questa indagine di vittimizzazione del numero oscuro della quota cioè dei reati non denuncia
La secondo importante aspetto affrontato veniva già ricordato dall'indagine di vittimizzazione riguarda le vittime
Noi sia ben chiaro delle vittime finora non sapevamo nulla cioè le nostre uniche informazioni riguardanti le vittime
Vengono dalle denunce che tuttavia nessuno analizza in quanto tali e riguardano solo appunto i reati denunciati o vengono per lo più dalle immagini che i mass media ci trasmettono delle vittime quindi l'indagine è se se guarderete la redazione dei renderete conto come l'indagine Istat arriva a delle conclusioni che smentiscono alcuni stereotipi o mettono in crisi alcuni stereotipi che noi abbiamo sulle vittime
Il più frequente che diffuso da dai media perché normalmente le vittime dei reati di cui stiamo parlando che sono rapine borseggi aggressioni violente eccetera siano anziane signore e niente di più falso in realtà esistono forti differenze per genere e per età ma per alcuni di questi reati così come avviene in altri Paesi occidentali i gruppi più colpiti sono i giovani sono addirittura i giovanissimi
I minorenni sotto i diciott'anni o i giovani dai diciotto ai ventitré anni che subiscono più frequentemente rapine o aggressioni ci sono delle spiegazioni per questo e vanno nella direzione ricordata prima da Zuliani
Gli studiosi che si sono occupati in altri Paesi di questo problema appunto propongono di spiegare con differenze nel sistema di vita cioè in sostanza con il fatto questi giovani più frequentemente frequentano quelli che che sono i gli autori di reati cioè gli autori di questi reati sono come noi sappiamo in tutti i Paesi
Maschi giovani
Vi sono anche in differenze
Perché l'asse sociale tra le vittime
E queste differenze e questo è un fatto molto importante
Sono diverse da quelle che sono state rilevate negli Stati Uniti e in Gran Bretagna normalmente secondo tutte le in Pace di condotte negli Stati Uniti per molti dei reati di cui stiamo parlando i più colpiti sono gli individui le famiglie
Delle classi più bassi sono sul e la popolazione nera ma è anche la popolazione bianca più povera in parte questo avviene anche in Gran Bretagna
In Italia le cose non stanno così cioè in Italia i gruppi più colpiti cioè gli strati più colpiti sono quelli delle sono gli strati più elevati
Ci sono e queste sono per certi versi i dati più sorprendenti
Ci sono differenze impreviste o contraria a quello che noi ci aspettiamo normalmente tra le diverse zone geografiche del nostro paese cioè quando noi pensiamo alla criminalità alla differenza tra le diverse regioni del nostro Paese siamo tutti portati a credere che la criminalità sia concentrata nelle regioni meridionali
Questo è dovuto al patto c'è questo naturalmente non è un'illusione sappiamo tutti a che cosa è dovuto è dovuta al fatto che effettivamente per alcuni molti reati gravi questo è vero non sto nemmeno ha ricordato in appunto che il tasso di amici del molto più alto in alcune regioni meridionali che nel Nord ma se noi analizziamo con dati solidi come questi sono che tengono conto anche delle mancate denunce e quindi dei reati che effettivamente avvengono se noi analizziamo tutti reati vedere vediamo che nel Mezzogiorno c'è maggior rischio di subire alcuni di questi reati come ad esempio alcuni reati violenti quali appunto alla rapina o lo sci pomate ed altri reati in particolare per i borseggi e per i furti in appartamento avviene esattamente l'opposto cioè le regioni in cui i tassi di di di di reato di vittimizzazione per i furti in appartamento sono sono più alte sono le regioni settentrionali è ad esempio l'Emilia-Romagna
E non una delle regioni tra i tassi più alti di furti in appartamento e altre regioni settentrionali troverete nella relazione dei tentativi di come spie che vengono fatti normalmente di mettere in relazione il tasso di disoccupazione giovanile con i vari tassi di vittimizzazione cioè con le varie con le frequenze con cui si verificano i i reati
Come vedrete cioè ci sono in alcuni casi troviamo conferma quello che noi normalmente pensiamo cioè che laddove la disoccupazione giovanile
è maggiore sono maggiori alcuni reati ma per altri reati questo avviene come dicevo per le rapine per gli scippi ma per altri reati come ad esempio i furti in appartamento avviene esattamente l'opposto cioè tanto più alto e il tasso di disoccupazione giovanile tanto meno frequenti sono i furti in appartamento anche questo si potrebbe spiegare è stato spiegato più volte con è stato spiegato un po'più volte con differenze nello stile di vita esistenti tra le diverse zone del nostro Paese
Ultimo punto che val la pena di ricordare a proposito delle vittime è un risultato a cui sono arrivate praticamente tutte le indagini condotte in altri Paesi è su cui l'attenzione degli studiosi si è però concentrata da da poco tempo
E ed è un risultato importante soprattutto per l'attività di prevenzione riguarda quella che è stata definita che viene definita la più luridi ti imitazione
Dai dati dell'indagine Istat risulta che il quaranta per cento delle vittime sono state colpite nel mille novecentonovantasette nel corso di un anno più di una volta
E che il settanta per cento dei reati di cui ci stiamo occupando riguardano persone colpite più di una volta quindi in sostanza c'è una forte pendenza dei di questi reati a colpire un gruppo molto ristretto di persone
Più
D'indagine di vittimizzazione nonostante che via molte informazioni sulle vittime ci permette anche di dire molte cose sugli autori dei reati alcune son già detestate ricordate da dal professor Giuliani io ne ricordo un'altra che ha a che fare con la lei come dire chiamiamolo un po'per un po'per per scherzo ma anche sul serio il livello di professionalità degli autori dei reati
Noi dai mezzi di comunicazione di massa ne riceviamo un'immagine falsa del livello di professionalità degli autori dei reati cioè i mezzi di comunicazione di massa siccome parlano o di reati
Selezionano i reati commessi o con particolare ferocia o con particolare perizia ci danno un quadro di autori di reati come dire che generale competenti capaci per la prima volta l'indagine Istat
Permette di smentire questo quadro è come e come è possibile è possibile mettendo a confronto il numero dei reati tentati e il numero dei reati consumati
Come si giudica l'abilità di un tiratore dal numero di Bersani che è in grado di colpire così appunto mettendo a confronto reati consumati a reati tentati ci si può rendere conto
D. qual è il livello di professionalità degli autori dei reati è bene
Dai dati dell'indagine Istat emerge che più della metà per molti reati dei reati sono reati che non sono solo tentati quindi siamo di fronte a persone che procedono per prove ed errori per così dire siamo di fronte a un'enorme quantità di azioni che non raggiungono i fini che si propongono
L'ultimo punto su cui li tratterei per alcuni minuti riguarda è già stato ricordato
Il problema della paura personale anche qui per la prima volta è stata misurata ricorrendo agli indicatori che vengono utilizzati da tutte le ricerche internazionali la paura della criminali da della popolazione italiana è come ricordava professor Giuliani in effetti il quadro mostrare questo è un grande problema quattordici sono quattordici milioni e duecentoquarantaquattro mila gli italiani che dichiarano di sentirsi poco o per nulla sicuro quando camminano fuori da soli
La sera dopo cena per il loro quartiere sono cinque milioni e ottocento tredici mila gli italiani che dichiarano di sentirsi poco o per nulla sicuro la sera anche a casa propria quindi esiste
Ci sono molti indicatori dell'indagine Istat Tusek io non posso qui per motivi di di tempo di petto di ma tutti i cd
La popolazione
Questa paura tuttavia e distribuita in maniera fortemente diseguale tra la popolazione come è stato ricordato già eccome certamente ci aspettavamo
Le donne hanno molti si sentono molto più insicure
Degli uomini hanno molto più paura degli uomini
Esiste una relazione curvilinea colle con l'età cioè questo vuol dire che ad avere più paura sono o i molto giovani con le persone anziane
Ed esiste anche qui una interessante relazione con la classe sociale ad avere più paura sono le persone delle classi sociali più basse richiamo momento la vostra attenzione su questo punto che non è scontato
Non è scontato perché innanzi tutto questo non si verifica negli altri paesi europei per i quali abbiamo dati in secondo luogo perché questo si verifica negli Stati Uniti dove tuttavia come vi ho già detto prima
Sono le persone delle classi più basse che normalmente sono più colpite dai reati
Quindi nel nostro Paese siamo di fronte a una situazione in cui ad essere più colpiti dai reati di cui ci stiamo occupando sono le persone delle classi più alte ed avere più paura sono le persone delle classi né più bassa
Infine
La paura della criminalità contrariamente a quanto si pensa non è concentrata solo nel Mezzogiorno
Esistono regioni dell'Italia centro settentrionale che hanno valori si fa per dire di tutto rispetto cioè hanno tassi di insicurezza molto alti cosa ancor più sorprendente se noi esaminiamo i grandi centri urbani mettiamo a confronto Milano-Torino Genova con Napoli Palermo e Catania vediamo che da questo punto di vista ci sono poche differenze cioè la paura è diffusa in tutti i grandi in tutte le grandi città quindi questa è una delle cose più apparentemente più complesse e più difficili da spiegare ed è quella cui noi resistiamo continuamente noi siamo abituati a dire
Coloro che vivono nelle grandi città del Nord io ho sentito mille volte dire io abita a Bologna
Bologna non è Palermo
Per dire a Bologna si che stiamo bene siamo tranquilli ma quest'estate si è detto più volte parlando di Torino Torino non è Napoli ed è ovvio ed è sicuramente vero
Ma dal punto di vista della paura le differenze
Tra Torino e Napoli sono sempre minori se ce n'erano un tempo cosa che noi non sappiamo quindi la paura è distribuita ed è forte in tutti i grandi centri urbani
Come si spiega questo aggiungo solo questo
Perché usare b si spiega appunto con due i fattori principali sono due entrambi i ben noti alla letteratura internazionale il primo di cui non teniamo sufficientemente mente conto è che la paura e determinata non solo dalla gravità dei reati ma dalla percezione della probabilità che i reati si verifichino detto in altri termini la gente non ha paura degli omicidi perché naturalmente sono i reati più gravi ma sanno ma tutti sanno che per fortuna
Questi dati sono relativamente rari la gente ha paura degli scippi
O delle rapine
Secondo seconda questione esistono delle forme di comportamento che gli studiosi americani americani chiamano soft crimes che talvolta non sono reati
E che altri chiamano inciviltà o atti di inciviltà cioè sono forme di comportamento rilevate per fortuna dall'indagine Istat
Che mettono cioè che mostrano ai cittadini che le regole elementari della convivenza avvengono continuamente vietate e pur non costituendo un reato
Fanno paura c'è creano uno stato d'ansia
Allora indagine Istat ha rilevato dati su quattro di queste forme di comportamento che sono la presenza di prostitute
Che sono la presenza di spacciatori la presenza di tossicodipendenti e la presenza di e segni di vandalismo attivi vandalismo
Vi posso assicurare che nelle complesse e sofisticate analisi che sono state fatti dei dati questi cioè il fatto che l'intervistato viva in ambienti in cui si sommano questi atti costituisce uno dei fattori più potenti assieme al genere assieme alla differenza
Tra uomini e donne
Di paura e di insicurezza dei cittadini grazie
Grazie professor Barbagli naturalmente grazie anche di aver rispettato i tempi previsti c'ha inondato di una grande quantità di informazioni
E naturalmente troverete i dettagli molto più approfonditi e molto più ampi nella relazione che vi è stata distribuita adesso passerei la parola dottoressa Linda Laura Sabbadini che vi illustrerà il un tema che per la prima volta intera nelle indagini sociali dell'istituto
E che costituisce quindi anche una profonde innovazioni di contenuto nel molestie e le violenze sessuali
Forse non è acceso romana
Ora scusate ma non è una sana forse
Allora molestie violenze sessuali sono uno delle tematiche che sono state affrontate nell'ambito di questa rilevazione
Non è molto comodo proiettare i cuscini in questa sala
Riuscite a vedere
Mi devo spostare l'altra parte
Risposta
Allora
Quali molestie quali violenze sessuali Pio schematizzato in particolare su che cosa ci siamo concentrati all'interno della rilevazione non abbiamo rilevato tutte le molestie sessuali ma in particolare abbiamo rilevato le molestie
Sì sì che esibizionismo telefonate oscene ricatti sessuali sul lavoro non ci siamo soffermati sulle molestie verbali pedinamenti sguardi che si se come si sa sono le molestie più diffuse che colpiscono più donne i quesiti sono stati formulati in modo molto dettagliato con l'obiettivo di evidenziare ricercare e di fare in modo che le donne riuscissero a interpretarle
Nello stesso modo perché ovviamente ci possono essere modi di percepire di interpretare le molestie sessuali soprattutto differenti qui ho portato due esempi di due quesiti uno relativo alle molestie fisiche uno relativo alle violenze sessuali che mettono in evidenza proprio come l'abbiamo rilevate
Entrando proprio nel merito
Del dei dati partiamo dalle violenze sessuali mi preme sottolineare un aspetto e cioè le violenze sessuali noi fino ad oggi che abbiamo sempre rilevate in particolare a partire dalle denuncia
E se andiamo ad analizzare i dati delle denunce nel tempo sono le uniche che abbiamo possiamo trovare che emergono differenze nel tempo e differenze sul territorio
Da un punto di vista le violenze sessuali negli anni Sessanta emergevano degli altissimi tassi di denuncia i quali alti tassi denunce erano legati fondamentalmente al mezzogiorno del nostro Paese
A un certo punto fino a metà degli anni settanta c'è stata una diminuzione delle violenze sessuali denunciate che è stata dovuta a un crollo delle denunce proprio nel Sud
Negli anni ottanta fino a metà degli anni Ottanta c'è stato un andamento meno costante e poi invece negli anni novanta si è verificato questo fenomeno c'è una crescita delle denunce sia al nord che al sud una crescita simile anche da un punto di vista qualitativo che cosa è successo
Negli anni Sessanta abbiamo assistito a un processo di trasformazione del significato di violenza e del suo esserne vittima al Sud in particolare diminuisce il ricorso alla giustizia per motivi riparatori di un onore compromesso questa era una motivazione del ricorso alla denuncia di violenza sessuale molto diffusa assoluto
Negli anni Sessanta comincia a crollare a diminuire fortemente questa forma di denuncia di violenza sessuale che cosa succede invece negli anni alla fine degli anni ottanta che il nuovo aumento delle denunce per violenze sessuali che si verifica che si verifica in modo simile sia al nord che al sud può essere interpretato invece con un cambio anche di caratteristiche probabilmente con trasformazioni che stanno avvenendo nel mondo femminile che riguardano sia il sud del Nord cioè probabilmente le donne sia del sud che del nord cominciano a denunciare di più dei fatti così gravi ma allo stesso tempo così dolorose
Che cosa succede con la nuova indagine che abbiamo condotto
Allora con la nuova indagine che abbiamo condotto possiamo stimare il numero scuro delle violenze sessuali e questa è la cosa più importante emergono dall'indagine che il quattro per cento delle donne hanno subito stupende hanno subito tentati stupri o stupri nel corso della vita è un dato molto allarmante
Ancora negli ultimi tre anni l'un per cento delle donne soltanto una minima parte delle violenze sessuali sono state denunciate
In particolare se voi vedete in questa parte dell'uscita del novantatré per cento dei tentati stupri non è denunciato e l'ottantadue per cento degli stupri
In particolare sono le laureate le diplomate che denunciano di più e questo probabilmente anche legato al fatto che ci sono donne che hanno anche più strumenti per affrontare un iter che è comunque un iter molto difficile molto doloroso per una donna
Che cosa emerge però da un punto di vista degli autori e dei luoghi delle violenze sessuali soltanto il ventuno per cento è stato opera di estranee soli diciannove è stata è stata violenza sessuale di strada che cosa vuol dire questo che è quello che un poco lo stereotipo che emerge spesso dai mass-media della violenza sessuale magari ad opera di un gruppo di uomini nei confronti di una donna in un grande centro o in un piccolo centro è una dimensione che esiste ma non è assolutamente la dimensione fondamentale
Che i luoghi e gli autori delle violenze sessuali sono tutt'altro e cioè la violenza sessuale prende forma di più proprio nei luoghi che possono essere considerati sicuri e con persone vicine alle vittime questo hai dato dirette più importante che emerge per i luoghi al primo posto si collocano le casse dopodiché ci sono l'automobile è il luogo di lavoro che addirittura l'otto per cento tra gli autori al primo posto si collocano gli amici
Con il ventitré per cento poi conoscenti i fidanzati e gli ex fidanzati i coniugi gli ex coniugi e parenti
Vediamo ancora meglio alcune questioni che riguardano
I luoghi e gli autori in primo luogo va detto
Che questo fatto che gli amici sono al primo posto è un fatto che riguarda in particolare le ragazze la rete amicale sembra essere più rischiosa proprio per le giovanissime in particolare per gli strati sociali più bassi
Se analizziamo i dati da quattordici a ventiquattro anni potete vedere che al primo posto si collocano agli amici poi conoscenti e poi fidanzati al terzo posto cioè gli estranei non compaiono nelle prime tre posizioni
Mentre già nell'età più avanzate invece si evidenzia si evidenziano gli estranei che cosa vuol dire questo questo tra l'altro dato che emerge anche dalle denunce perché nell'analisi che è stata fatta di fascicoli delle denunce è emerso proprio questo profilo diciamo di violenza che strani nei confronti di donne che sono più avanzate in età delle giovanissime
Analizzando per titolo di studio anche come dicevo c'è una differenza rispetto agli strati sociali più bassi la rete amicale più rischiosa con per le donne con titolo di studio più bassa
Un altro dato molto importante che potete notare qui è che emerge una relazione tra il legame con l'aggressore e la propensione alla denuncia e cioè in sostanza anche se la propensione alla denuncia bassa perché comunque anche se non si conosce è difficile arrivare a denunciare una violenza sessuale comunque si denuncia ancora meno nel caso in cui la persona conosciuta
Quindi uno diciamo di motivi che si può ipotizzare per cui poi le violenze sessuali non vengono denunciate proprio per il fatto che esiste un legame un rapporto di amicizia che è stato tradito che è stato però tra la donna e l'autore
Quali sono le conseguenze delle violenze sessuali
Le conseguenze e diciamo che le donne alla domanda sulle conseguenze delle violenze sessuali ci hanno risposto che non hanno superato ovviamente l'episodio nella maggioranza dei casi sono siamo circa il settanta per cento e la cosa interessante è che la prima motivazioni la prima conseguenza che viene segnalata è proprio l'esser diventata più fredde diffidente non a caso proprio perché abbiamo visto che il modello dominante che si impone è questo della violenza sessuale di amici conoscenti cioè di persone con cui la donna aveva costruito e aveva un rapporto di fiducia che poi si è ovviamente rotto ma importante sono anche una serie di motivazioni di conseguenze che vengono segnalate come non più tranquilla quando esce evita strade isolate ha più paura del buio non esce più la sera cioè conseguenze nei comportamenti conseguenze né in quella che è stata definita la paura personale che tanto appunto colpisce
Le donne altre conseguenze hanno a che fare con azioni precise invece che le donne hanno assunto e che riguardano in particolare l'andare via di casa oppure lasciare il partner o il cambiare lavoro
Quali sono le donne che sono risultate più a rischio in questo riquadro ritrovate sinteticamente le donne che negli ultimi tre anni risultano essere più a rischio di violenze sessuali una cosa importante è che c'è una sorta di ricorrenza rispetto anche alle molestie alle molestie sessuali come vedremo dopo in particolare
Per le single per le separate divorziate per le donne in cerca di nuova occupazione queste sono le donne che di più vengono cioè rischiano corrono il rischio di e di violenza di violenza sessuale a questi si aggiungono i centri metropolitani come abbiamo detto essere tra l'altro
Zone fortemente a rischio un poco per tutti i tipi di reati le giovanissime e il Nord Est per il Sud
La metà delle violenze sessuali sono state subite da donne da quattordici a ventiquattro anni e l'andamento è decrescente con l'età vedete che varia negli ultimi tre anni dal due per cento
Per le ragazze tra quattordici e ventiquattro anni allo zero virgola due per cento per sulle cinquantenne un risultato molto interessante è che a differenza degli Stati Uniti dove sono le donne delle classi più svantaggiate
Ad essere violentate quindi qua ne hanno differenze come già segnalato Barbagli a differenza degli Stati Uniti dove sono le donne per i casi più svantaggiate in Italia non si può dire che esista una relazione
Rispetto alla classe sociale cioè in sostanza sembrerebbe che non esiste questa relazione quindi su questo si tratterebbe di capire e di andare più a fondo
Alcune particolarità
In primo luogo abbiamo visto che nel sud c'è
Il Sud insieme al Nord Est
Compare per l'per lo sviluppo delle per le violenze sessuali il valore più alto di violenze sessuali negli ultimi tre anni al Sud ha dovuto soprattutto al peso dei centri Melotti metropolitane cioè concentrato nelle grandissime città non è un valore alto di violenze sessuali che distribuito su tutto il territorio questa è la prima cosa la seconda cosa che però riguarda anche al sud tutti gli strati sociali e non si concentra soltanto su strati sociali svantaggiati o su classi sociali
Superiori la seconda cosa importante che a differenza del Nord per il sud che si sono meno a rischio ma questo è dovuto al fatto che le singole hanno una struttura diversa perché le Sindel del Sud sono in particolari donne che
Hanno sono più anziani almeno separate con una percentuale anche maggiore di vedove
Ancora nel sud emergono più violente da parte di fidanzati di ex fidanzati e questo è un dato importante che emerge anche dall'analisi dei fascicoli
Delle violenze sessuali che è stata fatta in varie occasioni da cui emergeva questo ruolo dei fidanzati molto
Più forte inoltre nel Sud ci sono meno violenze in casa e più per la strada nonostante la violenza di estranei sia sullo stesso livello di quella del Nord il che significa
Che anche da parte del delle violenze di amici conoscenti queste violenze comunque
Sì perpetrano di più nella strada che non in casa faccia una tipologia diversa tra nord e sud
In sintesi sulle violenze sessuali
Possiamo così sintetizzate
Emerge
Un gruppo
Grosso questo del cinquantaquattro per cento la cosiddetta violenza inattesa di amici fidanzati conoscenti in casa di amici che avviene in automobile in casa propria che colpisce soprattutto le giovani che porta un grosso aumento della diffidenza
Esiste una dimensione della violenza di strada che abbiamo visto essere una dimensione importante che colpisce donne dei centri metropolitani che colpisce donne soprattutto di titolo di studio più alto donne che hanno anche stili di vita
Diversi che escono di più la sera che hanno un certo tipo di stili di vita ma che non è maggioritaria
Esiste la violenza sul lavoro che prende una dimensione di circa il dieci per cento è una violenza sessuale ad opera di colleghi o superiori che avviene nei luoghi di lavoro soprattutto per gli strati sociali più bassi e che spesso nei centri piccoli e nel Sud si affianca a molestie e ricatti sul lavoro
Esiste una violenza ripetuta reiterata all'interno della famiglia
Che invece è una violenza da parte di coniugi o di altri parenti in casa propria e che colpisce donne soprattutto nei centri metropolitani e del nord il fatto che emerga nettamente questa cosa nei centri metropolitani dal nord
è dovuta probabilmente al fatto che nei centri metropolitani nel North ce lo dicono anche di più nel senso che quando ipotizziamo che esista
Un sorte che siamo riusciti a tira fuori solo una parte del vero sommerso che esiste perché è molto difficile anche tramite le telefonate e l'indagine telefonica riuscire a Tevere tutte lei informazione abbiamo poi due gruppi di donne che ci dicono di aver subito violenza sessuale ma non vogliono approfondire più di tanto non vogliono entrare nel dettaglio di chi è stato il in quale luogo questo è avvenuto
Dentro cui possono nascondersi ulteriori ovviamente violenze in famiglia
Se questo è il quadro sulle violenze sessuali
è chiaro che per quanto riguarda le molestie sessuali la situazione la situazione diverso sono molte di più le donne che subiscono molestie sessuali nonostante abbiamo considerato soltanto una parte delle molestie cioè le molestie fisiche l'esibizionismo le telefonate oscene ricatti sessuali sul lavoro
Vedete che sono più della metà nel corso della vita
E che sono una su quattro negli ultimi tre anni la graduatoria quella che ritrovate appunto nell'uscito e vedete che la maggioranza delle donne ne ha subito un tipo solo un terzo già due tipi e il sette per cento tre tipi o più entriamo meglio nel vedere il profilo delle donne che subiscono molestia sessuale
E possiamo vedere che c'è una certa differenza con le donne che hanno subito invece violenza sessuale
Nel senso che alcuni caratteri sono simili lo dicevo prima per le singole separate le divorziate le donne in cerca di una nuova occupazione le donne che vivono nei centri e le aree di grande organizzazione sono accomunate da questo rischio
Mentre invece qui emergono i cento emergono le studentesse le impiegate le dirigenti imprenditrici libere professioniste donne di stato sociale anche più elevato è interessante sottolineare quest'aspetto e cioè che ci sono delle differenze tra i tipi di molestie cioè nel nostro Paese sembrerebbe che emergono più molesti fisica ed esibizionismo nel centro nord mentre più telefonate oscene in particolare nel Sud
Se ci soffermiamo in particolare sulle molestie fisiche
è molto interessante questo contrasto nel senso che le molestie fisiche sembrano avere un modello delle caratteristiche assolutamente opposte alle violenze sessuali mentre le violenze sessuali sono prevalentemente da amici
E conoscenti avvengono in casa le molestie fisiche invece sono opera prevalentemente di estranei avvengono in strada e avvengono fondamentalmente sui mezzi pubblici
Come vedete qui sono riportate le graduatorie dei luoghi al primo posto il mezzo pubblico la strada poi luogo di lavoro e la discoteca negli ultimi tre anni
è interessante vedere che il cinema compare se invece consideriamo le donne nel corso della vita cioè quindi nel passato era più era più pesante il cinema nel presente più pesante la discoteca soprattutto per le ragazze
è molto interessante che per le giovani e per il Nord Est la discoteca sale al terzo posto soppianta ovviamente anche il luogo di lavoro
Mentre per il Nord-Est in particolare c'è questo dato più basso relativo ai mezzi pubblici e qui è interessante verificare il fatto che il Nord Est ad altre indagini che abbiamo condotto emerge come la zona in cui i mezzi pubblici sono meno affollati funzionano meglio nel gradimento dei cittadini
Mentre invece i centri delle aree di grande urbanizzazione sono proprio quei centri dove i mezzi pubblici funzionano diciamo peggio le percezioni cittadini soprattutto sono più affollati
è chiaro che il grado di affollamento di un mezzo pubblico incide notevolmente sulla possibilità che poi una donna possa essere sta molestata fisicamente considerando che il mezzo pubblico al primo posto nella graduatoria dei luoghi in cui avviene un dato interessante emerge per le operaie cioè le operaie dichiarano meno molestie fisiche delle altre nel senso sembra che ne subiscano dei meno
Ma ne subiscono molto di più da persone che conoscono cioè il profilo delle molestie fisiche delle donne operaie si avvicina molto di più al profilo delle violenze sessuali che non a quello delle molestie fisiche delle altre donne
Dottoressa fare può arrivare rapidamente al consenso
Una
L'ultimo focus sulle molestie sul lavoro
Le molestie sul lavoro sono qui dividendo i Catti sessuali molestie sessuali sul lavoro e violenze sessuali sul lavoro come vedete i ricatti sessuali arrivano a cinquecentonove mila l'avevamo visto anche prima rappresentano la maggioranza
Ora il dato più interessante che emerge sui ricatti sessuali è il fatto che le donne più colpite sono le disoccupate nei confronti delle occupata
Lei indipendenti nei confronti delle dipendenti e l'impiegata nei confronti dell'operaia
E qua è molto importante capire in che modo è perché avviene diciamo queste si evidenzia questa differenza vediamo innanzitutto le disoccupate rispetta le occupate
Le donne in cerca di nuova occupazione sono donne che nel momento in cui ricercano hanno un grande ovviamente molto bisogno di lavorare
E proprio nel momento in cui hanno molto bisogno di lavorare che si crea si può creare c'è più possibilità che si crei un rapporto asimmetrico di asimmetria dei rapporti di potere tra la donna che cerca disperatamente il lavoro
E l'uomo che normalmente quello che può darlo
E questo crea quindi una situazione in cui potenzialmente può annidarsi maggiormente il rischio di ricatto sessuale
Perché le indipendenti più delle dipendenti perché le indipendenti sono donne che devono conquistarsi giorno dopo giorno il loro lavoro che devono avere commesse che devono e che quindi hanno contatti hanno rapporti con l'esterno in continuazione e quindi hanno sono ovviamente più esposte al rischio che non e lavoratrici dipendenti perché più le impiegate delle operaie
Perché l'ente le operaie non possono avere possibilità di carriera più di tanto aspirazioni a fare carriera più di tanto le impiegate possono avere aspirazioni di carriera differenza quindi dell'operaia
Corrono un rischio in più il rischio in più decorrono e quello legate proprio alla progressione in carriera che l'operaio non ha avrei mille altre cose ma ovviamente finisco
Grazie a la dottoressa Sabbadini anche nello sforzo notevolissimo di sintesi che ha fatto perché devo riconoscere che i risultati che abbiamo ottenuto in questo prima volta che abbiamo affrontato questo tema sono stati veramente interessante quindi è particolarmente doloroso rinunciare ad esporli alcuni di essi
Ora
è previsto nella nel calendario dei lavori al sono previsti alcuni interventi programmati in particolare il sonno previsti interventi della Mini del ministro Anna Finocchiaro del ministro Giovanni Maria Flick e del ministro Livia Turco
Io chiedo alla ministro Finocchiaro se vuole prendere la parola grazie
Questa ricerca un carattere assolutamente inedito ci fornisce elementi di valutazione di un fenomeno che è sostanzialmente sommerso come ci dicono le cifre
Dell'indagine condotta dalla dottoressa Sabatini mi riferisco alla violenza consumata nei confronti delle donne
E sotto la forma delle garanzie sulle vere e proprie sotto la forma della molestia sessuale
E viene incontro in qualche modo esaurisce un punto che era già contenuto nella direttiva del sette marzo del mille novecentonovantasette presentata nel Consiglio dei ministri
Proposta al presidente del Consiglio ha provato alcun dal Consiglio stesso che appunto prevedeva la necessità di adottare nuove forme anche da un punto di vista metodologico e garantissero la misurazione degli effetti della del della frequenza della violenza sulla donna
Perché una delle difficoltà maggiori per chi ha cominciato a lavorare con una delega assolutamente nuova non era mai stato istituito un ufficio del ministro per le pari opportunità è stato quello di avere un difetto di informazione e di analisi
Che è stato colmato spesso devo dire di questo ringrazio il presidente Zuliani ringrazio comunque l'Istat del lavoro che l'Istat ha compiuto e che ci ha aiutato a programmare politiche poi soprattutto a monitorarne i risultati un lavoro assolutamente ancora non compiuto seppure grandi passi avanti siano stati infatti
L'indagine di oggi i suoi esiti ci viene incontro per esempio con i dati che riguardano la frequenza della violenza in famiglia circa l'intuizione a questo punto è la scelta che è stata fatta di presentare un disegno di legge che preveda sul modello già operante
Intesi anglosassoni l'ordine di protezione cioè l'allontanamento del mattatore dal domicilio domestico
Assolutamente interessante è stata anche anche perché vede la metodologia seguita
E credo che indirettamente il lavoro che è stato condotto abbia in qualche modo assunto come dire valore finalità altra perché entrare in contatto con un campione così rappresentativo di donne moltissime delle quali avevano subito con me
Le cifre dimostrano moleste violenza e non avevano mai però come dire comunicato quindi la Roma Entrate relazione in comunicazione con organi istituzionalmente preposti alla denunzia o alla conoscenza del fatto
E la vere supportato la rete delle interviste attrici con il sul come dire la predisposizione di un cordone
Costituito dei centri antiviolenza che operano sul territorio metteva a disposizione da parte dell'Istat un numero verde per le donne che intervistate volessero ripensare alla decisione di non sporge denunzia mi pare un fatto che può avere avuto una rilevanza sociale e anche come dire una ricaduta non indifferente all'esperienza di vita di queste donne
E vale a caratterizzare il lavoro che è stato fatto probabilmente anche oltre l'ambito strettamente scientifico
Principali
C'è un punto che mi pare assolutamente interessante da sottolineare che le cifre confermano è che quel contesto complessivo il clima sociale diciamo così agevola o blocca la denunzia di fatti di molestie o di violenze
è il contesto il clima sociale possano essere descritti e costituiti da elementi assai di fare
Da
Una forza del movimento delle donne diciamo così di una sensibilità sociale e culturale che montate in questo Paese e negli anni i novanta intorno a questi temi ma anche per esempio dalla
Assolutamente precedente usanza del cosiddetto matrimonio riparatore oppure da quell'altro Sanza molto diffusa presente nell'aria calabrese delle risarcimento con la costituzione della dote che era addirittura previsto in legislazioni assai precedente a quella unitaria
Viene poi rotto lo stereotipo della violenza che s'così come spesso viene tra l'altro rappresentata dei mass media ma anche nel tanta letteratura filmica
Della violenza sessuale perpetrata dall'estraneo per strada e spesso dalle bande
Da bande di normalmente giovani metropolitani e il ciò che viene fuori è che la violenza si consuma soprattutto all'interno delle mura Domestica in casa ad opera di conoscenti di amici di parenti di fidanzati o di ex fidanzati
è davvero la rottura dello stereotipo e dall'altra parte mi pare che sia anche uno straordinario straordinariamente interessante punto di riflessione
Così come dallo stereotipo si esce sulla base di questi dati quando si legge
Michele molesti sono più esposte alle molestie sessuali le donne disoccupate libere professioniste lavoratrici improprio imprenditrici che in questo momento assumono esattamente per le caratteristiche del loro lavoro per la loro come dire frustrata
Ambizione all'ingresso del mondo del lavoro un margine di ricattabilità assolutamente nuovo rispetto al passato
Mentre le operaie risultano più molestate ma probabilmente da conoscenti o da pari grado sul luogo di lavoro
Come se ci fosse la consapevolezza della maggiore tutela complessiva garantita dal sistema alle operaie lavoratrici dipendenti piuttosto che a queste donne
è che liberamente e libere anche la nuova dimensione della relazione con le sterne rapporti di lavoro all'interno del loro ambito
Entrano in contatto con committenti fornitori probabili datore di lavoro possibili datori di lavoro
E via
Di scena
è ovvio che non era possibile con questa indagine monitorare gli effetti della legge sulla violenza sessuale perché troppo breve lo scarto di tempo della sua applicazione ma credo che come diceva il presidente Giuliani una sistematicità tredici tale privazione di questi dati potrebbe dare risulta che essa interessanti indicazioni assai utile al Parlamento in ordine a male Ventrone correzione per legge lo stesso potrebbe potrebbe avvenire per legge sulle molestie sessuali
E per quella qualora fosse approvata entrasse in vigore sull'allontanamento del maltrattato ore dal domicilio domestico
Io a questo punto voglio riprendere una questione che è stata sollevata dal presidente Giuliani perché una questione sulla quale stiamo lavora come dicevo prima io penso che sia impossibile
E adottare politiche di pari opportunità che nemmeno così per intenderci
Intraprendere azioni di genere
Fuori da un quadro di analisi e di conoscenza
Assolutamente puntuale
Mentre da una parte
Mi pare che sia un fatto grandemente positivo quello dell'Istat abbia cominciato così così in maniera così esplicita e con questi risultati
A varcare diciamo la soglia di un recinto ma questo ormai da anni la soglia di un recinto che collocava la sua attività all'interno nell'ambito delle ricerche in campo economico
Soprattutto in campo economico e abbia come dire spesso al campo del sociale dell'indagine sul sociale la propria attività mentre ritengo questo assolutamente interessante io credo che per quanto riguarda le politiche di genere dovrebbe essere
Resa obbligatoria di segregazione dei dati senza e questo dovrebbe avvenire con un disegno di legge che obblighi
Le agenzie che disse artistiche si occupano a dare una conoscenza della realtà che appunto sia declinata per uomini e per donne se così diversa
E l'esperienza di vita degli home delle donne in questo Paese e se le politiche che vogliamo adottare
Vogliamo che abbiano anche una capacità di effettuo e una possibilità di essere monitorate in questi difetti come dire attendibile seria se io ringrazio il lavoro straordinario
Del professore Bargagli della dottoressa Sabbatini ringrazio ancora una volta il Presidente Giuliani e la dottoressa Egidi per la collaborazione
E per la sintonia con la quale il nostro lavoro sta procedendo in questi anni
Grazie
Ministro Livia Turco
Sì
All'inizio straordinarie
Grazie l'amico dagli anni ha ripercorso evoluzione storica e scientifica delle statistiche sulla criminalità e in materia giudiziaria
Sottolineando come le statistiche oggettive il fatto denunciato non sono più in grado da sole di delineare il fenomeno i reati avvenuti io parto proprio da questo
Parto dal fatto che Giuliani ha sottolineato lui stesso come ai fini della valutazione di un fenomeno
Può non essere tanto importante che il dato riproduca fedelmente l'universo dei casi e misuri esattamente il fenomeno
E più importante come la lunga avvenute in passato che il dato si ponga rapporto costante con la misura del fenomeno
Però Giuliana ha fatto un'altra replica mi ha colpito la diversa composizione dei reati e delle forme di criminalità legate ai veloci cambiamenti di abitudini di consumi di localizzazione sul territorio di rapporti sociali
Il tasso di rischio e di remuneratività dell'attività delinquenziale ha fortemente modificato il rapporto tra dato del fenomeno
In altri termini la percentuale di denunce da parte delle vittime l'abbiamo visto varia fortemente in relazione ai tipi di reato e non soltanto rispetto alla gravità del danno patrimoniale o della lesione sul piano fisico e morale pensa e mi ha colpito molto alla relazione della dottoressa Sabbadini che vorrei approfondire ulteriormente
A tutto il sommerso in materia di molestie e violenze sessuali
E tra l'altro qui vorrei fare un aggancio col fenomeno della pedofilia delle violenze ai minori che non può quanto sia cresciuto ma certamente è stato fatto emergere in modo drammatico dalle nuove tecnologie multimediali
Internet e dal maggior tempo libero penso al turismo sessuale
E mi auguro proprio che l'intercettazione e la sanzione di questi gravissimi fa contro l'integrità e la libertà fisica e morale
Possa essere incentivate agevolata dalle leggi approvate nell'arco degli ultimi quella contro la violenza sessuale quella recente contro la pedofilia ma anche e soprattutto da un discorso di evoluzione culturale capace di tutelare di rispettare la vittima
Vi denunciamo reato sessuale anziché scoraggiare la con la prospettiva di colpevolizzazione di umiliazione
O addirittura con minacce e intimidazioni sia da parte dell'autore del reato sia da parte di persone tra le dalla stessa sub Tura e dallo stesso ambiente
Allora è chiaro che questo tipo di ricerca offre una serie di indicazioni molto forte alla classe politica
Alla classe dirigente a tutti quelli che operano nelle aggregazioni sociali e sul territorio per comprendere prevenire i fenomeni devianti
Come classe politica con responsabilità di governo penso che dobbiamo trarre parecchi spunti di riflessione
Sulla necessità e l'urgenza di innovazione importanti che da tempo sono state immaginate e forse sono state ostacolate fino ad ora anche dalle difficoltà del bilancio
Penso alla vigilanza di quartiere perché mi sembra che la ricerca confermi che la microcriminalità da un lato e i timori dei cittadini dall'altro lato si concentrano soprattutto nelle arie
Urbane
Prescinde dal fatto che i reati più gravi contro la persona si concentrano anche nelle regioni meno urbanizzate e a maggior tasso di forme classiche di criminalità organizzata
Il bisogno di sicurezza non sempre legato per fortuna alla gravità e alla irrimediabili Italtel danno temuto
Un esempio l'applicazione di questo tipo io credo possiamo trovarlo negli impegni che abbiamo assunto con il Documento di programmazione economico-finanziaria
Proprio quando dello scorso mese di giugno si è voluto sottolineare come il problema della sicurezza e della giustizia rappresenti un coefficiente fondamentale per lo sviluppo
Del Mezzogiorno il ceo quel recente fondamentale che richiede investimenti e risorse in materia di sicurezza
Vengo poi rapidamente addio discorso come ministro della Giustizia
Di questa auspicata presenza sul territorio di questo controllo del territorio che sappia Essecar essere capillare ma non si è invasivo della libertà personale io devo occuparmi soprattutto per ciò che riguarda i problemi a valle
Non solo la effettività della sanzione
Ma nell'ambito della sanzione ad esempio la effettiva presenze azione dei centri di servizio sociale per adulti
Con gli assistenti sociali numericamente e professionalmente in grado di tracciare e di seguire i percorsi di reinserimento sociale degli ex detenuti o dei condannati a pene detentive ammessi i trattamenti della Gozzini
So che spesso e questo vorrei sottolinearlo i timori e le ragioni dell'insicurezza sono legati anche alla presenza dell'attività di persone che per dirla un po'prontamente ma in modo eloquente dovrebbero stare in galera però io credo che dobbiamo anche per Spalletti ferma restando l'assoluta necessità dell'effettività della sanzione che non possiamo far coincidere la sicurezza col carcere o soltanto col carcere
Non solo perché abbiamo il dovere di dare attuazione al principi costituzionali come quello della tendenziale finalità rieducativa della pena
Ma perché sarebbe veramente illusorio pensare che basti raddoppiare la popolazione carceraria per rendere sicuro il territorio e ridurre la criminalità micro e macro
Ecco perché il reinserimento sociale prima definivo come intervento a valle rispetto alla prevenzione e controllo del territorio e in realtà una forma fondamentale di prevenzione tutta da sviluppare non solo rispetto alla persona
Si dovrebbe augurare non torni a commettere reati ma rispetta interi quartieri da luoghi di aggregazione
Agenzie educative tra virgolette in cui si giochi la possibilità di evitare che i figli di chi delinque e i giovani dei quartieri in cui più facilmente
Si impara a delinquere possano seguire itinerari diverso da quelli che finora purtroppo sono sembrano essere tracciati per loro una condanna sbrigativa dalla paura ed altri cinque penso alla scuola e al ruolo degli insegnanti e dei servizi sociali
Non so bene che anche in quest'ambito molte situazioni non vengono denunciate proprio per il timore che anziché avviare un insieme di azioni di solidarietà e di garanzie
Si possono trasformare gli insegnanti e le strutture scolastiche in potenziali e parola reali vittime di ritorsione
Vorrei concludere queste osservazioni molto disorganica da parte di ciascuno di noi che per quanto mi riguarda per quanto riguarda il mio ministero prenderanno porno organicità approfondendo la relazione tornando alle statistiche e in particolare a quelle ufficiali e qui c'è già stata spiegata l'inattendibilità o meglio la necessità di tradizione ed interpretazione rispetto alla misura del fenomeno
Quando sono diventato ministro di sì che ogni azione proposta di intervento avrebbe fatto riferimento al dato statistico al dato quantitativo all'analisi del fenomeno
Ho cercato di rispettare questo metodo penso che l'esperienza ad esempio del giudice unico e della soppressione delle sezioni distaccate di pretura ancora poco conosciuta di oggetto
Talvolta di polemiche talvolta anche di pressioni l'abbia rappresentato un momento fondamentale di legislazione ancorata parametri obiettivi il larghissima misura spinti dal patrimonio delle statistiche
Territoriali e socio economiche che l'Istat ci aveva fornito allo stesso tempo però mi sono accorto come dicevo come le statistiche ufficiali non registrino fedelmente neppure il dato obiettivo
Cioè se non il fenomeno i reati effettivamente commessi almeno la sua manifestazione i processi corrispondente dei reati denunciati oppure nel campo civile le cause civili restaurate
Non è certo un'osservazione inedita le statistiche non hanno più riscontro neppure con la realtà processuale fisica i fascicoli corrispondenti ai processi iscritti nelle cancellerie
Non è colpa dell'Istat sia chiaro sarebbe semmai colpa di come vengono fornite dagli uffici giudiziari dati ma anche di come sono concepite sul piano della modulistica le rilevazioni statistiche che non procedono di pari passo con altri tipi di rilevazioni talvolta perfino automatizzate ma tutte frammentate non confrontabili
Rispetto a rilevazioni di tipo diverso e alle varie fasi processuali
Il fenomeno e noto da tempo e benché mi fosse sconosciuto prima che dove c'è occuparmene per ragioni e per dovere d'ufficio poche Istat e ministero avevano già avviato un piano di graduale e di totale rinnovamento della rilevazione delle statistiche giudiziarie
Nel quadro del più generale aggiornamento delle statistiche delle amministrazioni pubbliche
Il piano in atto l'automazione degli uffici anche fra due anni al massimo anche sotto questo profilo la giustizia dovrebbe mostrare i segni di un cambiamento significativo ma ancora sommerso lei lo che devo aggiungere per obiettività e mi avvio rapidamente alla conclusione e il grado di distorsione determinato dagli attuali sistemi di rilevazione tutto sommato ci dice che la realtà giudiziaria e forse un po'migliore di quanto vorrebbero segnalare i numeri
Penso alle cause pendenti specie in materia civile che sono molto meno di quanto sembra risultare le più classico è quello delle sezioni stralcio dove si era parlato di un milione e mezzo di cause arretrate in realtà sono solo circa sette
Erano ottocento mila al momento in cui siamo partiti
Adesso dovrebbero essere di meno
Penso alle percentuali di impunità che sono molto più bassa di quanto appare
Perché oggi l'autore ignoto rilevato dalle statistiche al momento della denuncia della notitia criminis rimane tali anche quando poi si ha individuato nel corso delle indagini preliminari
Penso che lo stesso discorso vale per le percentuali di effettività della sanzione una recente rilevazione che abbiamo compiuto incrociando i dati del Casellario con quelle dell'amministrazione penitenziaria per quanto ancora insufficiente
L'effettività della sanzione è legata soprattutto alla lunghezza dei processi e in realtà molto più significativa questa effettività di quanto è stato segnalato da alcune statistiche recenti rilevazioni statistiche a cui ci è dato gravi chiaramente non non possiamo accontentarci e questo non mi soddisfano mi tranquillizza
La guardando al passato devo dire che anche questo è un segnale di come nei decenni trascorsi alla giustizia come altri servizi pubblici non meno essenziali è stata lasciata andare senza possibilità di controlli e di interventi a cominciare dal fatto di nascondere i numeri perché non fosse neppure porsi spesso ci possibile pensare a processi
Duraturi e veri di riforma a far le pulizie tanto ci pensa ad ogni due o tre anni le amnistie e nel civile l'abbandono delle cause da parte dei più deboli e dei meno attrezzati e questo che stiamo cercando di cominciare a cambiare a cominciare dai numeri e la conclusione è un po'quella da cui è partita la premessa del presidente Violante è un primo passo che non basta ma che va continuata
Paura e della fiducia a una società della sicurezza e della fiducia penso in particolare alla più nella
Ed è un discorso passaggio essenziale per la democrazia
Nel quale si ripropone ancora una volta ciò che ci è stato detto stamani
Di stimolo molto quel binomio
Vicenza per le garanzie efficienza per la legalità che condizione essenziale per voltar pagina nel campo della giustizia approfittando anche di quello che ci avete detto stamattina
Sì ministro
Ministro leader
Sarà brevissima perché
Cosa fondamentale son state dette voli anch'io sottolineare la l'utilità di queste ricerche
L'utilità pratica operativa di queste ricerche loro a carattere fortemente innovativo
Più in generale lo dico per esperienza vorrei sottolineare l'importanza della ricerca sociale del nostro Paese per l'azione politica e per un'azione politica
Che sia in nazioni istituzionale i e di governo che sia sempre più efficace visto che abbiamo di fronte il clan complessità sociale che o si conosce appunto Traverso
Una ricerca sociale mirata oppure poi la si predica io posso testimoniare di quanto mi sia stato utile anzi se non ci fosse stata l'apporto dell'Istat probabilmente non saremmo riusciti ad attivare uno strumento come ha fallito minima di inserimento
Che c'ha richiesto appunto di
Operare delle scelte sui contesti di povertà e per la quale o avevamo indicatori molto raffinati
Oppure non potevamo appunto mettere in campo questo esperimento lo stiamo attuando grazie appunto un lavoro molto curato molto approfondito che l'Istat ha fatto io voglio cogliere quest'occasione anche per ringraziare
La consapevolezza dell'importanza della ricerca sociale ci ha sollecitato a prevedere norme ben precise in tal senso in alcune leggi che noi abbiamo fatto penso alla legge due otto cinque sull'infanzia che prevede esattamente come uno dei compiti della legge è quello lì conoscere la condizione di vita qualitativa quanti più i suoi aspetti qualitativi e quantitativi e sulla base di differenze di genere dei bambini e delle bambine la legge sui congedi parentali che spero venga approvata che prevede le cosiddette su proposta del ministro alle Pari opportunità
L'indagine sui tempi di vita
Anche questo sappiamo quanto sia decisivo per definire delle politiche sociali e familiari adeguate oppure penso all'ultima legge
Integrativa della legge centoquattro sui sulla disabilità e sull'handicap perché prevede anche qui indagini mirate proprio per conoscere le condizioni di vita e chi è di chi è in una situazione di disabilità quindi ecco io vorrei prima di tutto sottolineare questo aspetto perché lo
Vissuto nella mia azione quotidiana
Delle ricerche io non non voglio dire nulla su quella estremamente interessante che coinvolgente relativa alla violenza sessuale
Alle violente messe sessuali perché ha detto Anna Finocchiaro se non per esprimere appunto una apprezzamento il fatto che indubbiamente questo è un materiale che nella sua complessità di dati
C'è il Teramo molto nel lavoro
Voglio dire invece in che senso recepisco
La l'altra ricerca relativa alla domanda di sicurezza perché ho in me al molti dei problemi che stanno dietro e che sono stati nominati prostituzione immigrazione tossicodipendenza sono questioni su cui mi sono trovato e mi trovo a fare i conti allora il primo dato che voglio mettere in risalto in questa ricerche è quello quello che mi colpisce di più quello che ritengo più impegnativo più duro anche dal punto di vista poi dell'azione concreta è quello più ovvio però anche al contempo quello più duro impegnativo e cioè l'estensione della domanda di sicurezza
Le caratteristiche di questa domanda di sicurezza e al contempo l'estensione appunto delle minacce alla sicurezza questo è il dato appunto più ovvi più scontato quello più macroscopico della ricerca pone ma credo che anche quello più impegnativo da
Tale assumere le caratteristiche della ricerca come è stato detto offre degli degli elementi qualitativi che sono di grande rilievo che son già stati ricordati che non riprendo per utili per mettere in campo una azione politica efficace ecco la una riflessione che la ricerca mi solleciti mi ha mi ha sollecitato è un po'questa proprio dal punto di vista operativo
Questa come ci si rapporta a questa domanda di sicurezza
Mi pare che la ricerca e ci dica molto chiaramente che i problemi di sicurezza del nostro Paese non si esauriscono più su due versanti tradizionalmente garantiti dall'azione di istituzioni di rilievo nazionale la tutela dell'ordine pubblico
E la repressione dei singoli reati ad opera della magistratura
Mi pare che la ricerca ci dica che la sicurezza delle città nel nostro Paese
Sta con ogni provvede probabilità in uno spazio intermedio
Che deve costituire appunto un di più
Dell'azione d'ordine dell'azione repressiva e nello stesso tempo integrarsi con essa
Uno spazio che è diventato sempre più ampio e al contempo sempre più vuoto di relazione di regolazione e di controllo sociale spontaneo uno spazio che va riempito con azioni intelligenti di prevenzione di mediazione dei conflitti per garantire buone condizioni di vivibilità e di sicurezza io credo insomma presta il messaggio che io ricavo dal puntando alla lettura di questa ricerca
E che
Azione fondamentale per misurarsi appunto con questa paura ecco la domanda di sicurezza e come re e con le ragioni che provocano
L'insicurezza sia quello di
Tante cose vanno fatte tenuti insieme però c'è una cosa che considero in qualche modo strategica che è quella di far crescere la comunità
Perché credo che il per l'elemento di fondo sia come forte in realtà come fortemente problematico
Sia la percezione rapporto che ciascuno di noi ha con l'altro
E che il il fatto di questo rapporto ossia non risolto Cray paura
E alla base appunto di forme poi anche di microgrammi criminalità o sono alla base appunto di per sentimento di paura tante volte motivato tante volte immotivato
Lo stesso aspetto allo stesso tema del rispetto della legalità che io non separo affatto dà lezioni dalle politiche sociali della prevenzione abbiamo imparato che politiche sociali e legalità diceva adesso anche il ministro Flick questo stato ampio consenso del nostro lavoro
Non è stato un caso che per esempio il mio ministero si sia trovato naturalmente alleato su tanti temi con misteri intermittente nessun tema come quello della dell'immigrazione
Rispetto della legalità rispetto della normazione repressiva azione coercitiva non è certamente slegata da quella solidarietà dell'intervento e delle politiche sociali
Però ecco anche il rispetto della legalità
Come rispetto della norma come anche ricorso alla coercizione io non voglio negare questo aspetto
Anche rispetto della legalità comunque rinvia poi la questione più di fondo che è la formazione della personalità quindi in questo senso l'investimento sulla comunità e sulla formazione mi sembrano elementi decisivi
Parlando di sicurezza tocchiamo temi che sono scottanti appunto sono stati nominati prostituzione tossicodipendente immigrazione
Io credo che sia doveroso dirci e anche in questo senso la ricerca la complessità della ricerca lo conferma che da parte delle istituzioni sia necessario dare un messaggio che di questi problemi ci si occupa che non c'è indifferenza rispetto alla paura e alla domanda di sicurezza dei cittadini
Che c'è c'è ci se ne occupa il problema come ce se ne occupa e questo io credo che resti ancora un problema aperto come ci si occupa come ci si rapporta
Alla paura e la domanda di sicurezza lo diceva già pliche inutile tentare credo che le le le istituzioni debbano fare questo tentare di far accreditare delle soluzioni in qualche modo miracolistiche o risolutive come per esempio pensare che la sicurezza coincida
Con con il la cattiva il di più di carcere anzi sappiamo invece che all'interno delle carceri se diverso ma poi questioni sociali presente nel nostro paese come quello dell'immigrazione della tossicodipendenza
Penso che come chi se ne occupa debba essere rinviato alla ricerca paziente di mix tra diversi elementi e adattati alla ricerca paziente di equilibri
Che possono misurare la loro efficacia se sono collocati nel territorio ecco io credo che quello del territorio sia sicuramente la dimensione più efficace per misurarsi con questa domanda di sicurezza e Congo la paura che proprio di molti cittadini
Dalla ricerca ricevo nuova ricca un orientamento anche rispetto il mio lavoro di solidarietà sociale
Che vedo fortemente in tre direzioni il primo appunto assumere la paura dei cittadini come questione che va rispettata cui dare una risposta così come avviene per la sofferenza
Non era secondo né scontato però questo però cioè per
Sapere che tante volte
Nella paura c'è una percezione sbagliata di un fenomeno e che quindi lavorare sulla paura significa per esempio per quanto riguarda le istituzioni
Dare una conoscenza esatta di determinati fenomeni la seconda al secondo indirizzo è quello di puntare a costruire politiche sociali sempre più radicate nel
Il territorio e che valorizzino le reti comunitarie se
Perché la formazione della persona sono le questioni cruciali e il terzo è che bisogna avere politiche sociali che siano orientate la sicurezza e perché siano orientate alla sicurezza devono
Prevenzione aiuto alle vittime risarcimento alle vittime quelle coinvolte in piccoli e grandi fenomeni di criminalità anche nella microcriminalità dalle anziane dagli anziani mia dalle persone più deboli perché questo la dimensione importante appunto della solidarietà stessa da questo punto di vista guardo con molto interesse da alcune esperienze che alcuni comuni stanno facendo appunto di attivazione dipinti politiche sociali micro e hanno esattamente questa caratteristica di farsi carico penso la città che conosco come Torino
A lecco della paura della microcriminalità
A base appunto di questa Manda di sicurezza e di dare risposte anche molto concreti di vicinanza di aiuto di di risarcimento di ecco io penso che questa sia la dimensione importante delle politiche sociali e
Penso si debba guardare si debba dare sostegno
La notte minatore agli interventi programma
Che si apre una fase di dibattito qui
Desidera in
Anzi
Capisco che siamo arrivati in una
Un po'delicata quindi
Non insisto
Credo che avremo occasione di discutere approfonditamente
In altre occasioni permettetemi
Di nuovo
Gare tutti voi e di persone che hanno partecipato al dibattito i ministri che con le loro parole sanno veramente incoraggiato devo dire permettetemi di testimoniare
La nella diciamo la soddisfazione dei
Il proprio sforzo scientifico
Nella sponda
Che le possibilità di offrire al Paese delle informazioni che sono utili nella gestione
Quotidiane
Nell'impostazione di politiche
Nel controllo
Che vengono effettuate permettetemi inoltre di
A me
La commissione
Ci segue in questo sforzo di incursione sempre più
Il vasto che stiamo portando la nel sociale la commissione che ci segue ormai da tanti anni
Finale dal professor Bruno che formata gli studiosi di scienze sociali che ci e ci aiuta con consigli sempre molto pertinenti e sempre molto
Efficaci permettetemi di rigore di ringraziare bene i cittadini
Che collega però incredibile dice
A rispondere alle nostre da ma e avete visto anche non necessariamente domandine semplici da accettare da affrontare sanno dimostrato che sono veramente molto disponibili disponibili a
Loro Esperia
Utile anche per
Hanno incontrare sulla stessa Castello stesso dispiacere lo stesso dolore quindi credo che a questo punto possiamo salutare
Sì come l'istituto siamo a disposizione per tutti coloro che volessero approfondire questa
Tematiche
Via un saluto a
Vederci in un'altra avvocato occasioni in cui presenteremo i risultati di altre indagini sociali