Il mondo cattolico e l'assenza di un partito conservatore all'inizio del '900; Il fascismo e il conservatorismo in Italia; La figura di Luigi Federzoni; Il trasformismo della politica italiana e il fascismo; L'ingresso dei nazionalisti nel Parlamento italiano interviste rilasciate a margine del Convegno, promosso dalla Enciclopedia italiana e dall'Istituto "Sturzo", svoltosi a Roma (presso la Sala Zuccari del Senato) in memoria di Luigi Federzoni

Radio radicale il nazionalismo italiano inteso come movimento politico ebbe una breve parabola
All'inizio del secondo dal dicembre del mille novecentodieci momento di fondazione dell'associazione nazionalista italiana al febbraio del ventitré quando quest'ultima confluiva tristemente nelle file del Partito nazionale fascista
Ma fu vicenda assai significativa in quello scontro cruciale della crisi dell'Italia liberale per la forma rigida fortemente ideologica in cui elaborò le tiro genesi pressioni culturali e civili che ne caratterizzarono in origine a partire dall'ultimo decennio o dell'Ottocento notevole anche perciò che da esso tra passò alla fascismo larga parte della stessa concezione politico istituzionale del regime il corporativismo e la forma autoritaria
Dello Stato nell'impostazione giuridica che a essa diete Alfredo Rocco ma anche qualcos'altro così sempre più accentuato protezionismo che per un convergere di congiunture negli anni Trenta si sarebbe risolto in una propria chiusura del mercato interno e questo contribuì anche al disastro politico che poi avrebbe portato all'ultima guerra che ha coinvolto il nostro paese in questi giorni si è svolto a Roma un convegno promosso dalla INCE commedia italiana e dall'Istituto
Sturzo con il patrocinio del Senato per ricordare il il il l'ex presidente del Senato ministro dell'interno e ministro delle Colonie Luigi Federzoni a Luigi Federzoni sono o legate anche le vicende dell'associazione nazionalista la italiana e dello sviluppo che essa ebbe all'inizio del secolo gli interrogativi restano molti sulla mancata nascita di un partito conservatore nel nostro Paese all'inizio di questo secondo radio radicale ha registrato il convegno che si è svolto alla Sala Zuccari del Senato che ha avuto una premessa non casuale quella della della della della della del fatto che l'archivio di Luigi Federzoni viene a conoscenza di tutti che la famiglia doveva lo ha consegnato al al al al al alla conoscenza di tutti dicevamo radio radicale ha seguito questo convegno non soltanto registrare dell'avvenimento ma anche realizzando delle interviste in questo contesto con il vicepresidente del Senato Domenico Fisichella
Con il dottor Umberto Gentiloni e con lo storico o Pietro o Scoppola ascoltiamo che cosa c'hanno detto sul sul sul partito conservatore italiano all'inizio del secolo e su Luigi Federzoni in queste interviste che abbiamo realizzato
La radio radicale con il vicepresidente del Senato Fisichella questo convegno su Luigi Federzoni e Sweet sulla nazionalismo italiano per quale motivo non nacque un partito conservatore in Italia all'inizio di questo secolo le colpe della classe politica italiana o le colpe degli dei cattolici italiani che non vollero parteciparvi attivamente
è stato messo in evidenza dagli interventi dai primi interventi a questo convegno all'insieme delle questioni sia relativa al ruolo dei cattolici sia relative alla articolazione plurima del mondo
Conservatore da una parte il mondo nazionalista dall'altra venivano dispiegando ed è stato messo in evidenza che sostanzialmente si iscrive all'interno questa molteplicità di situazioni la difficoltà di avere movimento conservatore a ciò si aggiunga il fenomeno del trasformismo del quale pure si è parlato come ulteriore fattore che ha reso di questo tipo di operazione di operazione politica vale a dire la nascita di un partito conservatore in Italia si potrebbe forse aggiunge che ragioni anche inerenti alla stessa genesi dello Stato unitario hanno contribuito ad operare in questo senso così come di è stato un
è come dire una situazione dello sviluppo socio economico del nostro Paese ha influito non positivamente
Perché conservatorismo per tanti aspetti presuppone la capacità delle classi dirigenti
Avere una visione positiva anche dalla dinamica sociale della dinamica economica
Svolgendo poi un ruolo all'interno di questa dinamica di moderazione e di temperamento
Tutti questi sia ti probabilmente sono mancati e ciò ha reso difficile
La genesi di un partito conservatore senta ma i cattolici però in quegli anni all'inizio del secolo seppero fare delle scelte conservatrici come per esempio quella della spedizione bene il Libia i i consigli nazionalisti restano a guardare
Beh e adesso il discorso su casi specifici ora non vorrei perché lasci il il l'analisi che si sta facendo è un'analisi complessiva ma come è stato messo in evidenza nell'ambito del movimento
Conservatore nazionale c'era una duplicità di prospettive ciò che riguardava anche nella politica estera del Paese c'erano settori che erano più orientati sul tema della pace e c'erano viceversa settori che erano più Inter in orientati sui temi della proiettile Terna anche a costo interventi con caratteristiche di tipo bellico caratteristi
Di forma come saprebbe spiegare lei fatto l'ultima domanda come saprebbe spiegare il fatto che Mussolini mise a tacere questa corrente nazionalista nel mille novecento ventidue sancendo la fine di questa importante corrente del conservatorismo italiano diciamo che il movimento fascista era un mobile
Movimento composito nel quale
Convivevano in maniera dinamica talvolta conflittuale più elementi più provenienze più tendenze
Direi che
Il
Fascismo come movimento era sicuramente
Una esperienza abbastanza relativamente lontana dalla cultura del conservatorismo viceversa il fascismo come regime c'è una esperienza nella quale gli elementi di conservatorismo pur non ovviamente configurati in un partito politico in quanto vi era un regime a partito unico hanno potuto manifestare con una certa capacità di iniziativa anche politica la loro presenza
Radio radicale con Umberto Gentiloni dottore di ricerca che ha svolto una relazione su sul sul partito conservatore italiano e sul nazionalismo italiano in questo convegno dedicato anche a a Luigi Federzoni per quale motivo l'Istituto Sturzo ha voluto ricordare questa corrente e soprattutto Federzoni e oggi
Nelle ragioni più interni all'istituto non le conosco da posso immaginare che diciamo la ricostruzione di una figura di questo tipo oggi è importante per tentare una riflessione su anche e soprattutto sul percorso della destra in questo paese e quindi nazionalismo l'inizio del secolo come punto d'inizio e poi più in generale lo sviluppo del convegno dimessi due giorni tentare di riflettere su alcuni passaggi fondamentali Federzoni la figura che si versavamo ebbene primo perché è una figura di grande livello dei passaggi fondamentali del nazionalismo ai quali il fascino di un uomo di punta nei momenti chiave in cui a destra cambia struttura fisionomia ha vissuto a lungo
Molto Dini arriva fino a che negli anni Sessanta quindi acquisto anche minimi decenni della Repubblica e quindi ha costruito
Quali sono la tua giudizio i difetti del che sono stati evidenziati in questo convegno del del del del mondo del mondo cattolico in relazione alla alla alla gola alla confluenza verso un partito conservatore che non c'è stata all'inizio del secolo
Ma io credo che il nel mondo cattolico ci sono grandi responsabilità su questo terreno cioè sul fatto che a partire dalla costruzione unitaria dell'Italia quindi dal diciamo dagli anni Settanta dell'ottocento in poi siano prevalse all'interno del mondo cattolico le indicazioni per il cosiddetto astensionismo elettorale mille non riconosce lo Stato liberale da un lato il non expedit quindi non partecipare alle elezioni politiche dall'altro e questo abbia di fatto creato una su una situazione per cui mondi quel mondo contadino che diciamo l'interlocutore privilegiato per un partito conservatore basti vedere l'esperienza francese e soprattutto a quella tedesca negli stessi anni in Italia non trova le basi perché una buona parte di questo mondo contadino si quelle indicazioni dello Stato pontificio e quindi non si riconosce e lo Stato unitario e non partecipa Guinea ipotesi di costruzione di forze politiche questo cambierà già nell'età nell'età giolittiana però dato politico o di partenza amo pone un'ipoteca importante sugli sviluppi successivi
Ecco però i cattolici avevano un
Un loro peso né in alcune delle decisioni importanti che furono presi Enea in quegli anni all'inizio del secolo io ricordo per esempio che a Fisichella la scelta di dell'avventura coloniale in il Lippi anche le scelte interpreti e il problema era di strutturarsi in un partito certo ma questo è diciamo la la l'altra faccia dello stesso problema no il mondo cattolico
Non rimane affatto alla finestra contribuisce sin dall'inizio basti pensare al senza arrivare alla Libia e quella manifestazione più evidente di questa nazionalizzazione del movimento cattolico attraverso il percorso di una politica di potenza del colonialismo eccetera ma anche nel i passaggi dei precedenti
Per esempio le lezioni d'esempio atteggiamenti nei confronti degli scioperi
Animati dei sindacati e dei socialisti mondo cattolico chiaro penso un chiaro condizionamento che però sceglie sempre coscientemente una strada diversa da quella della costruzione di un partito
Perché in grande sintesi si potrebbe dire convergono due opposti interessi da un lato la Santa Sede che preferisce
Mantenere un controllo sul mondo cattolico sul movimento cattolico che con un partito diventerebbe più difficile controllare difficile articolare e dall'altro anche il fatto che nello stesso mondo cattolico con Giolitti soprattutto era più semplice diciamo accedere alla politica con accordi clerico moderati con intese caso per caso quindi avendo dei vantaggi di piedi senza ricostruire un disegno generale di un partito che insomma sarebbe stato impresa ben più complicata
Possiamo dire oggi che il trasformismo nella classe politica italiana ha consegnato il il nazionalismo quello che era il nazionalismo di prima della guerra che poi abbracciato l'avventura di d'Annunzio a Fiume nelle mani del del fascismo
La questione è complicata difficile nel senso che sicuramente c'è un nesso tra io sono convinto che ci sia un nesso tra nazionalismo e fascismo nesso stretto
Che il problema oggi la storiografia e declinare questo nesso capire leggere dentro però non credo che sia un senso non non sarei d'accordo in una riproposizione automatica di una confluenza tra nazionalismo e fascismo appunto a quel percorso di Pedersoli testimonia come sia più complessa la questione nazionalismo pre sicuramente un terreno sul quale fascismo Alterio che la cultura dell'identità della della rottura di equilibri consolidati però allo stesso tempo non assenso riprodurre una lettura meccanica insomma il problema oggi è capire quanto della come si cerca di capire quanto del movimento conservatore contribuisce ed entra nel nazionalismo lo stesso il problema si pone poi con il passaggio da nazionale nel rush
Un'ultima considerazione comunque l'ultima considerazione riguarda il il il fatto che Mussolini non volle una corrente nazionalista all'interno del PM F i i neri
Nazionalistiche cosa fece non fecero niente se ne accorsero solo il venticinque luglio del quarantatré non ci furono iniziative di protesta lo stesso Federzoni nei suoi diari ricorda come distanze presi dal dal nazionalismo fascismo sono state successive
Radio radicale con il professor Scoppola questo convegno dell'Istituto Sturzo sul sui nazionalisti italiani e su Luigi Federzoni la storia dei nazionalisti italiani è molto complessa e si intreccia con l'approccio dei cattolici alla vita politica italiana quali furono secondo lei le colpe che impedirono ai cattolici di
I di strutturare un partito moderato e conservatore all'inizio del secolo nel nostro Paese sì mi faccia prima di una parola poco sul senso del convegno sì il convegno è nato da un'iniziativa congiunta dell'istituto Sturzo dell'enciclopedia Italiana una e del dipartimento di studi politici della facoltà di Scienze politiche di Roma e perché questo convegno l'occasione è stata offerta dal fatto dal dato della versamento dell'archivio Federzoni
Alla Enciclopedia Italiana sì che l'archivio Federzoni che finora era nelle mani della famiglia è passato all'Archivio del cinema italiano a disposizione degli studiosi ecco di qui la spinta a riconsiderare questo personaggio che come lei giustamente diceva nella sua domanda fa un po'da te di unione fra la tradizione conservatrice pensione cattolica tradizione monarchica
Perché i cattolici non hanno potuto dar vita a un partito conservatore con i liberali moderati è stato spiegato nella relazione di questa mattina soprattutto di Umberto Gentiloni si veri perché non Expedite lo ha impedito è stato il non expedit il divieto ai cattolici di partecipare alle lezioni politiche
Che ha impedito il formarsi di questo schieramento ampio di liberali mode
Nati e di cattolici conciliatori visti che avrebbe potuto anche nel nostro Paese rappresentare il nucleo di quei partiti conservatori di tipo europeo che ci sono in Francia ci sono in tutti i paesi europei e di qui la debolezza della tradizione della destra italiana perché invece poi gli spazi della destra sono occupati dal nazionalismo sulla linea del colonialismo l'imperialismo che poi confluì torna il fascismo e per cui è una storia ancora aperta ogni mattina le debolezze di certa destra italiana di oggi della destra italiana di oggi sono legate a queste origini in questo senso il tema è il convegno di grande attualità perché aiuta a capire perché in Italia c'è una destra diversa dalla destra europea più debole culturalmente non è di casa nel mondo agricolo la tradizione del mondo agricolo e e senza un legame organico con i ceti con gli interessi diciamo del mondo conservatore accettano ipossia
Trovare anche degli elementi di lettura per quello che sta succedendo oggi valutando il trasformismo dell'inizio del secolo nel nostro Paese carcere
Primo il trasferimento all'inizio del secolo guidato con grande con grande abilità e possiamo dire anche con grande sapienza politica da Giolitti è quello che ha ostacolato i formalizzi di partiti in partiti di proroga
Nel quadro di un sistema politico che poi è venuto a bollendo sì e che col proporzionale raggiunto col sistema così no e poi ha aggiunto come dire il livello ottimale niente ai fini del trasformismo così una vita politica tutta fondata sulla gioco parlamentare e che non ha mai consentito fino ad oggi fino alle recenti modifica del sistema elettorale non ha consentito ai cittadini elettori DS e gli alberi della politica perché il gioco politico è stato sempre fatto in Parlamento sulla base della mediazione
Titicaca ecco questo è il problema che ci viene dalla nostra storia andare dalla tradizione possiamo dire da Cavour che non è frutto di cattiveria di uomini o di cose la necessità che nasce
Dalla complessità del Paese dalle di dalle fatture presenti in questo Paese oggi la convinzione di molti e io sono fra quelli è che si sia giunti a un pool
In cui si può dare diritto di parola la cittadinanza italiana si potrà mette al centro della politica il cittadino quindi anche con un sistema elettorale consente ai cittadini quando mutano di decidere e questo qui suppone la polarizzazione ma destra seria con una sua
Credibilità e visibilità e una opposizione di centrosinistra altrettanto seria di livello europeo è questa il traguardo
Al quale la nostra politica tende con tanta difficoltà e fatica senta all'Inter nel mille novecentoundici a grazie a quali compromessi nazionalisti arrivarono nel nostro Parlamento
Ma no i nazionalisti ci arrivavano attraverso la protesta contro c'arrivavano sulla scia sull'onda del successo avuto con l'intervento poco in Libia no la guerra il termine ti poni cattolici in quella circostanza sì certo avrebbero il voto delle federazioni fu eletto a Roma nelle elezioni del tredici non dell'undici entrò alla Camera c'è il tredici che fu eletto con il voto determinante dei cattolici non c'è dubbio i nazionalisti hanno avuto inizialmente una largo consenso simpatia dei cattolici perché erano visti come antidoto alla minaccia socialista quindi questo gioco ha condizionato da tempo la politica italiana perché Mussolini nel mille novecentoventidue e negli anni successivi si affrettò a far fuori questa questa quei è stata tradizione che cosa possiamo dire di revisionismi nazionalista che cosa possiamo dire di Federzoni uomo di compromesso che si è svegliato troppo tardi poi no federazioni è un uomo che aderì al fascismo a certe condizioni lo dice lo spiega lo raccontano i suoi libri dei sediari poi nei suoi libri che ha scritto cioè noi aderimmo all'impresa di Mussolini nel ventidue a condizione che non intacca asse la tradizione monarchica
Lo dice chiaramente e di fatto lui sia fallita col fascismo e comincia a distaccarsi quando nel ventotto viene approvata la legge sul Gran consiglio del fascismo che limita i poteri della Corona e che i idee che dal Gran Consiglio del fascismo potere di interferire anche sulla successione al trono galliche cominciato distacco Mussolini se ne rende conto lo butta fuori dalla politica chi IVA e l'orlo mettendo lo fa Presidente del Senato che era sempre un bel siccome un valido Cairo insomma
Poi delli Presidente Della che dell'Italia ma non è più nelle cento nel cuore della politica e poi sarà con grandi e uno dei i principali protagonisti della vicenda del venticinque luglio tutto perché in nome della fedeltà monarchica perché il fascismo si sta staccando
Dalla monarchia sta ridimensionando il ruolo della monarchia e perché nella con la guerra con l'ingresso e la seconda guerra mondiale si è creata questa fattura poi dell'Ama del fascismo con la monarchia e poi con l'esercito