La firma digitale e le amministrazioni locali; Il voto elettronico e la democrazia diretta; Il mondo di Internet e la pedofilia; La legge finanziaria e gli enti locali; L'esigenza di un reale federalismo fiscale; interviste rilasciate a margine dell'ottava edizione del Salone delle autonomie locali

A Modena appena concluso il seminario sulla firma digitale lo stato dell'arte le prime sperimentazioni negli enti locali ne parliamo con il professor Maurizio Matteuzzi
Ha preceduto questo seminario
Sì quando siamo di fronte a dei rapporti uno delle Piparo cioè
Ci sono i film digitali quindi non sono
Venti persone
Il problema della certezza dei soggetti
E sono dietro la firma digitale si pongono quindi problemi mi sembra esclusivamente
E a questo seminario dei problemi di certificazione delle firme digitali
Sì ecco in questo senso noi la famosa legge Bassanini e siamo inattesa che vengano emanate le le direttive attuative della legge proprio riguardo alla certi alla ai servizi che sono soliti perché è chiaro che l'identificazione e tutte quelle belle cose che può fare la firma digitale devono essere garantite da qualcuno ora una linea di tendenza chiaramente riguarda gli enti pubblici che vengono chiamate da solo Rolo simile a quello che fanno talmente lena grazie per la carta d'identità e si parla già ovviamente di una carta d'identità elettronica l'altro problema è con e questo si ponga nei confronti di altri paesi perché appunto alla firma digitale il commercio elettronico hanno per loro natura dimensione mondiale
Va ripensato anche come presidente della Omega è una sorta Causio
Quali sono i risultati al punto di questo esprime
Simoni in questi comuni ma dunque diritti civiche ormai ce ne sono veramente tante sono molti Comuni che hanno attivato servizi internet verso il cittadino fino ad ora
Però ci si limitava a fornire informazioni adesso con una la possibilità della firma elettronica e della sicurezza del canale si possono fare anche servizi reali quindi anche transazioni che abbiano valore economico non necessariamente spostare denaro perché a sua volta il denaro è un simbolo per non spostare il valore diciamo
Ma spostare cose che abbiano valore intrinseco è che se i vari altri con alcuni attori di primaria importanza o a me Banca nazionale del lavoro Telecom Italia come partner tecnologici però ecco c'è una linea di tendenza che candida i Comuni stessi ad essere autorità di certificazione
Per concludere una
Ultima domanda e c'è un'altra proposta braccio concreta di arrivare a una
Poi a forme concrete di partecipazione del cittadino è una percezione diretta nella politica fino ad arrivare addirittura al voto elettronico cosa ne pensa
Ma questa è la famosa questa della democrazia diretta ma penso che sia una cosa estremamente importante rendersi conto che adesso per la prima volta dal tempi tempi veloci è vero ma non sembra delle conseguenze non banali da analizzare non tutte positive nel senso che lì siamo abituati ad una democrazia mediata questo atto effettivamente compensazione
Il professor a in certe situazioni ebbene probabilmente da un punto di vista politico che ci sia una mediazione pensiamo alle decisioni che potrebbero essere prese sull'onda di un momento di emotività Park colare se ne facciamo un sondaggio sulla pena di morte il giorno dopo che si trovano casi di pedofilia su bambini probabilmente avremmo una maggioranza diversa da quella che sia invece in altri momenti normali quindi il tempo della politica un la sua valenza senza dubbio quindi questo per dia enormi senza dubbio è possibile o è tecnicamente possibile oggi votare per via telematica garantire la sicurezza e la pare si per via telematica è necessario però rendersi conto che si deve essere una tempistica sembra certa cioè che c'è un tempo delle scelte faccio un esempio banale nessuno né a regime ch'io sappia ha mai detto non si potrà mai più ha sempre detto si voterà prima o poi cioè il tempo non è una variabile è trascurabile è effettivamente senso dalla democrazia
Togli storno accennato
Ulteriore domanda andando un attimino però a margine di della firma digitale ne parlava di internet
Parlava e parlava di pedofilia che a questo punto riceviamo ogni riferimento anche a questo fatto
E ancora si mia figlia non è che c'è spesso un addendum la demonizzazione di internet da parte di chi non ha ancora capito bene come sta alla cosa internet non è altro che un un mondo virtuale che somiglia tanto al mondo reale quindi non c'è da preoccuparsi se troviamo dello sport su internet perché è la stessa cosa che avviene nel mondo ci dobbiamo preoccupare se se il mondo di internet a degli scostamenti statisticamente rilevante rispetto al mondo reale cioè se in effetti i pedofili su internet fossero più di quelli che sono del mondo alla ci sarebbe da preoccuparsi voglio dire internet è lo specchio della realtà come tale contiene tutto e il contrario di tutto non c'è da meravigliarsi che contenga delle porcherie contiene però tutto qua
Di normalizzare ciò che normale non deve essere o voglio dire e come normalizzare il mondo e quindi dare norme al mondo ci proviamo a tutti ma in questa Oddo non è certo che si eliminino i mali del mondo e Mali rimangono sì otto riproducono si riproducono nei modi più diverso
Allora il professor Maurizio Matteuzzi dell'Università di Bologna abbiamo ora al nostro microfono i il dottore Enrico Gualandi che il segretario nazionale della lega delle autonomie locali dottor Gualandri
Nel facciamo alcune domande sulla Finanziaria novantanove in discussione in queste ore Parlamento voi come legate Autonomie locali siete particolarmente interessati ci può dire quali Pucci ed ombre dell'undici cresce come un
Sono maggioritarie c'è uno che cioè finalmente una politica di investimenti di ovvero sui problemi dell'occupazione delle infrastrutture delle opere pubbliche che ci riguardano da vicino penso riesce a turbare l'obiezione soluzione la viabilità pesce quieti uffici giudiziari e cioè cioè un pacchetto dove Ciccio una concertazione
è bastato e autonomie locali però rilancio d'investimenti e quindi oggettivamente dell'occupazione e dello sviluppo
Per quello che ci riguarda diciamo sul piano più corporativo
Ma ecco io non di giungere in maglia le cose che ha detto prima e chiede ecco
Cioè una novità parziale per le regioni che al posto dei trasferimenti gli viene data una compartecipazione all'IVA e le accise sulle benzine di ordine generale
Mentre per noi comuni cioè le bocce sono ferme loro noi qui facciamo una proposta altri che quindi inserita nella legge finanziaria anche poi con un'applicazione dal Duemila eventualmente con una legge delega cioè che il principio di dare una compartecipazione sui cespiti erariali fondamentali IRPEF e Iva accisa sulle benzine che sono sul territorio agli enti locali eliminando i trasferimenti e quindi agganciando le risorse che lo Stato deve agli enti vicino al pesto noi poniamo il problema è che vi sia un fondo nazionale per partivo per far fronte non soltanto alle zone chic Janet CCT e Mezzogiorno
Ma noi abbiamo ad esempio tutta la realtà dei piccoli comuni che sono poi un in contanti e che coprono il cinquantadue per cento del territorio
Dove il problema ambientale ecologico di difesa diciamo del territorio fondamentale per questi dobbiamo guardarci con un occhio che non è nell'interesse del piccolo comune del Comune Montale pende l'interesse da radici e cioè complessiva dell'ambiente del territorio sarebbe sufficiente andare alla televisione per quello che sta succedendo perché piove un po'di più del solito
Queste sono le questioni se noi poniamo alla situazione fiscale complessiva che ci parla tanto di federalismo dateci la responsabilità viene terreno tra ci
Ecco proprio a questo proposito
Vediamo un attimo federalismo fiscale quindi a quanto abbiamo capito in questa Finanziaria novantanove ce n'è ben poco cosa per regione ecco però federalismo vuol dire dare punto libertà a no agli enti locali e di controparte responsabilità se tagliamo i trasferimenti in cui e bisogna dare quindi una libertà e una responsabilità è un'autonomia quindi impositiva però una partecipazione agli agli imposte erariali di e autonomi
Ne ha impositiva ce n'è ben poca cancellati al cinquantadue per cento media nazionale dall'ICI
Uno dei problemi che noi poniamo e quello che nel Licci
Vengono raccolte tutte le imposte e tasse gravano sulla casa che sono una decina però c'era un problema di semplificazione e di unificazione dando ai Comuni la gestione del catasto e questo sarebbe levare quel cinquantadue per cento a una Elia già come abbiamo oggi abbiamo una libertà sulla manovra dell'ICI che data dal Regolamento che fa presto tra l'altro oggi ci dice
Che dove non c'è il regolamento con la legge nazionale credo dire che il Regolamento comunale dei propri tributi è una una fonte
Leggi è di Lecce superiore anche alla fonderemo servizio per il contribuente e dall'altro lato la maggior responsabilità fermo però c'è un problema che noi sosteniamo che quell'anche di compartecipare al gettito erariale complessivo da un lato potenziamento delle imposte e tasse chirurgia un particolare politici che già da oggi fino al cinquantadue per cento
Ai comuni che sull'altro lato compartecipazione è giusto che quello che
Imposte erariali nazionali riconosciute Vittorio una parte ma anche soltanto
Ecco però nel caso dell'addizionale IRPEF facoltativa per i Comuni comuni stessi si sono ribellati e non hanno accettato la possibilità di opzione tale perché
Perché l'addizionale aggiunge
Allora possiamo dire che in Italia abbiamo un'altissima pressione fiscale il governo dice nei suoi piani anche nella finanziaria che può ridurre del due per cento la pressione fiscale nei prossimi anni Empoli da ottantaquattro e dà ai Comuni una possibilità di prelievo aggiuntive sul contribuente precedente la politica finanziaria e fiscale va fatta coraggio eccetera questo fra l'altro è stato una cosa chiesta da qualche comune
In difficoltà speciale in questo modo diciamo il problema senza capire che poi aree valuta la ribellione e dei contribuenti e il contribuente non è una variabile indipendente nel rapporto col cittadino
E allora noi gli abbiamo detto no ad addizionale detto ha stabilito
Stabilisce di in anno in anno
Una a visionare ubicato Ardia IRPEF
Ma la cui aliquota
Il contribuente eh la Peppa e dal suo livello di aliquota spedito è una compartecipazione parliamoci chiaro nazionale questa dizione alle o ci va bene
Tant'è che c'è un'addizionale che dovrebbe servire a valutare di Nanni un anno l'entità delle funzioni e dei compiti trasferiti con le leggi Bassanini
E per farle funzionare questo decentramento di funzioni e di compiti
Giusto che anche qui siamo ce li ho ancora sapere percepire decentrato
Poggio a fare tutta la legislazione regionale dopodiché
Jogna avviene con con l'abbiamo criticata anche perché non colpisce il contribuente ma l'altra che aggiuntiva cioè finale roseo CIN per cento quattro mila miliardi
Di prelievo aggiuntivo sul contribuente no
Diciamo che veramente costano fa Ciro un'idea che è scaturita magione vecchi anche movimento autonomista
Usare un'addizionale addizionali IRPEF per cosiddette imposte di scopo
Di valenza straordinaria vispi tu
Non è che uno cinque l'addizionale IRPEF per fare quadrare comunque i conti generali del Comune ma vado dal cittadino PD cocenti io metto una dizione la strada per fare una cosa cui il mio bilancio ordinario non mi permette di fare questo è un altro discorso
Ma così come è stata impostata può diventare veramente la valvola a cui COMU un mini tanti Comuni cominciano a ricorre in maniera diciamo indiscriminata non con una finalità cioè la finalità anche quella di far quadrare i conti da i fondi crisi e perciò che i conti hanno anche fatto squadra e poi c'è verità rigore scandendo i saldi bene rinviando le specie che ci possono far l'anno dopo l'anno prima cioè capiamoci morì a governare le cose grazie a
Dottore Enrico Gualandi segretario nazionale della lega delle Autonomie locali da Modena a Carlo Valli sancire