Manifestazione di chiusura della Festa dell'Unità con Massimo D'Alema, segretario dei Democratici di Sinistra presso i Giardini della Zambra Viale Pasolini

Sua moglie o comune assai poco
Mangiatordi congiunta
Vecchio senta
Stretto chi ha sbagliato appena del mondo Granata si tratta diciamo
Ma se oppure
Guardando la canzone
Ulteriori lire
Evidenziammo
Centrista bandito l'aggancio
Siamo diamo
Care compagne cari compagni anche l'arresto del mille novecentonovantotto si conclude
è stata la prima festa dei Democratici di sinistra un partito in cui si sono unite senza cullarsi ragioni identità e culture differenti
Accomunate da valori e principi di libertà e di solidarietà per costruire una nuova grande forza della sinistra italiana
è stata la festa dei suoi militanti degli attivisti dei simpatizzanti
Dei suoi amici vecchi e nuovi di centinaia di persone che l'hanno visitata hanno assistito agli spettacoli agli avvenimenti sportivi ai concerti ai dibattiti
è stata come Sambre un grande momento dove con il lavoro politico e materiali il sacrificio personale l'impegno dello slancio straordinario dei volontari
Si è materializzata la voglia di stare insieme confrontarsi discutere divertirsi ritrovarsi lavorare di un partito fatto di donne e di uomini di ragazze e ragazzi che fanno politica
Dove per far politica non si intende ricoprire posti di potere per proteggere i propri interessi privati
Ma significa appunto confrontarsi discutere riflettere su problemi che riguardano sia la realtà territoriale di Sesto sia anche questioni di carattere più ampio
Nel nostro Paese molti giovani oggi guardano alla politica con ostilità
Noi ci siamo avvicinati alla politica perché quella che abbiamo visto a Sesto non era la politica di Tangentopoli ma una politica pulita che vuole essere veramente funzionale per le persone e per la città
Dove ciascuno non è parte di una macchina già costruita ma è un protagonista che porta il suo contributo con le proprie esperienze e le proprie idee
Per costruire una politica fatta di progetti seri presentati guardandosi in faccia
Oggi la sfida deve riguardare soprattutto il rapporto con i giovani
Il nostro partito deve cioè rivolgersi ai ragazzi e alle ragazze e recuperare quella dimensione di dialogo ormai da troppo tempo trascurata
Dobbiamo capire le aspettative e i bisogni anche di quei giovani che oggi non sono qui di quei ragazzi e di quelle ragazze che raramente riusciamo ad incontrare per troppo tempo si è parlato poco e male dei giovani considerandoli più come un problema che come una risorsa per il Paese
La politica deve abbandonare la logica dell'emergenza quella logica cioè per cui ci si occupa dei giovani intendendo l'isola come soggetti passivi ai quali fornire servizi
Ma deve iniziare a pensare che sui giovani conviene infetti conviene investire offrendo loro la possibilità di espressione delle proprie potenzialità
E opportunità per incidere concretamente sui processi di trasformazione nei giovani bisogna crederci sarà soltanto quando si saprà dare spazio alle istanze giovanili che tanti giovani smetteranno di guardare con ostilità alla politica e neri troveranno le ragioni ed il significato
Ma per interessare e coinvolgere bisogna avere qualcosa da offrire
Il nostro obiettivo deve essere quindi quella del coinvolgimento dei giovani alla democrazia e dalla politica anche individuando una molteplicità di luoghi serie di spazi di decisioni dove tale protagonismo possa vivere
Formazione lavoro infrastrutture servizi sono questi i temi sui cui deve scommettere un grande partito di sinistra come il nostro che sceglie d'investire sul futuro dell'Italia e prima di tutto su chi ha meno di trent'anni
Al congresso della nostra sinistra giovanile Massimo D'Alema ha detto che noi giovani dobbiamo rivendicare il potere di incidere il potere di decidere insieme agli altri
E che senza di essere a pieno titolo parte di un'organizzazione adulta è di volerci stare dentro per contare
Concludo dicendo che noi giovani vogliamo contare vogliamo dire la nostra ed essere ascoltati vogliamo crescere tutti insieme e diventare un domani la spina dorsale di questo Paese
Lascio la parola a Gianni Gianassi segretario dell'unione comunale dei Democratici di sinistra che sento trentino grazie
Buona sera grazie di essere venuti qui alla festa dell'Unità care amiche cari amici gentili ospiti della festa compagne e compagni
Si chiude stasera dopo trentatré giorni la prima festa dell'Unità dei Democratici di sinistra di Sesto Fiorentino
Un evento per la nostra città la sua cultura la sua politica il suo vivere sociale è il nostro modo di finanziare in maniera pulita e trasparente la politica
Stimiamo che la festa sia stata visitata da oltre cinquanta mila cittadini ciò vuol dire che il prodotto che offriamo va ben al di là di un partito ma è festa di popolo è in pratica come l'abbiamo voluta chiamare sesto in festa
La festa è stata gestita da decine di attivisti tutti rigorosamente volontari un totale di circa due mila cinquecento presenze
è a loro che va in primo luogo il mio pensiero e di ringraziamento del gruppo dirigente del partito
E con loro che vinceremo le nostre sfide
Non solamente con loro ma sicuramente non senza di loro
è questo che fine farà la differenza fra un movimento un club un'associazione culturale una lobby è un grande partito di cittadini come noi siamo e vogliamo restare
Dove i cittadini sono e restano protagonisti artefici del loro futuro i partiti quindi non sono né troppi né pochi ma devono essere veri quelli veri intercettano bisogni interessi speranze sono la vita di una società democratica essi se riformate trasparenti faranno crescere la cultura politica dell'Italia contribuiranno a selezionare una nuova classe dirigente il nostro è un partito giovane ma proviene da antiche e famose famiglie figlio di culture diverse con diversa consistenza
Esso è ruolo Complesso di grande partito organizzato un ruolo carico di responsabilità e di passaggi democratici e politici
Che ci obbliga ad un più coraggiose puntuale confronto con i cittadini e la società
Perciò importante il suo funzionamento e la sua dialettica democratica la chiarezza delle posizioni di diritto di sostenere le proprie idee
Il diritto degli scritti di decidere il dovere dei dirigenti di dirigere i principi della tolleranza della responsabilità e della lealtà
Un partito insomma ricco plurale vivo e vivace ma solidale ed unito nelle scelte di fondo sereno deciso ma anche che decide io credo sia possibile pensarlo realizzarlo un partito così e così intercettare quelle ragazze e quei ragazzi che non scelgono la politica come il loro interesse perché non ne vedano con chiarezza i fini e di percorsi un partito grande della sinistra che sappia coniugare il valore del territorio dove stanno ed evolvono i processi di vita della Centi i sogni e le speranze umanità e disperazione
Il governo della cosa pubblica con l'uso del potere democratico per i fini migliori a servizio della collettività le competenze l'intelligenza e la freschezza dei giovani per progettare di intuire il domani
Con l'obiettivo di governare con equità e processi dell'innovazione nel nostro Paese
è qui che si gioca la scelta strategica dell'Ulivo governare i processi anticiparli favorirli
Cogliendo quelle possibilità aggiuntive che una coalizione fra idee forti leale determinata può aggiungere la presenza di organizzazioni politicamente fortemente rappresentative
Qui a Sesto cerchiamo di lavorare così siamo un pezzo di questa società
Circa mille settecento iscritti luoghi aperti per la discussione e le decisioni democrazia di mandato capacità di usare solidarietà nel gruppo dirigente
E credo che nessuno dopo il contributo dato all'elezione di Antonio Di Pietro posso dubitare sulla lealtà del nostro partito e della nostra gente nei confronti della coalizione e del progetto dell'Ulivo
Forse in maniera disinteressata lo spirito di coalizione qui è stato più forte
Che da altre parti e i partiti dell'Ulivo di Sesto Fiorentino hanno saputo capire le ragioni dell'alleanza oltre all'aspirazione di esprimere una meritata propria rappresentanza parlamentare
Abbiamo scritto invitando il segretario del partito a Sesto che pensavamo utile soprattutto per chi dirige democratici di sinistra un rapporto stretto e fecondo come una delle tante realtà vive e vitali del nostro Paese
Sesto ha dato e continua a farlo con lungimiranza e saggezza con impegno e dedizione contributi importanti all'evoluzione della sinistra e dell'Italia ed un contributo di azioni de lealtà verso l'Ulivo e il governo del Paese
A Sesto la politica e di cassa da oltre un secolo
Cento anni fa le forze popolari iniziarono la loro straordinaria esperienza di governo e le prime opere che realizzarono furono una scuola e l'azienda elettrica
La cultura e la formazione delle classi popolari e lo sviluppo moderno cuore antico idee e pensieri moderni
La politica non è solo l'arte del possibile ma un sistema di relazioni complesse il metodo della crescita del radicamento di convinzioni profonde di onestà amore per il lavoro e per le grandi passioni di questo secolo
Oggi siamo impegnati a costruire la più grande forza della sinistra del Paese i Democratici di sinistra
Anche a Sesto dopo è già esser forte radicata abbiamo bisogno di donne e uomini in carne ed ossa che con le loro idee la voglia di contaminarsi di contaminare
E di battersi per qualcosa di importante rafforzino in Italia i valori e l'organizzazione della sinistra democratica
Nell'aria se stesse che la più grande concentrazione di imprese artigiane della Toscana
A Sesto senno del più prestigiose manifatture di porcellana del mondo la cui storia culturale politica e sindacale accompagnato la città per più di duecento anni
A Sesto e più di cento anni fa nacque il nucleo di uno dei più forti movimenti cooperativi del Paese
A Sesto il raddoppio della città fra gli anni sessanta ottanta non ha impedito di mantenere intatto fino all'ultima pietra dall'ultimo arbusto la sua montagna le sue colline affinché tutti ne volessero e affinché il territorio ricevesse il suo rispetto
A Sesto il debito con la libertà è stato saldato con decine di morti e centinaia di perseguitati politici che dai moti del pane alla lotta antifascista le persecuzioni operaie
Negli anni Cinquanta hanno contribuito a cimentare un tessuto
Ed una pratica democratica oltre il colore politico possiamo dire tranquillamente a Gianfranco Fini e non c'è bisogno che ce lo dica lui cosa sono i tribunali speciali qui da noi ce l'hanno insegnato in famiglia
A Sesto centinaia di famiglie hanno risolto i problemi abitativi tipici delle grandi aree urbane grazie agli interventi di edilizia popolare pubblica attuati nei decenni e tutt'oggi a Sesto
I nostri figli i nostri anziani godono di servizi d'assistenza con standard fra gli altri dei paesi ma anche qui c'hanno poi il lavoro nero c'è ed è più difficile essere assunti se si è donne e giovani donne e forse anche per questo che si fanno meno figli
A Sesto ma a livello nazionale fra Democratici di sinistra socialisti e popolari che un'alleanza forte strategica che unisce il meglio dei valori della nostra gente del suo lavoro ed è la sua solidarietà
Un'alleanza aperta alle altre forze che compongono l'Ulivo e che saprà consolidarsi con le prossime elezioni amministrative
Noi siamo al centro di un'aria di rari predicano pregio densa di funzioni eccellenti tali da consentire a noi e ai nostri figli prospettive di vita di lavoro di socialità ai livelli più alti del mondo
Ma non sarebbe sesto sì da cinquecento anni non si vedesse la cupola del Brunelleschi e il campanile diciotto qui a pochi metri sta per nascere il polo scientifico universitario di Firenze e la Sir importanti istituti del CNR
Sesto S. dello sarà di importanti infrastrutture metropolitani difficili da gestire ed a volte anche da sopportare
Ma che hanno dato e daranno sempre più importanza e penso al ruolo della nostra città in un'area più vasta di straordinario valore mondiale quale quella di Firenze sì di Firenze
La Firenze grandi che se saprà guadagnarsi lo come sembra
è e rimane il punto di riferimento il marchio di fabbrica il comune destino di popolazioni laboriose associazioni vivaci imprenditori coraggiosi amministrazioni pubbliche pulite ed efficienti
Di chi saprà con pienezza e saggezza a costruire un futuro più incerto guai a riconsegnare alle destre questo patrimonio per noi la base di un ragionamento spedito la scelta dell'innovazione
Il coraggio delle scelte la determinazione dell'accelerazione dei processi di trasformazione la considerazione dei bisogni e dei desideri della gente nonché delle necessità generali
L'ascesa di la ricerca di un consenso maturo consapevole ed informato tramite la politica
è per questo che il mancato successo della stagione delle riforme la cui responsabilità cade su quell'esempio di liberalismo mondiale che Silvio Berlusconi penalizza anche quelle realtà del Paese più dinamiche più efficienti dove il cambiamento l'innovazione non sono stato una moda passeggera
Ma si sono radicate nella cultura di interi gruppi dirigenti delle istituzioni e della società
Qui sta il ruolo lo scopo di una grande forza di governo essere noi una fabbrica di riforme individuare lo spazio del riformismo possibile oggi in Italia difenderlo e portarlo a compimento e la sfida più grande e forse la più seducenti perché per tutta una vita ha lottato contro malaffare e malgoverno
Il federalismo qui da noi non può attendere la soluzione delle vicende giudiziarie di Berlusconi o delle abilitazione l'unico capo di governo in fuga quale Bettino Craxi
Nel tempo necessario affinché gli interessi politici di Bertinotti non siano più separati da quelli dei Paesi allora il governo il governo dell'Ulivo le speranze della gente le difficoltà del governare la soddisfazione delle riforme Bassanini Bersani Berlinguer sono nomi di riforme oltre di ministri della Repubblica
Perciò la scelta del bipolarismo irreversibile
Far divenire l'Italia un Paese dove gli elettori scelgono rappresentanza coalizione maggioranza e premier dove chi vince governa saldamente chi perde controlla liberamente è così semplice
L'Ulivo quindi come orizzonte dove inserire le culture le idee il radicamento di tante esperienze affinché quel marchio goda del valore aggiunto dell'unità
Ma una delle condizioni essenziali la fedeltà al mandato elettorale e per questo e con il governo dell'Ulivo non vi dovranno essere ribaltoni o cambi di alleanze a questo siamo stati impegnati dagli elettori
Sono però era mai troppi segnali negativi pieno esprime la più viva preoccupazione per il rischio di bloccare il processo riformatore
L'aria è cambiata il tre maggio varcato l'Euro si è rapidamente assistito ad un crescendo di iniziative politiche
E parlamentari di interventi di prese di posizioni le quali lo si voglia o no convergono tutte su un unico obiettivo fermare le riforme prendere tempo rinviarle
La verifica l'obiettiva Interpol evoca epoche da non rimpiangere
Poi sembra che lo faccia valutare come quel grado di coesione politica per rilanciare il processo riformatore sconfiggere così
Le resistenze neo conservatrici comunque camuffate
Può e deve servire a dare più incisività all'azione del governo e più serenità e sicurezza alla vita dell'Ulivo non è facile ma ci si può riuscire è così difficile per Rifondazione trovare una terza via fra l'appiattimento la differenza a tutti i costi con il governo forse no Sessa ne avrà la volontà politica
E poi ne ho fin tristi l'attacco centrista bipolarismo l'inquietante Progetto Cossiga volta colpire sul piano politico quella cultura e quella pratica cattolica che sta sotto le bandiere dei popolari ed è forza essenziale della maggioranza e del governo e componente fondamentale per garantire insieme a noi e ad altre forze dell'Ulivo col Centro democratico il perseguimento di quelle grandi riforme di cui l'Italia ha bisogno respingere l'attacco né a conservatore mio centrista cancellare e lugubri ombre di Gelli e dica sì rilanciare le opzioni più importanti è l'orizzonte dentro il quale lavorare
Investire sulla gioventù ed il sapere mettere in sicurezza il territorio modernizzare i grandi servizi a rete favorire l'equità far funzionare meglio lo stato non solo genericamente per il lavoro ma per un nuovo e duraturo modello di sviluppo regionale nazionale continentale
Dove sostenibilità ambientale sicurezza diritti flessibilità economicità ed efficienza stiano insieme per una stagione nuova di prosperità più diffusa e perciò più giusta
Altrimenti resta in fondo l'immagine di una fase instabile che il fallimento dei tentativi di riforma avviata in questi anni ha reso più insidiosa
Perché una transizione tanto lunga senza progetti senza un fine rischia di apparire ai più senza fine
E di alimentare non solo l'insoddisfazione ma quel che è peggio la stanchezza della democrazia
Che nulla di positivo posso uscire dall'azione dei partiti e delle istituzioni
Ma c'è anche un altro modo per regolare il nostro agire
Ed è quello di guardare non tanto agli atti e le dichiarazioni di un personale politico di vecchia conoscenza ma di volgere invece l'attenzione di sogni dei cittadini e agli umori più autentici della pubblica opinione
è finita si è esaurita con la domanda di cambiamento e di rinnovamento che aveva investito in questi anni il Paese
Siamo in presenza di un umore dell'opinione pubblica volto al ritorno al passato e ad una restaurazione politica io credo di no e allora si deve guardare ad andare avanti perché il futuro l'unico posto dove possiamo andare
Non l'abbiamo fatto e lo facciamo ed è oggi il nostro compito di convinti sostenitori da sinistra dell'Ulivo ci assegna un ruolo straordinario di grande partito di donne e di uomini attrezzato per un confronto politico duro e difficile
E non ci consente di indugiare molto nella retrospettiva o nell'autocoscienza
Ma ci impone di essere uniti all'il tetto all'altezza della sfida
Non è nostro futuro nel nostro futuro non vi sono certezze ma solo impegni speranze tanto lavoro per raggiungere a volte piccoli risultati
E la condizione senza la quale niente sarà possibile quella di avere una grande passione passione per la vita la nostra quella degli altri dei nostri vecchi e dei nostri figli
Per i lavori per l'ambiente per le nostre città e per il nostro Paese è tale da farci sentire artefici i nostri destini noi vogliamo portare il Paese oltre il due mila e nel nuovo millennio vogliamo portare un Paese moderno dove lo sviluppo la scuola la solidarietà crea in occasioni di lavoro e di benessere dove si rispetti si sostenga chi è più debole
Di tutto questo siamo orgogliosi protagonisti noi sappiamo che c'è in gioco l'assetto dell'Italia per i prossimi dieci anni ma sappiamo anche che in un tempo è presente norme complessi problemi vi sono anche splendido opportunità per prendere i nostri sogni e rendergli realtà
Continuiamo a farlo per noi stessi per il ragazzo di ragazzi
Per gli ideali di libertà e di giustizia per la nostra città e per il nostro Paese ricordandoci come ha scritto un famoso scrittore sudamericano che vola solo chi osa farlo
Grazie ancora di essere qui amici e compagni e della pazienza avete più avuto d'ora la parola a Massimo D'Alema segretario nazionale dei Democratici di sinistra
Anissina e compagne e compagni cari amici
Io vi ringrazio per
Questo incontro
Affettuoso
Per la curiosità per l'interesse che vi lega
La nostra politica
E per questa festa che come tante che si svolgono nel nostro Paese
La testimonianza
Delle nostre radici del nostro legame con la società
Di quel patrimonio
Non consumato di passione civile
L'impegno
Di voglia di stare con gli altri e di compiere un qualche sacrificio per le proprie idee
Che sono virtù non di parte
Ma sono un patrimonio al servizio del Paese
Vedete ancora in questi giorni ritorna una vecchia polemica
Piena di rancore
Che vorrebbe riproporre
Un non sopito odio verso la sinistra verso i comunisti voi avete notato che ogni qual volta bisogna lanciare una campagna di odio verso i comunisti
Immediatamente questi comunisti di cui si parla siamo noi
Io lo dico
Ho detto oggi
A Bertinotti regola perché Lotito dovresti offendervi perché Berlusconi si ritiene perseguitato dai comunisti cioè da me tu dovresti alzarti deve dire no ti perseguito io scusa
E e
Vedete questa campagna
Nuove persino ingenuamente da un interrogativo che viene ripetuto in modo ossessivo ce lo sentiamo dire in Parlamento
Dove ci sono alcuni c'è un certo onorevole Giovanardi Geo come ossessionato da questo fatto
Ora certi opinionisti
E cioè gli altri partiti si sono dissolti sono stati travolti dalla magistratura voi siete qui avete vinto
Perché
C'è stato un complotto
C'è stata un'azione avete tramato nell'ombra per utilizzare la giustizia per eliminare i vostri avversari politici
è una tesi
Menzognera e che vuole avvelenare la vita politica del nostro Paese
è una chiamata a raccolta
Di una sorta di fronte del rancore
è il tentativo di riesumare
Lo spirito della guerra fredda della Prima Repubblica
Io vorrei invitare queste persone a capire a capire che cos'è questo partito
A capire perché noi abbiamo saputo trasformarci
Perché avevamo un legame profondo con la società
Non perché i giudici non abbiano indagato
Come pure hanno fatto e stanno facendo sui dirigenti del nostro partito
O non vi siano stati uomini donne e uomini che hanno pagato un prezzo Aldo
Che hanno visto mettere in discussione il loro onore che sono stati trascinati in carcere che hanno dovuto aspettare anni per essere riconosciuti innocenti
Pensate a Marcucci pensato a Burlando Burlando più fortunati
Pensiamo ad un compagno come Marcello Stefanini che non ha fatto in tempo a vedere la sua assoluzione
Ma come si può dire sia indagato a fondo verso di noi
Con durezza
Com'era giusto
Ma è anche vero che è venuta alla luce la realtà di un partito
Che non era
Marcio nel suo rapporto con il potere con la società
Che era animato da una passione politica
Nel quale ci può essere stato c'è stato anche qualcuno che ha sbagliato
Ma quel partito non era parte di un sistema di potere non era parte di quella Tangentopoli che è venuto alla luce
E non si è spezzato il rapporto di fiducia con una parte della società
Quando è stato messo sotto accusa Craxi
Si è scoperto che sotto non c'era nulla
Perché nella opinione pubblica non ci fu solidarietà non ci fu sorpresa ci fu il riconoscimento di qualcosa che già
Nel giudizio popolare
Si era affermato come vero
Nulla invece ha potuto spezzare il nostro rapporto con una parte del popolo italiano
Un rapporto di fiducia un rapporto di solidarietà
La storia non procede per complotti
C'è sempre una verità profonda di fronte ai fatti della storia
Quelle radici erano sane
E in più noi abbiamo avuto il coraggio di capire che il mondo stava cambiando e che bisognava cambiare
Voi ricordate come il ridevano alla sofferenza della nostra svolte
Dicendo che noi dovevamo cambiare gli sconfitti e non capivano che il mondo stava crollando anche su di loro
Ecco perché vedete
Io penso che noi dobbiamo affrontare senza timori questa sfida
Non c'è nessuna concessione
Nel dire
Che mentre siamo fermi
Nel respingere la pretesa
Di una Commissione parlamentare volta di indagare sui giudici o a censurarlo nell'operato
Noi non abbiamo nessun timore
Di una indagine del Parlamento per ricostruire la verità storica politica non le responsabilità personali quello si fa nei tribunali
Sulla grande vicenda del rapporto tra affari e politica
Non abbiamo scheletri nell'armadio da nascondere
Siamo pronti a discutere di che cosa è stato il rapporto tra il Partito comunista italiano l'Unione Sovietica nel tempo della guerra fredda
Di quando e perché in quel rapporto è finito
è scritto nelle sentenze dei tribunali
Con le quali il gruppo dirigente del Pci fu prosciolto
Ma è giusto può anche essere scritto in una pagina di storia che il Parlamento della Repubblica approva
Tra l'altro
Quell'inchiesta ebbe una diversa fortuna
Era un'inchiesta parallela sui rapporti tra il Koussa impicci tra la CIA e la democrazia cristiana
Senonché il PCUS è crollato e tutti i documenti sono stati acquisiti la CIA c'è ancora e non è stato dato diciamo sapere tutto da quell'altra fare
Grazie
La storia di un grande Paese non si scrive nelle indagini giudiziarie
Io dubito che ci sia oggi la forza la volontà vera di riscrivere una pagina di storia
Ma se queste la sfida noi non ci tiriamo indietro
Nello stesso tempo però
Lo abbiamo ribadito oggi con molta fermezza
E devo dire con una forte unità dei partiti del centrosinistra
Noi non siamo disposti a tollerare una campagna grottesca
Che innanzitutto suona offesa verso il nostro Paese
Sui muri delle nostre città c'è scritto che in Italia c'è una dittatura è un regime illiberale
Ora si potrebbe ridere di queste cose
Francamente di dittature nelle quali il principale perseguitato politico denuncia i dittatori ha sei reti televisive unificate delle quali tre sono su due sono dittature singolari vediamo
Diciamoci la verità c'è qualcosa di buffonesco in tutto questo
Di penosamente ridicolo siamo un grande Paese vedere parlamentari europei chiesta
Nel Parlamento europeo si rivolgono all'Europa per domandare che cosa all'Europa voglia fare per ripristinare in Italia lo Stato di diritto diciamo così
Non scherziamo
Lo stato di diritto in questi anni ha fatto grandi passi in avanti perché sia dato un colpo alla corruzione alla mafia quel perverso intreccio tra la politica la corruzione e la mafia che soffocava la nostra democrazia
Questa campagna dunque
Per un verso e ridicola
Ma per altro verso
In un intreccio singolare tra vittimismo e aggressività
Rivela un volto arrogante
Un'idea non accettabile
Secondo cui la giustizia deve arrestarsi di fronte ai potenti
L'idea secondo cui chi dispone di una forza di un consenso di un partito non può essere sottoposto a giudizio
E voi capite
Che questa delegittimazione di fondo della giustizia
Non colpisce soltanto una parte
Mammina la convivenza civile
La certezza della legge
Quel valore della legalità che è un valore fondamentale voi mi dovete spiegare perché ha un solo cittadino dovrà pagare la multa in un Paese in cui un uomo politico può dire che sia una tribunale lo condanna è un complotto
Perché è un solo cittadino non debba considerarsi vittima melodiosa persecuzione
Di un attentato le sue libertà vedete qui riemerge
Un grumo
Di cultura illiberale e questa sì che tipica di una certa borghesia italiana
Un'idea della libertà come arbitrio
Come negazione dei diritti degli altri quella idea della libertà che pure vediamo a volte affiorare di chi pensa che scaricare
I rifiuti nocivi dove ti pare
Ho
Gli scarichi tossici in un torrente o non pagare le tasse faccia parte dei diritti di libertà
Faccia parte dei diritti individuali
E che l'essere sottoposti alle regole comuni a cui sono sottoposti tutti i cittadini sia invece un gioco intollerabile illiberale una forma di dittatura
In questa idea della libertà come arbitri o come arbitrio dei potenti si nasconde una delle ragioni per cui questo nostro Paese non ha mai avuto una grande borghesia europea una grande destra moderna e civile non ha mai avuto una destra dotata di senso dello Stato
Ed è il senso dei suoi doveri verso la comunità nazionale
Noi non ci stiamo
Lo diciamo con serenità
Noi non opponiamo fanatismo fanatismo
Noi in questi anni abbiamo opposto la ricerca del dialogo e la serenità democratica al fanatismo della destra ed è per questo che abbiamo vinto
Cari compagni
Noi nessuno
è autorizzato a darci lezioni
Né a darci lezione sul terreno della difesa dei valori democratici di legalità lei a darci lezione sul terreno della lotta politica
Io quando vedo certi studiosi improvvisati in generale fallaci
Che spiegano come si dovrebbe combattere Berlusconi
E che ci spiegano che noi non dovremmo discutere con questa opposizione e dovremmo porci muro contro muro
Berlusconi noi lo abbiamo trovato a Palazzo Chigi
L'abbiamo mandato via ha perso le elezioni non il giudice che
Vi assicuro vi assicuro che non ce li metterà piede
Ma venete sono è ugualmente convinto che se avesse trovato di fronte a sé una sinistra che invece di offrirgli il dialogo per le riforme e la ricerca di un'intesa sulle regole e anche la paziente
Pazienti
Paziente ricerca del dialogo se avesse trovato di fronte a sé è una sinistra che avesse alzato i cartelli Berlusconi in galera avrebbe vinto lui di quella sinistra non c'è rimpianto e non c'è bisogno
Questo
Vorrei dirlo con chiarezza
Noi siamo una grande forza democratica e garantista
Infatti io non discuto io non discuto il diritto del cittadino Berlusconi di criticare una sentenza e di ricorrere in appello do anche consigliato di scegliersi dei buoni avvocati
Quello che come il testo quello che contesto
E il diritto del cittadino Berlusconi di fare i cortei contro i giudici
O di accusarli di essere dei suoi avversari politici
La fermezza
La fermezza non è in discussione
Non abbiamo ceduto di un pollice sull'indipendenza dalla magistratura
Sull'autonomia dei giudici
Non abbiamo ceduto di un pollice di fronte alla rancorosa volontà di vendetta
Fummo accusati di chissà quali orrendi pasticci nella Commissione bicamerale
E nella Commissione bicamerale alla fine alla fine
Proprio perché Berlusconi non otteneva ciò che forse voleva ma certamente non poteva contenere
E maturato una rottura certamente dolorosa certamente doloroso un atto di responsabilità verso il Paese
Ma anche la riprova Pettini avesse dei dubbi che con una forza come la nostra non si possono fare oscuri compromessi
Noi
Noi non siamo cari compagni
Il partito dei giudici giudici non hanno bisogno di partiti
I giudici sono forti della legge
E noi siamo il partito della legalità e dei cittadini
E voglio dirlo vedete in questi giorni
Io ritengo che la polemica
Che Antonio Di Pietro ha fatto nei confronti del capo dello Stato
è una polemica polemica sbagliata
Ma anche qui non ho nessun pentimento come che non sapessi che il vostro senatore un uomo libero
Ed è un uomo scomodo sono le ragioni per cui mi è sempre stato simpatico
Ma
Egualmente noi siamo persone libere libere
Qui non c'è una guerra nella quale ci si deve arruolare
Noi difendiamo il principio di legalità
Difendiamo l'indipendenza dei giudici non significa la loro infallibilità significa che non si possono criticare per questo per quell'episodio
Attenzione
Perché se ci facciamo travolgere da uno scontro militare su questi temi allora persino a Berlusconi rischia di avere ragione
Le siamo in uno Stato di diritto
Dove non c'è una guerra di religione
Dove ci sono dei tribunali nei quali si giudica sulla base di un libero convincimento
E come in tutti i Paesi democratici i tribunali possono anche essere criticati
Guai
Sì accettiamo la logica dell'emergenza
Di una contrapposizione cieca
Di una politicizzazione di questo scontro
Perché l'effetto
E quello di travolgere in una parte larga dell'opinione pubblica la fiducia verso la giustizia
Il pericolo più grave che c'è nella campagna della destra
E di minare un elemento di coesione nazionale
Di fiducia nelle regole condivise
Ma dipende anche da noi
Dalla nostra capacità di difendere i principi di legalità
E non di scendere in campo in una crociata Pini giudici c'è una differenza profonda ma un grande partito democratico non può sbagliare in un momento come questo
Fermezza ma anche senso dell'equilibrio
Ma anche capacità di guardare al di là del conflitto di oggi
Alle necessità di portare avanti riforme profonde
Io sono preoccupato vedete di una cosa
Che tutti quei cittadini che sono scontenti della giustizia perché non funziona
Finiscano per riconoscersi nell'attacco di Berlusconi ai giudici che è un attacco di uno che attacca i giudici perché funzionano cioè per ragioni esattamente opposte a quelle per cui
Molti cittadini fittizi sono scontente della giustizia
Noi dobbiamo separare sto dobbiamo farci carico interpretare un bisogno di riforme e di cambiamenti che un bisogno diffuso nel Paese
Dobbiamo farci carico di un bisogno di serenità e di normalità
Di un Paese che stanco della esasperazione delle polemiche
Dell'asprezza del linguaggio della violenza verbale che nasconde a volte il vuoto delle idee la mancanza delle passioni
Sto Paese ha bisogno di serenità e di un'opera di costruzione
E la nostra forza in questi anni è stata proprio questa noi siamo stati una forza costruttiva e pazienti
Di fronte a chi difendeva interessi particolari opponeva un settarismo Cecco
Abbiamo sbagliato non so se abbiamo sbagliato a lavorare due anni per una grande riforma delle nostre istituzioni per vedere poi in pochi giorni tutto travolto dal calcolo mie opere o dall'ira settaria di Berlusconi non so se abbiamo sbagliato
Io credo che alla fine quello che viene fuori è il confronto fra due modi di fare politica
Due modi di concepire il proprio servizio e il proprio rapporto con il Paese
E io presto convinto che alla fine quando gli italiani devono decidere da chi farsi governare
E più forte chi può dire io ho lavorato per l'Italia mi sono sforzato di costruire mi sono sforzato di fare insieme agli altri anche insieme ai miei avversari questa è la nostra forza
Mai come in questo momento
Apparirebbe voglio dirlo con molta serenità e senza polemica
Immotivato irresponsabile mettere in discussione questa coalizione
Questo quadro di governo sì abbiamo costruito e chi ha dato una speranza all'Italia
Noi abbiamo preso questo Paese sull'orlo del baratro questa è la verità
E in pochi anni lo abbiamo condotto tra i grandi Paesi civili dell'Europa
è
è una grande fatica badate perché ogni giorno sono molti quelli che cercano di di trascinarlo indietro
è una lotta continua tra il morto io vivo cioè tra una nuova Italia che cammina faticosamente in avanti e le tante forze che vogliono trascinarla indietro
Che pensano di rifare la Democrazia Cristiana che vogliono riabilitare Craxi e non so chi altro che vogliono
Questa è la verità
E tuttavia in questo sforzo faticoso che qualche volta si è anche misurato con la litigiosità e la immaturità di una parte della sinistra
Noi abbiamo compiuto grandi passi in avanti
Oggi
Credo davvero
Oggi credo che lo abbiano compreso oggi proprio oggi data diciamo questa consapevolezza ho vista affiorare in modo più largo per me le cose erano chiare diciamo che l'idea di regalare
A Berlusconi che strepita contro la dittatura comunista una crisi di governo il venti di luglio era un'idea diciamo non plausibile ecco Minniti ritengo basso Fernando questa sperare polemiche
E che
Ciò che si doveva invece fare era discutere per dare maggiore forza slancio riformatore alla coalizione al governo
E anche per stringere un rapporto
Più vincolante e più impegnativo tra le forze politiche della maggioranza
Io credo che lo dobbiamo innanzitutto al Paese anche a noi stessi
Ai risultati che sono stati raggiunti
Alle sfide che abbiamo vinto
Detto tante volte a Bertinotti ma scusami abbiamo votato insieme leggi finanziarie da cento mila miliardi abbiamo sfidato l'opposizione è una parte larga del Paese
Chi di noi non ha sofferto quando noi eravamo lì in Parlamento a votare la Finanziaria con mezzo Parlamento vuoto e cinquecento mila persone in piazza contro il governo
Lì ci siamo presi una responsabilità enorme
E ora che abbiamo girato la boa del risanamento e possiamo cominciare a guardare con fiducia al traguardo delle riforme del lavoro si vogliono ammainare le vele credo francamente che sia un'assurdità
Certo questa maggioranza è stata di rissa su questioni importanti
Ah mostrando anche i dissensi talora a mio giudizio ingiustificati e incomprensibili
E non possiamo rinunciare
A mettere l'accento un accento di verità
Perché è anche giusto che ciascuno si prenda le sue responsabilità
Io per esempio continua a non aver capito
Perché noi abbiamo dovuto regalare una giornata di gloria a Berlusconi quando si trattò di decidere di mandare i nostri soldati in Albania
Si disse allora da parte di Rifondazione
Che era un'impresa neocoloniale per difendere il dittatore perisce
Ora
Almeno il giorno dopo delle libere elezioni che i nostri soldati garantire una che la sinistra vinse io credo che almeno quel giorno si sarebbe dovuto chiedere scusa
E così continuo a non capire perché noi abbiamo dovuto incrinare questa maggioranza e rimettere consigliare il centro della vita politica italiana
Per dire di no con il voto non alla NATO che non si votava sulla NATO come oggi ha detto compagno alla festa dell'Unità di Roma ma vi siete divisi sulla NATO diceva non c'era già di così infatti
Non era questo il tema del voto diciamo
Si votava sulla domanda presentata
Ai polacchi gli ungheresi dalla Repubblica Ceca unanimemente dalle forze politiche dai cittadini dai partiti di sinistra di quei Paesi di entrare a far parte della NATO e votando no
Non si votava per sciogliere la NATO la per difendere la NATO come bastione dell'Occidente
E allora voi mi dovete spiegare quali lei impazzimento ideologico deve condurre ad un voto che politicamente disastrosa del suo contenuto specifico e privo di qualsiasi senso progressista
Io non lo capisco
Credo
Queste debolezze della maggioranza non facciano bene al centrosinistra ma ciò non toglie che questa è l'unica maggioranza possibile
Quella voluta dagli italiani
Quella che ha portato l'Italia in Europa
E governare questo Paese comporta la dura fatica della ricerca di un'intesa
Di una pazienza di un dialogo per ricondurre l'insieme delle forze alla ragionevolezza è una piattaforma comune
Questo abbiamo fatto
Obiettivo
Visto che il segretario di Rifondazione comunista annunciato la sua fiducia critica al governo
Conoscendo lo diciamo credo che la traduzione possano essere adesione piena riesce nasce
Perché adesso dobbiamo cominciare a guardare
Al futuro
All'asta le sfide difficili che abbiamo di fronte
Però voglio dire
Io credo che sì si libera dai vizi ideologici di certe posizioni
Una sinistra che sia stimolo al Governo di centrosinistra
Che rappresenti il richiamo continuo alla grande questione sociale è una componente utile e importante non è un peso non è un far bello
E se vogliamo discutere insieme noi siamo pronti a discutere insieme con i compagni di Rifondazione Comunista di che cosa si può fare meglio di quanto non si sia fatto sin qui per il lavoro
Per affrontare i grandi problemi sociali della povertà
Le ingiustizie che sono profondamente radicata nella nostra società e di fronte alle quali noi sentiamo noi lo dico autocriticamente ancora l'insufficienza dell'azione di governo della sinistra
Qualora questa è la sfida ed è una sfida che si vince mettendo in campo idee Progetti proposte e prendendosi la responsabilità di governare non si vince coi discorsi
E anche facendo i conti nel nostro caso perché vedete
Nel nostro caso
Se noi guardiamo alle statistiche recenti
Che ci dicano quanto grave è il problema della povertà nel nostro Paese noi dobbiamo pur dire che quelle statistiche ci parlano anche dei difetti della sinistra
E ci fanno vedere l'iniquità di uno stato sociale
Che ha difeso più le conquiste dei lavoratori sacrosanti che non i diritti dei più deboli che molto spesso lavoratori non sono di uno stato sociale che si è costruito molto intorno ai diritti del lavoratore maschio adulto perché la grande massa dei lavoratori sono maschi in questo Paese e adulti che non intorno ai diritti del cittadino
Invece i cittadini sono anche bambini e donne
Dove si annida in misura più grave l'esclusione sociale della povertà
Ora vogliamo discutere di questi con una sinistra moderna deve misurarsi con questi temi
Ma questo comporta lo ripeto anche il coraggio di vedere i problemi e le contraddizioni in casa nostra di affrontare quelle questioni dolorose che ci hanno fatto discutere sulle quali anche ragionevolmente ci possiamo dividere
Se sia giusto per esempio che in un grande Paese la stessa figura sociale il disoccupato
Possa essere cassa integrato prepensionato o nulla
Il che evidentemente non è giusto
Perché e sono si tratta di una diseguaglianza profonda
Fra cittadini che versano nella stessa condizione
Se sia giusto che Cechia pensione il lavoro a cinquant'anni
Mentre invece c'è chi non ha nell'Uma nell'altra cosa a trent'anni sono problemi complessi
Se noi vogliamo affrontare le diseguaglianze Venere della società di oggi più ha bisogno di una sinistra che si misura con questi temi
Che li affronta che li discute con il sindacato che ricerca le vie nuove
Chi ha il coraggio dell'innovazione
Vedete il lavoro che abbiamo svolto sin qui
Ha gettato le basi di tutto questo
Io non mi stancherò mai di ripetere che in questi anni tra il mille novantanove novecentonovantasei novantotto si è non realizzato ma compiuto un processo che segna una svolta storica per l'Italia
Questo processo è cominciato nel novantadue novantatré
Con la crisi del vecchio sistema politico e di potere
Quel sistema ci consegnò un'Italia alla bancarotta
Fuori dall'Europa
Con istituzioni in ginocchio con un Parlamento di inquisiti
A zero nella considerazione degli altri Paesi e degli altri popoli
In pochi anni grazie all'impegno della parte migliore della classe dirigente del Paese
Cioè degli uomini migliori della borghesia italiana
Ma ma anche e soprattutto grazie al sostegno della sinistra del movimento dei lavoratori delle grandi organizzazioni sindacali
L'Italia ha raddrizzato la schiena
E ha avviato un cambiamento profondo nel modo di essere e di questa società
Italia del passato era quella dell'assistenzialismo
Di un debito pubblico che cresceva in modo irresponsabile con la prospettiva di un danno irrimediabile alle generazioni più giovani
Di una classe dirigente corrotta partecipe di questo sistema di elargizioni salvo trattenere per sé una quota diciamo di quello che si elargiva nella forma dell'assistenzialismo degli appalti facili l'Italia di oggi è un Paese che ha rimesso sotto controllo il suo debito
Che ha visto cadere i tassi di interesse e con ciò l'incidenza della rendita parassitaria e finanziaria sull'economia nazionale che si mangiava la ricchezza del Paese
è un Paese che libera grandi risorse per lo sviluppo degli investimenti
è un Paese che ha una classe dirigente onesta
è un Paese rispettato in Europa e nel mondo
è un cambiamento profondissimo
E io credo che noi non possiamo lo dico perché si costruisce il futuro
Non gettando al vento ciò che si fa
E anche questo passaggio difficile se noi vogliamo uscirne più forti come dobbiamo uscirne più forti dobbiamo affrontarlo dall'alto di ciò che abbiamo realizzato per l'Italia
Vedete se il giorno in cui è nata la moneta europea la moneta europea non è un marchingegno dell'economia
è un grande evento politico
Il fatto che una parte del mondo
Dove ci sono duecentosettanta milioni di persone
Dove si produce una massa di ricchezze pari a quella degli Stati Uniti e che occupa lo spazio del venti per cento del commercio mondiale perché queste l'Europa della moneta unica
Fatto che questa parte del mondo si dia una moneta unica
è un fatto che concorre a cambiare l'equilibrio mondiale e a costruire quel mondo multipolare del dopo guerra fredda
Che voglia aggiungo che questa parte del mondo e quella in cui più radicati sono i valori democratici della sinistra e che largamente governata questa Europa dalla sinistra
Ora l'Italia fuori da questo grande e venti
Fuori dalla costruzione dell'Europa senza frontiere con un'unica moneta
Sarebbe stato irrimediabilmente un Paese di serie B
Se il giorno in cui su quella frontiera tra la Francia e la Germania
Sulla quale sono scoppiate due guerre mondiali nel corso di questo secolo il giorno in cui si è deciso che lì si passa senza neanche la carta d'identità
è un giorno che ha cambiato la storia dell'umanità e noi c'eravamo
E con quelli di prima non ci saremmo stati ce l'abbiamo portata noi Italia questo appuntamento
Allora badate
Concerto non basta
E certo che non basta
Però abbiamo scritto una pagina di storia
E adesso il problema è che Forti di queste possibilità nuove bisogna affrontare con coraggio sfide
Di grandissima portata per testare in Europa
Vedete noi lo vediamo in questi giorni
Cominciamo a misurare anche le nostre debolezze
Noi abbiamo una ripresa economica significativa
Che il frutto di questi risultati ma insufficiente
Una ripresa economica insufficiente mi sufficiente a creare nuovo lavoro in una misura adeguata
Insufficiente a tenere il ritmo anche dei paesi più sviluppati dell'Europa perché perché siamo esposti più di altri paesi agli affetti della grande crisi che ha investito l'Asia
Agli effetti della svalutazione della moneta giapponese indonesiana
Perché con la svalutazione di quella moneta
Le esportazioni di quei paesi sono pesantemente competitivi verso di noi
Anche perché in quei Paesi si producono scarpe si produce vestiti come da noi
E qui viene alla luce la debolezza
Della quinta potenza industriale del mondo l'Italia
Che però non è competitiva nei settori più avanzati a più alto contenuto tecnologico perché per anni e anni non abbiamo investito sulla scuola sull'innovazione sulla ricerca scientifica sul futuro del Paese
E ci siamo affidati soltanto quasi esclusivamente a quell'ingegno italico che pure c'è ed è una straordinaria risorsa del nostro Paese
Su quella capacità di adattamento della piccola della media impresa
Che è una grande risorsa ma non basta
Se non si incontra con uno Stato moderno con una pubblica amministrazione efficiente con una struttura della scuola della ricerca scientifica all'altezza di più grandi paesi del mondo
Capite bene che è una sfida da far tremare le vene dei polsi
E si tratta di recuperare un terreno perduto in decenni diciamoci la verità
E si tratta anche di vincere una battaglia perché le riforme non sono soltanto un disegno
Ho un problema del Parlamento quando si decide con una riforma che anziché trenta certificati ne basta uno ci sono ventinove uffici che perdono potere che resistono
è una lotta contro resistenze conservatrici rendite di posizione che sono profondamente annidate in questa società e se noi non capissimo questo che c'è una vecchia Italia che resiste
Che era poi quella che si raccoglieva intorno alle vecchie classi dirigenti perché gli uomini Tangentopoli
Non erano i capi di una dittatura sul fronte agii dire a Berlusconi detta turnover la democrazia
Però non votanti dalla maggioranza degli italiani
E noi siamo riusciti a spezzare quel blocco conservatore
Ad organizzare una nuova alleanza sociale in cui il mondo dell'impresa dell'intelligenza del lavoro si sono ritrovati insieme
Ma il tentativo di ricostruire quell'alleanza conservatrice e insidioso e continuo
Mi richiede una politica intelligente e aperta una concezione delle riforme in grado di mobilitare non soltanto il mondo del lavoro ma il mondo imprenditoriale i giovani le donne la maggioranza degli italiani
Ecco perché io credo che
Questo è il vero banco di prova non le polemiche e le verifiche le ma la capacità di questa coalizione di pensare insieme ai grandi obiettivi di riforma di perseguirli con coerenza
Di
Costruire le riforme come ci hanno insegnato diciamo quando eravamo giovani tenendo conto delle alleanze
Tenendo conto delle alleanze
Cui non basta essere più a sinistra trentacinque ore d'accordo ma nello stesso tempo se vogliamo fare le trentacinque ore dobbiamo anche trovare un terreno sul quale ricostruiamo un rapporto di fiducia con il mondo delle imprese
E se vogliamo lo sviluppo del Paese abbiamo bisogno di avere alleato il mondo dell'impresa e non nemico rimettiamo le dita negli occhi andranno dall'altra parte
Noi sventola eremo le nostre bandiere ma l'Italia la governerà qualcun altro
Questa prospettiva
Ed è per questo anche che siamo stati noi più grande partito dalla sinistra che nel confronto programmatico di questi giorni abbiamo posto l'esigenza con forza
Di misure a sostegno delle imprese che vogliono investire nelle aree più svantaggiate del Paese
Di misure volte a ridurre il costo del lavoro senza premere sui salari
E se vogliamo ridurre il costo del lavoro
Senza premere sui salari perché i salari sono bassi e semmai bisognerebbe aumentarli un po'anche per l'economia per aumentare la domanda interna dobbiamo alleggerire il peso di un sistema contributivo e fiscale
Che continua a pesare in modo iniquo sul lavoro e sull'impresa
è un processo complesso e incerto lo si dovrà fare nel quadro delle compatibilità
Imposte dal risanamento
Ma è io credo una direzione di marcia irrinunciabile
Nello stesso tempo più scuola
Chi fatica anche qui per elevare l'obbligo di Jacques
La ricerca di un compromesso
Lo so io lo so che questo crea anche scontento figuriamoci non dovete dirlo a me perché il più scontento poi sono io ma poi alla fine
La necessità di costruire il consenso
Rende necessario fare il passo in avanti che è possibile fare
E quindi adesso una volta che si sia deciso di elevare l'obbligo scolastico anche soltanto di un anno
Diamoci l'impegno in questo anno di fare la riforma dei cicli e di consentire così che l'obbligo arrivi a sedici anni per tutti in una scuola rinnovata
Abbiamo bisogno
Di affrontare il grande problema del lavoro per il Mezzogiorno
Questo non è soltanto un problema del Mezzogiorno
è un problema della nostra democrazia
è un problema della sicurezza del Paese della lotta contro la criminalità
è un problema del consenso e delle alleanze della sinistra
E questo richiede un'azione complessa
Un'azione che si misuri con le regole di un'economia che compete anche qui certo ci sono le ricette semplici Bertinotti dice quanti sono i disoccupati tre milioni assumiamo lì sicuramente è una buona soluzione diciamo
E tuttavia è chiaro in questi termini è una soluzione non praticabile
Allora noi dobbiamo invece
Aiutare il sistema a produrre in prese
E quindi i posti di lavoro che producono ricchezza e che siano in grado di durare non posti di lavoro finti che si mangiano la ricchezza delle generazioni che verranno dopo è più difficile più complesso
Quello è appunto il governare una società complessa
Io sono convinto che nei prossimi giorni
Questo segno di svolta di innovazione
Verrà dal dibattito parlamentare e dal rinnovato accordo tra le forze politiche della maggioranza
Noi d'altro canto abbiamo bisogno anche di tempo
Lo dico senza iattanza ma le riforme hanno bisogno di tempo
E noi abbiamo atteso tanto tempo per andare al governo del paese
Che credo nessuno si offenderà asse diciamo che intendiamo intanto governare per tutti i cinque anni previsti diciamo non di più vogliono rassicurare Berlusconi sono mi accusa di voler la dittatura diciamo
Noi vogliamo intanto governare per tutto il periodo previsto
Dalla Costituzione cinque anni
E lavorare per fare in modo che alla scadenza i cittadini se vorranno ci confermino il mandato cioè vorremmo stare per un po'di tempo a governare il Paese
Per la buona ragione diciamo
Che abbiamo da fare delle cose impegnative importanti che richiedono un tempo anche ragionevole
Ed anche per la ragione che in democrazia non è priva di un suo significato che Allo stato
Non si vede diciamo dall'altra parte un'alternativa di governo rassicurante e all'altezza dei problemi di un grande Paese moderno ed europeo cioè io dico
Se per un momentino chiudiamo gli occhi e pensiamo di di avere nel governo son Previde Catarella eccetera noi penso che tutti noi
Per quanto si possa essere scontenti diciamo della verifica di Bertinotti eccetera tutti noi però stiliamo un tale sospiro di sollievo che ci abbracciamo anche Bertinotti speciale costruito
E vedete
Noi abbiamo anche l'ambizione e la volontà in questo processo di fare crescere in Italia una sinistra moderna europea che sia in grado di rappresentare sempre di più
Non ha la forza esclusiva
Perché io credo che il Governo del nostro Paese richiede una coalizione ampia
Persino oltre i confini di quella che oggi governa l'Italia cioè per governare l'Italia per quella che è la storia d'Italia per quella che è la composizione sociale del nostro Paese non basta la sinistra non basta il movimento dei lavoratori
Occorre una coalizione democratica in cui si riconoscono a parte del mondo moderato più civile cattolico laico e nella quale si riconoscono altre forze sociali
Forze sociali diverso occorre una politica di alleanze che si compone oggi nell'Ulivo in una visione anche più avanzata della tradizionale politica di alleanze
Perché l'Ulivo non è soltanto un patto tra partiti anche una comunione di valori di programmi un comune sentire vedete io quando vedo scritto da qualche parte che i popolari torneranno a fare il il centro lo
O la democrazia cristiana con Cossiga sorrido perché ritengo che questo sia antropologicamente impossibili
Cioè il Partito popolare una forza diversa da nove ma c'è una comunanza di valori democratici talmente profonda e maturata in in prove difficili che io credo non può essere spezzato
Io mi ricordo benissimo i giorni in cui Buttiglione liquidò il suo partito con un cinismo veramente decidendo l'impatto con Berlusconi in via dell'anima
E in quel momento l'operazione di Buttiglione era un'operazione per portare il Partito popolare nell'area del potere
Perché al governo dice no non c'eravamo noi non aveva vinto nulla
E quella parte dei popolari chi si ribellò che disse di no che giudicò incompatibile con i suoi valori non con le sue convenienze l'alleanza con quella destra
Che si organizzano perché quello Buttiglione aveva persino tagliato i telefoni e non sapevano non avevano più un simbolo non sapevano come presentare le liste
E trovarono in nome di una forza intelligente perché neppure per un attimo ci sfiorò l'idea se crolla il Partito Popolare pigliamo dieci voti in più
Ma immediatamente ci ad operammo per per aiutare questi amici ad essere presenti a combattere a presentare il loro simbolo
Vedete nella storia di questi anni si è cementata un'alleanza che non è una costruzione politicista ma il frutto di una convergenza vera
Di una solidarietà che non potrà essere spezzata
Ecco perché io penso che questa alleanza non è un patrimonio
Contingente ma è una grande scelta strategica per il governo del Paese
è un
Un fondamento solido
Per aprire il cammino verso il nuovo secco nel nuovo millennio
E in questa alleanza senza alcuna contraddizione vedo lo spazio autonomo di un grande partito di sinistra
Che lavora con gli altri ma che nello stesso tempo non rinuncia all'autonomia ideale e culturale della sinistra
Ad una proiezione mondiale della sinistra che certo anche qui è giusto che si allarghi noi siamo stati sostenitori
Che guardiamo con senso di amicizia alle idee nuove che vivono nella sinistra mondiale
E quando Toni Blair dice dobbiamo dialogare il socialismo europeo deve dialogare con i democratici americani con altre forze ma questo è un fatto che mi convince profondamente
Noi non siamo settari poi oltre tutto diciamo non siamo stati settari comunque come con comunisti adesso diventare settari come socialisti ha una certa età mi sembra francamente un po'sarebbe è una iniziativa singola abbiamo una visione aperta della sinistra
E il convincimento che la sinistra oggi deve muovere oltre i confini delle sue tradizioni
Ma senza rinunciare ad essere se stessi
Io
Posso governare con i popolari posso dialogare con i democratici americani continuando ad essere una grande forza di sinistra erede della storia della sinistra europea mi sarà consentito io sono questo
E diciamo difficile ad una certa età cambiarsi oltre un certo ragionevoli limite
E l'esito naturale del nostro cambiamento
è quello che abbiamo raggiunto
Portando la più grande forza della sinistra italiana nell'alveo della Sinistra democratica d'ispirazione socialista
Perché con quella sinistra avevamo una radice comune venivamo dalla stessa storia e in fondo ci siamo ricongiunti ad una storia comune
Nel momento in cui quella sinistra poi è diventata la casa comune della sinistra nel mondo perché oggi l'Internazionale socialista non è il club dei partiti socialisti
Perché mi Nelson Mandela né Arafat sono socialisti
E tuttavia lui si incontrano
Dopo la fine del movimento comunista in questa grande associazione di una sinistra che si rinnova e che lavora insieme
Non c'è nessuna iattanza
Non c'è nessuna pretesa di autosufficienza ma c'è anche la convinzione profonda vedete che c'è bisogno della sinistra
Che c'è bisogno di una forza che tenga i piedi piantati nella realtà che governa l'Italia
Che affronta le sfide delle compatibilità del rigore ma nello stesso tempo non rinuncia a pensare il futuro a progettare il futuro a guardare al mondo guardare oltre il cortile di casa nostra
A collegare come un ponte l'Italia l'Europa il mondo
Io credo che
Questa sinistra è un anche qui
E non è un cammino facile
E certamente sino ad oggi questo partito nuovo non ci ha dato i risultati che voleva io sono abituato a dire la verità innanzitutto a me stesso
Guai in politica ingannare se stessi con gli altri
E presto però per fare un bilancio
Perché noi ci siamo messi a fare una cosa molto difficile
Noi abbiamo messo insieme famiglie diverse di una sinistra italiana che è stata educata per settant'anni a litigare
A litigare e che si è appassionata molto di più quando invece spiccava il vicino di quando veniva sconfitto l'avversario e quindi è un cambio di mentalità
Che non si compie in pochi mesi
Siamo in cammino
E il risultato di questo grande processo innovativo lo misureremo nel tempo andiamo verso le elezioni europee
Andiamo verso un nuovo congresso andiamo verso il congresso dei socialisti europei nel nostro Paese tutti quei primi ministri che sono oggi la guida dell'Europa
Compiti impegnativi
Nei quali io credo la costruzione di un grande partito si misurerà non soltanto dal numero dei sindaci e degli assessori
Ma soprattutto dalla capacità che avremo di rimettere radici profonde nel Paese tra la gente
In una parte del Paese queste radici sono profonde
In altra parte del paese questo legame più labile
Io continuo a credere
Che la politica e forte sì ad essa partecipano milioni di cittadini
E che i cittadini per partecipare alla politica devono trovare strumenti organizzativi devono riconoscersi in una comunità i valori di idee e questi sono i partiti poi possono essere partiti movimenti e non mi interessa
Non sono appassionato i feticci ai nomi e ai simboli
Ma sono appassionato all'idea di una politica che non diventa mestiere di pochi ma continua ad essere passione e impegno di tanti
E noi vinceremo la sfida
Il giorno in cui guardandoci nelle nostre assemblee oltre a riconoscere il vecchio militante comunista socialista repubblicano attivista
Vedremo un numero maggiore di giovani che non sono stati di nessuno
Ma che hanno trovato con noi fiducia nella sinistra del futuro
E che hanno riscoperto
Il bisogno di una forza che si batte per l'eguaglianza per la libertà per la dignità delle persone e che restituisce un senso all'agire collettivo giorno sarà non sarà più come una volta
Non sarà più quella militanza totalizzante che travolge la vita
Che molti di noi hanno conosciuto in epoche diverse in forme diverse
Chi la vita se l'è giocata combattendo certamente in una forma più totalizzante ancora di quelli che sono venuti dopo
Sarà un modo diverso sarà un modo più laico più parziale sarà il gusto di una battaglia per difendere un parco per costruire una scuola
E poi tutto questo dentro una vita che sarà spero per tutti piena gli altri impegni e di altre curiosità certamente dobbiamo inventare le forme nuove della partecipazione all'agire politico
Ma guai
Se queste forme non ci saranno
Guai se la politica sarà un mestiere delegato guai se continuerà a calare il numero dei cittadini che vanno a votare ma non perché cesserà di esserci la democrazia ci sarà sempre la democrazia io credo in questa parte del mondo
Ma perché sarà più difficile cambiare
Perché soltanto quando partecipa si appassiona la gente si può cambiare quando non c'è la gente al massimo si può gestire il potere e questo sinceramente a noi non interessa
Non siamo entrati per questo nella vita politica italiana
Ecco perché io credo che in questo momento
Noi dobbiamo prepararci ad una stagione intensa garantire il governo
Riaprire il cammino delle riforme rilanciare l'idea di una grande sinistra nell'Ulivo come condizione del progresso del Paese
Spetta a voi esserne protagonisti e per questo anche in questi giorni
Così per non rimanere prigioniero delle verifiche mi faccio un un bel giro di feste dell'Unità perché fa bene alla salute fa
Fa piacere fra fa piacere stringere qualche mano in punta diciamo di di friggitorie o di
O di gratta e il a perché
Sono Mani pulite appunto nel senso nel senso più autentico del termine ci si ricarica
E si cerca di capire cosa ha in animo la gente io ho guardato vedete io mi sono preoccupato quando ho visto in quelle elezioni amministrative non un disastro che non c'è stato un disastro ma uno scricchiolio
Ma come un senso di disaffezione di una parte della nostra gente che non è andata a votare si vedeva in quei numeri per chi li sapesse leggere
E allora io dico attenzione contare un grande partito delle avvertire questi scricchiolii
E deve immediatamente andare tra le persone a capire ad ascoltare per correggere quello che si deve correggere
Capite bene che questo difficilmente può farlo un leader o anche soltanto un gruppo dirigente questo lavoro che dobbiamo fare in tanti
Per questo io sono innanzi tutto qui per ringraziarvi e per fare appello a voi alla vostra passione e al vostro impegno per vincere grazie