"Ne valeva la pena: dalla Repubblica dell'osso alla Costituzione Repubblicana" presentazione del libro di Aldo Aniasi org. in occasione della Festa dell'Unità

Io ringrazio voi tutti
Per la presenza
Per essere con noi alla presentazione del libro
Di Aldo Aniasi
Dal titolo ne valeva la pena dalla Repubblica dell'Ossola la Costituzione repubblicana
Ringrazio ovviamente chi qui al tavolo della Presidenza che prenderà parte parlerà in questo dibattito e che si è arreso disponibile
Ad una discussione che ovviamente io spero francamente
Doveva essere con noi l'onorevole Nilde Iotti
Che come sapete per una indisposizione sopravvenuta non ha potuto partecipare
Vorrei che giungesse all'onorevole Iotti da parte di tutti noi l'augurio per una pronta e rapida guarigione
Ringrazio
L'onorevole Armando Cossutta
L'onorevole Armando Cossutta che tutti conoscete non solo per l'impegno politico di oggi nella qualità di presidente del Partito della Rifondazione Comunista
Ma anche per il suo lungo impegno democratico nelle istituzioni e nella politica nazionale e lombarda e gli discute con noi questa sera certamente anche come antifascista impegnato sin dai tempi di cui l'onorevole Aldo Aniasi ci dice racconta nel suo volume
Ringrazio il comandante partigiano Rino pacchetti
Medaglia d'oro
Al valore militare
Rio pacchetti non solo è medaglia d'oro al valor militare ma è anche presidente della corte d'onore del gruppo delle Medaglie d'Oro
Sette volte ferito nel corso di battaglie che lo hanno visto protagonista in Val d'Ossola in alta Italia al comando della divisione Val Tocci delle formazioni di Dio
Oggi Rino pacchetti e vicepresidente nazionale dalla figura delle della Federazione italiana dei volontari della libertà
Rino pacchetti è stato come si dice nel libro di Aniasi dunque un protagonista non di una guerra civile
Ma della guerra di liberazione di cui Stasera discutiamo
Anche con protagonisti diretti che l'occasione è la presentazione del libro ci consente di avere con noi presente disponibili
Ringrazio
Elio Quercioli io Quercioli che
Diciamo
Possiamo ringraziare anche per ciò che in quanto garibaldino e
Impegnato nella lotta di resistenza da ragazzo
Onorevole o perciò riconosciuto
Tale tutti per l'impegno nella realtà milanese è stato vinto vice sindaco di questa città
L'ha rappresentata degnamente con grande impegno in quanto deputato e questore alla Camera dei deputati
Quercioli diciamo anche giornalista se me lo consente impegnato sul fronte dalla battaglia democratica nel settore per la comunicazione
Il Quercioli vice sindaco di una città che per la prima volta vide nascere una giunta di sinistra
Il libro di Aniasi rappresenta l'occasione per riflettere e dunque a Milano di antifascismo
Di lotta di liberazione di istituzioni repubblicane
Di costituzione di impegno civile
Ideali di valori ai quali riferendosi molti giovani hanno insieme
E unitamente superando le diversità di fede di credo politico e filosofico posto le basi della nostra democrazia
E delle nostre libertà
Del libro si discute oggi qui a Milano con un autore la cui milanesità è indiscutibile
Aldo Aniasi infatti non è stato solo il comandante ISO
Il comandante garibaldino dell'Ossola
Ma è stato il sindaco di Milano per molti anni
è stato deputato e vicepresidente della Camera
E Aldo Aniasi non si è mai distaccato
Dall'impegno per l'associazionismo che lega a coloro che hanno fatto la Resistenza è infatti presidente nazionale della Fiaip la Federazione Italiana delle Associazioni partigiane
Leggendo l'introduzione di Leo Valiani e i diversi saggi e testimonianze del libro che diviene presentate si discute questa sera non c'è dubbio
E il libro li contiene diciamo che il libro
Sollecita una visione di carattere nazionale
Una visione diciamo tale per cui si lega con un filo diretto l'Ossola all'Italia la Repubblica dell'Ossola alla Costituente e poi alla rete nascita dalla Repubblica italiana l'antifascismo Solano
All'ospite rito patriottico nazionale e di rinascita di un'Italia democratica nuova il più avanzata
Ma devo dirvi che nel leggerlo
Ha suscitato in me alcune suggestioni alcune riflessioni
Che vi consegno a Flash
Prima di passare la parola ai protagonisti di questa presentazione anzi voglio prima ancora ringraziare alcuni tra i presenti
Anzitutto Tino Casali presidente dell'Anpi provinciale
Ettore Cal Minelli che contino vermicelli sono stati i collaboratori con Aniasi per la scultura del volume che vi viene presentato ed è anche a loro e ad altri che non cito e mi mi scusino
Ed è anche a loro che consegno questa riflessione dapprima rifiuta una riflessione su Milano
Non possiamo pensare a una Milano che dopo aver perso diciamo la dignità la Palma della capitale morale
Viva se stessa e la sua riorganizzazione la sua identità
Verso gli anni due mila senza continuare a pensarsi e a proporsi come la capitale della resistenza e dell'antifascismo
Non si può
Costruire la nuova Milano
Compiendo una scissione netta con la sua tradizione la sua immagine di grande città europea di impegno civile ed impegno antifascista così come non si può
Pensare anche ad una seconda Repubblica a una nuova fase dalla Repubblica che non incorpori nei suoi cromosomi l'antifascismo
O peggio
Non si può pensare la Seconda Repubblica
Quasi che essa avvenga percepita nel segno di una mentalità diciamo così afascista
Non c'è nuova repubblica Nuova democrazia
Come dire
Se non era il segno anche di una continuità di impegno e civile nel segno dei valori che la resistenza ci ha consegnato si possono disegnare nuovi sistemi elettorali
Si possono eleggere direttamente i presidenti della Repubblica o del Consiglio
Si possono operare riforme radicali nel segno del federalismo ma non si possono fare queste cose contro i valori che hanno ispirato la resistenza della Costituzione
Non verrà
Non va varrà mai nessun equilibrismo nessun revisionismo nessuna rivisitazione politica della storia italiana convincerci che fascismo e antifascismo possono in qualche modo essere posti sullo stesso piano
Anche queste cose ci consegna
Aldo Aniasi questo volume non si può porre sullo stesso piano chi si è abbattuto e sacrificato la propria vita per le libertà e la democrazia con chi invece si è abbattuto e a saper verificato la propria vita per il totalitarismo
Per il crimine e lo sterminio
Si può solo avere pietà e comprensione
Si può anche perdonare ma non di più non si può andare oltre
E questo lo dico senza ideologismi di forza senza ideologismi la democrazia le libertà non sono ma devo dire sono una cosa che si deve vivere nel rispetto reciproco
E nella competizione anche tra ipotesi e opzioni politiche differenti anche questo
Ci insegna la resistenza anche questo ci insegna questo libro perché uomini e donne che avevano opinioni profondamente diverse insieme si sono uniti per consegnare a questo Paese le libertà e la democrazia
Ringrazio ancora Aniasi presente e darei per primo la parola
Alla amico Rino pacchetti
Saluto tutti i convenuti
E sono veramente commosso
Perché non mi aspettavo
Tanta gente come questa sera
Il mio primo pensiero
Va ai familiari
Di quelli che migliori di noi
Caddero
Per l'affermazione dei principi di libertà
Giustizia sociale
Democrazia
Per cui inviterei tutti avere un attimo di raccoglimento in memoria dei nostri compagni che lasciamola sul sui monti
Veramente dopo tanti anni sono rimasto sorpreso
Quando l'amico ISO
Mi ha
Telefonato
Annunciandomi che c'era questo libro
In costruzione
E sono rimasto veramente
Meravigliato
Dalla precisione
Vi è racconto che Luigi Fadda i fatti degli episodi dei posti
E delle conseguenze dei diversi combattimenti che abbiamo avuto a quel tempo
Ed è stato crudo anche con i nuovi quando abbiamo sbagliato qualche al combattimento
Non si è esaltato quando abbiamo vinto
Però
E stato devo dire un censore molto attento
Ecco grazie a Iseo
Grazie di avere messo
Il punto
Su episodi e cose
Che sono la nostra vita di allora
Ecco leggere il libro che tu hai scritto
Ci riporta indietro nel tempo
Ci riporta agli anni
Brutti
Ma anche belli ed eroici
Della nostra giovinezza
Il punto
Importante
è stato l'unità
Che noi abbiamo avuto durante la guerra partigiana
Non importa
E non importava a quel tempo
La provenienza
Sociale
La cultura che uno aveva
Bastava
Avere fiducia
Di noi stessi
E aveva
La certezza di essere dalla parte giusta
Qual era la forma
Che noi che a quel tempo avevamo la responsabilità
Delle
Nell'assembramento dei ragazzi per mettere insieme
C'erano due certezze
La provenienza di ragazze che venivano dalla fabbrica
E la provenienza dei ragazzi che venivano dalla parrocchia
Ecco
Che veniva dalla fabbrica e veniva dalla parrocchia noi potevamo mettere la mano sul fuoco
Cibo vedevamo fidare assolutamente che con quelli non avremmo corso
Nessun rischio
Che veniva così allo sbaraglio
Ecco quelli ci mettevano un po'in difficoltà
Lei conosce
Che non ci hanno mai portato a bisticci
Sono state
I crediti politici
Prima dicevamo fra di voi
Cacciamo il tedesco invasore
Cacciamo
I servizi fascisti
Poi vedremo
La prima siamo liberi e poi vedere
Un apporto molto forte
Ce l'ha dato la chiesa
Quando con Cino Moscatelli siamo andati a Novara da don leone Ossola
A chiedere cappellani per le formazioni partigiane
Anche per le Brigate Garibaldi e Cino Moscatelli era d'accordo con me
Abbiamo avuto dei cappellani formidabili
Non bisogna dimenticare il sacrificio che questo basso clero fa
Noi abbiamo avuto
Don Giuseppe Rossi
Il ventisei febbraio del quarantacinque e stato fucilato a Castiglione il Vallanzasca
Abbiamo avuto Dozzo col
Parroco di fornito
E stato fucilato in valle Strona
Abbiamo avuto don Sisto begli anni
Ed è stato
Come posso dire
Un cappellano formidabile delle formazioni garibaldine
è stato direi nella sua minimizzazione
Nel suo così bravo
Che nel quarantasei quarantasette forse la la memoria mi mi tradisce
è stato il cappellano militare che ha sposato in San Gaudenzio Novara la figlia di Moscatelli l'ha sposata in chiesa
Noi abbiamo avuto noi che avevamo alto voce
Abbiamo avuto da un Peppino Pasello
Era uno di Negrar
Un veronese
è stato cappellano della volto Chelsea ha comportato benissimo
Ora
E a Foligno
Padre felicissimo sposato
Ha mandato la tonaca
Alle pulci e fa il padre felice
Abbiamo avuto anche don Federico Mercalli sin dai è stato anche sindaco ma è stato cappellano
Qui è a
Vicino lesa
Ed è stato il cappellano del raggruppamento Alfredo Di Chio
Questo per dire la il basso clero l'alto clero lui non l'abbiamo mai visto
Ecco che esistono dei ricordi che io ho di quel tempo
Un ricordo formidabile l'odio e le donne
Sono state una struttura portante della Resistenza italiana
Guai
Se non ci fossero stati
Le nostre donne sono stati di una di un coraggio
Una generosità unica
Io sono vivo per generosità di infermiere e di suore in due ospedali uno lo salto l'Ospedale di Sant'Anna l'ospedale militare di Sant'Anna a Como
è uno l'ospedale di Niguarda a Milano
Tutte e due le volte mi hanno aiutato a scappare
Quando io ero condannato a morte ferito
E piantonato
Addirittura
A Como
Una delle suore
Mi ha portato un mitra perché io potesse scappare
Io anche di queste suore parlo di donne
Sabato venturo andrò a Ronco sul lago d'Orta
A salutare la Paolina Morandi
Una postina anche a novantasei anni
E andrò a salutarla nuovamente
La era un il pezzo forte della divisione d'alto cioè a quel tempo l'ha conosciuta anche il viso io andrò salutare le famiglie sul lavoro
Il libro
Parliamo del libro
Il libro
Vuole
A mio avviso
Smentire tutti i falsi doc ma anche gli altri vogliono creare
Sulla Resistenza
Vogliono qualcuno ha detto conflitti fra partigiani sì qualche disputa
E quando mai
Ad Ancona in una famiglia di quattro persone discutere perché non era un avvenire dove ci sono formazioni di colore differente anche
Ma quando c'era la combattere abbiamo combattuto insieme
E i nostri ragazzi sono morti insieme
Quando io sono rimasto bloccato in una villa dove i tedeschi e fascisti hanno messo il presidio le formazioni partigiane nella zona unite a hanno attaccato la villa per liberarlo
Quale dualismo
La guerra comune
Era non una guerra civile
Ma era una guerra contro il tedesco invasore e contro i servi
Che li serviva nelle cose più abiette
Con le leggi
Antirazziste
A Milano
Ci vendevano per mille lire un chilo di sale
Io sono stato pagato mille lire un chilo di sale
I treni piombati dove dentro c'erano italiani che andavano al Brennero per essere consegnati ai tedeschi e mandati a morire nei campi di sterminio celia accompagnavano i fascisti
I nostri musei erano smantellati
E chi caricava i macchinari sui treni
E chi caricava le opere d'arte sui treni
Erano i fascisti
A Milano l'Isotta Fraschini la promuoverne
La Caproni
La Savoia-Marchetti
Furono smantellate e i macchinari nei treni blindati scortati che fascisti fino ad nero furono consegnate ai Ski
Questo hanno fatto i repubblichini
Oggi cercano
La pacificazione
Quale pacificazione
L'apice riga azione fu fatta nel quarantasei
Quando Togliatti e De Gasperi
Fecero quella famosa legge colla quali dissero che il giuramento alla Repubblica sociale italiana non era reato
Era la terre atto di alto tradimento perché aveva giurato all'esercito
E delitto di lesa patria per chi non aveva ancora giurato cioè per i ragazzi di sedici anni
E quelli sopra i sessantacinque
In ambedue i casi la pena era fucilazione alla schiena per chi aveva giurato la fucilazione al petto per quegli altri quella fu la pacificazione
La pacificazione che vogliono adesso è che questa Repubblica che loro hanno osteggiato in armi gli riconosca quel servizio e glielo paghi
E chi era ufficiale o sottufficiale gli si è ricostruita la carriera glielo deve pagare questa Repubblica
Questa è la pacificazione che voglio
E tutti quelli che stronca azioni perdoni
Ma la chiesa
Se uno chiede perdono e non si prende
Glielo dà il perdono e Chiesa se uno non si pente
Quanti partecipano incidono qui
Quanti ce ne sono
Io vorrei sentire uno che abbia avuto tasse davanti a sé un fascista che ha chiesto perdono
E allora
Questa è la mia cosa personale
Se noi chiedono perdono
Non lo avranno
Se non si pentono non lo avranno
Quindi non ce lo dimentichiamo almeno quelli come me che hanno subito affronti atroci
Io non me lo dimentico e non li prende
Io faccio ancora un plauso
Io faccio ancora un plauso
All'amico Aniasi all'amico is
Un plauso veramente sincero e veramente fratelli grazie per il libro che hai fatto
Grazie per tutto quello che hai detto per la serenità
Dei racconti che tu hai fatto in questo libro grazie per tutto quello che veramente hai detto di vero in questo avvio e non ci dimentichiamo che questo libro
Da una lezione
Non dico al popolo italiano ma i politici italiani
Dalla Repubblica dell'Ossola è nata la prima Repubblica italiana
Governo di coalizione
E infatti fu copiato dal governo Parri
E c'è stato un incentivo per le nostre donne
Per la prima volta una donna la Gisella Floreani niente è stata eletta ministro in una repubblica
Grazie Arino pacchetti per la sua testimonianza suo intervento do ora la parola all'onorevole Armando Cossutta
Anch'io come ha fatto loro ora
Il carissimo comandante partigiano il compagno pacchetti amico e compagno decidono esprime ad Aniasi
Le congratulazioni più sincere più vive per il libro che gli è riuscito a scrivere a pubblicare mi auguro con il contributo di tutti noi a diffondere largamente soprattutto tra i giovani
Che ancora non conoscono o che debbono meglio conoscere le vicende della guerra di liberazione
Con lui hanno lavorato altri che voglio ricordare questa sera
Gori Melli che qui presente con noi che ha lavorato assieme a ISO
E il compagno per Micelli
Che non è più con noi
E che è scomparso proprio nei giorni stessi in cui stava per uscire il libro
Al quale gli aveva dedicato ottanta Energia
E tanta intelligenza
Hanno scritto questo libro insieme
è un libro effettivamente importante si legge d'un fiato
Si legge con grande partecipazione
Perché i fatti sono raccontati in modo semplici nello stesso tempo plastico si vede attraverso la lettura delle battaglie delle ritirati
Attraverso la lettura dei rifornimenti di armi di come ricercarle
Di come trovare le solidarietà per dare per dare da mangiare ai partigiani chi erano su in montagna
Per cercare di trovare li consensi le adesioni le alleanze diremmo ora da parte di ceti più diversi della popolazione non posso in non voglio insistere
Ci descrive in modo preciso chiaro
Come è stata vissuta quella epopea quella fase della nostra storia
La storia che dall'otto settembre fino al venticinque di aprile
Del quarantacinque l'epopea della Resistenza
Si legge dicevo con grande passione con grande partecipazione
E nel libro troviamo sia pure qualche volta citate soltanto con il nome
Figure
Che hanno lasciato un segno nella nella vita nella storia della nostra Repubblica
Ha ricordato ora pacchetti ha fatto bene a farlo volevo fare lo faccio anch'io
Il nome di Gisella colore Agnini compagna carissima
Che è stata una delle dirigenti che le dirigenti del movimento di resistenza
Pensate non c'era ancora il voto alle donne
Ci vuole ancora un po'di tempo prima che si riconoscesse alle donne il diritto di votare
Ed ecco che i partigiani ed ecco che nell'Ossola
Non hanno esitazioni a nominare ministro di quella Repubblica autonoma una donna è un fatto rivoluzionario nuovo significativo e noi tutti che siamo milanesi ricordiamo Gisella col col suo sorriso con la sua con la sua intelligenza con la sua sensibilità
Essere dirigente del movimento democratico con grande modestia sempre
Anche dopo i giorni gloriosi della liberazione
Ma in queste pagine di Aldo Aniasi figurano nomi
Che hanno lasciato dicevo una traccia grande nella storia della repubblica
Ecco un nome citato con grande riserbo direi da ISO ed ai suoi collaboratori
Perché era in quel momento una figura nei confronti della quale il riserbo era d'obbligo mi riferisco
A una figura che ha lasciato una traccia grande nella nostra storia Umberto Terracini che partecipa come segretario
Morgan Stanley
Con infinita modestia partecipa come segretario del Governo
Nel Consiglio dei ministri di quel governo che si era costituito in quella parte in quella regione dell'Italia
Che formò la sua prima repubblica autonoma dalla quale poi tanti insegnamenti dovettero venire per la Repubblica italiane
Di Terracini che allora
Era stato escluso dal Partito comunista italiano
Che era riuscito
Dopo anni e anni di carcere a riprendere autonomo mentre
In una situazione umanamente molto difficile il contatto il collegamento
Con i compagni
Con coloro che insieme a lui avrebbero poi portato avanti la battaglia per la liberazione del nostro Paese e per la edificazione
Della nostra Repubblica e della sua costituzione
E assieme a Terracini quanti a quanti nomi basta soltanto citare il nome di tutte le personalità
Sì questo territorio
Da un punto di vista geografico molto limitato
Ma di grande significato
Cipriano ma Facchinetti
Ezio Vigorelli
Piero Malvestiti
Corrado Bonfantini Concetto Marchesi Giancarlo Paietta Antonio Greppi Luigi Gasparotto Gigino Battisti Conero acini della Confederazione svizzera e tanti e tanti altri
Che non voglio ulteriormente ricordare
Questa vicenda questa esperienza della Repubblica dell'Ossola è stato effettivamente
Credo lo possiamo dire un crogiuolo
Di elaborazione democratica
Di definizione di principi rigorosi
Sui quali poi avremmo insieme costruito o in gran parte avremo costruito i canoni della nostra Repubblica Repubblica italiana
E quanti e quanti altri
Che hanno dato a questa vicenda della battaglia dell'Ossola il carisma che ancora oggi a
Io ero ragazzo quando iniziai a partecipare alla battaglia
Clandestina ancora prima del venticinque del venticinque luglio
E poi ovviamente dopo l'otto settembre
Va
Quando nel carcere di San Vittore
Riusciva amo tra mille difficoltà
A scambiare qualche parola io ero in una cella isolata alzi isolato
Al sesto raggio nel momento in cui si andava all'aria fare quei cinquanta minuti viaria
Tutte le mattine a scambiare qualche parola
E si cercavamo di dirci che cosa succede che cosa sta avvenendo
Non potevamo leggere i giornali non potevamo sentire alla radio ma c'era qualcuno che ci diceva ma nell'Ossola
Hanno fatto una nuova battaglia nell'Ossola hanno sconfitto i tedeschi nell'Ossola stanno conquistando nuove posizioni era diventata di Stato
Appunto una situazione carismatica quasi leggendaria e infatti quegli uomini che vennero che scesero
Che scesero dall'Ossola e vennero a Milano Accolti nel tripudio della popolazione milanese
Alla testa delle Brigate vittoriose c'erano uomini che ancora oggi sono uomini leggendari Moscatelli Ciro i grandi comandanti di quelle battaglie di quelle vittorie e tra essi e con essi certamente
E certamente appunto Aldo Aniasi ISO
Che aveva avuto e che ha avuto in quella quella vicenda un ruolo preminente
E che ha saputo poi tradurre se posso permettermi di dire anche quella esperienza quella esperienza straordinaria unica
Che è stata l'esperienza della guerra di liberazione nella sua lunghissima intensissima attività politica
Come sindaco della nostra città come parlamentare socialista come combattente per per i diritti dei cittadini e per la democrazia
Una un libro dunque quello via di Aldo Aniasi che vale la pena
Di conoscere di fare leggere di commentare e di utilizzare come come grande motivo di riferimento di insegnamento
Per la nostra per la nostra battaglia battaglia odierna
Il libro reca già nel titolo
Il succo del suo insegnamento
Ne valeva la pena
E de questo un titolo senza un punto di domanda
è il titolo che è un'affermazione
E che oggi ripensando ripensando a quegli anni a quelle battaglia coi sacrifici
Possiamo ben dire ne valeva la pena
Ne valeva la pena malgrado tutto quello che poi abbiamo visto abbiamo sentito e stiamo vedendo che stiamo ascoltando
Ne valeva la pena
Perché da quella grande vicenda storica che sono sorte poi le condizioni per la costruzione di un regime democratico di una repubblica
Qual è la Repubblica italiana con le sue contraddizioni
Con le sue miserie con i suoi problemi ma anche con le sue grandi conquiste con le grandi conquiste civili sociali e politiche
Ne valeva la pena
Lo dico oggi di fronte lo ha detto anche con parole molto ferme pacchetti ne valeva la pena
Anche se oggi sentiamo come certi valori
Siano rimessi in discussione
Quei grandi valori
Che per l'ora che per noi allora erano OP assolutamente chiari
Direi quasi scontati
I valori della libertà
I valori della solidarietà
Della fraternità
Della giustizia
I valori che avevano animato la nostra battaglia in quegli anni
E che hanno fatto della guerra di liberazione appunto il momento forse più importante
Della storia per l'Italia di quest'ultimo secolo
Questi valori sono rimessi in discussione sono vilipesi in qualche misura
Ecco perché ha un grande merito anche oggi riprendere riscrive forse ISO non ne avrebbe sentito il bisogno qualche anno fa
Non avrebbe sentito il bisogno perché di quelle vicende di quegli avvenimenti di quei fatti di quelle battaglie di qui sacrifici di quelle di quelle sconfitte di i quei tormenti e di quelle calorie
Sapevamo che era partecipe il popolo intero tutto il nostro Paese
Ma nel momento in cui questi valori vengono rimessi in discussione ecco che allora uomini come i suoi come tanti di noi sentono il bisogno di tornare in campo e fare sentire la validità di quei principi di quei valori e che riaffermare è qui a fermarli con
Valeva la pena
Quegli stessi principi che hanno poi animato la la nostra Costituzione questi stessi che io ho citato
Nel momento che si cerca di manipolare
Sì
Purtroppo concepimenti
Ho il dovere non solo il diritto
Di affermare queste preoccupazioni
Ti ricercare cioè INA attraverso intese collaborazioni possibilità di accordi che possono sempre sono certamente necessari nel momento in cui bisogna pensare a introdurre riforme che sono oggettivamente necessaria nell'ordinamento istituzionale
Ma guai se per ricercare queste intese questi accordi
Queste maggioranze
Si passa anche per un solo momento
Rinunziare a quei principi e quei valori
Ho incrinare
Quelle grandi certezze che erano in noi e che hanno contribuito a fare dell'Italia
Un Paese un paese diverso da tanti e tanti altri Paesi in questo nostro continente
Una Costituzione
Che va rinnovata
Che va rinnovata che va riformata
Ma che non va
Intaccata nei suoi principi fondamentali
In quella prima parte della Costituzione che reca appunto
E così dice il titolo della Costituzione i principi fondamentali che sono quelli dei diritti delle libertà
Che sono quelli che consentono di portare di guardare al nostro futuro
Con maggiore con maggiore speranza non voglio dire
Con fermezza e con fiducia ma con maggiore speranza guai
Se si dovesse tornare indietro
Oggi il tentativo che è stato compiuto è andato
A cattivo esito
La commissione bicamerale non è riuscita nel suo intento e probabilmente forse mi sbaglio
Forse le mie opinioni non sono condivise da tutti voi
Ma probabilmente anche proprio perché vi è stato io credo questo difetto di impostazione iniziale
Bisogna ricercare tra coloro che credono fermamente in quei valori in quei principi
L'intesa L'Unità dalla quale poi partire per ricercare il massimo di consenso
Ma se prima si cercano i consensi
Pensando in questo modo di potere ottenere delle maggioranze prescindendo da quei valori di qui principe
Gli esiti possono essere come sono stati non certo positivi
Eppure tuttavia oggi è necessario
Riproporsi riproporsi il tema perché il tema è reale perché c'è bisogno di portare innovazioni correzioni ammodernamenti nella nostra vita istituzionale
Come io sono contrario nettamente a un'assemblea costituente
Non è con testo
Il valore la l'esigenza che ci può essere che anche diffusa di una Assemblea che possa attraverso la partecipazione popolare indicare ai futuri costituenti eventuali
La via da seguire
Ma una Costituente attenti non è vero che avrebbe come obiettivo quello di introdurre quelle che sono le necessarie correzioni modificazioni innovazioni nella organizzazione istituzionale della Repubblica
Una costituirsi costituente avrebbe
In se stessa Poteri tali da rimettere in discussione l'intera Costituzione
E anche quella prima parte della Costituzione e quindi quei valori quei principi certa non interamente compiuti incerto spesso non attuati
Non voglio dire
Persino traditi
Ma che punto che appunto continuano a essere il momento e il punto di riferimento per una battaglia di effettivo rinnovamento avanzata democratica nel nostro Paese
Quei valori
Quei principi
Che oggi abbiamo il dovere tutti quanti
Di difendere con grande energia
E che dobbiamo cercare insieme
Insieme
Come facemmo allora
Malgrado le differenze di posizioni
A trovare il modo per consolidare agli per sviluppati ulteriormente
Certo ci sono delle discriminanti
E discriminanti sono appunto tra chi come allora e avevamo e quanti motivi di litigio persino in prigione si litigava
In quelle poche discussioni che si riusciva a fare e si discuteva nelle Brigate
E si litigava anche su in montagna perché c'erano i comunisti e c'erano i socialisti e c'erano i cattolici e c'è una giustizia libertà e c'erano i repubblicani c'erano anche i monarchici e c'erano i liberali ma eravamo uniti da quei principi da quei valori
E sapevamo come ha detto pacchetti
Che prima di tutto bisogna va a combattere per liberare l'Italia dall'invasione d'alto Minio straniero e dalla dittatura e poi insieme attorno a quei principi cercare di costruire poi una via
Comunemente concordemente accettabile
Ecco ancora io credo oggi
Oggi nel momento in cui le differenze sono così marcate così grandi così
Sotto gli occhi di tutti dobbiamo ricercare questi valori questi principi di ripartire e di ripartire
Per una battaglia che faccia compiere al nostro Paese un deciso passo in avanti
Le polemiche di questi giorni di queste settimane sono intense
Nelle prossime giornate nelle prossime settimane forse forse si può giocare
Qualche cosa di molto importante per la vita
Per la vita della nostra rete
Io sono convinto che se non c'è una forte un forte impegno sul piano sociale
Noi non riusciremo a ridare fiducia a tanta gente
Che la fiducia per tutto sta perdendo penso ai nostri figli ai nostri nipoti
A tanti e tanti che la Resistenza non hanno fatto
Che non hanno vissuto gli anni post bellici i decenni della costruzione di questo regime democratico delle battaglie che sono state condotte
Visibili
Che tutti quanti possiamo con con staccare constatare quotidianamente
Un profondo rinnovamento una innovazione
Sul piano sociale indispensabile
E per questo credo che bisogna tutti insieme trovare concretamente con senso di responsabilità i modi per realizzare queste esigenze innovative
Ma nello stesso tempo io credo che dobbiamo guardare anche al momento del rafforzamento se volete del rinnovamento democratico del nostro Paese questione sociale questione democratica sono fra di loro inseparabili
Se si guarda al due non si guarda all'altra
Si rischia di compiere errori molto gravi
Io lo sento profondamente questo bisogno di una innovazione sul piano sociale
Ma sento nello stesso tempo anche il Petronio
Di una difesa
Di uno sviluppo di un rinnovamento
Della vita democratica
Della rete
Possono esserci momenti anche difficili
Nelle prossime settimane nel momento in cui il Parlamento sarà chiamato a valutare
Quale deve essere la linea da portare innanzi
Per il prossimo anno per i prossimi anni ci possono essere contrasti e divisioni
E allora di fronte a questo credo che noi abbiamo tutti quanti oggi
Necessità
Ti riguardare a quello che abbiamo compiuto nei momenti più difficili quando abbiamo saputo nelle differenze anche nelle divergenze trovare il momento dell'incontro dell'intesa dell'unità
Certo e diversa la situazione
Ma il compiti che ci prefiggiamo non sono inferiori a quelli che ci siamo prefissi nel passato
Ah io so benissimo
Sappiamo tutti che cosa potrebbe rappresentare per la vita per la vita del paese una crisi politica senza spocchia
Senza soluzioni
Quali pericoli quali rischi
Non è vero che il semestre bianco è già cominciato
Il semestre bianco non è ancora cominciato
Io sento sento come un pericolo incombente quello che di fronte a una crisi di difficile soluzione possa determinarsi
La eventualità di uno scioglimento anticipato delle Camere
Di elezioni anticipate
Che avverrebbero in questo caso di fronte a una crisi
Sulla base appunto non dell'intesa ma della divisione fra le forze democratiche tra le forze della sinistra
E quindi un pericolo non tanto nelle elezioni in se stesse come ovvio che sono elemento fisiologico e fondamentale per la democrazia
Ma attraverso e in conseguenza di una divisione delle forze democratiche di sinistra il pericolo incombente di un ritorno della destra
Degli uomini che fanno capo a Berlusconi e ai loro amici e allora io vi dico oggi e vi ripeto qui quello che vado dicendo ogni volta che mi è consentito di esprimere la mia opinione
Che a questo io non sono disponibile e che in ogni forza di
Forza mi
Potrà dare
Ringraziamo il compagno Armando Cossutta gramo la parola all'onorevole li ho Quercioli
Io mi riconosco in ogni parola qui detta
Prima da pacchetti e adesso da Cossutta e mi unisco a loro
Nell'esprimere ad Aldo Aniasi
Un grazie il più vivo apprezzamento
Per l'opera che ha compiuto
Scrivendo questo libro
E raccogliendo le testimonianze
Che qui sono stampate
è un libro ricco di contributi
E credo sia un libro
Il cui valore sta non soltanto
E non tanto nel rievocare
I due anni quasi due anni della guerra di liberazione
In Val d'Ossola
Ma credo perché il libro
Per il suo contenuto
Si inserisce pienamente
Nel dibattito politico
E culturale che è in corso oggi nel nostro Paese
E il fatto che si inserisca
Nel dibattito politico culturale che ci oggi nel nostro Paese lo dichiara già apertamente il titolo con l'affermazione ne valeva la pena
E il libro dà una risposta
Spiega il perché ne valeva la pena
E spiega perché ne valeva la pena conto accendo un bilancio non soltanto della guerra di liberazione
Ma facendo un bilancio che comprende anche la storia di cinquant'anni della Repubblica
Aniasi
Con grande lucidità dice perché ne valeva la pena
E io qui vorrei ricordare alcuni degli argomenti
Alcuni degli argomenti che suonano come una risposta a polemiche che sono tuttora in corso sui giornali
Innanzitutto c'è oggi chi contesta
Il peso
Storici e giornalisti
Il valore militare della Resistenza il contributo che la resistenza avrebbe dato un un dato
Alla liberazione del nostro Paese
Allora Aniasi ricorda
Che
L'impegno della Resistenza
Ha significato impegnare nella lotta contro i partigiani
Delle montagne e contro la resistenza che si sviluppa delle città band dieci divisioni tedesche che sono state sottratte alla guerra combattuta al fronte contro le armate che avanzavano dal Mezzogiorno verso il nord del Paese
Dieci divisioni non sono poche sono tante il pene e questi dieci divisioni sottratte all'impegno al fronte
Hanno senza dubbio voluto dire
Minori sacrifici per l'Ottava armata britannica e per la Quinta armata americana per il Corpo italiano di liberazione che avanzavano dal Sud verso il Nord per liberare l'Italia
Ma subito
Al di là del peso militare che ha avuto la Resistenza italiana quindi quando parliamo di dieci divisioni già abbiamo l'idea di un fatto
Sotto il profilo militare importante
C'è la questione del trattato di pace
C'era questo il trattato di pace
Ora
Occorre ricordare e quindi io lo faccio dopo che l'ho fatto anche in altre circostanze anche andando un po'diciamo controcorrente
Occorre ricordare il modo come noi arriviamo alla guerra e come noi arriviamo al trattato di pace
L'Italia
Aveva
Su di sé
Gravi responsabilità per il conflitto
Non è vero che le colpe di Mussolini sono state quelle di essere entrati in guerra all'ultimo momento al fianco di Hitler Mussolini a la colpa di aver contribuito in modo determinante a preparare la seconda guerra mondiale
Ricordiamoci che quando Stia italiani conquistano l'Etiopia del mille novecentotrentacinque si scatena una guerra coloniale
Nel momento in cui all'ordine del giorno dell'umanità c'è il superamento degli imperi coloniali c'è attraverso la Società delle Nazioni aperti il discorso che doveva portare alla fine degli imperi coloniali e non scateniamo una guerra coloniale
Nel mille novecentotrentacinque nel momento in cui
Che era finita l'epoca delle colonie
E scateniamo una guerra
Cari compagni cari amici
Quasi nessuno le sa certe cose ricordiamoci che la guerra d'Etiopia è la prima guerra combattuta nella quale si esercita sistematicamente il terrorismo sulle popolazioni civili
La guerra d'Etiopia costerà agli abissini duecentocinquanta mila morti
Agli italiani due mila e cinquecento la maggioranza dei quali moriranno di malattia e non in combattimento in quei duecentocinquanta mila morti abissini sono morti sotto bombardamenti ieri terroristici per i gas e così via con il terrorismo esercitato sulla popolazione civile
Quando noi celebriamo il processo delle Ardeatine per i trecentocinquanta morti fatti evoluti da Priebke
Per si deve sapere che quando venne fatto l'attentato a Graziani ad Addis Abeba
Furono dieci inedite migliaia i morti per rappresaglia tra i quali furono assassinati coi pugnali seicento preti copti esercito seminaristi copti dalle camicie nere
Dalle camicie nere
Usciamo dalla guerra d'Etiopia quindi già con il mondo
Con il mondo che ci guarda con diffidenza Giacco con odio già questa storia del bombardamenti terroristici sono i primi che avvengono sono i primi che avvengono e dopo poco andiamo in Spagna in Spagna anche lì continuano i bombardamenti terroristici ricordiamoci che la guerra di Spagna
Vinta da Franco soltanto perché al suo fianco ci sono le armate di Mussolini e di Hitler
Costerà al popolo spagnolo quasi un milione di morti
Ed è la prima volta dalla guerra di Spagna dopo l'Etiopia che verranno fatti bombardamenti terroristici contro le popolazioni civili contro la popolazione civile tende indebolire i combattenti ecco
Quando noi ricordiamo le rappresaglie qui in Italia ho o avevo ricordato pochi giorni fa i morti di piazzale Loreto
In tutto una serie di fucilazioni avvenute nell'agosto luglio agosto del quarantaquattro a Milano
Per creare il terrore e per isolare i combattenti dalla popolazione
Dobbiamo sapere che la tecnica di voler isolare i combattenti dalla popolazione Attanasi terrorismo è qualche cosa che ha reinventato Mussolini che purtroppo aveva intanto l'Italia fascista prima che venisse esercitata dai tedeschi
No il Po
Poi
Noi poi e vengo appunto perché di quello che ha detto Aniasi sul trattato di pace
No e poi abbiamo aggredito senta i tedeschi si chiedessero di farlo la Francia e poi la Grecia e poi la Jugoslavia e anche qui cari amici nella croati occupata gli italiani sono stati quasi un milione di morti
Settecentocinquanta mila serbi vennero assassinati cinquanta mila ebrei trenta mila zingari assassinati dagli ustascia che erano stati portati al potere dall'esercito dall'esercito italiano
E quando la guerra finirà
Maresciallo Tito chiederà all'Italia la consegna di centocinquanta criminali di guerra
Tra gli alti ufficiali italiani che avevano
Ho mandato l'occupazione militare in Jugoslavia di questi centocinquanta criminale di guerra non non abbiamo consegnato neanche uno
Ma io ricordo questo per dirvi
Che quando si arriva all'otto settembre l'Italia era odiata e disprezzata eravamo tagliati dei nostri vicini dai francesi pugnalate alle spalle dagli albanesi occupati del trentanove dei greci aggrediti
Nel quarantuno dagli jugoslavi
Nella e poi del resto del mondo che faceva carico all'Italia come Mussolini degli stesse responsabilità ditele del Giappone dello scatenamento della seconda guerra mondiale che costerà decine di milioni di morti
Ebbene
Se noi arriviamo
Al trattato di pace di Parigi
Con un potere contrattuale
Sì riusciamo difendere i nostri confini e non perde le parti importanti del nostro territorio
Sì riusciamo a tenere l'Italia unita è unicamente perché quando si va a Parigi al trattato di pace
L'Italia siede tra i vincitori e scene Trini Gitoni grazie alle vicine di migliaia di morti avuti durante la guerra di liberazione ne ha avuti durante la Resistenza
E quindi ecco
Ne valeva la pena perché la Resistenza ha voluto dire un contributo a partire prima la guerra ma ne valeva la pena perché la resistenza ha consentito all'Italia di salvare la sua indipendenza la solita
Ricordiamocelo non le ricordiamolo sui tedeschi sui giapponesi
Pesa ancora oggi l'umiliazione tremenda
Di questi processi fatti contro i loro dirigenti non tribunali tedeschi o da tribunali giapponesi
Ma i tribunali che hanno processato i criminali di guerra tedeschi Fornero tribunali composto da russi francesi inglesi americani e in Giappone tribunali composti da americani che forse saranno i tribunali di guerra
Ebbene la Resistenza italiana ha risparmiato l'Italia questo conta la Resistenza italiana ha fatto sì che i conti coi nostri criminali di guerra li abbiamo fatti noi una volta per tutti a Dongo e Coop
Segnando il canale di Mussolini e degli altri criminali di guerra alla giustizia del popolo italiano e quindi
Il bilancio
Il bilancio innanzitutto che si ricava dalla guerra ed al trattato di pace è un viaggio per la quale vale la pena di dire ne valeva la pena ne valeva la pena mi sacrificherò sono stati inutili ma quei sacrifici hanno dato ha ridato popolo italiano l'onore l'amicizia la stima
Dei popoli di tutto il mondo ci ha dato un trattato di pace che non è stato
Perdita di territori o pagamento dei danni di guerra inestimabile
Ma poi ecco
Aniasi guarda più in là e dice giustamente
Ne valeva la pena
Ma anche per quello che sono stati questi cinquant'anni di storia repubblicana perché guardate che non era scritto da nessuna parte
Che questi cinquant'anni sarebbero stati cinquant'anni di pace di sviluppo democratico di sviluppo economico straordinario abbia avuto un tasso di sviluppo tra i più alti del mondo più di quello anche del Giappone
E di sviluppo che ha comportato con sé anche grandi conquiste sociali e civili ve lo so che lo sanno
Cossutta Aniasi
Quanto e più di vedi tu come solo gravi drammatici problemi che ha di fronte il Paese ma sappiamo pure che questi cinquant'anni hanno voluto dire un enorme progresso e grandi e grandi conquiste
Ma
Qualcuno dice ma ma questo conquiste inevitabili cinquant'anni di pace beh ma intanto chi l'ha detto che noi dovevamo attraversare cinquant'anni di pace
L'altro giorno qui a due qui pochi metri più in là
Nella saldi di parte della libreria abbiamo presentato il libro
Di un giornalista dell'Unità Romolo Galimberti
Che era nell'esercito italiano occupare la Grecia che dopo l'otto settembre riesce a sottrarsi alla prigionia dei tedeschi e combatte per un anno insieme ai partigiani greci
Ma la lettura di quel libro
Se ad lo mettete a fianco alla lettura del libro diviso e Maccari supply cari amici c'è batteria
E profonde riflessioni e meditazioni
In Italia il più giovane non lo sanno quelli che hanno la mia età vedo tanti qui davanti a me sanno come si diceva sempre l'ossessione dei primi anni dopo la querela non fare con ingressi a non fare come in Grecia in Grecia dove appunto si è passati dalla Guerra Liberazione a una guerra civile alla guerra combattuta
Che ha voluto dire poi per la Grecia non soltanto i lutti voluto dire Paul per la Grecia ritardato o mancato sviluppo un regime democratico debole
Bene leggendo il libro di Garimberti si legge che nel mille novecento e quarantaquattro in piena guerra
Nel momento in cui i tedeschi si ritirò dalla Grecia incalzati dagli inglesi che erano sbarcati
Si apre la guerra civile tra la sinistra delle lastre e la destra rifondazioni partizione della destra enti della guerra civile che verrà poi avrebbe dalla sconfitta diciamo dei comunisti delle lastre però pro delle esercito inglese
E questo in piena guerra
La Resistenza greca avviene con
La sinistra nelle las e la testa da una parte che prima ancora di combattere i tedeschi pensano a combattersi tra di loro
Sì sono comodi tra di loro e ONU tutto questo sfocia nella Prima guerra civile del quarantaquattro e poi in una successiva
Dopo la vittoria finale sui tedeschi che andrà avanti fino al quarantanove fino al quarantanove
Ora
Se voi pensa leggete le pagine di Galimberti che racconta questi partigiani greci di sinistra di destra che si ammazzano fra di loro sotto gli occhi dei tedeschi compiaciuti
Vegetariane
Quando negli stessi giorni dell'agosto del quarantaquattro
I partigiani greci si dividono in due
La fatidica lo sforzo l'impegno e pacchetti però qui ricordato per costruire L'Unità delle forze della resistenza per costituire il comando unico militare
Del momento in cui si scatena la guerra civile in Grecia tra sinistra e destra
Il partigiani italiani chiamano ha come andarli a comandare il corpo di DC quelle che vede l'unificazione di tutte le formazioni di diversa ispirazione politica e partitica
Ciao no a comandare le il generale Cadorna che certamente non era di sinistra temere i comunisti cioè
Grezzi si trovano coinvolti seguendo una linea che si si è dimostrata di follia
Ci sono coinvolti in quell'avventura tremenda che costerà tanto cara al popolo greco e i comunisti italiani viceversa perseguono una linea diversa che è quella dell'unità
Delle forze della resistenza dell'unità delle forze antifasciste chiamando appunto perfino a comandare lì
Un generale era certamente più vicino diciamo Arrè che non al Partito Comunista o al partito col Partito d'Azione dalle foto forze repubblicane
Allora lui c'è la spiegazione
Del perché
Avvengono poi certi fatti del perito successivi dice la spiegazione dei cinquant'anni di pace di regime democratico nel nostro Paese in quell'impostazione in quella che Cossutta e pacchetti hanno qui esaltato come l'unità delle forze della resistenza
Ma
La lezione che ci Daniela Di Consoli guai che quella unità
Non nasce facilmente
Nasce da una lotta lunga difficile contro le posizioni settarie contro le posizioni previste contro quelli che l'unità non la volevano è una costruzione faticosa Tura perché poi non è mai compiuta fino in fondo
E le pagine di questo libro Carol descrivono eccetera ce lo spiegano
Ed è grazie a questa unità che abbiamo avuto poi i cinquant'anni successivi sono stati curati sono stati
Perché è vero
è vero poi dopo ci si è divisi i partiti politici lo sconto del Fronte popolare del pugile l'edizione del cinquantatré lotte Ascoli che hanno diviso il Paese che l'ho visto
Sinistra e centro contrapporsi ma
Quello che si è salvato della Resistenza è sempre stata questa capacità
Di mantenere un quel filo quel legame quel collegamento che nei momenti nei quali veniva messo in forse in pericolo la vita democratica del Paese
Sì riscattava
Un meccanismo di unità le forze democratiche si ritrovavano
E l'Italia ha potuto proseguire già onde la pace civile a costruire la sua società il suo progresso le sue conquiste sociali e civili che hanno caratterizzato i cinquant'anni di vita della Repubblica
Questo avviene alla Costituente questo avviene nel luglio sessanta quando si cerca di far passare un governo col sostegno del movimento sociale questo avviene mi deve dare una risposta ai tentativi successivi di colpo di Stato Tisch ispiravano ai colonnelli greci Volpi luce del Cile questo avviene nella lotta contro il terrorismo e qualche cosa che
Risorge continuamente questa unità della Resistenza questa capacità degli italiani di unirsi tra tutte le forze democratiche nel momento in cui
Si sentono posti in pericolo i valori per i quali si era combattuto si era combattuto durante la guerra di liberazione
E qui io vorrei fare un'altra riflessione
Che riguarda anche la polemica
Polemiche
Tra le tante che sono affacciate e domande ce le tante che si ripropongono leggendo il libro di Aniasi ma ad esempio era giusto
Fare la Repubblica dell'Ossola o non è stata una scelta militarmente sbagliata
Il libro dà delle risposte posso essere convincenti possono essere convincenti Marco tuttavia la domanda si ci si si ripropone se era stato giusto
Sotto il profilo militare dello sviluppo della lotta di liberazione fare quel tentativo risposte Libra militarmente fu un errore politicamente fu una cosa che giovò all'Italia e alla resistenza ma poi
Domande che riguardano
Che riguardano il comportamento degli alleati enti qui contraddittorio da un lato si spingono gli italiani alla ribellione alla lotta contro o i tedeschi contro i fascisti dall'altro mancano gli aiuti manca l'assistenza manca quello che sarebbe stato
Vitale per sviluppare la guerra la guerra di liberazione
E così via sono molte le questioni che vengono riproposte da nostri utenti attenzione che hanno un forte interesse anche sotto il profilo sotto il profilo storiografico
Resta poi da capire anche qualche cosa che
Pare
Che è particolare diciamo dalla storia del nostro Paese
Perché io non tornare qui
Su quello a cui ha già dato una risposta pacchetti molto netta la questione della rete ricco di questa cosiddetta riconciliazione che sarebbe necessaria
Non voglio qui dare entrare in polemica con le posizioni del revisionismo
Che tendono a equiparare fascisti e antifascisti a mettere sullo stesso piano
Ne sento la necessità quindi dare ancora una volta ma anche se va data
Una risposta all'argomento che si cerca di far diventare senso comune
Quindi fondo se non ci fosse stata la Repubblica di Salò per gli italiani sarebbe stato peggio che la Repubblica di Salò ha fatto un po'da cuscinetto alla per potenza tedesca fa a un po'attutito
In realtà in realtà la Repubblica di Salò è stata Brown Bratti nuovi bracci armati al servizio dei tedeschi che non ha rafforzato il dominio
E c'è anche nate a leggerli non le memorie del partigiano ISO ma nelle more del segretario repubblichino di Milano costa su quel periodo leggete in quelle pagine
L'umiliazione cocente anche di quei repubblichini di Salò che si erano illusi forse di fare qualche cosa di utile per il Paese che si trovano invece asserviti in modo
Brutale e umiliante a surfare più bassi servizi guasti servizi per i tedeschi
Ma l'ultima considerazione che voglio fare questo
L'Italia
Ha avuto non resistenza
Particolare che si caratterizza per una sua particolarità in Europa
Aniasi parla della guerra combattuta nelle montagne ma contemporaneamente
C'è una lotta combattuto nelle città e ci sono nelle città italiane i più grandi scioperi avvenuti nell'Europa occupata quindi la Resistenza italiana si caratterizza per due aspetti
Per essere donato unitaria cosa che non è avvenuto in nessun altro Paese d'Europa
Perché anche dove c'è stato una resistenza di sinistra e di destra marciavano separati magari per colpire uniti talvolta invece anche per complici tra di loro
In Italia unitaria e poi l'Italia ha avuto lo stesso seconda caratteristica di essere di massa un fenomeno di massa popolare che quindi smentisce le tesi sulla cosiddetta guerra civile
Ma la particolarità è anche nel fatto che insomma
L'Italia ha avuto siamo una sinistra del tutto particolare
Io vorrei qui
Ricordare quando
Andiamo a prendere in mano i documenti scritti durante la guerra di liberazione
E scritti per definire un programma anche economico non soltanto politico per l'Italia del dopoguerra
A quel programma
Parla uno punto
Militava diciamo del Partito Comunista Italiano i comunisti danno un contributo e comunisti danno un contributo che non rientra negli schemi dell'esperienza che si compiva all'Est in Unione Sovietica
Non si parla in nessun documento dista attizzare di collettività re tutto l'economia all'opposto
Si vede la rinascita dente l'Italia passare attraverso un'economia che vede presenti il mercato crede presenta un settore statale un settore cooperativo ma anche un larghissimo settore privato che comprendono soltanto Piccolomini industria artigianato ma anche grandi industrie
Quindi c'è una visione che non tende a dire ripetiamo facciamo come in Russia
E Ceccon temporalmente questo vale sotto il profilo dei programmi economici e va preso di profilo politico non si parla di dittatura del proletariato ma di sviluppo democratico di una società pluralista
Ecco la riflessione che va compiuto in questa siccome si parla tanto di io concludo con questi di egemonia dei comunisti nella Resistenza e poi della cultura italiana
In realtà io credo che il discorso vada rovesciati i comunisti italiani sono stati una certa quota nella storia d'Italia del tutto particolare nel quadro internazionale
Perché hanno vissuto questa esperienza unitaria
E
I comuni italiani sono stati una certa cosa perché hanno lavorato insieme ai cattolici
Perché hanno lavorato insieme ai socialisti perché erano nati insieme agli azionisti e in questo lavoro
Fatti insieme fianco a fianco li ha fatti diventare una certa cosa polacco del tutto particolare che sono stati appunto i comunisti italiani guardate io ricordo piccolo episodi finisco davvero
Durante la guerra mille novecento e quarantadue quarantatré
Io Venezia
Veniva sempre a trovarci a casa un ufficiale di marina che comandava le batterie contraerei della Marina questo ufficiale di Marina
Era un liberale era un piccolo industriale milanese liberale
Venire in casa nostra voce al mio padre comunista io ragazzino ma già comunista
E questo liberale con la sua divisa bianca l'ufficiale di marina mi ricordo diceva sempre Io lo ascoltavo un po'sorpresa diceva
L'unico modo di essere liberali oggi in Italia è stare nel Partito Comunista Italiano
Guarda un po'sorpreso questa cosa Point leggendo Anna Maria Ortese il mare non bagna Napoli trovo la formazione del comunismo come liberalismo di emergenza cioè il fatto che militare nel Partito Comunista stare con i Comuni che voleva dire combattere una battaglia di libertà di democrazia non la Bat Natalia per il totalitarismo una papera per la dittatura non una battaglia questa attizzare tutta tutta l'economia e questa è la particolarità
Ecco allora
Cari amici cari compagni io mi associo
Nel concludere
A Cossutta
Quando con pacchetti afferma che i valori che ha ispirato la guerra di liberazione sono valori che mantengono intatto la loro vitalità oggi questi valori sì contrappongono ai disvalori nei quali credevo lì fascisti
Al credere obbedire combattere di Mussolini non abbiamo sempre contrapposto lo sviluppo
Di del libero pensiero di cervelli critici capaci di a dare apporti liberi e personali ciascuno all'alto lotta nella battaglia politica i nostri valori erano quello della pace che si contrapponeva il valore della guerra Guerra sola igiene dell'umanità diceva Marinetti guerra uno il massimo dell'espressione la perdita dell'uomo diceva Mussolini
Democrazia che si contrapponeva al totalitarismo e veri questi valori mantengono intatta oggi una loro validità ma tra i valori che la guerra di liberazione già consegnate che mantengono intatta la loro validità io mio socio agli altri nel dire
Che il valore Massimo è quello della unità bene prezioso della Resistenza è bene prezioso oggi tra tutti i democratici per poter andare avanti
Grazie grazie Elio Quercioli
Diciamo
Dopo
I vari interventi è la volta di Aldo Aniasi
Il tocca il dovere Piero Cerri scompare sulle cose che ha affermato verso di loro Halloween la parola io cercherò innanzitutto di non approfittare della vostra pazienza
Ma doverosamente io devo ringraziare in un solo formalmente
Sia nostro compagno Rino pacchetti che gli ho Quercioli
Che Armando Cossutta non solo per la vera accettato di partecipare a questo incontro ma per le cose che hanno detto che io condivido interamente non ho alcuna obiezione da formulare
E desidero conta veramente ringraziare voi che avete risposto all'invito ad essere presente questa sera
Ringraziare innanzitutto porre voglio io ho il dovere di farlo Ettore Carinelli e giro vermicelli Ettore Carinelli
Cioè a unitamente a Gino verricelli e collaborato alla stesura di questo libro sempre scrivo si nasconde non ha voluto essere qui con noi al tavolo della Presidenza
Ma debbo dire questo sottolinea che questo è un libro scritto a più mani volutamente scritto a più mani e poi troverete anche all'interno bon delle contraddizioni ma i diversi punti di vista che direi che rappresento non un rapporto dialettico e un contributo dialettico alla storia
Dell'Ossola e della Resistenza italiana
Devo dire però con grande dolore con grande rimpianto lo ha sottolineato il compagno Cossutta che giro vermicelli a chi ha lavorato con noi sino all'ultima stesura del libro
Si è subito ammalato e ha ricevuto questo libro fresco di stampa dalle mani di caricarli solo qualche giorno prima della sua morte
Ma e
Girone di Gelli Eduardo apparteneva a una famiglia antifascista fuoriuscite in Francia operaio apparteneva all'organizzazione comunista rientrato in Italia ma di voglio citarlo come esempio
Perché ha saputo sempre in ogni momento conciliare
La sua fede di comunista e tali rimasto fino alla fine dei suoi giorni
Con il nuovo il commissario vicecommissario della nostra divisione
Non facendo mai prevalere la sua fede politiche ma predicando sempre l'unità nell'ambito della resistenza all'unità nell'ambito delle formazioni
E conciliando l'amore la patria con la sua fede che in una nostra fede anche dell'internazionalismo
Ebbene allora solo qualche qualche breve osservazione questo non è un libro solo dica che i partigiani nostalgici
Io e chi da chi crede Ucci non è un libro di romanticismo direi di rimpianti
Ma voglio si vuole inserire viceversa nelle polemiche vivaci forti di questi giorni
E voglio dire qualche cosa particolarmente ai giovani particolarmente a chi non ha vissuto il periodo della Resistenza e ha avuto la fortuna debbo dire di non aver assistito alla tragedia della guerra
Il nostro è stato un dovere di far vivere la memoria di questa grande tragedia ma innanzitutto delle cause
Aberranti che hanno prodotto proprio la teoria della razza superiore
La teorizzazione dell'altra dittatura detto ritagli Simo e tutto ciò perché come diceva uscendo da Auschwitz a Primo levi quello che è accaduto può accadere ancora
E spesso nel mondo intero si intravedono i germi si sono visti in questi decenni di grandi perché non è vero che il fascismo non c'è più
Il fascismo è stato presente del mondo intero in Africa e in Asia nelle dittature in Cile e in Argentina in Brasile in Grecia della Grecia dei colonnelli nella Spagna di Franco e nella Spagna di Salazar qualunque dei campi cosa dica l'ambasciatore Sergio e do romano e coloro che con Indro Montanelli ed altri ancora oggi riscoprono anzi scoprono allora erano delle guerre giuste
Essere fascista significava combattere il comunismo e non consentire che l'Europa accadesse nelle mani dei comunisti sono appesi a Berna anti però che trovavano ospitalità nei grandi giornali come quello del Corriere della Sera
Solo a dicembre di cui ci si dovrebbe vergognare questa estate allora l'indignazione voi direte ma voi siete da chi certe o Beckett dieta ma abbiamo la giovinezza di saperci ancora inguinale indignare appunto per queste teorie ricerche fanno dei proseliti e sono il frutto però che cosa di una situazione politica che sia determinato del nostro Paese ma quando ho iniziato questa ondata di revisionismo storico e poi di un Pseudo revisionismo che vuol falsificare la storia in funzione intesi ideologiche quando ho iniziato in modo particolare nel mille novecentonovantaquattro
Con lo sdoganamento del MIS
Con la prostituzione a Fiuggi da Alleanza Nazionale
Un'operazione che ha cambiato affacciato madama chiarisce e ancora a quella se noi andiamo a rivedere le affermazioni delicati da fin giù di questi ultimi anni ritroviamo sempre nuovi vicini errati c'è e la loro fede Dettori dualismo ha detto a pelle ha detto bene
Perdonare
Certo certo bene abbiamo perdonato
Perdonare il sì ma non dimenticare
Ma anche perdonare solo chi si pente a chi dichiara di aver sbagliato nominativi invece ancora in virtù del suo passato teorizza si possa ancora riprendere con le tesi vedere
Non è passata
Ma il tentativo
In un certo senso eversivo nel nostro Paese
Dopo la costituzione del governo verso nuove
Pensate anche perché l'Italia e particolarmente a Milano il venticinque lo aprile novantaquattro adatte a una grande risposta in quella piazza del Duomo in una Milano con quattrocento mila persone erano quindi nonostante la pioggia battente a testimoniare la loro fede antifascista e il loro impegno non porta soldi facili
Allora io
Solo alcune cose devo dire qualcuno mi dice ma perché questo titolo ne valeva la pena
Qui è stato detto ripetuto ma possiamo dire innanzitutto perché questa è la domanda che ci ha perseguitato o perlomeno che ci ha accompagnato per cinquant'anni
Abbiamo iniziato subito dopo la Liberazione venti partigiani sono stati gli abilitati disarmati con come naturalmente doveva cadere come ogni esercito terminato una guerra ma nel giro di pochi giorni
Con una obiettivo preciso
E da lì è iniziato un lungo percorso che è stato quello che ha battuto prima il governo Parri e poi successivamente
Una domanda ne valeva la pena quando c'è stata quella grande amnistia oggi possiamo dire quella destinata certo a portato alla pacificazione nazionale
Ma una mi stia con la quale venivano allora amnistiati tutti coloro che abbiano compiuto non solo delitti ma anche i delitti efferati
Perché erano esclusi solo questa è mila il cavilloso il quale si è appellato alla magistratura efferati delitti
Per cui crimini terribili sono stati condannati condannati a morte amnistiati
Condannati ad alcuni decenni amnistiati e non citiamo deliberò Aimone finestra
è stato il comandante della piazza di Omega cantautorato Appia pugilato condannata a morte mediante fucilazione alla schiena connotata sedici anni e poi successivamente ampliato oggi fa il Sindaco a latina
E ha proposto credo che abbiamo attuato
Di dopo aver fatto due legislature come senatore della Repubblica
Vede
Ha ha proposto intitolare una piazza latina ad Arnaldo Mussolini il fratello del Duce
Bene allora questa è una domanda ma valeva la pena Celestino a far compagnia rispondersi valeva la pena perché
Che cosa sarebbe successo ci avessero vinto i nazisti se avesse vinto i fascisti non solo in Italia ma in Europa e nel mondo intero queste la prima delle risposte
E via Giulia
Via via le prigioni
Vi sono poi capitati con la nostra indignazione subito dopo la costituzione del governo Berlusconi
Il governo della destra con Tatarella la vicepresidenza del Consiglio quando sì allora si sono stampati i francobolli per Marinetti e Perrone un'isola Gentile
Gentile però è stato poi fucilato dai partigiani o per lo meno ucciso dai partigiani due personaggi che sono stati nella lotta per l'affermazione del fascismo due squadristi marce su Roma due personaggi indubbiamente fresco file maggiori responsabili e anche per la Repubblica di Salò ancora più grave non voglio dire tutti partecipò del poi c'è il tenente e si è inaugurato al palazzo però non è una un CIPE al ministero del lavoro e della difesa un monumento ovvero ben un busto a Italo Balbo con la partecipazione di un sottosegretario di questo governo accaloro nostra indignazione ecco perché allora i compagni ci credono ma volevano però ce lo chiediamo anche noi gol però convegno
Sì
Ebbene deve allora e allora ecco la risposta Attilio ogni tanto ci dice bisogna capire le ragioni perché ha fatto capire tosto Ruggirello capite ben per molto tempo fa
A capire
Gelo spiegare spiegare non vuol dire giustificare
Allora allora tutte le offensive della conciliazione che vuol dire parificazione però per lavarsi subito la mente alla pietà dei morti per dire tutti i morti sono eguali certo sono immorali perché solo sono eguali perché sono morti
Va bene non si può paragonare il torturatore con il torturato non so se è nato con l'assassino sono sono queste direi paragoni
Ma tutto questo farete parte potrebbe far parte sono i nostri ricordi
Se non avesse oggi
Invece dicevo se non avessero oggi questo risonanza che hanno sudisti sui quotidiani sulla stampa del dibattito politico in questo tentativo allora riduzionismo per dimostrare quello che
Storici e uomini di cultura ed illustri giornalisti circolari far passare
Tutto quello è stato fascismo può essere oggi storicizzato si afferma perché
In fondo si trattava di non far passare il comunismo in Europa
Ci sono teorie aberranti solo teorie di alcuni testi che finiscono lì penali ma che sono fascisti
Sei forse ammissibile il termine lui però al fascismo o di un fascismo liberale no verità sono tutti i sostegni del della tentativi di riportare indietro l'orologio della storia e rappresentano un pericolo per le democrazie nel nostro Paese perdono democrazia
Nell'Europa e allora noi abbiamo voluto appunto dare una risposta dicendo che no
La nostra non è stata una guerra civile
è stata una guerra di popolo ho detto bene prima il nostro compagno pacchetti e poi l'ho ripetuto conosciute per Cioli c'erano operai c'erano contadini c'erano gli intellettuali c'erano professori di università c'erano giovani studenti
C'era innanzitutto un popolo intero c'erano le donne decoravano i nostri feriti è vero i ragazzi che facevano da staffetta gli operai che ci rifornirono di armi ma non l'avremmo potuto resistere una settimana solo avessimo avuto il popolo il consenso popolare
Non c'è nessuna guerriglia
Può vincere se non altro non c'è il consenso poté quando tamarri fluo certe nato in Svizzera incontrando all'onda adesso esposto dall'ex per del a trovare ricercare
Non sa in seno agli utili alla licenza italiana poi gli risposero maiale nuovi alleati di chiediamo solo mi pare sabotaggi
Darci delle informazioni ma parli rispose no la nostra sarà una guerra di popolo con un esercito di popolo e così è stata allora compagni
Vediamo quali sono le radici
Vedo proprio mi voglio di allacciare a quanto diceva il compagno Cossutta e viene nel nostro volume
Quindi valori oggi ci giochiamo una grossa partita della partita di coloro che intendono riportarci indietro innanzitutto a ponendo in discussione della Costituzione
Affermare che si vuole una costituzione una nuova Costituente il significato volere
Allora cancellare la nostra Costituzione bollire stravolge la nostra Costituzione per invece rappresenta appunto illegale
La di lei è il patto fondativo del popolo italiano e della sua lotta con la Resistenza nella prima parte dalla Costituzione ci sono principi che solo permanenti peduncolo Stella persone scienza e che quindi davano guidarci ancora ecco perché allora questo che pure il compito grande nobile alto compromesso istituzionale
Una costituzione per l'accoglienza quando il collo il pensiero cattolico comunista socialista liberale l'unità dell'assistenza che Calamandrei la definì il testamento di cento mila morti e quello che ci deve guidare allora andiamo avanti guardiamo ai giovani perché la nostra è un'OPA possa essere un'Europa democratica
Europa antifascista com'è stata la resistenza per noi è stata una guerra civile perché le è stata la resistenza di tutti i popoli europei una Europa sì che oggi sta affermandosi
E perché ha visto il Manifesto di Ventotene per nacque mentre ancora le armate tedesche accalcavano
Le diversi Paesi d'Europa ha vinto ed è oggi finalmente un'Europa che ha avuto cinquant'anni di pace in un continente dilaniato per secoli e secoli da guerre fratricide
E allora vai ecco il senso di questo libro di chiedo scusa se mi sono lasciato trascinare un po'troppo in lungo
Per dirvi che bisogna conoscere il passato
Per vedere il futuro per impedire che allora ciò che è avvenuto possa venire ancora perché i principi della democrazia per la giustizia sociale si possono a tornare nel nostro paese grazie a tutti
Grazie a tutti per la vostra partecipazione grazie ad Aldo Aniasi ormai l'opposto