"Partecipazione dei lavoraratori nelle imprese. Proposta di legge di Alleanza Nazionale per l'applicazione dell'articolo 46" convegno organizzato nell'ambito della XVII Festa Nazionale del Tricolore 1998 di Alleanza Nazionale

Pezzi buona sera
Vi ringrazio di essere gli intervenuti ai lavori di questo interessante convegno devo presentare subito agli oratori abbiamo con noi l'onorevole Gianni Alemanno che il presentatore della proposta di legge
Alla Camera dei deputati di Alleanza Nazionale per consentire l'attuazione delle disposizioni della Costituzione italiana che prevedono la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese
Una antica proposta della destra italiana già bandiera di Giorgio Almirante e che ancora oggi la destra moderna e democratica di Alleanza nazionale cerca di realizzare per consentire appunto che superata definitivamente lotta di classe si possono oggi parlare fino in fondo di partecipazione tutte le categorie nell'interesse superiore della nazione abbiamo con noi
Per discutere della proposta di legge di Alleanza Nazionale insieme all'onorevole Alemanno il segretario regionale Dell'Atti il Giorgio Dell'Acqua il segretario regionale del UIL Dennis Merloni
E il vice segretario regionale della UGL Pietro Lentini erano previsti altri interventi
Di vari esponenti del mondo della cultura e dell'economia purtroppo per varie ragioni che ho visto tutte ad elencare chi per un motivo chi per un altro non possono essere presenti e comunque tutti si scusano e assicurano che non mancherà occasione per ripetere
In un'altra cornice questo stesso dibattito il tema è di grandissima attualità credo sia opportuno dare subito la parola
All'amico Gianni Alemanno che ringrazio per aver accettato l'invito Mirabello è la prima volta che viene a Mirabello e la sua diciassettesimo edizione meglio tardi che mai abbiamo finalmente ha avuto il piacere e l'onore di averlo ospite qua con noi l'anno scorso gli ricordavo Nendo in macchina l'onorevole Storace ha inaugurato come del resto quest'anno la festa di colori Mirabello con una battuta dicendo cari amici finalmente posso dire di essere anch'io
Arrivato perché finalmente ho avuto un invito alla festa Tricolore di Mirabello anch'io sono ormai nel Gotha
Del del partito perché soltanto gli esponenti di vertice del partito ricevono l'invito di partecipare a questa stupenda e bellissima anche se piccola testa tipo di Mirabello che con le sue sole forze si è conquistata
La notorietà e lo spazio che certamente meritano Vittorio Lodi che ringrazio per essere qui con noi ancora una volta e per avere lavorato
Per tutto agosto mentre noi ci volevamo le ferie lui ha lavorato insieme a decine di civili di volontaria di amici per consentire ancora una volta questa festa e credo che lo spazio la considerazione che Mirabello a oggi nell'opinione pubblica non soltanto della provincia di Ferrara ma direi
Molto più vasta
Ce la siamo veramente guadagnato tutti quanti con le unghie e con i denti in tanti anni di lavoro e di sacrifici e credo che la migliore compensa per noi sia proprio quella di vedere che questa festa è diventato un appuntamento
Nazionale ogni anno irrinunciabile bene dopo tutti questi complimenti a noi stessi
Ringrazio di nuovo tutti quanti e cedo la parola all'onorevole dare Alemanno perché posta brevemente illustrare i contenuti della proposta di alleanza nazionale ringrazia
Si diceva che anch'io mi associo all'affermazione lo scorso anno Francesco Storace
Sono veramente molto contento di essere qua con voi datata questa Mirabello l'abbiamo visto tutti a Gwyneth guadagnato una visibilità nazionale credo che al di là delle delle formule delle etichette sia forse la festa
Di Alleanza Nazionale più conosciuta in questo momento
Noi oggi affrontiamo un argomento che io penso sia il grosso importanza è molto caratterizzante per la linea politica di Alleanza Nazionale
Quell'argomento ad argomento la partecipazione dei lavoratori nelle imprese
Che come diceva prima Balboni uno dei punti di riferimento storici la destra italiana
Per tutte le legislature di questo dopoguerra il movimento c'era italiano all'inizio legislatura presentava una proposta di legge primo firmatario Giorgio Almirante che parlava appunto la socializzazione dell'impresa riprendendo il tentativo l'esperimento fatto
Nella Repubblica Sociale Italiana di aprire questo versante di contatto fra lavoratori e mondo dell'impresa
E cercando contemporaneamente di applicare un articolo articolo quarantasei della Costituzione italiana che è rimasto da quegli articoli non applicati completamente bloccati mummificati
Ecco avendo presente nel cuore e la mente questi precedenti storici dobbiamo però dire che la nostra proposta si muove
Su una linea d'onda nessuna un riferimento abbastanza diverso o meglio questa proposta di legge cerca di cogliere una situazione storica profondamente mutata
Perché in realtà per tutto gli anni cinquanta sessanta settanta
E potremmo dire buon per buona parte degli anni ottanta
Il tema partecipativo soprattutto in Italia è rimasto bloccato da che cosa è rimasto bloccato dai termini dai le modalità di produzioni ed al modo di organizzazione industriale invio di quel periodo
Stiamo parlando del periodo del fordismo e cioè nel periodo in cui domina la grande impresa dei rapporti molto rigidi
Tra mondo del lavoro rappresentato in termini centrali e centralisti dalla dalle dalle sigle sindacali è un mondo delle imprese schierato l'altra parte il periodo e la confronto di classe il periodo dello della la rappresentanza dei lavoratori in termini conflittuali
In tutto questo periodo c'è un solo esempio stabile di deteriori partecipazione lavoratori e le imprese che il tentativo della codeterminazione tedesca
In Germania il dagli anni Settanta è precedentemente agli anni Cinquanta secondo i primi esperimenti esistevano esistono dei consigli di vigilanza in cui lavoratori sono rappresentati nella gestione dell'impresa ma l'esempio tedesco è un esempio particolare perché quella esperienza storica è condizionata anche vicende del dopoguerra e anche un tentativo da parte degli occupanti angloamericani di ridimensionare a priori l'industria tedesca elitari e quelle in quella industria possa riprendere quella che la capacità di concorrenza che aveva prima della vicenda bellica e quindi la esperimento della codeterminazione tedesca ma nasce anche da questo tipo di posti in posizione tant'è vero che nonostante quell'indicazione
Forse è stata recepita dalle direttive europee non è mai stata applicata fino in fondo nel ritiro recepita dagli altri ordinamenti statuali nazionale della Comunità europea
Ma quella fate quel periodo è un periodo che tramontato che si è chiuso
Oggi non siamo più ai tempi la grande produzione di massa dei rapporti in fabbrica consolidati e in qualche modo bloccati in senso gerarchico oggi siamo entrati in una fase la produzione leggera la produzione just in Time
Della necessità la qualità totale
Cioè di un rapporto fra lavoratori e impresa che diventa molto più duttile motore particolare che richiede non solo in termini di astratta giustizia sociale o di astratto ragionamento sulla democrazia industriale ma in pericolo pratici di produzione di inseguire la produzione leggera la produzione
Che variabili giorno per giorno e necessaria coinvolge il lavoratore nel processo di sì decisionale dell'impresa
E i nuovi processi di globalizzazione hanno in qualche modo superato anche l'aspetto rigido delle logge for viste oggi non è più possibile concepire
Una difesa dei diritti dei lavoratori tempo inutili su modelli standard rigidi stabiliti quando si è la produzione nazionale e in qualche modo esposta alla concorrenza di tipo globale
Noi oggi ci misuriamo
Col problema delle rigidità imposte ai contratti nazionali collettivi di lavoro e dobbiamo misurarci ogni giorno da su con suggestioni con tentativi di imporre una superamento di queste rigidità la cosiddetta flessibilità che in termini generali viene letta in termini di regulation cioè di bloccare le norme di tutela del lavoro secondo il modello anglo americano secondo il modello thatcheriano reaganiano
Ecco il nostro tentativo qual è
E quello di venire incontro a queste esigenze di flessibilità aiuterà duttilità di adattabilità dell'impresa ma non seguendo la linea della deregulation la linea nera abbattimento delle tutele dei lavoratori ma cercando di compiere un passo in avanti
La nostra legge
Tenta di proporre una sorta di scambio fra flessibilità e partecipazione
Cioè cosa noi di cosa proponiamo cosa diciamo ma diciamo che le in prese possono non debbono non sono costrette a farlo possono assumere uno snodo partecipativo
Se da parte dei soci di capitale da un lato e da parte l'assemblea lavoratori dall'altro lato
C'è la disponibilità di entrare in questa nuova logica cioè le imprese possono decidere di rimanere nelle vecchie condizioni contrattuali e salariali che esistono oggi oppure entrare in questa dimensione partecipativa se lo ritengo i lavoratori da un lato i rappresentanti del capitale dall'altro lato vantaggiosa per quell'impresa cosa succede se un'impresa entrare lo Statuto partecipativo succede che innanzitutto io una rappresentanza di lavoratori deve entrare in consiglio di amministrazione dell'impresa Emea tale prima ancora che col determinare conoscerebbe verificare e valutare le strategie d'impresa qui un apre le danze lavoratore dentro i consigli d'amministrazione
Poi il salario
Viene agganciato all'utile d'impresa alla il salario non è più una variabili rigida oppure una variabile legata agli incentivi aziendali ai contratti aziendali ma che collegato a quello che è il risultato in termini produttività in termini utili dell'impresa
Quello significa che abbiamo un salario fisso di base che e inferiore rispetto al salario previsto a contratto nazionale collettivo di lavoro una parte variabile che lega larghi depurazione delle dei lavoratori a quelli che sono i risultati di impresa
Dichiara questo divo elogia cosa mira mira a creare una comunità di destino un assente è una sorta di coinvolgimento dei lavoratori anche dei risultati in pericolo amici all'impresa ma e anche implicitamente un modo di superare il problema le gabbie salariali oggi fra le varie proposte per rendere in qualche modo flessibile il il mercato del lavoro si dice dobbiamo introdurrà gabbie salariali per dal minore salario nelle zone depresse nelle zone del sud questa è una logica che appare flessibile è una realtà impone delle diversificazione fra il territorio nazionale che non riteniamo profondamente ingiusta perché un'impresa di Palermo deve erogare un salario minore se magari va bene quanto imprese Milano perché un'impresa di Milano o impresa di Ferrara che in difficoltà o che rischia di uscire fuori dal mercato quello prodotto per essere bloccato agli standard delle imprese vanno meglio
Allora se noi leghiamo salari utile d'impresa realizza una prestabilita salariale che diventa automatica e segue quelle che sono le condizioni di mercato quello che lo stare sul mercato da parte dell'impresa
Ugualmente delle imprese di nuova costituzione che si devono imporre possono erogare un salario minore proprio in relazione al fatto che stanno entrando in una fase di inserimento dentro il il mercato dentro stanno imponendo loro prodotti quindi questo è un primo elemento che noi andiamo a sottolineare secondo elemento che andiamo agganciare che le imprese scelgono di utilizzare un meccanismo partecipativo
In termini concordati qui non in termini unilaterale da parte del datore di lavoro il Marine tecnico concertati tra lavoratori e datori di lavoro possono parzialmente fuoriuscire Davos due lavoratori per quanto riguarda alcuni l'articolo sulle lavoratori e quello che sono le norme
Stanchi dal contratto nazionale collettivo di lavoro immediata Ale che questo contratto nazionale collettivo che diventa una sorta di tabù e chi viene attaccato da tante parti diventa una sorta di cornice di riferimento
Generale che però a lascia la possibilità dentro l'impresa di entrare con la contrattazione aziendale con quella che il lo Statuto partecipativo
Dentro i casi singoli delle varie imprese
Questo è un elemento che può essere utilizzato
Non soltanto per trovare delle condizioni pre condizioni innovative ma vi è inoltre può essere utilizzato anche nel Mezzogiorno per esempio per l'emersione del sommerso dove il sommerso sostanzialmente non è nient'altro curasse di imprese per di realtà
Economiche che non riescono a stare dentro gli standard rigidi nazionali previsti appunto ai contatti coi più razionale o sulle lavoratore e in generale da questo tipo di mercato lavoro Luigi
Allora noi su questo terreno sostanzialmente apriamo una una possibile diciamo così
Alternativa diverso una nuova possibilità per le imprese italiane poterlo sperimentare questo terreno immediata ad aprire una fase p sperimentazioni in una fase di verifica tempo alla fine andare a verificare un nuovo modello sociale
Proprio il modello del fordismo non più il modello dei contratti rigidi
Ma una flessibilità legata alle realtà aziendali che però non è subita ai lavoratori
Pone uno fatto unilaterale che e il mondo imprenditoriale che impone sui lavoratori secondo la logica della deregulation non è un criterio di cancellare con insomma tutte il necessario lavoro
Ma è un tentativo di coinvolgere insieme
Lavoratori e mondo al capitale in questa sfida l'ha presentato al mercato globale
Ora questo è un ordine tanti versioni su cui si propria discorso partecipativo altre versioni sono quelle più legate alla all'azionariato dei dipendenti che è un altro versante su cui si può operare infatti a chi noleggia alcune proposte vengono fatte anche su questo versante
Però il principe il concetto che noi proponiamo è questa vostri legge la faremo di iniziativa popolare in maniera tale da far circolare tutto il territorio nazionale
E la faremo anche tenendo conto di suggerimenti e consigli e suggerimenti la Confindustria getta la Confindustria sono stati positivi attendiamo suggerimenti articolati da parte del mondo sindacale
Anche per specificare meglio
La il ruolo dei sindacati in questo tipo di imprese che purtroppo una legge abbia avuto questo lo dico anche ai rappresentanti prelevare del mondo sindacale qui presente abbiamo specificare poco per un problema perché oggi è in discussione a livello parlamentare la nuova legge sulle rappresentanze sindacali perché darà nuove normative per le RSU
Ora noi abbiamo scritto questa legge non avendo una normativa già definita dal punto di vista rappresentanze sindacali aziendali
Per cui era difficile andare a collocare più ruolo del sindacato all'interno della contrattazione aziendale interno del prima della dialettica di questo motivo d'impresa però sostanzialmente noi cerchiamo di recepire queste informazione questa indicazione immediata ad aprile
Grande dibattito e una grande un grande sforzo
Culturale parlamentari dentro la nostra nazione per riuscire a realizzare questo di
Guardate che
Se non si riesce a fare questo se non si riesce ad aprire veramente una storia sperimentazione reale del futurista partecipativo
Se non si riesce a dare una nuova prospettiva le imprese italiane il rischio di precipitare da un momento all'altro o in una situazione di crisi abbiamo visto per esempio la crisi finanziaria
Sconvolto in questi giorni la borse mondiali
Poi la logica di deregulation che insegua il modello americano io la prossima settimana partirà per gli Stati Uniti a verificare questo modello ma in realtà indici occupazionali strepitosi Stati Uniti d'America che ma nulla o occupa unige disoccupazione inferiore al cinque per cento sono degli disoccupazione imposte
In termini di precariato in termini di una pasta applicazioni di parte francese
Può però
Prova
Stavo dicendo alle la via della deregulation nordamericana è una via che nasconde dietro di sé il precariato che nasconde il fatto che si possa rimanere poveri anche essendo degli occupati non dei disoccupati quindi uno sforzo serio da questo punto di vista di tentare di creare nuovi rapporti consociate è uno sforzo che permetterà al nostro Paese e andare verso una sperimentazione avanzata concludo questo primo intervento dicendo questo se noi guardiamo le proposte fatte dalla unione europea e vediamo quelle che sono le logiche del modello sociale europeo quindi alle questo modello sociale è orientato verso la partecipazione la concertazione da un lato la partecipazione dall'altro lato
Però
La concertazione quella che noi oggi viviamo quintali la concertazione presidente il territorio nazionale e un meccanismo oligarchico centralista che esclude molte organizzazioni di rappresentanza sociale da questi meccanismi
Noi invece abbiamo bisogno di realizzare dei meccanismi legati all'impresa legata alla realtà aziendale che permette permettano di andare a completare e a realizzare concretamente questo modello partecipativo ecco io credo che se non si riesce aprire queste nuove tentativi il modello europeo rimarrà sulla carta
E il vero motivo per cui oggi l'Europa degli indici di disoccupazione così alti rispetto ai livelli giapponesi ai livelli americani deriva dal fatto che l'Europa non è riuscita ancora a realizzare compiutamente un proprio modello sociale un primo modello per l'impresa
E questo deriva molto anche dall'atteggiamento conservatore tenuto da molta parte la sinistra
A sinistra oggi legata vecchi modelli di tutela sociale
Tende a difendere questi modelli sociali e tende sostanzialmente a non sperimentare non non rischiare il nuovo io mi rendo conto che nel momento in cui si abbandonò a vecchi modelli si aprono i modelli si possono aprire delle falle o delle problematiche difficili
Ma è necessario fare questa sperimentazione altrimenti l'Europa l'Italia rischiano di rimanere indietro rispetto a quella sfida mondiale
Se non riusciamo a legali il destino del lavoratore
E del mondo del mondo l'azionariato insieme le singole imprese non lancia una sfida che una sfida che si ispira una cultura comunitaria
Chi si ispira a una a una realtà di condivisione di democrazia industriale ma che poi dà una risposta profonda anche in termini di competitività di qualità globale e di prospettive per il futuro grazie
Sì bene grazie onorevole Alemanno per questo primo giro illustrativo chiedo scusa per gli inconvenienti dovuti al microfono che non funzionava bene spero che adesso nostro tecnico ha versato tutti i problemi farei un primo giro di e i
Impressioni per sentirmi ovunque le opinioni del era presente dei rappresentanti sindacali cominciando se loro sono d'accordo
Dal segretario regionale della CISL Giorgio dall'acqua prego
Intanto ringrazio dell'invito a partecipare a questa iniziativa su un argomento che
E sicuramente di attualità e per quanto riguarda anche l'organizzazione che rappresento
Parlare di partecipazione e concertazione
Sono argomenti che ci vedono costantemente
Diciamo così impegnati nel portare Avanti queste due linee culturali
Dico costantemente impegnati perché qui si legava il tema della partecipazione della concertazione
Come esigenza
Necessaria rispetto all'evoluzione in atto ma sono due culture ancora estremamente minoritaria all'interno del nostro Paese
E io credo invece che per la complessità dei problemi che ci sono senza una vera concertazione che non si limiti
A livello centrale ma che si è che poi si estende anche a livello decentrato solo l'apporto poteri istituzionali cittadino
Non può risolvere
Le questioni che abbiamo di fronte abbiamo la necessità del coinvolgimento della società e dei corpi intermedi della società perché queste cose avvengono affronta
Dentro al tema dalla concertazione si inserisce quello della partecipazione diretta dei lavoratori
Allora è vero quanto si diceva prima veniamo da un'esperienza che vedevo un attimino la nostra situazioni italiane
In un'ottica un po'duale impresa impresa lavoro
Dicevo veniamo da una situazione duale fra impresa fra impresa lavoro credo che dei passi in avanti in questi ultimi anni
Verso il modello concertativo e verso l'esigenza di creare le condizioni di un vero modello partecipativo del lavoro dentro l'impresa dei passi in avanti si siano fatti anche se purtroppo ancora insufficiente
Rispetto anche le questioni che prima che prima venivano accenna
Ecco quello che noi riteniamo necessario anche noi della CISL e che sul tema della partecipazione abbiamo anche noi presentato un disegno di legge specifico
E riguarda
La tutela dei lavoratori azionisti
Abbiamo addirittura costituito anche un'associazione un'associazione per la tutela di questi lavoratori azionisti noi riteniamo che sia necessario predisporre uno strumento legislativo
Che innanzitutto tuteli il lavoratore
Che indirizza il risparmio del lavoratore verso l'investimento è vero
E che poi venga riconosciuto
A questi lavoratori il diritto di partecipare alle decisioni interne all'impresa cioè il coinvolgimento all'interno dai consigli di amministrazione dell'impresa
Quindi adesso poi dopo ci sarà anche la possibilità di eventualmente e entrare ancor più nel merito se ci sarà un secondo giro e dicevo questo
Si parlava di globalizzazione
Si parlava ormai di una competitività che si risolve sempre più a livello territoriale
E a livello micro rispetto ai grossi sistemi è necessario creare gli strumenti adeguati perché questa competitività questa competitività si realizzi con gli strumenti adeguati
Guardando velocemente ma ho capito il motivo per cui è stato tra lasciato anche nella proposta che qui veniva spiegata
Tutto quello che riguarda il rapporto con le organizzazioni si
A me pare così come prima battuta
In questa proposta in questa proposta
Si vada a frammenta
La rappresentanza
Io credo che mentre c'è la l'esigenza di trovare delle risposte specifiche a problemi specifici debba essere mantenuto un livello solidaristico generale all'interno del nostro
Per quanto riguarda lo stesso contratto nazionale voglio dire
Dovrebbe essere uno degli argomenti del prossimo settembre anche la revisione dell'accordo del luglio che dovrebbe comprendere anche la revisione del sistema contrattuale
Siamo consapevoli anche nuovi e rispetto a quell'impostazione dall'accordo di luglio rispetto al riferimento della inflazione programmata
Il contratto nazionale anche perché sarà un'inflazione che dipenderà sempre meno da noi Mazzella imporla il sistema Europa quindi anche volessi movimentato dall'inflazione non non ce la farebbero aumentare
Io credo che il livello nazionale
Subisca necessariamente una limitazione
Però sarebbe un errore dal nostro punto di vista dal nostro punto di vista superare il contratto nazionale che deve mantenere una caratteristica di cornice e di solidarietà generale
Riportando invece il grosso delle materie proprio in funzione di quella partecipazione che si richiamava all'interno della contrattazione di secondo livello che può essere quella aziendale o territoriale
Perché per quanto attiene anche le flessibilità anche su questo senza tabù sia fatto riferimento
Alle imprese in nero quindi che questa legge aiuterebbe
Anche noi nella nostra riflessione riteniamo e per la peculiarità di alcuni problemi oggi
Non sia più assolutamente scandaloso
Parlare di situazioni che prevedono anche salari d'ingresso in deroga ai contratti nazionali
Però riteniamo anche che queste cose devono venire alla a all'interno di una contrattazione certa fra le parti perché altrimenti il rischio sarebbe esattamente l'opposto sale sarebbe quello che anziché andare a cercare soluzioni particolari a problemi particolari si lasciasse poi la possibilità ad ognuno di fare quello che può per ora mi limito
Rivolgo tecnico dall'hotel condizione migliore va bene così
Guardi
Anch'io ovviamente ringrazio gli organizzatori di questa iniziativa dell'invito che e hanno ci hanno rivolto
Per schemi ovviamente perché la materia che ha affrontato l'onorevole Alemanno nel suo la sua proposta di di legge sicuramente di grandissimo rilievo e da un pregio senz'altro
Che è quello di affrontare un problema reale è un problema reale che ha aspetti di carattere sociale se così vogliamo dire e anche aspetto elementi di carattere economico
E a me piace immaginarla come parte di un dibattito più ampio che si sta svolgendo e che da ormai da anni accompagna la discussione di questa della trasformazione che sta avvenendo nel mondo
Su quello che debba essere il punto di equilibrio migliore fra le grandi esigenze delle società avanzate cioè allo sviluppo economico la democrazia lei democrazia politica e la coesione sociale
In buona sostanza fra i grandi sistemi che si misurano fra di loro il sistema oro per il sistema americano il sistema del Sud-Est asiatico
Mi pare di cogliere anche nella relazione che accompagna che c'era questa proposta di legge una scelta di fondo sul modello europeo in cui questi grandi elementi trovano un punto di equilibrio molto avanzato
Fra di loro meglio di quanto non avviene da altre parti
Anni anch'io credo che ormai i tempi siano maturi anche in Italia per fare un affondo su questa materia anche perché è come diceva l'onorevole Alemanno si sta completando anche per il settore privato nel settore pubblico ed ha definito
Tutto il sistema di verifica delle aree dei reali livelli di rappresentanza e rappresentatività del sindacato anche esso articolo
Articolo trentanove della Costituzione non applicato e si lega direttamente all'articolo quarantasei a quei è stato fatto riferimento
Perché nel momento in cui viene superata di fatto l'autocertificazione sindacale
E viene definito realmente il livello di rappresentanza del sindacato
Anche la parte relativa all'articolo quarantasei della Costituzione e cioè della presenza delle rappresentanze dei lavoratori nella definizione dei destini dell'azienda ha un suo compimento cosa che in parte oggi fino ad oggi
Più o meno strumentalmente non era stata realizzata perché finché un qualsiasi sindacato può dire che a cinque milioni di iscritti senza che nessuno vada a verificare è evidente che è un po'difficile per le imprese riconoscere a ciascuno un livello di presenza e di incidenza sulle scelte che vengono fatte
Quindi i tempi sono maturi credo che vada in questa direzione
Però credo anche che vada detto che in Italia pure esso con una grande confusione non siamo all'anno zero
Io richiamo ovviamente soltanto i titoli dei modelli che possiamo chiamare partecipativi che già ci sono
Ne possiamo possiamo dividere in questo modo tre diciamo indiretti quello della negoziazione collettiva a due sindacati impresa quello della concertazione a tre che conosciamo tutti
Quello dell'attacco determinazione ad esempio quelli che prevede la presenza della rappresentanza sindacale nei consigli di indirizzo e vigilanza cose
Spetti un pochettino astrusi per voi che dallo ma comunque ad esempio era presente sindacali croci di indirizzo di vigilanza che ne so del dell'in sterline eccetera
Ci sono altri due modelli che possiamo dire di reti quella della gestione partecipativa no anche i processi per avete la condivisione dei risultati di impresa già oggi decine centinaia di aziende hanno attraverso la contrattazione collettiva definito dei modelli
In cui vengono legati parte della retribuzione all'andamento della dell'azienda e quella dirittura della partecipazione finanziare con la presenza di capitale dei lavoratori proprio nella nella capitale d'impresa
Manca questa è vero un quadro legislativo minimamente organico tutto questo si è sviluppato più che altro sulla base di vie e procedure informali negoziali fra le parti
Oggi per legge sono regolati soltanto i compiti dei comitati di indirizzo di indirizzo e vigilanza quelli che prima ricordava ma quelle previsto dall'art legge
Quattrocentosettantaquattro del novantaquattro che sostanzialmente dà delle possibilità di intervento per i lavoratori quando le aziende sono in crisi e quando si debbono privatizzare sono in una chiamati il soccorso i lavoratori in queste condizioni c'è poi che rientra in qualche modo questo capitolo a tutta la parte relativa
Ai fondi pensione contrattualizzati che saranno dal punto di vista finanziaria la vera rivoluzione che cambierà la fisionomia del mercato finanziaria azionario italiano dei prossimi
Poi abbiamo per finire questa brevissima carrellata per titoli tre modelli di partecipazione se vogliamo dire così anomale quello della sistema cooperativo
Purtroppo in crisi perché questo sistema sta rischiando di perdere l'anima appostati rincorre
Una visione di impresa finale no unicamente legata ai risultati aziendali solo che l'interim prenditori padroni Ciampi capaci di fare gli altri che non le cooperative quindi e cooperative rischiano di Nash né l'una né l'altra
Cosa un altro sistema è quello delle casse edili e quello della bilateralità specialmente nel settore
Artigiani
Ecco questo per richiamare gli aspetti fondamentali per dire che non partiamo da zero che esiste un quadro che richiede comunque l'intervento un minimo di maggiore organicità che comunque ha richiesto da un quadro legislativo che dovrebbe essere definite
Noi crediamo come organizzazione che debbono rimanere a disposizione più modelli non
Pensare o prevederne un unico modello valido per tutti perché le esigenze e dell'impresa e dei lavoratori sono diverse e quindi questi
Esigenza devono avere risposte diverse noi abbiamo definito una nostra
Posizione al congresso l'analisi che facciamo è molto semplice sono in parte con con concordo sono con analisi che veniva fatto insomma finora in Italia questo modello non non è stato
Nostro non è decollato è stato sostanzialmente o sta già osteggiato sia sul versante sindacale
O per lo meno di una buona parte del sindacato che vedeva nel modello partecipativo la come dire una sorta di snaturamento del ruolo del sindacato dei lavoratori ma anche le imprese l'anno sta già top questo modello perché le imprese
Nell'asta loro stragrande maggioranza difficilmente quasi mai vedevano nella funzione del lavoro del lavoratore una ricchezza che andava sempre di più coinvolta nei destini dell'impresa
Ma erano in preda sempre più come dire destinata finalizzata alla ai risultati finali trascurando la funzione che poteva avere
Il lavoro i lavoratori all'interno di questi di questi destini
Non c'è da dimenticare poiché sullo sfondo c'è sempre stato una ostilità di fondo diffusa in in penso in ciascuno di noi
Nel suo rapporto con la finanza con la borsa che è sempre stata e forse alla ancora oggi in Italia
Un luogo in cui operano solo i soliti noti il a volte sono anche ignoti sono si capisce bene come sono messi fra di loro però sicuramente un luogo per addetti ai lavori in cui non c'erano tutele né nelle Somma nell'empireo della Borsa di Milano nelle
Nelle realtà aziendali non ci hanno tutele per i piccoli risparmiatori quindi ciascuno di noi prima di cacciare fuori di simile che non sappiano bene come venivano gestite preferiva magari comprare i botti ottenerle
In banca
Ecco quindi
Noi in questa analisi ovviamente riconfermiamo un grande interesse rispetto alla all'economia della partecipazione vediamo però alcune finalizzazioni molto chiare rispetto a questa a questo obiettivo
E cioè l'esigenza di valorizzare il ruolo dei del lavoratore all'interno dell'impresa di coinvolgerli realmente nei Progetti di tutelare le retribuzioni l'occupazione
E non pensiamo che si debbano favorire forme insomma che potrebbero rischiare di annullare una sorta di senso di appartenenza e l'esasperazione delle antagonismo dell'interesse o degli interessi del delle varie realtà
Perché noi siamo convinti di una cosa guarda
Siamo convinti che ancora per molto tempo almeno nel nostro orizzonte rimarranno sempre contrasti di interesse fra capitale e lavoro
E fra gli stessi lavoratori molto spesso di restano questi contrasti di interesse per cui è necessaria quella che possiamo chiamare una sorta di mediazione alta chiede di uscire dai luoghi di lavoro insomma diciamo così che deve essere di carattere sindacale
Confederale
Sindacale non solo sindacato dei lavoratori ma anche sindacale dell'impresa che poi la Confindustria un sindacato no delle associazioni cioè che sanno ricomporre gli interessi in un luogo superiore
Rispetto a quello dove in cui questi interessi nascono e faccio esempi s'banalissime insomma in una situazione di crisi come si procede anche rispetto al modello in cui l'onorevole Alemanno ha lavorato
Si proceda dei licenziamenti o ad esempio sul modello Volkswagen si riduce l'orario di lavoro in parte le retribuzioni si fanno contratti di solidarietà
Anche fra i lavoratori mi sono modo modi diversi di intendere questo approccio
Non solo fra le imprese nei periodi di sviluppo i dedichiamo ad aumentare le retribuzioni dividendi oppure proviamo di sviluppare l'occupazione e cercare di fare dell'Investimenti per ricercare nuovi mercati nuovi prodotti
Quindi queste mediazioni noi non pensiamo debbano essere lasciate alla mediazione esclusiva dei luoghi in cui queste nascono debbono avere la possibilità di una mediazione più alta quindi noi pensiamo che sia auspicabile diciamo un modello sul tipo di quello tedesco che veniva richiamato anche nell'introduzione in cui la partecipazione non è necessariamente legata al alle funzioni come dire anche economiche diciamo diciamo così in ultima consigli in ultima analisi io alcune anche riflessioni domande da fare perché credo che quello sia il consenso anche del dibattito che siamo chiamati a fare questa sera
Io devo dire che ha presto lo sforzo di sintesi che è contenuta anche nella relazione il richiamo ai filoni culturali ovviamente quello quello suo ovviamente quello liberale che c'è nella nella sua relazione di di accompagnamento insomma vi richiamo anche alla tradizione cattolica liberale quello che magari che a me sta occupi o cuore che quello anche che ha ritrovato pure del del filone mazziniani insomma del capitale lavoro nelle stesse nelle stesse mani ed è giusto il richiamo al contesto europeo però con grande franchezza debbo sottolineare che mi pare di aver raccolto qualche squilibrio nella sua proposta di lei di legge fra il il ruolo le funzioni chiamiamole potere degli amministratori e quello dei lavoratori
Richiamo i punti di in cui vedo questo tipo di squilibrio
La proposta è una proposta che nasce comunque dall'amministrazione dell'impresa
E non mi pare di aver capito non non è prevista la possibilità di invertire questo processo
Lo statuto del di queste nuove società si dice può quindi viene lasciato alla lascia la facoltà può prevedere deroghe alle tutele contrattuali a certe parti dello Statuto dei lavoratori
Chi conosce i luoghi di lavoro sa che in molti casi
All'interno del luogo il di lavoro individualmente no circoscritto il predominio dell'impresa dell'amministrazione della del titolare molto forte
Quindi io vedo il rischio di individuare un processo in cui d'impresa di fatto no determina le condizioni affinché anche i lavoratori obtorto collo accettino un percorso di questo genere
Se questo primato del contratto aziendale rispetto al contratto nazionale e quindi non dico le cose che ha detto il mio collega perché le condivido insomma è cantata sana dovrebbe rimanere un un quadro d'insieme molto valido
E comunque la presenza dei rappresentanti dei lavoratori varia da un minimo del venti per cento ad un massimo del quarantanove nove per cento no per queste proposte delle vede in questi punti uno squilibrio che andrebbe in qualche modo recuperato
Faccio due ultime battute per titoli
Consideriamo che i lavoratori hanno delle retribuzioni medie che vanno da un milione e mezzo due milioni al massimo e che la nuova legge sulle pensioni prevede che per i nuovi assunti i TFR possono essere destinati completamente
Alla previdenza integrativa quindi margini economici per potere
Come dire mettere fra virgolette ovviamente questo non è sceso ma a rischio
A rischio competizione la propria tribù spione sono margini piuttosto ristretti
E la seconda battuta resta per noi il modello del ventitré luglio insomma in cui in contratto nazionale un contratto che andare devono comunque avere un ruolo specifico rimane fondamentale queste sono le considerazioni che mi sentivo di fare
Venere Ingrassi ora presentando della UIL per gli spunti critici alla discussione certamente seguirà la parola Pietro Lentini dell'UGL per nel suo intervento che prego di contenere entro termini ragionevoli per poi dare modo all'onorevole Alemanno di replicare eventualmente anche al pubblico di fare domande grazie
Se che ovviamente di essere il più sintetico possibile anche per non ripetere cose già dette
Sottolineando questo
Che la Costituzione italiana indubbiamente una legge decisamente strana in quanto considerata una sorta di libro sacro intoccabile realista anche sul piano politico quando si è voluto realizzare delle riforme dei cambiamenti se è finito con un nulla di fatto sostanzialmente e questo libro Sacco però da da sempre dal quarantotto in poi di una serie di suoi articoli qui articoli così detti anche di natura sociale gli articoli dal trentasei al quarantasei per intenderci sono rimasti letteralmente lettera morta
Storicamente giusto rilevare che costituiti nel quarantotto
Con l'articolo trentasei con l'articolo trentanove cotico quarantasei si riferivano cui all'esperienza della Carta del lavoro del ventinove che tutelava punti riconoscimento giuridico dei sindacati il contratto collettivo erga omnes e con l'articolo quarantasei sui facevo dalla legge sulla socializzazione nata in un periodo storico travagliato e difficile ricordata anche onorevole Alemanno comunque
Si riferivano a queste fonti legislative rimaste poi lettera morta
L'unico partito politico
Da quarantotto ad oggi chiara
Storicamente questi son dati accertati accertabili
Parlato di partecipazione è stato sul piano dei partiti politici Movimento Sociale Italiano e questo discorso lo riprende adesso Alleanza Nazionale e giustamente e fu sul piano sindacale la CISL al e il discorso della CISNAL lo riprende oggi l'UGL che praticamente e lo sapete ovviamente l'aggregazione di attività con altri sindacati minori per dare più forza un nuovo polo sindacale nel per una maggiore e più incisiva presenza nel mondo del lavoro
Tutta la storia sindacale di questi ultimi decenni è stata all'insegna della lotta di classe dello scontro
La sempre i sindacati tra Fimit sindacale monopolizzata poi anche da ingerenze partitiche da visioni anche marxiste di lotta di classe in questo senso ha lavorato in questo senso operato
La CISNAL prima l'UGL
Dopo sì differenze lo da questo proprio per la loro visioni di sindacalismo nazionale
Il sindacato cioè che alla lotta di classe alla diversità la divergenza al conflitto poneva in una visione nazionale l'interesse appunto nazionale della nostra società quindi la partecipazione la proprio la collaborazione fra capitale e lavoro nel nome dell'interesse superiore nazionali degli interessi nazionali quindi il nostro mondo sindacale da sempre veramente da sempre ha parlato di partecipazione
Certo in forme generali quello che poteva permetterci la nostra rappresentanza sindacale o sta per data sociale ma quando oggi si parla di partecipazione
Il nostro mondo lo scopre assolutamente niente di nuovo si rifà alle proprie radici ideologiche alle proprio modo di pensare di vedere anche l'azione sindacale il sindacalismo
Non come sconto non come lotta di classe ma come collaborazione fra tutte le categorie del lavoro e della produzione in un ambito di interesse generale e nazionale
Conflitti i conflitti sociali esistono oggi come oggi quando si parla di conflitto sì se il peso è qualche cosa di negativo di sconto lo sciopero la serrata qualche cosa che si deve sanare al più presto con la fino a poi dei contratti il compito invece può essere anche considerato in una diversa visione un qualche cosa di positivo
Un momento d'una dialettica Interna
Fra varie posizioni dei lavoratori da una parte dei datori di lavori dall'altra che poi si può superare il mio una nuova contrattazione che tenga conto delle esigenze degli uni e degli altri e soprattutto delle esigenze della nostra società per quanto riguarda l'azionariato l'azionariato indubbiamente positivo su questo non c'è dubbio l'azionariato dei lavoratori però ecco non è partecipazione a nostro avviso si tratta di un coinvolgimento si tratta di una cosa
Economica noi indubbiamente chiediamo qualche cosa di più chiediamo che effettivamente vi sia questa partecipazione
Dei lavoratori non soltanto agli utili ma anche alla gestione delle imprese
Può essere
Più facile questo quadro nella grande impresa più difficile nella piccola impresa su questo non c'è dubbio infatti aspetteremo poi di vedere come i quadri legislativi si evolveranno
In quanto deve esistere indubbiamente un quadro legislativo sicuro una cornice certa della quale muoversi
Oggi come oggi la parola di moda e flessibilità
Flessibilità che sia a delle sue esigenze nel campo economico nel come si è sviluppata e ci sta sviluppando la società ma che non significa assolutamente mano libera da parte del capitale di potere gestire come meglio crede
Per i propri interessi per propri tornaconti solo ed esclusivamente in funzione dell'utile di poter gestire il personale questo assolutamente no
Intendiamo quindi anche un nuovo modo di fare il sindacato
Non c'è dubbio che oggi per esempio anche il problema delle rappresentanze unitarie sindacali sia da rivedere ad avviso dell'UGL in quanto favorisce quel mondo sindacale già esistente che ha monopolizzato un po'la realizzazione di queste rappresentanze sindacali
Che è stato detto state zitti non vi conviene in fondo anche voi come UGL sindacato nazionale ci siete dentro è vero come sindacato nazionali ci siamo dentro anche noi però diciamo che così come e oggi si ristrutturare strutturata la rappresentanza sindacale unitaria favorisce chi c'è già lascia fuori tutte altre forme di partecipazione di sindacato noi questo non lo riteniamo assolutamente giusto
O con un nuovo modo di fare sindacato superare anche un po'quelli che hanno gli steccati chiusi della triplice sindacale che ha per tanti anni a voluto rappresentare a tutti i costi il mondo del lavoro se ritenuta unica depositaria di realtà sindacali che invece non esistono la crisi del sindacato oggi nasce poi anche da questo
Giustamente sindacati debbono contarsi non la sua autocertificazione la Costituzione articolo trentanove prevede il proprio il riconoscimento giuridico dei sindacati prevede che cosa effettivamente valgono questi sindacati
Mondate mansioni di milioni di lavoratori che poi non esistono quando spesso e volentieri andando a vedere la realtà dei sindacati si tratta in maggioranza di milioni di ex pensionati mentre le Poste lavoro
Vengono spesso e volentieri via da un mondo sindacale che gli ha delusi dopo andò sindacale politicizzato legato legato anche oggi poi agli interessi dei partiti politici
Ma ha fatto piacere sentire due sere fa D'Antoni che parlava di sciopero generale mi piacerebbe vederlo fare l'abbiamo visto fare gli scioperi generali quando mondo sindacale aveva un governo che non gli era amico che doveva combat
Ecco quindi concludo anche se le cose da dire sarebbero moltissime dicendo che il nostro sindacato si trova naturalmente per la propria struttura ideologica storica
Di base di sempre favorevole alla partecipazione partecipazione come appunto superamento di quei conflitti di classe che hanno trovato che anche nella storia il loro superamento proprio per quella visione di interesse superiore della nazione che contraddistingue la nostra parte sindacale e che costa distingue anche quelle forze politiche alle quali noi poi abbiamo da sempre fatto riferimento
Bene grazie anche all'Intini la parola l'onorevole Alemanno per le repliche perché certamente gli interventi dei rappresentanti dei sindacati hanno posto c'è numerose questioni che meritano una risposta
Dunque
E sono giustamente evocato da dagli interventi e niente mi ha preceduto uno scenario
Che è poi lo scenario straordinaria attualità quartiere
Ormai da qualche mese il segretario generale della CISL D'Antoni minaccia
Lo sciopero generale contro il governo Prodi
E tutti quanti siamo curiosi chiede il sequestro Cheuvreux avverrà oppure no lo stesso da Antonia lo stesso D'Antoni replicando a Cofferati ha detto io da democristiano scioperato tante volte
Contro i governi democristiani non capisca che sarà che tu da pidiessino Loisy scioperare contro un governo egemonizzato dall'Ulivo dal PDS
Ora perché cito questa cosa gira questa cosa perché
C'è un grosso problema legato alla realtà sindacale al mondo sindacale in Italia ed è sostanzialmente un'accusa
Di eccesso di potere dato in particolare per l'organizzazione della triplice è uno sbilanciamento politico che poi non rappresenta in termini effettivi quell'autonomia sindacale tante volte il per tante volte sbandierato
Ora intendiamoci bene questo lo dico anche una platea che magari può ho ho visto gli applausi di prima anche propendere per una critica nei confronti del momento del mondo sindacale intendiamoci bene cosa dobbiamo avere presente noi dobbiamo presente sempre riferimento europeo
Il riferimento europeo
Ci dà una indicazione che è quella di concertazione con la partecipativa che una indicazione in cui le parti sociali
Hanno un ruolo debbono avere un ruolo significativo nella elaborazione del modello di sviluppo e nella definizione delle garanzie sociali economiche del nostro Paese
Allora il fatto sostanziale questo
Neanche questa proposta di legge si pone in termini di sfida c'è una sfida nei confronti del mondo sindacale che è una sfida deve essere a mio avviso accettata positivamente cosa voglio dire voglio dire che se il mondo sindacale impazziva e in particolare la Triplice continuerà a confrontarsi con le nuove esigenze in termini rigidi io credo che presto o tardi una rottura storica una sorta di sfida simile
A quella che è avvenuta qualche anno fa in Inghilterra da parte del governo Thatcher
E quindi il rischio di una sconfitta storica del movimento sindacale sia un fatto concreto cioè il sindacato a oggi o si evolve o si rinnova o cambia i propri riferimenti o accetta una loggia realmente pluralista
Per cui non è più possibile avere un blocco egemonizzato attorno alla al grande assente per altri questo dibattito che la CGIL e qui si apre da un lato a una dialettica più pluralista e dall'altro lato ha una maggior attenzione nuovi processi produttivi oppure succederà che presto data
Noto potrà essere centrodestra ma vota anche se il centrosinistra attenzione perché la logica liberale
E invade anche il campo la sinistra
Entrerà in sfida diretta un questo movimento sindacale mi eccetera le manifestazioni e proteste né le sfide e cercherà di sconfiggerlo sul campo per delegittimarlo come avvenuto all'interno della della dell'esperienza thatcheriani vigente quindi rinnovare o morire
Questa è la prospettiva io credo per una cultura che una cultura della destra italiana che la cultura partecipativa ma la cultura dei corpi intermedi e la cultura del valore della società civile della realtà e la capacità di associarsi
Che è una un ampio retroterra perché la destra italiana non è mai stata una destra liberale liberista nonostante gli sforzi omologa alla a quel modello
Ecco per queste cose io credo che invece sia necessaria per le organizzazioni sindacali ma più vasta mente le organizzazioni rappresenta interessi sociali si evolvano accettino la sfida diventino pluraliste vadano a un confronto di rappresentanza il più articolato possibile per cui le nuove logiche di rappresentanza sindacale di verifica di questa rappresentanza sindacale
Che prima citava gliela rappresentante l'UGL sono dei momenti importanti e fare un salto di livello in avanti ecco io credo mi auguro che ci sia questa evoluzione in maniera tale che la società civile italiana le parti sociali
Mantengano questa ricchezza e questa capacità di rappresentare l'evoluzione italiana perché un modello dichiarata liberista un modello che vuole abolire i corpi intermedi vuole abolire la capacità di associazioni di rappresentare fare un rapporto diretto fra cittadino e Stato secondo me è un modello
Sbagliato in generale ma particolarmente inadeguata per la realtà italiana ma attenzione perché ripeto il rischio c'è e c'è anche a sinistra
Perché quando abbiamo discusso la nuova costituzione
Quando si è trattato di cancellare la costituzione del Consiglio nazionale economia e del lavoro cioè quella elemento che in qualche modo magari simbolicamente vano rappresenta un luogo di incontro le rappresentanze parti sociali ecco su questo terreno si è creato uno sconto trasversale
Quello che abbiamo trovato nemici della detti bella anche a sinistra lo stesso D'Alema incontrando De Rita ha detto ma perché ci tenete tanto a tenere il tinello in Costituzione fa devono poi privatamente avete la credibilità per farlo e quant'altro
E Alleanza Nazionale il popolari Pera per altro verso in omaggio altresì Lisa
ATO questo tipo di logica allora noi dobbiamo avere un punto di riferimento in termini generali o si riesce a sviluppare una cultura del dialogo sociale che sia priva di egemonie priva del meccanismo distorsivo che ha dominato in Prima Repubblica che ha dato alla CGIL un ruolo di egemonie di forza superiore a quella che essa merita la propria rappresentanza sociale
O si fa entrare in questo meccanismo di rappresentanza anche organizzazioni rappresentative del ceto medio i commercianti gli artigiani e quant'altro in termini pieni e legittimi e qui si fa questo salto di livello oppure c'è il rischio di una rottura in termini liberali liberisti rappresenterà un impoverimento della nostra realtà sociale della nostra ed è la capacità di risposta lusso comunità nazionale
Allora su questo terreno su questo riferimento si pongono le sfide che sono presenti questa proposta di legge ma che poi sanno bene che in altri elementi altri fatti in cui noi li esamineremo complessivamente questa questa materia
Della meccanismi partecipazione lavoratori di rappresentanza dei lavoratori la stessa legge sulla presenta Anza
Sindacali oggi è ferma in Commissione lavoro perché su questo ci siamo imposti noi Alleanza nazionale per avere una un confronto più approfondito su questa legge che potrebbe essere determinante importantissima da questo punto di vista allora
Noi dobbiamo sapere che da un lato c'è una censita di rappresentanza interessi generali nessuno vuole abolire il contratto nazionale collettivo di lavoro però questa contrattazione questione ora deve diventare una cornice di riferimento entro cui la contrattazione aziendale deve avere più forse più spessore
Il meccanismo partecipativo se non entra nell'impresa non trova quel me quella capacità di legittimazione che poi deve guadagnare sul piano territoriale con la concertazione territoriale e quant'altro bisogna entrare in questo meccanismo e accettare la sfida
Bisogna trovare i modi anche in una proposta di legge ho accennato e probabilmente dobbiamo manca un articolo a questo punto di vista vanno fatte le verifiche per evitare quei meccanismi predominanza a parte
Del di chi detiene il capitale di chi detiene amministrazioni impresa rispetto ai lavoratori bisogna verificare non so poi forse bisogna fare una mente meccanismo di verifica a parte la commissione regionale dell'impiego di questi contratti di questi modelli di partecipazione
Bisogna studiare il meccanismo avrà certamente una difesa a questo punto egli sarà introdotta però dobbiamo in e in questo meccanismo se noi entriamo in questo meccanismo abbiamo un modello avanzato di sperimentazione tra l'altro ripeto un'opzione non è uno ma è una legge che impone di fare il modello partecipativo è una ho per le imprese italiane di andare adattarsi andare a elaborare questo tipo di meccanismi ma se questa spada partecipare a questa sperimentazione non viene fatta se questa capacità di precorre i tempi e di dare nuovi modelli non viene realizzata non rischiamo che il modello europeo rimanga sulla carta e venga schiacciato da un lato dalle realtà emergenti del terzo mondo e dall'altro lato dei meccanismi di deregulation nordamericani e questo noi non lo vogliamo
Perché il cosiddetto stato sociale che oggi diventa una sorta di ha parlato al Museo allo stato sociale in Europa l'ha costruito a sinistra quanto la destra
La realtà dei contratti nazionali collettivi la realtà della presentata sociale la realtà del tutela del lavoro e nasce da dalla dagli sforzi socialdemocratica a sinistra ma nasce anche da Bismarck alle realtà della del del nazionalismo italiano lo stesso sforzo fatto dal fascismo di adeguare la legislazione sociale italiana e quant'altro ecco quindi questo tipo di mentalità col tipo di impostazione l'idea che l'uno dei meccanismi di legittimazione lo Stato democratico sia anche la garanzia che la solidarietà la garanzia del legame fra le generazioni fra le parti sociali fra le tendenze le parti al tritolo non deve essere persa
Ma il rischio cioè nella sfida globale una posta in palio un elemento in palio c'è
Quando Monti
Attacca D'Antoni stranamente perché D'Antoni tutto sommato a posto una sfida al Governo Prodi Monti da liberista
Ogni beh questa tanto a me risulta sospetto per due ordini di motivi primordi emotivo perché mi sembra un regalo fatto a Prodi cioè mette in cui D'Antoni attacca il quadro del governo arriva Montini giallo i sindacati no
I toni parlare di sciopero quando vanno a fare lo sciopero contro il governo e l'Ulivo qui per me e sospetto che sono ma l'altra cosa pericolosa è che Monti tira la palla impaccio dandogli o sono i giovani che devono fare lo sciopero
Sono giovani si appurare quale giovani quale incidenza sociale ci hanno delegittima i sindacati e parliamo di Giove in astratto ma sostanzialità parliamo di una parte sociale in una voce e non ha possibilità di organizzazione se non nelle scuole università
Quindi Ponti che certe volte
Se vado a fare più gli interessi e burocrati dell'Europa che gli interessi all'unità nazionale
Nelle contrattazione a livello europeo va guardato con sospetto e va guardato se l'alloggio di fare un governo favore al governo Prodi magari per essere riconfermato come commissario europeo e si è nel tempo ad Ivo libera liberiste di legittimare le parti sociali spetta discorsi astratti o addirittura di conflitto generazionale e noi non vogliamo accettare noi non vogliamo il conflitto fra i padri figli come lo vogliamo il conflitto fra il Nord
Italia e il sud Italia vogliamo uno cui da nazionale che sappia accettarla sia globalizzazione stando unità
Allora io io organizzerei ancora un quarto d'ora di lavori in questo modo se i rappresentanti sindacati hanno una brevissima replica da fare due minuti attesta e poi se qualcuno del pubblico il fare delle domande altri cinque minuti
Per far concludere l'onorevole Gianni Alemanno perché poi c'è anche la presentazione di un libro e qui dobbiamo lasciare il posto a il agli oratori che devono occuparsi della presa in questo libro quindi due minuti a testa se volete se volete
Due domande dal pubblico e una breve replica dell'onorevole Alemanno
Ma
Per dire che
Io mi rifaccio un attimino alla all'interesse di questa discussione credo che
Serva a poco fare anche dei riferimenti polemici rispetto al tema che abbiamo discusso che come ricordavo
La cultura partecipativa e concertativa ancorché da realizzarsi in un contesto europeo e una cultura che per anche per un retaggio storico nel nostro Paese ancora una cultura minoritaria ci sono degli esempi già concretizzati però in termini generalizzati e una cultura lavoriamo dietro alla diffusione di questo modello partecipativo
Per sviluppare una reale anche democrazia economica che all'interno di questo nostro Paese
Non si è ancora realtà
Ecco avvenga concludo allora allora Coppa
Dato
E cioè certamente certamente però cambiare le culture
Non sempre ci si riesce nello spazio di ventiquattro ore
Riteniamo che quanto si è realizzato negli ultimi anni verso la cultura partecipativa sia stato un fatto significativo si tratta di ampliare questa questa cultura questa acquisizione
E se qualcuno io non è che voglia prendere le difese del mio segretario nazionale tanto è abituato difendersi da solo abitua
Se qualcuno ogni tanto scuote l'albero per dire che bisogna camminare più in fretta di quanto non si sia fatto cerchiamo di coglierlo in positivo anziché magari soffermarci su altre valutazioni grazie
Sì visto che la discussione apre ha preso una piega anche di grande attualità rispetto al tema dell'autonomia
Poi consentirete mi consenta notizie quello di fare solo un richiamo però rispetto a questo tema d'autonomia per evitare di correre dietro a delle lucciole insomma io apprezzo molto anche questo questa funzione diciamo proprio di di approfondimento e di riflessione che l'onorevole
Alemanno e c'era un problema molto richiama allora
Durante il governo Berlusconi CGIL CISL e UIL non hanno mai dichiarato uno sciopero nazionale
Mai la la manifestazione del quattordici novembre scusata la manifestazione quattordici novembre fu fatta di sabato
Va bene
Il primo dicembre del novantaquattro CGIL CISL UIL e l'onorevole Berlusconi hanno firmato l'accordo per la modifica dell'accordo sulle pensioni
Cioè la nuova riforma delle pensioni CGIL CISL e UIL il novanta per cento perché poi Dini fece soltanto qualche sistemazione formale è stata fatta con onore col Governo d'onore Berlusconi
Cioè questo per dire che quando leggiamo tutti i comportamenti sindacali in funzione di dipendenza dai partiti o da che altro
Rischiamo di perdere di vista l'obiettivo grosso che è quella dell'esigenza di affrontare i problemi per quello che ero che prendiamo
Anche perché qualcuno di noi portò il partito non ce l'ha più allora accettiamo l'invito la sfida che ci viene posta partendo da un problema concreto non leggiamo tutto infusione disse di chissà quali dipendenze che ci possono salvare l'anima per leggere fatti contingenti
Ma che non corrisponde non corrispondono più credetemi
Alla realtà dei fatti io mi guardo bene dal pensare che il mio collega dell'UGL prenda gli ordini da Alemanno sulle cose da fare
Lasciatemi almeno il beneficio diventare di pensare che voi pensiate altrettanto di me insomma cioè che ne non vado da un nessun partito rimane comunque no davvero finito un dato
Credo che tutte le iniziative che lei anticipava anche questo se ho capito bene volontà di di fare camminare anche con una proposta di legge popolare questa vostra iniziativa vanno bene perché affronta comunque una un tema reale e credo sono convinto che in Italia tutte le forze i partiti le organizzazioni sociali
E anche le istituzioni sono in grado di reggere alla sfida che l'onorevole alla mano proponeva perché veniamo da una fase difficilissima
Ritira per il nostro Paese da sé dal novantadue novantatré ad oggi abbiamo superato delle difficoltà enorme
In cui tutti hanno dato un grandissimo contributo e io credo che sulla base di questa udire spinta di questa capacità di superare per l'Italia anche momenti difficilissimi anche questo tema
Possa avere delle risposte di grande interesse
Anche anche e soprattutto per l'interesse del Paese
Perché la convinzione che gli interessi dei lavoratori si difendono meglio nell'ambito di interesse più generale del Paese credetemi ormai una convenzione generale per tutto il movimento sindacale non a caso a luglio del novantatré abbiamo fatto con l'accordo
E ringrazio
Molto tre molto telegraficamente nel Paese c'è esiste un'ansia di rinnovamento delle istituzioni della classe politica
Non si riesce a cambiare molto purtroppo ma questa ansia si sente un Maudit nulla può toccare cubano
La stessa necessità deve esistere ed esiste anche nel mondo sindacale
Bisogna rinnovare qui io l'ho già detto prima lo ribadisco anche all'ancora
Non può rinnovare il modo di fare sindacalismo in Italia apprendo sia tutta quelli a tutte quelle esigenze di partecipazione
Di tutti quei corpi che finora ne sono stati un po'esclusivo ottenuti marginalmente fuori da giochi decisi al centro
Quando si parla di concertazione
Certo il sistema può è buono non propri può essere lo dico è buonissima e concertazione purché non sia il sistema di trovarsi di fronte un tavolo governo
Pochi capi sindacali sempre quelli sempre quelle oligarchie che da sempre hanno comandato e comandano
Era più o meno rabberciare vecchi schemi o nuovi schemi ma sempre nell'ambito delle vecchie tradizioni politiche che tutti vorremmo superare e rinnovare quindi dalla dei da questo passare poi ha una partecipazione più effettiva vorrei spendere una parola parola sola sul discorso dei garantiti e non garantiti anche perché così come
Tanti gli organi di stampa e tanti mass media mettono in mostra sembra quasi che il garantito sia un privilegiato il non garantito ovviamente no non è questo
Chiamiamoli anche mali garantiti termino mi piace la voglia chiamare così e garantito ai lavoratori normale in fondo il quale ha delle tutele legislative il quale alla tutela del posto di lavoro ci mancherebbe a alto che lasciassimo libertà assoluta e completa a questi liberal liberisti oggi tanto di moda questi di sistema di mercato per cui una parte può fare libertà assoluta
Il grande garantito è quella persona che ha trovato un posto di lavoro giustamente inseriti l'ordinamento giuridico ai suoi sindacati che giustamente lo tutela hanno e questo questo e non ho mai non è garantito normalità questo vorremmo e quindi la parola però deve passare ai politici fosse più che al sindacalismo
Vorremmo che tutto il mondo fosse garantito anche quello di chi ne è escluso oggi dal mondo del lavoro ma non certo si può pensare come provocatoriamente diceva Monti di dare il posto di lavoro al giovane mandando a casa il genitore qui siamo all'assurdo siamo alla dal balletto sedie o alla provocazione
C'è qualcuno vuole fare una domanda
Almeno altri
Allora io credo che possiamo concludere qua io concludo facendo un riferimento a un tema che è rimasto un po'sullo sfondo e che
è un po'insomma il fatto che siano presenti organizzazione sindacale non con imprenditoriale un po'ha lasciato diciamo così lontano questo questo tema io credo
C'è una consapevolezza e si sta facendo strada nostra coscienza oltre a tutti gli eventi abbiamo detto prima e cioè il fatto che la cultura d'impresa che un tempo che un tempo era un po'così legata alle grandi famiglie no quando si parlava un tempo di cultura d'impresa
Tutti quanti pensavamo nuova l'avvocato Agnelli che con l'erre moscia parlava della FIAT dei risultati da FIAT e quant'altro ecco oggi invece la cultura dell'impresa sempre più diventa un fatto popolare una cultura popolare
Con l'artigianato con la stessa cooperazione o la piccola e media impresa con le nuove realtà con l'imprenditoria giovanile e quant'altro si diffonde tra i giovani si diffonde fra gli stessi lavoratori l'idea che fare impresa è il modo per rispondere alle difficoltà economiche per fare occupazione
è un questo elemento è importante
Perché l'impresa sono tutto qua media e piccola Gwen nasce dal territorio uno che nasce dalla dalle esperienze di lavoro e la grande risposta noi abbiamo la sfida la globalizzazione
E questa realtà può creare una sorta di dinamica sociale un gusto per l'avventura dell'impresa mi viene da intraprendere da far una prese raggiunge un obiettivo una cultura della sfida dal punto di vista economico con la capacità di scommettere sulla realtà
Nuova dell'economia il giovane non cerca più non deve cercare più il posto fisso deve cercare più il posto in banca o alle Poste o qualche ente statale lo deve costruire sul campo sul terreno sociale sfidando la propria creatività del proprio ingegno ecco
Questo fatto e la strada maestra dobbiamo seguire il modello economico che si può imporre nel Paese non è più in me
Il modello il vecchio modello ottimizziamo il modello delle grandi masse
Economiche che si spostano o delle grandi strutture economiche ma non è non può essermi anche il discorso della pura e semplice affermazione del capitale in termini liberali verissimo e dobbiamo congiungere impresa a realtà popolare questa grande sfida e discorso pace partecipativa si inserisce in questo concludo dicendo all'attenzione al discorso Palio Dio non è solo un problema
Di solidarietà non è solo un problema di democrazia industriale ed economica e anche un problema di diffondere il senso popolare questa cultura di impresa per stare sul mercato per accettare la competitività per fare in modo che il popolo italiano educato purtroppo anche durante i lunghi periodi la Prima Repubblica a subire le grandi egemonia dei poteri forti le grandi famiglie di questo capitalismo di stato di questo capitalismo in qualche modo molto un monopolista si svegli e sempre giovedì tutta l'energia di creatività di capacità di intraprende diventare le cose che oggi può dare può imporre sul mercato questa grandissima abbiamo di fronte se facciamo questo l'Italia può tranquillamente reggere senza patemi d'animo senza senza sorta di ansia potrà inquirente regge la sfida che abbiamo di fronte io credo penso che le parti sociali debbano trovarsi ritrovarsi rispetto a questa rinnovata cultura d'impresa questa rinnovato spirito di creare economia partendo la realtà popolare grazie
Bene grazie all'onorevole Alemanno grazie ai nostri ospiti grazie al pubblico voglio soltanto dirvi che alle ore ventuno c'è la presa dal libro di Concetto Pettinato come da programma l'amico Giuseppe Viani ne curerà l'introduzione e coordinerà il dibattito la destra gastronomica è in piena funzione in questo momento gli spende stanno regolando a pieno regime appuntamento fra un quarto d'ora venti minuti per il secondo dibattito grazie di nuovo l'amico Alemanno per questo bel dibattito