Ieri Marco Pannella ha rilanciato la battaglia contro l'eccessivo carico fiscale; I giornali di questi giorni parlano di "morte del neo-liberismo"

Radio radicale ieri Marco Pannella ha rilanciato la battaglia fiscale la battaglia con l'eccessivo carico fiscale e contro il meccanismo del fisco italiano contemporaneamente in questi giorni un po'su diversi giornali dalla stampa la Repubblica si cede rara la morte del neoliberismo abbiamo ai nostri microfoni Antonio Martino economista economista da sempre potremmo dire liberista allievo di Milton Friedman alla Università di Chicago è già ministro degli esteri nelle Governo Berlusconi al ora professor Martino che cosa ne pensino anzitutto della riproposizione da parte di Marco Pannella della battaglia riguardano
Per il fisco e mi sembra
Assolutamente opportuna e necessaria perché al di là della retorica che che sensibilmente modificata nel corso del tempo per cui sembrerebbe che lo statalismo sia oramai in così in fase di ritiro dalla dialettica politica in concreto le politiche sono di espansione di continua espansione della fiscalità della spesa oltre che delle regolamentazioni la retorica sembra liberista la politica infatti e statalista se poniamo il problema in una prospettiva storica all'inizio di questo secolo le spese pubbliche rappresentavano il di e ci per cento del reddito nazionale a metà secolo negli anni Cinquanta il trenta per cento e attualmente marciano intorno al sessanta per cento potrà Pompameo non ci vuole un grosso sforzo di fantasia per rendersi conto che Pannella ha assolutamente ragione e che quanti sono da sempre battuti contro questa che
Shearer potenziale lo fanno soprattutto per ragioni di libertà prima ancora che per ragioni di efficienza ecco ma professor Martino contemporaneamente né in questi giorni si parla si celebra
Quasi il funerale del neoliberismo da un po'di da da
Secondo lei
Il neoliberismo che salute donna ma intanto cominciamo col dire che non vedo perché debbano attribuire nei agli avversari io almeno ne ho sono liberista ha ribadito in secondo luogo così il vezzo delle sinistre di proclamare la fine del di un'economia basata sulla libertà individuale non è nuovo perché da un secolo e mezzo profetizzò l'imminente fine del capitalismo ogni piè sospinto e non si sono stancati di continuare a farlo malgrado il fatto che tutte le loro profezie sono andate smentite che però una cosa invece importante da sottolineare in queste cioè che dovremmo smetterla
Di parlare di modelli di società quasi che commettendo quello che Cal Popper chiamava l'errore poi perché amava olistico Bari che questi modelli fossero composti da caratteristiche immancabili e necessarie per qui o si sceglie un modello se ne sceglie un altro questo è un modo sbagliato e e manicheo di porre il problema in realtà tutte le società purtroppo sono società miste perché non è possibile avere nell'anarchia dove tutt'le ha affidato alle libere scelte dei singoli nei Leviatano dove tutto è nelle mani del potere politico burocratico in tutti i Paesi del mondo c'è una coesistenza di scelte pubbliche di scelte prive di Simone molto pragmatismo quindi segnalare il le né diciamo così con un metodo di micro ingegneria sociale c'è guarda dando a ogni singola proposta quando questi dico che è finito il neoliberismo dico una cosa che certamente a loro fa molto piacere perché mi piacerebbe che fosse vero che il metodo di organizzare la società sul come hanno cioè sul potere sull'autorità di politici burocrati di regolamentare la nostra vita avesse avuto successo non ha avuto successo la storia di questo secolo alla storia delle tragedie immani sul piano umana uno sul piano sociale sul piano economico ecologico per cade proprio dallo statalismo chiunque sia stato nella Federazione russa o nelle ex repubbliche sovietiche può rendersi conto benissimo del danno che gli statalisti hanno prodotto in questo secolo ieri Marco Pannella ricorda
Do una cosa che mi sembra molto interessante ovvero sia tra l'altro lei stesso professor Martino c'aveva più volte fatta ce n'è insomma e fino a una certa data lavoriamo per lo Stato dopo il solo da una certa data lavoriamo per
Per la famiglia i limiti ma innanzitutto è proprio così Guerri ed è chiaro che la misura esatta di questa forma di schiavitù fiscale e aperta interpretazioni diverse però c'è un fatto che quando lo Stato mi porta via
L'equivalente diciamo di un certo numero di settimane o di mesi di reddito eccome se mi costringesse a lavorare gratis per lui per quel numero di settimane o di mesi ora do nel cominciamo a misurarla in modo corretto guardando cioè alla spesa pubblica complessiva in rapporto al reddito nazionale una cosa questa che io cominciai a dare una ventina di anni fa seguendo un suggerimento di Milton Friedman poi questa operazione è stata ripresa da più parti però tutti commettono l'errore di guardare soltanto alla fiscalità esplicita non alla spesa pubblica complessiva questo è sbagliato perché la spesa pubblica finanziata inevitabilmente con denaro che proviene da meno
Nella dalle nostre parti in un modo o nell'altro i bene la mia abitazione siamo passati da un
Torno dell'indipendenza personale c'è il giorno in cui ognuno in ogni smette di lavorare per lo Stato e comincia a lavorare per sé e per la sua famiglia che aveva luogo in aprile ora siamo alla fine di luglio ai primi di agosto quindi ci rendiamo conto che siamo gradata mentre passando da un sistema in cui la maggior parte delle scelte relativa all'ottimizzazione del progredito ci competono e invece in una situazione in cui competono a politici e burocratico qui tra l'altro
C'è un punto un punto molto importante ora si scrive si riscopre nuovamente come noto le politiche di tipo keynesiano in cui indizi in situazioni di crisi economica o di crisi finanziaria però è sempre bisognerebbe se bisogna sempre ricordare che e l'economista inglese quando proponeva le sue politiche si è si era in un sistema economico che avevo prevedeva che aveva molta meno incidenza dello Stato sulla vicenda Opel trovare
Sandro Di Pisa in Asia e in questa veste intimano separati per i fenomeni di quelli europei in sigla di Uniti avevano allora o la spesa pubblica che era inferiore al venti per cento del PIL Rustam camion per generale
Eravamo al venticinque per cento la chiamo vicini al sessanta per cento io vorrei ricordare agli ascoltatori di radio radicale un interessante dibattito che ebbe luogo coordinato proprio da lei
Nel in un periodo della campagna elettorale del novantaquattro fra allora senatore Filippo Cavazzuti ed io io chiesi a Cavazzuti ma insomma secondo te quale e la percentuale di reddito che la spesa pubblica dovrebbe assorbire è invece quello non è manda qui non si può rispondere io insistetti il cento per cento ricevono cento per cento chiaramente no dice grosso Moro quello che assorbe attualmente ora la risposta che dimostra l'assoluto disinteresse delle sinistre per ciò che riguarda il problema di libertà incidono nella peso relativo delle decisioni politico burocratiche rispetto a quello delle libere scelte dei singoli delle farmi via dell'impresa e così via e questo disinteresse dovrebbe finire perché dovremmo renderci conto che un paese in cui il sessanta o più per cento del reddito nazionale e gestito in base a criteri politici e in base a un apparato burocratico non è un Paese libero anche se avesse una Costituzione la più illuminata di questo mondo entra a dire ai suoi cittadini sarebbero dei sudditi alla merce del potere politico se poi con su cui andiamo a vedere che questi quattrini non servono a finanziare servizi di qualità pari al loro costo io non conosco nessun italiano disposto a sostenere che riceve dallo Stato servizi di valore pari alle imposte pagate beh ci rendiamo conto che questo sfruttamento politico burocratico è davvero il problema del nostro tempo è come Bruce mastino semper un problema mi pare
Aree mentre dei Paesi avanzati in particolare in Europa per questa altissima incidenza della spesa pubblica nei Paesi emergenti dal Brasile all'Indonesia paesi sono stati Oro sottoposte sono sottoposto punta a questa crisi l'incidenza della spesa pubblica e molto molto minore quindi strutturalmente il dal quell'altra parte c'è
Da affrontare il problema in altro modo ed incidenza della spesa pubblica cioè quel rapporto di cui parlavamo quello che ha rilanciato Pannella col rimborso del dell'indipendenza personale e certamente significativo e poi un modo molto semplice per misurare il peso relativo dello statalismo però molto dipende anche da come la spesa viene utilizzato io per esempio ritengo che come qualità di servizi la Svizzera non abbia nulla da invidiare all'italiano si riscontra anche superiore spenderne lineare e loro hanno un'incidenza di spesa pubblica che il trentasette per
No ma io dice De dicevo pure dei paesi emergenti finora nei live probabilmente non c'è il caso che veramente lì bisognerebbe invece pensare in un altro modo entri modulare in mano all'IRI però però intanto per i Paesi emergenti c'è da pensare soprattutto alla qualità della spesa
Io Bing sono stato in Giappone dove comunque come tutti sanno l'incidenza della spesa pubbliche rispetto a quella nostra bassissime il trentacinque per cento o meno del prodotto interno lordo e la qualità dei servizi ottima e i Paesi emergenti dipende perché ci sono Paesi emergenti molto statalisti dei paesi emergenti molto poco giornalisti per esempio tregua non con una l'incidenza e la spesa pubblica bassissima e lo stesso vale per Singapore ma ci sono Paesi dell'America latina dove l'incidenza è a livelli quasi europea
Quindi bisogna comunque distingue praticamente situazione accrescerne sacralità della speciale
Praticamente la la situazione dalla situazione locale per ritornare al nostro paese comunque indi la questione invece fiscal nostro paese uno dei paesi a più alta incidenza dei tra l'altro siamo a lo superiamo ma a livello dei Paesi scandinavi perché la specialista ridotto abbastanza il ruolo dalla spesa pubblica
Fino a poco tempo fa era in così condizioni finanza pubblica assolutamente disastrose perché pensate che fino a cinque anni fa la spesa pubblica verrà giù il settantatré per cento del prodotto interno lordo e il prelievo tributario il sessantatré per cento il che significa che lo svedese medio pagava in media di tasse oltre il sessanta per cento per cui il problema sociale creato dalla fiscalità era enorme gli svedesi dedicavano la maggior parte del loro tempo delle loro energie a cercare gli arriva
Ottobre insomma che si sia ricavato bene loro
Riusciti a correggere ancora sono lontani da un rapporto di specie in tema correggere significativamente quel rapporto perché la spesa pubblica attualmente è sceso al di sotto il sessanta per cento del PIL cioè in cinque anni hanno ridotto l'incidenza di oltre dieci punti
La fiscalità stanno cercando poco poco per volta di correggerlo è una cosa importante che hanno fatto e l'adozione dell'aliquota unica ricorrere lettori Revigliasco dei Radio Radicale vidi la proposta proprio ai cittadini e qui la proposta da Forza Italia novantaquattro voi voi quella proposta è stata accanto al nata ma l'aliquota unica enormi vantaggi perché elimina il drenaggio fiscale cioè l'amore operata dall'inflazione ai danni dei contribuenti perché far salvi vincite beh questo è stato fatto disincentivo all'evasione fiscale Ligeti occasione sia e questo è stato fatto il bene
Sul fisco che dobbiamo attacca e qui ha ragione Pannella se non vogliamo ridurre la insomma degli italiani dal settore politico dobbiamo attacca il problema non da un lato soltanto della spesa come si è sempre fatto ma
Anche e soprattutto dal lato delle entrate se spendono troppo bisogna toglierli i quattrini per impedire dilapidare vostro subito ma si potrebbe dire in un Paese in cui appunto circa il sessanta per cento della locazione economiche in qualche modo e determinato
Dal sistema politico comunque la meccanismi politici e burocratici parlare di morte del neoliberismo di crisi del neoliberismo Samp
E poi vorrei suggerire acquisti amici della sinistra che hanno recuperato fiducia nel futuro delle loro idee per via di qualche situazione di l'ICI che in realtà il problema vero non è soltanto economico o soltanto di libertà e anche morale perché non è Stabile che ci possiamo liberare della corruzione politica quando attribuiamo alla politica un potere così Stern ecco sul reddito e sulla vita dei cittadini e Stabile che oltre un milione di miliardi di spesa pubblica hanno venga gestito senza sprechi essenza tangenti e senza episodi di corruzione secondo me la moralizzazione della Società che richiede in primo luogo il contenimento dall'invadenza pubblica la libertà dei cittadini un altro dei grandi valori da tutelare e poi vengono anche le con
Relazioni economiche perché non c'è mai stato un Paese che sia diventato ricco aumentando le tasse ecco c'è anche un altro punto che si parla sempre punto di è stato e di pubblico e poi bisogna prevedere poi numeri trito se in realtà si nasconde dietro lo stadio di uso pubblico fedeli di potere gruppi d'interesse bravissimo io vede se non tenersi di creare confusione porre questo quesito cosa accetti pubblico cioè
Di tutela dell'interesse generale nella stragrande maggioranza dei programmi dello Stato quasi sempre non sono pubblici nel senso che servano interesse generale ma verbale interesse privato privatissimo di coloro che li amministriamo gestiva vedere alla destinazione delle spese pubbliche si scopre che di veramente pubblico c'è di volto alla tutela l'interesse c'è
C'è pochissimo non è un caso strano che nulla in larga parte quasi tutta la struttura del bilancio la spesa pubblica italiana il trasferimento nel delibera e sono trasferimenti trasferimenti in qualche
Caso sono necessari e doverosi ma in molti casi sono null'altro che servizi resi a piccoli gruppi piccoli o meno piccoli gruppi di interesse che se era buono ai politici per farsi per farsi rieleggere la spesa volta davvero a produrre beni pubblici beni c'è l'interesse generale la spesa non so per per la difesa per l'amministrazione della giustizia per l'ordine pubblico il e così via e quella che cresce meno sicché la che e che la spesa
Per l'acquisto si sarà con l'altro la cosa tipica proprio per la pubblica istruzione dove che un servizio che sicuramente l'interesse pubblico generale al di là poi delle forme in cui questo viene viene organizzato il novantanove per cento delle spese per il personale pensabile in quell'elenco anche qualche perplessità probabilmente dovrebbero
Andare ad aprirsi alle Ondra
Ma di di dimensioni epocali perché la nostra le nostre tendenze demo sì che sono preoccupanti la popolazione sta cominciando a diminuire l'invecchiamento del mercato cioè il nostro stock di capitale umano quantitativamente va diminuì vendo l'unica speranza che abbiamo di invertire la tendenza verso la decadenza e quella di migliorarne la qualità cioè di investire sul serio in costruzione ma non credo che sia necessario ricorda e che questo gigantesco monopolio pubblico verrà presentato dall'istruzione di Stato in realtà come giustamente lei sottolineava serve soprattutto a tutelare gli interessi privati privatissimi
I insegnanti anche se non sempre dirigenti e di burocrati anche se non sempre utili al che gli interessi degli studenti e degli studi insomma in conclusione la questione fiscale veramente la questione centrale della dell'economia dell'economia politica dei nostri tempi specialmente nei Paesi non quelli europei non c'è dubbio e poi ricordiamo che la questione fiscale e la madre delle democrazie le grandi democrazie moderne sono una
E da rivolte fiscali come sa benissimo Giorgio terzo che perse la sua migliore colonie e Luigi sedicesimo che perse la testa ringraziamo
Ringraziamo professore Antonio Martino economista liberiste esponente di Forza Italia buon ascolto come sempre da Radio radicale