"Rai. La rete senza pubblicità, una riforma federalista del servizio pubblico televisivo" incontro promosso dal Consiglio Regionale della Sardegna e dalla Conferenza dei Presidenti dell'Assemblea dei Consigli Regionali e delle Province autonome

Possibile
Un ringraziamento vivissimo per aver accolto la nostra nostro invito a partecipare
Mi riservo di in un intervento successivo di esprimere valutazioni le riflessioni che come Conferenza dei presidenti
Stiamo sviluppando non da oggi in materia di riforma del servizio pubblico e delle telecomunicazioni in generale
E
Credo che saremo d'accordo nel dare ai nostri lavori un taglio molto operativo diciamo
Non un convegno di celebrazione che uno ma una riflessione e un confronto concreto reale stringato e stringente sul tema che voi provette forse l'espressione riforma affermerà eccessivo non lo siamo mai se non con molta prudenza ma momento di profondi provocazione aveva anche oggi un significato
Apriamo i lavori dando la parola ai saluti non solo diritto ma Gravity rappresentanti della Giunta del sindaco di Cagliari del presidente la Provincia
Poi interverrà il presidente sarebbe accorgo
Il presidente Zaccaria che ci illustra le linee Guido di questo progetto di riforma sono storte Conso è stata consegnata una traccia e quindi questo consente di seguire anche meglio l'intervento
Di seguito apriamo il dibattito fare un intervento io a nome dei presidenti il Presidente francamente poi l'ordine al mondo decideremo ma lo dico può chiedere al Pd presenti che intendono intervenire
Alcuni l'hanno già fatto vi comunicarlo
Con una certa tempestività dalla segreteria ringrazio ancora di questa vostra partecipazione do la parola al sindaco di casi in cui il suo sogno
Signor presidente e signori e signori il tema che è stato proposto alla nostra attenzione è un tema di vitale importanza soprattutto per quelle che riguarda il problema della informazione
Loro sanno perfettamente che viviamo momento nel quale quel che non appare non esiste per cui il problema dell'informazione è un problema di grandissimo rilievo di grandissima importanza perché fatti anche veramente significativi che possono incidere sulla vita di una comunità se non sono sufficientemente pubblicizzati se non sono sufficientemente richiamati dai mezzi di informazione perdono qualunque valore valore e per contro fatti del tutto insignificanti infatti che non avrebbero rilievo alcuno a un certo punto assumono dimensioni importanze
Veramente sconvolgenti
L'ultimo esempio mi viene alla mente rigore non concesso la Juventus che ha determinato anche una rissa
Anche una rissa nel nel nell'aula di Montecitorio un fatto che può importare le tifoserie Urbense quelle dell'Inter ma che per quello che riguarda la la la la nazione la nazione la nazione italiana la nazione italiana non ha nessun rilievo chiamate avanti con pagine e pagine di giornale fino ad arrivare alla rissa
Alla rissa sul a a Montecitorio ecco perché il problema dell'informazione è un problema di importanza notevolissimo
La RAI si propone di fare questa nuova rette credo di capire nella quale un largo spazio verrà destinato all'informazione una le rete nella quale non ci sarà pubblicità per cui lo spettatore dovrebbe essere maggiormente attratto dà la possibilità di seguire tranquillamente una trasmissione di qualunque essa sia ma ancor più se è una trasmissione di informazioni senza le interruzioni pubblicitarie detta così sembra una cosa buonissima sembra una cosa alla quale tutti dobbiamo Plau delle perché sicuramente dovrebbe giovare all'informazione però io temo che questa iniziativa possa avere dei riflessi negativi sulla pluralità della informazione perché la dai può avrei può assumere questa iniziativa in quanto incassa come tutti noi sappiamo perché tutti noi lo paghiamo incassa il canone da parte degli ascoltatori quindi alla possibilità di fare delle trasmissioni
Che non che non siano supportate da un dal dal dal necessario dai dai necessari spot pubblicitari
E questo io temo che possa portare a una egemonizzata Silone della informazione e che è sempre un male
Il che è sempre un qualche cosa di negativo ricco e che è sempre un qualche cosa che va discapito della completezza dell'informazione stessa perché se le informazione egemone
Difficilmente sfugge alla
Alla alla
Al vizio di non essere di non essere di non essere completa questo perché non è che si voglia pensare ad una volontà prevaricatrice novelle che si voglia pensare alla volontà di non di non rendere di non fare una informazione completa ma perché ognuno di noi a un suo punto di vista io che vi pare lo vedo un'aula piena di Bessone voi che vedete me vedete un banco con con con con sei con sei persone e quindi se si chiedesse a May che che che cosa ho visto dire un mucchio di gente se vi chiedesse a voi voi direste ho visto se persone che ognuno di noi direbbe direbbe la verità però non è e dov'è quello che in questa in questa ognuno ha il suo punto di vista che è un punto di vista che può essere totalmente in buona fede ma questo ma questo non significa che sia un punto di vista corretta ora anche se è corretto buono può non essere un punto di vista che può essere un punto di vista che non assolve
All'ASI Jensen primari dove abbiamo per quello che ho detto
Del della completezza della informazione se poi si dovesse avere la sensazione che addirittura come come spesso può accadere perché in Italia uno degli sport preferiti chiudo lo sappiamo e quello di correre in soccorso del del vincitore
Se poi se avesse l'impressione che questa benevolenza verso Chieri
In nel momento regge le sorti della nazione e quindi anche del dell'ente che che che produce che che determina le sorti di chi questa ente di queste ente lavora beh tutto questo crea delle provocazioni quindi io credo che mentre e da un punto di vista così teorico una buona cosa che si faccia questa questo tentativo di di di portare alla supera la la la la l'attenzione degli spettatori dei programmi televisivi senza pubblicità dell'informazione senza ricetta però dall'altro lato io temo che questo Possa portare come so che paventano anche coloro che producono dei delle delle che che sono i più producono dei dei dei telegiornali locali come abbiamo come ne abbiamo due o tre anche anche anche in Sardegna la perturbazione che il lo spettatore e sia più facilmente attratto da una da un telegiornale senza complicità e piano piano deserti
Il il i telegiornali che invece devono necessariamente anche si fonda esso comicità e questo porta quelle demonizzazione a quella paventata unicità di fonte di informazione della quale credo che tutti ci dobbiamo preoccupare naturalmente sono temi assai complessi temi che necessitano di uno di uno sviluppo maggiore ma quando si parla di formazione quando si parla di libertà di stampa si parla di una deliberata più importanti una libertà che è garantita come ognuno sa
Dall'articolo ventuno della Costituzione una delle libertà sulle quali si fonda il vivere civile una libertà che deve essere garantita al massimo e quindi ogni preoccupazione ogni ombra deve essere deve essere fugata io sono certo che questo dibattito servirà anche per fugare queste ombre per eliminare squisita anche se voi non ne sono così totalmente convinto che ringrazio
Chiedo al Presidente Scandella provincia Scano Bernardini portare il suo saluto tra l'altro hanno più titolo qualche viene in qualche modo al settore sia pure al settore dell'emittenza di privata quindi
Non dico che non è oggi rappresenta la Provincia ma
Tutte e due ecco Rocco vice sito
Grazie presidente ma intanto vorrei esprimere una soddisfazione particolare mi si consenta una doppia soddisfazione
Per questa Scelta significativa che appunto quella di far ricadere questo importante convegno nell'occasione della celebrazione dei cinquant'anni dell'autonomia credo che il significato di questa scelta ci porti in maniera del tutto naturale ad una riflessione importante stiamo tutti pensando ad una nuova autonomia ad un'autonomia più incisiva ad una nuova e consentitemi vera autonomia che ci Possa realizzare in pieno che ci dia la possibilità di esprimere tutte le nostre potenzialità
E quindi ecco mi sembra estremamente significativo che il tema dell'informazione della qualità dell'informazione intesa come segno di attenzione verso le comunità locali ecco entri diciamo in in questo dibattito
Una doppia soddisfazione dicevo prima da una parte come amministratore locale e dall'altra come giornalista
Del settore radiotelevisivo
E in questa soddisfazione però c'è una zona d'ombra non vorrei esagerare con questa definizione
Ma diciamo c'è un motivo di preoccupazione che un po'riprende le considerazioni che che faceva il Sindaco
Trovo alcune
Alcuni passaggi particolarmente importanti
Nel Progetto
Di nuova rete nazionale vedo una attenzione con il nei piani territoriali la consultazione di Regioni Province
E comuni
Si parla di una programmazione particolarmente attenta alle realtà locali tutto questo naturalmente e da vedere con una grande attenzione per ciò che potrà esprimere in futuro
E mi sembra estremamente corretta la scelta di diciamo non far decollare un canale tematico ma restare ecco sulla rete generalista affinché ecco si possa esprimere fino in fondo ciò che una comunità locali come comunità regionale
Io mi sento di esprimere come dire un un invito una una sollecitazione
Per la qualità futura di questo progetto e cioè se tutto questo nasce per essere un segnale di attenzione verso la realtà locale io credo e qui parla il giornalista sardo ecco consentitemi sottolineo questo perché ritengo che l'esperienza della Sardegna
Nel settore della TV privata sia un'esperienza di grandissimo significato la Sardegna ha cominciato molto presto a misurarsi su questo settore nel nell'ormai lontano settantacinque
E qui parla anche un po'il cuore io ho lavorato le due principali emittenti regionali quindi guardo questo progetto con una attenzione particolare e allora mi sembra utile perché la nuova RAI tre viene definita rivolgono sguardo di attenzione alle possibili sinergie con questa ricchezza che esistenti nella produzione locale nelle reti locali
E credo abbia un senso proprio per sottolineare ulteriormente il significato federalista anche se questo è un termine ormai abusato ecco credo abbia un senso attivare tutti i rapporti possibili con queste realtà locale che a mio avviso sono in grado appunto di esprimere una elevata qualità
E come dire ciò darebbe un significato ancora più alto a questa significativo operazione di valorizzazione che la RAI ha deciso di di farla di far decollare credo che con questo o spiccio si possano intanto rinnovare i complimenti al consiglio regionale per questa scelta molto importante
E alla dirigenza al presidente della RAI migliori Uri per questa operazione alla quale tutti guardiamo con grande attenzione e devo dire che con grande speranza presi presidente avrà modo e sicuramente ne è già a conoscenza
Avrà modo di apprezzare le potenzialità e la ricchezza di questa terra ecco che nell'informazione di qualità potrebbe avere una ulteriore occasione di sviluppo
è corretto affermare che se l'informazione come dire si pronuncia su avvenimenti sul ricchezze su caratteristiche del territorio quel territorio esiste
Se l'informazione mostra una disattenzione quel territorio quelle culture rischiano di finire in ombra
E io credo che questo sarebbe veramente un peccato sarebbe una colpa di tutti noi se la Sardegna non avesse l'attenzione che merita su questa rete sull'informazione in genere
Ringrazio il presidente la Provincia allora la parola all'assessore alla Pubblica istruzione onorevole ballerò per un saluto a nome della Giunta la Giunta come sapete netta per alcune determinazioni importanti di urgenti credo che loro alcuni dei loro componenti lo stesso presidente annunciata nel corso della mattinata la presenza di intervento Guido parola l'assessore non
Io ringrazio il Presidente del Consiglio
Per aver promosso all'organizzazione di questa importante occasione di riflessione e porto ovviamente
Al Presidente batta Lante Capra presidente del Coordinamento dei presidenti delle giunte regionali al presidente della RAI Zaccaria e a tutti gli ospiti autorevoli compreso il ministro Maccanico che arriverà più tardi
Il saluto dalla Giunta regionale manifestando l'interesse effettivo che la Giunta esprime per un tema di questo genere
La Regione come è noto in materia di informazione ha competenze assai limitate che negli anni passati
A esercitato neppur cinquant'anni di vita regionale in misura molto marginale
L'interesse però sul tema dell'informazione crescente in questi ultimi anni la Regione ha quindi seguito con grande attenzione le innovazioni legislative
Che sono state adottate dal Parlamento e valuta con molto favore
Non solo la istituzione di una authority per l'informazione ma anche valuta positivamente la scelta compiuta dal Governo in ordine alla nomina del professor Cheli come presidente della stessa perché con la sua lunga esperienza
Nel di studioso del settore oltre che di giudice costituzionale sarà saprà portare l'equilibrio che è indispensabile in questa materia io credo che dal punto di vista dell'ottica regionale
La il tema oggi in discussione sia estremamente importante
Tutti sanno che la Sardegna a un mercato editoriale molto particolare un mercato chiuso
Con un a dominio pressoché generalizzato
Delle di alcuni mezzi di informazione scritta e e televisiva non vi è la possibilità di ingresso di altri mezzi di informazione televisiva diversi da quelli che operano nel nostro territorio anche l'apporto il ruolo dei giornali nazionali è abbastanza limitato e un mercato quindi molto particolare
Che e per sua natura dedicato e ed è delicato nella misura in cui soprattutto
La Sardegna ovviamente non è al centro delle attenzioni delle forze politiche nazionali in molte occasioni e ovviamente in questa materia come dicevo prima la Regione ha ben pochi poteri per intervenire io credo che ciò che diceva il sindaco prima e profondamente giusto il ruolo dell'informazione essenziale per un corretto
Sviluppo della dialettica politica e anche indispensabile io credo e questa è una considerazione che esprimo non per la prima volta che e anche però indispensabile che la politica svolga la sua attività senza farsi condizionare dalle notizie giornalistiche di un giorno di un altro giorno perché in questo modo si perde la lucidità e si perde la a prospettiva di un programma politico da portare avanti con coerenza e con continuità io credo che la terza rete RAI così come verrà a realizzarsi sulla base della riforma in atto potrà svolgere un ruolo importante di riequilibrio nel settore televisivo in Sardegna in Sardegna e Nottola Giunta se n'è occupata anche nelle nei mesi passati c'è una situazione di crisi di alcune emittenti televisive è una situazione quindi che può portare ad una riduzione del pluralismo
Dell'informazione e ovviamente questo un obiettivo che con le forze che di cui dispone la Regione
Bisogna assolutamente evitare
Voglio ricordare che proprio nei cinquant'anni dell'autonomia regionale che ha ricordato il presidente della Provincia
La Regione a da pochi mesi in vigore la nuova legge sulla lingua e la cultura sarda la legge numero ventisei del mille novecentonovantasette
Che si occupa ovviamente anche del problema di informazione dell'informazione televisiva perché vede attraverso i giornali attraverso l'informazione televisiva un una uno strumento importante per portare avanti quella linea di diffusione di recupero e di rilancio della cultura e della tradizione della nostra isola e di diffusione
Della del della lingua e a questo aggiungo che proprio in questi giorni dopo che la settimana scorsa il Consiglio regionale ha fatto un lungo dibattito sull'informazione
In questi prossimi giorni approda in aula un disegno di legge sull'informazione che si occupa appunto anche della informa del del rapporto fra la Regione e gli mezzi d'informazione e i mezzi di informazione radiotelevisivi visiva
Io credo che la connessione con questi temi sia sicura e sia una connessione
Dalla quale io credo una organizzazione se nella fitta operativa della terza rete RAI si realizza si riuscirà a realizzare quanto noi ospitiamo sarà una connessione sicuramente produttiva nel senso di un rafforzamento del pluralismo dell'informazione in Sardegna per quanto riguarda le competenze regionali io credo che da questo convegno possono nascere anche spunti interessanti che il Consiglio regionale sicuramente se così sarà potrà attenere nella dovuta considerazione quando la prossima settimana apro a affronterà l'esame in aula
Del della proposta di legge che tende per la prima volta a disciplinare in maniera organica
Il rock il rapporto della regione con l'informazione con questi auspici e quindi con la l'auspicio fondamentale che la la terza rete ristrutturata sappia dare un contributo rilevante alla dialettica né al pluralismo all'informazione in Sardegna
Io ringrazio tutti presenti ringrazio il Presidente del Consiglio che da tempo si occupa di questi temi e quindi opportunamente organizzato questo convegno
Grazie assessore ballerò speriamo subito nel merito dà la parola del presidente Zaccaria per la
Relazione d'apertura
In genere in
Allora dunque
Sì i miei ringraziamenti sono sintetici ma molto sentiti perché
Questa iniziativa vorrei dire che molto tempestiva certo proprio a bruciato sul tempo ogni altra possibile iniziativa a livello regionale perché noi abbiamo definito le linee di questo progetto
Il giorno trenta anzi il ventinove per la verità
Come avevamo promesso oggi siamo qui a parlarne quindi voglio dire
C'è stata
Diciamo fiducia in quello è la nostra promessa cogliere nel fatto che saremmo stati puntuali sulla scadenza del trenta ma d'altra parte ormai un po'un'abitudine insomma
Diffusa quella di arrivare ho cercato di dare gli appuntamenti in secondo luogo è molto importante perché
Un Progetto dirette che ha una connotazione
Territoriale di maggiore attenzione proprio dal punto di vista informativo a questa realtà comincia a discutersi in una sede regionale quindi questo è secondo me è un passaggio non solo di metodo ma molto importante
Quello che diceva il signor Sindaco e molto interessante comunque significativo che chiaro che un fatto diceva lei esiste sia l'informazione lo rappresenta
Mi dispiace solo che abbia citato un esempio quello del rigore concesso alla Juve non all'Inter che in realtà e capovolto lo dico perché io sono interista e quindi ecco la somma ho capito ho capito che ci divideva qualche cosa
Però voglio dire queste cose queste queste divisioni si superano poi sono basta che passa una settimana e si superano
Nutriamo superando invece di più importanti quelle che sono sui sui concetti sui valori e sulle cose che come dire giustamente lei ha aperto con una punta di scetticismo ha detto io mi auguro che anche se non sono troppo sicuro ecco
Ora io non è che sono venuto qui per come dire per dissipare tutti i dubbi tutte le preoccupazioni perché come dire
Noi siamo molto abituati a ormai siamo considerati da tutti orfani del monopolio
Io mi sono reso conto da molto tempo che
Orfani del monopolio sono altri cioè vogliono far sì che la RAI ossia mentre realtà ci tengono molto a una RAI
Ingessata bloccata diciamo recintata in una certa dimensione quindi noi crediamo molto che il servizio pubblico operi in regime di concorrenza
E quindi naturalmente tendiamo a farsi che le leggi che regolano il mercato che ci devono essere
Devono essere interpretate
Nel modo tale da favorire le opportunità ma non da ridurle ecco
Dico questo
Nell'introduzione di un discorso che sarà breve perché naturalmente mi è stato dato non tempo obbligato ma insomma un tempo ragionevole e poi consentire al dibattito coerentemente non avrebbe senso però io devo in in qualche modo informare commentare perché non è che posso intanto fare un resoconto di questo documento ma vorrei anche se fare qualche sottolineatura
E naturalmente in venti minuti non è facilissimo fare due cose comunque io certo cercherò di farlo
Dicevo prima di tutto che
Noi ci siamo trovati come consiglio d'amministrazione appena insediato
A fare i conti con una serie di diciamo indicazioni che venivano da leggere a contratto di servizio che molto opportunamente nel nella cartellina è stato inserito la la legge che contiene alcuni di questi obblighi tra l'altro quello che riguarda questa emittente senza pubblicità della quale tanto si parla
E che appunto inizialmente era stata definita come SP rete senza pubblicità
Però c'è anche il contratto di servizio che io inviterei alto del ministro Maccanico
A diffondere di più perché e proprio nel contratto di servizio che ci sono una serie di obblighi e voglio dire sono un po'riassunti gli obblighi principali del servizio pubblico
In questo atto bilaterale che lega appunto la RAI allo stato impartita dal ministero per la redatto
Guarda che è molto importante questo perché spesso quando si parla degli obblighi del servizio pubblico ciascuno come dire Anton la sua visione sempre mezze misure dovrebbe fare questo
Questa encomiabile però è una visione soggettiva cioè si rischia un po'di andare in una diciamo in un libro dei sogni in cui ciascuno attribuisce noi qualcosa da fare
Che mentre non possiamo fare tutto quello possiamo fare certamente quello che ci chiede il contratto di servizio e la legge
A volte però poi c'era il rischio che quelle leggi si sovrappongono al contratto di servizio e pongono degli obblighi ulteriori come ora è successa una legge che praticamente pone gli obblighi di produzione che sono superiore a quel contratto di servizio
Che è stato diciamo approvato molto tempo fa quindi bisogna anche cercare un po'di coordinare tutto questo per non diventare schizofrenici
Però dicevo nella panoramica di questi vari adempimenti non ci siamo resi conto che c'erano diverse cose da fare
C'era questa rete senza pubblicità c'era un piano di riorganizzazione aziendale quello per divisioni che è un è un grosso piano diciamo di riorganizzazione dell'azienda RAI
Che alludesse consegnato a dicembre scorso ecco dal consiglio precedente ecco noi siamo entrati a febbraio quindi non potevamo rispettare la scadenza del due dicembre per abbiamo detto dobbiamo fare due cose insieme perché non ha senso
Segnare una rete e non avere la cornice organizzativa nella quale si inserisce quindi nella Progetto che ne abbia presentato ci sono questi due elementi che almeno nelle linee generali vanno intersecarsi
Poi conta preservi sopra prevedere altre cose diciamo altri adempimenti un po'con scadenze diverse tra l'altro un piano territoriale
Molti io credo che anche Forza Italia che i lavori non sanno che un articolo undici e con tale servizio previsto un piano territoriale che ha tutta una serie di significati abbastanza interessante anch'io non lo so a memoria e quindi devo andarmi a leggere
E si dice che bisogna la concessionaria assume promuove nell'ambito di trasmissioni iniziative intesa diffondere valorizzare le diverse realtà culturali e sociali esistenti a livello locale in stretta collaborazione con le Regioni le Province e i Comuni di università e gli enti culturali
Poi si dice che il secondo comma dice che al fine di rendere sempre più corrispondenti agli obiettivi di valorizzazione del tra locali ed elevamento ecco cosa informativa nonché di assicurare la più ampia copertura dei territori la concessionaria predisporrà un piano
E qui si parla di convenzioni sempre al quarto comma con onere in tutto a parte a carico degli enti interessati in ambito regionale e comunale
è un articolo importante questo diciamo sconosciuto ai più ecco
Allora dobbiamo detto momento in cui facciamo allora
Diciamo queste cose non possiamo farle uno alla volta in maniera schizofrenica ma dobbiamo farlo in un progetto unitario
Ecco perché come dire abbiamo posto questa questa scadenza abbiamo detto dobbiamo in qualche modo al trenta di aprile affrontare tutti questi questi nodi almeno
Affrontarli con delle linee coerenti e sistematiche almeno nelle loro premesse
Ecco quindi che da questo contesto viene fuori una sorta di comune Progetto di riforma quindi io ho detto noto questo Consiglio avuto una sorta di mandato non dei presidenti delle Camere per il vagone tra chi l'ha dato il mandato cioè dice Napoli diciamo presidente Violante Mancino
Mica abbiamo detto cosa fare no loro no loro ci hanno soltanto nominato ma il nostro programma è contenuto nella legge un contratto di servizio
Lì c'è scritto anche con riferimento al al discorso i dati alla privatizzazione ora mi stanno facendo anche litigare col col col professor Cheli che lei ha giustamente ricordato nessuna persona amabilissima cioè
Noi abbiamo una una legge che dice
E lo ripete unitarietà del servizio pubblico mantenere questo elemento quindi è chiaro che
E i il mandato che noi abbiamo non può essere altro che quello di mantenere questa vitalità del servizio pubblico valorizzarlo
Non può essere certo quello di di ridurlo o di alienarlo ecco quindi non c'è polemica e c'è il riconoscimento del fatto che se noi siamo in indicati in un certo contesto quello dobbiamo rispettare
E allora veniamo al discorso del progetto di riforma questo un consiglio che deve come dire riformare la RAI Progetto di organizzazione deve affrontare questo disegno della Rete senza pubblicità
Ecco qui è molto importante
Il discorso che riguarda questa rete perché in qualche modo e la prima scadenza la legge diceva per per questo diceva al trenta aprile
Ecco ma qui c'è stato questo elemento che secondo me molto comprensibile censo al momento in cui si fa un disegno che nasce da un obbligo legislativo
Perché di lì a subire l'oblio come una sorta di cogenza negativa
Chi ce lo che ce lo costringe a fare questo nessuno
Cioè noi abbiamo visto la legge abbiamo visto che avevamo un obbligo l'abbiamo trasformato in una opportunità
L'abbiamo trasformato in un'opportunità perché lì la legge dice togliere la pubblicità e lo dice molto chiaramente sono voglio farvi delle norme
In un contesto di applicazione di una normativa antitrust
In cui il disegno molto chiaro dice siccome sono sviluppati queste due realtà la la RAI che c'era già il settore privato che si è aggiunto che praticamente è diventato molto forti accanto alla Rai
Evidentemente questo questo sistema questi due blocchi massicci vanno in qualche modo ridotti quindi dice una delle reti private andrà sul satellite
Una delle reti RAI toglierà la pubblicità con l'idea così di liberare alcune risorse a favore del sistema complessivo
Ecco quindi questo è diciamo l'adempimento negativo e collegato alla normativa antitrust
E questo è l'unico punto sul quale l'Authority preso da Cheli dovrà decidere data di scadenza cioè dovrà dire a un certo punto
In omaggio al principio della simmetria che anima tutti i lavori preparatori si dice che una Rete andrà sul satellite del privato una rete a RAI togliere alla pubblicità
Ma questo avverrà in un momento quando l'Authority lo stabilirà ma voi pensate che noi possiamo muoverci su questa logica soltanto evidentemente no se per caso questo momento forse tra due anni
Noi che facciamo noi non facciamo niente stiamo fermi noi sappiamo che dobbiamo realizzare una rete di questo genere nella nostra autonomia imprenditoriale
Trasformiamo l'obbligo in opportunità prepariamo una Rete
Diciamo nuova con caratteristiche idonea a staccare la pubblicità ma staccarla quando saremo obbligati in base al principio dalla simmetria previsto dalla legge duecentoquarantanove nel frattempo come dire noi giochiamo l'opportunità e giochiamo l'opportunità interpretando questa Rete come un nuovo progetto ecco da qui nasce la denominazione cambiata non più ero SPD rete senza pubblicità ma la nuova sigla
Nuova RAI tre
Perché un'azienda non fa un progetto in negativo lo fa in positivo
E e poi naturalmente si prepara ad assorbire gli obblighi sulla base del nuovo progetto ma lo sapete quando noi saremo obbligati a toglie la pubblicità al posto alla pubblicità metteremo informazione
Cioè la pubblicità oggi anche una funzione di scandire i programmi come dire una sorta di ritmo nei programmi tre e voi immaginate la gente quasi abituata a quel ritmo che interrompe la prima serata la seconda eccetera B quando vedono fare questo
Ugualmente trasformeremo un obbligo in opportunità e metteremo al posto l'atto da pubblicità l'informazione
Chiederà ritmo questa rete ecco siccome già lo sta dando
E veniamo al discorso D N retti nuova RAI tre
Io ho detto che io gioco con le parole che il gioco le sigle quindi io letto Sonata in minoranza sulla a abolizione del vecchio termine che era RSPP
E adesso sua nervetti
Io oggi gioco il significato di nuova rete territoriale
Perché questo è un significato possibile
Quindi quando mi hanno messo in minoranza io pensavo che questo sarebbe venuto fuori come come sigla
E alla sigla è importante perché come abbiamo definito la nuova emersi una rete generalista articolata territorialmente e particolarmente orientata all'innovazione e alla produzione
Con una programmazione nazionale di informazione cultura e spettacolo e con una peculiare attenzione ai bisogni di comunicazione del territorio e della società che si esprime in primo luogo nel campo dell'informazione
Queste sono le
Cinque o ferite iniziali della definizione dell'area
Ecco questo è il punto mi pare giustamente dicesse sta per non non senso fare una rete tematica questa è una rete terrestre e quindi generalista
è una rete però che ha assume come dopo aver detto questo che quasi doppio perché una rete terrestre quasi naturalmente generalista
Però aggiunge articolata territorialmente
Guardate che e molto diverso dire con attenzione verso il territorio e dire articolata territorialmente
Perché vuol dire che il suo elemento strutturale la sua connotazione organizzativa si basa su questa valenza ecco
Questo qui le parole sono importanti naturalmente sono importanti anche a loro collocazione
Naturalmente noi sapevamo che avevamo già un risorsa importante sul territorio un'articolazione territoriale già presente
è forte quindi qui tra l'altro sono presenti molti gli operatori che lavorano in questo settore
Quindi questo era come dire una sorta di di pedane elastiche alla quale si partiva ecco
Però come dire questo punto è stato sottolineato anche perché in questo modo si collega questo Progetto al piano territoriale del quale parlavo prima
Cioè nel senso che sarebbe stato schizofrenico fare una rete senza purista e poi fare un piano territoriale dall'altra parte mettendo insieme il discorso diventa progettuale ha un significato
Questa rete
è una rete che voglio vedete nel documento che poi manderemo c'abbiamo mandato già per le consultazioni
A un punto centrale nell'informazione
L'informazione è un punto centrale
Che io voglio sottolineare qui la parte diciamo informativa anch'io che devo fare verso di voi perché la sua mente il documento è stato redatto ma non è che è arrivato tempestivamente Abdou
Per informazioni si dice gli otto agli obiettivi in particolare oltre a consolidare e sviluppare l'alto livello di informazione nazionale la Rete è il suo forte radicamento nasce tasse dice secondo punto rafforzare l'informazione territoriale
Interpretando il policentrismo esistente anche all'interno di ciascuna singola regione qui come si dice sì pezzi piano le realtà regionali ma si vedono anche le realtà subregionale
Sviluppando l'offerta anche la direzione la dimensione metropolitana e cogliendo interessi reali della società civile che possono riguardare grandi parti del Paese anche al di là dell'articolazione regionale
Secondo punto integrare in una logica editoriale unitaria l'informazione locale quella nazionale e quella internazionale
E questo è un altro elemento molto importante che caratterizza questo progetto
Cioè noi rispetto ai grandi servizi pubblici europei partiamo in ritardo con la Rete regionale
Cioè noi abbiamo già un articolazione territoriale ma non abbiamo ancora una rete regionale
Parte meritando perché voglio dire la Germania ce l'ha da sempre la la Francia l'ha fatta dopo la la Spagna ce l'ha l'Inghilterra un sistema un po'particolare ma voglio dire Italia arriva in qualche modo ultima rispetto a questi grandi servizi pubblici europei
Però arrivando ultima in qualche modo il ritardo può sfruttare un'opportunità che non c'era qualche anno fa
Cioè l'opportunità e di utilizzare satellite satellite e soprattutto il satellite che sarà consentito col col digitale quindi con maggiore opportunità di questa risorsa
Ci consentirà di collegare l'offerta terrestri a quella satellitare
E ti realizzare non solo un canale all news via satellite quindi che nasce proprio dalla ritta la ricchezza e l'informazione diciamo locale Terrestre
Ma soprattutto di mettere in onda via satellite tutto ciò che si esprime sul piano del realtà informative locali questa è una domanda forte che viene sistema locale noi non vogliamo fare un'informazione soltanto
Da noi e per noi noi vogliamo fare un'informazione da noi per gli altri
Quel questo è un diciamo un obiettivo molto importante che grazie al satellite si potrà realizzare
E che si sta già realizzando in altri Paesi voglio dire altri paesi che ho citato un attimo fa
Noi possiamo partire con questa opportunità è un'opportunità importante certo il satellite oggi non è visto quanto terrestre ma domani lo sarà lo sarà certamente grazie all'interventi che si fanno in questo campo
Quindi nell'affrontare un Progetto è chiaro che lavorare sull'alloggio guardare anche al domani e dopodomani
Allora tutto questo qualcuno dice ma lo racconta come lo fate e con quali risorse lo fate
Avete risorse aggiuntive
No noi abbiamo detto chiaramente che noi vogliamo come dire nella riorganizzazione aziendale mettere insieme cose che lavoravano vicine ma non insieme
Cioè la prima cosa mettiamo insieme l'informazione voi sapete che ho visto che anche ieri diciamolo l'ex direttore del TG tre
Dalle pagine del giornale se mi sbaglio criticava
Questa idea della testata unica
Cioè che mette insieme TG tre e TGR
Criticava poi nel corpo dell'articolo diceva che in realtà quando vi fu nominato direttore del TG tre
In naturalmente un altro fu nominato direttore del TGR c'è per una scelta politica Di Serio questo chiaramente
Allora se una cosa è stata divisa per una scelta politica
Oggi se noi la di unifichiamo per una scelta organizzativa aziendale non credo che possiamo essere attaccati
Possiamo certamente dire che è un progetto ambizioso
Voglio dire perché io so benissimo qui parlo in presenza di giornalisti che apre questa alta che chiediamo a questi giornalisti una scommessa importante cioè pro chiediamo un processo di riforma
Da realizzare insieme perché mettere insieme cose che sono state divise in maniera innaturale che hanno preso le piste diverse
Badate che al pubblico questo sfugge perché chi guarda la rete tre già fa fatica a distinguere tra la rete il telegiornale a volte perché giustamente un generico appena rete tre non è che saporite
Ma addirittura distinguere la rete tre Rete telegiornale nazionale e informazione locale è difficilissimo ecco allora noi facciamo l'operazione di semplificazione tendiamo a creare i canali quindi e tendiamo all'interno di questi canali a unificare momento informativo
Ria aggredì li aggrediamo questo momento informativo che è stato i naturalmente diviso per fronteggiare diciamo un'Offerta che deve realizzarsi su piani diversi locale regionale
Sovraregionale laddove sarà possibile
Nazionale e internazionale
Ecco questa è una grande scommessa
Però questa è una scommessa che ci può consentire con risorse che operano in maniera coordinata di avere forse io non non credo che il TG tre sia affezionato ad essere sempre est quella cristallizzazione che c'è stato in un certo momento storico può anche evolvere cioè nel senso che il nazionali internazionale
Può evolvere quindi
Parole qui pesano cioè non si va indietro rispetto a quello che c'era sarebbe folle si cerca di andare avanti ecco allora questo processo è un processo che per la RAI è molto importante io credo che sia importante per la RAI che possa essere importante anche per il prodotto che può ricevere quello che conta
Allora la testata unica a livello territoriale a vicedirettori competenti per gruppi di Regioni aggregati sovrano regionali che hanno il compito di curare linfa la qualità del prodotto televisivo e radiofonico delle edizioni regionali
Questo leggo perché questo è
Partiamo in tempo importante
Valorizzare l'informazione locale anche in rapporto alle particolari esigenze delle aree metropolitane
Promuovere alleanze con emittenti locali per la copertura dell'informazione territoriale
C'era già la risposta alla domanda
Piacciono e però questi sono principi perché adesso io tendo a dire quello di rosso tra un due minuti concludendo
Qui noi abbiamo posto dei principi ecco però li concreto
Attivare la collaborazione ideativa e produttiva tra le redazioni regionali
Assicurare l'integrazione tra notiziari locali notiziario nazionale
Fornire ai canali satellitari
Mediante simul cast o differita il prodotto informativo realizzato nell'ambito di ciascun aggregato sovraregionale
Voi si dice con riferimento invece alla programmazione alla programmazione la programmazione locale orientata alla diffusione nazionale e globale sui canali satellitari
E viene realizzata mediante specifiche risorse di sponsorizzazione e o di convenzione raccolte nell'ambito locale medesimo da responsabili di programmazione che operano a livello di aggregati sovraregionali
Ecco avrà quindi qui noi abbiamo sostanzialmente dei principi ecco abbiamo definito linee guida questo questo Progetto ecco
Non sono un progetto chiuso non sono un progetto chiuso non avremo avuto farlo in in pochi mesi e non avrebbe avuto senso farlo noi entro il trenta di aprile abbiamo sostanzialmente voluto definire come dire le linee di un progetto
Questo progetto naturalmente è chiaro che può avere poi delle soluzioni attuative anche diversificati o può riempirsi di contenuti che oggi qui non sono scritti tra il tra una riga e l'altra ci saranno delle altre vie che verranno scritte con la riforma che si farà nel settore dell'informazione con i contenuti che potranno essere espressi attraverso le consultazioni ecco
Noi
Siamo qui a Cagliari dicevo non per caso
Ma perché riteniamo che il momento della consultazione che inizia idealmente da questo momento che occuperà almeno un mese e mezzo avrà come interlocutori l'Authority
Del professor Cheli il sette siamo a Napoli a incontrare l'Authority per le comunicazioni est ed è il primo incontro perché come dire
La nuova RAI tre verrà in qualche modo presentata ufficialmente all'Authority delle comunicazioni
Poi faremo anche un consiglio d'amministrazione a Napoli c'è perché siccome anche un senso che il consiglio d'amministrazione insomma non è che se si fa a Roma Napoli cambia molto ma dal punto di vista del significato insomma che la RAI si renda conto perché N
Retti vuol dire anche non troppo romana volevo dire
No
Alla visione che segue so che lei ama ama scherzare e quindi credo che sia anche un gusto mi aree mi rimproverano perché anche l'altro giorno c'ho fatto un un piccolo scherzo della mia detto che ho delle presunzioni del di essere un comico se ne comincia un altro mestiere che lo fa di professione
L'ironia è semplicemente un modo per affrontare le cose la vita in maniera un pochino meno meno pesante però volevo dire giocando su queste sigle si possa introdurre concetti ecco quindi allora
La Rai ha bisogno in qualche modo di essere un po'meno romana
Per la sua per la sua forza per la sua forte per la sua risorsa ecco allora noi presenteremo questo progetto all'Authority andremo in Parlamento e lo presenteremo per le competenze che il Parlamento ha in questo campo in Parlamento ne parleremo col Governo perché al governo tra l'altro dovremo chiedere di avere non risorse in più
E questo è molto importante non risorse in più
Non vogliamo avere risorse in meno rispetto ai nostri predecessori e siccome per una serie di di operazioni chiamiamolo involontarie non coordinate
La RAI si trova a cadere secchi cento miliardi in meno e rischia di averne materia di altre duecento perché diciamo il finanziamento da la finanziaria
A noi non non pare corretto
Ecco allora quello lo affronteremo col Governo per non per avere le stesse risorse che avevano i nostri predecessori non per avere l'economia e le dobbiamo fare col processo di riorganizzazione
Quindi questo è il punto molto chiare
E concludo dicendo con riferimento so che qui ci sono rappresentanti del sistema locale dell'informazione del diciamo già nelle parole allarmate c'era la preoccupazione ma questa rete
Cosa toglie
Ecco signor Sindaco io vorrei dire che questa rete non vuole togliere nulla
Io certamente come presidente della RAI mi devo preoccupare soprattutto di far sì che la RAI diciamo risponda alle esigenze
Del contratto di servizio dice obblighi di servizio pubblico abbia una capacità di guardare al territorio e di avere un'articolazione anche territoriale per questa manca
A un certo punto quando sarò obbligato toglierò la pubblicità perché gli altri manderanno rete sul satellite
Non ho intenzione di rinunciare a priori alle sponsorizzazioni
Dice Rice senza sport con sponsor presente a RAI svela la strategia dell'azienda per mantenere la pubblicità sulla terza rete anche quando uno dei canali Mediaset sarà trasmesso via satellite ora io sinceramente nono cioè non ho mai detto che io voglio mantenere acquisita anche quando un canale della concorrenza andrà sul satellite ho detto subito e della simmetria
Sul sugli sponsor voglio dire siccome la la legge dice rete senza pubblicità
E perché devo dire avete senza sponsor cioè che sono un concetto c'hanno riempito un anno fa la testa finì in congedo ma sponsorizzazione una cosa pubblicità è un'altra
Ora se qua c'è un'autorità pubblica che ha competenza a interpretare la legge
Mi dia che non posso fare le sponsorizzazioni non le farò ma le sponsorizzazioni sia ben chiaro non sono le telepromozioni lo sapete tutti perché se da detti lavori cioè sono sono una cosa che secondo la direttiva europea come dire
Fa parte di un'altra categoria infatti qua in Italia non si fanno quasi più sponsorizzazioni da quando la direttiva europea è stata applicata in maniera puntuale perché non sono considerate dalle impresa è molto remunerative ecco ma la sponsorizzazione che fa parte della grande categoria del mecenatismo culturale voglie
Perché non deve consentire di finanziare una linea di di programmi culturali sulla musica ad esempio come viene finanziato il restauro di un'opera d'arte guarire perché è una grande banca non potrebbe finanziare una linea di prodotti musicali come viene fatto dalle fondazioni bancarie voglio dire ora io non trovo niente di scandaloso questo programma è offerto da non viene assolutamente interrotta obesità e alla fine si dice si ringrazia e questo a questo lei sorride giustamente ma no voglio dire ma se il legislatore così preciso dice no pubblicità siccome comicità sponsorizzazione son due cose riverse poi poi voglio dire se ci diranno non la potete fare
Come dire ho detto che in AREMOL capo
Però non mi si può chiedere scusate zingare che non mi si può chiedere di farmi carico diciamo di problemi come dire
Di questo tipo io non faccio beneficenza io faccio diciamo imprenditore momentaneo in un'azienda pubblica evidentemente convenzioni con gli enti locali le cercherà che cercherà forme di finanziamento
Però utili deve essere chiaro che un obbligo si rispetta i termini tassativi in cui è scritto
Allora noi non siamo venuti qua per togliere spazio a nessuno con una rete articolata territorialmente noi siamo venuti diciamo con l'idea di aggiungere qualcosa di aggiungere qualcosa sia ben chiaro e anche nel discorso che ho fatto c'è l'idea di un rapporto col sistema locale dell'informazione
Ora io credo che questo sia il punto di partenza naturalmente è chiaro che discuteremo anche perché può darsi benissimo che anche volendo fare un progetto qualcuno ne risenta però io credo che tutti questo avere ben chiaro ce l'abbiamo un concetto alto del sistema privato del sistema della concorrenza
Cioè noi non pensiamo che la concorrenza debba essere difesa ex legge cioè nel senso la concorrenza si difende con le sue armi con le sue risorse con le sue capacità d'innovazione
Con la sua capacità di dare hanno voi degli stimoli per fare meglio
Cioè non poniamo delle dighe in negativo perché alla fine chi paga e il cittadino
Noi dobbiamo cercare di fare qualcosa in tv dobbiamo cercare come dire di stimolanti reciprocamente
Ma stiamo attenti che dicendo che la RAI è orfana del monopolio di non tornare al punto che dicevo prima che orfani del monopolio sono altri grazie
Mi rendo conto che si è un po'inusuale che il kit di fatto coordinatori faccio il primo intervento del dibattito ma
Questo lo faccio a nome Nuccio sotto il sole
Ma della conferenza dei presidenti dei consigli regionali quindi Buy mi scuserete se intervengo subito
Di seguito
Gli amici colleghi le persone gli ospiti che hanno chiesto di intervenire
Valutato a farlo
Già contumace concorderemo
Perché il Presidente francamente abbiamo concordo accuditi alternare gli interventi quindi credo che questo può essere il nostro ordine dei lavori
Io dicevo rende lavori che ringrazio il presidente Zaccaria ringrazio tutti voi e siccome noi sardi non siamo molto portati complimenti anzi con la RAI che abbiamo avuto momenti di grande
Sostituzioni
Cioè voi sardi non siamo portati a fare molti complimenti con la RAI negli anni scorsi abbia avuto momenti di grande tensione quindi ringraziamenti non sono formali non siamo portati a peggioramenti circostanza
Dico subito che apprezziamo e abbiamo apprezzato la la disponibilità del presidente Zaccaria e la presenza acqua sua
Dico
E del sistema molti dei dirigenti e dei responsabili RAI perché ci sembrano di Cefalù in apertura che questo abbia un significato
Sostanziale
E e al di là degli enunciati che ci sono sia nella linee-guida della nuova rete territoriale e poi che richiamano i contratti di servizio vorremmo prenderlo davvero come un impegno concreto a dare
Continuità
Diceva il presidente che questo è il si aprono le consultazioni e le consultazioni naturalmente servono per sentire i pareri e poi per per tenerne conto lui sembra che iniziare da qui questa fase questo processo sia un fatto significativo naturalmente
Sappiamo tutti anche per esperienza in esperienze non sempre sono state positive che non non è sufficiente non sono sufficienti gli enunciati gli enunciati
Poi vanno seguiti dai fatti e i fatti in questo caso sono passare da Lavinia Bini Progetti dagli obiettivi richiamati anche stamattina in reali concrete strutture operative concrete garanzie di partecipazione
Alla definizione del progetto alla redazione del progetto credo che questo sia una sfida che Laraia
Di fronte una sfida che non solo l'azienda di fronte ma che forse lo stesso servizio pubblico ha di fronte se noi questa sfida se la RAI in particolare questa sfida potranno affrontarla è positivamente questo darà farà recuperare ritardi e darà anche una prospettiva di crescita se no è lo stesso servizio pubblico che viene messo in discussione se non riusciremo a fare un salto di qualità
Dal punto di vista politico relazionale informativo
Abbia già al momento tenuti tecnologico probabilmente la concreta possibilità di una proiezione del servizio va emergerà emergerà al di là delle opinioni complessivo perciò credo che il discorso che la riforma che oggi viene in qualche modo presentata sia un momento importante di una politica di più generale
Nel settore delle comunicazioni una politica che in questi anni in cui sapete mancata le istituzioni le istituzioni hanno il ricorso può infatti sì sono talvolta limitati a tutelare gli interessi o a prendere atto degli equilibri di forza tra il pubblico privato
La stessa occasione che la RAI ha avuto dal settantacinque in poi di dare vita a una rete informativa territoriale in qualche modo svanita sappiamo cosa come sono andate le cose
All'Aja forse in seguito nei decenni precedenti sistemato il privato e sul loro terreno in qualche modo questua fatto perde una qualche fisionomia
Del al servizio pubblico ha creato secondo sicuramente una crisi di identità una crisi il politica una crisi in qualche modo profonda
Le conseguenze di queste carenze di questi ritardi di politica del settore
Da parte delle istituzioni anche in qualche modo dall'azienda riconosciamo sonda porta tecnologica del nostro sistema siamo in ritardo anche se il presidente diceva che alcune realtà e alcune innovazioni ci consentono di saltare delle fasi e quindi di recuperare un ritardo una gravissima assenza di informazione regionale non nel senso che le regioni parlino è i TGR parlino alla Regione di voi stessi questo lo fanno in qualche caso egregiamente ma in quanto capacità di entrare in un circuito nazionale
Quindi una una informazione regionale più ristretta negli ambiti locali
è una riduzione della letteraria la terza rette per quanto riguarda le funzioni di produzione e una nostra dico della lettera territoriale una reale marginalità nel sistema nazionale dei palinsesti della produzione
Dico queste cose però sottolineare che in realtà il problema della riforma essenziale che abbiamo necessità di una più generale politica di riforma di rilancio del settore la presenza del ministro
Finché si scusa di non essere qui sin dall'inizio la macchina Tavano saranno da fare la fine vino la mattinata
è un fatto significativo perché abbiamo un po'tutti azienda governo istituzioni parti sociali necessita di verificare il senso del servizio pubblico il servizio pubblico non è un'acquisizione una volta per tutte nome come un po'alla democrazia come conquistato una volta per tutte
Va verificata vanno verificate le convinzioni vanno verificate le ragioni vanno verificate il la reale rispondenza del servizio agli Obiettivi del servizio pubblico dall'azienda Obiettivo il servizio pubblico
Beh a noi sembra noi anche consigli regioni sistema delle Autonomie che da questo punto di vista il servizio pubblico ne sia stato sufficientemente supportato da riflessioni sulla tutela del cittadino sulla tutela
Delle categorie più deboli sulla l'esigenza di creare pari opportunità tra le forze politiche sino ad arrivare definire con con norme il rapporto tra di forza delle forze politiche che hanno accesso alle informazione televisiva però noi sembra che ci sia un punto che sia rimasto un pochino tra ed è anche ed è il rapporto la possibilità che le diverse realtà territoriali hanno di accedere all'informazione non so cala informazione nazionale lo dico con abbastanza preoccupazione per noi sappiamo quell'informazione determina la gerarchia di problemi terminiamo la coscienza collettiva determina in qualche modo l'agenda istituzionale delle forze politiche determina quindi in qualche modo gli orientamenti della politica
Chi per molte realtà deboli del nord e del sud ma soprattutto del Sud
E se in questi anni stati marginali nell'informazione ha creato le condizioni per essere marginali nell'agenda politica istituzionale e quindi in qualche modo die essere disattivate essere in quel marginalizzate
Allora l'esigenza di rilanciare il servizio pubblico senza nulla togliere all'esigenza di rapporti corretti tra forze politiche di tutela del cittadino ma poi poco a quando si dice il sevizio pubblico tutela il cittadino il servizio l'emittenza privata ha più attenzione al consumatore io credo che dal punto di vista della tutela del cittadino e puntuale sia servizio pubblico che sia emittenza privata devono avere gli stessi obblighi la stessa attenzione allora l'esigenza che abbiamo e riprendere trova interrogarci in che modo la realtà locale non parla se stessa ma entra diventa momento di attenzione della informazione nazionale
In che modo forse non c'è più lo dico una questione nazioni meridionale forse ancora meno una questione nazionale ma realmente settentrionale ma c'è una questione nazionale in che modo questo Paese sta insieme
In che modo questo Paese
Non diventa estranea se spesso allora un'informazione troppo centrata sul centro sul centro del sistema sul palazzo sul paese virtuale
Rischia di creare un sistema di estraneità che in questo periodo in questi anni stiamo vivendo di paesi la Sicilia si sente estranea alla Val d'Aosta o il Friuli o il Veneto è strano la Sardegna c'è una disintegrazione una forza centrifuga che al di là degli orientamenti provocatori di qualche forza politica il paese diventa rischia di rientrare strada se stesso ecco perché l'informazione va ripresa è ribaltata va creata una informazione una innovazione nell'informazione
Che consideri il Paese reale centrato sul locale non solo il locale ma il sistema dell'occhiale come la struttura la trama e l'ordito su cui si fonda il Paese reale e quindi in cui la gente
Le diverse realtà diverse comunità regionali locali riconoscendosi parte della stessa comunità non si sentono estranei ecco che allora questo elemento
Ti di supporto di sostegno di valorizzazione del servizio pubblico di fondamento del servizio pubblico va in qualche modo rilancia
E riportato avanti naturalmente noi speriamo ciò auspichiamo che questa esigenza questa attenzione locale non sia un compito solo del servizio pubblico radiotelevisivo
Che ci sia la parte del sistema dell'emittenza non sono dell'emittenza radio televisiva ma anche dell'editoria e più in generale se consideriamo che tutti i grandi giornali sono concentrati in alcune realtà del paese dove ci rendiamo conto l'impatto negativo
Che la gerarchia nella comunicazione a nel disegno del differenziare la gerarchia dei problemi del Paese
Da questo punto di vista però mentre la ospiti mentre per le altre emittenza e per le altre vittorie ci porta ci limitiamo auspicare fortemente una maggiore attenzione ai problemi di equilibrio di integrazione quinta del Paese chiediamo che il servizio pubblico da questo punto scommette asse spesso rilancio spesso Print osti se stesso ring venti se stesso rinvenuti ripensi criticamente il modo di fare informazione appunto il modo di portare il locale all'attenzione generale del Paese è è oltre il Paese la RAI in questo contesto va in qualche modo deve ridefinire e deve ha con cui dare concretezza a questo progetto a questa nuova rette tre o territoriale di un profilo di nuova rete territoriale presente Sarkozy dimostrando capacità nuova di produrre e vendere programmi di lanciare la funzione pur pubblica appunto che giustifica il carro dei perciò individuando nell'informazione nella formazione il terreno di servizio prioritario lo sviluppo
Ma le manifestando consapevolezza consapevolezza dell'influenza che la società dell'informazione esercita sulla società politica cioè sulla democrazia sull'integrazione del Paese
In altri termini un servizio pubblico deve saper produrre vendere informare e formare sono cose che ci ripromettiamo di utile ripetere rappresentare promuovere la partecipazione l'integrazione del Paese cioè deve avere la capacità di non perde d'occhio l'ammissione del servizio pubblico facendola secondo logiche di bilancio e questo è un altro degli aspetti fondamentali
Un altro degli aspetti per il quale credo anzi che sono certo che il presidente il Progetto che viene presentato a momenti di attenzione il l'essere servizio pubblico non significa essere esonerati dalla considerazioni della Regione il Bilancio invece pormi al centro
Renderebbe imputabili non in un'unica sistema indifferenziato ma la struttura per divisioni che state facendo e un po'questo renderlo imputabile rendendo e esaltando il sistema delle responsabilità interna dei costi bene benefici dei risultati conseguiti
In questo senso il servizio pubblico
E poi più in particolare la rete federata
Dovrebbe darci noi auspichiamo questo avvenga una diversa trattazione dell'informazione locale dicevo consentendoci appunto l'accesso in che modo il locale entra nazionale
In che modo la struttura locale le redazioni locali possono interferire sui palinsesti nazionali in che modo questa possibilità di interferire sull'azione ci porta a tutti a ripensare l'informazione gli strumenti concettuali la nostra formazione professionale
E in che modo questa rivoluzione in qualche modo culturale si sposarsi intersecarsi coniuga e quindi si valorizza con l'esigenza che abbiamo di ripensare il sistema delle tecnologie dell'innovazione di nuovi strumenti
E quindi pensando l'innovazione non solamente come innovazione tecnologica di macchine
La formulazione di cultura e di intersezione tra i professionisti dell'informazione della produzione e troppo produttori di macchine ma ancora di più che in questa innovazione coinvolge il pubblico
Quindi oggi il cittadino qui involge utente non più destinatario consumatore
Ma in prospettiva capace di interagire col nuovo sistema delle telecomunicazioni ricostruì lesso cittadino intente il proprio palinsesto di quindi di avere una capacità interattiva
Col sistema
Comunicativo
La nuova rete territoriale e si muove in questa prospettiva abbiamo in sentito gli enunciati del Presidente
I li abbiamo in qualche modo
Considerati con attenzione ma dicevo prima ora il problema è come si passa dalla dagli enunciati ai fatti in che modo va avanti questa nostra consultazione
Il problema è come queste intenzioni questi propositi queste strategie enunciati diventano Progetti si scrive tra una riga per riga l'altra vicenda il presidente Zaccaria ecco in che modo e qui margini abbiamo di partecipare a questa scrittura
La buona volontà la responsabilità personale la storia professionale che i nuovi amministratori e dirigenti hanno solo fatti importanti ma forse non sono sufficienti dicevo ieri sera un po'per scherzo accogliente già precaria non vorremmo domani e constatare che il professor Zaccaria era molto più del giornalista del Presidente non per un cambio di orientamenti ma perché il presidente condiziona è così ebbe perché il presidente per forza condizionato da altri poteri da altre logiche
Da altri
A noi orizzonte accarezza la collegialità appunto poi allora potremo sapere chi sono quelli che fra i due quelli che accelerano Fest
Quindi e noi crediamo però non credo che sia un'invenzione pensare che per superare vecchie logiche politiche e burocratiche non basta la volontà ci sono resistenze centraliste
Delle forze politiche forse di forse istituzioni forze istituzionali forze di forze aziendali l'affaire pari collaborazione di consultazione per dare crediamo e proprio per superare questo centralismo per esaltare meglio la misti le responsabilità interno per scommette la Lobos tre la nostra credibilità su questo progetto e qualora il merito quali i punti che il presidente ha toccato
Vorremmo rilanciarli anche noi gli ornamenti gli orienti gli ordinamenti gli orientamenti regionalisti dell'informazione richiamati come fatto centrale non solo nel progetto le linee guida ma giustamente il presidente li chiamava a cui ho fatto determinante del contratto di servizio
Ma questo contratto di servizio è stato a lungo tempo un po'poco conosciuto un po'ibernato
Rilanciando lo significa rilanciare il sellino in Ciarlo significa esserne tutti quanti più consapevoli e farsene strumenti in che modo quindi quindi questa realtà locale diventa centrale nella vostra questa libertà regionale inferiorità sovraregionale diventa centrale a livello di informazione
Per un accesso alle informazioni nazionale
E in che modo l'attenzione questo spazio locale porta innovare informazione gli strumenti la cultura professionalità e a livello di produzione in che modo anche qua forse va sottolineato siamo in grado di rintracciare di polarizzare di valorizzare le specializzazioni professionale che forse ci sono ancora nonostante uno sforzo degli anni scorsi dissipazione delle realtà locali
E allora da questo punto di vista per fare questo occorrono sì le riforme ma occorre anche quella cultura della riforma quotidiana alcune di queste cose la valorizzazione del locale ribaltamento eccetera
Sì hanno bisogno di un nuovo quadro nuove linee-guida eccetera però alcuni passi avanti possono essere fatti nella quotidianità
La valorizzazione delle capacità professionali locali delle risorse produttive che forse se ci sono vanno inventariate valorizzate vanno fatte nell'ottica io concordo ho notato che rispetto al testo abbiamo avuto modo di vedere che è stato distribuito il presente da cavia dedicato una certa attenzione alle emittenti locali
E io credo che di questo dobbiamo esserne consapevoli c'è una reale preoccupazione forse non spetta la RAI dice io faccio il mio mestiere
Da votare concretezza al mio mandato le istituzioni devono in qualche modo essere più sintonizzati essere più consapevoli
Credo che nonostante la caotica Filin Tura di questi anni in materia di telecomunicazioni peraltro causata dal fatto che è mancata una politica la disciplina una legge una legislazione quadro
Però in questo caotico fiorire di realtà locali comunicativa c'è beh molte realtà positive professionale e culturale centri una capacità tecnologica c'è stata un imprinting prenditori via attenzione nome di una così concorrenza non
Dissipare questa realtà io so che questa non può essere il problema prioritario che alla RAI sicuramente ma le istituzioni a cominciare dall'istituzione di governo parlamentari istituzioni regionali questo problema dobbiamo porcelo
In che modo Totti tutelare saltare sostenere il servizio pubblico tamarri televisivo dando con esecuzione anche alla ristrutturazione l'avete sempre senza pubblicità con la sintonia che il presidente ricordava e in che modo cercare di razionalizzare valorizzare non mortificare
Il sistema dell'emittenza privata che al di là della bacino di competenze professionali tecnologiche imprenditoriali essenziali anche per un reale pluralismo nella realtà locale la democrazia non è solo un fatto nazionale
Democrazia poi si realizza in un sistema di pluralismo locale e di questo dobbiamo esserne tutti quanti consapevole
Il terzo punto è la holding appare la holding la struttura della holding annunciata per la riforma della RAI a un significato particolare
Forse è uno dei capitoli che vanno ancora scritti compiutamente perché nella concezione della holding questa è un sistema di società coordinate che si intersecano si razionalizzano che portano avanti l'unico progetto editoriale aziendale
E che quindi sono hanno un governo centrale manda disarticolazione in società
Noi siamo particolarmente interessati a questa prospettiva nove Regioni noi autonomia questa prospettiva perché forse questa prospettiva riapre può riaprire il problema della nostra partecipazione anche al governo di qualche elemento di qualche soggetto
Societario della holding
E non già lo dico come in qualche tempo fa prefigurato da parte di qualche regione di avere delle società regionali quello era un colosso accetta da la RAI degli assessori e la varietà dei presidenti non so cosa ne pensa
Mio collega amico francamente ma invece il sistema delle Autonomie che partecipano al sistema di nazionale di azienda radiotelevisiva
Ecco se questo pronto prospetta e su questo progetto se questa prospettiva potesse consentirci di approfondire meglio quali sono le evoluzioni delle della holding è questo consentirebbe anche una maggiore presenza partecipazione delle regioni
Persino in chiave
Di finanziamento lo dico perché questo è stato è un problema che noi Regioni non l'affrontiamo volentieri noi diciamo che la nostra forte richiesta di una riforma in senso regionale e territoriale non può comportare automaticamente un coinvolgimento nel finanziamento
Però altro è capire se c'è una riforma che consente alle regioni o al sistema delle Autonomie di partecipare a qualche soggetto dalla holding che in che modo questo comporterebbe un coinvolgimento del finanziamento e lo dico ancora più precisamente in che modo questo problema dalla partecipazione delle Regioni al finanziamento si porrebbe se va avanti un sistema di federalismo fiscale
E in che modo ancora questo si porrebbe essere presenti andasse avanti nel quadro del federalismo fiscale che la Camera sta votando dall'articolo sessantadue della proposta di riforma della Costituzione si andasse avanti la riforma del canone che di cui si parla molto poco ma che però può essere agganciata è collegata al discorso del federalismo fiscale
Questi discorsi hanno un senso nella misura in cui noi delle regioni siano parte attiva interlocutori attivo certa dell'azienda
Ma ancora oltre che dall'azienda del governo è ancora più pratica lenti dei parte attiva del sistema di controllo di orientamento e di indirizzi che ora tutto centrato sulla commissione un gran parte centrato sulla commissione dirà bicamerale
Ci chiediamo nel quadro del senato federale che un Senato di garanzia se il sistema delle camere delle commissioni di garanzia venissero spostata nel Senato federale in che modo le Regioni potrebbero partecipare più direttamente al sistema di orientamento e garanzia
E quindi
Essere più coinvolte nella stessa progetto di riforma e di orientamento di dire e di controllo
Nel senso di verificando i risultati
Ecco allora da questo punto di vista qui e concludo bisogna dare atto all'azienda e la nuova dirigenza di aver rispettato il termine del trenta aprile
Previsto dalla legge per presentare all'Autorità di garanzia il progetto di riforma ci chiediamo lo abbiamo chiesto lo ribadiamo quali saranno ora le prossime tappe di consultazione di definizione ci chiediamo se anche
In quel passaggio della garanzia
Di un maggiore coinvolgimento ancora prima che la riforma federale dello Stato vada in porto possa essere rimesso al centro il nostro discorso c'è stata una convenzione del Nord il nostro rapporto c'è stato nel tempo fa una convenzione RAI ci inserito per la fornitura di servizi io dico chiaramente mi dissi forse sarà anche importante ma noi crediamo che doverci filare della capacità del servizio pubblico nel fornire servizi la cosa che a noi interessa è capire se possibile un nuovo e più alto livello di confronto un nuovo l'altro dall'incontro invenzione in cui RAI e regioni sì coinvolgono nella Progetto di finzione della strategia e di verifica dell'attuazione se siamo convenzionalmente prendimi rendo conto che questo è difficile adesso ed è difficile per noi Regioni rivendicarlo perché siamo in una fase strana del quadro istituzionale
Siamo in una fase di stato regionalista che tendiamo a superare ma siamo non siamo ancora arrivati ad un ad un po'lo Stato federalista siamo in un momento in cui tutti quanti ripensiamo e magari parliamo di Stato federalista ma poi avvertiamo le resistenze le lentezze siamo in un momento in cui avvertiamo che la riflessione sulla democrazia va innovata il problema della nuca sia moderna probabilmente non è più la delega dal cittadino non solo la bella dal cittadino alle istituzioni
Ma dalle istituzioni al cittadino e quindi un ribaltamento ma su questi enunciati e questi enunciati seguono lentamente i fatti noi ci chiediamo allora e in qualche modo parla le le regioni vivono questa crisi questa trasformazione questo trapasso questa incertezza è questa
E però ci chiediamo in questo quadro pure in questo quadro di incertezza riuscirà la RAI accogliere i termini nuovi del problema della democrazia moderna
Ma dando all'equilibrio dei rapporti non solo tra i partiti ma anche tra le comunità i territori al decentramento non solo di servizi ma anche di competenza di ruoli di potere va bene che ha perso il sistema locale mi comunica delle Autonomie
Io Chirac cioè a pensare in termini nuovi il Paese le sue realtà e vitalità
A raccontare non solo il paese del potere dei parassiti del adesso forse esagero il paese virtuale ma insomma esagero per spiegarmi
Ma anche il Paese reale locale come dicevo all'inizio durante la mia riflessione fatto di territori di comunità di culture di storie diverse di produzioni di innovazioni che hanno consentito questa è forse la soddisfazione di entrare in Europa l'Europa bisogna entrarci in Europa non ci siamo entrati solamente per i tagli del Governo per la politica di ostilità ma per un Paese che produce che innova che competitivo e che rivendica un suo maggiore proteggono i e concludendo quindi saprà la RAI dicevo cogliere questa realtà e raccontarla innovando strumenti culturali professionali decentrando funzioni e ruoli oggi la RAI deve affrontare una sfida che vorremmo questa è la nostra proposta fosse anche la nostra sfida se lo sarà la RAI saprà con nuovi regioni e col sistema delle Autonomie definire un nuovo sistema di rapporti di confronto e di alleanza noi saremo a fianco al sistema pubblico nel definire questa nuova strategia nel realizzarla non sostenerlo ringrazio
Dunque possiamo iniziare i nostri interventi
Io ho iscritto a parlare una serie di scritti lì alternano c'è quindi cercando di seguire una logica di che rispondo ai diversi ruoli emessi figura
L'onorevole Sergio rogna di popolari democratici dell'Ulivo a componenti della commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera
Cioè da una scorciatoia cioè
Il senatore Stefano Semenzato vicepresidente verbi
Si può parlare
Stava nello scudo appreso attraverso contro
Lo dico
Si può parlare
Io sia un pulcino le banche come come desidera
Come una sorta
Grazie finalmente arriva
Io
Vorrei dire che sono contento innanzitutto la nuova denominazione che ha avuto la cosiddetta rete senza pubblicità chiamandosi nuova RAI tre
Perché
è da tempo che sto sostenendo la tesi che questa rete deve partire con la pubblicità
E che vi è una necessità da parte della RAI di attivare una profonda ristrutturazione delle proprie reti e servizi è rinviando in qualche modo l'applicazione della parte senza pubblicità
Questo perché ricordo che sostanzialmente il patto politico
E organizzativo ha fatto attorno alla legge due quattro nove sull'autorità aveva due elementi centrali uno l'unitarietà del servizio pubblico
L'altro la simmetria tra il polo privato il polo pubblico cosa che come è vero che non Condi vedevamo ma che una volta stabilita in termini simmetria
Sì è parsa un valore da salvaguardare proprio nell'ambito di un equilibrio complessivo del sistema
Allora siccome la legge due quattro nove rinvia
Alla attuazione di un congruo numero di parabole cioè l'avvento alla presenza di un sistema satellitare effettivo la possibilità da una parte di decidere l'andata sul satellite di una rete di Mediaset dall'altra quella di applicare la sospensione da pubblicità alla RAI credo che questo elemento sia un elemento che avrà ancora alcuni anni per poter essere praticato
Credo che realisticamente parliamo del due mila e due se non del due mila e quattro e quindi l'attuale consiglio di amministrazione a l'obbligo e il dovere di portare a termine una ristrutturazione senza che ancora entri in vigore il meccanismo pubblicitario però che questo sia importante lo dico
Non tanto in riferimento al presidente darai che ha giustamente delineato i termini di compatibilità entro legislativa entro cui la RAI si trova a muovere ma perché all'interno delle forze politiche all'interno della stessa maggioranza su questo ci sono opinioni
Diverse
Secchi sostiene l'ipotesi di una sorta di disarmo unilaterale della RAI all'interno del sistema per accelerare i percorsi ma io credo che questo sia un elemento molto pericoloso e questa ipotesi è talmente forte che è presente anche come proposta del governo all'interno della così netto mille centotrentotto cioè della nuova regolamentazione servizio pubblico
Io credo che allora da questo punto di vista il fatto di aver precisato anche a livello parlamentare con una discussione apposita e ancor più a livello della Rai
Questa forma formulazione nuova Rai Tre significa accantonare questo problema che è importante lo dirò immediatamente dopo
Mi pare che giustamente il presidente Zaccaria ha sollevato nei giornali di questi giorni e anche questa mattina il fatto che la RAI non ha alcun mandato a privatizzare
Però devo dire che il piano presentato dalla RAI attorno alla nuova rete riassetto del sistema del servizio pubblico presenta invece una tendenza molto controversa mi spiego molto semplicemente
Quando in questo piano sostanzialmente sì individua uno scenario in cui la RAI nel giro di due-tre anni potrà avere bisogno di nuovi mille miliardi per far fronte alle esigenze della ristrutturazione
è chiaro che si pone un problema di risorse che difficilmente è risolvibile attraverso aumenti del canone o interventi straordinari
E quindi non vorrei che è l'architettura di questo piano apra il problema di una privatizzazione per i per i mento di risorse per far fronte a nuove forme di deficit e questo però rimanda allora alla necessità di mantenere la quota pubblicitaria di RAI tre ma rimanda anche ad alcuni altri problemi e quesiti
è non si capisce ad esempio perché in tutta l'Europa in tutto il mondo la produzione di cinema e di fictio è vista come un investimento produttivo e nella Rai queste vette sta come un investimento in perdita calcolando centocinquanta miliardi
Le conseguenze negative degli obblighi che la legge dà di produzione italiana europea di fiction di cinema eccetera
è ora questo è un quesito abbastanza misterioso dire perché non si capisce appunto perché tutto il sistema l'altro arresto il sistema guadagna sul fatto di fare produzione e Lara invece ci rimette
Così come non si capisce perché le nuove tecnologie
Siano sempre un elemento di perdite non un elemento di investimento certamente super-io di medio lunghe però i conti andrebbero fatti
Con altre coordinate altrimenti velocemente si arriverà a una situazione in cui il sistema politico lo Stato il Governo sarà messo di fronte a un discorso di mille miliardi da reperire allora sarà difficile
Evitare scorciatoie di tipo privatistico
Ma soprattutto a questo discorso lo voglio porre in questa sede perché mi pare che l'elemento che rimane fuori
Dalla discussione e dalla presentazione nuovo Progetto di Rai Tre
E quale partecipazione delle regioni quale partecipazione degli enti locali in termini di finanziamento e di potere
Questo è un dibattito che è stato aperto a più riprese nell'ultimo anno che questo piano individua nei suoi termini generali ma che non affronta nel dettaglio
Allora se noi vogliamo creare un servizio pubblico che esce dalla strettoia delle risorse e per giocare con i termini di Zaccaria direi che si può parlare anche di nuove risorse territoriali bisogna porre il problema di quale è il contributo vero
In termini finanziari al di là delle semplici convenzioni ma anche interni di gestione dell'apparato il servizio pubblico di questo settore d'altra parte a me sembra abbastanza strano è abbastanza inusuale che mentre in corso una riforma della Costituzione
Nella Commissione bicamerale ormai nel Parlamento
Che individua un concetto di Stato in maniera molto ampia lo stato le regioni i comuni le province e e quindi un'articolazione molto forte il servizio pubblico non segua questo tipo di percorso e non si attrezzi in questa direzione questo elemento mi sembra oggi da proporre per levare alcuni termini di ambiguità che sussistono nel piano che è stato formulato
E chiudo ricordando che questi elementi di rapporto dalla produzione televisiva il servizio pubblico e la realtà locale è un elemento molto forte che oggi può essere conservato e rivalutato da parte di molte struttura della RAI che sono sul territorio e che vanno valorizzate in questa direzione superando contraddizioni e problemi che tuttora esistono
Qui alla presidenza abbiamo Bracalente che certamente come Presidenza Regione Umbria a molto visto le contraddizioni le discussioni che in Umbria ci sono tra un servizio pubblico che da una certa visione dell'Umbria e quindi che disincentiva di fatto il turismo dando dell'immagine sempre come accentuazioni catastrofista e la necessità invece di ridare elementi di immagine delle regioni terremotate in termini diversi e in termini più forti più reali e anche di una realtà che sta sul territorio
E questi elementi di funzionamento di servizio pubblico rispetto al territorio sono elementi di carattere strutturale decisivo che vanno riqualificate all'interno della nuova RAI così come credo ne abbiamo fatto ultimamente in Parlamento un dibattito peraltro estenuante
Sulla questione radio radicale GR Parlamento le trasmissioni
Radiofoniche delle sedute parlamentari
Credo però che da questo punto di vista non si possa dimenticare che ormai le nuove tecnologie ad esempio presentano all'ordine del giorno il problema di una trasmissione televisiva attraverso i meccanismi digitali delle sedute parlamentari la RAI
Ancora non dice niente su questo terreno pur avendo un'impalcatura di progettazione digitale che potrebbe contenere valorizzare ipotesi di questo tipo
E chiudo semplicemente con degli auguri al consiglio di amministrazione e con un augurio il piano che è stato presentato comporta comunque grossissimi cambiamenti
Ad esempio pensando a nuova RAI tre e leggendo
Qual è oggi la fisionomia di questa rete e il tipo di rete che si vuole realizzare
Non si può non vedere che adempio manca totalmente oggi un pubblico di bambini perché Rai Tre non fa televisione
Per bambini c'è un targhetta è una divisione territoriale sociale che è molto diversa dalla Rete così come viene rappresentata quindi questo rimanda ha una grande opera di trasformazione del presente non soltanto un'opera di progettazione
Del futuro
Allora serve da questo punto di vista la capacità di individuare anche le gambe quindi donne e uomini persone su cui camminare su questa strada dando vita a un'effettiva trasformazione
Della RAI e quindi anche con persone e strutture capaci di articolare questo Progetto io credo che da questo punto di vista i consigli amministrazione abbia di fronte come tutti i consigli amministrazione un problema delle cosiddette nomine cioè di individuare le gambe con cui far camminare questi progetti
Credo che su questo debba dare delle risposte in tempi brevi perché il progetto se vuol crescere deve trovare anche persone che ne fanno la ideazione e la creazione e quindi su questo elemento io faccio un augurio e mi auguro appunto che ci saranno ulteriori forti elementi di cambiamento credo in tempi brevi credo in tempi obbligati
Perché il progetto che è stato delineato oggi non può interrompersi e metà delle semplicemente credo crescere perfezionarsi trovare
Nel
Dibattito nuovi spunti di precisazione e su questo credo possa andare avanti in un tentativo di costruzione di nuovi parametri di una nuova dimensione del servizio pubblico da questo punto di vista a me pare che l'unitarietà sia un grande valore che va mantenuto e rafforzato e quindi da questo punto di vista l'ultima osservazione che faccia credo si debba capire meglio qual è la funzione ruolo
Delle altre due reti di Rete Uno dirette due perché è difficile pensare che si fa una nuova rete tutta diversa e le altre rimangono immutate nelle loro funzioni e nel loro prospettive quindi su questi punti
Credo si apre in questi giorni un dibattito credo che su questi punti si tratti di andare anche velocemente nel giro di pochi mesi ad alcuni primi punti conclusivi grazie
Mi piace il parallelismo usato dalla presidente sedici servizio pubblico è come la democrazia non può dato per scontato fatto vivere ogni giorno io credo che la discussione che sta accompagnando il varo di questa nuova rete Rai il servizio pubblico trovi modo per rilegittimarsi territori ficcarsi mi piace anche perché ci consente di dire a noi tifosi della RAI che esattamente come la democrazia con tutti i suoi difetti il servizio pubblico
è il migliore preventivamente radiofonica mente parlando dei sistemi possibili
Ma al di là della battuta
Credo che sia importante per inquadrare bene anche la discussione su questa nuova rete della quarta discutendo laghi affermazione forte della unitarietà del servizio pubblico ne parlava anche adesso il senatore Semenzato anche perché ebbene sottolineare come Contini un attacco alle dimensioni della RAI anche come stravolgimenti di autorevoli interventi nei giorni scorsi le parole che ha detto il presidente del dell'Authority Chelli
E vengono vedevo ancora più giornali di stamattina un poco tirate in maniera pericolosa siccome ho avuto la fortuna di esserci tra l'altro il professor per gli ha detto di un servizio pubblico forte abbiamo sempre più bisogno perché serve come correttivo le distorsioni della liberalizzazione parole testuali del professor Cheli
E aggiunto ai compiti classici il servizio pubblico deve aggiungere le missioni legate alle nuove tecnologie ai problemi di alfabetizzazione all'uso delle Corn delle nuove tecnologie
Dunque chi vuol fare la sua battaglia per far dimagrire la RAI la faccia legittimamente ma non pensi di tirar per la giacchetta un'autorità che mi sembra nulla abbia detto che possa essere interpretato come chiave per far dimagrire la Rai a questo punto il ruolo dei giornalisti dentro l'informazione dentro la RAI dentro la riforma
Bisogna esser sintetici dunque procedo per titoli
Il titolo è questo vogliamo stare nella riforma
La critica che potrà esserci che c'è stata su alcuni punti penso nelle settimane scorse al tema delle macroregioni
Al presidente Zaccaria l'abbiamo detto molto chiaramente non ci convinceva quella prima formulazione non ci sembrava che potesse avere consistenza editoriale prendiamo atto con soddisfazione del fatto che nel progetto presentato questo concetto non torna
Ecco ma la critica per quanto dura su alcuni punti specifici
Non avrà mai il significato complessivo di dire lasciate tutto come questa la disponibilità anche ancor più bella disponibilità alla richiesta che mi sento di di fare al nome di giornalisti del servizio pubblico finalmente stiamo dentro un percorso di riforma del quale per anni si è parlato in centinaia di convegni non siamo per nulla interessati a fotografare l'esistente
Anche perché sappiamo che ci sono risorse da da giocarci e da questo punto di vista davvero la nuova rete territoriale può essere una possibilità per sfruttare meglio ciò che al momento solo Laraia si parla spesso forse troppo spesso di una omologazione che sarebbe ormai è venuta a mio giudizio non è vero ma comunque molti ne parlano tra l'offerta della RAI l'offerta delle delle emittenti private
Beh uno degli elementi di maggiore specificità della RAI che nessun altro soggetto delle dell'emittenza è questa presenza forte sul territorio è un intreccio che si piace veder valorizzato finora lo la l'informazione nazionale internazionale e quella locale sul canale tre hanno vissuto solo da da condomini da vicini talvolta punte chiamandosi
Punto e pianto si ci piace l'idea è una scommessa nella quale portare che le i diversi livelli dell'informazione possano essere integrati magari anche per la nascita di nuovi prodotti e però ricordiamo anche per cortesia rispetto ad alcune delle preoccupazioni
Che ho sentito echeggiare stamattina ti a partire dalle parole del sindaco di Cagliari ma anche ora l'editoriale dell'Unione Sarda stamattina faceva dei riferimenti al tema
Riguardo alle preoccupazioni che abbiamo sentito di una RAI che voglia mangiano tutto
E danneggiare dunque l'emittenza locale ricordiamo qual è la situazione reale nel senso che in una quasi metà delle Province italiane manca attualmente anche quel presidio minimo rappresentato dal corrispondente la RAI il presidente Zaccaria ricorda spesso è tenuta dal contratto di servizio a presentare un piano territoriale io non so se è chiaro teso quella tetto sappia che oggi la RAI in circa trenta trentacinque Province non ha nemmeno per una politica fatta negli anni scorsi per una estrema attenzione ai bilanci alle risorse
Non ha nemmeno il presidio minimo rappresentato dal corrispondente quindi mi sembra onestamente poco attuali il rischio che la RAI voglia inglobare l'emittenza locale voglia tagliarle e le risorse e i fondi e per quanto ci riguarda tra l'altro come ulteriore garanzia come giornalisti del servizio pubblico questo bello sa il vertice RAI
Crediamo che si possa andare con l'emittenza locale a un'integrazione organizzativa e tecnica ma non certa un'integrazione editoriale quindi continuiamo a vedere spacchi perché ciascuno continui a fare il suo mestiere senza
Invasioni di campo la penultima osservazione visto che parliamo
Nell'aula di un consiglio regionale
è quella relativa ai rapporti della RAI con le autonomia
La sigla strana è tornata nelle parole del presidente seri se ha fatto anche l'un accenno al CIM sedo
Allora con la franchezza che è bene avere su questi temi
Ricordo petti magari non fosse proprio appassionato di questi temi che Cinzia vedo è una sigla che indica
L'insieme del delle giunte regionali e la loro attività in campo televisivo
Allora presidente presidenti noi riteniamo che quell'esperienza in tutta sincerità sia un modello che invia cosa non bisogna fare nel futuro lì c'era una Rai che nel novantasei firmò quell'accordo in cui sostanzialmente con un meccanismo piuttosto complicato venivano appaltati degli spazi
Tra l'altro un solo soggetto perché la prima versione diceva rapporto biunivoco ed esclusivo Rai giunte regionali
Ci piacerebbe che in un rapporto diverso con le istituzioni del regionalismo e con gli enti locali Laraia avesse rapporti con tutte le autonomie ma forse gelosa della propria autonomia io ricordo bello sa il presidente Selis che ci trovammo anche in forte consonanza con i consigli regionali quando insieme sia pur da punti di vista differenti
Denunciamo il rischio che potesse scrive e crearsi uno squilibrio istituzionale
Nella per la Rai riconosciuto uno spazio di comunicazione privilegiato alle giunte regionali allora vorremmo una RAI il rapporto con tutte
Le Autonomie ma gelosa della propria autonomia in maniera non corporativa non chiusa ma perché chiede crediamo sia interesse di tutti evitare che si attacco sulla RAI su questa rete in particolare l'etichetta di tele assessore ottenne presidente o per le consiglio l'ultima osservazione il riferimento alle cose molto interessanti che il presidente se Elisa ha detto una rete che possa esser capace di dar conto del pluralismo
Dell'Italia delle cento Italia delle cento città de su questo anche credo possa esserci uno spazio pur nella diversità dei ruoli di iniziativa congiunta alla fase nella quale i giornalisti RAI dei giornalisti RAI ci troviamo è quella nella quale cerchiamo di spiegare che forse è interesse di tutti anche della qualità che la RAI potrà offrire
Uscire da quella tenaglia che al momento si stringe sull'informazione RAI se ben ci pensate in criteri per giudicare l'informazione RAI oggi son due da un lato gli indici d'ascolto certo importanti ma non non è esaurienti dall'altro i famosi i dati dell'Osservatorio di Pavia cioè i minuti e i secondi
Che l'informazione perdita a questa o a quella forza politica
Anche questo criterio importante necessario ma certo non sufficiente
Allora la partenza della nuova rete può essere l'occasione per riprendere un documento e soprattutto le spinte che da quel documento che da quel documento venivano espresse un documento della vigilanza
Mi son presenti senatore Semenzato l'onorevole Giulietti che qualche mese fa ricordo alla RAI che il pluralismo
è termine debba usato al plurale che tanti soldi il pluralismo i possibili
Che tante sono le categorie di giudizio alle quali guardare per chiedere all'informazione RAI più qualità e tra i diversi tipi di pluralismo si faceva esplicito circostanziato riferimento anche alla necessità di un pluralismo territoriale
Vorremmo insomma che la partenza di questa rete fosse l'occasione per poter mettere a punto
Nuovi più articolati criteri di giudizio
E anche per avere così lo spunto lo strumento per uscire da quella omologazione dell'offerta che dà lo sappiamo ancora appesa all'interno della RAI cioè abbiamo telegiornali nazionali spesso troppo uguali l'uno all'altro
Crediamo che avrà dato buoni frutti la discussione sulla partenza della nuova rete se sarà servita tra l'altro a mettere a punto criteri ulteriori che consentano domani non di criticare di meno ma di criticare di più
L'informazione RAI avendo messo appunto nuove esigenze alle quali essa dovrà far fronte da questo punto di vista il pluralismo territoriale credo che sia uno dei criteri più importanti
Sì quali ripeto forse insieme nella diversità di ruoli giornalisti del servizio pubblico era rappresentanti delle regioni e degli enti locali potranno ancora lavorare insieme grazie
Non ho provato con una riga più piccoli capogruppo fondi forse il padre in Consiglio regionale
La rete senta pubblicità
Ci chiediamo se sia questo il discrimine tra un servizio pubblico ed una televisione privata
La riforma federalista della Rai
E la prima riforma di cui la televisione di Stato ha bisogno a questi due interrogativi correttamente
Riteniamo che il convegno odierno debba dare una
Posta utile
è il primo rischio che si corre nell'affrontare questo argomento e quello di non riuscire ad avere una nozione comune di servizio pubblico
Ossia di quella che realmente deve essere la televisione per poter essere prima di tutto un servizio ed in secondo luogo pubblico ossia al servizio di tutti non solo di una parte magari proprio di quella che detiene le leve del potere
Sembrerà un discorso privo di mordente me ne rendo conto e forse lo è ma crediamo che sia egualmente un punto preliminare di grande importanza quello di concordare con precisione certosina la nozione di servizio pubblico e oggi al di là di ogni vis polemica sembra difficile poter parlare di una RAI che renda davvero un servizio è tanto più pubblico non vogliamo limitarci a parlare solo di spazi concessi all'una o all'altra porta politica delle tristi seppure importanti operazioni di calcolo compiute dall'Osservatorio di Pavia non possiamo per marchi insomma la polemica sacrosanta ma degli avvisi relativa all'ostracismo innegabile peraltro che le televisioni di Stato operano a vantaggio delle porte di governo per questo esistono altre sedi e infatti ci siamo già rivolti al garante per l'editoria le radio telecomunicazioni o che che alla Commissione parlamentare di vigilanza sulla RAI
In questa sede di confronto dobbiamo pensare a qualcosa di più
Che il ruolo di volano del dialogo che la televisione pubblica deve a nostro avviso alle non è la pubblicità presidente Zaccaria ad essere il punto di differenza tra un servizio pubblico ed un'offerta di privati
Deve essere la qualità del dibattito culturale che si riesce a stimolare con la programmazione che viene offerta all'utente
Comprendiamo che si rischia di ingenerare un equivoco e cioè che si deve l'idea di avere una televisione pedagogica un servizio di indottrinamento che comunque qualunque sia pare da evitare se si insegna sì traccia una via che si considera retta ma sappiamo che dirette viene esistono parallele evidentemente
Intendo dire che rifugiano dal sistema di una televisione mamma è maestra ma che al contrario li cerchiamo una televisione dota e di approfondimento
Non è una novità assoluta è un metodo che già è stato sperimentato e con successo dalla BBC in Gran Bretagna
Gli ascolti sono calati di una percentuale minima fino a recuperare gli indici di ascolto precedentemente acquisiti dalla BBC ed addirittura superarli con crescenti successi
Si tratta di una televisione di approfondimento creazione dibattito ricerca cultura una televisione che veda nella politica un reperimento e nel mondo delle istituzioni una realtà cui prestare attenzione indipendentemente dalla ricerca di consenso del pubblico o dell'editore di riferimento del momento sia della maggioranza parlamentare al Governo è un programma vasto che non può riguardare solo i programmi di Music evidentemente i telegiornali informano ma influenzano meno di quanto non facciano nostro avviso tutti gli altri programmi trasmessi dalla televisione
A televisione incide sulla cultura spesa del Paese sui suoi stili di vita sulle convinzioni di fondo e in questo senso la massima libertà nelle comunicazioni è un valore irrinunciabile
Ma noi non solo vista come libertà che deve necessariamente essere assicurata a chi utilizza gli strumenti di comunicazione ma anche come libertà di chi consuma se mi si consente il termine gli strumenti di comunicazione il servizio pubblico servizio solo te non si limita a ribadire le tesi le verità di chi ha in mano le leve del potere di chi occupa la famosa stanza dei bottoni Massei rispecchiando la cultura dominante della società la mette in discussione
Aderire all'esistente esporto inutile rifugio ammollo in un'ottica si parte il vecchio sistema delle comunicazioni di Stato non è adeguato e mi pare che sia evidente una delle ipotesi e notte quella di rendere la RAI una public company ed è anche l'ipotesi che preferiamo
Questo perché legga la proprietà direttamente all'utenza crea un referente aziendale che protegge dalle possibili deviazioni
E contribuisce a rompere il cordone perverso che da sempre unisce la RAI al sistema politico e se mi si consente al sistema politico dominante una RAI così riformata poté a nostro avviso affrontare il tema dell'incontro odierno cioè una rete federale
è una brutta parola come parola Busacca era mai l'espressione federalismo pare che oggi tutto il bene sia relegato in quelle realtà che possono essere aggettivata eccome federali
E dunque sembra che anche una rete federata possa essere per questo solo fatto eccellente non ci sembra al contrario che questo sia il punto essenziale ciò che serve ad un effettivo servizio pubblico è che si tratti di una voce autorevole ed indipendente
Culturalmente adeguata e capace di offrire al cittadino oltre agli spunti di dibattito cui prima accennavo una panoramica sulla cultura e sul dibattito politico della propria regione riforma federalista allora in che senso
Potrebbe bastare sì una riforma culturale di garanzia per un servizio che comunque che cominci ad essere davvero pubblico e cominci davvero ha servito il cittadino e non solo arringa tenerlo
E sarà un'occasione per dimostrare che è possibile anche che la televisione non sia uno strumento di orientamento della pubblica opinione ma lo strumento di libertà per il pubblico
Chi ha qualità ed idee non ha che da guadagnarne grazie
Do la parola al onorevole Antonello Soro coordinatore della segreteria nazionale del Partito popolare
Posso parlare di qui Presidente impianti
Io non sono un addetto ai lavori quindi nono pro la esperienza di alcuni colleghi che mi hanno preceduto ma mi pare importante esprimere due valutazioni in occasione della prima mi pare che sia questa la prima occasione in cui il la nuova dirigenza della RAI propone il progetto di riforma offre un'ipotesi non più astratta ma definita del progetto di riforma del sistema che ha in cantiere danni pare che la prima valutazione che si possa rappresentare che in questo modo il consiglio d'amministrazione nuovo dimostra uno stato di buona salute perché questa opportunità di presentare all'esterno una Progetto definito condiviso dal Consiglio di amministrazione non ostacolato in modo pregiudiziale dalla pluralità dei soggetti che intervengono nella formazione di queste proposte sia questa una prima valutazione che non possiamo non esprimere con piacere con soddisfazione
Anche perché le linee tracciate del progetto di riforma si muovono il sintonia con nuove tendenze che sono all'ordine del giorno nelle Paesi della Unione europea dove tutti i sistemi
Sono in una parte di profonda trasformazione legata all'evoluzione come giusto
Delle tecnologie ma legata anche alle trasformazioni profonde della e istituzioni democratiche che sono la faccia verso la quale si rivolge sistema radiotelevisivo ora lo scenario italiano è uno scenario speciale ha una peculiarità ha un suo sistema di duopolio o ha richiamato il presidente nella sua relazione e questo sistema di duopolio
E diventato oggettivamente al di là delle valutazioni che pure io avverto diverso in questa sede un freno allo sviluppo
Del sistema pubblico italiano ma direi un freno alla sistema radiotelevisivo nella sua intera complessità se è vero che ha frenato lo sviluppo condizionando un'offerta solo generalista
Che ha favorito una crescente omologazione del prodotto fra la televisione pubblica
E quella privata e a rallentato ha ritardato i processi di innovazione particolarmente all'interno della RAI ma anche della televisione privata se è vero che la regia della stessa
Sviluppo delle innovazioni delle tecnologie è stata condizionata da uno a rubinetto che quello del mercato che ha regolato in modo
Sinergico
E costante
La vita del nostro sistema
Ora l'obiettivo che mi pare sia comune alle forze politiche italiane ma anche tutti i soggetti della informazione che hanno interesse alla riforma di questo sistema l'obiettivo sia quello deve essere quello di riformare
E a rimuovere l'anomalia del duopolio per le ragioni che dirò riposizionare il sistema pubblico Italia
Poi l'aberrazione principale di questo duopolio è che esiste una la RAI che a una percentuale intorno al cinquanta per cento del mercato dell'ascolto che può beneficiare
Di non più o intorno al trenta per cento del mercato della pubblicità esiste una sistema quello di Mediaset perché a meno del quaranta per cento del mercato dell'ascolto e che beneficia del sessanta per cento del mercato della pubblicità creando oggettivamente una distorsione non solo dal punto di vista
Della funzionamento del sistema
Non solo perché questo produce di fatto che il canone alimenta anche il sistema privato ma anche perché nel sistema della pubblicità esiste oggettivamente un solo interlocutore che diventa media sette visto il tetto
Esistente per la RAI che può scegliere i beneficiati che possono essere ammessi a prezzi evidentemente di monopolio nel sistema della pubblicità io nordico Como
Interesse di parte credo di avere tanto rispetto e molta stima per l'esperienza della tv privata in Italia
Che credo sia credibile quando dico che il problema che si pone e si pone per tutti anche per chi è partecipe
Dell'esperienza della tv privata allora il problema l'Hurricane esige per la riforma nasce qui
Non solo qui ma nasce qui
Ed è un problema di cui dobbiamo farci carico a prescindere dagli obblighi che in qualche modo reperendo München posto che in qualche modo le leggi italiane ci impongono ma perché serve all'armonizzare lo sviluppo di un sistema dell'informazione
Italiana con la democrazia italiana è un problema che ci coinvolge tutti
Dentro questo si pone il problema del servizio pubblico che
Può avere tanti caratteri la mi colpì tali nello strato alcuni io credo che ce ne sia uno non discutibile il servizio pubblico deve avere un carattere di universalità cioè vere proporre un prodotto che sia fruibile da tutti ora io credo che a nessuno sfugga la fase straordinaria nella quale viviamo di cambiamenti della innovazione profonda che sta modificando
Il sistema radiotelevisivo in Italia e nel mondo attraverso un ricorso sempre più frequente ai programmi appagamento alle formule dei canali appagamento attraverso una innovazione quella dalla digitale che diventerà lo scenario dentro il quale ci muoveremo dentro il quale non è detto che a tutti sarà garantito nell'attuale condizione di accedere a un prodotto di servizio pubblico quindi verranno meno se nonno riusciremo a fare
Una riforma seria la possibilità di avere un sistema televisivo che in una sua parte si rivolge comunque a tutti questo e credo la eh senta
Della sostegno che noi abbiamo offerto e offriamo
Al progetto di riforma così come viene proposto pensando che la nuova RAI creo la nuova rete territoriale o comunque il servizio pubblico italiano debba avere una sua fascia nella quale il prodotto viene elaborato non sotto la dettatura di una esigenza solo regolata dal mercato la pubblicità ma che sia pagata dal canone da un cannone che in Italia lo voglio dire
è il più basso d'Europa quindi anche tutta la polemiche che ogni tanto alimentano il dibattito italiano intorno al posto del sistema RAI credo che debba essere eletto nella logica di una cittadinanza europea nella quale può anche avvenire
Che il canone sia più alto se questo serve ad alimentare una rete capace di rivolgersi davvero a tutti gli italiani nella logica Iodice è stata proposta che secondo me questa io oggetto ancora di una lavorazione che forse non è sufficientemente compiuta
Di un adeguamento della nuova rette ai cambiamenti profondi che sono in corso nel sistema istituzionale italiano pensare a una rete territoriale
Che sia che viaggi Nonsolo insieme alla nuova articolazione federalista dello Stato che noi stiamo costruendo ma la cultura che esiste al di sotto che è quella che regge
L'idea del sistema Perale cioè di una democrazia nella quale diventi notizia abile per usare un termine un neologismo felicemente coniato da uno parlamentare in questo tempo ma che va molto di moda sia ma tutti abile quella vita delle comunità nere nelle quali non serve solo a far arrivare le notizie dal mondo ma serve offrirà l'opportunità perché le notizie la vita reale le comunità vincere sì che vivono a Cagliari come vivono appelli siano proposti al resto del mondo questo è il ruolo di una informazione democratica che sia funzionale all'esigenza di una democrazia che sceglie la forma federale dello Stato nonno per cambiare nome a una cosa che già esiste ma per avvicinare il valore delle istituzione democratica quanto più possibile al cittadino rendendo il cittadino
Responsabile arbitro della vita della sua comunità quindi se io posso dire qual è il suggerimento che voglio dare oggi la presidente Zaccaria
Le avremo cui credo ancora occasioni per discutere di questa riforma ma credo che il baricentro della riforma della rete nuova debba essere spostato di più
Verso le comunità territoriali che abbia meno forte la esigenza di una concentrazione nella guida come forse in alcune aree della parlamento in questo momento viene avvertita questa mi pare il suggerimento che voglio dare insieme alla valutazione
Assolutamente positiva per l'iniziativa che i presidenti del Consiglio regionale
E il Presidente si è legato voluto offrirci di discutere in una regione la più periferica del nostro Paese l'occasione di discutere della riforma del sistema radiotelevisivo che è anche una riforma di democrazia nel nostro Paese
Parola al dottor Rebecchini presidente della Federazione radio televisivo
Buongiorno
Pertanto ringrazio il presidente cedesse
Il presidente Zaccaria per aver invitato la Federazione Radio televisioni di cui sono il presidente e che appunto o a cui sono associati un un centinaio poco più di le emittenti televisive oltre le varie tra le più pure importanti gallese belle che circa lo di offrire
L'inizio al pubblico non servizio pubblico
Ecco
Le emittenti private
Trema non hanno timore hanno sono le emittenti sono il settore dicessi Vedo nudo tagliati l'erba sotto i piedi da questo nuovo oggetto beh in pratica sì adesso non ci possiamo o nascondere dietro il patto o che ci potrà essere qualche collaborazione tecnica con le emittenti private locali
Di fatto di fatto l'emittente Raiteri sì sarà buona testi sarà capace come mi auguro Pirlo emittente che televisiva di Stato e cerca di
Può parte del male alle emittenti private
Ma se qualcuno si attende che io abbia dei problemi con la Rai e che Mela prenda con la RAI per questo ma proprio si sbaglia non solo non me la prendo con la RAI ma faccio un sacco di complimenti a
E al presidente la caviglia che ci ha proposto questo Progetto
Ecco per quanto riguarda diciamo o la questione di dove che ci può essere vivo conflitto ma insomma concorrenza
Ha detto bene il presidente Zachary Ria noi vogliamo e siamo nati peer un problema di concorrenza con la Cai quando la RAI era al servizio pubblico
Per cui noi ci dobbiamo mettere sul piano e lo siamo della concorrente ovviamente
Sentiremo sentiremo forte su di noi
All'interno dei nostri laghi
Da entrare una corazzata non ce lo possiamo nascondere
Se l'ANFP senza pubblicità diventa RCP perché con pubblicità poco lei ragioni costituzionale di ragioni di di appunto di
Antitrust io non le discuto però di fatto
Ci sarà oggi
Un il mittente con una
Iossa peso da un punto di vista a territoriale che avrà anche la pubblicità
Mi si dirà che provvisorio ma in Italia non sappiamo tutti che niente più definitivo di ciò che è provvisorio da cui parliamo di quello che attualmente esce così altri possibilità altre risorse vengono o verranno certamente catturate dalla RAI nelle convenzioni con gli enti locali ma questo non ci spaventa dirò perché
Il presidente Zaccaria ci mette del suo molto molto bravo credo che qualsiasi privato crede che difende la propria azienda l'avrebbe fatto ci mette un'interpretazione sulle sponsorizzazioni
La sponsorizzazione anche domani quando dovesse lasciare la pubblicità
Righette
Al giudizio delle gare anche se le sponsorizzazioni sono o no da ricomprendere nella pubblicità perché Anita mi guardo bene di faide discussione giuridica col professore Zaccheria ci mancherebbe per lui sono risorse Porto il sicario sto eccetera e per cui è giusto che la RAI cerchi anche queste ed è giusto che l'emittente che l'azienda RAI dipenda anche questa risorsa per Roma
Per lei ecco uno la nuova a reti treni verrà articolata territorialmente abbiamo diritto per cui e sia a livello macroregionale regionali e sub regionali cioè da temere
Però
Però io ritengo una grossa e non mi rivolgo alla RAI dicendo ci venite a tagliare l'erba sotto i piedi è il posto dove i è la boh è il vostro compito e per cui voi lo interpretati perfettamente
Il contratto di servizio fino ad oggi diciamocelo sinceramente non è stato mai spietato
Perché quando la RAI dovrebbe fare
Il settanta per cento di produzione e via di programmazione treno o sul sociale litigioso culturale in oppure di buon ascolto ma adesso insomma
Non è non è così
Non viene attualmente attuato ciò che il contratto di servizio primitiva nel precedente contratto di servizio ha detto è stato un po'modificato
Per cui è giusto che la RAI si proponga e proponga una ricchezza particolarmente votata a questi prodotti
Ecco però
Professor Zaccaria ci ha tenuto a dire che l'unitarietà del servizio pubblico vive rimanere tali perché così lo prevede la legge
Va bene unitarietà di direzione e qui che io mi rivolgo una Lagalia cui ripeto faccio i complimenti per come via la pensate alla corsa
Perché è un'azienda è un'unica azienda unitaria e mi rivolgo alle regioni ai presidenti delle Regioni in cui dico
Lei vostre convinzioni il vostro spazio all'interno delle nostre regioni
Se si tratta come è giusto che sia
Che l'Italia venga informata e i detta appunto venga a all'Italia ha detto ciò che succede nella propria regione l'Italia
Tutta benissimo tutto a da ma anche all'estero che non ci sia qui stesse stranita come è stato detto da qualcuno calli regioni ciò è giustissimo per cui la convenzione non può essere fatta con le private Colli locali
Voglio voglio che si confonda le private con lei locali che hanno un bacino di ascolto grosso modo regionale non poteva che farlo con l'Aga
Per questo è più che normale bassi invece Vivoli che rivolge ai sardi la Sardegna non poche quando con le emittenti private locali
Poi che io credo che per quanto ho sentito che appunto cibo le Regioni vogliono partecipare alla programmazione della RAI
E di anche io ho sentito che più partecipazione più convenzioni se ho ben capito Adele che anche giusto dirla
Beh tanti auguri io non credo vivamente che si vi vorrei rivolgere alla a alla posta regioni e unicamente alle vostre Regione Abbiati possibilità contro un ente
Come azienda cìncali Istica come è giusto che sia perché così è prevista e che porta questo dorme
Per quanto riguarda questa lite
Critica qui bisognerebbe ci capiamo un attimo su questa parola
E di costruzione taglia corto ce lo potrà dire molto meglio di quanto io penso
Un ente come la RAI che PIL definizione cìncali
Si potrà aprire poca dati i maggiori spazi o tracce efficacia però federalismo da cosa ben vive
Qui ci vuole una riforma costituzionale da qualcuno è stato detto
Due enti vita Mintec Saccardo è pagato da Inzaghi
è
Entriamo in tutti questi discorsi di carattere economico ma sostanzialmente deve a dire una risposta anche economica da parte di chi se no si sta sempre che Dida e dolce di qualcuno tocchi
Allora pesche come diceva il presidente Zaccaria non certa l'Italia è ultimata nella
Punto colta nella nella proposizione di Ungaretti e i i giornalisti
Ok con Baggio Capetta territorio ma perché c'erano le emittenti private emittenti private che però non hanno dato un buon risultato o salvo qualche eccezione in qualche regione le più decentrate e più sono decentrate più le emittenti lucani hanno dato dei buoni risultati e questa mi sembra la Regione più decentrate se vogliamo
Ecco umbri
Non mi hanno dato dei buonissimi risultati ma pure perché nessuno ha messo mai niente e quindi rivolgo più che altro ai ai legislatori seguite stando voglia ancora di ascoltarci gocce misto mai niente
Appare dell'emittenza locale un qualche cosa di serio
Si sono lasciati settecento emittenti che tifando grosso modo per l'ottanta al novanta per cento anzi direi il novanta per cento
Tele vinti Bertelli tappeto e centoquarantaquattro coinvolgendo tutte le emittenti anche quelle che seriamente circa no di fare un lungo lavoro un pochettino
Più culturalmente un tantinello più
Più accettabile
Ecco la frantumazione del servizio per
Altri problemi che le emittenti locali debbono stare debbono averi delle muove sulle concessionari di pubblicità il famoso traino pubblicitario questa è una logica che era venuta quando Rai
E Fininvest c'è una guerra
Tremenda tanto che cercando di accorpare quelle loro sfera i Cinquestelle la RAI e l'Italia sette e e la Fininvest
Però se si vuole invece da un minimo di risorse a quel o addirittura nel Progetto mille centotrentotto c'è una cosa assurdità assurde che nessuno vuol capire
E addirittura non è possibile per emittenti locali acquistare se passa la legge non è possibile acquistare i programmi dalla Caio dalla Fininvest o da Telemontecarlo
Ma tenta sono cose ridicole questi toni e l'attenzione che i politici danno all'emittenza locale
Guardi io personalmente a un'emittente locale a Roma fino a due anni fa ha detto laghi lo facciamo più non so perché
E compravamo un centinaio di ore di programmi dalla RAI ed è che ciò detto sorpresi vide in questo o o delle norme anti carte che dovrebbero appunto a Palmi i panni i
Essere disegnato come un satellite della RAI son cose che proprio non hanno osei
Ecco io UTET nido
Appunto di ricordando alle regioni stessi pagarla ai propri
Concittadini conterranei le emittenti private son qui pronte con il concetto della concorrenza come ha detto il professor Decleva c'è se giustamente si vuol far conoscere a per la Regione
Tutto il mondo Italia compresa voci poche essere alla Calia cui faccio vivamente tanti complimenti per la bontà della della progetta opporsi unitario corsi ben coordinato congiuntamente unica che
Sarà Roma a il fatto che
Sarà questa emittente sa cammino comandato sarà certamente per qualche aspetto principi particolare ma certamente non della proprietà mi così come la sera a un certo momento
Visto al Senato c'erano dei progetti di questo genere mentre la proprietà mi nella gestione da parte degli enti decente
Grazie
La parola l'onorevole Giulietti della Commissione di vigilanza
Beh mi pare che il presidente Zaccaria ultimo Rebecchini a tali e tante cose in sé che può anche farlo subito il progetto
Quindi mi pare che dovette incassare questo vasto consenso io mi permettono invece di manifestare qualche critica e qualche dissenso
Ma sapendo che parliamo di una materia su cui la rete io non entrò sua parte polemica
Vuole fare un ragionamento serio parlare del regime l'Ulivo
La RAI non mi soffermerò molto su questo ricordo che prima due anni fa c'era un solo proprietario di sei reti nazionali sarebbe bene non dimenticarlo
Perché questo Paese Bacco un'anomalia in Europa su cui si interrogano i conservatori riguardo alla doppia figura di proprietario l'iter quindi se c'è un'anomalia riguardo alla RAI che va cambiata il privato che va cambiato
Credo che molte perplessità sul progetto della RAI deriva dal fatto che si vuole caro Presidente secondo me fargli fare la fine compatta il presidente Dematté
Ogni qual volta in questo Paese si parla di riformare la RAI poi che trascina dietro la riforma del sistema un grande consenso di conservatori presenti nelle in palese e molti partiti non solo di opposizione
Sì altra ponendo una serie di paletti finalizzati a impedire la riforma del servizio pubblico affinché nulla cambi nella distribuzione dell'assetto dei poteri del sistema delle telecomunicazioni
Ora parlano di questo perché qui il problema non è che cosa fa l'emittente sarda guardate qui sta parlando di cosa fa Murdoch di cosa faranno i francesi di chi entra nel sistema Italia di chi comprerà quote di Telecom di che cosa accadrà nel sistema delle telecomunicazioni se questo Paese completa o meno in Europa se salgo servizio pubblico aperto di
Questa è la dimensione
Dentro questa dimensione poi si stabiliscono quali sono le quote
E quali sono le funzioni ciascun soggetto ma sapendo che parliamo di una grande questione che riguarda le imprese di questo Paese il lavoro di questo Paese rinnovazione come questo Paese sta in Europa l'ha detto solo solo d'accordo questa dimensione
Episodi di questo tipo parlare perché finalmente c'è stata una legge la mille ventuno votata anche dall'opposizione certo lo strano Paese normalmente si vota che si e si mi sento il giorno dopo non si può più fare
Le leggi non si fanno con la concertazione successiva al voto questa legge era nota a tutti che quel tale che prevedete una rete senza pubblicità con le caratteristiche definite dalla contratto di servizio era noto a tutti coloro che l'hanno votato
Com'era noto che la RAI come se pare un servizio parlamentare e subito dopo si è detto è stato un errore dovrà farlo radio radicale questo non è un modo per fare politica bisogna sapere prima quello che si può e non dopo il voto dire non lo sapevo approda contrattazione dopo aver intascato una serie di pretende al momento del voto
Veda un Paese serio
E quando vi è una riforma sa che cosa vota e su questa marcia con determinazione con convinzione anche perché questa legge è stata votata dal Parlamento che al novanta per cento dei consensi
Allora se questo è vado rapidamente al punto io ringrazio la Sardegna per la tempestività il Consiglio regionale di questa iniziativa
Sapendo tuttavia che la riforma e possibile che ci sono alcune condizioni barra nemici molto forte essere colto qualche ecco abitate delle parole di consenso di apprezzamento anche nel dibattito oggi io credo che esista uno spazio ed è stato un obbligo per la riforma delle
Il pluralismo in RAI ho concepito nel settantacinque settantanove un pluralismo e tipo politico DC PSI PCI averli novanta per cento di voti così nacque una prima idea di riforma della RAI no dice lo imponga alle mutate condizioni di mercato internazionale e nazionale
Oggi la RAI così com'è non regge dice che la la Lafico ripeto nelle forme attuali
Senta pareggio stabilire come la RAI si organizza rifarle mila centotrentotto qual è l'apporto non solo con gli enti locali ma con il capitale privato e con le emittenti locali che tipo di rapporto e che tipo di sinergia e la palla sta condannando a morte perché il mercato europeo non può consentirsi una situazione di blocco delle nostre imprese dovrà vedere siete arrivato nuovamente al blocco lo dico anche gli amici e le emittenti locali il punto non è questo se si arrivasse un nuovo blocco della situazione dell'etere alla perenne di questo processo di conservazione
Avremo il mantenimento del duopolio con Mediaset e RAI entrambi al cinquanta per cento delle risorse non si libererebbe un centesimo per le emittenti locali telegiornali non facciamo finta polemiche perché la difesa dell'esistente esattamente la morte del locale così come perché è un mercato chiuso bloccato che non ha preso
Ecco perché va battuta la logica della conservazione presidente per superare un sistema bloccato la verità e che questo Paese sta creando un sistema di democrazia sbloccata in sede politica mantiene un sistema di blocco del sistema delle telecomunicazioni se ci ragionate
Sì abbiate anzi la democrazia dell'alternanza in sede politica ma inferiori telecomunicazioni noi stiamo dentro il duopolio siamo ancora in un sistema che chiuso che fissò fondato su due soggetti
Io perché sono saluto positivamente comunque l'avvio di una Prodi un'idea di riforma della Rai perché secondo me si non si parte dalla riforma del pubblico non si arriva la riforma del settore privato di questo paese allora vedete
Poiché questo blocco vedo qui sta provando e tanti altri aspetti che stanno meglio di me come questo blocco sul bordo ha provocato ritardi nell'innovazione
Ritardi nell'industria della telematica ritardi in termini di posti di lavoro a contrassegno ha lasciato molte imprese italiane del settore delle telecomunicazioni in un regime di retroguardia di blocco dell'innovazione
Quella vera preoccupazione che devo avere di fronte una riforma di questa natura
Ecco perché mi permetto di chiedere vado a conclusione presidente
Uno se nel progetto di riforma della RAI voi tendete parlare soltanto della rete senza pubblicità
O esiste un'idea di riforma complessiva della RAI che mi pare di cogliere del documento cioè come si collega alla riforma di questa rete con la riforma della RAI traduco
La RAI secondo voi
E non solo secondo la maggioranza fosse quella vasta parte del Parlamento la RAI deve essere un punto di riferimento fondamentale dell'industria delle telecomunicazioni che significa una grande alleanza che veda pellicole che veda la RAI ma che deve anche i privati
Ecco perché Prosperi di vecchi naturalmente di contrapposizione Mediaset RAI io come un grande polo nazionale delle telecomunicazioni
è cambiato il quadro negli ultimi tre giorni o c'è un grande polo che compete in Europa e crea un clima di un impianto di produzione che va anche all'emittenza locale ottenuti da un forte polo nazionale che compete in Europa c'è un elemento di povertà del sistema della produzione e delle risorse che acquisisco ecco perché domando come si collega rispetto alla piattaforma digitale questo progetto va avanti questo percorso di alleanza di incontro fra le grandi imprese nazionali
E quindi come si presenta il sistema italiano del sistema europeo tutta la prima questione
La seconda questione che si è parlato molto taglio di rete federalista però devo avvertirvi che parliamo di una cosa che non c'è
Se ti così la qualità delle molto preoccupato dalla rete federalista e molto importante che il dibattito si pace in tutt'Italia sapete perché nel Nord-Est e nel Nord Ovest il progetto della RAI sapete come giudicato da
Progetto neo centralista
Un progetto ancora fondato sulla rete la testata che restano a Roma fondato su una scarsissima attenzione al territorio non sto dicendo Presidente che sia così dico che dobbiamo sapere che sono molti e diversi pareri
Non lo possiamo dire tutto e il contrario di tutto per anni abbiamo detto la RAI deve essere un pezzo di un sistema europeo di telecomunicazioni che faccia parlare le nostre regioni non solo le nostre forze politiche ma le forze sociali e produttive io non ho bisogno solo di un telegiornale che mi faccia parlare dieci minuti in più della Sardegna i sardi o di un altro problema Presidente ho bisogno che ciò che accade in Sardegna che la Sardegna autoproduce mi vada sulla rete internazionale della RAI la domanda che io ti pongo è
Come la cultura parliamo di Sardegna perché siamo qua ma come patrono acconto ciò che accade in Sardegna nel bene e nel male nessuna impresa i suoi fermenti in Argentina in Brasile e in Europa
Cioè mi ha problema non è solo come ho dieci minuti in più dentro la Sardegna per la Sardegna ma come ciò che accade nelle nostre regioni viene raccontato da una grande azienda che parla all'estero cioè come vendo il prodotto italiano quello sto parlando soltanto di elementi risentimento
Come nell'ambito di una potenza industriale mi pongo il problema che la RAI è un'agenzia pubblica che ha il problema di collocare il prodotto e l'immagine italiana sui mercati internazionali
Ora questo la domanda che pongo cioè questo nesso tra produzione internazionale nazionale e regionale e come questo nesso intendete a raccontarlo in quest'area
Perché mi permetto di sotto la paglia discuteremo dell'altro aspetto io sono assolutamente convinto che alcune preoccupazioni posta da Rebecchini ma se questo è il percorso cioè se il percorso è la riforma non si può arrestare
Perché se si arresta che questa volta c'è il blocco definitivo del sistema delle telecomunicazioni dentro questo percorso credo che l'emittenza locale la RAI è vero
Sono meno alcune delle critiche sono state fatte Laraia storicamente mancato l'appuntamento all'alleanza molto spesso con le piccole e medie imprese non ha tolto all'inizio lo sviluppo della piccola e media impresa
L'ha consegnata un'altra alleanze non si è posto il problema per esempio degli archivi comuni di una programmazione coordinata di un utilizzo delle emittenti provinciali come grandi antenne deve del del mille paesi d'Italia che sanno a loro agilità di racconto di descrizione
E se questa è la preoccupazione che vedrà viene portata dagli imprenditori dell'emittenza locale editoriali presenta una preoccupazione giusta
Noi abbiamo fatto una riforma della RAI e di Mediaset parziale
La riforma renitenza locale va perseguita con coraggio maggiore anche sua emittenza locale per fatta da molte voci diverse lo sanno per primi gli imprenditori
Ci sono molte voci di libertà e di passione e altre voci francamente che c'entrano poco con la libertà con la passione degli imprese no giudicato per quello che sono senza retorica vanno viste nel mille cose che non vanno dentro la RAI come le mille cose che non vanno nel mondo della pubblicazione
Senza inventarsi retoriche che servono a poco
Allora se questo è presidente questo mi pare importante capire in che modo è previsto questo tipo di alleanza
In che modo intendete coordinato dall'ultima questione Terni due ter io vorrei capire come terminerà ecco qual è il percorso è stato accennato prima
Questo è un progetto di avere una grande discussione
Quindi ben venga discussione con i consigli regionali con le giunte regionali del PIL Presidente Bracalente
Ma mi permetto di chiedere se voi non pensate forse sì io non ho colto
Di aprire una forte discussione in questo paese questo Paese che anche numerosi creativi
Persone che hanno fatto la televisione che conosco il mondo dalla pubblicità dalla televisione dell'organizzazione internazionale delle telecomunicazioni se non sia il caso di fare la trasformazione di questa rete d'avere un dibattito che coinvolge il meglio delle intelligenze nel mondo dell'impresa della ricerca e della comunicazione per capire che tipo di rete si può costruire perché dico questo vedete
Qui c'è un grande equivoco parte capitoli già partito dibattito chi sarà il direttore io non so chi sarà direttore perché non ho capito che avete sarà e deve essere considerata chiusa la stagione delle direzioni dei direttori che possono gestire qualsiasi prodotto perché non è per nessuna impresa così
Io sento parlare di rete federalista io vorrei che qualcuno parli tu mi spiegasse dove ha visto la rete federalista nel progetto di legge approvato dal Parlamento e nel progetto della RAI
Nel progetto ride già provato al Parlamento mille ventuno è stata recepita l'indicazione delle associazioni della piccola e media impresa non si parla di rete federalista quindi parliamo del nulla
Nel progetto di legge che la RAI ha presentato non trovo nulla che assomigli al federalismo chiunque abbia letto due libri anche in dialetto non dico l'inglese in dialetto
Sa che in rete federale significa costruire un sistema fondato su cinque sei aziende macro regionali autonome con diciotto ore di palinsesto sbaglio Stefano quando questo è federalismo l'esaltazione di cinque sei poli produttivi che producono diciotto ore di trasmissione cacciano se serve la pubblicità nei bacini interregionali e competono sul mercato dei prezzi
Qui parliamo di una Rete che già cercando un equilibrio tra grande programmazione internazionale nazionale informazione regionale
Non si sa neppure quali saranno gli spazi di autoproduzione regionale si è parlato l'inizio di sei ore
Attualmente il documento che io ho letto non definisce neanche se ci sono quarantacinque minuti acqua anche io leggo se io dovessi fare una critica alla RAI a titolo personale perché del mio schieramento le idee sono molto diverse
E talvolta contraddittorie
Nello schema che io credo lo schema fortemente centralizzato
Il cui ancora io non colgo quali sono uno spostamento di produzioni sede regionale non capisco se c'è un riconoscimento dell'importanza delle redazioni delle strutture regionali non comprendo se c'è l'elemento di autoproduzione ma lo dico non più eticamente
Ma per dire come realtà questo rischia di essere un fitto dibattito parliamo di una rete federale che non già dal documento
Altra cosa di evocava contagiò metteranno perché nel documento che cioè non esiste
Non sarebbe più intelligente invece dire in un Paese moderno ha bisogno di una grande rete Global locali internazionale ma che contemporaneamente allarga gli spazi dell'informazione terricola chiama territoriale
Che va trovato un equilibrio che questo ha fatto con gradualità
Cioè la mia domanda io non credo che si potrà fare un processo il primo gennaio novantanove si parte
Si può avviare questo percorso attraverso una grande discussione ragionando di questo permettete che vi chiedo scusa ma insomma quando si parla di una questione come la televisione tuttavia faccio un appello a me stesso non agli altri
E chiudo su questo credo che sia importante discutere i punti di percentuale sia molto importante discutono del fatturato pubblicitario
Siamo molto importante discutere delle proprietà delle televisioni sia esaltante discutono del nome dei direttori dei vicedirettori vorrei tuttavia ricordare a noi stessi che stiamo parlando di qualcosa il sistema delle telecomunicazioni
Che non solo uno dei più grandi investimenti del decennio ma lo dico a bassa voce che è parente prossima della formazione delle opinioni pubbliche
Stiamo parlando di qualcosa che riguarda la formazione le coscienze di stili di vita il comportamenti delle comunità nazionali e regionali etiche c'è un qualcosa che riguarda il nostro modo di stare insieme
Ecco io mi auguro che questa discussione e chiudo Presidente oltre all'importanti contributi di tutti noi
Anche se non credo che i parlamentari siano stati delegati e mai a fare i palinsesti è uno strano Paese
Dove ogni parlamentare si svegli e dice vorrei la tv dei bambini no io vorrei più donne e l'altro risponde no io dalle otto alle nove corre non siamo stati non ci hanno votato per questo i palinsesti di facciata azienda
L'unica cosa che mi permetto di chiederle che accanto ad attori lì accanto un po'una forte interrelazione con le forze politiche che poi decideranno
E con le forze imprenditoriali ci sia da parte anche delle ci sono attori quindi parlo a me stesso per primo qua e là sotto l'azione di responsabilità in un Paese abituato a lunghe irresponsabilità
Accanto a questi ascolti a queste alleanze c'è un grande problema che va posto quello di recuperare a questo dibattito quel vasto mondo che in Italia esiste di ricercatori di associazione
Di persone che riflettono sul tema della formazione dal senso comune di un Paese che finora sono stati tenuti ai margini di questa discussione no lati buone mete parlamentari nel dei proprietari del settore privato c'è un altro soggetto che finora è fuori
Sono quei signori che stanno a casa che guardano e che hanno diritto a vedere una televisione che dal primo gennaio novantanove incominci lentamente ad avere anche prodotti diversi perché la tregua un dramma che al di là dei nostri discorsi la gente l'accende
Se verrà qualcosa cambiata sul video apprezzerà un cambiamento se alla fine di questo percorso vedrà gli stessi volti distesi linguaggi gli stessi programmi dirà è stata una commedia non è cambiato nulla grazie
Aree ora la parola stock gli obiettivi cioè con i programmi locali vanno promette nazionale internazionale e soprattutto a Roberto Morrione direttore di RAI International
E ringrazio intanto il presidente servisse per avermi invitato a questo dibattito
Vorrei fare tre veloci riflessioni
Presidente se lei si diceva ci serve un nuovo e più alto livello di confronto fra RAI e regioni sono esattamente le parole che ha usato che ha usato quindi io direi che individuare uno degli aspetti di questo livello di confronto sia già un fatto molto positivo
Se voi vedete il logo di questa manifestazione c'è una e immersione
Dell'Italia e della Sardegna giustamente
Nel Mediterraneo non si vede l'altra parte del mondo
Io credo che l'elemento della collocazione internazionale di questo nostro percorso sia molto importante ovviamente vi parlo
Innanzitutto di questo perché da venti mesi mi sto dedicando esclusivamente a questo terreno che però come vedremo porta in sé
Molte cose
Intanto la mia domanda è è scomparsa l'esigenza di trovare un'identità nazionale nei processi di globalizzazione
La risposta la danno tutti i sistemi evoluti che si stanno confrontando nel mondo nella globalizzazione certamente esiste un capitale multinazionale questo è evidente ed è chiaro a tutti ricordo solo di passaggio
Perché Beppe Giulietti mi ha sollecitato questo piccolo spunto che solo nel sistema della convergenza multimediale delle telecomunicazioni nel mondo c'è un giro di affari
Di quasi novecento mila miliardi di lire
Cifra più cifra meno
C'è quindi questo elemento di globalizzazione finanziaria ma esiste un elemento di confronto di identità culturali nazionali voi credete che l'ingresso nell'euro significhi una un percorso unico una piattaforma un progetto in cui gli Stati nazionali tra lasceranno le loro caratteristiche
è evidente che tutto questo non si verificherà
Già oggi i grandi broadcaster europei
Si battono in giro per il mondo con elementi di identificazione culturale e linguistica
Pensiamo alla Francia francofoni EPA è l'anima della politica estera francese pensiamo alla Spagna risparmi da De è un grande veicolo di penetrazione in linguistica
E non è che noi siamo come dire destinati per l'eternità rimanere nel G otto ci siamo arrivati è un grande fatto importante ma ci sono grandi forze che incalza
La Spagna certamente in Europa una di quelle più dinamiche con proiezioni naturali in tutto il mondo fino negli Stati Uniti dove la lingua spagnola e un grande veicolo che oramai è il secondo pericolo dopo l'inglese nettamente più avanti dell'italiano
Allora esiste una risposta di sistema tutto questo ecco il quadro in cui il discorso della terza reti
Nuova si deve inserire e su questo io credo ci siano dei ritardi anche da parte del servizio pubblico radiotelevisivo
Io credo che ci sia un chiamiamolo Italian way of life ecco se vogliamo usare questo termine esista
C'è un sistema Italia che sia pure in maniera molto frammentata molto scoordinata sta affrontando con qualche esito positivo la globalizzazione e con possibilità giganteschi
Potenziale che non sono state per ora del tutto esplorati
Io credo che gli anni che stanno venendo porteranno questa ricerca di identità nazionale
Che è fatta di cultura di lingua di impresa di made in Italy di tante cose al centro della battaglia in cui nostro Paese impegnato e nere i giovani e il territorio sono parti integranti Stabat pochi giorni fa io ero a Palazzo Chigi in una riunione del dipartimento per gli italiani nel mondo dove erano presenti delegazioni i rappresentanti di quasi tutte le regioni italiane
C'erano quattro ministri
C'eravamo noi come RAI International c'era il presidente di Assocarni l'estere Bassetti con il quale noi stiamo intensamente lavorando in giro per il mondo nelle sessanta sedi delle camere di commercio estero
Attorno alle quali come attorno al dice coma torno a tutti gli elementi di sistema presenti nel confronto globale ci sono le Regioni c'è in territorio c'è la piccola e media impresa questo è un discorso di sistema
Che è vitale per lo Stato per il Paese per l'impresa per le regioni e per gli enti locali
Allora unire in un solo tavolo tutto questo e utilizzare le risorse che a vario titolo siamo in grado già oggi di mettere nel confronto immettiamo nel confronto è una straordinaria risorsa allora io vedo nella Rete
Nella terza hanno nella nuova terza reti uno dei percorsi uno dei tratti di questo percorso
Che non può essere visto solo da un punto di vista tecnologico oltre il rapporto fondamentale tra informazione centrale informazione
Decentrati informazione locale ma che deve essere parte di questa sfida questa sì è una sfida di sistema
Io ho incontrato comunità italiane praticamente in tutti i continenti in questi venti mesi ho incontrato anche molti sardi a vari livelli con una straordinaria capacità di integrazione nel mondo perché questa è la caratteristica
Di questa diaspora che vi sottolineo a al di fuori del mondo sia pure attraverso diverse generazioni molte che non parlano più l'italiano
Un patrimonio che superiore a quello del popolo italiano all'interno dei nostri confini Como straordinari divenne di integrazione potrebbe essere forse Presidente degli Stati Uniti unito l'americano Rudolph Giuliani ci sono ministeri di origini italiane in Australia in Canada
In Belgio e chi più ne ha più ne metta
Ci sono c'è un insieme di impresa italiana che fa a confronto nel mondo all'Italia il che le rende diversi è perché legate territorialmente alle proprie radici alle Regioni alle proprie comunità tutto questo
è il quadro in cui inserire il discorso della futura Terza Rete della RAI e il servizio pubblico non è sostituibile su questo
E non è un problema tecnologico è un problema di valori di principi e di risorse nel confronto globale
Seconda rapida riflessione
Noi siamo in grado già oggi
Come RAI International di Avvenire è quella che si chiama con un brutto termine tecnico una grande sinergia con la terza vittima nel progetto nelle linee progettuali perché non lo definirei un progetto sono linee progettuali e credo che per ora la RAI materialmente non possa e non debba andare
In questa fase al di là di queste linee progettuali perché poi ci sarà una missione editoriale
E nella missione editoriale in progress dovrà stabilirsi qui il contatto e quel rapporto tra le Regioni
Lasciamo stare il discorso del federalismo ma certamente le regioni come punto di aggregazione di grandi interessi culturali civili linguistici economici commerciali e la RAI che si stabilirà per strada
Però già oggi io sono in grado di dire che è bidirezionale il messaggio che terza reti e la dimensione internazionale del servizio pubblico possono e devono lanciarsi perché da un lato
RAI International avrà la possibilità di attingere
A nuovi materiali e lavorazioni a sperimentazioni
A tutto ciò che nascerà dal territorio che dovrà nascere dal territorio e che coincide con una parte importante della nostra missioni editoriale che quella che ho descritto schematicamente prima ma dall'altra parte a nostra volta
Visto che oramai siamo una rete che autoproduce il dieci per cento di ciò che trasmette in giro per il mondo
Con due palinsesti di ventiquattro ore differenziati epoche trasmettiamo in televisione diciassette mila ore l'anno significa che abbiamo una produzione di mille seicento mille settecento ore di televisione siamo in grado di portare in Italia quell'altra faccia dell'Italia della diaspora e farlo evidentemente studiando e sperimentando linguaggi televisivi
Collocazioni territoriali ecco quindi un discorso anche operativo di dimensioni locale regionale nazionali internazionale e di creare quella immagini di ritorno che tiene
Chiesta dalle nostre comunità che significa anche possibilità per il turismo i percorsi che si possono facilmente immaginare sul piano dell'audiovisivo
Nuove tecnologie allora le tecnologie acquista un significato io non santifica o le tecnologie spesso nei convegni
Si sente molto parlare di multimedialità di convergenza di nuove tecnologie come si Deeper se la loro applicazione aprissero degli orizzonti non è e non sarà così
E guardate che la televisione generalista comunque rimarrà per anni secondo tutti gli studi di mercato esistenti il terreno reale del confronto
Della globalizzazione e delle identità culturali nazionali e territoriale
Ecco quindi la seconda riflessione l'ultima
Riguarda come dire dei percorsi che io nella mia vita come tutti noi
E che mi permettono di suggerire a chi sarà chiamato
A reggere l'informazione a unificare con un compito difficilissimo informazione nazionale informazione regionali due rapidi consigli
Il TG tre tra le sue luci e le sue ombre
Ha avuto due grandi pregi nella sua stagione comunque più alta che può essere discutibile e criticabile ma che è stata certamente la stagione più innovativa che l'audiovisivo italiano abbia conosciuto
Ed erano la capacità di avere i linguaggi specifici nuovi che partivano nelle loro fasi più felici tutti dal territorio
E tutti attraverso lo strumento della diretta e quindi una capacità di affrontare la realtà in tempo reale e secondo capacità di individuare contenuti da scavare
Contenuti territorialità Scalfari e da proiettare su dimensione nazionale quello è il terreno dell'incrocio a mio parere tra informazione nazionale informazione regionale a Roma che il primo maggio sotto un'acqua che Dio la mandava si sono riuniti i cinquecento mila ragazzi
Guardate che cinquecento mila ragazzi che venivano da tutte le parti d'Italia da quel territorio sono una delle grandi incognite anche delle grandi risorse del nostro futuro
Chi conosce questo pianeta cinquecento mila ragazzi
Politici Zatti moltissimi l'ho visto in interviste del di un servizio della TGR del Lazio
Non sapevano neanche che San Giovanni rappresenta con una parte della storia della vita del nostro Paese non sapevano nulla amavano la musica volevano trovarsi insieme sono arrivati si sono presi
Dieci dodici ore di pioggia rimanendo in quella piazza allora questo pianista di cinquecento mila ragazzi capite una Rete una nuova terza rete che possibilità infinite
Di ricollegare di al loro territorio a ciò che vogliono ciò che sognano
Ciò che rappresentano nel futuro di un Paese
Per dire ma problemi di questo tipo attraverso una nuova terza rete come terreno di sperimentazione di linguaggi e di approfondimento di contenuti possano essere infiniti e tutti ricollegarsi a quel filone più ampio
Dal quale sono partito grazie
Abbiamo un problema organizzativo di ordine dei lavori all'OLAF cerco di capire anche le vostre le nostre comune intenzioni resistenza guardandoci in faccia il ministro però in arrivo prendo un aereo privato arriverà le due uno e mezzo insomma no all'ipotesi che o andare avanti chiudere i nostri lavori in in mattinata e poi al limite romanista al ministro facciamo fare le conclusioni cercano di aggiornarlo sul senso dei nostri lavori
Oppure forse io ancora sette otto interventi significativi tra cui l'intervento del presente Branca mentre direttore Rizzo Nervo
L'onorevole morta sono varie e altri interventi dei vari le varie cose possiamo noi abbiamo naturalmente previsto una colazione qua buffet quale entrato Atlantico possiamo visto che non abbiamo respirato non abbiamo fatto neanche un una pausa caffè
Interrompere ora e riprende i lavori alle due
Evitiamo la colazione al ministro farà digiuno
L'ipotesi l'ipotesi esplora in mente questa seconda di interrompere adesso a fare una breve colazione in piedi per respirare un po'anche noi e poi riprendere forse ci conviene da da spessore ai nostri lavori
Facciamo così allora riprendiamo i lavori alle due
E Cordoba che appunto come dicevo prima possiamo stare assieme anche a colazione qui al transatlantico che mi pare sia al terzo piano si passa di qua e quindi possiamo anche continuare le nostre Piattelli
Ecco sì siamo
D'accordo possiamo cominciare io saluto
Il ministro Maccanico lo ringrazio molto di questa presenza
So so e sappiamo che ha dovuto interrompere altri impegni
Per cui la presenza un doppio significato anche da parte del governo un'attenzione non solo al problema che pentimento ribatte all'attenzione della convegno di oggi
Ma anche l'attenzione alla all'approccio ad un di confronto tra regioni azienda e in questo caso la presenza del Governo quindi non è solamente un fatto formale un fatto simbolico a cui diamo grande significato stamattina abbiamo sviluppato la nostra riflessione
Ecco l'azienda sono intervenuti ne abbiamo informato brevissimamente ministro prima vari esponenti del mondo politico della mondo del del emittenza locale privata nel giornalismo quindi abbiamo sviluppato il nostro dibattito oggi dovremo di pomeriggio dovremo riprendere riprendiamo siano con l'intervento del Presidente francamente a nome delle giunte regionali
Poi abbiamo alcuni altri iscritti a parlare sinistrorsa così deciderà quando presentano
Do la parola al presidente francese
Grazie
Ma io intanto voglio ringraziare il consiglio regionale della Sardegna particolare il presidente
Servisse per l'invito a partecipare a questo
Convegno che si è rivelato non solo tempestivo ma mi pare anche
Interessante
Il livello della discussione che c'è stata questa mattina certamente molto utile abbiamo appreso diciamo delle linee del progetto della RAI per la rete senza pubblicità e questo è un punto sul quale le Regioni sono particolarmente attento
Le regioni e le autonomie locali non hanno mancato in passato e continuano a a sottolineare l'insoddisfazione
Per quello che abbiamo sempre considerato conserviamo ancora un duro accentramento della risorsa televisiva pubblica
Gli spazi destinati all'informazione locale sono sono stati sempre piuttosto ridotti non sempre ben organizzati non sono messi in condizione di lavorare in sinergia con l'emittenza locale stamattina è stato ripetuto più volte
C'è anche lo diceva bene il presidente servisse un problema anche di concezione nuova del dell'informazione locale che cosa il locale locale non può essere considerato come sinonimo di marginale
C'è una centralità del locale dell'informazione locale deve delle realtà locali
Che diventa fondamentale nel momento in cui tra l'altro è in atto un processo di riforma dello Stato che ha fondato proprio sulla valorizzazione molto più forte delle Autonomie
Progetto di riforma che tra l'altro sta facendo dei passi forse anche più lunghi di quelli che potevamo aspettarci qualche tempo fa
E credo che l'informazione dovrà seguire questi passi dovrà seguire questa evoluzione non potrà esserci un'informazione centralista con un sistema che istituzionale
Che va verso la direzione del federalismo
E ci va insisto forse comparsi più lunghi di quelli che potevano
Aspettarci qualche tempo fa
L'informazione locale e presenza nazionale delle realtà locali io qui colgo l'occasione anche per che è stato detto dalle segretario dell'Usigrai la critica la convenzione RAI giunsero
Che mi pare molto diffusa mi pare che anche al di fuori di quest'aula anche parlando informalmente mi pare che questa convenzione non sia piaciuta quasi a nessuno
Io intanto voglio dire che non si è trattato nelle intenzioni delle regioni dei presidenti delle giunte regionali non si è mai pensato di fare
Esperienze di televisione dirai degli assessori o peggio ancora comunque non peggio ma quale dei dei presidenti delle Regioni
C'era un'esigenza quando è nato a questo progetto poi sarà stato anche realizzato non sempre bene tra l'altro con esperienze diverse da regione a regione ma c'era un'esigenza
Che credo che la quelle quelle trasmissioni in parte abbiano assolto
Che era intanto di ampliare le finestre sull'informazione locale perché erano molto strette e in qualche modo questo è avvenuto e poi l'esigenza fondamentale però è un'altra era quella della proiezione nazionale
Non proprio del dell'esistenza di un ruolo istituzionale dell'istituzione Regione nel momento in cui si stava discutendo di federalismo e tra l'altro se ne discuteva in modo completamente distorto
Con quel dibattito un po'assurdo tra fu fu federalismo municipalista da una parte regionalista dall'altra con le regioni che non esistevano sostanzialmente nella discussione nazionale nella come presenza istituzionale
E io penso che quelle trasmissioni quelle nazionali in particolare abbiano assolto un po'a questa bisogna che c'era di visibilità delle istituzioni regionali
è una cosa diversa dal
Dalla RAI degli assessori o dei presidenti è un po'questo e credo che in parte si è riusciti probabilmente e da rivedere forse anzi verrà non non esisterà più in seguito mi pare di capire ma insomma credo che però questo era un po'il significato
Ma adesso parliamo d'altro qui ci occupiamo soprattutto della organizzazione della nuova rete senza pubblicità io devo dire che qui le Regione ovviamente vogliono dire la loro e
O apprezzato abbiamo apprezzato come Regioni
L'apertura del presidente Zaccaria appena insediato come presidente della RAI su questo tema fondamentale l'apertura al confronto con le regioni la costituzione gli anche di un comitato con la pardon gruppo di lavoro con la partecipazione di rappresentanti delle Regioni delle autonomie locali
Prima di questo però io penso che noi dobbiamo e qui in qualche intervento è stato detto stamattina bisogna intanto riconoscere che il Parlamento sta compiendo un lavoro uno sforzo molto importante per riformare l'intero sistema radiotelevisivo intrecciando lo come è ormai indispensabile con le telecomunicazioni
La l'onorevole Giulietti in particolare a insistito su questo
Io credo che per sostenere una ipotesi di cambiamento non si può non partire da una valutazione critica dell'assetto esistente una valutazione anche molto critica del di quello che abbiamo noi abbiamo un sistema radiotelevisivo decisamente arretrato nel suo complesso
E lo è in generale non certo soltanto se guardato dal punto di vista che poppa River marginale o secondario delle regioni e degli enti delle realtà locali
Quindi
Siamo in presenza di un assetto a bassa tecnologia che non ha forse non ha pari in in Europa
E la cui conseguenza è stata in questi anni uno svilimento una commercializzazione tra virgolette della Offerta televisiva
Questa la conseguenza è la causa è stata il duopolio
è stato detto stato ricordato ancora una volta un partiva da Giulietti ma anche da altri
L'assoluta prevalenza negli ultimi quindici anni di due aziende c'è una diciamo quasi pubbliche una quasi privata ciascuna con tre reti televisive che insieme totalizzano il novanta per cento e oltre
Delle risorse complessive del sistema dell'ascolto
E che e questo ha portato a preoccuparsi essenzialmente del di conclude la conquista dell'audience questo a anche compro compresso dico compromesso ma compresso certamente il pluralismo la cultura l'informazione l'emittenza locale
Adesso si sta finalmente cercando di di porre rimedio
Per questo il Parlamento ha opportunamente deciso di ridurre la posizione dominante dei due soggetti
Prevedendo il passaggio satellite di una delle tre reti Mediaset come si sa e appunto la trasformazione di una delle tre reti RAI a una rete senza pubblicità
E quindi con diciamo un riconducendo la una logica più stretta di servizio pubblico nonché le altre due non siano sempre servizio pubblico ma certamente in un'accezione
Diverso
Questo disegno incontra tuttavia delle difficoltà
Lo anch'ha incontrato difficoltà in passato questo disegno e lo incontrerà probabilmente anche in futuro se il cambiamento che si vuole introdurre vorrei essere un cambiamento incisivo
La prova più evidente che in passato questo disegno di cambiamento assolutamente importante e che il Parlamento promosso la prova più importante dice più evidente che ci sono ci sono stata incontrato delle grandi difficoltà e che la proposta di riforma governativa fu suddivisa in due Francia da discutere in due tempi diversi la prima del progetto del ministro Maccanico
è ormai diventata legge la legge che contiene le cose importanti
Particolare disciplina antitrust della UE l'istituzione della nuova autorità delle garanzie ma che per l'esistenza di un certo tipo non ha potuto stabilire una data inequivoca per il passaggio al satellite della Terza Rete media sette
E questo sarà l'autorità decidere quando e io mi mi chiedo anche quando deciderà se ci saranno le condizioni per arrivarci in tempi ragionevoli ragionevolmente Brevi
E per le resistenze di un altro tipo non è riuscito nemmeno stabilire la vocazione federalista ma diciamo pure territoriale versi oppure non sono per scomodare il termine federalista per le per questo tipo di cambiamento che è in atto della della Terza Rete RAI
Il disegno di legge Maccanico parlava
Di una
Una delle emittenti del servizio pubblico doveva essere articolata in una o più società con valenza territoriale di ampie dimensioni
Destinate ad essere finanziate con una nota del con una quota del canone di abbonamento non inferiore al cinquanta per cento e anche ad essere finanziato al contributo delle delle regioni la legge nel testo definitivamente approvato parla invece soltanto di una emittente che non può avvalersi di risorse pubblicitari successivamente è stato però poi come sappiamo dalla maggioranza che sostiene il governo presentato un maxiemendamento al disegno di legge mille centotrentotto
Che e questa è attualmente alla all'esame del Parlamento che ripristina una vocazione diciamo così territoriale del della terza rete quindi c'è l'intendimento a restaurare il concetto originario che nel duecentoquarantanove non era riuscito a passare
E peraltro nulla impedisce già oggi indipendentemente dalla risultato che si avrà
Nella conversione di quel nel approvazione di quel disegno nell'iter di quel disegno di legge
Nulla impedisce che la RAI faccia della sua Terza Rete nell'ambito del suo progetto di ristrutturazione appunto una rete vocazione territoriale tanto è vero che stiamo parlando di questo adesso
E il problema è come trasformare i principi che sono stati enunciati
E che sono principi io dico anche condivisibili purché si tratti
Purché sia chiaro che siamo in una logica diciamo più di decentramento che non dell'informazione di ampliamento dell'offerta televisiva in ambito locale piuttosto che
Di federalismo se parliamo
Di un certo modello di televisione che si apre la realtà locali allora questo è un passo avanti credo anche significativo se parliamo invece di un modello federalista allora quindi non credo che siamo di fronte a un qualcosa
Che va in questa direzione poi vedremo io credo che si apra un processo si dovrà vedere dove porta e credo che molto dipenderà proprio dalla da quello che succederà a livello istituzionale se ci sarà una evoluzione significativa così come sembra almeno oggi del leader del assetto dello Stato in senso federalista io credo che questo modello che adesso viene presentato dovrà avere un'evoluzione molto più incisiva più forte verso una forma che sia compatibile con quell'assetto con quell'assetto di Stato tra l'altro questo ce lo dimostra un po'anche l'analisi dei modelli europei
Ne abbiamo diversi inglese francese tedesco spagnolo
Il modello tedesco federalista nella comunicazione così come lo è a livello istituzionale
Il modello francese la Francia un paese abbastanza centralista
A una televisione con invece un'apertura territoriale di altra natura che una di quella federalista ma affronta appunto diciamo del tipo delle finestre che si aprono sulle realtà locali
Ecco il progetto che qui delineato dal presidente Zaccaria mi pare anzi è certamente più orientato su quest'ultimo modello se vogliamo fa riferimento ai modelli esistenti anche se nessuno di quelli esistenti evidentemente potrà essere trasposto applicato così com'è in Italia però se dovessimo fa riferimento e modelli esistenti mi pare che quello che viene proposto un modello che si conforma un po'all'esperienza francesi rispetto agli altri
Ecco questo può essere un passo avanti
Sia nella direzione dell'ampliamento dicevo delle finanze locali sia verso una maggiore proiezione nazionale questo è un altro punto importante della rappresentazione delle realtà regionali e locali
Che tra l'altro certamente favorita anche dall'ipotesi di fusione della delle due testate del
TG tre del TGR
Questo consente certamente non solo diciamo la maggiore apertura di finestre sulle realtà locali tra l'atto di quanto perché quello diceva Giulietti che inizialmente erano previste sei ore adesso qui non si specifica qual è l'orientamento della RAI di che dimensioni saranno queste finestre questo è un punto ma l'altro molto importante è che le realtà locali devono la la rappresentazione delle realtà locali
Deve avere uno spazio diciamo a livello nazionale anche una proiezione nazionale e e in e anche internazionale come diceva Morrione
Anche se qui io starei un po'attento a evitare un passo magari più lungo diciamo rappresentiamo le realtà locali del nazionale e internazionale e magari col rischio di sguardo mire
La tradizionale informazione e programmazione locale
Tenendo anche conto che c'è stato qualche intervento che per la ci sono anche le emittenti locali magari con diciamo l'idea di lasciare più spazio
Io penso che si possa fare di tutto certo che nella situazione che abbiamo oggi con nella qualità anche che le emittenti locali
In molte parti del Paese certamente ci sono delle differenze
Con la qualità che oggi hanno io credo che sia necessario invece presidiare molto attentamente è anche questo in questo campo c'è quello proprio della informazione e della programmazione regionale
Mi sembra invece mi avvio rapidamente a concludere che siamo ancora abbastanza lontani
Dalle prefigurare un sistema che consenta il coinvolgimento delle Regioni ma delle regioni intese non solo come espressioni istituzionali ma anche come realtà economiche sociali e culturali
Nelle diciamo dal se abbastanza lontani da prefigurare un sistema che consenta il coinvolgimento delle Regioni
Nel campo che loro più interessa e cioè che è quello della concorso alla produzione di programmi orientati a soddisfare le
Specifiche esigenze delle realtà regionali e locali
Tra l'altro in questa logica e ve ne siano possibili anche auspicabili aggregazioni macro regionali che ho sentito della idea
Di organizzazione macroregionale
Ho sentito anche le critiche a questa idea eccetera ma insomma la dimensione macroregionale relazioni non sono invece da tenere presente
E va tenuta presente però sapendo che questo non si fa l'aggregazione ma che ne sarà non si fa decisione dall'alto ma insomma sito dovrebbe nascere dalla libera volontà delle realtà locali di realizzare aggregazioni sovraregionali e darsi anche delle possibilità di intervento nella comunicazione insomma se ci sono tre o quattro regioni o cinque dell'Italia centrale per fare un esempio le mie congeniale
Che su tanti temi vogliono lavorare in Rete potrebbero farlo utilmente anche nel campo delle comunicazione trovando le forme per intervenire nella programmazione e nella produzione di programmi che spazi a questo modello che spazzi offre per prospettive di questo genere che sta un po'
Una domanda che io rivolgerei al presidente Zaccaria se poi interverrà come mi immagino anche con la conclusione di questo incontro comunque più avanti
Ecco
Certo è che comunque qualcosa si sta muovendo e mi avvio rapidissimamente concluderne
Si sta muovendo per recuperare i ritardi del nostro Paese rispetto al contesto europeo nel campo
Delle telecomunicazioni la legge da una parte già sancisce il superamento del duopolio
Radiotelevisivo all'ingresso nell'era
Di una maggiore abbondanza di canali per un complesso di ragioni che sono tecnologiche economiche e anche appunto normative la RAI d'altra parte ma non solo essa inizia di conoscere e questo che quello che ci ha detto stamattina il presidente Zaccaria ne è una conferma
Che in questa nuova fase il pregiudizio lo chiamo così perché questo è stato
In passato almeno nei confronti dell'ottica regionale e territoriale dell'assetto televisivo mancano i suoi presupposti e può essere quindi superato
Vedremo come e con quale gradualità e profondità
Che peraltro come dicevo prima non potrà essere indipendente dall'assetto istituzionale del paese è importante aprire un percorso mi pare che oggi si apre un percorso in questi e anche devo dire
Nei mesi passati insomma si è aperto un percorso
Ed è importante riconoscere che è avvenuto il momento di ripensare le funzioni proprie del servizio pubblico e che tra queste l'informazione e la cultura locale non possono più essere sacrificati grazie
Darei la parola Francesco Pinocchio dalla Federazione nazionale della stampa
Io innanzitutto un dovere al quale adempiere ed è quello di porgere agli organizzatori di questa manifestazione le scuse il saluto del presidente della Federazione della stampa Lorenzo Del Boca che è impegnato in Brasile al congresso mondiale dei giornalisti che quindi non è potuto essere qui presente oggi
Bocca mi ha pregato di rivolgere alcune parole e che io faccio per suo conto e poi se permettete o aggiunge lo delle osservazioni per conto della Associazione della Stampa sarda che rappresento
La RAI dice per la RAI dice Del Boca questo momento cruciale nel quale si profilano importanti cambiamenti che impongono di ripensare la natura il ruolo del servizio pubblico
Il progetto di rete senza pubblicità con tutte le incognite che esso comporta
Costituisce certo per l'azienda una novità assoluta che imporrà uno sforzo ivi attive produttivo del tutto nuovo e che richiede una riflessione nuova sulla RAI nel suo complesso
Sulla sua programmazione sulla sua presenza territoriale
Questa riflessione secondo noi non può essere limitata ai vertici aziendali proprio perché la RAI è chiamata servì a fornire un servizio pubblico
Ma deve coinvolgere le istituzioni locali come si è correttamente deciso di fare a Cagliari e anche le forze sociali e le organizzazioni sindacali di tutti i lavoratori dell'azienda
Il mondo dell'informazione interessato in modo particolare agli sviluppi di questo progetto che direttamente o indirettamente coinvolgerà l'intero sistema mediatico italiano
La Federazione della stampa non intende sottrarsi al confronto che di fatto si è già aperto e che ne sono certo proseguirà nei prossimi mesi quest'sin qui il presidente della Federazione del Boca per quanto riguarda l'associazione della stampa sarda
Essa guarda con grandissimo interesse alla progetto della nuova RAI tre per le potenzialità che esso potrà liberare anche a livello regionale in termini di informazione e di produzione
Quel Radio Sardegna forse la prima radio libera italiana
E in quell'esperienza visti i tempi la parola libera aveva proprio il suo significato originali
Ed è interessante ancora oggi guardare a quell'esperienza le prime trasmissioni infatti furono di servizio come si direbbe oggi
E miravano a mettere in collegamento i militari rimasti in una Sardegna assolutamente isolata dopo l'armistizio con le famiglie sul continente quindi un'esigenza reale della popolazione
Poi la radio crebbe e vennero la musica il teatro con le commedie in lingua sarda che ottenevano audience davvero straordinarie per quei tempi
Le conversazioni culturali l'informazione per molti anni anche dopo la completa integrazione nella RAI restarono in Sardegna ampi spazi di programmazione autonoma e insuccesso rimase costante
La nascita della terza reti tv accese nuove speranze sì penso di poter riprodurre il modello che aveva reso importante Radio Sardegna
E successo rimase costa
Però per la terza rete tv le risorse non erano sufficienti a garantire le produzioni televisive di qualità in grado anche di stare sul mercato
Resta comunque di quella riforma intanto la felice intuizione della territorialità non solo formale ma strutturale dell'organizzazione aziendale della RAI
Ma resta anche la grande realtà dell'informazione televisiva regionale che è andata ad aggiungersi a quella già consolidata dell'informazione radiofonica
Un'esperienza che negli anni è andata rafforzando sui accentuando il suo ruolo e oggi grazie anche alle rinnovate energie che la redazione ha saputo mettere in campo ed in presenza di un pluralismo sempre più minacciato dal conflitto di interessi
Che deriva dall'impegno diretto in politica del maggiore editore sardo il servizio pubblico in Sardegna e divenuto davvero un punto di riferimento e di garanzia
Tuttavia la nascita della nuova RAI tre apre scenari nuovi all'interno dei quali è necessario ridare nuovo slancio al ruolo del servizio pubblico secondo il sindacato dei giornalisti non solo come elemento di promozione di cultura d'informazione a livello locale
Ma anche per l'unicità della sua struttura della struttura RAI che consente l'annullamento della distanza storica tra centro e periferia il presidente sedici lo ha definito un sistema di estraneità che le regioni periferiche finiscono per subire
E dunque oggi nei quotidiani regionali nelle televisioni e le radio locali hanno la possibilità e in netto privati non ne ricaverebbero probabilmente sufficiente tornaconto commerciale
Trasmettere quindi far conoscere oltre i confini regionali le problematiche sociali ed economiche i fermenti le elaborazioni culturali le forme espressive originali delle quali le nostre regioni sono davvero ricche
Sola Raja questa opportunità non coglierla tra verso il potenziamento delle strutture esistenti sarebbe noi crediamo una coesione sprecata
Esista in Sardegna con altre Regioni una grande sensibilità torno ai problemi delle specificità culturali che però rischiano di stare a livello di sterile enunciazione se non trovano audience reale nel Paese
E come ha detto Morrione anche oltre i confini nazionale se non divengano patrimonio comune di tutti gli italiani
Esistono risorse professionali in azienda che attendono solo di essere intercettate
Il il problema del reperimento delle risorse economiche che pure esiste e che deve essere trasparente non può non tenere conto di questi elementi
Che divengono strategici per un sistema di sviluppo a velocità unica
Ci attendiamo insomma una riforma vera che sia in grado di imprimere una nuova accelerazione al ruolo del servizio pubblico per dare questa definizione un contenuto sempre riconoscibile per tutti
Grazie parola il collega Giancarlo virgola per il gruppo del partito democratico alla sinistra
Viene la scena non può essere teatralmente divertente
Ma tutti noi siamo coscienti di vivere un momento storico
Affascinante nuovo il mondo la costruzione dell'Europa non è più soltanto un'enunciazione rischia il fantasma rischia di diventare concreto
Il tema dell'informazione il tema dell'informazione e della RAI
E appare oggi centrale anche in questa prospettiva
Sono due in chi crede che la che la globalizzazione dei processi non significhi mortificazione del locale dà la dimensione locale
Ma significhi la posa la visita di una nuova dialettica fra locale e globale
Le il Consiglio regionale di questa regione tutta la regione Sardegna di è fortemente interessata
A al discorso che è stato fatto oggi dal presidente della RAI e ancora di più io credo siamo tutti no interessati
A un momento specifico di discussione sulla situazione dell'informazione radiotelevisiva in quest'isola
Che non significa come di una chiusura localistica o provinciale ma significa mettere il problema con i piedi per terra partire da una realtà data
Dalla sua come dire
Capacità di parlare al resto del Paese per affrontare nel concreto ed è ritrovare nel concreto risposte vedete cari colleghi la Sardegna e davvero un caso nazionale dal punto di vista dell'informazione
Perché si assommano in questa terra un una serie di problemi
Che non sono soltanto sardi ma sono di come dire di una dimensione nazionale ed europea
Esistere esempio ne abbiamo parlato e abbiamo parlato molto oggi del duopolio nazionale esisto prova di trust anche a livello regionale esistono in questi Isa diciamo delle limitazioni del pluralismo dell'informazione
E come dire rendono difficile vedere nell'informazione sardo una palestra democratica e dunque io invito tutti a riflettere sull'esigenza che anche nella nostra isola come avviene in Inghilterra in Gran Bretagna dopo il broadcasting Act come avviene negli Stati Uniti si possa pensare a delle norme antitrust anche in sede locale
Invito tutti noi diciamo a riflettere come la questione del conflitto di interessi che ha avuto come una fu un forte peso a livello nazionale anche se il Parlamento non ancora normato la questione
Sia nella città di Cagliari particolarmente delicata nel momento in cui il proprietario
Dei maggiori mezzi d'informazione in un intreccio diciamo fra informazione televisiva e carta stampata si candida anche al ruolo di sindaco ecco invito tutti noi a riflettere su come questi temi di democrazia
Siano sì locali ma abbiamo una loro dimensione che parla al Paese e dunque importante che anche l'azienda pubblica la RAI si ponga il problema
Di parlare di di come dire vara il federalismo ha ragione Giulietti mi siamo una forzatura ma di porsi verso una dimensione federale
Però anche questo non può rimanere un'enunciazione di principio deve divenire un fatto concreto
Lo diceva poco fa il Presidente
Non si può parlare di Rai federale se non si pensa a strutture di produzione
Vedete mi sembra che la lo accennava il collega Francesco Francesco dico che non Federazione della stampa
La Sardegna ha ha avuto qualche decennio fa nella radio un grande strumento di produzione una grande palestra per gli intellettuali gli artisti di quest'isola
Che attraverso la radio e dalla RAI che hanno costruito dei percorsi culturali intellettuali e artistici delle anno fa di cui parlare al mondo
Ora noi non possiamo pensare a una RAI territorializzata o federale sano pensiamo una RAI che consenta anche alle realtà regionali di parlare al resto del Paese al resto dell'Europa
Io non sto pensando come dire a strutture gigantesche
Ha grandi centri di produzione sto pensando però al fatto che abbiamo l'obbligo di fornire diciamo alle realtà che vogliono dialogare col resto dell'Europa del mondo col mercato con un col mercato dell'economia col mercato e la cultura le possibilità di esprimersi
Quindi analizziamo le situazioni locali guardandole nella loro specificità nella loro anche capacità di i come dire di generalizzare il discorso di approfittare della presenza del ministro Maccanico
Perché lancia una sorta di grido d'allarme in Sardegna esistono moltissime radiologo radio locali non tutte come dire sono radio professionalmente all'avanguardia probabilmente alcune potrebbero anche chiudere in un mercato virtuoso e però voglio dire mi sembra che in un'isola dove già gli spazi di pluralismo sono così stretti sia giusto difenderle
Ebbene alcuni provvedimenti
Alcuni decreti ministeriali a hanno costretto queste radio sull'orlo della chiusura perché alcune frequenze sono state assegnate a Telecom di cui capisco le esigenze ma io chiedo che realtà deboli e bisognosi come di di pluralismo come la Sardegna
Vengano consigliati dal ministero non con uno sguardo assistenziale che non ci interessa ma nel nella nelle loro difficoltà e che i canoni concessori vengano visti per rispetto ai ai ai bacini dalle popolazioni no astrattamente per province ad esempio è che anche la politica di ubicazione dei siti e e l'imminente decreto tenga conto di queste specificità perché altrimenti non sarò non parliamo di federalismo ma come dire
E ignoriamo le realtà locali le quali vanno vissute osservate nelle logiche di mercato nelle lo ma anche nelle logiche del pluralismo e della democrazia
Sostituisco il presidente se avesse la parola Rizzo Nervo
Abbastanza brevemente volevo fare alcune riflessioni breve mente anche perché quella del tempo poi al ministro Dini
Di chiudere questi nostri lavori riflessioni così che mi venivano sentendo i vari intervenuti in questo dibattito
Ora a me sembra che sia necessario soprattutto in un momento in cui si avvia un processo di trasformazione non perdere di vista la concretezza
Nel nostro agire
Allora come direttore Altichiero girato molto in questi due anni l'Italia incontrato consigli regionali presidenti di regione giunte o con il contratto però esponenti sociale Cirillo contatto anche le regioni come entità non istituzionale nei confronti del quale lo dico così senza nessun remora interesse forse maggiore per giornalista nei confronti rispetto alla istanza istituzionale regionale senza nulla togliere al ruolo e l'importanza relativa e continua a vedere questa forte tentazione riemersa
Questa
Attinenti di che attendere qualcosa che secondo me nel breve periodo non vi potrà mai essere cioè una televisione federale
è una tentazione che capisco nel desideri delle comunità locali difficili amori ma Amici miei per date
Le uniche due dodici due esempio diceva Giulietti credo stamattina di televisione federale veramente diserterà l'esistente oggi in Europa
Sono
O quella tedesca
Dieci mila miliardi l'anno di costo
E quindi vorrei capire se il mercato o se la comunità istituzionale ai vari livelli oggi può accollarsi questo costo
O quella spagnola io ho incontrato nei giorni scorsi il mio omologo da televisione spagnola il quale mi diceva che adesso hanno il problema di appena cinque mila miliardi
Di deficit che le regioni e lo Stato di debito che le di debito e le regioni o perché le Regioni dovrebbero dovrebbero ricambiare
Allora probabilmente un progetto
Non di maggiore attenzione nei confronti del territorio
Ma un progetto di maggiore autonomia in senso federale avrebbe soddisfatto più gente di quanta che ne sta soddisfacendo di questo percorso perché secondo me un percorso più che un progetto
Ma sarebbe rimasto un percorso sulla carta
Un percorso non realizzata secondo me dovremmo anche abituare non può un certo tipo di linguaggio che ci viene da un modo o tradizionale io oggi dico vecchio di guardare al problema ho sentito parlare di finestre
Ma quante finestre ci saranno e la la la finestra sempre qualcosa di clandestino
Cioè sì dalla finestra in Finlandia che un un qualcosa che a me non è mai piaciuto neanche quando effettivamente come oggi delle finestre con informazioni regionali
Regionali abbiamo ma la finestra già come concetto di finestra un concetto di ghettizzazione di un tipo di informazione ciò che è stata il regionale sino ad oggi
Detti Zattoni sparsi di palinsesti o residuali ghettizzato per mancanza di risorse raccolse secondo me l'elemento di novità criticabile se volete aggiustabile se volete dicevo un percorso che si sta avviando
Cos'è l'elemento di novità che vi è in questo progetto che oggi il presidente Zaccaria
Al ha illustrato che si crea un soggetto totalmente nuovo
Per quanto riguarda l'informazione voi sapete che era che è stato vissuto con grande dramma questo problema delle due testate ed è stato vissuto dai colleghi del regionale per la loro parte del Nazionale per la loro con grande dramma questo problema dell'unificazione un collega dell'Ansa il trenta aprile quando è stato in viale Mazzini virtuale il progetto che mi chiedeva cosa ne pensi di questa anomalia della testata unica
Francamente subito senza riflettere forse poco diplomaticamente disse ma l'anomalia mi sembravano le due testate
La testata unica mi sembra invece la normalità perché le due testate furono come sapete è un po'non non nacquero per una ragione di Torriana non vorrei prima in un periodo in cui Celletti profetizzava che il pluralismo e la somma di tante parzialità mancava la terza parzialità e fu creata l'alta la testata nazionale della Rete ma perché la testata unica e mi e soffiano soltanto su questo senza occuparmi del resto del rettore significa
Unendo
Una profondissima trasformazione del nostro pensare cosa debba essere
L'informazione in una rete come nuove retta
Dove locale
A livello più basso regionale nazionale ed internazionale
Devono fondersi in un unico stile informativo
Non devono sommarsi in tante finestre che finiscono a concretizzare l'informazione
L'informazione regionale quello che vieta locale poi logicamente la maggiore attenzione si tradurrà con maggiori spazi con maggiori spazi
Dedicati dedicati il territorio ma è la logica editoriale che dovrà cambiare
Dovremo cominciare a leggere il fatto nazionali in chiave regionale e dovremo abituarci a leggere il patto regionale in chiave nazionale
A votare esclusivamente gli spazi regionali senza dargli alcuna ribalta distinte sia a livello nazionale e attraverso il satellite oggi a livello internazionale sarebbe il peggiore errore che si potrebbe pane nei confronti
Belle comunità nelle comunità locali
La mia preoccupazione e sul fatto se ci riusciremo proprio perché si tratta di un prodotto nuovo ed originale
E sicuramente non paragonabile ad altri prodotti che oggi ci sono in Europa e rispetto a questo un'altra cosa vorrei dire perché mi interessa molto
Sono stato
Tra i primi a chiedere in aziende il rapporto col privato locale perché non ho mai ritenuto il privato locale che potesse entrare in concorrenza
Col nostro con l'informazione del servizio pubblico in territori sul terriccio sul sul territorio
Noi abbiamo un dovere come servizio pubblico e nostro dovere quello scusate la la formula è stato detto di accendere una telecamera
So almeno su ognuno dei nostri capoluoghi di provincia avvero una nostra presenza
Noi sappiamo perfettamente che da soli non lo possiamo fare che non abbiamo le risorse per farlo e chiediamo quindi un'alleanza privato che stiamo già che vende che stiamo già perseguendo letizia stiamo già sperimentando in alcune in alcune regioni che vogliamo perché vogliamo perché voglio prescritti l'avrebbe chi diceva le tv private tremano
Ma io non credo che debbono tremare per la nascita del valore tre quelle tv private secondo me il primo gli affideranno e ne gode la bloccante
Ma ne chiuderanno per questa follia del sistema italiano
Che ha visto oltre seicento Tim televisioni private in uno stivale molto stretto il lungo io sono siciliana sbalorditi quando il ministro Vizzini diede centosessantotto concessioni in Sicilia ma chiudono per questo
Se molte chiuderanno io dico viva diagonale resta è meglio che chiudono perché probabilmente nulla hanno inciso in questo Paese chiuderanno per altri motivi ma sicuramente non per la nascita cioè la nascita della della nuova rete
Il problema centrale invece caro Presidente
Saccà ringrazio per ecco rispetto a questo progetto
Che è un progetto di profonda autoriforma del nostro stesso essere nel servizio pubblico e autoriforma dell'azienda che è chiamata a ritrovare innanzitutto le risorse dentro se stesse
La profonda preoccupazione sono le risorse
Sono le risorse e quindi che e quindi oggi c'è bisogno di una forte capacità di recupero delle risorse interne una forte capacità di recupero le forze interne
Che probabilmente non lo so potrà venire dal progetto di divisione disparità azione aziendale e se vogliamo però fare un progetto che funzione
E io mi cammino sulle gambe elegante bisogna dare valore questo questo il vero problema oggi rispetto alla riuscita di un progetto un'altra cosa vuole dire alle regioni
E chiudo credetemi non c'è polemiche voi sapete che io sono stato abbastanza
Ho subito l'accordo con Cinzia che dopo è stata facendo deve dire alla devo dire l'accordo ha funzionato e ricordo che il primo ha deciso che doveva nascere in come al come pro autoproduzione delle regioni ci fu una regione il Piemonte che presentò una cassetta è così intitolata che si trattava di erano stati da poco approvati dei provvedimenti sull'agricoltura e la cassetta si intitolava dico come Cavour
Dico ed il presidente della Regione
Del Piemonte lì noi ci opponemmo alla trasmissione podi portammo dentro come sapete la produzione ora un salto solo il gli appuntamenti istituzionali sul quali
Sicuramente la collaborazione deve essere aperta non abbiate però mai
La tentazione di volermi trasformati in editori
E questa detrazione secondo me c'è ancora ed è forte
E non è un problema di autonomia ma io credo
Che la responsabilità ai titoli editoriale di quello che si va a costruire non può che essere piena da parte dell'editore vero del Progetto e cioè della RAI grazie
Do la parola all'onorevole Giovanni De Murtas
Del Commissione di vigilanza
Lei per fare il punto ventuno ritenuta guadagna il podio io altri due interventi poi chiederei no propri l'intervento di Barbie puoi chiedere professor Zaccaria sentendo fare delle puntualizzazioni replica che cosa
Poi io forse cortesia
Allora il ma tutto questo parole di Murta sono altri due interventi poi presidente Zaccaria prenderà la parola per alcune precisazioni e concluderà
Prego grazie presidente
Io devo dire molto rapidamente
Che condivido la ignoranza dell'onorevole Giulietti quando stamattina diceva non conosco una televisione federalista
Non conosco un modello di televisione federalista ho paura che dietro questa formula se nascondere nulla
Non lo dico tanto per riprendere anche la annotazione circa l'uso delle parole che il presidente Zaccaria faceva all'inizio ma anche per sottolineare qualcosa
Che è sempre il presidente della RAI segnalava a margine del suo intervento cioè in qualche modo
Un riferimento al moltiplicarsi dei sospetti e delle polemiche che hanno segnato la genesi e la lascito del progetto di trasformazione e di RAI tre anche nel corso delle ultime settimane
Forse è un fenomeno che non so se potesse essere evitato qualche dubbio poteva sicuramente essere messo in in preventivo
Però al di là di questo
è anche vero che almeno a prima vista tenuto conto anche perché questo va detto tenuto conto anche della non vastissima passione che l'argomento che qui oggi stiamo discutendo produce a livello intendo di grandi masse fuori dagli eletti ai lavori e negli ambiti istituzionali che a questo genere di intervento sono preposti
Un osservatore esterno potrebbe essere tentato di classificare e archiviare proprio questi scontri queste polemiche sulla riforma del terzo canale come una delle solite manifestazioni dell'iconografia classica allegata alla Rai
Quella che si è ripetuta per tanti anni quella della come dire in qualche modo della
Paura di una pseudo riforma
Per esempio sbilanciata sull'estremizzazioni sulla enfatizzazione di un imprecisato modello di federalismo televisivo
Anche qui ha ragione penso il presidente Zaccaria quando dice il federalismo lasciamo alla Bicamerale che esprimo un parere personale in quell'ambito forse qualche danno lo strappo che facendo ma
Lei non è
In ogni caso lasciamo appunto la Bicamerale Novara valutazione molto sintetica ma voglio dire
In ogni caso ripeto un modello di televisione costruita tutta sui palinsesti regionali territorializzata di fatto marginalizzata
Orientata sulla moltiplicazione degli incarichi o su una estensione strumentali di utile degli apparati con tutti i corollari che cui si aprano quelli a cascata e a geometria variabile per così dire con i giochi sulle nomine e sulle designazioni
Cioè tutta la passione per le nomine dei direttori vicedirettori e quant'altro di cui sempre l'onorevole Giulietti parlava stamattina allora dal punto di vista aziendale e rispetto alla necessità di Resta oggettiva diventi una riforme di una riqualificazione pesante del servizio pubblico avremmo avuto
Se qualcosa di corrispondente a questa visione un po'catastrofica avesse preso piede avremmo avuto una ristrutturazione della rete giocata fuori da un progetto di riorganizzazione complessiva
Avremmo avuto una ristrutturazione della rete come spezzone isolato costruito sulla frammentazione delle delle presente giornalistiche sulla dispersione delle competenze professionali
Una rete ridisegnata ricalcata sulle celebri macro entità territoriali di cui si è parlato sulle aggregazioni delle cosiddette macroregioni che sarebbe stata perdente prendendo questo come modello strutturale di organizzazione appunto della della rete stesa sarebbe stata perdente a parer nostro sotto il profilo aziendali avrebbe compromesso di fatto la struttura della RAI avrebbe compromesso la sua unitarietà avrebbe compromesso il ruolo stesso del servizio pubblico
Non sarà così
Ci viene detto ci viene assicurato dal presidente Zaccaria anche oggi non è questa l'intenzione l'obiettivo del consiglio di amministrazione
Della RAI che punta anziché ad uno spezzettamento ad una riforma che ha
Ad una a a alla necessità di ridisegnare in una società unica e integrata però resta il fatto presidente lo pongo come elemento di riflessione che alcuni degli elementi alcuni dalle alcune delle considerazioni che richiamavo né in maniera un po'dispersiva
Ci sono serviti almeno in parte a leggere
Diciamo alcune linee possibili di evoluzione del progetto di riorganizzazione che è stato avviato con la trasformazione di RAI tre e che in quanto non del tutto precisate è forse ancora non del tutto cogenti
E lasciano dei margini di incertezza allora
Io vorrei riprendere questa discussione perde per introdurre qualche elemento ripeto più preciso nella progetto di cui stiamo parlando per tentare di vedere come saranno scritte quelle righe che lei diceva stamattina mancano
Al progetto stesso
Vorrei rapidamente riprende la discussione da un altro punto di vista solo per verificare se un fondamento reale a determinati dubbi e ad alcune critiche esistenti
Oppure se si tratta di più occupazione appunto infondate
E partire da questo ripeto molto rapidamente ma teniamo fermo per un attimo
Come riferimento di metodo l'approccio istituzionale al problema della riforma della Terza Rete cioè il confronto di alcuni mesi fa presso la Commissione parlamentare di vigilanza dopo la nomina subito con la nomina di questo consiglio di amministrazione
Un confronto che anche per ragioni oggettive non aveva potuto fornire delle indicazioni precisa non esaurienti proprio sul progetto della rete senza pubblicità al quale però tutti già da allora annettevano
Lei stessa nel suo intervento un'importanza fondamentale in prospettiva il ruolo di apripista per un processo che è stato detto cambierà la faccia della razza
Io lascio fuori Repetto
Qualche dettaglio di quella discussione che pure alla luce dei fatti odierni ed evoluzione delle ultime settimane andrebbe ricollocato però in quell'occasione ricordo Presidente lei sostenne appunto che era prematuro parlare di strategia
Per la semplice ragione disse che il Consiglio non aveva ancora avuto il tempo di esprimere delle valutazioni di tipo collegiale che ora evidentemente almeno in parte ci sono
Diversi parlamentari allora posero il problema dei tempi e dei modi con cui l'azienda avrebbe inteso rispettare l'obbligo imposto dal contratto di servizio
A fornire definire una proposta dirette senza pubblicità quella di cui stiamo o discutendo oggi appunto
Tempi e modi di un'operazione che per legge deve essere contestuale simmetrica rispetto al passaggio sul satellite di una rete Mediaset tema che anche oggi è tornato in questa discussione
Ovviamente il dato su cui riflettere non era legato semplicemente al quando
Cioè alla tempistica alla decisione che dovrà essere presa dall'authority e quindi ad una variabile che non dipende esclusivamente dalla responsabilità di questo consiglio di amministrazione
Si trattava piuttosto presidente di situare in una corretta prospettiva politica
L'indicazione che lei stessa adatto
Murina senza ripeto in quel momento di una strategia organica e collegialmente condivisa dal dal consiglio di amministrazione
Lei vicepresidente che disse allora che al treno testualmente
Al treno della riforma dell'emittente senza pubblicità dovevano essere agganciati gli altri treni
Rappresentati dal progetto di organizzazione in divisioni dell'azienda dal progetto territoriale dall'aggiornamento del piano editoriale
Ecco noi continuiamo a sostenere il presidente ancora oggi che tutti gli interventi che partendo dalla nuova RAI tre convergono di fatto in un disegno di generale riorganizzazione della televisione pubblica non possono essere sganciati
Dall'applicazione dalla messa a regime delle norme antitrust
Non solo perché sono di tutta evidenza le ricadute sugli aspetti economici e di mercato sulla pubblicità sulla qualità dell'informazione sugli assetti nel settore della comunicazione
E delle nuove tecnologie non solo per questo che pure sarebbe fondamentale bensì anche e soprattutto penso che lo dobbiamo dire come legislatori e come e le persone che hanno svolgono un ruolo istituzionale in questo momento perché i problemi della democrazia e del pluralismo
Nel sistema televisivo non possono andare a Praga il no non possono andare semplicemente a traino delle leggi di mercato
O dei cosiddetti meccanismi autorevole attori del mercato e della concorrenza i quali poi peraltro qui è già stato detto non ci ritorno nei settori di cui stiamo parlando hanno come dire abbondantemente dimostrato di funzionare meno che altrove è peggio che altrove
Allora esiste una questione di assoluta rilevanza che io capisco
Sia di competenza del Parlamento ma esiste comunque la questione di assoluta rilevanza che attiene all'equilibrio democratico del sistema oggi al rapporto tra pubblico e privato nel sistema dell'informazione della comunicazione
Che non può fare a meno dell'intervento politico legislativo è del controllo pubblico se appena appena abbiamo presente come anche oggi qui è tornato come tema fondamentale della discussione abbiamo presente la portata delle scelte di strategia industriale a livello nazionale e internazionale
Nella convergenza che si è avviata tra telecomunicazioni televisioni informatica che toccano interessi che riguarda un intero Paese
Allora anche sotto questo aspetto complessivamente la formula della televisione federalista mostra l'atto mostra un limite di prospettiva mostra un limite strategico se rimane una formula che non chiarisce gli elementi di equilibrio e i contrappesi
Il rapporto il legame di integrazione che ci deve essere eccome letta il realmente funzione
Io faccio abbandonando l'attimino l'argomento non solo per tornarci solo due accenni a due esempi di attualità che sono già stati
E sono già avvenuti alcuni state citate negli interventi che mi hanno preceduto
Due due fatti
Dei del periodo recentissimo cioè la l'approvazione del disegno di legge tre mila duecentootto con la proroga delle concessioni televisive che scadeva il trenta aprile prima al Senato e quella camera è l'accordo Telecom RAI sulla piattaforma digitale
Piattaforma digitale che non è più come sappiamo o non sarà comunque la tenuta vituperato alla cognata secondo il punto di vista piattaforma digitale unica di cui si è favoleggiato e prendo questi due esempi
Al di là ripeto della valutazione positiva di alcuni aspetti specifici che sono stati dentro questi fatti
Esempi portati da queste due vicende
Il disegno di legge per mila duecentootto come proroga delle concessioni sappiamo che era un atto dovuto che ha consentito al nostro Paese di adeguarsi alle normative comunitarie in materia di
Direttive sugli spot televisivi e sulle quote da destinare alla produzione di audiovisivi sappiamo che era un provvedimento che dentro quel provvedimento sono stati io stralciati dal mille centotrentotto diversi interventi che erano attesi dalla emittenza locale dalle tv locali
Il nuove norme per la trasmissione indiretta per l'utilizzo degli impianti e quant'altro tuttavia e lo stesso discorso può essere fatto per la questione della piattaforma digitale tuttavia queste due vicende che hanno proceduto in Parlamento col la logica
Per usare un'immagine non proprio elegante del carciofo cioè si spoglia si procede magari sotto l'incalzare dei tempi in assenza di una strategia industriale complessiva che deve essere coordinata con i requisiti costituzionali di tutela del servizio pubblico
Dentro una logica di e rapporto del servizio pubblico con i cittadini e con le caratteristiche degli andamenti di democrazia e di pluralismo che al servizio pubblico sono pronti ecco questo modo di procedere se viene mantenuto
Anche nel contesto di cui stiamo parlando anche nel contesto di cui stiamo parlando rischia di produrre danni e di non portare a quella collegamento tra i diversi treni della riforma di cui di cui lei stamattina parlava non solo rischia di aprire alcuni varchi a discorsi i discorsi sulle
Privatizzazioni che si son sentiti lateralmente all'avvio anche no o o contestualmente all'avvio della discussione sulla riforma della pensare per alcuni fatti anche dalla presidente della
Authority all'Authority per le telecomunicazioni che ha parlato mi pare che non ci sta di procedere ad una privatizzazione attraverso forme di azionariato diffuso da introdurre
Nella RAI
Cosa alla quale noi per il gruppo che rappresento siamo l'abbiamo già detto assolutamente contrari ecco allora
Occorre chiarezza su sul complesso della riforma di cui stiamo parlando e sulle prospettive
Una cosa la cui siamo comunque contrari è la formula della riforma sottrazione
Per capirci RAI tre servizio pubblico meno Ryu Monterrey due
Privatizzate o appena fatte alla privatizzazione intendendo ma qui non voglio entrare nel merito in una maniera un po'disinvolta il risultato del referendum sulla privatizzazione della rata
Allora io ricordo anche molto rapidamente e mi avvio a chiudere che la privatizzazione della RAI può procedere oltre che attraverso la modifica degli assetti societari lo ricordava qualcuno che mi ha preceduto anche per omologazione il riduzione al modello televisivo e culturale
Della tv commerciale
A quella commercializzazione di cui prima si parlava indicandola come esempio negativo e come funzione o meglio come disfunzione che non spetta al servizio pubblico e al quale il servizio pubblico non si deve non si deve assolutamente ridurre
Il presidente Zaccaria ha indicato diversi di quelli di argomenti che dovrebbero essere scritti nelle righe mancanti di quel progetto sul quale avremo modo di confrontarci anche in Parlamento
E alcuni sono argomenti e problemi assolutamente ragionevoli
La il problema della rete senza pubblicità e del carico pubblicitario sugli altri due reti la riorganizzazione dell'informazione con l'unificazione del TG tre dei TG regionali il problema della certezza delle risorse ma anche se non capisco male di una pianificazione delle risorse degli investimenti stessi su una scala che sia un tantino più lunga dell'anno come dire
Legato alle alle manovre di bilancio il problema delle sponsorizzazioni come strumento possibile per finanziarie per finanziare certe linee di di programmi alla stessa strutturazione dell'azienda in divisioni con Budget e contabilità autonomi allora
Io penso che questi siano i problemi da mettere in quel contenitore o se vogliamo in quel quadro progettuale ed è stato o definito in una maniera mettiamola così volutamente
Ancora imprecisa ancora da definire
Dico solo che sappiamo dove stiamo partendo perché ancora una volta son d'accordo con lei vuole Giulietti la RAI così com'è non regge perché ragioni insieme economiche culturali e di mercato
Dico anche però Presidente che queste non sono non sono problemi di dettaglio dobbiamo al più presto sapere in che direzione stiamo andando anche nello specifico di questi problemi che fanno la sostanza è la è la struttura della riforma che si vuole avviare per la RAI
Do la parola
L'unico segretario confederazione sindacale sardo
Cui cioè l'ultimo intervento di professor urlando cui come abbiamo qui tu sono le conclusioni
Cercherò di sfruttare bene i miei cinque minuti per dire pochi concetti ringrazio intanto il presidente seri si di avermi invitato perché è un'occasione interessante di un sindacato tutto sardo che all'indizione di stanno in Sardegna per parlare con il mondo e questa è un'occasione per me importante
C'è un detto sardo che dice duetta
E devo menti gestione Asa Shiryu Ghini Sensi
Parla e da come ti esprimi capisco chi sei
Ecco
Io vorrei una certezza dal presidente della RAI anche dal ministro Maccanico questa nuova rette
Parlerà sarà plurilingue riuscirà a parlare finalmente in sardo
Perché dico questo perché noi abbiamo bisogno di una terza re che più che una finestra sul mondo che io son d'accordo con chi mi ha preceduto ha detto finestra sa di getto
E neppure una posizione un angolo visuale un osservatorio ma un'apertura a tutto campo scambio interscambio colloquio col mondo provocazione
Cioè noi siamo abituati come sardi
A voler parlare avere questa ambizione di parlare con gli altri e di capire che il nostro prodotto è interessante
Questa dovrebbe essere una per me è una rette che
Mi piace che
Più articolata territorialmente così una non una droga i tre regionalizzato ma una nuova rette territori dove effettivamente ne approfittiamo per farci conoscere
Cioè non quindi una rete che si rivolge ai sardi ma una rete che ha la possibilità di interscambio di poter portare i nostri prodotti poteri anche vendere come Prodi culturale
Perché di questo abbiamo necessità
Una rete come io lo dico sempre a a quando ho l'occasione di parlare con i giornalisti che ritorni all'inchiesta che cerchi di creare unità
E non unanimismo
Creare le condizioni anche delle collaborazioni fra retti e non sono neppure fra Rai uno Rai due badate
Perché in Sardegna per esempio interessante ne abbiamo almeno tre
Televisioni che sono credo come qualità
Veramente
Sostanziali
Io credo che questa richiesta non si debba perdere ricchezza professionale di per sé strumentazione perché sa anche di invenzione di capacità di ieri di riprendere a lavorare col cervello a a riprendere anche nell'immaginazione
Questo io credo non si debba perdere coi forse sarà il mercato anche culturale che riuscirà anche a dare valore chi è più bravo
Chi è più bravo a produrre pacchetti anche culturali dente scambiarsi
Perché vale stamattina c'era l'ingegner Gavino Sanna cui seduto in mezzo anno
In genere Gavino Sanna è un maestro degli sport io credo che gli spot sulla lotta antincendio ma questo anche che viene dato ultimamente sulle nostre televisione nove sequestri
E come dire produce di più che l'intera trasmissione
Quindi non riesco a capire cosa significò una rette senza pubblicità
Che poi vuol dire che con mille quattrocento miliardi
Forse finiamo come una rete di debiti insomma ecco
Cioè io oggi credo e credo anche che non possiamo dimenticare che cosa è stato un referendum Italia a ci ha fatto capire che la gente matura che sa distinguere anche che cos'è la pubblicità diciamo commerciale assillante da quello che è una pubblicità che serve da quella che la pubblicità messaggio
Io invito quindi a pensarci su questo non sono non credo molto a questo progetto come dire di autarchia che pensa che probabilmente ma nessuno l'ha detto
Che la mancanza di pubblicità da sola fa qualità
Io non ci credo assolutamente invitto gli operatori della comunicazione a mettere in atto tutta la fantasia possibile la capacità intellettuale abbiamo bisogno di cultura abbiamo bisogno di capacità di far muovere il mondo pensando che le nuove generazioni
Forse aspettano questo strumento come capacità di interloquire col mondo
E quindi abbiamo un dovere anche verso il futuro verso i giovani che forse sono quelli che maggiormente ci guardano e maggiormente pretendono da noi
Parola al professor Stefano Rolando direttore generale del consiglio regionale della Lombardia
Sì io ottenuti con un saluto del presidente Morandi nella sua qualità di presidente della conferenza dei presidenti dei comitati regionali purtroppo assente non per sua volontà
E l'apprezzamento che la conferenza
Attribuisce a questa preziosa occasione di riflessione
Che è una tappa di un itinerario
Sul nodo di questa nuova offerta televisiva che si svolge da un certo tempo
Colgo subito l'occasione nel portare il saluto al ministro al presidente Selis al presidente della RAI
Anche per dire che rispetto alcuni interventi che ci sono stati oggi soprattutto nel pomeriggio
Che la consapevolezza e l'ampia maturità di di di ruolo diciamo che il sistema regionale italiano è venuto assumere su questo tema su questo argomento
Ha avuto vari momenti di riscontro
Io credo che l'apertura che il presidente Selis affatto
Civilmente ispirata
A
Proporre una Rete capace di costruire diciamo una rappresentazione dell'Italia di radicamento i una rappresentazione alta dell'Italia dei radical menti
Capace di superare l'obbligo l'ingessatura obbligata che un sistema televisivo che non è più mutato da molto tempo
A nei confronti di prodotti di per sé collocati nella logica virtuale astratta della televisione
Quella che fa i conti con le audience che fa i conti con le misurazioni pubblicitaria e con prodotti largamente di intrattenimento
O di una logica spettacolarizzata dell'informazione che premia su molti aspetti ma tiene in ombra questa richiesta
Di rappresentare i radicamenti che cosa totalmente diversa dall'riproporrà il problema della televisione federale
Che era assente dalle parole del presidente Selis quando
Il Presidente Bracalente
Ricorda
Che le regioni vivono una stagione di preoccupazione di responsabilità per la crescita di competenze che arriva dallo Stato sia pure in una forma duramente negoziale che arriva dall'Europa per inevitabilità che arriva da una da un negoziato col con gli enti territoriali
Che queste regioni siano estranee arte dalla parlare un linguaggio che la televisione può facilmente interpretare mediare un non senso
E toglierli una opportunità di dialogo sui temi che stanno sulle prime pagine dei giornali a cuore nel Paese
Questo non vuol dire che il Presidente Bracalente ha chiesto o ha riproposto il modello di Tele assessore ha proposto l'autoreferenzialità delle regioni nel modello televisivo voglio dire che in questi ultimi mesi
Consigli e giunte regionali hanno fatto su questa rete
Un problema lontano
Dalla
Dall'idea di una rete di consenso
Riferita alle esigenze della politica
Allora due brevi osservazioni ho l'onore di parlare per ultimo e quindi quindi beneficio di alcune riflessioni che sono state fatte e posso tentare un minimo di
Di condensazione
Io mi rendo conto che lì gruppo di il nuovo gruppo dirigente della RAI
Ha rispetto ai suoi predecessori l'handicap di lottare in maniera molto più drammatica con il fattore tempo
Presidente Zaccaria ha inquadrato non solo qui ma anche nella sua azione di questi mesi con con chiarezza
La sinergia tra i provvedimenti e ha dato anche alcune certezze di tempo mi pare che in sede di conferenza stampa si parla di metà giugno come
Già sancisce alquanto è una risposta già in atto
Attenzione che il problema del tempo e della velocità rispetto a tante risposte che riguardano il modello di questa rete è un problema serio stamattina quando Giulietti ha fatto riferimento
A una a un rischio di rottura di fiducia in pezzi Siss significativi del Paese inalare di in
Che esprimano interessi culturali economici abbisogni del paese di essere rappresentato in modo alto autorevole concreto e negoziale rispetto agli interessi di questo Paese parlava di un'Italia che esiste
Parlava di un'Italia per il quale non sono proponibili altri uffici studi sono proponibili solo Dante certezze e tempi attuativi
Presentiamo a Milano fra due o tre giorni un un'indagine sull'opinione i cittadini lombardi rispetto al quadro istituzionale all'istituzione regionale settantacinque
La Lombardia non è non è regione secessionista e Regione
Che è consapevole della sua
Della sua funzione del sistema Paese anzi quando il presidente Zaccaria Milano
Ci fece scudo giocare con la sigla
C'era venuta l'idea che R. ST potesse significare avete sistema paese poi oggi ci ha spiazzato ripropone invece un'altra un'altra sigla è quella e quella ipotesi che resta culturalmente valida è spiazzata da un'altra un'altra difficoltà perché n retti è difficile trovare una cosa che assomigli a rete sistema pavese paese con queste sigle
Beh il settantacinque per cento dei cittadini lombardi
Chiedono all'Istituto regionale una forte negozi alita con lo Stato
Questo non è un dato
Di conflittualità cieca un una lunga maturazione di problemi per i quali oggi
I nodi sono venuti al pettine rispetto a scelte che non riguardano solo il servizio pubblico Donadio televisivo ma tutta la politica delle Utilities
Degli dei servizi pubblici rispetto alla sistema paese il dibattito sulla Malpensa e lì
Per dire con quante vigenza e quanta determinazione il problema si pone questioni che riguardano il modello della rete
Questa rete
Ci aiuterà ad esprimere il il i fattori di integrazione rispetto al problema in atto oggi
Di misurarci con l'integrazione europea
La parola Europa uscita oggi a malapena dal nostro dibattito ma il dato drammatico
Che è emerso nei sondaggi di fine di metà novantasette ripetuto nei sondaggi della fine del novantasette ripetuto nei sondaggi attuali che danno il settantacinque per cento degli italiani
Straordinariamente convinti dell'ingresso del della della dell'attuazione dell'Euro e il dodici per cento degli italiani a malapena consapevoli di che si tratta sono la vera forbice della non con voi il cimento del Paese in una cosa che li riguarda in modo competitivo
Questa forbice non è cambiata stamattina escono i dati della Camera di commercio di Milano il sessantacinque per cento degli imprenditori non sanno il che cosa significherà in concreto l'introduzione di qualcosa che cito solo un dato per quanto riguarda Milano taglierà migliaia di posti nel sistema dell'intermediazione
Obbligando
Obbligando il sistema bancario a fare quel triplo salto mortale che non ha fatto in questi anni a creare servizi a valore aggiunto a creare cultura del di presidio del territorio
Il problema di
Di essere responsabilizzato è un pezzo del problema l'altro problema e quello di essere rappresentato
Il il dato è il e ineludibile perché ragionando sul sistema di integrazione europea francesi spagnoli tedeschi e gli inglesi che hanno la straordinaria fortuna di avere una gigantesca lingua veicolare
Dentro o fuori l'euro se lo sono posti tutti rispetto al sistema televisivo un sistema televisivo che ha avuto missioni di rappresentanza interessi complessi
Rispetto a questi appuntamenti
Secondo questa rete
Introdurrà nel sistema radiotelevisivo italiano una
Variante qualitativa importante sulla cultura del prodotto televisivo
Il convegno di oggi ha visto l'appuntamento di molti amici giornalisti
Che sono una parte essenziale sono forse
Il il nucleo diciamo
Più interessante della territorializzazione della Rai Malalai fatta di migliaia di ore di programmi
è fatta di capacità di essere laboratorio
Sulla
Sui sui grandi temi non necessariamente giornalisti disabili
Non necessariamente riconducibili al problema di fare notizia
Il presidente dell'Istat pochi giorni fa in un dibattito pubblico a Roma diceva perché se io do un dato cerca otto
E vado in televisione
La giornalisti già azione sistema Fassi che il mio interlocutore deve diventare un antagonista
Stiamo parlando di dati Istat lo stiamo parlando di un briccone preso
Con con a commettere a commettere qualche di regolarità
E non è colpa del giornalista se questo modello di antagonismo passa all'interno di quel modello di televisione ci sarà pure uno spazio che fatta salva la necessità di fare un prodotto che viva nell'immaginario collettivo astratto di dell'intrattenimento aiuti i processi di responsabilizzazione di consapevolezza azione di servizio in un modo tra virgolette europeo che faccia sì che il presidente dell'Istat non si sente in imbarazzo perché da un dato certo
Di fronte a un microfono del servizio pubblico
Questa rete farà
Concreti negoziati finanziarie culturali
Con
Un territorio in cui esistano le radici culturali e DC finanziaria del Paese
Per non perché c'è solo il problema di interpretare il territorio perché questa cosa sia il Presidente se lei stamattina sia Roberto Zaccaria Milano
L'hanno detta in maniera nuova c'è il problema anche che il territorio vuole essere nel sistema televisivo a interpretare il paese del mondo
C'è una lettura che il nostro territorio e quello più voluto lo fa con più strumenti vuol fare del mondo
Questa cosa passa attraverso la possibilità di influenzare di incidere di costruire di produrre prodotto
So che questo è un tema all'attenzione strategica
Del presidente della RAI
è un tema che chiede tempi e modi
Un un'ultima questione questa rete sarà il centro il baricentro di quel processo di innovazione tecnologica essenziale per connettere la RAI con il resto del sistema della comunicazione
Scusate se faccio un ultimo riferimento a Milano Milano è capitale di una multimedialità
Che assomiglia molto per tipo di impresa alla multimedialità americana
Impensabile non avvenire un soggetto televisivo che fa sintesi di industrie diverse di comunicazione l'informatica l'editoria l'editoria musicale la la pubblicità
Le telecomunicazioni un pezzo del sistema televisivo deve apparire questa porta
E la deve aprire facendo una sintesi innovativa cui signor ministro sta al problema della piattaforma digitale sta la sorveglianza che il ministero ancora può esercitare su questo ruolo di innovazione nell'industria
Culturale e della comunicazione se non avviene in questa chiave noi rimarremo qui necessariamente colonizzati ultima ultimissima osservazione
Ha detto giustamente il presidente Zaccaria stamattina che c'è un contratto di servizio e c'è una missione di servizio pubblico non sembri a questo punto una cattiveria un'imposizione alla RAI ricordare che questa rete potrebbe anche aiutare straordinariamente a fare servizio pubblico
Scuola lavoro la la televisione francese fa uno straordinario programma di telelavoro da oltre due anni
Tele Ambiente telemedicina stile salute
Tele tutto ciò che aiuta il cittadino a partecipare con dati certi non è una più un problema di laboratorio è un problema di prodotto
Allora c'è la ragionevole ipotesi che una una televisione concepita per interpretare il territorio aiuti anche il cittadino a partecipare
La forbice di quelli settantacinque per cento di italiani che credono entusiasticamente in Euro
E solo per il fatto che in Italia non c'è stato nessun dibattito su Maastricht
Perché l'Italia considerato il PRA i mastri dunque ai politica estera fa sì che solo il dodici per cento degli italiani oggi sappiamo di che si tratta con una televisione di questo tipo in atto questa forbice non ci sarebbe
Grazie
Ci avviamo a concludere
Do la parola adesso il presidente Zaccaria ringraziandolo ancora una volta il ringraziamento anche una scommessa e come diciamo una presso la
Parola sedici prendiamo
Dunque io mi prendo nove minuti perché sono le sedici trentuno
Io non dovrei rispondere se non per
Per cortesia perché il Silenzio potrebbe in qualche modo dare il senso di una
Indifferenza mentre mi pare giusto anche se sinteticamente dare delle risposte naturalmente alcune le dovremmo dare con più tempo
Prima chiamavo il dottor Celli direttore generale della RAI che mi diceva come vale all'incontro
Io ho provato a sintetizzarlo dicendo
Prudente apertura di credito
Non voglio dettare titolo ai giornalisti naturalmente perché ognuno fa il suo mestiere però mi pare di aver colto nelle parole di chi ci ha ospitato anche del presidente della Regione Bracalente un
Presentare geometra cioè nel senso
Dicevo un una prudente apertura di credito non vorrei veramente forzare il senso di questo incontro ma noi siamo consapevoli che abbiamo presentato un progetto
A maglie larghe anzi l'ho definito linee guida
Quindi siamo
Quindi in questa dimensione d'altra parte era difficile far partire e subito premio vagoni ma insomma l'importante il concetto era che mettiamo insieme diverse cose e non potevamo pensare di poter dare risposte esaurienti su tutti i problemi ma un avvio ecco rispetto a quello che ha detto in Commissione parlamentare quando la prima volta si è stati convocati non ho detto che eravamo impreparati a rispondere collegialmente ecco oggi possiamo essere convocati perché non siamo più impreparati a rispondere collegialmente ecco almeno abbiamo una piattaforma che rappresento un denominatore comune del nostro modo di procedere
Devo dire che abbiamo distinto nettamente il discorso relativo al processo istituzionale l'altra parte fin troppo ovvio che sia così con il progetto industriale che riguarda questa questa rete
Questo discorso evidentemente non è detto che debba essere disgiunto ma credo che ciascuno deve fare il suo mestiere e naturalmente noi non vogliamo ecco perché questo l'articolato qualcuno stamattina
Mi pare più chiaramente Roberta rare abbiamo tolto la parola macro regioni non perché rispondo anche al presidente Bracalente quando detto ma in fondo
Non è poi così disastrosa condizione che
Venga in un certo modo ecco dicendo qui compare l'espressione aggregati sovraregionali come dire è un'espressione più soffice per accogliere anche un'evoluzione di questo tipo ma non siamo noi a dovere in qualche modo con un disegno industriale imporre alle regioni una gabbia che potrebbe essere non accettata quindi questo è il senso preciso e naturalmente
Credo che sia abbastanza chiaro che e Rolando ce l'ha fatto diciamo notare ma noi sappiamo bene insomma qual è il tipo di processo che ha coinvolto le Regioni sappiamo bene che le regioni non hanno diciamo l'ambizione di diventare editori noi l'abbiamo in qualche modo detto al anche al Parlamento il ruolo di editore
è il nostro e quello del consiglio d'amministrazione direttore generale gli altri soggetti hanno un ruolo diverso e questo vorrei dire che questo avviene nel rispetto di questi ruoli molto molto chiaro e molto maturo
Credo che quindi con questa impostazione possiamo affrontare
Il discorso relativo a un progetto dirette che ha caratteristiche anche e dirette ad articolazione territoriale questo è è il nostro diciamo linguaggio ed è l'unico possibile sommando insieme
Momenti diversi che sono contenuti nel contratto di servizio io ho detto stamattina contratto di servizio per noi è il punto di riferimento la strada maestra che stiamo percorrendo
E evidentemente il disegno di una nuova rete
Non può prescindere da un disegno di un piano territoriale quindi mettendo insieme queste due cose automaticamente almeno secondo la nostra visione e interpretazione si possono realizzare questi due momenti
Naturalmente
Il progetto a diversi aspetti che lo caratterizzano
Qua quando si parla di rete territoriale poi si fa un riferimento anche ecco non più alle fasce qui qualcuno ha detto ma prima si è parlato di fasce di due ore ciascuna sei ore adesso non se ne parla più no se ne parla in maniera più leggera quando si fa riferimento a una caratteristica dice TGR
E TG tre confluiscono una testata unica la quale assicura la realizzazione di fasce di programmazione a carattere informativo in corrispondenza delle principali scansione della giornata risveglio sosta rientro
E poi qui si parla coi dell'Unione
Ecco ora naturalmente non si non si dice che tipo di dimensione hanno queste fasce proprio perché anche questo effetto della consultazione Ciano dei top attenzione due ore sono un impegno massacrante all'inizio quindi abbiamo indicato un tratteggio più leggero semplicemente perché dobbiamo fare i conti con le risorse quei circa mille quattrocento miliardi dei quali anche qui si è parlato sono non è che sono un costo aggiuntivo lo volevo dire con riferimento al sindacalista che ha parlato
Sono il costo delle strutture che vanno a confluire in questo progetto
Come dire noi pensiamo che questo costo che oggi darà il suo porta per una certa Offerta distante tra lo diversificate e non collegata Possa ottimizzato dare un risultato maggiore
Il discorso che ha fatto Rizzo Nervo sulla testata unica io l'ho accennato questa mattina ma di dallo spessore della dimensione del Progetto cioè sappiamo benissimo che siamo entrati in un progetto che ha dei margini di difficoltà
Non vorrei però che fosse confusa
La linea del tratteggio a maglie larghe o il carattere generale del Progetto con la imprecisione dello stesso cioè qui molto importante che noi ci rendiamo conto che se vogliamo affrontare delle consultazioni
Serie
Quindi non finte
Con dei momenti istituzionali presenti nel nostro Paese a livello nazionale
Regionale locale
E noi come dire non possiamo andare blindati con un progetto chiuso perché se no le consultazioni non hanno senso anche Giulietti quando ha detto
Affrontate il dibattito con il Paese in senso più ampio con le forze creative che ci sono ha colto esattamente lo spirito di una nostra intenzione d'altra parte già avviata non siamo convinti di essere in questo momento il padrone della RAI
Ma sappiamo che facciamo un compito su una missione diciamo pubblica che in qualche modo ci obbliga a questo tipo di di consultazione come dire è un è un oggetto troppo delicato quello che stiamo trattando per pensare di poterlo risolvere con idee personali
Ecco perché io non è che rimpiango il fatto di avere come Pretty presidente Arai idee su questo progetto un po'più prudente rispetto a quelle che avevo come professore
Universitario semplicemente perché ha una responsabilità maggiore e quelle che sono osservazioni obiezioni la collegialità non è mica soltanto un vincolo è anche un elemento di creatività cioè se mi dicono che certe cose con essere ponderato in un certo modo dico ha uno spessore anche l'opinione di tipo diverso dalla mia
Devo dirvi che il progetto di una rete territoriale è un progetto che non è regalato
E che quindi bisogna come dire
Dalle due parti sapere conquistare a Milano
Rampa ricordava che abbiamo ipotizzato anche delle forme di collaborazione nuove con il sistema locale
E dove le istituzioni possono avere un ruolo non essere venti in prima linea ma come soggetti capaci di mettere in in moto meccanismi positività altra parte pulire le le convenzioni non è che sono un'invenzione c'è sono scritte nel contratto di servizio che proprio dice la concessionaria promuove la stipulazione di convenzioni con onere in tutto o in parte a carico degli enti interessati
Come dire dà anche una risposta sul problema censendo il contratto di servizio no
Cioè non si cresce ma qui il problema poi tra l'altro può essere anche secondario al limite perché ci Sedo come spiega bene Rizzo Nervo cioè partito in un certo modo poi il impostazione successiva è stata molto migliorata togliere bisogna anche avere un po'di fantasia sperimentare certi modelli insomma io credo che la cosa che conta è che qui noi dobbiamo andare verso qualcosa di nuovo
E anche la diciamo l'abbinamento Terrestre satellite
Non voglio dire
Che lo facciamo per ritrovare la concorrenza che in fondo su satellite si può andare
Quindi non ci andiamo un pezzettino anche noi però volevo dire che tutto sommato accoglie dei suggerimenti preziosi all'intervento di Morrione quando dice
Attenzione cioè non il satellite non è soltanto un collegamento tecnico cioè non è soltanto un meccanismo di distribuzione cioè assenso se raccordato
Ha un progetto editoriale e quindi un progetto reale di rete terrestre nazionale può in qualche modo raccordarsi a un disegno internazionale globale potremmo dire totale da questo punto di vista io ho riflettuto un po'su come possiamo adattare la RS Pnr ti ho detto regional e in totale network oppure se vuoi mettere reso in francese viene ugualmente con nazionale cioè è un terreno sul quale la fantasia non ha limiti perché si possono usare lingue diverse a proposito delle lingue volevo dire che noi abbiamo messo con riferimento al problema
Delle regioni e sto speciale una dove il la legge Maccanico prevede noi qui non non abbiamo potuto fare un progetto specifico abbiamo messo una norma di salvaguardia
Abbiamo proprio in onore di quella disposizione che d'altra parte ci hanno ricordato anche l'esponente dell'arte speciale ne abbiamo messo norma di salvaguardia come dire
Le regioni e le province autonome non potranno a bere meno di quanto avevano già e comunque noi dobbiamo fare un un progetto che tenga conto anche di questo quindi è una norma per memoria
Quindi in quel discorsi come si parla anche di minoranze linguistiche
Io uso l'espressione lingua che so che è un problema molto
Delicato però voglio dire potrebbe benissimo in quel contesto fa su una riflessione su questo argomento naturalmente
In quel contesto che la legge ci ricorda
Esatto
Volevo chiudere per dire che noi con riferimento al ai privati ho apprezzato molto l'intervento tutto Rebecchini che praticamente ha fatto capire chiaramente che come direbbe il problema del sistema locale non può essere attribuito alla RAI la quale evidentemente a un percorso che la legge in gran parte di gli traccia
Quello che è chiaro e che il termine per l'eliminazione della pubblicità questo voglio dire ormai l'abbiamo chiarito definitivamente sarà stabilito dall'Authority e puramente non sarà stabilito
In corrispondenza del trenta di aprile e neppure forse del primo di gennaio del novantanove
Ma sarà stabilito premente penso più in là sono portato a ritenere comunque nulla impedisce che la RAI si prepari a quella scadenza e si prepara perché evidentemente per non è subire un fatto negativo si prepara con un suo progetto che sarà pronto a recepire l'indicazione che verrà dall'Authority su questo argomento
E noi abbiamo dato a questa rete un obiettivo di ascolto del nove per cento
Che più o meno l'obiettivo che l'attuale Terza Rete quindi da questo punto di vista non dovrebbe danneggiare il sistema locale perché si colloca esattamente nella stessa prospettiva l'obiettivo d'ascolto
Certo l'obiezione potrebbe se fatta ma voi la fatte territoriale
Ma mi pare che da da qui proprio da questa Assise venga fuori una domanda di farla ancor più territoriale quindi se io ecco diciamo accettasse l'impostazione di non farla così andrei viene qui lasciando alcuni soddisfatto
Quindi ecco io credo però che il problema sia stato posto correttamente noi non dobbiamo togliere qualcosa noi dobbiamo aggiungere qualcosa questo è il nostro punto di vista dobbiamo aggiungere qualcosa e aggiungendo qualcosa dobbiamo completare questo progetto anche con i suggerimenti che sono venuti qui la giornata di oggi
Previdenza infine che le nomine di quel tanto si parla
Io credo che debbano essere messe dopo aver definito Progetti fisionomie diciamo quello che esattamente diceva qualcuno qualche intervenuto fisionomia dei dei direttori
E risolto anche il problema relativo alle entrate qui rispondo a una garbata critica che mi ha fatto senatore Semenzato quando ci siamo incontrati un attimo fa prima delle iniziare detto ma in fondo non è chiaro nel vostro progetto la dimensione delle risorse perché sono come dire
Accomunati due momenti diversi ha perfettamente ragione io ho chiesto
Più volte di distinguere il fabbisogno per partire con le risorse precedenti
E l'eventuale fabbisogni per lo sviluppo ma questo vorrei parlarne dopo cioè il discorso lo sviluppo si discuterà perché il contratto di servizio è fatto in maniera tale da tener conto diciamo dell'incremento per lo sviluppo
Il problema attuale e che oggi mancano centoventi miliardi cioè che sono ottanta dal canone autoradio ridotto e quaranta di diciamo dal di carattere finanziario per il ritardato pagamento del canone e c'è il rischio sono un po'a rischio duecentoventi miliardi ci sono ma sono dati attraverso uno strumento che la finanziaria che può suscitare qualche dubbio allora centoventi mancano certamente duecento dieci sono in qualche modo attribuiti in maniera non conforme al sistema precedente ecco alla e di questo che io voglio parlare quindi ho detto più volte non batto cassa
Vorrei partire per un impegnativo disegno di riforma della RAI e di avvio di Novo Progetto
E di avvio della piattaforma digitale quindi con Telecom con le risorse che avevano quelli prima di noi ecco di questo però vorrei dire le modalità non non dipendono da me io vorrei discuterne con il Governo e con chiara responsabilità altra parte il ministro Maccanico al quale cedo la parola ben volentieri
In Consiglio dei ministri quando si pose il problema relativo al TAR autoradio penso di non liberare nessun segreto particolare
Pose proprio il problema delicato della sostituzione di questa entrata che veniva tolta la concessionaria pubblica quindi credo che ci sia una disponibilità e in questo senso il Parlamento ha votato un ordine del giorno
Diciamo a margine del della della relazione Giulietti in Parlamento sul disegno di legge approvato recentemente che impegna il governo il governo lo ha già accettato ad affrontare questo argomento quindi siamo esattamente in sintonia
Il resto dicevo Semenzato il resto e discorso che secondo me andrà trattato eventualmente per lo sviluppo ma secondo me in una fase numero due che per ora non ci appartiene grazie
Parola al ministro Matteoli
Innanzitutto vorrei ringraziare vivamente il presidente Selis per l'invito che mi ha fatto questo di partecipare a questo convegno avendo ascoltato gli interventi di questa sessione pomeridiana devo esprimere anche il rammarico di non aver potuto seguire tutto il dibattito ha fin dall'inizio perché mi sembra che sia stato un dibattito pacato costruttivo piena di suggerimenti piena viene
Noi la questione della Rete senza pubblicità come e voi sapete è stata una soluzione trovata nel corso della discussione vera di quella che è poi diventata legge duecento quarantanove
Alla quale siamo potrebbero pervenuti dopo un un lungo travaglio la
Posizione originaria era quella della cosiddetta rete federale ed era nato
Era nata nel corso della scorsa legislatura cioè ecco quando si era affrontato il tema della revisione del sistema televisivo delle telecomunicazioni
Ho l'impressione che in questo campo in un certo senso è bene procedere con me
Concerti tempi cioè di non precipitare le soluzioni perché mi pare che proprio a questa soluzione della prete senza pubblicità sia stata senza dubbio una soluzione più uomo meditata più giusta rispetto a quella che originariamente si era profilato
Fare in questo campo norme legislative e non normativa in questo campo è un po'come arredare le case meglio arredarle poco alla volta anziché anziché fare tutto insieme tutto all'improvviso
Noi abbiamo siamo arrivati a questa a questa decisione di una rete senza pubblicità anche per creare una sorta di sì in mattina nel quadro dell'assicurazione della pluralismo rispetto alla Rete egli dispetti a sette destinata ad andare ad andare sul su satellite
Però in questo modo noi abbiamo nell'ottocentoquarantanove posto un un punto fermo della riforma del sistema della raid non solo radiotelevisivo complessiva ma del servizio pubblico televisivo
è un punto fermo che naturalmente non esaurisce il problema perché il problema è ancora aperto
Quello della riforma complessiva della RAI che come sapete è all'interno del disegno di legge mille centotrentotto che io spero possa essere ripreso al più presto nella competente commissione del Senato
Come ci siamo arrivati a questa questa idea del della rete senza pubblicità
Le ragioni sono state direi non solo politiche ma in certo senso anche tecniche
E una rete o organizzata come complesso di realtà territoriali
Avrebbe necessari mentre finito per sovrapporsi o sostituirsi al sistema dell'emittenza locale
Che invece è uno degli elementi caratterizzanti del nostro sistema della comunicazione
Quindi mi pare che sotto questo aspetto le emittenti locali possono darci atto di avere maturato una decisione che certamente ha evitato questa questa sovrapposizione questa o over l'appeal system che si sarebbe creato ne se avessimo perseguito su quella strada
Naturalmente questo non non è esclude anzi da una prospettiva diversa alla problema delle caratterizzazione territoriale delle rete senza pubblicità io direi che se la rete senza pubblicità deve essere come dire la leva il fulcro della
Della nuova concezione del servizio pubblico
La
Caratterizzazione territoriale diventa in un Paese come l'Italia diventano elemento fondamentale
Diventa un elemento fondamentale
E non si tratta soprattutto di dico valorizzare l'informazione la cultura
Locale
Si tratta di qualche cosa di più cioè di
Di dare attuazione a uno dei criteri direttivi della riforma legislativa e cioè che è quella di coniugare
Coniugare
Le esigenze della globalizzazione con quelle della localizzazione è stato dai sociologi è stato coniato un un nuovo motto localismi localismo
Il problema è fare sì che le varie specificità delle singole aree delle singole regioni
Siano in grado di essere conosciute di essere diventare
Di entrare nel mondo della globalizzazione
Questo è il vero problema
Cioè non è
Più questione di così di dare spazio alle in realtà regionali nell'ambito regionale e fare in modo che le specificità culturale quella ricchezza culturale che il paese ha quella specificità che hanno le varie regioni regge la Sardegna ne avrebbe tante
Possa essere portato alto il livello di conoscenza generale e possa essere o non essere un elementi costitutivi della nuova concezione del servizio
Qui e in Sardegna è importante ricordare che un parere un partì con una particolare importanza nell'assetto della Rete senza precisa dovranno avere le regioni a statuto speciale e le province autonome lo ha ricordato in
Nel suo intervenuti ma intervento del presidente Zaccaria
Ricordo che quell'esigenza di tener conto delle istanze lo statistiche ancora più forti
Quanto anche quanto previsto nel comma nove dell'articolo tre della legge duecentoquarantanove circa la definizione di appositi soluzioni nel piano per la rete senza pubblicità
Relativamente ad alcune regioni e alle province autonome non può non essere esteso ovviamente anche alla Sardegna
Allo stesso modo nella regione di confine allo stesso modo che nelle regioni di confine in Sardegna c'è un problema
Di tutela delle minoranze linguistiche che hanno anche un una forte identità cultura
Io ho in questo momento non è che possa pronunciarmi sulle linee guida del
Del piano
Della rete senza pubblicità della RAI come voi sapete la procedura prevede che poi una volta predisposto il piano del Pantanal autorità e poi al ministero delle comunicazioni
Quindi sarà in quella sede che noi però io credo che non commette nulla di scorretto se dico che quello che ho potuto vedere mi convince mi convince molto mi convince
E Dante senta ben descritto la situazione delle altre realtà di servizio pubblico europeo organizzato su basi territoriale portandole a base per definire un'ipotesi di organizzazione della terza rete
Che tenesse conto da un lato della realtà italiana e come effetto si caratterizza per la presenza di una forte emittenza locale
E di una mette Henze nazionali privata che non ha paragoni in Europa dall'altra e delle esigenze territoriali nelle opere varie articolazioni macro regionali regionali cittadine
Quello che mi pare particolarmente apprezzabile
In questa queste linee di piano che ne di piano che giustamente dovranno essere completato e poi con un piano di riorganizzazione dell'azienda ecco uno
Con un piano apposito di un programma di sviluppo triennale del presenze decentrate delle regioni quindi mi pare certo che è un è un complesso di adempimenti previsti dal dal contratto di programma che veramente a hanno o diciamo fanno corpo come diceva
Quello che è particolarmente importante una scelta felice
Che caratterizzerà Sezze da prima una linea editoriale particolarmente orientata all'innovazione
Concentrando sulla divisione che dovrà gestire l'anche le reti digitali di servizio pubblico RAI Educational e RAI International io trovo che questa è una scelta molto felice
E il tema dell'innovazione è stato uno degli obiettivi dell'azione del governo nella riforma del sistema delle comunicazioni
Per quanto riguarda la RAI il ministero con il nuovo contratto di servizio ha chiesto all'azienda di diventare protagonista nella costruzione della futura società dell'informazione
Che la rete senza pubblicità concorre a questa prospettiva non può che essere valutato positivamente
Questo deve significare anche che la RAI diventi uno dei principali promotori dello sviluppo delle nuove attività della comunicazione a livello territoriale qui de giusto quello che diceva Stefano Rolando
Che il dato che esistono queste realtà multimediali nuovi laddove la convergenza delle tecnologie informatiche e di telecomunicazione Di Martino idealità si manifestano di più e quelle sono fonti di alimentazione direi della Rete della rete senza pubblicità
La questione in altri temi non è solo quello della informazione locale in relazione a quella nazionale ma soprattutto quella dello sviluppo dei nuovi prodotti della comunicazione con caratteriste conclude culturali proprie del territorio da cui essi hanno origine
E già possibile valorizzare i processi produttivi locali sulle reti globali
Per organizzare la rete senza pubblicità sono possibili diverse soluzioni
La valutazione definitiva sarà fatta alla fine ma un fatto eccetto che è necessario definire questa Rete tenendo insieme la missione territoriale con quella della innovazione tecnologica
Anzi una delle ragioni per la sopravvivenza del servizio pubblico dovrebbe essere proprio quella di sviluppare tutti quei servizi resi impossibili dalla innovazione tecnologica
Ecco sotto questo aspetto il governo
Si sta preoccupando di
Fare un programma un piano che si possa definire il piano della società dell'informazione doveva riconoscere che su questo piano
Siamo su questo terreno siamo in forte ritardo in forte ritardo non solo noi in Italia ma direi in Europa se voi pensate che il
Libro verde sulla convergenza solo di pochi mesi fa
Da parte dell'Unione europea io ritengo che anche l'Unione europea in un certo senso su questo terreno sia un po'in ritardo
Però è sereno che hanno su quale noi dobbiamo misurarci
E la RAI dovrà essere protagonista di questo
Di questo mutazione
Questo convegno dimostra quanto sia opportuno che la proposta che piene d'andare al consiglio d'amministrazione della RAI si è arricchita anche dall'opinione delle Regioni delle Province autonome in un confronto costruttivo
E questo metodo che noi non dobbiamo mai abbandonare dobbiamo aver sempre presente questo confronto permanente e questo un campo nel quale le innovazioni sono talmente rapite talmente continue che secondo me un confronto continuo è indispensabile e necessario
Per quanto riguarda il governo esso si sente impegnato a portare a termine al più presto la prova azione anche della lei del disegno di legge mille centotrentotto
Il disegno di legge mille centotrentotto per un verso completa
L'aria riforma della RAI
E quelle obbligo previsto a Coni da dal contratto di servizio cioè che aveva che dalla RAI lo compito di predisporre una riorganizzazione aziendale può essere di estremo aiuto ha comprato compiere quest'ultimo passo
Quest'ultimo passo della riforma della RAI
Perché l'articolo mille nella formulazione ultimare articolabile cedere della l'articolo mila la mille centotrentotto che riguarda la RAI
Da un un grande spazio alla capacità di autorganizzazione della RAI questo euro in questo senso il governo accolto un suggerimento che mi pare fu proprio del del senatore Semenzato
Quindi quella sarà una prova importante per il governo e per il Parlamento
Noi abbiamo proceduto recentemente anche l'approvazione alla a proporla proposte all'approvazione da parte del Parlamento teller disegno di legge che ha prorogato i termini per il piano delle frequenze è stata indispensabile perché e l'autorità ha visto la villa Luce nove mesi più tardi delle del previsto e questo atto l'ha spostato in avanti in avanti interni ma abbiamo profittato di questa necessità di procedere ad una proroga per inserire due norme che erano contenute nella mille centotrentotto uno che forse non fa piacere
Presidente presidente Zaccaria e che riguarda le quote di produzione
E l'altra Succi spot televisivi
Voglio dire questo perché si tratta di uno sorta una sorta di work in progress di un lavoro che noi stiamo facendo al conte nasce che però ripeto comporta una consultazione continua a una riflessione continua ed un aggiornamento continuo in relazione a tutte le novità che ci sono nel mondo della multimedialità e delle telecomunicazioni
L'abbiamo ispirato la nostra legislazione alla concetto fondamentale della convergenza
Tecnologica fra informatica telecomunicazioni che
Multimedialità le televisioni
Questa è secondo voi la via giusta Talia che ma essa conta era estremamente oneroso se noi vogliamo fare in modo che la legislazione primaria ed anche nell'accezione secondarie che adesso era affidata al all'autorità possono seguire questo
Sviluppo così grazie
Per concludere
Io credo che
La
Rete senza pubblicità veramente ci darà se lo indovini Remo la via giusta ci darà un senso nuovo del servizio pubblico
Creerà qualche cosa di nuovo nel nostro Paese sarà un elemento di crescita importante sia
Per il Paese nel suo complesso per il sistema Paese sia per le varie articolazioni locali e regionali che abbiamo e di cui nostro paese così
Anche per la rete da Riccione
Che ci ospita
In questo momento io credo che si potrà aprire una fase veramente nuove
Un accenno vorrei fare a quello che diceva prima il presidente Bracalente non c'è dubbio noi siamo in una fase nella quale
è in corso una trasformazione profonda della forma di Stato
Questa è la somma azione profonda della forma di Stato non può non avere una sua influenza
Necessariamente sui sistemi di comunicazione criteri
E qui sarà una la ricchissima possibilità per le televisioni locali per mettere in tre pezzi di comunicazione di massa locali anche per per la stampa locale che destinata cresce
Perché i cittadini sapranno dove direi potere decisionale sapranno la saranno puntate le attenzioni dei cittadini e quindi noi siamo alla vigilia di importanti modifiche per tanti mutazioni che io credo se continueremo a seguire questo metodo del confronto continuo della della di questa dialettica permanente io credo che noi riusciremo a rinnovare il nostro Paese portarlo
All'altezza che merita nell'ambito della Unione europea grazie
Consentite solo un minuto non per fare delle conclusioni perché abbiamo vettura stamattina che questo è un momento di un processo più ampio e quindi di una riflessione di un confronto ma invece per ribadire i ringraziamenti sinceri a tutti gli intervenuti al ministro che conclude così prestigiosa mente questo nostro incontro al presente Zaccaria per la disponibilità a tutti voi
Un nel concludere due brevissime considerazioni appunto non sono delle conclusioni ma Presidente USA che via diceva la sintesi che ne traggo dalla giornata di oggi e che ci sia una prudente apertura di credito anzi poco fa mi segnalava con una consulenza bene benevola che l'articolo tre e non lo ricordavo sinceramente comma nove prevede una qualche forma di intesa delle Regioni sul progetto
Io sottolineavo che più che i cavilli o comunque il gli agganci giuridici che sfrutteremo proprio perché sono la consulenza andrebbe puntando a vedere l'arresto io non lo volevo dire ma insomma
Siccome non ci sente nessuno quindi l'Unicem più però che l'aspetto giuridico
Noi vorremmo valorizzare l'aspetto politico la disponibilità la scommessa la sfida che voi avrete lanciato che noi i lanciamo
E oltre che una prudente apertura di credito dicevo al presidente la nostra vuole essere per essere più molto schietti quasi un'offerta di alleanza non genica però sui contenuti e ancora di più
La dichiarazione di disponibilità e di volontà al confronto la progettazione e la verifica comune in questo quadro la difficoltà che le Regioni attraversano perché siamo in una fase di transizione ricordava anche il ministro ora potrebbe essere un ulteriore elemento di rischio un ulteriore elemento di stimolo per la scommessa stamattina
Nel dicevamo la RAI scommetteva su questa nuova fisionomia sì dunque delle regioni e non solo ancora elementi di uno Stato federale ma che potrebbero diventarlo
Scommettere su questa nostra disponibilità accolga la nostra offerta di alleanza
Lo diciamo per dire che apprezzando le Huppertz dell'ellenismo
Il segnale che intanto il convegno di oggi vorrà presentare di linee-guida vogliono rappresentare vorremmo però che a questo segnale facessero seguito
Non sono forme d'intesa ma forme di concreta a collaborazione confronto e progettazione allora in questo quadro gli obiettivi
Ci convincono noi siamo del parere che bisogna non solo salvaguardare Mary lanciare perché certi versi il servizio pubblico che non debba essere devastante nel mio cuore nelle realtà locali il primo le emittenti
Locale lo abbiamo detto hanno sono un serbatoio diritti è una ricchezza professionale e culturale
è di vitalità anche democratica delle realtà locali il servizio pubblico però deve non solo riconfermare le raggio uniche che su cui si fonda ma a rilanciare riscoprire un'altra frontiera di nuove ragioni il fatto che deve essere l'occasione per esaltare il locale il paese non è solamente un centrali sistema centrale virtuale il PAI mese dei palazzi del Palio al potere e un sistema di trama e ordito che il locale rappresenta e che sono la vitalità la varietà e la forza di questo Paese allora la nuova rete verde rilanciare questa qualità del Paese deve fondare su questa qualità del Paese nuove forme di integrazione in equilibrio il rischio dicevamo anche stamattina e che il Paese diventi stanno se stesso se non saprà comunicare
E i momenti della comunicazione sono i momenti e gli strumenti della mediazione che la RAI e non solo la RAI le grandi emittenti errate
Come noi sappiamo che ci sono resistenze al cambiamento resistenze rappresentato da forze politiche un in maggioranza opposizione da strutture burocratiche interni ed esterni alla RAI per questa l'offerta di collaborazione
Centrale la riforma passa attraverso la valorizzazione delle risorse che sono professionale e culturale che sono in primo luogo dentro la RAI passa attraverso però la valorizzazione delle risorse connesse al quale va il criterio di responsabilità anche di responsabilità nella gestione nei risultati all'interno della RAI nella frontiera dell'innovazione questo
Comporta il delle politiche a cui il ministro faccio riferimento i chiamando l'esigenza che il mille centotrentotto venga ripreso
In Senato
E passano attraverso la consapevolezza che tutti e RAI governo
Istituzioni e Autonomie locali abbiamo che la competizione non si conclude nel sistema Paese ma nel sistema globale Pianetta e questa competizione avrà una ripercussione profonda e forte non solo sul nostro sistema
è il processo di sviluppo e prospettive di sviluppo ma anche sulla nostra qualità della vita la qualità della democrazia per questo siamo tutti quanti impegnati e in questo senso
Vi ringrazio ancora consentiti un ultimo ringraziamento alla sede locale dalla RAI non solo per la collaborazione ma anche per la disponibilità a riflettere su questi temi grazie buonasera
Grazie
Io