"L'economia fra localismi e globalizzazione" organizzato dal Partito Popolare Italiano di Forlì presso la Camera di Commercio di Forlì

Poi subito anche noi dobbiamo recuperare
Qualche minuto di ritardo ringrazio tutti voi naturalmente per essere presenti detto di coloro che hanno accettato l'invito dei partiti popolari da Roma e deve meglio di essere di essere presenti oggi come relatori come interventori questo dibattito abbiamo già quasi tutti quelli che devono eterea lordo dibattito Del Grosso ottanta promette sarai relatore il produttore di queste iniziativa il la prorettore professor Varney del dell'università di Bologna il vicepresidente la Giunta regionale professore Emilio Sabattini vado avanti redazioni Sergio D'Antoni ha che qui vicino a me che tutti ben conoscete Carlo Callieri Callieri che ha già rilasciato e la presidente Guzzetti ricaricò che è in arrivo a sua volta credo di avere già idolo di coloro che dovranno interverrò solo fatto me ne scuso Tariko gallerie qui lo ringraziamo molto per essere presenti assieme al secolo Antonio
Iniziano immediatamente il erede diciamo di questa prima parte del pomeriggio sono affidate a Pietro Caruso della del Corriere sarà lui che guiderà il dibattito intanto diamo donne subito la parola terrà l'introduzione al segretario provinciale sedusse la del
Buonasera a tutti
Globalizzazione è un termine sempre più ricorrenti nelle discussione il e nelle tavole del ponte di cui si tratta di nuovi dei nuovi assetti delle nuove frontiere dell'economia mondiale in un contesto socio economico quale quello attuale in cui sono caduti i muri storici e confini tradizionali in cui l'inarrestabile progresso tecnologico e la crescente influenza dei mezzi di comunicazione hanno trasformato il mondo in una sorta di villaggio globale la globalizzazione è ormai diventato la parola d'ordine per chiunque proteso verso il futuro intende progredire non fermarsi guardare in avanti adesso si riconoscono diversi significati a volte non privi di un lavoro interno è pronto contraddittorietà ad esse si leggono nel medesimo tempo speranze e timori la riflessione che Partito Popolare di Forlì-Cesena Ravenna e Rimini congiuntamente agli organi regionali del partito popolare intende avviare anche proporre con il convegno odierno
Punta a fare luce sia pure parzialmente sull'impatto che la globalizzazione a e sempre di più avrà sul mercato mondiale alle soglie del Duemila
Tentando di comprendere come tutto ciò posso coesistere e si possono coniugare con la dimensione fondamentale del localismo che ipoteticamente viviamo
L'economia attuale si sviluppa pervenuti attraverso relazioni e scambi in molteplici direzioni Co connessioni visibile invisibili in cui la dimensione localistica risulta parte integrante dei processi di globalizzazione
Non può sfuggire gli operatori economici e agli osservatori politico sociali la crucialità di una domanda che investe in termini concreti sia il presente ci il prossimo futuro
Quale prospettiva avrà nell'ambito del processo di blu di globalizzazione sistema delle piccole e medie imprese che ha determinato lo sviluppo e successo dalla nostra economia
In Orizzonti di crescente apertura ed interdipendenza dei mercati dei diversi Paesi il modello della piccola e media industria è compatibile ed è ulteriormente sviluppabile e se lo è a quali condizioni
La globalizzazione prefigura scenari inediti rispetto a quelle che sin qui hanno caratterizzato la nostra civiltà
Scenari in cui i trasferimenti di tecnologie e lo sviluppo dei mercati finanziari incideranno sempre più sempre più marcatamente sulle sulle differenze culturali e di Paesi e continenti riproponendo con forza l'esigenza l'esigenza fondamentale di far coesistere benessere economico coesione sociale e libertà politica
Ed è proprio in ragione di queste domande che c'erano dietro di sé grandi preoccupazioni ma anche grandi speranze che ha un significato ed ha un significato il convegno di oggi la riflessione che si intende promuovere
Non vi è dubbio infatti che la politica è fortemente sollecitata da queste domande da queste nuove prospettive che si dischiude no
Non vi è dubbio che le istituzioni sono chiamate a governare indirizzare e sostenere processi di crescita
Non solo per assicurare le condizioni che garantiscono lo sviluppo in termini meramente materiali ma anche per favorire la libertà di sviluppo del pensiero che da sempre causa il motore della creatività ed è la capacità dello spirito imprenditoriale
Globalizzazione è termine che si richiama vincoli e scende capacità di competere di innovare capacità ancora di rendere più più flessibile più efficienti e tutti i soggetti presenti e operanti sul mercato
Facendo tuttavia i conti con le esigenze dei vari componenti dalla società civile
Famiglie associazioni singole persone comunità locali impresa
Proprio nella necessità di contemperare le diverse esigenze di consigliare diversi differenti differenti scenari apparentemente in contraddizione che sta alla complessità della situazione attuale
Complessità che all'origine del convegno di oggi
In occasione del quale abbiamo chiesto ad interlocutore autorevole dalla vita del nostro Paese studiosi economisti politici imprenditori e sindacalisti banchieri di riflettere con noi e per noi dalla Commissione profondo di poter contribuire alla nascita di una nuova impegnativa stagione del localismo
In cui le regioni ed è successo delle imprese locali si confrontano senza paura e con implicazioni indotte dai processi di mondializzazione dell'economia
L'interazione economica su scale sempre più vaste non preclude spazi e ambiti di sviluppo locale purché questa dimensione sia sempre più evidenti
Come pure l'esaltazione delle vocazioni e tradizione economiche peculiare di un territorio non è non è in antitesi con i processi di interlocuzione di internazionalizzazione anzi poco istituire una formidabile chiave di sviluppo giunti in presenza di elevati standard qualitativi di adeguate flessibilità produttive di struttura di costi competitivi di profitti collegamenti commerciali di efficienti sistemi per infrastrutture
è cresciuto in questi anni nei nostri territori Romagnoli e la consapevolezza fortemente accentuata del cammino verso l'euro di dover mettere a capo di ogni progetto il collegamento delle diverse aree economiche locali il superamento di barriere campanilismi che fino ad oggi hanno rappresentato un fattore di debolezza dallo sviluppo della Romagna una maggiore connessione fra i settori tradizionali e quelle del terziario la gestione del cambiamento del nostro territorio nel nostro territorio e che passa innegabilmente attraverso queste direttrici richiede l'attivazione di tutte le energie a disposizione
In particolare di tutte le risorse culturali e intellettuali e penso specialmente all'università
Che cotti che costituiscono una grande ricchezza è una risorsa strategica anche per la Roma a valle di queste esigenze si pone la scelta dei canali più più appropriati per la mobilizzazione canalizzazione delle risorse finanziarie che via via si rendono necessarie
Non chiede meccanismi pitoni a gestire gli interventi pubblici e a trasmettere gli impulsi che si vendono indispensabile per la rete per la realizzazione per realizzare la distribuzione desiderata
In questo contesto assume particolare rilievo che rapporto banca impresa come momento importante per una allocazione efficiente delle risorse
Tutto ciò che può contribuire a migliorare questo rapporto va certamente verso i presso il il raggiungimento di questo obiettivo dell'ampliamento dell'operatività della banca ma anche della Fondazione ad una crescita dello funzione finanziaria dell'impresa
Intervento creditizio deve anche puntare a migliorare gli assetti finanziari delle singole imprese
Ah sì va alla copertura dei fabbisogni deve essere offerto l'opportunità di sfruttare la professionalità della banca per una più consapevole ed efficace gestione finanziaria dell'impresa
Oggi più che mai dunque bisogna riflettere è necessario un supplemento di attenzione nel leggere i i tempi i segni dei tempi che si preannunciano nell'ascoltare e cogliere le voci presente nelle azioni collettive
Per poter poi mettere in campo progetti che rispondano completamente alle diverse esigenze delle nostre comunità di riferimento
Di fronte agli scenari citati e alle sfide che ci si schiudono
C'è comunque in noi una ferma e serena fiducia motivata da una parte dalla nostra storia e tradizione forti di una radicata creatività
E di provate capacità imprenditoriali dall'altra dalla consapevolezza della percezione della necessità di cambiamento presente nei nostri gruppi dirigenti classi imprenditoriali e forze sociali
Il Partito Popolare dell'Emilia Romagna impegnato dell'istituzione nel governo della Regione
E delle città nella coalizione dell'Ulivo
In sintonia con l'esperienza del governo Prodi a livello nazionale forte dell'ispirazione cattolica democratica si interroga oggi su queste crociati tematiche del cambiamento economico sociale
Sulle sfide che attendono il nostro Paese e le nostre realtà territoriali periferiche coinvolgendo nella riflessione nell'analisi importanti interlocutori della società civile a questi interlocutori ai relatori agli ospiti graditissimi a tutti i partecipanti
Agli amici popolari di Ravenna Rimini e della regione agli amici rappresentante delle altre forze politiche
Va quindi il nostro sentito ringraziamento non solo per la presenza ma per l'essere parte di questo sforzo di comprendere quanto sta avvenendo potrà avvenire
Di intravedere parla maggiore nitidezza possibile il futuro che ci chiama legato in maniera indissolubile alla nostra storia passa
Grazie
Marco Barbieri segretario regionale del Partito popolare
Proprio due parole per
Per introdurre questo incontro che in qualche modo è la continuazione di una riflessione che abbiamo già fatto qualche mese fa a Faenza
E te parliamo di globalizzazione parliamo della sfida di questa Regione ha rispetto al mercato globale io
Torno sono appena stato a Bologna al futuro ciò a Futur Show dove le aziende che operò all'informatica forlivese alcune erano presenti alcune anche molto qualificate
Si vedeva in modo chiarissimo che competono con i colossi del Sud-Est asiatico americani quindi sommati siamo in questa nuova fase siamo anche in una fase direi positiva dove come popolare sarebbe importante che avessimo l'orgoglio dei risultati che questo Governo ha dato la sicurezza che fino a qualche giorno fa non avevamo ormai di entrare nella prima fase dell'euro è una sicurezza importante lo dico perché vuol dire che stasera
Non parliamo più di Europa come fenomeno lontana Noè nell'ottica della globalizzazione ormai il contesto europeo è diventato mercato domestico
Sì è diventato mercato domestico vuol dire che le nostre aziende quando ci saranno e dentro poco i cambi e non solo anche gli interessi
Sul denaro saranno in qualche modo omogeneizzati
Poi si vedrà la capacità o meno delle nostre impresa di tenere la concorrenza con tutto il sistema europeo quindi rispetto a questo permettetemi solo una postilla politica perché mi spiace un po'dicevo che nostro partito in qualche modo faccia fatica a spiegare quanto ha voluto questo fatto e anche un'altra cosa sente molti dibattiti televisivi
Che quasi lo sforzo fatto per il risanamento per entrare nell'euro se uno sforzo e come se avessimo regalato risorse a qualche d'un altro io ritengo che anche solo se fosse stato se l'euro fosse stato una scusa
Ma perché si inverta il principio che lo sviluppo di un Paese
Sia fatto sulle risorse e sul sul peso dato le generazioni future direi che questo sarebbe già un grandissimo risultato insomma che sia messo in discussione questa tendenza
Allora l'incontro di oggi in due parole ha un significato particolare perché siamo in una regione dove domina la piccola media impresa ho visto
L'industria manifatturiera in particolare a tra i sei e quarantanove dipendenti il quarantadue per cento delle aziende quindi quasi la metà delle aziende hanno questa dimensione
Una dimensione da un lato interessante per la capacità di flessibilità per tante cose dall'altro la dimensione difficile il credito difficile per per la competizione internazionale è chiaro che le aziende migliori sono interessanti per i grandi colossi e quindi insomma il rischio anche di questa regione di diventare in qualche modo una colonia allora
Una regione che Adel ha una forza non irrilevante per l'undici per cento l'export italiano è dato dall'Emilia Romagna
Che diceva in questa condizione di piccole e medie imprese
Qual è la sfida ormai il mercato e globale ragiona con il mondo la politica ragiona con gli stati noi ragioniamo per di più in una realtà ancora più piccola quella di una regione quindi ha senso fare questo tipo di riflessione quando l'economia ad altre logiche
E come si può incidere rispetto alle grandissime logiche del mercato alle logiche insomma limitate che può vivere la politica oggi con una caduta anche di peso nel sistema
Nel sistema intero
Montezemolo nostro convegno di Faenza ci faccia una battuta che diceva l'emiliano nel Nordest mano nemmeno il far West
Quindi insomma questa nostra dimensione
Io chiudo con questo ringrazio Sabattini per lo sforzo che ha fatto anche non so come vicepresidente come assessore al Bilancio perché anche anche gli enti locali e lo dico ai diversi amici
Credo presenti che hanno responsabilità dirette devono avere la pensione al risanamento finanziario perché l'ho detto prima come Val sul discorso per l'euro
Il fatto di avere dei bilanci e e che le risorse pubbliche siano più orientate verso gli investimenti e rispetto che alla copertura di debiti pregressi assolutamente importante quindi una sfida che ci chiama
Allora io chiudo perché
Tutti voi volete ascoltarla delle persone molto più esperte di questioni economiche mi pare che questa riflessione insomma sia assolutamente importante in questi giorni in vista la vostra idea
I piacentini mi hanno già chiesto di continuarla ad esempio sul livello delle infrastrutture
Perché è chiaro che
Le grandi sfide sono la ricerca la formazione le infrastrutture
Che quindi direi che un partito
Che evita
Un discorso politico fatto insomma in modo un po'generico ma tenta di entrare davvero
Nei meccanismi di sviluppo di questa regione è un partito che è diventato davvero forza di governo da un partito che può anche rimettersi a dialogare bene con la società grazie
Vediamo adesso la parola al professor Angelo cantati che una delle figure centrali
Nel campo della ricerca oltre che un collaboratore autorevole del presidente del Consiglio Romano Prodi prima di dare la parola volevo ricordare una delle metafore che la scelta del titolo del convegno evoca
Per me rappresenta un pochino Lippi lemma che aveva il piccolo Hans nella psicanalisi cioè
Molto più banalmente che siamo di fronte alle grandi vette della globalizzazione ma dobbiamo stare anche attenti ai piccoli dirupi dei localismi
Ed è il piccolo Hans la figura di questo bambino che cerca di non cadere nel dirupo e cercare di arrampicarsi bene sulla montagna che come sempre se non nei casi più semplici spesse volte molto scoscesa la parola professor tanta
Grazie per l'invito che mi avete rivolto
Ed è subito in argomento appunto
Di rupi eccetera io cercherò di come dire sintetizzare il tema su tre punti
Primo che riguarda un po'alcune implicazioni che derivano dalla
Dall'entrare appunto in Europa
Il secondo a alcune implicazioni diciamo così positivi il medio periodo poi una terza considerazione
Gli effetti tutto queste appunto sulle piccole e medie imprese e proprio unto
Per richiamare alcuni dati di base
Sapete tutti si entra nell'Unione monetaria quest'unione monetaria sparisce la moneta nazionale quindi non c'è più
La variazione del cambio tra la moneta nazionale e le altre
Walter
In secondo luogo nell'unione monetaria in Europa undici la realtà che si verrà a creare sana una realtà che sarà caratterizzata da una forte accelerazione dei processi concorrenziali
Beh innanzitutto i due punti primo punto non c'è più il cambio è la variazione del cambio basta ricordare che cosa è successo negli ultimi venticinque trent'anni in cambio la palla Rita asportazione della lira
Tante volte ci ha tolto per delle situazioni di estrema difficoltà per una serie di errori che siccome Chievo all'interno nel gestire le cose economiche private e comuni
Quindi e questo rappresenta un cambiamento
Enorme rispetto all'esperienza che abbiamo alle spalle ripeto negli ultimi negli ultimi venticinque era presente un cambiamento enorme dal momento che altri paesi in questi venticinque trent'anni non hanno avuto bisogno di crescere creare posti di lavoro migliorare il tenore di vita eccetera facendo ricorso alla sua mutazione della propria moneta altri Paesi noi se guardate in sintesi la differenza tra la nostra economia e quella degli altri paesi europei ripeto negli ultimi trent'anni dove siamo cresciuti più o meno come gli altri Paesi europei ma abbiamo generato sempre più inflazione degli altri Paesi europei
Ora questo elemento chiaramente in questo nuovo contesto tende a spargere inoltre dicevo la l'Unione monetaria europea diventa una forte acceleratore dei processi concorrenziali
E chiaro no c'è maggiore trasparenza per quanto riguarda i prezzi prezzi faranno soprattutto pensate prezzi espressi tutti nella stessa unità di misura non è detto che debbano essere uguali in tutta Europa perché ci sono fattori di distanza gli affitti rimangono diversi prezzi della luce è diverso eccetera
Però ci sarà molto più trasparenza di quanto non ci sia oggi nei confronti finali
Chi di voi esporta probabilmente vende sul mercato ha dei prezzi tali che gli consentano di sanare le perdite che fa su un altro mercato questo è
Il modo normale insomma in cui
Diverse imprese si sono poste nel contesto europeo in questi anni è una cosa stranamente lecita se va bene sul mercato immagini che si realizzano su questo mercato possono sussidiare io praticamente le perdite si avranno sull'altro mercato
Questo diventa molto più difficile in questo contesto e funzione appunto del fatto che ripeto l'espressione comune in termini di mondo di dello stesso metro dalla stessa moneta di tutti i prezzi renderà molto più difficile è questo
Quindi c'è un un forte acceleratore retrocessi concorrenziali
Ora per cogliere bene questa implicazione occorre fare un piccolo passo indietro di come siete mai chiesti perché nel trattato appunto di Maastricht si parla soltanto di quattro cinque parametri economia promettere sarete sempre chiesti se ma ci sono tanti altri parametri fondamentali dell'economia l'occupazione tenore di vita eccetera
It i parametri indicati deficit debito Prezzi tassi di interesse stabilità della moneta sono stati scelti solo quelli perché sono il numero minimo diciamo così di parametri ai quali un Paese deve soddisfare per farsi che la sua partecipazione all'Unione monetaria donne metta in dubbio la credibilità dell'unione monetaria medesima cioè e il i parametri minimi da osservare lo totale che chiunque dentro se si sa che osserva questi elementi non mette in crisi non getta
Dei dubbi di petto sulla credibilità dell'unione monetaria
Ma non dice niente su tutto il resto
Il fatto che un Paese sia competitivo o meno non interessa per niente nell'analisi che viene fatta dal e nell'indicazione del trattato
Se abbiamo un sistema di trasporti non efficiente ma Violante ci sarà felicissimi di supplire appunto con le loro strutture di trasporto a sistemi di trasporto non reticenti nostri
Se abbiamo una struttura elementare che appunto non è efficiente ma i francesi sarà felicissimi di fare anche a parte il piano Strings alimentare sul mercato nazionale e così ora è chiaro che quindi per rispondere alle sollecitazioni dicevo della nuova struttura desidera generale l'assenza di cambio forte accelerazione dei processi competitivi è chiaro che nel corso dei prossimi anni a partire da quest'anno la capacità che un paese a di rispondere a queste sollecitazioni competitive
Sarà l'elemento determinante del successo di questo Paese della sua partecipazione all'Unione monetaria
Successo misurato come ma successo misurato in termini di miglioramento del tenore di vita miglioramento più crescita più occupazione più tenore di vita
Questo è l'unico parametro che interessa tocca da vicino tutti il resto è tutto un contorno che può essere più o meno strumentale ma la la parla spetto finale dicevo e questo e ora da questo punto di vista quindi del l'elemento concorrenza
Sono avete la concorrenza ci sono due aspetti c'è un aspetto che duramente siete voi azienda cura un aspetto puramente interno aziendale sapete benissimo di cosa vuol dire concorrenza se su un mercato e così via
Questo è importante sarà importante perché le aziende se vorranno sempre per fare un riferimento rispetto al passato
Sarà azienda vuol crescere di più avere più attività più occupazione lo potrà fare soltanto essendo più competitiva non facendo ricorso non l'azienda stessa ma il contesto nel quale opera a variazione del cambio come è stato nel passato
Quindi questo è un cambiamento notevole diciamo così per il nostro modo di operare però queste soltanto un pezzo del discorso cioè c'è una competitività aziendale quella dentro i cancelli la fabbrica ma ce n'è un'altra
Competitività non è un argomento nuovo se ne parla siamo lungo in questi ultimi
Anni quando si parla di competitività del sistema cioè la competitività che deve essere dentro è fuori l'azienda
Non è soltanto l'azienda della la della zona industriale di Forlì che deve essere competitiva con quella appunto di Nizza è la UE selle di fondi che deve essere competitiva nei servizi che essa offre Cover l'ospedale appunto che so io di Nizza e il Comune la Provincia che deve essere competitiva nel senso che che veste sollecita nelle materie di propria competenza della propria finita decisionale eccetera è competitiva col competitivo cosa vuol dire che il minimo agli stessi parametri di comportamento e le stesse modalità di comportamento
Che ha un'amministrazione stesso io del Baden Württemberg piuttosto della Passo di Calais o del Rodano Alpi quindi col concetto di competitività che si estende praticamente alla generalità del territorio
Da questo punto di vista quindi il il discorso dell'euro non è una faccenda che interessa le banche piuttosto che l'impresa eccetera ma interessa chiunque gestisca un territorio chiunque gestisca delle regole di vita associata su questo territorio
E in un contesto come quello di oggi c'è un contesto in cui si parla che anche il tema della finalista sia di globalizzazione di mondializzazione degli scambi
Questo contesto nuovo fa rende la qualità del territorio dove un'azienda opera un elemento essenziale di quella che la competitività dell'impresa
Ma per qualità del territorio è un termine abbastanza anche il dovere di cadono naturalmente quel comportamenti apre cenavo prima dell'ente pubblico ma ricadono anche che so io ma strutture culturali strutture scientifiche di ricerca perché nostro tour culturali e fine strutture che garantiscono le sulla sicurezza del vivere comune
In quel determinato contesto e così via quindi è un concetto abbastanza
Più ampio e che chiama in causa quindi praticamente tutti gli aspetti appunto della vita dicevo vita associata che si svolge appunto sul determinato su determinati territorio attenzione che da questo punto di vista non essere tratto in inganno perché il fatto che si parli molto di politica monetaria moneta Utica eccetera è vero che le decisioni di tipo economico finanziario vengono ad essere centralizzate
A Francoforte per dire
Ma in questo contesto la realtà economica di Torino piuttosto che di Lilla o di Bologna piuttosto che appunto di Marsiglia eccetera diventano delle realtà economiche molto più importanti oggi
Nel senso che acquisiscono sotto certi profili non soltanto istituzionali formali ma anche concreti acquisiscono dicevo degli elementi molto più rilevanti da giocare appunto le contesto economico
Queste Bolton ripeto a mio mio almeno avviso fondamentale perché si tende sempre ad affrontare un attimo questi temi con riferimento esclusivo e soltanto al discorso che riguarda appunto banche imprese no non è così
Secondo punto
Secondo punto un riferimento invece in positivo su quello che è il contesto attuale oggi
Si sta formando appunto l'unione
Si sta formando appunto unione monetaria
Che cosa vi è fuori è fuori un grande mercato
Dove probabilmente l'attività economica sarà più stabile meno questo probabilmente la previsione rispetto a quello che è stato nel passato
L'obiettivo con cui
La politica monetaria per esempio la stabilità dei tassi di cambio verrà gestita sarà molto diversa da quella a cui noi siamo abituati c'è maggiore con la vita maggiore stabilità quindi un mercato molto più ampio mercato molto più stabile
E un mercato quindi nel quale dove
L'obiettivo uno degli obiettivi fondamentali e quello di avere un'inflazione bassa quindi tassi d'interesse abbastanza bassi
Quindi un contesto che dovrebbe favorire in modo significativo quello che l'ambiente le decisioni di investimento appunto da parte delle aziende perché perché c'è più regolarità
Di voti mentre l'economia mercati molto più ampi
Guardate cosa sta succedendo nelle borse in questo periodo non è soltanto nella Borsa italiana che sta andando così anche le borse degli altri paesi europei hanno avuto gli andamenti
Simili a quelli che ha avuto la Borsa italiana in quest'ultimo periodo a perché cioè la sensazione che si viva
Un momento di la rottura siamo qui si col passato la si viva in positivo
Nel senso che c'è un'abbondanza enorme di capitali
In tutte le forme tecniche possibili e immaginabili e ad un costo estremamente basso
Quindi questo dovrebbe
Questi due elementi la garanzia di una certa stabilità e mercati più antiche dall'altro lato
La possibilità di avere strumenti finanziari abbondanti nelle forme tecniche dicevo più svariate eccetera sono elementi che dovrebbero favorire in modo significativo attività d'investimento dell'impresa
Ricordati gli anni in cui che poi non so molto mica tanto lontana Sanzo quattro anni fa quando il criterio normale per fare un investimento è diceva
Costa cento lo recupero in tre anni perché con l'inflazione che certe tassi inflazione che che esistevano allora l'unica cosa che si poteva vedere fra guardare l'orizzonte economico su due o tre anni dire in tre anni recupero l'investimento
Due e tre massimo quattro e quindi cerco di attenuare tutti i dischi e le incertezze che mi derivavano in un contesto in cui tassi d'interesse
Quindici venti per cento eccetera mi rendevano estremamente precario qualsiasi analisi sull'orizzonte economico un pochino più lungo ecco questo oggi sta cambiando dicevo anche il fatto di avere mercato qui anche una maggiore stabilità eccetera
E eliminabili elementi di incertezza
Se mi elimina gli elementi di incertezza e quindi mi posso accontentare anche di tassi di rendimento più bassi
Quindi la platea degli investimenti potenziali lo si può ampliare e quindi può crescere in modo significativo anche l'orizzonte dal punto di vista economico
Questo è una a mio parere un elemento fondamentale insomma di questo quadro
Di cui voglio dire la sensazione più immediata la la la si coglie quotidianamente vedendo quello che succede le borse ma tenete presente che quello che succede nelle borse è sì un'anticipazione ma è un po'anche la punta dell'iceberg
Della rivoluzione che sta toccando i mercati dei capitali in Europa è chiaro che quella crudeltà unica il primo settore ad essere fortemente condizionato tutto questo e mercato dei capitali nel mercato finanziario
Ed è questo che reagisce in modo diciamo così in modo molto positivo e da questa prospettiva
Del resto la come dire di no sì esistono tutta una serie di analisi che fa vedere come la crescita e servizi finanziari in Europa nei prossimi anni sarà molto maggiore a quella che caratterizza mercato nordamericano
Imprese finanziarie americane continuano a volersi installare ampliare lo resta le le loro installazioni che già oggi hanno appunto sul mercato europeo proprio in funzione appunto di questi elementi
Quindi questo è un elemento estremamente positivo perché probabilmente riposo sempre probabilmente l'ARPAV futuro chiaramente no probabilmente siamo a all'inizio insomma di una fase che può come dire farci di prendere un po'del terreno perso negli anni passati rispetta dalla realtà Silvio
Nordamerica ad esempio facili prede un po'di di tempo perso in funzione di Investimenti creazione di posti di lavoro miglioramento del tenore di vita e tutte le valutazioni che più o meno circolano riferite ai prossimi ditta due-tre anni valutazioni riferite diciamo così ai vari Paesi europei mostrano appunto questa
Sono concordi ecco nell'indicare che esiste appunto questa questa possibilità è un elemento ripeto estremamente rilevante che può creare un un fatto di rottura col passato
Sono anni promette su una trentina d'anni che non esistono nel nostro Paese delle condizioni così favorevoli alla a riprendere diciamo così a il meccanismo della della crescita e dello sviluppo economico quali quelle che abbiamo oggi sono sicuramente mia risalire proprio gli anni sessanta abbondanti interni ecco per trovare delle condizioni simili dico in un contesto che si annuncia appunto di regolarità di stabilità della crescita quindi credo
Questo che sia molto positivo e potrebbe anche essere fonte di sorprese positive nel corso dei prossimi anni sotto il profilo crescita investimenti occupazione
Riflessi di tutto questo sul sul mondo delle delle piccole e medie imprese
Per le per quanto riguarda chi teme che prese e chiaramente esistono delle vede come dire vedete punti di vantaggio dei punti di svantaggio
è chiaro che ci sono degli svantaggi e vantaggi tra son dovuti bene son dovuti al fatto che tutta una serie di costi che si incontrano nel passaggio all'euro costi che so io informatici
Costi contabili costi finanziari pesano di più su un'azienda piccola anziché su un'azienda un'azienda grande inoltre ci sono tutta una serie di opportunità che vengono aperti a quelle che ricordavo ore dall'unione monetaria europea e chi ha posizioni dominanti su questo mercato si sta già attrezzando e la maggioranza delle piccole medie imprese non è altrettanto capace di di fare appunto le stesse cose
Che so io non ha i mezzi per fare appunto gli investimenti di marketing o gli investimenti in pubblicità o commerciali che perché sono richiesti appunto da questi sviluppi europei
Quindi le spese di installazione su dei mercati geografici possono essere lontani pesano diversamente sull'impresa grande appunto sull'impresa
Appunto di medie dimensioni però ci sono anche dei fattori come dire di attenuazione
Fatto gli atti un'azione di questi vantaggi il primo innanzitutto la natura stessa tattica medie imprese più reattiva più mobile
Piacevole piatta a come dire a a trovare le situazioni di adattamento al mutamento del
Delle situazioni del circostanze che adatta quindi a superare addirittura i brutti risiedere gruppi più grandi ma spesso anche i gruppi più lenti nel della trattarsi appunto la nuova situazione
Quindi poi le medie e piccole imprese possono sfruttare anche meglio stare meglio possono sfruttare le le i vantaggi dovuti alla la rivoluzione la tecnologia della comunicazione possono sfruttare anche gli spazi che si aprono in alcuni mercati che prima erano regolamentati ora vengono ad essere liberalizzati
Però un punto c'è un punto delicato su quale occorre fare in flessione è chiaro che quando si guardava alle strategie delle in prese non c'è dubbio che uno degli effetti maggiore degli impatti maggiori appunto dell'euro è quello di comportare un aumento significativo della dimensione critica ora su sta storia della dimensione però tanto per precisare un attimo
La dimensione e il simbolo del successo non ex se non è viceversa non è se non la dimensione quindi avrò successo sia una certa dimensione vuol dire che io ho avuto successo al problema e leggermente diverso ed è questo è chiaro che ogni impresa in questo contesto piccolo-grande che essa sia deve richiedersi in un mondo un mercato che appunto gli undici Paesi trecento milioni di abitanti deve chiedersi quale la sua posizione su questo mercato
Sa deve porre questa domanda le risposte poi possono essere diverse possono esser sto bene così perché continua a servire un mercato pulire regionale o regionale
Va bene così perché perché va bene così oppure posso fa dell'alleanza abuso oppure posso fa delle acquisizioni eccetera ma la domanda negli opposti la perché perché sono se la Polonia singole imprese la pongono gli altri Carlei quindi ebbene sarà ponga una domanda e che cerchi di dare una bozza di risposta quindi la dimensione non garantisce nulla né che uno Setti colpito imputato possa diventare garante no me questo discorso a quello che voglio dire volevo richiamare la vostra attenzione al fatto che questa domanda mi accolse la crescita dimensionale mercato la dimensione relativa dell'azienda bisogna considerarla poi dico le risposte di petto possono essere appunto diverse
Petit c'è una una una ricerca Ugo ad in una vita di far rivalutazione una riconsiderazione chiamatela come volete di quella che è la dimensione critica perché è chiaro che in un contesto di questo tipo la competitività giocherà molto sinistra sui prezzi l'unico dato prima ma anche sui volumi insomma perché sui prezzi essendo in generale Periodo una situazione l'inflazione sarà molto contenuta col discorso dei volumi potrà diventare rilevare e sotto questo profilo è chiaro che l'euro creerà dei vincitori nelle aziende e dei perdenti come come tutti i grandi processi di cambiamento
Le carte per essere vincitori ma non lo so dico in generale sono sempre quelle poi una buona dotazione di mezzi propri quindi ritorna al punto precedente
Riconsiderare la propria struttura finanziaria importante approfittare certe
Situazioni che oggi si vanno generando proprio anche sotto il profilo ripeto finanziario e poi le la le motivazioni aziendali la la solidità dell'azionariato la la capacità di chi dirige a esplicitare le strategie di crescita di sopravvivenza appunto in un contesto che è diverso
Ora sotto questo profilo è chiaro che nessuno come dire farà l'europa nessuna impresa fra le euro da sola e nessun nessun impresa soprattutto piccola media riuscirà nell'Euro da sola
C'è una capacità in causa viene chiamata in causa la capacità del organizzazioni territoriali dicevo prima ma anche successive de los nel cercare di sviluppare una intelligenza collettiva di quello che il fenomeno e delle sue implicazioni e questa intelligenza collettiva sarà di aiuto fondamentale per superare anche come dire no certe individualismo un po'esasperato che spesso contraddistingue in positivo e in negativo diversi comportamenti appunto di tipo di tipo imprenditoriale
Via via conclude quindi e è necessario rendersi conto che ma tutti dito sia mondo strettamente produttivo sia anche il mondo che presiede alla gestione dell'amministrazione del territorio
è necessario rendersi conto che l'Euro genera un forte cambiamento nella nostra società sotto molti profili
E che però al tempo stesso punto fondamentale che tutti si sia consapevoli si capisca innanzitutto sia consapevole del fatto che questo cambiamento
E l'esito di questo cambiamento dipenderà da tutti da tutti due tutti compresi cioè nel senso di aiutare attraverso la maggior comprensione a superare le difficoltà e a sfruttare meglio le condizioni che ci faranno fare grazie
Ma la relazione di di Angelo ottanta accelerato straordinariamente i nostri lavori consentendo forse di introdurre qualche variante sempre sul tema ovviamente agli stessi programmi che
Vi sono stati presentati in ordine a questo convegno e forse questo ne guadagni sicuramente i tempi dell'informazione come voi sapete sono molto brucianti e aderisco in pieno a questo vostro scopo che quello tradotto nello slogan che viene utilizzato un pochino tutto il mondo
Politico e sociale che vuol stare dentro il discorso di Europ della agire localmente regionalmente naturalmente ma pensare nella globalità
E allora direi che proprio sulle sollecitazioni che il professor vantati soprattutto nella parte conclusiva del suo intervento ha fatto Carlo Callieri vicepresidente la Confindustria e Sergio D'Antoni c'ho due testimonianze che non possiamo perderci e anticipiamo direttamente per cui io invito Carlo Callieri
A intervenire tanto lo salutiamo ulteriormente ringraziandolo per la sua partecipazione con un caloroso applauso
Ma preme
Dare una risposta chiara l'interrogativo che soppesa avvolta al vostro convegno le
Strutture tipiche dell'economia italiana cioè le piccole e medie imprese sono non sono adeguate alla competizione globale
E in particolare come il sistema delle piccole e medie imprese nelle sue dimensioni locali
Potrà competere sul mercato globale con che tipo di opportunità con che tipo di problemi questo in vista anche dei processi da una parte di unificazione europea di cui l'Unione monetaria e nel simbolo l'euro fatto chiave e dall'altra
In linea con i processi di decentramento che a seguito della riforma Bassanini
Investiranno progressivamente gradualmente l'assetto del dello Stato italiano
Ma risposta io credo debba essere molto tiene molto netta il sistema delle piccole e medie imprese a il potenziale per competere con successo dell'economia globale
Questa affermazione che le metta evidentemente va motivata le motivazioni sono state già dette da da Tantazzi ma voglio sintetizzare ulteriormente se possibile renderlo ancora più evidente
Stanno prevalendo o
Nelle tendenze del mercato
Perfetto di un cambiamento del
Il sistema dei consumi degli atteggiamenti dei consumatori della progressiva diffusione del benessere che un tempo riguardava ristrette lite adesso si allarga
Con l'accelerazione del recupero di distanze tra i paesi non sviluppati ai Paesi in sviluppo
Con l'accelerazione tecnologie le grandi opportunità che le tecnologie di comunicazione informazione offrono stanno emergendo come fattore di successo più l'economia Episcopo che no le economie di scala
Per economie di scopo Battistelli colleghi capacità di finalizzare assi
E di orientarsi in modo stretto
Su specifici segmenti di prodotto mercato la capacità di conseguenza di far evolvere la risposta a bisogni di anticipare l'individuazione di bisogni di incorporare il l'evoluzione tecnologica progresso della conoscenza in risposte sempre più efficace ha bisogno sempre più elevati sempre meno materiali sempre più come dire
A contenuti plurimi pluri pluri funzionale questa focalizzazione sulle economie di scopo è tipica delle piccole e medie imprese
Le grandi imprese sono nate
Con organizzazioni
Orientata prodotti standard a prodotti di massa con strutture presenti stanno facendo dei percorsi
Di ridimensionamento di ristrutturazione i rispetto agli avvento delle proprie attività con processi
Di esternalizzazione da un sei Sindh dei le piccole imprese stanno facendo un processo di crescita
In cui la tecnologia le aiuta in modo straordinario correlarsi e ad integrarsi in sistemi dirette
Il successo dei modelli dei distretti industriali italiani insuccesso delle filiere
Italiane che sono quelle che gestiscono lire il prodotto partendo dai mezzi del sistemi produzione sino alla gestione del prodotto finito sul mercato sono una dimostrazione di questa capacità di focalizzazione e integrazione insieme
Tutto ciò detto quindi partiamo o con degli asset positivi con dei con delle capacità rilevante mette positive abbiamo poi inevitabilmente sull'altro piatto una serie di handicap anche su questi Tantazzi ha dato qualche cenno io credo che il primo handicap sia quello che non esiste una totale libertà nel definire quali sono le dimensioni competitive più convenienti per ciascuna impresa
Il il sistema italiano o come dire attraverso la logica delle protezioni attraverso la logica delle soglie dimensionali oltre le quali scattano certi meccanismi così punitivi ovvero si vengono a perdere certe falle facilitazioni dopo incoraggia le imprese a crescere
Ma non solo incoraggia le imprese a crescere impedisce loro un calcolo corretto di convenienza su quali siano e debbano essere le dimensioni competitive ottimali
E non è un problema di come dire
Massa critica di grande rilevanza può essere anche un problema di massa critica di piccola rilevanza che però viene ostacolata da questo sistema
Di protezione potremmo chiamarla così verso verso la dimensione piccola che nello stesso tempo limite alla crescita
Occorre una volta per tutte capire che questa sbagliato questa è sbagliato ed è controproducente
Ogni impresa deve poter avere la libertà di definire la dimensione di sua convenienza in funzione del proprio prodotto mercato delle proprie strategie e dei propri fattori di successo
La seconda
L'imitazione e che
Tantazzi
Ha dato ha dato risposte sono per esempio quelle di avere delle barriere di accesso
Barriere di accesso
Che sono prima di tutto di carattere organizzativo che tanto più il sistema burocratico sistemi di interfaccia con la pubblica amministrazione piuttosto che non con correnti attività organizzate e Complesso tanto più è difficile per la piccola impresa
Risalire gli scalini che il sistema gli oppone
Quindi tutta l'interfaccia con la pubblica amministrazione problema di interfaccia con la pubblica amministrazione preposta alle più diverse attività per la piccola impresa quel se stesso un problema drammatico
Così come i problemi della complessità delle normative sono o molto più rilevante molto più stringenti per la piccola impresa che non per la grande la medio-grande organizzata che può contare su strutture di supporto rilevanti
Ma l'accesso sud al mercato dei capitali e anche esso presenta delle barriere di accesso e barriere di accesso ci sono ancora in termini di capacità di stabilire interfacce efficaci con il sistema formazione dello sviluppo piuttosto che non con il sistema una ricerca allora
Io credo che uno scambio tra una logica di protezione che in realtà poi obbliga le imprese il nazismo e abbondi menzionate anzi sulle dimensioni ottimali per il proprio sul per il proprio business
E invece una caduta delle barriere o una riduzione forte delle barriere di accesso dovrebbe essere la strada
Più o positive più felice perché il sistema piccole e medie imprese Possa crescere alle dimensioni
Richieste dalla competizione su ciascun segmento di mercato su cui le piccole imprese si battono e queste dimensioni sono molto diverse da caso a caso
L'altro grande problema di questo nostro Paese sempre in termini di miglioramento delle capacità competitive del sistema produttivo e dato dalla dal ritardo infrastrutturale su questo sia che riguardi le infrastrutture materiali che le infrastrutture materiali
La penalizzazione per le piccole imprese e molto più rilevante molto più elevata perché non per il resto del sistema del sistema industriale
Un grande gruppo può anche organizzarsi la sua rete di telecomunicazioni può farlo con una forte riduzione costi unitari è un grande incremento di efficacia
Una piccola impresa questo non può fare
Ognuno può farlo abbia cercato di favorirlo consorziato si e sono moltissime le Unioni industriali nostre che hanno gestito forme consortili di integrazione Rete per telefonia e per
Dati trattamento venti
Comunque la presenza di bassa inesistente prima adesso bassa concorrenza su questo settore mantiene sia i costi che l'efficienza del sistema infrastrutturale nel caso specifico delle reti di telecomunicazione ma più in generale e di tutte le reti le reti integrative dei trasporti
Allora all'Energia
In condizioni che sono particolarmente penalizzanti per piccole e medie imprese
E su questo attenzione dovrebbe essere recuperata con forza
Credo che l'andare verso forme di decentramento porterà incarico da ministro se ogni e all'imitazione decentrate e con forza questo problema vi intervenire sugli assetti infrastrutturali
In modo tale da superare strozzature nobili alla competitività in particolare con beneficio a favore del sistema piccole e medie imprese
L'ultimo grande ostacolo foto che riguarda riguarda tutti che riguarda poi l'assetto competitivo dei diversi territori nel grande indicata il grande peso che tutti ci portiamo sulle spalle di un Mezzogiorno pesantemente arretrato
Pesantemente
Distante in termini di crescita di potenzialità di sviluppo attuale
Se si compete sul mercato globale l'importanza comunque del mercato interno di ciascun Paese non è da trascurare
A vere un'Italia a due velocità è unitaria a due livelli di tenore di vita e di sviluppo per le imprese nazionali comunque un handicap
è un handicap perché risorse devono essere destinate a colmare di ritardo di sviluppo e quindi si mantiene un livello di prelievo fiscale perché di per sé
Gravano su chi maggiormente produce ricchezza è un handicap perché significa un mercato interno il potenziale inferiore è un handicap perché come sempre la forza di una catena e data dall'anello più debole l'anello più debole e della nostra catena Paese e del nostro sistema industriale è proprio il Mezzogiorno
Il tema del mezzogiorno e poi vedersi in una chiave nazionale ancora una volta nella logica nell'ottica di carenza
Di di ambiente sufficiente non soltanto a far nascere e piccole e medie imprese ma fare sviluppare piccole e medie imprese e farlo evolvere verso capacità competitiva maggiore io so che ci sono le polemiche tra aree del Paese sviluppate che aree del Paese meno sviluppate di termini per esempio dell'utilità di riservare incentivi particolari per colmare ritardi di sviluppo si dice spesso se si aiuta il produttore X
In zona svantaggiata si fa danno del produttore Y in una zona in cui questo tipo di provvidenze non sono non sono possibili è vero che potrebbero introdursi delle distorsioni come termine di concorrenza l'importante e che queste distorsioni non operino permanentemente se servono per avviare attività produttive a rilanciare attività produttive in zone in cui gli handicap
Sono tali da sconsigliare qualsiasi investimento sono un prezzo da pagare perché a me pare
Rientri dell'interesse generale in definitiva
Trovare destra per favorire e il dimensionamento ottimale delle piccole e medie imprese
E la loro capacità di integrarsi sistemi di rete significa rafforzare declassa competitivi che il nostro Paese Anna che ha dimostrato ricordo che non siamo in un regime di fissità di cani ormai da più di un anno ricordo che il nostro export non ha perso in competitività ricordo che la nostra aggressività sui mercati internazionali continua ad essere molto elevata il nostro posizionamento nel commercio mondiale buono dove esiste un problema di settori maturi
Non esiste un problema come dire di arretratezza delle nostre strutture produttive delle nostre e capacità non ci sono settori maturi esistono settori che rispondono a bisogni effettivi in modo adeguato efficiente efficace e settori che non rispondo più ha bisogno possono incapaci di rispondere a bisogni in modo efficiente efficace
A me pare della situazione anche del dei settori più tradizionali della nostra industria corrispondano al quadro positivo di chi risponde effettivi bisogni risponde effettivi bisogni in modo efficiente efficace questo è quanto chiedersi se si tratti di prodotti maturi o meno o di settori maturi o meno è veramente distorcente
Quando concilianti Toni da confronto molto serio fare parti sociali probabilmente tutti quanti non ci sono testimoni ma chissà di qualcosa che poi domani vedremo come dato infatti dato nel confronto nazionale
Devo dire quindi che ancora una volta Forlì come in altre occasioni peraltro diventa è un teatrino vero di qualcosa poiché produce cambiamenti Sergio D'Antoni
Veniamo a fare riunioni a soli
Tanto siete molto ospitali tecnici sarebbe anche simpatico
Ma io intanto ringrazio il Partito Popolare per quest'idea che ha avuto e anche per l'invito che mi ha fatto
Penso che interrogarsi cercare insieme a dare risposte sia la maniera più efficace per contribuire ad un dibattito
Importante e significativo però spesso fatto tra i detti e lavori invece io penso che questi temi meritino una diffusione più adeguate
Io l'ammissione alla globalizzazione positiva
Lo dico subito perché sulla globalizzazione come si sa ci sono scuole di pensiero diverse
E la globalizzazione tanti rischi quando opportunità se uno vede le opportunità ha una visione positiva se vede i rischi i traduce visione negativa
Non c'è dubbio che come dire competere complessivamente ha detto sicuramente dei rischi come tutti ben vediamo soprattutto da parte di quei paesi che sono andati più avanti rispetto a quelli che sono indietro ma anche la grande opportunità
Una di carattere generale diciamo di concertazione no sono fatto che miliardi di persone che non hanno conosciuto lo sviluppo
Possono conoscerlo e aprire così una prospettiva nuova diversa ma c'è una ragione economica io penso molto fuoco sei miliardi di persone cominciano a conoscere lo sviluppo aprono mercati anche alle società che nel frattempo avevano conosciuto l'asilo
Quindi da questo punto di vista la missione che si può determinare una versione nettamente almeno nel mio quadro positive i rischi ci sono Totti quindi dipende poi dalla capacità dei soggetti ricoveri la nell'etere impresa del lavoro di capire il rischio di trasformarli in opportunità
Perché questo richiede una collocazione nuova diversa da parte di tutti un'assunzione di responsabilità nuova sia dei soggetti singoli persona cittadini sia dei soggetti collettivi sindacato
Le organizzazioni imprenditoriali
I governi perché questo modifica dicendo professore Tantazzi ha detto delle cose che su cui non torno perché mi sembra assolutamente come dire lineare
Puntuali
Nel fare questa operazione ciascuno deve interrogarsi rivedere se spesso ricollocarsi
E ritrovare dentro a quel punto la prospettiva per andare avanti
Se vogliamo metterla con una frase che onnicomprensiva un poco schematica dobbiamo competere con il mondo dobbiamo farlo in capacità di competizione e incapacità di distribuzione cioè di equità
Per farlo dobbiamo rivedere atteggiamenti responsabilità ritornare per vedere se alla fine il risultato finale continuare a competere con un Paese che si arricchisce complessivamente cioè che a me distribuisce la ricchezza e non con un Paese che a quel punto compete ma magari crea nuove diseguaglianze e questa è la sfida che abbiamo che abbiamo tutti
E l'abbiamo in maniera forte ora questa sfida è facile da annunciare è un poco più difficile da praticare come si vede in tutte le fasi di passaggio perché il professore Tantazzi c'è una cosa chiara esplicite siccome non competono
Più solo le imprese a compete il sistema Paese il sistema territorio competere insieme di un meccanismo di comportamenti di ciascuno diventano importanti
Insieme ai comportamenti dei singoli di Bresso per lavoratore perché perché questo implica quel tipo di conseguenza e per farlo cioè c'è bisogno proprio di una rivoluzione io penso nelle teste il nostro paese in questo deduttive quindi è più avanti rispetto anche ad altri paesi in questo una visione anche qui
In Italia c'è un grande Rizzo di parlare sempre male di noi ma questo fa parte proprio di una delle grandi questioni diciamo sono stato in un convegno internazionale di recente per sentir parlar bene dell'Italia bisognava aspettare che papà sono straniera se no non c'era speranza diciamo perché c'è questa specie di
Atteggiamento Giobbe ma comunque non nascondiamoci problemi assolutamente però non c'è dubbio che abbiamo delle potenzialità delle capacità di Lula operazione difficilissima
Quella che abbiamo trascorso al novantadue davanti non fragile pensato per un momento la questione detenzione
C'era qualcuno che
Come dire che che poteva non sosteneva che bisognava fare la riforma delle pensioni che eravamo fuori prospettive che l'allungamento dettata dalle tutte le le analisi possibile immaginabile qual era il problema che ognuno era convinto che si trattava la pensione e l'altro
Ecco no da sola
E quando scopriva che la sua diceva io che c'entro anche illustri personaggi i miei dipendenti che centrano cioè non è che eravamo sono quindi la questione più complicata e come tutta la questione sulla riforma lo stato sociale che è una cosa bellissima tutti si appassionano enormemente
E tutti si appassiona individuare quelli a cui bisogna che lo Stato porte di più i giovani in cerca di occupazione gli anziani eccetera
Si appassiona un po'di meno a cercare quelli guidati portale di meno
E soprattutto non si appassiona fatta trovare quelli che riportano la notizia
A quelli cui del portale di me grafica che è una delle caratteristiche di fondo di tutte le democrazie
è in questo io penso che l'assunzione di responsabilità o quella che con altre parole noi in questo Paese abbiamo chiamato politica dalla concertazione dalla partecipazione siano decisive per fare avanzare un meccanismo che compete con equità
Non parliamo delle grandi come dire del del Macro perché mi è sembrato che il professore trattarsi abbia già contribuito parliamo come di un questo rapporto tra questa competizione nel sistema locale territoriale il rapporto tra questo e la possibilità di crescere io sono convinto che la globalizzazione essi esalta il territorio
E lo esalta ancora di più quanto è un territorio pugliese
Cioè quando è un territorio in cui
I le componenti di quel territorio le persone di quel territorio fanno coesione
Questo siano luogo di lavoro che nella società
Più quel territorio e coeso più la possibilità di competere in quelle condizioni diventa fortissimo e io credo che qui non c'è bisogno di spiegare se la piccola e media impresa che tu non non mi come dire non mi esercito perché più duttile più flessibile però deve crescere perché se cresce potrà competere cioè io non esercito su questo perché sarebbe come dire una cosa che non finisce mai quello che vedo
E che più ecco essa più crea un problema di rapporti diciamo sia nel luogo di lavoro da qui la concertazione sulle grandi questioni e la partecipazione sulla questione del luogo di oro più in grado di produrre qualità più è in grado di determinare un rapporto di competizioni costo qualità che alla fine vince la sfida
Siccome sui costi io credo che qualcuno che produrrà costi bere ai nostri ci sarà comunque cioè quindi è difficile fare una competizione al basso
Almeno per certe aree per certi Paesi dovremo competere il rapporto giusto qualità costi per fare qualità costi ci vogliono due componenti fondamentali chiediamo di questioni non si possono chiamare di partecipazione cioè io mi devo identificare in quello che faccio e la fine di una cultura
La cultura l'antagonismo cioè è veramente Fini più il territorio e con esso più l'antagonismo non ce
L'esperienza che noi abbiamo nel nostro Paese è proprio questa dove funziona
Dove è stato possibile l'esperienza che illustri come dire imprenditori hanno fatto se uno va di capita di andare sui Monti Sibillini e vedere come li cioè come su un cucuzzolo di montagna smentendo ogni analista ogni economista di qualsiasi tipo che dimostra che in tutto gli investimenti si fanno vicine e cioè trasporta proprio lì sopra ci sono due aziende leader nel mondo
Perché sono le aziende leader nel mondo perché hanno fatto di questo villa della coesione sociale elemento decisivo
Perché a quel punto davano il lavoro dove c'è la gente dove c'è la comunità di sopra in quelle condizioni sto parlando dei Merloni sto parlando di Tor sto parlando tra di cosa che come gli hanno queste ma voi gli imprenditori di questa stanza o fuori da qui quanti in Emilia Romagna hanno queste caratteristiche cioè quanti si muovono con questo tipo di schema allora se questo è vero come facciamo avanzare il sistema su questo
Come determiniamo questa condizione facendo funzionare sicuramente la concertazione a livello nazionale
Siccome ho visto che qui manteniamo il dibattito diciamo in prima assolutamente con il fiato vogliamoci bene quindi non apro parenti efficiente che potrebbero vi chiederei però come che sperando di conservare questa esperienza positiva
Perché quella è decisiva cioè io spero che non venga contesta nessuno cioè
Il fatto che noi raggiungiamo questi livelli bassa inflazione bassi tassi risanamento finanziario possibilità di stare in Europa e di competere duramente il peso del debito pubblico che abbiamo io credo che si deve perché perché a un certo punto si è svolta nel novantadue perché facciamo una politica di assunzione di responsabilità
Da parte delle parti sociali dei governi che ci sono stati e lo facciamo con un senso di responsabilità Piero perché capiamo che quella è la strada e senza quella strada andiamo a sbattere tutti
Che questo piaccia o non piaccia da una parte o dall'altra e qualcuno e nostalgico dei tempi precedenti questo è un dato o la difendiamo tutti quella politica che stiamo tutti
E questo io penso che come dire è un elemento decisivo rispetto al nostro futuro perché mi sa continua a
Non solo per garantire quel livello di competitività non solo perché queste la maniera più decisiva per fare avanzare
Questo tipo di percorso ma perché tutto il senso la nuova sfida o ci vede partecipi con lo stesso impegno appunto il rischio c'è tutto
Avendo comunque questo peso del debito
Perché giustamente il il debito è come dire e questa cosa che ci ricordano i tedeschi in Italia si tende a rimuoverlo no cioè c'è una occupazione di rimozione dei mass ci cosa il debito boh cioè si capisce dice ma chi ha fatta Chiesa quelli che c'erano
Senta c'erano tutti e tre c'eravamo tutti anzi per dirla tutta cioè detenuti e
Angela vediamola onesti ma questa operazione come dire simpatia diciamo già c'è sempre qualche altro Brusca ricava cioè la la questione molto più
Più seria se è più seria quindi o si mantiene un criterio di tenuta per tenere bassa l'inflazione bassi tassi quel circuito virtuoso
Che può diventare importante per la crescita per lo sviluppo e quindi per il lavoro e quindi per la nostra competizioni
In questo circuito virtuoso c'è un punto
Un punto che io credo va recuperata che è il Paese uguale che la nostra situazione Nozza
Qui Callieri ha detto delle cose
Cioè veramente le parti che io sono d'accordo che le cose che ha detto quindi
Posso come dire arricchirle
Io sono convinto che noi abbiamo un problema serio se vogliamo rispettare non solo un mercato nazionale ma competere come sistema Paese fin quando avremo un paese a due velocità
Che rischia di non avere la possibilità di svilupparsi in alcune zone perché non trova i disoccupati e di avere massa di disoccupati che non trovano uno sbocco ma siamo un Paese a rischio perché non abbiamo su questo punto la coesione sociale
E se non creiamo fattori di convenienza noi rischiamo di determinare una specie di imbuto di imbuto in cui ci andiamo a caccia
è un'assunzione di responsabilità questa perché bisogna farla follia Venezia Palermo dovunque non si può fare un discorso secondo il luogo dove ti trovi
Che è uno dei vizi che normalmente accompagna queste cose odiamo autentici fattori competitivi sul fisco sulla sulla politiche salariali sulle questioni che riguardano gli assenti complessivi al controllo del territorio o è chiaro che noi non ne stiamo questo meccanismo e siccome non si emigra più o non si emigra più come semi grava cinquanta anni fa
Il rischio è un paese che si avvita cioè noi abbiamo invece una situazione di potenzialità è enorme perché teoricamente si può aprire una prospettiva in cui negli anni cinquanta si sono spostati lavoratori e negli anni
Due mila si spostano le impresse Errico imponiamo il Paese e diamo una prospettiva a tutti che è una delle grandi questioni io penso il Governo novità Pinza che qui l'esponente come dire di di del governo del Governo Coni in questi anni in questi due anni si è concentrato di più
Su altre un poco di meno su questo che resta la questione fondamentale
E se c'è questa assunzione di responsabilità
Anche la tentazione dei forti di separarsi come è evidente e di dire va be'ma alla fine lasciamole al loro destino
Viviamo una moneta svalutata così il Sud competerà meglio e su questo fa cadere come dire alcuni creduloni che possono credere a questo messaggio io penso che noi dobbiamo sconfiggerlo perché alla fine
Come dire il risultato sarebbe chi le zone sviluppate si avvitano perché a quel punto non troverebbero più sbocchi e gli sbocchi partono dal mercato interno applicati ieri lo ha detto perché gli altri non ci regala nulla
Non è facile dire ma tanto se no me ne vado all'estero quelli che vanno all'estero ci vanno anche perché spesso sono obbligati ad andarci
Se tu vuoi esportare o vai a produrre in parte le cose dei paesi dove vai ad esportare o non ti fanno esportare
Perfino gli Stati Uniti non la Romania sentivo esportava pasta P. costringono a fare lo stabilimento di pasta negli Stati Uniti
E allora cioè io penso che sarebbe più logico nel momento in cui vogliamo esportare avere una capacità di distribuzione al nostro interno
Mi che sia tale da garantire quella questione che ci potrà portare tutti insieme più avanti
E chiaro che ci sono fattori esterni da recuperare poi complessivamente perché nel mio schema questo porta concertando a trovare risorse
Per la formazione dalla ricerca
Che è un punto uno dei punti più più in deficit su cui sia cioè e dobbiamo trovare risorse pubbliche e private
E se esse si libereranno come tutti speriamo da questa fase di risanamento potremmo destinato all'impasto attore materiali il materiale tra cui la formazione la ricerca punta su cui siamo in ritardo
E ammette un ritardo significa nel mio schema poter parlare delle cose che funzionano per concentrarci sulle cose che non funzionano perché se invece ogni volta parliamo dell'intero
Meccanismo che non funziona alla fine non ci consente non ci concentriamo su quello che funziona
E su quello quindi che non funziona da aggredire da far funzionare che è la questione che noi gli abbiamo forte
Se è così sarà seconda parte del tema cioè con partecipare deve vedere e qui non faccio distinzioni grande impresa certo che è più facile o piccola impresa certo che è più difficile però dobbiamo avanza
Più avanzerà un sistema di partecipazione
Più faremo qualità
Più la competizione sarà una competizione in cui difenderemo anche il territorio la sua coesione
Io sono convinto che qui bisogna fare dei passi avanti bisogna fare dei passi avanti sui sistemi fissi si deve relazioni sindacali bisogna fare passi avanti sul sistema complessivo di distribuzione delle azioni
Sì ogni tanto anziché dare dei premi di produttività in sala si desse di nazioni nelle aziende io credo che questo sarebbe un contributo formidabile ad avanzare
Non è facile non è facile ben presto non lo vogliono dare i lavoratori spesso preferiscono i soldi perché così ma se noi condividiamo l'obiettivo dobbiamo darci una un tipo di
Di una volta non c'è un'assemblea dei lavoratori e ho fatto un piccolo calcolo se venti mila lire al mese
Li destinarsi no a questo scopo e come le venti mila lire lorde possono tredici quattordici rilevanza una grande cifra ed ha vinto rimettiamo in pista
Una possibilità di democrazia economica oltre che di avanzamento di un quadro effettivo di relazioni partecipate nelle imprese questo cambierebbe
L'assetto quando finito assemblea un lavoratore mi ha avvicinato et Paris ha fatto un discorso questa cosa bellissima guarda portava avanti ti chiedo solo una cortesia Graziosi che cosa non mi toccare armi venti mila lire
Dico amiche e cioè di mi mi dava del doppio messaggio che capiva la grande sfida ma era preoccupato del allora io penso che è un sistema degno di tal nome dovrebbe preoccuparsi
E approfittare del delle privatizzazioni per fare avanzare un sistema che abbia queste caratteristiche porre questioni reciprocità c'è sulla vicenda delle telecomunicazioni io penso che va recuperata se il maggior azionista sono i lavoratori prima o dopo questo problema si pone
E se bisogna fare la concorrenza come giusto perché il sistema Paese dalla concorrenza come minimo ci vuole assistere che è un ente di Stato introduce in Italia due due aziende monopoliste nei loro Paesi in Francia e in Germania senza nessuna condizione di reciprocità beh non è un grande esempio di competizione europea è un esempio un poco come dire scadente di rapporti subalterni
Allora è possibile inserire tutto questo
In una logica che invece spinga in direzione di parti consapevoli di un governo che sia in grado di portarci più avanti e che le parti contribuiscono a questo prima io penso di sì in questo senso
Cioè proprio sono contento di essere qui nel senso che ora assistito o partecipato e partecipiamo tutti a ad un percorso che indica dei problemi che vuole risolvere ma un percorso positivo
Perché francamente invece quella cui assistiamo all'ultima considerazione che faccio
E questa specie di tornato dalla negatività
Questa specie di guru del negativo
Io ringrazio il professore Tantazzi che ho già detto qui la cosa ha detto ma normalmente i suoi colleghi da un po'di tempo una specie di profeti di sventura che uno si deve ma a Donna mi cioè in cui ti presentano queste cose terribili
Cioè in cui il mondo nuovo alla globalizzazione quello da costruire e questa specie di mondo negativo stranissima e quindi non ti mettono un rapporto di fiducia glielo dico sempre ai miei dovrà comando cioè quindi
Se voi pensate tutte queste chiacchiere che ci fanno sulla sul cambiamento dal lavoro per lavoro a cambiare lo sappiamo che cambierà e lavoro la pavidità dieci volte e la gente lo sa ma soprattutto disoccupato quando gli dici cambierà e lavoro dieci volte l'autorità per la difficile trovare il primo lavoro quello si chiede come farà trovare gli altri nove perché questo è il suo problema allora è inutile che glielo continuativa
Non è più logico che gli diciamo tutti insieme che bisogna scegliere un percorso ho sentivo avendo la potenzialità avendo la capacità impresa che ha funzione a lavoratori che lavorano e anche spesso bene grazie a Dio
Un parti sociali consapevole io penso di sì non è pensare all'elettorato pensare ad un Paese che adesso il problema né le individua nord-sud da uno di questi ritardi sulla formazione e ricerca l'altro
Capacità di fare avanzare un modello di relazione va benissimo individua questi e dà una spinta su questo perché se riteneva capace risolverli
Cioè apre una prospettiva di fiducia
In questo io proprio
Lo dico ma un grande insegnamento che era quello del Giovanni ventitresimo che diceva
Dei pessimisti
Diffidate sei
Perché al massimo raggiungono oggetto quando lo stato d'animo cioè niente
Degli altri potete sperare grazie
Bene
Con un D'Antoni in gran forma qui anche per chi ha avuto la possibilità di risentirlo questa mattina non concludiamo accerto e quindi vi ringraziamo ancora una volta di tenere duro insomma di cercare di mantenere questa capacità di reagire a tutte queste sollecitazioni accelerate dei nostri lavori anche perché noi vogliamo rispettare io sarò rigoroso anche nei tempi vogliamo rispettare i nostri lavori e quindi consentire colleghi comunicazioni che adesso vengono presentate di concludere davvero quelle attese che la relazione del peso cantate avevano creato per cui appunto Pietro Baccarini presidente dell'Unione regionale
Delle camere di commercio dell'Emilia Romagna risponde proprio ai quesiti del rapporto fra globalizzazione e in prese nella nostro tessuto
Ma io credo che all'ottimismo a cui invitava D'Antoni qui in Emilia-Romagna abbiano sempre risposto i nostri imprenditori sia con l'affezione che hanno all'impresa
Sia con l'impegno che essi producono sui mercati nazionali e sui mercati internazionali quattrocento cinquanta mila in prese in Emilia Romagna
Quasi cento mila nelle due province di Ravenna e di Forlì
Credo siano la testimonianza più valide dell'ottimismo di un territorio che trova nell'impresa uno dei suoi punti fondamentali
E io credo che il tema che c'è stato posto a oggi
Sia un tema estremamente importante perché siamo effettivamente ad un momento non dico di svolta ma certamente di cambiamento nel rapporto fra impresa e mercato
E parlare di globalizzazione
E di piccole impresa in un mercato globalizzato credo oggi sia un tema centrale
Cioè è il passaggio il secondo passaggio
Da un concetto di internazionalizzazione o di commercio con l'estero
Che le nostre imprese hanno fatto il sviluppato in questi anni vorrei aggiungere particolarmente in questi anni noi abbiamo in Emilia Romagna circa il cinquanta per cento della produzione esportata
Ad un livello più alto
Che non è soltanto quello dell'allargamento dell'area commerciale per un'impresa
Che dall'area provinciale regionale o nazionale passa ai mercati internazionali
Ma è di un'impresa che dopo questa fase di allargamento del proprio mercato si struttura per quei su quel concetto di globalizzazione dei mercati cioè quindi di produzione e mercato che interagiscono fra loro
Cioè di un'impresa che non soltanto cerca di portare il proprio prodotto le proprie tecnologie la propria qualità sui mercati
Internazionali ma di un'impresa che si struttura per le esigenze che i mercati internazionali via via pongono cioè in un messo fra impresa e mercato molto più aperto rispetto a quello che è un un semplice approccio di carattere commerciale verso i mercati internazionali
Cioè non possiamo avere un'impresa che passivamente
Nella sua struttura allarga il proprio mercato e porta all'estero i propri prodotti
E un'impresa che si struttura si organizzano
Produce beni ha qualità nel suo prodotto perché il mercato estero oggi richiede questo tipo di rapporto
Quindi non un'impresa strutturata per un mercato più allargato ma un'impresa strutturata per un mercato dove produzione e mercato si integrano fra loro
Ed è qui
Il ritardo forse che anche le aree più avanzate del nostro Paese possono avvenire
Perché è ormai noi credo abbiamo esaurito questa prima fase dell'internazionalizzazione delle nostre imprese anche se molto terreno su questo deve essere guadagnato
Perché è ancora è un trenta per cento il numero delle imprese che si affaccia con decisione sui mercati internazionali e quindi è un allargamento ulteriore che comunque deve essere fatto
Ma il passaggio a cui accennavo è un passaggio a cui oggi sono preparate una impresa su dieci
E ancora più alto è questo gatto ora se si va alle piccole
Oppi col Issime impresa
Allora ecco io credo una Regione
Strutturata nella propria economie con
Una
Molteplicità di impresa e che sono sotto il numero dei dieci
Dipendenti e soltanto una
Su cento sono le imprese che hanno una risposta precisa ai mercati internazionali noi dobbiamo aiutare grandemente questo secondo passaggio per la nostra economia quindi se il commercio rappresenta una prima componente importante nel determinare la capacità di penetrazione nei mercati esteri il sistema emiliano-romagnola dato risposte importanti risposte non dico esaurienti ma certamente
Sufficientemente importanti
Negli ultimi anni è stato quadruplicato l'export verso i mercati non tradizionali
Oggi i Paesi sui quali le nostre in prese hanno rapporti di carattere commerciale hanno superato nel mille novecentonovanta sei duecento sedici Paesi
Ma questo non significa ecco il concetto che vorrei richiamare fortemente una crescita un allargamento delle imprese che sui mercati oggi si sono strutturate
Con rapporti di carattere industriale con rapporti di carattere finanziario consegni sui paesi maggiormente per loro interessanti nell'export con
Ricerca che le rende effettivamente in un rapporto stabile con i mercati sui quali essi penetrante
Perché è il punto di forza oggi per le imprese
è rimanere sui mercati
Spesso il nostro export è un export non duraturo nel tempo è un export a volte occasionale
è un export sul prodotto che l'impresa produce in quel determinato periodo ma il radicamento sui mercati esteri è un radicamento ancora difficile per le nostre imprese
Ed è particolarmente difficile perché le piccole imprese obiettivamente hanno una maggiore difficoltà rispetto alla grande impresa
Ma direi che sul piano nazionale è l'intero sistema Italia che se mai soffre di questo background rispetto ad altri concorrenti europeo non europee
Quindi il radicamento sui mercati come un punto di forza per l'export per per il l'interscambio per la globalizzazione
Quindi credo sia un concetto importante questo che noi dobbiamo cominciare ad affrontare con decisione
E solo in questo caso cioè quando l'impresa investe in funzione dei mercati internazionali e che quindi si struttura in funzione di questi sono investe in progettazione in produzioni che sono orientati quasi esclusivamente ai mercati internazionali allora noi possiamo effettivamente dire che questa impresa potrà sempre più avvenire una capacità di radicamento e di mantenimento
Dell'export o delle produzioni nelle quali o delle quali essa e sviluppa il proprio la propria attività
Quindi in questo caso sempre più possiamo parlare di internazionalizzazione dell'impresa
Perché questo tipo di internazionalizzazione investe la struttura stessa dell'impresa i suoi investimenti la sua ricerca il suo pro
Allora questo secondo passaggio è per noi un momento estremamente importante e noi abbiamo fatto come Unioncamere un'indagine su un campione molto ampio di impresa è esportatrici
Quali sono i risultati di questa indagine
Proprio per riassumere brevemente avviarmi alla conclusione un primo dato significativo evidenzia che solo il quattro per cento delle imprese manifatturiere emiliane mora romagnole ha decentrato produzione la delocalizzazione riguarda particolarmente il settore chimico
Il sistema della moda
Pochissimo gli altri settori
Nel trenta per cento dei casi si tratta di un decentramento effettuato in Paesi aderenti all'Unione Europea Spagna Francia in particolare ventisette per cento dei casi nei Paesi della Europa dell'est Ungheria Repubblica Ceca Romania il diciassette per cento righe riguarda i Paesi dell'Asia centrale e orientale un'impresa su dieci ha una propria sede operativa all'estero
Cioè quindi siamo ancora in una fase lontana da una organizzazione una strutturazione aziendale sui mercati esteri sui quali deve mantenere un proprio radicamento
Un terzo dell'impresa è accordi con partner esteri e sono soprattutto in percentuale molto piccola le imprese
Esportatrici sotto questo profilo quindi gli accordi di collaborazione ad esempio sono in maggioranza di tipo commerciale esclusivamente di tipo commerciale il sessantaquattro per cento
E stabilito il comparto comunitari nel cinquantatré per cento dei casi
Ecco questi dati in fondo si inducono ad un ragionamento
Le nostre imprese
Hanno avviato un processo molto forte
Di commercializzazione verso
Gli altri mercati ma hanno ancora ritardi se confrontiamo poi questo dati con altri paesi come la Germania come la Francia come l'Inghilterra cerca abbiamo di come questa differenza sia
Particolarmente accentuato
Quindi noi dobbiamo intensificare questa strada di internazionalizzazione con le collaborazioni aprendo sedi adendo presenze radicate sui territori sui mercati per non essere diciamo così
Azienda esporta aziende che compaiono e scompaiono sui mercati perché la diffidenza il più grande all'estero è proprio quella di non a dire la certezza di una continuità nel rapporto che si instaura con l'impresa di un altro Paese
Ecco quindi che io credo il tema che c'è stato posto oggi è un tema estremamente importante
E noi dobbiamo sforzarci
Di capire come da oggi in avanti dico da oggi in avanti ma già da tempo di questo si discute nel mondo dell'economia non possiamo più solo soffermarsi sui dati
Soddisfacenti della crescita dell'export e della capacità di premi trazione nei mercati delle nostre imprese
Ma dobbiamo sempre più aiutare queste imprese a radicarsi a strutturarsi per la loro internazionalizzazione
D'altronde perché internazionalizzare un'impresa significa soltanto non significa soltanto allargare all'impresa il mercato sul quale proporre i propri proprio internazionalizzare un'impresa se diamo la giusta interpretazione a questo significa rafforzare l'impresa
Perché l'impresa che realmente si confronta sui mercati esteri nel modo in cui accennavo in precedenza è un'impresa che si deve organizzare per questi mercati
Che deve valutare la sua competitività
Con gli altri partner estero
Un'impresa che deve valutare sul piano della qualità il proprio prodotto dei costi
Quindi un'impresa intensi vuole internazionalizzare e anche un'impresa tis meglio si organizza che meglio si struttura che è meglio a
Capacità di produzione di consolidamento della propria economia
E allora noi dobbiamo sostenere e aiutare l'impresa a questo dobbiamo aiutare le imprese attraverso servizi che debbono derogare dalle Camere di commercio sede nella quale ci troviamo
A tutto quel mondo che opera nel campo dell'internazionalizzazione e qui si apre un discorso che io non apro che è quello della riorganizzazione
Dei servizi del sistema Italia
Per aiutare questa internazionalizzazione delle nostre imprese
Molti troppi sono gli organismi troppi molte sono le competenze le sovrapposizioni le mancanze di razionalizzazione in questo campo dobbiamo fare uno sforzo dobbiamo avere la capacità di fare un sistema Italia anche sotto questo profilo perché le nostre imprese sappiano esattamente a quali porte bussare
Sappiano esattamente quali servizi e da chi sono derogati
Possono aderire finanziamenti e sappiano dove questi finanziamenti possono essere erogati in un quadro di modernizzazione del sistema Italia verso l'estero e di semplificazione
Altro elemento fondamentale per le nostre imprese dobbiamo rendere più semplice la vita in altri imprenditori più accessibili servizi
Più certe le conoscenze di modo che questo processo questo secondo passaggio
Vere sui mercati esteri si un passaggio di fondo per radicare definitivamente i nostri prodotti le nostre imprese su quei mercati perché è la lì si vince la concorrenza perché la che si rafforza il mondo produttivo del nostro Paese grazie
Grazie anche a alla
Dunque a Pietro da Carini che avvocato che è stato molto nette
I lavori
Tra l'altro un po'più nera tra i tanti dati l'impegno a ruolo dell'Università sul nostro territorio che era stato chiamato in causa direttamente per cui credo che avrà sicuramente materiale nel suo intervento che chiedo naturalmente come ho fatto per l'avvocato Baccarini che sia contenuto dentro la soglia al massimo del quarto d'ora
Sì grazie a tutti
Io rappresento qui quindi oltre che il magnifico rettore ma di più rappresenta uno dei punti di sofferenza per riprendere le parole
Di D'Antoni sofferenza sulla ricerca e la formazione
Il sistema universitario è un vecchio sistema in particolare l'Università di Bologna con i suoi nove cento e passa anni di vita
è un vecchio mondo tradizionale che deve guardare a
Questo futuro difficile da decifrare
In realtà però l'università
Dovrebbe e potrebbe e comincia secondo me ha davvero ed essere percepito in questa funzione
Un ruolo ben preciso in questo proprio in questo rapporto evocato dal titolo della globalizzazione e del localismo
Nel senso cioè che la funzione dell'università
Dovrebbe essere quella in ogni luogo dove si esprime di far pervenire lì
Le esigenze gli obiettivi i risultati della grande ricerca internazionale
Dei delle mete raggiunte nei diversi campi dall'umanistico tecnologico scientifico al medico
Della grande ricerca internazionale e confrontarla con i bisogni e aspirazioni materiali e culturali dell'ambiente in cui l'università ci colloca e contemporaneamente
Arricchire queste esperienze internazionali
Con l'incrocio dell'incontro con le domande che vengono dalla società con la quale si confronta
E quindi credo che se ben intesa se correttamente intesa
L'attività di ricerca e di trasmissione del sapere propria dell'università
Meglio di altre istituzioni dovrebbe funzionare in questa direzione
In particolare l'esperienza che sta
Faticosamente non me lo nascondo certe
Realizzando da un decennio l'ateneo di Bologna
Con la sua diffusione nel territorio
Tende ad andare proprio in questa direzione
Se noi vediamo come e per Hicham mente incerto
Ma proprio nell'incontro IMEI ineliminabile tra esigenze teoriche astratte della ricerca e richieste e spinte culturali e di interessi concreti dei territori se noi guardiamo questo vediamo che imporli in cui si è trasferito
Parte dell'attività dell'università di di Bologna in Romagna
Sono poli che tendono e sempre di più tenderanno
A caratterizzarsi per specificità di Offerta cultura una specificità che non può essere
Decisa dall'alto
Ma che deve evidentemente trovare radici
Nell'esigente che ci sono nei diversi luoghi in cui questa
Attività universitaria si queste l'aspirazione queste la tendenza so bene che non si riesce nella farraginosità delle cose da costruire nella difficoltà nella mancanza di risorse delle cose da costruire su bene che non sempre si riesce si è riusciti speriamo si riuscirà ad andare in questa direzione ma pure queste la logica
Una logica de incontro quindi tra
Centro della ricerca che non può non essere il confronto con la l'internazionalità della recente
Centro per quanto riguarda noi
Rappresentato da un grande ateneo dove si incontrano tutte le competenze
Si confrontano si scontrano spesso
E poi però si ripartiscono sul territorio a seconda di e radici come ho detto che ci sono in quel territorio
Sempre di più bisogna fare questo
E qui si entra nel tema
Della formazione
L'università
Non è che in tutti i Paesi abbia un diretto
Compito formativo cioè di preparare
Giovanni per un immediato ingresso
Nel luoghi di lavoro
C'è un dibattito su questo opportuno che l'abbia è opportuno che non la certamente
Non fare anche questo può apparire ai miei occhi appare uno spreco di risorse
Tanto più con questo Sven Tagliamento del mondo del lavoro in tante attività
Micro
La flessibilità porta a non avere più categorie professionali precise
Ad un lavoro che si inventa e si rinnova ogni momento tanto più in questa situazione
Il ruolo dell'università dovrebbe
Mio modo di intendere continuare
A offrire
Una trasmissione in ogni campo di quel sapere di base
Di quella
Valigetta di conoscenze
Che ognuno dovrebbe portare per tutta la vita
Nel proprio mestiere nella propria attività nella propria professione
Ma è chiaro che questo bagaglio
Dovrà poi misurarsi tanto più oggi e da oggi in poi
Con un continuo aggiornamento Puławy
Delle ricadute diciamo così professionali di queste conoscenze teoriche chiamiamole pure conoscenze di metodo
Che l'università può offrire
Un metodo valido nei diversi terreni
E poi
L'arricchimento
Delle attività che si possono svolgere nel campo del lavoro
Noi abbiamo qua propria romani
Forlì e Cesena Ravenna Rimini
Abbiamo alcune esperienze che in particolare spesso articolandosi sui diplomi universitari
Si connettono con
Questa esigenza di dirette a formazioni i diplomi furono fatti
Nella logica di abbreviare i corsi di studio
Ed effettivamente la gran parte degli iscritti nei nostri diplomi si laurea nei tre anni previsti
E di costruire un percorso di studio
Arricchito anche dalla Diretta partecipazione delle aziende
Attraverso stage formativi attraverso insegnanti che non fossero solo quelli
Abilitati dall'odore dall'Università dare conoscenze teoriche
Traverso laboratori seminari eccetera
Beh debbo dire che
Nonostante
Le inevitabili difficoltà e disfunzioni
Di una diversità che ha cercato di trasferire
Competenze e conoscenze esistenti a Bologna in tante parti del territorio e che quindi deve ancora trovare speriamo lo trovi rapidamente un assetto definitivo
Di questo suo sventagliare se sul territorio nonostante questo i risultati
I risultati
Dei primi anni di diplomati
E anche singolarmente di laureati i risultati in termini di occupazione sono largamente positivi
I corsi di diploma
E anche i corsi di laurea
Trovano laureati e diplomati che si occuperà che trovano lavoro
Nell'arco di un anno dopo
La loro la fine del costo degli studi in una percentuale non inferiore al settantacinque per cento
Perfino il corso di laurea di Psicologia
Che non evoca
Immediate possibilità di lavoro da invece queste risultati
Quindi anche nella scelta
Delle attività didattiche e formative
Occorre fare molta attenzione
Non fermarsi a certi luoghi comuni
Che ripropongono antiche professioni antichi mestieri che magari nella memoria delle famiglie sono le professioni e i mestieri tradizionali
Forse
L'università a un altro compito non solo in Romagna ovunque
Quello anche di sforzarsi di educare
L'ambiente sociale la collettività
Ad un rapporto con il mondo formativo che sia più attento alle novità
Non per rincorrerla
Anzi per anticipare per preparare dei giovani che siano loro costruttori di novità in termini di attività lavorativa
E questo credo sia il compito del l'università in particolare dell'Università di Bologna qui in questo territori questi sono mesi cruciali per definire l'assetto dell'Università decentrata di Bologna o come preferiamo dire del molti campus
Di Bologna e di Roma molti campus fatto di polli
Specifici
Fortemente dotati di autonomia
E didattica e amministrativa
Ma che non perdano perché sarebbe una perdita gravissima
Il punto di riferimento
Dell'ateneo bolognese
Perché lì dovrebbe stare il luogo della programmazione didattica e della ricerca generale
Perché attraverso queste antiche esperienze maturate
Nell'ateneo di Bologna
I rapporti che l'ateneo di Bologna col mondo
Abbiamo almeno sessanta università di tutto il mondo convenzionate con scambi di docenti e di studenti di ricerche con l'ateneo di Bologna attraverso questo si possa continuare a svolgere quel raccordo con la altissima livelli l'altissima ricerca di livello internazionale
E quell'incontro pure indispensabile con le esigenze formative
E
Di preparazione dei Giovanni e di riempimento
Delle esigenze professionali delle aziende che hanno i territori dove l'Università di Bologna si presenta con i suoi corsi
Grazie anche al prorettore farmi per il suo intervento do subito la parola Emilio Sabattini vicepresidente della giunta della regione Emilia Romagna
L'effetto umane Maastricht credo che abbia avuto su tutti i nuovi GA prodotto un grande risultato che quello di socializzare e riconoscere diventare patrimonio tutti una serie di parametri cui noi
Siamo assunti siamo David regole
Regole che ci hanno portato alla qualificazione di un gran premio
E oggi siamo ai nastri di partenza assieme agli altri Paesi
Io credo che ci sia la necessità innanzitutto sul piano culturale di superare la fase dell'autoreferenzialità
Per cercare di capire partendo dalle nostre potenzialità da quella che è la ricchezza di un patrimonio regionale quali sono le scelte e gli orientamenti e le priorità che intendono caratterizzare la nostra azione e con le quali vogliamo competere
Cioè noi siamo la siamo la Regione i dati ci spiegano che siamo la seconda per il PIL in Italia siamo la regione dove ci sono c'è un patrimonio aeroportuale forse troppo un grande patrimonio forse eccessivo dove c'è un patrimonio fieristico anche qui forse eccessivo cioè abbiamo tutta una serie di potenzialità che ci consentono che consentono questa Regione ai soggetti
E territoriali istituzionali e sociali di potere presentarsi a questo gran premio con le carte in regola
Quali sono i problemi che si aprono di fronte al mondo io credo che c'è il dato dell'identità locale in qualche misura gioca con negativamente noi dobbiamo recuperare questo dato questo slogan Bellocchio del pensato localmente
Della Volare localmente pensare globalmente quindi di riuscire a valorizzare e utilizzare l'identità come strumento come mezzo per valorizzare la nostra capacità sui mercati ma non di rimanere chiuso vento delle mura
E dei piccoli muri che poi fanno non ci portano da nessuna parte
Le coerenze ci chiedono anche di come di riflette su quelle che sono gli scenari finanziari sono gli scenari che accompagneranno questa azione
Perché noi possiamo enunciare
E molto enunciazioni sono state fatte su tutte concordiamo ma queste enunciazioni si devono coniugare con alcuni trend economici finanziari questo paese di questa Regione do i trend demografici che non sono un elemento secondario
Non sono elemento secondario soprattutto perché i temi della coesione e i trend demografici hanno una grossa rilevanza possono in qualche modo in qualche misura se non sono governate spostare sente il più risorse sul versante sociale dove occorre investire a scapito dello sviluppo a scapito delle nuove generazioni a scapito della crescita economica
E quindi anche questo è un ente indicatore che noi non possiamo non rilevare e non possiamo soprattutto organizzare sul piano della risposta complessiva del risorse non sono una variabile indipendente l'altro giorno Polanco provvisori fantastiche che e mi citava una volontà mi pare d'aver compreso da parte degli spagnoli di
A di adottare i parametri di Maastricht non solo che hanno accompagnato l'ingresso in Europa dei governi e nazionali di adottarli anche per le realtà locali per le istituzioni locali e regionali io credo che questo sia una scelta seria rigorosa e ci mette alle nell'ambito di una corsia che ha nella quale chiaro la direttrice per tutti non solo per Prodi ma anche per tutti coloro che hanno responsabilità politiche e allora all'interno di questa corsia noi bisogna che abbiamo presenti noi qual è la fase in cui opera avemmo che si apre che è una fase di federalismo che una fase di maggiore responsabilità certamente sul piano politico di governo ma anche ma ad essa non corrisponde una crescita un incremento di risorse il federalismo lo si governerà con risorse decrescenti rispetto a quella che è la prospettiva a cui siamo stati abituati e che ha prodotto debito pubblico vorrei ricordare che c'è un dibattito aperto che interessa tutti i soggetti qui presenti
Riguarda la riprogrammazione degli obiettivi comunitari così chiamata Agenda due mila
Ecco obiettivi comunitari che hanno portati in questo Paese
E in questa regione e migliaia e centinaia di miliardi
Abbiamo una larga mente un allargamento di circa il venticinque per cento della popolazione a fronte di una preventivata casi del PIL del quattro per cento che significherà spostare risorse
Verso altri Paesi più poveri che richiede dove la capacità di una proposta che richiedano e la capacità di riuscire a spendere meglio e primi so c'è la Bassanini
La Bassanini che in occasioni io credo in parte risponde ad alcuni quesiti che sono stati posti qui che sono proposti dal mondo imprenditoriale
Dove noi dobbiamo recuperare il dato dell'efficienza
Dobbiamo fare un'operazione più complessiva che quella di ripensare il ruolo e funzioni dell'ente locale
Ma devi pensare anche il ruolo che la società o spezzoni dalla società che si candidano che sono interessati possono giocare interni di gestione di politiche l'ente locale non è tutto l'ente locale deve essere sempre più elemento regolatore
Ma che trasferisse sul piano delle competenze dalla funzione
Spezzoni di governo di gestione alla società civile e noi dobbiamo avere il coraggio di fare questa scelta perché ci consentirà agli occhi ed inevitabilmente di riuscire in modo in modo credibile in modo convinto a recuperare maggiore capacità politica
La seconda osservazione
Se siamo di fronte le se la
I processi che si aprono l'internazionalizzazione l'ingresso in Europa
Si porta richiede la creazione di nuovi tavoli di confronto
Certo dobbiamo concertare ma non possiamo più continuare a concertare in tavoli su tavoli che spesso sono burocratici dobbiamo trovare anche in questo forme innovative che non ripetono le ritualità ma siano in grado di individuare gli obiettivi le priorità della fra fra istituzioni forze politiche forze sociali
Poi ciascuno est definire infatti chi fa che cosa il livello delle diverse responsabilità il contributo che ciascuno porta e allora se l'obiettivo che vogliamo perseguire dalla competitività locale la competitività di sistema e quindi l'affermazione di un processo innovativo rispetto al passato
Noi dobbiamo compiere alcune scelte di fondo tema dell'internazionalizzazione e noi non lo possiamo ad inviare in questa regione siamo arretrati siamo retate perché c'è una richiesta
Ma è anche frammentazione l'insieme di tanti soggetti
Noi dobbiamo definire obiettivi unici
Aveva un tavolo comune dove tutti devono convergere poi ciascuno avrà ruoli diversi
Ma dobbiamo concludo una fase di risorse frammentate che non producono o producono limitati benefici e qui tutti sono in campo la Regione legami commercio
Perché sì siamo nel cambiamento non tutti se lo siamo ancora ci sono ritardi da parte di tutti noi ci dobbiamo modulare non c'è nessuno
Lì e sia in pole posizioni in questo senso
Dobbiamo richiede tasche noi un grande cambiamento
Dobbiamo puntare su un'innovazione tecnologica e la ricerca
E allora decidiamo qual è il percorso se questa è una scelta prioritaria
Decidiamo quali sono le risorti gestisse chi governa decidiamo le risorse che pubblico e privato possono essere in grado di mettere in campo
Definendo obiettivi certi Ritanna che qui la frammentazione
E quando parlo di privato non intendo solo a Confindustria intendo l'insieme di associazioni e penso gli artigiani in modo particolare che hanno una grande peso interni di rappresentanza in questa regione che possono contribuire in tempi propositivi
Ad eseguire questo obiettivo c'è il tema della formazione
Della scuola
Dell'istruzione di base e qui un di più e se la necessità chiedo di un impegno maggiore rispetto al passato la risorsa umana è uno degli elementi fondamentali nei processi di internazionalizzazione noi dobbiamo investire sempre di più in questa direzione
Forse dobbiamo anche rispetto al passato rispetto ad una cultura che la cultura fotografata il debito pubblico dove c'era dove c'era tutto per tutti è dobbiamo selezionare dobbiamo fare in modo serio e rigoroso
E dobbiamo su questo ricercare il massimo di convergenza c'è il tema della finanza e del sistema creditizio io non non voglio togliere nulla certamente a Pienza
Che credo potrà no ma dico come nell'ambito regionale però credo che i noi tutti il tema dello su questo terreno anche il tema del localismo
Di una presenza che era che ha rappresentato molto nel passato ma di un insieme di istituzione
Ancora fomentate non aiuta il sistema creazione c'è bisogno di fare un po'un salto di qualità se bisogna saper raccogliere questa sfida infine c'è il tema della logistica e delle infrastrutture
La Regione ha inviato un confronto sul tema del Piano territoriale regionale chiamato quindi e regione globale per dare il senso della dimensione per cercare non di regimentare nonne
Di individuare scelte che si è rappresenti un abito stretto dirigistico deciso qualcun altro ma per individuare l'autostrada elemosina entrate ed uscite all'interno della quale ciascuno possa portare il proprio contributo io finisco con un un'osservazione
Quindi sono alcuni giovani non emerge di giovani non ne parla mai nessuno
E sono credo che possono rappresentati dell'elemento di crisi di rottura della prole coesione sociale di questo Paese Giovanni rapporto nord-sud
I giovani sono quelli che rischiano di più perché rischiano di più perché sono quelli che potrà potrebbero avere tutti i futuri ipotecato
Sono quelle che dovranno conseguire rilevanti avanzi prima
E s'e sono quelli
Che
Sono chiamati a finanziare l'elevata spesa sociale però senza sperare in un trattamento analogo i propri genitori
E allora nelle nostre scelte
All'interno di una politica di coesione
Noi dobbiamo a vere un'attenzione particolare sul piano delle risposte alle attese delle nuove generazioni
Tema
Dopo l'intervento del vicepresidente della giunta regionale Sabbatini abbiamo la possibilità e lo ringraziamo anche per la grande disponibilità arrivato fra l'altro in anticipo rispetto a una tavola rotonda che abbiamo anticipato che ha e salutandolo anche per questo presidente della Cariplo Giuseppe Guzzetti a cui
Dimenticavo che la Cariplo
Non solo formalmente un istituto di credito davvero per le sue dimensioni di livello europeo
E il suo intervento proprio risposta aspira del credito globalizzazione
Presuppone il il penultimo intervento perché poi per le conclusioni nei tempi come vedete perché saranno entrambi abbastanza sintetici nei tempi che ci siamo dati concludono questo nostro incontro e consentono successivamente perché lo riterrà opportuno di fermarsi al buffet predisposto per parte mia la mia parte in questo momento è finita intanto grazie
Ma io credo che anche per il sistema bancario e finanziario italiano si pone un problema
In diretto rapporto al tema di questo convegno localismo e globalizzazione perché in realtà noi ci troviamo in una realtà
Che ha visto
I settori produttivi in questi ultimi anni notevolmente
Svilupparsi integrarsi ammodernarsi
Lo stesso non possiamo dire del sistema bancario italiano basterebbe il dato CRI
In Italia abbiamo ancora circa novecento banche per rendersi conto di quale peso abbia il localismo bancario nel nostro Paese
E d'altro canto
Dimensionare questa realtà al fatto che le cinque più importanti banche d'Italia sono meno di una sola banca tedesca la Deutsche Bahn renderci conto come ci avviamo da un lato ad affrontare i problemi dell'Europa integrata dell'euro
Con un sistema bancario eccessivamente polverizzato e quindi una realtà ed un sistema che in un contesto così fortemente radicato sul territorio una delle ragioni della forza del nostro sistema di realtà bancarie piccole medie e micro talvolta fortemente radicate sul territorio che hanno accompagnato lo sviluppo
Di arredi pezzi del nostro territorio dell'economia che hanno accompagnato gli istituti di credito come nel caso di risparmio che univano ad un tempo la funzione di banca con funzione di carattere di carattere sociale perché stava nella loro origine nella loro storia dicevo
Hanno avuto un ruolo una funzione importante decisiva per la crescita lo sviluppo delle cose di economie come la portò a quella emiliano-romagnola lombarda
Oggi però tutto questo io credo non solo non serve più ma rischia di diventare una palla al piede gravissima
Non essendo in grado di mettere a disposizione efficienza efficacia dazione strumenti nuovi che devono accompagnare lo sviluppo sostenere lo sviluppo delle piccole e delle medie aziende perché le grandi le grandissime aziende hanno tanti strumenti dal punto di vista finanziari ma è soprattutto oggi si parla di localismo e di globalizzazione e soprattutto questa realtà
Fatta di distretti di Hare che hanno una loro peculiarità che hanno una loro specificità che devono trovare un supporto da parte del sistema bancario e finanziare del nostro Paese che occorre dirlo con grande chiarezza oggi
Pare a me inadeguato
E pare in una condizione di grande rischio rispetto ad un futuro vicinissimo ad un futuro misurabile
Forse a giorni o settimane a mesi non certamente a tale in questo contesto anche per il sistema bancario del nostro Paese viene la necessità si pone il problema da un lato di affrontare
Una ristrutturazione
Importante una ristrutturazione che modificherà sostanzialmente questa realtà
In presenza anche di alcuni fatti che come dicevo accadranno simile lasciate passare il termine fra poche ore
Noi abbiamo già oggi nel sistema bancario una situazione della quale
I tradizionali cespiti di guadagni delle banche
Dove il ricambio erano molto forti e fornivano
Una contributo decisivo i conti economici delle banche
Sono già oggi in una condizione di forte contrazione in fondo le nostre banche hanno vissuto vivono ancora di intermediazione del denaro
E
Con tassi molto alti è chiaro che le banche potevano fruire di un differenziale molto importante e di questo ne ho vissuto nostre banche bisogna dirlo con grande chiarezza e con grande precisione ma oggi con tassi sempre più calanti e quindi con un differenziale sull'intermediazione che si riduce sempre più viene meno una delle principali fonti di ricavo
Del nostro sistema bancario in presenza di costi di personale di costi fissi che non sono comprimibili avrei fino a quando il sistema bancario era una condizione di protezione
La Banca d'Italia decideva quanti sportelli a chi darli regolamentare in qualche modo la concorrenza il sistema poteva vivere in qualche modo in una condizione protetta ma certe politiche dissennate di espansione della presenza sul territorio di sportelli oggi torna indietro come un boomerang pesantissimo nel proprio sui conti economici delle nostre banche
E contemporaneamente avviandoci all'euro verranno meno
Anche i profitti guadagni ricavi chiede arrivavano al nostro sistema bancario dalla negoziazione tra valute
Siccome prevalentemente l'intermediazione Della Peruta avveniva sui Paesi europei introducendo lo euro tutto questo viene meno
E quindi da un lato abbiamo un sistema che oggi a questi gravi problemi dal punto di vista dei conti economici e dall'altro a una necessità importante di riorganizzarsi di ristrutturarsi
Di trovare anche una dimensione adeguata rispetto al fatto che oggi il sistema produttivo
Il sistema economico del nostro Paese
Richiede capacità disservizi di strumenti nuovi che supporti non lo sviluppo delle realtà delle piccole e delle medie aziende del localismo che oggi non è un localismo che si ferma a Forlì è un localismo fatto di piccole dimeri aziende molto agguerrite che oggi hanno dei pagine di esportazione magari fortissimi e quindi sono fortemente radicati sul vostro territorio della vostra economia ma ormai l'hanno già un impatto ed una presenza all'estero sul piano globale sul piano mondiale che non può non ha vere gli strumenti finanziare gli strumenti economici che è un sistema bancario efficiente e moderno avanzato deve mettere a disposizione se vuole non vuole come dire mandare in crisi o perdere le occasioni e le opportunità di sviluppo per questo sistema virgolette tipicamente italiano non è più così fatto di piccoli rimedi aziende dicevo prima di distretti industriali e produttivi sono stati per la loro duttilità capacità di adeguarsi in momenti di crisi capacità di resistere ai momenti più pesanti della crisi economica e di rilanciarsi immediatamente appena una ripresa si avvia anche timidamente
Cioè allora questa necessità per il sistema bancario italiana ci sono le cose che sanno accadendo in questo momento anche qui vorrei dire con una considerazione sulla quale io richiamo la vostra attenzione oggi siamo in un momento di non sono di grande o Foria di Borsa dove
Essendoci molto danaro egli ritenendo che il sistema bancario quello che oggi offre le maggiori opportunità di guadagni si concentrano si concentra di questo danaro voi certo l'andamento di Borsa a mio avviso proprio nel comparto specifico rappresenta un trend e dei livelli di espansione che vanno presi con grande attenzione ma oggi siamo in un momento dove avendo avvertito i ritardi del nostro sistema avendo avvertito l'eccessiva polverizzazione di questo sistema
Si vuole in qualche misura giustamente opportunamente recuperare questi ritardi e cercare di mettersi al passo e di correre quindi è il momento
Delle concentrazioni al momento delle integrazioni
L'avvio anche di un processo di dismissioni come si dice di privatizzazione per alcune realtà incentivato spinto anche da scelte di legislazione nazionale oggi dicevo questa necessità che è una necessità reale che ha visto avviarsi alcune operazioni non ne abbiamo piatta umana prima
Di grandi dimensioni perché avevamo colto che l'occasione della dismissione
Da parte della Fondazione della banca di cui la Fondazione stesse era proprietario al cento per cento non doveva limitarsi ad un'operazione che forse avremo tutto anche dare qualche maggiore vantaggio economico alla Fondazione non era solo un'operazione come dire il Pd entità della banca
Era un'operazione attraverso la quale dovevamo offrire a questa banca
Dico al nostro moderatore non la più grande casa europea ma la più grande casa mondiale dicevo
Offrire a questa banca una occasione importante di un progetto industriale
Che desse alla banca nel momento in cui veniva dismessa dalla Fondazione privatizzata desse a questa banca
Rispetto a quegli obiettivi che ho detto prima di efficienza di efficacia di azione di maggiore presenza
A supporto certo alla Cassa di Risparmio accompagnato lo sviluppo nella sua storia quasi di duecento anni di vita
Lo sviluppo della Lombardia delle attività economiche e produttive dei commerci di traffici oggi del terziario ma questo non bastava più
Cioè oggi bisogna offrire a questa banca questa casa un disegno industriale importante che è quello che abbiamo cercato di fare con un altro che stiamo cercando
E stiamo realizzando in questo momento assieme ad un altro grande gruppo bancario di dimensioni più piccola della nostra ma con caratteristiche molto complementare rispetto alla Cassa di Risparmio delle province lombarde facendo incontrare
La dimensione del radicamento sul territorio una grande capacità
Di presenza su questo territorio e quindi di rapporto con una imponente cliente era di milioni di famiglie di imprenditori di clienti conto l'efficienza lo stato di forte avanzamento del gruppo Ambrosiano Veneto aveva in certi settori direttamente o attraverso società controllate da questo gruppo proprio in funzione
Di mettere a disposizione un nuovo grande gruppo bancario che avesse intanto la capacità di ammodernarsi di raggiungere livelli di efficienza elevatissimi
E anche di essere uno strumento importante per lo sviluppo per lo sostengano dell'economia sono devono andare via del Triveneto del Sud dove abbiamo una presenza fortissima ma Attraverso
La presenza del gruppo del cane di tradizione avere finalmente un'apertura di carattere internazionale che raramente si trova dalle banche italiane o quando lo si trova se ritiene di essere fortemente internazionale perché si hanno molte filiali all'estero ma non retti
Di presenza all'estero all'interno dei Paesi odiare straniere dove si opera questo è il disegno
Che abbiamo pensato nel momento in cui dovranno dismettere la nostra banca
E di compiere in un solo pur con una sola operazione di colpire in qualche modo due obiettivi di smettere la banca a vantaggio della Fondazione per Teramo capito spendano poi una parola
Sulle fondazioni hanno capito che a rimanere legati ad un rapporto con la nostra banca che non aveva grande duttilità per la banca stessa
Ma neppure per la fondazione che aspettava solo a fine anno i dividendi gli utili che la banca a sua discrezione trasferì dalla Fondazione stessa queste in definitiva era una condizione non molto interessante
Per la Fondazione ma neppure utile per la banca che invece avrebbe trovato in un disegno industriale come dicevo importante
Una occasione di rilancio e di presenza all'interno del sistema bancario italiano dell'economia del nostro Paese molto molto più significativo
Ma dicevo farò due rapidissime considerazioni poi mi avvio alla conclusione ma ricevo anche qui bisogna stare molto attenti
Perché come sovente capita in Italia noi diciamo usi diciamo c'è un po'estremisti deve correre si sta fermi per secoli poi quando ci accelera si passa dalla parte opposta anche qui
I processi di integrazione importanti i processi
Diffusione che devono essere realizzati quindi lei ha creazione di gruppi bancari che abbiano una dimensione adeguata alle sfide che affronteremo nei prossimi mesi è un dato molto importante
Ma proprio dalla nostra esperienza e dal fatto che questa operazione di Cariplo Ambroveneto che approdano al nuovo gruppo Banca intesa
Proprio nel definire le modalità di realizzazione del progetto industriale non abbiamo molto approfondito un aspetto
Che è strettamente legato i problemi che oggi avete dibattuto nel vostro dal vostro convegno anche qui non avevamo di fronte una duplice alternativo
Seguirà un percorso che è stato come dire nei libri
Soprattutto degli americani quando due si mettono assieme bisogna intanto risparmiare un sacco di soldi cacciare i tanti dipendenti ridurre in corti fondere tutto comanda uno solo ho queste un elemento di novità anche perché noi stiamo percorrendo una strada per così dire che non è secondo i canoni ancorché la consulenze
Perché ci assiste in questa operazione di cultura andare americana dopo una discussione dei parecchie settimane
A ritenuto interessante di abbandonare questo nostro tentativo dicevo
Accanto a questa sta ipotesi questa strada che è quella di andare ad una fusione drastica esasperata di queste realtà si potesse invece questo derivava dalla nostra storia ed alla nostra cultura sia nostra di Caravà ma anche dalla cultura di Ambroveneto che pur una banca fortemente radicata soprattutto nel territorio Triveneto da qui l'importanza come dire di una intesa fra due realtà imprenditoriali aziendali dalla cultura molto simili quella
Bene esplorare se fosse possibile
Da un lato a venire tutti i vantaggi e tutti i benefici di una forte integrazione fra due gruppi bancari ma dall'altro Binda un recidere
Le radici di forte radicamento sul territorio per questi due gruppi avevano e soprattutto di non rompere quel rapporto che con quei territori quelle popolazioni
Nel corso dei gettoni di presenza di queste due tante di questi due gruppi di che banche avevano realizza anche perché avevamo
L'occhio abbiamo l'occhio su qual è la realtà
Così importante per il Passante noi vorremmo che fosse importante anche alla per l'avvenire in un contesto diverso
Rappresentato proprio da quella presenza io ho parlato di novecento banche circa da quella presenza sul territorio
Dedicasse piccole-medie che fin qui hanno eretto hanno retto molto bene e hanno dicevo accompagnato
Sostenuto reso possibile un nuovo sviluppo nel nostro Paese soprattutto nelle aree più forti di questo Paese attraverso la loro presenza il sistema delle casse
Ci vuole per esempio dire allora cedette il sì cedete ci controllo facciamo queste maxi fusioni mettiamo tutto assieme
Ora
Questo modello federativo
Questo è il nome che non abbiamo dato quest'operazione che cerca di conciliare come accennavo prima questi due aspetti importanti
In operazioni che realizzano delle dimensioni adeguate
Di banche di gruppi bancari da un lato a dire il massimo di vantaggio dall'integrazione della fusione fra questa realtà
Ma dall'altro di non recidere come dicevo queste radici cioè consentire alla presenza sul territorio di queste di queste io parlo soprattutto di una realtà che conosco molto bene che quella delle casse di risparmio
Di consentire a queste realtà
Pur mantenendo la loro identità
Mantenendo anche la loro autonomia e quando parlo di autonomia parlo di autonomia e per certi per certe fasce di credito per certi servizi per certi prodotti ma d'altro canto di potere partecipare come nel nostro caso ad un gruppo molto importante
Che mette a disposizione in prodotti finanziari servizi informatica pie da soli non sarebbero più in grado di affrontare quando pensate che un gruppo come il nostro spende decine di miliardi all'anno
Nella elaborazione per e
Predisposizione di prodotti finanziari come fa
Una cassa di risparmio pure importante di una realtà come le vostre
In presenza di quei dati che ho detto prima l'intermediazione del bar del danaro la degustazione della valuta
Non non tiene più come è strana ad affrontare queste spesi estese ingenti per consentire di dare oggi alla sua cliente la quelle che sono prodotti anche elementare ma assolutamente necessaria gestione del padre cose ma nel Investimenti eccetera ecco noi stiamo
Come dire portando avanti una sfida che non è nei testi canonici delle fusioni bancarie ma è
Nella intuizione
Di uomini che vivono in modo molto forte che hanno vissuto per cento
In modo molto forte ecco anche qui localismo e globalizzazione sento né in modo molto forte il rapporto fra territorio popolazioni realtà locali
E la necessità di avere degli strumenti a disposizione che saldando questa storia questa cultura questa tradizione questo radicamento sul territorio consenta anche a questa realtà di banche locali
Di non avere i conti economici allo sfascio quindi o andare alla malora ove diversi al primo carico da fuori che si prende gli sportelli e fa delle politiche pur importanti interessanti non negano
Non nego ma che per loro questa caratteristica importante di conoscere bene il territorio di essere a contatto con questi problemi di non fare il solo delle politiche di profitto per il grande gruppo bancario ma anche di fare una politica importante ed interessante per questa realtà
Noi abbiamo visto che in qualche fusione in Italia dove c'è andato nella prima direzione che in realtà è vero che ci sono risparmiati sui costi
Ma il queste banche hanno perso quote importanti di mercato perché si è rotto questo rapporto col territorio con la realtà economica imprenditoriale locale
Ci sono perso rientro importanti perché allontanando i centri decisionali non essendo più in una condizione di forte sensibilità sui problemi e sulle realtà anche sono specifiche perché quelle di Forlì non sono le realtà che solo di Cuomo di lecco di Varese ma forse anche nelle stessa Emilia Romagna credo che ne avete parlato oggi il convegno queste realtà
Diciamo locali fatte di distretti industriali paté di caratteristiche peculiari richiedono che ci sia anche una presenza un'attenzione peculiare in specifica questi valori ecco questo il modello di banca federativa hippy attraverso banche intesa stiamo realizzando trovare un elemento che consenta di avere i conti economici
A posto di avere conti economici il nero di avere conti economici che danno profitti e danno ricchezza e il contemporaneamente
Anche per le piccole e medie dimensioni partecipando
A delle strutture ad Imola dei disegni
A delle presenze industriali più importanti molto importanti di a vere oggi quelle possibilità proprio di tenere in ordine i conti che viceversa non sarebbero più in ordine se non lasciamo queste realtà al loro destino
Questo io credo è una strada che vuole conciliare ho accennato prima anni alla dimensione importante ma anche una presenza importante sul piano internazionale
A Stano verso la presenza molto poco di Crédit Agricole
Dicevo questo è un contributo a mio avviso Cuesta
Nuova esigenza da un lato salvaguardare
Le realtà del territorio salvaguardare il tessuto di piccole e medie aziende il tessuto produttivo tipico peculiare della nostra economia ma dall'altro ha vere
Una dimensione Diego località che si fa care perché in conto della complessità di questi problemi soprattutto sul piano del sistema bancario sul piano finanziario del nostro Paese
Prendo una parola rapidissime telegrafica cioè la Fondazione perché io non sono né il presidente né a carico ma sono il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio delle province lombarde
Siamo
Qui abbiamo uno degli autori di questo disegno di legge nel parlamento in un ramo approvato recentemente un disegno di legge che nell'attuale formulazione grazie anche all'azione dell'amico sottosegretario Pinza ha trovato una risposta soddisfacente una serie di di obiettivi di quesiti che il disegno di legge si poneva che nel confronto anche col sistema delle fondazioni delle Casse di Risparmio avuto un esito positivo
Spendo una parola per dire che
Riferito anche a questi problemi del localismo e della globalizzazione delle economie locali oggi arriva anche questo soggetto diciamo pure abbastanza sconosciuto rispetto alle sue attività le sue funzioni per finalità quello che può fare sul territorio ma io avevo correlativamente qui non posso parlare delle fondazioni
Intendo di però dire una cosa
A mio avviso importante
Io credo fortemente che le fondazioni procedette bancarie ma spero che l'aggettivo scompaia il più rapidamente possibile per essere fondazioni tout court
All'interno anche di una oltre che della riforma che il Parlamento sta approvando anche di una riforma del Codice in materia di fondazione del nostro paese ma dicevo oggi attraverso la dismissione delle delle banche di quelle fondazioni erano proprietarie
Si stanno dotando le fondazioni dei patrimoni in alcuni casi gli antichissimi la Fondazione Cariplo dispone senza le plusvalenze che l'andamento di della Borsa di questi ultimi mesi ha determinato su alcune nostre partecipazioni divine eccetera ma grosso modo di un patrimonio di dodici mila miliardi di cui più della metà diciamo di risorse liquide sono i soldi che il gruppo Ambroveneto ha pagato i soci dell'Ambroveneto hanno pagato per portare a termine questa operazione bene io credo
Che
Se
Dobbiamo convenire che le fondazioni avranno prevalentemente come stabilito nella legge
Una finalità di carattere sociale nei settori che la legge steso indica l'arte della scuola la cultura la ricerca la fondazione la formazione sostegno del Tonale categorie sociali più deboli
La valorizzazione del recupero dei beni ambientali e dei beni culturali eccetera la legge indica addirittura che non meno della metà
Dell'erogazione dovranno andare a queste finalità sociale però noi abbiamo sostenuto il disegno di legge
Lo prevede nel testo grazie anche i rapporti con l'amico Pinza che queste finalità che la legge ha indicato in modo vincolante con questo parametro possono essere integrate
Queste finalità con le finalità che vengono indicate
Negli statuti delle singole non è una rivendicazione e avevamo fatto perché Gianni nostri statuti siccome queste finalità sociali erano ancora nel decreto legislativo di attuazione della legge
Del duecentouno del mille novecentonovanta che ha istituito separando banca da Fondazione le fondazioni procedette bancari dicevo
Noi
Abbiamo chiesto questo perché siamo convinti io sono convinto di questo
Che le fondazioni bancarie soprattutto quelle che disporranno che dispongono di ingenti patrimoni e quindi di erogazione misurabili a centinaia di miliardi all'anno pur salvaguardando il padre
Non debbono sottrarsi all'impegno di sostenere attraverso la propria attività all'economia no
Queste innanzitutto nella nostra storia la storia delle casse di risparmio è una storia di crescita di sostegno dell'economia locale
E non si tratta come qualcuno sostiene polemicamente di scimmiottare le banche per cui nel momento in cui vive dismettiamo le banche ci rimettiamo fare banca attraverso il sostegno
Assolutamente no
Io vorrei per esser molto chiare messo molto esplicito
Dare duro tra indicazione per capire noi oggi abbiamo nel nostro Paese un problema di crisi dei distretti industriali
è una crisi di crescita cioè i distretti industriali che ancora oggi vedono dal punto di vista delle percentuali di esportazioni di manodopera occupato una delle realtà economiche produttive più importanti del nostro Paese
Però non riesce hanno raggiunto un livello dove o si fanno ulteriori iniziative di sostegno ai distretti industriali di potenziamento ed extra industriali o la crisi di questo strumento importante per il nostro Paese che viene copiato
Da altri Paesi anche europei banche Remedy abilmente in crisi
Sono problemi di infrastrutture sono propriamente enologia sono problemi di trasferimento della ricerca universitaria
O della ricerca applicata a questi distretti e suo pronto al tessuto delle piccole e delle medie aziende io sostengo di questo son convinto che le fondazioni che ci hanno competenze per esempio in materia di ricerca universitaria materia di università debbono intervenire per sostenere l'economia locale lo come eredi studenti per esempio non è il trasferimento delle tecnologie alle piccole e medie aziende alte sciolto dell'artigianato produttivo che non ammessi esponenti o capacità di commissionare la ricerca ancora di più di trasferire la ricerca una volta realizzato all'interno di queste realtà ecco no questo è un esempio molto chiaro
Dove non si fa assolutamente banca ma si fa un'azione importante
Integrando altre iniziative un'azione importante di sostegno all'economia locale
E allora
Concludo veramente dicendo che non solo abbiamo un problema
Di ammodernamento di maggiore efficienza del sistema bancario italiano oggi abbiamo anche uno strumento importante è rappresentato dalle fondazioni bancarie
Dove accanto alle finalità sociali queste finalità di sostegno allo sviluppo dei territori lo sviluppo delle popolazioni in funzione si è fatto un accenno ai giovani
Di
Sostegno
A iniziative di carattere economico con una ok io molto preciso di ritorno dal punto di vista occupazionale possa rientrare in questo disegno di ammodernamento del sistema
Bancario e finanziario del nostro paese ma soprattutto di messa a disposizione di tutti gli strumenti per sostenere l'economia e le cooperazione del nostro Paese
Grazie al presidente Guzzetti guardate io vi propongo un uno schema nuovo rispetto al dovevamo adesso interrompere con il buffet
Ma visto che ora di cena
Sappiamo bene tutti che per esempio la pasta e molto meglio al dente che sta la cotta e quindi abbiamo l'opportunità di avere concentrato che per la politica è una cosa molto strana di solito si allunga sempre del di essere riusciti a concentrare quindi io chiederei subito all'onorevole Pinza detta tira le conclusioni di questo convegno per concludere poi con il buffet io mentre prendo l'occasione per ringraziare l'onorevole Pinza sia per il lavoro che sta facendo al governo ma anche per il suo infinito girovagare per tutto il per
Vittorio nazionale voi sapete che forse voi preferì restare fuori forlivese che forse più a casa ma mi pare che sia importante per il partito che insomma che la nostra punta di diamante del nel punto di vista nell'ambito economico abbia questo ruolo e qui sto e quindi gli chiederemo di continuare questo sacrificio grazie grazie rialzano all'apice si erano concludo Sodano dicendo che sono contento ricollegabile al lavoro che abbiamo fatto oggi abbiamo sentito tre persone di altissimo livello che il sanno espresso delle valutazioni di carattere generale è stata antartica di ieri ed Antonio quella di attrito quattro risposte
Insomma quello non esita di Varney quello del mondo che avendo mezzi Baccarini da Janissa Pertini
Delle banche diverse
Ho solo il rammarico che non ci sia stato il tempo ma altrimenti se mandati chissà che ora di sentiremo altre espressioni altre organizzazioni insoluto all'udienza dell'imprenditoria minore non c'era tempo da via fatte l'abbiamo chiesta bagarini
Di fare un discorso riassuntivo anche perché ormai canonico mezzi con la riforma sono cose della situazione di di categoria sa allocazione per andare più avanti ulteriormente la ragione per la gara di appalto investe il sentire queste
Ormai siamo negli ultimi trenta giorni a prima degli incontri di maggio del due e tre Di Maggio che definiranno
La questione dell'Euro delle parità di cambio della banca centrale dei paesi che entrano oggi vi è una buona notizia oggi collaborato al Bundestag e apparato ufficialmente di undici Paesi un passo dopo l'altro
Penso che abbia un anno fa registravamo ogni giorno insuccesso John ceffoni in faccia
Da parte di qualcuno ha cominciato a favore ceffone di asma quello che ci viene somministrato al momento in cui aggiornarci spiegò con grande cortesia tipica dell'Hidalgo ci spiegò che prima non c'era più niente da fare
I tempi sono cambiati giorno dopo giorno si è recuperato ormai siamo qui ci stanno incrociando tutti i temi questo tema localismo mondializzazione si potrebbe dire anche in un'altra maniera come sapendo che la londinese del nuovo si riesce a far vivere i valori del precedente dei primi cinquant'anni di storia che sono storia prevalentemente
Localistiche son presa di cinquant'anni tutti scrivono i libri di questi cinquanta
Io ho visto che comincia è cambiata la produzione libraria prima si iscrive al di una cosa dell'altra ad essi scrive di gli ultimi cinquant'anni
Uscito un bel libro cinquanta e di capitalismo magari questo termine un po'così si guardare diciamo di storia economica italiana un altro ha scritto la sinistra dopo cinquant'anni
Un altro popolare ha scritto la transizione infinita parlando degli ultimi cinquant'anni poi in modo particolare degli ultimi quattro bassotti
Cioè in qualche modo lo sappiamo che c'è una storia che nasce di lì proseguì dilemma deve andare dall'altra parte della nella ciò che abbiate le dimensioni l'euro sarà anche un formidabile acceleratore della mondializzazione perché si aggira come corpo unico allora
Noi dobbiamo esegue la frase che D'Antoni mi pare in sintonia con con Callieri oggi le agenzie sono già usciti sono proprio vado su Vieri si sono incontrati carriere tant'ogni calata la pace Tabacci contro persone di buonsenso piano due due è spesso un concetto positivo dalla storia dalla politica dall'attività del sindacato della del mondo del dell'impresa io la penso così credo che ci dobbiamo occupare di queste quindi non dico archiviare lo sforzo che abbiamo fatto verso l'Europa che accetta rinviare Prignano sì ma a maggio e poi di nuovo trentun dicembre Guido cerchi che mai niente lì la fatiche continua Zem come d'altra parte avviene nella vita però dobbiamo andare subito a quell'altra fase c'è a tutto quello che ci può essere riservato a questo tipo di futuro ma anche come dobbiamo guadagnarci dico che dobbiamo fare quali sono gli acceleratori che dobbiamo introdurre i cambi di
Sia se c'è quel cambio di direzione da fare io ho due questioni finisco dal immediatamente le due questioni che io ho è quello di capire fino in fondo
Cosa può fare ciascuno di noi perché il mondo è la piccola e media impresa cui oggi tutti a differenza del passato riconosco centralità possa essere in grado di prendere
Al volo tutte le chance che l'allargamento della del sistema economico offre in fondo abbia ragione Angelo Tantazzi qui ci sono due fatti nuovi una la finanza e l'altro il commercio
Il commercio non ha più limiti dimensionali ci spinge dunque
Si spinge lunghe perché fortunatamente ci sono tanti altri Paesi rispetto a quelli che dieci fino a dieci anni fa comporta e avallare del consumo che son diventati Paesi consumatori pro son Paesi lunghi son paesi lontani il problema è quello di come la piccola e media impresa di può raggiungere rapida miti preso anni sul problema raggiunge la Francia Germania e sa a memoria noti imprenditori che sono qua fuori conoscono i viottoli
Di alcune cittadine di alcune cittadine tedesche forse meglio di quel che non conoscono quelle di casa loro questo è già un mercato domestico non c'è l'avvio dell'euro potrebbero domestico renda ancora più come ma quando i mercati diventano lunghi diventano otto mila nove mila a dieci mila chilometri di lato la questione più complicato
E allora la domanda che ci dobbiamo porre i cargo polizia perché a me interessa sapere cosa faccio domani
Abbastanza poco celebrare comico costruire la domanda che ci dobbiamo porre è che cosa si può fare perché questa chance venga colta perché sono veri si racconta allora vuol dire che un fiume scorre vicino al mondo della piccola impresa ma in qualche modo Piccolomini impresa lo guarda e non riesce punito diventa
Credo che occorra una riflessione congiunta delle associazioni di categoria
Delle camere di commercio che già lo stanno facendo
Degli istituti pubblici che si occupano di questo settore delle banche
Che sono più lunghi naturalmente sono inserite in mercati finanziari cognizione Tantazzi all'origine che già da tempo solo larghissimamente internazionalizzati che avverta o meno i problemi della distanza tutti questi bisogna che tutti producono sforzo perché la piccola impresa in qualche modo venga portato sulla soglia di una partenza nei mercati più lontani nei quali poi si deve arrangiare lo trova secondo le logiche dell'impresa ma percorre questo spazio lo spazio è stato un po'lungo
E quindi occorre uno sforzo di carattere uno sforzo di carattere generale mi rivolgo a tutti in modo particolare al sistema bancario che dovesse in questa fase molto vicino
La seconda questione e quello che attiene alla finanza
Noi abbiamo l'hanno detto tutelando e da motore alla verità è il vero fatto nuovo dell'ultimo anno ma quest'orgia manovre
Quando si parlava sì ma visto il tesoro di questo problema di questo tentativo che ci accingiamo a fare per abbassare il tasso di inflazione
Diciamo che ci assedia facciamo Marseglia facciano la conseguenza sa una forte diminuzione dei tassi di interesse
Ora il problema è che non è quella mia dei frazionata bassi tassi d'interesse abbasseremmo nel sei titoli del debito pubblico le disponibilità di capitale si avvia naturalmente verso l'impresa virtuale dove si guarda attorno alla pluralità di scelte fra le sue priorità di certezza che la partecipazione all'impresa
Al capitale di rischio ma i tanti vengono avanti altri fatti i fondi pensione ci hanno messo del tempo troppo tempo non sono proprio
Comincerà entra in funzione adesso insomma meccanismo gli orgogli accumulazione automatica non occorrono atti volontari per creare perché rare patrimoni e le fondazioni di cui parlava presidente Guzzetti prima sono una realtà
Dispongono di svariate decine di migliaia di miliardi patrimonio questo il loro patrimonio supera i cinquanta mila miliardi cioè già investitori istituzionali nei limiti in cui lo ritengono il presidente di Cariplo ha dimostrato intervenendo alcune
Ad alcune partecipazioni importante
Allora il mio problema la domanda è più mi pongo che è quella che maggiormente mi assilla in questo momento è che questo Andrássy duramente sta già andando sicuramente verso il sistema delle medio-grandi impresa lo si veda traverse rialzo spettacolare della Borsa ma la piccola e media impresa riesce a cogliere questa chance
O si accontenterà semplicemente la diminuzione dei tassi interesse pur così importante che si verifica di questo peso avremo di nuovo l'economia dualistica in base alla quale il sistema di grande impresa riesce a fornire partecipazione dei capitali
E il sistema di piccola impresa invece in qualche modo ne rimarrà estraneo e continuerà a rimanere nell'esclusiva dipendenza della rete di credo convenuto fino adesso
La preoccupazione che io uso vittime questa non è una valutazione di cinque metri vinceremo ancora
Ma il sereno come sempre
Nel momento in cui le mani che sanno rimboccati i cervelli in funzione
E andremo direttamente rendere questi problemi i mercati lunghe della mondializzazione e l'afflusso della finanza verso l'impresa ciò bresciana straordinarie sorpresa straordinarie a condizione che il mondo della piccoli mi riprese nel gioco
Ho visto che le agenzie che veniva Ria veniva oggi detto oggi Gambato un po'tutti da tante parti quindi agenzia sia andato dopo l'altra che ne stiamo studiando qua codesta studiando il problema anche di piccoli mercati di piccole borse per le piccole e medie imprese e così non sa ma sicuramente facile da realizzare ma queste è una questione delle strade come probabilmente ce la farà una riforma nel diritto societario in maniera che una maggiore modernizzare gli strumenti giuridici vada anche nel sistema delle piccole imprese tutto qua
Tutto qua io non ho altro da Johnson non siamo più nella fase di sassi dalla faccia e non siamo neppure
Nella fase delle speranze adesso siamo ritornati di nuovo a casa nostra eccessi annotate nella casa del lavoro nella casa dell'operosità nella calda rimboccarsi le maniche per fruire di queste straordinarie certi sono in circolazione ai che pensa più a tutti la verità
è la verità eh che se il mondo applicarmi d'impresa si potenzierà ulteriormente l'Italia vincerà come ha vinto negli ultimi anni seconda pecora l'impresa in qualche modo rimarrà marginale rispetto a questi fatti di processo che si stanno determinando loro intero nostro Paese
Si limiterà
Io ho finito così sono ho piacere che questa iniziativa l'abbia la prima fase di barili popolari della della del delle miglia della Romagna perché se mi è permesso dire cose che non faccio mai onorato Sanipoli di politica appena di un secondo ciascuno di noi ha l'ambizione grande senso delle persone come legittimo e le ambizione sono bipartito i popolari hanno sempre avuto ambizioni modeste pensando che l'olandese ma principale e quella del alta nei confronti del proprio Paese
Ma loro non dispiacerebbe come credo non dispiaccia nessun altro degli altri degli altri partiti e altre forze politiche in qualche modo contribuire non guidare questo è troppo
La guida viene da parte della società non c'è bisogno di arrivare a questo ma contribuire a far sì che diventi molto rapidi processi Modena sta nostro paese quando si parla in giro ma l'Europa le conclusioni e le vota sì al nostro Paese un po'diverso come facciamo noi in casa nostra si sentono molte voci di quelle che D'Antoni diceva prima di non accettare la ragione lui capitato anche a me
Di sentire questa abitudine degli italiani che parla male con dinanzi benissimo tutto sommato sono di loro stessi ma tutto sommato sono la minoranza in ogni caso sono quelli che non ci interessa
Io ho guardato in faccia uno per uno i presidenti di questa sera sono quelli che hanno le maggiori responsabilità nell'impresa nel sindacato città civile nell'amministrazione delle nostre province della Romagna e dell'Emilia ecco credo che i parchi di buona volontà si devono mettere assieme a loro per dare il massimo di accelerazione che sta spinti modernizzazione che in questo momento è nato
Ringraziamo pensa anche per l'estrema velocità
In bocca