"Il Paese in Comune" XV Assemblea Generale dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) organizzata nei giorni dal 21 al 23 ottobre 1998 presso il Lingotto

Ecco il tema di oggi diritti e servizi dalla parte dei cittadini
Bene credo che l'assemblea nazionale dell'Anci si apre oggi in termini di relazione anche di dibattito da parte dei sindaci degli amministratori
Molto opportunamente con un tema che costituisce la parte centrale della nostra azione del nostro impegno e di amministratori locali
L'attenzione ai cittadini e i loro problemi
Questa specie attenzione sta indubbiamente alla base delle motivazioni che ci hanno portato e ci portano al servizio pubblico dei nostri clienti
Quello degli amministratori locali è certamente un impegno fondamentale per lo sviluppo della nostra società oggi come ieri anti più di ieri
Da sempre l'azione degli enti locali e soprattutto dei comuni e un punto di raccordo i sostituti vedi i sostituti divine tra popolazione e potere politico
E svolge una funzione fondamentale di democrazia e di progresso
Dove c'è un'amministrazione locale capace ed efficiente la gente vive meglio rispetto alle situazioni in cui questa capacità manca
Capacità di amministrare significa proprio questo saper interpretare i problemi dei cittadini ed assicurare loro migliori condizioni di vita nella sfera di competenza degli enti locali
è un compito che esige un impegno ed un aggiornamento continui
Perché le esigenze della società civile cambiano rapidamente e rapidamente cambia di conseguenza la domanda di servizi e di interventi da parte dei cittadini
E altrettanto rapidamente cambiano i mezzi giuridici tecnici con i quali siamo chiamati a dare risposta a queste domande
Negli ultimi anni l'evoluzione delle nostre comunità della nostra legislazione locale dei mezzi giuridici amministrativi e tecnici disponibili per svolgere l'azione di amministrazione dei nostri enti hanno offerto e offrono indubbiamente nuovi orizzonti nuovi campi di possibilità di intervento con i quali siamo chiamati a confrontarci
Oggi più che mai l'ente locale con tutta l'amministrazione pubblica
Può e deve essere strumento di modernizzazione della civile della vita civile soprattutto in una società come la nostra dove il pubblico
Ancora amplissimi margini di miglioramento di funzionalità presto all'altezza delle esigenze e delle richieste dei cittadini
E questa capacità che costituisce la parte essenziale del nostro compito di amministratori e che cercheremo oggi di approfondire nel corso dei nostri lavori con l'apporto di tanti illustri e capaci colleghi
E personalità di indubbio valore
Buon lavoro a tutti
Lascio la parola a Fabio Melilli direttore generale dell'ANCI
è abbastanza inusuale che direttore generale prende la parola in un'assemblea dell'associazione lo faccio
Su sollecitazione della presidenza
Per tentare di dare conto dell'attività svolta del dall'associazione nella consapevolezza che sto rubando tempo al dibattito politico e quindi lo farò in modo molto sintetico
Due sono stati gli eventi di maggiore rilevanza che hanno inciso sulla organizzazione della nostra all'interno della nostra associazione e il primo di essi è senza dubbio rappresentato dalla ritrovata centralità degli amministratori e dei sindaci nel panorama istituzionale del nostro Paese
Per essere stato lunghi anni all'interno dell'ANCI io ricordo alcune condizioni di sostanziale marginalità che ha costretto spesso l'associazione ha ricercare continuamente quell'autorevolezza necessaria per confrontarci con gli altri livelli istituzionali
Troppo spesso siamo costretti a cui siamo stati costretti a correggere ad emendare i provvedimenti del parlamento e del governo
Mentre oggi lanci assume un ruolo fondamentale nel percorso della formazione delle leggi e dei provvedimenti che governano il sistema delle autonomie locali
Il parere dell'associazione viene ormai chiesto su tutti i provvedimenti che hanno conseguenza diretta nella vita dei comuni
E proliferano per una struttura tecnica in modo anche un po'preoccupante le sedi di concertazione le sedi di confronto con gli altri livelli di governo credo che l'istituzione della conferenza stato città economie locali l'istituzione della conferenza unificata sia il segnale di un
Come dire di un'attenzione rispetto al sistema dei comuni che non era mai stata tale nel passato che si era fermata sicuramente da parte del governo centrale a livello regionale
Tutta questa
Nuova vitalità dell'associazione tra l'altro avviene nel momento in cui la stessa associazione vive quella che noi chiamiamo la stagione delle riforme a Costituzione invariata accanto al momento di confronto nascono proliferano all'interno del panorama legislativo strumenti di che sembrano annunciare a volte in modo anche contraddittorio il cambiamento
Le riforme dalla Bassanini a tutti i decreti di attuazione siamo impegnati quotidianamente nella costruzione di un sistema di decentramento delle funzioni verso le autonomie locali
Che segue anche su un percorso molto contraddittorio perché mentre avviene nello stesso tempo il Parlamento e mettere mano a provvedimenti che spesso sono in contraddizione con il decentramento stesso e quindi l'attenzione e l'Associazione rivolta soprattutto a dare il senso di una coerenza ad un sistema che si che evolve cambia
Così da non consentire soprattutto dei Comuni vengono assegnate funzioni senza avere le necessarie risorse o pur senza avere un sistema normativo tale che consenta tessili esercitarle appieno
Rispetto a questo scenario la struttura dell'Anci si è dovuta adeguare abbiamo acquisito professionalità ci siamo attrezzati all'interno per dare risposte alla domanda crescente che viene dalla periferia perché il la ritrovata centralità dell'associazione ha avuto come momento essenziale un rinnovato rapporto con la periferia con i Comuni che chiamano l'associazione che hanno bisogno della dovuta assistenza nel nello svolgersi della loro vita quotidiana tanto che siamo diventati in qualche modo interlocutori
Non soltanto degli otto mila sì invece degli otto mila amministratori ma dell'intero panorama anche Booth della burocrazia comunale che tenta di rivolgersi in una stagione di incertezza e di cambiamento all'associazione per avere risposte ai propri bisogni questo l'abbiamo fatto
A risorse date
Lo abbiamo fatto con la consapevolezza che i problemi sono spesso non dell'intero sistema comunale ma anche di alcuni suoi comparti si pensi alla all'assistenza che abbiamo dato ai Comuni che sono sede di centrale nucleare o serie di centrale elettrica che hanno visto improvvisamente c'hanno corso il rischio di vedere dei povera delle proprie risorse per una
Incredibile valutazione catastale del delle delle stesse centrali da parte del catasto che rischiava di darle di dar loro una una diminuzione di gettito che gli impediva di chiudere il bilancio o ai comuni delle isole minori che abbiamo tentato di assistere in un percorso di ricostruzione delle orde la loro fiscalità così come alla a fenomeni invece che riguardano l'intero mondo comunale c'è la trattativa sul contratto l'Aran
Oppure no defaticante nello lo ricorderà la collega Marini la defatigante trattativa che stiamo conducendo con il CONAI per che vengano riconosciute le giuste come dire giusti riconoscimenti economici sulla raccolta differenziata tutte operazioni che lanci non era abituata a fare e che ci siamo dovuti attrezzare per poter consentire alla rappresentanza dei comuni di essere all'altezza dei tempi che siamo vivendo
Questo lavoro è stato svolto e viene svolto dai funzionari
E consentitemi di ringraziare qui tutta la struttura che ha lavorato in questo anno nella consapevolezza di non essere come dire
Ancora ad un livello sufficiente per la risposta a questi bisogni
Però qui una riflessione va fatta io credo che presto dovremo e metterci tutti intorno a un tavolo su mi riferisco soprattutto alle associazioni regionali per tentare di costruire un sistema che Systems che sia un sistema di Rete dove la domanda dell'associato possa trovare risposta nel luogo più vicino sarebbe beh strano che noi non compissimo una riflessione federalista
Dopo che nel panorama politico nazionale rappresentiamo l'associazione che più di altri spinge verso il decentramento delle funzioni
Tentare cioè di fare un'operazione nella quale l'ANCI regionale rappresenta sempre di più il luogo della risposta ai bisogni e lanci nazionali e l'intervento di secondo livello cioè l'intervento del il luogo del confronto con le istituzioni nazionali è una riflessione che i presidenti delle Anci regionali direttori delle Anci regionali stanno facendo in questi giorni
E credo porterà anche a delle grandi novità anche ad un modo nuovo di utilizzazione delle nostre risorse risorse che sono date che sono certe e non sono certo sufficienti per
Come dire monitorare tutti quei luoghi di confronto che hanno bisogno di essere
Vissuti con quella professionalità alta che è tipica di un momento di cambiamento tenete conto che nel processo e nel confronto da legge Bassanini noi oggi affrontiamo
Tavoli di concertazione con le regioni e vi lascio solo immaginare lo scenario c'è una le regioni sono organizzate date le loro risorse consistenti in per materia e quindi ogni Regione italiana si occupa di una materia segue l'evoluzione normativa di quella materia e nel confronto con la Regione spesso ne troviamo le nostre piccole risorse le nostre piccole professionalità al confronto con questi Grandi staff regionali che sono poi i funzionari delle singole regioni e abbiamo come dire soffriamo della difficoltà di essere al loro passo nella individuazione dei meccanismi che poi saranno dirimenti nell'assegnazione delle risorse quindi c'è la necessità di costituire un tavolo che non può che essere tavolo di sintesi delle esperienze regionali per poter affrontare le tematiche del le tematiche delle soprattutto all'applicazione legge Bassanini con compiutezza e tentando di portare come dire a casa il risultato che consente ai Comuni lo dicevo prima di svolgere quelle funzioni con serenità e senza che essi rappresentino un aggravio di costi per i bilanci comunali
Sono
Obbligato credo a dare notizia dare conto di una vicenda che quest'anno ci ha ha caratterizzato la vita dell'associazione sopra ogni altra e cioè la costituzione dell'Agenzia dei segretari comunali
Qui debbo alcune precisazioni e alcune scuse alla platea dei sindaci
Noi abbiamo vissuto questa riforma come una delle più grandi vittorie dell'associazione nazionale dei Comuni
Il panorama normativo la costruzione normativa di questa riforma ne sono testimoni colleghi segretari che vedo in sala sono sicuramente stati difficili il nuovo sistema è stato partorito
Tenendo conto della necessità di salvaguardare una professione ma nello stesso tempo di per consentire alla stessa professione di dipanarsi di un ruolo nuovo nell'uomo professionalmente più apprezzato più congeniale alle nuove vicende che riguardano i comuni italiani come spesso succede questo è accaduto
Con una con alcune contraddizioni come normativa complessa difficile difficile da anche da interpretare sia in sede normativa che in sede regolamentare bene noi aria abbiamo avuto il come dire la l'impegno abbiamo messo l'impegno
Anche come struttura su questa vicenda voi sapete che l'Anci nazionale ha ospitato l'agenzia dei segretari
Che le ANCI regionali hanno ospitato nella gran parte dei casi le agenzie regionali perché abbiamo la consapevolezza che su questa primari riforma si sarebbe giocato il giudizio
Della classe dirigente del Paese rispetto alla capacità di acquisizione di responsabilità del sistema delle Autonomie locali
Non è stato facile per una struttura come la nostra
Fornire risposte otto mila sindaci ottomila segretari a due mila vice segretaria mille idonei di concorso nel giro di due mesi senza avere strutture senza avere personale così come non è stato facile per i consiglieri di amministrazione
In periferia doversi occupare della burocrazia della pratica del del lavoro quotidiano quando ad essi era assegnato un compito più alto che il compito di governo dei comuni fino a a sessanta mila abitanti quindi i comuni della gran parte dei comuni italiani
Io posso dire tranquillamente che il periodo della confusione il periodo della difficoltà è sta alle nostre spalle l'Agenzia ha trovato una nuova sede
Sta partendo il sistema formativo al quale attribuiamo uno dei attribuiamo l'importanza decisiva
Siamo costruendo il sistema di acquisizione delle risorse da parte dei Comuni
Io credo che l'ANCI abbia dato un contributo decisivo a che questa riforma possa trovare il suo consolidamento nel patrimonio delle del sistema delle Autonomie locali lo abbiamo fatto
E qui veramente un ringraziamento va a tutti quelli che hanno lavorato all'interno di questo nuovo sistema lo abbiamo fatto con una riforma che ha
Dato il massimo di sé mille cinquecento sostituzione di segretari settecento prepensionamenti numeri numeri di una certa consistenza quando essa non aveva nemmeno un dipendente non è stato previsto né un periodo transitorio e consentisse ad una nuova agenzia pubblica di organizzarsi non è stato previsto un momento come diedi costruzione di un sistema di di professionalità perché c'è bisogno di professionalità su questo terreno che è strettamente giuridico di alta qualificazione giuridica eppure siamo riusciti a dare risposte ecco
Dopo questa se volete autocelebrazione di chi ha dovuto su indicazione del presidente svolgeva il ruolo di direttore generale dell'Agenzia e credo che
Lo farà ancora per poco debbo rivolgere invece come direttore generale lanci qualche
Devo chiedere scusa a tutti quegli amministratori ai quali non sono riuscito a dare risposte sono molti molti sindaci lo sanno avrei preferito svolgere quel ruolo che mi è congeniale di difesa dei sindaci in questa prima stagione
Delle richieste dei sindaci avrei preferito fare il sindacalista dei sindaci nei confronti dell'Agenzia non mi è stato consentito per un fatto abbastanza strano ma credo che il sistema comunale possa andare orgoglioso del fatto che quando ci è stato assegnato un compito un compito alto l'abbiamo assolto seppure mille contraddizioni comunque con grande dignità
E lo abbiamo fatto grazie al lavoro di tutti dei centralinisti che hanno dovuto tenere un una una rete di comunicazione altissima fino ai nostri funzionari ai nostri amministratori che hanno lavorato ripeto anche fuori oltre i compiti che gli erano stati assegnati
Per terminare non vi ruberò ancora devo però ancora qualche minuto ho il dovere di dar conto anche delle attività che a latere dell'associazione si stanno svolgendo e stanno crescendo in modo molto significativo
La prima è ANCI delle voi conoscete ANCI delle io provengo da quel mondo
Che si sta attrezzando sempre di più ad essere la Rete della pubblica amministrazione locale abbiamo bisogno di una struttura forte
Perché del pari del stato cioè dello Stato centrale che costruisce la Rete unitaria della pubblica amministrazione abbiamo bisogno di una struttura nostra che sappia far confluire in essa tutti i dati e le informazioni che servono al nostro lavoro
Io credo che lo staff degli ominidi ANCI delle stiano lavorando al meglio per questo c'è forse la necessità che di questi giorni di rivedere la sua compagine azionaria per fare in modo che Ancitel sia sempre più dei comuni e non come adesso o per il cambiamento per la privatizzazione che abbiamo e privatizzazioni a cui abbiamo assistito nel nostro Paese e non in partnership con soggetti
In fondo oggi privati anche se all'epoca erano pubblici io credo che dovremo inventare qualcosa ne parlavamo con l'amministratore delegato e con il presidente dell'ANCI perché i Comuni sentano ANCI dalle come penso di sì
Ecco vedremo nei giorni futuri di trovare un luogo un sistema perché questo avvenga sempre di più
E si possa fare quella che io chiamo la public company dei comuni italiani per per realizzare quello che è l'obiettivo più alto primo tra tutti e cioè il collegamento delle anagrafi nel nostro Paese che ci consente sicuramente di essere all'avanguardia di Porter costruire un sistema informativo nei confronti dei cittadini migliore di quello che abbiamo adesso
Allo stesso modo viviamo l'esperienza del consorzio Anci ce n'è circa il consorzio che gestisce voi sapete i dati della fiscalità locale io credo lo dico con con grande serenità Bruno per uno come me è importante per dopo aver fatto finanza locale nell'associazione per qualche anno noi dobbiamo costruire un sistema dove esistano le informazioni dati della fiscalità locale
Per non correre il rischio che la il decentramento di funzioni venga interpretato come confusione troppo spesso sui giornali lo ripeto diceva il presidente nella sua relazione d'apertura abbiamo
Abbiamo letto titoli che confondono l'autonomia con con la confusione fra il mille otto mila aliquote ICI che rappresenta l'OPEC rappresenterebbero per qualcuno per il Paese un dato un dato di confusione è l'espressione dell'autonomia e la diversità del nostro Paese in questo abbiamo creduto però dobbiamo dare
Come dire gli strumenti ai cittadini perché il decentramento delle funzioni decentramento fiscale la federalismo fiscale chiamatelo come volete non rappresenti un ostacolo alla conoscenza e al contempo rappresenti un ostacolo per il contribuente io credo che riusciremo a breve
A costruire il luogo della raccolta dei dati della fiscalità
Tenete conto che nel decreto legislativo
Che governerà la prossima finanza derivata e quindi i trasferimenti dello Stato ai comuni abbiamo trascritto tutti insieme che si che dovranno esistere comportamenti virtuosi che premiano lo sforzo fiscale dei Comuni
Io non so se ci siamo tutti domanda di fino in fondo chi riuscirà ne parlavamo col professor Rehn vicepresidente della Provincia di Torino che di queste cose esperto ne abbiamo parlato spesso col direttore generale Daccò chi riuscirà in questo Paese a sapere qual è lo sforzo fiscale che ogni Comune sta facendo che che riuscirà a cogliere il senso della lotta all'evasione che pure stiamo conducendo con risultati io credo brillanti se non altro
Migliori di qualche altro apparato del nostro paese ecco c'è bisogno di un luogo che raccolga questi dati e sappia trasmetterli sappia sistematizzare lì perché sempre al servizio delle autonomie locali
Faccio un accenno velocissimo al forme se qui è presente il presidente il direttore generale oggi con noi noi siamo entrati in partecipazione con il Formez strumento di formazione nel passato per il Mezzogiorno oggi speriamo per tutto il territorio nazionale lo abbiamo fatto con la consapevolezza di
Portare il nostro contributo a un ente
Che come tutti gli enti in questo Perillo andava rigenerando le sue funzioni abbiamo chiesto al Formez di essere al servizio delle Autonomie locali sul terreno della formazione e sul terreno della costruzione di un'assistenza nuova al sistema comunale
I risultati stanno arrivando
Il Formez è protagonista
Di due progetti di grande sostanza di cui il presidente sicuramente riparlerà che stiamo allora più eccita sviluppo locale e coesione della pubblica amministrazione abbiamo stanziato pochi giorni fa venticinque miliardi per assistere i Comuni nella forma e la creazione dello sportello unico voi sapete che abbiamo sempre sostenuto che alle funzioni che ci danno deve deve essere a comprendevano essere accompagnate le risorse e di questo ne facciamo battaglia quotidiana però ci hanno spiegato che lo sportello unico delle attività produttive nei comuni italiani non è trasferimento di funzioni ma è semplificazione amministrativa
E questo ci preoccupa un po'perché alla semplificazione amministrativa non si accompagnano le risorse mentre noi sappiamo abbiamo tutti la consapevolezza che la costruzione di questo nuovo strumento del rispetto al mondo delle imprese dovremo sicuramente
Attrezzare procedure uomini risorse e rappresenterà sicuramente un Kostroma maggiore per i nostri Comuni quindi stiamo lavorando perché ci siano risorse anche se non dirette
Che tendano
Che che siano utilizzate per assistere i comuni almeno nella costruzione del prototipo nella definizione dei processi procedurali l'ha fatto già ANCI delle con un conducono una convenzione con il ministero dell'industria lo faremo ancor di più al Formez attraverso utilizzazione
Di risorse ad hoc allo stesso modo abbiamo ragionato
Con la Cispel le con il sistema delle aziende pubbliche spesso il presidente ha richiamato la necessità che tra il mondo dei comuni e il mondo dei rappresentanti le aziende ci sia più sintonia
E che comunque il sistema comunale rappresenta oggi il sistema degli azionisti di riferimento degli azionisti
Di maggioranza e quindi detta la linea è giusto che sia così rispetto al sistema delle aziende alla loro rappresentanza ecco su questo terreno stiamo lavorando perché anche lì alcune esperienze imprenditoriali importanti possano possano trovare compimento
Io credo per finire
Che il compito del direttore generale in questo anno che ci separa dal Congresso nel quale daremo realmente conto dell'attività di questo di questi quattro anni sia oggi tutto nella ricerca da una parte di nuove professionalità e dall'alto e d'altra parte di un sistema organico che sappia armonicamente conciliare le esigenze delle associazioni regionali con quelle dell'Associazione nazionale in una stagione come questa
Aumentano
Le richieste le domande le necessità di impegno dell'Associazione nazionale ma aumentano ancora più vertiginosamente
Aumenta il lavoro delle associazioni regionali che saranno costrette Arras a rapportarsi quotidianamente con le regioni per l'attuazione della legge Bassanini e difficoltà le conosciamo tutti le richiamava il presidente nella sua relazione iniziale io credo che dovremo supportare tutti con una presenza sempre maggiore anche dei funzionari dei funzionari brillanti che esistono all'interno del sistema comunale per dar modo alle associazioni regionali vivere questo confronto con le regioni perlomeno impari dignità
E da ultimo consentitemi però una riflessione
Abbiamo la necessità di rivedere in maniera totale il nostro sistema di comunicazione io ho l'impressione nel nel me ne dà l'impressione spesso me ne danno l'impressione gli interlocutori sindaci con cui parlo quotidianamente che siamo troppo spesso auto referenti cioè che il nostro lavoro quotidiano
Che riteniamo dignitoso che tutti i funzionari dell'Anci detengono dignitoso non sia comunicato subì in modo sufficiente all'esterno cioè comuni non sanno
Real mente quello che l'ANCI fa
Ed è un peccato perché su siamo presenti inoltre cento organismi siamo come dire ormai chiamati a rapportarci con il governo dei temi dal benzene quindi dal tasso d'inquinamento delle città fino al a temi che prima non eravamo come dire chiamati ad affrontare ecco questo questo bisogno ce l'abbiamo io credo che la tecnologia nei prossimi giorni ci aiuterà apriremo un sito internet lavoreremo perché la comunicazione arrivi arrivi diffusamente sul territorio
E da ultimo comunque consentitemi un ringraziamento
Perché è stato chiamato a svolgere la funzione di direttore generale in questa stagione
Credo che sia
Doveroso ringraziare i sindaci della centralità ritrovata nel nostro Paese che dà anche
Soddisfazione che da a tutti i funzionari dell'ANCI la consapevolezza di essere in un sistema che determinante nella nella costruzione di un nuovo paese e quindi dobbiamo ringraziare i Sindaci per il lavoro che stanno facendo e che ci consentono di fare grazie
Fabio Melilli ringrazia i sindaci ma debbo dire che noi dobbiamo ringraziare Luís parla disponibilità e presenza parchi come vedi dell'ANCI
Abbastanza intensamente sappiamo quanto lui dedica
Di tempo ma anche compassione facendo anche lui sindaco quindi problemi nostri sono anche suoi quindi li vivi intensamente quindi ragazzi Amenta dovessero reciproco
Bene io inizierei allora le relazioni e inviterei i relatori nel limite del possibile nei dieci minuti massimo un quarto d'ora tardare coi spazio anche al dibattito in seguito allora il primo relatore Giuseppe Torchio
Sindaco di Spineda e presidente della Consulta dei piccoli comuni
No no
Grazie presidente
Ma io penso che
Le tesi
Che abbiamo sostenuto in questi anni con grande impegno
All'interno del fuori dall'associazione siano sostanzialmente sintetizzate nei passaggi di ieri della splendida relazione del presidente bianco
E io penso anche che sarebbe inutile
Per me
In un orario di così
Attenta quanto scarsa partecipazione
Ripercorrere quei passaggi
Riferiti ad una politica
Che non è
La corporativi esazione all'ennesima potenza
Del sistema di rappresentanza dei comuni
Ma rappresenta invece una linea è un patrimonio ufficiale e quindi valido a tutti i livelli per l'intera associazione dei comuni italiani
Detto questo
Però
Voglio aprire il mio intervento con una constatazione
Noi siamo stati tutti vittima
Di una impostazione che ha caratterizzato
Negli ultimi anni
Del percorso politico parlamentare di questo Paese
Che si è preoccupata di riformare
Con una rivoluzione
Copernicana tutto l'impianto
Legislativo della realtà locale ma non è ancora riuscita a cambiare una virgola
A livello delle tanto attese riforme di carattere costituzionale ed istituzionale questo processo
Che ha riguardato i rami bassi
Della presenza pubblica oggi dimostra un gravissimo scompenso
Lo scompenso della durata dei mandati elettorali
Laddove all'interno
Del nostro sistema
Hanno voltato pagina soltanto gli amministratori locali con una riduzione sostanziale
Della durata del loro mandato
La Nomura ripetitività
E quindi la difficoltà di mettere in Rete il futuro sul sistema locale
La professione abbia la professionalità che si è acquisita
E un atteggiamento
Di distinzione tra il ruolo amministrativo
Le competenze quindi assegnate al personale e le responsabilità dei dirigenti
La scissione di queste rispetto all'elemento elettivo a suffragio universale ad elezione diretta del sindaco
è una dicotomia che a mio avviso sta creando all'interno del sistema dei piccoli comuni anche con l'operatività della legge Bassanini degli squilibri notevolissimi proprio oggi
Un mio carissimo amico Sindaco di un comune di due mila abitanti in provincia di lecco
Mi invita a dire quello che tantissimi altri sindaci mi hanno scritto in questi anni rispetto all'attuazione della Bassanini la necessità in sostanza di una moratoria di almeno due anni all'interno del sistema dei piccoli comuni perché gli effetti che si sono susseguiti dall'incremento dell'onere dei segretari comunali
Quindici per cento all'attribuzione al di fuori di regole di una conto attualità locale poiché si sta sviluppando in maniera continua di responsabilità
Ai cosiddetti responsabili dei servizi con appannaggi che aumento nove e i dieci e i quindici milioni anche nelle più piccole realtà comunali
E inoltre l'onere di cui abbiamo sentito ieri in Consiglio nazionale gli effetti da parte del dottor Rocco del nuovo contratto porteranno sicuramente
Più che la legge e più che i tentativi di coazione vi strumenti
Sovracomunali porteranno alla chiusura dei piccoli comuni allora io mi domando in sostanza se noi dobbiamo assentire ad un percorso che in maniera subdola
Attraverso una contrattuali taroccare attraverso una serie di elementi che caricano il peso nel costo dell'onere del personale
All'interno delle piccole comunità arrivare a quello che la legge non riesce a fare perché lanci più volte ha eccepito
E noi immaginiamo debba quindi il Parlamento correggere all'interno dalla riforma della centoquarantadue questo uno degli elementi importanti sui quali io vi invito a riflettere e anche a tirare delle conclusioni per quanto riguarda il futuro
Mi sono ancora dei problemi che riguardano la durata del mandato il settanta per cento delle amministrazioni locali andrà la scadenza amministrativa di primavera
Dopo avere vissuto le Bassanini dei Merloni legali le Ronchi e tutte le riforme
Che sono avvenute sul corpo dei comuni senza avere quindi potuto godere di un patto di stabilità come si dice oggi in termini fiscali e finanziari a livello di quella che rimpianto
Organizzativo operativo nelle comunità locali si determini era quindi una scissione delle scadenze delle reazioni regionali rispetto alle elezioni amministrative io invito il mondo della politica romana
Che spesso vede gli enti locali come un partito competitivo con deposizioni centrali dei partiti nazionali a ad aprire gli occhi rispetto alla necessità di una omogeneizzazione dei mandati una durata sufficiente per esplicitare
Il vasto programma amministrativo non vi è un piagnisteo noi non siamo candidati a ricoprire ruoli politici e parlamentari che sono parte sicuramente di decisioni che non riguardano esclusivamente i comuni però vogliamo nello stesso momento precisare perché se si continua a procedere all'insaputa al di fuori sostanza di una concertazione con il sistema delle Autonomie anche per queste vicende la politica sarà sempre più lontana ed esigenze dei sindaci di darsi una struttura di rappresentanza ancora più forte che vada ad intaccare anche una impostazione dei partiti spesso cieca e sorda rispetto a queste esigenze diventerà una necessità
E quindi non si può per un verso predicare l'assenso ad un federalismo e per altro verso tenere gli occhi chiusi l'ultima questione io ho concluso il mio intervento riguarda il sistema dei servizi pubblici
Si parla di servizi si parla di una radicalità dei servizi che rappresenta un patrimonio importante del sistema dei comuni italiani
Allora dobbiamo affrontare tutta questa partita tenendo conto della storia del nostro Paese e proprio un presidente del consiglio
Un capo del governo piemontese come Giolitti aveva pensato appunto
Da liberale di dare una normativa una legge comunque un riferimento a le aziende pubbliche che regolano la vita dei servizi
Nel nostro Paese e da una legislazione quindi che si è mossa per determinare anche le condizioni oggettive perché gli enti locali gestissero attraverso delle aziende proprie una serie di risposte alla cittadinanza
Ora io non riesco più a capire nei tempi moderni come i furori di veristi che serpeggiano del per il Paese e che talvolta vorrebbero espropriare
Al comune
La titolarità
Della decisione in ordine alla futura gestione di questi servizi se sia il pubblico o se sia il privato nella piena titolarità del consiglio comunale
A livello decisionale ebbene questi furori liberisti che percorrono il Paese rischio no
Di buttare sul mercato a prezzo stracciato quello che il bene anche realizzato in termini di professionalità e di risposta che abbiamo dato in molte contrade del paese con delle tariffe che spesso sono più basse rispetto a quelle applicate dai gestori privati
Alle risposte dei cittadini io mi domando se questo
Posso fare parte di un nostro patrimonio culturale politico se a livello parlamentare si debba accedere rispetto a quelle che sono i nostri gioielli che devono essere sostanza Sven dovuti se anche l'argenteria di famiglia nel nome della privatizzazione più selvaggia debba essere rinunciata questo è uno degli aspetti
Che riguardano anche la possibilità di risposta delle piccole comunità locali e contanti sacrifici scavalcando distretti i confini e dimensioni dei propri comuni sono riusciti attraverso
Le comunità montane attraverso delle realtà sub provinciali attraverso le stesse reti messe a disposizione dalle Province
A creare delle società per dare delle risposte ai livello di bisogno per la cittadinanza ma riguarda anche le realtà delle grandi città e un'ultima vicenda
Per quanto riguarda il discorso dei finanziamenti
Ed è la finanza locale noi abbiamo combattuto duramente la battaglia contro la tesoreria unica
Ci sono delle difficoltà attuative anche nelle aree sperimentali e per i Comuni inferiore ai mille abitanti e giusto
E de ampiamente condiviso dalla Consulta dei piccoli comuni la richiesta della fuoriuscita generalizzata di tutte le Autonomie locali dal sistema di tesoreria unica
Quindi i piccoli medi e grandi comuni quindi quando si vuole dire che gli enti locali non hanno contribuito in maniera decisiva al passo europeo del nostro Paese si dimentica
Direi di grande sacrificio che è stato imposto a partire dal più piccolo comune per l'accentramento in sostanza per la cassa che la messa a disposizione di alcune migliaia di miliardi che sono diventate decisive
Per guadagnare i parametri di Maastricht ma per il futuro
Così come si parla e si dice di una restituzione al cittadino dell'imposta per l'Europa io immagino che anche noi dobbiamo svincolarsi da questa impostazione centralista completamente niente attrice delle federalismo di cui si parla parole l'altra questione quindi della fuoriuscita ma anche di nuovi parametri che non siano legati alla demografia
Ma anche ad una serie di fattori che riguardano l'estensione delle reti le difficoltà orografiche le difficoltà fisiche dei territori
E dei parametri quindi di riequilibrio livello di finanza locale insieme alla messa a disposizione di risorse minime per poter realizzare investimenti anche all'interno delle comunità locali
Vi è quindi una necessità di equilibrio noi immaginiamo che il governo che attraverso la trasformazione della imposta va be'la tassa per la raccolta dei rifiuti
Attraverso la formulazione della nuova legge Ronchi in tariffa ricavi era ricaverà sostanzialmente mille cinquecento miliardi
Sulle bollette che pagheranno i cittadini in più perché attraverso questo servizio si pagherà l'Iva mentre invece prima attraverso la TARSU privo non era prevista sia in grado di redistribuire in maniera equa sul sistema delle Autonomie locali questi queste risorse per i maggiori costi abbiamo già detto dalla Bassanini per la decentramento in sostanza per la spesa legata allo stato sociale tutte le riforme
Cercano di riportare
Un minimo di razionalità e di riferimento compreso quella della sanità agli enti locali ma le risorse non sono mai previste
E gli effetti perversi dell'applicazione dei DRG delle dimissioni rapide dagli ospedali
Lì avvertiamo ogni giorno sui nostri bilanci con la crescita esponenziale della partita dei servizi sociali e degli interventi per tutta una serie di nuove povertà che non sono sicuramente finanziate dai trasferimenti pubblici allora
Per questo tipo di riequilibrio anche per i piccoli comuni e non solo per i medi grandi noi chiediamo una particolare attenzione da ultimo ne parlerà sicuramente il direttore generale della Cassa depositi e prestiti il tema della cosiddetta rottamazione dei mutui si è fatto per le automobili per i motocicli si è fatta perfino per i trattori agricoli
Si è fatto per i mutui della prima casa tutti settori importanti e produttivi quello del mattone quello delle auto
Ma i Comuni il sistema degli enti locali rappresenterà una possibilità di investimento per questo Paese di occupazione oppure sono visti soltanto come un elemento di spesa
Di spesa inutile di spesa parassitaria se invece si ritiene che la locomotiva degli enti locali sia in grado di sviluppare un percorso virtuoso sul piano dell'occupazione
In un Paese che ha perso cinquecento mila posti di lavoro come indica il governatore della Banca d'Italia allora dobbiamo cominciare a rivedere tutto il sistema della rinegoziazione dei tassi applicati dei finanziamenti e della durata dei mutui per elasticità
All'interno del sistema della Cassa depositi e prestiti
Che è speculare al funzionamento del sistema postale della raccolte per l'approvvigionamento finanziario né quattordici mila sportelli previsti nel Paese ecco perché da un lato non tagliare assolutamente la capillarità del servizio postale
Ma anche dare forme nuove e metodi nuovi di finanziamento degli enti locali attraverso l'Istituto per la cassa grazie
Ringrazio Giuseppe Torchio lascia la parola al sindaco di Foggia Paolo Agostinacchio si prepari Silvano Moffa sindaco di Colleferro e membro del Comitato operativo dell'ANCI
Chiedo scusa Sindaco la dottoressa si allenerà la Cassa depositi e prestiti a salire sul palco per piacere ai grazie
Signor presidente
Colleghi
è importante questo incontro
In un momento particolare
Per riflettere su ciò che è stato fatto
Su ciò che deve essere fatto
Proprio per dare delle risposte
Ai diritti
Dalla parte dei cittadini
Negli anni scorsi
Le conquiste a livello normativo
Hanno prodotto dei risultati di democrazia diretta
Un rapporto forte tra gli eletti e gli elettori
Che si è sostanziato io ho risposto
Immediate
Rispetto alle lungaggini che avevano caratterizzato l'assetto
L'operato della partitocrazia in passato le riconferme
Sono la verifica della validità
Del metodo nell'ambito di un sistema in evoluzione
La stessa cosa non lo diamo a livelli diversi
Dove pare che a fronte delle enunciazioni concettuali
Si ripetano anche fisicamente
Esperienze come se nulla fosse accaduto
è un dato di fatto che deve far riflettere
E soprattutto
Determinare in luoghi un interrogativo
Il motivo per il quale si tenta da angolazioni del visuali centrali o centraliste che dir si voglia
Di limitare
Le Autonomie l'evolversi di una dottrina che potendo sì l'autonomia
E nella ripetizione quasi automatica un automatismo in un sistema Di esperienze di personaggi
Comunque sempre presenti
Nella gestione del potere centrale
Non è una riflessione polemica
Dettata da posizioni di parte è una constatazione
De visu
Di un qualcosa che e di ostacoli che si frappongono anche per le visioni delle quali questa gente portatrice
Alla crescita
Del movimento delle Autonomie
Al di là del terrore interpretativo del termine partito
Dei sindaci o partito delle Autonomie
Non è chi non veda come il movimento per il potenziamento delle autonomia sia un qualcosa di reale di necessario di sentito
E c'è da augurarsi che nulla finirà
Per riconoscimenti
Di livello apicale in un discorso che possa contrastare la crescita del movimento delle Autonomie perché
Le risposte ai cittadini
Evidentemente non è casuale il riferimento alla rielezione dei sindaci
Immediata eccezionalmente grazie ad una maggiore possibilità operativa di chi rappresenta le città la gente le comunità
Io non mi addentrerò
Nel discorso
Esaurientemente Dotti ma mente
Rappresentato dal collega Torchio
Al quale mi lega un vecchio rapporto di amicizia
Dall'epoca in cui
Entrambi rappresentavamo in Parlamento
Gli interessi della nazione
Per quanto riguarda il problema dell'agricoltura seduti su banchi io
Capogruppo di un partito che certamente non era quello del dell'onorevole dell'onorevole Torchio ma spesso convergenti
Le nostre decisioni verso l'obiettivo generale della crescita del nostro Paese
Quindi non mi addentrerò nel discorso
Ottimamente svolto che condivido
C'è però proprio parlando degli interessi della gente
Il problema della rappresentanza di questi interessi
Che non più o non può esaurirsi
Nell'ambito comunale
Cosa voglio dire
Sono stati creati dei meccanismi non ancora
Rivisitati ai fini di opportune modifiche
Che determina determinano la ripetizione degli interventi per quanto riguarda decisioni che hanno comune come oggetto la gestione del territorio
E il problema del rapporto Stato comuni regioni comuni
Ancor più regioni comuni
Non è pensabile
Non è ipotizzabile
Che nel momento della esaltazione delle autonomie locali
Si debbano registrare
Ripetizioni che altro non producono che ritardi e soddisfacimento di interessi che poco o nulla hanno a che fare con gli interessi delle comunità rappresentate dai compagni
Oggi deve venire forte dalla nostra Assemblea
La volontà di potenziamento delle Autonomie e di contenimento delle spinte
Che appunto per Tavano
A restaurare nei fatti un potere centrale che noi non possiamo condividere
Perché in contrasto perché negativo per gli interessi delle comunità che rappresentiamo
Lo dico perché le spinte incontro lesso le controtendenze rispetto a queste spinte sono evidenti
Non è affatto vero che non vi siano tentativi
Riconducibili ad un centralismo ossia dei partiti che delle istituzioni
è vero il contrario esiste questa tendenza
E a fronte del mancato varo di riforme chiare
Noi viviamo progressivamente
L'attuale si di un iter
Che riporta il comune
Alla perizia immagine dell'ultimo anello dalla catena la mafia gli otto all'ultimo anello della catena statali
Basta pensare
A metodo in positivo
Al sistema fiscale
E vero vi è una libertà di determinarsi
Ma vi è una necessità imprescindibile di determinarsi secondo l'orientamento voluto dal centro che quello di una imposizione che peraltro non è più tollerabile a livello a livello a livello a livello di comunità
Quindi rivendicare fortemente
Le posizioni del movimento
Tendente a creare questa organizzazione avrete
Che veda i comuni protagonisti della loro vita
Perché i Comuni sono gli interpreti non lo dobbiamo non dobbiamo dirlo tra di noi
Più genuini
Più credibili della volontà popolare
Credo che noi non abbiamo detto sufficientemente
Sul regionalismo o sul federalismo
Che vede nelle ormai Gioni
Il tema ormai il cardine intorno al quale far gravitare la vita del paese
è un errore
Certo le regioni hanno un ruolo insostituibile di programmazione generale ma deve essere chiaro il loro ruolo di programmazione
Noi invece stiamo assistendo
Al mantenimento di buona in vite di posizione dal punto di vista dello dall'esercizio del potere che siamo altamente non possiamo accettare e che non possiamo non vedere come come negativo
Laddove si parla di unità dello Stato di unità della Repubblica
Non vi è modo migliore di coniugare i principi della unità dello Stato
Con quella con quella con quelli riconducibili di uno federalismo
Accettabile che ipotizzare
Il protagonista sistema delle Autonomie locali
Non è possibile diversamente coniugare la esigenza dell'unità con quella del potenziamento
Delle Autonomie
Perché diversamente noi corriamo il rischio di realizzare la moltiplicazione o clonazione dei centralismi
Cari colleghi
Ho voluto fare questa premessa ma non vi spaventate sarò non molto non mi dilungherò moltissimo
Perché sarebbe inutile questa Assemblea se noi non tocca Simo questi argomenti principali e l'assemblea dei comuni l'assemblea delle città per assemblea di coloro che portano quotidianamente che s'quotidianamente devono affrontare i problemi della gente
Chiedevano stigmatizzare
L'attendente Sanneo centralista
Che nel Paese esiste le spinte tendenti a ridimensionare sempre più il movimento delle Autonomie
E qui vi è una trasversalità
Non è
Immutabile
Ad un partito anti
Ora vengo al tema molto brevemente
L'attuale transizione epocale quindici ricollega ciò che leggo a quanto detto
Che sospinge la società verso nuove forme di organizzazione
A organizzazione che deve vedere il comune al centro
Impone a tutti noi un inevitabile quando indispensabile cambiamento del modo di pensare è un problema di categorie mentali
La categoria mentale di vedere dal centro alla periferia deve essere cambiata
Il centro e la città
E questa premessa deve essere base per una radicale trasformazione anche dell'assetto organizzativo dei partiti oltre che della società
Di produrre di lavorare di organizzare perché in questo processo viene coinvolto tutto dalla sfera politica a quella sociale
E quindi è necessario prendere atto che sotto diversi aspetti
Viviamo in una situazione di perenne transitorietà
In una dimensione accelerata dei cambiamenti sociali
Che da generazionali diventano quotidiani questo è il dato chi recepisce meglio questi cambiamenti epocali
Chi ha il termometro della situazione chi poi intervenire con tempestività
Chi può dare risposte oggi non domani né dopodomani
Fa lasciando gli aspetti sociologici connessi all'accelerazione
Di tali cambiamenti
Torna utile soffermarsi su alcune aspetti
Che riguardano la gestione del territorio
Nel contesto del quadro generale
Appare per appare chiara la necessità
Che il Comune debba dotarsi di uno strumento efficiente di gestione del territorio
Inteso nel significato più ampio del termine concepito cioè come un vero e proprio organismo vivente i cui organi agiscano simultaneamente in sinergia in direzione di un unico fine
Essere dichiaratamente realmente dalla parte dei cittadini
Occorre quindi che ad una politica di sviluppo
Che pure è necessaria essenziale
E poi messa essenziale di imprescindibile
Si affianchi la erogazione di servizi efficienti rendendo così possibile l'attuazione di efficaci politiche sociali ed investimenti produttivi strategici e perché no remunerativi
L'anarchia programmatica che ha consentito il sorgere caotico di sistemi urbani
Ricchi di diseconomie Esterne spesso legati alla mancanza di strumenti di monitoraggio perché
Questa è la patologia
Il deficit di strumenti di monitoraggio ci ha insegnato come non sia poi tanto conveniente affidare all'estemporaneità e dall'empirismo ai fenomeni di crescita dei sistemi urbani
L'economia è un sistema di interazione in cui tutti sono attori anche se spesso inconsapevoli
E ne consegue che le decisioni riguardano ovviamente tutti
Ciò che invece non appare chiara molti perché anche le decisioni amministrative per così dire più innocenti
Interagiscono nel sistema producendo cambi di equilibri che si ripercuotono poi sulla collettività ritorniamo al discorso della premessa
è necessario prendere coscienza del ruolo c'è un'efficace politica di sviluppo economico e dei servizi può rivestire la qualità della vita di una città
I servizi hanno un costo che la collettività deve oramai sostenere a livello territoriale
Pertanto a base di tutto diventa il gettito fiscale la contribuzione dei cittadini
Essendo però la qualità dei servizi direttamente influente nei processi di sviluppo dell'economia occorre fare in modo che i cittadini si sentano coinvolti in questo processo di creazione della ricchezza collettiva l'assistenza tecnica quindi incidere all'interno del tessuto economico e produttivo
Sta a significare principalmente offrire al mondo della produzione del lavoro un supporto un'assistenza una info
Azione reale adeguata alle esigenze di chi si trova a quadrare i conti aziendali
E il Comune protagonista volano delle sviluppo dello sviluppo delle comunità
Perciò è molto più importante laddove il tessuto imprenditoriale fragile
Laddove non esiste la cultura che esiste in zone a tradizione imprenditoriale diverso
Non solo come sottolinea la stessa Commissione europea ciò su cui un comune moderno dovrebbe puntare è la cosiddetta assistenza tecnica
Che condizione di base senza la quale non è possibile nessuna politica di sviluppo economico
E quindi diventa il vero proscenio sul quale si organizza il sistema città nel senso evolutivo Werther
Agisce locali locale ma pensa globale dicono gli americani
è una direzione di marcia quasi obbligata
Poiché la cessione di sovranità ad organismi sovranazionali comporterà necessariamente una omologazione di attività
Fa anche in relazione alla tendenza oramai inarrestabile di una organizzazione orizzontale della società che si allontana sempre di più dalla politica intesa in senso classico
Indispensabile diventa pure il raccordo con le associazioni di volontariato
Il settore non profit in particolare potrebbe risultare un vettore formidabile di erogazione dei servizi di base sul territorio
Questo ci viene anche dalla esperienza quotidiana
In questo contesto le politiche sociali vanno sempre più intense come politiche dei processi e del cambiamento
Come cerniere di riconciliazione sociale pre di integrazione
Fra mondi
A diverse voli velocità difficilmente comunicanti fra loro
Ora cari amici
Pensando alle risposte da dare alla gente
C'è da soffermarsi sul rapporto pubblico privato sulla informatizzazione e su tanti Al Gore argomenti che per la loro specificità ovviamente hanno bisogno di approfondimenti particolari perché io nella mia relazione
Ho
Valutato Suma Capitanio così per indicazioni estremamente generica
Non credo di dovere aggiungere altro recependo l'invito cortese della presidenza
A concludere il mio intervento cari amici nel concludere io vi esorto a riflettere su quanto detto in apertura sulla necessità che questa Assemblea si trasformi nell'assemblea della rivendicazione delle autonomia e delle città grazie
Ringrazio il sindaco di Foggia lascia la parola Silvano Moffa al termine dell'intervento di Moffa
Vi sarà l'intervento di Guido Conti del presidente dell'Uncem e inizieremo coi il dibattito con alcuni sindaci che hanno chiesto di parlare dopo i primi tre quattro sedici lasceremo la parola Presidente dalla casa alla antiretorica dalla Cassa depositi e prestiti
Per poi continuare con gli altri relatori
Prego grazie grazie presidente
Signor presidente colleghi amministratori
Ieri
Il presidente Bianco nella sua relazione ha giustamente osservato in premessa
Come i tempi della politica non abbiano sostanzialmente coinciso con i tempi di organizzazione della nostra Assemblea nel senso che quando abbiamo immaginato di costruire questo annuale appuntamento assembleare eravamo in una situazione completamente diversa da quella di oggi e pensavamo che finalmente per la prima volta si potesse discutere concretamente anche delle esperienze
Che quotidianamente gli amministratori fanno e che spesso sono sconosciute ai più
E che qualificano un'azione complessiva dell'Anci che qualificano l'attività di ministro attiva che determinano anche nell'immaginario collettivo
Quella forma del cambiamento profondo che nonostante tutto continua e va avanti nei nostri comuni
E allora io credo
Che proprio perché oggi ci troviamo in una situazione diversa
Vadano sottolineati alcuni aspetti che io reputo
Molto importanti anche per
Il futuro dell'azione politica che la associazione deve portare avanti
Vorrei affrontare brevemente con voi tre questioni che mi sembrano
Estremamente peculiari il patto di stabilità il problema della occupazione il problema connesso allo status degli amministratori e al nuovo sviluppo locale
Ora
Non c'è dubbio che nel nome del cosiddetto Patto di stabilità
In sostanza il governo
Ha chiesto a Regioni Comuni e Province
Di stringere la cinghia
Di
Risparmiare laddove fosse possibile risparmiare in particolare in alcune sezioni cardine in alcuni settori il settore della sanità e del personale
In cambio
Di una ampia possibilità di aumentare il livello della tassazione locale
Ma questo
Io credo sia esattamente l'opposto di quello che l'ANCI aveva chiesto
Dal prossimo gennaio
I trasferimenti dello Stato alle regioni saranno soppressi
Compresi quelli destinati a finanziare la spesa sanitaria
Al posto dei trasferimenti la Regione dovrà almeno quella ordinaria
Potrà partecipare
A una compartecipazione al gettito dei tributi erariali
Adesso io mi chiedo e chiedo a voi tutti
Se
Muovendo soltanto le leve
Dell'IVA e dei proventi della benzina
Sì riuscirà in sostanza
A garantire la copertura del sistema sanitario
Non solo
C'è un altro elemento sul quale bisogna riflettere che riguarda le regioni è ovvio ma attenzione
A affrontare il tema della fiscalità locale
Pensando
Che anche i tagli e gli interventi ai livelli regionali non finiscono poi con l'incidere sostanzialmente sulle politiche locali
Specie nella materia della sanità specie nel campo dei servizi sociali
Per questo
Taglio dei trasferimenti
Alle regioni
Nel campo sanitario
Si aggiunge
Alla sostanziale incapacità di recupero
Di tutto l'arretrato che grava sul complesso dei bilanci delle ASL
Cito soltanto due cifre
I debiti delle ASL nel nostro Paese
Per il mille novecento novantacinque novantasei sono di tre mila miliardi
Nel novantasette sono di dodici mila miliardi
Allora parlare di patto di stabilità
Senza creare le condizioni
Che garantiscano l'eliminazione degli arretrati io credo che sia davvero una forzatura
Ed è esattamente consentitemi di dire la stessa forzatura
Che riguarda anche i comuni in riferimento all'addizionale IRPEF
Quella che doveva essere una prima trasformazione della struttura fiscale nel nostro Paese
Attraverso una redistribuzione del prelievo fiscale tra stato ed enti locali garantendo una maggiore autonomia questi ultimi
E la possibilità di mettere in piedi un sistema più equo tra centro e periferia
Mantenendo costante se non diminuendo la pressione fiscale complessiva sulle famiglie italiane si tramuta in un ennesimo pesante balzello per i contribuenti
Lanci questo va detto e va ricordato agli memori aveva con forza sostenuto anche nei suoi deliberati
Che era possibile
A pulire
Una fase di redistribuzione del Fisco nel nostro Paese ponendo il problema di una partecipazione dei comuni all'IRPEF
Per fuoriuscire
Da quella impostazione che sostanzialmente fa mantenere la fiscalità locale tutta incentrata sull'ICI cioè su una tassa iniqua ingiusta
Che viene come tale giudicata da tutti gli italiani
Se si cambia rispetto a questa impostazione io credo si stiano creando le condizioni
In base alle quali la incapacità di risolvere a livello centrale il problema del Fisco nel nostro Paese viene trasferito ai comuni con responsabilità enormi da parte degli amministratori
Che non possono essere assolutamente tramutati in gabellieri nel momento in cui a loro si crede un grande sforzo anche nell'ambito della stabilita
E del patto di stabilità lanci ponendo la questione IRPEF in maniera corretta aveva posto al centro della riflessione
Il problema complessivo della pressione fiscale del nostro Paese questa era e rimane l'azione politica di fondo che l'associazione deve portare avanti
Allora io credo
Che forse dovremmo mettere all'ordine del giorno dei nostri lavori caro presidente bianco anche il coraggio di una scelta importante da parte dei comuni che quella di non applicare questa aliquota se questa aliquota si tramuta in una tassa aggiuntiva e non sostitutiva ci vuole anche il coraggio delle scelte nel momento in cui si pretende giustamente in termini politici come associazioni dire lanciare un confronto sulla Complesso del prelievo fiscale del nostro Paese e poi cari amici
è stato detto giustamente
E tocco qui consentitemi brevemente temi più propriamente politici ci troviamo ancora
In una fase di transizione
Ed in questa immagine di una italiani perennemente inattesa
Io credo che pur sia ancora forte
Un desiderio di cambiamento profondo da parte
Del nostro popolo della nostra gente una speranza
Che nonostante tutto ci possa essere ancora una riva
Alla democrazia compiuta
Una speranza che possa essere finalmente soddisfatta una domanda di modernità della società italiana
Però attenzione
Perché quando i processi di transizione
Dipendono troppo ondivaghi e lunghi
C'è il rischio che cresca intorno una grande delusione nel Paese
Nella gente
Negli amministrativi
Gli effetti di un maggioritario balbettante
I colpi inferti al bipolarismo
Io li vedo come segni di un processo involutivo
Che rischia di vanificare anche quella grande importante riforma che è stata la legge ottantuno del mille novecentonovantatré
La lunga fase di transizione ecco un punto sul quale credo che noi dobbiamo riflettere con grande
Con grande umiltà ma anche con grande e alto senso civico
Si accompagna ad una scarsa se non nulla capacità della politica dell'economia
Della cultura di aprire e coinvolgere la società italiana in un grande dibattito per una riflessione comune sul passato presto crescente
E di trarre da queste riflessioni motivi del cambiamento il senso di un possibile di un possibile percorso positivo
Bianco ha sottolineato nella sua ampia anche difficile e sofferta relazione il senso di un comune sentire
Dei comuni italiani
E degli amministratori
Noi però caro Enzo dobbiamo interrogarci costantemente anche
E non solo su questo senso comune ma anche sulla necessità di di giustificare se è possibile le ragioni dell'unità di un'associazione oggi enormemente diversa dal passato
Diversa soprattutto per il ruolo che ha conquistato e per il senso di responsabilità che accompagna e accomuna tutti i sindaci
Tanto diversa che ieri nel tuo intervento hai dovuto sottolineare aspetti politici ancor più di quelli meramente amministrativa
Una scelta necessaria giusta perché oggi è sulla questione politica che dobbiamo intenderci
Certi parlando di riforme non possiamo più accontentarci è va detto al nuovo governo
Di una Conferenza Stato Città ridotta appare edificio al luogo dove la concertazione soltanto una parola vuota e senza senso
Ne possiamo lasciare che anche le riforme più semplice quelle che non implicano
Nuovi assetti istituzionali e costituzionali dal problema delle incompatibili incompatibilità
Al problema dello status degli amministratori locali vengano ancora
Lasciati
A un tempo indeterminato
Ma anche su temi più recenti più attuali a partire dal contratto
Io non credo
Che noi oggi avendo alle spalle anche una stagione di grande impegno per sottrarre al governo centrale
La possibilità di contrattare
E di stabilire i termini del contratto degli enti locali assumendoci anche la responsabilità di individuare risorse adeguate per sostenere quel contratto
Nel nome di un'autonomia effettiva e non soltanto enunciata io credo che non si possa tornare indietro rispetto a questo percorso perché tornare indietro vorrebbe dire
Restituire la borsa al governo restituire anche a quei sindacati
Sulla cui rappresentanza e rappresentatività dovremmo forse un giorno discutere un potere di interdizione sulle politiche e sulle azioni amministrative che i comuni correttamente debbono portare avanti per innovare per cambiare anche
Il corpo organizzato Ivo nel quale sono chiamati ad opera
Si deve anche qui io credo con grande coraggio anch'io faccio gli auguri al sindaco Bassolino auguri non formati
Perché la sfida più grande
Che oggi ci si para innanzi e anche quello di stabilire se il processo di rilancio dello sviluppo locale
Debba essere in qualche misura limitato illeso anche da una non scelta rispetto alle politiche occupazionali e lavori socialmente utili io non vorrei
Che ancora una volta si ripetesse
La vecchia antica stagione delle scelte
In base alle quali nella incapacità di trovare una soluzione a questi problemi e qualcosa abbiamo già assaggiato sulla nostra pelle di amministratori
Ci avevano detto a livello di Ministero del lavoro
Che saremmo passati da una vecchia generazione dei lavori socialmente utili ad una nuova generazione da lavori di pubblica utilità
Tali da poter costruire occasioni e opportunità di lavoro stabile e da poter finalmente rispondere in termini concreti
Alle capacità e alla richiesta di una impiego fisso di un'occupazione stabile
Ci hanno invece costretto alla solita solfa della proroga
Sapendo bene che arriverà un momento in cui il conflitto sociale nella sua esasperazione porrà i sindaci in prima linea pur non avendone responsabilità alcuna e allora e su questi temi che io credo noi dobbiamo rilanciare il confronto con il nuovo governo hai fatto bene chiudo bianco a precisare
Che anche qui
Il confronto non lo rilancia il partito dei sindaci che non esiste
Anche se qualche volta Toussaint su questo spesso ho avanzato qualche riserva e qualche critica qualche volta dall'uno di voi ha fatto intendere che davvero esistesse questo partito
Il movimento dei sindaci è ben altra cosa
E lancia
E questa associazione
Che deve ritrovare le ragioni dell'unità
Le ragioni del rinnovamento le ragioni del rilancio politico per un confronto che batta nel senso delle autonomie locali
Ma nel senso del rispetto del ruolo che questi amministratori e questi sindaci si conquistano sul campo giorno dopo giorno grazie
Grazie no Silvano Moffa lascio la parola al presidente delle Comunità montane dell'Uncem l'amico Guido Conti senza nulla togliere inviterei gli ospiti a rimanere Massimo nelle nei dieci minuti si prepari Franca Biglio del comune di Massalia e presidente dell'Associazione piccoli comuni di Cuneo
E Aldo pacchi occhi sindaco di Lassalle altro di Savena membro del Comitato operativo dell'ANCI grazie
Amici dell'Anci singolare ho colto ieri nell'importante da applaudita relazione del presidente bianco che saluto a nome dell'Uncem conviva simpatia e con l'adesione alla sua azione
Alcuni spunti sul tema dell'autonomia che meritano da parte di questa Assemblea un dibattito attento
Certo
Gli enti locali in genere e comuni particolarmente hanno conseguito negli ultimi tempi obiettivi TIR riconoscimento di un ruolo di notevole rilievo
Nei confronti dello Stato centrale e delle regioni
Ma l'autonomia
Compresa quella finanziaria che uno dei principali obiettivi della sua dell'azione associativa
Pur promessa garantita fermata
Resta sempre ti incollata allacci di vario genere e periodicamente è messa in discussione dalla legislazione in cantiere
Il governo si chiama contrarre un patto di stabilità
Segno che non siamo sudditi
Di decisioni altro voi
Ma parte contraente
Con ruolo e dignità di soggetta otto
Il Parlamento ha sancito che siamo parte dialogante contraente
Anche se Silvano Moffa ha ragione Atr
Che possiamo essere diventati un parere il figlioccio
Ma comunque parte dialogante contraente alla pari nella Conferenza Stato-città autonomia locale ed altrettanto con le regioni nella Conferenza unificata
La legge cinquantanove il decreto Bassanini centododici
Si vedono soggetti a pieno titolo
Di un modo di governare insieme il Paese da parte di tutte le istituzioni ai diversi livelli
Comune provincia regione Stato riconoscendo un ruolo specifico alle Comunità montane
Ma quando le Regioni non legiferano
Ho legiferano solo sentendo le nostre associazioni senza coinvolgerle di fatto Inula razionali e ristrutturazione dei poteri e del governo locale
è forse questo riconoscimento dell'autonomia
Quando testi parlamentare tentano di soporoso Tinarelli a Regioni e Comuni è forse questo riconoscimento dell'autonomia
Dopo la cinquantanove avremmo potuto continuare tra enti locali e Regioni la battaglia che allora era in corso per le funzioni da ripartirsi subito tra tutti gli
Non l'abbiamo fatto
Non l'abbiamo fatto perché c'è stato un intesa ANCI regioni ai massimi livelli per la riforma della Costituzione per portare avanti unitariamente l'attuazione dei decreti Bassanini
Intesa che abbiamo tutti accettata e noi nel nostro piccolo l'avevamo per primi in ogni occasione pubblica auspica
Ma ora bisogna rileggere amici dell'ANCI presidente bianco cui l'intesa con le regioni
Intesa che funziona bene al massimo livello nazionale del confronto
Ma che non tiene nelle singole realtà regionale
E che non è attuata nei rapporti con con il Parlamento
Se dopo il passaggio di qualche assessore regionale il comitato ristretto della prima conferenza della Camera partorisce il testo sull'Unione dei Comuni e Comunità montane che abbiamo tutti
Bisogna ripartire dal documento
Che al suo termine arreca quattro firme regioni anzi
UPI e Unicem col quale senza infingimenti si era stabilito un percorso
Un percorso però da attuare
Non voti augurali lanciati al vento
C'è poi la materia dei contenuti dell'autonomia
Non mi addentro ma bisognava chiarire col Parlamento con il Governo con i consigli regionali
Le cose che essi non dovranno più fare perché le faremo noi applicando la raggiunta autonomia
Sono certo che lanci più a Torino saprai forare lanciare questi temi
La cui soluzione positiva sono la vera base per ottenere quegli spazi di autonomia che fanno crescere e Dio robusti era le comunità locali
Bisogna però essere molto attenti e il ruolo dei piccoli comuni
Dietro a certi tentativi di obbligatoria cerco scrissi eone per funzioni e servizi dare entrare comunque e tutti in modo unitario è facile vedere la mano ed è una mano antica mai tagliate
Di chi non capisce la necessità dei piccoli comuni
Che sono però l'ultimo baluardo è l'ultima speranza di rinascita di tante piccole comunità locali
Mentre quella mano vuole sopprimere comma
Mentre noi chiediamo politiche centrali e regionali
Sempre più attente alle esigenze di uno sviluppo equilibrato sul territorio
Di tutela dei servizi alle persone alle famiglie all'impresa
Perché sappiamo bene che abbandonare a se stesse molte aree montane rurali e danno crescente per tutti e causa del dissesto del suolo e dell'ambiente
Mentre noi facciamo questo ci chi mia Rando alla concentrazione alla fazione Nizza azione
Pone le premesse di ulteriore fuga dei territori sta roba
In questo contesto si pone il problema della Comunità montana che io non debbo difendere nella casa dell'ANCI se proprio lanci all'avvio del processo di riforma costituzionale
Ha chiesto per le comunità montane la previsione di ordinamento Speziale
La comunità è e vuole devi essere un'entità autonoma per essere utile allo sviluppo delle montagne italiane ma è fuori lei deve essere uno strumento a disposizione dei comuni costituenti
Per l'esercizio volontariamente affidato di funzioni e servizi
E quando dico volontariamente affidato intento affittato per Scelta di ciascun comunque
E sento ogni sindaco e ogni Consiglio comunale abilitata autonomamente a con Ferri era o a delegare magari sbagliando oppure a non conferire ore e a non delegare magari sbagliando funzioni alle comunità
Nessun consiglio regionale a titolo per obbligare il Comune a scelte diverse da quelle che in questo campo ritiene le scelte adeguate
Per prima di concludere mi si consenta
Di chiedere a questa associazione di riprendere la battaglia già condotta dal presidente Bianco tra gli organi nazionali per la proroga al due mila dell'indotto
Perché abbiamo la necessità di lavorare nel novantanove per attuare le leggi Bassanini che non possono vedere gli enti in una fase di interruzione
E perché dobbiamo votare insieme con le regioni è inutile che stia spiegare il perché perché tutti lo sappia
Cari colleghi amici dell'ANCI
Caro Presidente
Con questi intenti menti seguiamo il vostro lavoro
Augurandoci un nuovo significativo passo avanti dell'ANCI tali da sospingere tutte le autonomie a traguardi sempre più avanzati
Abbiamo ben poco da offrire come un cencio un piano dell'auto dell'aiuto salvo il consenso che però c'è ed happy
Anzi certamente abbiamo più da chiedere alla vostra forza ed ha il vostro peso politico
Siamo però certi che come abbiamo camminato utilmente convogli in questo anno
Anche il futuro potrà vedere utili ed amichevoli rapporti tra le nostre associazione buon lavoro a tutti
Ringrazia l'amico agonistiche utili e amichevoli rapporti che ci sono costantemente anche in conferenza stato città e che sicuramente continueranno bene allora lascio la parola a Franca Biglio comune di Marsaglia sindaco e presidente Associazione piccoli comuni di Cuneo
Si prepari Aldo Pacchiotti immediatamente dopo Giuliano Manolino ascolta il sindaco di Pecetto Torino e Giovanni Scotti sindaco del Comune di Sospiro provincia di Cremona
Quindi cari miei nel limite possibile come ha detto prima tempi limitatamente ristretti perché siamo in tanti a dover parlare prego Sindaco
Sì buongiorno a tutti
Sì in
Prima del discorso introduttivo del presidente bianco
Io mi sono trovata sempre più spesso purtroppo a chiedermi
Ma che cos'è cambiato a favore dei piccoli comuni
Da quell'ormai lontano autunno del novantasei quando noi sindaci della provincia di Cuneo
Abbiamo occupato il palco della conferenza degli stati generali del Piemonte a Cuneo per protestare contro l'applicazione della tesoreria unica per i Comuni con popolazione inferiore ai cinque mila abitanti
Da quando siamo andati a Roma la prima volta nel dicembre del novantasei sempre per lo stesso motivo e la seconda volta a livello nazionale
A giugno del novantasette dall'Assemblea Nazionale ANCI dello scorso anno
A Bari dalla prima conferenza nazionale dei piccoli Comuni tenutasi a Roma il trenta e il trentuno gennaio scorso e spero che comunque questo fatto importante per i piccoli comuni abbiamo ripetersi
Nulla di concreto è cambiato per i piccoli comuni perché per noi nessuno ha mosso un solo dito
Tranne l'interessamento dimostrato a parole però ora dal presidente dell'Associazione nazionale dei piccoli Comuni bianco nei confronti delle problematiche dei piccoli Comuni appunto nel suo discorso introduttivo di ieri
Io spero
Che tutto questo sia derivato anche dal fatto della nascita
Un po'in tutta Italia ma soprattutto in Piemonte di associazioni di piccoli comuni autonome apartitiche e anzi colgo l'occasione
Per annunciare
Che tutte le associazioni spontanei autonome che sono nate nella nostra regione
A livello provinciale si costituiranno a livello regionale con un loro organismo in tempi bravissimi per tutelare e difendere l'autonomia dei piccoli comuni
Devo anche dire che da Cuneo e partita Marrazzo di quest'anno un'iniziativa itinerante
Che ha permesso alla nostra associazione dei piccoli comuni di Cuneo
Di toccare con un camper se qualcuno se lo ricorda
Un po'a tutte le regioni d'Italia
Raccogliendo e questo è molto triste doverlo dire raccogliendo nient'altro che amarezza sdegno persino rapina
Per la latitanza dello
Anzi spesso
Dovrebbe essere l'associazione nazionale di tutti i Comuni a parole l'onere ma che ha di fatto come le bavagli e Bassanini è attanagliata sono misura solo nelle grandi città
Devo infatti rilevare con amarezza
Che ci sono ancora molti margini Vincent possibilità e di ritardo nella Presa di coscienza da parte del governo del corpo politico in generale e fino a ieri dall'Anci stessa
Da il primario interesse nazionale che i piccoli comuni debbano occupare nella scelta strategica dall'economia e delle riforme istituzionali i cinque mila ottocento sessantotto comuni con popolazione inferiore ai cinque mila abitanti
Che rappresentano il settantadue per cento del totale dei comuni
Ed amministrano spalti al cinquanta per cento del territorio nazionale bevono incidere di più
Vi è per noi che non ama non abbiamo mai avuto un'immagine un'identità definita la necessità di recuperare un ruolo ed una posizione vi è per noi la necessità che venga riconosciuta la specificità dei piccoli comuni più svantaggiati degli altri per motivi geografici demografici sociali ed economici
Alla pari delle aree metropolitane
Perché in essi possa ancora essere alimentata la speranza non sono che il loro appare i toni vengono tutelati custoditi
Ma che possono anche diventare oggetto di risorsa per il bene dell'intera economia del paese ma perché ciò avvenga occorre cambiare politica
Occorre fare una politica che cioè in piedi la presenza dell'uomo sul territorio e nonché favorisca lo spopolamento come sta avvenendo
Occorre dunque fare la politica
Dai servizi sul territorio con particolare riguardo alla scuola ai servizi postali di telefonia pubblica alla sanità agli ospedali alla viabilità ai trasporti Adeline stazioni ferroviarie
Viene per noi la necessità impellente
Di averne normative specifiche o comunque diversificate dalle grandi città
L'ha detto ieri il presidente Bianco ciò che vale per un grande comune non vale neppure per il Medio comune figuriamoci per un piccolo comune magari anche di montagna strutturato in modo completamente diverso da una grande città
E allora noi chiediamo
Con forza come abbiamo già fatto in altre occasioni una modifica all'accento ventisette Bassanini
Ed in particolare una modifica all'articolo sei al comma due
Poiché è proprio nei piccoli comuni
Che la figura del sindaco grazie anche al rapporto fiduciario e umano che si instaura con i propri cittadini non può e non deve essere assolutamente svilita e delegittimata
Senza contare
Che cosa comporta tale operazione in termini di costi
E mi riferisco all'indennità di funzione ai capi servizio
Costica non so proprio come i piccoli Comuni potranno coprire quando le stesse funzioni erano egregiamente svolte dalla giunta a costo zero
Vorrei ribadire poiché è proprio nei piccoli comuni
Di più nei piccoli comuni io mi riferì mi riferisco solo patria quaestor perché la realtà è diversa è proprio nei piccoli comuni
Che la comunità e il sindaco cittadino guarda sempre più e giustamente al Comune ma soprattutto a noi sindaci Daniel siamo il primo rappresentante il primo esponente eletto direttamente dal popolo per ottenere servizi sostegno ma anche per risolvere semplici problemi del vivere quotidiano
E allora noi chiediamo
Che non ci venga chiesto di andare solo a tagliare i nastri noi non stiamo sindaci delle grandi città che vanno a tagliare nastri tutti i giorni
No italiano un'astronave volta ogni dieci anni magari forse anche meno
Però rispondiamo direttamente alla gente
E la gente vuole risposte concrete direttamente da noi non vada al funzionario e noi non possiamo mandarlo dal funzionario
Chiediamo dunque che venga almeno mantenuto in vigore l'articolo diciannove del decreto legislativo settantasette del novantacinque che consente nei piccoli comuni comunque nel Comune info con popolazione inferiore ai dieci mila abitanti
Che sia la Giunta a poter ancora operare come prima o per lo meno che sia la Giunta a decidere se attribuire le funzioni o meno e questo anche per evitare la paralisi dell'attività amministrativa poiché nessun dipendente e giustamente vuole e può assumersi quelle responsabilità
Che sono sindaco può e deve assumersi per dare risposte concrete ai cittadini che sono Daloui le pretendono
Occorre un federalismo
Meno fiscale ce n'è più finanziario per i piccoli comuni dora ed entrate proprie sono irrisorie a meno che non si tratti di comuni a grande vocazione turistica ed al famoso addizionale gettito dell'addizionale IRPEF la panacea di tutti i mali e forse sicuramente per le grandi città sarà così ma non per i piccoli comuni dove il gettito sarà irrilevante e non farà altro
Che aumentare quel divario già esistente da grandi città la grandi città che diventeranno sempre più ricche
Piccoli comunica diventeranno sempre più poveri fino a doverne scomparire ma io credo che proprio lì si voglia arrivare
Occorre ripristinare il motore centocinquanta milioni uso a
A totale carico dello Stato
Non che il fondo nazionale per gli Investimenti o altra casa di calcolo del tasso di interessi per i mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti
Occorre ridare autonomia finanziaria i piccoli comuni facendo rientrava in modo totale e definitivo e per tutti i comuni con popolazione fino a cinque mila abitanti
Ma il famigerato provvedimento della tesoreria unica
Che come varie norme Bassanini non abbiamo mai digerito
Occorre e questo è urgente
Approvare ma credo che non che non ci sia la volontà di fare questo approvare urgentemente il decreto legislativo di riordino dei trasferimenti erariali
Elargiti dallo Stato agli enti locali sulla base di una maggiore equità e tenendo conto anche dell'estensione territoriale occorre
Dare efficacia retroattiva al prolungamento del mandato amministrativo ac a cinque anni andando tutti al voto al Duemila contemporaneamente a con le regioni e con le province
Per evitare inutili sprechi se ce n'è tanto bisogno perché non lo facciamo
Per frenare la disaffezione dei cittadini troppo spesso chiamati alle urne ma soprattutto per consentire ai comuni alle Province e alle Regioni
Di attuare il decreto legislativo centododici o comunque tutte le normative Bassanini in tema di decentramento di trasferimento di funzione
Occorre dare piena attuazione agli impegni della legge novantasette sulla montagna
E fare sì che l'articolo diciannove che dà facoltà alle Regioni di istituire premi d'insediamento per coloro che vogliono trasferire la loro residenza in comune montano
Non resti lettera morta bloccando così uno spopolamento inarrestabile
Con nefaste conseguenze sul territorio ma se si pensasse di più
Che i due terzi dai disastri che si verificano sul no sul nostro territorio nel nostro Paese sono dovuti al dissesto idrogeologico
Si capirebbe molto meglio quanto importante sia la presenza dell'uomo sul territorio con i Comuni con i piccoli comuni quale presidio
Indispensabile ed insostituibile a tutela difesa del territorio spesso purtroppo chiudo sfuso sindaco si può proporsi quasi finito quasi finito vi ringrazio purtroppo al patrimonio del piccoli comuni
Vi ringrazio colleghi si vede che condividete
Purtroppo il patrimonio dei piccoli comuni che ha un grande patrimonio un patrimonio a rischio che reclama attenzione molta attenzione per essere stato l'ha guardato
Se non sarà così testimonianza di grande valore culturale andranno perdute e le pietre seppellirà hanno la memoria di stargli diritte vissuta tra gioie e dolori ma soprattutto tra caparbietà e immense tattiche ma al di là delle parole
Al di là delle dei convegni che sono persino troppi per il risultato che determinano al di là delle parole inutili
Caro Presidente bianco se non servono alla parole fatti concreti io mi chiedo sempre più spesso ma c'è poi la volontà per davvero
Di fare qualcosa di concreto per i piccoli comuni il cui destino è assai incerto è che noi amministratori vorremmo poter conoscere il quadro chiaro è definitiva una volta per tutte io ne dubito sempre più seriamente
E allora noi sindaci
Dai piccoli Comuni deturpa italiana
Consapevoli che la posta in gioco è assai alta alziamo con in modo unitario la nostra voce
Per tutelare la nostra gente il nostro territorio e dunque i nostri Comuni piccoli ma belli di baci di tali sani guai apro una parentesi poi chiudo eguaglia che si facesse ancora venire in mente progetti di fusione coatta dei piccoli comuni
Perché cioè sempreché ci riprova Tecce ritenta tant'è che si parla di assegnare alle Regioni
Poteri ordinamentali per gestire in forma associata funzioni e servizi e noi diciamo no i piccoli comuni sono in grado di decidere per loro com'è quando hai sei attivarsi
Per tutelare e difendere la nostra storia la nostra cultura le nostre tradizioni e speriamo ardentemente che questa nostra voce possa essere raccolta da qualcuno di buona volontà se ancora esistenti
Io prego tutti i sindaci dei piccoli comuni che la pensano così di trovarci un momento per procedere alla stesura di un documento su misura
Perché noi ci siamo esistiamo e vogliamo rivendicare con forza al nostro diritto ad esistere
Bene ringrazia il sindaco Biglia vorrei dare alcuni annunci abbiamo ricevuto un messaggio di proficuo svolgimento dei lavori da parte del senatore leopoldo Elia
Abbiamo ricevuto in un altrettanto messaggio che leggo da parte l'onorevole Nardo Domenici responsabile autonomia locale dei Democratici di sinistra
Il nostro paese ha fortemente bisogno di Novara le proprie istituzioni e di rendere efficiente più vicino ai cittadini il complesso della sua pubblica amministrazione
In questo senso non c'è alcun dubbio che i sindaci dei grandi medi piccoli centri rappresentano un punto di riferimento una risorsa fondamentale
Affinché questo percorso riformatore possa andare avanti a realizzarsi compiutamente
Altrettanto importanti appaiono inoltre gli obiettivi da perseguire attraverso la legislazione ordinaria che sta facendo passi in avanti sia pure con qualche fatica in sede parlamentare
Penso la reticella dalla legge centoquarantadue alle misure previste dalla nuova legge finanziaria volta a favorire il federalismo fiscale al completamento dalla riforma di Abbasi con la legge cinquantanove e centoventisette le cosiddette Bassanini
Avrei voluto confermargli il mio personale impegno su questi temi prosegue Leonardo Domenici come membro della Commissione affari costituzionali della Camera e come responsabile autonomia locale dei Democratici di sinistra partecipando alla vostra assemblea di Torino
Trovando delle possibilità di farlo voluto contro comunque inviargli un messaggio che non suoni come un saluto puramente formale porgo dunque al presidente bianco e a tutti i partecipanti all'assemblea un cordiale augurio di buon lavoro lo ringraziamo
E do altri annunci alle quattordici presso la Sala teme sa una riunione di Democratici di sinistra sempre alle quattordici quella del Partito Popolare Italiano la sala Copenaghen
Alle quattordici e trenta il coordinamento consigli comunali nella sala Lisbona alle quattordici e trenta il partito da Rifondazione Comunista della sala Dublino alle sedici nella stessa sala le la commissione sulle case mandamentale alle sedici e trenta l'ANCI Sicilia nella sala Copenaghen alle diciassette e trenta lo sviluppo locale in Puglia
A sviluppo locale Puglia a nella sala Atene alle diciassette e trenta il Polo delle libertà la sala Madrid alle diciotto i piccoli comuni nella sala Copenaghen
Bene proseguiamo l'intervento di Aldo Pacchiotti sindaco di San Lazzaro di Savena e membro del Comitato operativo dell'ANCI inviterei se possibile per poter far parlare più sindaci possibile un tempo leggermente più ristretto grazie
Ma prima di prima di me
Ha svolto un intervento molto appassionato Franca Biglio
E io
Con pacatezza
Credo di poter rispondere sottolineando che il logo stesso di questa quindicesima assemblea dell'Anci
Il Paese in comune
A una densità semantica
Che sintetizza
A mio avviso in modo molto efficace
La novità che rappresenta oggi il Comune
Anche a seguito della elezione diretta del sindaco
Ed il conseguente ricollocamento del ruolo del Consiglio comunale
Sulla scena sociale istituzionale e politica del nostro Paese
Ed il comune
O se volete i campanili
Tutti i campanili vivono oggi con alta intensità
Ed a volte anche con punte di drammaticità
La dialettica tra il senso forte delle tradizioni
Delle peculiarità storiche
Che così le grandi città come i piccoli comuni in questi anni
Sono impegnate in modo straordinario a far rivivere e a riproporre all'attenzione dei cittadini e delle giovani generazioni
E accanto a questo
A questa riscoperta
E a e alla messa in valore delle tradizioni
Noi avvertiamo la necessità impellente delle innovazioni
E di una linea che deve andare avanti con coerenza
E in qualche modo anche con una accelerazione
Sulla linea federalista delle riforme istituzionali e costituzionali
è questa peculiarità
Come ha fatto il presidente Bianco ieri che noi poniamo all'attenzione del nuovo presidente del Consiglio
Che
Contraddicendo all'eterogenesi dei fini ha in sé
Nella sua sfida istituzionale anche l'esperienza interrotta di presidente della commissione bicamerale
E questo come ha sottolineato il presidente Mancino
Credo sia una garanzia che questo governo non potrà
Limitarsi
A svolgerle me era azionato il governo ma non potrà non assumere come proprio orizzonte quello di una profonda linea di innovazione istituzionale e costituzionale
Abbiamo oggi un nuovo quadro politico
Abbiamo un sindaco ministro in un punto delicatissimo della vita del nostro Paese
E i sindaci eletti è una conquista
Che non può essere messa in discussione
Hanno però una grande responsabilità nei confronti della politica e dei partiti
Senza una dimensione politica
Certo
Che sia sostanziata di valori
Che abbia una rinnovata credibilità progettuale
Senza partiti rinnovati realmente democratici e trasparenti
Si può determinare una frattura una sorta di deserto dei Tartari tra istituzioni Società Civile economia
E i sindaci eletti direttamente sono le antenne possono essere il punto critico
Che sollecita la politica e i partiti a guardare in avanti
A ricollocare un proprio ruolo ma un ruolo c'è ed è indispensabile
La maggioranza del governo Prodi si è rotta e si è dovuto tentare un percorso nuovo
Io lo intendo per salvaguardare l'essenziale del programma dell'Ulivo e degli indirizzi del centro sinistra
E l'Associazione nazionale dei comuni con il presidente Enzo Bianco
Con la sua autonomia istituzionale
E con quella fisionomia organizzativa da reinventare in qualche modo come ci ha detto questa mattina il direttore generale Fabio Melilli
Questa ANCI che vuole rinnovarsi
Forte della sua attuale presenza istituzionale e politica
è chiamata ad essere interlocutore autorevole e credibile
Del governo che in queste ore sta per ottenere la fiducia
è questa la peculiarità del lavoro di questi due anni
Che se vogliamo tentare di riassumerlo
E questo è sempre molto difficile rischia di essere parziale
Si è però evidenziato e lo ridico soprattutto ai piccoli comuni
Nel ruolo puntiglioso di mettere in valore di salvaguardare l'identità dei comuni
Come punto fondamentale di raccordo tra le ragioni della sussidiarietà e i livelli istituzionali
E questo è il profilo che noi daremo e questo è l'impegno che noi prendiamo ANCI nazionale e credo anche regionali per fare in modo che la attuazione della fase regionale del trasferimento di funzioni avvenga non come fatto burocratico
Ho verticistico di tipo regionale
Ma esaltando e riqualificando tutte le autonomie locali che sceglieranno loro con la propria autonomia
E con questa esigenza di costruire sempre di più una Rete tra istituzioni
La fase appunto del federalismo a regione invariata
Di recente portando il saluto alla Lega delle Autonomie locali ho sottolineato che l'associazione anche
Ha di fronte a sé per il lavoro svolto
Il problema di trovare un nuovo punto di equilibrio già Melilli questa mattina lo diceva tra un ruolo centrale nei confronti del parlamento e del governo nei confronti della dimensione europea che anche grazie al nostro impegno ha consentito una riforma nell'approccio ai fondi strutturali
E le dimensioni regionali delle Anci
Che devono essere sempre di più il luogo nel quale tutti i Comuni grandi medi piccoli
Non solo devono essere rappresentati ma possono avere un ruolo propulsivo
Propositivo
E abbiamo le condizioni credo anche con le innovazioni tecnologiche che sono a nostro che il possiamo utilizzare per far sì che quando lanci si presenta nella conferenza unificata nella conferenza stato città nei confronti coi ministeri nelle Commissioni parlamentari nelle sedi nelle quali siamo presenti
Porta
Consapevolmente della sua funzione di rappresentanza le idee le intelligenze che sono diffuse nel nostro Paese in tanti campanili in tante città medie grandi e piccole
Credo che
Noi abbiamo di fronte
Dei momenti che saranno sicuramente molto impegnativi
Il rapporto con l'Europa il confronto che dovremo riprendere sulla questione del modo di essere del ministero dei beni culturali della cultura dello spettacolo dello sport
Dovremmo riuscire a svolgere un ruolo per quello che riguarda la dialettica tra l'autonomia scolastica e l'autonomia locale
L'imminente scadenza dello sportello d'impresa e non da ultimo di recente il presidente Bianco
Ha scritto una proposta impegnativa alla ministero dell'Ambiente
E al Ministero della sul solidarietà sociale sui grandi temi dell'infanzia
E delle nostre città
Che dobbiamo riuscire a Torino come a Gubbio
A Catania
Come a Belluno
Riuscire a farle vivere come città a misura di infanzia forse questo è l'anello da tirare
Per ridare forza e spessore
Alla
Al governo locale per essere costretti ma anche nella gestione quotidiana guardare in avanti
A svolgerle quel ruolo propulsivo che noi ci proponiamo io penso che
Questa Assemblea
Possa testimoniare anche nelle fasi successive nelle quali avremo io mi auguro le presenze impegnative del nuovo governo
A confermare che noi siamo una risorsa preziosa
Per guardare con fiducia al cammino di riforme che ci attende e la nostra identità
Non è una identità che custodisce se stessa in modo acritico
Ma sa rinnovarsi per essere all'altezza delle stesse sfide che noi lanciamo sul versante di un coerente Fedora il federalismo e di una Italia che sia più coesa
Più unità pur nella valorizzazione dell'immensa valore delle Autonomie locali
Ringrazio l'amico Pacchiotti lascio la parola e chiedo scusa veramente c'erano stiamo nei termini della mattinata se possibile delle interventi più ristretti possibile certamente ripeto nel limite del possibile l'amico Giuliano Manolino sindaco di precetto provincia di Torino
Si prepari Giovanni Scotti comune di Sospiro provincia di Cremona
Intanto grazie a Osvaldo Napoli e alla presidenza per la parola
Io non credo di essere così velleitario nega di avere doti oratorie come il sindaco di massaia che mi ha preceduto ma devo rivendicare in modo forma forse meno sindacale quello che ha il problema di piccoli comuni
Ne siamo tutti coscienti oramai credo che lance abbia fatto grossi passi avanti
Perché la relazione di bianco lo dice c'è stata una ferma presa di posizione è tutto il direttivo dell'ANCI si è decisamente sensibilizzato su questo problema questo Man mano che le problema delle riforme è venuto fuori né diciamo che fino a tre anni fa il problema non c'era non avevamo riforme istituzionali non avevamo normative nuove e avevamo tutti un modo di agire e di amministrare che in qualche modo
Poteva far proseguire l'attività amministrativa queste riforme hanno messo il dito nella piaga e hanno detto che e hanno fatto capire a tutti noi che non poteva esserci in tutti i settori amministrativi che noi ci troviamo a perseguire una legge uguale per tutti non a caso già nel novanta sei nell'Assemblea anzi a Venezia
Lo stesso allora ministro Di Pietro che era ai lavori pubblici aveva detto aveva capito a seguito delle nostre richieste che la legge non è uguale per tutti quindi l'aveva detto lui che era magistrato
Ciononostante mi pare di capire che continuiamo ad avere le leggi uguali per tutti
E questo evidentemente non sta bene perché non siamo tutti uguali io non ripeto cose già dette anche se anche se è difficile ma vorrei andare su tipologie nuove delli dei nostri problemi amministrativi
Io credo di dire che se è vero che l'ANCI si è sensibilizzata questo problema e anche i sindaci delle grandi città ne hanno fatto parte attiva dei loro interventi e della loro attività né a livello dell'ANCI è altrettanto vero che il problema adesso è sensibilizzare gli organi politici
Perché gli indirizzi e le linee che finora sono state date non mi sembrano assolutamente confortanti
Voglio parlare dalla razionalizzazione delle scuole
Voglio parlare della revisione degli estimi già annunciata come come se fosse una terribile tragedia finanziaria che capiterà sulla testa dei cittadini nel prossimo mille novecentonovantanove o meglio inizio due mila c'è un progetto quadro per l'urbanistica questo progetto prevede Aras verrà discusso naturalmente credo anche concertato con lanci ma prevederà normative e norme specifiche che metteranno sì si può dire tra virgolette un guinzaglio alle forme di autonomia locale finora condotte
C'è il tentativo di regolarizzare di regolare anche tutto il discorso delle Soprintendenze c'è stata una proposta di un disegno di legge del ministro Veltroni che è stato a è stata fermamente respinta dall'Anci
In una riunione della commissione Territorio a cui dovevo fortunatamente partecipato ma soprattutto dall'anzi direttore generale che ha ribadito alla impossibilità di dare questa gestione del territorio le soprintendenze
Sei in agguato e quando dico in agguato spero che venga preso nel senso giusto dalla parola una legge quadro per il riordinamento delle polizie comunali
Questa legge che ha visto prima un protocollo di intesa già firmato dall'ANCI
Poi una proposta di legge rimodificata a seguito di richieste di molti comuni e di diciamo sollecitazione di intervento poi l'intervento dell'Anci che ribadire ribadisce a ribadiva di non esserne d'accordo
E lo stesso presidente Bianco non più tardi di ieri ha ribadito la necessità che non vengano eliminate queste Autonomie perché le polizie locali sono essenziali pare i nostri piccoli territori
Ecco però tutto ciò
Secondo me mi fermo qua perché le leggi sono molte ma il concetto di fondo che vorrei esprimere che tutto ciò pare voler dire che noi dobbiamo oggi con queste nuove riforme
Fare una lotta continua per salvare quello che salvabile della nostra autonomia
E perché abbiamo due parole che sono sulla bocca di tutti specie dei nostri governanti che riempiono la bocca di tutti che sono la razionalizzazione e le riforme
Sempre però devo dire quasi sempre le razionalizzazione le riforme si rivolge a noi piccoli Comuni
Non tanto le grandi città
E vorrei che ci fosse detto perché dobbiamo essere noi a razionalizzare e rifare quando proprio noi nell'economia di tutto il territorio italiano siamo i comuni che meglio funzionano che meglio operano come diceva già una relazione di Osvaldo Napoli del mille novecentonovantasette dati alla mano e numeri alla mano siamo coloro che da sempre sono i più efficienti e sanno dimostrare la razionalità e la spesa proprio parla limitate risorse che abbiamo
E nonostante ciò sembra che siamo sempre e solo noi da razionalizzare
Ora mi pare che questo non sia un buon auspicio per i piccoli comuni se davvero siamo considerati perché lo siamo la prima fascia di governo del territorio il presidio del territorio qualcuno ci deve spiegare perché in realtà si vuole mai a parole ma con i fatti
Sempre tentare di ridurre se non fare sparire queste entità
Come dicevo lanci credo di poter dire sia decisamente sensibilizzata e ha lavorato su questo in quest'ultimo anno e mezzo
Ma il problema grosso adesso è che l'ANCI si faccia ancora di più se possibile parte dirigente per sensibilizzare i gli Stir le istituzioni livello governativo perché noi non dobbiamo essere veramente gabellieri dello Stato quando il sindaco di Colleferro prima se non erro era Luís che diceva abbiamo la possibilità di applicare lo zero due sull'addizionale IRPEF ma non è una cosa che noi applichiamo rispetto ciò che i cittadini pagano è un qualcosa in più
A me non risulta che l'ANCI abbia mai chiesto di mettere tasse in più ai cittadini per a risollevare l'economia dei piccoli comuni a me risulta che l'ANCI volesse
Questa autonomia finanziaria dei Comuni ma senza un aggravio ulteriore i cittadini e cioè che lo Stato centrale che il governo ha dimostrasse questa sensibilità e quindi praticasse una qualche forma di riduzione nel prelievo invece no in questa opposizione parrebbe che la legge dica tu comune prendi se voi
Però stai attento che se non prendi vuol dire che non è bisogno di soldi quindi probabilmente io stato vedrò di praticare qualche piccola riduzione nei contributi annuali
Beh allora se questo è il concetto è chiaro che non possiamo essere d'accordo ma non lo siamo perché giustamente abbiamo il problema
Degli estimi catastali abbiamo Licci che già è pesante ed è gravosa e lo sarà molto di più con la revisione degli estimi
Ecco questa è nel settore dell'economia in cui
Chiederei all'Anci veramente di intervenire Cora se possibile ancora con maggiore forza un ultimo punto e poi chiudo pare essere telegrafico come voleva il presidente
è è quello che riguarda la presenza dei piccoli comuni è vero la relazione di del presidente bianco lo evidenzia che i piccoli centri di ogni parte politica dal Nord come del mezzogiorno sono parte integrante della dirigenza dell'ANCI
E questo è vero e io non voglio nulla togliere a tutti i nostri rappresentanti di piccoli comuni che sono oggi presenti nella direzione centrale dell'ANCI dal dall'onorevole Torchio al al sindaco Napoli e ad altri
Però voglio anche ribadire che tutto ciò questa rappresentanza cioè è stata legittimata con delle elezioni che si sono svolte sin dal mille novecentonovantasei
E in quell'anno di piccoli comuni non avevano altri motivi per essere diciamo scontenti di ciò che era il trattamento governativo perché alle riforme ancora dovevano essere fatte
Quindi vorrei dire che se vogliamo dare veramente maggior peso
A quella che è la nostra azione visto che come diceva giustamente Franca Biglio siamo in tanti piccoli comuni non solo perché il Piemonte è una delle regioni che ne ha di più ma proprio a livello italiano siamo il settanta per cento o giù di lì
Io credo che sia giusto che lanci facciamo questo sforzo e che la Direzione centrale dell'Anci
Convochi o ai integri la sua rappresentanza attuale di piccoli comuni con io ci provo poi magari presidente bianco farà in altri modi ma voglio dire una delle soluzioni potrebbe essere quella di mettere i rappresentanti di queste associazioni di queste consulte di comuni
Che non sono sorte invano a integrare quella che ha la rappresentatività di piccoli comuni non tanto perché chi già c'è non lo faccia
Ma perché le esigenze nostre sono tali e tante e talmente difficoltose a volte da essere espresse che credo che sette otto persone anziché due o tre persone siano certamente più indicative anche per gli organi governativi che sono
Come dire dall'altra parte del tavolo ecco
C'è in Piemonte diceva Franca Biglio un'associazione di piccoli comuni del cuneese a c'è una piccola una consulta dei piccoli comuni nella provincia di Torino che raggruppa cento eventi comuni ecco io direi che credo una rappresentanza
Di questi organi non farebbe male all'ansia i piccoli comuni perché sarebbe senz'altro o in un polmone di di supporto Tara e tutti coloro che devono capire quali sono le nostre problematiche
Se questo sarà possibile io sono certo che nonostante gli indirizzi
Di razionalizzazione continuino ad essere rivolti a noi saremo maggiormente in grado di rappresentarli
Saremo certamente in grado di difendere quello che in prima istanza la centoquarantadue dice e cioè che la nostra autonomia deve essere salvaguardata perché deve poter vivere se continuiamo con questo tipo di revisioni legislative di leggi quadro e di rinnovamento beh io credo che è davvero arriviamo non solo la fusione dei servizi che è auspicabile per tutti i Comuni ma nemmeno questo non sarà più sufficiente grazie
Ringrazio Giuliano Amato Manolino parli intervento pieno di razionalità ed equilibrio al di là delle giuste
Richieste
Alla presidenza e che verranno sicuramente nei prossimi giorni vagliati lascia la parola Giovanni scuote il Comune di Sospiro Cremona
Si prepara penso che sia l'intervento interessantissimo la dottoressa Maria Teresa Salvemini direttore generale della Cassa depositi e prestiti
Io ringrazio la Presidenza per questa opportunità
Io penso che come sindaci dobbiamo avere
La concretezza delle cose
Per cui quando parliamo di servizi quando parliamo di autonomia
Non dobbiamo parlarne come di qualcosa di astratto ma di qualcosa di concreto
è chiaro che l'autonomia
è legata alla qualità dei servizi
Premetto che il mio è uno dei piccoli comuni sono tre mila abitanti di cui tra l'altro ottocento in un'IPAB per cui la popolazione reale sono circa due mila duecento abitanti
Penso che
Noi abbiamo un senso di mantenere un'autonomia di servizi e poi di tenerla molto molto forte questa autonomia se riusciamo a dare servizi di qualità altrimenti dobbiamo spingerci su un coordinamento dei servizi
è chiaro che questo che questo sarebbe favorito se venisse modificata quella norma dell'accento quarantadue che dice vai all'unione di servizi dopo dieci anni o butti tutto a mare oppure ti unici fai la fusione se questa norma venisse modificata se questa norma venisse modificata anche che nel senso che per fare dei servizi devono essere comuni viciniori mentre magari è il mio caso io un comune su cui c'è un lembo di terra di un altro comune che non ci permette con un'altra realtà di poter di poter coordinare i servizi che invece vediamo verrebbero egregiamente svolto insieme
Per cui si tratta di avere la concretezza di supportare le modifiche legislative
E poi di avere finanziamenti ad hoc io penso che non serve a nessuno contrapporre i piccoli comuni alle
Realtà grandi dell'Anci
Io penso che le istanze dei piccoli comuni
Possono vere maggiore ascolto se sono sopportate anche con la loro autorevolezza dai bianconeri Rutelli dai c'è urlo dai Di Canio se tutta l'Anci si fa carico di queste cose che le porta avanti non ha molto senso che siamo noi a voler portare avanti
Queste esigenze una delle esigenze questa modifica della centoquarantadue che non ci dica butti a mare dopo dieci anni uno sforzo un lavoro di persone di esperienze oppure oppure vai alla fusione e poi lo puoi fare solo con il tuo confinante non magari con un comune vicino
Secondo
Discorso io penso che i comuni non abbiano bisogno di qualcuno ti devi unire perché i Comuni hanno una concretezza che lo vedono da soli cosa devono fare
Il presidente Bianco a citato l'esempio ieri della cosiddetta razionalizzazione scolastica
Io ho l'esperienza di dieci comuni
Che hanno preso in mano a questo problema e l'hanno affrontato tenendo conto però che non si quando il ministero dice devi razionalizzare le scuole i comuni pensano invece anche i trasporti
Pensano al discorso degli edifici scolastici pensano
Alle assistenze
Pensano tutta una una
Rita di di problematiche che devono affrontare anche su questo occorrono le risorse e occorrono le legislazioni ad hoc su questo chiediamo si impegni lanci
Perché ad esempio è aperta quanto meno in Lombardia senz'altro è aperta la questione della gru gratuita dei trasporti scolastici
è aperta quantomeno in Lombardia il discorso che dove c'è la scuola è quel comune che deve garantire il servizio all'handicap non il comune di residenza per cui chi dà accoglienza si deve a accollare tutti
Gli oneri
è aperto il discorso degli edifici non abbiamo fatto un'abitazione pensando alla qualità della scuola che andiamo dare ma questo esige anche edifici adeguati strutture adeguati ci sia Leccisi ha detto ma la razionalizzazione è venuta perché c'è un esubero di scuole
Sì ma quell'edificio dell'altro Comune non posso metterlo sulle ruote anche negarlo laddove i bambini vanno quell'edificio che viene abbandonato dai dieci bambini io la necessità insieme agli altri Comuni di riconvertirla servizi o magari dalle quattrocento persone anziane di Qualcomm Moore
Per cui occorrono legislazione risorse su questo
C'è un'altra
Considerazione mi riallaccio le relazioni che sono state fatte prima
E mi rivolgo alla presidenza e noi abbiamo l'esigenza presidente che lanci riprenda
Il dialogo sul discorso delle scadenze del nostri mandati amministrativi noi dobbiamo sapere se dobbiamo spendere fantasia impegno per attuare nuovi servizi per metterli sui binari e comunque cominciare a farli camminare abbiamo il tempo materiale per farlo se sui servizi in senso concreto oppure anche sull'attuazione delle riforme che sono sono venute in questi in questi ultimi mesi oppure dobbiamo limitarci in questi ultimi due mesi a fare a spalti perché ha dato a tale comincia la campagna elettorale
è una cosa essenziale per noi perché noi abbiamo bisogno di sapere qual è stato
L'altra l'altro aspetto importante penso sia anche
è un aspetto che riguarda soprattutto i piccoli Comuni
Di non buttare la professionalità degli amministratori il limite dei quattro anni il limite del dei due mandati elettorali specie nei piccoli comuni là dove magari si fa fatica a costruire una lista
Per andare a dare una gestione a quel comune
Un sindaco se ha il consenso del della propria popolazione non può dire tu hai già dato non s'è più in grado di dare nulla mettiti da parte inventiamo qualcuno che magari non si riesce a trovare perché io ho dei colleghi che dicono io rinuncio io non so chi mi sostituirà
Per cui anche questo discorso da da aprire come pure la riapertura del dibattito sullo status degli amministratori relazionato Torchio
Veramente per dare un servizio le nostre con cui comunità e conciliare famiglia lavoro comune facciamo assolutamente is
Ho suonato dalla Bassanini sulla ripartizione delle tre aree che e per noi una cosa incredibile
Un maggior
Valorizzazione del Mugello riduzione dal dagli e dalle giunte perché di fatto le giunte nei piccoli comuni sono gli assessori il referente
Poi sono la conclusione presidente per cui due cose ancora soltanto sul discorso dei servizi a rete abbiamo bisogno di avere delle risposte in te l'abbiamo posta dall'Assemblea di Boario anche dico dello stato chiesto gli era stato richiesto di fare un'operazione proprio su questo la sua voglia di fare
Nuovi chiarimenti sulle strutture degli organismi per la gestione dei servizi a rete
Perché
Poiché le società di cui comuni che culmini costituiscono di cui sono soci non è pensabile che i comuni vengono considerati troppo spesso dei sudditi perché queste società di fatto con la separazione tra amministrazione e gestione sono di fatto proprietà dei direttori generali di queste società
Per cui è necessario che gli amministratori delle società di cui loro sono sono soci gli amministratori pubblici possano dire la loro
Ed ultimo un aspetto sulla prelazione dal direttore generale dell'Imam mi riallaccio anche quello di dei colleghi che hanno parlato prima si parlava il direttore generale di un decentramento dall'Anci ha parlato di ANCI regionali
Io direi bisogna andare organicamente a costituire anche del Anci di territorio pensiamo alla Provincia
Noi ci siamo trovati nella mia provincia su alcuni problemi importanti tipo il Piano territoriale o la legge Galli o i piani paesistici ad auto convocarci quante non c'era un organismo di questo tipo
Siccome noi centoquindici Comuni Provincia di Cremona il grosso comune solo il capoluogo gli altri sono tutti piccoli comuni avremmo ovviato al problema di fare dalle associazione di piccoli comuni perché vengono solo a rompere l'unità dall'Anci
E a
Di fatto non darci con la forza per dovremmo avere se invece l'interlocutore forse lanci provinciale inseriti in una Anci regionale col supporto di tutto avanti nazionale io penso questo discorso sarebbe
Già attuato qual decentramento percorre i piccoli Comuni potrebbero V avere con la voce che meritano grazie per l'attenzione
Lascio lascio la parola di una piccola replica al presidente Enzo Bianco
Controreplica ma per una precisazione e una informazione doveroso su un punto che so che sta molto a cuore
Ai molti sindaci alle molte amministrazioni che l'anno prossimo
Stando così le cose come sono in questo momento dovrebbero andare a votare allora io vorrei ricordare è stato detto che
Una piccola premessa purtroppo lanci non è il Parlamento
Quindi le posizioni che raggiungiamo all'interno dell'ANCI ahimè non diventano automaticamente legge dello Stato su questo punto l'Anci ha assunto una posizione tanto ci tengo a dirlo due volte essere discusso in consigli nazionali
Una volta è stato approvato ad unanimità un pose di una presa di posizione la seconda volta al consiglio nazionale di Catania all'unanimità con una sola astensione tutta l'Anci ha chiesto di
Essendo tutti d'accordo a portare il mandato a cinque anni di far decorrere questo prolungamento dal mandato a partire dai sindaci che sono stati eletti nel mille novecento novantaquattro il cui mandato scadrebbe nel mille novecentonovantanove la motivazione
è semplicissima ed è stata la motivazione di consentire che il turno delle elezioni amministrative sì accorpasse
Con il turno delle elezioni regionali che come sapete saranno nel due mila e quindi diventerebbero un turno elettorale una specie di elezione a medio termine con tutte le elezioni regionali per la stragrande maggioranza di quelle comunali
Questa posizione lanci la rappresentava già alla Commissione affari costituzionali del Senato
Su questa posizione abbiamo registrato un tendenziale consenso di molte forze politiche eh l'opposizione di altre
Su questo argomento il ministro Napolitano sino a ieri Ministro degli interni aveva più volte affermato che il Governo e pronto a sostenere la richiesta dell'ANCI solo in presenza di una larga convergenza parlamentare
Essendo una materia delicata quella della durata di un mandato ed essendo in qualche misura ancora più delicata quando questa ha un'efficacia retroattiva rispetto al patto che è stato sottoscritto con gli elettori
Allora rispetto a questa posizione se volete che io vi dica quale l'opinione che ho maturato dai contatti che ho avuto e che al momento non esistono in Parlamento le condizioni perché su questo argomento si formi una maggioranza e quindi si torni alla votazione quindi la posizione dell'ANCI e chiara ma è purtroppo chiara anche la posizione di una parte rilevante delle forze parlamentari
Da ultimo il ministro Napolitano aveva fatto inserire nella legge finanziaria come collegato alla Finanziaria un disegno di legge che prevedeva che già a partire dal novantanove il turno elettorale ogni anno fosse unico quindi che si evitasse di andare a votare due tre volte nel corso di una ed essendoci l'anno prossimo
Probabilmente nel primo semestre già un turno certamente per le europee
Forse ho molto balbetta per il referendum
Essendoci l'azione del Capo dello Stato si pensava che il turno per le elezioni amministrative questa la posizione bisogna interni potesse andare ordinariamente dell'autunno di ogni anno questo avrebbe comportato che il turno elettorale previsto per la primavera del novantanove sì accorpasse in un unico turno dell'autunno naturalmente essendo cambiato il governo ed essendo la materia oggetto di esame da parte del Parlamento oggi non siamo ancora in grado di dire che cosa succederà
Quello che noi chiediamo raccogliendo anche se il suo intervento e comunque il Parlamento decida rapidamente su questa materia
Perché i sindaci la vessazione comunali hanno diritto di sapere entro il mese di novembre
Quando si andrà a votare se si andrà a votare in primavera in autunno o l'anno prossimo quello che è insostenibile e questa soluzione di incertezza che la tormenta condiziona pesantemente com'è stato detto l'iter dello svolgimento amministrativo dei comuni italiani grazie
Abbiamo ringraziamo il presidente Bianco per questo chiarimento
Ecco io direi che dobbiamo terminare i lavori per l'una e cioè lo l'intervento finale di Francesco Rutelli per per per le ore tredici io farei ancora parlare un sindaco specialmente ora che un sindaco importante del sud poi la parola dottoressa Salvemini al professor Chau Rocco ai tre ospiti che al direttore la care presa presentano rispose presentano forme
E a Renzo Lusetti responsabile gli enti locali del Partito popolare ecco io inviterei veramente prestare nei tempi il massimo dell'attenzione nella lunghezza dei propri interventi amovibilità lei Claudio Fasano sindaco di Gallipoli a intervenire
C'è il sindaco di Fasano c'è il sindaco di Gallipoli
Prego
Non c'è bene allora l'intervento della DOP
Parlava dopo certamente parla la Goggi pomeriggio l'intervento l'ho preso Salvemini direttore generale della Cassa depositi e prestiti
Grazie
Vi ringrazio molto per avermi invitato a questa Assemblea e infatti per me un'occasione preziosa
Per sapere direttamente dalla viva voce dei responsabili delle autonomie locali quali sono le esigenze i problemi più avvertiti e per poter adattare a queste o le risposte che la cassa può dare dall'ultima assemblea alla quale avete avuto la cortesia di invitarmi a questa molte novità sono state introdotte relazione della Cassa depositi e prestiti molte iniziative sono state prese che toccano il fondamentale era no rapporto tra la Cassa e gli enti locali
Queste novità sono la risposta al processo di rafforzamento delle autonomie locali che da diversi anni è una caratteristica essenziale dei cambiamenti in atto nel nostro Paese e che si è andato sempre più irrobustendo
Convinta adesione alla sempre maggiore autonomia di gestione degli enti locali è innanzitutto l'importante cambiamento nelle nostre procedure di concessione del credito
Da un sistema caratterizzato dalla presenza di controlli pervasivi e molte ippici si è passati ad un sistema basato su una compiuta assunzione di responsabilità amministrativa e da parte dell'ente
La cassa non effettua più verifiche di legittimità o regolarità non chiede più la documentazione giustificativa disse dispensa ma si affida le attestazioni del responsabile del procedimento circa questa legittimità e regolarità della spesa effettuata
Inoltre l'azione della cassa non è più circoscritta alle opere pubbliche ma riguarda tutti gli investimenti di interesse pubblico e gli interventi consentiti da norme comunitarie e statali e regionali
E l'ente insomma che decide in che cosa e come vuole investire e non trova vincoli o controlli nelle disposizioni della cassa
Questa rivoluzione copernicana appunto avvenuta quest'anno nei rapporti tra casse ed ente ha due conseguenze una immediata e visibile una meno immediata è meno visibile ma non per questo meno importante
La prima conseguenza e lo sveltimento delle pratiche la loro maggiore velocità molti segnali di gradimento ci sono dei pervenuti in questi mesi
La seconda conseguenza è che non vi è alcuno spazio per attività discrezionali in materia di concessione di mutui che possano basarsi su controlli formali non trasparenti
Ma maggiore autonomia e maggiori responsabilità pongono all'ente locale problemi nuovi cresce la domanda di assistenza progettuale tecnica amministrativa finanziaria
Cresce l'esigenza di nuova formazione di supporto alla crescita delle professionalità interne
Due risposte sono già state date dalla cassa e una terza è sulla rampa di lancio
La prima risposta è stata l'attivazione di uno sportello gratuito di assistenza a tale sportello possono rivolgersi gli enti localizzati nelle aree depresse per ottenere un supporto gratuito sul piano amministrativo e finanziario
Per la risoluzione delle varie problematiche connesse alla realizzazione al finanziamento e la gestione di progetti di investimento
Sono già state soddisfatte le prime richieste di intervento che hanno riguardato ad esempio la possibilità di attivare il modello della programmazione negoziata per il finanziamento e la realizzazione di un programma di sviluppo di un territorio
L'individuazione delle opportunità di finanziamento pubbliche nazionali e comunitarie per la realizzazione di opere pubbliche e le varie possibilità di accelerazione amministrativa
La seconda risposta e quella di una continua fruttuosa assistenza alla stesura dei piani economici e finanziari
Un'attività sulla quale credo dovremo basare sempre più la nostra possibilità di fare le scelte che si renderanno necessarie per rispondere alle esigenze
Di efficiente azione delle amministrazioni locali
La risposta in rampa di lancio è quella di un corso di formazione per i responsabili della finanza degli enti un corso rientrato a fornire loro gli strumenti necessari per scegliere tra forme diverse di indebitamento
La cassa infatti si sta muovendo per offrire già dal prossimo anno un menhir più ricco di prodotti le decisioni non sono ancora completate e l'operatività potrà richiedere qualche tempo per la messa a punto ma l'orientamento è questo primo offrire la possibilità di mutui a tasso fisso fino a venticinque anni
Secondo mutui quindicennali a tasso variabile indicizzati a un tasso di mercato è terzo mutui con opzioni di rimborso anticipato senza penale
Queste nuove tipologie sono pensate per rispondere ad esigenze espresse dagli enti stessi
Ma certamente richiedono da parte loro un processo di decisione e di scelta più articolato al quale la cassa sarà ben disposta ad offrire strumenti ed aiuti
Voglio infine ricordare nell'ambito di un'attenzione ai problemi procedurali che possono rendere più difficile per gli enti finanziare gli investimenti con le risorse dell'Unione Europea
Che è stata fatta l'importante innovazione di concedere un impegno formale dell'istituto alla concessione del mutuo un impegno giuridicamente vincolante che è stato effettivamente di grande aiuto Justin già sperimentato per ottenere i cofinanziamenti comunitari
Mi sembra tuttavia che la maggiore autonomia richieda alla fine nuovi interventi di coordinamento e di selezione
Tanto più che i vincoli connessi al patto di stabilità richiedono di concentrare gli sforzi sugli interventi la cui ricaduta sulla produttività del sistema economico e maggiore
Nella mia relazione dello scorso anno posi l'esigenza che la riduzione dei trasferimenti dal bilancio dello Stato anche nella forma dell'accollo dell'onere dei mutui non venisse estesa alle leggi speciali che convogliano risorse su settori prioritari
Il tema si ripropone oggi nei rapporti tra ente locale Regione l'uso dei trasferimenti regionali come strumento per favorire specifiche tipologie di investimenti appare in via di rafforzamento ma pone problemi nuovi rapporti tra istituzioni
Uno strumento che stiamo sperimentando al fine di ottimizzare le sinergie tra i diversi soggetti responsabili delle decisioni
E la stesura di una convenzione tra la cassa è una regione riguardante un'area specifica un settore specifico di intervento
La convenzione stilista può divenire un momento di programmazione di dialogo con gli enti locali che poi dovranno effettuare gli investimenti un esempio stato già sperimentato con la regione Lombardia nell'ambito dell'approvvigionamento idrico ma è un tema legato anche ai patti territoriali
La grande importanza annessa questa nuova modalità di distribuzione delle risorse di bilancio è rafforzata dalla presenza della cassa come sportello erogatore una presenza giustificata dalla sua sperimentata capacità ed efficienza
Ma certamente un patto territoriale può essere anche punto di riferimento per attività di investimento basate su risorse proprie degli enti interessati e su risorse da questi prese a prestito
La cassa e in posizione ottimale per dare il sostegno a queste iniziative
La presenza della cassa su questo fronte dovrebbe essere anche sostenuta dall'uso del fondo rotativo per la progettualità
Di questo fondo possiamo dire che finalmente si sta rivelando uno strumento che gli enti locali utilizzano con intensità e con le giuste finalità Investimenti di dimensioni medio-grandi su tutto il territorio
Alla data dell'undici ottobre risultano concessi anticipazioni per centoventisette miliardi pari a poco mentre i del venticinque per cento del totale concedibile
Il fondo quindi rappresenta per gli enti uno strumento che permette loro di avere a disposizione risorse immediatamente utilizzabili a condizioni estremamente favorevoli
La procedura di concessione è infatti di tipo accelerato in quanto viene fornita direttamente la concessione definitiva entro quindici venti giorni dall'arrivo della documentazione richiesta
E nessun onere per interessi grava sul bilancio degli enti richiedenti in quanto la norma posto tale onere a carico del bilancio dello Stato
Non vi è dubbio tuttavia che questo fondo non risponde all'esigenza di favorire la costituzione di un parco progetti poiché il vincolo del rimborso del capitale impone il collegamento ad un'opera effettivamente realizzata il governo infatti sta studiando soluzioni a questo specifico problema anche se lo sgravio d'interesse finora sembra una caratteristica capace di favorire soprattutto progetti impegnativi finanziariamente è il fondo sembra perciò una realtà da valutare positivamente
Ancora a sostegno degli enti quest'anno la cassa operato con un intervento del tutto nuovo che tengo a ricordare la restituzione di ufficio anziché su richiesta degli enti come avveniva finora dei residui sui mutui scaduti abbiamo così erogato duecento sessantuno miliardi traendoli dalla nostra liquidità
Questo ha sicuramente rappresentato un notevole beneficio per le finanze degli enti locali in un momento di grande tensione finanziaria momento che dobbiamo di cui dobbiamo tutti avere consapevolezza gli enti hanno potuto iscrivere queste somme dei bilanci del novecentonovantotto e le hanno e utilizzarle a loro discrezione
L'operazione ha riguardato i mutui scaduti nel decennio ottantotto novantasette e la sua intimità testimonia del fatto che è difficile per le amministrazioni degli enti locali gestire perfettamente la propria situazione finanziaria
E quanto possa essere utile a vere nella cassa un interlocutore attento e collaborativo
Il nuovo servizio messo a regime nel corrente anno verrà d'ora in poi reso a chiusura di ogni esercizio finanziario
Ma non è possibile oggi parlare di maggiori autonomie finanziarie decisionali degli enti locali senza essere indotti a riflettere sulla stessa Cassa depositi e prestiti e sulle prospettive che alla sua attività vanno poste
Io credo che vi siano due diverse visioni della cassa e la risoluzione parlamentare del ventinove luglio ultimo scorso ne dà una testimonianza evidente una prima visione e quella di una istituzione che opera come se fosse un intermediario creditizio Ispra coglie risparmi ottiene liquidità concede prestiti ma all'interno di un sistema di regole e di comportamenti tali da poterla considerare un agente della politica di bilancio fatta dal Tesoro
Questa politica sostiene gli investimenti pubblici attraverso la cassa
Sì apprestando a tassi inferiori a quelli di mercato sia non discriminando tra imprenditori secondo il merito di credito sia medico veicolando i sussidi delle leggi speciali
Questa politica può anche essere usata per regolare quantitativamente gli investimenti degli enti
E ovvio perciò che in questa ottica gli enti considerino i movimenti finanziari con la Cassa depositi e prestiti come parte dei movimenti finanziari con lo Stato centrale
In questa visione è implicito considerare l'equilibrio gestionale e patrimoniale della cassa come una mera componente dei conti del Tesoro
Anche se ciò appare in contrasto con le norme che assicurano alla cassa autonomia gestionali e patrimoniali
Una seconda visione chiaramente alternativa e quella che considera la cassa un'impresa pubblica da gestire però come una vera impresa rispettando cioè regole e vincoli di mercato
Ma qual è la missione di questa impresa pettine deve guidare i comportamenti
Non si deve ritenere che la pendenza ad una maggiore responsabilizzazione finanziaria degli enti locali
Verrebbe sorretta da una collocazione della cassa meno strumentale alla politica di bilancio e più soggetta invece nei suoi comportamenti al vincolo dell'equilibrio gestionale finanziario
Correttamente considerato nel lungo periodo data la natura dell'istituzione ma non per questo caratterizzata da comportamenti di massimizzazione del profitto
Io non credo che il problema vada posto sul terreno della natura giuridica della cassa se sia una pubblica amministrazione una banca ma invece su quello dell'interesse delle Autonomie per l'una o l'altra visione
Un esempio è stato proprio la la questione di come affrontare i temi che ha posto nell'ultimo biennio il fenomeno della discesa dei tassi di interesse
Un fenomeno di dimensioni e di velocità del tutto inusuali e imprevedibile fino a tempi anche recenti da parte della Cassa si sono ricercate e in parte sono state già approvate
Soluzioni che consentano di trasferire sugli enti quel che è possibile dei vantaggi di tale discesa ma garantendo il bilancio e la solidità patrimoniale della cassa
Non ve ne parlo perché il consiglio d'amministrazione non ha ancora deliberato la proposta e il ministro del Tesoro non ha dato il suo assenso ma ti posso assicurare che quel che si può fare verrà fatta
Ma le richieste provenienti sia dai Comuni maggiormente indebitati sia anche da autorevoli sedi associative parlamentari o governative
Era una forse sono di natura tale da rendere evidente che non si ritiene rilevante assicurare l'equilibrio di bilancio dell'istituto nel lungo periodo
Questo sarebbe ad esempio l'effetto di quella che Torchio ha poco fa ha chiamato la rottamazione dei vecchi mutui
Va posta perciò una questione di carattere più generale
Si ritiene utile per le Autonomie un istituto come la cassa solo si offre tassi agevolati il che significa tassi inferiori ai propri costi complessivi di raccolta
Ovvero si ritiene sufficiente che i tassi offerti si collochino nella fascia più bassa dei tassi di mercato essenzialmente perché si attinge al risparmio postale
Ad una raccolta cioè per sua natura meno onerosa a causa della garanzia di liquidità ad essa assicurata
Nella risposta otto ore occorre tenere ferme due considerazioni primo che tassi agevolati sono possibili solo in contesti di credito razionato
Secondo che se anche oggi il tasso cassa può essere più alto dei tassi offerti ad alcuni comuni da alcune banche sono sicura che se non vi fosse come punto di riferimento questo tasso il tasso della cassa
Le stesse banche chiederebbero condizioni più onerose soprattutto a quei comuni che per l'area in cui si trovano o per altre caratteristiche possano apparire meno meritevoli di credito
Sono temi e Problemi sui quali in questi mesi sono stata più volte chiamata a rispondere in Parlamento e sui quali siamo costretti a riflettere anche in relazione alle norme comunitarie
Più in generale è un tema posto dalle enormi trasformazioni che sono in atto nel contesto in cui opera la cassa
Si pensi soltanto la trasformazione delle Poste in società per azioni è un fatto che potrà toccare anche le disponibilità di risorse che la Cassa avrà per il finanziamento degli enti locali
E importante abbia chiaro quale ruolo si vuole assegnare alla cassa per potersi confrontare con il progetto che le Poste portano avanti
Nell'affrontare questi difficili tematiche ho avuto la sensazione della mancanza di una sede di confronto tra la Cassa e le Autonomie
Una sede non tanto negoziale quanto conoscitiva dei Problemi una sede se vogliamo l'istruttoria rispetto agli indirizzi politici che potranno essere dati alla cassa
Mi chiedo se non possa essere utilizzata a tal fine la conferenza Stato regioni città se il problema è quello di ridisegnare compiti e ruoli dell'istituzione Cassa Depositi e Prestiti in un contesto di maggiori autonomia
Per prima cosa mi sembra utile almeno avere una sede dove i problemi vengono posti direttamente alla cassa e all'acqua e nella quale la cassa sia tenuta a fornire risposte
Credo che nei prossimi anni l'esigenza di una sede di riflessione sulle missioni da affidare alla cassa verrà rafforzata in conseguenza del Patto di stabilità
Tale patto impone un'azione di progressivo contenimento del saldo netto da finanziare e per ciò limita le possibilità di finanziare gli investimenti con mutui
Ne deriva una pendenza ristrutturare l'ente locale spesso portando parte degli investimenti nelle aziende
è un rilevante cambiamento istituzionale che per prima cosa ci interessa perché può spostare il ruolo dei prenditori di fondi della Cassa
è stato precisato nel nostro decreto di gennaio che soggetti abilitati ad ottenere il credito della Cassa sono solo le aziende a prevalente capitale pubblico il motivo di questa scelta va chiarito
Dipende desidero che ne siate consapevoli si tratta di una limitazione che si giustifica in ragione dell'esigenza di mantenere la cassa in un suo ruolo specifico di operatore all'interno delle pubbliche amministrazioni
Per poter mantenere la sua collocazione attuale nell'ambito delle norme comunitarie sulla concorrenza
Ma anche nei confronti di questo insieme più ristretto le aziende potrebbero essere pensati i ruoli più complessi di quelli di un fornitore di risorse come e la cassa oggi che non presta particolare attenzione alla redditività dell'azienda o del progetto finanziato potrebbero io credo essere sperimentate nuove forme di partecipazione al capitale nuove forme di coinvolgimento nel processo attuativo dell'investimento nuovi ruoli di sostegno e di fattivo controllo
Mi chiedo se non dobbiamo iniziare a considerare la cassa come qualcosa di più di un semplice sportello al quale attingere solo se il credito è offerto ad un tasso inferiore a quello di altri intermediari o se le procedure per la concessione sono meno complicate di quelle connesse ad altre modalità di finanziamento
Credo però che lo stimolo ad andare in queste nuove direzioni debba venire dagli stessi enti locali
Forse sono necessari cambiamenti nelle norme che regolano la cassa forse la Cassa stessa deve mutare la sua struttura la sua organizzazione
Ma tutto ciò è possibile solo se lo si ritiene utile e necessario la risposta a questi quesiti deve venire per prima cosa da voi vi ringrazio molto
Ringraziamo dottoressa Salvemini per il suo intervento dobbiamo stare nei quarantacinque minuti richiedo scusa
Abbiamo più o meno dieci minuti a intervento professor Celauro in ordine al professor Sauro membro del coordinamento operativo dell'Anci e sindaco di Terni Stefano Patriarca presidente del Formez
Il Gian Maria Fara presidente l'Eurispes e monsignor Elio D'Amore direttore della Caritas italiana e e Renzo Lusetti rappresentate potevo polare dobbiamo stare tutto questo in quarantacinque minuti massimo cinquanta proprio o tirando tirando lascia la parola al dal professor ci ha urlato
Grazie presidente con il permesso dal presidente chiedendo scusa gli intervenuti doveva parlare da seduto ma sono ancora in difficoltà con la mia gamba anzi colgo questa occasione per esprimere la mia soddisfazione di poter riprendere un posto attivo
Nel dibattito dell'Ance in cui avevano dovuto e fare la mia attività per questo incidente è mia colpito credo che questo momento sia
Un momento molto importante per riprende il discorso anche sugli argomenti dei quali soprattutto mi occupo e che sono quelli
Del riforme istituzionali costituzionale
Colgo l'occasione per chiarire ripropone
A molti questa distinzione non appare chiaro che il riforme istituzionali fra una categoria più vasta
Che comprende le riforme del sistema delle istituzioni nel quale il solo anche ricomprese le riforme della Costituzione credo che per chiarezza del nostro dibattito sia meglio parlare
Delle riforme che si possono fare a Costituzione invariata e di quelle che invece richiedono una modifica del testo costituzionale su entrambi questi due fronti
Sui quali ebbi ad esprimere
Le grandi speranze dell'ANCI nella nostra precedente Assemblea di Bari credo che su entrambi questi fronti abbiamo in questo momento una serie di preoccupazioni le preoccupazioni che riguardano la le riforme a Costituzione invariata
Riguardano soprattutto il fatto che si è iniziato un grande procedimento riformatore
Di tutti i rapporti istituzionali per riguardano l'organizzazione della pubblica amministrazione ma in particolare per quelli che riguardano gli enti locali
La quale
Si trova in questo momento a metà del guado perché dico che si trova a metà del guado perché procedimento riformatori che è stato avviato Bessières Città di per frazionamenti sia sul piano di ulteriori impegni di carattere legislativo sia sul piano di un impegno più generale complessa di carattere attuativo
Che ha incontrato come tutti sappiamo difficoltà non poche soprattutto per
La necessità di vedere
Una mentalità
Dei nostri apparati tecnico burocratici prima ancora che nel fissare nuove regole di carattere strutturale
Di apparati
Tecnico burocratiche dei comune del resto non differentemente da un atteggiamento generale
Della nostra burocrazia tendono a deresponsabilizzare se e quindi sono in una linea nettamente confliggente con il tentativo che ha fatto la recente legislazione invece di responsabilizzare le al massimo di attribuire soprattutto ai dirigenti apicali responsabilità assai elevate
Curiosamente ma non tanto la copia diciamo curiosamente l'attribuzione di maggiori poteri di maggiori funzioni non è stata sempre salutata con gioia
E soddisfazione da coloro che ne sono oggetto
Ma più spesso è stata salutata in negativamente come necessità di una responsabilizzazione maggiore
Del quale molti dei nostri operatori non sentivano il bisogno e tanto meno all'aspirazione
Ora vi dicevo che questa riforma che passa sotto il nome
Dell'amico nonostante che sia
Per me un avversario politico Bassolino
Scusate
E
Bassanini trova in questo momento un attimo di perplessità il passaggio di consegne
Relativo alla titolarità del dicastero lascia aperto l'interrogativo che speriamo si scioglie rapidamente in senso positivo se lo sforzo di attuazione di queste riforme che nonostante qualche critica particolare noi giudichiamo positivamente
Continui si sviluppi come dicevo sia in linea legislativa sia in linea di provvedimenti attuativi oppure per caso
E lo dico per esorcizzare questa eventualità non andiamo di fronte a un ricominciare tutto da capo
C'è stato un esempio recente
Ed anche piuttosto Insigne
Dato il
Nome del protagonista l'imponente lavoro di riforma che aveva ipotizzato con centinaia di decreti Sabino Cassese
è finito totalmente dal nulla o quasi con il cambio del titolare del del dicastero della Funzione pubblica dico per esorcizzare che spero altrettanto non avvenga in questo caso
Senza per carità voleva dare a questo discorso alcuna valenza politica ma la presenza
Nel governo sia pure con un incarico leggermente diverso dei c.t. cui poi tornerò quello delle riforme costituzionale
Di Giuliano Amato è un esperto e competente quant'altri mai in questa stessa materia certamente qualche dubbio lo solleva
Questo si riferisce anche a quei provvedimenti legislativi che sono tuttora all'esame del Parlamento
E che non hanno fatto in tempo a maturare l'approvazione parlamentare definitiva
Il principale tra Dessì cui mi voglio riferire quello di riforma della legge numero centoquarantadue che implica quel problema
Cui credo tutti i sindaci siano particolarmente sensibili in una direzione o nell'altra della durata del mandato
E soprattutto dell'applicazione del prolungamento del mandato a tutti o a parte dei sindaci eletti e in precedenza a quando questa legge entrerà è in funzione è un tema sul quale lanci intervenuta modo molto attivo anche nei rapporti con i competenti organi parlamentari
Certo adesso bisogna vedere se l'atteggiamento De Rigo quale sarà l'atteggiamento del nuovo governo in relazione a questo problema che ha implicazioni anche di carattere generale
Per le numerose coincidenze elettorali che sono imminenti abbiamo di fronte oltre a numerose serie le elezioni amministrative le elezioni europee
E più villa forse oppure qua chi lo sa le elezioni politica
Quindi il
Discorso è un discorso molto vivo nel quale sul quale lanci naturalmente terrà
La situazione
Il più possibile sotto controllo ma che aspetta parole chiarificatrici dal governo che si è appena formato
L'altro argomento voglio essere rapido per corrispondere al cortese l'invito del presidente l'altro argomento di fondo è quello della riforma della Costituzione
Qui non è questione del cambiamento del Governo ben prima del cambiamento del Governo il processo di riforma della Costituzione spiega a Renato
E questo noi io abbiamo sempre considerato al di là delle posizioni politiche di ciascuno una iattura abbiamo considerato una iattura perché il processo di rinnovamento
Delle istituzioni e per ciò che ci interessa il processo di rinnovamento delle istituzioni comunali la donna raggiungerà Fini realmente evidenti se non quando sarà riformata questa parte
Della costituzione quella che si riassume nel termine formalista
Noi abbiamo realizzato un capolavoro che forse non ha avuto tutta la risonanza che avrebbe meritato
Ma del quale chi ne è stato protagonista né particolarmente fiero il capolavoro di aver raggiunto un accordo
Tutte le difficoltà del caso e con tutti i seguiti nel caso ma insomma di aver raggiunto un accordo con le regioni
Questo è stato un risultato eccezionale
Un po'per la difficoltà dell'impresa
Ma anche perché il risultato conseguito ha permesso di mettere fine a quella polemica che rischiava di diventare stucchevole tra un un federalismo regionalista che come si diceva e un federalismo municipalista
Con maliziosa interpretazione da una parte e dall'altra
Forse meno maliziosa l'interpretazione nostra ossia che è un federalismo regionalista
Stava portando TAP fosse ancora portando alla ricostituzione di un centralismo quello che abbiamo chiamato il neo centralismo regionale
Che affligge
I enti locali
Da una parte all'altra della penisola dicevo forse un po'meno malizioso perché il vero centralismo regionale non solo è stata una realtà per tutto il primo periodo di applicazione
Della riforma regionale ma anche perché seguita ad Avery atti di esplicazione anche dopo che quell'accordo abbiamo raggiunto e qui da parte regione si sarebbe dovuto prendere una direzione diversa
L'altra interpretazione maliziosa quella contro di noi è quella che dice che il federalismo cosiddetto municipale sarebbe un
Un éscamotage per non fare nessun federalismo contrapponendo alle giorni portatrici del bene con accordo sia pure surrettizio tra Stato e Comune invece portatori della male
Ecco queste due interpretazioni avrebbe dovuto essere dissipato del tutto dall'accordo Comuni Regioni che mi sembra sia stato un risultato
Di carattere
Non esita a chiamarlo storico
Bene
Che hai amici adesso il problema che si pone è quello di riporre il vere e il processo riformatore anche per quanto riguarda la costituzione è questa una richiesta assai viva in questo caso la costituzione di un nuovo governo
Capeggiato dalla uomo che aveva presieduto la commissione bicamerale per le riforme istituzionali può essere una causa di incentivo noi riteniamo questo molto importante
Riteniamo questo molto importante non solo per l'avvenire
Dei nostri enti degli enti locali ma per l'avvenire spesso del paese dichiariamo la nostra piena disponibilità
A fare Roma a dare come abbiamo dato in passato alla massima collaborazione possibile per raggiungere gli obiettivi ma ci aspettiamo dal nuovo governo debbo dirlo con molta chiarezza una
Via una strada per riprende il procedimento informatore e donna per come qualcuno dice
Mettersi d'accordo sulla legge elettorale
Con il nonno in un altro pranzo magari
Il caso di qualcuno che poi rimandare le riforme
A tempi migliori o ad una nuova legislatura noi riteniamo che ci siano tutte le premesse per poter portare avanti in questa legislatura il processo riformatore
Certamente con strumenti nuovi rispetto a quelli che hanno fallito
Nella passato noi ci attendiamo di su questo una richiesta del governo il
Fatto che sia stato messo a questo ramo della attività di governo uno a uno come Giuliano Amato il quale desidero rivolgere un particolare saluto perché è stato
Il mio Presidente del Consiglio quando sono stato ministro quindi ritengo doveroso rivolgergli un saluto anche se nostre posizioni politiche o sull'attualmente diverso ma che è certamente un grandissimo esperto
In questa materia
Il procedimento deve riprendere subito e portare rapidissimamente a conclusioni desidero concludere dicendo anche al nome
Dei sindaci del Polo delle Libertà chiedo a voi non abbiamo pregiudiziale nei confronti del nuovo governo se non la rivendicazione del nostro diritto dei cittadini ad essere contro ma null'altro che questo per il resto noi intendiamo collaborare con del nuovo governo per portare avanti quella ragione per cui si è costituito non è il partito dei sindaci ma l'associazione dei comuni italiani come ricordava ieri lusso bianco e il l'associazione dei comuni italiani l'attuale a lo scopo preciso è determinato di rivendicare il ruolo dei comuni e non come ultima ruota di scorta sotto tutela costante
Dello Stato delle Regioni o di altri enti
Fondato sul principio di Aieta per cui tutte le decisioni debbono essere prese dal livello di governo più vicino ai cittadini che certamente il comune e che per ragioni anche di carattere storico oltre che di carte politica sociale rappresenta l'insegna
Del nostro del rapporto la prima insegna del rapporto tra istituzioni e cittadini io cito sempre il romeno significativo e con questo concludo del fatto che di fronte al disastro immane che c'è oggi in Italia nel campo della sanità
I cittadini non si vanno a lamentare presso le regioni io sono titolare di quei poteri ma vanno dal sindaco Illy già salita non funziona
E hai voglia a spiegargli che il sindaco ha non ha nemmeno il potere di spostare un'infermiera da un reparto all'altro dell'ospedale miliziani Dio Dulce il sindaco dopo percorre sei il titolare della difesa dei nostri diritti entra in altri lidi c'è certamente il diritto alla salute venne vedi gelo dunque
Noi non rifiutiamo questo impegno ma vogliamo aveva gli strumenti per potercela vedere noi grazie
Cari amici io prendo brevissimamente la parola perché volevo sottolineare un aspetto umano sapete quando si fa assieme ai congressi diventiamo tutti qualche volta
Come dire anche un po'schiavi dello scorporo della funzione ma io volevo rivolgere a nome di tutti quanti voi un particolare ringraziamento al sindaco di Terni c'è urlo per una ragione molto semplice il sindaco di Terni a avuto in questi ultimi mesi una serie di vicende particolarmente sfortunata
E lui ha avuto prima una seria malattia una broncopolmonite virale l'ho visto ricoverato in ospedale in modo molto serio uscito dalla broncopolmonite anzi forse era ancora a letto in modo anche un po'
Fastidioso devo dire
Perché lo lo la lotta politica può essere fatta lealmente insomma gli è stata presentata una mozione Lusi trova uno dei sindaci in minoranza no quelli che non hanno maggioranza gli hanno fatto una mozione di sfiducia devo dire non ce l'hanno fatta e lui è ancora sindaco di Terni si è rimesso anche da questo secondo incidente questa volta politico ed è scivolato ahimè questa volta fisicamente fratturandosi seriamente ecco qui con le stampelle Sauro ha ripreso a lavorare la prima cosa che ha fatto è tornato come sindaci all'ANCI grazie solo
Due comunicazioni una in modo prepotente piccoli sindaci colleghi sindaci che gradiscono rilasciare
Dichiarazioni a fini stampa possano prendere contatto con lo Stato che all'interno del nostro ufficio stampa si occupa di rilanciare la parola dei sindaci sui giornali locali e nostro locali
Preghiamo quindi chi fosse interessato a recarsi alla sala stampa ricordiamo che la sala stampa allestita al piano mezzanino nell'ala Ovest esattamente sopra il bar la seconda comunicazione seminario sulla viabilità presso la Sala Madrid alle ore quindici
E le sindaco e presidente del Consiglio nata dell'ANCI mi tira le orecchie perché i tempi si allungano inviterei giustamente inviterei nel senso puro del termine evitare tutti gli oratori a cercare di rimanere nel tempo più discreto possibile grazie il Presidente del forme per Stefano Patriarca
Fa io ringrazio innanzitutto per l'invito a partecipare a questa discussione grazie quindi il presidente l'ANCI perché
Come testimonia anche insomma di un di un pezzo di itinerario che stiamo facendo insieme Transformers e Anci io però volevo prima di riflettere sulle questioni più connesse alle tematiche che affrontiamo
Fare una breve riflessione noi oggi siamo qui e quindi il movimento delle Autonomie locali
Si misura
Con un problema di articolazione
Nuova
Di poteri e di rappresentanza
In una situazione che è differente dal passato
Perché ha sotto i suoi piedi la possibilità di operare
Su quella che io penso sia stata una delle più grandi innovazioni politiche degli ultimi anni e cioè un'iniziativa di riforma della pubblica amministrazione
Che guardare ha fatto una scelta coraggiosa che non era scontata all'inizio
Di scegliere di fare in
Un processo di decentramento di avviare un processo di decentramento a Costituzione invariata e quindi con dei vincoli
Costituzionali
Di fondo molto complessi eppure si è misurato su questo problema si è misurato con il problema della semplificazione organizzativa e del decentramento
E anche con quella delle modifiche delle
Politiche contrattuali del rapporto di lavoro del settore pubblico
Producendo quella che è stata definita da molti la più grossa innovazione di che riguarda la pubblica amministrazione
Io penso che questo certo se fosse stato accompagnato anche dalla riforma istituzionale
Che io è stata interrotta bruscamente
Saremmo in una condizione Migliore io però penso che oggi abbiamo questa occasione rilevante
Gli strumenti cominciano ad esserci
Certo occorre perfezionare gli occorrono alcune implementazioni alcune modifiche ma oggi
Sta accadendo l'alibi
O per lo meno una parte viali di possono cadere cioè quelli connessi al fatto che non c'è un'iniziativa di tipo normativa diversa
Abbiamo una scelta importante anche sul terreno di merito con la scelta di coniugare le politiche di sviluppo in termini di politiche di sviluppo locale
è una scelta che da nuove possibilità di intervento alle amministrazioni locali
Ma io vorrei sottolineare questo elemento e cioè la questione del rapporto che c'è tra le scelte di assetto istituzionale i compiti delle autonomie locali e i temi che queste devono affrontare
Io penso che questa nuova classe dirigente che si è costruita attorno a una riforma importantissima che quella elettorale sull'elezione diretta dei sindaci
Sarà giudicata oggi e nei prossimi anni
Guardate non tanto dal livello di decentramento amministrativo istituzionale che riuscirà a realizzare sarà giudicata innanzitutto dai cittadini
Sulla possibilità concreta e sulle sui risultati concreti di modificare alcuni nodi
Di contenuto
Della società italiana
E quindi il problema è che il l'articolazione il federalismo solidarietà articolazione amministrativa il decentramento sono strumenti
Per riuscire ad aggredire i nodi fondamentali che la società italiana pone ed è questo secondo me
Come dire la riflessione più attenta da fare
Io tocco solo due temi
Rapidamente per restare nei tempi
Abbiamo due impegni fondamentali rispetto al ruolo oggi delle autonomie locali
Che si riverberano su come le autonomie locali comuni si organizzano su che competenze mobilitano con su che struttura amministrativa si danno la questione dello sviluppo locale che la questione delle politiche di welfare
Oggi dicevo che è stata una scelta in qualche modo certo non univoca che ha fatto
Il governo
Passato e che è stata riconfermata da questo di di coniugare le politiche economiche in termini di sviluppo locale
Sappiamo che le idee di politica economica tradizionale centralizzata sono spesso dure a morire
E sappiamo anche che però da solo lo sviluppo locale non basta se non si incontra con la programmazione nazionale con gli interventi regionali addirittura
Se non è pensato in termini dimensione europea l'idea di giocare le politiche di sviluppo locale contro le altre politiche di intervento economico
è un'idea sbagliata come sbagliato a mio avviso l'idea di giocare un nuovo un neo centralismo un nuovo centralismo che prende a modello interventi del passato di cui l'intervento straordinario per risolvere i problemi dello sviluppo nelle zone meno sviluppate il problema è coniugali questi elementi lo sviluppo locale oggi si sono
Elementi nuovi
Di gestione i patti territoriali contratti ideare agli accordi
Per fare questo occorre però definire strumentazioni nuove e guardate che questo è a maggior ragione per le amministrazioni locali comuni che si troveranno in prima linea rispetto a queste problematiche
La questione delle politiche dell'occupazione o diventa politica dell'occupazione gestita sul territorio
E chi è in grado quindi di aggredire nodi come quelli che qui sono stati utilizzati o diceva Moffa
La questione dei lavori socialmente utili o delle politiche di intervento per l'occupazione ma guarda dell'il problema non è tanto o solo qual è il livello di governo che affronterà la grana
E qual è il livello di governo che avrà alla fine il cerino in mano
Ma se è soprattutto quello di individuare una prospettiva di intervento sulla questione lavori socialmente utili o sulle politiche di occupazione
Non è un dramma che questo Paese di assistenza
A chi ne ha bisogno per un periodo di tempo limitato la difficoltà nella quale ci siamo trovati è che sono venute in mente che è venuta meno la capacità di trasformare un periodo provvisorio inutilmente itinerario di reinserimento al lavoro e su questo anche le amministrazioni locali
Si stanno misurando e occorre che si misurino
Oggi quindi sono compiti diversi che riguardano tematiche che tradizionalmente erano fuori della portata dell'amministrazioni locali e pensiamo il misurarsi con le questioni appunto dello sviluppo locale dei patti territoriali della programmazione economica territoriale
Ma abbiamo oggi l'altra questione che viene avvertita e non a caso io con
Sono molto
D'accordo con il taglio che ha voluto dare il ministro Bassolino come sua prima dichiarazione il problema del welfare
Il problema dello stato sociale
Se vogliamo fare quello che da molti anni si sta discutendo passare da un sistema di stato sociale che invece di risarcire i cittadini per i danni causati da eventi strutturali democratici demografici economici a uno stato sociale che promuove l'inserimento sociale una scelta è obbligata quella di passare da politiche nazionali a politiche decentrate del welfare
Perché solamente politiche decentrare welfare possono fare la selezione dei bisogni degli interlocutori e dei soggetti che hanno bisogno meno degli interventi in questo senso dividono delle sperimentazioni importante
Il reddito di inserimento
Che è una sperimentazione che va avviata è un'occasione rilevantissima dà la possibilità di definire non assistenza generalizzata ma un patto fra il Comune e la comunità locale il Cittadino
Si dice vediamo un reddito in rapporto di indire arie d'inserimento ma questo sarà efficace non si trasformerà nella vecchia politica assistenziali solamente se le comunità locali avranno saranno in grado di discriminare bisogni e soggetti
E guardate fare questo è più difficile che fare la tradizionale intanto il suo dall'intervento
Del comune degli anni passati
Come più difficile gestire l'autonomia fiscale
Che significa non solamente a mio avviso avere un pezzo di tributi da gestire ma decidere anche qual è il livello di equità sociale che deve realizzare un sistema fiscale ancorché decentrato per fare questo
Per affrontare queste tematiche che saranno
Dalla scioglimento di questi nodi dipenderà appunto la credibilità anche dell'operazione politica istituzionale c'è un bisogno di una strumentazione nuova
Io lo dico francamente io non penso che attualmente
Siamo in linea fra le innovazioni amministrative che ci sono e gli strumenti per applicarle
Diciamo la verità molte innovazioni anche normative degli ultimi anni degli ultimi mesi spesso sono viste dall'amministrazioni con una cosa non alla portata
Perché spesso mancano gli strumenti di realizzazione e io penso che quindi questo sia un dovere dello Stato centrale
Di dotare non solamente le amministrazioni dis di normative nuove ma di strumentazioni per applicare quelle normative altrimenti
La cosa tipica di questo Paese e cioè il fatto che abbiamo delle leggi bellissime
Ma la più alta difficoltà di applicazione fra i Paesi europei rimarrà e si consoliderà e produrrà molte frustrazioni quindi il problema strumentazione e la strumentazione guardate innanzitutto per le amministrazioni pubbliche
L'organizzazione delle risorse umane
Perché so
Non è il problema tanto di risorse tecniche tecnologiche che si trovano ma è un problema di riorganizzazione dell'Isonzo madre del modo di lavorare delle competenze della cultura della professionalità
Per fare questo io penso che ci vogliono degli strumenti nuovi il Movimento associativo dei Comuni è cresciuta in questi anni
E ha una forza politica che è innegabile politico istituzionale
Il problema è capire se oggi questo movimento associativo delle autonomie locali
Si costruisce anche un'evoluzione in termini di strumentazione di gestione delle politiche operative qui abbiamo degli elementi di carenza ma anche dei segnali di novità
Non si tratta guardate di portare solamente come dicono molti teorici
Dell'impresa portiamo la cultura di impresa nelle amministrazioni perché non cura non è questo che risolve il problema perché la cultura
Dell'amministrazione pubblica moderna che affronta quei nodi come dire una cottura che è diversa da quella tradizionale di intesa che deve avere strumenti forse anche più sofisticati
Le forme strane quando chiudo quando abbiamo fatto
La scelta quando è stata fatta la scelta di farlo diventare un elemento di da vecchio
Strumento dell'intervento straordinario a strumento che sancisce un patto somma fra amministrazione centrale in questo caso mi sta alla funzione pubblica autonomie locali Anci e UPI c'era dietro l'idea di dire costruiamo uno strumento che vada in questa direzione oggi abbiamo la possibilità tramite un intervento innovativo che non c'è mai stato di un finanziamento deliberato dal CIPE di avviare grossi progetti
Non è questa la sede per illustrarli anti però oltre che le quindi annunciarne uno come dire in anteprima che è stato deliberato va al ministero della Funzione pubblica in connessione con il Formez e cioè un progetto che decollerà nei prossimi giorni per la realizzazione dello sportello unico non delle intese uno un intervento generalizzato
Che non toccherà molti comuni per un importo appunto di cinquanta miliardi che stiamo definendo insieme all'ANCI e insieme quindi al ministero speriamo di contribuire quindi a questo processo difficile grazie
Io chiedo scusa ma ho l'obbligo di fare intervenire il presidente Rutelli all'una e un quarto massimo proprio perché l'intervento de no sono io che devo far parlare quindi chiedo scusa invito veramente i relatori a rimanere nei dieci minuti in maniera tassativa
Quindi onestamente abbiate pazienza se sono così preciso ma non posso oltrepassare questo tempo la parola a Gian Maria Fara presidente le ore spesso però prova
Che non sono Gian Maria Fara io sono Francesco Caso Rolli consigliere dei Verdi Cinisello Balsamo
Sono qui insieme con un gruppo di lavoratori del sindacato di base che volevano protestare contro il ministro Bassanini che doveva intervenire alle tredici e quindici
Protestare per la questione di una legge
Sulla rappresentanza un decreto legge fatto dall'Ulivo pur essendo io dentro l'Ulivo non sono per niente d'accordo in cui stabiliscono che i diritti dei lavoratori devono essere sanciti da una percentuale del dieci per cento questa percentuale del dieci per cento guarda caso nel mille novecentoventotto l'allora Benito Mussolini stabilì la stessa cosa per buttar fuori i sindacati e sindacare la filosofia per quanto riguarda invece la questione è di Milano in cui il sindaco Albertini
A applicato questa legge dell'Ulivo e quindi non rispetto a queste a Gorizia cioè abbiamo un gruppo di lavoratori che sono mille seicento io chiedo scusa però era sufficiente venire a chiedere che voleva che si era rientrato Tons credo suocera sufficiente chiedere
In buone maniere sarebbe stato non molto più beneducato anche nei confronti della sala chiederà di voler fare allora visto che forse a parlare autore chiedo scusa tamponate Larranaga era la platea di avrebbe ascoltato più volenti ieri in questa varie idee dove è un comprova nei veri se così rispose è un comportamento che mi sembra non corretto eredità mi faccia finire di note l'avrei fatto finire a condizione che lei avesse chiesto di parlare
Così credo che non sia giusto richiedono due meno chiedo due minuti a Fini nessuno gli avrebbe negato la parola le chiedo scusa Coverall alleghiamo nessuno lei ha voluto mettersi lì a parlare senza minimamente ripeto chiederlo
Ecco allora era sufficiente ripeto richiedo abbia pazienza può fare il suo intervento in un altro momento
Noi in questi giorni noi chiedo scusa per piacere chiedo scusa abbiate pazienza a
No
Non è non mi sembra corretto
Se le se lei fa il sindaco poi amministratore se tutti facessero così nel suo consiglio comunale la gente che arriva e paziente come fa lei credo che lei sicuramente non si comporterebbe in questa maniera pertanto non mi sposto due minuti abbia risolto la questione va bene
Stavo dicendo che in questi giorni
Sì sono stati c'è stato un licenziamento
Prendere il microfono tondi o lenta non è corretto non è corretto Abbiati specialmente apre un amministratore pubblico non è un esempio da portare fuori dall'istituto cosa rappresenta le istituzioni non è corretta
La prego per piacere di abbandonare quel di Clapham non è corretto a papà fare brutta figura tutti rappresentanti per gli enti locali
La parola a Gian Maria Fara presidente le ore ispanici
Grazie
Mi dispiace
Mi dispiace per l'inconveniente
Intanto volevo ringraziare il sindaco Bianco
Volevo ringraziare il sindaco Bianco per questa opportunità
Opportunità d'incontro io sono un sociologo un ricercatore
Quindi naturalmente dopo lo spostare il disco rosso su un altro piano sul piano più teorico cercare di dare un lettura sia pure tardivamente sociologica dei fenomeni delle questioni che ci interessa cercherò di essere rapido e vinto non annoiare lì più di tanto
Vorrei fare alcune considerazioni
Se volete quasi lapidario
Con la caduta delle ideologia
Scompaiono le tradizionali agenzie dissenso di orientamento
Scompaiono
Scompare il ruolo che i partiti hanno avuto nei decenni scorsi le istituzioni vengono messe in discussione il sindacato non ha più la prese che aveva che aveva e verso i propri scritte nella collettività dieci quindici vent'anni fa rimangono in buona sostanza
Due sole grandi agenzie di senso
La Chiesa cattolica
Che ha un sistema di valori evidentemente da proporre e il sistema di comunicazione mass mediale che evidentemente propone contemporaneamente valori
Non non valori le altre istituzioni quindici euro partiti il sindacato
Le regioni perdono perdono di ruolo perdono di centralità perdono vedi credibilità
Per quanto riguarda
Poi le regioni io ora spero onde non offendere Wilma o una mia idea
Molto chiara e molto semplice
Ritengo le regioni assolutamente inutili se fosse per me butterei via direttamente più delle chiuderei buttare via la chiave
Quando manca quindi un centro di gravità
Le incertezze si moltiplicano il rimpallo il riparo naturale sicuro per la cittadinanza e costituito proprio dalla comunità locale dalla propria gente dal proprio territori quindi di fronte alla caduta del mito centralistico statalista di fronte alla corporazione dei grandi schieramenti collettivi
La gente è tornata ad essere cosciente dei vantaggi offerti da solidarietà ristrette
Ad ambiti locali quando oggi si parla di ambiti locali non dobbiamo però pensare a dimensioni necessariamente frugali ristretta e chiusa in se stessa dobbiamo piuttosto figurarci
Le vantaggiose sfera economiche sociali
Offerte da un provincialismo sempre ben collegato e in sintonia con i grandi centri urbani
Il localismo allora torna nell'economia nella politica nella regolazione nella mentalità per garantirsi una solidarietà minima in un ambito locale c'è tutto perché carico di simboli di simboli noti
Alcuni dicono che la crisi di modernità della modernità ci sta portando verso una società localistica e quindi in apparenza premoderno
Secondo le teorie sociologiche il localismo sarebbe la dimensione della società tradizionale che precede la modernizzazione la dimensione localistica sembra oggi invece il riproporsi come uscita da una modernità in crisi in uno strano rapporto di collisione collusione con la società di massa
Non dobbiamo pensare infatti ai tradizionali localismi spesso slegati fra di loro e quale forse siamo stati in passati abituati
Abituati localismo oggi è sinonimo di interi territori su cui si adagiano vaste diffuse e luminose reti Dior di urbanizzazione ben collegate con con via vicenza
E allora bisogna mettere che i localismi italiani sono forti sono potenti
Emerge gradualmente una cittadinanza locale incoraggiata da queste nell'Uttar bile tendenza al decentramento dei poteri politico amministrativo
La possibilità alternativa a questo centralismo che potremmo definire utopico e creativo e però la regressione al neo tribalismo di cui sempre più sovente si sente parlare attraverso i mezzi di comunicazione di massa
Fenomeni neo razzisti e neonazisti occupano spesso le nostre cronache occorre naturalmente evitare che si crei uno spazio seppure minimo di violenza pubblica soprattutto quando ad essere colpite sono le fasce più deboli della popolazione come gli emarginati gli immigrati
Infine vi è anche il mio tribalismo delle aree europea ed italiana economicamente forti
Queste aree impongono le loro convenienze sulle aree più deboli e le pagine economiche dei nostri giornali sono piene dei vincoli e delle condizioni che le aree ricche pongono a quelle minuscole meno sviluppate e povertà
E siamo quindi in presenza di una dinamica egoistica del locali localismo il problema allora è di ordine politico se si è per un localismo creativo e democratico bisogna respingere qualsiasi tentazione di arroccamento egoistico delle aree forti questo naturalmente il compito in prospettiva dell'Europa politica
Ma da subito può diventare l'impegno di uno Stato nazionale che da un lato riconosca finalmente la pienezza dell'autorità locale e che ha dall'altro garantisca che l'intero corpo non si rompa in mille pezzi
Il problema
Di fondo
E quello di cercare a mio parere di ricostruire una mappa la mappa di una nuova identità statuale
Dicevo all'inizio del mio intervento
Che ormai le grandi le tradizionali agenzie di senso e di orientamento non sono più in grado di produrre senso e orientamento però io mi chiedo
Chi l'ha detto che il senso dell'orientamento debbano essere per forza prodotti dall'alto non è possibile una volta una volta tanto cercare di invertire i percorsi e far diventare la dimensione locale
Il centro di una nuova produzione di senso e di orientamento che informi e la politica che informi le istituzioni che informi lo strato vi ringrazio
Grazie ringrazio il presidente farà perché è stato veramente nei tempi lascia la parola monsignor Elvio Adamoli direttore care dei sia italiana si prepari Renzo Lusetti e concluderà il nostro presidente del Consiglio nazionale sindaco di Roma Francesco Rutelli prego
Ringrazio il presidente Bianco che mi ha invitato e mi chiedo anche mi sento un po'a disagio in queste vostre tematiche
In questa Selva di problemi che direi
Sovrastare un po'
E quindi io l'intervento
Il mio lavoro
Però ci troviamo credo su un terreno comune
Su un campo comune di gioco l'uomo la persona soprattutto
I le fasce meno protette e più deboli
Infatti la Caritas è un organismo ecclesiale
Non è un organismo politico che ha come compito quello di porre l'attenzione alle persone più deboli alle fasce deboli
Quello di promuovere la solidarietà solidarietà nel contesto che Paolo sesto sia dato come programma cioè la carità come giustizia
La giustizia prima della carità
Sul territorio nazionale dei duecentotrentadue Caritas diocesane presenti nei grossi o comuni capoluogo le sette mila Caritas parrocchiali
Che le quindici mila parrocchie del Paese formano una Rete una presenza che credo che sia un po'analoga alla vostra presenza quella dei Comuni
Cotti e costituiscono una grande forza che per la conoscenza del territorio conoscenza quindi della gente della storia delle vicende e per quel grosso patrimonio direi di presenza culturale e sociale
Per organizzare il territorio conoscenza poi di povertà di situazioni di disagio di emarginazione
Ma una presenza anche una rete di servizi servizi dirette alle persone ma servizi anche per garantire i diritti delle persone specialmente delle fasce deboli penso
Ai molti centri di ascolto per incontro diretto con le persone con i bisogni penso agli osservatori delle povertà chiedere risorse solo luoghi di studi e ricerche penso agli spazi di accoglienza rispetto ai bisogni dei poveri e dell'indigenti
C'è anche un dato in questa presenza direi di rete capillare un rapporto delle Caritas con le amministrazioni locali
Un rapporto direi che in tutto il territorio penso che sia molto fitto da tre anni e stiamo portando avanti un discorso sulle politiche sociali nazionale regionale e territoriale
Rapporto che tante volte porta penso al confronto con le amministrazioni locali
Molte volte ci si pone anche l'atteggiamento di coscienza critica
E senza però evadere senza sfuggire da quel rapporto di collaborazione fattiva e costruttiva
Direi che diventa anche programmazione delle politiche sociali
Io ricordo quando ero a Napoli che con l'amministrazione Bassolino abbiamo avuto un'esperienza molto interessante
Abbiamo invitato come Caritas e volontariato i nove candidati sindaco
A loro abbiamo espresso il programma che come Caritas e volontariato offrivamo proponevamo per la tutela dei povere delle fasce deboli dà il centro alle periferie
Che abbiamo detto l'amministratore che verrà eletto si accetta questa nostra portavo avrà tutto l'appoggio
A un certo a Pau alcuni mesi di gestione abbiamo fatto un confronto una verifica
Ed è partito un rapporto con Bassolino molto interessante una verifica intanto sulle sui bilanci del comune e i bilanci destinati alle politiche sociali ma da lì poi è partito tutto quanto rapporto fattivo sul territorio con il volontariato
Penso che si è importante questo rapporto con fatti di sgridare prima
Il sindaco Rutelli mi ricordava l'assenza di don Luigi di dietro è un anno che è morto di manca i rimproveri don Luigi
Fatti per rimproverare altrimenti rimproverate voi direttori delle Caritas perché si facciano presenti
Io vorrei fermarmi su tre argomenti che accendo soltanto innanzitutto la gestione dei servizi i diritti delle persone il diritto del cittadino
La gestione dei servizi molte volte viene condizionata dalle risorse economiche anche questa mattina ho sentito verrà ecco credo che sia molto importante sfuggire da questi condizionamenti superare questi condizionamenti
Per non rischiare di costruire una cultura gestionale che venga condizionata che sia compatibile soltanto ai bilanci
Un servizio pubblico ha una sua identità che lo rende diverso direi da un supermercato da una gestione di di di aziende ma direi è un servizio al cittadino cioè il cittadino che è portatore di diritti e non è solo compratori di servizi e penso in questo momento non soltanto ai poveri cittadini che hanno capacità responsabilità e competenza ma penso a tutte quelle fasce di e cittadini che non sono autosufficienti
Un altro problema è il problema della sistema comune e nella riforma dell'assistenza
Siamo in un momento io un quadro sociale direi in cui non c'è ancora una legge sull'assistenza abbiamo presentato con la fondazione Zancan una proposta di legge quadro sul sistema dei servizi alle persone
Perché la persona è il soggetto è il portatore di bisogni e di diritti
E la persona è un cittadino che è pienamente titolare di tutte le sue funzioni amministrative io mi auguro che il nuovo governo
E solleciti l'approvazione di questa legge che deve essere uno degli obiettivi direi irrinunciabili sarebbe un segno di attenzione effettiva a quanti versano in condizioni di difficoltà nel nostro Paese
Un compito del Comune credo che sia quello di ricostruire il tessuto sociale
Quel tessuto sociale che direi diventa sistema di servizi alle persone ecco non sono a livello di sussidiarietà ma anche per il coinvolgimento delle stesse persone
Coinvolgere non è direi iniziativa di facciata
Coinvolgere non è delega in bianco alle associazioni a volontariato al non profit coinvolgere non è indire gare di appalto ma coinvolgeremo credo che sia far crescere una responsabilità cioè l'arresto con la corresponsabilità
Della comunità locale riguarda i suoi problemi
Che credo che il volontariato in questo contesto posso avere un ruolo molto interessante
Ecco questo è un ruolo fondamentale del volontariato che partecipazione ed è politica gratuita direi non è mosso da interessi particolari
E partecipazione dirette Motta immotivata e capacità di pensare e di operare per il bene comune
E non è soltanto il gesto di amore sentimentale ma è sussidiarietà che dire e solidarietà vera
E chiudo per stare dentro i tempi
Ecco pensando con me
Maturata molto nel cittadino nella comunità anche nei poveri cioè le esigenze direi dei diritti
Il servizio è un diritto non è ulnare gesto di assistenza di ponevo lenza di carità ma è un diritto per giustizia però credo che questo debba fare crescere anche la cultura di diritti
Dentro io un contesto di interesse generale non di calasse di categoria o di Consorte rio di vicinato altrimenti sia verso la costruzione di comunità locali non di comunità locali ma di contenitori sociali frammentati e rissosi
Don Lorenzo Milani diceva che salvarsi da soli e egoismo salvarsi insieme e politica
Ricostruire quindi il senso della cittadinanza comune
Che coinvolge anche le periferie le fasce deboli i più poveri
Eccovi diritti non siano interessi o peggio favori
Questa credo che sia la sfida culturale concreta che devi impegnare ogni istituzione sociale e soprattutto i Comuni
E necessaria quindi una nuova pratica di cittadinanza per costruire in concreto percorsi di inclusione per quanti rischiano di stare fuori nella nostra citavano i nostri comuni
Per dare a tutti la coscienza della propria dignità ed i propri diritti grazie alla
Ringrazio il direttore della Caritas le parole così profonde che ci ha detto a direi coinvolgenti per quanto riguarda un'amministrazione comunale e lascia la parola Renzo Lusetti Lorenzo Lusetti responsabile degli enti locali del pre dopo polare
Cari amici io non voglio sottrarre troppo tempo le conclusioni
Per il sindaco di Roma per la mattinata volevo solo portare mio contributo di un partito il Partito popolare
è un saluto non formale non di circostanza i consiglieri comunali o assessori e sindaci ai dirigenti funzionari dell'anzi per il lavoro svolto
In tutto questo tempo e faccio parte di un partito politico che cerca di contribuire a risolvere era affrontare in maniera seria alcune questioni quindi apprezzo la relazione che il presidente Bianco ieri ho svolto dicendo che il partito dei sindaci non esiste ma esiste invece un movimento di pressione di pressioni legittime su governo Parlamento sulle istituzioni per poter ampliare gli spazi di autonomia nel mondo dei comuni e questo movimento città già e dell'ANCI per noi partiti siamo al vostro fianco nuovi parchi popolare diciamo al vostro fianco per affrontare queste battaglie
Che riguardano il futuro e l'orizzonte ampio che hanno i comuni italiani tutti i comuni da quelli che hanno duecento abitanti o forse meno a quelli che hanno quasi tre milioni di abitanti come la capitale d'Italia
Però io credo che noi dobbiamo fare uno sforzo a partire dalla ripresa dei lavori del parlamento no settimana prossima sulla riforma della centoquarantadue e da troppo tempo che sospetta questo provvedimento ormai c'è un accordo più o meno generalizzato anche se io contesto come è stato anche pubblicato da alcuni organi di stampa alcune conclusioni su cui è giunto il comitato ristretto sui piccoli Comuni perché ha mortificato le settantatré sono dei piccoli comuni
A favore eccessivamente alle regioni però modifichiamo questo punto e portiamo casi provvedimento perché non possiamo più aspettare la riforma dello centoquarantadue quindi saremo al vostro fianco
Per combattere questa battaglia almeno sui punti in cui c'è accordo poi mi rendo conto che su altri temi non c'è accordo e bisogna fare altro discorso
Così come io saluterà il positivamente l'ingresso del nuovo ministro per le riforme del governo D'Alema perché è il segno che il governo un'attenzione particolare gli avevo detto anche il presidente Bianco sulle riforme diciamo ordinarie ma anche sulle riforme costituzionali io credo che l'unico fatto positivo che la Bicamerale
A cui è giunta la Bicamerale che ha prodotto un testo il cosiddetto pacchetto federalista che è stato oggetto di tante discussioni ma su cui si è trovato un punto di equilibrio
Beh da qui credo che si debba ripartire se vogliamo puntare a una riforma costituzionale seria di tutta la parte che riguarda il mondo
Dell'autonomia e rapidissimamente voglio dire che noi saremo vostro fianco su queste battaglie
Delle riforme istituzionali ordinarie e costituzionali che saremo anche al vostro fianco su alcune battaglie forse più piccole ma canoa valenza molto importante la prima e sulla Finanziaria voglio dire che giusto siamo d'accordo per un fatto positivo che si proceda nostro fuoriuscito alla tovaglia unico anche se qualche problema potrebbe solo giorno nascere siamo d'accordo sul fatto che i tagli
Sui tagli alla nostra ma agli enti locali non esistono in cui non ci sono però stiamo attenti perché in questa Finanziaria si profila un blocco pericoloso degli Investimenti noi puntiamo
Su una ripresa degli investimenti a favore dei Comuni
Perché da cui credo che possa nascere uno sviluppo ovvero con lo sviluppo di cui si parla e forse non è un caso che un sindaco sia diventato ministro del lavoro perché ripartire dagli investimenti
Consentire ai Comuni di investire sugli investimenti scusate il bisticcio di parole forse il modo migliore per valorizzare di comunità come erano aree deboli e valorizzare anche le grandi città che hanno bisogno di infrastrutture la seconda cosa riguarda la fiscalità
Credo che si debba individuare un ambito territoriale in cui si parla di perequazione fiscale per evitare squilibri
Nei confronti magari dei piccoli comuni che hanno difficoltà Aule comuni criminale dire presso il perché è giusto che anche sull'isola il per ci sia un minimo di coscienza che questi meccanismi per il quelle perequativi vadano provati per consentire a tutti di avere risorse aggiuntivi però spendere magari per investimento o comunque per gestione i servizi
L'ultima cosa che vi dico appunto per essere breve Luna con la forse banale ma ne approfitto perché io l'ho visto qui nell'arringa ho visto Rucco si parlava di personale voi sapete tenere conto moltissimo il personale degli enti locali
Io prego caro Enzo Bianco che si debba fare una battaglia di avanguardia anche su questo tema noi dobbiamo puntare al superamento dell'Aran
Mi pare che ci sia stato un passo in avanti da parte della Bassanini però io prodotte la vera cultura dell'autonomia sia Bernie quando si rompe
Un'impostazione centralista anche nella contrattazione e allora chiediamo una RAM per i Comuni o per il comparto del per le Regioni enti locali perché è giusto che comuni province e regioni possono contrattare rispetto per i soldi ai soldi per spendono per il personale e quindi è giusto che ci siano un agente negoziale dei comuni delle Autonomie se vogliamo rispettare quell'idea di autonomia e di sussidiarietà di cui si è parlato anche precedente un mio impegno un augurio spero Rio sono forse anche questo patto allegra
Ringrazio l'onorevole sette per essere stato estremamente nei tempi e aver detto tutto quello che doveva dire in maniera molto chiara lascia la parola al presidente bianco sono arrivati cari amici in questo momento numerosi messaggi ma due messaggi vorrei leggerli uno e natura
La vicinanza con la collettività rende insostituibile il ruolo dei Comuni in funzione di raccordo tra i cittadini e le istituzioni
Con un saluto molto cordiale a lei onorevole Presidente ai relatori a tutti i partecipanti e con il più fervido augurio di buon lavoro Oscar Luigi Scalfaro
L'altro messaggio e l'ultimo messaggio che è partito dal Viminale dal ministero degli interni a firma del ministro dell'Interno Giorgio Napolitano ed è indirizzato hanno voi pochi minuti prima di lasciare il ministero degli interni così scrive il ministro dell'Interno Caro Presidente
La coincidenza tra la formazione del nuovo governo e lo svolgimento della vostra assemblea mi offre l'occasione di rivolgere pubblicamente a te
Alla sua azione che presiede i con tanta sapienza e i sindaci e gli amministratori tutti i più profondo ringraziamento e apprezzamento
Nel momento in cui lascio l'incarico di ministro dell'interno per il contributo essenziale che ho ricevuto allo svolgimento del mio mandato al rinnovamento il rafforzamento della cooperazione tra istituzioni centrali e locali di cui abbiamo avuto la responsabilità in questi oltre due anni tu sai che mi ha guidato la ferma convinzione del ruolo nuovo di protagonisti della vita pubblica democratica assunto dai sindaci grazie alla riforma del mille novecentonovantadue
Di cui ebbi la ventura di essere partecipe come presidente della Camera dei deputati
E oggi lascio per mia libera scelta dopo un periodo di intenso e difficile lavoro il mio compito di governo con la serena consapevolezza dei progressi compiuti sulla via del pieno riconoscimento della funzione delle Autonomie dei comuni dei sindaci per la gestione di uno Stato moderno riccamente articolato
E più specificamente per lo sviluppo di una nuova politica di sicurezza urbana
Molti sinceri auguri di buon lavoro e di successo a tutti voi nell'interesse delle popolazioni che rappresentate e della democrazia italiana un abbraccio affettuoso Giorgio Napolitano
Mentre invitò il Presidente Consiglio nazionale sindaco di Roma Francesco Rutelli
Alle conclusioni il ricordo alle ore quattordici riunione democratici di sinistra presso la Sala pene
Alle ore quattordici e trenta riunione amministratore dei Pooh del pre dopo polare presso la Sala Copenaghen la presenza del responsabile degli enti locali e nazionale alle quattordici e trenta riunioni amministratore della rifondazione comunista
Alle quattordici presso la Sala Dublino e alle diciassette e trenta al Polo delle Libertà presso la Sala madre dare alla presente responsabile degli enti locali e nazionale grazie la parola Francesco Rutelli
Grazie presidente
Cari amici colleghi io sento la responsabilità
Come presidente del consiglio nazionale dell'ANCI come sim come cittadino italiano
Di contribuire a rappresentare
La grande straordinaria ricchezza di questa associazione
Di sapere ascoltare le voci diverse che essa
Esprime e di contribuire a farla contare di piume la nazione
Ne parlavo poco fa con il mio vicino di
Tavola monsignor D'Amore
E dicevo ma dove trova lei andando in giro per l'Italia
Un'Assemblea come qui sta
Cioè una palestra
Democratica
Preziosa
Ma un'Assemblea rappresentativa
Realmente dell'Italia o come qualcuno ogni tanto dice delle molte Italia
Che esistano
Ovvero un'assemblea nella quale parla il sindaco di una città metropoli il rappresentante di un centro produttivo
Di forze innovative Piccolo ma piccola comunità
Dell'Appennino
E tutti si parlano e si ascoltano tutto sommato pur tra tante differenze problemi diversi con un linguaggio comune
è una situazione preziosa dicevo è rara unica addirittura il nostro Paese quando con Enzo Bianco dopo la la scelta diciamo di questa generazione di nuovi sindaci eletti con forti maggioranze popolari con consensi anche rilevanti si pose il problema
Se costituire fuori dall'ANCI
Un club come qualcuno disse od un'associazione dei sindaci delle città metropolitane la nostra scelta
Fumetti insieme
Ma dobbiamo portare più che mai anche questa nuova forza che viene viene dal voto degli elettori fondamentalmente danno maggiore dunque
Potestà potenzialità politica tutta da vedere tutta da verificare
Dentro lanci dentro questa tradizione centenaria ormai di vicende municipali
Civili
Nazionale
E credo che questa Scelta che sia sfruttata giusta nelle cose ma quando c'è anche un'attenzione una dialettica è bene che ci sia tra i piccoli comuni e i sindaci le grandi città è fisiologico ma è utile che ci sia perché serve ad ascoltarci reciprocamente serve
Alla donna sindaco al sindaco di un piccolo Comune apporre sui problemi serve anche a me sindaco di Roma per ricordare a molti di voi che Roma non è solo quella che voi vedete magari qualche volto nella quale venite affannosamente
Soprattutto superiore inquisiti cantieri ce ne sono un po'troppi per la verità ma insomma a nella capitale non è solo quella che vedete in televisione quando si illuminano di fori
Imperiali mai la città nella quale l'attuale amministrazione
Ha dovuto approvare cinquantasei piani particolareggiati
Di altrettante borgate altrettanti quartieri nati fuori dal piano regolatore
I problemi sono problemi che dunque moltiplicano
E accolgono
Le culture
Le esperienze non c'è una dimensione alta nei confronti di quella trascurata
Ci sono trascuratezze ci sono rapporti di forza e però c'è una sede nella quale questi temi si mettono assieme dell'ANCI
Ed è una realtà straordinarie preziosa
In cui convivono esperienze politiche culturali differenti di dimensione di città differenti di localizzazione geografica di concentrazione o di temuto di effettivo isolamento
Assieme
Ci sono naturalmente in questa nostra Assemblea questioni aperte
Anche di natura politico istituzionale
Sono questioni aperte vorrei dire apertissima
Il nuovo sistema di elezione diretta dei sindaci ha inaugurato effettivamente una stagione politica e istituzionale nuova
è interesse io credo di tutti i sindaci di tutti gli amministratori
Che questa stagione non si arresti
Non torni indietro ma si sviluppi
è interesse dell'Italia che questo avvenga
è interesse credo degli italiani in questo gli italiani non sanno molto bene e ogni volta che gli viene richiesta un'opinione in merito
Si pronunciano con molta chiarezza penso che in questo noi potremo dare un certo contributo
Perché la distanza che si crea tra la politica e i cittadini che oggi è di nuovo tornata abbastanza pronunciata
Non cresca
Ma anzi si ridimensiona perché ciascuno di noi ed è un punto molto importante
E espressione di una cultura politica
Ognuno di noi ha una storia delle convenzioni molti nomi sono politici
Prima che amministratori così come qui ci sono tanti che sono solo amministratori e poi fanno una scelta politica ma la cosa cruciale a mio avviso e che se tutti i sindaci sono elementi di questa forza e rappresentatività e tutti gli amministratori nelle diverse responsabilità che hanno vi contribuiscono
Ed è per questo che io considero che quando parla un sindaco
Parla per se innanzitutto
Parla per ciò che noi tutti rappresentiamo anche se le singole cose che dice termini cultura politica non sono condivise
Da tutti è per questo che io ritengo estremamente importante che sindaci partecipino anche la vita politica nazionale ne hanno il diritto dovere nelle forme in cui ciascuno riterrà per questo ritengo l'abbiamo detto con molta chiarezza
Con Enzo ancora ieri estremamente buona la nomina di un sindaco per la prima volta nel nuovo governo è ottimo che nel nuovo governo ci sia Antonio
Bassolino ed è bene che poiché gli se la senta che continui a fare il sindaco sarà nostro alleato nel governo o dobbiamo sapere dobbiamo sapere
Che questa convergenza continuerà come c'è stata in tutti questi anni
E allo stesso tempo i sindaci che parlano nella politica diranno le loro convinzioni esprimeranno le loro posizioni ma aiuteranno a mantenere viva questa relazione
Questo ponte senza rappresentare il partito dei sindaci e con punto fondamentale che Enzo Bianco ha chiaramente tolto dal tavolo della nostra discussione all'inizio
Della nostra Assemblea
Dicendo che il partito dei sindaci esistente
Il partito dei sindaci e lanci e nel partito dei sindaci se lo vogliamo chiamare con quante virgolette crediamo e vogliamo c'è posto per tutti delle idee politiche e per il rispetto verso ciascuno che le porti avanti come cittadino e come sindaco senza pretendere di rappresentare tutti perché sarebbe il più grande degli errori
Poiché noi Anci non siamo una parte
Diventeremmo immediatamente una parte quello che non siamo quello che non vogliamo che non dobbiamo essere lanci
Una formazione complessa è un sistema complesso nella quale tutti si ritrovano e in cui c'è spazio per le nostre passioni
Per i nostri sentimenti anche per le nostre differenze e funzionerà solo fino a quando riuscirà a conciliare non solo a tollerare ma consentire che si esercitino queste differenze in un modo
Civile costruttivo vorrei dire propulsivo creativo
Innovativo ecco perché la nostra esperienza dei sindaci non dimentichiamoci che cosa ha rappresentato per iniziare il cambiamento che non è affatto terminato nel nostro Paese
E non ci dimentichiamo che la forza del sistema di elezione diretta dei sindaci è la forza di un nuovo metodo democratico
In cui sono tre le componenti il rapporto fiduciario dei cittadini verso il sindaco
L'alleanza politica
Il programma presentato agli elettori
Se c'è solo il Sindaco e non c'è la saldezza della coalizione la lealtà della coalizione
O se c'è solo la coalizione che si preoccupa di impedire al sindaco un rapporto forte diretto che alimenti responsa
Mentre questa nuova nuova realtà virtuosa di consenso o dissenso legata al terzo elemento decisivo il programma le cose che si fanno il lavoro l'impegno reale che lo dobbiamo svolgere che noi dobbiamo assicurare ecco questo è l'equilibrio davvero innovativo e ha configurato
La legge per la elezione la realtà della elezione diretta dei sindaci tre elementi che o stanno assieme
Creativamente
Oppure Due con un corto circuito
E allora dobbiamo tutelare tutto questo
Dobbiamo lavorare per tutto questo guardando anche sembrano consentite A due A spetti a due estremi cui su cui stare molto attenti da una parte
I sindaci debbo ricordare che esiste e deve esistere un equilibrio tra capacità di governo consenso reale dei cittadini
E anche politica e responsabilità un sindaco che sia per conto suo che creda di andare con una specie di Cavaliere
Va verso il nulla
Cavaliere solitario
Partiti che pretendessero
Di dimenticare quanto c'è di nuovo di positivo e quanto questo a bere accesso la fiducia dei cittadini proprio in questo rapporto diretto verificabile misurabile
Della elezione diretta dei sindaci con una impersonificazione di questa responsabilità sbaglierebbero e ne sarebbero e si spezzi colpiti e travolti e nel mantenimento di questo equilibrio ma è un equilibrio la un conservatore un equilibrio che spinge in avanti la nostra realtà la nostra realtà nazionale e locale che sta il senso è la nostra sfida perché qual è l'altro termine dal quale dobbiamo stare molto attenti
E non ci dimentichiamo che per molti anni
Lanci è stata formata da amministratori che erano al suo vertice la sua guida innanzitutto delegati dei partiti
O sindaci erano consiglieri comunali erano rappresentanti della loro realtà mai erano fondamentalmente designati in quel quadro ora certo che ognuno di noi è espressione di un'area che questo equilibrio vada tenuto è una delle condizioni per cui l'ANCI possa vivere
Ma non vi dimenticate
Che questa Assemblea di mille persone conta perché queste mille persone
Hanno questi rapporti questa forza questa autorevolezza questa credibilità nella sua nella ciascuno la sua realtà
E che fino a qualche anno fa quell'Assemblea poteva essere tranquillamente risolta
Bastava fare
E leggere una dichiarazione all'Ansa del responsabile degli enti locali del partito di maggioranza relativa
Questo è il passato ed è un passato che non può tornare senza tornare indietro le nostre città l'Italia e l'ANCI e questo è quello che di buono dobbiamo preservare del movimento democratico che lancia ha saputo incarnare
E permettetemi ancora
Di dire che la difesa di questo lavoro non può che essere
Una offensive
E ancora una volta una offre e di questa fisionomia nuova dell'ANCI e deve essere una offensiva
Legata alle cose concrete
Se noi diventassimo soltanto il luogo nel quale si portano avanti istanze di tipo
Legislativo
Tecnico amministrativo e mancasse la nostra associazione quello che non è mai mancato negli ultimi anni
Con un leale io vedo qui tutti i nostri colleghi ed amici ciascuno con la sua convenzione e posizione tessera di partito non dirà l'abbiamo fatto sempre tutto insieme e dobbiamo tutelare sempre tutti insieme il fatto che il messaggio dell'ANCI
Sia un messaggio legato ai contenuti concreti che interessano i cittadini
Non lo dimentichiamo mai e manteniamo sempre nei limiti del possibile un legame per cui dall'ANCI vende al Parlamento l'appello e la pressione per una nuova legge elettorale
Senza di che continueremo ad avere in Italia governi instabili zoppicanti maggioranza che si presentò agli elettori e che vengono poi costrette nel corso della legislatura a cambiare
La propria natura la proprie i propri connotati
Battiamo sci soprattutto perché venga la stagione davvero del federalismo e delle Autonomie e perché questa parola questa parola che è merito inizialmente della lega di avere portato sul terreno della politica e poi però molte cose sono cambiate alcune sono anche indietreggiata
Bene questa parola è una parola che oggi noi abbiamo l'autorevolezza la credibilità e la forza per continuare a portare avanti
Federalismo è un termine
La politica e la repubblica delle Autonomie sono concetti
Che il nuovo governo parlamento si sentirà ripetere dall'ANCI con aggressività con forza con convenzione e noi chiediamo al nuovo Parlamento al nuovo governo e alla nuova configurazione la maggioranza parlamentare
Di approvare
Prima delle amministrative di primavera la riforma la centoquarantadue è un obiettivo sul quale l'ANCI si deve mobilitare
Dalla primo all'ultimo dei suoi rappresentanti
Perché se finisse questa legislatura se avessimo insediati le nuove amministrazioni comunali senza le nuove regole avremmo davvero una dimostrazione di debolezza e non una dimostrazione di fiducia in ciò che rappresenta questa Italia vera
Che opera al servizio del cittadino stesso tempo portare avanti le Bassanini
Diceva
Farà prima giustamente dicevano tutti gli intervenuti gli strumenti attuativi
Gli strumenti per fare la certezza del fare
Anche qui
Fatemi dire una battuta sulla certezza delle regole e in una città come Torino per la quale siamo molto vicini
A tutti gli amministratori al sindaco nei momenti difficili drammatici anche per quanto riguarda la sicurezza la percezione della sicurezza
Noi abbiamo il dovere di dire ecco a che serve un sindaco un amministratore se non a dire che in un Paese in cui credo anche la gran parte noi abbiamo una convenzione politica garantista
Amante delle libertà
Amante dei diritti
Anche dei diritti dei detenuti anche in primo luogo dei diritti di tipo vive peggio la propria condizione la diventiamo un Paese in cui lo sconcerto si fa spaventoso
Se non c'è certezza delle regole per quanto riguarda anche la certezza della pena
Un Paese nel quale chi viene arrestato
Per una rapina dopo ventiquattro ore viene rimesso in libertà è un Paese
Che non funziona
Ed è un Paese che richiama meccanismi
Di risposta violenta autoritaria e davanti libertà
Nei confronti di Kissin pigli nelle maglie della giustizia
Che dire dire queste cose mentre in Parlamento il fondo camminano parallelamente i provvedimenti sulla sicurezza e i provvedimenti della giustizia quelli per cui si aprono delle leggi appunto che vanno alla scarcerazione immediata riporta
Una responsabilità comprovata accertata stabilita
Lo debbono dire ai sindaci perché chi è che poi si trova con la signora
Dicevo prima nato nel buio con la signora che ha avuto una rapina dentro casa
Che ha individuato il responsabile
Che ha pagato un costo è accorso un rischio nel fare una scelta di questo genere di fronte faccia a faccia con chi ha compiuto quel gesto
E poi lo vede scarcerato dopo due ore
E la sera magari gli va come è capitato a citofonare a casa e gli dice guarda che io sono ritornato in libertà
Chi è che deve dire queste cose cioè chi chi è che deve pregare il Parlamento e legislatore di rendersi conto che occorrono le norme di garanzia di sicurezza di libertà
Di garantismo certamente ma occorrono anche con le altre norme di sicurezza che spesso riguardano i più deboli i più poveri e i più emarginati
Della nostra società che si chiamano certezza del diritto sicurezza ed anche certezza della pena in paese in cui chi è condannato a dieci anni forse due o tre anni di carceri deve fare un po'fare soltanto tre ore e poi essere rimesso in libertà è un sindaco
Colui che si rende conto che è una comunità vive di un equilibrio l'equilibrio della responsabilità l'equilibrio certamente dell'aprire le porte alla diversità
Ma anche nel garantire alcune regole fondamentali della convivenza Richie civile senza le quali capi da quello che leggiamo oggi su alcuni giornali nella città di Torino
Per cui alla immigrato che ha ricevuto va alla bottiglia molotov fra ed è un elemento tragico accettare iscriversi in due quella che dice
Siamo contenti perché se è una vittima di questa intolleranza e gli altri che dicono hanno fatto bene
è una vittima dell'intolleranza
Hanno fatto non male ma disastrosamente male e allo stesso tempo noi amministratori vogliamo un sistema che funzioni
Che garantisca che le regole ci sono per tutti anche le regole di sicurezza e noi rivendichiamo
Ai sindaci questo dovere di sintesi
Soprattutto quando la politica serve sembra seguire strade separate autonome e ha una difficoltà a fare la sintesi delle condizioni della convivenza civile
Questo io penso è il modo di intendere il lavoro dei sindaci la fatica
La criticità la difficoltà che ci spinge e chiedere certezza anche per le opere pubbliche per le infrastrutture per il Welfare che sempre più guerra sulle nostre frontiere assistenza il sostegno soprattutto a quel terzo delle nostre comunità che tagliato fuori economicamente socialmente spesso umanamente sarà sempre più sulle spalle dei sindaci e degli amministratori sempre di più
E noi vogliamo gli strumenti per poterlo governare strumenti più agili strumenti più incisivi più immediati certamente più efficaci anche perché meno burocratizzata
Abbiamo a Roma uno sciopero che si sta per aprire perché l'abbiamo detto siamo pronti ad aprile gli asili nido
Nei condomini
E li vogliamo discutere col sindacato
Non ce la facciamo abbiamo poche migliaia di ragazze parlano di bambini di famiglie che vanno loro bambina negli asili nido non ce la facciamo
E vogliamo promuovere una una differenziazione anche anche nei condomini laddove ci siano sulla base di regole ben precise possibilità di aprire dei nidi e di dare delle risposte
Sociali pronti a discutere di questo con le forze e sindacali pronti a discutere di un nuovo modo di intendere
L'assistenza domiciliare
Di un nuovo modo di intendere la ripartizione della spesa per la sanità ci aspettiamo dal ministro la sanità che restituisca
Alle comunità locali più competenze effettive di indirizzo di controllo perché tanto e dal sindaco e vanno i cittadini quando scoprono che al pronto soccorso non ci si riesce ad entrare o che le graduatorie
Per avere una visita specialistica sono poco trasparenti
O che il con centro unico per la prenotazione
E in ritardo e sappiamo che anche qui c'è un italiano diverso rotante di tale una che funziona ma che funziona abbastanza uno che funziona maluccio una che funziona malissimo ma lanci a questi questo dicevo partito dei sindaci che siamo noi e quindi sto parlare di questi argomenti e portarle avanti richiamare da quella che si pensava essere un punto di visuale angusto locale localistico no quella sintesi che la sintesi che riguarda la comunità
Tutta intera ed una responsabilità tutta intera che spesso penso sarà bene che il Parlamento ascolti ed in pare ad ascoltare di più io concludo
Queste mie riflessioni e come avete sentito sono appunto riflessione ad alta voce non è discorso non è una relazione la riflessione di un sindaco come voi di un amministratore come voi
E di un cittadino che alcune idee alcune convenzioni politiche civili e sociali io penso che
C'è una cosa lo dico ancora don Elvio concludendo
Che ci ricollega al pensiero che ricollegano i sindaci bianco nella sua relazione ha ricordato questo bel volume che descrive Italia dei municipi di inizio secolo curato dall'Anci cui molto forte e impronta
Di quei cattolici democratici che scelsero di impegnarsi non darò sull'Aventino Valentino è un termine nato un po'dopo manzo mano andranno su quello che oggi noi chiamiamo Valentino
Si impegnarono e non fecero neanche una scelta settario fazioso ma di partecipazione a loro comunità richiamandosi ad una frase molto bella
Del pensiero cristiano
Sin dai tempi dei primi comuni
La città per i cittadini non i cittadini per la città
Il concetto di Santa Caterina da Siena e dice che la città e prestata
Agli amministratori nome loro proprietà
E allora qui si incontrò la cultura
Cattolica democratica la cultura la sinistra la cultura ambientalista la cultura liberale e liberista nello spirito di servizio
Cosa ci spinge diversi come siamo a stare insieme e a servire la nostra comunità ma fondamentalmente io credo questo amore
Per la nostra comunità
E amore per questo servizio io ho ricevuto l'altro giorno in Campidoglio di nuovo tanto dopo un po'di tempo l'ex sindaco di Barcellona
Pasqua amara che al forse il più bravo sindaco d'Europa se posso fare no spot pubblicitario di amicizia è colui che ha cambiato il volto la società governata per quindici anni
Adesso sarà candidato alla regione alla nazione catalana
E mi ha detto tu non sai quanto mi manca si è dimesso da sindaco quindici anni ma tu non sai quanto mi manca ad essere sindaco
Cioè non sai quanto mi manca quella immediatezza per cui quando un cittadino che si avvicina non ti si avvicina per chiederti
Cosa ne pensi nella prossima campagna no disabilità anche per il buongiorno per offrirti un caffè per avere un elemento diretto umano forte
Ma sempre per dirti che succede un questi biglietti autobus ma cosa è successo amministra chiudendo la fabbrica ma allora cioè
Io credo che questa scuola questa palestra invece portiamoci porteremo dentro per tutta la vita con la nostra diversità che lo spirito di servizio e l'umiltà che viene dal dovere di ascoltare i cittadini è un po'anche
Lo specchio della forza della nostra associazione e il teste della forza di questa nostra grande associazione perché
Lance è cresciuta è cresciuto il Paese
Ora debbono cambiare molto accelerata mente le regole le istituzioni e deve ripartire il processo di federalismo di autonomia lanci ha contato molto in questi anni
Se noi ne avremo L'Unità l'intelligenza e la concretezza indicando temi nell'agenda del Paese io sono certo che lanci con le sue diversità conterà di più conterà ancora di più e sarà ascoltata
Da chi oggi governerà il Paese e a cui va al presidente D'Alema nuovo governo l'augurio al sostegno certamente di quelli Dinoi che hanno la stessa convinzione politica certamente rispetto anche degli altri
Ma al Parlamento che ora inizia una seconda fase di legislatura noi diciamo
C'è anche ciò che si riunisce in questa sala in Italia che rappresenta Italia delle radici profonde l'Italia del rapporto diretto con i cittadini
L'Italia della responsabilità e della coesione proprio perché l'Italia delle diversità la dovete ascoltare noi ve la faremo ascoltare
Vorrei ringraziare il presidente sindaco Rutelli per casta suo bellissimo intervento se mi permettete
La nuova Anci si vede proprio da questi giorni ieri e oggi in questa giornata vi siano state presente costante di ottocento amministratori con punte di mille trecento
Non posso che complimentarmi con voi tutti e ringhia tardi perché ha ben poche volte ho visto la così numerosa ed attenta presenza in un'Assemblea
Bene io vi auguro praticamente di buon lavoro alle ore sedici puntuale è un buon pranzo a tutti grazie beni iniziamo a Daniel
Dagli interventi dei colleghi il io adesso provo a chiamare nell'ordine in cui si sono iscritte se non fossero presenti eventualmente scambiamo e attendiamo
In un momento successivo il sindaco del comune di Eboli Gerardo Rosania
Se
Bene vedo a questo punto vedo dei sindaci presenti che si sono iscritti a parlare e chiamerò per primi loro in modo da poter proseguire nei nostri lavori perché altrimenti diventa effettivamente difficoltoso
Per cui tocca aprire il sindaco del comune di pregio dosa Carlo taglia fisico
Sì sì salvo
Indiana
Eccetera
Sì stare
Ma
Ringrazio il presidente della possibilità di poter parlare a questa Assemblea
Naturalmente sarò breve brevissimo
La sensazione che mi porto addosso e che esiste sempre di più nei nostri Comuni
Famiglie con alti livelli di povertà
Esistono anche però dei comuni che attraverso la propria autonomia finanziaria avranno sempre più e saranno sempre più destinati a vivere non nella situazione di povertà
Perché è chiaro che l'autonomia dei Comuni
E predisposta per i comuni che hanno grandi risorse possono far fronte a molti problemi
Esistenti mentre i comuni di piccole dimensioni specie quelli comuni montani disagevoli eccetera eccetera queste risorse non le potranno vera
I sindaci dei piccoli comuni
Naturalmente hanno sempre vissuto negli anni passati attraverso l'opera dei sindaci degli assessori e dei propri collaboratori
Oggi si trovano da vera delle strutture minime e delle strutture secondo me non adeguate a livello di professionalità che è richiesta in una situazione di movimento di cambiamento
Veramente notevole
In pratica per andare al concreto ritengo che quasi tutti i funzionari che adesso si chiamano responsabili dei servizi vivevo non in un'ottica precedente che erano a mio modo di vedere degli applicati cioè eseguì buono
Compiti che venivano demandate dal sindaco della giunta senza vere
Sul sul loro diretto rapporto di dipendenza questo rapporto importante che adesso viene costituito cioè essere responsabile dei servizi che qualcosa di molto importante io non so
Se questa responsabilità e si la voglia no o se la vogliono esclusivamente perché
Attraverso varie norme vari regolamenti questa responsabilità
Fa crescere il loro contributo di tipo economico voi sapete tutti che il nuovo contratto di lavoro prevede da dieci a venticinque milioni la possibilità della Giunta di assegnare a questi responsabili ho visto tradire cento è un comune di cinquecentosettanta abitanti che aveva concesso il proprio responsabile dei servizi attraverso una delibera di giunta diciotto milioni
Credo così che nessuno di noi si esce dipendente pubblico CSR dipendente privato abbia avuto nei contratti precedentemente stipulati la somma complessiva di diciotto milioni
Con questo non voglio dire così che in alcuni casi questi funzionari se le merita no ma ritengo che specie nei piccoli comuni quelle funzioni che dovrebbero essere attribuite a loro ricadono poi sul sindaco perché o gli amministratori perché quando si rompe l'acquedotto quando si rompono fognatura quando succede qualcosa
Chi è che il cittadino chiama immediatamente il sindaco che deve correre e darsi da fare perché il funzionario INAIL molti casi resta a casa
Bisogna realizzare
Se
Bisogna riorganizzare
Tutte cose che sono bellissime da un punto di vista del funzionamento dei servizi ma che purtroppo una struttura minima
E difficile perché lavoratori lavorano per trentasei ore settimanali e perché non è possibile sostituire quel responsabile del servizio con altri responsabile del servizio
Io ho notato in questa assemblea una certo un certo buonismo cioè siamo tutti buoni
Vediamo in qualche modo di costruire insieme qualcosa
E oddio ritengo anch'io che bisogna sempre collaborare sempre cercare di trovare delle soluzioni ma mi sembra che esista una certa mancanza di Protti di progettualità cioè non si sa esattamente il cammino dove Ignis dove inizia e dove finisce
Io vorrei saperlo perché per condurre in qualche modo avanti un'amministrazione bisogna sapere quali sono gli obiettivi e quali sono i fini noi saremo a conclusione tra non molto della nostra attività amministrativa io sono quindici anni che faccio il sindaco che ho deciso di non più farlo
Perché non perché non sia entusiasta del mio lavoro ma perché non riesco a capire dove si può andare a finire
Tutti dicono così che quando ci troviamo ci sono una serie di difficoltà di complicità di cose difficile da risolvere
E quando poi ci troviamo qui davanti a coloro che devono governare le cose invece tutti siamo assimilati al potere una specie di servilismo
Una specie di compiacenza
Per carità va anche bene
Ma ritengo così che tutti noi insieme dobbiamo cercare insieme di costruire qualcosa di positivo si per dare dei servizi efficienti ma però ci devono spiegare queste servizi efficienti
Come si possono andare senza risorse bisogna inventare qualcosa si dice abbiamo fantasia
Dobbiamo costruire qualcosa
Io non lo so non riesco proprio a capire
Come questa fantasia si posso tenere se non ci sono i denari provate momentino casa vostra davvero invece di tre milioni un milione e mezzo di stipendio venne soltanto trecento mila e poi le cose come si possono risolvere
Nel mio Comune eolici al cinque per mille
Non so se riuscirò un comune di due mila cento abitanti non so se riuscirò onestamente a tenere lo stesso livello di funzionalità dei servizi se non non mento questo settore
Si parla del zero virgola cinque per cento dell'IRPEF che ci verrà assegnata direttamente con direttamente dallo Stato e quello zero virgola cinque per cento che nell'arco di tre anni dovremo andare a consolidare mi risulta che su due mila cento abitanti non so esattamente qual è l'IRPEF ancora pagata dal mio comune ma ritengo che quei tre quattro cinque o sei milioni che ne derivano sicuramente non aumenteranno la capacità progettuale di me e servizi
Vorrei concludere così dicendo cioè noi sindaci abbiamo la volontà e tutti i giorni siamo contatto diretto con i cittadini ma vogliamo sapere con esattezza dallo Stato
E in tempi tra John e voli pensato pensiamo che tutte le volte che facciamo i bilanci non sappiamo se non all'ultimo minuto quali sono le risorse derivate
Ho fatto alcuni calcoli sto facendo il controllo dell'ICI della TARSU di tutte queste cose è una situazione difficoltosa
Dove tutti i cittadini e naturalmente devono produrre carte documenti lo sapete anche voi dove tutti sono arrabbiati e dove nessuno capisce per quale ragione dobbiamo fare queste cose cioè diventare sostanzialmente i gabellieri dello Stato mi va bene mi va bene se c'è un risultato finale che tutte questi sacrifici e tutte queste difficoltà che ci impongono producono degli effetti ma a quando questi effetti
Una cosa che ritengo importante anche il ruolo del Consiglio comunale ho notato in questi ultimi anni dalla legge
Bassanini che
Il rapporto con i consigli ieri e anche la Giunta e diventato sempre meno importante cioè in sostanza alcuni nostri consiglieri stessi ci chiamano un pochettino impertinenti o comunque decisionista in qualche senso perché nel tempo passato si costruiva anche una classe dirigente attraverso i consiglieri comunali la Giunta nel suo complesso oggi questa possibilità secondo me va sempre meno diminuire non credo che costruiremo sicuramente per l'avvenire una classe dirigente che servirà per il paese grazie
Anche il sindaco Vincenzo Giugliano sindaco di Satriano di Lucania il presidente Ance Basilicata
Proviamo con vediamo se abbiamo maggior fortuna il sindaco del comune di Bitetto provincia di Bari
Lamberto Bellotti comune dei rivali rivolta chiedo scusa D'Adda
Il Presidente Consulta piccoli comuni della Lombardia
Io come
Come al solito capita spesso e sovente ridiscutere tra pochi intimi e comincia ringraziare gli intimi
Però essendo Cesare Presidente quindi quello che voglio dire io penso che siccome un appello a una presa di posizione dell'Ance come Dave capita spesso di fare spero che trovi interlocutori qualificati
Allora mi hanno presentato come presidente della consulta i piccoli comuni Regione Lombardia
E mi pare evidente che qualcosa circa i piccoli Comuni lo debba dire anch'io premetto subito che non sono molto o assolutamente d'accordo
Con il presidente della Consulta e piccoli comuni di Cuneo
Perché
Ci sono ovviamente delle cose da riconoscere io blocco per estrazione politica che mi si dice che non si deve dire dei consensi dall'Anci
Dovrei essere uno di quelle che egli ha in teoria fa opposizione per partito preso ma non è vero allora per quanto riguarda i piccoli Comuni qualcosa si è tentato di fare qui il problema è un altro
Siamo ora ma in una situazione che tutto quello che noi si chiede
Nell'interlocuzione con il Governo che si trasforma in un costo di mille lire comunque non lo terremo
Allora mi pare che sia ora di cambiare
L'obiettivo
Penso che tutti noi siamo interessati sicuramente essendo eletti direttamente abbia messo la pace la faccenda piazza vorremmo rimettersi alla volta dopo
Con giudizi su quello che abbiamo fatto
Quindi bisognerà cominciare a chiedere un'autonomia gestionale
Perché io comincio a preoccuparmi del federalismo fiscale che tutti dicono va benissimo tanto è vero che ci sono inventati l'addizionale IRPEF
Che rientra nel quadro assoluto dal federalismo fiscale
Però dovremmo farla noi come tassa aggiuntiva abbiamo fatto finta di accorgerci che ce l'avrebbero fatta fare come tassa aggiuntiva ma era così sin dall'inizio
I discorsi che si facevano intorno all'IRPEF erano chiari ed evidenti
Che andavano o in addizionale pura
O in riduzione dei trasferimenti dallo Stato quindi chiarito il fatto che siamo conciati oramai
Che quei debiti che nel nostro Paese a lo sappiamo tutti lo dobbiamo cambiare posizione
E io dico soprattutto adesso dobbiamo porre dei paletti da oggi da subito
In quella che oggi viene chiamata il patto di stabilità
Perché io sono molto d'accordo con Castellani quando dice che l'ANCI deve porsi in confronto con qualsiasi comune
Un po'meno con la presidente dalla provincia torinese quando dice che l'ANCI deve collaborare con con i governi cioè collaborare col governo confrontarci con i governi mi pare che il nostro obiettivo sia quello di confrontarsi
Però confrontarsi vuol dire chiarire a Chiari note
Quali sono le possibilità eventuale in un prossimo futuro che non abbiamo per gestire in maniera corretta il nostro Paese per poter dire ai nostri concittadini che abbiamo fatto una cosa perché doveva essere fatto poteva essere fatta senza infingimenti
Oggi mi pare evidente che il falso in bilancio che lo stato sta portando dietro a tre anni a questa parte
Per far finta che i parametri di Maastricht io rispettati
Sono tutti ricaduti sui Comuni
Con tasse imposte aggiuntive e non a caso io rappresento Lombardia
Dalla Lombardia il settantotto per cento di finanza non è più derivata me autonoma e autonoma e il ventidue per cento soltanto trasferimenti dello Stato
Quindi bisogna capirci su una cosa dove dico bisogna assolutamente porre paletti irrinunciabile
Il cosiddetto patto di stabilità
Con un titolo altisonante che fa venire per forza a tutti i sindaci che noi tutti abbiamo un senso di responsabilità checché se ne dica non siamo nel partito dei cacicchi nel partito dei sindaci lei rivoluzionaria dagli costo
Però il patto di stabilità così come sta scritto mi pare che non sia accettabile perché due dei passi che sottolinea entro non so quanto i miei colleghi hanno letto la proposta originaria
Mi pare che vogliano bloccarci sulla capacità eventuale di espansione della spese correnti che deve esserlo zero cinque per cento meno del tasso programmato di inflazione che entra in mezzo
E vogliono bloccarsi la capacità di ricorre ai mutui per uno zero cinque in più del tasso programmato di inflazione che l'altra mezza diventerebbe il quattro però chi dobbiamo chiarirci le idee
Qualcuno deve
Certo che se la matematica non è un'opinione sono falsati da quello che il governo o che la riforma in essere con la finanziaria compresa hanno già sfondato come dato di fatto cioè mi spiego meglio
Contratto degli enti locali stiamo discutendo di indennità dai dieci ai venticinque milioni parolieri responsabili servizio a me pare un una cosa ignobile promanare
Sono sarà che io son fuori di testa qual è la risposta siete stati voi a dire che se ci sono i funzionari questi don firmo né per fargli firmare giustamente bisogna dare un'identità verissimo
Però noi vogliamo dare un'indennità con un governo che dica qual è il massimo oltre il quale non si può andare perché non sia indecente il riconoscimento quindi mi blocchi è un vincolo massimo
E il minimo se consenti lo decidiamo noi comuni perché se no qualcuno mi deve spiegare perché scrivendo nella legge
Che tutto queste consentito compatibilmente con il bilancio dico prima è passato l'effusione funzionari poi mi dice che gli devo dall'indennità di funzione poi mi dice che l'indennità di funzione dieci del sindacato dico ma io faccio sto bilancio o no
Perché se tutte le voci sono condizionate da qualcun altro è evidente che non è accettabile
Non è accettabile dal punto di vista il principio poi magari non gli diamo anche il doppio e il collega che mi ha preceduto ha sbagliato gli abitanti Nora cinquecentosettanta ma cinquecentoquaranta
Il comune a cui si riferiva che la Cappella Cantone tra l'altro in provincia di Cremona quindi conosco l'indennità di diciotto milioni data un capo servizio
E si è scordato un pezzo dalla delibera che gli davano anche tre milioni in più c'è raggiungesse eventuali obiettivi che io leggo lì dentro se gli obiettivi non raggiunge comincia varietà aumento di stipendio ceppo raggiunge anche gli obiettivi gli diamo tre milioni quindi il problema è che non si può rispettare quello che c'è dentro nel Patto di stabilità che se non è meglio identificato
Perché se mi si dice che non ho capacità mutuataria oltre un certo quid qualunque sia la riferimento noi siamo ancora conciati peggio di quanto era dei trasferimenti sulla spesa storica e mi spiego meglio io faccio il sindaco dal novantatré non ho contratto nessun mutuo nuovo perché ho preso un comune che aveva grandissima capacità mutuataria ma difficoltà poiché l'istituzione per i casi sono due
Le faccio mi spiego meglio cioè dove abbiamo una villa da un miliardo e andiamo in banca invisibile è un mutuo per cinquecento milioni quello me lo fa ipotecario me lo fa domani mattina
Però per fare un mutuo di cinquecento milioni devo avere almeno settantacinque milioni del mio reddito normale da poter destinare la restituzione altrimenti mi si foto non la casa quindi il comune aveva capacità mutuataria ma difficoltà poi a reperire fondi per rientrare ammortamento interessi e capitali quindi Como gestito al meglio la gestione risparmiando avanzi di amministrazione l'investimento per liberarmi
Nelle scadenze negli anni che seguono di una certa quota per fare poi degli investimenti reso Mario il governo dice no momento gli investimenti di fatto lo dico io se come e quanti ne puoi fare
è evidente che siamo arrivati secondo me al fondo
Abbiamo passato le competenze Capri cervice capiarea c'è qualcuno che mi dice che l'indennità di funzione stabiliscono i sindacati di comune d'accordo non ho capito con chi
Che ci dicono però va bando fronteggiati quei mezzi di bilancio quindi Tarantini
Adesso arriviamo anche a dire
Che nelle spese correnti c'è qualcun altro che mira a un tasso oltre il quale non posso andare poi aggiungono
Nella capacità mutuataria dei titoli primo secondo e terzo non ce ne frega niente più di tanto non puoi avere beh a questo punto devo dire come ho già detto a Bassano in un'altra occasione beh a questo punto penso che siamo sufficientemente stanchi
E allora Bianco ha fatto un passaggio del genere la sua introduzione che dice
Per concorso eleggiamo direttamente il sovrintendente beh io a Bassanini un paio di mesi fa oltre quando l'ho incontrato a rovescio quelli guarda che nei comuni se vai avanti ancora un po'con questo tipo di riforma
Togliendo ogni e qualsiasi capacità decisionale in capo al sindaco non perché le voglio ma sono convinto perché la gente pretende che tu le abbia perché questa è la realtà pitch andiamo avanti così facciamo le elezioni per i tre capi area e il sindaco per concorso
Perché non serviamo a niente
Ma no perché
Ma non perché io voglia in qualche modo essere in qualche modo avuto ritardi non mettete insieme il quadro
Le funzioni sono attribuite a quindi non le può esercitare e qui chiedo a Bianco per favore io ho già chiesto un'altra volta a livello di Consiglio nazionale occorre che noi ci faccio una richiesta specifica
Per risolvere la questione dei miei colleghi sindaci in comuni di piccole relativamente piccole perché stanno agendo da un anno in condizione di legittimità
Cioè hanno firmato tutte queste concessioni e licenze perché non si sapeva chi le firmavo fermare comuni o più mamme e sembrerebbe che mi pare che la sentenza che ho letto
Due settimane fa addirittura è stato sentenziato che l'occupazione d'urgenza di suolo pubblico firmata dal sindaco è stata dichiarata illegittima perché dovrà essere firmata dal funzionario
Del dipartimento non ho capito quale perché non ho capito nuca morale Cuesta viviamo sanare anche questa situazione
Quindi io dico lanciò
Lanci in questo momento noi accettiamo i confronti con qualsiasi tipo di governo è evidente che questo non è il luogo per parlare di governo e io non ne voglio parlare meglio probabilmente se ne parlassi finirei con l'essere passibile di arresto quindi va bene i governi quelli che sono sono però Mancini
Per favore io le chiedo per favore i punti fissi che abbiamo stabilito e siamo tutti d'accordo chiederà l'azione di bianco due trans trovato posto diventino anche dei punti fissi precisi di riferimento nella normativa che stanno facendo non abbiamo un difetto
Probabilmente inseguiamo i principi questi si inventano il titolo corretto noi li seguiamo sul titolo
E questi si fregano poi nella stesura definitiva del documento finale come è successo già un po'di volte per quanto riguarda assolutamente contratto del personale che sarà oggetto di discussione un'altra assemblea dove pensa di andare questo deve essere chiaro però che siccome finalmente decidesse l'adesione anche dei consigli anche nel degli enti per la definizione di questo contratto io chiedo di fare una riflessione guardate che è vero
L'impossibilità di stabilire un minimo o un massimo nell'indennità ai facenti funzione dei capi servizio
Di vitale importanza per i comuni soprattutto piccoli perché l'incidenza dell'aumento del costo del personale dall'approvazione mia personale al Del Noce Lombardia variano dal venti al quaranta per cento di aumento
Del costo del personale
Tre addetti tre area c'è un minimo di riferimento quattro impiegati del nella comunità piccole vedete che a tre date settantacinque milioni di aumento paga il conto sul totale delle che l'aumento del costo del personale veramente io sostenibile
Allora io mi spiego
Ma come tutto sto tasso programmato di inflazione tutti dobbiamo contenere le spese delle marce tutti d'accordo tutti con Maastricht bisogna bloccare tutto quanto
E poi mettere in capo al sindaco l'obbligatorietà di aumentare lo stipendio del pubblico dipendente del quaranta per cento
E poi
E poi un'altra cosa e ho finito dove non dobbiamo mollare perché abbiamo vinto una battaglia ma io so che la guerra perdiamo comunque perché è stato confermato rompi al ministero
Qui il decreto Ronchi abbiamo invitato evitato l'Effetto a gennaio due mila io vorrei che l'ANCI però si preoccupasse veramente di andare nel dettaglio di questo Deren decreto perché a me sembra fatta in maniera che non troverà mai
Una politica un'applicabilità seria e quindi di mettere tutti nelle condizioni di poter dire la gente così è se vi pare celare così lo stesso perché è giusto che il sindaco di cancri di no quando è no però diciamo messi in condizione di non sapere cosa succederà cioè io ve lo dico perché personalmente gestisco un comune che superano i cinque mila abitanti
Copro del novantacinque più del novantacinque per cento delle rifiuti da una vita
Ciò cinquantadue per cento di raccolta differenziata ha un avanzo d'amministrazione nonostante i miei sforzi per riuscire a spendere perché le leggi fanno in modo che è uno spenda ci vuole tanto quanto ci basta per fare un figlio quindi più la spesa all'anno non la faida che la carta è quella metropoli nei trecento comuni che avrebbero dovuto applicare attuare la trasformazione da tassa in tariffa Pini chiedere ai miei concittadini
Che hanno raggiunto il cinquantadue per cento e raccolta differenziata
Che si sono impegnati seguiti prima gestiamo i rifiuti per conto nostro
No dovrei Dini va be'però sapete com'è adesso c'è la legge voi pagate il trentacinque quaranta per cento in più di tasse dei rifiuti perché l'ha detto Ronchi però che lo stesso decreto anche detto
E tutti quei comuni che sono invece sotto perché hanno applicato la legge che la copertura massima del cinquanta per cento bastava
Io ritengo perché sono amici suoi a questi quadri si è poi rientrato entro il due mila sette Perini e pare che c'è una proposta indecente sulla quale bisogna tornare a discutere perché se no torniamo alla stessa struttura
Dalla trasferimento di spesa storica famosa dico qui
Abbiamo fatto esattamente a rovescio i Comuni che hanno cercato di seguire il circuito virtuoso ha coinvolto i cittadini sono arrivate dei risultati ma arriva uno e mi dice visto che siete stati bravi chiedete quaranta per cento in più
E io per parafrasare qualcuno di più importante non ci sto
Prego i colleghi sindaci al rispetto dei tempi per rispetto di chi deve parlare dopo perché le richieste d'intervento sono veramente tante e e se i tempi si protraggono ovviamente vanno a scapito di chi non riuscirà a portare la sua voce questo pomeriggio Salvatore Lombardo sindaco di Marsala
Non c'è allora Flavio Fasano sindaco di Gallipoli
Manchester resta vanno
Cari amici
Io credo che
Due anni fa a Sorrento
Quando ci trovammo pure lì in tanti
Per rinnovare gli organismi dirigenti di questa nostra associazione
Beh facemmo una scommessa ma non non aveva ma non avevamo una certezza
Che quella sintesi unitaria che riuscimmo a raggiungere
Tra forze politiche
Che è inutile negare
Ognuno di noi rappresenta
Quella maturità che dimostrano nel darci degli organismi
Unitari rappresentativi di tutte le formazioni politiche in campo
Beh oggi dopo due anni quindi a più di due terzi del nostro cammino credo possiamo trarre un bilancio più che soddisfacente
Ringrazio personalmente il nostro presidente bianco perché era una scommessa anche lui
Era una scommessa per
Molti aspetti per la prima volta una città del Sud una grande città del sud
Esprimeva il presidente della associazione dei comuni d'Italia
Solitamente era quasi per definizione il sindaco della città capitale o il Sindaco di grosse città poi perché effettivamente egli si prese carico di rispettare quel mandato unitario che lo investì
Durante tutto il corso della sua amministrazione oggi io senza sì Dio Linate ma con soddisfazione
Le dico grazie perché sta rispettando in pieno quello che era il lo scopo che ci eravamo prefissi ha detto questo proprio nella sua relazione di ieri io credo che ci sia il massimo sforzo per dare dignità ai comuni
Anche dinnanzi
Ad un governo che per me e per lui può essere un governo amico
Come lo è stato anche in quelli precedenti però ha battuto i pugni sul tavolo così come è giusto fare
Quando ancora una volta alle soglie del terzo millennio
Dopo mille anni dalla nascita dei comuni
Lo festeggeremo mai festeggeremo il Giubileo anche come come nell'anno nelle nel Duemila dopo mille anni ancora in Italia la culla del diritto in Italia
Che la patria
Di illustri giuristi beh i Comuni sono bistrattati sono maltrattati e sono sotto una diciamo miriadi di leggi e leggine il collega che mi ha preceduto
è stato anche simpatico del porcello ma caro amico tra piccole e grandi e medi comuni sì indubbiamente sono ci sono delle sfumature notevoli però è proprio
L'ente locale Comune che non ha oggi una normativa chiara le normative sugli appalti
Le normative anche sulla gestione della spesa corrente riguardano tutti da Roma al tuo comune o al mio comune che non so più che il Comune
Ventuno mila abitanti può ridiamo cento mila abitanti conti e qui
Io sì d'accordo vorrei non si enfatizza se lo molto le differenze tra piccoli medi e grandi Comuni io capisco i piccoli comuni
Che si sentono ancora più afflitti degli altri però
Non vorrei che in questa nostra associazione che deve essere una sorta di stanza di compensazione
Sia delle esigenze politiche che soprattutto delle sì sì delle esigenze gestionali si vada poi a creare ecco un conflitto sarebbe una lotta tra poveri voglio dire io ritengo che il nostro
La nostra associazione rappresenti bene tutti tutti gli otto mila cento e quattro comuni
E adesso vorrei essere per un istante
Presuntuoso
Nel senso che l'essere sindaco
Scelto direttamente dalla propria comunità io credo che rappresenti un fatto non secondario rispetto poi agli impegni che oggi uno di noi va ad assolvere della propria comunità
Però tutto questo oggi non trova un riscontro legislativo paradossalmente oggi i Comuni si devono interessare ad ospitare anche perché noi gli immigrati clandestini
Noi abbiamo gli albanesi curdi allora Baia prodigati a trovare i centri di accoglienza è quello il sindaco non è mica l'onorevole di turno il ministro di turno che si preoccupa ad adempiere a quegli obblighi
Vai in prima fila e disponibili ad operare a lavorare con urgenza per risolvere i problemi dell'emergenza quotidiana
Accanto a questo però
Noi sindaci noi amministratori comunali non abbiamo nemmeno uno status di pubblici amministratori e questo è veramente uno sconcio
E veramente assurdo pensare che consigliere regionale deputato ministri sottosegretari abbiano un loro status e un'indennità di carica che vada ben oltre i rischi agli impegni che vanno mettendo
E allora caro presidente bianco
Diamo gli auguri a questo governo
Come l'avremmo dati a qualsiasi altro governo
E giusto
Che da questo governo ci si aspetti di più
Perché siamo ormai dopo mille anni dalla nascita dei comuni e siamo stanchi di apparire soltanto come municipalità ma non avere uno status
E quindi perché son passati mille anni
Siamo stanchi e poi perché giustamente a presiedere questo governo c'è quella persona che si è impegnata a fare le riforme istituzionali nella Bicamerale e allora è giusto che ci si aspetta si ci si aspetti da subito
Un impegno
Formale
Per riprendere la trattativa per il varo finalmente di una di un testo unico
Sugli enti locali è bene che sia Lidia rimodulare tutta la legislatura
La legislazione in materia di Enti locali in un testo oggi sembra di essere al gioco dell'oca noi stavamo parlando della centoquarantadue del novanta
Ma badate la centoquarantadue novanta non ha istituito l'elezione diretta del sindaco in Italia ancora le riforme le facciamo a metà
Anche la Bassanini non voglio approfondire lasciarmi andare in questo però stiamo attenti e si indubbiamente un passo in avanti verso la sburocratizzazione ma ancora stiamo a dieci passi indietro prima di poter essere soddisfatti di una di di una riforma vera
Occorre l'ottantuno del novantatré quindi tre anni dopo la centoquarantadue del novanta per poter arrivare all'elezione diretta del sindaco andiamo avanti sempre con fatica con affanno e con leggi leggine e con parzialità
Io mi auguro e questa è la nostra sede questa nostra sede assembleare
Che noi si possa presentare un documento al governo che salutiamo ripeto nasce in questi giorni che salutiamo
E guardiamo con fiducia però da questa nostra Assemblea vorrei che uscisse forte è chiaro il desiderio
Di
Immediatamente attivare un tavolo per la riforma degli enti locali
Un tavolo che vada oltre ciò che potevamo leggere della Bassanini
Un tavolo che Possa evitare una cosa assurda
Una discriminazione ancora forte dei sindaci immaginate un sindaco può c'è un deputato oppure no candidarsi a fare il sindaco di un Comune
Perché c'è semmai superiore a venti mila abitanti perché semmai c'è una sorta di incompatibilità una volta eletto poi scelga un sindaco di un comune non può candidarsi a fare il deputato perché c'è ineleggibilità cioè voi secondo me è un deputato lo può fare proprio il sindaco
Perché fare il sindaco oggi
E io con con questo finisco do gli auguri al mio amico e compagno Bassolino io spero che Luis scelga presto cosa fare
O il sindaco il ministro perché non credo
Che siano cumulabili proprio per per dispetto
Che noi tutti mettiamo nell'assolvere agli impegni
Che ci vengono dati non credo che siano cumulabili al di là della incompatibilità
Lei legittima legale che esiste o non esiste c'è un'incompatibilità oggettiva perché oggi fare il sindaco significa formarsi significa dare il meglio di sé stessi obbligatoriamente alle nostre comunità econdo dicevo sono presuntuoso perché dobbiamo essere tutti presuntuosi visto che la normativa non ci considera ma noi siamo siamo sereni e convinti di fare il nostro dovere appariamo dei presuntuosi bene all'osso da presuntuosi alziamo la voce alziamo la voce contro questo governo perché per esempio nella finanziaria
Bada togliere caro presidente bianco una cosa assurda ho letto vogliono dimezzare da mille a cinquecento le unità distaccate per
Verso con i provveditorati per il discorso della della scuola per il discorso della dispersione scolastica
Tu
Più di me perché la tua è una città più importante più grande sai cosa significa collaborare dai sindaci con i gruppi per la dispersione scolastica cosa significa avere accanto a noi accanto agli assistenti sociali del Comune accanto ai tribunali per i minorenni cosa significa avere questa struttura se oggi dovesse per un istante ridursi il numero di persone impegnate in questo come la finanziaria appare voglia fare beh io credo che noi non no avremmo un vantaggio ma avremmo un notevole danno perché ancora abbiamo molto da recuperare
E quindi mi auguro e concludo veramente che da questa nostra Assemblea fortemente partecipata possa venire sicuramente un messaggio forte anche alle regioni io ho apprezzato della tua relazione anche il passaggio importante non a caso citato Bari
Per quanto riguarda anche il discorso della disattenzione della regione nei confronti dei comuni
Sì oggi stiamo andando verso un decentramento se oggi stiamo andando a parlare di sussidiarietà sì oggi stiamo andando a parlare di concentrazione nell'ente locale per eccellenza delle funzioni e della gestione del territorio però non possiamo tollerare che le regioni ignorino questo processo e come è accaduto per la regione Puglia glielo dico qua e può veramente finisco con questa citazione e mi fa piacere che ci sia anche il mio amico sindaco di Bari
Perché questo che sto dicendo non c'entra con gli aspetti politici anzi guarda caso io sono accanto all'Hui e molti del mio partito sono accanto ad un assessore che pur essendo della sua parte sta facendo una cosa diversa da quella che doveva fare
Si è arrivati finalmente in Puglia ad avere una legge la legge numero tre varata a gennaio di quest'anno che dice
Siccome da dieci anni non riusciamo a smaltire i Piani regolatori generali dei comuni che stanno qui perché c'è oltretutto oggi la necessità di dare la possibilità di realizzare la contrattazione decentrata dare la possibilità di fare i contratti di programma per accedere a finanziamenti comunitari
Noi diamo ai Comuni finalmente la possibilità di decidere del loro territorio che è una cosa che sta già nella legge se è vero come è vero che i Consigli comunali approvano già i Piani regolatori generali e gestiscono con saggezza ritengo il proprio territorio ebbene dopo appena tre mesi la Regione Puglia ha fatto dietrofront e ha detto no
Come se non avessi detto nulla di questo ritorno ancora io a dover procedere a fare le varianti in corso d'opera e a gestire il territorio voglio dire questo un esempio
Sintomatico emblematico di come noi sindaci
Lavoriamo giornalmente con i nostri cittadini i quali hanno legittime aspettative che lì si risolvono i problemi ma poi non abbiamo gli strumenti idonei quando ci sono investitori e ce ne sono
Che vogliono investire sui territori comunali vogliono realizzare quegli alberghi che mancano vogliono realizzare con le infrastrutture che oggi è necessario fare per forza con i privati
Ma gli strumenti urbanistici da lungaggini burocratiche di decenni ci impediscono di fare questo allora cosa si vuole
Si vuol decretare il collasso dei comuni oppure come io ritengo noi dobbiamo essere ancora più forti di prima questa assemblea che coincide con la nascita del nuovo governo forze un'assemblea anche per noi caro presidente bianco dopo
Due terzi del nostro mandato come organismi che ci porti ad essere più duri nella nelle richieste da fare al Governo centrale di pretendere finalmente anche sancito il principio della sussidiarietà e del decentramento a favore dei comuni grazie
Mentre chi hanno il sindaco del comune di Cervarese Santa Croce provincia di Padova Gabriele Donnola
Do un annuncio di servizio alle ore diciassette e trenta nella sala tiene sviluppo locali in Puglia per chi è interessato ore diciassette e trenta sale Atene Gabriele Donnola
E si prepari intanto Vincenzo Giuliano Presidente anzi Basilicata
Cervarese Santa Croce in provincia di Padova
Permettete Lina
Da buon Veneto io riprendo il discorso sul federalismo
Ci si rende conto che il federalismo non è una cosa per anime belle che è un processo impastato anche di conflitti egoismi e confronti tignosi
Che il passaggio da uno Stato centralistico allo Stato federale o anche solo fortemente decentrato coinvolge l'intera struttura amministrativa pubblica e tutto il mondo di autonomia locale
Centinaia di migliaia di persone anche milioni delle qualifiche più diverse
Questa non è una frase mia ma è una provocazione di Michele Salvati apparsa sul Sole ventiquattro Ore di mercoledì trenta luglio novantasette quando ancora perdevano i lavori preparatori della commissione bicamerale consiglio a tutti di leggere questo articolo Sole ventiquattro Ore del trenta luglio novantasette
E mi offre lo spunto per riproporre speriamo in termini sufficientemente chiari il tema forte del federalismo e per lanciare una proposta
Sulla scia dell'intervento fatto anche dal presidente bianconere l'azione introduttiva ieri sera
Primo difficilmente un potere costituito può trasformarsi in potere costituente
E non solo perché i parlamentari impegnati nell'approvazione riforma costituzionale possono essere troppo condizionati dei propri partiti di provenienza e da problemi contingenti
Ma soprattutto perché al di fuori della politica della burocrazia sono coinvolte mentalità modi di fare eredità culturali fortemente radicati in tutti i gruppi sociali e quindi anche dei parlamentari che li rappresentano
In un Paese in cui tutto centralizzato e piramidale dall'amministrazione pubblica i partiti i sindacati alle organizzazioni imprenditoriali e professionali vere e un po'anche l'Anci visto lo scarso ruolo delle Anci regionali
E si pensa che tutto questo possa essere cambiato così d'improvviso disponendosi secondo uno schema Arete o policentrico
Insomma è una barzelletta quella dei senatori che non volevano considerare seriamente l'ipotesi di una Camera alta espressione autonomie locali ma non sia vero federalismo senza per dire alla tedesco Bundesrat cioè senza un luogo parlamentare dove ci siano le Autonomie che si confrontano sulle politiche terre per il territorio per lampi per le Autonomie appunto
Le riforme Bassanini come ha riconosciuto sempre con correttezza onestà intellettuale i loro stesso promotore non attorno il federalismo ma solo un forte decentramento a Costituzione invariata
Sbaglia chi dice che sono inutili perché comunque creano un quadro generale tra pubblica amministrazione e più adatto ad una ad un ordinamento federale dello Stato
E se però rivelano già i loro limite
Chi può spostare consistenti risorse finanziarie Titti dall'autorevolezza
Per spostare risorse finanziarie dal bilancio dello Stato a quello dell'autonomie locali e soprattutto cosa ottici può dare l'autorevolezza per spostare le risorse umane dagli organismi centrali a quelli periferici
In Germania che uno Stato federale hanno fatto un quartiere nuovo di Berlino completamente prevedono di trasferire circa trentacinque mila tra dipendenti e loro famiglie da Bond a Berlino
L'autodeterminazione della Padania non è federalismo è scontato dirlo ma non lo è nemmeno uno statuto speciale per il Veneto e lo dico da Veneto
Perché i deputati lombardi o toscani o campani dovrebbero votare una riforma costituzionale che aggiunte all'elenco delle cinque regioni ad autonomia speciali già esistenti
Anche la nostra regione
E questo lo dico anche ai colleghi amici vede bene ti amministratori veneti no e perché dobbiamo essere un'altra regione a statuto speciale
Il federalismo non è una questione regionale non è nemmeno una versione evoluta dell'autonomismo è il ridisegno completo della struttura dello Stato italiano secondo i principi di libertà autonomia responsabilità sussidiarietà solidarietà
Qui non si tratta di dare alle regioni ai comuni uno zero cinque per cento del gettito IRPEF o una parte del gettito IVA
Si tratta di rendere più trasparenti rapporto fiscale tra cittadini comune Regione e Stato come stiamo abituando educando a farci noi sindaci eletti direttamente con i nostri cittadini
L'elettore deve essere in grado di capire dove vanno a finire e come vanno spesi i soldi delle tasse e di giudicare con il voto a tutti i livelli il comportamento dei governanti e soprattutto il rapporto tra qualità dei servizi grado di protezione sociale e carico fiscale
Infine il federalismo non lo può attuare come riforma autenticamente costituzionale perché o si cambia la Costituzione o non si fa federalismo
Non lo può attuare un solo partito o tanto meno un solo polo per quanto trasversale che siano lo può attuare nemmeno il cosiddetto partito dei sindaci
è inutile pensare che i sindaci possono dar vita ad un partito che si ponga come obiettivo la riforma federalista dello Stato
Molto meglio sarebbe che ciascuno di essi operasse convintamente per questo scopo dentro i propri partiti o schieramenti di riferimento e meglio ancora dentro l'ANCI ancora più aberrante per me sarebbe l'idea che la riforma passi con i voti di un solo schieramento politico attraverso il centotrentotto che punti ad avere anche la conferma del referendum popolare magari attraverso il controllo massiccio dei mass media qualora non raggiungesse il quorum dei due terzi in Parlamento in seconda votazione dobbiamo capire una volta per tutti che la Costituzione è una cosa seria e la casa di tutti e va approvata possibilmente se non esclusivamente a larga maggioranza detto questo concludo ecco la proposta
E preparare se possibile chiedo scusa Presidente
Preparare se possibile già in occasione di questa assemblea dell'Anci o comunque prepararla livello di Ance legionari un semplice manifesto per l'Assemblea costituente da sottoporre la firma di tutti i sindaci che condividono questa idea forte
L'elezione diretta e popolare con un metodo proporzionale di un'Assemblea costituente come proposto da Martinazzoli sindaco di Brescia è uno di noi
In un'intervista al Corriere la sera a fine luglio
Fine luglio di quest'anno per recuperare un luogo dove si faccia politica vera livello alto senza condizionamenti contingenti con le personalità migliori che la nostra società può esprimere dei vari settori
Questo sì sarebbe un vero schieramento trasversale dei sindaci con un obiettivo ben preciso visibile a tutti e soprattutto condivisibile a livello nazionale ben oltre i nord est
E questo si segnerebbe il passaggio dalla prima alla seconda Repubblica una nuova costituzione che preveda il nuovo ordinamento dello Stato italiano sotto forma di Repubblica federale
Mi rendo conto che c'è bisogno di ricerca di unità
Mi rendo conto che forse molti di noi sono perplessi ancora su questa proposta però un documento con la firma di tutti i sindaci che spinga fortemente nella direzione delle riforme che dica chiaramente come ha detto Bianco ieri sera
O si passa per lo meno il pacchetto del federalismo che fa la modifica del centoquattordici in poi della Costituzione
O in alternativa se questo non è prospettabile almeno entro i tre mesi dell'anno prossimo si passi subito all'indizione dall'Assemblea costituente ci voglio le nostre firme
E dobbiamo assolutamente spingere in questa direzione io ringrazio il presidente o quant'altri volesse interessarsi ho passato il documento che volesse sempre semplicemente un contributo
Se vogliamo fare questo manifesto grazie
Grazie sindaco ritengo l'Assemblea non a un congresso quindi non vota non prende decisioni però se questo manifesto e pronto può essere sottoposta ad essi alla firma di quanti sindaci lo vogliono firmare
Non non è una decisione del dell'Assemblea però c'è libertà per i sindaci ovviamente di fermarlo
Sì
Quindi chi vuole può sottoscrivere questo documento questo manifesto che dir si voglia
Mentre chiamo il presidente dell'ANCI Basilicata nonché sindaco di Satriano di Lucania Vincenzo Giuliano do solo una ulteriore comunicazione di servizio sala Londra ore diciassette e trenta riunione del Polo delle Libertà
Le ombre ci rende colleghi
Lorenzo che con questa Assemblea di Torino
Dopo aver ascoltato alla splendida relazione del presidente bianco elesse il sollecitazioni così puntuale di tanti colleghi ma in modo particolare
Recuperato dal presidente della Consulta dei piccoli Comuni Tor comuni Torchio che ha anche indicato alcuni percorsi operativi ritengo che la politica del sospetto se all'interno dell'ANCI vi è una particolare una più attenzione per le grosse città o per i piccoli Comuni io penso Eco con questa Assemblea
Di Torino oramai l'abbiamo sedato l'abbiamo messa a tacere perché finalmente emerso la volontà di portare avanti tutti insieme la politica vera delle nostre realtà comunale
A cominciare dal quando il Consiglio nazionale di Pisa prima e di Catania poi ha recuperato sia in base all'unificazione dei mandati elettorali
A scadenza quindi regionali
Amministrative provinciali e sia lo status degli amministratori che è ben è stata ripresa dal sindaco di Gallipoli
Come pure c'è bisogno subito con un atto concreto ad inserire nella prossima Finanziaria una maggiore attenzione
Per le problematiche re relative allo sviluppo delle aree rurali e dei piccoli comuni come pure sarebbe opportuno che spendessimo una parola in più sul patto di stabilità interno che il governo nazionale
Uscendo e ci ha proposto e che al di là della confusa contingenza politica di questi giorni assuma un rilievo per la riforma dello Stato in senso federale
E punto rilevante
Di arrivo del dibattito spesso confuso ma certo serrata interessato che si è sviluppato in questi anni ma ancor più e punto di partenza questo patto di stabilità
Per fare un passo decisivo sul cammino del federalismo in Italia
Cioè il significato più autentico
Che va riconosciuta un'istanza federalistica e quella di una volontà ammirata a costruire nuove ragioni e più profonde radici all'unità nazionale è allo partenariato europeo
Per un modo rinnovato DS della società e della istituzione obiettivo qualificante del federalismo non può che essere quello di piantare stabilirà dieci
Di fiducia nella società e nei cittadini in tutte le manifestazioni della vita civile politica economica perché si venga in ottavo dei alla sfiducia passiva il responsabile omertosa nata troppo spesso dal sentirsi oggetto se non proprio suddito
E si inauguri un protagonismo che non significa autarchica individualistica ma partecipazione responsabile sinergia virtuosa elemento catalizzatore di energie e di risorse locali per cui comunità Gruppi organismi possono trovare sviluppo Pri finora impensabili
Ma tutto ciò non sarebbe sufficiente
Per un modello federalista che voglia trovare la misura della sua efficacia nella capacità di realizzare prospettive di riequilibrio tra aree forti e Daria debole del Paese
E che voglia porsi fattore dialettico contro quel lo liberalismo schiacciasassi che lasciato libero nella sua assoluta discrezionalità
Non otterrebbe altro che in un una ulteriore divaricazione della dualità esistente tra nel nostro Paese tra nord e sud
C'è indispensabile che il federalismo sia coniugato con il principio della sussidiarietà e dei valori della solidarietà e della coesione
Una sussidiarietà che sia intesa come un valore di corrispondenza e di corresponsabilità
Tra le istituzioni autonome locali ed i cittadini amministrati
Perché al punto terminale della struttura istituzionale si abbia la percezione che la giustizia redistributiva non è un un assunto di principio
Ma una reale condizione di pare opportunità per tutti i cittadini di ogni parte d'Italia e di euro ed Europa
La solidarietà
Come carattere qualificante devono federalismo nei confronti delle regioni in un ritardo di sviluppo
Non è solo un interesse primario per unità e la coesione nazionale ma non può essere considerato come un atto di benevola elargizione del ricco al povero
Del forte dal forte out debole
E invece è un dovere
Imprescindibilità di reciprocità che la comunità nazionale vede in corrispondenza con quanto riceve in termini di risorse materiali ed umane
Solo su queste basi ideali e pratiche si costruisce un federalismo solido e duraturo il patto di stabilità
Interno proposta dal governo nella sua forma patois Ale inaugura un nuovo processo che non darà Ega la costruzione del federalismo all'unico strumento di un nuovo testo costituzionale che come tutti sappiamo si è rivelato impraticabile neri impone alla riforma con un diktat calato dall'alto
Il patto di stabilità viene proposto come un processo da condividere
Da concertare da realizzare insieme tutte le istituzioni dello Stato
Centrali e periferiche una forma che è pienamente condivisibile dai comuni di Basilicata e che accolgono con piena soddisfazione
Ed è altrettanto condiviso l'obiettivo specifico del patto che prescindendo per ora dal federalismo istituzionale e costituzionale punta allo specifico campo della federalismo locale fiscale
In ordine quindi al federalismo fiscale e alle sue ma modalità di attuazione c'è però da evidenziare un'ambivalenza
Che presento obiettività condividere ma anche modalità discutibile e certamente non vinca condivisibile
Sono indubbiamente da condividere gli obiettivi finanziari da conseguire
L'Adisu la riduzione del disavanzo pubblico dal due sessanta all uno virgola due venti
Sul pelo nell'arco del tempo che va dal novantotto al mondo due mila uno
La riduzione in sei anni dal debutto debito pubblico dal centodiciotto per cento al cento per cento sul Perù il risanamento degli enti locali in condizione di dissesto finanziario
E altrettanto condiviso la chiamata corresponsabilità di tutte le istituzioni territoriale nei confronti di un obiettivo che vincola il nostro Paese nei confronti dei patti europei
E che in cambio promette di restituire credibilità e competitività al sistema Italia
Ma nel Patto di stabilità emergono anche elementi che non sono compatibili e coerenti con nel quadro dei principi e dei valori che danno solidità e qualità al federalismo
Cenare nell'articolato proposto quando parla sulla legge finanziaria un freddo ragioneria Isma'senz'anima
Senza alcun palpito di vita ideale che contraddice chiaramente il modello di federalismo al quale aspiriamo
Ad esempio nel testo non è non è detto né possibile in alcun modo ricavare Serra compartecipazione delle Regioni
Avviene con corrispondente aumento dei tributi e erariale compartecipati
IVA IRPEF e accise sulla benzina se così fosse l'aumento del carico fiscale a carico dei cittadini supererebbe senza dubbio la soglia di sopruso portabilità
E ciò sarebbe anche più cinico perché i tributi Ilva e benzina sono tributi non proporzionali colpendo nella stessa misura il rito è il povero tackle contraddicono al principio costituzionale
Devo la proporzionalità dell'imposizione fiscale e quindi sarebbe una misura discriminante negativa
Inoltre l'applicazione di percentuali fisse nell'abbattimento dei trasferimenti come delle compartecipazioni calcolato da sul primo in un Paese nel quale la dualità
Nord e Sud è un dato di fatto strutturale e una seconda condizione inaccettabile per le regioni in ritardo di sviluppo
Ed è evidente a tutti come la applicazioni di questo criterio fisso avrà come esitano inevitabile quella di aggravare più differenziale di sviluppo a danno del Mezzogiorno
Tra l'altro appare incomprensibile l'applicazione ragioniere scade il riferimento al Perù quando si considera che a livello europeo i metodi di calcolo del primo sono soggette ad una radicale critica per una loro completa revisione alla luce dei principi di perequazione distributiva per raggiungere l'obiettivo di R. equilibrio economico dell'intero paese è un ugualmente difficilmente comprensibile quell'articolo nel quale si stabilisce una sorta di reciprocità esclusiva privilegiata fra le regioni forti del centro nord
E per le ragioni del sud non si fa alcun cenno confermando con ciò la critica di una dualità anche legislativa tra le diverse parti del Paese che si proclama unitario
Ugualmente vendo mi accingo alla conclusione senza alcuna afflato di solidarietà appare anche la perequazione interregionale di solidarietà
Laddove si ritengono sufficienti interventi perequativi limitati alla sola la materia dell'assistenza sanitaria
Ai principi dico ai principi della legge seicentosessantadue del novantadue alle regole di finanziamento delle regioni a statuto speciale
è sconfortante
Notare che le regioni meridionali la questione del loro l'equilibrio non meritino neppure lo scatto di Fantasia di una semplice citazione
E perché forse si ritiene che è un destino delle regioni periferiche si è un destino irreversibile strutturale del sistema Italia del sistema Europa un destino funzionale al mercato
Si ritiene forse che la disoccupazione come destino cronico delle regioni meridionali che viene così consacrati in questo modello di federalismo sia nell'interesse della nazione
Sarebbe cari colleghe un un errore imperdonabile il federalismo fiscale che si deve costruire e che deve garantire un avanzamenti
Fontana apparire viziato dalla prospettiva di cristallizzare da un lato i vantaggi competitivi acquisiti dalle regioni del nord e dall'altro dei ritardi
Di sviluppo segnati dalle ali meridionali
Se ciò fosse sarebbe
Reale il rischio ulteriore di sfilacciamento dell'unità nazionale e sarebbe la negazione evidenti dei valori della solidarietà e della coesione
I Comuni della Basilicata in questo momento di grande rilevanza chiedi no chiedono e rivendita allo Stato
Che non sia lo Stato un così o che che guidi lo stato uno sterile ragioniere esco spirito a prevalere
Che sia al contrario la forza dei valori e degli ideali a prevalere ideali forti della solidarietà della reciprocità della coesione nazionale che passa attraverso il riequilibrio delle aree deboli del Paese
è nell'interesse di tutta l'Italia e dell'Europa che prevalgono il federalismo del calcolo ragionieristico mai il federalismo della solidarietà e della reciprocità delle risorse grazie
Sindaco di moda De Brasi dopodiché sentiremo il presidente mondiali di questo movimento Slow Food Carlo Petrini quindi adesso il sindaco di Imola
Ho apprezzato lo sforzo
Di bianco e di Rutelli di proporre
Un ritorno forte allo spirito e alla logica dell'associazione
Ma se non vogliamo
Che questo si trasformi in una specie di ecumenismo associativo
Pur non volendo fare delle dietrologie
Dobbiamo a mio parere cercare di comprendere per quali ragioni
Ad un certo punto abbiamo sentito in molti il rischio di un logoramento del patto che ci unisce all'interno dell'ANCI
In verità in questi tre anni sono successe cose molto positive
Sia per iniziativa dell'ANCI sia perché abbiamo avuto degli interlocutori
Ma sono successe anche alcune cose negative
Se nomini
Che hanno prodotto quel logoramento
Mi riferisco ad una percezione che molti di noi hanno sentito
Del prevalere all'interno dell'associazione delle volte forse anche non volendolo
Di un ottica di una visione delle grandi città
In secondo luogo
La percezione di una difficoltà
A far vivere in modo pienamente autenticamente democratico l'associazione con elementi di verticismo e di centralismo abbastanza evidenti
Un protagonismo politico
Di un gruppo di sindaci
Fuori
Dall'associazione
Una certa autoreferenzialità associativa
La conseguenza
è stato il rischio di logoramento del principio di rappresentanza nell'associazione
Perfino in alcuni casi dell'autonomia dell'associazione Della sua visione federalista che d'altra parte e pur contenuto nello Statuto che già abbiamo
E anche
Del prevalere di una competizione fra le associazioni la reazione questi fenomeni è stato un certo corporativismo delle differenze
Perfino in alcuni casi la ribellione di alcuni pezzi di territorio
Il rischio del ritorno all'Anci delle componenti invece di uno sviluppo autenticamente democratico della città associativa
Penso che la linea proposta da Bianco e anche da Rutelli
Parta dalla consapevolezza
Su ciò che c'è stato di negativo in questi tre anni nella ditta dell'ANCI
E che le affermazioni di oggi sottolineo l'esigenza andando verso il congresso di una correzione vera di linea e di orientamento politico ma per chiarezza del mio pensiero
Voglio ritornare su alcuni punti toccati dalla relazione di bianco
Come contributo ad una linea unitaria dell'ANCI
Nelle dichiarazioni
Del presidente
E in parte anche in alcuni interventi che sono apparse sulla stampa è stata evidenziata un'inquietudine sul cosiddetto ritorno della politica fatta dei partiti
E forse
Esiste anche una certa inquietudine riguardo e nei confronti del governo D'Alema
Nella soluzione della crisi di governo c'è chi ha visto un ritorno indietro d'un colpo il bipolarismo
Ed è stato in parte anche una percezione trasversale
Anche a me
Non è piaciuto tutto quello che è successo nel passaggio della crisi ma non sono inquieto
Al contrario di chi enfatizza i rischi e gli aspetti negativi
Io pongo l'accento sulla sfida riformista che si apre per tutti noi per il governo per le opposizioni ma anche per i sindaci e per lanci
Quando si dice che non faremo sconti al governo D'Alema sembra quasi che la nostra autonomia
Sia dipendente da qualcun altro
Mentre invece la nostra autonomia dipende da noi se mai il problema fondamentale riempire di contenuti programmatici riformatori questa autonomia
In questo senso propongo di organizzare il percorso verso il congresso di fine novantanove non solo con un appuntamento importante sullo Statuto che vorrei più federalista e con e con più vincoli attuativi
Ma anche con un appuntamento programmatico
Abbiamo bisogno di un manifesto programmatico delle Autonomie locali dei Comuni
Che ad una dimensione strategica europea e che riesca per i suoi contenuti intrinseci ad unire il Paese e quindi che leghi insieme la riforma istituzionale costituzionale ad una strategia di sviluppo economico e occupazionale ad una proposta di riforma fiscale di stampo federalista ad una riforma dello Stato sociale
Ora io non dico che il governo D'Alema automaticamente possa essere un interlocutore di un progetto riformatore delle Autonomie ma non possiamo negare che la potenzialità c'è e comunque piaccia o non piaccia questo governo e questo è ovviamente legittimo
Questo sarà il Governo interlocutore di ANCI è vero che ognuno di noi a un'appartenenza politica anche partitica
E qualcuno anche il ovviamente non ha un'appartenenza partitica ma la più parte di noi ha deciso di mantenere la propria azione in un ambito istituzionale ed amministrativo
Per questo chi ha la responsabilità primaria dell'ANCI
Dovrebbe considerare che il fare politica in alcuni casi può creare confusioni sovrapposizioni e anche reazioni di segno equivalenti
Per il cui consiglio ma è una mia opinione personale un raffreddamento perché il nostro protagonismo politico se vogliamo veramente un ritorno coerente allo spirito dell'associazione
Appunto può rischiare di logorare
In questo senso
Credo che capisco il senso dell'affermazione secondo la quale lancia il partito dei sindaci capisco e lo apprezzo
Rispetto alla fase precedente
Però vorrei che ovviamente fosse solo una battuta anche se dice
Perché chiaramente la nostra associazione non è un partito e non è nemmeno un associazioni di soli sindaci è un'associazione dei comuni e credo che questo vada risottolineato
Uno dei contenuti più rilevanti dell'autonomia dei Comuni riguarda l'autonomia fiscale e finanziaria
In questo senso è giusta l'abolizione della Tesoreria unica la ricontrattazione dei mutui della Cassa la neutralità dell'IVA
Ma noi abbiamo anche il dovere di inserire queste richieste all'interno di una compiuta proposta di federalismo fiscale tesa non solo fra l'altro a finanziare le conseguenze del Bassanini
E a tener conto dell'impegno del paese a stare dentro i vincoli che la moneta unica europea e dunque di partecipare in un'ottica di concertazione e dal nostro punto di vista al patto di stabilità interno
Ciò significa da una parte a mio parere quantificare il costo delle nostre richieste che potrebbe essere assorbito non certo in questa Finanziaria trattandosi di qualche migliaia di miliardi ma solo all'interno
Di un federalismo fiscale e solo all'interno di un percorso graduale significa che dobbiamo raffreddare
La dinamica della spesa corrente per beni e servizi e la pressione fiscale su base locale anche riorganizzando le risorse disponibili e la spesa storica quando poi tiriamo il filo della nostra autonomia
Dobbiamo rivendicare la piena autonomia negoziale contrattuale e l'autonomia della copertura dei costi negoziati nella prospettiva del federalismo fiscale e per questo che sono d'accordo sulla proposta che è stata anche fatta di superare
L'attuale in modo di partecipazione
Alla definizione dei contratti di lavoro per quanto riguarda le Autonomie locali
In questo senso
è impossibile oggi io credo vincerà la battaglia che vorrebbe
Caricare sull'attuale finanziaria faccio una cifra altri cinque mila miliardi noi dobbiamo credo fare un patto strategico per un percorso fra i diversi livelli istituzionali per uscire da questa situazione e cercare di ottenere quelli Gitti mi obiettivi che il presidente Bianco sottolineava
Il presidente auspicato un impegno per rappresentare i diversi livelli demografiche territoriali dei comuni
Il rischio di divisione è stato reale e ancora non è sanato perché ci sono due tendenze oggettivi se e due realtà oggettive
Ci sono grandi differenze fra di noi
E c'è una inevitabile competizione tra le città pensiamo solo la competizione che c'è stata fra le grandi città rapidamente concludo
Sulle Olimpiadi sulle authorities sul are o porti e su tante altre cose e questo è chiaro non è non deve scandalizzare perché nella globalizzazione e nelle nuove condizioni della competizione si definiscono le identità e le specializzazioni
Ma come facciamo a considerare le differenze la competizione come risorsa unitaria
L'unica strada
E quello di sviluppare un progetto
Che faccia leva su sistemi territoriali e su reti progettuali
Questa è una nuova e decisiva frontiera dell'Anci e delle altre associazione in questo senso
Apprezzo l'accenno di bianco le città medie non per rivendicare primogeniture o l'esclusiva della rappresentanza
Ma per coglie la novità della costruzione di una nuova progettualità che faccia del sistema della Rete della qualità dell'iter interdipendenze oggettive dei sistemi territoriali un punto
Riferimento forte aggiungo e concludo che la proposta di un coordinamento delle città medie dell'ANCI dovrebbe essere inseriti in un dialogo con la lega delle Autonomie
Locali in quest'ottica va collocato la questione dell'associazionismo tra i comuni
Dobbiamo consentire di superare i limiti dei cinque mila abitanti previsto dalla centoquarantadue dobbiamo proporre risente norme strumenti che effettivamente possono incentivare questo associazionismo non servono procedure coattive e potere ordinamentali delle regioni ma è chiaro che se le Regioni delegano funzioni e propongono incentivi è anche giusto concertare insieme un percorso che preveda ambiti ottimali per l'esercizio delle funzioni penso ovviamente a Bassanini
In Emilia Romagna sono stati i piccoli comuni a chiedere alle regioni di promuovere insieme anche con il contributo della Provincia una nuova fase di associazionismo tra i comuni
Ed è questo nell'interesse delle comunità in questo senso
Il principio di sussidiarietà è inscindibile dal principio di adeguatezza se non vogliamo che il federalismo porti un nuovo contributo alla frantumazione territoriali con i relativi corporativismi di tutti noi
Quello che è certo e che ci vogliono nuovi strumenti per la concertazione
Per una programmazione concertata e condivisa
E della legge regionale dell'Emilia Romagna sul Bassanini via in questo senso la proposta di dare vita la conferenza Regione-Autonomie locali con un potere forte sia rispetto ai poteri di consultazione ma anche di proposte
L'ultima valutazione la faccio
Sull'assenza completa di qualsiasi discorso
Nella relazione sul dialogo
E la proposta unitaria con la lega delle Autonomie locali e con altre associazioni degli enti locali è un'assenza che mi preoccupa e che non condivido e chiedo
Nella replica che venga chiarito la posizione per gli organismi dirigenti dell'Anci
Bene d'ora la parola Carlo Petrini che il presidente mondiale di questa nuovo movimento delle Città Slow dello slow food
Per illustrarci la sua proposta dopodiché si prepara a Carlo Cinquini presidente del consiglio comunale di Pavia io chiedo scusa Fazzone non Carlo Petrini ma i colleghi di nuovo un appello a alla sintesi perché le iscrizioni a parlare sulla veramente molte tutti hanno diritto di portare la loro voce
La sintesi il rispetto di chi si è iscritto a parlare dopo
Vorrei subito ringraziare la Presidenza della vostra associazione per avermi invitato a questa importante Assemblea
A presentare delle ultime iniziative del nostro movimento
Che come molti di voi sapranno e per chi non lo sa vorrei presentarlo nella sua la sua organizzazione oggi Slow Food è un movimento che si occupa di cultura alimentare
E di gastronomia
Diffuso in trentacinque Paesi del mondo e che ha nel nostro Paese la sua sede
La sua sede internazionale con oltre quattrocento comitati territoriali diffusi su tutto il territorio nazionale
Ci occupiamo di cultura alimentare di salvaguardia del patrimonio alimentare
Di quel comparto che attorno al gusto e altri prodotti della gastronomia in qualche misura tali un forte segno di identità dei nostri popoli
E da questo punto di vista io ringrazio il petto per questo invito perché si può anche chiedere cosa fa un gastronomo a un'associazione in presenza di un'associazione così qualificata
E allora
Innanzi tutto lo scopo primario per cui sono qui è nata per volontà di diversi sindaci
D Italia cito fra tutti il sindaco di Orvieto di Greve in Chianti
Di Bra in provincia di Cuneo di Positano e altre ancora una movimento collegato un'associazione che collegata al nostro movimento si chiama città sullo lo dice la parola stessa città dove ER ritmi di vita sono più lenti
Una rivalutazione della lentezza rispetto alla frenesia
A questa frenesia questa velocità che spesso viene confusa con efficienza
E allora il nostro movimento che di questo
Argomento in contrapposizione al fast food ha voluto sviluppare la grande varietà di culture alimentari dei nostri popoli a livello internazionale
Toro qualche anche la civitas il luogo oggi in cui la gente si ride lavora vive opera ha bisogno di una buona dose di così gli alita di di di buon vivere di ritmi più tranquilli e da questo punto di vista
Movimento delle delle città sullo che è un movimento internazionale e che nel prossimo anno sarà si svilupperà in nel trentacinque paesi in cui è presente il nostro movimento
Tende a costruire ripeto una cultura della città e del e del villaggio del borgo che sia rispettosa di questi valori rispettosa di certe tipologie di ambiente di di di di qui di che mantenga
La buona ristorazione che mantenga
Il i prodotti agroalimentari del territorio che difenda il paesaggio che abbia come scopo primario anche la difesa dei piccoli negozi rispetto all'invadenza dei supermercati che via alla al
Al senso della città e del Paese una senso di maggiore visibilità
Ecco che da questo punto di vista io penso sia importante una platea come questa perché la nostra Italia senza dubbio eh
Come dire un un un un esempio straordinario di questi di queste città e di questi borghi e assolutamente non dobbiamo perdere questo nostro patrimonio
Ecco allora che
La sollecitazione che io vorrei fare davanti a tanti sindaci del nostro Paese
è questa
Guardate che il comparto dell'agroalimentare e della Castro e del patrimonio gastronomico del nostro Paese
Rappresenta una risorsa straordinaria che non dobbiamo perdere nel modo più assoluto orbene noi abbiamo
Ogni giorno sul pianeta una situazione drammatica di scomparsa sistematica di specie cinetiche di frutta e di verdura
Ogni giorno scompaiono sul pianeta sei specie genetiche di piante alimentare
E anche il nostro Paese sia depauperato negli ultimi cinquant'anni in un modo incredibile all'inizio del secolo pensate noi avevamo
In Italia oltre quattrocento specie di carciofi oggi se ne conserva l'ossigeno dieci dieci questo depauperamento è un fenomeno molto preoccupante
E io penso che sia dovere delle comunità locali difendere e salvaguardare questo patrimonio sia sulle spezie genetiche e per la biodiversità vegetale che anche per la biodiversità animale vedete io stesso sono in fraterna polemica coi miei amici ecologisti
Che spesso difendono il panda e la tigre del Bengala e non si accorgono che nell'indifferenza più assoluta stiamo perdendo la gallina padovana
E già scomparsa la pecora bergamasca
Molte specie di asili in Italia sono scomparsi meno quelli che vorremmo che fossero scomparsi per primi questi magari ci sono ancora ecco però
Il ragionamento del mantenimento di questa biodiversità voi che esercitate il potere a livello locale
Direi un dovere primario da questo punto di vista io vorrei perorare velocissimamente tre proposte la prima che i comuni
Di lì a nord denominazione
Non solo ai prodotti alimentari non solo come avvenuto per il vino ma anche per altre specie genetiche cioè che i prodotti di verdura frutta e altri e altri prodotti della gastronomia portino la denominazione del comune di prego di di provenienza perché questo è un brevetto di a ricchezza forte del nostro patrimonio e noi la battaglia che abbiamo portato avanti che ci apprestiamo a coronare nel prossimo Salone del Gusto che si terrà qui a Torino dal cinque al nove novembre con il riconoscimento da parte del ministero dei beni culturali
Che riconosce appunto che il patrimonio agroalimentare italiano è parte del patrimonio culturale di questo Paese
Deve avere un risvolto anche nei comuni che riconoscono e danno dignità questi prodotti dando la loro denominazione di provenienza così come era un tempo peraltro per cui nascano e fioriscono specie genetiche che portano la denominazione di origine
Il secondo appello che vorrei fare cari sindaci dissente dette difendete la tipologia dei piccoli negozi alimentari
I nostri centri storici stanno diventando delle grandi jeans serie
E dei dei con pieni di negozi di scarpe e di quant'altro e scompaiono i piccoli negozi alimentari ormai tutti riconducibile al grande supermarket del Paese
Allora questo questo discorso della distribuzione della piccola distribuzione i personalmente dal punto di vista alimentare è uno dei patrimoni di identità della nostra Italia
Quindi questi negozi vanno difesi e tutelati in un progetto di filiera che partendo da una rinnovata agricoltura approva anche momenti di commercializzazione
Di piccola commercializzazione all'interno dei nostri centri storici e ultima questione
Che in qualche misura noi vorremmo proprio come che fosse assunta dalla dalla grande
Dai detta a tutti i Comuni d'Italia e quella di difendere questa nostra questa nostra realtà specifica di patrimonio di piante di di di di di di prodotti di prodotti gastronomici perché in questo c'è uno degli elementi eterea risorse straordinarie di questo Paese io
Vorrei ancora sottolineare questo quanto sia importante oggi che nel nostro Paese si sviluppi questa coscienza di un patrimonio
In campo agroalimentare quanto sia importante che nei piccoli e dei grandi Comuni d'Italia venga riconosciuta dignità a questi prodotti
Quasi come le nostre chiese barocche quasi come i nostri Castelli perché dietro al sapere dietro a un prodotto alimentare sale sapere di antiche generazioni tramandato e che ho con grande sforzo e dei nostri padri ci hanno ci hanno consegnato da questo punto di vista io vi prego anche di sostenere fermamente tutte quelle battaglie a difesa dei prodotti tipici minacciati da lei zia europee di perizie Nismo
Voi voi dovete sapere che molti prodotti tipici sono minacciati da logiche itterizie mistiche che puntano a far scomparire questi prodotti
Ora il comuni devono essere parte in causa per applicare le deroghe che sono previsti dai regolamenti europei
Perché e non si perda il lardo di Colonnata un formaggio di fossa o altri monumenti della nostra civiltà contadina
Che in virtù di una logica perversa che punta piastre Clare le malghe di montagna a regole che sono più funzionali all'industria alimentare che all'artigianato alimentare
Rischia di far scomparire questo patrimonio avete in mano questa possibilità sostenete la difendete la e sappiate che dietro la cultura gastronomica e e alimentare di un paese c'è anche la propria identità grazie
La ringraziamo terra
Per questo intervento che comunque fa riflettere tutti noi sindaci perché credo che tutti noi possiamo condividere quanto è stato detto Carlo Cinquini presidente del consiglio comunale di Pavia
Dopo si prepari in Piercarlo mal volti presidente consiglio comunale di Cuneo
Io parlo come presidente consiglio comunale di Pavia ma potrei dire anche come coordinatore dei Presidenti della Lombardia
Un certo qual misura quindi non dico di parlare di rappresentanza ma penso di poter parlare quanto meno in sintonia
Con i novanta presidenti di consiglio comunale della Lombardia
Ora la nostra associazione è l'Associazione nazionale dei comuni d'Italia
E se ne guardiamo l'ordinamento dei comuni l'attuale ordinamento dei comuni ricordiamolo
è un ordinamento duale
Questo va sottolineato con forza è un ordinamento attuale in quanto gli organi elettivi del Comune sono il sindaco il consiglio comunale
Allora la nostra associazione è l'associazione nazionale dei sindaci e dei consigli comunali non è il partito dei sindaci questo deve essere molto chiaro
Vorrei sottolineare alcuni punti allora sia come associazione che sono i profili istituzionale
In Ance si sta attualmente un coordinamento nazionale dei presidenti dei consigli comunali
E questo coordinamento ad esempio svolge una funzione dire molto positiva di collegamento di informazione e anche direi di formazione per i presidenti per i consiglieri comunali
Certo però che molto più si potrebbe anzi dire si dovrebbe fare
Se questo coordinamento
E se la struttura che lega in qualche modo che collega i consigli comunali presidenti di consigli comunali quindi se la rappresentanza dei consigli comunali che è diverso da la rappresentanza dei sindaci fosse inserito nella struttura Anci in maniera più organica
è strutturale cose che attualmente non avviene
E devo dire che mi dispiace non credo però che si deve specie Uto Sola me penso sia dispiaciuta anche ad altri in questa sala
Che all'interno di un intervento Brenva brillante ampio direi positivo sicuramente tutti non giudicato tale almeno quello che abbiamo sentito qual è stato l'intervento del sindaco Rutelli in non c'è stato spazio non c'è stato alcuno spazio per una citazione che fosse una dei consigli comunali queste profondamente indicativo
Facciamo qualche nota loro sugli aspetti istituzionali e con questo possiamo ricollegarci allora quello che il tema della giornata diritti e servizi dalla parte dei cittadini
Dunque parliamo dei cittadini parliamo dalla parte dei cittadini
Se parliamo dei cittadini dobbiamo ricordarci anzitutto che il ruolo di rappresentanza è in capo al Consiglio comunale è il consiglio comunale che ha la rappresentanza
Se parliamo di diritti di a e di altri problemi di questo tipo ricordiamoci che al consiglio comunale spetta il ruolo di Indirizzo e di controllo
Forse potremmo dire che uno dei problemi a tutt'oggi dopo anni di esistenza della normativa in merito
Noi siamo ancora la ricerca del come esercitare correttamente il potere di indirizzo e di controllo come fanno i consigli comunali operativamente esercitare questo potere
Se ci ricolleghiamo però il tema della giornata e diritti e servizi
Possiamo forse fare un esempio abbastanza calzante per capirci su questo tema
La domanda in fondo è chi deve programmare chi può programmare efficacemente i diritti e servizi
Prevedendo e quindi direi prevenendo quelli che sono gli abituali vincoli di bilancio se non il consiglio comunale
Questa funzione di programmazione dovrà pur dire programmazione della politica di diritti e servizi
La può fare consigliamo comunale molto più della Giunta sicuramente
In giunta per siedano quelli che abitualmente era abituati a chiamare indicare come amministratori ma ricordiamoci che gli amministratori che siedono in giunta sono in toto delegati del sindaco
Quindi non sono rappresentanti dei cittadini in questo senso
Certo sotto il profilo politico gli assessori sono rappresentanti delle forze di maggioranza normalmente questo è un ovvio è chiaro concetto di compatibilità politica all'interno della gestione del Comune
Però in tema di programmazione di diritti e servizi
L'attività della giunta a onor del vero rischia di essere condizionata da vincoli interni alla giunta stessa oserei dire degli equilibri politici all'interno della giunta da piccoli equilibri talvolta quando non addirittura da equilibri e condizionamenti meramente personali e questori posso foca are una corretta politica di diritti e servizi da parte dei cittadini
Il Consiglio comunale invece organo politico e su un tema fondamentale come questo alla possibilità certamente di fare politica di fare alta politica sulla base di obiettivi generali
E quindi se ci mettiamo di nuovo nell'ottica della nostra associazione
Io ritengo che se la nostra associazione se lanci fra i suoi obiettivi a quello di sviluppare e potenziare in ruolo il funzionamento dell'istituzione comune dell'istituzione comune
Allora in questo ambito assuma la nostra associazione fra i suoi obiettivi anche quello del Ricupero della centralità delle funzioni del consiglio comunale
Con un operando in questo senso sicuramente opereremo anche nella direzione di garantire diritti e servizi dalla parte dei cittadini grazie
Piercarlo mal volti presidente del consiglio comunale di Cuneo
Non lo vedo allora Gerardo Rosania comune di Eboli è presente
Sì
Dopo questo intervento avremo l'intervento di del sindaco di Arbus sei via e di Nocera Umbra che porteranno la loro testimonianza di comuni terremotati
Mi auguro che ci sia un ulteriore presente in sala per questi colleghi
Una sera
Signor presidente
Signori amministratori comunali signori sindaci
Io mi presento sono il sindaco minuti comune dalla provincia di Salerno sono il sindaco del comune di Eboli
Ho ascoltato con molta attenzione la relazione della presidente bianco
Di ieri
Che sicuramente ha messo sul tappeto alcune questioni grandi relative allo sviluppo del sistema delle Autonomie locali
In Italia
Io credo che
Bisogna però approfondire il ragionamento su alcune delle questioni che sono state poste dal presidente bianco
A partire da questa preoccupazione che ogni tanto aleggia neanche nei nostri ragionamenti in alcuni altri interventi che pure ho ascoltato relativo a questo ritorno della politica
O questo tentativo della politica di farsi spazio nelle nell'amministrazione io non credo che questo sia un fatto negativo ma ritengo anche che anzi che sia un fatto estremamente positivo
Perché consente effettivamente di ritornare a discutere e a far discutere i cittadini dell'azione amministrativa nei momenti opportuni di organizzazione
Perché io non credo che la democrazia si possa ridurre al momento in cui il cittadino va a votare ci sono altri momenti momenti di partecipazione momenti di organizzazione di presentazione di quelle che sono le espressioni di varie componenti del tessuto sociale di una città perché io non vivrei questo aspetto come un fatto negativo ma al contrario come un ritorno di disponibilità e di volontà del cittadino di discutere diventare partecipe anche attraverso la sua organizzazione anche attraverso i partiti a quella che l'azione amministrativa
Perché guardate questa preoccupazione che anche altri interventi ha fatto capolino
Ci porta a un aspetto negativo secondo me che proprio di questa legge dell'elezione diretta del sindaco l'eccessiva personalizzazione dell'azione amministrativa
Che a mio avviso ci fa fare solo passi indietro e questo discorso della accentrare sulla figura del sindaco su questa personalizzazione
La risoluzione di tutti i problemi di una città ha portato a quello che l'intervento immediatamente precedenti al mio ha sottolineato alla emarginazione di quelli che sono i consigli comunali che sono invece il momento centrale della vita Edolo da Nizza azione amministrativa di un comune il momento nel quale appunto si vanno a confrontare si vanno apporre in discussione momenti anche diverse posizioni diverse visioni diverse di quelle che sono le soluzioni da dare all'azione
Ai problemi di una città ed è preoccupante io concordo con quando ha detto il presidente del consiglio comunale prima concordo sul fatto che sia preoccupante che in alcuni interventi soprattutto di così autorevoli non si faccia cenno invece ai consigli comunali
E lo dice chi nella sua attività di sindaco
Si sta sforzando invece di portare nel consiglio comunale tutti i livelli di discussione i momenti più importanti
Cercando di raccogliere da ciò che viene espresso dei consiglieri comunali e diceva bene il presidente prima che sono eletti dal popolo così come viene eletto il sindaco
Tutte quelle che sono i suggerimenti le ipotesi le proposte che vengono portate avanti credo che questo sia matematiche importantissima
Di cui tener presente in sede di rinnovo di riforma della centoquarantadue di questa mitica legge dalla quale io non so sinceramente cosa sia rimasto in piedi dopo tutti gli stravolgimenti che sono stati portati nel giro di sei sette anni
Credo che sarebbe bene premendo e farebbe bene a tutti ritornare un attimo allo spirito la centoquarantadue
C'è un'altra tematica che sicuramente va PON data subito con urgenza che quello del completamento del decentramento amministrative non parlo di federalismo perché è un linguaggio che non mi appartiene preferisco parlare invece di decentramento amministrativo
Accentuare il ruolo delle regioni rafforzare il ruolo delle regioni
Ma al tempo stesso pretendere che le Regioni funzioni lo diceva lo si diceva anche ieri in una delle relazioni
Bisogna far sì che le Regioni non diventino elemento di ostacolo all'azione della delle amministrazioni comunali perché oggi c'è necessità di riuscirebbe risposte veloce certe a quelle che sono le esigenze dei cittadini
Io mi permetto di sottolineare
All'Associazione dei Comuni di porre all'attenzione della della dell'Associazione Nazionale dei Comuni al di là di quelle che sono alcune valutazioni appunto che ho cercato di fare su alcuni punti che secondo me fanno parte del dibattito e debbono fa parte del dibattito sullo sviluppo della del sistema degli enti locali che il problema della gestione del controllo del territorio
E di ricondurre in questi elementi il momento della
Della salvaguardia del territorio
Un territorio che troppo spesso e devastato da momenti di abusivismo di tutti i tipi
Io
Come amministrazione comunale negli nei giorni scorsi
Sono uscito a portare a compimento un momento importante l'abbattimento di settantadue case abusive che sorgevano sul demanio del Comune sul terreno di tutti sul treno pubblico
Si trattava di costruzioni abusive sul terreno pubblico lottizzato dalla camorra negli anni sessanta settanta approfittando sicuramente anche dalla disattenzione diciamo così degli amministratori locali del tempo
Credo che sia un segnale importante che quando la volontà politica c'è
Si riesce a mettere insieme diversi momenti apparati dello Stato dalla magistratura la Prefettura alla alle forze dell'ordine per poter intervenire su questi su queste situazioni certa c'è bisogno di una forte volontà politica sicuramente
Ora io credo che sulla base di questo c'è necessità di porre alcune questioni forti
Un primo fatto io credo che debba diventare un elemento centrale del dibattito degli amministratori locali
Il fatto che non sia dato più spazio ha possibilità di condono edilizio soprattutto sul terreno pubblico perché fin quando ci sta questa ipotesi o questa prospettiva soprattutto le maniere altalena nelle nostre realtà quelle meridionali
Ne avremo di sempre chi comunque che tenderà a realizzare in difformità i piani lì dove non si può costruire sperando sempre
In uno prossimo condono che di fatto diventa una sorta di incentivo a muoversi a realizzare in modo difforme a quelle che sono le regole che vigono per tutti
Un primo punto forte ma ci sono altre questioni su che io credo che sia giusto che la sua azione dei Comuni se ne faccia carico tutto
C'è la necessità di agevolare gli amministratori sindaci che vogliono recuperare
Il proprio territorio sottraendo l'appunto a questi momenti di abusivismo un primo fatto allora io credo che sia indispensabile chiudo subito sia indispensabile procedere alla
Alla semplificazione delle procedure che portano al ricorso del genio militare io ci ho messo due anni per poter arrivare al Genio militare
Dopo aver espletato Lecco le gare di appalto che puntualmente andavano deserto perché le ditte si mettevano paura perché c'era la camorra 'ste cose qua
Io credo che un primo punto sarebbe quello di dire
Consentire agli amministratori comunali a chi vuole intervenire consente con l'uso dell'esercito di farlo senza dover procedere attraverso un iter particolarmente farraginose burocratico a poter intervenire subito attraverso la richiesta al Prefetto all'intervenga l'esercito quindi semplificazione normativa legislativa in questo campo
Secondo fatto bisogna consentire a chi lo vuole fare veramente
Di avere la possibilità di farlo
E al tempo stesso a chi non lo vuol fare di non nascondersi dietro un dito mi spiego e la questione economica per poter abbattere settantadue abitazioni ne restano altre duecentosessanta da battere
Non comune come il mio di quaranta mila abitanti
Ha dovuto spendere seicento milioni in prospettiva dovremo arrivare a tre miliardi e me ne servono altri tre miliardi tre miliardi e mezzo in tutto diventa un alibi eccezionale destino lo vuol fare
Perché non tutti i Comuni hanno la possibilità o non otto a trovare nelle pieghe del bilancio i mezzi per fare questo tipo di intervento e per liberare il proprio territorio allora c'è un problema
Che è stato posto anche al ministero dei lavori pubblici per esempio quello che l'intervento le spese per la demolizione diventi una partita di giro fra ministero lavori pubblici e ministero della Difesa perché guardate i militari si fanno pagare
Forse non tutti lo sanno i militari per intervenire per buttare giù le case si fanno pagare c'è bisogno delle assicurazioni c'è bisogno la collocazione degli alloggi c'è bisogno l'assicurazione del personale dei mezzi
C'è bisogno del vitto oltre ad essere pagati e pagati in anticipo altrimenti non intervengono
Allora io capisco il ministero della Difesa che dice io debba intervenire sul terreno militare il terreno civile mi comporta delle spese che mi si sottrae a quello che il discorso militare benissimo avrà diventi una partita di giro quando l'esercito interviene per queste cose su un terreno civile non militare
Allora ci sia la possibilità da parte dei vigili dal ministero della lavori pubblici al ministero
Al ministero della difesa
Terzo punto ultimo punto e concludo
Una volta che sia demoliti lo Stato non può fare non può correre il rischio di apparire soltanto come chi punisce chi butta giù lo Stato deve essere in condizioni di essere propositivo di dimostrare sostanzialmente che lì dove c'è qualcosa che come dire De Gasperi violente il territorio e che viene liberi che viene liberato territorio abbiamo liberato da queste brutture non significa che poi questo territorio rimanga abbandonato
Ma lo sul Comune lo Stato deve essere istruzione ma se messi in condizioni di poter intervenire per riqualificare poli dove si è liberato e allora perché non pensare
Al fatto che ci sia pure appositi capitoli del ministero nella nel bilancio dello Stato impartiva dei lavori pubblici appositi capitoli
Per la riqualificazione il recupero delle aree liberate dalle aree pubbliche delle aree del demanio comunale liberate dal fenomeno dell'abusivismo edilizia io credo che se l'Associazione nazionale dei comuni si fa carico anch'essa di questo tipo di problematiche
Sicuramente darà la possibilità tantissimi amministratori comunale tantissima mi sono locali di misurarsi su una partita che sicuramente non è facile
Che conosce parecchi livelli di rischio soprattutto quando dietro c'ho la camorra ma che secondo me è un terreno fondamentale per chi vuole se il discorso della legalità e se il discorso del conto del territorio vuole avere un significato grazie
Marisa Abbondanzieri il sindaco di Arcevia in provincia di Ancona
Porterà la sua testimonianza di un comune terremotato io ascolterò con particolare commozione costa testimonianza perché il mio comune nel mille novecentonovantaquattro
Ha subito un'alluvione che ha distrutto metà del territorio del Comune son passati quattro anni abbiamo ricostruito la città però le ferite nella cittadinanza sono ancora aperte ci sono ancora guardiamo ogni volta che piove il fiume con spavento per cui siamo particolarmente vicini agli amici che hanno subito Onna calamità dopo di noi
E poi i insieme al sindaco di un comune delle Marche un comune dell'Umbria Antonio Petruzzi del comune di Nocera che mi auguro sia ancora in sala perché so che doveva ripartire però purtroppo i tempi sono tiranni
Buonasera a tutti
Credo che non poteva esserci occasione migliore di questi sarà della quindicesima assemblea dell'Anci
Perché
Ci marchetta
Ringraziare sì tutti voi i comuni i colleghi sindaci le Anci regionali e lanci nazionali nazionale per la grande solidarietà data alle Marche all'Umbria in occasione del terremoto del ventisei settembre mille novecentonovantasette
Eravamo a Bari un anno fa poco dopo quel terremoto e già lì potemmo riscontrare il vostro calore un grazie sincero che a noi ha fatto toccare con mano
Una solidarietà forte importante un tratto di civiltà alta di questa Italia il legame che ci unisce l'affetto per territori e popolazioni operose
A voi probabilmente ha fatto toccare con mano che ha fatto conoscere di più l'Appennino le sue risorse ma i suoi problemi
Il suo impoverimento strutturale le sue difficoltà le sei grandi tradizioni umani e civili
Quindi un grazie sincero io non parlerò dell'esperienza del terremoto
Perché questa come dire purtroppo tra l'altro è un'esperienza che tocca a molti
Nel senso che l'Italia comunque vede molte amministrazioni comunali impegnate nel settore della protezione civile nel settore dei problemi delle calamità naturali
Ma intervengo oltre che per le cose che ho detto prima perché voglio concentrare il mio ragionamento su alcune questioni alle quali tengo molto
Il tema di questa quindicesima Assemblea il Paese in comune il titolo è un titolo che lo si può leggere da diversi punti di vista
è un titolo che per certi versi e ambiguo un'ambiguità che però probabilmente una ricchezza in qualche modo segno come dire di un camminare che evidentemente ancora non ha non ha portato ad una sintesi
Io ho apprezzato la relazione di Enzo Bianco perché in qualche modo mi pare che egli con questa relazione
Ha compiuto per alcuni versi una piccola svolta
Ha tentato di dare un riequilibrio all'eccessivo protagonismo delle grandi città
Un protagonismo del quale probabilmente per alcuni versi ne avevamo anche bisogno diversamente non poteva essere
Macché in diversi passaggi a offuscato il ruolo dei Comuni italiani nel senso che ha creato qualche difficoltà alle realtà minori
Comunque nella relazione
Si è vista una maggiore consapevolezza sui comuni minori
E di questo parlerò dopo dopo così come credo sia stato apprezzabile il chiarimento che gli ha fatto sulla questione del partito dei sindaci
Che finalmente ci ha detto che non c'è e se partito c'è e qui dentro
Nell'ANCI i piccoli comuni io ho i Comuni a minore dimensione demografica forse va meglio
Scontano in questo dibattito non qui dentro quello di questi anni
Una difficoltà perché noi siamo perfettamente consapevoli che a volte quando ci pronunciamo il nostro può sembrare un dibattito arretrato
Può sembrare tra virgolette un dibattito Provinciale
Può sembrare un dibattito troppo legato magari a delle questioni che qualcuno le a volte interpretate in maniera folcloristica vi assicuro che così non è è la situazione reale del paese
I colleghi naturalmente in sala ce ne sono molti che rappresentano le realtà minori quindi ben lo sanno
è bene che tutti lo sappiamo noi a volte siamo imbarazzati a sollevare il problema perché avvertiamo come una sorta di diffidenza e avvertiamo la convinzione sottile da parte di diverso i soggetti che noi non possiamo essere capaci di capaci di fare questo capace di fare quello
Questo non è così per esempio la vicenda del terremoto lo dimostra
è una vicenda nella quale le realtà minori perché prevalentemente sono state colpite
Le realtà minori l'anno ampiamente dimostrato i comuni minori hanno saputo fare la loro parte
L'hanno saputa fare bene grazie al concorso anche della protezione civile anche della regione delle regioni
Ma è pur vero che i problemi li hanno affrontati e la ricostruzione è già incominciata a differenza di quello di quello che qualcuno scrive pur tra mille difficoltà noi vogliamo insomma un riconoscimento più forte un riconoscimento rispetto alle nostre funzioni
Un riconoscimento rispetto rispetto al ruolo che svolgiamo e quando ci si fa la predica relativa alla questione delle unioni delle fusioni
Noi naturalmente è un dibattito che entro il quale vogliamo starci ma è una predica che non accettiamo per una ragione molto semplice le unioni noi le abbiamo già fatte e cercherò di spiegarvi perché
Noi le abbiamo già fatte perché abbiamo unito le strutture ospedaliere abbiamo unito
Le preture abbiamo unito agli uffici di collocamento abbiamo unito le scuole abbiamo unito alle dirigenze e quant'altro
Quindi è un processo che abbiamo già avviato
è un processo che vogliamo continuare a fare ma sul quale nessuno si deve permettere di fare forzature ulteriori perché le forzature non portano da nessuna parte e perché a mio giudizio il problema sta altrove
Sta nel fatto che nell'agenda politica dei partiti delle forze politiche e sociali ci deve essere messo un dibattito su questa questione
Voglio dire che le unioni il lavoro insieme non si fa nelle Aule dei consigli comunali si fa anche nelle Aule dei consigli comunali
Non sitar per via amministrativa si fa anche per via amministrativa ma prima di tutto si fa sul piano politico e se non si alza il dibattito sul piano politico nei partiti da cui veniamo non si può chiedere ai Comuni ai Sindaci in prima persona che si faccia
Prima che questo dibattito sia ampiamente
Maturo io credo che questa sia una questione estremamente importante alla quale
Tutti come amministratori come politici perché poi alla fine la politica la facciamo tutti abbiamo il dovere di dare il nostro contributo
Voglio dire per riaffermare questo discorso è ovvio non serve che ne parlino i ministri i sottosegretari i sindaci prima di tutto al contrario serve
Che sappiamo farne parlare i cittadini le forze politiche le forze sociali e poi
Tutti gli altri nella gerarchia anche perché
Tutto questo processo guarda caso interessa comunica già hanno vissuto un impoverimento
Che già hanno subito le loro mortificazioni e che io credo non ne debbono subire
Altri altre perché è certo è scientificamente provato che quando i luoghi perdono le funzioni quei luoghi non si praticano più non si cerchi di immaginare i centri storici che funzionano perché c'è lo sportello
Lo sportello non è uguale al servizio lo sportello è una macchina fondamentalmente un luogo invece è un luogo dove ci sono relazioni
Dove ci si reca dove si fanno tante altre cose
E si impedisce alle alle realtà minori e di impoverirsi ultime due questioni
Una la quale tengo molto
Mi ha fatto molto piacere che ieri mattina al Consiglio nazionale sia stato possibile inserire nel documento una riflessione sulle questioni del personale la questione del contratto
Cioè noi diciamo in questi anni in questi tre anni sulla base di diversi provvedimenti legislativi stiamo tentando dimettere
In onda diciamo la riforma della pubblica amministrazione
Nessuno può pensare che la riforma della pubblica amministrazione a costo zero
La riforma della pubblica amministrazione ha un costo un costo ben preciso che deve essere equamente distribuito tra lo Stato le risorse dello Stato
E le risorse dei Comuni non si può pensare di fare un contratto
Nel quale anche per fare la riforma dalla pubblica amministrazione che è cosa da farsi
Si pensi che tutte le risorse vanno trovate negli enti locali esclusivamente negli altri locali magari aumentando la pressione fiscale la riforma della della pubblica amministrazione è una sfida che riguarda tutti e quindi riguarda anche lo stato e poi che la la la Bassanini sta anche dentro il contratto bisognerà pure che
Il contratto tenga in considerazione questa cosa concludo per riagganciarmi un attimo le questioni iniziali e anche perché ora
Sulla questione della legislatura io ho apprezzato che Bianco abbia detto entro il mese di novembre faremo il punto penso che su questo ci debba essere come dire
Si deve si debbano spendere le migliori energie
è importante che si possa pensare al prolungamento della legislatura per esempio ne hanno bisogno anche i comuni delle Marche e dell'Umbria
Perché nel giro dei prossimi mesi incominciano i piani di settore importanti quelli che fanno la differenza
E che hanno bisogno di un consiglio comunale di una Giunta e di un comune che governi a pieno titolo vi ringrazio
Grazie Sindaco una comunicazione di servizio
La riunione dei piccoli comuni è rinviata a domani mattina alle ore dieci nella sala Dublino doveva essere oggi alle diciotto è rinviata a domani mattina alle ore dieci sale a Dublino
Per quanto riguarda il calendario dei lavori
Vediamo ancora l'intervento sei sono in strada di due sindaci di Nocera Umbra e di Serravalle in Chienti e poi il sindaco di Squillace Pasquale
Mucca Ari spero di aver detto l'accento giusto
Dopodiché ci sarà le conclusioni della coordinatrice dei Presidenti dei Consigli comunale Daniela lastre presidente del consiglio comunale di Firenze quindi adesso il sindaco di Nocera Umbra
No lo vedo
Il sindaco di Serravalle in Chienti
Di Chienti o in Chienti
Sì e no mi sembra che sia qua ecco
Io sono qui per portare una testimonianza che il presidente mi hai bianco mi ha chiesto
Ha voluto che è un comune delle Marche il più colpito sarà lady Chienti venisse qui e ha anch'essa Assemblea a parla di domani sosta ad affrontare emergenze di come si sta affrontando diciamo la ricostruzione
Io ringrazio il presidente bianco di questo contenta che mi ha dato ma soprattutto ringrazio sì ci sono in mezzo a voi i colleghi sintesi tanti colleghi sindaci hanno portato la loro solidarietà il loro contributo al mio comune ma anche a tutti gli altri Comuni
Della e Marche e dell'Umbria colpite dal terremoto devo dire che è stata veramente una gara di grande solidarietà gli aiuti sono stati tanti
E questi veramente è stata una cosa che chi si trova in certe situazioni come purtroppo siamo trovati nove sono cose che oltre al aiutare economicamente ma soprattutto moralmente aiutano ad andare avanti ad affrontare situazioni di fece come purtroppo l'abbiamo vissute per quanto riguarda la fase l'emergenza e devo dire che penso che mai in Italia di fronte a certe calamità l'emergenza sia stata affrontata così bene io posso dire che nel mio comune mille duecento abitanti e trecento persone trecento famiglie cioè novecento persone su mille duecento vivono ne conta e nere
Introna tali siamo riusciti ad urbanizzare dieci arie gli ha consegnato a tutti un contabile penso che nemmeno tre mesi considerando tutte le procedure per l'appalto di lavoro Topaz penso che abbiamo fatto un ottimo lavoro e così po'più o meno tutti gli altri Comuni colpiti dal terremoto
Dunque devo dire che la fase di emergenza è stata superata nei migliori modi adesso purtroppo c'è la fase la ricostruzione la fase la ricostruzione che una fase difficile
Però sto vedendo che anche qui con un pizzico di soddisfazione le cose stanno andando abbastanza bene per quanto riguarda i mio comune ma anche come ripeto gli altri perché più o meno la legge Marche Umbria e la stessa
Stanno già partendo i primi lavori i primi lavori che riguardano coloro che hanno avuto danni fino a sessanta milioni e questo è per l'istanza d'un anno
Ha fatto quattro mesi parecchie famiglie ritorneranno nella propria abitazione
E anche questo devo dire che è compatto molto positivo certo che per quanto riguarda la ricostruzione vera e propria cioè perché ha avuto la casa crollata perché ha avuto praticamente i danni superiori sessanta milioni dobbiamo aspettare la primavera ma soprattutto dobbiamo aspettare la finanziaria
E vedere quanti miliardi prevede io è l'appello che faccio all'Anci perché nella precedente finanziaria
Si parlava che per le zone terremotate non previsti cinquecento miliardi che avrebbero messo in moto meccanismi perversi sei sette mila miliardi
Poi quando siamo andati a vedere se ne siamo trovati duecentocinquanta praticamente dimezzati abbiamo false fatto sentire la nostra voce attraversasse parlamentari
E il precedente governo prima qualche giorno prima avevamo avuto assicurazione che i duecentocinquanta milioni mille miliardi e si erano tolti sarebbero stati rimessi
Ecco io l'appello che faccio all'Ance squisiti sono parlamentari e che questi miliardi vengono emesse che i cinquecento miliardi metterebbero in moto sei sette mila miliardi contro i venticinque mila per la ricostruzione completa di Marche e Umbria
Dunque diciamo che potrebbe essere un ottimo inizio perché ormai e poi lei le linee sono facciali sia dal governo per ragioni nei comuni dobbiamo fare alcuni adempimenti anch'alcuni abbiamo fatti altri dobbiamo farli però come ripeto siamo sulla strada buona il problema è quello economico
Io capisco che in Italia purtroppo oggi non è più come una volta i soldi c'erano tanti
Però ecco io l'appello che faccio ci sono cento mila famiglie senza tetto e qui governa una forse deve fare le mette questi cinquecento miliardi perché almeno qualcuno anche nell'anno possono costare lasciare di quanta ne elettorale né a propria abitazione
Io nome prolungo oltre devo esprimere con la sua distrazione vado oggi appeso che è stato non confermato sottosegretaria presenza ai cioè diciamo alla pensione civile il sottosegretario Barberi perché effettivamente devo dire che avendo lavorato praticamente a contatto giorno e notte con lui perché espresse indossa il comune più colpito è venuta anche volta a Serravalle
I ha operato molto bene operato molto bene di queste voglio proprio preoccupato che e non si sa mai queste coi nomi esempi si conferma o meno anzi avevo avuto voce che c'era qualche indecisione ospita proprio l'altro ieri a D'Alema un telegramma in cui gli chiedevo
Che pochi per il sottosegretario Barberi fosse riconfermata che come ripeto operato molto bene quest'oggi dal dalla dai giornali e cioè Gallarati appreso che è stato confermato di questo no contento perché almeno possiamo continuare e sulla strada che mi auguro per lo meno ecco per lo meno abbiamo affrontato bene l'emergenza stiamo affrontando bene la ricostruzione grazie
Grazie
Grazie sindaco e mi associo anch'io se mi è consentito nella soddisfazione di ieri vedere professor Barberi alle dicastero della Protezione civile perché anche noi l'abbiamo conosciuto sulla nostra pelle e sappiamo che oltre alla competenza
Ha messo tanta umanità nel suo mandato quindi esprime anche la mia soddisfazione per questa riconferma
Il sindaco di Squillace che parlerà sul problema delle case mandamentale rappresenta anche altri sindaci
Signor presidente gentili colleghe cuore rappresentante del coordinamento dei sindaci dei Comuni sede di mandamento
Sono stato delegato a sottoporre alla vostra attenzione
E attraverso questa Assemblea all'intera opinione pubblica nazionale la delicatissima situazione
Che un consistente numero di piccoli comuni
Si trova a fronteggiare successivamente ai decreti di chiusura delle carceri manda mentali
Chiusura delle carceri
In questi mesi
L'amministrazione della giustizia sta operando in maniera indiscriminata
E con risultati catastrofici per dire i nostri piccoli comuni si tratta di oltre duecento comuni e dei quattrocento dipendenti
Quindi comuni che si vedono così trasferiti gli agenti di custodia ai quali noi il nonno riusciamo a garantire lo stipendio
Ma cosa ancora più grave
Stanno determinando con le condizioni
Che portano molti sindaci a dovere dichiarare il dissesto finanziario e non potere portare avanti quindi il proprio programma politico
Queste figure professionali gli agenti di custodia
Si trovano ad avere una posizione anomala dipendono sotto l'aspetto organico
Ed economico dai Comuni mentre sotto l'aspetto funzionale disciplinare dall'amministrazione penitenziaria
La chiusura delle camicie rimanda mentali quindi pone l'obbligo ai Comuni di continuare l'erogazione del pagamento degli stipendi a questo personale dipendente
Ma nello stesso tempo vengono a cessare i contributi del ministero al rimborso delle spese sostenute
I Comuni quindi non possono più operare
Quella partita di giro che prima garantiva all'entrata e questa copriva la spesso emblematica la situazione del mio Comune io sono sindaco di un Comune di qua di tre mila e settecento abitanti o una pianta organica di trentadue dipendenti
Con la chiusura del mio carcere mandamentale volevo inserire nella mia pianta organica altre dieci unità
E garantire un Spesal annua di Bennet cinquecento milioni per il pagamento di questo personale voi capirete che questo significa per me dichiarazione di dissesto
C'è da dire ancora e in queste condizioni dice il Comune di lauro il Comune
Di Nocera Terinese comuni dislocati su tutto il territorio nazionale
C'è da dire ancora che l'organico degli agenti di custodia è stato determinato dal Ministero di Grazia e Giustizia allorquando sono stati espletati concorsi
Che tale organico e costituito da figure professionali di quinto livello
Che quindi nella maggior parte dei casi in seguito a questo trasferimento si determinerà una situazione di esubero
E che quindi l'istituto della mobilità ove venisse applicato penalizzerebbe anche altri dipendenti della stessa area ed è la stessa qualifica
Ma che negli anni hanno acquistato una professionalità è una competenza specifica cioè io dovrei licenziare i miei vigili urbani
La cosa inoltre impedirà ai comuni
Di determinare piante organiche
Funzionali alle specifiche esigenze quindi saremo impedite di impediti di fare piante organiche e funzionali
Ci si dovrà infatti privare di figure professionali di livello inferiore quindi non potremo assumere bidelli e altro personale di livello inferiore
Inoltre verranno meno le risorse finalizzate per privatizzare arrendere efficienti alcuni servizi e cosa ancora più grave saremo costretti ad aumentare imposte e tributi comunale perché altrimenti se non lo faremo non lo faranno i commissari
Vi è anche però nello stesso tempo
Il rammarico di molti sindaci
Perché la politica di chiusura delle carceri manda mentali
Potrebbe anche venire meno istituti minori di pena che attualmente sono funzionanti e nello stesso tempo redditi ci sono comuni che sono perfettamente funzionanti inseriti in un programma di recupero del detenuto empatia alcuni istituti di pena minori ospitano prevalentemente tossico di poi dipendenti
Redditività e che in un carcere mandamentale il rapporto è di un dipendente cinque detenuti mentre invece nelle case circondariali il rapporto è di uno a uno
Si comprende allora l'urgenza di avviare subito a soluzione questo delicato problema
Noi ringraziamo ringrazio a nome di tutti gli altri sindaci il presidente Bianco perché ha sempre seguito la vertenza ha manifestato
Le opportune rivendicazioni presso i ministeri competenti lanci ha ottenuto anche un tavolo tecnico di trattative
Presso il Ministero di Grazia e Giustizia ma purtroppo la crisi di governo è intervenuta negativamente
E allo stato nessuna garanzia abbiamo per evitare le difficoltà insuperabili di Bilancio ci sono alcuni comuni che in questi giorni non riescono a fare la delibera di salvaguardia di avvio e quelli degli equilibri di bilancio appunto perché non sanno come reperire questi fondi
Essendo stati destinatari di decreti di dismissione del carcere mandamentale
Ecco perché abbiamo inteso far sentire la nostra voce in questa sede auspicando che con l'imminente varo della Finanziaria
Sia garantita la continuità dell'erogazione da parte dello Stato dei contributi per il pagamento di detto personale la cifra ammonta a venti miliardi su tutto il territorio nazionale capirete che per una finanziaria
Queste una cifra ridicola
Ma nel contempo si sa sì vera sicurezza di continuità lavorativa ad oltre quattrocento dipendenti
Personale che quindi non può che costituire un organico soprannumerario ad esaurimento con possibilità di opzione per l'amministrazione comunale o quella giudiziaria
Con riserva ovviamente dell'amministrazione comunale di graduare l'inserimento nel corso degli esercizi futuri io do lettura se ho tempo velocemente
Del documento predisposto da questo coordinamento dei sindaci dei comuni sede di casa mandamentale
Ci siamo riuniti poco fa
I sindaci nel confermare le oggettive difficoltà cui sono andati incontro a seguito delle chiusura delle case manda mentali
Disposta da utile d'autorità dal ministero della giustizia che ha comportato la cessazione dei rimborsi e il conseguente trasferimento di tutto il personale
Di custodia i comuni nonché la mancata utilizzazione di nuovissime strutture appena edificata
C'è un comune che mi diceva che ha ottenuto un finanziamento di Sam sei miliardi per otto per costruire una nuova casa mandamentale quando invece la politica e quella del ministero è quella di chiusura quindi una stortura proprio una contraddizione di Terim
Con gravi con aggravi di spesa su tutta la collettività nazionale e soprattutto sui bilanci delle amministrazioni locali di minore dimensione demografica sottolineano che detto personale sempre di peso
Dal punto di vista funzionale disciplinare dal ministero della giustizia
Avendo svolto il servizio la diretta dipendenza dall'amministrazione giudiziaria e dal punto di visto organico ed economico dai Comuni
Risulta evidente che la dipendenza economica era una diretta discendenza di di quella funzionale e che i costi non erano a carico del Comune interessato che si era limitato solo ad anticipare le spese che come già detto in precedenza venivano rimborsati integralmente
Dal ministero della giustizia
Ribadiscono
L'esigenza di un'immediata ripresa delle trattative con i ministeri competenti giustizia interna tesoro
Per affrontare in maniera organica e risolutiva l'intera vicenda annunciano che all'interno dell'ANCI si è costituito un coordinamento operativo nazionale composto dai sindaci interessati alle problematiche
Per concorrere ad una comune posizione su superando la eccessiva frammentazione delle posizioni Tencteri assunte dalle singole amministrazioni confermano che deve essere rispettato innanzitutto il principio dell'autonomia organizzatoria
Degli enti locali invito nel ministero della Giustizia sospendere ulteriori decreti di soppressione abbiamo avuto notizia che sono stati già fermati altre cinque decreti di soppressione
Quindi a sospendere ulteriori decreti di soppressione che pongono a carico dei Comuni gli oneri relativi al personale di custodia
Delle case manda mentali in quanto le amministrazioni per ragioni amministrative contabili non sono in grado di sopportare gli oneri del personale suddetto rischiando dissesto finanziario
Auspicano una regolamentazione organica che definisca il ruolo delle case ma andamentali funzionali affinché le stesse possano continuare a svolge per loro funzione nell'amministrazione penitenziaria del Paese
Invitano le istituzioni competenti
A prevedere con l'imminente farà bella varo della Finanziaria una soluzione che da un lato garantisca i lavoratori agenti di custodia
E dall'altro salvaguardi gli equilibri di bilancio delle amministrazioni comunali interessate grazie
Signor
Chiedo scusa ma mi hanno dato un'informazione contraddittorie per cui vi do anche questa informazione che contraddice una presidente verificate voi prima ho detto che la riunione dei piccoli comuni e domani alle ore dieci ora il presidente torti e quindi credo che sia degna di fede questa secondo informazioni mi dice che la riunione invece è in corso in sala Dublino vi chiedo scusa verificate
Adesso l'intervento della coordinatrice dei Presidenti consigli comunali Daniela lastre il presidente del consiglio comunale di Firenze
Sì
Prima di tutto vorrei affrontare prima di affrontare anzi il tema dei diritti e dei servizi dalla parte dei cittadini tema
Di questa giornata vorrei fare una premessa ribadire che l'ANCI è l'associazione dei comuni e dunque dei sindaci e dei consiglieri
E questo deve essere presente di più nella associazione
E credo che quando si parla di rapporti tra ci sindaci e consiglieri lo abbiamo detto più volte non poniamo una questione esistenziale
Il nostro ruolo di presidenti di consigliere alla ricerca di una funzione di governo o di opposizione poniamo una questione di sistema politico all'altezza delle cose ti abbiamo detto più volte
Che in fondo vogliamo alludere al tema della governabilità su scala locale
Cioè al modo in cui si pongono i fini da raggiungere e a come si svolge il sistema decisionale così largamente in tessuto di relazioni negoziali e cooperative nelle quali si assicura la gestione dei conflitti la rappresentanza degli interessi l'espressione del pluralismo istituzionale politico
Alludiamo insomma al fatto che la cooperazione l'intesa alla ricerca di soluzioni consensuali Sempre più richieste dalle relazioni interistituzionali volte ad effettuare decisioni credibili
Sono tanto più efficaci quanto più sono affrontate da istituzioni autorevoli il cui sistema decisionale interno sia trasparente e frutto del consapevole apporto di tutti i soggetti politici
La gestione delle relazioni tra gli organi del Comune dunque diventa un aspetto essenziale ed irrinunciabile
Riflettere sulla sua evoluzione capire e governare il conflitto interno proprio perché non si tratta di questione esistenziale
Ma di evoluzione del modo di essere della rappresentanza aiuta a capire cosa si muove nella società ed affrontare compiutamente i conflitti Esterni
A questi obiettivi sono interessati tutti i consigli e ma soprattutto i sindaci allora io credo che da questa Assemblea nazionale deve scaturire e qui faccio la portavoce anche di una riunione
Dei coordinatori del coordinamento nazionale dei presidenti dei consigli comunali deve scaturire l'impegno di tenere il più presto possibile un Consiglio nazionale sui temi delle assemblee elettive
Perché non è più possibile continuare a discutere di questi temi senza vera è una precisa anche posizione di questa associazione sul ruolo e il rapporto fra i sindaci e i consigli
Dando autorevolezza dunque a questo dibattito crei questo serve ai consiglieri ma credo serve soprattutto anche ai sindaci nel rispetto della diversità dei ruoli e quindi qui avanzo formalmente questa proposta l'avanzo appunto al presidente dell'ANCI
E quindi spero che questa possa essere momento di riflessione importante vorrei che fosse questa anche contenuta all'interno del documento che l'ANCI dovrà determinare alla fine di questa Assemblea
Per tornare invece alle questioni riguardanti
Le questioni dei servizi dei diritti dalla parte dei cittadini
Discutendo di diritti e di servizi dobbiamo anzitutto chiederci a che punto siamo
Interrogarci su questo vuol dire anzitutto fare uno sforzo per evitare di mescolare un insieme di cose che sono distinte
Vorrei dunque provare ad affrontare il tema dei diritti e dei servizi da un punto di vista particolare e cioè dal punto di vista delle assemblee elettive locali e degli organismi più vari che ad essi fanno riferimento questo perché tutti noi dobbiamo chiederci cosa possiamo fare e cosa dobbiamo fa e cosa dobbiamo fare perché il potere locale viva di una permanente tensione verso i traguardi di benessere che la comunità locale reclama
Se ci troviamo infatti apporre in questa nostra Assemblea il tema dei diritti e dei servizi dalla parte dei cittadini
Eh perché evidentemente sentiamo ancora una certa distanza un certo limite nella realizzazione dei diritti o ancora l'esigenza di fare di più sul versante dei servizi
Intendiamoci un limite con centralmente inevitabile poiché la domanda sociale procede si sviluppa in modo tempestoso mentre le risposte delle istituzioni molto spesso non riescono a coprirla per intero
Non fosse altro per la ristrettezza delle risorse
Ma qui non credo che sia in discussione questo limite oggettivo
Quanto piuttosto il limite soggettivo della politica di trovare risposte sempre più avanzate di sapere fare fino in fondo il suo dovere e di saper progettare l'innovazione
In modo tale da dare attuazione ai diritti affermati promuovere riconoscerne di nuovi costruire servizi efficienti e di qualità e complessivamente un più alto grado di civiltà per noi amministratori locali queste impegna decisivo e corrisponde del resto alla tradizione storica delle istituzioni locali
Da sempre anticipatrici di molte innovazioni sul versante della tutela e degli interessi dei cittadini
Ed è decisivo ancor più un nel tempo presente nel quale siamo chiamati a inverare il principio di sussidiarietà
Di fronte ai compiti che ci derivano da un lato dello sviluppo della società e dall'altro dall'affermarsi del processo di decentramento chiediamoci allora se queste nostre istituzioni locali marciano con il ritmo necessario
Nel fare questo tuttavia non abbiamo solo da imparare abbiamo anche da dire molte cose nuove utili per l'insieme delle istituzioni più tutto il nostro Paese
Non c'è dubbio per esempio che l'ampio settore delle politiche per l'infanzia e l'adolescenza
Abbia trovato nell'esperienza dei comuni la linfa per rivisitare tanta parte delle politiche nazionali
Oggi se si parla più chiaramente di diritti dell'infanzia e dei servizi per l'infanzia
Cioè dovuti in gran parte alla maturazione che nelle realtà locali sia si è avuta sui servizi di asili nido sui servizi complementari
Sulla continuità educativa sulle città a misura di bambino e di bambina e persino come realizzare gli ospedali per i bambini
Così i servizi a domanda individuale progressivamente escono dall'angustia di questa definizione e si propongono come servizi collettivi di attuazione di diritti fondamentali
Il percorso che si sta compiendo ancora a fatica ma con grande impegno su diritti e servizi per l'infanzia descrive un itinerario veramente ideale
Oggi tende a chiudersi in modo virtuoso il circolo impegno internazionale legislazione nazionale attività locale
E si afferma progressivamente un compiuto sistema di valori che mette al centro l'interesse del soggetto batte i boleri bambino il suo punto di vista legato ma anche autonomo da quello della famiglia
Penso presenterà convenzioni internazionali sui diritti del fanciullo al piano di azione del Governo sull'infanzia e l'adolescenza alla legge due otto cinque del novantasette alle competenze affluite verso gli enti locali con il decreto legislativo
Centododici del novantotto
Al disegno di legge sulla Rete dei servizi sociali
Questo circolo virtuoso si è potuto ravvivare grazie alla spinta dal basso impressa dalle politiche sociali dei Comuni e contemporaneamente grazie all'azione dall'alto dei governi e dello Stato nazionale
Così ciò che fino a ieri era solo un aiuto alle famiglie è diventato nel corso degli anni anche e direi soprattutto una riformulazione dell'azione pubblica in termini di soddisfazione dei diritti
So bene che il panorama dei diritti e dei servizi per i cittadini offrono spezza uno spettro di tematiche anche tra Lorin compì
Incomparabili il diritto alla salute diritto perfetto il diritto ad un ambiente salubre salubre interesse diffuso
Passa nel nostro città ad esempio attraverso un servizio pubblico di trasporto efficiente moderno un sistema di smaltimento dei rifiuti ecologicamente compatibile un controllo severo delle varie fonti di inquinamento il diritto alla casa o al lavoro diritti sociali sono anch'essi indubbiamente altri importanti frontiere delle istituzioni locali e richiedono l'attrezzatura di altri tipi di servizi
Dalla gestione del patrimonio immobiliare pubblico alla costruzione di un sistema locale di orientamento e formazione professionale
Tutte cose di natura diversa da quelle che ho citato prima a proposito dei servizi per l'infanzia
Cose che potrebbero ripetersi per i servizi sociali destinati a soggetti particolarmente deboli e pensa all'handicap agli anziani non autosufficienti e comunque soggetti esposti alla marginalità sociale
è tutto ecco dunque che siamo chiamati ad una riflessione su piani diversi per la natura dei diversi diritti a confronto e per il tipo di prestazioni che la loro realizzazione richiede perciò stare dalla parte dei cittadini evoca esigenze diverse tra loro
Per tornare all'esempio fatto prima quando si discute dello sviluppo e della qualificazione dei servizi per l'infanzia bisogna stare dalla parte delle famiglie e insieme dei bambini e anzi principalmente dei bambini come soggetti di diritti propri questa strada più analitiche meno semplificante della complessità sociale non è semplice da percorrere ovviamente perché costringe a verificare il contenuto dei diritti che devono essere assicurati e a costruire servizi adeguati in questi giorni per esempio a Firenze c'è qualcuno che più o meno esplicitamente mette in discussione la scelta di costruire il nuovo ospedale per i bambini
In modo da soddisfare non solo le essenziali esige esigenze sanitarie ma anche quelle che derivano dalla specifica condizione psicologica dell'infanzia
Costa troppo tutto ciò o non è invece l'unico modo concreto di rispondere ai diritti fondamentali di veri utenti
Se questo modo di ragionare lo spostiamo su gli altri servizi possiamo meglio studiare il nucleo forte di diritti di cittadinanza e conseguentemente impostare per il meglio le politiche pubbliche
Cioè dentro questa riflessione la necessità di misurarsi con le strutture organizzative comunali interessate da un ampio disegno di riorganizzazione dell'amministrazione comunale e dei soggetti da essa dipendenti o controllati
Qui mi sentirei di lanciare un allarme perché la necessaria innovazione delle strutture sta forse mettendo in ombra un dato essenziale che direi di natura culturale
Si tratta della qualità dell'impegno di missione delle pubbliche amministrazioni e del valore dei singoli che sono chiamati a gestirle
Facendosi carico del realizzarsi ogni dei diritti ed assumendo nella ricostruzione dei servizi il punto di vista degli utenti
Insomma la trasformazione necessaria deve occuparsi di più
Delle motivazioni del lavoro pubblico e la stessa flessibilità delle soluzioni organizzative deve coniugarsi nella costruiti nella ricostruzione di uno spirito pubblico più forte
Per tornare all'esperienza condotta nelle assemblee elettive vorrei ricordare che i poteri dei consigli li pongo di una particolare posizione ma che questa posizione non è diminuisce assolutamente la responsabilità e procediamo per ordine le assemblee elettive sono anzitutto i principali riferimenti quel potere normativo che è garantito dalle leggi Bassanini deve essere attivato per compiere il processo di decentramento delle funzioni
E si inoltre sono responsabili sia dell'assunzione dei servizi pubblici sia della scelta delle forme di gestione sia infine degli indirizzi da osservarsi da parte dei soggetti che i servizi gestiscono i consigli dunque sollevati dalla diretta gestione dei servizi sono però chiamati a definire il quadro fondamentale di questa di qua nel quale queste si inserisce
Vi è da chiedersi perciò come procede questo impegnativo lavoro come funziona questo motore essenziale e soprattutto se è in grado di seguire lo sviluppo fondamentale delle politiche pubbliche sui servizi
Ora io credo che sui servizi della sua concreta realizzazione sono responsabili ovviamente Rohr Garin istituzionali quali il sindaco e la giunta
La dirigenza e gli organi preposti dal sindaco alla gestione operativa dei vari organismi a tal fine costituiti
Esiste però ancora una insufficiente cultura della verifica dell'efficienza e dell'efficacia molti passi in avanti sono stati fatti e tuttavia il governo dei servizi ancora al di qua dal compie un vero salto di qualità
Non per nulla nelle proposte di legge in discussione su questo punto stralciato dalla principale riforma della legge centoquarantadue
Viene posta l'esigenza di una più forte verifica dell'azione dei risultati che si conseguono
In questo quadro istituzionali il punto più debole sono certamente le assemblee elettive
Verso le quali pure si riversa la domanda sociale
Avviene per ciò che spesso l'assemblea elettiva tenda a interpretare il proprio ruolo avvolto in termini troppo minimalisti o di recuperare spazi rappresentando quello questo o quell'interesse particolare
Nella migliore delle ipotesi si tratta di disfunzioni nella peggiore si tratta di interventi su specifici aspetti gestori e penso personale la dirigenza le nomine spettano al sindaco
C'è allora da domandarsi se ci siamo dati gli strumenti migliori per sviluppare la riflessione e l'azione sugli aspetti strategici della qualità dei servizi locali
Se soprattutto riusciamo a leggere e a seguire anche le innovazioni
Di cui siamo protagonisti sì abbiamo anche il gusto e la passione per domandarci continuamente qual è quel nucleo forte di relitti che vogliamo realizzare
Come essi si stanno trasformando quali innovazioni richiedono vedo cioè il rischio di una delega di questa riflessione verso il momento tecnico operativo e anche un certo rischio di espropriazione visti largo uso di strumenti come gli accordi di programma
Maggiori mi pare invece l'attenzione delle assemblee elettive sui diritti procedimentali e di partecipazione
I nostri consigli sono in verità di riferimento di numerosi strumenti partecipativi e si sono resi protagonisti di una importante attività normative in argomento
Procedimento accesso difensore civico
Diritto di petizione di proposta articolazione del territorio bellica di funzione quartiere ai alle circoscrizioni
Ciò non è di poco conto anche perché venuti spesso meno tradizionale organismi di gestione sociale per questo perso si riformula una positiva esigenza di controllo da parte dei cittadini
Oggi forse le assemblee elettive non hanno dispiegato fino in fondo le potenzialità di un sistema che le vede al vertice di una di questa democrazia partecipata
Non ne hanno soprattutto valorizzato la spinta al cambiamento verso l'acquisizioni di nuovi e più avanzati diritti sociali
E qui forse la maggiore risorsa democratica di cui disponiamo accanto alla rappresentanza politica una grande risorsa per mantenere sostenuto il ritmo del cambiamento e per l'affermazione
Lo
Bene c'è ancora spazio per un paio di interventi per cui se sono ancora in sala
Gianfranco Ludovisi comune di base a lutto
Sì sì Tourist
E dopo Salvatore Lombardo sindaco di Marsala
Sì
Vediamo se no vediamo se qualcuno di questi se no vediamo domani
Sarò vorrei avere Graziotto lento
Non farò nessun cappello ma voglio proporvi due riflessioni la prima
Vorrei commentare con voi il quadro economico di un Progetto di un'opera pubblica comunale
Su un totale di spesa previsto di duecento milioni
Ci sono cento trentacinque milioni di lavori
Pare al settanta per cento e sessantadue milioni pari al trentuno per cento di altri oneri
Che l'ente deve sostenere e cioè trentaquattro milioni di Iva imposta rispetto la cui applicazione del Comune risulta consumatore finale per la maggior parte dei servizi
E lire ventinove milioni per spese tecniche al netto di Iva
Ritengo troppo gravosa per un ente pubblico l'incidenza del trenta per cento circa di specie diverse rispetto ai lavori accordo dell'imposizione fiscale dell'IVA ed a causa dei tariffari di prestazioni tecniche oggi rese ancora più onerose dall'entrata in vigore del decreto legislativo quattrocentonovantaquattro del novantasei ritengo in particolare utile sottolineare l'eccessivo non esita a dei professionisti
Incentivata e facilitata anche dalla recita degli ordini professionali
Che attuano una politica di protezionismo di categoria che mi risulta più naturale interpretare come la creazione di una lobby blindata verso l'esterno
Che una tutela della categoria dalla concorrenza sleale al suo interno
La seconda riflessione esso la Bassanini ter
Con l'entrata in vigore della legge sedici e sei novantotto numero centonovantuno Bassanini ter è stato introdotto il comma terzo tre ter dell'articolo sei della legge centoventisette novantasette Bassanini bis
La quale prevede responsabile di servizio possono essere assegnati indennità di funzione localmente determinate in attesa della definizione contrattuale nell'ambito della disputa di Bilancio
La pre intesa contrattuale per il personale di autonomie locali siglata Dalaran il tre sette novantotto prevede l'indennità variabile tra i dieci e i venticinque milioni annui per tredici mensilità oltre a Holden dita di risultato aggiuntiva dal dieci al venticinque per cento
Ragioniamo in una cifra da quattordici a trenta milioni all'anno
Ammesso e non concesso che il contratto venga dei finalmente approvato come previsto dalla preintesa
Si tratta di cifre di aumenti senza precedenti che possono condizionare le scelte dall'amministrazione di molti comuni specialmente in una fase di risorse rispetto a limitato
Rischiando di penalizzare in particolare gli enti che hanno individuato diversi centri di responsabilità con l'obiettivo di tomi Zare applicazione dalla riforma credo inoltre che un simile salto contrattuale rischi de disincentivare e male incentivare il personale specialmente dei piccoli comuni
Dove i fondi sono limitati le mansioni plurime e non esiste la dirigenza ad eccezione della figura del segretario comunale che adesso vuole diventare anche direttore generale
Ritengo infine che sussista il rischio per molti piccoli comuni di dover reperire i fondi a discapito alla gestione dei servizi consolidati
O incrementare le entrate tributarie a questo punto mi viene spontaneo pensare complimenti per il miglioramento dell'efficienza dei servizi e protetti mentre il TAR amministrativa premetto che io ho votato per l'Ulivo grazie
Grazie sindaco vediamo se c'è Salvatore Lombardo sindaco di Marsala
No allora rimandiamo anche quest'ultimo intervento domani direi che possiamo concludere questa giornata piena di lavori domani mattina l'inizio è previsto alle ore nove qual era la Toni del sindaco di Colleferro a Padova e Palermo vi ringrazio per l'attenzione soprattutto ringrazio tutti coloro i quali sono rimasti Quadrino questo momento buona serata a Torino e arrivederci a domani