Consiglio Nazionale del Partito Popolare Italiano

Macchinari
Cari amici io
Debbo dire che sono soddisfatto con i nostri collaboratori per il luogo dove ci hanno portato a fare questo Consiglio nazionale mi sembra vista anche la partecipazione assolutamente soddisfacente un luogo dove si può lavorare bene
Cercheremo di portare i nostri lavori avanti tutta la giornata in modo da prevedere la conclusione in serata se possibile per le esigenze manifestate da alcuni di voi
E se non sbaglio anche logisticamente cercheremo di organizzarci in maniera tale di non lasciarci all'ora di pranzo sono forse quest'altra esigenza non potrebbe essere rispettato
Il
Io cercherò di come
Spesso cerco di fare di
Essere sintetico
Perché abbiamo attraversato un periodo
Complicato con
Cambiamenti che abbiamo vissuto sui quali abbiamo influito
Che avremmo voluto magari nei tempi e nelle modalità diverse
E poi si apre una fase che a giudizio del gruppo dirigente del partito che ha già avuto modo di affrontare questi problemi una fase
Complicata per tutti anche per noi
Nella quale il partito dovrà avviare con oggi io non penso che possa essere conclusiva la nostra riflessione
Avviare con oggi un lavoro di routine precisazione non tanto delle nostre strategie politiche
Ma degli strumenti
Non solo organizzativo gli annessi penso prevalentemente
Strumenti di carattere lavorativo e programmatico nella nuova realtà per dare una forte caratterizzazione alla posizione del nostro partito
Riprenderemo il discorso in questi giorni da la settimana prossima per arrivare subito è una decisione sul sui tempi e le modalità di questa assemblea programmatica che avevamo preparato e che abbiamo fermato
Proprio per il precipitare della crisi di governo ma voglio dire a voi rassicurare quelli di voi che la pensano così
Che
è nostra ferma intenzione anzi
Per quello che ho detto nella nuova realtà
Questa intuizione di fermarci a pensare
E a ragionare un po'sulla nostra capacità di elaborazione di proposta di presenza politica e più forte di prima
Io verso alcuni di voi sentirei
La necessità di fermarmi in maniera approfondito sullo sviluppo della situazione che abbiamo dietro le spalle su quello che è accaduto
Non lo farò lo farò in maniera molto più stringata di quando di quanto avrei desiderato la possibilità di tornare sulla questione poi nella replica a conclusione del nostro dibattito
Per due ragioni la prima
E che non il silenzio non c'è oggi il condizionamento la necessità di una comunicazione quotidiana
Imposta alla politica personalmente una delle cose che mi pesa di più
Però poi la devi fare perché queste sono le regole discutibili ma le regole la politica oggi
Ha consentito a me e ad altri del partito di tornare su come si sono sviluppate le cose sui mass media più di una volta nei so bene poi che voi seguite queste cose anche senza il rapporto diretto questa è una delle ragioni che mi consente di non ripetere cose magari che già sono state illustrato erette molte volte c'è una ragione più seria
Che almeno per una parte di voi
La metà di voi ci sono stati passaggi formali del partito
Obbligatorio la riunione dei gruppi parlamentari un incontro poi
Un po'più approfondito ancora tra direzione i gruppi parlamentari che ci hanno consentito di sviluppare la riflessione
Su un percorso che c'è stato quindi io molti particolari non li tocco in questa mia relazione
A voglio dire però che ho la consapevolezza la pongo a voi alla vostra riflessione ai vostri interventi
Che io so che un cambiamento rilevante e che ci tocca e che suscita preoccupazioni
Nel nostro mondo un cambiamento della situazione politica dentro la quale siamo si è realizzato cioè
Non è tutto come prima
La maggioranza uscita dalle elezioni del novantasei che ha portato al governo Prodi alla presidenza del Consiglio Prodi a metà laggiù legislatura si è fermato e c'è stato un cambiamento rilevante
Da questo dobbiamo ripartire
E questo in un Consiglio nazionale dobbiamo approfondire anche con l'occhio alle preoccupazioni che io non si conoscono
Della nostra base
Permettetemi di dire perché
Questa seconda considerazione legata all'altra quello delle preoccupazioni e del cambiamento
Questo cambiamento è avvenuto nella salvaguardia e nel rilancio dell'alleanza di centro sinistra questo non lo possiamo dimenticare
Che è la nostra scelta strategica
Ogni tanto sento dire cose la strategia perché strategica eterna no è la scelta nostra in questa fase di governo del paese
Qualcuno mi domanda con l'occhio a la posizione di partenza di Cossiga ma altri dicono che questa è la situazione può in futuro no questa è la situazione in questa fase non mi interessa pensare a quello che faranno
Chi c'è dopo Dinoi ma e poiché la categoria dell'Eternità in politica non esiste dico che questa è la scelta vera però non per in noi qui dentro almeno per mia iniziativa questa scelta non è in discussione
I popolari italiani
Noi io debbo lasciare pure questo linguaggio dei moderati
O dei centristi non mi comincia a piacere più perché rischia di essere fuorviante nella nuova realtà politica italiana ed europea si gioca a tutto campo
Il classismo è caduto non c'è più una volta ora no noi abbiamo l'attenzione a tutta la società
Ai ceti medi che sono la maggioranza di questo Paese ma chi fa politica dovunque c'è la questa attenzione ma anche alle fasce del disagio giovanile in particolare che erano all'attenzione delle il tradizionale forze politiche della sinistra oggi questo partita un partito popolare lo gioca a tutto campo perciò io dico
Che nella realtà italiana noi siamo naturalmente alleati con la sinistra democratica
Questo è il punto e quindi lavoriamo
In questa dimensione e dalle difficoltà dalla crisi dalla complessità della nuova situazione politica che è uscita dalla crisi questo dato di riferimento
Che ha costituito ha caratterizzato anche il travagliato momento della nascita dei popolari che noi rappresentiamo che noi siamo è fuori discussione Check questo punto fondamentale dell'interesse
Del nostro paese lo abbiamo fortemente
Salvaguardati
Io anticipo qui una riflessione che riprenderò dopo
Questa affermazione
Fa il paio e non può essere staccata dal fatto
Che dentro la naturale alleanza siamo diversi
Per storia e per cultura siamo distinti
Non abbiamo all'orizzonte la possibilità a un di una confusione di una sintesi di uno scioglimento in un crogiuolo che ci fa diventare tutti uguali delle culture politiche di questo Paese
Nel nostro orizzonte c'è l'alleanza
Che non contrasta con la caratterizzazione pensare ad un percorso che arrivi ad un movimento indistinto dove queste lunghe storie finiscono e si esce in una posizione culturalmente del tutto nuova non è nelle nostre intenzioni nel nostro orizzonte
E quindi la caratterizzazione dalla nostra proposta politica del nostro essere dentro la politica italiana fa il paio con la naturale alleanza con le forze alla Sinistra democratica
Però tre punti malgrado queste due premesse su un'analisi già fatta e
Su un confronto che in parte c'è stato tra di noi io li voglio riprendere per mettere da parte poi questa questione venire a due altre questioni che sono il cambiamento i rapporti nuovi dentro la politica italiana che mi interessano di più
E per la crisi
Questo chiarimento queste tre questioni che toccano velocemente
Tre o quattro io le lego alla necessità
Mi pare che si sia già affermata di fermare una interpretazione di questi avvenimenti
Che vedeva il nostro protagonismo in maniera distorta dentro quello che è successo
Non è che io mi sorprenda moltissimo
E perché queste nostre Società dei dominio dei mass-media
Sono legata a questi messaggi che si rincorrono che magari a metà giornata sono già finiti ma il giorno dopo ritorna e che in qualche modo vanno seguiti chiedo a tutti voi capiterà ritrovarvi frasi virgolettate sui giornali che magari non avete cose che avete detto la sera a cena con vostra moglie oppure col vostro collaboratore Point arrivano virgolettate io
Queste tre cose le dico perché si è parlato di popolari che avrebbero abbandonato Nalini è un uomo di difficoltà la parola che riusciva complotti rispetto a quello svolgersi della crisi non è così
Le tre cose che io voglio sottolinearvi sono le seguenti
I parlamentari di Camera Senato un po'meno quelli europei perché stanno un po'più lontani su più a nord del nostro Paese
Sanno che il dato costante
Dell'atteggiamento politico e parlamentare dei Popolari per due anni e mezzo è stato il reale incondizionato appoggio al Governo guidato da Romano Prodi
Fino a sfidare almeno per chi aveva la responsabilità del partito
La ricorrente che critica
Della necessità di caratterizzarsi di più
Anche tra di voi e osservi guardo so chi mi ha detto ma come nel corso di questi due anni c'è bisogno che si vendano di più
Si vede di più Bertinotti
Bertinotti domina la scena i popolari no poiché i popolari sostengono e alla Camera con i loro sessantasette voti non mettono in discussione il governo
Mentre Bertinotti tutti i minuti dice che su questo lo fa cadere capite pure voi che sul giornale o le televisioni ci va più Bertinotti di noi fatti ora non ci va più pare che si lamenti pure
Invece di essere contento di andarci un po'di mentale che si lamenta
Quindi semmai per noi c'era questo problema di dire sì l'alleanza si il sostegno sì ma caratterizzate di
Qualche volta non l'abbiamo fatto perché eravamo accorti
E sapeva nella vita parlamentare la politica che insomma il governo teneva aveva vinto le elezioni ma non è che non ci fosse qualche problema qualche turbolenza qualche rischio qualche difficoltà
E noi naturalmente non rivendico meriti per questo
Lo sottolineo per la verità per non sbandare anche l'ultimo il più lontano dei nostri elettori o aderenti
Questo è stato il dato secondo me che nessuno e infatti almeno su questo nessuno all'interno del nostro partito ha raccolto qualche
Indiscrezione ma lei mostra come questo
Io voglio ricordare
Che assieme a D'Alema prima dello sganciamento di Bertinotti tra i tanti episodi sui giornali apparve
La notizia di un incontro serale molto approfondito molto lungo
In sede della Montecitorio
In cui assieme cercammo forse poi un ultimo tentativo vero per indicare i rischi per la maggioranza per l'alleanza ritenendo comunque coinvolto
Con la sua desistenza nel far nascere due anni e qualcosa fa questa coalizione che stava governando bene il Paese
E non servì
Non servì perché poi le sue scelte le ha fatto io non so se sia ancora convinto che queste sue scelte siano state positive ma non servì in quella direzione
Nelle ore concitate del voto di fiducia
Per il quale non è vero che Prodi ha sbagliato che hanno sbagliato i conti che tutte cose ridicole
Quando in una battaglia come quella viene meno la fiducia per un voto
Vuol dire che c'era un un elemento di rischio del se c'era un voto in più come doveva esserci fino a quando quelle tabelle che dicevano sia uno di quelli che andavano a passare sotto il banco dalla presidenza della Camera
Che era possibile avere avremmo gestito la crisi una maniera diversa
Ma io vorrei dire qui oggi pubblicamente perché siamo sotto gli occhi all'attenzione
Dei mezzi di comunicazione per quel voto di fiducia noi abbiamo chiesto i voti noi popolari abbiamo chiesto i voti a Cossiga per Prodi
Per essere chiaro
Per i giudizi che poi sviluppiamo
E debbo dire
Una certa incertezza c'è stata poi non sono venuti
Ma abbiamo chiesto insistentemente
Fino al momento del voto
E se uno mi chiede perché non sono venuti la malevolenza no poi l'hanno dati a D'Alema evidentemente è stato un gioco politico il passo fatto da questi amici che oggi sostengono il governo in Parlamento
Era così duro per loro credo che erano alla ricerca di una motivazione l'hanno trovata in senso anti ulivista questa è la mia personale spiegazione
Ma quei voti li abbiamo chiesti e per una certe ore fase io speravo pure di ottenerli
Dopo la sfiducia dopo il voto di sfiducia nella riunione il giorno dopo a Piazza del Gesù con i segretari della maggioranza
Noi abbiamo rilanciato la candidatura di Prodi per la Finanziaria
Un governo che faccia il quel governo che facesse la finanziaria e dicemmo tutti assieme l'accettarono questa impostazione poi la verifica facciamola gennaio
Con i tempi della politica di oggi dei rapporti che si instaurano no qualcuno si offese dell'ala nostra più ulivista diciamo così ricevetti una telefonata mi si dice ma come tu dici che il lo deve fare a termine ora
Col voto di sfiducia il giorno prima quale possibilità c'era di non fare un un discorso di questo genere
Poi le cose sono andate come sono andate
Tra noi
Poi
Si è discusso
E qui c'è stata qualche riserva per esempio in direzione esplicita
Sull'incarico a D'Alema
Qui il problema non teorico sbocco della soluzione della crisi
Ed io debbo dire che lascio stare per brevità le ragioni
Dello stare in una coalizione della lealtà di coalizione verso noi verso lo non mi interessa questo io ammetto accetto una riflessione che ho sentito in un intervento per insieme nella nostra direzione
Che in una coalizione non è scontato mai che si presenta alle elezioni per vincere che il leader del partito di maggioranza relativo dentro la coalizione possa debba essere il premier può esserlo non Secondo le conducenza dalla politica l'obiettivo della sintesi per vincere
Io sembra giunto però e lo ribadisco qui
A voi che
Nessuna perché i popolari non hanno avanzato non avanza non avanzeranno oggi nessuna preclusione ideologica guardando la nostra storia passato non c'è più questa preclusione
Un partito come il nostro che porta avanti questa alleanza in condizioni
Di parità politica e di pari dignità no non è che può praticare un discorso che fanno altri nella dialettica politica italiana voci del Polo sono ricorrenti su questo anzi il leader del Polo fa di questo argomento la sua battaglia politica continua quotidiana
Un altro proclamare viene anche da Madrid e oggi
Dice che ha rifatto i sondaggi che vince a stavolta ci tratta meglio non ci fa cresce rispetto a altri che faceva prima lì c'è sempre la preclusione ideologica che io credo si indebolisca ogni giorno di più aggiungo
Come si fa a dire che non sarebbe stato più trasparente giusto passare da una verifica elettorale
Io debbo dire che in i tempi e le modalità dello svolgimento della crisi non sono stati tutti ma non noi
E voglio richiamare a voi io l'ho vissuta così nei giorni immediatamente successivi alla crisi
Il senso di difficoltà di smarrimenti o di tutta l'area del centrosinistra o dell'Ulivo era palpabile
E quindi c'era la necessità di dare una risposta
E qui io debbo dire che la risposta che è stata data era la più forte possibile
Qui per i tempi di svolgimento della vicenda entra in gioco una responsabilità degli organismi di partito innanzitutto del suo segretario cioè di chi vi sta parlando
Perché nel momento della soluzione della crisi
C'erano due opzioni
Qui si che si poteva scegliere
E oltre il coinvolgimento della direzione dei gruppi non avevamo i tempi per fare le assemblee in giro per il Paese e qui entra il punto
Per di un orientamento di un'assunzione di responsabilità
Se i popolari avessero detto sì al governo tecnico istituzionale credo che non lo so non dipendevano dipendeva da capo dello Stato ma forse era una chance in più per chi aveva questa idea se ce n'erano
Noi gli abbiamo detto no a questo punto non rilanciamo il centrosinistra con la personalità che cioè che era quella rivale
E Dio non voglio enfatizzare lo vi dico quali sono le ragioni
Un governo tecnico o anche istituzionale avrebbe comportato immediatamente
Una sospensione politica dell'alleanza di centrosinistra
Una rimessa in gioco di tutti in un momento delicatissimo per noi il momento della sfiducia e di sbandamento
Dentro i partiti della coalizione
E quindi avrebbe aperto una fase politica non come quella di oggi con problemi e possibilità per noi
Ma un momento di confusione nei rapporti politici
E non bisogna essere uno scienziato della politica per capire che in una soluzione del genere i rapporti tra le forze varie del centrosinistra in una gestione di quel genere con fuori partiti sarebbe stato difficilissima guidarla
E proprio con l'occhio alla sopravvivenza dell'alleanza del centrosinistra ed è l'unico che abbiamo fatto quella scelta
Perché ora si può ragionare altrimenti era da parte è un processo degenerativo si sarebbe avviato io non so quale prospettiva avremmo creato per il futuro
E poi che io ritengo anche gli avversari intelligenti come noi mediamente tutti siamo c'è una media di intelligenza che non bisogna disconoscere mai nemmeno agli avversari se non si fanno errori si pagano
Ci sarà usato una ragione delle un follia
Del Brindisi fatto nella sede del polo quando c'è stata la sfiducia con l'occhio a questo fine il tragitto della coalizione
Aggiungo
Ci sarebbe stato un arretramento della politica
Un Governo senza un forte consenso parlamentare assolutamente inadeguato a gestire le questioni aperte nel Paese l'urgenza il Cedar finanziari
Avviare con la Finanziaria ecco qua la conclusione del percorso europeo almeno
Fino all'Euro poi continuerà
Alcune scelte di fondo per guidare il disagio e le difficoltà del Paese non sono nel Mezzogiorno
Questo è stato
La ragione
Per cui io proprio
Se ho preoccupazioni come ognuno deve averli quando i sono scelte difficili su quella almeno personalmente non ho avuto nessuna preoccupazione
Messo di fronte alle due scelte
Anche perché anche sesso che è un problema un problema politico vero
Che comporta delle conseguenze per il nostro partito che come diceva all'inizio deve ripensarsi
E debbo dire era scontato anche un certo turbamento per l'ingresso dell'UDR nella maggioranza
Ma qui
Io posso capire che alla nostra base
C'è chi non applaude
Ma il gruppo dirigente dovrà pur essere capace di spiegare
Che questa entrata dell'UDR
Nel centrosinistra costituito
Una vittoria dell'impostazione del Partito Popolare Italiano
Io su questo non non riesco per quanto mi sforzi di analizzare tutti gli aspetti anche quelli meno simpatici di questa questione e ma c'è stato un confronto noi in questi mesi
Il dibattito tra di noi ha sfiorato pure la possibilità di rendere in parallelo la posizione dei Popolari distinti e distanti dal centrosinistra come gli altri erano stati distinti e distanti dal centrodestra
Per un incontro per il quale abbiamo avuto qualche sollecitazione anche energica sui giornali io da questo o quel punto di potere nel nostro Paese per marciare autonomia ricostituire un qualcosa a cui non abbiamo creduto
Io ho letto pure decima posizione dei popolari è perdente ottusa ai chiusa quelli stanno lì non si sposta
E poi che in tutte le scelte dalla politica ci può essere un po'di opportunismo
Ma insomma c'è sempre anche qualche ragione di fondo non riducibile alle categorie
Dei tradimenti dell'opportunismo beh ci sarà stata anche la consapevolezza che la scelta nostra era stata giusta noi abbiamo vinto a posteriori
La battaglia sulle ragioni della scissione in tre anni fa erano sbagliati
Tutte le polemiche da allora sono state risolte da questo gesto avevamo ragione noi queste la risposta per governare il Paese
E sul cambiamento il quadro
Chiariti questi punti che restano lì che erano doverosi
Da parte mia consiglio nazionale perché non tutti ci siamo incontrati
Io voglio
Per fermarmi un po'sui dati del cambiamento e sulle questioni che abbiamo di fronte e che dobbiamo affrontare cercando di camminare un po'più spedito
Nella mia illustrazione
E non a caso mi ci fermo perché da questo poi dai fatti bisogna ripartire per ricostruire e rilanciare riaggiornare una nostra strategia se non si capiscono infatti è difficile poi si può invocare in astratto continuità senza entrare nell'analisi delle questioni ed è una cosa che non serve che io non voglio fare
La composizione dell'alleanza uscita dalle elezioni politiche del novantasei ha subito
Un cambiamento voglio dire non stravolgente ma considerevole
Io voglio liquidare questa
Polemica sopra le righe del Polo il primo cambiamento il sostegno determinante al governo alla maggioranza di centrosinistra al governo dei parlamentari dell'UDR
Io credo che la polemica del Polo verso di loro e verso la loro scelta seppure spiegabile in un momento di scontro politico sia assolutamente sopra le righe
Il Polo non può ridurre
Questa difficoltà che continua da mesi
E non solo al centro ma in periferia
Le grandi giunte
Di destra del Mezzogiorno non è che entrano in crisi ora per le scelte dell'UDR
Hanno avuto già crisi ripetute cambiamenti
E sono caratterizzate sono state caratterizzate in Sicilia in Calabria in Campania per lo più in Puglia forse la situazione poco poco diversa
Anche se non esaltante da una paralisi programmatica e organizzativa e realizzativa
Che ha caratterizzato tutto il percorso di questa realtà nel corso dei due anni
E se c'è questa realtà e se poi non da oggi una parte del Polo delle Libertà diventa distinto e distante dalla strategia del Polo del complesso dell'alleanza non si può dire non solo difficoltà sete di potere tradimento sarebbe bene che si interroga sono anche sulle ragioni politiche
Delle loro difficoltà
Sulla legittimità sono già state dette parole molto chiare
Noi siamo una democrazia parlamentare per quanto ci riguarda noi popolari vogliamo restare una democrazia parlamentare
E sul problema della legittimità non c'è discussione
L'unica vera norma anti partitocratica sta nella Costituzione ed è l'assoluta libertà di mandato dei parlamentari a qualsiasi forza politica che si appartenga
E quindi questo ci sente ci sembra questa polemica una polemica che forse avrebbe bisogno di stemperarsi un po'ed io in questo senso
Difendo le ragioni di questi alleati sia pure dell'ultima ora nostri
E poi i problemi ci sono ma questo mi sentivo proprio di dirlo e visto però solo en passant sto parlando di queste cose
Sulle regioni
Qui vedo una un certo come si può dire una certa disinvoltura della politica che caratteristiche ha proprio di questi nostri tempi
Poi che il polo di destra ha alzato i toni della polemica si dice allora facciamo di mettere tutto
Senza guardare agli strumenti formali alle volontà di dimettersi alle possibilità di scioglimento
Noi non abbiamo negato questa possibilità se voi siamo stati condizionati pure noi dall'ondata che durata due-tre giorni già si ritrae la marea
Però abbiamo detto guardate che oltre questo problema formale troppo enfatizzato c'è il problema di governare questa realtà regionali dove comunque noi ci siamo
E che hanno appuntamenti in particolare quelle meridionali legati alle disponibilità europea i rapporti con la comunità che la paralisi ulteriore brucerebbe risorse possibilità di intervento a favore delle popolazioni che le Regioni rappresenta
Quindi abbiamo detto Poli prudenza insomma vedete se potete sbloccare queste situazioni in poi si deve votare si volta
Io credo che oltre questo cambiamento questo dato della nuova situazione politica dalla quale dobbiamo partire per poi fare le nostre scelte
Ce n'è un altro
Ed è che la nuova maggioranza il rilancio della maggioranza di centrosinistra il nuovo equilibrio parlamentare ha risolto un problema almeno io spero abbia risolto per un po'di tempo un problema altrettanto grave sulla sua sinistra
Perché è giusto dire che Prodi ha fatto miracoli
In quei due anni e mezzo di governo almeno per l'obiettivo grosso che sarà posto
Perché l'ha fatto malgrado il condizionamento quotidiano che forte della programma diverso e di un rapporto di mera desistenza Bertinotti ha fatto pesare quotidianamente sull'azione politica di Prodi che ha subito un ritardo in una Puskás Mendo poi al di là del grande obiettivo della sua azione riformatrice
A me capitò di dirlo nel dibattito sulla fiducia alla Camera made in quasi indignato su quello slogan o svolta subito rottura
è stata la più grande mistificazione della realtà parlamentare politica italiana di questi mesi
Non si può dire con l'occhio al lavoro alle aree più deboli del Paese alla incisività dell'azione di governo sulle direzioni infrastrutturazione di interventi
Della ripresa ad un minimo di programmazione
Facendo mancare l'ossigeno tutti i giorni ad ogni iniziativa riformatrice escluso le euro dove ci fu un coinvolgimento anche di questa forza politica e poi dire o una svolta in una settimana risultati in dieci quindi Giglioli in un mese
Ora otturati tessera la mistificazione più grande che non è emersa nemmeno dalla rappresentazione quotidiana che si è dato dalla politica delle difficoltà di Prodi in questi mesi
Qui non vuol dire rinnegare quello che abbiamo fatto nel novantasei vuol dire che questo condizionamento si era fatto
Assolutamente insopportabile
I fatti sono quelli che conoscete
Non stanno lì enfatizzare la posizione dell'altro pezzo dopo la divisione che è rimasto nel governo ma io freddamente registrò due fatti
Il primo che questo governo di centrosinistra che sta ripartendo
A nelle sue scelte di programma escluso qualche punto che riguarda molti insomma c'è qualche punto di incertezza lo stesso programma che
La formazione che fa capo all'onorevole Cossutta accettato quindici allo stesso programma non c'è il programma della Resistenza per cui giorno per giorno bisogna verificare il rapporto di adeguatezza
E poi c'è un coinvolgimento di questa parte della sinistra nella gestione del governo piena
Questo è un elemento di novità di rilievo che io voglio sottolineare
Insomma riparte questa seconda fase del centrosinistra con una maggioranza più forte che può essere più stabile ci sono le condizioni per farla essere più stabile
E credo che l'area nella quale ci ritroviamo che ho detto non mi piace definirla così ma centrista dell'alleanza
Sia pure con contraddizioni non risolte come visione prospettiva è più forte di prima quindi è un'operazione che alla fine per l'alleanza malgrado
Il per noi
Il l'uscita di un uomo che la dirigeva e che parte del nostro mondo comunque malgrado questo limite rilevante che ha sbandato un po'anche i nostri militanti
Il nostro elettorato penso anch'io malgrado questo l'operazione politica riparte con una possibilità di successo dell'alleanza di centrosinistra maggiore di prima
Ed è legata al modo come abbiamo chiuso la difficilissima apertura e chiusura della crisi gestione della crisi
Io dicevo prima
Che per noi
Si apre una fase più difficile ma anche forse più ricca di opportunità
Ed io non credo che sia in discussione la nostra centralità nell'alleanza
Non è questo perché non la vedevo nemmeno prima questa centralità ci sono stati momenti insomma
Paradossalmente siamo si ridiventa centrali quando c'è turbolenza e l'utilità marginale del punto di maggiore sofferenza dalla maggioranza enfatizza quelle posizioni noi non siamo stati mai così perché siamo parte integrante della maggioranza
Voglio dire che noi dobbiamo avere anche il senso del nostro ruolo l'orgoglio di quello che abbiamo fatto della ricostituzione ristrutturazione del partito
E rispetto a quello che si muove all'interno dell'area centrale dell'alleanza siamo la presenza più organizzata e più forte
Questo su questo io proprio non ho due
Quindi non è nessuna garanzia non non si muove tutto ti devi conquistare giorno per giorno un risultato una posizione una vittoria politica non siamo il partito di maggioranza
Ma all'interno di quest'area scossa dalla crisi che dura ormai da sette otto anni noi abbiamo ricostruito un partito e ci siamo e quindi possiamo anche affrontare con certezza con serietà serenità le incertezze dalla fase nuova
Che si apre rimettendo in discussione spesso le nostre posizioni le nostre idee
Non mi ricordo se Bodrato alla riunione dei gruppi forse Bodrato
Della direzione
Se ne uscì con un
Battuta che a me è piaciuta molto ce l'ho qui
Probabilmente visto che abbiamo ripreso a fare politica con questo partito da tre anni dopo la scissione
Forse era una critica anche a me quindi la dico con almeno io
è giusto che la prenda pure così vistoso al segretario oggi
Dice dobbiamo smettere di giocare all'italiana
E perché
Forse sì vi fu una partita guarda agli ultimi mondiali se ne dicono due ma il campionato non si vince c'è bisogno di schemi più solidi più pensanti di una caratterizzazione sui problemi più robusta
Ecco la quando dico di rimettere in discussione noi stessi in questa fase penso a questo sì se questo era il significato di quella battuta mi sembra giusta
Ed è il punto di maggiore debolezza che vede oggi per noi è proprio la sfida su queste grandi questioni sulla nostra capacità di protesta di proposte su questo io credo che noi
Dobbiamo lavorare con attenzione
E dentro l'Assemblea affrontare un tema che lascio qui meriterebbe un Consiglio nazionale
Assi non è detto che non lo facciamo
Noi navighiamo ancora
Tra questo ruolo che la storia pare assegnarci all'interno dell'alleanza
Cioè questa nostra voglia di rappresentare quella immensa Sprea moderata che largamente sta nel Polo delle libertà in Forza Italia e la necessità per la nostra visibilità per la nostra prospettiva di una caratterizzazione
Di una forza politica che si richiama ha una lunga storia ai principi del cattolicesimo democratico
Sono due cose
Che è facile dire stanno assieme nella realtà e nella gestione del quotidiano ma noi questo bivio ce lo abbiamo di fronte
Ed io che ero partito
Da una posizione più sbilanciata sulla prima esigenza
Quella di
Proporci l'obiettivo di un partito aperto
Non chiaramente cara io più andiamo avanti più si modifica la situazione politica italiana e più sento la necessità di non abbandonare quelle radici perché quella cultura quelle aspirazioni sono forti in Italia
E se mi guardo attorno sia pure nella nuova realtà di frammentazione di accettazione della divisione politica dei cattolici non meno forze capaci di ripartire nell'interpretazione di quella realtà
E quindi questo è proprio un altro dei temi di una riflessione più grande che dobbiamo fare dentro questo quadro di modificazione
Delle connotazioni dell'alleanza a tre questioni e concludo
Che sono quelle forse della maggiore attualità ma
Re che potessimo fare un Consiglio nazionale senza fermarci sulle scelte più vicine che ci sono di fronte
La prima questione l'Ulivo
E i rapporti con Prodi
E il rilancio di questa idea
E il vedere se questa idea dentro il quadro che si è determinato
Sia un percorso concluso
Ho partendo dal quadro che c'è sia un'esperienza da rilanciare in avanti
Io dico subito che secondo me è un percorso che ancora la possibilità di essere rilanciato in avanti
A certe condizioni
L'Ulivo non era un nuovo partito dietro l'angolo
Forse qualcuno l'ha pensato
Ma credo che nella stragrande maggioranza di noi questa cosa non l'abbiamo mai pensata questo è un discorso che noi abbiamo fatto l'Ulivo per noi è stato e resta un incontro di conturbanti futura diverso per governare il Paese
Un'alleanza non solo elettorale non la ripetizione delle tradizionali alleanze tra i partiti
Anche questo con qualcosa in più sembrano parole fumose per me non lo sono affatto fumose
Ma l'ossatura l'asse dell'Ulivo era l'alleanza di centrosinistra
Anzi dirò di più senza togliere nulla gli altri l'asse dell'Ulivo nera la saldatura
Delle esperienze e culture politiche più rilevanti dei cinquant'anni che abbiamo dietro le spalle
So bene che c'è
La presenza della cultura laica della cultura ambientalista ma l'Ulivo era nato ed è nato dall'incontro e dalla possibilità di collaborazione
Tra la cultura cattolico democratica per capirci e la cultura socialista che è stata presente in questi anni i due popoli dello scontro politico italiano
Fino al in tutta l'era del comunismo realizzato in una parte del mondo
E del comunismo presenta ancora in Italia
Sia pure con le sue caratteristiche
Questa era l'Ulivo
Ed è l'Ulivo
Con
Una connotazione che superava le tradizionali alleanze
Non più il pentapartito i quadri partito e basta ma un simbolo comune che non era solo una banalità
Io se guardo dietro in mezza Boyle ci sono persone più esperte della vita politica italiana in tutti questi anni ma non mi pare che abbiamo avuto momenti dove coalizioni si siano presentate in maniera esclusiva con un simbolo comune o non me le ricordo
Dentro quel simbolo e questo presentarsi assieme più uniti della coalizione tradizionale c'era la constatazione che per vincere nella realtà italiana di oggi
C'era bisogno di aggiungere
Alla limitatezza di rappresentatività dei partiti negli anni precedenti più di ora ma problema ancora aperto il coinvolgimento di forze della società civile che erano ai margini e qualche volta in contrapposizione ai partiti
Queste
E su questa si è lavorato e su questa si è vinto
Con quella caratteristica di rapporto tra questi due mondi sia pure politicamente rappresentativa mente sbilanciata più forti gli uni e meno forti gli altri
Questo progetto
Serve ancora al Paese alla nostra alleanza
Ed è possibile tenerlo in piedi nella nuova situazione con un Prodi che non sia Presidente del Consiglio
Come si può essere angosciati
Perché uno ha svolto un ruolo grande
E poi la contingenza la vivacità del confronto politico di Porta svolgerà un altro
Chi di noi può pensare alla fissità di un suo ruolo nelle istituzioni o fuori dalle istituzioni
L'idea ci è forte
E leader raggio si esercita dentro le istituzioni a fuori dalle istituzioni qualche volte più rilevando il cielo che si esercita fuori dalle istituzioni e qualche volta che dentro le istituzioni
Quindi io rispondo sia questa domanda e voglio costruire con i popolari o per i popolari le modalità le ragioni di questo nuovo protagonismo perché quell'idea non la voglio chiudere
Ho detto che ci sono rimedi peggiori del male ma quest'idea di legare alle labbra rappresentatività delle forze politiche forse che sono ai margini quantitativamente magari limitate
Ma di grande impatto rispetto alla realtà sociale del Paese saremmo dei pazzi a dire questo obiettivo lo cancelliamo
Ed io credo che questo sia all'ordine del giorno io spero e farò di tutto positivamente nella prima e nella riunione del coordinamento dell'Ulivo che abbiamo lunedì o mattina o pomeriggio questo io voglio che sia non stati d'animo guardare al passato guardare così cioè se uno da rimproverare erroneo ha il diritto di farlo ma poi si riparte dalla realtà che noi abbiamo di fronte
Per andare avanti però
Qualcuno mi diceva beh ma adesso visto che siamo in un momento così ricostruzione della strategia sbagli servizi che si è fatto pure qualche errore
Per arrivare a questo ma io lo dico lo stesso
Perché insomma
L'opportunismo superato una certa età della vita e la cosa da aborrire sempre
Si può perdonare ai giovani come Lapo Pistelli o altri qui guardo lui permetta solo per questo ma ora uno che ha superato x anni
E allora accerto che ci sono stati e io rivoglio ripropone perché stanno dentro la possibilità di rilancio di un'idea che c'è ancora alla quale crediamo ancora
Una certa carica anti partito dei comitati così come si sono sviluppati sul territorio
Via dialisi Chiussi sospettosi le ha fatte diventare elitari
Toccati anche loro da questo male del personalismo che si insinua in tutta la vicenda politica della transizione nostra ma va oltre i nostri confini
Questo è un errore che forse probabilmente si può cura bisognerà fermare
Prodi noi l'abbiamo detto tante volte io non lo so questo è una polemica che sta lì non lo interessa rinfocolare la
Ma nella prevedibile dialettica sulla organizzazione la riorganizzazione dalla politica italiana sul destino dell'Ulivo
Dice che aggregano l'agente del volontariato dovunque se fosse vera questa mia affermazione alla quale io credo che quelle e il nerbo dell'alleanza e dell'Ulivo ma insomma quanta fatica ci doveva essere data la sua origine il la sua formazione il suo impegno per dire studiamo un modo di coinvolgimento maggiore mio anche da presidente del Consiglio dentro l'area diciamola così popolare europea per non dire cattolico democratica o popolare nel senso del partito o ex democristiani
Io
Qui nessuno può non sapere che il segretario Bianco
Io aiutante e poi io questa cosa non l'abbiamo riproposto fino alla noia
Senta e per me è un problema ancora aperto
Se uno mi vuole Parmitano era io non mi fermo su questo di elezione europea e dico che questo è un problema ancora aperti
E se si avesse avuto quella consapevolezza forse anche la vicenda sarebbe stata guidata in maniera diversa
E poi io
Sono abbastanza convinto che una scelta di questo genere una presenza non so dire come
Limita l'ultima volta che l'abbiamo parlato ha detto si scriva al Partito popolare sarebbe il massimo
Ma si possono si potevano trovare anche altre formule
Però una presenza più attiva in questo mondo che noi cerchiamo di riorganizzare con tanta fatica
Una presenza più attiva forse avrebbe aiutato noi
A non essere ossessionati dal problema della caratterizzazione
Perché dentro un'alleanza come questa nell'asse dell'Ulivo del due punto nove questo problema ce l'abbiamo e l'abbiamo ancora di più oggi che D'Alema e a Palazzo Chigi
Una sua presenza qui forse ci avrebbe aiutato un po'a vederlo in maniera diversa e avrebbe stemperato le punte più rifiutate dai nostri in periferia nei comitati
Avrebbe frenato questa voglia antipartito che qua e là se non dappertutto è emersa
E lo stesso l'idea di questa accelerazione verso il partito democratico è stato un limite ma di questo
Abbiamo già parlato insomma
Io penso che abbia un senso essere popolari in Europa
Alleati ma distinti dai socialdemocratici o dai socialisti come voi vedete le potenzialità di questo rapporto di questa militanza dentro quest'area
Sono molti
Forse questa presenza ci aiuterebbe darebbe chance hanno voi per far maturare di più il rapporto anche con l'UDR sul quale mi fermerò un po'
Più sicurezza ai nostri che sentono questo rapporto con qualche difficoltà perché se si ha chiara la strategia dell'Alleanza si è più liberi poi nelle scelte che noi
Dobbiamo fare
Coni d'epoca Atc di sinistra e poi l'UDR finisco
Be qui il discorso ci porterebbe molto lontano bisognerà il però
Io spero di darglielo in sintesi
Dal da qualche indicazione
Con i Democratici di sinistra
Nel tempo del governo D'Alema Mattarella
Perché questo è il senso di questo governo
Nel tempo del governo D'Alema Mattarella
Occorre ricentrare i rapporti bisogna ridiscuterne
Con grande libertà spregiudicatezza e serietà
Sapendo che qualche volta il chiarimento Franco
Almeno questo nei rapporti familiari oltre queste esperienze ce l'abbiamo tutti io ce l'ho aiuta poi andare avanti e a superare qualche difficoltà piuttosto che il silenzio
E il non affrontare la difficoltà
Io voglio dire che nell'epoca della globalizzazione dell'economia
Della corsa tecnologica
Della disoccupazione dei giovani
Del Welfare da ripensare
Con la sinistra democratica ci unisce
La comunità riformista per dirla in una parola la risposta che si costruisce attorno a questa attenzione
Il riformismo e un'attenzione e una voglia di conciliare cose che il liberismo da in conflitto
La risposta più dura quell'altra più semplice quando ci sono maggioranze politiche larghe determinate forse liberismo duro riesce a risolvere i problemi più in fretta dell'altro ma noi non ci crediamo a quella per le cose che abbiamo dato molte volte
Però
Dentro questa comune tensione
Per sintetizzare libertà e giustizia che è la definizione più bella del riformismo
Noi abbiamo una caratterizzazione che ci fanno diversi e citerà diversi per il futuro altro che il Partito Democratico ebrei
E che è un'attenzione alla centralità della persona anche dentro i meccanismi che cambiano dell'economia che è tipica di tutto una culture di tutto una storia che noi non vogliamo abdicare questa è nostra
Ed è un riformismo diverso la rivendicazione in tutti i punti del sistema del rispetto del principio di libertà anche gli altri non trascurano nemmeno le grandi socialdemocrazie hanno trascurato ma caratterizza la nostra posizione
La consapevolezza di questa nostra cultura del rischio dei grandi apparati dei servizi che nella storia dei decenni abbiamo dietro le spalle anche in Paesi avanzati hanno messo in secondo piano
L'interesse del cittadino rispetta la forza degli apparati queste qualcosa che caratterizza questa consapevolezza riforme in marmo nostro meno quello degli altri
E quindi io credo che
Con loro sui temi che si intrecciano con queste tre grandi questioni
E che sono al crocevia delle scelte che il governo in tutta Europa debbono fare l'alleanza non esclude la caratterizzazione più forte oggi resa più facile più percorribile dalla maggiore stabilità dei governi
E forse anche perché abbiamo alla guida una persona che dell'altro riformismo non del nostro questo è la cosa che nel rapporto con i Democratici di sinistra dobbiamo
Riprendere e riapprofondire ancora noi sappiamo sappiamo bene
Che più diventano socialdemocratici
Più abbandonano le scorie
Del vecchio ideologismo del secolo che si chiude
E lo stanno facendo ed è un bene che lo facciano onorevole Berlusconi perché allora la dialettica ma sui contenuti non sulla Storia e le storie di tutti cambiate
Più quindi caratterizzano i Democratici di sinistra loro posizioni i socialdemocratici più il confronto per il consenso è a tutto campo come si può dire altro che gelosie ci rappresentano preoccupati o gelosi del loro volevo giocare a tutto campo
Non è così perché la rappresentanza i partiti moderna cerca in tutte le direzioni e quindi io non mi lamento se caratterizzano la loro azione pure su territori Noviglio dove noi ci dovremmo muovere con più scioltezza
Vedo il limite semmai di questa loro ossessione
Lo vedo nel senso che c'è una partita aperta per questa alleanza in prospettiva non solo sulla frontiera moderata
Dove bisognerà combacia un problema grande di rapporti con chi ha aggregato larga parte di questi tempi c'è una frontiera a sinistra
La nota in queste trasformazioni della emarginazione
Pensate ai giovani
Di fatto lavoratori dipendenti e pensi a fattura IBA con condizioni che regrediscono la condizione familiare lavorativa e umana rispetta lavoro dipendente quelli sono gli emarginati di oggi non sono i disoccupati
E ci vuole per un partito che continua a dirsi di sinistra come dice Veltroni e come dicono i DS
Piuttosto che avere l'ossessione di sgomitare con noi da questa parte si preoccupino anche dall'altro versante dovevamo preoccuparci pure noi sennò
Questo è è è una discussione politica non la gelosia
Che è una cosa ridicola
Vorrei rassicurare qualcuno di voi oggi ma ha fatto vedere sui giornali che dirigente delle ACLI sì impegnato Lima
Perché non non c'è problema parte quel dirigente era un militante di là da prima
Però qualcuno di voi la vista non io qualcuno io e l'ha vista come questa attenzione questa voglia
Lasciate l'affare li combattiamo noi e abbiamo i mezzi la capacità per farlo io mi preoccupo delle praterie sterminate che la loro ossessione verso l'area moderata lascia Bertinotti selleria Grega dall'altra parte
Forse dobbiamo attrezzarci pure noi versa questi giovani del disagio con la nostra cultura
Cattolico democratica con le forze del volontariato spesso vicino a noi con la loro capacità di dialogo in quella direzione per fare delle proposte pure noi
Insomma a Veltroni vorrei dire che poi alla fine almeno nell'immaginario nella rappresentazione delle cose invertire i ruoli tra noi e loro
Che come dicevo si definiscono con una forza di sinistra diventa un paradosso
Almeno strano top
Quindi dobbiamo riflettere su questa cosa
Quindi dico che l'alleanza ha necessità di questa riflessione profonda che dobbiamo fare infine nei rapporti coi democratici di sinistra sul problema delle riforme e della legge elettorale
Per io poiché proprio all'attenzione del di oggi i quotidiani di oggi voglio dire chiaramente
Che noi non cambiamo idea che questa è una materia che va in parlamento cioè l'urgenza
Se fossimo capaci Parlamento
Deve intervenire per razionalizzare meglio queste strumenti di organizzazione dalla politica della rappresentanza
Voglio anche dire che noi ci muoviamo senza l'ossessione del referendum
C'è una differenza tra come siamo e come ci rappresentano
Noi aborriamo l'opportunismo per cui non troverete mai il Partito popolare che dirà che va bene il referendum perché ti dicono ma tanto vincono c'è una spinta popolare
Se è sbagliato è sbagliato e manipolativo e non risolve nessun problema e lo diciamo e lo diremo continuamente se mai ci sorprende chi si adegua perché lì c'è ma c'è una spinta popolare
Noi vogliamo no una legge elettorale che va dal nodo Reinecke come obiettivo abbia stabilità e maggiore omogeneità delle coalizioni
Non poniamo pregiudiziali e non ne accettiamo ma quelli sono gli obiettivi e il referendum pone problemi completamente diverso che non risolve nessuno di questi problemi
E lo diciamo a voce alta quindi non ci basta non è vero che ci può bastare una legge qualunque pur di non fare il referendum noi vogliamo una legge buona una legge nella quale siamo coinvolti in Parlamento la faccia
Questa è la nostra posizione e ribadisco quei
Che la posizione che esprime il partito maggiore dalla nostra alleanza è una posizione per noi inaccettabile per tante ragioni
Ce n'è una di fondo che noi la giudichiamo
Quella del doppio turno dei colleghi nei collegi la Sartori per capirci quella benedetta da Sartori
Che è uno strumento che Espresso non L'Espresso hanno il retropensiero la voglia di ridurre il bipolarismo che deve essere più omogenea attua i partiti e dare in mano alla formazione più forte
Strumenti di forzatura nella direzione delle altre forze della coalizione non è un caso che noi Verdi ed altri siamo d'accordo su questo giudizio
E poi è impraticabile
Dieci ragioni un una basta ma voi ve l'immaginate nell'accezione di Sartori
It primi tre i primi quattro che poi vanno al ballottaggio che nel collegio Milano
Ci presentiamo Ea entrano due della destra due Dinoi presumibilmente nel mio tra i due nostri dovrebbe essere il diessino il popolare
Forse il popolare il diessino lì se andasse proprio bene Massei il diessino e il pop
Pare
Io poi debba andare lì in un ambito di pochi chilometri con cento mila abitanti dove ci conoscono tutti
E hanno votato Carratelli che prende più voti di me e poi io gli vado a raccontare perché a Brescia abbiamo negoziato il posto vanno un altro qua il prime letto quello che ha preso più voti si ritira e ci va Marini
Significa non avere la concezione dei rapporti politici negli ambiti locali ristretti significa dire delle cose oscene me
Come dire morì faccio di mettere tutti i consiglieri regionali non si dimette nessuno
E poi ricambiano il giorno dopo e poi il giorno dopo ancora come se mi avessero detto
Questi sei impraticabile
Ma forzatura nel rapporto politica cittadino eletto cittadino
Perché tra l'altro diciamoci tra di noi che la prossima volta se facciamo le liste con le coalizioni la voce locale si sentirà di più di quando si è sentita l'altra volta
E io vado nel collegio con questa presunzione
Dettando faccio i proclami da Roma
E allora che senso ha dire noi siamo i più forti abbiamo la primazia
Possiamo intervenire su queste cose sbagliate
Noi il passaggio di trovare un'intesa dentro la coalizione dentro la maggioranza dobbiamo farlo è corretto
Però ribadisco cui che cambiare queste regole si fa in Parlamento e il confronto è legittimo e doveroso con tutti anche con quelli che non stanno nelle coalizioni
Perché significa rispettare riscrivere le regole e questo è un principio elementare basilare della democrazia che noi non vogliamo venga venga calpestato
Dentro questo dialettica poi l'ho toccata due-tre volte c'è questo discorso della spersonalizzazione della politica su quali cedimenti gli opportunismi sono quotidiani
E il male di questa democrazia
E se mettete assieme per San personalizzazione e condizionamento perché crescerà dei mass media e se non si studia qualche regola qualche preoccupazione per il futuro di questa democrazia altro che l ideologia ottocentesca
Qui c'è
Un problema vero
E dobbiamo stare attenti a non rischiare in questa direzione
Troppe liste col nome
Troppi simboli ridotti a una persona
E alla notorietà e non al programma e alla forza politica l'ha perso alla notorietà della carica o conquistata in direzioni è un lavori diversi da quelli dalla politica quanto durerà dico io
Questa forza a chi è suggestionato
Da queste spinte da queste sollecitazioni
è una riflessione che voglio fare che faccio Collotti alla riunione dell'Ulivo di lunedì prossimo che non ci siano tentazioni in questa direzione
Dice mai partiti sono ancora in crisi di rappresentanza
Sogna
Intervenire bisogna aggiustare bisogna curare la personalizzazione rischia di essere una cura cancerogena rispetto alla necessità dei partiti di riacquistare forza posizioni capacità di rappresentanza vera per la quale noi
Siamo disposti a spingerci più brevemente con l'UDR
Io ce l'ho la consapevolezza guardando al futuro non al passato quello che è accaduto
Io ce l'ho la consapevolezza di un dato di fatto
Che noi ci portiamo dietro
E la nostra base elettorale probabilmente se la porta dietro più Dinoi che abbiamo responsabilità dirigenti il peso di rotture di risentimenti anche giustificati troppo recenti
Io questo lo so
Perché poi quando questo problema è collocato in sede locale dove magari il confronto è più aspro e c'è una grande questione di nord e sud in questa in che su questo problema enorme questione
E noi dobbiamo avere l'occhio al nord
Io non lo so la Lega se tiene cioè
Io proprio vedo in questo sia il nostro partito e proprio diviso
Per ragioni spiega abilissima oggettive malore e questi risentimenti ci sono e quindi dobbiamo avere grande prudenza nel muoverci su questo campo
E però
Io debbo dire che per quanto ancora all'elaborazione
è diversa la nostra posizione diversa stando nella stessa alleanza da quella
Dell'UDR
Serietà politica vuole che noi riconosciamo a Cossiga Cossiga al partito di Cossiga e Mastella negli ultimi mesi
Di essere stati capaci di abbandonare la loro primitiva impostazione c'è un cammino come lo dobbiamo giudicare io non mi arrogo il diritto di dirlo io dire queste il cammino c'è
E poi la realtà è sempre più forza di mille discussioni l'analisi lo sapete che questo governo si regge con trenta voti alla camera di Cossiga e Mastella credo che si sappia questo
Siano
E se il centrosinistra non si è fermato si deve a questa crisi di rapporti nella destra che in qualche modo dobbiamo cercare di seguire
Cercare di piegare alla nostra influenzare non piega non dobbiamo essere presuntuosi
A questa nostra strategia ma c'è stata una linearità di comportamenti dalla distanza all'entrare in una maggioranza
E le parole in politica non sempre sono pietre
Spesso sono parole quindi facilmente aggiustati
Ma recentemente si è detto rivolta a Prodi guarda che se ti impegni nell'area europea del Partito popolare noi siamo disponibili io mi tiro dietro fai puoi essere il leader di questa cosa
Ora per quanto sia da verificare l'andamento l'impostazione dentro Alleanza l'alleanza c'è votiamo assieme teniamo in piedi lo stesso governo dovremo fare le elezioni europee la verifica e il confronto costruttivo è un passaggio obbligato
Non è che di giorno sa accettare i voti in Parlamento e di sera si siano io Acea tegola qua c'è la cena con te non ci vanno non vengo per una ragione di stile
Questo è un problema
Che io non ho né intenzione né interesse oggi
A distanza di mesi dalle cose che dobbiamo fare non ho interesse
A sviluppare chiedendo una risposta al consiglio generale ma ve lo rappresento come problema sul quale dovremmo Tel tornare verificando tenendo conto delle preoccupazioni e su quale dovremo orientare ac problema questo cioè almeno questo
Si può accettare finisco con due raccomando UE problemi in una situazione come questa
Ogni sforzo per l'unità del partito deve essere fatta
Io non non è che veda pericoli frantumazione del nostro bacino questo no ma ogni sforzo per coinvolgere tutte le energie presenti nel portare avanti una strategia impegnativa e difficile
Questa è la posizione che io
Pongo al consiglio nazionale
E le vicende che ci hanno interessato quello di cui ho parlato
Come è noto hanno comportato anche qualche difficoltà nel gruppo dirigente nel partito
Ci sono state delle tensioni
Abbiamo avuto delle discussioni
Forse la corsa di maggiore rilievo è stato che il Presidente del Consiglio Nazionale l'amico bianco messo all'ordine del giorno oggi per un momento di difficoltà che abbiamo avuto
Le sue dimissioni
Io non faccio appelli privi di senso
Credo che nei passaggi che in questi giorni che abbiamo dietro le spalle in questi passaggi importanti che abbiamo fatto di gruppi di direzione di incontro
Almeno questo è il mio giudizio dei chiarimenti di fondo siano venuti e quindi
La situazione anche le posizioni espresse siano cambiate per ragioni oggettive intere i chiarimenti venuti poi che mi sento credo anche al nome largamente di voi larghissimamente di voi
E in questi momenti di malgrado le tensioni che ci sono state la stima il rispetto il rispetto per il lavoro per l'apporto intellettuale operativo che può dare di un uomo come il bianco
Che è stato il segretario che abbiamo pregato di assumersi la responsabilità di guidare il partito al momento dalla scissione e che è rimasto segretario fino alla vittoria dell'Ulivo poiché questa stima è questa considerazione per il suo
Per il suo lavoro non è non è venuta meno
Neanche
Non è
Non è venuto meno
Neanche nel momento nei momenti della difficoltà io a nome mio certamente ma penso con questa vostro applauso a nome anche vostro lo invito a ritirare le sue dimissioni
Care amiche
Cari amici del Consiglio nazionale caro presidente Mancino
Io ringrazio
Idealmente con molta sincerità il segretario Marini per il suo invito
A ritirare le dimissioni
Ma io intendo cari amici rassegnarle nelle vostre mani nelle mani del Consiglio nazionale perché siate voi a decidere
Io non sono pervenuto a tale decisione a cuor leggero
Perché quando
Sì sono condivisi con amici come Franco Marini
Giorni di profonda passione lavorando gomito a gomito
In una esaltante opera di ricostruzione del partito
E con tanti altri amici non è semplice
Imboccare delle strade
Che possono portare a delle incomprensioni
Ma io vorrei subito chiarire
E credo che
Vogliate crederlo che non si tratta nei di risentimento e tanto meno di una dissociazione di responsabilità rispetto alle scelte che sono state operate
Per quanto mi riguarda io assumo per intero la mia parte di responsabilità perché ho condiviso tutte le scelte operate
Ma bisogna capire bisogna andare a fondo e bisogna forse fare anche un passo più in là
Per
Non soltanto soffermarsi alla concatenazione degli eventi che si sono succeduti con una velocità così incalzante che a mio avviso non ha permesso valutazioni attente e non ha consentito neppure di valutare se c'erano altre alternative dopo dei il fallito tentativo secondo esperimento Prodi io ho sentito le dichiarazioni di Marini l'assunzione di responsabilità la esclusione di formule che potevano secondo il suo avviso e posso capire le sue direi preoccupazioni
Che potevano impedire una stabilizzazione del quadro politico con formule come quelle per esempio del governo Ciampi
Ma i fatti in realtà si sono imposti perché sono fatti avvenuti
Comunque noi li abbiamo accettati perché andava evitato il peggio rotture irreparabili e dunque abbiamo fatto tutto questo per il bene del Paese
Vi è dunque una piena corresponsabilità nevi solo recriminazioni di avanzare perché abbiamo scelto insieme
Ma se permettete la questione è un'altra
è un'altra
E riguarda il quadro politico e anche in qualche maniera la vita interna del partito
La caduta del governo Prodi lo ha detto bene Marini nella sua relazione di oggi
Non è stato un qualsiasi episodio che si svolge e come è sembrato in un primo momento in una normale dialettica tra alleati
Per cui all'uno succede la vita dell'altro leader senza che questo comporti contraccolpi
Le cose a mio avviso non stanno così
La crisi del governo Prodi bisogna prenderne atto è stata anche la crisi dell'Ulivo
E la crisi dell'Ulivo apposto a noi e dobbiamo risolverli problemi di linea politica perché sull'Ulivo abbiamo fondato la nostra strategia ed io do atto a Marini che nel suo intervento di oggi ha cercato di trovare una strada per rilanciare questa strategia
Come è stato detto L'Ulivo non era la semplice alleanza
Di centro sinistra potrà centro e sinistra e non era neppure come si è ripetuto costantemente una questione di valore aggiunto
Con Prodi essi ha rappresentato qui è la questione centrale
Il punto di equilibrio di una coalizione
Che veniva la preponderanza numerica della sinistra compensata da una leadership culturale e programmatica che apparteneva sostanzialmente alla nostra tradizione cattolico democratica
E questo era essenziale per la tenuta dell'intesa
Sia l'ambizione alta di rinnovamento della politica e dei partiti non corrispondeva come non ha corrisposto un'adeguata elaborazione teorica non come nondimeno l'Ulivo ha bloccato la regressione verso vecchi richiami della foresta
Versi e vecchie abitudini
E spingeva verso un cambiamento profondo dell'ideologia e del metodo politico tutto questo oggi è entrato in crisi e dobbiamo esserne consapevoli una consapevolezza che a mio avviso è mancata in non pochi amici all'indomani della formazione del governo D'Alema
Che è stato salutato non dimentichiamo come una sorta diffida dell'equivoco la restituzione dello chef tra i partiti
E dunque il ritorno della politica così molti hanno detto io mi domando quale politiche
Debbo constatare con soddisfazione che una tale lettura
è stato in gran parte abbandonata nell'incontro che abbiamo fatto nella casa di San Bernardo San Bernardo venerdì scorso
Dove è emerso una maggiore cautela anche nel linguaggio e soprattutto per merito della introduzione di Marini che oggi ha ribadito quei concetti
Non percepire infatti fino in fondo ciò che si è spezzato
Significa abbandonarsi primo poi all'onda degli eventi giustificandosi di volta in volta e non invece raddrizzare nel corso ricostruendo quella sia pure esile zattera
Che Prodi aveva allestito e che ha consentito non dimentichiamolo lo sbocco positivo della Grassi dei crisi partitocratica
Posto comunista e post democristiana salvando il Paese dalla demagogia di destra che montava
La memoria è sempre corta talvolta in politica e si dimenticano i punti di partenza e quindi punti di orientamento
Ma per individuare dove il rischio è comprendere fino in fondo che non c'è una meccaniche equivalenza cari amici fra Ulivo e centrosinistra le due parole non sono direi comparabili
E che l'Ulivo resta altra cosa non mi pare inutile non per una ricostruzione dei fatti ma capire fino in fondo la radice che ha portato alla crisi del governo Prodi e al cambiamento del quadro politico
è chiaro che è ridicola e fuorviante ha ragione Marini pensare a un complotto da parte di chicchessia neppure da parte del PDS
Marini ha ragione quando sostiene fino in fondo che da parte del nostro partito è arrivato l'appoggio a Prodi fino all'ultimo momento e la ricostruzione dei fatti che gli ha offerto è senz'altro una ricostruzione dei patti corretti
Prodi cade certa per mano di Bertinotti un destino che era annunciato già nel mille novecentonovantasei e che aveva spinto molti di noi a cercare di allargare spazi di consenso al centro pur nella fedeltà al patto il programma dell'Ulivo
Io non so se Marino lo ricorda ma proprio una sua intervista alla vigila nostro congresso egli aveva posto esplicitamente questo problema che avevo già sollevato fra i mugugni talvolta di nostri amici che sono fans
E che poi molto spesso si adattano facilmente al realismo delle cose
Il problema dunque era già pronto era già aperto e si cercò di esorcizzare uno dimostrando di quanto forte leali sia stato il sostegno a Prodi di Marini e del partito
Non vi è dunque nessuna responsabilità neppure trappole Machiavelli che il neppure da parte di D'Alema
Certo io rimango perplesso ma questo credo che sia un sentimento comune di fronte a quella sicurezza surreale che ci fu alla vigilia delle della fiducia
Agli errori di calcolo sono avvenuti
E ad una specie di fiducia
Cantava baldanzosamente affrontata la fiducia chiesta al governo in base ad un'idea sbagliata che non hanno sottolineato che la Finanziaria non richiedeva assolutamente la richiesta di fiducia e che partiva da un concetto anche questo sbagliato che Rifondazione facesse parte dalla maggioranza del ventuno aprile
E si può però anche rimanere sconcertati di fronte agli ultimatum di Veltroni di Manconi gli altri rispetto al voto di Cossiga salvo le conversione del giorno dopo
Si può imputare a Prodi come si è detto scarsa flessibilità fedeltà astratta ad un progetto
Il peccato di una coerenza una presunta incapacità tattica ma tutte queste cose sia ben chiaro
Se uno guarda attentamente i fatti solo l'epilogo di uno logoramento che viene da lontano
Per cui le cause del governo Prodi vanno ricercate non degli aventi ultimi ma nelle strategie di Ranica anti delle forze che hanno appoggiato il governo Prodi
Che qui è il punto e se non cambiamo questo a mio avviso caro Franco Marini non li possiamo neppure bene oggi il nostro rapporto col PDS
C'è un ammonimento scusate la citazione lo so questo vezzo che viene da grande Montesquieu che dice che è l'andamento generale delle cose che trascina con sé gli accadimenti particolari
E indubbiamente accidenti sono i fatti che hanno portato alla conclusione ad alcuni errori
Ma è l'andamento generale che invece è stato impresso all'atteggiamento che si configura come concorrenziale del Governo da parte del maggior partito di coalizione
Nel PDS prima sin dal primo momento
Forse sarebbe istruttiva sino in leggi sino le posizioni espresse in interviste impressi di posizioni all'indomani Giada la formazione del governo Prodi da parte del leader del PDS
Dove emerge con chiarezza una linea di partito che vuol tentare di mantenere distinti autonoma la sua identità
Cercando di estenderla portando là dentro con chiarezza la tradizione socialdemocratica europea
La posizione legittima ma vi è ancora un di più in quella esplicita ambizione
Che anche quella di riportare nel proprio ambito la pluralità di tradizioni
Che sono quelle liberaldemocratiche si dicono socialiste e anche quelle di tradizione
Cattolico democratica io al congresso cita in un passo credo che va ricordato dove dissi quella frase che poi forse l'unica frase vi ricordate di quel congresso
Ero non vogliamo morire socialdemocratici in cui era chiaramente espressa la posizione del PDS come un partito che estende la propria linea in tutte le direzioni che ingombra
Ma io poi mi domando
Che cos'è la Cosa due che cos'è stata la Cosa due madre abbiamo avvertito in quei passaggi con molta chiarezza che la Cosa due andava direttamente in rotta di collisione con la linea del Governo
Prodi e dell'Ulivo e tiene non si può non vedere come questa era la logica
Ma poi anche la ossessione che ha dominato il rapporto fra il PDS e poi GS e Prodi perché eludere ogni spazio a Bertinotti
Con l'ossessione di non avere secondo la logica tradizionale nessun nemico a sinistra costringendolo di una maggioranza e con l'ossessione che Bertinotti potesse sfidarsi al momento del semestre bianco
E quindi per evitare fianchi scoperti e tutto questo ha finito anche per togliere spazio e manovre
Io mi domando ecco ma questione che spero Marini possa chiarire fino in fondo con proprio perché Prodi dice
Che già da marzo scorso dopo l'avvicinamento dell'euro avvertiva i segni di una tenaglia sul suo governo
E io devo ricordare che è cominciata fin d'allora la impazienza l'umore nero contro il Governo
Che si diceva non capaci di affrontare
A farsi due noi attribuiamo a Bertinotti la colpa di un impulso verso il governo ma i primi ad aprire il fronte critico nei confronti di Prodi e non è stato Bertinotti e comunicato in quel periodo non lo dimentichiamo il balletto dei nomi
Alla successione di Prodi alimentata dalla stampa le ipotesi del cambio della guardia
I cosiddetti sondaggi la ricerca delle possibili collocazioni alternative per Prodi e tutta una serie di cose che hanno portato certe conseguenze chiaro
Che in questo contesto di indebolimento progressivo ci sono immediatamente inserite quelle forze economiche non
Che oggi inneggiano al governo D'Alema anche perché noi dobbiamo saperlo c'è un'antica antipatia definiamola così di queste forze economiche verso la tradizione e la cultura cristiano democratiche che abbiamo spesso
Sentito abbiamo salvaguardato
La democrazia nel nostro Paese abbiamo conseguito a queste forze di crescere abbiamo rappresentato le grandi fondamenta della costruzione la nostra Repubblica ma non ci hanno mai amato questo è il vero punto è oggi lo si manifesta
L'epilogo dunque del governo Prodi era annunciato perché era entrato alla testa di molti un altro errore che prima o poi l'esperimento doveva concludersi e che era anche logico che il partito di maggioranza relativa
Andasse prima o poi alla guida del governo qualcosa doveva cadere ci spettava qualche passo è più soft ma qui a mio avviso c'è un equivoco
Il governo D'Alema non nasce per una sorta nasce per una sorta di nel stabilita in vista dell'interesse supero del paese e qui voglio dire con molta franchezza che dobbiamo essere coerenti perché ha ragione Marini quando dice che abbiamo salvaguardato l'essenziale ancora una volta il nostro partito ha giocato la parte di una forza politica che guarda prima che i propri interessi e gli interessi del Paese
Perché era giusto che nascesse un governo che concludesse l'opera portata avanti da Prodi con l'Euro ecco l'ingresso ma esso nasce
Inutile negarsi ad una logica diversa dall'Ulivo una prospettiva che non a caso
Cambia anche la base programmatica perché un nuovo programma è stato messo a base anche sei rispecchia in gran parte quello dell'Ulivo e ciò comporta per noi una questione di messa a punto che in gran parte notti questa mattina Marini ha fatto e che non può però soltanto registrarsi
Lì e limitarsi al mantenimento dell'alleanza di sinistra poiché non è nell'alleanza il senso del nostro strategia mai nel modo come l'alleanza viene fatta e come si configurava appunto dell'Ulivo che essa si inquadra
Noi non possiamo sottovalutare perché i segni sono questi la tentazione inglobando e dei DS
Marini
Siamo con suo stile di persona che ha fiducia ed era partito nel tutti abbiamo fiducia del partito e di persone che sa affrontare situazioni difficili
Dice non mi preoccupo di Passuello che peraltro già apparteneva ad una certa linea vada a fare il segretario organizzativo però sono segnali di una logica di una logica
E che si è rafforzata Colle come Nico Veltroni l'avvento alla sua segreteria che viene rafforzata dalla sofisticata la neo sofistica avvolgente di Amato
Che punta a creare attraverso il governo una sorta di linea che dovrebbe nientemeno che portare alla partito basta leggere le interviste che ha fatto
E va questo è il punto questa linea viene rafforzata anche da un fattore di cui noi non teniamo mai sufficientemente conto che il quadro europeo di marca socialdemocratica questo quadro europeo di marca socialdemocratica Marini scusa se richiamo la tua attenzione che comincia pericolosamente a coordinarsi su ipotesi neo interventista in campo economico e permissive
Nella società e nei costumi anche discorso di Veltroni va in questa direzione
Peraltro l'abile mossa di D'Alema di concentrarsi sul governo per assumere sempre più dignità dei leader del Paese quindi con contatti diretti gli anziani i giovani e gli altri lasciando a Veltroni la guida del partito
Non fanno che andare avanti in quella direzione dell'intreccio diretto fra rami dell'Ulivo rami della Quercia
Che è stato praticamente perseguito e che rivela ancora una volta una cultura egemonica con la quale dobbiamo fare i conti
Ciò per noi resta inaccettabile
E non possiamo dire chi vivrà vedrà non possiamo dire chi vivrà vedrà che dobbiamo attrezzarci bisogna rimettere le cose a posto
Innanzitutto sul piano dei principi dalla storia e quindi principi e storia che aiutano a orientare la linea politica
E necessario per esempio a chiarire a Veltroni che da parte nostra non c'è nessuna guerra delle tombe
Noi abbiamo apprezzato l'omaggio ad uno dei nostri grandi personaggi come Dossetti
Ma forse è bene ricordare a noi stessi prima ma anche a Veltroni che le nostre radici nostro fondamento culturale politico e soprattutto nella ispirazione nell'opera della politica di Luigi Sturzo e di Alcide De Gasperi
è questo che ci rende radicalmente diversi dal filone socialista
Forse e anche bene chiarire che non è con l'eclettismo culturale e politico che si fondono a politiche
Nostro rispetto intellettuale
Per un grande spirito
Per un martire del fascismo come Antonio Gramsci è un rispetto profondo ma dobbiamo anche ribadire queste parole devono essere dette che quella cultura quell'esperienza quell'orientamento e lontane dalla nostra visione
Che i la cultura egemonica del principio dell'egemonia nella società non appartiene per
Tradizioni per fondamenti alla nostra visione la sua teoria e prassi politiche
Sono lontani dalla nostra storia e si scrivono in quel comunismo internazionale evidentemente a questo punto di vista il di esse non hanno fatto ancora bene i conti
Che sono ispirati dalla volontarismo Legnini hanno e quindi rimangono antitetica alla cultura politica liberaldemocratica ed occidentale
Comunque tutto ciò è una spia di quali e quanti equivoci ci siano ancora da chiarire questa direzione probabilmente nella sua furia iconoclasta
Contribuendo inopinatamente a rovesciare Prodi e è di insediare D'Alema Cossiga pure attento appunto non ha considerato molti di questi fattori
E non basta proclamare la guerra fredda è finita cosa che sapevamo da tempo ne abbiamo tratto le conseguenze con scelte politiche chiare per eliminare detriti macerie casematte e piazze forte varie che sembra la guerra costruisce sono queste cose che vanno messe nel conto per analizzare per procedere nel cammino dell'intesa
Immaginando di liquidare l'Ulivo disarcionamento Prodi che è stato il progetto dell'UDR Cossiga invece per a mio avviso per ora ha solo rafforzato la prospettiva socialdemocratica
Paradossalmente indebolendo proprio quel centro che ha detto di voler rafforzare anche perché qui dobbiamo essere chiari caro Franco Marini è vero che si è allargato il l'arco di forse al centro ma è anche vero
Che questi non sono venuti nel centro colla idea di chi riconosceva un errore commesso ma sono venuti nel centro con l'idea di scompaginare la nostra strategia
E di collocarsi essi come punto di riferimento e siccome noi abbiamo visto e lo stiamo vedendo anche nelle regioni che è molto più facile per il PDS ragionare con gli altri che non con noi non dimostrato con Dini domani forse lo dimostrano con Cossiga
Perché la logica e più facile quando si tratta solo di dimensione di potere e non quando si tratta di dimensione di confronti politici io non so vero che cosa accadrà
Questo è il vero punto dobbiamo tener presente
L'operazione l'operazione di Cossiga l'occhio teniamolo sempre anche rivolto in altre direzioni è risultata incomprensibile lo sa bene Castagnetti gli altri amici europei a livello europeo è risultata incomprensibile
Perché chi vede da lontano vede forse molto più chiaro il non aver capito che anche per il proprio disegno di rafforzamento del centro
La idea le scelte devono essere diversi al di là degli errori la rigidità della della coerenza potremmo dire astratta di e ma di Prodi bisognava evitare dissero di fare questo errore
E io credo questo ha ragione Marini che in qualche maniera
Cossiga ci sta riflettendo direi che la spia della sua coscienza e che subito dopo aver rovesciato Prodi lo ha ricandidato subito alla direzione
Della Commissione Europea cerchiamo di evitare questi errori perché molte volte succede che sono un po'come è successo a me che si candida per varie cose paiono rimane a piedi si indebolisce vero determina
Cossiga se ne stia accorgendo e io non escludo che e la linea di chiarimento possa essere fatta secondo quello che Marini ha detto cioè prima però per le sintetizzare e poi Cossiga
Senza
Una radicale azione di rotta del re di cambiamento del rafforzamento del centro non
Si riuscirà a resistere
Se noi non correggiamo questa rotta rischieremmo impantanati tra chi pregiudizialmente rifiuta l'allargamento al centro e chi pensa invece di sperimentare
Per portare avanti il discorso soltanto l'alleanza con i DS che ci renderebbe inevitabilmente subalterno queste due ottiche sono comparse sui giornali anche gli autorevoli amici
Che hanno scritto e hanno parlato alcuni escludendo qualsiasi allargamento al centro
Senza rendersi conto di che quello che accade in qualche altro invece puntando solo in quella direzione
Credo che il percorso non posso che essere la coerenza la costruzione dell'Ulivo e dunque l'allargamento anche per dare respiro così come all'inizio abbiamo fatto
Come caratterizzare allora
E riprendere e ridare respiro nostra iniziativa
Senza restare impigliati in tatticismi
Nei giochi di sponda e vedi Franco Marini anche nelle pratiche che sono oggettivamente trasformisti che che vengono fatte nelle regioni su questo io credo che dobbiamo essere certa attenti realistico ma anche quello di recuperare nomi un minimo di etica politica credo che dobbiamo aiutare anche gli altri a poterla fare poterla realizzare
Io
Penso che anche nella collaborazione nella cordiale e collaborazione che i nostri ministri nostro vicepresidente del Consiglio devono fare nell'ambito del Governo
La
Nostra visione deve essere quella di saper presentare delle alternative di fondo su questioni essenziali all'ipotesi socialdemocratica
Della soluzione dei problemi della società contemporanea che deve essere appunto profonda perché ed è l'unico passaggio che faccio solo per un accenno che dovrà essere affrontato credo in altro occasione la crisi della nostra democrazia
Ricordiamolo è una crisi di valori fondanti
Non possono bastare le dottrine sociali ed economiche anche istituzionali a risolverlo se non si salvaguarda intorno ai principi nuclei centrali
Attenzione per la famiglia la diffidenza della chiesa non è solo una diffidenza che nasce anche se abbiamo un colloquio dei giusto che sia così
Nasce da un pericolo
Di egemonia ma perché sentono che un certo senso ci può essere il rischio di quella diffusione ulteriore di cultura relativista dell'etica del potere politico che dentro i filoni storici
Il forte invito di Paolo Giovanni Giovanni Paolo secondo a rimeditare il rapporto tra fede e ragione e dunque tra filosofia e verità
è indicativo della vera sfida su quei dobbiamo voi misurarci ma di ciò parlerò in altre occasioni
E se vi accenno e perché io ritengo che sullo sfondo delle nostre scelte quotidiane di quello che noi dobbiamo fare dobbiamo tener presente sempre
Il punto di riferimento di fondo che è stata la politica alta che hanno cercato di fare vedete approdi si possono attribuire tanti errori e anch'io sono d'accordo con alcuni rilievi tra cui per esempio quello di non aver aderito al partito che insistentemente con Marini abbiamo cercato di fare sarebbe stata forse una storia diversa
Questo che nei diciamo secondo me è vero però dobbiamo anche tenere presente di non pare un transfert delle nostre responsabilità attribuendo praticamente a Prodi tutta una serie di errori
Dimenticando che compro di abbiamo vinto che siamo stati i Popolari per Prodi che come ci dissi al congresso
Comici rissa congresso egli si sentiva col voi a casa loro e che soprattutto hanno i popolari ha dato dignità in Europa
E io mi domando poi anche una cosa che forse dobbiamo tenne presente per non essere presi soltanto dalle tecniche di potere a logiche di potere quella sua imperizia quella sua rigidità quella dichiarazione che mi fece sobbalzare
Sulla sedia quando la sentire la televisione nel momento in cui tentava il secondo esperimento io mi domando se questa mancanza di versatilità non sia poi anche un elemento di forza
Perché e è un elemento di forza I Sing senza di mantenere intatto un nucleo di moralità politica di coerenza politica in una realtà che fa perdere qualsiasi riferimento
Dove tutto fanno tutti ma io non voglio tirarla per le lunghe dico soltanto quello che ho detto prima è che Marini ha impostato il suo discorso
Possiamo andare avanti riprendendo il cammino dell'Ulivo passando prima per Prodi senza rifiutare senza tentare allagamenti al cinque c'è bisogno di un doppio chiarimento
è questo un capitolo nuovo che dobbiamo saper portare avanti
Diciamo un partito con un partito che si è attrezzato a questo qui mi consentirete cari amici
Non è elegante perché dobbiamo parlare di politica ma anche un problema di carattere personale
Che e secondo me di guarda il problema anche della vita del partito
Perché un partito se vuole essere vitale forte deve essere un partito partecipato
In cui c'è una condivisione profonda con una guida efficace
E pronta come quella di Marini che indubbiamente è stata questa ma anche con un pieno coinvolgimento di tutti
Un coinvolgimento di confesso che io via via Caro Franco sentito diminuire
Fino al punto da interrogarmi
Sul ruolo del presidente del Consiglio nazionale
Che è un ruolo fragile
è un ruolo che esiste se c'è un riconoscimento del suo ruolo
Qualche benevolo amico su un grande giornale
Nazionale
Attribuito le mie dimissioni
Ad un caso personale
Ad una sorta di delusione di dispetto che invero riterrei anche io molto poco dignitoso per una mancata candidatura nel governo D'Alema
Io debbo in chiarimento
E anche se la cosa mi risulta un po'antipatiche porsi l'elegante sono costretto a farlo anche attraverso qualche reminiscenza personale
Questo sì è personale
Vedete cari amici se io avessi nella mia vita politica inseguito mire ministeriali avrei percorso ben altri sentieri sia di vita politica che di partito
Io sarei sceso a patti
Come mi si proponeva nel mille novecentottantatré dopo la presidenza del gruppo invece rientrai nei ranghi e nell'ombra
Mi sarei intruppato nelle correnti come mi si chiedeva per conservare il ministero ritornai a casa sia pure parlamentare
Non avrei rinunciato dopo essere stato presidente del gruppo a candidarmi nel mille novecentonovantaquattro
Mi sarei preoccupato di trovarmi un collegio quando con Marini ci preoccupavamo degli altri per entrare alla Camera il mille novecentonovantasei
Forse avrei fatto qualche altra scelta per congresso quando invece ritenevo e così sono ancora convinto ho concluso il mio mandato più ho coltivato altre ambizioni lieto di aver fatto qualcosa per il nostro movimento
Del quale ho creduto e credo convinto di aver ricevuto più di quanto io non sia stato capaci di fare
Ma se per giorni circola il nome sulla stampa
Per i vertici del governo l'esclusione un po'burocraticamente notificate non spiegata non può che appannare il ruolo e la funzione del Presidente Consiglio nazionale
Se poi qualcuno
Consolare creanza
Ti spiega che la carica di Presidente Consiglio nazionale e poco più che una onorificenza
Beh io una riflessione sulla propria inutilità credo che avesse il dovere di farlo e di trarne le conseguenze anche perché penso che al partito
Non posso servire o giovare una rappresentatività indebolita
Perché implicitamente sfiduciata soprattutto da chi aveva proposto la mia candidatura a presidente del consiglio nazionale questo e non altro il problema che ho posto
Quello del chiarimento politico
Gran parte avvenuto e l'origine delle mie dimissioni che io rimetto alle vostre decisioni io penso che il partito in questo momento ha bisogno di guide autorevoli non di figure dimezzate
Quanto è accaduto creava queste condizioni
In questo difficile momento io faccio mio l'appello anche di Marino abbiamo Bisoli tutta la nostra Energia di unità per riprendere l'iniziativa e non essere schiacciati
Per farlo abbiamo bisogno di tutto il nostro rigore anche di quella intransigenza nel senso sul ci hanno che danno danno nerbo all'identità
E che sono premessa per dialogare e per non diventare subalterni
Dobbiamo attingere a valori e principi lontani dal populismo da plebiscitarie easy modella Cindy economici che non crea una vera solidarietà dobbiamo essere ancora costruttori quell'Europa politica che pure il sogno dei nostri padri
La nostra unità
Ribadisco quello che ha detto Marini è la premessa essenziale
Essa è però più forte se nasce da Franchi leali dibattiti e non da circhi chiuse che escludono emarginano e prima o poi spingono passioni d'entusiasmo
Care amiche ed amici è caro Franco io non ho mai avuto aspirazioni liederistica
Né mi sono mai iscritto al club degli statisti
Sono stato solo iscritto all'Albo degli artigiani della politica
E come artigiano per questo partito
Qualche toppa non mis e continuerò comunque a farlo anche senza mostrine con la passione di sempre ma anche con libertà dignità in misura che pensano debbano sempre essere sale e lo stile dal nostro movimento
Grazie
Cari cari amici
Poiché Gerardo ha rimesso formalmente
Suo mandato il problema delle sue dimissioni al consiglio nazionale
Io convinto prima ancora più convinto dopo le parole che ho ascoltato vi prego di respingere voi con un applauso le dimissioni di Gerardo Bianco
Ma io io voglio ringraziarli può darsi che domani qualche malevolo ci sono sempre dirà tutta una sceneggiata io avevo
Ritengo questo un passaggio significativo ed importante vi ringrazio ringrazio anche Marini per aver riproposto eccetera ringrazio però vostro cordialità del vostro applauso rimango al mio posto con il titolo di Cavaliere grazie
Grazie
Scusate dobbiamo grazie dobbiamo Richard grazie
Dobbiamo dar vita subito ai lavori ci sono già molti iscritti a parlare
Grazie diciamo grazie
Ci sono già molti iscritti a parlare e io credo che con qualche eccezione che voi stesso comprenderete dobbiamo immediatamente definire il tempo per consentire come ha detto il segretario di chiudere nella serata e come viene richiesta anche perché autorevoli amici devono partire per Madrid dove c'è il lungo la Internazionale democristiana che si riunisce allora il primo è iscritta a parlare aspetti il primo iscritto a parlare è il collega Boccia prego di venire dieci minuti va bene
Grazie presidente glielo dico subito sono
Si sa pienamente convinto la relazione del segretario nazionale era presente un positivo punto d'equilibrio
Del sensibili ai raggi presente all'interno del partito
Le specificazioni
Adottare anche da
Bianco smuovono lungo la stessa linea
Confermare se ce ne fosse bisogno del centrosinistra
Come linea strategica scusate per cortesia devo chiedere al dati che sta parlando un collega prima sì quindi
Rafforzamento
Rafforzamento
Per cortesia per cortesia io li capisco però guardate che sono colleghi peraltro che hanno responsabilità importanti balzo è stato personaggio che Annan rilanciato
La Lucania oggi leader nel Mezzogiorno quindi sentiamo ascoltiamo abbiate pazienza dieci minuti boccia Biba si grazie Gerardo no l'impressione che
Ormai tutto chiuso prestato stava dicendo o a conferma della linea strategica del centrosinistra detto situava ma in realtà il rafforzamento del centro remava dell'unità del partito
Il mantenimento dell'Ulivo come luogo d'incontro di culture e di sensibilità mi pare che abbiano confermato una linea di equilibrio che ci fa trovare un punto d'incontro io sosteneva che invece in questo punto d'incontro mi ritrovo però mi sento di arrivarci da una parte cioè dalla parte di quelle che preferiscono un rafforzamento Stella linea del centro all'interno del centrosinistra su questo Marini a un po'sorvolato e io
Mi auguro che nella Repubblica vogliamo dedicare più tempo a quanto non abbia fatto nella sua relazione
Mi auguro ostile il Consiglio nazionale
Si concluda con un mandato al segretario nazionale
Ad esperire tutti i possibili tentativi per rafforzare l'area del centro anzi
Devo dire che
Avendo l'UDR lasciato il centrodestra mi pare che da quella parte ormai sia rimasta la destra senza il genio però quindi il mandato dovrebbe essere a costituire l'unico centro possibile nella nuovo quadro politico quadro
Politico che a a un momento di novità paradossalmente ogni volta che vengono i nostri ideali ogni volta che vincono i nostri progetti noi ci troviamo a dovere rimettere in discussione noi stessi
E ad accettare nuove competizione però qui per chi non ama la logica della zattera cioè l'importante è che mi sia salvato il dio ma ponte piuttosto a costruire una nave
Io credo che sia importante riprendere questo cammino
Rafforzarlo oggi più che mai che abbiamo di fronte un nuovo quadro politico ovviamente questo mandato Greta Ario nazionale dovrebbero essere ampio e dovrebbe cominciare a rivolgersi a con le forze politiche
Probabilmente per quei pochi che ascoltano raccoglierò qualche antipatia dovrebbe rivolgersi al CCD
Dovremmo chiederci per quale motivo per quale ragione oggi più che mai se questi amici che pure sono stati tanta parte nella vita nella storia della democrazia cristiana continuano a rimanere ancora Audi in una posizione nella quale si certamente si trovano scomode dice e non hanno più assolutamente nulla da dire o agli affanni un rapporto con la lega per chi ha vissuto come me
In questi giorni l'esperienza della commissione bilancio e ha registrato punto di confluenza non indifferente il superamento della successione il superamento dello antimeridionalismo
Ma anche un certo riavvicinamento tra il governo e la lega credo che in questo mandato a Marini debba essere anche in direzione di andare a vedere queste carte un mandato per andare a vedere le carte dei diversi movimenti
Che si muovono all'interno del centrosinistra nei gruppi parlamentari dalle forze sociali nei Monte poi mandato a chiarire anche i rapporti con il cosiddetto mondo della Chiesa con il quale evidentemente dobbiamo riprendere un dialogo insomma io mi auguro che questo cioè questo Consiglio nazionale
Si concluda con un mandato più forte al segretario
A esperire un tentativo per far nascere non so se è una federazione una rosa bianca o come la si voglia di nominare ma a far nascere un luogo l'unico possibile
E che io intravedo in questo momento il centro nella vita della politica negli schieramenti che vi sono in Italia ovviamente più questo centro si va a costruire stimabile in di ficcare si dà un coordinamento si incontra e si riunisce si identifica più devono essere chiariti i contorni quindi fatto bene Marini a dire con chiarezza
Che il centro si muove
In questa fase del premier nel medio periodo in una linea di centrosinistra ha fatto bene assoluto assicura così segnalare l'opportunità che l'identità del partito popolare si distingua sempre di più
Ed ha fatto anche bene
A segnalare anche con degli esempi molto calzante
C'è una collaborazione di centrosinistra vive di una forte competizione anche dentro e fuori le politiche del governo
Mi pare che sia il caso proprio perché io ritengo che si debba puntare nell'allargamento del centro e nella nascita di una forte iniziativa di centro che sia stato sottolineato anche il ruolo che può svolgere l'Ulivo devo dire qui che a me pare le cose dette da Marini siano calzanti anche per il ruolo che essi ritagliato Prodi io non sono tra quelli che ritengono che si debba tirare da questa parte Prodi Prodi
Non è più presidente del Consiglio dei ministri perché tra le tante condizioni poste da Cossiga non accettato quella di sciogliere lui
Quando consegna gli ha detto che poteva continuare ad essere il Presidente del Consiglio sei avesse fatto il Presidente del Consiglio dei popolari europei Prodi ha convocato ad horas
Ottimo Palazzo Chigi ci il coordinamento perlomeno Sogea ribadito che l'Ulivo esisteva e non si scioglieva dunque sia in qualche modo legata a questa prospettiva oggi egli ha il dovere di continuare a tenere in piedi questo
Contenitore dove i cattolici democratici alla sinistra democratica si incontrano ai dovere di continuare a tenere in piedi questo luogo di mediazione
Nell'ambito di quella collaborazione competizione ho finito che il che il rapporto di centrosinistra ecco io mi auguro che voi comprenderete anche gli aspetti tattici mi auguro che siano gli altri a dover rispondere rispetto ad un partito popolare protagonista che con questo ampio mandato al segretario A B una serie di contatti e di rapporti in maniera che questa sfida che dobbiamo sviluppare nel centro e con la sinistra democratica ci possa vedere vincenti cinquantuno
Grazie
Io devo comunicare all'Assemblea che chi chi intende parlare bene che lo faccia per vivere subito dentro un quarto turno e abbiamo già cinquantuno iscritti io non so come ce la faremo quindi dobbiamo per forza di cose appunto Pagliaro la parola Duilio onorevole Duilio
E poi segue lombardi
Per cortesia per cortesia ai colleghi Cesarano per cortesia seduti non pensare solo all'Enea seduti per cortesia
Cari amici
Residente bianco ha detto che immediatamente dopo la crisi
Il governo sono stati alcuni che hanno tra virgolette immagino salutato questa crisi
Come positiva sempre tra virgolette nel senso che consentiva il ritorno della politica
Io non sono uno di quelli che ha ritenuto positiva Sands precisa l'idea scusa Duilio
Abbiate pazienza mi avverte
L'amico Nicodemo che dei vigili stanno portando via delle macchine che sono posteggiate sapide l'amministrazione ci ama quindi ecco a questo punto chiare la macchina fuori posto provvedesse a sistemarla per evitare poi problemi grazie prego
Stavo dicendo che io non sono tra quelli che ha salutato tra virgolette come positiva sempre tra virgolette questa crisi perché consente il ritorno della politica
E però nello stesso tempo ritengo che finalmente noi cominciamo da affrontare dentro il partito alcuni nodi che sono ineludibili che erano ineludibili e che erano tutti presenti dentro la vicenda politica che abbiamo come in stato a vivere dal momento in cui è partita l'alleanza dell'Ulivo su chi riconosce con chi mi ha frequentato trovato d'una vicenda parlamentare Sacchi all'interno del gruppo io ho espresso delle critiche delle critiche anche abbastanza forti in un passaggio che ha visto appunto dare il reincarico a Prodi e se c'è sicuramente voi ha visto come dire bene di è senza grandi problemi la premiership di D'Alema
Io ho detto che era sbagliato il reincarico a Prodi perché era un modo visti inevitabilmente avrebbe determinato la fine
Di Prodi tra virgolette complicazione ulteriore al vivo ho detto che come natura non faccio Santus anche la politica non faccia altro suo e di conseguenza la premiership D'Alema avrebbe comportato inevitabilmente dei problemi ho anche detto successivamente quando la premiership D'Alema era ormai acquisita che probabilmente bisognava che il nostro segretario nazionale andasse al governo affinché fosse governo D'Alema Marini perché con tutto il rispetto per le altre soluzioni che io definisco minori non vuol lei che queste soluzioni determinassero una condizione di minorità della nostra presenza all'interno del governo cioè di una scala se ha visibilità per cui al di là delle nostre intenzioni questo governo diventa e diventerà il Governo dalle detto questo detto che ci sono state queste critiche da parte mia però io credo che adesso sia inutile sia in qualche modo anche un po'di Stra ente piuttosto che non addirittura nega vivo che noi continuiamo a soffermarsi un po'puntigliosamente su questi passaggi che ci sono stati sul perché il nostro problema oggi e domandarci che cosa dobbiamo fare per il futuro
Perché dico questo perché con grande onestà intellettuale lo dico soprattutto agli amici della tra virgolette vecchia sinistra democristiana
E bisogna che si ritenga temi ciò che è accaduto oggi sia pure con questa accelerazione con questo salto spiagge Olgiati Ricato negativo
Era nel corso delle cose nel corso degli eventi inevitabilmente prima o poi sarebbe accaduta questa cosa e ci ha ed è consegnato il problema che certo in termini più drammatici abbiamo oggi a causa di quell'accelerazione ma che il nostro problema
Se questo è il nostro problema allora io dico che noi dobbiamo uscire da una condizione un po'paradossale cari amici di essere un po'vittime è un po'carnefici nello stesso tempo del nostro destino
Perché perché secondo almeno ai nell'epoca post-ideologica molto spesso ragioniamo in termini squisitamente ideologici noi siamo quelli che vivono questo rapporto con la sinistra non solo in termini positivi per coniugare libertà e giustizia come è stato detto nella relazione di Marino
Ma secondo me anche perché noi riteniamo che valga quello che considero il falso principio del dimmi con chi vai e ti dirò chi sei
Noi scontiamo sostanzialmente un complesso di inferiorità non da oggi nei riguardi della sinistra storica
Qualche amico mi ha fatto osservare che non è solo un complesso di inferiorità forse anche un complesso di superiorità da parte di una certa Hristo Grazia esiste nel nostro mondo è parte immaginiamo che quella condizione che viveva nella Premiership di Prodi e che compensava quel discorso di equilibri all'interno della coalizione stessa
Forse in sostanza una condizione che dovesse durare per l'eternità o comunque una condizione
Che ci garantiva per un lungo periodo di tempo quella compensazione
Io credo che in politica c'è quel fenomeno che si definisce la regolarità della politica e dunque nostro problema è tirar fuori ciò che abbiamo da dire per riconquistare consensi e crescere nella società nel Paese
In modo che questa alleanza che oggi riteniamo l'incontro delle tradizioni culturali più significative possa essere positiva per affrontare i nodi del Paese
Ma senza precluderci alcuna possibilità
Perché se è vero che noi non dobbiamo fare ciò che Cossiga probabilmente vuole fare anzi sicuramente vuole fare cioè perché è vero che è venuto dentro per scardinare non solamente per come dire tornare a Canossa se così si può di è altrettanto vero però che noi non possiamo continuare a dire che questa alleanza e strategica anche qui nel senso di un'ambiguità di fondo che lascia trasparire che non sarà cambiata per l'eternità
Perché se così è cari amici quel vasto elettorato che l'elettorato nero dobbiamo recuperare una logica che non sia la logica del liberismo del neodarwinismo economico e sociale malinconiche dire perché dovrebbe votare Partito Popolare dentro questa alleanza ma perché non dovrebbe votare
Direttamente i Democratici di sinistra soprattutto dopo che c'è quello che si chiama lo sfondamento al centro soprattutto dopo che sono questi gesti dal valore simbolico che addirittura vanno a visitare i a rivisitare quelli che sono i nostri maestri e i nostri padri
Non corriamo il rischio cari amici
Di arrivare alla conclusione che non abbiamo eliminato la conventio ad excludendum in questo Paese abbiamo legittimato la sinistra governa in questo Paese
Abbiamo reso un grande merito a questo Paese e che è nostro compito è finito per cui come scene evangelico dobbiamo morire perché germogli qualche altra cosa
Se questo dovesse accadere io credo che la stessa sinistra consentitemi di fare questo riferimento e vado a chiudere a stessa sinistra interna del partito
Che a mio avviso non arrivi scuso il proprio ruolo dopo che la sinistra storica e nostra diventata nostra alleata
Mentre prima era nostra avversaria non ce lo dimentichiamo e dunque il ruolo di quella sinistra dentro la Democrazia Cristiana era un ruolo di cerniera di frontiera oggi questa condizione è molto diversa sarebbe ben triste che noi dovessimo arrivare alla conclusione
Che hanno il nostro ruolo è finito e di conseguenza noi possiamo solo mandare una superiorità culturale storica e strategica e quindici si deve in qualche modo un ruolo e una premiership dentro le alleanze questa è pura fantasia
Queste pura illusione penso sarebbe mettere le condizione per la fine non solo del Partito popolare ma probabilmente anche del popolarismo debbo questo pareggio
E dunque recuperiamo quello che il meglio della nostra memoria questo discorso della riequilibrio dentro Alleanza è un discorso di vitale importanza
Facendo attenzione che l'allargamento al centro non sia certamente il recupero di vecchio e trasformisti progetto politico non sia il recupero della palude
Ma sia il rilancio di quel popolarismo che ha dentro di sé una cultura che non annulla nulla da invidiare a cultura della sinistra anzi c'è proprio a causa la categoria dell'egemonia ambisce a esercitare a lei l'egemonia all'interno di questa alleanza
Cioè non riusciremo a fare queste non ci impiegheremo alloggi che posti ideologiche ma che sono nello stesso tempo vittime la ideologia io credo che potremo rendere ancora un grande servizio al nostro partito nel nostro Paese essendo però consapevoli che noi stiamo vivendo un momento drammatico in cui si rischia anche la estinzione del nostro partito grazie
Grazie
Onorevole lombardi o chiedo scusa ma devo per forza essere un tantino come dire fiscale perché si vuol chiudere stasera e abbiamo sessanta iscritti nosocomi riusciremo realizzare l'obiettivo Bindi vi prego vero di evitare
Di allungare i tempi insieme
Non è semplice
Avessero sembra
Due relazioni interessanti quelle fanteria
Non si non si riesce a ridurre un po'questo
Per cortesia per cortesia per cortesia seduti monaci
Seduti
Grazie anche dei per favore Duilio ti abbiamo ascoltato con attenzione adesso abbiamo scorta degli anni
Prego a me sono sembrati due interventi in qualche modo significativi quelli di Marini quello di Gerardo Bianco
Tutti abbiamo colto non esattamente sulla stessa lunghezza d'onda
E in qualche modo perciò proponenti dei problemi ai quali una risposta ora occorre dare nel senso che non solo la stessa linea politica sulla quale si può camminare
Io credo che al di là di questa giusta e avere giustamente sgombrato il campo da ipotesi di complotto di compiacimento meno sulla caduta del governo Prodi proprio su questo che fu morto casa una significativa differenza
Nelle valutazioni di di Gerardo rispetto a Franco Marini come resta il fatto che oggi siamo di fronte a una situazione oggettivamente molto diversa rispetto a quella precedente
Questo mi sembra un dato di fatto che non può essere metabolizzato così in modo troppo affrettato
Credo che sarebbe un grave errore per il Partito Popolare non prendere coscienza che un governo non mi viene voglia Marini a un governo sostanzialmente D'Alema Amato più che non D'Alema e Mattarella detto con molta sottolineatura da parte di Franco per far vedere che c'è ma insomma i i rischi mi sembra la lettura invece che noi dobbiamo dare sostanzialmente questa
Rappresenta un elemento nuovo che pone a noi tutta una serie di problemi di presenza politica del governo stesso di presenza politica del Paese
Di capacità di parlare con l'elettorato e di modo di parlare con l'elettorato in modo forse diverso dal solito
è stato ricordato ed è assolutamente inoppugnabile che noi oggi siamo debitori ai trenta voti dell'UDR se il governo
è presente in Parlamento e se questa legislatura non è finita questo è un dato di fatto la composizione dell'UDR pone al di là del disegno politico di Cossiga alcuni problemi sia a livello centrale che a livello locale
Credo che sarebbe un grave errore da parte della segreteria del partito e della direzione del partito sottovalutare che esiste un numero di persone
Che sono nostri elettori o nostri potenziali elettori che solo turbati da alcuni comportamenti
Quando dico che sono turbati vuol dire che non aderiscono che non aderiranno alla nostra proposta
Credo che il Partito Popolare Possa accrescere la sua importanza numerica a livello centrale a livello periferico con operazioni analoghe a quelle dell'UDR
Ma questo non fa crescere l'importanza del Partito popolare inutile qualità nel Paese
Ho dolori dovessimo avere dieci deputati in più che vengono Polidori dovessimo ribaltare tre o quattro situazioni regionali o provinciali ed andare in posizioni di maggiore rilievo
Però l'immagine perciò la percezione del nostro partito fosse quello di un partito che va a caccia di posizioni di comando
E che al massimo in termini politici tende a mediare delle posizioni questo sarebbe per il futuro strategico del Partito popolare un limite grave
Sono personalmente convinto che questo problema si pone in termini molto diversi al nord e al centro sud
Allora credo che nel Centro Sud questo problema apponga meno scandalo ci siano meno reazioni di carattere negativo eventualmente possano esserci delle concorrenze
Proprio con l'UDR un po'd'altri in termini di occupazione di posizioni di responsabilità
Il problema invece si pone al nord con questo forte sentimento di incomprensione di difficoltà
Affido alla segreteria
E alla direzione del partito questo problema di possibile prospettiva di un partito popolare sempre più meridionali Zagato che diventi in qualche modo insignificante delle regioni del Nord
Personalmente non solo non ho nessuna prevenzione negativa nei riguardi del Mezzogiorno del Paese
Ma credo che sarebbe un gravissimo errore per il paese dove per il partito e se dovessimo accettare questa porta
Anzi
Allora il problema che non è stato toccato
Della relazione di Franco Marini
Che è stato solo sfiorato nella relazione di Gerardo Bianco mi è sembrato di coglierlo laddove egli rilanciando l'Ulivo in qualche modo ovviamente
Tiene teneva presente questo elettorato che ci ha votato e che non vota e che non si riconosce in alcun specifico partito il problema secondo che io voglio porre a questo Consiglio nazionale
Come riusciamo a crescere come partito del paese
Non come riusciamo a crescere con altri cinque deputati o entrando in altre quattro regioni o tra proventi
Ed esiste oggi un numero estremamente elevato di persone che non va a votare
Che è in una posizione assolutamente critica nei riguardi della politica e dei partiti in modo specifico
Sono convinto che una parte di questo elettorato è potenzialmente nostro e non è vero che trattasi solo di qualunquisti e cioè di persone che non interessa sarà una larga parte di gente responsabili che esprime in questo modo che è l'unico modo che ha a disposizione il proprio dissenso era proprio quello
Allora bisogna che se questo fosse condiviso la segreteria del partito in cui c'è la sedia pensare a una strategia di colloquio con queste categorie di persone
Io non ne vedo altre siano davvero serie di fondamento che un forte rilancio programmatico del partito
Ho indicato sei capitoli almeno sui quali valori siamo possiamo essere esportatori dividendi e portatori di proposte di programma il problema della riforma istituzionale il problema nell'ambito del lavoro di un rilancio di maggiore flessibilità e delegiferare azione
Un problema di politica estera problema delle telecomunicazioni problema della giustizia di problema dalla bioetica i problemi della scuola
Sono d'una serie di temi su cui oggi non è riconoscibile una chiara posizione del Partito popolare che laddove lo fosse ed entrasse anche in posizione di parziale contrasto con il Governo con il PDS
Rapidamente al Partito popolare una visibilità forte non solo per i nostri lettori ma anche per coloro che possono diventare nostri
Subito dopo se in assenza di questo io credo che veramente noi rischiamo di andarsi a fare schiacciare donate dagli atti che vede da una parte quello di probabilità un governo eccellente molto pericolose non ricordato D'Alema Amato e una attacco da parte del PDS cioè dell'azione di Veltroni tesa ad andare a conquistare sacche di nostro elettorato reale di oggi per le ragioni che anche Duilio ricordava prima lombardi
Ho finito di cura solo osservazione perché argomento che tu hai toccato l'etichetta
Non credo sia pensabile affrontare questi problemi Bonola organizzazione sostanzialmente verticistica del partito come noi oggi abbiamo e c'è bisogno che troviamo delle modalità di aumentare la partecipazione che sia partecipazione reale ha ricordato Franco abbiamo fatto alcune riunioni di importante che ci siano dei posti in cui si lavori si discute insieme si elaborano delle idee che si mettono in comune questo è diventato il patrimonio del partito questa democratizzazione della gestione del partito può diventare un elemento di riconoscimento forte
Se voi pensate al modo in cui è stato eletto Veltroni che è una cosa io veramente di di uno scandalo in che ordine degli ascari da Rizzato una larga parte del PDS
Allora vuole dire siamo capaci di recuperare dimensioni
Se queste cose dette solo condivise e il Consiglio nazionale in parte le avviasse le facesse propria la segreteria
Volesse tenerne conto questo vorrebbe veramente dire che da questo Consiglio nazionale può partire un impegno di rinnovamento di azione di grande interesse che va al di là dello specifico argomento di novità per il quale ci siamo riuniti
Grazie allora adesso la consigliera Filomena Filomena Zaccaria segue poi Merloni Soro
Castagnetti
Giudice io mi abbandono di partito
Io qui devo esprimere la mia inquietudine
Inquietudine per un momento di Linus Torvalds transizione di delicatezza come quello che stiamo evento e che abbiamo vissuto ridurre sarà molto breve pongo soprattutto un interrogativo a voi amici
E con voi voglio trovare anche è una risposta
Fino a che punto il nostro ruolo all'interno di questa alleanza di centro sinistra
Può essere così trainante da determinare una nuova forza popolare moderna di cattolici democratici
Ho fino a che punto la nostra posizione centrista può essere rigurgiti data da un altro centro o quasi Pseudo cento
Sostanzialmente se la politica è sintesi è e soprattutto e capacità di mettere insieme quello che c'è in comune e che avvicina le varie forze culturali nello stesso tempo bisogna anche capire le ragioni che ci hanno portato né in passato non molto lontano alle divisioni
D'altra parte non possiamo pensare di essere assorbiti da una cultura socialdemocratica a volte quasi trasformista in alcune circostanze
Allora il Partito Popolare in questa alleanza ho trovato con vigore con forza
Un nuovo modo di porgersi è realizza una sfida culturale seria soprattutto con le nuove generazioni stipulando quel patto tra generazioni che ancora non è stato stipulato oppure penso che siamo destinati a essere ricucita con da un centro cossighiano virtuale e che ci porta necessariamente alla deriva
Allora noi oggi siamo qui è insieme dobbiamo avere la forza e di essere e di trovare rigore di un tempo di avere un ruolo essenziale culturale all'interno di questa alleanza anche con gli amici del centro certamente senza puzze sotto il naso
Ma con il coraggio di sfidare in tempi e di assumere un ramo culturale di carattere essenziale
Grazie Franco Berloni segue Soro
Poi Castagnetti e poi Bindi
Brindisi
Ci sono vicende politiche cari amici che non vengono talvolta valutate appieno per la loro incidenza per il significato che possano vere nell'opinione pubblica
Tale è stata indubbiamente la staffetta Prodi D'Alema alla presidenza del consiglio
Il passaggio da un primo ministro votato dagli elettori ad un altro che alle elezioni del ventuno aprile
Evitato di presentarsi candidato presidente e ha sempre affermato che sarebbe avrebbe concorso alla presidenza del Consiglio solo attraverso un voto elettorale
Certo una manovra corretta costituzionalmente
Ma scorretta politicamente una manovra che tanto ha disorientato i nostri militanti
Adesso è orientata in particolare i nostri il nostro elettorato
E ha creato è sempre più alimentato la sfiducia nella gente verso la politica
Non si è voluto un governo di transizione come ha detto bianco punta di un governo di transizione per la Finanziaria fino alle leve fino all'elezione del nuovo Presidente della Repubblica
E determinante nella soluzione della crisi è stato certamente l'intervento forte pesante di Cossiga il quale così che ha pure dice che vuole ricostruire il centro
Anche noi vogliamo ricostruire il centro e vogliamo ricostruire un centro che sia forte
Ma certo il centro non mi sembra che si parta bene per costruire il centro allontanando Prodi che è stato sì espressione
Però nelle nostre liste
Cosa farà tale ma d'Alema certamente non da politico consumato è riuscito a trattenere Ciampi
Ha coinvolto Amato che è l'espressione più alta del è significativa dei socialisti democratici
D'Alema non farà una politica di sinistra
Farà una politica di continuità nel segno tracciato oramai dal governo Prodi una politica economica che segue il risanamento
Ho portato avanti a sfrutta insomma quante Risanamento ha potuto costruire cercherà e riuscirà a coinvolgere sindacati e Confindustria
In un rilancio dello sviluppo e dell'occupazione
Porterà la riduzione delle imposte svilupperà la privatizzazione
E tanto significativa e la sua espressione di quando dice che in Italia ci sono troppo pochi capitalisti nel nostro parco nel nostro Paese
Avvierà certamente anche forse la riforma del welfare e riuscirà a intervenire sulle pensioni ma principalmente farà una politica se europea agganciata agli altri Palizzi in paese partiti social
Mo'grafici che oggi guidano l'Europa una politica europea che che disponga alla lotta alla recessione mondiale con il sostegno al G7 al fondo monetario internazionale ma ma ma anche fatto un un passo significativo nel senso che ha oramai rotto anche quel tabù che le sinistre avevano sono ti Rizzo della forza militare e si è allineato completamente oramai ai poesie ai Paesi europei
Ma vorrei dire infine che farà anche una politica egemonica e di potere sì sono certamente soci altamente sì ma mantengono certo i vecchi vizi del passato i vizi del settarismo e della ricerca dell'egemonia
D'Alema vuole sfondare al centro vuole allargare gli spazi del partito socialdemocratico italiano
E cosa deve fare il Partito Popolare
Io ritengo che il Partito Popolare ha mancato un'occasione dopo le elezioni del ventuno aprile novantasei se ha trovato in una situazione favorevole essendo nell'area di maggioranza e ne essendo nell'area di governo non ha saputo approfittarne
Per la allargare la sua presenza nel Paese e la sua capacità di direi incidere nella realtà italiana e questo perché è principalmente è rimasto un partito chiuso o un partito in cui era difficile entrare sia al centro sia in periferia
Nella grande trasmigrazione che se è intervenuta in Parlamento di e il movimento dei tanti deputati e il Partito popolare non è riuscito ad intercettare nemmeno un deputato
Non abbiamo voluti va bene perché è un partito chiuso cosa e se avessimo avuto qualche deputato dei più il governo Prodi non sarebbe non sarebbe caduto
Cosa fare oggi
Cosa fare oggi il futuro secondo me è nell'Europa il Partito Popolare deve sviluppare una visione europea della politica è un collegamento sempre più stretto con il Partito Popolare Europeo
In Europa si contrappongono due grandi schieramenti
Lo schieramento popolare e quello socialdemocratico noi dobbiamo diventare una componente forte dei popolari europei per raggiungere questo obiettivo non possiamo disperdere le forze sono qui da ricordo con Marini che dobbiamo coinvolgere sono d'accordo con Marini che dobbiamo coinvolgere tutti i cattolici e tutti i liberaldemocratici da Prodi a Cossiga
E coerente
Per ci però coerente con questo obiettivo
Di coinvolgere tutti io ritengo che sia una riforma elettorale e contrariamente questo è quello che pensa Marini una riforma elettorale basata sul doppio turno di collegio
Una riforma elettorale che Possa guardare al futuro non guardare solamente alla situazione contingente del nostro del nostro partito se probabilmente se Martinazzoli avesse scelto il doppio turno elettorale alle elezioni del mille novecentonovantaquattro portamento forze la situazione politica generale del nostro Paese sarebbe andata in modo diverso
Il doppio turno di collegio
Da più trasparenza di fronte all'elettorato sfugge alle designazioni che oramai sono esclusivo riferimento della del della direzione centrale dei partiti sfugge a tutte quelle indicazioni i che vengono dal centro consente anche di fare emergere uomini validi dalla società
E crea però questo è fondamentale il tenore il le condizioni per la ricostruzione del centro
Concludo cari amici dicendo che il rilancio del partito popolare
Ritengo che sia totalmente legato alle possibilità di dare sostanza e visione a ad un politica europea di coinvolgimento
E dei
Non sarà certamente un cammino breve perché tante difficoltà avremo intorno Man proprio per questo non dobbiamo scoraggiarci e metterci al lavoro subito comunque
Comunque vadano le cose io sono popolare e rimangono popolare grazie
Grazie a Franca Antonello Soro
Al tubo amici abbiamo avuto una vigilia
Di consiglio nazionale densa di inquietudini
In cui si sono intrecciati
Sentimenti e giudizi politici spesso non convergenti
Io credo che questa in cui le tutine non vada vista come un fatto negativo scusa Marella per Betty un attimo io ho bisogno di garantire massima di silenzio in fondo il gruppo campano in fondo
Liguori trattate fuori la il ribaltamento della giunta qui in per cortesia seduti vero
è e ecco brava grazie Valiante e auguri prego dicevo che questa inquietudine
Che in qualche modo appartiene a tutti noi
è il segno di una intelligenza e di una sensibilità alle difficoltà di una stagione politica che nuova
Che è complessa
Che riflette modificazioni profonde più della società italiana che il nonno della corpo politico e quindi la difficoltà di adeguare tutti i giorni le vostre valutazioni le nostre scelte a questi cambiamenti non può essere vissuta con sufficienza come se tutto fosse chiaro
Credo che si sbagli
A sotto nello a chi sbaglia chi sottovaluta le questioni che sono state poste in queste settimane
Ma questa inquietudine si vince il confronto politico credo che non si vinca con l'espressione di risentimenti è non lo consenta l'amico Berloni
Con la riproposizione in qualche modo astratta estranea al dibattito che abbiamo avuto di vecchi pregiudizi ideologici che non si lo comprensibili non dico da noi che siamo qui in questo Consiglio nazionale ma credo dagli elettori che ci hanno votato nel mille novecentonovantasei
Non tanto credo che saremo chiamati noi oggi a un giudizio su quello che è stato e governò pronti io credo che sarebbe folle se noi oggi avessimo dubbi nel rivendicare il consuntivo positivo di un governo al quale abbiamo dato lealmente nel Parlamento e nelle città italiane un sostegno che non ha avuto un giorno di incertezza
Credo che sarebbe giusto invece e lo stiamo facendo valutare discutere confrontarci su che cosa significa oggi quel progetto politico dell'Ulivo in che misura i suoi attuali
Perché l'Ulivo non è stata l'alleanza del centrosinistra e stando il nome di un progetto politico che ha segnato una stagione segna una stagione dell'alleanza di centro sinistra
L'ambizione che era contenuta in quel Progetto di riformare lo Stato l'organizzazione dell'economia dei suoi processi delle regole che consentono di allargare il diritto di cittadinanza degli italiani che la domanda più forte rispetto alla quale noi abbiamo il dovere di proporre un'offerta di governo in quel progetto politico c'è stato un tentativo di dare una risposta nell'ambito di un rafforzamento della democrazia economica che fosse coniugata è compatibile con il massimo di coesione sociale
Ma insieme anche l'ambizione di mettere insieme il meglio della cultura politica riformista derivata dalla tradizione socialista e da quella cattolica
Del novecento metterle insieme per favorire la evoluzione del sistema politico non per imbrigliare allora di favorirla in un quadro bipolare rispettoso della originalità italiana ma insieme capace di connettersi con i cambiamenti nuovi che si verificano nel parola nel panorama della politica europea ecco questo progetto è dato per dare risposta
A una richiesta forte di partecipazione degli italiani e di una parte di italiani che sentivano difficile la partecipazione alla vita democratica attraverso i partiti
E non ci siamo sentiti coinvolti e siamo coinvolti in questo dovere di trovare una strada perché gli italiani che hanno una forte vocazione sociale che si sentono impegnati veri in i riti di cittadinanza possono trovare anche nei partiti ma non solo nei partiti la possibilità di partecipare alla vita democratica abbiamo speso un anno di lavoro
Nella impegno di preparazione della nostra assemblea nazionale perché volevamo autore vogliamo ancora io credo che vogliamo ancora lo chiedo a voi se voglia o ancora dare una risposta positiva a questa domanda essere ma abbiamo anche pensato che fosse giusto sottrarre questo desiderio di partecipazione alle sirene di una tentazione plebiscitaria che poi finisce sempre a destra che è presente nella società italiana
Bene queste ragioni io credo che siano tutte vale che non siano venute meno che sopravvivano al destino personale di tutti quelli che siamo stati in diverso modo protagonisti della esperienza dell'Ulivo per questo io dissento profondamente da quanti usano con sufficienza e con distacco qualche volta con fastidio il richiamo all'esperienza dell'Ulivo
Ma con altrettanta chiarezza vorrei dire che nessuno può consentirsi di usare questo termine de questa esperienza con un atteggiamento proprietario esclusivo come se fosse una con la personale l'Ulivo non è stata una cosa solo di Prodi è stata una cosa che insieme abbiamo costruito che Prodi ha guidato nell'esperienza di governo questo progetto è anche nostro in atto e si è intrecciato con la nascita del Partito popolare
Evoca credo non solo in me in molti di noi credo in tutti voi sentimenti che vanno al di là della appartenenza politica l'esperienza contrastata sofferta di quella nascita del progetto politico dell'Ulivo perché nasceva insieme a partito
Volare che si rompeva che si scendeva intorno a questo progetto sempre questo io spero otto consiglieri che frodi lavori ancora per unire e non per dividere quel progetto politico su queste basi la fase presente
Dovremo viverla senza compresi e senza inutili differenze sappiamo che la presenza dell'UDR di Cossiga sborsa esempio di un elemento di contraddizione non solo per la diversa natura
Della composizione di quel partito politico ma per le affermazioni di prospettiva che ancora Cossiga
Rilancia quella di una orizzonte di un centro alternativo alla sinistra io credo che sia sbagliato
Pensare a un sistema bipolare nel quale la destra non ci sia credo che sia così forte nella cultura italiana nella società nella cultura nella società europea l'insieme di interessi di
Conflitti
Che trovano soluzione una rappresentanza di destra per pensare che si possa fare a meno di una proiezione della destra nel sistema politico credo che anzi proprio per la sua forza dal suo intrecciarsi con le tentazioni di interpretazione persona Istica del potere della democrazia noi dobbiamo pensare a una lunga stagione nella quale il centro cattolico popolare il popolarismo che qualcosa di più grande del nostro partito si incontra con l'approvazione sociale dei dica per contenere il rischio della destra questa credo che sia la prospettiva nella quale noi siamo impegnati in un governo nel quale avevo è richiesto ULSS l'evento di impegno e abbiamo davanti un supplemento di difficoltà non solo perché abbiamo il dovere di governare e abbiamo una così forte presenza
Nel Governo D'Alema
Da non lo perde di vista la necessità di ricercare quel punto di equilibrio
Tra il bisogno di stabilità che è una condizione indispensabile perché l'esercizio di governo
Diventi virtuoso
E il bisogno di non comprimere la naturale carica dialettica che in questo quadro viene esalta
Ma insieme non concedere niente la tentazione alla quale ci chiamano spesso alcuni alleati
Di una micro conflittualità mediatica il più delle volte fine a se stessa le cronache di queste ore segnalano contrasti su problemi di governo non solo sulla legge elettorale sulla scuola sulla casa sulle scelte di politica internazionale io spero che restino al di qua della misura ma deve essere chiaro che non sarà possibile assegnare ai popolari il compito di mediare di attutire tutte le difficoltà e di lasciare magari al senatore Salvi il compito della esibizione muscolare di un'arroganza di una supponenza che sono estranee al ruolo del capogruppo di un partito che esprime il Presidente del Consiglio non sarà più così il compito dei popolari non sarà quello io vorrei che questo lo avessero presenti
Il Presidente del Consiglio e il suo partito
Noi dobbiamo però non rinunciare
A rilanciare la sfida per la riforma della politica schiera qualcosa di più importante di una piccola esperienza organizzativa sinistri
Non dobbiamo sentirci appagati da questo equilibrio la transizione della politica italiana non è conclusa e noi non possiamo permetterci divisioni prive di alcuna ragione poli i cassieri le divisioni se verranno dovranno nascere intorno a problemi veri mollo a problemi utilizzati in modo strumentale io signor presidente avrei tante cose da dire
Ma so che abbiamo tutti molto apre
Io vorrei che però taglio tutto Presidente nonno perdessimo di vista in questa esperienza di governo marito Carlo la vostra identità la nostra concezione diffusa partecipata di orizzontale della democrazia la nostra volontà di reclamare il primato della persona nel rapporto fra lo Stato il cittadino contro ogni forma di autorità che ne con prima l'autonomia e la dignità per questo sarà strutturalmente impossibile che il nostro partito possa accettare soluzioni proposte lusinghe
Che in qualche modo vogliono rispondere la complessità di una democrazia difficile
Con l'offerta semplificatoria di una deriva personalista e plebiscitaria sia anche ricca di una grande popolarità in questo momento
Questa scelta contrasterebbe con il nostro codice genetico
Per queste ragioni è importante non allentare i vincoli politici che hanno segnato la buona politica di questi anni
Io credo che noi siamo tutti impegnati in questa strada e credo che questo Consiglio nazionale possa dare una forte spinta perché la strada del riformismo vissuta nella concezione plurale nella quale voi partecipiamo all'esperienza del centro sinistra possa trovare slanci grazie
Allora a parola Castagnetti semi poi limita Funaro e Bindi poi credo che possiamo chiudere per un mezz'ora tre quarti d'ora riprendiamo subito c'è un buffet preparato
Per ordine del nostro segretario ottimo Lavagnini
A forza di incontrarsi e discutere della soluzione della crisi a forza di sorprenderci ogni mattina che apriamo e i giornali serve i problemi nuovi che questo quadro politico determina io credo che oggi i nostri discorsi si sono avvicinati di molto io do atto a Marini
Di avere fatto di avere creato con la sua relazione al bianco con il suo intervento un clima che consente davvero di discutere perché vedete
Siamo in una situazione a mio avviso così difficile
Nella quale tutti debbono sentire non nella condizione di potere di potere
Parlare liberamente ed esprimere i propri dubbi ma si dovrebbe servire nella condizione tutti di dove R parlare dei problemi che abbiamo di fronte a noi perché se non c'è la consapevolezza dei problemi sarà molto difficile che riusciamo a risolverli
E allora la problematicità della relazione di Marini di questa mattina mi aiuta e mi conforta
Per che si muove in questa direzione
Vedete
Cioè una forza delle cose
Che difficilmente noi non riusciamo noi riusciremo a comprimere c'è una forza delle cose anche del quadro politico che di fronte a noi
Il governo questo governo crea e creerà delle situazioni nuove e non facili per il Paese e per il Partito popolare
Io non credo
A nessun tipo di insinuazione o di sospetto sulle ragioni o di retropensiero odi secondo pensiero sulle cause della crisi del governo Prodi Prodi è caduto perché Rifondazione comunista si è ritirato dalla maggioranza punto
Io ribadisco ancora oggi
Eccepisco la soluzione che è stata data alla crisi di governo
E poi ragioniamo del quadro nuovo sono andiamo avanti e io accetto la la ovviamente il quadro che c'è non chiedo di aprire una crisi però eccepisco questa soluzione si è detto
Era l'unica che evitasse
La deriva di un governo tecnico
Ma era una soluzione politica
Allora voglio che tra di noi la smettiamo anche di definire l'eventualità di un governo Ciampi come un governo tecnico
Nel mille novecentottantaquattro novantaquattro c'ha anche fatto un governo aveva ministro dell'interno Mancini nove al ministro della Pubblica istruzione della Jervolino e non so chi ha ma che governo tecnico Ciampi è stato sicuramente un tecnico che ha fatto politica in questi due anni e mezzo non meno di Prodi e sicuramente è stata di più data la ipotesi di Ciampi perché sarebbe stato un governo politico come quello di Prodi e chi l'ha rifiutata l'ha rifiutata per questa ragione
Ma avrebbe avuto ha caratteristiche diverse
E si dice abbiamo scelto il governo politico amici
Avremo sento il governo politico senza discutere il programma i contenuti le linee di azione ma dove la l'accordo politico in questo governo
Giustamente osservava Guido Bodrato abbiamo un ministro delle riforme non sappiamo di che cosa debba occuparsi abbiamo istituito nel governo un ministero delle riforme ma quali
C'è un luogo c'è un luogo in cui si sono discusse
Le iniziative di questo ministero
Abbiamo cambiato dato un significato politico diverso al ministero del lavoro e mi pare che la materia del lavoro sia materia centrale dell'azione del governo
Gli si è affidato anche il Mezzogiorno
Perché sull'obiettivo centrale dell'azione del governo non bastava la copertura politica del Presidente del Consiglio ma anche la conduzione di crediti Steve dicasteri doveva essere controllata quando probabilmente la competenza del Mezzogiorno essendo una competenza trasversale orizzontale sarebbe stato opportuno fosse affidata al vicepresidente del Consiglio
Ma vivaddio io pongo questi problemi
Perché non essendo stati affrontati esploderanno
E allora mi fa piacere che nella rosa dei di prima di Marini stamattina ci sia un po'di problematicità perché sarà bene che ci prepariamo
Ad affrontarli questi problemi
Quindi eh il non averli risolti al momento giusto
Secondo me il vizio di origine del Governo
E vedete
Non facciamoci ingannare anche dall'accoglienza straordinaria che il governo D'Alema lutto
Che il passaggio tra Prodi e D'Alema a registrato è un'accoglienza che è sotto gli occhi di tutti
Io credo che la spiegazione sia esattamente in quella che ha dato Cossiga
Cossiga di fronte alla domanda perché dici di no a Prodi di no a Ciampi vi sia D'Alema che è politicamente più lontani
Risponde dico di sì a D'Alema perché la pensa come me sullo sbocco politico io e lui abbiamo lo stesso obiettivo creare le condizioni per un bipolarismo di tipo europeo da una parte i socialdemocratici e dall'altra parte i conservatori
O è questa roba qualche problema ce la porrà
In nessun sistema bipolare così organizzato esistono partiti che hanno le caratteristiche analoghe al nostro
In nessun sistema bipolare così organizzato in Europa sono sopravvissuti partiti a ispirazione cristiana
In nessun Paese
Neanche in Germania dove il sistema è diverso
L'accoglienza della Confindustria certo perché i giochi si sono chiariti in questa prospettiva
L'accoglienza della chiesa c'è atto Ruini ha espresso parole che intona dell'Espresso nei confronti del governo Prodi
E anche oggi io sono contento che ci sia l'incontro
Ma è pacifico che
è stata colta la diversità nel precedente esperienza di un governo guidato da un cattolico democratico con un ruolo particolare diverso da quello che possiamo esercitare oggi dei cattolici democratici rappresentati da noi
è evidente
Che come dire le preoccupazioni di quest'area di questo settore diciamo quella che rappresenta il cattolicesimo democratico
Non potevano essere
Avevano una rappresentanza politica lì dentro ho contestato non contestata ma c'era chi lì dentro assumeva la responsabilità di rappresentare questa sensibilità questo filone culturale questa realtà e oggi
Io credo che sarà vero simile avverrà molto rapidamente l'incontro fra rumeni e D'Alema è un incontro fra due poteri
Come dire non solo di stenti ed è giusto
Per molti versi alternativi
Cioè anche per chi ha questa concezione del rapporto nuovo dell'evoluzione del rapporto tra politica in Italia
Si è determinato un chiarimento la risposta di Boco alla lettera di Franco Monaco credo che sia una risposta illuminante
Ed è questo non crea problemi a noi
E allora come li affrontiamo
Noi cosa siamo
In questo quadro nuovo che cosa vogliamo rappresentare in questo quadro nuovo
E poi è già stato detto
Mi pare da bianchi in particolare il rischio che la presidenza D'Alema assuma al di là del giusto
E del politicamente consentito perché questo non è
Come De nell'accordo
Che è assuma il carattere di un'esperienza omologata omologabili e le grandi socialdemocrazie europee
Lui ha e vicepresidente dell'Internazionale socialista e il presidente dei DS e quindi è pacifico che all'esterno all'e sterno anche questa sia una presidenza che viene assimilata a quella di Schreber di Blair eccetera
Eppure noi diciamo che è molto diversa diciamo che non dobbiamo consentire glielo diciamo che non è stato eletto
A queste diciamo che lì perché ci siamo c'è una componente del centro che addirittura il cinquanta per cento della della maggioranza parlamentare diciamo che lui non può permettersi questo ma è nelle cose questa tendenza
E allora è giunto il momento non solo per i popolari italiani ma per i popolari europei di ripete che cosa è la socialdemocrazia europea nuova il vento questo trend dei che dei tredici Paesi lo si può definire molto modo in molti modi ma noi dobbiamo interrogarci Shredder vice è il nuovo centro
Se è così ci son problemi per chi ritiene invece di rappresentare auto legittimamente in posizione di centro
Sergio Romano dice una semplice formula per attrarre rendere appetibile rendersi appetibile elettorato
Un ed editorialista del Times che cito
Perché mi sembra che abbia colto l'essenza di questo vento nuovo che rischia di come dire di avere delle conseguenze del ricadute anche sul rinnovo in è vero che in Europa si stanno di parifica divario di valicando le concezioni l'esempio del Governo dalla moneta o del processo di integrazione europea tra il tredici Paesi governati dal centrosinistra ma è vero che sono unificati da questa idea è che ritengono idea vincente
L'idea che la nuova socialdemocrazia sia un approccio cito testualmente dal dai alla politica scevro da ideologie nato dopo la guerra fredda che tenta di superare le divisioni fra sinistra e destra
Una visione pragmatica che accetta la realtà economica del mercato e riconosce il ruolo primario della equità fiscale eccetera eccetera
Insomma si sta proponendo la socialdemocrazia come la risposta pragmatica questo tempo
Con l'ambizione di coprire tutti gli spazi
E di nuovo la domande che io mi pongo e noi
Chi sia
Cosa rappresentiamo in questo tempo dato
Ci basta dire noi siamo i personalistica eccetera eccetera
Siamo i neoconservatori come dice Cossiga conservatori di che
La vogliamo aprire una riflessione su questo tempo nuovo
Che coinvolge direttamente il nostro modo di essere nostre ragioni d'essere la nostra identità le nostre prospettive di esistenza
No non rassegniamoci a gestire un patrimonio elettorale che è un residuo di vecchi amici che avevamo nella Democrazia cristiana dobbiamo raccogliere questa sfida che ci viene proposta
E non pensare che la risposta socialdemocratica sia la risposta che può assorbire il patrimonio di questa nostra tradizione a questo patrimonio un patrimonio che per non essere stato sterile deve
Riprendere a produrre siamo attrezzati per fare questo
Ci stiamo attrezzando anche come partito per riprendere a discutere a confrontarci
O ci sono quando appena uno solleva un dubbio solleva un problema la preoccupazione di chi sta intorno a chi guida la bara che quella di dire ma no so ai margini ai margini
Potete pure rimuovere tutti i rompiscatole
Ma c'è una forza nelle cose che stanno accadendo che non possiamo rimuovere dobbiamo guardare in faccia a caricarci
E allora perché meravigliarsi di Veltroni che vada podio che vada Dossetti Passuello stamattina ed è evidente che Luigi gioca la sua partita
Noi dobbiamo occuparci di come intendiamo giocare la nostra
Vedete non è il problema è vero che anche a me in poi io sono stato zitto quando è andato da sulla tomba di Dossetti insomma sentivo che era un tentativo di appropriazione indebita
E peraltro mi sono chiesto
Come mai voi noi questo nome facciamo fatica a pronunciarlo tra di noi e quindi non lamentiamoci tanto se altri
Lo pronuncia
Ma
Vedete il significato non è quello dell'appropriazione indebita Veltroni capisce che il tempo è difficile
E che non si affrontano e non si risolve i problemi di oggi solo con
Come dice Lapo con le la Nutella e le figurine Panini
La disinvoltura di queste ore esige un richiamo come dire a dei riferimenti io rigorosi dal punto di vista etico per
Rieti conciliare la gente con la politica con la serietà con gli abiti virtuosi della politiche si va da Bobbio e si vada Dossetti a cercare quello che da soli non si è in grado di trovare
E però di nuovo e nuvoloni questo problema ce lo poniamo o no
Visto che c'è anche meno difficile
Recuperare un collegamento con questi riferimenti in un tempo in cui la politica da vento davvero è diventata rappresenta manifesta giorno dopo giorno una insostenibile leggerezza etica
Che agli occhi della gente sappiate
Non non è non può essere giudicata positivamente il rischio è che voti sempre meno gente nonché per questa ragione e allora c'è il tentativo di Casey problema esiste mai noi non ce l'abbiano questo problema
Ecco allora dove
In che cosa consiste la gravità
Di questo quadro a mio avviso ed era sette che abbiamo fatto l'abbiamo fatta adesso ci stiamo dentro ma insomma la difficoltà di questo quadro
Non era ineluttabile per me questa soluzione
Prima in ogni caso anche fosse stato ineluttabile a mio avviso la si sa avrebbe dovuto discutere più approfonditamente e decidere più collegialmente
Abbiamo riuniti organi del partito ex post
E questo è un salto non è una evoluzione della situazione precedente
è un un cambiamento notevole del quadro politico
Avremmo dovuto discutere anche dei rischi e delle conseguenze che oggi cominciamo a misurare il giorno dopo giorno
Trascinati da Cossiga capisco ma Cossiga a molto meno problemi di noi per Cossiga la politica e soprattutto gioco per me è anche gioco ma non è solo gioco
A questo punto cari amici che cosa si deve fare
Io rispondo positivamente all'appello per quanto mi riguarda credo che fosse implicito
Del segretario alla collaborazione mai come i momenti di questi
Di queste difficoltà pensate come la scordi scrivendo io ci mancherebbe solo che dopo avere descritto una difficoltà di questo genere dicessi mi metto sulla riva del fiume andate avanti voi mi sento dentro coinvolto questo il mio partito come partito di tutti
E quindi per quanto mi riguarda modestamente non per sono assolutamente
Esatto disponibile conosco la responsabilità ecco di chi e militante
Ed è convinto di una opzione politica e apprezzo l'appello di Marini perché credo che l'abbia voluto rivolgere anche a quanti Luisa non possono con molto rammarico in questo Consiglio nazionale comunque condividere la soluzione che si è data alla crisi
E io anche per questo l'apprezzo perché richiamo un po'i tempi virtuosi anche della storia della democrazia cristiana in cui questa non è la ragione per non poter collaborare anzi rappresentava no il dissenso su un dato rappresentava un elemento in più per potere collaborare io mi mette in questa ottica a questo punto che fare
A me pare che sinteticamente perché non voglio tenerla troppo lunga si deve pretendere da D'Alema
Di comportamenti che rispettino la natura di un governo di coalizione guidato da un leader che non ha un'investitura popolare
Rispettare la natura della coalizione
Va bene Marini a proporre una come dire una rilettura
Una riproposizione
Del progetto dell'ulivo
Credo che sia doverose
Che sia utile al Paese che ci serva per
Ricostruire un dialogo con quella parte dell'elettorato attivo ed elettorato che più è rimasta colpita da questi passaggi ma ci serve anche evitare
Un Ulivo guidato da Prodi che vuol dire una coordinamento delle forze politiche dell'attuale maggioranza che fanno riferimento a questa esperienza vuol puoi dire questo
La cosa è compatibile con questo quadro politico ci serve anche a evitare di trovarci senza averlo mai sento in un ulivo di fatto guidato dal segretario del maggior partito
è bene che si sappia che l'Ulivo è una cosa composita è il momento di incontro fra culture diventa sette
E in questo senso l'appello rivolto a Prodi ad assumere una iniziativa io lo condivido e credo che sia assolutamente necessario e poi si pongono i paletti
Si faccia capire che cosa chiedono i popolari in questo programma di governo che ci sia una due tre cose che possono essere ricondotte al nostro contributo alla nostra iniziativa
Che si faccia quello che forse per la fretta non si è fatto ieri ma lo si faccia
I titoli li conosciamo tutti io stesso in un Bossi documento consegnato a Marini ne ho indicato diverso ma non si rinunci a fare queste e si convochi davvero
L'Assemblea nazionale non come una occasione di Muti
Ma come un'occasione al reale in cui questi problemi e queste difficoltà non vengono ed Ulker edulcorata ma vengono affrontate con responsabilità e con chiarezza
è io prima della sospensione faccia altri prego
Altri due interventi cioè e il segretario regionale della Calabria l'ordine e poi il ministro Bindi poi una breve sospensione riprendiamo i dettami delle chianche fino a mezzanotte dobbiamo chiudere o sessanta iscritti prego
Sarebbe il presidente il vicepresidente Gianni io mi rendo conto che
Nel l'ordinamento dei lavori nei tempi programmati
Fanno con riferimento ad una prassi ad una cultura ed un'esperienza che tutti vorremmo realizzare
Ma io faccio sempre una grande fatica
A farmi stritolare
Dentro la costruzione di una realtà immaginare
Esse non si resiste
A questa tentazione
Poi si può anche ascoltare come io ho ascoltato con un grande attenzione l'intervento dell'amico Castagnetti perché gli voglio dire con un nuovo molta amicizia
Che mentre sul versante dell'analisi sulle questioni che si poneva sul sul rapporto all'interno della coalizione è una preoccupazione che condivido e nello sfondo la risposta andava in una direzione esattamente opposta
E dire
In maniera sintetica una opinione e che è molto difficile
Tanto che io mi ero lì andati in questo Consiglio nazionale non partirà
Voglio dire come fa Marini
Eh sì perché insomma
Tre cose
Vedi come insomma la lezione io tento di svolgerla in positivo
Sulla prima sulla crisi
Io credo che sia difficile
Discutere i fatti
La soluzione della crisi è stata più dentro la condizione che vivevamo a anziché come il risultato di un disegno da questo punto di vista non lo so
Se questa spiegazione assolve dall'accusa del complotto
Che non mi pare insomma sia emersa anche se
Qualcuno ha tentato di spiegare la vicenda con questo riferimento anziché sulla preoccupazione io l'ho detto in direzione che dovremmo avete che fino a quando
Non ci preoccupiamo di elaborare un'analisi e una capacità di guida degli eventi e e poi la conseguenza è che gli eventi vanno registrati
Noi non non siamo gli indù questa vicende qua vengo alla solo la corsa
Che vorrei spiegare come mia opinione contributo al dibattito
In una condizione dove le premesse siano chiare
Insomma questa sorta di giaculatoria che si recita anche stamattina
L'Ulivo
L'Ulivo è una coalizione quinti così sull'alleanza tra forze politiche diverse
Perché nella nostra testa c'è un riferimento ad un dato negativo il pentapartito in quanto il partito il che erano associazione di partiti che vivevano insieme
In attesa di regolari con dieci sul potere
Ne abbiamo dimenticato tutte le analisi delle preoccupazioni che abbiamo svolto quando questa condizione politica eccetera
Prima di questo non voglio ricordare a Bianco perché poi singolari noi in un congresso
Teorizzando un po'lo feci io la coalizione
Come valore aggiunto ai partiti ma non nel senso che si contrappone alla storia alla natura al ruolo dei partiti e li salva
Ma nel senso che è libera la parzialità dei singoli componenti la coalizione assolti al raggiungimento di un obiettivo di governo comuni
Direi che in questa storia
Sarebbe opportuno che qualche volta di pensassimo pure noi la storia la grande invenzione degasperiana della coalizione
Raccoglie insieme il ruolo le dei partiti li libera della loro parzialità li ha assolti sia nel raggiungimento di un obiettivo o che è proprio della politica quello del governo degli addendi limitatamente alla capacità che gli uomini hanno di prevedere gli eventi e governare
Noi non abbiamo fatto questo
Quando abbiamo realizzato l'alleanza con la sinistra
Marini ha ragione io ho della relazione di Marini condivido tutte le questioni poste
Poi io ho qualche
Opinione da approfondire sulle motivazioni date
Mi pare che le le motivazioni avrebbero bisogno di recuperare una spiegazione più complessa almeno semplificata pure io sono convinto che è il valore essenziale dell'alleanza di centrosinistra o dell'Ulivo come dite voi
In realtà e nella storia nel Paese la saldatura di due esperienze che storicamente si erano contrapposte
Quella dei cattolici popolari quelle della sinistra e che atterra alle novità della storia recuperano un momento di convergenza nel governo dei problemi del Paese
Se non c'è questo tutta la discussione che facciamo sullo schema
Già finito
Così come è stato
Sulla all'avversione alla socialdemocrazia sulla peculiarità della storia italiana solleva preoccupazioni carte che Castagnetti ha che io condivido o di di una risposta diverso
Dentro lo schematismo destra sinistra che ha caratterizzato la storia di altri paesi ma che non è la storia del nostro Paese rischia di non aver significato
E anch'io
Nonostante la brutalità dell'espressione con tutte
Nel le proteste che si possono raccogliere ritengo che con riferimento alla storia corposa del paese e i riferimenti
Non culturali ma quelli storico politici sono i riferimenti della tradizione socialista o comunista che dir si voglia è del popolarismo
Perché questa e la storia della
Della politica del nostro paese
E la tradizione popolare
Che noi rischiamo di liquidare dentro le nostre
Punizione per la nostra tradizione Mayu un incoraggiamento a questa sorta di lettura della prospettiva politica
Dentro uno schema che per potersi realizzare
Rischia di dissociarsi dal Raccordo interessi rappresentanza gestione del potere che sono il fondamento o della democrazia all'interno di una comunità moderna
Se questo è Castagnetti e credo che questo è il quadro di riferimento
Beh allora la nostra riflessione non può essere questa difficoltà questi problemi queste mancate risposte e poi nello sfondo dire che se fosse rimasto l'Ulivo o il governo Prodi questi problemi non ci sarebbero stati
Io purtroppo o
O insieme un cattivo carattere una buona memoria
Probabilmente o cattivo carattere perché io no no perché ho buona memoria faccio fatica a vedere discorsi impiegati cambiati secondo le convenienze
Il di Angola dette quindi poi non capisco la conclusione che ne trae
La coalizione dell'Ulivo o è stata messa in discussione io l'ho scritto una delle poche cose che ho scritto è stata messa in discussione il giorno dopo le elezioni dalla strategia del PPE
E così
E il paradosso cerchiamo di capire
Lo voglio dire agli ulivisti a critici che questo modello immaginario dello scopo che sostituisce la capacità del governo dei processi
Rischia di concentrarsi per un insieme di ragioni ben dalla nuova gestione goliardica del PdL
Però detto questo
Detto questo commetteremmo un errore mortale se immaginassimo che il comportamento degli altri si cambia secondo il nostro lamenta
E il comportamento degli altri si cambiasse conto della nostra capacità di presenza e di condizionamento e così per la storia e così
Lo voglio dire a quelli che
Ritengono di conservare
Questo ancoraggio questa sorta della politica moderna del movimento delle persone
Castagnetti ti chiedi mai quando accompagnata compatibilità ci possa essere
Strana storia del popolarismo in Italia e il movimentismo di Di Pietro
Io per la verità questo problema non me lo sono mai poste non me lo pongo ma stare insieme a Prodi e Di Pietro io credo che solo sia molto più disagevole che stai insieme a Cossiga
Anche nei suoi comportamenti simili perché per Cossiga Dod dobbiamo pregare che rimanga una coerenza
Tra la cultura la tradizione comportamenti è nell'altro non c'è nei nei corner coerenza né tradizione nei comportamenti e scrive
Io in questo movimento conserve reso lottando alla di
Insomma io vorrei conservare anche alla seconda parte del cognome quindi stiamo attenti però a parte adesso le semplificazioni delle battute e questo lo voglio dire abbiamo non non non c'entra quali un invita alla riflessione
Io in questo ultimo periodo sto riflettendo su un evento sul quale l'attenzione dei politici e dei commentatori è completamente assente la crisi della legge
La lega sta attraversando un momento di crisi profonda
Legata a che cosa io la dico in maniera molto semplificate molto rapida solo un venir meno dalla suggestione maggiore che
L'esperienza politica nel nostro Paese aveva prodotto Rispetto alla dissociazione che nel lungo periodo si è realizzata tra problemi delle persone e rappresentanza della la la crisi di questo raccordo che nel movimento della lega aveva realizzato il massimo di riferimento e di partecipazione si è attenuato è venuto meno non è che Bossi stia rinunzia vento
Non è che all'interno della lega i movimenti di di rottura siano legati alla degenerazione della pratica del potere e venuta meno nella convinzione delle persone
La suggestione che un modello immaginario potesse essere riferimento alla complessità dei problemi che la comunità
Ma allora se così
Se questo fenomeno corpo o fu esteso combattendo attivo di spiegazioni anche storico istituzionali e perché una quantità di questioni storico istituzionali si intrecciavano con il movimento della Lega bestiame attenda non illuderci che noi possiamo costruire
Corno la vecchia esperienza politica la possibilità di riferimento per la pubblica opinione solo modello immaginario dell'Ulivo è vero
Per verissimo a Miccichè i partiti hanno una difficoltà di essere differimento ma la difficoltà dei partiti di essere riferimento non è riferita al modello Partito popolare che la grande invenzione della democrazia moderna Lost frumento che dare risposta alla domanda di partecipazione e Ardemia
La crisi delle vecchie istituzioni liberaldemocratiche
Noi stiamo vivendo dentro un'illusione che uno ha difficoltà che c'è possa essere vissuta alimentando una illusione di riferimento il problema per noi
Prima di casa ci vorrei costruire lì il raccordo tra i problemi delle persone perché il popolarismo di ispirazione cristiana è stato questo ricostruire un raccordo tra i problemi
Che le persone hanno la capacità di riferimento e la gestione dentro le istituzioni di queste speranze tutte le discussioni
Che noi stiamo facendo con castagne mi credo che l'abbia detto Castagnetti io lo condivido io sono abbastanza sconcertato
Che è la posizione istituzionale del governo gli affidata all'intelligenza troppo sottile
Di Giuliano Amato
E io vorrei ricordare commi questa intelligenza in un passato non vorremmo opporsi e certi Tata con molta brillantezza ma con scarsi risultati le istituzioni non sono neutre
Ai processi che vogliono governare
L'illusione che i comportamenti omogenei dentro la coalizione anziché essere recuperati dalla omogeneità Bay riferimento i comportamenti politici un e la posizione
Io condivido espressa Damerini possa essere affidata alla norma a fuori
Fuori gli esterni a a i comportamenti politici nel nostro paese noi su queste cose credo che dobbiamo prendere posizione con molta chiarezza così l'idea
Che questo Ming questo ministro senza competenza
E senza responsabilità discetta
Su come si riordini il tutto omogeneizzando il tutto le lezioni di tutti e la stabilità di tutti e la semplificazione del sistema politico o dentro una logica io lo dico con molta serenità
Che mi pare morto figlia diretta della esperienza craxiana
Visto che bisogna discutere della storia dell'appese ben discutiamone in maniera abbastanza Franca l'esperienza craxiana è stato il tentativo di riscattare la tradizione socialista Dashkin limiti
Puntando tutto sulla centralizzazione del potere sull'utilizzo dello potere come strumento di cattura del consenso
A differenza nella pratica politica democratica della tradizione dei partiti popolari noi questo non lo possiamo condividere ma che cosa dobbiamo fare noi
Qua io
E chiudo mi pare che Marini stamattina ha detto una cosa
Che condivido non lo so se l'ho capita la mora dico ad alta voce per vedere se l'ho capita quando tu hai detto perché prima aveva un'opinione leggermente diversa ma adesso il problema di saldare la nostra storia col nostro retroterra e un problema che che avverte di più e credo che mi perdonerete se lo dico in maniera brutale semplificata io ritengo che la via di uscita dalla crisi del sistema politico in Italia e ricostruire le sto
Non non le novità il nuovo si costruisce attraverso la continuazione della storia io ciò
Un richiamo produrlo fatto già il un discorso a Nuoro e quindi quello di Moro lo sanno lo voglio ripetere qua
Con riferimento ad un grande pensatore
Sul sistema dell'ordinamento democratico nell'Occidente questo un parlando delle storie e negando che le storie siano solo storie di idee perché sono quasi sempre astratte le storie vere lui dice sono storie di origini strabici cambi per mandar questo
Grande studioso americano e poi lui stesso dalla risposta certa
Il riferimento alla storia a due
Percorsi con quello della Nostalgia cioè di chi non capisce è un po'come nella vita quando ci si comincia a ricordare il passato comincia la morte degli indirizzi quando e viceversa il ricordo del passato ci aiuta
Comprendere il presente e costruire il futuro sia ancora giovani indipendentemente dall'età il passato che la seconda espressione usata da Teilhard de Chardin
Dice il passato mi ha rivelato come si costruisce il futuro
Credo che di fronte a noi c'è questo problema
Anche il problema dei rapporti con l'UDR credo che va va vada collocato indù questo contesto ognuno di noi
No nel libero in assoluto ognuno di noi e libero di vivere la storia di cui fatta e ognuno di noi sulla storia di cui fa parte Anna libertà di arricchirla non non è intatto ognuno di noi di negarla direi non è uno condizionamento la saldatura tra pensiero comportamenti enfatiche spiega Ponti la vitalità della politica e la forza della politica che età
Alla politica la la capacità di non estraniarsi di non immaginare un mondo che non c'è consentendo che il mondo che c'è venga
Regolato dallo scontro della forza la politica è la consapevolezza dallo scontro della forza con la possibilità di introdurre regole continue che rendano possibile la convivenza tra persone libere credo che se noi riflettiamo sulla nostra storia
Se n'è confermiamo la nostra identità se nessun problema
Castagnetti ti lamenti che Ruini lotti lamenti registi
Che Ruini chi apprezza D'Alema
Ma io mi sono un po'più meravigliato che Wallenda risponde alla domanda sulla libertà della scuola in maniera molto più serio molto più decisa di quando non abbia fatto
Il governo Prodi questo è il fatto
Windsor belle secondo me essere nomi
Io lo sempre lamentato se noi su una quantità di problemi
La storia non va recuperato soltanto nel ricordo la storia va recuperata anche sulla individuazione dei problemi è sulla risposta de ai problemi che vogliamo dare beh se noi su queste cose
Ci muoviamo nonno utilizzando strumentalmente le nostre domande ma lo vendo i circoli più serietà liberandoci dal complesso che abbiamo io noto un complesso contro terribile all'interno del del del comportamento dei popolari quello di aver sempre la convinzione che noi siamo quelli che mediano tutti
Noi invece adesso siamo nella condizione di testimoniare qualche cosa di batterci per qualcosa senza l'arroganza
Che è la nostra proposta sia la risposta vera ma senza neppure l'illusione che noi dobbiamo accettare la sola risposta possibile corsi sulla legge elettorale e chiudo beh perché scandalizzarsi
Se il problema è per consentire all'elettore di scegliere il candidato il partito della maggioranza il sistema tecnico-giuridico più corrispondente a questa domanda è la proporzionale con premio
Così
Nel sistema del maggioritario è così sì
Ma non si può non si può perché un insieme di pseudoscienze viatico nel nostro Paese ha spiegato che il maggioritario che la condizione della redenzione
Beh però anche il maggioritario
Poi essere organizzata in maniera tale da consentire la creazione di maggioranze politiche garantendo il pluralismo con uno o l'utilizzo dal proporzionale con le minoranze per ultimo
Io voglio dire ad alta voce una mia preoccupazione che è un po'più vera
Io credo che il partito così come organizzato rischia di oscillare
Tra il tentativo di ribellione la rassegnazione
Il partito così come organizzato non consente una sorta di riflessione collettiva diversamente il partito non ha senso non ci sono segni di luoghi
Circostanze
Che conducendo di concorrere al elaborazioni e dopodiché ognuno con la propria opinione e con i limiti che la opinione gli ognuno ha arricchisca
La decisione o le linee di comportamento del partito non credo Castagnetti che queste siano legate
Lo dico in maniera preoccupata non è polemica
Al momento decisorio che si riuniscono la direzione a volte le le le i i comportamenti si conoscono indipendentemente
Dalle decisioni formali quello che io non vedo e ciò che preparerà nella nostra convinzione
La decisione
Questo è il limite vero
Che il nostro partito a ma di lei questo è il limite vero che la organizzazione della politica su questo dovremmo fare uno sforzo
Perché il rischio
Che la saldatura tra la giustificazione
E una sorta di partecipazione legata agli intimi ed è rischia di essere una dannazione per tutta la politica e quindi anche i discorsi
I discorsi di franchi onesti insegni come li stiamo facendo stamattina
Rischiano di essere una Init liturgia inutile se non abbiamo la capacità e l'ho il tie insieme di cominciare a costruire momenti di aggregazione che danno vita ai movimenti grazie
Marocco qua e là
Più raro credo devo chiederti di dare qualche minuto sui giuridici vero del
E poi il ministro Bindi poi sospendiamo per una peggiore riprendiamo subito
Foulard aveva avvertito andrebbe riguadagnare i minuti venendo qui stipulare il segretario regionale della Calabria
Ma io limiterò l'intervento ad alcune
Riflessioni
Che riguardano peraltro quanto sta avvenendo in questo momento in alcune realtà
Dal Mezzogiorno e quindi in modo particolare nella mia regione
Ritengo di doverlo fare anche alla luce di un'attenzione forte che sta caratterizzando l'opinione pubblica non solo regionale in ordine ai meccanismi attraverso i quali
Riesce possibile
Consentire il cambiamento di maggioranza rispetto ai quadri politici che sono usciti in occasione delle consultazioni elettorali
L'enfasi data a mio modo di vedere alla discorso sui ribaltoni sui ribalti finisce per essere una maniera mistificatoria per tentare di dare una lettura corretta rispetto a quello che avviene all'interno delle diverse realtà
Per quello che è avvenuto peraltro anche a livello nazionale
In una sorta di parallelismo senza un tentativo di trasposizione meccanicistica
Di modelli comportamentali che hanno caratterizzato le scelte politiche che nel corso degli ultimi tempi sono avvenute a livello nazionale e rischiano o comunque possono avvenire anche nelle diverse realtà locali
Il richiamo forte che molto spesso si fa al rispetto della volontà popolare deve essere visto a mio modo di vedere nell'ottica anche di una interpretazione di quello che il contenuto delle disposizioni legislative
Attraverso le quali si è proceduto negli anni all'elezione dei diversi consigli regionali per quanto riguarda i Consigli regionali
E il Parlamento per quanto riguarda il Parlamento del Paese
Non credo che nella scelta che si va compiendo pur fra tante difficoltà
In regioni che vivono grandissime emergenze possa essere a letto alla luce di una schizofrenia della politica che può caratterizzare la Calabria o altre regioni dal Mezzogiorno Lorenzi c'è un dato di riferimento
Che il fallimento del progetto politico delle forze di centrodestra e rispetto a questo fallimento bisogna graduare anche la capacità di interpretazione dei processi
Altro tipo di approccio mi pare che sia uno modo semplicistico è come tale difficilmente condivisibile o accettabile delle vicende politiche che avvengono nelle diverse realtà territoriali
Io credo che nel momento in cui per come si è fatto anche attraverso la relazione del segretario Marini si prende atto della validità di una scelta piatto contraddistinto settori dell'ex raggruppamento di centro destra e quindi dell'UDR
Per dare vita ad una condizione di diversa governabilità del Paese in cui nei fatti si ricrea una maggioranza si ricrea una maggioranza tenuto conto che i voti dell'UDR di Cossiga sono determinanti per mantenere in vita il nuovo governo il governo D'Alema io non lo so con quale metro di giudizio quale parametro di riferimento
Può essere considerato accettabile per dare valutazioni difformi Vittore diverse maggioranze alla luce delle leggi esistenti consentono peraltro sulla base di un fallimento quello del centrodestra e sulla base di emergenze che sono emergenze di governabilità
Che sono emergenze ristabilita nel governo delle istituzioni impongono il dovere della responsabilità per dare le risposte che i cittadini si attendono io ho questa chiave di lettura rispetto ai meccanismi che sono in atto all'interno dell'area regioni del Mezzogiorno e con una preoccupazione
Che riguarda da un lato quanto avviene nel rapporto con gli alleati
Diciamo tradizionali di questa nostra stagione politica i democratici e di sinistra è in nuovi alleati i rappresentanti dell'UDR
Si rischia di determinare soprattutto nel Mezzogiorno una sorta di forbice rispetto alla quale noi dobbiamo essere capaci anche di determinare occasioni di maggiore progettualità per quanto riguarda il Partito Popolare ma anche attrezzare opportune difese
Perché altrimenti i processi avvengono determinando accertando subendo una sorta di situazione di egemonia e rischia per essere una risposta debole ai processi dei quali noi dobbiamo essere protagonisti
Ecco perché nel momento in cui nel dibattito che si è avuto nei giorni scorsi il nostro segretario nazionale ha detto che la via utile era quella di pervenire ad una sorta di governo di transizione attraverso la individuazione di un meccanismo quella di un governo istituzionale ho ritenuto che quella finiva per essere una via in qualche modo compromissoria e debbo ore anche rispetto alla prospettiva perché si fumava
Nella realtà locali la possibilità di presenza e di progettualità del nostro partito un bambino certamente difficile
Candy imporrebbe anche un respiro più ampio in tempi più adeguati tenendo conto anche di altri di altre questioni rispetto alle quali noi dobbiamo fare i conti lo dicevamo anche nella riunione di ieri sera
Una prima questione riguarda la individuazione di un programma
E riguardante sia rivolto sul serio a quella che è la seconda fase che il governo Prodi non aveva ancora avviato e che oggi si compie alla luce di una condizione riversa la fase di attenzione verso le questioni del Mezzogiorno nelle aree depresse e non possono essere invocate ma devono diventare oggetto di una strategia politica
Attraverso la quale caratterizzare in modo particolare l'incisivo un partito popolare che è radicato soprattutto in quelle aree
Si attendono dal Partito popolare un'attenzione nuova e diversa agganciandosi ai meccanismi di costruzione dell'Unione europea certo
Utilizzando le risorse che sono assegnate per la terza fase dell'intervento comunitario per la quale credo che come partito dovremo essere capaci di maggiore attenzione di maggiore responsabilità di maggiore progettualità presidente di anch'io so e c'è l'esigenza di stringere ma questo è in sintesi il significato anche di un giudizio e come popolari calabresi riteniamo di dovere dare a questa fase della politica
Conosci di una responsabilità aggiuntiva
Per la quale credo che ci sia la necessità di un lavoro sinergico tale realtà locali responsabili in prima battuta certamente responsabili in prima battuta ma in un quadro di un progetto
Di livello nazionale per il quale anche in questo momento io chiedo l'attenzione dovuta che certamente il partito e il segretario nazionale non farà venire meno grazie grazie
Gli strappi
Grazie
Ministro Bindi poiché odiamo riprendiamo del pomeriggio parlerà anche il vicepresidente del Consiglio oltre all'ICI autorevoli
Ove quadrato Granelli
Sì
Per cortesia
Ritengo che
Sempre le riunioni del Consiglio nazionale
Sono un momento importante per la vita del nostro partito e per il contributo che i popolari devono dare
è la vita del paese ma certamente non sfugge a nessuno che questa riunione
Questa convocazione del Consiglio nazionale circondata ed è stata circondata da una particolare attenzione da molti attese
E si colloca in una non momento di passaggio estremamente importante
Per la vita dei popolari per la vita dell'Ulivo
Del governo e dell'intero Paese
Io credo che
Il modo giusto per
Riflettere insieme sia quello di condividere insieme una certezza
Quella di essere dentro una lunga fase di trasformazione della vita del nostro Paese
Iniziata alcuni anni fa non ancora terminata
Dentro la quale noi siamo stati davvero protagonisti è davvero determinanti
A me fa sempre un po'sorridere questa idea
Del bisogno di contare di essere visibili
Noi dobbiamo essere certi
Non solo di aver contato e di contare di essere visibili
Ma certi che nessuna trasformazione nessun passaggio
E nessuna scelta che si è verificata in questi ultimi anni sarebbe stata
Quella che è stata se non ci fossero state se non ci fosse stata la nostra presenza in se non fossimo stati noi in qualche modo ad orientare il percorso il cammino del nostro Paese
E la cosa più importante è che non abbiamo mai come dire diviso separato
Le scelte compiute le responsabilità assunte con la progressiva messa a fuoco
Della nostra identità del nostro compito del nostro progetto del nostro programma
Allora a me pare che anche il momento che stiamo vivendo deve trovarci con la stessa consapevolezza
Noi non ci possiamo permettere di sbagliare
E credo che è legato il futuro del Paese dal futuro ulteriore la sua evoluzione interiore dalle scelte che faremo noi
Dalle posizioni che assumeremo insieme con forza
E anche con grande unità un'unità che credo si possa sicuramente ritrovare nella relazione del segretario nel chiarimenti che ci sono stati di fatto anche intorno ai problemi che si erano addensati durante la fase della soluzione della crisi
Unità che il Consiglio nazionale ritrova intorno anche al suo presidente
Ecco ma a partire da questo avere la consapevolezza che
Se ci è permesso
Di dare letture un po'diverso
Della fase che ci siamo lasciati alle spalle
Forse non ci ha consentito di essere divisi e come dire
Troppo articolati in quello che è il percorso da intraprendere d'ora in poi
Allora una breve riflessione su quello che è accaduto io
Non ho mai creduto
Anche per quella poca parte di
Consapevolezza di quello che è accaduto
Alle interpretazioni negative o complottisti chiede la soluzione della crisi
Al tempo stesso
Inviterei ad una maggiore complessità consapevolezza della complessità del perché la crisi c'è stata e del perché la soluzione non poteva che essere quella che è avvenuto
Io non liquiderei nemmeno con una battuta il fatto che il governo Prodi è accaduto perché si è sfilato Bertinotti
Troppo semplicistica questa lettura
Così come sterile
Quella del retro pensiero e delle retroazione
Sta Erin e soprattutto
Ecco io credo che il motivo vero per cui
Il governo Prodi è accaduto sta nel fatto che per due anni e mezzo il governo Prodi ha di fatto governato come in un miracolo questo Paese senza avere la maggioranza
Di questo dobbiamo essere consapevole fino in fondo
Noi abbiamo realizzato un'operazione politica chiara
Per due anni e mezzo che ha vinto visto la congiunzione certa tra il progetto politico e il lavoro di un governo in un assetto istituzionale
Non solo assolutamente
Diverso e fragile rispetto a quello che noi stavamo facendo ma anche di fronte a un assetto con istituzionale che andava costruendo sì dentro la Bicamerale in maniera esattamente opposta
Noi stavamo realizzando l'operazione istituzionale del premier in qualche modo direttamente eletto designato dal popolo e andavamo costruendo un sistema fondato sul semipresidenzialismo
Noi eravamo dentro
Una coalizione politica così
A questo si vuole come dire ridurre l'Ulivo io
Non ho apprezzato i viaggi di Romano Prodi
Al pensatoio di Clinton insieme a Blair e ad altri perché
Non era quello l'Ulivo che noi volevamo costruire non è quello che noi vogliamo costruire
Soprattutto perché è un'operazione politica astratta fuori dalla nostra storia
Ma non credo neanche all'Ulivo semplicemente con una coalizione di coloro che stanno insieme
Senza fare la fatica
Di trovare comunque una sintesi nel percorso culturale nel progetto politico con il quale vogliono
Trasformare il Paese
Allora noi siamo stati dentro questo disegno politico
Che ha trovato il suo sbocco nell'opera di un governo e ha avuto una ricaduta nelle nel nel processo di impatto nella vita del Paese nel modello di società che volevamo costruire
Senza che gli fosse anche qui un disegno istituzionale una chiarezza elettorale una stessa convinzione delle forze politiche che stavamo dentro quel processo e dentro quel disegno
E siccome la storia non va mai avanti in maniera lineare senza contraccolpi
Senza tornanti
Noi oggi siamo a un contraccolpo di quel processo ad un tornante di quel processo ed è questo il motivo per il quale il governo Prodi è caduto
Perché per due anni e mezzo abbiamo vissuto in una situazione
Che per essere consolidata aveva bisogno di strumenti di cui di fatto non non potevamo disporre o non potevamo disporre in maniera piena
Allora
Non non mi meraviglia il fatto che alla soluzione che è stata trovata
Si muovano critiche dall'interno del nostro partito che si vanno in direzione esattamente opposta e si incontrano e si sommano pur avendo in testa due disegni di versi
Perché si critica la soluzione che è stata trovata per due motivi
Perché c'è D'Alema alla presidenza del consiglio e perché siamo in compagnia dell'UDR
Si sommano queste due critiche avendo in testa di fatto un processo politico è uno sbocco politico
Differente
Io non capisco
Il motivo
Di
Come dire appellarsi alla strategia dell'Ulivo che sarebbe stata tradita anzi annientata uccisa definitivamente
Perché c'è D'Alema alla presidenza del consiglio
E non capisco al tempo stesso perché questo sarebbe accaduto perché la soluzione della crisi è stata possibile
Perché siamo in una maggioranza insieme all'UDR
Da parte di chi
Aveva accettato il Governo precedente solo ed esclusivamente perché pur essendo in compagnia della sinistra eravamo avevamo alla guida del Governo
Uno che definiamo
Non solo definivamo definiamo uno Dinoi
E che sappiamo essere comunque uno Dinoi
E non capisco perché allora da parte di queste stesse persone
In qualche modo non si sorrida l'idea che si è allargato il centro attraverso l'arrivo dell'UDR
E che in qualche modo questo potrebbe come dire a essere il presupposto per la creazione di un bipolarismo diverso nella vita del Paese
Perché questi stessi sono in fondo coloro che non hanno mai accettato la soluzione dell'Ulivo come strategica e il centrosinistra come strategico bensì come una sorta
Di soluzione in una fase di cattività e di passaggio nella vita del Paese
Così come sì di noia particolare difficoltà nell'accettazione della compagnia dell'UDR
Non capisco perché
Finisca per manifestare questa soprattutto riferendosi ancora una volta al fatto che alla presidenza del consiglio in questo momento c'è il segretario del partito di maggioranza relativa
Io devo dire agli uni agli altri
Che se vogliamo garantire futuro all'operazione politica che abbiamo costruito nel mille novecentonovantacinque alla quale abbiamo legato alla nascita del nostro partito
Queste due critiche vanno ritirate
Perché sono il frutto entrambe o di una mancanza di strategia del futuro sulla quale ritornerò tra poco
Che di fatto questa mattina non è stata con molta chiarezza presentata da nessuno mentre muoveva le critiche
Oppure è il segnale che la concezione dell'Ulivo che sono di due concezioni che sono entrambe sbagliate
Perché l'Ulivo non è mai stato nel nostro intento né un modo per passare la nottata
Ma è stato concepito e voluto come un'operazione culturale politica strategica per trasformare il Paese e collocarlo in Europa e collocare l'Europa nel mondo e trasformare la società italiana
Nesi sbagliano coloro che pensano che l'Ulivo
Forse una
Un approdo
Di fatto del partito unico e quindi di un bipolarismo che in qualche modo doveva annientare
Le culture le storie diverse
Che devono continuare ad esistere ad essere visibili all'interno del di questa coalizione pur puntando evidentemente alla creazione di un progetto che sempre di più deve essere percepito dal paese come progetto politico unico
Non c'era altra soluzione in questo momento
Anche se noi siamo consapevoli e questa è una battuta di arresto rispetto al modo corretto di intendere il processo del è una battuta di arresto
Ne siamo consapevoli
Soprattutto perché in questo governo sosta convivono oggi due progetti politici alternativi e di questo occorre da parte nostra grande consapevolezza e non dobbiamo farne mistero
Chi sostiene il governo D'Alema in questo momento lo fa come noi
Perché non ritiene sepolto il progetto dell'Ulivo ma perché ritiene che questa era l'unica possibilità perché questo fosse ripreso
E continuasse a vivere più in un contesto culturale differente
Ed accetta il contraccolpo storico di questo momento l'evoluzione non lineare del processo politico
E convive il progetto politico di coloro che non illudiamoci non sono soltanto l'udienza
Ci sono anche tra noi
Ci sono anche dentro i Democratici della sinistra che pensano ancora di costruire un bipolarismo differente che è quello del centro alternativo alla sinistra
Di questo dobbiamo essere consapevoli esiste questo duplicità di progetto politico che sostiene questo governo io credo comunque che sia più corretto
E e tutto sommato è assolutamente più coerente sostenere un governo di aver costruito una soluzione di governo che con molta linearità ci fa trovare davanti con molta coerenza ci fa trovare davanti alla consapevolezza che è venuta meno
La coincidenza perfetta tra progetto politico è soluzione istituzionale
Piuttosto che coprire queste contraddizioni che comunque c'erano e convivono tra di noi in una fase di trasformazione con una soluzione che comunque sarebbe stata tecnica con la presidenza a chiunque delle personalità
Alle quali abbiamo fatto riferimento nella fase di soluzione della crisi
Allora sarebbe davvero morta la prospettiva dell'Ulivo perché non avremmo avuto neanche tra di noi la consapevolezza piena e totale che continuano a convivere in questa fase di trasformazione nella nostra testa due disegni politici diversi
Allora e per questo motivo che io credo che dobbiamo avere la capacità di individuare alcune alcuni elementi certi di verifica perché quando D'Alema dice chi ha più filo tesse
Noi dobbiamo avere
Tanto filo e tanta capacità di tessere
Perché non ci sarà regalata la prospettiva politica
Che Marini ha portato avanti con grande coerenza da quando è diventato segretario
E chi è la linea politica sulla quale questo partito è nato ed è stato determinante
Allora la prima la primo elemento di verifica per me ha rappresentato continua Onno la strategia riformista della società italiana questo è il punto fondamentale il programma
Di questo governo e il programma di chi vuole continuare a filare a tessere nella prospettiva dell'Ulivo e della prospettiva strategica del centro sinistra
Questo è il primo punto io questa non è una formula
Questo non ci possiamo nascondere dietro questo la il banco di prova del governo D'Alema sta nella continuazione della strategia riformista
Io per esempio
Dico da questo punto di vista che non mi sarei sentita garantita anche con gli stessi ministri nella continuazione di questa strategia riformista col presidente del Consiglio con il ministro del Tesoro che è ultimamente identificato come il ministro del ricordo
Altro che seconda e terza fase dell'occupazione della riforma dello stato sociale dello sviluppo della ripresa delle tematiche alle quali giustamente veniamo richiamati per la nostra visibilità io per esempio leggo un segnale positivo nel fatto che la legge delega di riforma della sanità
Scritta durante il governo Prodi sia il primo atto significativo vero approvato dal da durante il governo D'Alema e abbia avuto una maggioranza che va da Rifondazione comunista all'UDR
Lo considerevole temi su cui si misura la discriminante
Oggi tra gli schieramenti politici un segnale incerto che si continua sulla via
Riformista e trasforma Trichet della società italiana che poi è stato il vero motivo per il quale noi ci siamo uniti nella coalizione dell'Ulivo così come credo che il segnale dato oggi dal governo dal Consiglio dei ministri di ridurre il debito pubblico dei Paesi che sono stati distrutti dall'uragano sia un segnale preciso in questo genere a a abbattimento totale del debito pubblico nei confronti di quei Paesi
E impegno ad iniziare da subito una nostra strategia porlo come l'Italia il problema posto dal Papa dal Papa per per il due mila per il Giubileo del Duemila come come si comporterà il mondo nei confronti di questa sfida
Non può trovare come iniziativa un paese diverso dall'Italia e credo che in questo il nostro partito deve essere sicuramente in prima questo voglio dire perché a mio avviso è questa la prima vera cartina di tornasole sulla quale evidentemente non ci possiamo non ci possiamo troppo troppo il indugiare soffermare vengo all'altro elemento che io ritengo assolutamente fondamentale io sono convinta concludo presto presidente io sono convinta che
Le due linee politiche le due strategie che sostengono questo governo
Si risolveranno al centro dello schieramento
Vincerà
Delle due strategie politiche
Quella che troverà la la sua soluzione
Nella strategia vincente delle forze di centro
Vedete io
Ho l'impressione che
Ancora una volta noi dobbiamo essere consapevoli che la partita in mano hanno
è in mano a noi per i motivi che altri hanno detto
Noi oggi siamo a confrontarci con
Innanzitutto un risultato che vorrei che qui fosse registrato
Per un'altra volta ancora so che l'abbiamo già fatto ma facciamo ancora una volta
Ad oggi
Anche se ci troviamo di fronte solo ad un'operazione di spostamento di ceto politico che non ha avuto una verifica elettorale la qualità potrà magari avere presto nelle regioni dove c'è
Il rischio di ribaltone
Solo spostando il ceto politico si è verificata una cosa molto strana che abbiamo avuto ragione noi
Che coloro che ruppero l'unità del partito popolare perché era possibile trovare risposte da moderati nel Polo oggi sono stati costretti pur avendo e dichiarando di avere in testa una prospettiva non strategica di centro sinistra a tentare di di di rimettere in gioco di scombinare il gioco non dentro il Polo ma dentro il centrosinistra
Questo è per dire che abbiamo intravisto la strada giusta che l'abbiamo percorsa e che se prendiamo quella giusta oggi ci verranno dietro anche gli altri
è vero è stato detto noi siamo stretti da due prospettive
I Democratici della sinistra che vogliono diventare la casa dei riformisti democratici di tutto il Paese
E io sono contenta che Veltroni vada e lo dico sia andato da Dossetti
Quello di cui non sono contenta e lo ridico adesso è che si pensi che questo è il modo con il quale si dà una casa al cattolicesimo democratico perché la casa cattolici democratici ce l'hanno già in questo Paese e siamo noi
Questo è il punto centrale
Che il Partito democratico della sinistra diventi un partito anche nella sua evoluzione organizzativa che rende più chiara la sua capacità di dialogo con tutti
Questa sia la strada attraverso la quale appunto si trasformano i DS nell'Ulivo di domani
Perché l'Ulivo è e resta il paese di case in dialogo tra di loro ma comunque case che hanno bisogno anche della loro intimità e hanno la necessità di salvare la loro storia la loro storia di famiglia la loro storia di popolo in qualche minuto
Stretti tra questa prospettiva è quella
Di non esserci accontentati
Di avere portato un'altra forza di centro a sostenere il centro sinistra
Ma di dover in qualche modo come dire essere costretti a dialogarci non solo ma quasi dice qualcuno a federarsi
Allora io voglio dire qui ma cosa per il futuro perché credo che questo Consiglio nazionale non serva soltanto a registrare i consensi e dissensi su quello che abbiamo fatto fino adesso io credo che questo Consiglio nazionale serva a dirci che cosa dobbiamo fare d'ora in poi soprattutto
Di come va sostenuto questo governo di come va celebrata l'assemblea e soprattutto di come noi decidiamo di portare avanti da partito di centro il centro dentro questa fase della vita politica del Paese il ruolo dei popolari
Io ho molto apprezzato un passaggio della relazione di Marini che mi è stato
Che mi è stato riferite
E lo dirò lo dirò subito dopo
L'UDR non vince in una sua strategia politica soltanto
Se dovesse e l'UDR insieme a quelli che vogliono questo
Soltanto se dovesse riuscire
Atta a creare in Italia un bipolarismo differente
Intesa che io ritengo impossibile ve lo dico subito
A me da questo punto di vista non preoccupa affatto
Non esiste la possibilità di creare in Italia un centro autonomo dalla destra capace di fare un'alternativa credibile ad un'asta ad una sinistra che si sta evolvendo e sempre di più come partito di centro e assunto non siamo noi che abbiamo paura dei DS che si sposta nel centro temono tenere coloro che vogliono i centri alternativo alla sinistra nomi a noi sia piaceri e sta in una coalizione nella quale si parla sempre di più lo stesso linguaggio
Ne fa piacere
Che insieme facciamo una legge sulla bioetica
Non mi preoccupa
Che ci sia queste evoluzioni
I cattolici e la politica del cattolicesimo democratico ha lavorato in Italia non per distruggere i comunisti ma per farli diventare una grande forza democratica e volete che ci fermiamo ma no
Più forza di governo diventai e meglio è ecco perché io non ci credo che riuscirà mai l'operazione di chi vuole ricreare un centro alternativo alla sinistra
Non esiste esiste un altro pericolo
Quello di creare accanto ad un partito democratico dalla sinistra
Che si evolve in questo modo
Un centro pur alleato a questa sinistra che ha il volto conservatore moderato di una società che non riesce ad interpretare di intercettare questo è quello che a me preoccupa
Noi non corriamo rischi nel cambiamento della prospettiva corriamo il rischio nella pelle del nostro partito nel volto del nostro partito
Io non voglio che il centro dell'Ulivo e il centro il centro sinistra abbiano il volto di coloro che quattro anni fa se ne sono andati e non hanno capito dove andava la Società di questo Paese
Non lavora perché se è vero che questa operazione politica ci ha fatto ridare governo al Paese è tutto da dimostrare che questo spostamento di ceto politico ci farà avere più consenso alle prossime elezioni visto questo è il punto finisco sto arrivando
è il passaggio fondamentale però questo è ha ragione Marini quando dice noi per inseguire un certo tipo di ceto politico non possiamo dimenticare l'aggancio con il nostro Vettel retroterra culturale il mondo cattolico il sindacato il mondo della cultura il mondo della scienza della ricerca dei ceti moderni imprenditoriali
Questa è l'espansione che deve avere il Partito Popolare
Allora tutto tutta la partita del futuro si gioca sul volto del centro nel centrosinistra
E allora io qua devo dire io chiedo che questo Consiglio nazionale esca con un'unica mozione
Quella di domandare approdi
E approdi
De Mita non ci deve non deve fare quelle scivolate quando parla
Se vuol parlare male di Di Pietro e siamo tutti pronti a condividere con lui che con Di Pietro non abbiamo niente da condividere non usi il binomio Prodi Di Pietro
Cercando in qualche modo di liquidare con il secondo anche il primo
Perché non esiste ancora il binomio Prodi Di Pietro in questo Paese e noi dobbiamo fare in modo che questo non esista
C'è un unico modo per far questo che questo Consiglio nazionale si concluda con un'unica mozione noi riteniamo prioritario la Presa di dialogo con Romano Prodi che era il nome che avevamo dato alle nostre liste nel mille novecentonovantasei
Prima queste a partire da questo da questo dialogo e da questo confronto riparte la possibilità di ricerca di dialogo con tutti con tutti io non escludo non escludo una volta che questo binomio si è rinsaldato che si riprenda il dialogo
Da un punto di vista di strategia di centro riassorbito in questa prospettiva trasformista né con l'UDR non ve lo dico neanche con i sindaci
Perché se c'è un filone a meno non piace questa operazione politica ve lo dico subito ma si indietro quello c'è la storia di questi ultimi anni che comunque ha rappresentato un'innovazione nella vita del Paese perché il Partito popolare che fa parte della stessa storia dovrebbe dire no
Perché dovremmo dire no
Figuriamoci se i popolari del Veneto hanno non ha non hanno paura delle operazioni dei sindaci da avendo un Cacciari
A Venezia o o figuriamoci se i popolari del del Lazio non devono fare i conti con un Rutelli sindaco e figuriamoci se si possono permettere questi popolari dalla campagna con Bassolino e andiamo in Sicilia avanti di questo passo e per quale motivo
Una volta che si è saldata e rinsaldata la storia certa la nostra cultura politica con Romano Prodi ma dovremmo aver paura di dialogare con gli uni o con gli altri io non credo che questo
Stesso modo dobbiamo dire a Romano Prodi e lui non può pensare di stringere un patto prima Conte e Di Pietro e con i sindaci senza parlare con
Perché lui ad oggi ancora il nome grande accanto al nostro simbolo della lista del gruppo parlamentare e della storia politica nostra di questi anni
Io credo che se riusciamo a fare questo
C'è la possibilità di Rita riprendere con forza a sostegno di questo governo
Che sarà misurato nella capacità di trasformazione dalla Società italiana che riprendere con forza e con linearità e con coerenza piena come abbiamo fatto la nostra strategia politica dell'Ulivo e del centro sinistra se allora grazie al ministro abbiamo fatto sulla notevole eccezione di oltre mezz'ora a destra c'è un buffet riprendiamo fra un loro esattamente alle tre e mezza con l'intervento di Adinolfi Fioroni e poi gli altri illustri amici
Vorrei comunicare all'Assemblea naturalmente con gioia
Che il nostro amico Sergio D'Antoni sta bene io gli ho parlato l'altro ieri naturalmente
Solamente Franco Marini ha avuto indebitamente i suoi contatti da D'Antoni pensò di mandare a nome vostro insieme con il segretario culla cordiale augurio perché possa riprendere subito direttamente alla sua preziosa opera all'interno del sindacato
Con una segnalazione che guardi con grande attenzione al Partito popolare grazie
La parola Fioroni collega Fioroni
Senta così
Come caffè sarò l'ideale cercherò anche essere la pretesa Fioroni io Adinolfi c'era prima da no no c'ero io c'era più nulla Adinolfi sì hai ragione
Aspetta un attimo do io voglio dire che adesso devo diventare inevitabilmente inflessibile abbiamo fatto un po'di concessioni però alla Bindi che ha parlato interessa in modo interessante mezz'ora però tutti devono stare dentro i dieci minuti per cortesia perché abbiamo diciamo il dovere sacrosanto di consentirà ora decente anche la replica del segretario grazie tenendo a strano anche meno io ascoltato forse essendo abituato a occuparmi più dei problemi della sanità mi sono riconosciuto appieno nella analisi nella diagnosi che ha fatto il segretario Marini nella sua introduzione anche nelle prospettive che ci ha offerto io sono tra quelli convinto che questa soluzione trovata alla crisi con la realizzazione del governo d'Alema Mattarella era l'unica possibilità che gli eventi ci offrivano per creare una prospettiva all'intuizione che era partita con il ventuno aprile e dare una possibilità seria di governo di centrosinistra questo nostro Paese
L'esperienza dell'Ulivo però che non va persa perché è vero che l'Ulivo non era solo una coalizione di partiti e quel valore aggiunto che neanche forse beni movimento per l'Ulivo è riuscito ad incarnare non vada disperso e credo che nell'affermare questo ne parla uno che per storia personale non ha mai avuto
Ne è un'anima ulivista né un rapporto facile ma spesso conflittuale con il movimento per l'Ulivo
Ma credo che Romano Prodi debba fare un elemento ulteriore di riflessione per non concorrerà anche lui a disperdere questo patrimonio disperdo lo dispersione potrebbe avvenire a mio avviso in due modi o abbracciando la strada del movimentismo del movimentismo assegnato
A coloro che pensano che la politica per essere possa essere legata solamente alla fugacità di una immagine di una carica udì un titolo o peggio ancora essere delegate ad andare a fare scelte innaturali con la propria storia con la propria tradizione con la propria cultura che magari possano riecheggiando in un abbraccio all'interno di una ipotetica cosa tre ma soprattutto ritengo che non debba sfuggire ancora una volta nel cercare di distinguersi tessile ritenersi super partes come tutta la fase del suo governo avuto nei riguardi di un rapporto diverso e più proficuo con il partito popolare credo che qui qualcuno l'ha ricordato c'era chiave si era dedicato a individuare colpe o colpevoli nella caduta del governo Prodi io credo che è sufficiente vedere l'azione di governo
E il comportamento del gruppo parlamentare sia la Camera al Senato del gruppo parlamentare dei Popolari per fugare ogni dubbio di lealtà
Nei riguardi del governo Prodi ma soprattutto di realtà forte se pensiamo ai dibattiti abbiamo fatto in questa sede in sede di direzione credo che molte volte una delle accuse che alcuni sopra rivolgevano al sì al gruppo parlamentare che la dirigenza
Era quella di ritenerci troppo schiacciati sulla figura del Presidente del Consiglio allora credo che rispetti proprio a Romano Prodi
Non disperdere questo patrimonio di valore aggiunto che rappresentava e ha rappresentato L'Ulivo cercando di fare delle scelte che non siano dettate da problemi di ma contento di malumore soprattutto di non fare scelte per dispetto e di valutare che non ci potrebbe essere scelta prioritaria diversa da quello di una collaborazione forte e fattiva con il Partito popolare
L'altro problema che è stato se
La data è stata l'alternanza alla guida del governo
Con un presidente del consiglio espressione del partito di maggioranza relativa della nostra coalizione dei democratici di sinistra io credo che questo perché ha scelto un rapporto di coalizione all'interno del centrosinistra era una scelta che poteva e sarebbe potuta cadere credo però questo ci pone dei problemi maggiori rispetto all'esperienza del governo Prodi che quella necessità di distinzione di Maggi scale maggiormente la nostra identità la nostra caratterizzazione all'interno della coalizione e credo che abbiamo momenti ed elementi di visibilità su cui poter capitalizzare questa nostra distinzione e credo che il tema dello stato sociale sia uno degli aspetti fondamentali lo abbiamo approvato qualche giorno fa la legge di riforma e di razionalizzazione del sistema sanitario nazionale credo che questo sia uno su una risultato che deve essere capitalizzato in termini politici e non relegato in uno degli argomenti tecnici
Perché l'approvazione di quella delega significa non solo rafforzare il sistema sanitario nazionale di affermare quello che contiene l'articolo trentadue della Costituzione ma significato archiviare la concezione di uno stato sociale che voleva dire uno Stato assistenzialista che pensa solamente i poveri per andare invece ad ipotizzare quella che è la visione dei popolari dello stato sociale c'è uno stato sociale che garantisce quali opportunità e uguali diritti
A tutti i cittadini avremo anche altri elementi su cui marcare la nostra identità e la nostra caratterizzazione io penso ai temi della famiglia delle tossicodipendenze della bioetica
Ma credo anche che dovremmo farlo e farlo con porzioni temi dell'economia e del lavoro dove la nostra presenza al governo
è significativa ma credo che debba essere ancor più resta significativa da un impegno forte anche in questi temi da parte del partito e del gruppo parlamentare che dà vita
Ad un'alleanza ad una competizione che ci veda proprio perché diversi anche in competizione in una competizione che non si deve solo vedere preoccupati di questo pendolare del PDS che in una visione due Democratici di sinistra che in una visione egemonica guarda forse più al centro che alla sua sinistra come ci ricordava stamattina il segretario Marini ma che ci deve vedere marcare la nostra capacità di rappresentare
Il centro di questa coalizione soprattutto gli interessi di quegli elettori moderati che in molti ancora oggi si riconoscono nel Partito popolare
Questo governo di centrosinistra dato da due rotture molti hanno ricordato da una parte quella di Bertinotti da sola della divisione di Rifondazione Comunista e l'altra l'abbandono dei moderati dava una dal Polo con quello che riguarda l'UDR però è altrettanto vero che dobbiamo ricordarci che all'interno di questo governo ci sono due visioni diverse con due prospettive diverse chi come noi ritiene di creare un centro forte all'interno del centrosinistra e chi pensa di ritenere transitorie non strategica questa coalizione per dar vita
Ad un grande centro che si contrapponga la sinistra segretario quando intervenuto in aula Montecitorio detto questo in linea di principio non può essere negato spetterà forse vederlo realizzato ai nostri colleghi più giovani io credo che spetterà a vederlo realizzato i nostri nipoti come credo che è giusto riaffermare con forza che la linea il Partito Popolare è stata sempre coerente coerente nelle scelte chi aveva sfasciato il Partito Popolare quattro anni fa perché riteneva che le nostre scelte portavano la tradizione valori dei cattolici democratici in posizione anomala oggi ha fatto un'inversione di tendenza di trecentosessanta gradi e si è ritrovata in una coalizione di centrosinistra quindi abbiamo mantenuto una posizione coerente e lineare ma prove che abbiamo mantenuto una posizione coerente e lineare con una scelta chiara non possiamo noi stessi oggi
Pensare di poter rappresentare qualunque cosa e provengono da presentare qualunque cosa abbiamo la necessità di rafforzare di riaggregare
Attorno a noi la posizione del centro nel centro sinistra cominciando in un discorso con Prodi e Condini
E poi avviando un rapporto di dialogo con l'UDR rapporto di dialogo con l'UDR riconoscendoli
La capacità di aver rotto riteniamo non in maniera opportunistica o furba le loro posizioni anomale all'interno del Polo ma soprattutto lo riuscendo a fargli fare ulteriori modifiche in questo discorso mente in un rapporto con Prodi ce lo sentiamo più congeniale per le scelte che abbiamo già fatti insieme il ventuno aprile nel voler rappresentare la parte riformista e innovatrice che popolari hanno all'interno del loro animo abbiamo la necessità che queste scelte in un confronto in un dialogo serrato con l'UDR possono diventare scelte di fondo anche per il partito
Per il partito di Cossiga ma per far questo credo che sia indispensabile
Che il centro all'interno del centrosinistra
Riveda ricollegato riallacciati i figli in un rapporto forte tra noi
Prodi le altre formazioni di centro che possono trovare nei Partito Popolare l'elemento di radicamento politico nazionale e di presenza sul territorio credo che queste siano le cose che si aspettano da noi in maniera forte e chiara gli elettori che hanno visto nel Partito popolare non solo una linearità di scelta ma vogliono anche dove Armani Anita di scelta e di continua
Continuità politica che acquisisce visibilità proprio per questa coerenza e per questa trasparenza grazie
Più ruoli Mario Adinolfi
Segue poi Mengoli
La novità rispetto al panorama politico italiano che questo partito discute
Mi sembra che negli ultimi quarantacinque giorni abbiamo convocato due volte la direzione in Consiglio nazionale la direzione allargata i gruppi io mi accorgo di quello che accade negli altri partiti il Polo fa le adunate oceaniche
L'aggettivo mettete voi il i DS
I DS si comunicano tra amici che uno fa il premier e l'altro il segretario del partito
Non discute quel partito nostro alleato
Non considera più il le fonti di legittimazione ricarica democratica interni come qualcosa su cui ragionare è un partito che provoca in me qualche angoscia
Anche perché l'ho consigliato come punto di riferimento dialettico per molto tempo partito che abbia il manuale Cencelli delle tombe Dossetti fratelli Rosselli
Un po'di Bobbio che comunque ancora vivo mettendo qualche elemento così tanto per comporre un arcobaleno il più possibile indistinto
Per questo
Colgo come la vera novità di questo Consiglio nazionale mi permetti Franco anche la vera novità del tuo Lessico
Il voler dire non mi piace più definirmi moderato non mi piace più definirmi centrista io questa trovo come una grande novità
Cosa siamo la solita domanda cioè soltanto appare più chiara la risposta possibile se non la risposta già in atto cosa siamo
Siamo un partito di ispirazione cristiana che sa competere a sinistra o almeno vuole competere a sinistra vuole recuperare uno spazio politico che c'è
C'è perché l'elettorato di sinistra e deluso cioè perché l'elettorato di sinistra non va più a votare
C'è perché ad Agrigento elezioni comunali il sindaco candidato dei Democratici di sinistra avuto meno voti al secondo turno rispetto a quelli che aveva preso al primo turno risultando così battuto c'è questo spazio è il nostro spazio è una sinistra che si programma socialdemocratica ma che in realtà perso qualsiasi natura ideali ideologiche a definiamola così è una sinistra generica sinistra della terza via un elenco di i nobili pronti degli oboi propositi privo di un riferimento culturale forte allora io dico provocatoriamente
Qualcosa è una sinistra senza socialismo perché questo è oggi la sinistra che ha perso i suoi riferimenti che cosa può essere una sinistra senza socialismo di una risposta ce l'ho l'abbiamo scritta in un documento umano un gruppo di giovani amici che si è incontrato a Caramanico alla fine di settembre la sinistra senza socialismo è il popolarismo
Sono convinto che questo sia il nostro spazio questa sia la realtà da aggregare da un punto di vista anche elettorale
A questa realtà dispersa questo popolo disperso a chi ha fatto della politica una fede
A lungo portata addosso anche con una croce da posizioni di opposizione noi abbiamo un progetto politico da offrire
è un progetto politico Complesso arduo che ha bisogno di sta per rivedere i propri linguaggi saperli vedere anche i propri stili
è un progetto boriosi può secondo me sostanziale già nelle prossime però si appuntamenti politici
Non sono convinto che un elettore
Del centrosinistra
Potendo scegliere tra una lista di popolari europei fortemente radicati fuori dall'ambito della conservazione è una lista s'genericamente socialdemocratica
Sia matematicamente certa di andare a scegliere il voto per la sinistra socialdemocratica quell'elettore può scegliere la nostra proposta politica se la nostra posta dal Polo sta politica sarà in grado di essere chiara coerente radicata su valori forti e soprattutto questo mi sembra
La grande differenza tra ciò che è in campo in questo momento nel panorama politico non tanti una distinzione destra sinistra quanti la distinzione tra chi crede fortemente nel ruolo della politica partecipata
E chi invece al ruolo della politica non crede più
E crede piuttosto al ruolo dei mass media lo della televisione al ruolo della del Vate oceaniche di cui abbiamo parlato prima allora ruolo agli interessi economici e delle lobby accolte
Per questo
Oggi serve Prodi
Ad un progetto di lista di popolari europei per le prossime elezioni per il Parlamento di Strasburgo ma la domanda è dobbiamo farci è cosa vuole fare Prodi
Perché non possiamo costringerlo con una fune ad entrare nel Partito popolare gli abbiamo chiesto in tutti i modi
Gerardo Bianco già offerto la segreteria del partito la presidenza qualsiasi ruolo si scriva ragazzi Prodi non vuole Prodi non chiede più alla prospettiva del cattolicesimo democratico è questa la realtà non ci crede più
Ed è un limite su cui dobbiamo ragionare
Vogliamo legittimare l'ennesima lista con un nome proprio l'ennesima Lista Dini Lista segni Lista Di Pietro Lista Prodi
Noi continueremo a chiedere a Prodi di essere protagonista della stagione
Del popolarismo europeo un popolarismo europeo rinnovato popolarismo europeo che sia in grado di essere fuori dall'ambito della conservazione
Un popolarismo europeo che dialoga con quella sinistra in termini strategici io dico di lungo periodo perché su questo dobbiamo essere chiari
Termini strategici e di lungo periodo ma che dialoga ancora fissa in competizione per ottenere l'egemonia nell'alleanza di centro sinistra egemonia chiedesse prima culturale successivamente politica
E nelle istituzioni per questo e vado a chiudere presidente c'è bisogno
Anche il ragionare sul modello di partito
Su quale partito andiamo a proporre a coloro che dobbiamo incrociare
Walter Veltroni ha fatto un di non un forte richiamo ai giovani
Un richiamo per quanto forte programmaticamente generico abbiamo la forza per fare un richiamo forte ma programmaticamente radicato
Immaginando qualcosa che passi attraverso la capacità di interpretare il futuro e se possibile di immaginarlo piada spazi lavorativi per i giovani ma non solo che accadrà loro spazi creativi e di attività politica concreta
Ed efficace il nostro richiamo ai giovani è un richiamo a costruire il loro futuro attraverso un'assunzione di responsabilità non un generico fin da proiettare grazie
Grazie medico di
Segre noi
C'era e poi chiaramente grafica via Minzi della possibilità di poter così portare un piccolo contributo mi pare che il clima che si è venuto ad instaurare questa mattina alla tarda mattinata con intervento sia due segretari
Chiede l'amico Gerardo Bianco abbia e anche del caro amico Castagnetti abbia creato un clima positivo finalmente si vede un consiglio nazionale vivo efficace efficiente nuovo
Io credo che la relazione del segretario la proroga pienamente una relazione estremamente interessanti dà il senso pieno delle difficoltà che questo partito ha avuto in queste settimane travagliate
Però due riflessioni una riguardo l'Ulivo
Vengo da Bologna vivo questa realtà sempre attorno a tutte le discussioni sul grado di purezza dei variante aderenti all'Ulivo ritengo che vi sia una certa confusione
E temo che purtroppo non tutti si pensi la stessa cosa quando parliamo di Ulivo credo per questo possa rappresentare senza enfasi ma con sincerità una tappa dello storico incontro fra le due più grandi forze popolari democratici di sinistra i popolari unici eredi del cattolicesimo democratico ma mi domando è mai pensabile che queste storie possono confluire in un unico grande fiume in un unico partito
Ritengo che questo perché essere la fine dei popolari sarebbe anche la fine di questa esperienza politica le diversità arricchiscono le reciproco rispetto dei valori di cui ognuno è portatore
Questo non sarebbe l'Ulivo ma un partito su una marmellata
L'ipotesi di una colazione coalizione ammucchiata parente piuttosto un disegno uscito da qualche laboratorio
Di ingegneria genetica della politica che vuole fondere storie diversi che non si possono fondere se ci fosse una fusione si perderebbe inoltre il valore aggiunto che queste forze ognuno a e porta questo sarebbe un disegno un po'presuntuosi reale un disegno illuminista che a Recco Aristofane tra criticamente pressing dei dati oggettivi della realtà ma vi è un altro punto che mi inquieta
Come voi ricorderete vi fu ai primi tempi del cristianesimo una eresia che predicava che la salvezza sarebbe stato sono dei sapienti
è un vero e proprio rovesciamento della dottrina cattolica eppure a volte osservando direi soprattutto a Bologna la mia città ma non solo noto una prassi che concepisce l'Ulivo che assomiglia incredibilmente a quell'eresia cui prima facevo cenno
Chi è la responsabilità politica deve essere data solo ai sapienti ora il problema sta nel vedere in quale modo si acquisisce la qualifica di sapiente
Se ad esempio questa deriva da una specie di autocertificazione da un dato oggettivo da una investitura gerarchicamente superiore tutte cose che mi pare non siano molto popolari tutt'altro che popolare
Mi pare insomma e ne sono preoccupato che sostenendo certi discorsi si vada verso un esproprio dell'Ulivo perfidi che tende allora se naturale rude privandoli di quelle caratteristiche positive di strumento di incontro di grandi culture popolari e così facendo verrebbe meno anche il valore aggiunto dell'Ulivo si ridurrebbe ad un ristretto club di personaggi forse anche eccellenti che però hanno la pretesa di dettare strategie in nome di un'investitura le cui origini sono ignoti
A noi poveri mortali
Sarebbe questo un Ulivo ideologizzato che non potrebbe rappresentare quanto era nelle aspettative che tanti di noi avevano il segretario accennava nella sua relazione ad un'alleanza competitiva
E mi pare proprio che sia giusto
Ma che cos'è che cosa significa questa alleanza competitiva
Sì oggi credo più che mai deve esserci un'alleanza competitiva perché la nostra collaborazione all'interno di questa alleanza deve essere non solo competitiva cerca ma leale come lo è stata quella che i popolari hanno avuto appunto collaborando nel governo Prodi
Quindi segretario amici un impegno forte oggi richiesta noi popolari per quelle politiche familiari
Che novità sempre abbiamo portata avanti e ci sono care l'iniziativa che i deputati popolari e qui è stato poco sottolineato non in questa sede ma nei mass media
Hanno assunto con la loro proposta di invitare alla Camera una delegazione della CEI
E sono andati i vescovi monsignor Anfossi il carissimo amico monsignor Benito Cocchi presidente dalla Caritas diocesana Estate estremamente positiva e costruttiva noi popolari concludendo Presidente
Dobbiamo essere paladini di politiche per la famiglia che possano aiutarmi in tutte le sue dimensioni recuperando anche quella dei natalità e qui sottolineo la denatalità
Cosa gravissima che se non si riuscisse ad invertire nella tendenza attuale potrebbe alimentare in un futuro non troppo lontano anche uno scontro che potrebbe diventare scontro fra le generazioni grazie
Grazie a Paolo anche per il tempo c'era segretario provinciale di Foggia segue Granelli e poi di là Tucci capogruppo in Toscana
Il fatto positivo è che
Si è ricomposta credo in maniera positiva
Questo
Questo vogliamoci bene all'interno del Partito Popolare Italiano che ANAS fondamentale dopo la crisi
Risolta qualche giorno fa
Io vorrei
Subito dirvi che
Si continua a parlare di Ulivo
Io sono segretario provinciale
Da Foggia di Foggia da tre anni tre anni e mezzo è nato con noi il Partito Popolare
Io non so si continua ad essere ipocriti
Io non ho mai sentito
Questa coalizione per me è stato sempre una coalizione di centrosinistra
In cui molto spesso le difficoltà ci venivano per cui che dovevamo riprendere una strada dalla sinistra
Ma continuare a piangere
Su un presidente
Prodi che comunque non è stato mai vicino a noi
E non l'ho mai sentito nostro
Anzi è stato più acerrimo sei non l'ho mai qualche volta in un congresso nazionale ha detto mi sento a casa mia la verità è che evidentemente che erano probabilmente erano frasi di comodo
Quindi continuare a parlare di Ulivo significa veramente stare fuori dal mondo
Parliamo di centrosinistra di una sinistra che oramai al Presidente del Consiglio
Che chiaramente avendo oggi la possibilità di essere ancor più il riferimento
Questa sinistra che già prima ruspante
Nel momento in cui Prodi
Disdegnava qualsiasi tipo di dialogo col Partito popolare italiano Gico D'Alema al governo
Credo che qualche difficoltà in più soprattutto in periferia l'avrei quindi incominciò a parlare di fatti concreti al alto che alta strategia demagogia e tante frasi bla bla bla bla bla bla bla bla bla parliamo di quello che in periferia può essere o possono essere da qui a qualche mese le fortune del Partito Popolare Italiano
In cui il partito democratico della sinistra la farà sicuramente perché
Il sistema è sempre quello noi siamo ex democristiani dove qua pagnotta oggi ce la dobbiamo a realmente a conquistare con i voti e con i suffragi
E contestualmente debbo anche
Dire che
Se posso che forse questo Governo D'Alema e anche per noi
Un un momento fortunato perché finalmente dobbiamo incominciare realmente a parlare del nostro partito
E dobbiamo organizzarci
Perché prima
Ci nascondevamo dietro al fatto che stavamo lì ad aspettare questo omicida che arrivava e che non è mai arrivato e che ha il deserto dietro di sé
Un uomo fortunato che in un momento storico si è trovato a dover dare l'Italia oggi ci dobbiamo realmente preoccupare del partito
Perché le vicende
Che stanno che stanno succedendo io lo vedo in periferia ciò le elezioni provinciali a Foggia
Al Partito democratico della sinistra oggi abbiamo in casa nostra nel governo
I
Anche l'UDR
E Dio sa che cosa bisogna fare per non essere sopraffini AT
Allora incominciamo col dire una cosa caro Segretario
Di fronte a questa situazione
Ha iniziato a Kitz dato bene
I signori ministri
I signori sottosegretari
Si era accorderanno col partito o abbiamo aspettato questa fortunata combinazione per cambiare il parto il parco uomini e ritrovarci come prima
Persone che non rispondono alla periferia e che su da subito dipendono uomini fortunati quell'intoccabili e inarrivabili dalla base
Gai catechizzato segretario questa quello che noi ci auguriamo
Perché se non c'è un raccordo con tutte le difficoltà che ci sono noi continueremo ad essere il partito
Che
Saremo sbattuti AT da una sinistra sempre più il gettone
è con UDR che all'interno di questa nuova coalizione sarà il partito che non hanno nulla a che vedere con la sinistra che però nel centrosinistra poi sa guadagnava panni otto a discapito di tutti quanti noi
Su queste basi io credo che vada altro che belle frasi di belle parole parliamo di questi fatti una volta per tutte
Perché se non non entriamo nel concreto non ti chiamo il dito nella piaga probabilmente continuare a dire solo
E sistematicamente cose fritti o credo che tu caro Franco
Lei dovuti a dottrinale bene i nostri uomini
Per non farci risentire lontani dove per due anni e mezzo noi abbiamo solo solamente avuti degli uomini fortunati
Che non si sono mai era accordati con il partito a livello di base
Spero che questo lo si capisca
E che
Probabilmente se dovesse succedere due
Ho dovessimo aspettare altre due anni e mezzo
Per avere una ulteriore colpo di fortuna la prossima volta tragicamente dovremmo accorge ci che probabilmente all'interno del centro qualche altro ha fatto meglio di noi
Cardinale un a Foggia c'è già venuto quattro volte nel giro di dieci giorni
Ci arriveranno altri
Noi dobbiamo più aprire qualche presenza per farli scendere nelle nostre io c'ho le elezioni provinciali
Be'questa gente io chiudo
In cominciasse a capire che si inizia a lavorare per il partito mettendosi anche e soprattutto a disposizione di che in periferia scusatemi
Il tra virgolette si fa il cumulo come un paiolo per lavorare anche per loro
Grazie la parola Granelli però o una precisazione anche per assicurare c'era ieri sera c'è stato un importante incontro con i segretari regionali con tutti i rappresentanti nostra governo
A cominciare dal vicepresidente del
Appunto del governo Labico Mattarella in cui quei problemi che adesso abbastanza efficacemente c'era posto sono stati approntati dall'impegno nodi pare del clientelismo va di impostare una presenza nel governo delle problematiche anche territoriali e naturalmente per creare quell'accordo che tu auspicare prego Luigi
Caro Presidente
Siccome mi rendo conto che non posso godere dei privilegi di tempo che a De Mita di solito
E chi autorizza interrompermi quando vuoi
Perché contrariamente alla mia abitudine
Ho messo per iscritto per gli atti del Consiglio nazionale i punti più importanti del mio intervento quindi puoi interrompermi quando lo fai addebita questa volta è stato abbastanza contenuto dunque
Comincio suddetto
Con il punto più difficile più scabrosa di questo Consiglio nazionale
Ho la fortuna che Marini mi conosce da tanto tempo
E sa che io non sono cresciuto alla politica
Intesa come cosa fatta capo a
Anche perché se si commettono degli errori ebbene tenerli presenti per il futuro
E quindi
Dichiaro subito che per quanto riguarda la conclusione della crisi di governo io non ho trovato persuasive le spiegazioni date che non potevano
Dare la mia approvazione
Intendiamoci io non credo ai complotti
Non credo alle cose meschine che sono apparse sulla stampa
Però considera una cosa obiettiva
Che è stata confermata oltre che D'Alema alla camera da D'Alema alla Camera i deputati anche da Marini e nella sua relazione introduttiva dove ci sono sport interessanti di comprensione interno
E cioè si dice
Il quadro attuale non è più il quadro di prima
E cambiati
Ebbene su questo cambiamento del quadro io vorrei che si riflettesse caro segretario del partito
Perché non possiamo noi trascurare lo sbandamento la delusione che c'è in molti quadri del partito e anche tra molti elettori che hanno votato per l'Ulivo
Noi abbiamo fatto una campagna elettorale
Nella quale abbiamo detto che il motivo di novità della politica italiana consisteva in questo
Che finalmente si proponeva agli elettori una coalizione un programma imprimere che doveva durare l'intera legislatura o che doveva andare ad elezioni nel caso non fosse stato in grado di reggere
Queste cose non sono invenzioni sono punti che abbiamo assolutamente confermato
Ebbene
Il cambiamento di Governo nel corso della legislatura è compatibile con la democrazia parlamentare
Ma non è politicamente giustificabile sotto il profilo della linea di continuità io non voglio approfondire molto questo argomento ma non c'è dubbio
Che anche nell'invito di Marini e di D'Alema a Prodi e perché accettasse i voti di Cossiga era implicito che Prodi dovesse dimettersi dopo la finanziaria che si arrivasse lo stesso al cambiamento
Quindi secondo me l'errore politico sul quale non si può transigere è la neve escluso a priori con troppa leggerezza
Delle soluzioni intermedie che potevano rinviare a dopo l'elezione del capo dello Stato la verifica del vedere se continua abile o no alla politica che avevamo promesso agli elettori
E invece è apparso molto frettolosa del cambio di impostazione
Lo stesso D'Alema aveva detto poco poco tempo prima che avrebbe preferito assumere la direzione del governo dopo un passaggio elettorale nomi in sede parlamentare per cui io ritengo sotto questo profilo che la maggioranza attualmente esistente in Parlamento con l'apporto determinante di Cossiga e dell'UDR
Non è più la maggioranza del ventuno aprile del mille novecentonovantasei ha introdotto un elemento di novità che io non mi sento di approvare per cui su questo punto
Sono d'accordo con le perplessità
Espresse da Castagnetti e devo dire che non posso dare il mio voto positivo a questa parte dalla relazione
Però
Siamo in un partito democratico
Un dissenso francamente Espresso non è una lacerazione
Non è una cosa che mette in dubbio il dovere dell'Unità che tutti abbiano quindi voglio che sia chiaro per tutti che proprio perché nel nuovo quadro politico che a mio parere è diverso dal passato e si poteva fare qualcosa che impedisse questo cambiamento
Proprio perché è in questo quadro diversa dal passato sono aumentate le difficoltà aumentano le nostre responsabilità
E soprattutto aumentano le nostre responsabilità su due punti fondamentali sui quali dobbiamo cercare il massimo di unità possibile
Il primo è quello del rapporto col Governo
Ho sentito stamattina ripeto qui
Si è detto è meglio un governo politico cioè un governo tecnico
A parte che un Governo Ciampi un governo Mancino sarebbero stati tecnici ma al tempo stesso avrebbero lasciato aperta la possibilità di rivedere come rimettere insieme il centrosinistra originarie ma a parte questo
Ho l'impressione che c'è il rischio che il governo politico di D'Alema si riduca la funzione di un governo tecnico
Perché si va a vedere nel concreto delle cose l'unico punto chiave nel programma di governo e che farà la finanziaria che aveva proposto Prodi
Ma su tutto il resto io non vedo chiarezza anche la prima volta nella storia della repubblica che si cambia una maggioranza senza rivince rinegoziare il programma
Come ha detto anche votato abbiamo un ministro per le riforme costituzionali e non sappiamo se il governo ha dei propositi o dalle proposte in materia di riforma costituzionale
Abbiamo un governo che politico e non tecnico e non era d'accordo sulla riforma dalla legge finanziaria
Abbiamo un governo che ha nel suo seno a livello dei ministri
Uomini rappresentativi di Cossutta e Cossiga e Dio non voglia che emergano delicate circostante di politica estera perché sappiamo cosa potrebbe accadere non avendo chiarito su questo terreno problemi delicati di politica estera c'ho l'impressione che il Governo che ci sta davanti è un Governo che ha bisogno del sostegno leale dei popolari ma anche dalla capacità di stimolare universo alla soluzione di questi problemi che sono ancora irrisolti
Veltroni nell'assumere la carica di segretario degli avvocati della sinistra ha rivendicato rispetto al governo D'Alema l'autonomia del suo partito
Vogliamo essere meno di dieci di Veltroni vogliamo essere più appiattiti Luís sul governo D'Alema allora da qui alla elezione del capo dello Stato accadranno tante cose
Si incontreranno tanta difficoltà occorre che il Partito Popolare sia autonoma nella sua iniziativa dalla su la spinta nessuno stimolo perché non si faccia imparato ad eventuali verifiche percorso dalla strada si dovessero verificare il primo
Secondo e con l'arrivo alla conclusione
Guardate cari amici
Il quadro politico non è cambiato per modo di dire
Anche qui io non credo all'immagine moralistica da Tenaglia
Ci schiacciano da una parte e dall'altra poi so che Marini in questa bravissimo Elia che se c'è la canaglia ne facciamo i muscoli registi hanno eccetera
Non è la tenaglia
C'è un fatto obiettivo
E stiamo in guardia anche da quelli che con troppa leggerezza parlano di Ulivo due
E il fatto obiettivo è che in questa nuova maggioranza da una parte D'Alema e Veltroni che cominciano a fare un gioco combinato
Pensando al crearsi di quella sinistra plurale come dicono la gauche plurielle che rappresenta il tentativo di dire il futuro è di uno schieramento di sinistra socialdemocratico o meno che potrà governare senza il centro
è contemporaneamente noi abbiamo Cossiga che è apparso sulla scena come UDR che dice noi siamo al governo ma noi lavoriamo perché il centro ha posato
Non è un punto astratto
Capisco come dice del mittente Cossiga può anche avere una memoria storica collegata a certe radici dalla Democrazia cristiana intanto non confondiamo devi Cossiga con quelli che lui ha definito gli straccioni di Valmy
Perché anche su questo cari amici
Mettetevi nella coscienza di tutti noi
L'impressione devastante che negli ultimi giorni ha fatto l'apparizione in tv di Mastella che continuato a riproporre la politica come mercato come scambio di persona di poltrone come concezione che non abbiamo abbandonato da tempo
Nominando in questo anche la reputazione della democrazia cristiana legata Luca Zevi sano non è stata solo quella
Quindi cento non versione plebea di Mastella ma nella versione nobile vide direi Cossiga
è una cosa di terza dal Centro Popolare che guarda organicamente al centrosinistra e non in senso strumentale impossibili dico allora anche qui caro Marini
Se si vuole ricostruire questo centro che considerava il collegamento con la sinistra non strumentale
E non è disposto a finire sulla appiattito schiacciato dalla dalla sinistra socialdemocratica dobbiamo ribadire la nostra autonomia
Io sono convinto anch'io come te che Cossiga non catalogabile tra i moderati
Io lo vedo meglio catalogabile tra i dopo temi che ci avevano abituato da tanto tempo oggi a fare una cosa domani a fare un'altra
Devo dire stiamo attenti perché il monito di bianco va aggiornato
Oggi non c'è più soltanto il rischio di morire socialdemocratici ma di origine o socialdemocratici o dote è un triste destino per chi ha scelto prima Democrazia cristiana e poi il Partito popolare lo dobbiamo essere un'altra cosa
E allora bene se un'altra cosa e concludo il programma del partito un autore di poco conto
E io sono contento che c'è stato un applauso è stato confermato alla presidenza del Consiglio nazionale bianco
Con una formula un po'bulgara vi pare perché si poteva pure procedere ad una votazione
Ma attenti a passare dalla tragedia
Alla conclusione
In apoteosi
Appunto
Allora io sono convinto che se in questo partito
Si fosse sviluppato più a fondo il dibattito interno che era cominciato fecondo al congresso nazionale ultimo e che sia poi è andato via via rallentando sì anche certi passaggi forse li avremmo affrontati meglio
E allora c'è il problema della dal partito non è quello del vogliamoci bene
è di ricostruire una unità
Soprattutto sui due punti fondamentali
Come essere attivi verso il governo
Come sottrarci alle ipotesi dalla socialdemocrazia ed al centro trasformista su questi due punti bisogna ricostruire una iniziativa unitaria del partito fatta anche di elaborazione di impegno e di slancio
Di tutti noi e per questo bisogna discutere
Bisogna aprirsi bisogna confrontarsi e lo dico con franchezza
Io vedo con preoccupazione un certo arroccamento perché dire mandiamo il vice segretario dalla minoranza al governo così non facciamo più un altro vice segretario
Perché a prenotare subito l'organizzativo in vista del congresso perché arroccarsi verso tanti che possono anche a pensarla diversamente ma sono popolari a quale titolo
Vorrei fare un appello a Marini su questo punto vorrei che non si dimenticasse
Che Aldo Moro che erano segretaria autorevole
Aveva l'abitudine di fronte a chi dissente non vi è marginale ma di recuperare perché la critica non è un male nella vita del partito non è una una un disvalore anche una ricchezza bisogna fare tutto questo
Le occasioni ci sono così nazionale direzione all'Assemblea se volete farlo ma guardate
Che se questi strumenti non vengono utilizzati in positivo sarà inevitabile richiedere andare a un congresso nazionale
Cari amici io in quel congresso fanno sentire certamente la mia voce che spesso una voce scomoda ma non riproporrò nessuna candidatura per ragioni mie personali però il problema non è mio
Attenti che quello che è accaduto rischia di vanificare la nostra assemblea fondativa
I valori che ci spiegano il partito che vogliamo costruire
I popolari non possono essere ne era vuota di scorta di D'Alema nel sottogruppo di Cossiga devono essere una cosa diversa per essere diverso devono essere uniti e se non si ritrova in questa unità hanno il dovere di andare al congresso perché si cambi interamente il gruppo dirigente lo dico
Senza ambizioni personali ma consapevole che quello che abbiamo in mano non possiamo disperdere grazie
Anzi Luigi Granelli
La parola a Narduzzi capogruppo alla Regione Toscana segue poi Franceschini
Noi dalla periferia caro segretario e presidente
Siamo venuti a questo consiglio nazionale con
Tanta preoccupazione
Sinceramente
Gli interventi di stamani sia la relazione del segretario all'intervento di bianco l'intervento di Castagnetti l'intervento di De Mita e della Bindi egli ad interventi di stamani
Hanno non di risolto i nodi della nostra preoccupazione
Ma hanno convinto che la classe dirigente del partito nostro alla coscienza delle difficoltà in cui siamo e non poteva che essere tale
Ma avevamo la paura che di venire a questo consiglio nazionale con la giustificazione delle scelte dicendo poi le cose vanno vanno andranno sicuramente bene
Invece la cosa più positiva mi pare degli interventi di stamani della relazione del segretario condivido ovviamente condivido e dell'intervento di più indicato se hanno dato il senso certe stiamo passando noi come popolari usiamo passaggio difficile
Ma che siamo convinti che in questo momento le scelte che abbiamo fatto sono le scelte che erano necessarie più per il paese che per noi Popolari non a caso noi popolari che da un certo l'interesse del Paese più che l'interessi diretti del nostro partito sappiamo che è un momento di Pisa è quello che stiamo attraversando
Dico questo perché questo sicuramente
Considerando che nel nostro partito nelle nostre anime del nostro partito negli interventi di stamani si è capito che abbiamo una grande classe dirigente anche critica ma una grande grazie dirigente porci nelle condizioni di sapere che il momento che stiamo passando momento difficile ci impone di aprire una grande discussione all'interno del nostro partito e ci dà la possibilità a mio avviso visto le energie
E visto l'ispirazione che ci contraddistingue di superare questo momento difficile avendo per ora ha fatto le scelte soltanto che ritenevamo utili per il Paese
Perché io voglio dire questo io sono sono quello che non ha simpatie con Cossiga non ha grandi simpatico così dappertutto così politicamente per il modo anche a volte ricattatorio ponte strano con cui eloquio acustica in politica
Ma anche per alcune scelte alcune ipotesi che pone al Paese però io ritengo che se non vi sono dietrologia sopra quello che è accaduto e non vi sono sicuramente solo ATO che dai mass media ma non ci sono sicuramente convinzioni noi
Non c'era altra strada per il Paese e per questa esperienza che abbiamo voluto mettere in atto che cercare consensi che venivano meno a sinistra cercarli e direi d'altra parte perché è Bertinotti che nel suo narcisismo politico
Tra il presunto interesse di un di unità del suo partito patata sopra il collante del massimalismo e gli interessi del Paese a clamorosamente in modo premeditato tradito gli interessi veri dei ceti popolari più bisognosi di ripresa politica
è Bertinotti responsabile del tradimento che ha imposto hanno voi di cercare in altra strada consensi che erano necessari per non tradire l'impegno per il Paese ecco
Perché cos'è l'impegno per il Paese mi chiedo
L'impegno per il Paese non è essi anche una coalizione con la quale stiamo misurati alle elezioni ma l'impegno per il Paese sono gli obiettivi fondamentali che abbiamo proposto agli elettorati data raggiungere sono questi gli obiettivi fondamentali non tanto la direi la saldezza della coalizione incapaci e la governabilità del Paese anche questo ma solo gli impegni dell'Europa
Del risanamento del nuovo sviluppo dell'occupazione del Meridione della modernizzazione delle istituzioni sono questi gli impegni a mio avviso che abbiamo preso con l'elettorato
Allora in un momento in cui Bertinotti con la sua irresponsabilità passiva venir meno la possibilità di rispondere positivamente a questi impegni con il Paese aver cercato direi al consensi che permette esordì continuare a rispondere in termini positivi al Paese su questa su questi elementi che sono gli impegni presi con il Paese mi pare un elemento doveroso per il partito come scelta anche se ovviamente ci mette in alcune difficoltà politiche
Allora sinceramente io devo dire che da uno come me viene una risposta di questo genere tra un governo a termine governicchio come si chiamavano una volta chiunque lo prese desse
Su temi così importanti come quelli della risposta al Paese sui problemi in un momento così delicato come quello del passaggio alla moneta unica della risposta che il Sud ci chiede
è un Governo di ampie responsabilità che ci potesse dare un lungo periodo di intervento nella risposta al Paese sinceramente io credo che è stato giusto scegliere tra un governicchio un governo a termine
Che poi andava sicuramente a dopo le elezioni presidente la Repubblica non sapendo come sarebbe andata la cosa è un governo stabile invece che direi permettesse di mantenere questi che sono impegni fondamentali per il Paese
Credo che sia stato giusto nonostante quello che sia il leader avrei scelto la linea di un governo stabile che è in grado di rispondere ai bisogni del Paese in maniera migliore
Questo mi pare che sia il vero mantenere i rapporti con il Paese collegamenti di mantenere la portella stesso spia schema di coalizione che coi quali siamo andate agli elettori certe le lettere abbiamo eletto leader direi direttamente ora non è più quello però io sinceramente ho una preoccupazione
Io sono anch'io in difficoltà nei confronti lo strapotere del PDS pensata in Toscana
A me aggiunge dispiace un po'non certo senso che da questa tribuna in questo Consiglio nazionale oggi siano venute tantissime critiche preoccupate il PDS ma questo è certo la preoccupazione si dovesse nei rapporti ma questo è il maggiore nostro alleato in questa esperienza politica
è una realtà con cui dobbiamo misurarci con difficoltà accerto che lo facciamo né in Toscana ma questo è sempre il maggiore nostro alleato
Non ho sentito di direi paura in altro senso ma bisogna anche non essere ipercritici
Di fronte a questo nostro alleato perché questo non so come potremo poi spiegarlo ai nostri elettori che abbiamo scelto e mantenuto questo alleato se poi dalle tribune del Consiglio nazionale dei congressi
Ci preoccupiamo soltanto di criticare i difetti di questo nostro alleato mi pare che questo un discorso che dobbiamo fare se no la gente non ci capisce veramente più
Perché questo alleato perché avete mantenuto questa alleato perché avete continuità che il segretario di questo agli altri così dire così scomodo si è andato a fare il Presidente del Consiglio due cose soltanto a questo punto però mi pare che sia necessario essere molto chiari
E io ho nella relazione del segretario sentito questa chiarezza se l'UDR progetta se realmente come ha detto finora Cossiga un grande centro per allearsi con un centrodestra
Ecco una leadership diverso da quello di Berlusconi deve sapere con chiarezza che il Partito popolare non ci farà a suo tempo abbiamo spaccato il partito perché la tradizione politica dei cattolici democratici non pose tradita in operazioni di centro destra innaturali per suo DNA
Quindi questo
Da questa tribuna dobbiamo dirlo chiaramente se Cossiga che ora governa con noi e per quello che ho detto prima per la ricerca necessario di consensi a destra direi che siano persi quel tradimento di di Bertinotti
Misurasse questo deve sapere che noi non ci saremo su quella linea
E mi pare il segretario detto in termini di Puglia con chiarezza ultima cosa
Dobbiamo dare far l'operazione di rilancio dell'Ulivo direi intesa non tanto come bipartitismo ma come schema di somma di tradizioni che vogliamo governare il Paese
Chiedendo con un messaggio così chiaro come quello dato per Cossiga Prodi di non lancia di non lasciarsi prendere da movimenti di basso respiro
Perché direi quel rappresentare i sindaci o l'agitarsi di Di Pietro
Direi rappresentare questo sarebbe un momento di grandi di bassissimo respiro che farebbe veramente fallire il rilancio dell'Ulivo dobbiamo chiedere a Prodi riferimento nostro nel rilancio dell'Ulivo
Che deve sapere che deve continuare il lavoro di grande prospettiva politica nelle forme più adatte alle tradizioni politica dei cattolici democratici in questo momento politico
Prodi per me deve essere riferimento chiedendogli che mantenga il suo lavoro direi in questa tradizione di grande prospettiva
Perché se si lasciasse catturare
Dai partitini dei sindaci dal nuove idee dal diremo visivo movimentismo degli dietro d'altro
Non solo fallirebbe Prodi ma fallirebbe di RAI uno schema col quale ci siamo misurati con il paese che non è ancora compiuto ma è ancora da compiersi e nei pressi del qui Ricasoli impegno a mantenere il Paese
Credo che sia importante che da questo Consiglio nazionale vengano e all'UDR e approdi questi due messaggi importanti
Perché sono convinto che certe o ne viene la consapevolezza che il momento è difficile gli interventi che abbiamo sentito compresa la tra il segretario lo dicono ma vi sono elementi su cui basare il nostro lavoro in prospettiva
A servizio del Paese
E abbiamo la casta dirigente in grado di rispondere a servizio del Paese direi per la prospettiva dei cattolici democratici e popolari nel miglior modo possibile Ratzinger Ducci la parola Franceschini segue poi davanti e moderata
Io credo un bel dibattito
Un confronto in cui finalmente emergono anche posizioni diverse come è giusto in un partito che cresce
E tutti conosciamo perché l'abbiamo nel DNA il valore della diversità anche all'interno del partito
Devo dire anche bella la cosa di Granelli
Che criticava apertamente l'assenza di sedi in cui criticare
Io vorrei che due provassimo prima di guardare al futuro guardarsi un attimo le spalle da dove veniamo possiamo stare la fase della sopravvivenza il problema di salvare una presenza organizzata di cattolici democratici ma anche non dimentichiamo tutto l'ultimo anno
In cui i mass media i giornali anche nel nostro dibattito interno presentavano come quasi una cosa inesorabile il fatto che la strategia di Cossiga avrebbe disfatto
Il giovane bipolarismo italiano avrebbe finito in modo inevitabile per attrarre i popolari fuori dal centrosinistra
Io credo che oggi in questa situazione che è nata senza che la cercassimo
Non dimentichiamo perché Bertinotti perché tutto parte da lì è uscito dalla maggioranza che ha fatto mancare i voti si è creata una situazione nuova che sicuramente carica di rischi
Ma mi pare anche carica di molte opportunità che noi dobbiamo saper cogliere senza attardarsi in questa cosa di parlare continuamente di D'Alema
Con una paura che da sola è la prova di una subalternità psicologica
Peraltro a tipo continua a parlare di questo D'Alema non D'Alema guardiamo con attenzione di non restare troppo indietro
L'Osservatore Romano non molti giorni fa aveva gridato
Ad un pericolo terribile per la democrazia italiana e mi pare che oggi i vescovi e il capo dei vescovi dicano cose leggermente diverse rispetto al rapporto da tenere con il nuovo governo di centrosinistra
Allora diciamo invece questo la scelta di centro sinistra quella che ha fatto nascere l'Ulivo quella che ha fatto nascere l'Ulivo ne esce confermata
Il fatto
Granelli che il programma sia sostanzialmente lo stesso
è la prova di questo che quella scelta viene confermata
Che il centro sinistra oggi si è allargato assi Azzi
Fossimo invece in una stagione di governo istituzionale o tecnico magari sostenuto da larghe intese in Parlamento il bipolarismo che noi vogliamo difendere il confine tra il centrodestra e centrosinistra
Non sarebbe forse è sfumato e dopo sei mesi di lungo governo tecnico sarebbe rimasta questa distinzione tra centrodestra e centrosinistra o invece la strategia di chi svolgeva smontare
Questo confronto tra due collezioni sarebbe divenuta probabilmente vincente allora difendiamo dicendo che ci sono due dati di grande novità
Il centro sinistra che si allarga a sinistra e Moro ci ha insegnato questo allargare le basi della democrazia provarci continuamente oggi il fatto che un pezzo di sinistra entri stabilmente nella coalizione di governo è un dato politicamente nuovo e positivo ma la collezione si allarga anche al centro con l'UDR che ha dovuto buttare a mare la strategia su cui è nata e su cui ha costruito un anno di impegno politico e cioè creare il centro alternativo alla sinistra questa cosa un po'velleitaria
Diciamo che lo dicano ma un po'velleitaria perché velleitario pensare che l'alternativa futura sia tutta dentro l'attuale centrosinistra come se l'altra metà l'altra metà del Paese fosse possibile togliere il diritto di voto
E quindi non preoccupiamoci di cose irrealizzabili certo noi dobbiamo spiegare con convinzione le ragioni di questa scelta
Mostrando un po'meno sofferenza nell'estate nel centrosinistra è un po'più convinzione invece non ci siamo alleati perché la legge elettorale ci impone di allearsi sono scomparì amo ci siamo alleati perché con convinzione crediamo nelle ragioni politiche che hanno portato all'arresto di centrosinistra
Poi certo ci sono anche dei rischi per carità
Ma qual è il fronte principale che avremo nei prossimi mesi e l'UDR dobbiamo preoccuparci di questo non credo
Questa sorta di
Come dire scialuppa per naufraghi
Che stavano cercando una riva e credo sia un dovere quando raggiungono la riva per chi era già lì accoglierli
Non rimandarli a mare
Il fronte vero è la sfida con i Democratici di sinistra il cambio Veltroni D'Alema accerto Enrico di molti rischi D'Alema che fra qualche mese non sarà più il comunista ma stavamo normale leader socialdemocratico come gli altri leader dei Paesi europei Veltroni che va ben oltre i confini
Stretti della socialdemocrazia ma che prova a raccogliere consensi in tutte le direzioni rispetta questa strategia cosa dovremmo fare lamentarci
Preoccuparci di essere divorati da un gruppo socialdemocratico
Ma voglio dirla Castagnetti ci sono due cose di fondo che non dobbiamo dimenticare e che dobbiamo ricordare quasi ogni giorno i nostri alleati
I democratici di sinistra hanno il venti per cento che la metà di quello che serve per vincere e che la metà di quello che hanno tutti gli altri grandi partiti socialdemocratici europei
E la seconda cosa noi siamo leali saremo leali fino alla fine della legislatura nel sostenere questo governo però non dimentichiamoci mica che D'Alema resta lì finché non lo lasciamo lì
Dobbiamo invece pretendere rispetto a questa strategia questa offensiva
Che a noi venga assegnato una specie di riserva indiana lì ci sono i popolari non vediamo gli fastidio e lo spazio dei cattolici e quindi lasciamo che lì non ci va nessuno infastidire il loro ruolo ma questa è una logica che ci porta all'estinzione
Noi dobbiamo accettare la sfida che ci viene dai Democratici di sinistra sapendo che abbiamo gli strumenti per renderla e anche gli strumenti per vincerla
Sapendo che il rapporto tra le due radici del centrosinistra italiano che sono le stesse radici dei governi di centrosinistra europei dove ci sono popolari e socialdemocratici e democristiani socialisti come si chiamano nei diversi paesi è un rapporto che è fisiologicamente competitivo nella rappresentanza dei bisogni nella difesa degli interessi anche nella ricerca del consenso
Tutto il resto
Ad eccezione dell'anima ambientalista che c'è in Italia che nel resto d'Europa
Tutto il resto che oggi tanto ci preoccupa scomparirà nel breve volgere di una stagione quando saremo politicamente in un'Europa unita ci saranno i popolari ci saranno i socialdemocratici che molte realtà saranno ancora alleati
Non penso che ci saranno i dipietristi Julio voi rutelliani europei
Li avremmo dimenticati mentre noi ci saremo ancora allora in questa prospettiva come non lavorare
Per ricomporre l'area del popolarismo
Che è nel PPE e che ha fatto la scelta del centro sinistra come non lavorano in questa direzione dobbiamo lavorare per questo disegno politico viceversa fermarsi di fronte i nomi ai fastidi e per carità ci devono Efraim rancori personali
Come non lavorare capendo e questo sarà il tema dell'Assemblea Nazionale fino in fondo
Che l'identità il richiamo forte all'ispirazione cristiana non è un modo per rinchiudersi dentro un recinto è la condizione per potersi aprire attorno a quali valori aprirsi a tutti quelli che ci stanno se invece seguissimo la tentazione di stare tutti insieme
In un soggetto politico che aggreghi tutti coloro che sono nel centrosinistra ma sono diversi dal PDS Di Pietro e i sindaci noi vivi tutti quelli che ci stanno otterremmo soltanto una cosa di mettere insieme tanti cespugli e tanti cespugli non diventeranno mai un albero diventeranno soltanto un cespuglio più grande e noi invece vogliamo costruire una cosa diversa
E allora in questo chiarimento di due grandi filoni culturali
Dove può andare Prodi
Se vorrà continuare a fare politica e noi speriamo che voglia continuare a fare politica dove potrà collocarsi se non nel filone del popolarismo del cattolicesimo democratico al quale appartiene e al quale ha sempre appartenuto
Certo in questo periodo di tentazioni personalistiche
In cui ognuno tenta di sfruttare la propria popolarità per pazzo il partito
è importante che noi abbiamo chiara una cosa che noi siamo i portatori pro tempore di questo filone del cattolicesimo democratico che c'era prima di noi e che ci sarà dopo di noi perché questa è la politica e non credo sia una presunzione
Dire ricordare
Anche i migliori leader anche agli uomini migliori anche a Prodi
Che sono sempre gli uomini che devono decidere a che partito avvicinarsi che partito scegliere mai devono essere i partiti a scegliere con quale uomo stare perché queste tasse seconda strada è la morte della politica e noi vogliamo che la politica continui a vivere
Fra grazie
Esemplare esemplare credo che veramente meriti una presenza nel Parlamento europeo
Sobrietà con la quale prego davanti poi segue potrà
Io vorrei brevemente richiamare l'attenzione del dibattito sui temi del programma di governo che sono stati sottolineati questa mattina e che a mio parere meritano in questa giornata di lavoro ancora qualche momento di attenzione anche perché il governo ha cambiato compagine anche perché siamo nella seconda metà dalla legislatura e anche perché come è stato detto la nuova compagine non ha ancora avuto modo diciamo di approfondire questo andrà fatto rapidamente quali sono gli obiettivi che bisognerà portare a termine insieme in questi due anni di lavoro
Bene io mi vorrei vorrei partire dal tema della democrazia politica è stato ricordato stamattina
Che c'è nella tema della riforma istituzionale un tentativo di riproporre schemi
Di semplificazione io vorrei oggi ricordare in questa sede che la spinta la semplificazione in questo momento è una spinta
Che trova nuovi nuove pressioni di opinione pubblica ed è trova soprattutto di fronte alla inefficienza e alla crisi del funzionamento dei servizi
Si trova di fronte alle difficoltà dei grandi apparati di servizio di rispondere alle sfide competitive di rispondere alla domanda di efficienza dei servizi che c'è nel Paese
Se si combinano nuovamente respinte la semplificazione istituzionale con il disagio che c'è nell'opinione pubblica circa la disposizione dei servizi dove con ricorre a torniamo a correre quei rischi che negli anni Ottanta abbiamo corso nella stagione che è stata ricordata stamattina di svolte autoritarie intorno anche alle scelte istituzionali alle scelte anche di personalizzazione della politica
Non da ultimo il sindacato alcun sindacato importante pochi giorni fa improvvisamente ha scoperto l'esigenza di intervenire con decisione di fronte anche a certi atteggiamenti corporativi micro corporativi
Io credo che tutto questo vada visto in un ragionamento complessivo non è possibile vedere questi problemi non è possibile e non dare le risposte equilibrate al tema delle riforme istituzionali
Senza considerare che queste oggi si combinano molto molto in maniera molto diretta con la domanda di efficienza per la democrazia con la domanda di efficienza del sistema dei servizi perché questo quello che poi il cittadino percepisce questo tema mi consente di passare all'altro aspetto che voglio sottolineare che quello diciamo della democrazia economica e che cosa in particolare delle privatizzazioni
Voi vedete che anche questo tema sta cambiando pelle il Governo ha già iniziato in queste settimane a dare dei segnali diversi abbiamo privatizzato a Telecom adesso sta partendo l'ENEL c'è sottotraccia il problema delle risolve le risorse idriche il problema delle ferrovie
Bene
Io credo che dietro questa bandiera privatizzazione e liberalizzazione si nasconde il rischio obiettivo
Di ritornare a quel sistema di potentati che c'era prima della grande nazionalizzazione prima delle partecipazioni statali
Oggi questo si ammanta di nuove tecnologie si ammanta di liberalizzazione di nuovi mercati si ammanta di modernità in realtà il rischio che c'è ed è un rischio visivo dire e percepibile nel nel modo in cui si muovono gli interessi si aggregano e che si ritorni a sistemi peggiori di quelli precedenti che abbiamo superato con anni e anni di lunghe battaglie politiche
Allora io credo che rispetto a questo tema non basta dire lo Stato assume un ruolo di regolazione e basta e si astrae solo con delle Authority sia spreco degli atteggiamenti diciamo di mera regolazione
Dei conflitti di interesse
C'è il problema di capire che cosa oggi deve fare la funzione pubblica che non è solo un po'aveva dispensa perché la spesa disponibile poca non è solo un problema di intervenire con aziende proprio perché questo è un sistema superato dalla storia è un problema però di non farlo deperire non deprimere l'azione pubblica in questo campo perché per esempio basta guardare il Mezzogiorno chi è che fa gli interventi dalle reti non si fanno più perché il sistema ormai liberalizzato il mercato ha delle sue logiche diverse quindi nessuno di questi soggetti e più chiamata investire
Chi è che tutela realmente interessi delle comunità di utenti gli interessi delle comunità produttive sul territorio cioè chi è che fa rispetto a questi sistemi diciamo di azione economica
Un cioè che svolge un regolatore di interesse collettivo
Ecco io credo che su questo che è quindi una nuova forma di azione pubblica che non è il neo interventismo diciamo che sotto traccia da qualche parte rinasce dalla socialdemocrazia italiana ed europea
Non è riaprire i cordoni della borsa è il immaginare una funzione pubblica più matura che non vede che non li percorre sentieri che abbiamo già percorso ma che non anche ab dica di fronte a responsabilità nuove che bisogna affrontare
E questo naturalmente riguarda anche il problema presentano di creare il mercato se noi guardiamo al Mezzogiorno nel campo dei servizi il mercato non c'è
Quindi occorre un'azione pubblica che crei le condizioni perché si crei rappresentano per il problema dell'acqua la possibilità poi di affidare al mercato gestioni economiche sane e mature
Bene quindi il tema che mi sembra cruciale è quello di reinventare una funzione pubblica rilegittimare la distinguere questo dà la spinta che invece c'è di occupare il potere di percorre sentieri già visti
E l'ultimo aspetto che voglio richiamare brevemente data la brevità anche del nostro incontro e quello della democrazia sociale collegandomi al tema del mercato del lavoro
E parto dalla questione degli immigrati
Che non può essere considerato come accade oggi oscillando in maniera troppo veloce o un problema assistenziale o un problema di repressione la questione degli immigrati come alcuni Paesi europei ci insegnano
è un grande problema di integrazione sociale è un grande problema di utilizzo di energie che hanno in serbo per rispetto alle quali non abbiamo ancora un progetto Paese in grado di rispondere a questa sollecitazione rispondere anche ai problemi che noi abbiamo e quindi occorre come dire porsi con serietà rispetto alle oscillazioni repressione quote strumenti come dire
Di intervento a tampone il problema di come affrontare in maniera moderna al di là anche della spinta che per forse perché troppo avanti della cittadinanza per tutti che forse va bene per un Paese come la Germania che già da anni a un processo di integrazione ecco rispetto a spinte che quindi vanno anche in avanti bisogna porsi il problema di un grande percorso di integrazione civile moderna seria che apra le fasce del mercato basso questo tipo di forza lavoro che per noi è essenziale
E se questo lo facciamo per le fasce basse io voglio ricordare anche che esiste il problema per esempio degli anziani la sfida che è stata posta della pensione a sessanta anni certamente insopportabile per noi con la spesa pubblica questo è fin troppo evidente
Ma esiste anche per dove la sfida di che cosa fanno le persone a sessant'anni in un Paese che si anzianità rapidamente che ai giorni facili persone che non possono essere espulse dalla vita civile dalla vita produttiva sì delle incompatibilità complete quindi vedete che prova del mercato del lavoro oggi a delle questioni completamente nuove che vanno al di là anche del tema autonomo dipendente crea l'esigenza di un progetto di democrazia sociale complessiva
Mi fermo qui
Soltanto per dire su queste cose dobbiamo rapidamente presidente segretario impegnarci su queste e su altre quindi ricreare le condizioni per un programma di governo nel quale la nostra presenza sia forte percepibile e di a tutto il contributo che noi la nostra cultura possiamo dare grazie
Si è allora Bodrato leggo gli interventi successivi Gargani Mattarella Cananzi
Io concordo con gli amici che hanno sottolineato
La positività del dibattito che si svolge in questo Consiglio nazionale
Ed anche con l'osservazione di Chia
In qualche modo contrapposto questa discussione all'interno dei popolari con
Il modo di procedere della vita politica in linea generale all'interno delle altre formazioni i politiche
Vorrei notare da questo punto di vista come naturale che se il dibattito è reale emergano posizioni differenziate su qualche aspetto anche diversità di giudizio di un certo rilievo
Come quelle che riguardano lo svolgimento della crisi e la sua conclusione
Ma mi sembra che la osservazione che ha fatto Marini quando ha detto oggi iniziamo una discussione che deve continuare
Ha un senso ed anche nelle nella relazione di Marini questo soprattutto nella conclusioni alle quali lui è giunto mi sembra abbia sottolineato questo senso se noi evitiamo di passare dalla discussione più viva
Ha delle posizioni di schieramento che renderebbero molto problematico lo svolgimento del dibattito in futuro
Questo varrebbe per un grande partito vale a maggior ragione per un partito delle dimensioni del Partito popolare
E di una realtà nella quale capire fino in fondo il senso della svolta che stiamo vivendo è la grande e prima sfida con la quale
Dobbiamo misurarci
Io condivido la considerazione fatta da chi sia indicato nella dissociazione di Bertinotti dalla maggioranza
L'origine della crisi di governo
Concordo con chi ha osservato in modo politicamente più significativo Castagnetti
Che noi non accettiamo
La ricerca di responsabili della crisi in termini di congiura contro Prodi perché ci sembra un atteggiamento inutilmente polemico è in sostanza sbagliato
Però credo che dobbiamo riconoscere che
Lo svolgimento della crisi ma anche la natura che ha immediatamente assunto nell'opinione pubblica
Ci fa riconoscere che non vi è soltanto la rottura provocata da Bertinotti che qualifica questa crisi
Ma anche il fatto che l'Ulivo è arrivata a questo passaggio senza essere riuscito a definire una sua strategia che non si identificasse soltanto come il governo Prodi
Ed in questo ci sono responsabilità diffuse
Noi continuiamo mi sembra anche tra di noi a dare ognuno la sua interpretazione dell'Ulivo
E forse sono tutte interpretazioni che hanno qualche fondamento
Ma cari amici il semplice fatto che
Oggi si discuta della necessità di rilanciare l'Ulivo ci dice che noi attraversiamo dal punto di vista della strategia con la quale abbiamo vinto le elezioni del novantasei un momento di difficoltà
Penso che dovremmo impegnarci tutti a superare questa difficoltà
Perché l'Ulivo non era solo una somma di partiti
Era politicamente qualche cosa di più anche se questo di più è rimasto indefinito rimasto più nulla pesa di qualcosa che non una specificazione concreto
Io penso che il problema poiché rimane aperto sulla natura del governo D'Alema Franceschini semplifica un po'troppo le cose perché se fosse vero il discorso di Franceschini l'ho già notato nella riunione ristretta
Della direzione dei gruppi parlamentari noi diciamo che che siamo in presenza di una grande svolta ma che siamo in presenza di una totale continuità ora non si possono sostenere due tesi tra di loro così in evidente conflitto nei fatti ce lo dicono gli articoli che leggiamo su tutte le riviste di sinistra
L'interpretazione che la sinistra da del governo D'Alema è una interpretazione obiettivamente conflittuale con quella che noi abbiamo dato del governo Prodi
Questo dobbiamo dirlo se no
Non si capisce il disagio e la difficoltà nostra le incertezze dell'elettorato le questioni che si sono aperte
C'è stato un cambiamento probabilmente inevitabile io posso da mettere anche che abbia qualche fondamento il realismo di Marini che dice ma perché dovevamo sperimentare un governo di tregua che sarebbe stato più debole del governo D'Alema se le questioni politiche che insorgono sono quelle di sperimentare fino in fondo la capacità di tenuta della politica di centro sinistra
è una domanda anche questa seria ma a condizione che la riteniamo una domanda che si impegna a discutere profondamente sul futuro politico di questa coalizione
Vedete cari amici io penso che quando noi
Ci rivolgiamo all'Ulivo e a Cossiga dobbiamo come dire dare un ordine di importanza i nostri appelli
Anche se quando ci rivolgiamo all'Ulivo abbiamo il timore di raccogliere da Prodi delle risposte no pienamente soddisfacenti
Ma resta una differenza nell'appello che noi facciamo perché con l'Ulivo e nato questo partito popolare
è importante che alcuni amici che qualche anno fa hanno scelto una strategia diversa oggi Eurisko riconoscano l'importanza il primato della scelta che abbiamo fatto noi
Nella coalizione di centro sinistra
Ma resta il fatto che ci sono non soltanto delle diversità strategiche non del tutto chiarite
Cossiga continua a puntare su una un centro un grande centro alternativo alla sinistra continua a dire che il modello d'arrivo in questo specularmente a Veltroni
è il modello europeo della socialdemocrazia che sfida il Partito Popolare
Noi abbiamo polemizzato con questo schema nel momento del quale con ha invitato ad aderire al gruppo parlamentare popolare Forza Italia e Berlusconi non dobbiamo dimenticarcene queste cose
Quindi c'è una differenza di prospettiva che va chiarita c'è un problema di contenuto dei programmi di governo che va precisato e non è stato precisato
Ma c'è cari amici anche una obiettiva difficoltà in grande parte della periferia nel rapporto tra gli amici popolari e i democristiani che hanno seguito
Rocco Buttiglione e da altri o che hanno fatto esperienze Attraverso Forza Italia e che nelle ultime competizioni amministrative politiche sono stati i più duri avversari dei candidati del Partito popolare dell'Ulivo
Noi non dobbiamo come dire
Considerare quelle polemiche come polemiche irreversibili
Non possiamo diventare noi popolari quelli che ostacolo la ricostruzione di una più forte politica del centro all'interno del centro sinistra ma non possiamo nemmeno immaginare
Che le operazioni diplomatiche del vertice risolvano automaticamente i conflitti reali che esistono nella periferia quante sono difficoltà vere con le quali dobbiamo fare i conti e arrivo al terzo e ultimo punto cari amici però il problema più impegnativo riguarda il rapporto col la sinistra democratico con i Democratici di sinistra
Vedete la questione di Veltroni che fa a turismo politico può anche fare sorridere se noi
Non fossimo Ramaj convinti che nella video Caratti a si producono notizia si produce immagini
Politicamente il problema è un po'più complicato perché
Invece di incontrare Bobbio Veltroni deve sciogliere il nodo storico
Che ha riguardato la polemica di Bobbio contro gli atti
Invece è vincolante nodo che non è sciolto perché leggete i discorsi della sinistra da qualche tempo nel passato c'è la Democrazia Cristiana con la sua politica di potere non c'è più il Partito Comunista laddove vengono da dove vengo
Quando si reca sulla tomba di Dossetti deve riconoscere che la concezione che Dossetti ha difeso fino alla fine
Della costituzione democratica di questa Repubblica
E del pluralismo politico poco o non lo si concilia con i discorsi che ieri ha fatto il presidente dei senatori del partito democratico della sinistra
Quindi ci sono le questioni quelle con le quali il Partito Democratico della Sinistra deve fare i conti
Così come cari amici dobbiamo vedete non non si vince mai la battaglia difendendo Roma
La si vince sempre portandola a Cartagine
Allora qual è la politica economica e del lavoro della sinistra democratica
Io ho letto articoli in queste ultime quarantotto ore di Salvati e di Leo sono due politiche economiche sono tu e politiche del lavoro
E oramai sono dunque politiche economiche e del lavoro quella di sopravvivere è quella di Blair
Allora la sinistra deve dire qual è la sua politica certo non basta ai interrogare la sinistra novella interroghiamo facendo le nostre scelte
Il modo proprio per interrogare la sinistra e portare avanti un nostro discorso politico che mette in evidenza le contraddizioni della sinistra
Perché il partito di Veltroni non puoi immaginare di fare il pieno al centro e il pieno e sinistra nel bipolarismo non c'è lo spazio per un partito pigliatutto e tanto meno c'è all'interno della coalizione di centrosinistra
Ma noi dobbiamo fare emergere questi limiti e queste contraddizioni
Ed allora caro Franco ben venga in questo senso la nostra Assemblea
Non un elenco di cose cogliamo il senso politico delle scelte che si fanno
Delle scelte di politica sociale di politica economica che si fanno cerchiamo di dare alle scelte che si fanno un contenuto chiaramente politico
Altrimenti
D'Alema riceverà l'appoggio della Confindustria e di Agnelli che si attendono da Luís che faccia l'ammortizzatore sociale dei conflitti prevedibili nei prossimi mesi
Si troverà l'appoggio di Fazio che riduce il tasso d'interesse e con questa decisione oramai velleitaria mente polemizza Prodi si troverà come si trovò Craxi poi il concordato
Le attese della Chiesa cattolica per il semplice fatto che a Palazzo Chigi e che può fare le cose che noi non abbiamo potuto fare perché abbiamo dovuto registrare il veto della sinistra
Io credo che Remigi e queste questioni si sciolgono con l'iniziativa non lamentando penso che questo sia il nostro compito dobbiamo in questa direzione sviluppare il nostro dibattito io credo che se lo faremo avremo sicuramente delle difficoltà ma raggiungeremo anche dei risultati positivi
Grazie Gargani dieci minuti poi segue Mazzarella Cananzi esistono
Sì
Cari amici io rilevo subito una cosa importante è stato già detto ma glielo dico anche per protratto per ultimo e lo dico in termini diversi definitivamente politici questo Consiglio nazionale una novità
Perché per la prima volta da un po'di tempo ascoltiamo voci diverse
Che immagino il vero
Consente di poter differenza che per il passato di restare probabilmente tutti e due all'interno del partito io credo che questo sia una novità assoluta che riqualificherà il nostro partito
Allora l'Ulivo diciamo una prima cosa con molta chiarezza finora
Era stato un po'
Un contenitore equivoco
Perché o si era per questo contenitore o non si era e chi non era era costretto ad uscire dal partito
Io penso che il dato fondamentale dunque oggi
Perché ci può essere una situazione articolati
E di questo credo Marini debba dare grandi garanzie
Che si può pensare in maniera diversa per restare all'interno del partito se volete finanche rifacendo le correnti se necessario perché se si pensa diversamente e all'interno del partito per trovare una sintesi evidentemente c'è bisogno di una diversificazione
E oggi c'è questa diversificazione che finora era sotto traccia e che non era mai venuto all'attenzione e la prima diversificazione riguardo all'Ulivo
Non c'è dubbio perché essendo un equivoco alimentato una politica io credo sbagliata che oggi a una conferma in negativo proprio dalla posizione che Prodi appresso se Prodi non intente seguire il filone dei cattolici democratici di popolari quello che riguardano e ritiene di fare cose diverse vuol dire che anche questo era un equivoco all'interno dell'Ulivo
Il quale con tutti i miei sforzi anche quelli che per ultimo ha fatto Bodrato io sono un attentissimo lettore dei suoi articoli mi pare che non vada al di là di questo qualcosa in più che me bianco riuscito visto che l'ha detto lui per primo anche a Napoli nel congresso regionale è riuscito a individuare a qualificare neppure tu ne sta mattina né oggi negli articoli riesce a identificare se l'Ulivo è la sintesi di una coalizione
Che deve essere la ricerca di un accordo tra partiti ma deve essere una posizione sintetica di governo del paese questo è la coalizione e dunque se l'Ulivo e questo non c'è una possibilità di diversificarsi all'interno del partito siamo tutti per una coalizione e dunque però Bodrato stai attento sposarmi Bodrato non è che me ne abbiamo fatto una scelta del novantacinque dell'Ulivo per poi fare quella del parto
E che è mia moglie la sua sposa
No va be'e no eh no e no guarda novanta di fatto un esempio sbagliato io stupidamente Tosatto risposto perché e il matrimonio non l'abbiamo mai considerato all'interno dove abbiamo esperienze e culture diverse e poi c'è pure una strategia ma Marini giustamente non dice per l'eternità invece io sono sposato con mia moglie per l'eternità che è una cosa diversa perché è una cosa completamente diversa
E dunque è una strategia è una possibilità di intesa con movimenti culture persone che vengono da posizioni diverse che si incontrano e per i problemi del Paese per il governo del Paese trovano una sintesi è una sintesi positivo
Allora su questo piano
Noi ripeto abbiamo proprio dalla posizione di Prodi credo la dimostrazione la prova che queste equivoco portava l'individuazione di questa persona che abbiamo giustamente invocato chiamato che se venisse sarebbe ben accetto ovviamente ma che evidentemente disconoscendo il riferimento della casa propria che pure aveva individuato quando è venuto al congresso evidentemente porta su diverse strade una esperienza che all'interno dell'Ulivo evidentemente non può essere vituperate allora non è che il centrosinistra come dice la Bindi è una sospensione della strategia dell'Ulivo per cui poi bisogna rilanciarla e non si capisce quando non si capisce come noi dobbiamo pigliare atto dunque che queste diversificazione di Livia politiche ci sono ce ne sono anche altri io non ho difficoltà era direttissima Sergio Mattarella che la sua intervista fatta qualche settimana fa al Corriere della Sera mi vede profondamente in disaccordo
Quella è una interpretazione del centrosinistra in qualche modo rinunciatario un centrosinistra che evidentemente nella indicazione di materiali io credo che la intervista abbia falsato forse il pensiero disse
E in qualche modo è di una vecchia sinistra democristiana lasciamolo dire questo sì un po'integralista
Che si accontenta di un ruolo un ruolo non è egemone non competitivo che si contrappone a questo benedetto grande centro che è diventato un genere perché ovviamente una stupidaggine
Perché mentre la diversificazione la novità caro Sergio oggi c'è oltre che perché D'Alema presiede il governo e quindi Bodrato l'ha detto è un problema è una cosa diversa rispetto al passato e perché oggi fuori dall'involucro dell'Ulivo certamente la sinistra come Veltroni sta dimostrando di voler fare
Farà di tutto per aggregare una sinistra che vorrebbe essere Genome altri direttore addirittura sola per governare il Paese ma comunque farà di tutto il Faraday gli sforzi diversi da quelli dalla Cosa due
Per aggregare la sinistra e quindi per far diventare più forte comunque Gemmo nella sinistra
Ma che dobbiamo fare corrispettivo a questo
Dobbiamo evidentemente rafforzare questa posizione centrale no perché sia grande scendono nel CTO fosse grande
Quando diventasse grande Marini allora non c'è nessun problema credo né di Cossiga che vuole l'alternativa e neppure di quelli che si accontentano di una cosa un po'più modesto diverso sarebbe un centro affrante
Che avrebbe dei problemi diversi
Che probabilmente venne inevitabilmente sarebbe alternativo alla destra e alla sinistra ma sarebbe una realtà del Paese voglio che riproporrebbe fa storia del nostro Paese per quello che è stata la Democrazia Cristiana
Allora noi non possiamo essere oggi in questo momento anche aderenti ad una posizione astratta di una rilancio di una fase incerta de L'Ulivo
E altro o al tempo stesso essere costipato in una logica che ci vede chiusi nel partito in un partito limitato in un partito che non vuole espandersi senza evidentemente ecco invento la realtà vera la evoluzione che questo Paese vuole rispetto ad un centrosinistra che ha origini e culture diverse per cui se queste culture non si controllo evidentemente non si configura una coalizione che ha il sapore e la natura di questo tipo di coalizione che con il governo D'Alema io vedo questa novità positiva
Auto perché
Quando Cossiga noi abbiamo riscoperto che non c'era un feticcio l'Ulivo ma c'erano le logiche tradizionali dei cattolici democratici e dei socialisti che si incontrano per fare una coalizione per governare il Paese noi abbiamo riqualificato il riscattato tutto il filone storico che ha contraddistinto i nostri incontri
Nelle nei vari anni l'incontro del centrosinistra l'incontro con Partito Comunista delle convergenze di Moro cioè tutta la logica che ha portato a qualificare i valori della Democrazia Cristiana del partito cattolico e quindi l'ha fatto
Determinante in questa realtà e quindi importante
Allora io mi pongo e ho finito tutti gli interrogativi che ci siamo posti sulla difficoltà ma accetto anche io che è inutile lamentarsi è inutile piangere bisogna navigare a mare aperto e quindi far corrispondere una nostra iniziativa politica continua soprattutto gelosa dei nostri valori sui quali non possiamo transigere
I valori della libertà il valore della garanzia io qua ho qualche paura del Governo
Il governo sul piano economico forse su questo siamo stati un po'distratti
Sul settore economico una specie di monocolore
Sul settore della giustizia e dei credo che sia egualmente monocolore sia alla Camera che al governo per cui io qualche rischio e qualche pericolo che il Partito popolare possa essere fortemente protagonista e intransigente in questo solo punto perché solo sui valori della libertà noi non dobbiamo essere appiattiti sul PDS perché quella tradizione questa tradizione che ne abbiamo estranea è sconosciuta al Partito comunista e al PDS
Il giustizialismo che negato a ore della libertà e che in qualche modo offusca la nostra ragione democratica di essere presenti nella realtà del Paese
è una cosa negativa e su quella sì noi dobbiamo ribellarci e per questo che il filone democratico
Deve essere presente nella realtà del Governo e nell'alleanza
Proprio per le ispirazione cattolica da ispirazione di tolleranza che noi abbiamo portato in questi anni sulla quale noi dobbiamo dare garanzie gli al Paese perché il Paese su questo vuole delle garanzie
E allora
Se
Facciamo maturare questo questi questi filoni culturali tradizionali e se l'incontro viene compreso dalla gente spiegato da noi e compreso dalla gente in questo modo e per queste finalità
Allora io ritengo che sia una svolta certo pericolose con la svolta uccisi perché ha chiarito come ha chiarito in questo Consiglio nazionale dove come vedete ognuno filo finalmente parlare dice le sue di suo i suoi riferimenti culturali il suo modo di porsi all'interno del partito così io credo anche nella realtà italiana
Che è bloccata caro caro Castagnetti solo questo voglio divise perché i tutti i tuoi interrogativi sono credo sacrosanti però manca corrisposto
Marini ha tentato di dare delle risposte una domanda fondamentale rispetto alla quale la risposta non c'è e
Come all'interno di questo che voi chiamate bipolarismo che io continuo a non capire un cammino mai
Tu ritieni che la posizione diverso tipica del tutto peculiare della Società italiana nostra posizione come partito
Di come partito cattolico ma non conservatore come popolari non conservatori si pone in alternativa ai socialdemocratici
Ed è per questa ragione che io non solo bipolare solo luogo infelice perché chiunque non è bipolare un uomo infelice che non può vivere immaginare non sei bipolare sei non arretra
E per questa ragione chi lo critica il bipolarismo perché la nostra posizione di cattolici democratici ma non conservatore alla maniera europea ci pone un interrogativo di fondo ed è per questo che la legge elettorale fu sbagliata e ci ha posto in una condizione difficile per questo che i partiti hanno penato in questi anni e io mi auguro che la nuova legge elettorale
A differenza di quello che vuole D'Alema perché Marino ha spiegato benissimo e quindi mi riporto a quello che dice lui vuole credo proprio all'insegna di questo bipolarismo l'ondivago Ori Martin Tiozzo
Comprimere una realtà in evoluzione come quella dei cattolici democratici perché proprio su quel campo il partito democratico della sinistra sarebbe sconfitto allora questo l'interrogativo di fondo
Ed è un interrogativo che si devono porre quelle che hanno voluto questo sistema elettorale noi nonostante queste avversità abbiamo dimostrato nel miracolo centonovantacinque di fare un partito popolare
Che è venuto fuori e ha creato l'Ulivo creato questa coalizione
E noi proprio all'insegna di quei valori nonostante le difficoltà speriamo di andare avanti con un centrosinistra un po'più vero al tempo stesso un po'più pericoloso perché
è diretto da un uomo del della finestra del partito del tradito dalla sinistra rispetto al quale
Ne abbiamo grande attenzione ma riteniamo che ancora di più dobbiamo mettere a dura prova e dobbiamo mettere al alla alla alla continua competizione i nostri valori del noto un po'nostro modo di essere partito grazie
Parola al vicepresidente Mattarella quale facciamo i migliori auguri per il suo difficile fonti
Grazie presidente
La stiamo affrontando con con serietà
Problemi non semplice che nascono da una condizione che è diversa certamente da quelle in cui abbiamo operato sin qui per alcuni aspetti
Lo stiamo facendo iniziando a riflettere come ha detto il segretario la sua relazione certamente lo concludiamo questa sera abbiamo appena avviato queste riflessioni
Problemi che sono se da non nascondere neppure da rimuovere naturalmente
Tra i quali non c'è io credo
Sinceramente non c'è
Quello della scelta di aver concorso a costruire questo governo non è uno di quei problemi
Voglio aggiungere
Abbiamo parlato molto perché il tentativo di Prodi
Di dar vita a un secondo governo avesse successo
Abbiamo dato molto nella convinzione com'era prevedibile facilmente che non sarebbe stato affatto un governo contermine gennaio
Perché nella dichiarazione che per l'Ulivo
Io ho avuto modo di fare per conto della delegazione da dal capo dello Stato per l'Ulivo si chiedeva in gennaio una verifica di maggioranza per continuare poi con il Governo cui si affidava Link il compito per intanto di dar vita alla se alla che approvata la Finanziaria
Sapendo perché tutti lo sapevano che in gennaio sabato necessario fare quel che l'uscita di Bertinotti aveva provocato inevitabilmente l'ingresso della parte Rifondazione che rimasta fedele al governo nel governo
E lì e l'ingresso in maggioranza dell'indispensabile contributo dell'udienza
Questo era quello comunque sarebbe avvenuto che pensavamo avvenisse con Prodi col governo Prodi con Prodi al Governo
Ma che non è avvenuto per motivi che certamente sono estranei come tutti ben sanno a quanto abbiamo messo in campo per la nostra parte
Io mi rendo conto che la velocità dei passaggi della crisi che ha provocato uno schiacciamento di immagini una cosa una posizione per i tempi strettissimi della crisi impressi opportunamente dal capo dello Stato
La velocità dei passaggi ha dato alla pubblica opinione una confusione ottica talvolta ma non per noi
Quando si è dato si è scelto di appoggiare il tentativo di D'Alema chi è quello da buon fine
Non si è scelto fra Prodi e D'Alema si è scelto fra mantenere un governo politico di centrosinistra e dare vita a un governo diverso se non alle elezioni quale governo
Io ricordo tra l'altro Peres per dare un altro elemento di riflessione che quando è nata la Cantoni D'Alema
Il sei non sto partito per Bocchetto segretario prima di dare un assenso atteso che uscisse
O meglio non ha dato alcun assenso prima che uscisse la proposta di Prodi ti dà l'incarico a D'Alema
Ma questa velocità di passaggi per lo schiacciamento delle immagini non può far dimenticare quello che è stato il senso della scelta
Non vi sarebbe stato corretto governo tecnico o un governo presidenza tecnica
In già abusato dal tentativo di Prodi
Perché fallito Prodi con l'incarico di fare ricovero per la Finanziaria
Era estremamente difficile che nascesse un altro governo con quello stesso obiettivo
Sarebbe stato un governo istituzionale votato da tutti insieme dal Po dell'Ulivo con la scomparsa del bipolarismo del nostro Paese con la cancellazione
Non il congelamento la cancellazione della scelta fatta tre anni tre quattro anni fa dal nostro partito per l'Ulivo
Ma anche là dove fosse nato governa pazienza tecnica credo sia difficile negare
Che è sembrato un governo debole
Quello sì con il termine di vita in gennaio
Con commi compromessa la stabilità politica un governo che comunque non sarebbe stato politico non sarebbe stato un governo di centrosinistra
Si è risposto a queste cose a queste alternative che avrebbero indebolito il bipolarismo che avrebbero messo in forse
Può darsi rimediabile in mente il progetto politico messo in campo quattro anni fa con l'Ulivo tre anni e mezzo fa tre anni fa
Se risposta quest'alternativa che lo ha messo in forse tutto quello che ho fatto in questi anni con una iniziativa politica per dar vita a un governo politico di centrosinistra certo con la tua diversità ineludibili viste le condizioni mutate in Parlamento ma un governo politico di centrosinistra
Qui è stata ben guardare giocata la partita fra noi e l'UDR
Perché il progetto di questa avrebbe avuto campo spazia e vittoria con un governo istituzionale o tecnico che accantonasse se non canta addirittura cancellasse il bipolarismo e la scelta certo sinistra
Avere mantenuto questo un governo politico di centrosinistra al fatto di giocarla partita definitivamente fra noi e l'UDR lì si è giocata e lì l'abbiamo vinta la partita politica perché si è mantenuta la scelta del centrosinistra
Nelle condizioni possibili si è ribadito il progetto che ha cambiato vita cui abbiamo condita con l'Ulivo
Lì si è giocata ripeto e decisa la partita fra noi e l'UDR
Vi è stato in questo in questa condizione una reazione scomposta del Polo non a caso amici
Perché ha retto ha giocato ha reagito con il compostamente erano convinti di aver abbattuto il centrosinistra di avere spazzato via l'Ulivo
Però come tirare definitivamente cacciato tutto ciò e lavoro che per anni c'era impegnato se lo sono visti di nuovo di fronte forte politicamente autorevole in piedi
Questo ha provocato le reazioni scomposte del porno
Ma che cosa nascondono queste reazioni
Non è il problema dei passaggi di di confine da oste amento dall'alto dei ribaltoni
Forse con l'altra è bene ricordare che il Polo l'abitudine di segnare le strade e poi contestato agli altri quando le percorrono con il governo del Polo che nacque come tutti ricordiamo sul passaggio alcuni senatori dal nostro con dal nostro recinto a quello del Polo o con il primo ribaltone in regioni e il Molise un anno fa fatto dal popolo beneficio
Non è questo in realtà si dovrebbe riflettere a quello che è uno smottamento che la destra registra nel nostro Paese non soltanto con l'UDR ma anche come rientra molti segnali dentro il recinto dei loro partiti
E allora forzano fare una riflessione sa mai De Mita ricordava la crisi della lega alle difficoltà che la lega ha davanti a sé
Vi è un'evidente crisi del Polo che va che non a caso si del Motta re maggioranze in molte regioni vi è una un momento in cui Ulivo ha dei problemi certamente come prima ne aveva peraltro non possiamo dimenticarlo come se fossi o prime posizioni di Lia Ca'nell'alleanza
Questo cosa vuol dire questo Congiu questo contestuale verificarsi di difficoltà e problemi politici
Forse fisiologico do in un Paese abituato stagioni Brevi dopo due anni e mezzo stagione lunghissima che vi sono dei problemi che si presentano ma come stiamo rispondendo noi a questo momento in cui si sta ripensando
Siamo forse mettere in discussione in forse la scelta politica fatta tre quattro anni fa
La stiamo confermando al contrario la stiamo confermando come tante volte è stato detto con chiarezza dal segretario del partito come oggi viene fatto dalla sua relazione e da lì dibattito che qui si è svolto in tono pressoché corale stiamo confermando quella scelta non mento in cui vi sono in tutti gli ambienti into the escrementi politici più o meno grandi difficoltà
E questa conferma ci unisce nel nostro partito la conferma di questa scelta politica fatta con l'Ulivo
Fatta oggi in questi momenti in cui vi è si è costretti a ripercorrere le ragioni a riconsegnarle condizioni questa scelta di conferma ci unisce nel nostro partito
Dietro
Naturalmente in questo una condizione nuova da gestire
E quanto prima diceva Bodrato
Che sottoscrivo in pieno
Si deve gestire questa nuova condizione misurandosi con essa
Io so per esempio che il partito dovrà essere sarà più esigente con questo governo di quanto lo sia stato il governo Prodi
E sono testimone naturalmente dal ruolo che investivo prima chiedo ricoprisse e quindi prima di di andandolo sordo ricopra adesso di quanto ci siamo spesi
In maniera talvolta desta rimproverate anche regole di deputati per una atteggiamento troppo
Schiacciato sul governo era giusto farlo
Anche per le grandi cose che sta aprendo quel governo i commenti sono non dimenticabili nella storia politica di questo Paese
Ma lo abbiamo fatto con grandissima non soltanto lealtà ma con grandissimo tutto il servizio le cose del governo Prodi so bene che il partito dovrà essere sarà nei confronti di questo Governo più esigente
Ed è giusto che sia così perché vi è una diversa condizione
Ed è giusto che vi sia parte del partito un atteggiamento più attivo
Più critici non più critico più esigente nei confronti del governo
Ma questo
è una condizione credo possa spingere noi allora
Anziché attenuare vuole dirla Gargani rafforzare le ragioni dell'Ulivo
Rafforzarle perché e la prospettiva in cui abbiamo Couto in cui crediamo oggi che siamo riconfermando oggi
Aggiunge rafforzarne le ragioni sapendo che come nella relazione è stato detto questa mattina un'alleanza non è soltanto una coalizione
Di partiti è un'alleanza che raccoglie anche lo sappiamo energie che non si riconoscono i partiti che lo compongono
è un'alleanza in cui c'è qualcosa in più di quanto viva semplice coalizione Tora Ale come appunto è stato detto chiaramente nella relazione il segretario del partito
Anche per questo
Vi è da parte nostra una richiesta di chiarezza nei confronti di tutti perché siamo un po'perché siamo convinti della vanità del progetto dell'Ulivo chiediamo che si di fughe a tutti dal potente azioni
Che si scaccia al più alcune tentazioni semplificazione artificiosa
Quella per esempio di agitare il pericolo di una formazioni una lista di ulivisti doc che sarebbe la fine dell'Ulivo naturalmente
Quella di assecondare o lusingare o blandire forme che non possiamo condividere di deriva personalizzata della nella vita politica
Il partito degli dei sindaci
Ma io chiedo quando quando il il governo chiamerà come chiamerà come l'altra volta viene a un confronto istituzionale
I soggetti sociali
I sindacati gli autonomi gli industriali
Gli enti locali
Ma in quale veste verrà il presidente dell'Anci questo rettile un partito poco esponente due realtà istituzionale che ha una sua definizione collocazione carattere del tutto diverso
Vi è una condizione di nascita di partiti sorge del personalizzati che in realtà manifesta un carattere di autoreferenzialità
Che il la stessa sindrome cioè individuato opportunamente opportunamente denunziata nei confronti dei peggioramenti dà vita ai partiti politici
Quello di pensato interpretare in maniera autenticati coi cittadini e lo spazio nota ai cittadini spesso forse inconsapevolmente fa vedere la luce atteggiamenti e posizioni di autoreferenzialità ripeto della stessa malattia di quella che hanno avuto dei peggioramenti partiti politici questo queste cose occorre chiedere una una chiarezza maggiore può perché crediamo nel valore politico del progetto dell'Ulivo
Per questo
Credo dovremmo porre
Non ho la tendenza a usare slogan
Altrimenti poté parlare di una voglia di un partito dei cittadini ma in realtà il problema il tema e quest'altro
Vi sono problemi su cui misurare le proposte politiche
Le nuove stelle cittadinanza
Le condizioni diverse dei giovani
Le condizioni sociale differenti Luo dell'autonomia dei governi locali delle regioni su questi temi door diamo raccoglie la sfida e si dare gli altri esprime una posizione su questi temi di scelta politica sostanziale si manifesterebbe il podio e probabilmente lo stesso e di chi ha una posta politica e la mancata e per soli che sarà posta non ce la e sia già soltanto che ho della personalizzazione della politica
Su questo allora si ribadisce l'invito che stamane sono fatto da Marini che tante volte qui ribadito approdi
Di una impegno forte in comune alla guida di una posizione per questo credo che vada detto Emilia chiudere presidente
Che il problema non è tanto lo diceva Franceschini bene lo ribadisco diciamo anche poc'anzi Bodrato
Quello dell'UDR
Ma su quale progetto ripeto già sconfitto lento in cui si è fatto questo governo politico con questa maggioranza su quale progetto dovremmo avere timore di un protagonismo dell'odierno sto scapito
Albergo abbiamo aldilà la sua esposizione mediale
Che lo dire tramite Cossiga ottiene alla sostanza delle posizioni politiche su quale progetto
Non sottovalutiamo poi la nostra rispetto a questo la nostra capacità certo se la mettiamo in campo che spendiamo i talenti se mettiamo in essere delle risorse energie di cui disponiamo
Non sottovalutiamo il nostro ruolo nostre possibilità dipenderà da noi in questo confronto la prevalenza
Ma il colonnello sarà è vero l'atteggiamento Pedro casi di sinistra
Se l'attenzione al centro manifesto dal vento di sensibilità verso questa condizione questo questi caratteri la politica non possiamo che esserne rallegrati
Se dei nostri alleati più importanti si accentua gli interessa sensibilità verso le velature
Il carattere politico del cento non possiamo che esserne
Chiesta da Vietti ma se la pretesa ecco appare essere talvolta in questi giorni quella di un partito contenga tutto il centro la sinistra deve essere chiaro lo è penso per tutti che storicamente questo non esiste
Chissà per quanto ancora non esisterà nel nostro Paese e questo va detto con molta chiarezza ed è stato detto oggi a partita la relazione del segretario in tutto il dibattito anche per questo io so bene
Che occorre ridefinire quindi il modello di vita dell'alleanza occorre esser capaci
Di mettere in campo tutte le risorse di cui disponiamo i talenti di cui disponiamo
Con una
Esigenza che sottolineo nei confronti delle del mondo cattolico
Io non so se sia stato bene o no
Invitare due vescovi in parlamento è stato la voce importante
è stato un avvenimento di rilievo
Ma noi penso che se ci sentì sentiamo di essere per la nostra parte e non per quella di altri
Di dovere far vedere che siamo Interpreti nelle scelte politiche di quei valori che siamo noi portatori per la nostra visione politica di quei valori in cui crediamo
Dobbiamo farlo noi
Di presentare la posizione politica la traduzione politica di però l'ispirazione e dobbiamo io credo rendere evidente questa nostra capacità e questa cosa traduzione di quei valori nelle scelte politiche
Il
Vi sono altronde su quel palco esigenze
Parlava Castagnetti questa mattina alcuni programmi alcuni argomenti alcuni filoni su cui collocarsi con evidenza a certi io credo che lo lo stiamo facendo abbiamo farlo di più rendono più evidente e se il più visibili
Anche se questa non deve diventare un'ossessione un incubo coda la visibilità
Pur se so bene che molto dello sforzo al partito dipenderà da quanto sapremo fare quelli che al governo devono far vedere che il Governo è un Governo composito fatto dal cento dalla sinistra di questo Paese
Una su alcuni filoni stiamo lavorando mi pare con qualche risultato
Dalla dalla scuola non soltanto quella non statale
Che non possiamo dimenticare
I tanti milioni di di cittadini interessati alla scuola statale vi è un'entità di Riva poeta di risorse nella finanziaria che così ce lo sorso
Formidabile per la scuola tutta e per la scuola non statale in questo ambito
Per la famiglia dalla maternità la prima casa d'altri interventi vi è in linea con questi valori un impegno che stiamo mettendo nell'azione di governo
Sul lavoro con tutti per i giovani tutto ciò che c'è e che tutti ben conosciamo di strumenti collocati dentro questa manovra finanziaria il su questo d'altronde io sto bene che il governo verrà giudicato
Avrà successo sarà sconfitto sul lavoro per i giovani del nostro Paese quella sua frontiera e ciò su cui sarà chiamato a rispondere
Avere successo avete avviato verso una soluzione verso migliori condizioni le capacità di lavoro delle posse le possibilità di lavoro nel nostro Paese per i nostri giovani
Io non so o dico a Pierluigi con garbo se la chiesa la Confindustria non soltanto loro per la verità hanno atteggiamento disponibile o del governo anche gli autonomi anche i sindacati anche gli artigiani commercianti
Io credo che dovremmo preoccuparci di più se li avessimo contro se il governo fosse rotta di collisione con le parti sociali
O addirittura con la con gli Enti con le esigenze che pone la comunità ecclesiale il nostro Paese la chiesa il nostro Paese dello stimolo positivo che il governo di cui facciamo parte non secondaria
Riesco ad avere con queste realtà
Con questi interlocutori un rapporto positivo
Certo cercando solamente ripeto che in questa interlocuzione noi siamo presenti e visibilmente presenti io non non aggiungo altro chiedo scusa se ho superato il tempo Presidente
Soltanto una condizione
Un annotazione vorrei fare per concludere poco detto questo oggi ed è vero
Che non dobbiamo più farci carico di tutti i problemi del Paese non sia più il partito del quaranta per cento
Ma abbiamo una cultura di governo
Che ci spinge talvolta farsene carico ugualmente
Dobbiamo riconvertire ossa mentalità senza uscire però da quello che il nostro principale contributo all'alleanza e lo so principale contributo anche a questo governo questa cultura di governo questa seria cultura dell'amministrazione di governo e del Governo
Sapendo che occorre essere visibili petto
Che occorre avere sui problemi del Paese
Una capacità di farsi vedere di apparire
Ma cercando di coniugare questo con lo stile di serietà che c'è sempre appartenuta pensa sia bene ci appartenga ancora
Grazie
Assente a marcare la parola Cananzi del dieci minuti segue Cristofori Lo Curzio poi Giovanni Bianchi
E poi russe
Ecco grazie
Agli interessanti discorsi di questa giornata intendo offrire un contributo Sato è scusate io devo pregarvi di rimanere tenete presente che poi alla fine e non solo c'è la replica del segretario dovrà parlare anche il presidente Elia ci sono dei documenti da approvare il Consiglio nazionale non è finito quindi bisogna che è prevista perfino la continuazione per domani ma nel concluderemo stasera con buona volontà di tutti non vi allontanate grazie
Dicevo che a questo confronto alto cerco di dare un modestissimo contributo con tre osservazioni pregiudiziale
La prima noi certamente non siamo i fautori del relativismo etico ma non possiamo neppure essere i fautori di coloro i quali ritengono che i fatti la fattualità diventi una sorta di prassi invincibile
I fatti sono quelli che sono sono quelli che accadono ma non c'è dubbio che rispetto a questi fatti
Vi è una valutazione da compiere
Ci sono stati forti mutamenti
Nel nostro quadro politico per le vicende recenti e necessario che su questi mutamenti la valutazione del partito come si sta tentando di fare sia piena e sia ampia
La seconda osservazione la storia è certamente importante
Non si crea un futuro senza il passato
Però attenzione il futuro può essere continuità o discontinuità rispetto alla storia
Il Partito popolare italiano assegnato nel mille novecentonovantacinque
Una forte discontinuità rispetto ad una storia
E non vorrei ecco il punto secondo me è cruciale rispetto al quale ebbene che ci confrontiamo che una discontinuità all'opposto in questo passaggio politico neutralizzata se la prima discontinuità
Si tratta sarebbe una discontinuità naturalmente esiziale io mi auguro che non ci sia direi che tutti ci auguriamo che non ci sia
La terza osservazione la vorrei dirigere soprattutto al caro amico Gargani
L'Ulivo è un valore in sé ed è un valore in sé ed è un valore anche strumentale non è un partito non è una semplice coalizione di partiti non confondete le coalizioni degasperiana eh collegato coalizioni bipolari e quindi anche con l'Ulivo che noi abbiamo in questo tempo
Quelle coalizioni si facevano al fine di costituire i governi queste coalizioni si fanno al fine di ottenere il consenso dell'elettore nel momento elettorale
Abbiamo due dimensioni completamente diverso lì erano i partiti a decidere qui sono gli elettori a decidere delle coalizioni L'Ulivo non è soltanto una coalizione di partiti
Non è solo un movimento una sola associazione non è soltanto una realtà collettiva e la costruzione graduale ma necessaria per la cultura politica e le politiche del Paese
Di una realtà politiche di un progetto strategico che porti a sintesi sul terreno programmatico le migliori tradizioni e non solo le tradizioni ma le realizzazioni le idee e i valori del cattolicesimo democratico
Del socialismo umanitario dell'ambientalismo civile
Ed è liberale esimo costituzionale
Mi allaccio a questa terza osservazione di carattere generale
Per dire
Che la crisi del governo Prodi che la crisi del primo governo dell'Ulivo ha avuto un cambino lungo io condivido quanto con grande puntualità stamane
L'amico Presidente bianco c'ha espresso
Un cammino lungo
Ha avuto una causa scatenante è certamente Bertinotti la causa richiamata anche poco fa dal vicepresidente Mattarella
Ha avuto uno sbocco rispetto al quale sbocco nel discorso di oggi da parte di molti si sono naturalmente radicati discorsi in qualche modo diverso preferenze diverso
Comunque quello che a me preme non è tanto riprendere questo o quell'aspetto di questo sbocco quanto il richiamare a tutti che qualunque fosse stata la soluzione
E qualunque è stata la soluzione che abbiamo dato comunque abbiamo presenti dei gravi rischi
è una realtà molto rischiosa nella quale noi ci troviamo e la problematicità di questa situazione con i cambiamenti e mutamenti avvenuti della quale problematicità il nostro segretario ha dato atto anche stamattina
Il governo Prodi
E qui vorrei dire pregherei il nostro segretario
Che quando si accenna questo governo Prodi che peraltro è stato magnificato da tutti i politologi europei e ben strano che noi dobbiamo parlare soltanto di un buon governo
C'è chi ha scritto mi in branco riportato sul Corriere Della Seta
Che è stato il miglior governo di questi ultimi trent'anni proprio perché ha consentito di nuovo di riportare l'Italia in Europa e l'Europa in Italia
Io ritengo che tutto questo sia un fatto che non va soltanto certamente a vantaggio del presidente pro ma va certamente a vantaggio di questo partito popolare che avendo fatto la scelta dell'Ulivo l'ha sostenuto come ci ha ricordato Mattarella tante volte appiattendosi anche sull'attività del governo
Ma proprio perché riteneva che questo era un passaggio essenziale nella storia politica del nostro Paese
Ed allora
Se così stanno le cose io credo che questa novità che ci viene oggi segnalata insegnata attraverso il mutamento del Governo
Non deve fondamentalmente preoccuparci eccessivamente direi sotto il profilo del PDS io ho sentito qui delle preoccupazioni forse in qualche modo estremizza
Ripeto in questo sono d'accordo con la Bindi il fatto che il PDS sia più dialogico che sia più aperto che guardi verso il centro secondo me è un aspetto particolarmente positivo dello sviluppo della democrazia
Certamente caro Franco
Tutti a tutto campo non solo il PDS anche noi a tutto campo
Perché effettivamente in questo passaggio storico in questa complessità politica nessuno in qualche modo può costruirsi il suo orticello il suo recinto abbiamo bisogno
Tutti quanti di spaziare o richiamando il Presidente del Consiglio ed abbiamo un vicepresidente che lo può fare quotidianamente
Alla necessità che deve guidare un governo che non è soltanto il governo del Pd esso il governo del PDS dell'UDR
Ma è un governo di coalizione che sostanzialmente si pone nella vicenda italiana in qualche continuità con il precedente governo dell'Ulivo
Mi è sembrato ed è questa l'ultima osservazione che viene qualche ottimismo sulla questione dell'UDR
Mi sembra che fino a questo momento e qui c'è qualche accenno critico il segretario lo sa bene perché l'ho già fatto in altre circostanze alla relazione del nostro se questa segretario più che condividere la nostra scelta anche se sono entrati nel governo questi amici dell'UDR almeno a mio modo di vedere Allo stato attuale tendono a confondere la nostra scienza noi dovremo stare molto attenti a questa confusione
E la confusione notate e dall'inizio
Perché dall'inizio l'UDR ha detto
No a Prodi e si a D'Alema
Si tratta di un atteggiamento politico che naturalmente più che aiutarci nel nostro sforzo se le nostre premesse erano quelle alle quali ho fatto riferimento in qualche modo a scombinato il nostro cammino
Ma detto questo
Direi che come partito e vado senz'altro verso la conclusione
Il nostro partito a oggi ed è stato già messo in luce non c'è bisogno che io Lori motivi
Una necessità che è quella di rilanciare l'Ulivo come dicevo come esperienza valida per questo passaggio storico della politica
Dobbiamo assumere certamente delle decisioni e il nostro segretario nella relazione ce ne ha dato un indirizzo
Per le nostre regioni che sono alcune delle quali soprattutto quelle del Mezzogiorno in difficoltà anche qui richiamerei ad un'attenzione attenzione perché il tema del ribaltone è un tema rispetto al quale ci sono molte conoscenze sensibili nel Paese
Una cosa è che i governi regionali Improta hanno dall'interno attraversa una nostro posizione fatta con grande serietà
Altra cosa è la Costituzione sia pure vi sia pure legittimi i governi regionali che però in definitiva passo no in qualche modo sulla testa dei cittadini dobbiamo perciò fare attenzione a questo passaggio delicato
Assumere decisioni per le regioni in difficoltà
Tentare di mettere d'accordo come diceva il segretario stamattina la maggioranza su una legge elettorale
Questo accordo sarebbe utile ed opportuno prima del referendum piuttosto che dopo il referendum
Ma per il resto amici cari ed in particolare per quello che riguarda la posizione del Partito Popolare Italiano in riferimento alle elezioni europee noi ancora abbiamo qualche tempo
E secondo me questo deve essere per questo versante il tempo della riflessione della discussione il partito ha necessità
Con questo passaggio di guardarsi dentro di riprendere fiato di darsi un orizzonte
Vi devo dire che l'anima del partito in qualche modo in questi ultimi tempi mi è sembrata priva di slancio con uno sguardo ravvicinato essenza ampia prospettiva forse più presente l'avvitarsi fra Prodi e Cossiga fra Di Pietro e i DS piuttosto che il volare alto
Io credo che un momento di pausa un momento di riflessione non è un non fare ma forse e il fare più importante
Ascoltiamo il Paese ascoltiamo i nostri elettori e simpatizzanti il mondo che ci guarda con attenzione
è tempo di pensare politicamente di programmare di costruire una dimensione nuova del partito perciò caro Segretario la conferenza programmatica il momento dell'Assemblea
Poi la riflessione intra partitica e soltanto dopo la decisione politica grazie grazie Cananzi
La parola Nino Cristofori coi locuzione Giovanni Bianchi Lusetti poi Naccari
Alcuni di noi
Intervenendo hanno evidenziato che in questo Consiglio nazionale sono emerse delle diversità e si sono compiaciuti del dibattito trasmesso
Io credo che ma da però sottolineata per non cadere in equivoci
Che
Unica è emersa la linea Polizzi
Io non trovo differenze
Tra l'obiettivo posto dalla relazione politica del segretario Marini è i discorsi fatti da granelli o da Castagnetti o da altri
Su tre punti essenziali questo Consiglio nazionale ha ribadito la posso opposizione congressuale
La nostra senza star senza equivoci dall'alleanza di centro sinistra
L'esigenza di mantenere a rafforzare una identità della nostra ispirazione basata sulla scuola sociale cristiana
Nel nostro ruolo né nella coalizione nel presentarsi
Personalmente non credo che fosse stato possibile ma ammesso che fosse stato possibile un governo di transizione
Ma questo avrebbe significato la fine del centro sinistra io credo che la grande operazione
Che a me sembra
Abbia avuto l'avallo della direzione
Della direzione sia su quello di dare certezza di continuità certo con più difficoltà rispetto a quelle che avevamo prima del governo Prodi
La scelta che è stata fatta dalla direzione del partito e gestita dalla segreteria politica è la scelta di dare continuità alla politica di centro sinistra
Il recupero di un'area ci si era collocata nel centro destra Area che ha negato l'egemonia di Berlusconi
Ha spezzato i suoi legami con il Polo e a insomma ha aperto una strada per un gruppo senza ritorno
Io credo che
Il il i lascia la l'acqua la conclusione alla quale si è arrivati
è una conclusione che nella drammaticità in cui si presentava perché io non escludo e c'erano state già tentazioni alcuni mesi prima del ci fosse chi pensasse di scioglierla legislatura nella situazione peggiore
Perché non credo che sappiate perfettamente le riunite come Mehmet dalla gente
Come il governo al quale noi abbiamo partecipato lealmente come ha ricordato garanzie per il quale abbiamo anche fatto grosse rinunce
Anche fatto grosse denunce per lealtà di collaborazione e di solidarietà con i partiti che ne facevano parte beh io credo che non abbia però potuto e lo sapete molto bene e portare a fondo quelle iniziative di riforma che sono quelle che sono attese dai cittadini italiani
Parlo non di riforme istituzionali che pure quelle sono importanti ma di riforme della struttura del nostro Paese
Della sua amministrazione pubblica
Della Paul delle politiche economiche tese a far crescere lo sviluppo e l'occupazione la quale risultato saremo andati a cogliere in una improvvisa competizione elettorale
Io quindi
Mi auguro non solo che questo governo operi ma che questo governo possa portare a termine la legislatura e recuperare così certamente alcuni so che ne parlerò brevissimamente che si sono determinati per le scelte che non abbiamo compiuto
Anche se cari amici devo dirvi
Che
Molti di noi ci sento rompe molto più garantisti
Nella collegialità che sarà possibile che non c'è stata durante il governo Prodi
Con una vicepresidenza del Consiglio che certamente ha un peso rilevante mai ma che oggi può dare al nostro partito
Con un raccordo con una delegazione al governo certamente maggiore capacità di far sentire la propria voce
Io credo quindi
Che la linea politica sia stata riconfermata che il dibattito che è avvenuto
Rispetto naturalmente le opinioni possano anche fare in fretta e ognuno di noi sulla difficile scelta che abbiamo compiuto ed era giusto è un po'capire i gravi problemi di fronte quale ci troviamo e che non non è che non si possono anche durante il governo Prodi ma io ho sentito Luigi quando hai parlato varie volte a durante il governo Prodi
Che ringraziamo anche noi abbiamo appoggiato che noi crediamo sia stato importante fondamentale per noi ma che non è caduto per causa nostra perché questo su questo mi sembra che ci sia l'una l'unanimità dei pareri e che tutti gli sforzi della segreteria politica li abbia compiuti perché poi questo potesse avere continuità ecco io penso che i problemi certo sono duri
E difficili che noi dobbiamo affrontare ma chi dobbiamo superare attraverso degli strumenti
Strumenti qualcuno parla di rilancio dell'Ulivo io parlo soprattutto di rilancio del nostro partito questo è necessario fare nel momento in cui noi riconfermiamo questo il ruolo in questo Paese che vogliamo dare noi dobbiamo sui contenuti dei problemi e come ricordava prima Sergio Mattarella mi sembra o Guido Bodrato potrei confondere i due interventi
Per in questo punto è sono identici noi dobbiamo far capire ai cittadini ed elettori che cosa rappresentiamo in questo governo
E che cosa pretendiamo no perché noi lo dichiariamo vada righe la gente Laterza spontaneamente che alcuni risultati alcuni fatti fondamentali avvennero perché il Partito Popolare è nella maggioranza e nel governo di questo Paese
Per
Certo si pongono come qualcuno ha posto problemi di organizzazione del partito di una sua organizzazione che sia in grado di parlare alla gente di cogliere la la capacità di adesione che potrebbe oggi esserci in una vasta area Guido Bodrato dei suoi fondi parla della vita al Plaza la realtà è che è proprio sociologicamente che la società italiana è cambiata dai governi di vent'anni fa io non lo so
Non solo perché amante glielo dice chi è sicuro di questo Hoare ripetuto diretta del miglior governo non lo so riservato il migliore o c'era stata so che è cambiata la situazione
Che oggi che vent'anni fa avevamo cinque milioni Diego Della Torre Beretti oggi abbiamo Gildo migliore libero precedenti e cinquecento mila coltivatori diretti è cambiato sociologicamente perché l'economia sviluppato
è in grado questo partito di essere interprete di dell'esigenza di questi ceti emergenti che oggi sono la forza dello sviluppo che possono essere la grande molla dalla nostra capacità competitiva in Europa se questo partito è in grado di fare questo evidentemente noi questa sfida la possiamo affrontare
Affrontare con grande tranquillità
Due cose ancora in due minuti
Anche io sono del parere sarebbe assurdo che mai più
Tre ore di Sanscemo chi sarà l'UDR a schiacciare accademici nostro destino nelle nostre mani io non credo
Che questo sia assolutamente possibile anche anzi io penso che proprio perché in quella formazione non c'è Progetto ma c'è stata un'all'esplosione di rivalsa
E in alcuni di loro il riconoscimento dell'errore che hanno compiuto quando hanno massacrata del Partito popolare nella loro nasi fatte io credo che noi dobbiamo continuare a pensare di essere il punto di attrazione non facciamo errori di federazioni di centro
è il Partito Popolare che con la sua identità deve richiamare forze che aveva perduto che deve far ritardare dalla posizione di attese in cui sono molti elettori verso di voi per quello che noi rappresentiamo
Io quindi credo che anche questa preoccupazione non ci deve essere se mai ci può essere solo una preoccupazione
Che questo gruppo parlamentare tenga e che quindi il Governo sia in grado di portare a termine positivamente la sua azione e per ultimo
Mi sembra che sia stato già comprensibile nelle parole del segretario del segretario politico e nelle recenti dichiarazioni io sono anti Emiliano sono vicino a Prodi
Dire in questa sede che vi non aiuta non ci aiuta Prodi nella sua proposta del partito dell'Ulivo per le elezioni europee
è una contraddizione è un errore e io credo che sarà vedere mettere i popolari sarebbe il vero suicidio se ne facesse una operazione di questo genere noi dobbiamo presentarsi con la nostra identità con i nostri valori con le porte aperte ma con il nostro simbolo per raggiungere un'affermazione chi ci possa consacrare nei numeri effettivamente il secondo partito della coalizione grazie
Lo Curzio poi segue Giovanni Bianchi vi prego di mantenere i tempi
I tempi Lo Curzio ha promesso cinque minuti grazie cercherò di essere breve perché
Alle volte soffermarsi su alcune iniziative importanti qualificante qualificanti dette
Da tutti dal segretario nazionale fino all'ultima persona rispettabile amico Cristofori che ha parlato credo che e come se parlassimo tutti addosso e ci ricordassimo qualcosa che tutti conosciamo io desidero portare qui alla agli amici del consiglio nazionale alcune esperienze che vengono dalla base
Molti amici si sono stracciate quasi le vesti nel dire che la scelta
Del
Governo D'Alema Mattarella
Vede
L'UDR l'Unione Democratica della Repubblica un grosso peso negativo
Quasi dà scandalo come dice Prodi perché diversa cosa sono loro diversa cosa siamo noi su questo non c'è dubbio siamo d'accordo
Ma io desidero portare qui l'esperienza della mia regione Sicilia e in modo particolare della mia provincia di Siracusa dove inizia l'Italia che nella linea del centrosinistra nel Progetto del centro sinistra nella coalizione dell'Ulivo siamo riusciti in otto comuni
E nella provincia di Siracusa e nel comune capoluogo affare sciogliere l'UDR nel nostro senno tranne I Masnadieri i ladri di poterne gli affaristi di ieri
Per cui siamo diventati il primo partito della coalizione dell'Ulivo il Partito Popolare
Forte e determinato progettualmente avanzato che discute anche con uno i paesi del bacino del Mediterraneo secondo punto avere mantenuto la scelta del centro sinistra a livello nazionale
è stata una determinazione che noi come gruppi parlamentari del Senato e della Camera ma io vivo il problema del Senato abbiamo incoraggiato Marini
Con l'iniziativa probabilità e intelligente di leopoldo Elia a continuare la scelta delle governo dalle lo abbiamo incoraggiato lui che è venuto da noi per occupato affannato quasi triste una sera mi ricordo perché Prodi non dava ascolto lasciamolo stare a Prodi se vuole venire non c'è problema il partito e aperte libero continuiamo la nostra strada caro Marini
Perché c'è un detto importanti che dice ad impossibilia nemo tenetur non è possibile non è possibile che ci si perda in sterili funambolismi in astuzia e corrosive
Andiamo avanti e continuiamo la nostra strada su un punto io desidero richiamare l'attenzione di questo partito sul problema del lavoro
Sul problema dell'amore sul problema del Meridione
Il problema del lavoro io credo che può passare non tanto attraverso i decreti come qualcuno può pensare il lavoro non si crea per decreto o per volontà di concessioni così labili o di sovvenzioni di carattere assistenziale
Il problema della porosità e attraverso un Governo che in sede regionale o in sede meridionale deve attenzionare
A iniziative come i patti territoriali come le sovvenzioni globali
Come le attività di lavoro compartecipate consortili
Colle aree di programma con i Progetti del turismo della cultura dell'impegno per i nostri giovani io credo che presidente ho terminato la quattro otto otto merita una maggiore attenzione una legge che non può dare soltanto soldi ai grossi imprenditori deve darlo agli artigiani ai commercianti ai piccoli operatori su questo argomento una modifica della legge credo che sia estremamente importante e qualificante per segretario Marini un ultimo pro un'ultima esperienza che abbiamo
Realizzato ieri sera in sede di
Delibera anche al Senato e che oggi la stampa lo riporta con grande soddisfazione abbiamo approvato la trentacinque ventitré che sarebbe il rifinanziamento degli interventi per l'industria cantieristica signor Presidente
Del Consiglio nazionale
Sull'industria avrà cantieristica ed armatoriale dove abbiamo stanziato sette mila e ottocento miliardi per qualificare una delle strutture
Operative infrastrutturali più importanti che abbiamo in Europa e che passa attraverso attraverso la nostra iniziativa italiana così per la legge della della incremento dell'edilizia economica e popolare parlo dell'edilizia pubblica anche della Merloni ter così quando per quando riguarda la portualità su questi progetti non c'è D'Alema che tenga o Veltroni che tenga
Dobbiamo portarli avanti noi questi iniziative questi programmi e ritengo che potrà essere una risposta giusta e consolidata infine desidero nel richiamare l'attenzione su un grande progetto che quello della cultura
Che è stato amministrato fino a qualche giorno fa come se fosse
Mi consenta con grande rispetto una casa propria in Sicilia si dice la masseria
Nell'ambito dei beni culturali come ha fatto Veltroni
Non possiamo consentirlo questo adesso ieri sera abbiamo avuto la consulta nazionale
Delle attività culturali bisogna richiamare i diessini affinché determinate scelte vengono fatte anche attraverso i cattolici democratici e non occupare tutti gli spazi
Delle attività culturali teatrali scientifiche tecniche soltanto a loro modo signor Presidente io credo che questo sia un altro punto nuovo
Da inserire dei progetti e dei programmi questi sono le considerazioni che io volevo fare e come siciliano desidero dirle che forse domani che abbiamo dopo lunedì ma mattina
Eleggeremo il presidente della Regione un presidente di Regione scelto nell'ambito della coalizione del centrosinistra
E evitare che la destra che dal mille novecento ottantasei fino ad oggi ha distrutto il bilancio regionale
Le l'economia regionale non ha dato nulla di positivo la considerazione quindi che questa scelta di centro sinistra assieme all'odierna possa portare anche nel Meridione
Con soprattutto nelle regioni a democrazia parlamentare eletti con la proporzionale una situazione nuova senza però senza però che deve debba vedere mortificato il Partito popolare che avrebbe potuto benissimo avere il presidente della Regione invece si ricarica un Governo a livello nazionale e il presidente deve essere diessino il vice Presidente mi auguro possa essere popolari
Il richiamo ai l'attenzione a non farci mettere i piedi addosso o in faccia
Dal DS io credo che sia il primo punto essenziale dopodiché andiamo avanti con i nostri valori i nostri principi la nostra onestà e le nostre tradizioni
E garantiremo certamente il Paese nell'inserimento della nuova Europa fatta dai cattolici democratici anche italiani
Grazie Giovanni Bianchi
Lusetti poi Naccari poi Bonfanti
Grazie al così illustre l'ex lei gli ascoltatori immancabili del quale del resto faccio parte di chi parla questura e addirittura in gara con San Francesco lei parlava ai volatili ma cerchiamo di farci ascoltare perfino dalla Natura morta di rimovibili sedie ma succede così ed è bene che il lavoro continui
Io non sono d'accordo sulla problematicità della relazione di Franco non perché pensi che diventerà primo poi un seguace di Ugo Spirito non c'è pericolo ma perché alla condizione è presenta non soltanto un Governo di svolta
E di una rapida svolta ma soprattutto mi sembrano radicalmente nuovi alcuni problemi che abbiamo di fronte
E come se fossero caduti alcuni dei link
E siamo confrontati con questi elementi faccio un esempio
Tutti sapevamo leggevamo che
Intorno alla prossimo congresso dei DS si poteva giocare una battaglia aspra cosiddetti ulivisti e cosiddetti socialdemocratici
La rapidità del cambiamento ha fatto sì che è un ulivista sia stato proposto da su quel servizio
E come
Uso
Robot le giocosamente se una mattina leggendo L'Osservatore Romano trovassi scritto che allo screening è stato chiamato a succedere al cardinale Ratzinger a quello che ci ostiniamo a chiamare l'ex Sant'Uffizio
Al di là della battuta
Mi pare che la rapidità la natura di questi cambiamenti richiede davvero uno sguardo penetrante sulla fase io sono convinto che si capisca di più scavando nelle differenze nelle distanze che non cercando andando a caccia di continuismo
Direi soprattutto una cosa
Che questa rapidità di colpi di scena
Questo non solo passare ma alle volte essere distorto delle strategie dentro i colli di bottiglia della tattica
Mostra da una parte una grande capacità di di gestione del ceto politico
Dall'altra però una difficoltà della pubblica opinione che va capita fino in fondo e anche
Dei nostri eletto
Diciamo bene
Questa è ancora una Repubblica parlamentare la garanzia è quella della Costituzione del quarantotto e però in modi col quale è certo tipo di parlamentarismo è ritornato hanno fatto problemi
Io credo davvero che bisogna esercitare la democrazia dell'ascolto con la nostra gente e non soltanto però la
Democrazia dell'ascolto perché lo sconcerto
è solo un fatto motivo psicologico ma per esempio
Questa Repubblica elenca mirata era incamminata un semipresidenzialismo
L'elezione del premier era una cosa alla quale tutta la Bicamerale stava lavorando
La a modalità della crisi e il suo esito hanno letteralmente spiazzato all'opinione pubblica anche i nostri elettori di questo bisogno rendersi conto
In secondo luogo la gente vede un ritorno
Dei partiti si dice in qualche caso più ritorno delle segreterie ma non per il Macchiavello di qualcuno per la difficoltà funzionale dei partiti
E questo può a vere un esito pericoloso nella misura in cui la distanza tra il ceto politico
E l'opinione pubblica sia alla
L'esito più semplice è che ancora una volta come il novantuno la gente usi il referendum come arma impropria per aprire un orizzonte che si è fatto troppo basso in qualche caso soffocante
è un elemento del quale dobbiamo assolutamente tenere conto
Secondo l'evento di queste difficoltà sono nella
Nuova sfida che ci viene
In quella che ormai appare e direi senza patemi una coesistenza competitiva tra noi e i DS
è stato citato anche
Il caso della ex presidente delle ACLI oramai
Chiamato alla segreteria organizzativa di quel partito Chieri vada assoluto pari rami della storia arriva addirittura Pietro Secchia per capire quale importanza viene significata
Da questo tipo di carezze
Voi sapete tutti
Come queste scelte siano personale
Come nella mia organizzazione sia sempre vissuto il pluralismo politico all'interno dell'orizzonte del cattolicesimo democratico che non è riducibile a un'associazione neppure ad un partito e del resto
Come la mia associazione complessivamente l'amoroso con l'accordo di tutti alla Fondazione del partito o popolare quando questi lavori furono incomincia
Il problema quindi non è tanto delle azioni Passuello ma dell'orientamento che dobbiamo capire fino in fondo che cerchiamo di capire della organizzazione della grande organizzazione del PDS o come si chiama Nino credo che qui ci sia un problema non tanto sulla competizione tra culture che è bene che ci sia che è bene sia la più alta possibile ma intorno a questo interrogativo che formulerei in maniera un po'brusca
Se non si rischi che l'egemonia ridotta in qualche caso la volontà di potenza si sostituisca al rigore della dottrina
Sarebbe davvero la rivincita come dire del filo che attraversa tutto il gran cinismo nei confronti anche dello stesso Marx
Io io non lontano o forse ci andrò sulla tomba di Gramsci se lo facessi Andrea pregare a a e a ringraziare un autore che ho studiato non mi parrebbe molto elegante trasformarlo in un e in un poster per uno scoop mediatico in questo senso quindi c'è uno stile
Che anche tra le forze politiche va assolutamente recuperato pure all'interno di quella che ho chiamato un a competizione che può esaltare i rispettivi ruoli
Seconda riflessione riguarda la natura di questo governo
Io sono convinto che anche qui bisogna capirne il cambiamento non è solo un governo innestato di necessità o addirittura in stato d'eccezione
Lo leggo come un governo di grande coalizione no perché è la coalizione sia grande
Non perché ha il perimetro delle forze politiche ivi compresi sia particolarmente stretti ma perché è questa la logica ce lo percorre è questa la grande differenza con il governo dell'Ulivo di Romano Prodi
Ebbene dei dove è dove si capisce anche perché a Cossiga a mio giudizio coerentemente abbia dato a D'Alema quello che è allegato a Romano Prodi
Perché è medesimo è la logica che sostiene questo patto su due posizioni alternative un allineamento alla socialdemocrazia europea per quel che riguarda l'ipotesi diessina di Massimo D'Alema il tentativo a mio giudizio improbabile ma questo non toglie che sia dentro questa logica di costituire sempre sul modello europeo un grande centro alternativo ad una socialdemocrazia Italia
In questo senso
Il progetto di Cossiga ha una sua dignità
Da non sottovalutare
Quello che mi sembra invece improbabile o sia chiaro io non lavoro per quel progetto mi conoscete
Da troppo tempo ma mi pare è che il suo difetto stia davvero nei soggetti in grado di Porta
Cossiga le ha elencate non nobilita anche in Italia attiene soltanto salotti di destra una borghesia
Sulla quale voglio soltanto ricordare il lamento di Martinazzoli dopo le elezioni e del novantaquattro
Infine
Gli straccioni di Valmy queste truppe raccogliticcia e della filibustering parlamentare rispetto ai quali c'è da chiedersi se la politica si è in grado di compiere sublimazione tali da condurre e sul piano di una vittoria per una rivoluzione liberaldemocratica ma c'è una cosa in più
Sulla quale io inviterei a riflettere che dice la particolarità italiana
Trovo una debolezza
Nella aggressività eccessiva nell'eccesso di invettive di Cossiga nei confronti di Berlusconi non perché non sia d'accordo
Sul conflitto di interessi sapete benissimo che sarà in prima fila a votare una cosa di questo genere ma perché ha mi pongo questo tipo di domanda
E Berlusconi l'anomalia o non piuttosto Berlusconi rappresenta l'anomalia se cioè vasti settori della piccola e media borghesia italiana imprenditoriale artigianale sociologicamente accreditati ai ceti moderati ma di fatto politicamente radicali non si sentono rappresentati da Silvio Berlusconi
Proprio per quei caratteri anche affaristici dal personaggio che ricadono sotto l'invettiva consiliare
Quest'
è la particolarità italiana questo dice l'improbabilità dell'andata del petto del disegno
Di un centro alternativo alla sinistra che non potrà crescere se non accanto insieme a una destra a sua volta sdoganata voi dalla caduta del muro di Berlino
Vuoi anche da questo ingresso di Massimo D'Alema a Palazzo Chigi
L'ultima riflessione poi la conclusione l'ultima riflessione riguarda l'Ulivo
Così come è stata evoca
Bene io credo di
Non essere d'accordo con Ciriaco De Mita a quando apparenta strettamente la coalizione dell'Ulivo alle coalizioni classiche del dopoguerra l'ha già detto bene Raffaele Cananzi
Coalizioni di tipo degasperiana
Mi sembra un modo di ridurre il nuovo all'Antico Testamento in una sorta di Chiesa di San Giacomo che però finirebbe per rappresentare anche Gesù a quel punto come un un profeta migliore revisionista è un po'rompiscatole
Mi pare che va colta invece la novità ancorché ancorché non espressa compiutamente
E non sto pensando al cosiddetto valore aggiunto su questi molti si sono esercitati
Io credo che ci sia un paradosso da capire
Il il fatto che l'Ulivo sia tuttora presente e tra la gente anche se la sua cultura non è stata elaborata
Perché
Perché all'Ulivo è stata l'intenzione in anticipo e per alcuni versi tra virgolette disperata deve impedire che si verificasse quella omologazione anche in Italia di quella sorta di socialdemocrazia del centro che vediamo in nome di un recupero dal Welfare governare l'Europa
Era l'ambizione di cambiare insieme
Di trasformare insieme le grandi culture politiche di questo dopoguerra con un'ambizione aggiuntiva che forse il cattolicesimo democratico a dare quasi le parole nuove a incalzare la stessa sinistra
Questo è stato il sogno dell'Ulivo
Un sogno per molti versi infranta io
Non voglio fare retoriche inutili da questo punto di vista vedo macerie fumanti
Dalle quali andare a a estrarre ancora mattoni per una nuova costruzione non è un ulivista chi vi parla
è un popolare ostinato
Che si rende conto di come il nostro disegno per sfuggire all'omologazione abbia bisogno di recuperare questo elemento che
Il sogno dell'Ulivo aveva lanciato e che è stato recepito da molti nostri militanti e non soltanto dalle giovani generazioni e così via
E qui dove la novità dell'Ulivo va colta anche se l'Ulivo non è caduto per nessuna congiura ma per una sua ostinata è sbagliata concentrazione sul limite governativo insomma questa cultura politica in nuce
Seminata e che ha fatto sognare molti italiani non è stata poi sviluppato queste è la ragione per la quale a mio giudizio davvero L'Ulivo è andato in difficoltà ed ecco perché non hanno senso i tentativi di creare un partito ulivista sarebbe l'uccisione dell'Ulivo per mano degli stessi ulivisti e credo che questo non debba e non possono succedere quindi per queste ragioni l'Ulivo non è soltanto che non è stato soltanto
Una coalizione è stato un modo anche di incominciare ad approcciare il tema del superamento delle divisioni tra destra e sinistra come in grado di De marcare il il territorio il territorio politico
Qui e io credo
Vorrei anche dire una cosa un po'controcorrente
Si è fatto del dileggio a mio giudizio un po'mio petto intorno all'idea del partito democratico
No perché fosse realizzata
Non perché avesse dei tempi politicamente congenita ma che cosa ha rappresentato di fatto nell'inconscio dalla gente
Il parco idea di partito democratico ha rappresentato quello che per gli scrivo visti era la seconda dello schermo
Quello che per la ragion pratica dica sono le idee regolative che come tali non consistono ma che aiutano ossia era l'elemento l'ombrello un orizzonte comune che faceva nella distinzione e nel dialogo di forti identità lavorare è senza tignosi Tare Cipro
Caduto questo ombrello il contenzioso si fa più esplicito e ad ogni operazione diversi partiti sono tentati di giudicare il risultato in termini di dare da veri non poco in dagli offrendo
I rapporti tra i diversi partiti ripeto non qualche altra cosa fosse all'ordine del giorno politicamente ma era una sorta e di e di proiezione di orizzonte di utopia a complessiva che aiutava meglio il lavoro comune di quel cambiamento di cui dicevo chiudo
Sul partito con
Una sola riflessione e con una rete indicazione su come su come muoverci
Quale partito
Un partito che deve rendersi conto di quanto sia nuova la fase di come molti strumenti che ci hanno aiutato fin qui a vivere sopravvivere non ci serviranno più né a vivere nel sopravvive
Credo che la riflessione abbia bisogno di mettere in conto questo tipo di discontinuità che ci troviamo sul terreno e che forse pochi Dinoi erano riusciti a prevedere questo implica una torcia
Che intravedere il futuro diventa compito evocazione di questo gruppo di dirige
Senza questo si lavora troppo a soggetto
E si rischia una subalternità non cerca
C'è un dovere è un dovere strategico lo chiamerei in questo senso
Che allora ben vede l'emergere delle differenze io sono d'accordo con l'impostazione iniziale di Peppino Gargani e sono in totale disaccordo sulle conclusioni alle quali e Luís arriva Mario mi pare che l'impostazione di una collegialità
Che sia il modo di contribuire a far crescere diversità e viceversa di diversità che raggiungono un'unità di comando
Dell'azione dal partito questo mi sembra ho finito assolutamente essenziale mi sembra una ricchezza tradizionale
Della nostra cultura il che significa
Anzitutto una cosa tornare a pensare politica Moro diceva che pensare politica e quasi il novanta per cento del fare politica non ha capiamoci sulle percentuali
Certo è molto nel fare e trovare le modalità in questo senso mi sembra fondamentale pesata ad esempio solo ed ho finito Presidente
Il problema dei sindaci
Io vorrei introdurre qui una riflessione
La mia impressione
è che il movimento dei sindaci al di là di alcuni e personalismi di un leaderismo troppo diffuso
In tutta la cultura politica è è un po'una fotocopia della cultura politica di questo Paese il movimento dei siti però sia più una frantumazione un incalzare dentro la sinistra
Che non sul perimetro del nostro lavoro perfino nella mia Sesto San Giovanni ex Stalingrado d'Italia il sindaco diessino crea una lista civica
I miei amici Popolari pensavo toglie voti a noi noi abbiamo quasi triplicato i voti il DDS hanno perso quattro seggi
Nei fenomeni dentro la discontinuità bisogna avere la forza di guardare ecco perché è importante pensare da questo punto di vista e mi permetterei di dare due indicazioni che lo sviluppo uno
Esiste una questione del Nord
Esistono una questione del Nord aprire nuovi formiche capisco importanti nella fase attuale con la lega ad esempio da parte del presidente in consiglio rischia di mettere in particolare difficoltà i popolari
Una valutazione dobbiamo sapete fare l'altra indicazione che voglio dare quella ed ho finito sulla ispirazione Cristian
C'è un ritardo enorme
Da questo punto di vista non possiamo andare avanti ripetendo le antiche e giaculatorie basterebbe vedere il livello di approfondimento perché nelle relazioni congressuale Vocazionisti alla coprendo un personaggio lontano per sensibilità umbone aveva per capire quanto ritardo ci sia da da questo punto di vista ecco sono tutti elementi che mi fanno dire che approfondendo così il dibattito tra di noi
Trovando tutte le occasioni per farlo crescere saremo forse un partito piccolo meglio medio certamente non minorità
Io continuo a pensare che da parte della nostra militanza i nostri lettori non ci sia una grande difficoltà che noi ci alleiamo con la sinistra le difficoltà diventano enormi qualora noi apparisse IMO subalterno
Grazie Giovanni Bianchi Settis poi segue l'accaduto
Bonfanti Rognoni io vorrei si ebbero consente Busetto ponentino vorrei siccome io ancora una trentina di scritti vorrei capire un momentino vorrei capire un momentino chi è che
Come dire vuol prendere la parola chi volontariamente rinuncia facendo avere il proprio contributo con un intervento scritto ecco io ciò adesso Naccari Bonfanti Galbiati
Rognoni farabutti Angelici Tolo mini Cetto lumini
Va be'leopoldo Elia parlerà prima il segretario Zahar osceni Pepe
Farinone
Tondo
Monaci
Bianco Stefano
Pirrotta
Non c'è
Va be'allora io adesso continuiamo qualità un momentino via via
Prego grazie
Cari amici
Io ho ancora una trentina di scritti dovremmo chiudere in un'ora decente ero domani non è possibile perché
Ah no
Sì si finisce stasera con la replica del segretario
No non sono
Va bene amici mentre grazie noi stavamo dico mentre il centro sinistra stava discutendo se l'Ulivo
Era una coalizione o doveva diventare un soggetto politico unico è autonomo
La follia suicida di Bertinotti a incrinato L'Ulivo
Anche se per fortuna non si è frantumato sbriciolato in mille pezzi io credo che per mantenere intatta
La strategia del centro sinistra e dell'Ulivo il governo D'Alema si era sostanzialmente inevitabile per come si erano messe le cose dopo la mancata fiducia al governo Prodi inevitabile
Se noi volevamo evitare il governo istituzionale che avrebbe concesso un grande vantaggio al Polo
Inevitabile se noi non avessimo voluto ricominciare con i governi tecnici che hanno cari amici io mi ricordo in quel periodo Gerardo Bianco ora presidente del gruppo parlamentare cover mi tecnici che hanno ammazzato la politica nel novantatré novantaquattro nel novantacinque con la conseguenza di rafforzare enormemente quei poteri forti che anche oggi sono presenti nei confronti della politica dico questo perché credo che noi dobbiamo ripensare l'Ulivo
Anche se non possiamo dire che l'Ulivo è morto solo perché Prodi non è più capo del governo l'Ulivo è il punto di incontro tra culture diverse per il governo del Paese e noi oggi dobbiamo ripensare l'Ulivo ovviamente insieme a Prodi
Sapendo che non fa parte del nostro partito ma sapendo che Prodi una risorsa politica forte che appartiene al mostro al nostro mondo e di questo abbiamo tenerne conto
Voglio dire però che l'abbiamo due esigenze nei confronti la nostra base la prima è quella di spiegare che
Con il governo D'Alema non si è spostato l'asse a sinistra anche se il Presidente del Consiglio è un democratico di sinistra senza vogliamo dire che l'allargamento al centro della base di governo con l'ingresso dell'UDR è una realtà politica che rafforza il centro del centrosinistra abbiamo sempre detto che il nostro obiettivo era quello con questa operazione anche se dovuta ad altri motivi noi andiamo in questa direzione il secondo problema e quello di rafforzare l'identità rafforzare la natura e la struttura del partito popolare anche se potremmo in futuro potremo innescare processi federativi legati ad occasioni elettorali come le europee
Lo si è già fatto in altre occasioni come elezioni friulane oppure intorno iniziative parlamentari o consiliari per aggregare gruppi consiliari o gruppi parlamentari per rafforzare il centro del centrosinistra
Quel che è certo che lei mi dice che il Partito Popolare incarna la tradizione del cattolicesimo democratico e forse anche di quello politico
Ma non è il partito della rappresentanza degli interessi cattolici e men che meno l'espressione politica di un mondo cattolico concepito come blocco sociale
Il Partito Popolare cari amici è una forza popolare ispirata ad un sistema di valori
Un partito profondamente radicato nel mondo cattolico ha una sua identità che presenta una proposta politica al paese allora con queste diciamo con questi riferimenti culturali e storici io credo che il problema nostro non sia quello dell'UDR io non so se un partito virtuale e reale non so quanti voti quanti consensi abbia nel Paese però l'UDR per stessa ammissione del suo libro il suo e del presidente Cossiga è una formazione politica transitoria
E ha ragione Marini quando dice che questi sono arrivati sulle nostre posizioni con tre anni di ritardo
Bene cara inizio protratto volevano se l'UDR nostro problema e il rapporto con la Sinistra democratica
Anzi la competizione con la sinistra democratica però dobbiamo intenderci con Veltroni cosa vuol dire competizione con la sinistra democratica tra noi e la sinistra democratica
Io non credo che competizione voglia dire prendere il presidente delle ACLI e portarlo a fare il capo d'organizzano del PDS
Non credo che per Marini voglia dire prendere il presidente dell'Arci UISP e fargli fare di rigetto caritatevole partito come non credo lo ha già detto prima Giovanni Bianchi che propria cerco di andare a pregare sulla tomba Gramsci io non sono preoccupato del protagonismo di Cossiga sono preoccupato del protagonismo di Veltroni serie che esse competizione ci deve essere ci deve essere sui temi politici concreti noi vogliamo confrontarci
Sul sostegno concreto reale alla scuola privata
Ne vogliamo confrontarci sul tema della famiglia compreso il delicatissimo tema delle liberalizzazione le coppie di fatto e sapete cosa vuol dire per noi visto che abbiamo fatto anche battaglie politiche forti nell'amministrazione comunali
Vuol dire affrontare seriamente il tema della legalizzazione delle droghe leggere che noi rifiutiamo categoricamente su questo tema ci confrontiamo il competiamo con i nostri alleati
Vuol dire anche rivedere forse la legge sull'aborto noi la competizione la vogliamo sui temi politici concreti ed è per questo che dobbiamo riaffermare una forte capacità di iniziativa politica soprattutto oggi che il Presidente del Consiglio appartiene ai Democratici di sinistra
Il Partito popolare deve competere con gli alleati con una propria iniziativa programmatica di alto profilo non solo sistemi pubblicato primina su prima ma sulle prospettive politiche ed economiche del nostro paese perché noi dobbiamo essere tutt'altro che marginali ma decisivi per la sopravvivenza del centro sinistra e per proseguire nell'azione di questo governo che noi sosteniamo
Dobbiamo amici puntare a irrobustire il gruppo dirigente del partito perché molti sono andati al governo
Dobbiamo instaurare un metro nel nostro partito che quello di tirare raccordo tra il Partito nazionale e locale i gruppi parlamentari e anche il governo ieri sera con piacere tenuto un incontro organizzato lo segretario tra i membri del governo e i segretari regionali per dimostrare che la sintonia la sinergia ci deve essere però cari amici e profitto la presenza del presidente Mattarella per dire che noi chiediamo maggiore efficacia dal Governo
Io ho guardate
Sulla delega ad Amato io qualche problema ce l'ho sono poi e qualcuno si è affrettato a dire ma è legata questa delega ai poteri di Amato
Però somma l'idea che D'Alema aveva di introdurre il ministro del cancelliere come avviene in Germania c'è stata c'è e utilizzato come ministro del cancelliere io avrei preferito che questa delega fosse stata conferita all'onorevole Mattarella che il vicepresidente del Consiglio per dimostrare che c'è una coalizione forte e che noi siamo in questa coalizione con una capacità politica importante per dimostrare che non esiste un governo D'Alema Cossiga non esiste un governo D'Alema Amato ma esiste un governo D'Alema Mattarella che dimostra che la presenza politica dei popolari e per certi versi determinante
Rispetto all'altro tema vado per flash perché ormai deposta Cascade endo
Va be salto tutto foglio solo fare per io rispetto i tempi voglio solo fare un accenno sui ribaltoni per dovere professionale anche se la parola è molto brutta improprie anzi sbagliata
Volevo solo spiegare cos'è accaduto perché è successo tutto talmente in fretta che non si è capito
Il termine ho detto in proprio io voglio dire che mi sono letto questa mattina la il fondo di Sartori sul Corriere della Sera
E ho capito che lo dico a al sia alla sinistra e al centro destra che Sartori non è che può aver ragione quando parla del doppio turno di collegio e non c'ha ragione quando parla di cosiddetti ribaltoni per allora sui ribaltoni in qualche modo Sartori ha ragione perché vedete in Campania in Calabria in Sicilia anche se c'è proporzionale non è che si è sfilato UDR si fa ribaltoni queste tre regioni sono in governate mal gestite mal servite dal mille novecentonovantacinque delle giunte del Polo
Entrate dopo enormi lacerazioni in crisi irreversibili
E noi oggi prendiamo atto che ci sono queste crisi irreversibili queste regioni e dobbiamo provvedere
Ed è un'ipocrisia quella del Polo che dice che parla di Dini
Storica don Luigi Sturzo
Allora Naccari dieci minuti coi Bonfanti c'è Bonfanti e poi segue Rognoni cozzare Galbiati
Ma io sono innanzitutto di essere uno degli ultimi ostacoli dalla il segretario calci Naccari e vicesindaco di Reggio Calabria e quindi so anche che poi vuol dire questo essere uno degli ultimi ostacoli fra la platea la fuga verso l'esterno quindi sul filo di ridurre anche questi dieci minuti ma mi pare opportuno che nel dibattito di oggi si sia detto che si è aperto uno scenario nuovo
Non l'abbiamo aperto noi in quanto noi non abbiamo provocato alcuna cadute quindi è uno scenario che è cambiato il rispetto al quale noi ci siamo dovuti rimodulare e ripropone questo passaggio quindi segna innanzitutto il primo punto su cui tutti si sono confrontati il fatto che Romano Prodi non sia più Presidente
Prima di sviluppare una brevissima riflessione su questo voglio dire una cosa ho sentito un intervento peraltro molto pregevole di questa sera dove è stato rimarcato il fatto che noi avremmo in passato eletto leader e che questo dire oggi non sia più Presidente del Consiglio
Mi permetta l'amico che è intervenuto di fare questa considerazione noi non abbiamo eletto un leader
Perché i leader non si eleggono
Di conseguenza noi in questo senso non potevamo perché non si può eleggere un leader ma abbiamo indicato un uomo che ha rappresentato un momento importantissimo della nostra storia cui noi dobbiamo tantissimo e io ricordo il prezzo che fu pagato quando si scelse Prodi perché in quel giorno del consiglio nazionale dove ci fu la spaccatura con Buttiglione noi del giovanile eravamo riuniti dell'allora giovanile eravamo riuniti
Alla sede dell'Arel per incontrare proprio Prodi e quindi lo dico con la convinzione di chi stima e rispetta e hanno ritenuto che quest'uomo abbia rappresentato una risorsa importante fondamentale per questo Paese
Il problema però vero è questo diminuisce il fatto che Prodi non sia più Presidente del Consiglio la nostra capacità di azione politica
Questo è il problema c'è e se il problema persona Prodi limiti la nostra capacità di rappresentare un'azione politica forte e credibile sul territorio è questa la domanda
Io credo che il problema sia invece più ampio non sia l'uomo il singolo il presidente Prodi e non solo perché in fondo non non è un nostro aderente non solo per problemi formali ma perché nella sostanza questo risultato di effetto moltiplicatore del consenso verso il Partito popolare purtroppo non c'è stato
Non c'è stato nelle varie elezioni questo ritorno non lo abbiamo potuto apprezzare l'abbiamo apprezzata invece in termini di grande capacità di governo di grande capacità di offerta al Paese
Di contribuzione al nostro sistema democratico da parte di un uomo che ha fatto bene la sua parte
Allora amici il problema vero è la nostra capacità di evidenziare a tutti i livelli la linea politica una linea politica in cui la gente si riveda e la nostra capacità di evidenziare la nostra coesione il gesso stamattina di Marini rispetto alle dimissioni di bianco credo che sia stato non solo il gesto che tutti quanti aspettiamo
Ma il gesso su cui fondare questa capacità di coesione del partito che riesce a dare una forza alle politiche che sviluppiamo sul territorio
Allora contro anche un cliché perché non ce lo dobbiamo dimenticare ne abbiamo il cliché dei democristiani che litigano sempre
Dei democristiani divisi in correnti dei democristiani o popolari forti in Parlamento ma deboli nel consenso sociale nella capitalizzazione del consenso sociale bravi negli enti locali dove abbiamo un numero di amministratori incredibile rispetta la percentuale le elezioni politiche però purtroppo oggi incapaci di avere un leader un sindaco di cioè un sindaco di una grande città
Che possa capitalizzare in qualche maniera questa forza che si è sviluppata a livello di amministrazioni locali se volete anche bravissimi Presidenti della Repubblica bravissimi i presidenti del Senato che offrono un contributo democratica al Paese ma voi non danno e non possono dare per quello che il nostro sistema un ritorno di consenso elettorale al partito
E allora oggi più di prima dobbiamo guardare a quello che il con il contesto dei nostri ipotetici concorrenti
Rinnovamento italiano oggettivamente si sta sgonfiando da solo non credo che possa fare in alcun modo paura al Partito Popolare
è ridimensionato Di Pietro è stato detto stamattina De Mita poi con capacità caustica che ha in una maniera eccezionale c'ha descritto uno stato confusionale ma più che uno stato confusionale io direi
Uno Stato e una condizione di Di Pietro che non si ritrova perché non è un politico perché non sa spese primarie politica perché non sa prospettare linee politiche non le sa lui stesso non è che sia confuso non le conosce non sa la politica che cosa sia
L'UDR io non capisco per quale motivo l'UDR debba essere più forte oggi che non si chiama più Sibiu
Ora anziché ma più CDR Boy credetemi se facciamo un sondaggio fra la gente comune che poi ha vale come voto quanto il Presidente della Repubblica
E difficile anche che siano riuscite a seguite le varie evoluzioni acrobatiche del si chiude il CDR dell'UDR e che quindi questo UDR per quale motivo non dovrebbe essere una delle tante esperienze di trasformismo parlamentare
Che avvengono nei consigli comunali come in Parlamento perché si esaurisce voi nell'arco di una stagione di una legislatura però segna un passaggio importante cioè apre uno spazio politico all'in perno della coalizione del centrosinistra allargandola e allarga a quello che è un consenso a un'area che chiaramente prospettando sì e contrapponendo sì al Polo diventa un'area più forte
Quindi si indebolisce oggettivamente al il Polo
Il sì il segretario Marini dice si sconfessa una linea su cui non avevamo rotto il partito
E quindi si crea una possibilità che può essere riempita per forza espansiva dall'unica forza politica partito all'interno della coalizione del centrosinistra dal Partito popolare
La scure o più che altro il piccone del presidente mi richiamo
E allora amici
Qui mi sembra che la riflessione sull'UDR sia semplicemente come quel film che io ho subito in maniera enorme da piccolo il deserto dei Tartari lo subito da piccolo perché era veramente incredibile gruppi di ragazzi vogliono vedere forse i film di cappa e spada ma il deserto dei Tartari era tragico si attendeva l'arrivo del nemico
Questi bastioni si fortificarono si costruivano le trincee si scavavano le trincee immaginando che all'orizzonte a un certo punto sarebbe comparso il nemico
Ma il nemico non comparve mai era nella era dentro o coloro che prestavano le difese
Era nella loro incapacità di essere di esprimere qualcosa in cui credevano e di cui sentivano l'avvento del bisogno
Allora l'ultima cosa veramente telegrafica la nostra agenda politica Marini ha parlato bianco hanno parlato
Di una capacità di vivificare di rendere con un tam tam molto chiaro molto limpido e la nostra capacità di esprimere politiche
Che essi rappresentino e spieghi alla gente che non solo i sindaci perché risolvono i problemi e i problemi che lo lo risolvono si vedono ma anche la politica nazionale esprime questo rapporto e quindi può consolidare un consenso su questa nostra capacità di modernizzare la nostra agenda di poter comunicare in maniera chiara la nostra agenda politica si giocherà la nostra sfida la sfida per riempire quello spazio che oggi è dell'UDR in quanto a trenta quaranta o Izzo parlamentari
E domani dovrà essere lo spazio che il Partito Popolare riacquista per aver visto e per vedere attualizzata la propria linea e concretizzata quella che è un'efficacia dell'azione politica
Che da De Gasperi in poi appartiene deve appartenere popolari
Se l'arte del bellissimo allora Bonfanti serbo Infanti Bonfanti segretario allora Rognoni poi segue cozzare Galbiati Selis
Presidente
Io non avrei chiesto la parola
Se la relazione del segretario politico
Mi tornasse siccome è di piena soddisfazione
Ho apprezzato molte cose dette da Marini non ho condiviso altre cose ancora in particolare non mi ha soddisfatto non mi sono risultate persuasive le ragioni a giustificazione della conclusione della crisi
Io dissento da questa conclusione
Ma non e mi rifaccio l'intervento della Bindi anche di Franceschini
Non perché il partito popolare debba a vere
Paura tra virgolette Titty D'Alema
Non perché dentro la nostra cultura oggi e come risultato la nostra azione politica il leader del PDS non Possa o non debba fare il presidente del consiglio
Io credo di avere
Di essere appartenuta a quella parte non irrilevante della Democrazia Cristiana che è assai prima della svolta della Bolognina
Accreditava per tanti aspetti il partito comunista di allora come un partito di governo o di possibile partito di governo di questo Paese figurarsi se oggi io
Ritenessi di imputare al Partito popolare dopo tutto quello che è accaduto una sorta di timore di diffidenze e di paura nei confronti della Presidenza dalle
Le ragioni sono ben altre
E riguardo Leo lo scenario politico nel suo complesso
Prima osservazione
Credo che la conclusione della crisi così come è avvenuta e per risulta cosa che non dipendeva da noi ma che poteva essere scontata la segreteria di Veltroni
Abbiano molto più che un anno di attività politica di D'Alema segretario del PDS abbiano accelerato il processo verso la Cosa due ho verso la socialdemocrazia ideazione
Del PDS
Questo è un pericolo che noi non abbiamo sottovalutato nella conclusione della CRI e il dibattito di oggi per tanti aspetti si è centrato su questo punto
Molti hanno detto che la posizione di Cossiga per esempio è speculare alla posizione di D'Alema
D'Alema vuole spingere e Veltroni vogliono spingere il PDS verso la più completa socialdemocratico trazione sta bene
Anzi c'è di più
Perché Veltroni venendo dall'esperienza così di Ulivo
Probabilmente tentato di allargare ed è una cosa anche legittima però noi dobbiamo prenderne coscienza i confini della socialdemocrazia socialdemocrazia italiana
C'è e qui molti hanno sostenuto un'attenzione verso il centro
Io non vorrei presto o tardi svegliarmi una mattina e vedere che il partito di Veltroni D'Alema s'stia diventando una sorta di recante i patti e come per tanti aspetti partito del Paese è stato la Democrazia Cristiana
Dobbiamo stare attenti
Ma questo è è evitato o può essere evitato da una un rilancio del Partito popolare certamente
Ma soprattutto un rilancio dell'Ulivo non c'è ombra di dubbio
Un rilancio dell'Ulivo cercando in questo rilancio di cogliere
Lo spirito dell'Ulivo
A cui molte di noi hanno creduto e crediamo
E
Molti viceversa non hanno creduto affatto
Io sono sempre stato piuttosto infastidito quando l'ulivista veniva e viene contrapposto a ad un socio di questo o quel partito che fanno la coalizione dell'Ulivo
Io ho creduto nell'Ulivo credo nella nello strumento Ulivo e sono popolare
E l'Ulivo è nato anche per venire incontro ad una crisi profonda della rappresentanza politica rappresentate dei partiti
L'ultimo a pensare che il sistema dei partiti sia superato sono io
Siamo tutti noi
Però è indubbio che ci troviamo di fronte a una crisi dell'apparato rappresentanza dei partiti a una crisi della forma partito così come l'abbiamo sempre riconosciuto
E poi c'è un'altra cosa senza De Mita qui è ritornato a parlare della coalizione di governo come di una realtà politica alla quale noi diamo sempre guardato e quando dicono voi
Dico l'esperienza la democrazia cristiana ma la coalizione di governo all'interno di un sistema maggioritario e cosa assolutamente diverso dalla coalizione un sistema proporzionale
E qualcosa in più e qui mi piace di sottolineare che Marini nella sua relazione a in qualche modo sottolineato questo qualcosa in più che all'interno d'un sistema maggioritario il sistema maggioritario
A breve e medio termine sarà sistemi elettorali italiani
Anzi quella quota proporzionale proprio mentre sarà ancora più ridotta
La coalizione diverso non può essere una coalizione interpretata o interpretabile al modo delle vecchie coalizione
E poi l'Ulivo grattato
Presentato e noi davamo curavamo coltivato anche in relazione ad una Presa di coscienza che la canalizzazione del consenso democratico oggi può passare anche attraverso altri canali
La società è diventata dovuto c'è una sorta di agorà tutto sommato che che viene avanti e poi anche abbastanza singolare che in sede di dibattito culturale noi si dica che per tutte le cose che accadono e o sono caduti nel mondo
Certe forme certi comportamenti devono essere cambiate però il momento del cambiamento non lo discuto che amo sempre lontano nel tempo e chiedo dice che qui è ora oggi non ci siamo
Di fronte a certi cambiamenti per esempio a quello dalla forma partito
Io credo che una soluzione politica avrebbe potuto essere diverso presenta una soluzione Ciampi
Secondo me non sarebbe stata una soluzione tecnica
Mattarella sarebbe stata una soluzione politica
C'è una maggioranza che ha votato il decrittare il programma ed economica finanziaria
Ciampi caro Lusetti nel novantadue era stato presente Consiglio qualcuno qui ricordato contante di ministri democratici cristiani
Novantatré novantatré
Ora la soluzione Ciampi avrebbe portato anche con l'uso un po'anche così
Della delle elezioni politiche anticipate come deterrenza
Io sono convinto che una maggior fermezza a questo riguardo un passaggio
Fermo avrebbe porta potuto portare un governo Ciampi che sarebbe stato tutto sommato fotocopia del precedente e l'astensione di Cossiga e l'astensione di sì così in quei giorni cassiera facciata la possibilità di una stesura di corsi
Del resto poi il vantaggio di una di una candidatura Ciampi di un governo Ciampi
E
Io intercetto scusate in questi giorni una opinione pubblica ma l'avere l'ente accetterete anche voi che infastidita dalla insorgenza dice questo opinione pubblica dicono questi questi venticinque critici dell'insorgenza dalla partitocrazia
Io non so se c'è il ministro se c'è un ritorno dei partiti viva dio bene
Oppure c'è un ritorno dette del del delle segreterie blindati dei partiti della partitocrazia comunque c'è questa opinione pubblica
Ora e un Governo Ciampi che avrebbe costituito torno a ripetere la continuità anche dell'esperienza del centro sinistra sarebbe stato meno provocatorio sotto questo profilo il governo D'Alema
Anche per la per la per per lo spessore per la per la del personaggio perché leader del Partito Democratico dalla sinistra ha determinato questo sconcerta indeterminato questo questo questo questo fastidio che può anche essere un fastidio un fastidio di carattere elettorale
Poi altre osservazioni non capisco per quale ragione ci sia stata anche in quest'ultimo anno e anche la fusione del del della crisi e nella compagine di governo una certa disattenzione nei confronti di quel filone
Laico di sinistra che o repubblicano che che è sempre stata la la il filo è sempre stato il filone a cui la Democrazia Cristiana aveva sempre guardato con grande attenzione
Io voglio trascurare qui le accuse che Cossiga
Ha lanciato nei confronti di Ciampi che mi sembra un pregiudizio
Ancora ideologico strano in Corsica
Un pregiudizio ideologico di tipo ambientale
Ma io ricordo ESP tutti noi ricordiamo l'attenzione di De Gasperi con fondi di quel filone politico
Del nostro Paese
Tappa Ciardi da primo Pacciardi a Ugo la Malfa e così via
E noi vediamo un governo in cui si non c'è più Maccanico se volete non c'è più Boggi ESP e c'abbiamo c'abbiamo cediamo Scognamiglio
Abbiamo liberale così certo dell'UDR
Per forza doveva essere dato però accettata questa disattenzione
E poiché io devo dire con tutta franchezza l'amico Mattarella Bipop Cuna detto molto meglio che alcuni compiti che oggi sono sulle spalle di
Di
Di Amato molto meglio che
Che fossero state sulle spalle di battere l'io sono d'accordo
Vedo viceversa che Mather egli ha preso la la responsabilità dei servizi segreti
Io non so se se se se nell'immagine collettiva la figura del Presidente Consiglio possa essere percepita come accresciuto oppure no
Io invito Sergio a occuparsi di tante e tante altre cose a livello di responsabilità di governo che non siano soltanto e sono importanti i servizi segreti
Tutte queste cose mi danno un concerto un concerto con una certa come dire perplessità nei confronti nei confronti della della crisi del modo con cui è stata conclusa questa crisi di governo
Io non voglio tornare sulla conclusione scusa cui sì sì sì sì nonsense sulla la contraddizione le due anime che stanno all'interno della formazione
Di governo dalla maggioranza il progetto Cossiga io mi auguro che Costica diventi via via ostaggio del centro sinistra è più che non vincente nella sua prospettiva ma voglio ricordare a Marini leggo oggi sui giornali che qualche giorno fra qualche giorno ci sarà una riunione una tavola rotonda cordialità da Capaldo e così via
Riflette il segretario se andare o non andare
A questa riunione perché ho l'impressione che ci possa essere un piano inclinato di scivolamento da qui alle elezioni europee verso che cosa visto verso una politica o atti anche minuscoli di politica che finiscono per assecondare i poteri di di Cossiga io non ritengo che questo sia possibile
E non ritengo che la conclusione di questo Consiglio nazionale sul complesso possa consentire queste cose
La scadenza europea non può essere una ragione per terra per scompaginare il quadro politico del nostro Paese
Quando all'interno dello scenario europeo ci muovono molte cose
Non c'è il Partito Popolare Europeo blindato e la socialdemocrazia blindata ci ci sono molte più cose di quante non possiamo immaginare
Pensare che in omaggio al Partito popolare europeo noi dobbiamo scardinare il sistema difficile in cui noi ci oggi ci troviamo ENI e siamo una una parte protagonista importante mi pare che sia una impresa da non solo da evitare ma da scongiurare fin d'ora grazie grazie scusate
Io adesso non vorrei che di tavola si svuotarsi al momento della replica del segretario allora al buon cuore delle persone che devono ancora intervenire ma non vorrei strozzare
Per le solo la parola naturalmente chi i desidera intervenire interverrà a chi ci rinuncia potrà far pervenire il suo intervento
Adesso io vorrei anche dare la parola però ai segretari regionali che in certo senso e provinciali che rappresentano un po'la realtà territoriale dobbiamo ascoltare esso sentiremo corsari però io vorrei leggere un momentino cozzare i nomi in quelli che intendono intervenire o o che si sono assentati ecco dal Abbiati
Intervieni
Va bene Selis
Grazie rinuncia Strizzolo
Poi c'è Enrico Farinone
Ma Maria letizia Bur Tolo credo che forse ecco allora forse lei la sentiamo perché del Friuli dobbiamo ascoltarla Pepe mi pare che si sia assentato Zarro assentato Ceriani Gianfranco cento
Farabutti
Rinunce Angelici collega Angelici
Tolo mini
Tondo segretario regionale della Puglia
Rientrato Bornacin segretario regionale della Toscana c'è mi pare andato via bianco Stefano assente Pirlo segretario provinciale di Bari
Gianfranco Maggi
Di Cuneo ma insomma va be su quel parlare Banti
Giuseppe Andrej si segretario regionale della del Piemonte in fondo rinuncia passi
C'è
Grazie però io voglio leggere poi c'è del detto
Avrà Magna c'è Adragna Adragna Mario Guidotti rinuncia
Frigato il collega applicato non c'è poi c'è Bernardino Mazzocca ma pare il segretario nazionale sei bis
Sì sì va bene Rollo riletto perché ridotti rinuncia Borgomeo rinuncia a marzo segretario provinciale si è assentato della peraltro deve essere rieletto poi c'è Russo chi ha rinunciato Franco Russo
Da Andrea che credo pure abbia rinunciato e quindi siamo in diciamo e mura mura Mura rinuncia panni Laras a Magnago tremante rinuncia benissimo allora vedete siamo in conclusione cozzare
Grazie io inizierei col dire perché Ciampi riallacciandomi all'ultimo intervento
Tecnico per tecnico dal mio punto di vista avrei ritenuto più né mi trovo Fazio allora
Che la soluzione data la crisi del governo Prodi
Aprisse scenari nuovi ed imprevedibili
Era e doveva essere una cosa scontata ci ripetiamo da anni dividere un periodo di transizione
Ma non riusciamo ad abituarci alla precarietà di una situazione che non consente ancora Prodi consolidati
E nemmeno prospettive in perfetta sintonia con gli obiettivi che ci siamo prefissi dando vita all'esperienza del Partito popolare
Il governo D'Alema resta l'unica soluzione possibile al punto in cui gli erano giunte le cose per garantire la sopravvivenza del significato strategico dell'Ulivo e del nostro impegno a costruire un centro forte in un'alleanza di centrosinistra
Cambia
Giustizia ogni remora magari condita con inopportuna dietrologia
Potrebbe insinuare il sospetto di nascondere mal celate le predisposizioni a quel progetto del partito dell'Ulivo che nonostante la stima e l'affetto che nutriamo per Prodi nessuno di noi ha mai dichiarato di voler prendere seriamente in considerazione viene cancellato ritengo pertanto che difficilmente possono essere mossa una qualsiasi contestazione
All'operato della segreteria politica
Che ha dato risposte coerenti all'emergenza di una situazione che rischiava di precipitare in elezioni anticipate cuori sfociare in governi tecnici o istituzionali disseminando incognite certamente più pesanti di quelle che ci troviamo ora fronteggiare
I primi passi di Veltroni non sono certo incoraggianti
E la sindrome da accerchiamento può serpeggiare motivatamente al nostro interno
Ma l'accerchiamento leggi non se può rispondere soltanto recriminato o peggio ancora piegando la testa quanto piuttosto passando all'offensiva
Proprio come mi sembra abbiano già cominciato a fare Marini Franceschini e Lusetti
Questo duetto veltroniano finiano antiribaltone
Una mistificazione che va denunciata con coraggio e con forza
Esiste già la norma che impedisce modificazione di schieramento dei primi due anni delle legislature regionali
Inasprire ancora di più tali norme non significa affatto agevolare ulteriormente la strada per arrivare ad un corretto bipolarismo
Ma forzare in maniera innaturale ed irricevibile i tempi di un assetto bipartitico fortemente ricercato a sinistra come a destra
E che potrebbe comportare per noi la perdita dello stesso diritto di cittadinanza
Ho la netta sensazione in stazione che accettando passivamente tali forzature
Il nostro finirebbe tristemente per somigliare all'amaro destino dei curdi
Un popolo fiero
Dei grandi tradizioni ma senza diritti senza parti
Ci può essere qualcuno tra di noi disponibile ad essere trattato come utile idiota dai diversi saccheggiatori proprio della nostra cultura politica
Ed in omaggio ad un pretestuoso bipolarismo che si pretende di incardinare sui ereditare Puglia e che riesce a mettere in scena soltanto cartelli elettorali invece dei quali inseriamo gente
è dilagante il trasformismo ebbe
Ma quanti sono i parlamentari eletti con il sistema proporzionale messo costantemente sotto accusa che hanno saltato il fosso
Non è forse vero che il fenomeno riguarda solo gli eletti nell'uninominale
Ma delle nemmeno alle non si può mai parlato
Perché dovremmo accettare supinamente la negazione apodittica di una reale e se e quando necessario anche autonoma soggettività politica al centro
Ricondotto ad una illuministica accezione di palude
Senza rammentare
Che rendendo un ambiente infido e acquitrinoso se finisce inesorabilmente per alimentare le condizioni ideali di vita d'ogni sorta di alligatori
So bene quanto sia duro andare controcorrente
Ma Franco Marini non può fare altro così come fa
Che opporsi con durezza ad una riforma della legge elettorale che comporterebbe la nostra capitolazione
è una battaglia che non possiamo perdere
E nella quale dobbiamo avere il coraggio anche di rimettere in discussione le alleanze
Prima di arrenderci
E di dichiarare premuti gran prematuramente cessata un'esperienza per la quale abbiamo molto sofferto
Certamente non per sopravvivere
Ma per avviare una nuova esperienza del cattolicesimo democratico
In Umbria
I rischi di un disegno egemonico
Mai camuffato da ulivismo ipertrofico risultano ancora più evidenti dalla spregiudicatezza con cui i Democratici di sinistra continuano a flirtare con Rifondazione
Che continua ad essere considerata organica anche in prospettiva alle alleanze di centrosinistra
Questo è un equivoco che noi abbiamo già decisamente rifiutato considerandolo incoerente
Ed elettoralmente l'età
Credo tuttavia che dovremmo far ricorso all'intervento degli organi nazionali del partito per far valere le nostre ragioni ed impedire il tentativo di ridurre il nostro ruolo ad una funzione ornamentale soggioga
Continua anche io
A sperare che Prodi comprenda presto
Il rischio di fungere soltanto da cavallo di Troia
Perseguendo disegni utopistici che si illude di governare lontano da noi
Indebolendo la sua intuizione la nostra forza
Ed alimentando invece le suggestioni di coloro che mantengono ben salda la cultura dell'egemonia
Ha ragione Franceschini
Nemmeno io trovo ragioni
Nemmeno di fair play
Per andare a rendere omaggio alla tomba di Gramsci
E nemmeno con tutto il rispetto a quella fissa
A noi bastano e avanzano Sturzo De Gasperi mo'grazie
Grazie
Allora Galbiati
Rigoni Strizzolo io Rigoli mi scuso perché era iscritto ma era saltato il foglio
Poi pattizio Bortolo Farinone Centa
Ma io credo che a questo punto del dibattito consigliamo
Probabilmente registrare anche con soddisfazione che con questo Consiglio nazionale
In particolare con la relazione del segretario di intervento del presidente via Anco
E siamo forse in grado di trasmettere un messaggio rassicurante di incoraggiamento al alla periferia del del partito
Perché noi abbiamo bisogna riavere una uccide precisa consapevolezza delle difficoltà che abbiamo di fronte
Ma anche di invitare la nostra periferia ad affrontarle con determinazione perché nessun armata mai vinto una battaglia marciando con il morale sotto i tacchi e io devo dire che nell'ultima settimana mi pare per gli incontri che almeno in Lombardia ho potuto vedere in varie realtà del territorio con gli amici della nostra periferia
Che c'è Gianni sembra una ripresa di di attenzione e di voglia di combattere
Nel nostro partito
L'altra sera in particolare c'era anche l'amico unioni a Voghera in un incontro con gli amici del Pavese mi veniva
Da pensare che noi siamo un po'come come la nazionale di calcio che possiamo magari rischiamo di perdere con la Korea ma poi quando ci troviamo di fronte al Brasile riscopriamo la grinta e la voglia di fare fino in fondo la nostra parte ecco credo che dobbiamo coltivare questo no col Brasile qualche volta vinciamo Marcello
Cioè credo che dobbiamo coltivare questa queste questa voglia della nostra periferia di continuare con forza riconoscersi nelle nostre ragioni e complessivamente l'utilità di questo dibattito credo possa da questo punto di vista davvero servire da incoraggiamento
Ecco non c'è tempo di argomentare quindi per risparmiare anche sui dieci minuti
Faccio una brevissima osservazione mi chiedo quale sia il noto essenziale della nostra funzione storica in questo momento politico
E a me appare che debba essere queste il ruolo dei cattolici democratici e noi siamo nati per dare continuità e sviluppo a questa tradizione che è un patrimonio non soltanto nostra ma dell'intero Paese
Debba essere quello di difendere fino in fondo con fermezza con determinazione
Il pluralismo come premessa della tenuta dell'ordinamento democratico
E nel nostro sistema notiamo purtroppo non solo a destra ma in qualche modo anche a sinistra
Una sorta di di di spinta di aspirazione verso una forma come dire di democrazia protetta o addomesticata un po'soffocata in processi di di di omologazione una democrazia un po'condotta per mano questa voglia di bipartitismo che c'è dall'una e dall'altra parte
Come di una specie di nuove ideologia che tradisce una concezione dell'ordinamento democratico come finalizzato direi quasi a gestire la pubblica opinione più che apporla nella condizione di esprimere in libertà i suoi orientamenti per assumeva sua articolazione come momento di ricchezza del confronto civile politico democratico del nostro Paese
Ecco la nostra funzione credo che sia queste in sostanza difendere fino in fondo le ragioni del pluralismo e quindi non cede ad esempio sul piano della legge elettorale ad una impostazione quale viene ancora anche con qualche supponenza di troppo difeso da Veltroni da Salvi
Di una legge elettorale che insomma si è in qualche maniera un tentativo di manipolazione per ricondurre a questo amalgama più prudente la conduzione democratica del Paese dobbiamo difendere anche qui fino in fondo le nostre posizioni
Noi abbiamo un compito l'ho già detto nell'incontro della direzione dei gruppi parlamentari per cui non insisto dicendo semplicemente senti boia che noi abbiamo il compito di riferite di recuperare ad una sicura scelta democratiche ci si vede che non possiamo regalare alla testa che vogliono e abbiamo il compito di rinverdire d'ispirazione cristiana il che vuol dire non solo non semplicemente tutelare presunti interessi cattolici la parità scolastica e quant'altro
Vuol dire impegnarsi in un'operazione di approfondimento culturale che significhi una nuova mediazione culturale tra i nostri valori e tutti gli elementi di innovazione che stanno davanti a noi e questo è un compito che appartiene non soltanto i popolari ma la più vasta area cattolico democratica che c'è nel nostro Paese in questo senso come abbiamo sicuramente bisogno di Prodi
Ma credo che anche Prodi se vuole investire la sua leadership così rilevante in un processo di accrescimento del rilievo dalla tradizione cattolico democratica non posso non considerare di avere bisogno
Dinoi noi sicuramente non possiamo mandare a Prodi la cartolina precetto per arruolarlo forzosamente
Nel Partito popolare ma riteniamo anche di potermi sollecitare questa riflessione come tutta la sua storia lo collochi esattamente lì dentro la stessa aria di riferimento alla quale noi apparteniamo e a questa la ragione per cui noi abbiamo scelto di sostenere fino in fondo la sua battaglia politica tre anni fa l'appartenenza ad un'area culturale politica non è qualcosa che si può assumere o dismettere come la semplice tessera di un partito perché è qualcosa che ti sta dentro la tua intera esperienza ho finito dico semplicemente che mi sembra giusto andare verso un'assemblea nazionale che sia profondamente va ripensata
In un momento che presenta elementi di così rilevante novità politica e io credo che noi abbiamo fatto bene respinge le dimissioni del presidente bianco
Ed anzi anche sulla base di un'esperienza che mi sembra utile ed efficace qual è quella del Consiglio nazionale di oggi
Dobbiamo immaginare un rilancio del ruolo del Consiglio nazionale anche in funzione dell'Assemblea perché sia l'espressione di una coralità più vasta d'impegno del partito che oggi viene tra l'altro richiesta
In modo preciso da una base del partito che come dicevo prima a comunque voglia questo mi sembra di registrare di fare ancora fino in fondo la sua parte quindi troviamo delle modalità per cui il Consiglio nazionale delle fondo postume sia investito dalla responsabilità di riprogettare in un'Assemblea che parte sicuramente dei documenti già elaborati ma ci credo posso coltivare anche qualche audizione di maggiore approfondimento
Grazie Rigoni io chiedo a tutti adesso ci dello Nunziata impazienti guardate si possono accettare chi rinuncia volontariamente io ho il dovere di fare parlare tutti quello che vogliono parlare cinque minuti
Grazie Goria il segretario provinciale di Massa dove ci sono le elezioni peraltro provinciali giusto che parli fuori Strizzolo rapidamente presidente Lombardia erano sinonimo Elia e chiudiamo
Voglio far sentire la voce degli amici Popolari Massa Carrara in in questa occasione in questa occasione segretario Marini presidente bianco
Dove dove andiamo a confermare la validità dell'alleanza di centrosinistra Massa Carrara quattro anni fa prima della nascita dell'Ulivo dito chiamato
Primato della dell'arrivo del presidente Prodi il nostro partito ha fatto una scelta un'alleanza strategica già allora deformità strategica fra il centro e la sinistra ma io e la Sinistra democratica il centro imperniato sul Partito popolare che si candidava al governo della città insieme a quelli che erano stati per lunghi anni per molto tempo
Gli oppositori storici
Io dico subito che condivido la relazione del segretario che stamattina svolto in maniera lucida puntuale nel suo intervento come condivido anche l'intervento del presidente Bianco ha fatto mi pare che
Loro due si delle due relazioni possono intrecciarsi molto bene e costituire la base per un punto di rilancio della vita del Partito popolare a livello a livello nazionale io voglio soltanto soffermarmi su tre
Sottolineature che il segretario stamattina faceva molto bene intanto
Ed è emerso chiaro dai lavori di questo Consiglio nazionale ed escludere che ci siano stati complotti ai danni di chiunque nella fase della crisi sono state si sono sviluppate ed hanno avuto l'esito che noi conosciamo alla lealtà del Partito popolare la realtà che dal centro e la periferia al Governo Prodi è sempre stata riconosciuta a consentito al Partito popolare di esprimere la propria potenzialità e e di descrivere
Nel prosieguo una linea che possa consentire al centrosinistra di vivere e di rispetto e di risollevarsi e allora il primo punto del rilancio dell'Ulivo l'Ulivo è certamente un progetto strategico
E certamente un progetto che non finisce e non si interrompe
è chiaro però che le cose non sono e non possono essere immaginate come lo erano qualche settimana qualche settimana fa L'Ulivo è e rimane un'alleanza dei partiti dei partiti del centro e della sinistra democratica lasse dell'Ulivo
Costituito dalla coalizione di centro sinistra allora la sopravvivenza
Dell'Ulivo non può essere legata né alle persone né agli umori di queste persone ma alla capacità che il Partito Popolare
Per suo conto a deve mettere e deve mettere in campo una capacità di ripresa più forte della propria attività per attività politica in questo senso io credo che il Consiglio nazionale
Segretario Marini debba fare ancora una volta ancora una volta probabilmente ancora una volta una volta per tutte un invito al presidente Prodi a impegnarsi all'interno dei popolari all'interno dei popolari europee perché amici non ci sarebbe stato L'Ulivo se non c'è se le il Partito Popolare non avesse fatto la scelta di costituire la coalizione di centro sinistra dell'Ulivo ma così come non ci sarebbe stato nel passato
Nessuno può immaginare la presenza dell'Ulivo all'interno degli schieramenti della politica italiana senza la la la presenza viva è forte dei popolari italiani non c'è Ulivo oggi se non c'è il partito se non c'è il Partito Popolare
Il secondo punto è allora associata a questo c'è la seconda fase del centro dell'alleanza di centro sinistra che deve ripartire e deve ripartire più forte i popolari
Fino in fondo devono dire che fanno parte integrante della coalizione di centro sinistra allora il problema non è tanto porsi se questo è l'Ulivo
Se dobbiamo o no rilanciare l'alleanza dell'Ulivo dobbiamo rilanciare l'alleanza dell'Ulivo avendo davanti a noi i perché probabilmente il come stare nell'alleanza di centrosinistra nell'alleanza dell'Ulivo bisogna riaffermare con forza il ruolo e l'identità del nostro partito
A me pare io qui lo voglio dire
Con grande modestia ma quando anche il Consiglio nazionale ha riconosciuto che il PDS e i DS sanno diventando socialdemocratici
Mi parrebbe assai strano e singolare che invece i popolari non debbano come dire rivendicare fino in fondo di essere popolare all'interno della società italiana all'interno dell'esperienza della coalizione di centro sinistra
E dell'Ulivo è questo io credo il passaggio fondamentale per il rilancio
Di questa di questa alleanza e allora se questo è è necessario lo diceva Marini stamattina con forza riequilibrare i rapporti all'interno della dell'alleanza ricentrare i rapporti all'interno anche del Governo di centro di centro sinistra non a caso il segretario faceva riferimento al binomio
D'Alema Mattarella anche per come dire
Sottolineare che se qualche ritardo vi è stato e qualche ritardo vi è stato qualche incertezza c'è stata certamente in periferia questo si è notato si notato con forza
Della nell'azione anche parlamentare del partito nel Partito popolare questo è dovuto certamente per l'esigenza di Leanza e di sostegno che il Partito popolare i gruppi parlamentari hanno dovuto come dire anche più di quello che avrebbero immaginato fare nella propria e la propria attività adesso e lo riconosceva anche Mattarella il partito la periferia chiede di più
Ai gruppi parlamentari chiede di più a questo governo chiede che si caratterizza in modo forte lo diceva Lusetti in modo forte perché non appaia e questo governo sia più spostato verso sinistra che non verso il centro io credo che se abbiamo presente questa esigenza e quindi l'esigenza di una maggiore caratterizzazione sui problemi di proposta
E quindi anche concretamente di distinzione all'interno dell'alleanza di quelle che sono le proposte delle del Partito popolare dei popolare rispetto alla sinistra democratica la sinistra che sta diventando socialdemocratica allora
La scommessa di questo governo potrà essere interpretata positivamente
Io mi preoccuperei di meno della volontà di Ecce homo
Il Polo che possono essere recuperati e utilizzati all'interno del centrosinistra
Perché se è vero che non c'è Ulivo senza partito popolare è anche vero che non c'è maggioranza o dell'Ulivo in questo Paese sei partito popolare non riesce a trarre i maggiori consensi anche di quell'idea
Notevolmente raggiunto in questo senso l'esperienza della
Della periferia delle elezioni amministrative andrebbe interpretata segretario Marini il nostro partito finisco il nostro ma Pippo in periferia va meglio le elezioni amministrative rispetto al dato al dato nazionale forse perché lì il dato della competizione all'interno della lealtà della maggioranza di centro sinistra dell'Ulivo è più sentito
E quindi l'esperienza amministrativa del partito popolare riesce a essere più caratterizzante essere in grado di attrarre e più consensi l'ultimo elemento e finisco Presidente quello dell'unità del partito allora se queste sono condivise e a me pare
Che i lavori del Consiglio nazionale siano si siano espressi sostanzialmente su questa linea poi è chiaro che e le varie sensibilità e presenti nel partito costituiscono anziché ho una remora o un elemento di grande crescita ed è giusto è stato detto qua finalmente si sentono anche voci diverse rispetto a quelle che possono essere le prospettive
Ma l'unità del partito oggi è un valore importante proprio perché siamo di fronte a una scommessa questa alleanza leale
Ma competitiva all'interno del Goa per il governo del Paese nel centro con la sinistra democrazia necessita di una profonda unità del partito lo sforzo che è stato fatto
Le le il il profondo significativo ringraziamento che il Consiglio nazionale ha ha voluto dare alla al segretario nazionale e al presidente perché si ricostituisca no le nella ragioni profonde verità partito va in questo senso io credo che anche stasera qui lo voglio dire e concludo segretario
Non sarebbe assai convincente
Io credo che sarebbe singolare se anche stasera si arrivasse a una distinzione anche a una distinzione parziale su quello che è stata la relazione del segretario su quella che è stata l'esito
Di questa vicenda
Perché ho la distinzione è costruita su linea politica su una linea politica vera forte e allora su questo ci si distingue entro il partito ma se questa distinzione sono soltanto derivate da suggestioni magari qualche prospettiva che qualcuno vede più vicina ma che non esiste o addirittura su qualche vicinanza non farebbe un servizio al partito grazie
Se Andrea Strizzolo cinque minuti Strizzolo
Abbi pazienza
Io ho ancora quattro e chiudiamo rapidamente
Tra gli indotti
Cari amici io credo che la velocità dei processi e delle decisioni politiche ossia un problema serio che dovremo affrontare nella assemblea grado
Dovrà necessariamente essere fatta al più presto proprio perché c'è la necessità di definire nuovi momenti nuove luoghi di partecipazione di maturazione delle scelte anche per evitare quello che impartendo alcuni interventi io ho registrato oggi perché penso che nessun uomo nell'ambito del gruppo dirigente nazionale del partito nel segretario ma quelli che stanno vicino a lui ecco abbiamo vissuto a cuor leggero
Questa ultima vicenda questa crisi che ha portato al passaggio dalla presidenza Prodi a quella di D'Alema ma è chiaro che i processi politici tempi della politica di oggi richiedono anche decisioni rapide e non sempre c'è il tempo appunto necessario per una maturazione una repulsione per cui io condivido alcune preoccupazione che sono emerse in diversi interventi oggi però ecco non mi sento oggi di così esprimere e portare in questa sede come qualche amico ha fatto io ritengo comunque sempre in termini positivi costruttivi ecco delle riflessioni più ippiche sulla soluzione che è stata data anche perché l'unica vera alternativa questa soluzione anche se oggi sua dopo si possono dire tante cose l'unica era quello dello scioglimento anch'il Patto per l'ennesima volta dal Parlamento questa è la verità altre alternative che comunque per quanto ci riguarda si potessero collocare nella linea di una salvaguardia dell'alleanza del valore dell'alleanza dell'Ulivo del centrosinistra non ce n'erano
Per cui opera doppie sostanzialmente vada condivisa la relazione del segretario ma anche una serie di interventi che abbiamo sentito e non solo per gli amici che oggi ci rappresentano al Governo che anche logico sia così ma anche di amici che vivono la realtà della periferia una realtà di periferia che certamente soffre in questo momento
Anche dei momenti di difficoltà per questo passaggio repentino che c'è stato perché di fronte l'argomento ma Prodi era stato presentato agli elettori da Alemanno in affetti questa osservazione questo venire qua un fondamento però ci sono dei momenti e dei passaggi politici in cui bisogna guardare la situazione nel suo complesso io credo le scelte che sono state fatte pur sofferte pur necessitando ancora Dio approfondimento io lo faremo anche i successivi incontri successivo occasioni io credo che la la strada la scelta assunta sia stata quella ecco percorribile in quel in quel momento concludo presidente cari amici dicendo
Cioè io non mi preoccupo o comunque mi preoccupo fino a un certo punto se il PDS stavo diventando sempre di più partito socialdemocratico come ci lamentiamo di questo ci preoccupiamo di questo momento in cui abbiamo dedicato energie risorse tempo a spiegare per prima la nostra base che il PDS e cambiato che sia avviato a diventare punto una forza politica di sinistra democratica europea
Io credo che questo non sia il problema è diritto di ogni partito pensare di conquistare più consensi possibile problema vero mostro e quello di fare in modo di essere tempestivamente attrezzati dal punto di vista della capacità di elaborazione dei Progetti di proposta sui temi principali del Paese perché solamente così potremmo vivere una condizione seria vera di questa nuova situazione ecco un'alleanza vecchie necessariamente sarà competitiva tra noi e i democratici di signor tra l'altro in particolare però questa non noi abbiamo le idee dei momenti le scelte ecco per esprimere la nostra capacità di proposte anche per dire qualche volta che non siamo che non siamo d'accordo a cominciare ad alcune questioni legate alla legge elettorale e qui e discorsi ragionamenti si farebbe volumi però io credo del problema però nostro oggi confermata la linea dell'alleanza di centro sinistra e augurandoci che Prodi raccolga raccolga l'invito che tutti oggi in Consiglio nazionale dal segretario nazionale a Gerardo Bianco Tullio Mizia hanno rivolto perché è chiaro che un percorso assieme per farlo assieme bisogna che non solo voi ma anche da parte sua ci sia questo disponibilità e noi ci auguriamo che questa disponibilità ci sia proprio per riprendere un cammino sulla linea del riformismo basato sull'ispirazione il valore della dottrina sociale della Chiesa grazie c'è via
Ceriano quindi
Siriani Peviani criminali vediamo scusa chiedo scusa faccio l'intervento come consigliere provinciale ma soprattutto come segretario provinciale del partito nel Lodigiano perché se in parte la relazione del segretario
Soddisfatte ciò che avverrà in futuro in merito a una maggiore collegialità nelle decisioni di un maggiore coinvolgimento questo non mi esime tuttavia dal testimoniare ciò che il Comitato provinciale di Lodi a suo tempo deliberato
E tra l'altro nel giorno successivo al lavoro alla risoluzione della crisi perché in quel momento si era stato convocato il Comitato provinciale
Ecco noi abbiamo espresso un netto dissenso su lo svolgimento della crisi la soluzione che è stata data premettendo che era innanzitutto il metodo che non condivideva
Stamattina Marini ha ribadito che era sua responsabilità prende una decisione però qui altrettanto chiaramente devo dire che non mi sembra che questa fosse una delega data dal Congresso in merito a una decisione
Così rilevante che cambiavano natura della nostra Alleanza è vero centro sinistra sì ma è un centrosinistra ride
Centrosinistra che apre prospettive del tutto nuove con orizzonti sui quali era opportuno riflettere maggiormente né può essere una ieri attenuante la rapidità dei tempi perché separati di che vengono da un centralismo democratico Mark attivissimo hanno trovato il tempo di svolge una Comitato politico nazionale per prendere una decisione e mi riferisco a Rifondazione Comunista beh qualcosa di più ci potranno aspettare dal Partito popolare
Ma venendo in concreto su alcuni punti sui quali non mi dilungo perché sono già stati ampiamente approfonditi
Quello che abbiamo rilevato una caduta di identità del Partito popolare
Chiamato imprimendo dello spessore politico che poiché forza culturale e morale dell'iniziativa politica che il partito avrebbe dovuto evidenziare Cetto questa perdita di identità è un dato non legato alla semplice soggettività degli aderenti che ciascuno la coltivo nella propria coscienza però rimane il fatto che l'agire complessivo nazionale quel quel questo disfacimento lo ha evidenziato dico questo perché
Sembra che dall'Assemblea costituente
E dall'esito elettorale spesso del partito popolare nel novantaquattro risultato aperti sono inni uscimmo
Ma rinvigorito i rinvigorito e con la speranza di futuro maggiore a oggi questa certamente indebolita indebolita perché perché noi oggi ci ritroviamo a confrontarsi
Con alleati che non hanno fatto mistero di perseguire obiettivi DiVersi pur alleandosi per delle motivazioni di tipo tattico che è esattamente quello che abbiamo difficoltà a fare percepire ai nostri aderenti alla nostra area elettorale
Perché perché la coerenza alla fine deve pur avere un suo valore da un suo importante differimento in merito a quella che l'azione del prospettive stesse del partito
Cerco detto questo perché era doveroso riportare il dibattito che c'è stato nel nostro comitato provinciale oggi riesco dal consiglio nazionale
Rincuorato dalle affermazioni iniziali del segretario laddove ha promesso che ci sarà un maggiore coinvolgimento del partito maggiore collegialità nelle nelle decisioni un'apertura maggiore per il futuro ecco questo credo che sarà certamente confermato perché non voglio pensare che cosa fatta si può puoi spiegare e ai successivi fatti verrà lasciata la evidenza se ciò che oggi è stato detto verrà mantenuto o meno
E questo ci rincuora anche per ripartire con maggiore determinazione su l'azione ed attività politica che dovremo certamente continuare con maggiore forza vista che l'azione del governo oggi ma è necessario che manifesti un'incisività e voglio sperare avendo vanta nella stessa ho detto che siamo liberi di giocare a tutto campo nettamente maggiore di quanto non siamo per ragioni anche di realtà verso Prodi in grado di siamo stati in grado di sviluppare in precedenza
Mi fermo qui per non rubare subito tempo anche perché ero stato chiamato hanno detto no non c'è L'Aquila grazie servirà
Ma
Come capendo detta un e probabile che questo governo non avesse serie alternative percorribili
Perché altri e non noi non erano disposti a percorrere e le carenti di stabilità i numeri consente a nord
E la continuità
Auspicata ma comunque da verificare
Con un governo
Che ha che ritengo abbia ben operato in condizioni economicamente difficili
Facciano sì che questo governo
Possa essere un buon governo per il
Questo tuttavia nulla toglie alle serie preoccupazioni che ritengo il Partito Popolare Veneta vere per l'evoluzione politica in atto
Il governo Prodi
Era retto da un'alleanza L'Ulivo
Che si poneva non come sommatoria Eclettica
Ma come momento di sintesi per un progetto comune
In questa alleanza la forza non dipendeva soltanto dall'equilibrio già evidenziata dal segretario tra una leadership cattoliche è una maggioranza chiamiamo la socialdemocratica perché in questa direzione che si è voluta ma dal fatto che in tale sintesi la forza delle proposte e dei valori contano hanno almeno nella componente numerica
E dal fatto che l'origine e la spinta proveniva da una nostra dimensione culturale
Credo che l'Ulivo sia stato chi ancora possa essere se non si vorrà Sennori lo vorremo
Unico in Libia difficile sì
Ma è essenziale
Tra partiti che rivendicano una dignità riacquistata la politica
New
Desiderano credono anche essi ha una dignità nella politica nell'inganno recuperarla ma forse in termini meno formali questo è una realtà non virtuale è una lenta ripresa né politica né realtà vigente
E molto più concreta diagnosticare realtà
Che devono ancora dimostrare se sono costituite da elettori oltre che era eletti
Non è un sogno ma risponde a una obiettiva esigenza
Di ricollegare la società la politica perché è un problema che tocca tutti la disaffezione elettorale
E perché non è pensabile che un movimento sia agli eredi soltanto in termini di antipartito di contrapposizione di antipolitica come per certi versi affatto la linea e la crisi della lega non è dovuta a un recupero della concezione tradizionale dei tanti
Per certi versi però la dimensione europea del governo Prodi a un limato indebolito certi aspetti della legge e ancora si potrebbe fare sì alcuni elementi l'esigenza di un hotel Nismo reale
Di un regionalismo termine che preferisco al piede analisi non ha comunque di una capacità di togliere la necessità delle otto negli degli ATO ne avesse ancora e si potrebbe avere attenuando tra l'altro i personalismi accentuati certi sindaci se ci muovessi mo'in questa direzione non è un problema reale ci troviamo oggi invece in un'alleanza
Di numeri
Che per i numeri conta
Guidata dall'ex segretario del principale partito e poi
E la pendenza del PDS dissesti to e l'Ulivo ricomprendendo in sé tutti comprensibile
Ma che credo vada contrastata come altri hanno qui detto non solo con una nostra con la rivendicazione della nostra identità ma anche con una riproposizione della concezione originaria che era nostra dell'Ulivo
Credo che la forza dell'Ulivo per certi versi si contrapponga proprio a questa avanzata della sociale democrazia che non corrisponde a una nostra concezione in un maggioritario che credo esista
è al di là delle delle tecniche che tutto trasforma ne possono trasformare anche secondo alcuni un maggioritaria non proporzionale a quello che ormai esista nella ma che non può essere ridotta in una divisione in cui io non mi ci ritroveremo non so se questa concezione forse però presente questo concetto come la forza del partito
Popolare è la porta dell'Ulivo non fossero contrapposte alternative ma potenziando l'una si potenzia se la non so se di questo disastrato piena coscienza
Né in campo locale
Spesso le sedi locali sono diventate sede di sperimentazioni di vario genere in cui rimaneva l'aspetto del Giappone vediamo come va a finire che credo siano scarsamente utili come indicazioni di risultato
E siano pericolose per una forza di coesione
Che pacchia né di chi fa politica non soltanto chi si diletta ditte di tecnica i tattica ma anche via passione e e queste più nell'altra dura io credo che questi anche peraltro in sede nazionale forse non c'era questa consapevolezza piena se devo tener conto di quante volte e stavano avanzato il timore di un partito dell'Ulivo timore che sinceramente ben lontano dal vero
Perché la forza dell'Ulivo appunto in questa sintesi
Cui ho fatto cenno prima che forse era soltanto quello che indicava prima abbiamo un'utopia che dava coesione
Ma questa spesso spesso sollevato forse per nascondere
Incertezze di nostra identità e altri il primo credo recupero deve essere fatto in questa duplice direzione una nostra identità ma anche una ritrova
Discussione all'interno della coalizione in questa realtà
Più Company
E quasi tre non contrapposte quindi da un'alternativa emendarlo entrambe da perseguire grazie
Allora abbiamo adesso gli ultimi interventi Fustinoni se vuol parlare non so se rinuncia a fare i nomi poi c'è l'intervento di ieri e subito dopo il segretario il collega Adamoli che
Lasciare l'intervento scritto
Lo stilo di cinque minuti e francamente abbi pazienza per
Dei tanti temi importanti vorrei toccare solo con due conventi brevissimi
Le preoccupazioni due preoccupazioni che sono emerse nei giorni scorsi nei dibattiti alla periferia e che sono state accennate anche oggi da molti amici
Il primo è il rischio avendo imbarcato Cossiga in questo governo in questa alleanza che Cossiga possa in qualche modo scompaginare
Il centro sinistra e creare quelle centro alternativo alla sinistra
Per confermare questa affermazione molti amici han fatto riferimento al quadro europeo descrivendo il quadro europeo come la contrapposizione di due schieramenti
Uno conservatore e uno socialdemocratico qualcuno ha anche detto uno liberaldemocratico e l'altro socialdemocratico
Dei quali schieramenti noi popolari troviamo difficoltà collocarci io non sono tanto d'accordo io penso che questa affermazione non sia molto esatta
Io vivo e lavoro da vent'anni in Europa sono stato tre o quattr'anni nelle varie capitali europee a Londra Parigi a Francoforte a Bruxelles a Madrid e ho vissuto un po'tutta l'evoluzione dei partiti socialisti in questi vent'anni c'è stato un grandissimo cambiamento chiaramente la velocità è diversa perché partono da punti diversi gli ostacoli sono diversi
Ma la nuova sinistra europea credetemi non è socialdemocratica
La nuova sinistra europea liberaldemocratica
Le due forze che si contrappongono sono la forza conservatrice liberista e la forza liberaldemocratica ripeto non è uguale dappertutto il processo in atto ma la direzione è chiarissima è questa
L'americanizzazione la chiamano globalizzazione io la chiamo l'americanizzazione dell'economia si sta anche riflettendo nella politica
E non c'è nella nuova sinistra il rischio della socialdemocrazia Magdalene liberaldemocrazia
Per cui secondo me questo dovrebbe togliere il mal di pancia di questo problema Cossiga io penso che quando anche in Italia maturerà il sarà chiarito questo processo i popolari
Non hanno l'opzione di scegliere il centro destra
E perciò nell'opzione né il rischio io penso che questo boccone amaro perché è stato un boccone amaro soprattutto in periferia per tanti amici vedere
Imbarcare Cossiga tanta gente avuto problemi anche personali nelle divisioni anche lotte e questo non è stato bene accolto
Ma io penso che al massimo si può tradurre in un mal di pancia non è una pillola avvelenata il rischio per il Partito popolare di farà parte di un centro alternativo alla sinistra per me non esiste quando l'Italia e l'Europa sarà chiaro lo schieramento i due schieramenti che si contrappongono mi sembra che la tradizione e la cultura gli ideali del Partito popolare
Eliminerà hanno addirittura il problema se dobbiamo stare di qua o di là
Penso che la nostra scelta del centro sinistra sia strategica sia a lunghissimo termine perciò parlare quello che succederà fra vent'anni non interessa penso che quello che interessa nel Breve e anche nel medio termine la scelta o il rischio non esista
Secondo punto l'altra preoccupazione invece della subalternità al PDS o alla Sinistra democratica questo sì che veramente il nostro problema
Questo cambiamento
Nella maggioranza di governo a indubbiamente rafforzato la posizione dei Democratici di sinistra in questa che è una competizione a differenza che negli altri paesi da noi
La sinistra e composita ci sono forze diverse comunque in un'alleanza c'è ci sarà sempre qualcuno che domina
In questo momento il rischio che la di la sinistra democratica prende il sopravvento è reale
A questo punto tanti amici hanno già detto come dobbiamo reagire cosa dobbiamo fare per evitarlo lo io lo riassumo brevemente in tre parole prima di tutto dobbiamo rinnovare ac dobbiamo riproporre il Partito popolare i nostri valori ma nella nuova situazione non possiamo essere i cattolici democratici di una volta anche la situazione sociale anche Gargani lo ha detto tutti lo hanno detto non è più quella perciò all'Assemblea che dobbiamo fare per riposizionare il partito
Dobbiamo farla al più presto perché dobbiamo ripresentarci con i nostri valori ma adattati alla realtà attuale
Dobbiamo sicuramente differenziarci perché se siamo in un'alleanza perché la gente deve votare noi anziché per i Democratici di sinistra abbiamo dei punti di differenziazione dobbiamo mettere in evidenza dobbiamo confrontarci anche duramente soprattutto sulla legge elettorale quello che vorrebbe fare che vorrebbero fare i Democratici di sinistra e proporre una legge che ci rende subalterni
Perciò qui noi dobbiamo avere la nostra proposta fare uno scontro anche duro senza vincoli di maggioranza perché se passa una legge elettorale di un certo tipo è solo uno strumento è vero ma è uno strumento sì che può diventare letale per noi
Grazie
Farinone e poi Elia e il segretario
Parrino lei segretario provinciale di Milano
Non voglio punire nessuno intervenendo adesso per ultimo anche perché fa molto freddo in quest'aula quindi sarò didascalico mi scuso ovviamente dalla semplificazione
Del resto segretario Marini ha già sentito in osservazioni una settimana fa che provenivano anche dalla mia provincia le preoccupazioni collegati per cui a quell'intervento mi richiamo
Didascalico solo per richiamare alcune cose l'allegazione di stamattina di Marini aiutato anche per il modo in cui l'apporto a stemperare alcune delle preoccupazioni che sono sicuramente Merse in molta parte del partito
Però alcune semplificazioni riceveva Sedo sentito nel corso del dibattito mi hanno
E spinto a intervenire comunque contenendo ripeto mutamento in pochissime battute
Primo fino a prova contraria cioè dovrà dirlo l'interessato
Mi risulta comunque che l'UDR di Cossiga di Mastella e ancora in termini diciamo così strategici portatrice di una posizione alternativa rispetto alla sinistra
Cioè una situazione avrà un po'diversa rispetto a quella per la quale invece assorto Partito Popolare tre anni fa
Allora poiché io credo che lo scenario sul quale dobbiamo misurare i nostri passi futuri è ed è stato detto stamattina in questa giornata da molti è europeo non solo italiano è in quel contesto che noi dobbiamo considera fa fare le nostre considerazioni allora ricordiamoci il Partito popolare sorto per costruire un'alleanza non un partito unico corso piano un'alleanza fai centro cattolico democratica e sociale e a sinistra democratica cioè per lavorare con né a sinistra non conto da sinistra
Da questa scelta e nato pubblica
Unico non partito unico non bevo cartello elettorale bensì coalizione politica e coalizione programmatica da radicare poi sul territorio
Questa idea di Ulivo così considerate è stato il valore aggiunto che ha consentito nel novantasei che ha detto che ha consentito la vittoria del centrosinistra perché senza quell'idea probabilmente il centrosinistra non avrebbe vinto nel novantasei
Da quel momento in avanti per responsabilità di tutti a cominciare da quelle bene del presidente Prodi per carità
Quello la costruzione si è fermata sia fermate o ha faticato molto anche nella periferia del Paese ecco io dico che bisogna recuperare quel concetto ma molti hanno detto oggi
Ma ho l'impressione che molto spesso così diceva dicendo sostanzialmente che però un progetto superato
Qualcuno già pagati ubiquo due
Io non so se il prossimo vivo se ci sarà sarà l'uno o due io dico che quel progetto di fondo collocato in chiave europea va va recuperato e certe un invito questo che dobbiamo poco oltre che noi stessi alle al presidente Prodi certamente le cose non si fanno da soli e quindi certamente dobbiamo pongo anche ai diessini perché vedete e chiudo noi credo dobbiamo riuscire a superare lo schematismo continentali ed un cento conto da sinistra dove poi
I cento e a volte una schieramento conservato magari chiamato anche Partito popolare come il caso della Spagna riconosco molto molto bene dobbiamo cercare cioè come italiani è l'unico è stato un passo in questa direzione di costruire una novità
Poi forse più vicino al quadro anglosassone notizia di questi giorni quando Blair comincia ad avvicinarsi più strettamente facciano una garza più organica compete a scelta anche il leader dei liberaldemocratici del terzo partito cioè invita così dobbiamo costruire il centro sinistra anche comodi è anche con Woody Allen ma se Cossiga e Mastella accettano questa dimensione strategica di centro sinistra se quindi abbandono il logo Dalio strategico che al momento di costruire un centro contrapposto alla sinistra
Se invece l'alleanza dovesse rimanere stavolta Pica allora rimarrei un po'inquieto sinceramente
Chiudendo
Lo dico a Franceschini riproducenti lo dico a quanti hanno posto il problema della nostra competizioni con i DS e io sono d'accordo con loro soprattutto nel modo mente in cui Veltroni e D'Alema dovessero decidere davvero
Di accedere uno schema continentale quello che contesto per cui la socialdemocrazia ingloba tutto
Dopo che può essere riformismo e si contrappone agli altri che poi sarebbero i conservatori nello schema continentali siccome questo schema noi dobbiamo superarlo allora la sfida ai DS si pone pochi dubbi
Non tanto e non solo
Sul temi come è stato detto da molti ma anche sul tema della ricostruzione e del rilancio a partire dal territorio a partire anche dalla comunità nazionale dell'Ulivo e questo passaggio non lo vedremo molto molto presto
Concludo è chiaro
Una delle battute che ha circolato anche questa mattina era famosa battuta di Gerardo Bianco allo scorso congresso nazionale non vogliamo morire socialdemocratici
Bene neanch'io voglio morire socialdemocratico ma soprattutto vorrei vivere ancora un po'possibilmente vorremmo guai che tutti noi vivessimo
Ancora per un lungo tempo spero tra tutti ennesimo popolare ebbene figliole popolare in Europa vuol dire come cercò dallo studioso vivere da non conservatori credo che qui dentro ci stia il messaggio politico il programma politico per i prossimi mesi
Grazie Farinone la parola al presidente del gruppo del Senato leopoldo Elia poi segretario di prego di sedervi di aspettare appunto la conclusione
Dunque
Ho consegnato al popolo il testo del mio intervento aggiungo solo alcuni flash che mi sono stati suggeriti dalla discussione
Ecco
Un aspetto forse un po'dimenticato nella ricostruzione della storia di questa crisi è stato il nostro desiderio comune
Di recuperare acquista legislature la durata gli un altro
Ieri il minimo di un biennio in modo da poter presentarci agli elettori
Con un lavoro compiuto su una prospettiva più lunga e si spera con risultati vale più attraenti per il corpo elettorale
In secondo luogo c'è stata la l'atteggiamento di Cossiga che effettivamente che è stato un atteggiamento sorprendente perché fino a pochi mesi fa criticava la nostra subalternità la subalternità del nostro segretario
Alle impostazioni di D'Alema
E del partito democratico della sinistra poi riaperto un'autostrada verso la Presidenza del Consiglio
Questo ci mette sull'avviso circa la possibilità che in un immediato futuro faccia magari prevalere secondo il linguaggio dei cattolici liberali dell'Ottocento passaggi beh prevalere più l'ipotesi che non la tesi la tesi rimanendo quella della contrapposizione tra centro e socialdemocrazia comunque è una posizione e che va vagliata e che va seguita soprattutto nei fatti e negli eventi da ultimo il governo l'assetto del governo Prodi era particolarmente suggestivo per noi e gratificante
Non solo perché è Prodi proveniva dalle nostre file perché era stato investito direttamente dal consenso popolare ma perché copriva anche delle pensioni che sono emersi e poi io oggi in piena luce dopo la crisi che ha portato al Governo al governo D'Alema risultato oggi il Partito Popolare in una nuova fase politica si impone come parti Vito non solo di governo ma anche come partito di competizione di un gran o di gareggiare con la sessione con la socialdemocrazia componente oggi maggioritaria del centrosinistra
Non si tratta di obbedire ad un riflesso di gelosia
Ma di prendere coscienza senza abbellimenti di una situazione che riserva particolari Sivier per minori il riformismo che viene enunciato come caratterizzante è in realtà improntato ad un evidente minimalismo
Tanto che la socialdemocrazia sembra ridursi più che ad una specificità programmatica ad un'arte di governo il riformismo è comune ecumenico e polivalente che rappresenta l'essenza della impostazione D'Alema Amato
E nello stesso tempo escludente come ha rilevato Michele Salvati nei confronti del riformismo cattolico
E insieme assorbente nell'ambito socialdemocratico di tutte le tendenze riformiste
Certe o pre fronteggiare il riformismo di D'Alema Amato Veltroni si richiede una capacità di elaborazione propositiva che attualmente il nostro partito non ha sì molto ci attendiamo dall'assemblea programmatica ma dobbiamo attrezzarci anche prima e dopodiché i gruppi parlamentari daranno il loro contributo costituendo collegamenti organici con esperti e giovani studiosi in grado di fornire apporti propositivi all'intero partito
Non bastano saltuari convegni di studio che non assicurano continuità di attenzione e di impegno segnalo solo e concludo due tematiche particolarmente rilevanti
Quella delle riforme istituzionali e l'altra delle politiche economiche a livello europeo
Sul primo punto non pare che i problemi aperti possano essere risolti con stralci di riforme elezioni diretta dei presidenti delle Regioni ad esempio quando invece bisognerebbe iniziare conducendo la compimento in termini di premi irrita in Sarmento critico del lavoro della Bicamerale in tema di federalismo evitando il proliferare di continui Progetti di statuti speciali in troppe regioni
Lascia lasciano poi perplessi quanto meno le indicazioni di metodo finora pervenute dal ministro Amato non si capisce perché in tema di legge elettorale
Non si capisce perché si debba aspettare la sentenza della Corte sul referendum per lavorare seriamente sulle soluzioni possibili a propose sito delle leggi elettorali politiche si possibilità di intesa ci sono ebbene che maturino secondo logica e buonsenso prima della pronuncia della Corte
Più in generale dobbiamo essere attenti a questa variabilità di opinioni in campo di politica istituzionale si avessimo dato retta un anno fa dopo l'orrenda della lega in Commissione bicamerale
Alle posizioni di D'Alema che sollecitava l'adozione di un sistema elettorale francese e di un sistema costituzionale francese forse avremmo oggi certamente sbagliato le conversazioni tra D'Alema e collettivi e e e Taradash o ai o Calderisi non diventeranno celebri come i colloqui di diete con è che Hermann ma tuttavia hanno una loro utilità quando ci fanno capire che oramai D'Alema di fronte
Allo spettacolo del vice familismo francese a Vienna trascinerà che e Jospin a
Afferrato bene finalmente che questo Bice affarismo è un danno e non un vantaggio per i sistemi costituzionali è un esempio di come bisogna diffidare
Di innamoramenti troppo troppo facili anche quando sono propugnata i dall'amico Giovanni Sartori
Da ultimo dobbiamo essere molti a molto attenti alle derive socialdemocratiche che possano intaccare la coerenza della politica europea in vista per realizzata da Prodi e da Ciampi concludo dicendo che l'invito di Marina a ridiscutere ricentrare il nostro rapporto
Con la socialdemocrazia deve diventare un impegno per tutto il partito grazie grazie
Ma cari
Cari amici io innanzitutto proprio vi ringrazio di cuore ringrazio voi
Non voglio dire i superstiti perché siete ancora abbastanza ma insomma
Ma stamattina
Forse anche normale insomma una giornata lunga faticosa ma stamattina c'era proprio il pienone
Voglio dire dopo una giornata faticosa di lavoro c'è ancora una buona partecipazione
Io farò solo due o tre riflessioni brevi e veloci perché
A parte il fatto che il mio stesso spirito è quello a cui mi avete invitato ero disponibile già stamattina
Di prendere il positivo che da questo lavoro è venuto fuori importante fare questo
Se non ci sarebbe qualche stimolo ritornare su qualche problema
Anche sui pochi sui quali non siamo d'accordo ma insomma lo faremo un'altra volta
Però prima di farlo lui non c'è ma voglio fare qui ufficialmente stamattina io si vede proprio che mi sto invecchiando perdo le battute
Ormai
A un certo punto ho detto ma sai uno Dinoi colletta nostra non può essere mai opportunista c'avevo davanti al posto di granelli Lapo Pistelli e ho detto per esempio Lapo Pistelli troppo permettere il povero lampo che ho mandato che a me è venuta a Dio ma qui la gente pensa che tu abbai Bibbia ha detto mi abbia dato del trasformista
Se mi giravo sulla finito avrei potuto dire a Franceschini
Perché no voglio dire perché proprio voleva essere una battuta di spirito
Evidentemente proprio non ormai all'età nostra non riusciamo a far le più belle quindi volevo dare atto a Pistelli questa era soltanto
No due due cose insomma io le due preoccupazioni maggiori forse uno e verso l'esterno una verso l'interno nostro che mi vengono dalla giornata di oggi
Quella verso l'esterno dalla quale uno si può difendere meno perché rimbalza sui giornali e sulle televisioni che ci hanno seguito con molta attenzione e di questo li ringrazio
Insomma sembra che noi ci siamo mossi quasi da una stizza
Cioè io l'ho visto delle risposte di saldi quello risponde sempre
Io debbo dire caro Cesare qualche volta non risponde insomma lui proprio non ne fa passare un no dalle pronto e poi dal presidente del gruppo al Senato un buon affare ce l'ha dovrebbe avere
Cioè dice mano riflettano meglio con il problema noi non abbiamo quando parliamo degli spazi della competizione del movimentismo ed è emerso questo sì punto molto approfondito oggi noi non è che stiamo lì a fare gli sfiziosi o siamo gelosi
Siamo stati grandi per tanti anni siete stati voi io ero un po'un soldato un sottotenente di complemento dell'abc
Importante per il posto dove stavo allora e
Che aveva un ruolo più grande ancora di oggi quel mondo ma sempre di complemento Air siamo stati grandi per tanti anni doveva pure capitare prima o poi che diventassimo più piccoli se non la collegio del cambiamento non quindi noi il problema della stizza
Non l'abbiamo non è che io mi preoccupo de debbono problema è che su alcuni punti riteniamo e tra alleati ce lo possiamo dire
Una posizione sbagliata cioè una possibile io debbo dire che mi scandalizza ero rispetto al PDS
E credendo io nell'alleanza
Perché quelli di voi che hanno qualche preoccupazione su questo toglie che verrà io proprio sono convinto di questo
E appartengo ad un popolo a un agente ha una un ambiente dove se c'è una convinzione tra i tanti difetti che c'è c'è la cocciutaggine
O la coerenza chiama io la chiamo cocciutaggine io sono convinto di quel proprio forse mi sono ora impegnato in politica più utili come ero disponibile a fare quando c'era Martinazzoli proprio per la scelta che abbiamo fatto quindi quella non
Potrei parlare un'ora per dire le ragioni qualche volta l'ho fatto
Io non è i a differenza di alcuni interventi io non è che sono molto preoccupato
Della capacità oggi della egemonia del PDS
Io sono preoccupato della loro tenuta
E a me preoccupa al contrario poiché voglio rivincere con l'alleanza di centrosinistra le prossime elezioni qualche volta seguendo l'andamento le posizioni io la preoccupazione opposta
Ecco questo voglio dire a loro perché non vedo sempre la chiarezza della posizione politica
La tenuta no e semmai quando li vedo che guardano troppo al prato nostro essi dimenticano del prato che c'è una sinistra che si allarga dentro il quale possono fare scorrere idee altri cavalli e questo è un problema
Io non non ho parlato della visita alla tomba di Dossetti perché questa veramente non onestamente li come si fanno criticarlo insomma
Non parlo nemmeno di Passuello
Ecco è meglio che non ne parli
Non è un pericolo
Vi assicuro vi assicuro credete a me
E non mi fate andare oltre
Io lo potevamo regala
No
Proprio non esiste questo problema
Proprio non esiste può darsi che ci sia in loro quella vendetta quella di cui ci preoccupiamo e che ci fa arrabbiare qualche volta
Ma insomma io non mi preoccupo se Ciro busti sconcerto a il problema no
Dall'esterno sull'interno un discorso più serio che meriterebbe un lungo approfondimento
Io questo mi preoccupa un po'
E questo riguarda più il versante Cossiga
Vedo nel partito
Al di là delle difficoltà che viviamo ed io le ho registrate
Ho registrato anche quelle che non mi convincono del tutto perché ritengo che questo sia il dovere di chi alla responsabilità che oggi voi avete dato a me
Vedo una non è ripresa fino in fondo la fiducia in noi stessi
Ma come è possibile che ci preoccupiamo tanto di Corsica e delle sue posizioni
è incomprensibile per me
Ma la fiducia in noi stessi
Cosa di e io ho capito che poiché questo problema ogni tanto veniva io dentro di me io ho sempre pensato che il discernimento della nostra gente fosse tale che insomma e qualcuno l'ha detto che sono partiti da un punto all'anno dovuto aggiustare sono venuti sulle nostre posizioni a me bastava questo
Invece vedo che non basta e che questo è un problema che in qualche modo va affrontata
Questo spirito di credere in noi stessi in maniera limitata in quel mondo siamo quelli che hanno più consistenza di uomini di strutture di presenza di idee questo io se fossi capace lo lo rilanciare mai a un certo punto mi sono accorto che era legato alle interviste
Alla televisione e ai giornali a te e se questa condanna io e altri ce la dobbiamo prenderne faremo anche noi
Ne facciamo di più cambi deboli
Se uno entra in crisi perché vede tre volte e poi legato alla crisi di governo alla indispensabilità di quei voti a tante altre cose io voglio dire non sottovaluto il problema io non sono mi pare che l'abbia detto Rognoni alla fine
Che tra l'altro poi loro si conoscono bene con me militanza di partito più di quanto possa conoscere io e dice ma il disegno è un altro io non ci scommetto che sia una cioè può darsi che tu abbia ragione
Ma io vedo gli spazi sempre più ristretti su quel disegno
Non conoscendo quella forza politica e la tenuta della nostra strategia sposta loro
Cosa vi debbo dire io ho l'ambizione per portarli qua non condivido magari qualche preoccupazione sul loro ruolo sul fatto se ci dobbiamo dialogare o meno per me ci dobbiamo dialogare perché io parto dalla concezione dalla nostra forza rispettando siamo più massa noi è più facile che ha traiamo nuovi loro
I i deputati ma io quando ho interrotto uno di voi ora non mi ricordo forse lo stesso cognome ora sto al suo intervento
Io ho detto è vero che noi non abbiamo fatto la caccia ai deputati
C'è stato un grande salto da una parte e dall'altro nel centro dello schieramento
Gli unici che non si sono mossi nemmeno di una virgola siamo noi l'abbiamo perso nessuno
Ma io l'interesse a trovare i cinque sei deputati che venissero con noi non ce l'aveva
Se non altro perché essendo una persona di media serie età
Poi non lo so se ci sono io qualcun altro non mi vorrei trovare a dover lottare per trovare i posti e le candidature pura loro
Poiché la volta precedente l'abbiamo avuto più di quelle che forse potevamo aspirare morti caricata né altri dieci deputati e c'è qualche problema in più visto che faremo le elezioni con la stessa coalizione se non altro per queste
E non ti nego che a qualcuno il tono ma vai da quell'altra parte
Cioè l'ho mandata da qualche altra parte
E quindi io credo che noi un po'più di fiducia
Ma immobili stessi no non ma non sembra che il problema riguarda solo me
Nella nostra dirigenza nel nel nostra capacità questo secondo me dovremmo averlo vede un problema
Io non parlo
Dei rapporti tra la politica e settori della Chiesa è meglio che non è parsa perché qualche volta sì ma avete detto che mi son lasciato prendere quindi non ne parlo di questo lasciamo stare noi abbiamo Emilio stai tranquillo non ne parlo
Il rispetto e l'attenzione nostra al magistero dall'indicazione di questo si resta è un punto di riferimento fondamentale per noi gli atteggiamenti politici di questo o quel personaggio di quel mondo sono un'altra cosa su uno di può anche discutere
Sul governo
Mi interessa toccare un punto perché stamattina è venuto nel dibattito
Abbiamo lasciato scoperti settori rilevanti io
Cosa volete
La nostra delegazione al governo e corposa e a ruoli della rilevanti
Siamo riusciti anche e con il gioco dei sottosegretari a coprire quasi tutti i ministeri non abbiamo situazioni che non abbiamo volute
In particolare per il Mezzogiorno io vorrei ricordare che c'è stata l'altro giorno una su ventiquattro ore una presa di posizione del consigliere delegato dalla Confindustria per il Mezzogiorno industriale D'Amato è un giovane molto battagliero
Il quale ha sostenuto che voleva tre cose per il Mezzogiorno tre erano i punti di attacco
Ed io ci credo abbastanza il prima era la sicurezza del territorio
Secondo le infrastrutture il terzo un problema più generale ma riguardava il Mezzogiorno in particolare l'alleggerimento graduale del peso fiscale e contributivo
E guardate che sulle due prime questioni abbiamo la titolarità dell'azione di governo nuovi con la Jervolino e commi Chelli
E debbo dire su punti importanti se penso al rapporto lavoro queste cose insomma una persona
Di esperienza del sottosegretario al lavoro il numero due della CISL Morese è un uomo che insomma non sarà invisibile del tutto rispetta al ministro se vuole o altre posizioni Morgando all'industria il nostro responsabile del del settore economico o la permanenza dipinse al Tesoro altri amici che magari non cito cioè posso non prenderla pura ma quindi io credo che ci sia questa nostra capacità di andare avanti vi ribadisco perché su questo c'è concordo come si una concordia generale
Che resta per noi il problema di una maggiore capacità di elaborazione teorica di proposta programmatica
E di presenza al governo la capacità di portare il
Limite più grande che io vedo oggi nel nostro partito esattamente questo e su questo punto bisognerà lavorare per attrazione attrezzati un po'di più perché la fase che si apre con i pericoli che sono stati sottolinea che sono reali in questo rapporto con figurerà una situazione che io farò di tutto per non far crollare
Cioè l'alleanza va salvaguardata per ragioni di fondo e strategiche ma che sarà più competitiva al proprio interno nella nuova situazione questo è vero e dobbiamo attrezzarci a questa maggiore competitività al nostro interno
Sul
Voglio rassicurare corsari sulla legge elettorale
Mi riferisco a quello che ho detto stamattina delle un punto vitale per noi
E la posizione del partito determinata come vi ho indicato
Come Dio indicato questa mattina
C'è un punto sul quale io capisco che rimangano valutazioni diverso parte diverse
Ed è quella sulla conclusione
Della crisi sulla possibilità di sbocco
Non mi dite la democrazia perché questo proprio no non sta in piedi ma cosa volete con i tempi della politica di oggi
Dice ma il mandato del Congresso non comprendeva se dovevi scegliere tra il centrosinistra rilanciato il governo tecnico posso
Non è che posso dire aspettate che mo'facciamo convochiamo un congresso straordinario per vedere pare un po'difficile capita che ci sono i momenti specialmente la politica di oggi in cui tu sei costretta a farla c'è te la fai con gli organi con la direzione che lei sa
Quindi non è questo e il merito io onestamente sul merito su questo punto per quanti sforzi faccia di comprendere le obiezioni che rispetto
Capisco
Proprio non non sono commi
Sì Ciampi poteva essere un governo con con connotati politici banche forti ma chi te l'ha detto che sarebbe stato Ciampi
Io mi fermo qua
C'erano altre candidature Volodin comune una almeno
Almeno appaiato con le stesse probabilità di Ciampi c'era Dini
Non apro un discorso su questo piano perché non è giusto non è capitato
Resta il fatto che io proprio visto come un rischiosissimo arretramento rispetta le scelte di fondo nostro tornare ad un governo che non avesse forza politica è pieno sostegno possibile largo del Parlamento
Saremmo entrati in una sì poi qualcuno stamattina ha detto
C'era quello istituzionale di Mancino non non c'è mai stato perché Mancino con una determinazione assoluta in privato ed in pubblica sembra detto io faccio il presidente del Senato
Quindi voglio dire io credo che noi avremmo riaperto una confusione anche con il Polo
E avremmo avuto problemi in quella direzione
Però è inutile parlarvi questo voglio dire che quella obiezione che io accetto che debba accettare nel senso proprio non vi comiche potremmo discutere settimane intere traditori
E lì resta forse una valutazione diversa
Ecco io voglio assicurarvi che per l'Assemblea non c'è problema adesso ripensiamo il modo il come la dobbiamo fare perché rientra proprio in questa necessità di rafforzare la nostra capacità programmatiche propositiva nell'anno quelle un passaggio non è tutto lì ma quello un passaggio importante quindi io
Non lo voglio assolutamente saltare
E vediamo di andare avanti con determinazione in questo periodo coinvolgendo tutte le energie che abbiamo perché
Che sia un momento complicato per tutti
Dentro l'alleanza però meno male che stiamo discutendo da dentro l'alleanza
Se il Polo avesse ripreso il sopravvento in questa fase credo che saremmo in una situazione più difficile di quella di oggi
Ma questo non è accaduto
Non vedo all'orizzonte una crisi di questa coalizione
E quindi abbiamo il tempo per lavorare anche secondo le indicazioni degli approfondimenti che questo Consiglio nazionale oggi ha ad ha dato noi abbiamo raccolto come era doveroso e con l'attenzione necessaria
Vi proponiamo adesso un documento alla vostra approvazione vi ringrazio proprio per l'impegno nella giornata di oggi
Prima un grazie innanzitutto a tutti quanti voi per la partecipazione per il sacrificio chiede fatto venendo da lontano
Io spero che questi consigli nazionali si possono fare anche con maggiore frequenza perché credo che sia un modo utile anche per confrontarsi anche se dobbiamo chiedere qualche Segre
Dice primo atto c'è un completamento dell'organo dovendo il Consiglio nazionale procederà a completamento dell'organo e leggende ai sensi dell'articolo quarantotto lettera l dello Statuto da cinque a dieci personalità aderenti al partito Espress se negli ambienti culturali economici delle associazioni di ispirazione cristiana segretario il segretario nazionale Franco Marini propone la elezione di don Antonio Mazzi a componente del Consiglio nazionale tutti quanti d'accordo tra
Vorrei anche comunicare che tre i nostri amici del Consiglio Nazionale cassa Magnago l'avvocato Franco panni Giovannino mura hanno presentato un documento che è stato redatto a nome del appunto dell'associazione dei seniores un documento molto articolato che sarà pubblicato sul popolo leggo il documento che conclude i lavori del Consiglio nazionale il consiglio nazionale del Partito Popolare Italiano ascoltata la relazione del segretario politico onorevole Franco Marini l'approva assumendo i contributi venuti nel corso del dibattito il Consiglio nazionale approva altresì la soluzione della crisi di governo consiglio nazionale rivolge al presidente il Consiglio onorevole Massimo D'Alema e ministri sottosegretari chiamati a far parte del suo governo gli auguri più sinceri di un proficuo lavoro e di impegno alla segreteria politiche parlamentari popolari
Sostenerne l'azione con le iniziative più utile ai fini del raggiungimento dei comuni obiettivi politico programmatici posti a base dell'accordo per la formazione del governo e della maggioranza parlamentare che lo esprime
Il Consiglio nazionale oltre all'impegno per l'approvazione della manovra economica mille novecentonovantanove segnala l'urgenza a di rispettare i vincoli pattuiti in sede comunitaria al momento dell'accesso al sistema della moneta unica b di promuovere una politica finalizzata ad una efficace lotta alla disoccupazione soprattutto nel Mezzogiorno ci di incrementare ulteriormente lo sviluppo delle piccole e medie imprese del settore industriale in quell'rico in quello dei servizi con particolare attenzione al non profit di di rilanciare le politiche familiari anche in vista di una più efficace strategia per combattere la disgregazione sociale
è di concretizzare nel quadro di un forte impegno per la riforma dell'intero sistema scolastico la realizzazione di un'autentica parità quale conseguenza logica e coerente del processo di autonomia e condizione per realizzare un sistema scolastico realmente integrato consiglio nazionale richiamando la specificità della situazione politica italiana rispetto agli altri Stati europei e evidenzia che il governo guidato onorevole D'Alema è un esecutivo di coalizione fondato sulla partecipazione paritaria della sinistra e del centro e con una rilevante presenza di popolari chierici il rispetto dalla complessità e delle diversità delle componenti
Il Consiglio nazionale rileva che la costruzione del costituzione del governo D'Alema con la piena partecipazione oltre che delle forze che hanno dato Vita l'esperienza dell'Ulivo anche dell'UDR dei Comunisti italiani segna un passaggio che richiede un supplemento d'iniziativa politica di riflessione culturale di elaborazione programmatica finalizzata a caratterizzare la specificità del contributo dei popolari alla vita nazionale
Il Consiglio nazionale rinnova il più convinto apprezzamento dei popolari a Romano Prodi per gli straordinari risultati conseguiti nella sua azione di governo
E lo sollecita a sviluppare l'iniziativa più utile al fine di coordinare il rilancio del progetto dell'Ulivo che mantiene integro il suo valore di luogo d'incontro dei riformismi di diversa ispirazione e di sperimentazione della converge superati a tra partiti ed espressione della società civile consiglio nazionale che rileva che mentre prende forma la ristrutturazione della sinistra occorre porsi operativamente l'obiettivo di una più efficace articolazione Pres senza la componente di centro dell'alleanza indispensabile al rafforzamento della stessa ed auspica che Romano Prodi voglio in prima persona concorre a questo sforzo consiglio nazionali impegna la segreteria a convocare tempestiva ente la programmata assemblea nazionale come occasione straordinaria di dibattito di riflessione e di definizione degli indirizzi e di individuazione delle nuove modalità organizzative particolarmente urgenti nella presente e passo in politica consiglio nazionale ribadisce il valore dell'unità del partito quanto mai attuale nella presente fase ed impegna gli organi centrali e periferici ad assicurarlo attraverso le più idonee modalità operative di assetto organizzativo con la corresponsabilizzazione delle diverse esperienze sensibilità che arricchiscono la vita del partito su questo chiesto di parlare credo l'amico
Per per Luigi Castagnetti per un'ampia razione prego
Beh
A quest'ora non la facciamo lunga anche perché ormai insomma ci siamo già detti
Io apprezzo il documento e credo anche che si possa dire che che che ha assunto molta parte del documento che noi avevamo presentato questa mattina
E soprattutto esprime
E di questo mi compiaccio un apprezzamento per tutto il dibattito ovviamente per l'azione del segretario la intervento del presidente ma insomma per tutto il dibattito ed è importante che siano stati assunti anche questi contributi devo dire per le ragioni che abbiamo già detto quindi è inutile che c'è un un dissenso sulla soluzione della crisi di governo e quindi a nome anche di altri amici insomma ci intendiamo alludo alla lista congressuale noi ci asteniamo sul secondo paragrafo che è quello che fa esplicito riferimento all'approvazione della soluzione della crisi di governo credo che non sia il caso di riaprire il dibattito
Se
Luigi Granelli
Una telegrafica dichiarazione di voto nel corso del
Intervento aveva fatto un appello specifico al segretario del partito e devo dare atto di questa positiva posizione di rispetto del dissenso che si è verificato sul punto della crisi
Bene io considero questo atteggiamento molto rilevante ai fini della validità permanente del nostro dibattito interno aggiungo
Anche che oltre al primo capoverso che mette in rilievo le i contributi emersi dal dibattito c'è neanche uno verso la fine che dice che la situazione in cui ci troviamo adesso richiede un supplemento di riflessione e di iniziativa politica ecco questi elementi mi consentono di superare l'hanno un ciò che avevo fatto di voto contrario sul capoverso dalla crisi e di unirmi all'astensione che ha fatto Castagnetti devo dire che la verifica poi più importante che abbiamo davanti sarà quella dall'Assemblea che diventa questo
Punto nelle mente importante quindi preparazione l'Assemblea e assetto del partito e dovrà verificarsi nei prossimi giorni sono degli appuntamenti importanti che posso
Influenzare anche la successiva realizzazione commercio per questo mi astengo anch'io come annunciato castagne posso naturale
No mi pare siamo ad una
Sì non è che non c'è scusa dice Stefano Bianco presidente io mi chiedo scusa l'Assemblea avverte ho rinunziato oltretutto invito indiretto il mio intervento parte o quasi tutto riguardava anche un aspetto attuo
Male alcuni amici hanno già rilevato io volevo approfondirlo e il problema della Emirates immigrazione che oggi un problema che cade solo lungo sarebbe discorso noto pub zio ma un punto vorrei che la nostra è un problema che cade non sulla Puglia sulla chissà di Lecce credo che la solidarietà che abbiamo anche espresso prima con un un efficace intervento di un amico che faccio mio
Prego desidererei che nel nostro documento questo aspetto salvo poi specificarli in altra sede lo introducessimo pretende di un'attualità estrema e di una l'ISPO
Sta nostra ai discorsi generico generali che faccia
Mi pare che sia giusto il segretario posizionarsi
No su questa questione che pone bianco
Io la raccomando ad Andrea che accurato e quindi questo è un punto di grande attualità specialmente per certe aree del Paese troviamo la formulazione giusta quindi è il parere di accoglimento di questa cosa
Qui il secondo paragrafo a cui si riferiva Castagnetti e poi anche Granelli è il Consiglio nazionale approva altresì la soluzione della crisi di governo io credo che noi lo detto anche nella replica c'è questo punto quindi mi sembra assolutamente legittimo lo scandaloso che gli amici diciamo così che fanno riferimento alla posizione di Castagnetti approvano il documento con la tensione su questo punto questo deve essere chiaro è quello che i i commenti di Rho nella direzione
Se le cose stanno così io direi che noi possiamo però votare globalmente il documento riferendo che quest'area del partito ha espresso la sua astensione su questo punto che riguarda
La quindi io sono apprezzo questa posizione di responsabilità bene allora
Giambattista alcune cose
Sembrerà