III Campo di Educazione alla Pace quarta e conclusiva giornata dedicata a: relazione dei gruppi di lavoro e conclusione (27-30 agosto 1998)

Va beh a conclusione dei lavori di questo pomeriggio
Facciamo un breve la presentazione dei risultati di quello che che è stato detto e fatto nei diversi gruppi di studio
Il primo gruppo di studio presento io ha avuto come argomento molto generale è seguita che un po'generico i rapporti tra scienza e non violenza è un tema che è stato sollecitato anche dalla presenza abbastanza numerosa tra i partecipanti al convegno entra i relatori di persone che lavorano in ambito scientifico soprattutto fisici e chimici
E dunque e nel all'interno di questo di questo gruppo di lavoro sono state due le questioni che sono state soprattutto affrontate la prima ha un carattere più generale e cioè la la domanda era se la la scienza nella sua accezione De ammirata qui occidentale attuale ha un carattere intrinsecamente violento e quindi non ha senso parlare di Delpino scienze non violenza oppure no e io che metro siamo giunti alla conclusione riguarda questo problema che rimane Rosso e riaperto quello che le cose principali che abbiamo detto sono la constatazione che la scienza occidentale ha avuto deve il grande sviluppo che ha conosciuto e la sua sostanziale vittoria rispetto a moltissime altre forme dico senza alternative delle questa sua su sviluppo soprattutto alle ricadute produttive che ha consentito nel corso degli ultimi due secoli e mezzo e quindi è intrinsecamente legata Aldo sviluppo del capitalismo perché questa
La la forma in cui le attività produttive si sono sono caratterizzate questo non vuol dire che la scienza sia intrinsecamente legata alla tecnologia produttiva ma il fatto che adesso sia così importante sicuramente dovuto a questo
Dato che ci siamo posti senza essere in grado di risolverlo è se la scienza insieme intesa sembra in senso occidentale nasca da una volontà di dominio dell'uomo sulla natura ci sono sicuramente delle indicazioni
In questo senso vanno da parte di alcuni pensatori e filosofi italiana Cartesio in poi ma non è nemmeno vero che sia questo l'unico filone presente nel nei primi dei primi decenni in cui si sui la la la la scienza moderna il vetro sperimentale non è chiaro se questo sì è vero è chiaro perché nella misura in cui la scienza animata da questa volontà di dominio dell'uomo sulla natura è difficile immaginare una sua variante non violenta visto che l'anno che è stato
Come sappiamo si basa invece anche da cui Pisa del rapporto uomo natura sul concetto di equilibrio e di conservazione
E un'altra un altro dubbio che ci si pone riguardo alla scienza come determina tra oggi
Se la in è innegabile che in gran parte la la scienza pretenda in questo questo momento di essere l'unico modo valido di conoscenza empirica del mondo il costante e molto spesso la la patente e di scientificità e concesso non concessa ad altre forme di pensiero fondante come se la l'essere scientifico fosse l'unico criterio a cui deve soddisfare un un sistema filosofico sui suoi pensiero un modo di interagire con il mondo circostante se questo è vero ovviamente questo aspetto contrasta con una interpretazione non violenta della della scienza in quanto con una volta non violenza a poco fa i suoi presupposti la valorizzazione della diversità anche culturale e la negazione del del della pretesa di un unico sistema di pensiero ad essere la l'unica la migliore
Forma di conoscenza
Tanto che sono solo dubbi e nelle nel gruppo di lavoro c'erano opinioni contrastanti sul fatto se effettivamente dalla scienza moderna occidentale sia tutto questo oppure sia anche molto di più e quindi è possibile parlare di scienza non violenza dal punto di vista qui c'è un picco concreto e pratico ci siamo posti il problema di quale sia la responsabilità dello scienziato rispetto all'uso delle ricerche che fa
Considerazione ovvia considerazione è stato che in Italia forse no ma a livello mondiale è sicuramente vero che il finanziamento della ricerca scientifica e soprattutto di origine militare ed è rivolto a dallo sviluppo proprio diretto immediato resiste i miti arma o comunque di tecnologie legate alla al mondo bellico questo è vero soprattutto negli Stati Uniti in in Cina nei paesi come India Pakistan che stanno sviluppando la tecnologia nucleare
In generale nel mondo questo che è che così
Ed è un'altra considerazione molto grave è che è quasi impossibile in molti casi precedere l'uso che verrà fatto delle ricerche di base quindi sì che lo scienziato che magari lavora in un campo che sembra assolutamente astratto e svincolato dalle ricadute poi produttive non può sapere in molti casi se quello che gli sta facendo per fa in futuro utilizzato per esempio in campo militare
Allora queste considerazioni hanno fatto sorgere molti molti dubbi perché questo punto sembrerebbe quasi che l'unica soluzione sia ritirarsi dalla ricerca non la non farla se si vuole essere veramente sicuri che il proprio lavoro non verrà mai utilizzato a scopi militari a molti dei partecipanti al gruppo ovviamente questa soluzione non non piace condendo le questa Inter non è ritenuta accettabile e quindi
E chiara e netta la l'esigenza di non partecipare ma e direttamente a progetti che abbia ricadute militari evidenti da parte di chi appunto cerchi di essere uno scienziato e di seguire anche la via della non violenza e per quanto riguarda l'utilizzo della ricerca di base è quella che non è certamente legata funzione militare probabilmente la via la via giusta non è ritirarsi dalla ricerca scientifica ma cercare di usare il potere e Villari lo sa perdita che deriva dal far parte della comunità scientifica che la comunità forse più materialmente potente in questo momento il mondo usare questo potere per diritti dirigere i risultati delle proprie e le altrui ricerche verso la pace e non verso la guerra e quindi è chiaro che in questo modo ci si si rischi rischi sporcarsi le mani però si USA la la responsabilità legata alla posizione in cui
Ci si trova questa era la
Estivo di contenuti della discussione che è stata fatta durante questo gruppo di studio
Ora passiamo
Al al secondo però visto che il coordinatore di questo comportamento non c'è una nuova presento presenta io anche i risultati di questo gruppo di lavoro i qui tema era molto generale ancor più generale e l'altro e
Si trattava di indicare Digione aspetti personali alla ricerca non violenta due delle relazioni che abbiamo ascoltato questa mattina durante la tavola rotonda che scrivono più o meno su questi temi
E anche il numero di partecipanti del campo che hanno scelto di lavorare in questo gruppo di lavoro è abbastanza elevato evidentemente questo è un un tema che che tocca molto
Che è considerato molto importante e viene qui e di chi è più difficile rendere conto della discussione che è stata fatta in questo gruppo di lavoro perché ha toccato molti temi è stata abbastanza abbia come grande e me stesso la prima conclusi ora diciamo che è stata che è stata tratta è che ancora c'è bisogno di fare molto lavoro e che è necessaria generale una riflessione filosofica sul non violenza che cerchi di fondare il pensiero nonviolento in relazione soprattutto all'aspetti critici e personale meglio di quanto si è stato fatto finora limitate si considera che non sia non sia soddisfa sente completamente soddisfacente l'elaborazione che è stata fatta in passato
E che pure è stata si abbassa di alcuni fra i più grandi maestri del del pensiero con violento che che se ne vissuti proprio in qualche modo c'è bisogno di di qualcos'altro c'è bisogno di far parla di fondarla meglio almeno dal nostro punto di vista
Accanto a queste esigenze di riflessione filosofica è stata ribadita a tutti partecipa anche il gruppo la parallela esigenza di non ritirarsi nella filosofia di tradurre politicamente nei miei temi comportamenti concreti e individuali e sociali l'etica dell'ente su quello che si può
Che si può
Identificare come etica non violenta
E questo questa esigenza del della doppia azione è stata ribadite fortemente quindi bisogna da un lato cerca di fondare critica non violenta dall'altro bisogna cerca di tradurla politicamente senza aspettare che definito il il lavoro di rielaborazione
Filosofi da
Dal punto di vista della traduzione politica di di quelli che al momento sembrano gli elementi dell'etica non violenta ci sono diverse diverse opinioni diverse diverse opinioni
Dopo tanti ma che mettono l'accento su cui fra Enti aspetti alcuni hanno sottolineato la la grande importanza della testimonianza personale e quindi cosa dico come sentivamo raccontare anche questa mattina la la centralità a delle esperienze anche piccole anche limitate in cui si cerca di costruire micro modelli di società non violente che non hanno una
Vanno dall'importanza numerica un grande peso della
Società contemporanea che perché ma costituiscono la testimonianza che si può fare come si sentiva Seggiano può raccontare questa mattina presente l'avvocato Nino Drago
Un'altra esigenza che sentita dal dal tutti è posta al centro dell'attività terrà la soluzione praticabile dicono violenta e l'esigenza della comunicazione comunicazione che significa il inserito il comunicare tra le persone
Che conducono queste esperienze comunicare in modo non violento e cerca vuol dire in modo da da non schiacciare una parte del gruppo rispetto a un'altra azienda permettere lo sviluppo della personalità mai della del punto di vista di ciascuno dei componenti e permetterà a tutti di contribuire s'
In modo paritario alla costruzione di questa esperienza e dall'altro l'esigenza di comunicare con chi non ha dona forse mai nemmeno pensato a all'esigenza di una una
Relativo di un cambiamento in senso non violento della della società e dei rapporti
E quindi è stata evidenziata dagli altri questa doppia comunicazione qualcuno ha voluto sottolineare che non bisogna bisogna pretendere di poter costruire un esperienza totalmente non violenta
Quanto ecco è inevitabile che al qualunque esperienza umana costruita da dagli uomini concreti in carne ed ossa ci sia una compresenza di violenza e non violenza e qui poi c'è stata una discussione Dunga sul fatto se
Se sia connaturata o no l'uomo la la violenza però al al di là del ripeto escussione che ovviamente non è pubblici di Pirelli in questi termini non si può decidere se l'uomo sia per natura violento un bordo e forse non è nemmeno tanto portante decidere in questo momento quello che conta è che non bisogna o non bisogna farsi scoraggiare dalla compresenza di elementi violenti e non violenti ma bisogna esserne consci cercare appunto di superare con gli esperimenti con l'esperienza diceva Cardi superare di Rieti aspetti violenti traducendoli in merito degli aspetti non violenti per affronta gli stessi problemi è stato poi toccato rapidamente il tema della Religion per concludere che non esiste non è non fosse mai esistita nella storia religione strutturata e stabile capace di ammettere i propri limiti e e capaci di relativizzare sì
Petto per esempio le altre religioni in questo senso quindi non esiste una religione adatta di per sé alla non violenza ma tutte le religioni che forse hanno dentro di sé induce alla possibilità di svilupparsi in sé sono violento devono per prima cosa a mettere e riconoscere l'esistenza di altre religioni
Che hanno la lo stesso diritto e la stessa possibilità di di sviluppare la
Sviluppare un'etica non violenta e questo perché tante volte che la oppure alla base della violenza è la l'accettazione la valorizzazione della diversità non la l'assolutismo da parte di una forma di pensiero rispetto all'altra e IVA per il tempo è stato professore fare proposte di azione concreta la troppo limitato fare per approfondire questo tema proposta strutturata che è stata la ripresa con la oggi tutti i partecipanti al gruppo di studio e quella di costituire una a
Capinere la pace come proponevano questa mattina Gianni Savio i tanto più grato relativa soprattutto al sta per cominciare la formazione dei formatori di obiettori di coscienza che forse saranno
Previsti spira dalla legge delega di riforma l'obiezione di coscienza e più in generale una una carine la pace pubblica quindi riconosciuta finanziata e sostenuta dalla con
In Italia in cui si possano formali che possono lavorare le persone che vogliono lavorare su questi temi
Stefano i contenuti o arricchendo i gruppi di studio
Terzo lo presenta Mariafrancesca
Il gruppo sono economia e non violenza
Dunque ci siamo basati per i nostri lavori su due
Dati di fatto iniziare che più o meno tutti conosciamo macché ma mi sa riuscirà ricordato appunto come la base del lavoro del gruppo il primo di questi fatti il problema della forbice economica mondiale attuale
Cioè nel fatto che negli ultimi anni diciamo anche nell'ultima decina d'anni se non di più la forbice fra coloro che sono ricchi e coloro che sono poveri sia spaventosamente allargata i ricchi continua a diventare sempre più ricca chi ai poveri contro diventare sempre più poveri c'è una differenza nord-sud nel senso che gran parte dei ricchi stanno al Nord tra pareri che stanno al sud però non è così forte perché comunque ci sono e ceti privilegiati dello degli Stati del Sud e la povertà invece sta aumentando anche negli Stati del Nord del mondo questa forbice ormai praticamente insostenibile
Ci sono degli studi che hanno calcolato che esistono trecentosessantacinque persone nel mondo che posseggono il cinquanta per cento della ricchezza mondiale
Che oltretutto non è appunto una ricchezza sterile è una ricchezza ecco
Ferisce potere a livello politico ed economico e questo potere viene evidentemente usato per aumentare ancora di più l'impoverimento delle fasce povere quindi questa cosa non è lei cita a nessun livello ma per un elementare senso di giustizia questa cosa non può essere considerata accettabile inoltre ci sono anche altri studi che hanno fatto hanno evidenziato come gran parte di questo tipo di patrimoni sia stato accumulato per dia anche criminale perché non era non era possibile la uno dei costi per i patrimoni in maniera diversa quindi la prima cosa possiamo adattare qui sta il fatto che la forbice attualmente non è accettabile la seconda cosa su cui ci siamo basati il problema del capitale ecologico e del bilancio ecologico all'economia classica tuttora vicente comunque la più oculati seguita in questo momento
Non considera la risorse ecologica come una risorsa orribile non considera il capitale ecologico con un capitale esaurita e lo considera incessantemente rinnovato mentre invece noi dobbiamo fare i conti col fatto che il capitale ecologico pesa orribile e non solo ma che
Il tipo di
I comportamento ecologico dell'umanità in questo momento sta mettendo in crisi non solo il capitale stesso ma anche la sua capacità di riprodursi quindi la risorsa non solo non è inesauribile ma in questo momento comunque la sua capacità di prodursi sta avvenendo intaccata quindi la necessità di una contabilità ecologica di un bilancio ecologico che venga inserito nella trattazione economica delle dei fatti perché altrimenti non si sa ma non si riescono a otto cioè non si tiene conto di variabilità invece sono fondamentali
Queste due cose
Ci porti queste cose quindi la forbice pronunciarmi sopra il bilancio c'hanno portato a due conclusioni che dovremmo tenere presenti per andare avanti col nostro tipo di lavoro il primo che più o meno deriva dal concetto di Fo qui c'è la necessità della ridistribuzione lascia delle distruzioni non deriva necessariamente solo al concetto di forbice perché ma anche quello dal fatto che Pepe il bilancio ecologico perché non si può più pensare che ci sarà uno sviluppo inesauribile è uno sviluppo infinito un aumento continuo della ricchezza prodotta in maniera che poi alla fine tutti potranno averne un po'questo appunto uno perché il concio persino i severi Bilel non è più accettabile in quanto il bilancio ecologico impone dove la crescita non passasse illimitata e due perché appunto si vede che comunque ha un aumento della ricchezza non non corrisponde automaticamente un aumento del benessere delle fasce povere anzi in qualche caso in ogni caso contribuisce in ogni caso viene fuori una in un appartamento del del livello di vita e le fasce povere quindi la necessità assoluta di un con
Certo di redistribuzione delle risorse delle ricchezze presenti su scala planetaria
Dati questi punti ci sono città-stato attenti
CRT siamo chiesti cosa è possibile fare a livello anche di un'azione nazione nostra intanto quindi un'azione possibile e di un'azione non violenta
E
Quindi siamo arrivati a siamo arrivati al punto al al fatto che queste cose del possono essere affrontate da parte nostra tramite quello che viene classicamente definito il potere del consumatore quindi il potere di coloro che sono più o meno in questo momento dalla nostra parte della catena distributiva nel recitare certi stili di vita certi tipi di comportamenti che producono quanto meno che contribuiscono aperture quest'forma di ingiustizia su scala planetaria e il potere per il consumatore può essere utilizzato sia a livello personale con la proporzionale sul proprio stile di vita sia a livello di comunità o di villaggio quindi tramite associazioni o gruppi di fan o gruppi di persone o di famiglie che vogliono dare nuova degli stili di vita comunitari e con questo fare anche dopo il personale e con contemporaneamente essere di esempio e di diffusione a questo tipo di idea di stile vita e anche a livello politico perché alcuni dei passi che abbiamo individuato fondamentali per andare in Costa questa esigenza di di redistribuzione e di compatibilità ecologica devono essere svolti forzatamente su ampie fasce di territorio quindi a livello nazionale se non a livello sovranazionale per cui quello è necessaria anche un'azione politica che spinga e governi attuali oppure cambiamento di governi che possano mettono in atto questo tipo di ticket
Infatti le corde iniziali che avevamo individuato come cose fondamentali fondamentali
Eventualmente fattibili anche su Scala avrebbe erano
In primo luogo la diminuzione dei consumi con la particolare attenzione all'eliminazione del consumo del superfluo per cui ridurre in qualche maniera il livello ritorna e minare certi tipi di consumi che
Sono presumibilmente non necessari per il nostro per l'asta per la sanità privata tra l'altro una delle cose che c'erano stare sul livello delle emissioni e consumi è che quest'disparità forte delle ricchezze sul livello a livello planetario è dovuta anche al fatto non al fatto che ci siano moltissime persone qui i veicoli bisogni che va sono soddisfatti e che non ci sono le risorse per soddisfare i bisogni dei Vasa degli altri la dovuta al fatto che si investe uno ricchezze
Si distribuiscono ricchezza per procurare Leather superflua persone quei bisogni di base sono già ampiamente soddisfatti invece di investire ricchezze per soddisfare i bisogni di base di colore di cui non sono soddisfatto
Per cui la definizione del consumo superfluo è una cosa fondamentale in questa ottica di redistribuzione laddove per sapere se appunto non si intende proprio Giacinta veramente sul il molto superfluo
Quindi la prima cosa è questo la diminuzione in generale dei consumi l'eliminazione il consumo superfluo l'efficienza per ti clan cioè una riorganizzazione questo chiaramente una delle cose che vanno fatte su scala un po'più vasta una riorganizzazione della produzione dei beni delle ricchezze in maniera da massimizzare l'efficienza energetica di questa produzione e quindi risparmiare energia ma tendenza cioè coltivare tentare il diffondere una tendenza collettiva al recita realismo in quanto sappiamo che la quantità di energia che si può perché si deve utilizzare per sfamare maniera vegetariana una persona per esempio circa dieci volte minore della quantità di energia che si deve utilizzare per sommare una persona che non è perciò Kharja e quindi appunto incentivare il quanto me appunto una tendenza da Cipriani chiese una riduzione del consumo di carne anche al di là di tutti esigenze etiche che ci possono essere anche sul determinismo
E un'altra cosa che invece avrebbe fatto su più vasta scala la riorganizzazione dei trasporti in senso più collettivo il pubblico in quanto non non è possibile la estensione su scala planetaria del trasporto atomizzato individualista più o meno channel minacce nel nord
Ma questo più o meno praticamente il problema estremamente vasta comunque queste erano le cose più o meno di base cui eravamo arrivati oggi pomeriggio
Atene a questo punto direi che i lavori del
Del pomeriggio possiamo considerarli conclusi rimane da fare un bilancio pro generale della dell'esperienza e della circa ritrarre le le conclusioni se vogliamo a livello almeno personale di quello che le ho fatto in questi giorni che poi faremo come seguito una conclusione del campo e
E l'unica cosa che vorrei ricordare a a tutti è che quest'anno c'è stato chiesto da da parte del del comunista sei ma in particolare dell'associazione
Che ricorda le vittime dell'eccidio e c'è stato chiesto di sostenere come come campo di educazione alla pace la proposta che loro hanno fatto al ministero
Se di istituire qui nella zona un parco della Pace che significati dichiarare innanzitutto qui i dintorni di Sant'Anna dove ha vinto l'eccidio Parco
Storico della Resistenza per commemorare l'eccidio e soprattutto significa vere la la possibilità finanziare logistica di costruire le strutture che serva no a iniziative come la nostra che sino adesso come SAP i pezzi basata sul contributo volontario degli abitanti del paese che ci forniscono le case e poi ci permettono di seguire le le nostre i nostri incontri qui nel museo della Resistenza ovviamente questo limita Lara possibilità di di ripete questi in questi campi e anche l'ala entità dei il numero dei partecipanti e secondo noi l'istituzione di questo parco della Pace sarebbe estremamente importante anche per per ottenere prevede la possibilità di ampliare esperienze come quelle di questo campo che ci sembra estremamente importanti io credo che rinunceremo tutti d'accordo appunto nel
Sostenere pubblicamente questa questa richiesta come come Capri educazione alla pace
Questo punto diciamo che i lavori sono terminati civili ci risentiamo poi per la le conclusioni