"Per la giustizia e la lotta alla criminalità al primo posto scuola e lavoro" nell'ambito della Festa dell'Unità presso la Fortezza da Basso

Il dibattito che avverrà questa sera sia interessante per voi perché tratterà di questioni che stanno sulle prime pagine di tutti i giornali proprio in questi giorni io mi presento il mio nome Pietro Iozzelli sono il caporedattore di Repubblica qui a Firenze alla mia sinistra c'è Leonardo Domenici che il responsabile nazionale del
Gli enti locali dei DS sulla destra Enzo Bianco che è il sindaco di Catania ma è anche il presidente nazionale dell'ANCI
La mia destra
Gaetano Paci che è il sostituto procuratore alla Procura della Repubblica di Palermo nonché
Nonché il segretario regionale siciliano di Magistratura democratica doveva essere qui stasera il procuratore capo di Palermo Caselli ma
Caselli non è potuto venire stasera per per motivi personali
Molto personale anche molto gravi e quindi mi fa piacere salutarlo l'applauso che voi avete fatto credo sia il miglior modo per testimoniarlo di tutta la nostra simpatia
L'incontro di stasera a un tema che in qualche maniera chiude l'idea con cui questo festival dell'Unità di Firenze è cominciato e si è sviluppato cioè quello di valutare uno degli aspetti della vita di oggi collegati al tema della scuola e del lavoro che sono stati trattati nel precedente dibattito e cioè quello della legalità
Che è una parola
Talmente generale da riguardare la vita stessa il futuro del Paese così come la realtà quotidiana di tutti noi da una parte c'è il rapporto che ogni cittadino a con questa legalità
Il rapporto con i tribunali con la giustizia con quello che il ministro Flick ha chiamato la giustizia dei poveri cristi dando già un giudizio mi sembra piuttosto tranchant su come purtroppo nel nostro Paese la giustizia subisca ritardi difficoltà talvolta inconcepibile inaccettabile ma è anche un tema che attiene al futuro stesso
Del nostro Paese tutti voi siete ben informate su che cosa significhi il dibattito assicurò le divisioni che avvengono sul tema di che cosa fare per la giustizia in Italia la divisione all'interno della Bicamerale il fallimento della Bicamerale
Le proposte che in questi giorni si vanno facendo sulla prima pagina di stamani di tutti i quotidiani italiani
è venuto fuori una chiamano la notizia o comunque un'indiscrezione che francamente lascia abbastanza sgomenti e cioè l'ipotesi che nel rilascio della signora Sgarella ci sia stato
Quasi il tentativo da parte di qualcuno
Di offrire ai rapitori
L'ipotesi come dire di uno sconto di pena qualora loro si fossero dimostrati più umani avessero accettato di rilasciare l'ostaggio che avevano preso ora al di là della realtà più o meno concreta di questa indiscrezione e lo vedremo nei prossimi giorni l'idea stessa che nel nostro Paese esista
La possibilità per qualcuno
Di intervenire come mediatore in una situazione di questo tipo crea un punto interrogativo fenomenale sul concetto di legalità e di sicurezza sul ruolo che ciascuno deve avere quando viene compiuto un atto illecito e quindi le responsabilità che competono a tutti io vorrei partire subito chiedendo al dottor Paci che impressione ha avuto luglio che viene da la procura di Palermo quindi da una situazione in cui il tema di legalità è un tema di frontiera quotidiana nelle genere indiscrezioni di questo tipo
Intanto io devo
Ringraziare
Gli organizzatori di questo festival per
L'occasione data mille di sale stasera qui con voi
Anche se soltanto indegnamente in sostituzione del capo del mio ufficio
Cercherò di
Esprimere quelle che sono
Alcune considerazioni che inevitabilmente ormai fanno parte della della cronaca e della storia di questi ultimi di questi ultimi giorni di queste ultime settimane ovviamente non potendo e non volendo entrare nel merito delle singole vicende però certamente
L'interrogativo che pone che pongono queste indiscrezioni di stampa
Sulle vicende del sequestro Sgarella
Sono interrogativi che in un Paese non paese civile quale ormai il nostro
In un paese in cui si vuole a tutti costi affermare dei valori di democrazia
I valori di legalità i valori di progresso di uguaglianza di libertà suscitano suscitano suo vecchio allarme
E suscitano allarme perché
Ancora nonostante tutte queste
Tutte queste
Apprezzabilissime
Proposte apprezzabilissime esigenze di far prevalere queste questi diritti
In alcuni casi si tratta anche di alcuni doveri costituzionali dobbiamo però prendere atto che nel nostro Paese
La legalità il valore della legalità
Non solo stenta ad affermarsi
Da quando è nata la Repubblica ma addirittura viene spesso apertamente osteggiata
Viene apertamente osteggiato purtroppo anche da parte di chi dovrebbe concorrere
Ad affermarlo né la realizzazione
Perché vedete
Il tema della legalità può essere considerato o come espressione di una mera
Dissertazione filosofica
Un tema quasi d'accademia
Un tema da giuristi quindi qualcosa che che non entra nelle nel nella vita di ciascuno di noi
Oppure come è giusto che che si faccia come il valore fondante come l'elemento primordiale di qualsiasi
Di qualsiasi sistema sociale di qualsiasi agglomerato umano senza il quale cioè non si può parlare di società
E quindi se si parte da questa considerazione inevitabilmente si deve arrivare alla conclusione che senza legalità non può esservi democrazia non può esservi ordinato e pacifico svolgimento della vita civile
E senza legalità non v'è da stupirsi quindi se poi infatti leciti di questa gravità quali sono i sequestri di persona ad un certo punto spuntano fuori personaggi che non si sa bene in quale
In quale è parte della barriera collocare o forse lo si lo si sa fin troppo bene perché sanno muoversi abilmente e spregiudicatamente su vari fronti
E in qualche modo approda in queste situazioni che lo Stato dimostra come ancora vi sia un fortissimo deficit di legalità come ancora sia estremamente difficile realizzare in determinate zone della nostra del territorio della nostra Repubblica l'imperio della legge appunto della legalità
Quindi come vedete
Parlare di legalità non è parlare di qualcosa di astratto di qualcosa che appartiene
Al tempo libero o a situazioni nelle quali la nostra vita individuale lo lo svolgimento quotidiano della nostra attività non ha nulla a che fare parlare di legalità significa
Porsi problemi
Porsi intanto il problema della garanzia dell'esistenza di uno stato in grado di poter affermare su tutte le parti del proprio territorio l'imperio della legge dobbiamo prendere atto che in questo momento non è così
Non soltanto perché la vicenda del sequestro Sgarella sembra
Aver avuto un determinato esito
Ma perché complessivamente e in generale la legalità non non si afferma non riesce ad affermarsi
E le ragioni sono tante a cominciare intanto da quella forse la più
La più evidente la più
Anche se volete sconvolgente
In base alla quale alla espansione della controllo di legalità da parte non soltanto della magistratura ordinaria ma di tutti i poteri di controllo che sono tanti in Italia a cominciare dalla
Commissione regionale di controllo che fa il controllo sugli atti dei comuni
E degli enti locali sino al controllo esercitato anche da altre giurisdizioni superiori quali la Corte costituzionale il Consiglio di Stato ebbene questo controllo
Complessivamente inteso viene
Visto sempre con maggiore insofferenza
Viene visto con maggiore e crescente
Difficoltà viene
Ritenuto quasi come una sorta di accidente di percorso che bisogna subire
Che bisogna in qualche modo
Tollerare senza perciò
Trarne benefici senza perciò
I
Trarne soprattutto conseguenze positive per l'agire per esempio della pubblica amministrazione dieci è una insofferenza generalizzata diffusa soprattutto
Vorrei dire da parte di quei poteri forti ai quali questo controllo finisce in un certo modo per per dare maggior fastidio per cui obiettivamente anche chi dovrebbe trovarsi nella condizione di agevolare l'affermazione
Della legalità
Finisce invece per ostacolarla
Per cui ecco che in qualche modo queste notizie non non ci devono poi stupire così tanto
Paradossalmente se si considera quanto quanta strada ancora bisogna fare nel nostro Paese per affermare definitivamente il principio di legalità il quale non può essere esclusiva competenza della magistratura
è illusorio cioè pensare che la definitiva applicazione della legge
L'uguale soprattutto le quali in applicazione della legge possa essere demandato esclusivamente alle forze che in questo momento esercitano il potere repressivo complessivamente inteso
Certamente da parte di queste bisogna aspettarsi
Capacità di giudizio bisogna aspettarsi
Equilibrio bisogna aspettarsi prudenza bisogna aspettarsi rigore
Però da solo
Un solo settore del potere istituzionale statuale non può mai definitivamente arrivare all'esercizio del controllo di legalità perché questo perché né a tutta la comunità statuale e in primo luogo tante altre istituzioni che sono quelle che poi obiettivamente finiscono per il ostacolarne la realizzazione
Per cui
Al di là ripeto della questione specifica che riguarda il sequestro Sgarella e al di là anche delle inevitabili lacune legislative che
Queste ultimissime vicende hanno messo in luce nel nostro Paese esiste obiettivamente una questione legalità
Che parte sicuramente dalla giustizia dei poveri cristi ma arriva anche alle grandi ingiustizie
Che si
Realizzano nel momento in cui si toccano gli interessi dei poteri forti
è la prima consapevolezza che bisogna avere a questo riguardo è che non basta soltanto l'azione della di un unico soggetto istituzionale a realizzare integralmente l'imperio della legge
Ma bisogna che vi sia un ripensamento collettivo uno sforzo complessivo dello Stato e della società civile o quanto meno delle forze migliori della società civile perché questo avvenga
A me sembra che questo richiamo a che sia tutta la società
A porsi il problema della legalità trovi oggi una specie di negazione evidente nello scontro in corso a livello politico che esiste perché ricordiamoci che poche settimane fa dopo il famoso interrogatorio di Caselli nei confronti dei Lombardini a Cagliari
L'immediata reazione non fu quella che ci si sarebbe dovuti attendere
Di una tesa per cercare di capire che cosa fosse avvenuto quel giorno e quindi su questo puoi esprimere giudizi di merito specifici ma immediatamente ci fu soprattutto da una parte politica da parte della destra il tentativo di mettere insieme la decisione di Lombardini di suicidarsi
Con questa sorta di atteggiamento da avventuriero da procura rossa che Caselli avrebbe trasferito da Palermo a Cagliari
Quando dieci giorni dopo
Le relazioni inviate da Caselli e della procura di Cagliari permisero al ministro di Grazia e Giustizia cioè il titolare unico a poter esprimere in questa prima fase un'opinione su quanto era avvenuto
Permisero a al ministro Flick di esprimere che quel che colloquio quell'interrogatorio era stato condotto secondo tecniche assolutamente corrette il mondo politico non ebbe da questo la reazione di dire ci siamo sbagliati oppure abbiamo come dire impostato politicamente una cosa che invece doveva essere vista in un altro modo
Cioè l'uso in questo caso politico di una vicenda umana e di una vicenda giudiziaria ha prevalso su qualunque principio di legalità e come diceva il sostituto procuratore di Palermo e qui ci stiamo riferendo non al giudizio da bar ma al giudizio delle forze politiche con cui si è tentato in due anni di realizzare un accordo non soltanto sulla giustizia ma sulla riforma della Costituzione di questo Paese cioè sugli elementi di fondo che tengono insieme l'Italia allora io chiedo a Leonardo Domenici
Ma
Quale la possibilità il limite dimettersi insieme a forze che utilizzano immediatamente una vicenda come quella di Cagliari in termini politici
Io sostengo e per quel che mi riguarda letteralmente dimenticandosi del principio di legalità e di rappresentanza nazionale che loro avevano
è del tutto evidente oggi basta ascoltare il telegiornale aprire un quotidiano
Il tema della giustizia
Rappresenta ormai interregno
Sul quale c'è una tensione tale
E si sono anche sparsi tanti di quei veleni qualcuno ha parlato giustamente secondo me di avvelenamento dei pozzi che è diventato quasi impossibile riuscire ad affrontare in questo argomento non soltanto con il dovuto necessario equilibrio pur con
La diversità la differenza delle posizioni in campo
Ma
Diventato difficile soprattutto affrontare con
La necessaria determinazione un discorso riformatore
Io penso infatti che
La prima questione che noi dobbiamo sottolineare e che oggi c'è bisogno di una riforma generale delle istituzioni del nostro Paese
E in questo senso c'è bisogno anche di una riforma della e nella giustizia
Oggi noi assistiamo secondo me a un rischio che comincia a delinearsi all'orizzonte e che io temo molto
Per cui la campagna propagandistica inaccettabile e addirittura nevrotica per certi versi
Messa in campo da tutti quelli che vogliono perseguire non una riforma
Ma vogliono ottenere raggiungere la propria impunità e vogliono pertanto
Non certamente appunto un processo di cambiamento ma vogliono mantenere un quadro di illegalità o di non legalità
Una campagna quindi che evidentemente va contrastata e combattuta quella campagna insomma che abbiamo detto più di una volta ripetiamo e quella che poi porta a problemi enormi in quanto parlando di riforme poi arrivano i processi e le condanne di Berlusconi per cui poi si finisce per parlare di quello questa campagna per l'impunità dei potenti dei forti non so come la vogliamo chiamare
Rischia di saldarsi con un malessere diffuso nel nostro Paese che sentono tutti i cittadini
E che riguarda appunto il problema del non funzionamento o del malfunzionamento del giustizia del sistema dell'ordine giudiziario del nostro Paese complessivamente intenso
Allora io credo che noi dobbiamo avere la forza il coraggio la capacità e la determinazione
Di fare un ragionamento che porti a scindere questi due aspetti che porti a impedire il saldarsi
Di una ondata propagandistica inaccettabile
Che viene da una parte non da tutto da una parte consistente della destra
E che poi è quella che vuole mettere in discussione due principi che evidentemente non accetteremo mai di mettere in discussione cioè l'autonomia e l'indipendenza della magistratura
Dobbiamo lo abbiamo impedire
Che questo però Possa in qualche modo essere il terreno su cui poi si conquistano in un modo non lo so come per ingenuità per altri motivi dei consensi
Curando come dire un malessere generale che c'è perché i processi non si fanno
Perché la giustizia civile nel nostro Paese non funzioni
Perché c'è come dicono i tecnici Lina effettività del giudicato cioè per cui si fa un processo si possono anche comminare delle pene ma poi non si sa bene come va a finire
Noi abbiamo bisogno quindi a mio parere di affrontare il problema di una riforma della giustizia
Naturalmente io lo so bene però se ne fanno tanti dibattiti di questi di parte che io non sono un esperto
Del problema giustizia come tale ma è questo un tema che viene sempre fuori quando facciamo i dibattiti per esempio le nostre feste dell'Unità e allora c'è sempre qualcuno che dice
Ma allora avete sbagliato
A cercare di parlare con quelli là
Di dialogare con quelli là
Per fare dei riforma
E io personalmente sono convinto che il problema non è che abbiamo sbagliato a parlare con quelli là
Il problema e che oggi c'è bisogno nel nostro Paese
Di ricostruire un sistema di regole comuni di valori condivisi che riguardano tutte le nostre istituzioni e riguardano quindi anche il sistema giustizia
Facendo i conti e cercando di confrontarci con tutte quelle forze con tutti quei soggetti che pur partendo da presupposti diversi
Possono convenire e possono riconoscere che c'è un problema di questo tipo naturalmente poi lo sappiamo qual è la difficoltà la difficoltà è che natura che che che quando è saltata la Bicamerale camerale è saltata quando appunto si è smesso di votare alla Camera sugli articoli di forma nella costituzione perché c'era di mezzo Berlusconi perché c'erano di mezzo i processi di Berlusconi e lì anche quella parte
Che nel campo avverso diciamo così nel centro destra era disponibile a fare un discorso serio di riforma è stata travolta è stata travolta da questo fattore da questo fatto da questo fenomeno e allora oggi noi oggettivamente ci troviamo in una situazione di difficoltà di difficoltà
Oggi evidentemente noi non possiamo accettare quelle campagne che vengono portate avanti per cui poi ci dicono ama voi non avete il coraggio di parlare di riforma della giustizia come si può parlare di riforma della giustizia quando i termini del confronto sono che ci sono le procure rosse i magistrati comunisti che sono controllati da Botteghe Oscure ci Adair come si fa
Bisogna cercare possibilmente di superare questa fase di ripristinare le condizioni minimali di un confronto su delle ipotesi di riforma sulle quali io mi auguro anche l'Ulivo la maggioranza di centro sinistra
Oggi riescano a trovare dei punti più chiari di convergenza e di proposte
Ma noi dobbiamo continuare a mio padre continuare con tenacia nonostante tutto a portare avanti un ragionamento di carattere generale riformatore che implica evidentemente anche un confronto con i nostri avversari
Perché se si dice di fare la riforma del fisco se si dice di fare la legge finanziaria beh questa è una cosa che giustamente compete con tutti i suoi problemi alla maggioranza di governo al i gruppi parlamentari del centro sinistra e così via ma se si parla di riformare la Costituzione è giusto
Che questo riguardi tutti quanti coloro che rappresentano i cittadini italiani perché la costituzione non è di una sola parte ma è e deve continuare a essere di tutti i cittadini italiani ed è per questo quindi io credo che nonostante questo stop noi dobbiamo riuscire a rilanciare questo profilo riformatore
Della sinistra del centro sinistra anche sulla giustizia senza farci travolgere dalle polemiche senza farci travolgere dalla esasperazione senza tornare a dividere ancora una volta il fronte fra i falsi garantisti e i giustizialisti o i forcaioli questo è il terreno difficile che abbiamo scelto ma questo io credo che sia il terreno più giusto da portare avanti
A me sembra che
Una chiaro rapporto tra questi discorsi che sono i grandi discorsi nazionale
Esista con poi la realtà che mi in ogni singola città assistite da questo punto di vista ricordate qualche giorno fa c'è stato un po'di polemica sui giornali perché un cantautore amatissimo dalla sinistra cioè De André
Ha dichiarato durante un suo concerto che in fondo la mafia cioè la la delinquenza organizzata in qualche maniera offriva lavoro laddove lo Stato si era rivelato assente ora Enzo Bianco il sindaco di Catania
Di una delle due grandi città della Sicilia ed è il sindaco che da molti anni sta portando avanti una battaglia difficile proprio su questo doppio fronte come tradurre legalità sviluppo garanzie
In un tessuto in un contesto dove forme di criminalità organizzata
Sono magari più presenti o più diffuse che non in altre città o del centro del morto ora dal punto di vista di Enzo Bianco questo rapporto tra difficoltà nazionale a portare avanti il tema dei cambiamenti e della riforma e questo giocarsi giorno per giorno nella propria città guardando in faccia alla gente le difficoltà che si hanno a smuovere dei macigni a risolvere dei problemi che magari tutti vedono ma che la legge in qualche maniera non offre al sindaco a chi aiuta il sindaco la possibilità di risolvere qual è questa esperienza quotidiana
Ma guarda Iozzelli
Quando ero in vacanza anch'io ho letto sui giornali che Fabrizio De André questo splendido
Colto intelligente
Cantautore che rappresenta sentimenti
Autentici forti
Nel corso di una mi pare di un concerto se non erro in Calabria a Catanzaro a un certo punto se n'è uscito con questa espressione certo provocatoria no
Io lo volete e mi dica sinceramente la verità io non mi sono scandalizzato
Non mi sono scandalizzato perché nell'affermazione di De André
Io ho risentito
Frasi sensazioni persino un cartello che una volta avevo visto con i miei occhi nella mia città
Durante l'occupazione della cattedrale di Catania
Quattro anni fa
Da parte dei lavoratori
Di uno dei grandi gruppi catanesi
In odore di mafia
Che erano stati messi in cassa integrazione appena arrivato il commissario
E che quindi avevano perduto il loro posto di lavoro che un imprenditore legato alla mafia aveva offerto
Credo che una cosa analoga sia caduta anche a Palermo qualche tempo fa spuntò un cartello
In cui sostanzialmente c'era scritto ma in fondo io
Con la mafia
Qualcuno ci dava un lavoro
Se la risposta dell'Antimafia fosse che non c'è lavoro voi capite bene che una parte
Di quella
Città che vive ai margini
Fuori dalla cultura della carità potrebbe avere questo tipo di dubbio allora io dico una cosa chiaramente
Io dico che la strategia per riportare legalità per fare avanzare la cultura in una zona del paese in cui la battaglia è ancora oggi dura e difficile
E fatta certamente in primo luogo di una battaglia dura severa senza esitazioni di tipo repressivo
E questa va fatta naturalmente dalle forze dell'ordine che va fatta dalla magistratura
E noi abbiamo il dovere tutti
Gli amministratori i politici
I mass media
Il cittadino di far sentire forte l'incoraggiamento a chi e in prima linea nell'azione repressiva non ci possono essere esitazioni confondere il garantismo con la debolezza
E quello che la criminalità organizzata di stampo mafioso buone
Io ricordo ancora nell'aria della mia città
Che cosa accadde quattro anni fa nel novantaquattro
Quando si insediò un governo e quando le prime cose che si aspetto da parte di questo tipo di opera pubblica fu l'abolizione
Della normativa premiale nei confronti dei pentiti che con tutti i difetti è stato uno strumento formidabile per infliggere dei colpi alla criminalità mafiosa
E quando si pensava di eliminare
Le norme
Più severe sulla carcerazione
Nei confronti delle di coloro i quali sono incriminati o condannati naturalmente per associazione a delinquere di stampo mafioso
Allora l'azione repressiva è
Indispensabile io credo però che altri debbano fare altre cose
E allora
La cosa che le due cose fondamentali
Che la classe dirigente anche del Sud anche nelle zone ad alto tasso di criminalità possono fare sono certamente anzi direi tre uno comportamenti amministrativi orientati
Alla cultura della trasparenza e della legalità
Questo è una nostra precisa responsabilità
Io ricordo le parole forti di un magistrato che è diventato il simbolo e che ha pagato con la sua prende la sua impostazione quando diceva che la cultura del non governo la cultura della legalità nella pubblica amministrazione e quella che poi crea il terreno favorevole in cui cresce quella cultura della mafia
Quindi comportamenti amministrativi nessuna difficoltà nessuna paura sottoporsi a controlli anche quando sono pesanti
E anche quando talvolta corrono il rischio un eccesso di controlli ripetuti più volte e qualche abuso talvolta qualche errore
Di commettere sopra
Io credo che l'amministratore non debba protestare per il fatto stesso di essere indagato anche se sa di essere di avere la coscienza a posto
E se io fossi in quel certo signore avesse a corredo la coscienza a posto sta tranquilli che non avrei il minimo dubbio non proteste Ray come qualcuno protesta per il fatto di essere trattato come normali cittadini
Non se l'abbia a male il dottor Paci
Ma finisco col rimpiangere o col dovere sottolineare nei confronti dell'onorevole Berlusconi
Un scelto timido senso dello Stato o per lo meno del rispetto della forma
Che ha che dimostra di avere un altro personaggio
Assai più lungo come storia del Paese che è sottoposto a un processo e che per lo meno non ha avuto avuto il buon gusto di non sottrarsi no a quel dovere di dimostrare in qualche modo e in via giudiziaria la sua innocenza
La seconda cosa che noi amministratori dobbiamo fare i politici
Creare occasioni per lo sviluppo economico della nostra terra
Guardate la battaglia repressiva inevitabilmente
E destinata a infrangersi contro uno scoglio
Se le condizioni economiche dalla nostra realtà continua a essere quelle che sono
Per quanto sporse si facciano e si mettano dentro
Persone che stanno naturalmente nella cultura dell'illegalità
Di fronte a una condizione economica drammatica naturalmente fin troppo facile ritenere che
Il terreno di coltura in cui si tratta di andare poi al raccogliere nuovi soldati da per la teneva è troppo facile in una condizione in cui il quaranta per cento dei ragazzi
Ecco come dire condannata alla disoccupazione
La terza cosa che lo possiamo fare
Quindi oltre a determinare condizioni per la ripresa per lo sviluppo economico umbro uno sviluppo economico vero non basato su
Ammortizzatori sociali sui lavori socialmente utili su quelle cosa c'è che uccidono poi in realtà al contrario la cultura dello sviluppo e dell'occupazione quindi senza regali senza assistenzialismo sapendo che una parte rilevante
Dello sviluppo della nostra terra dipende da noi stessi e che prima di aspettarci da altri un aiuto lo dobbiamo fare fino in fondo la nostra parte
E che poi fatta questa naturalmente abbiamo il diritto e lo Stato ha il dovere di darci una mano come Lara agli altri
L'ultima cosa che noi dobbiamo fare che possiamo fare e secondo me è la più importante
E il discorso che riguarda l'educazione la scuola l'istruzione la cultura e cioè il terreno in cui si determina un cambiamento vero nel medio periodo nel lungo periodo delle condizioni in cui si trova la nostra terra
Ed è la ragione per la quale durante il periodo in cui ho governato Catania ho scelto come priorità assoluta la numero uno della mia amministrazione di destinare una parte rilevantissima delle risorse al mondo dell'istruzione
Noi abbiamo realizzato in quattro anni durante questa sindacatura
Diciannove
Nuove scuole a Catania
Diciannove nuove scuole
Abbiamo
Di queste diciotto collocata nei quartieri ad alta densità mafiosa o ad alto tasso di pericolosità
Abbiamo in queste scuole realizzato il tempo pieno li abbiamo dotati di laboratori per l'insegnamento delle lingue straniere per l'uso dell'informatica
Insomma abbiamo ritenuto che il loro nero
Della nostra terra sia il cervello dello stile Agazzi di quei ragazzi che una volta recuperati al mondo della scuola dell'istruzione state tranquilli nel novantanove per cento dei casi non saranno più aggredibili dalla criminalità organizzata
Questo è la vera risposta che noi
Che noi possiamo fare
E poi naturalmente
Anche atti simbolici io ne voglio raccontare uno perché
Forse delle mille cose realizzate nella mia città questa per una serie di circostanze avuto il più alto valore emblematico
Vedete Catania sino agli inizi degli anni settanta
Era sostanzialmente nella sostanza in larga parte una città cui la cultura mafiosa la mafia stessa era estranea
Se voi andate a rileggere
Il libro di di quel pentito Calderone che ha riscritto Arlacchi
Gli uomini del disonore che è stato il primo vero squarciano boy vedete conto che
Che
Calderone racconta che a Catania una cosca mafiosa era costituita sin dal mille novecentoventicinque
Ma vi rendete conto puoi fare racconto che fa che suo fratello che poi era il capo indiscusso della mafia Catania in realtà veniva considerato uno fortunato perché nel fine degli anni sessanta alle risorse necessarie per comprarsi una pompa di benzina a un distributore
Quindi voi capite che in realtà svolgeva compiti diversi negli anni settanta per una serie di circostanze c'è un'esplosione formidabile improvvisa e clamorosamente sottovalutato del condono mafioso
Pensate appena quattordici anni fa nel mille novecentottantaquattro
In un terreno nel centro della città di Catania
Di proprietà del Comune
In viale Raffaello Sanzio
Questo terreno veniva di fatto più o meno abusivamente
Occupato da un signore il cui nome era Benedetto Santapaola detto Nitto Santapaola
Il quale in quel terreno
Del comune installa una sua attività economica una Agenzia per la vendita di auto della Renault
Si chiamava Pancaro
Alla inaugurazione
Di questa agenzia di vendita della parlo car sapete chi è presente a tagliare il nastro
Il prefetto il sindaco di Catania nel mille novecentottantaquattro ditemi voi che cosa percepiscono naturalmente i cittadini di questo percepiscono che lo Stato sta dall'altra parte
Ebbene in quel terreno grazie a un movimento della società civile forse lei conosce cita insieme di padre resta con un'azione coraggiosissimo ma nel mille novecentottantasette grazie a questa pressione viene finalmente chiusa
La agenzia della Pam carta il Comune si riprende il terreno nel mille novecentonovantatré quando sono eletto Sindaco iniziamo i lavori per realizzare in quel terreno un parco un parco aperto ai ragazzi
Un anno dopo lavorando di buzzo buono ce la facciamo a completare la redazione di questo parco
Il ventitré dicembre del mille novecentonovantaquattro noi inauguriamo questo parco
E lo intitoliamo a Giovanni Falcone
Lo stesso identico giorno in cui per un caso naturalmente non era studiato in cui la Procura della Repubblica di Caltanissetta chiede il rinvio a giudizio di Nitto Santapaola per concorso nell'omicidio di Giovanni Falcone
Questi sono i segnali che danno il senso di un cambiamento profondo possibile nella nostra terra
C'è però una questione una contraddizione
Che sembra non ancora risolta e che di tanto in tanto torna sempre fuori
Ed è quella di come poi lo Stato italiano
Mantenga per così dire i suoi impegni nei confronti di chi
Combatte la criminalità organizzata
Accadono cose come gli assassini di Falcone e Borsellino di tanti altri giudici lo Stato più o meno scende consapevole di quello che è avvenuto promette si impegna esistono grandi fatti qual è quella stessa storia delle attività della procura di Palermo degli ultimi anni che dimostrano come a questi impegni siano seguiti anche dei fatti concreti e tuttavia leggiamo ogni tanto sui giornali
Degli appelli se non addirittura delle denunce come se questo impegno alla legalità e alla battaglia contro tutti questi fenomeni in qualche maniera avesse un andamento a fisarmonica ora c'è ora c'è un po'meno
Ora forse si allentano alcuni di questi segnali talmente piace chiedere al dottor Pace in questo momento in che fase siamo della fisarmonica
Io vorrei rispondere a questa domanda
Con lo stesso
Con la stessa passionalità e la stessa lo stesso entusiasmo con cui l'onorevole Bianco ha concluso questa sua prima parte dell'intervento sia dicendo che
è in atto un cammino verso una prossima definitiva liberazione dalla criminalità organizzata
Purtroppo non posso rispondere così
Non posso rispondere così perché
Tantissimi segnali
Degli ultimi tempi
Segnali
Come dicevo all'inizio purtroppo è un ancora una volta provenienti dalla da certa parte delle istituzioni depongono in senso nettamente contrario
E cioè nel senso che noi in questo momento
Ci troviamo in una fase
Di completo rilassamento istituzionale
In una fase
Che non esito a definire di
Consapevole volontà di abbassamento della guardia in nome di un malinteso principio di normalizzazione
Che si giusto da perseguire ma quando vi sono i presupposti
Perché la normalizzazione o meglio ancora la volontà di riportare
Questo Paese
Nella normalità della vita civile ed istituzionale degli altri paesi europei con i quali ormai ci dobbiamo quotidianamente confrontare
Richiede che intanto si facciano definitivamente e senza esitazione tutta una serie di sforzi
Si riesca cioè ad incidere in profondità nel tessuto criminale
Dove cresce e prospera la criminalità organizzata
Tutto ciò che invece ancora non è stato fatto e i segnali che depongono in questo senso sono notevoli possiamo e numerarli subito cominciamo con l'annosa questione del cinquecentotredici una formula un numero che
Credo tutti i presenti in questa sala avranno visto sentito o letto
Attraverso gli organi di informazione
Ma che racchiude dietro di sé
Almeno quindici anni di di storia della lotta alla mafia che racchiude dietro di sé gli sforzi pionieristici
Di quei magistrati che agli inizi degli anni ottanta
Prima presso il pool della dell'ufficio istruzione di Palermo poi anche in altri uffici giudiziari d'Italia riuscirono
A creare perché di questo si trattava in assenza di una normativa adeguata una serie di istituti giuridici ruotante intorno alle dichiarazioni dei pentiti
Che tecnicamente definiti imputati di reato connesso e a dare a queste dichiarazioni volontà
Dignità di prova
Ebbene con le riforme ultime
E con tutta la polemica che si è
Creata attorno a questa formula questo numero
Di fatto si sono creati i presupposti per uno smantellamento
Di questo importantissimo istituto giuridico o quantomeno se ne attenuata profondamente la sua rilevanza e questo è un primo passo
Successivamente vi è stato un altro passo
La chiusura dell'operazione Vespri siciliani
A molti se non a tutti i presenti sembra strano che
La definitiva scomparsa dei militari sul territorio di una città o di un'intera regione Possa far gridare
Possa fare emergere delle preoccupazioni dal momento che buona parte di voi per fortuna non sono abituati a vivere sotto la k asfissiante della della criminalità mafiosa invece in Sicilia
La chiusura dell'operazione Vespri siciliani
è stata salutata è stata vista è stata
Vissuta da chi ovviamente ha interesse a a indebolire il fronte antimafia come ho una delle più clamorose conferme che sia voltati nuovamente pagina
Ma si volta di pagina non per tornare
Per andare avanti ma per tornare agli anni bui
Del periodo anteriore alle stragi
Perché in termini di attività investigativa di repressione del fenomeno mafioso un territorio la presenza dei militari nelle grandi città siciliane sicuramente non ha conti non arrecato grandi contributi ma sicuramente balzo
A riaffermare
La presenza dello Stato sul territorio è stata sicuramente una delle espressioni di sibili
Dell'interesse dello Stato
Anche la criminalità mafiosa venga sconfitta nel momento in cui questo è finito
Così come è accaduto quando sono saltate in aria le macchine di Giovanni Falcone e della sua scorta
Tuttora Cecchi ha finito per per brindare o comunque per dire che si è cambiato che si è cambiato registro
Un'altra delle dei segnali che hanno confermato questa volontà di ridimensionare
L'azione dello Stato contro la criminalità mafiosa e l'introduzione di tutta una serie di benefici per chi si trova sottoposto a regime detentivo del quarantuno bis
Anche questo una formula un numero che per gli addetti ai lavori probabilmente
Rappresenta soltanto un'espressione sintetica ma che in realtà racchiude ancora una volta anni e anni di sperimentazioni di sacrifici di lotte di lacerazioni che però hanno portato alla creazione di un sistema di regole per cui il mafioso che sta in carcere
Non è soltanto temporaneamente posato ma non è più in grado di nuocere e posto in una condizione di assoluta sterilizzazione
Ciò che sino ai primi degli anni novanta non era possibile dal momento che le carceri costituivano inevitabile ed indispensabili
Strumenti di collegamento col territorio
Ebbene anche sotto questo profilo si sono aperte tutta una serie di maglie che non si non sto qui a dirvi e ad illustrarvi sotto il profilo tecnico perché vi hanno
Tra chi ha interesse a che questa azione complessiva dello Stato si indebolisca una prospettiva una aspettativa di cambiamento in peggio che già nei fatti si è realizzata
Quindi come vedete il panorama e il quadro
Di riferimento nel quale ci muoviamo non è dei più rassicuranti
La prospettiva che
Abbiamo davanti non è certamente delle più favorevoli
Il fronte antimafia rischia in questo modo
Non solo di indebolirsi ma di sgretolarsi definitivamente
Rischia cioè di tornare indietro di almeno dieci anni cancellando le stragi cancellando gli omicidi più efferati cancellando i sacrifici
Personali di tantissimi uomini che quotidianamente sulle strade o anche negli uffici giudiziari hanno cercato di di fare il loro dovere di farlo nel migliore dei modi
Io mi auguro che
Tutte queste tutti questi segnali
Siano soltanto
Delle espressioni di
Una
Volontà non certo di cambia di di ritornare indietro
Ma sicuramente di una volontà di attenuare anche presso l'opinione pubblica
La quale indubbiamente ad un certo punto si stanca pure
Finisce per non avere più quella capacità di sostenere o di sopportare i costi e di sacrifici che questo tipo di di impegno comporta
E mi auguro quindi che sia soltanto un momento di transizione e che si riacquisti la consapevolezza che la lotta contro la criminalità organizzata non è ancora finita ma è ancora
Se si vuole purtroppo tutta da riprendere
Non vorrei sembrare troppo provocatorio però se guardiamo negli ultimi vent'anni sembra quasi che la consapevolezza dello stato di tornare in forza a combattere il fenomeno della criminalità organizzato della mafia sia strettamente correlata o perlomeno molte volte sia stata strettamente correlata a degli enormi fatti delittuosi avvenuti
In Sicilia e che hanno spinto l'opinione pubblica nazionale a supportare ad aiutare una consapevolezza del centro dello Stato del Governo per le sue varie espressioni e questo è francamente una cosa inquietante perché nel momento in cui la lotta contro la Trinità organizzata produce degli effetti o quanto meno da parte della criminalità si avverte la presenza di un contropotere diciamo così operativo e concreto bene il dibattito nazionale non ha più non percorre più i temi di come rafforzare questo attività contro la mafia di come produrre elementi ancora aggiuntivi ancora migliori ma si trasforma il tema delle garanzie del garantismo
Dei meccanismi attraverso i quali modificare la Costituzione del corpo dei magistrati il dibattito sulla separazione delle carriere
Come un elemento che di per sé dovrebbe esser quello capace di garantire la soluzione di questi problemi mentre in realtà noi sappiamo che la soluzione a questi problemi o per lo meno la via Arsia questa soluzione
Si accompagna innanzitutto con la percezione da parte di chi è criminale di chi è mafioso di una vera capacità dello stato di essere avversario e di saper combattere
Ora non è un po'curioso Domenici che un Governo di centro sinistra in qualche maniera accanto a tutte le sue cose
Possa non dico essere ritenuto responsabile ma insomma darà detto a un commento come quello del dottor Paci in cui si è sentito dire che ci sono elementi che in qualche maniera rivelano un'attenuazione di questa battaglia nei confronti dell'Amati
Io trovo perfettamente comprensibile che
Un magistrato si trova impegnato
In prima persona in prima linea nella lotta contro la mafia contro la criminalità organizzata
Come è il caso naturalmente in primo luogo di Giancarlo Caselli
Anche del dottor Paci che è nostro ospite questa sera trovo perfettamente comprensibile che si sottolinea in ogni momento il rischio di un abbassamento di tensione e di impegno da parte dello Stato del Governo delle istituzioni nel loro complesso nei confronti appunto della mafia della criminalità organizzata
Questo credo che sia giusto e comprensibile credo che d'altra parte però non bisogna cercare anche di a vere fare uno sforzo per avere come dire un quadro un po'più complessivo anche per esempio di quello che si è fatto sul piano legislativo
Dottor Paci prima citava la questione dell'articolo cinquecentotredici
E la fine dell'operazione Vespri siciliani io potrei citare per esempio il fatto che si è approvata la legge per gli incentivi ai magistrati impegnati in prima linea nelle zone a particolare rischio
E potrei citare per esempio la legge sulle videoconferenze che consente di far testimoniare a distanza i mafiosi
Senza esporsi al rischio del famoso come si dice il turismo dei mafiosi che provocava in passato ha provocato anche momenti particolarmente pericolosi in cui cioè mafiosi provenienti da vari carceri si trovavano insieme
E in qualche modo potevano riprendere contatti potevano di tessere complotti e così via
Credo quindi che il quadro sia più articolato e che quindi anche sul piano legislativo non venga meno questo impegno nei confronti della criminalità organizzata
D'altra parte poi bisogna anche valutare questi aspetti
Da diversi punti di vista il dottor Pace citava prima la questione della presenza dei militari sul territorio siciliano
è vero
C'è il rischio che questa questo venir meno di questa presenza Possa essere interpretato in un certo modo come un ritirarsi però
Faccio un altro esempio non mi riferisco alla Sicilia perché qui c'è torta Circe Enzo Bianco quindi parlo di una realtà che conosco anche un po'meglio ma qualche mese fa parlando con Antonio Bassolino quando abbiamo raggiunto il momento di più grave tensione sul piano della assalto militare camorristico con morti anche di innocenti che purtroppo si sono verificate anche in questi giorni e di fronte alla fatto di dire chiamiamo i militari risposte sarà no noi non possiamo dare per esempio l'impressione che Napoli sia una città da militarizzato
Quindi io credo che anche la stessa questione dell'operazione Vespri siciliani la sua conclusione possano essere interpretate in vista sotto diversi aspetti da diversi punti di vista
Non perché io credo che in questo senso si debba trasmettere appunto il segnale che ormai è passata la tempesta la mafia e sconfitta assolutamente no anche se vorrei citare Antonio Ingroia che mi pare una volta citato proprio Caselli che diceva nei momenti di difficoltà alla mafia si immerge
Ma allora proprio in questi momenti di immersione forse e qui cioè il compito il problema per l'esecutivo per il potere legislativo abbiamo forse il compito di trovare anche strumenti più moderni e più si sofisticati da mettere a punto per passare dalla logica della pura e semplice risposta
Allora c'è l'attentato
C'è la guerra fra le cosche e così via interveniamo per passare a quelle che devono essere più sofisticate più aggiornate più moderne misure di prevenzione
Noi per esempio come Democratici di sinistra stiamo lavorando in sede parlamentare per la messa a punto di un testo unico antimafia
Che sarebbe di grande utilità perché guardate in uno di problemi di questo Paese e che molto spesso poi le leggi sono così complicata e complessa e articolata sovrapposte
Che risulta difficile applicarlo interpretarle qua invece aggiungendo anche cose nuove si dovrebbe mettere a punto un testo unico antimafia
Che vada dagli aspetti diciamo più conosciuti più consueti della lotta contro la criminalità organizzata a quelli che sono gli aspetti che a mio parere in questo momento quando la mafia si immerge
Diventa lo forse ti urgenti il riciclaggio
La trasparenza per quanto riguarda il controllo dei tesori illeciti chiamiamoli così le norme anticorruzione nella pubblica amministrazione perché il problema grosso è lì dove si Annita il rischio del contatto della collusione fra l'istituzione il potere della criminalità organizzata la confisca e quindi la possibilità di arrivare a confiscare quelli che sono i tesori della mafia della 'ndrangheta della camorra e quindi da questo punto di vista anche nuove norme che riguardano il diritto tributario e bancario questo io penso che sia il terreno su cui oggi si deve lavorare si deve lavorare di più
Ma sapendo allora che in qualche modo noi abbiamo il problema di misurarci soprattutto su questo terreno chiamiamolo di prevenzione
In questo senso qui vorrei fare anche per alimentare dibattito un'osservazione rispetto a quella che prima diceva il dottor Pace che citava la questione dei controlli dei controlli nella pubblica amministrazione
Ebbene io penso sinceramente che non è questa la strada giusta da seguire per prevenire la corruzione
Noi c'era Enzo Bianco sindaco marzo tra tutto il presidente nazionale dell'ANCI dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani noi abbiamo avuto nel corso di questi ultimi quindici anni vent'anni un'esplosione clamorosa di fenomeni di corruzione anche in sede locale per esempio nell'amministrazione locale comuni regioni così sappiamo bene quante inchieste sono partite da queste basti pensare a Milano ha chiesto tanto per fare nomi
Quanti controlli c'erano
I controlli del Coreco i controlli tre
Di di legittimità e così via parliamoci chiaro non hanno funzione non hanno funzionato
Noi dobbiamo invece fare un'operazione che dia più potere al cittadino e anche a chi lo amministra dobbiamo avere la capacità di snellire le procedure di rendere più efficiente la pubblica amministrazione di dare anche più fiducia al cittadino e a chi governa
E al tempo stesso dobbiamo trovare forme nuove di verifica ma non di controlli come se come sono come erano i controlli preventivi di legittimità che bloccano lo stesso processo decisionale che va incontro alle esigenze del cittadino per rendere più efficiente più rapida più moderna più veloce la pubblica amministrazione
Parliamo di altre cose
Parliamo per esempio della anagrafe tributaria e patrimoniale dei dirigenti della pubblica amministrazione facciamo questo questa è una norma anti corruzione fondamentale piena trasparenza su quelli che sono i conti in banca o le proprietà di coloro che hanno funzioni importanti nella gestione che so del sistema degli appalti
Che hanno ruoli importanti nella gestione degli uffici della pubblica amministrazione ma contemporaneamente rinviamo tutto questo più snello e più efficienti
Guardate il secondo me la corruzione si potrebbe forse quasi fare una formula matematica
è direttamente proporzionale al numero il rischio di corruzione è direttamente proporzionale al numero di uffici che si occupano di una determinata pratica
Perché ogni ufficio ha un potere perché dentro ogni ufficio c'è un funzionario o un dirigente che può dire vuoi che la tua praticava la più svelta discutiamone
E allora è lì che dobbiamo colpire
Così come dobbiamo intervenire in altri settori per quanto riguarda la possibilità di fare emergere il lavoro nero di fare emergere il lavoro clandestino soprattutto in certe zone del Paese ma dobbiamo farlo con intelligenza non mettendo tutti evidentemente sullo stesso piano
Qualche settimana fa c'era un'intervista di Piero Luigi vigna sulla Repubblica che faceva appunto questo esempio
Il lavoro nero allora io in Sicilia per esempio ti prendo a lavorare come però naturalmente deve essere un lavoro sommerso e poi ti tengo sotto il ricatto del licenziamento però ti chiedo contemporaneamente di farmi un piacere diceva vigna a un certo punto che forse sotto quel ricatto arriveranno anche a chiedere quel disgraziato di portare un pacchetto di droga da qualche parte
Ma naturalmente ma naturalmente sarà necessario non mettere il disgraziato che porta il pacchetto di droga sullo stesso piano di quello che gestisce questo sistema
Ecco qual è il punto su cui io credo si debba intervenire oggi prioritario se vogliamo ripristinare la legalità la lotta alla criminalità organizzata con mezzi e strumenti nuovi e la lotta contro la corruzione commuove norme questi sono i presupposti fondamentali
E anche per quanto definisco con questa osservazione riguarda la questione del cinquecentotredici io sono convinto che bisogna lavorare per differenziare l'applicazione di questa norma
Per quanto riguarda per esempio le attività mafiose la criminalità organizzata però attenzione
Se noi vogliamo intervenire
Per
Rendere effettivamente equilibrato centrale trasparente il processo e la centralità del dibattimento io credo che si debbano anche tenere fermi alcuni presupposti e il presupposto in principio del cinquecentotredici consiste nel fatto che le prove di accusa hanno valore solo se sono sottoposte al controllo delle parti
Accusa difesa nel dibattimento pubblico questo è un principio poi questi principi vanno
Adeguati alla realtà delle specifiche situazioni ma io credo che se noi oggi vogliamo riuscire ad a vere anche una visione nuova della norma della regola penale
Allora dobbiamo anche avere la forza e il coraggio dicevo anche prima
Di ristabilire alcuni principi di fondo che hanno guardato come unico Obiettivo al Comune unico principio ispiratore il diritto del cittadino
Perché questo è l'unico vero fondamentale principio che deve ispirare oggi anche una riforma della giustizia
No anzi
Io vorrei su questo tema perché crisi in qualche modo ci sono anche degli orientamenti del delle opinioni non collimanti cioè con delle accentuazione diverso addirittura con delle impostazioni diverse ma
Vorrei ricordare Enzo Bianco
Che se lo ricorda bene intendiamoci bene ma che anche questa città non è una città
Come dire esente dal rischio mafioso tutti noi sappiamo che cinque anni fa una bomba fu messa vicino agli Uffizi e che per lo meno gli operatore coloro che portarono la bomba coloro che misero il fiorino coloro che la fecero esplodere almeno secondo le sentenze finora depositate sono riconducibili a mafioso
Nella nostra regione nella nostra città
E meno presente di altrove il fenomeno della criminalità organizzata ma tutti noi crediamo come ogni giorno sia sempre più evidente il tentativo da parte di strutture organizzate di mettere le loro radici anche nella nostra regione
Pensiamo a come la nostra Regione serva in molti casi dal rifugio da nascondiglio per tanti casi di sequestro di persona
C'è poi un altra realtà che è quella in cui il tema dell'economia sconfina con quello degli atteggiamenti e legale cioè quello dell'usura
Una regione con una struttura economica fondata sulla piccolissima impresa familiare è una regione a rischio chiusura quindi è una Regione sensibile al tema della proliferazione dell'attività criminale
Questi temi che poi sono le cose con cui i cittadini si scontrano ogni giorno nella propria attività come si combinano bianco
Come dire con la capacità di un sindaco di dare un segno e un senso io
Insisto su questo tema perché accanto al dibattito che segna le grandi linee generali del Paese poi c'è una realtà quotidiana in cui ma io credo che non si sappia bene come agire cioè come portare un disegno generale come dire nel farsi quotidiano della battaglia contro la possibile criminalità la possibile usura il possibile atteggiamento il pesce
Il tema che solleva il nostro moderatore è un tema di grandissimo interesse
Io
Diciamo
Per dire anch'io la mia brevemente la mia opinione sulle differenti cose che abbiamo sentito qualche attimo fa dal dottor Pacini e dal onorevole Domenici vorrei dire che
A me pare sostanzialmente che dal complesso di queste valutazioni che ovviamente sono diverse anche perché diversi sono gli angoli visuali una una cosa e l'esperienza e l'angolo di visuale parziale ma profondo no
Di un magistrato impegnato in una procura potete immaginare quanto difficile come quella di Palermo è una cosa naturalmente l'angolo di visuale di un legislatore che vede questi problemi io credo che l'ultimo degli errori che noi possiamo fare
E quello di abbassare la guardia o di dare segnali contraddittori su questo il dottor Paci ha sacrosanta mente ha ragione vedete in Sicilia viene
Una sensibilità
Atavica fa parte
Fa parte di quella sapete c'è
Qualcuno qualcuno alcune teorie la chiamo una specie di ipertrofia funzionale no
Quando o se ha una sensibilità particolare i siciliani hanno avuto nel corso della loro storia
Praticamente dominazioni da parte di tutti i popoli dell'Europa no si è sviluppato un senso incredibile in cui sono bravissimi sono proprio forse in assoluto i più bravi capiscono al volo dove stai potere e che cosa vuole il potere
E allora in questa incredibile sensibilità sono bravissimi a percepire anche
Un muoversi di una foglia
Capite quanto sono bravi a che percepire eventuali esitazioni da parte del potere centrale
Nei confronti della necessità di combattere con tutte le proprie forze un fenomeno che intollerabili
E sino a quando sarà presente questo fenomeno uno sviluppo vero noi non l'avremmo mai perché contrariamente alla provocazione che dicevo poco fa io sono convintissimo di un punto fondamentale che non è l'antimafia che uccide lo sviluppo ma è la mafia che rende possibile lo sviluppo su questo non ci piove
E allora e allora direi bisogna stare attenti
Alle scelte di merito e anche ai segnali e in questo ambito sono
Ci sono arrivati naturalmente nel recente passato segnali
Contraddittori
Segnali non non su tutti io la stesso fino del dottor Paci per esempio io ho difeso e ho chiesto con tutta la forza di cui sono capace
Il protrarsi dell'operazione Vespri siciliani
E non sono convinto di quel pudore che hanno alcuni miei colleghi i quali dicono ma come possiamo fare turismo della nostra terra o come possiamo chiamare impresa se poi li portiamo vedere città in cui per le strade ci sono gli alpini oppure ci sono i carri armati o delle cose del genere non ce l'ho questo pudore perché quando la situazione di emergenza
C'è poco da ridere i mezzi devono essere d'emergenza però io devo dirvi e parlo della mia città
I soldati che sono stati tolti da Catania che avevano naturalmente affidate delle mansioni che non erano né investigative nel raffinate erano erano essenzialmente il controllo di obiettivi sensibili palazzi di giustizia abitazione di personalità a rischio un uso anche nel controllo del territorio a Catania per esempio i soldati che sono stati tolti sono stati rimpiazzati da forze dell'ordine aggiuntive
E devo dirvi sotto questo profilo beh insomma
Non posso dire francamente che c'è stata
Per l'attenzione che il ministro degli Interni Napolitano ha avuto nei confronti di questo problema un abbassamento di tensione
Sull'articolo quarantuno bis
Io ho avuto le stesse identiche per sta al dottor Paci cioè a un certo punto la normativa che diciamo rendeva più difficile se non impossibile
Il
Protrarsi di attività criminali o addirittura di controllo da dentro il carcere
Si è allentata senza che l'articolo fosse stato eliminato
Ha fatto bene l'onorevole comincia a ricordare una cosa che era stata fortemente richiesta anche da magistrati e che poi non è che consentiva
Leonardo il il turismo caccia no consentirà che
I criminali i boss mafiosi che si trovano in regime di isolamento in realtà stavano a Catania o a Palermo e avete visto cosa è successo qualche mese fa si è scoperto nella recita che da dentro il carcere con i telefonini ordinavano addirittura gli attentati o cominciavano continuava a dirigere allora questo è un punto delicatissimo la norma sulla sulla possibilità di evitare il trasporre mento che sapete quando ognuno di questi maghi criminali peraltro già condannati magari all'ergastolo
Per essere sentito come testimone in un processo e ci hanno quindici o venti processi tra Palermo e Catania o Caltanissetta loro stanno sempre nel posto
Nella loro città e lì naturalmente nel posto sbagliato non devono stare in quel posto
Allora effettivamente la norma è molto importante direi che bisogna continuare in questa direzione quindi insomma in buona sostanza il segnale che vorrei dare nessuno si illuda che gli elementi positivi che pure sarebbe sbagliato sottovalutare ci sono la lotta la comunità mafiosa sono tali da consentirci di abbassare la guardia
E neppure io dico d'altro canto sarebbe un gravissimo errore
Non rendersi conto che però qualcosa nella nostra terra sta cambiando
E io la faccio un esempio per quello che mi riguarda direttamente la stragrande maggioranza dei sindaci eletti direttamente dal popolo per la riforma
Il cambiamento di alcuni sistemi elettorali anche se ancora non in modo definitivo
E certamente ha fatto in modo oggi che la stragrande maggioranza ci saranno delle eccezioni ma la stragrande maggioranza dei sindaci anche di comuni simbolo della mafia mi riferisco accumuli come Corleone San Giuseppe Jato altri comuni
Beh oggi questi sindaci che prima stavano dall'altra parte stanno dalla parte giusta
La stragrande maggioranza dei Comuni siciliani si costituisce parte civile nei processi
Per associazione a delinquere di stampo mafioso
Dico è un segnale ma i magistrati sanno anche loro e più volte lo hanno richiesto quanto anche segnali siano importanti
Dare la sensazione che a muoversi non siano soltanto quindici venti o cinquanta sostituti procuratori o procuratori ma ci sia un complesso di circostanze di uomini di donne che si stanno muovendo in questa direzione
Quindi non bisogna abbassare la guardia ma neanche naturalmente sotto nel sottovalutare gli elementi portanti
Ma l'argomento sollevato da
Io sentire veramente molto serio guardate sbaglia Remo anche e questo errore non lo fa
La procura di Palermo non la fa neanche la procura di Catania
Allora in versi conto che c'è una profonda trasformazione in atto nella criminalità mafiosa
Che la mafia di oggi non è più quella di qualche anno fa
E che certamente oltre ai livelli notti di mafia ce ne sono altri
Che gestiscono le enormi ricchezze accumulate in questi decenni quelle accumulate con gli appalti
Quella che altri gestiti dalla mafia
Quelli prima ancora con il possesso di alcune attività economiche e da ultima talmente quelle con il racket delle estorsioni e con la droga
Pensate si tratta di ingenti capitali che difficilissimo stimare ma che siamo certamente nell'ordine di migliaia di miliardi
E che questi questi ingenti capitani non stanno più nel confine territoriale
In cui la macchina
Ma si muovono in un contesto molto più vasta possiamo trovarli nella Borsa di Milano
Possiamo trovarli a Zurigo a Francoforte al miglior
Possiamo trovarli
Incita
Che sono lontane dalla criminalità degli altri cosa mille anni luce possiamo trovarle in Toscana
Possiamo trovarli della Versilia possiamo trovarle a Prato
E che attenzione
Possono mettere radici
Attualmente non di tipo mafioso ma da qui a metà organizzata molto pesante se trovano il terreno della non governo della incapacità di risolvere affrontare i problemi
Allora voi vi rendete conto che se un sistema bancario per fare un esempio quella cui facevi riferimento
Non è in grado di garantire un esercizio del credito trasparente efficace e come dire competitivo
In un sistema economico commerciale piccolo industriale come il vostro e sarà inevitabile gratuità dell'usura
In qualche misura esplode e guardate l'usura inevitabilmente finisce col collegarsi confino medico imita organizzati la stessa cosa con le racket delle estorsioni
Allora io voglio dire la risposta ed è questo il senso che volevo dire contro tutto questo l'unica assicura che associazione per abbiamo oltre naturalmente alla repressione oltre all'indagine
E la cultura della efficienza del Governo ed è quella del Governo del sistema che si va affrontare in quel momento del governo del comune del governo della del sistema creditizio del governo dell'attività organizzativa
Allora in buona sostanza dalla mia esperienza voglio dire che anche zone che sono lontani mille anni luce culturalmente dai fenomeni organizzativi fanno bene a guardare con sufficiente attenzione perché in presenza di un'attività come questa in cui le tossine sono in giro e in presenza di mancanza di cultura di governo si possono creare condizioni favorevoli perché si pratichi
Fenomeni criminali che sarebbe sbagliato sottovalutare dall'inizio
Devo dire che proprio in questi giorni c'è stata una iniziativa
Vorrei chiedere ai nostri interlocutori fare un'ultima domanda che in qualche maniera coglie proprio questo questione cioè quella del governo dei fenomeni ora una polemica che si è svolta in tutti questi anni è stata questa ok la Procura di Milano che la Procura di Palermo ma il Parlamento non è stato capace di produrre nuove normative anti Tangentopoli ante corruzione se ne è discusso tanto qualche cosina è stato fatto ma nella sostanza
Niente è stato modificato
All'inizio della settimana scorsa il vicepremier Veltroni ha rilanciato il tema del possibile tentativo di ritrovare un tavolo in qualche maniera di trattativa sui temi della giustizia proponendo alla fine della discussione parlamentare della legge finanziaria
Un sessione chiamammo la così speciale di due settimane dedicata appunto alla normativa anti Tangentopoli si può dire tardi presto non lo so sta di fatto che avremmo probabilmente per la prima volta un dibattito pubblico traducibile si spera in leggi specifiche su questo tema
Allora io vorrei sentire dai nostri tre interlocutori stasera perché poi l'altro aspetto di questa proposta è stato l'immediato dibattito da parte di tutte le forze politiche e dell'eventuale o meno collegamento tra la sessione speciale del Parlamento e la creazione della famosissima commissione
Di inchiesta su Tangentopoli andiamo qui nell'alta politica né grandi riferimenti tra destra e sinistra ma in concreto adesso alla vigilia
Di un autunno che si presenta piuttosto complesso dal punto di vista politico in cui non si sa bene quello che stava per accadere questa iniziativa e questa possibilità di varare norme anticorruzione
Secondo voi rappresenta qualcosa che può farci sperare di ristabilire un contatto
Per rimettere in piedi la trattativa sulla giustizia oppure siamo ancora a giudizio vostro nel campo come dire delle iniziative delle possibilità dei tentativi
Sì grazie io
Vorrei rispondere a questa
Ulteriore sollecitazione
Riprendendo il discorso fatto poc'anzi
E tenendo conto delle osservazioni sia dell'onorevole Dominici che voi dell'onorevole Bianco
E pure partire proprio da un punto
Cioè dalla valutazione dei comportamenti e dei segnali che a taluni comportamenti possono essere ricondotti
Ora noi non dobbiamo guardare
Le recenti modifiche legislative
In modo atomistico
Le dobbiamo inserire all'interno del sistema complessivo di repressione
Che si è realizzato nei confronti della criminalità mafiosa
Per cui se proiettiamo ciascuna di queste normative anche le più recenti anche le più apparentemente evolute e raffinata all'interno di questo sistema ci rendiamo conto
Di come la visione complessiva che ne emerge questa visione sia contraddittorio perché se per esempio valutiamo le giuste
Disposizioni che sono state introdotte per evitare il cosiddetto turismo giudiziario e le poniamo in correlazione con tutte le altre norme che hanno allentato
E mi dispiace ritornare sul sullo stesso tema ma lo devo fare perché probabilmente nella precedente esposizione omesso questo particolare
E il e e ne teniamo in considerazione rispetto dicevo alle norme che hanno allentato il sistema del quarantuno bis ci rendiamo conto che ai grandi esponenti della criminalità mafiosa abbiamo fatto soltanto un favore
Con la non consentire il cosiddetto turismo giudiziario per la semplice ragione che non hanno più bisogno di muoversi nel momento in cui possono comunicare in carcere
Proprio grazie a quell'allentamento di norme che vanno sotto il complessivo nome di quarantuno bis
Nel momento quindi in cui noi rendiamo loro possibile la comunicazione in calce con tutta una serie di di di modifiche ispirate alle più disparate si esigenze che magari andranno benissimo per i detenuti comuni
Ma non vanno per niente bene per i detenuti di criminalità organizzata ci rendiamo conto che non ha più senso
Non impedire loro il cosiddetto turismo giudiziario
No lo stanno benissimo dove stanno tanto se possono vedersi per andare in biblioteca due ore perché queste adesso è stato consentito con la recente modifica del quarantuno bis si comprende che non è più necessario che loro si muovano
Lungo il perimetro della Repubblica
Per continuare a delinquere semplicemente non hanno più bisogno ma poi parlando di segnali
Io vorrei
Non per scendere sulla solita retorica di Cosa Nostra di un'organizzazione intelligentissima capacissimi efficacissima
Che racchiude il meglio della della della speculazione criminale però vorrei ancora una volta sollecitare la vostra attenzione su un dato semplicissimo cioè quale possa essere stata per esempio per Cosa Nostra
L'effetto di una valutazione della Camera dei deputati allorquando è stata chiamata a valutare la consistenza probatorio di un'ordinanza di custodia cautelare emessa da un giudice terzo non dal Pubblico ministero assatanato di giustizia dal procuratore rosso
Dal procuratore con la falce e martello ma da un giudice terzo nei confronti di un deputato
Della Camera dei deputati
Ebbene chiamata ad effettuare una valutazione di mera fondatezza
Del quadro probatorio la Camera dei deputati ha detto no all'arresto creando i presupposti
Creando
I presupposti per arrecare una profonda diseguaglianza di fatto nei confronti di tutta un'altra serie di persone indagata assieme al parlamentare la cui posizione era di gran lunga
Di gran lunga meno pesante del parlamentare ma che si trovavano in carcere
Voi vi rendete conto di quale diseguaglianza si è reso responsabile il Parlamento di quale rilevanza
Assuma questo messaggio agli occhi dei criminali
Cioè che in Italia esistono due tre quattro cinque livelli della giustizia
E che si continuerà ancora
A sanzionare le impunità nei confronti dei poteri forti questo è il messaggio che valuta Cosa Nostra onorevole Dominici nonne il testo unico delle leggi sulla criminalità mafiosa
Che potrà essere uno strumento importantissimo ma che è soltanto una mera raccolta legislativa priva se non contiene norme di sostanza e norme di rigore
Di qualsiasi efficace questi sono i segnali che Cosa Nostra raccoglie oppure pensate a quell'altra iniziativa di qualche anno fa credo dell'anno scorso
Che aveva ad oggetto la indizione di un convegno al quale sono al quale hanno partecipato alcuni tra i più importanti studiosi della materia penalistica e chiaro ad oggetto la proposta di abolire il concorso esterno in associazione mafiosa
Cioè lo strumento l'unico strumento legislativo
Si può dire inventato da Giovanni Falcone perché effettivamente lo invento luglio all'epoca del maxi del maxi terra
Cioè parliamo del mille novecentottantacinque
L'unico strumento legislativo che consente di colpire
Tutta quell'area grigia di soggetti che pur non essendo organicamente inserita nell'organizzazione delinquenziale che si chiama poi ma mafia 'ndrangheta camorra non ha importanza
Ma che si muove i margini tra questa è la zona del lecito consente all'organizzazione stessa di sopravvivere di consolidarsi di
Accrescere il proprio potere sia nella società che nelle istituzioni ebbene c'è stata anche da parte di soggetti politicamente non sospetti e anzi direi dando loro la massima patente di buona fede c'è stata
Un'attività che si è svolta per due o tre giorni che la propria ad oggetto la CRI
La soluzione è la creazione di un sistema che potesse impedire la contestazione di di questo tipo di fattispecie incriminatrice quindi togliere sostanzialmente uno dei pochissimi strumenti che sino ad ora è stato utilizzato per colpire proprio quelle zone
Cosiddette grigie quelle zone nelle quali con maggiore facilità si annidano
Le condotte
Che favoriscono la l'organizzazione mafiosa
Così come a questo punto vorrei anche ricordare le reiterate
Uscite pubbliche di un notissimo personaggio
Delle istituzione delle nostre istituzioni parlamentari il quale in diverse occasioni anche recentemente a detto che la Procura della Repubblica di Palermo contesta ai propri indagati poiché la Procura il presupposto qual è che la Procura della Repubblica di Palermo è composta da un nugolo di assatanati
Che ha devono in qualche modo trovare il sistema per incastrare qualcuno e allora contesta il concorso in associazione mafiosa che
In altre occasioni viceversa non contestando cioè questo reato e quindi contestando fatti specifici porterebbe a radicare la competenza altrove per esempio a Roma
Queste cose vi assicuro non le pensa e non le dice neppure una matricola di giurisprudenza che per la prima volta mette piede all'interno della facoltà di una qualsiasi delle facoltà di giurisprudenza del nostro Paese il cui livello credo sia tutto sommato abbastanza
Abbastanza abbastanza buono
E non la pensa proprio perché non stanno scritta da nessuna parte eppure queste opinioni tuttora vengono date
Come opinioni autorevoli come opinioni che devono far riflettere ma non si capisce francamente riflettere su che cosa se non ancora una volta mi dispiace ripeterlo sulla volontà
Irresistibile volontà di ridimensionare
Di riscrivere tutto ciò che possa dare la parvenza di un potere che sino a oggi è stato con tutti gli errori con tutte le manchevolezze sicuramente efficaci
Questo quindi
Questo quindi per dire che
I segnali contraddittori
Che noi in questo momento possiamo percepire sono molteplici e non è soltanto una
Valutazione
Catastrofista che porta a vedere tutto nero che che che
Ispira questo tipo di valutazioni ma è una
Mera costatazione di ciò che di ciò che accade purtroppo ancora quotidianamente detto questo
E passando
All'altro tema ancora più scottante della riforma delle norme anticorruzione non c'è dubbio che una riforma legislativa che metta mano a questo a questo sistema non può che essere la la la benvenuta
Per diverse ragioni perché finalmente se si vuole creare un sistema di norme anticorruzione
Il Parlamento avrebbe l'occasione buona per riaffermare appunto quel valore della legalità del quale del quale vi ha tanto bisogno tuttavia anche qui
Però il rischio
Il rischio è quello di evitare che
Vi sia qualcuno che
O per buona fede oppure perché forse mal consigliato
Oppure soltanto perché ha scambiato
Ha scambiato due cose tra di loro assolutamente complementari anzi interagenti ossia il garantismo con la lotta alla criminalità
Perché se c'è una cosa
Che va detta con la massima chiarezza
E forse questa potrebbe su una delle tante occasioni nel nella quale questo questo deve essere detto riaffermato
E della quale tutti devono essere consapevoli e che il garantismo
E tutto ciò che quindi va sotto il nome di garantismo cioè il rispetto dei diritti della persona
Valutazione serena e rigorosa delle prove
Valutazione soprattutto non preconcetta
O anche rispetto della dignità umana anche nelle vicende più drammatiche non è incompatibile con la lotta alla criminalità organizzata
Io vorrei soltanto ricordare che Giovanni Falcone
In uno degli ottimi corsi che tenne prima di morire io alle all'epoca era ancora uditore giudiziario quindi non hanno neppure le funzioni
La prima cosa che diceva
Tutte le volte che ci incontravamo alle lezioni che lui teneva
Era che bisognava assolutamente
E inderogabilmente rispettare i diritti della persona
Perché senza un rispetto autentico dei diritti della persona non vi è un efficace repressione penale
Invece noi oggi assistiamo ad una contrapposizione fittizia fallace vorrei dire assolutamente interessata e inquinata tra garantismo e lotta alla criminalità organizzata nulla di più falso perché si tratta di valori che invece devono camminare assieme
Ebbene allora se si parte da questa considerazione si comprende che
L'attività legislativa
Alla quale probabilmente il nostro Parlamento approderà è un'attività che non non può non tenere conto
Di questi due valori ma non per contrapporre ma finalmente per per fondarvi una sintesi in una sintesi in una sintesi che e poi l'unica che è in grado di conferire efficacia alla repressione penale
Quando alla camera abbiamo votato la richiesta di arresto
Per l'onorevole Giudice
Premesso che almeno io personalmente non è che prova proprie un particolare godimento nel fatto che è una persona finisca in carcere
Dentro di me ho provato un senso di amarezza e di sconfitta
Non soltanto per il segnale che poteva arrivare alla mafia alle cosche ai capi mafiosi ma ho provato un senso di amarezza e di sconfitta per l'ennesimo segnale negativo che arrivava ai cittadini italiani
Perché io credo che
Quando si dice che la legge è uguale per tutti
Bisognerebbe tenerlo presente
Anche quando si vanno a assumere decisioni così delicate come per esempio la libertà di una persona soprattutto la libertà di un parlamentari che richiama anche valori e principi di carattere più generale
Perché evidentemente
Lì il segnale che è arrivato è stato un segnale grave e negativo
E non soltanto sulla questione io vorrei aggiungere una cosa che a me ancora più colpito
Rispetto a quello che diceva il dottor Paci sull'arresto in quanto tale di giudice quanto perché poi ci sono stati altri due voti successivi
Con il quale addirittura uno dei quali addirittura si arrivava ad inibire l'uso ai fini dell'inchiesta dei tabulati di intercettazione telefonica
Si è trattato quindi di un fatto grave si è trattato di una sconfitta
Ma naturalmente
Se
Di sconfitta in quel caso si deve parlare io insisto nel dire anche che bisogna tenere presente
Che occorre avere un quadro di valutazione più generale per esempio Paci ricordava ancora la questione del cosiddetto quarantuno bis
Anche qui chiariamo
C'è una questione di principio
Così come ricordavo prima a proposito dell'articolo cinquecentotredici sulla necessità che le prove siano presentate in fase dibattimentale all'attenzione dell'accusa della difesa su un piano paritario
E si tratta di differenziare penso che si tratti di introdurre delle differenziazioni anche per quanto riguarda la questione del quarantuno bis cioè c'è una questione di principio generale che riguarda la condizione del detenuto
è giusto introdurre una logica di Circuiti differenziati anche nell'applicazione del quarantuno bis per quanto attiene ai detenuti
Che sono condannati per appartenenza alla criminalità organizzata mafia camorra 'ndrangheta e così bene
Una logica quindi differenziazione vorrei anche aggiungere un'altra questione noi
Siamo per esempio per affrontare anche la delicata questione della legislazione sui pentiti sui collaboratori di giustizia
Ma anche lì ponendo alcune premesse molto chiaro
La eccolo mi corregga pace se sbaglio centouno vanta due del codice di procedura penale soprattutto per quanto riguarda la messa in discussione delle cosiddette chiamate incrociati bisogna tenere fermo su alcuni presupposti
Ma allora io raccolgo quell'ultima cosa che diceva pace facciamo chiarezza facciamo chiarezza
Senza rinunciare ad una impostazione fondamentalmente di carattere garantista che fa parte della cultura demo
Atti chiari di sinistra e distinguendolo da quella che sono le campagne che oggi vengono scatenate propagandistica mentre contro le Maciste contro la magistratura comunista e così via dobbiamo essere capaci di fare queste distinzioni perché altrimenti non ci capiamo più tanto bene anche fra di noi se io leggo l'intervista di Berlusconi ieri sulla Repubblica
E se prendo una frase avulsa dal contesto in cui si dice
La magistratura non deve selezionare i ceti politici di governo non deve avere questo potere se prendessi questa affermazione in astratto in carattere di carattere generale dovrei dire di essere d'accordo ma moralmente se la metto nel contesto il secondo le finalità specifiche le ragioni gli obiettivi per cui questa frase vengono dette no è chiaro che io le devo mettere uno stop devo dire che non si può utilizzare questo Pseudo garantismo da parte della destra per garantire invece l'impunità dei potenti diciamolo così
Sinistra
La mia battaglia di tipo garantisti se parlo per esempio di una questione come Tangentopoli
E dico cerchiamo di uscire da Tangentopoli io sono d'accordo
Perché io credo che oggi il problema del nostro Paese sia quello finalmente di uscire da Tangentopoli i fra il problema il fatto che oggi uscire da Tangentopoli significa è diventato nel modo colloquiale diciamo di parlare il fatto che si deve fare l'amnistia
Cioè non deve essere così però io credo che si debba cercare di uscire da Tangentopoli perché un Paese che vuole diventare davvero moderno e
Europeo più democratico più moderna efficiente avanzato metteteci tutto quello che volete deve cercare di uscire da Tangentopoli ecco perché allora io riprendo quello che diceva prima Pietro Iozzelli sono d'accordo con quello che ha detto Veltroni ha però amo perché alla Camera già l'abbiamo approvato e al Senato la legge relativa alle norme anticorruzione precisando anche alcune cose perché sicuramente c'è qualcosa che non va bene qualcosa da correggere ma facciamo
E poi dedichiamo
La sessione del Parlamento per approvare una serie di norme che siano anche regole valori comuni condivisi possibilmente per far funzionare meglio la giustizia e come dicevo prima dare più diritti di garanzia al cittadino
C'è una questione ispiratrice di fondo
Su cui io credo noi dobbiamo torna perché sapendo anche che ci sono tanti problemi concreti davanti a noi e che bisogna sempre distinguere che bisogna stare attenti alla confusione confusione su cui evidentemente la destra tende a lucrare confusione che alimentata dalla destra si è sempre fatta confusione anche quando Craxi si alzò in Parlamento e disse siamo tutti uguali siamo tutti corrotti sullo stesso piano era un modo restare confuso
Ma non è così bisogna inserire la logica della differenza della distinzione capire potrebbe anche servire una commissione di indagine sui fenomeni di corruzione capire che cos'è stata ecco chiaramente la corruzione nel nostro Paese sicché cos'è stato l'illecito finanziamento ai partiti in alcuni momenti se è sempre stato legato a fenomeni di corruzione oppure no potrebbe servire una di
E di questo tipo non certo per attaccare o mettere in discussione l'operato della magistratura ma per fare
Una prima ricostruzione critica di quello che è stato un passaggio dramma
Attico della vita istituzionale del nostro Paese però detto questo
Io credo che c'è un punto di fondo che vorrei provare a riassumere così
E cioè che oggi
Se dobbiamo davvero mettere al centro il cittadino
Non dobbiamo neanche farci come dire condizionare troppo da i rischi di di drammatizzazione di confusione il dibattito dobbiamo mantenerlo questo principio ispiratore fondamentale e cioè che
Bisogni passare in un certo senso dal fatto che
Più che fiducia del cittadino verso lo Stato bisogna cominciare a costruire nel nostro Paese uno Stato che ha più fiducia verso il cittadino
Bisogna cioè anche liberarsi da quella che alcuni studiosi hanno chiamato la tendenza al Pampena lirismo cioè al fatto che poi c'è una sorta di dilatazione enorme nella società in cui viviamo dei la bella idea all'azione penale dobbiamo incominciare a ricostruire dei corpi intermedi sani nella nostra Società c'il vigile e avere la possibilità finalmente che un cittadino tutte le volte che è una cosa va male non deve pensare necessariamente che allora
Fa
Un esposto alla procura perché spera che se quella cosa va male ci sia un processo civile o penale per risolvere quella determinata cosa
Ma dobbiamo
Mo'cercare di costruire delle istituzioni che possano da
Aree la garanzia che effettivamente i Problemi si risolvono anche senza questa dilatazione della sfera penale nella nostra società credo cioè che la sinistra debba riprendere in questo senso alcuni principi che stanno alla base di una
Cultura liberale libertaria il che naturalmente non significa rimuovere il valore della norma penale come vorrebbe Berlusconi quando si tratta dei suoi processi come vorrebbe una parte della destra al nostro Paese mass significa cercare davvero di costruire oggi oggi che noi governiamo questo Paese una società e uno stato che s'
Siano effettivamente più liberi più garantisti più democratici e più efficienti questo è l'obiettivo che abbiamo davanti c'è ancora molto da lavorare ma credo che se riusciamo
A mettere un punto fisso di ispirazione comune allora le forze del centrosinistra potranno cominciare a dare risposte moderne e democratiche avanzate anche questi problemi nuovi che si pongono nella nostra società
Siete stati così pazienti nei nostri confronti sono già alle undici e quindici di un calda serata di fiorentina di di settembre vorrei ricompensare di con un brevissimo intervento anche perché mi ritrovo largamente delle considerazioni che sono state svolte negli ultimi due interventi allora per quanto riguarda la domanda che è stata formulata telegraficamente mi pare che la proposta di Veltroni se correttamente interpretata è una buona proposta
Una buonissima proposta si tratta
Come dire non di fare un dibattito parlamentare perché dibattiti insomma ne abbiamo fatti veramente tanti e non sempre utilissimo una sessione parlamentare delibera ante naturalmente perché in cui si vari rapidamente una seria normativa anticorruzione ci sono dei rischi gravi nonostante Mani pulite nonostante i mille processi il falò Della corruzione alla pubblica amministrazione nella politica ma non solo è ancora fortissima consentitemi di dire una cosa per l'esperienza diretta la mia percezione che si sia notevolmente abbassata anche se non eliminata la corruzione nel livello politico del paese c'è ancora una porzione fortissima e assai diffusa anche livelli molto bassi nella burocrazia proprio per quelle Regioni che venivano dette diffusa ed endemica dalle cinquanta mila lire per accelerare una pratica alla discorso viceversa di una burocrazia che non è stata sostanzialmente toccata o soltanto sfiorata dalle indagini Bindi ben vengano le normative sulla corruzione ben venga naturalmente molto più difficile alcuni interventi correttivi non c'è bisogno di cambiare la Costituzione per rendere la giustizia Pierce Pace io credo che i primi ad avere bisogno ad avvertire esigenza di riforme legislative e anche consentitemi di dirlo però una volta tanto con grande chiarezza
Con le risorse finanziarie necessarie non si può pretendere di avere una giustizia efficiente e poi non destinare le risorse necessaria questo specifico settore per rendere moderna ed efficace un'amministrazione quindi si possono varare delle cose di buonsenso su cui c'è una larga intesa e in quest'ambito naturalmente andrà affrontata anche la questione su come chiudere la c'entra che riguarda il passato sulla solo soltanto vorrei dire una parola un argomento che è stato appena sfiorato l'argomento che il Parlamento si troverà per primo ad affrontare e il ventitré settembre la calma i deputati sarà l'argomento del richiesta del varo di una commissione di inchiesta su Tangentopoli e sul fenomeno della corruzione nel nostro Paese negli ultimi anni io o la posizione siamo molto serena diceva capo pur una commissione non si nega a nessuno non si nega neanche quando ovviamente l'opposizione parlamentare a richiederla e il fatto che si possa varare una Commissione di indagine su un fenomeno per e si più di finanziamento illegittimo dei partiti si possa indagare su quello che è accaduto nel nostro Paese in quest'ambito mi pare pienamente responsabile di una cosa sola io chiedo
Ai parlamentari consentitemi in particolare a quelli che in questi anni come gli amici democratici di sinistra ma non solo hanno tenuto alto in qualche misura e naturalmente anche con errori il principio della difesa della indipendenza della magistratura risparmiateci una sola Barbara tortura che alla fine di una come qualcuno forse vorrebbe com'è stato detto in questi giorni l'unica cosa che noi non vorremmo vedere e che l'onorevole Previti si trovasse a interrogare il procuratore Borrelli questo no