Le aree di crisi nei Balcani e nel Mediterraneo e i fenomeni immigratori dibattito organizzato nell'ambito della Festa dell'Unità

Sì
Bene io diedi proporrei di iniziare subito siamo anche con un po'di ritardo di cui ci scusiamo
Io inizierei subito con la presentazione degli ospiti anche se probabilmente non è che ci sia necessità di grandi parole che sono Gianluca Borghi assessore alla regione Emilia Romagna
Assessore alle SA all'assistenza e Piero Fassino sottosegretario agli Esteri oltre che esponente di spicco dei Democratici di sinistra
Ecco questa sera abbiamo salutiamo anche una folta delegazione di emigranti e italiani all'estero di Grenoble
Che ha sede a Grenoble questa sottrazione che salutiamo oltre naturalmente ringraziamo per la presenza
Ecco il tema di questa sera come dice il titolo del dibattito appunto sulle aree di crisi dei Balcani e Mediterraneo sui flussi migratori
Io credo che sia di grande attualità di rilevanza politica sono due temi anche che per certi aspetti sono connessi nel senso che molto spesso le crisi politiche sociali ed economiche producono fenomeni di emigrazione e di immigrazione nel nostro Paese in termini anche inaspettati come dire per certi aspetti virulenti
Nel senso che appunto episodi di crisi politica in un qualche modo possono incentivare l'hanno fatto per esempio l'esperienza degli anni passati dall'Albania
In questo senso significativa
Sul ruolo dell'Italia di cui si discuterà credo immagino questa sera io credo non ci sia molto da dire un ruolo che sui temi della politica estera nei Balcani e Mediterraneo il nostro paese ha un significato che lei consegnato dalla geografia nel senso che è una sorta di ponte di Cuneo
Dentro il Mediterraneo è un ruolo anche che in un qualche modo le consegnato dalla storia dove tradizionalmente il nostro Paese ha avuto un ruolo importante e significativo nella politica estera rivolta al Mediterraneo
Ecco il tema invece della della immigrazione è un tema centrale uno dei grandi temi della modernità in una situazione in cui i Paesi industrializzati l'Occidente
Sono in una condizione di crescita vicino allo zero quindi con la popolazione sostanzialmente in calo è sempre più vecchia
E non e dall'altra parte i Paesi poveri Paesi cosiddetti in via di sviluppo hanno una fortissima pressione demografica sulle risorse situazioni di povertà anche spesso di negazione dei diritti umani ecco in questa situazione
L'immigrazione i grandi flussi alli i grandi flussi di popolazione a livello globale diventano quasi un fenomeno connaturato alla società moderna
Ecco quindi il dibattito di questa sera io mi fermo qua anche perché il ruolo di di di chi presiede non è quello di approfondire i temi credo che possa essere quello di definire di dare un contributo alcuni spunti alla riflessione sul ruolo gli strumenti che il nostro Paese l'Italia può adottare
Per avere un peso sempre maggiore ed una politica sempre più definita nei confronti dei Paesi balcanici e del Mediterraneo e degli strumenti delle regole
Come dire gestire affrontare questo grandissimo tema della dei tempi moderni che appunto la mobilità su scala globale io mi fermo qua do subito la parola all'assessore regionale Gianluca Borghi
Per la propria relazione
Romano Prodi nel nel novantasei quando percorreva l'Italia con con il pullman quando ha svolto la campagna elettorale che poi ha portato l'Ulivo a vincere elezioni
Nel nostro Paese ha detto una cosa fra le altre
Straordinariamente importante quanto fosse poco considerato dagli osservatori magari anche da qualche elettore dell'Ulivo
Se avesse vinto l'Ulivo nel nostro Paese di Ulivo avrebbe lavorato non soltanto per il nostro Paese ma anche per fare in modo che un nuovo ruolo dell'Italia nel contesto internazionale contesto balcanico ma appunto complessivamente
Nel contesto internazionale potesse svolgere una funzione di ponte fra nord e sud fra Est e Ovest
Io ho creduto molto in quelle parole l'uomo di parte dibattito da sono dell'Ulivo
E evidentemente qualcosa di importante è stato fatto da questo governo per per togliere l'Italia dal limbo della totali in azione in politica estera per togliere
Al nostro Paese
Una cessione quasi d'infamia legata alla politica di cooperazione allo sviluppo del degli anni ottanta e di parte degli anni novanta
Devo però dire che probabilmente dal nostro Paese
Qualcuno soprattutto al di fuori dei confini italiani si aspetta ancora di più
In particolare io penso che entro immediatamente nel merito di parte del del tema di questa sera discutiamo alla presenza di Fassino a me molto utile anche visti i rapporti tra Regioni e governo che su anche anche sui problemi di politica estera le Regioni vogliono non so non tanto consolidare ma instaurare
è io penso che per quanto è stato fatto negli anni passati in Bosnia allora già qualcosa di importante di significativo dovrebbe essere fatto più di quanto fosse fino ad ora si è riusciti a realizzare come comunità nazionali come Governo italiano anche anche per tentare di evitare quella che sembra essere invece la terza la terza tragedia balcanica a distanza di pochi anni da quella croata da quella slovena prima e poi da quella bosniaca e che si sta consumando in corso sono a mio avviso è a mio avviso assolutamente inaccettabile e intollerabile quello che sta accadendo quello che sta accadendo
Nella Regione del Kosovo
In questi giorni sta
Celebrando sì un decennale nel mille novecentottantotto Milosevic tolse di fatto quella indipendenza alla alla Regione kosovara che assieme a quella della Vojvodina era stata data dalla dalla politica jugoslava battito h appunto a quella regione a distanza di dieci anni
Passando per la totale negazione dei diritti dall'autonomia ma comunque dei diritti anche alla alla possibilità di mantenere le proprie culture le proprie radici la propria storia la potrà presentare Anza anche ovviamente all'interno di un contesto federale a distanza di dieci anni io temo si stia consumando in Kosovo una tragedia irreparabile
Sono oltre duecento mila i profughi non non cito oltre dati che sono evidentemente dopo la pausa d'agosto ormai invece l'attenzione di tutti noi
Ecco allora per quanto è stato fatto ahimè anche in questo caso con ritardo dal nostro Paese dalla comunità internazionale
In seguito alla tragedia bosniaca quanto è stato fatto per raggiungere gli accordi di Dayton io penso che ci sia qualcosa di vero nella denuncia
Di alcune fra le personalità europee e fra coloro che hanno responsabilità dirette nella gestione degli umanitari delle Nazioni Unite nell'affermare che la in azione europea sul Kosovo e assolutamente inaccettabile e tutto già stato visto era tutto già stato scritto dobbiamo dobbiamo fare tutto il possibile perché si giunga al più presto ad una soluzione negoziata dobbiamo fare tutto il possibile perché non si ripeta un'altra Bosnia
Il nostro paese ha una straordinarie credibilità nei Balcani in Bosnia in particolare in questa regione l'Emilia Romagna è diventata negli ultimi tre anni la prima regione in quanto contribuzione in quanto progettazione di cooperazione decentrata in Bosnia so perfettamente che so perfettamente che la cooperazione italiana di Tuzla di Sarajevo di Banja Luka dimostra è uno degli interlocutori sicuramente più più affidabili
Più presenti più attenti in quei luoghi allora io penso che anche per onorare quanto è stato fatto in questi anni
Noi dobbiamo assumere una forte iniziativa internazionali indipendentemente da quelle che possono essere le ricadute di politica interna ad azioni ad assunzioni di responsabilità certo soprattutto negoziali che però a mio avviso il nostro governo deve assolutamente da prendere o ho lottato con favore Ho letto con favore la la posizione che il sottosegretario l'altro ieri in Commissione estera Senato assunto vedo anche una un'azione importante da parte la Commissione esteri alla Camera onorevole Occhetto a a mio avviso svolto ruoli importanti in questi giorni ecco però io penso che ci siano le condizioni affinché si assuma la leadership di una iniziativa almeno europea perché compete all'Italia compete al nostro Paese compete al nostro governo indipendentemente da quelli che possono essere i problemi di politica interna
Degli Stati Uniti o comunque la mancanza di collegamento con altri Paesi europei io penso che compete a noi una responsabilità forte ed è per questo che ci attendiamo appunto un'iniziativa forte perché non si ripeta
Perché quei profughi possano possano vedere l'anno prossimo possono possano non conoscere quanto di spaventoso drammatico è accaduto in Bosnia e tutti noi abbiamo conosciuto la situazione straordinariamente difficile complessa
Meglio di me ovviamente sottosegretario sa e potrà dire
Quale a tutt'oggi la enorme difficoltà la straordinaria difficoltà nell'attuare gli accordi di Dayton in quel Paese comunque nelle nei territori della ex Jugoslavia io penso che parecchie generazioni serviranno perché si riescano a sanare le ferite si riescano sanare i disastri prodotti da da politiche nazionaliste da politiche che non hanno non hanno saputo fare i conti con una nuova configurazione di quell'area dal punto di vista politico dal punto di vista strategico ciò detto tutto si tiene
Io penso che parlare di politica estera parlare di Enti umanitari parlare di immigrazione parlare dico di cooperazione allo sviluppo sia evidentemente siano tutte queste evidentemente
Stessi
Belli di una stessa catena io penso che noi e qui molto brevemente vorrei dire quella che è la mia opinione su quanto sta accadendo su quelle che sono le politiche di le politiche scelte decise da questo Paese in materia di immigrazione io penso che vi sia un nesso assolutamente inscindibile fra quanto noi prestiamo in termini di attenzione in termini di risorse in termini di disponibilità alla interlocuzione politica in termini anche di messa in discussione di paradigmi economico finanziari che governano troppo spesso le attività di cooperazione troppo spesso i rapporti fra nord e sud ed ora fra Est tra Ovest ed Est io penso che tutto si tenga e allora
La prima è assolutamente necessaria misura
Che noi dobbiamo e abbiamo già iniziato con uno strumento importante la nuova legge quaranta della quale le regioni fra gli altri attendono con grande attendono con grande interesse i decreti attuativi
Abbiamo attivato ovviamente in Conferenza Stato-Regioni un'interlocuzione forte col governo perché davvero questa legge Possa vedere una reale valorizzazione delle competenze e delle autonomie locali e delle e delle e delle regioni
Ecco io penso che noi possiamo dobbiamo ragionare in termini di integrazione di accoglienza di diritto al di diritto
Di diritto all'accoglienza da parte di tutti i rifugiati diritto assolutamente a mio avviso lo mettere mai in discussione soltanto se conseguentemente riusciamo anche ad impostare una politica estera che al di là dei trattati al di là dei degli degli scambi al di là dei rapporti bilaterali fra governi veda per le aree parlare del Mediterraneo per le aree balcaniche per le aree comunque dei paesi in via di sviluppo
Una straordinaria valorizzazione della risorsa della cooperazione cooperazione come opportunità di crescita di crescita sostenibile socialmente e ambientalmente economicamente
E quindi non sempre fosse coerente con quelle che sono le politiche della Banca mondiale del Fondo monetario internazionale dobbiamo avere incoraggio di modificare paradigmi troppo spesso ritenuti immodificabili perché perché è alle nostre spalle una stagione di politica alla Coop di cooperazione di politica lo sviluppo in buona parte fallimentare allora
E concludo l'anello che manca a mio avviso in questa azione del Governo
è necessariamente quello di una nuova legge sulla cooperazione le regioni hanno assunto una posizione senso sufficientemente chiara siamo stati ascoltati alla Commissione esteri del Senato in udienza conoscitiva
Noi riteniamo che soltanto soltanto se riusciremo ad attivare politiche di cooperazione allo sviluppo degni di questo nome che consentano mi ripeto una crescita una crescita sostenibile nei Paesi ai quali è rivolta questa cooperazione che consentano quindi di minare radici motivi di esclusione di povertà che costringono che costringono centinaia di migliaia di persone a migrare
Ti costringono costringono centinaia di migliaia di persone a migrare ecco riusciremo ad essere credibili
In tal senso la proposta presentata dal governo e sicuramente un dato positivo rispetto alla situazione attuale rispetto alla attuale normativa ma io ritengo che non sia assolutamente sufficiente per valorizzare appieno le potenzialità le possibilità che una cooperazione dei popoli per la cooperazione delle comunità che una cooperazione decentrata a partire dalla Bosnia ha dimostrato invece di potere e di sapere dare troppo spesso troppe ancora affidato al potere del ministero del Tesoro nel disegno di legge del governo troppo poco è ancora previsto appunto in termini di coinvolgimento realmente
Per quanto riguarda la programmazione la progettazione di interventi la messa in rete delle risorse alle Autonomie locali alle regioni alle organizzazioni non governative c'era un impegno assunto solennemente dalle alle Nazioni Unite negli anni Sessanta era quello di destinare lo zero virgola sette tre mila e del del bilancio degli Stati dei paesi sviluppati alla cooperazione allo sviluppo decentrato nel terzo e nel quarto mondo il nostro Paese ora e ancora lontanissimo lontanissimo da quella percentuale è lo zero virgola uno e lo zero virgola uno invece dello zero virgola sette l'ammontare delle risorse che il nostro il nostro Paese mette a disposizione per l'azione di cooperazione decentrata
Di queste una parte assolutamente ridotta alcune decine di miliardi sono destinati ad interventi in collaborazione con le elezioni non governative ecco se potessi mi pare che la sede si è sicuramente opportuna
Rivolgere una un appello forte al a Fassino che rappresenta il governo è quello di andare con coraggio
Con coraggio indipendentemente dalle rigidità di quel ministero e di parte del governo che andare con coraggio ad ascoltare quanto organizzazioni non governative enti locali Regioni organizzazioni sindacali mondo dell'impresa
A da dire rispetto ad un nuovo modello di cooperazione a mio avviso assolutamente congruo necessario che potrebbe essere a tutti gli effetti assunto come lo straordinario impegno per una rinnovata politica estera del nostro paese la cooperazione decentrata non è null'altro che il a tutti gli effetti azione di politica estera per essere credibili in tal senso io penso che dovremmo allora avere il coraggio di andare ad una riforma forte anche a partire da una disponibilità finanziaria che renda credibile il nostro Paese che renda credibile il nostro Paese
Rispetto alla comunità internazionale quando esso vuole e come vuole questo Paese come vuole il nostro governo assumere un ruolo importante in quell'area ma complessivamente ma complessivamente per le politiche europee
Altre
Curdi
Logos subito la parola al sottosegretario Fassino
Ma dunque
Sì quindi questa sera sono stati posti molti temi molti argomenti
Intanto io partirei da questa cosa molto semplice se guardiamo una carta geografica dell'Italia
Il dell'Europa
Noi crediamo che l'Italia è nel punto di incontro dove si toccano
Le tre dimensioni europei
L'Italia è parte dell'Unione Europea
La Comunità economica europea dell'unione
E anzi
Dopo domattina le decisioni assunte nei mesi scorsi
Di fare decollare la moneta unica
Con la partecipazione anche dell'Italia e noi siamo sempre di più nel cuore dei processi di integrazione europea
Le italiane al tempo stesso
Immediatamente di fronte a quella grande tocca e al confine con quella grande area dell'Europa centrale dei Balcani
Che in questi anni è stata investita da grandi trasformazioni da grandi cambiamenti e che
In una transizione
Complessa e difficile basta pensare alla crisi della Russia di queste settimane
Le italiane
Infine un Paese profondamente inserito nel Mediterraneo
Guardando una carta geografica dell'Europa si vede che queste tre dimensioni l'Unione europea ad ad Ovest lessi europeo e a sud del Mediterraneo abbia il punto di contatto nel
Perché sono partito di cui perché
Proprio guardando a dove l'Italia emessa che un elemento fondamentale la politica estera di un paese è in primo luogo determinata dal luogo in cui quel Paese
Dalla collocazione geopolitica dallo scacchiere in cui si trova dalla regione in cui è collocata
Proprio guardando alla ad una mappa dell'Europa una carta geografica Europa si vede
Quanto sia decisivo che l'Italia abbia una politica estera
Capace di
Affermare e fare vivere
Gli interessi del nostro Paese
In tutte e tre queste direzioni perché tutte e tre ci riguardano
Sì riguarda
Essere partecipi fino in fondo del processo di integrazione europea
Oggi non c'è più nessun problema
In Europa
Che possa essere ragionevolmente risolto soltanto sulla base delle politiche di un Paese
Qualsiasi tema
Importante si affronti
Si esamini si vede che per risolvere quel problema per gestirlo è necessario che le politiche nazionali di ogni singola nazione si collochino dentro una strategia più ampia di tipo europeo facciamo degli esempi
Un grande tema come quello dell'immigrazione poi ci tornerò più avanti
O si governa
Se ogni paese fa una politica ma se c'è una strategia europea delle migrazioni
Quelli che sbarcano in Italia tentano di sbarcare in Italia arrivando dalla Tunisia o dall'Albania dal Marocco sbarca in Italia per poi andare in Germania per poi andare in Francia o in Svizzera o in Belgio
Serve una strategia europea per gestire il fenomeno dell'immigrazione
Pensiamo a un altro tema il tema della grande criminalità che ormai si muove a livello internazionale
Se tu vuoi che avere una strategia efficace di contrasto e di lotta alla grande criminalità internazionale deve avere una strategia lo stesso livello di tipo internazionale
Pensiamo al problema dell'ambiente la difesa dell'ambiente e la tutela dell'acqua che beviamo dell'aria che respiriamo
Non si risolve solo sulla base di politiche razionali
Perché l'aria che respiriamo Roma non conosce confini non ha frontiere qualche anno fa ci ricordiamo tutto e cosa successe quando ci fu l'incidente alla centrale nucleare di Chernobyl
Credo che nessuno in quel momento sapesse dove c'è nobile probabilmente molta gente non lo sa ancora adesso è un una sperduta località nella pianura dell'Ucraina tra l'Ucraina la Bielorussia a tre mila quattro mila chilometri da qui e però quando quella centrale nucleare
Ha subito un guasto drammatico la sicurezza dei cittadini di tutta Europa è stata il pericolo perché il vento le nuvole hanno portato cui le scorie radioattive
Che arrivavano delle e se vuoi fare una politica ambientale seria deve avere una strategia europea che sia capace di affrontare il problema delle risorse naturale di questo continente delle tecnologie energetiche di come Davide ai dei sistemi di sicurezza europea grazie
Quando parliamo del grande tema della disoccupazione che il grande tema in Europa
Dopo risolto con diciotto milioni di disoccupati ci rendiamo conto tutti che quel problema si pone negli stessi termini in Italia in Germania in Francia in Belgio
E che il problema è come ogni Paese affronta questo problema ma come la si affrontano una strategia comune
Potrei continuare nel fare altri esempi
Quindi la dimensione dell'integrazione europea è una dimensione che come dire
Non si tratta di scegliere addirittura come dire necessitata e nelle cose e la nuova dimensione nuovo spazio in cui si si manifestano i problemi e noi siamo tutti chiamati a gestirli in quella dimensione e allora essere parte del processo di integrazione europea e delle sue scelte fondamentali come leu la moneta unica
O come la libera circolazione tra un Paese all'altro senza più frontiere confini come oggi avviene in Europa o altre scelte la politica agricola comune cioè come dire qualche cosa di essenziale ed essenziale essere parte di questo processo quindi prima grande scelta la politica estera italiana
Che il governo dell'Ulivo a
Gestito con grandissima determinazione
Non essere ai margini alla coda o addirittura fuori del processo di integrazione europea mai essere partecipi pieni nel cuore dell'integrazione europea
Non era così scontato e
L'Italia adesso farà parte dell'euro dal primo gennaio novantanove l'Italia uno degli undici Paesi che fa partire la moneta unica guardate che due anni fa non c'era in Europa uno che scommette se una lira sul fatto che l'Italia sarebbe stata nel
Ce lo siamo conquistato in una politica fatta in questi due anni se la sono conquistata agli italiani con una politica che è costata molto in termini di sacrifici di tasse di rigore
E però è un obiettivo fondamentale che consente all'Italia di non essere emarginata nei processi di riorganizzazione economici politici dell'Europa
Secondo
Lesti noi siamo noi come l'Austria la Germania
Siamo i tre paesi europei che immediatamente sono contigui hanno di fronte al grande a quella grande regione che l'Europa centrale i Balcani ed Europa orientale
E le vicende di questi anni pensate alla guerra in Bosnia alla crisi del Kosovo la crisi russa in questi giorni
Dicono che tutto quello che succede lì non si ferma lì ma investe l'intero continente e anzi sempre di più il futuro dell'Europa sarà determinato da che cosa succede in quella regione
E allora avere una politica che lavori perché
La transizione il passaggio alla democrazia il passaggio all'economia di mercato
Si realizzi
Senza contraddizioni
Troppo scooter si realizzi senza provocare conflitti senza lacerazioni senza rotture
è importantissimo è importantissimo in primo luogo per quei Paesi come l'Italia che sono più direttamente Vizzini e investiti da tutto quello che accade lì
Ecco perché l'altro una seconda grande scelta la politica estera italiana è stata
Sviluppare una forte proiezione una forte presenza dell'Italia in quest'area è oggi dopo la Germania l'Italia è il Paese che ha la maggiore presenza politica economica culturale in tutto l'Est europeo
Io ho visto proprio in questi giorni i dati percentuali la presenza del sistema economico italiano in Europa centrale e orientale eh superiore alla somma della presenza francese e inglese
è seconda soltanto la presenza tedesca
Siamo in quell'area direttamente impegnati in termini di rapporti politici di rapporti economici di rapporti culturali
Siamo coinvolti
E d'altra parte
Quello che accade lì ci riguarda
E questo spiega perché noi siamo così attenti a cosa succede in Europa centrale siamo così attenta più attenti a quello che succede dei Balcani o cosa succede nella Russia perché quello che accade lì riguarda un Paese come l'Italia più di altri paesi
Gli abbiamo legami rapporti interessi così integrati che necessitano di una politica
Siamo il terzo partner economico e commerciale dopo gli Stati Uniti e la Germania della Russia
Siamo il secondo partner economico come alzare la Polonia
Siamo il primo partner economico e commerciale di buona parte dei Paesi balcanici la Croazia della Jugoslavia e della Romania della Macedonia
Siamo il secondo partner come il sale della Slovenia dell'Ungheria
Chiamo il terzo pane come sale dell'Ucraina
Guardate tutto questo
Ha dei riflessi nella vita del nostro Paese norme prima di tutto in termini di lavoro
Perché queste relazioni economiche come l'Italia hanno effetti di ricaduta sul sistema economico italiano sulle imprese italiane
Quando lei gli laggiù la più grande compagnia la grande compagnia petrolifera italiana è una delle più grandi europei
Va che ne so nelle repubbliche caucasiche come va
E per esempio nell'Azerbaijan in uno degli stati del Caucaso apre chi mila chilometri da cui
Firmato un contratto per l'estrazione del petrolio e del gas in quel paese del valore di due mila miliardi
Fa un contratto che ha un effetto di ricaduta sul sistema produttivo italiano anche in termini di lavoro dal primo ottobre
Per gestire questo contratto perché allo un vigore durerà dieci anni partono dall'Italia cinquecento non cinque o cinquanta cinquecento lavoratori dell'ENI che vanno in Azerbaijan
è chiaro
Quindi la politica estera non è solo politica diplomatica la politica estera apporti politici e rapporti economici
è
Come dire interessi che determinano crescita sviluppo opportunità
Noi discutiamo in Italia ogni giorno della disoccupazione
E noi siamo spesso per cultura pensa ha portati a pensare che il lavoro
E la politica estera so due cose lontanissime che non hanno rapporti non è così nei prossimi anni si creeranno in Italia più posti di lavoro con la politica estera che si farà che con gli investimenti interni
Quando pre Prodi parte va in Argentina e ci va con centottanta
No diciotto centottanta imprenditori italiani di tutti i principali gruppi industriale di questo Paese
Validi
A realizzare dialogo politico ma vari legalizzare le condizioni perché quelle centottanta Italia imprese italiane facciano investimenti determinino azione economica creino posti di lavoro la e qua
Chiaro no quindi la politica estera in qualcosa di importantissimo ormai nella vita di un Paese nella vita della comunità internazionale
Quindi in seconda grande direttrice lesti
Lesti unificanti Balcani del punto più critico che un'area storicamente caratterizzata da fragilità instabilità da conflitti
Nella politica entrato il termine balcanizzazione per indicare una situazione di permanente conflittualità
Di permanente diffusi conflitti di permanenti conclude degli diffuse guerre
Noi abbiamo l'interesse a che nei Balcani da una condizione di permanente conflittualità si passi invece gradualmente ad una condizione di stabilità
Allora per questo siamo in Bosnia con due mila soldati della missione di pace della NATO e con cinquecento carabinieri che sono la spina dorsale della forza di polizia internazionale per garantire che l'accordo di pace in Bosnia duri
Per questo siamo andati in Albania e siamo impegnati in Albania
Perché creare le condizioni perché quel Paese superi la crisi drammatica che ha conosciuto un anno fa e via via acquisisca una condizione di normalità economica politica
Per questo siamo impegnati a cercare di dare una soluzione alla crisi del Kosovo con la crisi al trattato drammatiche critica e che rischia di deflagrare in un conflitto anche più grave il sanguinoso di quello della boxe
Quindi seconda grande direttrice questi terza direttrice il Mediterraneo
E il mare nel quale sia e
Vale per il Mediterraneo quello che ho detto per l'Est così come tutto quello che accade ad est si ribalta ad Ovest tutto quello che accade a sud si ribaltano
Il grande fenomeno migratorio
Il grande fenomeno della migrazione che ha soprattutto i suoi flussi migratori più grandi viene dal Sud
Viene dai Paesi arabi del Maghreb e del Nordafrica viene dai paesi dell'Africa nera
E come si affronta questo problema come si garantisce
Di affrontare seriamente questo problema
Certo facendo una lotta all'immigrazione clandestina certo controllando le nostre coste ma badate un grande fenomeno come quello delle migrazioni non si controlla soltanto respingendo
Si governa si controlla anche se si fa una politica che aiuti i quei Paesi a crearsi condizioni di sviluppo per cui chi va via
Non abbia ragione di andare nei qua c'è un gruppo di italiani di Grenoble gran parte immigrati o discendenti di emigrati
Dite di emigrati di immigrati italiani che sono andati altrove
Perché una persona un uomo una donna emigra emigra per cercare altrove quelle speranze di lavoro e di futuro quella certezza di vita che di spera di trovare nel paese in cui mi questa è la ragione per cui la gente migra
è stato sempre così e allora se si vuole dare una risposta all'emigrazione o all'immigrazione in questo momento perché l'Italia ha subito questa trasformazione dopo essere stata per quasi un secolo paese da cui si emigrata
Da circa dieci anni è un paese in cui si immigrati no vengono da noi zero e non vogliamo che vengano tutti quei guardate la risposta è molto semplice bisogna farli stare meglio lì
Ma questo significa fare una politica di cooperazione una politica di aiuto una politica di sostegno quando io vado in Tunisia o in Marocco
Io vado a discutere con i governanti di questi Paesi chiedendogli
Di controllare i porti perché per evitare che partano le navi piene di clandestini di controllare le loro coste di lottare contro la clandestinità i ministri tunisini e marocchini un cui io parlo dicono va bene
Tu mi chiedi questo io faccio ma tu come mi aiuti a farli stare qua come mi aiuti a farli vivere qua perché quelli scappano perché qui non c'è ragione di vita perché non c'è lavoro perché non c'è opportunità
E allora o noi siamo capaci noi di quei paesi ricchi d'Italia e i Paesi dell'Europa i paesi che appartengono la parte ricca del mondo sono capaci di mettere in campo una politica di cooperazione più coraggiose
Trasferire in quei Paesi Investimenti tecnologia opportunità perché se facciamo così creiamo lire condizione di uno sviluppo allora diminuirà la pressione migratoria fossero pagati
L'unica cosa che non si può di che non si può spiegare un nuovo qualsiasi sia il colore della sua pelle dopo guarirà e che se sta male va bene così
Se sta male o noi lo aiutiamo a star meglio o cercherà di star meglio da solo andando a trovare altrove come stare bene è una regola
Fondamentale
E quindi noi dobbiamo essere sa lo dico perché quando si parla delle migrazioni
Si parla soltanto di come difendersi di come respingerli come fare in modo che non è primo giusto ma il primo voto perché non vengono tutti qui e aiutarli a fare stare meglio lei
Questo che è un buon aggiornamento sempre sì di buonsenso non è quello che accade non è quello che accade
Guardate che negli ultimi dieci anni voi abbiamo avuto tutti i paesi europei che hanno fatto due scelte
Sono contraddittorie
Che non stanno insieme
Tutti i Paesi europei hanno reso più difficile entrare per un immigrato e quegli stessi Paesi questi dieci anni hanno ridotto gli aiuti ai Paesi in via di sviluppo
Il buonsenso diceva bisogna fare il contrario
Rendere più difficile entrare ma al tempo stesso aiutarle maggiormente per dare risposta quella gente lì no noi pretendiamo che non vengano e al tempo stesso riduciamo anche gli aiuti che non sta né in cielo né in terra
Eppure è quello che si sta facendo
Io credo che l'Italia deve dare un segnale come diceva porti di cambiamento e diverse tendenze per rispondere a una sollecitazione
Che ha che ha fatto lui io voglio qui dire che noi stiamo discutendo la legge finanziaria e in questa legge finanziaria gli stanziamenti per la cooperazione e lo sviluppo passeranno dai seicento miliardi del mille novecento
E novantotto a più di mille miliardi nel mille novecentonovantanove
Non è ancora unicamente però e tuttavia un incremento significativo
è un intervento che mette più risorse a disposizione di una politica di aiuto ai Paesi in via di sviluppo perché ho chiesto è uno dei motivi non il solo ma è uno dei modi anche per diminuire la pressione migratoria e fare in modo che poi noi siamo assediati
Con il rischio con il rischio di
Con tutti i problemi che l'immigrazione dove sappiamo comporta nelle nostre città
E infine
Quando si parla di politica estera in un mondo che è sempre più unico e sempre più piccolo che sempre più interdipendente
No scoppia la crisi in Russia saltano le borse di tutto il bordo
Scoppia una centrale indomito un'ucraina la salute di tutti noi è in pericolo
Crolla l'economia di un Paese asiatico il sistema bancario tutto il mondo trema
Sono la dimostrazione le prove tangibili sono le cose che leggiamo sui giornali che sentiamo la televisione ti giorni del fatto che il mondo e sempre più unico
E non ce non puoi più dire va be'ma quello che accade in America o quello che accade in Asia che lontano non mi interessa io mi occupo di quello che succede nel giardino di casa
Quello che lei succedeva già delicata accerto è importante perché ci riguarda ogni giorno ma ci riguarda anche quello che succede lontano perché se quello che succede lontano
Provoca contraddizioni e conflitti acuti prima o poi arriva qui
E ci arriva anzi oggi in tempi rapidissimi
Allora in un mondo di questo genere un grande Paese l'Italia è un grande Paese
Deve essere capace di fare anche una politica globale rapporti al globale cosa significa una politica che sia capace di affermare gli interessi italiani
L'esigenza di cooperazione e di sviluppo l'esigenza di stabilità di pace ovunque non soltanto nelle aree più propriamente a dodici
Pensiamo all'America la tira soprattutto al conosciute
L'Argentina Brasile e Uruguay
O anche nel parte nord in quel continente al Venezuela
Ma lei sono paesi nei quali
Ci sono comunità italiane che sono costituite di milioni e milioni di persone il cinquanta per cento della gente che vive in Argentina
E i tagli di origine italiana o discendenti ex da emigrati italiani
Il trenta per cento degli abitanti del Brasile alla stessa caratteristica
La presenza economica
In quell'area che pure così lontana da un punto di vista geografico del sistema imprenditoriale e produttivo italiano enorme e allora bisogna avere una politica una politica di cooperazione e di relazioni di rapporti che utilizzi tutte queste opportunità
Oppure pensiamo ha un grande continente come la Cina
Che in una fase di crescita spaventosa con tassi di sviluppo quali nessun altro Paese in questo momento a al bordo
è un enorme mercato un miliardo e trecento mila persone
Un grande system grande grande paese come l'Italia che ha un sistema produttivo avanzato tecnologicamente
Capace di soddisfare qualsiasi esigenza può non tener conto di quelle di tutte le opportunità che offre un mercato così grande una domanda enorme che polemiche viene in questo momento
Pensiamo alla Russia
Poi decorato prima noi siamo il terzo partner economico commerciale della Russia
Tutti i principali gruppi industriali italiani la FIAT Leni la Parmalat l'Ansaldo le
La Telecom
I è una gigantesca pluralità di media di piccole imprese sono sì in quel Paese nel momento in cui scoppia una crisi come quella che è scoppiata possiamo dire non ci interessa sapendo che sono in gioco interessi così grandi del del sistema produttivo italiano ora bisogna avere una politica globale
La Puglia che sia capace
Di costruire le condizioni della stabilità dello sviluppo della cooperazione delle relazioni sul terreno economico culturale politico con tutte quelle aree ove si presentano delle nostre dei nostri interessi o notevoli interessi della comunità internazionale
Vuole tutto questo per dire che allora noi dobbiamo fare un salto e governo dell'Ulivo lo sta facendo fare all'Italia un tempo si considerava che la politica estera fosse qualcosa che apparteneva era delegata a un ristretto gruppo un ristretto nucleo di addetti ai lavori di esperto o peggio si considerava che la politica estera uno era un lusso
Venivano prima tante altre cose poi se
C'era lo spazio le risorse il tempo si ci si occupava anche del mondo no
Oggi non c'è nessun Paese che possa risolvere i problemi propri se non ha una politica estera la politica estera una questi è una come dire strumento fondamentale per il governo di qualsiasi Paese
Siamo in una fase di accelerata globalizzazione di accelerata internazionalizzazione
Viviamo in un mondo in cui le relazioni sono sempre più frequenti ogni giorno ci sono impresa italiana Università italiane giornali italiani un numero sempre più ampio di cittadini italiani che nella loro attività quotidiana nel loro lavoro nel loro studio nelle loro relazioni entrano in un sistema di relazioni che va al di là dei confini del nostro Paese
E avere una politica estera è fondamentale per garantire di cogliere tutte le opportunità e per governare bene e per governare bene il Paese
Allora se è così però bisogna darsi gli strumenti
Darsi strumenti ora significa significa che la politica sta non si fa come le note come non si fanno le nozze coi fichi secchi
Che bisogna avere dei soldi per fare politica estera
Noi oggi spendiamo pensate sul bilancio dello Stato italiano per la politica estera spendiamo lo zero venti per cento del bilancio
Cioè niente
Ma dieci anni fa in un mondo che era molto meno globalizzato internazionalizzato aspettavamo Lozano quaranta
Cioè il mondo è diventato più internazionalizzato c'è più bisogno di dieci anni fa di politica estera spendiamo la metà di quello che spendo
Così non funziona
Noi abbiamo bisogno e da questa legge finanziaria difatti ci sarà un notevole incremento di avere per fa la politica estera più risorse
Abbiamo bisogno di più uomini
Pensate soltanto che la dissoluzione dell'URSS e la dissoluzione della Jugoslavia
Dal mille novecentottantanove ad oggi hanno fatto nascere venti nuovi Stati
Venti nuovi Stati vuol dire venti nuove ambasciate
Se voi aver rapporti con quei Paesi
Vuol dire aver gli strumenti per venti cosa che prima non c'erano già solo questo piatto è un problema
Noi oggi siamo in Italia in virtù del blocco che c'è stato in questi anni del pubblico impiego e il ministero degli Esteri un pezzo della
Dello Stato dalla pubblica amministrazione in virtù del blocco
Delle assunzioni il Pubblico impiego che è stato fatto per risanare i conti del bilancio dello Stato noi oggi nel ministero degli Esteri dove siamo in tutto sei mila sei mila tra Italia e tutto il mondo
Abbiamo ottocento ci mancano ottocento persone
Il quindici per cento in meno di quello che avremmo bisogno per lavora
Significa che noi dobbiamo avere risorse in più se non quelle ambasciate con cosa ne apriamo
Significa usare tutti gli strumenti che un paese a per la politica estera gli strumenti ormai per far politica estera sono tanti
Lo strumento delle relazioni politiche evidente i rapporti fra i governi i rapporti diplomatici le nostre ambasciate
Le relazioni economiche
Tra governi e fra impresa benissimo
Le relazioni culturali
Guardate che l'Italia lo sappiamo benissimo
Più di molti altri Paesi del mondo ha un patrimonio culturale che è una leva strategica uno strumento essenziale per fare la politica vi racconto solo questo episodio che illuminante
Qualche mese fa è venuto in Italia
Il ministro del Tagikistan Tagikistan è uno stato della Asia centrale
Era una volta parte dell'URSS è nato come Stato indipendente con la dissoluzione dell'URSS si colloca tra la Cina e la Russia lontanissimo da qui
è però uno dei nuovi grandi bacini petroliferi
Si calcola che di qui a vent'anni prossimi vent'anni lì quei paesi Usberti sta Kazakistan Kirghizistan avranno una produzione petrolifera superiore all'aperto dalla produzione dei Paesi arabi di oggi
è tutto dire
Lei mi laggiù la società petrolifera italiana una forte presenza in questi paesi estrae petrolio estrae gas
Questo ministro è venuto in Italia per siglare degli accordi con una e mi ha incontrato abbiamo discusso dei problemi
E alla fine sprovvisto va detto senta le posso chiedere una cosa lo dica
Dice ci manda l'orchestra della Scala in Tagikistan
A quanti altri ministri al mondo che avrei potuto chiedere questa col
Cioè la cultura per l'Italia non è come dire
Qualcosa di superfluo
è una risorsa straordinaria
Se pensiamo che cosa rappresenta al patrimonio sta culturale di questo Paese non solo per noi ma la storia dell'Europa per la storia del mondo
Noi la usiamo questa come una grande leva strategica
Noi oggi siamo in tutto il mondo in presenza qualcosa straordinari di una domanda di apprendimento della lingua italiana inimmaginabile
E non è come l'inglese una business lender cioè la lingua degli affari
E nonostante questo c'è ovunque una crescita di diffusione della lingua italiana
Io sono stato agli Stati Uniti qualche settimana fa
E visitato anche le nostre collettività
E a un certo punto ho fatto una riunione ecco i nostri insegnanti di italiano di Julio dello stato di New York
Mi hanno raccontato questo che impressionante
Il provveditore agli studi
Del sistema scolastico americane dello stato di New York con le più grandi Stati degli Stati Uniti
Abbi sfuso un questionario in tutte le scuole dello Stato
Chiedendo ai genitori di indicare quale lingua straniera
Volevano che fosse insegnata ai loro figli
L'italiano è la prima
Ovviamente lei non è l'inglese perché gli americani e l'inglese lo parodontite ebreo ma è la prima so se è chiaro
Nello stato di New York la maggioranza
Un gran numero di famiglie americane
Ma i cani di cittadinanza pulita tutti
La gran parte delle famiglie di quello Stato ritiene che la lingua prima da imparare oltre a quella che già parla che l'American sia l'Italia è una cosa enorme enorme
Ma per fare questo ne avremo bisogno di buttare nella diffusione della lingua italiana una quantità di risorse enorme spaventosa molto più grande di quella che stiamo spendendo che abbia
Guardate che la diffusione della lingua
Utilizzare la cultura
è una cosa di un'importanza straordinaria molto più importante che le relazioni economiche
Perché un contratto
Per quanto grande sia Valentino quando c'è un interesse quando non c'è più l'interesse è finito una lingua quando l'ha imparata dura una vita
Costruisce un sistema di relazioni
Quando tu ecco hai costruito un rapporto di tipo linguistico culturale stabilito con un quella gente con quel Paese con una società un rapporto che dura che dura per loro per i loro figli
La politica di cooperazione è un altro strumento se ne vogliamo fare appunto aiuto ai Paesi in via di sviluppo dobbiamo già stato debbo dare maggiori risorse alla politica di cooperazione
E avanti di questo passo
Sino badate Zino vada
A abituarsi
Che anche lo strumento militare uno strumento di politica estera in termini di pace
Perché quei due mila soldati che noi abbiamo in Borsa da due anni non sono lì a fare la guerra a qualcuno sono lì per impedire che ci qualcuno faccia la guardia
E da quando si sono loro non c'è più un corpo che viene sparato e prima che non c'erano invece c'era la guerra
E quando abbiamo mandato due mila soldati in Albania non abbiamo pagati per fare la guerra ma per impedire che quel Paese conoscesse un collasso drammatico
è una pena c'erano le condizioni per passare dall'aiuto meritano aiuto civile li abbiamo portati
Abbiamo messo in campo
Un'opera di assistenza sul terreno civile che qui dura tuttora e che norme noi in Albania siamo impegnati tra quello che abbiamo già speso quello che spenderemo nei prossimi cinque anni per quattrocento miliardi in un paese di tre milioni e mezzo di abitanti
Che non sono quattrocento mila di che buttiamo perché su quattrocento miliardi che speriamo in un paese per fare strade scuole centrali elettriche dighe che fanno impresa Italia
Lavoro e crescita e sviluppo per quel Paese
E per evitare che drammatici i flussi migratori arriverò in cui c'è una spesa che ha un senso
Politica estera tutto questi allora vedete quanto è importante per la vita ad un Paese e siccome qui ci sono degli amici di grano voglio anche affrontare questo problema
Tra le risorse che l'Italia una delle grandi straordinarie risorse sono milioni e milioni di italiani che vivono fuori d'Italia
Questa è una risorsa che l'Italia spesso ha dimenticato o o utilizzato male
Noi abbiamo tutti un'immagine
Dell'immigrazione immergere classica negli occhi
Di un povero Cristo che parte con una valigia di cartone legata con lo spago
E l'immagine classica dell'immigrazione ho visto che anche questo film che è stato presentato adesso Venezia fatto da Loverso sull'immigrazione a Torino negli anni Sessanta nel manifesto questa immagine sullo sfondo
E è l'immagine classica
Badate l'immagine di partenza
Non c'è quasi nessuno degli italiani che è partito così che perché si è fermato a quelle immagini
Milioni di italiani che sono andati in Francia in Australia in Belgio in Sudafrica in America in Argentina in Brasile in Svizzera
Hanno conquistato spesso con una vita difficilissima
In condizioni spesso operosissime hanno conquistato per sé e per il proprio paese dignità
Successo Rispetto
E oggi in tutti questi Paesi le nostre collettività non sono ai margini di questi delle Società di quei paesi sono al centro
L'elenco dei nomi italiani
Di gente che sta diciamo in posizioni di eccellenza nella cultura nel cinema nello spettacolo nella politica nell'università nella ricerca nell'economia e infinito
Dagli accolga l'amministratore delegato della Chrysler che viene da un paese del Molise
A un Cristo che si chiama Sammartano che andato via con una valigia di cartone che il più grande sta in Svezia il più grande produttore di biciclette dopo i cinesi al mondo
A De Niro
Il cui nome con accertamenti alla destra
Al governo canadese dove ci sono quattro ministri che sono italiani di origine italiana a cavallo il ministro argentino che ne sono chiamato in Russia il cui nonno linea di Biella potrei continuare cioè fare un elenco infinito
Di che cosa sono le nostre collettività è una risorsa guardate le cui
Le comunità italiane al mondo una risorsa di chi è una risorsa di realizzazione di un patrimonio di rapporti di rapporti economici dei rapporti culturali di rapporti sociali l'Italia è capace di utilizzare tutto queste io quando vado punto in argentino negli Stati Uniti è fra le tante cose che faccio vado a visitare quelle collettività abbattute Voltattorni impressionato da che cosa sono
Dalla ricchezza enorme di esperienza di cultura di realizzazione di rapporti che rappresentano e che se l'Italia fosse in grado di utilizzare bene sarebbe una risorsa in più per questo Paese
E noi dobbiamo essere capaci di usare ecco io ho finito
Politica estera e tutto questo noi dobbiamo essere capaci quindi di muoversi così
Io penso finito davvero
Che uno dei meriti del governo dell'Ulivo e di aver restituito all'Italia
Un profilo di politica estera oggi è riconosciuto da tutti
Lo ricordava bene prima
Bordi corrisponda un impegno addirittura programmatico che Prodi no
Preso in campagna elettorale ne ha riconosciuto da tutti che oggi l'Italia è tornato a essere un Paese che ha una politica estera
Che è presente sulla scena internazionale
Che quando necessario come in Albania sa assumersi le proprie responsabilità
Che concorre alle scelte fondamentali che la comunità internazionale compie
Io credo che questo sia importante
E credo che
Se questo governo dura e mi pare che ci sia tutte le condizioni perché possa durare
Facendo una politica estera in di questo tipo dà un contributo effettivo a far crescere il Paese e
A fare in modo che possa svolgerà giocare un ruolo sempre più forte nella comunità internazionale
Se adesso spazio e possibilità per interventi anche dal pubblico io so che volevano intervenire ai rappresentanti dell'associazione degli emigranti italiani all'estero io do subito la parola
Venga pure microfoni comunque se ci sono domande
Buonasera a tutti sono Piero Farruggia del Caffi sui comitato dipartimentale il circolo associativa ricreativi della File F di Grenoble intendevo chiedere dovuta al nostro ministro qui presente innanzitutto
Come mai finanziamenti continuerà sempre a terminare ad arrivare sempre di meno in meno per il Comitato di assistenza agli italiani di in un periodo critico come lei sa della disoccupazione è che oggi siamo arrivati a una somma molto minima
A cui potrei dire anche ai ventisei ventisei mila italiani residenti Agre Noble di passaporto dico perché altrimenti andiamo sui cinquanta mila possiamo semplicemente comprare un qualche tipo di caramelle
Queste una prima secondo volevo dire ed è molto importante come si può abbandonare cinquanta mila residenti italiano all'estero e ha proposto nel dipartimento nell'etere con la chiusura del consolato di Grenoble chiusura
Chiusura che compete naturalmente queste persone che qui oggi siamo in un numero ridotto perché l'associazionismo italiano delibere compete spinti sei mila persone
Le sei mila persone sono persone rappresentative persone che si occupano è che condivido esattamente tutto lo spirito di contributo e col consolato è con l'associazionismo cosa che purtroppo ci dispiace
Perché con l'ultimo consolle arrivato in sede
C'è stato lo sfascio delle associazioni cestinato lo spaccio della collettività italiana è semplicemente perché questo personaggio il figlio qui un papà possibilmente non si tiene conto dei cinquanta mila immigrati
E a causa sua o forse il consolato sarà chiuso a decapitati questi italiana presidente dalla collettività italiano di grano poi volevo dire un'altra cosa c'eravamo impegnati e non in quanto File F e naturalmente so che eravamo insieme al Consiglio nazionale
Per il voto degli italiani all'estero
è effettivamente ci troviamo ITIS col tali difficoltà perché noi avevamo debuttato delle promesse ai nostro aderenti ecco le direttive della File F e del PDS
E purtroppo oggi abbiamo semplicemente da notare che queste cose sono passati dell'insabbiamento come nello sport dal podio di chiunque e si rimanda di volta in volta con delle scuse code e parole d'ogni di fronte inoltre Linate ci facciamo la figura dei pagliacci
Volevo
Aggiungere che questi emigrati che oggi si trovano qui è che di anni e anni il ritorno sempre sulla poste sulla adriatica abbiamo siamo direi
Uno spunto è un modo di portare benessere agli italiani cioè gli emigrati italiani che risiedono all'export agli italiani d'Italia il benessere perché noi ogni anno portiamo circa dai cinquecento ai settecento milioni che non è tanto da buttar via cioè e i nostri emigrati che naturalmente lavorano è che sudano quello che guadagnano
Sono diventato un modo di apportare benessere qui in Italia adesso vorrei che anche la Regione Emilia è più presente e voglio anche perché conti condivide aperta per le per le diceva l'assessore Borghi poco fa
Cioè adesso fare un peccato di egoismo
Io penso che andiamo a cercare sempre le cose degli altri dimenticato quello che ci appartiene a noi
E nello stesso tempo abbiamo il presentimento che ieri ci trovavamo all'opposizione
E magari ci davo un po'di rispetto oggi ci troviamo al governo se mi posso permettere di dirlo e ci troviamo quasi sempre all'opposizione perché in effetti non è tenuto più conto di quello che si era promesso prima
Beh con questo ho detto tutto prego privi di scusarmi se sono stato un po'intempestivo purtroppo l'orario ci ci preme dobbiamo
Entrano a Bellaria ringrazio il ministro per scontato l'assessore Borghi e poi vorrei che almeno una risposta soprattutto sul consolato
Grazie
Allora siccome poi gli amici democrazia
Gli amici devono rientrare a Bellaria diamo le risposte subito
Risorse per le collettività italiane sono diminuite
In parte questo determinato dal fatto che in questi anni non abbiamo non noi diciamo in generale governo ha dovuto fare una politica di restrizione del bilancio
Abbiamo tagliato sulla spesa di tutti i ministeri
Non solo nostro
Perché avevamo bisogno di ridurre l'inflazione di ridurre l'indebitamento di tutte operazioni per poter entrare nella moneta unica e questo naturalmente a ridotto anche le risorse del ministero degli Esteri ivi comprese le risorse la collettività tuttavia
Noi abbiamo fatto una scelta
Alcune fondamentali finanziamenti delle nostre collettività e in primo luogo quelli che secondo me sono i più importanti
E cioè tutto il finanziamento per la diffusione della lingua qui per le attività scolastiche quelle non solo non sono diminuite ma sono aumentarle
E con il bilancio mille novecento in quella finanziaria che stiamo predisponendo poi passeremo
Da una speso per la diffusione della lingua alle nostre collettività di diciassette miliardi a quasi quarant'
Così come non abbiamo ridotto le risorse che sono finalizzate all'assistenza sociale alle fasce più ma emarginate e quelle in condizioni di bisogno
Quindi abbiamo cercato oppure una politica di tagli di garantire che i finanziamenti alle nostre collettività essenziali non diminuisse il vero problema è che le nostre collettività sono enormi
Perché noi abbiamo infine nel mondo cosa che nessun altro Paese a quasi quattro milioni di italiani di passaporto cioè cittadini italiani
E abbiamo circa venticinque milioni di persone che sono oriundo e cioè discendenti di italiani
Tutti questi fanno vita di collettività ora per soddisfare l'esigenza di collettività così grande da però bisogna di una quantità di risorse enorme e no
Perché paesi che hanno all'estero cinque seicento settecento due due milioni tre mila immigrati riescono quando si hanno queste dimensioni le risorse sono sempre insufficienti quindi io capisco che si chieda di più è anche vero che quelle dimensioni rendono impossibile soddisfare tutte le esigenze
Devo dire che accanto alle risorse dello Stato da alcuni anni ci sono anche risorse delle Regioni tutte le Regioni hanno ormai assessorati per l'immigrazione rapporti con le loro collettività regionale all'estero
Non solo le le regioni spesso le città so che il Comune di Reggio Emilia ha storicamente un rapporto in Francia con la famiglia reggiana no che ha una presenza che ha una presenza significativa a Parigi e non soltanto pareggi niente
Quindi
Seconda questione il consolato
Allora
Vedete noi abbiamo una struttura diplomatica
Che oggi quella che sostanzialmente è stata
Fatta
All'indomani della seconda guerra mondiale
Ma il mondo non è quello lì
Noi avevamo fino a un anno fa denti due consolati in Svizzera
Ventidue
Alcuni dei quali a diciotto chilometri l'uno dall'altro perché il consolato di vinte Arthur sta diciotto chilometri al consolato di Turi
Ora questo si poteva anche reggere in altre situazioni a oggi
In una fase in cui noi abbiamo da un lato
Perfetto delle esigenze di contenimento della spesa del bilancio statale dovuto bloccare le assunzioni del personale e non sostituire quello che va in pensione ho detto prima che siamo sotto organico di ottocento persone su sei mi
E dall'altra parte
Le esigenze di rappresentanza degli interessi italiani
Si chiedono di aprire consolati e ambasciate in molti più Paesi di dieci o quindici e vent'anni fa abbiamo i soldi e redistribuire a dare
Noi non possiamo avere venti due consolati in Svizzera
E che ne so in un Paese come l'India
Che è un continente in sé dove c'è una crescita enorme di investimenti italiani va bene l'ambasciata a Nuova Delhi e poi più nessun'altra presenza diplomatica in un Paese in cui gli investimenti italiani stanno arrivando e abbiamo bisogno di avere presenza diplomatica che rappresentino quelle cose dobbiamo riorganizzare la rete anche perché anche perché
Oggi ci sono tecnologie
Che consentono di dare certi servizi in modo diverso da dieci anni fa
Questo significa che dobbiamo riorganizzare la rete in Europa riducendo il numero delle strutture diplomatiche in Europa a favore del fatto che dobbiamo allargare ampliare la struttura diplomatica in altre parti del mondo dove una volta non c'eravamo e oggi abbiamo bisogno Aversa
Noi non siamo in grado di reggere venti due consolati in Svizzera
Undici mi pare consolati in Francia nove consolati in Belgio
Undici consolati in Germania
Cioè quattro paesi in termini di consolati
Sì o no più di cinquanta stazioni diplomati
Non è incompatibili
Allora cosa fa abbiamo fatto abbiamo cercato di razionalizzare di vedere dove si poteva accorpare ridurre integrare a credo in ogni caso non abbiamo chiuso il consolato perché Cossato per ora non è chiuso anche le nozze un istituto di cultura e allora noi abbiamo deciso che per ora non si chiude
Sì riorganizza era e a un certo punto tra un anno dovremo andare alla chiusura ma garantendo nei locali dell'Istituto di cultura una permanenza tre volte alla settimana di un funzionario che verrà accolto una valigetta Elettronica e che farà lì tutte le pratiche che possono essere fatte perché oggi con l'informatica è possibile fare cose che una volta si potevano solo fare scrive
Non solo
Ma stiamo adottando una serie di procedure semplificate che riducano il numero dei servizi e delle pratiche dei nostri connazionali devono fare per esempio facciamo degli esempi
Abbiamo stiamo per approvare una legge che farà sì che i passaporti valgano non più cinque anni ma dieci
è una piccola cosa ma significa ridurre della metà il numero della gente che deve andare a farsi rinnovare il passaporto nei consolati no
Stiamo estendendo in Italia come all'estero tutte le possibilità di autocertificazione
Per tutte le pratiche
Perché questo significa che quanto più riduce l'autocertificazione anche l'autocertificazione cioè il fatto che tu dichiari una cosa e firmi
E sotto tu giuramento quella roba lì è valida senza dover chiedere il certificato per tutto e questo riduce il numero delle proprie
Stiamo vedendo mi semplificare tutte le procedure per il rinnovo dei passaporti all'estero
Tutto questo riduce le pratiche basse riduce le pratiche consente anche di riorganizzare consolati non hai bisogno del numero di uffici che avevi prima perché che riorganizzi le procedure e le modalità e le modalità io avevo infine
La questione del voto
Giustamente Che delusione delle nostre collettività e forse è bene spiegare voi sapete bene ma i cittadini italiani conoscono questa cosa secondo me in modo approssimato perché i giornali fanno molta confusione
Quando si parla di voto degli italiani all'estero
Uno che legge il giornale pensa che noi stiamo discutendo di dare il voto a milioni di discendenti di italiani che il voto non ce l'hanno
Questo si pensa non è così
Noi stiamo discutendo di un'altra cosa
Stiamo discutendo di tre milioni e mezzo di cittadini italiani che vivono all'estero che solo cittadini che sono già oggi elettori tant'è vero che una parte torna a votare e vota
Una gran parte saputo quelli che abitano lontano non torna perché il cui tornare costoso eccedenze
Allora il problema di cui stiamo discutendo se essendo questi già cittadini già elettori
Vi si può far votare direttamente stando dove sono senza dover obbligatoriamente a tornare in Italia votarvi queste cose sbadiglio
E siccome secondo aspetto però sono tanti
Sono tre milioni e mezzo
Poi dopo terranno tutti va be però tre milioni e mezzo in linea di principio
Siccome noi con la nuova legge elettorale
Abbiamo una situazione particolare
La nuova legge elettorale che l'Italia si è data dal mille novecentonovantaquattro
La legge maggioritaria una legge congegnata così pigliamo la Camera
Ci sono quattrocentosettanta cinque circoscrizioni
Ciascuno dei quali è fatta di centotrenta mila elettori
Vota in Italia settantacinque ottanta per cento vuol dire che votano cento mila e le potenti
In genere concorrono per essere letti in questi collegi da due a tre candidati tre nel nord perché c'è anche la lega due nel Mezzogiorno
Tanti ma quelli che corrono su questi in genere quello che viene eletto viene eletto anche quando una percentuale alta in termini di voti assoluti con trentacinque quaranta mila voti
Va bene
Piero Fassino che dà per letto provincia di Torino col quarantotto per cento in una collegio
Quei quarantotto per cento voleva dire trentacinque mila voti
Ci sono in Italia più di cento circoscrizioni dove la differenza tra quello che è eletto e quello che arriva dopo il secondo il nome letto il primo dei non eletti e meno di cinque mila voti
Se io faccio votare in tre milioni e mezzo che stanno all'estero
Nelle circoscrizioni di origine in quei cento seggi dove la differenza è meno di cinque mila io posso avere la situazione che quasi tutti quelli eletti vengono decisi in modo determinante dal punto di vista letto e questo è un problema
Perché il principio maggioritario stabilisce la rappresentanza territoriale
Ecco perché la proposta era si faccia una quattrocentosettantasei esima circoscrizione
Dove si collocano tutti tre milioni di gente restano stabilmente all'estero si assegna quella circoscrizione un certo numero di eletti otto nove dieci e
Quelli votano lei e hanno la loro rappresentanza e i collegi italiani votano e non sono alterate nella loro rappresentanti è chiaro no la logica il buonsenso
Quella legge gli era stata già approvata in più modifica costituzionale perché per far questo ci va una modifica della Costituzione
Era già stata approvata in prima lettura alla Camera al Senato era stato approvato in seconda lettura perché per modificare la Costituzione ci vogliono due letture al Senato alla seconda lettura della Camera è stato respinto questi o meglio non è stato però non è stato respinto
Non è stato approvato perché la modifica costituzionale essendo la moderazione richiede che ogni modifica venga approvata dal cinquanta per cento più uno dei membri del Parlamento trecentosedici
Siccome quasi tutta Forza Italia buona parte del del CCD era assente
Siamo arrivati a trecento e quattro volte non a trecentosedici e quindi è come se fosse stato respinto perché la gran parte del Polo era assente
E quindi quella cosa non è passarne c'è grande delusione nelle nostre comunità che attendono questo provvedimento da moltissimo tempo
La legge stabilisce che una modifica costituzionale una volta che sia bocciata non può essere presa in esame dal Parlamento
Prima di sei mesi
E quindi non adesso per sei mesi siamo bloccati nel senso che in questi sei mesi lavoreremo per vedere di preparare tutto per cui quando poi la cosa si possa riesaminare sia riesaminata ma siamo bloccati
Devo dire però che va fatta chiarezza perché il Governo ha fatto tutta la sua parte
Le forze della maggioranza quanto ci è dato di votare erano lì a votare la la maggior la stragrande maggioranza dei parlamentari dell'Ulivo avuta
L'assenza del tono determinato la caduta questo va detto perché ognuno si assuma le proprie responsabilità poi vedremo come affrontare il problema chiedo scusa ma erano temi che era bene chiarire soprattutto per gli amici che adesso devono tornare
Grazie
Bene
Se vi sono altre domande
La signora
Va bene
Ma sì onorevole Fassino è il si sente ok
Il lecco vestiario poi linea
A sta denunciando da tempo e il fatto che l'Europa è un gigante economico ma un danno politico intimamente non sentite a parlare di un verme politico
Questo mi pare editore ulteriormente peggiora inventa della situazione le chiedo
Quali sono oggettivamente i Paesi che e frappongono e gli ostacoli maggiori al fatto che si costituisca una politica estera comunitaria
Uno due ed condividiamo io condivido tutto quello che lei ha detto prima ma proprio perché la gli affari hanno anche una rilevanza politica lei non auspicherebbe che in questo momento ci fossero un po'meno affari quale presidente Milosevic
Grazie niente io propongo di passare
Sì si studia un altro ma non l'ho visto
Buonasera a tutti io volevo chiederle sottosegretario agli esteri per quanto riguarda la legge quaranta corti entreranno un vigoroso Pro tutte le norme attuativa
E soprattutto c'è un problema degli trendy dei clandestini che sono qua
Che da anni abbiamo sentito tante soprattutto il giornale televisione a sapere perché la cosa fosse andata con un porto poi è stato bloccato tutto quando vengano messe in regola e come grazie
Abbiamo un'altra domanda su
Grazie mettiamo sassi Lanfranco eviterà il suo il portatore di handicap marzo spesso anche di stranieri cioè persona umana che vengono da noi
A lavorare e a vivere
Intanto chiedo questo come mai e perché
Pullula l'Italia associazioni diciamo quasi mafiosi se ne approfittano di coloro che soffrono e chi sono costretti ad abbandonare i loro Paesi per venire da noi
Sfruttando l'in ogni modo facendo pagare loro quelle poche somme di cui possiedono e soprattutto li sfruttano anche nel nostro Paese soprattutto le donne
Che vengono schiavizzate no ne abbiamo tante che vengono dal da questi Paesi mi sono schiavizzate da queste malattie da queste organizzazioni di malaffare
Inoltre le volevo chiedere
Conosco il suo minuto tante volte a Roma anche al ministero
Dell'interno dove per forza di cose le pratiche ci sono lunghe per la cittadinanza per abbiamo avuto di portatori di handicap e ne abbiamo ancora perché fanno parte di famiglia di africani dagli atti di Capoverde e così via
Durano anni queste pratiche cioè la burocrazia e lenta ed entra i tanti mesi e gli anni passano io chiedo chi si sblocchi questo burocrazia
Perché c'era un politico il Pdci Aequa Roma ladrona io direi Roma eterno ma non tanto perché e chiede diretti di una fede religiosa perché le le pratiche non finiscono mai
è questo il problema il mio il teste inoltre vorrei capire voi vorrei ricordare oggi undici settembre settembre di venticinque anni fa che è stato assassinato Pino Shay
Cioè ambiente dal dittatore Pinochet esce o glielo chiedo
Dobbiamo stare attenti perché quanto all'estero Arciprete la democrazia quando all'estero sui distruggono ci cercano di annientare le e unire diciamo minoritarie ecco questi problemi pesano su di noi vengono da noi in Europa o no i Paesi dell'Occidente e dobbiamo anche lavorare meglio
Guidare un po'alla politica mondiale anche perché e da tempo chissà perché si sente parlare di no atto di Europa piuttosto ma soprattutto non si sente parlare di Nazioni Unite che fine hanno fatto le Nazioni Unite
Grazie
Abbiamo un'altra domanda
Sì volevo chiedere al sottosegretario anzi volevo dire al Sottosegretario
Io come
Ecco garibaldino
Jugoslavia
O l'amaro in bocca
Per quello che è successo da qualche anno a questa parte
Certamente non condivido quello che hanno fatto i croati
L'abbattimento del monumento insomma hanno rinnegato la lotta di liberazione
Perché è successo per storia
Ma ritengo però e son d'accordo con il nostro comandante era uno dei nostri comandante di Marras le Palio adoro dalla Resistenza
Che la politica del Governo italiano
Va avanti come un dopo in una posizione positiva
Verso la pace
Di questa nuova realtà che via via sia costituita anche se io come sono io migliaia di ignari compagni abbiamo l'amarezza del constatare abbiamo perduto venti mila persone per accompagnare la grande ondata di liberazione di allora dei popoli dagli slavi del Sud ecco
Noi condividiamo condividiamo questa posizione per la politica estera italiana anche per il Kosovo il sottosegretario possibili non l'ha già detto
Non delle discriminazioni da parte di questo o di quello mandare avanti permettere assieme una politica che su una posizione nuova accompagna ancora L'Unità degli slavi per su Gavazzi
Grazie
Un'altra domanda ancora per poi passare buonasera a tutti e buonasera sottosegretario sono case sono un esportatore di macchine paffuto possessi
Più che altro Marsica dove devo dire che no no trovato ha riscontrato nei confronti soprattutto Tella
Dei nostri interlocutori italiani
In Africa un atteggiamento estremamente corretto e di disponibilità nei confronti degli esportatori a meno che non fossero laggiù
Oggetti estremamente grossi fiati de ecco piuttosto che altri
Qualche cosa si sta si sta che sta cambiando si sta muovendo anche se devo dire che tutto sommato la nostra presenza continua è stata estremamente labile
Molto sono molto più incisivi inglesi francesi tedeschi dove
In tanti anni ha per esempio hanno praticamente preso tutto al mercato ci sono ancora degli spazi e abbiamo bisogno di voi porterà grazie
Sono Fulvio Zannoni volevo chiederle se lei non ritiene che la posizione italiana
Di politica estera sia un po'isolati in questo momento ha rispettato le politiche rinasca alleati maggiore
Ad esempio sulla il problema dell'allargamento era nato noi abbiamo avuto problemi a far passare una linea favorevole anzi era bene alla Romania
Oppure se lei non ritiene che lei ha descritto molto bene quel che sta agli interessi generali dell'italiana sta grande strategia però non è possibile che con le difficoltà finanziarie che lei ha descritto si rischi di scenderà come una volta ancora una volta negli aiuti a pioggia anziché nella selezione degli obiettivi che ci sono vitali grazie
Non sul procedere come sta andando la situazione in all'ONU con la nuova proposta dell'allargamento della riforma della
Bene se non vi sono altre domande io propongo un'altra ancora
Poi
Ministro Fassino
Io sono un emigrante di professione direi
Tutto quello concordo perfettamente con tutto quello che lei ha esposto io l'ho vissuto personalmente
Sessanta ero in Africa poi Svizzera pool Sudamerica vorrei solamente
Riferirmi alla posizione mia attuale
Brasile
Effettivamente abbiamo visto negli ultimi due anni
Un ritorno un grande ritorno del senso di italianità
Grazie alle rappresentanze consolari
L'insegnamento della lingua come lei ha accennato è un fatto reale e i discendenti già terza o quarta generazione sono orgogliosi di essere italiani
Io mi devo solamente congratulare con questo politica
Vorrei se lei me lo permette citare per direi direttamente uno dei grandi artefici dello stato di San Paolo che e il console generale Canavesi io
E che è veramente è vero è uno e e per la prima volta ho incontrato all'estero e una persona valida che ha fatto ha fatto veramente qualcosa
Io
Se lei permette dopo le dovrò chiedere una piccola cosa non voglio tediare l'uditorio perché è una cosa di direi minore importanza ma forse sulla quale lei potrà aiutarsi
Recentemente sottratte prese delle decisioni nei confronti degli degli immigrati iscritti all'Aire che che sono direi ridicole ma è meglio parlarne personalmente
Io vorrei ringraziarla anche a nome di un carissimo amico che ha fatto da direi più di trent'anni in Africa
E deve ha visto ha visto questo direi questo spostamento veramente grazie
Bene le questioni poste sono davvero tante quindi io propongo di dare subito la parola all'onorevole Fassino per le risposte insieme per le conclusioni
Va bene sono state poste molte questioni io cercherò giustamente il di rispondere a tutte allora seguo l'ordine anche se diciamo
è stato posto il problema
Perché l'Europa abbia una così grande difficoltà a darsi una politica estera e di sicurezza comune
Ma
Storicamente
La politica estera
E la politica di difesa
Sono le materie su cui si è espressa proprio nella storia
La sovranità del delle nazioni
Ed è evidente che
Ogni Paese è particolarmente geloso
Di trasferire una quota anche minima di sovranità
Su queste materie come la politica estera da sé a un altro a un soggetto sopra istituzionale come per esempio l'Unione europea
Detto questo non c'è dubbio che se l'Europa
Vuole contare pesare
Deve darsi una politica estera e di sicurezza comune
Proprio lei l'Euro dimostra quanto sia importante una politica di integrazione guardate la crisi russa di questi giorni
Per la prima volta
Una serie di Paesi europei
Esattamente tutti quelli che sono nell'euro
Non hanno sofferto di fronte alla crisi russa la speculazione finanziaria sulle loro monete
Perché
Perché l'essere insieme con una politica monetaria comune con una strategia comune le ha messe al riparo dalla politica speculativa che poteva essere attaccare questa o quella moneta nel momento in cui si determinano la turbolenza finanziaria internazionale
E per converso al contrario
Guardate cosa è successo in Norvegia
Ma non è già un Paese che non sta nell'Unione Europea
Non regge un paese molto ricco anzi è il Paese come il reddito medio pro capite che al reddito medio pro capite più alto del mondo va il Paese più ricco del mondo è la violenza
è un Paese che produce ogni a ogni hanno tre milioni di barili di petrolio avendo bisogno per sé di meno di un milione quindi esporta moltissimo petrolio quindi introita risorse enormi
è un paese di quattro milioni e mezzo di abitanti non ha grandi problemi a risolversi i suoi problemi a un Welfare State uno Stato sociale che un modello che tutti dicono no i migliori asili le migliori scuole migliori ospedali
è un Paese di piena occupazione ciò prese paese ricco prospero tranquilli
Ma il fatto di essere solo ha fatto sì che quando si è determinata la crisi russa in questi giorni la moneta della Norvegia pormi un paese ricco senza problemi è stata presa d'assalto alla speculazione finanziaria
La dimostrazione che un Paese Annichiarico anche forte da solo non ce la fa
E che oggi la risposta ai problemi che ha sanno di fronte a noi è l'integrazione allora se questo vale sul terreno economico vale a maggior ragione sul terreno politico
E se l'Europa vuole contare vuole pesare deve darsi una politica estera e di sicurezza comune
Guardate questo concede io faccio parte del del Consiglio affari generali si chiama così in Europa del Consiglio dei ministri
Degli esteri europei dove partecipa al Consiglio dei ministri è il vice ministro delegato agli Affari europei che per l'Italia sono io
Quindi ogni quindici giorni
Vado alla riunione dei ministri degli esteri dove si esamina
Il Kosovo la Bosnia non c'è nessuno di quei ministri che dica che non ci vuole la politica situazione comune chiare in termini di principio poi però è difficile come dire
In questo caso dirlo il Parma
Tuttavia anche lì non è vero che siamo all'anno zero
Io perché partecipo ormai da due anni ogni quindi sono esteri Unione ho visto in realtà c'è un'evoluzione
Per esempio
Nel trattato di Amsterdam
Che ha
Come dire
è stato discussioni negoziato tra i Paesi europei l'anno scorso e che sostituisce il Trattato di Maastricht
Si è deciso formalmente che l'Unione Europea istituisce una persona che si chiama mister PESC mister politica estera e di sicurezza comune una sorta di ministro degli esteri europei europeo che avrà il compito di parlare a nome dell'Europa
Una sola voce per una sola azione e noi il sette di dicembre al Consiglio europeo così europeo la riunione dei primi visti dei capi di governo europeo che si riunisce ogni sei mesi alla riunione di Vienna dei capi ministri definiremo nome cognome vista al Paese
è un passo in avanti importante
Dal primo gennaio novantanove l'Europa avrà un ministro
Che sarà uno strumento per cercare di fare in modo di parlare con una sola voce una volta Kissinger disse una cosa che è diventata una battuta famosa
Disse
Sentite cari amici europei
Li volete dire a chi devo telefonare perché non ho tempo di far quindici telefonate raggio
Se gli Stati Uniti vogliono sapere qual è la posizione europea non possono parlato quindici per non capire alla fine qual è devono parlare con muro giudica l'Europa la pensa così
Mister PESC sarà queste
Nel Trattato di Amsterdam c'è un'altra cosa importante si è deciso di dare vita a una cellula o in centro di analisi di monitoraggio analisi e prevenzione della crisi ed è importante perché se non c'è un'analisi comune è difficile che ci sia un'azione comune
Allora ci si si comincia a dotarsi degli strumenti per fare una pesca
Domenica scorsa c'è stata la riunione a Salisburgo dei ministri degli Esteri europei dedicata tra l'altro la crisi del Kosovo ed è stato deciso
Di nominare
Tra l'altro non abbiamo candidato un italiano può anche darsi che sia un diplomatico italiano se del raccolto
It nominare un rappresentante dell'Unione europea per la crisi del Kosovo che si affianchi al rappresentante che ha già nominato gli Stati Uniti in modo tale che ci sia una sola persona che gestisce a nome dei governi europei come l'Europa
Agisce per la pace nel Kosovo
Quindi bassi se ne fa naturalmente
C'è una sproporzione tra i tempi di questi passi e l'urgenza tuttavia bisogna fare i conti con la realtà
Bisogna comunque mantenere una pressione perché non ci siano ritardi perché si vada avanti con maggiore determinazione
Secondo problema Milosevic sia fare eccetera eccetera
A quel lei ha ha posto molte questioni su molte domande rispondo brevemente rispondo brevemente
Attenzione
La crisi del Kosovo è molto complicata
E non si risolverà automaticamente per il solo fatto che per esempio noi togliamo dall'oggi al domani Milosevic
Perché
C'è una differenza nell'atteggiamento dei serbi
Di tutti i settori
Tra l'atteggiamento che si aveva verso la crisi in Bosnia e la crisi nel Kosovo
La vicenda bosniaca la guerra la crisi bosniaca
Vedeva a Belgrado una dialettica di posizioni
E l'opposizione serba
Attaccava Milosevic ed era contro la politica di Milosevic aveva in Bosnia sul Kosovo non è così
Io sono stato a Belgrado nel settembre gli ho parlato con Draskovic si trascuri c'è uno dei leader dell'opposizione a Milosevic e trasformismo ha detto Pristina cioè la capitale del Kosovo
E la Gerusalemme dei serbi
Io non so se si no tensione
Secondo me non è una posizione accettabile ma io dico questo per dire che attenzione sul Kosovo solo tutti i serbi che la pensa allo stesso modo direi se togliamo Milosevic abbiamo risolto il problema è una semplificazione purtroppo
Purtroppo perché nel compito il Kosovo la cosa è più complicata il Kosovo è terra che viene considerata terra di identità di due poco degli albanesi perché il novanta per cento delle cittadine ma anche dei serbi di tutti che considerano il bossolo luogo della loro storia della loro identità e non solo Milosevic anche i suoi oppositori del giorno in cui a da Belgrado ci fossero a governare gli oppositori minore noi su cosa vorremmo la stessa posizione questo non per giustificare per dire che è più complicato
E più complicato
E che dobbiamo trovare il modo di bloccare l'escalation militare la guerra aprire uno spazio come stiamo cercando di fare in ogni modo perché si avvia un negoziato
E mettersi attorno a un tavolo
Mettere un toro tavolo quelli che si fanno la guerra io capisco le posizioni giuste di chi si impegna mi indigno anch'io
Poi però il suo nuovo di governo è un compito
Il compito di nuovo di governo di chi ha delle funzioni politico diplomatiche se vuole fare la pace di parlare con quelli che fanno la guerra perché se non parli con quelli che fanno la guerra la pace non lo so
E quindi io ho il dovere di parlare anche con Milosevic perché è lui che conta è che decide e se voglio fermarlo bisogni parla nell'evoluzione voglio fare una pace parole e colori la pace di Dayton sia chiamata ha detto avendo nel presenti
Milosevic pizze vengono i dispettucci tre persone che hanno responsabilità in ordine alla guerra della Bosnia Milosevic le ha più di tutte eppure quando si firmato l'accordo non gli ha detto non veniva perché se non veniva non si firma
è una dura legge mai così un principio
Della politica della diplomazia e se vuoi fare la pace parla con quelli che fanno la guerra
Poi questo non significa assolvere dare responsabilità un conto è il giudizio sulla responsabilità io considero Cherubino senza avere responsabilità gravissime
Altro conto è quello che devo fare agire nel concreto per fare in modo che quella guerra accessi e devo parlare con tutti
Il rapporto tra gli affari e la politica ma io credo che su questo ci sia spesso un atteggiamento moralistico
La vita la vita dei popoli delle azioni degli stati e degli individui
è fatta di interessi materiali e di valori e fatta di Brindisi ed i concreti e concrete esigenze e bisogna essere capaci di tenere insieme l'uno e l'altro naturalmente con equilibrio
Italia non si è mai sottratta in tutti questi anni ogni qual volta insieme ai nostri partner abbiamo deciso delle sanzioni contro Milosevic ad applicare anzi ieri
è successa una cosa abbastanza curioso infatti ho fatto male una telefonata di protesta a Londra
Perché apro il giornale leggo che la compagnia di bandiera inglese la British Airways ha deciso che non applica la sanzione
Credo che la corte gli altri paesi europei perché inciso proprio per spingere verso la pace bloccare le cose della sua aggressione di
Congelare i bolli ed interrompere le relazioni
A cosa che mia sconcertato e che spesso in queste riunioni noi per il solo fatto che sosteniamo che per fare la pace bisogna parlare con tutti vediamo accusate di essere filo serbi poi quando ci sono le sanzioni non le applichiamo in quelle che fanno i duri nove aprile
Allora
Io credo che ci voglia meno rigore come dire moralistico e più capacità di essere concreti la politica e l'arte dei risultati
E spesso ad avere un atteggiamento che appare più moderato è uno dei modi per cercare di incidere di influenzare il modo più efficace l'Italia oggi dei Balcani l'unico paese
Che è ascoltato con lo stesso credito da quelli che si fanno la guerra da una parte e dall'altra
E non è un caso che gli americani considerano che l'Italia è il paese europeo che sta giocando un ruolo più importante influente la situazione
In Bosnia
In corso in Albania e anche in corso
Quindi il problema non è quello appunto solo dell'affermazione di principi principi sono importanti sono fondamentali una politica deve essere ispirata da principi poi però deve avere una strategia una strategia e anche delle
Per esempio
Quando Holbrooke il mediatore americano
è andato a parlare con quelli dell'UCK cioè l'UCK sono
Larvata di liberazione del Kosovo che perciò quelli che nel Kosovo hanno deciso di passare alla lotta armata
Alcuni governi europei hanno spezzato il naso
Voi no
E secondo me abbiamo fatto bene perché perché Holbrooke non è andato a parlare con quelli dell'UCK perché per legittimare la lotta armata non è neanche andato a parlare con quelli convinti che fosse giusto ad adoperare con quelli preoccupato che un accordo che si era allontanata prende piede e quelli direttori dirigenti del popolo kosovaro si chiude ogni spazio per negoziare
Ed è andato a cercare di convincerli invece di ritrovare un'intesa con Rugova per andare insieme al tavolo negoziale secondo me era un'operazione rischiosa ma era politicamente corretta era politicamente giusta più intelligente di quello che dicevano che non bisogna parlare con nessuno
Cioè far politica edificio in qualche volta si rischia anche la politica e rischi
Quelli che non rischiano mai quasi mai incidono influenzano il corso degli eventi e rischiano
Rabin quando firmo
L'accordo di pace sul prato verde di Washington i palestinesi
Tornando in parte dagli un giornalista ha fatto un'intervista giallista ghetto ma scusi ma lei
Fatto è stato oltre che un che un politico è stato un generale dell'esercito israeliano ha fatto la guerra contro i paesi arabi e palestinesi quando ha firmato cosa si è sentito ora Bertone speciale bellissimo ha detto come se avessi le farfalle nello stomaco
Però ha firmato probabilmente era un uomo turbato probabilmente
Guarda
Do la sua vita la molte ragioni di incertezza però sapeva anche quella fino a bisogna farlo la mafia ha rischiato ha rischiato talmente il Polo hanno ammazzato per aver messo quella di
La politica è questi
Di la politica interna la politica internazionale
E noi cerchiamo di fare una politica quando ci riusciamo che incida che influisca che produca dei risultati non solo che affermi nella posizione di principio
Legge quaranta tutta la questione immigrazione ma la legge prevede che il regolamento attuativo
Debba essere fatto centottanta giorni dopo l'approvazione della legge la legge è stata approvata se non ricordo male
All'inizio fine marzo inizio aprile di quest'anno quindi noi fra venti giorni
Dobbiamo e si sta facendo gli ho partecipato
Avendo anche la delega per l'immigrazione come sottosegretario partecipato in queste settimane una serie riunioni al ministero degli interni in cui si esaminato
Il regolamento attuativo con tutte le norme per applicare la legge sull'immigrazione che è una buona legge
Guardate la Francia sta modificando la sua legge sul modello di questa legge
è una legge che severa nei confronti dell'illegalità
Ed è
Giusta ed equa nei confronti della legalità
è una legge ispirata al principio di conoscere tutti i diritti
A un cittadino non italiano che viene qui perché un cittadino che lei che legalmente a tutti gli replica devono e non c'è nessuna ragione per dargliene urgente meno di me
Ed è una legge severa inflessibile con chi illegalmente avere quello che arrivato qui legalmente poi copia delle illegalità
Che è quello che ci chiede la gente io ricordo di essere andato una trasmissione radiofonica due o tre anni fa quando tu ci fu tutta la polemica sull'immigrazione
Non è stata che Bossi faccia tutti i suoi numeri Nolli pronte tutte le cose
E una se telefona una signora era Radio anch'io la mattina telefona una signora di Milano racconto l'episodio perché significativa una signora le disse io sono abito in un quartiere Viazzi P alla periferia di Milano quindi una signora di una famiglia popolare di una famiglia probabilmente operaia
Dice qui ci sono un sacco di immigrati nel mio quartiere anzi sul mio padre rotolo viene deve una famiglia di egiziani
Fra la gente lui lavora lei lavora anch'io tengo i bambini perché quando loro lavorano non si sa dove va
Non capisco perché li vogliono mandare via
E poi la stessa signora detto però qua sopra c'è una che fa la portata quali bisogna mandarlo a venire ma la signora ha detto mo'in modo semplice con linguaggio di una dal signora vivace aperta di famiglia popolare opera detto quello che borsa
Cioè
Un cittadino non ha nessuna ragione di aver paura dell'immigrato nel se nel momento in cui un cittadino che parte viene qui vive onestamente lavoranti contribuisce la ricchezza del nostro paese lo dobbiamo sapere dobbiamo riconoscerlo e questo significa che ci dobbiamo dar tutti neri
Dopodiché ha dobbiamo essere molto inflessibili con tutto ciò che è illegale perché se non siamo inflessibili
Sulla sull'assist bombatura allora poi l'intolleranza e
Matura poi
La non accettazione matura poi il razzismo e la xenofobia
Prese che abbiamo provato una buona legge io credo è una legge che funzioni anche quest'estate
Di fronte a questa ondata
Ho già detto prima non c'è ritorno come
Il problema dell'immigrazione richiede che non ci si preoccupi soltanto di come lo si governa qui ma come si aiuta la perché se no qui diventa più difficile governare quell'oggetto Priolo ribelli parliamo un attimo di come si governa richiesto però
Siamo stati capaci si è visto di controllare le frontiere
Perché vedete il fatto che i giornali fossero pieni di notizie che arrivavano gommoni navi e barche non è che prima non è
Rivaldo e che adesso arrivano li intercettiamo per questo c'è la notizia perché quando arrivavano le intercettava nessuno entravano non se ne accorgerà nessuno e quindi non c'erano tesi
La notizia c'è perché l'Italia da chi perché sembrassero clandestinamente oggi sarebbe la notizia
E si è dimostrato che non è vero che non è possibile controllare le cose anzi è sempre stata una ciò che voleva delle coste una professor dedico un secondo a spiegarlo perché sia chiaro
Quando si dice l'Italia ottomila chilometri di coste si dice una cosa vera naturalmente e dunque più difficile controllare no anzi il mare è molto più facile da controllare che la foresta perché una barca in mare la Verdi
Molto più difficile di una frontiera di terra in cui ci siano dei posti
Entrare che non sembra
Il problema del mare un'altra delle coste non è che non non è possibile sorvegliare tanto è vero che le sono vediamo in ogni modo in cui abbiamo rafforzato moltissimo ci sono gli elicotteri privati infrarosse che viaggiano di di notte e di giorno utilizziamo il sistema satellitare nato che ci fa la fotografia ogni istante
Che cosa c'è nel mare quindi vediamo anche la più bassi piccola barchetta abbiamo raddoppiato gli organici dei Carabinieri della Guardia di Finanza tubo questa difatti si vede no il problema è un altro
Il problema è che sulla costa cioè sul mare tu non puoi non puoi non perché non vuoi perché non può adesso spiego perché possibile fare l'immediato respingimento
Tutti assenti arriva un clandestino una frontiera di terra non so la frontiera con la Slovenia pugni vicino a Tolone gira i tacchi e vai
Ma se arriva un gommone con dei clandestini Tonolo lascia a bagnomaria in mare
No dopo lo puoi come si diceva un proverbio buttare avanti
Perché muore dove riprende ciò non puoi fare respingimento immediato tra l'altro c'è una norma del diritto marittimo internazionale che dice che se tu lasci in mare una persona per più di dodici ore senza
Soccorrerlo se anche responsabile c'è anche una norma di diritto
Lei non può fare respingimento immediato medico deve prendere in carico una volta preso in carico il rimpatrio più complicato che non respingerlo perché devi averne l'identificazione
Voi non basta ripuliti abbia dato un nome e cognome perché pone avviato anche un nome cognome cos'è fasullo devi avere riscontro del Paese da cui dichiara di essere venuto e deve avere l'accordo ecco il i famosi accordi di riammissione espressione oscura come quelli che Napolitano dato a sottoscrivere con il Marocco la Tunisia e l'accordo con quel Paese per poter che un accordo BPER paese accetta di prendersi tutti quelli che i clandestini arrivano e noi in questi anni abbiamo sottoscritto accordi di riammissione con tutti i Paesi
Gli ultimi quelli col Marocco Tunisia ma l'abbiamo sottoscritto con l'Albania con tutti i Paesi dell'Est e vacanze
Quindi l'immigrazione vede io dico sempre è come l'acqua
Se tu e i canali l'acqua è una risorsa se lei gli analisti la governi l'immigrazione è una risorsa se la lascia le sue dinamiche spontanea è un'alluvione devastante bastone allora il problema non è è sbagliato crede dire non deve venire nessuno e questo non fa i conti con la realtà e sbagliato all'opposto dire venga a chiunque perché questo è impossibile
Nel giro di poco tempo si producono contraddizioni che non sia in grado di governare e di gestire in governare
Con una strategia di numeri programmati che consente agli ingressi a quelli che effettivamente può in impiegare e effettivamente poi accoglie con Napoli
Dica di integrazione vera per questi con una politica di lotta alla clandestinità lotta alla criminalità quello che stiamo cercando di
Come il regolamento sarà anche affrontato il problema di quelli che sono già qui in Italia
Una serie di norme che consentono non a tutti ma una parte quelli che hanno un lavoro regolare vorrebbe eccetera eccetera di regolarizzarsi in modo tale da sono circa dove abbiamo calcolato trentasei mila quelli che sono in questa condizione
L'ONU la riforma dell'ONU del Consiglio di sicurezza eccetera
Che cos'è l'ONU la sua
Delle tre severo quello che abbiamo detto fin qui
E cioè che noi viviamo in un mondo sempre più unico sempre più interdipendente
Sempre più piccolo
Noi abbiamo sempre di più il problema di avere un autorità che governa il mondo lo dico così in modo semplice non debbo un governo che governi il modo che è troppo ma un'autorità che rispetto ai problemi più occulti ai conflitti più drammatici e quelle che io li che sconvolgono il mondo intero abbia la possibilità di intervenire oggi noi questo non ce l'abbia non ce l'abbiamo sul terreno economico finanziaria scoppia la crisi nasi o spot che la crisi ossia tutti i mercati vengono sconvolti le borse crollano le monete saltano non c'è qualcuno non c'è un'autorità finanziaria mondiale le riesce a governare questi
E anche sul terreno politico
L'ONU UE in qualche modo in modo assolutamente inadeguato insufficiente un principio nucleo
Di un'autorità governabile sul piano mondiale naturalmente però perché l'ONU possa esercitare il suo ruolo o magari fare molto di più di quello che fa oggi bisogna che gli Stati nazionali di Diano gli sto e i poteri
Spesso io leggo sui giornali articoli che dicono loro è fallita al fallimento del lodo che cosa serve l'ONU
Che è sono polemico un poster idee sbagliate perché prendersela con l'olio prendersela con la conseguenze non con la causa perché
Perché l'ONU che cosa l'Orwell associazione l'organizzazione mondiale in cui siedono i rappresentanti di cento ottanta sta atti sei rappresentanti dei centottanta Stati al segretario generale dell'ONU non gli ho dato i soldi i poteri gli strumenti per fare non è che quello se lei me il segretario generale dell'ONU e l'amministratore delegato di una società di cui gli azionisti sono risorse gli Stati nazionali se gli azionisti non capitalizzano se dall'amministratore delegato con cosa fa gli investimenti
Chiaro del paragone
Allora il problema vero e che noi abbiamo ancora spesso così come lo stesso ragionamento della Best così come c'è una difficoltà a dare vita a una politica estera e di sicurezza comune europea
Così c'è spesso la difficoltà degli Stati nazionali a trasferire all'ONU una parte della sovranità dei poteri telefonino
Guardate la postura noi abbiamo mandato come è nato
Sessanta mila uomini
Dopo la firma degli accordi di Dayton per garantire la pace
Prima che c'era la guerra i caschi blu dell'ONU erano sette mila
Cioè noi volevamo fermare la guerra con sette mila quando per mantenere la pace l'abbia mandato dieci volte tanti
Ma questa è una responsabilità dello
Responsabilità degli azionisti dell'ONU cioè dei Paesi degli Stati nazionali
Sapete chi è il più grave è scritto sui giornali il più grave il più grande moroso
Moroso nel senso che non pagano nel senso di fidanzato il più grande al mondo degli Stati del dello gli Stati Uniti che solo dieci anni che non pagano le quote
Non perché il presidente Clinton voi siete già da prima perché il Congresso già il parlamento americano bloccano autorizza l'aspetto
E quando il più grande è stato del Bordeaux e partecipe dello proprio perché più grande è stato il mondo influenza in modo decisivo le decisioni politiche che lo copre notare risolse i contributi per pagare c'è qualcosa che non funziona
E allora il problema è rilanciare invece il ruolo dell'ONU a partire dal rafforzare i suoi poteri rafforzare le risorse di cui dispone
Modificare il Consiglio di Sicurezza Alitalia ha avanzato una proposta l'Italia oggi nell'ONU ha un ruolo rilevante noi siamo il quarto contribuente dello
Siamo stati cinque volte nel Consiglio di Sicurezza siamo uno dei Paesi che contribuisce maggiormente i caschi blu
Siamo impegnati in particolare nella sede ONU di Vienna in una posizione importante perché il vice segretario generale dell'ONU che dirige l'ONU diviene Arlacchi ed è lo la parte del loro dedicato soprattutto tutta la lotta contro la criminalità droga eccetera eccetera quindi
Abbiamo un impegno rilevante in quell'organizzazione però non siamo membri del Consiglio di sicurezza
E noi abbiamo avanzato una proposta di riforma del Consiglio di sicurezza non perché l'Italia deve entrare va be'una proposta diversa Germania sapore dicono vogliamo esserci noi e se ci siamo noi due il Consiglio di Sicurezza riformatore diciamo no
Ci sono almeno ormai trenta quaranta Stati nel mondo che sono i paesi di media potenza
Che sono i paesi che si sia da vedere sono decisivi in tutte le crisi quando c'è da dare i caschi blu quando c'è da intervenire in un'area quando c'è da risolvere un problema politico il peso nei Paesi che ha nel maggio
Peso economico si riformi così sicurezza con un meccanismo di rotazione più frequente che consenta questi trenta Paesi che son poi quelli che effettivamente hanno
Contribuiscono in maniera decisiva alla vita dell'ONU che siano tutti questi trenta alcuna rotazione più frequente presente nel Consiglio di sicurezza è una propone
Ragionevole onesto non diciamo sì ma l'Italia non si se nessun altro questo ciò questa la posizione tedesca e giapponese ci siamo noi e gli altri
Il mondo è sicuro no anche perché Giappone Germania pesano tal dei tali tantissimo oggi anche se non sono reclusi sicurezza non aggiunge niente questo al peso politico che in quei due Paesi invece un meccanismo
Di riforme così sicurezza che coinvolga i trenta quaranta Paesi che oggi sono quelli che contano effettivamente in tutte le decisioni della comunità internazionale questo accrescerebbe la possibilità
L'ONU di essere qualcosa di più efficace di quanto non lo sia oggi
è vero che in Africa noi siamo deboli siamo deboli per ragioni storiche
Francia e Inghilterra hanno una storia di imperi coloniali enormi l'Italia ha avuto in minima parte e anche la parte dove la struttura diplomati
La più debole obiettivamente noi abbiamo scelto in questi due anni prima di rinnovare e rafforzare altri punti adesso ci dedicheremo anche all'Africa via rinnovare la struttura diplomatica lì noi soprattutto abbiamo alcune aree dell'Africa dove però abbiamo interessi rilevanti
Nordafrica ovviamente i paesi arabi Corno d'Africa dove abbiamo anche delle responsabilità e dei doveri morali e storici
Africa australe
Sudafrica Mozambico Angola sono leale su cui stiamo intervenendo con fatica con difficoltà eliche stiamo concentrando tutte le risorse della cooperazione il fatto che passa e moda seicento miliardi a più di mille in gran parte sono soldi che andranno all'Africa per aiutare una politica di sviluppo soprattutto nei punti critici Somalia Eritrea vola colza becco
Infine
Ma io sa lei ha detto insomma non ha paura l'Italia su questo su quello di essere isolata guardi
Non può essere questa la preoccupazione naturalmente in politica estera bisogna essere in politica bisogna essere sempre avveduti maggiormente in politica estera
Se tu ogni volta proponi una cosa e sempre se isolato alla fine fai la figura del velleitario questo sbaglia questo riduce la tua credibilità quindi deve avere quindi
Però avere equilibrio essere velleitario non significa che necessariamente bisogna sempre avanzare proposte che abbiano sempre in principio il consenso di tutti vuote la maggioranza si può anche essere minoranza faccio un esempio molto concreto che poi e aspettare qualche volta al tempo ti dà ragione faccio un esempio
Quando c'è stata nel febbraio scorso l'ennesima crisi ONU Iraq
Noi siamo stati tra i paesi che hanno spinto di più
Perché si cercasse ad ogni costo un accordo politico una soluzione politica e non si intraprendesse sbrigativamente immediatamente la via di un
Intervento militare pur dicendo che se un intervento militare sarebbe stato noi saremmo stati solidali coi nostri alleati non ci saremmo tirati indietro ma abbiamo detto attenzione
Le conseguenze possono essere drammatiche prima di arrivare lì si faccia tutto il possibile per vedere se c'è una soluzione politica
Per giorni e giorni siamo stati soli in Europa deve questi e i giornali italiani attaccano il governo dicendo che questa è l'asse segno del fatto non ho paura poi Kofi Annan è andato a Baghdad ha fatto l'accordo
E abbiamo evitato di arrivare a un a una a una situazione di conflitto armato che avrebbe potuto avere conseguenze catastrofiche non tanto lì immediatamente ma nel rapporto politico tra mondo arabo e Occidente Lecce
Voglio dire bisogna evitare di essere velleitari ma qualche volta bisogna avere anche il coraggio se si è convinti che una posizione giusta di sostenerla di costruire le condizioni perché si dimostri che giusta sia praticato
Io credo che noi cerchiamo di farlo onestà ecco equilibrio
E in ogni caso io credo che
Finisco su questi parlato anche troppo chiedo scusa tutti
Io credo in questi due anni noi abbiamo restituito credibilità alla politica estera italiana
Abbiamo riconquistato una cosa che in politica estera è fondamentale fondamentale in più in tutta la politica ma in politica estera di più che è l'affidabilità
Quando noi siamo andati in Albania l'anno scorso un giornale americano giornali tra i principali giornali americani
Ha pubblicato un articolo di commento il titolone era Happy sul trans felice sorpresa
Cosa voleva dire felice sorpresa che l'Italia Guidi un'azione multinazionale in un punto di crisi così rischiose così difficile felice sorpresa che l'Italia sia un Paese che si assume delle responsabilità
Felice sorpresa che l'Italia di fronte al fatto che altri Paesi e l'Unione europea e la NATO che ai grandi Paesi come la Germania di fronte alla crisi albanese abbiamo detto
L'importante è stare a cuore a non abbia detto no
Perché se stiamo fuori non è vero che siamo più sicuri siamo più insicuri
Perché sei più sicuro se ti coinvolti risolti non se fai finta di starne fuori e ti prende solo tutte le conseguenza dell'insicurezza e dell'instabilità
E siamo andati
Dove altri non volevano andare e abbiamo fatto bene e l'operazione è riuscita e sta ricevendo stiamo mezzo mila difficoltà naturalmente
Quindi questo abbiamo fatto abbiamo riconquistato al Paese un'affidabilità una credibilità internazionale e questo è fondamentale
Ma una seconda cosa noi stiamo riconquistando facendo politica estera
Stiamo riconquistando conquistando spesso
Al
La senso comune alla coscienza di un'opinione pubblica italiana della società italiana l'idea la convinzione che l'Italia una politica estera la può avere la fa
Guardate che non era così e non è ancora spesso così quando tu pensi a un cittadino poco tempo fa era sempre così adesso un po'meno mancò chiede a un cittadino ma l'Italia ha una politica estera spesso quello che dice no
Bati dice noi non per dirti che non c'era iniziano avrete una cosa ancor più grave dice no perché è convinto che nulla può avere
Né oggi né mai
Noi stiamo dimostrando che non è né
Dimostrando verità è una politica che hanno a cuore e c'è la
Non pretenziosa ma neanche subalterni
Non arrogante ma neanche le missive politica estera che con equilibrio
Con rispetto degli altri Marco naturalmente consapevolezza anche che il quinto Paese Duster del mondo è un grande Paese qua per l'Italia è un grande Paese c'è una domanda nel modo d'Italia molto più forte di quello che gli italiani credo messa messa
E allora noi stiamo rende restituendo al Paese anche questo io questo lo considero importantissimo perché non è solo un fatto politico un fatto culturale
Un Paese conta nel mondo in quanto abbia coscienza di sé
Di quello che
Un Paese che non ha coscienza di quello che non contenute
Il restituire all'Italia l'idea di quello che ripeto senza presunzione ma senza le mensilità è il modo più giusto
Far pesare il Paese e per fare in modo che pesando l'Italia
Coordina tutte le opportunità che sono moltissime che derivano da un mondo che sempre di più vive appunto in un sistema di relazioni internazionali intenso da cui nessuno si poteva le quote grazie
Credo che il Pd
Affrontati stasera siano di grande interesse offrono spunti di riflessione molto importante a me non resta che ringraziare i nostri ospiti ringraziare anche voi che avete ascoltate partecipato con attenzione fino a questo ora tardi grazie