Un'analisi della situazione economica italiana e degli effetti dell'entrata in vigore dell'euro a partire dagli ultimi dati relativi al prodotto interno lordo

Siamo in collegamento telefonico il professor Mario Baldassarri economista Buongiorno professore voglio allora torniamo sul tema dell'economia e della finanza naturalmente è previsto un ulteriore rallentamento del pile delle del prodotto interno lordo
Cosa significa questo bacchettano il che significa che le prospettive è per come si chiuderà il novantotto ormai sono abbastanza certe purtroppo il tasso di crescita che era previsto essere sopra il due per cento si collocherà attorno all'uno virgola cinque uno virgola sei per cento e questo ovviamente determinando conseguenza diretta sulle prospettive tutti i più importanti per l'anno prossimo i novantanove speravamo di arrivare sopra il due e mezzo per cento e invece probabilmente rischiamo di stare ancora una volta sotto il due per cento questo significa due cose immediate la prima è che tutti gli equilibri finanziari quindi definito gli equilibri di finanza pubblica erano stati valutati su un ritmo di crescita dell'economia più alto e la seconda che purtroppo sul piano delle prospettive occupazionali e i trattori diventa ancora più seria perché come tutti sappiamo c'è uno spartiacque molto deciso nella nostra economia sta sotto il tre per cento di crescita è impossibile pensare che l'occupazione aumenta in modo significativo
E quindi che la disoccupazione si riduca perché Antonio Dal due e mezzo per cento ce lo dà direttamente la produttività quindi con gli stessi occupanti e gli aumenti di produttività più viene un aumento di prodotto le due e mezzo tre per cento
E questo è lo spartiacque che dobbiamo cercare di sfondare verso l'alto e questo purtroppo non risponda attraverso un autonomo impulso del ciclo economico della situazione internazionale anzi in questo
Detto ti amo in parte già cominciando a pagare gli effetti sul ciclo economico internazionale delle gravi crisi del Sud-Est asiatico della Russia che stanno dando in pasto anche sui livelli di produzione di domanda per i nostri prodotti
Traversone di nel contempo abbiamo una situazione di
Inflazione che potremmo definire fredda
No dobbiamo definire un'inflazione sotto controllo purtroppo c'eravamo ormai abituati da quasi vent'anni
Ma guarda le limitazioni del sette otto dieci quindici venti per cento quella era una situazione chiaramente anomala un'inflazione che sta sotto il due per cento e un'infrazione globale cioè una situazione sotto controllo e il problema è proprio questo la sfida è come si fa a rilanciare sviluppo crescita e occupazione
Facendo mantenere la inflazione sotto il due per cento perché e rilanciamo e ripartì subito l'infrazione sappiamo che è un fuoco di paglia molto effimero ecco
Ma non c'è il pericolo paventato anche da a qualche esperto che l'anno prossimo sia l'anno della recessione perché sul pianeta
Ma lei delle nubi critiche non dico nere Magritte e ci sono dobbiamo essere consapevoli che c'è una probabilità non altissima ma
C'è e non ebbero sicuramente cioè la probabilità che il ciclo economico internazionale sia abiti ulteriormente io non per
Venti recessione mondiale però certamente il rischio vero è che il mondo isterici sui tassi di crescita molto modesti sia in euro pompa sia soprattutto in Giappone subentra asiatico nel momento in cui in questo non dobbiamo mai dimenticarlo la grande locomotiva americana che attacca il Papa l'unica in tutti questi anni novanta attivare per il resto del mondo con tassi di sviluppo del tre e quattro
Tre anni consecutivi
Nel novantanove non andrà in recessione però qualche piccolo freno
Se non altro per un parto fisiologico di ciclo economico luogo subirà e non c'è questo passaggio del testimone dello sviluppo nel momento in cui l'economia americana rallenta un po'
L'Europa il Giappone pronti a prendere il timone delle tirare convinca quindi locomotive in queste due aree invece capitano ancora tranche
Bando sul sul sul Po
Crescita molto modesta
Riesce appunto a ripartire fondare questo questo limite del tre per cento ecco
Nostro paese in particolare abbiamo detto
Modesta crescita del PIL l'infrazione a livelli Mali in più si aggiunge una fa per pressione fiscale c'è un pericolo di strangolamento delle aziende beh
Le per tutta Europa ovviamente l'Italia aggiunge del suo come particolarità e cioè il fatto che nei vent'anni passati abbiamo accumulato uno stock di debito pubblico così elevato che nel momento in cui c'è bisogno di rilanciare non dobbiamo dimenticare che prima di rilanciare lo dobbiamo mettere a posto le condizioni anche in termini di stock di debito pubblico però vale il percorso non sì non nonché concepito bene potevo che ancora ben compreso che con il primo gennaio dopo il weekend di Capodanno TAR per l'Euro parte la moneta unica questo significa che undici Paesi diventeranno un'unica area monetaria cambia radicalmente strutturalmente l'economia di questi undici Paesi per un motivo molto panna perché i nostri undici Paesi l'Italia la Francia la Germania erano abituati in tutti i decenni passati in un certo senso Paolo
Il dato sulle esportazioni cioè poi l'abbiamo fatto spesso svalutando la lira ma in ogni caso la droga del resto del mondo che cresceva citava un impulso di crescita nostra economia e faceva partire la macchina ora con l'Euro le condizioni cambiano perché in questi undici Paesi europei il novanta
Vanta due per cento del prodotto interno lordo dell'Europa dell'Euro sarà dovuto a domanda interna e soltanto l'otto nove per cento diventerà
Da e e spero banda del resto del mondo cioè diventiamo molto simili a quello che per sempre l'economia americana che è unico
Finalmente chiusa si usa dire da parte degli economisti e cioè il novanta per cento del PIL dipende dalla dall'interno della propria economia ghetti pertanto soltanto dipende dalle esportazioni Petrillo
Eravamo abituati nei decenni passati ad avere quasi il venticinque per cento del nostro PIL attivato dalle nostre esportazioni perché era per esportazioni le nostre vendite in Francia India taglia in Portogallo e così via
I cambi della lira con le altre monete con l'euro cambiarono radicalmente lo schema di sviluppo cioè l'Europa non potrà aspettare resto del mondo la tiri fuori dai guai
Essa la capacità di fare riforme strutturali che il postino levati dello sviluppo che non può che essere uno sviluppo interno autonomo diciamo ed oggi no per Italia questo discorso vale due volte per le questioni che accennavo prima sulla diciamo il
Passato e quindi il debito pubblico l'equazione molto semplice in Europa l'Italia è questa ricco
Culturali sullo Stato sociale e e diciamo in termini di pensioni sanità
Cato del lavoro in termini di flessibilità
Dati di risorse che consente battere in modo consistente ovviamente in un programma di quattro cinque anni
Cale arrivare il quarantacinque quarantasei quarantasei Cento TPL che oggi il gettito complessivo in tutti i Paesi europei almeno pensare di portarlo attorno al quaranta e sotto il quaranta e dall'altra pare e creare spazi perché la spesa pubblica venga contenuta e ridotta in termini di spesa corrente e invece ampliata in termini di spese di investimento di e modernizzazione di infrastrutture ecco questa è l'equazione le
Da poche settimane fa dallo stesso governo socialista in Germania ma è un'illusione che aleggia un po'in tutta Europa quella di dire alle condizioni attuali non tocchiamo lo stato sociale non tocchiamo il
Peccato del lavoro aggiungiamo soltanto investimenti pubblici questa è una illusione delle
Create attraverso le riforme la flessibilizzazione sul mercato del lavoro a un un obiettivo molto preciso nel momento in cui vogliamo rilanciare in modo strutturale la domanda ma europea dobbiamo garantirci che questa spinta dato una
Ambra per gli investimenti pubblici per investimenti produttivi delle imprese che partono solo non soltanto gli investimenti produttivi partono se i tassi d'interesse sono bassi va partono se le tasse sono parte cioè che la redditività
Ita Brita di questi investimenti al netto delle imposte è in qualche modo appetibile ecco la la la la riforma sul mercato del lavoro che trucca precipitate all'ratifica al momento del rilancio Spano della dovrà
La produzione risponda in termini reali cioè i termini aumento dell'occupazione diametro produzione e non in termini di ripresa dell'inflazione di aumento dei prezzi lo per flessibilità sul mercato del lavoro consente di portare a casa tutti i guadagni reali dell'economia
Marri nel fuoco di paglia di una ripresa il fatto di
Professore concludiamo sulla
Ma sulla situazione della finanza pubblica è stato c'è ci sono state voci di una la manovra correttiva poi smentito dal ministro Visco questa mattina anche dal presidente del consiglio D'Alema le entrate tributarie andrebbero a coprire le andrebbero a coprire la situazione finanziaria lei cosa ne pensa ma secondo me qui bisogna
Le due equivoci il primo è non Comino ricominciamo il solito balletto di dibattiti e discussioni sul fatto che esiste la congiuntura
Lenta di più del previsto cioè la crescita è più basso allora le entrate sono più bassi e si apre un buco di finanza pubblica che va coperto
Dall'altro Carlo la per tutto questo succede allora all'ultimo momento non può che essere coperto con una ulteriore aumento di pressione fiscale e qui entreremmo nel circolo vizioso del gatto che si morde la coda ed al tempo ma non è ragione mistico contabile non è che e la crescita rallenta che crea un buco di cinque dieci mila miliardi nel bilancio pubblico e allora si fa un pacchetto fiscale che Tapie questo buco ripeto quello che ho già accennato prima IP per
Andamento sui decimali in più o in meno di crescita o sul deficit di apportare sopra o sotto gli obiettivi di cinque dieci mila miliardi
Ma affrontato con coraggio in termini di riforme strutturali che ci per ben
Salire su un percorso di sviluppo di crescita e quindi in prospettiva di aumento dell'occupazione che ci garantisca agli equilibri fino
Siamo altrimenti rischiamo di correre dietro agli equilibri finanziari in un circolo a ritroso in cui la crescita rallenta l'occupazione diminuisce il deficit pubblico
Ed ancora di più e così via professore ultima battuta veramente il questi primi giorni in queste prime settimane del Governo D'Alema lei questa questo questa su questo coraggio che che richiede lo ha visto ma
Avere il coraggio sarebbe stato piccola finanziaria che sappiamo tutti per il mille novecentonovanta da toh dovuto che parchi secondo gli obiettivi che erano stati predisposti prima ora come abbiamo già detto Elio quei
I primi posti su un'ipotesi di sviluppo e di ciclo economico più favorevole di quello che in realtà si sta rappresentando però intanto teniamo gli impegni presi dopo
E diciamo da gennaio in poi il coraggio del governo D'Alema deve
Riforme d'
Tre le soluzioni a tre mega femminili a un anno ma la possibilità di avere un obiettivo a tre e i cinque anni rispetto al quale collocare le scelte di politica economica che l'Italia è chiamata a fare e che chiama Duff ha detto d'Europa e invece ci metteremo nuova come qual è stato a correre dietro alle ipotesi che nascono in Francia sulle trentacinque ore a quelle che nascono in Germania sull'abbassamento da loro delle un abile Hoare uso degli investimenti fatto al di sopra e al di fuori del patto di stabilità in termini di equilibri di finanza pubblica o Alcor
O delle politiche per la
In Europa il che vuol dire introdurre ulteriori rigidità estendere a tutta Europa le rigidità dei contratti di lavoro validi per tutta Europa quando sappiamo che già delle regioni ci sono diversità nei nostri paesi ci sono diversità figuriamoci l'idea mi pare un contratto collettivo europeo per i lavoratori perché questo a un'unica e immediata conseguenza che tutti i salari d'Europa che avevano a livello più alto che quello dei tedeschi non credo che si possa chiedere che i rischi di adeguarsi ai salari più bassi della Spagna del Portogallo ma succedere ecco e noi élite
Risolutive che illudono di poter
Sta aggredire con coraggio la cui riforme sullo stato sociale sul mercato del lavoro e allora credo che i guai rischierebbero di aumentare non diminuire e d'altra parte invece si importa con serietà e coraggio programma tre cinque anni che ponga degli obiettivi che tipo
A Torino in copia tra aprì
Pubblico a
Favore del mercato in termini minor pressione fiscale a favore del mercato interviene la spesa pubblica corrente che diminuisce e che in gran parte privatizza i servizi pubblici mantenendo la garanzia al cittadino di otto ed è che poi questi servizi pubblici e allora vuol dire che avremo capito la lezione dei degli anni passati e avremmo sicuramente tre
Parato l'Europa e l'Italia per quelli che chiamiamo tutti con un po'di enfasi gli anni due mila
Siamo in collegamento telefonico con il professore tale vogliamo tornare sui temi economici in particolare sulle sulla finanza il nostro Paese
Sulla sul sugli errori di previsione di crescita del PIL professor Brunetta Pronto buongiorno buongiorno allo questo PIL le previsioni continuano
Scendere ci vuole spiegare perché ma ormai da un po'di anni che
Erano de crescite attorno al tre per cento realizzazioni sono all'incirca della metà
Ci sono fattori esogeni fattori endogeni e i fattori e gli odierni sono quelli di rammento della congiuntura internazionale certamente ma soprattutto contano i fattori endogeni vale a dire che anche quando la congiuntura riprende
Viale la nostra
Però molto più bassa di quello degli altri Paesi con questo invertendo un po'il modello
Tale eravamo noi a crescere sempre di più degli altri Paesi europei in generale e anche degli Stati Uniti in particolare evidente i anni tanto la seconda parte perché su qualcosa che ha cambiato il modello italiano e questo qualcosa è al dati abitasse sostanzialmente all'aumento della pressione fiscale da nuovi che è aumentata la pressione fiscale non
Per l'Euro per arrivare c'è la Convair
Le riforme questo ha prodotto
Finalmente un rallentamento della crescita e quindi da questo punto di vista una ulteriore difficoltà
Nel raggiungere da un lato fino a ieri i parametri di Maastricht e da domani a mantenere il patto di stabilità e di sviluppo
Ecco le sarei c'è chi però vede in oro in questa diminuzione del
Ma ipotesi per l'anno prossimo di recessione da vede
Quando gestita in controtendenza come siamo noi rispetto agli altri Paesi europei proprio grazie all'
In abnorme pressione fiscale è molto facile cadere in recessione perché della congiuntura europea
E ancora un po'estendono voi struttura
Molto probabile riusciamo ad a vere
Impegna negativo nella nostra grande possiamo dire di essere con la
Amo certamente legati al ciclo degli altri ma chiamo con una velocità molto inferiore agli altri rispetto al loro ciclo quindi che il all'Europeo e Mondiale dovette subire un tonfo l'anno prossimo e e cioè quindi portare dalle previsioni che sono tra il due due e mezzo a attorno all'uno per cento estendono i Normanni ente del quaranta cinquanta per cento e in
La più basso del quaranta cinquanta per cento rispetto a quello degli altri Paesi rischiamo grosso tè rischiamo un'involuzione da richieste Ivone perché ripeto poi diventa ancora più grave
Noi dobbiamo comunque
La della spesa pubblica che ricordo ci devono portare
Entro il due mila uno due mila due all'azzeramento del nostro deficit e quindi non possiamo fare quelle manovre correttive di bilancio
Che in questi casi sarebbero necessari per rilanciare la nostra economia quindi il danno e la beffa il da gratis in Europa in ginocchio grazie all'incapacità di fare le riforme e all'alta pressione fiscale e la beffa è che dobbiamo comunque stai
E al gioco degli altri avendo una crescita molto molto più vasta siccome sono in tutto questo si inserisce anche
La questione inflazione inflazione fredda possiamo dire
All'inflazione a questo punto non è più la partecipazione non ho più un segno positivo belliche
Il misuratore della recessione
Talmente nel testo che è un'equazione però nel metodo del pianto dai degno che il sistema si muove che i consumi si muovono e che c'è un certo dinamismo quando
Rischio cresce in
Gli altri e più avverso l'uno del tasso di inflazione allora in come un corpo umano che per la tempra e poi arriva al trentasette per cento di temperatura e poi quel trentacinque trentaquattro allora rischia il collasso il collasso per
Per mancante di combustibile e quello che richiamano il
Ecco professore
Alle previsioni sul PIL
La crescita del due e mezzo per cento
In continua riduzione questo può potrebbe creare di e neanche dal punto di vista
Sì ebete talmente l'abbiamo già vinto quest'anno quest'anno si prospettava tempore due e mezzo per cento con un disavanzo di cinquantadue mila miliardi ineffabile ministro dell'economia del Tesoro Ciampi spiegato e l'obiettivo del fabbisogno di cinquantadue mila miliardi tra comunque raggiunto delle due l'una o era sbagliata la previsione iniziale o è sbagliata la formazione di tempi di adesso perché non si capì
Come con una crescita quasi dimezzata
Di di finanza pubblica possano essere raggiunti comunque o meglio si può anche spiegare parlo per quest'anno
Ipotizzando che la finanza pubblica gli obiettivi di finanza pubblica però siano completamente avulsi dalla crescita il che vuol dire che il nostro sistema si teme in chiamar dato per cui non si spende in un
L'alta pressione fiscale fa comunque il tecnico sufficiente per
Per il fabbisogno ipotizzato ecco questa è la
La pensi un po'del ministro sia del ministro Visco che dichiarazioni di quest'oggi delle presidente del consiglio D'Alema insomma il il gettito fiscale
Superiore alle aspettative e quindi non capisco come parte per un decreto fiscale superiore alle aspettative quando l'economia va male evidente
Anche l'economia va male il gettito Atalmi
The alta per creare con quel gettito sufficiente appare il risanamento sì ma così andiamo verso lo strangolamento l'economia diventa sempre più a non replica che raggiungono comunque il cui
Un'altra pubblica con un'economia che sta morendo questa è la realtà tenterà così anche per l'anno prossimo e tutto potrebbe deve che sarà così noi chiudere vede una crescita del PIL dall'uno all'uno e mezzo per cento io di tanto pubblica comunque raggiunti grazie all'alta pressione fiscale però senza investimenti detenuta consumi ripeto economia non replica che raggiunge i propri obiettivi di finanza pubblica al due mila due avremo raggiunto
L'aumento del deficit con l'economia morta